il soffio dell'odio

di lilyblack90
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** due strane sorprese ***
Capitolo 2: *** tempesta di ricordi ***
Capitolo 3: *** un’amicizia indelebile…o quasi ***
Capitolo 4: *** l'unica possibilità ***
Capitolo 5: *** una canzone sul treno ***
Capitolo 6: *** gita al ministero ***
Capitolo 7: *** una serata indimenticabile...forse ***
Capitolo 8: *** ...... ***
Capitolo 9: *** tutto andrà meglio ***
Capitolo 10: *** iniziano i guai! ***
Capitolo 11: *** lacrime per amicizia o per amore? ***
Capitolo 12: *** avvertenze + nuovo cap ***
Capitolo 13: *** XIII ***
Capitolo 14: *** XIV ***
Capitolo 15: *** XV ***
Capitolo 16: *** XVI ***
Capitolo 17: *** la maratona di ballo ***
Capitolo 18: *** XVIII ***
Capitolo 19: *** ringraziamenti ***
Capitolo 20: *** IX ***
Capitolo 21: *** XX ***



Capitolo 1
*** due strane sorprese ***


raga, è la mia prima fic

raga, è la mia prima fic. comunque vada continuerò a postare ;) ...bò, x ora nn ho molto da dire

 

- Neville, cerca di stare in piedi!- il tiro su con un altro sforzo. Le sue gambe continuano a muoversi e ormai la situazione è drastica. Mi guardo intorno in cerca d’aiuto, ma tutti sono occupati: Kingsley sta affrontando due mangiamorte; Tonks è svenuta mentre Moody è steso a terra con la testa sanguinante. Sirius e Lupin non si vedono. Neville sta cercando di tirarsi su aggrappandosi a me – dai, andiamocene…- Lo tiro più su, ma la profezia cade e si rompe. Harry, bi dispiage- grida Neville. Non importa! Dobbiamo andarcene!- - Sciledde – esclama Neville, guardando oltre le mie spalle. - Che cosa?- - Sciledde!- Mi volto e vedo Silente avanzare con la bacchetta levata… siamo salvi! I mangiamorte tentano di fuggire, ma il vecchio preside li blocca. Solo due persone continuano a combattere, ignare di quello che succede. Vedo Sirius deridere Bellatrix – avanti, puoi fare di meglio!- È un attimo! Un getto luminoso lo colpisce in pieno petto. Lascio Neville e scendo gli scalini. Sirius cade a terra e sparisce dietro il velo. -NOO SIRIUS!- faccio per lanciarmi, ma due braccia mi fermano – non puoi fare niente…- sussurra Lupin. - LASCIAMI!- - No! È morto…- - NOO- È morto, è morto… è morto………… - SIRIUS!- Harry si guardò intorno: il nuovo ventilatore diffondeva aria fresca ovunque, la tv trasmetteva il telegiornale dell’una. Lanciò un’occhiata ai suoi zii: Petunia aveva la mascella serrata, e teneva la forchetta sospesa davanti lei; Dudley guardava il cugino terrorizzato. Il primo a rompere quel silenzio fu Vernon – TU SEI PAZZO! PRIMA TI ADDORMENTI A PRANZO; POI COMINCI A URLARE COME UNO SCELLERATO! E POI CHI è QUESTO SIRIUS?- Harry non rispose: si portò una mano sul viso e si aggiustò gli occhiali. Sentì che sudava freddo. Poi abbassò lo sguardo verso le due fettine di carne che avrebbe dovuto mangiare e sentì il voltastomaco salire. - scusate, io non ho fame!- disse alzandosi e corse verso le scale. - EHI! RISPONDI PRIMA: CHI è SIRIUS?- -NESSUNO- urlò Harry, chiudendosi con forza la porta della sua camera. Si sedette sul letto: ormai non era nessuno Sirius. Era stanco di fare sempre quel sogno, dove riviveva attimo per attimo la vicenda dello scorso Giugno: la fuga dai mangiamorte, la profezia e la sua rottura e la morte di Sirius. Prese una foto dal comodino e la guardò: ritraeva lui da piccolo al suo battesimo circondato dai suoi genitori e dal suo padrino. Perché la vita era così crudele con lui? Poi Harry ci pensò un po’ e cambiò idea: non era colpa della vita! La colpa era solo di un uomo, la persona che gli aveva reso la vita difficile fin da piccolo, colui il quale nome spaventava la maggior parte dei maghi e delle streghe: Voldemort. Era a causa di quel mostro se Harry aveva una vita privata delle persone più care. Il ragazzo sentì un pizzico agli occhi “ non devi piangere!” si disse; con una furia selvaggia lanciò per terra la cornice e si sentì un rumore di vetro frantumato. Harry si chinò e allungò la mano per togliere la foto da quei vetri. -AHIA!- era riuscito a prenderla, ma si era tagliato. Guardò la foto coprirsi di sangue, osservò quegli occhi sorridenti coprirsi di rosso, come a ricordargli che erano morti e non avrebbero più riso. Harry lanciò un grido, si buttò nel letto e con la testa nel cuscino cominciò a piangere “ sfogati, piangi, tanto non ti vede nessuno… sei solo” e con quest’ultimo pensiero triste si addormentò. Si risvegliò a notte fonda. Lo stomaco fu preso da una fame improvvisa. Guardò la sveglia: era l’una e mezza. S’alzò e allungò la mano verso la porta con l’intenzione di andare a prendere qualcosa in cucina, quando un ticchettio alla finestra lo fece voltare. Si avvicinò e l’aprì, ben sapendo cos’era: quattro gufi atterrarono sul suo letto. Harry si ricordò che era il suo compleanno. Si avvicino al più piccolo che riconobbe come Leo, quelle di Ron. Prese il pacchetto che aveva legato alla vita e lo aprì: dentro si trovavano dei dolci e una torta. Harry sorrise: almeno ora non doveva più scendere in cucina. Prese un altro pacco: conteneva un libro sulla storia di Hogwarts; esterrefatto lesse il biglietto che lo accompagnava Caro Harry, come stai? Questo è il libro “STORIA DI HOGWARTS” per ora ne ho trovata solo una copia e te l’ ho mandata. Ron voleva impedirmelo, dicendo che non era affatto un regalo bello da ricevere! Sono sicura che tu non la pensi allo stesso modo! E comunque, vedrà quando lo regalerò anche a lui!( non glielo dire però!) Spero di vederti presto, tanto da quanto ne sappiamo il momento si avvicina… buon compleanno tua Hermione p.s. ti fa gli auguri anche Ron che come al solito fa le cose a metà e nel suo pacco non ti ha mandato nessun biglietto: AH; AH ;AH! Non è vero che faccio le cose a metà! Meno mele che ci sei te che sei perfetta! Comunque: buon compleanno Harry, e ti prego muoviti a venirmi a salvare da questa belva! Non lo ascoltare! Lo tratto benissimo! Più più sono io che presto avrò un esaurimento nervo Ti lascio ora! Ciao HERMIONE E RON Harry scosse la testa mettendo il biglietto da parte: di certo Ron aveva capito molto più di Hermione. Passò al secondo pacco: era di Hagrid a giudicare dallo scarabocchio sul biglietto. Harry lo aprì: conteneva un insieme di piume e pergamene con un diario di pelle di drago. Il ragazzo si dedicò all’altra busta: sul davanti era impresso il simbolo di Hogwarts; la aprì: c’era una lettera che lo informava come sempre dell’inizio della scuola il 1 settembre. Vi era un altro foglio: Harry lo lesse velocemente mentre mangiava una fetta di dolce: caro signor Potter, la informiamo che ha ottenuto ottimi voti nei gufi Harry sorrise soddisfatto: era riuscito ad arrivare dove voleva e ora doveva impegnarsi per diventare Auror. Poi, un’ombra scura s’impossessò di lui: doveva continuare Pozioni! Sbadigliò: era molto tardi e lui era esausto. Si sdraiò sul letto e si addormentò velocemente. La mattina dopo si alzò verso le 9. Fece colazione con Dudley, il quale lo guardava sospettoso. Passò il resto della giornata in camera, quando all’undici suonò il campanello - Dudley, vai tu per piacere?- - No, mamma, sto guardando bimbumbam! Mandaci Harry!- -HAI SENTITO RAGAZZO? MUOVITI!- Harry andò rassegnato – vado,vado, non c’è bisogno che urli!- Aprì la porta e si trovò di fronte a due anziani vestiti elegantemente. Sorridevano e gli occhi di lui erano di un acceso verde brillante! - buongiorno figliolo!- gracchiò la signora. -‘Giorno! Volete accomodarvi?- chiese educato Harry. I due fecero il loro ingresso, mentre Petunia gli andava incontro. Si fermò di colpo – No! Non può essere!- - ciao, Petunia! Non ci saluti?- La zia si avvicinò e si scambiarono due baci all’aria. Harry guardava la scena curioso, poi vedendo che nessuno sembrava ricordarsi di lui, si schiarì la voce. L’anziano si voltò – oh, sì, hai gli occhi di tua madre… e i miei!- Harry lo fissò stupito – scusi, temo di non capire!- La signora sorrise – oh, Harry, siamo i genitori di tua madre! Siamo i tuoi nonni!- Harry rimase immobile: forse stava ancora dormendo! Non era possibile! Da quanto ne sapeva i suoi nonni erano morti! Vabbè, non è che ne sapesse tanto! - di sicuro sei un po’ spaesato!- disse suo nonno. Harry annuì. - caro, io e tua zia dobbiamo parlare. Vai di là- Harry ubbidì. Fu richiamato un’ora dopo e con Dudley si sedette al tavolo per il pranzo. Suo cugino non sembrava del tutto contento di vedere i suoi nonni. Si sedettero anche loro e Petunia. La nonna disse- staremo qui fino a domani! Siamo venuti per festeggiare il compleanno di Harry.- Il ragazzo la guardò: questa sì che era una novità! Ma le sorprese non erano finite: suo nonno gli dette una busta. Harry la guardò, poi l’aprì con mani tremanti: uscirono due banconote da 200 euro. - G-Grazie!- di certo non poteva aspettarsi regali da mago! Voleva dire che si sarebbe comprato qualcosa lì; e poi era stato gentile da parte loro. Sua nonna si alzò – e di che!- disse prima di abbracciarlo. Harry non sapeva che fare! Non era normale per lui venir abbracciato da un adulto con affetto! In effetti, l’ultima persona che lo aveva abbracciato era stato Sirius… mentre sentiva qualcosa crescere nel suo stomaco, si strinse a sua nonna. Il pomeriggio i suoi nonni uscirono per andar incontro a Vernon a lavoro e Harry si trovò nella situazione della mattina: suonò il campanello, Dudley era davanti alla tv, Petunia in bagno e toccò a lui andar ad aprire. Si trovò davanti ad altri due anziani: la signora indossava un vestito, simile a quello del signore… che strano, i babbani non si vestivano così. Li fece passare. Come la mattina arrivò Petunia che si bloccò e come la mattina rimase stupita; ma non li salutò come la mattina, anzi, li aggredì – fuori da casa mia! Uscite subito!- - calma,calma!- - Harry, vai in camera con Dudley!- - Sì, è meglio così, tanto bisogna aspettare Vernon per parlare!- disse l’anziano. Harry ubbidì e con Dudley andarono nella stanza di quest’ultimo. Meno male che anche lì c’era la tv, così Harry potò sbirciare dalla porta senza Dudley. Per molte volte andò a spiare e la scena era sempre la stessa: L’anziano guardava fuori dalla finestra assorto, mentre fumava una pipa: la moglie guardava incuriosita i vari oggetti sopra i mobili. Zia Petunia stava a sedere dritta sulla sedia guardando tutt’e due. Quando il campanello suonò, si rizzò in piedi e corse ad aprire. Harry la vide confabulare con zio Vernon e i nonni. Lo zio si accorse che li stava guardando e gli fece segno di andare di là con loro. Harry ubbidì e si meravigliò quando vide gli sguardi minacciosi che i suoi nonni lanciavano ai due signori. Per un po’ regnò il silenzio, ma poi Harry si stancò – scusate, non per essere indiscreto, ma voi chi siete?- chiese rivolto ai due anziani. - siamo maghi, non che i tuoi nonni paterni!- Harry si sedette su una poltrona: fino a quella mattina di parenti aveva solo i suoi zii e ora a ogni suono di campanello ne arrivavano altri. Automaticamente guardò la porta, come se temesse che si aprisse, facendo entrare una decina di suoi parenti. - siete degli impostori!- urlò una voce. Con stupore di tutti veniva dalla nonna materna. - perché?- chiese Harry. - Perché? E colpa del loro figlio se la nostra Lily è morta!- - Colpa di nostro figlio? Ve lo volete mettere in testa che sono stati uccisi da un mago?- - E come si fa a sapere? Dopo che sono morti non abbiamo voluto avere più niente a che fare con il mondo magico!- rispose il padre di Petunia. - Nonno- intervenne Harry incerto nel pronunciare quel nome – è vero, sono stati uccisi da Voldemort!- I genitori di James trasalirono, ma continuarono la litigata – giusto! E poi è scomparso grazie a Harry, ma due anni fa è tornato!- - bugiardi!- - sentite, la storia è così, e non pensate di essere gli unici dispiaciuti! Anche noi abbiamo perso un figlio! E ora, se volete scusarci, bisogna andarcene! Harry, vieni!- - e dove lo portate? Siamo venuti apposta per lui!- - mi dispiace, ma è una questione più grande di noi! Accio baule!- il baule di Harry scese con la gabbia di Edvige. Harry si alzò, senza aver capito molto bene cosa succedesse. I suoi nonni materni lo abbracciarono a turno – ci dispiace che ci siamo visti così poco!- Harry annuì. Suo nonno prese una foto e gliela porse – tieni, è stata scattata quando avevano la tua età.- Harry guardò l’immagine: da una parte c’era Lily che cercava di non farsi abbracciare da James, accanto Sirius, Remus e Peter ridevano abbracciandosi. Harry guardò i suoi nonni – grazie!- Uscì: notò che i suoi nonni erano venuti con una macchina volante. Salì e con loro partì. Arrivarono a Grimmul Place. - vai, Harry, ti stanno aspettando!- - voi non venite?- - no. Abbiamo una missione! Non ci vedremo più!- Harry li abbracciò – stai attento, quest’anno!- disse suo nonno con tono di avvertimento. - a proposito, ci dispiace molto per Sirius!- Harry annuì. Suo nonno gli dette un regalo – buon compleanno!- Harry lo aprì: era una coperta con sopra cucite molte foto della vita di suo padre, fino alla sua nascita… notò che c’era anche la foto del funerale. - lo so che è triste, ma ci è sembrato giusto!- Salirono in macchina. Prima di partire, sua nonna disse – Grazie!- - perché?- chiese Harry, stupito. - per un attimo mi hai fatto rivivere accanto a James.- Harry sapeva che alludeva alla somiglianza, e mentre la macchina partiva, vide una lacrima solcare il viso di sua nonna e per un attimo, avrebbe rivoluto i suoi genitori in vita, ora più che mai.

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Capitolo 2
*** tempesta di ricordi ***


Capitolo 3: tempesta di ricordi. Il giorno dopo Ron e Harry si svegliarono all’ora di pranzo: entrambi si erano scottati il giorno prima e le loro spalle erano di un rosso molto simile a quello dei capelli dei Weasley. Entrarono in cucina, dove Molly preparava il pranzo: Ginny stava scrivendo una lettera e dalla moltitudine di cuori che aveva disegnato, non fu difficile per Harry capire a chi era destinata. A quel pensiero sentì una stretta allo stomaco… che fosse…Geloso? “Ma no,” pensò” è la fame!” Si sedette accanto a Hermione, mentre Ron andava davanti. La ragazza li guardò sorridendo – vi siete svegliati pigroni!- Ron, che aveva ancora gli occhi chiusi mugugnò. -buongiorno anche a te, Ron!- disse sarcastica Hermione. Il suo viso era molto arrossato rendendola ancor più delicata… solo in apparenza! -ora sarei venuta a svegliarvi! Volevo venire prima, ma questo libro mi ha entusiasmato a tal punto che il tempo è volato!- -che libro è?- chiese Ron. -Storia di Hogwarts!- rispose lei tranquilla. Harry soffocò le risate mentre beveva un bicchier di succo, mentre Ron la guardava stupito –Hermione! Come fa a entusiasmarti un libro che hai già letto 2800 volte!- –Così tante?- chiese Harry, sarcastico. –Grazie per aver tenuto il conto, Ron- rispose la ragazza tagliente, poi s’illuminò – ma ogni volta trovo qualche particolare! Tipo, nel capitolo 16, non mi ero mai accorta che…- –Non importa Hermione! Di sicuro è interessante, ma non mi rendere partecipe!- disse Ron, ma la ragazza, capendo il suo gioco, continuò – oh, per me è un piacere! Vedi, in questo capitolo!- –No, Herm, troppo gentile, ma non disturbarti!- –Ma non mi dispiace! Ecco vedi…- –No, guarda, non fa niente- Poi si guardarono e scoppiarono a ridere. In quel momento entrò Kreacher, trascinava i piedi guardando per terra e borbottava – riecco la casa della mia padrona di nuovo piena di sudice canaglie… tramano contro il signore oscuro…oh, ma chi può sconfiggerlo? Nessuno! La mia padrona lo diceva sempre…- Harry si voltò a guardarlo e in quel momento il suo cervello fu trapassato da un pensiero “ lui mi ha mandato nella camera dei Misteri, lui ha mentito, lui ha partecipato alla morte di Sirius e rideva…” si alzò di scatto senza sapere cosa faceva e si avvicinò all’elfo. Hermione e Ron lo guardarono curiosi, poi, senza preavviso, il moro sferrò un pugno all’elfo. La creatura urlò, Hermione si mise una mano davanti al viso e Ron rimase a bocca aperta, senza sapere se ridere o preoccuparsi. Dopo quel pugno seguirono altri calci, mentre la cucina si riempiva delle grida di Harry – tu, viscido mostro, hai ucciso Sirius! Tu, hai mentito; è sola colpa tua!- In quel momento entrarono Tonks, Lupin e Molly. Rimasero sconcertati sulla soglia. Il primo a riprendersi fu Lupin, che allungò le braccia e bloccò Harry. -fermo! Sta calmo!- Il ragazzo si dimenava. Ron gli si avvicinò cercando di calmarlo, mentre Hermione correva verso l’elfo sanguinante. -ferma!- ordinò Harry. La ragazza lo guardò arrabbiata – ferma un corno! Lo stavi uccidendo! si può sapere che ti è preso?- -è colpa sua se Sirius è morto! È colpa sua!- -non dire sciocchezze! Lui non era obbligato a dirti la verità! Non sei il suo padrone!- -sta zitta! Sempre a difenderlo vero? La verità è che a te ti è sempre importato più di lui che di Sirius!- e con queste parole si liberò dalla stretta di Lupin e salì in camera sua. Prima che qualcuno li fermasse, anche Ron e Hermione uscirono. -bel colpo!- disse Ron. -Sta zitto!- lo rimbeccò Hermione. -Te sei impazzita! Preoccuparti di quello, quando un tuo amico lo odia!- -Harry non lo odia!- -Hai ragione! Il suo è amore! Infatti lo ha picchiato solo per affetto!- -Ah,ah,ah! Divertente! No, dico sul serio, Ron, questa battutine ti vengono la mattina quando ti svegli? – si fermò e si appoggiò al muro: anche se tecnicamente stava discutendo con Ron, il suo pensiero era ancora in cucina, durante la sfuriata con Harry. Infatti, anche se al terzo anno si erano tenuti il muso, non avevano mai litigato così. -gli devo parlare!- concluse, senza che Ron le chiedesse qualcosa. Aprì la porta della camera dei due ragazzi ed entrò. Harry era sdraiato nel letto e guardava il soffitto. La ragazza gli andò di fianco – Harry, ascolta, io, lo so che ho sbagliato, però…- Ma il ragazzo si voltò dandole le spalle. La ragazza sospirò e fece il giro del letto – ascoltami, io…- -Ron, ti va una partita a scacchi?- la interruppe Harry. La ragazza perse la pazienza – ti credi tanto bravo? Pensi di essere l’unica vittima? Stammi a sentire, l’anno scorso non ho detto niente, ma quando è troppo è troppo! Facevi l’incompreso come se il mondo ce l’avesse con te! Te la prendevi con noi, ben sapendo che non potevamo fare nulla, ti sfogavi aggredendoci e ci facevi sentire uno schifo! e ora quello che hai fatto oggi! Lo vuoi capire che in questo periodo bisogna rimanere uniti? Se ci dividiamo non avremo speranze contro Voldemort! Noi ti vogliamo bene, e non devi dubitarne mai, capito? Altrimenti significa che non hai fiducia!- Fece per uscire, ma Harry si mise a sedere – Hermione! Anch’io vi voglio bene!- La ragazza lo guardò, poi si avvicinò e lo abbracciò. Dopo un po’ Harry chiese – ma come mai quell’elfo è ancora qui? Voglio dire, ora che Sirius è… insomma, non ha più padroni!- Ron scosse la testa – lui ha dovuto riconoscere che Tonks ha tutti i diritti di comandarlo! – L’estate passò velocemente. Il penultimo giorno di vacanza, il trio e Ginny erano impegnati a preparare i bauli, ma Harry pensò solo a una cosa. Dopo pranzo andò da Lupin. -Emh, le volevo chiedere… potrei andare in camera di Sirius?- Lupin lo guardò seriamente – finalmente Harry!- -come scusi?- -mi chiedevo quando avresti voluto andarci! Immaginavo che il momento sarebbe arrivato, così ho chiuso a chiave la porta in modo che tutto rimanesse così com’era- si mise la mano in tasca e porse una chiave arrugginita a Harry – la camera è al secondo piano. Fai con comodo.- Harry mormorò un – grazie- poi corse di sopra. Arrivato davanti alla porta, girò la chiave ma indugiò prima di entrare. Non era sicuro di voler farlo, ma doveva per trovare quello che cercava. Spinse la porta ed entrò. La stanza era buia. Harry si avvicinò alla finestra e l’aprì. Il letto era disfatto, con le lenzuola tirate indietro, pronte a coprire Sirius una volta steso… solo che quella lontana notte di Giugno nessuno si sdraiò. Harry distolse lo sguardo e si avvicino alla scrivania. Era coperta di fogli. Aveva tre cassetti. Harry aprì il primo: c’erano un paio di occhiali da sole che avevano l’aria di non essere stati usati per molto tempo. C’era una data scritta piccola in bianco. Risaliva a molto tempo fa, a quando Sirius aveva 17 anni. Accanto c’era un altro paio. Harry immaginò che appartenessero a James e li vide insieme da giovani comportarsi da fighetti. Prese gli occhiali e chiuse il cassetto. Aprì il secondo: c’erano molte foto, ritraenti la vita di Sirius dopo la scuola. In quasi tutte erano presenti anche Peter, Remus, James e Lily. Trovò anche un pacco di lettere. Harry prese tutto. Aprì l’ultimo cassetto e finalmente trovò quello che cercava: uno specchietto, doppione a quello che Sirius gli aveva regalato. Guardò la scrivania e spostò qualche foglio. Trovò un paio di bottiglie di birra e una cornice rovesciata. La guardò: il vetro era rotto e dietro si vedeva il sorriso di James abbracciato a Sirius. Era una foto semplice, che però doveva aver recato molto dolore a Sirius, lo stesso dolore che provava ora Harry. Prese anche quella. Tutto quello che trovò lo prese: un giacchetto di pelle, dei pantaloni extra large, un cappello. Avevano l’aria di esser appartenute al passato di Sirius e Harry constatò che l’uomo doveva aver preso delle cose dalla camera di James. S’inginocchiò per terra. Non aveva voglia di andarsene. Guardò le foto e i poster appese alla parete, e non potè stare lì un minuto di più. Si alzò, e uscì, lanciando un ultimo sguardo appannato dalle lacrime alla stanza. Quando scese a cena, incontrò Lupin che per poco non cadde a terra: Harry indossava un paio di pantaloni extra large, un giacchetto di pelle, un paio di occhiali da sole e un cappello nero. Aveva anche dei guanti da motociclista. Lupin riconobbe il giacchetto, il cappello e i guanti di Sirius, mentre i jeans e gli occhiali erano di James. Harry guardò i suoi occhi diventare tristi – io, scusa, non sapevo che non potevo…- Lupin gli mise una mano sulla spalla – non preoccuparti! È solo che per un momento ho rivisto James! Vedi, quando Sirius decise di andar a vivere con lui, lo accompagnammo qui a prendere tutte le sue cose e James si vestì bene o male così, dicendo che assomigliava di più a Sirius e sembrava suo fratello!- Harry abbassò lo sguardo – io l’ ho fatto solo per… insomma, mio padre non l’ho mai conosciuto e Sirius era diventato un po’ come il mio fratello e ho pensato che vestendomi così, loro sarebbero rivissuti… insomma che… che…- non potè continuare perché la voce gli si spezzo in gola e, piangendo, corse di sopra. In quel momento arrivarono Ron e Hermione. – dov’è Harry?- chiese la ragazza. -è di sopra.- Ron fece per salire le scale, ma Hermione lo fermò – di sicuro vuole restare solo!- -salite lo stesso!- disse Lupin. -Ma…- cominciò Hermione. -Salite! Sicuramente vorrà rimanere solo, ma in questo periodo non gli fa bene! Andate. È di sicuro in camera di Sirius. - Perplessi i due ragazzi salirono le scale fino alla porta di Sirius che trovarono socchiusa. Entrarono. Le finestre erano accostate e entrava solo un tenue raggio del sole che tramontava, per cui la stanza era in penombra. Al centro della stanza, a sedere per terra, c’era Harry. I due quasi non lo riconobbero, vestito com’era. Aveva abbassato la visiera del cappello per coprirsi gli occhi attraverso gli occhiali. Con i guanti senza dita stava sfogliano delle lettere. Tutto intorno erano sparpagliate fotografie dei suoi genitori e dei malandrini al tempo della scuola. C’era anche la coperta regalatagli dai suoi nonni. In evidenza c’erano le tombe dei suoi genitori. Hermione distolse lo sguardo da quella foto, mentre una lacrima le scendeva dagli occhi nocciola. Ron le strinse la mano ed entrambi si avvicinarono all’amico.- guadate, questa è una lettera che Sirius ha mandato a James in classe durante pozioni… ecco un pezzo” che palle! Una materia più brutta non c’era! F” e mio padre ha risposto “almeno non è noiosa come Divinazione! R” e Lupin ha scritto “giusto! Sbaglio o abbiamo perso 20 punti oggi perché te, Ramoso ti sei addormentato in classe? L” “No! Quello è stato Sirius!R” “ sì, ma te, come passatempo, ti sei messo a lanciare il boccino e hai rotto tre sfere di fila! F” “non è colpa mia se ho mira! R” “ no, non è colpa tua se hai mira, ma è colpa vostra se ho visto il prof. girarsi verso di voi e scrivere qualcosa… ecco ora parla……………avete visto? 50 punti tolti a Grifondoro per disattenzione in classe! C” avete sentito? Sembrano noi! Questa invece la voleva mandare mio padre a mia madre “ Lily, il mio cuore è in tumulto senza te, sei come un boccino che, nelle rare occasioni, non riesco a prendere! Quando mi avvicino a te c’è sempre un bolide di uno schifoso serpeverde che mi disarciona… anche se nella realtà non succede mai! Se ti prendo, la partita è comunque persa e te ne rivai! Oh, Lily, tante volte ti ho corteggiato, quante le volte che ho preso il boccino! Ti amo, James. Allora Felpato, che ne dici? R” “ bellissima! Toccante!……… Faceva schifo! F” “ cosa? Ma senti te! R” “ scusa, ma non puoi paragonarla a un boccino! F” ce ne sono altre! Questa è di mia madre, e questa di Remus… poi questa era per i miei zii e diceva del funerale, ma è stata mandata indietro… non sono neanche andato al loro funerale… queste foto le avete viste? Queste sono di mia madre incinta e queste di mio padre e questa di tutti e 5…- Harry continuò a prendere e ributtare le foto che ritraevano i sorrisi dei genitori. A ogni foto la sua voce aumentava di velocità e diventava acuta, mentre le lacrime scendevano da sotto i suoi occhiali. -Vedete come sono felici? Non lo sanno che presto moriranno! Né mia madre, né mio padre né Sirius! nè Lily, nè James nè Sirius! Nè Lily nè James Nè Sirius!- la sua voce aumentava e si alzava, tanto che alla fine urlava. Intanto buttava alla rinfusa tutte le foto. Hermione si strinse a Ron piangendo silenziosamente, mentre il rosso chiudeva gli occhi. Poi la ragazza tentò di avvicinarsi a Harry – Harry, io…- il ragazzo cercò di allontanarla, ma il rosso gli bloccò le braccia – Harry, calmati! Siamo i tuoi amici!- il bruno lo guardò attraverso le lenti nere, poi si accasciò tra le braccia del rosso, mentre Hermione lo abbracciava da dietro. Più tardi, dopo aver pianto ininterrottamente, Harry disse di esser stanco e che quella sera avrebbe dormito lì. I due lo lasciarono solo. Il ragazzo si trascinò verso il letto, ma si fermò prima di sdraiarsi: le coperte attendevano di coprire Sirius, non lui. Sì sdraiò per terra tra le foto e le lettere, dicendosi che se non ci si fosse sdraiato Sirius in quel letto, non lo avrebbe fatto nessun altro e le coperte avrebbero atteso inutilmente l’arrivo dell’uomo. Si mise la coperta con le foto attaccate addosso e si preparò a una nottata di sogni e ricordi, di sicuro belli visto che avrebbe sognato i suoi genitori. D’altronde, la parte brutta sarebbe stata quando si sarebbe svegliato, perché lì si sarebbe accorto che sono stati solo sogni e che mai più abbraccerà i suoi genitori… se non nei sogni. ciao! allora, nn sn sicura di aver ingrandito. nn mi riesce di lasciarlo grande anke qui nel sito. bò! cmq, devo ammettere che questo capitolo nn mi piace per niente. è troppo scontato, scritto spreciso. recensite lo stesso, vero? smak! ps, sister, miraccomando, nessuno spoiler! cmq nn sn siicura del seguito.....

