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raga, è la mia prima fic. comunque vada
continuerò a postare ;) ...bò, x ora nn ho molto da dire
- Neville, cerca di stare in piedi!- il tiro su con un altro
sforzo. Le sue gambe continuano a muoversi e ormai la situazione è
drastica. Mi guardo intorno in cerca d’aiuto, ma tutti sono occupati:
Kingsley sta affrontando due mangiamorte; Tonks è svenuta mentre Moody
è steso a terra con la testa sanguinante. Sirius e Lupin non si vedono.
Neville sta cercando di tirarsi su aggrappandosi a me – dai,
andiamocene…- Lo tiro più su, ma la profezia cade e si rompe.
Harry, bi dispiage- grida Neville. Non importa! Dobbiamo andarcene!- - Sciledde
– esclama Neville, guardando oltre le mie spalle. - Che cosa?- -
Sciledde!- Mi volto e vedo Silente avanzare con la bacchetta levata…
siamo salvi! I mangiamorte tentano di fuggire, ma il vecchio preside li blocca.
Solo due persone continuano a combattere, ignare di quello che succede. Vedo
Sirius deridere Bellatrix – avanti, puoi fare di meglio!- È un
attimo! Un getto luminoso lo colpisce in pieno petto. Lascio Neville e scendo
gli scalini. Sirius cade a terra e sparisce dietro il velo. -NOO SIRIUS!-
faccio per lanciarmi, ma due braccia mi fermano – non puoi fare niente…-
sussurra Lupin. - LASCIAMI!- - No! È morto…- - NOO- È
morto, è morto… è morto………… -
SIRIUS!- Harry si guardò intorno: il nuovo ventilatore diffondeva aria
fresca ovunque, la tv trasmetteva il telegiornale dell’una. Lanciò
un’occhiata ai suoi zii: Petunia aveva la mascella serrata, e teneva la
forchetta sospesa davanti lei; Dudley guardava il cugino terrorizzato. Il primo
a rompere quel silenzio fu Vernon – TU SEI PAZZO! PRIMA TI ADDORMENTI A
PRANZO; POI COMINCI A URLARE COME UNO SCELLERATO! E POI CHI è QUESTO
SIRIUS?- Harry non rispose: si portò una mano sul viso e si
aggiustò gli occhiali. Sentì che sudava freddo. Poi
abbassò lo sguardo verso le due fettine di carne che avrebbe dovuto
mangiare e sentì il voltastomaco salire. - scusate, io non ho fame!-
disse alzandosi e corse verso le scale. - EHI! RISPONDI PRIMA: CHI è
SIRIUS?- -NESSUNO- urlò Harry, chiudendosi con forza la porta della sua
camera. Si sedette sul letto: ormai non era nessuno Sirius. Era stanco di fare
sempre quel sogno, dove riviveva attimo per attimo la vicenda dello scorso
Giugno: la fuga dai mangiamorte, la profezia e la sua rottura e la morte di
Sirius. Prese una foto dal comodino e la guardò: ritraeva lui da piccolo
al suo battesimo circondato dai suoi genitori e dal suo padrino. Perché
la vita era così crudele con lui? Poi Harry ci pensò un po’
e cambiò idea: non era colpa della vita! La colpa era solo di un uomo,
la persona che gli aveva reso la vita difficile fin da piccolo, colui il quale
nome spaventava la maggior parte dei maghi e delle streghe: Voldemort. Era a
causa di quel mostro se Harry aveva una vita privata delle persone più
care. Il ragazzo sentì un pizzico agli occhi “ non devi
piangere!” si disse; con una furia selvaggia lanciò per terra la
cornice e si sentì un rumore di vetro frantumato. Harry si chinò
e allungò la mano per togliere la foto da quei vetri. -AHIA!- era
riuscito a prenderla, ma si era tagliato. Guardò la foto coprirsi di
sangue, osservò quegli occhi sorridenti coprirsi di rosso, come a ricordargli
che erano morti e non avrebbero più riso. Harry lanciò un grido,
si buttò nel letto e con la testa nel cuscino cominciò a piangere
“ sfogati, piangi, tanto non ti vede nessuno… sei solo” e con
quest’ultimo pensiero triste si addormentò. Si risvegliò a
notte fonda. Lo stomaco fu preso da una fame improvvisa. Guardò la
sveglia: era l’una e mezza. S’alzò e allungò la mano
verso la porta con l’intenzione di andare a prendere qualcosa in cucina,
quando un ticchettio alla finestra lo fece voltare. Si avvicinò e
l’aprì, ben sapendo cos’era: quattro gufi atterrarono sul
suo letto. Harry si ricordò che era il suo compleanno. Si avvicino al
più piccolo che riconobbe come Leo, quelle di Ron. Prese il pacchetto
che aveva legato alla vita e lo aprì: dentro si trovavano dei dolci e
una torta. Harry sorrise: almeno ora non doveva più scendere in cucina.
Prese un altro pacco: conteneva un libro sulla storia di Hogwarts; esterrefatto
lesse il biglietto che lo accompagnava Caro Harry, come stai? Questo è
il libro “STORIA DI HOGWARTS” per ora ne ho trovata solo una copia
e te l’ ho mandata. Ron voleva impedirmelo, dicendo che non era affatto
un regalo bello da ricevere! Sono sicura che tu non la pensi allo stesso modo!
E comunque, vedrà quando lo regalerò anche a lui!( non glielo
dire però!) Spero di vederti presto, tanto da quanto ne sappiamo il
momento si avvicina… buon compleanno tua Hermione p.s. ti fa gli auguri
anche Ron che come al solito fa le cose a metà e nel suo pacco non ti ha
mandato nessun biglietto: AH; AH ;AH! Non è vero che faccio le cose a
metà! Meno mele che ci sei te che sei perfetta! Comunque: buon
compleanno Harry, e ti prego muoviti a venirmi a salvare da questa belva! Non
lo ascoltare! Lo tratto benissimo! Più più sono io che presto
avrò un esaurimento nervo Ti lascio ora! Ciao HERMIONE E RON Harry
scosse la testa mettendo il biglietto da parte: di certo Ron aveva capito molto
più di Hermione. Passò al secondo pacco: era di Hagrid a
giudicare dallo scarabocchio sul biglietto. Harry lo aprì: conteneva un
insieme di piume e pergamene con un diario di pelle di drago. Il ragazzo si
dedicò all’altra busta: sul davanti era impresso il simbolo di
Hogwarts; la aprì: c’era una lettera che lo informava come sempre
dell’inizio della scuola il 1 settembre. Vi era un altro foglio: Harry lo
lesse velocemente mentre mangiava una fetta di dolce: caro signor Potter, la
informiamo che ha ottenuto ottimi voti nei gufi Harry sorrise soddisfatto: era
riuscito ad arrivare dove voleva e ora doveva impegnarsi per diventare Auror.
Poi, un’ombra scura s’impossessò di lui: doveva continuare
Pozioni! Sbadigliò: era molto tardi e lui era esausto. Si sdraiò
sul letto e si addormentò velocemente. La mattina dopo si alzò
verso le 9. Fece colazione con Dudley, il quale lo guardava sospettoso.
Passò il resto della giornata in camera, quando all’undici
suonò il campanello - Dudley, vai tu per piacere?- - No, mamma, sto
guardando bimbumbam! Mandaci Harry!- -HAI SENTITO RAGAZZO? MUOVITI!- Harry
andò rassegnato – vado,vado, non c’è bisogno che
urli!- Aprì la porta e si trovò di fronte a due anziani vestiti
elegantemente. Sorridevano e gli occhi di lui erano di un acceso verde
brillante! - buongiorno figliolo!- gracchiò la signora. -‘Giorno!
Volete accomodarvi?- chiese educato Harry. I due fecero il loro ingresso, mentre
Petunia gli andava incontro. Si fermò di colpo – No! Non
può essere!- - ciao, Petunia! Non ci saluti?- La zia si avvicinò
e si scambiarono due baci all’aria. Harry guardava la scena curioso, poi
vedendo che nessuno sembrava ricordarsi di lui, si schiarì la voce.
L’anziano si voltò – oh, sì, hai gli occhi di tua
madre… e i miei!- Harry lo fissò stupito – scusi, temo di
non capire!- La signora sorrise – oh, Harry, siamo i genitori di tua
madre! Siamo i tuoi nonni!- Harry rimase immobile: forse stava ancora dormendo!
Non era possibile! Da quanto ne sapeva i suoi nonni erano morti! Vabbè,
non è che ne sapesse tanto! - di sicuro sei un po’ spaesato!-
disse suo nonno. Harry annuì. - caro, io e tua zia dobbiamo parlare. Vai
di là- Harry ubbidì. Fu richiamato un’ora dopo e con Dudley
si sedette al tavolo per il pranzo. Suo cugino non sembrava del tutto contento
di vedere i suoi nonni. Si sedettero anche loro e Petunia. La nonna disse-
staremo qui fino a domani! Siamo venuti per festeggiare il compleanno di Harry.-
Il ragazzo la guardò: questa sì che era una novità! Ma le
sorprese non erano finite: suo nonno gli dette una busta. Harry la
guardò, poi l’aprì con mani tremanti: uscirono due
banconote da 200 euro. - G-Grazie!- di certo non poteva aspettarsi regali da mago!
Voleva dire che si sarebbe comprato qualcosa lì; e poi era stato gentile
da parte loro. Sua nonna si alzò – e di che!- disse prima di
abbracciarlo. Harry non sapeva che fare! Non era normale per lui venir
abbracciato da un adulto con affetto! In effetti, l’ultima persona che lo
aveva abbracciato era stato Sirius… mentre sentiva qualcosa crescere nel
suo stomaco, si strinse a sua nonna. Il pomeriggio i suoi nonni uscirono per
andar incontro a Vernon a lavoro e Harry si trovò nella situazione della
mattina: suonò il campanello, Dudley era davanti alla tv, Petunia in
bagno e toccò a lui andar ad aprire. Si trovò davanti ad altri
due anziani: la signora indossava un vestito, simile a quello del
signore… che strano, i babbani non si vestivano così. Li fece passare.
Come la mattina arrivò Petunia che si bloccò e come la mattina
rimase stupita; ma non li salutò come la mattina, anzi, li
aggredì – fuori da casa mia! Uscite subito!- - calma,calma!- -
Harry, vai in camera con Dudley!- - Sì, è meglio così,
tanto bisogna aspettare Vernon per parlare!- disse l’anziano. Harry
ubbidì e con Dudley andarono nella stanza di quest’ultimo. Meno
male che anche lì c’era la tv, così Harry potò
sbirciare dalla porta senza Dudley. Per molte volte andò a spiare e la
scena era sempre la stessa: L’anziano guardava fuori dalla finestra
assorto, mentre fumava una pipa: la moglie guardava incuriosita i vari oggetti
sopra i mobili. Zia Petunia stava a sedere dritta sulla sedia guardando
tutt’e due. Quando il campanello suonò, si rizzò in piedi e
corse ad aprire. Harry la vide confabulare con zio Vernon e i nonni. Lo zio si
accorse che li stava guardando e gli fece segno di andare di là con
loro. Harry ubbidì e si meravigliò quando vide gli sguardi
minacciosi che i suoi nonni lanciavano ai due signori. Per un po’
regnò il silenzio, ma poi Harry si stancò – scusate, non
per essere indiscreto, ma voi chi siete?- chiese rivolto ai due anziani. -
siamo maghi, non che i tuoi nonni paterni!- Harry si sedette su una poltrona:
fino a quella mattina di parenti aveva solo i suoi zii e ora a ogni suono di
campanello ne arrivavano altri. Automaticamente guardò la porta, come se
temesse che si aprisse, facendo entrare una decina di suoi parenti. - siete
degli impostori!- urlò una voce. Con stupore di tutti veniva dalla nonna
materna. - perché?- chiese Harry. - Perché? E colpa del loro
figlio se la nostra Lily è morta!- - Colpa di nostro figlio? Ve lo
volete mettere in testa che sono stati uccisi da un mago?- - E come si fa a
sapere? Dopo che sono morti non abbiamo voluto avere più niente a che
fare con il mondo magico!- rispose il padre di Petunia. - Nonno- intervenne
Harry incerto nel pronunciare quel nome – è vero, sono stati
uccisi da Voldemort!- I genitori di James trasalirono, ma continuarono la
litigata – giusto! E poi è scomparso grazie a Harry, ma due anni
fa è tornato!- - bugiardi!- - sentite, la storia è così, e
non pensate di essere gli unici dispiaciuti! Anche noi abbiamo perso un figlio!
E ora, se volete scusarci, bisogna andarcene! Harry, vieni!- - e dove lo
portate? Siamo venuti apposta per lui!- - mi dispiace, ma è una
questione più grande di noi! Accio baule!- il baule di Harry scese con
la gabbia di Edvige. Harry si alzò, senza aver capito molto bene cosa
succedesse. I suoi nonni materni lo abbracciarono a turno – ci dispiace
che ci siamo visti così poco!- Harry annuì. Suo nonno prese una
foto e gliela porse – tieni, è stata scattata quando avevano la
tua età.- Harry guardò l’immagine: da una parte c’era
Lily che cercava di non farsi abbracciare da James, accanto Sirius, Remus e
Peter ridevano abbracciandosi. Harry guardò i suoi nonni –
grazie!- Uscì: notò che i suoi nonni erano venuti con una
macchina volante. Salì e con loro partì. Arrivarono a Grimmul
Place. - vai, Harry, ti stanno aspettando!- - voi non venite?- - no. Abbiamo
una missione! Non ci vedremo più!- Harry li abbracciò –
stai attento, quest’anno!- disse suo nonno con tono di avvertimento. - a
proposito, ci dispiace molto per Sirius!- Harry annuì. Suo nonno gli
dette un regalo – buon compleanno!- Harry lo aprì: era una coperta
con sopra cucite molte foto della vita di suo padre, fino alla sua
nascita… notò che c’era anche la foto del funerale. - lo so
che è triste, ma ci è sembrato giusto!- Salirono in macchina.
Prima di partire, sua nonna disse – Grazie!- - perché?- chiese
Harry, stupito. - per un attimo mi hai fatto rivivere accanto a James.- Harry
sapeva che alludeva alla somiglianza, e mentre la macchina partiva, vide una
lacrima solcare il viso di sua nonna e per un attimo, avrebbe rivoluto i suoi
genitori in vita, ora più che mai.
Capitolo 3: tempesta di ricordi.
Il giorno dopo Ron e Harry si svegliarono all’ora di pranzo: entrambi si erano scottati il giorno prima e le loro spalle erano di un rosso molto simile a quello dei capelli dei Weasley.
Entrarono in cucina, dove Molly preparava il pranzo: Ginny stava scrivendo una lettera e dalla moltitudine di cuori che aveva disegnato, non fu difficile per Harry capire a chi era destinata.
A quel pensiero sentì una stretta allo stomaco… che fosse…Geloso? “Ma no,” pensò” è la fame!”
Si sedette accanto a Hermione, mentre Ron andava davanti.
La ragazza li guardò sorridendo – vi siete svegliati pigroni!-
Ron, che aveva ancora gli occhi chiusi mugugnò.
-buongiorno anche a te, Ron!- disse sarcastica Hermione.
Il suo viso era molto arrossato rendendola ancor più delicata… solo in apparenza!
-ora sarei venuta a svegliarvi! Volevo venire prima, ma questo libro mi ha entusiasmato a tal punto che il tempo è volato!-
-che libro è?- chiese Ron.
-Storia di Hogwarts!- rispose lei tranquilla.
Harry soffocò le risate mentre beveva un bicchier di succo, mentre Ron la guardava stupito
–Hermione! Come fa a entusiasmarti un libro che hai già letto 2800 volte!-
–Così tante?- chiese Harry, sarcastico.
–Grazie per aver tenuto il conto, Ron- rispose la ragazza tagliente, poi s’illuminò – ma ogni volta trovo qualche particolare! Tipo, nel capitolo 16, non mi ero mai accorta che…-
–Non importa Hermione! Di sicuro è interessante, ma non mi rendere partecipe!- disse Ron, ma la ragazza, capendo il suo gioco, continuò – oh, per me è un piacere! Vedi, in questo capitolo!-
–No, Herm, troppo gentile, ma non disturbarti!-
–Ma non mi dispiace! Ecco vedi…-
–No, guarda, non fa niente-
Poi si guardarono e scoppiarono a ridere.
In quel momento entrò Kreacher, trascinava i piedi guardando per terra e borbottava – riecco la casa della mia padrona di nuovo piena di sudice canaglie… tramano contro il signore oscuro…oh, ma chi può sconfiggerlo? Nessuno! La mia padrona lo diceva sempre…-
Harry si voltò a guardarlo e in quel momento il suo cervello fu trapassato da un pensiero “ lui mi ha mandato nella camera dei Misteri, lui ha mentito, lui ha partecipato alla morte di Sirius e rideva…” si alzò di scatto senza sapere cosa faceva e si avvicinò all’elfo.
Hermione e Ron lo guardarono curiosi, poi, senza preavviso, il moro sferrò un pugno all’elfo.
La creatura urlò, Hermione si mise una mano davanti al viso e Ron rimase a bocca aperta, senza sapere se ridere o preoccuparsi.
Dopo quel pugno seguirono altri calci, mentre la cucina si riempiva delle grida di Harry – tu, viscido mostro, hai ucciso Sirius! Tu, hai mentito; è sola colpa tua!-
In quel momento entrarono Tonks, Lupin e Molly.
Rimasero sconcertati sulla soglia. Il primo a riprendersi fu Lupin, che allungò le braccia e bloccò Harry.
-fermo! Sta calmo!-
Il ragazzo si dimenava.
Ron gli si avvicinò cercando di calmarlo, mentre Hermione correva verso l’elfo sanguinante.
-ferma!- ordinò Harry.
La ragazza lo guardò arrabbiata – ferma un corno! Lo stavi uccidendo! si può sapere che ti è preso?-
-è colpa sua se Sirius è morto! È colpa sua!-
-non dire sciocchezze! Lui non era obbligato a dirti la verità! Non sei il suo padrone!-
-sta zitta! Sempre a difenderlo vero? La verità è che a te ti è sempre importato più di lui che di Sirius!- e con queste parole si liberò dalla stretta di Lupin e salì in camera sua.
Prima che qualcuno li fermasse, anche Ron e Hermione uscirono.
-bel colpo!- disse Ron.
-Sta zitto!- lo rimbeccò Hermione.
-Te sei impazzita! Preoccuparti di quello, quando un tuo amico lo odia!-
-Harry non lo odia!-
-Hai ragione! Il suo è amore! Infatti lo ha picchiato solo per affetto!-
-Ah,ah,ah! Divertente! No, dico sul serio, Ron, questa battutine ti vengono la mattina quando ti svegli? – si fermò e si appoggiò al muro: anche se tecnicamente stava discutendo con Ron, il suo pensiero era ancora in cucina, durante la sfuriata con Harry.
Infatti, anche se al terzo anno si erano tenuti il muso, non avevano mai litigato così.
-gli devo parlare!- concluse, senza che Ron le chiedesse qualcosa.
Aprì la porta della camera dei due ragazzi ed entrò.
Harry era sdraiato nel letto e guardava il soffitto.
La ragazza gli andò di fianco – Harry, ascolta, io, lo so che ho sbagliato, però…-
Ma il ragazzo si voltò dandole le spalle.
La ragazza sospirò e fece il giro del letto – ascoltami, io…-
-Ron, ti va una partita a scacchi?- la interruppe Harry.
La ragazza perse la pazienza – ti credi tanto bravo? Pensi di essere l’unica vittima? Stammi a sentire, l’anno scorso non ho detto niente, ma quando è troppo è troppo! Facevi l’incompreso come se il mondo ce l’avesse con te! Te la prendevi con noi, ben sapendo che non potevamo fare nulla, ti sfogavi aggredendoci e ci facevi sentire uno schifo! e ora quello che hai fatto oggi! Lo vuoi capire che in questo periodo bisogna rimanere uniti? Se ci dividiamo non avremo speranze contro Voldemort! Noi ti vogliamo bene, e non devi dubitarne mai, capito? Altrimenti significa che non hai fiducia!-
Fece per uscire, ma Harry si mise a sedere – Hermione! Anch’io vi voglio bene!-
La ragazza lo guardò, poi si avvicinò e lo abbracciò.
Dopo un po’ Harry chiese – ma come mai quell’elfo è ancora qui? Voglio dire, ora che Sirius è… insomma, non ha più padroni!-
Ron scosse la testa – lui ha dovuto riconoscere che Tonks
ha tutti i diritti di comandarlo! –
L’estate passò velocemente.
Il penultimo giorno di vacanza, il trio e Ginny erano impegnati a preparare i bauli, ma Harry pensò solo a una cosa.
Dopo pranzo andò da Lupin.
-Emh, le volevo chiedere… potrei andare in camera di Sirius?-
Lupin lo guardò seriamente – finalmente Harry!-
-come scusi?-
-mi chiedevo quando avresti voluto andarci! Immaginavo che il momento sarebbe arrivato, così ho chiuso a chiave la porta in modo che tutto rimanesse così com’era- si mise la mano in tasca e porse una chiave arrugginita a Harry – la camera è al secondo piano. Fai con comodo.-
Harry mormorò un – grazie- poi corse di sopra.
Arrivato davanti alla porta, girò la chiave ma indugiò prima di entrare.
Non era sicuro di voler farlo, ma doveva per trovare quello che cercava. Spinse la porta ed entrò.
La stanza era buia. Harry si avvicinò alla finestra e l’aprì.
Il letto era disfatto, con le lenzuola tirate indietro, pronte a coprire Sirius una volta steso… solo che quella lontana notte di Giugno nessuno si sdraiò.
Harry distolse lo sguardo e si avvicino alla scrivania.
Era coperta di fogli.
Aveva tre cassetti. Harry aprì il primo: c’erano un paio di occhiali da sole che avevano l’aria di non essere stati usati per molto tempo. C’era una data scritta piccola in bianco. Risaliva a molto tempo fa, a quando Sirius aveva 17 anni. Accanto c’era un altro paio.
Harry immaginò che appartenessero a James e li vide insieme da giovani comportarsi da fighetti.
Prese gli occhiali e chiuse il cassetto.
Aprì il secondo: c’erano molte foto, ritraenti la vita di Sirius dopo la scuola. In quasi tutte erano presenti anche Peter, Remus, James e Lily. Trovò anche un pacco di lettere.
Harry prese tutto.
Aprì l’ultimo cassetto e finalmente trovò quello che cercava: uno specchietto, doppione a quello che Sirius gli aveva regalato.
Guardò la scrivania e spostò qualche foglio. Trovò un paio di bottiglie di birra e una cornice rovesciata.
La guardò: il vetro era rotto e dietro si vedeva il sorriso di James abbracciato a Sirius.
Era una foto semplice, che però doveva aver recato molto dolore a Sirius, lo stesso dolore che provava ora Harry.
Prese anche quella.
Tutto quello che trovò lo prese: un giacchetto di pelle, dei pantaloni extra large, un cappello.
Avevano l’aria di esser appartenute al passato di Sirius e Harry constatò che l’uomo doveva aver preso delle cose dalla camera di James.
S’inginocchiò per terra. Non aveva voglia di andarsene.
Guardò le foto e i poster appese alla parete, e non potè stare lì un minuto di più. Si alzò, e uscì, lanciando un ultimo sguardo appannato dalle lacrime alla stanza.
Quando scese a cena, incontrò Lupin che per poco non cadde a terra: Harry indossava un paio di pantaloni extra large, un giacchetto di pelle, un paio di occhiali da sole e un cappello nero.
Aveva anche dei guanti da motociclista.
Lupin riconobbe il giacchetto, il cappello e i guanti di Sirius, mentre i jeans e gli occhiali erano di James.
Harry guardò i suoi occhi diventare tristi – io, scusa, non sapevo che non potevo…-
Lupin gli mise una mano sulla spalla – non preoccuparti! È solo che per un momento ho rivisto James! Vedi, quando Sirius decise di andar a vivere con lui, lo accompagnammo qui a prendere tutte le sue cose e James si vestì bene o male così, dicendo che assomigliava di più a Sirius e sembrava suo fratello!-
Harry abbassò lo sguardo – io l’ ho fatto solo per… insomma, mio padre non l’ho mai conosciuto e Sirius era diventato un po’ come il mio fratello e ho pensato che vestendomi così, loro sarebbero rivissuti… insomma che… che…- non potè continuare perché la voce gli si spezzo in gola e, piangendo, corse di sopra.
In quel momento arrivarono Ron e Hermione. – dov’è Harry?- chiese la ragazza.
-è di sopra.-
Ron fece per salire le scale, ma Hermione lo fermò – di sicuro vuole restare solo!-
-salite lo stesso!- disse Lupin.
-Ma…- cominciò Hermione.
-Salite! Sicuramente vorrà rimanere solo, ma in questo periodo non gli fa bene! Andate. È di sicuro in camera di Sirius. -
Perplessi i due ragazzi salirono le scale fino alla porta di Sirius che trovarono socchiusa. Entrarono.
Le finestre erano accostate e entrava solo un tenue raggio del sole che tramontava, per cui la stanza era in penombra.
Al centro della stanza, a sedere per terra, c’era Harry.
I due quasi non lo riconobbero, vestito com’era.
Aveva abbassato la visiera del cappello per coprirsi gli occhi attraverso gli occhiali.
Con i guanti senza dita stava sfogliano delle lettere.
Tutto intorno erano sparpagliate fotografie dei suoi genitori e dei malandrini al tempo della scuola.
C’era anche la coperta regalatagli dai suoi nonni.
In evidenza c’erano le tombe dei suoi genitori.
Hermione distolse lo sguardo da quella foto, mentre una lacrima le scendeva dagli occhi nocciola.
Ron le strinse la mano ed entrambi si avvicinarono all’amico.- guadate, questa è una lettera che Sirius ha mandato a James in classe durante pozioni… ecco un pezzo” che palle! Una materia più brutta non c’era! F” e mio padre ha risposto “almeno non è noiosa come Divinazione! R” e Lupin ha scritto “giusto! Sbaglio o abbiamo perso 20 punti oggi perché te, Ramoso ti sei addormentato in classe? L”
“No! Quello è stato Sirius!R” “ sì, ma te, come passatempo, ti sei messo a lanciare il boccino e hai rotto tre sfere di fila! F” “non è colpa mia se ho mira! R” “ no, non è colpa tua se hai mira, ma è colpa vostra se ho visto il prof. girarsi verso di voi e scrivere qualcosa… ecco ora parla……………avete visto? 50 punti tolti a Grifondoro per disattenzione in classe! C” avete sentito? Sembrano noi! Questa invece la voleva mandare mio padre a mia madre “ Lily, il mio cuore è in tumulto senza te, sei come un boccino che, nelle rare occasioni, non riesco a prendere! Quando mi avvicino a te c’è sempre un bolide di uno schifoso serpeverde che mi disarciona… anche se nella realtà non succede mai! Se ti prendo, la partita è comunque persa e te ne rivai! Oh, Lily, tante volte ti ho corteggiato, quante le volte che ho preso il boccino! Ti amo, James. Allora Felpato, che ne dici? R” “ bellissima! Toccante!……… Faceva schifo! F” “ cosa? Ma senti te! R” “ scusa, ma non puoi paragonarla a un boccino! F” ce ne sono altre! Questa è di mia madre, e questa di Remus… poi questa era per i miei zii e diceva del funerale, ma è stata mandata indietro… non sono neanche andato al loro funerale… queste foto le avete viste? Queste sono di mia madre incinta e queste di mio padre e questa di tutti e 5…- Harry continuò a prendere e ributtare le foto che ritraevano i sorrisi dei genitori.
A ogni foto la sua voce aumentava di velocità e diventava acuta, mentre le lacrime scendevano da sotto i suoi occhiali.
-Vedete come sono felici? Non lo sanno che presto moriranno! Né mia madre, né mio padre né Sirius! nè Lily, nè James nè Sirius! Nè Lily nè James Nè Sirius!- la sua voce aumentava e si alzava, tanto che alla fine urlava.
Intanto buttava alla rinfusa tutte le foto.
Hermione si strinse a Ron piangendo silenziosamente, mentre il rosso chiudeva gli occhi.
Poi la ragazza tentò di avvicinarsi a Harry – Harry, io…- il ragazzo cercò di allontanarla, ma il rosso gli bloccò le braccia – Harry, calmati! Siamo i tuoi amici!- il bruno lo guardò attraverso le lenti nere, poi si accasciò tra le braccia del rosso, mentre Hermione lo abbracciava da dietro.
Più tardi, dopo aver pianto ininterrottamente, Harry disse di esser stanco e che quella sera avrebbe dormito lì.
I due lo lasciarono solo.
Il ragazzo si trascinò verso il letto, ma si fermò prima di sdraiarsi: le coperte attendevano di coprire Sirius, non lui.
Sì sdraiò per terra tra le foto e le lettere, dicendosi che se non ci si fosse sdraiato Sirius in quel letto, non lo avrebbe fatto nessun altro e le coperte avrebbero atteso inutilmente l’arrivo dell’uomo.
Si mise la coperta con le foto attaccate addosso e si preparò a una nottata di sogni e ricordi, di sicuro belli visto che avrebbe sognato i suoi genitori. D’altronde, la parte brutta sarebbe stata quando si sarebbe svegliato, perché lì si sarebbe accorto che sono stati solo sogni e che mai più abbraccerà i suoi genitori… se non nei sogni.
ciao! allora, nn sn sicura di aver ingrandito. nn mi riesce di lasciarlo grande anke qui nel sito. bò! cmq, devo ammettere che questo capitolo nn mi piace per niente. è troppo scontato, scritto spreciso. recensite lo stesso, vero? smak! ps, sister, miraccomando, nessuno spoiler! cmq nn sn siicura del seguito.....
Capitolo 3: tempesta di ricordi. Il giorno dopo Ron e Harry si svegliarono
all’ora di pranzo: entrambi si erano scottati il giorno prima e le loro
spalle erano di un rosso molto simile a quello dei capelli dei Weasley.
Entrarono in cucina, dove Molly preparava il pranzo: Ginny stava scrivendo una
lettera e dalla moltitudine di cuori che aveva disegnato, non fu difficile per
Harry capire a chi era destinata. A quel pensiero sentì una stretta allo
stomaco… che fosse…Geloso? “Ma no,” pensò”
è la fame!” Si sedette accanto a Hermione, mentre Ron andava
davanti. La ragazza li guardò sorridendo – vi siete svegliati
pigroni!- Ron, che aveva ancora gli occhi chiusi mugugnò. -buongiorno
anche a te, Ron!- disse sarcastica Hermione. Il suo viso era molto arrossato
rendendola ancor più delicata… solo in apparenza! -ora sarei
venuta a svegliarvi! Volevo venire prima, ma questo libro mi ha entusiasmato a
tal punto che il tempo è volato!- -che libro è?- chiese Ron.
-Storia di Hogwarts!- rispose lei tranquilla. Harry soffocò le risate
mentre beveva un bicchier di succo, mentre Ron la guardava stupito
–Hermione! Come fa a entusiasmarti un libro che hai già letto 2800
volte!- –Così tante?- chiese Harry, sarcastico. –Grazie per
aver tenuto il conto, Ron- rispose la ragazza tagliente, poi
s’illuminò – ma ogni volta trovo qualche particolare! Tipo,
nel capitolo 16, non mi ero mai accorta che…- –Non importa
Hermione! Di sicuro è interessante, ma non mi rendere partecipe!- disse
Ron, ma la ragazza, capendo il suo gioco, continuò – oh, per me
è un piacere! Vedi, in questo capitolo!- –No, Herm, troppo
gentile, ma non disturbarti!- –Ma non mi dispiace! Ecco vedi…-
–No, guarda, non fa niente- Poi si guardarono e scoppiarono a ridere. In
quel momento entrò Kreacher, trascinava i piedi guardando per terra e
borbottava – riecco la casa della mia padrona di nuovo piena di sudice
canaglie… tramano contro il signore oscuro…oh, ma chi può
sconfiggerlo? Nessuno! La mia padrona lo diceva sempre…- Harry si
voltò a guardarlo e in quel momento il suo cervello fu trapassato da un
pensiero “ lui mi ha mandato nella camera dei Misteri, lui ha mentito,
lui ha partecipato alla morte di Sirius e rideva…” si alzò
di scatto senza sapere cosa faceva e si avvicinò all’elfo.
Hermione e Ron lo guardarono curiosi, poi, senza preavviso, il moro
sferrò un pugno all’elfo. La creatura urlò, Hermione si
mise una mano davanti al viso e Ron rimase a bocca aperta, senza sapere se
ridere o preoccuparsi. Dopo quel pugno seguirono altri calci, mentre la cucina
si riempiva delle grida di Harry – tu, viscido mostro, hai ucciso Sirius!
Tu, hai mentito; è sola colpa tua!- In quel momento entrarono Tonks,
Lupin e Molly. Rimasero sconcertati sulla soglia. Il primo a riprendersi fu
Lupin, che allungò le braccia e bloccò Harry. -fermo! Sta calmo!-
Il ragazzo si dimenava. Ron gli si avvicinò cercando di calmarlo, mentre
Hermione correva verso l’elfo sanguinante. -ferma!- ordinò Harry.
La ragazza lo guardò arrabbiata – ferma un corno! Lo stavi
uccidendo! si può sapere che ti è preso?- -è colpa sua se
Sirius è morto! È colpa sua!- -non dire sciocchezze! Lui non era
obbligato a dirti la verità! Non sei il suo padrone!- -sta zitta! Sempre
a difenderlo vero? La verità è che a te ti è sempre
importato più di lui che di Sirius!- e con queste parole si
liberò dalla stretta di Lupin e salì in camera sua. Prima che
qualcuno li fermasse, anche Ron e Hermione uscirono. -bel colpo!- disse Ron.
-Sta zitto!- lo rimbeccò Hermione. -Te sei impazzita! Preoccuparti di
quello, quando un tuo amico lo odia!- -Harry non lo odia!- -Hai ragione! Il suo
è amore! Infatti lo ha picchiato solo per affetto!- -Ah,ah,ah!
Divertente! No, dico sul serio, Ron, questa battutine ti vengono la mattina
quando ti svegli? – si fermò e si appoggiò al muro: anche
se tecnicamente stava discutendo con Ron, il suo pensiero era ancora in cucina,
durante la sfuriata con Harry. Infatti, anche se al terzo anno si erano tenuti
il muso, non avevano mai litigato così. -gli devo parlare!- concluse,
senza che Ron le chiedesse qualcosa. Aprì la porta della camera dei due
ragazzi ed entrò. Harry era sdraiato nel letto e guardava il soffitto.
La ragazza gli andò di fianco – Harry, ascolta, io, lo so che ho
sbagliato, però…- Ma il ragazzo si voltò dandole le spalle.
La ragazza sospirò e fece il giro del letto – ascoltami,
io…- -Ron, ti va una partita a scacchi?- la interruppe Harry. La ragazza
perse la pazienza – ti credi tanto bravo? Pensi di essere l’unica
vittima? Stammi a sentire, l’anno scorso non ho detto niente, ma quando
è troppo è troppo! Facevi l’incompreso come se il mondo ce
l’avesse con te! Te la prendevi con noi, ben sapendo che non potevamo
fare nulla, ti sfogavi aggredendoci e ci facevi sentire uno schifo! e ora
quello che hai fatto oggi! Lo vuoi capire che in questo periodo bisogna
rimanere uniti? Se ci dividiamo non avremo speranze contro Voldemort! Noi ti
vogliamo bene, e non devi dubitarne mai, capito? Altrimenti significa che non
hai fiducia!- Fece per uscire, ma Harry si mise a sedere – Hermione! Anch’io
vi voglio bene!- La ragazza lo guardò, poi si avvicinò e lo
abbracciò. Dopo un po’ Harry chiese – ma come mai
quell’elfo è ancora qui? Voglio dire, ora che Sirius
è… insomma, non ha più padroni!- Ron scosse la testa
– lui ha dovuto riconoscere che Tonks ha tutti i diritti di comandarlo!
