A goodnight lullaby

di LoryFoxie
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** The prophecy and the school. ***
Capitolo 2: *** Envy ***
Capitolo 3: *** Love and Hate. ***
Capitolo 4: *** Wake me up. ***
Capitolo 5: *** I am not your sister. ***



Capitolo 1
*** The prophecy and the school. ***


Sapete la leggenda delle fate dalle ali nere?
No, non sto parlando di chissà quali creature malvagie. Sono semplicemente fate nate nelle notti senza luna. Parti rari, che avvengono solo ogni mille anni.
Nessuno sa il perchè, eppure è così e basta. Almeno qui ad Arest.
Nessuno di noi sa che oltre l'oceano, sulle lande chiamate "Terra" dagli umani ce ne sono tante. Ma del resto quel mondo è coperto da gas, come può la luna filtrare i suoi deboli raggi fino a toccare le ali delle neonate?
Ma ad Arest è un evento raro. Si dice che le fate dalle ali nere siano destinate ad un grande destino, sia per il bene che per il male della nostra terra.
Ora, pensate se dopo mille anni invece di nascere una fata con le ali nere, ne nascessero due. Cosa farebbe la popolazione di Arest? Nulla, ma i più indagherebbero le stelle per avere previsioni sul destino delle due piccole neonate che hanno avuto la sfortuna di essere nate nel momento sbagliato del mese.
Questa storia raccontà della vita di una delle due, Loren.
Le piccole nacquero in un piccolo villaggio situato poco lontano dalla capitale di Arest, chiamato Ezriel. Non era un villaggio particolare, anzi era piuttosto piccolo ed isolato, a sud del consiglio delle Fate Bianche e sopravviveva grazie all'agricoltura.
Tutti erano in festa, e la notte in cui la loro madre, Eyreen, le diede alla luce, attendevano fuori dalla modesta casetta. Allegramente cantando. Ma ecco che le nuvole coprirono la luna e tutto si fece silenzioso e teso. Credo che pregarono tutti insieme affinchè le nuvole si diradassero... ma non funzionò.
Loren e Lyife, vennero al mondo piene di vita, già tenendosi per mano (beh, quasi).
Urlando e scalciando, quasi ridendo allo sguardo triste del loro papà, Hernest.
Fu comunque fatta festa, in quanto due gemelle erano comunque un evento da festeggiare. Due giorni dopo fu fatta chiamare un' indovina, in modo da predire quale evento straordinario le avrebbe caratterizzate. La donna le osservò attentamente una alla volta, preparò un misto d'erbe e segnò la fronte di entrambe.

Una di loro sarà portatrice di Luce.
Una di loro sarà portatrice di Pace.
Una di loro combatterà l'oscurità dentro di sè e la sconfiggerà.
Ma ahimè in maggior parte, conoscerà solo dolore in questa vita.
L'altra sarà divorata dall'invidia, ma avrà animo buono.
L'altra partirà alla ricerca del potere, e ne cadrà vittima.
L'altra sarà sigillata dalla prima, ma ormai il suo animo sarà perduto.
Però morirà libero, segnato dall'amore per la prima.


Con questa profezia terribile, la vecchia fata sparì in un turbine d'aria. Eyreen scoppiò in singhiozzi abbracciando entrambe le figlie e lavando via il misto d'erbe. Com'è possibile? chiese in un singhiozzo al marito,appena furono a casa. Non lo so, ma possiamo solo sperare che la profezia non si avveri... rispose egli in un sussurro.
Mai nessuna profezia NON si è avverata! urlò isterica quella. Shhh... le bambine dormono! la rimproverò lui abbracciandola. Eyreen scosse la testa Non voglio un destino del genere per le nostre figlie... Hernest la baciò sulla fronte per consolarla Ascolta Eyreen... disse guardandola negli occhi. Non so cosa accadrà alle nostre figlie, ma l'importante è regalargli un' infanzia lontana dalle preoccupazioni per il futuro. Il resto verrà da sè.
