My Michelle:The missing moments di CastelliPerAria (/viewuser.php?uid=100230)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Only you ***
Capitolo 2: *** Smile ***
Capitolo 3: *** Together ***
Capitolo 4: *** Shoes ***
Capitolo 1 *** Only you ***
ehi
Michelle
Al piano superiore, Slash e Michelle stavano contemplando la splendida chitarra del ragazzo.
- Fantastica….sarà costata un capitale!- disse lei accarezzandola.
- Sì, ma è a questo che servono i soldi delle case discografiche…- disse lui facendole l’occhiolino.
Michelle rise:- E’una buona cosa che investiate i vostri soldi in
strumenti e roba così…piuttosto che nella droga.-
Slash la guardò sorpreso:- Non avere un’opinione così brutta di noi, ragazza…-
- Dico solo che la maggior parte dei soldi di un musicista va in donne,
droga e alcool. Ma riguardo all’ultima cosa non mi posso
lamentare.- disse lei, prendendo una bottiglia di Jack Daniels da un
mobiletto. Svitò il tappo e ne prese un sorso.
- Mi sa che ho ereditato la tendenza all’alcolismo da mio padre…- disse Michy sorridendo.
Si buttò su una poltrona lì vicino e ne bevve un altro sorso.
Slash la osservava affascinato, la chitarra tra le mani. – Suonami qualcosa…- chiese Michelle
-…per favore.-
Slash attaccò il jack e si lanciò in un assolo molto blues, che ricordava un po’Hendrix.
- Fantastico…- disse la ragazza chiudendo gli occhi e bevendo un
altro sorso di Jack -…hai un enorme talento, ragazzo.- Sorrise a
Slash e prese una sigaretta da un tavolino. La accese e ne tirò
una boccata.
Slash si era avvicinato, ancora suonando. Michelle si tolse gli stivali
e si raggomitolò sulla poltrona, con la bottiglia di Jack
Daniels in una mano e mezza sigaretta nell’altra. Slash si era
seduto accanto a lei sulla poltrona, abbandonando la chitarra in terra.
Prese il Jack e se ne scolò un lungo sorso. Michelle gli
passò la sigaretta. Slash ne aspirò una lunga boccata
“ Cazzo, è una canna…ora Duff penserà che
l’ho drogata, merda.”
- Allora, come mai sei un’alcolizzata?- disse lui, avvicinandosi a lei.
Lei lo guardò pigramente, poi abbassò lo sguardo. E pianse.
- Cazzo, scusa, non volevo offenderti…- disse lui mettendole un braccio sulla spalla.
- No…è solo che mio padre è in ospedale per
questo, cazzo…e io bevo come una scema. Che idiota.- disse lei
appoggiando la testa alla spalla del chitarrista.
- Sai, a volte l’alcool ti fa entrare in uno stato di
annebbiamento che è utile per i tuoi problemi…dimentichi
tutto, persino perché bevi…o altre volte ti rende
così scatenato che nell’euforia niente sembra triste.-
- Non ci avevo mai pensato…hai ragione però. Se fossimo meno soli, nessuno berrebbe.-
- Vedi, non sei stupida…- disse Slash sorridendo.
- C’è sempre la musica però…chi ascolta la
musica non si dovrebbe sentire solo, allora perché le rockstar
bevono?- chiese Michelle raddrizzandosi e guardandolo negli occhi.
Aveva uno sguardo profondo, di un verde così limpido e intenso…Slash non seppe cosa dire.
Michelle sbattè le ciglia:- Forse siamo talmente stupidi che
anche quando non ne abbiamo bisogno, beviamo lo stesso…forse
è per questo. Perché siamo stupidi.- Prese un altro sorso
di Jack Daniels.
- Sei una ragazza saggia…- disse Slash aspirando una boccata di
fumo e affondando il viso nei suoi capelli. Profumavano di marijuana e
shampoo per bambini.
- E per fortuna che sono saggia…se no adesso ti bacerei.- disse lei alzandosi e stiracchiandosi.
Prese un altro sorso di Jack e poi se ne andò. Prima di chiudere
la porta però si girò. – Sei un chitarrista
eccezionale, Slash…e una brava persona.- disse e poi gli sorrise.
Slash rimase lì impalato, la testa annebbiata…”Cazzo, mi sono innamorato..”
