Brothers and lovers

di Black.Mamba_MaF
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo:All as always ***
Capitolo 2: *** Reawakened by my dream ***
Capitolo 3: *** The first occasion ***
Capitolo 4: *** Lies ***
Capitolo 5: *** Trip ***



Capitolo 1
*** Prologo:All as always ***


                         Brothers and lovers

                       Prologo : All as always

(Alice)

Guardavo Renesmèe dormire beata nella stanza che Esme le aveva fatto costruire in casa nostra,in caso volesse stare qualche sera da noi,come in quel momento, mentre Jasper, il mio Jasper, era a caccia con Emmet e Carlisle.

Odiavo quei momenti di stallo, dove tutto era tranquillo e immobile, rendendomi incredibilmente nervosa … Io amavo l’azione, il non stare mai ferma a pensare, poiché in momenti come questi mi rendevo conto che la mia vita era un susseguirsi di azioni sempre uguali e indistinte e che così sarebbe stato per l’eternità.

Nonostante ormai fossi vampira da circa sessantacinque anni non riuscivo a concepire nella mia mente un concetto di eternità. Tutto doveva avere una fine e un inizio.

Immersa nei miei pensieri non mi accorsi della figura che mi si avvicinava alle spalle di soppiatto.

Ad un tratto sentii due braccia forti che mi stringevano la vita e una voce che mi sussurrava all’orecchio:

-Buongiorno,luce della mia vita.

-Ciao Jasper - gli sussurrai di rimando dandogli un leggero bacio sulla bocca - Com’è andata la caccia?

-Molto,molto bene,è stato davvero divertente.Emmet dopo aver ucciso un grizzly ci si è messo a ballare il tango:una scena esilarante quanto macabra. Ma, Alice? Mi stai ascoltando?-aggiunse vedendomi distratta.

-Uhm, sì. Oh scusa puoi ripetere?-mi ripresi e mi girai verso di lui.

-Mi spieghi cos’hai?Mi sta facendo preoccupare: non è da te essere così distratta.

Guardai il suo bellissimo viso accigliato e preoccupato e ne accarezzai le cicatrici,come se solo sfiorandole potessi cancellarglile.

-Non ti preoccupare, stavo solo pensando.

-A cosa?

-Oh,nulla di importante.

-Non mentirmi, Alice. Io capisco più di quel che tu creda.

-Mi rendevo solo conto che la mia vita è un’accozzaglia insipida di giornate sempre uguali e sarà così per sempre … - mi voltai di scatto e andai verso la grande vetrata della stanza di Nessie.

Osservai la natura che circondava la casa, così viva, così intensa,così maestosa. La invidiavo: io non sarei mai cambiata,sarei rimasta sempre uguale. Io,come le mie giornate.

-Non è affatto vero, Alice. Nessun giorno sarà mai uguale all’altro finché io e te staremo insieme.

Detto ciò, mi prese in braccio e mi baciò,inizialmente con dolcezza, ma poi sempre con più urgenza e passione.

Aveva ragione dopotutto, le mie giornante insieme a lui non sarebbero mai state monotone.

Nel più bello del nostro bacio fummo interrotti da una vocetta squillante e spazientita.

-Caro zio, cara zia, non per fare la rompiscatole, ma potreste fare le vostre cose in camera vostra?!

-Mia cara Nessie perché, invece di essere grata dello spettacolo meraviglioso che ti stavamo offrendo, dai tutto questo fastidio?- chiese il mio fidanzato ridendo.

-Perché avete una camera tutta vostra ed è inutile averla se dovete fare casino da me. Quindi adesso “sciò”.- replico con un sorriso la mia nipotina adorata.

E Jazz, sempre tenendomi in braccio, mi portò in camera nostra, dove stesi sul letto restammo teneramente abbracciati tutta la mattina, finché non iniziai a sentire sete.

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Capitolo 2
*** Reawakened by my dream ***


        Brothers and lovers

        Reawakened by my dream

                                

    (Alice)

 

- Jasper … - mi stava fissando.

-Dimmi cucciola. - la sua voce traboccava dolcezza,mi disturbava dover interrompere quel delizioso momento per un mio sciocco desiderio.

-Ho sete … - abbassai gli occhi liberandomi lentamente dall’abbraccio.

-Vai, allora,io ti aspetto qui,ma fa presto:già mi manchi … -mi soffiò leggermente nell’orecchio mordendomelo piano.

- Jasper,smettila!-gli urlai in faccia.

-Che ho fatto?-mi chiese spaventato.

Ebbi quasi la tentazione di rispondergli “sei nato”,ma preferii essere seria.