Eyreen rimase in silenzio e alla fine annuì. E' solo che... la profezia suona così estrema... sussurrò tristemente. Hernest sospirò.
Passarono sei anni e le due crebbero immerse nell'amore dei loro genitori e lontane dagli orrori della guerra che dilaniava il resto di Arest.
LYIIIIIFEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE urlò Loren dopo che la sorella le aveva appena fatto l'ennesimo scherzo, cadde a terra e scoppiò a piangere. Eyreen corse correndo e dovette trattenere una risata. Loren era completamente coperta da piume e quello che sembrava torlo d'uovo. Dai, dai... andiamo che ti prendo dei vestiti puliti e ti fai un bagno... le disse dolcemente. Loren scosse la testa e si alzò, uscendo fuori.
Lyyyyyyyifeeeee dove sei!? urlò. Vide la sorella correre verso il fiumiciattolo e la rincorse. Appena fu lì le saltò addosso e sporcò completamente anche lei. Si rotolarono a terra ridendo tutte e due. Piaciuto lo scherzo eh? le chiese Lyife mettendosi seduta. Non è stato per niente divertente, puzzo d'uovo! rispose mettendo il broncio la sorella. Dai, vedi? Ora puzzo anche io!
Loren incrociò le braccia e rimase in silenzio seria. Che hai? chiese Lyife preoccupata. Niente. rispose sibilando lei. Uh oh... di nuovo?
Lyife si alzò e abbracciò Loren, Sai che ti voglio bene vero? le chiese gentile.
Loren sospirò Va già meglio, davvero... si è fermata. le disse. Devi dirlo alla mamma! la rimproverò l'altra. Non mi crederebbe... non le posso dire 'mamma sento come un odio e una rabbia terribile crescere dentro di me a volte'. Non voglio preoccuparla... sussurrò Loren scuotendo la testa. Va bene... ma ricordati che ti vogliamo tutti bene e non c'è nessun motivo per odiarci!
Lyife rise e si alzarono entrambe. Tornarono a casa e fecero un bagno, ridendo e schizzando acqua ovunque. Poi dopo cena, andarono a dormire. Loren? la chiamò sua sorella da sotto le coperte. Che c'è? chiese lei assonnata. Mi vuoi bene? chiese Lyife seria Certo che si! rispose Loren alzando la testa dal cuscino per vederla meglio. Mi faresti mai del male...a causa di quel problema? continuò a chiedere incerta. Loren rimase in silenzio. Assolutamente no! sussurrò convinta. Tornò ad appoggiare la testa al cuscino e guardò il tetto. Appena andremo all'accademia, fra alcuni anni, imparerò a controllare questo problema... e allora non dovrai più avere paura di niente. concluse sottovoce. Ma io non ho paura per me... disse, sorprendendola, Lyife. Per te, perchè so che se facessi qualcosa di sbagliato non te lo perdoneresti mai... Loren rimase in silenzio, stava per controbattere, ma alla fine annuì. In fondo era vero.
Prendiamo il carillon? chiese Lyife.
Quello di mamma? Sai che non vuole! la guardò seria Loren.
Eh dai, non se ne accorgerà...
Lyife si alzò ed andò silenziosa fuori dalla camera. Loren l'attese davanti alla porta.
Pochi minuti dopo Lyife tornò ed in mano aveva un carillon a forma di cavallino, celeste.
Si misero di nuovo sotto le coperte e Lyife caricò lo strumento. Subito una bella e malinconica melodia si mise a risuonare nella stanza.
Si sorrisero a vicenda e si augurarono la buona notte.