– L’estate passò velocemente. Il penultimo giorno di
vacanza, il trio e Ginny erano impegnati a preparare i bauli, ma Harry
pensò solo a una cosa. Dopo pranzo andò da Lupin. -Emh, le volevo
chiedere… potrei andare in camera di Sirius?- Lupin lo guardò
seriamente – finalmente Harry!- -come scusi?- -mi chiedevo quando avresti
voluto andarci! Immaginavo che il momento sarebbe arrivato, così ho
chiuso a chiave la porta in modo che tutto rimanesse così com’era-
si mise la mano in tasca e porse una chiave arrugginita a Harry – la
camera è al secondo piano. Fai con comodo.- Harry mormorò un
– grazie- poi corse di sopra. Arrivato davanti alla porta, girò la
chiave ma indugiò prima di entrare. Non era sicuro di voler farlo, ma
doveva per trovare quello che cercava. Spinse la porta ed entrò. La
stanza era buia. Harry si avvicinò alla finestra e l’aprì.
Il letto era disfatto, con le lenzuola tirate indietro, pronte a coprire Sirius
una volta steso… solo che quella lontana notte di Giugno nessuno si
sdraiò. Harry distolse lo sguardo e si avvicino alla scrivania. Era
coperta di fogli. Aveva tre cassetti. Harry aprì il primo: c’erano
un paio di occhiali da sole che avevano l’aria di non essere stati usati
per molto tempo. C’era una data scritta piccola in bianco. Risaliva a
molto tempo fa, a quando Sirius aveva 17 anni. Accanto c’era un altro
paio. Harry immaginò che appartenessero a James e li vide insieme da
giovani comportarsi da fighetti. Prese gli occhiali e chiuse il cassetto.
Aprì il secondo: c’erano molte foto, ritraenti la vita di Sirius
dopo la scuola. In quasi tutte erano presenti anche Peter, Remus, James e Lily.
Trovò anche un pacco di lettere. Harry prese tutto. Aprì
l’ultimo cassetto e finalmente trovò quello che cercava: uno
specchietto, doppione a quello che Sirius gli aveva regalato. Guardò la
scrivania e spostò qualche foglio. Trovò un paio di bottiglie di
birra e una cornice rovesciata. La guardò: il vetro era rotto e dietro
si vedeva il sorriso di James abbracciato a Sirius. Era una foto semplice, che
però doveva aver recato molto dolore a Sirius, lo stesso dolore che
provava ora Harry. Prese anche quella. Tutto quello che trovò lo prese:
un giacchetto di pelle, dei pantaloni extra large, un cappello. Avevano l’aria
di esser appartenute al passato di Sirius e Harry constatò che
l’uomo doveva aver preso delle cose dalla camera di James.
S’inginocchiò per terra. Non aveva voglia di andarsene.
Guardò le foto e i poster appese alla parete, e non potè stare
lì un minuto di più. Si alzò, e uscì, lanciando un
ultimo sguardo appannato dalle lacrime alla stanza. Quando scese a cena,
incontrò Lupin che per poco non cadde a terra: Harry indossava un paio
di pantaloni extra large, un giacchetto di pelle, un paio di occhiali da sole e
un cappello nero. Aveva anche dei guanti da motociclista. Lupin riconobbe il
giacchetto, il cappello e i guanti di Sirius, mentre i jeans e gli occhiali
erano di James. Harry guardò i suoi occhi diventare tristi – io,
scusa, non sapevo che non potevo…- Lupin gli mise una mano sulla spalla
– non preoccuparti! È solo che per un momento ho rivisto James!
Vedi, quando Sirius decise di andar a vivere con lui, lo accompagnammo qui a
prendere tutte le sue cose e James si vestì bene o male così,
dicendo che assomigliava di più a Sirius e sembrava suo fratello!- Harry
abbassò lo sguardo – io l’ ho fatto solo per… insomma,
mio padre non l’ho mai conosciuto e Sirius era diventato un po’
come il mio fratello e ho pensato che vestendomi così, loro sarebbero
rivissuti… insomma che… che…- non potè continuare
perché la voce gli si spezzo in gola e, piangendo, corse di sopra. In
quel momento arrivarono Ron e Hermione. – dov’è Harry?-
chiese la ragazza. -è di sopra.- Ron fece per salire le scale, ma
Hermione lo fermò – di sicuro vuole restare solo!- -salite lo
stesso!- disse Lupin. -Ma…- cominciò Hermione. -Salite!
Sicuramente vorrà rimanere solo, ma in questo periodo non gli fa bene!
Andate. È di sicuro in camera di Sirius. - Perplessi i due ragazzi
salirono le scale fino alla porta di Sirius che trovarono socchiusa. Entrarono.
Le finestre erano accostate e entrava solo un tenue raggio del sole che
tramontava, per cui la stanza era in penombra. Al centro della stanza, a sedere
per terra, c’era Harry. I due quasi non lo riconobbero, vestito
com’era. Aveva abbassato la visiera del cappello per coprirsi gli occhi
attraverso gli occhiali. Con i guanti senza dita stava sfogliano delle lettere.
Tutto intorno erano sparpagliate fotografie dei suoi genitori e dei malandrini
al tempo della scuola. C’era anche la coperta regalatagli dai suoi nonni.
In evidenza c’erano le tombe dei suoi genitori. Hermione distolse lo
sguardo da quella foto, mentre una lacrima le scendeva dagli occhi nocciola.
Ron le strinse la mano ed entrambi si avvicinarono all’amico.- guadate,
questa è una lettera che Sirius ha mandato a James in classe durante
pozioni… ecco un pezzo” che palle! Una materia più brutta
non c’era! F” e mio padre ha risposto “almeno non è
noiosa come Divinazione! R” e Lupin ha scritto “giusto! Sbaglio o
abbiamo perso 20 punti oggi perché te, Ramoso ti sei addormentato in
classe? L” “No! Quello è stato Sirius!R” “
sì, ma te, come passatempo, ti sei messo a lanciare il boccino e hai
rotto tre sfere di fila! F” “non è colpa mia se ho mira!
R” “ no, non è colpa tua se hai mira, ma è colpa
vostra se ho visto il prof. girarsi verso di voi e scrivere qualcosa…
ecco ora parla……………avete visto? 50 punti tolti a
Grifondoro per disattenzione in classe! C” avete sentito? Sembrano noi!
Questa invece la voleva mandare mio padre a mia madre “ Lily, il mio
cuore è in tumulto senza te, sei come un boccino che, nelle rare
occasioni, non riesco a prendere! Quando mi avvicino a te c’è
sempre un bolide di uno schifoso serpeverde che mi disarciona… anche se
nella realtà non succede mai! Se ti prendo, la partita è comunque
persa e te ne rivai! Oh, Lily, tante volte ti ho corteggiato, quante le volte
che ho preso il boccino! Ti amo, James. Allora Felpato, che ne dici? R”
“ bellissima! Toccante!……… Faceva schifo! F”
“ cosa? Ma senti te! R” “ scusa, ma non puoi paragonarla a un
boccino! F” ce ne sono altre! Questa è di mia madre, e questa di
Remus… poi questa era per i miei zii e diceva del funerale, ma è
stata mandata indietro… non sono neanche andato al loro funerale…
queste foto le avete viste? Queste sono di mia madre incinta e queste di mio
padre e questa di tutti e 5…- Harry continuò a prendere e
ributtare le foto che ritraevano i sorrisi dei genitori. A ogni foto la sua
voce aumentava di velocità e diventava acuta, mentre le lacrime
scendevano da sotto i suoi occhiali. -Vedete come sono felici? Non lo sanno che
presto moriranno! Né mia madre, né mio padre né Sirius!
nè Lily, nè James nè Sirius! Nè Lily nè
James Nè Sirius!- la sua voce aumentava e si alzava, tanto che alla fine
urlava. Intanto buttava alla rinfusa tutte le foto. Hermione si strinse a Ron
piangendo silenziosamente, mentre il rosso chiudeva gli occhi. Poi la ragazza
tentò di avvicinarsi a Harry – Harry, io…- il ragazzo
cercò di allontanarla, ma il rosso gli bloccò le braccia –
Harry, calmati! Siamo i tuoi amici!- il bruno lo guardò attraverso le
lenti nere, poi si accasciò tra le braccia del rosso, mentre Hermione lo
abbracciava da dietro. Più tardi, dopo aver pianto ininterrottamente, Harry
disse di esser stanco e che quella sera avrebbe dormito lì. I due lo
lasciarono solo. Il ragazzo si trascinò verso il letto, ma si
fermò prima di sdraiarsi: le coperte attendevano di coprire Sirius, non
lui. Sì sdraiò per terra tra le foto e le lettere, dicendosi che
se non ci si fosse sdraiato Sirius in quel letto, non lo avrebbe fatto nessun
altro e le coperte avrebbero atteso inutilmente l’arrivo dell’uomo.
Si mise la coperta con le foto attaccate addosso e si preparò a una
nottata di sogni e ricordi, di sicuro belli visto che avrebbe sognato i suoi
genitori. D’altronde, la parte brutta sarebbe stata quando si sarebbe
svegliato, perché lì si sarebbe accorto che sono stati solo sogni
e che mai più abbraccerà i suoi genitori… se non nei sogni.
ciao! allora, nn sn sicura di aver ingrandito. nn mi riesce di lasciarlo grande
anke qui nel sito. bò! cmq, devo ammettere che questo capitolo nn mi
piace per niente. è troppo scontato, scritto spreciso. recensite lo
stesso, vero? smak! ps, sister, miraccomando, nessuno spoiler! cmq nn sn siicura
del seguito.....
Salve!!! Allora, vorrei dirvi una cosa. In questo capitolo c’è una mia
ipotesi su ciò che è successo alla fine del 5 libro riguardo a Sirius! Io mi
rifiuto di credere che sia davvero morto, e fino alla fine dei sette libri
porterò avanti questa mia teoria! Buona lettura!
Capitolo 5: l’unica possibilità
Appena arrivati alla sala grande, assisterono allo
smistamento. Dopo di che Silente si alzò.
-benvenuti a un altro anno! Come molti sanno l’accesso alla
foresta proibita è vietato. Una regola che devo ammettere non è presa molto in
considerazione…-
Metà della Sala grande lanciò un’occhiata a Harry, Ron e
Hermione che sorrisero imbarazzati.
-passiamo a un argomento più serio. Come tutti sapete Voldemort
è tornato! Per questo vi chiedo di eliminare discordie per instaurare un clima
di pace tra tutte le case!- il suo sguardò andò dai grifoni ai serpeverde.
Ron sorrise scettico – mica dovrò far amicizia con Malfoy!-
Hermione e Harry risero.
Ma quasi tutti la pensavano come lui. Molti ragazzi risero
dubbiosi, altri guardarono Silente come se fosse pazzo.
-vorrei anche annunciarvi che per rallegrare l’atmosfera di
questo periodo, per Halloween si terrà un ballo dove sarà invitato anche il
Ministro!-
La sala grande scoppiò in ovazioni, ma Silente si schiarì la
gola – devo però avvertirvi che le coppie saranno miste e scelte dai professori
a estrazione!-
I sorrisi sparirono.
-cosa? Ma non si può!- protestò Ron.
-queste sono le regole! Come ultima notizia, volevo informarvi
che Difesa Contro le Arti oscure è stata annullata! Due volte alla settimana
sarà organizzata una riunione di difesa facoltativa! Il suo nome sarà…ES!-
Harry rimase stupito a quella notizia. Vide Silente
sorridergli, mentre altri ragazzi cominciarono a fare domande a bassa voce.
-detto questo… buon appetito!-
il banchetto fu ottimo come sempre.
Quando finì il trio cercò di parlare con Hagrid, ma la
corrente di ragazzi li portò fuori dalla sala.
La mattina dopo, Harry scoprì con disapprovazione che le
prime due ore sarebbero state con Pozioni.
Insieme a Ron e Hermione prese posto in fondo all’aula.
Quando vide Piton sentì il sangue ribollire nelle vene. Era
colpa di Piton se Sirius era morto… colpa sua…
all’oradopo ebbero trasfigurazione.
Nel pomeriggio poterono andar a trovare a Hagrid.
-eccovi voi tre! Harry come va?-
-va!- rispose Harry.
Passarono il pomeriggio a parlare con lui di Voldemort.
Dopo cena si sistemarono nelle poltrone della sala comune.
Harry e Ron giocavano a scacchi, mentre Hermione studiava.
Dopo un po’ la ragazza si alzò scocciata – ho lasciato il
libro di trasfigurazione in biblioteca!-
Harry la guardò esasperato – Herm! È la prima sera! Non
abbiamo compiti!-
-c’è trasfigurazione!-
-quello è per giovedì!- obbiettò Ron.
-Lo so Ronald, ma com’è che si dice? Non rimandare a domani
quello che puoi fare oggi! O forse ti sei scordato il mio diario?- aggiunse
accigliata.
-Certo che no! Come si fa a scordarsene!- aggiunse sottovoce a
Harry.
Hermione si avviò verso il ritratto.
-ma dove vai?- chiese il rosso.
-Non mi hai sentito? Ho lasciato il libro in biblioteca!-
-Ma tra poco sono le nove! Non puoi uscire!-
-Da quando te ti preoccupi di rispettare le regole!-
-Da quando ci sei di mezzo te da sola!-
Hermione rise - Andiamo! Che vuoi che mi succeda? Pensi
forse che potrei essere attaccata da un grosso ragno peloso?-
-Non sto scherzando!- fece lei seria – infatti mi porto dietro
uno spray insetticida!-
-Hermione! Ti stai forse scordando che 50 anni fa qui c’era
Aragog? Chi ti dice che non ci sia un altro ragno?-
-Non me lo sto scordando! Tu piuttosto dimentichi qualcosa!-
-Cioè?-
-che stai parlando con un ex membro dell’ES, amica di Harry
Potter e Ron Weasley, prefetto. Non che studentessa più brillante!-
-vanitosa!- borbottò Ron.
-Dai non ti preoccupare!- disse la ragazza dandogli un bacio
sulla guancia.
Poi, mentre correva verso il ritratto aggiunse – se entro
domani non sono tornata, mandate i rinforzi!-
-se entro 10 minuti!- la corresse Ron.
-Mi ci vogliono 10 minuti ad arrivare! Ciao ciao!-
Hermione camminava lungo i corridoi deserti.
“ cavoli! È dolce Ron a preoccuparsi per me” pensava “ ma ho
16 anni! Ho capito che un po’ gli garbo, però!”
Dopo 10 minuti raggiunse la biblioteca.
Sorrise sollevata.
Trovò subito il libro, ma…
-che ci fai qui?-
-Madama Pince! Io stavo cercando il mio libro! Vede, domani ho
trasfigurazione e mi serviva!-
La prof la guardò – va bene, ma ora fila nel dormitorio.-
Hermione sorrise: non era proprio una bugia! il libro le
serviva, non proprio per domani ma… e se per caso la McGrannit faceva qualche
sorpresaccia?
Con il cuore in gola si addentrò di nuovo per i corridoi:
per quanto avesse detto a Ron, girare sola per il castello di sera, non era
proprio il massimo!
Era cosciente di esser diventata una bella ragazza. E poteva
attirare qualcuno, così di notte. Uno con buone intenzioni, o magari un
perverso… un serpeverde!
A un certo punto si fermò: era così soprappensiero, che non
aveva visto dove andava e aveva sbagliato strada.
Si girò di scatto e si trovò davanti a… Malfoy.
-Oddio!- esclamò -mi è venuto un colpo! Che ci fai in giro?-
-vedi, sono un prefetto e poi vorrei farti notare che anche tu
sei in giro!-
-g-giusto!- balbettò Hermione, quando si accorse che il ragazzo
avanzava verso di lei fino a farle toccare la parete fredda.
-Che vuoi Malfoy?-
Il ragazzo ghignò – hai paura Granger?-
-no! Semplicemente non mi rende granchè entusiasta l’idea di
stare in un corridoi di sera sola con te! E vorrei tornarmene in Sala Comune!-
-c’è tempo! vedi…non ti ho ancora perdonato quando mi hai dato
quello schiaffo a tredici anni. -
Hermionerimase
senza parole, poi scoppiò a ridere – cavoli, Malfoy! Hai la memoria lunga! Ti
brucia ancora il viso? O l’orgoglio?- aggiunse, tornando seria.
-ridi, ridi! Vedi, non puoi colpirmi e pretendere di farla
franca! non il giorno dopo, magari, ma presto la vendetta arriva!-
Hermione stette un po’ a fissarlo, poi guardò a destra e
sinistra.
-no! La vendetta non si compirà stasera!-
-che vuoi dire?-
-voglio dire che non vedo né Tiger, né Goyle, quindi è poco
probabile che tu faccia qualcosa da solo!-
il biondo la spinse forte contro il muro, premendo il suo
corpo sul suo – ti credi furba Granger? stammibene a sentire. Tu non sei niente!-
-lasciami, mi fai male!-
-tu sei solo una mezzosangue secchiona, che come amici può permettersi
solo quei due sfigati! E poi, ammettiamolo, loro stanno con te solo perché li
fai copiare i compiti! Per il resto sei sola…SOLA!-
la ragazza rimase paralizzata: lui aveva ragione.. era sola!
Le venne in mente Ron quell’estate “ti
vogliamo bene perché ci fai copiare i compiti…scherzo!-
no, non scherzava! Senza volerlo cominciò a piangere.
-Hermione!-
Malfoy si girò: c’erano Ron e
Harry, quest’ultimo con in mano la mappa del malandrino.
Il biondo si scostò e la ragazza
piangendo corse via superando i due amici.
Harry la rincorse, mentre Ron
guardò Malfoy – qualsiasi cosa le hai fatto… la pagherai verme!-
-corri da lei, Weasleyuccio ! Vai dalla tua fidanzatina! E per
una volta non dare tutta la colpa a me, ma prenditi le tue responsabilità!-
Ron lo fulminò con lo sguardo e
seguì Harry.
Malfoy rimase solo. Gli ci volle
un po’ per capire che era successo. Poi scoppiò a ridere, una risata senza
gioia.
Scostandosi il mantello dalle
spalle, raggiunse i sotterranei, con un solo pensiero: ecco a voi, il più verme dei vermi!
Hermione era corsa nella sala
comune.
Quando Harry e Ron entrarono la
videro accoccolata su una poltrona, la testa sopra le ginocchia circondate
dalle braccia.
I suoi capelli brillavano alla
tenue luce del fuoco.
I due ragazzi le si avvicinarono –
Hermione! Dai va tutto bene!- disse Ron accarezzandole i capelli.
La ragazzaper tutta risposta pianse più forte e disse-
no,Ron! Non va tutto bene! Non va niente bene!-
- cosa ti ha detto quel verme in
salamoia?- chiese Harry.
-la verità! Ha detto che sono solo una secchiona senza amici
oltre a voi, ma voi non contate perché siete miei amici solo perché vi fo
copiare i compiti!- tornò a piangere tra le braccia.
-E poi, mi è venuto in mente quando anche te Ron me lo hai
detto quest’estate! Tu non scherzavi!-
-no! Hermione non devi ascoltare quello che ti dice Malfoy! È
da 5 anni che sputa veleno su di noi e lo sai bene! Lui è solo geloso perché
un’amicizia come la nostra non l’avrà mai!-
Hermione guardò Ron – sul serio?-
Il rosso annuì.
-certo! Lui ha solo quei due scimmioni e quel piccione con la
gastrite!- aggiunse Harry.
Hermione rise asciugandosi gli
occhi rossi – grazie!- bisbigliò.
- e di cosa?-
-di esistere!- rispose prima di
abbracciarli entrambi
*
Il giorno dopo Hermione si svegliò
abbastanza presto.
Sentì un braccio intorpidito.
Arricciò il naso:qualcosa le faceva il solletico.
Socchiuse gli occhi: la stoffa
nera del suo cuscino era bagnata dalle lacrime versate la notte… ma ora che ci
pensava il suo cuscino era bianco!
Aprì gli occhi e vide che era
appoggiata a Ron che a sua volta aveva adagiato la tasta sul viso della
ragazza.
Harry si trovava invece in
ginocchioni abbracciato alla vita di Hermione.
La ragazza sorrise: la sera prima
si erano addormentati tutti e tre abbracciati.
Li scosse leggermente –
svegliatevi!-
I due mugugnarono. – e dai!
Svegli!-
Lentamente aprirono gli occhi. Ron
alzò la schiena dal braccio dolorante di Hermione – oh Herm! Ci siamo
addormentati! Ora si va a letto!- la ragazza rise – guarda che è mattina!-
- cosa?- Harry si alzò imitato
dagli altri due.
Hermione si sistemò la cravatta –
è meglio se si scende a colazione! – disse, seguita dai due amici addormentati.
Dieci minuti dopo furono raggiunti
dagli altri e quando la Sala Grande si fu riempita, Silente si alzò.
Harry, che fino a quel momento
aveva osservato Ginny che faceva colazione in braccio a Dean, guardò il preside
incuriosito.
-vorrei farvi due nuovi annunci: per prima cosa, gli studenti
del quinto e del sesto anno, in preparazione all’anno dei MAGO, andranno a
visitare il ministero della Magia precisamente domani mattina. Seconda cosa: il
professore dell’ES, è stato scelto: salutate tutti il vostro ex, e ora non più,
professore di Difesa contro le Arti Oscure: Remus Lupin!-
Ron Harry e Hermione si guardarono
stupiti, prima di girarsi verso la porta dove stava facendo il suo ingresso
Lupin.
Gli applausi, incerti solo dai
serpeverde, si spensero solo quando lui si fu seduto.
-detto questo… andate a lezione!-
il trio si alzò, quando Silente li
raggiunse –Harry! Puoi seguirmi nel mio studio?-
il ragazzo guardò incerto i due
amici che ricambiarono lo sguardo.
Ron scosse le spalle- che puoi
aver fatto? È solo il secondo giorno di lezione!-
Harry si accigliò – che vorresti
insinuare con questo?-
-bè di solito i tuoi guai cominciano dopo una settimana!-
-Ron!
Harry vai!- disse Hermione.
-Ne parliamo dopo Ron -.
Harry seguì il preside e con sua
sorpresa Lupin, fino all’ufficio del primo.
-allora Harry, il motivo per cui ti ho fatto chiamare è
semplice! Alla fine dell’anno scorso hai avuto una chiacchierata con la
signorina Luna, giusto?-
-sì- rispose Harry, chiedendosi dove voleva arrivare.
-Bene. Un personaggio di un quadro lì vicino, mi ha riferito
tutto, e ho pensato che tu sia arrivato a una conclusione, logica, forse, ma
pericolosa e magari sbagliata. -
Harry lo guardò: Silente aveva
davvero capito?
-Harry, quel che voglio dirti è che non devi fare quello che
vuoi fare! Me lo prometti?-
Harry distolse lo sguardo – non
posso!-
-devi!- il ragazzo lo guardò. Inutile continuare. Tanto valeva
farlo contento a parole. annuì.
-Molto bene! Puoi andare!-
Harry uscì dall’ufficio, ma fu
subito raggiunto da Lupin – Harry! Conosco quell’espressione, ce l’aveva sempre
James quando Lily gli faceva giurare di lasciare stare Piton! Ma te devi
ascoltare Silente!-
-mio padre ubbidiva a mia madre?-
-no, ma tu devi!-
-mi dispiace, ma non pensiate che da mio padre ho preso solo
l’aspetto!-
si voltò per andarsene, ma poi si
rigirò – sono contento che è tornato ad essere il mio professore! Hogwarts non
è la stessa senza un malandrino in giro!-
-finchè ci sei te, i malandrini esisteranno sempre!-
Harry gli sorrise e scese le
scale.
Trovò Ron e Hermione ad aspettarlo
nel prato.
-allora-? Chiesero guardandolo ansiosi.
Harry li prese e li trascinò in un
punto più nascosto.
-Silente mi voleva vedere perché… no, cominciamo dall’inizio:
l’anno scorso ho avuto una chiacchierata con Luna….-
Quando concluse di raccontare cosa
si erano detti, indugiò un attimo prima di continuare.
-quindi, ho pensato che…-
-Harry, non è quello che ho capito vero?- chiese Hermione.
Harry continuò – …se dice che
tutti sono dietro al velo…-
-…non dirlo non dirlo non dirlo!….-
-posso andare a riprendere Sirius!-
-… L’ haidetto!-
Rimasero in silenzio.
Harry giocherellava con l’erba.
Ron lo guardava come se fosse
impazzito, mentre Hermione sembrava che cercasse le parole adatte.
-Harry…. Insomma… lo sappiamo che Luna crede a cose incredibili
per tutti!-
-È vero, ma anche lei vedeva quelle specie di cavalli!-
-Sì, ma perché gli è morta la madre…-
-…che si trova dietro quel velo con Sirius!- concluse Harry.
-Harry…- tentò Ron – se ci sei arrivato te a questa
conclusione… magari anche Tu-Sai-Chi, e potrebbe averti lanciato un’altra
trappola!-
-Ma forse no! Se non vado non lo saprò mai! Se c’è solo una
minima possibilità che Sirius è ancora vivo, io devo saperlo!-
-Ma…-
Harry voltò loro le spalle – è
l’unico modo! Se almeno voi c’eravate quando è stato colpito… se vedevate quei
cosi lì…sì insomma quei cavalli… se li vedevate voleva dire che era morto,
altrimenti… ma Voldemort non mi ha lasciato nemmeno questa possibilità! Quindi
io devo andare!-
una folata di vento li fece
rabbrividire.
-sentite, ne riparleremo! Ora andiamo dentro!- disse Hermione
con voce nervosa
Il trio si diresse al castello,
senza vedere due occhi che li guardavano da una finestra… Lupin aveva visto
tutto!
Vi è piaciuto????
Shannara_810:
dirmi che è un po’ alla lorelai gilmore è stato un grande complimento per me! Adoro
quel telefilm e non vedo l’ora che mandino in onda la 6! Già che siamo in
argomento..qual è la tua coppia preferita? Ps grazie!!!
maron_chan92:ciao! Bè, forse sembrava che si stesse
già innamorando….ma comuque no, prima che si innamori davvero ne passerà di
tempo. Poi vedi, il fatto è che qst storia ho iniziato a scriverla due anni fa
ed è già da un po’ che l’ ho finita. I primi capitoli sono vecchi e qlks cambio
a anke perckè non mi piacciono + di tnt!
Alisea:
è una canzone di Nek, quella che è nel cd….emh…non ricordo come si chiama! Il titolo
dovrebbe essere sul treno. Comunque grazie x la recensione!
La mattina dopo Harry fu svegliato da Ron – vieni Harry! Sono le sette e
mezza!-
Lentamente il ragazzo lo seguì in cucina. Dopo colazione Harry mise tutte
le foto e le lettere nel baule, poi prese un sacchetto contenente dei frammenti
di vetro e corse verso Fred.
-ehi, Fred!-
-Harry, sei pronto?
La mamma ha detto che bisogna andare!-
-Un attimo! Ti
volevo chiedere se potevi ripararmi questo specchio! Sai, era un ricordo…-
Harry termino la frase eloquente e Fred capì che non voleva domande.
Prese il sacchetto e rovesciò i
vetri in un tavolino, poi prese la bacchetta – reparo!-
I pezzetti si riunirono velocemente, prima di formare lo specchio – ecco
qua!-
-grazie mille!-
-e di che? Ora vai a
chiamare Ron e Hermione!-
-siano qui!-
Fred si girò e vide i due ragazzi con i loro bauli – ah, bene!- fece un
fischio e lì accanto a lui si smaterializzò George.
-mi hai chiamato?-
-prendi il baule di
Ron, io prendo quello di Hermione.-
George ubbidì e insieme al gemello uscì.
-che specchio è?- chiese
Ron indicando l’oggetto che Harry teneva in mano.
Il bruno ne prese uno uguale dalla tasca – questo che era rotto me lo
aveva dato Sirius dopo Natale, dicendomi che se lo avessi usato avrebbe saputo
se Piton mi trattava bene. Solo che credevo che fosse qualcosa che lo avrebbe
portato al castello e per non rischiare non l’ho mai aperto. L’ultimo giorno di
scuola ho scoperto che è uno specchio e se dici il nome della persona che ha
l’altro, il suo viso comparirà sulla superficie. Proviamo!- dette uno specchio
a Hermione e disse – Hermione Granger!-
Il viso della ragazza comparve nello specchio. – forte!- esclamò Hermione
e anche quella dello specchio disse – forte!-
Harry sorrise – quello tienilo te! Questo lo terremo io e Ron.
-è molto utile!-
disse il rosso – se tu lo avessi aperto subito potevi avvertire Sirius e…- ma
s’interruppe di colpo – scusa Harry! Non volevo incolparti!-
Ma il ragazzo scosse la testa sorridendo – non preoccuparti! C’ho pensato
spesso anch’io!-
Ron non disse niente, imbarazzato.
La prima a parlare fu Hermione – sentite, che ne dite di avviarci fuori?-
I due acconsentirono.
Arrivarono alla stazione un quarto alla undici.
Portarono i bauli nel treno, poi scesero per salutare i Weasley e Lupin.
Molly abbracciò calorosamente Ron, Ginny, Hermione e Harry.
Lupin strinse la mano a tutti, ma a Harry rimase a guardarlo, poi alla
fine sussurrò – stai attento quest’anno!- poi disse ad alta voce a tutti – ci
rivedremo molto presto!-
-come mai?-
-lo scoprirete!
Ciao!-
-comportatevi bene!-
disse Molly mentre i ragazzi li salutavano dal finestrino.
-Fine a un certo
limite!- esclamò George.
-Scriveteci se
volete qualche merendina nuova!- aggiunse Fred.
-Non credo proprio!-
sentenziò Molly.
Il treno cominciò a partire.
-ricordatevi, se
chiamate la prima settimana, avrete gratis un nuovo scherzo!-
-George finiscila!-
-Ginny, non studiare
troppo! Bastano tre gufi!-
-Fred!-
I quattro ragazzi risero, prima che la famiglia scomparisse dalla loro
vista.
Trovarono un vagone vuoto e si sistemarono.
-io vado a cercare Dean!-
annunciò Ginny.
Harry la guardò accigliato uscire dallo scompartimento.
-chissà che
intendeva Lupin?- chiese pensierosa Hermione.
-Forse ha riavuto la
carica di professore!- propose Ron.
Harry, contento di avere una scusa per non pensare a Ginny tra le braccia
di Dean, rise scettico – non credo! È un lupo mannaro, lo sai! I genitori non
vorranno!-
In quel momento, la porta si aprì ed entrò una ragazza dai lunghi capelli
neri, seguita da una sua amica.
-ah, ciao…-
Ron alzò gli occhi, mentre Hermione rispose al saluto. Harry si limitò a
dare un’occhiata che si prolungò quando si accorse che era Cho. Si era tagliata
più lunghi i capelli dietro scalati, mentre davanti si era fatta crescere la
frangetta, che le davano l’aria più carina, ma non adatta a lei.
Era vestita in modo elegante da signorina, con la cravatta di Hogwarts
già al suo posto.
Ron sbuffò – impossibile non ricordarsela! Sbaglio o è per colpa di
quella stupida pettegola se la Umbridge ha scoperto l’ES?-
-era mio dovere! Io
sono fedele al lavoro di mia madre! Tu invece te ne sei fregato di tuo padre!-
Ron si alzò – come osi? Quell’associazione era molto importante!-
-era proibito! E sei
solo un ippopotamo con la gastrite se non te ne accorgi!-
Ron diventò rosso – sempre meglio di essere una pettegola! Sai, era
meglio se ti rimanevano quei brufoli, almeno non si vedeva la tua stupida
faccia!-
La ragazza represse un singhiozzo e se ne andò.
-Ron! Non ti sembra
di aver esagerato?- chiese Hermione.
-No!- rispose
sinceramente Ron, rimettendosi a sedere.
-Io, è meglio se
vado da Marietta!- disse Cho.
-Sicura? Se vuoi
puoi rimanere!- la invitò Hermione, indicando un posto libero, mentre,
distratta, si portava dei capelli dietro le orecchie.
-No! Grazie! Ora
vado!- rispose Cho, mettendosi, con una mano, una ciocca di capelli neri
indietro.
-Vado! Ciao! Harry…-
lo guardò come se stesse pensando a qualcosa, poi, s’inchinò, gli mise le mani
sulle spalle e gli dette un bacio sulla guancia. –Arrivederci!- e, rossa in
viso, uscì.
Harry rimase perplesso: aveva qualcosa che non andava Cho.
Poco dopo arrivò il carrello con il pranzo.
Il trio mangiò un po’ di tutto e poi Harry e Ron giocarono a scacchi,
mentre Hermione scriveva una lettera.
-per chi è?- chiese
Ron.
-Per Krum!-. rispose
lei, senza ombra d’imbarazzo.
Una reazione del genere sarebbe stata significativa per molti, ma non per
Ron.
-vi frequentate?
Sbaglio o sei andata una settimana da lui, dopo la scuola?-
-no, non sbagli! La
sua famiglia è molto simpatica… mi ha fatto anche conoscere i suoi nonni, zii e
cugini… sua cugina in particolare era molto simpatica!- disse Hermione
pensierosa, appoggiandosi allo schienale.
-Ah davvero? Ti ha
presentato ai suoi parenti? Che grandi passi! E dimmi, l’anello di fidanzamento
te l’ha già dato?-
-No! Ron, non siamo
fidanzati! Però mi ha regalato un libro sulla storia magica della Bulgaria!-
Ron divenne rosso – oh, siamo già ai regali?-
-sì! Un regalo di un
amico! È solo un amico!-
-se lui è solo un
amico, io sono un troll!-
Hermione ripose la lettera e si alzò con rabbia – e allora mi sa tanto
che sei un troll, perché io e Viktor siamo solo AMICI!- così dicendo uscì dallo
scompartimento.
Camminò un po’, cercando un altro scompartimento. Entrò nel primo che
trovò.
Per prima cosa vide una leggera nuvola di fumo, poi vide a sedere vicini
un ragazzo biondo abbracciato a una ragazza che diceva – hai visto forte? I
babbani qualcosa di utile lo creano!- entrambi avevano in mano una sigaretta.
Hermione fece un passo indietro,
ma i due la videro – ehi, mezzosangue! Come osi venire qui da noi?-
-non preoccuparti
Parkinson, non sapevo che c’eravate voi, altrimenti sarei passata alla larga!-
Malfoy non disse nulla: stava osservando con attenzione Hermione: era
cresciuta di qualche centimetro e il suo corpo era più snello.
I grandi occhi nocciola le davano un’aria dolce, mentre i capelli, una
volta sparati in tutte le direzioni, erano più ordinati e lucenti.
In quel momento il treno si fermò.
-che succede? Vado a
vedere!- disse Pansy alzandosi e dando una spinta a Hermione che cadde nella
poltrona di fronte a Malfoy, prima di uscire e chiudere la porta.
In quel momento, una voce femminile disse – è in atto un controllo del
ministero! è severamente vietato uscire dagli scompartimenti, fino al prossimo avviso!
