It's Reality what I live...

di _YeongWonhi_
(/viewuser.php?uid=106393)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1:INTRODUZIONE ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2: GIORNATE CASALINGHE ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3: SPARIZIONE ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4: OSTAGGIO ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5: Felicità e Terrore ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6: IN OSPEDALE ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7: LUCIDITà PARZIALE ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8: LETTERA ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 : DISCOTECA E MISTERI ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10: NON VOGLIO CREDERCI ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11: FIGLIO DI CHI?? ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12: PERLPESSITà,SOSPETTI... ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13: REAZIONE INASPETTATE ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14: MOMENTO DI QUIETE ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15: UN ADDIO INCOMPRENSIBILE ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16: RITORNO ***
Capitolo 17: *** Capitolo 17: UN PROBLEMA IN MENO ***
Capitolo 18: *** Capitolo 18: ANCORA UNA VOLTA HO VINTO ***
Capitolo 19: *** Capitolo 19: AMORE INVIOLABILE ***
Capitolo 20: *** Capitolo 20: REAZIONI ESAGERATE ***
Capitolo 21: *** Capitolo 21: O COSì O NIENTE ***
Capitolo 22: *** Capitolo 22: MISTERI E ENORMI DELUSIONI ***
Capitolo 23: *** Capitolo 23:MONOSILLABO ADATTO...QUALE? ***
Capitolo 24: *** Capitolo 24:RISPOSTA ***
Capitolo 25: *** Capitolo 25: THE END ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1:INTRODUZIONE ***


 Kyara Agatha Mainlandermemy881: per la vostra "felicità" ho deciso di iniziare subito il sequel staseraaa!!! Domani pubblicherò il primo vero e proprio capitolo...Questo è un piccolo assaggio!!...Spero vi piaccia!! Kuss,Alice...


ECCOMI TORNATA PIù CARICA DI PRIMAAAAAAAAA!!! BUONA LETTURAAAA!!
QUESTION: Qual'è la vostra coppia preferita??? Ditemelo dopo aver letto l'introduzioneee!!...xDDD

CAPITOLO 1: INTRODUZIONE

 

Sono passati due anni ormai dalla nascita dei miei piccoli figli, non nascondo il fatto che si sono fatti desiderare ed attendere fin troppo i due birichini,da tutti e nessuno escluso. Sono cresciuti a vista d’occhio e li amo sempre di più e Tom la pensa esattamente come me. La cosa più bella è che ci amiamo sempre di più. Io ora ho 20 anni e il mio ragazzo 23. Siamo dei genitori molto giovani ma la nostra famiglia si può dire che è più unita di quelle di una certa età che divorziano per cose alquanto banali. Non vorrei annoiarvi molto con il resoconto dei fatti,ma dovrò pur aggiornarvi! È due anni che non mi faccio viva. La prima  parola di Ithan è stata sorella,si vede lontano un miglio che tiene molto a lei nonostante sia ancora piccolo per capirlo pienamente. Mentre Maika per prima cosa ha detto Tokio Hotel. Quando io e Tom ce ne siamo accorti siamo scoppiati a ridere sommessamente. Povera figliola a son di sentire quel nome s’è rintronata talmente tanto da dirlo come prima parola,ha fatto la mia stessa fine, è fan dei suoi stessi parenti. Ha solo due anni è vero,ma quando una ascolta sempre la loro musica e impazzisce quando li sente cantare secondo me si può definire fan,indipendentemente dall’età. Ovvio è fan non nel vero senso della parola,dato che è figlia del chitarrista,però… Per quanto riguarda Tom e me siamo sempre uguali da quando vi abbiamo lasciati senza di noi. Io forse ho messo su qualche chiletto in più,ma dopo un parto gemellare sono piuttosto giustificata. I Tokio Hotel continuano ad avere successo,grazie alle vere fan che non smettono mai di sostenerli,sono grata a loro perché rendono felici la mia famiglia,compresa me. A proposito! Vi ricordare le coppie vero? Antea e Bill stanno sempre insieme,e progettano addirittura di sposarsi,quando ce l’hanno detto non credevo alle mie orecchie,ma quando hanno specificato i tempi mi è stato tutto più chiaro. Infatti hanno detto che accadrà tra tre o quattro anni,ma la proposta rimane comunque valida. Georg si è già sposato con Corinne e al loro matrimonio io e mia gemella Kristen abbiamo fatto le damigelle,è stata una bella esperienza. Arrivando alla mia coppietta preferita,perché è stata la prima a nascere, c’è da dire che è tutto uguale a prima: Leonora e Gustav si amano immensamente e niente e nessuno può separarli,se non ogni tanto la lontananza,ma ormai non ci fanno più caso da tanto che si amano. Ora mi sono un po’ stancata di parlare del passato,per così dire. Comincerò con il parlare del presente,di ora,di adesso.

 

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 2: GIORNATE CASALINGHE ***


 Kyara Agatha Mainlander: Grazie tesorooooo per supportarmi ogni volta,non sai quanta gioia mi dai....Comunque Georg è  è già sposato con Corinne...Altrimenti te lo cedevo volentieri...xDD Eh si,sei brava con le lingue!...tvb,Kuss,Alice...

 memy881: Sono io che devo ringraziare  te caraaaa!!! Grazie per recensire,grazie per seguire la storia,grazie per averla tra le preferite....Grazieeee!! Comunque davvero non ti preoccupare,è uguale se non hai recensito la ff precedente,l'importante è che lo fai ora,no?? "Meglio tardi che mai!"....Ad avere figli ci sono due personcine che ci stanno giusto provando,lo scopri in questo capitolo chi...Scusa forse per l'ora tarda,speriamo che tu sia sveglia per goderti il capitolooo!!!!..xDDD....Kuss tesoruccio,Alice...

SCUSATE L'ORA,MA NON SONO RISUCITA A PUBBLICARLO PRIMA PER PROBLEMI DI CONNESSIONE..UFFAAA!!... PREMETTO CHE QUESTO CAPITOLO SERVE PER FAR CAPIRE COM'è L'ANDAZZO NORMALE IN CASA KAULITZ,DOMANI CERCHERò DI METTERE UN Pò PIù VITALITà NELLA STORIAAA! BUONA LETTURAAAAAAAAAAAAA! KUSS,Alice...

CAPITOLO 2:  “GIORNATE CASALINGHE”

 -“Amore!” sento una voce chiamarmi. La voce più bella che abbia mai sentito,dopo quella di Bill ovvio.

 -“Che c’è ora?” domando.

-“Maika ha fatto la cacca!” e te pareva! Deve sempre chiamare me in questi casi eh!

 -“Cambiala allora!” propongo.

 -“Ma amore,io ho cambiato Ithan prima!” ribatte.

 -“Si,va bene! Ho bell’è che capito!” mi alzo dal divano in cui mi stavo riposando un po’ per raggiungerlo nella cameretta dei piccoli.

 -“Eccomi faccio io! Ithan sta ancora dormendo?”

 -“Si,non fa altro che dormire,e ha già due anni!” dice.

 -“Si vede che ha preso dal padre!” scherzo io “Comunque Bill e Anty quando ci vengono a trovare? È una settimana che ci siamo trasferiti e non sono ancora passati da noi!” esclamo.

 -“Non lo so! Sai ultimamente hanno avuto parecchio da fare!”

 -“Si,e cosa? Poltrire sul divano guardando la tele e mangiando un mucchio di schifezze?”

 -“Ma perché te la prendi tanto? Guarda che prima o poi verranno! E comunque lo sai il perché non sono ancora venuti!” insiste.

 -“Tesoro,si da il caso che io non lo sappia invece!” continuo a dire mentre cambio il pannolino alla piccola:” Sarà meglio che tu e tuo fratello impariate a farla sul vasino!” aggiungo divertita.

-"Shi,mamma!" risponde Maika.

 -“Riprendendo il discorso riguardante mio fratello” mi ricorda Tom “ non viene a trovarci perché stanno organizzando il matrimonio!”

 -“E bisogna iniziare ad organizzarlo anni prima,siccome!”

 -“Mamma mia,Alice come sei permalosa! E comunque Anty sta anche cercando di rimanere incinta se non ricordi!”

 -“Lo so,lo so! Ma non mi sembra un buon motivo per non passare anche solo 10 minuti da noi!”

 -“Via,tanto quando vuoi aver ragione te è inutile discutere!”

 -“Sei te che vuoi aver ragione!” dico prendendo la piccola in collo e cominciando a cullarla per addormentarla.

 -“No,io sto cercando di farti ragionare!”

 -“Si,si!” poi gli smollo Maika tra le braccia, le mie stanno andando in pezzi.

 -“Che fai eh? Ti ritiri così presto?” chiede compiaciuto. Vi chiederete perché! Beh,io e Tom ci divertiamo a fare le gare di “sopportazione”,per modo di dire, sui fatti riguardanti i nostri figli.

 -“Io prima ho addormentato Ithan! Ora la piccola tocca a te,altrimenti le mie braccia si staccano dalle spalle!”

 -“Via,stavolta posso anche darti ragione,piccola!” dice posando le sue labbra sulle mie con estrema dolcezza. Mi stacco velocemente e me ne vado,lasciandolo lì inebetito. Mi diverto a vedere la sua espressione ogni volta che “scappo” da lui. Sembra ci rimanga male.

-“Se mi cerchi sono in sala!” urlo. Dopo neanche venti minuti eccolo apparire dalla porta,senza la bambina.

 -“Dorme già?” domando incredula. Solitamente lei si addormenta con più difficoltà.

 -“Eh si! Ha sorpreso anche me!” ammette.

 -“Bene! Allora vuol dire che vinco io,perché il bambino si è addormentato in mezz’ora. Quindi l’ho dovuto tenere di più! Tiè!” dico più che divertita.

 -“Ah si eh?! Come ti permetti di farmi quel gestaccio?!” dice sgignazzando.

 -“Non mi piace l’espressione che stai facendo!” aggiungo leggermente impaurita da quello che potrebbe fare.

 -“Fa bene a non piacerti! Perché questa è l’espressione…” continua a parlare,ma riesco a notare che ha le mani dietro la schiena “Delle cuscinateee!”. Eccoci,lo immaginavo. Non faccio in tempo a difendermi come si deve che mi ritrovo con le piume insidiate tra i miei capelli. Ed ora chi riesce a toglierle!

 -“Tom,questo non dovevi farlo! Lo sai,vero?”

 -“Certo che lo so!” esclama. Per fortuna i nostri figli sono difficili da svegliare,altrimenti con tutto il rumore che stiamo facendo… Poi Tom si alza di scatto e comincia a correre per la casa,scappando dalla mia “ira”.

 -“Tanto non riuscirai a scapparmi per molto!” urlo perché mi senta. Finalmente lo raggiungo e gli salto addosso da dietro,stando attenta a non sbilanciarlo troppo.

 -“Non vale! Sei troppo veloce! Io ho i vestiti larghi che mi rallentano!” si giustifica.

 -“Sempre la solita scusa. Vabbè dai,faccio finta di crederci!”. Poi mi metto davanti a lui e lo bacio con passione. Lui mi stringe a sé come se avesse paura che scomparissi da un momento all’altro,e così faccio anche io.

 -“Amore non stringermi troppo forte! Lo sai che potresti fare male al bambino!” esclamo. Ah! Non ve l’avevo detto? Sono di nuovo incinta! Eh si! Stavolta è uno solo,sono al quinto mese,un altro maschietto.

 -“Giusto,piccola! Solo che quando ti bacio mi dimentico di tutto il resto. Riesco a concentrarmi solo sul nostro amore!” poi mi dà un altro bacio a fior di labbra.

 -“Io vado a riposarmi un po’!” dico “Vieni con me? Almeno ci appisoliamo un po’ ora che dormono,approfittiamone!”

 -“Ok,piccola! Ogni tuo desiderio è un ordine! Ma le piume?”

 -“ Me le toglierò dopo. E smettila di fare lo sciocco!” borbotto ridendo. Poi ci avviamo in camera per tornare nell’oasi di beatitudine.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo 3: SPARIZIONE ***


 Kyara Agatha Mainlander:Ma cciaooooo tesorooooo!! Sto benissimooo,te? Per la tua curiosità l'ispirazione è giunta a destinazione (mio cervello..xD) aiutata da memy881....Eh si Alice e Tom sono molto indaffarati ultimamente,in più aspettano un terzo figlio che si chiamerà ....nn lo so,mi potresti consigliare qualche nome maschile? Comunque grazie mille per aver recensito anche stavolta!! Anche io ti voglio beneeee..Kuss,Alice.....

 memy881: Ammmoreeeeeeeeee!! Grazie per la recensioneeee e grazie per avermi aiutata a trovare la giusta ispirazione per questo capitolo!! Eh si,hai recuperato con la ficcy... Ora come ho già chiesto a Kyara Agatha Mainlander mi potresti consigliare qualche nome maschile? Preferibilmente straniero? Quelli italiani non mi appassionano molto,xD...Ti voglio un mondo di beneeeee!!....Kuss,Alice...


BUONA LETTURAAAAAAAAAAAAAAAAAA!! RECENSITEEEEEEEEEEEEEEEEEE NUMEROSIIII!.....GRAZIE A TUTTI PER SEGUIRE LA MIA STORIA...E PER SOPPORTARMI OGNI VOLTA...

CAPITOLO 3:

 

Vengo svegliata dal pianto sommesso di mia figlia. Tom dorme ancora come se nulla fosse,sembra un uomo tornato bambino quando dorme con così tanta profondità. Mi alzo stando attenta a non svegliarlo e mi dirigo nella cameretta. Era tanto che non si svegliava piangendo,davvero tanto. Mi avvicino al suo letto e la prendo tra le braccia.

-“Che c’è piccola? Come mai ti sei svegliata?” domando premurosa.

-“Mamma,butto sogno!” biascica tra un singhiozzo e l’altro.

-“Tranquilla amore,tanto ora è finito. Era solo un sogno cattivo,vedrai che ora farai delle nanne tranquille!”.Faccio per riaddormentarla quando:

-“No,mamma! Ho paura! Non voglio dormire!”

-“Ma dai,non fare così! I sogni brutti li fai una volta e basta!”

-“Mamma,possho dormire con te e papà?”

-“Se questo ti tranquillizza si piccola! Ci portiamo anche tuo fratello?”

-“Shiiii! Anche luiii!” dice contenta,poi la metto giù per prendere Ithan.

-“Su,Maika! Cammina!” dico aiutandola a muovere i passi. Quando giungiamo in camera la piccola si va a sdraiare accanto a Tom,io poso lentamente il piccolo accanto a lei ed infine mi sdraio anche io,aspettando che Maika si addormenti mentre le mie palpebre si abbassano involontariamente. Mi risveglio al tocco di piccole mani sul mio viso.

-“Buonasera Ithan!” borbotto divertita.

-“Bonashera mamma!” risponde lui sorridendo.

-“Buonasera a tutti!” esclama Tom scattando su ridendo.

-“Ciao!” si limita a dire Maika ancora sonnecchiante.

-“Andiamo a fare merenda?” propongo.

-“Io sto morendo di fame!” ammette Tom sbattendosi una mano sulla pancia piatta.

-“Non lo chiedevo a te,scemotto!”

-“Mamma,papà, nutella!” dice Ithan speranzoso.

-“No,piccolo! Ne hai già mangiata troppa a pranzo!” ribatte Tom.

-“Uffa! Io voglio nutella!” insiste.

-“Niente discussioni!” dico decisa “Ora si mangia un po’ di frutta! Poi andiamo ai giardini! D’accordo?”

-“Shii! Ai giardinii!!” esclamano contemporaneamente e correndo in cucina. Poi io e Tom ci alziamo e li raggiungiamo velocemente.

-“Io la pecca!” dice Maika.

-“Io la mela!” aggiunge Ithan.

-“Va bene! Ora ve le sbuccio!” e così fa Tom. Io invece lavo i piatti che avevo lasciato nel lavatoio dopo pranzo. Una volta mangiato e preparati usciamo tutti e quattro insieme. Per fortuna è una bella giornata e il sole splende alto nel cielo,illuminando i volti bellissimi dei miei figli. E non lo dico per vantarmi o perché sono i miei bambini,ma lo dico perché è la verità. D’altronde con un padre come Tom Kaulitz i risultati erano ovvi. Quando arriviamo al parco vicino casa mi siedo su una panchina seguita da lui. Poi seguiamo con lo sguardo ogni minimo movimento dei piccoli. A volte credo che siamo fin troppo ansiosi per la loro sorveglianza. Dopo un po’ di tempo una ragazza si avvicina alla nostra postazione.

-“Mi scusi!” dice rivolta al mio fidanzato “Sono una tua fan,mi chiamo Cècile!” annuncia tutta pomposa e stringendo la mano di Tom.

-“Piacere!” risponde educatamente lui.

-“Posso avere un autografo?” domanda gentilmente,ma non mi convince.

-“Certo! Ce l’hai un pennarello?”

-“Oh,si! Ecco !” risponde porgendoglielo insieme a un blocchetto. Tom lo firma e lo rende alla ragazza.

-“Lei chi è?” mi chiede. A rispondere al posto mio è sempre il mio ragazzo.

-“Lei è la mia ragazza,nonché madre dei miei figli! Dovresti saperlo essendo mia fan!” dice sospettoso.

-“Hai ragione,ed ora che me lo dici me lo ricordo,ma all’inizio non l’avevo riconosciuta! Ora tolgo il disturbo!”. Questa ragazza nasconde qualcosa di davvero strano. Se si rifarà viva giuro che lo scoprirò. Devo scoprirlo.

-“Non mi convince quella ragazza!” Tom si insinua nei miei pensieri con la sua voce profonda.

-“Nemmeno a me! Vabbè,probabilmente era una fan un po’ distratta!”

-“Può darsi! Speriamo non sia stata una giornalista! Comunque lo sanno già che sei di nuovo incinta!”. Con la sua frase l’argomento strana ragazza si conclude. Così torniamo a controllare i nostri figli,ma…

-“Dov’è Maika?” chiede improvvisamente Tom. Perlustro tutto il giardino pubblico ma non la vedo da nessuna parte. Inizio ad andare nel panico più totale,il mio battito si fa accelerato. Mi alzo correndo da Ithan,Tom fa un giro completo del parco.

-“Amore,dov’è tua sorella?” chiedo preoccupata.

-“Non lo sho,mamma! Era qui con me! Poi è shparita!” dice triste.

-“Non hai proprio visto dov’è andata?” chiedo ormai sentendo le lacrime pungermi agli angoli degli occhi. Tom ci raggiunge con lo sguardo ansioso.

-“Allora?” domanda.

-“Lui non sa dov’è andata! Ha detto che era qui e poi non c’era più!” dico singhiozzando.

-“Ssst,piccola mia! La troveremo,la troveremo!” continua a ripetermi anche lui con la lacrime a solcargli il viso. Ithan ,confuso, comincia a piangere.

-“Secondo me c’entra quella ragazza di prima! Non so perché ma il mio istinto mi dice che lei è collegata a ciò che è successo! Ora che facciamo? Non voglio perderla! Voglio mia figlia! La rivoglio con me!” sbotto in preda alla disperazione totale. Tom continua a cullare me e il bambino senza proferire parola per un minuto bello e buono.

-“Avvertiamo la polizia e vediamo cosa possono fare!” sussurra,non riuscendo ancora a credere all’accaduto.

-“Cosa possono fare?” sbraito incavolata “Cosa devono fare! Devono! Devono trovare nostra figlia a tutti i costi!”

-“Piccola,calmati! Faranno tutto il possibile e la troveranno!” insiste cercando di convincersi ulteriormente che ci riusciranno. Poi prende il telefono e digita il numero della polizia.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Capitolo 4: OSTAGGIO ***


 memy881: Amoreeeeeeeeeeeeee!! Eccomi finalmente con il nuovo capitolooo!! Qui capirai meglio cosa sta succedendo....
Spero che ti piacciaaaa!!! Grazie per recensire sempreeee... Ti voglio un mondo di beneeee,kussen,Alice...

 Kyara Agatha Mainlander:Sto alla grande,te tesoro?? Comunque scusa se ti ho lasciato così con il capitolo precedente,ma un pò di suspense ci vuole...xD...Comunque grazie mille per i nomi,ho riconosciuto il nome del terzo figlio in Jonathan....Mi hai aiutato tantissimoooo!! Spero di soddisfarti con questo mio capitoloo....Grazie per recensire ogni volta e per sopportarmi...Kussen,Alice...

BUONA LETTURAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!

CAPITOLO 4:

 

Ormai è già passata una settimana dalla terribile sparizione di nostra figlia. Da quel giorno ogni cosa ha cominciato a perdere senso. Le uniche cose che mi tengono ancora allacciata alla forza della ragione sono Ithan,Tom e il bambino che sta crescendo nel mio ventre. Mi manca dannatamente,mi manca sentirla piangere,mi manca quando a causa dei suoi urli mi svegliavo di notte,mi manca quando passeggiavamo tutti in famiglia,mi manca averla tra le mie braccia. Per fortuna che c’è Ithan che mi consola ,in parte. Però è come avere solo una metà del tutto,come sentirsi incomplete in qualche modo. Ithan e Maika sono la mia nuova vita,loro insieme a Tom,ovviamente. Ma senza Maika la mia vita è come  se privata di una parte di essa. È straziante il dolore che sento dentro il mio petto,come se mi lacerasse nel profondo,non riesco a capacitarmi di quello che mi è successo,di quello che è successo a me e a Tom. Ormai non piango neanche più,è inutile versare lacrime,tanto non servono a tornare indietro. Ne ho versate talmente tante nei giorni precedenti che se potessi andare indietro di un minuto per ogni lacrima sarei a quel maledetto giorno. Tom sta esattamente come sto io. Solo che nel suo caso è più facile,lui riesce a controllarsi,più che altro si limita a piangere prima di dormire,anche se ora ha smesso,si vede che anche lui la pensa nel mio stesso modo. Mentre io ogni volta che ne ho avuto l’occasione piangevo,e piangevo senza sosta,nel frattempo Jonathan scalciava con forza (abbiamo deciso di chiamarlo così) e Ithan posava le sua manine sulle mie guance bagnate per asciugarle,mentre io asciugavo le sue. Vengo distolta dai pensieri da una voce:

-“Amore,Bill e Antea hanno detto se hai bisogno di qualcosa!”

-“No,tesoro! Digli pure che siamo a posto così,grazie! E di non preoccuparsi!”

-“Ok!” poi torna a parlare al telefono per congedarsi con un breve saluto. Quando si siede accanto a me posa le sue labbra sulla fronte del bambino appena addormentatosi tra le mie braccia.

-“Almeno lui!” sospira tristemente Tom,ed io capisco istantaneamente a cosa vuole riferirsi.” Almeno lui è ancora con noi!” ma se devo essere sincera non mi basta,e so che non basta neanche a lui.

-“Tom,io non ce la faccio più ad andare avanti così! Chissà dove si trova ora? Ho paura che sia…” non riesco nemmeno a immaginare quello che sto per dire,infatti mi blocco tremante “Anche se dentro di me sento che è viva!”,ed è vero,il mio istinto mi dice di stare tranquilla,ma non riesco a non preoccuparmi.” Provare per credere”,più o meno è la stessa cosa:”Vedere per credere”. E finchè io non la vedo davanti ai miei occhi in salute,viva, non posso stare tranquilla.

-“Piccola,sai perfettamente che anche io mi sento inutile…è straziante non poter fare nulla. Ci ho provato a cercarla,ma non sapevo dove andare. La polizia sta facendo tutto il possibile,hanno detto che ci tengono aggiornati e appena sanno qualcosa di nuovo ci avvertono.”

-“Lo so,ma…” la voce mi si spezza,impedendomi di proseguire la frase.

-“Non ti basta. Ho capito,anche a me non mi tranquillizza per niente ciò che dice la polizia,ma meglio pensare positivo,altrimenti la negatività ti si torcerà contro!”

-“Me lo hai già detto!” sbotto nervosa.

-“E continuerò a dirtelo se non ti decidi di ascoltarmi una volta per tutte! Guardati,mangi poco,bevi poco,dormi poco! In poche parole vivi poco!”

-“Non è vero! Io vivo! Ma non è facile affrontare la situazione!”

-“Lo so,piccola,lo so! Ma vivi solo quando si tratta di prenderti cura di me e dei piccoli! Ma non vivi abbastanza per te stessa,ti trascuri!”

-“Per me ora non ha importanza,l’unica cosa che conta è farvi vivere bellamente almeno voi!”

-“Tesoro ma non capisci che io non riesco a vivere bellamente senza sentire mai davvero la tua presenza? A volte sei assente,lo so che pensi a Maika,la penso sempre anche io,ma mi faccio forza,perché so che è da qualche parte e che sta bene! Lo sento!”

-“Tom,anche io lo sento! Ma non so se fidarmi del mio istinto in questo caso!”

-“Alice,guardami negli occhi!”,quando vede che non riesco ad alzare lo sguardo sul suo viso mi prende delicatamente per il mento e mi volta verso di lui. Nel momento in cui i nostri occhi si incontrano perdo il filo dei pensieri,il filo di tutto, è come se il cervello si spengesse momentaneamente,lasciandomi libera da ogni preoccupazione. Al posto delle vocine nella mia mente vengo inondata da quel sentimento devoto che per una settimana avevo smesso temporalmente di provare. L’amore infinito,totale verso Tom,verso la mia vita,verso me stessa. La certezza che Maika stia bene giunge a me come un brivido quasi troppo breve per percepirlo,ma abbastanza potente da darmene la sicurezza. Poi le mie labbra bramose cercano le sue congiungendosi dolcemente. Per poco non mi dimentico di avere mio figlio in collo,rischiando di svegliarlo. Veniamo entrambi distolti dalla magia dell’aria intorno a noi dallo squillo del telefono. Tom lo afferra velocemente guardando il numero sul display.

