Ranma & Akane special: le frecce celtiche e il clan nero

di Violet_chan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo uno ***
Capitolo 2: *** capitolo due ***
Capitolo 3: *** capito terzo ***
Capitolo 4: *** capitolo quarti ***
Capitolo 5: *** capitolo quinto ***
Capitolo 6: *** capitolo sesto ***
Capitolo 7: *** capitolo settimo ***
Capitolo 8: *** capitolo ottavo ***



Capitolo 1
*** capitolo uno ***


Sono ancora qui, a scrivere di lui, caro diario.
Non riesco a dimenticarlo, è partito già da diversi mesi lasciandomi sola in questa casa buia.
Niente ha più senso se lui non c'è. I suoi occhi azzurri come il cielo sono parte di me ormai. Parte di questa piccola manesca e maschiaccia ragazza.
Ci credi che mi manca anche il suo modo di prendermi in giro?
Oggi a scuola abbiamo avuto un'ora di filosofia. La professoressa ci ha chiesto che cos'è per noi l'amore.
Ora sono le cinque del pomeriggio, ho smesso di allenarmi da ormai una mezz'oretta. Ma è da questa maledetta mattina che mi domando cos'è l'amore.Lo vorrei chiedere tanto a lui... per te cos'è l'amore?
Sicuramente risponderebbe che sono domande stupide e che l'amore è per deboli. Svierebbe il discorso come solo lui sa fare e mi avrebbe attaccato dandomi della sentimentale e della ragazzina che crede ancora nelle favole.
Solo che lui non sa...che è totalmente vero... ma la cosa più importante è che lui non sa... che per me l'amore è lui.
Sì, caro diario. L'amore è lui. Ma sono maledettamente orgogliosa per dirglielo. Maledettamente innamorata che potrei morire se mi rifiutasse...e so che lo farebbe.
Lui ha le altre ragazze... lui è riuscito a dirmi un'unica cosa una volta... che per lui sono una grande amica.
Mi ha fatto piacere, perchè almeno ho capito che non prova odio o indifferenza per me...
Ma poi?
Poi ho realizzato: volevo più da lui. Da noi.
Vorrei vivere a colori con lui. Vorrei vivere quell'emozione.
Come vorrei venire sfiorata dalle sue mani, guardata dal suo sguardo azzurrino.
Ed ora lui è così lontano. E la domanda della professoressa di filosofia è sempre più vivida.
Vorrei che tu fossi qui, vorrei qualsiasi cosa che sia tua.
Non voglio le frasi banali.. voglio litigare. Voglio picchiarti, voglio discutere e ridere con te.
Questo è amore per me.
Amore è qualcuno che ti manca nella quotidianità.
Non sono le favole che ti raccontano da bambina.
Voglio piangere perchè tu sei qui e mi insulti... non perchè tu non ci sei e io mi sento sola.
Dove sei ora?
Forse avrei fatto bene a dirti tutto.
Ma la paura che tutto cambiasse me lo ha impedito.
Ranma, quando tornerai, te lo prometto sopra il mio caro e fidato diario, ti dirò tutto. Tutto quello che avrei dovuto dirti ma che per paura di non essere contraccambiata non ti ho detto.
Sono una vigliacca una codarda... ma io ti aspetterò, ti perdonerò per sempre.
Perchè anche questo è amore... perdonare chi si ama.
E io... io non voglio assolutamente perderti, ma forse è arrivato il momento di fare chiarezza.
Caro Diario, se non ci fossi tu, io non saprei con chi confidarmi. Ora però scendo che Kasumi mi sta chiamando. Spero...a presto.
Akane.
SPAZIO AUTRICE
Ci sarà un continuo... questa è l'inizio a one-shot di una storia che ho in mente. Spero vi piaccia. Besos

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Capitolo 2
*** capitolo due ***