Intanto ci terrà compagnia una canzone….mi dicono che viene dal mondo babbano.
Bè, ascoltiamola tutti insieme. È di…mhh…Nek. -
Scocciata Hermione si sedette per bene, mentre Malfoy aveva
preso l’aria schifata. Intanto la musica cominciò.
Come stai
cosa fai
come mai su questo treno – sai, ancora non capisco perché quelli come te devono andare su questo treno a Hogwarts.- disse beffardo
il biondo. Hermione non disse niente.
dove
vai
con chi sei - come mai non sei con Potter e Weasley?
Si sono stancati di stare con te?-
- fatti i cavoli tua!-
vedi
ancora quello che non ride mai
stai bene insieme a lui
dormi qua
se ti va
io mi fermo su a Milano
vuoi un caffè
beh che c'è Malfoy prese una lattina di succo di zucca
e la porse a Hermione – Tieni, ma non toccarmi le mani!-
la ragazza la prese senza
entusiasmo. Era molto nervosa a stare sola con lui.
nel
vagone letto non c'è un'anima
puoi star tranquilla ma dai – ehi, Granger, sta tranquilla… non ti
magio mica!-
storie
ne ho quando capita
niente di serio però
chiudi le tende
sul sole che scende tra noi Il sole cominciò a tramontare. Hermione,
infastidita da un raggio che le batteva sugli occhi, chiuse le tende.
e tu
sul treno che va lassù
adesso sei qui
e non so
se è un caso o no
tu di là
io di qua
il silenzio è imbarazzante Hermione non sapeva che fare e anche il
biondo era imbarazzato: ogni tanto lanciava un’occhiata a Hermione per
ammirarla.
zitto
io zitta
tu fisso le mie scarpe ma ti bacerei Hermione guardò di sottecchi Malfoy che
ricambiò lo sguardo.
tu
ti avvicini e lo fai entrambi distolsero lo sguardo arrossendo.
e
come sempre fai quel che vuoi
e sa di buono lo sai
il tuo profumo
l'odore di fumo che hai nell’aria si sentiva ancora l’odore delle
sigarette misto a quello delicato della ragazza. e tu sul treno
che va lassù
mi abbracci e già sei sui miei
punti più deboli Hermione tossì, imbarazzata, strozzandosi
quasi con il succo, mentre Malfoy sorrise.
e
tu sul treno che va lassù
riapri una storia che
è chiusa ormai con te poi ti rivesti
e forse è meglio così ...
ma si – ma dai! Hai una sventola tutta per te e
dici che è meglio che si rivesta!- urlò arrabbiato Malfoy.
-sei un porco!- disse gelida la
ragazza.
-Grazie Granger.-
vorrei
parlarti e mi accorgo che
un argomento non c'è Malfoy si contorceva le mani nella
speranza di dirle qualcosa, ma non sapeva cosa.
c'è
il tuo profumo
l'odore di fumo su me
ma tu
sul treno che va lassù
ti guardi allo specchio e sei
già lontanissima Hermione vide il suo riflesso nel vetro
del finestrino e con gesto casuale si scostò i capelli.
e
tu sul treno che va lassù
mi chiedi che ora è – che ore sono Malfoy?-
-manca poco alle sette-
riapri
la tenda e……..
la porta dello scompartimento
si aprì ed entrò Pansy. –il treno è ripartito! Mezzosangue vattene.- disse mentre
apriva la tenda.
Hermione contenta si alzò e
uscì.
…non ci sei più
Malfoy si girò velocemente
mentre un raggio di sole filtrava ma la ragazza non c’era già più.
Hermione corse nello scompartimento da Ron e Harry, appena
entrata li vide chiacchierare a bassa voce.
Ron fu visibilmente sollevato nel vederla – Hermione!
Finalmente! Mi volevo scusare per prima, lo so che…-
-non preoccuparti! è tutto a posto!-
-bene!-
-sentite, bisogna prepararci! Tra poco si arriva!-
prima di scendere Harry le chiese – dove sei stata?-
io?In un treno! In
un treno dove ho vissuto una storia… sì!- e sorridendo salì in una carrozza.
Salve!!!
Allora, prima di tutto grazie a maron_chan92. mi
auguro di avercela fatta a scrivere per bene!!! E poi grazie a lei, a Shannara
per aver recensito! Ps, shannara, hai visto chi è entrato in scena? Hihihihi
Bellatrix, perché
non hai recensito? Mooolto male!!! Un kisssssssss
Gli studenti del 5 e del 6 anno
presero il treno che li accompagnò a Londra.
Arrivati percorsero qualche centinaio
di metri sotto la pioggia, coperti da qualche ombrello o giacchetto.
Quando arrivarono davanti alla
cabina telefonica, la professoressa McGrannit, la prof.ssa Sprite, il
professore Piton e Lupin, li fecero entrare a gruppi.
Dopo 10 minuti si trovarono tutti
nell’ampio atrio del Ministero della Magia.
Ad accoglierli c’era un signore
alto e magro, dalla voce nasale – Benvenuti al Ministero della Magia! oggi
visiterete le aree del palazzo! Come molti sanno, questa struttura si trova
sotto terra. Il tempo che vedete dalle finestre è deciso da noi. Se siete
pronti, possiamo cominciare! Visiteremo anche l’ufficio Misteri!-
Molti furono eccitati a
quest’idea, ma non sei ragazzi.
Luna ripensò agli orrori che aveva
visto in quel luogo.
Ginny, stringendo di più la mano a
Dean, ricordò la caviglia rotta.
Neville strinse la sua bacchetta
nuova, pensando a quella di suo padre rotta durante la lotta.
Ron ripensò al cervello che quasi
lo aveva soffocato.
Hermione ricordò la maledizione
che quasi l’aveva uccisa.
Harry pensò alla morte di Sirius.
Ma soprattutto tutti e sei
rivissero gli attimi di lotta spietata, dove sarebbe bastato un secondo per
decidere il loro destino.
Senza volerlo si ritrovarono tutti
e sei faccia a faccia.
-siete pronti a rivivere tutto?- chiese Hermione.
-Non fa molta differenza! Ormai ci siamo!-
-Sentite, mi volevo scusare, anche se ormai è tardi, di
avervi portato qui quel giorno!- bisbigliò Harry.
-Ci siamo voluti venire! Siamo entrati insieme, così
come ne siamo usciti! Nessuno t’incolpa!-
Harry guardò meravigliato Luna,
dalla quale erano uscite parole così sagge.
-lei ha ragione! Siamo noi i veri componenti degli ES!-
aggiunse Neville.
-Giusto! Così è stato e così sarà!- concluse Ginny.
Si guardarono in silenzio, prima
di scoppiare tutti a ridere.
-prego, ritenete la storia degli ascensori così
divertente?- chiese la guida, mentre tutti i loro compagni si voltarono a
guardarli.
-Sì… cioè no! Nel senso…scusate!- balbettò Ron.
La McGrannit li guardò severa,
mentre Lupin sorrise.
Harry, Ron e Hermione andarono in
fondo al gruppo.
La ragazza aveva i capelli
bagnatissimi a causa della pioggia e se li pettinò con le dita, quando una voce
inconfondibile s’insinuò tra di loro.
-sempre i soliti pezzenti siete! Fate sempre le figure del
cavolo anche in un luogo rispettato e importante.-
-non rompere Malfoy!- sbottò Harry.
Hermione, che con vergogna ripensò
a quando si era messa a piangere, tolse lo sguardo dal biondo.
-anche te Weasley, sempre a renderti ridicolo! Eppure il
Ministero è così gentile da tenere una feccia come tuo padre! Immagino che il
piano dove lavora neanche si visiterà! Sarà una fogna! Solo una fogna per una
pantegana!-
-qui l’unica pantegana sei te Malfoy!- ringhiò Ron, al
quale bruciava ancora il fatto che il biondo avesse fatto piangere Hermione.
-WHO! Lenticchia, mi fai quasi paura! Avanti colpiscimi!
Non ne hai il coraggio qui vero?-
-Pur di rovinarti quella faccia a culo, rischierei anche
Azkaban!-
Gli occhi di Draco divennero
fessure- e allora avanti, colpiscimi…- sussurrò.
Ron si buttò in avanti, ma
Hermione si mise tra i due, spingendo l’amico alle spalle – Ron! Non farlo! Ci
sono i professori! Lascialo stare!-
-Granger! Possibile che devi sempre intrometterti! Ho
capito che ti vuoi far vedere, però…-
Hermione lo ignorò – Ron, non lo
picchiare!ti prego!-
-mezzosangue, parli a colui che ti ha fatto piangere?-
la ragazza si voltò decisa,
sfidando lo sguardò del biondo – zitto! Te
mi hai fatto piangere!-
-e ne vado fiero!-
-la verità è che l’amicizia che abbiamo noi tre te non
la puoi neanche vedere in cartolina! Quindi ora togliti dalle palle e torna da
quei due bestioni in calore che te chiami “amici”-
Hermione respirò a fondo… da quanto si era arrabbiata non si era accorta di
aver alzato la voce.
Intorno a lei regnava un silenzio
troppo silenzioso per i suoi gusti.
Si guardò attorno: tutti la
guardavano stupiti.
La guida era scocciata, anche se
non quanto la McGranitt.
Sul viso di Piton si era disegnato
un ghigno soddisfatto.
Improvvisamente, l’ascensore si
aprì alle loro spalle e la guida ruppe quel silenzio: - emh… se volete
entrare…-
La folla si dissolse.
La McGranitt si avvicinò a
Hermione – non so cosa sia successo, ma ne parleremo a Hogwarts! Ora la prego
di non fari più riconoscere!-
Hermione abbassò la testa
imbarazzata.
Malfoy la guardò – bel colpo
Granger! Sai, sei proprio uno spasso! Uno si diverte sempre a stare con te!
Attenta che potrei abituarmi!-
Così dicendo sparì dentro
l’ascensore.
Harry e Ron si avvicinarono a
Hermione – andiamo?…-
La ragazza annuì e li seguì.
Quasi non sentirono l’intera
lezione.
Man mano che arrivavano a un piano
visitavano i vari uffici.
Hermione, per riparare la
figuraccia appena fatta, tentò varie volte di rispondere a delle domande, ma
inutilmente.
Parlarono solo per salutare il
padre di Ron.
Il trio però, non era l’unico a
essere depresso. Man mano che si avvicinavano in fondo, anche Neville, Ginny e
Luna si sentivano inquieti.
Quando arrivarono alla porta della
camera dei Misteri, la guida li avvisò di non toccare nulla.
Man mano che avanzavano, tutti e
sei rividero ogni attimo di quel lontano giugno: la stanza dei cervelli, quella
delle profezie, quella del tempo e quella dei pianeti.
Harry temeva l’ultima…. La guida aprì la porta. Harry si costrinse
a guardare.
La stessa piattaforma era lì, con
il velo che si muoveva leggermente.
Il ragazzo ebbe un flash: lì
dietro c’era Sirius…
Fece uno scatto, ma una mano si
posò sulla sua spalla.
Lupin lo guardò con tristezza e
scosse la testa.
Harry, arrabbiato chinò la sua.
Quasi non si accorse del viaggio
di ritorno.
Il suo corpo era con gli altri, ma
i suoi pensieri erano rimasti in quella stanza, intrappolati con l’unica
persona che in quel momento gli mancava di più.
-ehi,
Harry! Mangia!-
Hermione gli spinse un piatto di
salsicce.
Lei e Ron lo guardavano
preoccupati.
Harry cominciò a mangiare. Si
sentiva stanco…tanto stanco…
-Dean! Dean basta! Ah ah ah! Dai mi fai il solletico-
Harry alzò la testa: si trovavano
in sala comune, i libri sulle ginocchia.
Guardò Ginny per terra con Dean
sopra. Strinse il suo libro.
Ron il suo. Hermione li guardò
divertita.
-Dean! Devo studiare!-
-Prima dammi un bacio!-
-Altrimenti?-
-Altrimenti stai qui tutto il pomeriggio!-
-Brutto ricattatore!-
I due ricominciarono a lottare.
Ron morse il libro, tutto rosso in
faccia, prima di scoppiare – E ORA BASTA!-
I due lo guardarono – Ronnie!
Calmati! Che c’è?- chiese Ginny.
-C’è CHE? QUI VOGLIAMO STUDIARE! SE DOVETTE FARE “PICCI
PICCI” ANDATE FUORI!-
-“Picci picci”?-
-HAI CAPITO BENE DEAN! –
-Ron calmati! Sono solo due fidanzati!- li difese
Hermione.
-Già, due fidanzati e moooltoooo innamorati!- specificò
Dean.
Ginny rise.
-INNAMORATI UN CORNO! VEDI DI TRATTARLA BENE, SENZA
TROPPI…. HAI CAPITO NO?-
Ginny divenne rossa dalla rabbia –
Ron! Ma ti senti? Lui è il mio ragazzo!-
-E NON PENSI A HARRY?-
-che c’entra Harry!-
-che c’entro io?-
-SIAMO APPENA TORNATI DALL’UFFICIO MISTERI E SAI PER LUI
CHE SIGNIFICA! E ORA TI CI METTI ANCHE TE, SENZA ACCORGERTI CHE…-
-Che?- incalzò lei.
-Ron!- disse Harry – smettila- il suo tono era calmo ma
deciso.
Ron lo guardò diventando rosso:
aveva capito che a lui interessava Ginny, ma stava per dirlo anche a lei.
-allora? “Che” cosa?-
Harry si alzò, - niente Ginny!
Continua a fare quello che vuoi con chi ti pare! Io non c’entro niente.-
Così dicendo salì le scale.
-Harry….- bisbigliò la ragazza tristemente.
Quando aveva incontrato i suoi
occhi verdi brillanti aveva sentito un’emozione lieve… quasi impercettibile, ma
non per lei, lei che la conosceva benissimo. Un’emozione che l’aveva catturata
per cinque anni. Dentro di lei sperò di sbagliarsi, perché non doveva e non
voleva ricascarci… o forse sì?
Il giorno dopo Silente annunciò
che nel pomeriggio gli studenti avrebbero ricevuto per posta il nome del loro
partner.
Hermione salì di corsa gli scalini
del suo dormitorio e si precipitò in camera. La lettera era lì.
Con mani tremanti la aprì e,
andando avanti e indietro, la lesse.
Cara Signorina Granger, in attesa del grande ballo, la informiamo che
il suo partner, con il quale dovrà danzare almeno per il primo ballo, è il
signor………
Hermione lesse il nome, poi tutto
divenne buio.
*
Draco battè il pugno sul suo
comodino.
Non poteva essere! Strinse la lettera
appena ricevuta rileggendola veloce, sperando di aver letto male.
Guardò lo specchio che gli
rimandava il suo riflesso chiaramente scocciato, ma comunque attraente.
Lui odiava i Grifondoro, ma
nonostante questo poteva accettare di fare un balletto veloce veloce con una di
loro. Si sapeva che lui odiava anche i Mezzosangue, ma, se ne era costretto,
anche con loro poteva sprecare qualche minuto per una danza.
Ma mai poteva accettare di ballare
con un Grifondoro Mezzosangue! Mai si sarebbe sporcato le mani per un elemento
del genere, specie se questo non era un Grifondoro/Mezzosangue qualunque. Era
colei che sempre aveva odiato. Era inaudito che lui ballasse con quella feccia.
No, non sarebbe mai andato al
ballo con Hermione Granger.
*
Non sarebbe mai andata al ballo
con Draco Malfoy.
Hermione si alzò in piedi. Mentre
camminava era andata a sbattere contro il suo armadio. Sentì un dolore alla
testa, ma non era dovuto per la botta.
Lei non poteva sul serio andare al
ballo con quel verme! Non poteva…. Uscì velocemente dalla Sala Comune e corse
per il corridoio finché non trovo la McGrannit.
-professoressa!-
-mi dica!-
-ecco, ci deve essere stato un errore sull’assegnazione
del mio partner!-
la proff. inarcò un sopracciglio –
davvero? le è stato assegnato un elemento della sua stessa casa?-
-no!-
-allora non vedo il problema!-
-mi è stato assegnato Malfoy!-
La prof sorrise –beh , molto bene allora!-
-no!- rispose Hermione esasperata – lei lo sa fino a che
punto ci odiamo io e Malfoy! Non possiamo andare a un ballo insieme!-
La McGrannit la guardò severa – mi
meraviglio di lei! Dovrebbe sapere che questi balli sono organizzati appunto
per intensificare i rapporti!-
Hermione chinò la testa
mortificata. La proff sorrise – siete la coppia più azzeccata e che tutti si aspettano!-
-che vuol dire con questo?-
-voglio dire che non mi stupirei se nella vostra
estrazione a sorte, Silente avesse aggiunto un po’ di magia! Buon pomeriggio
signorina Granger e se vuole un consiglio…. Non ci pensi troppo!- la proff. se
ne andò.
La bruna raggiunse la sala comune
e scivolò nella poltrona tra Harry e Ron.
-ti rendi conto? Io al ballo con quella…
quella….quell’ippopotamo con la gastrite!- urlò Ron.
Harry rise – sbaglio ho ti ha
chiamato lei in questo modo?-
-e allora?-
-bè, sai come si dice… chi si odia si ama….-
-Harry, va a quel paese!-
-con chi vai al ballo?- chiese Hermione a Ron.
-Con Marietta!-
La ragazza scoppiò a ridere
vedendo la faccia dell’amico. Harry la imitò.
-ridi ridi Harry! –
-scusa…. Bè anche a me non è andata benissimo!-
-ma te hai la
Chang! Almeno un po’ di esperienza ce l’hai!-
-preferirei non andarci, piuttosto!-
Harry e Ron stettero un po’
tristi, poi guardarono Hermione – e tu?-
-io? Io sono la più sfigata! Non penso che riuscirò a
superarlo questo ballo!-
-e dai! Mica sarà un Serpeverde!-
Hermione sbuffò.
Ron aprì la bocca. Harry cercò di
ridere – e vabbè, mica sono tutti degli schifosi! L’importante è che non sia….
O mio dio, non è lui vero?-
Hermione abbassò la testa.
Ron divenne rosso – Hermione,
dicci che non andrai al ballo con Malfoy!-
Harry chiuse gli occhi orripilato,
mentre Ron si alzò di scatto – NO! Non accadrà! Vado a parlare con la
McGrannit!-
-ci ho gia provato….. non è servito a niente!- Hermione
abbassò la testa: stavano prendendo la notizia peggio di quel che si aspettava.
La ragazza guardò fuori dalla
finestra. Il cielo si stava oscurando e gocce di pioggia cominciarono a battere
contro i vetri.
Si alzò e raggiunse la finestra,
appoggiando la fronte al vetro.
Quasi non sentiva Ron e Harry
discutere sulle alternative per non mandarla al ballo con Malfoy.
I suoi occhi guardavano in
lontananza, senza in realtà vedere niente.
Il suo sguardo era perso nel
vuoto.
Il suo cervello era come spento,
il suo corpo svuotato.
Solo il cuore dava ancora un segno
di vita.
Batteva velocemente e ogni battito
trasmetteva a Hermione solo una cosa…. Un volto…. Due occhi di ghiaccio che la
guardavano gelidi…..
Saaalve!!!!! Ok, non mi sono persa è solo ke ultimamente
nn avevo lo spirito di scrivere. Cioè, in realtà io la storia ce l’ho già
tutta, ma nn avevo voglia di rileggere e modificare!, cmq…..
Shannara_810: i love jess!!!! E I love Jess+Rory. Ma sono
d’accordo con te, lei ha avuto un comportamento da… e mi dispiace troppo per
lorelain, perché l’ultima cosa che voleva era che rory andasse a vivere con i
nonni!!!! Ah bò…. Non vedo l’ora che inizi la 6!!!! Comunque, in questo cap non
c’è molto tra Hermione e Draco…vedremo nel prox………
Capitolo 7 *** una serata indimenticabile...forse ***
CAPITOLO 7: una serata indimenticabile…
CAPITOLO 7: una serata indimenticabile….forse
Ormai il ballo si avvicinava.
A una settimana prima del grande
giorno, Hermione salì nel suo dormitorio per posare i libri, quando un pacco
voluminoso attirò la sua attenzione.
Si avvicinò e lesse il biglietto: - per la
Granger….. ma sono io!-
Lo aprì velocemente e rimase a
bocca aperta:dentro si trovava un vestito ripiegato. Lo prese.
La stoffa morbida era verde scuro.
Il mantello nero. L’interno del vestito era argentato.
Era stupendo, ma qualcosa non
andava.
Hermione guardò dentro la scatola
e trovò una lettera:
Granger, questo è un vestito
che ogni dama dei Malfoy deve
indossare per i balli e sottolineo deve.
Per quanto non accetti l’idea di ballare con te, le
tradizioni sono tradizioni, quindi sei pregata, anzi, no, io non prego nessuno,
sei OBBLIGATA a metterti questo vestito (usando possibilmente i guanti).
Malfoy Thomas
Draco.
A Hermione tremarono le mani.
I suoi occhi si posarono sul
vestito all’altezza del cuore, e vide cucito uno stemma con una M nera, avvolta
da un serpente argentato.
Tremante di rabbia buttò la
lettera nella scatola, poi ci mise il vestito e richiuse tutto.
Scese velocemente le scale e di corsa
raggiunse i sotterranei.
Trovò Malfoy che si avviava verso
l’entrata della sua Sala Comune.
- MALFOY!-
il ragazzo si voltò irritato – che vuoi Mezzosangue? La tua
presenza non è gradita qui sotto!-
-E CHI SE NE FOTTE!- si avvicinò e con violenza mise il pacco
nelle mani del ragazzo.
-SCORDATI CHE IO INDOSSI UN VESTITO DELLA TUA FAMIGLIA! CHIARO?
SCORDATELO! – così dicendo ritornò nella sua Sala Comune.
Ormai il ballo era vicino ed
Hermione era così agitata che sospese lo studio serale, cosa che lasciò a bocca
aperta Ron – Cavoli Hermione, se ballare con Malfoy ti fa quest’effetto tanto
vale che tu ci vada sempre…. Sto scherzando!- aggiunse precipitosamente vedendo
la ragazza sfiorare la bacchetta.
La sera prima del grande ballo,
Hermione e Ron dovettero andare con i Prefetti e i Capiscuola a controllare che
tutto fosse in ordine.
Harry rimase solo nella Sala
Comune a studiare, quando dal dormitorio femminile scese qualcuno.
-Ginny!-
-Oh, ciao
Harry! Come mai ancora in piedi?-
-Sto aspettando Ron e Hermione….E comunque potrei farti la stessa domanda!-
Ginny si sedette stancamente sul
divano con Harry e sbuffò.
-sei nervosa per domani?-
-no… cioè diciamo che il ballo c’ entra indirettamente!.-
-e direttamente c’ entra Dean?-
Ginny stette un po’ in silenzio
prima di scoppiare – lui non accetta che io balli con Micheal Corner! Eppure sa
benissimo che è dall’anno scorso che non ci esco, ma lui non ci sente “non
permetterò che quel verme ti tocchi! Potrebbe sedurti! Ma che scemenze
sono! Vuol dire che non ha fiducia in me?-
Harry non sapeva che dire. Si
vergognò nel sentirsi contento che Ginny fosse arrabbiata con Dean, ma non lo
dette a vedere – forse…. Lui…lo fa per te!-
-Oh, Harry! Non difenderlo! È solo geloso marcio!-
Stettero un po’ in silenzio, poi
Harry disse – bè, lo fa solo perché sa che te sei molto carina e puoi piacere a
molti!- ma se ne pentì subito: che cavalo stava dicendo?
Ginny sorrise – davvero mi trovi
carina?-
-s-sì…. Cioè, io sono un po’ come un fratello per te!-
Ginny sbuffò irritata – sì, come
un fratello!-
Harry si morse la lingua – ciò non
toglie che rimani carina!-
Ginny si alzò di scatto – vado a
letto!-
-sì, anch’io!-
arrivati alle scale si fermarono.
Ginny sorrise e si avvicinò –
comunque… grazie lo stesso!- disse scoccandogli un bacio in fronte e salendo
velocemente i gradini.
Harry sorrise, prima di
raggiungere la sua camera.
Il giorno dopo le lezioni furono
sospese per gli ultimi preparativi.
Hermione passò il pomeriggio a
prepararsi.
I maschi dovevano aspettare le
proprie dame all’entrata della Sala Comune, così Draco alle otto e mezza si
trovò davanti al ritratto dei Grifondoro.
All’inizio c’era molta gente, ma
dopo mezz’ora rimase solo lui.
Impaziente si avvicinò al ritratto
della Signora Grassa lasciato aperto e urlò – Mezzosangue?- niente.
Tentò di nuovo – GRANGER!- non
successe niente – GRANGER-MEZZOSANGUE-SECCHIONA-SO-TUTTO-IO PORTA IL TUO
SEDERINO QUA Giù!-
Abbassò la testa, quando sentì un
rumore di tacchi scendere le scale. Alzò gli occhi e per poco non svenne: una
ragazza dal lungo vestito azzurro senza spalle, con diamanti al petto e alla
vita, stava scendendo elegantemente le scale. I capelli erano raccolti
indietro, lasciando ricadere qualche ciuffo castano. Gli occhi nocciola erano
resi in evidenza dalla matita nera. Le spalle nude erano coperte da un mantello
argentato.
Si fermò agli ultimi gradini,
guardando stupita il ragazzo, alquanto stupendo nel suo abito blu notte e i
capelli biondi lasciati lisci.
Hermione fece un passo, ma
inciampò e cadde in avanti. Il ragazzo allungò un braccio e la sostenne, poi la
lasciò immediatamente.
-ci sei riuscita ad arrivare Granger!-
la ragazza rossa in viso sbuffò –
andiamo!-
raggiunsero la Sala Grande senza
parlare. Era stupenda! Un lampadario gigante illuminava la stanza, piena di
figure colorate e voci allegre.
Silente si alzò- ha inizio la
festa! Si aprano le danze!-
Hermione si sentì tirare. –
andiamo?-
Malfoy la portò al centro della
stanza quando un lento cominciò.
Hermione guardò i professori,
quando Malfoy la chiamò – emh, non per dire niente ma… ecco, se ci
avvicinassimo!- Hermione si guardò attorno e si accorse che erano gli unici a
ballare a un metro di distanza.
Sentì la mano di lui appoggiarsi
sulla sua vita e spingerla contro il suo petto.
Involontariamente lei passò le
braccia attorno al suo collo e cominciarono a ballare.
Hermione adagiò la testa al suo
petto. Chi mai l’avrebbe detto che un giorno si sarebbe trovata a ballare
abbracciata a Malfoy? Respirò a fondo il suo profumo. Si sentiva bene…tanto
bene…
-ehi, Mezzosangue?-
Hermione aprì gli occhi. Tutto
attorno a lei era in movimento.
Alzò gli occhi e incontrò quelli
freddi di Malfoy. – Malfoy!-
-è finito il ballo!-
Hermione arrossì e si staccò da
lui – bene…allora ciao!- e corse fuori.
*
Harry sedeva accanto a Cho – emh,
Harry…. Senti ti devo parlare!-
-sì….-
-ecco…. Tu mi piaci un casino! Cioè, molto!-
Harry non sapeva che dire – emh,
ecco Cho, è passato tanto tempo!-
-lo so! Ed è tutta colpa mia! Ma ora voglio rimediare! Ho fatto
di tutto! Ho cercato anche di assomigliare ad Hermione!-
-cosa?-
-bè, sì visto che lei è molto tua amica…-
-ecco perché….- Harry non ci credeva, sapeva solo che non
voleva una che si fingeva diversa da ciò che era.
-Senti Cho, il fatto è che a me piace un’altra… una con cui ho
passato tutta la sera ieri…. Mi dispiace!-
Silenzio. Imbarazzo.
-non importa…. Ora scusami!- la ragazza si alzò e scappò via.
Passò davanti alla porta e Ginny la fermò – ehi, Cho! Com’è andata?-
-male!- rispose tra le lacrime- ha detto…. Che gli piace….
Un’altra…… con la quale…. Ha passato una serata stupende ieri!- e scappò via.
Ginny rimase paralizzata: non
poteva essere! Tutto tranne quello!
Guardò in direzione del ragazzo
moro e quando sentì una stretta prenderle lo stomaco, capì che non era mai
cambiato niente.
Fece qualche passo verso di lui,
quando un ragazzo la fermò – Dean!-
-amore! Andiamo a ballare!-
-non mi va!-
-come sarebbe? Quando devi ballare con Corner ti va e con me
no?-
-senti Dean, sono stanca della tua gelosia, del tuo modo di
fare possessivo e di te! Finiamola qui, ok?- detto questo, Ginny raggiunse
Harry e si sedette accanto a lui.
-Emh…. Ho visto Cho scappare via!-
Il ragazzo sospirò – ha confessato
che mi ama!-
-e tu?-
-io cosa?-
-che hai risposto?-
Harry la guardò – come mai
t’interessa?-
-oh, così….- rispose lei facendo vaga.
Harry ghignò – ho detto che mi
piace un’altra!-
Ginny deglutì – davvero? Bè, non
ce ne hai mai parlato!-
-tanto è inutile…. È una del settimo anno!-
Ginny tossì imbarazzata: come una
del settimo anno?
Harry cercò di restare serio.
Ginny non si dette per vinta – ho
mollato Dean!-
-sul serio? Mi dispiace!-
-era troppo possessivo! E comunque anche a me piace un altro!-
Harry divenne serio – ah! Bene….-
Ginny si sforzò di non ridere –
anche lui è del settimo anno!-
Harry fece finta di essere
indifferente – ah, che coincidenze!-
Ginny lo guardò, poi scoppiò a
ridere.
- perché ridi!io la trovo una cosa
seria! E sentiamo chi è questo tizio?-
Ginny sorrise, poi lo baciò
velocemente – hai capito?- sussurrò. Harry l’abbraccio teneramente. –sì…credo
di sì…-
*
Hermione guardava incantata la
superficie del lago.
Si sentiva sola, ma allo stesso
tempo libera.
Era confusa. Vedeva tutte le sue
amiche andare dietro ai ragazzi, ma lei, lei non capiva se voleva averne uno o
se stava bene sola…
-rifletti se è il caso di fare un bagno, Granger?-
Hermione si voltò, incontrando gli
occhi di ghiaccio di Malfoy.
-sinceramente mi sembrava più adatto buttarci te!-
-sempre molto gentile!-
Le si mise accanto.
Hermione, che aveva lasciato il
mantello dentro, si sentì rabbrividiresulle spalle.
-sai, Granger, balli bene per essere una Mezzosangue!-
Hermione sbuffò, portandosi una
ciocca di capelli dietro l’orecchio.
Draco la osservava: aveva degli
occhi stupendi, come tutto il resto.
Le si avvicinò. Hermione fece
finta di niente, ma quando sentì il ragazzo prenderla per il mento, non poté
star zitta – che cavolo fai? –
-non ti agitare!-
il biondo si avvicinò. Hermione
sentiva il suo respiro caldo lungo il collo e brividi freddi la fecero
tremare.
Aveva la mente annebbiata. Poteva
benissimo respingerlo, ma una parte di lei non voleva.
Il ragazzo la spinse contro un
albero.
-Malfoy, lasciami…-
-Ma sei liberissima di andartene, Granger… perché non lo stai
facendo?-
Hermione non rispose.
Il ragazzo si avvicinò ancora di
più.
-avanti Granger, fermami! Puoi farlo!-
Hermione non riusciva a reagire.
Malfoy si avvicinò ancora, finche
i loro nasi si sfiorarono – e dai Granger! Bloccami adesso che puoi!-
Hermione posò le mani sul petto
del ragazzo, con l’intenzione di farlo indietreggiare, ma la spinta non ci fu.
La ragazza chiuse gli occhi, e il
ragazzo posò le sue labbra sulle sue.
Hermione si sentì tutt’ad un
tratto calda e riuscì a formulare bene i pensieri: si stava baciando con Draco
Malfoy….QUEL DRACO MALFOY?
Lo spinse via.
Draco rimase per un attimo
stupito, prima di ridere – ti sei svegliata Granger! Sai, è stato divertente!-
-Stronzo!-
-Grazie! Grazie…ora è meglio se vado…. Un bacio per salutarmi?-
chiese ironico.
-Vaffanculo!-
-Ai tuoi ordini! Ci vediamo!-
*
Ron si guardò attorno. Stava
scappando da Marietta da dopo il ballo.
Era vestita con un orrendo vestito
rosa shoching, ma lei, doveva ammetterlo, era molto graziosa…un po’ come un
ippopotamo in tutù. Rise della propria battuta, sentendosi poi un verme: dopo
tutto quella ragazza non era tanto male! –Weasley! Dove ti sei cacciato? Io
voglio ballare!-
Ok, ripensandoci era proprio una
rompi palle!
Ron si appiattì contro la parete
per non farsi vedere e quando riconobbe la chioma ribelle di Harry, si buttò
sulla sua poltrona.
-aiuto Harry! Quella è una zecca! E tu…- ma si bloccò
inorridito nel vederlo baciare nientemeno che sua sorella – AAAAAHHHH!- urlò e
scappò via.
Raggiunse il buffet e si riempì un
bicchiere d’acqua.
-ehi, Ron!-
il ragazzo si voltò, trovandosi di
fronte Luna – mmmmm-
-ho visto Ginny e Harry!-
-anch’io- rispose tra i denti.
-Me lo immaginavo!-
-Ah sì?-
-Bè, tutti sanno che sei iper protettivo e se vuoi un
consiglio, io la lascerei un po’ respirare!-
-COSA? GINNY è MIA SORELLA!-
-Appunto! Sé assomiglia solo la metà a te, allora di certo si
farà valere!-
Ron la guardò meravigliato – è un
complimento!-
-bè, sì….-
Rimasero un po’ in silenzio, poi
Luna disse – allora, non mi porti a ballare?-
Ron sorrise e la condusse al
centro della sala.
In fondo quella serata non era
stata poi così brutta.
Così pensava Ron, facendo
volteggiare Luna, così pensò Harry accarezzando i capelli di Ginny.
E così dovette ricredersi Hermione, di fronte al lago. Si
sfiorò le labbra: era stato solo un bacio…. Poi le venne in mente il sorriso
irritante di Malfoy e, arrabbiata, raggiunse il castello. Ci aveva ripensato:
quella era stata una serata da dimenticare!
Ciao!!!! Allora, prima di tutto vorrei chiarire un concetto:
la coppia Ron/Luna è stata del tutto casuale! Lei non mi piace con lui e quindi
non ci sarà un futuro per loro (hihihihi!!!! Credo…)
Leggendo questo cap forse può sembrare che Draco stia
correndo troppo….ma prima o poi doveva succedere!!!! E ora….
X Shannara_810: sono d’accordo
con te! I buoni, con le loro smanie da eroi non li sopporto! Ma soprattutto,
odio quando Silente privilegia sempre Harry! Certo, non mi piace nemmeno quando
Piton maltratta solo i Grifondoro. Ma non esiste la parità dei diritti???? ;)e comunque non mi piace nemmeno che sia
sempre Harry a fare tutto e a risultare sempre il migliore! Non ho letto il 6,
ma so abbastanza cose per darti ragione: Drcao è un bastardo, ma ha comunque un
cuore (dv nn si sa ;)))))
Sxo qst cap ti piaccia! Per qnt mi riguarda è da qui che la
storia mi comincia a piacere a me.