-“Non so chi è!” sbuffa poco prima di rispondere.

-“Pronto. Chi parla?”,si pietrifica sul posto,suscitando una certa paranoia anche  in me. Mano a mano il suo volto sbianca e si irrigidisce sempre di più.

-“Brutti…” non termina la frase,io sono sicura che aveva in mente un’offesa.

-“Ok,non avvertirò la polizia! Vi daremo tutti i soldi che volete ma noi rivogliamo indietro nostra figlia,e guai a voi se vi azzardate a torcerle un solo capello!” questa strana discussione mi mette ancor più confusione del dovuto. Cosa vuol dire? Sta parlando con qualcuno che è con Maika? Cosa significa:vi daremo tutti i soldi che volete? La mia mente troppo presa dalle domande non giunge a una giusta conclusione. Tom riaggancia la chiamata e mi guarda perplesso,

impaurito,spossato ma anche un po’ rasserenato.

-“Chi era?” domando con un fil di voce.

-“Era una ragazza! Era Cècile!” sbotta infuriato.

-“Lo sapevo! Lo sapevo che c’entrava quella lì!” sbraito in preda a una rabbia accecante “Comunque che voleva?”

-“Ha detto che la bambina la stanno tenendo in ostaggio lei e un gruppo di ragazzi! Ha aggiunto che ce la ridanno solo se li daremo una somma di denaro da loro stabilita e che,ovviamente non dobbiamo parlarne con la polizia.”

-“E adesso cosa faremo?” chiedo sconvolta.

-“Adesso aspetteremo una prossima chiamata dove ci diranno dove trovarci e cosa portare! Ma non mi fido molto,preferisco avvertire la polizia di nascosto e farci scortare senza che se ne accorgano! È un peccato che abbiano chiamato con l’ID nascosto,altrimenti avremmo potuto rintracciarli. Ci tocca solo aspettare ed essere pazienti,poi potremo riavere nostra figlia felice con noi!”

-“Ok,allora se è questo che dovremo fare per riaverla al nostro fianco aspetteremo!” esclamo convinta.

-“Aspetteremo!” ripete Tom senza indugio.

 

 

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Capitolo 5: Felicità e Terrore ***


 memy881: Amoreeeeeeeeeeee mio!!! Mi si illuminano gli occhi di gioia ogni volta vedo una tua recensione,e ancor di più quando la leggooo... Mi piace avere lettrici che continuano a leggere la mia noiosa fan fiction,XDDDD...Anzi,spero che non sia noiosaaaaa!!!!!!!!!!! Ihihih,sto letteralmente dando di mattooo!!! Comunque grazie per aver recensito anche questa volta....Kussen,Alice...Ti voglio tanto beneeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!


BUONA LETTURAAAAAAAAAAAAAAAA!!! MI SCUSO UMILMENTE PER LA BREVITà DEL CAPITOLO,VEDRò DI RIMEDIARE...MA SAPETE COM'è,CON LA SCUOLA CHE è RICOMINCIATA A VOLTE NON TROVO MAI IL TEMPO PER LA MIA PASSIONE....KUSSEN,ALICEE!!

CAPITOLO 5:

 

La notte la trascorro insonne,l’agitazione causata dall’attesa mi impedisce di prender sonno tranquillamente. Tom è riuscito ad addormentarsi giusto qualche minuto fa e Ithan con lui. È un piccolo sollievo che almeno loro riescono a passare delle ore senza avere cattivi pensieri per la mente. Mentre la mia è peggio di una radio, e la cosa più odiosa è che non riesco ad averne il controllo, le immagini,le preoccupazione irrompono violentemente nella mia testa senza che ne dia il permesso. Tutta questa schifosa situazione è insopportabile. E io che pensavo di aver trovato una volta per tutte la pace nella mia vita. Bhe mi sbagliavo,ed anche di molto. Se questa verrebbe definita pace… ecco! E ancora una volta non riesco a stroncare il flusso dei pensieri. Uffa! Mi rigiro di continuo nel letto,forse è colpa della posizione scomoda che ho assunto. Mi metto su un lato e poso lentamente la testa sul cuscino. In questo modo posso osservare il sollevarsi ritmico delle spalle dei miei due “uomini” di casa. Sono così dolci e simili quando dormono che non so come descrivere la mia gioia in questi momenti. Ma mi manca Maika,e niente riesce a farmela dimenticare,perché impedisco che questo accada. Sono sicura che la riavremo,tirerò fuori tutto l’oro del mondo pur di risentire il suo profumo mescolarsi con il mio,così come le nostre vite che si intrecceranno nuovamente l’una con l’altra. Proprio con i bei ricordi di mia figlia mi perdo nell’incoscienza del sonno profondo.

                                                              *****************************

Oggi è il gran giorno,o almeno lo è per me e per la mia famiglia. Siamo tutti riuniti a casa mia. Compresi 5 poliziotti che ci scorteranno nel luogo stabilito. Dovremmo incontrarci con i rapitori al parco,e dovremo portare 100 milioni di euro. Ovviamente i soldi sono falsi,ma non se ne accorgeranno subito. La polizia ha detto che nel mentre controlleranno la somma andranno incontro a loro e li arresteranno. Io spero solo che non si accorgano di niente,altrimenti andrebbe tutto all’aria,e non riuscirei mai a sopportare altro tempo lontana da mia figlia.

-“Amore,stai tranquilla! Andrà tutto bene,lo sai!” a quanto pare non riesco a tenere la mia nervosità nascosta. O almeno non a Tom,lui mi capisce troppo bene. In risposta gli sorrido brevemente con un enorme sforzo,poi cerco davvero di calmarmi.

-“Bill,Antea,ci potreste tenere Ithan nel mentre saremo là?” domando.

-“Ma certo! Almeno farò un po’ di pratica!” aggiunge con un sorriso smagliante.

-“In che senso?” chiede Tom,aggiungendosi alla conversazione.

-“Ehm…bhe….ecco….io…” comincia a balbettare.

-“Puoi arrivare al sodo!??” sbotto.

-“Dato che tra 9 mesi diventerò padre dovrò pur sapere come comportarmi…quindi vostro figlio mi farà allenare un po’!” la bella notizia mi fa felice,almeno qualcosa di bello alla nostra famiglia accade.

-“Sono felicissima per voi! Ma perché non ce l’avete detto subito?”. A rispondermi è Anty.

-“Volevamo esserne davvero certi! E comunque noi l’abbiamo scoperto solo tre giorni fa,quindi…!” abbraccio sia lei che Bill,imitata da Tom.

-“Vorrà dire che mi toccherà fare anche da zio,oltre che da padre!” esclama quest’ultimo.

-“Poverino! Farai fatica…!” dico sarcastica.

-“Allora,vogliamo andare?” chiede un poliziotto interrompendoci innervosito.

-“Si,ci scusi!” rispondo scontrosa. Questi poliziotti hanno zero pazienza eh! Io e Tom ci prendiamo per mano e,ancora una volta,pronti ad affrontare questa situazione insieme,l’uno di fianco all’altro,uniti.

-“L’unione fa la forza!” mi sussurra lui,come se avesse intuito ciò che stavo pensando. Poi saliamo nella macchina e nel giro di 5 minuti appena arriviamo a destinazione. Si poteva anche venire a piedi,ma sarebbe stato alquanto complicato nascondere i poliziotti. Quando scendo vedo che ad attenderci ci sono tre persone. Una ragazza e due ragazzi. L’unica parola che mi verrebbe da rantolare sarebbe:Bastardi! Non riuscirei a trovare altro modo per rivolgere la parola a questi ragazzi,se così si possono definire,visto che non si sono fatti troppi scrupoli rapendo una piccola bambina innocente.

-“Ce li avete i soldi?” chiede Cècile.

-“Si” risponde Tom alzando la valigetta “E dove sarebbe la nostra bambina?” aggiunge poi impaziente e furioso.

-“Si trova nella nostra macchina. Bryson valla a prendere!” ordina poi al ragazzo sulla sua sinistra.

-“Allora,sono 100 milioni?” domanda,noto solo ora che ha una pistola puntata contro di me. Aspetta:contro di me? Questa cosa non mi piace,cosa vuole fare? Il panico si fa spazio in me. Ma quando vedo tornare il ragazzo con in collo Maika la gioia di rivederla sopraffa la paura.

-“Mamma!” urla dimenando le braccia verso di me,poi si gira quel tanto che le basta per vedere Tom “Papà!” esclama ancora felice.

-“Amore!” dico avvicinandomi a lei. Faccio un passo, inconsapevole dell’errore che sto compiendo. Sarei dovuta stare ferma dov’ero,ma l’amore materno vince la ragione,facendomi avanzare automaticamente.

-“Dove credi di andare?” mi chiede Cècile “Ferma dove sei! Non ti devi muovere! Prima ci date i soldi,poi noi vi riconsegniamo la piccola!” non riesco ad obbedire a quell’ordine. Le mie braccia sono impazienti di stringere mia figlia. Il rumore di uno sparo giunge ai miei orecchi prima ancora che il proiettile raggiunga me. Subito dopo però un dolore acuto alla spalla mia fa cadere in terra. Il respiro mi si mozza,non riesco a respirare,l’aria si fa sempre meno nel mio corpo ed io mi immobilizzo sul posto. Sento il sangue defluirmi dalla spalla e il dolore sempre più forte. Delle mani raggiungono velocemente la mia testa,sorreggendola dolcemente.

-“Piccola! Alice,mi senti? Resisti,chiamo un’ambulanza! Resisti!” urla tra i singhiozzi. Gli stringo una mano per rassicurarlo.

-“Prendi la piccola e dai i soldi a loro!” riesco a dirgli. Lui getta la valigetta ai delinquenti,Cècile prende la piccola e la lascia in terra accanto a me.

-“L’avevo detto che dovevi stare ferma,piccola puttana!” esclama ridendo.

-“Brutta stronza! Come osi! Io ti ammazzo con le mie mani!” sento le grida di Tom sempre più confuse. Maika mi abbraccia tra le lacrime.

-“Piccola mia! Non piangere,mamma sta bene!” sussurro con fatica.

-“Non è vero mamma! Hai la bua!” urla con disperazione. Vederla così mi fa stare più male che dello sparo. Non voglio che soffra a causa mia. I miei sensi smettono di seguire le azioni che si stanno svolgendo. Ma sono felice che mia figlia sia di nuovo con noi. Le ultime cose che sento prima di svenire sono le braccia di Tom e di Maika,poi mi abbandono al nulla.

 

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Capitolo 6: IN OSPEDALE ***


 Kyara Agatha Mainlander: Tesoroooooooooooo!!!! Tranquilla che Alice non muore stavolta,xDDD.. Chi l'ha detto che il figlio di Bill e Anty sia maschio e non femmina??!!... Tranqui di nuovo,ti capisco,anche a me la scuola mi lascia poco tempo da dedicare alle mie passioni,compresa quella di continuare la ff.... Grazie mille per i complimentiiiiiii come sempre!! Tvttttb....Kussen,Alice...

 memy881: Amoreeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!! Menomale che per te non è noiosa....xDDD... Ehehehe,chissà come sta il piccolo dentro di lei??!!!....Mmmmmm,questo capitolo sono sicura che porrà domande continue...o almeno spero,perchè è quella la mia intenzione...Ti voglio beneeeeeeeeeee tesòòò!!! Kussen,Alice...


FINALMENTE SONO RIUSCITA A POSTARE UN NUOVO CAPITOLOOOOO!! COME SONO CONTENTAAA!! SOLO CHE NON MI CONVINCE MOLTO,è PER QUESTO CHE SPERO CHE RECENSIRETE PER CANCELLARE I MIEI DUBBI...MAH!...COMUNQUE MI SCUSO SE SARANNO PRESENTI DEGLI ERRORI DI SVOLGIMENTI,MA SPERO DI NO,O ALMENO NON CI HO FATTO CASO...CAUSA: è TARDI   CONSEGUENZA: IL MIO CERVELLO è FUSO....XDDDD...SO CHE è CORTO,MA NON SONO RIUSCITA A FARE DI PIù STASERA....KUSSEN,ALICE...

CAPITOLO 6:

 

Dei bip insistenti mi fanno dischiudere gli occhi contro voglia. Questa strana situazione mi sembra molto familiare. Devo trovarmi in un posto già noto ai miei sensi. Solo che non mi ricordo più niente,posso affidarmi solo al mio istinto,ma quest’ultimo mi dice solo che sto vivendo un deja-vù. Mi guardo intorno con fare circospetto. Devo essere in un ospedale,ma del perché mi trovi qui non ne ho la minima idea. Mi volto distrattamente verso destra e,mentre una fitta di dolore mi prende alla spalla, vedo una figura sconosciuta protesa davanti a me.

-“Finalmente ti sei svegliata!” esclama il ragazzo.

-“Perché sono qui?” la domanda mi sorge spontanea.

-“Oh,non ricordi piccola?” domanda allora lui. Cos’è tutta questa confidenza?! Mi domando inconsciamente.

-“No…” sussurro perplessa.

-“ Cècile ti ha sparato alla spalla perché ti eri mossa senza il suo permesso,disubbidendo al suo ordine… quella brutta stronza” sibila tra i denti. Non riesco a capire perché lui ce l’abbia così tanto con questa ragazza.

-“Scusi,ma chi è Cècile?”

-“Non ti ricordi nemmeno di lei?” domanda il ragazzo a sua volta,stavolta con preoccupazione.

-“No…” rispondo con voce tremante.

-“Ti ricordi almeno chi sono io?” la sua voce si fa smorzata. Che strano!

-“Mi dispiace,ma non ricordo… chi sei?”

-“Sono Tom… Tom Kaulitz. Ti dice niente il mio nome?”  mentre lo dice una lacrima gli scende lungo il viso,fino ad arrivare a bagnarmi la mano. Una lampadina si accende improvvisamente nella mia mente.

-“Ma certo!” un’espressione di speranza si impadronisce di Tom.

-“Allora…?” mi incoraggia.

-“Sei il chitarrista dei Tokio Hotel. Ammiro molto la vostra musica!” ammetto timidamente. Il suo volto torna ad essere una maschera di tristezza.

-“Ho sbagliato? Non sei lui? Oh,scusa…” dico impacciata.

-“No,no…hai detto bene. Ma io sono anche il tuo fidanzato,stiamo insieme da più di due anni. Non ricordi?”. Questa sua affermazione mi lascia allibita. Non riesco a credere di essere la ragazza di Tom Kaulitz,ma più che altro non riesco a credere di non ricordarmelo.

-“No…” la mia voce è coperta da un filo di amarezza inconsueta “Quanto tempo è che mi trovo qui?”

-“Solo tre giorni. Per due giorni hai dormito senza sosta. Ti sei risvegliata solo oggi.”

-“Ah…ok…” questo è il massimo che riesco a dire. Lui fa per andarsene,ma con tutte le forze che ho gli afferro la manica della maglia. Tom si volta velocemente nella mia direzione con fare speranzoso.

-“Si…?”

-“Non andartene..ti prego!” sussurro timorosa “Non voglio rimanere sola..”

-“Tranquilla,piccola. Tranquilla,sono qui,rimango qui con te!” così detto si posiziona nella sedia accanto al mio lettino.

-“Posso farti delle domande?” chiedo incerta di ciò che dico.

-“Certo Alice…tutte quelle che vuoi.” Forse ricevendo delle informazioni riesco a ricordare.

-“Come ci siamo conosciuti?” un sorriso pende dalle sue labbra.

-“Bella domanda,piccola… ad un nostro concerto Bill ti ha notata,dato che eri in prima fila,e ha pensato che eri adatta per un nostro video,che guarda caso andava fatto con una fan. Inizialmente stava nascendo qualcosa tra te e mio fratello,ma non ci siamo potuti negare il nostro amore l’un per l’altro,fino ad una mia definitiva dichiarazione,se così si può definire, e tu hai ricambiato,per mia fortuna. Ogni giorno che passava mi sembrava di vivere in un sogno,finalmente avevo trovato una ragazza con cui condividere tutto e a cui dire ti amo. Abbiamo passate tante cose insieme. Sei stata rapita e maltrattata da James,il tuo ex-ragazzo,poi ti abbiamo ritrovata. Hai scoperto anche di essere stata adottata, che Georg è tuo fratello e che hai una gemella di nome Kristen. Ti ricordi qualcosa?”. Ad essere sincera sento un legame particolare unirmi a tutti quei nomi ed anche al ragazzo che ora mi sta raccontando queste cose. Ma in realtà non ho ricordi che me lo confermino,e ciò mi deprime tantissimo.

-“No…” mi sento obbligata a dirgli. Sento che c’è qualcosa che non mi ha ancora detto,qualcosa di estrema importanza che mi sta tenendo nascosta.

-“Devi dirmi qualcos’altro?” aggiungo allora io.

-“Si…bhe,ecco…vedi…” non riesce a formulare la frase che la porta della stanza viene spalancata da passi frenetici.

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Capitolo 7: LUCIDITà PARZIALE ***


 memy881: Amoreeeeeeeeeeee!! Eheheheh,hai proprio ragione,Alice è fuori come un balcone...ma forse qui riacquista un pò di lucidità?!...Boh...xDD...A prestooooo!! Grazie per recensire ogni volta...Tvttttttttttttb,Kussen,Alice...

 Kyara Agatha Mainlander: Tesoroooooooooo!! Eh si,ho postato,mi mancava troppo scrivere...Grazie per avere recensito e per aver definito il cap. precedente "meraviglioso"...Scusa se sn cattiva con te,xDDD....Ma non è vero che ti voglio male,io ti voglio  tanto beneeeee!! Non piangereeee,daiiiii....Kusse,Alice....
P.S: Per consolarti ho pubblicato l'immagine che hai creato te per "Dream or Reality?" qui sotto....Ti Vu Bi... <3


BUONA LETTURA A TUTTIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!! ANCHE STAVOLTA IL CAPITOLO è BREVE...SCUSATEEEE!! KUSSEN,ALICE...















CAPITOLO 7:

 

Con stupore di Tom riconosco subito il ragazzo che si avvicina sempre di più a me,alquanto frettoloso.

-“Georg!” esclamo sorridente. Di lui mi ricordo,anche perché non posso nascondere quello che sento dentro e ciò mi dice che è mio fratello.

-“Sorellina! Ti sei svegliata vedo! Visto com’è stato dolce il tuo fidanzatino? È rimasto qui tutto il tempo,giorno e notte. Neanche io sono riuscito a resistere al letto di casa mia!”. A quelle parole una lacrima evade dal mio occhio.

-“Ehi,tutto a posto?” chiede preoccupato Georg.

-“No… cioè si,ma no!” rispondo mandandolo ancora più in confusione.

-“Spiegati meglio,per favore! Così non capisco cosa vuoi dire…”

-“Non mi ricordo di Tom,ma di te si… perché? Io l’ho riconosciuto come chitarrista della tua band,ma non come il mio ragazzo,mentre te ti ho riconosciuto come fratello non come bassista… sono confusa,non riesco a ricordare.” Altre lacrime fuoriescono abbondanti,così come succede a Tom. Osservo attentamente mio fratello,il quale ha uno sguardo a dir poco perplesso.

-“Hai provato a farti raccontare qualcosa dei momenti che avete passato insieme?” chiede allora.

-“Si,ma non ha funzionato…” risponde Tom al posto mio.

-“Ed ora che facciamo? Che diremo ai piccoli?”. L’ultima domanda mi lascia interdetta.

-“Quali piccoli scusa?” domando.

-“Non glielo hai detto?” dice rivolto verso il “chitarrista”.

-“Non ne ho avuto l’occasione. Glielo stavo per dire quando sei entrato te.”

-“Scusate se vi interrompo,ma ci sarei anche io qui con voi! Potete rendermi partecipe di ciò che sta accadendo?”

-“Si,scusa piccola…” risponde dolcemente Tom “Quello che stavo cercando di dirti è che noi due abbiamo due figli,due bellissimi gemelli: Maika e Ithan. Hanno due anni e li amiamo più della nostra stessa vita.” Mentre lo dice si commuove,mi fa star male vederlo così,ma non so dirmi il perché.

-“Abbiamo dei figli?” domando incredula. Ma in fondo non mi sembra così strano, in parte è come se lo sapessi già.

-“Si,amore…” quando mi chiama così delle scosse di brividi mi pervadono la schiena.

-“Era questo che mi stavi tenendo nascosto prima?” chiedo.

-“No,piccola…in realtà ho un’altra cosa da dirti…”. Nel frattempo Georg gli lancia uno sguardo strano,come a dire che non è il momento giusto. E in suo soccorso giungono delle voci cristalline che ci distraggono.

-“Mamma,papà!” dicono entrando due bambini piccoli. Ma che dico!? I MIEI due bambini piccoli. I miei amori. Adesso si che mi ricordo,tutto mi torna alla mente come un fiume che mi inonda la testa.

-“Piccoli!” esclamo gioiosa “Mi siete mancati!” e quello che dico è proprio vero.

-“Li riconosci?” a parlare è Tom.

-“Si amore…li riconosco!” quasi urlo.

-“Mi-mi hai chiamato amore?” domanda incredulo.

-“Certo! Perché non dovrei? Sbaglio o sei il mio ragazzo?! Colui che ho rincorso per casa un monte di volte,colui che amo incondizionatamente?!” dico convinta e felice.

-“Amore,ti ricordi?” la sua voce è tremante di emozioni che minacciano di essere liberate “violentemente”.

-“Si,adesso ricordo tutto!”. In risposta abbassa il suo viso sul mio fino a sfiorarmi le labbra con le sue e baciandomi con foga.

-“Mamma non si fanno queste cose!” esclama Ithan. Mi separo da Tom per guardare in faccia mio figlio,poi sorrido e lui scoppia a ridere imitato dalla sorella. Nel guardarli un altro ricordo mi balena in testa. Io sono incinta. Mi porto le mani alla pancia ma la sento piatta,come se fosse vuota. Questa cosa non mi convince. Guardo Tom negli occhi,cercando spiegazioni, non appena capisce dove voglio arrivare fa cenno a Georg di andare via. Quest’ultimo annuisce.

-“Piccoli,venite un attimo con me… andiamo a prendere qualcosa da mangiare alla mamma!”

-“Va beneeeeeeee!” urlano in coro,poi escono con passo trionfante dalla stanza.

-“Allora?” chiedo nel panico.

-“Allora..” ripete lui “Cècile ti ha sparato alla spalla,e sei caduta all’indietro…” non riesco a capire dove vuole arrivare con ciò.

-“E quindi?”. Il suo sguardo si incupisce e si fa triste,questa cosa non mi piace.

-“ E quindi la caduta è stata fetale per il piccolo che portavi in grembo… non ce l’ha fatta!”. Non mi capacito di quello che è stato appena pronunciato dalle sue labbra,non voglio crederci,è troppo per me. Davvero troppo! Possibile che capiti quasi tutto a me?! Non riesco nemmeno a sfogarmi attraverso il pianto da quanto sono sconvolta. Il silenzio nella sala si fa sempre più pesante,ma nessuno dei due si azzarda ad interromperlo. Traggo un forte respiro poi apro bocca:

-“Ah…” mi esce solo il suono di una sillaba,se così posso definirla.

-“Mmmm…” dice in risposta Tom. Subito dopo si porge verso di me abbracciandomi dolcemente e,senza bisogno di parole confortanti, riesco a dare sfogo alla mia disperazione.

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Capitolo 8: LETTERA ***


 memy881: Amoreeeeeeeeeeeeeeeeee!! Eh si erano proprio felici per il terzo figlio....mmmm,chissà se ci riproveranno,chissà se lei rimarrà incinta,boh....Ahahahah,una scena d'amour nel letto matrimoniale,XDDD...Hai ragione....Anche te ricorda che ci sono sempre per te tesoroooo!! Ti amo di bene,Kussen,Alice...

BUONA LETTURAAAAAA!! RINGRAZIO TUTTI QUELLI CHE SEGUONO LA FAN FICTION!!!!....KUSSEN,ALICE...

CAPITOLO 8:

Con il leggero tocco delle dita mi asciuga le lacrime,per poi baciarmi delicatamente vicino agli occhi,soffermandosi più del dovuto con le sue labbra premute sul mio viso. Il contatto mi fa estremamente piacere,ma il dolore che provo dentro lo attenua.

-“Gli altri lo sanno?” chiedo spossata.

-“Si,amore…lo sanno già tutti!”

-“E i bambini?”

-“Lo sanno anche loro…li ho spiegato che il loro fratellino non può più nascere perché è diventato un angelo e ora ha il compito di proteggerci,a loro modo sono stati comprensivi!” sorrido nell’immaginarmi l’espressioni corrugate che potevano avere in quel momento.

-“Eh si,erano proprio buffi!” risponde Tom avendo capito la causa del mio sorriso “Va un po’ meglio?”

-“Non proprio,ma devo iniziare già a farci l’abitudine,altrimenti non riuscirò facilmente a passare questo momento…”

-“Guarda amore che sei vuoi ci riproveremo,per me non è un problema,anzi mi farebbe molto felice diventare padre per la seconda volta!” esclama.

-“Non so se voglio riprovarci,ho paura di prendere un’altra batosta… vedremo,casomai più in là con il tempo…” sussurro tristemente.

-“D’accordo,hai ragione! Ora pensiamo a Maika e a Ithan che hanno bisogno di noi più che mai visto l’episodio di qualche giorno fa… non me lo perdonerei mai se dovesse capitare di nuovo qualcosa del genere.”

-“Nemmeno io…” dico con voce flebile. La nostra tristezza viene rallegrata dal vociare dei nostri figli nell’atrio,i quali entrano subito portandosi dietro Georg.

-“Queste pesti!” esclama quest’ultimo “Mi hanno fatto fare l’intero giro dell’ospedale!”

