Per amore

di Mars34
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Noi ***
Capitolo 2: *** Paramour : "Amore segreto" ***
Capitolo 3: *** La strada del successo ***
Capitolo 4: *** "Io amo questa ragazza" ***



Capitolo 1
*** Noi ***


Capitolo primo.

 

“allora avanti un’altra per favore” Zac e Josh erano alle prese con la scelta della vocalist per la creazione della loro band, anche se non avevano la più pallida idea neanche di come chiamarla.

“Bene, tu sei?” disse Josh “Hayley. Hayley Williams” Rispose la ragazza con aria timida, i due sguardi si incrociarono e già Josh fu colpito dalla sua presenza.

“Ehm ok, Hayley facci sentire qualcosa” chiese Zac notevolmente compiaciuto dall’impressione che aveva fatto su suo fratello.

A quel punto Hayley iniziò a cantare un pezzo che aveva scritto lei stessa col titolo “pressure” e i due ragazzi ascoltarono interessati, forse finalmente avevano trovato quello che cercavano.

Alla fine dell’esibizione, Josh si alzò in piedi e andò dalla ragazza che si chiese cosa stesse facendo. Josh era tentato di avvicinarsi, ma aveva paura che le desse del maniaco e che se ne scappasse a gambe levate, così si trattenne, e decise di darle una pacca sulla spalla; “Beh complimenti sei nella band!” Hayley fu sorpresa ma allo stesso tempo delusa dalla reazione del ragazzo, forse anche lei si aspettava di più e non si sarebbe tirata certo indietro. “Ah, grazie!” “occhei ora passiamo alle cose serie eh, vi conoscerete meglio dopo, abbiamo bisogno di un altro chitarrista, perché nei concerti di certo avremo bisogno di qualcuno che suona anche il basso, per cui…” intervenne Zac, cercando di far concentrare i due.

“oh ehm, io ho un amico che potrebbe farlo” disse Hayley “Sul serio? WOW con una botta ne abbiamo presi due, visto Josh?!” Zac aveva sempre quell’aria ironica con il fratello, beh si comportava pur sempre come fratello maggiore. “Perfetto allora, ci vediamo domani pomeriggio verso le sei, sì?” Chiese Josh alla ragazza “certo, potrei fare un po’ tardi ma non mancherò, farò venire anche Jeremy”

“Uhm, Jeremy… Già il nome mi dice che andremo d’accordo, Hahahahahah” Disse Zac contento, forse il suo sogno di avere una band tutta sua si stava realizzando.

“ok ci vediamo domani, ciao!” salutò i due ragazzi e subito Hay chiamò J “Jeremyyyyyy!”

“Oh sponge! Dimmi tutto… hai bruciato di nuovo il forno a microonde?!” “No,scemo. Sto venendo da te a raccontarti una cosa magnifica, stiamo per diventare qualcuno!”

“Eh?! Okay,ti aspetto.”

Si sa che da sempre Hayley quando si trovava dinnanzi a queste situazioni, da pessimista diventata molto ottimista.

In meno di cinque minuti, Jeremy vide arrivare la sua migliore amica, la cosa doveva essere realmente importante, di solito Hay era sempre in ritardo di due, tre ore e si giustificava dicendo “Scusate, sono in ritardo lo so.”

“allora, come mai sei puntualissima?” disse sorridendo J “Behhh, ti ricordi che ti dissi che i fratelli farro stavano facendo delle selezioni per una vocalist?”

“sì,beh?” “hanno chiesto anche un chitarrista, e io ho proposto te!” disse eccitata la ragazza “Oh mio Dio, ma aspetta, tu saresti la vocalist del gruppo?”

“sììì sono stata scelta!” Hay all’improvviso sembrava fatta di coca, saltellava come una forsennata per il soggiorno “Okay, Sponge. A che ora è l’appuntamento? E quando?”