Bosco di Sawagawa Ore 23.30
G: - Ranma!Ma cosa stai facendo? Da quando scrivi? Non ti starai rammollendo figlio mio?
R: - Non rompere! Sono sei mesi che non vado a scuola!E' il caso che qualcosa faccia per non perdere completamente l'uso del giapponese! Non credi?-
G: - Ohoh non farmi ridere figliolo!Un artista marziale non ha bisogno di saper scrivere! Ma da un altro punto di vista ti fa onore! Dimostri maturità! Io vado in tenda che domani si torna a Nerima!Buonanotte!....ah!Non scrivere niente di sconcio ad Akane!-
R:- Ma che cavolo dici!Vattene maledetto!-
Colpito.In pieno.
Il grande e grosso Ranma Saotome era stato colpito in pieno dal suo burbero e meschino padre/panda.
Difatti Ranma stava scrivendo ad Akane.
Erano passati 6 mesi da quando aveva visto per l'ultima volta il suo sgurado.
E ogni giorno ci pensava sempre di più.
Estraeva dalla casacca rosso cinese la foto della bella brunetta quando era solo.
Questo succedeva da quando, tornando in Cina 3 mesi prima era riuscito a tornare maschio.
Il suo pensiero non fu: “sono tornato maschio finalmente” ma piuttosto un “hai visto Akane, ora sono degno di te”
A quel pensiero così inconscio, Ranma si bloccò. Per un'unica volta capì le reali motivazione che lo portarono di nuovo in Cina.
Per amare davvero Akane.
Lui, che nella vita non ha saputo mai cosa fosse l'amore, ora gli veniva così spontaneo pensarlo.
Ma come dirlo a lei?
Sicuramente non dopo così tanto ...e se lei si fosse trovata un altro ragazzo più degno di lui?
Possibile.Molto possibile.
Ma era inutile piangere sul latte versato.Doveva dirle tutto quello che pensava di lei.
In primis che gli mancavano le litigate ,i bisticci e strano ma vero, i suoi ceffoni!



Ciao Akane, beh come stai?Allora sorpresa di vedermi??? - “spero di si cavolo”-
Beh sono tornato, sono un uomo ora...evviva! -”Sono patetico”-
Dimmi un po' cosa fai ora?A scuola come va?-”frasi di circostanza ...ma dimmi la cosa che mi interessa davvero”-
Ah si...tutto bene?Del resto la famiglia???...-”hai conosciuto qualcuno di interessante che gli spacco la faccia?Si?? ti posso rapire ora o aspetto la cena?”-

”No!Direi che scrivere non è il mio forte....sembrerei quasi uno stupido...poi...non voglio mentire...quindi...Akane...io...io...io....Ahhhhhhhhh non riesco a dirlo nemmeno da solo figuriamoci con lei davanti!!!!”
”Calma Saotome...è facile...Akane tu per me sei... sei...”
Ranma continuò a camminare avanti e indietro per svariate ore...quando ad un certo punto...sbucò l'alba!
G: - Ma Ranma! Non hai dormito stanotte!?!-
R: - Ahhh è già l'alba! Fra meno di 2 ore saremo a Nerima e io non ho concluso proprio niente! Sono così... -
G:-Stupido?-Concluse saggiamente Genma.
Non sapeva di cosa stesse parlando il figlio ma dalla sua espressione capì che si trattava di Akane... quindi senza pensarci più di tanto gli disse semplicemente...
G: - Ranma, stai affrontando la tua maggior sfida...ascolta solo il tuo cuore e vincerai ora sei un uomo...niente e nessuno potrà più batterti.-
Ranma sgranò gli occhi...possibile che il padre avesse capito?Ma soprauttto possibile che suo padre non era così venale ed attaccato alle cose materiali come pensava lui?
R: - TSK!Ma cosa vai a pensare!!!! Andiamo che è tardi!-
E i due si incamminarono per andare verso Nerima...sembrava così lontana per il codinato.Voleva vederla.
Lo voleva davvero...ogni passo che faceva l'avvicinava sempre più a lei...e cominciò a sentire un senso strano simile all'ebrezza...
-”E' questa la felicità?”-Pensò.
Dall'altra parte della strada una signora dai capelli castani e due grandi occhi nocciola passava di li... e disse ad alta voce...”Sì è proprio questa te la affido”.
Poi svanì.appena poco prima che Ranma si riscosse completamente dai suoi pensieri e da quella voce tanto gentile così simile a quella di Akane.
Il ragazzo sentì che da li in avanti, tutto si sarebbe sistemato.

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Capitolo 3
*** capito terzo ***


AKANE
Era un giorno come un altro in casa Tendo.
Da quando Ranma se n'era andato regnava una quasi “tetra” tranquillità.
A: - Ed oggi sono sei mesi che Ranma è partito! Ma quando pensa di tornare quel baka!?!-
N:- Ehi sorellina che ti prende? Sai che stai pensando a voce alta??? Ripetilo così ti registro e faccio un mucchio di Yen con questo scoop!
A: - Nabiki! Ma cosa vai a pensare!Io intendevo dire...che...beh ecco..
N: - Dai Akane è palese che ti manca Ranma... lo sanno anche i muri ma se lo ripetessi lo saprebbero tutti alla modica cifra di 5.000 yen!-
A: - Nabiki ora basta!-
La brunetta chiuse,anzi sbattè prepotentemente la porta della cucina dove si trovava e si diresse in camera sua per finire di mettere a posto la sua biancheria nei cassetti.
”Ma guarda te cosa mi fa dire a voce alta quello stupido di un hentai!Si è proprio uno stupido... Ma quando cavolo torni????????”