-“Ahahahah!” rido “E perché mai piccoli?” domando rivolta a loro.

-“Pecchè lo zio Geogghe è cicciotto e deve dimagrire…” risponde Ithan. Alle sue parole scoppiamo tutti a ridere.

-“Sono muscoli,non ciccia!” si difende mio fratello.

-“Quetto lo dici tu!” ribatte Maika puntando il suo ditino verso la figura di Georg.

-“Ah si eh! Quindi mi date del cicciotto?!” dice a mò di sfida.

-“Shi!” urlano in coro. Non fanno in tempo a finire che vengono solleticati da tutte le parti. Alle loro risate cristalline ci aggiungiamo anche io e Tom,ritrovando per un momento la felicità perduta.

                           *************************************

Sono passati dei mesi ormai dall’incidente,o meglio dagli incidenti. Per quanto riguarda la perdita siamo riusciti ad accettarlo,purtroppo sono cose che nella vita capitano e si deve imparare ad andare avanti lo stesso. La spalla ogni tanto continua a farmi male,ma è sopportabile. I piccoli sono all’asilo ora,devo dire che non hanno mai pianto la mattina vedendomi andare via. La gravidanza di Anty sta proseguendo benissimo,abbiamo scoperto che è una femmina e hanno deciso di chiamarla Alexa. Gustav e Leonora sono in vacanza in Svizzera per due settimane circa,beati loro. Georg e Corinne sono qui in casa,non so cosa stiano facendo,ma credo dormano…in caso contrario non lo voglio sapere. Per quanto riguarda me sono distesa sul divano a guardarmi Step Up 2 per la quindicesima volta,adoro troppo quel film. Mentre Tom dovrebbe essere su in camera a fare solo lui sa cosa. Mi lascio trasportare dalla coreografia finale,quanto mi piacerebbe saper ballare così, ma non so neanche fare un decimo di quello che fanno loro,quindi…

-“Amoreeeeeeeeeeee!” urla Tom dal piano di sopra. Solo lui può urlare in questo modo.

-“Che c’è? Ma mi devi chiamare proprio nella parte più bella del film te eh?!” urlo in risposta.

-“Si! Altrimenti se non rompevo le scatole non ero Tom Kaulitz! Comunque vieni un po’ su!”. Mi alzo svogliatamente dal divano e metto il film in pausa.

-“Arrivo!” dico avviandomi per le scale. Giunta in camera dischiudo lentamente la porta,quasi timorosa di vedere cosa mi aspetta all’interno. Trovo Tom seduto su un lato del letto con una lettera in mano. Mi avvicino a lui e mi siedo comodamente.

-“Che cosa è?” chiedo.

-“Una lettera di una fan…” biascica.

-“Questo lo intuivo… posso leggerla?”

-“No…te la voglio leggere io ad alta voce!” ribatte.

-“Ok! Leggimela te allora!” sbotto con una punta di gelosia.

-“ 6 Marzo 2008, Lucca” comincia a leggere “Caro Tom, ci tenevo a dirti che per me sei importante…” la lettera è scritta in italiano e mi sorprende la buona pronuncia che ha,tutto merito mio in questi due anni che gli ho fatto da insegnante. “ Lo so,non ti conosco veramente,ma l’illusione di sapere davvero chi sei è fortissima,tanto da causare piccole scosse di brividi non appena sento il tuo nome o vedo il tuo viso apparire negli schermi delle televisioni,troppo lontano da me per permettere alla mia mano di sfiorarti il volto,con l’amore che si fa sentire dal mio cuore con tanta insistenza da farmi male…Ti amo…in modo strano e complicato…ma,Ti Amo…” quando ha finito di leggere la gelosia si fa sentire in me ancor di più. Ma in quel periodo io non ci stavo nemmeno insieme e poi è normale che una fan pensi certe cose,lo pensavo anche io. A proposito!

-“Di chi è questa lettera?” chiedo incuriosita.

-“Alice…è firmato solo con il nome Alice…” risponde lui guardandomi negli occhi “L’avevi scritta te?”. Perché non si capisce da come è scritta?! In quel periodo ero persa per Tom Kaulitz,avevo deciso di inviare una lettera all’indirizzo per le fan e a quanto pare era giunta a destinazione.

-“Si,amore…” dico annuendo con il capo.

-“Oh,è…è bellissima! Ma perché l’avevi scritta in italiano?”

-“Girala!” suggerisco. Lui la gira e rimane stupito.

-“L’hai tradotta anche in tedesco,non l’avevo visto…” sussurra,poi aggiunge:

-“Ma io credevo che ti piacesse di più mio fratello in quel periodo!” esclama.

-“Credevi male… io ti ho sempre amato,ma la tua reputazione mi spaventava, sapevo che la mia “paura” era inutile,tanto non ti avrei mai conosciuto,ma la cosa mi “disturbava” comunque,così decisi di non pensarci e finii per preferire Bill. Ma quando ti ho incontrato dentro me si è risvegliato quell’amore che avevo rinchiuso in una parte del mio cuore,nella parte più importante e più sacra… Ma a parte tutto,dov’era?”

-“Era nel mio cassetto,dove ci tengo le lettere più carine delle fan,le altre le mettevo in una scatola apposita,ma quelle che mi colpivano di più le volevo avere a portata di mano…”

-“Ma allora eri dolce anche a quei tempi!” esclamo.

-“Certo! Ma preferivo non darlo a vedere,se ci fai caso tutt’ora continuo a non mostrare il vero me al pubblico,o meglio, non tutto di me…”

-“Giusto! Non ci avevo fatto caso più di tanto.”

-“Ti amo!” mi sussurra all’orecchio. Alzo la testa di scatto per poterlo guardare dritto negli occhi e mi perdo in essi come se fosse la prima volta. Le nostre labbra si congiungono vogliose le une delle altre e senza nemmeno accorgercene finiamo sdraiati sul letto. E tra un bacio e l’altro il contatto tra i nostri corpi aumenta fino a diventare una cosa sola.

-“Ich liebe dich!” rispondo anche io.

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Capitolo 9 : DISCOTECA E MISTERI ***


 memy881: Amore mioooooooooooo!! Eh eh eh,farlo l'hanno fatto,ma per quanto riguarda il concepimento,boh,chi lo sa??! Tranqui,non importa se sei di fretta!!... Ti voglio un mondo di beneee!!...Kusse,Alice...

 Kyara Agatha Mainlander: Uuuuh! Tesoro miooooooo,non sai quanto piacere mi fa sapere queste cose,mi è scappata una lacrimuccia leggendo la tua recensione,davvero... Per me è importantissimo che le mie lettrici (e perchè no anche lettori,xD) si sentano parte della storia,è uno dei miei scopi principali render partecipe chi legge,e sapere che con te ci sono riuscita mi fa felice...Anche io ti voglio un casino di beneee!! Senza di te e memy881 non so come fare,siete fondamentali per me e per la mia storia,perchè ogni volta che leggo i vostri commenti mi spronate sempre a continuare conn entusiasmo la mia ff....Grazie mille per i complimentiiii....Tranqui la lunghezza non mi spaventa,anzi mi fa gioire...Per quanto riguarda te mi dispiace troppissimo che vuoi sospendere la scrittura delle tue storie,a me piacciono così come sono,mi piace anche il tuo modo di scrivere,ma se vuoi perfezionarti e se ritieni che sia la cosa migliore fai bene..Sai anche io dovrei ancora imparare molto... Però l'unica cosa importante è che mi prometti che poi un giorno le continuerai,ok??? Ti amo di bene,Kussen,Alice....


BUONA LETTURAAAAA!! SE NE AVETE VOGLIA RECENSITE EH,MI FA SOLO PIACERE VEDERE CHE LA MIA STORIA è APPREZZATA...COMUNQUE GRAZIE A TUTTI QUELLI CHE SEGUONO LA MIA FAN FICTION,KUSSE,ALICE...

CAPITOLO 9:

Una sveglia suona inaspettatamente,guardo l’orologio. Cavolo! È l’ora di andare a prendere i piccoli all’asilo,me ne ero dimenticata. Scendo velocemente dal letto e comincio a rivestirmi in fretta e furia.

-“Piccola,che stai facendo? Perché ti sei alzata?” mi domanda Tom confuso.

-“Secondo te?! Guarda un po’ che ore sono!” suggerisco.

-“O cavolo! Dobbiamo andare a prendere Maika e Ithan.”

-“Vedo che ogni tanto la lampadina presente nel tuo cervello funziona!”

-“Ah ah ah! Spiritosa!” esclama balzando giù dal letto e infilandosi i primi vestiti che trova sparsi per la camera. Una volta finito mi viene incontro e mi bacia sulla fronte.

-“Andiamo!” sussurra poi, io non me lo faccio ripetere due volte e lo seguo fuori dalla casa. Giunti all’asilo i nostri figli ci vengono incontro a braccia aperte. Tom li scarruffa i capelli teneramente, ricevendo un rimprovero da Maika:

-“Papà mi dishodini i capelli!”

-“Tesoro si dice: mi metti in disordine i capelli…non disordini!”. Lei per protesta alza le spalle come a dire: è uguale! Poi Tom chiede rivolto alla maestra:

-“Si sono comportati bene?”

-“Oh,si…benissimo! Sono stati due angioletti!” esclama questa.

-“Menomale! Via piccoli andiamo!” dico poi io. Loro mi seguono impettiti,cosa che fa ridere sia me che Tom. Mentre ci dirigiamo verso il parcheggio una mamma ci ferma altezzosa,dicendo:

-“Non credete che per i vostri figli sarà più facile affrontare le cose nella vita solo perché sono figli di Tom Kaulitz,ma avranno i loro problemi così come li avranno tutti!”

-“Oh,loro ne hanno anche più di quelli che puoi immaginare!” ribatto decisa. Ma non riesco comunque a capire l’intenzione di questa donna,cosa c’entra ora questa storia sui problemi? E perché fermarmi per strada per dire una cosa così banale? Mah,certo che certa gente è proprio stramba. Lascio perdere le domande inutili e vado verso la macchina con la mia famiglia. Arrivati a casa una domanda sorge tra i pensieri di Ithan:

-“Mamma,quando andiamo da nonna Simone e nonno Gordon?”

-“Bella domanda!” risponde il mio fidanzato “Che ne dite se vi ci portiamo stasera?”

-“Voi non venite?” chiede ancora Ithan.

-“Vi portiamo,poi io e mamma andiamo a fare un giretto da soli e vi torniamo a prendere domani mattina… d’accordo?” dice,poi si volta brevemente verso di me facendomi un occhiolino. Chissà cosa gli è venuto in mente ora!

-“Ok! Per te va bene Maki?” domanda stavolta rivolto a sua sorella,il soprannome che le ha affibbiato lo trovo molto carino,simile a quello dello zio Bill.

-“Shi shi!” annuisce la piccola.

-“Perfetto! Allora andate a prendere i giochi che vi volete portare, e mi raccomando non troppi,altrimenti i nonni impazziscono nel vederli tutti sparsi per la loro casa!” dico io.

-“Va bene,mamma!” rispondono all’unisono. Non appena distano abbastanza da noi chiedo a Tom:

-“Cosa hai intenzione di fare stasera?”

-“ Volevo andare a fare un salto in discoteca,a trovare degli amici,è tantissimo che non ci andiamo…” propone.

-“Ma lo sai che io odio la confusione che c’è nelle discoteche!” mi lamento.

-“Ma per una volta… Daiii,fallo per me! Verranno anche Bill,Antea,Georg e Corinne.”

-“E va bene!” dico,ma può solo immaginarsi lo sforzo che sto facendo.

                        ***************************

La sera arriva velocemente,i bambini li abbiamo già portati dai nonni,sorpresi e felici di vederli. Ora stiamo andando nella discoteca,gli altri sono già là che ci aspettano. Quando arriviamo li notiamo subito seduti ad un tavolo intenti a salutarci con il gesticolare di braccia frenetiche. Prendiamo posto anche io e Tom,nel frastuono generale della musica che mi rimbomba nella testa, provocandomi un terribile mal di testa fin da subito.

-“Ciao!” mi urla Anty nell’orecchio.

-“Ciao!” urlo di rimando “Che bel pancione che ti sta venendo!” esclamo felice.

-“Eh si!” afferma contenta. Tra una chiacchiera e l’altra ci viene sete,così decidiamo di prendere qualcosa da bere.

-“Io un bicchiere d’acqua!” urlo rivolta a Georg,pronto per andare a fare l’ordine.

-“Ma dai! Un bicchiere d’acqua in discoteca mica te lo danno!” urla in risposta.

-“Non mi interessa! Per favore,te chiedi quello per me! Se non te lo danno non prendermi niente,grazie!”

-“D’accordo! Via,vado!” così detto lo fa. Dopo neanche cinque minuti torna con un vassoio pieno di bibite.

-“Eccoti l’acqua rompiscatole!” dice mio fratello rivolto a me. Io prendo il bicchiere tra le mani e comincio a sorseggiare lentamente l’acqua. Ha un sapore a dir poco strano,non mi convince,ma me ne accorgo solo quando ho già finito di bere. Un senso di intorpidimento diventa mio padrone. Non riesco più a pensare coerentemente,ma la cosa più assurda è che non gli do importanza. Passa un’ora e chiacchieriamo tutti ,ridendo felici per nessun valido motivo,ridiamo e basta. Io decido di alzarmi per andare in bagno a rinfrescarmi un po’,ma quando arrivo a destinazione mi accorgo di non essere sola. Mi giro di scatto,ma quando vedo chi è mi tranquillizzo subito. La sua figura si fa largo verso di me,fino ad arrivare ad afferrarmi per i fianchi e a farmi avvicinare con la schiena contro il muro freddo. Le sue labbra s’infrangono contro le mie mentre io mi lascio andare a quel nuovo senso di piacere. Riesco a malapena a percepire l’allarme che scatta nella mia mente,dicendomi che qualcosa in questo momento non è al suo posto,non è corretto.

 

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Capitolo 10: NON VOGLIO CREDERCI ***


memy881:Ciauuuuu tesorooooooooooooo miooooo!!! Lo scoprirai in questo capitolo chi è il ragazzo misterioso....lì per lì non lo volevo svelare subito...ma poi ho cambiato idea,xDDD.... Comunque come già ti ho detto su msn non si tratta di nessun carcerato!!! =D...Ti voglio un mondo di beneeeee! Kussen,Alice... Grazie per recensire ogni voltaaaa!!

BUONA LETTURAAAAAAAAAAAAA!!! GRAZIE PER SEGUIRE OGNI VOLTA LA MIA FAN FICTION...E MI RACCOMANDO: RECENSITE IN NUMEROSIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! KUSSEN,ALICE...

CAPITOLO 10:

Mi risveglio con un gran mal di testa. Non mi ricordo nemmeno dove mi trovo. Mi guardo intorno confusa,ma un forte giramento di testa mi impedisce di chiarire il luogo in cui sono. Torno con la testa sul cuscino,in modo da riprendermi un po’. Quando faccio per tirarmi su un attacco di nausea mi fa correre in bagno. Ora capisco dove sono: a casa mia,nella mia camera. Ma quello che non mi torna è come ci sono finita. Non ricordo più niente di ciò che è accaduto in nottata,se non che è successo qualcosa di sbagliato,ma non so spiegarmi cosa. Raggiungo nuovamente il letto barcollando e andando a finire addosso a Tom,il quale si sveglia spaventato.

-“Amore,che ti è successo? Sei pallidissima!” esclama.

-“Ma che urli!” blatero “Comunque mi sono sentita male… come se fossi ubriaca,ma ho bevuto solo l’acqua!”

-“Non sto urlando… è il tuo udito che è più fine a causa dell’alcool,a quanto pare sono riusciti a infilarti dell’alcolico nell’acqua!”

-“Ma cosa è successo?”domando perplessa.

-“ Quando sei andata in bagno ci sei rimasta per un bel po’, non sapevamo più che fine avevi fatto! Ah! Mancava anche qualcun altro,ma non ricordo chi… sai anche io non ero tanto sobrio! Poi sei sbucata dal nulla e ci siamo fatti riaccompagnare da Georg e Corinne,gli unici completamente sobri della comitiva!”. Non riesco a credere alle mie orecchie,io ubriaca?! Non lo sono mai stata in vita mia,mah! Poi delle immagini sfocate mi ricordano che in bagno non ero sola,c’era qualcuno… il bacio,il resto… o mio dio! Cosa diamine avrò combinato stavolta?! Però non ho chiaro chi era il ragazzo,so solo che lo conosco. E anche bene! Fa che non sia chi penso io! Fa che io non abbia baciato lui!

-“Piccola,qualche problema?” chiede Tom preoccupato.

-“No,no,amore…” non posso aver “tradito” l’amore della mia vita. È vero che non ero in me,ma ciò non mi giustifica.

-“Che ne dici sa andiamo a prendere Maika e Ithan?”

-“Senti,siccome non sto molto bene,non è che potresti andarci solo te?” propongo.

-“D’accordo,non ti affaticare troppo in casa eh!”

-“Tranquillo! Io rimango qui ferma ferma sul letto.” E così faccio.

-“Brava! Sarà meglio se mi vesto e vado! Altrimenti si chiedono che fine abbiamo fatto!!”

-“Ecco,appunto! Datti una mossa!”. Mentre lo dico lui è già pronto per uscire. Si avvicina a me e posa le sue labbra sulle mie per poi voltarsi e andarsene. Non voglio nemmeno pensare che sulle mie labbra stanotte si sono posate quelle di chi qualcun altro che non è Tom! Ma come ho potuto permettere che accadesse? Colpa dell’alcool! E nel bel mezzo delle mie riflessioni mi addormento.

Vengo svegliata dal suono del citofono. Chi potrà mai essere di mattina? Mi alzo difficilmente dal letto e corro alla porta d’ingresso.

-“Chi è?” domando.

-“Sono Bill! Posso entrare?” o cacchio!

-“Oh,si,certo!” dico mentre spalanco la porta e lo lascio entrare. Lui si va a sedere sul divano e io lo raggiungo.

-“Come mai da queste parti?” chiedo.

-“Antea dormiva ancora e io non sapevo cosa fare… c’è Tom in casa?”

-“No,è uscito circa venti minuti fa,è andato a prendere i piccoli.”

-“Ah,d’accordo!” risponde imbarazzato. Tra di noi cala il silenzio più assoluto,cosa che mi “puzza di bruciato”,non c’è mai stata tutta questa distanza imbarazzante tra noi.

-“Allora..?” cerco di spezzare il silenzio,ormai divenuto insopportabile.

-“Non so cosa dire,se ti confido una cosa mi prometti di non dirlo?”. Mi sembra di tornare alle elementari,quando si giurava alle amichette di mantenere un segreto irrilevante.

-“Certo che te lo prometto! Perché dovrei dirlo in giro!”

-“Stanotte… beh,è successo qualcosa che non mi sarei mai immaginato succedesse. Credo sia stata colpa dell’alcool,ma in bagno ho baciato qualcuno,solo che non ricordo chi,ed è frustrante. Comunque il problema è che ho tradito Anty,anche se non ero completamente me stesso, l’ho tradita!” sull’ultima frase la sua voce viene spezzata da un singhiozzo silenzioso. Mi dispiace vederlo così sofferente. Lì per lì non faccio caso a ciò che ha appena detto,ma quando faccio mente locale la bocca mi si spalanca. Ha baciato una ragazza nel bagno,non si ricorda altro. Proprio come è successo a me. Le mie paure precedenti vengono confermate anche dallo sguardo di sottecchi che mi viene lanciato da Bill.

-“Eri te vero quella ragazza?” chiede poi con una lacrima solitaria che gli bagna la guancia.

-“Si…” riesco a dire impercettibilmente,mi ci è voluta tutta per affermare quella cosa.

-“Ed ora..?” domanda lui.

-“Ed ora niente. Non dobbiamo proferirne parola con nessuno! Capito?”

-“Capito! Ma io ho paura!” ammette timido.

-“Paura di cosa? Che qualcuno lo venga a scoprire?”

-“Anche…ma più che altro ho paura che ci sia stato più di un bacio,è una mia sensazione. Per quel che ricordo so solo che ho iniziato io,ti ho baciata e poi…”. Cerco di sforzare la mia mente a ricordare,il bacio,la passione… mi ritrovo a baciare Bill sul serio,non nei ricordi. Ma cosa diamine faccio? Mi ritraggo subito e lui fa uguale.

-“Senti io me ne vado,è meglio!” dice alzandosi.

-“Lo credo anche io!”. Mentre fa per uscire dalla porta i momenti passati con lui nella notte si fanno vividi e chiarissimi. Lo guardo,lui guarda me.

-“C’è stato di più?” chiede timoroso.

-“Credo di si,purtroppo! Non voglio pensarci e quantomeno crederci! È meglio se vai! Ciao!” così dicendo lo “butto” fuori di casa. Prima se ne va prima mi dimentico di tutto. Ma a quanto pare è troppo difficile da dimenticare il fatto che ho tradito Tom. Prima o poi glielo dirò,devo essere sincera con lui. Glielo dirò e tutto tornerà come prima. O almeno lo spero, riuscirà a perdonarmi? “La speranza è l’ultima a morire!”. Torno in camera piangendo sommessamente. Sento la porta di casa aprirsi e il vociare dei miei figli. Quest’ultimi mi raggiungono correndomi incontro,seguiti dal papà.

-“Ehi,piccola! Perché piangi?” chiede osservandomi preoccupato.

-“Credo sia colpa della frustrazione dovuta dal fatto che non ricordo nulla,è bruttissimo!” ti prego,fa che se la beva!

-“Oh,si,giustissimo!” dice. Menomale che mi crede! Per ora l’ho scampata. Poi ci mettiamo a giocare con i nostri figli sul letto.

 

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Capitolo 11: FIGLIO DI CHI?? ***


 memy881: Amoreeeeee...Eh eh eh!! Domanda perfetta: Come faranno adesso??! La situazione si fa sempre più complicata...Dici proprio bene....qualcuno vuole vendicarsi...ma la domanda che sorge spontanea è:Chi??.... Ti voglio tanto bene,Kussen,Alice...

Kyara Agatha Mainlander: Amore mioooooooo!!! Ma figuratiii,non importa se prima non hai commentato! 10 minuti sono anche troppi,xDDD..Scherzooo! Esattooo,ad un loro concertooo,sai che bello! Insieme in uno dei momenti più belli...Ok,mi fido,io aspetterò il continuo delle tue ff....Ma ce l'hai facebook o msn???....Sarebbe bello parlare insieme come si deve ogni tanto....Ti voglio un mondo di bene,Kussen,Alice...

BUONA LETTURA A TUTTIIIIIII!!!! GRAZIE PER SEGUIRE SEMPRE  I CAPITOLI E PER RECENSIREEE!!

CAPITOLO 11:

Ogni giorno che passa mi è sempre più difficile affrontare la cruda verità,non riesco proprio a capacitarmene. Ogni mia parola scambiata con Tom è una pugnalata al cuore,mi sento sporca dentro anche se in realtà non ero cosciente nel momento in cui è accaduto tutto. Non so nemmeno come faccio a tenerglielo nascosto,è uno sforzo a dir poco incredibile. Quando lui posa le sue labbra sulle mie è ancor peggio,l’istinto mi dice di ritrarmi e così faccio sempre,innescando sospetti in lui. Non si merita tutto questo,non dopo tutto quello che abbiamo passato insieme. Ma a quanto pare gli inconvenienti non sono intenzionati neanche minimamente a starmi lontani.

-“Senti piccola,sono stufo di vederti sempre con il muso. Si può sapere cosa hai?” sbotta all’improvviso.

-“Ma che ho fatto ora?!” ribatto ingenua.

-“Niente. Non hai fatto niente,e non fai niente dalla scorsa settimana. Come se ci fosse qualcosa che ti turba di continuo e di cui non puoi liberarti. E,a questo punto, credo di avere il diritto di sapere cosa!”

-“Non mi sento tanto bene,è un periodo in cui sto piuttosto male.” In fondo è vero,ho dolori di pancia continui,e mi sento strana.

-“Potevi anche dirmelo prima eh! Mi hai fatto spaventare amore!” borbotta rincuorato.

-“Scusa,hai ragione,te lo dovevo dire sin da subito. Ti ho inflitto preoccupazioni inutili.” Rispondo.

-“Secondo me è possibile che…” lascia la frase in sospeso, e a parer mio in essa si può sentire una nota di speranza.

-“Che…?”

-“L’ultima volta che ti sono venute?” domanda. Porca miseria! Non ci avevo proprio riflettuto su questo particolare.

-“Più di un mese fa,mi sembra.”

-“Non ti dovrebbero essere già venute ora?”

-“Si… questo vuol dire che può darsi che sono incinta?” chiedo.

-“Secondo me è probabile,dovremmo fare degli accertamenti,a partire dal test di gravidanza.” Sprizza energia ovunque, si vede che spera di diventare padre ancora una volta. Anche io ne sono entusiasta,ma rimane il fatto che potrebbe non essere suo. Ho paura,molta paura! Cosa dovrei fare in questi casi? Dire subito la verità od aspettare? Ne dovrei parlare con Bill? Vabbè,tanto per incominciare devo accertarmi di essere incinta,poi vedremo.

                        *********************************

Sono qui,nel bagno, con il test di gravidanza in mano,in attesa di una risposta. Non riesco nemmeno a capire cosa vorrei davvero da questo insignificante oggetto che mi sto rigirando in continuazione tra le dita. La risposta dovrebbe già essere comparsa e invece… Ed eccola che appare,minacciosa come non mai,il mio cuore prende la rincorsa per poi fare un battito sordo alla vista della risposta: positivo! Ok,questa non me l’aspettavo. Lo ammetto ,ora che so la verità, avrei preferito che fosse negativo,poi magari ci avrei riprovato in seguito. Esco demoralizzata e raggiungo Tom nel salotto. Neanche il tempo di scendere l’ultimo scalino che:

-“Allora?”