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Capitolo 3
*** un’amicizia indelebile…o quasi ***



Capitolo 3: tempesta di ricordi. Il giorno dopo Ron e Harry si svegliarono all’ora di pranzo: entrambi si erano scottati il giorno prima e le loro spalle erano di un rosso molto simile a quello dei capelli dei Weasley. Entrarono in cucina, dove Molly preparava il pranzo: Ginny stava scrivendo una lettera e dalla moltitudine di cuori che aveva disegnato, non fu difficile per Harry capire a chi era destinata. A quel pensiero sentì una stretta allo stomaco… che fosse…Geloso? “Ma no,” pensò” è la fame!” Si sedette accanto a Hermione, mentre Ron andava davanti. La ragazza li guardò sorridendo – vi siete svegliati pigroni!- Ron, che aveva ancora gli occhi chiusi mugugnò. -buongiorno anche a te, Ron!- disse sarcastica Hermione. Il suo viso era molto arrossato rendendola ancor più delicata… solo in apparenza! -ora sarei venuta a svegliarvi! Volevo venire prima, ma questo libro mi ha entusiasmato a tal punto che il tempo è volato!- -che libro è?- chiese Ron. -Storia di Hogwarts!- rispose lei tranquilla. Harry soffocò le risate mentre beveva un bicchier di succo, mentre Ron la guardava stupito –Hermione! Come fa a entusiasmarti un libro che hai già letto 2800 volte!- –Così tante?- chiese Harry, sarcastico. –Grazie per aver tenuto il conto, Ron- rispose la ragazza tagliente, poi s’illuminò – ma ogni volta trovo qualche particolare! Tipo, nel capitolo 16, non mi ero mai accorta che…- –Non importa Hermione! Di sicuro è interessante, ma non mi rendere partecipe!- disse Ron, ma la ragazza, capendo il suo gioco, continuò – oh, per me è un piacere! Vedi, in questo capitolo!- –No, Herm, troppo gentile, ma non disturbarti!- –Ma non mi dispiace! Ecco vedi…- –No, guarda, non fa niente- Poi si guardarono e scoppiarono a ridere. In quel momento entrò Kreacher, trascinava i piedi guardando per terra e borbottava – riecco la casa della mia padrona di nuovo piena di sudice canaglie… tramano contro il signore oscuro…oh, ma chi può sconfiggerlo? Nessuno! La mia padrona lo diceva sempre…- Harry si voltò a guardarlo e in quel momento il suo cervello fu trapassato da un pensiero “ lui mi ha mandato nella camera dei Misteri, lui ha mentito, lui ha partecipato alla morte di Sirius e rideva…” si alzò di scatto senza sapere cosa faceva e si avvicinò all’elfo. Hermione e Ron lo guardarono curiosi, poi, senza preavviso, il moro sferrò un pugno all’elfo. La creatura urlò, Hermione si mise una mano davanti al viso e Ron rimase a bocca aperta, senza sapere se ridere o preoccuparsi. Dopo quel pugno seguirono altri calci, mentre la cucina si riempiva delle grida di Harry – tu, viscido mostro, hai ucciso Sirius! Tu, hai mentito; è sola colpa tua!- In quel momento entrarono Tonks, Lupin e Molly. Rimasero sconcertati sulla soglia. Il primo a riprendersi fu Lupin, che allungò le braccia e bloccò Harry. -fermo! Sta calmo!- Il ragazzo si dimenava. Ron gli si avvicinò cercando di calmarlo, mentre Hermione correva verso l’elfo sanguinante. -ferma!- ordinò Harry. La ragazza lo guardò arrabbiata – ferma un corno! Lo stavi uccidendo! si può sapere che ti è preso?- -è colpa sua se Sirius è morto! È colpa sua!- -non dire sciocchezze! Lui non era obbligato a dirti la verità! Non sei il suo padrone!- -sta zitta! Sempre a difenderlo vero? La verità è che a te ti è sempre importato più di lui che di Sirius!- e con queste parole si liberò dalla stretta di Lupin e salì in camera sua. Prima che qualcuno li fermasse, anche Ron e Hermione uscirono. -bel colpo!- disse Ron. -Sta zitto!- lo rimbeccò Hermione. -Te sei impazzita! Preoccuparti di quello, quando un tuo amico lo odia!- -Harry non lo odia!- -Hai ragione! Il suo è amore! Infatti lo ha picchiato solo per affetto!- -Ah,ah,ah! Divertente! No, dico sul serio, Ron, questa battutine ti vengono la mattina quando ti svegli? – si fermò e si appoggiò al muro: anche se tecnicamente stava discutendo con Ron, il suo pensiero era ancora in cucina, durante la sfuriata con Harry. Infatti, anche se al terzo anno si erano tenuti il muso, non avevano mai litigato così. -gli devo parlare!- concluse, senza che Ron le chiedesse qualcosa. Aprì la porta della camera dei due ragazzi ed entrò. Harry era sdraiato nel letto e guardava il soffitto. La ragazza gli andò di fianco – Harry, ascolta, io, lo so che ho sbagliato, però…- Ma il ragazzo si voltò dandole le spalle. La ragazza sospirò e fece il giro del letto – ascoltami, io…- -Ron, ti va una partita a scacchi?- la interruppe Harry. La ragazza perse la pazienza – ti credi tanto bravo? Pensi di essere l’unica vittima? Stammi a sentire, l’anno scorso non ho detto niente, ma quando è troppo è troppo! Facevi l’incompreso come se il mondo ce l’avesse con te! Te la prendevi con noi, ben sapendo che non potevamo fare nulla, ti sfogavi aggredendoci e ci facevi sentire uno schifo! e ora quello che hai fatto oggi! Lo vuoi capire che in questo periodo bisogna rimanere uniti? Se ci dividiamo non avremo speranze contro Voldemort! Noi ti vogliamo bene, e non devi dubitarne mai, capito? Altrimenti significa che non hai fiducia!- Fece per uscire, ma Harry si mise a sedere – Hermione! Anch’io vi voglio bene!- La ragazza lo guardò, poi si avvicinò e lo abbracciò. Dopo un po’ Harry chiese – ma come mai quell’elfo è ancora qui? Voglio dire, ora che Sirius è… insomma, non ha più padroni!- Ron scosse la testa – lui ha dovuto riconoscere che Tonks ha tutti i diritti di comandarlo! – L’estate passò velocemente. Il penultimo giorno di vacanza, il trio e Ginny erano impegnati a preparare i bauli, ma Harry pensò solo a una cosa. Dopo pranzo andò da Lupin. -Emh, le volevo chiedere… potrei andare in camera di Sirius?- Lupin lo guardò seriamente – finalmente Harry!- -come scusi?- -mi chiedevo quando avresti voluto andarci! Immaginavo che il momento sarebbe arrivato, così ho chiuso a chiave la porta in modo che tutto rimanesse così com’era- si mise la mano in tasca e porse una chiave arrugginita a Harry – la camera è al secondo piano. Fai con comodo.- Harry mormorò un – grazie- poi corse di sopra. Arrivato davanti alla porta, girò la chiave ma indugiò prima di entrare. Non era sicuro di voler farlo, ma doveva per trovare quello che cercava. Spinse la porta ed entrò. La stanza era buia. Harry si avvicinò alla finestra e l’aprì. Il letto era disfatto, con le lenzuola tirate indietro, pronte a coprire Sirius una volta steso… solo che quella lontana notte di Giugno nessuno si sdraiò. Harry distolse lo sguardo e si avvicino alla scrivania. Era coperta di fogli. Aveva tre cassetti. Harry aprì il primo: c’erano un paio di occhiali da sole che avevano l’aria di non essere stati usati per molto tempo. C’era una data scritta piccola in bianco. Risaliva a molto tempo fa, a quando Sirius aveva 17 anni. Accanto c’era un altro paio. Harry immaginò che appartenessero a James e li vide insieme da giovani comportarsi da fighetti. Prese gli occhiali e chiuse il cassetto. Aprì il secondo: c’erano molte foto, ritraenti la vita di Sirius dopo la scuola. In quasi tutte erano presenti anche Peter, Remus, James e Lily. Trovò anche un pacco di lettere. Harry prese tutto. Aprì l’ultimo cassetto e finalmente trovò quello che cercava: uno specchietto, doppione a quello che Sirius gli aveva regalato. Guardò la scrivania e spostò qualche foglio. Trovò un paio di bottiglie di birra e una cornice rovesciata. La guardò: il vetro era rotto e dietro si vedeva il sorriso di James abbracciato a Sirius. Era una foto semplice, che però doveva aver recato molto dolore a Sirius, lo stesso dolore che provava ora Harry. Prese anche quella. Tutto quello che trovò lo prese: un giacchetto di pelle, dei pantaloni extra large, un cappello. Avevano l’aria di esser appartenute al passato di Sirius e Harry constatò che l’uomo doveva aver preso delle cose dalla camera di James. S’inginocchiò per terra. Non aveva voglia di andarsene. Guardò le foto e i poster appese alla parete, e non potè stare lì un minuto di più. Si alzò, e uscì, lanciando un ultimo sguardo appannato dalle lacrime alla stanza. Quando scese a cena, incontrò Lupin che per poco non cadde a terra: Harry indossava un paio di pantaloni extra large, un giacchetto di pelle, un paio di occhiali da sole e un cappello nero. Aveva anche dei guanti da motociclista. Lupin riconobbe il giacchetto, il cappello e i guanti di Sirius, mentre i jeans e gli occhiali erano di James. Harry guardò i suoi occhi diventare tristi – io, scusa, non sapevo che non potevo…- Lupin gli mise una mano sulla spalla – non preoccuparti! È solo che per un momento ho rivisto James! Vedi, quando Sirius decise di andar a vivere con lui, lo accompagnammo qui a prendere tutte le sue cose e James si vestì bene o male così, dicendo che assomigliava di più a Sirius e sembrava suo fratello!- Harry abbassò lo sguardo – io l’ ho fatto solo per… insomma, mio padre non l’ho mai conosciuto e Sirius era diventato un po’ come il mio fratello e ho pensato che vestendomi così, loro sarebbero rivissuti… insomma che… che…- non potè continuare perché la voce gli si spezzo in gola e, piangendo, corse di sopra. In quel momento arrivarono Ron e Hermione. – dov’è Harry?- chiese la ragazza. -è di sopra.- Ron fece per salire le scale, ma Hermione lo fermò – di sicuro vuole restare solo!- -salite lo stesso!- disse Lupin. -Ma…- cominciò Hermione. -Salite! Sicuramente vorrà rimanere solo, ma in questo periodo non gli fa bene! Andate. È di sicuro in camera di Sirius. - Perplessi i due ragazzi salirono le scale fino alla porta di Sirius che trovarono socchiusa. Entrarono. Le finestre erano accostate e entrava solo un tenue raggio del sole che tramontava, per cui la stanza era in penombra. Al centro della stanza, a sedere per terra, c’era Harry. I due quasi non lo riconobbero, vestito com’era. Aveva abbassato la visiera del cappello per coprirsi gli occhi attraverso gli occhiali. Con i guanti senza dita stava sfogliano delle lettere. Tutto intorno erano sparpagliate fotografie dei suoi genitori e dei malandrini al tempo della scuola. C’era anche la coperta regalatagli dai suoi nonni. In evidenza c’erano le tombe dei suoi genitori. Hermione distolse lo sguardo da quella foto, mentre una lacrima le scendeva dagli occhi nocciola. Ron le strinse la mano ed entrambi si avvicinarono all’amico.- guadate, questa è una lettera che Sirius ha mandato a James in classe durante pozioni… ecco un pezzo” che palle! Una materia più brutta non c’era! F” e mio padre ha risposto “almeno non è noiosa come Divinazione! R” e Lupin ha scritto “giusto! Sbaglio o abbiamo perso 20 punti oggi perché te, Ramoso ti sei addormentato in classe? L” “No! Quello è stato Sirius!R” “ sì, ma te, come passatempo, ti sei messo a lanciare il boccino e hai rotto tre sfere di fila! F” “non è colpa mia se ho mira! R” “ no, non è colpa tua se hai mira, ma è colpa vostra se ho visto il prof. girarsi verso di voi e scrivere qualcosa… ecco ora parla……………avete visto? 50 punti tolti a Grifondoro per disattenzione in classe! C” avete sentito? Sembrano noi! Questa invece la voleva mandare mio padre a mia madre “ Lily, il mio cuore è in tumulto senza te, sei come un boccino che, nelle rare occasioni, non riesco a prendere! Quando mi avvicino a te c’è sempre un bolide di uno schifoso serpeverde che mi disarciona… anche se nella realtà non succede mai! Se ti prendo, la partita è comunque persa e te ne rivai! Oh, Lily, tante volte ti ho corteggiato, quante le volte che ho preso il boccino! Ti amo, James. Allora Felpato, che ne dici? R” “ bellissima! Toccante!……… Faceva schifo! F” “ cosa? Ma senti te! R” “ scusa, ma non puoi paragonarla a un boccino! F” ce ne sono altre! Questa è di mia madre, e questa di Remus… poi questa era per i miei zii e diceva del funerale, ma è stata mandata indietro… non sono neanche andato al loro funerale… queste foto le avete viste? Queste sono di mia madre incinta e queste di mio padre e questa di tutti e 5…- Harry continuò a prendere e ributtare le foto che ritraevano i sorrisi dei genitori. A ogni foto la sua voce aumentava di velocità e diventava acuta, mentre le lacrime scendevano da sotto i suoi occhiali. -Vedete come sono felici? Non lo sanno che presto moriranno! Né mia madre, né mio padre né Sirius! nè Lily, nè James nè Sirius! Nè Lily nè James Nè Sirius!- la sua voce aumentava e si alzava, tanto che alla fine urlava. Intanto buttava alla rinfusa tutte le foto. Hermione si strinse a Ron piangendo silenziosamente, mentre il rosso chiudeva gli occhi. Poi la ragazza tentò di avvicinarsi a Harry – Harry, io…- il ragazzo cercò di allontanarla, ma il rosso gli bloccò le braccia – Harry, calmati! Siamo i tuoi amici!- il bruno lo guardò attraverso le lenti nere, poi si accasciò tra le braccia del rosso, mentre Hermione lo abbracciava da dietro. Più tardi, dopo aver pianto ininterrottamente, Harry disse di esser stanco e che quella sera avrebbe dormito lì. I due lo lasciarono solo. Il ragazzo si trascinò verso il letto, ma si fermò prima di sdraiarsi: le coperte attendevano di coprire Sirius, non lui. Sì sdraiò per terra tra le foto e le lettere, dicendosi che se non ci si fosse sdraiato Sirius in quel letto, non lo avrebbe fatto nessun altro e le coperte avrebbero atteso inutilmente l’arrivo dell’uomo. Si mise la coperta con le foto attaccate addosso e si preparò a una nottata di sogni e ricordi, di sicuro belli visto che avrebbe sognato i suoi genitori. D’altronde, la parte brutta sarebbe stata quando si sarebbe svegliato, perché lì si sarebbe accorto che sono stati solo sogni e che mai più abbraccerà i suoi genitori… se non nei sogni. ciao! allora, nn sn sicura di aver ingrandito. nn mi riesce di lasciarlo grande anke qui nel sito. bò! cmq, devo ammettere che questo capitolo nn mi piace per niente. è troppo scontato, scritto spreciso. recensite lo stesso, vero? smak! ps, sister, miraccomando, nessuno spoiler! cmq nn sn siicura del seguito.....

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Capitolo 4
*** l'unica possibilità ***


Salve

Salve!!! Allora, vorrei dirvi una cosa. In questo capitolo c’è una mia ipotesi su ciò che è successo alla fine del 5 libro riguardo a Sirius! Io mi rifiuto di credere che sia davvero morto, e fino alla fine dei sette libri porterò avanti questa mia teoria! Buona lettura!

 

 

Capitolo 5: l’unica possibilità

 

 

Appena arrivati alla sala grande, assisterono allo smistamento. Dopo di che Silente si alzò.

-         benvenuti a un altro anno! Come molti sanno l’accesso alla foresta proibita è vietato. Una regola che devo ammettere non è presa molto in considerazione…-

Metà della Sala grande lanciò un’occhiata a Harry, Ron e Hermione che sorrisero imbarazzati.

-         passiamo a un argomento più serio. Come tutti sapete Voldemort è tornato! Per questo vi chiedo di eliminare discordie per instaurare un clima di pace tra tutte le case!- il suo sguardò andò dai grifoni ai serpeverde.

Ron sorrise scettico – mica dovrò far amicizia con Malfoy!- Hermione e Harry risero.

Ma quasi tutti la pensavano come lui. Molti ragazzi risero dubbiosi, altri guardarono Silente come se fosse pazzo.

-         vorrei anche annunciarvi che per rallegrare l’atmosfera di questo periodo, per Halloween si terrà un ballo dove sarà invitato anche il Ministro!-

La sala grande scoppiò in ovazioni, ma Silente si schiarì la gola – devo però avvertirvi che le coppie saranno miste e scelte dai professori a estrazione!-

I sorrisi sparirono.

-         cosa? Ma non si può!- protestò Ron.

-         queste sono le regole! Come ultima notizia, volevo informarvi che Difesa Contro le Arti oscure è stata annullata! Due volte alla settimana sarà organizzata una riunione di difesa facoltativa! Il suo nome sarà…ES!-

Harry rimase stupito a quella notizia. Vide Silente sorridergli, mentre altri ragazzi cominciarono a fare domande a bassa voce.

-         detto questo… buon appetito!-

il banchetto fu ottimo come sempre.

Quando finì il trio cercò di parlare con Hagrid, ma la corrente di ragazzi li portò fuori dalla sala.

La mattina dopo, Harry scoprì con disapprovazione che le prime due ore sarebbero state con Pozioni.

Insieme a Ron e Hermione prese posto in fondo all’aula.

Quando vide Piton sentì il sangue ribollire nelle vene. Era colpa di Piton se Sirius era morto… colpa sua…

 all’ora  dopo ebbero trasfigurazione.

Nel pomeriggio poterono andar a trovare a Hagrid.

-         eccovi voi tre! Harry come va?-

-         va!- rispose Harry.

Passarono il pomeriggio a parlare con lui di Voldemort.

Dopo cena si sistemarono nelle poltrone della sala comune.

Harry e Ron giocavano a scacchi, mentre Hermione studiava.

Dopo un po’ la ragazza si alzò scocciata – ho lasciato il libro di trasfigurazione in biblioteca!-

Harry la guardò esasperato – Herm! È la prima sera! Non abbiamo compiti!-

-         c’è trasfigurazione!-

-         quello è per giovedì!- obbiettò Ron.

-         Lo so Ronald, ma com’è che si dice? Non rimandare a domani quello che puoi fare oggi! O forse ti sei scordato il mio diario?- aggiunse accigliata.

-         Certo che no! Come si fa a scordarsene!- aggiunse sottovoce a Harry.

Hermione si avviò verso il ritratto.

-         ma dove vai?- chiese il rosso.

-         Non mi hai sentito? Ho lasciato il libro in biblioteca!-

-         Ma tra poco sono le nove! Non puoi uscire!-

-         Da quando te ti preoccupi di rispettare le regole!-

-         Da quando ci sei di mezzo te da sola!-

Hermione rise - Andiamo! Che vuoi che mi succeda? Pensi forse che potrei essere attaccata da un grosso ragno peloso?-

-         non scherzare Hermione!- balbettò Ron, guardandosi intorno.

-         Non sto scherzando!- fece lei seria – infatti mi porto dietro uno spray insetticida!-

-         Hermione! Ti stai forse scordando che 50 anni fa qui c’era Aragog? Chi ti dice che non ci sia un altro ragno?-

-         Non me lo sto scordando! Tu piuttosto dimentichi qualcosa!-

-         Cioè?-

-         che stai parlando con un ex membro dell’ES, amica di Harry Potter e Ron Weasley, prefetto. Non che studentessa più brillante!-

-         vanitosa!- borbottò Ron.

-         Dai non ti preoccupare!- disse la ragazza dandogli un bacio sulla guancia.

Poi, mentre correva verso il ritratto aggiunse – se entro domani non sono tornata, mandate i rinforzi!-

-         se entro 10 minuti!- la corresse Ron.

-         Mi ci vogliono 10 minuti ad arrivare! Ciao ciao!-

Hermione camminava lungo i corridoi deserti.

“ cavoli! È dolce Ron a preoccuparsi per me” pensava “ ma ho 16 anni! Ho capito che un po’ gli garbo, però!”

Dopo 10 minuti raggiunse la biblioteca.

Sorrise sollevata.

Trovò subito il libro, ma…

-         che ci fai qui?-

-         Madama Pince! Io stavo cercando il mio libro! Vede, domani ho trasfigurazione e mi serviva!-

La prof la guardò – va bene, ma ora fila nel dormitorio.-

Hermione sorrise: non era proprio una bugia! il libro le serviva, non proprio per domani ma… e se per caso la McGrannit faceva qualche sorpresaccia?

Con il cuore in gola si addentrò di nuovo per i corridoi: per quanto avesse detto a Ron, girare sola per il castello di sera, non era proprio il massimo!

Era cosciente di esser diventata una bella ragazza. E poteva attirare qualcuno, così di notte. Uno con buone intenzioni, o magari un perverso… un serpeverde!

A un certo punto si fermò: era così soprappensiero, che non aveva visto dove andava e aveva sbagliato strada.

Si girò di scatto e si trovò davanti a… Malfoy.

-         Oddio!- esclamò -mi è venuto un colpo! Che ci fai in giro?-

-         vedi, sono un prefetto e poi vorrei farti notare che anche tu sei in giro!-

-         g-giusto!- balbettò Hermione, quando si accorse che il ragazzo avanzava verso di lei fino a farle toccare la parete fredda.

-         Che vuoi Malfoy?-

Il ragazzo ghignò – hai paura Granger?-

-         no! Semplicemente non mi rende granchè entusiasta l’idea di stare in un corridoi di sera sola con te! E vorrei tornarmene in Sala Comune!-

-         c’è tempo! vedi…non ti ho ancora perdonato quando mi hai dato quello schiaffo a tredici anni. -

Hermione  rimase senza parole, poi scoppiò a ridere – cavoli, Malfoy! Hai la memoria lunga! Ti brucia ancora il viso? O l’orgoglio?- aggiunse, tornando seria.

-         ridi, ridi! Vedi, non puoi colpirmi e pretendere di farla franca! non il giorno dopo, magari, ma presto la vendetta arriva!-

Hermione stette un po’ a fissarlo, poi guardò a destra e sinistra.

-         no! La vendetta non si compirà stasera!-

-         che vuoi dire?-

-         voglio dire che non vedo né Tiger, né Goyle, quindi è poco probabile che tu faccia qualcosa da solo!-

il biondo la spinse forte contro il muro, premendo il suo corpo sul suo – ti credi furba Granger? stammi  bene a sentire. Tu non sei niente!-

-         lasciami, mi fai male!-

-         tu sei solo una mezzosangue secchiona, che come amici può permettersi solo quei due sfigati! E poi, ammettiamolo, loro stanno con te solo perché li fai copiare i compiti! Per il resto sei sola…SOLA!-

la ragazza rimase paralizzata: lui aveva ragione.. era sola! Le venne in mente Ron quell’estate “ti vogliamo bene perché ci fai copiare i compiti…scherzo!-

no, non scherzava! Senza volerlo cominciò a piangere.

-         Hermione!-

Malfoy si girò: c’erano Ron e Harry, quest’ultimo con in mano la mappa del malandrino.

Il biondo si scostò e la ragazza piangendo corse via superando i due amici.

Harry la rincorse, mentre Ron guardò Malfoy – qualsiasi cosa le hai fatto… la pagherai verme!-

-         corri da lei, Weasleyuccio ! Vai dalla tua fidanzatina! E per una volta non dare tutta la colpa a me, ma prenditi le tue responsabilità!-

Ron lo fulminò con lo sguardo e seguì Harry.

Malfoy rimase solo. Gli ci volle un po’ per capire che era successo. Poi scoppiò a ridere, una risata senza gioia.

Scostandosi il mantello dalle spalle, raggiunse i sotterranei, con un solo pensiero: ecco a voi, il più verme dei vermi!

Hermione era corsa nella sala comune.

Quando Harry e Ron entrarono la videro accoccolata su una poltrona, la testa sopra le ginocchia circondate dalle braccia.

I suoi capelli brillavano alla tenue luce del fuoco.

I due ragazzi le si avvicinarono – Hermione! Dai va tutto bene!- disse Ron accarezzandole i capelli.

La ragazza  per tutta risposta pianse più forte e disse- no,Ron! Non va tutto bene! Non va niente bene!-

- cosa ti ha detto quel verme in salamoia?- chiese Harry.                                            

-         la verità! Ha detto che sono solo una secchiona senza amici oltre a voi, ma voi non contate perché siete miei amici solo perché vi fo copiare i compiti!- tornò a piangere tra le braccia.

-         E poi, mi è venuto in mente quando anche te Ron me lo hai detto quest’estate! Tu non scherzavi!-

-         no! Hermione non devi ascoltare quello che ti dice Malfoy! È da 5 anni che sputa veleno su di noi e lo sai bene! Lui è solo geloso perché un’amicizia come la nostra non l’avrà mai!-

Hermione guardò Ron – sul serio?-

Il rosso annuì.

-         certo! Lui ha solo quei due scimmioni e quel piccione con la gastrite!- aggiunse Harry.

Hermione rise asciugandosi gli occhi rossi – grazie!- bisbigliò.

- e di cosa?-

-di esistere!- rispose prima di abbracciarli entrambi

 

*

Il giorno dopo Hermione si svegliò abbastanza presto.

Sentì un braccio intorpidito. Arricciò il naso:qualcosa le faceva il solletico.

Socchiuse gli occhi: la stoffa nera del suo cuscino era bagnata dalle lacrime versate la notte… ma ora che ci pensava il suo cuscino era bianco!

Aprì gli occhi e vide che era appoggiata a Ron che a sua volta aveva adagiato la tasta sul viso della ragazza.

Harry si trovava invece in ginocchioni abbracciato alla vita di Hermione.

La ragazza sorrise: la sera prima si erano addormentati tutti e tre abbracciati.

Li scosse leggermente – svegliatevi!-

I due mugugnarono. – e dai! Svegli!-

Lentamente aprirono gli occhi. Ron alzò la schiena dal braccio dolorante di Hermione – oh Herm! Ci siamo addormentati! Ora si va a letto!- la ragazza rise – guarda che è mattina!-

- cosa?- Harry si alzò imitato dagli altri due.

Hermione si sistemò la cravatta – è meglio se si scende a colazione! – disse, seguita dai due amici addormentati.

Dieci minuti dopo furono raggiunti dagli altri e quando la Sala Grande si fu riempita, Silente si alzò.

Harry, che fino a quel momento aveva osservato Ginny che faceva colazione in braccio a Dean, guardò il preside incuriosito.

-         vorrei farvi due nuovi annunci: per prima cosa, gli studenti del quinto e del sesto anno, in preparazione all’anno dei MAGO, andranno a visitare il ministero della Magia precisamente domani mattina. Seconda cosa: il professore dell’ES, è stato scelto: salutate tutti il vostro ex, e ora non più, professore di Difesa contro le Arti Oscure: Remus Lupin!-

Ron Harry e Hermione si guardarono stupiti, prima di girarsi verso la porta dove stava facendo il suo ingresso Lupin.

Gli applausi, incerti solo dai serpeverde, si spensero solo quando lui si fu seduto.

-         detto questo… andate a lezione!-

il trio si alzò, quando Silente li raggiunse –Harry! Puoi seguirmi nel mio studio?-

il ragazzo guardò incerto i due amici che ricambiarono lo sguardo.

Ron scosse le spalle- che puoi aver fatto? È solo il secondo giorno di lezione!-

Harry si accigliò – che vorresti insinuare con questo?-

-         bè di solito i tuoi guai cominciano dopo una settimana!-

-         Ron! Harry vai!- disse Hermione.

-         Ne parliamo dopo Ron -.

Harry seguì il preside e con sua sorpresa Lupin, fino all’ufficio del primo.

-         allora Harry, il motivo per cui ti ho fatto chiamare è semplice! Alla fine dell’anno scorso hai avuto una chiacchierata con la signorina Luna, giusto?-

-         sì- rispose Harry, chiedendosi dove voleva arrivare.

-         Bene. Un personaggio di un quadro lì vicino, mi ha riferito tutto, e ho pensato che tu sia arrivato a una conclusione, logica, forse, ma pericolosa e magari sbagliata. -

Harry lo guardò: Silente aveva davvero capito?

-         Harry, quel che voglio dirti è che non devi fare quello che vuoi fare! Me lo prometti?-

Harry distolse lo sguardo – non posso!-

-         devi!- il ragazzo lo guardò. Inutile continuare. Tanto valeva farlo contento a parole. annuì.

-         Molto bene! Puoi andare!-

Harry uscì dall’ufficio, ma fu subito raggiunto da Lupin – Harry! Conosco quell’espressione, ce l’aveva sempre James quando Lily gli faceva giurare di lasciare stare Piton! Ma te devi ascoltare Silente!-

-         mio padre ubbidiva a mia madre?-

-         no, ma tu devi!-

-         mi dispiace, ma non pensiate che da mio padre ho preso solo l’aspetto!-

si voltò per andarsene, ma poi si rigirò – sono contento che è tornato ad essere il mio professore! Hogwarts non è la stessa senza un malandrino in giro!-

-         finchè ci sei te, i malandrini esisteranno sempre!-

Harry gli sorrise e scese le scale.

Trovò Ron e Hermione ad aspettarlo nel prato.

-         allora-? Chiesero guardandolo ansiosi.

Harry li prese e li trascinò in un punto più nascosto.

-         Silente mi voleva vedere perché… no, cominciamo dall’inizio: l’anno scorso ho avuto una chiacchierata con Luna….-

Quando concluse di raccontare cosa si erano detti, indugiò un attimo prima di continuare.

-         quindi, ho pensato che…-

-         Harry, non è quello che ho capito vero?- chiese Hermione.

Harry continuò – …se dice che tutti sono dietro al velo…-

-         …non dirlo non dirlo non dirlo!….-

-         posso andare a riprendere Sirius!-

-         … L’ hai  detto!-

Rimasero in silenzio.

Harry giocherellava con l’erba.

Ron lo guardava come se fosse impazzito, mentre Hermione sembrava che cercasse le parole adatte.

-         Harry…. Insomma… lo sappiamo che Luna crede a cose incredibili per tutti!-

-         È vero, ma anche lei vedeva quelle specie di cavalli!-

-         Sì, ma perché gli è morta la madre…-

-         …che si trova dietro quel velo con Sirius!- concluse Harry.

-         Harry…- tentò Ron – se ci sei arrivato te a questa conclusione… magari anche Tu-Sai-Chi, e potrebbe averti lanciato un’altra trappola!-

-         Ma forse no! Se non vado non lo saprò mai! Se c’è solo una minima possibilità che Sirius è ancora vivo, io devo saperlo!-

-         Ma…-

Harry voltò loro le spalle – è l’unico modo! Se almeno voi c’eravate quando è stato colpito… se vedevate quei cosi lì…sì insomma quei cavalli… se li vedevate voleva dire che era morto, altrimenti… ma Voldemort non mi ha lasciato nemmeno questa possibilità! Quindi io devo andare!-

una folata di vento li fece rabbrividire.

-         sentite, ne riparleremo! Ora andiamo dentro!- disse Hermione con voce nervosa

Il trio si diresse al castello, senza vedere due occhi che li guardavano da una finestra… Lupin aveva visto tutto!

 

 

Vi è piaciuto????

 

Shannara_810: dirmi che è un po’ alla lorelai gilmore è stato un grande complimento per me! Adoro quel telefilm e non vedo l’ora che mandino in onda la 6! Già che siamo in argomento..qual è la tua coppia preferita? Ps grazie!!!

 

 

maron_chan92:ciao! Bè, forse sembrava che si stesse già innamorando….ma comuque no, prima che si innamori davvero ne passerà di tempo. Poi vedi, il fatto è che qst storia ho iniziato a scriverla due anni fa ed è già da un po’ che l’ ho finita. I primi capitoli sono vecchi e qlks cambio a anke perckè non mi piacciono + di tnt!

 

 

Alisea: è una canzone di Nek, quella che è nel cd….emh…non ricordo come si chiama! Il titolo dovrebbe essere sul treno. Comunque grazie x la recensione!

 

X my sister: qnd vieni a leggere???’

 

Ciao a tutti!!!

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Capitolo 5
*** una canzone sul treno ***


Capitolo 4: una canzone sul treno

Capitolo 4: una canzone sul treno

 

La mattina dopo Harry fu svegliato da Ron – vieni Harry! Sono le sette e mezza!-

Lentamente il ragazzo lo seguì in cucina. Dopo colazione Harry mise tutte le foto e le lettere nel baule, poi prese un sacchetto contenente dei frammenti di vetro e corse verso Fred.

-         ehi, Fred!-

-         Harry, sei pronto? La mamma ha detto che bisogna andare!-

-         Un attimo! Ti volevo chiedere se potevi ripararmi questo specchio! Sai, era un ricordo…- Harry termino la frase eloquente e Fred capì che non voleva domande.

 Prese il sacchetto e rovesciò i vetri in un tavolino, poi prese la bacchetta – reparo!-

I pezzetti si riunirono velocemente, prima di formare lo specchio – ecco qua!-

-         grazie mille!-

-         e di che? Ora vai a chiamare Ron e Hermione!-

-         siano qui!-

Fred si girò e vide i due ragazzi con i loro bauli – ah, bene!- fece un fischio e lì accanto a lui si smaterializzò George.

-         mi hai chiamato?-

-         prendi il baule di Ron, io prendo quello di Hermione.-

George ubbidì e insieme al gemello uscì.

-         che specchio è?- chiese Ron indicando l’oggetto che Harry teneva in mano.

Il bruno ne prese uno uguale dalla tasca – questo che era rotto me lo aveva dato Sirius dopo Natale, dicendomi che se lo avessi usato avrebbe saputo se Piton mi trattava bene. Solo che credevo che fosse qualcosa che lo avrebbe portato al castello e per non rischiare non l’ho mai aperto. L’ultimo giorno di scuola ho scoperto che è uno specchio e se dici il nome della persona che ha l’altro, il suo viso comparirà sulla superficie. Proviamo!- dette uno specchio a Hermione e disse – Hermione Granger!-

Il viso della ragazza comparve nello specchio. – forte!- esclamò Hermione e anche quella dello specchio disse – forte!-

Harry sorrise – quello tienilo te! Questo lo terremo io e Ron.

-         è molto utile!- disse il rosso – se tu lo avessi aperto subito potevi avvertire Sirius e…- ma s’interruppe di colpo – scusa Harry! Non volevo incolparti!-

Ma il ragazzo scosse la testa sorridendo – non preoccuparti! C’ho pensato spesso anch’io!-

Ron non disse niente, imbarazzato.

La prima a parlare fu Hermione – sentite, che ne dite di avviarci fuori?-

I due acconsentirono.

Arrivarono alla stazione un quarto alla undici.

Portarono i bauli nel treno, poi scesero per salutare i Weasley e Lupin.

Molly abbracciò calorosamente Ron, Ginny, Hermione e Harry.

Lupin strinse la mano a tutti, ma a Harry rimase a guardarlo, poi alla fine sussurrò – stai attento quest’anno!- poi disse ad alta voce a tutti – ci rivedremo molto presto!-

-         come mai?-

-         lo scoprirete! Ciao!-

-         comportatevi bene!- disse Molly mentre i ragazzi li salutavano dal finestrino.

-         Fine a un certo limite!- esclamò George.

-         Scriveteci se volete qualche merendina nuova!- aggiunse Fred.

-         Non credo proprio!- sentenziò Molly.

Il treno cominciò a partire.

-         ricordatevi, se chiamate la prima settimana, avrete gratis un nuovo scherzo!-

-         George finiscila!-

-         Ginny, non studiare troppo! Bastano tre gufi!-

-         Fred!-

I quattro ragazzi risero, prima che la famiglia scomparisse dalla loro vista.

Trovarono un vagone vuoto e si sistemarono.

-         io vado a cercare Dean!- annunciò Ginny.

Harry la guardò accigliato uscire dallo scompartimento.

-         chissà che intendeva Lupin?- chiese pensierosa Hermione.

-         Forse ha riavuto la carica di professore!- propose Ron.

Harry, contento di avere una scusa per non pensare a Ginny tra le braccia di Dean, rise scettico – non credo! È un lupo mannaro, lo sai! I genitori non vorranno!-

In quel momento, la porta si aprì ed entrò una ragazza dai lunghi capelli neri, seguita da una sua amica.

-         ah, ciao…-

Ron alzò gli occhi, mentre Hermione rispose al saluto. Harry si limitò a dare un’occhiata che si prolungò quando si accorse che era Cho. Si era tagliata più lunghi i capelli dietro scalati, mentre davanti si era fatta crescere la frangetta, che le davano l’aria più carina, ma non adatta a lei.

Era vestita in modo elegante da signorina, con la cravatta di Hogwarts già al suo posto.

-         v-vi ricordate Marietta?- chiese Cho, indicando l’amica.

Ron sbuffò – impossibile non ricordarsela! Sbaglio o è per colpa di quella stupida pettegola se la Umbridge ha scoperto l’ES?-

-         era mio dovere! Io sono fedele al lavoro di mia madre! Tu invece te ne sei fregato di tuo padre!-

Ron si alzò – come osi? Quell’associazione era molto importante!-

-         era proibito! E sei solo un ippopotamo con la gastrite se non te ne accorgi!-

Ron diventò rosso – sempre meglio di essere una pettegola! Sai, era meglio se ti rimanevano quei brufoli, almeno non si vedeva la tua stupida faccia!-

La ragazza represse un singhiozzo e se ne andò.

-         Ron! Non ti sembra di aver esagerato?- chiese Hermione.

-         No!- rispose sinceramente Ron, rimettendosi a sedere.

-         Io, è meglio se vado da Marietta!- disse Cho.

-         Sicura? Se vuoi puoi rimanere!- la invitò Hermione, indicando un posto libero, mentre, distratta, si portava dei capelli dietro le orecchie.

-         No! Grazie! Ora vado!- rispose Cho, mettendosi, con una mano, una ciocca di capelli neri indietro.

-         Vado! Ciao! Harry…- lo guardò come se stesse pensando a qualcosa, poi, s’inchinò, gli mise le mani sulle spalle e gli dette un bacio sulla guancia. –Arrivederci!- e, rossa in viso, uscì.

Harry rimase perplesso: aveva qualcosa che non andava Cho.

Poco dopo arrivò il carrello con il pranzo.

Il trio mangiò un po’ di tutto e poi Harry e Ron giocarono a scacchi, mentre Hermione scriveva una lettera.

-         per chi è?- chiese Ron.

-         Per Krum!-. rispose lei, senza ombra d’imbarazzo.

Una reazione del genere sarebbe stata significativa per molti, ma non per Ron.

-         vi frequentate? Sbaglio o sei andata una settimana da lui, dopo la scuola?-

-         no, non sbagli! La sua famiglia è molto simpatica… mi ha fatto anche conoscere i suoi nonni, zii e cugini… sua cugina in particolare era molto simpatica!- disse Hermione pensierosa, appoggiandosi allo schienale.

-         Ah davvero? Ti ha presentato ai suoi parenti? Che grandi passi! E dimmi, l’anello di fidanzamento te l’ha già dato?-

-         No! Ron, non siamo fidanzati! Però mi ha regalato un libro sulla storia magica della Bulgaria!-

Ron divenne rosso – oh, siamo già ai regali?-

-         sì! Un regalo di un amico! È solo un amico!-

-         se lui è solo un amico, io sono un troll!-

Hermione ripose la lettera e si alzò con rabbia – e allora mi sa tanto che sei un troll, perché io e Viktor siamo solo AMICI!- così dicendo uscì dallo scompartimento.

Camminò un po’, cercando un altro scompartimento. Entrò nel primo che trovò.

Per prima cosa vide una leggera nuvola di fumo, poi vide a sedere vicini un ragazzo biondo abbracciato a una ragazza che diceva – hai visto forte? I babbani qualcosa di utile lo creano!- entrambi avevano in mano una sigaretta.