RANMA
G: - Sì fra meno di mezz'ora saremo di nuovo dai Tendo...ciò significa cibo a volontà e alloggio gratis! Come amo il mio amico Soun!-
R: - Papà come sei meschino! Vergognati razza di genitore cinico!-
Detto questo Ranma tirò una sonora botta in testa al padre che rimase senza denti per qualche frazione di secondo e con le braccia a cornetta di telefono...oltre che con un bernoccolo fumante in testa.
”Chissà cosa starà facendo Akane... dovrebbe essere a casa ora dato che le vacanze estive sono cominciate proprio oggi!Dovrò affrontarla, dirle ciò che ho provato a stare lontano da lei...non pensavo fosse così difficile...Dannazione!”
Il codinato mentre pensava non si rese conto di fare facce sconvolte e perplesse. Suo padre con un sussurro poco udibile aggiunse “Ho creato un figlio del tutto rincretinito”
Era una bella giornata estiva.Non era ancoraa il caldo afoso di fine luglio ma sicuramente era un caldo che ti scaldava interamente, anche l'anima.
Una leggera brezza accompagnava la giornata. Una brezza che faceva venir voglia di andare al mare.E Ranma sapeva che finalmente un bel bagno in mare se lo sarebbe fatto volentieri.
Ed eccolo a soli 10 metri da casa Tendo. Era ora di vederla, di farle sapere la sua verità. Di rischiare tutto.Vivere e morire per lei.
G: - Figliolo la smetti di fare quelle facce inquietanti?-
R: - Ma fatti gli affaracci tuoi!-
Detto questo Ranma scaraventò il padre sulla porta dei Tendo e una flebile voce si sentì non molto distante dal ragazzo.
”Ranma sei tu?”

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Capitolo 4
*** capitolo quarti ***