-“Allora è…positivo!” esclamo facendo un grosso sorriso,per non insospettirlo ulteriormente. Mi ritrovo istantaneamente tra le sue calde braccia. Lo scruto attentamente in viso, e la gioia che lo illumina mi lascia spiazzata. Perché gli sto facendo tutto questo a sua insaputa? Gli devo dire la verità,ma prima è il caso che ne parli con Bill.

-“Tesoro” inizio “Posso andare a comprare una cosuccia per i bimbi?”

-“Ok,vengo anche io!” esclama.

-“E li lasciamo da soli in casa a dormire? Ma sei matto!”

-“Me ne ero dimenticato,credevo fossero all’asilo,non ricordavo che oggi è sabato.” Sorride “Allora è il caso che vada tu da sola,si si…”

-“Mmmm…” confermo “Vado!” dico prendendo la borsa e uscendo di casa.

-“Amore,non ti sei dimenticata niente? Secondo me vai troppo di fretta!” urla sbucando dalla porta. Che sbadata! Non l’ho nemmeno salutato.

-“Ora che mi ci fai pensare si… più d’una.” Mi avvicino a lui e lo bacio delicatamente una volta,due volte,tre volte.

-“Fatto! Ora ho preso tutto!” dico decisa.

-“Tutto tutto?” insiste. Rispondo con espressione interrogativa.

-“Ricorda di prendere anche il mio cuore! È tuo,dovresti averlo sempre con te!” quando dice queste cose mi sciolgo.

-“Credo di averlo già preso da tanto amore!” rispondo. Poi mi incammino verso la macchina. Una volta giunta a casa di Bill suono timorosa il campanello,sperando che Antea non sia in casa. La mia preghiera viene ascoltata e ad aprirmi alla porta è il ragazzo per cui sono qui.

-“Ciao!” dico intimidita dal suo sguardo indagatore.

-“Ciao! Entra pure,non stare lì sulla porta come una fessa!” risponde sforzandosi di far finta di niente. “Come mai passi di qui?” chiede poi.

-“Devo parlarti di una cosa estremamente importante. Anty dov’è?”

-“Oh,è dovuta andare a fare una commissione. Comunque accomodati pure!” non me lo faccio ripetere due volte e mi siedo sul divano.

-“Aspetto un bambino!” dico frettolosa,senza troppi giri di parole. Dalla sua espressione ne deduco che ha già capito dove voglio arrivare. È sconvolto quasi quanto me,o forse di più,dato che in ballo c’è il suo gemello,sangue del suo sangue.

-“Dimmi che non è vero…” biascica.

-“Credimi,anche io vorrei che fosse tutto falso.”

-“Ma non è ancora detta l’ultima parola, dobbiamo fare il test del DNA.”

-“E come la mettiamo con Tom?” domando con le lacrime agli occhi. È più forte di me,io ci ho provato a trattenermi,ma quando si tratta di tirare in gioco le emozioni non so controllarmi.

-“Per ora non gli diciamo niente…però non sarà facile,io con lui ho sempre condiviso tutto,stavolta si tratta di qualcosa che non so gestire,è troppo per me,e penso che per te sia uguale,ma è meglio per tutti noi…faremo i test di nascosto. Se verrà fuori che il padre sono io… cosa che non mi perdonerò mai e poi mai, glielo diremo,ha il diritto di sapere. Ma ho paura che non mi perdonerà mai.” dice.

-“Anche io ho paura. Non sai quanta!” sbotto ormai in preda ai singhiozzi. Lui mi stringe a sé in un abbraccio confortante.

-“Comunque sappi che io per te ci sarò sempre. Se il figlio fosse mio me ne assumerò le responsabilità. Cavolo però! Ci siamo messi ben bene nei guai! Te madre dei figli di Tom e forse di mio figlio, figlio del suo gemello. Peggio di così non poteva andare! Come faremo a dirlo agli altri?! Oddio! Sto andando nel panico! Che schifo di situazione!”

-“Bill” dico scostandomi lentamente dal suo petto “ Non fare così, se saremo uniti riusciremo ad affrontare questa cosa. Ne sono sicura!”. E per la terza volta mi bacia dolcemente,con infinita purezza.

-“Bill,questa stupida cosa deve finire. So che è un bacio di conforto,ma non è corretto in questi casi. Basta!”. Alle mie parole si separa dalle mia labbra.

-“Scusa,non dovevo,hai ragione!”

-“Ok,sei perdonato! Allora domani mattina andiamo a fare i controlli! Te vieni con me! Inventati una scusa con Antea come farò io con Tom! Non voglio mentire alla mia ragione di vita,ma è meglio così per ora. Ora devo andare a comprare dei regalini a Maika e Ithan,perché a Tom ho detto che uscivo per farli un regalino.” Dico.

-“Come stanno i miei nipotini?”

-“Benissimo. A parte un po’ di raffreddore. Comunque a me non torna ciò che è accaduto in discoteca l’altra sera, secondo me è stato qualcuno a farci fare ciò che è successo!”

-“E come?” chiede.

-“Ubriacandoci a nostra insaputa. Ci sta che mi sbagli come ci sta che qualcuno voglia rovinarci,o meglio rovinare Bill e Tom Kaulitz,o peggio ancora gli interi Tokio Hotel! Dobbiamo stare in guardia!”

-“Ok,inizio ad avere qualche sospetto pure io… starò attento!”

-“Bene… Come prosegue la gravidanza di Anty invece? Tanto per cambiare anche argomento.”

-“Oh,alla grande!” esclama.

-“Via ora vado.” Mentre lo dico mi avvio alla porta seguita da Bill.

-“Ciao allora.” Mi saluta.

-“Ciao!” risaluto io. Poi esco da quella casa per una santa volta.

 

                     

 

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Capitolo 12: PERLPESSITà,SOSPETTI... ***


 memy881: Ehehehe!! A me piacciono tanto i guai,le cose complicate,gli intrecciiii!! Sai,non so se si è capito,xDDD...Io ancora non ti dico se è Bill o no,tanto lo scopri leggendo questo capitolooo!! Chissà se fosse Bill cosa accadrà alla notizia?! Bella domanda,tra un pò nemmeno io trovo una risposta a ciò....Notte amoreeee,Kussen,Ti amo di bene,Alice...

 Kyara Agatha Mainlander. Tesoroooo miooooooo <3 <3 <3!!!! Eh siiii,che bel colpo di scenaaa,mi sa che sono proprio nei guai Alice e Bill... Mmmmm,non so dirti con precisione se lui è felice o meno,preferisco lasciarlo immaginare,xDDD...Tutti genitori siiiiiii!!! Mi piacciono tantissimo i bambini piccoli!! Mmmm,se lo dici te che sono troppo pochi....ti devo credere sulla parola??'!...TVTB,Kussen,Alice....

BUONA LETTURAAAAAAAAAAA!!!! SCUSATE SE è BREVE....

CAPITOLO 12:

Finalmente arriva la mattina,stanotte non sono riuscita a chiudere occhio. Guardo la radiosveglia,sono ancora le nove. Perfetto! Mi alzo delicatamente dal letto per non svegliare Tom,ancora addormentato su un fianco,e mi dirigo in cucina per prepararmi una colazione. Poi decido di mandare un sms a Bill con su scritto: “Allora mi passi a prendere te tra una mezz’oretta?”. Digito INVIO,e rimango in attesa di una risposta. Nel frattempo è pronto il latte,così lo tolgo dai fornelli e comincio a berlo con gusto,stamani ho parecchia fame,cosa alquanto strana. Una volta finito deposito la tazza sul fondo dell’acquaio,uno squillo breve mi spaventa,facendomi sobbalzare sul posto. Afferro in fretta il telefono per evitare di svegliare qualcuno e rispondo.

-“Pronto?” sussurro.

-“Ehi! Sono Bill,ti ho chiamata perché non amo particolarmente i messaggi. Comunque se vuoi sono lì anche tra un quarto d’ora,d’accordo?” mi domanda.

-“D’accordo. Mi vado a preparare,lascio un bigliettino a Tom.” annuncio.

-“Ok,io farò lo stesso con Antea. Speriamo di liberarci di questa situazione però!”

-“Eh si,speriamo! Non voglio nemmeno lontanamente immaginare le conseguenze che tutto questo potrebbe avere.”

-“Mmmmm” si limita a “dire”. Poi ci salutiamo e riagganciamo la chiamata. Prendo un foglietto per lasciare un messaggio a Tom:”Sono andata a fare due passi,tranquillo è tutto ok,ma non riuscivo a dormire,così ho deciso di sgranchirmi le gambe all’aria fresca del mattino. Baci,ti amo,la tua piccola.” Lo attacco con una calamita sul frigo,sicura che riuscirà a notarlo. Dopo vado su a prepararmi,indossando la prima tuta che trovo nell’armadio. Mentre do un’ulteriore spazzolata ai miei lunghi capelli sento una macchina parcheggiare di fronte casa. Mi sporgo leggermente dalla finestra e quando vedo di chi si tratta mi precipito giù per le scale,afferrando la mia preziosa borsa. Non appena apro la portiera rivolgo un sorriso educato al conducente.

-“Pronta per scoprire la verità?” mi chiede poi Bill.

-“Insomma…anzi,per niente,ma meglio saperlo che rimanere con il permanente dubbio.” Rispondo.

-“Io sono elettrizzato.” Ammette.

-“Io non userei l’aggettivo “elettrizzato” per definire il tuo stato emotivo.”

-“Diventare padre non è così terribile!”insiste.

-“Lo so,neanche diventare madre lo è,anzi…ma non quando si tratta di avere un figlio dal gemello del proprio fidanzato,nonché zio degli altri due figli miei e di Tom. In questo caso è un fatto a dir poco scandaloso moralmente.”

-“Bhè,da una parte hai ragione! Ma in fondo io e te abbiamo avuto una piccola relazione!”

-“E questo cosa diamine c’entra ora!!!” sbotto innervosita.

-“Niente,hai ragione te,lasciamo perdere…”. Certe volte proprio non lo capisco. Il viaggio dura pochissimo,la macchina frena bruscamente,annunciando l’arrivo all’ospedale. Una volta entrati nel solito studio veniamo accolti dal medico di turno.

-“Guarda un po’ chi si rivede!” esclama entusiasta “Mi è stato detto che dovete fare delle analisi del DNA. Pronti?”. A rispondere sono io.

-“In realtà no,ma ci tocca!” cerco di sorridere ma con scarsi risultati.

-“Si accomodi!” dice poi. E con questa breve frase cominciano i controlli.

                     ******************************

(TOM)

Mi sveglio con estrema fatica. Allungo un braccio verso la parte di Alice ma mi accorgo che è vuota. Le lenzuola appaiono grinzose sotto il leggero tocco delle mie dita. Mi alzo per andare a vedere se è già in piedi, raggiungo a lunghi passi la cucina,ma anch’essa non è illuminata dalla sua presenza. Chissà dov’è andata. Un biglietto tenuto al frigo da due calamite attira la mia attenzione. Mi avvicino sempre di più,cercando di leggere le parole scritte sopra. Alla fine lo prendo tra le mani e una volta letto rimango perplesso. Strano che non mi sia accorto di niente. Comunque è un periodo in cui non me la racconta giusta. C’è qualcosa che mi tiene nascosto ed io sono intenzionato a scoprire cosa. Ho paura che si tratti di un fatto negativo,molto negativo. Che mi tradisca? Ma figurati,non so nemmeno come ho fatto a lasciarmi attraversare la mente da un’idea simile. Decido di tornare a dormire in sua attesa.

                    ****************************************

(ALICE)

I controlli sono terminati da circa due ore. Abbiamo deciso di aspettare qui i risultati,in modo da evitare di ritornarci il giorno successivo,insospettendo più del dovuto Tom e Anty. Inizio involontariamente a mangiarmi le unghie dal nervosismo.

-“Ferma! Così te le rovini!” sbotta Bill spaventandomi per l’ennesima volta. Quando gli prendono questi scatti mi mette ancor più ansia.

-“Le unghie sono l’ultima cosa di cui mi preoccupo” biascico “Ho paura,Bill! Lo so che te l’avrò già detto un milione di volte,ma ho paura!”. Ancora una volta vengo trascinata tra le sue braccia e io mi lascio andare a quella sensazione di sicurezza. Ovvio,in confronto a ciò che provo quando sono con Tom non è niente,ma riesce comunque a rilassarmi.

-“Grazie!” sospiro flebilmente. Lui soffia sul mio viso,come a dire prego. Poi un’infermiera ci viene incontro con i risultati degli esami in mano. A prenderli è Bill,io non riesco a guardare quei fogli,che si rivelano all’improvviso più minacciosi di un leone arrabbiato.

-“Cosa dicono?” chiedo timorosa,rivolta al ragazzo che mi sta ancora cingendo le spalle con un braccio.

-“Il padre sono io…” riesce a dire,mentre una lacrima solitaria attraversa il suo viso fino a cadergli sulla mano,subito raggiunta dalla mia,della quale non mi ero nemmeno accorta che fosse fuoriuscita. E così mano nella mano con il conforto ci avviamo verso la macchina,decisi a dover affrontare Tom per primo,e a seguire Antea. Come faremo ancora non lo so.

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Capitolo 13: REAZIONE INASPETTATE ***


memy881: Amoreeeeeeeeee miooo!! Ma certo che è bizzarra la situazione,e anche molto ma molto assurda e impossibile,infatti.....bhè non anticipo niente dei prossimi capitoli,capirai a cosa si riferisce "infatti" in questo caso!... Tranquilla,nessuno abortisce e nessuno abbandona nessuno,o meglio Bill non abbandonerà Alice e il piccolo....ma qualcuno se ne andrà...Chi? Lo scopri leggendo questo capitolo...A Tom e Antea lo diranno qua sottoooooo,nel chappy 13... Ti voglio un sacco di bene,Kussen,Alice...

BUONA LETTURA A TUTTIIII! SPERO CHE QUESTO CAPITOLO SIA DI VOSTRO GRADIMENTO...AVRETE DA LEGGERE UN Pò DI PIù RISPETTO AI CAPITOLI PRECEDENTI,SONO RIUSICTA A TIRAR FUORI QUALCOSA DI SOSTANZIOSO...KUSSEN,ALICE...

CAPITOLO 13:

Giunti davanti la casa di Bill scendiamo lentamente dalla macchina. Abbiamo deciso di dirlo prima ad Antea,poi lo diremo a Tom. Le gambe mi tremano in continuazione impedendomi di proseguire il cammino con facilità. Rischio quasi di cadere a faccia in giù,ma grazie alla presa della mano di Bill sul mio braccio riesco a tornare sui miei passi. Arrivati alla porta,che in questo caso può essere anche paragonata alla porta dell’inferno per quanto mi riguarda, Bill infila la chiave nella serratura con mano tremante. Infatti ci vogliono circa cinque minuti belli e buoni prima di riuscire ad entrare in casa.

-“Anty!” urla Bill rivolto alla loro camera. Dalla mia posizione riesco ad udire dei passi frenetici venirci incontro ed il suono viene subito raggiunto dalla figura esile della mia amica,accentuata dal pancione.

-“Alice,che piacere vederti! Mi sei mancata tantissimo!” esclama felice. Mi chiedo per quanto possa durare questa sua felicità una volta che le diciamo la causa della mia visita. Mi abbraccia calorosamente e io ricambio.

-“Tesoro dobbiamo parlarti di una cosa piuttosto importante!” annuncia Bill per niente calmo.

-“Ok,depositiamoci sul divano,almeno stiamo comodi!” dice lei. Così li seguo nel salotto dove il giorno prima avevo addirittura baciato Bill. Decido di buttarmi subito nell’argomento,evitando ostacoli:

-“Sono incinta!” esclamo cupa.

-“Ma che bella notizia! Chissà come è contento Tom di diventare padre!”.

-“Il punto è proprio questo!” aggiunge il moro.

-“Tom non lo vuole?” dice tristemente.

-“No,Tom ne è entusiasta…” riprendo.

-“E allora dove sta il problema?” insiste.

-“Il problema sta nel fatto che il padre non è Tom!” risponde Bill.

-“C-cosa? Alice,chi è il papà? Non riesco a credere che hai tradito di Tom!” la sua espressione diventa rimproverante e incredula. Non riesco a proseguire,così ci pensa Bill al posto mio:

-“Amore… so che…anzi non so proprio niente. So solo che il padre…il padre sono io.” Riesce a dire impacciato. La reazione che ha Antea è decisamente inaspettata da entrambi. Comincia a ridere fragorosamente e con gusto.

-“Che bella battuta!” riesce a dire quasi strozzandosi nella sua stessa saliva a causa della risaiola. Aspetto che si sia calmata per ripeterglielo:

-“Anty non è uno scherzo,il bambino che si sta formando dentro di me è figlio di Bill!” da sorridente che era diventa una maschera di serietà.

-“Cioè te e Bill…? Non ci posso credere. Alice come hai potuto? Ci conosciamo fin da quando eravamo piccole,siamo diventate subito amiche. Come hai potuto tradire la mia fiducia così? Come hai potuto tradire la mia amicizia? E tu Bill, da te non me l’aspettavo proprio. Siete due stronzi!” urla,ormai adirata al massimo. Quando fa per alzarsi dal divano Bill la afferra per un braccio riportandola seduta dov’era. Lei fa per scansarsi dalla presa senza ottenere risultati.

-“Lasciami!” urla.

-“No,non ti lascio finchè non mi lasci spiegare!” risponde con fermezza. Lei si accascia arresa contro lo schienale e rimane immobile,in attesa di parole che sa che la feriranno peggio di un dolore fisico.

-“Ti ricordi quando siamo stati in discoteca?” domanda il ragazzo. Anty annuisce con un cenno debole del capo.

-“Ecco…vedi,quella sera hanno messo qualcosa nelle nostre bibite,facendoci ubriacare. Alice è andata in bagno e io l’ho seguita. Non chiedermi perché,non ricordo niente,ero ubriaco anche io. Sono sicuro che l’avevo scambiata per te,ma nella confusione dell’alcool non ero in grado di distinguervi. E lì è successo tutto,provocando i danni in cui ci troviamo ora. Io e Alice sospettiamo che dietro tutto questo ci sia qualcuno che cerca di rovinarci.”

-“E io vi dovrei credere?” sbotta.

-“Perché non dovresti? Ti avremmo detto ciò se volevamo divertirci e basta? Ti sembriamo quel genere di persone?” esclama Bill in risposta.

-“No,non lo sembrate,ma l’apparenza inganna. E ne è una prova ciò che porta in grembo Alice!” sbraita. Io seguo la conversazione come se la osservassi da lontano,non essendo davvero presente.

-“A quanto pare non mi conosci davvero!” urla Bill. Antea si alza di scatto e il moro questa volta la lascia andare.

-“Che situazione di merda! Ora non mi perdonerà più!”

-“Ma no,vedrai. Lo farà per il bene di vostro figlio!” cerco di consolarlo.

-“Sicura?” chiede speranzoso.

-“Sicurissima. La conosco da tanto ormai”. Passano circa altri 20 minuti di silenzio prima di vederla riapparire con in mano una valigia. Il suo viso è segnato dalle lacrime,e ha gli occhi incredibilmente arrossati.

-“Dove credi di andare?” domanda Bill,andandole incontro.

-“Stammi lontano! Bastardo! Non te ne deve fregare niente di dove voglio andare.”

-“Questo lo dici te! Io ti amo,e lo sai! Porti in grembo nostra figlia,il simbolo di ciò che proviamo l’uno per l’altro!”

-“Mi dispiace,ma io non so più niente. Non so se mi ami davvero. Non so niente di niente. Non posso rischiare di star male e di far soffrire mia figlia! Me ne vado,e non voglio discussioni!”

-“Antea ti prego! Ho il diritto di crescere mia figlia,di vederla nascere e di starti accanto!”

-“Non dopo quello che hai fatto con Alice! E comunque me ne andrò in un albergo qua vicino per riflettere. E non ho detto che non ti farò vedere nostra figlia,ma voglio staccare un po’,voglio capire! Strano come una discussione di qualche minuto può cambiare la tua intera vita,vero?”

-“Anty!” la supplico io.

-“No! Stai zitta! Non devi nemmeno rivolgermi la parola!”

-“Ma non capisci che così la dai vinta a chi sta dietro tutto ciò?” insisto.

-“Quella è una scusa. Una scusa!” urla ormai fuori di sé. Io decido di farmi da parte. Bill mi imita,ma so che non si arrenderà, le vuole dare del tempo,ma quando riterrà il momento opportuno si riprenderà ciò che ama. Così con le lacrime agli occhi la osserviamo uscire di casa e prendere la sua macchina,diretta a qualche hotel di città. Appena sparisce con la curva alla fine della strada mi volto verso un Bill decisamente devastato dal dolore. Mi inginocchio accanto a lui e gli sollevo il viso che era abbandonato contro le sue mani, asciugandogli qualche lacrima in qua e là.

-“Tranquillo,so che può sembrarti impossibile ma si risolverà tutto! Lei non riesce a non perdonare le persone,sa che perderebbe molte cose non facendolo! Vedrai che tornerà.” Dico.

-“Io non ne sono così sicuro! Ma fin da quando sono piccolo dico che non bisogna mai arrendersi,e di certo non lo farò ora.”

-“Bravo Bill. Così mi piaci! Ora sarà meglio alzarci ed andare a casa mia. Ci aspetta un’altra lunghissima confessione. Forse ancor peggio di quella appena portata a termine.”

-“Non me lo dire. Se Tom non mi perdonerà non sarò più me stesso. Non sono nulla senza di lui.”

-“Non dire così.” Dico. Poi ci alziamo entrambi,intenti ad affrontare un'altra discussione terrificante.

                    *******************************************

Giungiamo a casa mia. All’improvviso un senso di nausea mi attanaglia mentre percorro il vialetto che mi conduce alla porta. Mi piego in due dal dolore che mi toglie il respiro. Bill preoccupato mi viene vicino afferrandomi per le spalle e cingendole dolcemente.

-“Tutto a posto?” domanda premuroso.

-“Si,si…tranquillo!” rispondo ergendomi lentamente. A quanto pare si trattava solo di qualcosa di momentaneo. Suono al campanello,dato che mi ero dimenticata le chiavi. La porta viene aperta dall’amore della mia vita.

-“Piccola,finalmente sei tornata! Cominciavo a preoccuparmi,ci sei stata parecchio fuori eh! Ma che ci facevi?”

-“Passeggiavo,sai ho letto che fa bene durante la gravidanza!” dico entrando e facendomi da parte per far entrare Bill. Vedendolo, Tom rimane sorpreso.

-“Ehi Bill! Che ci fai qua?! È tanto che non passavi! Che piacere,ci sei mancato,soprattutto a me!” esclama abbracciandolo.

-“Eh eh eh! Anche tu mi sei mancato fratellino,comunque non è tanto che non ci vediamo,ci siamo visti qualche giorno fa. Comunque ho incontrato Alice mentre passeggiava e mi sono associato a lei.” Risponde imbarazzato.

-“L’hai saputa la grande notizia?” chiede poi il mio fidanzato con entusiasmo.

-“Dipende quale. Se ti riferisci al fatto che Alice aspetta un figlio lo so già.”

-“Ah…allora non ho altre notizie da darti.” Dice Tom con un sorriso a chiudere la frase. Adoro quando stanno insieme,riesco anche io a percepire il forte legame che c’è tra loro due,così come avviene con mia gemella Kristen. Oh,la mia gemellina! Quanto mi manca! Da quando è andata a studiare ballo in America mi ha lasciata qui con i problemi accalcati su di me fino al collo.

-“Ehm… Tom,dovremmo parlarti un attimo.” Comincio io.

-“Di cosa?” domanda perplesso.

-“Allora,che ne dici se ci sediamo in cucina? Così capirai di cosa di tratta.” Dice Bill insinuandosi nella conversazione.

-“D’accordo!” afferma dirigendosi in cucina. Una volta seduti tutti inizia la discussione.

-“Amore,ti ricordi la serata in discoteca?” chiedo.

-“Certo che me la ricordo. Perché?”

-“Ti ricordi anche quando sono stata in bagno per tanto tempo? E hai detto che qualcun altro si era assentato in quell’arco di tempo ma non sapevi chi?”

-“Si…ma perché queste domanda?!” insiste.

-“E sai bene anche che nelle bibite ci avevano messo dell’alcool anche dove non lo volevamo,vero?”

-“Si,lo so benissimo,scusa piccola ma puoi arrivare al dunque?!”

-“ Ad assentarsi era stato Bill,ci siamo ritrovati insieme nel bagno,eravamo sotto l’effetto degli alcolici,non sapevamo cosa facevamo…” l’espressione sul volto di Tom cambia pericolosamente,come se avesse già intuito le parole a seguire,anche perché usando la logica… poi ci guarda uno alla volta scrutandoci ben bene.

-“Cosa vorresti dirmi,Alice…? Cosa è successo nel bagno?”

-“C’è stato un avvicinamento tra noi,prima un bacio…” e con questa frase entra in causa anche il signor Bill Kaulitz,che finalmente ha deciso di partecipare.

-“No…non è vero,non può essere vero!” sbotta Tom,livido di rabbia o incredulità?

-“Tom,eravamo sotto l’effetto dell’alcool,non sapevo neanche che si trattava di Alice,io ero sicuro che fosse Antea,lo sai bene anche te che non farei mai una cosa del genere!”

-“Su questo hai ragione…però,non riesco a crederci,com’è possibile? Anche se non l’avete fatto volontariamente mi avete comunque tradito.” Esclama.

-“Tom,non si tratta di tradimento in questo caso! Non potrei mai tradire una parte di me stesso,sarebbe come morire.”