X Alisea: leggendo la tua recensione mi sono accorta
ke non ho lasciato spazio ai commenti degli studenti alla vista di Dra e
Hermione….ma ormai il cap era fatto! Sxo mi perdonerai! ;_;
il titolo l’ ho preso da Witch (e meno male ke ho 15 anni!)!
grazie x i complimenti!!! Al prox cap, sxo.
Scusate x il ritardo, ma tra le feste e il resto non avevo lo spirito
giusto x inviare la storia…pronta da un mese
Scusate x il ritardo, ma tra le feste e il resto non avevo
lo spirito giusto x inviare la storia…pronta da un mese!!! X informazione sul
cap leggere infondo….no, prima xò leggetelo!!!! Anke se in ritardo: Buon Natale e Buon 2006
(sxo x voi meglio del mio!!!L)
CAPITOLO 8: ………….
Giorni dopo Silente annunciò un
nuovo progetto: - potete comporre gruppi musicali, con almeno un cantante e vi
esibirete alla fine dell’anno! Verrete premiati da una giuria di intenditori!-
La notizia era stata accolta con gioia,
specialmente da Hermione che adorava cantare.
Una settimana prima di Natale, la
ragazza camminava per i corridoi, quando, passando vicino alla stanza delle
necessità, senti qualcuno cantare: si avvicinò e sbirciò dentro: Malfoy, con
jeans e camicia bianca, stava provando da solo. Hermione si fermò da ascoltare.
--Con
gli occhi gonfi ti riaggiusti un pò
nello specchietto vedi un mostro tu
ma non è il fuori a preoccuparti no
è tutto il resto che ci butta giù.
Un conto è parlarne con le amiche tue
ma a fare l'amore si è soltanto in due
poi l'esperienza c'è o non c'è...
La prima volta può deludere,
dicevi "Fà piano" ed io pensavo a me
mi chiedi persino se sei frigida
volevi soltanto andassi via da te.
Se sei andata in crisi c'è un perché
tu eri bambina e non lo sei più
che non è come immaginavi tu... -
Hermione si sentì diventare triste.
-Dai, dai, dai, cuori in tempesta
siamo noi
fuori di testa adesso sei
e certamente mi odierai...amore...
Dai, dai, dai, perchè se hai detto una bugia
quelle menate a casa mia
l'avevi fatto già e invece poi...
Andiamo al centro, passeggiamo, vuoi?
e da una vetrina forse scoprirai
che le unghie a pelle non ti mangi più
e all'improvviso capiremo noi
che non è un problema di verginità,
si è certo più donne quando non si ha,
ma quel che graffia dentro è il crescere
Dai, dai, dai cuori in tempesta siamo noi
fuori di testa adesso sei
piccola frana, mi odierai...amore...
Dai, dai, dai, ci sono stato attento sai
ma sto da cani come te, ti sto vicino dai
Guardiamo bene sul calendario
non ci sei rimasta vedrai
semplici ritardi, ed un labbro mordi
se mi va bene non lo faccio o più
dai dai cuori in tempesta siamo noi
ti riaccompagno a casa vuoi
e già mi manchi sai o si.......
Hermione si stritolò le mani:
aveva voglia di cominciare a cantare: in mano le arrivò il microfono, e la
ragazza decise di provare
-Chiamami, ci chiuderemo in camera
le bocche sul telefono
ci rideremo su noi due adesso-
Draco si voltò stupito, ma si
riprese subito e continuo a cantare
-dai, dai, dai cuori in tempesta
siamo noi
anche buddista mi farei
per far piacere a te, a te, per te...-
Hermione buttò per terra il microfono: ma che cavolo aveva fatto?
Era consapevole del fatto che indossava una maglietta senza spalle e una mini
di jeans?
--mica
male Granger!-
--grazie!-
rispose frettolosamente, cercando di raggiungere la porta, ma questa si chiuse.
--Quanta
fretta! Sai, dal ballo non ci siamo più parlati….-
--Bè,
non abbiamo niente da dirci!-
--Tu
dici?-
--Senti,
non ho voglia di perdere tempo con un bastardo.
Draco afferrò il microfono – hai
centrato il punto!-
Hermione non capì, poi dal nulla partì la musica e Malfoy
cominciò. Si avvicinò a lei, costringendola ad arretrare fino al muro
-Il mio sguardo sa difendersi
ma muore dalla voglia e
oramai Lo sai- gli occhi di Draco scivolarono verso la scollatura della
ragazza.
Tutto il giorno e anche la notte
Il tuo pensiero è qua e mi fotte e
Oramai Lo sai
Ora su
Ora giù
30 gradi Fahrenheit il tuo profumo
scotta- Draco si avvicinò pericolosamente
-parli tanto parlo troppo
e adesso trova il modo e fammi stare zitto
fammi stare zitto-
-Il fatto è che tu sai cosa cerco
Collo spalle mento
Io son un bastardo cronico
Stringimi forte
Il petto mi sorride xverso
E sgridami se ho torto e dopo
Uno a me uno a te
Uno a tutti e due-
Hermione era quasi terrorizzata.
-Su riposa un poco i tendini
Asciugati e riprenditi- Draco, ironico, schiaffeggiò piano la ragazza, che
scostò la mano con rabbia.
-Oramai lo sai
Il mio sguardo sa difendersi
Ma è capace anche ad arrendersi
Lo sai…lo sai
Ora su ora giù
Pancia, piedi, fianchi
Ali degli dei- il ragazzo le sfiorò i fianchi.
-I tuoi occhi- avvicinò i suoi occhi gelidi a quelli caldi di lei.
-Ridi tanto rido troppo
Sgomitando con il labbro faccio spazio
E ora fammi spazio- Draco tirò fuori la lingua provocante e Hermionegli piantò una ginocchiata.
Il ragazzo cadde per terra, e lei prese al volo il microfono
e si chinò su di lui.
-Il fatto è che tu sai cosa cerco
Collo spalle mento
Io son una bastarda cronica
Stringimi forte
Il petto mi sorride xverso
E sgridami se ho torto e dopo
Uno a me uno a te
Uno a tutti e due-
Draco si rialzò, le prese il microfono e continuò avanzando, così che lei tornò
al muro.
-Cicatrice poi la luce
Brucia e ti si addice
Tutto ha un gioco tutto è vuoto
Tutti dentro al fuoco
Cicatrice…cicatrice
Poi la luce…poi la luce
Tutto ha un gioco…tutto ha un gioco
Tutti dentro al fuoco-
Draco scivolò verso il centro della sala, poi si rialzò, buttò via il microfono
e si avvicinò provocante, senza accorgersi dell’arrivo di Harry e Ron.
-Il fatto è che tu sai cosa cerco
Collo spalle mento
Io son un bastardo cronico
Stringimi forte
Il petto- la mano di Malfoy scivolò sotto la maglietta di lei e le strine il
petto contro il suo.
--mi
sorride xverso
E sgridami se ho torto e dopo
Uno a me uno a te
Uno a tutti e due-
si avvicinò al viso di lei.
-Cicatrice poi la luce
Brucia e ti si addice
Tutto ha un gioco tutto è vuoto
Tutti dentro al fuoco- ormai le loro labbra si sfiorarono.
-Cicatrice poi la luce
Brucia e ti si addice
Tutto ha un gioco tutto è vuoto
Si, però all'inferno ci vai tu-
Hermione tolse la piccolissima distanza che li divideva,
quando – HERMIONE!-
La ragazza spinse via Draco.
--Ron!
Harry!-
--Che
ti ha fatto?-
--N-niente!-
--Ti
stava violentando?-
--Mi
dispiace Weasley, ma io non ho bisogno di quei metodi!-
Hermione gli tirò una gomitata.
-ahia! Sentite, io devo andare….- si voltò verso la ragazza.
--ci
si sente!-
--scordatelo!-
bisbigliò.
--Granger,
Granger…. Ora tu mi odi, ma scommetti che da qui alla fine della scuola non
potrai fare a meno di me?-
--Non
ci conterei!-
--Oh,
vedrai! -Gli dette un bacio sul collo senza farsi vedere dai due e poi se ne
andò.
Salve!!! Allora, qst capito fa solo da tramite al prox
ke…bè….lo leggerete! (ecco spiegata l’assenza
di titolo!).Le due canzoni sn una di Nek e una di Tiziano Ferro. Ero in dubbio
se metterlo o no, ma visto ke nn voglio fare tagli alla mia prima storia, ho
deciso ke la metterò ttt. Voglio solo dire ke la storia dopo il prox cap
cambierà (cm era inevitabile). Dopo il prox cap inoltre inizierà la mia parte
preferita.
E ora…
X Alisea: sn d’accordo cn te!!! Cm si fa a respinge uno
come Draco??? Ah bò, se nn l’avessi scritto io nn ci crederei!!!!
xShannara_810: mi piace molto pensare a Ron come a un fratello
geloso della sorella! Ogni tanto anch’io, al posto di mia sorella di 20 anni,
vorrei un fratellone, ma credo che dopo un po’ la sua eccessiva protezione mi
darebbe noia. X ora cmq uso da fratello maggiore il raga di mia sorella J grazie come sempre per i tuoi
complimenti!!!!
x Bella :….tranquilla, sai ke in altre storie Harry
è di tua proprietà….ma purtroppo qui io e te nn siamo ammesse….è difficile anke
x me scrivere di Hermione e di Draco L! Il mio love!!!
Dopo quell’episodio Hermione si trovò spesso a osservare lei e le altre
ragazze
Capitolo 10: tutto andrà meglio…
Dopo quell’episodio Hermione si trovò spesso a osservare lei
e le altre ragazze.
Come mai Calì e Lavanda avevano sempre molti ragazzi e lei
no? Naturalmente per come si vestivano….
Fu così che venerdì prima di scendere si passò la matita
sugli occhi, si mise un leggero strato di rossetto, si sbottonò i primi due
bottoni della camicia lasciandosi sciolta la cravatta.
Si guardò la gonna e l’accorciò.
Fissò la sua immagine allo specchio: sembrava più sciolta.
Forse però la gonna era troppo corta…l’allungò leggermente,
poi si mise il mantello e scese.
Ron rimase a bocca aperta e non fu il solo.
Durante la ricreazione molti ragazzi la osservavano
desiderosi, fissandole soprattutto le gambe affusolate.
Stava chiacchierando allegramente con Ron e Harry, quando si
ricordò di aver lasciato un libro in biblioteca.
Fece una corsa per andarlo a prendere, ma visto che mancava
ancora tanto alla lezione, cominciò a leggerlo sedendosi su una sedia quando
arrivò un ragazzo.
-ciao! Io sono David Gordon….-
-Hermione Granger, piacere!-
-Lo so chi sei! In molti parlano di te come la più
secchiona….ma sinceramente non dicevano che eri anche uno splendore!-
Hermione sorrise imbarazzata. Guardò il ragazzo: aveva
capelli neri, occhi scuri, di Corvonero. Non era affatto male.
-mi chiedevo- continuò lui – se ti andrebbe di uscire qualche
volta…. Tipo domani a Hogsmeade!-
-io….non saprei….- era la prima uscita e aveva già programmato
con Ron di uscire con Harry e Ginny.
-Ehy, tu, togliti dai piedi!-
Hermione si voltò e vide Malfoy appoggiato a uno scaffale
guardare David.
La ragazza alzò esasperata gli occhi al cielo e Gordon fece
finta di non vedere il Serpeverde.
-allora, Hermione? –
-ecco, vedi….-
-non vuole venire con te, non l’ hai ancora capito?-
s’intromise Draco.
Ancora una volta i due lo ignorarono – se non vuoi, non
importa….-
-non saprei perché io, Ron e Harry volevamo stare insieme!-
-pessima scusa per rifiutare!- sbottò Malfoy.
Hermione perse la pazienza – ma sai che ti dico David? Che
volendo puoi uscire anche tu con noi!-
-magnifico!- esclamò il ragazzo – ci si vede domani allora!
Ciao!- e corse via.
-che sfigato che sei! Come minimo ti darà buca!- gli urlò
dietro Draco.
Hermionelo guardò
arrabbiata – la fai finita? Chi ti ha chiesto niente?-
Il biondo la guardò ghignando – oh, andiamo Granger! Tu non
vuoi uscire con quello!-
-ah no? Bè, guarda caso ho appena accettato il suo invito!-
-vorresti farmi credere che ti sei vestita così per attirare i
più sfigati?-
-che intendi dire?-
Draco si sedette su una sedia cominciando a dondolarsi –
secondo me…. Ti sei vestita così…. Per me!-
Hermione inarcò le sopracciglia – se ti fa sentire meglio
pensarlo fa come ti pare!- disse, riprendendo a leggere il libro.Draco si chinò
in avanti con la sedia e con una mano tolse i capelli che coprivano il viso
della ragazza – quindi tu non vorresti uscire con me domani?-
-no!- rispose secca Hermione.
Draco scoppiò a ridere – se lo dici te!- così dicendo si
alzò e continuando a ridere uscì dalla biblioteca.
Hermione chiuse con rabbia il libro e lanciò un calcio alla
sedia dove prima era seduto il biondo.
*
A cena il trio sedeva vicino a Ginny, che parlava fitta con
Harry.
Hermione guardò verso il tavolo di Malfoy e lo vide
impegnato a chiacchierare con Blaise.
Aveva un’aria seria, un sopracciglio leggermente inarcato e
un ciuffo biondo gli ricadeva sugli occhi di ghiaccio. Hermione abbassò lo
sguardo.
-che bello Malfoy….-
-è un vero topone!-
Si girò verso le due Grifondoro che come lei avevano
osservato il biondo. Erano emozionate e avevano gli occhi sporgenti. Strinse la
forchetta, cercando di ignorare i loro sospiri: che oche! Cosa ci trovavano in
quell’ bellimbusto? – ehi, e quella chi è?- chiese d’un tratto un’oca.
Hermione alzò involontariamente gli occhi e li posò su una
Serpeverde che si era seduta sulle gambe del biondo.
Malfoy inizialmente parve scocciato, poi però quando lei gli
sussurrò qualcosa all’orecchio, sorrise malizioso e fece scivolare le mani
sulle gambe sotto la gonna della ragazza.
Hermione divenne rossa dalla rabbia. I due Serpeverde si
alzarono e si avviarono verso l’uscita. Prima di chiudere la porta Draco, come
se avesse sentito gli occhi di Hermione su di lui, si voltò.
La Grifondoro fece in tempo a girarsi e si mise a parlare
con Ron e uno del settimo anno.
Draco vide quest’ultimo tirare scherzosamente i riccioli
della ragazza e sentì una morsa allo stomaco.
Sospirò e seguì la sua nuova conquista. Quando Hermione
sentì chiudere la porta si rigirò e tristemente guardò il legno massiccio
ornato d’oro che la separava da colui che la stava cambiando senza che lei se
ne accorgesse.
Finita la cena senza dare spiegazioni a nessuno, Hermione se
ne andò a letto e chiuse le tende del suo baldacchino. Si stese e guardò il
buio davanti a sé.
Cercò di pensare agli esercizi di materializzazione, ma
quando cercava di concentrarsi, nel buio apparivano gli occhi di ghiaccio di
Malfoy.
Ripensò alle volte in cui si erano incontrati da soli…che
cosa stava succedendo? Forse lui voleva solo confonderla e prendersi gioco di
lei! Sì, doveva essere così! Batté il pugno sul materasso.
Draco si stese nel letto. Aveva liquidato velocemente quella
ragazza. Anche se di sicuro era molto focosa, lui si sentiva stanco.
Pensava continuamente a quegli occhi nocciola che mandavano
tanto calore…tranne che a lui! Perché doveva essere così stronza con lui? E
soprattutto, perché a lui doveva interessare? Però…era vero che quando l’aveva
baciata lei lo aveva assecondato…forse lei voleva solo confonderlo e prendersi
gioco di lui!sì, doveva essere così. Batté il pugno sul cuscino.
Hermione sentì le sue compagne di stanza entrare e fece
finta di dormire.
Tiger e Goyle entrarono nella camera e Draco fece finta di
essere addormentato
Prima che il sonno calasse davvero su i due, Hermione guardò
il riflesso della luna e Draco fissò il luccichii dell’orologio di Goyle.
- ti odio Malfoy!- \\//// - ti odio Granger!-
*
La mattina dopo si presentò fredda e piovosa mista a neve.
Hermione e Ron si rintanarono ai tre manici di scopa.
-vedi Harry?- chiese la ragazza.
-È lì con Ginny e mi sembrano impegnati….troppo per i miei
gusti!-
Hermione sbuffò – allora evitiamo di disturbarli.-
-cosa? No,dai!- supplicò Ron e la ragazza gli rivolse
un’occhiataccia.
-Comunque….dov’è quel ragazzo che doveva venire con noi?-
-Non lo so, tra tutta questa gente non lo vedo! Senti, andiamo
a prenderci una burrobirra!.- si sedettero al bancone.
Hermione indossava un maglione nero e una gonna lunga. Si
era legata indietro i capelli e si era leggermente truccata.
-quello è Malfoy?- cominciò Ron.
La ragazza si voltò e vide a due tavoli da loro il biondo
alquanto indaffarato con Pansy.
Sentì una stretta allo stomaco.
-hey, Mione…. La burrobirra!- la ragazza prese il boccale e
seguì Ron verso un tavolo libero.
Non tolse gli occhi di dosso a Draco e quando lo vide
baciare la ragazza nel collo come aveva fatto con lei, il boccale gli scivolò
dalle mani.
Il frastuono fece voltare molti ragazzi, tra i quali il
Serpeverde che, vedendo chi era stato, sorrise maligno.
Hermione rossa in viso si chinò per raccogliere i cocci e
alzò gli occhi in tempo per vedere Draco e Pansy uscire dal locale.
Si alzò di scatto – Ron… che ne dici di andare a fare una
girata?-
-sei impazzita? Guarda che tempo!-
-sta solo un po’ nevicando! E dai….- supplicò impaziente!
-E va bene!-
Come ben presto constatarono era più che una semplice
nevicata: era una bufera.
Hermione riuscì a individuare i due Serpeverde.
Li seguirono da Zonko, poi dall’ufficio postale, infine
tornarono ai tre manici di scopa.
Ron, congelato, sbraitava contro Hermione. Quest’ultima non
lo ascoltava, ma si chiese perché si era messa a pedinare il biondo.
-ciao…- disse una voce sognante: Luna li guardava sorridendo.
-Oh, ciao….. a proposito Luna, non è che hai visto David
Gordon?-
-Certo! È molto simpatico vero?-
-Sì- rispose nervosamente Hermione – ma dov’è?-
-Non è qui!- disse stupita Luna.
-Come non è qui!-
-Ma come, non lo sai? È in infermeria!-
-COSA?-
-Niente di grave! Solo che ieri sera gli hanno lanciato un
incantesimo, niente di pericoloso, certo, però per due giorni deve rimanere a
letto!-
-E….chi è stato?- chiese Hermione con un brutto presentimento.
-Non si sa! Gli devono aver fatto un incantesimo di
memoria….comunque Gordon continua a ripetere con voce fioca e occhi acquosi “il
biondo me la porterà via!”- così dicendo se ne andò.
Hermione guardò verso un tavolo – Malfoy…- il ragazzo stava
baciando la sua ragazza del momento e di nuovo Hermione si sentì salire il
magone. Il biondo alzò gli occhi e incrociò quelli della Granger che distolse
lo sguardo premendosi una mano sul cuore che aveva cominciato a battere
velocemente: non poteva essere! Non lui!
*
Il lunedì seguente Hermione passò il pomeriggio in
biblioteca.
Stava tornando al dormitorio, quando si fermò a una statua
per chiudere meglio le cinghie della borsa.
-Ma chi si rivede!-
La ragazza capì all’istante di chi era quella odiosa voce.
-Malfoy, che cazzo vuoi?-
-Ehi, con questi termini! Potresti essere più gentile qualche
volta!-
La Grifondoro sbuffò.
Draco continuò tranquillo – ti sei
divertita ieri a Hogsmeade?-
-che te ne frega?-
-io molto…-
-l’ ho notato….eri in buona compagnia!- rispose Hermione più
brusca di quel che avrebbe voluto.
Malfoy sorrise – mi hai visto
allora? Si,anch’io ti ho intravisto! Insomma rispondi, ti sei divertita?-
Hermione cominciò a innervosirsi –
sì, molto….-
-mica sarai rimasta tutto il tempo ai 3 manici di scopa!-
-io…no…e tu?- non capiva perché gli chiedeva quelle cose.
-Ma come, non l’ hai visto dove sono andato?- le rispose
divertito.
-E perché avrei dovuto vederlo?- chiese allarmata.
Draco scoppiò a ridere – Granger,
te lo ha mai detto nessuno che è maleducazione spiare?-
-ma che stai dicendo?- chiese cercando di sorridere.
-Sto cercando di farti capire che ti ho vista ieri mentre
trascinavi Weasley per tutto il villaggio per pedinarmi!-
Hermione cercò di restare calma e
fece un passo per andarsene – non so di cosa stai parlando!-
Draco l’afferrò per il polso e la
spinse contro il muro – fai la gelosa Granger?- chiese malizioso.
-Gelosa… io?-
-non ti conviene giocare con me, Mezzosangue! Piuttosto dimmi
perché mi hai seguito!-
Hermione non sapeva più che cosa
fare e cercò di cambiare argomento – pensi davvero che m’interessi vedere te
che ti fai quella? Dì la verità, te le cambi una al giorno di quelle troie?-
-veramente una ogni sabato, ma ora che mi ci fai pensare
sarebbe un’idea farmele una al giorno…vuoi cominciare tu?-
Hermione lo guardò disgustata – mi
fai schifo! Hai pure impedito a David di venire all’appuntamento.-
Io biondo sorrise – hai visto che
bello scherzetto? Dai, l’ ho fatto per te!-
-falla finita!-
-mi vuoi far credere che non t’interesso? Che non speravi che
al posto di Pansy ci fossi tu? Che non mi desideri?-
Hermione scoppiò – ma chi ti credi
di essere? Tu mi fai schifo! Sei solo un arrogante e ti credi meglio di altri
solo perché il tuo cognome è conosciuto e perché c’ hai tanti soldi quanto la
tua arroganza! Pensi di essere migliore di Ron e Harry solo perché hai sempre
due bestioni pronti ad aiutarti, ma sappi che loro sono capaci di fare una cosa
a te sconosciuta! Sono capaci di voler bene! E finchè loro ci riusciranno,
saranno sempre un gradino più in alto di te!-
Draco le strinse i polsi e
premette le labbra sulle sue con forza, fece scivolare una mano sotto la
camicia, toccandole la schiena.
Cominciò a baciarle il collo con
violenza, poi di nuove le labbra con una lentezza esasperante.
Hermione cominciò a piangere: era
impazzito! Ogni bacio era pieno di tristezza e rabbia.
Riuscì ad allontanarlo e
scoppiando il lacrime corse via.
Draco si appoggiò al muro: cosa
aveva fatto? Era un mostro! Ormai aveva capito che era attratto da lei e non
poteva trattarla così! S’incamminò verso il suo dormitorio, poi si fermò – cosa
cavolo sto facendo?- si voltò e corse verso la direzione dove era scappata
Hermione.
La Grifondoro era corsa fuori.
Anche se era ancora pomeriggio, il
cielo era buio e un tuono in lontananza introdusse la pioggia che puntuale
cominciò a cadere.
Hermione si sedette sotto la
grande quercia in lacrime.
Nascose la testa sulle ginocchia
abbracciate dalla mani.
Piangeva senza ritegno, senza aver
paura che qualcuno la sentisse: voleva solo tirar fuori quello che provava.
Era consapevole che da quel primo
bacio durante il ballo i suoi sentimenti verso il Serpeverde erano cambiati, ma
non voleva crederci.
Sentì una mano appoggiarsi sulla
sua spalla.
Alzò la testa di scatto e incontrò
lo sguardo freddo di Malfoy….ma in quel momento non era gelido come al solito.
I suoi occhi emanavano una luce
diversa…che fosse preoccupazione?
Draco la guardò con i capelli
bagnati che le ricadevano in disordine sulle spalle, il viso bagnato dalle
lacrime e dalla pioggia.
-mi dispiace…scusami…- mormorò il biondo.
Hermione spalancò leggermente gli
occhi: Draco Malfoy che chiedeva scusa? Allora era vero che all’inferno può
nevicare!
Hermione non sapeva che dire.
-non so cosa mi sia successo! è
solo che scoprire che tu mi giudichi un mostro mi ha fatto male! Perché io non
sono così!-
Hermione continuava a tacere.
-so come mi comporto!e forse sono veramente in quel modo! Però
non voglio che tu lo pensi!-
finalmente Hermione riuscì a
parlare – io non lo penso! L’ ho detto per rabbia! È vero, ti ho spiato tutto
il pomeriggio sabato e è vero che sono gelosa…perché…io…- sentì le lacrime
scenderle nuovamente.
Con una mano Draco le accarezzò il
viso – come ti ho ridotto!- con delicatezza l’attirò a se e l’abbracciò con
calore.
-…io provo qualcosa che non avevo mai provato prima per te!- concluse
Hermione.
Malfoy la scostò lentamente e la
guardò incredulo.
-ecco, lo sapevo…. Non dovevo dirtelo! Avanti, sfottimi!-
Il biondo sorrise – Granger…come
puoi pensare che una come te piaccia a me!-
Hermione si sentì trafitta da un
pugnale.
-semplicemente io ti adoro!-concluse sorridendo Malfoy.
La Grifondoro sorrise – Draco…-
sussurrò e non gli sembrò strano pronunciare quel nome, come se in tutta la sua
vita non avesse fatto altro.
Il biondo si chinò verso il suo
viso – Hermione…- e posò le sue labbra su quelle della ragazza.
Si abbracciarono.
Draco era contentissimo, così come
lei. Stettero ancora un po’ abbracciati, mentre la ragazza cercava di
focalizzare quello che era accaduto: lei e Malfoy si erano dichiarati e ora?
Stavano insieme?
-a proposito Draco…. C’è un problema…-
-ma come, ancora non stiamo neanche insieme e già sorgono
problemi?-
-ecco…. per ora… non ci facciamo vedere in pubblico….sai, Ron e
Harry…-
-ah, sì certo…-
Stettero ancora un po’ in silenzio
, poi Hermione si costrinse a parlare – prima hai detto “ ancora non stiamo
neanche insieme…”-
-sì…-
-ecco…noi…cosa siamo?-
-bè, andiamo insieme!-
-oh…- mormorò la ragazza sistemandosi meglio tra le braccia del
biondo – va bene…-
-ah…peccato…-
La ragazza lo guardò – come “
peccato”?-
-bè, se te vuoi solo andare mi va bene, ma avrei voluto avere
una vera relazione!-
-sul…sul serio?-
-certo!-
Hermione lo baciò. Poi si abbandonò tra le sue braccia. Da oggi
in puoi tutto andrà meglio, si disse. forse, se avesse continuato con
Divinazione, dalla forma delle nuvole o altri trucchi simili, avrebbe capito
quanto si sbagliava…
Uffy, + rileggo la storia e + mi
viene da cambiare e modificare, ma x rispetto a me stessa di 2 anni fa mi
trattengo!!!!
Ringrazio come sempre chi mi recensisce!
Adoro leggere i vostri commenti, ho sempre desiderato che qualcuno, oltre le
mie amiche, leggesse le mie storie!!!! X qst ringrazio davvero tanto:
Hermione a cena si sedette accanto a Harry e Ron che erano tornati da un
allenamento
Ciao!!! Scusate
x il ritardo! È solo ke qst storia non è divisa in capitoli, quindi ogni volta
dv rileggerla e dividerla, e nn ho mai voglia J! I’m sorry! Spero qst cap vi piaccia…io
resto dell’idea ke i meglio debbano ancora arrivare…
Hermione a cena si sedette accanto
a Harry e Ron che erano tornati da un allenamento.
-ciao Mione!-
-ciao…com’è andata?-
-bene! Quest’anno la Coppa è nostra!-
-certo! Voglio proprio vedere come farà Malfoy a batterci!-
Hermione deglutì faticosamente.
-certo… quella serpe non riuscirà a sconfiggerti, Harry!-
-e non solo! Vedrai come rimarrà quando parerai tutte le
pluffe! Quel verme….-
-…schifoso….-
-….diversamente abile….-
-….sotto sviluppato…-
Hermione chiuse gli occhi: di male
in peggio! Come faceva a dirgli che lei era la ragazza del loro sotto
sviluppato? Gli avrebbe uccisi sul colpo!
La mattina dopo Harry e Ron
ricevettero una lettera identica:”stasera alle 10 davanti al quadro grande
al terzo piano.”
Fecero leggere il messaggio a Hermione – bè,
secondo me dovreste andare da questa ragazza…-
-che ne sai che è una ragazza?-
Hermione arrossì – oh, deduzione
femminile…-
Quando uscirono dalla Sala Grande
incrociarono Malfoy.
-pronto per la prossima partita?- chiese Ron.
Il biondo si voltò – pronto per
vederti cadere dalla scopa?-
-no, pronto per la tua sconfitta!- incalzò Harry.
-Se essere così sicuri vi serve per non fare incubi la notte,
fate con comodo, ma la prossima settimana a piangere non sarà la mia
squadra….sapete, abbiamo aggiunto una strofa alla nostra canzoncina…-
Ron strinse i pugni – scommetti
Malfoy che prendo una mazza e ti pianto un bolide in quell’odioso sorrisetto?-
Il biondo rise – scommetto quel
che vuoi….anzi, no, non ho voglia di tirare fuori solo 2 zellini…o forse non
hai nemmeno quelli? Ora scusatemi, ma c’ ho di meglio da fare che stare con
voi!-
-e cioè? Portarti a letto una del primo anno?- chiese Harry.
Hermione si morse la lingua per
non ridere, mentre Draco osservava seriamente Harry.
– veramente,Potter, la mia specialità sono quelle più grandi…anche
se quelle del terzo non sono male…ora che ci penso ho adocchiato una Grifondoro
bionda non da buttare!-
-non provarci…-
-ahahaah! Bè, sfregiato, schifezza rossa…ci sentiamo!
Her…..Granger…mi hanno detto che hai presosolo un 9 a Incantesimi…come mai non ti sei buttata giù dalla gufiera?-
-vedi, Malfoy, ultimamente ho cominciato ad adocchiare qualcosa
di più gratificante…-
-e cioè?-
-un biondino di Corvonero!- rispose per ripicca.
Malfoy s’irrigidì – bè, solo un
idiota starebbe con te!- e se ne andò.
Anche Harry e Ron si avviarono
fuori, prima però Hermione scrisse una cosa in una pergamena, prima di farla
volare verso Malfoy con un incantesimo.
Il ragazzo lesse il messaggio
“ti dai anche dell’idiota da solo?!?! Comunque, in effetti
volevo buttarmi giù dalla gufiera…ma solo perché aveva visto te nel prato!
Ti
amo!”
Draco sorrise.
Quella sera Harry e Ron si
trovavano nel luogo accordato.
-senti Harry…secondo te che è quel biondo di Corvo. di qui
parlava Hermione?-
-dai Ron! Lo diceva per far star zitto Malfoy!-
-ah sì? E che gliene frega a lui se lei va dietro a uno?-
-bho…puoi chiederglielo ora!-
-cosa? Oh, no…- Ron guardò avvicinarsi il biondo.
-Ehi, Malfoy! Se sei venuto qui a rompere il cazzo…-
-Nervosetto Weasley?-
-Vattene!-
-Vedi Potter, vorrei, ma ho un appuntamento…al buio! Ihihihi….
Ehi, cosa sono quelle facce?-
Harry e Ron tirarono fuori le loro
lettere e le mostrarono al Draco, che fece vedere loro un messaggio uguale.
-cosa significa?-
-chi è quella pazza che vuole vederci…con lui!-
-la domanda giusta, Weasley, è chi è quella con dei gusti così
orridi da paragonarmi a voi!-
-sentite, mettendo da parte le offese, chi cavolo…-
-io, Harry!-
I tre ragazzi si voltarono verso
una ragazza che affiancò Draco.
-Hermione…perché?-
-Sentite, non ci girerò intorno…voi tre dovete imparare a
parlare civilmente!-
-Ti sei rincoglionita? Noi con lui?-
-Senti, neanche noi ci gireremo intorno: MAI! Meno tempo
si vede, più contenti siamo!-
-Bè, allora vedrete poco anche me!-
-Cosa?-
Draco la guardò preoccupato.
-sì, perché…io sto con Malfoy!-.
Ron e Harry scoppiarono a ridere –
che battuta! Scherzo per Carnevale?-
-lui non è Malfoy! Sei Neville mascherato?- Ron allungò la mano
e toccò il viso di Draco, che lo scansò arrabbiato – togli quelle manaccie! –
Ron lo fissò a bocca aperta.
-L’ hai voluto tu Ron!-
Hermione posò le mani sul viso di
Malfoy e lo baciò brevemente.
Harry chiuse gli occhi e Ron parve
aspettare che qualcuno urlasse – sei su scherzi a parte!-
Ma nessuno urlò.
Hermione li guardò – mi dispiace…-
-Ti dispiace? TI DISPIACE?
HERMIONE NO! LUI NO! Sì KRUM, Sì RON!-
-Ehi!- si difese quest’ultimo.
-Ascoltate vi ho chiesto di venire qui perché dovete diventare
più o meno amici! Vi prego…-
-NON PUOI FARMI QUESTO! LUI MI SFOTTE DAL PRIMO MOMENTO!- urlò
Harry.
-LUI HA SEMPRE DISPREZZATO ME E LA MIA FAMIGLIA!- incalzò Ron.
-LORO HANNO MANDATO MIO PADRE AD AZKABAN!- gridò Draco.
-È QUESTA LA CAUSA DELLA MIA VITA IMPOSSIBILE!- conclusero
tutt’e tre.
-BASTA!- Hermione li guardò – Draco! Se ci tieni a me…-
-io tengo a te, mica loro!-
Hermione li guardò imbronciata –
sentite, questa è la situazione! Accettarla è compito vostro! Ora me ne vado a
letto!- e li lasciò soli.
I tre si guardarono – allora
Malfoy…cosa ti sei fumato?- chiese Ron.
-come scusa?-
-intende dire che cavolo ti è successo! Non era lei
l’insopportabile mezzosangue?- disse Harry.
-Bè, mezzosangue lo è…ma anche stupenda! –
-Ti avverto Malfoy…falla soffrire e…
-Non spetta a te proteggerla Weasley! Io ci tengo a Hermione!
Che vi piaccia o no!- e se andò.
Harry e Ron si lanciarono
un’occhiataamareggiata prima di
imitarlo.
Hermione uscì da dietro una statua
dove si era nascosta e sospirò: cosa doveva fare?
Sentì due braccia prenderla da
dietro e si voltò spaventata.
- che cos…ah…sei tu! Non te ne eri
andato?-
Malfoy le sorrise – bel tentativo
Herm…non ha funzionato molto bene vero?-
-se solo voi…-
-non dire altro! Non potremo mai andare d’accordo!-
-ma…-
-niente ma!Accidenti Hermione! Potter ha combattuto contro mio
padre! Lo ha mandato ad Azkaban! E io ho sempre sfottuto sia lui che Weasley!
Devo ricordarti che l’anno scorso Potter e un gemello sono stati espulsi dal
Quidditch per causa mia?-
Hermione chinò la testa – può
cambiare…-
- no, non può-
- perché noi sì allora? Io ti ho
picchiato al terzo anno! Tu mi hai fatto crescere le zanne al quarto! Mi hai
sempre preso in giro, io ho sempre sparlato di te! Però ora stiamo insieme!
