lasciami sanguinare

di saundersery
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** introduzione ***
Capitolo 2: *** cosa succede? ***
Capitolo 3: *** guai ***
Capitolo 4: *** Potter e Granger ***
Capitolo 5: *** rivelazioni ***
Capitolo 6: *** stregata ***
Capitolo 7: *** una lunga notte ***
Capitolo 8: *** elettricità ***
Capitolo 9: *** la maledizione cruciatus ***
Capitolo 10: *** amore e missione ***
Capitolo 11: *** traditi ***
Capitolo 12: *** ingiustizie e conseguenze ***
Capitolo 13: *** verità ***
Capitolo 14: *** la pozione polisucco ***
Capitolo 15: *** la palude dei gemelli Weasley ***
Capitolo 16: *** la lettera di Lily ***
Capitolo 17: *** la ragazza dei fiori ***
Capitolo 18: *** il sacrificio di Hermione ***
Capitolo 19: *** il dolore di Harry ***
Capitolo 20: *** Malfoy Manor ***
Capitolo 21: *** uccidimi ***
Capitolo 22: *** il custode segreto ***
Capitolo 23: *** restare uniti ***
Capitolo 24: *** alleanze e arrivi ***
Capitolo 25: *** James Severus Piton Potter ***
Capitolo 26: *** Complicazioni ***
Capitolo 27: *** la vendetta di Lord Voldemort ***
Capitolo 28: *** il parto ***
Capitolo 29: *** la fuga ***
Capitolo 30: *** la proposta ***
Capitolo 31: *** lasciami sanguinare ***
Capitolo 32: *** l'ancora di Pansy ***
Capitolo 33: *** perduta ***
Capitolo 34: *** dall'altra parte ***
Capitolo 35: *** il piano ***
Capitolo 36: *** il giorno X ***
Capitolo 37: *** le nozze ***
Capitolo 38: *** spezzata ***
Capitolo 39: *** il destino del prescelto ***
Capitolo 40: *** la battaglia ***
Capitolo 41: *** grande famiglia ***



Capitolo 1
*** introduzione ***


harry potter hermione granger un pò diversi da come li conosciamo...

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Capitolo 2
*** cosa succede? ***


Il sole stava arrivando anche quel giorno ed Hermione Granger stava già indossando la sua candida divisa di scuola. Non sapeva spiegare il perché ma sentiva una strana sensazione, la sua mente brillante le diceva che era un giorno di attesa, che qualcosa stava per succedere, aveva dormito poco e male ma per fortuna quella lunga notte costellata da strani sogni era giunta al termine.

Il primo giorno del suo sesto anno di scuola stava per iniziare "forse è per questo che mi sento così" si disse. Il dormitorio era ancora avvolto in una sorta di nuvola soporifera, decise di scendere nella sala comune di grifondoro bella, accogliente e ancora muta a quell’ora.

Guardò l’orologio, le sei e quarantacinque, si fermò un istante e inspirò profondamente affinché quell’odore di legno vecchio misto a cenere la riempì completamente, decise di scendere a fare colazione.

Non incontrò nessuno, era ancora troppo presto lo sapeva, allora cosa poteva essere tutto quel baccano? Proveniva dal grande atrio del castello, si avvicinò piano e vide diverse figure che trasportavano qualcosa, qualcuno, ecco di nuovo quella strana sensazione impossessarsi del suo stomaco,

riconobbe Silente, il professor Piton la professoressa Mcgrannit, tutti erano molto agitati "Ti avevo detto Albus che sarebbe successo" Urlava la capocasa di grifondoro

"Minerva francamente non potevamo immaginare una cosa come questa, ed è inutile che mi guardi in quel modo non ho potuto evitarlo, sai com’è Potter non mi avrebbe dato retta in ogni caso" Replicò un adirato Piton.

Si spostarono scomparendo dalla vista di Hermione che cautamente scese l’ultima rampa di scale completamente sbalordita.

"Cosa era successo? E cosa c’entrava Potter?" Continuava a ripetersi in un sussurro.

Non aveva mai avuto un buon rapporto col famoso e strano Harry Potter, conosceva la sua storia, chi non la conosceva? Ricordava ancora lo stupore di tutti quando il cappello parlante lo smistò a serpeverde, lui stesso ne era stupito.

Nel corso degli anni i rapporti tra serpeverde e grifondoro era sempre lo stesso, si detestavano. Dopo circa mezz’ora la sala grande iniziò a riempirsi ed ecco apparire anche Ron Weasley e sua sorella Ginevra assonnati come sempre al mattino.

" Oh mio Dio Hermione sei già qui?" Le disse Ginny soffocando uno sbadiglio

" Sono mattiniera lo sai e poi è il primo giorno di scuola e non vedo l’ora di iniziare" Rispose,

"Ho sempre pensato che avessi qualcosa fuori posto ma oggi hai superato te stessa hai già fatto colazione, sei pazza Hermione",

"buongiorno anche a te Ronald" Rispose lei alzando gli occhi al cielo.

"Sapete stamattina quando sono scesa ho visto Silente la Mcgrannit e Piton che litigavano per qualcosa, stavano trasportando qualcosa di pesante" Iniziò Hermione,

non ebbe risposta, i fratelli Weasley la guardavano come se avesse tre teste, sapeva che era inutile cercare di interagire con quei due di prima mattina.

"Ok sentite sbrigatevi o farete tardi, Ron muoviti abbiamo pozioni" Ron la guardò scocciato

"dacci un taglio ora ok? Arrivo"

" io inizio ad andare in classe a dopo" E si congedarono.

 

 

P.S. scusate è la prima volta che provo a pubblicare e stò ancora cercando di capire come funziona, inoltre non ho mai scritto fanfiction ma spero che vi piaccia la storia. Sery

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Capitolo 3
*** guai ***


L’aula di pozioni era semi buia come al solito, i serpeverde ed i grifondoro erano in fila aspettando che Piton li facesse entrare.

"Ti ho già detto che stò bene Draco basta così ok?" Hermione riconobbe all’istante la voce di Potter e Malfoy, si voltò istintivamente e notò che erano entrambi appoggiati al muro, appena Malfoy incrociò il suo sguardo si pentì all’istante di essersi voltata,

"ehi mezzosangue cos’hai da guardare?" Hermione si rimise in fila

"ehi dico a te sudicia pezzente" Continuò Malfoy,

senza alcun preavviso Hermione raggiunse i due serpeverde, estrasse la bacchetta e la puntò alla gola di Draco Malfoy, era davvero stanca di dover sopportare insulti e sbeffeggi.

Malfoy restò immobile tra la sorpresa e l’indignazione, aveva uno sguardo carico di disprezzo

"come osi?" Riuscì a sussurrare, Hermione era livida di rabbia

"sai una cosa Malfoy?" Sussurrò con la faccia vicino a quella del serpeverde " mi hai stancata davvero stò solo decidendo rapidamente quale incantesimo scagliarti contro" Sentì di colpo il suo stomaco contrarsi e un brivido solcarle la schiena, di nuovo quella sensazione, solo dopo si accorse della mano gelata stretta attorno al suo polso, la mano di Harry Potter,

"stai ferma Granger non vorrai passare dei guai il primo giorno di scuola"

"dovevo immaginarlo" Rispose lei continuando a fissare Malfoy "dove c’è uno c’è sempre l’altro, fatti gli affari tuoi Potter"

Si voltò a guardare quell’insolente in volto e i suoi occhi verdi erano… non erano come si aspettava, come al solito, aveva uno sguardo stanco e due profonde occhiaie, era pallidissimo.

Restò spiazzata, sentì dei passi farsi largo tra la folla e la voce di Ron e Ginny avvicinarsi

"lasciatela stare serpi maledette" Ringhiò Ron, approfittando del trambusto Malfoy si divincolò e sbattè Hermione contro il muro imprigionandola;

Ron piombò su di lui e Harry Potter afferrò il grifondoro, dopo due secondi si trovarono davanti la faccia di Piton che li fissava arcigno

"Potter Weasley state facendo a botte?" Si separarono ed entrarono in classe.

L'ora di pozioni fù un tormento, nè i grifondoro nè i serpeverde osarono più guardarsi e quando la lezione finì Piton trattenne Potter

" aspetta" Disse rivolto al prescelto

"ho fretta professore ho un'altra lezione" Piton lo guardò male

" ho detto di aspettare ed è quello che farai, tutti gli altri fuori".

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Capitolo 4
*** Potter e Granger ***


"Chissà perchè Piton ha trattenuto Potter" Disse Hermione a Ron che replicò subito

"e chi se ne importa Hermione" Lei restò pensierosa e continuò:

"che strano Potter mi sembrava diverso oggi, sembrava stesse male e poi stamattina ero nell'atrio e ho visto qualcosa di strano e sono sicura che c'entri proprio lui", Ron la guardò interrogativo

"da quando ti interessa di quel pallone gonfiato?"

Hermione stava per replicare quando una voce alle loro spalle li fece sussultare

"non dovresti interessarti alla mia salute Granger e neanche a tutto ciò che mi riguarda in effetti non credi?" Disse il serpeverde con arroganza,

gli occhi di Hermione divennero due fessure

"infatti non mi interessa la tua salute mi sono solo sorpresa che oggi mentre aggredivo il furetto invece di schiantarmi come mi aspettavo tu..." Ma non terminò la frase perchè il moro la interruppe portandosi molto vicino al suo viso

"non avrei mai potuto sei pur sempre una ragazza!" Le sussurrò suadente in un orecchio,

lei restò immobile e imbambolata, quel suo sguardo e quella sensazione

"ehi allontanati da lei viscida serpe" Ron stava per perdere le staffe,

"oh oh oh Weasley cuor di leone pensi abbia paura di te?" Provocò il serpeverde

"ok basta così insomma Potter cos'è che vuoi?"Strillò Hermione, era furiosa si allontanò a grandi passi lasciandoli lì impalati,

non si spiegava perchè si sentiva così strana, non aveva mai sopportato Harry Potter, quel ragazzo così misterioso, così strano e ambiguo, pieno di sè e arrogante e serpeverde ma... ma maledettamente affascinante.

"Hei Granger insomma Granger fermati"

"Oh Merlino non ci posso credere ancora lui cosa vuoi ancora ? "

"Fermati devo parlarti" , Hermione camminava spedita verso l'uscita ignorandolo completamente non voleva stare ancora a sentirlo.

Harry la raggiunse e con poche cerimonie l'afferrò per un braccio facendola voltare e spingendola contro il muro con le braccia forti che le bloccavano i fianchi e il suo viso talmente vicino

"ti stò parlando " Stavolta sussurrava , lei restò senza fiato,

"Dio come profumi Granger" la sua voce roca la fece trasalire

"cosa vuoi da me Potter?"

Rimasero ipnotizzati, Harry non si era mai accorto di quanto fosse bella quella ragazza, il fatto che fosse così diversa da tutte le altre studentesse di Hogwards era già sufficiente a spiazzarlo, e poi il suo atteggiamento che era lo stesso che lui le riservava.

"io... " Non riusciva ad andare avanti, non erano mai stati così vicini, Hermione guardava la sua bocca

"cosa?" Rispose il mago scrutando il suo viso,

stavano perdendo il controllo, lì nel cortile spazzato dal vento.

Ma cosa diavolo stava facendo? Quella era Granger la mezzosangue grifondoro, Harry riprese il suo solito tono sprezzante

"non ti starai scaldando troppo Granger?"

Si allontanò da lei e la vide sbarrare gli occhi

"sei uno stronzo Potter" Lui incurvò malefico le labbra compiaciuto,

" voglio sapere cosa hai visto stamattina nell'atrio" Le disse tutto d'un fiato.

Un lampo di comprensione si fece strada nella mente brillante della strega, ecco cosa voleva Potter.

"Non ho visto nulla di che, sentivo che parlavano di te" Rispose voltando lo sguardo e muovendosi per raggiungere l'atrio

"voglio sapere tutto" Mormorò il mago

"insomma Potter adesso mi hai stancata, se credi che io sia uno dei tuoi scagnozzi che prendono ordini o una delle sgualdrine che rienpiono il tuo letto ti sbagli, quindi me ne frego di quello che vuoi tu è chiaro??" Gridò lei,

lo superò stringendo la bacchetta sotto la veste pronta a difendersi " e vedi di lasciarmi in pace pallone gonfiato!".

Non vi fu modo di replicare perchè la ragazza si allontanò velocemente, e lui restò lì irritato e contrariato "stupida grifondoro" Sussurrò irritato.

"Ehi Harry dov'eri finito?" Esclamò a bassa voce Draco quando vide il suo amico entrare nella clase di trafigurazione in netto ritardo "iniziavo a preoccuparmi visto il tuo incidente dell'altra notte..."

"SSHH ti ho detto che va tutto bene Draco",

"insomma Potter sei già in ritardo vuoi chiudere la bocca?" Urlò la Mcgrannit

"mi scusi" Replicò il mago.

Si voltò appena, tutti i grifondoro lo guardavano, quella stupida della Granger aveva già raccontato ai suoi amichetti chissà cosa sulla mattina in cui veniva portato in braccio da Piton in infermeria, doveva aspettarselo.

La guardò con disprezzo.

Cosa diavolo ha in mente ora questo spostato? E perchè mi guarda in quel modo? Oh come odio non riuscire ad inquadrarlo,Hermione interruppe quel flusso di considerazioni notando che Potter era di nuovo pallido ma quello sguardo era davvero magnetico e quella sensazione di nuovo e quel .... sangue???

sanguinava dal naso copiosamente, lei le fece un cenno spaventata e lui si voltò verso Draco che vedendolo impallidì

"Harry cosa ti succede?" Si sentiva strano, sempre più debole gli girava la testa

"non mi sento bene Draco" Sussurrò a fatica aggrappandosi al braccio dell'amico "non respiro... soffoco aiutami "

"professoressa Mcgrannit " urlò qualcuno.

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Capitolo 5
*** rivelazioni ***


p> Nell’infermeria del castello la tensione era palpabile, il prescelto era disteso su un letto e continuava ad agitarsi ed urlare.

Silente arrivò immediatamente insieme al professor Piton

"come stà Poppy?" Chiese il preside,

"non respira bene, questa seconda crisi non ci voleva, non mi aspettavo succedesse così presto".

"Insomma cosa possiamo fare? Non può continuare così è stremato" Intervenne la professoressa Mcgrannit,

"lo so Minerva ma dipende da lui, l’unico modo che ha per venirne fuori è imparare di nuovo… ad amare" Rispose grave Silente, Piton restava in silenzio, lo sguardo fisso sul ragazzo, la pozione calmante iniziò a fare effetto, Harry ora dormiva profondamente solo un sussurro scivolò dalle sue labbra" Granger".

"Quella lettera lo ha sconvolto" Riprese il preside, Piton lo guardò di traverso, "non capisco chi possa averla spedita ad Harry, non era il momento di fargli sapere una cosa così importante adesso",

Piton si voltò di scatto esasperato " non ne ho idea so solo che non accetterà mai questa realtà"

"Andiamo Severus sai bene che gli serve tempo e tu dovrai collaborare" La voce di Silente era ferma "in fondo sei suo padre!";

"Albus hai visto tu stesso come ha reagito, era una furia, mi ha scagliato contro tutto il suo repertorio di incantesimi, non mi accetterà mai, non si fida più di nessuno oramai", Il vecchio preside sapeva che era vero, Harry si sentiva tradito da tutti e non sapeva davvero come dargli torto in fondo.

"Ora deve riprendersi poi penseremo a come agire" Concluse, tutti annuirono concordi "lasciamolo riposare è in ottime mani".

Intanto nella sala comune di grifondoro Hermione Granger cercava di venire a capo di tutta quella strana faccenda.

Non riusciva davvero a capire cosa stesse succedendo, cosa aveva Potter? E quella strana sensazione che le contorceva il ventre ogni volta che lui le era vicino, odiava non avere risposte, non capire qualcosa, non avere soluzioni e stavolta i suoi libri non l’avrebbero aiutata. Ron e Ginny la convinsero a scendere per la cena, accettò alla fine sapendo che non avrebbe portato a un bel niente stare lì da sola.

La notizia del malore di Potter si era sparsa in tutta la scuola, Draco era in piedi nell’atrio e aspettava il professor Piton per avere notizie di Harry, quando lo vide arrivare l’uomo non si fermò

"come stà Harry signore?" Chiese sottovoce mentre cercava di tenere il passo del suo capocasa

" stà riposando ora Draco e non può ricevere visite quindi è inutile che tu me lo chieda"

"Insomma cosa gli stà succedendo? Era tutto normale fino a due giorni fa e ora sembra un’altra persona cosa gli stanno facendo? E’ stato stregato forse?"

Piton interruppe il giovane serpeverde con un solo cenno della mano

"basta così Draco " Concluse allontanandosi.

In quel momento entrò Hermione accompagnata da Ron, Ginny e Neville Paciok.

"Guarda guarda c’è un furetto abbandonato" Esclamò Ron a voce alta, Draco si girò di scatto

"toglietevi dai piedi pezzenti!" Replicò estraendo la bacchetta e puntandola alla gola di Hermione " altrimenti ci penserò io iniziando da questa lurida mezzosangue" Ma la strega fù più veloce e colpì Malfoy prima che pronunciasse qualsiasi incantesimo,

il giovane serpeverde andò a cozzare contro il tavolo dei tassorosso, la sala ammutolì

"FERMATEVI" Ululò Silente che si avvicinava con passo spedito.

"Preside mi hanno aggredito" Iniziò malfoy

"certo come no eri tu quello che stava per colpire Hermione" Insorse Ginny

"signorina Granger signor Malfoy nel mio ufficio subito" Dichiarò il preside.

Hermione non aveva mai visto un giorno peggiore di quello, sarebbe stata espulsa ne era certa, e per cosa? Malfoy? Non poteva pensarci.

Quando arrivarono nell’ufficio di Silente realizzò che erano presenti anche i loro capocasa, non osava alzare lo sguardo

" insomma spiegatevi" Disse la professoressa Mcgrannit in tono spiccio "signorina Granger?",

Hermione alzò finalmente gli occhi, non avrebbe pianto, non voleva dare questa soddisfazione a Malfoy

"chiedo scusa per il mio comportamento ma sono davvero stanca di essere insultata dal signor Malfoy che ha per primo estratto la bacchetta minacciandomi" Disse tutto d’un fiato,

"Draco?" Esordì Piton,

"non ho nulla da dire ".

Silente si alzò e fece il giro della sua vecchia scrivania di mogano, si mise davanti ai due ragazzi " si stanno avvicinando tempi bui e la nostra unica possibilità è quella di restare uniti, quindi mi aspetto che questa faida tra grifondoro e serpeverde cessi immediatamente, ora stringetevi la mano" Hermione capì di essere salva, allungò la mano verso Malfoy che la guardò come se stesse vedendo un grosso schiopoto sparacoda, strinse la mano di Hermione per poi lasciarla immediatamente.

"Bene che non si ripeta mai più, ora" Disse Silente " tornate tutti al banchetto tranne lei miss Granger".

Ad Hermione sembrò che l’aria si condensasse dentro i polmoni. Uscirono tutti e restò in attesa della vera sfuriata del preside. Sfuriata che non arrivò.

"Dunque miss Granger, mi scuserà se le farò perdere parte della cena ma avrei qualche domanda da farle",

"mi dica preside" Rispose boccheggiando. Continuava a torcersi le mani ansiosa,

"mi chiedevo" Riprese il mago "quali sono i suoi attuali rapporti con il signor Harry Potter?".

La domanda colpì Hermione come un ceffone "come scusi?" Sussurrò,

"non mi giudichi male miss Granger ma vede Harry è in un momento molto delicato",

"Si so che è stato male ero presente oggi preside e mi spiace, come stà ora?" Chiese con tono preoccupato

" stà riposando, vede mentre dormiva Harry ha pronunciato il suo nome o meglio il suo cognome e mi chiedevo semmai si fosse confidato con lei su qualcosa, ora penserà che sono un vecchio impiccione e forse lo sono ma, queste domande sono importanti per il bene stesso di Harry" Concluse Silente.

La strega lo guardò confusa "beh non nego che non siamo mai andati molto d’accordo ma… insomma …non ai livelli di Malfoy ecco",

poi le venne in mente quella strana sensazione che provava ogni volta che era vicino a Potter, era indecisa se parlarne o no al preside ma sarebbe stato davvero troppo imbarazzante,

"capisco miss Granger e le chiedo scusa ma il signor Potter ha bisogno come dire... di qualcuno che lo ascolti, qualcuno che non sia un suo insegnante" Silente terminò la frase guardando Hermione in uno strano modo, la giovane era davvero confusa, cosa voleva davvero da lei il preside?

Insomma si stavano bevendo tutti il cervello quel giorno?

" Potter mi pare abbia i suoi amici di casa e da quello che sento tutta la popolazione femminile di questa scuola farebbe carte false per tirarlo sù di morale" Lo aveva detto in tono molto deciso ed era quello che pensava in fondo.

"Mi perdoni se sono stato invadente, non era mi intenzione metterla in difficoltà, può andare" Lasciò la presidenza lasciando Albus Silente immerso nelle sue riflessioni .

Forse quella ragazza era davvero un barlume di speranza per Harry che doveva ricominciare ad amare al più presto, aveva ormai avuto la conferma che il sacrificio di Lily Potter doveva essere alimentato da suo figlio, la giovane madre non avrebbe mai pensato che il suo Harry un giorno smettesse di amare, ma era successo dopo quella lettera anonima in cui gli veniva rivelato che il suo vero padre era in realtà Severus Piton.

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Capitolo 6
*** stregata ***


Hermione non ci capiva più niente, ora era certa che qualcosa stava succedendo, il suo istinto non l’aveva tradita ma non si spiegava cosa c’entrasse lei con Potter, sembrava quasi che il preside avesse preso la palla al balzo e che quel piccolo incidente con Malfoy fosse stato un pretesto per parlarle,

sapeva che Silente era troppo acuto e brillante per fare domande a caso e non credeva certo che le sue relazioni interpersonali potessero suscitare interesse, soprattutto nel preside.

Quando rientrò nella sala comune trovò Ron ad aspettarla ansioso

"Hermione allora? Ti hanno espulso?"

"espulso? Santo cielo no Ron solo una predica coi fiocchi" Il giovane sembrò rilassarsi di colpo

"miseriaccia ho pensato passassi dei guai seri stavolta"

"no Ron, però... cerchiamo di evitare di alimentare queste frizioni con i serpeverde ok?" Rispose piccata, lui la guardò come se avesse parlato in un’altra lingua

"sei sicura di stare bene?"

"certo che stò bene solo il preside ha ragione, dobbiamo smetterla di provocare risse" Rispose un pò più agitata

"c’è qualcosa che non so forse? " Chiese il ragazzo,

certe volte Ron sapeva davvero essere esasperante

" non capisco a cosa ti riferisci trovi così strano cercare di… di… insomma si di comportarsi da adulti?" Non sapeva nemmeno lei cosa stava cercando di dire ma l’atteggiamento ostico di Ron la irritava parecchio,

"ti ricordo che hai schiantato Malfoy nemmeno un’ora fa" Incalzò il mago

"senti" Proseguì lei "sono stanca e non ho voglia di discutere ho promesso a Silente che avrei cercato di appianare le nostre divergenze coi serpeverde".

Ron era davvero perplesso cosa era cambiato in quell’ufficio? Non si arrese

"notizie della nostra celebrità? E’ ancora agonizzante in infermeria?" Ovviamente si riferiva a Potter, lei si voltò stizzita

"insomma vedi continui! Non so come stà, sicuramente non bene e mi...mi dispiace per… lui…" Si bloccò di colpo vedendo la faccia sconvolta del suo amico

"ti dispiace per lui Hemione? Ti hanno forse fatto un’incantesimo confundus?"Lei lo guardò esasperata e si rifugiò in dormitorio, era stanchissima e sapeva che appena avrebbe guadagnato il suo letto la sua mente sarebbe esplosa di domande.

Si svegliò qualche ora più tardi gridando

"Herm stai bene?" La scrollò Ginny "Herm cosa hai sognato?" Prese coscienza di nuovo, Ginny, Lavanda e Calì erano intorno al suo letto e la guardavano preoccupate,

"scusate io… io ho avuto un’incubo" Sussurrò appena,

"lo credo cosa faceva Potter cercava di farti fuori?" Replicò Ginny assonnata

"Potter? Cosa c’entra Potter ora? Ma non si parla che di lui oggi?" Rispose incredula,

"beh ecco gridavi il suo nome " Azzardò Calì rimettendosi a letto, Hermione prese il braccio di Ginny e la fece avvicinare

"cosa ho detto di preciso?" L’amica la guardò stranita

"beh lo chiamavi dicevi Harry no, insomma va tutto bene Herm?"

" certo solo un’incubo tutto qui tornate a dormire e scusate".

Tornarono tutte a dormire, si sforzò di pensare a quel sogno e l’unica cosa che ricordò fu il viso di Potter deformato dalla paura, e sangue c’era sangue ovunque.

Si alzò e scese nella sala comune trovandovi Ron addormentato, non voleva discutere di nuovo con lui se si fosse svegliato, senza pensarci uscì dal buco del ritratto incontrando una signora grassa davvero poco collaborativa, scese di corsa le scale e senza sapere perché si ritrovò davanti la porta dell’infermeria.

Girò la maniglia ed entrò meccanicamente, dopo qualche passo si trovò davanti Madama Chips

"mi scusi so che non dovrei essere qui ma… ecco"

"lei ha il permesso" Rispose asciutta la medimaga , Hermione capiva sempre di meno cosa succedeva

"il preside mi ha comunicato che sarebbe venuta e di lascirla passare". Ma che diamine significava?

"Mi segua, Potter e di qua" Obbedì,

"io torno di là se le occorre basterà chiamarmi"

"Ehm certo grazie" Rispose incerta.

Tutti i letti erano vuoti, l’enorme stanza era semibuia, si avvicinò al letto del serpeverde, sembrava sofferente, dormiva e questo la rassicurò,

"ma che diavolo ti dice il cervello Hermione? Devo essere impazzita" Si disse.

Si sedette accanto al letto e osservò Potter, non aveva gli occhiali e sembrava davvero diverso da come lo aveva sempre visto, forse lo vedeva davvero per la prima volta, il suo stomaco tornò a contrarsi di nuovo.

Il mago si mosse appena e lei trattenne il fiato. Silente sapeva che sarebbe andata in infermeria, considerò per un istante la seria possibilità che fosse stata davvero incantata, ma non poteva essere, era ridicolo solo pensarlo eppure qualcosa non le quadrava.

Sentì un fruscio, Potter aveva aperto gli occhi e la guardava abbastanza stupito, cercò gli occhiali e li inforcò

"cavolo devo stare davvero male per sognare la Granger al mio capezzale"

"ciao anche a te Potter" Rispose irritata,

"cosa ci fai qui Granger? Malfoy ha esagerato con i nuovi incantesimi?" Rispose il mago sarcastico,

" per tua informazione non sono ricoverata qui, inoltre se qualcuno deve temere qualcosa quello è il tuo amico furetto che ho schiantato in sala grande durante la cena di stasera visto che mi dava noia" Replicò sprezzante.

"Cosa? Per la abrba di Merlino Granger non è da te fare una cosa del genere, e confesso di essere… impressionato, staresti bene tra i serpeverd...e se solo tu non…"

"se solo non fossi una lurida mezzosangue giusto?" Concluse Hermione "davvero non capisco perché sono qui, sono una stupida!" Disse alzandosi per andare via, e lo avrebbe fatto se avesse avuto il braccio libero,

si voltò accorgendosi con immenso stupore che Potter la tratteneva

"non ... andartene, ti chiedo scusa" Restò immobile ed incredula,

"anche mia madre era … babbana di nascita" Sussurrò il giovane.

La strega restò a fissarlo, ma chi diavolo era Hary Potter in realtà?

"Resta per.. per favore" Non riuscì a non esaudire quella preghiera e finì col sedersi di nuovo.

"Come ti senti?" Iniziò la grifondoro cercando di nascondere l’imbarazzo. Lo sguardo del ragazzo si ammorbidì e sorrise, e lei non aveva mai visto qualcosa di più somigliante ad un sorriso autentico su quel viso… affascinante.

Potter si sedette sul letto e istintivamente Hermione lo aiutò a sistemare i cuscini trovandosi davvero molto vicino al giovane mago più di quanto volesse.

Si guardarono negli occhi, Dio quegl’occhi e il suo stomaco in fiamme, cercò di allontanarsi lentamente ma lui la trattenne, la sua mano le teneva il braccio, dolcemente la riportò verso di lui, Potter stava forse per? Possibile che…volesse baciarla?

Non riuscì ad opporsi era rapita completamente da quelle perle verdi che la fissavano come nessuno aveva mai fatto prima.

"Granger?" Fu un sussurrò

"si" Rispose mordendosi le labbra

" stò per vomitare" Fece appena in tempo a scostarsi, il giovane vomitò violentemente oltre il materasso, lei si sentì un’idiota

"chiamo aiuto stai male" Corse a chiamare madama Chips che accorse, in tutta fretta somministrò una pozione al giovane mago e ripulì il pavimento.

Hermione restò in disparte vergognandosi si aver perso il controllo di nuovo, ma perché diavolo Potter le faceva questo effetto?

CIAO A TUTTI SPERO CHE VI PIACCIA E CHE IL TUTTO NON SIA TROPPO LENTO. FATEMI SAPERE E GRAZIE. SERY

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Capitolo 7
*** una lunga notte ***


Hermione si congedò e uscì dall’infermeria, fuori albeggiava, appena chiuse la porta si trovò faccia a faccia con Piton

"buongiorno signorina Granger cosa ci fa lei qui?" La strega restò a fissarlo,già cosa ci faceva lei lì? Non sapeva davvero cosa rispondere

"ehm ecco io… ero… si insomma preoccupata per… Potter", Severus Piton la scrutò alzando un sopraciglio "ma davvero?"

"scusi devo andare buonanotte" Azzardò "buongiorno vorrà dire" Replicò il professore che scomparve all’interno dell’infermeria,

restò un momento immobile a pensare a quella strana giornata poi sentì gli urli di Potter, si avvicinò istintivamente alla porta,

riusciva a sentire distintamente le sue urla accompagnate da quelle di Piton e prima di poter capire cosa dicessero la porta si aprì di scatto

rivelando una Madama Chips piuttosto agitata

"signorina Granger corra subito a chiamare il preside faccia presto prima che schianti qualcuno, la parola d’ordine è cioccolato all’arancia"

E sparì, Hermione automaticamente prese a correre per il castello verso l’ufficio di Silente, non voleva fermarsi a pensare, questo era sicuramente il più strano e assurdo inizio anno che si fosse mai visto a Hogwarts.

"Cioccolato all’arancia" Gridò e il gargoyle si mosse rivelando la scala, si trovò davanti la porta dell’ufficio del preside col cuore in gola,bussò e la porta si aprì

"entri miss Granger" La invitò Silente, sembrava non essere mai andato a letto, era perfettamente sveglio e vestito.

"Mi scusi preside ma Madama Chips la prega di andare subito in infermeria si tratta di Potter credo sia urgente", Il vecchio mago sembrava calmissimo

"mi dica Miss Granger come stà Harry?"

Perché quella domanda? Perché non si precipitava lui stesso a vedere?

"beh ecco quando l’ho visto stava meglio ha dato di stomaco e poi è arrivato… si ecco è arrivato professor Piton e ho sentito che litigava con Potter" Rispose agitata, non sapeva perché ma sentiva che c’era qualcosa che non andava e che Silente voleva coinvolgerla, almeno così sembrava.

"Bene torni al suo dormitorio ora, un’ultima cosa, credo che Harry resterà in infermeria anche oggi, quantomeno lo spero, le chiedo di andare di nuovo a trovarlo, lo consideri un favore …personale"

Hermione aprì la bocca per dire qualcosa ma non ci riuscì, si limitò ad annuire e ad andare via. Era confusa, sapeva di avere in mano diversi pezzi di un puzzle importante ma i pezzi non bastavano per capirci qualcosa.

Entrò in sala comune, per fortuna Ron non c’era più, andò direttamente farsi una doccia e si cambiò per la colazione erano ormai le sette passate

"Ma dov’eri stanotte?"Esordì Ginny appena arrivata in sala grande per la colazione, Hermione alzò gli occhi al cielo, notò che Ron la fissava interrogativo

"sono andata a fare una passeggiata non avevo sonno" Sperò con tutta se stessa che Ginny non accennasse del suo incubo, l’ultima cosa che voleva era discutere con Ron. Si voltò verso il tavolo degli insegnanti, Silente le strizzò l’occhio, lei accennò un sorriso, non c’era traccia di Piton, chissà perché Potter litigava furiosamente col professore.

La mattinata scivolò via veloce tra una lezione e l’altra, di Harry Potter nessuna traccia, doveva essere ancora in infermeria come aveva detto Silente, non finì di pensarlo che lo vide entrare in sala grande accompagnato dai suoi scagnozzi Malfoy, la Parkinson, Zabini e Goyle.

Si rese conto con sgomento che si dirigevano proprio verso il tavolo dei grifoni, le mani iniziarono a sudarle. Potter si fermò davanti a lei, aveva uno sguardo indecifrabile e tutti lo guardavano, le ragazze ammirate i ragazzi con aria di sfida, lei incrociò i suoi occhi

"buongiorno Granger" Si limitò a dire,

"Potter" Rispose lei in tono asciutto, il gruppo di serpeverde si allontanò mandando occhiate di fuoco a tutto il tavolo, anche loro sembravano spiazzati.

La giovane tornò al suo succo di zucca

"a Potter ha dato di volta il cervello?"Sentì dire da Ron, Ginny e Lavanda la fissavano sbalordite lei fece un cenno

"dopo" Sussurrò.

Appena entrò nel dormitorio quella sera trovò le ragazze ad aspettarla

"finalmente Herm si può sapere cosa succede tra te e Potter?" Esordì Ginny con enfasi,lei si lasciò cadere sul suo letto esausta

"ragazze credetemi non lo so non ci capisco nulla",si avvicinarono tutte e si accovacciarono sul letto, non sapeva se fosse una buona idea raccontare tutto ma doveva condividere con qualcuno questa cosa altrimenti sarebbe impazzita.Calì fece apparire quattro tazze fumanti di tè

"siamo tutte orecchie".

Appena finì di parlare sbuffò sonoramente " cosa ne pensate ragazze?"Le streghe si guardarono, la prima a parlare fu Ginny

"beh una cosa è certa tu fai parte di un piano che riguarda anche Potter" Hermione lo trovava abbastanza possibile

"si ma non capisco cosa c’entrino questi malori con te" Replicò Lavanda,

"ne dobbiamo sapere di più" Rispose Calì,

"inoltre chi non vorrebbe occuparsi di Harry Potter steso su un letto?

Sono invidiosa Herm, Dio mio lui è così… così…"

"tremendamente affascinante, bello e ambito volevi dire?" Concluse Ginny interrompendo Calì.

" Vi prego ragazze non vi ci mettete anche voi"Sbuffò Hermione "

"andiamo Herm è un figo da paura e questo non guasta inoltre pare che tra le lenzuola sia insuperabile" Continuò Lavanda,

"Bene basta così vediamo cosa succede nel frattempo occhi e orecchie aperti mi raccomando e soprattutto è un nostro segreto" Precisò Hermione, le tre streghe annuirono e crollarono poco dopo addormentate.

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Capitolo 8
*** elettricità ***


Harry Potter aveva dormito poco e male, doveva prendere pozioni giornaliere da Madama Chips, lei ripeteva che erano pozioni ricostituenti ma Harry non ci credeva affatto, lo leggeva nel suo sguardo che evitava i suoi occhi ogni volta che le porgeva il bicchiere che conteneva un denso liquido violetto.

Silente gli aveva spiegato che la lettera ricevuta giorni prima era autentica e che il professor Piton non solo era davvero suo padre ma ne era venuto a conoscenza solo lo scorso maggio. Non poteva crederci, Piton suo padre, non era possibile, non lo accettava e non lo avrebbe mai accettato, lo aveva fatto capire chiaramente al professore la mattina del primo giorno di scuola, quando dopo aver letto quelle righe di sua madre Piton lo aveva trovato sconvolto e in lacrime nel cortile del castello.

Gli aveva urlato contro tutta la sua rabbia arrivando persino a scagliargli contro tutti gli incantesimi che conosceva. Poi il buio, era stato schiantato.

Come poteva essere? E poi questa storia di amare che aveva tirato fuori Silente e da cui dipendeva la sua vita. Era solo stressato per questo era stato male.

Mentre si accingeva a raggiungere il campo di Quiddich notò Malfoy che stava di nuovo dando il tormento a qualche grifondoro del primo anno

"che palle, possibile che non pensassero ad altro?" Si disse.

Li raggiunse per poi accorgersi con sgomento che la vittima altri non era che, di nuovo la Granger? Ma è una persecuzione quella lì.

"Non ti è bastata la lezione Malfoy?" Sputò la strega

"ora pagherai mezzosangue non ci sono i tuoi amichetti a darti una mano" Rispose il serpeverde.

" crucio" Urlò il biondo

" protego" Rispose Hermione. La cosa si faceva seria doveva intervenire.

"Ehi fermatevi!" Intimò Harry. Tutti si voltarono

"ah sei tu mi hai fatto prendere un colpo" Esclamò Malfoy che si voltò di nuovo verso la strega bacchetta in pugno,

"Draco fermati basta così" Continuò lui "ho detto basta, expelliamus" E la bacchetta di Draco finì altrove,

"Harry ma sei impazzito?E’ la mezzosangue Granger" Lui guardò Hermione, era sorpresa, Potter che la difendeva da Malfoy? Uno scalpiccio e comparvero Ginny Lavanda e Calì

"che stà succedendo qui? Malfoy se vuoi andare in infermeria non c’è problema ti accontentiamo subito" Attaccò la rossa,ma Harry si mise in mezzo al gruppo

"calma qui nessuno si farà male, Draco raccogli la bacchetta e andiamo via" Il biondo lo guardò truce

"questa me la devi proprio spiegare amico" Sussurrò a denti stretti"

"Si si certo andiamo" Rispose Harry mentre guidava Malfoy non prima di girarsi verso Hermione e salutare

"Granger"

"Potter" Replicò lei esterrefatta.

"Secondo me Potter ha un debole per te" Esclamò più tardi Lavanda nel cortile

"si certo come no?" Rispose Hermione. Ginny restò pensierosa poi si decise a parlare

"beh Herm devi ammettere che il suo atteggiamento nei tuoi confronti e quantomeno strano, insomma ti ha difeso oggi e ti ha difeso da Malfoy". Effettivamente era strano, si erano odiati per più di 5 anni, tra duelli, scontri, umiliazioni e litigi da entrambe le parti. Qualcosa era cambiato in quel misterioso ragazzo.

Videro arrivare Calì agitata come se le corresse dietro Voldemort in persona

"ragazze ragazze" Urlava

"Calì calmati cosa succede?" Le chiesero in coro le tre streghe.

"Ho appena saputo due cose assurde" Iniziò la grifondoro "allora secondo la Gazzetta del profeta stanotte sono fuggiti da Azkaban un gruppo di mangimorte" Aveva ancora il fiatone,

"cosa?" Le ragazze erano senza parole;

"Cavolo chissà che stà per succedere" Piagnucolò Lavanda

"qual è l’altra notizia?" Chiese Hermione con impazienza, Calì riprese fiato

"ti ricordi che il primo giorno Herm hai visto Potter privo di sensi con i professori nell’atrio?"

"si certo che ricordo" Rispose ansiosa la strega

"beh ecco pare che avesse avuto uno scontro con Piton e ha avuto la peggio" Si avvicinò alle ragazze e abbassò la voce

" pare inoltre che il motivo della furia di quel figo di Potter fosse una lettera in cui ha scoperto" Si fermò come se stesse per dire qualcosa di sconcertante e le ragazze trattennero il fiato

"cosa diceva la lettera?" La esortò Ginny,

"beh tenetevi forte ragazze, la lettera diceva che il vero padre di Harry Potter è… Severus Piton" .

Non poteva essere vero, o qualcuno era talmente fuori di cervello da mettere in giro simili voci oppure l’ordine naturale delle cose si stava capolgendo.

 

Harry si dirigeva verso l’ufficio di Silente, aveva ricevuto un messaggio in cui il preside gli chiedeva di recarsi subito da lui. Chissà che poteva volere ancora, era stanco di stare a sentire i suoi deliri. Bussò e come sempre la porta si aprì, trovò il preside seduto nella sua sedia enorme, le dita incrociate come se sapesse che stava per entrare in quel preciso istante.

"Ciao Harry come ti senti?"

"Meglio signore grazie" Rispose sedendosi.

"Stai continuando a prendere le pozioni di Madama Chips vero?" Chiese con premura il vechio mago

" certo come potrei rifiutarmi?" Disse il serpeverde ironicamente.

Il vecchio mago lo scrutò, Harry sapeva che stava per iniziare un lungo discorso, si accomodò meglio sulla sedia e incrociò le braccia pronto.

"Mi spiace per la lettera so come ti senti" Ma il giovane no lo fece terminare,

"no che non lo sa", Silente lo zittì

"ti prego di non interrompermi Harry quando avrò finito potrai dire tutto ciò che vuoi" Non lo disse adirato ma Harry non osò più parlare.

"La lettera dice la verità, capisco che non è facile accettarlo ma devi capire che il professor Piton ha saputo che sei suo figlio da pochi mesi" Sospirò e riprese " io spero che tu vorrai parlarne con lui Harry".

Le sue viscere erano attorcigliate e bruciavano, non avrebbe mai accettato una cosa come questa mai, cosa aveva fatto Piton? Aveva costretto sua madre a… l’aveva violentata?

"E’ tutto signore?" Il vecchio preside si alzò avvicinandosi alla finestra dando le spalle al giovane

"ancora una cosa Harry, non voglio sembrarti un vecchio impiccione e mi perdonerai se ficco il naso nella tua vita … privata", Cosa diavolo poteva dirgli ancora?

"Riguardo il tuo bisogno di tornare ad amare, vedi devi capire che per te è fondamentale. La notte che tua madre si sacrificò per te suggellando l’incantesimo più antico che esista ti fornì una protezione potente, l’amore appunto, che sarà attiva fino alla tua maggiore età" Si voltò guardando Harry negl’occhi

"per far si che l’incantesimo regga e che non si rivolti contro di te uccidendoti lentamente tu devi vivere l’amore".

Dove voleva rrivare? Si chiese ma stette in silenzio e attese.

"Ecco, il sesso Harry è una gran cosa ma, aimè senza l’amore resta lo sfogo di un ‘istinto che vola via in un attimo" Non poteva credere alle proprie orecchie, cosa faceva Silente lo spiava mentre si portava a letto ogni sera una ragazza diversa?

"Mi chiedevo… possibile che non ci sia nessuno che ti faccia provare dei sentimenti … più profondi?" Ne aveva abbastanza ci mancava solo che gli desse suggerimenti del genere, trovava grottesca quella conversazione ed imbarazzante per giunta.

"Mi spiace deluderla signore ma non esiste nessuno del genere ho altre cose a cui pensare e lei lo sa" Rispose piccato

"Io sono convinto che qualcuno ci sia e sarà questa persona a salvarti, inoltre è essenziale che tu inizi subito lezioni private di difesa contro le arti oscure visto le brutte notizie da Azkaban". Harry voleva solo andarsene da lì.

"Va bene attendo istruzioni, è questo che fa un buon soldato no?" Replicò amareggiato.

"Posso andare?" Concluse

"Certo a presto Harry".

Si congedarono. Aveva di nuovo male alla testa, accettare Piton? Voleva scherzare! E poi questa storia di trovare una ragazza da amare, era assurdo. Era troppo!

I giorni passarono e settembre scivolò via, l’autunno era ormai definitivamente alle porte. Hermione aveva il suo giro di ronda essendo un prefetto. Non aveva più sentito voci strane su Potter, Calì aveva saputo dell’assurda notizia del vero padre di Potter da Mirtilla Malcontenta, lo strano spettro che abitava nei bagni femminili e da quel giorno aveva notato che il fantasma non era più in circolazione.

Tutto sembrava tranquillo. L’intero castello dormiva o quasi. Di nuovo il suo stomaco tentò di avvisarla. Un rumore catturò la sua attenzione. Alzò la bacchetta pronta e si appiattì contro il muro.

Una figura le passò accanto, alzò la bacchetta accesa puntandola alla nuca del trasgressore che avrebbe passato un bel guaio

" Fermati" Disse decisa. La sagoma si bloccò

"qualificati" Continuò

"Harry James Potter serpeverde", Non era possibile, ancora?

" Bene Potter sai che non puoi gironzolare per il castello come ti pare e piace vero?Anche se forse sei convinto del contrario", Lui si voltò e la riconobbe

" Non è decisamente il mio giorno fortunato" Rispose il mago sarcasticamente

"non parlarmene Potter ti trovo sempre tra i piedi ultimamente". Lui rise senza gioia

"Vediamo quanti punti potrei togliere a voi serpentelli stanotte, oh si che soddisfazione!" Lo provocò la strega.

"Non farai niente del genere" Rispose il moro tranquillo

"Ah no? E precisamente cosa me lo dovrebbe impedire di grazia?" Lui la guardò un momento, oh quegl’occhi verdi erano stregati .

"Beh ecco mi pare che tu sia in debito con me visto che ti ho salvata da Malfoy l’altro giorno".

Realizzò cosa aveva udito e si sentì come se l’avessero presa a ceffoni

"Tu che cosa? Ahahaah salvata? Casomai hai salvato lui" Soffiò acida. Lui si avvicinò ancora e lei istintivamente indietreggiò

" Mi piaci quando fai la serpeverde"Sussurrò al suo orecchio. Quella ragazza era un mistero per lui, era inutile negarlo quantomeno ne subiva il fascino, era pericolosa.

"Mi spiace deluderti ma io non sarò mai una serpeverde avrei conati di vomito dalla mattina alla sera" Rispose drizzando le spalle fiera.

Ancora un passo "eppure ..io non credo di esserti così indifferente Granger" La sua voce roca l’avvolse, ma cosa le succedeva di nuovo? Dio quanto era affascinante Potter, pericolosamente affascinante.

" cinquanta punti a serpeverde per essere fuori dai dormitori senza permesso" Urlò spingendo il ragazzo lontano da lei che per tutta risposta si avvicinò di nuovo

"potrei convincerti a ripensarci sai?" Le disse con voce suadente

" non vedo come", Si pentì immediatamente di averlo sfidato, le cinse la vita con un braccio e le prese la nuca con l’altra mano, lei restò immobile completamente in balia, il serpeverde annullò la distanza e la baciò con passione.

Lei non si ribellò, schiuse le labbra rispondendo alla sua lingua. Si era persa. Non aveva mai provato nulla del genere. Il giovane mago iniziò ad accarezzarle la schiena portandola contro la finestra.

"Potter" Sussurrò mentre lui le baciava il collo.

"Potter fe...fermati" tentò di nuovo, ma lui non si fermò

" non chiedermelo Granger", Era estasi pura. Lei si slegò dopo un pò, si separarono ansanti, forse non si era mai sbagliata, nemmeno quella sera in infermeria.

Ma come osava? Riprese il controllo e lo colpì al volto con violenza.

"Ma cosa? Ma sei impazzita Granger?" Urlò il mago massaggiandosi la guancia, lei tramava da capo a piedi e lo fissava con occhi assassini.

"Non provarci mai più Potter" La sua voce era stridula

"Non mi sembrava ti dispiacesse principessa" Protestò tagliente. Lei si allontanò aveva gli occhi colmi di lacrime e non sapeva perché

"cento punti a serpeverde" Strillò di nuovo.

"E per cosa? Lo sai che sei un’isterica Granger"

"altri venti punti Potter"

"Oh certo come no? Tu sei irrimediabilmente dannatamente pazza" L’eco rimbombò per il castello deserto. Hermione corse via lasciando il giovane mago da solo in quel corridoio semibuio e deserto.

Il prescelto non poteva fare a meno di ricordare quel sapore, quelle labbra, quell’elettricità che si erano scambiati perché erano questo lui e la Granger: pura elettricità.

Lo sconvolgeva quello che avevano sperimentato ed era sicuro che non fosse stato solo lui a sentire quell’energia travolgente. Si riscosse dai suoi pensieri senza accorgersi che in qualche angolo buio lì vicino due intensi occhi azzurri sorridevano trionfanti.

ALLORA ECCO UN'ALTRO CAPITOLO FATEMI SAPERE. GRAZIE. SERY

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Capitolo 9
*** la maledizione cruciatus ***


Il mattino seguente Hermione si svegliò con la testa che pulsava, come dopo una sbornia, fuori

 

pioveva copiosamente. Era domenica. "Sveglia ragazze devo parlarvi di ieri sera" esordì, neanche 5

 

minuti dopo erano nel suo letto ansiose "brutte vecchie pettegole ogni mattina devo darvi almeno 6 strilli per

 

 farvi alzare ,  ho beccato la frase magica eh?  risero. "Sbaglio o eri di ronda ieri? chiese Calì,

 

"e fammi indovinare hai incontrato il figo vero?" incalzò Ginny, "ti prego dimmi che avete fatto

 

qualcosa di più scabroso che corteggiarvi" intervenne Lavanda che aveva le mani giunte in una

 

finta preghiera. Hermione le guardò di traverso sorridendo beffarda, "non ci credo Herm" strillò Ginny

 

"racconta racconta" iniziarono a pigolare tutte. Mentre si preparavano lei raccontò del bacio, e

 

dello schiaffo e di tutto il resto "ma perchè Herm l'hai picchiato?" chiese la rossa

 

" è che non mi fido di Potter, vuole solo portarmi a letto per poi spararlo ai 4 venti"

 

bussarono alla porta ed entrarono Angelina e Katy "siete pronte chiacchierone?". Si guardarono e tacquero.

 

Hermione era nervosa, la sola idea di incontrare  Potter la metteva profondamente a disagio

lo aveva mollato lì nel corridoio meno di 10 ore prima dopo avergli rifilato un ceffone memorabile,

l'avrebbe cruciata di certo appena l'avrebbe avvistata. Inoltre quella mattina si giocava la prima partita

della stagione, neanche a dirlo grifoni contro serpi e generalmente se le davano di santa ragione.

 "Buongiorno Herm" una voce squillante la fece sussultare "oh Ron buongiorno sei di buon umore

vedo pronto per la partita?" "faremo a pezzi quei patetici maghi " replicò Ron esaltandosi.

Intanto negli spogliatoi dei serpeverde c'era la solita tensione di sempre "pronto Draco?"

chiese Harry," certo mi raccomando al boccino migliorerai i tuoi record anche oggi harry ne sono certo"

 si diedero una pacca sulla spalla ed il loro capocasa fece il suo ingresso, tutti si zittirono,"mi raccomando voglio una vittoria schiacciante" disse. Harry non lo guardava in volto, perdeva tempo con i guanti di pelle di drago che tante volte avevano stretto il boccino.

"Bene andate ora" concluse Piton voltandosi verso Harry, suo figlio Harry, nessuno guardandolo volare

avrebbe mai detto che non fosse figlio di James Potter. "Buona fortuna figliolo" disse sottovoce  bloccando

in una morsa il braccio di ragazzo. "Grazie per gli auguri SIGNORE " sottolineò con astio l'ultima parola.

Il professore abbassò lo sguardo " come vuoi tu" concluse, Harry si liberò con uno strattone guardando

il mago con disprezzo e uscì nello stadio che era una bolgia. Aveva smesso di piovere ma il cielo non

sembrava averne abbastanza, nuvole minacciose continuavano a cavalcarlo furiosamente. Si voltò verso

gli spalti rosso oro, quella stupida orgogliosa grifondoro, avrebbe avuto una bella

lezione oggi, tutti loro l'avrebbero avuta. Dopo circa venti minuti i serpeverde stavano vincendo per

30 a zero, nessuno si risparmiava. Harry era una furia come sempre, doveva assolutamente prendere il boccino prima di Seamus Finnighan e vincere in modo schiacciante, voleva umiliare quei falliti e

forse anche vendicarsi di lei. Hermione lo guardava sperando che lui non la notasse, non voleva

proprio incrociare il suo sguardo, particolarmente arrogante quel giorno. Una frustata nel cielo e una

cavalcata pazzesca, nessuno volava così lo sapevano tutti ed era uno spettacolo vedere Potter

scartare e sfrecciare dietro al boccino d'oro che anche stavolta non ebbe scampo.

 I serpeverde esplosero e ruggirono di gioia scandendo il nome del loro cercatore, Severus Piton non nascose la sua soddisfazione, quello che dovette nascondere fu il suo orgoglio di padre.

 Harry Potter scese correndo dalla scopa, l'aria tronfante lo sguardo acceso, i suoi

compagni lo abbracciarono, lui si divincolò compiaciuto e marciò dritto sotto la tribuna dei rivali,

la cercò con lo sguardo, non la vedeva ma sapeva che era lì, alzò il braccio con il boccino d'oro

ancora in pugno in segno di vittoria, l'aria superba le spalle diritte. La maggior parte delle ragazze erano

ammirate i ragazzi infuriati davanti a quell'esultanza beffarda mirata ad umiliare. Lei restò di sale

non poteva credere all'arroganza di Potter, Dio la faceva impazzire voleva picchiarlo ancora e ancora.

"Herm?" la chiamò Ginny, "mi sà che il nostro giovanotto non ha preso molto bene quel ceffone"

 concluse tra il divertito e l'emozionato.

Lui si voltò e con sguardo tagliente andò verso la tribuna verde e argento. Scorse Astoria  Greengrass

sua ultima conquista, decise che non l'avrebbe ignorata stavolta, la invitò a scendere, lei si precipitò verso di

lui correndo. Hermione non credeva ai proprio occhi, no,non poteva arrivare a tanto nemmeno lui.

Harry prese Astoria  tra le sue braccia forti e le diede un bacio mozzafiato davanti all'intero stadio.

I serpeverde si scatenarono e applaudirono, li travolsero guidandoli verso il castello per festeggiare.

Hermione era furiosa e sconvolta allo stesso tempo. Ginny, Calì e Lavanda la guardarono

dispiaciute " non ora... non qui, dopo nella nostra camera" sussurrò a denti stretti. Evitò Ron che era fuori di se e arrivarono in camera, e li esplose: " quello stronzo arrogante viscido" urlò

" ma cosa pensa che io sia …." era in piena crisi isterica, le ragazze non sapevano come calmarla.

"Herm calmati ti prego ti verrà un colpo" disse Lavanda comprensiva "ma l'avete visto? Quel presuntuoso,

ieri mi si voleva fare in un corridoio e oggi... oh Dio voglio fargli male voglio che soffra ".continuava

a prendere a calci il suo baule " ah ma se vuole la guerra non c'è mica problema, ma ha sbagliato

persona" continuava ad urlare e strepitare " lo farò pentire di essersi avventurato nel mio spazio

vitale è una promessa". Le ragazze la lasciarono sfogare.

Intanto nella sala comune dei serpeverde i festeggiamenti andavano avanti, scorrevano fiumi di burrobirra.

Harry brindò con Draco ripetutamente fino a che si chiusero in camera, il biondo con pansy parkinson,

lui con Astoria  Greengrass, le saltò addosso appena chiuse la porta e provò a sfogare tutta  la sua rabbia 

con lei. "Sei stato magnifico oggi" disse Astoria  mentre si baciavano furiosamente, "oh Harry

mi vuoi sento che mi vuoi" sussurrò  esaltata, lui non rispose, si spogliarono velocemente la buttò sul letto

ed entrò dentro di lei con foga. Accelerò il ritmo, la strega gemeva sotto le sue spinte, per un solo istante aprì gli occhi e non vide Astoria ma Hermione Granger. Scacciò via quei pensieri assurdi  e arrivò al culmine, non si trattenne, anzi voleva che finisse presto e così accadde. Si alzò all’improvviso subito dopo "cosa ti prende?" gli chiese lei premurosa " niente ora voglio riposare sono stanco" lei lo guardò delusa e imbronciata.

Lo salutò con un bacio, lui restò immobile in piedi, ancora nudo " Astoria per favore"  " ok ok d'accordo me ne vado" disse uscendo coi suoi vestiti in mano. Restò immobile aspettando che l’adrenalina scemasse.

Si gettò sotto la doccia, sempre lei in testa, doveva smetterla, si l'avrebbe cancellata, lui

era Harry Potter lui poteva tutto.

Quel lunedì l’atmosfera nella casa del leggendario Godric Grifondoro era pesante. La sconfitta bruciava

ancora e come se non bastasse tutti avrebbero dovuto sopportare gli sbeffeggi dei serpeverde.

“Ora mi auguro di non sentire più sciocchezze del genere -appianiamo le nostre divergenze con la casa

delle serpi-” sentenziò Ron a tavola. Hermione sapeva che si riferiva a lei. Annuì appena. “Io vado in classe

due ore con Piton fantastico” disse a bassa voce alzandosi. Camminava spedita sentendo qua là

cori e battute dei serpeverde… sospirò disgustata, svoltò a destra e lo vide, era circondato dai suoi amichetti, il suo cuore accelerò.

Cercò di darsi un contegno ignorandolo. “OH guarda Harry sentivo puzza di perdente e compare questa patetica imitazione di una strega” era la voce di Pansy  Parkinson, lei non alzò lo sguardo ma dovette fermarsi perché le si era parata davanti. “Perdonami Parkinson ma potresti portare il tuo muso da carlino e le tue chiappe secche un po’ più a sinistra? Mi blocchi il passaggio” disse la grifondoro, era di nuovo furiosa e sgranò gli occhi quando sentì la voce stridula di  un’altra strega “ Buongiorno Harry perché non mi hai aspettata per scendere? Oh sei stato magnifico stanotte”, sapeva che lo aveva detto ad alta voce per farlo sapere a tutti. Harry la guardò stranito e scocciato ma non disse nulla, Hermione  aveva ripreso a tremare di collera “allora Parkinson ti levi di torno oppure devo fartelo fare io?” urlò con tutta la rabbia che aveva in corpo. Pansy la guardò un po’ sorpresa “ehi rilassati Granger tanto tra poco voi mezzosangue non sarete più un problema… ci penseranno i mangiamorte” replicò cattiva. Alzò lo sguardo e li guardò tutti uno per uno tranne Potter “siete tutti dei poveracci ho solo pena di voi sapete? E ora spostati stupida gallina” non urlava più, la sua voce era ferma e fredda. “oh ma che paura” rispose l’altra spostandosi e lasciando libero il passaggio. Piton fu terribile quel giorno e sia i grifondoro che i tassorosso si aspettavano quell’atteggiamento

che si ripeteva ogni volta che i serpeverde vincevano una partita. Fece volare sui banchi dei fogli “compito

a sorpresa, iniziate, avete due ore”. Ci mancava solo questa, tutti erano nel panico, tutti tranne lei che riempì

il test in meno di mezz’ora. Si alzò e andò alla cattedra” ho finito signore” disse porgendo il foglio al professore che la guardò col suo solito cipiglio, prese il foglio “Bene signorina Granger ora esca

prima che inizi a suggerire come suo solito” dichiarò facendole cenno di lasciare l’aula. Lei obbedì e appena chiuse la porta alle sue spalle il professore iniziò a leggere il compito, sorrise impercettibilmente, non l’avrebbe mai confessato ad anima viva ma aveva quasi…  rispetto per la Granger che le ricordava

tremendamente qualcuno. Andò fuori e camminò verso la capanna di Hagrid  e finalmente dopo giorni di tensione riuscì a rilassarsi un po’. Hagrid stava preparando il tè “ vieni Hermione entra ti preparo una tazza eh?” disse il guardiacaccia contento di vederla. “Come mai fuori a quest’ora?” chiese preoccupato,

“Beh ho consegnato il compito di pozioni molto prima e Piton mi ha fatta uscire” rispose sorridendo “eh Hermione  Hermione la strega più brillante di tutta la scuola”  “grazie Hagrid ma esageri” replicò rossa in viso

“non esagero affatto proprio ieri ne discutevo con Silente e lui pensa che..” “cosa? Tu e Silente discutevate di …me?” Hagrid parve in imbarazzo come se avesse detto qualcosa di inappropriato,” beh si ecco noi… non dovevo dirlo no”. Hermione si intenerì vedendo il mezzogigante in difficoltà. “Non ho proprio voglia di tornare al castello quegli stupidi serpeverde sono insopportabili” dichiarò abbandonandosi sulla sedia. “ Oh andiamo Hermione era solo la prima partita vi rifarete vedrai, certo Harry Potter è il cercatore più bravo che si sia mai visto “ lei sbuffò “ oh non nominarmi quell’imbecille Hagrid ti prego”. Lui gli rivolse uno sguardo benevolo

“ Beh Harry esagera un po’ a volte ma volare è tutto per lui, riesce a sentirsi libero solo sulla sua scopa, e come dargli torto dopotutto?”,Hermione lo guardò male “ oh andiamo tutti sempre ai suoi piedi e che avrà mai di speciale? A me proprio non piace sai? E’ solo un arrogante pieno di se, e lo trovo anche scorretto ” . Hagrid  sembrava contrariato “Herm non farti ingannare, sei troppo intelligente per non capire che c’è molto di più in quel ragazzo che non fa che difendersi da quando è nato”. Perfetto ci mancava solo un altro fan sfegatato di Potter, non lo sopportava, e poi l’aveva presa in giro,  era stato scorretto quando lei era stata gentile con lui, aveva anche quasi litigato con Ron per lui, e quel viscido voleva solo portarsela a letto per poi umiliarla coi suoi amici. “ beh non credo sia un problema quello che penso io no? In fondo può contare su tanti ammiratori” soffiò nervosa, poi… un’illuminazione “ senti Hagrid ma è vero che Piton è suo padre?”, il guardiacaccia sgranò gli occhi “ e tu come lo sai?” rispose di getto “ allora è vero” incalzò lei

“ io non ho detto che è vero e…e…”  “andiamo non lo dirò di certo lo so da molto non trattarmi da stupida”.

Hagrid annuì leggermente era mortificato “ stà tranquillo non lo dirò non mi interessa solo è… una notizia abbastanza inaspettata ecco, oh santo cielo devo andare stà anche per piovere”. Uscì dalla capanna

E si avviò verso il castello. Iniziò a piovere forte, “bene perfetto e adesso?” continuò a camminare, per fortuna aveva un paio d’ore di buco. Entrò completamente fradicia e starnutì due volte, anche il raffreddore.

Incrociò Ron “ehi dov’eri? Ma sei bagnata” “ ero da Hagrid vado a cambiarmi ecciù” “sbrigati o ti ammalerai” strillò Ronald  prima di vederla sparire su per le scale. Piton era il padre di Potter incredibile, ora si spiegava il suo carattere presuntuoso tale padre…tale figlio. Pensava e ripensava a quella rivelazione, chissà cosa c’era sotto… la sua curiosità aumentava ma era ancora troppo arrabbiata per ammetterlo.

 

Harry Potter ed Hermione Granger riuscirono ad evitarsi per giorni, lei aveva riferito alle sue amiche della chiacchierata con Hagrid quella sera stessa ma da allora nessuna aveva più osato nominare  Potter anche perché lei aveva espressamente chiesto di non farlo. Una sera di novembre fece tardi in biblioteca, doveva finire assolutamente il tema di aritmanzia e in sala comune sarebbe stato impossibile concentrarsi. Era seduta al solito tavolo vicino agli scaffali più vecchi, era stanca e le bruciavano gli occhi ma era soddisfatta, ancora mezz’ora e si sarebbe guadagnata una E. Sentì dei passi e si voltò, la sua amica Ginny  la raggiunse e si sedette di fronte a lei.”Ehi tesoro ancora a sgobbare sui libri?” esordì, era sulle spine come se dovesse chiederle di farle copiare il suo lavoro. “Ciao Ginny come mai qui?” rispose gettando via la penna. “Circa mezz’ora fa stavo rientrando in sala comune e ho incrociato Potter” Herm alzò gli occhi al cielo “vi ho chiesto di non parlare di lui vi prego io…” ma Ginny le toccò il braccio “lo so ma mi ha chiesto di te, ti cercava” disse sottovoce, Hermione la fissò e la fece continuare, “mi ha detto che doveva parlarti  ma io non gli ho detto che eri qui, mi sembrava preoccupato per qualcosa” “ oh certo il salvatore del mondo magico… chissà quale delirio ha in testa stavolta” riprese la penna “Io torno in sala comune parlaci  Herm  magari vuole scusarsi?” “Ginny per favore non ricominciare non farò niente del genere”. La piccola Weasley lasciò la biblioteca ed Hermione terminò il suo tema, raccolse le sue cose e uscì. Guardò l’orologio le 10, la biblioteca stava chiudendo,”uff appena in tempo” si disse. Appena imboccò le scale, queste si mossero. “oh non capisco perché il preside  ammette quest’idiozia, si perde solo tempo. La scala si fermò dall’altra parte, non si sarebbe mosse per mezz’ora, doveva trovare un’altra strada non voleva stare lì impalata ad aspettare col rischio di essere intercettata da quello spostato di Potter. Chissà poi  che voleva ancora, sicuramente solo provocarla. Ripensò alle parole di Hagrid ma le scacciò via subito.

Imboccò il corridoio del settimo piano e lo percorse sperando di trovare un altro varco per scendere. C’era poca luce, camminò per alcuni minuti quando vide qualcuno fermo in mezzo al corridoio, guardava nella sua direzione, si voltò ma dietro di lei non c’era nessuno. Un brivido le percorse la schiena, sembrava una figura

molto alta, non parlava ne si muoveva, ebbe paura e si fermò. “Chi è là?” urlò, nessuna risposta, si avvicinò un po’, non sembrava uno studente e nemmeno Gazza, strinse la bacchetta sotto il golfino “ chi sei?”

chiese ancora, una risata isterica le suggerì che non era nulla di buono. Gettò atterra i suoi libri e tirò fuori la bacchetta di biancospino. “Ciao mezzosangue” disse una voce maschile. Oh Dio e ora? Cosa poteva fare?

Forse era un mangiamorte, ma come faceva a trovarsi lì nel castello?  Erano al settimo piano nessuno sarebbe passato di lì, ma dove diavolo era gazza con la sua stramaledetta gatta ficcanaso quando serviva?

La figura prese ad avanzare e il panico di impossessò di lei. “Stupeficium” urlò la strega disperata ma il suo incantesimo rimbalzò sulla sagoma scura che si avvicinava. “Vuoi giocare  bambolina?” disse con voce profonda. Iniziò a tremare aveva paura ma lei era una grifondoro doveva mantenere la calma e avere coraggio. “Giochiamo allora.. crucio” urlò il mago, Hermione parò un colpo dietro l’altro ma non aveva il tempo di formulare lei un incantesimo perché le maledizioni arrivavano una dietro l’altra. Doveva trovare il modo di attaccare anche lei. Alzò la bacchetta tra un attacco e l’altro per lanciare un pietrificus totalus ma restò scoperta e un dolore inimmaginabile la fece cadere a terra. Iniziò a contorcersi, aveva le ossa in fiamme, era come se centinaia di coltelli la colpissero contemporaneamente. Aveva perso il controllo del suo corpo, era mossa da spasmi violenti, sarebbe morta lo sapeva, poi cessò di colpo, si girò di lato sputando sangue dalla bocca e tossendo. Non sentiva più niente, il dolore l’aveva lasciata senza ossigeno. Poi i rumori tornarono e alzò gli occhi pronta ad essere uccisa e una figura corse verso di lei. Si coprì il viso con un braccio e sentì una mano calda spostarlo dolcemente “ Granger maledizione ti senti bene?” non capiva di chi fosse quella voce “ mi fa.. male “sussurrò con la voce spezzata “dove ti fa male?”  cercò di riprendersi e alzarsi ma barcollò “Oddio non ce la faccio” venne sollevata come una piuma e un profumo fresco leggermente aspro le riempì le narici “andiamo via di qui subito ti porto al sicuro”  in infermeria era li che doveva andare “ da Madama Chips” riuscì a sussurrare “tranquilla sei al sicuro adesso” lei sperò che fosse vero e nascose il viso contro il suo salvatore, doveva essere un professore per essersi liberato di quell’essere. “Ahh” gemette di dolore, “ Shhh lo so siamo quasi arrivati”.

Piton sentì colpire la porta del suo alloggio con violenza, chi diavolo poteva essere a quell’ora? Si alzò e aprì allarmato e si trovò di fronte suo figlio con in braccio la Granger priva di sensi. “ Che è successo? Cosa?” ma non lo fece finire, entrò “aiutami… maledizione cruciatus”. Il professore gli fece strada “mettila qui sul mio letto, piano fai piano” disse a voce bassa. Harry la adagiò sul letto, era molto pallida “va a chiamare Silente”

“io non mi muovo di qui” replicò il giovane serpeverde in modo ostinato. Severus Piton lo guardò di traverso andò verso il camino e ci infilò la testa “Albus” gridò “vieni subito”. Tornò vicino al letto e si mise a trafficare

con le sue provette “ perché l’ hai fatto ?” chiese suo padre, Harry non poteva credere alle sue orecchie, doveva aspettarselo “non sono stato io” rispose tagliente, i pugni serrati lungo il corpo “ credo fosse un mangiamorte o qualcosa del genere non lo so”. Piton si fermò e si voltò “cosa?” “mi hai sentito non sono stato io, non stò mentendo …come stà?  replicò “non bene deve essere durata un bel po’” disse il professore.

“L’ho travata al settimo piano mentre quella cosa la torturava maledizione” ansimava e camminava per la stanza. “Come hai fatto a mandalo via?” domandò al ragazzo senza voltarsi “gli ho scagliato contro uno degli ultimi incantesimi che mi hai insegnato ed è sparito” concluse. Silente rotolò dal camino elegantemente e appena vide la scena si avvicinò serio “per Merlino chi l’ha ridotta così?”  Harry lasciò la stanza da letto e andò a sedersi nell’ingresso. Era sconvolto, non sapeva dire se per il fatto che un mangiamorte fosse entrato

nel castello  o perché era in pena per la strega svenuta sul letto. Le era sembrata così indifesa, l’aveva presa in braccio e aveva avvertito un calore incredibile,e l’istinto di proteggerla ad ogni costo,non aveva mai provato nulla del genere. Sentiva Piton raccontare la sua versione al preside. Dopo circa un’ora uscirono chiudendo la porta. Harry balzò dalla sedia di velluto verde “ si riprenderà?” incalzò subito. Silente e  Piton si scambiarono uno sguardo di intesa e ad Harry sembrò per un momento che il vecchio preside accennasse un sorriso. “Si riprenderà ma ha bisogno di riposo e non voglio spostarla da dove si trova adesso”. Si sedette di nuovo esausto “Harry hai fatto bene a portarla subito qui e dobbiamo evitare che questa notizia si diffonda

altrimenti il panico sarebbe generale” iniziò Silente “Andrò a svegliare i professori e inizieremo a perlustrare il castello anche se dubito che troveremo qualcuno, domani farò arrivare gli auror e diremo che la signorina Granger è affetta da spruzzolosi e deve restare in isolamento per un po’”  Piton e Harry annuirono. “Posso restare?” fu una domanda appena sussurrata “ certo” disse il vecchio mago. Severus andiamo.

Harry entrò nella stanza di suo padre e si sedette accanto al grande letto argentato. Era bellissima anche così pallida e stanca. La bocca era piegata in una smorfia di dolore e Harry avrebbe fatto qualsiasi cosa per non farla soffrire così…

Lei aprì gli occhi “mmm dove sono?”  il giovane serpeverde sorrise “va tutto bene sei salva” rispose piano

“cosa è successo? Chi sei?” Harry si avvicinò sedendosi sul letto “ sei stata aggredita e ti hanno cruciato”

rispose guardandola dolcemente “Potter, ancora tu? Stai ricambiando la visita in infemeria? Non devi puoi andare” il suo tono era un lamento “ non ti ho portato in infermeria ma dal professor Piton riposati adesso” rispose in tono un po’ più duro. Si addormentò era stremata. Piton tornò e trovò Harry seduto accanto al letto Lei gemette, stava sognando “ mi fa tanto male…” diceva “ voglio che smetta fallo smettere ti prego” iniziò a piangere e agitarsi, “per favore noooo” Harry le prese la mano “non puoi darle qualcosa?” chiese al professore

“ha già preso quello che le occorreva stà solo sognando”. Hermione si calmò “E’ una ragazza molto forte starà presto bene stai tranquillo”.Harry lo guardò, sembrava stanco, provò un moto di gratitudine per il pozionista. “Tieni molto alla signorina Granger ”, lui restò in silenzio, forse era vero o forse si sentiva

solo in colpa per averla trattata male, smise di pensare “io vado a letto” disse rigido. “Fai attenzione e tieni gli occhi aperti questa storia non mi piace per niente” concluse accompagnando il ragazzo alla porta che si voltò pronunciando appena un “grazie” prima di sparire. Severus Piton sorrise, non tanto perché suo figlio lo aveva ringraziato quanto per il fatto che nel momento del bisogno si fosse precipitato da lui, da suo padre, invece di andare da Silente o in infermeria.

 

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Capitolo 10
*** amore e missione ***


Appena rientrò nei dormitori Draco lo aspettava in piedi."Dove sei stato?" chiese il biondo

alzandosi in piedi "stai bene?" "si bene" rispose il moro "non riuscivo a dormire ho fatto un giro"

mentì. Draco lo guardò perplesso "mi stai nascondendo qualcosa?" disse prima che Harry

guadagnasse i dormitori. "A cosa ti riferisci esattamente?" rispose senza voltarsi, "ho sentito

che hai portato qualcuno da Piton stanotte", Harry non se l'aspettava, come diavolo faceva

Draco a saperlo?, Aspettò un'istante prima di rispondere, poi lo fece "non so di che parli e

non so chi dica cose tanto sciocche ne perchè" il suo tono imperturbabile bastò a placare

la curiosità di Malfoy ,"notte Draco" concluse prima che il biondo potesse replicare .

 

Il mattino seguente un gufo picchiettò contro la finestra del dormitorio maschile dei serpeverde,

Harry balzò dal letto, tutti dormivano profondamente, fece entrare l'animale e slegò il cartiglio:

 

Notte tranquilla , stà meglio, vieni appena puoi. S.P.

 

Non perse tempo si cambiò e scese nell'ufficio di Severus Piton che aprì la porta al primo tocco

della mano di Harry sul legno.

 Entrò velocemente e attese che il professore parlasse " stà meglio e ricorda tutto ma è ancora debole,

ha chiesto di vederti". Harry restò a fissare il prezioso vecchio tappeto su cui sostava,

"posso?" "vieni" rispose il professore aprendo la porta.

 

La stanza era immersa nel silenzio, Hermione era seduta sul letto, stava leggendo un libro.

"Buongiorno" esordì il giovane serpeverde energico "oh... buongiorno a te" rispose lei, Piton

lasciò la stanza immediatamente. "Immagino di doverti ringraziare" esordì la strega, aveva

ancora lo sguardo stanco e sciupato, aveva raccolto i lunghi capelli in una coda, era pallida

ma... Harry trovò sul suo viso un'espressione così ...dolce.

 

" Grazie davvero, quel mostro mi avrebbe uccisa se non fossi arrivato tu" concluse imbarazzata.

Lui si avvicinò al letto e si sedette, " sono contento che tu stia meglio" riuscì a dire senza guardarla.

" Non so che cosa stia succedendo ma Silente mi ha spiegato che è necessario mantenere la cosa segreta, anche se ti confesso che non posso credere che un mangiamorte sia riuscito ad entrare qui, questo è il posto più sicuro che esista" disse lei,

 

"beh ma è per questo che non deve essere divulgata la notizia, tutti genitori porterebbero a casa gli studenti e allora si che sarebbero ancora più in pericolo"

rispose piano il mago. "Senti” proseguì  “scusami se ti ho... ehm ecco si insomma baciata contro la tua

volontà l'altra sera, davvero non so cosa mi sia preso"."Scuse accettate e... stai tranquillo

nessuno verrà a saperlo soprattutto la tua ragazza", lo disse con una punta di risentimento

che fece contorcere lo stomaco di Harry.

 

La notizia dell'improvvisa malattia di Hermione Granger si sparse a macchia d'olio, Ron era

preoccupatissimo "non so come sia potuto succedere Silente ha detto che l'hanno portata

al San Mungo" rispose Ginny cupa, "non è in pericolo di vita però e spero che torni presto “

aggiunse Calì.

 

I tre giorni successivi passarono veloci, Harry Potter non era più andato nell'alloggio di Piton,

tutti quegli avvenimenti sembravano avergli fatto dimenticare la rabbia e la frustrazione che

la lettera di sua madre aveva portato con se. Non faceva che pensare a Hermione Granger di continuo, cercava di concentrarsi nello studio, andava ad allenarsi due volte al giorno finchè quel giovedì

sera disse a Draco che Piton aveva ancora lezioni private da dargli.

 

Astoria lo bloccò nel corridoio dei sotterranei proprio a pochi passi dalla stanza del professore di pozioni,

sembrava sconvolta "Harry" esordì, lui si fermò, non sapeva come comportarsi, non aveva più degnato

la ragazza di qualsiasi sorta di attenzione "ciao Astoria" rispose mellifluo "cosa ci fai qui?"

"Io volevo parlarti, volevo sapere cosa ti ho fatto" replicò la strega abbassando lo sguardo" da quella notte dopo la partita mi hai evitato e.. io non capisco", il mago non sapeva cosa dire,

era vero aveva ignorato Astoria, ma come poteva dirle che anche quella notte mentre facevano sesso

pensava solo a lei? Si sentiva un verme adesso, e gli occhi pieni di lacrime di lei lo fecero sentire anche peggio,

forse si stava innamorando perdutamente di Hermione Granger, o forse

ne era innamorato da sempre, la realtà era che si sentiva confuso e stordito.

"Mi dispiace Astoria ma io... non ti amo" cercò di dirlo dolcemente ma sapeva che non sarebbe servito.

Lei scoppiò in lacrime "perchè? perchè Harry? C'è... c'è forse un'altra?", e ora cosa avrebbe potuto

mai rispondere?

 

Era sicuro che la grifondoro fosse definitivamente nel suo cuore? La tensione gli bloccò

la gola, abbassò lo sguardo e scosse il capo. La giovane strega disperata smise di piangere

"forse se tu mi concedessi del tempo potrei insegnarti ad amarmi" sussurrò con voce rotta.

"Astoria ti prego non complichiamo ancora di più le cose" fu l'unica cosa che riuscì a dire

prima di vedere la ragazza scomparire oltre le scale. Sospirò pesantemente e bussò nella stanza che

custodiva quella speciale creatura che aveva preso la sua mente.

 

 

 

"Mio Signore la mezzosangue è viva" la voce di Bellatrix Lestrange risuonò nel salotto del

vecchio maniero dei Malfoy. " Lo so Bella ho già provveduto a punire Avery a dovere, ma il problema

resta" rispose Lord Voldemort. I suoi occhi di serpente scrutarono fuori dalla finestra,

“quella mezzosangue doveva morire, ogni momento che passa in compagnia di

Potter è pericoloso" fece una pausa ma nessuno osò replicare,

" quel bamboccio non deve avere appigli, stava andando tutto bene" continuò "entrare in quel castello e

fallire è stata la nostra condanna" disse Bellatrix. "si è vero Bella per questo adesso dobbiamo

impedire che questo...amore sbocci, Potter deve consumarsi non deve amare

è l'unico modo per renderlo vulnerabile, Lucius deve pensarci Draco" . Lucius Malfoy gonfiò il petto

"certo mio Signore".

 

 

Draco ricevette una lettera di suo padre quella notte stessa, la lettera lo metteva al corrente

del fatto che la guerra richiedeva il suo apporto e che non solo non poteva rifiutarsi di prendere ordini

dal Signore Oscuro ma anche che avrebbe avuto parte attiva nei piani di Voldemort stesso. Draco era sconvolto, sapeva che prima poi quel giorno sarebbe arrivato. Si accorse di tremare , bruciò la lettera e decise che l'avrebbe ignorata. Dopo solo due ore dopo ne arrivò un'altra:

 

 

Non osare mai più ignorare gli ordini.. Harry Potter deve essere reso innocuo, il tuo caro amico è innamorato della mezzosangue Granger a causa di un'incantesimo che lei gli ha fatto, è necessario che tu faccia in modo che inizino ad odiarsi, appena sarà il momento lo consegnerai al Signore Oscuro. Sai bene che non puoi rifiutarti ne va della vita di tua madre che sarà sacrificata se fallirai. Non chiedere spiegazioni, agisci.. L.Malfoy.

 

 

Il giovane serpeverde uscì di corsa dal castello, aveva bisogno di riflettere.