-“Non fare il melodrammatico fratellino. Comunque tranquillo,ho capito. Anche se questa cosa ancora non mi va giù! Alice? Cosa hai da dire al riguardo?”

-“Io ho da dire solo che mi dispiace,quando me ne sono resa conto era troppo tardi per impedire che ciò accadesse. Però Tom l’ho fatto inconsciamente,spero che mi perdonerai,altrimenti non riuscirò più a vivere tranquillamente con questo peso. Io amo solo te, solo te sei il ragazzo della mia vita. Solo te!” dico con estrema sincerità, ma temo la sua reazione. La temo più di qualsiasi altra cosa.

-“Tranquilla anche te piccola! Io avendo la reputazione di sexgott è meglio se sto zitto. Però sappi che vi perdono solo perché è accaduto senza che ve ne accorgeste a causa dell’alcolico che avevate bevuto. Comunque anche io ti amo tanto!” dice dolcemente,anche se con una punta d’amarezza quando si è riferito all’accaduto. Non mi aspettavo che reagisse così positivamente,meglio così,ma mi sto scordando qualcosa. Oh! Che scema che sono! Devo ancora dirgli del bambino. Perché Bill non interviene? Ah! Sta scrivendo con il cellulare,oso tentare a indovinare con chi scambia messaggi. Ritorno alla “confessione” dopo un attimo di distrazione.

-“Amore devo dirti un’altra cosa…” aggiungo.

-“Dimmi,piccola!” esclama.

-“ Stamani ti ho mentito, in realtà sono andata a fare il test del DNA, il bambino è risultato figlio di tuo fratello!” dico tutto d’un fiato con voce smorzata dal respiro irregolare.

-“Cosa?” urla in preda al panico,se così si può definire l’emozione che lo sta travolgendo ora. Io mi ammutino e Bill,come se risvegliato da un sogno, alza lo sguardo su Tom,quasi con paura nello sguardo che gli rivolge. Infatti…Tom afferra la prima cosa che trova sul tavolo e la scaraventa con forza sul pavimento,mandando in frantumi il bicchiere preferito di Ithan. I piccoli per fortuna stanno ancora dormendo,anche se sono sicura che dopo questo fracasso il loro sonno non durerà per molto.

-“Tom,calmati…” dico avvicinandomi a lui,Bill invece mi lancia uno sguardo che posso paragonare ad un lampo in cielo aperto,come un avvertimento.

-“Calmati? Come posso calmarmi dopo aver scoperto che il bambino che porti in grembo non è mio ma di mio gemello? Ti rendi conto dell’assurdità?” continua a urlarmi contro.

-“Tom,ti prego! Smettila! Basta! Per favore!” cerco di dire. Quando le mie mani raggiungono il suo petto e vengono scansate con forza dalla sua mano lo guardo stranita,non ha mai fatto così,anche se ora ha un buon motivo per farlo. Non lo biasimo se decidesse di non perdonarmi,ma io nemmeno lo sapevo cosa stava succedendo in quel maledetto bagno,non ero presente davvero. Poi una cosa che non avrei immaginato potesse succedere accade. La mano calda di Tom si posa con forza sulla mia guancia,facendomi voltare il viso dalla parte opposta. Uno strano formicolio mi pervade lo spazio del volto colpito,seguito subito da un dolore lancinante. Lacrime amare mi solcano il viso e io corro verso la camera,rifugiandomi al suo interno e chiudendo a chiave la porta. Non mi capacito ancora di ciò che ha appena fatto Tom,non è mai arrivato ad usare le mani con me,e credo con nessuna donna prima d’ora,a parte la stalker di qualche anno fa. Mi butto a peso morto sul letto liberandomi a un pianto disperato,cercando di soffocare i singhiozzi nascondendo il viso nel lenzuolo. “È tutta colpa mia!” continuo a ripetermi. “È tutta colpa mia”.

                     

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Capitolo 14: MOMENTO DI QUIETE ***


 memy881: Tesoroooooooooooooooooo!!! Ma quante belle domandeeee.... Le risposte ai tuoi dubbi le otterrai solo leggendooooo!!!...Chissà quante volte te l'ho già detta sta risposta....Ti voglio bene,Kussen,Alice....

Kyara Agatha Mainlander: No tesoro,non voglio farti piangereeee! Come sempre grazie per i complimenti....Spero che questo capitolo sia di tuo gradimento.... Ti voglio tanto bene,Kussen,Alice....

BUONA LETTURAAAA!!

CAPITOLO 14:

Alzo il viso ormai del tutto bagnato, dato le due ore di pianto. Vado velocemente nel bagno per sciacquarmi e ritorno a sedermi sul letto sconvolta. Gli occhi mi bruciano e le mani mi dolgono da quanto stringevo con forza il lenzuolo. Decido di andare verso la porta per sentire se di sotto sta avendo luogo qualche discussione,ma invece di origliare delle parole avverto il rumore di scarpe avvicinarsi. La maniglia viene abbassata dalla persona all’esterno ma non riuscendo ad aprire bussa insistentemente alla porta.

-“Chi è?” dico a voce bassa,sicura che la vicinanza permette lo stesso di capire le mie parole.

-“Sono Bill,per favore apri!” menomale che è lui. È l’unica persona con cui parlerei ora come ora. Apro la porta e mi faccio lentamente da parte. Con mia sorpresa ad entrare non è il ragazzo che mi aspettavo. Faccio per richiudere ma la mia forza è nulla contro la sua. Spalanca la porta e poi se la richiude alle spalle.

-“Vattene!” esclamo impaurita. Il suo sguardo non promette niente di buono.

-“No,io non me ne vado!” ribatte venendomi incontro. Io arretro rapidamente,fino a ritrovarmi con la schiena attaccata alla parete. Questa sensazione di deja-vu mi fa sentire ancora più a disagio. Le sue mani si posano all’altezza della mia faccia sul muro. Il suo viso a un centimetro dal mio.

-“Perché?” chiede disperato. Non ho una risposta da dargli,in fondo anche io mi chiedo perché.

-“Tom,non è colpa mia! È successo e basta!” cerco di sussurrare. Le sue dita tracciano il profilo della mia guancia,soffermandosi sul punto in cui mi ha schiaffeggiata.

-“Piccola,scusami! Non volevo!” il suo respiro fresco mi colpisce in pieno, mandandomi in confusione. Ma la paura non è ancora svanita.

-“Non avere paura di me! Lo sai che non ti farei mai e poi mai del male!”

-“Prima lo hai fatto!” sbotto.

-“Amore,ero fuori di senno. Anche te avresti reagito male ad una simile notizia.”

-“E se ti capitasse di andare fuori di senno altre volte? Come la mettiamo? Potresti addirittura fare di peggio!”

-“Alice,non succederà più,te lo prometto,non ce ne sarà motivo! Ti amo troppo,se soffri te soffro anche io. E non sono mai stato un ragazzo violento a tal punto!”

-“Ma un po’ violento si. A scuola eri sempre pronto per picchiare qualche ragazzo!”

-“Lo facevo per difendere mio fratello. Loro lo prendevano in giro,gli tiravano dei cazzotti,dei calci nello stomaco. Io non potevo sopportare di vederlo a terra indifeso allora reagivo io al posto suo. Te avresti permesso che picchiassero tua gemella senza intervenire,facendo l’indifferente?”

-“Sinceramente no,ma non sarei mai intervenuta con le mani. Avrei preferito usare le parole! Come avresti dovuto fare te!”

-“Ma smettila di dire cavolate varie! Lo sai bene che con persone del genere le parole non servono!”. A quell’affermazione non trovo da ribattere,in fondo è vero ciò che ha appena detto. Poi mi ritrovo inaspettatamente a baciarlo. A baciarlo come non ho mai fatto prima in tutti questi anni di fidanzamento. Lo bacio come se fosse un bisogno,una necessità,una cosa di cui non posso farne a meno. Per accertarmi che lui sia ancora mio,che lui mi ami ancora. Questa mia strana reazione mi stupisce non poco,suscitando sorpresa anche in lui. Ma risponde con altrettanta bramosia al bacio. Mi avvinghio con forza a lui. Poi distacco le mie labbra dalle sue senza fiato.

-“Mi perdoni?” domanda con un fil di voce.

-“Si,e te mi perdoni?” chiedo.

-“Si,anche se non so ancora come affrontare questa situazione! Mi sembra così impossibile.”

-“Anche a me. Io e Bill crediamo che dietro tutto questo ci sia qualcuno di molto astuto. Qualcuno che vuole rovinarci.”

-“Sai,è quello che credo anche io. Ma Antea sa già tutto?”

-“Si,le abbiamo già parlato.” Rispondo con una nota di nostalgia. La sento così lontana ora.

-“E come l’ha presa?”

-“Non meglio di te. Ha fatto le valigie e se n’è andata,ha detto che sarebbe rimasta in qualche hotel qui vicino. A proposito,Bill è andato via?”

-“No,è rimasto giù. Ho parlato con lui di vostro figlio. Ma credo che ci serva la tua opinione. Che ne dici se scendiamo a parlare?”

-“D’accordo. Andiamo!” esclamo. Così scendiamo al piano inferiore fino a raggiungere Bill sul divano.

-“Finalmente!” esclama con finta irritazione.

-“Allora? Riprendiamo il discorso di prima?” propone Tom. Bill annuisce con un cenno del capo.

-“Stavamo discutendo su cosa faremo una volta che nascerà.” Mi comunica l’ultimo interpellato.

-“Ah…beh,la cosa è al quanto complicata. Io proporrei di tenerlo ,o tenerla ,qui con me ,te potrai venire quando vorrai,tanto abiti nelle vicinanze e ogni tanto lo potrai portare a casa tua.” Dico.

-“Ma scusa… Antea ora come ora non c’è a casa,giusto? Quindi Bill si potrebbe trasferire qua momentaneamente. Se al momento della nascita, e in seguito, con Antea sarà tutto risolto allora è un’altra cosa,ma se fosse il contrario –cosa comunque che non spero- rimarrà qui,in modo che può assistere quotidianamente alla vita del figlio. Io so cosa si prova ad essere padre,e non c’è gioia più forte che nel vederlo crescere sano e felice.” E con ciò Tom ci guarda attentamente.

-“Beh,come idea non è per niente male.” Risponde Bill.

-“Anche secondo me è un’ottima soluzione. Però parliamo in modo un po’ più diverso del piccolo. In alcune frasi sembra che si tratti di un animale da zoo.” Sbotto un po’ irritata.

-“Scusa,hai ragione amore,è colpa mia! Bill,allora andiamo a prendere ora le tue cose?”

-“Ehm,d’accordo. Prima però vorrei passare da Antea. Mi ha detto l’hotel in cui sosta,vorrei parlarle,vi dispiace?”

-“Ma figurati!” esclamo io “Ti accompagniamo!”

-“E i piccoli?” chiede Tom.

-“Giusto. Allora l’accompagno io Bill. Te rimani a casa con i bambini.” Dico.

-“Ma perché proprio io devo rimanere in casa?” si lamenta.

-“Perché Anty è un’amica mia,e siccome anche io sono intrallazzata in questa cosa… in poche parole voglio esserci anche io!”

-“Oh,ok…Capito! Sono quello di troppo!”

-“Tomi,non fare sempre la vittima!” dice Bill.

-“Comunque tornando all’argomento pargoletti: cosa li diremo un giorno? Quando loro fratello,o sorella, sarà nato? Come li spiegheremo che il papà è Bill e non te,Tom?” domando improvvisamente preoccupata.

-“Non ti fare già le paranoie amore! Ci penseremo quando sarà il momento! Ora abbiamo già fin troppo preoccupazioni! Non ne aggiungere altre,per favore!” insiste Tom.

-“Va bene,come vuoi…” rispondo “Allora io e Bill andiamo!”. Così detto poso dolcemente le mie labbra su quelle di Tom sussurrandogli:”Ti amo”. Poi senza dargli neanche il tempo di rispondere mi dirigo fuori con al seguito Bill,e un sorriso di compiacente divertimento protagonista della mia bocca davanti all’espressione ebete di Tom.

                     

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Capitolo 15: UN ADDIO INCOMPRENSIBILE ***


 Kyara Agatha Mainlander: Ahahahah,tesoroooo miooooo! Anche io lo stimo molto,è riuscito ad affrontare la situazione con molta maturità,infatti se lo hai notato da quando si è innamorato di Alice ha cominciato ad assumersi di più le sue responsablità ed ha abbandonato la vita da ragazzino irresponsabile... Ti voglio un mondo di bene,Kussen,Alice....

 memy881: Amoreeeeeeeeeeee!! Hai detto proprio bene, il piccolo sarà meglio che identifichi sin da subito Bill come padre,prima che si creino dei disguidi...Eh si! Antea è molto,ma mooolto,cocciutella! Infatti non sarà tutto rosa e fiori,per niente.... Ti amo di bene,Kussen,Alice...

BUONA LETTURA A TUTTIIII!! MI SCUSO SE QUESTO CAPITOLO NON è MOLTO LUNGO E SE NON è MOLTO SUCCOSO,PER COSì DIRE...MA LA SCUOLA MI STA RIEMPIENDO ANCHE IL TEMPO LIBEROOO!! HELP MEEEE!!...XDDD...KUSSEN,ALICE...

CAPITOLO 15:

Il viaggio in macchina con Bill dura veramente pochissimo. Ci fermiamo davanti ad un hotel di modeste dimensioni,parcheggiando l’auto il più vicino possibile. Quando entriamo una signora di mezza età ci viene incontro sorridendo:

-“Come posso aiutarla,signor Kaulitz?” domanda. A quanto pare qui conoscono  già Bill.

-“Stiamo cercando una ragazza. Una certa Antea! Sa mica dirci in quale stanza sosta?” risponde il ragazzo al mio fianco.

-“Aspetti,vado a controllare sul computer! Seguitemi!”. I miei piedi si muovono automaticamente seguendo quelli della signora fino ad arrivare al bancone. Con sguardo esperto fa scorrere i nomi sullo schermo,poi la sua mano si ferma.

-“Eccola qui. La signorina dovrebbe sostare nella stanza numero 34. Ma mi sembra di averla vista uscire poco fa. Le do lo stesso le chiavi.” E con questa frase ci porge le chiavi. Dopo due serie di scale giungiamo a destinazione. Bill bussa un paio di volte alla porta nera,ma non ottenendo nessun segno in risposta decide di aprire lui. Una volta all’interno della stanza mi accorgo che non c’è nessuno ed è tutto in ordine. Mi volto verso Bill,per vedere la sua reazione, quando noto che tiene in mano una lettera,o almeno così credo. Mi avvicino a lui per poterla leggere,intuisco che non è niente di positivo quando vedo una lacrima scendere lungo la guancia di Bill. Poi torno a concentrarmi sulla scrittura fitta,che subito riconosco nella calligrafia di Anty.

“Caro Bill,

So che la decisione che ho preso sarà molto dolorosa sia per te che per il resto della famiglia,ma io sinceramente non me la sento di continuare. Non pensavo che tu fossi in grado di farmi una cosa del genere,davvero non potevo immaginarlo. E la stessa cosa vale per Alice,eh si! La ritenevo la mia migliore amica in assoluto,quasi come se fosse una sorella per me! E invece sono stata delusa da entrambi. Può anche darsi che io stia facendo l’errore più grande della mia vita,ma per ora mi sembra la cosa giusta da fare,e non me ne pento! Chissà,forse cambierò idea,forse la mia scelta è stata raggiunta a causa della rabbia cieca,della delusione che mi avete dato,forse non è ciò che voglio davvero. Per quanto riguarda nostra figlia la crescerò io, non mi importa se tu hai il diritto di vederla. Sono sicura che crescerà meglio senza un padre come te,pronto a tradirmi alla prima occasione. Tanto ti rifarai con il figlio tuo e di Alice,quindi non puoi nemmeno dire che non vivrai l’esperienza di essere padre. Dopo ciò non ho altre parole per descrivere come mi sento,quindi mi congedo con questa lettera,

                     Antea…

P.S: Non provare a cercarmi! Tanto non riuscirai a trovarmi!”

Non riesco nemmeno a credere a ciò che ho appena letto. Ormai Bill è in preda ai singhiozzi,lo cingo in un abbraccio,cercando di tranquillizzarlo,ma è inutile. Provo inutilmente a placare il suo pianto disperato con parole confortanti.

-“Su,Bill,non disperarti! Tanto vedrai che cambierà idea!” non credo a ciò che dico,ma ci provo, cercando di farci credere anche Bill.

-“No..Non…c-ci riesco!” dice senza respiro. Sento le sue gambe cedere lentamente,fino a farlo inginocchiare a peso morto per terra,io lo raggiungo subito,sorreggendolo per le spalle.

-“Ho detto basta!” urlo. Lui,incredulo davanti alla mia espressione, alza lo sguardo sul mio viso, con gli occhi sbarrati –“E non mi guardare così eh!” ribatto secca,decisa,ma soprattutto severa.

-“M-mm…ma…” prova a dire.

-“Niente ma! Devi smetterla di soffrire come un cane per lei! Anzi,non come un cane,in confronto a te un cane neanche soffre. Se lei ha compiuto questa stupida azione vuol dire che non ti amava fino in fondo. Te non ti meriti una ragazza così,te ti meriti molto di più. In una relazione bisogna avere fiducia nel partner,e lei in te non ne ha avuta,non ti ha creduto. Non avrei mai immaginato di dire queste cose su di lei,ma a questo punto è l’unica cosa da fare. Ovvero dire le cose come stanno. Non è per niente semplice,lo so,ti capisco,ci sono passata anche io, ma non ne vale la pena. A me dispiace solo per la piccola Alexa, solo quello è il vero peccato. Cazzo! È tua figlia,come può portartela via così!”sbraito incavolata al massimo.

-“Infatti a me dispiace per mia figlia soprattutto! Non riesco a sopportare l’idea che mi abbia tolto la possibilità da farle da padre,di vederla nascere,di stare con lei!” dice tutto d’un fiato.

-“Ecco,bravo, sfogati così! Tira fuori tutta la rabbia che hai in te!” lo sprono a fare. E così comincia a urlare cose sensate miste a cose senza senso,ma entrambe accomunate dallo stesso argomento principale: Anty e la loro figlia. Una volta finito lui prende l’iniziativa di alzarsi,aiutando anche me. Ma non appena siamo nuovamente in piedi,a causa del mio sbilancio,andiamo a finire sul letto. Io guardo Bill,lui guarda me e cominciamo a ridere come dei matti. I suoi capelli sono finiti sui suoi occhi,rendendolo davvero buffo. E a quanto pare anche i miei non devono essere in buone condizioni dato la fragorosa risata di Bill.

-“Wow! Sono riuscita a farti ridere!” esclamo “Dovrebbero darmi una medaglia!”

-“Ahahaha! Appena torniamo a casa te ne disegno una io! A parte gli scherzi,preferisco andarmene da qui!”

-“Ok,come vuoi! Andiamo!”.

Mentre Bill fa la prima manovra con la macchina un gatto nero attraversa la strada,provocando imprecazioni da parte del ragazzo al volante.

-“Ora ci voleva solo il gatto nero!” sbotta.

-“Non mi dire che credi a queste cavolate!” esclamo allibita.

-“Perché te non ci credi? Dovresti sapere,in quanto sei una mia fan, che io sono piuttosto superstizioso!”

-“Allora,primo: ero una tua fan,dato che ora sono la fidanzata di tuo gemello,la tua migliore amica,la sorella di Georg e la cognata di Gustav. Secondo: di solito i giornalisti sparano un sacco di cose false! Comunque non me l’aspettavo che un piccolo gatto nero suscitasse così tanto nervosismo in te!”

-“Uffa! Te e tutti questi termini e vocaboli da secchiona! Che ne dici di parlare in un gergo comprensibile anche per uno come me?”

-“E va bene! Mamma mia quanto sei difficile!”. Lui mi fa una breve linguaccia, facendomi sorridere. Poi arriviamo finalmente a casa. Tom ci accoglie come sempre,con gentilezza e familiarità. Alle mie orecchie giungono le voci dei miei due figli,segno che si sono svegliati.

-“Dove sono i piccoli?” chiedo.

-“Sono in sala che giocano con le bambole e le macchinine!” risponde il mio ragazzo “Comunque com’è andata con Antea,siete riusciti a convincerla della vostra “innocenza”,per così dire?”

-“Purtroppo no! Se n’è andata,senza lasciare nessuna informazione!” rispondo mentre Bill gli mostra la lettera. Tom rimane a bocca aperta.

-“Non ci credo! Non è possibile! Ma come diamine ha potuto farti una cosa del genere!”

-“L’ha fatto e basta! Ma sai che dico: peggio per lei! Anche se lo dico solo per convincermi che non mi merita! Comunque basta parlare di me e di lei! Preferisco andare a giocare con i miei nipotini!” e così detto lo fa. Io faccio per seguirlo ma Tom mi si mette di fronte,impedendomi di proseguire il cammino. Poi mi cinge i fianchi con dolcezza e mi bacia teneramente. Ogni volta che le sue labbra si posano sulle mie riesco a percepirne la morbidezza assoluta, e quel gusto dolce che passa dalla sua bocca alla mia, facendomi letteralmente impazzire,mentre il suo pearcing freddo provoca forti brividi di desiderio lungo la mia schiena. In questi momenti quasi dimentico ogni problema. Quando mi scosto da lui la magia si interrompe bruscamente. Facciamo un sospiro di nostalgia,poi le mie labbra ricercano il suo dolce bacio.

-“Sarà meglio andare di là dai piccoli anche noi! Altrimenti inizieranno a preoccuparsi!” dice Tom,parlando sulla mia bocca.

-“Hai ragione!” dico confermando la sua affermazione. Così ci dirigiamo dai nostri figli,mano nella mano,pronti a tornare bambini almeno per qualche piccolo istante.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** Capitolo 16: RITORNO ***


 memy881: Eh si,Antea l'ha presa proprio pesante la situazione... Però non so dirti se lo ama o no,ma credo proprio di si (ripeto non te lo so dire con certezza,perchè ai miei personaggi piace essere misteriosi,xDDD).... Cosa molto bizzarra, il nuovo piccolo è sia cugino che fratellastro di Ithan e Maika....Mamma mia! Che intreccio! Comunque poi bisogna vedere....Ma quanto mi piace essere misteriosaaa!!.... =)).... Amore mio ti voglio un mondo di bene,Kussen,Alice... A prestoo!!

 Kyara Agatha Mainlander: Tesorooooooo!! Eh eh eh,anche a me dispiace molto per Bill,ma mi piaceva sta cosa,xDD... Lo so,a volte sono un pochettino cattivella!! Stessa cosa che ho detto a memy881: non so dirti se Antea lo ama davvero come diceva o no...Mmmmm,MISTEROOO!!...Eh si,il vero peccato è Alexa,piccolaaaaa! Scusa la mia ignoranza ma che vuol dire:interippata??..xDD.... Ti voglio un casino di bene tesò,Kussen,Alice!


BUONA LETTURAAAAAAAAAAAAAAA! GRAZIE A CHI SEGUE LA MIA FF,A CHI LA RECENSISCE,A CHI L'AGGIUNGE TRA LE PREFERITE,TRA LE SEGUITE E CHI LA LEGGE E BASTA!!!....GRAZIEEEEE!! O MEGLIO: CHRAZIE MILLEH!....DANKE SCHON!....

CAPITOLO 16:

La gravidanza è quasi al termine,ormai sono già al nono mese,mancano pochi giorni alla data di scadenza prevista dal dottore. Anche stavolta è un maschietto,come nome abbiamo scelto Bryson. Oggi dovrebbe anche tornare Kristen ,per fortuna,tra poche ore dovremmo andare a prenderla all’aeroporto. Ithan e Maika sanno già che il papà del loro nuovo fratellino è Bill,ma ancora non capiscono cosa c’è di strano,anzi,proprio non capiscono la situazione dato la loro età. Spero solo che quando saranno grandi e in grado di capire non la prenderanno male,non potrei mai sopportarlo. Di Antea non sappiamo ancora niente. Nel frattempo che aspetto che passino le lunghe ore di attesa mi sono messa a fare un puzzle con i miei figli,Bill e Tom.

-“Alice,mi passi quel pezzetto che hai sotto il ginocchio?” mi domanda Tom. Poso il mio sguardo sul pavimento,vicino alla mia gamba,ma non vedo nessun pezzo.

-“Ma quale dici?” chiedo.

-“Come non lo vedi? Ce l’hai proprio lì,sotto gli occhi!” esclama Bill, aggiungendosi allo scambio di parole.

-“Veramente io non vedo niente di niente!” ribatto. Poi mi alzo per guardare meglio,non si sa mai. Ma non c’è nessuna traccia di ciò che vuole Tom.

-“Mamma,vedi è quello lì!” dice Maika.

-“Vero…lo vedo anche io!” aggiunge Ithan.

-“Possibile che io non lo veda!” sbotto. Poi gli altri cominciano a ridere come degli scemi “Cosa avete da ridere?”

-“Ahahaha! Ci sei cascata in pieno! Pesce d’aprile!” risponde ancora in preda alla risaiola Tom.

-“Ma come siete divertenti!” esclamo sarcastica e stupita dalla bravura nel recitare dei miei due figli.

-“Scusate ma dov’è Georg?” domanda poi Bill,distraendoci.

-“ Come non ricordi? È con Corinne a festeggiare l’anniversario, non riesco ancora a credere che è già un anno che si sono sposati! Mamma mia,è già aprile!” rispondo.

-“ E Gustav?” domanda ancora Bill.

-“Gustav è ancora a letto!” possibile che solo io so dove si trovano i membri della famiglia!?

-“E Leonora?” insiste.