-Non rendermelo più doloroso di quanto già non sia. Comunque,visto che non mi va di andare da sola,sai per caso chi altro deve andare a caccia?

- Edward e Bella,credo,ma dubito sia il caso di disturbarli adesso … - fece una smorfia abbastanza eloquente.

Sorrisi,in effetti aguzzando l’udito si capiva cosa stessero facendo.

-Allora aspetterò!-mi buttai su di lui di scatto iniziando a fargli il solletico. Dopo tanti anni da vampiro ancora lo soffriva e io non perdevo mai l’occasione per ricordarglielo. Semplicemente,mi divertivo troppo per evitarlo.

Rotolammo sul letto fino a cadere sul pavimento. Lo guardai:era stupendo, e quelle cicatrici lo rendevano ancora più affascinante di quanto già  non fosse.  Mi guardò per un momento negli occhi,in quel momento capii il perché della mia esistenza:io vivevo per lui, per tutto ciò che mi regalava anche solo sfiorandomi con lo sguardo.  

Mi prese per i fianchi e invertì le nostre posizioni,ora io ero sotto di lui. Affondò il viso nel mio collo e iniziò a creare piccoli cerchietti con la lingua sulla mia pelle,sentivo il suo percorso come una scia infuocata, che invece di bruciarmi mi piaceva da impazzire.

 Gli strappai la camicia bianca con un solo repentino gesto e passai la mano sui suoi addominali scolpiti ad arte.

Sospirai guardandolo:il pensiero che tutto quella bellezza fosse solo mia mi faceva commuovere sempre.

Mi guardò con tenerezza ,trovavo che quel momento fosse perfetto e non avrei voluto per niente al mondo che venisse compromesso.

-Mi dispiace infrangere i tuoi sogni mia cara sorella,ma poco fa ho sentito che volevi venire a caccia con noi e non intendo aspettare oltre per cui ti pregherei di prepararti per uscire.– Edward bussava alla porta insistentemente,incurante del fatto che non appena avessi aperto la porta lo avrei disintegrato.

-Inutile che mi minacci col pensiero, Alice nel paese delle meraviglie,sono troppo veloce per te:non mi prenderesti mai.-mi sfidò

Sorrisi minacciosa-Questo è tutto da vedere … inizia a scappare-poi mi rivolsi a Jasper –Amore ,quando torno riprendiamo da dove abbiamo finito.

Mi fece l’occhiolino-Divertiti!

Aprii la porta e constatai che Edward aveva preso sul serio la mia sfida,per cui, per non deluderlo,mi lanciai al suo inseguimento.

Ero intenzionata a batterlo sulla velocità e poi sbattergli sul quel brutto,si fa per dire,muso che si ritrova un sonoro pugno.

Corsi,quasi volai, nella foresta seguendo il suo odore dolce e aromatico, fino a che non lo raggiunsi. Cercava di riprendere il vantaggio,ma io tenevo duro, nonostante la corsa non fosse il mio forte … si poteva dire che ero un tipo molto competitivo. Con un ultimo sforzo lo superai di un passo e allungai il piede davanti alla sua gamba,facendolo cadere a terra di faccia.

-Ti sei fatto male?-feci la faccia rammaricata- Beh, se si sono contenta!

Li porsi il braccio e lo aiutai ad alzarsi. Per  un attimo mi guardò male,ma poi mi sorrise:-Mai sfidare la sorellina folletta … me la sono cercata.

Bella ci raggiunse pochi istanti dopo.

-Che è successo?Edward perché sei pieno di terra? E poi che avevate da correre tanto?-era stupita e leggermente scocciata di essere stata lasciata indietro.

-Niente, ho solo sfidato Alice e lei me l’ha fatta pagare,null’altro- ci giustificò Edward.

-Stendiamo un velo pietoso sull’accaduto e muoviamoci a cacciare,non abbiamo mica fatto tutta questa strada per nulla,no?-feci sbrigativa.

 

Angoletto autrice

Perdonate l’enorme ritardo e il capitolo corto e brutto,ma il tempo è stato poco e questo è solo un capitolo di passaggio,la vera storia deve ancora arrivare . XP

Ringrazio chi ha aggiunto la storia tra i preferiti e i seguiti.

Ringrazio soprattutto chi recensisce:voi fate la gioia degli scrittori!

Wildrose:sono contenta che ti piaccia,spero che continui ad essere così.

Uchiha_Chan:mi fa piacere che il mio modo di vedere Alice ti piaccia,e comunque sì,le coppie cambieranno,e lo si può capire anche dall’immagine che ho creato per la ff.