”Ranma sei tu?”
Quella voce era inconfondibile.Così soave per le orecchie del baldo giovane con gli occhi cielo.
Il ragazzo alzò lo sguardo e lo indirizzò direttamente a quella voce.
Si trovò davanti una ragazza sui 18 anni, poco più alta di quando l'aveva “abbandonata” per il suo addestramento.I lineamenti gli sembravano più maturi anche se erano passati solo 6 mesi.
La guardò per qualche millesimo di secondo per bene e notò la lunghezza dei suoi capelli.Non era più un caschetto il suo ma una lunghezza a mezza via dalle spalle.
A: - Ra...zza di baka! Ti sembra ora di tornare? Sono sei mesi che non ti vedo e tu ti presenti così di punto in bianco?!-
Non che Ranma si aspettasse una di quelle scene da film in bianco e nero dove il marinaio torna dalla fidanzata in lacrime ma...essere insultato proprio no!
R: - Vedo che anche se esteticamente sei più accettabile sei rimasta il solito maschiaccio di sempre eh? Mai che sei carina con me?!Cosa ti aspettavi i fuochi d'artificio?Un entrata in grande stile?TSK-
Akane comprese che,a modo suo,Ranma le aveva fatto un complimento.
Abbozzò un sorrisetto e risposte : - No aspettavo il tuo lato scorbutico così finalmente avrò qualcuno con cui litigare di nuovo! ....Papà,Kasumi,Nabiki!!!Venite!Ranma e il signor Genma sono tornati!-
S: - Amico Genma!-
G: - Amico Soun!Quanto tempo!-
Ranma avrebbe voluto dire molte altre cose ad Akane ma non ne ebbe il tempo ne il modo dato che entrambi furono investiti dalla famiglia Tendo al completo.
Passarono giuste giuste le ore per sistemare le loro cose nelle stanze e venne l'ora di pranzo.
Ranma scese le scale e si diresse in sala da pranzo insieme a suo padre.
G: - Allora Ranma? Hai visto che bella ragazza è diventata Akane? Come sei fortunato!-
R: - Papà smettila! TSK!.- E il povero codinato arrossì do botto facendo sogghignare il padre.
Il ragazzo si guardò intorno ma di Akane nessuna traccia.
R: - Emh...non che mi interessi ma...dov'è Akane?-
K: - Oh, Akane oggi non sapeva del tuo arrivo è uscita, doveva andare a pranzo con un suo amico!-
R: - Amico??? Da quando Akane esce con “AMICI”a pranzo!?- Si notò il tono strafottente ed allarmato del ragazzo.
N: - Non sarai geloso Ranma?-
R: -Io geloso? Ma nemmeno per sogno!- Si sedette a peso morto e cominciò a trangugiare il pranzo alla velocità della luce. “Ma chi cavolo è questa persona?Akane si è...no non è possibile !Diamine!”
R:- Io ho finito!Vado a farmi un giro fuori!-
K:-Oh Ranma dato che ci sei, vai a prendermi le uova?-
R: - Certo Kasumi, a dopo!-
K: - ...ah... se, per caso, vedi Akane dille di tornare a casa presto!-
R: - Ahh... o...ok!-
Ranma si mise le scarpe in fretta e furia e corse fuori con l'intento di andare a corre...
No aspettate!E' quello che vorrebbe far credere agli altri!
Andrò fuori per vedere dove diamine era finita la SUA Akane e chi era quel bell'imbusto con cui stava pranzando.
S: Oh questi giovani d'oggi! Sempre di fretta!-
K: - Ma dite che abbiamo fatto bene a dire che Akane era fuori con un ragazzo?-
N: - Eh...dovevo scattargli una foto mentre gliel'avevo detto! Mi piacerebbe vedere la sua reazione appena scopre con chi è fuori Akane!-
K: Sorellina come sei perfida! Chissà se si aspetta proprio LUI.-
N: - Secondo me muore di gelosia anche se non lo vuole dare a vedere!-
S: - Magari! Se finalmente si convincesse a confessare i suoi sentimenti ad Akane... ooo amico Genma!-
G:-Saremo a cavallo amico Soun!-
S: - Dobbiamo fare qualcosa! -
G: - Giusto! Andia.... -
Una lama affilata si fermò sul povero Saotome Senior.
Nod: - Tu questa volta starai buono qui! Non ti permetterò più di interferire con la vita privata di nostro figlio!-
G:- Ohh Nodokina cara! - Disse il buffo uomo sudando freddo con le braccia in segno di resa.
Nod: - Fai poco lo spiritoso, sono incollerita con te perchè non mi avete avvisato del vostro ritorno!-
G: - Ma vedi...-
Nod: - Niente ma! Dato che non mi hai detto nulla per punizione ti sorveglierò tutto il giorno, risiederò qui e se provi a interferire con nostro figlio assaggerai la mia Katana! Intesi???-
G: -Certo cara! Non farò niente e nemmeno Soun farà niente vero amico mio??? ( Ci tieni alla mia pelle vero?)-
S: - Sìììì metta via l'arma signora Nodoka! Questa volta ci arrendiamo!-
Nod: - Bravi! Così si ragiona!-
Intanto il ragazzo con il buffo codino correva sempre più spedito verso le vie di Nerima, guardandosi intorno per scorgere la brunetta dagl'occhi nocciola che tanto sognava.
Ad un certo punto, nel parco cittadino scorse la figura agile della ragazza, ma non era sola: con lei un ragazzo che mostrava un sorriso cristallino e gesticolava facendo ridere – sembrava- di gusto Akane....
Ranma guardò bene il damerino che sembrava,a primo acchito, avesse “rubato” il sorriso della sua amata.
Sgranò gli occhi e aprì la bocca...
R: - No... non può essere lui...

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Capitolo 5
*** capitolo quinto ***


NOTA AUTRICE : NON MI LINCIATE PER IL RITARDOOOOO!!! LA VERITA' E' CHE NON AVEVO PIU IDEE E SOPRATUTTO VOLEVO MIGLIORARE UN PO' IL MIO STILE...SPERO DI ESSERCI RIUSCITA! UN SALUTO E UN GRAZIE A CHI RECENSISCE SEMPRE! FRANCESCA