Noi…-
- abbiamo scoperto un sentimento
che ci unisce! Non posso provarlo ancheper loro!- concluse Draco.
Poi allungò un braccio e la
strinse a sé.
- forse hai ragione, Malfoy…-
- Draco!- la corresse lui.
Hermione sorrise – Draco…-
Ma nonostante questo, lei era
ancora convinta che, con molta volontà, forse il loro trio sarebbe diventato un
quartetto…ma ancora doveva tener conto se il trio sarebbe rimasto tale!
Rieccoci!
Come sempre ringrazio stra tanto ki mi recensisce, ma anke se c’è qualcuno
ke legge e basta J
Un grazie 1000 soprattutto a:
Herm,
Yle,
Shannara,
Bellatrix, (ci si trova anke qui! sn
davvero contenta ke la fic piaccia alla mia...emh...ex collega? ;) )
Capitolo 11 *** lacrime per amicizia o per amore? ***
Draco scese in sala comune dove era riunita la maggior parte delle serpi
Meglio rimandare a dopo qualsiasi commento -_-
Draco
scese in sala comune dove era riunita la maggior parte delle serpi.
Quando
Blaise lo vide richiamò il silenzio – cosa dovevi dirci Drà?-
Malfoy
guardò le facce incuriosite dei suoi amici e sospirò – volevo dirvi della mia
fidanzata!-
-cioè è una relazione o una
scopata?-
-vera relazione…- Pansy si
alzò e si avvicinò – non sai quant’è che aspettavo che tu ci presentassi
ufficialmente!-
Draco la
guadò perplesso – ma non sei tu!- Pansy divenne rossa e si risedette tra i
ghigni dei compagni.
-vi prego di non
scandalizzarvi, perché comunque sia io sono sempre Malfoy!-
Blaise
non capiva perché il suo migliore amico parlasse in quel modo.
-è…una Grifondoro…- cominciò
Draco.
-COSA? MALFOY!- esclamarono
tutti, poi qualcuno disse – bè, alla fine ci sono di buona famiglia anche lì!-
-Grazie Tiger, ma
questa…è…lei, insomma quella che io stesso ho sempre emarginato…-
Blaise
strinse gli occhi cominciando a capire e sperò che l’amico non finisse la
frase.
-è…una mezzosangue…-
“ non
dire altro, ti prego…”
-è Hermione Granger!-
la sala
piombò nel silenzio.
-probabilmente ora come ora
voi non capirete! Nemmeno Potter e Weasley! Voglio però che sappiate che io mi
sono legato a Hermione, non a loro! Spero che questo lo capiate!- e se ne andò.
*
La
mattina dopo quando Hermione si alzò si accorse che le tremavano le gambe: la
sera prima Draco le aveva promesso che avrebbe detto ai Serpeverde di loro.
Si
preparò per andare a colazione e s’incrociò con Ron e Harry.
Il primo
fece finta di non vederlae se andò.
-lasciagli il tempo di
sbollire… ci hai fatto proprio un brutto scherzo!-
Hermione
guardò Harry – sei arrabbiato?-
-sono scocciato, ma se per te
è importante… -
Hermione
lo abbracciò e insieme scesero. Arrivati alla Sala Grande li raggiunse Draco.
Harry
strinse la mano a Hermionesorridendole
ed entrò. Malfoy la guardò – pronta?-
Le prese
la mano e insieme entrarono…ci fu un attimo di silenzio…poi il mondo esplose!
I
Serpeverde che ancora non avevano saputo la notizia rimasero allibiti, mentre
Blaise tirò fuori un foglio – vediamo… Nott, Tiger e Goyle, che pensavate fosse
uno scherzo, dovete dieci galeoni a me e a Flitt…Pansy invece me ne deve
cinquanta!-
I
Corvonero e i Tassorosso rimasero a bocca aperta, alcune femmine scoppiarono a
piangere, mentre altri ragazzi guardarono in cagnesco Malfoy.
I
Grifondoro non dissero niente, troppo sconcertati, tutti tranne Ginny che salì
sulla panca e fece un urlo di gioia.
Al
tavolo dei professori la situazione era analoga.
La
McGrannit tese una mano a Piton, che le porse infuriatoun sacchettino contenente cinquanta galeoni.
Silente
sorrise trionfante e brindò con Vitiosus.
In quel momento arrivò la Cooman – scusate,
ma questa mattina ho avuto l’istinto di scendere e AHHHHHHHHH!-
Guardò
Draco e Hermione, con gli occhi colmi di lacrime – cari…lo sapevo! È dal primo
anno che avevo visto che vi sareste essi insieme!-
-ma se fino a un mese fa ci
odiavamo!- sbottò Hermione.
La
Cooman sbuffò – non sei cambiata affatto ragazzina!- e irritata uscì nuovamente
dalla Sala Grande. Hermione rimase a guardarla, prima di correrle dietro
–professoressa! Mi scusi, senta, io…- la Cooman era ferma in mezzo
all’ingresso. –proff…- Hermione le si avvicinò e quando le fu davanti trattenne
il respiro:gli occhi della Cooman erano dilatati e con voce rocasussurrò – e ora le due case, il cui odio
è leggendario, si placherà e…quando cominceranno ad apprezzarsi, quando
cominceranno ad accettare, la coppia morirà…-
Tossì, il respirò affannoso, prima di tornare
alla normalità. –cara? Cosa volevi dirmi?-
Hermione
era sconcertata. Non sapeva cosa dire -amore…- Draco le spuntò da dietro -cosa
fai?- chiese, guardando incuriosito la Cooman, che, vedendo che la Grifondoro
non rispondeva, continuò per la sua strada. Hermione scosse la testa e sorrise
a Draco –niente. Andiamo dentro?- lui annuì. Hermione guardò ancora una volta
la professoressa allontanarsi. “è stato solo uno scherzo…” si disse, prima di
raggiungere il tavolo di Grifondoro.
*
Hermione
nel pomeriggio andò in biblioteca e ci trovò Pansy e qualche sua amica.
Cercò di
evitarle, ma le si pararono davanti.
-bene,bene,bene
Granger…e così hai conquistato Malfoy…-
Hermione
fece finta di non sentirla e aprì il libro di Antiche Rune – goditi questo
momento, perché per lui sei solo una cosa da niente! Una volta che ti avrà
portata a letto, ti mollerà!-
Hermionechiuse con rabbia il volume e la guardò
infuriata, ma una voce la precedette – taci, Pansy!-
Blaise
si avvicinò fermandosi vicino a Hermione.
-mi dispiace deluderti, ma per
quanto ne so, Draco non l’ ha ancora sfiorata, salvo per qualche bacio e
abbraccio molto casti. Quindi deduco che per lui la Granger sia molto
importante!-
Hermione
gli sorrise grata, ma Pansy continuò a ghignare – vogliamo nasconderle la
verità Blaise? Vogliamo fare finta di niente?-
Il
ragazzo serrò i pugni – zitta…-
Pansy
rise – ma come, in una coppia la sincerità è tutto! Qualcuno glielo dovrà
dire!-
Hermione
guardò Blaise – Zabini…cosa sta dicendo?-
-vedi Granger, come saprai per
i figli Purosangue, le famiglie cercano sempre il meglio! Anche il matrimonio
viene fatto tra famiglie…non è una scelta, è un obbligo…è per questo che ho
l’onore di comunicarti che davanti a te c’è la futura moglie di Draco Malfoy!-
e ridendo sguaiatamente se ne andò con le sue amiche.
Hermione
guardò in lacrime Blaise - stava mentendo, vero? Non è così! Lui vuole me!lui
non sta con me anche se dovrebbe stare con lei! Non è vero!-
Blaise
chiuse gli occhi – Granger, mi dispiace ma è così!-
Hermione
uscì di corsa.
Il
ragazzo tirò fuori un avversa specchio, appartenuto ai suoi genitori e da lui
fregato. –Draco Malfoy.-
Il viso del biondo comparve nella
superficie del vetro – che c’è?-
-Pansy…ha detto tutto alla
Granger!-
Draco
imprecò – lei dov’è?-
-è corsa via! Penso sarà in
qualche corridoio qui vicino-
-Grazie!-
Hermione
si fermò piangendo.
Che
stupida era stata! Era Draco Malfoy! La sua famiglia era Purosangue
e…Mangiamorte! Lui sarebbe diventato uno di loro!
-Hermione!-
Lei si
girò – vattene!-
Dracole prese un braccio – ascolta! Lei ti…-
-zitto! Non voglio ascoltarti!
Vai da Pansy! È lei la tua futura sposa, no?-
-sì, la tradizione è questa!
Ma non m’importa! Lei mi fa schifo! Io voglio te! E non permetterò che niente e
nessuno ci ostacoli! Quindi se vuoi lasciarmi fai pure, ma sappi che per me sei
davvero importante! Non mi frega della mia famiglia!Io ti voglio!-
Hermione
lo guardò – diventerai…Mangiamorte?-
Draco
posò le sue labbra su quelle di lei, prima di abbracciarla.
Sì…forse
era meglio rimandare la risposta! Draco sapeva che Hermione per ora avrebbe aspettato,
ma sapevaanche che presto sarebbe
arrivato il momento e avrebbe dovuto affrontare i suoi occhi severi e rispondere
a quella frustrante domanda.
*
Nel
pomeriggio Hermione, Ron e Harry furono invitati nell’ufficio di Lupin.
Hermione
arrivò per prima e trovò l’uomo preparare il tè.
-ciao Hermione! Ho saputo di
te e Malfoy…chi l’avrebbe mai detto?-
Nella
sua voce c’era una lieve nota di rammarico, ma Hermione non potè indagare
perché arrivarono anche Ron e Harry. Il primo fece finta di non vederla e si
sedette su una sedia.
-hai intenzione di evitarmi
ancora per molto?- chiese tagliente Hermione.
Ron si
voltò arrabbiato – sì, se può servire a qualcosa! Se ti farà lasciare con
Malfoy!-
-ah, certo, è lui il problema!
Devi fartene una ragione!-
Ron si
alzò di scatto facendo cadere la sedia –devo farmene una ragione? E come faccio? Fino a poche settimane fa se
avevamo bisogno di scaricarci, mandavamo tanti accidenti a quel pezzo di …-
-Draco, si chiama Draco!- lo
interruppe Hermione.
-Ecco, lo vedi? Lo difenderai
sempre! Stai con colui che sfottiamo sempre, con il quale litighiamo! Ti
ricordi che Harry non fa più parte del Quidditch per lui, vero?-
-Harry è stato riammesso…e poi
quella era colpa della Umbridge!- disse Hermione impaziente.
-No, Hermione, era colpa sua!-
-È vero, forse lui è un
po’…prepotente…-
-È cattivo, Hermione! È
malvagio! È figlio del braccio destro di tu-sai-chi! Di colui che ha ammazzato
i genitori di Harry! Ti rendi conto? Stai con un quasi Mangiamorte!-
Hermione
divenne rossa dalla rabbia – lui ha solo sedici anni! Non ha colpe per quello
che ha fatto il padre! Lui almeno ci tiene a me!-
-era questo che volevi?-
chiese arrabbiato Ron, uscendo di corsa dalla stanza.
Hermione
guardò stupita Harry, che si limitò a scuotere la testa, prima di raggiungere
l’amico.
-professore…che sta
succedendo?-
Lupin
sospirò – Hermione…bisogna ammettere che tu e Malfoy avete messo su un bel
casino! Voglio dire, siete sempre stati avversari!-
-per questo…insomma, abbiamo
dimostrato che l’odio può essere battuto!-
-Hermione…è solo da qualche
giorno che state insieme e per ora tutto vi sembra perfetto…ma devi renderti
conto…siete una Grifondoro e un Serpeverde…e non due qualsiasi! La migliore
amica di Harry Potter e il figlio di Lucius Malfoy!tu hai mandato suo padre ad
Azkaban l’anno scorso! La sua famiglia ti saprà accettare? Vi aspettano prove
dure, Hermione! Sei pronta ad affrontarle?-
Lupin
mise una mano sulla spalla di Hermione.
Lei lo
guardò – io lo amo…-sussurrò senza rendersene conto.
Lui
sorrise- spero tanto che basti! Ora vai!-
Hermione
salutò e uscì.
Lupin
prese della polvere volante e la buttò nel fuoco – camino dei Serpeverde-
disse, prima di infilare la testa.
Subito
si ritrovo del dormitorio delle serpi – ehi, voi, chiamatemi Draco Malfoy!-
Alcune
ragazzine del primo anno ubbidirono e Malfoy comparve nella soglia – si
professore?-
-vieni nel mio ufficio!- Draco
s’infilò nel camino, ritrovandosi nell’ufficio di Lupin.
-Siediti!- ordinò lui,
scrollandosi di dosso la cenere.
Draco
sedette su una sedia.
-ascolta Malfoy…ho appena
parlato con Hermione: ha litigato con Ron… ancora non riesce ad accettarvi!-
-quanto rompe Lenticchia!-
-però se continui così non lo
aiuti! Ascoltami, quando tu ti sei messo con lei, sapevi che stavi facendo?-
-veramente proff, mentre la baciavo,
come tutte le persone normali, non stavo pensando a niente!-
-peccato che tu non sia una
persona normale! Sei il figlio di un Mangiamorte!-
Draco
scattò in piedi – come si permette!- ringhiò.
-mi permetto e come, visto che
il suo capo ha fatto fuori i miei veri amici! Ed Hermione questo lo sa! Devo
farti la stessa domanda che ho fatto a lei: sei pronto ad affrontare tutte le
difficoltà?-
Draco lo
guardò – io la amo…- disse, anche lui senza pensarci.
-bene…Vai ora! Però preparati!
Perché avete dato inizio a un mucchio di problemi!-
Draco si
avviò alla porta, prima di aprirla, però, si voltò – proff….Hermione come ha
risposto a quella domanda?-
Lupin lo
guardò per un attimo, prima di rispondere.
-esattamente come te!-
sorridendo
Draco uscì dalla stanza, lasciando Lupin a riflettere: i due ragazzi si
amavano, certo…ma i loro amici, le loro famiglie avrebbero ascoltato le loro
risposte?
Harry
raggiunse il suo dormitorio e scorse Ron seduto nel letto.
-Ron…-
-Vattene Harry!-
-Ne sei innamorato, vero?-
chiese il moro sedendosi accanto all’amico.
-Cosa te lo fa credere?-
-Avanti Ron! Mica sono scemo!
È da anni che ho capito che per te lei non era una semplice amica! E
sinceramente pensavo anche l’incontrario!- aggiunse sotto voce.
-Harry, risparmiati le
predizioni della Cooman! Non m’interessa nulla di Hermione!-
-E chi ha detto che parlavo di
lei?- chiese Harry abbozzando in sorriso.
Ron
sbuffò e sprofondò con la faccia nel cuscino.
-pensavo che potevamo essere
più che amici…- sussurrò dopo un po’ guardandolo e Harry notò con angoscia che
i suoi occhi erano lucidi.
-Pensavo che a lei potessi
piacere! Ma a quanto pare Malfoy ci sa fare più di me! Dopo tutto ha
esperienza!- rise gelido.
Harry
gli posò una mano sulla spalla – Ron…-
Ron
nascose il viso nuovamente nel cuscino – vattene! Sto bene, davvero!-
Ma da
come si spezzò la sua voce, Harry capì che mentiva.
S’inginocchiò
per vederlo in faccia e si accorse che ormai le lacrime gli scorrevano lungo il
viso.
-sono…come una
stupida…femminuccia!-
-no Ron! Non c’è da
vergognarsi se piangi! È normale quando ami una persona rimanerci scottato!
Pensa a Cho! Ti ricordi come c’ero rimasto quando si era messa con Cedric? E
ora sono stra felice con Ginny!-
Ron
annuì.
Harry gi
dette una pacca amichevole – e visto che omai siamo nell’ambito “ femminucce”,
sappi che ti voglio bene e che sei il migliore amico che potevo desiderare!-
Ron
sorrise, si abbracciarono e improvvisamente si sentirono come fratelli, come
mai si erano sentiti.
-scusate…- Hermione entrò
nella stanza.
Ron per
non farsi vedere in lacrime, si ributtò sul cuscino.
Harry si
alzò, sorrise alla ragazza e uscì.
Hermione
si sedette al posto del moro.
-hey, Ron…-
-vattene!- disse semplicemente
lui.
-Come va?-
Lui non
rispose e Hermione scoppiò – ok, meglio se stai zitto, così posso parlare! È
vero che ora sto con Draco e naturalmente non sarà più come prima nei suoi
confronti! È vero che ora penserò a lui in modo diverso! Ma non mi dimenticherò
di te e Harry! Abbiamo formato un gruppo da sei anni, siamo diventati amici
salvandoci la vita al primo anno! Vi voglio bene…ti voglio bene e niente lo
cambierà!-
Ron alzò
lo sguardo ed Hermione notò gli occhi colmi di lacrime: lo abbraccio e lui
ricambiò – non sto piangendo…- lo sentì dire – ho solo un’allergia!-
Hermione sorrise – lo so,Ron, lo
so…-
Ok,ok, è una cosa vergognosa il mio
ritardo, anke xkè in fondo io l’ ho già tutta la storia! Cmq l’ ho riletta
tutto e temo ke alcune modifiche siano opportune. X farmi perdonare del ritardo
ho messo insieme qst capitolo ke in realtà era diviso in 2! Ora volevo
chiedervi una cosa: voi date importanza al “ti amo”? voglio dire, lo date x
scontato ke Draco e Hermione se lo dicano, o deve essere una cosa speciale? Dalle
vostri risposte vedrò se sarà il caso di inventarmi un capitolo in +.
Continuando:
Bellatrix: ma nemmeno io ce li vedo…forse un po’…bò,
ci vuole tanta immaginazione comunque, ma sai com’è, era tanto per incasinare
Hermione J. (è un po’ ke nn ti fai viva, anke se immagino il xkè. Sperò
di sentire presto te e Luna.)
Yle:
grazie!!!! Oddio, quanto mi piacciono i complimenti! (sono mooolto egocentrica)
no, dai a parte skerzi, sxo ti piaccia anke qst…
PICCOLAMEZZOSANGUE: ihihihi, tranquilla, non penserei mai
ke 6 lesbica solo per questo!!! Se giudicassi una x così poco, non so cosa
saremo io e le mie amike…uh…non pensate male! Non facciamo niente!!! Era tanto
per dire. -_- ma tu guarda ke vado a scrivere, ora mi prendono x una pazza…ke
poi lo sanno tutti ke il mio unico amore è Draco…ke + uomo non si può!!!
Herm: tu mi
odierai…e NON SARAI L’UNICA: è un piccolo spoiler….al prossimo cap VOI MI
ODIERETE!!!! Xò mi raccomando, recensisci lo stesso J
Alisea: emh,
no, ora come ora nessuna rissa tra Dra/ harry/ ron… anke se…mhhh….mica sarebbe
male!!! ;) cmq, sono d’accordo con te, anke se penso ke sia normale x degli
amici “difendere ” la loro amica…
Pubblicità: ho scritto un’altra fic,
one-shot: Ricorderò. È una fic importante x me, se avete voglia fateci un
salto!
Ok, ora vi lascio. A presto…emh…diciamo
prossimamente!!!
Il lunedì dopo alle bacheche comparve un nuovo avviso – “volete imparare
a lottare
AVVERTENZA: in questi giorno dovrei riformattare il
computer…e così ieri mi sono salvata tutte le mie cosucce sui floppy….poi sono
andata a controllare: c’è tutto,MA LA CARTELLA DI HARRY POTTER è ANDATA
DANNEGGIATA e con lei il soffio dell’odio. Dopo un momento di crisi, dovuto al
fatto che avevo già cancellato i miei file definitivamente dal pc, sono ricorsa
ai ripari: quando scrissi questa storia, la facevo leggere a una mia amica, che
ha tenuto i pezzi che le davo. Quindi, sono riuscita a rimetterla un po’ insieme
(questo cap, per esempio, è uno dei pochi sopravvissuti) però alcuni mancano e
li dovrò riscrivere (quanto vorrei piangere) quindi, abbiate pazienza e non
odiatemi. Ok, ora vi lascio leggere…anche se…bè…mhhh…vabbè, ve lo dico infondo
quando avete letto. A dopo J!!! Ah, sì, un’alrra cosa: visto che proprio non so
che titoli inventarmi (guardare il cap precedente) da qui in poi userò i
numeri.
Il lunedì dopo alle bacheche
comparve un nuovo avviso – “volete imparare a lottare corpo a corpo? Venite
ogni lunedì e venerdì alle 18 all’ES…sembra interessante…-commentò Ron.
Sì scoprì che quasi tutti gli
alunni volevano partecipare e così fu aggiunta una nuova materia : ginnastica.
-chiudete la porta!- ordinò Lupin alle due classi del giorno:
Grifondoro e Serpeverde.
-benvenuti a questo nuovo corso…essendo una materia in più
chiunque vuole smettere può.
Qui imparerete a lottare corpo a
corpo…se mai vi troverete in pericolo…sapete tutti che Voldemort è tornato e
così i suoi seguaci: i Mangiamorte! Sono per lo più uomini, ma ci dovrebbero
essere due o tre donne…-
-poche ma potenti!- sussurrò Neville a Harry, che annuì cupo.
-Come il vostro compagno Paciock ha sottolineato, le donne sono
le peggiori…anche se oserei dire la donna…sto parlando di Bellatrix Black,
colpevole per aver portato alla pazzia i Paciock e per aver ucciso Sirius
Black…un uomo accusato ingiustamente!-
-ma lui era suo cugino!- saltò su Lavanda.
-E allora? Lui non era malvagio!- l’aggredì Harry.
-Harry…-lo ammonì Lupin.
-No, Bellatrix era una bastarda e snob più di un Black e un
Malfoy fusi insieme!- sentenziò Draco.
-Cioè di te!- gli fece notare Blaise.
-Silenzio…allora continuiamo! Bene, per prima cosa vi consegnerò
la nuova divisa. -
Dieci minuti dopo tutti erano
pronti: i Grifondoro indossavano una maglietta a maniche corte sfumata di rosso
e calzoncini, per i maschi più lunghi.
I serpeverde uguale, ma con
sfumature verdi.
-per prima cosa…dovete imparare a lottare! Vengano qui Malfoy e
Granger!-
Mentre Hermione si alzava si
chiese se Lupin non lo avesse fatto apposta.
-allora,mettetevi uno di fronte all’altra…chinatevi leggermente
in avanti e al mio via cominciate…VIA!-
Hermione non fece in tempo a
chiedere cosa dovesse fare, che si trovò il peso di Draco addosso e cadde a
terra.
-ehi! Ma sei scemo!-
-sono le regole, bellezza!-
-ah sì?- Hermione piegò il ginocchio e Draco rotolò via urlando
di dolore.
Hermione gli fu sopra e gli prese
il collo – allora, Mister lotta libera, ti arrendi?-
-ok, ok…- ansimò il biondo.
Hermione si alzò voltandosi e
Draco fu pronto a saltarle addosso…ma lei ormai lo conosceva e si spostò.
Il ragazzo cadde, non prima di
portarsi dietro Hermione.
-ok, stop!…ho detto stop!- urlò Lupin, ai due che continuavano
a lottare.
-Come inizio va bene!- il resto della lezione lo passarono a
esercitarsi.
***
Hermione e Draco erano sdraiati
nella Stanza delle Necessità.
Draco stava mordicchiando
dolcemente il labbro della ragazza che sorrise, prima di avvertire la mano di
Draco scivolarle sotto la maglietta e raggiungere la chiusura del reggiseno.
-Draco! –
-Mmmhhh?-
-Che stai facendo?-
-Rilassati!- mormorò mentre con fare esperito si avvicinava
all’apertura dei jeans della ragazza.
-Draco!fermati!- urlò questa volta lei e il biondo la guardò
sorpreso.
-Che c’è?-
-Lo chiedi a me?-
-Ma, ‘Mione! Pensavo che anche tu volessi!-
-Draco! Sono solo due settimane che stiamo insieme!-
-Ma…e dai Hermione! Pensavo l’avessi capito che sarebbe giunto
il momento!-
-Cosa? Primo, non avevo capito proprio niente…secondo, io
voglio aspettare i sedici anni!-
-Ma…-obbiettò Draco.
-…Ma ne ho ancora quindici!- concluse lei pratica.
-Io non capisco…con tutte le altre…-
Hermione lo guardò infuriata – ah,
allora io sono come le altre! Pensavo che per te fossi diversa! Pensavo di
essere speciale! –
Fece per alzarsi, ma Draco
l’afferrò per il braccio e la tirò verso di lui – ok, scusami, hai ragione!
Quando sarai pronta…quando vorrai…io ti aspetterò!-
Hermione sorrise, gli dette un
bacio e uscì dalla stanza.
Draco fece lo stesso dieci minuti
dopo e si scontrò con Pansy, che indossava un grazioso vestitino da
sera…grazioso quanto provocante.
-ciao Malfoy! Allora, ti diverti con la Granger?-
Draco fece per andarsene – lo devo
prendere per un no? Oh, non dirmi che la Mezzosangue sta facendo la preziosa!
Si vuol fare desiderare!-
-Basta!-
Raggiunsero la loro sala comune e
Pansy lo seguì fino alla stanza dei Prefetti, dove entrarono.
Draco si sedette di schianto su
una sedia – cosa vuoi?-
Lei rise – molto astuta la
secchiona…farsi desiderare è una grande strategia di seduzione…peccato che non
vada bene per quelli come te!-
Draco non disse niente, perché
dentro di se sapeva che lei aveva ragione.
Non aveva mai passato una
settimana senza andare a letto con una ragazza almeno due giorni sì e uno no.
Pansy si avvicinò seducente e
cominciò ad accarezzargli i capelli – avanti, Draco…quanti giorni sono che non
vai a letto con qualcuna?-
“troppi” le rispose in silenzio
lui.
Lei si sedette sulle sua gambe e
gli dette un bacio lungo e passionale, al quale lui non ricambiò, ma neanche si
oppose.
-allora, Draco Malfoy…hai la possibilità di tornare a
divertirti per questa sera…e giuro sull’onore delle famiglie Purosangue, che
lei non lo saprà mai!-
Draco la guardò, mentre gli emergeva
l’immagine di Hermione…poi, ricacciandola, si abbandonò al piacere.
Il giorno dopo Blaise gli si
avvicinò – ehi, amico…ieri sera non c’eri a dormire…però ho visto la Granger in
biblioteca…mentre Pansy non si trovava…devo supporre da solo o mi risparmi la
fatica?-
-sì, va bene Blaise, ci sono andato a letto, contento?-
Blaise fece cadere la bacchetta –
con il cazzo che sono contento! Draco, io non ti capisco! Pensavo che tu
l’amassi davvero!-
-è così!-
-ma davvero?-
Hermione sentì le voci concitate
di Draco e Blaise e con Ginny si avvicinò alla porta socchiusa.
-senti, lo so che ho sbagliato! Ma io a Hermione ci tengo!-
la ragazza sorrise, mentre Ginny
le strinse la mano.
-se ci tieni davvero devi dirglielo!- sentenziò Blaise.
“dirmi cosa?”
-e come faccio? “ ciao Hermione, senti, mi dispiace ma ieri
sera mi sono sentito svuotato dopo quella discussione e mi sono trovato davanti
Pansy che faceva la troia e ci sono andato a letto!”-
Hermione spalancò gli occhi
incredula, mentre Ginny si lasciò sfuggire uno strillo strozzato.
Hermione spalancò la porta ed
entrò nella stanza.
Blaise si voltò sorpreso imitato
da Draco, ma un’occhiata agli occhi lucidi della ragazza e compresero tutto.
-tu…come hai potuto?- la voce le tremava dalla rabbia.
Draco si alzò – Hermione…hai
sentito?-
-mi avevi promesso…pensavo che tu…- la voce le si troncò in
gola.
-Hermione, lo so! Non ho scuse! Me ne rendo conto! So che sono
stato un verme e anche se non può bastare….ti prego, perdonami-
-Perdonarti? Sei un schifoso bastardo! E tutti me lo dicevano!
Eio come una stupida rispondevo: ma
no, può cambiare! Lui mi ama!-
-Io ti amo!- urlò Draco, ma dall’occhiata che le lanciò lei,
capì che non serviva a niente.
-Non piangerò Draco…dopo tutto…ero sicura che qualcosa non
avrebbe funzionato…ma in fondo ho continuato a sperare!- fece per andarsene.
-È tutto finito? Non vuoi…-
-No…non voglio!- Sentì una lacrima scorrerle lungo il viso e
prima che lui dicesse altro scappò via.
Prima di seguirla Ginny guardò
Draco e Blaise – forse un giorno capirò cosa avete in testa voi ragazzi!-
Hermione si chiuse in camera.
-ehi…non vieni a cena?- chiese titubante Ginny.
-No…-
La rossa si sedette sul suo letto.
-dai, devi mangiare qualcosa! A pranzo non sei venuta!-
-non ho fame!- disse Hermione.
Ginny la guardò: i capelli
scompigliati, gli occhi rossi e l’aria depressa non si addicevano al suo
carattere sicuro.
Inevitabilmente Hermione
ricominciò a piangere – perché…non gli andavo bene? C’è solo attrazione fisica
per i ragazzi?-
Ginny le strinse la mano – ehi…tu
sai che sei molto meglio di lui!-
-risparmiati la frase : lui non ti merita! Lo so che non è
vero!-
BUM.
-che cosa…-
Ginny aprì la porta e in sella a
una scopa entrarono Harry e Ron.
-mi chiedevo quando avreste usato questo metodo!- disse Ginny.
Hermione balzò in piedi e prima
che i due ragazzi dicessero qualcosa, urlò – che volete? Siete venuti a dirmi
che mi avevate avvertito? Che mi dicevate che mi avrebbe fatto soffrire? Ok,
avevate ragione, contenti? Forza, fatevi due risate e sfottetemi! Avanti, cosa
aspettate a farmi la predica tutti trionfanti, per aver capito meglio Draco di
me?-
Ron si avvicinò sconcertato – ma
Hermione! Noi non abbiamo intenzione di sfotterti! In realtà non sappiamo
nemmeno cosa sia accaduto! E qualunque cosa sia non potremo mai essere
contenti!-
Harry le accarezzò una guancia –
siamo qui per aiutarti!-
Hermione li abbracciò.
-vuoi raccontarci cos’è successo?- sussurrò Ron.
-Oh…ecco…è semplice…lui è andato a letto con Pansy!-
Ron balzò in piedi – cosa ha
fatto?-
-Ron, lascia stare!- implorò Hermione.
-Spiacente, ma non puoi impedirmi di proteggere la mia migliore
amica!-
Anche Harry si alzò in piedi – sei
troppo agitato! Se qui qualcuno parlerà con Malfoy, quello sarò io!-
- mi dispiace ragazzi, ma tra i
due litiganti il terzo gode!- disse Ginny e prima che potessero aggiungere
qualcosa, si affrettò a uscire.
Trovò Malfoy in biblioteca e gli
si sedette di fronte.
Lui la guardò vagamente
interessato – perché?- chiese Ginny.
Draco fece finta di non ascoltarla
– ascoltami Weasley, non ho intenzione di spiegare le mie ragioni a te!-
-ah no? Bè, allora forse lo spiegherai a Hermione! E lei darai
un senso a questi momenti che sta passando, a questa angoscia che ha addosso!
Spiegale perché l’ hai tradita dopo che ha rischiato di perdere tutti i suoi
amici per proteggerti! Se non vuoi parlare con me, almeno abbi le palle di
affrontare una ragazza che sarebbe morta per te!-
Così dicendo si alzò e uscì dalla
biblioteca.
Era Lunedì e Grifondoro e
Serpeverde si ritrovarono alla fine dell’ora di ginnastica.
Hermione e Ginny erano sedute su
un materasso e guardavano Malfoy sorridere sornione in mezzo a due ragazze.
-è un coglione!- sbottò Hermione e Draco le rivolse
un’occhiataccia, prima di raggiungere Blaise.
Dopo due minuti i due ragazzi
raggiunsero la rossa e Hermione sul materasso.
-che volete? –
-non c’è scritto di proprietà Weasley…anche perché penso che
costerebbe troppo per te!- aggiunse Draco.
-Ah sì? Benissimo, restate pure, ma almeno rispondimi a una
domanda? Come si fa a cambiare idea nel giro di un’ora? Come fai a dire a una
persona ti amo, ti aspetterò e poi andare da un’altra?-
Il biondo la guardò – che te ne
frega?-
-bè, visto che Hermione è la mia migliore amica!-
-ma dovrebbe importare a lei non a te!-
-allora, rispondi a me!- s’intromise Hermione.
-Bè, a tutti capita di cambiare idea!-
-Ma non quando hai appena giurato che mi avresti aspettato!-
urlò Hermione.
-Bè, ho sedici anni, se non le cambio ora le idee!- gridò a sua
volta lui.
-Allora mi hai sempre preso in giro!-
-Cosa? Come puoi pensare questo?-
-Sono i fatti, Malfoy! Dire che mi aspetterai e poi tradirmi, a
casa mia si chiama prendere per il culo!-
-Ma a casa tua siete babbani o sbaglio? Te sei una mezzosangue
o sbaglio?-
-Non sbagli! Ma almeno ho più cuore di te!-
-Risparmiami le solite frasi su noi Malfoy che non abbiamo un
cuore!-
-È dura la realtà, eh Malfoy? –
-E a te ti rode che io me ne sia andato a letto con una, vero?
–
-No, mi fa schifo! E soprattutto disprezzo me stessa per averti
creduto!-
-Non ti ho chiesto niente! Non ti ho detto io di metterti con
me!-
Hermione lo guardò disgustata –
sei uno schifoso! Sei una mente depravata! Sei un bastardo Serpeverde con il
cuore pieno di disprezzo, con il sangue avvelenato dal potere! Sei un verme!-
-quanti complimenti!- rise Draco.
-Sei un Malfoy.-
Quella fu la frase che più lo
colpì.
Aveva pronunciato quelle parole
senza disgusto, senza sentimenti, come quando uno va a fare la spesa e ordina
mezzo kilo di pane.
Hermione si alzò e corse via.
Draco si stese sul materasso e
chiuse gli occhi.
-si può amare da morire…- Draco
guardò Ginny.
-…ma non si può morire per amore!- Hermione si voltò verso
Blaise.
-Cosa??-
-Tu pensi di odiarlo…-
-Ma in realtà la ami ancora!-
- Ma....-
-Forse è vero che il vostro
rapporto sarà difficile…-
-Pieno d’incomprensioni…-
-Alcuni tradimenti…- Hermione
gli sorrise
-E notti in biblioteca!- Draco
sospirò.
-E forse è stato meglio
troncare questa storia!-
-A meno che non siate sicuri!-
-E tu, cara mia…-
-…non sei affatto sicuro!-
-a voi la scelta!-///\- a
voi la scelta!-
-la scelta?…è ovvia…per me puòanche morire!-
Hermione
ultimamente si era accorta di una cosa: Anthony Goldstein spesso la fissava per
i corridoi e durante i pasti, con la scusa di parlare con uno del settimo anno,
si sedeva di fronte a lei.
La cosa
non le dispiaceva più di tanto: Anthony era uno dei ragazzi più carini e molto
simpatico…nonostante tutto si stupì quando le fece un invito ufficiale.
-emh…Hermione?- chiese
titubante durante l’intervallo.
-sì?-
-ecco…ti va di vederci stasera
alle nove qui davanti?-
-volentieri…-
-wow… bene! A dopo!- e
sorridendo corse via.