Mary_Withlock:vedi che ci intendiamo alla perfezione io e te?E sì pure io intendevo “abbracciati” nel vero senso della parola.

_GeMeLLinA_:grazie per i complimenti e non vedo l’ora che tu aggiorni Angel(per chi non l’avesse letta,la consiglio:è veramente strepitosa ;)).

_senza nome_: logica impeccabile la tua, e riguardo ai bastoncini la penso esattamente come te(magari un giorno possiamo fare le macabre insieme XD)

Con questo passo e chiudo,

                                                by Mafra

PS:nell’immagine all’inizio la traduzione della scritta è “Non mi importa quanto questo possa sembrare stupido e falso,ma sappi che … Ti amo … veramente … pazzamente … profondamente …” ed è da parte di Edward a Alice.

 

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Capitolo 3
*** The first occasion ***


           Brothers and lovers

The first occasion

 

(Edward)

Incredibile, come, dopo tanti anni, solo lei sapesse liquidare così in fretta mia moglie,seppur con gentilezza.

Alice,la mia migliore amica,la mia sorellina piccola e indifesa,era l’unica a saper tenere a bada quella gelosa di Bella.

Quanto adoravo quel piccolo folletto vendicativo. Ma da qualche giorno sentivo che qualcosa stava cambiando in me. Mi  sentivo diverso dal solito,più attratto da Alice.

Fiutai l’aria in cerca di una preda da cacciare, ma l’odore dolce di Alice mi sferzò le narici deconcentrandomi.

La guardai. Possibile che tra me e lei fosse cambiato qualcosa?

Non scherziamo …

Però è tutto così strano.

Edward,è tua sorella.

Ma è così splendente e ammaliante.

E’ sposata,così come te.

E cosa cambia?

Lei è di Jasper.

Al diavolo Jasper!

E’ il tuo migliore amico.

Bhe se è per questo le amicizie vanno e vengono.

Sei sposato con Bella,l’hai costretta tu al matrimonio.

Le persone cambiano,prima era meno possessiva.

Tutti hanno i loro difetti.

Alice no.

Mettiamo allora che tu vada da Alice,cosa ti dice che lei ti ricambi?

 Niente,ma provare non costa nulla.

Sì,invece,la tua amicizia con lei e con Jasper e il tuo matrimonio. Per non parlare del fatto che divideresti tutta la tua famiglia. E tutto per uno sciocco desiderio.

Non è un desiderio.

Allora cos’è?

E’ vero,è uno sciocco desiderio.

Appunto. E poi si vede a migliaia di chilometri che per lei sei solo un fratello,come normale che sia…

Farò in modo da conquistarla allora!

Come,sentiamo!

Questa era davvero una domanda. Non sapevo da dove iniziare. Ma la volevo mia. E doveva essere mia.

Egoista. Ecco cos’ero:uno sporco egoista,che invece di amare sua moglie,pensa a un modo per conquistare la moglie del suo migliore amico,nota anche come la sua sorella preferita …

Ma non potevo farci nulla. Non volevo farci nulla.

In quel momento Alice ebbe una visione:gli Yankees avrebbero vinto la prossima partita per 5 a 4 contro i Phillies. Un’ottima occasione per andare a scommettere e farci un bel gruzzolo. Ma era anche la mia prima,e forse l’ultima,occasione di mettere a punto il mio piano.

-Noooooooo,Alice!Non è possibile!-urlai cercando di sembrare credibile.

Alice mi guardò perplessa “Non sapevo ti piacessero i Phillies,Edward…”

Le strizzai l’occhio,senza farmi notare da Bella,sperando che capisse che doveva stare al gioco. Fortunatamente la dea bendata era dalla mia parte quel giorno. Quindi lei osservò le mie mosse per  comprendere dove volevo arrivare per assecondarmi.

Bella nel frattempo ci fissava attonita:aveva notato la perplessità di Alice e voleva sapere ciò che stava succedendo.

-Che è successo,Alice?-chiese ansiosa mia moglie. Non lo aveva chiesto a me,evidentemente non si fidava del sottoscritto.

-Io..uhm … eh, sono ancora troppo scioccata,fattelo spiegare da Edward- bene,almeno Alice era riuscita a passarmi la palla.

Lo sguardo di Bella si spostò improvvisamente su di me.

-Vedi Bella,Alice ha appena visto i Volturi tornare qui per portarci via con loro,anche a costo di distruggere la nostra intera famiglia,e credimi lo faranno senza particolari scrupoli.-

Mi stupiva sempre la mia incredibile e innata capacità di mentire.