Di tutti Ranma non si aspettava proprio lui.
Il suo sguardo e la sua camminata fiera e decisa preludevano una conoscenza ancora puiù approfondita di Akane.
Quel giorno a Nerima stormi di uccelli volavano con calma verso ovest.
Un soffio di vento fece ridestare il codinato.
Come poteva essere vera la scena davanti ai suoi occhi?
Le pupille si dilatavano e si ristringevano a ogni battito cardiaco.
Il sangue ribolliva di rabbia.
Akane fra l'altro sembrava raggiante.
Il suo sorriso rivolto verso il ragazzo era del tutto sincero e spensierato tanto che il codinato riuscì a percepirlo a metri di distanza.
Quegli occhi erano sei mesi che non li vedeva ed ora gli apparivano più lucenti...quasi... innamorati.
Non poteva essere così. Non doveva essere così.
Eccoli : si stavano fermando a prendere un gelato.
Certo che LUI era cresciuto dall'unica e l'ultima volta che l'aveva visto.
I suoi muscoli erano ben visibili come la sua pelle d'ambra che al sole sembrava brillare.
Ranma non poteva più stare a guardare. Fra tutto quello che si aspettava in questi mesi non poteva aspettarsi proprio questa situazione.
Ed ecco...gli mancò un battito.
Un bacio sulla guancia da parte di Akane.
Un bacio. Quel bacio che invece voleva lui.
Non poteva essere vero. Ciò significava che Akane non lo aveva aspettato.
E che forse non era nemmeno innamorata di lui.
Il cuore gli si frantumò.
Si accasciò a terra con la mano al petto.
Cominciò a sudare freddo.
Lo sguardo nel vuoto.
Conosceva Akane, non aveva mai dato baci sulla guancia a nessuno.
Questo significava sicuramente qualcosa.
Qualcosa che però lei non voleva da lui.
Significava anche che tutti gli sforzi per ritornare normale unicamente ed esclusivamente per lei erano stati vani.
Un unica parola: inutile.
Si alzò in piedi e cominciò a correre sempre più forte.
Senza meta.
Voleva solo andare lontano.
Lontano da tutti, lontano da Nerima, lontano da lei.
Non voleva spiegazioni perchè i suoi occhi avevano già visto abbastanza.
La gelosia cominciò a trasformarsi in rabbia.
La rabbia pervase il suo essere tanto da farlo scoppiare.
Tirò un pugno a una roccia.
Poi un altro.
Poi un altro ancora.
Ora capiva come poteva sentirsi lei quando una delle sue spasimanti gli dava fastidio.
E capiva il perchè delle sue reazioni.
Gelosia
Pura e semplice gelosia.
Ma ora era troppo tardi.
Ora lei non provava più quelle cose per lui, o forse si?
L'unico modo per saperlo era chiederglielo e affrontare a sua volta quel ragazzetto che gli diede già filo da torcere in passato.
Ma come sempre lui era Ranma Saotome.
E Ranma Saotome non scappava : affrontava ogni sfida come un duro.
In questo momento la sua sfida più grande era sapere la verità : la verità che poteva cambiare il suo destino ; sapere se nel cuore di Akane lui c'era ancora oppure ormai apparteneva a quel ragazzo.
Tornò in direzione del parco. Fiero e sicuro di ciò che stava per compiere.
Perchè la timidezza spariva ad ogni ferita nel suo orgoglio.
Perchè le bugie su Akane svanivano... come sentiva che stava per svanire lei nei suoi confronti.
Era nei pressi del luogo designato.
La vide di nuovo bella come non mai avviarsi forse a casa.
Era il momento.
R: - AKANEEEE! -
Lei si girò.
A: - Ranma, cosa ci fai qui? -
R: - Tu piuttosto cosa ci fai con lui? -
Lo sguardo di lui si incupì e indicò il ragazzo di fianco ad Akane... voleva sapere la verità.
- oh toh chi si rivede.... è un piacere rincontrarti Ranma Saotome.... -

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Capitolo 6
*** capitolo sesto ***


"Oh toh! Chi si vede! Ranma Saotome!Che piacere vederti"
R: - Ehi non fare il bell'imbusto e togli le tue manacce luride da Akane o te la vedrai con me!"
A: "Mah Ranma cosa dici? Siamo solo... ma a te che te ne importa si può sapere?"
R: - Che me ne importa? Io torno a Nerima...per...hai ragione... non me ne importa niente ne di te ne di quel ragazzino viziato!"
"Saotome come ti permetti?Ora te la devi vedere con me...TECNICA DELLA LUCE DELL'ILLUSIONE!"
Ranma schivò il colpo con molta più facilità della precedente sfida con il reuccio viziato.
R: - Toma! Mi dispiace ma le tue tecniche con me non hanno funzionato in passato, ora che sono migliorato non funzioneranno proprio per niente! Sono diventato molto più forte di quanto credi!"
La fierezza di Saotome veniva fuori da tutti i pori. L'eleganza dei suoi movimenti schivavano i colpi illusori dell'avversario, senza nemmeno un briciolo di sudore il codinato sorrideva con fare di sfida al ragazzo.
Ad un certo punto Ranma si fermò vedendo Toma distrutto e grondante di sudore.
R: - Ma dimmi Toma...non sarai venuto a Nerima per sposare... Akane?Ti ricordo che è una frana in cucina e tante altre cose"
Akane ci rimase malissimo, era appena tornato e ne l'accoglienza ne le parole del ragazzo furono di conforto per lei. Questa era la prova più lampante che lui non era interessato a lei nemmeno un po'. Quel poco che basta per capire che una persona ti vuole bene almeno.
T: - "Ma cosa vai a pensare fra me e Akane non c'è niente..."
Ranma tirò un lieve sospiro di sollievo sentendo quelle parole ma subito dopo sentì un tonfo al cuore.
A: -"Ahhh le cose stanno così Ranma? Se sei tornato per annullare il fidanzamento, beh, ti volevo avvertire IO che HO APPENA DECISO CHE IL FIDANZAMENTO E' ANNULLATO. Io credevo tu...fossi diverso...fossi cambiato, invece... mi tocca sempre sentire il tuo disprezzo verso di me... eh no carino...sono diventata una donna... sono stanca...addio... non mi cercare mai più! "
Disse la ragazza sull'orlo della lacrime. Erano passati mesi;mesi difficili per lei, che lo pensava in ogni momento e sperava in ogni momento di vederlo.
E invece chi si trovò di fronte? Sempre quel ragazzino orgoglioso e troppo testardo che però amava tanto.
Ed ora per l'esasperazione, voleva solo dimenticarlo.
Fuggì più lontana che potè.
Correre...correre...sempre più forte sempre più lontano... mentre una mano l'afferrò con decisione. Non voleva più lasciarla. Non in quel momento. Non più.