 Hermione fece un passo indietro, ma i due la videro – ehi, mezzosangue! Come osi venire qui da noi?-

-         non preoccuparti Parkinson, non sapevo che c’eravate voi, altrimenti sarei passata alla larga!-

Malfoy non disse nulla: stava osservando con attenzione Hermione: era cresciuta di qualche centimetro e il suo corpo era più snello.

I grandi occhi nocciola le davano un’aria dolce, mentre i capelli, una volta sparati in tutte le direzioni, erano più ordinati e lucenti.

In quel momento il treno si fermò.

-         che succede? Vado a vedere!- disse Pansy alzandosi e dando una spinta a Hermione che cadde nella poltrona di fronte a Malfoy, prima di uscire e chiudere la porta.

In quel momento, una voce femminile disse – è in atto un controllo del ministero! è severamente vietato uscire dagli scompartimenti, fino al prossimo avviso! Intanto ci terrà compagnia una canzone….mi dicono che viene dal mondo babbano. Bè, ascoltiamola tutti insieme. È di…mhh…Nek. -

Scocciata Hermione si sedette per bene, mentre Malfoy aveva preso l’aria schifata. Intanto la musica cominciò.

Come stai
cosa fai
come mai su questo treno
– sai, ancora non capisco perché quelli come te devono andare su questo treno a Hogwarts.- disse beffardo il biondo. Hermione non disse niente.

dove vai
con chi sei
- come mai non sei con Potter e Weasley? Si sono stancati di stare con te?-

- fatti i cavoli tua!-

vedi ancora quello che non ride mai
stai bene insieme a lui
dormi qua
se ti va
io mi fermo su a Milano
vuoi un caffè
beh che c'è
Malfoy prese una lattina di succo di zucca e la porse a Hermione – Tieni, ma non toccarmi le mani!-

la ragazza la prese senza entusiasmo. Era molto nervosa a stare sola con lui.

nel vagone letto non c'è un'anima
puoi star tranquilla ma dai
– ehi, Granger, sta tranquilla… non ti magio mica!-

storie ne ho quando capita
niente di serio però
chiudi le tende
sul sole che scende tra noi
Il sole cominciò a tramontare. Hermione, infastidita da un raggio che le batteva sugli occhi, chiuse le tende.
e tu
sul treno che va lassù
adesso sei qui
e non so
se è un caso o no
tu di là
io di qua
il silenzio è imbarazzante
Hermione non sapeva che fare e anche il biondo era imbarazzato: ogni tanto lanciava un’occhiata a Hermione per ammirarla.

zitto io zitta
tu fisso le mie scarpe ma ti bacerei
Hermione guardò di sottecchi Malfoy che ricambiò lo sguardo.

tu ti avvicini e lo fai
entrambi distolsero lo sguardo arrossendo.

e come sempre fai quel che vuoi
e sa di buono lo sai
il tuo profumo
l'odore di fumo che hai
nell’aria si sentiva ancora l’odore delle sigarette misto a quello delicato della ragazza.
e tu sul treno che va lassù
mi abbracci e già sei sui miei
punti più deboli
Hermione tossì, imbarazzata, strozzandosi quasi con il succo, mentre Malfoy sorrise.

e tu sul treno che va lassù
riapri una storia che
è chiusa ormai con te poi ti rivesti

 e forse è meglio così ...
ma si
– ma dai! Hai una sventola tutta per te e dici che è meglio che si rivesta!- urlò arrabbiato Malfoy.

-         sei un porco!- disse gelida la ragazza.

-         Grazie Granger.-

vorrei parlarti e mi accorgo che
un argomento non c'è
Malfoy si contorceva le mani nella speranza di dirle qualcosa, ma non sapeva cosa.

c'è il tuo profumo
l'odore di fumo su me
ma tu
sul treno che va lassù
ti guardi allo specchio e sei
già lontanissima
Hermione vide il suo riflesso nel vetro del finestrino e con gesto casuale si scostò i capelli.

e tu sul treno che va lassù
mi chiedi che ora è
– che ore sono Malfoy?-

-         manca poco alle sette-

riapri la tenda e……..

la porta dello scompartimento si aprì ed entrò Pansy. –il treno è ripartito! Mezzosangue vattene.- disse mentre apriva la tenda.

Hermione contenta si alzò e uscì.

 …non ci sei più

Malfoy si girò velocemente mentre un raggio di sole filtrava ma la ragazza non c’era già più.

Hermione corse nello scompartimento da Ron e Harry, appena entrata li vide chiacchierare a bassa voce.

Ron fu visibilmente sollevato nel vederla – Hermione! Finalmente! Mi volevo scusare per prima, lo so che…-

-         non preoccuparti! è tutto a posto!-

-         bene!-

-         sentite, bisogna prepararci! Tra poco si arriva!-

prima di scendere Harry le chiese – dove sei stata?-

io?  In un treno! In un treno dove ho vissuto una storia… sì!- e sorridendo salì in una carrozza.

 

 

 

 

Salve!!! Allora, prima di tutto grazie a  maron_chan92. mi auguro di avercela fatta a scrivere per bene!!! E poi grazie a lei, a Shannara per aver recensito! Ps, shannara, hai visto chi è entrato in scena? Hihihihi

Bellatrix, perché non hai recensito? Mooolto male!!! Un kisssssssss

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Capitolo 6
*** gita al ministero ***


Capitolo 6: gita al ministero

Capitolo 6: gita al ministero

 

La mattina dopo si presentò nuvolosa e piovosa.

Gli studenti del 5 e del 6 anno presero il treno che li accompagnò a Londra.

Arrivati percorsero qualche centinaio di metri sotto la pioggia, coperti da qualche ombrello o giacchetto.

Quando arrivarono davanti alla cabina telefonica, la professoressa McGrannit, la prof.ssa Sprite, il professore Piton e Lupin, li fecero entrare a gruppi.

Dopo 10 minuti si trovarono tutti nell’ampio atrio del Ministero della Magia.

Ad accoglierli c’era un signore alto e magro, dalla voce nasale – Benvenuti al Ministero della Magia! oggi visiterete le aree del palazzo! Come molti sanno, questa struttura si trova sotto terra. Il tempo che vedete dalle finestre è deciso da noi. Se siete pronti, possiamo cominciare! Visiteremo anche l’ufficio Misteri!-

Molti furono eccitati a quest’idea, ma non sei ragazzi.

Luna ripensò agli orrori che aveva visto in quel luogo.

Ginny, stringendo di più la mano a Dean, ricordò la caviglia rotta.

Neville strinse la sua bacchetta nuova, pensando a quella di suo padre rotta durante la lotta.

Ron ripensò al cervello che quasi lo aveva soffocato.

Hermione ricordò la maledizione che quasi l’aveva uccisa.

Harry pensò alla morte di Sirius.

Ma soprattutto tutti e sei rivissero gli attimi di lotta spietata, dove sarebbe bastato un secondo per decidere il loro destino.

Senza volerlo si ritrovarono tutti e sei faccia a faccia.

-         siete pronti a rivivere tutto?- chiese Hermione.

-         Non fa molta differenza! Ormai ci siamo!-

-         Sentite, mi volevo scusare, anche se ormai è tardi, di avervi portato qui quel giorno!- bisbigliò Harry.

-         Ci siamo voluti venire! Siamo entrati insieme, così come ne siamo usciti! Nessuno t’incolpa!-

Harry guardò meravigliato Luna, dalla quale erano uscite parole così sagge.

-         lei ha ragione! Siamo noi i veri componenti degli ES!- aggiunse Neville.

-         Giusto! Così è stato e così sarà!- concluse Ginny.

Si guardarono in silenzio, prima di scoppiare tutti a ridere.

-         prego, ritenete la storia degli ascensori così divertente?- chiese la guida, mentre tutti i loro compagni si voltarono a guardarli.

-         Sì… cioè no! Nel senso…scusate!- balbettò Ron.

La McGrannit li guardò severa, mentre Lupin sorrise.

Harry, Ron e Hermione andarono in fondo al gruppo.

La ragazza aveva i capelli bagnatissimi a causa della pioggia e se li pettinò con le dita, quando una voce inconfondibile s’insinuò tra di loro.

-         sempre i soliti pezzenti siete! Fate sempre le figure del cavolo anche in un luogo rispettato e importante.-

-         non rompere Malfoy!- sbottò Harry.

Hermione, che con vergogna ripensò a quando si era messa a piangere, tolse lo sguardo dal biondo.

-         anche te Weasley, sempre a renderti ridicolo! Eppure il Ministero è così gentile da tenere una feccia come tuo padre! Immagino che il piano dove lavora neanche si visiterà! Sarà una fogna! Solo una fogna per una pantegana!-

-         qui l’unica pantegana sei te Malfoy!- ringhiò Ron, al quale bruciava ancora il fatto che il biondo avesse fatto piangere Hermione.

-         WHO! Lenticchia, mi fai quasi paura! Avanti colpiscimi! Non ne hai il coraggio qui vero?-

-         Pur di rovinarti quella faccia a culo, rischierei anche Azkaban!-

Gli occhi di Draco divennero fessure- e allora avanti, colpiscimi…- sussurrò.

Ron si buttò in avanti, ma Hermione si mise tra i due, spingendo l’amico alle spalle – Ron! Non farlo! Ci sono i professori! Lascialo stare!-

-         Granger! Possibile che devi sempre intrometterti! Ho capito che ti vuoi far vedere, però…-

Hermione lo ignorò – Ron, non lo picchiare!ti prego!-

-         mezzosangue, parli a colui che ti ha fatto piangere?-

la ragazza si voltò decisa, sfidando lo sguardò del biondo – zitto! Te mi hai fatto piangere!-

-         e ne vado fiero!-

-         la verità è che l’amicizia che abbiamo noi tre te non la puoi neanche vedere in cartolina! Quindi ora togliti dalle palle e torna da quei due bestioni in calore che te chiami “amici”- Hermione respirò a fondo… da quanto si era arrabbiata non si era accorta di aver alzato la voce.

Intorno a lei regnava un silenzio troppo silenzioso per i suoi gusti.

Si guardò attorno: tutti la guardavano stupiti.

La guida era scocciata, anche se non quanto la McGranitt.

Sul viso di Piton si era disegnato un ghigno soddisfatto.

Improvvisamente, l’ascensore si aprì alle loro spalle e la guida ruppe quel silenzio: - emh… se volete entrare…-

La folla si dissolse.

La McGranitt si avvicinò a Hermione – non so cosa sia successo, ma ne parleremo a Hogwarts! Ora la prego di non fari più riconoscere!-

Hermione abbassò la testa imbarazzata.

Malfoy la guardò – bel colpo Granger! Sai, sei proprio uno spasso! Uno si diverte sempre a stare con te! Attenta che potrei abituarmi!-

Così dicendo sparì dentro l’ascensore.

Harry e Ron si avvicinarono a Hermione – andiamo?…-

La ragazza annuì e li seguì.

Quasi non sentirono l’intera lezione.

Man mano che arrivavano a un piano visitavano i vari uffici.

Hermione, per riparare la figuraccia appena fatta, tentò varie volte di rispondere a delle domande, ma inutilmente.

Parlarono solo per salutare il padre di Ron.

Il trio però, non era l’unico a essere depresso. Man mano che si avvicinavano in fondo, anche Neville, Ginny e Luna si sentivano inquieti.

Quando arrivarono alla porta della camera dei Misteri, la guida li avvisò di non toccare nulla.

Man mano che avanzavano, tutti e sei rividero ogni attimo di quel lontano giugno: la stanza dei cervelli, quella delle profezie, quella del tempo e quella dei pianeti.

Harry temeva l’ultima…. La guida aprì la porta. Harry si costrinse a guardare.

La stessa piattaforma era lì, con il velo che si muoveva leggermente.

Il ragazzo ebbe un flash: lì dietro c’era Sirius…

Fece uno scatto, ma una mano si posò sulla sua spalla.

Lupin lo guardò con tristezza e scosse la testa.

Harry, arrabbiato chinò la sua.

Quasi non si accorse del viaggio di ritorno.

Il suo corpo era con gli altri, ma i suoi pensieri erano rimasti in quella stanza, intrappolati con l’unica persona che in quel momento gli mancava di più.

-         ehi, Harry! Mangia!-

Hermione gli spinse un piatto di salsicce.

Lei e Ron lo guardavano preoccupati.

Harry cominciò a mangiare. Si sentiva stanco…tanto stanco…

 

-Dean! Dean basta! Ah ah ah! Dai mi fai il solletico-

Harry alzò la testa: si trovavano in sala comune, i libri sulle ginocchia.

Guardò Ginny per terra con Dean sopra. Strinse il suo libro.

Ron il suo. Hermione li guardò divertita.

-         Dean! Devo studiare!-

-         Prima dammi un bacio!-

-         Altrimenti?-

-         Altrimenti stai qui tutto il pomeriggio!-

-         Brutto ricattatore!-

I due ricominciarono a lottare.

Ron morse il libro, tutto rosso in faccia, prima di scoppiare – E ORA BASTA!-

I due lo guardarono – Ronnie! Calmati! Che c’è?- chiese Ginny.

-         C’è CHE? QUI VOGLIAMO STUDIARE! SE DOVETTE FARE “PICCI PICCI” ANDATE FUORI!-

-“Picci picci”?-

-         HAI CAPITO BENE DEAN! –

-         Ron calmati! Sono solo due fidanzati!- li difese Hermione.

-         Già, due fidanzati e moooltoooo innamorati!- specificò Dean.

Ginny rise.

-         INNAMORATI UN CORNO! VEDI DI TRATTARLA BENE, SENZA TROPPI…. HAI CAPITO NO?-

Ginny divenne rossa dalla rabbia – Ron! Ma ti senti? Lui è il mio ragazzo!-

-         E NON PENSI A HARRY?-

-         che c’entra Harry!-

-         che c’entro io?-

-         SIAMO APPENA TORNATI DALL’UFFICIO MISTERI E SAI PER LUI CHE SIGNIFICA! E ORA TI CI METTI ANCHE TE, SENZA ACCORGERTI CHE…-

-         Che?- incalzò lei.

-         Ron!- disse Harry – smettila- il suo tono era calmo ma deciso.

Ron lo guardò diventando rosso: aveva capito che a lui interessava Ginny, ma stava per dirlo anche a lei.

-         allora? “Che” cosa?-

Harry si alzò, - niente Ginny! Continua a fare quello che vuoi con chi ti pare! Io non c’entro niente.-

Così dicendo salì le scale.

-         Harry….- bisbigliò la ragazza tristemente.

Quando aveva incontrato i suoi occhi verdi brillanti aveva sentito un’emozione lieve… quasi impercettibile, ma non per lei, lei che la conosceva benissimo. Un’emozione che l’aveva catturata per cinque anni. Dentro di lei sperò di sbagliarsi, perché non doveva e non voleva ricascarci… o forse sì?

Il giorno dopo Silente annunciò che nel pomeriggio gli studenti avrebbero ricevuto per posta il nome del loro partner.

Hermione salì di corsa gli scalini del suo dormitorio e si precipitò in camera. La lettera era lì.

Con mani tremanti la aprì e, andando avanti e indietro, la lesse.

Cara Signorina Granger, in attesa del grande ballo, la informiamo che il suo partner, con il quale dovrà danzare almeno per il primo ballo, è il signor………

Hermione lesse il nome, poi tutto divenne buio.

*

Draco battè il pugno sul suo comodino.

Non poteva essere! Strinse la lettera appena ricevuta rileggendola veloce, sperando di aver letto male.

Guardò lo specchio che gli rimandava il suo riflesso chiaramente scocciato, ma comunque attraente.

Lui odiava i Grifondoro, ma nonostante questo poteva accettare di fare un balletto veloce veloce con una di loro. Si sapeva che lui odiava anche i Mezzosangue, ma, se ne era costretto, anche con loro poteva sprecare qualche minuto per una danza.

Ma mai poteva accettare di ballare con un Grifondoro Mezzosangue! Mai si sarebbe sporcato le mani per un elemento del genere, specie se questo non era un Grifondoro/Mezzosangue qualunque. Era colei che sempre aveva odiato. Era inaudito che lui ballasse con quella feccia.

No, non sarebbe mai andato al ballo con Hermione Granger.

*

Non sarebbe mai andata al ballo con Draco Malfoy.

Hermione si alzò in piedi. Mentre camminava era andata a sbattere contro il suo armadio. Sentì un dolore alla testa, ma non era dovuto per la botta.

Lei non poteva sul serio andare al ballo con quel verme! Non poteva…. Uscì velocemente dalla Sala Comune e corse per il corridoio finché non trovo la McGrannit.

-         professoressa!-

-         mi dica!-

-         ecco, ci deve essere stato un errore sull’assegnazione del mio partner!-

la proff. inarcò un sopracciglio – davvero? le è stato assegnato un elemento della sua stessa casa?-

-         no!-

-         allora non vedo il problema!-

-         mi è stato assegnato Malfoy!-

La prof sorrise –  beh , molto bene allora!-

-         no!- rispose Hermione esasperata – lei lo sa fino a che punto ci odiamo io e Malfoy! Non possiamo andare a un ballo insieme!-

La McGrannit la guardò severa – mi meraviglio di lei! Dovrebbe sapere che questi balli sono organizzati appunto per intensificare i rapporti!-

Hermione chinò la testa mortificata. La proff sorrise – siete la coppia più azzeccata e che tutti si aspettano!-

-         che vuol dire con questo?-

-         voglio dire che non mi stupirei se nella vostra estrazione a sorte, Silente avesse aggiunto un po’ di magia! Buon pomeriggio signorina Granger e se vuole un consiglio…. Non ci pensi troppo!- la proff. se ne andò.

La bruna raggiunse la sala comune e scivolò nella poltrona tra Harry e Ron.

-         ti rendi conto? Io al ballo con quella… quella….quell’ippopotamo con la gastrite!- urlò Ron.

Harry rise – sbaglio ho ti ha chiamato lei in questo modo?-

-         e allora?-

-         bè, sai come si dice… chi si odia si ama….-

-         Harry, va a quel paese!-

-         con chi vai al ballo?- chiese Hermione a Ron.

-         Con Marietta!-

La ragazza scoppiò a ridere vedendo la faccia dell’amico. Harry la imitò.

-         ridi ridi Harry! –

-         scusa…. Bè anche a me non è andata benissimo!-

-         ma te hai la Chang! Almeno un po’ di esperienza ce l’hai!-

-         preferirei non andarci, piuttosto!-

Harry e Ron stettero un po’ tristi, poi guardarono Hermione – e tu?-

-         io? Io sono la più sfigata! Non penso che riuscirò a superarlo questo ballo!-

-         e dai! Mica sarà un Serpeverde!-

Hermione sbuffò.

Ron aprì la bocca. Harry cercò di ridere – e vabbè, mica sono tutti degli schifosi! L’importante è che non sia…. O mio dio, non è lui vero?-

Hermione abbassò la testa.

Ron divenne rosso – Hermione, dicci che non andrai al ballo con Malfoy!-

-         SSSSSSSSSSSSSSSSSSìììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììì!-urlò disperata.

Harry chiuse gli occhi orripilato, mentre Ron si alzò di scatto – NO! Non accadrà! Vado a parlare con la McGrannit!-

-         ci ho gia provato….. non è servito a niente!- Hermione abbassò la testa: stavano prendendo la notizia peggio di quel che si aspettava.

La ragazza guardò fuori dalla finestra. Il cielo si stava oscurando e gocce di pioggia cominciarono a battere contro i vetri.

Si alzò e raggiunse la finestra, appoggiando la fronte al vetro.

Quasi non sentiva Ron e Harry discutere sulle alternative per non mandarla al ballo con Malfoy.

I suoi occhi guardavano in lontananza, senza in realtà vedere niente.

Il suo sguardo era perso nel vuoto.

Il suo cervello era come spento, il suo corpo svuotato.

Solo il cuore dava ancora un segno di vita.

Batteva velocemente e ogni battito trasmetteva a Hermione solo una cosa…. Un volto…. Due occhi di ghiaccio che la guardavano gelidi…..

 

 

Saaalve!!!!! Ok, non mi sono persa è solo ke ultimamente nn avevo lo spirito di scrivere. Cioè, in realtà io la storia ce l’ho già tutta, ma nn avevo voglia di rileggere e modificare!, cmq…..

 

 

 

Shannara_810: i love jess!!!! E I love Jess+Rory. Ma sono d’accordo con te, lei ha avuto un comportamento da… e mi dispiace troppo per lorelain, perché l’ultima cosa che voleva era che rory andasse a vivere con i nonni!!!! Ah bò…. Non vedo l’ora che inizi la 6!!!! Comunque, in questo cap non c’è molto tra Hermione e Draco…vedremo nel prox………

 

Bellatrix Black: grazie! Dico altro? Ah sì: RECENCISCI!!!!! Smakkkkk

 

 

Alisea: odiosi. Sono odiosi Ron e Harry!!!! Ma non preoccuparti, Draco avrà altre occasioni…..leggere prossimamente x vedere!!!

 

 

Grazie 1000 x le recensioni! A presto (sxo…)

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Capitolo 7
*** una serata indimenticabile...forse ***


CAPITOLO 7: una serata indimenticabile…

CAPITOLO 7: una serata indimenticabile….forse

 

Ormai il ballo si avvicinava.

A una settimana prima del grande giorno, Hermione salì nel suo dormitorio per posare i libri, quando un pacco voluminoso attirò la sua attenzione.

Si avvicinò e lesse il biglietto: - per la Granger….. ma sono io!- 

Lo aprì velocemente e rimase a bocca aperta:dentro si trovava un vestito ripiegato. Lo prese.

La stoffa morbida era verde scuro. Il mantello nero. L’interno del vestito era argentato.

Era stupendo, ma qualcosa non andava.

Hermione guardò dentro la scatola e trovò una lettera:

Granger, questo è un vestito che ogni dama dei Malfoy deve indossare per i balli e sottolineo deve.

Per quanto non accetti l’idea di ballare con te, le tradizioni sono tradizioni, quindi sei pregata, anzi, no, io non prego nessuno, sei OBBLIGATA a metterti questo vestito (usando possibilmente i guanti).

                                                                                            Malfoy Thomas Draco.

 

A Hermione tremarono le mani.

I suoi occhi si posarono sul vestito all’altezza del cuore, e vide cucito uno stemma con una M nera, avvolta da un serpente argentato.

Tremante di rabbia buttò la lettera nella scatola, poi ci mise il vestito e richiuse tutto.

Scese velocemente le scale e di corsa raggiunse i sotterranei.

Trovò Malfoy che si avviava verso l’entrata della sua Sala Comune.

- MALFOY!-

 il ragazzo si voltò irritato – che vuoi Mezzosangue? La tua presenza non è gradita qui sotto!-

-         E CHI SE NE FOTTE!- si avvicinò e con violenza mise il pacco nelle mani del ragazzo.

-         SCORDATI CHE IO INDOSSI UN VESTITO DELLA TUA FAMIGLIA! CHIARO? SCORDATELO! – così dicendo ritornò nella sua Sala Comune.

Ormai il ballo era vicino ed Hermione era così agitata che sospese lo studio serale, cosa che lasciò a bocca aperta Ron – Cavoli Hermione, se ballare con Malfoy ti fa quest’effetto tanto vale che tu ci vada sempre…. Sto scherzando!- aggiunse precipitosamente vedendo la ragazza sfiorare la bacchetta.

La sera prima del grande ballo, Hermione e Ron dovettero andare con i Prefetti e i Capiscuola a controllare che tutto fosse in ordine.

Harry rimase solo nella Sala Comune a studiare, quando dal dormitorio femminile scese qualcuno.

-         Ginny!-

-         Oh, ciao Harry! Come mai ancora in piedi?-

-         Sto aspettando Ron e Hermione….  E comunque potrei farti la stessa domanda!-

Ginny si sedette stancamente sul divano con Harry e sbuffò.

-         sei nervosa per domani?-

-         no… cioè diciamo che il ballo c’ entra indirettamente!.-

-         e direttamente c’ entra Dean?-

Ginny stette un po’ in silenzio prima di scoppiare – lui non accetta che io balli con Micheal Corner! Eppure sa benissimo che è dall’anno scorso che non ci esco, ma lui non ci sente “non permetterò che quel verme ti tocchi! Potrebbe sedurti! Ma che scemenze sono! Vuol dire che non ha fiducia in me?-

Harry non sapeva che dire. Si vergognò nel sentirsi contento che Ginny fosse arrabbiata con Dean, ma non lo dette a vedere – forse…. Lui…lo fa per te!-

-         Oh, Harry! Non difenderlo! È solo geloso marcio!-

Stettero un po’ in silenzio, poi Harry disse – bè, lo fa solo perché sa che te sei molto carina e puoi piacere a molti!- ma se ne pentì subito: che cavalo stava dicendo?

Ginny sorrise – davvero mi trovi carina?-

-         s-sì…. Cioè, io sono un po’ come un fratello per te!-

Ginny sbuffò irritata – sì, come un fratello!-

Harry si morse la lingua – ciò non toglie che rimani carina!-

Ginny si alzò di scatto – vado a letto!-

-         sì, anch’io!-

arrivati alle scale si fermarono.

Ginny sorrise e si avvicinò – comunque… grazie lo stesso!- disse scoccandogli un bacio in fronte e salendo velocemente i gradini.

Harry sorrise, prima di raggiungere la sua camera.

Il giorno dopo le lezioni furono sospese per gli ultimi preparativi.

Hermione passò il pomeriggio a prepararsi.

I maschi dovevano aspettare le proprie dame all’entrata della Sala Comune, così Draco alle otto e mezza si trovò davanti al ritratto dei Grifondoro.

All’inizio c’era molta gente, ma dopo mezz’ora rimase solo lui.

Impaziente si avvicinò al ritratto della Signora Grassa lasciato aperto e urlò – Mezzosangue?- niente.

Tentò di nuovo – GRANGER!- non successe niente – GRANGER-MEZZOSANGUE-SECCHIONA-SO-TUTTO-IO PORTA IL TUO SEDERINO QUA Giù!-

Abbassò la testa, quando sentì un rumore di tacchi scendere le scale. Alzò gli occhi e per poco non svenne: una ragazza dal lungo vestito azzurro senza spalle, con diamanti al petto e alla vita, stava scendendo elegantemente le scale. I capelli erano raccolti indietro, lasciando ricadere qualche ciuffo castano. Gli occhi nocciola erano resi in evidenza dalla matita nera. Le spalle nude erano coperte da un mantello argentato.

Si fermò agli ultimi gradini, guardando stupita il ragazzo, alquanto stupendo nel suo abito blu notte e i capelli biondi lasciati lisci.

Hermione fece un passo, ma inciampò e cadde in avanti. Il ragazzo allungò un braccio e la sostenne, poi la lasciò immediatamente.

-         ci sei riuscita ad arrivare Granger!-

la ragazza rossa in viso sbuffò – andiamo!-

raggiunsero la Sala Grande senza parlare. Era stupenda! Un lampadario gigante illuminava la stanza, piena di figure colorate e voci allegre.

Silente si alzò- ha inizio la festa! Si aprano le danze!-

Hermione si sentì tirare. – andiamo?-

Malfoy la portò al centro della stanza quando un lento cominciò.

Hermione guardò i professori, quando Malfoy la chiamò – emh, non per dire niente ma… ecco, se ci avvicinassimo!- Hermione si guardò attorno e si accorse che erano gli unici a ballare a un metro di distanza.

Sentì la mano di lui appoggiarsi sulla sua vita e spingerla contro il suo petto.

Involontariamente lei passò le braccia attorno al suo collo e cominciarono a ballare.

Hermione adagiò la testa al suo petto. Chi mai l’avrebbe detto che un giorno si sarebbe trovata a ballare abbracciata a Malfoy? Respirò a fondo il suo profumo. Si sentiva bene…tanto bene…

-         ehi, Mezzosangue?-

Hermione aprì gli occhi. Tutto attorno a lei era in movimento.

Alzò gli occhi e incontrò quelli freddi di Malfoy. – Malfoy!-

-         è finito il ballo!-

Hermione arrossì e si staccò da lui – bene…allora ciao!- e corse fuori.

*

Harry sedeva accanto a Cho – emh, Harry…. Senti ti devo parlare!-

-         sì….-

-         ecco…. Tu mi piaci un casino! Cioè, molto!-

Harry non sapeva che dire – emh, ecco Cho, è passato tanto tempo!-

-         lo so! Ed è tutta colpa mia! Ma ora voglio rimediare! Ho fatto di tutto! Ho cercato anche di assomigliare ad Hermione!-

-         cosa?-

-         bè, sì visto che lei è molto tua amica…-

-         ecco perché….- Harry non ci credeva, sapeva solo che non voleva una che si fingeva diversa da ciò che era.

-         Senti Cho, il fatto è che a me piace un’altra… una con cui ho passato tutta la sera ieri…. Mi dispiace!-

Silenzio. Imbarazzo.

-         non importa…. Ora scusami!- la ragazza si alzò e scappò via. Passò davanti alla porta e Ginny la fermò – ehi, Cho! Com’è andata?-

-         male!- rispose tra le lacrime- ha detto…. Che gli piace…. Un’altra…… con la quale…. Ha passato una serata stupende ieri!- e scappò via.

Ginny rimase paralizzata: non poteva essere! Tutto tranne quello!

Guardò in direzione del ragazzo moro e quando sentì una stretta prenderle lo stomaco, capì che non era mai cambiato niente.

Fece qualche passo verso di lui, quando un ragazzo la fermò – Dean!-

-         amore! Andiamo a ballare!-

-         non mi va!-

-         come sarebbe? Quando devi ballare con Corner ti va e con me no?-

-         senti Dean, sono stanca della tua gelosia, del tuo modo di fare possessivo e di te! Finiamola qui, ok?- detto questo, Ginny raggiunse Harry e si sedette accanto a lui.

-         Emh…. Ho visto Cho scappare via!-

Il ragazzo sospirò – ha confessato che mi ama!-

-         e tu?-

-         io cosa?-

-         che hai risposto?-

Harry la guardò – come mai t’interessa?-

-         oh, così….- rispose lei facendo vaga.

Harry ghignò – ho detto che mi piace un’altra!-

Ginny deglutì – davvero? Bè, non ce ne hai mai parlato!-

-         tanto è inutile…. È una del settimo anno!-

Ginny tossì imbarazzata: come una del settimo anno?

Harry cercò di restare serio.

Ginny non si dette per vinta – ho mollato Dean!-

-         sul serio? Mi dispiace!-

-         era troppo possessivo! E comunque anche a me piace un altro!-

Harry divenne serio – ah! Bene….-

Ginny si sforzò di non ridere – anche lui è del settimo anno!-

Harry fece finta di essere indifferente – ah, che coincidenze!-

Ginny lo guardò, poi scoppiò a ridere.

- perché ridi!io la trovo una cosa seria! E sentiamo chi è questo tizio?-

Ginny sorrise, poi lo baciò velocemente – hai capito?- sussurrò. Harry l’abbraccio teneramente. –sì…credo di sì…-

*

Hermione guardava incantata la superficie del lago.

Si sentiva sola, ma allo stesso tempo libera.

Era confusa. Vedeva tutte le sue amiche andare dietro ai ragazzi, ma lei, lei non capiva se voleva averne uno o se stava bene sola…

-         rifletti se è il caso di fare un bagno, Granger?-

Hermione si voltò, incontrando gli occhi di ghiaccio di Malfoy.

-         sinceramente mi sembrava più adatto buttarci te!-

-         sempre molto gentile!-

Le si mise accanto.

Hermione, che aveva lasciato il mantello dentro, si sentì rabbrividire  sulle spalle.

-         sai, Granger, balli bene per essere una Mezzosangue!-

Hermione sbuffò, portandosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.

Draco la osservava: aveva degli occhi stupendi, come tutto il resto.

Le si avvicinò. Hermione fece finta di niente, ma quando sentì il ragazzo prenderla per il mento, non poté star zitta – che cavolo fai? –

-         non ti agitare!-

il biondo si avvicinò. Hermione sentiva il suo respiro caldo lungo il collo e brividi freddi la fecero

tremare.

Aveva la mente annebbiata. Poteva benissimo respingerlo, ma una parte di lei non voleva.

Il ragazzo la spinse contro un albero.

-         Malfoy, lasciami…-

-         Ma sei liberissima di andartene, Granger… perché non lo stai facendo?-

Hermione non rispose.

Il ragazzo si avvicinò ancora di più.

-         avanti Granger, fermami! Puoi farlo!-

Hermione non riusciva a reagire.

Malfoy si avvicinò ancora, finche i loro nasi si sfiorarono – e dai Granger! Bloccami adesso che puoi!-

Hermione posò le mani sul petto del ragazzo, con l’intenzione di farlo indietreggiare, ma la spinta non ci fu.

La ragazza chiuse gli occhi, e il ragazzo posò le sue labbra sulle sue.

Hermione si sentì tutt’ad un tratto calda e riuscì a formulare bene i pensieri: si stava baciando con Draco Malfoy….QUEL DRACO MALFOY?

Lo spinse via.

Draco rimase per un attimo stupito, prima di ridere – ti sei svegliata Granger! Sai, è stato divertente!-

-         Stronzo!-

-         Grazie! Grazie…ora è meglio se vado…. Un bacio per salutarmi?- chiese ironico.

-         Vaffanculo!-

-         Ai tuoi ordini! Ci vediamo!-

*

Ron si guardò attorno. Stava scappando da Marietta da dopo il ballo.

Era vestita con un orrendo vestito rosa shoching, ma lei, doveva ammetterlo, era molto graziosa…un po’ come un ippopotamo in tutù. Rise della propria battuta, sentendosi poi un verme: dopo tutto quella ragazza non era tanto male! –Weasley! Dove ti sei cacciato? Io voglio ballare!-

Ok, ripensandoci era proprio una rompi palle!

Ron si appiattì contro la parete per non farsi vedere e quando riconobbe la chioma ribelle di Harry, si buttò sulla sua poltrona.

-         aiuto Harry! Quella è una zecca! E tu…- ma si bloccò inorridito nel vederlo baciare nientemeno che sua sorella – AAAAAHHHH!- urlò e scappò via.

Raggiunse il buffet e si riempì un bicchiere d’acqua.

-         ehi, Ron!-

il ragazzo si voltò, trovandosi di fronte Luna – mmmmm-

-         ho visto Ginny e Harry!-

-         anch’io- rispose tra i denti.

-         Me lo immaginavo!-

-         Ah sì?-

-         Bè, tutti sanno che sei iper protettivo e se vuoi un consiglio, io la lascerei un po’ respirare!-

-         COSA? GINNY è MIA SORELLA!-

-         Appunto! Sé assomiglia solo la metà a te, allora di certo si farà valere!-

Ron la guardò meravigliato – è un complimento!-

-         bè, sì….-

Rimasero un po’ in silenzio, poi Luna disse – allora, non mi porti a ballare?-

Ron sorrise e la condusse al centro della sala.

In fondo quella serata non era stata poi così brutta.

Così pensava Ron, facendo volteggiare Luna, così pensò Harry accarezzando i capelli di Ginny.

E così dovette ricredersi Hermione, di fronte al lago. Si sfiorò le labbra: era stato solo un bacio…. Poi le venne in mente il sorriso irritante di Malfoy e, arrabbiata, raggiunse il castello. Ci aveva ripensato: quella era stata una serata da dimenticare!