-E quindi?Cosa possiamo fare?-la vampira castana era diventata improvvisamente ansiosa. Temeva per Renesmee,temeva per se stessa,temeva per me,per noi,lo sentivo chiaramente,anche senza sondarle la mente. Provai un improvviso moto di dolcezza verso di lei. Anche perché se il mio amore per lei si era affievolito con lo scorrere degli anni,quello che provava per me era sempre lo stesso,magari accentuato dalla forte gelosia e possessività nei miei confronti.

-Credo che io e Alice dovremmo raggiungerli in Italia per parlargli,senza far uso della violenza,come vorrebbero loro.-spiegai pratico.

-Perfetto,verrò con voi.-sbottò Bella carica di adrenalina al solo pensiero.

Non andava bene,questo rischiava di compromettere tutta la vicenda. La dolcezza di pochi secondi prima era svanita di botto. Ora restava solo la consapevolezza di dover trovare una scusa al più  presto o di veder fallito tutto il mio perfetto piano.

Alice oramai era diventata una spettatrice silenziosa della scena. La guardai in cerca di un sostegno. Con mia  sorpresa,ma soprattutto gratitudine,prese in mano le redini del discorso.

-Bella,è pericoloso,è inutile fornire una vittima per un eventuale ricatto dei Volturi. Ragiona,vedendoti potrebbero catturarti e costringerci ad unirci a loro in cambio del tuo rilascio. Non offriamo loro più punti forti di quanti già non ne abbiano.-

-Hai ragione,sono troppo impulsiva,ma il fatto è che non voglio che voi affrontiate questa situazione così complicata.-mi guardò con fare protettivo.

-Non ti preoccupare,ci sarà Alice con me,non siamo due ragazzini sprovveduti .-mi avvicinai a Alice e le cinsi il fianco con un braccio in un gesto che di fraterno aveva ben poco. Alice rabbrividì al contatto,ma Bella non ci fece caso pensierosa come era.

Alice si scrollò dalla mia presa e mi guardò intensamente. “Cosa intendi fare? Vuoi davvero partire? E che centrano i Volturi?E,Edward,cerca di non mentirmi come hai fatto con Bella:sembrerò  un po’ svampita,ma non lo sono per niente,te lo assicuro.”.Domande le sue che esigevano delle risposte chiare,e gliele avrei date,ma a tempo debito. Al momento la rassicurai con un –Fidati di me- sillabato muto discretamente.

Angolo dell’infame che non si fa sentire ne vedere da un mese e quattro giorni … xD

A parte le commiserazioni varie che ci hanno decisamente esaurito,me compresa(xD),faccio spazio ai ringraziamenti.

Grazie a tutti quelli che hanno messo la mia storia tra le preferite,le seguite e le ricordate!:D

Un grazie particolarmente grande però lo devo alle mie recensiste:grazie di esistere!Ok forse ho esagerato un pochettino,però vi sono grata tantissimissimo.

Luna Lastenfire:Cugina,mi piace troppo il tuo nick(te lo ho proposto io u.u)e grazie per la recensione,ma tu esageri sempre con i complimenti … continua a esagerare con i complimenti che mi piace (xD)… E comunque ti dico :- Gere 4ever!E spremiti le meningi per la new story!

_GeMeLLinA_:Sono contentissima che ti piaccia la mia ficcy,però mi dispiace distruggere i tuoi sogni di gloria,ma ti avviso che le coppiette stanno per cambiare … un po’ mi fa pena Jaspy,vedrò di fare anche per lui una bel happy ending(sempre che si scriva così ovvio ;) )

_Nessie_Cullen_: Quando ci vediamo a Sepino ti faccio una breve ma molto costruttiva spiegazione sul termine recensione,ma comunque grazie per il pensieroAanche io ti voglio bene Giulietta!

_senza nome_:Ti giuro che mentre leggevo la tua recensione sono letteralmente morta dal ridere,sono persino caduta dalla sedia e infatti quelli del piano di sotto picchiando il loro soffitto con una scopa ci hanno intimato di essere più silenziosi xD!A parte le cadute Edward  è leggermente rompiscatole. E comunque non farei mai mettere Jazz con la depressa,ci sarà solo unn momento in cui potrà sembrare … ok ho già detto troppo. Oltretutto,nella storia non vedrai ne Adoni,ne Jacob(lui compare in Ibrido).

Uchiha_chan:Nella stesura di quest’ultimo capitolo ho cercato di seguire i tuoi consigli,spero si riesca a vedere e che non sia tutto solo nella mia testa … u.u Comunque mi auspico che questa parte della storia ti sia piaciuta.