Hermione
lo salutò con una mano, poi, sorridendo soddisfatta, si voltò e incrociò un
paio di occhi grigi che la guardavano con odio.
Alla
nove Anthony si presentò con una maglietta nera che metteva in risalto i suoi
muscoli e dei jeans non molto aderenti.
-ciao…-
-ciao…-
-sei bellissima!- le disse,
indicando il vestito nero che indossava.
-Grazie…allora…cosa mi devi
dire?-
-Bè…visto come ti sei vestita,
penso che tu lo supponga già…- fece lui malizioso.
-Un aiutino?-
Anthony
non chiedeva di meglio: si chinò e posò le sue labbra su quelle della ragazza,
la quale rimase per un attimo spiazzata.
Poi si
riprese e ricambiò il bacio.
Quando
Anthony si accorse che gli passò le braccia attorno al collo, la strinse a sé,
consapevole di aver conquistato una delle ragazze più ammirate nella scuola…ma
non aveva tenuto conto del prezzo da pagare…
Rieccoci! Allora, chiariamo dei punti: 1), non so se ci
saranno delle imprecisioni, perché, essendo un capitolo datomi dalla mia amica,
ancora non lo avevo riletto e ricorretto come la storia andata persa e non
avevo granchè voglia di rimettermi a correggerlo. (bel discorso lily. ) 2)….so
già che mi odiate…ma cmq sia c’è ancora tanto alla fine, quindi non è detto che
la situazione tra Hermione e Draco rimanga così. Ora….:
x Yle:
ecco la prima che mi condannerà a morte. Sperò che qst cap ti piaccia comunque
e, non preoccuparti, come ho già detto c’è tempo prima della fine…tu però
continua a leggere! ;)
x PICCOLAMEZZOSANGUE:
ehy, lascialo anke a me Tom!!! Bello ke è quel ragazzo! Hai visto, cmq sia devo
riscriverli lo stesso altri capitoli, quindi penso ke ci introdurrò anke il “ti
amo”. Il mio S. Valentino l’ ho passato a casa con la febbre. Ma tanto non
avrei avuto nessun’altro con cui passarlo L
x Shannara_810:
TU!!!!! Tu ke recensisci dal primo cap, ne hai saltato uno!!!!! Lo sai ke sul
serio ero rimasta traumatizzata??? Ecco, x vendetta ti ho scritto questo
capitolo!!! No, dai, skerzo ;)! cmq anke x me il ti amo è importante e odio chi
lo ripete a ogni ragazzo nuovo e di continuo! Anke se alcune volte non guasta…
x Alisea:
tu non so xkè ma 6 quella che mi fa più paura dopo qst cap! NON LANCIARMI
NESSUNA MALEDIZIONE!!!! Giuro che qualcosa succederà…non dico se sarà in meglio
o in peggio xò…vi lascio il dubbio J))
x Bellatrix:
JJJ (preferisco le faccine anzikè sentire i tuoi accidenti)
dai, ti do almeno il permesso di buttare già la Cooman dalla torre. Cmq la sua
profezia non c’entra niente in questo caso….consolati, se torni nel forum
potrai vendicarti su di me anke in un altro modo (preferisco il cruciatus…)
x
Andromeda89: sono contenta ti sia piaciutaJ volevo chiederti, visto che l’ hai letta tutta ora, ti
sembra che cambi un po’ lo stile da cap in cap? continua a leggere, mi
raccomando!!!
A presto (speriamo….) e
grazie a tutti x le recensioni e se c’è qualcuno ke legge e basta…vabbè J
E così si cominciò a vedere nei corridoi Hermione e Anthony abbracciati
Ciao!!! Allora, questo è uno dei primo capitoli che devo
riscrivere. Quindi spero vi piaccia comunque. Purtroppo devo dirvi che domani
mi riporteranno il compito sui verbi latini dove ho preso un’insufficienza e
mia madre mi aveva detto che in questo caso: addio computer. Non so per quanto
tempo. Ma non tanto. Ve l’ ho detto solo per spiegarvi il motivo di un presunto
futuro ritardo. E ora….
E così
si cominciò a vedere nei corridoi Hermione e Anthony abbracciati.
Ma se
questo fece ingelosire alcune ragazze e molti ragazzi, non fu niente in
confronto della reazione di Malfoy.
Il bel
biondo, sempre così elegante con il suo amico Blaise, quando sentì dire della
nuova conquista del Corvonero, inciampò e cadde addosso a Zabini, rovesciando
una coppa di succo di zucca addosso a Piton.
Ma invece di chiedere scusa,
imprecò e se ne andò.
Il “peggio” doveva venire.
Hermione camminava tranquilla al quarto piano, quando improvvisamente si vide
circondata da tre bestioni, che la presero in braccio e, ancor prima che riuscisse
a dire una sola parola, la portarono davanti a una parete, fecero sue e giù tre
volte e quando comparve una porta, entrarono nella Stanza delle Necessità.
Hermione li guardò spaventata –ma che ca…- -salve Granger.-Hermione si voltò. Su un banco c’era
appoggiato Blaise Zabini, in tutto il suo splendore (no, tranquille, non inizio
nessuna storia tra di loro! Nd autrice). Il moro fece un cenno ai tre bestioni
(che poi erano ragazzi del settimo anno di Serpeverde), che uscirono. Termine
lo guardò furiosa –hai messo su una squadra per portarmi qui????- -dovevo
parlarti- disse semplicemente. –e…e non potevi fermarmi dopo colazione e dire:
-ehy, Granger, posso parlarti?—Blaise la guardò –sì, in effetti era una buona
idea…- -mi stai prendendo in giro?- -bè, direi di sì. - sorrise compiaciuto,
poi si staccò dal banco –hai davvero deciso di chiudere la vostra storia?-
Hermione non credeva alle sue orecchie –mi hai fatto “rapire” da tre bestioni,
ho perso una lezione più a dieci anni di vita e per cosa? Per sapere se…- capì
che era serio –sì. - concluse semplicemente.
Blaise sospirò –non che abbia
fatto salti di gioia quando mi disse che stava con te! Insomma: una Mezzosangue
Grifondoro! Secchiona, vergine, mezza suora!- -grazie per i complimenti!- lo
interruppe Hermione ironica. –ma nonostante questo, avevo accettato la cosa…non
posso accettare però che tu te ne vada a fare la stupida con quel Corvonero!- -
Anthony è…- - un sostituto! Un pretesto per far ingelosire Draco! E lui non se
la sta passando molto bene! Lo sai che non riesce più a offendere in maniera
dignitosa un bimbetto Grifondoro?- sembrava seriamente sconvolto da ciò.
Hermione distolse lo sguardo. –mi dispiace…- -oh, certo, tutte uguali voi
donne! Bè, sappi una cosa Granger, hai voluto metterti con un Malfoy, un
purosangue della peggior razza. Orgoglioso…troppo orgoglioso. E ora che l’ hai
lasciato (con tutta la ragione del mondo, devo ammettere), ti fai vedere in
giro con un altro. Nonono, non si fa- Hermione non capiva se la stava prendendo
in giro –taglia corto, Zabini. Ho poco tempo da…- -perdere? Oh, non ne dubito.
Ma qualche volta il tempo andrebbe trovato…ne occorre molto per risolvere certe
faccende…faccende losche, forse, ma che possono determinare una sconfitta da
una vincita…in ogni luogo…anche qui, anche stasera…- Hermione non capiva. Poi,
la stanza si illuminò di una luce rossa e Hermione vide che si trovava vicina a
una pedana, di quelle usate per i combattimenti e sopra era appeso uno
stendardo : “il Club dei Duellanti” -io non….- poi capì. Guardò Blaise, che ricambio lo sguardo
impassibile. –scusa, ma devo andare- -ho, io ti scuserò di certo. Qualcun’altro
non lo so. Hai provato a pestare la coda a un serpente? Non sarebbe molto
incline hai perdoni…- Hermione scosse la testa irritata. Aprì la porta e corse
via. Blaise sorrise leggermente –l’ ho fatto per te, amico.-
Hermione entrò come una furia nel
suo dormitorio. Spalancò l’armadio e cominciò a tirar fuori i vestiti per
l’appuntamento con Anthony. Sempre arrabbiata prese la piastra per i capelli di
Lavanda e cominciò ad allisciarsi i suoi ricci castani, quando entrò Ginny.
–‘Mione! Che ti prende? Ti ho visto arrivare come un ippogrifo impazzito!-
Hermione smise di allisciarsi i capelli e si sedette su un letto –ho parlato
con Blaise…che con molti rigiri di parole mi ha fatto capire che Draco ha
sfidato Anthony a duello. - -cosa??? Ma è meraviglioso! Due ragazzi che
combattono per te! È…- si bloccò vedendo l’aria inferocita di Hermione e tornò
seria –è disgustoso, davvero disgustoso. - concluse infine con poca
convinzione. Hermione si portò la piastra ai capelli –Draco è uno stupido. Cosa
vuole dimostrare?- -che gli dispiace?- -sfidare il mio ragazzo a un duello è la
prova che è pentito?- chiese Hermione scettica –no, è solo un bambino viziato
che non accette di aver perso. – finito di sistemarsi i capelli s’infilò una
minigonna di jeans, un top bianco e sopra una giacca di pelle nera (che
accostamenti! Nd autrice) si truccò leggermente gli occhi, poi si voltò verso
Ginny –come sto?- l’amica la guardò: quei vestiti che facevano troie molte
ragazze, rendevano Hermione sexy e elegante allo stesso tempo. Le sorrise,
quando qualcuno busso. Entrò una ragazzina del primo anno – prefetto Granger?-
-sì?- -devo dirle che il signor Malfoy l’attende al prato…- Hermione sbuffò –ma
ho un appuntamento con Anthony! Penso proprio che Draco dovrà aspettare un paio
d’orette!- aggiunse sorridendo beffarda. La ragazzina parve molto spaventa –la
prego, vada! Ha…ha minacciato di farmi bere un veleno a cena, se non le avessi
riferito il messaggio. - Hermione spalancò gli occhi. –come osa minacciare i
componenti della mia casa? Tranquilla, vado subito. E un’ latra cosa, non devi
darmi del Lei!- -me lo ha detto Malfoy….ha detto “riporta questo messaggio alla
Granger, e devi farlo comportandoti con lo stesso rispetto che usano gli elfi
domestici per i propri padroni!- Hermione le sorrise dolcemente –ascolta, la
prossima volta tiragli un calcio dove non gli batte il sole e poi scappa via.
Ok?- la ragazzina le sorrise debolmente e se ne andò. Hermione guardò Ginny –io
vado. - -e Anthony? - -dovrà aspettare. Prima devo chiarire un paio di cose con
Mister Padrone. - detto questo uscì.
Vide Draco sdraiato sotto un albero con gli occhi chiusi.
Si avvicinò –Draco?- niente –Draco?- ancora niente. Tirò decisa fuori la
bacchetta –lo hai voluto tu…- la bacchetta però volo via dalle sue mani e Draco
la prese al volo. Aprì gli occhi e sorrise soddisfatto, mostrando la bacchetta
della ragazza in una mano e la sua in un’altra. –incantesimo non verbale,
Granger. – Hermione scosse la testa –mi hai chiamata per una dimostrazione
della tua abilità?- Draco la fissò. Il suo sguardo andò dalla minigonna, al
top. Hermione se ne accorse e si chiuse con uno scatto il giacchetto. Draco
sospirò. –perché sbuffi?- -non sbuffo. Era un sospiro. - -ok…perché sospiri?-
prima di rispondere sospirò di nuovo e si alzò. –perché se eri ancora la mia
ragazza, vestita così, ti avrei sverginato ora, qui….ma a quanto pare questo
piacere toccherà a un altro…- -pensi veramente che solo perché la tua priorità
è il sesso, sia lo stesso anche per gli altri?- -certo!- Hermione alzò
esasperata gli occhi al cielo –allora, che vuoi?- Draco la guardò stupito
–guarda che sei venuta tu!- -ma…tu mi hai fatto chiamare…per di più minacciando
una ragazza del primo anno. - -ah,quella…- rise –ha un’aria così stupida!
Volevo vedere se mi avesse ubbidito o se dalla paura si sarebbe buttata giù
dalla Gufiera… e invece te l’ ha detto! L’ ho giudicata male!- concluse sempre
più divertito. Hermione lo guardò esterrefatta –sei davvero impossibile! Bè,
allora credo proprio che me ne andrò- -certo, certo, va dal tuo cane in calore-
sibilò, d’un tratto serio, ridandole la bacchetta. Hermione lo guardò con
rabbia –qual è il tuo problema Malfoy?- -nessuno, per ora. -- ah no? E come me lo spieghi l’aver sfidato
Anthony a un duello?- Draco rise –l’ hai saputo? Tranquilla, ha rifiutato.
D’altronde che potevo aspettarmi? - -ma perché lo hai fatto?- chiese Hermione
esasperata –perché nessuno tocca le cose di Malfoy e la passa liscia. – disse
glaciale. Hermione sentì la rabbia montarle dentro –le cose? Per te sono stata
solo una cosa?- -direi di sì…- tornò a guardarla. Hermione strinse la bacchetta
–certo…che potevo aspettarmi da te?- -non fare la vittima. Tanto so che anche a
te è piaciuta la nostra breve storia…il brivido di stare con il nemico…tutti
gli sguardi puntati si di te. Ti ha emozionato. – Hermione decise di tenere
alta la testa e sorrise –certamente…- -sei ora felice di poter dire che sei stata
con Malfoy, tu, la piccola so-tutto-io…- -è naturale- -e ora hai deciso di
trovarti un semplice normale ragazzo e dimenticare Malfoy - -esatto. - -ne sono
contento…- sussurrò ironico. C’è sempre una linea che divide l’imprudenza dal
pericolo. Ed Hermione quella linea l’aveva superata. Ma se ne accorse troppo
tardi. Draco velocissimo la prese per le spalle e con uno strattone invertì le
postazioni, così che Hermione si ritrovò con la schiena contro la corteccia
dura dell’albero. Poi le strinse forte il mento e le mani. Guardò i suoi lisci
capelli –li hai fatti per lui?-Hermione tirò fuori tutto il suo coraggio –sì. -
-ti sei fatta toccare da lui? Le hai dato te stessa quando a me non hai
concesso altro che questo?- urlò arrabbiato, prima di catturare le sue labbra
in un bacio violento. Hermione era spaventata. Ma forse non abbastanza.
Lentamente rispose al suo bacio, che si fece sempre più dolce. Draco si staccò
e sorrise leggermente –ma non eri fidanzata con un altro?- Hermione non
rispose. Draco le accarezzò il viso, prima di cominciare a baciarle il collo,
mordendolo leggermente. Hermione chiuse gli occhi. Si sentiva strana. Poi
quelle parole, quel maledetto giorno. Lui e Pansy. Draco intanto aveva
abbandonato la prese dalle sue mani per cingerle la vita. Hermione lo spinse
leggermente per scostarlo. Draco la guardò negli occhi –tu sei mia.
Ricordatelo. – quel tono arrogante. Non lo sopportava –sei un bastardo!- sibilò
Hermione. Draco ghignò, passando un dito sulle labbra di lei –se mi fossi
accorto che ti eri concessa completamente a lui, sia fisicamente, sia
psicologicamente, ti avrei uccisa. Divertiti ancora un po’. Ma ricordati, ho
poca pazienza. - detto questo si staccò completamente da lei e si avviò verso
il castello. Hermione rimase tre secondi immobile, poi si ricordò cosa aveva
detto alla ragazzina del primo anno. Il suo consiglio… gli andò incontro e lo
fermò. Si avvicinò sensualmente. Draco era stupito, ma sorrise compiaciuto –sai
una cosa Draco…non mi piace quando fai il prepotente…- -ah no?- Hermione
avvicinò il viso al suo –no…- sorrise maliziosa – e perché tu non lo faccia
più. - con rabbia piegò in ginocchio e lo colpì nella parte più dolorosa. Draco
gridando s’inchinò per terra –mai più Malfoy. Non trattarmi più come se fossi
di tua proprietà. Tra noi è finita. Vedi…le cose di seconda mano non fanno per
me- e se ne andò. La sera era nel dormitorio con Ginny, quando la rossa la
guardò stupita –ci va forte Anthony!- -che vuoi dire?- le indicò divertita il
collo. Hermione arrossì –oh…sì…emh…io vado a letto.- corse di sopra e si chiuse
in bagno. Si riflesse allo specchio scostandosi i capelli dal collo. Ed eccolo
lì. Un segno viola. Lo sfiorò. Ma non era di Anthony. Con rabbia, come se lo
vedesse veramente, apparse nello specchio il ghigno di Draco, gli occhi gelidi.
Voleva in tutto e per tutto che lei non si dimenticasse per un attimo di lui. E
ora l’aveva marchiata. Ma non per il succhiotto sul collo. Hermione sapeva che
il vero segno, la vera ferita era dentro di sé. Si asciugò gli occhi e con
rabbia mista a tristezza andò a dormire. Draco come sempre aveva vinto.
Bene, meno un altro. Allora vi
piaciuto???? Spero davvero di sì, anche perché ultimamente non mi sento granchè
portata nello scrivere…bò…
X Yle: bè, come hai visto il
sangue non c’è stato, perché quel codardo di Anthony si è tirato indietro! E
vabbè, sarà per un’altra volta! Però comunque direi che la violenza di Draco è
venuta fuori cmq…ke ne dici di quel bacio soft???
X Bellatrix: l’ ho fatta tradire
con Pansy perché è quella che vedo più troia e poi perché era già compara due
cap indietro con quella storia che lei era la futura sposa…ehy, mi hai lanciato
un ultimatum o sbaglio??? Vabbè, vedrò che posso fare per evitare il
cruciatus…alla prossima J
X Alisea : niente rissa. Anche a me
piacciono, il fatto è che non sono buona a scriverle! SPOILER:
comunque una piccola rissa ci sarà più avanti…ma non dico fra chi………
X andromeda89: ti ho fatto quella
domanda perché i primi cap sono di due anni fa e gli ultimi del 2005. comunque
sono contenta che ti piaccia!!!
X katiuz : spero ke anke qst cap
sia bello! Ho qualche dubbio, ma mi raccomando, accetto anche le critiche,
basta mi diate un vostro parere! A presto J
Io vi saluto, grazie davvero tanto a chi mi recensisce e
a chi legge soltanto. Spero solo vi piaccia questa storia, perché io le sono
davvero affezionata! Ciaooo!!!
SCUSATE PER IL RITARDO, MA IL PROBLEMA LO CONOSCETE
(AGGIUNGETECI LA SCUOLA ELA POCA VOGLIA
CHE HO J) E SCUSATE ANCHE IL CAPITOLO CORTO, MA ORA CHE LI STO RISCRIVENDO SONO
LENTA E CERCO PIAN PIANO DI RICORDARMI LA VECCHIA STORIA….
Quel fine
settimana si giocava la partita di Quidditch Grifondoro vs Serpeverde. Gli
studenti scesero in campo verso le dieci e a causa del cielo nero e del
temporale che si stava scatenando, sembrava fosse già notte. Hermione
con i suoi compagni assisteva ansiosa alla partita. Nonostante la pioggia e il
vento, riusciva a riconoscere i giocatori e, con grande
disperazione, vide Harry inseguire il boccino, seguito a stretta distanza da
Draco. –VAI HARRY!!!!- urlò con enfasi, e
quel grido giunse all’orecchio di Draco. Il biondo si piegò
ancora di più sulla sua scopa –NON MI TOGLIERAI ANCHE
QUESTO MEZZOSANGUE!- e con il terrore dei tre quarti dello stadio, chiuse le
sue dita attorno al boccino. Hermione fu l’unica a sentire le sue parole
e forse per quelle gli occhi le si riempirono di
lacrime. Ma nessuno ci fece caso. Grifondoro era stato
battuto. E ancora peggio, Harry ora cadeva giù
in picchiata libera, privo di sensi, sulla sua scopa. * - dite
che gli ha fatto qualcosa quel verme biondo?- -no! Deve esser svenuto per la
perdita contro Serpeverde…la prima contro di
loro…- -shhh, non infierire! Guarda,
si sta svegliando…- Harry aprì gli occhi. Ginny e il resto
della squadra, tranne Ron, circondava il suo letto. -io…mi dispiace…- sussurrò abbattuto. Ginny lo
abbracciò –tranquillo…poteva capitare a tutti!- Harry
annuì –dove…dove sono Hermione e Ron?- -ah…sono stati
convocati a una riunione dei Prefetti. Ora riposati
Harry…- Il ragazzo annuì e si stese nuovamente, più
depresso che mai. -allora, a quanto pare, per
festeggiare, i Serpeverde hanno liberato fuochi d’artificio per la
scuola. Uno si trova nei sotterranei. Che di voi vuole
andare?- -io.- rispose Hermione. Ron la guadò –sicura? Vuoi….- -no.- decisa si avviò verso i
sotterranei. Draco aveva ben pensato di non presentarsi alla riunione. Si
ritrovò davanti al fuoco d’artificio, che a
ogni scoppio scriveva in aria frasi poco galanti sui Grifondoro. “i
Grifondoro sono la fogna. I Mezzosangue sono la pantegana che la abita.” – bella questa!- disse una voce divertita alla spalle di Hermione. La ragazza si voltò e si
trovò davanti un Draco Malfoy decisamente
attraente, ancora in divisa da gioco e i capelli bagnati dalla pioggia. –sei venuto a fare il tuo dovere da Prefetto?- chiese gelida
Hermione. Draco non rispose, ma si avvicinò leggermente
–abbiamo vinto. Nessuna congratulazione?- Hermione lo guardò
disgustata. –nonono, Granger! Non è da te! Così non sei sportiva!- le porse una mano. Certa di fare una
cavolata, Hermione la strinse e in un secondo si trovò a pochi
centimetri dal suo viso. –puzzi d’alcool Malfoy!- il biondo
scoppiò a ridere –non sono ubriaco, se
è questo che ti preoccupa. Ora…potresti
complimentarti in maniera più intensa…- Hermione lo spinse
via –lasciami! Sei odioso quando fai così!
Prima mi tradisci, poi fai il cretino, come se fossi una delle tante troiette!
Sembra che non ti sia mai fregato niente di me! Perché…non
è così vero? Io…ero importante per te?- una della tante qualità di Draco era di saper mentire. Fu
così che quando rispose un –sì!- secco, Hermione
sentì qualcosa crollarle dentro e andò a sedersi contro il muro.
Guardò il fuoco d’artificio, che si stava esibendo in un “i
Serpeverde sono potenti, forti…e bastardi” sentì le lacrime
salirle agli occhi, frustata dal fatto che un fuoco d’artificio ne aveva capito più di lei. Poi, avvertì la
presenza di Draco di fianco a lei. Si voltò per guardarlo. Draco prese
il suo viso tra le mani e lo avvicinò al suo, per poi baciarla
delicatamente, quasi incerto. Hermione ricambiò timorosa al bacio, poi però qualcosa scattò dentro di lei. Si
staccò. –ora basta Draco…- si alzò in piedi.
–sono stanca. Troppo stanca.- e corse via. Draco
la guardò allontanarsi. “ma che sto facendo?” si alzò
di scatto e la raggiunse facendola voltare –Hermione…io ti
amo….- Sì, decisamente avrebbe dovuto
farlo. Invece si alzò, distrusse il fuoco d’artificio e si
allontanò. Dietro di sé lasciò
però una frase “i serpeverde sono dei vermi quando
vogliono…”. Ron era stanco, veramente stanco
di quella situazione. E fu vedere Hermione correre via dai sotterranei,
convincerlo ad andare lì, lì dove mai avrebbe
voluto tornare, specie con il suo aspetto da Grifondoro. E invece si ritrovò davanti all’entrata della
Sala Comune dei Serpeverde. Dopo quasi un’ora uno
studente di quella casa si degnò di uscire. Ron, mezzo
addormentato, saltò su –ehy, aspetta!
Puoi chiamarmi Malfoy?...e non fare quella faccia
schifata!- il ragazzo, che era solo del primo anno, ubbidì e dopo
qualche minuto Draco si trovò di fronte al Grifondoro. –eccoti!
Allora, prima di dire qualsiasi cosa, ascoltami: ok, tu hai fatto la cazzata di
tradire Hermione, ma lei sarebbe disposta a perdonarti! Tornate insieme! Lei
è distrutta! Ha pure smesso di studiare! No
dico, ti rendi conto? Ha preso 98 all’ultimo test! Quindi,
metti da parte il tuo orgoglio da Serpeverde e va da lei! La situazione
è grave e il fatto che io stia qui a pregarti lo dimostra!-
s’interruppe per prendere fiato -…quindi?- Draco aveva
ascoltato tutto senza fiatare. Infine, sospirò
–Weasley…io…- una voce li raggiunse dalla Sala Comune
–Amore!!!!- seguita da una ragazza dai capelli
neri e gli occhi viola –io ora sto con un’altra.- concluse serio
Draco. Ora Ron era pronto a morire. * -come glielo diciamo?- -non
so…glielo scriviamo?- -ok, Ron, per oggi ti sei applicato abbastanza!-
-era per dire, Ginny!- -lo so, Harry, ma qui non c’è da scherzare!
Hermione deve sapere e …- -sapere cosa?- i tre Grifondoro si voltarono verso Hermione, che si sedette vicino al fuoco
della loro Sala Comune. Ginny lanciò un’occhiata d’intesa
agli altri due e si avvicinò lentamente all’amica –si tratta di Malfoy…- -ah-
-ecco…lui…ora…sta con Amelye Nott.- Hermione non disse
niente. Ron fece un passo avanti –lo so che stai male…ma
non devi pensarci!- -con noi puoi parlare!- -noi capiamo…-
-voi…capite?- Hermione li guardò scettica –ora
basta…BASTA! SMETTELA DI FAR FINTA DI PREOCCUPARVI! VOI LO AVETE SEMPRE
SAPUTO CHE MALFOY ERA UN BASTARDO E IO UNA POVERA INGENUA! NON FATE GLI AMICI
DISPIACIUTI, QUANDO IN REALTà SIETE CONTENI!-
-noi non… -VOI NON COSA HARRY? NON SIETE FORSE SODDISFATTI DI AVERMI
DIMOSTRATO DI AVER AVUTO RAGIONE? OK, è FIDANZATO E ALLORA? IO STO CON
ANTHNOY! NON MI DISPERERò ,
NON PIANGERò- una lacrima scese dai suoi occhi. La ragazza
l’asciugò –ok, forse piangerò un po’, ma in
fondo sono umana, oltre che secchiona.- guardò
i suoi amici. –ora è meglio se vado a letto.- si alzò e senza dire altro salì verso il suo
dormitorio. Si stese sul letto. Era fidanzato con un’altra. Ma allora perché solo poche ore prima l’aveva
baciata? Era l’ennesima presa di giro? Ora basta. Doveva uscirne. Con
forza si fregò gli occhi, poi, esausta, si
sistemò sotto le coperte. Ma prima di
addormentarsi, beffarda e umiliante, le apparve davanti come sempre la faccia
di Malfoy. Sarebbe stato difficile uscirne.
E ancora un
altro è andato. Non vi prometto che aggiornerò presto, ma tanto
voi avrete pazienza, vero? J X Alisea:
emh…penso di capire che vuoi vedere il sangue…sì, ho capito
bene…purtroppo devo dirti che non si
picchieranno, anche perché…non so se si sarà il tempo visto
che…no, niente, lo leggerai prossimamente! Bè, spero questo cap ti
piaccia, nonostante l’assenza di sangue… X
Bellatrix: io adoro le ginocchiate in quel punto! Insomma, mettono noi donne in
una situazione di vantaggio verso quegli esseri chiamati uomini (sono molto
femminista, non so se si era notato)cmq, tranquilla, la soluzione
c’è già…(e qui vi ho messo anche lo SPOILER) X Yle:
hai ragione, Hermione è di Malfoy…anche
lui la pensa così…ma un po’ come se fosse un
oggetto…almeno apparentemente…cmq la ginocchiata gli stava bene,
visto qnt è presuntuoso! È odioso! (xò
è bellissimo!) Ora vado a studiare inglese…domani c’ho il
compito…nooooooooooooo!!!!!!!!!!
Rieccomi! Sempre più in ritardo! Chiedo
umilmente perdono!!!Qst cap
è un po’ corto, almeno mi sembra. È che devo fare una pausa
tra qst e il prossimo, perché altrimenti
accade tutto così in fretta…..ihiihi…BUONA LETTURA!!! AVVERTIMENTO: PURTROPPO, NON
SO XKè, NON RIESCO Più A VISUALIZZARE
IL TESTO CON CARATTERI GRANDI! SPERO TANTO RIUSCIATE A LEGGERLA COMUNQUE, ANCHE
SE CERCHERò DI RISOLVERE!!!!
/
-Herm….ehy, Herm, mi ascolti?- Anthony la
strattonò leggermente per una spalla. Erano passati diversi giorni da
quando Malfoy e Amelye Nott avevano iniziato a frequentarsi. Hermione li vide
spesso nei corridoi e ogni volta cambiava strada…o, per meglio dire,
fuggiva. Ma ora era stanca. Quella mattina sentiva
dentro di sé una forza nuova, inspiegabile. Qualcosa
che era crollato e qualcos'atro che era nato. -HERM!!!!-
Hermione si voltò verso il suo ragazzo -sì?- -ma non mi ascolti?
Sei sempre sulle nuvole! È per Malfoy vero? Pensi ancora a lui? Non mi
piace come si comporta con te! Ma tanto, con l'aiuto
di qualche ragazzo, ho trovato il modo per umiliarlo…- Hermione non lo
ascoltava. Era di nuovo entrata nel suo mondo quando
Anthony aveva accennato al comportamento di Malfoy con lei. Probabilmente si
riferiva a quando, due giorni fa, uscendo dalla Sala
Grande, le aveva sfiorato il braccio bisbigliando -ci si vede a lezione,
piccola Mezzosangue.- -allora Herm, si va a colazione?- quel richiamo
stonò all'orecchio della ragazza. Herm? Dopo tutto quel tempo che stavano insieme, non aveva ancora imparato che odiava quel
nomignolo? Posò lo sguardo sull'anello che le aveva regalato.
La pietra aveva un colore spento, finto. Un blu sporco,
un insulto al blu/grigio degli occhi di Draco. Si mise una mano nella tasca
della divisa e sfiorò l'anello di Draco, che le aveva regalato
quando stavano insieme e che si era sempre scordata di ridargli.
Sorrise. Per la prima volta, forse in tutta la sua vita, sapeva cosa doveva
fare. Guardò Anthony -è finita. Ti
lascio.- -O_o cosa??? Non puoi dire sul serio! Vieni, devi mangiare qualcosa…- la prese per un
braccio. Hermione lo respinse -no! Non può funzionare! Io…- -tu
ami Malfoy?- -sta zitto! Non amo Mal…- s'interruppe -bè, comunque non amo te! E un'altra cosa, per l'ultima volta:
NON CHIAMARMI HERM!!!- Anthony, quasi offese, se ne
andò. la signora grassa si spostò alle
sue spalle e uscirono Ron, Harry e Ginny. -'Mione…ma dove va Anthony?- Hermione sorrise radiosa e
abbracciò da dietro i suoi amici -l'ho lasciato.- -cosa? Scherzi?- -no,
Harry. E voglio chiedervi scusa per avervi trattato male!
Da oggi riavrete la vecchia Hermione!- -la vecchia?- -esatto Ron! E ciò significa che la pacchia è finita! Si
torna a studiare!- -oh no! La il topo di biblioteca
è uscito dal letargo!- -Ron, oggi sono insensibile alle tue battutine!
Oggi niente può rovinarmi l'umore!...- -AVANTI,
TU SAI CHI è STATO! DIMMELO O TI UCCIDO!- -ho parlato troppo presto?- i
quattro Grifondoro, che avevano raggiunto l'ingresso, si fermarono a guardare
Blaise tenere furiosamente un ragazzino del secondo anno di Serpeverde
attaccato al muro -passi più tempo nei corridoi
che in classe e conosci quasi tutti di tutte le Case. Chi è stato?- -io
non…io non…- il ragazzino non riusciva a
parlare, tanta era la paura della bacchetta di Blaise puntata alla gola
-ZABINI! Lascialo!-Blaise di colpo mollò la prese
e si voltò stupito verso Hermione -Granger!, Potter, Weasley, Weasley.- -uhuh, hai controllato se conoscevi i nostri nomi?- chiese
sarcastico Ron. -bene, noi bisogna andare! Ci vediamo…- prese per le spalle il ragazzo e lo spinse vero l'entrata dei
sotterranei. -tutto questo è molto strano…-
bisbigliò Harry. Poi, improvvisamente,
arrivò Piton, seguito nuovamente da Blaise e il ragazzo del secondo anno.
-Malfoy lo sa?- -certo, professore.- -e ora dov'è?- lo stavamo cercando. Lui, comunque, sa
qualcosa…- aggiunse Blaise,rivolgendosi al Serpeverde al suo fianco.
Piton guardò entrambi accigliato -il Preside è
infuriato. È meglio se vi fate trovare dentro…- poi si accorse dei quattro Grifondoro, li guardò per qualche
secondo, poi, senza dire niente, entrò nella Sala Grande.
-wow…emh…che sta succedendo?- Hermione
guardò Ron, ma non gli rispose. Sapeva che la risposta sarebbe arrivata
non appena avessero superato la soglia della Sala Grande. così
fecero. Ma non si sarebbero mai immaginati
tanto… lungo una parete della sala era stato attaccato, probabilmente con
la magia, un poster enorme, raffigurante delle donne. Il titolo diceva "la
classifica delle più t***e di Colui che non
deve essere nominato" erano poche. Al secondo posto Hermione riconobbe
l'immagine pazza di Bellatrix Lestranger. Ma il primo
posto era dedicato a qualcun'altra… Hermione sentì lo stomaco
chiudersi. Quei capelli biondi, quegli occhi chiari. Così simile a suo figlio e, a quanto pare, ugualmente odiata.
Narcissa Malfoy. In posizioni poco conveniente
circondata da parole volgari. Era un poster terribile. La Sala Grande era in
subbuglio. Silente guardava disgustato la parete e, con la bacchetta in mano,
si preparava a cancellare quell'oscenità. Ci riuscì in pochi
secondi e, con voce rabbiosa, richiamo al posto gli studenti. Tremante,
Hermione ubbidì. I suoi amici erano rimasti in silenzio, forse solo per
rispetto dei suoi sentimenti. In quel momento entrò Draco, mano nella mano con Amelye Nott e, come sempre, scortato da Tiger e
Goyle. Blaise gli corse incontro, lo fermò e
cominciò a parlargli frenetico. Amelye ascoltava, ogni
tanto interveniva. Draco era scocciato, naturalmente. Poi si accorse che
Hermione lo guardava. La fulminò con lo sguardo. Hermione non capiva
perché. Si ritrovò a rigirare tra le dita il suo anello. Blaise
si accorse che l'amico fissava glaciale la Grifondoro e si affrettò a
dirgli un'altra cosa. Qui Draco lo guardò stupito, poi tornò a osservare Hermione, ma questa volta le sorrise. Hermione
era piuttosto confusa. Amelye, forse accortasi che l'attenzione del suo ragazzo
non era più concentrata si di lei, premette un
po' il corpo contro il suo. Draco abbassò lo sguardo su di lei, ancora
sorridendo e insieme andarono a sedersi tra i mormorii
di tutti. Hermione non fece in tempo a riprendersi da quella scena, che le
arrivò un biglietto :"hai visto quella
puttana? Ecco con che famiglia ti sei andata a confondere."