Aveva il cuore in gola, quella stupida mezzosangue stava facendo innamorare Harry, forse su ordine di Silente stesso. Scacciò il pensiero di sua madre torturata e uccisa, doveva tradire, in fondo lo aveva sempre temuto, lo aveva sempre saputo, il giorno di scendere a quell'amaro compromesso era arrivato...

 Cadde in ginocchio e tra le lacrime e i singhiozzi si convinse che doveva salvare sua madre.

 Scrisse a suo padre dicendo che avrebbe accettato la missione.

.

Hermione era in piedi davanti la finestra " come si sente signorina Granger?",

" finalmente bene professor Piton, volevo ringraziarla per tutto quello che ha fatto per me"

il mago accennò un sorriso "il voto del suo ultimo compito è una E" proseguì l’uomo, Hermione sorrise

"bene" rispose. "Domani potrà tornare al suo dormitorio" , lei non replicò,

"dirà che è stata curata al San Mungo non una parola con nessuno" "non si preoccupi ho capito perfettamente la situazione" rispose  voltandosi e guardare in viso il suo professore di pozioni

"non avevo dubbi signorina”

.

 "Come và con suo figlio?” La domanda le sfuggì  e non si aspettava nulla di diverso da una risposta tagliente, ma fu smentita " allora lo sà".  Lei si affrettò a precisare " non me lo ha detto Harry". Raccontò a Piton del primo giorno in cui vide il trambusto nell'atrio e le successive spiegazioni di Silente e la notizia che era arrivata dallo spettro del bagno femminile. Piton sembrava sapere già tutto ma non lo confermò.

 

 

"Mio figlio ed io siamo stati privati della verità e per Merlino non so davvero perchè, non so se

riuscirà mai ad accettarlo, io lo proteggerò sempre, amavo sua madre e la amo ancora

e nulla potrà mai cambiare questo". Lei restò in silenzio, per un pò l'unico rumore che

sopravvisse nella stanza fu il grattare della piuma del pozionista su una vecchia pergamena

consunta. Non aveva mai visto il suo professore sotto questa luce, e si diede mentalmente

dell'idiota per non aver mai dato una chance a quell'uomo così misterioso.

 

Quella sera Piton cenò nei suoi alloggi insieme a suo figlio e ad Hermione.

Il fuoco scoppiettava vivace, c'era un'atmosfera strana, quasi familiare, Harry sembrava tranquillo,

riusciva a conversare con suo padre senza risultare astioso. Non faceva che guardare

la giovane strega seduta di fronte a lui. Hermione mangiava finalmente con appetito.

Dopo cena Piton si congedò "lavorerò tutta la notte nel mi laboratorio, spero Harry

che tu accetterai di vegliare sulla signorina Granger per questa notte", la gola di Harry si

chiuse in una morsa improvvisa "ma non c'è bisogno professore stò bene" replicò Hermione.

"Oh non ne dubito ma preferisco così sarei più tranquillo, buonanotte, riposatevi".

 

 Restarono soli, nessuno dei due osava parlare ne guardare l'altro. "Vedo con piacere che ti sei

completamente ristabilita" iniziò il moro, " si mi sento benissimo" di nuovo silenzio.

Si alzarono, Hermione sentiva che sarebbe successo qualcosa, la sua sensazione era tornata da lei.

 " Sei stanca?" provò il giovane, non sapeva cosa dire, non si era mai sentito più agitato di così,

“ no stò bene non preoccuparti”  lui la guardò era... così bella, si avvicinò a lei.

 

I loro sguardi si incatenarono, lui le scostò una ciocca di capelli dal viso e lei chiuse gli occhi a quel tocco.

"Ho avuto paura che tu...quella notte ho temuto che fosse ...troppo tardi" la voce di Harry era

profonda e calda " davvero?" sussurrò la giovane strega " mi fai andare in confusione ogni volta

che mi sei vicina... come adesso... troppo vicina"  affondò il viso nei suoi morbidi capelli,

lei gli sfiorò una guancia, non capivano più niente...

 

Hermione lo prese per mano e lo portò in camera da letto, lui si fece guidare, la prese delicatamente

per le spalle e la fece voltare, le sue labbra toccarono l'angolo della sua bocca per unirsi di nuovo,

stavolta più a lungo. Si dimenticarono dov'erano, non esisteva più nulla intorno a loro.

Ad Harry sembrò che il cuore stesse per scoppiare, senza smettere di baciarla le sfilò la camicetta,

 sentiva  la sua eccitazione premere contro il suo corpo.

 

 

La fece sdraiare sotto di lui continuando a spogliarla " Sei così bella "le sussurrò nell'orecchio, si liberò anche dei suoi vestiti e iniziò a baciare quel corpo perfetto. Sentì la strega sussurrare un'incantesimo antigravidanza.

Non poteva smettere era come se fossero stregati. Solo la luce della luna illuminava i loro corpi ormai

nudi, lei inarcò la schiena ed Harry accettò l'invito a quell 'unione che li fece fremere.

"Oh Harry" quel suono lo mandò in estasi e iniziò a muoversi dentro di lei con passione crescente,

era una danza armoniosa e travolgente, erano completamente in balia dei loro sensi,

 

sentì i gemiti di lei aumentare, stavano arrivando al culmine, le tenne i polsi sopra la testa e la guardò

estasiato, , lei gli restituì lo sguardo.

stavano per essere travolti… e accadde, raggiunsero insieme il piacere, che li scosse

furiosamente, si lasciarono andare fino a restare senza fiato esausti e ansanti.

 

 

Harry la vide aprire gli occhi, Hermione non poteva non pensare a cosa aveva provato, non aveva mai fatto l'amore in quel modo, Harry Potter le aveva fatto capire cosa significasse essere fuoco e fondere anima e corpo insieme, ed essere desiderata e presa con ardore, dolcezza,  passione. La sensazione che l'aveva accompagnata per settimane ogni volta che gli era accanto era esplosa dentro di lei, come se quel momento

fosse destinato da tempo. Restarono a guardarsi negl'occhi l'uno di fronte all'altra rapiti.

 

 

Quando Severus Piton entrò nei suoi alloggi insieme al preside la vecchia pendola del salotto rintoccò

dolcemente le quattro, Piton socchiuse la porta della camera e vide suo figlio ed Hermione nudi e addormentati nel suo letto . “Cosa c’è Severus ?” chiese quasi divertito il preside, Piton sospettava che avesse già capito “beh Albus ho appena visto Potter  e la signorina Granger  che dormono nudi nel mio letto e non penso che sia perché avessero caldo…”  Albus Silente lo guardò benevolo “ Ah l’amore… sai che questo stà salvando tuo figlio vero Severus?”  lui annuì e il suo sguardo si addolcì un poco, non era facile imparare a conoscere quel ragazzo che aveva scoperto essere il frutto del suo amore con Lily.

 

Era straordinario e spaventoso allo stesso tempo sapere che aveva un figlio, aveva sempre odiato James Potter e aveva stupidamente visto la sua faccia arrogate sul viso di Harry per tanto tempo.

Voleva scoprire perché Lily non avesse mai rivelato la verità, anche se non poteva biasimarla,

chi avrebbe voluto un padre mangiamorte per suo figlio? Forse era questo che lo faceva soffrire di più anche se scrivendo quella lettera Lily forse sapeva o sperava che un giorno Severus Piton avrebbe fatto

la scelta giusta.

 

Quando Harry si svegliò quella mattina ci mise un po’ a realizzare dove fosse, si voltò e vide due occhi nocciola che lo osservavano, “ciao”, “buongiorno “ replicò sottovoce il mago. Erano già le 7 e dovevano alzarsi. Hermione lo baciò sulle labbra “devi andare” disse in tono triste “si lo so” rispose lui accarezzando i suoi capelli, “ nessuno saprà perché sono così felice oggi” sussurrò Hermione con emozione,

“beh finchè non capiamo cosa succede è necessario non credi?” rispose Harry.

Prima di lasciare la stanza il giovane serpeverde la abbracciò “sei pentita?” azzardò, lei lo guardò con tenerezza “pentita? Si, di non aver capito prima quale anima meravigliosa si nascondesse dietro questi occhi”.

Lui sorrise “ci vediamo a lezione e spero di riuscire a starti lontano, so già che non sarà affatto facile” e detto questo uscì dalla stanza per trovare  Severus Piton che leggeva il suo giornale seduto davanti al caminetto del salotto.

 

Ad Harry prese un colpo, si era totalmente dimenticato che erano nei suoi alloggi. “Ehm… buongiorno” esordì incerto, il professore lo guardò un momento prima di tornare a leggere “spero… che tu abbia dormito bene” rispose; questo si che era imbarazzante, era ovvio che Piton avesse immaginato o magari visto cosa fosse successo nella sua camera la notte scorsa. “Si ecco io… abbiamo dormito bene, insomma il letto è davvero comodo e spazioso e…” stava farneticando, “si sono entrato ieri sera e vi ho visto dormire, doveva essere molto caldo immagino”  lo interruppe il professore, non sembrava arrabbiato ma solo un po’… imbarazzato e divertito. Harry avrebbe voluto essere a milioni di chilometri da lì. “Non mi intrometto nella vita privata dei miei studenti Harry sono affari tuoi con chi passi le tue focose notti ma la signorina Granger è una strega brillante e una brava ragazza… trattala bene” concluse il suo capocasa. Questa si che era una sorpresa, non ricordava di aver mai sentito Severus Piton lodare chicchesia, in realtà aveva sempre dubitato che potesse mai esistere nell’intero mondo magico qualcuno che godesse della sua stima.

 

Andò a farsi una doccia e quando tornò nella sua stanza vide il letto di Draco vuoto.” Strano” pensò. Ma quel giorno Harry era troppo felice, si sentiva come se potesse affrontare qualsiasi cosa. Comprese che per la prima volta in vita sua aveva fatto l’amore e non solo sesso con quella creatura che non lasciava mai la sua mente.

Allora era così che ci si sente ad amare qualcuno pensò, si sorprese a sorridere, dovevano tenere segreto quello che provavano per adesso anche se lui avrebbe voluto baciarla ogni volta che la vedeva e fare l’amore con lei tutte le notti.

 

Hermione invece venne accolta tra le grida di gioia delle sua amiche che la abbracciarono felici, “come stai Herm?” iniziò Ginny “eravamo tutti così preoccupati quando Silente ci ha detto che avevi preso la spruzzolosi”

disse Lavanda, Calì la guardò intensamente “beh stai da Dio per una che deve avere avuto pustole ovunque”,

lei si mosse nervosamente verso Ron che scendeva nella sala comune “Hermione” gridò abbracciandola

energicamente, lei restò un po’ spiazzata da un simile trasporto “stai bene adesso vero?” le disse guardandola in volto, “si Ronald stò bene tranquillo” “io… io volevo dirti ecco che … mi sei mancata Herm, si insomma tu sei davvero… importante per me non solo come amica non so cosa avrei fatto se ti avessi persa”, Hermione restò a fissarlo sbalordita, Ron era impazzito era l’unica spiegazione. Ginny la prese per mano “ok ok ragazzi lasciamola respirare un po’ eh?”. Ron aveva cambiato colore non sapeva nemmeno lui perché aveva detto quelle cose davanti a tutti, ora si sentiva un’idiota ma quello che aveva detto era vero, Hermione non era una semplice amica per lui. Le ragazze si chiusero come loro solito nel loro rifugio che era la loro camera.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 11
*** traditi ***


Draco rientrò nel castello quando il sole era già alto, aveva vagato per il parco tutta la notte.

Non poteva dire dove avrebbe trovato la forza di fare quello che doveva. Separare Harry dalla mezzosangue, beh quello non sarebbe stato un problema non era quella parte del piano a preoccuparlo, anzi quella sgualdrina aveva fatto un’incantesimo ad Harry per farlo invaghire di lei questa era la verità anche perché in circostanze normali il suo amico non avrebbe mai potuto innamorarsi di lei era ovvio, già il suo AMICO.

Ricordava perfettamente il giorno che lo conobbe,avevano subito fatto amicizia, Harry era un compagno leale e sincero, non si era mai sentito giudicato da lui in nessun modo, nemmeno per le dubbie voci sui legami della sua famiglia con l’assassino dei suoi genitori, tutte queste considerazioni lo facevano stare male. Harry era l’unica persona con cui aveva costruito una sorta di legame, era quello che più assomigliasse ad un fratello per lui, e adesso doveva scegliere tra lui e sua madre per seguire un’ideale che forse non gli interessava neanche. Non aveva scelta sapeva che il Signore Oscuro non avrebbe esitato un istante ad uccidere tra indicibili sofferenze tutta la sua famiglia. In quel momento dopo un’intera notte passata a disperarsi realizzò di essere in trappola, avrebbe trovato la forza di guardare Harry negl’occhi e di colpirlo alle spalle come un vigliacco.

"Non credi sia strano che la Granger abbia avuto la pruzzolosi e che non abbia contagiato proprio nessuno?"esordì Pansy Parkinson all’orecchio di Astoria durante l’ora di pozioni "si che è strano deve esserci qualcosa sotto secondo me " replicò l’altra, Draco era lì vicino e aveva sentito tutto "Signorina Parkinson, signorina Greengrass potete dire a tutta la classe cosa avete da discutere così animatamente?", la voce di Piton era priva di inflessioni . "Beh ecco professore " iniziò Pansy "si" incitò il professore, Ron, Hermione, Calì e Lavanda si guardarono trionfanti, Harry dal canto suo era talmente occupato a non fissare troppo a lungo Hermione che si era accorto in ritardo di cosa succedeva . A Draco non era sfuggito il sorriso complice che il suo amico e la Granger si erano scambiati un paio di volte e gli venne un’idea. Scattò in piedi "scusi professore ma c’è un fatto molto grave che ha sconvolto noi serpeverde e che riguarda uno di noi", Harry lo guardò interrogativo mentre gli altri trattenevano il fiato, Piton si avvicinò lentamente davanti al banco occupato da Draco e da Harry "a cosa si riferisce signor Malfoy?" "al fatto che Granger ha rifilato un potente filtro d’amore a Harry signore", il brusio che ne seguì fu incontrollabile per qualche istante, Harry riuscì solo a borbottare "cosa?" mentre sia Ron che Hermione divennero pallidissimi. Piton cercò di restare impassibile " non dica sciocchezze signor Malfoy" disse allontanandosi per cercare di far finire la cosa ma Astoria sconvolta si alzò "è la verità quella mezzosangue lo ha fatto davvero, Harry stava con me fino a tre giorni fa e ora stà con lei" Hermione non riusciva a muovere un muscolo, guardò Harry scuotendo leggermente il capo.

Il professore si rivolse di nuovo alle ragazze serpeverde "signorina Greengrass i vostri intrallazzi amorosi non sono argomentazione che mi tenti abbastanza da dargli qualsivoglia credito ma non ripeterà mai più la parola mezzosangue ne nella mia classe ne altrove, 50 punti a serpeverde verranno tolti per la sua sconsideratezza" "e ora sedetevi" concluse. Harry tirò giù draco facendolo sedere "ma ti sei bevuto il cervello forse?" sussurrò a denti stretti, Draco lo guardò rabbioso "no è la pura verità solo tu non l’hai capito" replicò " la Granger stà con Weasley sei uno stupido Harry" aggiunse. Il moro non riusciva a spiegarsi cosa andasse blaterando Draco; guardò in direzione di Hermione e si accorse che teneva gli occhi incollati al suo libro mentre Weasley le sussurrava qualcosa, sembrava furioso, era rosso in viso, lei invece era solo umiliata.

Suonò la campana, Hermione scattò verso l’uscita seguita dal rosso, cercò di allontanarsi prima possibile ma in due secondi Ron le fu alle calcagna "dimmi che non è vero Herm" urlò sconvolto, lei teneva gli occhi bassi, "non ho mai usato filtri d’amore e mai lo farò Ron lo giuro" rispose alzando gli occhi ormai lucidi, "sei innamorata di lui?" la strega lo fissò sconvolta non sarebbe riuscita a mentirgli.

Ron tirò un calcio al muro"maledizione!!! Ora capisco tutti quei discorsi su di lui" poi si avvicinò di nuovo e con voce cupa le fece la domanda "ci sei stata a letto?" lei abbassò di nuovo lo sguardo verso il pavimento e non rispose, il giovane Weasley impallidì. Quello era il momento peggiore della sua vita, non poteva credere ad una cosa come questa "che idiota che sono, vi sarete fatte grasse risate tu e lo sfregiato dopo essermi dichiarato " urlò " dacci un taglio Ron" la voce di Ginny spezzò quell’incubo, prese Hermione per un braccio e la trascinò via lasciando suo fratello lì nel corridoio "giuro che me la pagherai Potter " disse Ron passando davanti a Malfoy.

Draco raggiunse Harry che non lo degnò di uno sguardo "lasciami in pace Draco" soffiò "senti amico scusami se l’ho detto davanti a tutti ma è la verità lo giuro e non potevo stare qui con le mani in mano mentre quella ti manovra come un burattino" incalzò il biondo "non ci credo" replicò a denti stretti Harry che guardò Astoria con odio mentre entrava in sala comune "e tu sei patetica" urlò arrabbiato.

Hermione era incredula, sapeva o meglio sperava che Harry non credesse ad una sola parola e non poteva fare a meno di pensare alla notte appena trascorsa, una lacrima le rigò il viso. Le sua fidate amiche la raggiunsero nel loro solito angolo del cortile. "Non ho avuto la spruzzolosi" esclamò guardando l’orizzonte carico di nuvole minacciose, le ragazze restarono in silenzio e lei con un filo di voce proseguì " domenica sera dopo essere stata in biblioteca e dopo aver incontrato Ginny" la rossa annuì " le scale mi hanno condotto al settimo piano e lì un mangiamorte mi ha aggredito con la maledizione cruciatus" le ragazze si portarono le mani alla bocca, Lavanda squittì, "è arrivato Harry e mi ha salvata portandomi da Piton, sono rimasta lì per tre giorni e il preside ha deciso che sarebbe stato un segreto per non lasciare che il panico di diffondesse" non staccò mai gli occhi da quel punto così lontano " mi sono ristabilita grazie alle cure del professor Piton, in questi tre giorni Harry mi è stato vicino, molto vicino, ci siamo…noi ci siamo amati " fece una pausa e sospirò " abbiamo fatto l’amore stanotte". Solo allora guardò il viso delle sue amiche che sorridevano appena, lei sentì un enorme conforto in quegli sguardi e accennò una piega distesa delle labbra "ovviamente tutto questo deve restare un segreto".

Calì si avvicinò e l’abbracciò forte "quel furetto farà di tutto per separarvi lo sai vero?" disse " e non solo lui" rispose Lavanda alludendo ad Astoria Greengrass. "Oddio Ron mi odia" concluse Hermione " Herm mio fratello se ne farà una ragione ci parlerò io vedrai si sistemerà tutto" la consolò Ginny. "Harry … Harry è così non so descrivere come sia" sorrise, Lavanda la guardò "come è stato?" azzardò

"la cosa più meravigliosa che mi sia mai successa, e non immaginavo potessero esistere sensazioni come quelle ragazze ve lo giuro non pensavo potesse esserci un tale modo di sentire la fusione di due corpi e di due anime ma siamo stati tutto questo, lui ed io, ed è stato bellissimo" concluse con aria assorta.

"beh allora quello che si dice sul nostro caro Potter è vero dunque" ridacchiò Lavanda.

 

Harry era furioso, furioso con Draco, furioso per il fatto che qualcuno cercasse di guastare quella meravigliosa sensazione che aveva scovato e fatto sua la notte scorsa. Pensò al viso di lei perso nel piacere mentre facevano l’amore, Merlino quanto le mancavano quelle labbra, la sua dolcezza, le mancava tenerla tra le braccia e sentirla tremare sotto di lui, voleva sentire ancora chiamare il suo nome come aveva fatto quella notte incantata… Malfoy aveva torto marcio quell’incanto non era figlio di filtri o incantesimi, era autentica e non gli importava che tutti lo venissero a sapere ne cosa pensassero, lui non avrebbe mai creduto che Hermione Granger l’avesse ingannato.

 

Ron era steso sul suo letto, si sentiva devastato, non poteva credere che la sua Hemione si fosse invaghita di Harry oh come sono speciale Potter, semplicemente non poteva accettarlo, aveva dichiarato ad Hermione i suoi sentimenti neanche 12 ore prima, "che idiota che sono" lui non poteva certo reggere il confronto con il prescelto, un asso del Quiddich, un fisico invidiabile, aveva tutte le ragazze ai suoi piedi e quell'aria tormentata e tenebrosa che si sposava con la sua arroganza... era sicuro che Potter stava giocando con Hermione, odiava troppo i grifondoro e soprattutto i mezzosangue. Per Merlino non si capacitava dell'ingenuità di Hermione, si stava mettendo in pericolo. Doveva fare qualcosa e subito non poteva restare a guardare mentre la ragazza di cui era innamorato dava in pasto la sua anima a Harry Potter.Un gufo entrò dalla finestra e planò sulle sue ginocchia graffiandolo, strinse gli occhi per il bruciore, aprì il biglietto e dopo averlo letto si precipitò a cambiarsi.

 

Quella sera il prescelto si preparò per recarsi da Piton per la consueta lezione di difesa, non aveva visto Draco ne Astoria e Pansy per molte ore e ne era sollevato... Scrisse un biglietto ad Hermione e andò a farsi una doccia non prima di aver fatto uscire la sua civetta candida verso la torre di Grifondoro.

"Draco ma sei sicuro?" mormorò Pansy "ma certo voi due non capite? Harry è completamente soggiogato da quel filtro, è convinto di amare quella ludida sporca babbana, te l'ho detto il piano è semplice, ho stregato Lunatica Loveggod poco fà con una maledizione imperio, è nascosta nel parco e le ho fattto bere la polisucco, ora ha le sembianze della Granger, le ho fatto rubare la sua spazzola per capelli da Eloise, Harry è col professor Piton proprio vicino la capanna di Hagrid per allenarsi, ho spedito un biglietto a quel tonto di Weasley per attirarlo nel parco, crede che sia della mezzosangue, io andrò a chiedere ad Harry di chiarirci e gli mostrerò quei due che ci danno dentro" concluse maligno" Oh draco tu sei un genio" replicò Pansy " e la vera mezzosangue? Dobbiamo assicuraci che nessuno la veda" aggiunse la strega "ho pensato anche a questo non ti preoccupare anche lei ha ricevuto un biglietto da Harry, andrà nella stanza delle necessità convinta di incontrarlo" "tu sei diabolico parola mia mi fai quasi...paura" rispose Astoria, lui sorrise "vedrai che Harry tornerà di corsa da te".

 

Nella camera di Grifondoro un frullo d'ali annunciò la candida bianca civetta di Harry, Ginny corse in bagno "Herm vieni presto c'è la civetta del nostro caro Harry" Hermione aprì il biglietto e sorrise:

 

Non credo ad una parola di quello che dicono i miei amici, vorrei tenerti stretta a me tutta la notte, mi manchi da morire. Notte principessa. Harry

.

 

Hermione lo passò alle ragazze che emisero gridolini per circa 20 minuti.torno in bagno e lì arrivò un altro gufo aprì il cartiglio:

 

Scusa non ce la faccio a starti lontano devo parlarti assolutamente devo vederti vieni alle 8 nella stanza delle necessità al settimo piano, ti aspetto fai presto mi manchi. Harry

 

.

 

"Wow è davvero partito eh?" pensò Hermione era sorpresa ma anche lusingata, guardò l'orologio le 7:45 doveva fare in fretta... "Vado in biblioteca a dopo" urlò alle sue amiche.

Quando entrò nella stanza delle necessità non trovò nessuno "è in ritardo come al solito" pensò divertita, si sedette e attese mentre all'esterno Pansy e Astoria sorrisero compiaciute.

 

"Sectunsempra" gridò Piton " protego" ruggì Harry, si fermarono ansanti " stai diventando bravo" esclamò il professore, Harry piegò le labbra in un sorriso si sentiva forte, sentiva che le sue energie erano al culmine, ogni volta che si concentrava il calore del viso di Hermione compariva nella sua testa, era così reale che gli sembrava quasi di poterla toccare, " imperio" continuò Piton ma la mente di Harry era impenetrabile. "Facciamo una pausa sei sudato asciugati" urlò, Hagrid che assisteva alla lezione dalla finestra uscì dalla capanna con tre tazze fumanti di tè "ecco prendete vi riscalderà" disse,

Piton guardò suo figlio con attenzione aveva un'espressione dura, splendente "ecco Harry prendi non ti farà sentire freddo caspita se sei diventato bravo eh? Proprio un mago coi fiocchi" continuò il mezzogigante, "non credo senta più freddo da qualche giorno" replicò il professore soave, Harry alzò gli occhi al cielo sapeva che suo padre non aveva resistito era ovvio che alludeva a lui ed Hermione.

Sentirono dei passi e si voltarono "buonasera Draco" esordì Piton, lui acennò un saluto, " vi ho interrotto?" provò " no ci siamo fermati pochi minuti fà" replicò Harry un pò duro. Il biondo serpeverde si avvicinò " scusa per oggi Harry ...io devo ecco si ...smetterla di dar retta a quelle due galline di Pansy e Astoria" concluse in tono amaro. Harry si rilassò un pò "nessun problema Draco scuse accettate" replicò dandogli una pacca sulla spalla. Hagrid offrì del tè anche a lui, ci fu un sussurro da qualche parte, e Draco era già voltato verso la prima fila di alberi accanto alla casa di Hagrid.

 

"Chi c'è?" sussurrò Harry, tutti sfoderarono le bacchette, Piton si piazzò davanti mettendosi l'indice sulla bocca in segno di silenzio, si avvicinarono "lumos maxima" dissero insieme e due figure avvinghiate comparvero davanti a loro.

 

CHE NE PENSATE? ALLORA RINGRAZIO BARBIDOLUZZA E AURON_SAN PER LE BELLE RECENSIONI E ANCHE GLI ALTRI PER I CONSIGLI... SICURAMENTE DOMANI POSTERO' IL NUOVO CAPITOLO. GRAZIE ANCORA. SERY

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Capitolo 12
*** ingiustizie e conseguenze ***


POCO PRIMA:

Quando Ron arrivò nel luogo dell’appuntamento non vide nessuno, era ansioso e preoccupato ma anche un po’ sollevato, finalmente il famoso cervello di Hermione aveva ripreso a funzionare, non le aveva scritto gran chè nel biglietto, solo di recarsi alla porta di legno, che era una vecchia quercia che segnava il limitare della foresta proprio dietro la capanna di Hagrid, e di aspettarlo perché doveva spiegargli il motivo di tutto quel trambusto. Sentì il rumore di un legno che si infrange e riconobbe la sagoma di Hermione. "Herm sei tu?" la strega mormorò "nox" e la sua bacchetta si accese illuminandole il volto.

Sembrava stanca, i suoi movimenti erano lenti ed incerti "stai bene?" chiese il rosso avvicinandosi "ora che ti ho visto si, sei arrabbiato con me?" lo disse in tono strano quasi assente forse un pò meccanico, Ron era perplesso e non rispose, " scusami Ron io ero accecata della vendetta sai che Potter mi ha reso la vita impossibile."

Il grifondoro cercava di dare un senso a quelle parole, la sua ansia diminuì e fu felice che tutto questo avesse una spiegazione. L’abbracciò con forza "sono stato malissimo Herm" le disse piano, lei non rispose, e senza alcun preavviso cinse il collo di Ron e iniziò a baciarlo timidamente, il mago era esterrefatto "Herm"… "Shhhh baciami Ron sei l’unico per me, lo sarai sempre baciami ti prego… " si lasciò andare, quante volte aveva sognato quelle labbra, quante volte aveva desiderato che lei lo abbracciasse così e ora stava succedendo, ci sarebbe stato tempo per le spiegazioni, ora voleva solo assecondarla, vivere quel momento unico con lei e scoppiare di felicità perché anche lei lo amava.

Hermione si tolse la divisa scolastica restando in biancheria, a Ron si mozzò il respiro " sei … sicura?" riuscì a dire senza staccarle gli occhi di dosso" ti prego Ron" lo supplicò lei andando a cercare la sua intimità con la mano oltre i pantaloni, il cervello del giovane mago andò in ebollizione e si spense in pochi istanti; la appoggiò contro un albero e lì nel buio la sollevò, le sue gambe cinsero i suoi fianchi e lì nel buio spinse e la fece sua, non si rese conto che i suoi gemiti forse non erano abbastanza soffocati, aumentarono sempre di più, "Oh Dio Herm.. è fantastico" ansimò " OH siii non fermarti Ron non fermarti ti prego" urlava la strega , non si accorsero che quattro visi stavano cercando di metterli a fuoco " Oh Ron sei meraviglioso, io non amo Potter... come potrei? L’ho solo ingannato per vendicarmi di lui e …far ingelosire te" urlò Hermione che in realtà era Luna Lovegood stregata, "io ti amo da sempre".

La luce dell’incantesimo dei tre serpeverde fece voltare Ron che cercò in tutta fretta di coprire se stesso ed Hermione che aveva un’espressione indecifrabile. L’ondata di orrore colpì in pieno Harry facendolo barcollare per lo shock, Draco si finse sconvolto "LO SAPEVO MALEDETTA" gridò il biondo, Piton cercava di tenere Harry che tremando di collera cercava di avvicinarsi, bacchetta in pugno, lo sguardo corroso dalla rabbia fisso sui due grifondoro che cercavano di rivestirsi.

Hagrid era rimasto lì fermo come un sasso "Hagrid per l’amor del cielo aiutami" strepitò Piton che non riusciva a contenere la furia di Harry: " COME HAI POTUTO? COME HAI POTUTO?"continuava ad urlare. Hermione che si rannicchiò addosso a Ron " falla finita Potter tu come hai potuto solo pensare che ti amasse davvero?" urlò di rimando il rosso. "Voi due" disse Piton rivolto ai grifondoro "tornate immediatamente nei vostri dormitori" sentenziò facendoli allontanare.

Harry smise di lottare, e di parlare, e seguì con lo sguardo quella diabolica creatura che non osò guardarlo in viso, si allontanava abbracciata a Weasley, sentiva un dolore bruciante al petto e il suo respiro accelerò pericolosamente, iniziò ad annaspare cercando sufficiente aria da bruciare "MALEDIZINE PORTIAMOLO DENTRO HAGRID" esclamò Piton, "Draco vai a chiamare il professor Silente e Madama Chips subito" concluse mentre il guardiacaccia sollevava Harry per portarlo dentro la sua capanna.

 

"Stai bene?" domandò Ron ad Hermione, lei si scostò da lui iniziando a correre in direzione del castello, Ron la lasciò andare avanti capiva che doveva restare da sola.

Appena entrò nel cortile venne agguantata da Pansy e Astoria, la povera Luna aveva ormai recuperato le sue sembianze, "che …che mi succede dove sono?" chiese smarrita la bionda corvonero , "beh vagavi per il castello addormentata sei sonnambula Lovegood?" chiese Pansy facendo finta di essere preoccupata per lei "io si …qualche volta …ma non mi era mai successo di uscire dal castello " sussurrò, "non preoccuparti per fortuna ti abbiamo trovata noi, ora torna a letto e non dirlo a nessuno altrimenti finirai al san Mungo " sentenziò Astoria. Lei annuì debolmente "beh… grazie" e si allontanò confusa.

 

Draco arrivò di corsa "è andato tutto secondo i piani… la Granger ?" chiese nervosamente " è uscita dalla stanza delle necessità poco fà ed è tornata alla sua torre" la voce di Astoria era carica di adrenalina " siamo proprio una bella squadra, Harry ha abboccato?" Draco la guardò con un ghigno "tutti hanno abboccato, finalmente lui la odia" concluse abbracciando le ragazze "ora torniamo dentro devo andare da Silente" "attento a lui Draco sai che è difficile fregarlo" consigliò Pansy "oh non vedo l’ora di vedere cosa succederà domani" concluse sfregandosi le mani la strega dai capelli biondi

.

Harry era in stato catatonico, sdraiato faccia in sù, i suoi occhi erano sbarrati, la bocca semiaperta, Hagrid lo aveva sistemato sul divano poi andò a prendere del brandy, "questa non ci voleva" cominciò Piton che camminava nervosamente su e giù, era tremendamente dispiaciuto per suo figlio e anche preoccupato per il fatto che l’incantesimo di Lily aveva ricominciato la sua opera invasiva.

Non si sarebbe mai aspettato che Granger… oh non era possibile, "ma perché tutto deve sempre essere così complicato?" si domandò. "Harry, Harry mi senti? Rispondi Harry" continuava a chiamarlo Hagrid addolorato, ma il ragazzo non rispondeva, emetteva con ritmo regolare solo dei piccoli grugniti di dolore, come se reagisse a dei colpi che facevano sussultare di spasmi il suo corpo, dagl’angoli dei suoi occhi lacrime amare rovinavano verso le sue orecchie.

 

Silente arrivò con Madama Chips alle calcagna, entrò e sentì una fitta al cuore vedendo in che stato fosse il prescelto, "di nuovo" sospirò, poi guardò il professore di pozioni " cosa gli è successo? Cosa ha visto che lo ha sconvolto tanto?" Hagrid si allontanò per prendere altro liquore mentre Madama Chips lavorava febrilmente sul giovane mago. "Ci stavamo allenando qui fuori, andava tutto bene, quando abbiamo sentito dei rumori dietro gli alberi" la voce di Piton era ridotta ad un sussurrò, guardava verso il divano mentre riviveva quei momenti, si passò stancamente una mano sulla faccia, Silente lo fissava con dispiacere, non lo interruppe mai "quando siamo andati a vedere…" fece una piccola pausa, " invece di individuare qualche animale o peggio qualche mangiamorte, abbiamo trovato Ron Weasley e la signorina Granger in atteggiamenti… ecco non erano proprio presentabili", il vecchio preside sospirò accarezzandosi la lunga barba, Severus sapeva che non era un buon segno, "facevano sesso insomma, e non è tutto" riprese Piton, "tutti abbiamo sentito cosa diceva"; "beh ma forse Hermione è combattuta non sa nemmeno lei cosa vuole … forse ama entrambi è solo un po’ confusa non è una cattiva persona io la conosco" piagnucolò Hagrid, Piton lo guardò torvo e lui zittì.

"Cosa ha sentito Harry?" chiese ancora il vecchio preside, "beh quello che abbiamo sentito tutti, urlava che amava Weasley e che ha usato Harry per far ingelosire lui e per vendicarsi di tutti litigi avuti con mio figlio, forse Albus abbiamo sopravvalutato quella ragazza" concluse cupo, "forse abbiamo sottovalutato il rancore di certe offese e il peso di certe umiliazioni Severus" rispose Silente.

 

 

Hermione era già nel suo letto, chissà perché Harry non si era presentato, forse era stato intercettato da Gazza o forse la lezione con Piton era durata più del solito, si rigirò nel letto e il sonno la colse quasi subito, domani avrebbe chiesto spiegazioni sarebbe stato impossibile cercare di entrare nella sala comune delle serpi a quell’ora e dopo tutto quello che era successo quel giorno.

 

Quell’alba si presentò presto, l’aria era pungente e profumata, la nebbia si era decisa a lasciare in pace Hogwards ai primi riverberi di luce. Hermione si vestiva in fretta, era in ritardo "tutto bene Herm?" chiese Calì, "stamattina mi sembri stravolta hai fatto tardi sui libri di nuovo eh?", Hermione divenne rossa e le ragazze capirono che non era stata in biblioteca "sbrighiamoci avanti" rispose nervosa la strega. Le altre si guardarono ma non dissero nulla, appena arrivarono in sala comune incrociarono Ron che le aspettava impalato davanti al camino, aveva un’aria stranissima come se fosse tremendamente in imbarazzo, Ginny conosceva bene suo fratello non era difficile per lei leggere il suo viso ormai.

"Buongiorno" esclamarono le ragazze, lui si avvicinò ad Hermione "come ti senti?" chiese dolcemente ignorando le altre, la strega sorrise, finalmente Ron provava a superare la discussione di ieri "bene grazie Ronald" ma non riuscì a completare la frase perché il rosso la interruppe "non credi che dovremmo parlare di ieri sera noi due?" strizzò un occhio verso Hermione, Calì, Ginny e Lavanda si guardarono un po’ spiazzate mentre lei aveva uno sguardo interrogativo "di ieri sera? In che senso Ron?", ecco lo sapeva era stata seguita e forse Ron l’aveva vista entrare nella stanza delle necessità" si disse irrigidendosi, il rosso pensò che non volesse parlarne davanti alle sue amiche "ma certo che idiota che sono…va tutto bene Herm" rispose con aria tremendamente complice, si avvicinò al suo orecchio " ne parleremo da soli solo ecco volevo dirti che sono felice per quello che… è successo".

Hermione Granger aveva l'aria di chi ha appena preso un bolide in testa, "ma dove sei stata ieri sera?" le sussurrò Lavanda confusa, "forza signore è tardi" esclamò uno dei gemelli Waesley comparendo dietro il gruppo di streghe. " Basta chiacchiere ho fame" aggiunse Fred.

Non riusciva a capire cosa volesse dire Ron, possibile che fosse felice per lei ed Harry? Le sembrava così sinistramente veloce questa sua accettazione da sentirsi quasi agitata.

Ron la osservava da un pò, sembrava abbastanza tranquilla, non come al solito certo, giocherellava col cibo e si vedeva che aveva la testa altrove ma era perfettamente normale in una circostanza del genere. A nessuno dei grifoni sfuggì quella strana situazione specie dopo il litigio fuori dalla classe di pozioni il giorno prima.

Erano nel mezzo della colazione quando il solito gruppo di serpeverde nemico fece il suo ingresso… avevano un’aria quasi compiaciuta e beh arrogante come al solito.

Harry non c’era…

Passarono davanti al tavolo dei rivali ghignando, Draco si fermò, e prima di andare al suo tavolo guardò Hermione con disprezzo e gioia selvaggia "Hei Granger hai anche la faccia tosta di presentarti ancora in giro?" urlò, lei lo ignorò "che palle Malfoy quando la smetterà?" sospirò, Ron le prese la mano "ehi non preoccuparti ci sono io, non devi stare a sentirli", il suo tono era così premuroso, forse un filino eccessivo pensò la strega.

La grifondoro si diresse verso l’aula di aritmanzia che era nei sotterranei proprio accanto a quella di pozioni, era in anticipo e serpeverde e tassorosso erano già in fila, di Harry nessuna traccia, iniziò a preoccuparsi sul serio, fortunatamente incrociò lo sguardo di Piton, attese che tutti gli studenti entrassero in classe "professor Piton mi scusi" esordì, lui sembrava averla vista ma si bloccò come se non avesse nessuna intenzione di ascoltarla, si avvicinò agitata "mi scusi professore ha notizie di Harry?". Il mago si voltò lentamente, era sbalordito e sembrava davvero in collera, lei si sentì a disagio.

Il pozionista inclinò leggermente il capo da un lato e guardò Hermione dall’alto in basso "Stia lontana da Harry, questo è un’ordine Granger, mio figlio stà male e non si azzardi neanche ad avvicinarsi a lui o per Merlino giuro su sua madre che si pentirà di aver mai messo piede in questa scuola" e chiuse con violenza la porta. Lei restò lì atterrita, ma cosa voleva dire Piton?

 

Un brivido le attraversò la schiena, cosa significava che HARRY STAVA POCO BENE? "Lo sapevo" si disse, ieri è successo qualcosa mentre cercava di raggiungerla nella stanza delle necessità, evidentemente qualcosa di grave, e forse non si era presentato alla consueta lezione privata con Piton che ora la riteneva responsabile, il suo cervello lavorava veloce, doveva sapere, si dimenticò di aritmanzia e si diresse verso l’infermeria ancora una volta.

Seduto sulla sua cattedra Severus seppe grazie al suo incantesimo di protezione che la Granger aveva violato l’ infermeria …"Zabini le affido la classe comportatevi bene o ve ne pentirete intesi?" concluse prima di lasciare l’aula.

Entrò in punta di piedi, sembrava non esserci nessuno, attraversò la prima parte della stanza silenziosamente, poi il suo cuore saltò un battito appena lo vide sdraiato su quel letto bianco, i suoi occhi smeraldo erano rivolti al soffitto, le mani stingevano il lenzuolo con forza… La sua gola divenne asciutta improvvisamente, "santo cielo Harry" sussurrò avvicinandosi . " Chi ti ha fatto questo?" Disse toccando il braccio del giovane che sussultò e immediatamente volse il suo sguardo verso di lei.

Le sue palpebre si chiusero e si riaprirono un paio di volte, lei sorrise sospirando appena

" non …toccarmi"

"cosa?"

Harry sono io Hermione mi riconosci?" chiese sottovoce,

"HO DETTO… NON – TOCCARMI – VATTENE –" urlò il mago, lei sussultò,

cosa gli avevano fatto per ridurlo così? Non fece in tempo a toccarlo di nuovo o replicare che si sentì afferrare da dietro, due braccia forti cercavano di allontanarla da lui, da quel letto… "LASCIAMI " iniziò ad urlare anche lei, non capiva chi la trattenesse, non capiva più niente, si voltò appena e riconobbe Remus Lupin il suo ex insegnante di difesa contro le arti oscure

.

"Basta Hermione " diceva Lupin mentre cercava di sollevarla, il baccano era incredibile, " STAI LONTANA DA ME SPORCA MEZZOSANGUE" gridava Harry fuori di sé " HARRY HARRY NOOOO VI PREGO LASCIATEMI DEVO PARLARE CON LUI PER FAVORE " anche lei urlava disperatamente e alle lacrime si aggiunsero i singhiozzi.

Madama Chips preparava di nuovo una pozione violetta che Harry si rifiutava di bere, sembrava che ci fosse uno scontro tra due belve ferite e feroci in quella stanza,

alle braccia di Lupin si aggiunsero quelle di Severus Piton "insomma Lupin portala via è solo una ragazza in fondo", lui lo guardò tra il divertito e l’irritato "fai pure Severus" rispose lasciando improvvisamente andare Hermione che tornò a tirare calci a tutto ciò che si muoveva, Severus di accorse che lottava con una forza selvaggia, riuscì a sollevarla per la vita e a portarla verso l’uscita "INSOMMA GRANGER ORA BASTA" il suo urlo rimbombò per tutto il castello ed Hermione fu costretta a fermarsi.

Era sconvolta, aveva i capelli davanti agl’occhi segnati dal pianto, "che cosa succede?" mormorò.

 

Piton la guardò con disprezzo "non lo ripeterò ancora per cui se non vuole essere espulsa con effetto IMMEDIATO da questa scuola torni alle sue lezioni e non si avvicini mai più al mio… Harry…chiaro?" anche lui aveva il fiato corto " non una parola ancora miss Granger, Harry non vuole vederla mai più ormai e non c’è altro da aggiungere".

Quelle parole trafissero Hermione come fendenti, restò a bocca aperta mentre Piton apriva la porta e la spingeva fuori dall'infermeria.

Camminò sconvolta verso la torre e quando varcò il buco del ritratto si sentì decine di occhi addossso, i mormorii cessarono, non le importava, voleva solo non sentire più nessuno voleva trovare le sue amiche, incrociò lo sguardo di Calì e Lavanda cercando conforto, si avvicinò per parlare ma la prima la bloccò "non ho intenzione di stare a sentire le tue bugie Herm"

lei registrò quelle parole lentamente, ma cosa stava succedendo? La sua mente era inceppata, "stò impazzendo" si disse, anche Ginny aveva uno sguardo durissimo "non ci meritiamo le tue prese in giro ma vedi a cosa ti ha portato tutto questo voler stare al centro dell' attenzione? La verità salta sempre fuori" concluse la rossa.

"MA DI CHE DIAVOLO PARLATE? COSA AVETE TUTTI QUANTI?" riprese a piangere senza rendersi conto " ah senti non rifilarci altre panzane Herm non è il caso sei davvero ridicola, andiamo ragazze" concluse ancora Calì

.

Intanto al maniero dei Malfoy Lucius aveva appena finito di leggere con orgoglio la lettera di suo figlio che lo informava degl’ultimi avvenimenti "mi congratulo con te Lucius", la voce di Voldemort echeggiò nel grande salone "eh bravo il nostro Draco sono impressionato davvero", Lucius si inginocchiò ai piedi bianchi dello stregone "mio signore sono felice che lo apprezzi" sussurrò adorante. "Bene ora dobbiamo solo aspettare che il nostro eroe peggiori, poi …agiremo non dobbiamo fallire stavolta" concluse accarezzando la testa di Nagini.

Ovviamente grazie alle serpi tutta la scuola sapeva cosa era successo.

Hermione trascorse tutto il giorno nel suo letto, saltò tutte le lezioni e non scese a mangiare. "E’ ancora in camera sua?" chiese Ron a sua sorella seduto davanti al camino della sala comune.

"Insomma Ron io sono felice per te è ovvio ma… ecco Hermione ci ha raccontato un sacco di bugie, ha giocato con tutte noi, è stata a letto con Potter" lui la guardò di traverso " lo so che non vuoi sentirtelo dire ma… è la verità e tu non puoi semplicemente non tenerne conto" concluse la rossa.

"Ginny lei ha sbagliato ma lo facciamo tutti continuamente tutti commettiamo errori" Ginny si alzò spazientita "Oh senti gioisci pure perché hai avuto finalmente il tuo trofeo ma non cercare di giustificare quello che ha fatto, non aveva bisogno di mentire a noi bastava che non ci coinvolgesse o che ci dicesse semplicemente la verità, ci ha ferite Ron, la Herm che conosco io non sarebbe mai andata a letto con qualcuno per vendetta".

Lavanda sospirò "però mi spiace vederla così, è a letto da ore non ha mangiato e ha tutta la scuola contro professori compresi" " e cosa si aspettava?" intervenne Calì furiosa "io ancora non posso credere a come ci ha tradite, mi spiace ma non ho intenzione di farmi commuovere da un paio di scene di rimorso" concluse duramente.

Quel pomeriggio Harry Potter lasciava l'infermeria non prima di essere rimpinzato di pozioni.

Tutti sembravano sapere cosa fosse successo, lei lo ignorava per quanto si sforzasse di immaginare spiegazioni fantasiose proprio non ne veniva a capo. Si alzò, l’oscurità era di nuovo calata su Hogwards, si guardò allo specchio e vide un disastro, aveva gli occhi gonfi e rossi come se l’avessero picchiata per ore.

Si fece una doccia, il suo stomaco l’avvertì della prolungata assenza di cibo e acqua, lei lo ignorò, ebbe un capogiro, ignorò anche quello, doveva sapere, doveva capire se stava impazzendo o se fosse stata catapultata in una dimensione parallela in cui tutto girava al contrario.

Attraversò la sala comune che ammutolì al suo passaggio e quando raggiunse e varcò l'atrio del castello si trovò di fronte Ron che l'aveva seguita "Herm finalmente dove stai andando?" chiese ansioso,

"scusami Ronald ma non ho tempo" "ma insomma si può sapere che ti prende? Io vorrei ricordarti che si insomma noi due abbiamo…" "noi due che cosa?" chiese lei con voce stridula,

"Merlino tu hai fatto l’amore con me ieri notte Herm e ora ti comporti come se…" la cosa stava peggiorando,

" Stò cercando di capirti, so che è stato imbarazzante essere scoperti da Malfoy Potter Hagrid e poi anche Piton ma…" lei lo bloccò,

"Aspetta Ron zitto ti prego ho bisogno di…pensare perché io non mi ricordo nè di aver fatto l’amore con te nè di essere stata scoperta da chiunque, io... mi dispiace non so cosa stia succedendo ma io amo Harry Potter e nulla potrà cambiare questo".

 

Ron restò a guardarla senza realmente vederla "Herm cosa ti stà succedendo? Tu non stai bene, prima mi mandi quel biglietto per vederci nella foresta" "IO COSA??" urlò lei,

" scusami continua", a questo punto tanto valeva sapere quanto fosse pazza e ascoltare l'intera versione.

"Si tu mi hai scritto che ti dispiaceva del nostro litigio e che volevi vedermi e quando ci siamo incontrati mi sei praticamente saltata addosso, abbiamo fatto l’amore e mi hai detto che mi amavi e che volevi stare con me e che eri andata a letto con lo sfregiato solo per ingelosire me e vendicarti di lui.

Ron era rosso in viso,era sconvolto ma non poteva minimamente immaginare come si sentisse lei. Andò avanti " e ora torni a dirmi che ami quello là insomma Hermione perché mi fai questo?"

" io ero nella stanza delle necessità ieri notte come potevo essere con te nella…." Si bloccò, "oh Merlino" sussurrò, ora non lo guardava neanche più in faccia, tutte le sue facoltà mentali erano impegnate a mettere insieme tutte quelle informazioni.

"Ma di cosa parli Herm io ti ho vista ero lì con te...tutti ti hanno vista tu...tu hai detto di amarmi" disse lui afferrandola per le spalle e scuotendola "Mi stai facendo male Ron" lui non l’ascoltò,

Il viso di Ron era deformato dalla frustrazione e dall'ira, perché le stava facendo questo? " PERCHE’ HERM" gridava il rosso "RON LASCIAMI" gridò ora spaventata "MI FAI MALE… RON"

lui la trascinò oltre il cortile e iniziò a baciarla con foga e a toccarla "fai l’amore con me di nuovo vedrai tutto tornerà nella tua mente" diceva in preda all’isteria

"LASCIAMI HO DETTO IO NON HO MAI FATTO L ’AMORE CON TE E MAI LO FARO'" gridava ormai Hermione che non riusciva ad afferrare la bacchetta

" NOI ABBIAMO FATTO L’AMORE E ORA NON PUOI RIMANGIARTI TUTTO IO NON PERMETTERO’ CHE TU LO CANCELLI IO TI AMO HEMIONE"

le strappò la camicetta continuando a sovrastarla schiacciandola contro il muro freddo, lei si accorse di piangere dal pizzicore dei suoi occhi "lasciamiii" implorò tra i singhiozzi un’ultima volta colpendo con un calcio la gamba di Ron che si allontanò per un attimo. Si guardarono per un istante " hanno ragione tutti gli altri a chiamarti squaldrina perché è questo che sei e ti stò solo trattando come tale", lei si avvicinò schiaffeggiandolo e lui per tutta risposta la colpì con tutta la forza della sua frustrazione.

Cadde a terra sconfitta, le faceva male la guancia, lui la prese per un braccio e la fece rialzare "non toccarmi, non osare toccarmi mi fai schifo" sussurrò tra i singhiozzi, lui caricò il braccio in alto per colpirla ancora, era infuriato ferito, deluso, Hermione chiuse gli occhi, e in quell'istante rivide il sorriso di Harry, aspettava il colpo, che non arrivò.

Riaprì gli occhi e vide Ron allontanarsi dal suo campo visivo, qualcuno gli aveva afferrato il braccio per fermarlo "piantala Weasley finiscila" quella voce...

Harry Potter la salvava ancora una volta, Ron si divincolò "ma che vuoi Potter? Non hai altro da fare? Te la sei già fatta no?" Harry lo guardava con commiserazione senza parlare.

Ron si avvicinò di nuovo alla strega ma Harry lo tirò ancora via "allora vediamo di capirci quì ok? Anche io mi sono fatto questa troietta solo che tu e i tuoi amichetti mi avete rovinato la festa sul più bello quindi ora vattene e lasciami in pace ok?" sentenziò il rosso, Harry guardò un attimo Hermione che era appoggiata al muro, la camicetta ridotta a brandelli, piangeva forte...

Dentro di lui mille sensazioni si avviluppavano e si rincorrevano, lei gli restituì lo sguardo " HARRY DEVI CREDERMI IO NON HO FATTO NULLA DI QUELLO CHE DICONO" urlò disperata

"SMETTILA HERM BASTA RECITARE" rispose Ron fuori di sè, " HAI ROVINATO TUTTO LO CAPISCI?"... Fu in quel momento che Harry le girò le spalle, non le credeva, scappò via, corse a perdifiato verso il parco distrutta.

Ron e Harry si separarono ognuno con i propri pensieri... ognuno chiuso dentro le spire di quel dolore sordo...

 

La giovane strega si fermò solo quando raggiunse la foresta, stava impazzendo lo sapeva, come poteva non ricordare quelle cose orribili? Si accasciò ai piedi di un grande albero, per un pò l'unico rumore fu il suo ansimare. Qualcuno le aveva fatto un'incantesimo, forse la maledizione Cruciatus quella notte l'aveva fatta impazzire come i genitori di Neville. L'avevano vista addirittura Hagrid e Piton fare l'amore con Ron, non ricordava di essersi addormentata nella stanza delle necessità, ma a questo punto non era più sicura di niente.

Tornò al castello stremata e infreddolita... quando le ragazze la videro entrare con un occhio gonfio e una guancia viola restarono di stucco. "Che cosa ti è successo?" esordì Ginny il tono meno duro di due ore prima, "chi ti ha piacchiata?" chiese Lavanda andandole incontro... lei scacciò quelle mani "lasciatemi in pace per favore" riuscì a dire piano...

Ginny entrò come una furia nel dormitorio maschile di grifondoro con la bacchetta che scottava " SEI STATO TU A RIDURLA COSì?" urlò verso suo fratello che si svegliò di colpo insieme a Dean Neville e Seamus "Ginny ma che ci fai qui?" esclamò Neville tirando su la coperta imbarazzato e scandalizzato " oh per favore Neville dacci un taglio va bene devo solo parlare con questo squilibrato"

Ron la guardò truce "vattene Ginny la squilibrata è Hermione credimi" Ginny si avvicinò minacciosa, le mani sui fianchi e il suo solito cipiglio " VOGLIO SAPERE SE SEI STATO TU A PICCHIARLA RISPONDIMI" " Ehm Ginny ti prego calmati non urlare così sveglierai tutta la torre" provò Seamus dolcemente ma si penstì all'istante, lei si voltò

" seamus stò forse parlando con te?" lo disse in tono amabilmente impaziente "non mi pare quiandi SPARISCI O TI RIFILERO' UNA DELLE MIE FATTURE ORCOVOLANTI CHE NE DICI EH? TI VA L'IDEA?", Seamus corse nel suo letto subito borbottando qualcosa del tipo"è esaurita.

" Si l'ho colpita io, mi ha detto di nuovo che ama quella specie di idiota quattrocchi, si è rimangiata anche che abbiamo fatto sesso ti rendi conto? Poi quando mi ha colpito ho perso il controllo e..." Ginny lo guardò disgustata " è abbstanza direi" replicò gelida" sei solo un povero piccolo stronzo che punta i piedi perchè gli hanno tolto da sotto il naso il giocattolo che bramava " rispose perfida

"dacci un taglio d'accordo mi dispiace" " oh certo e questo sistema tutto vero Ron?" lui si spazientì " smettila di darmi il tomento Ginny e poi solo un'ora fà parlavi male di lei oh le donne valle a capire" bofonchiò girandosi nel letto. Ginny uscì dal dormitorio per poi affacciarsi solo un momento e gridare " mangia lumache", u raggio di luce verde partì dalla bacchetta della strega si sentì un urlo soffocato e Ron corse in bagno vomitare.

FORSE E' UN PO' TROPPO DRAMMATICO POVERA LA NOSTRA HERMIONE...

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Capitolo 13
*** verità ***


Nella sala comune dei serpeverde Malfoy e Potter giocavano a scacchi magici, "ti chiedo scusa Draco per non averti creduto" esordì il moro senza alzare lo sguardo dalla scacchiera. " io e te non facciamo che scusarci ultimamente" replicò.

"No davvero mi spiace io... non so come ho fatto a fidarmi di quella lì" lo disse con rabbia, e più a se stesso che al suo amico.

"Sono proprio un'idiota lo sai? Neanche mezz'ora fà ho evitato che Weasley la picchiasse e le usasse violenza nel cortile", Draco lo guardò incerto " e perchè mai lo avresti fatto?" Harry riflette un secondo "non lo so è che non sopporto chi picchia le ragazze anche se sono delle..." la voce gli morì in gola e Draco capì che il suo amico ci stava ancora male," il tuo orgoglio si riprenderà vedrai" lo rassicurò il biondo. "Quella mezzosangue la pagherà cara".

Silente entrò nel laboratorio di Piton "allora Severus hai trovato qualcosa?" chiese il preside, la voce tradiva un pò di apprensione "forse Albus ma non è facile i tempi di preparazione sono lunghissimi ma sento che ci sono vicino, è ovvio che questo non risolverà il problema comunque, l'incantesimo di Lily è magia antica, la più potente che esista, sai che questa pozione ne rallenterà solo gli effetti ci darà solo un pò di margine, farà solo stare un pò meglio Harry" concluse cupo il pozionista.

"Lo so Severus ma non abbiamo scelta adesso è tutto quello che abbiamo" replicò Silente versandosi dell'idromele barricato e bevendo di gusto.

Ginny Weasley tornò in camera con aria tremendamente soddisfatta "dov'é Herm?" chiese alle altre "è sotto la doccia" rispose pigramente Calì, Lavanda invece era sulle spine "ragazze qui c'è qualcosa che non và insomma è Herm" disse beccandosi un'occhiataccia dalla strega mora,

Ginny attraversò la stanza andando alla finestra "si… lo credo anch'io" replicò pensierosa "dobbiamo parlare con lei vale la pena tentare no?"

Si voltò fissando Calì che sbuffò sonoramente alzando le spalle, Ginny si avvicinò a lei " fà come ti pare Cal ma secondo me hai solo paura di aver preso un granchio, e sarebbe difficile poi affrontare i nostri sensi di colpa se l'avessimo accusata ingiustamente come tutta la scuola non credi?"

" E va bene facciamo a modo tuo allora basta che la smetti" rispose piccata.

Hermione rientrò nella stanza con aria afflitta, Ginny e Lavanda si avvicinarono piano, lei le fissò "cosa?" sussurrò, si sedettero, Lavanda accanto a lei sul letto la rossa sul tappeto rosso oro "raccontaci tutto quello che hai fatto ieri ti prego",

Hermione sospirò e iniziò a raccontare che dopo il secondo biglietto si era precipitata nella stanza delle necessità ma che Harry non si era presentato "sapresti dire quanto tempo sei rimasta lì?" chiese Ginny "non saprei un’ora forse due, so solo che quando sono tornata dormivate tutte".

Calì si avvicinò restando in piedi, Hermione riprese a parlare "il mattino seguente ho incontrato il professor Piton gli ho chiesto di Harry, ero preoccupata, mi ha intimato di stare lontana da suo figlio e che era stato male, così sono andata a cercarlo in infermeria"

fece una leggera pausa

"allora è vero che è suo figlio" esclamò Lavanda portandosi le mani alla bocca, Hermione annuì chiudendo gli occhi " quando sono arrivata Harry mi ha cacciata, era fuori si sé e… Lupin e Piton mi hanno mandata via" "Lupin?" chiese Ginny , Hermione annuì .

 

"Che ci fa Lupin a Hogwarts? " "non lo so Gin ma Harry stava di nuovo male per qualcosa, non so cosa ci sia sotto è tutto così confuso mi sembra di impazzire, forse ho fatto davvero tutto quello che dicono e non me ne ricordo, forse la cruciatus mi ha bruciato il cervello" disse portandosi le mani al viso.

"Ron mi ha detto che Piton, Hagrid, Harry e Malfoy ci hanno sorpreso" "Si mentre urlavi che amavi solo lui e che avevi ingannato Potter solo per vendicarti e per far ingelosire quello stupido di mio fratello" aggiunse Ginny.

"Che gran casino" sospirò Calì che si avvicinò e si chinò su di lei "ti fa… male?" alludeva al suo occhio,

Hermione scosse la testa e si incupì, lo scontro di poche ore prima con Ron le rovinò addosso ad una velocità spaventosa.

"Ron era fuori di sé, lui mi ha detto delle cose orribili… e ha cercato … ecco lui voleva …" un lampo di comprensione comparì sui visi delle altre streghe "beh almeno non mi sentirò troppo in colpa per il fatto che il mio adorato stupido immaturo fratello vomiterà lumache per un pò" concluse Ginny alzandosi...

"noo davvero lo hai fatto?" squittì Lavanda, " ma certo che l'ho fatto... l'ho fatto eccome" rispose la piccola Weasley, Hermione si alzò e l'abbracciò forte "è stato Harry a fermarlo" disse tutto d’un fiato "ma allora lui?" "No! Non mi crede pensa davvero che lo abbia ingannato e tradito"

"Beh io ti credo" esclamò Calì mentre Lavanda annuiva commossa,

Hermione cadde in ginocchio e tutta la sua pena, tutta la sua paura si sciolsero in lacrime bollenti. Restarono così per un pò tutte strette in quel groviglio di braccia e mani calde, poi si separarono.

"Dobbiamo farci venire un’idea ragazze" replicò Lavanda ma Hermione la bloccò "aspettate, io sono felice per… questo ma… ecco io devo verificare che la Hermione che ha fatto tutto questo sia davvero io, voglio capire se la mia mente è a posto prima di andare avanti".

"Andrò da Silente" la soluzione le era venuta dal nulla "domani saprò se sono impazzita, e se così non fosse beh… allora qualcuno o mi ha stregata oppure…."

La voce si spense

"oppure hanno trasformato qualcuno in Hermione Granger calcolando perfettamente i tempi" concluse Ginny orripilata.

Calì diede un calcio al suo baule "MALFOY" gridò " c’è il suo zampino, sento il puzzo, sapete che lo sento quando quel bastardo furetto trama qualcosa e non è un caso che sia comparso un mangiamorte qui a scuola, suo padre è un mangiamorte" "suo padre era un mangiamorte Cal" replicò Ginny, "oh certo e io sono la fata Morgana oh andiamo ma chi ci crede?" rispose ancora Calì infervorata.

"Ok una cosa alla volta" riprese Ginny "domani andrai da Silente nel frattempo cerchiamo di …" si fermò a fissare la brocca dell’acqua su uno dei comodini " "aspettate e se usassimo la polisucco per… per far cantare il furetto?"

"ma certo " la assecondò Lavanda "ragazze ci vuole un mese per prepararla" replicò esasperata Hermione " bene allora mettiamoci a lavoro dopotutto il nostro armadio è grande abbastanza da contenere un calderone no? Oh sapete che mi piace fare queste cose" concluse Calì abbracciando le amiche " se ci beccano non vivremo abbastanza da diplomarci lo sai?" "Lo so Lav ma lo sai che è questo che mi piace no? Il rischio".

 

Il mattino seguente si alzarono e si vestirono, ad Hermione sembrò che quei terribili giorni non fossero mai esistiti, era nervosa e preoccupata ma avere le sue amiche di nuovo al suo fianco la faceva sentire protetta.

Pensò ad Harry e le venne un moto di rabbia e dispiacere "perché non mi crede?" pensò amareggiata,

la cosa che la feriva di più era il fatto che lui non le avesse nemmeno concesso una sorta di replica, aveva subito messo tutto in discussione e questo la faceva infuriare, in un nanosecondo era tornato l’arrogante serpeverde che la tormentava da anni.

L’atmosfera che regnava al tavolo dei grifondoro quella mattina era a dir poco grottesca, tutti guardavano nella direzione di Hermione che parlottava con le sue amiche. Ron fece il suo ingresso, era bianco come un cencio e aveva una curiosa sfumatura verdastra sotto gli occhi, lanciò un’occhiata malevola al gruppo di streghe di fronte a lui.

"Mi sono perso qualcosa?" chiese a Neville che si scrollò nelle spalle "quelle non erano nemiche acerrime fino a ieri sera?" sentenziò. Hermione non lo aveva degnato di una sguardo mentre lui al contrario mangiava tenendo gli occhi fissi sulla ragazza. Riconosceva di aver esagerato ma era convinto che Hermione avesse fatto l’amore con lui e l’idea di dover rinunciare a quella convinzione lasciando spazio ad altre spiacevoli spiegazioni lo faceva arrabbiare.

Harry mangiava ignorando i chiacchiericci e gli sguardi curiosi che saettavano dal tavolo delle serpi a quello dei grifoni. " Andiamo ?" propose Draco "no aspetta non voglio incrociare quelli" rispose asciutto indicando i grifondoro.

Il tavolo rosso oro si svuotò per primo ed Hermione raggiunse per prima la professoressa Mcgrannit " mi scusi professoressa" esordì, la vecchia strega la guardò con aria imperturbabile "Granger è in anticipo cosa posso fare per lei?" avvertiva l’astio della sua capocasa chiaramente " ho bisogno di un permesso" sparò a casaccio " in cinque anni lei non ha mai mancato una mia lezione cosa succede e a cosa le serve?"

Hermione non si aspettava quella domanda, conosceva abbastanza Minerva Mcgrannit da essere convinta di ricevere una risposta secca: positiva o negativa. "Devo vedere il professor Silente subito" rispose torcendosi le mani. La donna aspettò un momento, sembrava soppesare la sua risposta e alla fine accennò un si con la testa "vada pure" "grazie" e corse via.

Quando bussò alla porta del preside e quella si aprì, entrando notò che non era solo "venga miss Granger" la invitò Silente amabile come sempre, lei avanzò riconoscendo Lupin e... "lei non dovrebbe essere a lezione signorina Granger?" il professor Piton appunto,

"Severus per favore lasciamola parlare " certo" replicò il serpeverde " ma io non resterò, sono ancora incredulo nel constatare come lei sia riuscita a distruggere la sua reputazione così in fretta" concluse astioso,

" no la prego" disse la ragazza mettendosi davanti al pozionista "resti e ascolti, dopo potrà continuare a pensare che ho ingannato tutti voi signore" . Piton non rispose ma sembrò cambiare idea infatti non si mosse, Lupin le indicò gentilmente una sedia e lei si sedette davanti a Silente.

"Innanzi tutto vorrei sapere se c’è un modo per sapere se la mia… ehm mente sia stata danneggiata dalla maledizione cruciatus"

"Oh Merlino ...per favore" soffiò spazientito Piton incrociando le braccia al petto, lei lo ignorò " miss Granger madama Chips le ha già fatto quel tipo di test" replicò il preside tranquillo.

"oh" a questo non aveva proprio pensato "Signor preside, professor Piton, professor Lupin" il suo tono era determinato e duro "io non ho mai lasciato il castello l’altra notte ne sono certa, non ricordo di essere uscita ne di aver avuto incontri clandestini o rapporti sessuali con nessuno" si fermò, gli occhi di Silente la scrutavano con attenzione, lei riprese a parlare" Harry mi ha mandato un primo messaggio augurandomi la buonanotte, sapevo che era con lei professor Piton" lui non cambiò espressione resto muto e arciglio,

"dopo pochi minuti ho ricevuto un altro biglietto, era di Harry anche questo e mi chiedeva di raggiungerlo al settimo piano nella… nella stanza delle necessità", così ho detto a tutti che andavo in biblioteca, ho raggiunto la stanza ma Harry non si è presentato così dopo circa un paio d’ore sono tornata nel mio letto.

Piton fu il primo a parlare "lei davvero pensa di poterci rifilare una storia tanto assurda adesso?" lei lo interruppe

"io non ho nessuna storia da rifilare a nessuno, questo è tutto quello che ricordo ho detto la verità" esclamò con forza.

Lupin e Silente restarono silenziosi per un po’ "io ci tengo ad Harry potete crederci o no, io e lui… noi ecco insomma …"

"si lo sappiamo" replicò Piton asciutto "nella mia camera". Hermione arrossì violentemente "Io vorrei chiedervi di leggere la mia mente, io devo sapere la verità prima di prendermi certe responsabilità, non mi importa se tutti pensano che sia una specie di ...donna scarlatta ma voglio avere il diritto di sapere, potrei essere impazzita davvero oppure qualcuno…" guardò Silente dritto negli occhi " ha messo in scena questa farsa per...oh cielo non so immaginare perchè".

Ecco aveva detto tutto, restò in attesa poi Silente prese la parola.

"Severus vai a prendere il veritaserum" , Piton sgranò i suoi occhi neri e lasciò la stanza "Non sarà necessario violare la sua mente così brutalmente con la legimanzia miss Granger" lei accennò un sorriso e un"grazie".

Piton tornò quasi subito, allungò una fiala che conteneva un liquido trasparente, aveva un’aria scettica, come se considerasse tutto questo una grossa sgradevole perdita di tempo, Hermione la prese la stappò e la mandò giù tutta , ebbe un sussulto e riaprì gli occhi.

Silente si avvicinò a lei "mi dica miss Granger dove si trovava la sera che ha ricevuto il biglietto di Harry?"

Lei lo guardò tranquilla " nella mia stanza"

"quanti biglietti ha ricevuto quella sera?" chiese ancora il preside "due, sempre di Harry"

" e cosa ha fatto tutto il tempo?"

"sono andata nella stanza delle necessità per vedere Harry che non è mai arrivato così sono tornata al mio dormitorio"

Silente sospirò, Piton si mise davanti ad Hermione " ha mai voluto fare del male ad Harry?"

"oh beh in alcuni momenti lo avrei volentieri trasformato in un’orologio da taschino" Lupin soffocò una risata

"ma no signore, io credo di essermi innamorata di Harry Potter".

Lupin e Silente si scambiarono una sguardo di intesa, Piton si girò di scatto, non poteva essere così brava da… fu un attimo, guardò Hermione e catturò quegli occhi nocciola,

e nella sua mente formulò "LEGILIMENS..." si trovò ad osservare Draco Malfoy che dava fuoco ai capelli di Hermione nella classe di astronomia, lei che lo aggrediva nel corridoio dei sotterranei...

una musica sinistra e spaccatimpani risuonava ovunque...molte ragazze ballavano sui letti del dormitorio di grifondoro in biancheria intima…

no non qui, stava cercando altro,

Harry che la baciava con passione e poi uno schiaffo, ancora suo figlio che scendeva dalla scopa e stavolta baciava Astoria davanti all’intero stadio, Hermione furiosa con lui… poi la vide contorcersi sul pavimento dopo aver udito "Crucio"…Pansy Parkinson che le rideva in faccia " ci penseranno i mangiamorte a voi mezzosangue"...

Lei e Harry che si rotolavano nel suo letto nudi… un biglietto di Harry… un altro ancora…la stanza delle necessità e lei seduta sola ad aspettare, ancora lei che cercava di raggiungere il letto di Harry mentre Piton stesso la portava via… Weasley che la aggrediva e la toccava con foga mentre le strappava la camicetta, lei piangeva e si divincolava e poi la colpiva con violenza chiamandola sgualdrina…ancora lei che cercava di raggiungere il letto di Harry mentre Piton stesso la portava via…

Il pozionista barcollò paurosamente,

era di nuovo nello studio del preside, la faccia di Lupin che lo fissava sconvolto.

La giovane strega non si era opposta al suo professore di pozioni, tremava da capo a piedi e stava sudando freddo... Lupin le mise la sua giacca sulle spalle

"Bene Severus spero che ora tu sia soddisfatto" disse calmo Silente, lui non rispose ma guardò Hermione un momento "mi dispiace signorina Granger, mi dispiace mi creda ma Harry è mio figlio e....spero capirà",

lei riprese fiato "mi crede ora?" il mago annuì fermamente. "Ci lasci un po’ di tempo miss Granger torni alle sue lezioni e non dica a nessuno cosa è successo qui, ho paura che per ora dovrà sopportare l’ingiustizia della menzogna ma dobbiamo capire chi stà cercando di stravolgere l’ordine delle cose e perché, lei pensò a Malfoy ma non disse nulla, non davanti a Piton!

Uscì accompagnata da proprio dal serpeverde senza dire nulla "cosa le ha fatto Weasley?" disse improvvisamente cogliendo Hermione di sorpresa " ecco …abbiamo litigato" azzardò lei " come è finita?" capì che voleva sapere se Ron avesse avuto la meglio "è arrivato suo figlio e lo ha fermato poi sono fuggita" il mago grugnì e a lei non sfuggì che stringeva i pugni lungo i fianchi.

Entrarono insieme in sala grande, era già ora di pranzo, lei si sedette mentre il professore scoccò uno sguardo truce a Ron che scosse la testa senza capire. "Mi credono" sussurrò alle sue amiche.

Mangiarono di corsa e si rifugiarono sotto un faggio, Hermione raccontò del veritaserum delle domande di Silente, e poi della legimanzia di Piton. "E’ davvero un bastardo " commentò Lavanda " Lav è suo figlio lo posso capire, ma poi si è scusato era dispiaciuto" rispose Hermione. " E adesso?" chiese Ginny "Silente mi ha detto di non fare nulla per ora ma stasera noi inizieremo comunque la polisucco" replicò, Calì sorrise trionfante.

Si alzarono e si incamminarono verso il castello quando Harry Potter comparve davanti a loro, era insieme a Malfoy e Zabini

"Oh cavolo guai in vista ragazze" mormorò Lavanda, Hermione sbuffò sperando che non le vedessero ma fu inutile, si incrociarono, le ragazze dirette verso la scuola i serpeverde verso il parco,

" Ecco la puttanella sanguesporco con le sue amichette", la voce di Malfoy era tagliente, Ginny scattò in avanti " fuori dai piedi sfigato o giuro che stavolta ti spazzerò via dalla faccia quel ghigno da purosangue"

Hermione si avvicinò, prese il braccio di Ginny guardando furiosa Harry che sostenne il suo sguardo con aria cattiva "vieni Gin lascia stare non ne vale la pena" ,

Malfoy rise senza gioia " davvero Granger per me sei un mistero non capirò mai come fai a non ammazzarti visto che hai avuto lo stomaco di farti sbattere da Weasley"… "mangia merda e strozzati Malfoy " esclamò Calì prendendo l’altro braccio di Ginny e tirandola via,

Malfoy e Zabini si allontanarono così come le ragazze tranne Hermione che le guardò facendogli cenno di andare avanti e restò a fissare Harry negli occhi "So che non mi credi ma ho detto la verità puoi chiederlo... a tuo padre se vuoi".

Quelle parole fecero sbiancare Harry che si voltò a guardare se tutti fossero ormai abbastanza lontani, attese che lo fossero e senza preavviso prese la gola di Hermione con un braccio, era carico di rabbia " e tu come diavolo fai a saperlo?" ringhiò, lei afferrò il suo braccio "non sei migliore di Ron Weasley sai?" sussurrò lei guardandolo con odio, non aveva paura, provava mille altre cose ma in quel momento la paura era un sentimento che non esisteva per lei.

Harry rise maligno " ti ho chiesto come lo sai e da quanto" , lui si avvicinò senza mollare la presa, non stringeva forte ma non le permetteva di muoversi " da prima che mi aggredisse il mangiamorte" rispose, lui si avvicinò pericolosamente al suo orecchio " lo sai che potrei ucciderti adesso qui in questo istante per quello che mi hai fatto Granger?"

"Non ho paura di te Potter quindi lasciami adesso"

"dovresti invece… sei una lurida bugiarda doppiogiochista e io ti renderò la vita un’inferno è una promessa, ti restituirò tutto moltiplicato per cento" disse tra i denti lasciandola…"pensi davvero di potermela fare? Lo sapevo che non dovevo fidarmi, su una cosa Weasley ha ragione sei solo una puttana e lo hanno capito tutti ormai"

"Davvero sei stupido come sembri Potter?" replicò la strega cercando di mantenere un tono decentemente fermo, dentro voleva morire... "ti pentirai di non avermi creduto prima o poi", lui non rispose.

 

I giorni che seguirono furono i più brutti che Hermione ricordasse, ovunque andasse veniva additata e insultata, resisteva stoicamente anche grazie al sostegno delle sue amiche e al fatto che almeno Silente Lupin e Piton sapessero la verità. Non era facile tenere a bada sopratutto i serpeverde che non vedevano l'ora di potersi sfogare, intanto avevano iniziato preparare la pozione polisucco anche se dovevano dormire con le finestre aperte per i fumi del liquido....

Una mattina durante la consueta lezione di pozioni del lunedì Piton entrò con la sua solita fretta ingiustificata "buongiorno" tutti risposero "buongiorno signore", "bene ho qui i vostri test della scorsa settimana, oh mi chiedo perchè ancora sprechi tempo con voi, sarebbe di gran lunga più gratificante e produttivo fare lezione alle zucche di Hagrid"... Harry era seduto nell'ultima fila assieme a Draco il primo flirtava apertamente con Astoria Greengrass il secondo con Pansy Parkinson.

"Malfoy" disse Piton avvicinandosi al suo banco e porgendo il foglio del suo test " proprio non ce la facciamo quest'anno a lasciar andare questo accettabile eh?" Draco sorrise "Potter per te vale lo stesso"

Harry lo guardò acido, Piton raggiunse i primi banchi "signorina Brown lei lo sà che stà rischiando la bocciatura non è vero?" Lavanda diventò di un colore innaturalmente fiammante e abbasso lo sguardo sul foglio una D di desolante faceva bella mostra sul suo compito "Oh Paciok neanche a parlarne " la solita T di troll.

Astoria e Pansy ridacchiavano "bene bene bene" cominciò Piton "sono impressionato signorine dalla vostra simbiosi scolastica ecco la vostra T" . Calì che aveva ricevuto la sua O rise in faccia alle serpeverde che iniziarono a confabulare tra di loro.

"Signorina Granger almeno da lei mi aspetto di più di oltre ogni previsione" disse Piton senza cerimonie, Hermione abbassò lo sguardo, "beh ultimamente si è data da fare con altro" sentenziò Ron che era seduto proprio dietro di lei accanto a Dean Thomas, Hermione si voltò di scatto e gli scoccò un'occhiata rabbiosa, "Weasley?" riprese Piton soave "lei invece non mi delude mai è sempre... desolante" disse maligno allontanandosi.

La lezione si concluse dopo due ore di spiegazione su come si preparava il distillato della morte, Harry ed Hermione vennero trattenuti in aula. "Allora Harry devi sapere che quello che è accaduto l'altra notte è sotto il vaglio del preside perchè ci sono forti possibilità che tutto questo sia parte di un piano di qualcuno" concluse guardando suo figlio, il giovane mago guardò cupo il professore " oh certo chissà che cosa vi ha raccontato questa qui... " Hermione scattò in piedi, era stanca e ne aveva davvero abbastanza adesso "mi scusi signore ma non ho intenzione di stare qui a convincere nessuno, io... mi basta che voi mi crediate di quello che pensa il signor Potter me ne infischio" aveva il fiatone, Piton la guardò colpito e prima che potesse replicare la strega era già alla porta " ora lei può anche punirmi ma io devo uscire da qui" e lasciò l'aula per recarsi subito da Silente.

"Harry ascoltami " il serpeverde stava perdendo la pazienza " io non voglio sentire nulla riguardo a questa storia, non crederò ad una parola" "Harry lei ci ha portato prove soddisfacenti" ma il prescelto lo interruppe di nuovo "prove soddisfacenti? Io non sono interessato a lei signore e sono affari miei con chi voglio avere a che fare in questa scuola senza che voi scegliate per me anche questo, non provo che indifferenza per quella sanguesporco" replicò furioso.

"TUA MADRE ERA BABBANA DI NASCITA E IO TI PROIBISCO DI USARE QUELLA PAROLA E DI OFFENDERE LA SUA MEMORIA" urlò il professore minaccioso,

Harry ammutolì "dovresti vergognarti e ora fuori di qui subito!" la sua voce era patita , il ragazzo uscì di corsa senza voltarsi, voleva solo trovare un posto solitario, privo di facce e occhi e movimenti che non fossero i suoi, raggiunse il settimo piano per rinchiudersi nella stanza delle necessità quando vide Sibilla Cooman, la sua ex professoressa di divinazione a terra tra parecchi vetri infranti che una volta dovevano avere la forma di bottiglie... di Sherry.

"Oh Harry caro " mormorò rimettendosi in piedi " aiutami ti prego", l'ultima cosa di cui aveva voglia era stare a sentire quella pazza pipistrella impostora, "accompagnami dal preside ti prego" e afferrò il suo braccio, puzzava di liquore e probabilmente cercava di nascondere nella stanza delle necessità le sue bottiglie vuote. Decise che sarebbe andato anche lui dal preside, così avrebbe detto anche a lui di smetterla di credere alle fandonie della Granger e di raccontargli perchè sua madre aveva avuto un figlio con Severus Piton, doveva cancellare gli ultimi avvenimenti, non voleva lo riguardassero più, doveva concentrarsi solo sulla sua vita e su ciò che lo riguardava come era prima che stupidamente si era fidato di quella creatura senza scrupoli.