___Lady:sono felicissima che tu voglia continuare quella meraviglia di storia che hai scritto,spero di vederlo presto l’agognato continuo. E sono anche troppo contenta che tu abbia aggiunto la mia storia alle preferite.*.*

 

Con ciò non mi resta che salutarvi e invitarvi caldamente a recensire…RECENSITE RAGAZZI/E!

                                                                                                       Vostra   LatinLover

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Capitolo 4
*** Lies ***


                   Brothers and Lovers

                               Lies

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(Alice)

Non avevo la più pallida idea di ciò che volesse fare Edward,ma il mio istinto mi diceva che non ne sarebbe uscito niente di buono da tutta la faccenda. Tuttavia volevo fidarmi,dubitavo che Edward mentisse a sua moglie per niente. Bè l’Edward che conoscevo non avrebbe mentito a Bella in nessun caso,ma come si dice,per conoscere una persona devi mangiarci cento pacchi di sale,e fino a quel momento l’unica cosa che avevamo ingerito insieme era il sangue …proprio in quel momento le visioni mi dovevano abbandonare,l’unico momento in cui avrei veramente voluto sapere cosa mi avrebbe riservato il destino.

Entrai in casa e volai in camera mia e di Jasper. Il mio compagno mi aspettava esattamente nella posizione in cui l’avevo lasciato e senza maglietta con un sorriso che gli illuminò il viso quando mi vide. Il suo sorriso si spense subito però sentendo le mie emozioni strane e confuse.

-Che ti è successo Al?-nella sua voce c’era un’evidente nota di preoccupazione per me. Quanto lo adoravo quando faceva così,mi faceva sentire protetta come solo un compagno premuroso sapeva fare. Non l’avrei lasciato per nulla al mondo,lo amavo troppo.

-Chiedi a Edward … -evitai di rispondergli,non volevo mentirgli.

-Alice,spiegamelo tu,se lo avessi voluto sapere da Edward,lo avrei chiesto a lui.-

Ecco,in quei momenti lo odiavo … cosa di “Chiedilo a Edward” non era chiaro? Non riusciva a capire che non volevo parlarne?Ero così difficile da capire?

-Non ne voglio parlare,quindi ti ripeto di chiederlo a Edward,o al massimo a Bella.- il mio tono era più acido di quanto avrei voluto che fosse.

Mi scrutò intensamente per qualche secondo,prima di annuire e alzarsi,mettersi una camicia nuova e scendere le scale.

Una volta sola iniziai a preparare un piccolo zaino con qualche abito da mettere. Quando mai mi si era vista due giorni di seguito con lo stesso vestito … Risi. Era buffo come anche in quelle strane situazioni facessi simili pensieri.

Finii di mettere le cose nello zaino e scesi. Nel salone c’era tutta la famiglia ad aspettarmi.

Edward doveva aver raccontato loro tutta quella balla colossale. Dalle loro facce ansiose intuii che dovevano averci creduto. La mia rabbia stava crescendo a dismisura:non volevo ingannare tutti i miei cari per qualche stupidaggine balenata in testa a mio fratello. Non se lo meritavano. Loro mi volevano bene ed era così che li ringraziavo.

Guardai storto Edward prima di abbassare gli occhi sul parquet. Jasper corse da me e mi abbracciò.

-Scusami,amore mio. Capisco che la situazione in cui ti trovi è orribile.Mi dispiace essermi comportato male con te. Sono stato troppo geloso. Mi perdonerai mai?-mi abbagliò con uno di quei suoi sorrisi stupendi,speranzoso.

Mi sentivo male. Lui voleva farsi perdonare da me. Non capiva che ero io la carogna che lo imbrogliava non dicendogli nulla.

Jasper fraintese il mio silenzio pensando che fossi ancora arrabbiata e mi guardò con occhi da cane bastonato.

-Certo che ti perdono,sciocco!-gli diedi un bacio,non volevo vederlo così affranto per una sciocchezza. Ritornò a sorridere.

Nel frattempo tutti gli altri stavano ascoltando i particolari della faccenda da Edward,che guardava me e Jasper con uno sguardo obliquo di profondo fastidio. Continuavo a non capire che cosa volesse da me.

-Ora dobbiamo andare,Alice. L’aereo ci aspetta.-evidentemente Edward aveva già comprato i biglietti su Internet. Mi sciolsi dall’abbraccio di Jasper e raggiunsi Edward sulla soglia.