 

 

Ciao!!!! Allora, prima di tutto vorrei chiarire un concetto: la coppia Ron/Luna è stata del tutto casuale! Lei non mi piace con lui e quindi non ci sarà un futuro per loro (hihihihi!!!! Credo…)

Leggendo questo cap forse può sembrare che Draco stia correndo troppo….ma prima o poi doveva succedere!!!! E ora….

 

 

X Shannara_810: sono d’accordo con te! I buoni, con le loro smanie da eroi non li sopporto! Ma soprattutto, odio quando Silente privilegia sempre Harry! Certo, non mi piace nemmeno quando Piton maltratta solo i Grifondoro. Ma non esiste la parità dei diritti???? ;)  e comunque non mi piace nemmeno che sia sempre Harry a fare tutto e a risultare sempre il migliore! Non ho letto il 6, ma so abbastanza cose per darti ragione: Drcao è un bastardo, ma ha comunque un cuore (dv nn si sa ;)))))

Sxo qst cap ti piaccia! Per qnt mi riguarda è da qui che la storia mi comincia a piacere a me.

 

X Alisea: leggendo la tua recensione mi sono accorta ke non ho lasciato spazio ai commenti degli studenti alla vista di Dra e Hermione….ma ormai il cap era fatto! Sxo mi perdonerai! ;_;

il titolo l’ ho preso da Witch (e meno male ke ho 15 anni!)! grazie x i complimenti!!! Al prox cap, sxo.

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Capitolo 8
*** ...... ***


Scusate x il ritardo, ma tra le feste e il resto non avevo lo spirito giusto x inviare la storia…pronta da un mese

Scusate x il ritardo, ma tra le feste e il resto non avevo lo spirito giusto x inviare la storia…pronta da un mese!!! X informazione sul cap leggere infondo….no, prima xò leggetelo!!!! Anke se in ritardo: Buon Natale e Buon 2006 (sxo x voi meglio del mio!!!L)

 

CAPITOLO 8: ………….

 

Giorni dopo Silente annunciò un nuovo progetto: - potete comporre gruppi musicali, con almeno un cantante e vi esibirete alla fine dell’anno! Verrete premiati da una giuria di intenditori!-

La notizia era stata accolta con gioia, specialmente da Hermione che adorava cantare.

Una settimana prima di Natale, la ragazza camminava per i corridoi, quando, passando vicino alla stanza delle necessità, senti qualcuno cantare: si avvicinò e sbirciò dentro: Malfoy, con jeans e camicia bianca, stava provando da solo. Hermione si fermò da ascoltare.

-         -         Con gli occhi gonfi ti riaggiusti un pò
nello specchietto vedi un mostro tu
ma non è il fuori a preoccuparti no
è tutto il resto che ci butta giù.
Un conto è parlarne con le amiche tue
ma a fare l'amore si è soltanto in due
poi l'esperienza c'è o non c'è...
La prima volta può deludere,
dicevi "Fà piano" ed io pensavo a me
mi chiedi persino se sei frigida
volevi soltanto andassi via da te.
Se sei andata in crisi c'è un perché
tu eri bambina e non lo sei più
che non è come immaginavi tu... -
Hermione si sentì diventare triste.


-Dai, dai, dai, cuori in tempesta siamo noi
fuori di testa adesso sei
e certamente mi odierai...amore...
Dai, dai, dai, perchè se hai detto una bugia
quelle menate a casa mia
l'avevi fatto già e invece poi...
Andiamo al centro, passeggiamo, vuoi?
e da una vetrina forse scoprirai
che le unghie a pelle non ti mangi più
e all'improvviso capiremo noi
che non è un problema di verginità,
si è certo più donne quando non si ha,
ma quel che graffia dentro è il crescere
Dai, dai, dai cuori in tempesta siamo noi
fuori di testa adesso sei
piccola frana, mi odierai...amore...
Dai, dai, dai, ci sono stato attento sai
ma sto da cani come te, ti sto vicino dai
Guardiamo bene sul calendario
non ci sei rimasta vedrai
semplici ritardi, ed un labbro mordi
se mi va bene non lo faccio o più

dai dai cuori in tempesta siamo noi
ti riaccompagno a casa vuoi
e già mi manchi sai o si.......

Hermione si stritolò le mani: aveva voglia di cominciare a cantare: in mano le arrivò il microfono, e la ragazza decise di provare

 

-Chiamami, ci chiuderemo in camera
le bocche sul telefono
ci rideremo su noi due adesso-

 

Draco si voltò stupito, ma si riprese subito e continuo a cantare

-dai, dai, dai cuori in tempesta siamo noi
anche buddista mi farei
per far piacere a te, a te, per te...-

 Hermione buttò per terra il microfono: ma che cavolo aveva fatto? Era consapevole del fatto che indossava una maglietta senza spalle e una mini di jeans?

-         -         mica male Granger!-

-         -         grazie!- rispose frettolosamente, cercando di raggiungere la porta, ma questa si chiuse.

-         -         Quanta fretta! Sai, dal ballo non ci siamo più parlati….-

-         -         Bè, non abbiamo niente da dirci!-

-         -         Tu dici?-

-         -         Senti, non ho voglia di perdere tempo con un bastardo.

Draco afferrò il microfono – hai centrato il punto!-

Hermione non capì, poi dal nulla partì la musica e Malfoy cominciò. Si avvicinò a lei, costringendola ad arretrare fino al muro
-Il mio sguardo sa difendersi
ma muore dalla voglia e
oramai Lo sai- gli occhi di Draco scivolarono verso la scollatura della ragazza.
Tutto il giorno e anche la notte
Il tuo pensiero è qua e mi fotte e
Oramai Lo sai
Ora su
Ora giù
30 gradi Fahrenheit il tuo profumo
scotta- Draco si avvicinò pericolosamente
-parli tanto parlo troppo
e adesso trova il modo e fammi stare zitto
fammi stare zitto-

-Il fatto è che tu sai cosa cerco
Collo spalle mento
Io son un bastardo cronico
Stringimi forte
Il petto mi sorride xverso
E sgridami se ho torto e dopo
Uno a me uno a te
Uno a tutti e due-
Hermione era quasi terrorizzata.
-Su riposa un poco i tendini
Asciugati e riprenditi- Draco, ironico, schiaffeggiò piano la ragazza, che scostò la mano con rabbia.
-Oramai lo sai
Il mio sguardo sa difendersi
Ma è capace anche ad arrendersi
Lo sai…lo sai
Ora su ora giù
Pancia, piedi, fianchi
Ali degli dei- il ragazzo le sfiorò i fianchi.
-I tuoi occhi- avvicinò i suoi occhi gelidi a quelli caldi di lei.

-Ridi tanto rido troppo
Sgomitando con il labbro faccio spazio
E ora fammi spazio- Draco tirò fuori la lingua provocante e Hermione  gli piantò una ginocchiata.

Il ragazzo cadde per terra, e lei prese al volo il microfono e si chinò su di lui.


-Il fatto è che tu sai cosa cerco
Collo spalle mento
Io son una bastarda cronica
Stringimi forte
Il petto mi sorride xverso
E sgridami se ho torto e dopo
Uno a me uno a te
Uno a tutti e due-
Draco si rialzò, le prese il microfono e continuò avanzando, così che lei tornò al muro.
-Cicatrice poi la luce
Brucia e ti si addice
Tutto ha un gioco tutto è vuoto
Tutti dentro al fuoco

Cicatrice…cicatrice
Poi la luce…poi la luce
Tutto ha un gioco…tutto ha un gioco
Tutti dentro al fuoco-
Draco scivolò verso il centro della sala, poi si rialzò, buttò via il microfono e si avvicinò provocante, senza accorgersi dell’arrivo di Harry e Ron.
-Il fatto è che tu sai cosa cerco
Collo spalle mento
Io son un bastardo cronico
Stringimi forte
Il petto- la mano di Malfoy scivolò sotto la maglietta di lei e le strine il petto contro il suo.

-         -         mi sorride xverso
E sgridami se ho torto e dopo
Uno a me uno a te
Uno a tutti e due-
si avvicinò al viso di lei.
-Cicatrice poi la luce
Brucia e ti si addice
Tutto ha un gioco tutto è vuoto
Tutti dentro al fuoco- ormai le loro labbra si sfiorarono.
-Cicatrice poi la luce
Brucia e ti si addice
Tutto ha un gioco tutto è vuoto
Si, però all'inferno ci vai tu-

Hermione tolse la piccolissima distanza che li divideva, quando – HERMIONE!-

La ragazza spinse via Draco.

-         -         Ron! Harry!-

-         -         Che ti ha fatto?-

-         -         N-niente!-

-         -         Ti stava violentando?-

-         -         Mi dispiace Weasley, ma io non ho bisogno di quei metodi!-

Hermione gli tirò una gomitata.

-ahia! Sentite, io devo andare….- si voltò verso la ragazza.

-         -         ci si sente!-

-         -         scordatelo!- bisbigliò.

-         -         Granger, Granger…. Ora tu mi odi, ma scommetti che da qui alla fine della scuola non potrai fare a meno di me?-

-         -         Non ci conterei!-

-         -         Oh, vedrai! -Gli dette un bacio sul collo senza farsi vedere dai due e poi se ne andò.

 

 

 

Salve!!! Allora, qst capito fa solo da tramite al prox ke…bè….lo leggerete!  (ecco spiegata l’assenza di titolo!).Le due canzoni sn una di Nek e una di Tiziano Ferro. Ero in dubbio se metterlo o no, ma visto ke nn voglio fare tagli alla mia prima storia, ho deciso ke la metterò ttt. Voglio solo dire ke la storia dopo il prox cap cambierà (cm era inevitabile). Dopo il prox cap inoltre inizierà la mia parte preferita.

 

E ora…

 

X Alisea: sn d’accordo cn te!!! Cm si fa a respinge uno come Draco??? Ah bò, se nn l’avessi scritto io nn ci crederei!!!!

 

xShannara_810: mi piace molto pensare a Ron come a un fratello geloso della sorella! Ogni tanto anch’io, al posto di mia sorella di 20 anni, vorrei un fratellone, ma credo che dopo un po’ la sua eccessiva protezione mi darebbe noia. X ora cmq uso da fratello maggiore il raga di mia sorella J grazie come sempre per i tuoi complimenti!!!!


x Bella :….tranquilla, sai ke in altre storie Harry è di tua proprietà….ma purtroppo qui io e te nn siamo ammesse….è difficile anke x me scrivere di Hermione e di Draco
L! Il mio love!!!

 

 

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Capitolo 9
*** tutto andrà meglio ***


Dopo quell’episodio Hermione si trovò spesso a osservare lei e le altre ragazze

Capitolo 10: tutto andrà meglio…

 

Dopo quell’episodio Hermione si trovò spesso a osservare lei e le altre ragazze.

Come mai Calì e Lavanda avevano sempre molti ragazzi e lei no? Naturalmente per come si vestivano….

Fu così che venerdì prima di scendere si passò la matita sugli occhi, si mise un leggero strato di rossetto, si sbottonò i primi due bottoni della camicia lasciandosi sciolta la cravatta.

Si guardò la gonna e l’accorciò.

Fissò la sua immagine allo specchio: sembrava più sciolta.

Forse però la gonna era troppo corta…l’allungò leggermente, poi si mise il mantello e scese.

Ron rimase a bocca aperta e non fu il solo.

Durante la ricreazione molti ragazzi la osservavano desiderosi, fissandole soprattutto le gambe affusolate.

Stava chiacchierando allegramente con Ron e Harry, quando si ricordò di aver lasciato un libro in biblioteca.

Fece una corsa per andarlo a prendere, ma visto che mancava ancora tanto alla lezione, cominciò a leggerlo sedendosi su una sedia quando arrivò un ragazzo.

-         ciao! Io sono David Gordon….-

-         Hermione Granger, piacere!-

-         Lo so chi sei! In molti parlano di te come la più secchiona….ma sinceramente non dicevano che eri anche uno splendore!-

Hermione sorrise imbarazzata. Guardò il ragazzo: aveva capelli neri, occhi scuri, di Corvonero. Non era affatto male.

-         mi chiedevo- continuò lui – se ti andrebbe di uscire qualche volta…. Tipo domani a Hogsmeade!-

-         io….non saprei….- era la prima uscita e aveva già programmato con Ron di uscire con Harry e Ginny.

-         Ehy, tu, togliti dai piedi!-

Hermione si voltò e vide Malfoy appoggiato a uno scaffale guardare David.

La ragazza alzò esasperata gli occhi al cielo e Gordon fece finta di non vedere il Serpeverde.

-         allora, Hermione? –

-         ecco, vedi….-

-         non vuole venire con te, non l’ hai ancora capito?- s’intromise Draco.

Ancora una volta i due lo ignorarono – se non vuoi, non importa….-

-         non saprei perché io, Ron e Harry volevamo stare insieme!-

-         pessima scusa per rifiutare!- sbottò Malfoy.

Hermione perse la pazienza – ma sai che ti dico David? Che volendo puoi uscire anche tu con noi!-

-         magnifico!- esclamò il ragazzo – ci si vede domani allora! Ciao!- e corse via.

-         che sfigato che sei! Come minimo ti darà buca!- gli urlò dietro Draco.

Hermione  lo guardò arrabbiata – la fai finita? Chi ti ha chiesto niente?-

Il biondo la guardò ghignando – oh, andiamo Granger! Tu non vuoi uscire con quello!-

-         ah no? Bè, guarda caso ho appena accettato il suo invito!-

-         vorresti farmi credere che ti sei vestita così per attirare i più sfigati?-

-         che intendi dire?-

Draco si sedette su una sedia cominciando a dondolarsi – secondo me…. Ti sei vestita così…. Per me!-

Hermione inarcò le sopracciglia – se ti fa sentire meglio pensarlo fa come ti pare!- disse, riprendendo a leggere il libro.Draco si chinò in avanti con la sedia e con una mano tolse i capelli che coprivano il viso della ragazza – quindi tu non vorresti uscire con me domani?-

-         no!- rispose secca Hermione.

Draco scoppiò a ridere – se lo dici te!- così dicendo si alzò e continuando a ridere uscì dalla biblioteca.

Hermione chiuse con rabbia il libro e lanciò un calcio alla sedia dove prima era seduto il biondo.

*

A cena il trio sedeva vicino a Ginny, che parlava fitta con Harry.

Hermione guardò verso il tavolo di Malfoy e lo vide impegnato a chiacchierare con Blaise.

Aveva un’aria seria, un sopracciglio leggermente inarcato e un ciuffo biondo gli ricadeva sugli occhi di ghiaccio. Hermione abbassò lo sguardo.

-         che bello Malfoy….-

-         è un vero topone!-

Si girò verso le due Grifondoro che come lei avevano osservato il biondo. Erano emozionate e avevano gli occhi sporgenti. Strinse la forchetta, cercando di ignorare i loro sospiri: che oche! Cosa ci trovavano in quell’ bellimbusto? – ehi, e quella chi è?- chiese d’un tratto un’oca.

Hermione alzò involontariamente gli occhi e li posò su una Serpeverde che si era seduta sulle gambe del biondo.

Malfoy inizialmente parve scocciato, poi però quando lei gli sussurrò qualcosa all’orecchio, sorrise malizioso e fece scivolare le mani sulle gambe sotto la gonna della ragazza.

Hermione divenne rossa dalla rabbia. I due Serpeverde si alzarono e si avviarono verso l’uscita. Prima di chiudere la porta Draco, come se avesse sentito gli occhi di Hermione su di lui, si voltò.

La Grifondoro fece in tempo a girarsi e si mise a parlare con Ron e uno del settimo anno.

Draco vide quest’ultimo tirare scherzosamente i riccioli della ragazza e sentì una morsa allo stomaco.

Sospirò e seguì la sua nuova conquista. Quando Hermione sentì chiudere la porta si rigirò e tristemente guardò il legno massiccio ornato d’oro che la separava da colui che la stava cambiando senza che lei se ne accorgesse.

Finita la cena senza dare spiegazioni a nessuno, Hermione se ne andò a letto e chiuse le tende del suo baldacchino. Si stese e guardò il buio davanti a sé.

Cercò di pensare agli esercizi di materializzazione, ma quando cercava di concentrarsi, nel buio apparivano gli occhi di ghiaccio di Malfoy.

Ripensò alle volte in cui si erano incontrati da soli…che cosa stava succedendo? Forse lui voleva solo confonderla e prendersi gioco di lei! Sì, doveva essere così! Batté il pugno sul materasso.

Draco si stese nel letto. Aveva liquidato velocemente quella ragazza. Anche se di sicuro era molto focosa, lui si sentiva stanco.

Pensava continuamente a quegli occhi nocciola che mandavano tanto calore…tranne che a lui! Perché doveva essere così stronza con lui? E soprattutto, perché a lui doveva interessare? Però…era vero che quando l’aveva baciata lei lo aveva assecondato…forse lei voleva solo confonderlo e prendersi gioco di lui!sì, doveva essere così. Batté il pugno sul cuscino.

Hermione sentì le sue compagne di stanza entrare e fece finta di dormire.

Tiger e Goyle entrarono nella camera e Draco fece finta di essere addormentato

Prima che il sonno calasse davvero su i due, Hermione guardò il riflesso della luna e Draco fissò il luccichii dell’orologio di Goyle.

- ti odio Malfoy!- \\//// - ti odio Granger!-

*

La mattina dopo si presentò fredda e piovosa mista a neve.

Hermione e Ron si rintanarono ai tre manici di scopa.

-         vedi Harry?- chiese la ragazza.

-         È lì con Ginny e mi sembrano impegnati….troppo per i miei gusti!-

Hermione sbuffò – allora evitiamo di disturbarli.-

-         cosa? No,dai!- supplicò Ron e la ragazza gli rivolse un’occhiataccia.

-         Comunque….dov’è quel ragazzo che doveva venire con noi?-

-         Non lo so, tra tutta questa gente non lo vedo! Senti, andiamo a prenderci una burrobirra!.- si sedettero al bancone.

Hermione indossava un maglione nero e una gonna lunga. Si era legata indietro i capelli e si era leggermente truccata.

-quello è Malfoy?- cominciò Ron.

La ragazza si voltò e vide a due tavoli da loro il biondo alquanto indaffarato con Pansy.

Sentì una stretta allo stomaco.

-         hey, Mione…. La burrobirra!- la ragazza prese il boccale e seguì Ron verso un tavolo libero.

Non tolse gli occhi di dosso a Draco e quando lo vide baciare la ragazza nel collo come aveva fatto con lei, il boccale gli scivolò dalle mani.

Il frastuono fece voltare molti ragazzi, tra i quali il Serpeverde che, vedendo chi era stato, sorrise maligno.

Hermione rossa in viso si chinò per raccogliere i cocci e alzò gli occhi in tempo per vedere Draco e Pansy uscire dal locale.

Si alzò di scatto – Ron… che ne dici di andare a fare una girata?-

-         sei impazzita? Guarda che tempo!-

-         sta solo un po’ nevicando! E dai….- supplicò impaziente!

-         E va bene!-

Come ben presto constatarono era più che una semplice nevicata: era una bufera.

Hermione riuscì a individuare i due Serpeverde.

Li seguirono da Zonko, poi dall’ufficio postale, infine tornarono ai tre manici di scopa.

Ron, congelato, sbraitava contro Hermione. Quest’ultima non lo ascoltava, ma si chiese perché si era messa a pedinare il biondo.

-         ciao…- disse una voce sognante: Luna li guardava sorridendo.

-         Oh, ciao….. a proposito Luna, non è che hai visto David Gordon?-

-         Certo! È molto simpatico vero?-

-         Sì- rispose nervosamente Hermione – ma dov’è?-

-         Non è qui!- disse stupita Luna.

-         Come non è qui!-

-         Ma come, non lo sai? È in infermeria!-

-         COSA?-

-         Niente di grave! Solo che ieri sera gli hanno lanciato un incantesimo, niente di pericoloso, certo, però per due giorni deve rimanere a letto!-

-         E….chi è stato?- chiese Hermione con un brutto presentimento.

-         Non si sa! Gli devono aver fatto un incantesimo di memoria….comunque Gordon continua a ripetere con voce fioca e occhi acquosi “il biondo me la porterà via!”- così dicendo se ne andò.

Hermione guardò verso un tavolo – Malfoy…- il ragazzo stava baciando la sua ragazza del momento e di nuovo Hermione si sentì salire il magone. Il biondo alzò gli occhi e incrociò quelli della Granger che distolse lo sguardo premendosi una mano sul cuore che aveva cominciato a battere velocemente: non poteva essere! Non lui!

 

*

Il lunedì seguente Hermione passò il pomeriggio in biblioteca.

Stava tornando al dormitorio, quando si fermò a una statua per chiudere meglio le cinghie della borsa.

-         Ma chi si rivede!-

La ragazza capì all’istante di chi era quella odiosa voce.

-         Malfoy, che cazzo vuoi?-

-         Ehi, con questi termini! Potresti essere più gentile qualche volta!-

La Grifondoro sbuffò.

Draco continuò tranquillo – ti sei divertita ieri a Hogsmeade?-

-         che te ne frega?-

-         io molto…-

-         l’ ho notato….eri in buona compagnia!- rispose Hermione più brusca di quel che avrebbe voluto.

Malfoy sorrise – mi hai visto allora? Si,anch’io ti ho intravisto! Insomma rispondi, ti sei divertita?-

Hermione cominciò a innervosirsi – sì, molto….-

-         mica sarai rimasta tutto il tempo ai 3 manici di scopa!-

-         io…no…e tu?- non capiva perché gli chiedeva quelle cose.

-         Ma come, non l’ hai visto dove sono andato?- le rispose divertito.

-         E perché avrei dovuto vederlo?- chiese allarmata.

Draco scoppiò a ridere – Granger, te lo ha mai detto nessuno che è maleducazione spiare?-

-         ma che stai dicendo?- chiese cercando di sorridere.

-         Sto cercando di farti capire che ti ho vista ieri mentre trascinavi Weasley per tutto il villaggio per pedinarmi!-

Hermione cercò di restare calma e fece un passo per andarsene – non so di cosa stai parlando!-

Draco l’afferrò per il polso e la spinse contro il muro – fai la gelosa Granger?- chiese malizioso.

-         Gelosa… io?-

-         non ti conviene giocare con me, Mezzosangue! Piuttosto dimmi perché mi hai seguito!-

Hermione non sapeva più che cosa fare e cercò di cambiare argomento – pensi davvero che m’interessi vedere te che ti fai quella? Dì la verità, te le cambi una al giorno di quelle troie?-

-         veramente una ogni sabato, ma ora che mi ci fai pensare sarebbe un’idea farmele una al giorno…vuoi cominciare tu?-

Hermione lo guardò disgustata – mi fai schifo! Hai pure impedito a David di venire all’appuntamento.-

Io biondo sorrise – hai visto che bello scherzetto? Dai, l’ ho fatto per te!-

-         falla finita!-

-         mi vuoi far credere che non t’interesso? Che non speravi che al posto di Pansy ci fossi tu? Che non mi desideri?-

Hermione scoppiò – ma chi ti credi di essere? Tu mi fai schifo! Sei solo un arrogante e ti credi meglio di altri solo perché il tuo cognome è conosciuto e perché c’ hai tanti soldi quanto la tua arroganza! Pensi di essere migliore di Ron e Harry solo perché hai sempre due bestioni pronti ad aiutarti, ma sappi che loro sono capaci di fare una cosa a te sconosciuta! Sono capaci di voler bene! E finchè loro ci riusciranno, saranno sempre un gradino più in alto di te!-

Draco le strinse i polsi e premette le labbra sulle sue con forza, fece scivolare una mano sotto la camicia, toccandole la schiena.

Cominciò a baciarle il collo con violenza, poi di nuove le labbra con una lentezza esasperante.

Hermione cominciò a piangere: era impazzito! Ogni bacio era pieno di tristezza e rabbia.

Riuscì ad allontanarlo e scoppiando il lacrime corse via.

Draco si appoggiò al muro: cosa aveva fatto? Era un mostro! Ormai aveva capito che era attratto da lei e non poteva trattarla così! S’incamminò verso il suo dormitorio, poi si fermò – cosa cavolo sto facendo?- si voltò e corse verso la direzione dove era scappata Hermione.

La Grifondoro era corsa fuori.

Anche se era ancora pomeriggio, il cielo era buio e un tuono in lontananza introdusse la pioggia che puntuale cominciò a cadere.

Hermione si sedette sotto la grande quercia in lacrime.

Nascose la testa sulle ginocchia abbracciate dalla mani.

Piangeva senza ritegno, senza aver paura che qualcuno la sentisse: voleva solo tirar fuori quello che provava.

Era consapevole che da quel primo bacio durante il ballo i suoi sentimenti verso il Serpeverde erano cambiati, ma non voleva crederci.

Sentì una mano appoggiarsi sulla sua spalla.

Alzò la testa di scatto e incontrò lo sguardo freddo di Malfoy….ma in quel momento non era gelido come al solito.

I suoi occhi emanavano una luce diversa…che fosse preoccupazione?

Draco la guardò con i capelli bagnati che le ricadevano in disordine sulle spalle, il viso bagnato dalle lacrime e dalla pioggia.

-         mi dispiace…scusami…- mormorò il biondo.

Hermione spalancò leggermente gli occhi: Draco Malfoy che chiedeva scusa? Allora era vero che all’inferno può nevicare!

Hermione non sapeva che dire.

-non so cosa mi sia successo! è solo che scoprire che tu mi giudichi un mostro mi ha fatto male! Perché io non sono così!-

Hermione continuava a tacere.

-         so come mi comporto!e forse sono veramente in quel modo! Però non voglio che tu lo pensi!-

finalmente Hermione riuscì a parlare – io non lo penso! L’ ho detto per rabbia! È vero, ti ho spiato tutto il pomeriggio sabato e è vero che sono gelosa…perché…io…- sentì le lacrime scenderle nuovamente.

Con una mano Draco le accarezzò il viso – come ti ho ridotto!- con delicatezza l’attirò a se e l’abbracciò con calore.

-         …io provo qualcosa che non avevo mai provato prima per te!- concluse Hermione.

Malfoy la scostò lentamente e la guardò incredulo.

-         ecco, lo sapevo…. Non dovevo dirtelo! Avanti, sfottimi!-

Il biondo sorrise – Granger…come puoi pensare che una come te piaccia a me!-

Hermione si sentì trafitta da un pugnale.

-         semplicemente io ti adoro!-concluse sorridendo Malfoy.

La Grifondoro sorrise – Draco…- sussurrò e non gli sembrò strano pronunciare quel nome, come se in tutta la sua vita non avesse fatto altro.

Il biondo si chinò verso il suo viso – Hermione…- e posò le sue labbra su quelle della ragazza.

Si abbracciarono.

Draco era contentissimo, così come lei. Stettero ancora un po’ abbracciati, mentre la ragazza cercava di focalizzare quello che era accaduto: lei e Malfoy si erano dichiarati e ora? Stavano insieme?

-         a proposito Draco…. C’è un problema…-

-         ma come, ancora non stiamo neanche insieme e già sorgono problemi?-

-         ecco…. per ora… non ci facciamo vedere in pubblico….sai, Ron e Harry…-

-         ah, sì certo…-

Stettero ancora un po’ in silenzio , poi Hermione si costrinse a parlare – prima hai detto “ ancora non stiamo neanche insieme…”-

-         sì…-

-         ecco…noi…cosa siamo?-

-         bè, andiamo insieme!-

-         oh…- mormorò la ragazza sistemandosi meglio tra le braccia del biondo – va bene…-

-         ah…peccato…-

La ragazza lo guardò – come “ peccato”?-

-         bè, se te vuoi solo andare mi va bene, ma avrei voluto avere una vera relazione!-

-         sul…sul serio?-

-         certo!-

Hermione lo baciò. Poi si abbandonò tra le sue braccia. Da oggi in puoi tutto andrà meglio, si disse. forse, se avesse continuato con Divinazione, dalla forma delle nuvole o altri trucchi simili, avrebbe capito quanto si sbagliava…

 

 

Uffy, + rileggo la storia e + mi viene da cambiare e modificare, ma x rispetto a me stessa di 2 anni fa mi trattengo!!!!

 

Ringrazio come sempre chi mi recensisce! Adoro leggere i vostri commenti, ho sempre desiderato che qualcuno, oltre le mie amiche, leggesse le mie storie!!!! X qst ringrazio davvero tanto:

 

Yle

Shannara

Alisea

Piccolamezzosangue91

 

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Capitolo 10
*** iniziano i guai! ***


Hermione a cena si sedette accanto a Harry e Ron che erano tornati da un allenamento

Ciao!!! Scusate x il ritardo! È solo ke qst storia non è divisa in capitoli, quindi ogni volta dv rileggerla e dividerla, e nn ho mai voglia J! I’m sorry! Spero qst cap vi piaccia…io resto dell’idea ke i meglio debbano ancora arrivare…

 

 

Hermione a cena si sedette accanto a Harry e Ron che erano tornati da un allenamento.

-         ciao Mione!-

-         ciao…com’è andata?-

-         bene! Quest’anno la Coppa è nostra!-

-         certo! Voglio proprio vedere come farà Malfoy a batterci!-

Hermione deglutì faticosamente.

-         certo… quella serpe non riuscirà a sconfiggerti, Harry!-

-         e non solo! Vedrai come rimarrà quando parerai tutte le pluffe! Quel verme….-

-         …schifoso….-

-         ….diversamente abile….-

-         ….sotto sviluppato…-

Hermione chiuse gli occhi: di male in peggio! Come faceva a dirgli che lei era la ragazza del loro sotto sviluppato? Gli avrebbe uccisi sul colpo!

La mattina dopo Harry e Ron ricevettero una lettera identica:”stasera alle 10 davanti al quadro grande al terzo piano.”

Fecero leggere il messaggio a Hermione – bè, secondo me dovreste andare da questa ragazza…-

-         che ne sai che è una ragazza?-

Hermione arrossì – oh, deduzione femminile…-

Quando uscirono dalla Sala Grande incrociarono Malfoy.

-         pronto per la prossima partita?- chiese Ron.

Il biondo si voltò – pronto per vederti cadere dalla scopa?-

-         no, pronto per la tua sconfitta!- incalzò Harry.

-         Se essere così sicuri vi serve per non fare incubi la notte, fate con comodo, ma la prossima settimana a piangere non sarà la mia squadra….sapete, abbiamo aggiunto una strofa alla nostra canzoncina…-

Ron strinse i pugni – scommetti Malfoy che prendo una mazza e ti pianto un bolide in quell’odioso sorrisetto?-

Il biondo rise – scommetto quel che vuoi….anzi, no, non ho voglia di tirare fuori solo 2 zellini…o forse non hai nemmeno quelli? Ora scusatemi, ma c’ ho di meglio da fare che stare con voi!-

-         e cioè? Portarti a letto una del primo anno?- chiese Harry.

Hermione si morse la lingua per non ridere, mentre Draco osservava seriamente Harry.

 – veramente,Potter, la mia specialità sono quelle più grandi…anche se quelle del terzo non sono male…ora che ci penso ho adocchiato una Grifondoro bionda non da buttare!-

-         non provarci…-

-         ahahaah! Bè, sfregiato, schifezza rossa…ci sentiamo! Her…..Granger…mi hanno detto che hai preso  solo un 9 a Incantesimi…come mai non ti sei buttata giù dalla gufiera?-

-         vedi, Malfoy, ultimamente ho cominciato ad adocchiare qualcosa di più gratificante…-

-         e cioè?-

-         un biondino di Corvonero!- rispose per ripicca.

Malfoy s’irrigidì – bè, solo un idiota starebbe con te!- e se ne andò.

Anche Harry e Ron si avviarono fuori, prima però Hermione scrisse una cosa in una pergamena, prima di farla volare verso Malfoy con un incantesimo.

Il ragazzo lesse il messaggio

 “ti dai anche dell’idiota da solo?!?! Comunque, in effetti volevo buttarmi giù dalla gufiera…ma solo perché aveva visto te nel prato!

Ti amo!”

 Draco sorrise.

Quella sera Harry e Ron si trovavano nel luogo accordato.

-         senti Harry…secondo te che è quel biondo di Corvo. di qui parlava Hermione?-

-         dai Ron! Lo diceva per far star zitto Malfoy!-

-         ah sì? E che gliene frega a lui se lei va dietro a uno?-

-         bho…puoi chiederglielo ora!-

-         cosa? Oh, no…- Ron guardò avvicinarsi il biondo.

-         Ehi, Malfoy! Se sei venuto qui a rompere il cazzo…-

-         Nervosetto Weasley?-

-         Vattene!-

-         Vedi Potter, vorrei, ma ho un appuntamento…al buio! Ihihihi…. Ehi, cosa sono quelle facce?-

Harry e Ron tirarono fuori le loro lettere e le mostrarono al Draco, che fece vedere loro un messaggio uguale.

-         cosa significa?-

-         chi è quella pazza che vuole vederci…con lui!-

-         la domanda giusta, Weasley, è chi è quella con dei gusti così orridi da paragonarmi a voi!-

-         sentite, mettendo da parte le offese, chi cavolo…-

-         io, Harry!-

I tre ragazzi si voltarono verso una ragazza che affiancò Draco.

-         Hermione…perché?-

-         Sentite, non ci girerò intorno…voi tre dovete imparare a parlare civilmente!-

-         Ti sei rincoglionita? Noi con lui?-

-         Senti, neanche noi ci gireremo intorno: MAI! Meno tempo si vede, più contenti siamo!-

-         Bè, allora vedrete poco anche me!-

-         Cosa?-

Draco la guardò preoccupato.

-         sì, perché…io sto con Malfoy!-.

Ron e Harry scoppiarono a ridere – che battuta! Scherzo per Carnevale?-

-         lui non è Malfoy! Sei Neville mascherato?- Ron allungò la mano e toccò il viso di Draco, che lo scansò arrabbiato – togli quelle manaccie! – Ron lo fissò a bocca aperta.

-         L’ hai voluto tu Ron!-

Hermione posò le mani sul viso di Malfoy e lo baciò brevemente.

Harry chiuse gli occhi e Ron parve aspettare che qualcuno urlasse – sei su scherzi a parte!-

Ma nessuno urlò.

Hermione li guardò – mi dispiace…-

-Ti dispiace? TI DISPIACE? HERMIONE NO! LUI NO! Sì KRUM, Sì RON!-

-         Ehi!- si difese quest’ultimo.

-         Ascoltate vi ho chiesto di venire qui perché dovete diventare più o meno amici! Vi prego…-

-         NON PUOI FARMI QUESTO! LUI MI SFOTTE DAL PRIMO MOMENTO!- urlò Harry.

-         LUI HA SEMPRE DISPREZZATO ME E LA MIA FAMIGLIA!- incalzò Ron.

-         LORO HANNO MANDATO MIO PADRE AD AZKABAN!- gridò Draco.

-         È QUESTA LA CAUSA DELLA MIA VITA IMPOSSIBILE!- conclusero tutt’e tre.

-         BASTA!- Hermione li guardò – Draco! Se ci tieni a me…-

-         io tengo a te, mica loro!-

Hermione li guardò imbronciata – sentite, questa è la situazione! Accettarla è compito vostro! Ora me ne vado a letto!- e li lasciò soli.