"Temo di dover chiedere a Silente il permesso di usare di nuovo la mia vecchia aula, giù nei sotterranei è tutto troppo negativo, l'elevazione stenta a rivelarsi ,sotto quel tugurio non lo rifiuterà non può, Silente è sempre stato gentitle con me, molti credono che io non abbia il dono Harry ma sai cosa dico io a queste persone?" lui la guardò perplesso " io dico che Silente non mi avrebbe mai permesso di insegnare in questa scuola se non credesse alla mia veggenza... ricordo ancora quando venne nella mia stanza alla testa di porco per un colloquio", Harry le prestò attenzione per la prima volta in vita sua perchè sapeva cosa era successo quel giorno: la Cooman aveva rivelato la profezia su lui e Voldemort che aveva iniziato così a dargli la caccia.

"Ma poi fummo interrotti con autentica insolenza da Severus Piton!"

"Cosa?"

" Si, un rumore fuori dalla porta ci fece sussultare, Silente la spalancò e c'era un rozzo oste con Piton, che cianciava di aver sbaglaito strada anche se io penso che fosse stato sorpreso ad origliare...

Allora cercava lavoro anche lui e sperava di avere qualche dritta, cmq Silente poi fù più incline ad assumermi dopo. Harry caro?"

Si guardò indietro e si accorse che Harry non era più accanto a lei si era bloccato metri prima "Harry caro ? " ripetè incerta.

Dall'aria preoccupata della Cooman, Harry capì di essere pallidissimo, immobile in balia del puro orrore che lo investiva ad ondate cancellando tutto dalla sua mente tranne quella paurosa informazione che gli era stata taciuta...

Era stato Piton a origliare la profezia, era stato Piton a riferirla a Voldemort, lui aveva messo quel mostro sulle tracce di James, Lily e suo figlio... "Harry?" insistette la Cooma "non stavamo andando dal preside?"

"Lei resti qui!" biascicò Harry con la bocca completamente asciutta, "ma caro... "

"Lei resti qui" ripetè brusco.

Marciò avanti e poco dopo si trovò di fronte al Gargoyle che faceva la guardia, urlò la parola d'ordine, salì i gradini tre per volta spalancando la porta dell'ufficio del preside dopo averla martellata una manciata di volte... entrò con violenza inciampando, non cadde per un soffio, si rimise in equilibrio e si accorse che Silente era con ... Piton, Lupin e... no la Granger.

Per qualche istante non capì, il suo cervello si era svuotato di tutto ed era colmo solo di rancore e folle pazzia.

Si sentiva tradito da tutti, preso in giro da tutti, voleva fare a pezzi tutti loro

"che cosa ti è successo?" chiese Remus allarmandosi, lo guardavano tutti " TU" urlò rivolto verso Piton " TU NON SEI MIO PADRE TU HAI FATTO UCCIDERE MIO PADRE E ANCHE MIA MADRE SEI STATO TU A DIRE A VOLDEMORT DELLA PROFEZIA ME LO HA DETTO LA COOMAN" era fuori di sè, l'espressione di Silente non cambiò, Hermione si copriì la bocca con la mano, Lupin abbassò lo sguardo tristemente mentre Severus Piton era il ritratto della paura...

 

GRAZIE PER LE RECENSIONI....SERY

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Capitolo 14
*** la pozione polisucco ***


L'atmofera che regnava nello studio del preside era intrisa di tensione, Harry era rimasto con nervi e muscoli tesissimi, guardava dritto in faccia Piton con disgusto, i suoi occhi traboccavano di dolore e la parola tradimento vorticava nella sua testa e lo faceva vibrare di rabbia... gli sembrava di essere nel bel mezzo di uno dei suoi incubi in cui Voldemort lo braccava e gli faceva assaggiare la sua malvagità plasmando situazioni di terrore...

Hermione era sconvolta, era ancora arrabbiata e delusa, aveva provato gli esatti opposti dei sentimenti umani in quei mesi e tutti con, o verso il ragazzo che ora soffriva davanti a lei senza potersi trattenere, in quel preciso istante realizzò come dovesse essere stata difficile la sua vita e ora provava dispiacere per lui, istintivamente avrebbe voluto alzarsi, correre lì e abbracciarlo con forza, ma si trattenne...

"Harry ascoltami per favore" mormorò Silente, ma Harry era ancora minacciosamente rivolto verso Piton che sembrava una lucida statua di cera,

" Harry" lo chiamò piano Lupin...

"ORA IO VOGLIO SAPERE TUTTA LA VERITA' UNA VOLTA PER TUTTE, BASTA GIOCARE IO NON SONO IL VOSTRO BURATTINO, NON POTETE DAVVERO PENSARE DI …IO HO IL DIRITTO DI SAPERE" la sua voce si ruppe e cadde in ginocchio, la testa bassa come se stesse lottando per non piangere.

Silente fece per alzarsi "NO" ruggì Piton "no per favore" ripetè piano avvicinandosi al giovane mago che non sembrò accorgersene.

"Ho amato tua madre dal primo momento che l'ho vista" la voce di Piton riempì la stanza, nessuno si mosse ne parlò

"e la amo ancora oggi con la stessa forza e la stessa intensità... ho saputo di avere un figlio neanche un anno fà e ne sono rimasto sconvolto",

Harry non alzò mai lo sguardo e il professore continuò,

"Lily non mi ha mai detto che eri mio figlio, noi siamo sempre stati amici, fino a quando la mia ossessione per le arti oscure mi ha separato da lei, ha tentato ...sempre di farmi... cambiare ma… il mio odio per tuo padre e il tuo padrino... oh non cerco scuse ho commesso un grave errore Harry e so che nessuno potrà mai placare il mio rimorso, quando ascoltai parte della profezia non sapevo che riguardasse te, lo giuro, la profezia parlava di un bambino maschio nato alla fine di luglio, quando il Signore Oscuro si convinse che era il figlio di Lily non sai come mi sono sentito..."

Lupin si sedette con la testa tra le mani, Silente era immobile e il suo viso non tradiva alcuna emozione, Harry invece restava in ginocchio piegato su se stesso, Severus Piton sperava che lo ascoltasse, che gli credesse...

"Due mesi esatti prima del suo matrimonio con James Potter andai da lei" riprese,

"le promisi che avrei lasciato il le arti oscure, le dissi che avrei fatto il doppio gioco per l'ordine della fenice….e lì quella sera sei stato concepito... le dissi addio perchè ero sicuro che la strada che stavo per intraprendere mi avrebbe condotto alla morte prima o poi, o peggio l’avrebbe messa in pericolo e io non potevo permetterlo… volevo che fosse felice accanto a qualcuno, che fosse James Potter era un dettaglio in quel momento",

gli occhi di Hermione erano colmi di lacrime...

Le spalle piegate di Harry sussultavano ritmicamente, stava piangendo...

"La sera che il tuo padrino Sirius Black è stato ucciso tornai a Grimmault Place per sigillare con incantesimi di protezione il vecchio quartier generale, lì trovai una lettera di tua madre indirizzata a te, era in un cassetto della stanza di Black, forse sapeva tutto anche lui" disse quasi con rabbia,

"corsi da Silente ma durante il tragitto fui aggredito, non sò ancora da chi, mi svegliai la mattina successiva davanti ai cancelli di Hogwarts, la lettera che avevo con me non c'era più..."

" non so chi te l'abbia fatta trovare sul tuo letto il primo giorno di scuola lo giuro, ero un mangiamorte Harry ma ora sono una spia per l'Ordine della Fenice e sono tuo padre",

fece una pausa e la voce di Silente arrivò alle orecchie di Harry " è tutto vero " disse piano " e qualcuno stà cercando di indebolirti stroncando con la menzogna l’amore che hai dentro Harry così che l'incantesimo di tua madre si rivolti contro di te"

Hermione si alzò come in trance, camminò fino centro della stanza dove Harry era inginocchiato con le unghie conficcate sul tappeto liso che rivestiva il pavimento di pietra, gli posò la sua mano piccola sulla testa accarezzandola, lui non la scacciò , alzò il viso verso Silente, era distrutto, si mise in piedi a fatica barcollando, ignorò Hermione che si allontanò leggermente, fece qualche passo verso Lupin, come se cercasse sostegno.

Remus lo guardava addolorato, quando fù vicino al licantropo gli crollò addosso "Harry" esclamò prendendolo tra le braccia.

Piton scattò in avanti e li raggiunse aiutando Remus a sorreggerlo, era allo stremo, senza l'amore per suo padre o per Hermione non aveva scampo Silente lo sapeva, le pozioni che gli somministravano regolarmente non avevano più l'effetto delle prime settimane ed il prescelto, il figlio di Severus e Lily, quel ragazzo dal destino tormentato si stava arrendendo.

"Harry no ti prego" scandì disperatamente Piton che guardava suo figlio accasciato tra le sue braccia privo di sensi,

"HARRY NON ARRENDERTI NON LASCIARMI ADESSO CI SONO TROPPE COSE ANCORA DA …SEI TUTTO QUELLO CHE HO HARRY"

Severus Piton era un padre disperato, nessuno avrebbe mai potuto immaginare che potesse urlare di dolore per qualcuno come stava facendo adesso con le labbra arricciate a contenere gli spasmi di quei singhiozzi,

Lupin gli posò una mano sulla spalla, si sentiva impotente come tutti in quella stanza... Hermione si era avvicinata e chinata su tutti loro, prese dolcemente il viso di Harry tra le mani e lo baciò sulle labbra...

Harry riprese a respirare e tra lo stupore di tutti riaprì piano gli occhi... la strega sorrise " io ti amo e niente può cambiare questo nemmeno tu" gli disse in un sussurro,

Piton pianse tutte le sue lacrime di paura e strinse forte a se suo figlio che restò inerme come una bambola di pezza tra le braccia del professore.

 

Draco Malfoy aprì l’ennesima lettera di suo padre in cui si complimentava con lui per l’ottimo lavoro svolto fino ad allora, il giovane purosangue non riuscì ad esserne compiaciuto, finchè si trattava di allontanare la Granger da Harry la sua coscienza non aveva causato problemi, ma adesso sapeva che, chiusa quella fase, il punto di non ritorno si avvicinava e lui temeva che il suo ruolo scomodo stesse arrivando a reclamare l’azione..

Il solo pensiero di avere parte attiva nel consegnare Harry Potter nelle mani del Signore Oscuro lo faceva stare malissimo, e il pensiero di sua madre in pericolo lo avrebbe spinto alla fine ad obbedire, si lavò il viso strofinandosi la faccia con l’acqua gelata, come se quel gesto potesse far scivolar via quell’opprimente peso che aveva sul petto e che gli strizzava stomaco e occhi…

"Herm dove diavolo eri finita?" la voce di Ginny la investì ancora prima di entrare nella sala comune, doveva avere un’espressione stravolta, lo percepì dal tono apprensivo della sua amica "Harry è…oh Ginny, è successo un disastro" disse ansiosa, la rossa sgranò gli occhi,

"devo andare in infermeria Harry stà di nuovo male, molto male" , una lacrima scivolò sul suo viso "oh paura per lui non l’ho mai visto così", Ginny le prese la mano "ma cosa è successo?" chiese piano "ero dal preside con Lupin e Piton per informarli del nostro piano e della polisucco"

"glielo hai detto?" la interruppe la rossa "non ne ho avuto il tempo" replicò lei con foga, fece il giro del divano e si sedette quando le raggiunsero Lavanda e Calì "Harry stà male" annunciò Ginny.

Le streghe si sedettero ed Hermione ricominciò a parlare " ero dal preside per informarlo della pozione polisucco ma quando stavo per dirglielo Harry è entrato come una furia, era stravolto e… arrabbiato, la professoressa Cooman, che ha formulato la profezia su di lui e Voldemort, ha confessato ad Harry che è stato il professor Piton a riferirla anni fa al Signore Oscuro,

Piton era un mangiamorte" concluse tetra,

le ragazze erano esterrefatte "cosa?" riuscì a sbiascicare Calì , "poi Harry si è sentito male, Piton gli ha raccontato tutto, di come amasse Lily Potter da sempre di come ora da anni fa il doppiogioco per Silente, mi si è spezzato il cuore quando ha raccontato di come ha cercato di proteggere la madre di Harry allontanandosi da lei per non metterla in pericolo, lui non sapeva che la profezia si riferisse al figlio di Lily Potter , era distrutto e…e Harry " si fermò la sua voce strozzata da un singhiozzo la tradì " e come l’ha presa Harry?" chiese Ginny

"lui … ha pianto tutto il tempo e poi si è sentito male e… devo fare qualcosa devo... stare lì con lui" disse decisa alzandosi "aspetta Herm" esclamò Calì "torno da lui mantenete il segreto" aggiunse sbrigativa mentre usciva dal buco del ritratto, incrociò Ron e i gemelli Weasley, per poco non li urtò tutti,

"Hermione aspetta" gridò il rosso, lei si voltò appena "va al diavolo Ronald" rispose secca senza fermarsi.

Si sedette accanto al letto del giovane mago, sembrava dormire tranquillo anche se era molto pallido.

"Harry" mormorò la strega "Harry ti prego apri gli occhi" sperava che potesse sentirla, Lupin si avvicinò

" io credo che sei stata tu a salvarlo oggi" sussurrò pacatamente il licantropo, lei sorrise appena "

lei non sa quanto vorrei togliere tutti i pesi che è costretto a portare" "non puoi Hermione, il destino di Harry è legato a quel mostro, lui dovrà combatterlo e provare a sconfiggerlo solo così la profezia si compierà" spiegò Lupin "solo così sarà libero" concluse.

Hermione tentò di assorbire il tragico significato che quelle parole portavano con sè, Harry viveva per questo,ed era la cosa più crudele ed inaccettabile che potesse concepire,

lui era il prescelto,

era... era sempre stata, una creatura segnata,

colui che doveva sacrificarsi per il bene del mondo magico,

lì in quel momento decise che non lo avrebbe abbandonato mai, avrebbe lottato al suo fianco,

mai come adesso sentiva di amarlo perdutamente con tutta se stessa,

gli avrebbe mostrato i suoi ricordi,

doveva crederle fargli sentire che lo amava sperando che bastasse… che fosse sufficiente.

 

 

"Herm è pronta" annunciò Ginny appena rientrò nel dormitorio quel tardo pomeriggio. Il calderone nascosto nell’armadio delle ragazze emanava un fumo biancastro, la pozione polisucco… eccola lì, forse avrebbe dovuto avvertire Silente ma anche lui sembrava brancolare nel buio, avrebbe tentato, avrebbe fatto a modo suo doveva… fare qualcosa.

Avevano aspettato la fine della cena, Piton incrociò gli occhi nocciola della grifondoro, lei distolse immediatamente lo sguardo nervosamente, era come se avesse scritto in faccia quello che voleva fare, il professore sembrò sorpreso dalla mancanza di una risposta visiva a quel saluto, "forse la Granger era solo in pena per Harry" pensò anche se quell’atteggiamento quasi furtivo di tutte le sue amiche un po’ lo allarmava, che cosa stavano tramando?

Piton sapeva che quelle streghe sapevano creare più guai di mille Neville Paciok di fronte ad altrettanti calderoni, un gruppo di ribelli capeggiate da Hermione Granger che avevano il giusto potenziale per far vedere i sorci verdi anche ad un’intera schiera di mangiamorte.

Tornò al suo stufato e appena le vide alzarsi e lasciare la sala le seguì immediatamente.

Quando giunse nell’atrio trovò solo Ginny Weasley appoggiata al muro con le braccia conserte in attesa di qualcosa o di qualcuno, "signorina Weasley non avete fame lei e le sue compagne?" chiese arcigno.

Sapeva che quello era il giusto atteggiamento da tenere e che riusciva sempre a provocare soggezione e timore in tutti i suoi studenti , ma non aveva fatto i conti con la piccola grifondoro che era cresciuta con due disgrazie viventi come i gemelli Weasley.

"Veramente siamo a dieta professore, sa questi cuscinetti di grasso proprio non vogliono andarsene" rispose sfacciatamente ,

"cosa state architettando lei e le sue amichette? Perché state tramando qualcosa vero?!" aggiunse un po’ spiazzato da tanta faccia tosta.

"Non so proprio di cosa parla professore, se per lei programmare una dieta collettiva significa tramare qualcosa non oso pensare come definirebbe Tyger e Goyle che escono incappucciati per andare a fumare radici di belladonna appena rubate dalle sue scorte personali" rispose beffarda,

Severus Piton alzò il suo solito sopraciglio sospettoso "dove sono andati?" chiese adirato, ma il braccio di Ginny era già teso verso l’uscita "da quella parte professor Piton" disse trionfante.

Piton si precipitò fuori nel buio borbottando qualcosa come "idioti vi concio per le feste"…

Si trovarono tutte in camera "allora "cominciò Hermione" "mi raccomando questi sono i capelli di miss c’è l’ho solo io Astoria Greengrass, spero solo siano autentici sembrano più pagliuzze della scopa di Malfoy", tutte risero come a stemperare la tensione,

"comunque io sarò lei, tu Ginny sarai faccia da carlino Parkinson, Calì tu sorveglierai l’entrata se arrivano useremo questi galeoni, sono stregati appena li toccherai tre volte diverranno caldissimi e noi capiremo che è ora di sloggiare" …

Hermione guardò Lavanda " tu tesoro resta incollata a Fred e George che attireranno Pansy e Astoria, quelle vere, all'aperto, e assicurati che non esagerino con il loro diversivo mi raccomando deve succedere fuori, nel cortile, lontano dalla sala comune delle serpi intesi? Oh santo cielo ancora non posso credere che ho accettato di farci dare una mano da quei due folli speriamo bene" concluse Hermione preoccupata.

"Tranquilla Herm loro sono ecco …i complici ideali per questo genere di cose, non fanno domande e tengono la bocca chiusa" replicò Calì "già" rispose Ginny "per loro non fa alcuna differenza sapere o no il perché devono creare putiferi, anzi sono ancora più contenti mi pare"… " e poi si occuperanno loro di Parkinson e Greengrass il che non è poco" aggiunse Calì.

"Ok ragazze … siete pronte?" si guardarono e si misero in cerchio unendo le loro mani nel mezzo , per poi lasciarsi , Hermione e Ginny bevvero la pozione, fu orribile, sentirono le viscere bollire e in poco meno di un minuto Astoria e Pansy avevano preso il posto delle grifondoro.

 

"Per tutti i folletti è sconvolgente" gracchiò Lavanda, "se qualcosa va storto o veniamo beccate fingete di essere sotto imperio o qualsiasi altra cosa vi viene in mente, schiantate se necessario abbiamo un’ora da adesso, buona fortuna a tutte"… sentenziò sbrigativa Hermione. "La parola d’ordine per la sala comune dei serpeverde è Salazar altro regalo di Fred che ha flirtato con Eloise Bulstrode ghhhh" "la serpeverde mostruosa?" chiese Lavanda, tutte annuirono ridendo.

 

Scesero con i cappucci dei loro mantelli sulla testa, scortate dalle altre due , appena raggiunsero la scala si separarono, Hermione/Astoria e Ginny/Pansy arrivarono all’entrata della sala comune mentre le altre andarono a dare il segnale a Fred e George "si comincia andiamo" disse Calì a Lavanda che annuì coraggiosamente.

"Sei pronta?" sussurrò Ginny " si mi raccomando dobbiamo lavorarcelo ok? " Entrarono in un ambiente spazioso, ai lati delle pareti c’erano molti divani di pelle verdi, un grande camino dominava la stanza, ma non fecero in tempo a notare altri particolari perchè Draco Malfoy faceva il suo ingresso prendendo Ginny per la vita "ehi dove eri finita piccola?" disse cogliendola di sorpresa, Ginny sorrise nervosa "oh anche io ti cercavo ...a amore"

Inaspettatamente e senza curarsi dell’altra la baciò con una certa passione, Ginny restò di sale per qualche istante guardando Hermione che le fece cenno di assecondarlo, gli cinse il collo e rispose al bacio…

Restarono appiccicati per un po’ poi Hermione si schiarì la voce "Ehm ehm" " Oh ciao Astoria " disse il biondo distrattamente,

"ciao hai notizie di Harry?" chiese a bruciapelo guardando il grande orologio sulla parete e notando che erano già trascorsi quindici minuti.

"è ancora in infermeria" sentenziò con irritazione " e non ho avuto il permesso di entrare" aggiunse, poi trascinò Ginny verso la sua camera "Draco che fai?" esclamò confusamente, lui si bloccò e la guardò dubbioso, un brivido corse lungo la schiena di Hermione "devo parlarti" disse brusco, Ginny lo seguì mostrando alla sua amica la bacchetta che stringeva sotto gli abiti. Lei annuì di rimando…

Sperò che Draco non avesse sopetti se fossero state scoperte non osava immaginarne le conseguenze...

 

Malfoy chiuse la porta "Draco stanno per rientrare tutti" disse a mò di scusa "e allora? Blaise vedrà Astoria fuori e non entrerà di certo" disse riprendendo a baciarla "mi sei mancata oggi sai" disse mentre le accarezzava la schiena, Ginny per un momento si dimenticò di essere Pansy, e si dimenticò che il ragazzo che la stava baciando facendole perdere la testa era uno dei suoi peggiori nemici.

 

"Stasera sei… diversa sai?" mormorò il serpeverde senza staccarsi da lei "i tuoi baci… sono diversi, ma dov'era nascosta questa Pansy fino ad ora?" Ginny sbiancò e si ricordò dov’era e perché. "Sono meglio?" chiese con una punta di trionfo "oh si vieni qui" replicò con voce roca lui stringendola ancora di più e riprendendo a baciarla ovunque, la strega non riusciva ad essere lucida, mille sensazioni sconosciute affiorarono e non poteva opporsi e fare a meno di viverle, quella bocca esperta e quel suo forte buon profumo la fecero trasalire, Draco la stava stregando... DRACO cioè DRACO MALFOY

 

Ginny si staccò di colpo "che ti prende?" chiese lui incredulo "no è che vedi sono in pena per Astoria è così preoccupata per Harry, poi abbiamo incontrato Hermione Granger prima e abbiamo avuto uno scontro" l’idea le era venuta dal nulla, Draco si sdraiò sul letto spazientito "ancora con quella mezzosangue ormai è fuori gioco, tutti credono che sia una puttana" concluse accendendosi una sigaretta,

Ginny sorrise "si siamo stati bravi" azzardò rischiando il tutto per tutto, attese una risposta e furono secondi di trepidazione "sono stato bravo, io ho stregato la Lovegood , io ho mandato i biglietti a tutti, io ho fatto praticamente in modo che harry vedesse quella mezzosangue con Weasley, inoltre la Lovegood grazie al mio potente confundus non ricorda di essere stata la Granger per un pò, non potevo lasciare Harry in balia di quella lì"

 

Ginny aveva il fiato corto, Calì aveva ragione fin dall'inizio, era stato lui e avrebbe voluto cruciare quella serpe fino alla pazzia, tremava di collera ma dovette trattenersi " ok ok sei stato magnifico" riuscì a replicare. "Dai vieni qui adesso" la invitò il biondo, "scusa ma voglio ecco si… stare vicina ad Astoria" "Oh quante storie appena Harry uscirà da lì sarà di nuovo ai suoi piedi" disse acido "lo so ma è difficile per lei" rispose la strega avvicinandosi a Malfoy e baciandolo in modo travolgente stavolta lucidamente " Ehi wow piccola se mi baci così non ti lascerò andare mai più" esclamò Draco quando si staccò, lei sorrise sensualmente e uscì,

Hermione balzò dal divano dove era seduta "andiamo presto" mormorò Ginny all'amica prendendola per mano " dopo" aggiunse rassicurandola.

 

Uscirono dalla sala, al piano di sopra il baccano era infernale, avevano quasi raggiunto le scale quando Severus Piton gli si parò davanti " dove state andando voi due?" , il sangue delle due streghe si ghiacciò nelle vene " ehm… noi stiamo andando da madama Chips perché Pansy non si sente bene signore" disse Hermione d’un fiato evitando di guardare il professore negli occhi,

Piton scrutò Ginny che aveva ancora le sembianze di Pansy e ci volle tutto il suo autocontrollo per non tradirsi "Cosa c’è che non và?" chiese Piton sbrigativo "lo stomaco signore " disse fingendosi sofferente, Il pozionista le guardò con sospetto "va bene andate e fate attenzione qualche imbecille ha ben pensato di provare l’incantesimo palustre nel cortile" disse continuando a camminare "parola mia quei due mi hanno stancato ne ho abbastanza" borbottava.

"Herm i tuoi capelli" esclamò con sgomento Ginny, il tempo stava per scadere dovevano sbrigarsi. Entrarono nel dormitorio ed erano di nuovo Hermione Granger e Ginny Weasley, chiusero la porta ansanti. "Herm è stato Malfoy" cominciò la rossa "non interrompermi ti prego", in quel momento entrarono Calì e Lavanda rosse in viso "tutto ok hanno fatto le cose in grande stavolta" Ginny le zittì e raccontò tutto quello che aveva scoperto da Malfoy.

"Lo sapevo, lo sapevo" urlò Calì non mi frega quel furetto, oh Merlino io lo uccido" … l’unica che sorrideva era Hermione "Herm va tutto bene?" chiese Lavanda preoccupata "ma certo non capite finalmente tutto torna finalmente la verità ragazze", si abbracciarono e si buttarono sul letto iniziando la consueta guerra di cuscini come ogni volta che erano su di giri, e in breve tempo la stanza sembrò essere sotto una tormenta di neve!

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Capitolo 15
*** la palude dei gemelli Weasley ***


 

Nel cortile della scuola regnava il caos totale, I gemelli Weasley avevano attirato con una scusa la Parkinson e la Greengrass richiamando con una certa maestria l’incantesimo che preferivano di più, una vera e propria palude campeggiava nel bel mezzo del cortile, molti professori accorsero e riuscirono a ridurla fino a farla sparire quasi completamente con una certa fatica.

Le due streghe attirate nella trappola, che ora portavano sul viso evidenti segni di radici avviluppanti ed aggressivi gerani zannuti non persero tempo e raccontarono con dovizia di particolari come erano state aggredite dai gemelli che avrebbero avuto una punizione esemplare stavolta.

Quella sera vennero chiamati fuori dalla loro sala comune per patire quindici minuti assolutamente spiacevoli con la professoressa Mcgrannit

" Io davvero non riesco a capire dove abbiamo sbagliato con voi", Restarono in silenzio " ora starete fuori dalla squadra di Quiddich, oh signor Weasley non mi guardi così sa che ha evitato l’espulsione per un soffio stavolta, scriverò ai vostri genitori e li informerò dell’accaduto".

Un brivido corse lungo la schiena di George.

"Mamma ci ammazzerà" Iniziò Fred

"oh andiamo è che non siamo riusciti e non farci vedere da quelle due befane" Replicò George.

"EHI VOI DUE …MA SIETE COMPLETAMENTE AMMATTITI?"

La voce sconvolta di Ron arrivò come un ciclone nelle loro orecchie

"non ti scaldare fratellino e fatti gli affari tuoi abbiamo solo fatto quello che dovevamo" Disse Fred con orgoglio

"che diavolo significa che dovevate?" I gemelli lo guardarono per poi distogliere lo sguardo e ignorarlo lasciandolo confuso e sorpreso.

Intanto Astoria Greengrass e la sua amica Pansy vennero portate in infermeria

"chi vi ha fatto questo?" Domando agitata Madama Chips vedendo i loro visi solcati da linee verdastre che si estendevano fino al collo, le due streghe erano isteriche

"sono stati i gemelli Weasley" Urlò Pansy con voce acuta.

"Vi avevo avvertito di evitare il cortile" Si voltarono vedendo Severus Piton arrivare era scuro in volto " dieci punti a serpeverde per aver disobbedito"

"Cosa? Disobbedito?" Replicò Astoria

"ma professore ci hanno aggredito" Piton le guardò astioso

"non ha più mal di stomaco adesso signorina?" Chiese alla strega che lo guardò perplessa

" di cosa parla signore? Io non ho mai avuto mal di stomaco" Piton stava davvero perdendo la pazienza

" sentite non so cosa abbiate in quella testa ma vi avverto smettetela di prendermi in giro" Le due ragazze si guardarono sgomente

" signore i gemelli Weasley ci hanno attirato nel cortile durante la cena e lì ci hanno scagliato addosso una palude e ora guardi come siamo ridotte" Strillò Pansy portandosi le mani al viso.

Piton restò di stucco "durante la cena?" Mormorò

" certo" Riprese Astoria "se non fosse stato per la professoressa Sprite saremmo state il pranzo di quelle piante assassine",

sembravano convincenti ed un improvviso quanto mai funesto dubbio si insinuò nella mente del pozionista

"oh quella manica di streghe combinaguai" Sussurrò andando a controllare che suo figlio dormisse.

In fondo alla stanza infatti Harry Potter era stato svegliato da tutto quel baccano, approfittando del trambusto Astoria sgattaiolò verso il letto del giovane serpeverde e si nascose dietro una colonna mentre madama Chips medicava Pansy, Piton era con lui

"come ti senti?" Chiese il professore, Harry lo guardò un momento

"bene, io …scusami ho bisogno di tempo per mettere in fila i pensieri con tutto quello che ho saputo" Disse debolmente, Astoria riusciva a sentire perfettamente la voce del ragazzo di cui era perdutamente innamorata.

" Harry io… mi dispiace per tutto quello che è successo e di come hai saputo la verità ma… io e tua madre non abbiamo avuto scelte facili da compiere credimi, se avessi saputo che eri mio figlio …."

Le parole gli morirono in gola, Harry voltò lo sguardo verso la finestra

"dov’è …Hermione?" Il professore sorrise

" ti ha vegliato per giorni Harry", Il ragazzo sospirò

"allora ha detto la verità?" Chiese calmo

" si ha detto la verità " Rispose suo padre accarezzandogli la testa .

"Lei ti ha salvato … ti ama e so che anche tu provi qualcosa per lei" ,

Il giovane lo fissò, era vero non poteva più mentire a se stesso, se davvero quella ragazza straordinaria aveva fatto tutto questo per lui sopportando questa assurda situazione allora… il cuore si gonfiò di qualcosa di simile alla gioia.

Astoria era rimasta appiccicata alla parete, le labbra serrate, le unghie conficcate nei palmi delle mani

"Piton il padre di Harry? E il suo Harry e la Granger che si amavano??" La testa le vorticava paurosamente e la cieca gelosia fù più potente della curiosità di capire cosa significasse tutto questo, doveva togliere di mezzo quella sanguesporco una volta per tutte.

Non disse niente nemmeno a Pansy, nessuno le avrebbe mai portato via il suo Harry tanto meno la Granger e avrebbe fatto qualsiasi cosa per riuscirci, e se Harry non l’avrebbe amata di nuovo non lo avrebbe fatto quella patetica grifondoro.

Hermione attese che le acque si calmarono e scese in infermeria, voleva vedere Harry ora che sapeva la verità, le sue convinzioni erano state rafforzate da tutto quello che aveva scoperto. Pensò alle sue amiche e realizzò che era fortunata, erano le migliori che potesse mai sperare di avere.

Prese il passaggio segreto dietro alla statua della strega orba e si trovò dopo pochi minuti davanti all' ormai familiare porta dell’infermeria che la separava, ancora per poco, da quegli occhi verdi che traducevano un’anima coraggiosa e che lei amava completamente adesso,

non importava più quante lacrime avesse versato, quanta rabbia avesse represso ora lei avrebbe lottato per Harry e con Harry ne era certa.

Entrò e riconobbe la sagoma di Madama Chips che stava spalmando un unguento sul viso di due studentesse,

si avvicinò e le riconobbe, riuscì a reprimere un largo sorriso pensando a Fred e George

"buonasera Madama" Esordì tranquilla, Astoria e Pansy si voltarono guardandola con odio

"signorina Granger" Rispose la medimaga,

"oh che cosa vi è successo?" Chiese alle due streghe con fasullo tono apprensivo ma il suo sorriso sarcastico la diceva lunga su quanto gongolasse.

"Levati dai piedi stupida" Reagì Pansy

"signorine vi prego" Intervenne la Chips

" tra poco qualcuno ti toglierà quell ‘insensato sporco sorriso dalla faccia Granger e allora vedremo chi riderà" Scandì a denti stretti Astoria.

Lei si strinse nelle spalle con aria innocente "scusate Harry mi aspetta" Replicò allontanandosi e lasciando le serpeverde furiose.

Raggiunse il fondo della stanza e vide che Harry era sveglio e parlava con Piton, quando i suoi passi furono abbastanza vicini da far si che si udissero i maghi si voltarono e lei rallentò

"Signorina Granger non è un po’ tardi?" Esordì il professore

"oh andiamo non è poi così tardi papà" Disse istintivamente Harry.

Il cuore di Severus Piton perse un battito ed un tepore che non scaldava il suo cuore da anni lo pervase, mai come ora vedeva gli occhi della sua Lily che incorniciavano il viso di suo figlio, non riusciva a proferire parola, cercò di fermare quel tremore traditore del suo mento, passò una mano sui capelli del ragazzo che ora sorrideva,

"non lo farò stancare lo prometto professore" Mormorò Hermione che aveva sentito per la prima volta anche lei quel semplice appellativo ed immaginava quale effetto dovesse aver avuto sul pozionista.

.

"Ciao" Esordì la strega appena restarono da soli, si sedette e portò le sue mani sul copriletto, le tramavano visibilmente, Harry le prese tra le sue: "perdonami " Sussurrò guardandola in viso

"mi dispiace io sono stato un completo idiota e…" Si interruppe

" si… e anche insopportabile, diffidente e molto sciocco!" Concluse Hermione sorridendo,

lui la imitò e la tensione si sciolse finalmente. Avrebbe dovuto parlare subito con Silente Piton e Lupin ma era troppo felice adesso e non voleva essere in nessun altro posto e con nessun altro all’infuori di Harry Potter in quel momento.

Parlarono tanto, Hermione raccontò ad Harry ogni cosa, anche di quello che avevano fatto lei e le sue amiche per scoprire chi avesse architettato tutta quella faccenda,

Harry restò senza parole

"tu e le tue amiche fate quasi paura lo sai?", Sapeva dell’astio di Draco per Hermione ma arrivare a stregare Luna Lovegood ed ingannare così anche lui lo faceva arrabbiare

"non posso crederci" Sussurrò incredulo.

"Harry ti prego non farne parola per ora, solo così avremo un certo vantaggio, non dimenticare che è entrato un mangimorte ad Hogwarts mesi fa e nessuno sa ancora cosa cercasse" Concluse apprensiva,

lui le carezzò il viso con le dita

" so che Lucius Malfoy era un mangiamorte ma escludo che Draco agisse per conto loro in fondo lui è molto diverso dalla sua famiglia"

"Dici?" Chiese la strega

" certo Hermione, so che a volte si comporta da bastardo e alcune sue idee sono sbagliate però non mi farebbe mai del male volutamente" Replicò il mago.

"Si forse hai ragione sono solo paranoica, in fondo voleva solo allontanarti da questa …"

"Non dirlo" La fermò Harry mettendole un dito sulle labbra " non dirlo ti prego, io ti amo Hermione Granger conta solo questo per me e non mi importa cosa pensano gli altri".

Il cuore della strega scandiva un ritmo forsennato martellando contro le sue costole

"ti amo anche io Harry" Rispose allungandosi verso il ragazzo e baciandolo dolcemente.

"Sono felice per te e… per il professor Piton", Harry emise un sospiro

" tutto questo mi ha sconvolto, dico davvero, ma … ma io gli credo, so che ha detto la verità e non deve essere stato facile neanche per lui, avremo tempo di imparare ad essere quello …che siamo, ci sono così tante cose che vorrei chiedergli" Ansimò il giovane

"dagli tempo Harry, datevi tempo… tutto si aggiusterà ed è magnifico che tu ora abbia…"

"Un padre si" Concluse lui,

le luci si spensero

"devo andare ma tornerò domani lo prometto, tu resta tranquillo e riposati" Disse Hermione con dolcezza.

"Buonanotte…" Scandì il mago sottovoce

"dormi bene" Lo salutò lei.

Harry restò sveglio ancora un po’, era felice come non lo era mai stato ma era anche preoccupato, avrebbe voluto sparire con lei ed essere in un posto sicuro, si rigirò nel letto sospirando e si addormentò poco dopo tranquillo e finalmente un pò più sereno.

Hermione saliva le scale diretta al suo dormitorio meccanicamente, si sentiva così bene ora che Harry le credeva ora che stava meglio e che sapeva la verità, tutto aveva un sapore diverso. Avrebbe potuto affrontare qualsiasi cosa adesso. L’indomani dopo le lezioni sarebbe andata dal preside per raccontare l’accaduto.

Pansy e Astoria entrarono nella sala comune nei sotterranei, Draco Malfoy era ancora in piedi

" ah eccovi… cosa accidenti vi siete fatte alla faccia?" Ghignò sorpreso avvicinandosi alle streghe

"non è divertente Draco quindi piantala, siamo state aggredite dai gemelli Weasley" Rispose secca Astoria.

Il biondo le osservò bene

"quando adesso?"

Pansy si sedette

"dopo cena… volevamo venire qui per studiare per il compito di domani, ma … uno del primo anno è venuto a dirci che fuori c’erano due pacchi per noi, così siamo uscite e quei timorati dei gemelli Weasley ci hanno scagliato contro un incantesimo palustre…"

Draco Malfoy sentì la sua mente annebbiarsi, qualcosa gli sfuggiva,

" ma quando siete scese dopo cena e vi ho viste non era ancora accaduto?" Chiese senza guardarle

"Draco noi non siamo mai scese qui e non ci siamo visti di cosa parli?" Si spazientì Pansy.

"Merda" Ruggì il mago gettando il libro che aveva in mano nel fuoco

" Cosa c’è?" Incalzò la strega bionda

"ci hanno scoperti" Biascicò in risposta lui " le abbiamo sottovalutate… cazzo, quelle maledette streghe, devono aver usato la pozione polisucco anche loro" Inveì ancora," stasera dopo le nove tu e tu" Disse indicando le ragazze "siete venute in sala comune, eravate strane, non come al solito… erano la Granger e una delle sue amiche ne sono certo maledizione" Urlò il serpeverde,

"gli hai detto?..."

" tutto" Le interruppe Draco furioso "la palude era una trappola, un diversivo…"

"Ragazzi non è tutto" Disse Astoria grave

" che altro c’è" Replicò il ragazzo spazientito

"stasera mentre eravamo in infermeria ho sentito Harry che parlava col professor Piton, e ho sentito cosa si dicevano… Harry è il figlio di Severus Piton" Concluse in un sussurrò soffocato.

"Balle… avrai capito male" Reagì stizzito il giovane serpeverde, Pansy era a bocca aperta

" ho capito benissimo parlavano anche del fatto che …Harry e la sporca mezzosangue Granger si amano".

Il silenzio calò nella stanza semibuia

"cosa facciamo adesso?" Esclamò Pansy poco dopo

"negheremo è ovvio e cercherò di scoprire se quello che hai sentito su Piton e Harry è vero" Disse lui sbrigativo.

" E la Granger?" Chiese ancora la strega

"deve sparire" Soffiò Astoria

"calma se facciamo altri passi falsi siamo fregati!" Replicò Malfoy che iniziò a pensare chi avesse preso le sembianze di Pansy, sperò non fosse proprio la Granger.

Il giorno successivo al tavolo dei grifondoro non si parlava d’altro che della palude dei gemelli Weasley che cercarono di tenere un’aria afflitta per tutta la colazione, non che gli riuscisse bene dopotutto erano orgogliosi della riuscita del loro lavoretto.

"Grazie" Mormorò Hermione baciandoli sulla guancia "spero non passerete dei guai" Aggiunse,

"oh stà tranquilla ne è valsa la pena" Rispose Fred rosso come un pomodoro

" si è vero e ci è stato di molto aiuto" Replicò lei guardando verso le sue amiche.

Mezz’ora più tardi Ginny incrociò il biondo serpeverde mentre di corsa svoltava un corridoio nei pressi della biblioteca

" davvero voi sciocche pensate di potermi fregare ?" Esordì il mago parandosi davanti alla grifondoro

"se fossi in te Malfoy mi toglierei quell’aria minacciosa dalla faccia" Rispose Ginny impertinente " non è stato così difficile direi, anzi ci siamo piuttosto divertite in verità" Lo schernì ancora.

"C’eri anche tu non è così?" Urlò quasi il mago, lei lo guardò e sorrise

" non me la sarei persa per niente al mondo Malfoy",

" quindi tu eri Pansy non è vero? Se penso che stavo per.. " Si interruppe dicendo più di quel che voleva

" fare sesso con me? Beh devo ammettere che già baciarti è stato rivoltante, non so come faccia quella ridicola imitazione di un carlino a stendersi sotto di te" Continuò Ginevra,

Lui estrasse la bacchetta

" oh andiamo furetto sei già abbastanza nei guai così dacci un taglio va bene?"

" lo so che ti è piaciuto Weasley ce lo hai scritto in faccia"

" veramente vorrei ricordarti che l’unico a fare complimenti ieri sei stato tu io sono scappata a gambe levate !".

Malfoy era fuori di se, nessuno sapeva essere insolente come Ginny Weasley e avrebbe voluto schiantarla lì sul posto

"tu…patetica pezzente traditrice del tuo sangue" Mormorò Malfoy a denti stretti,

Ginny gli prese la bacchetta e gliela puntò sul petto, si avvicinò fino a sfiorargli il naso con la fronte, Draco si irrigidì come un pezzo di legno

" che diavolo credi di fare" Riuscì a dire sottovoce,

La strega aveva un’espessione ardente e rabbiosa, si alzò in punta di piedi, piantò i suoi occhi scuri in quelli chiari del mago e gli accarezzò sensualmente la bocca con le sue labbra, Draco non si mosse

" cosa pensi di.." Tentò ma lei spinse la bacchetta con più forza sul petto del serpeverde

"Ti piacerebbe che continuassi ammettilo Malfoy, Pansy parkinson deve essere una vera noia come tutte quelle mezze calzette delle serpeverdi, se non mi facessi vomitare magari avrei anche potuto concederti qualche …lezione"

Si allontanò da lui e si voltò gettando la bacchetta di Draco appena prima di svoltare il corridoio, aveva il cuore in bambola

"Per tutti i gargoyle devo essere impazzita" Disse, sapeva che era pericoloso giocare con Malfoy e non lo avrebbe mai ammesso per ora, ma quel gioco iniziava inspiegabilmente a piacerle.

" Ginny tutto ok ?" La salutò Lavanda a pranzo

" ehm si certo perché?" Rispose la strega sulle spine

" è che mi sembri troppo taciturna oggi e poi non dovevi vederti con Hermione per andare da Silente"

" miseriaccia!" Si era completamente dimenticata, schizzò via afferrando un pezzo di pane tostato

" mi ucciderà corro" Strillò prima di sparire,

" ma che ha?" Chiese Calì

"non lo so forse è ancora agitata per ieri" Replicò Lavanda.

Quando arrivò davanti al gargoyle si rese conto che non sarebbe mai entrata, non aveva la più pallida idea di quale fosse la parola d’ordine

"oh questa non ci voleva…sorbetto al limone" Tentò

" oh certo come no?" Squittì la statua

" oh andiamo sono in ritardo dammi una mano" Rispose puntando i piedi a terra.

Il gargoyle restò muto

" cioccorane" Gridò spazientita

" patetico tentativo" La rimbeccò l’ammasso di pietra

"bada se non fossi a guardia dell’ufficio del preside ti avrei già ridotto in poltiglia inutile pezzo di roccia!" Soffiò arrabbiata,

"signorina Weasley adesso attacca briga anche con le statue?"

Si voltò, Piton era dietro di lei e avanzava

" oh professore ecco io… ho appuntamento col preside ma non sò la parola d'ordine così..."

"arancia caramellata" Disse il professore solenne ed il gargoyle si spostò, la strega salì sui gradini seguita da Piton che la guadava tra il divertito e l’arcigno come suo solito.

"grazie" Disse seccata.

Quando entrarono Hermione alzò gli occhi al cielo

"scusate il ritardo ehm ecco io ho avuto un contrattempo" Si giustificò

" nessun problema miss Weasley prego, oh Severus ci sei anche tu bene" Li accolse il preside .

Ginny si accomodò accanto ad Hermione, notò che c’erano anche Lupin, Harry Potter e la professoressa Mcgrannit ed iniziò a sudare freddo, avevano scoperto la farsa di Malfoy ma avevano anche infranto almeno una dozzina di regole e non l’avrebbero passata liscia.

Quando Hermione iniziò a raccontare la sua storia e nominò la pozione polisucco Minerva Mcgrannit sussultò portandosi una mano sul petto

"voi cosa?" Chiese esterrefatta, le streghe abbassarono gli occhi e ad Harry, che teneva per mano Hermione, scappò un sorriso compiaciuto.

"Beh senza dubbio sappiamo che miss Granger e la sua allegra banda sanno preparare perfettamente una pozione complicata come la polisucco sarai quantomeno orgoglioso delle tue studentesse Severus" Disse Silente con un certo divertimento.

Piton non replicò ma si ricordò di dare più spesso ascolto al suo istinto perchè quando questo gli suggeriva che quelle pesti stavano architettando qualcosa beh non sbagliava di certo.

.

Hermione concluse la spiegazione dicendo che l’idea di preparare la pozione era nata appena dopo l’incidente con Ron. Harry ricordò i suoi pianti disperati quando l’aveva trovata nel cortile con la camicetta strappata e la guancia in fiamme e aveva impedito a Weasley di …il sangue gli ribollì nelle vene e strinse un po’ più forte la mano di Hermione.

Silente prese di nuovo parola

" allora ascoltatemi tutti per favore, al di là delle stolte azioni del signor Draco Malfoy io credo che sia necessario adesso mantenere la calma, stà succedendo qualcosa, dall’ordine mi giungono notizie discordanti, sono passati mesi dalla fuga di diversi mangiamorte da Azkaban e tutto è troppo tranquillo, questo mi preoccupa, conosco abbastanza Lord Voldemort da sapere che si stà muovendo... Nel frattempo Harry"

Continuò il preside "vorrei che tu ti spostassi negli alloggi di Severus, voglio essere sicuro che Draco abbia agito credendo di fare il bene ad un amico e non su ordine di qualcuno"

"di cosa lo sospetta di preciso?" Chiese Ginny con fervore

"beh spero solo che il vecchio Lucius non abbia ordinato a Draco di fare in modo di contrastare l’amore di Harry per miss Granger così da farlo stare male" Rispose tranquillo Silente.

Ginny era confusa "cosa c’entra il loro amore con la salute di Harry?" Domandò ancora guardando quest’ultimo con curiosità. Il preside spiegò ancora una volta e pazientemente dell’incantesimo di Lily poi tornò alla polisucco e le due streghe si irrigidirono.

"Beh diciamo che il vostro metodose pur abbastanza rischioso si è rivelato prezioso"

La Mcgrannit fece una smorfia di disappunto

" ah lo so Minerva ma credo che sarà necessario rimandare ogni sorta di punizione ora abbiamo questioni più urgenti e bisognerà concedere le attenuanti del caso anche a George e Fred Weasley" Concluse soave Silente strizzando l’occhio alle streghe.

VI RINGRAZIO TANTISSIMO PER LE RECENSIONI SO CHE QUESTO CAPITOLO E’ PIENO DI CONVERSAZIONI SPERO SOLO CHE NON SIANO NOIOSE… BACI SERY

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Capitolo 16
*** la lettera di Lily ***


Parte del piano è fallito Lucius" , "si lo so mio Signore ma quella Granger, beh ecco Draco ha fatto un buon lavoro dopotutto" la voce gli tremava, sapeva perfettamente che il destino di suo figlio e della sua famiglia era appeso ad un filo sottile.

Lord Voldemort si limitò a guardare Lucius con i suoi serpenteschi occhi rossi… "credo sia venuto il momento di agire, se la mezzosangue riesce a tenere in vita Potter allora la mezzosangue deve morire, voglio che sia uccisa davanti a lui voglio che gli si spacchi il cuore stavolta" sentenziò.

Lucius annuì con un inchino "quando ha intenzione di agire?" chiese sempre a testa bassa " presto Lucius molto presto".

Intanto Draco Malfoy era in battaglia con se stesso, sapeva che un’informazione tanto importante come la paternità di Piton non poteva essere taciuta, ma sapeva altrettanto bene che riferirla avrebbe sancito la condanna a morte del professore di pozioni.

Non sapeva cosa fare, era sicuro che la Granger avesse raccontato ad Harry il suo tentativo di separarli, sentì una fitta dolorosa, lui che non si era mai preoccupato dei giudizi degli altri teneva a quello di Harry, non voleva fargli del male, aveva sempre sospettato che alla fine ci sarebbe stato lo scontro tra il signore oscuro e il prescelto.

In fondo al suo cuore sperava che il suo amico fraterno sconfiggesse quel mostro solo così la sua famiglia sarebbe stata libera, certo questo comportava una serie di rischi come il fatto che suo padre e sua madre erano in pericolo.

Ginny strinse la mano ad harry potter "grazie weasley ehm Ginevra" disse lui imbarazzato, " comportati bene ora sai di cosa siamo capaci" rispose divertita la strega, "stai tranquilla nessuno potrà mai più separarci neanche Malfoy" " concluse il mago, Hermione e Ginny avvertirono il dispiacere nella voce di Harry…

Hermione non tornò in camera prima delle due passate, lei ed harry si separarono solo dopo essersi scambiati anima e corpo, dopo essersi amati completamente di nuovo quella notte.

"Herm sei tu?" "Ginny sei ancora sveglia?" sussurrò Hermione sedendosi sul suo letto " sei preoccupata Herm?" "un po’ ma sono anche felice, Harry …" la rossa sorrise "sono felice per voi l’amore rende invincibili" sospirò, fece una pausa "credi davvero che Draco stia dalla parte di tu sai chi?"

Hermione la guardò stranamente " Draco? C’è qualcosa che non so forse?" La strega arrossì violentemente "certo che no è che io non credo sia capace di una cosa del genere, insomma è un bastardo classista e anche misogino ma non credo che trami per fare del male ad Harry" concluse in fretta la rossa.

"Dimmi Ginny come sei riuscita a scucirgli tutta la storia della polisucco e di Luna?" chiese Hermione con curiosità, "beh ecco… lui era convinto che fossi la Parkinson è bastato stare al suo gioco e adularlo un po’"

Replicò Ginevra imbarazzata…

"Ha continuato a baciarti anche dopo nella stanza?" la rossa sembrò diventare di una delicata sfumatura porpora " ehm si ecco veramente voleva arrivare al sodo non so se mi spiego" disse eloquente,

"oh mi spiace Ginny deve essere stato…" ma si bloccò guardando l’espressione della sua amica "non è successo nulla a parte qualche bacio e beh almeno in quello se la cava bene"

Hermione spalancò i suoi occhi nocciola " Ginny lui è Draco Malfoy" sussurrò all’amica "andiamo Herm per chi mi hai preso? So benissimo chi è ho solo detto che baciarlo non è stato poi così disgustoso come pensavo" replicò spiccia Ginevra…

Hermione si sforzò di non dare ascolto alla vocina dentro la sua testa che le suggeriva che la sua più cara amica subiva in un certo senso il fascino di Malfoy, sperò che si sbagliasse non osando immaginare come quel bastardo potesse fare a pezzi il cuore di Ginny…

Quella notte Severus Piton e Remus Lupin la passarono davanti il fuoco acceso nella capanna di Hagrid, lo misero al corrente degli ultimi avvenimenti…

Hagrid iniziò a piangere "Sono davvero contento professore per lei ed… Harry davvero, ricordo ancora quando arrivai dai Potter quella notte tanti anni fà" disse tra i singhiozzi, Lupin e Piton si guardarono,

"oh povero Harry …era un esserino piccolo piccolo… non faceva che piangere, Sirius era talmente sconvolto continuava a dirmi di prendere la sua moto e di portare Harry da suo padre, avevo visto James disteso in salotto, era morto lo sapeva anche lui, ma continuava a blaterare che il padre di Harry era vivo, non voleva accettarlo suppongo dopotutto era il suo migliore amico".

Quelle parole fecero trasalire Piton che scatto in piedi rabbioso "lo sapevo" mormorò guardando Lupin che aveva la testa china… Hagrid sembrò confuso "ho detto qualcosa che non va professore?"

"Black sapeva tutto, sapeva che Harry non era il figlio di Potter "

"Non ci credo " esclamò scandalizzato il mezzogigante

"invece si mi ha sempre odiato e l’ultimo dispetto che poteva farmi omettendo la verità ha privato me di un figlio ed Harry di suo padre maledizione" ruggì Severus.

Hagrid restò in silenzio a contemplare quelle parole…"Quello che mi chiedo è se lo sapesse anche James a questo punto" disse ancora il pozionista…

"Severus" mormorò Lupin, Piton lo guardò con attenzione

"sono stato io ad aggredirti quella notte fuori i cancelli di Hogwarts"

Il professore restò di stucco sembrò che qualcuno lo avesse preso a sberle,

" e sono stato io a spedire la lettera ad Harry il primo giorno di scuola" concluse Lupin senza guardarlo.

Il poco colore rimasto scomparì definitivamente dal volto di Piton "cosa dici Remus… ?" riuscì appena a mormorare.

Tre colpi alla porta spezzarono quella tensione, Hagrid andò ad aprire trovandosi davanti un Silente piuttosto allegro che teneva in mano una bottiglia polverosa che doveva contenere del vecchio whisky incendiario da più di una decina d’anni…

"Buonasera a tutti e scusate il ritardo ma il nostro caro ministro era piuttosto in vena stasera… santo cielo cosa succede qui?"

Piton si sedette, sembrava invecchiato di dieci anni

"Remus … ci stava per spiegare perché mi ha aggredito rubandomi la lettera di Lily e perché l’ha fatta avere ad Harry" disse tetro, era deluso e arrabbiato, la testa sembrava scoppiare voleva capire voleva sapere perché …

Silente andò al tavolo, stappò la bottiglia e riempì i quattro bicchieri che erano sul tavolo "suppongo che abbia agito così perché non si fidasse di te, e perché pensava che tu fossi ancora un mangiamorte" spiegò il preside con tranquillità.

Remus alzò gli occhi "mi dispiace Severus ma io … sapevo che Silente aveva piena fiducia in te eppure il dubbio che tu fossi ancora con… tu sai chi …mi tormentava, dopo quella terribile notte al ministero in cui Sirius morì ti ho seguito, non so perché ma ero convinto che tu …

Sospirò pesantemente bevendo un sorso dal bicchiere " avevo il vecchio mantello dell’invisibilità di james ti ho sentito leggere ad alta voce la lettera di Lily nella camera di Sirius e… io non potevo permettere che Harry scoprisse di avere un padre mangiamorte io… io credevo che lo fossi capisci?…"

Silente restava in silenzio, Hagrid non osava proferire parola, solo la voce spezzata di Severus parlò " e che cosa ti ha convinto …ma Lupin lo interruppe " … sono andato da Silente e …mi ha detto che facevi la spia per noi e che dovevo darti una possibilità… così ho fatto avere la lettera ad Harry ben sapendo che sarebbe stato uno shock per lui ma era ad Hogwarts c’era Silente c’eri tu, era al sicuro, speravo che capisse, poi quando ho saputo da Molly che stava male mi sono precipitato qui…

… io sapevo tutto, Lily non ti ha mai dimenticato, io ero il suo confidente, io sapevo come una parte del suo cuore apparteneva solo a te,

anche James sapeva tutto, e ho sempre sospettato che sapesse e che una parte di sua moglie ti amava ancora quando la stava sposando… quando l’hai lasciata era distrutta"

ha saputo che Harry era tuo figlio solo mesi dopo la sua nascita non sapeva cosa fare, forse sperava che la guerra finisse presto e forse sarebbe venuta a cercarti ma... ma non ha avuto il tempo"

 

 

Piton prese il mantello da viaggio ed uscì dalla capanna di Hagrid… Silente riprese a versare liquore

"tieni Remus, gli passerà vedrai "…

Severus era sconvolto, non tanto per quelle rivelazioni quanto per il fatto che aveva lasciato Lily per proteggerla e invece non era servito… per quella stupida profezia, forse avrebbe potuto vivere con lei e con il loro bambino per un po’, forse avrebbe fatto la fine di James Potter ma …avrebbe barattato mille anni di qualunque vita felice per qualche attimo con la sua famiglia…

La notizia che Hermione Granger stesse con Harry Potter sembrava interessare tutta la scuola…

Ovviamente i serpeverde la presero peggio di tutti gli altri anche degli stessi grifondoro che, di certo non erano dei fans di Potter ,ma quantomeno lo consideravano abbastanza diverso dai sui simili, era arrogante certo, sempre molto sicuro di sé, lo invidiavano e lo temevano non solo per quel suo innato talento nel volo ma anche perché la sua storia era leggenda…

Anche per Ron quelli non furono giorni facili, si era sentito un verme per aver trattato male Hermione, e per un po’ la sua rabbia e la sua frustrazione furono arginate dal senso di colpa, ma ora che sapeva che quei due stavano addirittura insieme tutto il suo risentimento traboccò inesorabile, non rideva più ed era sempre per i fatti suoi.

Nella sua testa Hermione lo aveva usato.

Nessuno aveva potuto dire la verità su Luna Lovegood, Silente era certo che ci sarebbe stato tempo per punire i responsabili e mettere al corrente le vittime di quella machiavellica farsa;

Il vecchio preside temeva in cuor suo che Lucius Malfoy avesse convinto Draco ad agire, forse Voldemort e Lucius stesso erano al corrente dell’incantesimo di Lily Potter, questo spiegava il tentativo di indebolire Harry, se quello era stato un’ordine, Draco aveva avuto una missione, e Lord Voldemort aveva si dimostrato di temere il prescelto ma questo significava anche che ora avrebbero trovato un altro modo per arrivare a bambino sopravvissuto.

Convocò Draco quella sera stessa nel suo studio. Il biondo serpeverde non sapeva cosa aspettarsi, Silente lo avrebbe fatto a pezzi e sperò di riuscire a dargliela a bere senza compromettersi.

"Buonasera Draco" lo accolse il vecchio mago

"buonasera signore" rispose nervoso sedendosi.

"Allora sono venuto a conoscenza del suo tentativo di screditare la signorina Hermione Granger e francamente sono rimasto sorpreso dalla sua abilità , ha pensato proprio a tutto complimenti, peccato che quella falla nel suo piano ne ha pregiudicato la completa riuscita, mai sottovalutare una donna", Draco restava con la testa china, i suoi occhi non incrociarono mai quelli del preside, poi provò a convincerlo.

"Lo ammetto sono stato io e ora lei può anche espellermi ma la Granger aveva dato ad Harry un filtro d’amore per farlo innamorare di lei e … "

"oh andiamo signor Malfoy davvero lei crede a queste assurdità? Inoltre da dove è venuta questa convinzione che ci fosse di mezzo un filtro? Qualcuno glielo ha suggerito?" chiese Silente guardandolo dritto negli occhi.

"Ci siamo" pensò il mago " e ora cosa poteva dirgli?" poi tentò…

"Beh l’ho supposto, conosco Harry e non si sarebbe mai invaghito di quella …"

"Ah temo che dovrà cercare un altro termine più rispettoso qui dentro signor Malfoy di quello che stà per usare, vede credo che lei conosca poco Harry in realtà, il sentimento che lo lega a miss Granger è autentico, non solo perché madama Chips se ne sarebbe accorta visto che è stata la prima cosa che lo ho chiesto di controllare, ma anche e soprattutto perché Harry non è confinato e limitato da certi pensieri, è molto molto intelligente e la sua anima e il coraggio delle sue scelte fanno di lui una persona giusta… stò parlando delle scelte dettate dal cuore Draco."

Il giovane serpeverde restò in silenzio a fissare il tavolo davanti a lui colmo di decine di delicati oggetti in argento che sbuffavano e fluttuavano, si perse in quei movimenti e la paura per la sua famiglia si affacciò prepotente, sudava copiosamente e non riusciva a stare fermo sulla sedia,

"E se …avesse detto a Silente di … proteggere sua madre? E se avesse rivelato degli ordini di suo padre venuti dal Signore Oscuro e del pericolo che correva la sua famiglia ricattata da quel mostro?

Ma che diavolo gli saltava in mente? Tradire suo padre? Doveva essere fuori di testa anche solo per pensarlo eppure avrebbe dato qualsiasi cosa per avere un’altra scelta"

"C’è qualcosa di cui vuole parlarmi Draco? Sa che qui ad Hogwarts viene sempre dato aiuto a chi ne cerca" disse Silente pacatamente.

Il vecchio mago intravide il tormento in quegli occhi giovani, erano spaventati e sembravano celare in soppesarsi di una qualsivoglia decisione.

"Le ho detto quello che ho fatto e perché, ora lei è libero di prendere qualsiasi decisione" rispose asciutto.

"Bene le farò sapere la giusta punizione per lei e anche per le signorine Parkinson e Greengrass per ora è tutto può andare".

Uscì con passo sostenuto, aveva bisogno di aria, si sentiva soffocare, non incontrò nessuno, tutti erano nelle sale comuni a quell’ora, uscì nel cortile e prese a percorrere il ponte di legno, due studenti amoreggiavano abbracciati lungo il cornicione, sussultarono appena al suo passaggio, lui non si curò di loro, si sedette all’estremità del ponte dove la struttura di legno terminava in due nicchie di pietra ai lati del passatoio.

Si sedette avvicinando le ginocchia al petto, gli sembrava di non essere più in grado di pensare lucidamente, Silente sospettava che stesse eseguendo degli ordini anche se solo ora realizzava con sgomento che la richiesta di suo padre fosse quantomeno bizzarra, e se veniva dal signore oscuro in persona poteva solo significare che volesse metterlo alla prova.

Per quanto si forzasse non riusciva a trovare un’altra spiegazione a quella richiesta.

Harry e la Granger , insieme, nessun filtro, si amavano davvero. E lui avrebbe dovuto segnare la condanna a morte del suo migliore amico… per questo? Sperò che fosse un motivo sufficiente per dargli la forza di farlo…

Qualche lacrima bollente sfuggì al tentativo di repressione del biondo serpeverde, cosa era quell’enorme peso che sentiva sullo stomaco? Era forse senso di colpa? O forse era qualcosa di più pericoloso come la voglia di una diversa via d’uscita?

Si abbracciò le gambe e si concesse per la prima volta in vita sua un vero autentico pianto liberatorio, singhiozzava rumorosamente cercando di prendere aria…

Se lo avesse visto suo padre lo avrebbe guardato con disprezzo perché un Malfoy non piange mai, perché un Malfoy sa sempre cosa fare, perché un Malfoy non ha mai rimorsi, perché un Malfoy è un malfoy, e allora adesso solo con quel suo logorante dolore che gli squarciava il petto avrebbe voluto essere qualcun altro.

Ginny Weasley era in ritardo ma non se ne preoccupò, era stata da Hagrid su ordine di Silente, le era stato chiesto di recarsi dal guardiano delle chiavi e dei luoghi di Hogwarts per prendere una busta che non sapeva cosa contenesse, se la rigirò tra le mani non appena Hagrid scomparve dopo averla accompagnata vicino al ponte di legno che l’avrebbe riportata a scuola, lo stesso ponte che in quel momento accoglieva lo sfogo disperato di Draco Malfoy.

Chissà cosa conteneva quella busta, forse una lettera, ma di chi? Era persa nelle sue supposizioni quando sentì qualcosa, si avvicinò piano e si appoggiò al muro, qualcuno piangeva disperatamente…il vento soffiava imperioso accompagnato da una pioggia incessante...

Restò per un istante all’ascolto, doveva essere uno studente ma non ne era sicura, tirò fuori la bacchetta e varcò l’ingresso, scorse una figura rannicchiata nella pancia della parete, non riusciva a distinguere granchè se non i contorni " va tutto bene?" sussurrò avvicinandosi un po’.

Draco restò muto e immobile, alzò leggermente la testa ma era buio non vedeva quasi nulla,

"perché piangi?" chiese ancora la strega preoccupata,

"Non sono affari tuoi levati dai piedi " rispose asciugandosi gli occhi con la manica della camicia.

Pensò a Ron, suo fratello, poteva essere lui, ma si lo era senz’altro, soffriva molto per Hermione e lei non gli aveva più rivolto la parola dalla sera in cui gli aveva scagliato contro l’incantesimo mangia lumache.

"Non c’è bisogno di essere scortesi sai? A volte un semplice abbraccio può far stare meglio, in fondo qui è buio io non so chi sei tu e tu non sai chi sono io" mormorò con estrema dolcezza.

Draco ascoltò quella proposta assurda e mai come in quel momento desiderava essere abbracciato da qualcuno, solo sua madre sapeva calmarlo con le sue braccia esili dopo i litigi con suo padre, ma sua madre non era lì purtroppo e forse non avrebbe mai preso in considerazione una simile sciocchezza se non si fosse sentito così peduto come ora,

non sapeva di chi fosse quella voce ma quel suono così delicato e caldo lo fece sentire meglio, quella ragazza non sapeva che fosse Draco Malfoy a piangere , era buio pesto in quell’angolo di Hogwarts e lui era stanco di tenere duro, stanco di mostrarsi sempre forte stanco di essere lui.

Si alzò piano e si avvicinò senza dire nulla, Ginny poteva sentire il suo respiro affannato, si avvicinò a lui e lo abbracciò forte, con calore con decisione, un profumo di fiori entrò nelle narici del mago e sentì protezione in quelle piccole braccia, e consolazione totale come quando era tra le braccia di Narcissa, chiuse gli occhi e lentamente ricambiò l’abbraccio "vieni spesso qui?" chiese la rossa piano

Lui esitò "si" rispose mentre si calmava…

Restarono così stretti l’uno all’altra Draco annegato in quel sollievo inspegabile, Ginny persa nella tenerezza che gli trasmetteva quel ragazzo tormentato. Poi si separarono " va meglio?" mormorò la strega,

"Un po’" sussurrò Draco imbarazzato,

" devo andare ora …io tornerò domani e se avrai bisogno di un altro abbraccio ti troverò qui"...

 

 

 

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Capitolo 17
*** la ragazza dei fiori ***


Draco sentì di nuovo freddo appena quel profumo di fiori aveva lasciato i suoi sensi… Chissà di chi erano quelle braccia?

 

 Per un breve unico momento non si era più sentito in trappola, non si era più sentito addosso i pesi del suo nome, le aspettative di suo padre che erano ormai diventate un gioco pericoloso la cui posta era la vita…

 

Oh quanto avrebbe voluto fuggire via, lontano, prendere quelle braccia e quel profumo e nascondersi ai confini del mondo per riposare, per essere se stesso, lui non aveva mai potuto esserlo, solo adesso lo capiva.

 

Il temporale non accennava a placarsi e Ginny camminava piano come a voler restare ancora in compagnia di quella tempesta,

 

aveva pensato che fosse Ron a piangere da solo laggiù ma appena aveva abbracciato quel ragazzo comprese che non poteva essere lui, e poi quella voce …non era la sua, aveva un so che di familiare ma non era decisamente di Ron e poi i suoi capelli erano troppo corti…

 

Andò subito a raccontare tutto alle sue amiche, le serviva qualcuno che la coprisse anche perché era intenzionata a tornare lì domani.

 

 Come si aspettava tutte andarono su di giri,

 

“non hai proprio idea di chi possa essere?” chiese Calì con entusiasmo

“no davvero ma penso sia dell’ultimo anno o forse del sesto, è … alto e abbastanza muscoloso insomma” spiegò Ginny,

 

“mmm sento aria di cotta si si” cinguettò Lavanda,

 

 la rossa sbuffò imbarazzata “Oh Lavanda sempre la solita esagerata”

 

Hermione era sollevata, almeno Ginny non avrebbe più corso il pericolo di immischiarsi con Malfoy, per questo la incoraggiò a tornare al ponte la sera dopo…

 

 

 

Ancora una giornata di calma apparente venne consumata ad Hoqwarts, Severus Piton non aveva più voluto sfiorare nessun argomento inerente la lettera di Lily, anzi si chiuse in se stesso per riuscire a smaltire parte della sofferenza che si era riaffacciata dopo anni di faticosi tentativi di anestetizzarla…

 

…A volte di notte quando non riusciva a farsi vincere da un sonno che ammutoliva i suoi pensieri, si alzava dal letto ed entrava di soppiatto nella stanza dove dormiva suo figlio,

 

restava lì per ore a guardarlo cercando di immaginare Harry dormire in quella posizione quando aveva dieci anni, cinque, tredici, o ancora prima quando dormiva  accanto a Lily nel suo letto.

 

 

 

Draco non dormiva quasi più, viveva nel terrore assoluto che arrivasse un segnale da suo padre o peggio una brutta notizia, durante le pochissime scorribande oniriche sognava sua madre che veniva torturata e uccisa…

 

 

 

“ Io esco” annunciò Ginny alle sue amiche che sorrisero complici…

 

“Oh facciamo un pezzo insieme mi vedo con Harry stanotte” rispose Hermione mentre finiva di vestirsi,

 

Ginny annuì, era nervosa e sperava che il ragazzo triste fosse lì ad aspettarla, e se non l’avesse trovato? Non voleva pensarci, cercò di arrestare il flusso di quei pensieri fino all’arrivo in quell’ atrio di pietra buio e solitario…

 

Arrivò di corsa  ma rallentò di colpo aspettando che il suo respiro tornasse regolare, non fu semplice non era la corsa a tradire il suo affanno ma forse le sue aspettative, varcò il passaggio e lo vide, lui era lì seduto nel buio.

 

 

Appena sentì i passi della ragazza si alzò “ sei tu?” mormorò il mago

 

“si “ sussurrò lei in risposta

 

Draco le prese le mani, erano fredde, ancora quel profumo di fiori “la ragazza dei fiori” mormorò,

 

“la ragazza dei fiori? “ chiese Ginny

 

“Si sei la ragazza dei fiori per me, è il tuo profumo” rispose sussurrando.

 

Si abbracciarono lentamente, non con intensità come la prima volta, era un abbraccio più consapevole, vissuto con maggiore lentezza per assaporarlo a lungo, per far si che non finisse presto…

 

 

“Va meglio rispetto a ieri?” chiese Ginny pacatamente, sentì il mago irrigidirsi,

 

“ti va di parlarne? Cosa ti rende così disperato?”

 

 lui non rispose e la rossa continuò

 

“senti… non so cosa ti faccia soffrire così ma c’è sempre una soluzione a tutto, a volte ci sembra che la disperazione non ci lasci scampo e che non ci siano più vie d’uscita ma… si può sempre scegliere sai?”

 

sperò di non averlo infastidito,

 

“tu non hai idea di cosa sia la mia vita” bisbigliò Draco, “tu non sai chi sono…tu non sai cosa ho fatto”

la sua voce si incrinò paurosamente,

 

“ascoltami ti prego si può sempre riparare, sono le nostre scelte che contano davvero, non importa da dove veniamo o gli errori che commettiamo, si può riparare agli sbagli”

 

lo consolò lei tenendolo un po’ più stretto,

 

“ho fatto del male ad una persona a cui tengo, per …stupidità, e per viltà stò per tradirlo”

si fermò, stava per dire troppo…

 

La strega gli accarezzò la testa e Draco si abbandonò completamente arrendendosi a quel tocco dolcissimo e ristoratore,

 

“non è mai troppo tardi, abbi coraggio e segui il tuo cuore perché li c’è la giusta direzione …sempre …ricordalo”

 

 Avrebbe voluto che fosse vero, che fosse più semplice, lei lo faceva sembrare semplice, con lei che ignorava il suo viso e la sua identità si sentiva così bene, sembrava davvero che potesse superare ogni cosa…

 

Non parlarono più si lasciarono poco dopo e lui vide quell’ombra dolcissima allontanarsi per tornare al castello, avrebbe voluto guardare i suoi occhi e contemplarla interamente ma … non poteva …o forse ne aveva paura…paura che quell’incanto potesse svanire e spezzarsi come si sentiva spezzato lui…

 

 

 

 

 

 

Harry ed Hermione erano di nuovo insieme, nella stanza di Piton

 

“come va con gli altri serpeverde?” gli chiese preoccupata

 

“beh a dire la verità come prima, l’unica differenza è che non ho più tra i piedi Astoria e Pansy” rise Harry,

 

“e con Malfoy?”

 

Harry sospirò

 

 “ non lo so Hermione non ci ho parlato so che peggiorerei le cose e non pensò che lui verrà da me, è convinto di aver agito per il mio bene ed è questo che mi ferisce  di più… ma non importa non importa nulla ormai, tu sei qui con me ed è tutto quello che voglio adesso… e ti prego stai attenta “

concluse guardandola,

 

“attenta a cosa? “ chiese la strega

 

“non lo so ma tu hai molti più nemici di me qui dentro, io non voglio ti succeda niente” la strinse intensamente aggrappandosi quasi a lei che sorrise accarezzandolo,

 

“Non mi accadrà nulla stai tranquillo”

 

“ E Weasley?” il solo nominarlo lo rendeva quasi furioso,

 

“Oh non preoccuparti… Ron ora è ferito e deluso ma quando saprà la verità tutto sarà chiarito vedrai”

lo rassicurò la strega.

 

 

 

 

 

Domani notte resta nel tuo letto e non muoverti per nessuna ragione.  Lucius Malfoy.

 

 

Draco lesse la lettera di suo padre col cuore in gola, stava succedendo, le sue più profonde paure si mettevano in moto, le mani gli tremarono mentre bruciava quella pergamena … restò a guardare le fiamme che scioglievano la ceralacca che portava lo stemma dei Malfoy…

 

Chissà che cosa avevano in mente? Sarebbe venuto anche suo padre al castello? E cosa volevano fare? Forse prendere Harry e ucciderlo o portarlo dal Signore oscuro? Quelle domande rischiavano di farlo impazzire.

 

Doveva resistere, sarebbe rimasto nel suo letto, avrebbe preso una pozione per dormire e si sarebbe svegliato il giorno dopo sapendo sua madre al sicuro, si convinse che ce l’avrebbe fatta.

 

 

Silente si decise a convocare Piton il suo istinto gli diceva che stava per succedere qualcosa e voleva tutti pronti e uniti. Piton entrò nello studio deciso,


”Oh Severus vieni pure” lo accolse Siente

“spero che tu riesca a perdonare gli errori di un amico preoccupato per i suoi amici”

era ovvio che il vecchio mago si riferisse a Lupin,

 

il professore sospirò “ si ci stò provando credimi Albus”

 

“ bene so che ci riuscirai allora… vedo che la salute di Harry è tornata quella di sempre”

 

“si stà bene è questo l’importante anche se non posso fare a meno di pensare che verrà il giorno in cui …”

 

Silente sapeva cosa stava per dire, la pena di un padre era lì di fronte a lui e avrebbe dato qualsiasi cosa perché tutto cessasse immediatamente,

 

“lo so Severus lo so ..finirà vedrai …andrà tutto bene”…

 

 

 

Al tavolo dei grifondoro ormai quasi nessuno a parte Ron faceva più caso ad Harry Potter che veniva a salutare la sua ragazza la mattina,

 

quel giorno mentre si avvicinava urtò uno dei gemelli Weasley che si stava alzando dalla panca, Fred perse l’equilibrio e cadde battendo il sedere sul pavimento.

 

Hermione e Ginny trattennero il fiato, George si alzò di scatto

 

 “ehi Potter non hai ancora aperto gli occhi stamattina?” lo apostrofò,

 

Harry se lo aspettava e avrebbe ridotto in cenere quel tipo se solo … se solo Hermione non lo guardasse supplicando come stava facendo adesso.

 

 

Rivolse una sorta di incerto sorriso a Fred che era ancora seduto sul pavimento e gli tese un braccio,

 

“già …sai è in quei maledetti sotterranei bui la luce non arriva neanche al mattino.. ehm scusami Weasley” disse

 

Fred sgranò gli occhi per la sorpresa mentre George si grattava il mento ancora impegnato a registrare quelle parole, il grande Harry Potter che si scusava… incredibile.

 

Fred afferrò il suo braccio e si fece tirare su

 

 “ va bene… amico nessun problema” biascicò in risposta guardando suo fratello che ammorbidì parecchio la sua espressione.

 

Hermione era raggiante e non si accorse che Ron invece si alzava furioso dal tavolo borbottando qualcosa.

 

Più tardi nella sala comune i gemelli discutevano con il fratello minore

 

 “oh andiamo Ron dacci un taglio adesso, se vuoi essere incazzato con Herm va bene ma …”

 

“ma cosa Goerge?” rispose il rosso fuori di se

 

“ ma…diciamo che … farei fuori Potter solo prima di una partita di Quiddich e per nessun altro motivo, è abbastanza a posto per essere un serpeverde no?” concluse Fred sbrigativo.

 

Ron non replicò, ma non era d’accordo, quello lì non era a posto per niente decisamente non era stato al suo posto…tenendosi alla larga da Hermione…

 

Ginny stava aspettando Hermione, sarebbero andate in biblioteca per studiare quando Pansy e Zabini e Malfoy le passarono davanti, lei abbassò gli occhi

 

 “ oh che puzza per l’amor del cielo” esclamò la serpeverde,

 

“ cerchi guai Parkinson? Potrei anche farti un favore e trasformare quell’orrenda faccia da cane in qualcosa di più simile ad una ragazza sai?”  replicò senza guardarla,

 

Lei fece finta di nulla e si allontanò, Malfoy restò qualche passo indietro e le passò davanti senza proferire parola ma guardandola malissimo, lei per tutta risposta tenne il suo sguardo e lo seguì altezzosa…

 

“Come è andata col nostro principe triste?” la voce di Hemrione la fece sobbalzare, Malfoy era ormai lontano,

 

“ehm… bene …ho cercato di consolarlo un po’, non so quale problemi abbia al momento ma devono essere grossi” rispose la strega continuando a leggere il settimanale delle streghe…

 

“mmm” grugnì Hermione,

 

“non sai proprio chi possa essere?” continuò,

 

“no davvero Herm te l’ho detto lì è buio, la sua voce… oh la sua voce è così dolce, così calda e quando lo abbraccio io sento … non lo so è tutto così assurdo quei brevi momenti sono  così …emozionanti”

 

Hermione sorrise contenta “ non è che ti stai innamorando di lui?”  azzardò

 

“oh andiamo non l’ho neanche visto in faccia” ribattè Ginny

 

“ già pensa se avesse non so.. un occhio solo e fosse uno come Tyger” scoppiarono a ridere tutte e due e vennero puntualmente buttate fuori da Madama Pince.

 

“Andrai da Harry stanotte?” le chiese la rossa

“ si ma ci vedremo fuori, non voglio che suo padre ci becchi di nuovo… insomma mentre noi…”

 

“ok ma cercatevi un posto che non sia il vecchio ponte ok? rise Ginny.

 

 

 

 

Bellatrix Lestrange si materializzò alle undici in punto al villaggio di Homsgate insieme a Lucius Malfoy,  Greyback , Tyger e Goyle seniors e i fratelli Carrods,

 

“bene bene “ gongolò la strega, Lucius prese la parola “ benvenuti ad Hogwarts… ricordate gli ordini schiantate tutto ciò che si muove,  torturate ma evitate di uccidere,  sapete che Potter ci serve vivo, Bella tu sai cosa devi fare”

 

La malefica strega annuì e si incamminarono verso il castello…

 

 

 

Draco era seduto sul suo letto, stringeva, fissando, il bicchiere che conteneva la pozione sonno senza sogni, doveva solo berla e tutto sarebbe passato, bastava fare quel semplice gesto per disinteressarsi completamente di tutto l’inferno che si sarebbe scatenato da lì a breve…

 

 

Sapeva che probabilmente venivano per Harry e che non avrebbero risparmiato torture e maledizioni a nessuno…

 

 la gola si strinse e le immagini di lui e di Harry , di tutti i suoi ricordi di Hogwarts passarono davanti ai suoi occhi…

 

 che razza di vigliacco che era,

 

 

 

si odiava,

 

 

si detestava

 

e si struggeva perché stava lasciando morire il suo migliore amico,

 

 poi ricordò anche un profumo… e due braccia piccole, le braccia  in cui si rifugiava quando nella sua testa il caos era totale e…

 

 “dannazione e se la ragazza dei fiori fosse andata a cercarlo al ponte stasera?”

 

Puro panico si riversò  nel suo cuore “e se le avessero fatto del male?”  Non poteva lasciarla sola, non poteva perdere… anche lei…

 

Scattò in piedi e fece cadere il bicchiere che si infranse sul pavimento lasciando evaporare quel liquido bianco,

si vestì in fretta e scese correndo come un il vento…

 

Non poteva permettere che le facessero del male, lei era… sua e… e… Harry …Harry era in pericolo, chiuse il fermaglio del suo mantello e spense tutte le sue paure in quella corsa,

 

Draco era solo Draco adesso, il suo cognome non aveva più senso per lui non lo sentiva più addosso, stava seguendo il suo cuore in quella  giusta direzione …

 

 

 

Severus piton camminava per i corridoi della scuola diretto da Hagrid dove sapeva di trovare Lupin…

 

 

Harry prese per mano Hermione e la trascinò dietro uno dei muri del cortile “Shhh” sussurrò alla strega indicando suo padre che passava in quel momento accanto a loro senza vederli.