L'indomani passarono la giornata a parlare della scuola per fate. Io voglio andarci a 13 anni. Perchè voglio che ogni ricordo mi rimanga alla mente, però non voglio essere nemmeno troppo vecchia... disse Loren a Lyife mentre apparecchiavano la tavola per il pranzo. La sorella annuì Mamma è vero che ci si può iscrivere da 11 a 22 anni? chiese ad Eyreen che stava assaggiando le verdure. Si piccole... ma siete sicure di non voler andare ad 11? chiese mentre spegneva la pentola.
Abbiamo fatto i conti. Se ci andiamo a 13 anni, appena ne avremo 18 saremo fuori... se non ci bocciano. aggiunse preoccupata Loren. Lyife rise Ma no vedrai, ti aiuto io!
Loren storse il naso Promettilo! le disse seria porgendole il mignolo. Lyife lo intrecciò con il suo mignolo Lo prometto! disse seriamente.
A dieci anni i genitori decisero che era ora di raccontare alle bambine della profezia a loro legata. Attesero il compleanno, festeggiarono tutte insieme e poi quando le misero a letto, Eyreen ed Hernest si fecero seri.
Che hai mamma? chiese intimorita Loren. Eyreen sospirò Vi dobbiamo dire una cosa molto importante... ma non dovete spaventarvi, me lo promettete? disse dolcemente guardandole. Le due annuirono. Vi ho già spiegato che le fate dalle ali nere sono abbastanza rare, e che ogni fata nera nata ad Arest ha una profezia che l'accompagna. Lyife annuì e s'intromise Una volta ti ho chiesto quale fosse la nostra... è questo che stai per dirci mamma? chiese ingenuamente. Eyreen annuì ma non riuscì a continuare, quindi parlò Hernest. La vostra profezia, non è molto felice.... volete comunque ascoltarla?
Le due annuirono decise. Hernest ricordò le parole della vecchia profeta e le riferì tali e quali a come le aveva pronunciate. Loren era confusa Che vuol dire...?
Ma Lyife si illuminò Loren!!! La profezia dice che "Una di loro combatterà l'oscurità dentro di sè e la sconfiggerà.", quindi sei tu! Riuscirai a sconfiggere quelle sensazioni orrende...! esclamò allegra. I genitori la guardarono indagatori e Loren non ebbe scelta che raccontar loro dei sentimenti di odio e rabbia che a volte sentiva crescere dentro di se. E' come se una voce mi promettesse potere per esaudire ogni mio desiderio di vendetta.... Eyreen impallidì.
Perchè non ce l'hai mai detto? chiese cercando di mantenere un tono neutro. Loren abbassò lo sguardo So che è una cosa...sbagliata, e non volevo preoccuparvi... e poi riesco sempre a controllarla...
I genitori l'abbracciarono Va bene, ma se succede qualcosa vieni subito da noi la prossima volta! la rimproverarono.
Non pensate troppo alla profezia, cercate di vivere con gioia ogni giorno che passa... e chissà, magari il resto non si avvererà.... fu l'ultima frase della madre prima di uscire dalla camera e chiudere la porta.
Secondo te cosa significa che una sigillerà l'altra? Io non ti farei mai del male.... disse Lyife a Loren. Io nemmeno... però dice anche che una di noi sarà soggiogata dall'oscurità, e una invece la sconfiggerà.... un forte silenzio cadde sulle due.
Ha ragione mamma Lyife, non pensiamoci ed andrà tutto bene... concluse Loren guardandola e sorridendo. Lyife annuì e chiuse gli occhi addormentandosi poco dopo.
Loren rimase a pensare. Ecco quindi cos'era quella strana sensazione che l'attenagliava a volte, soprattutto quando era arrabbiata... era l'oscurità. Ma non l'avrebbe fatta vincere, sopratutto ora che sapeva cosa combatteva. Però... se lei l'avrebbe sconfitta, significava che sua sorella avrebbe invece ceduto? Secondo la profezia si, ma lei non volle credervi.
Una di loro conoscerà solo dolore in questa vita... pensò mentre gli occhi le si riempivano di lacrime. Sarò io...? pensò continuando a voltarsi da una parte all'altra non trovando una posizione giusta per addormentarsi.