I tre si guardarono – allora Malfoy…cosa ti sei fumato?- chiese Ron.

-         come scusa?-

-         intende dire che cavolo ti è successo! Non era lei l’insopportabile mezzosangue?- disse Harry.

-         Bè, mezzosangue lo è…ma anche stupenda! –

-         Ti avverto Malfoy…falla soffrire e…

-         Non spetta a te proteggerla Weasley! Io ci tengo a Hermione! Che vi piaccia o no!- e se andò.

Harry e Ron si lanciarono un’occhiata  amareggiata prima di imitarlo.

Hermione uscì da dietro una statua dove si era nascosta e sospirò: cosa doveva fare?

Sentì due braccia prenderla da dietro e si voltò spaventata.

- che cos…ah…sei tu! Non te ne eri andato?-

Malfoy le sorrise – bel tentativo Herm…non ha funzionato molto bene vero?-

-         se solo voi…-

-         non dire altro! Non potremo mai andare d’accordo!-

-         ma…-

-         niente ma!Accidenti Hermione! Potter ha combattuto contro mio padre! Lo ha mandato ad Azkaban! E io ho sempre sfottuto sia lui che Weasley! Devo ricordarti che l’anno scorso Potter e un gemello sono stati espulsi dal Quidditch per causa mia?-

Hermione chinò la testa – può cambiare…-

- no, non può-

- perché noi sì allora? Io ti ho picchiato al terzo anno! Tu mi hai fatto crescere le zanne al quarto! Mi hai sempre preso in giro, io ho sempre sparlato di te! Però ora stiamo insieme! Noi…-

- abbiamo scoperto un sentimento che ci unisce! Non posso provarlo anche  per loro!- concluse Draco.

Poi allungò un braccio e la strinse a sé.

- forse hai ragione, Malfoy…-

- Draco!- la corresse lui.

Hermione sorrise – Draco…-

Ma nonostante questo, lei era ancora convinta che, con molta volontà, forse il loro trio sarebbe diventato un quartetto…ma ancora doveva tener conto se il trio sarebbe rimasto tale!

 

Rieccoci! Come sempre ringrazio stra tanto ki mi recensisce, ma anke se c’è qualcuno ke legge e basta J

 Un grazie 1000 soprattutto a:

 Herm,

Yle,

Shannara,

Bellatrix, (ci si trova anke qui! sn davvero contenta ke la fic piaccia alla mia...emh...ex collega? ;) )

Babygatta,

Alisea.

 

 

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Capitolo 11
*** lacrime per amicizia o per amore? ***


Draco scese in sala comune dove era riunita la maggior parte delle serpi

Meglio rimandare a dopo qualsiasi commento -_-

 

Draco scese in sala comune dove era riunita la maggior parte delle serpi.

Quando Blaise lo vide richiamò il silenzio – cosa dovevi dirci Drà?-

Malfoy guardò le facce incuriosite dei suoi amici e sospirò – volevo dirvi della mia fidanzata!-

-         cioè è una relazione o una scopata?-

-         vera relazione…- Pansy si alzò e si avvicinò – non sai quant’è che aspettavo che tu ci presentassi ufficialmente!-

Draco la guadò perplesso – ma non sei tu!- Pansy divenne rossa e si risedette tra i ghigni dei compagni.

-         vi prego di non scandalizzarvi, perché comunque sia io sono sempre Malfoy!-

Blaise non capiva perché il suo migliore amico parlasse in quel modo.

-         è…una Grifondoro…- cominciò Draco.

-         COSA? MALFOY!- esclamarono tutti, poi qualcuno disse – bè, alla fine ci sono di buona famiglia anche lì!-

-         Grazie Tiger, ma questa…è…lei, insomma quella che io stesso ho sempre emarginato…-

Blaise strinse gli occhi cominciando a capire e sperò che l’amico non finisse la frase.

-         è…una mezzosangue…-

“ non dire altro, ti prego…”

-         è Hermione Granger!-

la sala piombò nel silenzio.

-         probabilmente ora come ora voi non capirete! Nemmeno Potter e Weasley! Voglio però che sappiate che io mi sono legato a Hermione, non a loro! Spero che questo lo capiate!- e se ne andò.

*

La mattina dopo quando Hermione si alzò si accorse che le tremavano le gambe: la sera prima Draco le aveva promesso che avrebbe detto ai Serpeverde di loro.

Si preparò per andare a colazione e s’incrociò con Ron e Harry.

Il primo fece finta di non vederla  e se andò.

-         lasciagli il tempo di sbollire… ci hai fatto proprio un brutto scherzo!-

Hermione guardò Harry – sei arrabbiato?-

-         sono scocciato, ma se per te è importante… -

Hermione lo abbracciò e insieme scesero. Arrivati alla Sala Grande li raggiunse Draco.

Harry strinse la mano a Hermione  sorridendole ed entrò. Malfoy la guardò – pronta?-

Le prese la mano e insieme entrarono…ci fu un attimo di silenzio…poi il mondo esplose!

I Serpeverde che ancora non avevano saputo la notizia rimasero allibiti, mentre Blaise tirò fuori un foglio – vediamo… Nott, Tiger e Goyle, che pensavate fosse uno scherzo, dovete dieci galeoni a me e a Flitt…Pansy invece me ne deve cinquanta!-

I Corvonero e i Tassorosso rimasero a bocca aperta, alcune femmine scoppiarono a piangere, mentre altri ragazzi guardarono in cagnesco Malfoy.

I Grifondoro non dissero niente, troppo sconcertati, tutti tranne Ginny che salì sulla panca e fece un urlo di gioia.

Al tavolo dei professori la situazione era analoga.

La McGrannit tese una mano a Piton, che le porse infuriato  un sacchettino contenente cinquanta galeoni.

Silente sorrise trionfante e brindò con Vitiosus.

 In quel momento arrivò la Cooman – scusate, ma questa mattina ho avuto l’istinto di scendere e AHHHHHHHHH!-

Guardò Draco e Hermione, con gli occhi colmi di lacrime – cari…lo sapevo! È dal primo anno che avevo visto che vi sareste essi insieme!-

-         ma se fino a un mese fa ci odiavamo!- sbottò Hermione.

La Cooman sbuffò – non sei cambiata affatto ragazzina!- e irritata uscì nuovamente dalla Sala Grande. Hermione rimase a guardarla, prima di correrle dietro –professoressa! Mi scusi, senta, io…- la Cooman era ferma in mezzo all’ingresso. –proff…- Hermione le si avvicinò e quando le fu davanti trattenne il respiro:gli occhi della Cooman erano dilatati e con voce roca  sussurrò – e ora le due case, il cui odio è leggendario, si placherà e…quando cominceranno ad apprezzarsi, quando cominceranno ad accettare, la coppia morirà…-

 Tossì, il respirò affannoso, prima di tornare alla normalità. –cara? Cosa volevi dirmi?-

Hermione era sconcertata. Non sapeva cosa dire -amore…- Draco le spuntò da dietro -cosa fai?- chiese, guardando incuriosito la Cooman, che, vedendo che la Grifondoro non rispondeva, continuò per la sua strada. Hermione scosse la testa e sorrise a Draco –niente. Andiamo dentro?- lui annuì. Hermione guardò ancora una volta la professoressa allontanarsi. “è stato solo uno scherzo…” si disse, prima di raggiungere il tavolo di Grifondoro.

*

Hermione nel pomeriggio andò in biblioteca e ci trovò Pansy e qualche sua amica.

Cercò di evitarle, ma le si pararono davanti.

-bene,bene,bene Granger…e così hai conquistato Malfoy…-

Hermione fece finta di non sentirla e aprì il libro di Antiche Rune – goditi questo momento, perché per lui sei solo una cosa da niente! Una volta che ti avrà portata a letto, ti mollerà!-

Hermione  chiuse con rabbia il volume e la guardò infuriata, ma una voce la precedette – taci, Pansy!-

Blaise si avvicinò fermandosi vicino a Hermione.

-         mi dispiace deluderti, ma per quanto ne so, Draco non l’ ha ancora sfiorata, salvo per qualche bacio e abbraccio molto casti. Quindi deduco che per lui la Granger sia molto importante!-

Hermione gli sorrise grata, ma Pansy continuò a ghignare – vogliamo nasconderle la verità Blaise? Vogliamo fare finta di niente?-

Il ragazzo serrò i pugni – zitta…-

Pansy rise – ma come, in una coppia la sincerità è tutto! Qualcuno glielo dovrà dire!-

Hermione guardò Blaise – Zabini…cosa sta dicendo?-

-         vedi Granger, come saprai per i figli Purosangue, le famiglie cercano sempre il meglio! Anche il matrimonio viene fatto tra famiglie…non è una scelta, è un obbligo…è per questo che ho l’onore di comunicarti che davanti a te c’è la futura moglie di Draco Malfoy!- e ridendo sguaiatamente se ne andò con le sue amiche.

Hermione guardò in lacrime Blaise - stava mentendo, vero? Non è così! Lui vuole me!lui non sta con me anche se dovrebbe stare con lei! Non è vero!-

Blaise chiuse gli occhi – Granger, mi dispiace ma è così!-

Hermione uscì di corsa.

Il ragazzo tirò fuori un avversa specchio, appartenuto ai suoi genitori e da lui fregato. Draco Malfoy.-

Il viso del biondo comparve nella superficie del vetro – che c’è?-

-         Pansy…ha detto tutto alla Granger!-

Draco imprecò – lei dov’è?-

-         è corsa via! Penso sarà in qualche corridoio qui vicino-

-         Grazie!-

Hermione si fermò piangendo.

Che stupida era stata! Era Draco Malfoy! La sua famiglia era Purosangue e…Mangiamorte! Lui sarebbe diventato uno di loro!

-         Hermione!-

Lei si girò – vattene!-

Draco  le prese un braccio – ascolta! Lei ti…-

-         zitto! Non voglio ascoltarti! Vai da Pansy! È lei la tua futura sposa, no?-

-         sì, la tradizione è questa! Ma non m’importa! Lei mi fa schifo! Io voglio te! E non permetterò che niente e nessuno ci ostacoli! Quindi se vuoi lasciarmi fai pure, ma sappi che per me sei davvero importante! Non mi frega della mia famiglia!  Io ti voglio!-

Hermione lo guardò – diventerai…Mangiamorte?-

Draco posò le sue labbra su quelle di lei, prima di abbracciarla.

Sì…forse era meglio rimandare la risposta! Draco sapeva che Hermione per ora avrebbe aspettato, ma sapeva  anche che presto sarebbe arrivato il momento e avrebbe dovuto affrontare i suoi occhi severi e rispondere a quella frustrante domanda.

*

Nel pomeriggio Hermione, Ron e Harry furono invitati nell’ufficio di Lupin.

Hermione arrivò per prima e trovò l’uomo preparare il tè.

-         ciao Hermione! Ho saputo di te e Malfoy…chi l’avrebbe mai detto?-

Nella sua voce c’era una lieve nota di rammarico, ma Hermione non potè indagare perché arrivarono anche Ron e Harry. Il primo fece finta di non vederla e si sedette su una sedia.

-         hai intenzione di evitarmi ancora per molto?- chiese tagliente Hermione.

Ron si voltò arrabbiato – sì, se può servire a qualcosa! Se ti farà lasciare con Malfoy!-

-         ah, certo, è lui il problema! Devi fartene una ragione!-

Ron si alzò di scatto facendo cadere la sedia –  devo farmene una ragione? E come faccio? Fino a poche settimane fa se avevamo bisogno di scaricarci, mandavamo tanti accidenti a quel pezzo di …-

-         Draco, si chiama Draco!- lo interruppe Hermione.

-         Ecco, lo vedi? Lo difenderai sempre! Stai con colui che sfottiamo sempre, con il quale litighiamo! Ti ricordi che Harry non fa più parte del Quidditch per lui, vero?-

-         Harry è stato riammesso…e poi quella era colpa della Umbridge!- disse Hermione impaziente.

-         No, Hermione, era colpa sua!-

-         È vero, forse lui è un po’…prepotente…-

-         È cattivo, Hermione! È malvagio! È figlio del braccio destro di tu-sai-chi! Di colui che ha ammazzato i genitori di Harry! Ti rendi conto? Stai con un quasi Mangiamorte!-

Hermione divenne rossa dalla rabbia – lui ha solo sedici anni! Non ha colpe per quello che ha fatto il padre! Lui almeno ci tiene a me!-

-         era questo che volevi?- chiese arrabbiato Ron, uscendo di corsa dalla stanza.

Hermione guardò stupita Harry, che si limitò a scuotere la testa, prima di raggiungere l’amico.

-         professore…che sta succedendo?-

Lupin sospirò – Hermione…bisogna ammettere che tu e Malfoy avete messo su un bel casino! Voglio dire, siete sempre stati avversari!-

-         per questo…insomma, abbiamo dimostrato che l’odio può essere battuto!-

-         Hermione…è solo da qualche giorno che state insieme e per ora tutto vi sembra perfetto…ma devi renderti conto…siete una Grifondoro e un Serpeverde…e non due qualsiasi! La migliore amica di Harry Potter e il figlio di Lucius Malfoy!tu hai mandato suo padre ad Azkaban l’anno scorso! La sua famiglia ti saprà accettare? Vi aspettano prove dure, Hermione! Sei pronta ad affrontarle?-

Lupin mise una mano sulla spalla di Hermione.

Lei lo guardò – io lo amo…-sussurrò senza rendersene conto.

Lui sorrise- spero tanto che basti! Ora vai!-

Hermione salutò e uscì.

Lupin prese della polvere volante e la buttò nel fuoco – camino dei Serpeverde- disse, prima di infilare la testa.

Subito si ritrovo del dormitorio delle serpi – ehi, voi, chiamatemi Draco Malfoy!-

Alcune ragazzine del primo anno ubbidirono e Malfoy comparve nella soglia – si professore?-

-         vieni nel mio ufficio!- Draco s’infilò nel camino, ritrovandosi nell’ufficio di Lupin.

-         Siediti!- ordinò lui, scrollandosi di dosso la cenere.

Draco sedette su una sedia.

-         ascolta Malfoy…ho appena parlato con Hermione: ha litigato con Ron… ancora non riesce ad accettarvi!-

-         quanto rompe Lenticchia!-

-         però se continui così non lo aiuti! Ascoltami, quando tu ti sei messo con lei, sapevi che stavi facendo?-

-         veramente proff, mentre la baciavo, come tutte le persone normali, non stavo pensando a niente!-

-         peccato che tu non sia una persona normale! Sei il figlio di un Mangiamorte!-

Draco scattò in piedi – come si permette!- ringhiò.

-         mi permetto e come, visto che il suo capo ha fatto fuori i miei veri amici! Ed Hermione questo lo sa! Devo farti la stessa domanda che ho fatto a lei: sei pronto ad affrontare tutte le difficoltà?-

Draco lo guardò – io la amo…- disse, anche lui senza pensarci.

-         bene…Vai ora! Però preparati! Perché avete dato inizio a un mucchio di problemi!-

Draco si avviò alla porta, prima di aprirla, però, si voltò – proff….Hermione come ha risposto a quella domanda?-

Lupin lo guardò per un attimo, prima di rispondere.

-         esattamente come te!-

sorridendo Draco uscì dalla stanza, lasciando Lupin a riflettere: i due ragazzi si amavano, certo…ma i loro amici, le loro famiglie avrebbero ascoltato le loro risposte?

Harry raggiunse il suo dormitorio e scorse Ron seduto nel letto.

-         Ron…-

-         Vattene Harry!-

-         Ne sei innamorato, vero?- chiese il moro sedendosi accanto all’amico.

-         Cosa te lo fa credere?-

-         Avanti Ron! Mica sono scemo! È da anni che ho capito che per te lei non era una semplice amica! E sinceramente pensavo anche l’incontrario!- aggiunse sotto voce.

-         Harry, risparmiati le predizioni della Cooman! Non m’interessa nulla di Hermione!-

-         E chi ha detto che parlavo di lei?- chiese Harry abbozzando in sorriso.

Ron sbuffò e sprofondò con la faccia nel cuscino.

-         pensavo che potevamo essere più che amici…- sussurrò dopo un po’ guardandolo e Harry notò con angoscia che i suoi occhi erano lucidi.

-         Pensavo che a lei potessi piacere! Ma a quanto pare Malfoy ci sa fare più di me! Dopo tutto ha esperienza!- rise gelido.

Harry gli posò una mano sulla spalla – Ron…-

Ron nascose il viso nuovamente nel cuscino – vattene! Sto bene, davvero!-

Ma da come si spezzò la sua voce, Harry capì che mentiva.

S’inginocchiò per vederlo in faccia e si accorse che ormai le lacrime gli scorrevano lungo il viso.

-         sono…come una stupida…femminuccia!-

-         no Ron! Non c’è da vergognarsi se piangi! È normale quando ami una persona rimanerci scottato! Pensa a Cho! Ti ricordi come c’ero rimasto quando si era messa con Cedric? E ora sono stra felice con Ginny!-

Ron annuì.

Harry gi dette una pacca amichevole – e visto che omai siamo nell’ambito “ femminucce”, sappi che ti voglio bene e che sei il migliore amico che potevo desiderare!-

Ron sorrise, si abbracciarono e improvvisamente si sentirono come fratelli, come mai si erano sentiti.

-         scusate…- Hermione entrò nella stanza.

Ron per non farsi vedere in lacrime, si ributtò sul cuscino.

Harry si alzò, sorrise alla ragazza e uscì.

Hermione si sedette al posto del moro.

-         hey, Ron…-

-         vattene!- disse semplicemente lui.

-         Come va?-

Lui non rispose e Hermione scoppiò – ok, meglio se stai zitto, così posso parlare! È vero che ora sto con Draco e naturalmente non sarà più come prima nei suoi confronti! È vero che ora penserò a lui in modo diverso! Ma non mi dimenticherò di te e Harry! Abbiamo formato un gruppo da sei anni, siamo diventati amici salvandoci la vita al primo anno! Vi voglio bene…ti voglio bene e niente lo cambierà!-

Ron alzò lo sguardo ed Hermione notò gli occhi colmi di lacrime: lo abbraccio e lui ricambiò – non sto piangendo…- lo sentì dire – ho solo un’allergia!-

Hermione sorrise – lo so,Ron, lo so…-

 

Ok,ok, è una cosa vergognosa il mio ritardo, anke xkè in fondo io l’ ho già tutta la storia! Cmq l’ ho riletta tutto e temo ke alcune modifiche siano opportune. X farmi perdonare del ritardo ho messo insieme qst capitolo ke in realtà era diviso in 2! Ora volevo chiedervi una cosa: voi date importanza al “ti amo”? voglio dire, lo date x scontato ke Draco e Hermione se lo dicano, o deve essere una cosa speciale? Dalle vostri risposte vedrò se sarà il caso di inventarmi un capitolo in +.

 

Continuando:

 

 Bellatrix: ma nemmeno io ce li vedo…forse un po’…bò, ci vuole tanta immaginazione comunque, ma sai com’è, era tanto per incasinare Hermione J. (è un po’ ke nn ti fai viva, anke se immagino il xkè. Sperò di sentire presto te e Luna.)

 

Yle: grazie!!!! Oddio, quanto mi piacciono i complimenti! (sono mooolto egocentrica) no, dai a parte skerzi, sxo ti piaccia anke qst…

 

PICCOLAMEZZOSANGUE: ihihihi, tranquilla, non penserei mai ke 6 lesbica solo per questo!!! Se giudicassi una x così poco, non so cosa saremo io e le mie amike…uh…non pensate male! Non facciamo niente!!! Era tanto per dire. -_- ma tu guarda ke vado a scrivere, ora mi prendono x una pazza…ke poi lo sanno tutti ke il mio unico amore è Draco…ke + uomo non si può!!!

 

Herm: tu mi odierai…e NON SARAI L’UNICA: è un piccolo spoiler….al prossimo cap VOI MI ODIERETE!!!! Xò mi raccomando, recensisci lo stesso J

 

Alisea: emh, no, ora come ora nessuna rissa tra Dra/ harry/ ron… anke se…mhhh….mica sarebbe male!!! ;) cmq, sono d’accordo con te, anke se penso ke sia normale x degli amici “difendere ” la loro amica…

 

Pubblicità: ho scritto un’altra fic, one-shot: Ricorderò. È una fic importante x me, se avete voglia fateci un salto!

 

Ok, ora vi lascio. A presto…emh…diciamo prossimamente!!!

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Capitolo 12
*** avvertenze + nuovo cap ***


Il lunedì dopo alle bacheche comparve un nuovo avviso – “volete imparare a lottare

AVVERTENZA: in questi giorno dovrei riformattare il computer…e così ieri mi sono salvata tutte le mie cosucce sui floppy….poi sono andata a controllare: c’è tutto,MA LA CARTELLA DI HARRY POTTER è ANDATA DANNEGGIATA e con lei il soffio dell’odio. Dopo un momento di crisi, dovuto al fatto che avevo già cancellato i miei file definitivamente dal pc, sono ricorsa ai ripari: quando scrissi questa storia, la facevo leggere a una mia amica, che ha tenuto i pezzi che le davo. Quindi, sono riuscita a rimetterla un po’ insieme (questo cap, per esempio, è uno dei pochi sopravvissuti) però alcuni mancano e li dovrò riscrivere (quanto vorrei piangere) quindi, abbiate pazienza e non odiatemi. Ok, ora vi lascio leggere…anche se…bè…mhhh…vabbè, ve lo dico infondo quando avete letto. A dopo J!!! Ah, sì, un’alrra cosa: visto che proprio non so che titoli inventarmi (guardare il cap precedente) da qui in poi userò i numeri.

 

Il lunedì dopo alle bacheche comparve un nuovo avviso – “volete imparare a lottare corpo a corpo? Venite ogni lunedì e venerdì alle 18 all’ES…sembra interessante…-commentò Ron.

Sì scoprì che quasi tutti gli alunni volevano partecipare e così fu aggiunta una nuova materia : ginnastica.

-         chiudete la porta!- ordinò Lupin alle due classi del giorno: Grifondoro e Serpeverde.

-         benvenuti a questo nuovo corso…essendo una materia in più chiunque vuole smettere può.

Qui imparerete a lottare corpo a corpo…se mai vi troverete in pericolo…sapete tutti che Voldemort è tornato e così i suoi seguaci: i Mangiamorte! Sono per lo più uomini, ma ci dovrebbero essere due o tre donne…-

-         poche ma potenti!- sussurrò Neville a Harry, che annuì cupo.

-         Come il vostro compagno Paciock ha sottolineato, le donne sono le peggiori…anche se oserei dire la donna…sto parlando di Bellatrix Black, colpevole per aver portato alla pazzia i Paciock e per aver ucciso Sirius Black…un uomo accusato ingiustamente!-

-         ma lui era suo cugino!- saltò su Lavanda.

-         E allora? Lui non era malvagio!- l’aggredì Harry.

-         Harry…-lo ammonì Lupin.

-         No, Bellatrix era una bastarda e snob più di un Black e un Malfoy fusi insieme!- sentenziò Draco.

-         Cioè di te!- gli fece notare Blaise.

-         Silenzio…allora continuiamo! Bene, per prima cosa vi consegnerò la nuova divisa. -

Dieci minuti dopo tutti erano pronti: i Grifondoro indossavano una maglietta a maniche corte sfumata di rosso e calzoncini, per i maschi più lunghi.

I serpeverde uguale, ma con sfumature verdi.

-         per prima cosa…dovete imparare a lottare! Vengano qui Malfoy e Granger!-

Mentre Hermione si alzava si chiese se Lupin non lo avesse fatto apposta.

-         allora,mettetevi uno di fronte all’altra…chinatevi leggermente in avanti e al mio via cominciate…VIA!-

Hermione non fece in tempo a chiedere cosa dovesse fare, che si trovò il peso di Draco addosso e cadde a terra.

-         ehi! Ma sei scemo!-

-         sono le regole, bellezza!-

-         ah sì?- Hermione piegò il ginocchio e Draco rotolò via urlando di dolore.

Hermione gli fu sopra e gli prese il collo – allora, Mister lotta libera, ti arrendi?-

-         ok, ok…- ansimò il biondo.

Hermione si alzò voltandosi e Draco fu pronto a saltarle addosso…ma lei ormai lo conosceva e si spostò.

Il ragazzo cadde, non prima di portarsi dietro Hermione.

-         ok, stop!…ho detto stop!- urlò Lupin, ai due che continuavano a lottare.

-         Come inizio va bene!- il resto della lezione lo passarono a esercitarsi.

***

 

Hermione e Draco erano sdraiati nella Stanza delle Necessità.

Draco stava mordicchiando dolcemente il labbro della ragazza che sorrise, prima di avvertire la mano di Draco scivolarle sotto la maglietta e raggiungere la chiusura del reggiseno.

-         Draco! –

-         Mmmhhh?-

-         Che stai facendo?-

-         Rilassati!- mormorò mentre con fare esperito si avvicinava all’apertura dei jeans della ragazza.

-         Draco!fermati!- urlò questa volta lei e il biondo la guardò sorpreso.

-         Che c’è?-

-         Lo chiedi a me?-

-         Ma, ‘Mione! Pensavo che anche tu volessi!-

-         Draco! Sono solo due settimane che stiamo insieme!-

-         Ma…e dai Hermione! Pensavo l’avessi capito che sarebbe giunto il momento!-

-         Cosa? Primo, non avevo capito proprio niente…secondo, io voglio aspettare i sedici anni!-

-         Ma…-obbiettò Draco.

-         …Ma ne ho ancora quindici!- concluse lei pratica.

-         Io non capisco…con tutte le altre…-

Hermione lo guardò infuriata – ah, allora io sono come le altre! Pensavo che per te fossi diversa! Pensavo di essere speciale! –

Fece per alzarsi, ma Draco l’afferrò per il braccio e la tirò verso di lui – ok, scusami, hai ragione! Quando sarai pronta…quando vorrai…io ti aspetterò!-

Hermione sorrise, gli dette un bacio e uscì dalla stanza.

Draco fece lo stesso dieci minuti dopo e si scontrò con Pansy, che indossava un grazioso vestitino da sera…grazioso quanto provocante.

-         ciao Malfoy! Allora, ti diverti con la Granger?-

Draco fece per andarsene – lo devo prendere per un no? Oh, non dirmi che la Mezzosangue sta facendo la preziosa! Si vuol fare desiderare!-

-         Basta!-

Raggiunsero la loro sala comune e Pansy lo seguì fino alla stanza dei Prefetti, dove entrarono.

Draco si sedette di schianto su una sedia – cosa vuoi?-

Lei rise – molto astuta la secchiona…farsi desiderare è una grande strategia di seduzione…peccato che non vada bene per quelli come te!-

Draco non disse niente, perché dentro di se sapeva che lei aveva ragione.

Non aveva mai passato una settimana senza andare a letto con una ragazza almeno due giorni sì e uno no.

Pansy si avvicinò seducente e cominciò ad accarezzargli i capelli – avanti, Draco…quanti giorni sono che non vai a letto con qualcuna?-

“troppi” le rispose in silenzio lui.

Lei si sedette sulle sua gambe e gli dette un bacio lungo e passionale, al quale lui non ricambiò, ma neanche si oppose.

-         allora, Draco Malfoy…hai la possibilità di tornare a divertirti per questa sera…e giuro sull’onore delle famiglie Purosangue, che lei non lo saprà mai!-

Draco la guardò, mentre gli emergeva l’immagine di Hermione…poi, ricacciandola, si abbandonò al piacere.

 

Il giorno dopo Blaise gli si avvicinò – ehi, amico…ieri sera non c’eri a dormire…però ho visto la Granger in biblioteca…mentre Pansy non si trovava…devo supporre da solo o mi risparmi la fatica?-

-         sì, va bene Blaise, ci sono andato a letto, contento?-

Blaise fece cadere la bacchetta – con il cazzo che sono contento! Draco, io non ti capisco! Pensavo che tu l’amassi davvero!-

-         è così!-

-         ma davvero?-

Hermione sentì le voci concitate di Draco e Blaise e con Ginny si avvicinò alla porta socchiusa.

-         senti, lo so che ho sbagliato! Ma io a Hermione ci tengo!-

la ragazza sorrise, mentre Ginny le strinse la mano.

-         se ci tieni davvero devi dirglielo!- sentenziò Blaise.

“dirmi cosa?”

-         e come faccio? “ ciao Hermione, senti, mi dispiace ma ieri sera mi sono sentito svuotato dopo quella discussione e mi sono trovato davanti Pansy che faceva la troia e ci sono andato a letto!”-

Hermione spalancò gli occhi incredula, mentre Ginny si lasciò sfuggire uno strillo strozzato.

Hermione spalancò la porta ed entrò nella stanza.

Blaise si voltò sorpreso imitato da Draco, ma un’occhiata agli occhi lucidi della ragazza e compresero tutto.

-         tu…come hai potuto?- la voce le tremava dalla rabbia.

Draco si alzò – Hermione…hai sentito?-

-         mi avevi promesso…pensavo che tu…- la voce le si troncò in gola.

-         Hermione, lo so! Non ho scuse! Me ne rendo conto! So che sono stato un verme e anche se non può bastare….ti prego, perdonami-

-         Perdonarti? Sei un schifoso bastardo! E tutti me lo dicevano! E  io come una stupida rispondevo: ma no, può cambiare! Lui mi ama!-

-         Io ti amo!- urlò Draco, ma dall’occhiata che le lanciò lei, capì che non serviva a niente.

-         Non piangerò Draco…dopo tutto…ero sicura che qualcosa non avrebbe funzionato…ma in fondo ho continuato a sperare!- fece per andarsene.

-         È tutto finito? Non vuoi…-

-         No…non voglio!- Sentì una lacrima scorrerle lungo il viso e prima che lui dicesse altro scappò via.

Prima di seguirla Ginny guardò Draco e Blaise – forse un giorno capirò cosa avete in testa voi ragazzi!-

Hermione si chiuse in camera.

-         ehi…non vieni a cena?- chiese titubante Ginny.

-         No…-

La rossa si sedette sul suo letto.

-         dai, devi mangiare qualcosa! A pranzo non sei venuta!-

-         non ho fame!- disse Hermione.

Ginny la guardò: i capelli scompigliati, gli occhi rossi e l’aria depressa non si addicevano al suo carattere sicuro.

Inevitabilmente Hermione ricominciò a piangere – perché…non gli andavo bene? C’è solo attrazione fisica per i ragazzi?-

Ginny le strinse la mano – ehi…tu sai che sei molto meglio di lui!-

-         risparmiati la frase : lui non ti merita! Lo so che non è vero!-

BUM.

-         che cosa…-

Ginny aprì la porta e in sella a una scopa entrarono Harry e Ron.

-         mi chiedevo quando avreste usato questo metodo!- disse Ginny.

Hermione balzò in piedi e prima che i due ragazzi dicessero qualcosa, urlò – che volete? Siete venuti a dirmi che mi avevate avvertito? Che mi dicevate che mi avrebbe fatto soffrire? Ok, avevate ragione, contenti? Forza, fatevi due risate e sfottetemi! Avanti, cosa aspettate a farmi la predica tutti trionfanti, per aver capito meglio Draco di me?-

Ron si avvicinò sconcertato – ma Hermione! Noi non abbiamo intenzione di sfotterti! In realtà non sappiamo nemmeno cosa sia accaduto! E qualunque cosa sia non potremo mai essere contenti!-

Harry le accarezzò una guancia – siamo qui per aiutarti!-

Hermione li abbracciò.

-         vuoi raccontarci cos’è successo?- sussurrò Ron.

-         Oh…ecco…è semplice…lui è andato a letto con Pansy!-

Ron balzò in piedi – cosa ha fatto?-

-         Ron, lascia stare!- implorò Hermione.

-         Spiacente, ma non puoi impedirmi di proteggere la mia migliore amica!-

Anche Harry si alzò in piedi – sei troppo agitato! Se qui qualcuno parlerà con Malfoy, quello sarò io!-

- mi dispiace ragazzi, ma tra i due litiganti il terzo gode!- disse Ginny e prima che potessero aggiungere qualcosa, si affrettò a uscire.

Trovò Malfoy in biblioteca e gli si sedette di fronte.

Lui la guardò vagamente interessato – perché?- chiese Ginny.

Draco fece finta di non ascoltarla – ascoltami Weasley, non ho intenzione di spiegare le mie ragioni a te!-

-         ah no? Bè, allora forse lo spiegherai a Hermione! E lei darai un senso a questi momenti che sta passando, a questa angoscia che ha addosso! Spiegale perché l’ hai tradita dopo che ha rischiato di perdere tutti i suoi amici per proteggerti! Se non vuoi parlare con me, almeno abbi le palle di affrontare una ragazza che sarebbe morta per te!-

Così dicendo si alzò e uscì dalla biblioteca.

Era Lunedì e Grifondoro e Serpeverde si ritrovarono alla fine dell’ora di ginnastica.

Hermione e Ginny erano sedute su un materasso e guardavano Malfoy sorridere sornione in mezzo a due ragazze.

-         è un coglione!- sbottò Hermione e Draco le rivolse un’occhiataccia, prima di raggiungere Blaise.

Dopo due minuti i due ragazzi raggiunsero la rossa e Hermione sul materasso.

-         che volete? –

-         non c’è scritto di proprietà Weasley…anche perché penso che costerebbe troppo per te!- aggiunse Draco.

-         Ah sì? Benissimo, restate pure, ma almeno rispondimi a una domanda? Come si fa a cambiare idea nel giro di un’ora? Come fai a dire a una persona ti amo, ti aspetterò e poi andare da un’altra?-

Il biondo la guardò – che te ne frega?-

-         bè, visto che Hermione è la mia migliore amica!-

-         ma dovrebbe importare a lei non a te!-

-         allora, rispondi a me!- s’intromise Hermione.

-         Bè, a tutti capita di cambiare idea!-

-         Ma non quando hai appena giurato che mi avresti aspettato!- urlò Hermione.

-         Bè, ho sedici anni, se non le cambio ora le idee!- gridò a sua volta lui.

-         Allora mi hai sempre preso in giro!-

-         Cosa? Come puoi pensare questo?-

-         Sono i fatti, Malfoy! Dire che mi aspetterai e poi tradirmi, a casa mia si chiama prendere per il culo!-

-         Ma a casa tua siete babbani o sbaglio? Te sei una mezzosangue o sbaglio?-

-         Non sbagli! Ma almeno ho più cuore di te!-

-         Risparmiami le solite frasi su noi Malfoy che non abbiamo un cuore!-

-         È dura la realtà, eh Malfoy? –

-         E a te ti rode che io me ne sia andato a letto con una, vero? –

-         No, mi fa schifo! E soprattutto disprezzo me stessa per averti creduto!-

-         Non ti ho chiesto niente! Non ti ho detto io di metterti con me!-

Hermione lo guardò disgustata – sei uno schifoso! Sei una mente depravata! Sei un bastardo Serpeverde con il cuore pieno di disprezzo, con il sangue avvelenato dal potere! Sei un verme!-

-         quanti complimenti!- rise Draco.

-         Sei un Malfoy.-

Quella fu la frase che più lo colpì.

Aveva pronunciato quelle parole senza disgusto, senza sentimenti, come quando uno va a fare la spesa e ordina mezzo kilo di pane.

Hermione si alzò e corse via.