 

“Andiamo dall’altra parte … vieni” mormorò guardandola con sguardo deciso, lei annuì e sorrise prima di farsi guidare da lui…

 

 

Ginny era seduta sul gradino di pietra freddo e stava piangendo, lui non era lì,

 

era arrabbiata con se stessa

 

 “ sono una stupida” si disse “ ma che cosa avevo in mente? Non so niente di lui e se mi stesse prendendo in giro?”

 

 Non ci aveva mai pensato seriamente come adesso,

 

 forse aveva avuto un contrattempo o forse stava semplicemente meglio,

 

“sono davvero la strega più cretina che abbia mai frequentato questa scuola…”

 

Draco corse come il vento, urtò un gruppo di tassorosso che si attardavano per i corridoi, si precipitò giù per le scale e varcò l’atrio cercando tracce di qualche mangiamorte, arrivò al ponte e lo percorse tutto, una fitta al fianco lo fece rallentare,

 

Ginny si alzò di colpo impaurita, appena Draco la vide il suo cuore si gonfiò,

 

le andò incontro mentre il suo odore si faceva sempre più intenso,

 

 la prese tra le braccia e la strinse cercando calmare i suoi respiri,

 

Ginny accennò a reazione “ .. sono io tranquilla sono io”  ansimò al suo orecchio il mago…

 

“scusami scusami se non ero qui…” ,

 

la strega cinse le spalle di Draco con violenza “ pe… pensavo che tu non venissi più…”

 

Draco si allontanò un poco,  le prese il viso bagnato e le posò le labbra sulla bocca con dolcezza.

 

Il respiro di Ginny si smorzò per un momento poi prese i polsi del mago e si abbandonò a quel bacio…

 

 

 

Un sinistro vociare spezzò quel idillio così desiderato,

 

Draco la prese e la schiacciò contro la parete tappandole la bocca “shh c’è qualcuno siamo in pericolo” .

 

Lei si aggrappò ancora di più a lui e strinse la sua bacchetta.

 

 

Il gruppo di  mangiamorte passò accanto a loro, Draco riconobbe la folle voce di sua zia Bella

 

“ dove sarà Potter?” sibilò

 

“sarà in giro con la sua mezzosangue”  era la voce di suo padre,

 

“ che tra poco morirà davanti a lui” rise ancora Bellatrix.

 

 

Ginny cercò di divincolarsi appena si furono allontanati “ dove stai andando?” la trattenne Draco

 

“hai sentito cosa hanno detto cercano Harry Potter e vogliono uccidere Hermione io devo andare…”

 

Era agitatissima e tremava da capo a piedi,

 

“ tu non andrai da nessuna parte uccideranno anche te” soffiò il serpeverde a denti stretti

 

“lasciami tu non capisci …lasciami devo chiamare aiuto … senti non me ne starò qui senza fare niente mentre i miei amici vengono massacrati” rispose terrorizzata e furiosa.

 

Draco ricordò quella voce ancora un po’ ma non aveva tempo per pensare questo adesso…

 

 

ALLORA INNANZI TUTTO ANCORA GRAZIE PER TUTTE LE RECENSIONI, SIAMO ARRIVATI AL CLOU DELLA STORIA,  E’ L’ORA DELLO SCONTRO… SERY.

 

 

 

 

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Capitolo 18
*** il sacrificio di Hermione ***


Ginny si liberò della braccia di Draco e corse più veloce che poteva con la bacchetta tra le mani... il mago la seguiva qualche passo più indietro, pronto ad aiutarla se fosse stata aggredita, la strega arrivò nel cortile, doveva trovare Hermione, doveva avvertire qualcuno.

Minerva Mcgrannit attraversava la sala grande per sigillare le vecchie clessidre delle case come ogni sera, era necessario dopo che una notte Ernie Mcmillian di corvonero aveva tentato di scardinare le ampolle per aggiungere 50 punti alla sua casa e toglierne 100 ai serpeverde.

Aveva una stranissima sensazione, come se ci fosse qualche presenza sgradita, si aggiustò il collo appuntito del suo abito e si fermò proprio davanti la scala di marmo...

Intanto i mangiamorte si erano divisi, uno dei fratelli Carrods era entrato nella scuola dal passaggio segreto proprio dietro la statua della strega orba, trovandosi così direttamente al secondo piano e iniziando a perlustrare il castello per trovare Potter e la Granger.

Lucius Malfoy restò all'esterno lungo il perimetro del castello, anche Bellatrix vagava per il cortile ma dalla parte opposta.

Ginny si sccovacciò e riuscì a svoltare il passaggio, Draco la perse di vista, fece in tempo solo a vedere i suoi capelli lunghi e rossi mulinare oltre le colonne e dovette bloccarsi, sua zia era proprio a metà strada in mezzo a loro.

"Maledizione dove diavolo sarà andata?" Dunque la ragazza dei fiori era amica di Harry? E della Granger? Allora doveva essere una grifondoro, non gli sembrava di ricordare che la Granger avesse amiche serpeverde...

 

 

 

Lo spioscopio d'argento sul tavolo dello studio del preside si accese improvvisamente e Silente si voltò a guardarlo sgomento "Per Merlino non poteva essere " pensò, sigillò la stanza e scese dalla sua torre...

 

"Ascoltami Remus non ho intenzione si ripeterlo ancora... il passato non conta più niente... mi basta sapere che volevi bene a...Lily e a mio figlio"

Severus Piton smise di parlare e tese la mano al licantropo che la prese subito stringendola...

" Severus ho a cuore Harry davvero e sono felice che vi siate ritrovati..." rispose Lupin mentre Hagrid versava contento altro tè...

 

 

Bellatrix scovò due studenti abbracciati in un angolo nascosto " stupeficium" urlò e un bagliore rosso esplose sopra le teste di Harry ed Hermione,

solo i riflessi del mago gli evitarono di essere colpiti da un secondo attacco, si gettarono a terra brandendo le bacchette...

"chi sei?" gridò Harry

una risate acuta li fece rabbrividire, era di una donna " oh ma che fortuna ...trovati al primo tentativo " disse la mangiamorte,

Harry trascinò Hermione dietro il basso muro del cortile

 

"Harry cosa succede?" mormorò Hermione agitata,

lui non sapeva cosa rispondere

"Harry" ripetè,

"credo che... sia qui per... me... spero solo che qualcuno si accorga che c'è una mangiamorte altrimenti siamo perduti, stai vicina a me"

Hermione annuì con decisione...

"Povero piccolo ingenuo Potter... vuoi giocare con me? Vieni fuori avanti non avrai paura di una donna" lo schernì Bellatrix ridendo...

"Cosa vuoi?" urlò Harry

Lei rise di nuovo " voglio che tu esca fuori e mi affronti da uomo... avanti"

Harry fece per alzarsi ma Hemrione lo bloccò "ti prego non farlo" boccheggiò

"fidati di me non mi ucciderà ...non può... e io sono abbastanza allenato per tenerle testa per un pò, tu scappa e cerca aiuto, non guardarmi così andrà tutto bene te lo prometto"

la baciò e le sorrise prima di uscire e raggiungere Bellatrix in mezzo al cortile.

Hermione sperò che Harry avesse ragione, camminò accovacciata lungo il muro mentre il prescelto iniziava a duellare con la mangiamorte...

 

Ginny scorse una figura ammantata, gli arrivò da dietro piano " stupeficium" urlò ma lo mancò di poco, la figura si voltò

"ma davvero pensate che voi bambocci possiate fermarci?" rise Lucius Malfoy,

la ragazza restò ferma un momento proprio dietro le spalle di Lucius c'era Hemrione che fece cenno a Ginny di non parlare , doveva tenerlo occupato, evitare che si girasse

"sei talmente vigliacco da non mostrare neache il tuo vero volto?" lo provocò la rossa vedendo lo scontillio di una maschera argentea che copriva il volto dell'uomo...

Lucius si avvicinava lentamente "non so sei più coraggiosa o più sciocca ragazzina... il tuo nome???..."

"Ginevra Weasley" pronunciò con orgoglio

"ah certo la famiglia purosangue più disonorata che esista" la insultò Malfoy senior.

Hermione intanto tirò fuori la bacchetta, stava per formulare un'incantesimo quando due braccia enormi la afferrarono da dietro sollevandola...

lei urlò per lo spavento e perse la bacchetta, sentì le unghie delle mani di quella cosa che l'aveva afferrata graffiargli la gola.

Ginny iniziò a scagliare fatture ovunque e il baccano fu infernale tanto che Minerva Mcgrannit si precipitò fuori dal grande portone di quercia con il cuore in gola...

Il cortile era illuminato in continuazione da bagliori rossi e molti nel castello si misero in allarme...

 

Hagrid si avvicinò alla piccola finestra... dai vetri romboidali poteva vedere fiotti rossi lampeggiare nell'oscurità "per tutte le mutande di Merlino cosa succede?"

Lupin e Piton scattarono in piedi facendo cadere le grosse sedie sul pavimento, corsero fuori seguiti dal guardiacaccia ... non si dissero nulla sapevano già cosa accadeva, il professor Piton sperava, mentre correva, che suo figlio fosse lontano da lì al sicuro e che non lo avessero ancora trovato...

 

In quello stesso istante Harry cadeva a terra e un lungo taglio si apriva sulla sua guancia destra e sulla spalla

"andiamo Potter arrenditi non costringermi a portarti dal Signore Oscuro un pezzo per volta" rise follemente Bellatrix..

"tu te ne andrai di qui un pezzo alla volta ... sei solo la patetica serva di un mostro" rispose Harry sputando sangue dalla bocca

"va bene facciamo a modo tuo allora " secunsempra" ululò la strega, Harry parò l'incantesimo solo parzialmente, cadde di nuovo faccia in giù stremato e con una nuova ferita sul petto... sperava che Hermione fosse riuscita a chiamare aiuto... non avrebbe retto per molto...

 

Fehrir Greyback il temuto lupo mannaro servo di Voldemort trascinava Hermione verso il cortile, lei cercava inutilmente di sfuggirgli ma era troppo grosso e forte e senza la sua bacchetta sapeva di non avere scampo,

Draco vide l'enorme disgustoso lupo mannaro ansimare per l'eccitazione "è inutile che tenti di scappare Granger...oh la tua morbida gola... non vedo l'ora di lacerarla" grugnì,

Draco non sapeva cosa fare, cercava di capire da dove venissero le grida di incantesimi e i fiotti di luce... poi riconobbe la voce di suo padre che stava duellando con... una strega...che fosse... lei? ma non ebbe il tempo di pensare altro perchè la profesoressa Mcgrannit gli piombò addosso schiantando uno dei fratelli Carrods,

lui si fece da parte, cercò con gli occhi Harry... lo vide al centro del cortile lottare con sua zia, sembrava ferito e stremato, in quel momento altri tre mangiamorte piombarono nel perimetro di pietra erano Avery Flinch e Codaliscia....

Severus Lupin e Hagrid arrivarono sul posto iniziando a duellare con loro, Silente nel frattempo era sceso nei sotterranei, voleva essere sicuro che harry fosse nella sua stanza , allertò i fantasmi e ordinò a Gazza di svegliare tutti i professori erano sotto attacco ormai era evidente, ordinò anche di avvertire il ministero e il resto dell'ordine della fenice...

Molti studenti tra cui Ron i gemelli Lavanda e Calì si precipitarono per le scale e si affacciavano dai bastioni e dalle finestre per vedere cosa stesse succedendo mentre i prefetti avevano il loro bel da fare per tentare di far mantenere la calma a tutti.

"Ma che succede?" piagnucolo Lavanda

"non lo so qualcuno stà duellando in cortile" rispose Ron cupo... si affacciarono e videro Potter che veniva sbattuto a terra da una strega, sanguinava copiosamente e sembrava stremato, poi videro altre figure combattere e al centro del cortile Hermione trascinata da un mostro...Ron si sentì gelare e corse verso l'esterno seguito dai suoi fratelli... c'era un grande caos là fuori, Draco scattò in avanti si tirò su il cappuccio e affiancò il suo amico Harry " expelliarmus" gridò contro sua zia...

"oh ecco uno dei tuoi stupidi amichetti" inveì Bellatrix....

Harry si domandò per un'istante chi potesse essere il mago che combatteva con lui... chiunque fosse gliene fù grato, non resisteva più ...sarebbe crollato di lì a poco....

Severus Piton cercava disperato suo figlio ma trovò solo Hermione che veniva picchiata da Greyback, cercò di raggiungerla ma non era semplice con Avery addosso...

Lucius Malfoy atterrò Ginny che strisciando recuperò la bacchetta, rotolo sul pavimento lastricato scomparendo alla vista di Lucius, nel caos che c'era intorno riuscì a scappare, si appoggiò al muro, aveva dolore alla schiena, si guardò intorno e vide Harry Potter che combatteva contro una donna ma c'era anche qualcun altro con lui ma non riuscì a vedere chi fosse poi ... "Oddio no Hermione... la stavano massacrando, non ci pensò su due volte e si scagliò contro quel mostro che infieriva sulla sua migliore amica, urlò con tutta la rabbia e la paura che aveva in corpo il suo incantesimo che colpì in pieno il mangiamorte che crollò al suolo...

raggiunse Hermione " Herm stai bene? Rispondi Herm?" la ragazza era conciata piuttosto male ma era cosciente

" oh sono stata meglio ma..."gemette dal dolore " dov'è Harry?" chiese agitata, Ginny glielo indicò

"vieni togliamoci da qui" la aiutò ad alzarsi e a mettersi al riparo dietro le colonne... Ginny fu scaraventata oltre il muro, fu avvolta da una luce rossastra, si avvitò a mezz'aria e andò a cozzare contro una delle colonne mentre Hermione veniva afferrata di nuovo stavolta da Lucius malfoy che la condusse verso Bellatrix...

 

Silente arrivò accompagnato da una luce bianca...e tutti distolsero lo sguardo per un momento... i mangiamorte capirono che si metteva male dovevano sbrigarsi,

"FERMI" urlò Lucius

"fermi o la mezzosangue morità" gridò ancora più forte...

Ron e i gemelli , che erano scesi per combattere si bloccarono guardando la scena orripilati, Harry che era riuscito a togliere la bacchetta a Bellatrix con l'aiuto di Draco restò immobile e sconvolto vedendo il mangiamorte con la maschera che teneva la bacchetta premuta contro la gola di Hermione.

Una paura folle si impossessò dei suoi sensi, aveva la bocca completamente asciutta e il suo sudore divenne ghiacciato...

Tutti si fermarono e Severus vide suo figlio ancora vivo in piedi accanto ad un altro mago che lo sorreggeva...

"ora signor Potter getti a terra la bacchetta " disse Lucius mentre tutti i mangiamorte lo raggiungevano al centro del cortile...

Silente si avvicinò ad Harry e così anche Severus, Lupin, Hadrid e la Mcgrannit...

"che nessuno si muova o questa mezzosangue morirà qui adesso", la tensione era altissima, il cuore di Harry batteva nella sua testa all'impazzata

"No per ... favore no" biascicò...

"LASCIATELA E' ME CHE VOLETE" urlò, ma Lucius rise senza gioia...

"il solito eroe tragico" lo schernì Bellatrix...

Harry fece qualche passo guardando prima Hermione e poi Lucius, lei lo fissava sconvolta scuotendo il capo ma lui non aveva intenzione di perderla...

avrebbe fatto qualsiasi cosa per lei, sarebbe morto per lei lì in quel preciso momento...

Draco aveva il respiro corto, erano in una situazione delicatissima...

Lucius doveva agire, mosse la bacchetta verso il prescelto che era disarmato ma... qualcuno fu più veloce, con uno sforzo feroce si alzò e si parò davanti ad Harry correndo verso di lui... Hermione venne colpita in pieno dall'incantesimo di Malfoy senior crollando tra le braccia del prescelto che la prese cadendo in ginocchio...

Ad Harry sembrò che tutto si fermasse come il suo cuore, spalancò gli occhi arrossoti dallo sforzo gurdando prima suo padre e poi il suo amico Draco con sguardo di supplica, il biondo purosangue si sentì malissimo, non aveva mai visto Harry così nudo e vulnearabile, ridotto così sarebbe stato uno scherzo anientarlo, solo adesso comprese forse qual era l'obbiettivo dell'imboscata, non Harry ma Granger.

tutto quello che accadde dopo fu l'inferno, tutti ricominciarono a combattere intorno a loro...

 

Silente si mise davanti al bambino sopravvissuto Lucius, Bellatrix Tyger e Goyle roiuscirono a scappare inseguiti dalla Mcgrannit Lupin Hagrid e Silente, l'aria divenne nera un buio pesto avvolse ogni cosa e tutti i mangiamorte corsero verso il parco sapendo che nessuno avrebbe più scagliato incantesimi per non rischiare di colpire gli studenti che si erano in parte riversati ovunque...

Quando la nube sparì il silenzio fu squarciato da un grido straziante... e disumano

"NOOOOOOO"...

era la voce di Harry Potter... che era rimasto lì in ginocchio, ferito e sanguinante e teneva la sua Hemrione tra le braccia...

"NOOO HERMIONE RISPONDIMI... NON RESPIRA NON RESPIRA AIUTATEMI VI PREGOOOO ODDIO NO "urlava come una bestia ferita e scuoteva la strega tra le sue braccia che era pallidissima ed esanime...

Piton corse da lui e si inginocchiò cercando di calmarlo " PAPA' TI SUPPLICO FAI QUALCOSA PAPA' HERMIONE AMORE RISPONDIMI" il giovane mago era fuori di sè , una disperazione che non pensava possibile provare si era presa il suo cervello e il suo petto, non poteva essere,

La sua Hermione si era gettata davanti alla fattura del mangiamorte per salvarlo... non era riuscito a proteggerla...

 

Gli studenti restarono sconvolti da quella scena, nessuno di loro avrebbe mai immaginato che Potter potesse urlare così... a molti sembrò di rivedere Cedric Diggory morto nell'erba due anni prima...

Severus sapeva che cercare di calmare suo figlio sarebbe stato inutile, doveva accertarsiche.... si avvicinò di più, Harry lo guardò perso, sembrava un bambino piccolo, la sua espressione che implorava aiuto trafisse il cuore di Severus che prese delicatamente Hermione tra le braccia strappandola ad Harry che si rimise in piedi barcollando,

"vieni Harry sei ferito seriamente andiamo dentro" era la voce di Silente che lo sorresse, lui era come imbambolato, i riflessi lenti e dilatati...

"dove la portate ... io devo sapere se... DOVE LA PORTANO..." la sua voce si spense perchè qualcuno lo spinse indietro con violenza:

" SEI UN BASTARDO SEI CONTENTO ADESSO EH EROE!!!" era la voce disperata di Ron

 

"CHE TU SIA MALEDETTO HARRY POTTER" ma Hagrid e i gemelli lo trattennero, Harry non reagì, aveva gli occhi spalancati fissi su Hermione che veniva portata via da Piton...

 

Draco era sconvolto , si allontanò, non riusciva a vedere Harry così smarrito così distrutto...

caminava per il cortile cercava.. lei...

poi vide una ragazza svenuta sul pavimento, faccia in giù, lunghi capelli rossi le coprivano il viso e un rivolo di sangue aveva sporcato il pavimento,

ansimando si avvicinò e il suo profumo fece crollare ogni dubbio...

la prese delicatamente e la voltò "oh non era....possibile...lei".

Ginevra aprì piano gli occhi "Ma.. malfoy che è successo " disse confusamente cercando di mettersi seduta, il giovane mago era immobile e la fissava stupito,

non riusciva a dire nulla, la guardava cercando di mettere ordine dentro di lui... come poteva essere lei???

"Malfoy hai preso una botta in testa anche tu?" chiese lei con fatica,

lui scosse la testa guardando il pavimento ed irrigidendo la mascella portando lo sguardo di lei su Harry ch era qualche metro più in là sorretto da Lupin, sbatteva i pugni contro il petto del licantropo sembrava avesse una crisi isterica, vicino a lui i suoi fratelli che tenevano Ron ...dov'era lei???

impallidì e guardò Draco in faccia "dov 'è - la mia - amica - Hermione?" fu appena un sussurro, lui chiuse gli occhi era davvero dispiaciuto...

Ginny si alzò, si asciugò il sangue che colava dalla fronte e fece qualche passo molto lentamente,

Draco Malfoy avrebbe voluto... abbracciarla...consolarla ....avrebbe voluto che.... Granger non.... si passò una mano sul viso continuando a fissare Ginny Weasley, la ragazza dei fiori, lei si aggrappò a lui, la bocca aperta, gli occhi lucidi e rossi "no Draco no" singhiozzò prima di svenire...

 

BACI A TUTTI... SERY

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Capitolo 19
*** il dolore di Harry ***


Draco prese Ginny, il cappuccio gli crollò sulle spalle, in mezzo a tutto quel trambusto quasi nessuno si accorse di loro, il biondo serpeverde camminava verso l'infermeria, la voce disperata del suo amico Harry si faceva sempre più lontana...

Severus Piton guardava il viso pallido di Hermione, meccanicamente raggiunse l'infermeria anche lui "POPPY POPPY DOVE DIAVOLO SEI?" urlava il professore,

"sono qui e non c'è bisogno di ...." ma si bloccò vedendo Piton che teneva tra le braccia Hemrione Granger

"cosa?" boccheggiò la medimaga,

"temo sia... " la voce di Severus si incrinò, poggiò delicatamente la strega sul letto e le passò una mano sulla guancia con delicatezza, restò immobile, mille pensieri si affacciavano nella sua testa, non poteva essere, non era giusto... continuava a rivedere quella scena nella sua testa in continuazione...

Draco entrò con passo deciso "qualcuno mi aiuti per favore è svenuta", Piton si voltò di scatto

"Draco che ci fai tu qui? Cosa è successo?"

"è... è svenuta temo" rispose il serpeverde agitato...

 

 

Nel cortile Harry cadde di nuovo in ginocchio, nessuno riusciva ad avvicinarsi a lui

"NON MI TOCCATE ....non... mi....toccate" scandì disperato mentre si rimetteva in piedi, barcollava tremendamente, faticava e tenersi in equilibrio ... guardava in faccia tutti i presenti, sembrava sotto imperio o che avesse bevuto due bottiglie di brandy.

"Harry ti prego calmati adesso" disse piano Lupin, ma lui non voleva affatto calmarsi era inferocito, avrebbe voluto fare a pezzi tutti e il loro tono calmo e compassionevole:

"CALMARMI... CALMARMI COME FACCIO A CALMARMI IO VOGLIO ... TROVARLO ...ADESSO" strepitava

"BASTA ADESSO... NON MI IMPORTA PIU' ... IO DEVO UCCIDERLO ...SI IO LO UCCIDERO' CON LE MIE MANI IO ADESSO VOGLIO CHE ME LA RIPORTIATE INDIETRO ...RIDATEMI HERMIONE" iniziò a girare in tondo, sembrava davvero impazzito dal dolore...

Hagrid lo guardava mentre grandi lacrime gli inzuppavano la barba folta

"Harry per favore andiamo dentro sei ferito" sussurrò il gigante, ma il giovane mago non era in grado di tollerare nessuna voce, nessun commento, nessun consiglio nessun suono, avrebbe voluto trovare Voldemort ora e farlo a pezzi perchè la sua vita non significava più niente adesso, non la voleva senza di lei.

Era circondato da Lupin, Hagrid, e la Mcgrannit... si muoveva a scatti era malfermo sulle gambe, aveva perso molto sangue.

"Harry vieni con noi adesso, basta su avanti..." tentò Lupin

"UCCIDETEMI ...CHE QUALCUNO MI UCCIDAAAA... MI UCCIDA PROFESSOR LUPIN ....IO NON VOGLIO ANDARE DA NESSUNA PARTE VOGLIO SOLO ...LEI" le ginocchia si piegarono e scoppiò in un pianto disperato, era uno spettacolo straziante, tanti occhi lo fissavano costernati,

Hagrid riuscì ad acchiapparlo finalmente mentre lui tentava di liberarsi con tutte le sue forze, grugniva di fatica e di pianto fino a che smise di lottare e si lasciò trascinare..

 

 

 

Nella mente di Silente era ormai tutto chiaro, le sue più profonde paure presero una forma reale, Lord Voldemort aveva mandato i suoi seguaci perchè si commettesse l'omicidio più crudele, temeva Harry perchè non era sicuro di riuscire a sconfiggerlo ad armi pari così aveva trovato un altro modo per ferirlo e ucciderlo lentamente...

Molti studenti si accalcavano davanti la porta dell'infermeria, Lavanda e Calì piangevano abbracciate mentre Ron era seduto accanto alla porta sul pavimeto, la testa tra le mani... era sconvolto.

 

Draco tirò la tenda e restò vicino a Ginny, non riusciva a credere che fosse lei la ragazza che lo aveva consolato, solo ora si accorse che forse lo aveva sempre sospettato, ripensava alle sue parole "non importa da dove veniamo ciò che conta sono le nostre scelte" e Draco aveva scelto da quale parte stare grazie a lei.

Si alzò e andò dritto da Silente e da Piton che parlavano fitto fitto tra loro vicino l'ufficio di Madama Chips "devo parlarvi" annunciò con tono gravoso.

Silente lo guardò come se sapesse già tutto

"si certo Draco vieni con me" concluse allontanandosi con il serpeverde che lo seguiva,

appena uscirono dall'infermeria tutti balzarono in piedi, Silente si fermò un momento "vi prego tornate nelle vostre sale comuni" disse piano,

"preside la prego ci dica come stanno tutti? domandò Calì in lacrime,

il vecchio mago abbassò gli occhi azzurri e Draco parlò

"Ginny Weasley è solo svenuta" non seppe dire perchè sentisse il dovere di dirlo ma lì c'era suo fratello e i suoi amici, Ron alzò la testa

"Tu... Non dovresti essere coi tuoi compari? Traditore sei un traditore" , Draco se l'era aspettato, non replicò

"signor Waesley ora basta Draco non ha tradito nessuno... ora per favore " ma non terminò la frase perchè Severus Piton comparve sull'uscio con gli occhi sbarrati, nessuno lo aveva mai visto così fuori di sè,

"E' VIVA ALBUS ... MISS GRANGER E' ANCORA VIVA" gridò,

Draco sorrise, un sorriso sincero e ...era sollevato, Ron si lasciò cadere sul pavimento iniziando a piangere convulsamente seguito da tutti gli altri grifondoro, Silente sospirò "vi prego avvertite Harry deve saperlo subito" sentenziò.

"ci penso io lo dirò io a mio figlio" per la prima volta Piton diceva quella frase davanti a tutti, non gli importava di tenerlo nascosto non poteva più tenere a bada il suo cuore,

"suo...figlio?" ripetè Ron guardandolo

" ha sentito bene signor Weasley Harry è mio figlio" ripetè con orgoglio il professore, Draco non si mosse ne fece cenno di essere sorpreso...

dei passi molto pesanti annunciavano che Hagrid si avvicinava a tutti loro velocemente, dietro di lui Remus Lupin arrancava

"è sparito signore.... harry è....." Piton trasalì e afferrò Lupin per le spalle

"cosa dite?" boccheggiò

"mi dispiace Severus abbiamo provato a portarlo dentro e sembrava essersi calmato un pò..." iniziò a spiegare Lupin, Draco aveva già capito

"sembrava quasi svenuto quando si è liberato dalla presa di Hagrid e si è smaterializzato " Remus si portò una mano sul viso segnato

"come diamine ha fatto? Hogwarts..." ma Piton non concluse la frase perchè Silente lo interruppe

"ho fatto cadere gli incantesimi di protezione per permettere agli aurors di entrare" spiegò amareggiato.

Severus diede in escandescenza "NOOO NON E' POSSIBILE E' ANDATO DA.... LUI" urlò

"Calma non ne siamo certi , Harry non può sapere dove si trova Lord Voldemort " la voce di Silente era profonda e carica di ansia...

 

 

Harry si smateralizzò a Godric hallow, non sapeva perchè proprio lì... era stato il primo posto che gli era venuto in mente, nella fretta di sfuggire ad Hagrid non

aveva avuto il tempo di pensare nessun altro luogo, era ferito ma non sentiva dolore, la scomparsa di Hermione non gli faceva sentire nulla se non tanta voglia

di far finire tutta quella situazione...

Si lasciò scivolare lungo il muro di contenimento di una fontana, non ce la faceva più, era sfinito, voleva solo trovare Voldemort e ucciderlo e se non ci fosse riuscito tanto meglio ....avrebbe potuto raggiungere lei...

 

 

Hermione era ancora incosciente quando Ginny si avvicinò al suo letto...

"come stà?" chiese con un filo di voce alla professoressa Mcgrannit che la guardò stancamente, sembrava così invecchiata...

"l'incantesimo non l'ha uccisa, non .... saprei dirle il perchè... possiamo solo supporre che si sia innescato lo stesso meccanismo che ha permesso a Lily Potter di salvare suo figlio diciassette anni fà" concluse.

Ginny prese la mano di Hermione " Harry dov'è?" chiese con un filo di voce e vide per la prima volta la sua capocasa asciugarsi le lacrime con un fazzoletto di seta rosso

"si è smaterializzato ignorando che la signorina Granger fosse viva, temiamo sia andato a cercare tu sai chi", Ginny abbassò lo sguardo, era tutto un gran casino

"si rimetta a letto miss weasley" le ordinò...

Intanto nell'ufficio di Silente...

"mio padre mi ha ordinato di separare Harry da... Hermione Granger" iniziò incerto Draco, Piton scagliò a terra un libro che era sul tavolo, Silente non parve farci caso,

"mi ha scritto ieri sera ordinandomi di tenermi alla larga dall'esterno e ho temuto che ....sarebbero venuti a prendere Harry, così..."

"era lei che combatteva accanto ad Harry vero?" lo interrupppe Silente,

"si non potevo... io non sono riuscito a restare nella mia stanza mi dispiace io avrei dovuto "

"dircelo prima?" urlò Severus "lui è un tuo amico come hai potuto Draco?" lo incalzava il proferssore

"mi dispiace ma ha minacciato di uccidere mia madre, e la mia famiglia io non credevo che... speravo che Harry ce la facesse"
tentava di giustificarsi...

 

"loro non sanno che lei è il padre del prescelto... ho mantenuto il segreto" sospirò il biondo

"lei lo sapeva?" gli domandò Silente calmo, Draco annuì velocemente poi guardò entrambi i maghi prese un respiro e disse

"Credo che il signore Oscuro sia presso Malfoy Manor"

,

Piton e Silente si guardarono stranamente ....come se se lo aspettassero....

"ora sei in pericolo anche tu Draco, non ci vorrà molto perchè sappiano che hai aiutato Harry a combattere, scriverai a tuo padre che Harry è sconvolto per la morte di Hermione Granger"

"si lo farò" concluse abbassando lo sguardo.

 

 

Hermione si svegliò solo in tarda serata, era molto debole e aveva male ovunque, madama Chips accorse subito insieme a Ginny

"ehi ci hai fatto prendere un bello spavento lo sai?" la salutò la rossa, lei sorrise debolemente e richiuse gli occhi

"lasciamola dormire la pozione la aiuterà" sussurrò Poppy.

La giovane Weasley tornò a letto, non riusciva a ricordare tutto ma la cosa più bizzarra che ricordava era la faccia di Malfoy, lui l'aveva soccorsa, come era possibile?

Chissà che fine aveva fatto il ragazzo triste? Sperò che non fosse ferito, in infermeria non c'erano che lei ed Hermione...

Draco arrivò con passo silenzioso mezz'ora più tardi e passando davanti al letto di Hermione sentì una stretta al cuore pensando ad Harry,

la Granger si era gettata davanti a lui per salvarlo, quel gesto lo aveva colpito enormemente, non solo perchè si rese conto di quanto si amassero quei due

ma anche perchè lui avrebbe fatto lo stesso per la ragazza dei fio.... per Ginny Weasley che ora la vedeva arrivare dal suo letto...

 

"Ehm ciao" disse lei,

"ciao come ti senti? Chiese imbarazzato, lei accennò un sorriso

"meglio adesso.... ma c'è qualcosa che non mi spiego io... forse ho battuto forte la testa perchè ricordo che ti sono praticamente caduta addosso e tu non ... ti sei scostato per lasciarmi cadere suppongo"

Draco sorrise "no infatti ti ho portato io qui" disse guardando le mani della strega che tormentavano il lenzuolo...

"ah ecco" rispose Ginny " e come mai? Cioè voglio dire ...insomma ti ringrazio ma io credevo di starti non proprio simpatica.... per dirla tutta tu mi odi Malfoy"

Il giovane chiuse gli occhi e sorrise appena... lei era la ragazza dei fiori e quella sensazione di calore adesso non svaniva mai anche ora il suo istinto gli suggeriva di stringerla e ...proteggerla... non gli importava della sua famiglia, di tutto quello che avrebbero detto gli altri e di tutte le conseguenze, voleva solo farle capire che si sbagliava....non la odiava lui forse invece la....

"Malfoy ti senti bene?" domandò la grifondoro,

"si stò bene" replicò piano " devi sapere che quando sei scappata da me ieri sera.. io ti ho seguit...."

"io cosa?" lo interruppe lei, ma Draco le mise un dito sulle labbra e lei restò senza parole

"dimmi... ieri sera dopo cena dove sei andata?" la strega lo guardò esterrefatta

" mi hai seguita Malfoy?" replicò scocciata

"oh andiamo Weasley ti facevo più acuta sai?" si spazientì il biondo, lei lo guardò torva

"sono tre giorni che ci incontriamo al buio di nascosto in quel passagio del ponte"

disse tutto d'un fiato e l'espressione di qualche attimo prima della ragazza sparì dal suo viso , Draco si sentì sollevato e sospirò ma ...un colpo fatto di cinque

piccole dita raggiunse la sua faccia producendo un rumore sgradevole

"tu...dovevo saperlo che.." Draco la guardò sorpreso adesso cominciava ad averne abbastanza di quella squinternata, le prese le mani

"insomma vuoi calmarti ma cosa ti prende? Neanche io sapevo che fossi tu prima di trovarti svenuta per terra e non è che faccia salti di gioia sai?"

replicò Draco mentre cercava di parare i colpi, poi riuscì a fermarle le mani e lei si placò continuando a guardarlo male

"sono sempre stato sincero con te, puoi crederci o no ma è così, non sapevo che fossi tu lo giuro" concluse serio,

la grifondoro restò un momento a guardarlo

"dunque tu e ..io ....noi ci siamo ..baciati" disse come se da quello dipendesse la sua vita, il biondo alzò la testa

"si proprio così .... "

"mmm... devi aver vomitato per ore al solo pensiero dopo" soffiò Ginny, lui si spazientì e scattò in piedi

"insomma Weasley ma lo sai che hai proprio un brutto caratteraccio?" lo disse senza il solito tono crudele, era solo esaperato e la strega iniziò a capire...

"tu hai ...tradito Harry non è così??" sussurrò sconvolta,

a questo proprio non aveva pensato, tutte quelle confidenze avevano un senso adesso e si sentì davvero sporco agli occchi di quella creatura che era la stessa che fino a poche ore prima lo aveva stretto a se ...

"maledizione cosa pensi che sia un mostro?" disse frustrato " io non sono perfetto, ho sbagliato e ho cercato di rimediare come mi hai detto tu, ho cercato di fare la cosa giusta e per la prima volta in vita mia sono andato contro tutto quello che sono .... lo capisci?"

"oh per favore tu sei senza speranza" replicò la strega arrabbiata

non poteva credere che si fosse quasi innamorata di Draco Malfoy che per giunta aveva fatto del male a tutte le persone che amava,

non poteva perdonargli semplicemente tutti quegli anni di cieca crudeltà, oh no e ora Harry era andato a farsi uccidere per colpa sua,

ed Hemrione sarebbe morta di dolore a causa sua , non lo avrebbe mai perdonato no....

 

Restò ostinatamente in silenzio fissandosi le mani in grembo e Draco amareggiato si allontanò... era così deluso... eppure doveva saperlo... lui aveva avuto parte in tutto questo, se solo avesse agito prima, se solo avesse avuto il coraggio.... ma cosa ne sapeva lei di tutto quello che gli era costato?

"Va al diavolo Weasley "mormorò andando a letto quella sera...

 

Il giorno dopo mentre a Hogwarts erano riuniti tutti i membri dell'ordine e l'intera squadra degli auror nell'ufficio di Albus Silente, a Godric Hallows Harry Potter apriva gli occhi lentamente,

gli ci volle un pò per ricordare tutto e per un solo folle utopico istante credette di essere nel suo letto a Hogwarts, si tirò su mettendosi a sedere, aveva freddo ed era bagnato da capo a piedi, si accorse di tremare forte...

un dolore sordo tornò a coprirgli orecchie cuore o cervello, il viso di Hemrione galleggiava davanti a lui...

allungò una mano come per toccarla "..amore mio" sussurrò, lei non parlava ma sorrideva "stò tornado da te aspettami" doveva essere febbricitante perchè sentiva brividi di freddo e la testa pulsare...

si guardò intorno prima di perdere di nuovo conoscenza...

 

 

La vita a scuola riprese con fatica, tutti i genitori erano stati allertati dell'incidente ma pochissimi furono gli studenti richiamati a casa, molti sapevano che dove c'era Silente beh quello era il luogo meno pericoloso per i propri figli...

Severus Piton aveva spiegato ad Hermione il perchè dell'assenza di Harry, e dopo aver pensato per interminabili tremende ore che le stessero nascondendo la morte del suo Harry, la strega tentò di farsi dimettere dall'infermeria ma senza risultato

"signorina Granger le ordino di restare a letto lei non andrà proprio da nessuna parte, stiamo già facendo il possibile per trovare Harry" sentenziò Severus Piton

"non mi costringa ad usare incantesimi la prego..." concluse.

Hermione dovette desistere anche perchè non aveva proprio idea di dove andare a cercare Harry, si sentiva persa senza di lui, sperava che non trovasse tu sai

chi e sperava che nessuno dei seguaci di tu sai chi trovasse lui.. era in pena costante, le sua amiche andavano a trovarla tutti i giorni appena avevano tempo e con loro riusciva almeno ad esorcizzare un pò le sue paure.

"cinque squadre di Auror intere... schiere di maghi e streghe la fuori e nessuno dico nessuno che sia in grado di portare uno straccio di notizia?"

"Severus devi avere pazienza vedrai che lo troveremo" lo consolò Silente...

 

 

Il prescelto si svegliò e sentì di essere al caldo... in un vero letto, sorrise "ecco lo sapevo... non poteva essere vero" si disse, cercò gli occhiali e li inforcò e si accorse di non essere al castello ma in una casa...babbana..

.

la porta si aprì e comparve un uomo alto e grosso, aveva la barba e sembrava contento di vederlo sveglio,

Harry non aveva la più pallida idea di chi fosse.

"ah ci siamo svegliati finalmente come ti senti hai fame?", il giovane mago ci mise un pò a realizzare

"si sono sveglio e mi sento meglio... e si ho molta fame" rispose incerto

"e lo credo ragazzo hai dormito per due giorni, eri conciato piuttosto male per la verità" continuò l'uomo

"scusi ehm ma lei chi è?" chiese cercando di essere più gentile possibile

"mi chiamo Ted Tonks e ti ho trovato due giorni fà svenuto davanti al mio vialetto, così ti ho portato dentro e io e mia moglie Andromeda ci siamo presi cura di te"

Ad Harry sembrò tutto più chiaro anche se decise che non avrebbe detto il suo vero nome...

"La ringrazio signore io mi chiamo ...James Piton" una donna dai bei lineamenti scuri entrò nella stanza con un vassoio colmo di ogni ben di Dio...

 

 

Intanto a Malfoy Manor Lucius Malfoy beveva con soddisfazione un bicchiere di vino dopo aver letto l'ultima lettera di suo figlio che gli confermava che Harry Potter era sconvolto per la morte della Granger.

"Draco ha fatto un ottimo lavoro, sono sicuro che il Signore Oscuro gli concederà presto il marchio nero è molto soddisfatto di lui" concluse guardando intensamente il liquido che oscillava dentro la coppa di cristallo.

Sua moglie Narcissa lo guardò con apprensione "cosa?" mormorò sconvolta

"certo se lo è meritato... questo è un onore Narcissa non capisco perchè tu faccia quella faccia" rispose Lucius spigoloso e indignato.

Narcissa voltò il viso altrove nascondendo la paura sciolta nei suoi occhi lucidi a suo marito...

Draco era solo un ragazzo, quale madre desidera un futuro da assassino per suo figlio? Stare vicino al signore Oscuro era sinonimo di pericolo costante anche perchè bastava molto poco per essere destinati a disgraziate punizioni...

 

Ginny non aveva più incontrato Draco o meglio era riuscita a far si che non accadesse, ma ora che le lezioni erano ricominciate sapeva che era inevitabile.

Accadde l'ultima sera di degenza di Hermione presso l' infermeria, quando la rossa salutò la sua amica rimboccandogli le coperte e uscì, trovò Malfoy che la aspettava appoggiato al muro a braccia incrociate.

Ginny avvampò e tentò di passargli accanto senza dire una parola ma lui non glielo permise "insomma Weasley vuoi continuare ad ignorarmi per sempre?"

"l'idea è più o meno quella Malfoy" replicò stizzita continuando a camminare, si allontanò un pò quando Draco si stancò e la prese per un braccio

"vieni con me avanti" biascicò

"ma come ti permetti? Dove mi porti lasciami" provò a protestare lei senza tropppa energia, si lasciò trascinare

"dovè che stiamo andando? E non tirarmi come un cane" continuò a soffiare la strega

"finiscila di agitarti tanto" la zittì lui, arrivarono al ponte

"smettila Malfoy so cosa vuoi fare e non servirà..." lui la voltò in malo modo appena raggiunto il passaggio e di colpo rallentò tutti i movimenti

"shhh non parlare adesso" la voce di Draco era ridotta ad un sussurrò e Ginny si fece prendere la mano e avvicinare,

il giovane serpeverde appoggiò le labbra sulla sua fronte "tu non sai cosa ho passato... tu non sai cosa ho provato...cosa provo adesso...ho sbagliato ma

Vo...Voldemort ha minacciato di uccidere mia madre e... io ...sono stato uno stupido vigliacco, ma grazie a te ho capito Ginevra..."

la strega restò immobile, lui l'aveva chiamata per nome e trovò quel suono dolcissimo....

"io ti amo Ginevra " mormorò e la baciò, lei rispose al suo bacio e si strinse forte a lui

"mi dispiace Draco, io anche io credo che .... sai che questo cambierà tutto?" chiese la strega, lui annuì

"troveremo Harry anche se dovessi andare a cercarlo a Malfoy Manor te lo prometto"

la voce di Draco sembrava determinata e sicura, per la prima volta in vita sua teneva il timone delle rotte delle sue decisioni, il suo cuore era libero... e amava,

senza pregiudizi, senza paura, senza nascondersi, ora avrebbe iniziato una vita nuova , tenne Ginny stretta a se prima di guidarla al castello...

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Capitolo 20
*** Malfoy Manor ***


 

 

Severus Piton era seduto davanti al fuoco acceso accanto a Remus Lupin “dove potrà essere?” imprecò,

“non ne ho idea, escudo che sia tornato dai Dursley li disprezza e lo hanno sempre trattato come ….male” replicò il licantropo…

 

Severus tacque, non aveva mai voluto ascoltare quella parte della vita di suo figlio, aveva sempre pensato che era stato cresciuto come un principino viziato, tutto era frutto del suo odio per james Potter , un altro enorme sbaglio, “dimmi Remus cosa sai dell’infanzia di Harry dai suoi zii?”,

 

Lupin abbassò lo sguardo e si incupì “ci siamo allora… sei sicuro di volerlo sapere?” chiese,

Severus annuì tetro.

 

“Non lo hanno mai amato, odiano la magia e i maghi…hanno provato a reprimere la natura di Harry fin dal primo giorno. Minerva è sempre stata contraria a lasciare che vivesse lì ma… doveva vivere in quella casa, l’incantesimo di Lily esisteva per questo, finchè Harry fosse tornato in quella casa dove c’era l’ultimo legame di sangue di sua madre, lì Voldemort non poteva toccarlo”, fece un pausa e sospirò pesantemente,

 

“è stato rinchiuso per anni in un sottoscala, era praticamente uno sguattero dall’età di cinque anni, che Merlino perdoni quei babbani per quello che gli anno fatto, lo hanno indotto a pensare che fosse un essere inutile e sbagliato, lo chiamavano mostro lo punivano lo privavano di cibo e dignità umana… “

 

“Lo hanno mai…picchiato?” la domanda di Severus era sofferta e bisognosa di una risposta negativa, ma Lupin non si sentì di mentire

“a volte Severus…a volte” , il cuore del pozionista si strinse facendogli quasi male…

 

“non ha avuto una vita facile… quando è arrivato a Hogwarts lo hai visto anche tu, sembrava più piccolo dei suoi coetanei più insicuro e meno integrato, era un bambino infelice e abusato”

 

Piton sapeva di aver contribuito pesantemente a far sentire quel piccolo ragazzino dagli occhi dolcissimi una nullità… Non se lo sarebbe mai perdonato…

 

 

Albus Silente ricevette quella sera una segnalazione dalla squadra auror, si affacciò nello studio di Piton” forse ci siamo, presso la famiglia di Ninfadora Tonks, uno dei nostri auror, c’è un  ragazzo che è stato soccorso tre giorni fa, credo sia lui … è a Godric Hallows“…

 

 

Harry era ancora debole ma riusciva ad alzarsi dal letto adesso. La stanza dove era stato sistemato doveva appartenere ad una ragazza, c’erano disegni sulle pareti e foto di un gruppo musicale babbano e… una foto che ritraeva una strega dai capelli di un colore improponibile che stringeva un diploma e che lo salutava, era in divisa… la divisa degli auror…

 

Il cuore di Harry prese ad accelerare “era in casa di un’auror?, Forse erano già sulle sue tracce doveva muoversi…si vestì e sbirciò fuori dalla porta, voci distinte provenivano dal salotto

 

“Abbiamo in casa Harry Potter e vuoi che mi calmi?” sussurrava la moglie di Ted Tonks

“Shhh ti sentirà… dobbiamo solo trattenerlo fino all’arrivo di Ninfadora e dei suoi colleghi” replicò il mago

 

“Ted ho paura, se è vero che l’Oscuro Signore si trova dai Malfoy… sai cosa significa? Mia cugina Narcissa e suo marito Lucius ci faranno fare a pezzi”

 

Harry chiuse la porta lentamente, recuperò la sua bacchetta e si preparò a fuggire  dalla finestra più vicina…era stato scoperto, Voldemort era dai Malfoy… quelle persone erano imparentate con loro…con i Malfoy ed è lì che sarebbe andato...

 

 

Saltò giù e si trovò e percorrere il vialetto quando si trovò di fronte ad un gruppo di persone, riconobbe suo padre, Lupin e Silente. C’era anche la ragazza della foto insieme a molti auror.

 

“Harry fermati dobbiamo parlarti” urlò Piton, li separavano una cinquantina di metri, vorticò su se stesso non riuscendo a sentire Lupin che gridava che Hermione era viva…

 

 

“Maledizione” imprecò Severus Piton ….

 

 

Quando tutti rientrarono al castello Hermione, Ginny , Draco , Ron, Lavanda e Calì erano davanti al gargoyle in attesa di entrare nello studio del preside per avere notizie.

 

“Si è smaterializzato davanti ai nostri occhi”  annunciò Lupin

 

“come stava?” boccheggiò Hermione

 

“I Tonks lo hanno curato sembrava stare bene” disse Silente, Draco strinse i pugni

“sa dov è il Signore Oscuro?” chiese il biondo

 

“non penso proprio stà vagando alla cieca, non abbiamo fatto in tempo a dirgli che la Signorina Granger è viva e vegeta e non possiamo farlo sapere in giro perché ….” Il preside si zittì…

 

 

Poi decise di spiegare tutto quello che riguardava Harry ai presenti era venuto il momento di spiegare tutto….

 

quando finì molti interrogativi nella testa di Hermione si chiarirono, ora capiva le pressioni del preside, e i malori di Harry, tutto si spiegava…

 

“quindi dobbiamo fare in modo che i cattivi sappiano che Herm è morta” concluse Ginny,

“proprio così miss Weasley il più a lungo possibile” annuì Silente.

 

Quando lasciarono l’ufficio erano tutti pensierosi… erano ormai parte della storia di Harry Potter e dei segreti che muovevano il futuro di ognuno.

 

Davanti al camino della sala comune, Ginny raccontò quello che era successo tra lei e Draco tentando di placare la tensione.

 

“Malfoy è… davvero una sorpresa” esclamò Calì

 

“si lo è… ha sbagliato e non ha avuto una vita facile sapete? Ma alla fine ha tentato di aiutare Harry, si è schierato dalla parte meno …comoda sapendo che la sua famiglia corre un grosso pericolo”  concluse Ginny.

 

Hermione sorrise carezzando la spalla della sua amica “stai tranquilla Herm vedrai che … andrà tutto bene, se c’è qualcuno che può farcela quello è… Harry Potter” tentò Lavanda.

 

Ron era seduto davanti la finestra, era felice che Hermione fosse viva, mal tollerava la vicinanza di Draco e sua sorella e ancora di più non accettava che Hermione amasse Potter,

 

ora che aveva saputo la verità il suo rancore per Malfoy era cresciuto e si sentiva in colpa verso Hermione… era confuso e pensò a Luna, povera Luna se solo avesse saputo.

 

 

In tutta la scuola non si parlava che dello scontro di pochi giorni prima,

 

Astoria e Pansy erano scioccate soprattutto Pansy non si capacitava del fatto che Draco fosse cambiato tanto,

 

Silente aveva vietato a tutti gli studenti di scrivere a casa e la posta in entrata era smistata e controllata dalla professoressa Mcgrannit, il timore era di fornire involontariamente o meno informazioni preziose che potessero giungere a tu sai chi.

 

 

 

Harry si era materializzato davanti i cancelli di Malfoy Manor, l’adrenalina era ancora padrona del suo corpo, era accecato dal desiderio di vendetta. Pensò a sua madre, forse l’avrebbe rivista presto, l’abitudine dell’idea di James Potter come suo padre gli faceva sentire ancora affetto per lui, ma…

 

…Ma solo adesso riusciva a percepire la differenza del rapporto che aveva instaurato con Severus in così poco tempo.

 

 Era dispiaciuto, avrebbe voluto dirgli tante cose prima di… e fece una cosa che avrebbe voluto fare da tanto, trasfigurò la sua giacca in una pergamena e due bottoni della sua camicia in una piuma e inchiostro e scrisse a suo padre.

 

 

 

 

 

 

 

Draco Malfoy sedeva accanto a Ginny Weasley nella classe di pozioni, tutti i serpeverde li guardavano come se avessero tre teste, appena Pansy Parkinson entrò si fermò davanti al loro banco guardandoli con disprezzo

 

“davvero non pensavo che tu ed Harry poteste cadere più in basso di così” disse sprezzante

“credimi Pansy dormirò lo stesso stanotte nonostante quello che credi tu” replicò il serpeverde acido.

 

 

Sia hermione sia Ginny avevano acquistato una popolarità incredibile, ovunque andassero venivano additate e si bisbigliava al loro passaggio ma le ragazze non se ne curavano poi troppo,la preoccupazione per la sorte di Harry smorzava qualunque cosa.

 

Il professore di pozioni era seduto nella sua classe quando una candida civetta bianca planò sulla cattedra facendolo impallidire, cerco gli occhi di Draco e di Hermione che scattarono in piedi.

 

L’intera classe notò quella reazione, tutti riconobbero la civetta di Harry.

 

Piton slegò il biglietto incerto:

 

 

Ciao papà,

quando leggerai questa lettera forse sarò di nuovo con la mamma e con Hermione. .Mi dispiace di non aver avuto il tempo di dirti che sono orgoglioso di essere tuo figlio. Non sono più Harry James Potter sono tuo figlio e basta. Non riesco a sopportare più che il mio cammino nefasto continui a sacrificare le persone che amo al mio posto, sento che  se non agisco adesso me ne pentirò, non voglio e non posso permettere che la prossima persona ad essere sacrificata  possa essere tu. Spero capirai, io ho tentato, ho provato con tutte le mie forze ma non ci riesco, vado incontro al mio destino con la convinzione che non potrò mai essere più pronto di così ad affrontare quel mostro.

Ricordati che anche se non te l’ho mai detto ti voglio bene e ti ringrazio per tutto quello che hai fatto per me e per la mamma. Le porterò i tuoi saluti .

 

Tuo figlio Harry.

 

 

 

Abbassò lo sguardo e sospirò “Signorina Granger, signor Malfoy seguitemi per favore tutti gli altri silenzio, signorina Weasley faccia in modo che nessuno si ammazzi …cortesemente”

 

I serpeverde erano sconvolti, mai Piton aveva affidato la classe a qualcuno che non fosse della sua casa.

 

Ginny si alzò andò alla cattedra e si sedette con aria trionfante.

 

 

“cosa dice la lettera? E’ di Harry?” chiese subito Hermione

 

“si …stà andando dal signore oscuro temo” ,

 

 la grifondoro  emise un suono stridulo e si fermò in mezzo al corridoio e Draco fece una cosa che non aveva mai fatto prima e che stupì anche se stesso, le andò incontro e le posò una mano sulla spalla, la strega sgranò gli occhi.

 

“andrà tutto bene” riuscì a sussurrare” Hermione annuì guardandolo dritto negli occhi

 

“muovetevi voi due” li richiamò con malagrazia Piton anche se in cuor suo fu felice.

 

 

 

Harry scavalcò la recinzione del parco di Malfoy Manor, sembrava non esserci nessuno in giro, si avvicinò di soppiatto ad una delle grandi finestre, all’interno scorse subito il grande serpente di tu sai chi, un brivido gli percorse la schiena e subito dopo un dolore lancinante lo fece cadere all’indietro.

 

Si risvegliò poco dopo, era appoggiato ad una parete di pietra e si accorse di essere legato mani e piedi da sudicie, fredde catene di ferro, era perduto…

 

 

“Mio signore mio signore” ansimò Lucius Malfoy entrando nel grande salone “abbiamo Potter lo abbiamo catturato era qui… fuori” ,

 

 Lord Voldemort si voltò non nascondendo la sua sorpresa, ma il suo volto era scuro e irato…

 

“sai cosa si dice Lucius?” Malfoy Senior riconobbe il tono pericoloso del suo signore

“si dice che la mezzosangue sia viva e vegeta” urlò e la potenza della sua rabbia fece cadere a terra il mago biondo.

 

“ma non è possibile” ansimò

 

“beh evidentemente il nostro caro Draco è passato dall’altra parte Lucius” disse mellifluo Voldemort

“no.. non potrebbe mai mio signore” rispose il mangiamorte

“allora spiegami perché adesso amoreggia con la figlia di Weasley e perché ti ha mentito” disse il suo signore guardandolo in volto…

 

 

 

Quando Piton rientrò in classe trovò un gruppo di persone riunite attorno al banco occupato da Pansy Parkinson

“che cosa succede qui? Signorina Weasley?”

Ginny uscì allo scoperto la bacchetta ancora tra le mani, Pansy si teneva il viso piangendo era piena di orrende pustole.

 

“chi le ha fatto questo?” scandì  il professore rivolto alla serpeverde

“sono stata io signore” esclamò Ginny in tono duro… Draco dovette trattenere un sorrisetto compiaciuto e ammirato, mentre Hermione le scoccò uno sguardo di rimprovero.

 

“mi spiace professore ma la signorina Parkinson non la smetteva di insultare così…”

“così ha ben pensato di occuparsene lei non è vero?” disse Piton  arcigno.

 

“Parkinson in infermeria, 50 punti al grifondoro e una settimana di punizione per lei miss Weasley” annunciò il mago.

 

 

Harry sentì la pesante porta delle segrete del maniero aprirsi, ora Voldemort sarebbe venuto ad ucciderlo lo sapeva, era la fine.

Si trovò a fissare quegli occhi rossi ancora una volta

 

“finalmente ci rivediamo Harry Potter… mi chiedo come mai tu sia venuto fin qui”

 

Harry non capì molto quella domanda e fece lo sbaglio di fissare quel mostro negli occhi.

 

Voldemort entrò nella sua mente con violenza:

 

Harry era abbracciato alla Granger nel cortile quando Bellatrix gli scagliò l’incantesimo che evitò per un soffio..

 

Era in ginocchio quando un mago col cappuccio lo affiancava nella lotta…

 

Piton teneva tra le braccia la mezzosangue mentre Harry lo chiamava PAPA’…

 

il ragazzo che aiutava Potter ora era senza cappuccio, Draco portava tra le braccia la Weasley…

 

Harry piangeva disperato e si smaterializzava… ora scappava da una casa… scriveva una lettera a.. suo padre…

 

Il contatto si interruppe lasciando il prescelto senza forze, Voldemort urlò di frustrazione

 

“ e così il caro paparino spiega perché sei finito a serpeverde” iniziò l’oscuro

Harry non rispose era terrorizzato, ora sapeva di suo padre… una stretta allo stomaco lo fece sobbalzare…

 

“si e aveva un genitore babbano proprio come me e te Tom… i tuoi scagnozzi sanno che sei un mezzosangue?”

Fu l’ultima cosa che riuscì a dire prima di essere cruciato selvaggiamente…

 

 

 

“E così Piton è il padre di Potter… portatemi Lucius subito” urlò il mago oscuro.

 

GRAZIE A TUTTI DAVVERO PER LE RECENSIONI E GLI APPREZZAMENTI… BACI SERY.

 

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Capitolo 21
*** uccidimi ***


Lord Voldemort era furioso, aveva Potter lì imprigionato ma non era sicuro di poterlo uccidere… se la mezzosangue era viva allora Potter aveva ancora la forza di resistere???

Non ne era sicuro e non si spiegava perché il prescelto fosse venuto a Malfoy Manor da solo… non lo avrebbe mai ammesso ma non era sicuro di riuscire a sbarazzarsi di lui… temeva la profezia e temeva l’incantesimo della madre babbana di Potter.

Erano ormai anni che cercava di eliminare quel fastidioso ragazzino ma ogni volta qualcosa andava storto... non doveva sbagliare adesso.

 

Narcissa Malfoy si presentò ai cancelli di Hogwarts sconvolta e stremata. Tentò di entrare ma venne ricacciata indietro dagli incantesimi di protezione della scuola.

Nell’ufficio di Silente l’allarme si azionò, lo spioscopio si accese e il preside si precipitò assieme a Piton e a mezzo ordine della fenice all’entrata del parco.

Trovarono Narcissa ferma ed immobile, i capelli arruffati gli occhi gonfi di pianto, quando Piton la vide trasalì.

Si gettò ai piedi di Silente piangendo

"la prego mi aiuti portatemi da mio figlio per favore" singhiozzò.

"Che cosa le è successo signora?" chiese Silente in tono calmo

"Potter è prigioniero al maniero, il signore Oscuro dice che Draco ha tradito e… ha … ucciso mio marito" non riuscì a continuare scoppiò in un pianto dirotto.

 

Quando Piton andò a cercare Draco lo trovò fuori dalla sala comune di grifondoro assieme a Ginny

"vieni con me Draco per favore subito" c’era un cenno di allarme nella voce del suo professore

"cosa succede avete trovato Harry?" chiese lui spiccio

"sappiamo dov’è ma…vieni con me adesso" tese un braccio e Draco che prese la mano di Ginny

"forse è meglio se vieni da solo" disse Piton

"no io credo di no" replicò il biondo stringendo la mano di Ginevra.

 

Quando arrivarono dal preside e varcarono la soglia il sangue del giovane Malfoy si ghiacciò

"Ma… madre cosa?" riuscì a dire prima di essere abbracciato da Narcissa che iniziò a piangere disperatamente.

"Oh Draco lo ha ucciso… il signore oscuro ha ucciso… tuo padre"

Il cervello di Draco riuscì a registrare quelle parole crude

"cosa… ma come"

Ginny accarezzò la schiena del suo ragazzo delicatamente…

"E’ colpa mia madre è tutta colpa mia" urlava il giovane mago, sua madre gli prese il viso

"No la colpa è nostra, mia e di tuo padre, sapevo che sarebbe successo prima o poi, quell’essere spietato sa che tu… non sei dalla sua parte…."

"Mi dispiace madre io…"

"no Draco ascoltami tu hai fatto la cosa giusta… ho provato debolmente a dire a tuo padre che non volevo che ti trasformasse in un mangimorte che non volevo che mio figlio diventasse come quei mostri ma…" singhiozzò più forte

"Draco … hai fatto la cosa giusta, ora che ha Potter so che avrebbe ucciso anche me e poi sarebbe venuto a cercarti"

Ginny sussultò e Piton si lasciò cadere su una sedia.

Remus Lupin entrò di corsa senza bussare "Albus è vero? Hanno Harry?", Silente annuì…

Narcissa si calmò e raccontò tutto quello che aveva sentito dire dai mangiamorte

"Potter è ancora vivo ne sono certa, ma è ridotto molto male è stato torturato pesantementee il signore oscuro credo che… abbia paura di…"

"tentare di ucciderlo" completò per lei il preside.

Narcissa Malfoy annuì e venne portata da madama Chips, era sconvolta, aveva bisogno di calmarsi.

 

Draco non riusciva a sentirsi in colpa davvero , la morte di suo padre era per lui un evento stranamente distaccato,

sapeva come la pensava e non condivideva... non più,

era arrabbiato con lui perché non gli era mai stata data l’oppurtunità di scegliere, di essere libero, era nato e cresciuto in schiavitù all’ombra di quel pazzo furioso che assoggettava tutti al suo volere non tanto per lealtà quanto per paura.

Pianse tutta la notte abbracciato alla sua Ginny "Shh ci sono io adesso stai tranquillo" cercava di consolarlo la strega…

"sono … sono felice che almeno mia madre.. lei.."

"lo so Draco lo so".

 

 

Quando Hermione venne messa al corrente della situazione non la prese bene…

Erano iniziate le vacanze di Natale ma sia lei che Ginny non tornarono a casa, Hogwarts era il luogo più sicuro adesso. Neanche Ron andò via anzi venne raggiunto dalla famiglia Weasley al completo così da poter riunire l’ordine della fenice tutte le sere senza correre rischi.

Era un momento delicato non erano ammessi errori, il più piccolo passo falso sarebbe stata la morte del bambino sopravvissuto.

 

 

La sete svegliò Harry che faticò a ricordare dov’era… si era ormai abituato all’oscurità della cella…

Voldemort mandò Bellatrix a sciogliere la lingua del mago circa ...Draco.

Dopo più di mezz’ora di torture il mago non riusciva nemmeno più a vedere bene la faccia di quella pazza

"Parla ho detto... Draco ti ha aiutato?"

"no te l’ho già detto " sussurrò lui stremato…

"oh non sai che piacere vedere la tua cara mezzosangue stecchita Potter" cinquettò Bella iniziando un altro tipo di tortura.

"Immagino che abbia inzozzato il pavimento del cortile col suo sangue sporco e credo abbia sofferto tanto sai?"

"ZITTA STA' ZITTA " urlò il prescelto

" VI UCCIDERO’ TUTTI "

" ma pensi di farmi paura???Sembra che tu nutra l’illusione di riuscire ad uscire vivo da qui, beh non accadrà Potter te lo assicuro se non sei ancora morto è perché ci stiamo divertendo un po’ e quel maiale di Draco farà la fine del mio caro cognato"

Harry sgranò gli occhi "si ha avuto la fine che meritava e quella sciocca di mia sorella lo seguirà presto" concluse Bellatrix uscendo.

Harry si accasciò non sarebbe mai uscito vivo da lì… ma in fondo era quello che voleva, avrebbe raggiunto Hermione presto anche se doveva trovare il modo di trascinare Voldemort con se…

 

La sera della vigilia di Natale la sala grande era meno addobbata a festa degli altri anni, c'era un grande tavolo sistemato proprio al centro e gli elfi domestici avevano preparato ogni leccornia possibile.

Hermione era sul suo letto mentre Ginny si arricciava le ciglia con la bacchetta "Herm è tardi andiamo non puoi restare qui da sola è la vigilia di Natale" la esortò

"scusami Gin ma non ci riesco davvero dì a tutti che ho mal di testa ok?"

"oh lo sai che mia madre verrà a cercarti quassù vero?" le disse con il suo solito cipiglio e la mano sul fianco,

"secondo te questa gonna è troppo corta?" continuò guardandosi allo specchio " Oh dio Herm ai miei verrà un colpo quando sapranno di Draco come minimo mi manderanno a dormire con i nostri gnomi da giardino" Hermione rise per la prima volta dopo settimane e Ginny la imitò

"beh probabilmente verrà un colpo ai tuoi fratelli a proposito come stà... Draco?"

Ginny sospirò "ne verrà fuori, non che abbia mai avuto un gran rapporto con Lucius ma... credo che in un certo senso si senta come... liberato ecco, so che è brutto detto così ma..."

"ho capito cosa vuoi dire" la rassicurò Hermione.

 

L'intera famiglia Weasley era già nell'atrio insieme a Lupin, Hagrid, Malocchio Moody, tutti i professori, Kingsley , mastro Gazza, Ninfadora Tonks e molti auror quando Narcissa Malfoy si unì a loro

"buonasera" la salutò cortesemente Arthur Weasley

"buonasera" rispose lei piatta, Molly Weasley la guardò un momento, non era come se l'era immaginata, la sua arroganza sembrava altrove, in fondo aveva appena perso suo marito

"piacere di conoscerla signora Malfoy" le disse andandole incontro, Narcissa si era aspettata molta più freddezza invece forse quella era ...compassione???

"il piacere è mio ma non c'è motivo di ...." ma Molly la interruppe

"mi scusi ...ma se stà per dire che la compatisco beh stà sbagliando... mi fa piacere averla qui solo ed esclusivamente perchè questa guerra ha lo stesso comun denominatore per tutti... ci strappa chi amiamo per la pazzia di un essere spregevole Narcissa e credo che lei debba essere davvero orgogliosa di suo figlio ... ha dimostrato coraggio ".

La signora Malfoy restò profondamente colpita da quelle parole, era drammaticamente tutto vero, sorrise e strinse la mano della donna "grazie lo sono signora Wea.."

"mi chiami Molly"

"beh allora grazie Molly" .

 

Ginny assistette a quella scena e per poco non le si strozzò con le proprie corde vocali, non avrebbe mai immaginato sua madre e la madre di Draco comunicare se non per lanciarsi maledizioni, sorrise al suo ragazzo che gli posò una mano sul fianco.

"Mi scusi miss Weasley dov è la signorina Granger?" chiese Silente, Ginny scosse il capo "non penso si unirà a noi dice di avere mal di testa ma credo sia molto depressa"

Molly scattò in piedi per andare da Hermione ma stupendo tutti Severus Piton la precedette

"no Molly vado io" tutti lo guardarono sorpresi...

 

Severus non mai più tornato lassù dopo ... dopo l'ultima litigata furiosa con Lily molti anni prima, si fece coraggio e deglutì , salì le scale del dormitorio e bussò, Hermione smise di piangere

"oh no scusi signora Weasley ma non mi sento bene ho un tremendo mal di testa e non ho intenzione..."

"apra la porta signorina Granger sono il professor Piton" Hermione si portò una mano alla bocca "Piton ?Cosa ci faceva Piton lassù?" pensò.

"ehm.. scusi professore ma preferirei di no" riuscì a dire cacciando indietro le lacrime

"se non apre subito la porta la farò apparire nella sala grande con il suo letto al seguito" replicò Severus serio.

Hermione si alzò di colpo sbuffando e mormorando un oh che palle..

"guardi che l'ho sentita sà?" disse il mago, lei arrossì e aprì la porta facendo strada al suo professore,

"scusi il caos ma non aspettavo visite" si giustificò.

Piton entrò incerto, cercò di non guardare troppo in giro, l'ultima cosa che voleva era individuare mutandine e reggiseni, non era pronto per quello... decisamente, andò alla finestra restando di spalle

"questo mal di testa...è così forte da non... "

"si signore" lo interruppe la strega, sembrava avere un forte raffreddore era l'effetto di tutte quelle lacrime.

"E' molto ...molto difficile anche per me miss Granger" mormorò il mago, lei restò in silenzio altre lacrime spingevano per traboccare dai suoi occhi...

"so come si sente o almeno posso immaginarlo meglio di chiunque altro, ma restare chiusa qui a struggersi non ci darà indietro Harry" disse voltandosi.

Hermione guardò quell'uomo forte e vide tutta la sua fragilità, ora non riusciva più a trattenersi e tutto il dolore e l'angoscia si rovesciarono dentro la sua testa, cadde sul letto e nascose i suoi singhiozzi nel suo cuscino.

"Chissà cosa gli stanno facendo ?" si disperò

Piton non si aspettava quella reazione da lei che era sempre così controllata, si sentì enormemente a disagio maledicendosi perchè in fondo se l'era cercata... di sicuro Molly Weasley era più tagliata di lui per certe cose.

Si avvicinò e si sedette sul letto accanto ad Hermione che piangeva, allungò una mano e la posò sulla nuca della strega

"le prometto che... glielo porterò sano e salvo a casa" sussurrò con una tale dolcezza che Hermione sollevò lo sguardo e vide gli occhi di Piton scintillare di lacrime, si lanciò in avanti e si aggrappò alla sua tunica ricominciando a piangere... Lui restò interdetto per un momento poi le mise un braccio sulla schiena e una mano sulla testa e la accarezzò

"Ce la faremo vedrà che ce la faremo Hermione adesso si cambi e faccia un incantesimo anti gonfiore o qualche altra diavoleria che fate voi ragazze... la aspetto qui fuori" sussurrò alzandosi...

 

La cena fu servita alle otto, i gemelli Weasley ne approfittarono per dare il tormento a Gazza e alla sua gatta, ogni tanto Molly li prendeva per le orecchie" ma insomma quando crescerete voi due?" si lamentava non sortendo alcun effetto sui suoi figli.

Ron era seduto accanto ad Hermione "come... come stai?" mormorò, non parlava con lei da mesi,

"uno schifo sono in pena per... lui" non riuscì ad evitarlo e lo disse, il rosso sembrò lottare con se stesso

"è ...un tipo...ehm ecco si ostinato ... vedrai che ce la farà" biascicò strappando un sorriso alla grifondoro.

 

" E così tu sei Ginevra" esordì Narcissa guardando Ginny negli occhi.


"Proprio così signora Malfoy " rispose senza tradire alcun imbarazzo, aveva uno sguardo penetrante e un portamento fiero che stupì Narcissa, non erano molte le persone che riuscivano a sorprenderla

"mi dispiace per suo... marito" le parole le erano sfuggite senza pensare ma era la prima volta che si parlavano dal suo arrivo al castello" sono davvero stupida" si disse

"grazie Ginevra" rispose l'altra che sembrò apprezzare il coraggio di Ginny. Draco sorrise a sua madre e questo la riempì di gioia.

 

Dopo cena l'ordine si riunì spedendo i ragazzi fuori dalla sala grande, Draco sgattaiolò insieme a Ginny nella sua camera, avevano tutto il dormitorio dei serpeverde per loro, sparirono nei sotterranei ...

Hermione e i fratelli Weasley si accomodarono nella sala comune dei grifoni, Hermione si seppellì dentro un polveroso libro, cercava qualcosa per poter comunicare con Harry...

 

"Allora signori la situazione non potrebbe essere più grave di così" iniziò Lupin "crediamo, come ci suggerisce la signora Malfoy che Voldemort stia prendendo tempo, non ucciderà Harry finchè non sarà sicuro di riuscire a farlo".

"Lo dobbiamo tirare fuori da lì" sentenziò Malocchio "cosa diavolo stiamo aspettando che ce ne mandi un pezzo alla volta?" Molly emise un singhiozzo

"insomma Moody un pò di tatto" protestò asciugandosi gli occhi

"non è col tato che salveremo il prescelto Molly" continuò rude

"va bene calmi non ci sono permessi margini di errore, non è facile piombare a cosa di tu sai chi per liberare Harry" sottolineò Piton guardando truce Malocchio, era di suo figlio che si stava parlando la parola prescelto gli faceva venire il mal di stomaco.

"Il maniero è difeso bene, qui ci sono una lista di incantesimi di protezione della casa anche se dubito siano gli stessi ora che sono fuggita" esclamò Narcissa

"beh è già qualcosa questo ci dà un enorme vantaggio" intervenì Minerva Mcgrannit.

 

Intanto l'Oscuro Signore tornò nella cella di Harry che appena lo vide si addrizzò sulla schiena... una parte di lui sperò che lo uccidesse, era la parte che non voleva più resistere, era stanco di lottare.

"Bene bene bene eccoci quà moccioso, sembra che il tuo destino sia darmi noia" soffiò Tom Riddle, Harry restò in silenzio "cos'è la maledizione cruciatus ti ha consimato la lingua?" continuò.

Harry proprio non capiva perchè non lo avesse ancora ucciso, aveva sempre pensato che non sarebbe durato più di un nanosecondo alla presenza di quell'assassino e invece la sua agonia doveva durare a lungo.

"Cos'è che vuoi ancora Riddle?"

"Come osi chiamarmi così?" urlò Voldemort, e i capelli di Harry si rizzarono sulla nuca

"Io non ho più niente da perdere, mi hai tolto ogni cosa, uccidimi ... o non ne hai il coraggio?" mormorò il giovane scatenando la risata cupa di quel mostro.

"Oh io ti ucciderò solo quando mi implorerai di farlo" rispose facendo comparire una bolla argentea davanti a lui, fece un lento movimento con la mano e delle immagini iniziarono a scorrere davanti ad Harry.

Sua madre che lo teneva in braccio e supplicava" no... prendi me non Harry ti prego" per poi cadere a terra uccisa da un raggio di luce verde, poi la scena cambiò e vide Sirius Black scomparire oltre il velo

Harry iniziò a stringere i pugni e le labbra, non avrebbe pianto davanti a lui sarebbe morto con dignità,

comparve Hermione e gli occhi del mago non risposero più ai comandi, appena la vide cadere tra le sue braccia il suo cuore andò in pezzi di nuovo mentre il signore oscuro rideva ,

Harry girò la testa da un lato ma lui lo afferrò per i capelli e lo costrinse a guardare,

l'immagine cambiò e vide Severus suo padre che veniva torturato "no non poteva essere" Riddle continuava a ridere sguaiatamente, Lupin che accorreva in suo aiuto e tutti e due venivano uccisi, poi i corpi di Draco, Ginny, la Mcgrannit e ... Silente tutti a terra trucidati in una Hogwarts distrutta

"ora hai capito perchè non ti uccido? Non c'è alcuna fretta Potter non c'è più nessuno ad aspettarti sono tutti morti TUTTI"

"NOOOO MALEDETTO MALEDETTO " gridava mentre il dolore lo faceva impazzire

"vederlo dal vivo sarebbe stato molto più gratificante, sentire come imploravano di essere risparmiati" concluse facendo sparire la bolla d'argento.

Harry era piegato su stesso, il fiato corto per lo sforzo, crollò al suolo accompagnato dal rumore metallico delle catene. Lord Voldemort gli mise un piede sul viso

"ora voglio che tu mi implori di ucciderti Potter" sussurrò malefico. Harry non desiderava altro si fece forza alzò la testa e... pregò

"Uccidimi" mormorò

"Oh non così Harry devi impegnarti di più inizia con mio signore" lo seviziò

Il giovane serpeverde deglutì " per... per favore... mio...si.. signore uccidimi adesso" disse rimangiandosi le lacrime.

Ma Tom Riddle non lo uccise lo guardò li sul pavimento sudicio e spezzato implorare

"Per stavolta non mi hai convinto riproveremo domani" disse trionfante. Harry restò di nuovo da solo con i suoi fantasmi, suo padre, Silente, Lupin e tutti gli altri, desiderò solo che domani arrivasse presto.

ECCO UN ALTRO CAPITOLO SPERO CHE LA STORIA CONTINUI A PIACERVI. SERY

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Capitolo 22
*** il custode segreto ***


Silente restò sveglio tutta la notte a pensare ad una strategia, sarebbe stato impensabile irrompere a villa Malfoy con gli auror, sarebbe stato un bagno di sangue, ogni possibile soluzione sembrava aprire innumerevoli falle potenzialmente catastrofiche.

Sperava solo che Harry resistesse abbastanza da essere tratto in salvo, certamente le cruciatus a cui, ora ne era certo, veniva sottoposto rischiavano di portarlo alla pazzia come Alice e Frank Paciok i genitori di Neville.

Anche Lupin vagava per il castello in cerca di pace, ripensava a quando tenne Harry per la prima volta in braccio e alla gioia immensa della sua amica Lily, di certo non avrebbe mai immaginato un destino simile.

Era anche molto dispiaciuto per Severus, la sua angoscia di padre lo stava consumando lo si poteva scorgere nei suoi occhi neri e stravolti dall’ansia.

Narcissa beveva il suo tè negli alloggi di Piton "come ti senti? Le chiese il mago

"non lo so neanche io Severus, sono solo felice che mio figlio stia bene" sospirò appoggiandola tazza nell’elegante piattino verde.

"Dunque sei il padre di Potter" riprese in tono quasi compassionevole e Severus si sedette di fronte a lei

"si è così e ora posso capire la tua angoscia Cissy, l’ho saputo meno di un anno fa e da allora i miei pensieri e le mie priorità si sono capovolti e riguardano solo lui …mio figlio"

Narcissa gli toccò il braccio "se solo penso al male che Lucius ha fatto a Draco mi sento così male, sapevo che la strada che aveva deciso di seguire prima o poi ci avrebbe portati a questo e…" si asciugò gli occhi

"non darti colpe che non hai non avevi scelta Cissy lo sai anche tu, adesso ciò che conta è che sei riuscita a proteggere tuo figlio… avrei voluto riuscirci anche io col mio ma … Harry è cresciuto da solo, è testardo e non dà retta a nessuno, si è sentito abbandonato troppe volte nel corso della sua giovane vita e questo lo ha reso un ragazzo forte …ha un tale coraggio….adesso che cominciavamo a…." si fermò alzandosi di scatto come se quelle parole lo ferissero.

"Mi dispiace Severus " replicò la strega "sono certa che … andrà tutto bene e continuerai a crescere tuo figlio" concluse ma Piton si mise le mani nei capelli

"sapere che è lì in balia di quel pazzo che lo stà massacrando … e io non posso fare niente …niente"

"non tormentarti così… Silente si farà venire qualche idea vedrai" cercò invano di consolarlo Narcissa.

Draco era pensieroso, guardava Ginny rivestirsi senza realmente vederla

"cosa c’è? Sei triste per …tuo padre?" gli chiese la strega, Draco si riscosse dai suoi pensieri

"non pensavo a lui… non fraintendermi mi spezza il cuore sapere che è …morto ma pensavo ad un modo per salvare Harry, se riuscissi a convincere tu sai chi che sono ancora dalla sua parte…"

Draco si bloccò vedendo la faccia sconvolta di Ginny "non se ne parla… non puoi tornare li "

Incalzò la strega…

"perché no? Insomma io sono il custode segreto ora che mio padre non c’è più" provò a spiegare Draco

"non dire sciocchezza ti faresti ammazzare inutilmente e io non te lo permetterò" ribattè secca la grifondoro buttando a terra il fermaglio per capelli che andò in pezzi..

"ehi ehi calmati i miei erano solo pensieri stà tranquilla piccola ok?"

Ma Draco si precipitò da Silente appena lui e Ginny si separarono…forse poteva davvero fare qualcosa per Harry.

Il preside lo guardò senza dire nulla per un po’

"io sono il custode segreto non avrei problemi ad entrare a Malfoy Manor …so dove tengono Harry conosco quelle segrete come le mie tasche …se riuscissimo ad allontanare il Signore Oscuro per un po’ riuscirei a portare fuori Harry dal passaggio segreto che dai sotterranei porta al confine del parco, mia madre è fuggita da lì"

Il vecchio preside sembrò soppesare quella proposta "Draco io sono davvero… sorpreso, ho sempre saputo che tu avessi una luce dentro di te e non immaginavo che tu…ma è troppo pericoloso è una cosa da valutare attentamente, ne discuterò con l’ordine e ti farò sapere"

"va bene io sono pronto quando volete" disse congedandosi.

Lord Voldemort tornò la sera del giorno di Natale per ascoltare le suppliche del prescelto. Quando Harry sentì la cella aprirsi cercò di concentrarsi e di ottenere una fine veloce.