Alla fine, decise che ci avrebbe pensato domani e che ora doveva dormire, e si perse in pensieri più allegri, addormentandosi.
Gli anni passarono, e presto venne l'età per le due di mettersi in viaggio verso l'accademia delle fate. Eyreen ed Hernest accompagnarono le figlie alla fermata del treno che attraversava praticamente tutta arest, facendo soste ovunque per prendere tutti gli studenti.
Loren e Lyife erano davvero eccitate e si tenevano per mano fantasticando su come fosse la scuola, gli insegnanti, le materie, e tutto il resto.
Chissà se ci sono dei bei ragazzi... chiese improvvisamente ridendo Lyife. Loren le diede una leggera gomitata, Shh o papà non ci manda perchè è geloso! la rimproverò ridendo. Hernest sbuffò, ed Eyreen sorrise. Il treno fischiò proprio in quel momento. Su su forza a bordo! gli disse dandogli l'ultimo abbraccio.
Le due salirono e si affacciarono dalla finestra. Ricordatevi di scrivere!! ricordò la madre ansiosa. Si mamma, non ti preoccupare!! rispose ridendo Loren. E fate i compiti...! continuò mentre il treno partiva. Le sorelle salutarono con il braccio i genitori ed entrarono nel loro scompartimento. C'erano altre due persone, probabilmente della loro età, un ragazzo ed una ragazza. Nuove? chiese gentilmente la ragazza alle due, che si sedettero allegramente. Lyife annuì. Io sono Lyife, e lei è Loren. Abbiamo deciso di iniziare a 13 anni.... spiegò tranquilla. Oh che peccato, avremmo potuto essere nello stesso anno. Io sono Morgana, ma ho iniziato ad 11 anni. Sapete è davvero una bellissima scuola! Sto dando il meglio di me stessa per diventare preside un giorno!
Gli occhi di Lyife si illuminarono Anche io vorrei diventare preside di una scuola così bella! disse eccitata. Il ragazzo sospirò. Piacere, io sono Matthew, 16 anni, 4° anno, casa della Terra.... comunque, non credo che diventare preside sia qualcosa di semplice... disse scuotendo la testa, Loren annuì Già, e poi sai quante responsabilità! Però mi piacerebbe essere insegnante... chissà, magari un giorno!
Matthew le sorrise e lei arrossì. Lyife rise di nascosto e Loren le diede una gomitata.
Per il resto del viaggio impararono a conoscersi, e le due gemelle tempestarono Morgana e Matthew di domande sulla scuola. Dopo tre giorni di viaggio, con almeno 2 soste lungo il continente di Artemisia, arrivarono al piccolo villaggio chiamato Flora. C'erano poche casette ed una sola piazza abbastanza piccola con pochi svaghi, ma Loren e Lyife, abituate ad un villaggio ancora più piccolo, erano entusiaste.
Dopo mezz'ora di cammino arrivarono insieme a tutti gli altri studenti, alle porte del castello. Le gemelle emisero in coro uno 'wooow' sorpreso e guardarono ogni angolo di quella zona, curiose.
Finalmente due professori li divisero per anno, e tutti, eccetto quelli del primo anno, entrarono. Uno dei professori sorrise ai ragazzi. Prima che possiate entrare, dovete essere smistati!
A quel punto da due turbini colorati apparvero due donne da colori quasi opposti. Una aveva ali rosse e l'altra blu. Le due sorrisero gentilmente ai ragazzi. Benvenuti nell'accademia delle fate. Noi siamo le presidi, Meredyth e Layna. Ora, sarete smistati in case diverse. Meredyth, quella che aveva appena parlato, si fece di lato e lasciò che Layna esaminasse tutti uno ad uno. Ogni volta, posava la mano sulla fronte di un ragazzo e sussurrava qualcosa ad occhi chiusi. Quando lo faceva, sulla fronte appariva un simbolo: una fiamma per il fuoco, una piuma per l'aria, una foglia per la terra ed una goccia per l'acqua. Quando fu il turno di Lyife, Loren le fece un gigantesco sorriso ed attese pazientemente. Layna le posò la mano sulla fronte e pronunciò la parola magica. Quando rimosse la mano, sulla fronte di Lyife apparì una foglia. Terra annunciò Meredyth sorridente.