-“Bill,ma sei scemo o cosa? Leonora è da quel dì che è tornata in Italia per continuare gli studi. Ha detto che verrà quando partorisco!” sbotto. Lui si batte una mano sulla fronte,avendo improvvisamente un recupero di memoria. Poi torniamo ad occuparci del puzzle,quando il rumore di passi ci fa alzare la testa.

-“Buongiorno a tutti!” esclama Gustav,tutto pimpante. Devo dire che i suoi sbalzi di umore mi sorprendono sempre di più.

-“Buongiorno Klaus!” dico usando il suo secondo nome.

-“Eh no! Non ricominciare con il chiamarmi Klaus eh! Comunque mi sono alzato con un lampo di genio!” ci informa.

-“Non oso immaginare di che lampo di genio si tratti! Spero solo non ti abbia bruciato troppo quel piccolo cervello che ti ritrovi!” dico ridendo.

-“Spiritosa! Comunque mi avete detto che è successo tutto quel casino per mano di qualcuno,vero?”. Non riesco a capire a cosa diamine si riferisca.

-“Quale casino? Ne succedono tanti!”

-“Il bambino,Bill,ecc ecc.” risponde. Annuisco rispondendo alla domanda precedente.

-“Bhè,ecco… secondo me sono stati sempre quelli che hanno rapito la piccola Maika!”

-“Potrebbe essere!” esclama Tom. A me invece da parecchio da pensare.

-“Io non ne sarei così sicura!” dico,rifletto ancora un po’ su tutto l’accaduto. Sono dei mesi che ci spremiamo le meningi per cercare di capire qualcosa di nuovo,ma per ora non abbiamo ottenuto nessun risultato positivo. Anzi,abbiamo aperto ulteriori dubbi.

-“E allora secondo voi di chi si tratta?” insiste Gustav. A rispondergli è Bill:

-“Mmmm,pensateci bene. Supponiamo che qualcuno voglia rovinare noi o Alice…bhè tanto per incominciare,perché vorrebbero rovinare noi?”

-“Perché siamo famosi,e purtroppo al giorno d’oggi le persone sono molto invidiose!” dice Tom.

-“Può anche darsi. Mentre perché qualcuno vorrebbe rovinare Alice?” chiede ancora.

-“Bill,per favore,smettila con le domande e arriva al punto!” esclamo.

-“Allora,la mia teoria è questa: secondo me si tratta di qualcuno che rivuole Alice tutta per sé,come è già successo in precedenza, e per riaverla deve rompere ogni legame che la lega a noi.”

-“Vorresti insinuare che potrebbe essere opera di James?” chiedo incredula.

-“Secondo me si. Sarebbe molto plausibile come idea.”

-“Bill,ma è in carcere!” sbotta stavolta Tom,cercando di mascherare la sua preoccupazione.

-“Vi state sbagliando, è scappato più di un anno fa. La polizia non è ancora riuscita a rintracciarlo. Non vi ricordate che ne parlavano al telegiornale?” aggiunge Gustav. Bill fa un cenno di approvazione verso l’ultimo che ha aperto bocca. Cavolo! Io e Tom ci eravamo proprio dimenticati di James.

-“Ora che facciamo?” domando.

-“Dovremmo andare dalla polizia e informarla della nostra opinione.” Dice Bill.

-“Dubito che ci crederanno. Non abbiamo prove!” esclamo.

-“Tentar non nuoce!” ribatte prontamente.

-“D’accordo,come vuoi!” dice Tom “Gustav,ti va di rimanere a casa con i piccoli? Se vedi che siamo in ritardo potresti andare a prendere Kristen?”

-“ Va bene,resto qua con le pesti. E ok, se ritardate vado a prendere Kristen. Poi avete altro da chiedere?” dice con un sorrisetto.

-“Si,cerca di essere meno scemo!” dico scherzosa. Essendo il ragazzo più tranquillo e “intelligente” (secondo alcuni argomenti) del gruppo, mi diverto a immaginarlo il contrario e a rompergli le scatole.

-“Ci proverò!”

-“Bene! Ma che si fa? Andiamo subito allora?”

-“ Prima andiamo meglio è!” ribadisce Bill altezzoso.

-“Smetti di darti tante arie solo perché pensi di avere ragione!” sbotta Tom tirandogli una leggera gomitata di scherno sul braccio.

-“Ahia!” urla Bill massaggiandosi il punto colpito “Ma sei scemo?” in risposta ci mettiamo tutti a ridere. Poi ci avviamo fuori,non appena inoltriamo la quiete esterna alla casa non posso fare a meno di notare un movimento vicino alla siepe. Mi avvicino cautamente,quasi in punta di piedi,stando attenta. Riecco il movimento,riesco anche a percepire un lieve sospiro di paura. Continuo ad avvicinarmi quando una mano raggiunge il mio braccio afferrandolo. Mi giro di scatto,innervosita dal quel gesto così brusco.

-“Cosa stai facendo?” domanda Tom.

-“Mi sembrava di aver visto qualcosa muoversi.” Rispondo intimidita dal suo sguardo indagatore. Sospira,sospiro,poi seguiamo Bill verso la macchina. Sento ancora il fruscio delle piante,mi volto ma come prima non vedo niente di strano. Che mi stiano venendo le allucinazioni?! Poi entro nel sedile posteriore della macchina,affiancata da Tom. Giunti dalla polizia ci viene fatto un lungo interrogatorio. A partire dalla domanda: “Perché siete qui?”. Alla maggior parte delle domande risponde Bill,io e Tom facciamo più da sostenitori,la voglia di raccontare i fatti miei ad un perfetto estraneo è zero,ma se questo vuol dire smascherare chi c’è dietro (sempre che ci sia) allora parlo. Finito di parlare i poliziotti ci informano che faranno tutto il possibile,anche perché se si tratta di James muoiono dalla voglia di riacciuffarlo. Quando ce ne andiamo mi sento libera da un peso che dubitavo di riuscire a togliermelo. Nel viaggio di ritorno poso la mia testa sulla spalla di Tom e mi lascio accarezzare la fronte dalle sue dita delicate. I miei occhi cadono sul cruscotto e quando vedo le ore che si sono fatte mi si spalanca la bocca. Kristen dovrebbe essere già a casa,è mezzogiorno passato,il suo volo atterrava a Berlino alle 11.00. Tom,accorgendosi della mia espressione turbata mi sussurra ad un orecchio:

-“Piccola cosa c’è che ti turba tanto?”

-“Kristen sarà già a casa. Mi sarebbe piaciuto andarla ad accogliere come si deve all’aeroporto.”

-“Tranquilla,capirà!” dice per poi sfiorarmi i capelli con le sue dolci labbra. Finalmente l’auto si ferma davanti al viottolo di casa. Scendo di fretta,rischiando di inciampare nei miei stessi piedi e mi precipito verso la porta,con dietro di me Tom e Bill. Busso impaziente,aspettando che qualcuno venga ad aprire. Quando succede vedo la faccia sorpresa di Kristen sbucare fuori. Non le do nemmeno il tempo di rendersi conto di chi sono che la stritolo in un lungo abbraccio.

-“Che razza di modi sono questi,Alice!?” dice facendo finta di rimproverarmi. Lei al mio contrario è piuttosto timida,e non ama dimostrare molto il suo affetto sotto gli occhi di tutti,ma non mi importa,mi è mancata troppo e non posso trattenermi.

-“Sono i modi della razza Listing!” esclamo divertita.

-“Mmmm,io direi più che sono i modi dei primitivi,ovvero i modi della razza Alice! Non mettere di mezzo anche me!” ribatte ridendo.

-“Quanto mi sei mancata! Non puoi nemmeno immaginare quanto è difficile sorbirmi tutti i Tokio Hotel senza spazientirmi.”

-“ Oh si che posso immaginarlo!” dice lei sorridendo ai gemelli Kaulitz.

-“Bentornata!” esclamano i due in coro.

-“Grazie!” ribatte. Poi entriamo tutti in casa.

-“Gustav dov’è?” domando.

-“ Si trova su,sta facendo il bagnetto a Ithan,aiutato da Maika!” risponde “Io prima l’ho fatto alla piccola,sono proprio divertenti i miei nipotini!”

-“Non ci credo! Gustav che fa il bagnetto a Ithan! Questo me lo devo segnare sul calendario!” esclamo.

-“Eh si!” aggiunge Tom. Dopo questo breve scambio di parole andiamo a sederci tutti quanti sul divano e cominciamo a parlare su tutto ciò che ci è capitato nel mentre lei era in America,ignara della confusione che accadeva qui da noi. La faccia di Kristen è un cambiare ininterrotto di espressioni e una volta finito il racconto ci guarda perplessa uno ad uno.

-“Non ci credo!” dice.

-“Ahahah! Questa frase l’abbiamo detta più o meno tutti!” esclama Bill divertito.

-“Ma…ma… la polizia che vi ha detto stamani?”

-“Ci ha detto che farà tutto il possibile! Ma te come fai a sapere che siamo stati dalla polizia? Noi ora non ti abbiamo detto niente al riguardo.”

-“Gustav mi aveva anticipato giusto qualcosina. Anche se non potevo immaginare tutta la storia su te ed Alice.”

-“Ah…ok.” Risponde Bill. Poi arrivano i miei piccoli,rallegrando un po’ la situazione, si può dire che mi saltano letteralmente addosso,per poi passare ad abbracciare il loro papà e posare un bacetto sul mio pancione.

-“Sei bella grossa eh!” esclama allora mia gemella.

-“Grazie al cavolo!” sbotto.

-“Non era mica un offesa eh! Comunque come hai detto che lo chiamate?”

-“Bryson,lo trovo un nome affascinante,non chiedermi perché,non saprei risponderti. E poi piace anche a Bill.” Rispondo.

-“Speriamo che non cresca come il padre!” dice poi con un sorrisetto provocatorio sulle labbra.

-“Cosa vorresti dire?” chiede Bill fingendosi ferito.

-“Vorrei dire che spero non diventi presuntuoso e vanitoso come te!” ribatte Kristen. Nel giro di qualche secondo un cuscino vola dritto nella direzione di mia sorella,colpendola in piena faccia e scarduffandole i capelli lisciati al massimo. A quanto pare ha ereditato la mania di Georg.

-“Come hai potuto!?” sbraita livida di rabbia,per così dire. Subito dopo si avventa su Bill,quasi come fosse una pantera,facendo ridere sia me che Tom. Ma quello che fa non è per niente premeditato. Prende il viso di Bill tra le mani e schiocca un bacio sulle sue labbra,lasciandolo allibito. Poi comincia a ridere fragorosamente.

-“Kristen ti senti bene?” chiede Tom sorpreso.

-“Certo,benissimo. Volevo vedere che faccia faceva Bill. Devo dire che ne è valsa la pena,guarda che faccia buffa,devo farlo più spesso!” dice battendo le mani. Ok! Adesso comincia a preoccuparmi sul serio.

-“Kristen!” la richiamo.

-“Oh,dai! Che vuoi che sia! Era per divertirsi un po’!”

-“Hai ragione!” esclamo,lasciandomi completamente andare. Mentre Bill ancora non si è ripreso dal “trauma” del bacio. Infine si alza dirigendosi verso le scale.

-“Dove vai Bill?” gli chiede Tom andandogli incontro.

-“Vado su a chiamare Gustav! Almeno si diverte anche lui!” risponde sorridendo. E tutto il resto della giornata si svolge così,con quest’atmosfera di famiglia unita più che mai e si conclude con il rientro di Georg e Corinne,meglio di così non poteva andare.

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** Capitolo 17: UN PROBLEMA IN MENO ***


Questa volta le recensioni ho preferito metterle in fondo,e farò sempre così.

Causa: a seconda delle risposte che devo dare si intuisce poi ciò che accade nel capitolo,xD...

BUONA LETTURAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!! RINGRAZIO TUTTI QUELLI CHE SEGUONO LA MIA FAN FICTION!!!!!!!!!!!....KUSSEN,ALICE..

CAPITOLO 17:

Dal giorno in cui è tornata la mia sorella è già passata una settimana. Ormai le ore sono contate,il piccolo potrebbe nascere da un momento all’altro. Bill freme dalla voglia di tenerlo tra le sue braccia e anche io. Tom è felice anche se,come è ovvio che sia, un velo di tristezza è celato dietro i suoi occhi. Posso solo immaginare quanto sia forte la voglia per lui di avere un altro figlio da me, e mi dispiace moltissimo non poterlo accontentare . Ora sono qui che mi rigiro nel letto senza trovare pace,sarà appena l’alba,ma da quando mi son svegliata non riesco a ritrovar sonno. Tom si volta dalla mia parte ancora mezzo assonnato e mi tira a sé con gentilezza,afferrandomi i fianchi con le sue mani. Quando la mia schiena arriva a scontrarsi con il suo petto lui mi abbraccia dolcemente,facendomi sentire nel posto più bello del mondo. Solo lui sa farmi provare questo amore immenso che non finirà mai.

-“Ti amo!” dico girando la testa dalla sua parte e sospirando sul suo viso.

-“Anche io ti amo,piccola mia! È due anni che stiamo insieme e ti amo come la prima volta che ti ho visto!” sussurra. Poi tenendomi stretta stretta al suo corpo si riaddormenta beato. Allora io provo ad accoccolarmi a lui,mi sforzo di chiudere gli occhi e provo a non pensare a nulla,ma è tutto inutile. Sposto con delicatezze la sua mano dalla mia pancia e mi alzo facendo estrema attenzione. Una volta scesa al piano inferiore mi preparo la colazione,tanto ormai sono alzata. Mentre mi bevo la mia tazza di latte fumante sento dei colpi provenire dall’esterno,il mio sguardo segue l’udito,fino a raggiungere la finestra,ma come al solito non noto niente di strano,così torno ad occuparmi della colazione. Una volta finito mi preparo per andare a fare una passeggiata. Adoro camminare la mattina presto,poi dicono che quando si è incinte camminare fa bene al bambino,almeno credo, a dire la verità non lo so,ma secondo alcune mie teorie male non fa. Mi infilo il giacchetto nero che mi ha regalato Georg per il Natale precedente ed esco. Sentire l’aria sul mio viso è un piacere assoluto,ogni cosa sembra prendere senso,ogni cosa sembra avere più significato,fino a mostrarsi completamente chiara sotto il mio sguardo. Poi mi perdo nell’osservare le foglie che tremolano al soffio del vento leggero,immaginandomi di essere una foglia che scende libera,volando, verso il terreno,conoscendo un nuovo modo di vivere,ma poi penso a quanto deve essere frustrante rimanere ferma in terra ed essere calpestata dai passanti come se nulla fosse,e l’incantesimo che si era creato intorno all’albero va in frantumi. Riprendo il cammino con passo alquanto lento e raggiungo la panchina del parco,dove mi fermo per un po’ a sostare. Chiudo lentamente gli occhi e neanche mi accorgo di quando sento delle mani posarsi sulle mie spalle. Gli occhi si spalancano istintivamente e mi volto di scatto,ma non appena noto che le mani appartengono a Gustav mi rilasso immediatamente.

-“Che ci fai sveglia così presto,e per di più a giro?” mi domanda curioso.

-“Non riuscivo a dormire,mi piace venire a riflettere qui.” Rispondo nel mentre lui mi si siede di fianco.

-“Sai,io qui ci venivo sempre da piccolo!”

-“Davvero?” chiedo io stupita.

-“No! Però andavo in un posto simile. Sempre immerso nella natura.”

-“Ah,ok.” Mi limito a dire senza trovare appiglio in nessun argomento decente da iniziare.

-“Mi dispiace,ma devo continuare il mio allenamento!” dice poi lui. Solo ora mi rendo conto che ha indosso una tuta da ginnastica.

-“D’accordo. Non ti preoccupare,me la cavo anche da sola. Ci si vede poi a casa!”

-“Ok,ciao!” e così se ne va,lasciandomi sola. Richiudo gli occhi immergendomi nelle riflessioni. Quando decido di alzarmi per tornare a casa mi ritrovo un ragazzo davanti. Mettendo più a fuoco la persona che mi sta di fronte mi immobilizzo sul posto. Allora aveva ragione Bill.

-“Ciao Alice! È tanto che non ci vediamo,sono già passati due anni.” Esclama con finta sorpresa.

-“James.” Dico acida ma anche molto impaurita. “Se mi permetti io me ne stavo andando!” lo informo sperando che si faccia da parte.

-“Di già! Ma sono appena arrivato! Volevo fare due chiacchiere con te! A quanto vedo sei di nuovo incinta.”

-“Si e non sono affari tuoi.”

-“Non lo metto in dubbio.” Ribatte divertito,questo è proprio fuori di capoccia. Faccio per incamminarmi nel tragitto verso casa buttandomi delle occhiate brevi alle spalle,ma tanto bastano per notare che James mi sta seguendo. Perfetto! Estraggo il cellulare dalla tasca cercando di non creare sospetti nel mio inseguitore,se così lo posso definire. Scrivo un breve messaggio a Tom: “Sto arrivando a casa,James mi sta inseguendo,avverti la polizia il più in fretta possibile. Sarò lì tra una ventina di minuti.” Digito INVIO e aspetto in un sms di risposta,sperando ardentemente che sia sveglio,altrimenti son cavoli. Continuo a camminare con aria indifferente,non so dove stia trovando questo coraggio,forse perché ho paura che se mi fermo peggioro solo le cose. Il telefono vibra,quasi spaventandomi,il mittente è Tom,sono a posto! Lo leggo velocemente: “D’accordo,stai attenta! Se osa sfiorarti fa una brutta fine!”. Lo adoro quando fa il protettivo. È davvero fantastico,sono molto fortunata. Passano quindici minuti soli e arrivo a destinazione,mi guardo intorno e con mio sollievo vedo una macchina estranea nel vialetto di casa. Entro dal cancello e faccio per chiuderlo,ma un piede lo impedisce. James lo riapre ed entra avvicinandosi a me. Due uomini scendono dalla macchina e ci corrono incontro,fino ad afferrare James e dopo alcuni tentativi a vuoto riescono ad ammanettarlo.

-“Sei stata tu!” urla rivolto a me,ripetendo quella frase all’infinito. I poliziotti mi ringraziano e lo infilano nei sedili posteriori dell’auto.

-“Le faremo avere notizie non appena sarà in cella e l’avremo interrogato!” dice uno di loro. Io annuisco con un cenno del capo,come solito uso fare,poi mi dirigo verso la porta di casa che viene spalancata dall’interno,permettendomi di scorgere la figura di Tom,così mi butto a capofitto tra le sue braccia, cominciando a piangere senza motivo,probabilmente colpa dello spavento.

-“Ssst! Piccola calma,lo hanno preso! Non ti può fare niente ora!” dice provando a tranquillizzarmi,e con un po’ di pazienza ci riesce davvero.

 Kyara Agatha Mainlander: Che coincidenza tesorooooo!!!!... Allora Auguri in ritardo (nella storia,xDD)... Sono contenta che il capitolo precedente ti sia piaciuto...Boia se sarebbe troppo strano,ahahaha,una piccola divah non oso immaginarloooo!! Ce ne basta uno solo...Aaah,ok,allora aggiungo questa nuova parola la mio vocabolario: INTERIPPATA!!....Tranquilla sono più fuori io di te....O alla pari! Boh....xD... Alla prossimaaaaa teshoroooo!!....Ti voglio tanto bene,Kussen,Alice...


 memy881:Amore miooooooo!!! Come mi sei fedeleeee,xDD.. Ma com'è possibile che m'intuisci sempre tuttooo?! Non va mica bene eh! Scherzo amò,a quanto pare siamo sulla stessa lunghezza d'onda...Comunque dietro la siepe non c'era nessuno,è Alice che si faceva prendere dalle paranoie,e poi era per far figura,quando non so cosa scrivere ci aggiungo piccoli particolari...Ehehehe,lo so che se non trovano James possono fare poco,ma esistono le trappole,come avrai letto nel capitoloooo!! Yhuppy! W me che per una volta sottraggo un problema dalla storia....xDD..Mi fa mooolto piacere che ti piaccia il nome Bryson...Anche io ti adoro immensamente...Ti voglio un infinità di beneee,eh si,la lontananza è snervante,però l'importante è che siamo comunque unite...Kussen,Alice...

Grazie ragazze per sostenermi sempre così!!!!!!! Siete fondamentali per me e per la mia ispirazione,vi ringrazio infinitamente....Vi adoroooooo!! *ç*....memy881 e Kyara Agatha Mainlander siete importantiii!!... <3 <3 <3
Mi sa che mi sono dilungata troppo con le risposte alle vostre recensioni,sono più lunhe del capitolo,o.O...Spero di non avervi annoiato amori mieiii!!

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** Capitolo 18: ANCORA UNA VOLTA HO VINTO ***


 Kyara Agatha Mainlander, memy881 :Scusatemi ma non ce la faccio a ringraziarvi singolarmente stavolta! Spero mi perdonerete dato che è la prima volta che succede,XDDD..Grazie mille,vi voglio un mondo di beneee..KuSsEn, Alice...


GRAZIE A TUTTIIII E BUONA LETTURAAAAAAAAAAA!! KUSSEN,ALICE...SCUSATE SE QUESTO CAPITOLO è BREVE!!

CAPITOLO 18:

Ora che finalmente hanno preso James mi sono tranquillizzata di più. La polizia ci ha promesso che domani avverrà un interrogatorio e ci comunicheranno tutto. Intanto passo il più tempo possibile con la mia famiglia.

-“Alice ti va di andare a comprare gli ultimi vestitini per Bryson?” mi chiede Bill distogliendo la mia mente dai pensieri.

-“Ehm,solo io e te?”

-“Si,perché?” replica lui.

-“No,solo che volevo stare più in famiglia. Vabbè d’accordo,Tom esco con Bill per prendere le ultime cose per il piccolo,va bene?” domando rivolta al mio ragazzo.

-“Certo piccola,mi raccomando però non fate tardi,ci aspetta la grande cena preparata da Kristen e Gustav.” Dice sghignazzando.

-“Oh,si certo. Non la perderei mai e poi mai.” ribatto sorridente. Poi do un lieve bacio sulle labbra a Tom e saluto i miei piccoli figli,dirigendomi fuori con Bill. Una volta in macchina lui si volta verso di me con un sorriso stampato in faccia.

-“Dove vuoi andare?” mi chiede.

-“Non saprei,io andrei dove siamo andati l’ultima volta per comprare i ciucci. Mi sembra che di vestiti ne avessero abbastanza. Non trovi?”

-“Si,hai pienamente ragione.” E con questa frase mette in moto l’auto. Il viaggio è alleviato dalla musica in sottofondo della radio. Giunti al negozio io e Bill ci mettiamo subito alla ricerca dei body.

-“Ehi,guarda che carino questo qua!” esclama lui sbucando fuori dalla corsia opposta alla mia. Lo osservo con attenzione e spalanco la bocca.

-“Stai scherzando vero?” domando sbalordita.

-“No,perché mai dovrei scherzare!” dice malizioso.

-“No,cioè,vorresti comprare a tuo figlio un body con il simbolo dei tokio hotel?”

-“Certo,è mio figlio e dovrebbe essere fan dei tokio hotel così come lo sono io!”

-“Te non sei normale. È già poveretto perché dovrà avere come padre un cantante famoso,ci manca solo che diventi fan di suo padre e siamo apposto!” ribatto. Lui comincia a ridere come un forsennato mentre va a posare il body.

-“Ma addirittura i body si mettono a vendere con il vostro simbolo?” esclamo.

-“Ma figurati! Quello era un piccolo scherzetto,l’ho fatto fare a posta e l’avevo nascosto nella tasca dei pantaloni.”

-“Certo che delle volte sei proprio scemo?!” sbotto divertita.

-“Se non lo ero non mi chiamavo Bill Kaulitz!”. Poi iniziamo a ridere entrambi fino a che una fitta acuta al ventre non mi fa smettere. Mi piego istintivamente verso il basso quando un’altra fitta mi colpisce in pieno.

-“Cosa hai?” chiede preoccupato Bill.

-“Ho paura che ci siamo!” esclamo a voce fin troppo alta.

-“Ma le acque non ti si sono mica rotte!” ribatte ansioso.

-“Questo lo dici tu!” urlo mentre il dolore si fa sempre più forte,poi indico la pozza d’acqua che si è creata per terra in modo che se ne accorga anche lui. Non appena la vede gli occhi gli si sbarrano spaventosamente.

-“Oh merda!” esclama in preda al panico.

-“Invece di andare nel panico pensa un po’ a chiedere aiuto!” sbraito.

-“Ma cosa devo chiedere? Cioè aiuto per cosa?” ok,ormai è nel pallone,sarà difficile che si rinvenga quindi è meglio se neanche gli rispondo. Mi piego nuovamente,nel frattempo una commessa ci viene incontro.

-“Signorina si sente bene?” chiede.

-“Sta per partorire. Le si sono rotte le acque,non vede?” risponde Bill stupendomi,allora proprio andato non è.

-“Oh,porca miseria! Io penso a pulire,lei signorino è meglio se la porta in un ospedale!”

-“Sai,secondo me ha ragione la ragazza!” dico io intromettendomi nella conversazione.

-“Prima però mi può fare un autografo?” domanda ancora la commessa.

-“Perché?” risponde a sua volta Bill con una domanda.

-“Non sei Bill Kaulitz?!” replica lei.

-“Ehm si,va bene,hai un pennarello?” dice lui.

-“BIIIILL!!!!!!!!!!” urlo “Ti sembra il momento di metterti a fare un autografo?”

-“Hai ragione. Senta mi dispiace,la devo portare in ospedale,magari un’altra volta. Ciao!”. Poi finalmente si decide ad aiutarmi ad uscire di lì e a salire nella macchina che mi si presenta improvvisamente scomodissima. I miei urli si fanno sempre più forti e frequenti così come le contrazioni insopportabilmente dolorose.