Sono diventata una ragioniera a tutti gli effetti e per scrivere ff non ho proprio più tempo. Mi dispiace che aggiorno così lentamente ma il lavoro mi distrugge
Grazie a tutti quelli che commentano.

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Capitolo 7
*** capitolo settimo ***


Ora,glielo dirò adesso. In questo momento.
Sei il buio,sei la luce. Sei un giorno di gioia.

A: - Lasciami subito...lasciami...-. Le parole uscivano come un sussurro dalla bocca della ragazza che con sguardo cupo continuava a guardare gli occhi tempestosi del codinato.
-"Quegl'occhi" - pensò la ragazza - " sono gli stessi occhi che ha mentre affronta una sfida.-
E proprio di una sfida si trattava. La sfida più grande per Ranma.Nemmeno tutte le avventure passate in questi anni potevano essere paragonate.
Ranma la fissava con occhi seri ma allo stesso tempo un filo di disperazione fuoriusciva da quel blu tempestoso.
Cosa poteva accadere? Cosa sarebbe successo se lui avesse aperto il suo cuore a lei?
Lei contraccambiava?
Mille domande ronzavano in testa alla ragazza, mille risposte desiderava lui.
Akane accennava un sospiro, mentre fissava la figura che la teneva stretta.
Talmente stretta che sembrava non volesse più lasciarla.
Ad un certo punto una fanfara cominciò a trillare sempre più forte.
Quel momento fu spezzato da un uomo che suonava insistentemente le campane della chiesa di fronte i ragazzi, nessuno dei due aveva notato quel maestoso edificio sorto in così poco tempo a Nerima.
Una donna uscì dall'edificio guardando i due ragazzi che ancora non avevano chiarito la situazione.
??? : - Buon giorno ragazzi, è tutto ok? -
Akane guardò la bella ragazza con occhi grandi color dello smeraldo, i capelli biondi raccolti in una vistosa acconciatura. Le labbra rosse con un filo di rossetto. Il fisico longilineo e le mani curate ed affusolate.
Ranma lasciò la mano di Akane e fu ammaliato dalla bellezza europea della ragazza.
Riprese quasi subito la coscienza e poco dopo : - Scusa chi sei? -
Ok : - Scusate se mi sono messa in mezzo ma ho notato che stavate litigando e da buona donna di spirito mi sono precipitata a vedere... comunque io sono Okaido piacere di conoscervi. - La donna fece un breve inchino verso i ragazzi.
Akane e Ranma risposero all'inchino. Il codinato però pensò quasi subito all'occasione sprecata. D'altronde era abituato ad avere interruzioni nei momenti più importanti con Akane.
A: - Io sono Akane, piacere... e questo è Ranma -
Ok: - Siete fidanzati per caso? -
R: - Beh... -
A: - NO ASSOLUTAMENTE NO!- La decisione e la cattiveria di Akane nel pronunciare due semplici parole fece ribollire il sangue nelle vene a Ranma.
R: - Ha ragione lei! NON SIAMO ASSOLUTAMENTE FIDANZATI. -
"Maledetto orgoglio." Era l'unica cosa che riuscivano a pensare entrambi i ragazzi.
Ok: - Calmi calmi! Era solo una domanda non siate così fumantini! -
R: - Poi scusa, a te cosa interessa? - Chiese Ranma con il solito tono strafottente,socchiudendo gli occhi con fare sospettoso.
A: - Come sei maleducato! -
ok: - No no fa lo stesso, hai ragione tu! Sono stata scortese! Ve l'ho chiesto perchè sono della scuola di arti marziali magiche dell'amore , di Oslo. Norvegia.-
R: - Quindi cosa c'entra?Scuola di arti marziali tu? Non si direbbe... -
Ok: - Noi siamo stregoni più che combattenti, pratichiamo magia bianca, tutto ciò che con l'amore si può curare. Non solo fisicamente ma anche mentalmente. Vedendovi insieme ho notato che avete un aura insieme poderosa, non ne ho mai vista una così rosso brillante. Però per un attimo è diventata nera, quasi spenta ma sempre molto potente. Questo secondo i miei studi è dovuto a un blocco mistico delle frecce di Oenghus, Dio dell'amore celtico.
R: - Puà! Tutte stupidaggini!Che prove hai per dimostrarmi che quello che dici è vero?-
Ok: - Semplice! Seguitemi nel tempio, sembra una chiesa ma in realtà è un luogo di culto misto.-
I due ragazzi si guardarono in viso, sembravano entrambi scettici. Però decisero di seguire quella strana donna nel tempio. Avrebbero chiarito più tardi la loro situazione. Entrambi però sentivano che qualcosa dall'ingresso di quel tempio, sarebbe cambiato
...... continua ................