“domani verso le sei.” “va bene, vieni da casa mia? Cerca di non fare tardi però!”

“Va bene, andiamo a mangiare una pizza per festeggiare?”

“Se ci tieni tanto… “

Così Hay e J andarono a mangiare qualcosa e passarono la serata,come sempre d’altronde, tra birre e discorsi sui loro sogni nel cassetto.

Quella stessa sera anche Josh era in compagnia, una ragazza conosciuta da poco, si chiamava Caroline, la classica ragazza viziata ma purtroppo Josh, non aveva mai trovato qualcuno veramente importante che gli facesse cambiare testa, sì perché fondalmentalmente era il classico stronzo.

E andava d’accordo solo con quelle tipe, da una botta e via.

“Ferma.” “cosa c’è?” esclamò Caroline

Josh, si bloccò era pietrificato.

Vide Hay in compagnia di Jeremy, e pensò che fosse il suo ragazzo, ma non fece nulla. Cambiò strada senza dire niente alla ragazza, la lasciò a casa e andò a dormire.

 

Il giorno seguente, Hay come suo solito fece tardi, arrivarono verso le sette all’incontro con i fratelli Farro.

“Di buon ora” Disse con tono tagliente Josh.

“Josh, evita.” Intervenne Zac.

“scusate siamo in ritardo è colpa mia.” Disse Hayley, chiedendosi perché Josh fosse così acido.

“uh, lui dev’essere il tuo ragazzo” disse Josh, ignorando Hay

“No, veramente sono il suo migliore amico -.-“ rispose seccato Jeremy

Ad un tratto Josh cambiò espressione “bene, allora ehm… Proviamo, Zac?”

“certo se la smettessi di fare il gelosone.”

A quel punto Josh diede una gomitata a Zac che gli tolse il respiro.

 

Dopo la prova i due fratelli si riunirono per decidere.

I minuti passavano, l’attesa si fece sempre più estenuante.

Alla fine uscirono, avevano un’aria strana, ma questo non poteva mai saperlo, dato che Hay non li conosceva bene.

“Okay… ora noi siamo LA band!”

Hay e Jeremy si guardarono stupefatti, la ragazza voleva urlare ma si trattennne, i fratelli farro non erano abituati agli scatti di follia come lo era Jeremy.

 

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Capitolo 2
*** Paramour : "Amore segreto" ***


Capitolo secondo.

 

Beh,sì come disse Zac, loro ora erano la band.

Ma ora i problemi diventavano più seri, ora dovevano comporre qualcosa che potesse interessare ai produttori, trovare un nome alla band e soprattutto trovare i luoghi giusti in cui suonare.

Ce l’avrebbero fatta i nostri ragazzi?

 

Il giorno dopo si riunirono tutti e quattro per cercare di trovare delle idee.

“Allora… e se ci chiamassimo Whoa?” chiese Josh, ovviamente le sue idee erano sempre molto scarse, era un bravo chitarrista ma per quanto riguardava la sua creatività,faceva piangere.

“Josh… Whoa? Secondo te, io posso dire che faccio il batterista dei whoa? A pomodori ci prendono”

“Ehi… io ho proposto! Zac sei sempre così irritante.”

“No, sei tu poco creativo.”

“Mah… Tu Jeremy che ne dici?”

Jeremy era talmente concentrato a pensare che a stento sentiva i discorsi dei compagni.

“Eh? Ah… non lo so, lasciami pensare”

“Ehi ma dov’è Hay?” chiese Zac

“Non ne ho idea,  vado a cercarla” rispose Josh

“Eccolo lui, ogni scusa è buona”

“E piantala!”

Josh andò nell’altra stanza e trovò la ragazza che stava leggendo un giornale francese trovatosi lì per caso.

“Che è?”

“Non so, sto leggendo magari mi viene qualche idea”

“Fa vedere, ah io non ci capisco niente di francese”

“Io sì, me la cavo abbastanza bene”

“Fico.”