Finalmente fu il turno di Loren, e Layna ripetè lo stesso procedimento. Quando alzò la mano, comparve una piuma. Meredyth sorrise di nuovo, Aria annunciò indicando poi la porta che conduceva alla sala grande. Nelle divise di Loren e Lyife apparvero dei nastri di colore diverso. Verdi per Lyife e gialli per Loren. Mmm... non siamo nella stessa casa, come si fa? chiese Loren alla sorella in un sussurro. Appena entrarono nella sala però i problemi sparirono. Infatti, tutte le case erano mescolate fra loro, e quindi Loren e Lyife non avrebbero avuto problemi a sedersi vicine. Morgana, dal tavolo più a destra, salutò le due e le invitò ad avvicinarsi. Le gemelle corsero da lei e trovarono anche Matthew.
Ahh... Aria e Terra eh? constatò allegramente. Morgana era allegra, e propose alle due di mostrarle la scuola dopo pranzo, ovviamente le sorelle accettarono. Matthew invece disse che sarebbe andato a cercare alcuni amici, e così fece.
Morgana le portò in ogni angolo del castello, sia interno che esterno e le due erano talmente di buon umore da contagiare chiunque con il loro sorriso.
A cena si riunirono nel tavolo con Matthew, e gli raccontarono ogni particolare della giornata. Non che non sapesse come fosse divisa la scuola, ma erano così eccitate da non farvi caso. Il ragazzo lasciò che parlassero.
Dopo cena, si diressero tutti insieme al secondo piano. Esso conteneva una sola stanza gigantesta, e appesi alle tre pareti vi erano quattro boccioli giganteschi.
Beh qui ci dividiamo... disse Morgana prendendo Lyife per mano e trascinandola verso il bocciolo di quello che sembrava un tulipano. Matthew portò Loren davanti al bocciolo di una margherita, che era nella stessa parete del bocciolo di una rosa. Questa è l'entrata della casa dell'aria, e quella è della casa del fuoco. Il tulipano appartiene alla terra, mentre la ninfea all'acqua.
Appena Loren si avvicinò il fiore sbocciò mostrando un'altra sala con delle poltrone.
Bene, dovresti trovare una lista dell'orario e tutti i tuoi bagagli nella tua stanza. Ci vediamo domani... le disse con un sorriso, allontanandosi e varcando l'entrata del dormitorio del fuoco. Loren entrò e si diresse subito su per le scale, raggiungendo un corridoio con varie porte. Trovò la sua ed entrò, ma vide che non era sola. Una ragazza infatti era sdraiata su uno dei due letti e appena la vide le sorrise. Ciaooo! Tu sei la mia compagna di camera giusto? Aspè c'era il nome... ah ecco, Loren? disse con un sorriso trascinandola sul suo letto. Diventeremo grandi amiche eh? Allora da dove vieni? Conosci qualche ragazzo? Ah e comunque io sono Melany! disse allegramente prima di perdersi in un altro centinaio di domande. Loren sorrise imbarazzata e prese a rispondere, comunque per nulla infastidita.
Finalmente potè andare a dormire.
L'indomani,dopo un veloce incontro con la sorella, andò a lezione. Esse passarono veloci, le materie erano molto interessanti e Loren capì che dopo tutto non avrebbe avuto problemi a studiare. A pranzo si unì a Morgana, Melany, Lyife e Matthew.
Poi di nuovo lezioni, e a cena di nuovo con il suo gruppetto di amici.