Missing moment n°1:la prima volta che Slash e Michelle ebbero modo di parlarsi da soli.
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Capitolo 2 *** Smile ***
ehi
Michelle aprì gli occhi. Ricordava solo di essersi trascinata in
camera sua e di essere crollata sul letto. Non si reggeva in piedi, era
stanchissima.
Era in un letto grande e pulito, avvolta da lenzuola candide al profumo
di vaniglia. Indossava solo la gonna e il reggiseno, il corpetto era su
una sedia lì vicino. Degli stivali non c’era traccia. Poi
si ricordò di cose era successo ieri sera, di Slash e della
chiacchierata…e sorrise, affondando il viso nel cuscino morbido.
Si alzò stiracchiandosi e sbadigliando. La sveglia segnava le
dieci e mezza. Si passò una mano tra i capelli e aprì la
valigia. Prese una maglietta aderente di Mickey Mouse e un paio di
shorts di jeans e poi si legò un foulard a pois in testa a
mo’di fascia.
Si guardò allo specchio “Mmh, carina…”
Poi scese le scale:era ora di colazione.
Bere le metteva sempre un certo appetito e ieri sera si era scolata un
bel po’di Jack Daniels. Aveva esagerato, di nuovo.
“E’meglio che non bevi più Michy, chissà cosa
ti farebbero i ragazzi vedendoti ubriaca!” sorrise tra sé.
Entrò in cucina:era vuota, gli altri stavano ancora dormendo.
Aprì il frigorifero e lo ispezionò:lattine di birra, una
scodella di spaghetti freddi e un cartone di succo d’arancia.
Prese il cartone e ne bevve un sorso, mentre ispezionava anche gli
armadietti della cucina:fortunatamente trovò un sacchetto di
pane e un barattolo di marmellata di fragole.
Si chinò e guardò negli armadietti inferiori se trovava un tostapane, ma non lo trovò.
“In questa casa non c’è niente, cazzo…” pensò sbuffando.
Prese un coltello e si mise a spalmare la marmellata sul pane, poi,
seduta sul bancone della cucina, divorò voracemente le tre fette
che aveva preparato.
- Ehi, qualcosa mi dice che hai fame!- disse una voce divertita.
Michelle alzò lo sguardo e si ritrovò davanti Axl a torso
nudo. Distolse lo sguardo imbarazzata e rispose:- E’solamente ora
di colazione.-
- Allora che colazione sia!- disse lui, prendendo una birra dal frigo e bevendone un lungo sorso.
- Non ti fa bene quella roba di prima mattina, lo sai vero?- gli disse Michelle addentando un'altra fetta di pane.
- Lo so….ma sarà già un miracolo se arrivo vivo ai
quarant’anni.- rispose Axl con un sorriso strafottente.
- Sarà un miracolo se il tuo fegato reggerà fino ai
trenta solamente. Bere birra di primo mattino non è il modo
migliore per mantenere la forma.-
- Nemmeno mangiare quintali di pane e marmellata.-
- Ma almeno è più sano.- ribattè Michelle facendogli una linguaccia.
Axl rise e finì la birra con una sorsata. Quindi prese un
pacchetto di sigarette dalla tasca dei jeans e ne accese una. –
Ora mi dirai che nemmeno fumare di primo mattino è salutare.-
- Fumare fa male in ogni caso…spero non ti venga un cancro.
Sarebbe un peccato per la tua voce.- disse Michelle saltando giù
dal bancone. Raggiunse Axl e lo guardò negli occhi:- Sei davvero
un bravo cantante, non ti conviene rovinarti con questa merda.- Gli
rubò la sigaretta dalle mani e tirò una boccata, poi la
spense in un posacenere lì vicino.
Axl le sorrise e poi le si avvicinò di più, prendendole i fianchi:- Vuoi insegnarmi tu cosa mi fa stare bene?-
-Mmh…no, non credo.- disse Michelle scostandosi e fissandolo con
uno sguardo rassegnato-…non credo capiresti, Rose.- Poi si
girò e se ne andò.
Axl la guardò allontanarsi “Cazzo, ha proprio un bel
culo…” pensò “…ma soprattutto, deve
essere mia.”
Missing moment n°2:chicchierata di Axl e Michelle al risveglio della ragazza dopo la serata con Slash. Tra cap 4 e cap 5.