"Allora Harry vediamo come te la cavi oggi, sentiamo come cercherai di convincermi a concederti la morte…innanzi tutto in ginocchio ai miei piedi" lo schernì Voldemort.

Il giovane mago cercò di sollevarsi, nemmeno la rabbia per quella ingiusta conclusione della sua vita lo faceva più arrabbiare, era rassegnato, quell’umiliazione forse gli avrebbe dato la pace e forse avrebbe vissuto in un altro luogo insieme alle persone che amava che erano state trucidate senza pietà.

Con enorme fatica si piegò sulle ginocchia livide iniziando la sua supplica

"vi scongiuro…mio signore… vi prego concedetemi di morire… non desidero altro… vi prego mio…signore per favore"

anche parlare richiedeva uno sforzo enorme non mangiava da giorni ormai e il dolore delle torture era insopportabile.

Tom Riddle si avvicinò al suo viso "vedo che stiamo ottenendo risultati finalmente" sussurrò seducente, Harry guardava quegli occhi rossi cercandovi un segno sperando che fosse sufficiente.

Poi il mago oscuro scoppiò in una risata acuta

"E tu saresti il prescelto, colui che è stato designato per uccidermi? Ora non siamo più così arroganti vero? Senza i tuoi amici non sei nulla, non sei mai stato nulla, il coraggio è ben altra cosa no?"

Gli angoli degli occhi verdi di Harry iniziarono a pizzicare "perché doveva soffrire così?"

"AVANTI DILLO CHE SEI NULLA IN CONFRONTO A LORD VOLDEMORT VOGLIO SENTIRTI DIRE CHE HAI PAURA DI ME" urlò l’oscuro

Nella mente del giovane Potter galleggiava il sorriso di Hermione , prese fiato e comparve anche Severus Piton

"non arrenderti Harry" gli disse guardandolo fiero, un sorriso gli incurvò le labbra spaccate…

"aiutami papà… ti prego …aiutami…" sussurrò il mago…

"DILLO AVANTI" continuava a gridare Voldemort…

 

 

Severus Piton si svegliò in piena notte col cuore in gola, l’immagine di suo figlio che gli chiedeva aiuto ancora ferma nella sua testa, la voce sofferta di fatica ancora dentro le orecchie, come poteva essere un sogno? Sembrava così… reale.

"Albus Albus "gridava il professore di pozioni davanti la porta di Silente che aprì allarmato

"Severus che cosa c’è?"

"Harry … ho fatto un sogno anzi no … non era un sogno… l’ho visto…l’ho sentito mi chiedeva aiuto"

era agitato e tremava vistosamente

"come…è possibile?" chiese il preside

"non lo so ma non era un sogno… … era a terra agonizzante… mio figlio capisci… " gridava in preda all’angoscia.

"Vado a svegliare tutti forse ho un’idea…ci vediamo tra mezz’ora nella sala grande" lo congedò il vecchio mago.

Quando Silente raccontò della proposta di Draco come era prevedibile tutti si opposero, Narcissa con più energia degli altri appoggiata con suo enorme sollievo anche da Molly Weasley

"purtroppo siamo ad un punto morto… se riuscissimo a distrarre Lord Voldemort Draco potrebbe far entrare i

nostri facendo cadere l’incanto Fidelio per poi essere riportato qui al castello tramite passaporta, sarà scortato

dagli auror fino al passaggio segreto del parco… farà cadere la protezione e sarà riportato sano e salvo qui , ci

servirà solo che ci tracci una mappa delle segrete"

Tutti restarono in silenzio tutti tranne Narcissa

"no mio figlio non tornerà laggiù Silente …è troppo pericoloso"

"cara signora… Draco è venuto da me proponendomi di andare lui stesso a salvare Harry… so che ci sono dei rischi ma temo che sarà questione di poco …prima che il signore oscuro venga a cercarci qui dopo che Harry sarà morto" concluse il preside serio.

"lo proteggeremo bene" esclamò Moody proprio mentre la porta si apriva rivelando Draco che avanzava verso di loro

"madre io voglio farlo… lo devo ad Harry lo devo a mio padre e lo devo a me stesso… sono adulto ormai non puoi impedirmelo… vi avverto se rifiuterete alla prima occasione proverò a farlo da solo" sentenziò deciso.

Il giorno dopo avrebbero messo a punto il piano in ogni minimo dettaglio ora la parte più difficile sarebbe stata dirlo a Ginny…

La strega lo trovò nel cortile "cosa stai disegnando?" lo salutò…

Draco la guardò serio e lei iniziò a strepitare

"tu stai ancora pensando di … Draco no ti prego"

"Ginevra ascoltami.. ti prego ascoltami" iniziò prendendola per le spalle e guardandola negli occhi

"Sarà… privo di rischi.. sarò protetto bene devo solo far cadere l’incanto Fidelio all’ingresso del passaggio e poi tornerò qui non andrò io a salvare Harry vedi questa mappa? E’ per gli auror saranno loro ad entrare"

"come può essere privo di rischi?" urlò la rossa

"Vuoi capirlo che se Harry muore lo seguiremo tutti ? Lui verrà a cercarci e non avremo scampo… se il prescelto muore il nostro destino è segnato" urlò di rimando lui. Ma Ginny era terrorizzata

"ascoltami io farò questa cosa e… andrà tutto bene… per la prima volta in vita mia so che stò facendo la cosa giusta…

posso rimediare a tutti i miei sbagli… stò seguendo il mio cuore… la mia direzione…

sei stata tu ad insegnarmelo sono cambiato grazie a questo e ora non puoi cambiarmi di nuovo"

La strinse forte, lei provò a ribellarsi ma poi si abbandonò tra le sue braccia …

 

 

Hermione era preoccupata quanto Ginny anche se una parte di lei tornava a sperare davvero, non avrebbe mai pensato che Draco Malfoy potesse essere tanto diverso da come si era mostrato per anni… cercò di confortare Ginny standole vicino.

La sera prima della missione si recò dal biondo serpeverde… lo trovò seduto sui gradini del castello da solo

"ciao posso sedermi?" esclamò Hermione, il biondo sussultò appena e annuì…

"E’ così strano questo posto senza studenti non trovi?" iniziò la strega

"Senti Draco io… volevo scusarmi con te " il giovane serpeverde si voltò sorpreso e confuso

"Tu cosa?" chiese convinto di aver capito male

"Si io volevo scusarmi perché… non ti ho mai dato una chance insomma non che tu abbia fatto molto per meritartela.... però ti ho giudicato male… torna sano e salvo ok?"

Draco tornò a fissare le sue scarpe

" Ti ho reso la vita un vero inferno Granger e adesso … beh credo davvero di essere stato un ‘idiota vigliacco per così tanto tempo che mi spiacerebbe lasciarci le penne proprio ora" risero insieme e un po’ di quella tensione svanì

"Ti ringrazio per.. tutto e spero riusciremo a dimenticare questi anni" disse Hermione porgendogli la mano, lui l’afferrò e sorrise

"ci stò … farò di tutto per riportarlo a casa" disse determinato….

 

 

Quella mattina all’alba tutti erano nel cortile pronti a partire, Ginny aveva salutato Draco imponendosi di non piangere, era attanagliata dalla paura ma si fece forza…

Draco si avvicinò un’ultima volta "non piangere" le disse passandole un dito sul viso, lei scosse forte la testa, le labbra serrate

"io ti amo piccola" sussurrò al suo orecchio, lei chiuse gli occhi, Hermione le cinse le spalle.

Narcissa abbracciò suo figlio "stà attento" riuscì a dire …

 

Hermione era in preda ad un turbinio di emozioni, guardò Severus Piton allontanarsi, lui si voltò ancora e le sorrise e lei scattò in avanti, il professore si fermò e spalancò le braccia accogliendo in quell’abbraccio l’apprensione di entrambi… fusero l’amore per Harry in quella stretta

"buona fortuna professore" disse staccandosi, lui sorrise e poi riprese a camminare insieme agli auror a Silente, Lupin, Moody Charlie e Bill Weasley, Draco e Kingsley.

Appena si smaterializzarono nel bosco adiacente la villa iniziarono subito a cercare le mura, Draco li guidò fino al passaggio poi si fermarono…

Gli auror iniziarono a lanciare incantesimi che si infransero lungo le protezioni della casa, volevano che Lord Voldemort vedesse i bagliori rossi e come si aspettavano schiere di mangiamorte uscirono e iniziarono a battagliare con gli auror.

Draco aprì il passaggio "bene adesso prendi questa passaporta e torna di filato ad Hogwarts intesi?" gli disse Severus guardandolo

"va bene ricordatevi destra e poi sinistra " replicò ansioso il giovane

"tranquillo ce l’ho in testa questa mappa " rispose Charlie dandogli una pacca sulla spalla.

 

 

Li vide sparire lungo il cunicolo, prese la passaporta e...invece non riusciva ad azionarla.. per una volta non si sarebbe tirato indietro...sarebbe rimasto, non si era mai sentito coraggioso come in quel momento, si guardò intorno e seguì gli altri lungo il tunnel...

Al castello la passaporta arrivò senza Draco tra lo sgomento di tutti... Narcissa espose "lo sapevo non dovevo fidarmi oh Draco", Ginny oscillò paurosamente e venne sorrettta da Ron ed Hermione.

 

Piton, Charlie, Bill. Silente, Lupin e Moody avanzavano nella semioscurità la sola luce delle bacchette gli illuminava il cammino "ci siamo" mormorò Piton consultando la mappa, aprirono una porta di legno e si trovarono in un corridoio di pietra...

Sentirono dei lamenti e si fermarono... era la voce di Harry che chiamava suo padre, Piton impallidì e scattò ma Moody lo bloccò

"no aspetta" mormorò "non è prudente" aggiunse.

Piton lo guardò male "c'è mio figlio là dentro Malocchio" disse tra i denti

"Lo so anch'io ma potrebbe non essere solo"

Sentirono la porta della cella aprirsi e videro Bellatrix uscire di corsa e scomparire, si precipitarono davanti alla stanza e l'occhio di Moody percepì che non c'era nessuno all'interno, entrarono tutti tranne Silente e Bill che restarono fuori a guardia delle scale.

Quando entrarono lo spettacolo che si presentò ai loro occhi fu terribile, il puzzo di sangue e sporcizia gli riempì le narici "lumos" mormorò Piton...

Harry era a terra rannicchiato in posizione fetale, doveva essere appena stato cruciato perchè sobbalzava ritmicamente e tremava forte... si lamentava e respirava con fatica.

Suo padre si precipitò da lui

"Harry"

lo chiamò e il giovane mago alzò gli occhi

"Harry sono papà" lo accarezzò Severus sconvolto

"papà finalmente ce l'ho fatta sono... morto mi ha ucciso" Piton e Charlie si guardarono preoccupati forse delirava

"ok Harry adesso ti portiamo via ok?" lo rassicurò Charlie ma appena suo padre lo prese e lo sollevò il prescelto urlò di dolore "scusami figliolo" mormorò

"presto Sev presto" lo incitava Moody...

Voldemort rientrò nella villa "vedo solo auror mio signore " disse Bella

"chi c'è con Potter?" chiese l''oscuro, la faccia di bella sbiancò e si precipitarono di sotto proprio mentre i maghi uscivano con Harry in braccio

"stupeficium" urlò Silente

" presto Severus correte" ululò il preside, Draco arrivò in quel momento a svoltare il corridoio

"Draco maledizione cosa ci fai qui?" urlò Piton ma proprio in quell'istante un incantesimo scavalcò Silente e Bill e Draco si mise davanti a agli altri tre maghi

"protego" urlò

"presto via di qui" disse Lupin...

Corsero lungo il passaggio mentre Bellatrix restò a duellare con Silente e Bill, Voldemort tornò indietro versol'esterno per cercare di fermarli...

Appena uscirono all'aria aperta una cascata di luci rosse li investì, Lupin venne colpito ad una spalla e cadde... fu aiutato da Draco, Piton si riparò dietro un albero con Harry svenuto tra le braccia, il viso premuto contro il suo petto...

Arrivarono anche Bill e Silente inseguiti da Bella, ci fù un gran trambusto Voldemort scagliava avada kevadra in continuazione.. Piton riscì ad intercettare Draco e Lupin e a smaterializzarsi appena varcate le mura mentre silente e gli altri tenevano occupati Voldemort e Bella...

Caddero nell'erba fuori da Hogwarts ... fuori nel cortile Ginny aspettava insieme a tutti gli altri quando ...videro delle figure avanzare nel buio...gli corsero incontro...

SARO' RIPETITIVA MA GRAZIE ANCORA E' BELLO LEGGERE I VOSTRI PENSIERI SU QUESTA STORIA...BACI SERY.

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Capitolo 23
*** restare uniti ***


Piton cadde in ginocchio stremato,  Arthur Weasley e Ron presero Harry e lo portarono dentro, sembrava ridotto male, Hermione li seguiva anzi Hermione gli stava letteralmente addosso

 

 "è vivo" disse Lupin.

 

Narcissa si precipitò da Draco che abbracciò sua madre mentre  cercava  Ginny con lo sguardo,

 

la strega era rimasta qualche metro più indietro, ferma e impietrita, si avvicinò fissando il biondo mago come se fosse in trance

 

"è..  andato tutto bene?" chiese in un sussurrò,

 

 Draco annuì e si avvicinò a lei che per tutta risposta gli puntò il dito sul petto

 

"ORA IO ESIGO UNA SPIEGAZIONE DRACO MALFOY... DAMMI SOLO UNA BUONA RAGIONE PER NON AMMAZZARTI DIMMI PER QUALE CAVOLO DI MOTIVO HAI PERSO LA PASSAPORTA E NON INVENTARE BALLE" era furiosa e rossa in viso...

 

 

il giovane serpeverde restò interdetto... non aveva pensato alla reazione di tutti loro vedendo la passaporta arrivare senza di lui, solo adesso si rendeva conto dell'angoscia in cui li aveva gettati. Provò a prendere la mano di Ginny

 

"beh... ecco io... calmati Ginevra " farneticò...

 

"STO' ASPETTANDO E TI CONSIGLIO DI DIRE LA VERITA' PERCHE' TI SERVIRA' BEN ALTRO CHE UNO SGUARDO TENERO MI HAI CAPITO?" continuava a gridare, poi la voce di Ron interruppe quello sfogo

 

 

"Per il sinistro floscio di Merlino Ginny ...adesso dacci un maledetto taglio ok? Non capisco davvero come faccia questo qui a sopportarti... è appena stato all'inferno ed è tornato e tu non hai niente di meglio da fare che passeggiare sui suoi testicoli di mago??" ...

 

tutti restarono in silenzio Ginny lincenerì suo fratello con gli occhi, si udì solo un gemito di disapprovazione di Molly...

 

Draco non sapeva se scoppiare a ridere o no ma non lo fece quando vide l'espressione inbestialita della grifondoro,  certo Ron Weasley che prendeva le sue difese era una di quelle cose per cui non avrebbe mai scommesso un galeone...

 

"Ron?" chiese lei voltandosi "hai deciso di morire stanotte o cosa? Non avrai già dimenticato le lumachine vero?" disse  isterica ed insolente. 

 

Il rosso le fece un versaccio irriverente e andò dentro...

 

"Ginevra ha ragione spiegaci almeno perchè non sei tornato" esclamò Narcissa

Draco non sapeva come tirarsi fuori da lì

 

"insomma potremmo parlarne dopo? Sono qui no? Ora voglio sapere come stà il mio amico Harry avremo tempo di parlare" replicò proprio mentre Silente, Malocchio e i fratelli Weasley comparvero nell'oscurità...

 

 

Nell'infermeria c'era un gran trambusto, Madama Chips lavorava freneticamente su Harry vietando a tutti di avvicinarsi troppo, quando fece sparire i pantaloni e il maglione Piton cinse le spalle di Hermione che sussultò aquella vista.

 

Il suo corpo era martoriato sembrava che fosse passato dentro un morsa

 

"Severus mi serve la pozione rimpolpasangue subito" ordinò Chips... il mago sparì oltre la porta,

 

"Molly, Signora Malfoy aiutatemi per favore… tutti gli altri fuori" nessuno si sognò di protestare uscirono subito...

 

Hermione aveva lo sguardo stravolto, Ron le diede un colpetto sulla spalla e gli sorrise debolmente…

 

 

Silente raccontò di come erano riusciti a schiantare Bellatrix Lestrange e a raggiungere l’esterno del perimetro e smaterializzarsi sfuggendo a Voldemort per un soffio…

 

“ora vado a scrivere al nostro caro ministro dobbiamo innalzare le protezioni del castello, non credo che il Signore Oscuro resterà con le mani in mano” disse calmo mentre si avviava su per le scale…

 

 

 

Fu una notte terribile per Harry, aveva la febbre alta e delirava, Severus arrivò con la pozione che gli aveva chiesto Poppy… trovò in infermeria anche Draco che si stava facendo medicare un taglio sul braccio, guardava il letto di Harry con sgomento…

 

Poteva solo tentare di immaginare cosa gli avessero fatto, conosceva bene la crudeltà di sua zia e di tu sai chi. Restò seduto sul letto a guardare le tre donne e Piton lavorare attorno al prescelto che era incosciente…

 

“Poppy gli hai dato qualcosa per la febbre? E troppo caldo”

 

La medimaga guardò Piton scandalizzata

 

 “ma certo cosa credi ? Il suo cervello ha rischiato di fondere non so da quanto abbia questa febbre ma è debilitato e disidratato spostati ora”

 

Piton le mise una mano sul braccio “scusami poppy ti prego fa tutto quello che puoi per..”

 

“te lo rimetterò in sesto non ti preoccupare…oh povero ragazzo non posso credere che abbia resistito tanto” concluse rimettendosi a lavoro.

 

Sia Molly che Narcissa si davano da fare facendo ad Harry degli impacchi gelati sulla testa e dietro la nuca

 

Harry socchiuse le palpebre “ figliolo mi riconosci? Sei al sicuro adesso” gli disse Piton

Ma il giovane mago sembrò non sapere dove si trovasse, i suoi occhi guardavano il soffitto.

 

“Mio…mio signore uccidimi ti prego…mio… signore basta …sono giorni che imploro non.. posso fare meglio… di così”

 

L’orrore che comparve sul viso di Molly  Narcissa e Draco non era nulla in confronto allo sgomento di Severus

“quel bastardo maledetto … “ soffiò tra i denti…”me la pagherà”.

 

 

 

 

“Non riesco a credere a come siano cambiate le cose in così pochi mesi Hermione” sussurrò Ron seduto accanto alla grifondoro nella sala comune, lei era angosciata e aveva gli occhi lucidi

 

“Potter ce la farà… ehi guardami avanti … sono sicuro che tra pochi giorni tornerà a camminare tronfio per i corridoi e ad essere di nuovo l’arrogante che è”

 

Lo disse senza cattiveria e strappo un sorriso alla strega

 

 “grazie Ron vuol dire tanto per me” rispose

 

“Scusami Herm perdonami per come ti ho trattata .. io non so cosa avevo in testa io ero così arrabbiato che…”

 

“”non importa Ron non importa più adesso, siamo tutti dalla stessa parte ora e dobbiamo cercare di stare uniti”

 

 “Malfoy… provo quasi pena per lui” riprese il mago

 

“beh ne ha passate tante anche lui …adesso tu sai chi gli darà  la caccia come ad Harry”

 

Ma Ron la interruppe “non parlavo di questo Hermione… quel poveretto sconterà tutte le sue pene accanto a mia sorella… oh non sa cosa lo aspetta davvero”

 

 scoppiarono a ridere insieme come non accedeva da troppo…

 

 

Draco uscì dall’infermeria dopo un paio d’ore, Ginny lo aspettava fuori dalla porta, si guardarono e lei lo abbracciò con forza

 

“non te ne andrai più in nessun posto senza di me” gli disse dura, Draco sorrise mentre sentiva quel profumo magico che era solo suo prendersi i suoi sensi..

 

“lo prometto… mi dispiace se ti ho fatto stare in pena ma dovevo restare… non ce l’ho fatta Ginevra sapevo che sarebbe andata bene … ne ero sicuro … ora spero solo che Harry…”

 

“stà così male?” chiese Ginny sedendosi

 

“non ho mai visto un corpo più deturpato di quello, deve essere stato un inferno per lui… non sai di cosa sono capaci quei folli…e… ed è anche colpa mia, non guardarmi così sai cosa intendo…” concluse portandosi le mani sulla faccia,

 

“ce la farà è forte… vedrai “ lo consolò la strega

 

“deve farcela….” Rispose tetro…

 

 

 

Silente prese accordi col ministero e ottenne le più alte protezioni esistenti per la scuola, fece aprire il vecchio passaggio segreto che portava nel pub di suo fratello Abeforth in caso di evacuazione degli studenti e gli disse di farsi trovare pronto in caso  di pericolo…

 

Ad Hermione venne concesso di vedere Harry solo in tarda mattinata, quando lo vide addormentato in quel letto non riuscì a trattenere un singhiozzo, Piton era lì…

 

“Ciao hermione” la salutò “posso ancora chiamarti così per un po’ fino alla ripresa delle lezioni”

 

la strega non sorrise “ come … stà?” sussurrò

 

Il mago sospirò “il peggio è passato ed è vivo ma ha bisogno di riprendersi… “

 

Hermione prese la mano di Harry, era calda e livida,  ebbe un forte capogiro  e Piton si alzò per sorreggerla

 

“non è il caso di riposare un po’?” le disse severo

 

“si non dormo da giorni ormai ma prima voglio solo…”

 

“sarò qui fuori se c’è bisogno” replicò il mago.

 

Avrebbe voluto far sapere ad Harry che era viva… che era lì e dirgli e giurargli che niente li avrebbe più separati, la cosa che la faceva stare male era la sua impotenza, quel ragazzo steso lì davanti a lei aveva già visto e sofferto per due vite intere e lo trovò tremendamente ingiusto…

 

 

Harry si svegliò solo la sera dopo, Severus e Silente erano accanto al suo letto, udirono un flebile colpo di tosse

 

“Harry Harry mi senti?” urlò quasi suo padre “ sei a Hogwarts sei al sicuro ti abbiamo portato via da lì” spiegò.

 

Il prescelto lo guardò e una lacrima scappò via da quelle iridi verdi , accennò un sorriso

 

“come… avete  come ci sei riuscito? Ti.. credevo morto lui mi ha mostrato i vostri.. corpi” sussurrò con fatica.

 

Silente e il professore si guardarono “nessuno è morto Harry neanche… Hermione… lei è …viva”

continuò il pozionista, suo figlio prese ad agitarsi un po’

 

 “non è …possibile… io l’ho vista”

 

“shh ascolta …quando l’ho portata in infermeria mi sono accorto che il suo cuore batteva ancora, ma tu ti sei smaterializzato prima che potessimo avvertirti”, il giovane parve calmarsi un pò

 

“lui… lui mi ha fatto credere che ….vi aveva uccisi tutti me lo ha mostrato… e poi… voleva che lo implorassi di uccidermi”

 

“adesso calmati devi riposarti va tutto bene… sei al sicuro… lo siamo tutti” lo confortò il preside che ordinò ad un elfo domestico di mandare a chiamare Hermione….

 

Lei si precipitò col cuore il gola e le gambe prive di controllo e prudenza al capezzale del ragazzo che amava.

 

 

Quando si videro fu come se tutte quelle settimane non si  fossero mai messe tra loro…Hermione lo baciò con delicatezza

 

 “sono qui … sono qui …oh finalmente Harry …mi senti?”

 

Il mago sorrise e gli strinse le testa nell’incavo del suo collo

 

 “ si… ti sento Hermione e ti vedo e… sei la cosa più bella che io abbia mai visto in tutta la mia vita” rispose dolcemente con fatica …

 

Restarono lì abbracciati fino a che il mago non si addormentò di nuovo…

 

 

 

Il giorno dopo il primo dell’anno tutti gli studenti rientrarono al castello… Harry stava sempre meglio e ricevette molte visite, la più gradita fu quella di Draco che gli raccontò ogni cosa

 

“da adesso in poi io ti sarò fedele amico… “ quella frase fu un balsamo per il prescelto

 

“mi …dispiace per tuo padre Draco”

 

“anche a me ma… Harry dobbiamo sconfiggere quella bestia, solo così potrò vendicarlo” si strinsero la mano…

 

 

 

 

La visita meno aspettata del giorno fu quella di Ron Weasley che entrò incerto e terrorizzato percorrendo la distanza che lo separava da quel letto come un condannato al patibolo…

 

“Ehm ciao” iniziò, le sue orecchie si accesero immediatamente

 

“Weasley… ciao” rispose Harry sorpreso…

 

“so che stai meglio e… non pensavo di dirlo mai ma ne sono…quasi  felice… non tantissimo certo ma…miseriaccia ora penserai che sono un’idiota” concluse ansioso, Harry lo guardò divertito

 

“beh se è per quello lo pensavo già..”gli rispose Harry,

 

Ron alzò lo sguardo su quel viso ancora sciupato e livido

E distese le labbra “ Non farla soffrire altrimenti le torture di tu sai chi ti sembreranno trattamenti di bellezza babbani”…

 

“Non succederà …” rispose il moro che vide Ron allontanarsi e pensò che in fondo Weasley non era poi così male…

 

 

 

 

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Capitolo 24
*** alleanze e arrivi ***


Harry uscì dall’infermeria, finalmente si era completamente ristabilito, fu uno shock per l’intera scuola vedere un nuovo consolidato quanto strambo gruppo di studenti stare sempre insieme.

Draco Malfoy stava ormai ufficialmente con Ginny Weasley e passava ormai la maggior parte del suo tempo insieme ad Harry Potter, Hermione Granger Ron Weasley , i gemelli e metà casa dei grifondoro.

Se gli studenti delle altre case li guardavano con curiosità i serpeverde semplicemente non lo accettavano.

Quel lunedì quando Harry fece il suo ingresso in sala grande assieme ad Hermione l’atmosfera che si respirava era alquanto strana…

Le voci si zittirono di colpo e tutti fissavano il prescelto

"cosa diavolo gli prende a tutti oggi?" esclamò Hermione sedendosi al tavolo e guardando Ginny

che le porse una copia della gazzetta del profeta, sembrava turbata e nervosa…

Hermione prese il giornale e in prima pagina faceva bella mostra un articolo che recitava un titolo bizzarro:

"Notte di guerra ad Hogwarts", Hermione strabuzzò gli occhi

"Quella vipera" sputò Ginny "non posso credere che abbia spiattellato tutto sulla gazzetta… non so proprio come diamine abbia fatto a sapere tutto"

Calì e Lavanda si guardavano intorno "e a quanto pare tutti le hanno creduto"

"che si fottano tutti" disse Ron attirando gli sguardi delle grifondoro

"si insomma chi se ne importa di quello che pensano… questi qua non hanno la minima idea di quello che abbiamo passato ma se ne renderanno conto quando tu sai chi busserà alle loro porte"…

Ron si accorse che le ragazze lo guardavano tra il sorpreso e l’ammirato


"cosa c’è?" chiese

"niente …bentornato vecchio Ron" replicò sua sorella che si voltò a guardare il tavolo dei serpeverde dove Harry e Draco parlavano tra loro abbastanza distanti da tutti gli altri loro compagni.

"ehi cos’hai da guardare Parkinson? " la voce di Harry fece cambiare la traiettoria degli occhi di Pansy

"voi due non siete degni di sedere qui… Salazar si starà girando nella tomba" replicò

"già non so se io e Harry ce ne faremo mai una ragione" disse sprezzante Draco

"lascia stare ignorali" bisbigliò Harry…

Anche i professori notavano lo strano clima che regnava in sala grande

"sei preoccupato Severus?" chiese Silente prendendo la seconda porzione di porridge

"un po’ Albus quella Skeeter ha creato un vero e proprio macello non sarà facile per loro… e neanche per me" rispose Piton indicando Malfoy e Potter

"già ma abbiamo cose più importanti da gestire ora".

Nella seconda ora di pozioni i fumi avevano completamente invaso la cantina dei sotterranei, Seamus aveva di nuovo creato una piccola esplosione, Hermione cercò di spegnere i suoi capelli avvolti dal fumo

"oh seamus possibile che ogni volta tu debba far prendere fuoco a tutto? Finirà che dovrai usare una parrucca guarda che disastro i tuoi capelli"

Quando suonò la campanella Hermione ripose le sue cose nella borsa… ancora un forte capogiro la fece sedere

"ma che cosa ti succede Herm?" le chiese Ron preoccupato

"non lo so forse ho solo un po’ di febbre" rispose la strega toccandosi la fronte, non scottava ma si sentiva stanchissima…

"qualcosa non va?" chiese Piton vedendo Granger e Weasley attardarsi a lasciare l’aula

"è Hermione signore non si sente bene" rispose Ron captando lo sguardo assassino della sua amica

"non è niente sono solo stanca" disse acida alzandosi e barcollando parecchio, Piton istintivamente la sorresse per un braccio

"perché non fa un salto da Madama Chips?" Hermione prese la borsa

"non serve stò bene davvero ho solo bisogno di riposo sono state settimane terribili" si giustificò in fretta,

Il professore la scrutò con attenzione "come vuole ma non si trascuri miss Granger"

"cosa ti è saltato in mente?" Ron venne investito in pieno dalla stizza di Hermione

"cosa salta in mente a me? Herm senza offesa ma hai un aspetto orribile non stai bene dai ti accompagno dalla Chips"

"cosa? Non se ne parla ho aritmanzia adesso e non posso perderla falla finita e non preoccuparti stò bene devo solo dormire un po’ di più".

Ron non sembrò convinto ma decise di lasciar perdere conosceva bene Hermione da sapere che avrebbe solo ottenuto di far saltare ancora di più i nervi della grifondoro.

Quella sera nel dormitorio femminile Ginny notò l’assenza di Hermione, vide la luce accesa in bagno e bussò

"Herm sei lì va tutto bene?" non ricevette risposta, entrarono Lavanda e Calì che ridevano come matte

"che succede Gin?"

"non lo so è Herm è chiusa in bagno e non risponde inizio a preoccuparmi" in quel preciso istante la strega aprì la porta uscendo dal bagno

"Herm come stai? Oh cielo hai una faccia " esclamò la rossa

"ho dato di stomaco devo aver preso qualcosa.. oh Merlino mi sento a pezzi… scusate ragazze ma io me ne vado a letto prenderò una pozione ricostituente"

La mattina seguente però la strega si alzò in forma

"ah vedo che stai meglio" sentenziò Lavanda

"si mi sento benissimo quella pozione mi ha rimesso al mondo" replicò Hermione mentre si vestiva…

La giornata trascorse tranquilla a parte i soliti scherni con i serpeverde, Harry e Draco li ignoravano totalmente,

avevano raggiunto un certo equilibrio anche con tutti gli Weasley e soprattutto impazzivano per le trovate dei gemelli a cui non sembrava vero di avere un pubblico tanto importante,

spesso la sera si riunivano in qualche angolo del castello quando nel cortile faceva troppo freddo… erano diventati una sorta di allegra comitiva che suscitava come era prevedibile l’invidia di molti e la curiosità di altri.

Hermione era molto felice, vedere Ron giocare a scacchi con Harry era la cosa più strana e divertente che potesse immaginare…

"sono felice con te sai?" sussurrò Draco all’orecchio di Ginny "vorrei che questa pace non finisse mai"

continuò,

lei sorrise e lo baciò con passione

"ehi Malfoy io sono proprio qui" disse Ron senza staccare gli occhi sul suo pedone che faceva a pezzi l’alfiere di Harry che correva a nascondersi dietro al cavallo

"per l’amor del cielo Weasley non fare il guastafeste" replicò Draco divertito

Ron si limitò a grugnire di disapprovazione.

Nell’ufficio di Silente l’ordine si riunì anche quella sera, arrivarono anche Molly ed Arthur insieme a Narcissa che alloggiava alla tana per questioni di sicurezza.

Malocchio fu l’ultimo ad arrivare

"allora ho una notizia importante" sentenziò senza sedersi, tutti lo guardarono impazienti

"sembra che tu sai chi stia cercando di impadronirsi del ministero, stà lavorando di fino non è vero Arthur?"

"si ci sono stati repentini cambiamenti in questi giorni" rispose Arthur pensieroso

"il ministro ha rimpastato tutti poteri operativi, strano… così senza spiegazioni, in pratica ora le decisioni importanti non passano più tramite il collegio ma solo attraverso di lui"..

"pensi che ci sia Voldemort dietro?" chiese diretto Silente

"ma certo stà prendendo possesso del ministero per minarlo all’interno prendere il potere e indebolirci così che le nostre difese Auror saranno gettate nel caos" concluse malocchio con enfasi

"beh effettivamente ha senso" rispose Piton facendo il giro della stanza

"forse dovremmo considerare l’ipotesi di mettere al sicuro Draco e Harry altrove" disse Lupin… tutti restarono in silenzio poi Silente parlò

"non ora non dobbiamo separarci solo restando uniti potremo proteggerli al meglio mi raccomando occhi aperti, preferirei che Charlie e Bill si trasferissero qui al castello" ….

Molly annuì con decisione.

Febbraio era ormai alle porte, quella domenica i serpeverde affrontavano tassorosso a Quiddich, faceva freddo e il campo era completamente gelato…

Negli spogliatoi Harry finiva di vestirsi accanto a Draco "che palle giocare con questo tempo" sbuffò il biondo

"già preferiresti essere altrove al calduccio con qualcun altro non è vero?" lo prese in giro Harry

"senti chi parla…" rispose Malfoy dandogli una pacca sulla schiena

"parola mia sei proprio partito amico" continuò il prescelto

"beh lei è davvero fantastica e…non lo so mi è …entrata dentro non ho mai pensato che si potesse provare una cosa come questa…che ti devo dire il destino è destino… se non avessi avuto lei… non ce l’avrei mai fatta"

"sono felice per te Draco davvero non ti ho mai visto così sereno"

"ehi voi due vedete di darci dentro oggi" li apostrofò Flinch,

Harry si avvicinò lentamente al serpeverde che non indietreggiò ma il colore scomparve dal suo viso

"non mi pare che tu abbia mai vinto una partita senza di noi o sbaglio?" iniziò Harry che era a pochi centimetri dal naso di Flinch, Draco si avvicinò per evitare il peggio

"O SBAGLIO?" gridò Harry "COS’E’ HAI PERSO LA TUA LINGUA PUROSANGUE?"

Il mago non rispose, nessuno si era mai permesso di mettere in dubbio l’impegno del capitano che era il miglior cercatore di tutti i tempi

"chi stà urlando?" la voce di Piton riempì lo spogliatoio,

intercettò immediatamente lo sguardo feroce di suo figlio

"io ..stò urlando contro Flinch che mi consiglia di impegnarmi al massimo per vincere" rispose Harry allontanandosi e gettando a terra i guanti di pelle di drago…

"ok ora basta… Flinch dovresti vergognarti di rivolgerti così al tuo capitano e tu Harry calmati e resta concentrato" concluse Piton asciutto…

Hermione era avvolta nella sciarpa di lana e si scaldava le mani con la bocca, era di nuovo pallida e stanca

Appena le squadre uscirono salutò Harry con la mano, lui le strizzò l’occhio e decollò…

Non pioveva ma il campo era spazzato da un vento feroce, Chang era velocissima aveva già sfiorato il boccino un paio di volte…

Harry faticava un po’ a starle dietro, non giocava da settimane e non era al massimo della forma ma era sempre un piacere vederlo volare…

"forza Potter prendi quello stramaledetto boccino e portaci a casa ho il sedere gelato miseriaccia" urlava Ron,

Draco mandò a segno la pluffa tre volte e i serpeverde conducevano per trenta a zero…

"oh non è bellissimo?" gridò Ginny vedendo che Pansy Parkinson era a portata d’orecchio

"forza amore segnane un altro" gridò ancora più forte tra i gridolini di Calì e lavanda che se la stavano godendo da matti … Pansy e Astoria erano il ritratto della rabbia…

Piton era seduto accanto a Silente e seguiva ogni piccolo movimento di suo figlio, era davvero straordinario su quella scopa… sembrava nato per volare… ora non nascondeva più il suo orgoglio…

Balzò dal gradino imprecando quando la mano di Harry sfiorò la pallina dorata "quasi… figliolo… quasi…"

Passarono davanti agli spalti volando basso Hermione sorrise ad Harry che quando la vide crollare perse il boccino e puntò dritto verso il terreno per scendere…

"Herm Hermione cos’hai? " urlò Ron, Fred l’aveva acchiappata appena in tempo prima che rovinasse giù dagli spalti…

ci fù un parapiglia, mentre Cho catturava il boccino e faceva vincere la sua squadra Piton scendeva di corsa dalla gradinata, Harry smontò velocemente dalla scopa e si arrampicò col cuore in gola per raggiungere Hermione…

Draco si rese conto di quello che succedeva e seguì il suo capitano… Hermione era pallidissima e Ginny cercava di farla riprendere dandole dei colpetti sul viso…

Harry arrivò come una furia facendosi largo tra gli studenti che si accalcavano per vedere cosa stesse succedendo

"HERMIONE RISPONDIMI… MI SENTI?" gridò Harry terrorizzato… arrivò anche Piton, la strega aprì gli occhi e sorrise appena

"si… ti sento smettila di urlare così" sussurrò

"Oh Merlino mi hai fatto prendere un colpo… come ti senti?" continuava a chiedere il prescelto mentre le teneva la mano…

ma Hermione sembrava non riuscire a rispondere era stordita e sfinita, tremava di freddo…

"presto portiamola al caldo" disse deciso Piton…

"ma insomma ma cosa succede quest’anno? Qualcuno deve avervi fatto un malocchio" esordì Poppy appena vide Hermione tra le braccia di Piton

"Ops senza offesa Moody" si corresse intercettando lo sbuffo dell’auror…

Fece uscire tutti e aspettò che Hermione si svegliasse

"come si sente signorina Granger?" Hermione capì di essere in infermeria di nuovo…

"oh come una che ha appena preso un bolide in testa" replicò stanca, Madama Chips la guardava grave

"dal suo sguardo non è niente di buono deduco" disse un po’ nervosa… la medimaga sospirò e prese una sedia…

In tutti quegli anni non aveva mai fatto una cosa del genere,

l’aveva sempre vista indaffarata e in movimento mentre gestiva qualsiasi emergenza e ora vederla li seduta e preoccupata che la guardava come se stesse per comunicarle una malattia mortale gettò Hermione nello sconforto…

"Madama Chips lei sa cosa ho?" chiese titubante, la medimaga annuì seria

"per Merlino è grave? Di che si tratta? Stò per morire? Chiese con voce acuta…

"no stia tranquilla lei non stà per morire" la rassicurò

"quello che le stò per dire però potrebbe essere un dramma o una gioia immensa e… beh questo dipende da lei"…

"ma perché ci mette tanto???Insomma non mi sembrava grave" continuava ad agitarsi Harry che camminava avanti e indietro con addosso ancora la divisa da Quiddich inzuppata di fango…

Quando la porta si aprì tutti scattarono in piedi "come stà Poppy?" chiese ansioso Piton

"stà meglio… signorina Weasley potrebbe farmi la cortesia di entrare?"

Questa si che era una cosa bizzarra, sia Piton che Harry, Draco e gli altri si guardarono confusi, Ginny entrò

"no solo la signorina Weasley per ora" sentenziò Madama Chips bloccando Harry

"ma come sarebbe? IO…."

"Potter? Per favore Potter mi hai sentito… la signorina Granger ha chiesto solo di miss Weasley"

quando la porta si chiuse Harry si girò a guardare suo padre e Draco

"che .. significa secondo voi?" chiese allargando le braccia…

Ron scosse il capo…

Ginny si avvicinò al letto, Hermione aveva gli occhi rossi di pianto

"Herm santo cielo che succede?" chiese la rossa allarmata,

Hermione la abbracciò scoppiando in un pianto dirotto " Oh Ginny abbracciami",

Madama Chips restava in piedi e Ginny la guardò aspettando spiegazioni…

"Ecco la signorina Granger stà … bene insomma è stanca e ha bisogno di stare riguardata nello stato in cui è…"

"Cosa….ma di che parla Herm?" boccheggiò Ginny che iniziava a preoccuparsi, poi un lampo di comprensione le attraversò la mente… vomito, nausea . capogiri e si staccò dalla sua amica

"Oh Merlino non sarai …"

"si Miss Weasley la signorina Granger aspetta un bambino" …

"Oddio Herm ma è… è… "

"NON LO SO COM ‘E’ GINNY IO… OH HARRY …" Ginny le prese le mani

"Herm calmati Harry ne sarà felice vedrai" replicò Ginevra

"COME FAI A DIRLO HA UN SACCO DI COSE PER LA TESTA. ADESSO E POI DEVE AFFRONTARE TU SAI CHI OH GINNY"

La rossa le accarezzò il viso

"andrà tutto bene Herm è una notizia meravigliosa e devi dirglielo subito è qui fuori che dà di matto… ti ama da pazzi fidati di me ne sarà felicissimo"…

Ginny uscì, aveva uno sguardo indecifrabile, sorrideva in modo davvero inusuale per lei

"Harry puoi entrare adesso" comunicò, il serpeverde la guardò

"Va… tutto… bene vero?" chiese timidamente

"Certo solo… Harry sii dolce con lei ti prego altrimenti verrò a cercarti per staccarti la testa ok"

lo disse in modo mielato, Draco rabbrividì e spinse il suo amico oltre la porta mentre faceva ad Harry un cenno passandosi la mano sulla gola e ripeteva:

"Ricorda sii dolce…ma cosa succede Ginevra?" farfugliò appena Harry scomparve,

la rossa abbracciò Draco e poi si voltò verso Severus che si era seduto pallido, il fiato corto, Ginny lo guardò con tenerezza e lui cercò un cenno

"lo ha già capito vero? " Severus annuì distendendo le labbra dall’emozione mentre Draco Ron, i gemelli e Calì e Lavanda aspettavano ansiosi

"ragazzi Hermione ed Harry avranno un bambino"

si sentì un tonfo, Ron era piombato addosso a Lavanda

"credo sia svenuto per l’emozione" sentenziò la strega scrollandoselo di dosso!

ALLORA SCUSATE IL RITARDO MA HO AVUTO QUALCHE GUAIO CON INTERNET… GRAZIE COME SEMPRE A CHI RECENSISCE… SERY

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Capitolo 25
*** James Severus Piton Potter ***


Harry si avvicinò al letto di Hermione incerto...incrociò lo sguardo di Madama Chips che gli sorrise benevola, non si ricordava di averla mai vista sorridere soprattutto perchè aveva lasciato due strisce di fango grandi come la gran bretagna e nonostante ciò sorrideva ancora.

Hermione era seduta sul letto e lo aspettava con le mani in grembo, aveva un espressione terribilmente ansiosa," forse aveva qualcosa di grave" pensò il mago, poi si ricordò del consiglio di Ginny, la confusione aumentò a dismisura, coprì la distanza che li separava in pochi attimi e la raggiunse

" amore come ti senti?" chiese sedendosi accanto a lei, la strega aveva gli occhi lucidi,

"stò bene Harry stai tranquillo solo... devo dirti una cosa... e... oh Merlino non è facile sai?", il giovane si accomodò meglio sul letto

"spara ti ascolto"

"beh ecco... io non so davvero come la prenderai... non so da dove cominciare... insomma stà per succedere una cosa che stravolgerà le nostre vite e..."

"Herm ti prego stò impazzendo spiegami" incalzò il giovane ansioso

"ok daccordo ...Harry? Io aspetto un bambino"

Harry Potter restò in silenzio per qualche secondo, un'epressione esterrefatta dipinse il suo volto, spostò lo sguardo da Hermione alle finestre dietro al suo letto come se fosse migrato in un'altra dimensione in cui non c'era nessuno all'infuori di lui,

la giovane strega cercava di capire cosa stesse passando nella mente del prescelto che tornò a guardarla... un sorriso fanciullesco e stordito comparve sul suo viso

"co..cosa? Un...bam...bino? Tu e.. io oh Merlino ... oh cielo..." non riusciva a parlare era completamente confuso, Hermione gli prese la mano

"Harry amore va... tutto bene? Ascolta so che non era aspettato e so che non è il momento visto tutto quello che stà succedendo ma..."

il serpeverde le prese il viso e le diede un bacio delicato, il cuore di Hemrione si gonfiò di felicità,

Harry lo accettava, voleva quel bambino... loro figlio, chiuse gli occhi assaporando quel momento così prezioso, quando si staccarono notò che Harry si era tolto gli occhiali, calde lacrime cadevano dai suoi occhi verdi

"io sarò padre... oh Hermione sono così felice che ...non so cosa fare per contenere questo" disse,

le poggiò una mano sul ventre ancora piatto

"Harry ho avuto paura che tu..."

"Shhh non dire sciocchezze è la cosa più bella che potessi dirmi Hermione... io ti amo più della mia stessa vita e ora non c'è qualcosa che mi renda più felice di questa notizia"

Hermione lo abbracciò e si sentì la ragazza più fortunata dell'intero mondo magico

"so che sarà dura e che in questo momento complicherà tutto ma...." Harry la interrupppe ancora

"ehi guardami, fidati di me andrà tutto bene io lo proteggerò ...vi proteggerò ....sempre, Herm siamo tu io e lui ...o lei "

Madama Chips si asciugò gli occhi era felice per quei ragazzi soprattutto per Harry e per tutto quello che vaveva vissuto, e la notizia di un bambino ad Hogwarts, il figlio del prescelto era una speranza fortissima la vita e l'amore che si imponevano sulla morte e sul male...

 

 

Quando Harry uscì dall'infermeria era ancora stordito, saltellava come una molla, non riusciva a mettere in fila due pensieri sensati eppure non si era mai sentito così entusiasta e ottimista, non ricordava di aver mai provato una gioia simile... si cambiò e andò a cercare suo padre.

Severus Piton era nel suo studio, le mani appoggiate sul tavolo la mente persa tra la gioia e la paura... si la paura che Voldemort potesse saperlo e iniziare a dare la caccia a suo nipote oltre che a suo figlio...

scacciò via quei pensieri nefasti e versò dell'idromele barricato in due bicchieri sapeva che suo figlio sarebbe andato presto da lui.

 

Harry scese le scale di marmo di corsa, probabilmente suo padre lo sapeva già , non vedeva l'ora di vederlo, non bussò alla porta di Severus... la martellò ed entrò senza aspettare una risposta, si scaraventò nella stanza e si trovò faccia a faccia con suo padre...

"Harry" esclamò il professore di pozioni,

il serpeverde era immobile, la faccia splendente e stravolta "papà" mormorò,

Piton allargò le braccia insieme al sorriso più intenso che potesse concepire e suo figlio corse a prendersi quel momento e a condividere quella gioia così profonda con suo padre.

Si abbracciarono con vigore "papà sono così felice", Severus gli prese le spalle e lo guardò fiero

"anche io Harry anche io.. vieni dobbiamo brindare a tuo figlio"

"o a mia figlia" lo corresse ansioso

"ma certo ad un nipote..." ...

Quella giornata iniziata in modo pessimo fu un balsamo per tutti loro, decisero che non avrebbero sparso la notizia, dovevano stare attenti a non far trapleare nulla .

Dopo essere tornato a prendere Hermione Harry si diresse con lei verso la torre di grifondoro... si fermarono un momento

"sei stanca?"

"oh no Harry davvero stò bene" si presero per mano e dopo aver pronunciato la parola d'ordine"guazzabuglio" il ritratto si aprì ed entrarono...

 

Ron balzò dal divano e gli andò incontro abbracciando Hermione e dando una stretta ad Harry, era molto emozionato e sudava

"congratulazioni" biascicò toccandosi il bernoccolo che padroneggiava sulla sua testa rossa che si era guadagnato svenendo fuori dall'infermeria...

Un groviglio di braccia, di mani e di visi felici annegarono Harry ed Hermione...

Solo quando si accomodarono tutti sui divani la calma tornò tra il gruppo

"allora per adesso non deve saperlo nessuno all'infuori di noi e dell'ordine" precisò Hermione

"sai già se serà un maschio o una femmina?" chiese Draco che teneva la mano di Ginny

"ecco lo sapevo... per le mutande di Merlino Malfoy ma che cavolo dici? Non lo saprà prima di tre mesi...ma da dove vieni? " blaterava Ron scandalizzato

"oh beh scusami Weasley non sapevo avessi esperienze da allevatrice" commentò sarcastico Draco suscitando le risate di tutti...

" oh siamo così felici per voi" esclamò Calì

"già un piccolo Potter che gira per Hogwarts e che avrà tanti zii" aggiunse Fred..

"beh non lo so se potremo restare qui" esclamò Harry perplesso

"oh andiamo e dove vorresti andare? Tu non sai nulla di bambini e poi qui sarete al sicuro" disse Draco

"non lo so cosa succederà" rispose il prescelto

"beh ma qualsiasi cosa succeda dobbiamo restare uniti no? Percui se lascierete la scuola per quella faccia da serpe lo faremo anche noi" aggiunse il rosso aspettando che gli altri parlassero

"ma certo che si" affermò Ginny sorridendo,

tutti erano daccordo, se i loro amici avrebbero dovuto lasciare Hogwarts questo significava che non c'era molto senso nel restare a studiare mentre il mondo magico era sotto attacco...

Harry guardò tutti loro con riconoscenza e affetto "io vi.. ringrazio non so cosa dire se non che siamo davvero fortunati ad avere degli amici come voi"

la commozione di Harry colpì non poco i presenti, non avevano mai visto il giovane così emozionato e felice...

Tutti giurarono di tenere il segreto, era fondamentale in quel momento e questo non fece altro che stringere ancora di più il loro legame che cresceva di giorno in giorno...

 

 

 

Quella sera stessa il preside li mandò a chiamare e quando entrarono nello studio restarono di stucco... c'erano rami di alberi che pendevano dal soffitto, piccole fate tenevano accese delle candele tra le fronde mentre alla sinistra della stanza che sembrava più grande del solito c'era una tavola apparecchiata per tutti loro... piccole cornucopie sbuffavano polvere d'argento cinguettando "congratulazioni" i gemelli ne furono rapiti....

Silente gli andò incontro "oh bene eccovi quà ho pensato che questa fosse una buona occasione per festeggiare" disse allegro

"preside... grazie..." rispose Harry sbalordito... Piton si avvicinò ad Hermione

"come ti senti?" le chiese pogginadole una mano sulla spalla, lei sorrise radiosa

"bene grazie... un pò stanca e un pò....strana ma... sono tanto felice" rispose toccandosi la pancia con delicatezza,

il pozionista seguì quella mano con gli occhi e sorrise di rimando,

Severus era un uomo davvero diverso, la sua inaspettata paternità lo aveva limato da anni di buio, la costanza che metteva ogni giorno nel costruire il rapporto con suo figlio lo aveva portato a schiudersi e ora questo... nessuno lo aveva mai visto così ....entusiasta e curioso e aperto alla vita...

 

Molly e Narcissa non facevano che parlare di quando avevano scoperto di aspettare i loro figli, Lupin abbracciò Harry

"oh tua madre starà piangendo di gioia Harry e anche... james" sussurrò il licantropo

"se sarà un maschio .... se sarà un maschio lo chiameremo james non credo che a papà dispiacerà" mormorò il prescelto. Lupin annuì contento

" e Lily se sarà una femmina" concluse imbarazzato...

Fu una serata allegra, la professoressa Mcgrannit regalò ad Hermione un fazzoletto ricamato a mano con su lo stemma di grifondoro da una parte e di serpeverde dall'altra, Hagrid scoppiava in lacrime ogni volta che incrociava i loro sguardi "oh un bimbo di Herm e Harry non ci posso credere" singhiozzava...

 

 

Hermione si addromentò molto tardi, era stata una giornata intensa, era incinta, Madama Chips ne era certa, da circa cinque settimane... aveva un pò di nausea ma le pozioni che le preparava Piton la aiutavano molto. La mattina successiva fu chiamato un medico dal San Mungo affinchè Hermione venisse visitata.

Il medimago confermò la gravidanza di Hermione, cinque settimane, il bambino sarebbe nato intorno ad ottobre, il medico sarebbe tornato da li a due mesi per un altro controllo e per comunicare il sesso del nascituro.

 

"vorresti che fosse un maschio o una femmina Herm?" le mormorò Ginny mentre erano sedute a fare colazione

"oh non lo so è lo stesso... anche Harry dice che è lo stesso ma io so che vorrebbe un maschio" rispose sorridendo, Ginny le fece l'occhiolino

"beh sai come sono i maschi no?" rise

 

Si zittirono appena il tavolo si riempì e si diressero in classe insieme a Calì e Lavanda dopo pochi minuti, appena raggiunsero la classe di pozioni si misero in fila, non c'erano tracce dei ragazzi ancora, chissà dove si erano cacciati si chiese Ginny

"oh ma è mai possibile che siano perennemente in ritardo?" si lamentò Hermione

"sempre i soliti non hanno speranze" ridacchiò Calì che si accorse che erano oggetto di risa e commenti di un gruppo di streghe serpeverde capeggiate ds Astoria Greengrass e Pansy Parkinson.

"si può sapere cosa avete da starnazzare tanto oche giulive?" le apostrofò Calì, Ginny alzò gli occhi al cielo

"oh Calì ti prego non metterti al livello di queste poverette" replicò,

Pansy Parkinson uscì dal gruppo e fronteggiò la rossa

"detto da una pezzente come te non può essere che un complimento... non è vero forse che dormi insieme ai topi?" continuò Pansy

Ginny la guardò sorridendo

"oh povera la nostra muso da carlino so che deve essere dura per te...sai ecco Draco mi ha detto del tuo...si problemino " rispose abbastanza forte da farsi sentire da tutti gli studenti in fila che drizzarono le orecchie

"di che parli Weasley" si agitò la serpeverde

"oh andiamo Draco me lo ha detto però puoi chiedere a Madama Chips lei potrà aiutarti e potrai di nuovo avere rapporti sessuali soddisfacenti senza vergognarti più"

Pansy divenne dello stesso colore delle poltrone di chinz della professoressa Cooman

"ma che ti stai inventando ma come.. ti permetti maledetta grifondoro stracciona?" urlava la strega, Ginny vide comparire Piton sull'uscio

"è mai possibile che non riusciate a stare a meno d tre metri senza azzannarvi? Signorina Parkinson cos'ha da urlare?"

Pansy si girò di scatto per poi tornare a guardare con odio Ginny che invece sorrideva angelica

"questa me la pagherai Weasley" strepitò ma Piton si avvicinò

"Parkinson ora basta lei non farà pagare nulla a nessuno e ora tutti dentro"

 

Calì sorrise fuori di se dalla gioia, Hermione si sedette accanto alla rossa "sei diabolica lo sai?"

la piccola Weasley ridacchiò soddisfatta"oh andiamo Herm se lo merita ma dove diavolo sarà Draco?

La lezione iniziò qunado la porta si aprì, Ron, Harry e Draco si presentarono in classe mentre si spingevano come bambini, erano ansanti per la corsa e quando Piton li vide alzò il suo solito pericoloso sopraciglio

"ah eccovi finalmente avete deciso di degnarci della vostra presenza" li accolse il professore, era piuttosto adirato,

Ron corse a sedersi vicino a Seamus e Draco e Harry al primo banco rimasto vuoto, quando il professore si avvicinò Draco tentò di ammmorbidirlo

"scusi noi non ci siamo resi conto del tempo" sussurrò sfaccitamente, Harry gli diede una gomitata e Severus avvicinò il suo viso ai loro

"non sono disposto a tollerare la vostra impudenza Draco e tu" disse rivolgendosi ad Harry "dovresti vergognarti tra poco sarai padre" sussurrò allontanandosi

Harry divenne rosso come le orecchie di Ron mentre Draco sbuffò sonoramente aprendo il libro...

Hermione gli rifilò un occhiataccia e lo ignorò per tutta la lezione...

Harry si beccò una memorabile lavata di testa dalla Mcgrannit insime a Ron e Draco per poi passare tra le grinfie delle ragazze

"insomma cosa abbiamo fatto di così grave Herm?" si giustificò il prescelto

"oh Harry nulla ma dovete riuscire a seguire le regole almeno per ciò che riguarda la scuola, tuo padre era furioso e ha ragione"

"oh che palle non ci si può nemmeno divertire adesso?", la strega lo incenerì

"Harry James Potter cosa credi che penserebbe tuo figlio se ti sentisse usare certi termini?" protestò sapendo di andare a colpire un nervo scoperto, ogni qualvolta nominava il bambino Harry si scioglieva come neve al sole

"hai ragione scusami... lo sai che Ron è davvero fuori di testa?" riprese

"che ha fatto stavolta?" chiese spazientita Hermione

" io e Draco lo stiamo aiutando a fare colpo su una ragazza e.."

"oh adiamo bene tu e Draco eh?" rispose scettica

"si io e Draco perchè?" esclamò un pò risentito

"siamo suscettibili vedo guarda che sono io quella un pò incinta sai?"

si guardarono e scoppiarono a ridere...

 

 

 

Le sttimane passarono in fretta e arrivò il giorno del secondo controllo, Hermione faceva del suo meglio per nascondere le prime rotondità spesso grazie ad incantesimi complessi che studiava di continuo con l'aiuto della Mcgrannit

"sei nervoso" chiese al suo compagno appena entrati da Madama Chips

"un pò ma solo perchè voglio sapere che state bene... non mi imprta il sesso Herm davvero" le disse accarezzandola.

Severus arrivò all'ultimo momento, sia Harry che Hermione gli avevano chiesto di essere presenti, entrò trafilato e si mise in un angolo mentre il medimago passava la bacchetta sul ventre di Hermione.

 

 

 

Quando terminò annunciò "bene tutto procede nel modo migliore però lei non deve stancarsi e deve dormire di più" gli occhi di Harry saltarono al soffitto, rimproverava spesso Hemrione perchè faceva tardi sui libri,

"comunque avrete un maschio congratulazioni ci vedremo tra due mesi", Hermione sorrise teneramente, mentre Harry corse ad abbracciarla suo padre nascose una lacrima tra le dita...

"papà noi volevano dirti una cosa" esordì Harry restando accanto ad Hermione

"abbiamo deciso di chiamarlo James Severus Piton Potter che ne dici?" aspettarono che Severus recepisse la frase

"oh... io non so cosa dire... se non che ne sono orgoglioso figliolo" disse con voce tremante...

 

QUESTO E' UN CAPITOLO DI TRANSIZIONE DOVE VOLEVO NON CI FOSSERO SCENE TRISTI... BACI A TUTTI. SERY

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Capitolo 26
*** Complicazioni ***


A Malfoy Manor intanto Voldemort cercava di riorganizzare il suo esercito oscuro, era riuscito a prendere il controllo del ministero, era stato un gioco da ragazzi in effetti... il ministro sotto minaccia costante aveva l'ordine di informare Bellatrix di ogni piccolo spostamento o avvenimento...

L'oscuro sperava in un passo falso di Silente, sapeva che sarebe stato troppo audace persino per lui piombare a Hogwarts,

temeva Silente e non voleva avere fretta, dopo il tradimento di Draco e Narcissa e la morte di Lucius si era riproposto di agire con lucidità, quel maledetto ragazzino con la cicatrice a forma di saetta lo tormentava da anni e non avrebbe tollerato che gli sfuggisse ancora.

 

 

Ad Hogwarts le giornate trascorrevano come sempre, solo gli auror dell'ordine erano presenti, Silente aveva capito che il ministro stava cedendo il suo coraggio per paura o forse perchè era sotto imperio, anche tutti i professori pattugliavano di continuo i passaggi e le entrate al castello...

 

 

Harry era seduto a giocare a scacchi magici con Ron una sera mentre le ragazze leggevano un interessante libro sulla gravidanza dei maghi

"mi piacerebbe farlo sapere ai miei genitori" esordì Hermione tristemente

"non puoi?" chiese Lavanda

"Silente pensa che non sia troppo prudente anche perchè li metterei in pericolo" sbuffò la strega guardando Harry che incitava la sua torre a fare a pezzi un pedone di Ron...

"c'è troppa calma in giro non mi piace per niente spero solo che non vengano a sapere nulla," esclamò Draco sedendosi tra Ginny ed Hermione che improvvisamente scoppiò in lacrime, Ginny lo guardò malissimo

 

"oh Merlino scusami Hermione non volevo io..." cercò di riparare Draco

"oh no scusatemi voi è che sono un pò ...nervosa ecco..."

"oh tesoro non ti preoccupare è normale nel tuo stato.... santo cielo Draco hai la sensibilità di un cucchiaino da tè" replicò Ginevra,

Harry e Ron accorsero "che c'è stai male" chiese il prescelto inginocchiandosi davanti alla strega

" è Draco che non stà bene e non riesce a pensare prima di parlare" soffiò la rossa,

Ron lo guardò di sottecchi

"Herm non ti preoccupare e non dare retta a Malfoy sai che spesso dice sciocchezze e non ha tatto"

tutti si guardarono un pò sorpresi anche perchè risultava parecchio difficile immaginare che Ron potesse dar lezioni di tatto e qualcuno

"scusatemi davvero sono uno stupido" si giustificò Draco toccando il braccio di Hermione, lei sorrise

"è passata adesso" lo rassicurò la grifondoro

 

 

La gravidanza procedeva ed Hermione superò brillantemente anche il successivo controllo del medimago, il bambino cresceva e sua madre era sempre più radiosa e rotonda

"non so per quanto ancora riusciremo a nasconderlo" disse una sera alla professoressa Mcgrannit

"non si preoccupi signorina Granger i nuovi incantesimi serviranno solo quando è in pubblico e funzioneranno vedrà" la rassicurò la sua capocasa.

 

Il direttore del San Mungo ricevette la visita dei commissari del ministero come ogni mese... quel giorno però si presentò un nuovo funzionario.

Dolore Umbridge chiese subito come mai un medimago specializzato si recasse ad Hogwarts costantemente

"c'è qualche strana epidemia oppure l'anziana Madama Chips perde colpi?" chiese con la sua inconfondibile vocetta sottile,

il direttore non sapeva cosa dire

"no niente di anomalo sappiamo solo che una studentessa ha avuto bisogno di esami specialistici"

"mi perdoni direttore ma... deve essere una personalità importante ... questa strega ha addirittura il privilegio di avere visite a domicilio al castello?"

il direttore restò perplesso, aveva ricevuto un messaggio chiaro da Albus Silente che lo aveva pregato di mantenere il segreto ma certo era strano che il ministero si prendesse la briga di investigare su un semplice caso di cura domiciliare ad Hogwarts.

 

"Vede direttore crediamo che stia succedendo qualcosa alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, lei sà che non collaborare significa andare contro il ministero stesso e questo è punibile con la reclusione ad Azkaban per non parlare dell'immediata rimozione da ogni incarico" cinguettò la Umbridge...

 

 

Il mago riflettè un attimo, certo era strana la richiesta di Silente, in fondo non voleva davvero rischiare il posto per una cosa del genere

"quello che so è che c'è una studentessa in stato interessante, non so di chi si tratti ma so che frequenta il sesto anno e che appartiene alla casa di grifondoro"

La paffuta strega vestita di rosa sorrise melliflua

"bene direttore il suo aiuto è stato prezioso, il ministro sarà molto contento del suo modo di operare" concluse lasciando il San Mungo e precipitandosi ad avvertire Caramell.

 

Maggio si presentò in tutto il suo splendore, gli esami erano alle porte e diventava davvero difficile per Hermione concentrarsi sullo studio...

Aveva organizzato dei programmi di ripasso per tutti così le partite a scacchi e le chiacchierate davanti al camino presero il posto da intense sedute di studio...

"Oh cielo povero bambino" esclamò Ron distrutto "davvero Hermione è esagerato tutto questo, passeremo gli esami lo stesso anche senza sgobbare come elfi domestici"

la strega non rispose continuando a correggere le risposte del test di Draco

"Che palle Weasley sempre a lamentarti c'è chi impiega il doppio del tempo per immagazzinare informazioni, ovviamente non è il mio caso ho una memoria di ferro io" replicò Draco divertito

Ron grugnì stava per replicare quando Hermione riconsegnò il test a Draco

"a proposito hai commesso 4 errori che equivalgono alla BOCCIATURA memoria di ferro"

Draco prese il foglio riluttante mentre Ron sghignazzava sonoramente insieme ad Harry...

"state zitti voi due" rispose il biondo stizzito.

 

Hermione e Ginny passeggiavano nel cortile invaso da un sole piacevole

" oh cielo dammi la mano Ginny" esclamò la strega all'improvviso...

prese la mano della sua amica e le fece sentire uno dei primi segni della presenza di una vita dentro di lei

"Oh merlino senti come scalcia, ma non ti fà male?" chiese la rossa emozionata

"oh no solo... qualche volta di notte mi sveglia.... è molto agitato il nostro campione" rise Hermione che non si accorse che due paia di occhi maligni avevano assistito a quella scena.

 

"Che ne pensi Pansy?" chiese Astoria mentre si aggiustava i capelli con voluttà "credi che la Granger???"

"non lo so Astoria ma c'è qualcosa sotto, non mi sembra che sia ingrassata però ha un'aspetto strano... io vado a scrivere a mio padre" disse la serpeverde correndo alla guferia.

 

 

Il giorno della prima prova scritta di storia della magia arrivò presto, Hermione era la più nervosa.

"Bene avete due ore da adesso cominciate e buona fortuna a tutti" sentenziò Piton che iniziò a camminare lungo le file di banchi...

Ginny era seduta fuori dalla sala grande e aspettava i suoi amici, lei era al quinto anno i suoi esami non sarebbero cominciati prima del mese prossimo...

Sentì qualcuno correre lungo le scale e si voltò subito per vedere cosa stesse succedendo.

La professoressa Macgrannit scendeva di corsa con Lupin, Malocchio e Silente che la seguivano, si alzò

"che cosa succede?" chiese con enfasi

Lupin la guardò impaurito "lo sanno stanno arrivando" sussurrò all'orecchio della strega che rabbrividì.

La porta della sala si spalancò e Silente e la Mcgrannit entrarono agitati, Harry si alzò immediatamente intuendo che qualcosa non andava, Severus si avvicinò istintivamente ad Hermione che lasciò cadere la sua piuma appena incrociò lo sguardo cupo della Mcgrannit.

"Per favore Signor Potter, Signor Malfoy, Signorina Granger volete seguirmi?" annunciò il preside.

Tutti gli studenti si guardarono confusi, tutti tranne Ron, i gemelli, Lavanda e Calì.

Uscirono e trovarono Ginny che li aspettava


"che succede?" ansimò Harry

"lo sanno, non so come ma lo sanno" mormorò il preside sgomento "mi dispiace ma dovete lasciare subito Hogwarts"

Harry abbracciò istintivamente Hermione che era terrorizzata

"io vado con loro" disse Ginny decisa

"non se ne parla" esclamò Draco con foga...

"miss Weasley la prego di capire che la situazione è delle più delicate" intervenne Silente

"mi avevi promesso che non mi avresti lascita Draco " iniziò a strepitare la strega, Hermione la guardava con immensa pena

"vi prometto che potrà raggiungerli appena le circostanze lo permetteranno" cercò di mediare il preside

Ginny aveva gli occhi pieni di lacrime, di nuovo vedeva Draco andare via da lei senza sapere se lo avrebbe più rivisto, Lupin la prese con delicatezza e la trascinò via, mentre lei si agitava

"NOOO DRACO NOO FATEMI ANDARE PER FAVOREEEE" gridava,

Draco restò con i pugni serrati e gli occhi chiusi, cercò di non guardarla mentre la allontanavano , si sentì di nuovo in trappola ma sapeva di non avere scelta se venivano per loro non dovevano trovarli lì.

Harry gli diede una pacca sulla spalla "coraggio amico " sussurrò, lui non rispose ne alzò il viso.

"presto non c'è più tempo vi spiegherò tutto dopo, ora andrete con malocchio, Tonks e Lupin in un posto sicuro Severus vi raggiungerà appena sarà possibile" concluse Silente.

Si smaterializzarono ai confini della scuola prendendo un passaggio segreto per non incontrare nessuno, Hermione sentiva la fatica aumentare non ce la faceva più a camminare le gambe iniziavano a cedere...

Arrivarono nella cucina di Grimmault Place dopo pochi istanti e appena toccarono terra Draco salì al piano di sopra e chiuse violentemente la porta della stanza in cui si era rifiugiato, non riusciva a dimenticare le grida di Ginevra, si erano separati di nuovo e il suo odio verso i mangiamorte raggiunse livelli indicibili.

Harry accompagnò Hermione a stendersi e appena restarono soli la strega gemette "sono a pezzi...la smaterializzazione mi ha prosciugato tutte le energie....sapevo che sarebbe successo mi spiace per Ginny e Draco..."

"si anche a me spero solo che.... non lo so che sia stato un falso allarme" replicò Harry cupo "ora riposati e dormi un pò io sarò di sotto" disse il prescelto baciandola sulle labbra.

Hermione si addormentò quasi subito, Lupin aveva fatto il tè "ne vuoi un pò Harry?"

"no grazie vorrei solo svegliarmi da questo incubo" replicò tetro. Remus si avvicinò a lui

"tieni duro vedrai che tutto si sistemerà... per ora dovete restare qui credo fino al parto intanto vediamo che succede" gli spiegò il malandrino.

 

Intanto ad Hogwarts gli ispettori del ministero perlustrono il castello in cerca del prescelto Hermione e Draco, Silente riuscì a far mantenere la calma a tutti e riuscì a restare impassibile anche davanti alle sfacciate illazioni della Umbridge...

Nella sala comune dei grifoni Ron e gli altri erano ancora sotto shock

"dov'è mia sorella? chiese il rosso sconsolato

"in camera a piangere" rispose Calì sbuffando

"credete che ci lasceranno andare?" esclamò Fred

"non lo so anche se ...siamo maggiorenni e possiamo fare quello che vogliamo in teoria" disse Ron sempre più depresso

"dove li avranno portati?" ribattè Lavanda

"non ne ho idea" le rispose George giocando con una ciocca di capelli della strega.

 

 

 

 

"allora è caccia aperta adesso" sentenziò Minerva nello studio del preside che sospirò

"immagino di si, ma a Grimmault Place saranno al sicuro per ora... è Severus il custode segreto... appena calerà il sole potrai andare da tuo figlio..."

Severus cercò di restare calmo, in cuor suo aveva paura, se tu sai chi aveva scoperto che suo figlio Harry avrebbe avuto un'erede non si sarebbe fermato davanti a niente per scovarlo.

 

Appena fece buio Severus si recò alla torre di grifondoro e fece chiamare gli Weasley, Lavanda Brown e Calì patil nel corridoio

"Stò andando da loro" disse guardandoli uno ad uno "devo riferire qualcosa?" chiese soffermandosi su Ginny che gli consegnò una lettera per Draco

"mi dispiace ragazzi ma per ora è necessario essere cauti ma vi prometto che potrete venire appena possibile intanto vigilanza costante e non fate sciocchezze" .

 

 

 

"Se mi stai raccontando frottole la pagherai" la voce di Bellatrix fece raggelare il sangue del medimago...

"gliel'ho detto ho visto la signorina Granger tre volte, aspetta un maschio e il padre è Harry Potter... è incinta di quasi cinque mesi non so altro" gemette l'uomo terrorizzato.

"bene lo spero per te " disse Bella lasciando la cella per riferire al suo padrone...

"e così il nostro Harry avrà un maschio" ripetè Lord Voldemort passandosi un unghia lunghissima sulla bocca

"si mio signore" rispose la strega

"questa è una fastidiosa complicazione... non sarà facile scovarli ... quel bambino porterebbe il sangue di Potter e con esso la sua protezione..." riflettè il Signore oscuro.

 

 

Piton si smaterializzò assieme a Madama Chips nella cucina di Grimmault Place, Harry corse ad abbracciarlo "state bene?" chiese il pozionista

"si e al castello?"

"tutto bene... " rispose Severus,

nel frattempo Draco chiuse la porta della sua camera e quando passò davanti la stanza di Hermione si accorse che qualcosa non andava,

sentì dei rumori strani come se qualcuno stesse soffocando, bussò senza avere risposta e decise così di entrare per trovare Hermione a terra, cercava di strisciare verso di lui a pancia in giù, c'era sangue da per tutto

"Hermione cosa?" si accovacciò vicino a lei

"va.. a chiamare... Harry ...pre...sto Draco" riuscì a mormorare.

Il mago corse giù per le scale come una furia "PRESTO HARRY CORRI HERMIONE STA' MALE" tutti balzarono dalle sedie e corsero di sopra

Hermione piangeva disperata mentre cercava di allungare un braccio verso di loro "aiutatemi il bambino...il bambino" singhiozzava...

Harry e Severus la misero a letto e madama Chips prese il controllo

"si calmi signorina Granger, Potter portatemi asciugamani e acqua calda presto, signor Malfoy, Remus tutti fuori resterà Tonks con me"

quelli furono i minuti più lunghi che Harry ricordasse

"non è possibile mai un attimo di pace" disse sprezzante gettando a terra la tazza di tè ormai vuota

"calmati Harry non servirà a nulla fare così" lo redarguì suo padre...

 

Ma harry non aveva intenzione di calmarsi ne aveva abbastanza, gli sembrava di star pagando ogni oncia di felicità conquistata ultimamente, si sentiva così impotente,

suo figlio non era ancora nato e già aveva un assassino alla calcagna proprio come era successo a lui, non poteva sopportare che la storia si ripetesse , non voleva che suo figlio avesse il suo stesso triste destino non lo avrebbe permesso ...mai...

 

poi ...

un dolore accecante gli tolse il fiato, era come se gli stessero conficcando un coltello nella testa, si accasciò a terra urlando di dolore

"IO MI PRENDERO' TUO FIGLIO POTTER E UCCIDERO' LA SUA LURIDA MADRE BABBANA DAVANTI AI TUOI OCCHI" la voce di Voldemort sembrava vicinissima, sembrava arrivare da dntro di lui... stava impazzendo dal dolore.... Severus accorse

"Harry che c'è cos'hai? Harry rispondimi sei con me? "

nella mente di Piton era chiaro come il sole che Voldemort stava facendo quanto era in suo potere per distruggere la sua famiglia, la vecchia cicatrice di Harry era un collegamento troppo tentatore per Voldemort e lui lo sapeva.

Cercò di abbracciare suo figlio che tremava rannicchiato sul freddo pavimento di pietra, Draco era sconvolto

"shhh ora passa... concentrati Harry chiudi la mente... chiudi la mente resta con me" ripeteva il professore di pozioni cullando suo figlio che pian piano si rilassò...

"Draco non farne parola con Hermione mi raccomando" disse piano il pozionista,

il biondo annuì, avrebbe voluto che finisse tutto presto, era così ingiusto , avevano poco meno di diciotto anni e avrrebbero dovuto soffrire per amore o per dei brutti voti a scuola proprio come tutti i loro compagni...invece lottavano per sopravvivere in mezzo ad una guerra assurda che aveva un prezzo sempre più alto.

 

Quando Madama Chips ricomparve in cucina trovò Harry steso sul divano, era pallidissimo e Severus gli asciugava la fronte "ma ... Severus "

"la cicatrice Poppy, maledizione non li lascerà mai in pace" disse a denti stretti "Il bambino?" aggiunse ansioso

"è vivo ma miss Granger deve restare a letto, ha rischiato grosso... assoluto riposo.... resterò qui stanotte"

Harry tentò di alzarsi "no Harry " lo bloccò suo padre


"COSA?" rispose furioso girandosi di scatto

"devi riposare anche tu e Hermione non deve sapere che..."

"non glielo dirò ma voglio vederla" disse deciso, Lupin lo aiutò a salire e scomparvero

"Draco?" disse Severus rivolto al serpeverde "ho una lettera per te ...credo tu sappia da dove proviene" concluse porgendo una pergamena arrotolata al biondo.

 

 

CHE VE NE PARE?

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Capitolo 27
*** la vendetta di Lord Voldemort ***


 

Quando Harry entrò nella stanza di Hermione il suo cuore era in tumulto, era arrabbiato e preoccupato, ma deciso a non far trapelare il suo stato d’animo.

 

L’ultima incursione di Voldemort nella sua mente lo aveva sconvolto,

 lo sapeva, sapeva che avrebbero avuto un bambino, quell’assassino non si sarebbe fermato… mai,

 

per un momento pensò che l’unica soluzione sarebbe stata andare da lui e affrontarlo… forse solo così avrebbe dato una chance a suo figlio e ad Hermione…

 

cacciò via quei pensieri se ne sarebbe occupato più tardi, appena vide la vide la sua mente si svuotò…

 

“ciao come ti senti?”  la salutò, la strega aveva due strisce scure intorno agli occhi, era stanchissima ma tranquilla

 

“stiamo bene …tuo figlio… è forte…proprio come suo padre sai?” Harry sorrise e si stese accanto a lei

 

“mi dispiace Herm per tutto questo”

 

“smettila di dispiacerti Harry…ho giurato a me stessa che non ti avrei mai abbandonato e che avremmo affrontato tutto insieme ed è quel giuramento che mi dà la forza di andare avanti… farò nascere questo bambino e… “ la voce si spezzò.

 

Il mago la tenne stretta “vieni qui “ le sussurrò….

 

si addormentarono sfiniti….

 

 

 

 

Draco finì di leggere il biglietto di Ginny, ora si sentiva peggio che mai, lei cercava di essere forte… e lo era,

 

non aveva mai conosciuto nessuna più forte di lei, ma le mancava terribilmente, avrebbe dato qualsiasi cosa per riavere indietro qualche istante con lei, per sentire ancora quel profumo di fiori…

 

 

 

 

Anche Severus si fermò per la notte che trascorse abbastanza tranquilla, solo Kreacher il vecchio elfo domestico di casa Black non era tranquillo, non faceva che imprecare e lanciare spergiuri a tutti i nuovi ospiti della casa.

 

 

Il mattino seguente Tonks cercò di migliorare lo stato della casa con l’aiuto di Lupin cominciando dalla cucina

 

“non riesco ad immaginarmi questo posto senza tutto questo pattume” esclamò la strega mentre cercava di sterminare una colonia di Doxy nascosta tra le tende

 

“non deve essere stato un posto molto allegro neanche prima credo” replicò Lupin

 

“speriamo solo di avere il tempo di far nascere il bambino” ansimò l’auror mentre inceneriva con la bacchetta quelle creature

 

“già i ragazzi sono molto provati… “ rispose Remus

 

“ATTENTAA” urlò scagliando uno stupeficium ad un insetto particolarmente grosso e aggressivo

 

 

 

“grazie…questi affari sono disgustosi e hanno dei denti affilatissimi… oh che schifo” imprecò Tonks mentre i suoi capelli diventavano di un rosso acceso,

 

 Remus sorrise, trovava Tonks un po’ fuori di testa ma era un ottimo auror e anche molto divertente…

 

Verso le nove Harry scese in cucina e vi trovò solo Draco che preparava la colazione

 

“giorno amico” lo salutò Harry

 

“giorno hai fame? Questo vassoio è per la nostra mammina tu dovrai aspettare”

 

“ti vedo di buonumore oggi” lo apostrofò il moro sospettoso

 

 

“beh veramente non ne ho motivo ma… ne stò cercando uno…insomma non possiamo stare qui a piangerci addosso altrimenti ci troveranno impiccati tutti tra qualche settimana e …l’ultima cosa che voglio è fare un favore a quel bastardo con la faccia da serpente” disse tutto d’un fiato…

 

Harry sorrise e prese il vassoio, quando scese Draco gli aveva preparato uova e pancetta

 

“wow sai che sei perfetto come elfo domestico?”

 

“bada Potter non ti ci abituare” rispose tirandogli un pezzo di pane

 

“Hermione vuole vederti ti aspetta“ gli comunicò Harry….

 

 

 

“E’ permesso signorina?” si annunciò il biondo, Hermione emise un suono divertito

 

“ma certo vieni”

“allora come stiamo oggi?” disse sedendosi accanto a lei

 

 

“Meglio… grazie per la colazione era squisita… senti Draco innanzi tutto dimmi come stai tu”

 

Il mago sospirò e tornò a guardarla, un velo di tristezza era sceso sui suoi occhi grigi

 

“stò… bene sai lei mi manca e spero di poterla vedere presto… resisterò… tra qualche settimana le lezioni finiranno e confido nel fatto che verranno tutti qui”

 

Hermione non ci aveva pensato ma trovava logico il ragionamento del sepeverde

 

“vedrai che sarà così… ascolta è successo qualcosa mentre ero con madama Chips ieri?”