La sera rimasero tutti e cinque nella sala principale dei dormitori, seduti in un divano a ridere dei professori e scambiarsi opinioni su varie materie. Matthew si congedò dicendo che andava a trovare anche altri amici, e Melany se ne andò con la scusa che era stanca. Morgana ne usò una simile.
Finalmente Loren e Lyife rimasero sole. Wow che giornata... vi hanno già dato tanti compiti? chiese Loren alla sorella che storse il naso. Si, e devo ammettere che Danza non mi piace... disse scuotendo la testa e sbuffando. Loren rise, Se fossi preside la toglieresti, ma ora che sei studente ti tocca farla!
Loren andò a dormire dando un bacio sulla guancia a Lyife e si addormentò subito. Era stanchissima.
Passò un anno, il secondo per lei, Lyife e Melany, il quarto per Morgana e l'ultimo per Matthew. Lyife era diventata più attaccata a Matthew, per cui aveva un'evidente cotta, mentre Loren e Morgana avevano preso a litigare per motivi a volte anche stupidi. Melany invece non sopportava Matthew, e dopo i primi tentativi di andare d'accordo i due si arresero e evitarono di rivolgersi la parola.
Loren battè tutti i record con lo studio, superando di gran lunga anche i secchioni del suo stesso anno. Lyife era in parte invidiosa, visto che lei aveva qualche problema con Danza e Magia Bianca, ma provava a nasconderlo per non farlo pesare a Loren.
E comunque, meglio così che essere una totale ignorante... la consolò un giorno Loren tranquilla. Si certo... senti, secondo te a Matthew piaccio un pò? chiese arrossendo, la sorella annuì. Gli prepari il cioccolato per San Valentino? Ti do una mano se vuoi... si propose Loren sorridente. No, ci penso io... sennò non vale! rispose tranquillamente Lyife salutandola con la mano e lasciando la biblioteca per dirigersi alle cucine.
Il giorno di San Valentino però fu un totale disastro. Dopo l'ennesimo litigio con Morgana, Loren dovette subire anche l'ira di Melany, che era stata mollata dall'ennesimo ragazzo, ed i piagnistei di Lyife, che aveva scoperto che Matthew aveva una ragazza da qualche mese. Ma sarebbe sopravvissuta, così come sarebbero sopravvissuti loro. Erano solo dei ragazzi infondo.



Dopo tanto tempo rieccomi con una nuova storiella! Beh in realtà la storia è molto legata ad un forum GdR di cui faccio parte (tranquilli niente link, ne nomi. Non mi interessa spammare^^)
Spero che vi piacerà! Sono 5 capitoli. hehe.

Grazie sweetPotterina! Si i capitoli sono tutti più o meno di questa lunghezza, tranne il 3° che è il più corto >.<"... spero continuerai a leggere e recensire!^^

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Capitolo 2
*** Envy ***


Passarono i giorni, e finalmente tutto si tranquillizzò. Lyife si arrese a conquistare Matthew e decise che sarebbero rimasti amici. Morgana e Loren si ignorarono, un pò come facevano da tempo Matthew e Melany.
Passarono le settimane, e Loren diventava sempre più brava e curiosa riguardo a tutte le materie, studiando anche cose legate al 4° anno. Lyife era sempre più invidiosa, e Morgana l'odiava.
Passarono i mesi, e arrivò la fine dell'anno. Matthew passò brillantemente gli esami, e promise alle amiche, tranne che a Mel, che le avrebbe scritto delle lettere ogni tanto.
Passarono gli anni, Morgana passò con bassi risultati gli esami e dovette rinunciare all'aspirazione di diventare anche solo professoressa. Promise a Lyife che sarebbero rimaste in contatto e fulminò Loren con lo sguardo.
Le presidi avevano annunciato che sarebbero andate in pensione di lì a poco e la tensione fra gli studenti del 5° anno e gli insegnanti era evidente.