Tutti sfilarono davanti a noi per salutaci e augurarci buona fortuna,ognuno dei quali mi faceva sentire più meschina. Quando toccò al mio vampiro,gli scoccai un bacio carico di passione,ma Edward mi trascinò via:-Alice,è tardi!-

Lo avrei strozzato. A volte odiavo profondamente mio fratello. Soprattutto quando non capivo perché facesse così,come in quel momento. Ma comunque lo seguii fino al garage. Edward mi aprì la portiera del passeggero della sua Volvo per farmi entrare. L’auto profumava di vaniglia e lavanda. I due odori che amavo di più. Per godere di più di quel meraviglioso profumo buttai la testa all’indietro e inspirai con tutte le mie forze. Edward rise e partì. Dopo qualche minuto durante il quale ci allontanammo dalla casa in direzione di Seattle mi ricordai che ancora non mi aveva spiegato nulla della sua folle idea.

-Oh,io non la giudicherei “folle”… “complicata” è il termine più giusto.

-Continuo a non capire-quella sua affermazione mi aveva resa ancora più curiosa di quanto gia non fossi.

-Il fatto è che … bè,ho bisogno di prendermi una pausa dalla mia vita coniugale.

-Mi dispiace che tu non stia bene con Bella,ma,io che c’entro scusa?-mi sentivo confusa.

-Tu eri la mia scusa per allontanarmi da casa,e poi durante questo viaggio avevo bisogno di una persona amica con me,e chi meglio di te?-

-Che bello essere usata per i tuoi loschi piani-la mia voce era fintamente acida e servì per farlo sorridere. Mi abbandonai sul sedile.-Comunque vorrei sapere una cosa:dove siamo diretti?-avevo capito benissimo che non era Volterra,ed ero curiosa di sapere dove mi avrebbe portato.

-Voglio farti una sorp…-

La sua voce si spense alle mie orecchie e tutto divenne buio. Poi la luce del sole accecò i miei occhi. Il luogo era una lunga distesa di scogli su cui alcune persone cercavano di abbrenzasi. Vidi me stessa camminare su quegli scogli con Edward al fianco. La cosa che mi stupì era il fatto che non brillavamo nonostante la nostra pelle fosse sempre uguale,lo stesso colorito pallido che caratterizzava noi vampiri. La me della visione si avvicinò a un piccolo negozio di souvenir e prese una piccola cartolina con su lo stesso panorama della spiaggia e la scritta Hvar. Ci rifù il lampo di buio e ritornai nella macchina.

- Hvar quindi?-il mio tono era tipo Ha!-Ha!-Ho-capito-tutto-comunque.

-Uffa,non ti si può nascondere nulla!-mi guardò male ridendo.

-Disse colui che legge nel pensiero.-gli feci la linguaccia.

Questo era il clima che si veniva formare qualunque fosse la discussione tra me e Edward. Stavo bene con lui,mi sentivo leggera.

-Comunque prima dovremo fare un salto in Italia- alzai un sopracciglio.

-Scusa,Alice,ma se no,come credi che avrei superato il controllo di Bella?-

-Giusto … e come hai fatto a spiegarle il biglietto per Hvar?-

-Non lo ho ancora acquistato,lo prenderemo una volta arrivati a Firenze,lì affitteremo una macchina e arriveremo a Termoli,dove prenderemo la nave che ci porterà  a  Dubrovnik e da lì il traghetto ci porterà a Hvar.-

Si prospettava un lungo viaggio.

-Non avremmo fatto prima a andarci a nuoto?-chiesi ironica.

-Forse,ma procedendo così perderemo tempo,ed è quello lo scopo di questo viaggio.-

-Se lo dici tu,va bene.-

Dopo una mezz’ora arrivammo all’aeroporto di Seattle. Facemmo il check-in e attendemmo pazientemente che arrivasse l’aereo per l’imbarco.

Ma che buffo,pensai,l’ultima volta che sono stata qui è stato per salvare Edward.Ora sono qui per aiutare Edward.

-Già,è buffo-assentì lui.

Mi mancava un po’ Jasper. Sarei dovuta stare a lungo lontana da lui…

Edward sbuffò.

-Mi vuoi spiegare perché ogni volta che penso a Jasper tu ti arrabbi?-non riuscivo a comprendere il suo comportamento.

-No,niente,penso ai fatti miei,è una coincidenza il fatto che corrisponda al tuo pensiero-

- Edward,non sono stupida,se non me lo vuoi dire va bene,ma non mi mentire,mi da un fastidio incredibile.-

Tacque e non mi guardò,né mi parlò più in faccia per tutto il tempo del viaggio fino a Firenze.

Ciao carissimi et affezionati lettori!Mafra è di nuovo qui con voi,dopo un lungo e distruttivo viaggio in Croazia(infatti per chi non lo sapesse Dubrovnik e Hvar sono in Croazia).