 

Dopo mezz’ora Hay tornò nell’altra stanza, forse aveva avuto in mente qualcosa.

“CI SONO!”

“Eh?” dissero in coro i ragazzi

“PARAMOUR.”

“Spiegati meglio,sponge.” Intervenne Jeremy

“In francese, la parola “paramour” significa amore segreto… e nella nostra lingua potremmo tradurlo “paramore” “

“Sì ma perché proprio amore segreto?” chiese sorridendo Josh

“Beh, dato alcuni testi che mi ha fatto vedere Zac prima e alcuni testi che ho composto io, mi sembra adatto, voi che ne dite?”

“Wow…. Sarò il batterista dei… P-A-R-A-M-O-R-E, okay sì,a me piace.”

“Anche a me, Sponge”

“Beh, non posso non aggregarmi” Josh iniziava ad essere irritante con quei suoi sorrisi, però allo stesso tempo era molto dolce.

“Okay questo è fatto, ma ora c’è un altro problema che non abbiamo considerato proprio” disse Jeremy.

“Cioè?” Incalzò Hay

“La scuola”

“Oh vabbè, nel frattempo studiando potremmo anche esibirci con qualche canzone nuova, sfruttiamo anche quello!!” intervenne Zac

“Giusto è un’ottima idea” rispose J

“Perfetto, allora mettiamoci a lavoro. Poi al ballo di primavera chiederemo alla preside di farci esibire, che ne dite?”

“Fantastico”

Così passarono le ore a comporre qualche testo, i ragazzi tutti e quattro insieme erano più di un gruppo, sembravano fratelli.

Poi c’erano Josh ed Hay che sembravano carini persino a Zac che era il più restìo per le cose sdolcinate.

Si fece veramente tardi, era circa mezzanotte, non si erano accorti che il tempo era passato così in fretta da non capirci più nulla.

“Cazzo, avete visto che ore sono?” chiese Josh

“Oddio, è mezzanotte” rispose Hay

“Già e per di più stiamo morendo di fame!!” Zac quando aveva fame non ragionava

“Bene, ed ora?” intervenne anche Jeremy,avevano perso la cognizione del tempo.

“Tutti a casa mia!”

“eh?”

“Tutti a casa mia, cucino io! Mia madre è bravissima a fare la lasagna e io ho preso da lei, vi va?”

“Beh, Hay se ce lo chiedi così non possiamo non accettare, Hahahahaha” disse Zac

Alla fine, andarono a casa di Hayley, mangiarono e furono anche soddisfatti, la ragazza sapeva davvero cucinare bene.

“Beh, è ora che leviamo le tende, domani chi si sveglia sennò”

“Giusto Zac forse è meglio andare.”

Così i tre ragazzi se ne andarono, anche se Josh avrebbe preferito rimanere, chissà cosa stesse provando il ragazzo, era completamente andato.

Ma nessuno se n’era accorto o quasi.

“Beh, Zac buonanotte” disse Josh spegnedno la luce, i due fratelli dormivano nella stessa stanza.

“Aspetta, non andare di fretta Romeo.”

“Eh?!”

“Ti piace,eh?”

“Ma chi?”

“Lei. Hai capito non fare il cazzone”

“Ah, Caroline” Josh faceva finta di non capire, purtroppo poteva mentire a chiunque tranne se stesso e a suo fratello che lo aveva cresciuto.

“Ma sei scemo proprio, sai -.-“

“Dai scherzavo, sì Hayley dici” rispose ridendo il ragazzo

“No guarda, intendevo Maria Teresa di Calcutta, solo con qualche lentiggine in più e i capelli rossi”

“Vabbè smettila di fare lo spiritoso, ora vado a dormire che sono stanco, notte Zac”

“O perché non ti conviene, notte Joshua Neil”

“La finisci di sfottere?” disse Josh lanciando il cuscino al fratello, lo detestava quando lo chiamava così, perché sapeva che lo stava prendendo in giro.