-“Siamo quasi arrivati!” ripete Bill di continuo,più per sé che per me. Dopo circa mezz’ora di viaggio arriviamo a destinazione. Giungere all’interno dell’ospedale è a dir poco un’impresa,ma quando siamo dentro un dottore ci viene incontro ,e capendo subito il mio stato, ci accompagna in sala parto chiamando il primo ginecologo disponibile. La cosa peggiore è che non abbiamo fatto nemmeno in tempo ad avvertire la nostra famiglia. Ma ora è l’ultima cosa che mi preoccupa,sono troppo impegnata a spingere con tutte le mie forze. Bill mi è accanto e mi sta stringendo una mano,incoraggiandomi a spingere di più. In venti minuti belli e buoni il piccolo esce,irrompendo nella sala con un pianto piuttosto acuto. Quando lo hanno lavato e me lo posano sul seno un senso di tranquillità totale mi invade dolcemente. Bill rimane incantato sul volto del piccolo. È tutto suo padre,una copia perfetta di Bill e Tom ovviamente.

-“Bryson!” sussurro sfinita poi lo porgo a Bill,il quale lo prende in braccio un po’ impacciato e dicendogli cose senza senso con un sorriso estasiato sul volto. Ancora una volta,contro tutto e contro tutti,per così dire, ce l’ho fatta ed i risultati non possono essere altro che positivi.

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** Capitolo 19: AMORE INVIOLABILE ***


memy881: Amoreeeeeeeeeeeeeeeeeee,eheheh anche io sono felice!!! Visto??!! Sono brava a far le scene comiche??..xDD...Mmmmmm....dici?? padre-madre, in questo nuovo capitolo non ci si capisce più niente amoree..... Ti voglio un mondo di beneeee,Kussen,Alice....
PS: Sono riuscita a finirloooo,spero in tempo,prima che tu vada a nanna...In tal caso NOTTEEEE...

BUONA LETTURA A TUTTIIIII!! GRAZIE PER CONTINUARE A SEGUIRMIIII....SPERO DI NON AVER FATTO ERRORI,IN TALE CIRCOSTANZA MI SCUSO è SOLO CHE NON STO TANTO BENE E SONO STANCA....KUSSEN,ALICE...

CAPITOLO 19:

Adesso sono tornata a casa,accompagnata da Tom e Bill con il piccolo nuovo arrivato tra le braccia. Tom è rimasto meravigliato da tanta bellezza così come successe con Maika e Ithan che ora sono dai nonni. Siamo tutti e tre stanchi morti,gli ultimi giorni ci hanno spossato al massimo. La polizia non ci ha ancora informato per quanto riguarda l’interrogatorio di James e ciò mi ha innervosito parecchio.

-“Alice mi puoi dare il piccolo?” mi domanda improvvisamente Tom con uno strano sguardo sul volto.

-“Certo!” rispondo porgendoglielo subito. Nel frattempo Bill mi si siede accanto sul divano innervosito. Quando il mio fidanzato va in cucina cullando Bryson mi volto verso Bill:

-“Cosa ti turba?”

-“Il fatto che mio fratello si senta così a suo agio con nostro figlio,quando io ho ancora delle difficoltà. E la cosa peggiore è che il piccolo sembra stare meglio con lui che con me.”

-“Ma è normale,Tom ha più esperienza di te,con i piccoli ci sa fare ormai,te invece devi ancora fare pratica.”

-“Quello è vero,ma il fatto che mio figlio,e sottolineo mio, stia meglio con lui che con me come si spiega? Dovrebbe essere una cosa affettiva quella,non c’entra l’esperienza.”

-“Bill secondo me ti fai troppe paranoie,Bryson è ancora piccolo non capisce. Non devi essere geloso di tuo fratello.” Cerco di tranquillizzarlo con le mie parole.

-“Forse hai ragione,ma ci sono troppe cose che non coincidono.” Questa sua gelosia mi imbarazza un po’,il figlio è anche mio e mi sembra naturale che il mio fidanzato lo tratti con così tanto affetto,e poi è comunque suo zio. Stanca di pensare,come al solito,poso la testa sul divano socchiudendo leggermente gli occhi. Lo squillare insistente del telefono di casa mi fa tornare alla realtà contro voglia. Ma quando vedo che Bill mi ha anticipato mi rilasso nuovamente.

-“D’accordo arriviamo subito.” Sento dire da quest’ultimo.

-“Cosa è successo? Dove dobbiamo andare?” domanda Tom,sbucando dalla cucina con il piccolo del tutto addormentato tra le sue braccia.

-“Era la polizia,hanno detto di andare in caserma che ci riveleranno ciò che è saltato fuori durante l’interrogatorio con James.”

-“Un'altra volta fuori di casa,uffa! Proprio ora che ero appena tornata a casa dall’ospedale e Bryson s’è addormentato.” Mugolo.

-“Dai,hai 23 anni non fare storie.” Replica Bill “Si tratta di una cosa importante!”

-“Si,lo so!” sbuffo per poi rinfilarmi il giacchetto tolto da soli 30 minuti. Poi porgo le braccia verso Tom,il quale mi dà il piccolo. Raggiungiamo la macchina e lo metto nel seggiolino per poi buttarmi di peso sul sedile posteriore. Lungo il breve tragitto mi addormento come un sasso e per scendere all’arrivo mi ci vuole davvero tutta. Quando giungiamo all’interno dell’edificio veniamo accolti dal generale che ci invita a sederci di fronte alla sua scrivania.

-“Vi ho convocati qui perché James ha confessato tutto quanto! E volevamo informarvi di come sono andate le cose e riferirvi la verità su un fatto alquanto delicato.” Queste parole mi mettono una certa ansia addosso così cerco di concentrarmi sul calore che mi trasmette mio figlio. Poi do un’occhiata a Bill e Tom e noto subito che non devono sentirsi diversamente da me.

-“Allora,avevate ragione voi,quella sera in discoteca siete stati ubriacati da lui,Georg non lo ha riconosciuto quando è andato al bancone per ordinare le bibite. Poi ha fatto in modo che Bill la raggiungesse in bagno,sicuro che l’alcool vi avrebbe spinto a baciarvi. Ma…ora si arriva al punto delicato. Il bambino che lei tiene in braccio è di Bill,giusto?” chiede rivolto a me.

-“Bhè si…così diceva il test del DNA.” Rispondo confusa dalla domanda.

-“Ecco,il test del DNA vero lo abbiamo noi,all’ospedale è stato scambiato con il documento falso che le è stato dato grazie ad una collaboratrice di James,anche lei in carcere. In poche parole ha confessato che voleva farvi credere che Bill e Alice avessero avuto un rapporto quella notte,ma non ci è stato niente più di un semplice bacio. Così ha pensato di cambiare il documento con uno falso,sperando che ciò avrebbe portato scompiglio nelle vostra famiglia,scopo riuscito solo in parte,ma a lui interessava solo Alice e non è riuscito ad ottenere ciò che voleva. Comunque il bambino in realtà è figlio di Tom.” Con quell’affermazione sembra che fosse stato così sin dall’inizio,come se fosse stato scontato. Io e Tom ci guardiamo con un sorriso protagonista delle nostre labbra anche se il dispiacere per l’illusione di Bill ci fa ritornare subito seri. I nostri visi si girano automaticamente verso quest’ultimo,il quale ci sorprende non poco,alzandosi velocemente dalla sedia e correndo fuori con le lacrime agli occhi. Tom lo insegue all’istante ma arriva in ritardo. Infatti la macchina si sta già allontanando lungo la via,quando torna dentro e mi viene incontro il suo sguardo mi preoccupa.

-“Secondo te cosa gli è preso?” chiedo.

-“Non lo so,ma credo che sia la reazione alla notizia,in fondo lo capisco,so cosa sta provando e non è facile da accettare. Ha creduto per nove mesi che il bambino fosse suo,si è comportato da padre fino ad ora per poi venire a sapere che non lo è!? Io ci sono passato,forse non mi sono illuso per così tanto tempo,ma le emozioni che si provano in tali circostanze le conosco bene.”

-“Hai ragione! Speriamo solo che torni presto! Intanto noi come torniamo a casa?”

-“Tranquilli,vi farò accompagnare da due uomini della polizia.” Si intromette il generale.

-“Grazie.” Sospiriamo io e Tom all’unisono. Poi finisco pigramente tra le braccia del mio innamorato con le lacrime che mi scorrono lente lungo le guance. Ma questa volta,nonostante il dispiacere, si tratta di lacrime di gioia. Lacrime felici di scivolare dolcemente sulla maglia di Tom,lacrime intrise di sentimenti. Lacrime sicure del fatto che Bryson è l’ulteriore conferma dell’amore inviolabile tra me e lui.

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** Capitolo 20: REAZIONI ESAGERATE ***



LE  RISPOSTE ALLE RECENSIONI SONO ALLA FINE DEL CAPITOLOOOO!!

BUONA LETTURA A TUTTIIIIIIIIIII!!!

CAPITOLO 20:

Giunti a casa per l’ennesima volta torniamo immediatamente preoccupati per Bill. Ho paura che gli possa succedere qualcosa di brutto e se accadesse non riuscirei mai a perdonarmelo, so che non è colpa mia ma mi sentirei ugualmente responsabile. Tom sta esattamente nel mio stesso stato d’ansia.

-“Secondo te cosa starà facendo?” chiedo sgomenta buttandomi sulle solite domande.

-“Alice,non lo so! Non lo so e non lo so!” continua a ripetere “Per favore mi puoi dare Bryson,in queste situazioni mi tranquillizza tenerlo con me!”. Neanche rispondo che glielo poso sulle braccia delicatamente.

-“Quanto tempo sarà che è fuori?”

-“Credo un’oretta. Spero solo che stia bene.” Dice sospirando sommessamente e camminando avanti e indietro lungo la stanza.

 

(BILL)

Sto girovagando senza meta da circa un’ora non sapendo dove andare. In realtà lo scopo ce l’ho ben definito,il problema è che non ho la minima idea di come raggiungerlo. Ho solo un pensiero in testa: Antea. Chissà se ha già partorito,chissà come sta mia figlia. Tutta questa situazione è insopportabile. Ma certo ,perché non ci ho pensato prima! Il numero di cellulare. No aspetta,l’avrà sicuramente cambiato,nemmeno ci provo altrimenti perderei solo del tempo. Un’altra idea mi attraversa simultaneamente. Con molte probabilità è tornata in Italia,è per forza così,altrimenti dove altro potrebbe essere andata se non dalla sua famiglia?! Faccio manovra con la macchina e imbocco la prima strada diretta all’aeroporto,ho intenzione di prendere il primo volo per Lucca,intanto questo è il primo passo,spero solo che non sarà troppo difficile continuare ciò che sto per iniziare.

(ALICE)

-“Tom,non è meglio se proviamo a chiamarlo per sapere almeno come sta? Dov’è? Cosa ha intenzione di fare?” chiedo con insistenza.

-“Forse,ma ho paura di irritarlo,non lo so.”

-“Non sai dire altro a parte “non lo so”?” sbotto innervosita.

-“Scusa,ma non ho altro da dire!” replica deciso.

-“Certo che non ti capisco proprio,tuo fratello è sparito senza dirci dove andava e te non provi nemmeno a contattarlo? Si può sapere cosa ti prende?”

-“Mi prende che sono stufo,stufo di preoccuparmi sempre per gli altri. Quando mi avete detto che il figlio era di mio fratello me la sono presa solo momentaneamente,ma poi ho affrontato la cosa con il sorriso,l’ho fatto per te,per me,per Bill. Ed ora che si trova lui in una situazione di merda tutti a preoccuparsi,mentre quando si trattava di me non importava a nessuno!” dice tutto ciò quasi urlandomi contro.

-“Tom,ti stai sbagliando,non puoi sapere come mi sentivo dentro in quel periodo e mi sembra di averti fatto capire il mio dispiacere nei tuoi confronti,la mia preoccupazione,ma soprattutto il mio amore per te!” ribatto con le lacrime agli occhi. Poi riprendo Bryson e mi dirigo velocemente nella cameretta dei piccoli per poi posarlo nella sua culla. Successivamente torno in sala da Tom arrabbiata per le sue osservazioni.

-“Senti Alice,mi dispiace. Non volevo dirti quelle cose,ma sono preoccupato per mio fratello. Tutto lo stress accumulato fino ad ora mi sta facendo impazzire,ma giuro che non volevo risponderti male. Scusa piccola mia! Ti amo!” mi dice venendomi incontro.

-“Bel modo di dimostrarmelo!” rispondo scansandomi da lui riluttante “Ogni volta che mi urli contro trovi sempre la scusa,pretendendo che io ti perdoni. Ma anche io sono stufa sai.” Così detto prendo il mio cellulare e inizio a digitare il numero di Bill. Ma quando ricevo una risposta Tom me lo toglie dall’orecchio per scaraventarlo in terra.

-“Basta!” urlo con tutto il fiato in gola e singhiozzando. Poi mi precipito a capofitto lungo il pavimento per raggiungere il cellulare dal quale proviene una voce allarmata:

-“Pronto?! Alice,cosa succede?”

-“Bill,vieni a casa,ti prego!” sussurro flebile,non so se per la voce strozzata con cui lo dico o se per altro ma lui risponde:

-“Arrivo subito!”. Non appena la chiamata si conclude Tom non aspetta un secondo in più per raggiungermi e stringermi a sé. Faccio per liberarmi dalla presa ma quando sento i miei capelli bagnarsi ed alzo il volto mi arrendo. Vedere Tom piangere mi rende vulnerabile,mi fa sentire male dentro,perché capisco quanto ci tenga lui a me,anche se a volte non riesce a dimostrarmelo a pieno.

-“Scusa! Ti prego,perdonami!” dice flebilmente al mio orecchio. Non sapendo ancora cosa rispondere non proferisco parola,dopotutto mi ha pur sempre trattata male prima. Così aspetto che Bill torni a casa mentre mi lascio cullare dalle braccia di Tom. Forse però anche la mia reazione è stata esagerata.

 

(BILL)

Appena chiusa la chiamata rimango perplesso e preoccupato al tempo stesso. Non riesco nemmeno a capire cosa sia potuto accadere,ho sentito uno strano rumore quando ho risposto e poi la voce di Alice completamente in singhiozzi. Ora mi tocca aspettare per andare a cercare Antea,ma lo farò subito dopo aver chiarito la situazione. Rifaccio per la seconda volta manovra e imbocco la strada che mi riporterà a casa.


-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

 memy881: Amoreeeeeeeeeee mioooooooo!!!!...Eheheh,lo so mi piace molto stupire le persone,xDD... Hai proprio ragione,anche a me dispiace moltissimo per il povero Bill,ma tranquilla,la sua reazione non è dovuta alla notizia,più che altro è felice,perchè ora può tornare da Antea...Tranquilla di nuovo, Bill non combinerà nessuna cavolata,per fortuna... Amore non si sono per nulla al mondo dimenticati di Bibi,solo che un momento di pace dopo la bella notizia ci stava...Ti voglio un mondo di beneeeeee,Kussen,Alice...


Kyara Agatha Mainlander: Tesoroooooooo....Eh si,il piccolo Bryson è di Tom,però c'è da dire che è un peccato per Bill!... Ahahahah,gli ci vorrebbe davvero qualcuno accanto!! xDD...Ti voglio tanto bene,Kussen,Alice...

 

Ritorna all'indice


Capitolo 21
*** Capitolo 21: O COSì O NIENTE ***


 memy881: Tesorooooooooooooooooooo mioooooo!! Eh si Bill vuole andare da Antea e vedere la sua piccola figlia Alexa...Ed è anche vero che sono  stressati e stanchi tutti quanti,nessuno escluso...Ti amo tanto di bene amore,Kussen,Alice...

Kyara Agatha Mainlander: Amore miooo!!! Come va??! Hai ragione Tom deve sapersi controllare meglio,ma è tutta colpa dello stress accumulato sino ad ora...Comunque non preoccuparti per Bill,prima o poi avrà la sua rivinicita,per così dire...xDD...Ti voglio beneeee,Kussen,Alice..


BUONA LETTURA A TUTTIIIII!!! E GRAZIE INFINITE PER TUTTO...PREMETTO CHE QUESTO CAPITOLO NON è IL MASSIMO PERò è ESSENZIALE PER I CAPITOLI SEGUENTI...E SCUSATE SE è BREVE...

CAPITOLO 21:

Sono ancora tra le braccia di Tom mentre aspetto che Bill torni a casa. Sinceramente mi pento di averlo preoccupato così tanto per nulla. In fondo ho esagerato.

-“Scusami.” Sussurro lentamente,stringendomi sempre più a lui. Le sue braccia mi cingono con dolcezza le spalle e mi attirano al suo petto caldo.

-“Non sei te a doverti scusare. È colpa mia se abbiamo litigato ora,sono io che ti ho trattato male,sono io che ho esagerato.”

-“Ma è anche colpa mia se è successo,le cose si fanno in due. Comunque l’importante è che non accada più.” Dico con la voce ancora un po’ roca.

-“Hai ragione piccola,non mi piace litigare con te,soprattutto a questi livelli,ogni volta ti faccio piangere.”

-“Oh,beh,se è per quello anche io ti ho fatto piangere.” Dico asciugandogli l’ultima lacrima. Lui sorride debolmente e posa le sue labbra sulla mia fronte.

-“Ti amo piccola mia.”

-“Ti amo amore della mia vita.” E con queste due brevi frasi le nostre labbra si congiungono ponendo fine alla lite,e dando vita alla nostra riappacificazione. Quando ci separiamo una mia domanda lo coglie alla sprovvista:

-“Ma quando riprenderete la vita da Tokio Hotel?”,ora che ci penso è tanto che non ne parlano più.

-“Abbiamo deciso di prendere una pausa dal palcoscenico fino a Settembre,in modo da dedicarci a nuove canzoni,così lavoriamo a casa. Non sarebbe la prima volta che lo facciamo. Perché questa domanda?”

-“No così,mi è venuta in mente all’improvviso.” Proprio mentre rispondo a Tom la porta di casa viene spalancata e da essa entra a passo frettoloso Bill.

-“Alice,Tom,cosa è successo?” chiede venendoci incontro.

-“Abbiamo avuto una discussione.” Risponde il mio ragazzo.

-“Solo? Ho sentito uno strano rumore e poi Alice in singhiozzi.”

-“Solo, comunque è tutta colpa mia,lei voleva provare a chiamarti perché eravamo preoccupati per te,ma io mi sono fatto prendere dallo stress e dalla gelosia e mentre rispondevi ho scaraventato il cellulare sul pavimento,lei ha iniziato a piangere e ti ha chiesto di venire qui,credo per paura di una mia ulteriore reazione aggressiva.”

-“Ma posso sapere cosa ti è saltato in mente? È già la seconda volta che ti comporti in questo modo e non è una cosa positiva.” Dice Bill assumendo un tono di voce autoritario.

-“Ti rispondo io -dico intromettendomi nella conversazione- siamo tutti molto stanchi e stressati e ciò comporta un limite di sopportazione minimo,così che  basta un’infima cavolata che scoppiamo emotivamente.”

-“Che spiegazione!” esclama stupito Bill.

-“Eheheheh! Lo so,modestamente!” replico divertita.

-“Quindi fatemi capire bene,voi mi avete chiamato qui…”

-“Alice ti ha chiamato qui…” lo corregge Tom.

-“Si va beh,Alice mi ha chiamato qui per niente.”

-“Non proprio per niente,cioè all’inizio la situazione sembrava tragica,poi abbiamo fatto pace,e soprattutto ti abbiamo fatto tornare. Ora devi spiegarci cosa avevi intenzione di fare. Perché se volevi farci preoccupare a morte ci sei quasi riuscito e la nostra lite ne è la prova.” Dico tutto d’un fiato.

-“Ehm…” comincia lui portandosi una mano dietro il capo e massaggiandosi lievemente il collo “Io avevo intenzione di cercare Antea,ora che sappiamo che il figlio è di Tom riuscirebbe a perdonarmi,ne sono sicuro,e poi voglio mia figlia.”

-“Potevi almeno avvertirci!” sbotta Tom allibito.

-“Si,lo so,scusatemi,ma tanto ho dovuto rimandare la mia partenza per Lucca a causa vostra. Che ne dite,volete venire anche voi? Almeno ci organizziamo meglio. Poi dato che Gustav,Leonora,Corinne e Georg sono là possiamo ritrovarci.”

-“Hai avuto una bella idea,io vengo volentieri,ma i piccoli?” domanda sempre Tom.

-“I piccoli vengono con noi.”  Tom guarda contrariato il gemello,mentre io do voce ai suoi pensieri,che coincidono perfettamente con i miei:

-“Ma Bryson ha solo cinque giorni di vita. Non gli farebbe bene un viaggio così lungo già ora.”

-“Esistono i miei genitori!” ribatte Bill deciso.

-“Rimane sempre il fatto che Bryson è piccolo per stare lontano dalla mamma per qualche giorno,non lo voglio lasciare qui.”

-“Allora te e mio fratello rimanete qui.”

-“No,vogliamo venire anche noi.” insisto.

-“E allora i miei nipoti vengono con noi.” continua lui.

-“E va bene!” dico ormai arresa,anche perché non ci sono diversivi. O così o niente.

Ritorna all'indice


Capitolo 22
*** Capitolo 22: MISTERI E ENORMI DELUSIONI ***


memy881: Amoreeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!....Sempre te tesoruccioooo!!!....Mmmm,mi sa che tutto per il verso giusto non andrà....O sii??!! Misteroooo,troverai la risposta in questo capitolooo!! Stasera non sono nemmeno riuscita a salutarti amore,buonanotteeee e sogni tokiotellosiii!!!...Ti amo tanto di bene,Kussen,Alice..

BUONA LETTURA A TUTTIII E GRAZIEEEEEEEEE!!

CAPITOLO 22:

Le valigie per partire sono già state caricate in macchina. In questi due giorni di organizzazione Bill e Tom mi sono sembrati davvero molto strani,non so,forse stanno cercando di nascondermi qualcosa,delle volte sembra che si scambiano delle occhiatine di intesa alle quali non mi fanno partecipare e ciò vuol dire che è qualcosa che non so. Mi fanno stare sulle spine.

-“Tom,Bill” dico cercando di richiamarli all’attenzione “Vi devo parlare.”

-“Dicci.” Dicono all’unisono venendomi incontro.

-“Intanto per incominciare dove sono i piccoli?” domando.

-“Sono di là con i nostri genitori. Li stanno preparando.” Risponde Bill.

-“Ok,giusto. Comunque non mi dovete dire niente?”

-“Ehm…riguardo cosa? Mmmm,che io sappia no.” Risponde stavolta Tom.

-“Riguardo magari qualcosa che mi state nascondendo!?” dico sarcasticamente. E riecco lo sguardo tra loro.

-“No.” Esclamano.

-“E allora cosa sono tutti questi sguardi?” insisto.

-“Da quando in qua non possiamo più guardarci tra fratelli?” sbotta Tom per poi allontanarsi da me con un sorriso furbo dipinto sul volto. Mi giro perplessa verso Bill,cercando di estrarre qualche notizia almeno da lui,ma..

-“Mi dispiace.” Replica alzando le mani in segno di difesa,poi segue il gemello. Prima o poi capirò cosa sta succedendo. Come se non bastasse quando arrivo anche io in sala non posso fare a meno di notare Simone,Gordon e i ragazzi che amano fare i misteriosi,a parlare a voce bassa. Quando irrompo nella stanza le voci si spezzano contemporaneamente. Faccio finta di non accorgermene,non voglio darci peso.

-“Allora,siamo pronti?” chiedo sorridente.

-“Shi mamma.” Dice Ithan.

-“Perfetto! E il vostro fratellino l’avete sistemato?”

-“Certo! È prontisshimo!” risponde Maika.

-“Direi che potete anche partire a questo punto.” Si intromette Gordon.

-“Hai ragione,andiamo.” Così detto prendo Bryson in braccio e una volta salutati tutti ci dirigiamo verso la macchina,pronti a partire per l’Italia. Ora che ci penso è fin troppo tempo che non torno a casa,un anno e poco più. Il viaggio comprendente di auto,aereo e di nuovo auto dura circa tre ore complessive. Abbiamo già avvertito tutti gli altri della nostra visita però abbiamo preferito collocarci in un albergo. Ci sistemiamo nelle rispettive camere,ovvero una per me,Tom e i nostri figli,ed una intera per Bill, per poi ritrovarci nell’atrio.

-“Cosa facciamo per prima cosa?” domanda il mio ragazzo.

-“E lo chiedi anche?” ribatto.

-“Andiamo a cercare Anty!” risponde invece Bill.

-“Ah,giusto!” esclama momentaneamente rinvenuto quell’essere padre dei miei figli. E a questo pensiero della mia coscienza mi scappa un risolino.

-“Che hai da ridere?” sbotta il penultimo interpellato.

-“Niente. Andiamo dai!” dico poi. Ancora una volta saliamo in macchina e,sotto le mie precise indicazioni,arriviamo a casa di Antea,sperando di trovarla.

-“Tom,te rimani in macchina con i piccoli.” Dico rivolgendomi al destinatario della mia frase.

-“Uffa,però!” sbuffa lamentandosi,ma d’altronde la cosa riguarda principalmente me e Bill,quindi…Mi avvicino cautamente alla porta e mi faccio forza posando la mia mano sulla sua superficie e bussando leggermente. Non ottenendo nessuna risposta suono il citofono. Ma anche con esso non ci sono conseguenze. Provo ad aprirla dalla maniglia e con stupore vedo che è aperta. Faccio segno a Bill di seguirmi all’interno. Una volta dentro ci accorgiamo che non c’è nessuno così decidiamo prima di ispezionare tutta la casa,passiamo da una stanza all’altra guardandoci bene in giro.

-“Trovato niente?” domando a Bill.