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Capitolo 3 *** Together ***
ehi
Axl aprì la porta quasi esitante, mentre Michelle si accingeva a
scendere dalla macchina, controllando di non aver lasciato nulla fuori
posto sull’amata Mustang del fratello.
Entrò nel salotto, passandosi una mano tra i lunghi capelli rossicci e scomposti e gettando occhiate.
Izzy spuntò dalla cucina con indosso un grembiule:- Bailey! Dove cazzo ti eri cacciato?!-
- Isbell…- disse Axl sorridendo e entrando in cucina. -…non ho voglia di parlarne.-
- Ok…birra?- chiese il moro porgendo una bottiglia gelata al rosso.
- Che domande fai? Ovvio.- rispose il rosso agguantando la bottiglia e
bevendone un lungo sorso. La bibita gli venne prontamente strappata di
mano da una grossa mano.
- Slasher, cazzone, ridammi la birra!- esclamò Axl contrariato.
Slash, a torso nudo e pantaloncini di jeans, ne bevve un lungo sorso e poi gli sorrise:- Invece adesso è mia.-
- Sbagli caro, è mia.- rimarcò una voce. Era Duff, che gli aveva strappato la birra di mano scolandosene un sorso abbondante.
- Questa birra sta girando più di uno spinello! Passa qua.-
disse una voce femminile. Era Michelle, che rubò la bottiglia
dalle mani del fratello e ne aveva tracannato l’ultimo sorso.
- E’così, signorina? Adesso vedi che fine fa la
birra…- disse Duff aprendone un’altra. Ne bevve un sorso e
poi la versò sulla testa alla sorella.
- MA SEI IMPAZZITO?! Non posso credere di avere DNA in comune con
te…- disse Michelle scuotendo i lunghi capelli biondi fradici e
spruzzando tutti con le gocce di birra.
- Nemmeno io!- rimarcò Slash avvicinandosi a lei e mettendole un
braccio sulle spalle -…secondo me, man, tu sei uscito da un
altro posto lì vicino…-
- Fanculo.- disse Duff bevendo la birra rimasta. Gli altri risero:era
una bella scenetta, Slash e Michy sembravano una coppietta, Duff era
fintamente offeso, Axl sorrideva e Izzy cucinava una strana poltiglia
sul fuoco acceso.
- Ehm, Stradlin, sicuro sia commestibile?- chiese Axl impugnando un
mestolo di legno e picchiettando sulla sbobba rossastra che bolliva in
pentola.
- Ehi, il mio polipo al pomodoro è divino!-
- Polipo al pomodoro??! Che cazzo è un polipo al pomodoro?! Non potevamo ordinare cinese?!- chiese Slash alzando un sopracciglio allibito e scatenando le risate di Michelle.
Axl guardò Michelle ridere e poi prese il telefono con aria divertita:- Meglio chiamare una pizzeria.-
Izzy sbuffò gettando il grembiule sui fornelli e se ne
andò in giardino a fumare una sigaretta o probabilmente anche
qualcos’altro di non meglio precisato.
- Sì, Stephie, dolcezze, sono io, Axl Rose…- sussurrò Axl con voce roca nel telefono.
Slash gli si avvicinò con fare sensuale e gli passò una
mano sul culo mentre i due biondi si spanciavano dalle risate.
- Slash, frocio, smettila…non dicevo a te, dolcezza, figurati,
vorrei ordinare delle pizze, ma non ho soldi per pagarti…ci
pensi tu? Sul serio? Grazie, sweetie, ti devo un grande favore…-
La ragazza all’altro capo del telefono si riavviò la frangetta platinata e accennò un risolino acuto.
- Bene allora…tre margherite, una…- indicò
Michelle che sibilò un nome -…una al salamino piccante e
una maxi-pizza con salsiccia, peperoni, wurstel e doppia mozzarella.
Sì, è per Slash, lo scimmione, dolcezza,
indovinato…-
Slash urlò nella cornetta:- Ciao, Stephie grandi tette!-
Michelle gli diede un ceffone sul collo, seguito da un sonoro sbuffo.
- Ma che ho detto?!-
Missing moment n°3:cena tra amici
con Axl che si è appena riappacificato con gli altri. Tra
capitolo 11 e capitolo 12.