Draco si stese sul materasso e chiuse gli occhi.

-si può amare da morire…- Draco guardò Ginny.

-         …ma non si può morire per amore!- Hermione si voltò verso Blaise.

-         Cosa??-

-         Tu pensi di odiarlo…-

-         Ma in realtà la ami ancora!-

- Ma....-

-         Forse è vero che il vostro rapporto sarà difficile…-

-         Pieno d’incomprensioni…-

-         Alcuni tradimenti…- Hermione gli sorrise

-         E notti in biblioteca!- Draco sospirò.

-         E forse è stato meglio troncare questa storia!-

-         A meno che non siate sicuri!-

-         E tu, cara mia…-

-         …non sei affatto sicuro!-

-         a voi la scelta!-///\- a voi la scelta!-

-     la scelta?…è ovvia…per me può anche morire!-

 

Hermione ultimamente si era accorta di una cosa: Anthony Goldstein spesso la fissava per i corridoi e durante i pasti, con la scusa di parlare con uno del settimo anno, si sedeva di fronte a lei.

La cosa non le dispiaceva più di tanto: Anthony era uno dei ragazzi più carini e molto simpatico…nonostante tutto si stupì quando le fece un invito ufficiale.

-         emh…Hermione?- chiese titubante durante l’intervallo.

-         sì?-

-         ecco…ti va di vederci stasera alle nove qui davanti?-

-         volentieri…-

-         wow… bene! A dopo!- e sorridendo corse via.

Hermione lo salutò con una mano, poi, sorridendo soddisfatta, si voltò e incrociò un paio di occhi grigi che la guardavano con odio.

Alla nove Anthony si presentò con una maglietta nera che metteva in risalto i suoi muscoli e dei jeans non molto aderenti.

-         ciao…-

-         ciao…-

-         sei bellissima!- le disse, indicando il vestito nero che indossava.

-         Grazie…allora…cosa mi devi dire?-

-         Bè…visto come ti sei vestita, penso che tu lo supponga già…- fece lui malizioso.

-         Un aiutino?-

Anthony non chiedeva di meglio: si chinò e posò le sue labbra su quelle della ragazza, la quale rimase per un attimo spiazzata.

Poi si riprese e ricambiò il bacio.

Quando Anthony si accorse che gli passò le braccia attorno al collo, la strinse a sé, consapevole di aver conquistato una delle ragazze più ammirate nella scuola…ma non aveva tenuto conto del prezzo da pagare…

 

Rieccoci! Allora, chiariamo dei punti: 1), non so se ci saranno delle imprecisioni, perché, essendo un capitolo datomi dalla mia amica, ancora non lo avevo riletto e ricorretto come la storia andata persa e non avevo granchè voglia di rimettermi a correggerlo. (bel discorso lily. ) 2)….so già che mi odiate…ma cmq sia c’è ancora tanto alla fine, quindi non è detto che la situazione tra Hermione e Draco rimanga così. Ora….:

 

x Yle: ecco la prima che mi condannerà a morte. Sperò che qst cap ti piaccia comunque e, non preoccuparti, come ho già detto c’è tempo prima della fine…tu però continua a leggere! ;)

x PICCOLAMEZZOSANGUE: ehy, lascialo anke a me Tom!!! Bello ke è quel ragazzo! Hai visto, cmq sia devo riscriverli lo stesso altri capitoli, quindi penso ke ci introdurrò anke il “ti amo”. Il mio S. Valentino l’ ho passato a casa con la febbre. Ma tanto non avrei avuto nessun’altro con cui passarlo L

x Shannara_810: TU!!!!! Tu ke recensisci dal primo cap, ne hai saltato uno!!!!! Lo sai ke sul serio ero rimasta traumatizzata??? Ecco, x vendetta ti ho scritto questo capitolo!!! No, dai, skerzo ;)! cmq anke x me il ti amo è importante e odio chi lo ripete a ogni ragazzo nuovo e di continuo! Anke se alcune volte non guasta…

x Alisea: tu non so xkè ma 6 quella che mi fa più paura dopo qst cap! NON LANCIARMI NESSUNA MALEDIZIONE!!!! Giuro che qualcosa succederà…non dico se sarà in meglio o in peggio xò…vi lascio il dubbio J))

x Bellatrix: JJJ (preferisco le faccine anzikè sentire i tuoi accidenti) dai, ti do almeno il permesso di buttare già la Cooman dalla torre. Cmq la sua profezia non c’entra niente in questo caso….consolati, se torni nel forum potrai vendicarti su di me anke in un altro modo (preferisco il cruciatus…)

x Andromeda89: sono contenta ti sia piaciutaJ volevo chiederti, visto che l’ hai letta tutta ora, ti sembra che cambi un po’ lo stile da cap in cap? continua a leggere, mi raccomando!!!

 

A presto (speriamo….) e grazie a tutti x le recensioni e se c’è qualcuno ke legge e basta…vabbè J

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Capitolo 13
*** XIII ***


E così si cominciò a vedere nei corridoi Hermione e Anthony abbracciati

Ciao!!! Allora, questo è uno dei primo capitoli che devo riscrivere. Quindi spero vi piaccia comunque. Purtroppo devo dirvi che domani mi riporteranno il compito sui verbi latini dove ho preso un’insufficienza e mia madre mi aveva detto che in questo caso: addio computer. Non so per quanto tempo. Ma non tanto. Ve l’ ho detto solo per spiegarvi il motivo di un presunto futuro ritardo. E ora….

 

E così si cominciò a vedere nei corridoi Hermione e Anthony abbracciati.

Ma se questo fece ingelosire alcune ragazze e molti ragazzi, non fu niente in confronto della reazione di Malfoy.

Il bel biondo, sempre così elegante con il suo amico Blaise, quando sentì dire della nuova conquista del Corvonero, inciampò e cadde addosso a Zabini, rovesciando una coppa di succo di zucca addosso a Piton.

Ma invece di chiedere scusa, imprecò e se ne andò.

Il “peggio” doveva venire. Hermione camminava tranquilla al quarto piano, quando improvvisamente si vide circondata da tre bestioni, che la presero in braccio e, ancor prima che riuscisse a dire una sola parola, la portarono davanti a una parete, fecero sue e giù tre volte e quando comparve una porta, entrarono nella Stanza delle Necessità. Hermione li guardò spaventata –ma che ca…- -salve Granger.-  Hermione si voltò. Su un banco c’era appoggiato Blaise Zabini, in tutto il suo splendore (no, tranquille, non inizio nessuna storia tra di loro! Nd autrice). Il moro fece un cenno ai tre bestioni (che poi erano ragazzi del settimo anno di Serpeverde), che uscirono. Termine lo guardò furiosa –hai messo su una squadra per portarmi qui????- -dovevo parlarti- disse semplicemente. –e…e non potevi fermarmi dopo colazione e dire: -ehy, Granger, posso parlarti?—Blaise la guardò –sì, in effetti era una buona idea…- -mi stai prendendo in giro?- -bè, direi di sì. - sorrise compiaciuto, poi si staccò dal banco –hai davvero deciso di chiudere la vostra storia?- Hermione non credeva alle sue orecchie –mi hai fatto “rapire” da tre bestioni, ho perso una lezione più a dieci anni di vita e per cosa? Per sapere se…- capì che era serio –sì. - concluse semplicemente.

Blaise sospirò –non che abbia fatto salti di gioia quando mi disse che stava con te! Insomma: una Mezzosangue Grifondoro! Secchiona, vergine, mezza suora!- -grazie per i complimenti!- lo interruppe Hermione ironica. –ma nonostante questo, avevo accettato la cosa…non posso accettare però che tu te ne vada a fare la stupida con quel Corvonero!- - Anthony è…- - un sostituto! Un pretesto per far ingelosire Draco! E lui non se la sta passando molto bene! Lo sai che non riesce più a offendere in maniera dignitosa un bimbetto Grifondoro?- sembrava seriamente sconvolto da ciò. Hermione distolse lo sguardo. –mi dispiace…- -oh, certo, tutte uguali voi donne! Bè, sappi una cosa Granger, hai voluto metterti con un Malfoy, un purosangue della peggior razza. Orgoglioso…troppo orgoglioso. E ora che l’ hai lasciato (con tutta la ragione del mondo, devo ammettere), ti fai vedere in giro con un altro. Nonono, non si fa- Hermione non capiva se la stava prendendo in giro –taglia corto, Zabini. Ho poco tempo da…- -perdere? Oh, non ne dubito. Ma qualche volta il tempo andrebbe trovato…ne occorre molto per risolvere certe faccende…faccende losche, forse, ma che possono determinare una sconfitta da una vincita…in ogni luogo…anche qui, anche stasera…- Hermione non capiva. Poi, la stanza si illuminò di una luce rossa e Hermione vide che si trovava vicina a una pedana, di quelle usate per i combattimenti e sopra era appeso uno stendardo : “il Club dei Duellanti”  -io non….- poi capì. Guardò Blaise, che ricambio lo sguardo impassibile. –scusa, ma devo andare- -ho, io ti scuserò di certo. Qualcun’altro non lo so. Hai provato a pestare la coda a un serpente? Non sarebbe molto incline hai perdoni…- Hermione scosse la testa irritata. Aprì la porta e corse via. Blaise sorrise leggermente –l’ ho fatto per te, amico.-

 

Hermione entrò come una furia nel suo dormitorio. Spalancò l’armadio e cominciò a tirar fuori i vestiti per l’appuntamento con Anthony. Sempre arrabbiata prese la piastra per i capelli di Lavanda e cominciò ad allisciarsi i suoi ricci castani, quando entrò Ginny. –‘Mione! Che ti prende? Ti ho visto arrivare come un ippogrifo impazzito!- Hermione smise di allisciarsi i capelli e si sedette su un letto –ho parlato con Blaise…che con molti rigiri di parole mi ha fatto capire che Draco ha sfidato Anthony a duello. - -cosa??? Ma è meraviglioso! Due ragazzi che combattono per te! È…- si bloccò vedendo l’aria inferocita di Hermione e tornò seria –è disgustoso, davvero disgustoso. - concluse infine con poca convinzione. Hermione si portò la piastra ai capelli –Draco è uno stupido. Cosa vuole dimostrare?- -che gli dispiace?- -sfidare il mio ragazzo a un duello è la prova che è pentito?- chiese Hermione scettica –no, è solo un bambino viziato che non accette di aver perso. – finito di sistemarsi i capelli s’infilò una minigonna di jeans, un top bianco e sopra una giacca di pelle nera (che accostamenti! Nd autrice) si truccò leggermente gli occhi, poi si voltò verso Ginny –come sto?- l’amica la guardò: quei vestiti che facevano troie molte ragazze, rendevano Hermione sexy e elegante allo stesso tempo. Le sorrise, quando qualcuno busso. Entrò una ragazzina del primo anno – prefetto Granger?- -sì?- -devo dirle che il signor Malfoy l’attende al prato…- Hermione sbuffò –ma ho un appuntamento con Anthony! Penso proprio che Draco dovrà aspettare un paio d’orette!- aggiunse sorridendo beffarda. La ragazzina parve molto spaventa –la prego, vada! Ha…ha minacciato di farmi bere un veleno a cena, se non le avessi riferito il messaggio. - Hermione spalancò gli occhi. –come osa minacciare i componenti della mia casa? Tranquilla, vado subito. E un’ latra cosa, non devi darmi del Lei!- -me lo ha detto Malfoy….ha detto “riporta questo messaggio alla Granger, e devi farlo comportandoti con lo stesso rispetto che usano gli elfi domestici per i propri padroni!- Hermione le sorrise dolcemente –ascolta, la prossima volta tiragli un calcio dove non gli batte il sole e poi scappa via. Ok?- la ragazzina le sorrise debolmente e se ne andò. Hermione guardò Ginny –io vado. - -e Anthony? - -dovrà aspettare. Prima devo chiarire un paio di cose con Mister Padrone. - detto questo uscì.

Vide Draco sdraiato sotto un albero con gli occhi chiusi. Si avvicinò –Draco?- niente –Draco?- ancora niente. Tirò decisa fuori la bacchetta –lo hai voluto tu…- la bacchetta però volo via dalle sue mani e Draco la prese al volo. Aprì gli occhi e sorrise soddisfatto, mostrando la bacchetta della ragazza in una mano e la sua in un’altra. –incantesimo non verbale, Granger. – Hermione scosse la testa –mi hai chiamata per una dimostrazione della tua abilità?- Draco la fissò. Il suo sguardo andò dalla minigonna, al top. Hermione se ne accorse e si chiuse con uno scatto il giacchetto. Draco sospirò. –perché sbuffi?- -non sbuffo. Era un sospiro. - -ok…perché sospiri?- prima di rispondere sospirò di nuovo e si alzò. –perché se eri ancora la mia ragazza, vestita così, ti avrei sverginato ora, qui….ma a quanto pare questo piacere toccherà a un altro…- -pensi veramente che solo perché la tua priorità è il sesso, sia lo stesso anche per gli altri?- -certo!- Hermione alzò esasperata gli occhi al cielo –allora, che vuoi?- Draco la guardò stupito –guarda che sei venuta tu!- -ma…tu mi hai fatto chiamare…per di più minacciando una ragazza del primo anno. - -ah,quella…- rise –ha un’aria così stupida! Volevo vedere se mi avesse ubbidito o se dalla paura si sarebbe buttata giù dalla Gufiera… e invece te l’ ha detto! L’ ho giudicata male!- concluse sempre più divertito. Hermione lo guardò esterrefatta –sei davvero impossibile! Bè, allora credo proprio che me ne andrò- -certo, certo, va dal tuo cane in calore- sibilò, d’un tratto serio, ridandole la bacchetta. Hermione lo guardò con rabbia –qual è il tuo problema Malfoy?- -nessuno, per ora. -  - ah no? E come me lo spieghi l’aver sfidato Anthony a un duello?- Draco rise –l’ hai saputo? Tranquilla, ha rifiutato. D’altronde che potevo aspettarmi? - -ma perché lo hai fatto?- chiese Hermione esasperata –perché nessuno tocca le cose di Malfoy e la passa liscia. – disse glaciale. Hermione sentì la rabbia montarle dentro –le cose? Per te sono stata solo una cosa?- -direi di sì…- tornò a guardarla. Hermione strinse la bacchetta –certo…che potevo aspettarmi da te?- -non fare la vittima. Tanto so che anche a te è piaciuta la nostra breve storia…il brivido di stare con il nemico…tutti gli sguardi puntati si di te. Ti ha emozionato. – Hermione decise di tenere alta la testa e sorrise –certamente…- -sei ora felice di poter dire che sei stata con Malfoy, tu, la piccola so-tutto-io…- -è naturale- -e ora hai deciso di trovarti un semplice normale ragazzo e dimenticare Malfoy - -esatto. - -ne sono contento…- sussurrò ironico. C’è sempre una linea che divide l’imprudenza dal pericolo. Ed Hermione quella linea l’aveva superata. Ma se ne accorse troppo tardi. Draco velocissimo la prese per le spalle e con uno strattone invertì le postazioni, così che Hermione si ritrovò con la schiena contro la corteccia dura dell’albero. Poi le strinse forte il mento e le mani. Guardò i suoi lisci capelli –li hai fatti per lui?-Hermione tirò fuori tutto il suo coraggio –sì. - -ti sei fatta toccare da lui? Le hai dato te stessa quando a me non hai concesso altro che questo?- urlò arrabbiato, prima di catturare le sue labbra in un bacio violento. Hermione era spaventata. Ma forse non abbastanza. Lentamente rispose al suo bacio, che si fece sempre più dolce. Draco si staccò e sorrise leggermente –ma non eri fidanzata con un altro?- Hermione non rispose. Draco le accarezzò il viso, prima di cominciare a baciarle il collo, mordendolo leggermente. Hermione chiuse gli occhi. Si sentiva strana. Poi quelle parole, quel maledetto giorno. Lui e Pansy. Draco intanto aveva abbandonato la prese dalle sue mani per cingerle la vita. Hermione lo spinse leggermente per scostarlo. Draco la guardò negli occhi –tu sei mia. Ricordatelo. – quel tono arrogante. Non lo sopportava –sei un bastardo!- sibilò Hermione. Draco ghignò, passando un dito sulle labbra di lei –se mi fossi accorto che ti eri concessa completamente a lui, sia fisicamente, sia psicologicamente, ti avrei uccisa. Divertiti ancora un po’. Ma ricordati, ho poca pazienza. - detto questo si staccò completamente da lei e si avviò verso il castello. Hermione rimase tre secondi immobile, poi si ricordò cosa aveva detto alla ragazzina del primo anno. Il suo consiglio… gli andò incontro e lo fermò. Si avvicinò sensualmente. Draco era stupito, ma sorrise compiaciuto –sai una cosa Draco…non mi piace quando fai il prepotente…- -ah no?- Hermione avvicinò il viso al suo –no…- sorrise maliziosa – e perché tu non lo faccia più. - con rabbia piegò in ginocchio e lo colpì nella parte più dolorosa. Draco gridando s’inchinò per terra –mai più Malfoy. Non trattarmi più come se fossi di tua proprietà. Tra noi è finita. Vedi…le cose di seconda mano non fanno per me- e se ne andò. La sera era nel dormitorio con Ginny, quando la rossa la guardò stupita –ci va forte Anthony!- -che vuoi dire?- le indicò divertita il collo. Hermione arrossì –oh…sì…emh…io vado a letto.- corse di sopra e si chiuse in bagno. Si riflesse allo specchio scostandosi i capelli dal collo. Ed eccolo lì. Un segno viola. Lo sfiorò. Ma non era di Anthony. Con rabbia, come se lo vedesse veramente, apparse nello specchio il ghigno di Draco, gli occhi gelidi. Voleva in tutto e per tutto che lei non si dimenticasse per un attimo di lui. E ora l’aveva marchiata. Ma non per il succhiotto sul collo. Hermione sapeva che il vero segno, la vera ferita era dentro di sé. Si asciugò gli occhi e con rabbia mista a tristezza andò a dormire. Draco come sempre aveva vinto.

 

 

Bene, meno un altro. Allora vi piaciuto???? Spero davvero di sì, anche perché ultimamente non mi sento granchè portata nello scrivere…bò…

 

X Yle: bè, come hai visto il sangue non c’è stato, perché quel codardo di Anthony si è tirato indietro! E vabbè, sarà per un’altra volta! Però comunque direi che la violenza di Draco è venuta fuori cmq…ke ne dici di quel bacio soft???

X Bellatrix: l’ ho fatta tradire con Pansy perché è quella che vedo più troia e poi perché era già compara due cap indietro con quella storia che lei era la futura sposa…ehy, mi hai lanciato un ultimatum o sbaglio??? Vabbè, vedrò che posso fare per evitare il cruciatus…alla prossima J

X Alisea : niente rissa. Anche a me piacciono, il fatto è che non sono buona a scriverle! SPOILER: comunque una piccola rissa ci sarà più avanti…ma non dico fra chi………

X andromeda89: ti ho fatto quella domanda perché i primi cap sono di due anni fa e gli ultimi del 2005. comunque sono contenta che ti piaccia!!!

X katiuz : spero ke anke qst cap sia bello! Ho qualche dubbio, ma mi raccomando, accetto anche le critiche, basta mi diate un vostro parere! A presto J

 

Io vi saluto, grazie davvero tanto a chi mi recensisce e a chi legge soltanto. Spero solo vi piaccia questa storia, perché io le sono davvero affezionata! Ciaooo!!!

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Capitolo 14
*** XIV ***



SCUSATE PER IL RITARDO, MA IL PROBLEMA LO CONOSCETE (AGGIUNGETECI LA SCUOLA E LA POCA VOGLIA CHE HO J) E SCUSATE ANCHE IL CAPITOLO CORTO, MA ORA CHE LI STO RISCRIVENDO SONO LENTA E CERCO PIAN PIANO DI RICORDARMI LA VECCHIA STORIA….

 Quel fine settimana si giocava la partita di Quidditch Grifondoro vs Serpeverde. Gli studenti scesero in campo verso le dieci e a causa del cielo nero e del temporale che si stava scatenando, sembrava fosse già notte. Hermione con i suoi compagni assisteva ansiosa alla partita. Nonostante la pioggia e il vento, riusciva a riconoscere i giocatori e, con grande disperazione, vide Harry inseguire il boccino, seguito a stretta distanza da Draco. –VAI HARRY!!!!- urlò con enfasi, e quel grido giunse all’orecchio di Draco. Il biondo si piegò ancora di più sulla sua scopa –NON MI TOGLIERAI ANCHE QUESTO MEZZOSANGUE!- e con il terrore dei tre quarti dello stadio, chiuse le sue dita attorno al boccino. Hermione fu l’unica a sentire le sue parole e forse per quelle gli occhi le si riempirono di lacrime. Ma nessuno ci fece caso. Grifondoro era stato battuto. E ancora peggio, Harry ora cadeva giù in picchiata libera, privo di sensi, sulla sua scopa. * - dite che gli ha fatto qualcosa quel verme biondo?- -no! Deve esser svenuto per la perdita contro Serpeverde…la prima contro di loro…- -shhh, non infierire! Guarda, si sta svegliando…- Harry aprì gli occhi. Ginny e il resto della squadra, tranne Ron, circondava il suo letto. -io…mi dispiace…- sussurrò abbattuto. Ginny lo abbracciò –tranquillo…poteva capitare a tutti!- Harry annuì –dove…dove sono Hermione e Ron?- -ah…sono stati convocati a una riunione dei Prefetti. Ora riposati Harry…- Il ragazzo annuì e si stese nuovamente, più depresso che mai. -allora, a quanto pare, per festeggiare, i Serpeverde hanno liberato fuochi d’artificio per la scuola. Uno si trova nei sotterranei. Che di voi vuole andare?- -io.- rispose Hermione. Ron la guadò –sicura? Vuoi….- -no.- decisa si avviò verso i sotterranei. Draco aveva ben pensato di non presentarsi alla riunione. Si ritrovò davanti al fuoco d’artificio, che a ogni scoppio scriveva in aria frasi poco galanti sui Grifondoro. “i Grifondoro sono la fogna. I Mezzosangue sono la pantegana che la abita. – bella questa!- disse una voce divertita alla spalle di Hermione. La ragazza si voltò e si trovò davanti un Draco Malfoy decisamente attraente, ancora in divisa da gioco e i capelli bagnati dalla pioggia. –sei venuto a fare il tuo dovere da Prefetto?- chiese gelida Hermione. Draco non rispose, ma si avvicinò leggermente –abbiamo vinto. Nessuna congratulazione?- Hermione lo guardò disgustata. –nonono, Granger! Non è da te! Così non sei sportiva!- le porse una mano. Certa di fare una cavolata, Hermione la strinse e in un secondo si trovò a pochi centimetri dal suo viso. –puzzi d’alcool Malfoy!- il biondo scoppiò a ridere –non sono ubriaco, se è questo che ti preoccupa. Ora…potresti complimentarti in maniera più intensa…- Hermione lo spinse via –lasciami! Sei odioso quando fai così! Prima mi tradisci, poi fai il cretino, come se fossi una delle tante troiette! Sembra che non ti sia mai fregato niente di me! Perché…non è così vero? Io…ero importante per te?- una della tante qualità di Draco era di saper mentire. Fu così che quando rispose un –sì!- secco, Hermione sentì qualcosa crollarle dentro e andò a sedersi contro il muro. Guardò il fuoco d’artificio, che si stava esibendo in un “i Serpeverde sono potenti, forti…e bastardi” sentì le lacrime salirle agli occhi, frustata dal fatto che un fuoco d’artificio ne aveva capito più di lei. Poi, avvertì la presenza di Draco di fianco a lei. Si voltò per guardarlo. Draco prese il suo viso tra le mani e lo avvicinò al suo, per poi baciarla delicatamente, quasi incerto. Hermione ricambiò timorosa al bacio, poi però qualcosa scattò dentro di lei. Si staccò. –ora basta Draco…- si alzò in piedi. –sono stanca. Troppo stanca.- e corse via. Draco la guardò allontanarsi. “ma che sto facendo?” si alzò di scatto e la raggiunse facendola voltare –Hermione…io ti amo….- Sì, decisamente avrebbe dovuto farlo. Invece si alzò, distrusse il fuoco d’artificio e si allontanò. Dietro di sé lasciò però una frase “i serpeverde sono dei vermi quando vogliono…”. Ron era stanco, veramente stanco di quella situazione. E fu vedere Hermione correre via dai sotterranei, convincerlo ad andare lì, lì dove mai avrebbe voluto tornare, specie con il suo aspetto da Grifondoro. E invece si ritrovò davanti all’entrata della Sala Comune dei Serpeverde. Dopo quasi un’ora uno studente di quella casa si degnò di uscire. Ron, mezzo addormentato, saltò su –ehy, aspetta! Puoi chiamarmi Malfoy?...e non fare quella faccia schifata!- il ragazzo, che era solo del primo anno, ubbidì e dopo qualche minuto Draco si trovò di fronte al Grifondoro. –eccoti! Allora, prima di dire qualsiasi cosa, ascoltami: ok, tu hai fatto la cazzata di tradire Hermione, ma lei sarebbe disposta a perdonarti! Tornate insieme! Lei è distrutta! Ha pure smesso di studiare! No dico, ti rendi conto? Ha preso 98 all’ultimo test! Quindi, metti da parte il tuo orgoglio da Serpeverde e va da lei! La situazione è grave e il fatto che io stia qui a pregarti lo dimostra!- s’interruppe per prendere fiato -…quindi?- Draco aveva ascoltato tutto senza fiatare. Infine, sospirò –Weasley…io…- una voce li raggiunse dalla Sala Comune –Amore!!!!- seguita da una ragazza dai capelli neri e gli occhi viola –io ora sto con un’altra.- concluse serio Draco. Ora Ron era pronto a morire. * -come glielo diciamo?- -non so…glielo scriviamo?- -ok, Ron, per oggi ti sei applicato abbastanza!- -era per dire, Ginny!- -lo so, Harry, ma qui non c’è da scherzare! Hermione deve sapere e …- -sapere cosa?- i tre Grifondoro si voltarono verso Hermione, che si sedette vicino al fuoco della loro Sala Comune. Ginny lanciò un’occhiata d’intesa agli altri due e si avvicinò lentamente all’amica –si tratta di Malfoy…- -ah- -ecco…lui…ora…sta con Amelye Nott.- Hermione non disse niente. Ron fece un passo avanti –lo so che stai male…ma non devi pensarci!- -con noi puoi parlare!- -noi capiamo…- -voi…capite?- Hermione li guardò scettica –ora basta…BASTA! SMETTELA DI FAR FINTA DI PREOCCUPARVI! VOI LO AVETE SEMPRE SAPUTO CHE MALFOY ERA UN BASTARDO E IO UNA POVERA INGENUA! NON FATE GLI AMICI DISPIACIUTI, QUANDO IN REALTà SIETE CONTENI!- -noi non… -VOI NON COSA HARRY? NON SIETE FORSE SODDISFATTI DI AVERMI DIMOSTRATO DI AVER AVUTO RAGIONE? OK, è FIDANZATO E ALLORA? IO STO CON ANTHNOY! NON MI DISPERERò , NON PIANGERò- una lacrima scese dai suoi occhi. La ragazza l’asciugò –ok, forse piangerò un po’, ma in fondo sono umana, oltre che secchiona.- guardò i suoi amici. –ora è meglio se vado a letto.- si alzò e senza dire altro salì verso il suo dormitorio. Si stese sul letto. Era fidanzato con un’altra. Ma allora perché solo poche ore prima l’aveva baciata? Era l’ennesima presa di giro? Ora basta. Doveva uscirne. Con forza si fregò gli occhi, poi, esausta, si sistemò sotto le coperte. Ma prima di addormentarsi, beffarda e umiliante, le apparve davanti come sempre la faccia di Malfoy. Sarebbe stato difficile uscirne.

 E ancora un altro è andato. Non vi prometto che aggiornerò presto, ma tanto voi avrete pazienza, vero? J X Alisea: emh…penso di capire che vuoi vedere il sangue…sì, ho capito bene…purtroppo devo dirti che non si picchieranno, anche perché…non so se si sarà il tempo visto che…no, niente, lo leggerai prossimamente! Bè, spero questo cap ti piaccia, nonostante l’assenza di sangue… X Bellatrix: io adoro le ginocchiate in quel punto! Insomma, mettono noi donne in una situazione di vantaggio verso quegli esseri chiamati uomini (sono molto femminista, non so se si era notato)cmq, tranquilla, la soluzione c’è già…(e qui vi ho messo anche lo SPOILER) X Yle: hai ragione, Hermione è di Malfoy…anche lui la pensa così…ma un po’ come se fosse un oggetto…almeno apparentemente…cmq la ginocchiata gli stava bene, visto qnt è presuntuoso! È odioso! (xò è bellissimo!) Ora vado a studiare inglese…domani c’ho il compito…nooooooooooooo!!!!!!!!!!

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Capitolo 15
*** XV ***



Rieccomi! Sempre più in ritardo! Chiedo umilmente perdono!!! Qst cap è un po’ corto, almeno mi sembra. È che devo fare una pausa tra qst e il prossimo, perché altrimenti accade tutto così in fretta…..ihiihi…BUONA LETTURA!!! AVVERTIMENTO: PURTROPPO, NON SO XKè, NON RIESCO Più A VISUALIZZARE IL TESTO CON CARATTERI GRANDI! SPERO TANTO RIUSCIATE A LEGGERLA COMUNQUE, ANCHE SE CERCHERò DI RISOLVERE!!!! /

-Herm….ehy, Herm, mi ascolti?- Anthony la strattonò leggermente per una spalla. Erano passati diversi giorni da quando Malfoy e Amelye Nott avevano iniziato a frequentarsi. Hermione li vide spesso nei corridoi e ogni volta cambiava strada…o, per meglio dire, fuggiva. Ma ora era stanca. Quella mattina sentiva dentro di sé una forza nuova, inspiegabile. Qualcosa che era crollato e qualcos'atro che era nato. -HERM!!!!- Hermione si voltò verso il suo ragazzo -sì?- -ma non mi ascolti? Sei sempre sulle nuvole! È per Malfoy vero? Pensi ancora a lui? Non mi piace come si comporta con te! Ma tanto, con l'aiuto di qualche ragazzo, ho trovato il modo per umiliarlo…- Hermione non lo ascoltava. Era di nuovo entrata nel suo mondo quando Anthony aveva accennato al comportamento di Malfoy con lei. Probabilmente si riferiva a quando, due giorni fa, uscendo dalla Sala Grande, le aveva sfiorato il braccio bisbigliando -ci si vede a lezione, piccola Mezzosangue.- -allora Herm, si va a colazione?- quel richiamo stonò all'orecchio della ragazza. Herm? Dopo tutto quel tempo che stavano insieme, non aveva ancora imparato che odiava quel nomignolo? Posò lo sguardo sull'anello che le aveva regalato. La pietra aveva un colore spento, finto. Un blu sporco, un insulto al blu/grigio degli occhi di Draco. Si mise una mano nella tasca della divisa e sfiorò l'anello di Draco, che le aveva regalato quando stavano insieme e che si era sempre scordata di ridargli. Sorrise. Per la prima volta, forse in tutta la sua vita, sapeva cosa doveva fare. Guardò Anthony -è finita. Ti lascio.- -O_o cosa??? Non puoi dire sul serio! Vieni, devi mangiare qualcosa…- la prese per un braccio. Hermione lo respinse -no! Non può funzionare! Io…- -tu ami Malfoy?- -sta zitto! Non amo Mal…- s'interruppe -bè, comunque non amo te! E un'altra cosa, per l'ultima volta: NON CHIAMARMI HERM!!!- Anthony, quasi offese, se ne andò. la signora grassa si spostò alle sue spalle e uscirono Ron, Harry e Ginny. -'Mione…ma dove va Anthony?- Hermione sorrise radiosa e abbracciò da dietro i suoi amici -l'ho lasciato.- -cosa? Scherzi?- -no, Harry. E voglio chiedervi scusa per avervi trattato male! Da oggi riavrete la vecchia Hermione!- -la vecchia?- -esatto Ron! E ciò significa che la pacchia è finita! Si torna a studiare!- -oh no! La il topo di biblioteca è uscito dal letargo!- -Ron, oggi sono insensibile alle tue battutine! Oggi niente può rovinarmi l'umore!...- -AVANTI, TU SAI CHI è STATO! DIMMELO O TI UCCIDO!- -ho parlato troppo presto?- i quattro Grifondoro, che avevano raggiunto l'ingresso, si fermarono a guardare Blaise tenere furiosamente un ragazzino del secondo anno di Serpeverde attaccato al muro -passi più tempo nei corridoi che in classe e conosci quasi tutti di tutte le Case. Chi è stato?- -io non…io non…- il ragazzino non riusciva a parlare, tanta era la paura della bacchetta di Blaise puntata alla gola -ZABINI! Lascialo!-Blaise di colpo mollò la prese e si voltò stupito verso Hermione -Granger!, Potter, Weasley, Weasley.- -uhuh, hai controllato se conoscevi i nostri nomi?- chiese sarcastico Ron. -bene, noi bisogna andare! Ci vediamo…- prese per le spalle il ragazzo e lo spinse vero l'entrata dei sotterranei. -tutto questo è molto strano…- bisbigliò Harry. Poi, improvvisamente, arrivò Piton, seguito nuovamente da Blaise e il ragazzo del secondo anno. -Malfoy lo sa?- -certo, professore.- -e ora dov'è?- lo stavamo cercando. Lui, comunque, sa qualcosa…- aggiunse Blaise,rivolgendosi al Serpeverde al suo fianco. Piton guardò entrambi accigliato -il Preside è infuriato. È meglio se vi fate trovare dentro…- poi si accorse dei quattro Grifondoro, li guardò per qualche secondo, poi, senza dire niente, entrò nella Sala Grande. -wow…emh…che sta succedendo?- Hermione guardò Ron, ma non gli rispose. Sapeva che la risposta sarebbe arrivata non appena avessero superato la soglia della Sala Grande. così fecero. Ma non si sarebbero mai immaginati tanto… lungo una parete della sala era stato attaccato, probabilmente con la magia, un poster enorme, raffigurante delle donne. Il titolo diceva "la classifica delle più t***e di Colui che non deve essere nominato" erano poche. Al secondo posto Hermione riconobbe l'immagine pazza di Bellatrix Lestranger. Ma il primo posto era dedicato a qualcun'altra… Hermione sentì lo stomaco chiudersi. Quei capelli biondi, quegli occhi chiari. Così simile a suo figlio e, a quanto pare, ugualmente odiata. Narcissa Malfoy. In posizioni poco conveniente circondata da parole volgari. Era un poster terribile. La Sala Grande era in subbuglio. Silente guardava disgustato la parete e, con la bacchetta in mano, si preparava a cancellare quell'oscenità. Ci riuscì in pochi secondi e, con voce rabbiosa, richiamo al posto gli studenti. Tremante, Hermione ubbidì. I suoi amici erano rimasti in silenzio, forse solo per rispetto dei suoi sentimenti. In quel momento entrò Draco, mano nella mano con Amelye Nott e, come sempre, scortato da Tiger e Goyle. Blaise gli corse incontro, lo fermò e cominciò a parlargli frenetico. Amelye ascoltava, ogni tanto interveniva. Draco era scocciato, naturalmente. Poi si accorse che Hermione lo guardava. La fulminò con lo sguardo. Hermione non capiva perché. Si ritrovò a rigirare tra le dita il suo anello. Blaise si accorse che l'amico fissava glaciale la Grifondoro e si affrettò a dirgli un'altra cosa. Qui Draco lo guardò stupito, poi tornò a osservare Hermione, ma questa volta le sorrise. Hermione era piuttosto confusa. Amelye, forse accortasi che l'attenzione del suo ragazzo non era più concentrata si di lei, premette un po' il corpo contro il suo. Draco abbassò lo sguardo su di lei, ancora sorridendo e insieme andarono a sedersi tra i mormorii di tutti. Hermione non fece in tempo a riprendersi da quella scena, che le arrivò un biglietto :"hai visto quella puttana? Ecco con che famiglia ti sei andata a confondere." Naturalmente non firmato. Hermione tremò lievemente,guardandosi intorno, e si rese conto che molti, Grifondoro, Tassorosso e Corvonero, la guardavano con accusa. Di scatto si alzò in piedi -vado in biblioteca- sussurrò velocemente a Ginny e fece per uscire, sempre accompagnata da alcuni sguardi. D'istinto si voltò verso il tavolo di Serpeverde. Anche lui la stava guardando. Uno sguardo enigmatico, che per lei significò molte cose. Hermione chiuse il libro di Pozioni. Era tardi e lei si trovava in biblioteca. -ehy, Hermione!- la ragazza sobbalzò e si voltò -oh, ciao David.- David Gordon, il ragazzo di Corvonero che mesi fa le chiese di uscire, si sedette vicino a lei. Aveva un'aria strana -HermioneHermione…da te non me lo sarei aspettato…- -uh? Cosa?- -come cosa? Lasciare Anthony dopo tutto quello che ha fatto per te!- -dopo tutto quello….- scoppiò a ridere -cosa cavolo ha fatto lui per me?- -sei ingiusta! Non molti avrebbero organizzato una cosa simile!- -ma di che stai parlando?- -non fare finta di niente! Povero! Ci credo che oggi non si è fatto vedere in giro! Malfoy lo ucciderebbe!- -ma…ma di che stai parlando?- chiese Hermione esasperata. -il poster! L'ha fatto Anthony! Con l'aiuto di altra gente. E Malfoy l'ha scoperto!- Hermione non credette alle sue orecchie. Poi, ecco arrivarle le parole del suo ex ragazzo, quella mattina "Non mi piace come si comporta con te! Ma tanto, con l'aiuto di qualche ragazzo, ho trovato il modo per umiliarlo…" -oh no…OH NO! Io non lo sapevo!- David sorrise -ah, ecco spiegato tutto! Bè, ora capirai che errore hai fatto e tornerai da Anthony!- -stai scherzando? È stato un mostro!- si alzò in piedi. -ma…ma come! E ora dove vai?- -vado da Malfoy!- dichiarò risoluta e corse fuori dalla Biblioteca. Trovò il ragazzo in Sala Grande, a fissare la parete dove la mattina c'era stato il poster. Hermione si avvicinò lentamente -mi dispiace.- Draco non si voltò -pensavo fossi stata tu.- -questo perché sei uno stupido.- lui la guardò -ora lo so.- le sorrise. Hermione gli si sedette vicino -cosa…cosa vuoi fare ad Anthony?- -non sono affari tuoi- le rispose secco. Hermione lo fulminò con lo sguardo. Poi si addolcì -ok. Ma…ti prego, non metterti nei guai. Non ne vale la pena.- lui non rispose. Hermione si alzò meglio se vado. - aspettò una sua risposta -voglio che tu sappia…che mi dispiace davvero per tua madre. insomma…io…- sospirò. Lui continuò a stare zitto. Hermione si avvicinò alla porta - -Hermione….grazie.- era rimasto immobile, ma quelle parole erano uscite dalla sua bocca. Hermione voltò leggermente la testa. Lo guardò. Dentro di se ebbe l'impulso di correre da lui, abbracciarlo, baciarlo e… arrossì. Non sapeva cosa le era preso. Scosse la testa, poi uscì.