Naturalmente non firmato. Hermione tremò lievemente,guardandosi
intorno, e si rese conto che molti, Grifondoro, Tassorosso e Corvonero, la
guardavano con accusa. Di scatto si alzò in piedi -vado
in biblioteca- sussurrò velocemente a Ginny e fece per uscire, sempre
accompagnata da alcuni sguardi. D'istinto si voltò verso il tavolo di
Serpeverde. Anche lui la stava guardando. Uno sguardo enigmatico, che per lei significò molte cose.
Hermione chiuse il libro di Pozioni. Era tardi e lei si trovava in biblioteca.
-ehy, Hermione!- la ragazza sobbalzò e si voltò -oh, ciao David.-
David Gordon, il ragazzo di Corvonero che mesi fa le chiese di uscire, si
sedette vicino a lei. Aveva un'aria strana -HermioneHermione…da te non me lo sarei
aspettato…- -uh? Cosa?- -come cosa? Lasciare
Anthony dopo tutto quello che ha fatto per te!- -dopo
tutto quello….- scoppiò a ridere -cosa cavolo ha fatto lui per
me?- -sei ingiusta! Non molti avrebbero organizzato una cosa
simile!- -ma di che stai parlando?- -non fare finta di niente! Povero!
Ci credo che oggi non si è fatto vedere in
giro! Malfoy lo ucciderebbe!- -ma…ma di che stai parlando?- chiese
Hermione esasperata. -il poster! L'ha fatto Anthony! Con l'aiuto di altra gente. E Malfoy l'ha
scoperto!- Hermione non credette alle sue orecchie. Poi, ecco arrivarle le
parole del suo ex ragazzo, quella mattina "Non mi piace come si comporta
con te! Ma tanto, con l'aiuto di qualche ragazzo, ho
trovato il modo per umiliarlo…" -oh no…OH NO! Io non lo
sapevo!- David sorrise -ah, ecco spiegato tutto! Bè, ora capirai che
errore hai fatto e tornerai da Anthony!- -stai
scherzando? È stato un mostro!- si alzò in piedi. -ma…ma come! E ora dove vai?-
-vado da Malfoy!- dichiarò risoluta e corse fuori dalla Biblioteca.
Trovò il ragazzo in Sala Grande, a fissare la parete dove la mattina
c'era stato il poster. Hermione si avvicinò lentamente -mi dispiace.- Draco non si voltò -pensavo fossi stata
tu.- -questo perché sei uno stupido.- lui la guardò -ora lo so.-
le sorrise. Hermione gli si sedette vicino -cosa…cosa vuoi
fare ad Anthony?- -non sono affari tuoi- le rispose secco. Hermione lo
fulminò con lo sguardo. Poi si addolcì -ok. Ma…ti
prego, non metterti nei guai. Non ne vale la pena.- lui non
rispose. Hermione si alzò -è
meglio se vado. - aspettò una sua risposta -voglio
che tu sappia…che mi dispiace davvero per tua madre. insomma…io…-
sospirò. Lui continuò a stare zitto. Hermione si avvicinò
alla porta - -Hermione….grazie.- era rimasto immobile,
ma quelle parole erano uscite dalla sua bocca. Hermione voltò
leggermente la testa. Lo guardò. Dentro di se ebbe
l'impulso di correre da lui, abbracciarlo, baciarlo e… arrossì.
Non sapeva cosa le era preso. Scosse la testa, poi
uscì.
Finito.
È corto vero? Uff…..vabbè,
passiamo ora ai ringraziamenti, e veramente vi dico grazie, e spero voi continuiate
a leggere e recensire… X Yle: mhhh….inglese?
5+ ;_;…..e sai ke l’anno scorso prendevo sempre 7-8!!!! Odio lo
scientifico!!!!! Ok, sto andando fuori tema! Grazie
1000 per i complimenti, 6 dolcissima!!! X Alisea: ok,
ti concedo di uccidere Anthony…..anche se….forse
dopo questo cap non sarà più opportuno! X PICCOLAMEZZOSANGUE:
Draco è adorabile quando fa il cattivo! Quanto
è bello! (autrice che sbava!!!) bè, dai,
qst volta non è stato bastardo! Kissà il prox cap…….(sinceramente ancora
non lo so nemmeno io!)!!! \\\\\\\\Grazie ancora!!!!
Questa volta sono stata veloce ad aggiornare vero? Si, xkè la prox
settimana con la classe andiamo all’isola d’elba
e quindi passerebbe molto tempo…
E così
hermione si sforzò di tornare Hermione. Passava le sere a chiacchierare
con Ginny, studiava; litigava con Ron, studiava; ascoltava gli sfoghi di Harry
sulla difficoltà nel capire le donne, studiava. Pensava a Draco,
studiava. Sull’ultimo punto doveva lavorarci ancora un po’, ma se
la stava cavando piuttosto bene. Cercò di recuperare il suo rapporto con
Harry e Ron, i quali, anche se non lo dicevano, si erano sentiti per molto
tempo trascurati dalla loro amica. Conquistò molti punti per la sua
casa, preso il massimo negli ultimi test. Insomma, era tornata la vecchia
Hermione. Peccato solo per…un dettaglio. Un bel dettaglio: Draco. Non
sarebbe mai tornato tutto come prima se continuavano a comportarsi civilmente
tra di loro. Ma a tutto c’è rimedio… * Hermione era in piedi
vicino a Ginny, che stava chiudendo la sua borsa vicino alla sala Grande,
quando arrivò Draco –oh oh, ecco due
Grifondoro…in posizioni piuttosto equivoche…- a Hermione ci volle
qualche secondo per capire. Poi però afferrò: Ginny, nel
tentativo di sistemare la borsa senza però sfilarla dalla spalla, aveva
piegato un po’ il ginocchio per posarcela sopra, in maniera tale che dava
una chiara visione della sua gamba sinistra. Hermione, invece, era appoggiata
con la schiena leggermente di traverso a una colonna, le mani sui fianchi,
leggermente impaziente. -…ma, in fondo, questo è il vostro habitat
abituale…- continuò Draco. Ginny, sempre con la testa china,
sbuffò –Malfoy, parla chiaro o vattene.- -emh…Ginny? Penso
ci stia dando delle prostitute…- le spiegò cauta Hermione. Draco rise
–acuta, Granger.- -mai quanto te.- Ginny intanto aveva alzato con rabbia
la testa –ehy, Malfoy, hai visto per caso le ragazze con cui esci? No,
perché se siamo prostitute noi, loro cosa sono?- -vedi Weasley, loro lo
fanno gratis. Mentre tu devi farti pagare. Anzi, forse sei tu che devi pagare
gli altri…..comunque ti fa comodo come lavoro, almeno riesci a guadagnare
un po’ di soldi. Ora il tuo cliente è Potter, vero? Paga bene?- e
giù a ridere. Hermione scosse la testa schifata –Malfoy, sei
patetico. Sul serio, ti prego, svelami chi è lo squilibrato che ti
suggerisce queste battute. E non dirmi che sei tu: sono composte da troppe
parole, perché tu possa averci anche solo pensato- Draco incassò
la battutina lanciandole un’occhiataccia – oh, Granger corri in
soccorso della poveraccia?- Hermione sorrise con aria di sfida
–esattamente.- tutto stava andando bene. Stavano ritrovando il loro
equilibrio. –bè, presto dovrai soccorrere anche Weasleyuccio, dopo
che verrà distrutto alla prossima partita.- -oh, sta tranquillo, non ce
ne sarà bisogno…- -giocheranno contro di noi. - -appunto.- -troppo
simpatica questa mattina Mezzosangue. –ho imparato da te Dra…-
s’interruppe di colpo, premendosi una mano sulla bocca. Aveva rovinato
tutto. Draco la guardò leggermente turbato: aveva capito il suo scopo e
aveva tentato di assecondarla. Lei, però, non aveva resistito.
–bè…ora devo andare da Amelye. – si voltò e
uscì dal castello. Ginny guardò Hermione e le sorrise. Hermione
sospirò. Bè, almeno aveva tentato.* Hermione stava leggendo un
libro in biblioteca, quando qualcuno posò una borsa sul suo tavolo e le
si sedette di fronte. La Grifondoro tenne la testa china –Ron, ti ho
già detto di no. Non ti farò copiare Pozioni…-
-…bè, infatti non ne ho bisogno.- rispose una voce femminile.
Hermione alzò di scatto lo sguardo, imbarazzata: Amelye Nott. Capelli
neri, lunghi. Occhi gialli. Carnagione chiara. Era molto bella e per un attimo
Hermione si sentì prendere da una crisi di inferiorità
–emh…ciao…vuoi dirmi qualcosa?- -si tratta di Draco.- -cosa?
O, nono! Nononono! Non ho alcuna intenzione di parlare con la ragazza del mio
ex! Non mi sono messa tra di voi! Non abbiamo niente di cui parlare!- -io e lui
non stiamo insieme.- Hermione si era già alzata per andarsene, quando
queste parole la colpirono. –cosa?- -è stata tutta una
messinscena! E ora siediti e ascolta.- Hermione ubbidì, incerta.
–lui ama te. Vedi, le persone di cui si fida sono poche. Blaise, il suo
migliore amico. Io, quasi una sorella per lui…e te.- -io?- -te- -io?-
-dacci un taglio Granger.- -scusa…- -conosco Draco da anni. Conosco i
suoi rapporti con la sua famiglia. Non ha mai ricevuto affetto da Lucius e
tanto meno da Narcissa. Lo hanno viziato con molti regali. Ma mai un abbraccio,
una parola amorevole. Lo hanno messo sulla strada del perfetto Mangiamorte. Ed
è così che è entrato a Hogwarts e così lo hai
conosciuto te. Un bastardo. Ti odiava. Ti odiava tanto. Ma quest’ anno
qualcosa è cambiato. Non subito. A settembre e ottobre eri ancora la sua
vittima preferita delle serate noiose in Sala Comune. Ma dal ballo, quando ti
baciò. - -aspetta! Tu che ne sai???- -te l’ho detto, sono come una
sorella per lui. Con indifferenza mi raccontava di te. Parlava molto di voi
due. Ma non come prima. C’era una sfumatura diversa nella sua voce. E
così ho capito, forse ancora prima di lui, che gli piacevi. E non sai
quanto ci ho sofferto. Sono sempre stata innamorata di lui e al secondo anni
siamo stati insieme per un po’. Ma poi è finita e siamo rimasti
amici… è stata dura vederlo passare da un letto a un altro. E poi
fermarsi a te. Non so come, sei riuscita a guadagnarti il suo rispetto.- qui
Hermione non si trattenne più –ma quale rispetto?!? Nemmeno un
mese e è andato a letto con Pansy!- -sì, bè, il sesso
è il suo punto debole e lei lo sa e ne ha approfittato. Ma questo non
conta!- -se permetti, questo vorrei deciderlo io!- disse Hermione fredda.
Amelye la guardò –lui ti ama. Non ha mai amato nessuno. È
vero, ti ha tradito, ma tu cosa hai saputo fare? Correre da Goldestain!
Draco si è sentito ferito!- -ma è assurdo! Possibile che siate
così vittime a Serpeverde!- Amelye la ignorò –ed ecco che
salta fuori la commedia di me e lui. Voleva farti ingelosire! Stupido, forse,
ma un gesto legittimo- Hermione era senza parole. Tutto ciò era ridicolo.
Ma ecco, Amelye aveva cominciato a rigirarsi nervosamente la cinghia della
borsa tra le mani e aveva abbassato la testa –forse ora sarai arrabbiata.
Lui non voleva che tu sapessi niente. Ma io sono stanca. Stanca di fingere. Tu
devi lasciarlo stare!- urlò guardandola furiosa, le lacrime agli occhi.
–ma…ma…- -tu lo confondi! Lo fai solo soffrire! Io invece lo
amo! Io voglio renderlo felice ed è ciò che farò! Quindi
stai attenta, perché se non vuoi farti da parte, da oggi è guerra
aperta!- detto questo si alzò e corse via. Hermione era veramente
stupita –ma che…- poi un presentimento le balzò alla mente.
si alzò e seguì la Serpeverde. -_-_-_-_-_-_-_ Il prato era vuoto,
se non per qualche studente. Vicino alla grande quercia c’erano Draco e
Blaise. Pochi passi più in là Harry e Ron. C’era una strana
aria. Nessuno di loro parlava. _-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_- Amelye corse fuori dal
castello e raggiunse in lacrime il lago. -_-_-_-_-_-_-_ I quattro ragazzi si
voltarono stupiti verso una ragazza dai capelli neri ferma immobile, le spalle
percorse da sussulti. Poi alzò lo sguardo. Draco riconobbe Amelye e si
alzò in piedi, stupito. _-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_- Hermione scese le scale
a due a due e si precipitò fuori dal castello. Si fermò per
prendere fiato, cercando di individuare Amelye. -_-_-_-_-_-_-_ La Serpeverde
corse verso Draco e lo abbracciò –ho…ho detto alla Granger
la verità…che noi due non stiamo insieme…- Draco non disse
niente. Ron e Harry si guardarono stupiti: come non stavano insieme? Amelye
strinse la camicia di Draco. –io…ti amo…e non ce la faccio
più. LO VUOI CAPIRE CHE NON CI RIESCO A DIMENTICARTI?- lo guardò,
poi si mise in punta di piedi e lo baciò. Hermione arrivò troppo
tardi. Si fermò davanti ai due Serpeverde. Chiuse gli occhi. Non era
possibile. Amelye si staccò dalle labbra di Draco e tornò a
piangere sul suo petto. La campanella suonò in lontana. Tutti gli
studenti rientrarono. Draco, invece, prese per mano Amelye e la condusse sotto
la grande quercia. S’inchinò e lei si accasciò tra le sue
braccia. Draco teneva il viso chinato su di lei, ma si sentiva osservato.
Alzò lo sguardo e incontrò quello di Hermione. Era delusa. Lui
non capiva perché. Poi un fulmine illuminò il prato. La pioggia
bagnò i suoi capelli e finalmente capì: il giorno in cui si erano
messi insieme, sotto la grande quercia, nella stessa posizione di Amelye,
c’era Hermione, anche lei in lacrime. Un giorno che sembrava così
lontano. Hermione sospirò leggermente, poi si voltò e sotto il
cielo azzurro di una primavera ormai vicina, si avviò verso il castello.
Draco posò leggermente il mento sulla testa di Amelye, abbracciandola
più forte. Avrebbe dovuto odiarla per aver raccontato tutto a Hermione.
Invece dentro di sé la ringraziò, per avergli fatto riviver quel
giorno meraviglio, in cui la Grifondoro si era unito a lui. Hermione si
fermò prima di entrare nel castello e si voltò. Una lacrima scese
dai suoi occhi nocciola. Una lacrima spiccò il salto dal suo viso per
finire nell’erba. –l’ultima lacrima per te, Malfoy.-
pensò la ragazza, prima di entrare nel castello. E lì dove la
lacrima era caduta, un fiore nacque. Invisibile a molti, ma, finchè
fosse esistito l’amore tra i due ragazzi, lui sarebbe rimasto lì,
come unico testimone della loro storia.
Finish ankeqst!!! Un ringraziamento come sempre a chi legge e
recensisce, ma anche chi legge e basta. ______________________________________
X Yle: ehy, ma siete proprio fissati con le risse! E invece vi deludo anche
questa volta ;_; scusate, ma davvero, io non sono buona a scrivere una rissa!!!
Ufffy! Vabbè, spero
ti sia piaciuto comunque qst cap!
__________________________________ X venus: mhhh…hai detto Savannah? Bò. Vedi, questa fic l’ho iniziata a scrivere
due anni fa e l’ho terminata qualche mese fa. Poi sarà stato il
mese scorso, mi si è cancellata tutta e quindi ora cerco di riscriverla
tentando di ricordarmi quella vecchia. Essendo però, come già
detto, scritta da un po’ di tempo, non saprei dirti su csa mi sono basata. Mi spiego meglio: qualche pezzo lo
riprendo da dei film, questo cap, x esempio, è simile a una puntata di
piccoli problemi di cuore (lo ammetto, anche se ho 15 anni lo guardo ;) ) e
così via. Non so se magari, leggendo tantissime fic, mi è
capitato inconsciamente di scrivere la mia simile a una di queste. Anche
un’altra mia amica viene in questo sito, magari mi ha raccontato di una
fic e io ne ho preso spunto. Ripeto, l’ho scritta mesi fa e non ricordo
cosa mi passava per la testa. Chiedo scusa se questa fic sembra la copia di
un’altra. Grazie comunque per i complimenti!
_________________________________________ X Bellatrix Malfoy: non sei banale,
sei gentilissima! E ti ringrazio veramente tanto!
___________________________________ X julia91: non ricordo se l’ho
già detto…ma voglio farvi un piccolo SPOILER: draco ed hermione tornerrano insieme! Continua a seguire e vedrai ;)!
_______________________________________ X PICCOLAMEZZOSANGUE: ti do ragione:
Draco sarà bono x sempre!!!!!
_______________________________________________ X Alisea:
aiuto!!!! Così mi fai paura!!! Sai che penso? Che più
andrò avanti con la storia e più rischio di trovarmi te a casa
mia con una sciabola…..(e questo può essere considerato uno
spoiler…) ___________________________________________ Bè, ci si sente
presto…diciamo…quasi presto……
Hermione uscì dalla serra di erbologia per ultima. Doveva muoversi o
avrebbe rischiato di arrivare tardi a Trasfigurazione. –Hermione?- la
ragazza si voltò distratta –sì? Oh, Anthony!- il ragazzo si
fece avanti titubante. –hai un secondo?- “ho un secondo?
Dannazione, direi di no!” –sì, credo di sì…-
-bene. Io…vorrei chiederti scusa! Per come mi sono comportato! Sono stato
un verme!- Hermione lo guardò accigliata –sì, direi proprio
di sì. Ma non sono io quella a cui devi chiedere scusa.- Anthony
sospirò –già, Malfoy. Cercherò di farlo! Solo
che….non volevo parlare di questo!- -non abbiamo altro da dirci, Anthony!
Ora scusa, ma devo andare a lezione…- fece per avviarsi verso il
castello, quando…- ti vuoi rimettere con me?- lentamente Hermione
tornò a guardare Anthony, lo sguardo disperato. Sospirò.
Sì, sarebbe arrivata decisamente tardi a Trasfigurazione. Il Corvonero
le prese le mani –Hermione, se ho fatto quello che ho fatto è
perché tengo molto a te! Io…credo di essermi innamorato…-
Hermione non disse niente. Amore? Bè, di sicuro lei non amava nessuno e,
se proprio doveva amare, di certo quella persona non era Anthony. Ma…il
suo sguardo era sincero. Perché non dargli un’altra
possibilità? In fondo, voleva chiudere per sempre con Draco, giusto?
Sorrise –ok.- rispose semplicemente. Ma con quell’ok,
condizionò tutto… La Sala Comune di Serpeverde è spesso un
luogo allegro. I suoi componenti, anche se ostili con le altre Case, sono molto
affezionati l’uno all’altro, il che contribuisce a rendere una
stanza dei sotterranei il più calda possibile. Ma non quella sera. La
Sala Comune è deserta, se non per un ragazzo. Draco era seduto
comodamente in una poltrona davanti al fuoco e faceva ondeggiare lentamente il
vino nel bicchiere che aveva in mano. Ogni tanto buttava nel fuoco qualche foto
ritraente Hermione. Molte erano state scattate di nascosto da persone fidate.
Altre la ragazza aveva concesso di farsele fare quando ancora stava con il bel
Serpeverde. Ma qualsiasi fosse la natura della foto, questa non l’avrebbe
salvata dalle fiamme. Blaise entrò in Sala Comune –ehy, Draco! Ma
ti vedi? Non puoi ridurti in questo modo per una…donna!- per tutta
risposta Malfoy scagliò il calice di vino contro il muro. –hai
sprecato una buona annata.- osservò tranquillo Blaise guardando il
liquido rosso colare lungo la parete. –io sono qui, a rodermi il fegato,
mentre quella stronza se la fa di nuovo con Goldestein!- -oh, se è
questo ciò che ti preoccupa puoi star tranquillo amico! Certo che se
stai rinchiuso qui non puoi sapere…- -sapere cosa Blaise?- -che la bella
Grifondoro e il furbo Corvonero sono più casti di una suora con il
Papa!- Draco guardò stupito l’amico –Hermione sta facendo la
preziosa? E perché?- -perché, a quanto pare, Goldestein è
solo un ripiego!- -un…ripiego?- -sì, un ripiego! Tanto per passare
il tempo!- Draco continuava a non capire –certo che sei di coccio Malfoy!
La Granger vuole fare ingelosire un certo biondino di nostra conoscenza! E,
prima che tu mi chieda chi è, sei tu!- un ghigno sgradevole si
disegnò sul volto di Draco che si alzò lentamente e si
chinò verso il fuoco, prendendo in mano una fotografia non del tutto
bruciata, dove si vedeva ancora il viso sorridente di Hermione –ma
brava…bè, divertiti pure a farmi ingelosire, ma presto il gioco
finirà e ti riconquisterò, mia piccola Mezzosangue…-
Hogsmeade organizzò una maratona di ballo per gli studenti di Hogwarts.
Chi voleva partecipare doveva presentarsi in una grande stanza nella piazza
alle 6 del mattino di quel sabato. La gara sarebbe durata per 24 ora,
finchè in piedi non fosse rimasta una coppia sola. Regole: non staccarsi
mai dal partner, non fermarsi mai, tranne che per pause in precedenza decise di
10 minuti. Non cadere. -no, non è NO!- -‘Mione ti prego!- Ginny si
inchinò ai piedi dell’amica, che continuò a leggere un
libro –chiedilo a Harry!- -lo sai che il Bambino-Sopravvisuto non si
abbassa a certe cose! Non ha paura di affrontare Tu –Sai-Chi, o di
infrangere le regole, ma si vergogna a partecipare a una maratona di ballo!- -Ron?-
-scherzi vero? Eddai!!!! Che ti costa accompagnarmi!- -svegliarmi alle 5;30 di
sabato, ecco cosa mi costa!- -per favore!- -no!- -puoi cambiare idea…-
no!- -stai scherzando?- -no!- Hermione guardò furente Ginny, che le
rispose con uno sguardo pieno di disperazione –ti prego…- Hermione
sospirò –vorrei risponderti di nuovo no, ma ho come la sensazione
che non servirebbe a niente!...ok!- concluse rassegnata.
–SSSìììì!!!!- Ginny si lanciò ad
abbracciarla –e così distruggerò Cho!- -Cho? Ma cosa
c’entra?- -bè, lei ma ha sfidato, dicendo che, anche se nel piano
“Potter” ho vinto io, a questa gara lei mi straccerà! Ma
scoprirà presto quanti si sbagliava!- Ginny scoppiò in una risata
sadica e corse via. Hermione chiuse il libro. Tutto ciò era ridicolo!
Sabato, 5;40 Hermione, ancora addormentata, si teneva alla spalla di Ginny,
euforica –Ginny, ti odio! Voglio andare a letto!- -susu! Dai
‘Mione, ti sei vista che schianto che sei?- -no! Ho indossato il vestito
che mi hai dato, ma non so nemmeno che cos’è!- -è un vestito
da ballo! È bianco, corto e si allarga alla fine.- Ginny si accorse che
Hermione non tendeva a reagire e così continuò –ed è
completamente trasparente!- -COSA????- Hermione si tirò su, sveglissima
e potò constatare che l’amica stava scherzando. –stupida…-
borbottò, prima di crollare di nuovo sulla sua spalla. 6;00 la gara
cominciò. Ginny e Hermione cominciarono a ballare, così come
tutte le coppie. La rossa aveva cercato di far cadere Cho, quando le
passò davanti, ma Hermione glielo aveva impedito. –ehy, Herm,
andiamo!- -dove?- Ginny, sempre tenendola per mano, la condusse al limite della
pista da ballo, dove era appena arrivato Anthony –ciao! Come va?-
-benissimo!- Hermione gli sorrise –sei venuto presto! - -volevo vederti!-
-puoi andarti a sedere lì- propose Ginny. 8;00 La sala aveva perso
forze. Alcune coppie erano già state eliminate. –uh-uh! Guarda chi
s’interessa al ballo!- commentò sarcastica Ginny. Hermione volse
la testa e vide arrivare Draco con Pansy e sedersi poco lontano da Anthony. -
-è tornato alle vecchie abitudini?- chiese schifata Hermione guardando
Pansy.- -l’erba cattiva non muore mai.- Draco incontrò lo sguardo
gelido di Hermione e, per tutta risposta, prese a baciare Pansy con foga. 12;00
La sirena che segnava l’inizio della pausa pranzo arrivò con gran
gioia di tutti. Fuori dalla Sala era stato allestito un tavolo con panini per i
gareggianti. Hermione ci andò con Anthony e incontrò Draco, che
stava studiando un panino. –il cibo è per chi gareggia.- lo
aggredì subito. Draco non la degnò di una risposta –cosa
sei venuto a fare? Non hai niente di meglio che guardare una maratona di
ballo?- chiese ancora Hermione –ah, non lo so…tu non hai niente di
bello che guardare una maratona di ballo?- Draco si rivolse sarcastico a
Anthony, che subito s’incendiò –sta zitto Malfoy!-
-tornatene a Hogwarts!- Draco guardò Hermione –sono qui per tifare
i miei compagni!- -bene, allora va ad Azkaban!- -ma come sei simpatica! - -ti
siedi lì e mi fissi, sperando di irritarmi!- -anche tu mi fissi!- -no!-
-e come sai che ti fisso?- -non controllo il mio sguardo e quando lo faccio,
guardo Anthony e non te!- -mhh…non ti controlli per guardare me, ma ti
sforzi per guardare lui! Wow, butta male per te, Goldestein!- -fammi passare!
voglio mangiare!- Draco si fece da parte –bene, passa pure!- in quel
momento arrivò Pansy –ma ti sei perso? È 20 minuti che ti
aspetto!- Draco la guardò di traverso –la pausa è di 10.-
le fece notare –è uguale!- prese un panino –c’ho una
fame…- -il cibo è per chi gareggia, Parkinson!- ripeté
Hermione –ma cosa vuoi Mezzosangue?- -ignorala, si è svegliata
male oggi…- spiegò Draco, prima di abbracciare Pansy. Hermione,
meccanicamente, passò un braccio intorno alla vita di Anthony. Il
Corvonero guardò prima lei e poi Draco con Pansy e si sciolse
dall’abbraccio –Hermione, prendi i panini e torniamo dentro…-
Draco rise –ma che padrone di casa che sei!- con uno scatto, Anthony
prese la bacchetta e la puntò contro il biondo, che sorrise furbo
–non dirmi che sai come si usa! Non ci credo!- Hermione guardò il
suo ragazzo –no! Lascialo stare! Non ne vale la pena!- Anthony
abbassò la bacchetta e tornò dentro seguito da Hermione. Draco
lasciò Pansy e li seguì. 22;00 Hermione e Ginny erano l’una
abbandonata all’altra. Erano rimasti in 3 coppie. Ginny si riscosse
–devo andare in bagno!- -cosa?- -ho urgente bisogno di andare in bagno!-
-e vuoi lasciarmi qui? Non ce la faccio!- Ginny mostrò il cartellino
giallo, poi chiamò Anthony che le raggiunse –tienila! Non farla
cadere, né farla muovere! È per l’onore della nostra Casa!-
-ma…io sono Corvonero!- -sì bè…ma stai con una
Grifondoro!- concluse Ginny correndo via. 22;05 Hermione guardava Draco, che
ricambiava lo sguardo. –guarda che idiota!- sibilò. Anthony
sbuffò leggermente. Draco prese Pansy e di nuovo si attaccarono.
–ma guarda che sdegno!se non sanno tenere a bada gli ormoni, se ne
vadano! Ma poi dico, che ci trova in una troia come Pansy!- Draco la
fulminò con lo sguardo –parli di me?- -no!- -ho sentito
“Pansy” e Pansy riguarda me.- -riguarda anche me e tutte quelle
come lei!- -hai qualche problema?- -io no! Voi forse! Perché non ve ne
andate?- -per me va bene! Andiamo?- chiese Pansy –no- rispose Draco secco
–perché?- chiese gelida Hermione –perché ancora non
mi va! S e ti do noia, concentrati sul tuo ragazzo…- Anthony, esasperato,
si allontanò da Hermione –non sono più il suo ragazzo.-
-cosa? Ma…- -ci ho provato Hermione! Dopo che ci siamo lasciati ho visto
che non eri tornata con lui e così ho pensato che davvero non ti
piacesse…ma ho sbagliato!- -no!- -sì! Lo sanno tutti! Io
l’ho capito solo ora e mi faccio da parte e anche Pansy dovrebbe
accettarlo!- -accettare cosa? COSA, dannazione?- urlò Hermione –
tu vuoi stare con lui!- rispose Anthony con tutto il fiato che aveva in gola
–lui piace a te e tu piaci a lui! Ora ne sono sicura! Va da lui! Nessuno
ti ferma! Io, perlomeno, mi arrendo!- concluse rassegnato e se ne andò-
Hermione rimase a bocca aperta, prima di andarsene anche lei. Si ritrovò
seduta in piazza, a piangere. Dietro di lei arrivò Draco –non
ascoltarlo! È un cretino che non sa che dire!- borbottò agitato.
Hermione si asciugò le lacrime –no. Non è vero! Ha ragione
su tutto…o no?- lo guardò. Draco non rispose –bè, su
di me ha ragione! Ora vattene.- Draco sospirò –ha ragione su
tutto.- Hermione tornò a guardarlo –e…ora?- -non ci saranno
più ritorni di fiamma con Anthony?- -no! Certo che no…-
-ok…ora…devo andare a chiarire con Pansy…- prese e se ne
andò. La penultima coppia cadde. Cho urlò di gioia e
abbandonò il suo partner per andare dal Giudice. –HO VINTO!-
arrivò Ginny di corsa –no! Ci sono io! Ho usato il cartellino
giallo! Dov’è Hermione?- -ha abbandonato la Sala…- -cosa?
No!!!- Cho la guardò trionfante, quando arrivò Hermione. Ginny le
corse incontro –‘Mione! Dov’eri?- Hermione cominciò a
piangere e l’abbracciò. Ginny, stupita, ricambiò
l’abbraccio, mentre Cho correva con la coppa intorno a loro.
Eccomi!!!!!!!vi ho aggiornato prima
di partire x l’elba, così siete contente!!!! No, dai, a parte
skerzi, devo fare veloce perché c’ho ancora da preparà la
roba x domani!!! Risponderò alle recensioni la prox volta!!!!ah, ultima
cosa, come avrete notato ho preso spunto per qst cap da una puntata di una
mamma x amica! Spero non vi disgusti troppo, x ki non la guarda! Ciao e A
presto!
SALVE!!!!IN
RITARDO, COME SEMPRE, ECCO A VOI UN NUOVO CAPITOLINO…..VORREI INFORMARVI
CHE ALLA FINE MANCANO POCHI CAPITOLI….IHIHIHI
Il lunedì
successivo a quel tragico (e bellissimo) sabato Hermione, Ginny, Harry e Ron si
stavano dirigendo verso la
Sala Grande, quando s’incrociarono con Draco e Blaise.
Hermione e Draco si guardarono imbarazzati. –ciao…- sussurrò lei –ciao….-rispose lui
dolcemente. Ron e Harry li guardarono stupiti, prima che il rosso s’intromise scocciato –ehy, Malfoy, ci blocchi il
passaggio! Vuoi spostarti o devo darti una piccola spinta?-
Draco lo guardò come se si fosse accorto solo ora di lui –oh,
si…scusa Weasley…- li superò insieme a Blaise, sorridendo a
Hermione. Hermione era arrossita lievemente sulle guance e, sorridendo, entrò in Sala Grande. –ma…che
succede?-chiese perplesso Harry –non lo sapete?-
domandò stupita Ginny –secondo te?- Ginny guardò il
fratello e sospirò –Malfoy e Hermione sono tornati insieme sabato
sera.- Cosa?....ma…- -ma sono felici, lui tiene a lei e viceversa, anche
Anthony lo ha accettato, quindi siete pregati di evitare qualsiasi commento
inopportuno!- detto questo Ginny li lasciò soli. A fine ricreazione
Hermione vide Draco e gli corse incontro –ciao!- -ehy, piccola!- -che
lezione hai ora?- -Incantesimi, ma può
aspettare…- aggiunse, avvicinandola a sé e baciandola. Hermione
trattenne il respiro e si staccò quasi subito –cos’hai?- -niente, ma questa volta voglio fare tutto con
calma…non arrabbiarti! Vieni stasera nella stanza delle necessita alle 9, ok?- gli diede un bacio a fior di labbra e
corse via. Draco sospirò –cominciamo bene…- Alle 9 in punto Draco si fece
trovare fuori dalla stanza delle necessità,
dove già c’era Hermione, che indossava un grazioso vestito da sera
nero. –ciao…- lo abbracciò, mentre lui posava le sue labbra
su quelle di lei. Il bacio che ne seguì fu certo più passionale
di quello della mattina. –Draco….oggi è il mio compleanno…-
-cosa? Oh, auguri! Non lo sapevo!- la baciò
nuovamente. –sì…ti ricordi cosa ti dissi tempo fa?-
-emh…che…- s’interruppe. Voleva dire
ciò che pensava? –Hermione, non sei costretta!- -lo so…- -se
tu non vuoi…- -voglio!...ma forse…sei tu
quello che non vuole!- aggiunse irritata. –certo che voglio Hermione lo
guardò sospettata –fammi capire una cosa, non è che tu vuoi
fare semplicemente sesso?- Draco le sorrise –io voglio fare l’amore
con te- Hermione sorrise e lo baciò, mentre con
una mano apriva la porta della stanza delle necessità. Una volta entrati fece per richiuderla, ma Draco la
fermò –se non sei sicura, non chiudere quella porta!- Hermione lo
guardò dritto negli occhi seria e , per tutta risposta, chiuse la porta.
Hermione ripensò a quella notte migliaia di volte. Ne aveva
parlato solo con Ginny, ma sapeva che anche Harry e Ron lo avevano capito.
Draco e Hermione erano più uniti che mai. Erano diversi, migliori. E anche Hogwarts era migliore. Lentamente la situazione
stava cambiando. Era facile vedere un Grifondoro scambiare due chicchere con un
Serpeverde. Certo, nelle ore di lezione che
condividevano tirava ancora una brutta aria,anche se meno gelida. E alcune volte capitava di vedere nel prato Draco e Hermione
abbracciati, insieme a Harry, Ron, Blaise e Terry. Certo,
stavano più che altro in silenzio, ma era già un gran risultato.