Ho aggiornato un pochino prima del solito(ovazione per l’eroina-scrittrice … xD)

Vabbè,passiamo ai ringraziamenti vari.

Ehm,ehm,allora:ringrazio chi ha aggiunto la mia storia alle preferite,seguite o ricordate.

Ringrazio infinitamente chi ha aggiunto la mia persona agli autori preferiti,cioè:

1-Askel_fashion  
2-
RedTwiSasa  
3-
_GeMeLLinA_ 
4 -
_Nessie_Cullen_

 

Un grazie particolarmente grande alle recensiste:VI ADORO!

Mary_Whitlock:Ho agiornato oggi,proprio per te contenta?:)Comunque anche io ho visto Le follie dell’imperatore e devo ammettere che hai ragione,sono uguali le scene u.u…Spero ti piaccia anche questo chap!

 _GeMeLLinA_:Scusa se ti ho sconvolto,non era mia intenzione(o forse sì? xD).Comunque Aliceuccia ancora non premedita nulla,non darle colpe che non (perlomeno non ancora)merita. Un bacio!

___Lady:Bè Eddy si comporta in modo normale,visto e considerato il comportamento dell’ameba,ergo Bella Swan(mi rifiuto di considerarla una Cullen).E comunque fammi sapere per la tua fic,sono curiosissima!

Kessi:Spero che questo capitoletto sia stato un po’ più soddisfacente dell’altro. Comunque mi fa piacere che ti piaccia la mia coppia preferita. A presto!

 _Nessie_Cullen_:A te la risposta potrei farla a voce visto che dopodomani ci vediamo,ma visto che amo complicarmi la vita,ti rispondo ANCHE qui…Alors,comincio col dire che sai quanto odi e detesti Bella dal profondo del cuore per cui non ti stupire che nella mia fic sia una emerita stupida!Poi non è colpa mia se faccio capitoli corti,sei tu che mi deconcentri quando li scrivo molestandomi tramite MSN con le tue esilaranti idiozie.A dopodomani,CaVa!

E per finire ringrazio chi semplicemente legge…

                                                                               Vostra Mafra

 

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Capitolo 5
*** Trip ***


           Brothers and Lovers

                               Trip

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(Edward)

Come potevo essere così meschino con Alice?Era la mia sorellina,in fondo,e io la stavo usando. Non si meritava un simile trattamento,non dopo tutto ciò che aveva fatto per me. Aveva anche rinunciato a stare con il suo Jasper per venire come me. E io come la ricompensavo? La ingannavo  per trascinarla sul fondo con me.

Ero un mostro,mi sentivo un mostro. Tutta l’euforia per l’essere riuscito nel mio intento era svanita nel momento in cui l’avevo vista così triste e mortificata di imbrogliare tutta la sua famiglia,le persone che amava più al mondo

In quelle ore che passai sull’aereo,riflettei molto. Arrivai ad una conclusione:ormai il dato era tratto,era impossibile tornare indietro. Però promisi a me stesso che non avrei fatto nulla,assolutamente nulla che potesse ferire Alice o metterla in condizioni per lei spiacevoli.

Scendemmo dall’aereo dopo dodici lunghissime ore in cui non avevo proferito parola. La mia compagna di viaggio considerava incomprensibile il mio comportamento.

Piccola Alice,quante cose che non sai …

Zaino in spalla,Alice si fece largo tra la folla dell’aeroporto fiorentino. La nostra meta,la Hertz, era alquanto vicina. Se avessimo fatto una corsa ci avremmo messo si e no un minuto e mezzo,forse meno,ma non credevo che filare via così velocemente ci avrebbe resi più inosservati,considerato che la maggior parte delle persone nella grande sala ci fissava stupita e affascinata dalla nostra bellezza.

Quindi lentamente guidai Alice fuori dalla hall e pagai un taxi per portarci alla Hertz più vicina. Ci vollero all’incirca venti minuti di uno snervante viaggio nel traffico della capitale artistica italiana. Una volta lì Alice mi convinse ad affittare l’auto più appariscente e veloce che avevano a disposizione:una Ferrari California color azzurro cielo. A quel punto avremmo dovuto fare tappa all’agenzia di viaggio per prenotare il traghetto,ma all’idea di restare ancora fermo nel traffico,anche per un solo secondo,rischiavo una crisi isterica.

La lasciai guidare. Fu molto divertente sfrecciare a tutta velocità sull’autostrada,ma fu un errore. La polizia la fermò quasi subito,confiscandole la patente. Era falsa,ma gli agenti,fortunatamente,non se ne accorsero. Così all’altezza di Roma toccò a me prendere la guida della meravigliosa vettura. Non che la mia guida fosse molto più lenta,ma perlomeno ebbi la decenza di rallentare quando notavo gli autovelox o appostamenti di vigili.