“Vai a nanna, su” rispose Zac ridendo.

 

Il giorno dopo, si incontrarono tutti nell’atrio della scuola, sembravano i magnifici 4, sembravano? Lo erano.

“Allora, i testi ci sono, le chitarre pure che manca altro?” chiese Zac

“La preside!!!”

“Giusto Hay, okay dopo le lezioni la bracchiamo e SBAM, facciamo la proposta!”

“Perfetto” risposero i ragazzi

“Un ultima cosa… Fermi” chiese Hay

“Che c’è?”

“Tutti per uno…”

“Hahahaahah, uno per tutti!”

“Yeah, anzi… WHOA!”

“Sarà il nostro motto a vita!!”

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Capitolo 3
*** La strada del successo ***


Capitolo terzo

 

Subito dopo le lezioni i ragazzi decisero di andare in presidenza per chiedere il permesso di suonare.

“E’ permesso?” chiese Josh

“Ah, Joshua che piacere, entra pure.” La signora era molto pignola sull’educazione, e bisognava stare molto attenti a come prenderla.

“Vorrei chiederle il permesso di suonare al ballo di primavera se permette.” Chiese Josh mangiandosi le unghie

“Ma certo”

“Dice sul serio?”

“Certo, non vedo perché non dovrei darvelo, sia tu che tuo fratello siete due studenti modello, per cui… Da chi è composta la band?”

“Williams, me e mio fratello e Davis”

“Oh, perfetto non potevo avere di meglio, mi raccomando voglio essere orgogliosa di voi” disse la signora sorridendo.

Josh uscì compiaciuto dalla risposta della donna e nel corridoio incrociò Hay e gli saltò addosso.

“Bella sei!!”

“Josh, che ti prende?” disse ridendo la ragazza

“Indovina?”

“che?”

“Primo concerto… al ballo di primavera!”

“Nooo, non ci posso credere, ti ha detto sì?”

“Sì” disse ridendo Josh

“Ahhhh! Sei un grande Josh!” Rispose saltellando come suo solito fare Hay.

“Okay, allora ci vediamo sta sera al locale per parlarne con gli altri va bene?”

“Sì ma potremmo farlo ora, solo che non li vedo proprio in giro!”

“Ah lascia perdere, quei due da quando hanno socializzato, li abbiamo persi!”

“Hahahahaha, ci vediamo dopo allora.”

“Ciao bellezza”

Josh si rese conto dopo di quello che le aveva appena detto, e si soffermò per un istante…

Non era da lui.

 

I paramore iniziarono così a comporre testi a suonare a tutti gli eventi scolastici e nel periodo estivo anche in alcuni locali molto famosi di Franklin.

Il loro rapporti all’interno del gruppo era diventato molto intenso, tanto quanto il rapporto tra Hayley e Josh, ma nessuno dei due si era ancora fatto avanti.

Anche se l’amore fra i due cresceva ogni giorno sempre di più.

Ma a parte questo, i paramore stavano per sfondare.

Sì, era arrivato il loro momento anche se ancora non lo sapevano.

 

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Capitolo 4
*** "Io amo questa ragazza" ***


Capitolo quarto.

 

Quella sera i nostri ragazzi dovevano suonare in un posto molto ambito chiamato “rock avenues”, quella sera se la sarebbero ricordata per tutta la vita.

Come ogni volta, prima di una loro esibizione si riunivano intorno formando un cerchio e si giuravano l’un l’altro che sarebbe stati per sempre i paramore e che niente e nessuno avrebbe mai impedito questo. “perché Dio sapeva che non c’era bisogno di un’altra band

Dunque quella sera fu memorabile, il loro pubblico li amava, tutti erano fieri di sentirli cantare.

Come biasimarli.