 

La domanda fece contorcere lo stomaco di Draco che sapeva che Hermione era troppo acuta per lasciarsi sfuggire qualsiasi cosa

 

“ a cosa ti riferisci?” chiese ingenuo

 

“non lo so ma ho visto Harry molto provato e stanotte l’ho sentito agitarsi nel sonno tutto il tempo”

 

 

Draco si alzò “ma no stai tranquilla era solo molto preoccupato per te” cercò di rassicurarla, ma la strega non sembrava poi così convinta…

 

 

 

Dopo circa tre giorni di quiete Silente riunì l’ordine… Harry e Draco parteciparono alla riunione…

 

Madama Chips raggiunse Hermione insieme a Narcissa e Molly,

 

la cicatrice di Harry aveva ripreso a bruciare costantemente e nonostante si sforzasse di chiudere la mente fare finta di nulla, a volte, era impossibile

 

“sei molto pallido ti senti bene?” gli chiese suo padre

 

“si certo non ci fa bene stare chiusi qui dentro” replicò tranquillo Harry…

 

 

Silente comunicò le ultime notizie, il cadavere del medimago che aveva visitato Hermione a Hogwarts era stato trovato la sera prima e mostrava chiari segni di maledizioni , di sicuro gli avevano estorto le informazioni che cercavano anche se tutti erano convinti che qualcuno aveva messo in moto dei sospetti già a scuola…

 

 

“ma gli incantesimi sulla signorina Granger hanno funzionato nessuno poteva arrivarci “ disse Minerva convinta

 

“lo so ma forse qualcuno ha sentito o visto qualcosa e ha avvertito i mangiamorte” disse secco Malocchio..

 

“temo sia così” ribattè Silente.

 

 

La testa di Harry iniziò a pulsare un po’ di più e istintivamente si portò una mano sulla cicatrice, quel gesto non sfuggì a Draco

 

“che succede?” gli sussurrò

 

“niente tutto ok” lo zittì Harry…

 

ma non andava tutto bene, iniziava a sentire una forte nausea, il dolore stava diventando pungente, cercò di raggiungere il bagno senza dare nell’occhio…

 

Appena chiuse la porta si abbandonò al dolore, si prese la testa e cadde in ginocchio,

 

non era più nel bagno di Grimmault Place ma in una sudicia cella semibuia, c’era un uomo a terra che tremava e implorava

 


”No per favore io non so niente non uccidetemi”

 

Una risata malvagia e profonda lo fece rabbrividire, la sua risata, alzò la bacchetta e vide la sua mano bianchissima

 

“AVADA KEDAVRA” urlò Harry che provava una gioia selvaggia… a terra c’era il corpo di un uomo spezzato dal raggio verde…

 

Era di nuovo sul pavimento del bagno, qualcuno bussava alla porta con insistenza, sudava freddo e si sentiva febbricitante

 

“Harry apri subito ti ho detto” riconobbe la voce di Draco, si alzò aprì l’acqua e si sciacquò il viso

 

“un …momento” biascicò .

 

Quando aprì la porta Draco piombò nel bagno ”ti ho sentito gridare” lo incalzò

 

“ehm si mi è caduta quella lastra di pietra sul piede” tentò

 

“non prendermi in giro amico la tua faccia parla da sola hai avuto di nuovo …” ma Harry lo zittì

 

“Draco per favore… ti ho detto che stò bene la situazione è già abbastanza complessa senza che tu mi dia il tormento”

 

“Hermione sospetta qualcosa, mi ha chiaramente chiesto stamattina se avevi avuto problemi e so che alludeva alla cicatrice” disse il biondo serpeverde che iniziava a perdere la pazienza

 

 “dice che parlavi nel sonno e ti agitavi”

 

Harry abbassò lo sguardo e si sedette per terra, era stanco  

 

“non ce la faccio più a restare qui ad aspettare che… “ esclamò esausto

 

“ad aspettare che?” chiese Draco duramente

 

“ad aspettare che venga a prendermi Draco …io lo so di non avere speranze… so che non vedrò mai crescere mio figlio e…” ma Draco lo prese per il colletto della camicia e lo tirò su

 

 

“non faro lo stupido… tuo figlio ha bisogno di te e anche Hermione …so che è difficile…anzi non lo so… non so quanto sia orribile per te  ma siamo sulla stessa barca ricordalo”

 

“MA SONO IO QUELLO CHE DOVRA’ UCCIDERLO IO.. DOVRO’ AFFRONTARLO” urlò il prescelto con rabbia

 

“lo so Harry e mi dispiace e non lo so perché è così vorrei dirti che non succederà ma …se tu fallirai saremo perduti tutti… lotteremo insieme”  cercò di consolarlo Draco

 

 

“se avessi più fegato andrei da lui e … cercherei di… renderlo mortale o di…”

 

ma non finì la frase perché Malfoy lo spinse contro il muro e lo fissò con rabbia

 

“ti ha dato di volta il cervello forse? Cosa credi che stiano facendo di là quelle persone? EH? Faresti una sciocchezza e lo sai quindi non dire più una cazzata del genere e pensa a tuo figlio Harry”

 

 Detto questo lo mollò lì da solo e tornò in cucina, tutti notarono che era ansante e nervoso.

 

Harry lo raggiunse qualche minuto dopo era scuro in volto anche lui, Piton li guardò con sospetto ma non disse nulla.

 

Quella notte cercò di non crollare dal sonno, aspettò che Hermione si addormentasse e sgattaiolò fuori dalla camera.

 

Raggiunse il salotto e si sdraiò sul divano, aveva paura di cedere di nuovo a quel gioco perverso di Voldemort, aveva paura che potesse possederlo e se avesse cercato di fargli fare del male ad Hermione?

 

Era ormai in totale paranoia, si svegliò che la luce era già arrivata nella stanza, si affacciò piano e vide Hermione dormire, era così bella… andò a farsi una doccia e scese in cucina,

 

le giornate erano scandite da rituali molto poveri, camera-cucina- camera- salotto non ne poteva più…

 

 

 

Ad Hogwarts intanto tutti si chiedevano che fine avessero fatto Potter, Granger e Malfoy, fu molto dura per gli altri sopportare le lezioni soprattutto per Ginny.

 

Una mattina incrociò le due vipere nemiche serpeverdi nell’atrio e per poco non ci scappò il morto,

 

Ron e Seamus  bloccarono Ginny e le tolsero la bacchetta dalle mani mentre tentava una fattura pungente contro Pansy e Astoria..

 

“te la vuoi dare una calmata? Ricordi cosa ha detto Piton? Dobbiamo stare fuori dai guai” la redarguì suo fratello

 

“al diavolo Piton… al diavolo tutti… loro almeno sanno come stà Herm e …Draco” disse a denti stretti.

 

 

Mancavano ormai pochi giorni alla fine e a sorpresa il preside convocò gli Weasley, Lavanda e Calì

 

 

“bene non so che programmi avete voi signorine Patil e Brown, i fratelli Weasley raggiungeranno gli altri per l’estate, ho scritto ai vostri genitori pregandoli di lasciarvi altri due mesi presso il corpo insegnante per un …programma extrascolastico… che bella parola vero?” disse amabile il preside

 

“anche perché nasconde perfettamente più di un significato senza darci la sensazione di mentire” concluse leggero…

 

Le ragazze affermarono che erano d’accordo non volevano separarsi dagli altri così partirono finalmente tutti quella sera per Grimmault Place.

 

 

Il loro arrivo fu salutato con giubilo, Hermione era fuori di sé dalla gioia,

 

quando Draco vide entrare Ginny perse completamente il controllo,

 

si guardarono un attimo e senza preoccuparsi che decine di occhi li fissavano, senza tener conto che c’erano Silente e i professori e le loro famiglie si corsero incontro…

 

Draco la sollevò da terra e presero a baciarsi furiosamente… tutti rimasero di stucco

 

“ehm ehm ok va bene chi vuole del tè?” esclamò Harry cercando di distogliere lo sguardo assassino di Ron dalla scena

 

“ehi dai Ron andiamo di là… stasera una batosta a scacchi non te la toglie nessuno”

 

Il rosso si fece convincere anche se passando accanto a Draco che riprendeva fiato gli sussurrò

 

“miseriaccia controllatevi voi due” lo ignorarono e ripresero ad abbracciarsi…

 

 

Fu una serata memorabile, persino Malocchio sembrava allegro, Hermione venne portata in braccio da Harry a tavola per la prima volta da che erano arrivati lì…

 

Tutto sembrava perfetto, il cuore di Harry si gonfiò mentre scrutava con gli occhi i presenti,

 

Draco e Ginny che si sussurravano parole dolci,

 

Ron che veniva preso per le orecchie da Lavanda perché guardava le gambe di Calì,

 

i gemelli che ridevano assieme a loro padre, persino Narcissa sorrideva mentre lei e Molly coprivano Hermione di domande… la sua Hermione…

 

e poi c’era Silente che spiegava ad una perplessa Mcgrannit come si lavorava a maglia …

 

 Lupin che versava il vino a Tonks i cui capelli continuavano a cambiare colore…

 

Charlie e Bill che ridevano di Malocchio che era alticcio…

 

e poi.. suo padre, vederlo cosi’ sereno mentre cercava di persuadere Hagrid a non bere troppo lo fece sentire bene…

 

 erano una… famiglia … suo figlio avrebbe avuto una famiglia straordinaria anche se lui non fosse stato lì a crescerlo…

 

Si sforzò di  fissare quel momento nella sua memoria per sempre,

 

avrebbe voluto fermare il tempo e stare in quella cucina a bearsi di loro per sempre, ma sapeva che non era possibile… il suo destino lo aspettava beffardo…

 

Si voltò e incrociò gli occhi di Draco che lo fissavano, gli sorrise annuendo con la testa….

 

Dopo cena l’allegria non scemò anzi… Harry sentì di nuovo un pizzicore sulla fronte

 

“Harry amore va tutto bene?” le disse Hermione vedendolo un po’ pallido

 

“Si certo stà tranquilla “ rispose poggiando una mano sulla pancia della strega… fu un attimo

 

Il suo cuore iniziò a martellargli nelle orecchie doveva lasciare la stanza non poteva permettere che succedesse lì mentre sentiva suo figlio…

 

Ritrasse la mano di colpo mentre Hermione lo guardava interrogativa

 

“wow non stà…fermo un attimo eh?” cercò di dire con voce naturale… la strega rise a quella tenera reazione e tornò a parlare con Molly e Narcissa…

 

Lui si allontanò e andò a rifugiarsi sul tetto aveva bisogno di aria non poteva resistere oltre…

 

 

Appena sentì l’aria della sera sferzare il suo viso cedette…

 

Stavolta era seduto e accarezzava un serpente gigante che era attorcigliato al suo collo… fu una sensazione sgradevole ma allo stesso tempo un’eccitazione maligna si impossessò di lui…

 

“CRUCIO” urlò mentre Avery si contorceva sul pavimento

 

 “ ti piace? Non è vero? “ sussurrò…

 

Era ancora nella testa di tu sai chi, una parte di lui era investita dall’orrore per ciò che vedeva l’altra godeva del momento

 

“ guardami… Harry Potter”  disse con voce profonda….

 

 

Finì com’era cominciata, i suoi occhi adesso vedevano solo milioni di stelle appese sopra di lui… era fradicio e sconvolto…lo stomaco pulsava terribilmente, si voltò di lato e vomitò con violenza …

 

il dolore alla testa iniziò a calmarsi… era sempre più angosciato… stava succedendo troppo spesso…

 

appena aveva appoggiato la mano sul grembo di Hermione era cominciato tutto… Voldemort si era preso anche quel momento prezioso… e questo lo faceva sentire furibondo…

 

 

 

Tornò di sotto… nessuno parve accorgersi della sua assenza… nessuno tranne Draco che lo guardò in modo strano… lui distolse lo sguardo…

 

Suo padre passando tentò di toccargli la fronte ma reagì d’istinto e si scansò bruscamente

 

“cosa c’è? “ disse il prescelto cercando di calmarsi

 

“dimmelo tu … volevo solo sentire se avessi la febbre mi sembravi caldo” rispose Severus fissandolo

 

“stò bene è che mi hai colto di sorpresa” odiava mentire così…

 

avrebbe voluto dire che era terrorizzato, che era stanco di provare dolore alla testa,

 

avrebbe voluto urlare perché non sopportava che Voldemort gli mostrasse come torturava e uccideva… ma non lo fece

 

 A cosa sarebbe servito?

 

 A nulla solo a far preoccupare tutti e non voleva rovinare quella festa… nessuno poteva farci niente nemmeno Silente ne era tristemente cosciente…

 

“Sei molto silenzioso stasera” riprese suo padre

 

“ho dormito poco tutto qui e sono stanco di stare rinchiuso qui” sparò a casaccio…

 

I gemelli fecero apparire una fontana di scintille mentre obbligarono Kreacher a fare le congratulazioni al suo padrone… tutti risero anche Harry che sentì la stanza ballare davanti ai suoi occhi…

 

 

No non era possibile… di nuovo, ma stavolta non ebbe il tempo di correre via, il dolore fu insostenibile…

 

cercare di concentrarsi fu inutile tutti si accorsero che stava per avere un malore perché smisero di ridere…

 

Era la fine… Voldemort avrebbe fatto si che si tradisse davanti a tutti… davanti a …lei che lo guardava preoccupata

 

“Harry” lo chiamò piano la grifondoro, lui  tentò di sorriderle ma non ci riuscì sudava di nuovo e aveva la nausea,

 

barcollò pericolosamente e prima che Ron riuscisse ad afferrarlo cadde a terra come se bruciasse…

 

Urlava e si teneva la testa con le mani

 

 “Harry calmati “ sussurrò suo padre mentre cercava di tenerlo fermo…

 

Sembrava avere le convulsioni, Hermione guardava l’uomo che amava gridare di dolore e tutti i suoi sospetti, tutte le sue paure presero vita….

 

Ron e Draco cercarono di aiutare Piton… Harry aveva gli occhi spalancati, sembrava spaventato come se stesse vedendo qualcosa che lo terrorizzava e che gli altri non potevano vedere

 

“NO BASTA NON VOGLIOO”  urlò fuori di sé… Silente cercò di fargli un incantesimo ma non funzionò

 

“lascialo andare maledetto… lascialo “ mormorava Severus mentre teneva suo figlio…

 

LO SO MAI UN MOMENTO DI PACE …NON ODIATEMI MA E’ COSì CHE HO PENSATO LA STORIA… GRAZIE A TUTTI …SERY

testo.

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Capitolo 28
*** il parto ***


Harry non aveva più un corpo, un cervello o un cuore… sentiva di essere risucchiato in un vortice di orrore,

 

continuava a dimenarsi furiosamente, non aveva il minimo controllo del proprio corpo… nessuno sapeva cosa fare, l’attacco andava avanti da molto.

 

Il prescelto si trovava nella foresta proibita…davanti a lui un altare, una mano bianca era posata sulla sua spalla

 

“vieni con me” una voce lo guidava verso la lastra bianca di marmo che ospitava un bambino che piangeva, il suo cuore prese ad accelerare…

 

si avvicinò…

 

chiuse nel pugno un coltello d’argento, non voleva toccare il bambino, non voleva scoprire cosa stesse per succedere…

 

Paura e maligna eccitazione lottavano per sopravvivere dentro la sua testa, non sentiva nulla se non quelle grida, voleva che smettessero, voleva tornare a Grimmault Place …ma non ci riusciva,

 

qualcosa lo teneva inchiodato lì …prese il coltello e la stessa mano bianca che prima era posata sulla sua spalla cinse il suo polso e lo guidò verso il bambino

 

“conosci l’incanto Harry… uccidi… uccidi tuo figlio per me”

 

 la sua mano scattò verso il basso …un colpo

 “NOOO” 

un altro e ancora e ancora fino a che il bimbo non smise di piangere e di muoversi…

 

 

Piton costrinse suo figlio ad aprire gli occhi, li catturò e pronunciò “legilimens”

 

Harry alzò lo sguardo e vide suo padre davanti a lui che lo fissava sconvolto

 

“Harry vieni via… questo non è reale vieni con me” disse Severus

 

“Pa…dre  scappa ucciderà anche te… “ sussurrò Harry le mani ancora sporche di sangue, il suo stesso sangue

 

Fece cadere il pugnale e una risata sadica riempì le sue orecchie e quelle di Severus

 

“Harry tuo figlio deve ancora nascere… torna da noi”  tentò il pozionista…

 

Il prescelto chiuse gli occhi e tutto divenne buio …

 

 

 

Tre ore più tardi dormiva ancora, Hermione non si staccò un attimo da lui…

 

“cosa hai visto Severus?” chiese Silente appena restò da solo con il professore di pozioni,

 

“è peggio di quanto pensassi, il Signore Oscuro non si limita più a mostrare ad Harry omicidi e torture ma…”

 

si bloccò un momento e deglutì con fatica

 

 “lo obbliga ad uccidere… o meglio così gli fa credere…stavolta era… il bambino” concluse orripilato  Severus,

 

Silente si accarezzò la lunga barba argentea

 

 

“Cosa possiamo fare Albus?”… ma il vecchio preside non riusciva a dare una risposta…

 

davvero non sapeva come far finire quella tortura, pensare di far affrontare tu sai chi al prescelto ora come ora era un suicidio…

 

“non lo so Severus… non lo so… dammi un po’ di tempo per riflettere”

 

 

 

 

“miseriaccia vorrei poter fare qualcosa “ asserì Ron sdraiato sul divano accanto a Lavanda Calì e Ginny

 

“già è stato…orribile povero Harry” disse la rossa dispiaciuta

 

Ron si alzò e raggiunse la stanza del prescelto, quando entrò Hermione era ancora lì insieme a Draco

 

“andate a riposare un po’ ci penso io …qui” disse.

 

Hermione lo guardò con tenerezza e tentò di rifiutare l’offerta

 

“andiamo Herm sono in grado di bagnargli la fronte con un panno persino io…” , la strega si alzò e Draco la scortò di sotto….

 

Ronald guardava il viso tirato e pallido di quel ragazzo e per la prima volta capì cosa doveva significare essere  Harry Potter.

 

Aveva sempre pensato che fosse un arrogante presuntuoso che adorava essere al centro dell’ attenzione… adesso vedeva solo un mago cresciuto in fretta e da solo che continuava ad affrontare un destino disgraziato ed ingiusto…

 

Si sentì in colpa per averlo giudicato con superficialità accecato dalla gelosia per Hermione…

 

ora lo ammirava per il suo coraggio e la sua tempra e per la voglia di essere dalla parte meno facile…

 

lui Ronald  Weasley non aveva mai dovuto lottare per la sua vita… provava quasi pena per lui e decise che lo avrebbe aiutato in qualche modo…

 

Harry aprì gli occhi lentamente

 

 “ ehi finalmente” esclamò Ron togliendogli il cotone  gelato dalla fronte

 

“Weasley… cosa.. dove sono? Cosa ci fai qui? Dove …?”

 

“Ehi ehi calma amico piano… diciamo che tu sai chi ci ha rovinato la festa” disse  leggero…

 

Harry si toccò la cicatrice

 

“ti fa …male?” chiese il rosso preoccupato

 

“No adesso no…” sospirò e tentò di alzarsi ma Ron lo ributtò giù

 

“Dove credi di andare? Devi restare sdraiato non ho intenzione di farmi uccidere da Hermione a causa tua”.

 

Sorrisero entrambi

 

 “è stato… terribile stavolta”  confidò Harry,

 

non si era mai sognato di parlare di quei momenti in cui Voldemort irrompeva nella sua testa con nessuno figuriamoci con  Weasley ma adesso sentiva che poteva … che voleva…

 

“cosa ti ha fatto ?” chiese incerto il grifondoro… Harry prese un respiro

 

“mi ha… fatto uccidere… “ Ron lo guardò spalancando la bocca ma non una sola sillaba prese vita

 

“Chi? Qualcuno che conosci?” continuò

 

“il mio bambino… “ la faccia di Ron perse colore ed espressione

 

“è proprio un depravato quello là… ma è.. passato adesso” concluse rimettendo il panno gelato sulla cicatrice

 

“grazie … Hermione come stà?”

 

“ abbastanza bene è …preoccupata  sai come è fatta… lo sai Potter per anni ho provato invidia per te…” riprese

 

 “ per anni avrei voluto volare come te, essere adulato dalle ragazze come te…io volevo essere te… ma adesso..”

 

Harry lo guardò sorpreso

 

“adesso sei felice di essere Weasley non è vero?” rispose Harry tetro

 

“beh non è questo è che non immaginavo che la tua vita fosse così…complicata ecco” il moro scoppiò a ridere

 

“complicata? Per Merlino questa si che è una definizione azzeccata… Ron”

 

Non lo aveva mai chiamato per nome, e l’effetto fu stranissimo…

 

”vado a chiamare Herm” rispose in imbarazzo il rosso

 

“Grazie” esclamò Harry guardandolo dritto negli occhi…

 

 

 

 

Le settimane passarono in fretta, Severus aspettò che Harry si riprendesse prima di iniziare intense sedute di occlumanzia, fu dura all’inizio ma pian piano il prescelto iniziava ad avere buoni risultati…

 

ebbe ancora un paio di attacchi violenti che riuscì ad affrontare meglio dell’ultima volta…

 

Una sera mentre Piton lo coglieva di sorpresa assistette ad un ricordo recente in cui Harry seduto sul pavimento diceva a Draco di essere stanco e di aver pensato di consegnarsi a Voldemort…

 

 quando staccò il collegamento Harry era in ginocchio

 

“oggi sei fiacco…” sentenziò duramente

 

“sono stanco papà” si giustificò lui scandalizzato

 

“cos’era quest’ultimo ricordo?” chiese a bruciapelo piuttosto adirato…

 

Harry non rispose

 

“rispondi “ lo incalzò il mago prendendolo per le spalle… ma il giovane si divincolò

 

 

“COSA VUOI CHE TI DICA? CHE OGNI TANTO HO  VOGLIA DI ANDARE A CERCARLO PER FAR FINIRE TUTTO QUESTO?” gridò Potter esausto, possibile che suo padre non capisse come doveva sentirsi?

 

“Cosa stai?...” provò Severus ma la rabbia di Harry esplose ancora più violenta,

 

 

“TU NON SAI COME CI SI SENTE MALEDIZIONE … NON CE LA FARO’ MAI CONTRO DI LUI NON POSSO PIU’ RESISTERE.. NESSUNO SA’ COSA FARE NEMMENO SILENTE E IO… MERLINO MIO FIGLIO E’ IN PERICOLO”

 

 la gola gli bruciava da quanto urlava

 

“ MI UCCIDERA’ E LO SAI ANCHE TU TE LO LEGGO IN FACCIA… TANTO VALE CERCARE DI PORTARLO ALL’INFERNO CON ME ALMENO TUTTI SARETE AL SICURO”

 

Ciaff… uno schiaffo violento lo fece smettere di urlare…

 

 Harry guardò suo padre con stupore e indignazione, raccolse la bacchetta e si precipitò fuori dalla stanza,

 

appena aprì la porta si trovò faccia a faccia con Draco, Lupin e Ron che lo guardavano esterrefatti… li superò a grandi passi e quando inboccò le scale si trovò davanti Il viso marchiato di lacrime di Hermione….

 

“Ha…Harry cosa dici?” sussurrò la strega…

 

 il mago si sentì morire, abbassò lo sguardo sconfitto

 

“non puoi…dire sul serio… non puoi abbandonarci tu…” non sapeva cosa rispondere, odiava sentirsi incompreso ma il peso di tutto questo era troppo…

 

“Harry nostro figlio ha bisogno che tu viva…e anche io…” tutti restarono in silenzio, la strega si avvicinò e lo abbracciò con dolcezza “ non devi sempre far finta di essere forte Harry …”

 

Il giovane ricambiò la stretta iniziando a singhiozzare, in quel momento tutta la rabbia, la paura, la frustrazione sgorgarono dal suo cuore

 

“mi… dispiace… io non so come …proteggervi io..”

 

“shhh non ti preoccupare troveremo un modo per sconfiggerlo ma  dobbiamo restare uniti” lo consolò Hermione..

 

 

 

 

Il primo settembre giunse puntuale… nessuno voleva tornare a scuola ma era necessario… Ginny si svegliò presto, era ancora abbracciata a Draco che dormiva profondamente,

 

 il suo cuore era in tumulto, era stata un’estate strana e intensa e vivere ogni giorno a fianco del ragazzo che amava l’aveva resa felice ed inquieta allo stesso tempo,

 

sapeva che sarebbe stato difficile separarsi di nuovo, e la gioia di quei giorni era stata accompagnata dall’ansia di quel momento…una lacrima le solcò il viso ma la asciugò in fretta non avrebbe pianto, non davanti a lui.

 

 

Lo baciò e andò a vestirsi, si erano giurati che non ci sarebbero stati addii, si erano salutati tutti la sera prima, era meglio così ma quando raggiunse il piano inferiore Harry potter li aspettava .

 

 

“Io volevo ringraziarvi per… la vostra… amicizia… per esserci ragazzi… ci rivedremo presto non manca molto al parto” .

 

Ron scattò in avanti e prese con forza la mano di Harry e poi strinse tutti cercando di comunicare tutto l’affetto che provava per quelle persone meravigliose in quell’abbraccio…

 

la casa si svuotò insieme a qualsiasi pensiero positivo quel giorno…

 

Hermione ingannava il tempo che la separava dal parto e dal pensiero che i suoi genitori non sapessero nulla studiando tutti gli appunti  delle lezioni che i professori le facevano avere…

 

A Grimmault Place restarono Lupin, Tonks, Malocchio, Molly, Narcissa e i maggiori dei fratelli Weasley.

 

Draco cercava di resistere, si sforzava di non mostrare tristezza e inquietudine.. tutti cercavo di farlo… 

 

“So che ti manca Draco” gli disse sua madre mentre apparecchiavano per il pranzo, lui cercò di ignorare la morsa dolorosa che quelle parole avevano provocato

 

“ resisterò non abbiamo scelta” replicò fingendosi tranquillo ma Narcissa conosceva suo figlio, era dispiaciuta per lui ma allo stesso tempo era anche molto fiera di come gestiva quella difficile situazione…

 

 

Il primo giorno di scuola non fu ordinariamente felice come al solito, non per gli Weasley Calì e Lavanda per lo meno…

 

 I guai non tardarono ad arrivare, appena Ginny incontrò Pansy Parkinson nell’atrio dopo cena tutti suoi buoni propositi svanirono con la sua calma…

 

“ah sei ancora viva vedo” la provocò la serpeverde, lei si bloccò appena riconobbe quella voce alle sue spalle

 

“non sei più tanto strafottente adesso che state per essere cancellati eh Weasley?”, Ginny si voltò e raggiunse la serpeverde che la fronteggiò affiancata da una manica di ragazze della sua casa

 

“stai attenta Parkinson perché potrei anche fregarmene delle conseguenze e cancellare te una volta per tutte “

replicò aspra

 

“oh cielo stò tremando… sei diventata ancora più acida cosa c’è il tuo Dracuccio non sopporta più il tuo fetore e ti ha mollata qui?”

 

La bacchetta della rossa sferzò l’aria e schiantò Pansy davanti a tutta la scuola, la Mcgrannit arrivò di corsa

 

“Weasley il tuo comportamento è inaccettabile cento punti a grifondoro e ora dritta dal preside” sentenziò Minerva cercando di soccorrere la serpeverde a terra…

 

Ginny era furiosa, se l’avessero espulsa… beh tanto meglio almeno non sarebbe dovuta restare imprigionata lì pensò…

 

 

Quando il preside finì la sua ramanzina insieme a Piton  si sentì peggio di una bambina che fa i capricci

 

“sarò espulsa?” chiese in tono di sfida

 

“No miss Wealsey so che è quello che spera ma sappia che non accadrà…” disse Silente asciutto,

 

“resterà qui al sicuro e se non la smette di creare grane non le sarà permesso nemmeno di raggiungere gli altri dopo il parto… quindi o la smette di piantare un casino dietro l’altro oppure verrà spedita a casa sua e confinata lì”

 

aggiunse Piton duramente…

 

“mi aspetto che lei mostri un po’ della maturità che credevo avesse e inizi a pensare in funzione del …gruppo e non solo dei suoi …bisogni personali” infierì il pozionista.

 

Uscì dall’ufficio del preside depressa, si vergognava di se stessa, Piton aveva ragione, c’era in ballo la vita di tutti, avrebbe cercato di resistere… di non pensare a quanto Draco e Hermione le mancassero…

 

 

 

 

Tonks urlò di disgusto “un topo un topo… Remus presto c’è un topo ”

 

“come è possibile? Maledizione abbiamo setacciato la casa tre volte” replicò il licantropo

 

“non lo so ma l’ho visto era enorme” disse agitata Ninfadora  mentre cercava sotto i mobili della cucina…

 

In quel momento un urlò fece correre tutti al piano di sopra, Harry era in piedi davanti al letto di Hermione che sudava e si teneva il ventre ormai vistosamente gonfio…

 

 

“credo che ..ci siamo” ansimò…. Lupin aveva lo sguardo perso e impaurito, non riusciva a muovere un solo muscolo

 

“ma non può essere …manca ancora un mese” disse Draco agitatissimo… Ninfadora sospirò alzando gli occhi al cielo…

 

“Harry corri di sotto a chiamare Molly e Narcissa SVELTO…

 

Remus va a chiamare Madama Chips e dille di correre qui e di informare Silente e Piton MUOVITI REMUS NON STARTENE LI’’ IMPALATO”  urlava l’auror cercando di sollevare Hermione che sembrava respirare a fatica…

 

 

 

Peter Mimus si smaterializzò davanti ai cancelli di Malfoy Manor… era ancora trasformato in topo, riprese le sue sembianze umane …si fece forza e varcò l’ingresso….

 

 

Madama Chips prese la sua borsa e si diresse nell’ufficio di Silente, quando entrò vi trovò anche Piton

 

“ci siamo stà per nascere presto”  sentenziò agitata…

 

 

“andiamo Severus andrà tutto bene” lo rassicurò Albus guardandolo benevolo

 

“ma certo che andrà bene… pare che tuo nipote abbia fretta di venire al mondo” replicò la medimaga.

 

Il professore non riuscì a rispondere, si fece trascinare dal preside e da Poppy respirando a malapena…

 

 

Hermione sentiva le contrazioni arrivare una dietro l’altra … le sembrava di non riuscire ad incamerare abbastanza ossigeno… quando Madama Chips arrivò notò che Tonks, Molly e Narcissa aveva fatto un ottimo lavoro.

 

La stanza era stata riscaldata a dovere e soprattutto il gruppo di maghi isterici erano tenuti lontano da lì… tutti tranne Harry che teneva la mano di Hermione come se temesse che le scivolasse via..

 

“tranquilla… amore resisti… sono qui” mormorava nervoso mentre stritolava la mano della strega

 

“Harry per l’amor del cielo sono tranquilla ma stai per staccarmi un braccio” replicò tra i denti.

 

Il mago allentò la presa sorridendo un po’

 

“oh …cavolo scusami” disse baciando la fronte della giovane.

 

Madama Chips incrociò lo sguardo di Molly e capì che qualcosa non stava andando come doveva…

 

“bene Potter di sotto subito… “ dichiarò tesa

“cosa? Neanche per idea io voglio restare” protestò Harry

 

 

Narcissa lo prese per le spalle “Harry ti prego adesso abbiamo bisogno che tu ci lasci da sole … non è il momento di creare altri problemi”

 

“Problemi ? che genere di problemi? Cosa c’è che non và?” chiese ansioso

 

“Qui potrebbero volerci delle ore… raggiungi gli altri ti chiameremo noi va” lo esortò dolcemente Molly

 

“tranquillo sono in buone mani” lo esortò Hermione intuendo che qualcosa non andava…

 

Harry scese di sotto dove trovò Silente, suo padre, Lupin, Draco, malocchio e gli Weasley che bevevano whisky incendiario…

 

 

“il piccolo non si è girato adesso cercheremo di farlo mettere in posizione noi con un incantesimo d’accordo tesoro? Sarà un pò doloroso tu cerca di resistere”  disse Narcissa asciugandole la fronte…

 

Hermione annuì coraggiosamente e strinse la mano di Narcissa…Poppy formulò un’incantesimo che non aveva mai sentito prima… sentì un calore intenso dentro di lei e un’ondata di dolore pervaderla completamente…

 

Non riuscì a trattenere un grido disperato, al piano inferiore Harry scattò in piedi seguito da Bill

 

“sedetevi andrà tutto bene” sentenziò Piton

 

“stà mettendo al mondo il figlio del prescelto cosa vi aspettavate?” mormorò Malocchio col suo solito tatto

 

Ancora un urlò straziante, lo stomaco di Harry fece le capriole… afferrò un bicchiere e bevve del whisky tanto per fare qualcosa… tornò a concentrarsi sulle scanalature del vecchio legno del tavolo, nessuno parlava…

 

“sapete che sull’ultimo numero di trasfigurazione oggi c’era un interessante articolo che parlava di lana babbana…” iniziò Silente,

 

 Piton alzò gli occhi al soffitto, lana babbana oh a volte Albus sapeva essere così irritante

 

“pare che la si possa trasfigurare dal dorso delle pecore in oro dei lepricani… le poverine si trovano coperte di oro fasullo e devono essere subito tosate….non è sorprendente?” 

 

Lupin trattenne una smorfia di disappunto, Harry non sapeva cosa fosse l’oro dei lepricani e sinceramente in quel momento la sua mente era talmente concentrata su suo figlio ed Hemrione che nemmeno tu sai chi sarebbe mai riuscito a distoglierlo.

 

 

 

 

“Coraggio Hermione ci siamo quasi … respira …” la incitava Poppy, la giovane strega era stremata, dopo due ore di tentativi erano riuscite a fa girare il bambino… il dolore era tremendo, i suoi urli riecheggiavano per tutta la casa facendo fremere gli uomini al piano di sotto…

 

Poi un colpo alla porta catturò l’attenzione di tutti che si guardarono smettendo di respirare per un attimo…nove bacchette vennero sfoderate…

 

 Malocchio raggiunse l’atrio e il suo occhio magico gli mostrò un gruppo di figure incappucciate che cercava di rompere i sigilli di protezione

 

“maledizione sono loro presto… Albus” il cuore di Harry mancò un battito… “mangiamorte” urlò Lupin.

 

Silente corse alla porta cercando di contrastare la rottura dei sigilli insieme a Piton e Moody ma sapeva che era inutile, se l’incanto Fidelio era crollato poteva solo sperare di guadagnare tempo ma prima  o poi sarebbero entrati…

 

Draco Harry e Lupin si misero a guardia delle scale “come è possibile?” ringhiò Harry,

“non ne ho idea ma dobbiamo restare calmi” disse Lupin .

 

“Albus dobbiamo andare via di qui tutti” ansimò Piton

 

“lo so Severus ma miss Granger stà partorendo in questo momento… non credo che sarà”

 

“Albus” Piton afferrò il suo braccio “Albus guardami non abbiamo scelta appena arriverà il Signore Oscuro non avremo scampo lo sai dobbiamo tentare”…

 

Silente superò Lupin, Harry e Draco

 

 “tenetevi pronti dobbiamo tentare una materializzazione di gruppo alla tana” non aspettò replica bussò ed entrò  nella stanza di Hermione sperando che fosse già tutto finito…

 

“Albus che succede?” lo apostrofò Molly,

 

“Ci sono i mangiamorte qui fuori stanno forzando l’entrata… dobbiamo raggiungere la tana” disse calmo,

 

Hermione strinse un po’ di più la mano di Narcissa

 

“Albus proprio adesso non…” tentò Poppy

 

 

“lo so ma è necessario lui sarà qui tra poco…voi andrete dirette alla tana adesso noi vi raggiungeremo presto andate”…

 

Hermione chiuse gli occhi non aveva più forze, le streghe si misero in cerchio e Molly pronunciò strane formule tentando di proteggere lei e il bambino dall’energia che le avrebbe investite…

 

nessuno sapeva cosa poteva succedere, quello era un caso più unico che raro… Hermione e il piccolo rischiavano di morire soffocate dalla forza di gravità… si guardarono negli  occhi


”Hermione tesoro sei pronta?” la strega annuì e scomparvero all’istante.

 

“Severus presto andiamo” urlò Silente… Harry era confuso e terrorizzato, non voleva fermarsi a pensare a nulla ma si affidò completamente al preside sperando che sapesse cosa stesse facendo….

 

ALLORA ECCOCI QUA’ NON MI STANCHERO’  MAI DI RINGRAZIARVI  PER LE RECENSIONI… SERY.

 

 

 

 

 

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Capitolo 29
*** la fuga ***


l gruppo di streghe si smaterializzò alla tana direttamente nella stanza di Molly … appena si lasciarono si accorsero che Hermione aveva perso conoscenza…

 

"presto Molly prendi le radici di belladonna nella mia borsa e aggiungi pelle di girilacco due grammi non di più "

urlò Poppy…

 

Molly non se lo fece ripetere diede la pozione alla medimaga in pochi minuti

 

Cercarono di farla bere ad Hermione che si riprese all’istante

 

"dove …siamo … il bambino" disse confusamente… Narcissa le prese il viso dolcemente

 

"sei stata bravissima ma adesso dobbiamo far nascere tuo figlio ok?" la ragazza annuì

 

"lo so che sei sfinita ma manca un ultimo sforzo" la rassicurò Molly

 

"Ma Harry e gli altri?" mormorò soffocando un singhiozzo per il dolore che era di nuovo molto forte

 

"non preoccuparti c’è Silente con loro arriveranno presto" sorrise la signora Weasley…

 

 

 

 

Intanto a Londra tutti si erano riuniti in fretta in cucina

 

"presto alla tana" urlò Silente ma in quel preciso istante mentre i passi dei mangimorte si facevano più vicini accompagnati dal rumore delle smaterializzazioni la fronte di Harry bruciò pericolosamente…

 

Guardò Draco terrorizzato che tentò di afferrarlo per un braccio ma non riuscirono a muoversi perché due mangiamorte gli furono addosso…

 

Il biondo imprecò e cessò l’incantesimo altrimenti li avrebbe portati tutti diritti alla tana…

 

"guarda guarda chi abbiamo qui il prescelto e il suo amichetto traditore" urlò sguaiatamente Greyback…

 

"ehi Bella c’è quel maiale di tuo nipote" continuò il lupo mannaro, Bellatrix entrò nella cucina guardandosi intorno

 

"oh Draco vedo che ti sei messo in tono con l’ambiente…" soffiò la strega

 

"cruciooo" e Draco e Harry iniziarono a contorcersi sul pavimento…

 

 

 

 

Appena si rialzaono tutti Piton iniziò a correre intorno alla tana "DOVE SONO?" urlò in direzione di Albus ..

 

"Dobbiamo tornare indietro" continuò

 

"NO Severus li porteresti tutti qui ora… dobbiamo aspettare almeno un po’ per far chiudere il collegamento Poppy ha fatto una materializzazione congiunta verrebbero tutti qui" cercò di calmarlo Silente ma Piton era fuori di sé

 

"Calmi restiamo calmi forse sono riusciti a smaterializzarsi in un altro posto tra poco torneremo a controllare"

disse Arthur mentre gli altri correvano dentro per vedere se le donne fossero arrivate…

 

"MALEDIZIONE" urlò Malocchio "PERCHE’ NON SI SONO SMATERIALIZZATI?"

 

"temo ci sia solo una spiegazione Moody e avrei dovuto pensarci… la cicatrice di Harry, probabilmente lo sapevano che stavamo scappando e …" non riuscì a proseguire…

 

 

A Hogwarts Ginny si svegliò in preda al panico facendo sobbalzare Lavanda e Calì dal letto

 

 

"Gin che c’è hai sognato?" la strega ansimava e si toccava il viso umido

 

"è stato orribile… Draco e Harry loro … venivano presi da tu sai chi e…."

 

"calmati è stato solo un sogno" cercò di calmarla Lavanda

 

"lo so che direte che sono pazza ma non credo fosse un semplice sogno… sono in pericolo lo sento" disse alzandosi

 

"dove stai andando?" la fermò Calì

 

" da Silente devo… dirglielo" le streghe si misero la vestaglia e la seguirono…

 

 

 

"spingi Hermione spingi" gridò Poppy,

 

la strega pensò al volto di Harry e spinse con tutta la forza che aveva e poco dopo i primi vagiti di James Severus riempirono la tana…

 

 

Di sotto tutti trattennero il fiato… era una situazione surreale, avrebbero dovuto festeggiare e brindare ma nessuno riusciva a capacitarsi per quello che era successo… Severus corse lungo le scale ma si bloccò davanti la porta…

 

E ora cosa avrebbe potuto dire ad Hermione? Come poteva guastare la gioia di quel momento con la terribile notizia che portava? Tornò di sotto senza sapere cosa fare guardò negli occhi tutti presenti che erano sgomenti…

 

Molly Weasley comparve con un fagotto in braccio, appena entrò il suo sorriso si spense

"che è successo?" boccheggiò

 

"Harry e Draco non sono mai arrivati" disse Ninfadora

 

"CO…SA" si sedette guardando la piccola creatura che allungava le braccine verso di lei…

 

Severus si avvicinò… i suoi occhi neri erano pieni di lacrime…prese suo nipote tra le braccia e restò folgorato mentre scrutava gli occhi della sua Lily… "piccolo" mormorò tristemente…

 

"Molly Hermione come stà?" chiese Lupin

 

"è stanchissima ma stà bene"rispose la donna asciugandosi gli occhi

 

"bene "disse Silente non staccando gli occhi da Severus

 

"io e Moody torneremo a Londra, Severus tu e Lupin a Hogwarts spero che Harry e Draco si siano smaterializzati lì, Bill e Charlie andrete a Privet Drive appena avete novità fateci sapere"

 

"Cosa dirò a.." la voce di Molly si spense

 

"Dite a miss Granger che i ragazzi si sono smaterializzati al castello e che appena sarà sicuro andremo a prenderli"

 

 

"è bellissimo" disse Tonks vedendo il piccolo James che ora dormiva… tutti si avvicinarono al bimbo

 

"bravo piccolo dormi noi andiamo a prendere il tuo papà" sussurrò Silente cercando di nascondere la paura.

 

 

Harry guardò Draco dispiaciuto… erano stati picchiati selvaggiamente e rinchiusi nelle segrete che Harry aveva già conosciuto…

 

"perché non mi hai lasciato andare?" domandò il prescelto… Draco tossì e sputò sangue

 

"non potevo ho capito subito che stava cercando di trattenerti pensavo di riuscire a smaterializzare entrambi" rispose il biondo

 

"quel vigliacco non è neanche venuto di persona" ringhiò Harry

 

"spero solo che Hermione stia bene e che il bambino…" non riuscì a continuare, lucidamente la drammaticità di quella situazione gli si rovesciò addosso spezzandogli il fiato…

 

"non ti ucciderà per adesso… ha troppa paura… questa cosa di tuo figlio deve averlo confuso" esclamo Draco

 

"che vuoi dire?" chiese Harry

 

"Harry io so come ragiona… se fosse stato certo di porti uccidere ci avrebbe già provato senza aspettare che il bambino venisse al mondo, invece ora che sa che hai un figlio…"

"teme che la storia si ripeta come con mia madre non è così?" lo interruppe il moro, Draco annuì

 

 

 

"Mio signore sono di sotto guardati a vista" disse Bellatrix con una punta di trionfo nella voce…

 

il mago non replicò… Draco aveva ragione, il fatto che Harry avesse un erede aveva fatto crollare tutte le sue certezze, doveva stare attento… per adesso non sarebbe andato nella cella doveva venirne a capo non poteva fallire ancora.

 

Aveva ormai assodato che era sempre più difficile penetrare la mente di Potter e questo era un altro dubbio che ingigantiva nella sua mente perversa…

 

"bene li voglio vivi per ora Bella… divertitevi e teneteli deboli ma in vita" sentenziò.

 

Quando Silente e Moody comparvero a Grimmault Place sapevano di avere pochissime speranze di trovare Harry e Draco… setacciarono la casa cercando tracce e aspettarono guardinghi ma inutilmente…

 

Anche Bill e Charlie non trovarono che la famiglia babbana di Harry a Privet Drive… anche loro aspettarono un po’ prima di tornare alla tana….

 

Quando Severus e Lupin arrivarono al castello era notte fonda… andarono dritti da Minerva sperando con tutte le loro forze che i ragazzi fossero lì ma quando entrarono nello studio di Silente vi trovarono Ginny, Lavanda e Calì che discutevano animatamente con l’anziana strega…

 

"Severus Remus" disse la vice preside, le ragazze si girarono di scatto

 

"cosa c’è è successo? Draco e Harry non è così" iniziò Ginny agitata andando incontro a Lupin che abbassò lo sguardo ….

 

La Mcgrannit trasalì "allora è vero"

 

"è vero che cosa?" chiese Piton impaziente, ma Ginny lo guardò decisa

 

"Ho…fatto un sogno…no non era un sogno …una visione in cui Harry e Draco venivano catturati",

 

lo sguardo del pozionista si fece incredulo… sospirò e si sedette

 

"il bambino è nato stanotte" Lavanda e Calì emisero un suono stridulo…

 

"è stato un parto complicato ma stanno bene e mentre mio nipote stava nascendo i mangiamorte sono arrivati a Grimmault Place" Ginny cadde su una sedia sconvolta

 

" ci siamo smaterializzati tutti alla tana… tutti tranne Harry e Draco…e speravamo fossero qui" .

 

Minerva si alzò e fece comparire cinque tazze di tè fumanti… Piton ignorò la sua e riprese a parlare

 

"il preside e Malocchio sono tornati là e Charlie e Bill a Privet Drive speriamo che si siano smaterializzati altrove" concluse piano…

 

"Signorina Weasley lei e le sue amiche andrete a svegliare i suoi fratelli e raggiungerete la tana stanotte tramite passaporta… non farete parola con nessuno su quanto accaduto" sentenziò Minerva decisa… le ragazze corsero ai dormitori immediatamente…

 

 

Quando Ron e i gemelli vennero messi al corrente della situazione si prepararono in silenzio e tornarono dalla Mcgrannit.

Ron era ancora gonfio di sonno ma spaventato sperava in cuor suo che Harry e Draco fossero ancora vivi…

 

Quando raggiunsero la tana corsero ad abbracciare Tonks e Molly… Ginny istintivamente andò a stringere Narcissa…

 

"ancora niente?" chiese Ron a sua madre che scosse il capo "dobbiamo avere fiducia" rispose.

 

Ginny si fece forza ed entrò nella stanza di Hermione che teneva in braccio il bambino… quando si accorse di Ginny il suo sorriso si allargò

 

"oh Ginny vieni vieni a vederlo" disse piano… Poppy lanciò un’occhiata complice alla rossa che annuì impercettibilmente

"oh Herm ma è stupendo"

"Ora dorme ma ti assicuro che ha gli occhi di Harry" … Ginny prese in braccio il piccolo James Severus

 

"però ha il tuo naso si decisamente" disse allegramente

"hai notizie dei ragazzi?" chiese tranquillamente Hermione… lei restò di spalle cullando il bimbo

"non ancora sai non è prudente spostarsi adesso la vostra materializzazione congiunta…"

 

"si lascia tracce lo so" terminò lei "è che non vedo l’ora che conosca suo padre"

"lo conoscerà presto vedrai" in quel momento entrarono Ron i gemelli, Lavanda e Calì e Ginny tirò il fiato…

 

 

"dobbiamo farci venire qualche idea Harry" esclamò piano Draco

"cosa credi che stia facendo da ore? Merlino Hermione sarà terrorizzata… scusa" Draco sorrise

"lo so amico ma dobbiamo trovare un modo…perché credo che non ci lasceranno qui… "

"si nemmeno io sanno che siamo già scappati una volta " rispose il moro…

 

"Dobbiamo riuscire a scappare quando ci trasferiranno" riprese Draco

"ascolta" lo interruppe Harry "ho bisogno di una bacchetta… appena ci trasferiranno ci fingeremo svenuti… da quel momento ognuno dovrà pensare per se intesi?"

 

"che diavolo significa?" protestò Draco guardando incredulo il suo amico

"Significa Draco che se restiamo insieme avremo meno possibilità di scappare quindi…" ma la voce di Draco divenne un ringhio

 

"lo so che vuoi fare pensi che sia così rimbambito da non saperlo? Vuoi provare ad affrontarlo non è così?"

 

Harry restò in silenzio per un po’

"Draco ascoltami io non posso far finta che il mio destino non sia questo e se posso evitare che lui uccida altre persone che amo allora ne sarà valsa la pena…"

 

"tu farnetichi" soffiò il biondo "io non ti permetterò...."

"adesso basta apri le orecchie una volta per tutte e smettetela sempre di dirmi cosa fare" Draco fissò Harry negli occhi, aveva uno sguardo determinato e coraggioso

" non finirà mai lo capisci? E se è vero che ha paura non sarà mai più possibile di così eliminarlo… posso farcela Draco tu devi solo farmi una promessa" ansimò

 

"quale promessa?" chiese il serpeverde chiudendo gli occhi… conosceva la risposta perché sapeva cosa aveva in mente Harry

 

"ti prenderai cura di loro se io…?"

"piantala Harry per favore"

"no tu devi promettere ti prego tu…"

 

"e va bene lo prometto anche se non ce ne sarà bisogno" concluse Malfoy seccato.

 

 

Il giorno seguente tutti erano a corto di idee… fecero mille congetture ma nessuna sembrava essere quella giusta…. Hagrid arrivò di prima mattina con in mano un dolce dall’aspetto sinistro che Ron si rifiutò categoricamente di assaggiare… appena vide Hermione e il bambino si sciolse in lacrime di gioia…

 

La giovane strega cominciava a sospettare che le stessero nascondendo qualcosa… tutti erano troppo sfuggenti e artificialmente calmi… la paura di non rivedere Harry si impossessò di lei

 

"dove sarà il tuo papà?" disse a suo figlio che la guardava dal suo lettino… era già tornata la sera… prese James e scese di sotto… entrò decisa in cucina e tutti taquero

 

"eih ciao come ...come stà il piccolo Potter?" esclamò Ron quasi isterico, lei sorrise

"ha fatto lievitare la sua copertina non oso immaginare cosa farà tra due mesi" ecslamò contenta… poi guardò tutti i presenti

 

"voglio sapere cosa è successo a Harry e Draco e lo voglio sapere adesso" disse duramente…

 

Il silenzio alla tana si fece assordante " Hermione te lo abbiamo spiegato…" tentò Molly ma la strega non aveva intenzione di mollare

 

"scusate ma io non credo ad una parola di quello che mi avete raccontanto… Ginny " disse fissando la sua migliore amica con occhi supplicanti

"Ginny ti prego so che è successo qualcosa te lo leggo negli occhi e sono abbastanza forte da affrontarlo" .

 

Il cuore di Ginevra accelerò, Hermione aveva ragione prima o poi lo avrebbe scoperto comunque e lei non voleva mentire oltre

 

"non sono mai arrivati qui la scorsa notte e non sappiamo dove siano" disse la rossa provocando lo sdegno di molti presenti

" Ginevra no" imprecò Piton

 

"oh andiamo e voi rimproverate me perché non mi comporto in modo maturo? Hermione ha il diritto di sapere" …

 

La strega si sedette stringendo suo figlio "lo sapevo " sussurrò

"scusami Herm ma eravamo preoccupati per te" riprese Ginny mettendole le mani sulle spalle

 

"pensate che tu sai chi li abbia catturati?" chiese in tono piatto… Silente annuì

Lei tornò di sopra" Ginny era necessario?" iniziò Molly

 

"si mamma lo era per quanto ancora pensavate di poterlo tenere nascosto?" disse tra le lacrime prima di raggiungere Hermione al piano di sopra.

 

 

Quella notte Bellatrix e altri tre mangiamorte andarono a prendere gli ostaggi per spostarli da Malfoy Manor, Harry e Draco erano pronti...

"ah queste mezze calzette appena una giornata di torture e già sono moribondi" esclamò Greyback dando un calcio a Draco

"sopratutto questo qui... uguale a suo padre...due vigliacchi rammolliti" lo schernì.

Greyback prese Malfoy sollevandolo senza troppe cerimonie e Avery Harry, li caricarono sulle spalle e ci volle tutto il loro autocontrollo per non emettere alcun suono...

Bellatrix li guidava lungo il corridoio, sia Draco che Harry potevano sentire le bacchette dei mangiamorte premere contro il loro braccio...apettarono di essere all'aria aperta fuori i confini del maniero

"muovetevi Lord Voldemort ci aspetta a villa Lestrange presto" li incitò Alecto... Harry provo a socchiudere gli occhi e si accorse che stavano raggiungendo una radura, accanto a lui Draco pensò la stessa cosa,

si guardarono

"al mio tre" mimò Harry con le labbra, il biondo annuì appena, era buio era il momento giusto,

sfilarono la bacchetta ai due mangiamorte simultaneamente e gridarono


"petrificus totalus" caddero faccia in giù mentre lampi di luce gli sfioravano la testa... si nascosero dietro agli alberi continuando a lanciare schiantesimi...

Bellatrix e Alecto iniziarono a scagliare maledizioni a tutto quello che si muoveva

"Alecto presto" gridava la strega "sai cosa ci succederà se ci scappano"

" ma come hanno fatto?" girdava Carrods...

Draco iniziò a correre nella direzione opposta di Harry e Bellatrix lo inseguì mentre il prescelto si trovò faccia a faccia con Alecto

"secunsempra" gridò mentre cercava di sfuggire alle maledizioni di Carrods, venne colpito di striscio e uno sguarcio si aprì sulla sua spalla...

gemette e riprese a correre sperando che Draco fosse riuscito a seminare Bella e a smaterializzarsi....

 

"andiamo Draco vieni fuori ....vieni dalla zia" continuava a ripetere Bellatrix isterica, il biondo aspettò di averla a tiro e appena si trovò dietro di lei la colpì alle spalle schiantandola...

Harry spuntò dai cespugli

"sono io sono io" ansimò quando vide il suo amico puntargli la bacchetta di Greyback contro

"Harry sei ferito?"

"si sbrighiamoci stò perdendo molto sangue se aspettiamo ancora non ce la farò a smaterializzarmi"

"va bene ma la portiamo con noi" disse Draco indicando sua zia... la disarmarono e si smaterializzarono alla tana...

 

 

Il rumore venne udito da Bill e Severus che erano fuori ad aspettare notizie dagli auror fedeli all'ordine...

quando si trovarono di fronte Draco Harry e Bellatrix trasalirono

"papà presto sono loro" gridò Bill, Arthue si precipitò fuori

"oh grazie al cielo" gridò Narcissa correndo fuori insieme agli altri,

Draco aiutò Harry a rialzarsi, Piton lo strinse a sè lo sguardo terrorizzato, Harry esitò un istante

"dovè mio figlio?" chiese ansioso

"stà bene Harry hai tuoi occhi è di sopra ma... tu sei ferito"

"no non è nulla dopo" disse con urgenza... superò il cortile ed entrò, Ron gli mostrò la strada

"ecco è qui amico... ehi stai bene?"

Harry annuì ...

Hermione era seduta sul letto si voltò di scatto e quando lo vide si portò una mano alla bocca "sei proprio tu?"

chiese con un filo di voce,

lui sorrise

"Hermione " mormorò prima di correre ad abbracciarla con tutta la forza che aveva... quando si staccarono lei corse verso il lettino e prese suo figlio in braccio...

Le mani di Harry tremarono appena mentre guardava Hermione avvicinarsi con James tra le braccia, due lacrime caddero dagli occhi di Lily

"James Severus questo è il tuo...papà" sussurrò la strega emozionata

"prendilo"

Harry Potter non era mai stato più felice di così... non pesanva sarebbe mai riuscito a vedere il viso di suo figlio... appena lo cinse giurò a se stesso che quella meravigliosa perfetta creatura che teneva agganciate le loro tre vite non avrebbe mai conosciuto l'abbandono e la sofferenza...

Il piccolo prese il suo dito e lo strinse "Oh Harry sono così felice" sospirò Hermione " e Draco?"

" e' di sotto stà bene" si affrettò a dire...

Molly si mise subito all'opera " andiamo dobbiamo festeggiare chi ha fame?" urlò dalla cucina... la casa riprese vita...e dopo un pò Ption convinse Harry a farsi curare il braccio

"davvero siete riusciti a farla a quegli idioti? " esclamò Ron dando una pacca a Draco

"certo è stato un gioco da ragazzi vero Harry?" rispose il biondo che non aveva occhi che per Ginny e per il piccolo nuovo arrivato...

"cosa ne facciamo di lei?" chiese Narcissa nervosamente guradando Silente

"stai tranquilla Narcissa Tonks e Kingsley la porteranno ad Azkaban tra poco non prima di averle somministrato del veritaserum" concluse il preside soddisfatto.

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Capitolo 30
*** la proposta ***


 

 

 

 

La scuola sarebbe ricominciata a breve… era chiaro come il sole che si doveva prendere una decisione importante. Tornare ad Hogwarts avrebbe significato mettere tutti in pericolo…ma era anche vero che se esisteva un posto più sicuro degli altri quello era il castello…

 

Harry non voleva restare alla tana, non poteva mettere  in pericolo la famiglia Weasley

 

“non essere sciocco Harry resterete qui “ annunciò Molly decisa

 

“potremmo andare dai miei genitori” azzardò Hermione , il suo desiderio di rivederli e di metterli al corrente della situazione era troppo forte adesso che il pericolo era un po’ più lontano da loro.

 

“Mi dispiace Hermione ma tornare nel mondo babbano è l’ultima cosa che vi consiglio di fare…sarebbe pericolosissimo soprattutto per Harry”  concluse Silente aggiustandosi gli occhiali a mezza luna che gli scivolavano sul naso.

 

Harry si sedette, aveva trascinato Hermione in quella situazione e nonostante fosse felice di avere un figlio non poteva fare a meno di pensare che forse se non si fossero innamorati ora lei non sarebbe in pericolo…

 

si alzò con il bambino in braccio…

 

 non sarebbe mai riuscito  a spiegare a nessuno quello che provava ma si rese conto del profondo dolore che aveva dovuto provare suo padre in tutti quegli anni. Il pensiero che Voldemort potesse fare delmale a James lo lacerava, avrebbe dato la vita per lui e sperava che sarebbe bastato a salvarlo…

 

Alzò lo sguardo su suo padre e gli sorrise, Severus si avvicinò

 

“ti somiglia molto sai?” disse

 

“somiglia alla mamma… ma ha anche il naso di Hermione per fortuna e non il tuo…” rispose ridendo,

 

Severus strinse appena la piccola mano di suo nipote che iniziava a lamentarsi un po’,

 

 Hermione arrivò subito

 

“credo abbia fame … è ora della pappa non è vero piccolo?” lo disse in modo così dolce che Harry sentì qualcosa accendersi dentro il suo petto …tutti i pensieri di poco prima sparirono insieme alle preoccupazioni…

 

“verrete ad Hogwarts è l’unica soluzione” esclamò Severus convinto guardando i due giovani genitori…

 

 

“inoltre tu devi continuare…l’addestramento ”

 

quella parola spense ogni entusiasmo… ma era la verità non potevano fare finta che non dovesse accadere prima o poi,

 

 Harry Potter avrebbe dovuto seguire il suo destino…compiere la profezia e cercare di ammazzare quel demone.

 

 

 

 

Draco era seduto fuori nel cortile… la sua vita non era mai stata più in pericolo di adesso ma allo stesso tempo non era mai stato più sicuro di essere felice come ora…

 

ogni volta che guardava il suo amico Harry tenere tra le braccia suo figlio una strana, sottile e morbida sensazione si prendeva tutto lo spazio dei suoi respiri…

 

 

 

Era incredibile come fosse riuscito a liberarsi dal fardello di sciocchezze con cui era stato cresciuto… doveva molto di tutto questo ad Harry, senza la sua amicizia non si sarebbe mai sognato di scegliere …

 

e poi c’era lei, Ginevra, la prima che aveva creduto in lui che lo aveva consolato e aveva fatto crollare tutte le sue difese, si sentiva parte di una famiglia davvero

 

e non si capacitava di essere stato tanto sconsiderato da non accorgersi prima di quanto tutte quelle persone fossero speciali…

 

non gli aveva mai dato una chance… ma ora erano diventati tutti importanti per lui e per sua madre… la sua vecchia stolta vita gli sembrava lontanissima.

 

 

“Un galeone per i tuoi pensieri” la voce che preferiva in assoluto accarezzò i suoi timpani, si voltò vedendo una folta chioma di capelli rossi sistemarsi alla sua altezza

 

“pensavo a … “

 

“a cosa Draco? Che vorresti un figlio anche tu magari?” sussurrò Ginny scrutandolo dolcemente

 

Draco abbozzò un sorriso… e lei riprese a parlare “ lo vedo come li guardi sai?” disse indicando Harry ed Hermione  che salivano al piano di sopra

 

si alzò per inginocchiarsi di fronte a lei… appoggiò le sue mani sulle ginocchia della strega godendosi quel viso gonfio di tenerezza…

 

“sarebbe … magnifico avere un figlio da te Ginevra Weasley…e vorrei avere la sicurezza di averti accanto a me per sempre…” lei strinse le sue mani nelle sue

 

“io non ti lascerò andare lo sai?” sussurrò sorridendo e il suo viso si accese vedendo lo sguardo ardente di Draco che la guardava dritta negli occhi

 

“Ginny ….io… vorrei “ uno spostamento d’aria e un colpo violento….un autentico tornado li travolse scaraventandoli giù dalla scala …Ginny atterrò su Draco cercando di capire cosa stesse succedendo…

 

 

Suo fratello Ron, quella disgrazia vivente di suo fratello Ron, era piombato su di loro …erano un groviglio di gambe e braccia che nuotavano nella polvere del cortile

 

“ma cosa …” disse  Draco cercando di mettersi in piedi

 

“miseriaccia…scusate tanto… FRED…GEORGE SIETE DUE IDIOTI” urlò il rosso bloccandosi subito dopo sentendo la punta della bacchetta di sua sorella pizzicargli la gola…

 

“stai davvero incitandomi a linciarti davanti a tutti gli gnomi del giardino Ronald Bilius Weasley?”

 

era inviperita, non solo sentiva dolore ovunque e la sua bocca era impastata di polvere ma aveva interrotto quel momento magico…

 

Ron la guardò scandalizzato “ andiamo Ginny possibile che il tuo caratteraccio peggiori di giorno in giorno?”

 

Draco sospettò che persino quel tonto di Ron avesse capito di essersi spinto troppo in là

 

“MAMMA VIENI FUORI PER FAVORE” urlò la strega senza spostare la traiettoria della sua bacchetta sul fratello

 

“cosa c’è cara stò parlando con Bill” rispose Molly stancamente da dentro

 

“MAMMA TI CONSIGLIO DI USCIRE SUBITO PERCHE’ STO’ PER FARE UNA COSA CHE MI COSTERA’ SETTE ANNI DI RECLUSIONE DA ZIA MURIEL”

 

 

“smettila di fare la pazza una volta per tutte ” esclamò Ron cercando di alzarsi e di spostare la bacchetta di Ginny.

 

Molly arrivò di corsa “che succede qui? Insomma Ginny lascia subito tuo fratello” Ron annuì deciso

 

Draco non sapeva se ridere o continuare a godersi la scena

 

“Questo imbecille mi è piombato addosso perché non sa fare altro che giocare come un bambinetto di due anni”

 

“ehi ti ho chiesto scusa non è stata colpa mia” protestò Ron

 

“E A ME NON BASTA VA BENE?”  la voce di Charlie sovrastò le urla di Ginny

 

“ok basta così avanti Ginny smettila adesso è stato un incidente e tu Ron cerca di crescere una buona volta”

 

concluse il maggiore dei fratelli Weasley abbassando la bacchetta di sua sorella che continuava a fissarlo con occhi assassini

 

“James Severus ha più raziocinio di te lo sai ? urlò,

 

Ron le fece un gestaccio e scomparì prudentemente

 

“santo cielo è mai possibile che nessuno prenda mai seriamente in considerazione il fatto che abbiamo un demente in famiglia?”

 

Draco di avvicinò a lei e la strinse

 

“calmati sei troppo su di giri… “ le sussurrò, lei era ancora piena di collera

 

“mi fa saltare i nervi giuro… aspettavo un  momento di pace con te da tempo e lui…lo ha rovinato, e non guardarmi così Draco non esagero se è questo che pensi… certo lo so …mica mi stavi chiedendo di sposarti ma era lo stesso un momento….”

 

Ma si bloccò non appena vide l’espressione incredula sul volto del biondo capendo che stava davvero per chiederglielo

 

Si portò le mani alla bocca

 

 “ tu davvero?” Draco annuì sorridendo imbarazzato,

 

“stavolta lo uccido a mani nude… RONALD” urlò cercando di entrare come una furia…

 

“ ehi piccola calmati adesso aggiustiamo tutto vieni qui” le disse facendola sedere di nuovo e accoccolandosi davanti a lei come poco prima

 

“mi vuoi sposare Ginevra?” aspettava quella frase… ma non era preparata all’effetto che ebbe dentro la sua testa…

 

Restò in silenziò per un attimo mentre i suoi occhi vagavano su quelli di lui persi nella felicità di quell ’istante prezioso

 

“si “sussurrò appena, aggrappandosi alle sue spalle…

 

 

Quella notte il piccolo James decise di non far dormire i suoi esausti genitori…

 

 Harry cercava di essere efficiente, Hermione era stanchissima appena finì di allattarlo Harry prese il piccolo e scese di sotto  per cercare di fa guadagnare alla strega qualche ora di sonno…

 

Appena arrivò nel salotto si accorse di non essere il solo ad aver scelto il divano come rifugio…

 

 

“Ciao Ginny stai bene?” chiese il prescelto

 

“oh ciao si… non riuscivo a dormire… posso?” Harry le passò il bambino annuendo e si sedette togliendosi gli occhiali e strofinandosi la faccia.

 

“Allora come mai non riesci a dormire? Qualcosa non và?” le chiese riappoggiando la montatura sugli occhi

 

“no ecco… è che sono troppo felice” disse senza poter trattenere un sorriso emozionato

 

“ah bene è un ottimo motivo per perdere sonno immagino”

 

Un'altra figura comparve dalla scala

 

“cos’è un pigiama party?” esclamò Ron evitando di sedersi vicino a sua sorella e preferendo il posto libero vicino ad Harry… infatti lei lo ignorò…

 

“tu perché non dormi Ron?” chiese il moro soffocando uno sbadiglio

 

“non lo so in effetti “ Ginevra sospirò

 

“Draco mi ha chiesto di sposarlo e io ho accettato” annunciò mentre fissava il tappeto rosso del salotto…

 

 Harry alzò lo sguardo e sorrise

 

“ma è magnifico… sono davvero …felice per voi Ginny” disse andando a darle un bacio, lei arrossì un po’…

 

Ron era rimasto in silenzio, l’espressione incredula e interrogativa

 

“dai avanti …sputa la tua solita sentenza impertinente stò aspettando” disse Ginny con un tono un po’ più alto che fece sobbalzare James anche se non abbastanza da svegliarlo…

 

Harry li guardò incerto

 

“beh congratulazioni la mamma lo sa? Insomma Ginny hai diciassette anni …”


”diciotto tra poco” precisò lei irritata…” perché non puoi essere semplicemente felice per me Ron?”

 

Lui si toccò le orecchie rosse “non lo so non mi è mai piaciuto Malfoy e “

 

“oh va al diavolo” disse spazientita alzandosi

 

“neanche tu mi piacevi prima Ron ma chi non cambia idea è un’idiota” mormorò Harry

 

“ehi io non sono un’idiota capito?” rispose nervoso

 

“ma ti comporti come tale… loro sono felici cosa c’è che ti disturba tanto? Draco è a posto”concluse Harry sorseggiando il suo tè

 

Il rosso restò in silenzio poi  si congedò salutando solo Harry…

 

 

La sera prima della partenza tutti erano riuniti a tavola, la signora Weasley aveva dato il meglio di sé in cucina…

L’ordine al completo era lì con loro, finirono di discutere gli ultimi dettagli sul trasferimento dei ragazzi ad Hogwarts.

 

“Devo parlarti” sussurrò Draco all’orecchio di Harry che si alzò seguendolo

 

“Va tutto bene vero?” chiese subito il prescelto

 

“si in effetti non potrebbe andar meglio viste le circostanze… e devo chiederti un favore”

 

Harry capì subito che Draco voleva metterlo al corrente della proposta fatta a Ginny ma decise lo stesso di far finta di non sapere nulla.

 

“Spara ti ascolto” disse

 

“Io e Ginevra ci sposiamo…” fece un pausa “e io sarei onorato di averti come mio testimone Harry, insomma lo so sembra tutto così affrettato ma ci amiamo molto …” Harry lo abbracciò con forza

 

“congratulazioni amico è un’ottima decisione e …lei è quella giusta… certo che sarò il tuo testimone”… Draco era felice

 “grazie Harry sei …un fratello per me…”

 

C’era una bella atmosfera e tutti erano sazi fino a scoppiare… dopo aver preso la terza fetta di torta alla melassa Draco scambiò una rapida occhiata con Ginny, poi parlò

 

“scusatemi…” il chiacchiericcio svanì “scusate ho una cosa importante da dire credo sia il momento giusto”

 

Ginny strinse la sua mano e sorrise a sua madre

 

“ho chiesto a Ginevra di sposarmi “ annunciò

 

“e io ho accettato” replicò la strega imbarazzata…

 

Calò un silenzio assordante… tutti restarono zitti prima che Harry Hermione e i gemelli batterono le mani

 

“oh congratulazioni” disse Hermione facendo un cenno alla sua amica, Harry capì che lo sapeva già…

 

 

Molly ci mise un po’ a riprendere colore

 

“beh ragazzi miei siete molto giovani e io capisco che la guerra porta con sé certi effetti collaterali”

disse Arthur con prudenza

 

“di cosa stai parlando papà? Noi ci amiamo “

 

“lo so Ginny e ne sono felice davvero…ma questa situazione precaria porta le persone ad affrettare le cose è già successo in passato”

 

“papà” mormorò Ginny alzandosi “mamma non siete felici per noi?”

 

“ma certo che lo siamo tesoro non abbiamo nulla in contrario solo che tu devi ancora finire la scuola e”

 

“oh per l’amor del cielo la scuola… siamo in guerra lo ha detto anche papà … la scuola la finirò se Lord Voldemort ce lo concederà”

 

“Signori Weasley, madre “iniziò Draco

 

 “so che tutto questo può sembrarvi affrettato ma…io amo questa creatura con tutta la mia anima…come tutti sapete, in passato…sono stato uno… stronzo, un perfetto idiota che è cresciuto con idee strambe nella testa”

 

rivolse uno sguardo a sua madre e riprese a parlare

 

“Ho capito  finalmente cosa voglio …ho sprecato tempo ad essere un piccolo arrogante che stava da parte giudicando tutti quelli che coraggiosamente facevano le scelte meno facili ma…giuste”

 

incrociò gli occhi del preside che sorrise orgoglioso…

 

“siamo giovani certo ma abbastanza adulti da combattere una guerra…”

 

sorrise ad Harry ed Hermione abbastanza grandi da… avere…dei figli …e …sposarci” concluse rivolgendosi a Ginny che si alzò per baciarlo.

 

“Ben detto” esclamò Hagrid che battè le sua mani seguito dai gemelli e da Harry…

 

Ron restò impassibile ma si sciolse un po’ vedendo sua sorella raggiante…

 

“bene e quando vorreste …si insomma procedere?” chiese Narcissa più morbida…

 

“A Natale appena torneremo qui per le feste ecco noi avevamo pensato di sposarci qui… a casa” disse Ginny guardando sua madre che aveva gli occhi lucidi…

 

 

 

 

 

 

Il viaggio verso Hogwarts non fu troppo problematico, Harry avrebbe alloggiato nel proprio dormitorio per non destare sospetti mentre Hermione e il bambino nelle stanze di Severus così da essere vicino ad Harry…

 

 

Ora facevano una vita non proprio ordinaria per gli standard di Hogwarts, non avevano orari precisi se non per seguire le lezioni…

 

era durante quelle ore che il piccolo James Severus veniva accudito da suo nonno se era libero oppure da Minerva o Poppy a seconda di chi fosse disponibile…

 

Hermione riuscì a calmarsi un po’ dopo le prime due settimane di adattamento, trovava meraviglioso che tutti fossero così amorevoli col piccolo… era strano avere un bimbo a scuola ma anche problematico a volte.

 

Fortunatamente il piccolo Potter ora dormiva regolarmente e cresceva a vista d’occhio, Harry sospettava che avesse delle potenzialità incredibili per la sua età...gli episodi di magia accidentale erano sempre più frequenti, una sera fece lievitare gli occhiali di Silente che rise divertito e stupito…

 

Il sabato e la domenica potevano stare tutti insieme senza preoccuparsi… Ginny era molto felice e impaziente di iniziare i preparativi del matrimonio anche se come le ricordava spesso Lavanda mancavano mesi.

 

Draco e Harry si aspettavano di essere trattati con più freddezza dai compagni di serpeverde, di certo sia Pansy Parkinson che Astoria Greengrass si tenevano alla larga da loro ma non perdevano occasione per origliare in qualsiasi angolo della scuola…

 

“Il primo giorno di novembre Pansy si stava recando in biblioteca… camminava lentamente per i corridoi senza realmente vedere dove metteva i piedi e andò a scontrarsi contro qualcosa di grosso e…rosso

 

“miseriaccia che botta…  “ Ron le era piombato addosso  le era a pochi centimetri dalla faccia

 

“oh levati di dosso Weasley” soffiò acida Pansy tentando di alzarsi ma peggiorando la situazione.. si fermò immobile aspettando che il grifondoro di alzasse..  era violaceo e imbarazzato

 

“ ti chiedo scusa ti sei fatta male? Per le mutande di merlino non faccio che spazzare via corpi ultimamente”… lei lo guardò sorpresa

 

“mmm stavo senz’altro molto meglio prima Weasley ora potresti dilatare la distanza tra di noi?” lui le raccolse i libri e si fermò a guardarla mentre lei controllava lo stato dei suoi capelli in uno specchietto che teneva in mano

 

“oh accidenti guarda qui che disastro” imprecò fissando il mago che ghignava

 

“cosa hai da ridere si può sapere?” lo apostrofò lei

 

“niente” rispose Ron facendo spallucce “ insomma stai esagerando a me sembri …molto bella come sempre” disse innocentemente accorgendosi solo dopo che il suo viso fosse ancora più rosso di prima…

 

“oh cielo Weasley la botta in testa ti ha provocato danni celebrali? Cos’ era quello un complimento?”

 

Ron la guardò spazientito, le restituì con poca grazia i libri

 “ti saluto Parkinson” disse congedandosi e lasciando la strega tra l’irritato e il sorpreso…

 

 

SCUASATE IL RITARDO MA IL LAVORO E’ UN DELIRIO ULTIMAMENTE… GRAZIE A TUTTI.

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Capitolo 31
*** lasciami sanguinare ***


Ron si sentiva solo, non solo socialmente e oggettivamente ma anche sentimentalmente, nonostante non fosse troppo entusiasta del matrimonio di sua sorella con Malfoy non poteva negare che sembravano molto felici insieme;

tutti sembravano esserlo, tutti sembravano più coraggiosi di lui, più maturi ed acuti, tutti sembravano sapere sempre cosa fare ed erano considerati speciali, lui non pensava di esserlo o almeno di esserlo per qualcuno.

Anche Hermione lo vedeva un pò spento ultimamente, un pò troppo da parte.

Ron aveva osservato spesso lei ed Harry e non pensava potesse esserci un rapporto più perfetto di quello, erano così compatibili, belli, brillanti e invidiati da tutti.

Avrebbe dato qualsiasi cosa per essere amato così da qualcuno, si guardò allo specchio

"basta con questa faccia da idiota sfigato" Mormorò a denti stretti, avrebbe posto rimedio ad ogni cosa,

era ora di cambiare, gli sarebbe tornato utile in tutto anche in caso di attacco, lui avrebbe guardato le spalle ad Harry ed Herm,sarebbe diventato affidabile e intraprendente, nessuno lo avrebbe più considerato inaffidabile, lo voleva con tutto se stesso.

Harry percorreva il piccolo sentiero che conduceva al campo di Quiddich, volare era l'unica cosa che gli facesse dimenticare per un pò la situazione di pericolo costante in cui vivevano, montò sulla sua firebolt e si accorse che non era solo.

"Ehi Ron ciao che ci fai qui'?" Il rosso si girò di scatto

"oh Harry ... mi allenavo un pò... ho bisogno di tornare in forma... facciamo due tiri ti và?"

"Sicuro" stettero lì a giocare e sfidarsi per ore fino a che non calò l'oscurità poi, decisero di averne abbastanza e distrutti dalla fatica si separarono decidendo di rivedersi ancora per allenamenti extra.

Quella sera a cena Ron era stanchissimo ma felice, si era impegnato molto in qualcosa e questo pagava come gli aveva sempre ripetuto Hermione per una vita intera, sorrise mentre scrutava la sala e si alzò prima di tutti.

Cominciava sentirsi un po’ più sicuro di sè ed era una bella sensazione, decisamente.

Appena imboccò le scale sentì la voce di Ginny stridula ed alterata, stava litigando con qualcuno, di nuovo,

"Oh Merlino era impossibile sua sorella era un'attaccabrighe inutile negarlo" Si disse contrariato

Arrivò alla prima rampa di scale e mise a fuoco la scena, Ginny teneva per i capelli una ragazza che era in ginocchio

"Ginny fermati cosa diavolo stai combinando?" Urlò ma la strega si voltò appena

"Non immischiarti Ronald questa qui mi ha rotto e dopo la mia lezione imparerà a lasciarmi in pace"

Pansy piagnucolava ed imprecava allo stesso tempo, era in ginocchio Ginny le tirava la folta chioma la bacchetta della serpeverde spezzata in due parti giaceva vicino ai gradini

"lasciami Weasley ho detto lasciami mi fai male" Gridava la serpeverde

"neanche per idea non ho sentito le tue scuse mi pare" Rise l'altra, Ron era sconvolto le regazze a volte gli facevano davvero paura, erano capaci di scendere a livelli incredibili di crudeltà ed isteria..

"Ora basta Ginny le fai male così" La grifondoro si girò così velocemente per guardare in faccia suo fratello da sentire uno scricchiolio del collo

"sei impazzito forse o questo è solo un altro modo per mettermi i bastoni tra le ruote?" Disse furiosa

"niente di tutto questo solo credo che ci sia un limite a tutto no?" Rispose prendendo il braccio di Ginny e costringendola a mollare la presa.

"Che succede qui?" La voce di Draco si aggiunse ai lamenti di Pansy che raccolse incredula la sua bacchetta rotta

"niente amore stavo ricordando a Parkinson che è ora di finirla con gli insulti e che è ora delle scuse"

"puoi scordartelo gallina" Urlò la serpeverde fuori di sè

"gallina a chi chiappe secche" Replicò Ginny andandole contro e riafferrandole i capelli,

graffi, calci , grugniti, Ron e Draco faticarono parecchio per dividere le due streghe, alla fine si guardarono sgomenti cercando di separarle,

"insomma basta Ginny dai smettila" Disse Draco esasperato allontanandola e trascinandola su per le scale, Ron nel frattempo era riuscito a prendere Pansy per la vita e a portarla dalla parte opposta

"andiamo principessa adesso calmati... ehi" Diceva Ron cercando di evitare che la serpeverde gli cavasse gli occhi, uscì dal portone e si diresse fuori , lei non aveva intenzione di calmarsi a quanto pareva anzi continuava ad urlare e a tirare calci a tutto ciò che si muoveva così Ron non ebbe scelta e puntò dritto verso la fontana del cortile.

"Lasciami Weasley devo uccidere tua sorella lasciami subitooooo o ucciderò anche te"

"Si certo come no... " rispose mollemente Ron prima di gettarla nell'acqua gelata

Spalsh!!!