In tre ora raggiungemmo il porto di Bari. Erano circa le quattro di pomeriggio,e nessuno era in giro con quella calura. Stranamente il sole comunque era oscurato da una nuvola nera che preannunciava un temporale estivo.

Lasciammo la macchina e,a piedi,ci avvicinammo alla Caremar.

Alice prenotò il traghetto più veloce per Dubrovnik,che sarebbe partito di lì a due ore.

La osservai mentre si muoveva elegantemente verso una panchina per sedersi e guardare il mare,e la seguii.

Dopo qualche minuto di silenzio,la chiamai.

-Alice- lei mi guardò interrogativa.- Nella tua visione di prima c’eravamo noi due che passeggiavamo sotto il sole senza risplendere. Tu sai come mai?

-Edward,in realtà,non ne ho idea,ma forse …

-Forse cosa?-mi ero dimenticato del mio potere,tanta l’emozione di poter avere la soluzione a quel problema terribile che ci impediva di andare in luoghi soleggiati.

-Bé,forse potremmo usare un prodotto di make-up che di solito si usa per coprire i tatuaggi. Chissà come mai non mi era mai venuto in mente prima. Credo perché non ci abbia mai pensato seriamente.

La abbracciai.-Alice! Ti rendi conto che questa potrebbe essere la soluzione alla maggior parte dei nostri problemi?!-gridai entusiasta.

-Andiamo a comprarla,allora. Il negozio dovrebbe essere già aperto.- mi sorrise sciogliendo l’abbraccio e si alzo.

Ancora emozionato ci incamminammo verso una profumeria,dove Alice comprò il famoso prodotto. Nel frattempo aveva iniziato a piovere,non potevamo sperimentare ancora la nostra idea. Avremmo aspettato che spiovesse,o al massimo avremmo provato in nave.

Le due ore rimanenti passarono con tranquillità tra risate e scherzi. Alice era davvero convinta che io stessi male per Bella e tentava di distrarmi in tutti i modi possibili. Era così dolce quando faceva così…

Edward,controllati!

La mia irritante vocina interiore continuava a darmi sui nervi. Ora non avevo il controllo nemmeno su ciò che pensavo.

-Edward,è giunta l’ora di imbarcarci.-constatò Alice riscuotendomi.

-Andiamo,allora,compagna di viaggio-le sorrisi,e lei ricambiò il mio sorriso.

Raggiungemmo il porto e ci imbarcammo. Passai tutto il tempo a contemplare Alice,che era assorta a guardare il mare dalla finestra della nave. Pensava a Jasper. Si chiedeva cosa stesse facendo,con chi stesse,o se la stesse pensando. Tutto ciò mi irritava alquanto. Ma ero un bravo bugiardo e non lo diedi a vedere. Preferii concentrarmi su quel suo profilo alla francese. Su quegli occhi dorati così graziosi. Sulla piccola bocca rossa e carnosa leggermente dischiusa. Tutto in lei era perfetto,sembrava una creatura angelica e indifesa. Se avessi dovuto paragonarla ad un fiore,la mia scelta sarebbe caduta senz’atro su una rosa bianca.  Pura e splendida come Alice. In quell’attimo fui divorato dai sensi di colpa:non volevo più imbrogliarla,ma cosa avrei potuto fare? Non potevo prendere e dirle “Sai Alice tutto ciò che ti ho detto fino ad ora è una menzogna,ma ora,riflettendo mi sono accorto di aver fatto un cretinata,ti prego torniamo a casa?” Dubitavo della logica di una frase simile. Ma d'altronde era stupido starla a guardare mentre pensava al suo Jasperino. Non tolleravo vederla soffrire in quel modo. Avrei escogitato qualcosa. Più tardi.

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Sera gente!

Come va la vita? Io bene,anche se inizio a pensare che la mia storia non vi piaccia più  visto il calo di recensioni ç.ç

Speriamo che sia una cosa momentanea^^Comunque se non vi piace il capitolo(e chi vi biasima)vi rassicuro dicendo che è solo di passaggio e che non sono regredita al tal punto nella scrittura.(O forse sì?)

Se avete notato la splendida immagine a inizio capitolo,sappiate che è opera della mia amica Giulia,sul sito GracieRawr__ .

Comunque ringrazio tutti,come al solito,solo che al momento vado di frettissima,causa genitori che rompono (-.-‘),giusto una cosa per Kessi: sì succederà qualcosa,e forse non solo una…ricorda che sono Xversa è.é

A presto,

                    Mafra

 

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