Dopo il concerto i ragazzi tornarono nel camerino e trovarono un uomo, che probabilmente aveva ascoltato tutta la loro esibizione.

“Salve, lei è?” chiese Zac incuriosito

“Ah, buonasera innanzitutto volevo farvi i complimenti siete stati fantastici!” Quell’uomo era il produttore della Fueled by Ramen, si presentò ai ragazzi e spiegò che secondo lui era dei potenziali talenti e dovevano per forza accettare la richiesta del signore.

Ovvero incidere un singolo di prova, per vedere come andavano le cose, i ragazzi non seppero che dire furono stupefatti e tutti dissero subito sì.

Stavano per firmare un contratto con uno dei più grandi colossi della musica americana.

E dopo le varie supplicazioni dei ragazzi ai genitori, finalmente stavano per intraprendere la scala del successo, iniziarono col pubblicare il loro primo album tramite internet che già li rese abbastanza famosi, i tuor iniziarono con artisti già con un po’ di esperienza, tra cui i simple plan.

Fino a quando finalmente non ebbero un concerto tutto loro.

Era arrivato il loro momento.

Ed era arrivato anche il loro secondo album, che grazie a Josh venne chiamato “riot!” insomma erano diventati qualcuno finalmente, avevano dei fan che li amavano.

Cosa potevano chiedere di più?

 

Nel frattempo Josh ed Hayley ormai erano diventati più che amici, Josh si era perdutamente innamorato della ragazza, era l’unica che fosse riuscita a cacciare tutto il meglio di lui.

E sapendo comunque grazie a Jeremy che il suo amore non era a senso unico, decise di dichiararsi ad Hayley, nel modo più bizzarro e più bello che potesse fare nei confronti di qualsiasi ragazza.

“Oh, Zac aiutami.” Disse Josh mentre suo fratello addentava un hamburger

“Aiutarti?”

“Sì”

“Per cosa?”

“Per Hay, sono fottutamente perso di lei, la AMO.”

“Oh, ma non avevo dubbi”

“Dai Zac” disse ridendo Josh

“Uhm, baciala domani!” le idee di Zac erano sempre folli, ma difficilmente fallivano.

“Al concerto? Prima? Dopo?”

“Oh figlio mio quanto sei sfigato, vuoi farla contenta? Baciala tra una canzone e l’altra, falle una dedica, specialmente perché domani è il suo compleanno e falla sentire importante”

“Giusto, non potrei farle regalo migliore, grazie Zac!”

“Prego Joshua” rispose Zac continuando a mangiare indisturbato.

Quella sera dunque, sarebbe stata unica per Hay. Josh decise di non farle gli auguri prima di quella sera, sapeva che la ragazza ci sarebbe rimasta male ma si sarebbe fatto perdonare subito dopo.

Ormai l’indecisione e la timidezza del piccolo Josh era svanita nel nulla, se Hayley era nella sua vita,tutto era semplice.

La amava, tanto, incondizionatamente.

 

Il giorno dopo Hayley quando si svegliò trovò Jeremy e Zac ai piedi del suo letto, le venne uno spavento ma allo stesso tempo fu felice, sapeva che i ragazzi volevano farle i migliori auguri per il suo compleanno, ormai si volevano tutti tanto bene e Hay era diventata la piccolina del gruppo.

“Whoa! Buon compleanno!!” Disserò in coro Josh e Jeremy.

“Oh mamma, grazie ragazzi, non so che dire grazie.” Rispose la ragazza sorridendo

“Non dire niente!” rispose Zac

“Ma dov’è Josh?” chiese Hay, quando non lo vedeva andava in paranoia.

 “Eh boh! Ha detto che ci raggiunge stasera” disse Zac cercando di non ridere, non era bravo con le bugie.

“ah…” in quell’affermazione i ragazzi capirono che Hay si aspettava LUI ai piedi del suo letto, ma né lei né loro dissero niente.

 

 

 

 

 

 

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