-“No,niente.” Risponde lui demoralizzato “ Te?”

-“Nada de nada.”

-“Ah.” Sospira. “Aspetta manca quella stanza!” esclama poi all’improvviso, spaventandomi. Così io lo seguo lentamente. Entriamo con attenzione e quando vediamo cosa ci si presenta davanti restiamo allibiti. Al centro della stanza c’è una culla con all’interno una piccola bambina addormentata. Bill si avvicina velocemente quando nota un bigliettino tra le mani della nuova arrivata. Lo raggiungo posandoli una mano sulla spalla e cominciamo a leggerlo mentalmente.

Questo biglietto è riferito a Bill Kaulitz.                         

Se hai trovato questo biglietto probabilmente io non ci sono. Mi è giunta voce che saresti venuto,con quale coraggio lo sai solo te,e così oggi pomeriggio ho deciso di andarmene,di sparire dalla solita routine e di scappare dalla tua,anzi dalla vostra vita una volta per tutte. Ho deciso di lasciare Alexa in casa,perché io non voglio quella figlia,e non l’ho mai voluta,di certo non da uno come te. Quindi se le dovesse succedere qualcosa a me non interessa, è vero finirei nei guai,ma ho deciso di abbandonarla,tanto sono sicura che la troverai te e te ne occuperai con amore,so quanto ci tenevi ad avere un figlio,anche se probabilmente ne hai già uno. Posso passare da pazza,forse lo sono,forse mi ci hai fatto diventare spezzandomi il cuore. Mi hai privato della mia felicità e non voglio avere qualcosa che appartiene anche a te,quindi la bambina è tutta tua,

                                                                       Antea.”

Un’espressione di disgusto mi imprigiona la faccia. Deve essere sicuramente andata fuori di testa. Non avrebbe mai abbandonato una bambina così piccola,per lo più sua figlia e rischiando che le succedesse qualcosa, se fosse stata sana,diciamo. A questo punto meglio così,chissà come sarebbe cresciuta Alexa altrimenti,per fortuna l’abbiamo trovata noi. Non voglio nemmeno immaginare chi l’avrebbe potuta trovare al posto nostro.

-“Mi fa schifo!” rantola Bill adirato e riluttante. Poi strappa il biglietto e lo lascia scivolare tra le sue lunghe dita che una volta libere vanno ad accarezzare delicatamente il viso della dolce bambina inconsapevole di ciò che le accade e di ciò che la sorte le ha riservato. Successivamente la prende in collo e dopo avermi guardata intensamente con intesa torniamo da Tom. Quest’ultimo vedendoci arrivare con Alexa rimane a dir poco stupito,non fa neanche in tempo a chiedere niente che subito Bill si sfoga con lui,dicendogli pari le parole della lettera. Anche lui come noi rimane schifato da tanta cattiveria. E,non avendo parole in grado di confortarci o di riportare la situazione alla normalità, la macchina viene messa in moto ponendo fine alla tortura. Ora non ci resta che recuperare la felicità.

Ritorna all'indice


Capitolo 23
*** Capitolo 23:MONOSILLABO ADATTO...QUALE? ***


Kyara Agatha Mainlander: Amore mioooo!! Eh si,ho postatooo!! xD... Hai ragione è una cattiveria davvero imperdonabile...ja ja...Forse Bill starà bene da solo con la sua piccola Alexa,senza nessuna ragazza...Sai a volte meglio stare soli quando si ha sofferto così tanto...Comunque poi si vedrà....Alla prossimaaa!! Ti voglio bene,Kussen,Alice...

 memy881: Tesorooooooooooooooooooooooooooooo!!!!! Ma ciaooo!!..xDD...Ehehehe,mi chiameranno la ragazza delle sorprese d'ora in poi,ahahah...Scusa: sclero-time... Antea è letteralmente impazzita,ja ja,povera Alexa...e povero Bill *ç*...Certo amore,Bill farà di tutto per farla star bene.a partire dal donarli tutto il suo amore...Alla prossimaaa,TI voglio un mondo di bene,Kussen,Alice...


BUONA LETTURAAAAAA!! GRAZIE PER LE RECENSIONI E GRAZIE A CHI LEGGE E BASTA!!!...KUSSEN,ALICE...

 

CAPITOLO 23:

Torniamo all’hotel esausti moralmente. La situazione non ci sembra ancora credibile,è tutto così assurdo. A parte che da quando ho conosciuto i Tokio Hotel è tutto assurdo,ogni cosa ha perso il vero senso della ragione,a predominare non è altro che l’impossibile,o meglio ciò che ritenevo impossibile. Ma a quanto pare in questa famiglia può succedere di tutto. Bill ha ancora la piccola Alexa in collo e non sembra neanche minimamente intenzionato a mollarla.

-“Ti voglio bene,piccolina. Anche se tua madre ci ha abbandonato sappi che io e te staremo benissimo insieme.” Gli sussurra dolcemente.

-“E non ti dimenticare di aggiungere me ed Alice con i piccoli all’appello!” esclama Tom sorridente nonostante tutto.

-“Oh,giusto! Saremo una bellissima famiglia tutti insieme,non ti faremo mai mancare l’amore. Anche se ora è difficile che tu riesca a capirmi spero che riuscirò a dimostrarti ciò che ho appena detto.”

-“Dai,Bill. La rintroni.” Dico scherzando.

-“Eh,forse hai ragione.” Dice strano . “Ehm,Tom mi vuoi dare i piccoli,li porto a passeggiare un po’? Voglio passare del tempo tra bambini.” Il suo tono di voce non mi convince affatto.

-“Ma come fai a portarli tutti insieme?” domando.

-“Non hai il passeggino doppio?” replica lui.

-“Si,ma solo per Maika e Ithan.” Rispondo.

-“Loro mi camminano accanto. Nel passeggino ci metto Bryson e Alexa.”

-“Bill,ascolta,non mi fido molto a lasciarti da solo con quattro bambini.”

-“E per quale motivo?” insiste.

-“Se poi i gemelli ti scappano? No,dai,Bill è meglio di no.”

-“O dai! Fidati,gli tengo super d’occhio. Cavolo Alice,sono loro zio,secondo te lascerei che li succedesse qualcosa?”

-“No,non intendo dire questo,ma…”

-“Vedi? Non lo sai nemmeno te come contraddire ciò che ho detto,quindi…”

-“Uffa! E va bene,ma mi raccomando stacci attento per favore!” lo supplico arresa.

-“Ma certo!” dice vittorioso,così una volta pronto a partire si incammina lungo la strada.

-“Certo che delle volte è proprio strano tuo fratello!” esclamo rivolgendomi a Tom.

-“Eh si! Ma d’altronde con un gemello come me è normale.” Sghignazza.

-“Che facciamo?”

-“Ti va di fare una passeggiata?” propone timidamente.

-“Si,perché no!” rispondo “Ma non rischi di farti riconoscere?”

-“No,questa zona è praticamente quasi disabitata,mi sono documentato quando dovevamo scegliere l’albergo,altrimenti saremmo stati assediati dalle fan e non saremmo riusciti a stare tranquilli,cosa che ogni tanto ci vuole.”

-“Ah,ok.” Mi limito a dire per poi incamminarmi mano nella mano con Tom. Arriviamo fino ad addentrarci in un boschetto alquanto inquietante secondo i miei parametri.

-“Dove stiamo andando?” chiedo preoccupata.

-“In un posto molto carino.” Risponde sorridendomi. Mi fido del suo sguardo rassicurante e lo seguo lentamente,guardandomi intorno in continuazione. Gli alberi ci circondano e le piante del terreno producono un misto di profumi davvero piacevoli,nonostante mi inondino violentemente le narici. Poi arriviamo vicino a un piccolo torrente con una tovaglia da pic-nic posta sul prato vicino alla riva. Mi commuovo alla sola vista di quello spettacolo.

-“Sei stato tu?” chiedo emozionata.

-“Diciamo che ho chiesto a delle persone di portarlo qui,dato che ero impegnato con te e Bill.” Ammette.

-“Ciò che conta amore è il pensiero.” Dico prima di posare le mie labbra sulle sue e permettere alle nostre anime di congiungersi per la milionesima volta.

-“Allora,ti va di sederti piccola?” mi chiede scostandosi lentamente da me.

-“Volentieri.”dico sedendomi e accoccolandomi al suo petto. Dopo alcuni minuti di coccole mi alza il viso verso il suo.

-“Alice,non so come mai,ma ogni giorno che passo con te il mio amore nei tuoi confronti diventa sempre più forte. Non so come farei senza te e i nostri figli,mi sentirei vuoto,è vero,avrei Bill a confortarmi,ma ora che ti ho trovata non sopporto nemmeno l’idea di poterti perdere. Sarebbe troppo per me. Ti amo e ti amerò sempre.”

-“Anche io ti amo. Ti amo tantissimo Tom Kaulitz!” dico sempre più commossa.

-“Per terminare il discorso che ho iniziato: Alice Listing,io prometto di amarti per sempre e in cambio chiedo il tuo amore per me.” non riesco a intuire dove vuole arrivare con questa frase,lo sa che il mio amore lo ha già.

-“Tom,il mio cuore già ti appartiene da più di due anni.” Dico,ma lui mi posa un dito sulle labbra per impedirmi di continuare.

-“Piccola lo so. È per questo che ho preso una decisione,forse siamo ancora giovani,forse mi rovinerei la reputazione,ma abbiamo già tre figli e non me ne frega niente di ciò che potrebbero pensare gli altri. L’unica cosa per me importante è la nostra famiglia,nient’altro. Non avrei mai immaginato di arrivare a ciò,ho sempre detto che non ero il tipo,dicevo che avrei aspettato la mezza età su per giù. Ma stando con te ho capito che tutto dipende solo dall’amore che si prova reciprocamente e basandomi su ciò vorrei sposarti.” Non riuscendo a credere alle mie orecchie,fingo di non capire,o forse non ho davvero capito.

-“C-cosa?” dico con voce tremante.

-“Alice,mi vuoi sposare?” ripete più esplicitamente e con un tono dolcissimo. Non mi sono ancora abituata ai suoi momenti amorevoli,tanto che il mio cuore comincia a pulsarmi con estrema frequenza,con un rumore sordo udibile solo ai miei orecchi. Lascio scorrere almeno dieci minuti d’attesa,guadagnandomi uno sguardo ansioso da parte sua. Non riuscendo più a parlare non riesco nemmeno a trovare il monosillabo adatto alla situazione. Così ,mentre io cerco di fare mente locale ,Tom diventa irrequieto.

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 24
*** Capitolo 24:RISPOSTA ***


 memy881: Amore mioooooooooooooo,è troppo tempo che non ci sentiamo,=(((...Come va??!!.... Ehehehe,hai visto che dolce Tom!!!?? Ammoreee *.*....Comunque per quanto riguarda Bill...forse si sta affezionando a qualcuno,o forse no! Lo scopri in questo capitolo,e ti garantisco che alla fine troverai una sorpresucciaaa per teee!!...Spero ti farà piacere.... Eh si,la fine si sta avvicinando,incombe pericolosamente sulla mia ispirazione,muahahaha...Slero-time,scusa...Ti voglio un mondo di bene anche io e lo sai,Kussen,Alice...

 Kyara Agatha Mainlander: Tesoruccio miooooooooooo!!! Eheheh,ogni tanto riesco anche a postare,lo faccio per voi lettrici sperando che vi faccia piacere,*.*...Comunque tornando al contesto della fan ficition: Giustissimo per quanto riguarda il proverbio e si adatta bene alla situazione di Bill...xDD,è spettacolare in versione baby-sitter,jaja...Io ho una sorellina di tre anni,facciamo così: Bill viene un giorno da te e uno da me,così siamo a posto..ok??ahahahahah....Ti voglio tanto beneee,Kussen,Alice...

MI SCUSO PER LA LUNGHEZZA RIDOTTA DEL CAPITOLO!! BUONA LETTURAAAA A TUTTI E GRAZIEEE!!  
Recensiteee??!! *-*...xD

CAPITOLO 24:

Finalmente riesco ad aprire la bocca emettendo una semplicissima parola.

-“No.” Sussurro debolmente.

-“C-come?” dice lui mentre una lacrima scende rapidamente da un suo occhio.

-“Cosa come?” replico confusa posando un dito sulla sua guancia per asciugarla.

-“Hai detto di no.” Dice con voce spezzata “Perché?”

-“Ops!” esclamo “Ho sbagliato monosillabo!”

-“Eh?”

-“La mia risposta è diamine si!” urlo felice. Lui mi afferra letteralmente fino a stritolarmi,privandomi quasi del respiro.

-“Tom…così…non…respiro!”

-“Scusa piccola!” dice sorridendo mentre mi libera dalla morsa e mi bacia dolcemente sulla punta del naso,poi estrae una scatoletta dalla tasca dei pantaloni e prende l’anello che si trova al suo interno per poi metterlo delicatamente al mio anulare. Non so ancora come descrivere come mi sento in questo momento,la gioia mi sta completamente devastando,come se un monsone mi attraversasse violentemente. Non riesco nemmeno a contenere dentro di me tutte queste sensazioni,tanto che mi butto addosso a Tom,cogliendolo di sorpresa. In meno che non si dica mi ritrovo sopra di lui,fin quando le sue labbra raggiungono le mie dando vita a un bacio più che passionale. Lui comincia ad accarezzarmi la schiena freneticamente,mentre io mi stringo fortemente a lui e gli circondo il collo con le mani. Le nostre labbra si muovono velocemente in sincrono,provocando in me ogni volta una scarica di brividi,che indicano quanto forte sia la voglia che ho di lui. Ormai senza fiato riesco a dire:

-“Tom…basta…”. Lui si ferma subito,non aspettando un attimo di più.

-“Ok!” dice,per poi ricomporsi. Ma non appena cerca di alzarsi lo tiro per la maglia fino a farlo ricadere sopra di me,permettendomi di avvinghiarmi a lui.

-“Non intendevo in quel senso.” Gli sussurro a un orecchio.

-“E in quale senso allora?” ribatte confuso,ma soprattutto distratto dalla nostra posizione.

-“Intendevo basta di farmi impazzire così.” Con questa breve frase ritorniamo a baciarci volenterosi più che mai. Le mie mani si muovono sinuose lungo il suo petto,senza riuscire a fermarsi,mentre le sue mi scivolano lungo tutto il corpo. Cerco di riprendere un po’ di lucidità,ma in momenti come questi è a dir poco inutile,o meglio,impossibile. E andando avanti così ci concediamo troppe cose l’uno dell’altro. E tra un bacio e l’altro la voglia aumenta sempre di più,senza riuscire a diminuire neanche minimamente.

-“Ti amo.” Dico senza fiato.

-“Ti amo più della mia stessa vita.” Sussurra lui,per poi fondersi con me.

            **********************************************************************

Dopo il giorno in cui Tom mi ha chiesto di sposarlo si sono susseguiti giorni piuttosto movimentati. Abbiamo avvertito tutti,abbiamo organizzato il matrimonio il meglio possibile ed abbiamo fatto la lista degli invitati. Ormai mancano pochi giorni al matrimonio,e l’euforia mi impedisce di stare tranquilla. Tom ed io siamo intrattabili,qualunque cosa ci venga detta ci entra da un orecchio e ci esce dall’altra. I nostri figli sono disperati quasi quanto Bill. A proposito di Bill! Il caro fratello del mio fidanzato,nonché mio cognato,si sta avvicinando parecchio ad una ragazza che abbiamo conosciuto qualche mese fa. Eh già! Sono passati quattro mesi dalla proposta di matrimonio,infatti siamo di nuovo in Germania,intenti nei preparativi. Comunque sono sicura che volete sapere qualcosa in più sulla ragazza che ha suscitato le attenzioni di Bill. Ok,allora vi accontento. Si chiama Samantha,ed è una persona davvero fantastica. È dolcissima,ma allo stesso tempo non ha paura di esprimere ciò che pensa,anche se a volte può far male. Ha i capelli neri lucidi,di lunghezza media,e nel complesso è una bella ragazza,ma la caratteristica predominante è il suo carattere forte,deciso ma anche sensibile,dolce. Insomma,se dovesse nascere qualcosa tra loro hanno il mio totale appoggio. E devo ammettere che sono un po’ gelosa nei suoi confronti,la invidio per il suo coraggio,la invidio per ottenere tutte quelle attenzioni da Bill. Non è che a me interessi più di tanto eh! Intendiamoci,ma… non lo so nemmeno io,solo che la cosa mi infastidisce un pochetto. Vabbè, ha diritto a viversi la sua vita sentimentale e non sarò certo io con il mio egoismo affettivo a negarglielo. O almeno spero di non combinare casini. Ehehe!

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 25
*** Capitolo 25: THE END ***


 memy881: Amoreeeeeeeeeeeeeeeeeeee del mio cuoreeee!!!! Hai vistoo??!! Si chiama Samantha come te....xDD..Mi fa piacere di renderti onore,ihihihih....Quanto mi piace questa cosa del matrimonioooo,ja ja...La piccola Alexa sta benissimo,per fortuna...Fai bene a fare compagnia a tua sorella,anche se sappi che mi mancherai in questi giorni...Comunque se mi dici di stare tranquilla stp tranquilla,dai....Amore questo è l'ultimo capitolo ufficiale,ma tranquilla,inizio una ficcy nuova nuova con i Tokio Hotel,ho già l'ispirazione...A presto,Ti voglio un casino di bene,Kussen,Alice...

 Kyara Agatha Mainlander: Tesoroooooooooooooooooooooo!!!! Ehhhh,le coincidenza le adoro tantissimo sai?!! Mi fa piacere sapere che un mio personaggio ti rispecchi...Ti ho accontentato come puoi vedere,ho postatoooo!! Grazie per il conforto e per credere in me,davvero... Ti voglio un mondo di bene,Kussen,Alice...

BUONA LETTURA DELL'ULTIMO CAPITOLOOOOOO!!! EH SI,SIAMO GIUNTI ALLA FINE DELLA MIA SERIE,XD...DEVO DIRE CHE SONO PIUTTOSTO TRISTE CHE SIA GIUNTA AL TERMINE,HO COMUNQUE IN SERBO UNA NUOVISSIMA FAN FICTION,HO GIà LA GIUSTA ISPIRAZIONE... GRAZIE PER AVERMI SEGUITO FIN QUI,SPERO CHE IL VIAGGIO MENTALE CHE VI HO OFFERTO SIA STATO DI VOSTRO GRADIMENTO...E SPERO CHE ALMENO ALL'ULTIMO CAPITOLO RECENSIRETE IN PIù NUMEROSI,PER SAPERE SE TUTTO CIò CHE HO SCRITTO VI è PIACIUTO...NON ABBIATE TIMORE SE NON AVETE MAI RECENSITO E ORA VI VA,VI CAPISCO....GRAZIE MILLE ANCORA!!...KUSSEN,ALICE...

CAPITOLO 25:

Il tempo è decisamente volato. Il gran giorno ormai è giunto a noi,l’eccitazione è percepibile nell’aria come se fosse una brezza leggera inebriata di felicità e ansia. O perlomeno per quanto riguarda me e Tom. Nel frattempo che aspetto l’inizio della cerimonia vengo truccata come se fossi una bambola. Il trucco non l’ho mai amato particolarmente,solo un po’ di matita nera intorno all’occhio ogni tanto.

-“Così mi fai male Leonora!” esclamo improvvisamente.

-“Ma mi spieghi come faccio a farti male mettendoti l’ombretto?” chiede offesa.

-“Pigi troppo!” sbuffo scontrosa.

-“Senti Alice,capisco che oggi ti devi sposare,ma cerca di mantenere di più la calma,altrimenti sudi e ti si sfa tutto il trucco.”

-“Posso almeno sapere come mi stai conciando?” insisto.

-“No,te lo faccio vedere dopo nello specchio dell’altra stanza.”

-“E va bene,come vuoi tu allora!” dico ormai arresa. Così dopo circa mezz’ora riesco a venirne fuori. Poi mi prende per mano e mi conduce nella stanza accanto,ponendomi di fronte allo specchio. La ragazza che vi viene riflessa sulla superficie mi lascia di stucco. Non sembro nemmeno io. Gli occhi color nocciola sono circondati dalla matita nera all’inizio,per poi sfumare con l’ombretto color argento. Le guance sono di un colorito più scuro rispetto al naturale,mentre le mie labbra sono ricoperte da un’esagerata quantità di lucidalabbra,secondo il mio parere. Ma nonostante ciò ammetto che sono molto carina.

-“Wow” sussurro a bocca aperta.

-“Eh si,wow è proprio la parola giusta.” Dice lei,affinchè un’espressione preoccupata le passa attraverso il viso.

-“Cosa c’è?” domando ansiosa.

-“Il vestito!” sbotta. Cavolo! Come abbiamo fatto a dimenticarcene,mi son lasciata truccare senza prima mettere l’abito.

-“Il problema è che il vestito deve passare dalla testa! Ora siamo nei casini,mi tocca truccarti di nuovo e ci metterei troppo tempo.”

-“Senti,lascia stare,rimango così.” Propongo fuori luogo.

-“Te sei matta! Vorresti dirmi che ti sposeresti con un paio di jeans stretti e una camiciola viola?”

-“Si,Leonora. Esattamente! In fondo questa è quella che sono davvero. Lo sai che non vado matta per i vestiti sfarzosi.”

-“Ma…ma…hai speso un sacco di soldi per il vestito.”

-“Sbagliato! Era il vestito di mia madre.”

-“Ah,capito,ecco perché hai dovuto fare dei piccoli ritocchi. Ma sei sicura che vuoi rimanere vestita così? Tom sarà vestito elegante,sarà un pugno in un occhio vedervi accanto.”insiste.

-“Sicurissima! E non mi interessa se stoneremo per quanto riguarda gli abiti.” Dico sorridendo alla parola “stoneremo”.

-“E va bene,come vuoi. E i capelli?”

-“Li lascio liberi,sciolti. Così sono me stessa in pieno.”

-“Sui capelli fai bene,li hai belli quindi…però sul vestito.”

-“Ho detto che voglio rimanere così!” sbraito.

-“Ok,ok…calma!” ribatte alzando le mani davanti a sé a mò di difesa. Così aspettiamo un’altra ventina di minuti fin quando non veniamo chiamate. Si entra in azione. Esco dalla stanza dove trovo mio padre Caspar,pronto a portarmi all’altare. Non appena lo vedo gli vado incontro abbracciandolo.

-“Ciao piccolina mia! Come sei bella così,ma il vestito?” chiede poi sorpreso.

-“Ho avuto dei contrattempi. Ma sto bene così!”

-“Ok,contenta tu…contenti tutti.” Dice porgendomi poi il braccio destro,sul quale io poso delicatamente la mia mano e lo stringo forte a me dall’emozione.

-“Pronta?” chiede poi.

-“Non proprio,ma si.” Concludo io. Subito dopo sentiamo il risuono dell’organo e mio padre mi accompagna davanti al portone principale, che ,una volta aperto mi rivela tutte le persone presenti che mi sorridono allegramente. Mi guardo dietro per cercare lo sguardo rassicurante delle mie damigelle: Leonora e Corinne; e,una volta ottenuto, proseguo il cammino lungo la navata principale a ritmo della marcia. Quando i miei occhi incontrano quelli di Tom tutte le preoccupazione spariscono in un colpo solo. Lui mi guarda stupito,chiedendosi probabilmente che fine ha fatto il vestito,e la stessa cosa mi chiedo io di lui,dato che è vestito con un paio di jeans di misura normale e una camicia,vestiti non previsti per oggi. E con ciò mi scappa un sorriso. Le coincidenze non smetteranno mai di divertirmi. Finalmente arrivata a destinazione afferro dolcemente la mano che mi porge Tom e mi ritrovo tra le sue forti braccia. Il parroco tossisce per richiamarci all’attenzione,così ci ricomponiamo all’istante. Poi comincia la solita procedura matrimoniale. Tra una promessa e l’altra arriviamo alla più importante.

-“Vuoi tu prendere Alice Listing come tua legittima sposa….?” La mia mente si ferma solo alla prima breve farse,per me quella fondamentale.

-“Si,lo voglio.” Afferma sicuro Tom al mio fianco,stringendomi delicatamente la mano.

-“Vuoi tu prendere Thomas Kaulitz Trumper come tuo legittimo sposo….?”

-“Si,lo voglio.” Dico subito,per evitare l’enorme errore che feci al momento della proposta,sbagliando totalmente il monosillabo. Poi ci scambiamo velocemente le fedi.

-“Lo sposo può baciare la sposa.” Dice in conclusione il parroco. Non ce lo facciamo ripetere due volte che le nostre labbra sono già unite in un bacio assolutamente casto e traboccante di amore puro. Ed ora la mia vita è perfetta.

 

                                 THE END

 

                                PROLOGO

E così la mia vita ha preso una via a dir poco stupenda. Ho un uomo da amare e da cui essere amata,ho tre figli fantastici per i quali sia io che Tom daremmo la vita,ho una famiglia che mi vuole bene,ho praticamente tutto ciò di cui una persona ha bisogno,ovvero l’amore. A proposito di famiglia! Stanno tutti benissimo,anche loro hanno trovato il loro posto nel mondo,proprio come è capitato a me. Bill sta meglio che mai ora,ha Alexa,che ha già due anni ormai e che ama infinitamente e,con nostro grande sollievo ha trovato la ragazza che da sempre aspettava. Eh si! Avete letto bene,sta con Samantha,la quale lo ama tantissimo e si occupa di Alexa come se fosse figlia sua. Una meglio di così non la poteva trovare,la mia gelosia è riuscita anche a placarsi. Georg e Corinne aspettano un bambino,stavolta è toccato a loro,mentre per Gustav e Leonora non è cambiato assolutamente niente. Insomma,in poche parole la NOSTRA vita è bellissima.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=569657