 Finito. È corto vero? Uff..vabbè, passiamo ora ai ringraziamenti, e veramente vi dico grazie, e spero voi continuiate a leggere e recensire… X Yle: mhhh….inglese? 5+ ;_;…..e sai ke l’anno scorso prendevo sempre 7-8!!!! Odio lo scientifico!!!!! Ok, sto andando fuori tema! Grazie 1000 per i complimenti, 6 dolcissima!!! X Alisea: ok, ti concedo di uccidere Anthony…..anche se….forse dopo questo cap non sarà più opportuno! X PICCOLAMEZZOSANGUE: Draco è adorabile quando fa il cattivo! Quanto è bello! (autrice che sbava!!!) bè, dai, qst volta non è stato bastardo! Kissà il prox cap…….(sinceramente ancora non lo so nemmeno io!)!!! \\\\\\\\Grazie ancora!!!!

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Capitolo 16
*** XVI ***



Questa volta sono stata veloce ad aggiornare vero? Si, xkè la prox settimana con la classe andiamo all’isola d’elba e quindi passerebbe molto tempo…

 

 E così hermione si sforzò di tornare Hermione. Passava le sere a chiacchierare con Ginny, studiava; litigava con Ron, studiava; ascoltava gli sfoghi di Harry sulla difficoltà nel capire le donne, studiava. Pensava a Draco, studiava. Sull’ultimo punto doveva lavorarci ancora un po’, ma se la stava cavando piuttosto bene. Cercò di recuperare il suo rapporto con Harry e Ron, i quali, anche se non lo dicevano, si erano sentiti per molto tempo trascurati dalla loro amica. Conquistò molti punti per la sua casa, preso il massimo negli ultimi test. Insomma, era tornata la vecchia Hermione. Peccato solo per…un dettaglio. Un bel dettaglio: Draco. Non sarebbe mai tornato tutto come prima se continuavano a comportarsi civilmente tra di loro. Ma a tutto c’è rimedio… * Hermione era in piedi vicino a Ginny, che stava chiudendo la sua borsa vicino alla sala Grande, quando arrivò Draco –oh oh, ecco due Grifondoro…in posizioni piuttosto equivoche…- a Hermione ci volle qualche secondo per capire. Poi però afferrò: Ginny, nel tentativo di sistemare la borsa senza però sfilarla dalla spalla, aveva piegato un po’ il ginocchio per posarcela sopra, in maniera tale che dava una chiara visione della sua gamba sinistra. Hermione, invece, era appoggiata con la schiena leggermente di traverso a una colonna, le mani sui fianchi, leggermente impaziente. -…ma, in fondo, questo è il vostro habitat abituale…- continuò Draco. Ginny, sempre con la testa china, sbuffò –Malfoy, parla chiaro o vattene.- -emh…Ginny? Penso ci stia dando delle prostitute…- le spiegò cauta Hermione. Draco rise –acuta, Granger.- -mai quanto te.- Ginny intanto aveva alzato con rabbia la testa –ehy, Malfoy, hai visto per caso le ragazze con cui esci? No, perché se siamo prostitute noi, loro cosa sono?- -vedi Weasley, loro lo fanno gratis. Mentre tu devi farti pagare. Anzi, forse sei tu che devi pagare gli altri…..comunque ti fa comodo come lavoro, almeno riesci a guadagnare un po’ di soldi. Ora il tuo cliente è Potter, vero? Paga bene?- e giù a ridere. Hermione scosse la testa schifata –Malfoy, sei patetico. Sul serio, ti prego, svelami chi è lo squilibrato che ti suggerisce queste battute. E non dirmi che sei tu: sono composte da troppe parole, perché tu possa averci anche solo pensato- Draco incassò la battutina lanciandole un’occhiataccia – oh, Granger corri in soccorso della poveraccia?- Hermione sorrise con aria di sfida –esattamente.- tutto stava andando bene. Stavano ritrovando il loro equilibrio. –bè, presto dovrai soccorrere anche Weasleyuccio, dopo che verrà distrutto alla prossima partita.- -oh, sta tranquillo, non ce ne sarà bisogno…- -giocheranno contro di noi. - -appunto.- -troppo simpatica questa mattina Mezzosangue. –ho imparato da te Dra…- s’interruppe di colpo, premendosi una mano sulla bocca. Aveva rovinato tutto. Draco la guardò leggermente turbato: aveva capito il suo scopo e aveva tentato di assecondarla. Lei, però, non aveva resistito. –bè…ora devo andare da Amelye. – si voltò e uscì dal castello. Ginny guardò Hermione e le sorrise. Hermione sospirò. Bè, almeno aveva tentato.* Hermione stava leggendo un libro in biblioteca, quando qualcuno posò una borsa sul suo tavolo e le si sedette di fronte. La Grifondoro tenne la testa china –Ron, ti ho già detto di no. Non ti farò copiare Pozioni…- -…bè, infatti non ne ho bisogno.- rispose una voce femminile. Hermione alzò di scatto lo sguardo, imbarazzata: Amelye Nott. Capelli neri, lunghi. Occhi gialli. Carnagione chiara. Era molto bella e per un attimo Hermione si sentì prendere da una crisi di inferiorità –emh…ciao…vuoi dirmi qualcosa?- -si tratta di Draco.- -cosa? O, nono! Nononono! Non ho alcuna intenzione di parlare con la ragazza del mio ex! Non mi sono messa tra di voi! Non abbiamo niente di cui parlare!- -io e lui non stiamo insieme.- Hermione si era già alzata per andarsene, quando queste parole la colpirono. –cosa?- -è stata tutta una messinscena! E ora siediti e ascolta.- Hermione ubbidì, incerta. –lui ama te. Vedi, le persone di cui si fida sono poche. Blaise, il suo migliore amico. Io, quasi una sorella per lui…e te.- -io?- -te- -io?- -dacci un taglio Granger.- -scusa…- -conosco Draco da anni. Conosco i suoi rapporti con la sua famiglia. Non ha mai ricevuto affetto da Lucius e tanto meno da Narcissa. Lo hanno viziato con molti regali. Ma mai un abbraccio, una parola amorevole. Lo hanno messo sulla strada del perfetto Mangiamorte. Ed è così che è entrato a Hogwarts e così lo hai conosciuto te. Un bastardo. Ti odiava. Ti odiava tanto. Ma quest’ anno qualcosa è cambiato. Non subito. A settembre e ottobre eri ancora la sua vittima preferita delle serate noiose in Sala Comune. Ma dal ballo, quando ti baciò. - -aspetta! Tu che ne sai???- -te l’ho detto, sono come una sorella per lui. Con indifferenza mi raccontava di te. Parlava molto di voi due. Ma non come prima. C’era una sfumatura diversa nella sua voce. E così ho capito, forse ancora prima di lui, che gli piacevi. E non sai quanto ci ho sofferto. Sono sempre stata innamorata di lui e al secondo anni siamo stati insieme per un po’. Ma poi è finita e siamo rimasti amici… è stata dura vederlo passare da un letto a un altro. E poi fermarsi a te. Non so come, sei riuscita a guadagnarti il suo rispetto.- qui Hermione non si trattenne più –ma quale rispetto?!? Nemmeno un mese e è andato a letto con Pansy!- -sì, bè, il sesso è il suo punto debole e lei lo sa e ne ha approfittato. Ma questo non conta!- -se permetti, questo vorrei deciderlo io!- disse Hermione fredda. Amelye la guardò –lui ti ama. Non ha mai amato nessuno. È vero, ti ha tradito, ma tu cosa hai saputo fare? Correre da Goldestain! Draco si è sentito ferito!- -ma è assurdo! Possibile che siate così vittime a Serpeverde!- Amelye la ignorò –ed ecco che salta fuori la commedia di me e lui. Voleva farti ingelosire! Stupido, forse, ma un gesto legittimo- Hermione era senza parole. Tutto ciò era ridicolo. Ma ecco, Amelye aveva cominciato a rigirarsi nervosamente la cinghia della borsa tra le mani e aveva abbassato la testa –forse ora sarai arrabbiata. Lui non voleva che tu sapessi niente. Ma io sono stanca. Stanca di fingere. Tu devi lasciarlo stare!- urlò guardandola furiosa, le lacrime agli occhi. –ma…ma…- -tu lo confondi! Lo fai solo soffrire! Io invece lo amo! Io voglio renderlo felice ed è ciò che farò! Quindi stai attenta, perché se non vuoi farti da parte, da oggi è guerra aperta!- detto questo si alzò e corse via. Hermione era veramente stupita –ma che…- poi un presentimento le balzò alla mente. si alzò e seguì la Serpeverde. -_-_-_-_-_-_-_ Il prato era vuoto, se non per qualche studente. Vicino alla grande quercia c’erano Draco e Blaise. Pochi passi più in là Harry e Ron. C’era una strana aria. Nessuno di loro parlava. _-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_- Amelye corse fuori dal castello e raggiunse in lacrime il lago. -_-_-_-_-_-_-_ I quattro ragazzi si voltarono stupiti verso una ragazza dai capelli neri ferma immobile, le spalle percorse da sussulti. Poi alzò lo sguardo. Draco riconobbe Amelye e si alzò in piedi, stupito. _-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_- Hermione scese le scale a due a due e si precipitò fuori dal castello. Si fermò per prendere fiato, cercando di individuare Amelye. -_-_-_-_-_-_-_ La Serpeverde corse verso Draco e lo abbracciò –ho…ho detto alla Granger la verità…che noi due non stiamo insieme…- Draco non disse niente. Ron e Harry si guardarono stupiti: come non stavano insieme? Amelye strinse la camicia di Draco. –io…ti amo…e non ce la faccio più. LO VUOI CAPIRE CHE NON CI RIESCO A DIMENTICARTI?- lo guardò, poi si mise in punta di piedi e lo baciò. Hermione arrivò troppo tardi. Si fermò davanti ai due Serpeverde. Chiuse gli occhi. Non era possibile. Amelye si staccò dalle labbra di Draco e tornò a piangere sul suo petto. La campanella suonò in lontana. Tutti gli studenti rientrarono. Draco, invece, prese per mano Amelye e la condusse sotto la grande quercia. S’inchinò e lei si accasciò tra le sue braccia. Draco teneva il viso chinato su di lei, ma si sentiva osservato. Alzò lo sguardo e incontrò quello di Hermione. Era delusa. Lui non capiva perché. Poi un fulmine illuminò il prato. La pioggia bagnò i suoi capelli e finalmente capì: il giorno in cui si erano messi insieme, sotto la grande quercia, nella stessa posizione di Amelye, c’era Hermione, anche lei in lacrime. Un giorno che sembrava così lontano. Hermione sospirò leggermente, poi si voltò e sotto il cielo azzurro di una primavera ormai vicina, si avviò verso il castello. Draco posò leggermente il mento sulla testa di Amelye, abbracciandola più forte. Avrebbe dovuto odiarla per aver raccontato tutto a Hermione. Invece dentro di sé la ringraziò, per avergli fatto riviver quel giorno meraviglio, in cui la Grifondoro si era unito a lui. Hermione si fermò prima di entrare nel castello e si voltò. Una lacrima scese dai suoi occhi nocciola. Una lacrima spiccò il salto dal suo viso per finire nell’erba. –l’ultima lacrima per te, Malfoy.- pensò la ragazza, prima di entrare nel castello. E lì dove la lacrima era caduta, un fiore nacque. Invisibile a molti, ma, finchè fosse esistito l’amore tra i due ragazzi, lui sarebbe rimasto lì, come unico testimone della loro storia.

 

Finish anke qst!!! Un ringraziamento come sempre a chi legge e recensisce, ma anche chi legge e basta. ______________________________________ X Yle: ehy, ma siete proprio fissati con le risse! E invece vi deludo anche questa volta ;_; scusate, ma davvero, io non sono buona a scrivere una rissa!!! Ufffy! Vabbè, spero ti sia piaciuto comunque qst cap! __________________________________ X venus: mhhh…hai detto Savannah? . Vedi, questa fic l’ho iniziata a scrivere due anni fa e l’ho terminata qualche mese fa. Poi sarà stato il mese scorso, mi si è cancellata tutta e quindi ora cerco di riscriverla tentando di ricordarmi quella vecchia. Essendo però, come già detto, scritta da un po’ di tempo, non saprei dirti su csa mi sono basata. Mi spiego meglio: qualche pezzo lo riprendo da dei film, questo cap, x esempio, è simile a una puntata di piccoli problemi di cuore (lo ammetto, anche se ho 15 anni lo guardo ;) ) e così via. Non so se magari, leggendo tantissime fic, mi è capitato inconsciamente di scrivere la mia simile a una di queste. Anche un’altra mia amica viene in questo sito, magari mi ha raccontato di una fic e io ne ho preso spunto. Ripeto, l’ho scritta mesi fa e non ricordo cosa mi passava per la testa. Chiedo scusa se questa fic sembra la copia di un’altra. Grazie comunque per i complimenti! _________________________________________ X Bellatrix Malfoy: non sei banale, sei gentilissima! E ti ringrazio veramente tanto! ___________________________________ X julia91: non ricordo se l’ho già detto…ma voglio farvi un piccolo SPOILER: draco ed hermione tornerrano insieme! Continua a seguire e vedrai ;)! _______________________________________ X PICCOLAMEZZOSANGUE: ti do ragione: Draco sarà bono x sempre!!!!! _______________________________________________ X Alisea: aiuto!!!! Così mi fai paura!!! Sai che penso? Che più andrò avanti con la storia e più rischio di trovarmi te a casa mia con una sciabola…..(e questo può essere considerato uno spoiler…) ___________________________________________ Bè, ci si sente presto…diciamo…quasi presto……

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Capitolo 17
*** la maratona di ballo ***



Hermione uscì dalla serra di erbologia per ultima. Doveva muoversi o avrebbe rischiato di arrivare tardi a Trasfigurazione. –Hermione?- la ragazza si voltò distratta –sì? Oh, Anthony!- il ragazzo si fece avanti titubante. –hai un secondo?- “ho un secondo? Dannazione, direi di no!” –sì, credo di sì…- -bene. Io…vorrei chiederti scusa! Per come mi sono comportato! Sono stato un verme!- Hermione lo guardò accigliata –sì, direi proprio di sì. Ma non sono io quella a cui devi chiedere scusa.- Anthony sospirò –già, Malfoy. Cercherò di farlo! Solo che….non volevo parlare di questo!- -non abbiamo altro da dirci, Anthony! Ora scusa, ma devo andare a lezione…- fece per avviarsi verso il castello, quando…- ti vuoi rimettere con me?- lentamente Hermione tornò a guardare Anthony, lo sguardo disperato. Sospirò. Sì, sarebbe arrivata decisamente tardi a Trasfigurazione. Il Corvonero le prese le mani –Hermione, se ho fatto quello che ho fatto è perché tengo molto a te! Io…credo di essermi innamorato…- Hermione non disse niente. Amore? Bè, di sicuro lei non amava nessuno e, se proprio doveva amare, di certo quella persona non era Anthony. Ma…il suo sguardo era sincero. Perché non dargli un’altra possibilità? In fondo, voleva chiudere per sempre con Draco, giusto? Sorrise –ok.- rispose semplicemente. Ma con quell’ok, condizionò tutto… La Sala Comune di Serpeverde è spesso un luogo allegro. I suoi componenti, anche se ostili con le altre Case, sono molto affezionati l’uno all’altro, il che contribuisce a rendere una stanza dei sotterranei il più calda possibile. Ma non quella sera. La Sala Comune è deserta, se non per un ragazzo. Draco era seduto comodamente in una poltrona davanti al fuoco e faceva ondeggiare lentamente il vino nel bicchiere che aveva in mano. Ogni tanto buttava nel fuoco qualche foto ritraente Hermione. Molte erano state scattate di nascosto da persone fidate. Altre la ragazza aveva concesso di farsele fare quando ancora stava con il bel Serpeverde. Ma qualsiasi fosse la natura della foto, questa non l’avrebbe salvata dalle fiamme. Blaise entrò in Sala Comune –ehy, Draco! Ma ti vedi? Non puoi ridurti in questo modo per una…donna!- per tutta risposta Malfoy scagliò il calice di vino contro il muro. –hai sprecato una buona annata.- osservò tranquillo Blaise guardando il liquido rosso colare lungo la parete. –io sono qui, a rodermi il fegato, mentre quella stronza se la fa di nuovo con Goldestein!- -oh, se è questo ciò che ti preoccupa puoi star tranquillo amico! Certo che se stai rinchiuso qui non puoi sapere…- -sapere cosa Blaise?- -che la bella Grifondoro e il furbo Corvonero sono più casti di una suora con il Papa!- Draco guardò stupito l’amico –Hermione sta facendo la preziosa? E perché?- -perché, a quanto pare, Goldestein è solo un ripiego!- -un…ripiego?- -sì, un ripiego! Tanto per passare il tempo!- Draco continuava a non capire –certo che sei di coccio Malfoy! La Granger vuole fare ingelosire un certo biondino di nostra conoscenza! E, prima che tu mi chieda chi è, sei tu!- un ghigno sgradevole si disegnò sul volto di Draco che si alzò lentamente e si chinò verso il fuoco, prendendo in mano una fotografia non del tutto bruciata, dove si vedeva ancora il viso sorridente di Hermione –ma brava…bè, divertiti pure a farmi ingelosire, ma presto il gioco finirà e ti riconquisterò, mia piccola Mezzosangue…- Hogsmeade organizzò una maratona di ballo per gli studenti di Hogwarts. Chi voleva partecipare doveva presentarsi in una grande stanza nella piazza alle 6 del mattino di quel sabato. La gara sarebbe durata per 24 ora, finchè in piedi non fosse rimasta una coppia sola. Regole: non staccarsi mai dal partner, non fermarsi mai, tranne che per pause in precedenza decise di 10 minuti. Non cadere. -no, non è NO!- -‘Mione ti prego!- Ginny si inchinò ai piedi dell’amica, che continuò a leggere un libro –chiedilo a Harry!- -lo sai che il Bambino-Sopravvisuto non si abbassa a certe cose! Non ha paura di affrontare Tu –Sai-Chi, o di infrangere le regole, ma si vergogna a partecipare a una maratona di ballo!- -Ron?- -scherzi vero? Eddai!!!! Che ti costa accompagnarmi!- -svegliarmi alle 5;30 di sabato, ecco cosa mi costa!- -per favore!- -no!- -puoi cambiare idea…- no!- -stai scherzando?- -no!- Hermione guardò furente Ginny, che le rispose con uno sguardo pieno di disperazione –ti prego…- Hermione sospirò –vorrei risponderti di nuovo no, ma ho come la sensazione che non servirebbe a niente!...ok!- concluse rassegnata. –SSSìììì!!!!- Ginny si lanciò ad abbracciarla –e così distruggerò Cho!- -Cho? Ma cosa c’entra?- -bè, lei ma ha sfidato, dicendo che, anche se nel piano “Potter” ho vinto io, a questa gara lei mi straccerà! Ma scoprirà presto quanti si sbagliava!- Ginny scoppiò in una risata sadica e corse via. Hermione chiuse il libro. Tutto ciò era ridicolo! Sabato, 5;40 Hermione, ancora addormentata, si teneva alla spalla di Ginny, euforica –Ginny, ti odio! Voglio andare a letto!- -susu! Dai ‘Mione, ti sei vista che schianto che sei?- -no! Ho indossato il vestito che mi hai dato, ma non so nemmeno che cos’è!- -è un vestito da ballo! È bianco, corto e si allarga alla fine.- Ginny si accorse che Hermione non tendeva a reagire e così continuò –ed è completamente trasparente!- -COSA????- Hermione si tirò su, sveglissima e potò constatare che l’amica stava scherzando. –stupida…- borbottò, prima di crollare di nuovo sulla sua spalla. 6;00 la gara cominciò. Ginny e Hermione cominciarono a ballare, così come tutte le coppie. La rossa aveva cercato di far cadere Cho, quando le passò davanti, ma Hermione glielo aveva impedito. –ehy, Herm, andiamo!- -dove?- Ginny, sempre tenendola per mano, la condusse al limite della pista da ballo, dove era appena arrivato Anthony –ciao! Come va?- -benissimo!- Hermione gli sorrise –sei venuto presto! - -volevo vederti!- -puoi andarti a sedere lì- propose Ginny. 8;00 La sala aveva perso forze. Alcune coppie erano già state eliminate. –uh-uh! Guarda chi s’interessa al ballo!- commentò sarcastica Ginny. Hermione volse la testa e vide arrivare Draco con Pansy e sedersi poco lontano da Anthony. - -è tornato alle vecchie abitudini?- chiese schifata Hermione guardando Pansy.- -l’erba cattiva non muore mai.- Draco incontrò lo sguardo gelido di Hermione e, per tutta risposta, prese a baciare Pansy con foga. 12;00 La sirena che segnava l’inizio della pausa pranzo arrivò con gran gioia di tutti. Fuori dalla Sala era stato allestito un tavolo con panini per i gareggianti. Hermione ci andò con Anthony e incontrò Draco, che stava studiando un panino. –il cibo è per chi gareggia.- lo aggredì subito. Draco non la degnò di una risposta –cosa sei venuto a fare? Non hai niente di meglio che guardare una maratona di ballo?- chiese ancora Hermione –ah, non lo so…tu non hai niente di bello che guardare una maratona di ballo?- Draco si rivolse sarcastico a Anthony, che subito s’incendiò –sta zitto Malfoy!- -tornatene a Hogwarts!- Draco guardò Hermione –sono qui per tifare i miei compagni!- -bene, allora va ad Azkaban!- -ma come sei simpatica! - -ti siedi lì e mi fissi, sperando di irritarmi!- -anche tu mi fissi!- -no!- -e come sai che ti fisso?- -non controllo il mio sguardo e quando lo faccio, guardo Anthony e non te!- -mhh…non ti controlli per guardare me, ma ti sforzi per guardare lui! Wow, butta male per te, Goldestein!- -fammi passare! voglio mangiare!- Draco si fece da parte –bene, passa pure!- in quel momento arrivò Pansy –ma ti sei perso? È 20 minuti che ti aspetto!- Draco la guardò di traverso –la pausa è di 10.- le fece notare –è uguale!- prese un panino –c’ho una fame…- -il cibo è per chi gareggia, Parkinson!- ripeté Hermione –ma cosa vuoi Mezzosangue?- -ignorala, si è svegliata male oggi…- spiegò Draco, prima di abbracciare Pansy. Hermione, meccanicamente, passò un braccio intorno alla vita di Anthony. Il Corvonero guardò prima lei e poi Draco con Pansy e si sciolse dall’abbraccio –Hermione, prendi i panini e torniamo dentro…- Draco rise –ma che padrone di casa che sei!- con uno scatto, Anthony prese la bacchetta e la puntò contro il biondo, che sorrise furbo –non dirmi che sai come si usa! Non ci credo!- Hermione guardò il suo ragazzo –no! Lascialo stare! Non ne vale la pena!- Anthony abbassò la bacchetta e tornò dentro seguito da Hermione. Draco lasciò Pansy e li seguì. 22;00 Hermione e Ginny erano l’una abbandonata all’altra. Erano rimasti in 3 coppie. Ginny si riscosse –devo andare in bagno!- -cosa?- -ho urgente bisogno di andare in bagno!- -e vuoi lasciarmi qui? Non ce la faccio!- Ginny mostrò il cartellino giallo, poi chiamò Anthony che le raggiunse –tienila! Non farla cadere, né farla muovere! È per l’onore della nostra Casa!- -ma…io sono Corvonero!- -sì bè…ma stai con una Grifondoro!- concluse Ginny correndo via. 22;05 Hermione guardava Draco, che ricambiava lo sguardo. –guarda che idiota!- sibilò. Anthony sbuffò leggermente. Draco prese Pansy e di nuovo si attaccarono. –ma guarda che sdegno!se non sanno tenere a bada gli ormoni, se ne vadano! Ma poi dico, che ci trova in una troia come Pansy!- Draco la fulminò con lo sguardo –parli di me?- -no!- -ho sentito “Pansy” e Pansy riguarda me.- -riguarda anche me e tutte quelle come lei!- -hai qualche problema?- -io no! Voi forse! Perché non ve ne andate?- -per me va bene! Andiamo?- chiese Pansy –no- rispose Draco secco –perché?- chiese gelida Hermione –perché ancora non mi va! S e ti do noia, concentrati sul tuo ragazzo…- Anthony, esasperato, si allontanò da Hermione –non sono più il suo ragazzo.- -cosa? Ma…- -ci ho provato Hermione! Dopo che ci siamo lasciati ho visto che non eri tornata con lui e così ho pensato che davvero non ti piacesse…ma ho sbagliato!- -no!- -sì! Lo sanno tutti! Io l’ho capito solo ora e mi faccio da parte e anche Pansy dovrebbe accettarlo!- -accettare cosa? COSA, dannazione?- urlò Hermione – tu vuoi stare con lui!- rispose Anthony con tutto il fiato che aveva in gola –lui piace a te e tu piaci a lui! Ora ne sono sicura! Va da lui! Nessuno ti ferma! Io, perlomeno, mi arrendo!- concluse rassegnato e se ne andò- Hermione rimase a bocca aperta, prima di andarsene anche lei. Si ritrovò seduta in piazza, a piangere. Dietro di lei arrivò Draco –non ascoltarlo! È un cretino che non sa che dire!- borbottò agitato. Hermione si asciugò le lacrime –no. Non è vero! Ha ragione su tutto…o no?- lo guardò. Draco non rispose –bè, su di me ha ragione! Ora vattene.- Draco sospirò –ha ragione su tutto.- Hermione tornò a guardarlo –e…ora?- -non ci saranno più ritorni di fiamma con Anthony?- -no! Certo che no…- -ok…ora…devo andare a chiarire con Pansy…- prese e se ne andò. La penultima coppia cadde. Cho urlò di gioia e abbandonò il suo partner per andare dal Giudice. –HO VINTO!- arrivò Ginny di corsa –no! Ci sono io! Ho usato il cartellino giallo! Dov’è Hermione?- -ha abbandonato la Sala…- -cosa? No!!!- Cho la guardò trionfante, quando arrivò Hermione. Ginny le corse incontro –‘Mione! Dov’eri?- Hermione cominciò a piangere e l’abbracciò. Ginny, stupita, ricambiò l’abbraccio, mentre Cho correva con la coppa intorno a loro.

Eccomi!!!!!!!vi ho aggiornato prima di partire x l’elba, così siete contente!!!! No, dai, a parte skerzi, devo fare veloce perché c’ho ancora da preparà la roba x domani!!! Risponderò alle recensioni la prox volta!!!!ah, ultima cosa, come avrete notato ho preso spunto per qst cap da una puntata di una mamma x amica! Spero non vi disgusti troppo, x ki non la guarda! Ciao e A presto!