"ohh oh Merlino ma sei...impazzito...?." Continuava a ripetere tremando di freddo e annaspando poco elegantemente

"beh almeno ti sei calmata no?" Replicò Ron allungando un braccio per farla uscire,

lei afferrò la sua mano e appena Ron fece l'errore di abbassare la guardia lo strattonò così forte da farlo cadere dentro la fontana con lei,

si ritrovò pancia in sù con Pansy cavalcioni su di lui che cercava di colpirlo, era più furiosa di prima

"come ti sei permesso... pezzente che non sei altro... mi verrà un malanno per colpa tua... " Ron cercava di parare i colpi mentre un gruppetto di ragazzini del secondo anno ridacchiava passando

"basta Parkinson stiamo dando spettacolo … basta ho detto mi farai annegare così "

"oh lo spero Weasley almeno ne sarà valsa la pena ...." Ron riuscì ad afferrarla per i fianchi e a sollevarla prima che l'ennesimo schiaffo colpisse il suo naso, si girò e si ritrovò sopra di lei, era riuscito a bloccarle i polsi per fortuna, si avvicinò al suo viso che era contratto dalla rabbia

"ne ho abbastanza adesso finiscila ok?" Ringhiò il grifondoro a pochi centimetri da lei, guardò quelle labbra con desiderio, era davvero bella, lei si era fermata improvvisamente e lo fissava con una strana espressione

"cosa vuoi fare Weasley? "Soffiò impertinente

"voglio solo che tu la smetta di fare la pazza isterica, dovresti ringraziarmi"

" Ah certo il mio salvatore, avrei ridotto in poltiglia quell'insignificante di tua sorella, non mi fa paura sai?" Disse avvicinandosi di più a Ron come per provocarlo

"beh invece dovresti averne....sei solo una snob viziata e…" Continuava a fissare quelle labbra lucide, ne era rapito

"avanti Weasley deciditi… o mi baci o mi lasci andare" Lo provocò ancora la strega, Ron si alzò di colpo muovendo un quantità d'acqua esagerata,

lei lo guardò sprezzante, uscì dalla fontana completamente zuppa e furiosa, gli passò accanto fissandolo, nessuno dei due proferì parola, entrarono in silenzio e si separarono prima della scalinata.

" Ron oh santo cielo cosa ti è successo?" Esclamò Hermione vedendolo entrare fradicio

"niente io e Draco abbiamo appena separato Ginny e Pansy Parkinson… solo che a lui è andata meglio" Disse tetro

Hermione alzò gli occhi al cielo, Ginny era davvero molto nervosa ultimamente

"forse se tu la smettessi di attaccarla Ron… tua sorella si calmerebbe un po’" Disse Hermione alzandosi

"Oh adesso è colpa mia? Insomma è sempre colpa mia vero?" Ribattè stizzito

"ehi ehi calmati non intendevo dire questo, cosa c’è che non và Ron? Sei così strano ultimamente"

"Oh beh sono solo stanco di essere considerato una nullità che non merita rispetto e considerazione Herm" la strega lo guardò un po’ sorpresa ma prima che potesse proferire parola Ron era già sparito di sopra.

Poteva capire come si sentisse, aveva sempre lottato, anche in famiglia, lottava per emergere, la sua non era una situazione facile da sostenere e si sentì un po’ in colpa.

Una sera erano tutti riuniti negli alloggi di Piton e stavano facendo un gran baccano, Draco giocava a sparaschiocco con Harry mentre Hermione e Ginny cambiavano il piccolo James, il pozionista

rientrò dopo aver avuto un colloquio col preside

"vi si sente dalla guferia insomma chiedervi di fare meno chiasso vi sembra una richiesta troppo azzardata?" Disse guadando Draco e Harry che ebbero il buon gusto di sembrare colpevoli.

"Scusa papà ma Draco è una tale schiappa che non prenderlo in giro è impossibile" Severus alzò gli occhi al cielo

"ho qualcosa da dirvi venite" Annunciò serio.

"Allora i mangiamorte sono in fermento, stanno per combinare qualcosa, stanno cambiando le loro gerarchie e cercando nuove leve… questo è quello che ci fanno sapere dall’ordine"

"Cosa intendi con …gerarchie?" Chiese Harry cupo

"faranno nuove iniziazioni vero?" Domandò Draco nervoso, Piton annuì preoccupato

"si …so che molti vostri compagni serpeverde stanno per essere contattati dalle proprie famiglie" Draco si alzò sparpagliando le biglie ovunque

"cosa possiamo fare?" Chiese a Piton ansante, Harry li guardò interrogativi "ma.."

"Harry ci sono passato se tutto questo è vero avremo dei mangiamorte nuovi di zecca dentro la scuola e…"

" e saremo costretti a lasciare Hogwarts giusto?" Asserì il prescelto, Hermione si strinse a Ginny

"esatto" Rispose Draco passandosi una mano sulla faccia.

"Bene aspettiamo e vediamo cosa succede" Concluse il professore andando a prendere suo nipote che gli sorrideva

Nel dormitorio dei serpeverde intanto Astoria parlava con Pansy delle lettere ricevute quella mattina

"cosa vorrà dire preparatevi ad agire?"

"Non lo so Pansy ma non mi piace, insomma io vorrei finire la scuola " Rispose con enfasi la strega bionda,

"mio padre mi ha accennato che mi faranno avere istruzioni…oh Astoria io… non voglio … sposare proprio nessuno tanto meno essere rinchiusa a vita come mia madre è stata costretta a fare"

"Pensi che abbiamo scelta per caso?" Replicò l'altra incrociando le braccia

"immagino di no ma… non posso fare a meno di pensare che …Draco l’ha avuta" Rispose scrutando l’espressione della sua amica

"Draco è un traditore che vive con tu sai chi alle calcagna lo sai"

"Già ma almeno è …libero Astoria"

"Tu vaneggi ….lo sai che anche volendo non puoi sottrarti a tutto questo".

 

La neve cadeva copiosa su Hogwarts ormai da giorni, e nonostante fosse impossibile uscire era uno spettacolo affascinante,

Hermione era in biblioteca già da qualche ora, doveva finire il suo tema di trasfigurazione.

C’erano diversi studenti nei tavoli accanto a lei e il chiacchiericcio la distraeva non poco,

"ma dove si è cacciata Madama Pince ora che serve una bella strigliata a quelli del primo anno?" Mormorò nervosamente, si alzò decidendo che avrebbe terminato il compito negli suoi alloggi,

andò a riporre il pesante tomo di incantesimi trasfiguranti quando sentì delle voci agitate e sommesse, tese le orecchie

"smettila non voglio sentire queste sciocchezze Blaise" Era la voce di Astoria Greengrass

"senti mi dispiace ma credo che presto succederà e io non ho intenzione di rimetterci le penne chiaro?"

"Blaise cosa vuoi da me? Non abbiamo ancora ricevuto istruzioni e ce ne preoccuperemo quando accadrà"

"Fa come ti pare ma tenetevi pronte non abbiamo scelta… sai da chi arriva l’ordine e sai cosa significa... dillo a Pansy" Concluse Zabini allontanandosi.

Hermione restò a fissare gli scaffali, cosa poteva significare tutto questo? Andò a cercare Harry e Draco e li trovò da Piton, erano sul letto a giocare con James.

Quella scena le scaldò il cuore "Ehi ecco la tua mamma" Esordì Harry sorridendo

"ragazzi devo parlarvi" rispose sbrigativa.

Raccontò quello che aveva sentito:

"beh immagino che non essendo più in gioco io adesso le ragazze dovranno sposare qualcun altro" Disse Draco puntellandosi su un gomito mentre l’altra mano veniva acchiappata da James che emetteva suoni gutturali e tentava di mettersi in bocca il dito di Draco

"sposare?" Chiese Harry sorpreso

"già… noi serpeverde purosangue i cui genitori sono seguaci di tu sai chi abbiamo questo stupido obbligo… in pratica prima di ricevere il marchio nero dobbiamo sposare un altro purosangue, per le ragazze significa lasciare la scuola e fare una vita ritirata mentre i maschi saranno mangiamorte a tutti gli effetti" spiegò il biondo

"ma è terribile come si può accettare una cosa così assurda?" Chiese Hermione nervosamente

"lo so ma è così che funziona " Rispose Draco

Quella domenica grifondoro giocava contro tassorosso, Ron era in gran forma grazie anche ai frequenti allenamenti extra che aveva diviso con Harry ultimamente

"Angelina Johnson segna ancora … oh sei bellissimaaaa" Gridò Lee Jordan che quel giorno faceva la cronaca della partita

"Jordannn" urlò la Mcgrannit di rimando

"scusi professoressa scusi ehm…grifondoro segna e si porta avanti e …si Ginny Weasley prende il boccino e vinceee"

Lo stadio esplose e dopo pochi minuti tutti smontarono dalle scope.

Faceva molto freddo "miseriaccia brava sorellina" Disse Ron a sua sorella che lo guardò sorpresa

"grazie Ronald hai giocato benissimo oggi" Lui sorrise compiaciuto mentre la Mcgrannit entrava negli spogliatoi

"bravi ragazzi sono fiera di voi… Weasley lei è… il nostro re" Tutti risero e Ron divenne rosso come la sua divisa scarlatta ma era orgoglioso per quel complimento

"grazie professoressa" Rispose imbarazzato. Quella sera avrebbero festeggiato alla grande.

In un'altra ala del castello un gufo picchiettava alla finestra dei dormitori femminili dei serpeverde

Pansy prese il cartiglio con mani tremanti… "ci siamo" Pensò, srotolò la pergamena e quando finì di leggere calde lacrime rigarono il suo volto acerbo, infilò la lettera nel cassetto e uscì di corsa aveva bisogno di aria o sarebbe soffocata.

A cena Ron notò l’assenza della strega che Ginny aveva tentato di picchiare selvaggiamente

"cosa guardi Ron di continuo? Se non ti conoscessi penserei che cerchi qualcuno a quel tavolo" Disse Hermione sfogliando distrattamente la gazzetta del profeta

"ma no mi godevo quelle brutte facce che ingialliscono di invidia dopo la nostra vittoria" Replicò lui, non sapeva perchè ma una strana sensazione aveva catturato la sua pancia, non sapeva cos’era ma non riuscì a liberarsene.

Più tardi Ron andò a fare il suo giro di ronda, non ne aveva voglia per niente, aveva controllato quasi tutti i corridoi quando udendo delle voci si appiattì contro il muro e tirò fuori la bacchetta vedendo due figure a pochi metri da lui:

"mi dispiace Blaise ma non posso " Diceva una voce femminile, sembrava rotta dal pianto

"insomma non posso non esiste… vuoi farci ammazzare è questo che vuoi? " Ron sospirò, non erano mangiamorte ma solo Blaise Zabini che parlava con una ragazza

"hai risposto almeno?" Disse ancora il serpeverde

"non ancora io… non " La voce femminile si spezzò e la strega a cui apparteneva iniziò a piangere e a colpire furiosamente il muro a mani nude, Zabini la prese per le spalle

"adesso smettila d’accordo? Faremo come ci dicono che ti piaccia o no… e basta piangere"

la situazione si complicava, quell’idiota di Zabini stava scuotendo la strega così forte da rompere i suoi singhiozzi, doveva agire.

"Cosa succede qui?" Disse con voce ferma avanzando e facendo voltare entrambi

"oh perfetto ci mancava solo Weasley" Sospirò Blaise mellifluo

"30 punti a serpeverde e allontanati da lei Zabini" Dichiarò il rosso minaccioso

"Weasley credimi non è affatto il momento togliti dai piedi o…"


"O cosa? Mi lancerai una maledizione senza perdono? Immagino che zio Voldy ne sarebbe orgoglioso ma forse il preside un po’ meno" Replicò il grifondoro avvicinandosi abbastanza da riconoscere la strega appoggiata al muro

Zabini si allontanò "ricordati Pansy ricordati" Disse scomparendo.

"Stai… bene?" Chiese Ron incerto, la strega annuì raccogliendo la bacchetta

"cosa ti ha fatto?" Il tono duro e preoccupato del mago fece alzare lo sguardo di Pansy

"niente… stò… stò bene" Tentò

"allora perché stai piangendo?"

"Lascia stare Weasley" Rispose succhiandosi il palmo della mano che sanguinava,

Lui le porse un fazzoletto di stoffa rosso e oro lei lo guardò sorpresa ma non lo prese

"avanti prendilo" Sibilò il rosso "stai sanguinando" La strega si scostò

"lasciami sanguinare… lasciami sanguinare Weasley" Sussurrò con voce spezzata

"allora ti ha fatto qualcosa?" Riprese Ron serio, lei voltò il viso altrove ma il mago si avvicinò e le prese il mento con delicatezza e incatenò i suoi occhi azzurri ai suoi

"dimmelo" Sussurrò piano, ancora qualche lacrima scendeva sulle sue guance, e scosse appena il capo in segno di diniego

"non posso" Fù tutto quello che Ron ottenne, continuava a fissarla ardente

"va bene … va bene ma … non piangere qualunque cosa sia si può aggiustare" Disse pacato, lei desiderò che fosse vero

"non questa volta… non succederà… togliti dai piedi" Rispose triste prima di scappare via.

Non c’era la benché minima traccia di arroganza o cattiveria in quella voce stavolta, Ron restò fermo qualche istante a pensare a cosa potesse essere successo, perché quella ragazza piangeva? E cosa voleva dire Zabini? Gli scoppiava la testa.

ECCOMI FATEMI SAPERE MI RACCOMANDO EH? GRAZIE. SERY.

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Capitolo 32
*** l'ancora di Pansy ***


Quando rientrò nei dormitori Ron era ancora pensieroso… trovò Ginny seduta con Lavanda e Calì sembravano prese da una delle loro conversazioni maniacali…

"ehi Ron cosa c’è? Sembra che tu abbia visto tu sai chi" lo salutò Calì…

"veramente ho beccato Parkinson e Zabini per i corridoi che discutevano di brutto per …qualcosa", gli occhi di Ginny divennero due fessure, restò un momento in silenzio

"allora ci siamo " disse pensosa

"che vuol dire ci siamo?" chiese suo fratello sedendosi accanto a lei e fissandola con intensità

"beh a quanto pare alcune famiglie serpeverdi barra mangiamorte stanno combinando matrimoni ed iniziazioni tra i loro figli secondo l’ordine di tu sai chi"

"stai scherzando?" boccheggiò il rosso incredulo

"ti sembra che stia scherzando per caso? Non che mi importi un fico secco di …quella… però sarebbe una catastrofe per noi, avremmo schiere di mangiamorte in erba direttamente dentro la scuola" .

Ron restò in silenzio, tutto tornava… per questo Zabini e Parkinson stavano litigando, ripensò a quella conversazione e la spiegazione calzava perfettamente… lei non voleva di certo sposarlo e obbedire alla sua famiglia, non seppe spiegarsi il motivo ma si sentì immensamente sollevato…

"Ron hai un debole per faccia da carlino?" le chiese Ginny a bruciapelo

"cosa? Ti ha dato di volta il cervello cosa vai dicendo?" si difese con enfasi..

"beh mi auguro di no" replicò secca la strega

"sai Ginny a volte sai essere davvero ipocrita… voglio dire stai per sposare il furetto no? E se anche mettessi gli occhi su una serpeverde non vedo il problema" disse tutto d’un fiato guardando il fuoco acceso,

quando tornò a guardare le ragazze le loro bocche erano spalancate dallo stupore

"cosa c’è?" chiese spazientito

"ti sei preso un cotta per …quella lo sapevo" esclamò ancora la rossa

"non sono affari tuoi e comunque non è così… solo che quella, come la chiami tu, non mi sembrava felice di unirsi a tu sai chi sai? Anzi ne era sconvolta stava piangendo mentre ripeteva che non voleva ma che non aveva scelta"

"effettivamente Gin devi ammettere che se fosse stata una promettente mangiamorte si sarebbe pavoneggiata di questa situazione no? Insomma" riprese Calì " certo è snob e antipatica ma "

"oh andiamo …ma se cerca di farmi fuori tutte le volte che mi incrocia per i corridoi Cal"

"veramente mi pare che sia il contrario… " rispose Ron serafico…

"sarà ma quella non ti guarderà mai se non per ricordarti che sei un pezzente… ha un cuore di ghiaccio e …la faccia da carlino" concluse Ginny acida…

Ron sbuffò

"tu non dai una possibilità a lei ma l’hai data a Malfoy complimenti sei davvero coerente" disse il mago prima di andarsene.

 

"Odio dire che ha ragione ma stavolta sono parzialmente d’accordo con lui… non voterei mai Parkinson come la più simpatica sul settimanale delle streghe ma insomma è possibile che la stiano costringendo a fare qualcosa che non vuole fare e dovremmo saperne di più per il nostro bene non credi?" disse Lavanda torcendosi le mani…

Ginny non rispose… ne avrebbe parlato con Hermione lei era sempre la più acuta di tutte… e forse Lavanda aveva ragione…

Il giorno seguente dopo le lezioni della mattina si trovarono tutti da Hagrid per fare il punto della situazione, sia Ron che Hermione raccontarono tutto quello che avevano sentito dire da Zabini, Pansy e Astoria.

"quindi hanno promesso Pansy a Blaise " dedusse Draco serio

"pare di si" replicò Hermione preoccupata…


"chissà chi dovrà sposare Greengrass invece" esclamò Harry mentre beveva la tazza gigante di tè che Hagrid gli aveva messo davanti…

"comunque Pansy Parkinson stà facendo resistenza e questo ci dà un grande vantaggio… qualcuno di noi dovrebbe provare ad avvicinarsi e carpire informazioni ora che è così vulnerabile" disse Severus guardando tutti

"può farlo Ron" disse Ginny sarcasticamente… ricevendo un’occhiataccia da suo fratello che lei ignorò

"beh ultimamente sembrate ecco si… intimi" concluse in fretta…

" allora va bene lavoraci su Ron" disse Draco.

 

 

Si congedarono, si sarebbero riuniti di nuovo lì tra due giorni a meno che non ci fossero state novità.

Il piccolo James intanto cresceva velocemente, sembrava essere molto precoce per la sua età

"diventerà un pozionista eccellente credo" disse Severus fiero mentre si allevava con Harry nei suoi alloggi

"beh anche la mamma era molto portata per la materia mi pare" rispose il moro mentre parava un altro incantesimo non verbale

"tua madre era eccezionale la più brava del corso… inoltre anche Hermione lo è... la stessa cosa non si può dire di te" replicò il professore sarcastico

"beh bravo in pozioni e in difesa contro le arti oscure come …il suo papà" rispose Harry ansante lanciando un imperio che Piton parà con un gesto annoiato della mano…

Harry stava per riprovare quando la sua testa si spaccò dal dolore e suo padre scomparve davanti a lui insieme alla stanza

"allora è deciso Goyle tuo figlio si unirà in matrimonio con la figlia di Greengrass e Zabini con Parkinson per ora… poi procederemo all’iniziazione non prima di una soddisfacente prova di coraggio naturalmente"

"si mio signore" .

Harry si stava allontanando sempre di più, sentì di nuovo il pavimento sotto i suoi palmi… era entrato nella mente di Vodemort ancora solo che stavolta non per volere del signore oscuro…

Aprì gli occhi e vide suo padre chino su di lui e i gorgoglii di James tornarono a riempire la stanza…

"cosa hai visto?" chiese Severus, il viso contratto e preoccupato, lo stava asciugando con un panno umido… con fatica Harry si mise seduto, tremava come l’ultima volta e aveva una terribile nausea che gli faceva girare la testa…

"papà… stanno cominciando…"

Silente ascoltò il racconto di Piton senza smettere di andare su e giù per il suo ufficio

"stavolta è stato diverso Albus, non solo Harry è riuscito a chiudere la mente ma credo che il collegamento non sia stato voluto dal Signore Oscuro… non avrebbe mai mostrato una cosa così importante ad Harry anzi penso che non si sia nemmeno accorto che lui fosse lì"

"si lo credo anche io Severus… quindi hanno scelto… dobbiamo fare qualcosa"

A Ron venne consigliato di tenere sotto controllo Pansy Parkinson, si sentiva orgoglioso del fatto che per la prima volta aveva un compito solo suo… non era accaduto spesso anzi a dirla tutta non era mai accaduto…

A volte si sentiva come...sporco… forse perché a lui stava davvero a cuore quella snob serpeverde che non aveva fatto che insultarlo per anni… anche se spesso non poteva fare a meno di pensare che anche Malfoy aveva odiato tutti loro per molto tempo…

Il giorno successivo a queste riflessioni sorprese la strega alla guferia… non che fosse un caso, grazie alla preziosa mappa del malandrino di Harry l’aveva vista dirigersi lì e colse l’occasione… si mise in tasca una pergamena che doveva fungere da finta lettera e la raggiunse…

 

entrò di soppiatto… sapeva che era sola e voleva arrivare in tempo prima che potesse rispondere alla sua famiglia…

Quando finì la rampa di scale ghiacciate si mise in ascolto

"maledizione … maledizione… cosa devo fare adesso?" era parecchio turbata dal tono alterato e ansante… decise di entrare

"ciao" esordì,

la strega si voltò subito

"Weasley ma cosa fai mi segui?"

"seguirti? Proprio no devo solo inviare una lettera proprio come te vedo"… lei fissò la sua pergamena, aveva gli occhi lucidi e sembrava che stesse per crollare…

Il mago si avvicinò "mi preoccupo sempre quando smetti di insultarmi "

e accadde una cosa inaspettata, Pansy assunse un’espressione che assomigliava terribilmente ad un sorriso…si proprio un sorriso, uno di quelli sinceramente divertiti che spazzano via tutte le preoccupazioni per un momento...

"wow Parkinson sai sorridere... è...incredibile... cosa sono riuscito a perdermi per tutti questi anni", lei lo guardò sospettosa e vagamente divertita

"mi prendi in giro Weasley?" disse avvicinandosi chinando la testa leggermente di lato...

"affatto credo che tu sia bella ma questo lo sai già... " lei sorrise ancora stavolta in modo più malizioso e serpeverde che mai

"come mai ti trovo sempre tra i piedi? Ogni volta che arriva un casino ultimemente... tu arrivi con lui..."

"beh sai che odio contraddirti principessa ma spesso sono io a tirartene fuori mi pare... prima con quella squinternata di mia sorella, poi con Zabini... e ora non vedo casini...non per il momento almeno"... continuava a guardarlo con appensione come se stesse per dire qualcosa...

"beh che tua sorella è una squinternata non ci sono dubbi ... "disse cambinado argomento, ma Ron non aveva intenzione di mollare stavolta

si avvicinò a lei piano, la strega iniziò ad innervosirsi, non si fidava di quel grifondoro non completamente almeno, era uno stupido grifondoro traditore del suo sangue... allora perchè perdeva tutto quel tempo a parlarci?

" a cosa pensi si può sapere? Ogni volta che mi guardi come ora non capisco mai fino all'ultimo se mi stai scagliando un avada o se sei su altro pianeta... una cosa è certa però c'è qualcosa che ti turba..." asserì serio

lei sbuffò sonoramente "oh Weasley ti prego non psicanalizzarmi anche tu proprio non ho voglia di ascoltare le tue stramberie "

era ancora più vicino e poteva vedere bene il colore dei suoi occhi orlate di lunghe ciglia "posso aiutarti a stare lontano dai casini no? " mormorò

"io non sono nei casini" disse secca

"ma sei stata tu a dirlo... senza negare tra l'altro che quello dell'altra sera con Zabini fosse l'ennesimo... perchè ti squoteva in quel modo cosa vuole da te?"

"insomma ma cosa ti importa? Cosa vuoi saperne tu ?" disse spazientita e in imbarazzo...

Ron tentò il tutto per tutto... si avvicinò deciso la cinse con un braccio penetrando i suoi occhi col suo sguardo, lei non si oppose, le mise l'altra mano sulla fronte e dopo pochi istanti iniziò ad accarezzarle i capelli... con poco tatto ma in modo lento e deciso... come in segno di possesso

"non voglio che quella serpe ti faccia del male principessa...non voglio che nessuno ti faccia del male...odio vederti piangere...non lo so perchè ma è più forte di me capisci?"

Pansy restò per la prima volta da che era ad Hogwarts imbambolata da quelle parole e dal modo in cui erano state pronunciate... forse era perchè ne aveva disperatamente bisogno... si sentiva come un uccello in gabbia che stava per essere rinchiusa in una prigione ancora più piccola per sempre... Forse non se ne rese nemmeno conto ma qualche lacrima cominciò a scorrerle sul viso arrossato dal freddo...

Ron le asciugò cancellandole con i pollici delicatamente "cos'è che ti fà piangere?" le chiese in un sussurro... lei chiuse gli occhi a quel tocco e si fece stringere di più

Merlino che bella sensazione... il fatto che Ron non avesse tentato di baciarla o peggio palpeggiarla la sorprese non poco... si sentì al sicuro per la prima volta in vita sua...

se suo padre l'avesse vista non lo avrebbe raccontato di certo... quelle braccia proibite la stavano strappando via dalla morsa della disperazione e della solitudine ed erano le ultime che si aspettava potessero riuscirci dopo quelle di Neville Paciok.

Si scostò appena poco dopo...Ron continuava a guardarla stregato e ardente... Pansy si fece più vicina sempre di più e lo stomaco di Ron fece una piroetta... anche se avesse voluto non sarebbe riuscito a pensare a nulla se non a quella bocca che si avvicinava...

Lei annullò la distanza e lo baciò... timidamente... fu appena un tocco... lui non osò assecondarla temeva che da un momento all'altro la strega potesse tornare in sè e maledirlo...

e tutto si spezzò...

si udirono dei passi veloci e si lasciarono immediatamente...Ron si stava chiedendo chi fosse quel disgraziato che voleva essere cancellato dal mondo magico se non .... Goyle???

"Pansy che cosa?... tutto bene? " chiese incenerendo Ron con lo sguardo

"si...ma certo Greg" rispose lei calma "

andiamo Blaise ti stà cercando da ore..." disse allungando un braccio per indicare la strada alla serpeverde che esitò un istante...

Ron la fissò senza dire un parola ma cercando di comunicare con gli occhi,

"Pansy è una cosa urgente andiamo Blaise è fuori di sè" disse Goyle con sguardo eloquente... lei scattò in avanti nervosamente e Ron si avvicinò appena

"Cosa vuoi Weasley gira alla larga" disse prezzante Goyle...

"oh tremo di paura non lo vedi??" rispose lui avvicinandosi ancora a Pansy... ma lei si scostò irritata ...era tornata quella di sempre

"sei sordo pezzente? Fuori dai piedi " soffiò la strega rabbiosa

"BENE " urlò lui lasciando la guferia... scese le scale col cuore in gola... cosa succedeva a quella ragazza? Un attimo prima lo aveva baciato e ... certo c'era Goyle e non doveva insospettirlo.. ma ...no non voleva farsi illusioni.... forse lei stava solo giocando o forse le serviva un'ancora e basta e che fosse lui o Gazza in quel momento faceva poca differenza...

tipico della gente viziata e ricca abituati a prendere quello di cui hanno bisogno....

 

Draco era seduto nella sala comune verde oro... stava leggendo pigramente...si era imposto di restarci per un pò almeno per studiare la situazione... Pansy entrò insieme a Goyle e Tyger... sembrava avesse quasi ...paura... o forse era solo un'impressione,

Draco fece finta di ignorarli... vide con la coda dell'occhio Blaise avvivinarsi minacciosamente e prenderla per un braccio in modo rude

"spero tu abbia spedito la lettera finalmente... dove sei stata ti cerco da ore" sibilò il mago...

"lasciami subito Blaise... non qui" disse lei indicando Malfoy seduto sul divano.

"come vuoi inizieremo subito con la tua educazione domestica allora che ne dici?" sussurrò Zabini trascinandola e dai suoi occhi e dalle risate compiaciute di Tyger e Goyle Draco capì a cosa si stesse riferendo... lei lo seguì di sopra... senza dire altro...

 

Harry raccontò della sua ultima incursione nel mondo di Voldemort alla loro riunione serale da Hagrid... tutti cercarono inutilmente di evitare di mangiare gli orrendi biscotti rocciosi del guardiacaccia... Harry tentò di ignorare il piatto ma cambiò idea dopo che Hermione gli pestò un piede sotto il tavolo facendolo lacrimare... così decise che era meglio non ferire la sensibilità di Hagrid e salvarsi la gamba...

Draco aspettò che Ron finisse il suo racconto su cosa fosse successo alla guferia evitando accuratamente di scendere in dettagli troppo privati, si limitò a dire che Pansy stava per cedere...

quando Malfoy finì di descrivere l'accaduto le sue considerazioni su cosa fosse successo dopo fecero trasalire sia Ron che Hermione anche se per motivi diversi...

"pensi che gli abbia usato violenza Draco?" chiese Ginny tetra... lui annuì con una smorfia

"quel bastardo" imprecò Hermione... ma nessuno percepì mai con cosa stesse lottando Ron dentro di lui... cercò di controllarsi e uscì dalla capanna per respirare...

"va meglio?" era Hermione, Ron annuì

"ti farai male... " continuò lei poggiandole una mano sul braccio... lui non rispose ma sorrise impercettibilmente

"non ti preoccupare ci sono abituato mi pare..." Hermione lasciò la presa e lui si accorse di essere stato ingiusto

"no aspetta Herm... scusami non volevo è che... " lei lo guardava teneramente

"te ne sei innamorato vero?" sussurrò appena la strega...

"non lo so Herm...io provo qualcosa per lei... sento il tremendo bisogno di assicurarmi che stia bene sempre... di sapere che è felice e... al sicuro e di proteggerla" quando si voltò vide che la strega sorrideva


"sono nei guai eh?" chiese lui ridendo

"direi di si... solo ti prego stai attento Ron e non fare sciocchezze... è una situazione delicata e posso immaginare come ti senti adesso sapendo che Zabini" non andò avanti sentendo il rumore del legno infrangersi contro la mano del mago...

"calmati andrà tutto bene" gli disse la strega accarezzando la schiena di Ron ...

 

Intanto in una stanza ormai semibuia del dormitorio dei serpeverde Astoria cercava di consolare la sua amica Pansy...

"non muoverti Pan aspetta... ecco ho finito"... il volto della strega era livido...

"che bisogno avevi di farti ridurre così? Oh io non ti capisco Pansy..ma che cosa ti sei messa in testa?"la voce stridula di Astoria cominciava a tremare

"cosa avrei dovuto fare? Servirgliela su un piatto d'argento?Ho lottato e lo farò ancora anche se sapevo come sarebbe andata a finire...e che alla fine avrebbe avuto la meglio... Blaise ha paura... troppa paura "

" e ha ragione hai idea di cosa succederà quando capiranno che non hai risposto via lettera? Se non ti massacrerà Blaise lo farà la tua famiglia o peggio..." ma si bloccò vedendo il volto livido di Pansy ricominciare a bagnarsi di lacrime...

"non mi importa Astoria io preferisco morire come dico io che vivere come vogliono loro..." si girò nel letto cercando di cacciare indietro le lacrime... e di sentirsi al sicuro e una faccia galleggiò davanti a lei...

 

Il giorno seguente Ron sapeva che lo avrebbe aspettato un momento difficile... doveva mantenere la calma e cercare un momento opportuno per parlare con la Parkinson...

"mi dispiace per ... si insomma "

"vuoi dire ...quella" rispose Ron a sua sorella mentre facevano colazione.. Ginny lo guardò tristemente

"dacci un taglio adesso d'accordo? Non mi piace e lo sai ma sono una donna e non penso che ci sia cosa peggiore di una violenza del genere... oh ecco quel maiale spero che gli cadano le palle per terra"

"Ginny hai reso l'idea... grazie" rispose Ron fissando Zabini che si sedeva a tavola...

 

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Capitolo 33
*** perduta ***


“come mai tua figlia Parkinson non ha ancora risposto? Sono sorpreso. Dovrebbe essere onorata di un simile privilegio… forse… la strada tracciata da Malfoy la stà …tentando?”

 

“oh no mio signore sono sicuro che c’è una spiegazione… Pansy sposerà Blaise glielo assicuro… è stata cresciuta bene” replicò il signor Parkinson al suo signore mentre guardava Stanley Zabini di sottecchi…

 

 

 

Blaise intanto era convinto che mancasse ormai poco alla cerimonia… di sicuro sarebbe successo a Natale… sperò che quella stupida di Pansy smettesse di fare l’egocentrica e di creare problemi… sapeva che al signore oscuro non sarebbe bastato prendersela solo con la strega se qualcosa fosse andato storto avrebbe pagato anche lui…

 

Si diresse nella camera della sua futura sposa per trovarla ancora a letto… si avvicinò e le lasciò una scatola sul comodino con un biglietto… Pansy finse di dormire e appena Zabini scomparve dalla porta prese l’involucro e lo aprì… vi trovò un bracciale di smeraldi a forma di serpente… e lesse il biglietto

 

“scusa se sono stato duro… questo è per farmi perdonare… un pegno d’amore. Blaise”.

 

Gettò la scatola e il biglietto in uno dei cassetti e si alzò… aveva ancora un labbro gonfio e piuttosto livido… cercò di migliorare la situazione con del trucco magico che spalmò anche sulla tempia destra e un po’ di tono viola scomparve anche se non del tutto…

 

Alla prima ora di pozioni Ron sedeva accanto a Calì… guardava nervosamente la porta e appena Pansy comparve subito prima di Piton il suo cuore balzò arrivandogli in gola… lei aveva gli occhi bassi e sedette al primo banco insieme ad Astoria.

 

Zabini sembrava non prestarle la minima attenzione.

 

“Bene oggi eseguirete il distillato della morte apparente, gli ingredienti sono scritti sulla lavagna avete due ore buon lavoro” disse il professore sedendosi alla cattedra e osservando la serpeverde che cercava di gettare di tanto in tanto i suoi capelli sul viso…

 

Piton strinse un pugno sotto la cattedra e passò ad osservare Zabini che lavorava concentrato…

 

“Il distillato della morte apparente… proprio quello che le serviva…” pensò Pansy guardandosi intorno, doveva riuscire a rubarne un po’,

quando alzò gli occhi capì che Piton la osservava, distolse lo sguardo sperando che non avesse capito le sue intenzioni.

 

“Tempo scaduto” sentenziò il professore “portatemi le vostre fiale…” tutti si affrettarono, Pansy riempì la fiala e la portò alla cattedra… ne cercò un’altra da riempire ma appena tornò al suo banco si accorse che Blaise aveva ripulito il suo calderone… lei restò di sale con la fiala in mano

 

“dov’è il bracciale che ti ho regalato?” le sibilò

 

“l’ho… scordato in camera…” sparò a casaccio la strega

 

“bene allora vallo a prendere e mettilo subito… e non essere patetica ti prego” le rispose malefico indicando il suo calderone vuoto.

 

Ron Harry ed Hermione li osservarono prima di uscire dall’aula… Piton bloccò la serpeverde

 

“signorina Parkinson aspetti” lei si fermò come se qualcuno l’avesse cruciata

 

“cosa si è fatta in viso?” la domanda di Severus,  fù come una stilettata  in pieno petto

 

“oh niente non si preoccupi ho solo avuto una reazione allergica ai cosmetici babbani”

 

Severus alzò un sopraciglio “ lei non usa trucchi babbani mi pare… che storia è questa?”


lei si diede mentalmente della stupida “ehm no volevo dire che non pensavo lo fossero… li ho usati e mi sono svegliata così… “ replicò nervosa prima di riuscire a sparire oltre la porta.

 

 

“Hai visto come l’ha ridotta quella bestia? Oh Merlino vorrei incenerirgli i testicoli giuro”

 

“Hermione amore calmati… lo so non è una bella cosa… anzi si è mostruosa ma ho fiducia in Ron e credo che riuscirà a…“

 

ma la voce di Harry venne sovrastata da quella di Hermione che andava su e giù per gli alloggi di Piton mentre Harry cambiava James, era molto arrabbiata

 

“oh andiamo qui stiamo parlando di una cosa grossa Harry… Parkinson non è Draco e”

“si so cosa vuoi dire ma dobbiamo avere fiducia amore vieni qui siediti mi fai girare la testa così”

 

 concluse il mago prendendola per le spalle baciandola con passione… lei sembrò calmarsi… e lo assecondò…

 

 

 

 

“se ti tocca ancora lo uccido… alle nove al platano picchiatore ti aspetto R.W.”

 

 queste pochissime righe fecero sbiancare il volto di Pansy… non ci sarebbe andata di certo… non poteva non sarebbe riuscita ad eludere la sorveglianza…

 

 bruciò il biglietto e andò a cambiarsi per la cena… incontrò Goyle e Astoria avevano un’espressione strana… quasi compiaciuta…

 

“Finalmente ti sei decisa eh?” la apostrofò Gregory, lei trasalì

 

“cosa significa?”

 

 ma Astoria la prese per un braccio e la portò in disparte

 

“Blaise ha scritto al tuo posto la risposta Pan… oh non fare quella faccia stai giocando col fuoco… prima accetterai questa cosa meglio sarà per tutti” .

 

Non poteva crederci ma doveva aspettarselo, uscì come una furia per cercare quel bastardo… urtò violentemente un gruppo di corvonero che sostava nell’atrio e puntò dritta verso il cortile… sapeva di trovarlo lì e infatti lo vide appoggiato a una delle colonne in compagnia di Tyger e Nott…

 

“devo parlarti” urlò fuori di sé, Zabini non si scompose e la seguì, appena furono abbastanza lontani da tutti esplose

“come diavolo ti è saltato in mente di spedire quella lettera Blaise? Mettitelo in testa io non ti sposerò mai .. mai”

 

Era infuriata , lui la prese per le spalle

 

 “adesso piantala Pansy dovevo intervenire ti ho fatto un favore… tuo padre stava per piombare qui al castello… e non credo che fosse una visita di cortesia… è tutto deciso ci sposeremo a Natale che ti piaccia o no…non voglio morire perché la mia futura moglie fa la stupida”.

 

Si allontanò lasciando la strega alla sua disperazione… saltò la cena e non rientrò al castello… avrebbe aspettato Weasley al platano picchiatore… non sapeva se per fare un dispetto a Blaise o perché avesse disperatamente bisogno di lui…

 

Harry e Draco notarono l’assenza della ragazza ma constatarono che Goyle e Astoria  sedevano vicini… in modo quasi innaturale e  forzato e capirono che avevano fatto la loro scelta… si guardarono…avrebbero parlato più tardi da Hagrid…

 

 

 

 

Quando Ron arrivò vide Pansy alzarsi e corrergli incontro… si fermò incerto… sembrava non rallentare e per un solo momento pensò che lo superasse per andare via ma non lo fece …si aggrappò letteralmente a lui… facendolo barcollare.

 

Non parlarono per qualche istante, lui la strinse forte cercando di smorzare i suoi singhiozzi

 

“ascoltami ho poco tempo” disse lei ansiosa “no non interrompermi per favore” aggiunse premendo un dito sulla bocca di Ron che stava per replicare

 

 “ mi dispiace di averti chiamato in quel modo l’altra sera alla guferia sono venuta solo per… dirti addio” Ron sgranò gli occhi e si staccò da lei

 

“no aspetta” provò ma la strega abbassò lo sguardo

 

“Senti … non possiamo più vederci io…ho fatto la mia scelta e devo seguirla… mi dispiace so che probabilmente non capirai ma …”

 

“Pansy… io capisco benissimo invece e so che tu non vuoi sposare Zabini” un silenzio assordante calò sul quella piccola porzione di prato

 

“come fai a saperlo?” boccheggiò lei sconvolta

 

“non importa come lo so io non permetterò a quelle serpi di farti del male… so che non ami quell’idiota non devi rinunciare alla tua vita… non mi sono sbagliato su di te Pansy io posso aiutarti fidati di me”

 

 ma la strega era sconvolta, mille pensieri vorticavano nella sua testa…

 

“tu stai semplicemente cercando di… aiutare Potter non è così? Il tuo aiuto è solo un piano per…” Ron non rispose subito e lei non potè fermare altre lacrime

 

“no non è come pensi… io ci tengo a te… lo giuro devi credermi… ascolta stasera c’è una riunione da Hagrid possiamo tirarti fuori Pansy davvero… “

 

“oh non voglio sentire altre bugie Weasley sono una stupida dovevo aspettarmelo da uno come te”

 

“io… mi sono innamorato di te” fu un sussurro appena udibile ma bastò a far tacere la serpeverde…

 

Zabini aveva ascoltato abbastanza… era proprio dietro a Ron nascosto dietro un albero… si fece vedere da lei mostrandogli la bacchetta e puntandola su Ron… lei capì immediatamente il messaggio…

 

“va bene senti ci vediamo lì tra mezz’ora ok? Prima devo sistemare alcune cose” Ron restò letteralmente spiazzato da quel cambio repentino di tono…

 

“ma “ tentò ma lei si allontanò velocemente
” ci vediamo… dopo parleremo dopo” disse correndo verso il castello…

 

 

Appena sparì dietro gli alberi Zabini la afferrò tappandole la bocca con la mano e aspettando che il  rosso se ne andasse… appena successe la voltò guardandola con occhi assassini

 

“che stai combinando mogliettina? Non posso crederci sei davvero caduta in basso… Weasley bleah “

“Si è solo preso una cotta per me lo stavo liquidando” rispose sperando che Blaise non avesse sentito abbastanza…

 

“ma davvero? “ rispose lui perfidamente iniziando a baciarla con violenza

“non qui potrebbero vederci… Blaise ti prego no” rispose cercando di divincolarsi

 

“stai zitta e rilassati non vorrei che finisse come l’ultima volta… non che non mi ecciti certo” le sussurrò all’orecchio mentre le sue mani la toccavano bramose… “ora ci divertiremo un po’… oh  se penso a quanto tempo avremo dopo le nozze… “

 

 lei smise di lottare improvvisamente… sapeva di essere perduta…  Weasley la amava… voleva aiutarla e proteggerla e lei non aveva potuto rispondere che forse anche lei teneva a lui …

 

tutto quello che aveva potuto fare era stato salvarlo da una maledizione di Blaise che lo avrebbe ucciso con piacere… di spalle come un vigliacco…

 

Cercò di estraniarsi ma non ci riuscì… avrebbe voluto gridare con tutta la sua voce… avrebbe voluto essere tra le sue braccia adesso… e non subire di nuovo quel rito sporco e bestiale volto a piegarla… lei non si era mai piegata…

 

Zabini entrò in lei con violenza quasi a volerla punire… un grido riecheggiò nella foresta… nessuno avrebbe potuto salvarla dal suo destino… nessuno…

 

 

 

Ron bussò 3 volte alla porta “scusate il ritardo… ero con Pansy… si insomma l’ho convinta a farsi aiutare”

era agitatissimo “sarà qui tra poco” concluse… Hermione sorrise porgendogli una tazza di tè…

 

Passò mezz’ora e anche di più… la tensione iniziava a salire

 

“verrà stai calmo” lo consolò Harry dandogli una pacca sulla spalla

 

“Sono preoccupato… e se le fosse successo qualcosa?” mormorò il rosso che non si staccava dalla finestra

 

“ma no vedrai arriverà” replicò Draco che strinse la mano di Ginny che aveva un’espressione tombale.

 

Dopo circa un’ora Lupin parlò “ va bene Draco, Harry rientrate nei dormitori e fateci sapere… Severus tu dai un’occhiata nei sotterranei mentre io e Hagrid faremo un giro per il parco… state tutti calmi chi trova qualcosa manderà un patronus nello studio di Silente ci troveremo lì…. Ron e Ginny guardate nella guferia passando dal ponte di legno…

 

Si separarono e iniziarono a cercare ovunque ma della strega serpeverde non c’era traccia… Ron era terrorizzato non osava immaginare cosa potesse essere successo… forse aveva sbagliato a dichiararsi… come sempre del resto… anche se era quasi sicuro che lei non fosse indifferente ai suoi sentimenti… o forse lo aveva solo immaginato…

 

Era ormai notte fonda quando Blaise e Pansy rientrarono furtivi al castello… lui la teneva saldamente per mano, quando Harry e Draco li videro comparire nella sala comune si scambiarono un’occhiata complice

 

“Blaise Parkinson dove siete stati?” domandò Malfoy con leggerezza

 

“non sono affari tuoi Draco…” soffiò il serpeverde , Pansy scoccò un’occhiata colpevole verso Harry che sostenne il suo sguardo cercando di capire

 

“vai di sopra …amore… e indossa il mio regalo per favore” disse Blaise sardonico

 

“un amore autentico il vostro eh?” lo provocò ancora il biondo facendo finta di giocare a scacchi con Harry

 

“che c’è Draco ti sei pentito della tua scelta? Mi dispiace per te ma lei ora è mia…”

 

“si beh lo vedo anche se non mi sembrate proprio felicissimi” lo apostrofò ancora il biondo ridendo

 

“fottiti Malfoy e fottiti insieme a Potter tra non molto sarò io a ridere” rispose allontanandosi…

 

“che ne pensi?” chiese il prescelto

 

“non lo so però Ron deve aver capito male o forse è stato ingannato da… lei”

 

“eppure qualcosa non quadra… lei non mi sembra affatto complice di Blaise… non abbiamo più molto tempo e credo che dovremmo prendere seriamente in considerazione il fatto che non riusciremo a tornare qui dopo Natale amico” concluse Harry congedandosi per raggiungere Hermione e il piccolo James.

 

 

Draco si recò da Silente dove trovò gli altri e raccontò del breve incontro avvenuto nella sala comune poco prima, Ron restò in silenzio… si sentiva umiliato, ferito e impotente…

 

 non poteva sapere che molti piani più in basso Blaise comunicava alla sua futura moglie  che la prova dell’iniziazione avrebbe riguardato proprio l’omicidio di Ronald Weasley e … mentre Astoria e Goyle si sarebbero occupati di Malfoy e della Granger. 

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Capitolo 34
*** dall'altra parte ***


Mancavano poco meno di due settimane alle vacanze di Natale... Ginny era completamente immersa nei preparativi del matrimonio...

La corrispondenza con la tana si era fatta più serrata... Molly e Narcissa sembravano a buon punto, sarebbe stata una cerimonia intima ma doveva essere perfetta..

Sia Calì che Lavanda ed Hermione le stavano dando una grandissima mano soprattutto per la messa a punto degli ornamenti... avrebbero setacciato Diagon Alley gli ultimi giorni per il vestito da sposa...

"Se James fosse stato più grande avrebbe potuto portarvi gli anelli..." esclamò Hermione seduta sul letto..

"oh è vero... beh troveremo un modo... potremmo far spingere un passoggino o come cavolo si chiama quell’affare babbano... da qualcuno" replicò la futura sposa provocando le risate di Hermione

"passeggino Ginny oh Merlino sembri Ron"... le risa si spensero e Ginny si rabbuiò un po’

"già Ron è così triste... vorrei tanto vederlo felice" disse mesta...

"potremmo provare a parlare con Pansy Parkinson però"

"Herm ma sei matta? Ci affatturerebbe ai saluti" rispose la rossa ...

in quel momento Harry entrò di corsa, si teneva la fronte... dietro di lui comparve Draco che gli correva dietro... Inizialmente sembrava che giocassero ma quando Hermione sentì dei conati provenire dal bagno si allarmò immediatamente

"Harry che succede?" Hermione tentò di entrare nel bagno...Harry stava vomitando e sembrava sotto attacco...

Draco cercava di sostenerlo

"Ginny porta di là James per favore" strillò Draco, la strega prese il bambino e lo portò nell'altra stanza

"vieni piccolo la zia ti porta a vedere una cosa bella bella " disse a James... cercando di tenere un tono calmo,

Hermione si chinò su Harry che era seduto sul pavimento con la schiena appoggiata al muro, aveva un aspetto spaventoso e non riusciva ancora a respirare normalmente

"Harry" mormorò Hermione, guardò Draco che gli restituì lo sguardo era preoccupato anche lui

"eravamo in sala grande quando l'ho visto impallidire e scappare via" spiegò il biondo serpeverde...

"stò ... bene" biascicò Harry

"HARRY HARRY" Severus entrò di corsa chinandosi su di loro "sono corso appena ho saputo cosa hai visto stavolta?"

"niente di che era tutto così... confuso io... non sono riuscito a vedere e sentire niente di chiaro"

Severus non seppe dire perché ma sospettò che suo figlio stesse mentendo… non lo guardò mai negli occhi. Quando si riprese un po’ insistette per dargli una pozione defaticante

"allora hai intenzione di dire almeno a me cosa hai visto?" disse Piton continuando a camminare accanto a Harry..

"stò parlando con te " lo incalzò suo padre...

"vogliono uccidere alcuni…di noi" sussurrò continuando a camminare, lui non replicò aspettando il seguito

"Merlino da quanto viviamo così? Mi sembra che sia da sempre… "respirò a fondo poi continuò

"parlano di una prova di ..coraggio prima di ricevere il marchio… ho sentito Avery che diceva che Hermione e Draco saranno le vittime di Goyle e Greengrass… "

"non hai sentito altro?" rispose il professore serio

"altro? Non è abbastanza forse… maledizione" imprecò tirando un calcio al muro, anche Severus si fermò

"calmati avanti non puoi perdere il controllo proprio ora"

"papà io voglio sapere se sono pronto… si insomma sono mesi che mi insegni " il cuore di Severus accelerò

"cosa hai in mente Harry perché mi fai questa domanda?" Harry non seppe rispondere…

cosa voleva fare? Andare nel loro covo e cercare di combattere l’assassino dei suoi genitori? E con quale chance?

Suo padre sembrò leggere nella sua mente… lo voltò e lo prese per le spalle

"Harry adesso ascoltami… sai che andare lì è un suicidio…inutile per giunta promettimi che non farai sciocchezze"

"si ma noi non stiamo facendo nulla papà… stiamo …aspettando cosa? "

"non è così semplice Silente sa quello che fa fidati di me...promettimelo Harry"

 

 

Pansy guardava fuori dalla finestra, tra non molto Hogwarts sarebbe stata lontana, non ci sarebbe più tornata, la sua vita stava per cambiare totalmente…chiuse gli occhi appoggiando la fronte al vetro freddo…

Doveva uccidere Weasley… lei … e ora sposare Blaise Zabini sembrava il male minore… come aveva fatto ad arrivare fin lì? Adesso invidiava addirittura Draco e i suoi amichetti eroici… ma loro avevano fegato loro combattevano sapendo di poter morire da un momento all’altro…

Sarebbe stata disposta a plasmare la sua anima ad immagine e somiglianza del Signore Oscuro? Da lì non ci sarebbe stato più ritorno e per un piccolo folle momento pensò a come doveva essere passare dall’altra parte, essere una fuggiasca ricercata come Draco e Potter … e Weasley… si diede della pazza…

"c’è sempre un rimedio" la voce di quel folle grifondoro le risuonò nelle orecchie… scosse il capo accorgendosi che nella stanza Astoria la fissava

"Ti hanno informata?" disse la bionda serpeverde

"se ti riferisci a chi dovremo sacrificare per la prova lo so già" replicò freddamente

Astoria si sedette sul letto

"veramente io mi riferivo al fatto che dovremo farlo prima di lasciare il castello".

La strega si sentì soffocare "di cosa stai parlando?" sibilò

"ma come di cosa parlo? Pansy noi non torneremo più a scuola se dobbiamo eliminare Draco la mezzosangue e Weasley dovremo farlo prima di partire… "

Chissà perché non ci aveva pensato, ma certo era logico non avrebbero più avuto poi l’occasione di farlo…

"se falliremo ci uccideranno… e saranno i nostri genitori a doverlo fare" concluse Astoria guardandola

"Merlino Astoria come fai ad essere così calma? Tu davvero vuoi diventare come…loro?"

"Noi siamo come loro Pansy.. ma che diavolo ti succede? Non ti riconosco più ultimamente"

Lei uscì di corsa, nei sotterranei non c’era nessuno a quell’ora… notò una porta socchiusa… un piccolo fiotto di luce riusciva ad emergere nel corridoio scuro… si avvicinò e diede un’occhiata…

quello che vide la fece trattenere il fiato… c’era un bambino sul tappeto dello studio di Piton… un bambino biondo e con gli occhi verdi che cercava di afferrare un boccino…

Che ci faceva un bambino ad Hogwarts? Di chi mai poteva essere? Attese e un mago dai capelli neri e gli occhiali si aggiunse alla scena… era Harry Potter…

La sua mente lavorava frenetica… "ehi amico tuo figlio vuole già fregarti il posto in squadra" …

Capelli rossi …lui … ora era davvero confusa, Potter padre …

"come stai Ron?" chiese il prescelto

"stò… bene… vorrei solo avere una soluzione a tutto questo casino… "

"ti riferisci a lei?"

"si certo vorrei andare di là entrare in quel covo di serpi, senza offesa, e portarla via… io so che non vuole rinunciare a se stessa… anche se non mi amerà mai non mi interessa voglio solo…" la voce di Ron si bloccò come per non tradire tutta la fragilità di quel momento…

"lei non è come loro … lo sai non sono mai stato sicuro di nulla in vita mia.. io non sono un’eroe come te ed Herm… non sono straordinariamente coraggioso come mia sorella e Draco… ma so cosa provo per lei e mi fa impazzire il fatto di non poter far niente miseriaccia".

Pansy si accorse di avere il respiro corto… una parte di lei avrebbe voluto piombare in quella stanza e baciare quella bocca che diceva di amarla… Ucciderlo? Come poteva solo concepire quel pensiero?

In un istante la verità si rovesciò dentro di lei… scaturì irruenta dal suo cuore invadendo nervi, ossa, organi e cervello… una sensazione di leggerezza e speranza prese a vorticare facendole girare la testa…

era magia quella non c’erano altre spiegazioni solo un potente incantesimo poteva farla sentire così …diversa… spalancò la porta incurante del fatto che non avrebbe più potuto tornare indietro… ma lei non voleva tornare indietro…

lei era diversa da loro… lui pensava che lo fosse… ed era importante ora… in quel momento sembrava contare solo questo…

l’aria si smosse e la luce dilagò nel corridoio… Harry e Ron si voltarono sgranando gli occhi… solo in quell’istante Pansy si rese conto che nella stanza c’erano anche Draco e la Granger…

"Pa… Pansy " mormorò il rosso… lei lo fissava attonita come se non ci fosse altro da guardare lì dentro… Hermione si alzò dal divano e chiuse la porta alle spalle della strega.

"Io… vogliono che io ti uccida…" sussurrò sconvolta… si portò le mani alla testa "io non posso farlo non… posso "

Hermione prese Harry con una mano e Draco con l’altra trascinandoli nella stanza accanto…

Il piccolo James era ancora seduto sul tappeto e li guardava muovendo i suoi dolci occhi verdi da Pansy a Ron con curiosità… la porta si riaprì

"oh per l'amor del cielo... " mormorò Hermione prendendo il bambino e scomparendo di nuovo…

Ron accennò un sorriso "stai bene?" le chiese… lei fece un passo indietro e si voltò faccia alla porta

"no…" esclamò Ron correndo e abbracciandola da dietro…

"non stavolta… non puoi scappare ancora.. da me… ti prego" mormorò affondando il viso nei suoi capelli.

Pansy chiuse gli occhi e si arrese, basta scappare aveva scelto e non gliene importava niente delle conseguenze…
"lo so… so che è difficile ma stai seguendo il tuo cuore lo sento… non saresti qui altrimenti… "

La strega si girò per guardarlo negli occhi…

"ma lo sai che cosa mi fai provare?" la voce roca di Ron la portò via… le prese il viso tra le mani e la baciò dolcemente…

"mi...ami?" chiese la strega con un filo di voce...

"Merlino non so cosa tu mi abbia fatto ma ... non c'è cosa al mondo che ami più di te" rispose il rosso baciandola con passione.

 

 

"che cosa vuol dire vogliono che ti uccida?" chiese Hermione allarmata stringendo James… Harry abbassò lo sguardo subito… Hermione trasalì

"tu lo sapevi non è vero? Mormorò lei…

"Hermione calmati.... ti prego ... nell'ultima visione ho sentito Avery che diceva che la tua morte, quella di Draco... e ora sospetto anche di Ron sarà una specie prova per questa iniziazione.. non l'ho detto perchè ...." Hermione aveva la bocca ancora spalancata

"Perchè Harry? "

"Hermione scusami ma io... ho avuto paura.. te lo avrei detto... " lei sembrava sconvolta... Draco si avvicinò a lei

"dovevo immaginarlo... Harry forse al tuo posto avrei reagito allo stesso modo... ora se Ron riuscirà a portare a termine quello che è iniziato nell'altra stanza forse.. possiamo prenderli in contropiede"

Harry continuava a guardare Hermione

"perdonami Hermione io... "

"Harry tu non hai bisogno di embrare sempre così forte... non con me... " La porta si aprì e comparve Ron che teneva per mano Pansy

"anidiamo da Silente presto..."

 

 

Pansy sembrava molto provata, guardò Draco che le resistuì lo sguardo "stai facendo la cosa giusta" le disse a bassa voce mentre si dirigevano nell'ufficio del preside

"Beh avrai capito che questa peste è il figlio di Harry ed Hermione" le disse Ron stringendole la mano...

"ovviamente non lo deve sapere nessuno a parte noi" lei annuì, si sentiva al sicuro adesso, sarebbero arrivati giorni difficili ma non aveva paura, sentiva che avrebbe potuto affrontare qualunque cosa. Aveva fatto la sua scelta e sapeva che era quella giusta...

 

Silente non sembrò affatto sorpreso del loro arrivo... Dopo pochi minuti l'ufficio del preside era affollato, "miss Parkinson se lei ha fatto questa scelta deve sapere che non può più tornare indietro adesso... "

"preside non lo farò... prima della fine della scuola vogliono che io uccida...Ron mentre Astoria Greengrass dovrà occuparsi di Hermione Granger e Goyle di Draco...." Minerva sussultò sconvolta,

"bene ora la cosa migliore da fare è che lei torni al suo dormitorio e faccia finta di nulla..." disse Silente serio

"cosa? ma..."

"signor Weasley non possiamo lasciare adesso Hogwarts, la signorina Parkinson ci sarà molto più utile così... conosceremo in anticipo le loro mosse e sarà meno in pericolo" replicò il preside calmo

"va bene" rispose la strega "no Ron ascoltami ha ragione, Blaise è già molto sospettoso in questo modo saprò esattamente quando vogliono colpire... stai tranquillo me la caverò" concluse stringendogli la mano.

Ron annuì suo malgrado... non gli piaceva affatto l'idea ma forse era l'unico modo adesso...

 

Decisero che Pansy li avrebbe informati su ogni mossa... "oh Merlino spero solo vada tutto bene... non"

"Ginny ti prego dobbiamo fidarci di lei... non abbiamo scelta"...disse Hermione alla rossa.

Anche Pansy fu sottoposta a Veritaserum da Piton e appurato che dicesse la verità tornò al suo dormitorio come se nulla fosse...non prima di aver promesso a Ron di stare attenta.

SCUSATE IL CLAMOROSO RITARDO STIAMO QUASI PER GIUNGERE ALLA FINE... SERY.

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Capitolo 35
*** il piano ***


 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pansy rientrò nei dormitori...poco dopo anche Harry e Draco lo fecero, avevano promesso a Ron che avrebbero vegliato sulla strega e se qualcosa sarebbe andato storto l'avrebbero subito portata via da lì...

 

Quando entrò nella stanza Astoria le andò incontro "dove diavolo eri finita? Ti cerco da un pezzo" lei fece finta di nulla

 

"sono uscita a fare due passi ...avevo bisogno di riflettere" rispose andando alla finestra,

 

"beh spero che l'aria fresca ti abbia fatto rinsavire un pò" disse sprezzante raggiungendo Pansy alla finestra, lei si irrigidì un poco ma cercò di raccomandarsi prudenza, bastava un solo piccolo passo falso e sarebbe stato il finimondo, ora non si giocava più adesso la posta era la più alta possibile.

 

"Vedi Astoria non è questione di rinsavire... ho solo cercato di scacciare via un pò di paura e di accettare che la scuola è finita... però mi mancherà tutto questo... mi mancherai tu anche" disse voltandosi verso l'amica che le toccò il braccio

 

"lo so... credi che per me non sia lo stesso? Solo... sai che la strada è questa, siamo purosangue e il nostro status non è solo lustrini e ricchezza Pansy"

 

"si hai ragione... scusami... ultimamente sono stata intrattabile...mi dispiace Astoria"

 

"va tutto bene... va tutto bene tranquilla... vedrai tra poco sarà tutto finito"

 

Già tra poco sarebbe finito tutto...era vero ma non nel modo che pensava Astoria... non per Pansy Parkinson... sperò che nessuno sospettasse nulla, sperò di rivedere ancora  Ron... sperò che fosse presto.

 

 

Intanto nella camera di Piton Hermione e Ginny parlavano proprio della serpeverde mentre James sdraiato tra loro cercava di afferrare i capelli delle due streghe...

 

"spero che non dovremo pentirci di aver dato fiducia a faccia da carlino"

 

"Ginny ti prego sforzati di non chiamarla così da adesso in poi" replicò Hermione con tono di rinprovero...Ginny ridacchio e si sdraiò sulla schiena accanto al piccolo Potter che adesso tirava con più energia le ciocche castane della sua mamma...

 

"andiamo Herm sai che sarà un impresa tentare di andare d'accordo con quella snob rompiscatole... anche se mi toccherà provarci sul serio" sbuffò

 

"credo sia il caso visto cosa hai passato con Ron e Draco no?" ... la rossa annuì sconfitta...

 

Hermione sospirò cercando di far mollare la presa di James che rischiava di farle lo scalpo adesso

 

"ehi piccolo piano... non tirare... James molla per favore" Ginny cercò di aiutarla ma peggiorò la situazione... il bimbo sembrava divertirsi un sacco e aveva una presa di ferro...

 

"no aspetta accidenti James.. Herm non muoverti stà ferma"

 

"buonasera signore... vedo che la nostra piccola peste vi da del filo da torcere" si voltarono arrossendo, il professor Piton era fermo sulla porta e si godeva la scena...

 

Ginny si abbassò istintivamente la gonna che era tirata su... mentre Hermione era in una posizione a dir poco ridicola...

 

"vingardium leviosa" mormorò Piton facendo sollevare il braccino di James che lasciò  andare i capelli di Hermione...

 

"oh cielo siamo davvero due cretine potevamo usare la magia" esclamò Ginny che scoppiò a ridere alzandosi

 

"scusi Professore... eravamo prese da....altri discorsi e.."

"e avete dimenticato di essere due streghe... aggiungerei due streghe brillanti" replicò il mago avvicinandosi a suo nipote che appena lo vide sorrise

 

"saluta il nonno James" disse Hermione guardando la scena con tenerezza e scambiando un sorrisetto divertito con Ginny

 

"tutto tranquillo?" chiese poi guardando Severus

 

"si certo... dobbiamo solo aspettare... a proposito non voglio che nessuno di voi se ne vada in giro da solo intesi? Siete troppo esposti " disse tornando al suo naturale tono cupo...

 

"torno ai dormitori" disse Ginny stirandosi la gonna... " Miss Weasley....Ginevra… cosa ho appena detto?" l'postrofò Piton

 

"oh... beh allora cosa fà non viene?" disse la strega, Piton sbuffò lievemente... e la seguì... non prima di aver fatto un incantesimo di protezione alla porta.

 

Mentre percorrevano i corridoi ormai deserti e  illuminati dalle candele Ginny si voltò verso Piton

 

" crede sia prudente che Draco e Harry dormano nei loro alloggi?" ... Severus la guardò di traverso

 

"non preoccuparti.... sanno badare a loro stessi Ginevra... " replicò asciutto...

 

"si però accompagna me a letto... immagino è perchè sono una femmina"

 

"no è perchè ha un gran brutta fama.... l'impulsività può essere più pericolosa di un mangiamorte"... lei restò di sale... fece una smorfia di disappunto e continuò a camminare...

 

"ah certo... io sarei..." ma non fece in tempo a terminare la frase perchè si trovarono davanti Blaise Zabini e Goyle.

"cosa fate in giro per il castello a quest'ora?" chiese Severus in tono pratico

 

"noi eravamo fuori a..."

 

"non voglio sentire scuse non posso passare la notte a rincorrere studenti indisciplinati per i corridoi e accompagnarli ai proprio dormitori per assicurarmi che vadano a letto... non vengo pagato abbastanza per questo non credete?" disse guardando Ginny che era allibita… i due non proferirono parola...

 

"beh non è detto professore... se ci mettesse al corrente di quanto guadagna potremmo dirle se può anche farci da balia" replicò impertinente fissandolo.

 

 Piton alzò gli occhi al cielo prima di replicare "bene venti punti a grifondoro signorina Weasley per la sua... impulsività...voi due a letto ...subito" sibilò spingendo Ginny su per le scale

 

"ma ...venti punti è inaudito" si lamentò la strega

 

"Ginevra? Arriveremo a cinquanta se non la smetti di lamentarti e non cominci ad imparare dai tuoi sbagli" disse sbrigativo Piton che iniziava a perdere la pazienza...

 

 "prima imparerai e prima sarai a tutti gli effetti considerata alla stregua degli altri... nonostante tu sia così giovane" concluse davanti al ritratto della signora grassa...

 

Quella notte nessuno riuscì a chiudere occhio... Pansy e Ron erano troppo preoccupati l'uno per l'altra... Harry e Draco troppo presi a monitorare la situazione... e Ginny ed Hermione troppo  preoccupate dei loschi piani dei serpeverde....

 

La mattina successiva era domenica... Blaise si fece trovare fuori la porta della sua fidanzata... appena Astoria uscì per scendere lui entrò..

 

"buongiorno..." disse, facendo sussultare la strega che si stava pettinando i capelli umidi... addosso solo un asciugamano di spugna...

 

"buongiorno Blaise... dormito bene?" disse cercando di essere naturale...

 

"si... anche se confesso che non vedevo l'ora di vederti..." disse avvicinandosi pericolosamente e accarezzando la schiena nuda di Pansy con due dita gelate...lei si scostò appena "Blaise che fai? "

 

"come che faccio? Prendo quello che mi spetta..." disse maliziosamente attirandola a se... adesso si che era nei guai...

 

"scusami sono ..nervosa... si insomma io non vedo l’ora che tutto finisca e che... diventiamo marito e moglie così lasceremo questo posto pieno di mezzosangue e traditori" disse sprezzante... Blaise sembrò apprezzare quello sfogo

 

"oh tranquilla manca poco... "riprese a baciarle il collo... lei strinse gli occhi

 

"hai già.. qualche idea su come ... si insomma eliminarli? " scattò allontanandosi... lui restò spiazzato per un momento

 

"qualcosa si... sarà la sera della vigilia... dopo cena dopo che tutti saranno andati a dormire... vieni qui avanti" disse buttandola sul letto e sdraiandosi su di lei...

 

 

Draco e Harry videro scendere solo Astoria "andiamo in sala grande... Blaise a Pansy ci raggiungeranno....hanno da fare" disse a Goyle ironicamente...

 

si guardarono... dovevano fare qualcosa... Draco frugò nel suo baule " ecco… sapevo di averne ancora qualcuna" disse ad Harry che lo guardava confuso

 

"caccabombe... essere il futuro cognato dei gemelli Weasley ha i suoi vantaggi" Harry sorrise... le gettarono su per le scale del dormitorio mentre passavano alcuni studenti del primo anno e il baccano fu incredibile...

 

Blaise e Pansy sussultarono... e il mago si allacciò i pantaloni per controllare cosa succedesse...Pansy ne approfittò per mettersi addosso qualcosa

 

 

" che succede?" urlò vedendo un denso fumo viola invadere tutto

 

"sono quelli del primo anno che fanno casino... scendete tutti" urlò Harry da sotto... Blaise aspettò Pansy e quando scesero e passarono davanti a Draco e al prescelto gli strizzò l'occhio... loro sorrisero impercettibilmente....

 

Ron cercò di non fissare il tavolo dei serpeverde di continuo… era furioso… vedere Pansy seduta vicino a quella viscida serpe gli faceva ribollire il sangue, iniziò a mangiare con foga fissando il suo piatto

 

“stai cercando di ammazzarti? Andiamo fratellino tra poco finirà tutto e tu e … Pansy potrete stare insieme” sussurrò Ginny dandole un colpetto sulla schiena… Hermione le sorrise orgogliosa….

 

 

I gufi planarono portando la posta come di consueto… Ron alzò gli occhi speranzoso ma nessun gufo atterrò davanti a lui… Hermione aprì il suo biglietto e guardò il rosso in modo eloquente

 

“bene finiamo di fare colazione e poi dal preside che vuole vederci” disse solenne indicando il tavolo dei serpeverde facendo capire che Pansy aveva qualcosa da dire…

Ron era confuso ma Hermione lo rassicurò subito “è più prudente così Ron” mormorò…

 

 

Il grifondoro arrivò per primo da Silente… così era deciso non era sicuro andare tutti insieme… appena entrò trovò già lì Pansy insieme a Piton e al preside… appena si videro si corsero incontro per baciarsi

 

“come … stai? Ti hanno fatto qualcosa?” ansimò il rosso

“no no stà tranquillo… è tutto ok… “ rispose lei con enfasi… Sia Severus che Silente guardarono altrove

 

“ah l’amore… è la magia più antica e potente che esista” mormorò estatico il vecchio preside provocando l’improvviso inarcarsi di un sopraciglio di Piton… Silente non sarebbe mai cambiato… così brillante e così terribilmente sentimentale…

 

La porta si aprì ancora e Harry e Draco fecero il loro ingresso… appena Pansy li vide gli sorrise

 

“grazie ragazzi… “ sussurrò tornando a guardare Ron che cercava di venirne a capo…

 

“stamattina ho parlato con Blaise… è per questo che siamo qui… se non fosse stato per loro” disse la strega indicando i due serpeverde “ beh ecco lui voleva…” Ron imprecò sonoramente cominciando a misurare la stanza a grandi passi

 

“basta non può andare avanti così… “ esclamò frustrato, ma Silente andò verso di lui e lo prese per le spalle.. lui si fermò…

 “ signor Weasley posso capire cosa prova… però deve fidarsi di me…. la signorina Parkinson è cosciente dei rischi come lo siamo tutti… e non si dimentichi che lei ha una condanna a morte sulla sua testa”

 

 

Ron abbassò le spalle e lo sguardo… annuì serrando le labbra… in quel momento arrivarono Hermione e Ginny accompagnate da Lupin e Tonks…

 

Tutti furono contenti di vederli… anche se erano come in imbarazzo…

 

 Pansy raccontò cosa aveva saputo da Zabini e anche che se avessero fallito i loro genitori avrebbero dovuto ucciderli, Silente restò chiuso nel suo silenzio per un po’ pensando che non c’era limite alla depravazione di quell’essere oscuro, poi si alzò e fece il giro della scrivania mettendosi davanti a tutti

 

“bene … miss Parkinson… molto bene… si assicuri che la data sia confermata ho ancora un po’ di tempo per farvi sapere come agiremo… nel frattempo mi raccomando prudenza… e vigilanza costante.

 

 

Quando Harry ed Hermione entrarono nella stanza di James lo trovarono addormentato tra le braccia della professoressa Mcgrannit…

 

“Ah eccovi Potter, signorina Granger, si è addormentato da poco…” disse sottovoce

“grazie professoressa per… essersi occupata di lui” mormorò Hermione avvicinandosi

 

“oh ma vi pare è un tale angioletto… ora torno di sopra ho lezione” disse sorridendo e sistemando il bambino nella culla…

 

Harry lo guardava dormire rapito “Merlino quanto ti somiglia è bellissimo” sussurrò estatico… Hermione si avvicinò abbracciandolo

 

“oh credimi ha il tuo stesso carattere… quanto vorrei poterlo portare fuori da qui… fargli conoscere gli altri suoi nonni… mi sento così in colpa verso di loro Harry”

 

“Hermione lo so… ma presto accadrà vedrai so che è difficile ma presto recupereremo un po’ di normalità che quel maledetto ci ha tolto” lei sorrise e gli carezzò la testa

 

“ti amo Harry” disse asciugandosi una lacrima…

 

 

Quella notte l’intero ordine della fenice si riunì al castello per mettere appunto una strategia valida, non era facile non destare sospetti… Harry, Ginny, James e i gemelli sarebbero stati trasferiti poco prima del previsto tentativo di uccidere Ron, Hermione e Draco, che invece sarebbero rimasti fino all’ultimo momento…sarebbe stato più prudente…

 

Severus sapeva che non sarebbe stato facile convincere Harry a lasciare Hermione…avrebbe faticato molto… era necessario che le vittime designate fossero rimaste per non destare sospetti… gli altri sarebbero stati portati al sicuro alla tana prima…

 

 

“domani è il gran giorno” sibilò il signore oscuro a Zabini e Goyle

“spero che i vostri figli non deludano Lord Voldemort… sarebbe un vero peccato dover assistere alla vostra punizione…

“Non falliranno mio signore… saranno dei perfetti mangiamorte” replicò Goyle inginocchiandosi al cospetto del suo signore….

“bene aspetteremo domani notte allora e vedremo se saranno accolti da vincitori “ concluse Voldemort eccitato.

 

 

Pansy sapeva che non avrebbe potuto sottrarsi un’ultima volta alle voglie di Blaise… sapeva che evitare un ultimo incontro prima della missione sarebbe stato impossibile…anche se aveva un’idea.

 

Si riunirono nel dormitorio e quando anche Astoria e Goyle li raggiunsero per mettere a punto gli ultimi dettagli si scoprì straordinariamente lucida e determinata ad andare fino in fondo… non doveva sbagliare ora.

 

“Bene domani appena tutti saranno tornati nei dormitori tu Pansy attirerai Weasley, ha una cotta per te no? Non sarà difficile ingannarlo, lo porterai fuori nel cortile, noi tre schianteremo la mezzosangue e Malfoy ci troveremo al limitare dei cancelli lì li finiremo e poi ci smaterializzeremo appena varcati i confini…”

 

Tutti annuirono, e mentre Goyle e Astoria lasciarono la stanza Pansy tentò il tutto per tutto… corse in bagno e finse di vomitare…

 

 “ehi Pansy cosa c’è?” le chiese Zabini che per fortuna non era entrato in bagno, lei tornò in camera con un’espressione strana, si sedette e prese la mano del mago

 

“Blaise devo dirti una cosa” sussurrò sorridendo appena “aspetto un bambino… tuo figlio”…

 

 per un attimo temette che il serpeverde la picchiasse poi si trovò tra le sue braccia

 

“bene… un’erede… fantastico il signore oscuro ne sarà entusiasta” disse stringendola,

 

 lei inorridì

 

“riesci a dire solo questo? “ sentenziò stizzita, ma forse era meglio così sarebbe stato più facile

 

“no certo sono…felice e ora mi spiego perché sei stata così strana ultimamente… da quanto lo sai?

 

“da circa 3 settimane”

 

“bene allora dovremo rimandare i nostri festeggiamenti stanotte non voglio rischiare e domani stà attenta a Weasley ok? le disse prendendo la maniglia

 

“tranquillo andrà bene mi libererò di lui prima che possa dire Natale”… Zabini uscì lasciandola da sola…

 

sospirò e sorrise ce l’aveva fatta adesso doveva avvertire tutti. Prese una piuma e un pezzo di pergamena che stregò…

 

Scese per cena… cercò qualcuno di loro con gli occhi e quando vide Harry Potter che si dirigeva per le scale gli andò a sbattere contro volutamente… caddero a terra,

 

 Harry si rimise in piedi massaggiandosi la testa

 

“oh cielo Potter svegliati per Merlino… ti è caduto questo” disse indicando un quaderno azzurro che giaceva sul pavimento,

 

Harry afferrò al volo dal suo sguardo che quello era il messaggio

 

“grazie parkinson… cerca di guardare tu dove vai la prossima volta” le rispose a tono il mago sorridendo in modo eloquente… Afferrò il quaderno e andò a cercare gli altri…

 

 

GRAZIE A TUTTI… SEMPRE…

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Capitolo 36
*** il giorno X ***


 Quando Harry aprì il biglietto nello studio di Silente e lo lesse un brivido percorse la schiena di Ron, Pansy aveva descritto il piano e i suoi tempi perfettamente, adesso aspettava istruzioni…

 

"Allora …" iniziò Silente " signor Weasley lei andrà con miss Parkinson fino ai cancelli… fingerà di essere stato colpito appena arriveranno gli altri serpeverde…

 

Draco e miss Granger invece cercate di resistere agli schiantesimi e raggiungete Mister Weasley ai cancelli… li vi smaterializzerete alla tana… evitate il più possibile i duelli, gli auror e l’ordine vi seguiranno da vicino… tutti gli altri raggiungeranno la tana appena dopo cena da qui tramite passaporta… inoltre farò sapere io a miss parkinson quello che abbiamo deciso"

 

"io non andrò preside" la voce di Harry giunse attesa e decisa dopo che aveva pazientemente atteso che finisse… Hermione alzò gli occhi in segno di esasperazione

 

"non fare così adesso ti prego"

 

"Hermione io non ti lascerò andare a fare da esca per quei pazzi la fuori da sola… ho già rischiato di perderti una volta e non succederà di nuovo… nel modo più assoluto…"

 

"oh Harry per favore sarò con Draco ci sarà l’ordine " provò Hermione

 

" e ci sarò anch’io" replicò a denti stretti il prescelto…

 

" e nostro figlio? A lui hai pensato? Io so badare a me stessa e smettila di trattarmi come se dovessi vivere sotto una campana di vetro ho dato alla luce nostro figlio nel bel mezzo di una battaglia non dimenticarlo" ora era arrabbiata,

 

possibile che fosse così cocciuto?

 

Severus si alzò e fissò suo figlio " Harry ascoltami non ci saranno problemi… ci sarò anch’io ma tu devi sparire prima degli altri… inoltre Hermione ha ragione devi occuparti di James e portarlo in salvo…"

 

"papà lo porterai tu oppure… Ginny …" insistette Harry facendo perdere totalmente la pazienza di Hermione

 

"adesso basta… basta d’accordo? Tu andrai alla tana come stabilito… io e Draco saremo ben protetti e smettila di comportarti come se dovesse andare tutto storto senza di te" tuonò

 

Harry la guardò con rabbia, nessuno capiva come doveva sentirsi? Possibile che proprio lei la donna che amava e che gli aveva dato un figlio, la sua famiglia, non capisse cosa provasse in quel momento? Allargò le braccia sopra la testa e si chiuse in un silenzio ostinato…

 

Ginny si sentì solidale con lui forse perché erano nella stessa situazione… era già accaduto troppe volte e ora il pensiero di aspettare per l’ennesima volta il ritorno di Draco dall’inferno la faceva impazzire…

 

"scusate" disse " ma non c’è un altro modo? Voglio dire andare tutti insieme… proprio perché ci sarà l’ordine e gli auror"

 

"assolutamente no Ginevra" replicò Draco guardandola con sorpresa " non è necessario che anche voi vi esponiate ad ulteriori rischi… gli auror non possono pensare anche a voi…"

 

Silente che era rimasto in silenzio per tutto il tempo si decise a mettere fine a quel vespaio

 

"è deciso" disse con voce ferma " non intendo cambiare una virgola del nostro piano e vi prego di attenervi tutti agli ordini senza prendere iniziative personali, ovviamente dovremo occuparci anche degli altri tre serpeverde… non possiamo lasciarli al loro destino… ma a questo penseremo dopo.. buonanotte a tutti e… buona fortuna" concluse  facendo capire chiaramente che quello era un congedo…

 

Harry era furioso con Silente che non aveva voluto ascoltarlo, era furioso con suo padre che non lo aveva appoggiato e lo era con Hermione che non capiva che poteva succedere di tutto… camminava con grandi falcate lasciando indietro tutti gli altri …

 

Ginny infilò la sua mano in quella di Draco mentre percorrevano il corridoio fino al passaggio di Sir Cardogan…li si sarebbero divisi… lei e Ron sarebbero tornati alla torre di grifondoro …

 

"buonanotte ci vediamo domani" gli disse dandogli un bacio a fior di labbra… il biondo chiuse gli occhi al quel tocco assaporando quell’essenza inconfondibile e familiare…

 

"d’accordo… ehi andrà tutto bene te lo prometto e poi ci sposeremo" quelle parole furono un balsamo per Ginny che lo strinse forte prima di raggiungere suo fratello al limitare della statua…

 

 

"Draco… "

"non dire niente Harry …consideralo già fatto non la mollerò un secondo stai tranquillo" rispose il serpeverde …

 

avrebbe protetto Hermione a qualunque costo… nessuno doveva farsi male… dopo quella notte che stava per arrivare avrebbero avuto un po’ di pace…

 

Immaginava come doveva sentirsi Harry… lo aveva letto nei suoi occhi ed era lo stesso sguardo tormentato che vedeva sul volto di Ginny…

 

 

 

 

Ron si stese sul letto nella stanza delle ragazze… non voleva stare solo… "dobbiamo essere forti adesso Ron… " esclamò Ginny

 

"lo so ma mi sembra tutta una follia… è un piano disperato e fa acqua da tutte le parti…" ripose tetro.

 

Calì gli scompigliò i capelli " andiamo Ron domani a quest’ora sarà tra le tue braccia e nessuno potrà più separarvi" lui accennò un sorriso sperando che Calì avesse ragione…

 

Harry entrò si soppiatto nella stanza di James chiudendo la porta con cura…

il bimbo dormiva tranquillo, lui si avvicinò per guardarlo… era incredibile… suo figlio… il frutto del suo amore con Hermione…

 

forse non aveva mai avuto abbastanza tempo da realizzare cosa significasse appieno.