Ringrazio Shyel per le sue recensioni puntualissime^^
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Capitolo 4 *** Shoes ***
ehi
Axl gettò delle banconote sul tavolo e i due uscirono dalla tavola calda.
Michelle lo raggiunse e lo prese sottobraccio sorridendo. Axl rispose a
quel sorriso facendo scivolare la mano lungo il suo braccio e
prendendola per mano.
Sembravano davvero una coppietta visti da fuori. Axl fece un paio di
battute e Michelle rise a crepapelle, bloccandosi poi davanti ad una
vetrina.
- Guardale, Axl, sono bellissime!- disse praticamente con gli occhi
illuminati, indicando un paio di decolletè di velluto nero con
il tacco ricoperto di strass.
- Mmh, carine.- rispose Axl domandandosi cosa ci trovassero le donne di interessante nelle scarpe.
- Sì, le voglio provare!- disse Michelle trascinandoselo dietro ed entrando nel negozio come una furia.
Chiese alla commessa il numero ma fece una faccia afflitta quando la
commessa gli disse che non c’era. Axl non si trattenne e
scoppiò a ridere di fronte al labbruccio tremolante della
ragazza.
- Che cazzo ridi?! A me quelle piacevano…per punizione ne
comprerò un paio comunque!- disse lei prendendolo per mano e
trascinandolo tra gli scaffali.
Axl sospirò:almeno era solo un paio. Povero illuso.
Prese a caso delle scatole e le provò tutte, sostenendo un
attento esame da seduta, in piedi, camminando e posando davanti ad uno
specchio.
Tra stivaletti, tacchi a spillo e strass Axl fece per addormentarsi un
paio di volta sulla comoda poltroncina del negozio, quando
rinunciò e si dedicò a provarci con la giovane commessa
bionda che lo aveva mangiato con gli occhi appena entrato.
- Devi sapere che io ho una band…- disse davanti al viso estasiato della giovane che lo ascoltava fintamente interessata.
- AAAAAXL! ROSEEEE VIENI QUI!- trillò all’improvviso la voce di Michelle.
Axl sbuffò e fece un sorriso di scuse alla ragazza, dirigendosi verso Michy.
- Che c’è?- chiese scocciato.
Michelle se ne stava davanti allo specchio con ai piedi un paio di
scarpe con il tacco esattamente uguali se non fosse per il
colore:quella destra era rosa fragola, quella sinistra blu elettrico.
Si guardò dubbiosa allo specchio:- Che ne dici, Axl? Qual è la migliore?-
Axl la guardò scioccato e reprimette un moto omicida:- Quella blu.-
- Perché?-
- Perché…perché ti dona di più come colore.-
- Sul serio?-
- Sì.- disse avviandosi di nuovo verso la commessa biondina.
- AAAXL! E perché non il rosa? Mi sta bene, sono bionda!-
Axl fece dietrofront e la osservò di nuovo sbuffando:- Ok, stai meglio con il rosa.-
- Ma avevi detto…-
- LO SO! Compra un paio di scarpe e andiamocene alla svelta!- urlò spazientito il rosso.
Michelle gli sorrise fredda, poi si chinò, afferrò uno
stivaletto dal tacco a spillo e lo lanciò ad Axl, centrandolo in
pieno petto.
- AHIA! McKagan tu sei impazzita!- urlò il rosso.
- Non azzardarti a chiamarmi per cognome! E di qua si esce quando lo decido io!- rispose lei incrociando le braccia.
Axl sbuffò e sprofondò nella poltroncina di nuovo, mentre
la commessa lo raggiungeva e su segno di Axl gli si sedeva in grembo.
Iniziarono a baciarsi, interrotti ogni tanto da Michelle che blaterava convinta che Axl la stesse ascoltando.
Dopo altre dieci paia di scarpe provate, la scelta ricadde sulle famose decolletè blu elettrico.
Michelle pagò e ritirò la borse, mentre Axl sbuffava per
la centesima volta, beccandosi pure uno schiaffetto dalla ragazza.
Uscirono dal negozio insieme, Michelle con il sorriso sulle labbra e
una grossa borsa in mano e Axl con l’aria afflitta e sconsolata
di un cane bastonato.
Missing moments n°4:shopping! Tra capitolo 17 e 18.
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