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Capitolo 18
*** XVIII ***


SALVE

SALVE!!!!IN RITARDO, COME SEMPRE, ECCO A VOI UN NUOVO CAPITOLINO…..VORREI INFORMARVI CHE ALLA FINE MANCANO POCHI CAPITOLI….IHIHIHI

 Il lunedì successivo a quel tragico (e bellissimo) sabato Hermione, Ginny, Harry e Ron si stavano dirigendo verso la Sala Grande, quando s’incrociarono con Draco e Blaise. Hermione e Draco si guardarono imbarazzati. –ciao…- sussurrò lei –ciao….-rispose lui dolcemente. Ron e Harry li guardarono stupiti, prima che il rosso s’intromise scocciato –ehy, Malfoy, ci blocchi il passaggio! Vuoi spostarti o devo darti una piccola spinta?- Draco lo guardò come se si fosse accorto solo ora di lui –oh, si…scusa Weasley…- li superò insieme a Blaise, sorridendo a Hermione. Hermione era arrossita lievemente sulle guance e, sorridendo, entrò in Sala Grande. –ma…che succede?-chiese perplesso Harry –non lo sapete?- domandò stupita Ginny –secondo te?- Ginny guardò il fratello e sospirò –Malfoy e Hermione sono tornati insieme sabato sera.- Cosa?....ma…- -ma sono felici, lui tiene a lei e viceversa, anche Anthony lo ha accettato, quindi siete pregati di evitare qualsiasi commento inopportuno!- detto questo Ginny li lasciò soli. A fine ricreazione Hermione vide Draco e gli corse incontro –ciao!- -ehy, piccola!- -che lezione hai ora?- -Incantesimi, ma può aspettare…- aggiunse, avvicinandola a sé e baciandola. Hermione trattenne il respiro e si staccò quasi subito –cos’hai?- -niente, ma questa volta voglio fare tutto con calma…non arrabbiarti! Vieni stasera nella stanza delle necessita alle 9, ok?- gli diede un bacio a fior di labbra e corse via. Draco sospirò –cominciamo bene…- Alle 9 in punto Draco si fece trovare fuori dalla stanza delle necessità, dove già c’era Hermione, che indossava un grazioso vestito da sera nero. –ciao…- lo abbracciò, mentre lui posava le sue labbra su quelle di lei. Il bacio che ne seguì fu certo più passionale di quello della mattina. –Draco….oggi è il mio compleanno…- -cosa? Oh, auguri! Non lo sapevo!- la baciò nuovamente. –sì…ti ricordi cosa ti dissi tempo fa?- -emh…che…- s’interruppe. Voleva dire ciò che pensava? –Hermione, non sei costretta!- -lo so…- -se tu non vuoi…- -voglio!...ma forse…sei tu quello che non vuole!- aggiunse irritata. –certo che voglio Hermione lo guardò sospettata –fammi capire una cosa, non è che tu vuoi fare semplicemente sesso?- Draco le sorrise –io voglio fare l’amore con te- Hermione sorrise e lo baciò, mentre con una mano apriva la porta della stanza delle necessità. Una volta entrati fece per richiuderla, ma Draco la fermò –se non sei sicura, non chiudere quella porta!- Hermione lo guardò dritto negli occhi seria e , per tutta risposta, chiuse la porta. Hermione ripensò a quella notte migliaia di volte. Ne aveva parlato solo con Ginny, ma sapeva che anche Harry e Ron lo avevano capito. Draco e Hermione erano più uniti che mai. Erano diversi, migliori. E anche Hogwarts era migliore. Lentamente la situazione stava cambiando. Era facile vedere un Grifondoro scambiare due chicchere con un Serpeverde. Certo, nelle ore di lezione che condividevano tirava ancora una brutta aria,anche se meno gelida. E alcune volte capitava di vedere nel prato Draco e Hermione abbracciati, insieme a Harry, Ron, Blaise e Terry. Certo, stavano più che altro in silenzio, ma era già un gran risultato. Un Sabato sera, nella Sala Comune di Serpeverde, la band di Draco suonava. Furono invitati anche Hermione e i suoi amici. Il concerto si svolgeva in una stanza dove erano state messe sedie e montato un piccolo palco. Hermione chiacchierava allegramente con Terry, quando le passò davanti Pansy e una ragazza bionda, occhi azzurri, che la guardò con disprezzo. –chi è quella?- -Daphne Greengrass, cugina di Blaise e Draco-dipendente.-- cosa?- -bè, sì, è amica di Pansy, no?- Terry guardò l’espressione accigliata di Hermione- ehy, tranquilla, Draco non la guarda di striscio….- in quel momento Draco, Blaise e altri tre Serpeverde salirono sul palco, annunciando un’altra canzone. Tutti si sedettero. Cominciarono. La voce calda di Draco evase la stanza. *****Ti amo, un soldo ti amo, in aria ti amo se viene testa vuol dire che basta lasciamoci. ti amo, io sono, ti amo, in fondo un uomo che non ha freddo nel cuore, nel letto comando io ma tremo davanti al tuo seno, ti odio e ti amo, è una farfalla che muore sbattendo le ali l'amore che a letto si fa prendimi l'altra metà oggi ritorno da lei primo Maggio, su coraggio Io ti amo e chiedo perdono ricordi chi sono apri la porta a un guerriero di carta igienica e dammi il tuo vino leggero che hai fatto quando non c'ero e le lenzuola di lino dammi il sonno di un bambino che fa sogna cavalli e si gira e un po' di lavoro fammi abbracciare una donna che stira cantando e poi fatti un po' prendere in giro prima di fare l'amore vesti la rabbia di pace e sottane sulla luce io ti amo e chiedo perdono ricordi chi sono ti amo, ti amo, ti amo ti amo e dammi il tuo vino leggero che hai fatto quando non c'ero e le lenzuola di lino dammi il sonno di un bambino che fa sogna cavalli e si gira e un po' di lavoro fammi abbracciare una donna che stira cantando e poi fatti un po' prendere in giro prima di fare l'amore vesti la rabbia di pace e sottane sulla luce io ti amo e chiedo perdono ricordi chi sono ti amo, ti amo, ti amo ti amo***** Tutti avevano capito per chi era quella canzone. Tutti applaudirono ammirati. Ma solo una ragazza si alzò. Daphne salì elegantemente sul palco. Hermione smise di applaudire. Guardò sospettosa la ragazza avvicinarsi a Draco. La vide stringergli formalmente la mano. Si tranquillizzò. Poi la vide baciarlo. E allora si sentì esplodere. Ma non fu l’unica. Draco era visibilmente sorpreso, così come Blaise, che guardò orripilato la cugina. Terry si alzò bruscamente disgustata, così come Harry e Ron. Tutta la stanza esplose in sussurri. Hermione tremante di rabbia uscì di corsa. Entrò nella Sala Comune dei Serpeverde, ormai per lei familiare, dopo che Draco l’aveva fatta venire tante notti. Si appoggiò a una poltrona, quando sentì le voci degli altri raggiungerla. –ehy, Mezzosangue, questo non è il tuo posto! Vattene!- Daphne la raggiunse dietro le spalle. Hermione si voltò disgustata, -tranquilla, aspetto Draco e me ne vado…- -no, non hai capito? Devi andartene ora!- la spinse. Hermione quasi cadde. Daphne la spinse di nuovo, più forte. Era troppo. Hermione si slanciò in avanti e le diede uno schiaffo. Per tutta risposta Daphne mirò al suo stomaco con un gomito. Hermione cadde a terra. Attorno a loro si fece silenzio. Daphne la prese per i capelli e la fece alzare –è chiaro che devi andartene?- -chiaro? Chiarissimo!- le diede un calcio. La Serpeverde mollò la presa e barcollò. Hermione le diede una testata, facendola a cadere e prese a tempestarla di calci. I Serpeverde fischiavano ammirati. Arrivò Ron –oh Dio…- corse indietro e raggiunse Draco e Blaise – Malfoy! Corri! Hermione sta uccidendo sua cugina!- Draco accorse spaventato e con fatica tirò su Hermione prendendola da dietro. Daphne si alzò tremante –mi avete rotto le palle, te e le tue amiche troie! Sono stanca delle vostre minacce e dei vostri sporchi mezzi per farmi lasciare con Draco! Ora basta! Che vi piaccia o no, io sono la donna di Malfoy!- un silenzio carico di tensione seguì quelle parole. Draco riuscì a portarla fuori, anche se udirono gli applausi che si sollevarono dalla piccola folla. Daphne, con il labbro rotto e ancora a terra guardò Blaise –non dici niente?- il cugino sorrise sprezzante –sì, che se fossi stato la Granger ti avrei lanciato direttamente un Cruciatus.- Draco condusse Hermione vicino al lago, dove si sedettero. –cazzo, Mezzosangue, certo che sei violenta!- disse divertito. Hermione lo guardò –mi dispiace, ma sono davvero stanca di chi vuole ostacolarci!- draco sorrise –lo so…e ti prometto che la prossima volta chi si metterà sulla nostra strada non incontrerà solo le tue botte…- Hermione lo guardò leggermente spaventata, ma non fece domande. Stare abbracciata a lui era l’unica cosa che desiderava. \

UN IMMENSO GRAZIE A: Yle, Andromeda, Helena,Alessandra,Julia,Alisea,Bellatrix. Chiedo ancora scusa per la piccola scrittura, penso che l’unica cosa per leggere ! Al prossimo capitolonzolo! UnLbene è che voi facciate copia-incolla su word  bacio!

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Capitolo 19
*** ringraziamenti ***


***ok, ci siamo! i ringraziamenti partono dal capitolo IX
x yle: so che ti aspettavi un lieto fine, e un pò mi dispiace di averla fatta finire così! però se non sei troppo arrabbiata, vai a leggere in fondo a questo cap.
x alisea: visto, potter nn era morto! non so come mi sia venuta in mente questa storia dei quasi fantasmi, ma che vuoi farci, ho il cervello malato! meno male xò anche tu la pensi come me sui finali troppo romantici!
x Whitesoul: esatto, ho preso spunto da tre metri sopra il cielo! bò, è solo che un pò li vedo simili le due storie! però in effetti hai ragione, loro due nn sn stati mai amici...bè, forse è il momento che lo siano....forse...
x julia91: sono contenta che tu non abbia odiato hermione! avevao paura di farle fare la parte della stronz@, come babi appunto, ma non la vedo così! infondo per una che ha passato la vita sui libri, la storia con draco è stata anche troppo piena di emozione!
infine voglio ringraziarvi tutti, sia chi ha letto e recensito, sia chi non lo ha fatto! e dirvi che ho deciso di pubblicare un seguito! il primo capitolo sarà "in onda" lunedì 3 luglioil titolo sarà: true love or only hate
un bacione a tutti
Lily Black***

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Capitolo 20
*** IX ***



Dopo quell’episodio nessuno provò più a mettersi tra Draco e Hermione. Forse per paura, forse per rassegnazione. Comunque sia la coppia dell’anno, o forse della storia di Hogwarts, non fu più minacciata. Era una notte di fine Maggio quella in cui Hermione fu svegliata improvvisamente da un gufo reale bianco. Con gli occhi assonnati prese la bacchetta –Lumos- rimase stupita nel vedere il gufo appartenente a Draco. Portava una lettera e, appena la prese, volò via dalla finestra, aperta non si sa come. Cercando di non svegliare le compagne, lesse il messaggio “fatti trovare tra 5 minuti fuori dal Portone.” In silenzio, troppo assonnata per farsi domande, cominciò a vestirsi, rabbrividendo ogni tanto per il freddo delle 5 di mattina. Poi, lentamente, uscì. Sbadigliando si ritrovò presto fuori nell’aria gelida. Draco la stava aspettando sul prato, una vecchia scopa al suo fianco. –Amore….sono le cinque di mattina! Cosa vuoi?- Hermione si avvicinò, leggermente più sveglia e consapevole di ciò che stava succedendo. Lui per tutta risposta le sorrise, tirò fuori un cappello di lana e glielo mise, insieme a una sciarpa di Serpeverde –perché mi metti questo schifo addosso?- -farò finta di non averti sentito….comunque, devo portarti in un posto…e sulla scopa fa freddo!- -ma infatti tu sei pazzo se pensi che salirò su quell’insieme di legnetti!- rispose sorridendo Hermione. Ma Draco non le rispose. Stava guardando in alto –oddio, corri! C’è un ombra dietro a una finestra! È un professore!- -dove?- urlò Hermione spaventata, lasciando che Draco la portasse sulla scopa, sistemandosi davanti a lei e decollando. Hermione, presa alla sprovvista, si strinse forte a lui, gemendo –dici che ci ha visti? Era buoi! Forse….- ma s’interruppe, sentendosi improvvisamente una stupida. La risata di Draco confermò i suoi sospetti –non….c’era nessun’ombra,vero?- Draco continuò a ridere –BRUTTO BASTARDO DEPRAVATO!!!- per tutta risposta Draco sfrecciò più velocemente, costringendo Hermione a stringersi a lui coprendo il visto contro la sua spalla. Chiuse gli occhi. Non le piaceva, proprio non le piaceva…- ehy, siamo arrivati!- Hermione aprì gli occhi: erano su una montagna. Spaesata scese dalla scopa, seguita da Draco. –ora potrei ammazzarti, lo sai vero?- gli urlò contro minaccioso. Draco sorrise tranquilla e portò la scopa dietro a un cespuglio. Poi prese per mano Hermione e si avvicinò a un bosco –vieni…- -ehy, dove mi porti?- -non fare domande e seguimi!- -guarda che sono ancora arrabbiata!- -oh, senza dubbio!- -non pensare di cavartela così!- -no…- -mi hai svegliato prima dell’alba!- -sì…- --mo hai fatto salire su una scopa con l’inganno- -certo…- -e ora questo! Draco Malfoy, tu mi…- non continuò perché Draco si fermò di colpo voltandosi –ehy, Granger, ci stai un po’ zitta? C’è un buon motivo se ho commesso tutti questi atti vietati dalla legge! E se non ti piacerà potrai denunciarmi!- Hermione rimase un secondo zitta, poi…-e qual è questo motivo?- Draco sospirò: impossibile farla tacere! Riprese a camminare, poi voltarono un albero e… -ecco il motivo!- si trovavano in una radura circondata da alti alberi. Al centro c’era un lago calmo, azzurro. Hermione rimase senza fiato per quanto era bello….poi però la sua razionalità parlò –scusa amore, ma…mi hai portato qui…quando davanti al castello abbiamo un lago altrettanto bello?- Draco rise e si sedette in uno spiazzo d’erba, facendola accomodare tra le sue gambe –sì, ma a Hogwarts non si vede questo…- indicò il lago. In quel momento il buio che fino a poco prima li aveva avvolti si dissolse. L’alba… il sole tenue illumino la superficie del lago. L’acqua salì a schizzi, formando cerchi e strane figure. Poi ne uscì fuori una specie di delfino, avvolto da una luce viola. Dopo meno di un minuto, tutto tornò alla normalità. Hermione guardò Draco –era…stupendo!- -visto? Donna di poca fede! Guarda che nemmeno io avrei rinunciato a dormire di sabato, se non per una buona ragione!- le bacio i capelli. Hermione continuò a guardarlo, gli occhi lucidi di lacrime e di amore. Draco sentì il cuore battergli più forte. Le accarezzò il viso e, quasi sussurrando, le disse ciò che non aveva mai detto a nessuna –ti amo…- Hermione trattenne leggermente il fiato. Non sorrise. Continuò a guardarlo seria –ti amo anch’io- posò la testa sulla sua spalla e lui l’abbracciò. Finalmente avevano espresso ciò che pensavano da molto, ma che per paura e orgoglio avevano taciuto. Hermione era contenta. E, sopraffatta dalle emozioni, si addormentò. -sveglia!- Hermione aprì gli occhi, consapevole di dove si trovava. Draco la guardava sorridendo porgendole un panino –il tuo pranzo! Tra un’oretta potremo andare!- Hermione sorrise e prese il panino. Anche lui ne aveva uno e, sedendosi vicino a lei, cominciarono a mangiare, in silenzio, sorridendosi qualche volta, innamorati. Quando fu il momento di ripartire, Draco tornò indietro per riprendere la loro scopa, ma raggiunse quasi subito Hermione al lago –non c’è più!- -cosa?- -la scopa! Deve essere caduta, o rubata!- Hermione rimase a bocca aperta –e…ora?- -ora? Ora si cammina!- -tu sei di fuori!- -forse, ma non vedo alternative e tu?=- poi, vedendo che non rispondeva- perfetto! Su, andiamo!- e partirono. Poco dopo un’ora fu chiaro che si erano persi. Cominciò anche a piovere. Sotto le maledizioni di Hermione, Draco la portò a una casetta abbandonata –rifugiamoci lì!- propose e la spinse dentro. Ma la casetta non sembrava abbandonata: c’era una tavolo apparecchiato per due, un focolare e un lenzuolo rosso su un materasso. Qualche candela accesa. Hermione guardò Draco –tu….TU! SEI UN MOSTRO! HAI PROGRAMMATO TUTTO, VERO? LA SCOPA? ECCO perché non erA LA TUA, MA DELLA SCUOLA! L’HAI BUTTATA DA QUALCHE PARTE VERO?- -Draco scoppiò a ridere –bè, diciamo che la pioggia non era programmata, però…- l’abbracciò –ehy, piccola…l’ho fatto per te! Voglio passare questo sabato qui, con te, adesso…- la baciò. Hermione sbuffò leggermente, prima di lasciarsi andare. La pioggia era ormai cessata ed era notte. Hermione abbracciò forte il petto di Draco, coperti dal lenzuolo. –come torniamo a casa?- -verranno Blaise e Terry.- -tutto programmato!- -e certo! Sai, conoscevo da tempo quel lago…una volta ci si riunivano i Mangiamorte!- -cosa?- -tranquilla, ora non più!- Hermione lo guardò incerta –ehy, piccola, ti assicuro di no! E lo sai, io ho sempre ragione!- Hermione rise e lo baciò. Ma Draco non aveva sempre ragione. Se l’avesse avuta, in quel momento, nella radura del lago, non si sarebbero riuniti attorno a Lord Voldemort i Mangiamorte, tramando il loro più oscuro piano. Quello che successe dopo Hermione quasi non se lo ricordava: Blaise e Terry li avevano riportati indietro e lei era andata a dormire per tutto il pomeriggio. Era giugno e ci preparava per gli esami. Dopo i GUFO e prima dei MAGO non c’era da preoccuparsi. Ed ecco che Hermione si ritrovò ad andare a feste clandestine, anziché studiare. Non c’era da dire niente sul fatto che Draco l’aveva cambiata. Sorrise. Quanto lo amava. Strinse la collana che le aveva regalato. Aveva un brillante azzurro al centro. Come gli occhi di lui. Le piaceva pensare che lui potesse guardarla attraverso a quel brillante. Harry irruppe in Biblioteca seguito da Ron. – Hermione! Ho deciso: domani sera tornerò a prendere Sirius!-*** [(era ora che ti concentrassi su di me ndharry) (scusa, ma preferisco parlare di draco e hermione….capiscimi…nd autrice)(ma….la storia parla di me!nd harry)(sbagliato! Ho omesso Harry Potter iniziale! È solo il soffio dell’odio! Nd autrice)(titolo spastico nd harry)(taci! Dai, ora voglio continuare con la fic!) (no!)(sì)(NO)(avada kedavra! Nd autrice)]*** Hermione spalancò gli occhi – cosa? Harry, per piacere, non fare pazzie!- - Hermione, te ci stai?- - io…certo che sì…- rispose la ragazza presa alla sprovvista - allora verrò anch’io!- tutti e tre si voltarono stupiti verso Draco. – cosa? Che ci fai tu qui?- lo aggredì Ron.—Weasley, è una biblioteca pubblica!- – lascia stare…cosa sarebbe “verrò anch’io?”- chiese Hermione spazientita. Draco si avvicinò – ti amo…troppe volte hai rischiato la vita…questa volta voglio esserci anch’io!- Harry non disse nulla: per lui ormai l’importante era trovare Sirius. Hermione annuì. Draco guardò Ron, che sbuffò, a acconsentì. Harry scrollò le spalle –bene, domani sera si va.- E così la sera dopo quattro studenti di Hogwarts, con la Materializzazione, si ritrovarono nella Stanza dei Misteri. Non fu difficile trovare l’arco. Harry fece un passo avanti, titubante – sentite, io vado…se entro un’ora non tornerò…bè….chiamate qualcuno!- Hermione gli prese la mano – Harry…ti prego, non farlo!- - devo…- La ragazza lo abbracciò dandogli un bacio nella fronte, poi lo lasciò andare. Harry si fermò vicino al velo. Era il momento. Chiuse gli occhi, fece un passo avanti e sparì dietro l’arco. Harry sentì una stretta allo stomaco, mentre una forza lo spinse dentro. Cadde a terra. Era tutto buio. Chiuse gli occhi.E capì di essere morto.***** bè, che dire? forse sembrerà fatto un pò di corsa questo capitolo, ma vorrei finire la storia entrò la fine dalla scuola. vi annuncio che il prossimo capito sarà anche l'ultimo! un ringraziamento a chi ha recensito. a presto

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Capitolo 21
*** XX ***


****LEGGERE INFONDO AL CAP***** Ron, Hermione e Draco si sedettero sugli scalini. – ehy, mezzosangue…poca confidenza con Potter!- - non sarai mica geloso, Malfoy!- lo accusò Ron – geloso? Weasley, io non ne ho bisogno!- Hermione non li ascoltava. Si stava guardando intorno. Stava andando tutto bene, a parte il fatto che Harry non si vedeva. – sentite…non vi pare ci sia troppa calma?- - Hermy! Se per una volta ci va bene, mica puoi lamentarti!- - è questo il fatto Ron…a noi non va mai bene….- - e a quanto pare nemmeno stavolta!-li raggiunse alle spalle una voce fredda. Spaventati i tre ragazzi si voltarono verso l’entrata: eccoli là: Voldemort, Bellatrix e Malfoy. - Malfoy…vedo che tuo figlio si è unito dalla parte sbagliata!- disse la voce sibilante del Signore Oscuro. Draco guardò Lucius. -tu…non eri ad Azkaban? – Lucius sorrise freddo –Draco, dovresti sapere che i Mangiamorte sono tornati tra di noi. È stato semplice evadere. Loro ci hanno lasciati uscire, mantenendo il silenzio con il Ministro. In cambio, dopo questa notte, si riuniranno a noi lasciando per sempre la prigione di Azkaban.- Voldemort schioccò le dita. Funi invisibili legarono Hermione, Ron e Draco e li buttarono per terra. Voldemort si avvicinò a Draco – non posso tollerare che il figlio di un valido Mangiamorte tradisca la sua natura….ma non voglio punirti….anzi…per il tuo e nostro orgoglio, questa notte Harry aprì gli occhi. Si mise a sedere.à---------ßdiverrai Mangiamorte!- Intorno a lui volteggiavano miriade di luci. Raccolse gli occhiali che gli erano caduti e li indossò e capì che erano fantasmi. Non proprio fantasmi. Più luce che fantasmi. Si guardò le mani e il corpo e con orrore, capì di essere uno di loro. Si alzò in piedi: non poteva finire così! Non poteva essere morto solo per aver passato un velo. “il velo della morte….” Harry si guardò intorno: - chi ha parlato?- “questo è il regno dei morti! Sei entrato nel regno dei morti!” Harry avanzò. Conosceva quella voce, o almeno gli sembrava. “sinceramente non vorrei che tu stia qui ancora…ma devo dire che sono contento di averti visto!” – vieni fuori! Avanti!- ordinò Harry impugnando la bacchetta, tremando leggermente. La voce rise “non ti scaldare! Sono qui” Harry si voltò e vide davanti a sé l’uomo di cui aveva sperato appartenesse la voce. Lacrime di gioia gli salirono agli occhi, mentre avanzò e abbracciò suo padre. “Harry….c’è anche tua madre…” Harry sentì un altro corpo stringerlo e capì che era lei. Lily accarezzò dolcemente i capelli del figlio e Harry per la prima volta da quando erano morti, provò la sensazione di esser amato da una donna che era veramente sua madre.”ascolta…” disse Lily “devi andartene! Tu non sei morto! Sei mezzo morto e mezzo vivo!” Harry la guardò con aria interrogativa, incrociando quegli occhi verdi che appartenevano anche a lui. “Quando un vivo entra qui” continuò Lily “ha un anno per uscire e continuare a vivere…altrimenti morirà!” -io sono venuto per prendere Sirius- spiego incerto Harry “Sirius sta arrivando! Sapevamo che saresti venuto! In realtà lui vorrebbe rimanere qui con noi, ma sa che il suo posto è con te. Eccolo….” James indicò un punto oltre la spalla di Harry. Harry vide il suo padrino avvicinarsi. Era più pallido di lui. Dopotutto , ancora qualche giorno e sarebbe morto per sempre. Harry abbracciò anche lui con trasporto, senza parole, felice come non lo era da quasi un anno e per in quel - Draco Malfoy…io ti nomino….-à----ßmomento decise che non sarebbe più uscito. Hermione chiuse gli occhi. Non voleva vedere. Non voleva sentire. La porta si aprì nuovamente: Lupin irruppe nella stanza. Voldemort non diede segno di sorpresa, solo irritazione. Draco, approfittandone, andò a liberare Ron e Hermione. La battaglia cominciò. Lupin e Voldemort si affrontarono subito. Bellatrix andò contro Ron. – HERMIONE! ATTENTA!- Draco scagliò un incantesimo contro il padre. – Draco! Non avrei mai pensato che tu fossi così debole!- gli urlò contro - meglio debole che codardo! Io per lo meno non dipendo da nessuno!- Voldemort scagliò un incantesimo a Lupin che cadde a terra . Il Signore Oscuro sapeva che probabilmente Silente era in arrivo. Prese Bellatrix per mano. Poi andò da Lucius. – andiamocene! Potter di sicuro è gia morto dentro quel velo! Lascia perdere tuo figlio, non ne vale la pena! Avada Kedavra!- Lucius guardò terrorizzato Voldemort e il raggio di luce verde uscire dalla sua bacchetta, superarlo e colpire suo figlio. –no...NO! ASSASSINO!- gli puntò contro la bacchetta, ma da fuori arrivarono nuovi rumori. - basta, mi hai stancato! Fatti catturare, tanto ti verrò a riprendere e ti ucciderò! Io me ne vado!- sibilò Voldemort e sparì con la donna. Hermione urlò. Urlò con tutte le sue forze. Harry sussultò – Hermione- mormorò. I suoi amici avevano bisogno di lui. Non poteva rimanere lì. Non più. James gli strinse una mano – andate! Hanno bisogno di voi!- Sirius abbracciò Lily e James, seguito da Harry, poi circondò le braccia di lui. I genitori di Harry si dissolsero piano piano, seguiti dagli altri morti. Harry sapeva che stava tornando vivo. Ma prima di scomparire del tutto, vide un fantasma nuovo. Aveva i capelli chiari e gli occhi gelidi. Non poteva essere. Pregò di uscire dal velo il più presto possibile. E quando successe, pregò di tornare dentro: Hermione era in lacrime. Ron era pallido. Lupin era mezzo svenuto. Lucius si disperava. Draco era morto. Il suo corpo giaceva per terra, vicino al padre. Hermione quasi non respirava. Si avvicinò e prese la mano del suo ragazzo – Draco….ti prego…Draco!-. Silente entrò di corsa, seguito da altri Auror. Con una sola occhiata capì che, per la prima volta, era arrivato troppo tardi. Lucius abbracciò il figlio. Non sarebbe finita così. Non sarebbe morto. Lui era il braccio destro di Voldemort e naturalmente conosceva molti sortilegi per vincere la morte…o per lo meno per salvare qualcuno, donandogli la vita. Prese un coltello e si fece un tagliò nel polso. Lo stesso fece alla mano di Draco. Mischiò il sangue. Pronunciò delle parole a bassa voce, con la voce rotta dal pianto. Silente capì che stava facendo. Fece un passo avanti, prima che una luce investisse tutta la stanza. Quando si placò, Draco aprì gli occhi. Nello stesso istante Lucius cadde vicino a lui. Hermione si buttò al collo del ragazzo che l’abbracciò. – ma che è successo?- Draco guardò il padre, poi capì. Si era sacrificato per lui. Ed ecco che tutto l’odio provato verso di lui s’intensificò. Era orfano del padre, ora. Aveva pensato di fare la cosa giusta. Come sempre aveva sbagliato. Se avesse voluto salvare il figlio, non avrebbe dovuto diventare Mangiamorte. Ora, anche il più eroico gesto, agli occhi di Draco, parve come la più codarda azione. * I funerali avvennero due pomeriggi dopo. In prima fila c’erano Narcissa e Draco. Blaise, Tiger, Goyle, Terry e altri Serpeverde erano vicini a Hermione, Harry e Ron. Quest’ultimi erano venuti più per l’amica, che per altro. Hermione osservò Draco abbracciare la madre in lacrime. Lui non piangeva. Nemmeno una lacrima. Hermione sapeva che il dolore non si conta dalle lacrime, ma lui era così gelido. Terry le strinse la mano – so a cosa pensi. Draco odiava suo padre. E l’odio non svanisce solo perché all’ultimo momento fai qualcosa di buono! Suo padre aveva tante cose da farsi perdonare e credimi, in questi casi, la morte è la minor pena. – Hermione la guardò – era suo padre!- -Draco ha smesso considerarlo tale da anni, ormai .- - ma…gli ha comunque salvato la vita!- - non voglio fare la tragica…ma credimi se ti dico che questo è stato l’errore più grosso commesso da Malfoy Senior nei confronti del figlio!- Hermione guardò Draco. Non era sicura di quello che pensava. Sapeva solo che non era quello che voleva. – ricordati, certe volte la morte è la minor pena per l’uomo!- Il funerale finì. Tornarono con le carrozze a Hogwarts. Arrivati Hermione scese e fece per andarsene. Draco la bloccò e la baciò con una foga tale da toglierle ogni dubbio-. Hermione si allontanò – Draco….DRACO BASTA!- lui la guardò – cosa c’è?- - sono stanca…di noi! È meglio finirla qui!- si avviò verso il portone. Lui le prese il braccio. Erano soli nel prato, mentre il cielo minacciava un temporale ,- cosa? Sei pazza! Qual è il problema? Per caso non ti ho dato niente?- - no, il fatto è che con te un attimo mi sento in paradiso e l’attimo dopo all’inferno!- lui la voltò per guardarla in faccia – mi stai dicendo che è colpa mia se mio padre è morto?- - è colpa tua, sua e della vita che fate! Voi avete scelto di uccidere! E questa è la vostra pena! Voi vivete con la morte nell’anima e presto o tardi la morte prende anche voi!- Draco le tirò uno schiaffo. Cominciò a piovere. Hermione lo guardò con rabbia – questa volta è davvero finita!- se ne andò, lasciandolo lì, sotto la pioggia, pieno di rancore e qualcosa di più forte. In quei giorni al castello, si sentì sempre quella canzone. Non si seppe chi la metteva, ma Hermione la sentiva continuamente. E più la sentiva e più si sentiva morire. Ripenserai agli angeli

Draco ripensò spesso al ballo dove baciò per la prima volta quell’angelo.

Al caffè caldo svegliandoti

Hermione ricordò le mattine quando Draco la svegliava portandole la colazione, nella stanza delle Necessità.

Mentre passa distratta la notizia di noi due

lentamente passò la notizia che la celebre coppia si era spezzata. Sussurri nei corridoi, pettegolezzi, sguardi sospettosi.

Dicono che mi servirà Se non uccide fortifica Mentre passa distratta la tua voce alla tv Tra la radio e il telefono risuonerà il tuo addio

Draco passava le giornate nella sala comune, sotto lo sguardo preoccupato di Blaise. Quel pomeriggio durante il quale la voce di Hermione si espanse per tutto il castello attraverso l’incantesimo sonorus per informare del piccolo concerto che sarebbe avvenuto tra pochi giorni.

Di sere nere Che non c'è tempo Non c'è spazio E mai nessuno capirà Puoi rimanere Perché fa male male Male da morire Senza te

Hermione piangeva nel letto, senza dormire, credendo di non essere sentita.

Ripenserei che non sei qua Ma mi distrae la pubblicità Tra gli orari ed il traffico lavoro e tu ci sei Tra il balcone e il citofono ti dedico i miei guai

Draco non voleva pensarci. Ma era difficile, visto che durante gli esami erano nelle stesse aule. Hermione ripensò al suo schiaffo. Draco ripensò alle sue parole.

Di sere nere Che non c'è tempo Non c'è spazio E mai nessuno capirà Puoi rimanere Perché fa male male Male da morire Senza te Ho combattuto il silenzio parlandogli addosso E levigato la tua assenza solo con le mie braccia E più mi vorrai e meno mi vedrai E meno mi vorrai e più sarò con te E più mi vorrai e meno mi vedrai E meno mi vorrai e più sarò con te E più sarò con te, con te, con te Lo giuro

Draco cercava Hermione, ma lei lo evitava. Hermione cercava Draco, ma lui non si faceva trovare. Un pomeriggio si ritrovarono entrambi l’uno di fronte all’altra, al centro del prato dove si erano messi insieme. Si rividero abbracciati. Ma ormai quelli erano tempi passati. Senza una parola, ognuno riprese la sua strada.

Di sere nere Che non c'è tempo Non c'è spazio E mai nessuno capirà Puoi rimanere Perché fa male male Male da morire Senza te Senza te Senza te Senza te

La notte prima dell’ultimo giorno a Hogwarts, il gruppo di Draco avrebbe nuovamente cantato. Hermione non dormiva: guardava la foto di loro due. Abbracciati. A Maggio, quando ancora tutto era perfetto. Non lo sapeva, ma dentro di sé sentiva che Draco in quel momento guardava la stessa foto. E infatti, sdraiato nel suo letto, gli occhi di lui scrutarono i loro visi sorridenti. Si ricordò di una dedica babbana che gli aveva detto la Grifondoro. La formulò nella sua maniera, nello stesso momento in cui anche Hermione ci pensava. “tra un libro ho trovato una vecchia fotografia: noi due,ancora stretti da un abbraccio sincero. Noi due, ancora illusi da un amore non vero”. Le sedie furono sistemate all’aperto. Il palco vicino alla grande quercia. Il gruppo era già posizionato. Girava voce che c’era stato un cambio di programma sulla canzone da cantare. Draco sembrava a pezzi: sotto gli occhi freddi aveva profonde occhiaie.

Sono l'elefante e non ci passo mi trascino lento il peso addosso. Vivo la vergogna e mangio da solo e non sai che dolore sognare per chi non può mai. Sono l'elefante e mi nascondo ma non c'e' rifugio così profondo. Io non so scappare che pena mostrarmi così al tuo sguardo che amo e che ride di me. Hermione chiuse gli occhi: si sentì osservata da molti.

Tutti sapevano che per chi era quella canzone. Ma se quella cantata l’ultima volta l’aveva fatta sentire bene, questa la faceva morire.

Una farfalla sei leggera e libera su me mai non ti raggiungerò mai mi spezzi il cuore e te ne vai lassù Sono l'elefante che posso fare inchiodato al suolo e a questo amore. Provo ad inseguirti ma cado e rimango cosi non puoi neanche aiutarmi ti prego vai via.

Hermione sentì gli occhi riempirsi di lacrime. Draco li teneva chiusi.

Una farfalla tu sei leggera e libera su me mai non ti raggiungerò mai mi spezzi il cuore e te ne vai da me. Dentro di me dentro di me ho un cuore di farfalla e non potrai vedere mai quanto lui ti assomiglia dentro di me dentro di me ho un cuore di farfalla e non potrai vedere mai quanto lui ti assomiglia Dentro di me dentro di me ho un cuore di farfalla.

Prima dell’ultimo accordo Hermione si alzò e si allontanò dall’altra parte del prato. Presto sentì Draco raggiungerla. – te ne sei andata! - - era bellissima…ma anche ingiusta! Io non ti ho lasciato per cattiveria! È solo che…- non continuò. Draco la guardò. Le mise una mano sul viso – scusa…per lo schiaffo. – Hermione lo osservò: voleva davvero le sue scuse? Le importava qualcosa dello schiaffo? Cosa voleva da lui? L’aveva lasciato, ma nonostante questo desiderava l’ultimo bacio. Come se davvero lui le leggesse nei pensieri, s’inchinò e la baciò. Si guardarono. Hermione fece un passo indietro. Sentì qualcosa di freddo toccarle la gola. Un ciondolo. Il ciondolo che lui le aveva regalato poco tempo prima. Il perché non se lo ricordava. Non era importante. Si tolse la collana. Gli prese una mano e la lasciò cadere lì. Draco guardò il ciondolo senza parlare. Il brillante azzurro venne bagnato da qualche goccia salata. Non di Hermione. Ma di Draco. Per la prima volta in tutta la sua vita, Draco stava piangendo. Hermione sentì male all’altezza del cuore. Avrebbe voluto consolarlo. Allungò una mano, la posò sulla sua. poi, piangendo anche lei, si allontanò. Dopo quella storia, forse qualcosa di buono c’era: Hermione, la ragazzina secchiona con unica priorità di prendere 101 su 100 in tutti i test, aveva scoperto che le cose importanti al mondo erano altre. Aveva imparato ad amare qualcuno che aveva sempre odiato. Era cresciuta. Draco, invece, aveva imparato a piangere e ad aver bisogno di qualcuno che non fosse se stesso. La mattina dopo Hermione si ritrovò sul treno con Harry, Ginny e Ron. Era felice. O almeno, voleva esserlo. Voleva guardare al futuro. Aveva sentito dentro di sè quanto era maturata e così, prese da un attacco infantile, si era fatta fare due codine da Ginny e sembrava una dolce bambina un po’ cresciuta. Nonostante l’aria infantile, molti ragazzi si voltarono a guardarla quando il pomeriggio si avventurò per il corridoio del treno in cerca di un bagno. Si scontrò con Draco. Strano. Ormai c’era abituata. – ciao- -ciao- lui le sorrise. Lei ricambiò. -Ti va di entrare.- Le chiese. Lei annuì e insieme si sedettero in uno scompartimento vuoto. A Hermione venne il sospetto che forse lui l’aveva aspettata. – ascolta…non so te, ma sinceramente non ho molta voglia di tornare ad avere il rapporto che avevamo prima di quest’anno. - disse Draco – neanch ’ io…sarebbe un po’ difficile. - lui le porse la mano – amici?- Hermione diventò seria – amici. - gli strinse la mano. Sarebbe stato difficile? No, molto più facile di quando stavano insieme. Potevano diventare amici. Solo amici. Si sorrisero. Il treno si fermò. Uscirono dallo scompartimento. Si lasciavano come amici. Per tutta l’estate non si sarebbero visti. Sì, si disse Hermione, lei era amica di Draco Malfoy. Nulla sarebbe cambiato. Tra poche settimane si sarebbe resa conto di quanto si sbagliava. Per ora non voleva pensarci. ***FINE*** ESATTO, FINE. MA X CAUSA DI FORZE MAGGIORI DOVRò RIMANDARE I RINGRAZIAMENTE E SALUTI. X QST TRA BREVE PUBBLICHERò UN NUOVO CAP DOVE RINGRAZIERò TUTTI QUANTI E DARò I MIEI COMMENTI. INTANTO VORREI CHIEDERE A CHIUNQUE, ANCHE CHI PER ORA HA LETTO E NN RECESITO (SE CI SONO) DI RECENSIRE QUEST'ULTIMO CAP, ESPRIMENDO IL SUO PARERE SU TUTTA LA STORIA E SE VORREBBE UN SEGUITO OPPURE NO. VI ASPETTO AL PROX AGGIORNAMENTO CHE SARà SOLO DI RINGRAZIAMENTO.

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