Ciao a tutti amici, non mi linciate =( . Ho già preparato metà dell'altro capitolo quindi non penso che aggiornerò in ritardo. =)
La storia si fa interessante, cosa scopriranno i nostri eroi? Lo scoprirete solo leggendo =)

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Capitolo 8
*** capitolo ottavo ***


Era veramente un posto sinistro, dove Ranma e Akane decisero di seguire Miss Okaido.
Tutto faceva sembrare a quei luoghi di culto che si vedevano solo nei film horror, dove il sacrificio umano era all'ordine del giorno.
La luce che emanavano le tante piccole candele negli angoli del palazzo facevano ombre sui muri di un colore marron scuro. Le alte e profonde mura facevano rimbombare qualsiasi suono proveniente dall'interno.
Akane si trovò spiazzata, non amava quel tipo di posti.
Ranma invece continuava a seguire Okaido, ma rimanendo sempre con un occhio vigile, non fidandosi compleramente della situazione.
Ok - " Eccoci arrivati ragazzi" - disse la donna fermandosi di fronte una porta con ampi spigoli e intarsiature sulla maniglia d'ottone.
R: - " Cosa c'è qua dentro?!" -
Ok - "Ora conoscerete il mio capo mistico, il rappresentante della scuola di arti marziali dell'amore, Ryo. Sarà lui a spiegarvi cosa ho visto in voi poco fa all'esterno del palazzo. E come poterlo risolvere"
I tre entrarono nella stanza.
Era un luogo umile, circondato da piccole fiaccole attaccate al muro.
Per terra un lungo tatami. Al centro della stanza un uomo, sulla quarantina, calvo e con un abito lungo nero da monaco meditava fluttuando nell'aria come se fosse la cosa più naturale del mondo.
Si sentivano canti tibetani e in un'altra lingua, che i due ragazzi non capivano, ma che Akane suppose fosse norvegese.
Ok - " Grande maestro, le ho portato due ragazzi, hanno con se l'aura nera il blocco mistico delle frecce celtiche...e...."
Miss Okaido venne fermata da una mano del maestro, che chiedeva silenzio.
Esso, fluttuava ancora nell'aria meditando. Scese e dalla sua posizione in piedi, cominciò a parlare :
Ry: - " So già tutto, non preoccuparti. Aspettavo i due ragazzi da molto, molto tempo."
Ranma con un po di stizza e di poca credenza, prese parola -" Chi sei? Come mai ci aspettavi?"-
Ry - " Calma ragazzo, mi presento, mi chiamo Ryo, Ryo Huonji. Mio padre è lo stimato maestro giapponese di arti marziali mistiche dell'amore, Doiji. Mia madre è Cyzia Wettemberg, stimata ricercatrice del mistico, norvegese. Sono approdato qualche tempo fa qui in Giappone, dopo varie ricerche. Stavo cercando proprio te e la tua metà. Pensavo di trovarvi in maniera separata ... ma invece vedo che siete più uniti che mai. Posso sapere i vostri nomi?- "
Akane e Ranma divennero rossi alle parole del maestro.
Intervenne la ragazza : " Io sono Akane Tendo e lui è Ranma Saotome, NON SIAMO META' SIA CHIARO!"
R : - " Esattamente! Sono Ranma Saotome della scuola indiscriminata di arti maziali! "
Il capo cominciò a ridere di gusto, vedendo le reazioni spropositate dei due giovani.
R : - " Cosa c'è da ridere? Ti faccio forse ridere io? Vuoi sfidarmi?"
Ry : - "Oh no no figliolo, ti spiego. La mia scuola di arti marziali, non consiste nella forza fisica. Generazioni di maestri prima di me hanno sviluppato un noto sesto senso per i sentimenti legati alla vita terrena. Alcuni, i più avari e avidi di sentimenti, si sono legati alle emozioni materiali : denaro, fama, soldi, potere.
Mentre altri, come me e la mia assistente, Miss Okaido, ci siamo dedicati alle emozioni più nobili dell'anima, sviluppando una sorta di legame con quello che definiamo amore.