Un Sabato sera, nella Sala Comune di Serpeverde, la band
di Draco suonava. Furono invitati anche Hermione e i suoi amici. Il concerto si
svolgeva in una stanza dove erano state messe sedie e montato
un piccolo palco. Hermione chiacchierava allegramente con Terry, quando le
passò davanti Pansy e una ragazza bionda, occhi azzurri, che la
guardò con disprezzo. –chi è quella?- -Daphne Greengrass,
cugina di Blaise e Draco-dipendente.-- cosa?-
-bè, sì, è amica di Pansy, no?- Terry guardò
l’espressione accigliata di Hermione- ehy, tranquilla, Draco non la
guarda di striscio….- in quel momento Draco, Blaise e altri tre
Serpeverde salirono sul palco, annunciando un’altra canzone. Tutti si
sedettero. Cominciarono. La voce calda di Draco evase la stanza. *****Ti amo,
un soldo ti amo, in aria ti amo se viene testa vuol
dire che basta lasciamoci. ti amo, io sono, ti amo, in
fondo un uomo che non ha freddo nel cuore, nel letto comando io ma tremo
davanti al tuo seno, ti odio e ti amo, è una farfalla che muore
sbattendo le ali l'amore che a letto si fa prendimi l'altra metà oggi
ritorno da lei primo Maggio, su coraggio Io ti amo e chiedo perdono ricordi chi
sono apri la porta a un guerriero di carta igienica e dammi il tuo vino leggero
che hai fatto quando non c'ero e le lenzuola di lino dammi il sonno di un
bambino che fa sogna cavalli e si gira e un po' di lavoro fammi abbracciare una
donna che stira cantando e poi fatti un po' prendere in giro prima di fare
l'amore vesti la rabbia di pace e sottane sulla luce io ti amo e chiedo perdono
ricordi chi sono ti amo, ti amo, ti amo ti amo e dammi il tuo vino leggero che
hai fatto quando non c'ero e le lenzuola di lino dammi il sonno di un bambino
che fa sogna cavalli e si gira e un po' di lavoro fammi abbracciare una donna
che stira cantando e poi fatti un po' prendere in giro prima di fare l'amore
vesti la rabbia di pace e sottane sulla luce io ti amo e chiedo perdono ricordi
chi sono ti amo, ti amo, ti amo ti amo***** Tutti avevano capito per chi era
quella canzone. Tutti applaudirono ammirati. Ma solo
una ragazza si alzò. Daphne salì elegantemente sul palco.
Hermione smise di applaudire. Guardò sospettosa la ragazza avvicinarsi a
Draco. La vide stringergli formalmente la mano. Si tranquillizzò. Poi la
vide baciarlo. E allora si sentì esplodere. Ma non fu l’unica. Draco era visibilmente sorpreso,
così come Blaise, che guardò orripilato la cugina. Terry si
alzò bruscamente disgustata, così come Harry e Ron. Tutta la
stanza esplose in sussurri. Hermione tremante di rabbia uscì di corsa. Entrò nella Sala Comune dei Serpeverde,
ormai per lei familiare, dopo che Draco l’aveva fatta venire tante notti.
Si appoggiò a una poltrona, quando sentì
le voci degli altri raggiungerla. –ehy, Mezzosangue, questo non è
il tuo posto! Vattene!- Daphne la raggiunse dietro le
spalle. Hermione si voltò disgustata, -tranquilla, aspetto Draco e me ne
vado…- -no, non hai capito? Devi
andartene ora!- la spinse. Hermione quasi cadde.
Daphne la spinse di nuovo, più forte. Era troppo. Hermione si
slanciò in avanti e le diede uno schiaffo. Per tutta risposta Daphne
mirò al suo stomaco con un gomito. Hermione cadde a terra. Attorno a
loro si fece silenzio. Daphne la prese per i capelli e la fece alzare –è chiaro che devi andartene?- -chiaro? Chiarissimo!-
le diede un calcio. La
Serpeverde mollò la presa e barcollò. Hermione
le diede una testata, facendola a cadere e prese a tempestarla di calci. I
Serpeverde fischiavano ammirati. Arrivò Ron –oh Dio…- corse
indietro e raggiunse Draco e Blaise – Malfoy!
Corri! Hermione sta uccidendo sua cugina!- Draco accorse spaventato e con
fatica tirò su Hermione prendendola da dietro.
Daphne si alzò tremante –mi avete rotto
le palle, te e le tue amiche troie! Sono stanca delle
vostre minacce e dei vostri sporchi mezzi per farmi lasciare con Draco! Ora
basta! Che vi piaccia o no, io sono la donna di
Malfoy!- un silenzio carico di tensione seguì quelle parole. Draco
riuscì a portarla fuori, anche se udirono gli applausi che si
sollevarono dalla piccola folla. Daphne, con il labbro rotto e ancora a terra
guardò Blaise –non dici niente?- il
cugino sorrise sprezzante –sì, che se fossi stato la Granger ti avrei lanciato
direttamente un Cruciatus.- Draco condusse Hermione vicino al lago, dove si
sedettero. –cazzo, Mezzosangue, certo che sei
violenta!- disse divertito. Hermione lo guardò –mi dispiace, ma sono davvero stanca di chi vuole ostacolarci!-
draco sorrise –lo so…e ti prometto che la prossima volta chi si
metterà sulla nostra strada non incontrerà solo le tue
botte…- Hermione lo guardò leggermente spaventata, ma non fece
domande. Stare abbracciata a lui era l’unica cosa
che desiderava. \
UN IMMENSO GRAZIE A: Yle, Andromeda, Helena,Alessandra,Julia,Alisea,Bellatrix. Chiedo ancora scusa per la piccola
scrittura, penso che l’unica cosa per leggere !
Al prossimo capitolonzolo! UnLbene è che voi facciate copia-incolla su wordbacio!
***ok, ci siamo! i ringraziamenti partono dal capitolo IX
x yle: so che ti aspettavi un lieto fine, e un pò mi dispiace di averla fatta finire così! però se non sei troppo arrabbiata, vai a leggere in fondo a questo cap.
x alisea: visto, potter nn era morto! non so come mi sia venuta in mente questa storia dei quasi fantasmi, ma che vuoi farci, ho il cervello malato! meno male xò anche tu la pensi come me sui finali troppo romantici!
x Whitesoul: esatto, ho preso spunto da tre metri sopra il cielo! bò, è solo che un pò li vedo simili le due storie! però in effetti hai ragione, loro due nn sn stati mai amici...bè, forse è il momento che lo siano....forse...
x julia91: sono contenta che tu non abbia odiato hermione! avevao paura di farle fare la parte della stronz@, come babi appunto, ma non la vedo così! infondo per una che ha passato la vita sui libri, la storia con draco è stata anche troppo piena di emozione!
infine voglio ringraziarvi tutti, sia chi ha letto e recensito, sia chi non lo ha fatto! e dirvi che ho deciso di pubblicare un seguito! il primo capitolo sarà "in onda" lunedì 3 luglioil titolo sarà: true love or only hate
un bacione a tutti
Lily Black***
Dopo quell’episodio nessuno provò più a mettersi tra Draco
e Hermione. Forse per paura, forse per rassegnazione. Comunque sia la coppia
dell’anno, o forse della storia di Hogwarts, non fu più
minacciata. Era una notte di fine Maggio quella in cui Hermione fu svegliata
improvvisamente da un gufo reale bianco. Con gli occhi assonnati prese la
bacchetta –Lumos- rimase stupita nel vedere il gufo appartenente a Draco.
Portava una lettera e, appena la prese, volò via dalla finestra, aperta non
si sa come. Cercando di non svegliare le compagne, lesse il messaggio
“fatti trovare tra 5 minuti fuori dal Portone.” In silenzio, troppo
assonnata per farsi domande, cominciò a vestirsi, rabbrividendo ogni
tanto per il freddo delle 5 di mattina. Poi, lentamente, uscì.
Sbadigliando si ritrovò presto fuori nell’aria gelida. Draco la
stava aspettando sul prato, una vecchia scopa al suo fianco.
–Amore….sono le cinque di mattina! Cosa vuoi?- Hermione si
avvicinò, leggermente più sveglia e consapevole di ciò che
stava succedendo. Lui per tutta risposta le sorrise, tirò fuori un
cappello di lana e glielo mise, insieme a una sciarpa di Serpeverde
–perché mi metti questo schifo addosso?- -farò finta di non
averti sentito….comunque, devo portarti in un posto…e sulla scopa
fa freddo!- -ma infatti tu sei pazzo se pensi che salirò su
quell’insieme di legnetti!- rispose sorridendo Hermione. Ma Draco non le
rispose. Stava guardando in alto –oddio, corri! C’è un ombra
dietro a una finestra! È un professore!- -dove?- urlò Hermione
spaventata, lasciando che Draco la portasse sulla scopa, sistemandosi davanti a
lei e decollando. Hermione, presa alla sprovvista, si strinse forte a lui,
gemendo –dici che ci ha visti? Era buoi! Forse….- ma
s’interruppe, sentendosi improvvisamente una stupida. La risata di Draco
confermò i suoi sospetti –non….c’era
nessun’ombra,vero?- Draco continuò a ridere –BRUTTO BASTARDO
DEPRAVATO!!!- per tutta risposta Draco sfrecciò più velocemente,
costringendo Hermione a stringersi a lui coprendo il visto contro la sua
spalla. Chiuse gli occhi. Non le piaceva, proprio non le piaceva…- ehy,
siamo arrivati!- Hermione aprì gli occhi: erano su una montagna.
Spaesata scese dalla scopa, seguita da Draco. –ora potrei ammazzarti, lo
sai vero?- gli urlò contro minaccioso. Draco sorrise tranquilla e
portò la scopa dietro a un cespuglio. Poi prese per mano Hermione e si
avvicinò a un bosco –vieni…- -ehy, dove mi porti?- -non fare
domande e seguimi!- -guarda che sono ancora arrabbiata!- -oh, senza dubbio!-
-non pensare di cavartela così!- -no…- -mi hai svegliato prima
dell’alba!- -sì…- --mo hai fatto salire su una scopa con
l’inganno- -certo…- -e ora questo! Draco Malfoy, tu mi…- non
continuò perché Draco si fermò di colpo voltandosi
–ehy, Granger, ci stai un po’ zitta? C’è un buon
motivo se ho commesso tutti questi atti vietati dalla legge! E se non ti
piacerà potrai denunciarmi!- Hermione rimase un secondo zitta,
poi…-e qual è questo motivo?- Draco sospirò: impossibile
farla tacere! Riprese a camminare, poi voltarono un albero e… -ecco il
motivo!- si trovavano in una radura circondata da alti alberi. Al centro
c’era un lago calmo, azzurro. Hermione rimase senza fiato per quanto era
bello….poi però la sua razionalità parlò –scusa
amore, ma…mi hai portato qui…quando davanti al castello abbiamo un
lago altrettanto bello?- Draco rise e si sedette in uno spiazzo d’erba,
facendola accomodare tra le sue gambe –sì, ma a Hogwarts non si
vede questo…- indicò il lago. In quel momento il buio che fino a
poco prima li aveva avvolti si dissolse. L’alba… il sole tenue
illumino la superficie del lago. L’acqua salì a schizzi, formando
cerchi e strane figure. Poi ne uscì fuori una specie di delfino, avvolto
da una luce viola. Dopo meno di un minuto, tutto tornò alla
normalità. Hermione guardò Draco –era…stupendo!-
-visto? Donna di poca fede! Guarda che nemmeno io avrei rinunciato a dormire di
sabato, se non per una buona ragione!- le bacio i capelli. Hermione
continuò a guardarlo, gli occhi lucidi di lacrime e di amore. Draco
sentì il cuore battergli più forte. Le accarezzò il viso
e, quasi sussurrando, le disse ciò che non aveva mai detto a nessuna
–ti amo…- Hermione trattenne leggermente il fiato. Non sorrise.
Continuò a guardarlo seria –ti amo anch’io- posò la
testa sulla sua spalla e lui l’abbracciò. Finalmente avevano
espresso ciò che pensavano da molto, ma che per paura e orgoglio avevano
taciuto. Hermione era contenta. E, sopraffatta dalle emozioni, si
addormentò. -sveglia!- Hermione aprì gli occhi, consapevole di
dove si trovava. Draco la guardava sorridendo porgendole un panino –il
tuo pranzo! Tra un’oretta potremo andare!- Hermione sorrise e prese il
panino. Anche lui ne aveva uno e, sedendosi vicino a lei, cominciarono a
mangiare, in silenzio, sorridendosi qualche volta, innamorati. Quando fu il
momento di ripartire, Draco tornò indietro per riprendere la loro scopa,
ma raggiunse quasi subito Hermione al lago –non c’è
più!- -cosa?- -la scopa! Deve essere caduta, o rubata!- Hermione rimase
a bocca aperta –e…ora?- -ora? Ora si cammina!- -tu sei di fuori!-
-forse, ma non vedo alternative e tu?=- poi, vedendo che non rispondeva-
perfetto! Su, andiamo!- e partirono. Poco dopo un’ora fu chiaro che si
erano persi. Cominciò anche a piovere. Sotto le maledizioni di Hermione,
Draco la portò a una casetta abbandonata –rifugiamoci lì!-
propose e la spinse dentro. Ma la casetta non sembrava abbandonata: c’era
una tavolo apparecchiato per due, un focolare e un lenzuolo rosso su un
materasso. Qualche candela accesa. Hermione guardò Draco
–tu….TU! SEI UN MOSTRO! HAI PROGRAMMATO TUTTO, VERO? LA SCOPA? ECCO
perché non erA LA TUA, MA DELLA SCUOLA! L’HAI BUTTATA DA QUALCHE
PARTE VERO?- -Draco scoppiò a ridere –bè, diciamo che la
pioggia non era programmata, però…- l’abbracciò
–ehy, piccola…l’ho fatto per te! Voglio passare questo sabato
qui, con te, adesso…- la baciò. Hermione sbuffò
leggermente, prima di lasciarsi andare. La pioggia era ormai cessata ed era
notte. Hermione abbracciò forte il petto di Draco, coperti dal lenzuolo.
–come torniamo a casa?- -verranno Blaise e Terry.- -tutto programmato!-
-e certo! Sai, conoscevo da tempo quel lago…una volta ci si riunivano i
Mangiamorte!- -cosa?- -tranquilla, ora non più!- Hermione lo
guardò incerta –ehy, piccola, ti assicuro di no! E lo sai, io ho
sempre ragione!- Hermione rise e lo baciò. Ma Draco non aveva sempre
ragione. Se l’avesse avuta, in quel momento, nella radura del lago, non
si sarebbero riuniti attorno a Lord Voldemort i Mangiamorte, tramando il loro
più oscuro piano. Quello che successe dopo Hermione quasi non se lo
ricordava: Blaise e Terry li avevano riportati indietro e lei era andata a
dormire per tutto il pomeriggio. Era giugno e ci preparava per gli esami. Dopo
i GUFO e prima dei MAGO non c’era da preoccuparsi. Ed ecco che Hermione
si ritrovò ad andare a feste clandestine, anziché studiare. Non
c’era da dire niente sul fatto che Draco l’aveva cambiata. Sorrise.
Quanto lo amava. Strinse la collana che le aveva regalato. Aveva un brillante
azzurro al centro. Come gli occhi di lui. Le piaceva pensare che lui potesse
guardarla attraverso a quel brillante. Harry irruppe in Biblioteca seguito da
Ron. – Hermione! Ho deciso: domani sera tornerò a prendere
Sirius!-*** [(era ora che ti concentrassi su di me ndharry) (scusa, ma
preferisco parlare di draco e hermione….capiscimi…nd
autrice)(ma….la storia parla di me!nd harry)(sbagliato! Ho omesso Harry
Potter iniziale! È solo il soffio dell’odio! Nd autrice)(titolo
spastico nd harry)(taci! Dai, ora voglio continuare con la fic!)
(no!)(sì)(NO)(avada kedavra! Nd autrice)]*** Hermione spalancò
gli occhi – cosa? Harry, per piacere, non fare pazzie!- - Hermione, te ci
stai?- - io…certo che sì…- rispose la ragazza presa alla
sprovvista - allora verrò anch’io!- tutti e tre si voltarono
stupiti verso Draco. – cosa? Che ci fai tu qui?- lo aggredì
Ron.—Weasley, è una biblioteca pubblica!- – lascia
stare…cosa sarebbe “verrò anch’io?”- chiese
Hermione spazientita. Draco si avvicinò – ti amo…troppe
volte hai rischiato la vita…questa volta voglio esserci anch’io!-
Harry non disse nulla: per lui ormai l’importante era trovare Sirius.
Hermione annuì. Draco guardò Ron, che sbuffò, a
acconsentì. Harry scrollò le spalle –bene, domani sera si
va.- E così la sera dopo quattro studenti di Hogwarts, con la
Materializzazione, si ritrovarono nella Stanza dei Misteri. Non fu difficile
trovare l’arco. Harry fece un passo avanti, titubante – sentite, io
vado…se entro un’ora non
tornerò…bè….chiamate qualcuno!- Hermione gli prese la
mano – Harry…ti prego, non farlo!- - devo…- La ragazza lo abbracciò
dandogli un bacio nella fronte, poi lo lasciò andare. Harry si
fermò vicino al velo. Era il momento. Chiuse gli occhi, fece un passo
avanti e sparì dietro l’arco. Harry sentì una stretta allo
stomaco, mentre una forza lo spinse dentro. Cadde a terra. Era tutto buio.
Chiuse gli occhi.E capì di essere morto.***** bè, che dire? forse
sembrerà fatto un pò di corsa questo capitolo, ma vorrei finire
la storia entrò la fine dalla scuola. vi annuncio che il prossimo capito
sarà anche l'ultimo! un ringraziamento a chi ha recensito. a presto
****LEGGERE INFONDO AL CAP***** Ron, Hermione e Draco si sedettero sugli scalini. – ehy, mezzosangue…poca confidenza con Potter!- - non sarai mica geloso, Malfoy!- lo accusò Ron – geloso? Weasley, io non ne ho bisogno!- Hermione non li ascoltava. Si stava guardando intorno. Stava andando tutto bene, a parte il fatto che Harry non si vedeva. – sentite…non vi pare ci sia troppa calma?- - Hermy! Se per una volta ci va bene, mica puoi lamentarti!- - è questo il fatto Ron…a noi non va mai bene….- - e a quanto pare nemmeno stavolta!-li raggiunse alle spalle una voce fredda. Spaventati i tre ragazzi si voltarono verso l’entrata: eccoli là: Voldemort, Bellatrix e Malfoy. - Malfoy…vedo che tuo figlio si è unito dalla parte sbagliata!- disse la voce sibilante del Signore Oscuro. Draco guardò Lucius. -tu…non eri ad Azkaban? – Lucius sorrise freddo –Draco, dovresti sapere che i Mangiamorte sono tornati tra di noi. È stato semplice evadere. Loro ci hanno lasciati uscire, mantenendo il silenzio con il Ministro. In cambio, dopo questa notte, si riuniranno a noi lasciando per sempre la prigione di Azkaban.- Voldemort schioccò le dita. Funi invisibili legarono Hermione, Ron e Draco e li buttarono per terra. Voldemort si avvicinò a Draco – non posso tollerare che il figlio di un valido Mangiamorte tradisca la sua natura….ma non voglio punirti….anzi…per il tuo e nostro orgoglio, questa notte Harry aprì gli occhi. Si mise a sedere.à---------ßdiverrai Mangiamorte!- Intorno a lui volteggiavano miriade di luci. Raccolse gli occhiali che gli erano caduti e li indossò e capì che erano fantasmi. Non proprio fantasmi. Più luce che fantasmi. Si guardò le mani e il corpo e con orrore, capì di essere uno di loro. Si alzò in piedi: non poteva finire così! Non poteva essere morto solo per aver passato un velo. “il velo della morte….” Harry si guardò intorno: - chi ha parlato?- “questo è il regno dei morti! Sei entrato nel regno dei morti!” Harry avanzò. Conosceva quella voce, o almeno gli sembrava. “sinceramente non vorrei che tu stia qui ancora…ma devo dire che sono contento di averti visto!” – vieni fuori! Avanti!- ordinò Harry impugnando la bacchetta, tremando leggermente. La voce rise “non ti scaldare! Sono qui” Harry si voltò e vide davanti a sé l’uomo di cui aveva sperato appartenesse la voce. Lacrime di gioia gli salirono agli occhi, mentre avanzò e abbracciò suo padre. “Harry….c’è anche tua madre…” Harry sentì un altro corpo stringerlo e capì che era lei. Lily accarezzò dolcemente i capelli del figlio e Harry per la prima volta da quando erano morti, provò la sensazione di esser amato da una donna che era veramente sua madre.”ascolta…” disse Lily “devi andartene! Tu non sei morto! Sei mezzo morto e mezzo vivo!” Harry la guardò con aria interrogativa, incrociando quegli occhi verdi che appartenevano anche a lui. “Quando un vivo entra qui” continuò Lily “ha un anno per uscire e continuare a vivere…altrimenti morirà!” -io sono venuto per prendere Sirius- spiego incerto Harry “Sirius sta arrivando! Sapevamo che saresti venuto! In realtà lui vorrebbe rimanere qui con noi, ma sa che il suo posto è con te. Eccolo….” James indicò un punto oltre la spalla di Harry. Harry vide il suo padrino avvicinarsi. Era più pallido di lui. Dopotutto , ancora qualche giorno e sarebbe morto per sempre. Harry abbracciò anche lui con trasporto, senza parole, felice come non lo era da quasi un anno e per in quel - Draco Malfoy…io ti nomino….-à----ßmomento decise che non sarebbe più uscito. Hermione chiuse gli occhi. Non voleva vedere. Non voleva sentire. La porta si aprì nuovamente: Lupin irruppe nella stanza. Voldemort non diede segno di sorpresa, solo irritazione. Draco, approfittandone, andò a liberare Ron e Hermione. La battaglia cominciò. Lupin e Voldemort si affrontarono subito. Bellatrix andò contro Ron. – HERMIONE! ATTENTA!- Draco scagliò un incantesimo contro il padre. – Draco! Non avrei mai pensato che tu fossi così debole!- gli urlò contro - meglio debole che codardo! Io per lo meno non dipendo da nessuno!- Voldemort scagliò un incantesimo a Lupin che cadde a terra . Il Signore Oscuro sapeva che probabilmente Silente era in arrivo. Prese Bellatrix per mano. Poi andò da Lucius. – andiamocene! Potter di sicuro è gia morto dentro quel velo! Lascia perdere tuo figlio, non ne vale la pena! Avada Kedavra!- Lucius guardò terrorizzato Voldemort e il raggio di luce verde uscire dalla sua bacchetta, superarlo e colpire suo figlio. –no...NO! ASSASSINO!- gli puntò contro la bacchetta, ma da fuori arrivarono nuovi rumori. - basta, mi hai stancato! Fatti catturare, tanto ti verrò a riprendere e ti ucciderò! Io me ne vado!- sibilò Voldemort e sparì con la donna. Hermione urlò. Urlò con tutte le sue forze. Harry sussultò – Hermione- mormorò. I suoi amici avevano bisogno di lui. Non poteva rimanere lì. Non più. James gli strinse una mano – andate! Hanno bisogno di voi!- Sirius abbracciò Lily e James, seguito da Harry, poi circondò le braccia di lui. I genitori di Harry si dissolsero piano piano, seguiti dagli altri morti. Harry sapeva che stava tornando vivo. Ma prima di scomparire del tutto, vide un fantasma nuovo. Aveva i capelli chiari e gli occhi gelidi. Non poteva essere. Pregò di uscire dal velo il più presto possibile. E quando successe, pregò di tornare dentro: Hermione era in lacrime. Ron era pallido. Lupin era mezzo svenuto. Lucius si disperava. Draco era morto. Il suo corpo giaceva per terra, vicino al padre. Hermione quasi non respirava. Si avvicinò e prese la mano del suo ragazzo – Draco….ti prego…Draco!-. Silente entrò di corsa, seguito da altri Auror. Con una sola occhiata capì che, per la prima volta, era arrivato troppo tardi. Lucius abbracciò il figlio. Non sarebbe finita così. Non sarebbe morto. Lui era il braccio destro di Voldemort e naturalmente conosceva molti sortilegi per vincere la morte…o per lo meno per salvare qualcuno, donandogli la vita. Prese un coltello e si fece un tagliò nel polso. Lo stesso fece alla mano di Draco. Mischiò il sangue. Pronunciò delle parole a bassa voce, con la voce rotta dal pianto. Silente capì che stava facendo. Fece un passo avanti, prima che una luce investisse tutta la stanza. Quando si placò, Draco aprì gli occhi. Nello stesso istante Lucius cadde vicino a lui. Hermione si buttò al collo del ragazzo che l’abbracciò. – ma che è successo?- Draco guardò il padre, poi capì. Si era sacrificato per lui. Ed ecco che tutto l’odio provato verso di lui s’intensificò. Era orfano del padre, ora. Aveva pensato di fare la cosa giusta. Come sempre aveva sbagliato. Se avesse voluto salvare il figlio, non avrebbe dovuto diventare Mangiamorte. Ora, anche il più eroico gesto, agli occhi di Draco, parve come la più codarda azione. * I funerali avvennero due pomeriggi dopo. In prima fila c’erano Narcissa e Draco. Blaise, Tiger, Goyle, Terry e altri Serpeverde erano vicini a Hermione, Harry e Ron. Quest’ultimi erano venuti più per l’amica, che per altro. Hermione osservò Draco abbracciare la madre in lacrime. Lui non piangeva. Nemmeno una lacrima. Hermione sapeva che il dolore non si conta dalle lacrime, ma lui era così gelido. Terry le strinse la mano – so a cosa pensi. Draco odiava suo padre. E l’odio non svanisce solo perché all’ultimo momento fai qualcosa di buono! Suo padre aveva tante cose da farsi perdonare e credimi, in questi casi, la morte è la minor pena. – Hermione la guardò – era suo padre!- -Draco ha smesso considerarlo tale da anni, ormai .- - ma…gli ha comunque salvato la vita!- - non voglio fare la tragica…ma credimi se ti dico che questo è stato l’errore più grosso commesso da Malfoy Senior nei confronti del figlio!- Hermione guardò Draco. Non era sicura di quello che pensava. Sapeva solo che non era quello che voleva. – ricordati, certe volte la morte è la minor pena per l’uomo!- Il funerale finì. Tornarono con le carrozze a Hogwarts. Arrivati Hermione scese e fece per andarsene. Draco la bloccò e la baciò con una foga tale da toglierle ogni dubbio-. Hermione si allontanò – Draco….DRACO BASTA!- lui la guardò – cosa c’è?- - sono stanca…di noi! È meglio finirla qui!- si avviò verso il portone. Lui le prese il braccio. Erano soli nel prato, mentre il cielo minacciava un temporale ,- cosa? Sei pazza! Qual è il problema? Per caso non ti ho dato niente?- - no, il fatto è che con te un attimo mi sento in paradiso e l’attimo dopo all’inferno!- lui la voltò per guardarla in faccia – mi stai dicendo che è colpa mia se mio padre è morto?- - è colpa tua, sua e della vita che fate! Voi avete scelto di uccidere! E questa è la vostra pena! Voi vivete con la morte nell’anima e presto o tardi la morte prende anche voi!- Draco le tirò uno schiaffo. Cominciò a piovere. Hermione lo guardò con rabbia – questa volta è davvero finita!- se ne andò, lasciandolo lì, sotto la pioggia, pieno di rancore e qualcosa di più forte. In quei giorni al castello, si sentì sempre quella canzone. Non si seppe chi la metteva, ma Hermione la sentiva continuamente. E più la sentiva e più si sentiva morire. Ripenserai agli angeli
Draco ripensò spesso al ballo dove baciò per la prima volta quell’angelo.
Al caffè caldo svegliandoti
Hermione ricordò le mattine quando Draco la svegliava portandole la colazione, nella stanza delle Necessità.
Mentre passa distratta la notizia di noi due
lentamente passò la notizia che la celebre coppia si era spezzata. Sussurri nei corridoi, pettegolezzi, sguardi sospettosi.
Dicono che mi servirà Se non uccide fortifica Mentre passa distratta la tua voce alla tv Tra la radio e il telefono risuonerà il tuo addio
Draco passava le giornate nella sala comune, sotto lo sguardo preoccupato di Blaise. Quel pomeriggio durante il quale la voce di Hermione si espanse per tutto il castello attraverso l’incantesimo sonorus per informare del piccolo concerto che sarebbe avvenuto tra pochi giorni.
Di sere nere Che non c'è tempo Non c'è spazio E mai nessuno capirà Puoi rimanere Perché fa male male Male da morire Senza te
Hermione piangeva nel letto, senza dormire, credendo di non essere sentita.
Ripenserei che non sei qua Ma mi distrae la pubblicità Tra gli orari ed il traffico lavoro e tu ci sei Tra il balcone e il citofono ti dedico i miei guai
Draco non voleva pensarci. Ma era difficile, visto che durante gli esami erano nelle stesse aule. Hermione ripensò al suo schiaffo. Draco ripensò alle sue parole.
Di sere nere Che non c'è tempo Non c'è spazio E mai nessuno capirà Puoi rimanere Perché fa male male Male da morire Senza te Ho combattuto il silenzio parlandogli addosso E levigato la tua assenza solo con le mie braccia E più mi vorrai e meno mi vedrai E meno mi vorrai e più sarò con te E più mi vorrai e meno mi vedrai E meno mi vorrai e più sarò con te E più sarò con te, con te, con te Lo giuro
Draco cercava Hermione, ma lei lo evitava. Hermione cercava Draco, ma lui non si faceva trovare. Un pomeriggio si ritrovarono entrambi l’uno di fronte all’altra, al centro del prato dove si erano messi insieme. Si rividero abbracciati. Ma ormai quelli erano tempi passati. Senza una parola, ognuno riprese la sua strada.
Di sere nere Che non c'è tempo Non c'è spazio E mai nessuno capirà Puoi rimanere Perché fa male male Male da morire Senza te Senza te Senza te Senza te
La notte prima dell’ultimo giorno a Hogwarts, il gruppo di Draco avrebbe nuovamente cantato. Hermione non dormiva: guardava la foto di loro due. Abbracciati. A Maggio, quando ancora tutto era perfetto. Non lo sapeva, ma dentro di sé sentiva che Draco in quel momento guardava la stessa foto. E infatti, sdraiato nel suo letto, gli occhi di lui scrutarono i loro visi sorridenti. Si ricordò di una dedica babbana che gli aveva detto la Grifondoro. La formulò nella sua maniera, nello stesso momento in cui anche Hermione ci pensava. “tra un libro ho trovato una vecchia fotografia: noi due,ancora stretti da un abbraccio sincero. Noi due, ancora illusi da un amore non vero”. Le sedie furono sistemate all’aperto. Il palco vicino alla grande quercia. Il gruppo era già posizionato. Girava voce che c’era stato un cambio di programma sulla canzone da cantare. Draco sembrava a pezzi: sotto gli occhi freddi aveva profonde occhiaie.
Sono l'elefante e non ci passo mi trascino lento il peso addosso. Vivo la vergogna e mangio da solo e non sai che dolore sognare per chi non può mai. Sono l'elefante e mi nascondo ma non c'e' rifugio così profondo. Io non so scappare che pena mostrarmi così al tuo sguardo che amo e che ride di me. Hermione chiuse gli occhi: si sentì osservata da molti.
Tutti sapevano che per chi era quella canzone. Ma se quella cantata l’ultima volta l’aveva fatta sentire bene, questa la faceva morire.
Una farfalla sei leggera e libera su me mai non ti raggiungerò mai mi spezzi il cuore e te ne vai lassù Sono l'elefante che posso fare inchiodato al suolo e a questo amore. Provo ad inseguirti ma cado e rimango cosi non puoi neanche aiutarmi ti prego vai via.
Hermione sentì gli occhi riempirsi di lacrime. Draco li teneva chiusi.
Una farfalla tu sei leggera e libera su me mai non ti raggiungerò mai mi spezzi il cuore e te ne vai da me. Dentro di me dentro di me ho un cuore di farfalla e non potrai vedere mai quanto lui ti assomiglia dentro di me dentro di me ho un cuore di farfalla e non potrai vedere mai quanto lui ti assomiglia Dentro di me dentro di me ho un cuore di farfalla.
Prima dell’ultimo accordo Hermione si alzò e si allontanò dall’altra parte del prato. Presto sentì Draco raggiungerla. – te ne sei andata! - - era bellissima…ma anche ingiusta! Io non ti ho lasciato per cattiveria! È solo che…- non continuò. Draco la guardò. Le mise una mano sul viso – scusa…per lo schiaffo. – Hermione lo osservò: voleva davvero le sue scuse? Le importava qualcosa dello schiaffo? Cosa voleva da lui? L’aveva lasciato, ma nonostante questo desiderava l’ultimo bacio. Come se davvero lui le leggesse nei pensieri, s’inchinò e la baciò. Si guardarono. Hermione fece un passo indietro. Sentì qualcosa di freddo toccarle la gola. Un ciondolo. Il ciondolo che lui le aveva regalato poco tempo prima. Il perché non se lo ricordava. Non era importante. Si tolse la collana. Gli prese una mano e la lasciò cadere lì. Draco guardò il ciondolo senza parlare. Il brillante azzurro venne bagnato da qualche goccia salata. Non di Hermione. Ma di Draco. Per la prima volta in tutta la sua vita, Draco stava piangendo. Hermione sentì male all’altezza del cuore. Avrebbe voluto consolarlo. Allungò una mano, la posò sulla sua. poi, piangendo anche lei, si allontanò. Dopo quella storia, forse qualcosa di buono c’era: Hermione, la ragazzina secchiona con unica priorità di prendere 101 su 100 in tutti i test, aveva scoperto che le cose importanti al mondo erano altre. Aveva imparato ad amare qualcuno che aveva sempre odiato. Era cresciuta. Draco, invece, aveva imparato a piangere e ad aver bisogno di qualcuno che non fosse se stesso. La mattina dopo Hermione si ritrovò sul treno con Harry, Ginny e Ron. Era felice. O almeno, voleva esserlo. Voleva guardare al futuro. Aveva sentito dentro di sè quanto era maturata e così, prese da un attacco infantile, si era fatta fare due codine da Ginny e sembrava una dolce bambina un po’ cresciuta. Nonostante l’aria infantile, molti ragazzi si voltarono a guardarla quando il pomeriggio si avventurò per il corridoio del treno in cerca di un bagno. Si scontrò con Draco. Strano. Ormai c’era abituata. – ciao- -ciao- lui le sorrise. Lei ricambiò. -Ti va di entrare.- Le chiese. Lei annuì e insieme si sedettero in uno scompartimento vuoto. A Hermione venne il sospetto che forse lui l’aveva aspettata. – ascolta…non so te, ma sinceramente non ho molta voglia di tornare ad avere il rapporto che avevamo prima di quest’anno. - disse Draco – neanch ’ io…sarebbe un po’ difficile. - lui le porse la mano – amici?- Hermione diventò seria – amici. - gli strinse la mano. Sarebbe stato difficile? No, molto più facile di quando stavano insieme. Potevano diventare amici. Solo amici. Si sorrisero. Il treno si fermò. Uscirono dallo scompartimento. Si lasciavano come amici. Per tutta l’estate non si sarebbero visti. Sì, si disse Hermione, lei era amica di Draco Malfoy. Nulla sarebbe cambiato. Tra poche settimane si sarebbe resa conto di quanto si sbagliava. Per ora non voleva pensarci. ***FINE*** ESATTO, FINE. MA X CAUSA DI FORZE MAGGIORI DOVRò RIMANDARE I RINGRAZIAMENTE E SALUTI. X QST TRA BREVE PUBBLICHERò UN NUOVO CAP DOVE RINGRAZIERò TUTTI QUANTI E DARò I MIEI COMMENTI. INTANTO VORREI CHIEDERE A CHIUNQUE, ANCHE CHI PER ORA HA LETTO E NN RECESITO (SE CI SONO) DI RECENSIRE QUEST'ULTIMO CAP, ESPRIMENDO IL SUO PARERE SU TUTTA LA STORIA E SE VORREBBE UN SEGUITO OPPURE NO. VI ASPETTO AL PROX AGGIORNAMENTO CHE SARà SOLO DI RINGRAZIAMENTO.