 

Hermione si fermò sulla porta a guardarlo mentre era appoggiato al lettino del piccolo

 

"mio piccolo James…. ti prometto che domani potrai dormire insieme al tuo papà e alla tua mamma… non succederà quello che è accaduto a me… tu non avrai la mia stessa sventura è una promessa "

 

Un singhiozzo lo fece voltare e si accorse di lei, il suo cuore si allargò a quella vista

 

" non piangere ti prego" le disse correndo ad abbracciarla

 

"scusami amore... io... non mi ero resa conto di...cosa significhi per  te... le tue paure sono.... sono le mie ma tu... oh perdonami Harry sono una stupida"

 

"no no Hermione ehi guardami " le diceva Harry prendendole il viso bagnato tra le mani

 

"No non avrei dovuto aggredirti così... sono stata una sciocca insensibile...ho ignorato che da quando James è venuto al mondo il terrore che gli succedesse quello che è successo a te... non ti abbandona mai... e solo adesso io..." non riusciva a continuare la sua voce morì

 

"Hermione... io non posso far finta che il mio destino non mi metterà mai di fronte a Lord Voldemort.... succederà prima o poi …ma lo affronterò e lo toglierò di mezzo una volta per tutte ma questo riguarda me e lui ... da sempre... non voglio che tu rischi di... non veder crescere James... questo pensiero mi spacca il cuore lo capisci?"

 

"Oh Harry " lei si strinse al suo petto piangendo il più silenziosamente possibile per non svegliare loro figlio...

 

 

la porta si aprì e Piton entrò restando sorpreso e un pò a disagio "Oh scusate ...ho bussato ma "

 

Hermione si staccò da Harry tentando di asciugarsi gli occhi, Severus richiuse la porta immediatamente e andò a versarsi del whisky incendiario...

 

 Harry apparve dopo pochi muniti

 

"scusatemi " ripetè il mago

 

"non ti preoccupare non è un problema...adesso va...meglio ecco... e poi l'ultima volta ti è andata decisamente peggio" rispose Harry ridacchiando e facendo ripiombare suo padre nell'imbarazzo...

 

 Hermione li raggiunse sedendosi di fronte al professor Piton che fece apparire una tazza di tè al bergamotto che sapeva essere il preferito dalla strega... il suo volto si schiarì un pò...

 

fece il primo sorso e un lamento arrivò dalla stanza a fianco... sia Hermione che Harry balzarono in piedi ma Severus li fermò

 

"vado io ... se non vi dispiace… è tutto il giorno che non vedo quel pestifero di mio nipote"

 

 a volte quando suo padre faceva uscite di questo tipo ad Harry sembrava quasi avesse una voce diversa... e gli piaceva... gli piaceva da morire...

 

"se ti serve una mano per cambiarlo chiamami" urlò il prescelto ... la testa di suo padre spuntò dalla porta… il solito sopraciglio inarcato

 

 "signor Potter non sono certo un'esperto di pannolini... ma sono un mago ricordalo" disse scandalizzato...

 

Harry sorrise divertito

"questa notte dormirò qui" disse guardando Hermione... lei sorrise dolcemente..."noi tre insieme nel lettone che ne dici? “

 

"dico che non ci farà chiudere occhio ma che ne varrà la pena" rispose la strega,

 

 il suo cuore adesso si era stretto in una morsa...sapeva che Harry voleva essere sicuro di mantenere la promessa fatta a suo figlio nel caso qualcosa fosse andato storto il giorno dopo... scacciò via quei pensieri.

 

 

 

Il chiarore del mattino arriverò presto a disturbare quel poco riposo guadagnato da Draco… si svegliò e come sempre controllò che la sua bacchetta fosse sotto il materasso…

 c’era… bene … oggi era il giorno designato… avrebbe voluto che la sera arrivasse presto per esorcizzare quell’attesa che gli avvelenava la mente.

 

Non si capacitava di come la strada scelta fosse sempre più ardua… ardua ma stupenda accanto non solo a Ginny ma a tutte le persone che cercavano di proteggersi a vicenda come una famiglia deve fare senza mettere nulla davanti a questo…

 

Suo padre questo non lo aveva fatto… e aveva permesso che corresse il rischio di diventare come lui…

 

sentirsi onorati di essere gli schiavi di un pazzo assetato di potere… tra poco avrebbe sposato Ginny… non voleva pensare che non succedesse…

 

 

Pansy non aveva chiuso occhio… aveva avuto un’ottima idea nel far credere a Blaise che fosse incinta… aprì meglio gli occhi abituandoli alla luce che filtrava prepotente dai vetri romboidali delle finestre…

 

 “oh Merlino dammi una mano ti prego” si disse…

pensò ai suoi genitori… li stava abbandonando senza spiegazioni era vero ma lei Pansy era stata allevata freddamente quasi senza affetto o slanci di sorta…

 

Si costrinse ad alzarsi e ad interrompere quel flusso di pensieri.

 

E’ il gran giorno… si disse Ron guardandosi allo specchio… immaginò che tutti i suoi amici avessero dormito poco o niente… tutti avevano in testa quello che doveva accedere, tutti sentivano la tensione crescere e dovevano cercare di comportarsi in modo naturale… per non destare sospetti… “Pansy… “ mormorò sorridendo,

 

 adesso quella sua assurda infatuazione per Hermione gli sembrava addirittura ridicola… non aveva mai lontanamente provato nulla di simile per nessun’ altra.

 

 

 

La sala grande si riempiva lentamente quella mattina.. tutti erano molto eccitati, il Natale era alle porte e il castello era stato decorato da togliere il fiato quell’anno…

 

 Hermione cercò di fissare nella sua mente più immagini possibili perché anche se tutto fosse andato liscio nessuno poteva sapere se sarebbero mai tornati a Hogwarts.

 

Tutti andarono a preparare i bagagli… Blaise e Goyle entrarono nella stanza delle ragazze subito dopo pranzo

 

“allora come siete messe?” chiese Goyle

“è tutto pronto” recitò Astoria armeggiando con il fermaglio del suo baule…

 

“sentite …allora ho ricevuto un messaggio di buona fortuna dal Signore Oscuro in persona… si aspetta che tutto vada secondo i piani” disse Blaise guardando Pansy come per assicurarsi che stesse bene… lei sorrise nervosamente.

 

 

 

 

 

Tutti si riunirono dal preside per un ultimo incontro prima dell’ora X, Hermione riuscì a portarci anche James grazie ad un’incantesimo di disillusione, il piccolo trovò molto interessante lo studio di Silente i suoi occhi verdissimi vagavano per la stanza catturando qualsiasi cosa presente in quello scrigno di strani oggetti.

 

Misero a punto gli ultimi dettagli, mancava un’ora alla cena si sarebbero salutati tutti adesso, dopo il discorso del preside al banchetto Harry, Ginny, i gemelli e James  sarebbero andati di nuovo in quello stesso studio e accompagnati da Kingsley e Hagrid sarebbero partiti per la tana dove Molly Arthur e Narcissa cercavano di ingannare il tempo e la tensione.

 

Hermione strinse a se il piccolo prima di affidarlo a Minerva… gli passò una mano sui capelli chiari e lo baciò sulla fronte, tutti guardarono quella scena intensa con tenerezza…

 

 lei non voleva piangere e non lo avrebbe fatto

“allora fai il bravo adesso la mamma verrà a prenderti stanotte” disse piano,

 

 Harry sospirò chiudendo gli occhi per un istante, cercò di controllarsi e non fù facile… Ginny e Draco si lasciarono cercando di convincersi che si sarebbero rivisti presto.

 

A cena Calì e Lavanda restarono silenziose “ allora ci vedremo il 29 al matrimonio” disse Ginny decisa


”ma certo” replicò Calì drizzandosi nella schiena …

 

Il preside si alzò e fece un brevissimo discorso di auguri, Ron guardò una sola volta in direzione di Pansy, i loro occhi si incrociarono per un istante, il rosso sussurrò un arrivederci ad Hermione e Ginny

“stà attento va bene?” rispose sua sorella, lui annuì appena serrando le labbra.

 

Si alzò per primo e vide Pansy seguirlo a distanza, Harry e Draco la guardarono allontanarsi verso l’uscita con addosso gli sguardi di Zabini e Goyle, sembravano molto nervosi…

 

Appena scomparirono nel parco diretti ai cancelli lei gli corse incontro e lo baciò, Ron la sollevò appena tenendola stretta

 

 “Oddio ti amo tantissimo” sussurrò all’orecchio della strega che lo strinse un po’ di più

 

“anch’io …Ron… ho paura”

 

“lo so ma andrà tutto bene” … si separarono e attesero notando che tra gli alberi c’era già qualcuno di sicuro erano gli auror …

 

 

Harry e Ginny lasciarono la sala insieme ai gemelli, il cuore del prescelto stava per spaccarsi a metà, guardò quella creatura con cui aveva diviso così tanto e gli occhi iniziarono a pizzicare un po’

 

 appena imboccarono le scale Ginny lo raggiunse, sembrava essere a pezzi anche lei, Harry le cinse le spalle senza dire nulla e salirono le scale tutti diretti dal preside uniti in quel cammino di silenzio, separazione e speranza…

 

Hermione si fermò a parlare con la Mcgrannit mentre  Draco venne trattenuto da Piton, a Goyle, Zabini e Astoria sembrò perfetto… la sala si svuotò e i due destinati alla morte si fermarono nell’atrio, Hermione tremava appena, Draco le scoccò una sguardo cercando di infonderle coraggio.

 

Appena videro i tre serpeverde apparire finsero di litigare guadagnando l’uscita lentamente stringendo le bacchette sotto gli abiti.

 

Malocchio Tonk e Lupin li videro arrivare da dietro il colonnato del cortile e si misero all’erta!

 

Nell’ufficio di Silente intanto Hagrid e Kingsley si alzarono immediatamente appena videro entrare i ragazzi insieme a Severus che teneva James in braccio

“siete pronti?” chiese il preside, annuirono cercando di controllare la paura e annullare ogni facoltà mentale…

 

Harry prese suo figlio e tutti toccarono il calamaio vuoto che brillò di azzurro, il solito strappo arrivò puntuale e atterrarono alla tana … in giardino.

 

Una serie di lampi di luce saettarono alle spalle di Hermione e Draco che iniziarono a correre verso i cancelli… la strega inciampò rovinando a terra e sbucciandosi dolorosamente le mani…

 

Malfoy tornò indietro e la tirò su

 “forza Herm ci siamo quasi” e  senza mollare la sua mano ricominciò a correre trascinandola mentre Goyle Zabini e Greengrass li rincorrevano

 

“Malfoy non rendere le cose ancora più complicate” urlò Blaise scagliando un altro avada che li mancò di un soffio, poterono sentire la corteggia di un albero esplodere sulle loro teste

 

“accidenti Astoria smettila di lanciare schiantesimi e mira direttamente per uccidere” ansimò Goyle.

 

Li sentirono arrivare e Ron si sdraiò a terra, Hermione e Draco fecero lo stesso sperando che gli altri credettero che Pansy li avesse eliminati poco prima del loro arrivo…

 

“ehi sono qui… sono qui “ urlò ai serpeverde che restarono di stucco quando videro le loro vittime a terra apparentemente inermi.

 

Astoria e Goyle esultarono ma Blaise si avvicinò lentamente, era sudato e ansante per la corsa e aveva uno sguardo indecifrabile,

 

nell’oscurità Lupin aspettava il momento per agire.

 

“Blaise andiamo presto” lo incitò Pansy “cosa c’è non c’è tempo” insistette

 

ma il mago aveva intravisto l’assenza di lampi rossi, Malfoy e la Granger erano spariti dalla loro visuale se non per pochi secondi e questo lo insospettì, come aveva fatto Pansy a ucciderli così velocemente entrambi?

 

Guardò la strega negli occhi e penetrò la sua mente con violenza, lei non potè opporsi e nella sua mente galleggiò l’ufficio del preside e Ron Weasley che la baciava, fu sufficiente a capire.

 

 

 

Intanto alla tana Harry camminava in cerchio, doveva scaricare la tensione, Ginny lo guardava seduta sui gradini una mano appoggiata a sostenere il mento

 

“arriveranno presto tranquilli” sentenziò Piton mentre da dentro il pianto disperato di James trafisse Harry dilatando la sua paura,

 

 Molly e Narcissa cercavano di calmarlo e George faceva apparire mazzi di fiori per distrarlo ma il piccolo era inconsolabile.

 

Harry corse dentro e lo prese in braccio accarezzandogli la schiena

 

” Shhh non fare così la mamma arriverà da un momento all’altro“ sussurrava cercando di non annaspare nel terrore… ma James non voleva calmarsi continuava a piangere disperato

 

“non ha mai pianto così forse stà poco bene o … forse” la gola di Harry si prosciugò

 

“probabilmente è l’effetto della passaporta… “ mormorò suo nonno avvicinandosi e sentendo la sua fronte

 

“è molto caldo Harry forse ha la febbre portiamolo dentro ”

 

 

 

 

 

“maledetta sei con loro non è vero? E non sei nemmeno incinta o forse lo sei di quel pezzente che finge di essere morto” tuonò fuori di sé Zabini colpendo al volto Pansy così forte da farla cadere a terra,

 

 in quel momento successero molte cose insieme, Draco si alzò sfoderando la bacchetta e mettendosi davanti ad Hermione che aveva fatto lo stesso,

“resta dietro di me” le disse agitato…

 

 Tonks Lupin e Malocchio intervennero uscendo allo scoperto,

 

Ron afferrò Pansy per un braccio tirandola via dalla traiettoria di Blaise che aveva la faccia deformata dalla rabbia, Astoria venne colpita da uno schiantesimo di Draco e perse i sensi mentre Goyle gettò la bacchetta in segno di resa alzando le mani.

 

Blaise si voltò capendo di essere circondato “arrenditi Zabini non hai scampo” urlò Moody…

 

Ron, Draco, Hermione e Pansy vennero accompagnati da Tonks e Lupin oltre i cancelli

 

“state tutti bene?” chiese Remus, Ron diede un’occhiata al volto di Pansy che era di nuovo livido e gonfio

 

 “scusate non sapevo che Blaise fosse un’occlumante” rispose Pansy desolata

 

“oh credo che sarebbe stato lo stesso aveva già dei sospetti secondo me… tieni mettici su questo” le disse Hermione dandole una fiala trasparente

 

“è dittamo… fa miracoli” lei la prese

 

“ti…ringrazio” rispose flebilmente

 

“quel maiale ha finito di metterti le mani addosso” sibilò Ron mentre le spalmava l’olio sulla faccia…

 

 

“allora andiamo saranno tutti in ansia” li incitò Ninfadora, si presero per mano e vorticarono su loro stessi…

 

 

Il pop che si udì fece balzare in piedi Ginny e i gemelli che urlarono di gioia quando videro quel gruppo di maghi e streghe riempire il cortile della tana…

 

Harry e Severus si guardarono e non proferirono parola, attesero che i passi che si udirono si fecero più vicini…

 

“è lei vedrai …è lei stà bene “ mormorò suo padre mettendogli una mano sulla spalla,

 

 Harry cerco di deglutire e appena spostò lo sguardo alle spalle di suo padre un enorme senso di sollievo si prese tutti i suoi sensi annebbiandoli completamente.

 

 

FATEMI SAPERE RAGAZZI… GRAZIE SERY.

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 37
*** le nozze ***


Il sollievo spezzò la tensione che stringeva tutti quei corpi stanchi e felici che si allacciavano ad altri per poi slegarsi di nuovo ...

Harry lasciò andare Hermione solo per farle trovare suo figlio che adesso nonostante la febbre aveva smesso di piangere...

"sono così felice Hermione" sussurrò stringendo la nuca e una ciocca di capelli della strega cha amava... lei lo baciò dolcemente" non potevo non tornare da te... da... noi Harry", Severus guardò quella scena rapito e commosso... suo figlio amava come sua madre voleva, suo figlio era già un grande essere anche se così giovane, lui e Lily non avrebbero potuto fare di meglio... questo lo spingeva in fondo ad ogni giornata oltre i confini del proprio cuore ogni volta, facendogli scoprire quanto fosse grande quello spazio dentro di lui, come la sua Lily gli aveva sempre detto... ora lo stava esplorando...

Harry strinse la mano di Draco e lo abbracciò " amico...grazie" disse sfinito...

Tutti crollarono prima di poter vedere i prigionieri, Silente aveva fatto in modo che alloggiassero privi di bacchetta magica nella rimessa di casa Weasley, Piton si occupò personalmente di distribuire incantesimi potenti lungo l'intero perimetro fino ai confini con le colline...

La cena della vigilia di Natale fu deliziosa e l'atmosfera che si respirava alla tana somigliava alla sensazione di essere ancora una volta sopravvisuti, miracolosamente al di là di un altro ostacolo, un altro cerchio di fuoco più stretto del precedente in cui tutti ancora una volta erano saltati trattenendo il fiato e riprendendo a respirare regolarmente dopo aver aspettato i proprio compagni tornare....

Silente immaginava che adesso Voldemort avrebbe punito le famiglie dei ragazzi... l'idea lo faceva star male ma sapeva di non poter far niente per loro...

"cosa ne hanno fatto di...loro?" chiese Pansy mentre guardava la mano di Ron carezzare il suo braccio lentamente

"sono di là nel capanno... non ci daranno problemi e per ora sono in salvo" rispose Ron guardandola "finalmente è finita, siamo insieme adesso"

lei sorrise e sospirò insieme

" sei pentita?... di qualc'osa??", la strega lo fissò incredula

"oh no Ron ma che dici? Sono ... così felice.. liberata e libera per la prima volta in vita mia, io mi sento così diversa adesso..." si schiarì la voce e si allungò verso il viso di Ron per baciarlo.

 

 

Le nozze si avvicinavano alla velocità della luce... Ginny cominciava ad essere nervosa, l'arrivo alla tana di Calì e Lavanda migliorò non poco la situazione, c'era la questione vestito da risolvere al più presto, non era facile riuscire a convincere tutti che Diagon Alley fosse l'unica soluzione plausibile,

Hermione ebbe un'idea a dir poco geniale " non preoccuparti Ginny se noi non possiamo andare a Diagon Alley beh vorrà dire che Diagon Alley verrà qui da noi" disse fiera e decisa mentra pettinava i pochi capelli sottili del suo bambino...

Ginny sorrise " che vuoi dire esattemente con Diagon Alley verrà da noi?" le chiese Calì sfoggiando il suo solito sorriso malizioso

"beh ecco ho parlato con Silente ieri sera e gli ho chiesto se poteva parlare con madame Mcland e farla venire qui alla tana insieme al suo campionario in modo da poter visionare l'abito e cucirlo"

"Herm sei un genio!" esclamò Lavanda incredula

"si l'ho sempre detto che sei quella di noi con più cervello di tutte ... per questo ti sei beccata Potter" replicò Calì divertita... risero serenamente e per un istante sembrò che fossero di nuovo nella loro amata stanza alla torre di Grifondoro...

 

 

" io volevo si ringraziarvi" la voce di Pansy spense per un istante quel chiacchiericcio, Calì si alzò fronteggiando la serpeverde "beh Parkinson a quanto pare sarebbe una buona idea cercare di andare d'accordo... niente smancierie si capisce..."

 

la strega abbozzò un sorriso sincero e riconoscente, sapeva che anche questo era frutto dell'amore di quelle persone per Ron, per questo ora le davano una possibilità, era un atto d'amore, l'ennesimo che la lasciò spiazzata ma che chiariva sempre più le sue scelte e quelle di Draco...

tutto questo nel suo mondo non sarebbe mai accaduto, non esisteva nulla di tutto ciò... e ora come ora guardava con distanza crescente quello che era prima saggiando un terreno diverso e senz'altro migliore...

 

 

 

Harry Draco e Ron scendevano in quel momento

"sono arrivate le ragazze eh? Se fossi in te Malfoy mi preoccuperei , quel branco di donne pazze ti toglierà il senno prima del grande passo" disse Ron tra il divertito e il tetro,

Harry li guardò come se fosse abbastanza d'accordo mentre Draco si strinse nella spalle "beh non è che sei messo tanto meglio di me sai? Pansy sà essere tremenda quando vuole" replicò il biondo...

 

 

 

Intanto l'ordine si riuniva regolarmente, non arrivarono nuove notizie e questo era, secondo Malocchio, senz'altro più preoccupante del solito.

Il giorno del matrimonio arrivò presto, vennero prese imponenti misure di sicurezza, le migliori possibili, tutti si sforzarono di non pensare di essere in guerra, non in quel giorno, non per quella manciata di ore dorate.

Il giradino della tana era irriconoscibile, Fred e George erano riusciti a far migrare gli gnomi di qualche manciata di metri almeno per un pò promettendo un nuovo cespuglio di carote solo per loro,

al centro del cortile una grande tenda bianca si apriva a contenere gli invitati, oltre all'ordine e a Lavanda e Calì furono invitati anche i coniugi Tonks unici familiari di Draco presenti e Luna Lovegood con suo padre.

I familiari di Ginny erano i più numerosi, era presente anche la famosa quanto scorbutica zia Muriel che donò alla sposa una bellissima Tiara di diamanti forgiata dai folletti.

"Sei pronto? Si comincia eh?" la voce di Harry spezzò per un istante i pensieri di Draco, il suo smocking fumè metteva ancora di più in risalto la sua carnagione chiara e i suoi occhi azzurri, Narcissa baciò suo figlio sulla fronte " sono felice per te Draco" sussurrò prima di raggiungere la sua sedia...

 

" si sono pronto, lo sono da un bel pò" rispose il biondo guardando Harry attraverso lo specchio..."spero solo che...." continuò ma Harry lo fermò

"stai tranquillo andrà bene non accadrà nulla oggi, goditi questa giornata, siamo al sicuro qui" lo rassicurò mettendogli una mano sulla spalla

" ma guardaci... solo un anno fà facevamo gli idioti per i corridoi e adesso io ho un figlio e tu ti sposi" concluse il prescelto...

"già strana la vita eh?... andiamo prima che Ginevra ci ripensi" ridacchiò Malfoy cercando di frenare l'emozione.

 

Quando Ginny attraverso il viale di rose e tulipani e comparve al limitare delle ordinate file di sedie tutti si voltarono, il signor Weasley era visibilmente emozionato... lo si vedeva dalle sue gote arrossate, la sposa indossava un lungo abito bianco, i capelli tenuti solo dalla tiara che scintillava alla luce del sole erano adornati da piccoli fiori d'arancio... gli stessi del bouquet che stringeva tra le mani...

Molly premette il suo fazzoletto sul naso...Hermione ed Harry erano ai lati degli sposi, si guardarono un istante, stavano pensando la stessa cosa, sognavano un giorno così anche loro... Draco restò ipnotizzato dalla figura della sua sposa, era abbagliante, pura, incredibilmente bella...

James era tra le braccia di suo nonno, concentrato a guardarsi intorno e quando Kingsley dichiarò Draco e Ginny marito e moglie un lungo applauso lo spaventò appena...

 

Quando calò la sera piccole lanterne di luce arancio appese agli alberi si accesero rendendo il giardino spendidamente illuminato ...

"allora congratulazioni" disse Silente agli sposi " davvero un splendida cerimonia e... beh che dire di Ginevra ...una bellissima signora Malfoy " Ginny arrossì un pò ma quel nome le piaceva...

"grazie preside... "

"un giorno potremmo esserci noi al loro posto no?" disse Ron all'orecchio di Pansy indicando sua sorella e suo cognato

"dici... sul serio?"

"ma certo che dico sul serio... tu non vorresti? Si insomma lo so che è presto ma... io ti sposerei anche subito" gli occhi di Pansy tremarono di gioia, si strinse ancora di più al braccio di Ron

" lo voglio" rispose piano...

 

 

Quella sera quando tutti gli invitati se ne andarono il gruppo ormai consolidato di amici e familiari si strinse attorno agli sposi che non sarebbero partiti per la luna di miele e non avrebbero messo su una casa insieme per il momento ma sarebbero vissuti tutti insieme come Harry ed Hermione e come tutti gli altri...

"un giorno non lontano avremo una casa nostra te lo giuro"

"lo so Draco e per adesso va bene così... staremo bene... sono così felice in questo memento che non mi sembra vero" concluse Ginny accolandosi tra le braccia di suo marito nella camera che Molly aveva allestito all'ultimo piano della tana, proprio accanto a quella di Ron e Pansy.

 

"Non mi dispiace affatto questa soluzione sai?" il signor Weasley comparve alle spalle di Molly Narcissa e Severus "si insomma abbiamo tutti i ragazzi qui e anche se c'è pericolo la fuori ... beh mi piace averli tutti intorno ecco...." concluse con la gola serrata, Severus annuì con forza, Arthur aveva ragione quello era l'aspetto più positivo di quella situazione...

Il silenzio fu spezzato dal planare di un gufo... "notizie da Hogwarts, Silente è andato via da poco cosa mai può..." Arthur aprì il biglietto e il colore svanì dal suo viso

"andate a chiamare Harry subito " mormorò guardando la finestra illuminata all'ultimo piano

"che succede?" chiese Molly stringendo la mano di Narcissa, Piton prese il biglietto e lo lesse ad alta voce

C'E' STATO UN OMICIDIO A LONDRA SI TRATTA DEI SIGNORI GRANGER STO' ARRIVANDO. A.P.W.B.S.

"maledizione nooo" soffiò il pozionista entrando con rabbia seguito dagli altri.

 

"Dai Ron smettila è inutile non puoi battermi" strillava Ginny

"oh sentitela la signora Malfoy avanti prova a prendermi ahahhahha non ci riesci mai lo sai"

il salotto della tana era un delirio di risate e urlà allegre che si spensero non appena Piton e Arthur vi misero piede.

Harry si voltò di scatto lasciando cadere la tavola degli scacchi magici "che succede papà?" disse allarmato vedendo l'espressione grave dei due maghi

"una cosa molto brutta Harry" mormorò appena il signor Weasley.

Tutti i fratelli Weasley balzarono in piedi e si avvicinarono insieme a Draco, Pansy, Calì, Lavanda, Lupin e Tonks

"c'è....stato un omicidio poco fà a Londra...mi dispiace Harry ma pare che si tratti dei geniori di Hermione" la voce di Severus colpì tutti i presenti come un potente incantesimo

"no...non può essere questo non..."

"mi spiace Harry, Silente stà arrivando non sappiamo ancora come sia successo" spiegò Arthur addolorato.

 

Tutti restarono basiti, anche quella giornata perfetta era stata spazzata via, spezzata dalla crudeltà della bestia... Harry si alzò

"papà vieni per favore" mormorò attraversando il salotto

"Harry non so se sia una buona idea, voglio dire forse è meglio che glielo dica tu da solo" disse Severus mentre salivano le scale

" e lo farò ...ma voglio che tu prenda James e lo porti di sotto... questa cosa la annineterà lo so" rispose suo figlio, la voce ferma, la gola annodata.

Harry si fermò davanti la porta della camera, indugiò appena, si voltò a guardare suo padre

"coraggio figliolo" sussurrò il mago, bussò e aprì la porta, Hermione stava raccogliendo i suoi capelli in una coda mentre canticchiava una ninna nanna a James che era sul letto

"Harry... Severus cosa..."

Piton prese James che sorrise appena vide suo nonno

"Hermione amore devo parlarti..." disse deciso il giovane mago aspettando che suo padre uscisse dalla stanza

"Harry così mi fai paura... che succede? " chiese allarmata la strega...

 

 

Al piano di sotto Ron diede un pugno contro lo stipide della porta della cucina facendo sussultare Ginny

"dannazione!" urlò furioso prima di uscire in giardino a respirare, in quel momento Silente fece la sua comparsa insieme a Minerva Hagrid e Malocchio, tutti gli corsero incontro, aveva con se una copia del profeta.

"la notizia è già trapelata" disse fermandosi al centro del cortile e indicando il giornale

" COME è SUCCESSO?" chiese Ron impaziente... anche Severus raggiunse il gruppo

"parlano di una fuga di gas nel quartiere babbano di fullham ma sappiamo che si è trattato di magia oscura... miss Granger è stata avvertita?"

"Harry glielo stà dicendo adesso" mormorò Draco cingendo le spalle di Ginny....

 

 

MI SCUSO PER IL RITARDO... CAUSA FERIE... RICOMINCERO' A POSTARE REGOLARMENTE.. BACI A TUTTI. SERY.

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Capitolo 38
*** spezzata ***


Hermione restò immobile... incredula e spezzata da quelle parole definitive... parole che non avrebbe mai voluto udire... parole che significavano che era finito tutto...il mondo era finito ... Harry la scrutò preoccupato e angosciato, la strinse a se delicatamente aspettando l'eslosione di dolore che però non arrivò...

"Hermione... Hermione di qualcosa... ti prego..." sussurrò guardando ancora una volta quella maschera di cera davanti a lui

"dove... dov'è James? Dov è mio figlio Harry?" chiese con voce flebile, quel tono innaturale e spento spaventò Harry più del suo pallore

"è di sotto con mio padre... è al sicuro"

"AL SICURO? CON QUEI FIGLI DI MANGIAMORTE A POCHI METRI DA NOI? COME PUO' ESSERE AL SICURO" urlò istericamente

"Hermione no ti prego ... non fare così ..." provò a calmarla ma la strega si divincolò, sciolse quell'abbraccio e uscì come una furia dalla stanza seguita dal giovane mago.

Arrivò nel salotto e tutti si voltarono, si fermò guardando negli occhi Silente

"miss Granger... Hermione... mi dispiace" mormorò il vecchio preside muovendo qualche passo verso di lei " sono addolorato per questo ma"

"STIA ZITTO!" urlò la strega fuori di sè, Harry fermo dietro di lei, la testa china

"NON VOGLIO SENTIRE NIENTE... NIENTE... " tutti la guardarono tristi non sapendo cosa dire o fare, lei vide suo figlio che le tendeva le braccine e in quel momento James formulò la prima sillaba significante della sua breve vita

"ma...ma...ma...mmmaa" Harry sollevò gli occhi incredulo e poggiò una mano sulla spalla della grifondoro che chiuse gli occhi permettendo alle lacrime di scorrere libere sul suo viso tirato e stravolto...

fu un momento bellissimo ma terribile... nella testa della strega quelle sillabe del suo bambino la emozionarono ma allo stesso tempo non potè fare a meno di pensare che Vodemort si sarebbe portato via tutto e tutti... lei, Harry, loro figlio e i loro amici... a cosa serviva ancora resistere?

Solo aspettare il proprio maledetto turno... avrebbe dovuto cercare subito i suoi genitori... e fargli conoscere James... e invece non lo aveva fatto pensando di tenerli al sicuro... ma non era servito...

niente serviva perchè quel mostro strappava ogni giorno altri pezzi preziosi delle loro vite...

"Hermione" mormorò Severus... lei si ridestò da quel fuime di pensieri e la rabbia montò dentro di lei inesorabile rompendo gli argini della realtà...

tirò fuori la sua bacchetta dai pantaloni e iniziò a marciare tremando di orrore verso l'esterno...

nessuno parlò ne si mosse per qualche secondo, solo Harry capì subito cosa aveva intenzione di fare e la seguì di corsa chiamandola più volte...

 

 

 

Spalancò la porta del capanno di casa Weasley con violenza cercando i tre prigionieri che a quel rumore si erano svegliati... erano legati da corde magiche e non potevano muoversi se non di qualche metro

"adesso morirete maledetti" disse Hermione puntandogli contro la sua bacchetta di biancospino, Astoria squittì terrorizzata mentre Blaise e Goyle indietreggiarono cercando di capire

"adesso vi farò vedere codardi cosa significa essere quello che siete... cru..."

"HEMRIONE NOOOO... PROTEGO"

"TOGLITI DAI PIEDI HARRY...E LASCIAMI FARE.... TOGLITI DEVONO PAGARE... " urlava con tutta la sua voce...

"non essere stupida... tu non sei un'assassina... smettila Hermione per l'amor del cielo " la implorò il suo compagno mettendosi davanti ai prigionieri con le braccia spalancate

"Harry non costringermi a schiantarti... levati di mezzo" replicò tremando come una foglia... nel frattempo tutti accorsero trovandosi davanti una scena a dir poco assurda...

"Hermione dammi la bacchetta adesso... sei fuori di te... Hermione...ti prego " ma lei non ascotava neanche Harry... voleva solo vendicarsi.. voleva non sentire quel dolore sordo e pungente... voleva fare qualcosa che la facesse sentire meglio...

"no Harry non lo farò... sono dei mangiamorte... gli stessi che hanno ucciso i miei genitori.. gli stessi che hanno ucciso i tuoi e gli stessi che uccideranno anche noi " replicò con un filo di voce senza smettere di fissare i volti terrorizzati dei suoi ex compagni di scuola...

 

"signorina Granger mi ascolti" Silente era vicino a lei adesso e la guardava con un braccio proteso aspettando che cedesse la sua bacchetta magica

"questo non risolverà niente lo sa... questi ragazzi hanno commesso degli errori ma non sono loro a dover essere puniti per quello che le è stato tolto... loro sono solo altre vittime di menti malate e così poco coraggiose da preferire di servire un pazzo piuttosto che lottare"

"NON MI IMPORTA NIENTE... NON MI IMPORTA SE NON SONO STATI LORO AD UCCIDERE... SE SE LO FOSSE SCORDATO HANNO CERCATO DI INCENERIRE ME E DRACO NEMMENO UNA SETTIMANA FA'"

"si ma non l'hanno fatto... e dobbiamo concedergli il beneficio del dubbio non crede? Vendicheremo i suoi genitori glielo prometto ma adesso mi dia la bacchetta "

lei si voltò di scatto per la prima volta guardando Silente indignata... solo allora si accorse che c'erano tutti...

"LEI NON CAPISCE... VOI NON CAPITE... COME...MI SENTO..." Ginny trattenne un singhiozzo e si strinse a sua madre guardando Harry che era immobile con le braccia ancora spalancate a proteggere i tre serpeverde

"Herm amore... i tuoi genitori non sarebbero felici di questo e lo sai... non vorrebbero mai vedere la loro unica splendida figlia uccidere degli innocenti... loro non vorrebbero vederti ...annientata dal dolore grardati vuoi veramente uccidere davanti a nostro figlio?"

la strega spalancò gli occhi come se si svegliasse da un incubo perverso... si portò le mani alla bocca annuendo come se si vergognasse... Harry abbassò le braccia avvicinandosi a lei un pò

"lo so lo so Harry loro non vorrebbero loro erano così buoni e non... vorrebbero hai...hai ragione è giusto ma... vorrei che qualcuno lo spiegasse al mio cuore" disse disperata tenendosi la testa tra le mani,

"Herm stai... bene?" chiese Ron avvicinandosi appena...lei lo guardò sorpresa

"stò...bene... STO' BENE" urlò scostandosi e iniziando a singhiozzare

" MERLINO IO MI SENTO COSI'...IO ...SONO COSI' ARRABBIATA CHE NON SO COSA FARE... IO VOGLIO SAPERE PERCHE'...QUACUNO DEVE DIRMI

PERCHE' LA VITA DEI MIEI GENITORI E' FINITA... SEVERUS... PRESIDE.... HARRY IO VOGLIO SAPERE IL PERCHE' VOGLIO SAPERE SE SI POTEVA EVITARE... VOGLIO SAPERE A COSA E' SERVITO TENERLI ALL'OSCURO DI.... QUESTO" urlò indicando suo figlio che era tra le braccia di Severus...

tutti erano sconvolti dalla disperazione di Hermione... sconvolti e addolorati per lei...

"VOGLIO SAPERE PERCHE' MIO FIGLIO NON SAPRA' MAI QUANTO ERANO MERAVIGLIOSI I SUOI NONNI... IO VORREI ...VORREI TANTO...POTER...CAPIRE...NO....NO" disse allontanandosi e uscendo dal capanno e continuando a sfogarsi

"NO... E' CONTRO NATURA CHE ACCADA QUESTO..." si voltò e fisso Harry che l'aveva seguita come tutti gli altri nel cortile e che non sapeva cosa fare

"IO QUESTO NON POSSO ACCETTARLO IO QUESTA COSA NON LA ACCETTO... IO VOGLIO PICCHIARE QUALCUNO FINCHE' NON STARA' MALE COME ME.... VOGLIO PICCHIARE QUALCUNO CON TUTTA LA MIA FORZA..." cadde in ginocchio tra le braccia di Harry che si era mosso un attimo prima

"Ssh andrà tutto bene... ci sono io qui... ce la farai ... superemo anche questo te lo prometto... lo ucciderò una volta per tutte e vendicheremo i nostri genitori...lo giuro" le diceva cullandola sull'erba umida... mentre lei cercava con fatica di tornare a rispirare regolarmente

"mi di...spiace Harry.... mi.... dispiace così...tanto" sussurrava la strega tra i singhiozzi... Silente si avvicinò a lei e le accarezzò la testa lei si voltò a quel tocco e afferrò il braccio del vecchio mago guardandolo implorante

" su venga dentro adesso qui è troppo freddo..." le disse asciugando altre lacrime da quel giovane viso ferito...

 

 

L'atmosfera festosa delle nozze era svanita... tutti erano scioccati e increduli... Hermione non era uscita dalla sua stanza per tutto il giorno successivo... Harry aveva provato a spronarla in qualche modo ma senza riuscirci...

"come stà?" gli chiese suo padre la mattina di due giorni dopo, lui sospirò e si passò una mano tra i capelli,

"priva di forza... stanca e spenta... è completamente svuotata"

"già posso immaginarlo" replicò il pozionista

"almeno a me questa parte è stata risparmiata... ero troppo piccolo per ricordare la loro perdita... e poi si sente in colpa credo per non averli messi al corrente della gravidanza e di James"

Severus preparò del tè e bussò alla camera di Hermione, un flebile "avanti" ed entrò, la stanza era avvolta nella semioscurità e la strega era rannicchiata sul letto disfatto, in posizione fetale...

si avvicinò sedendosi accanto a lei con la tazza fumante in mano "allora non vuoi scendere nemmeno oggi?" le disse dolcemente il mago...

"non credo.. no" rispose piano... "io ...non me la sento "

"posso capirlo Hermione ma... sono venuto per dirti che... tutto questo dolore non passerà... cambierà forma forse e più di una volta, ma sarà sempre lì con te... nella tua testa...anche tra cento anni" lei si sollevò di scatto e si mise a sedere sul letto

"cosa sei venuto a fare qui? " chiese asciutta e un pò risentita... Severus si scrollò nelle spalle e poggiò sul comodino la tazza

" a portarti il tè e a dirti come andrà... perchè io lo so come andrà... ci sono passato e ci passo ogni giorno da allora"

"ti riferisci alla madre di Harry?"

"si a lei... e a tutti gli anni che ho gettato via pensando che il mio dolore fosse meglio delle persone che mi amavano perchè.... non erano lei... non lo fare Hermione" le disse prendendola per le spalle e scuotendola appena

"non lo fare ti prego... non permettere che questo uccida il tuo cuore... so che è un dolore inimaginabile ma tu... tu puoi gestirlo... e noi ti aiuteremo a farlo"

"ma... ma... io non ci riesco Severus... io apprezzo tanto ....questo davvero ma... " non riuscì a continuare e scoppiò a piangere ancora accoccolata a quell'uomo che riusciva ogni volta a consolarla come quando Harry era prigioniero... Severus era quello che di più simile ad un genitore le era rimasto...

"Hermione ascoltami... arriverà un momento in cui ti alzerai da qui... so che arriverà... tuo figlio aspetta quel momento... e quando lo farai questo non vorrà dire che avrai smesso di soffrire per loro o che li avrai dimenticati... ma spegnerti così non li riporterà indietro... infangherà solo la loro memoria e il magnifico lavoro che hanno fatto con te... niente e nessuno lenirà il tuo dolore... ma non disonorarli arrendendoti... celebrali ogni giorno con le tue scelte e il tuo coraggio... tuo figlio li conoscerà attraverso la tua voce... e allora non li avrai persi completamente"

lei restò in silenzio... si calmò

" bergamotto?" chiese poi con un filo di voce

"ma certo il tuo preferito" rispose il mago con gioia prendendo la tazza e porgendola alla strega...

"grazie Severus"

"non c'è di che tesoro" ... Hermione prese la tazza e bevve il suo tè...

pensò a quell parola "tesoro" forse era la prima volta in vita sua che sentiva quel il suono dalla voce di Severus Piton... e in quell'istante si rese conto di quanto fosse affezionata a quell'uomo... e di quanto lui le volesse bene... questo quel giorno fu sufficiente a spingerla a lavarsi, vestirsi e scendere a cercare la sua famiglia...

Quando Harry la vide arrivare si alzò con James in braccio " ecco la tua mamma..." disse indicando Hermione che si avvicinava

"ma...mmmmama mammma" lei accelerò il passo e li raggiuse prendendo il piccolo tra le braccia

"si James... proprio così...." sussurò baciando la testa dorata del bambino e lasciandosi abbracciare da Harry che trattenne un lacrima.

 

GRAZIE PER LE RECENSIONI...

 

 

 

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Capitolo 39
*** il destino del prescelto ***


Le settimane passavano ed Hermione sembrava stare sempre meglio... molte notti Harry la sentiva agitarsi nel sonno e poi piangere al risveglio... in quelle situazioni spesso non sapeva cosa fare, avrebbe dato qualsiasi cosa pur di non vederla soffrire così.

Febbraio si affacciò freddo e ventoso quell'anno, i prigionieri non erano più alla tana, vennero trasferiti una notte di fine gennaio e nessuno venne messo a conoscenza della loro sorte, spesso Harry aveva provato a chiedere a suo padre ma le risposte vaghe e abbozzate vennero sostituite da silenzi ostinati e così smise di chiederlo.

La vita scorreva abastanza tranquilla nonostante le notizie di sparizioni e omicidi che arrivavano puntualmente, ogni volta Hermione si alzava da tavola e correva fuori a respirare... una volta Pansy la raggiunse e le mise una mano sulla spalla...

"mi dispiace...per te" lei non si voltò e prese un lungo respiro

"non preoccuparti stò bene... " ma la strega serpeverde si mise di fronte a lei

"mi dispiace per tutti gli anni sbagliati che ti ho dato Hermione... dico sul serio... vorrei cancellarli o... trasformarli in qualcosa di meno brutto"

"lo so... ti credo... non pensarci più hai scelto questa nave e questo è sufficiente per me... per tutti noi" e per la prima volta si abbracciarono sinceramente... quella scena riempì di gioia Ron che la osservava dalla finestra...

" andrà tutto bene... tutto passerà ne verremo fuori ne sono certa" aggiunse Pansy lasciandola andare

"si forse ma a quale prezzo Pansy? Per quante vite?" le parole le erano venute fuori senza poterle fermare, la strega abbassò lo sguardo

"non so risponderti a questo Hermione ma voglio pensare che siamo tutti già in credito... non possiamo mollare adesso"

"già non possiamo...ma sarà Harry a doverlo affrontare alla fine... questo mi tormenta e mi fa a pezzi" Pansy la strinse di nuovo senza dire nulla...

non c'era nulla che potesse dirle o prometterle lo sapeva... cercò solo di trasmettere in quel nodo di braccia che lei ci sarebbe stata... ed Hermione lo capì...

 

 

 

 

"Mio signore sul treno per Hogwarts non c'era traccia dei ribelli"

"si non mi aspettavo di trovarli proprio lì Bella... speravo in un colpo di testa di quegli stupidi bambini che pensano di potermi fermare...e di poter competere con me... con Lord Voldemort..."

"cosa faccimao adesso my Lord?" la voce bramosa di Bellatrix rimbombò tra le mura fredde della stanza

"devo trovare Harry Potter e ucciderlo una volta per tutte e poi pensare a suo figlio sono una minaccia troppo grande... è ora di governare senza intralci Bella e finchè quel moccioso vive troppa gente ha ancora la futile speranza che io non controlli completamente il mondo magico"

Quella notte tutti i luoghi che avevano mai avuto un legame con il prescelto furono presi d'assalto... per ultima la scuola che fu messa a soqquadro...quando Silente arrivò alla tana accompagnato da Hagrid tutti restarono scioccati.

Harry restò in silenzio per un pò... poi si alzò e si avvicinò ad Hermione... le prese la mano...

"bene il momento è arrivato... " disse serio " è giunta l'ora di affrontarlo non possiamo più rimandare..." Piton balzò in piedi

"cosa dici sei impazzito Harry?" Hermione lasciò la sua mano e si affiancò a Severus

"non dire sciocchezze Harry"

"non dico sciocchezze... è inutile scappare ancora ed è solo questione di tempo prima che Voldemort piombi qui facendo una strage lo sapete tutti questo"

Malocchio annuì vigorosamente, Harry aveva ragione purtroppo...

"ma deve esserci un altro modo ne sono sicuro" disse Ron alzando la voce, " ma certo Ron ha ragione Harry" aggiunse Fred

"io vi ringrazio amici ma non possiamo prenderci in giro" si voltò fissando Hermione la tirò a se " sapevamo che sarebbe successo lo abbiamo sempre saputo... io sono l'unico che può fermarlo... ti prego amore non abbandonarmi proprio adesso"

"ma è proprio perchè non voglio lasciarti Harry non lo capisci? Severus Draco vi prego aiutatemi a convincerlo" urlò la strega disperata, in quel momento tutti taquero e Silente prese la parola come sempre in quelle circostanze

" il destino di Harry è questo miss Granger lo è sempre stato, lui lo sa bene e lo sappiamo tutti... ma non sarai solo Harry questo no" Hermione lasciò la stanza e salì in camera sbattendo la porta, Harry la vide sparire oltre le scale e si rivolse a suo padre

" vorrei che ci fosse un'altra soluzione ma sai che non è così... anche io ho paura ma... " Severus lo abbracciò con forza e lo strinse così forte che Harry senti il suo odore di menta riempirgli le narici

" starò attento papà te lo prometto ho un figlio da crescere e una vita davanti e mi rifiuto di continuare a scappare".

Purtroppo l'irruzione a Hogwarts aveva comportato la perdita di non pochi studenti, grifondoro tassorosso e corvonero ovviamente... Lord Voldemort si era insediato nel vecchio studio di Silente e aveva mandato attraverso manifesti e giornali un messagio al suo nemico di sempre ... Ovviamente il messaggio arrivò a destinazione... poche righe in cui il Signore Oscuro lo incitava a farsi vivo e affrontarlo smettendo di nascondersi e scappare e far si che altri morissero per lui... Harry fece a pezzi la gazzetta del profeta e la gettò nel fuoco... questo consolidò come non mai la sua scelta.

Trascorse gli ultimi giorni di febbraio ad allenarsi con suo padre, Silente, Moody e Lupin... voleva essere pronto il più possibile, cercava di non far capire quanto grande fosse la sua paura, Draco, Ron e il resto dei maschi della famiglia Weasley lo osservavano battersi per ore fino a quando era talmente stanco da non riuscire neanche a mangiare decentemente, Hermione era tesa e angosciata ogni giorno di più, temeva che in ogni momento Harry andasse a salutarla per recarsi ad Hogwarts per seguire il suo destino... temeva quel giorno e quel giorno... arrivò.

Era mattina presto quando si svegliò e scoprì che Harry la guardava dormire, era già vestito e il suo sguardo fiero e intenso le fece capire cosa traducevano quegli occhi...

"ti prego torna da noi Harry... promettimi che tornerai da noi" le disse abbracciandolo, lui respirò il suo profumo e la strinse

"ma certo che tornerò... te lo... prometto amore mio"...

Non si dissero altro, non salutò nessuno, non voleva credere che fosse un addio... Silente, Piton e l'intero ordine lo aspettavano nel cortile.... stava albeggiando, si voltò un'ultima volta verso la tana, e la figura di Hermione con in braccio James Severus che lo guardava dalla finestra lo trafisse con violenza... forse era l'ultima volta che li vedeva... "andiamo " mormorò guardando suo padre che gli resituì uno sguardo carico di tensione....

Poco più tardi Hermione scese in cucina dove trovò Molly, Narcissa e Ginny sedute in silenzio... James giocava seduto sul tappeto con Ron e Pansy... si infilò un golf e uscì... trovò Draco seduto sui gradini

"nevica" esclamò la strega

"si ha iniziato da poco... andrà tutto bene vedrai, lo so che non facciamo che ripetertelo tutti ma... io ne sono certo...io lo sento" Hermione si sedette

"e se... se ti sbagliassi?" mormorò guardandolo, Draco restò in silenzio per quanche attimo

"nooo non mi sbaglio mai... lo sai sono un Malfoy no?" replicò spezzando la tensione...

Appena si smaterializzarono ai cancelli del castello si accorsero che avevano via libera... Voldemort aveva ricevuto il messaggio... erano liberi di passare e raggiungerlo

"bene qui ci separiamo" disse Harry tirando fori la bacchetta

"scordatelo" replicò suo padre ansioso

"ma papà... lo sai anche tu che nessuno mi toccherà... Voldemort aspetta me e tutti avranno ordine di non attaccarmi perchè è me che vuole... non è lo stesso per voi lo sai"

"vai avanti noi ti seguiremo a distanza pronti ad intervenire..." disse Silente calmo, Harry annuì con decisione

"va bene ci vediamo dopo... grazie per tutto a tutti voi... papà io... ti prego Hermione e James..." Severus Piton non lo fece finire

"non ce ne sarà bisogno... solo... stà attento..." disse cercando di farsi forza.

Harry si allontanò e scomparve quasi subito tra gli alberi... mentre camminava il suo unico pensiero era la disperzione di Hermione che si era lasciato dietro... e quella di suo padre che aveva letto nei suoi occhi prima di lasciarlo al limitare della foresta... non ci mise molto a raggiungere il cortile, rallentò e si nascose, Voldemort era lì, stava aspettando... c'erano motli suoi seguaci e... stranamente molti studenti... a Harry sembrò che l'intera scuola fosse lì fuori per assistere a quello spettacolo.

Respirò profondamente e si mosse "eccomi" disse abbastanza forte perchè centinaia di teste si voltassero verso di lui... era lì dove tutto era cominciato e dove tutto in un modo o nell'altro sarebbe finito.

Ringrazio tutti voi che leggete la mia storia in particolare voi che avete recensito... ci avviamo alla conclusione della storia... ancora un paio di capitoli... Sery.

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Capitolo 40
*** la battaglia ***


Due occhi rossi e furiosi centrarono Harry... di colpo il silenzio ingoiò l'intero spazio che conteneva tutti quei cuori in tumulto...

"Harry Potter... il ragazzo che è sopravvissuto...viene a morire" la fredda voce mise in allerta Harry che avanzò cauto e lento non staccando mai le sue iridi verdi da quello fessure di fuoco.

Molti mangiamorte ghigharono eccitati e un brivido corse lungo la sua schiena di ragazzo non appena riconobbe Bellatix Lestrange, pazza e ansante come sempre prima di una battaglia, ricordava benissimo il loro duello in quello stesso cortile, quando aveva creduto di aver perso la sua Hermione per sempre...

"finalmente tutto si compierà...finalmente il mio potere sarà assoluto... e tutti voi" disse Lord Voldemort rivolgendosi ai presenti "ne sarete testimoni, per questo vi ho voluto qui, quando mostrerò a tutti il cadavere di questo moccioso vi piegherete senza riserve, per questo vi ho voluto miei testimoni "

"buonasera Tom...Riddle... è così che ti chiami no?" lo schernì Harry cercando di prendere tempo "è grottesco che quasi nessuno sappia che sei figlio di un babbano... già il temuto signore oscuro...Lord Voldemort ...è un mezzosangue"

"TACI" urlò il mago scandalizzato

"osi negarlo forse? E' la verità... tu verrai all'inferno con me stanotte" urlò Harry prima di colpire con un secunsempra che venne respinto con un pigro gesto della mano

"questo è tutto quello che sai fare? E' questo quello che quei poveri falliti di Silente e Piton sono stati in grado di insegnarti? Cruciooooo" il dolore attraversò Harry come una frustata lenta... tutti i suoi muscoli furono squassati da quell'onda che bruciava...

poi smise e capì che quel mostro voleva divertirsi... si rimise in piedi a fatica... sanguinava dal naso e dalla bocca e pensò al suo bambino prima che un'altra scarica di dolore lo invadesse... pensò al suo bambino che lo aspettava lontano da quell'arena maledetta... il suo piccolo James che non aveva nemmeno avuto il tempo di fargli udire "papà" per la prima volta... una lacrima di frustrazione gli scivolò dagli occhi... "Herm... mi di...spia...ce"

"io ti ucciderò Harry Potter e poi porterò il tuo corpo alla tua famiglia... sgozzerò tuo figlio davanti a quella lurida madre babbana e poi la darò in premio a Greyback "

"TU... NON USCIRAI VIVO DI QUI " la voce profonda di Silente riecheggiò per tutto il castello... e la figura argentea di Silente comparve affiancata dall'ordine

"dovevo saperlo che eri un codardo Potter e che avresti portato a morire i tuoi alleati ma non importa faremo pulizia oggi e ci toglieremo il pensiero" rise malevolo Voldemort...

Piton incrociò gli occhi di suo figlio come per assicurarsi che fosse vivo...

"Forza Harry siamo con te!" un urlò si levo dalla folla e Harry riconobbe la voce di Neville Paciok, in molti iniziarono a urlare e ad incitarlo

un lampo di luce rossa spezzò quella camla forzata e scoppiò il finimondo...

 

 

 

"Hermione cara ho preparato il tè prendine una tazza ti farà bene" la esortò Molly mentre Narcissa le posò un caldo morbido scialle sulle spalle e le sorrise benevola...

"grazie... io vi sono davvero grata per come... ci avete accolto e per come mi avete aiutata... sono stata ingiusta e non vi ho mai ringraziate per la notte in cui è nato James non so cosa avrei fatto senza di voi..." disse con gli occhi colmi di lacrime, se le asciugò in fretta prima che corressero sul suo viso "mi sono stati tolti mia madre e mio padre ma so che non sono stata lasciata sola..." concluse voltandosi a guardare dalla finestra, sapeva che era troppo presto per avere un qualsiasi segno ma sperò che l'intensità dei suoi pensieri potessero arrivare fino ad Hogwarts fino al cuore di Harry...

"miseriaccia non ne posso più" urlò Ron scalciando una sedia

"cosa ti prende?" chiese Ginny guardandolo sorpresa

"cosa mi prende?" riprese Ron scambiandosi uno sguardo di intesa con suo cognato Draco

"mi prende che noi siamo qui al sicuro mentre Harry stà affrontando tutto questo da solo" sbottò rosso in viso... Draco distolse lo sguardo di colpo come se fosse perfettamente d'accoedo con lui...e come se lui e Ron ne avessero già parlato

"ma Ron nessuno può fare nulla... lo sai Harry è il...."

"PRESCELTO SI LO SO.... scusami Pan non volevo urlare ma... io e Draco non ce la facciamo più"

"Ron... Draco se volete andare non ve lo impedirò... ma forse non avete capito perchè siete qui" disse il signor Weasley... nessuno aveva mai sentito un tono tanto cupo da quella voce cordiale e gioviale, si avvicinò e si sedette tra loro, prese in braccio il piccolo James e li guardò tutti prima di riprendere a parlare.

"A voi non è stato permesso di andare per un motivo ben preciso"

"immagino perchè non siamo affidabili e maturi o pronti no?"

"no Ron non è per questo... e mi stupisce che non ci siate ancora arrivati... Oggi tutti speriamo che Harry sconfigga l'oscuro e per Merlino spero ci riesca, ma... " si voltò per assicurarsi che Hermione fosse ancora con Molly e Narcissa "... oggi Harry potrebbe ... non tornare a casa... io gli ho promesso che mi sarei preso cura della sua famiglia... della nostra famiglia, perchè se oggi sfortunatamente dovesse andare tutto storto ci sarà bisogno di tutto il vostro coraggio... per far si che ci sia un dopo e che duri a lungo... " Ginny annuì fiera, nessuno di loro ci aveva pensato ma poteva succedere di tutto, Voldemort poteva vincere o perdere ma Silente, Piton, Lupin e tutto il resto dell'ordine poteva perire insieme a Harry... e allora chi avrebbe dovuto proteggere tutti gli altri? Chi sarebbe andato avanti e avrebbe preso il testimone?

"Ron... tu, Ginny, Draco, Pansy ed Hermione sarete le colonne portanti di un dopo Harry... e spero con tutto il mio cuore che non sia così credimi" concluse Arthur tornando a cullare il James che gli si era appisolato in grembo...

"scusaci Arthur... noi non..."

"non importa Draco almeno ora sapete i piani quali sono" ... Ron si passò una mano sulla faccia, andò da Hermione e la abbracciò con vigore...

 

 

Un urlò squarciò ancora l'aria, Piton duellava con Bellatrix, Lupin con Greyback, Silente aiutava Harry con Voldemort.

 

Harry era esausto e malconcio ma nonostante tutto cercava di resistere mentre tutto intonro a loro era caos e lampi di luci e sangue e polvere... molti studenti si erano uniti alla lotta e sfidavano i mangiamorte in gruppi di tre o quattro cercando di batterli...

"non basterà Silente e salvarti Potter..." urlò ancora Tom Riddle ridendo sadicamente...

"Harry io posso tenere a bada l'intensità dei suoi colpi ma devi essere tu e soltanto tu a colpirlo e finirlo..." ansimò Albus mentre cercava di mantenere salda la bacchetta...

di nuovo un urlò e stavolta tutti si fermarono per un istante e si voltarono per vedere il corpo di Bellatrix Lestrange cadere a terra per non muoversi più...

L'urlo che Voldemort emise fu terribile... Piton era in ginocchio la bacchetta ancora in mano, Harry ne approfittò subito cercò di concentrarsi e in quello stesso momento l'oscuro signore formulò il suo Avada...

inizialmente sembrò contro Severus, fu tardi per tutti, Harry aveva appena cominciato a muoversi, il raggio verde lo colpì in pieno petto... restò immobile guardò suo padre che era sconvolto emise un debole sorriso infantile e incredulo, cadde sulle ginocchia

 

"NOOOOOOO HARRY" Severus accorse ma era tardi...tardi per tutto... Silente frustò l'aria e scagliò la sua maledizione senza perdono sul mostro che si afflosciò come un burattino senza più fili...

 

"Harry rispondi rispondi Harry... figlio mio...no è morto è tutto peduto" Silente si accucciò vicino a loro "Severus" provò, ma il mago sembrava inconsolabile e disperato

"Severus calmati fammi vedere... Sev ragazzo mio " e Harry aprì gli occhi, finalmente libero da quella profezia... finalmente strappato da quella connessione con Lord Voldemort con cui era cresciuto...

"Harry come?" Silente sorrise e guardò quel coraggioso ragazzo negli occhi

" Harry non è finita lo sai... ma ora è mortale... ora siete alla pari ora si deciderà chi di voi due vivrà" gli accarezzò una guancia sporca di sangue, la folla era attonita, intorno non si combatteva più, tutti i mangiamorte erano stati uccisi o schiantati...

tutti tranne lui, il signore Oscuro, che si rialzò e puntò ancora la sua bacchetta verso il prescelto che stavolta lo aveva preceduto...

Harry Potter formulò quell'incantesimo che non avrebbe mai più usato in vita sua e Voldemort raggiunse Bellatrix... ora era finita... finita davvero...urla di giubilo si levarono tra gli studenti, Hagrid, Minerva e l'ordine raggiunsero il loro salvatore che era in piedi adesso

tante braccia lo toccarono, Lupin piangeva sorretto da Tonks

"papà... vieni qui fatti abbbracciare" queste furono le ultime parole del giovane mago che crollò vinto dalla fatica e dalle torture di poco prima....

"Severus è sfinito portiamolo dentro presto" esclamò Silente in fretta...

"dobbiamo avvertire gli altri subito" concluse infine...

 

 

Erano le 10 in punto quando un leggero "pop" mosse un mucchio di neve nel cortile della tana...


"oddio c'è qualcuno" esclamò Narcissa agitata, nella cucina c'erano tutti tranne Hermione che era salita per controllare James che dormiva da un pò...

Tutti balzarono in piedi e sfoderarono le bacchette... Arthur, Ron e Draco si appostarono davanti la porta mentre Ginny e Pansy gurdavano dalla finestra

"è... è Silente" mormorò Arthur, tutti si guardarono e furono attimi al cardiopalma... perchè era solo? La sua veste macchiata di sangue non sfuggì a nessuno e Molly singhiozzò... uscirono e raggiunsero il vecchio mago che.... sorrideva

 

"sorride....SI SORRIDEEEE " urlò Ron che lo abbracciò senza ritegno

"oh piano signor Weasley sono davvero vecchio sà?... Allora il mondo magico è libero stanno tutti bene... tutti... avvertite miss Granger per favore Molly non avresti del Brandy per caso?" disse facendosi strada ...

Draco scattò e salì le scale, bussò... Hermione aprì la porta allarmata... probabilmente aveva sentito dei rumori, era il ritratto della paura ma appena vide gli occhi di Draco provò a sorridere e si portò le mani alla bocca cercando di trattenere le lacrime

"si... si Hermione ce l'ha fatta... ce l'ha fattaaa" si abbracciarono con irruenza

" oh è vero? E' vero Draco è ...finita??" lui le prese il viso " si ...oh andiamo vieni di sotto" James dormiva ancora senza sapere quale grande giornata fosse quella.

 

Tutti la abbracciarono... tutti si abbracciavano e piangevano di gioia, Hermione raggiunse Silente "stà bene... è solo esausto... e leggermente ferito ma stà bene...lo porteranno quì tra poco appena riprenderà i sensi... ".

 

 

 

AUROR_SAN: Grazie per il tuo supporto... spero che questo capitolo ti piaccia... si ho in cantiere una storia la troverai presto... credo la possima settimana vedrai il primo capitolo...

 

DEBBY91: ti ringrazio per i complimenti ecco il lieto fine un pò sudato come sempre e cmq manca ancora l'ultimo capitolo...BACI

MAKI1994: Grazie infinite per la recensione è bello sapere che questa storia non emoziona solo me che la scrivo... grazie grazie grazie.

E GRAZIE A TUTTI A PRESTO CON L'ULTIMO CAPITOLO...SERY.

 

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Capitolo 41
*** grande famiglia ***


Quando Harry riprese conoscenza capì immediatamente dove fosse...

l'odore dell'infermeria glielo svelò subito...

restò con gli occhi chiusi per un pò cercando di sentire il suo corpo... i ricordi arrivarono e con essi la consapevolezza che era tutto alle spalle...

" oh ti prego Poppy non assillarmi più ti scongiuro...non adesso "

"allora giovanotto cosa credi di fare? Sono sempre io che comando qui non dimenticartelo... per me sei sempre lo scorbutico ragazzino di una volta sai? quindi adesso apri quella bocca senza storie"

Harry trattenne un sorriso... era bellissimo essere lì a godersi le consuete schermaglie di suo padre e Madama Chips... era ancora più bello sentire la voce di suo padre... sapendo che anche lui come tutti gli altri era in salvo.

"E' normale che dorma ancora?" il tono di Severus era cambiato repentinamente...

Poppy sorrise appena

"ma certo Severus tranquillizzati tuo figlio è solo esausto... e chi non lo sarebbe con tutta quella tensione e quei colpi... Merlino mi ricordo ancora quando lo vidi per la prima volta... era così piccolo e vulnerabile..."

Severus osservava quel viso ancora una volta segnato dalle ferite e dai lividi e il suo cuore si gonfiò di orgoglio e di gioia... una gioia nuova e sconosciuta, una gioia priva di apprensioni per il futuro...

"oh Lily saresti orgogliosa di lui" mormorò appena

"so che lo sarebbe anche di te papà"

"Harry come stai figliolo?" ansimò avvicinandosi e toccandogli la fronte...

lui si tirò su "bene... stò bene davvero... tutti salvi?"

"tutti" lo rassicurò il pozionista...

Madama Chips arrivò e gli toccò la fronte e quando la sentì fresca esaminò i tagli e i lividi sul viso di Harry per poi terminare quell'esame con una carezza...

il giovane mago sgranò gli occhi incrociando quelli traboccanti di lacrime della medimaga quando parlò

"grazie caro... ci hai salvati..." e si allontanò verso altri letti...

"papà... avete avvertito... Hermione lo sà?"

" oh immagino di si Silente è corso a dirlo a tutti... ora appena te la sentirai ti porterò da lei"

 

 

"E' incredibile non riesco ancora a crederci" esclamò Remus seduto insieme a Tonks e Malocchio sui gradini del castello...

"Potter è stato... fantastico... ha stoffa quel moccioso... sarà un auror formidabile" asserì Moody mentre il suo occhio magico roteava

"Harry si e svegliato " comunicò Minerva andandogli incontro

"ah bene andiamo allora dobbiamo portarlo alla tana e sbrighiamoci prima che Silente si scoli l'intera scorta di alcool di Molly" concluse serio Moody...

 

 

Hermione aspettava quel momento da sempre… temeva di svegliarsi e realizzare che fosse tutto diverso, o che Harry fosse appena andato via verso Hogwarts.

"mammm…mma" il dolce richiamo di suo figlio la riportò al magnifico rassicurante presente… si sciolse i capelli e si asciugò gli occhi arrossati di pianto come ogni volta che pensava a sua madre e a suo padre… ma Severus aveva ragione non poteva deluderli…

 

 

Lupin, Tonks, Hagrid e Malocchio arrivarono per primi… e ci furono altri abbracci e strette di mano… e lacrime di commozione… la tana era in fermento tutti aspettavano lui, l’eroe, il prescelto, l'amico, il fratello, colui che aveva liberato il mondo magico dal male.

"siamo sicuri che stà bene?" chiese Ron riferendosi ad Harry, Lupin lo abbracciò

"si Ron stà tranquillo sarà qui a momenti" lo rassicurò il licantropo, Ron catturò la mano di Pansy e attese lì nel cortile come tutti di ascoltare il suono della materializzazione più importante.

E accadde… Hermione sussultò, Ginny le carezzò la schiena e prese James con se "dallo a me e corri ad abbracciarlo" le disse .

 

Harry li vide tutti , erano lì per lui e quelle facce gli scaldarono il cuore …cercava lei e la trovò immediatamente, nessuno si mosse perché era Hermione quella che non poteva più aspettare.

Si guardarono come se si vedessero per la prima volta, come se non esistesse altro intorno, i suoni sparirono assieme al tempo, alla luce del sole al vento dolce che cullava la tana…

Si mossero simultaneamente l’una verso l’altro lentamente si raggiunsero e si legarono respirando i loro profumi.

"Harry…" mormorò la strega

"Oh Dio Herm quanto mi sei mancata… io … temevo che … "

"si lo so … oh Harry ho avuto così paura per te … fatti guardare" disse staccandosi e sfiorando i tagli che aveva sul viso livido

"ora... non potrà più toccarti ora non ti farà più del male " lo rassicurò prima di unire le sue labbra a quelle del mago… e fu un bacio lungo e carico di significato perché vi era racchiuso tutto il loro cammino…

 

"James… dove?"

Harry si avvicinò a suo figlio che ora era tra le braccia di suo nonno… si fermò a pochi passi e lo guardò… il bambino allungò una manina verso suo padre…

quel gesto scatenò una valanga di emozioni dentro Harry che lo prese in braccio e scoppiò in lacrime, singhiozzando come se avesse ancora undici anni…

L’emozione aveva imprigionato tutti … Moody distolse lo sguardo verso le colline… fu uno dei momenti più preziosi delle vite di quella grande coraggiosa affiatata famiglia…

I festeggiamenti andarono avanti per giorni… in tutto il mondo magico si festeggiava e si brindava a Harry Potter… finalmente l’incubo era svanito.

 

 

11 MESI DOPO:

 

"oh maledizione faremo tardi ne sono certo e Harry e tuo fratello mi uccideranno" disse spazientito Draco cercando di annodarsi la cravatta senza riuscirci

"scusami…AMORE… prova tu ad entrare in una tenda da giardino babbana con questa pancia… quando ci riuscirai potrai essere paranoico…oh accidenti dammi una benedetta mano" Ginny era davvero molto nervosa… mancava davvero poco al parto ormai.

Si guardò allo specchio " oh per tutti gli elfi grassi sono … sono … enorme… no senti Draco io non posso proprio venirci no no è fuori questione "

Il biondo mago imprecò sottovoce… adesso la cosa che più temeva era una crisi isterica di Ginny ed era proprio quello che stava succedendo, il tutto a circa due ore dalle nozze di Ron e Pansy ed Harry ed Hermione.

"amore… amore calmati sei bellissima… e"

"e incinta … molto incinta, ma guarda qui? Sono impresentabile oh cavolo non entrerò mai in quelle scarpe così piccole"

"ascolta amore non puoi mollare Hermione e Pansy adesso le getteresti nel panico" tentò apprensivo, lei sembrò pensarci su, fare leva sulle sue amiche sembrò una mossa vincente,

"tu dici?" mormorò

"ma certo dai andiamo ti aiuto io…"

 

 

Tutti gli invitati erano già arrivati, le due spose erano pronte e preoccupate

"ma dove diavolo è finita Ginny? Spero solo stia bene" esclamò Hermione aggiustandosi il velo

"oh arriverà vedrai, starà sbraitando per trucco e vestito la conosci no?" ridacchiò Pansy soave,

avevano deciso di sposarsi insieme, nello stesso giorno e nello stesso luogo in cui tutti si ritrovavano sempre... ovvero la tana.

Qualcuno martellò la porta e Ginny entrò seguita da Calì e Lavanda, era affaticata e agitata insieme

 

"oh Merlino scusate ragazze… credo che Harry abbia fatto meno fatica ad uccidere tu sai chi …ehm insomma è stato un calvario entrare in questa trappola di stoffa" tutte scoppiarono a ridere come ai vecchi tempi

"oh siete…si ecco voi siete… magrissime… cioè bellissime volevo dire"

"oh andiamo Ginny passerà…quella pancia sparirà... ci sono passata " la rassicurò Hermione

"già e tra poco ci passerò anche io" esclamò Pansy aspettando la reazione delle altre streghe che iniziarono a strillare come adolescenti

"oh da quanto lo sai?" chiese sua cognata

"da un paio di settimane ma Ron voleva aspettare il matrimonio prima di dirlo"

"wow ma cos’è un’epidemia di nascite? Lav dobbiamo darci da fare anche noi sia Fred che George sono pronti secondo me" rise Calì

"davvero io non so come avete fatto voi due a catturare quelle due teppe dei miei fratelli" sentenziò Ginny

"beh erano l’ultima occasione per diventare cognate non c’erano altri papabili Weasley in giro" scherzò ancora Calì…

 

Continuarono a ridere come matte poi Draco entrò, nessuna aveva sentito bussare per il baccano che facevano

"insomma è tardi non siete ancora pronte?" tutte si voltarono e fu incenerito da 4 paia di occhi assassini

"ma cos’è tutta questa fretta Draco? Tranquillo il bambino non nascerà oggi se è quello che temi" rispose sua moglie tra il sarcastico e l’irritato.

 

"oh Merlino Severus chiederà il mio sangue se non vi sbrigate… sembra debba sposarsi lui per non parlare degli… sposi non li tengo più quindi… vi prego… io vi prego di darmi una mano mie belle diaboliche signore"

"non è bello quando pregano così?" esclamò Ginny divertita con una mano su un fianco suscitando altre rumorose risate, Draco sbuffò

"siete davvero perfide… tutte voi" concluse uscendo.

 

Harry e Ron arrivarono davanti l’altare… si sistemarono a vicenda la cravatta

"ok si ci siamo stai bene?"

"Ron se non la smetti di chiedermi se stò bene inizierò a sentirmi male davvero"

"scusami Harry oh ecco ci siamo arrivano"

 

Calì e Lavanda si affrettarono a raggiungere Fred e George proprio dietro Molly e Narcissa, Ron sospirò sorridendo, Harry invece sembrava non respirare da ore…

La musica prese a salire e Pansy comparve nel suo abito bianco con strascico appesa al braccio di Arthur, era raggiante ed emozionata e appena raggiunse il piccolo altare anche una splendida Hermione fece la sua comparsa accompagnata da Severus che camminava assieme a lei con sguardo solenne.

Harry restò senza parole, era fasciata in un abito avorio, spalle scoperte e capelli sciolti, sembrava una creatura della foresta, Severus la baciò e le sollevò il velo e si sedette in prima fila accanto a Minerva che aveva in braccio James.

Silente celebrò il rito con emozione, e la festa si protrasse fino a notte fonda… fino a quando le due coppie di sposi sfiniti e felici salutarono gli ultimi invitati.

 

 

10 ANNI DOPO:

Quella mattina le 4 graziose villette di Wisard Court dove vivevano le tre coppie di coniugi Weasley, i Potter e i Malfoy avevano preso vita già dall’alba, Harry si svegliò e si costrinse ad alzarsi, i suoi figli stavano superando il limite di guardia…

James non smetteva di urlare e di correre dietro a sua sorella Lily, poteva sentire lo scalpiccio dei passi che andavano su e giù per le scale

"oh Merlino adesso stanno davvero esagerando, si alzò e scese in cucina dove un’affaccendata Hermione armeggiava con tazze e cucchiaini…

"buongiorno tesoro… James ti ho detto di smetterla…oh cielo sarà dura oggi"

"già… ma me lo aspettavo ...buongiorno anche a te amore" disse baciandola e soffocando uno sbadiglio…

afferrò la sua tazza fumante e uscì in giardino sperando di trovare un po’ di pace…

 

"Insomma adesso basta sveglierete tutti … Colin lascia stare tuo fratello subito" Harry sorrise e guardò oltre la staccionata

"buongiorno Ginny… "

"oh Harry buongiorno è un parolone oggi…!"

"si anche qui… non vedo l’ora che partano sai? Draco dorme ancora?"

"oh beh lo sai riuscirebbe a dormire in mezzo ad un’altra guerra magica"

Un rumore metallico catturò la loro attenzione e si voltarono verso la casa accanto " miseriaccia…miseriaccia…"

"Ron… Ron sei tu? Che succede?" un pallido e stropicciato viso affiorò dalla siepe

"oh Harry, Ginny buongiorno… si ecco io stò provando a far funzionare questo stramaledetto aggeggio babbano per le siepi" ,

Ginny alzò gli occhi al cielo mentre dall’interno si udì la voce di Pansy

"amooore hai finito???"

"noo non ho nemmeno cominciato… oh che palle"

"E non dire brutte parole nooo Annie non si ripete quello che dice papà ok? Oh Ron appena ti prendo"

lui ghignò e prese la tazza di Harry che esasperato rinunciò a impedirglielo

"ahh il caffè di Herm è il migliore"

"vero?" sentenziò Harry sarcastico " sono uscito apposta come tutte le mattine per farti bere il caffè di Hermione dalla mia tazza"

"beh vorrai dire dalla MIA tazza ormai… le vostre pesti? Sono in subbuglio eh?"

Harry annuì sconsolato "faremo tardi… se non ci sbrighiamo a metterli sul treno lo perderanno" concluse pensoso, Ron fece una faccia orripilata e Ginny impaurita scattò urlando

"Dracoooo forza giù dal letto sono le setteeee "

 

 

 

Quell'anno anche i figli minori di Harry e Draco andavano ad Hogwarts per la prima volta... fu un'impresa riuscire ad arrivare a King's Cross dove Molly Arthur, Narcissa e Severus aspettavano

"ma dove sono? Tutti gli anni la stessa storia" si lamentò Severus

"oh beh li conosci non ce nè uno che sia puntuale..." replicò Molly "anche se Hermione ..."

"oh Hermione ci ha rinunciato... non poteva che soccombere circondata da quel branco di ritardatari" la interruppe Arthur... "oh finalmente eccoli" esclamò Cissy

 

"nonna nonna" Annie e Colin corsero ad abbracciare Molly ... mentre dietro di loro una spaventata Lily si lasciava prendere in braccio da Severus "cosa c'è piccola?"

"non ti vedrò più la mattina nonnino" mormorò la bimba, Harry scambiò uno sguardo esausto con suo padre che annuì

" mia piccola Lily non è vero... mi vedrai spesso invece..." la piccola si staccò dal collo del mago
"dici sul serio nonno?"

"ma certo... sarò il tuo professore sai? Ti insegnerò pozioni" la bambina iniziò a urlare

"evviva il nonno... Ehi Rose ha sentito?? " esclamò rivolta alla seconda figlia di Fred e Calì ...

"certo che ci vorrà una classe solo per i Malfoy i Potter e gli Weasley... abbiamo popolato Hogwarts eh?" ridacchiò Ron

 

"papà mi raccomando cerca di tenerli tutti d'occhio... tutti insieme sono davvero pericolosissimi, già l'anno passato hanno fondato questa specie di gang e...."

"Harry stà tranquillo ci penserò io a questa banda di iene in erba... non preoccuparti è per questo che vado anch'io no???"

 

In effetti Severus aveva accettato il posto di pozioni quell'anno non solo per nostalgia e per la mancanza dei suoi nipoti, ma anche perchè tutti conclusero che sarebbe stata una buona idea tenere d'occhio gli 11 terribili, era così che venivano chiamati in famiglia gli eredi Malfoy, Potter e Weasley, e per Weasley si intendeva non solo Ron ma anche i gemelli e Bill...

 

Il treno fischiò , James, Colin e Jack, primogenito di Ron e Pansy fecero accomodare i loro cugini e fratelli in due scompartimenti vicini, Pansy cercava di assicurarsi che si fossero ricordati tutto...

"dai Pansy è tutto ok... e poi ci sarà Severus con loro... e ad Hogwarts li aspettano Lupin, Silente, Hagrid e Minerva...possiamo stare tranquilli ", lei annuì sorridendo ad Hermione.

Il treno fischiò ancora e stavolta si mosse "mi raccomando fate i bravi ...tutti voi" urlò Draco alzando una mano in aria a mò di saluto

"e scriveteci" urlò Lavanda ai suoi 3 figli mentre si stringeva al suo George... Harry vide il treno sparire oltre la prima curva, era meno triste degli anni precedenti, i bambini erano così felici di partire e di essere tutti insieme... e poi c'era anche suo padre e questo lo rassicurava parecchio... Hemrione si avvicinò a lui e gli cinse la vita

"staranno bene... vedrai " sussurrò la strega

"ma certo... vieni qui" rispose Harry abbracciandola "ti amo" disse infine "anche io " rispose Hermione...

 

"allora signore" esclamò Calì avvicinandosi alle amiche " ricordate? Abbiamo qualcosa da fare no?" Fred esultò in silenzio intercettando i sorrisi di Ron e George

"amore sei sicuro che..." disse sua moglie ad Harry

"Herm vai tranquilla... sono tutti a scuola adesso e poi noi ragazzi abbiamo i nostri tre giorni ai laghi ... anche se sai che odio la pesca ma odio ancora di più Ron che si lagna..."

"Non ci starai ripensando Herm... andiamo sarà divertente... un centro relax babbano, massaggi e chiacchiere a volontà" rise eccitata Ginny...

"oh ho proprio bisogno di riposare... e di chiacchierare tra donne" concluse Lavanda...

"Bene allora ci vediamo tutti da Molly e Arthur per pranzo" precisò Harry "partiremo subito dopo"

in molti si voltarono al loro passaggio, i maghi perchè li conoscevano bene i babbani perchè era impossibile non sentire il baccano che facevano,

in questo non erano cambiati affatto, in tutti quegl'anni non si erano mai lasciati e non lo avrebbero fatto...

erano ancora amici, tutti loro, ed erano ormai una gran bella famiglia...

i loro figli stavano per ripercorrere le loro orme... senza il pericolo o l'ombra di quel male che loro avevano sconfitto e che li aveva fatti soffrire, trovare, riunire, crescere e cementare così tanto.

 

ALLORA ECCOCI, FINITA ...E SPERO DAVVERO CHE NON ABBIA DELUSO NESSUNO... QUESTO ULTIMO CAPITOLO FORSE E' UN Pò STRANO E PIATTO MA CREDO FOSSE IMPORTANTE DEDICARE UN CAPITOLO AL LIETO FINE IN TUTTI I SENSI...

GRAZIE ANCORA A TUTTI VOI CHE AVETE RECENSITO PERCHE' MI AVETE DATO LA SPINTA PER CONTINUARE E FINIRE QUESTA STORIA, GRAZIE ANCHE A CHI SI E' LIMITATO A LEGGERLA...

LA PROSSIMA STORIA E' GIA' IN TESTA, LA TROVERETE PRESTO E RIGUARDERA' OVVIAMENTE HARRY, HERMIONE E NON POTRANNO MANCARE SEVERUS E DRACO. BACI E ABBRACCI. SERY.

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