Non solo, anche con la sintonia dell'anima, della fiducia, della fedeltà e delle emozioni buone che incanaliamo in tutta una vita. Noi pratichiamo la così detta magia bianca. Che serve a contrastare chi, come i clan neri, porta e provoca squilibri nel mondo e distruzione. Mirando ad arruolare persone tentate dalla marterialità delle cose. Persone forti e potenti, in grado di distruggere tutto. Sono venuto qui in Giappone per chiedervi aiuto"
Ranma si stava spazientendo, non riusciva a capire come lui ed Akane potevano aiutare quei due, che sembravano usciti da chissà quale film di fantascienza.
R: - " Sto perdendo la pazienza, spiegami cosa cavolo centriamo io e Akane in questa storia e cosa cavolo è questo nodo di cui parlava lei" Puntando il dito verso Okaido.
Ry : - " Circa 600 anni fa, donne e uomini celti praticavano indisturbati la magia nelle zone scandinave e bretoni. Una conosciuta chiromante creò nella seconda notte di luna piena, un nodo astrale, detto di Oenghus. Questo nodo serviva per riconoscere il vero amore, chi lo portava e chi era portato alla distruzione. Subito dopo, sono state create le frecce.
Che si sono tramandate per generazioni. Però, circa 4 anni fa, il nodo astrale è stato convertito al male, da uno del clan nero, il maestro Sho. Voi due, siete in possesso delle frecce, ciò significa che siete destinati alla riconciliazione fra bene e male."
R: " Noi? Destinati? Puahhh chiacchiere! Io mi sono scocciato con queste cose assurde, me ne torno a casa, su Akane andiamocene!" Ry : - " Te ne darò subito la prova"
Mentre Ranma e Akane si avviarono verso la porta, molto vicini perchè Akane era alquanto terrorizzata dal luogo e dalla situazione, dando le spalle al maestro, si trovarono i movimenti bloccati, non riuscivano a muoversi.
A: - Aaaa non riesco a muovermi, aiutami Ranma!"
R : - Che diavolo ci hai fatto! Maledetto"-
Ry : - "Stai calmo, non ho intenzione di farvi del male, semplicemente farvi vedere le frecce di cui voi siete in possesso" -
In un momento un aura rosso sangue fuoriuscì dal corpo dei due ragazzi. Era brillante, maestosa.
All'interno di essa un piccolo filo azzurro, intenso.
Questo filo collegava Ranma ad Akane. Unendoli perfettamente all'altezza del cuore.
Ad un tratto però, apparve un aura nera. Debole, ma pur sempre colore della morte.
Ry: - "Ecco! Quest'aura nera è dovuta agli scompensi creati dal clan nero di Sho. Voi siete stati scelti dal destino, molto probabilmente perchè entrambi non avete mai avuto il coraggio di affrontare realmente il vostro io interiore...e forse i vostri sentimenti... così ,state facendo accrescere il potere del clan, il vostro blocco è la nostra rovina.
Se supererete il blocco, invece, potrete salvare me il mio clan e anche le future generazioni di guardiani dell'amore. Così facendo assicurerete un futuro anche alla vostra prole e a chi vi circonda. Altrimenti il caos regnerà sovrano nel mondo. Aiutateci, è importante"
I due ragazzi erano increduli, potevano vedere anche loro il filo azzurro che legava saldamente i loro cuori. Il maestro li sbloccò.
Per dargli il libero arbitrio sulla decisione di aiutarlo o meno.
Akane venne presa da un moto di tenerezza, talmente grande che i timori di poco prima sparirono, cominciando a dare fiducia alle parole dell'uomo.
A: - " Ranma, ho una sensazione positiva, dobbiamo aiutarli!"
R: - " Ne sei sicura?Io non mi fido di lui"
A: - " Beh questa volta fidati di me." Lo disse con aria decisa e limpida. Ranma non gli seppe dire di no.
R: -"Ok ma qualsiasi cosa di pericoloso lasciala fare a me, cosa dobbiamo fare Ryo?"
Ry : - "Ora vi spiegherò, intanto grazie per il tempo a me concesso......."



continua.......

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