Loren non era interessata alla cosa, mentre Lyife sognava di poter diventare prima preside. Alla fine della scuola però, dopo che le due passarono gli esami ricevette una brutta sorpresa.
Le presidi proposero a Loren, che era uscita con il massimo dei voti, di diventare Prima preside, ed a Lyife, visto che era sua sorella, di diventare la Seconda.
Le due ebbero un furioso litigio sul treno. Loren non capiva perchè Lyife ce l'avesse tanto con lei. Tu nemmeno vuoi quel ruolo! Io invece l'ho sempre sognato! urlò con le lacrime agli occhi. Se ti fa sentire meglio allora rinuncerò, ok? chiese Loren esasperata. No! Tienitelo pure! Riuscirò a trovare il modo di diventare più forte di te, vedrai! E allora, altro che Seconda preside! rispose Lyife scuotendo la testa. Di che parli? chiese Loren confusa. Me ne vado. annunciò la sorella seria. Come? Dove? sussurrò sull'orlo delle lacrime la ragazza. Non lo so, ma me ne vado. Non ti sopporto più! e detto questo Lyife uscì dalla stanza. Loren non ebbe il coraggio di seguirla, sapeva che sua sorella era seria. E da allora, non la vide più.
Accettò l'incarico perchè non sapeva che altro fare, e fu affiancata da Melany che svolse il ruolo di seconda preside.
Cercò Lyife ovunque, ma non la trovò mai. Aveva tante cose da dirle, che le dispiaceva prima di tutto. Che le voleva bene, che non le importava di essere preside, bastava ritrovarla. Ma i mesi passarono e ciò non avvenne. Dov'era Lyife? Cosa faceva? Con chi era? Le pensava ogni tanto?
Tutte domande a cui non avrebbe mai trovato risposta.
Un giorno le sue colleghe vedendola così di mal umore la mandarono a chiamare.
Mi avete cercata? chiese Loren alle donne entrando in presidenza.
Si, vogliamo organizzare una festa. risposero in coro sorridendo. Loren alzò le spalle Come volete, organizzate tutto voi però... disse sbuffando Loren avviandosi di nuovo verso la porta. Melany la prese per un braccio. Non se ne parla! Hai bisogno di distrarti, perciò ci aiuterai anche tu! ....Volente o nolente. aggiunse alla fine trascinandola a sedere sulla sedia. Ho altro a cui pensare, Mel. rispose seria Loren provando a rialzarsi. Ma le donne la circondarono e lei dovette arrendersi, ascoltando particolari noiosi riguardanti la festa.
Dopo due ore mise le mani in segno di T, per chiedere una pausa. Le donne annuirono e lei fu libera di andare.
Il ballo fu organizzato per Natale. Tutto fu pronto.
Un grande albero era al centro del salone, decorato con tanti fiocchi rossi e polvere dorata. In cima vi era una grossa stella luminosa. Gli studenti chiaccheravano allegri, vestiti in abiti normali, sebbene abbastanza eleganti.
Loren aveva in mente solo Lyife, per quanto le altre provassero a distrarla non riusciva a pensare ad altro. Se fosse stata qui mi sarei anche divertita... chissà dov'è ora... sorellina perchè non sei qui? si chiese fissando fuori dalla finestra.
Ad un certo punto vide qualcosa brillare sopra la superficie del lago e gli occhi le si riempirono di lacrime. Vide Lyife atterrare elegantemente davanti al portone e corse da lei, seguita da Melany che l'aveva vista a sua volta.
Lyife era vestita con lo stesso abito con cui Loren la ricordava. Lyife!!! urlò allegra Loren correndole incontro ed abbracciandola. Mi sei mancata! Ti devo dire tante cose.... le disse allontanandosi un pò per guardarla negli occhi.
Lyife la guardò con uno strano sorriso. Che c'è? chiese Loren ricambiando con uno incerto. Sorellina... disse Lyife con uno strano tono di voce.
Loren automaticamente si allontanò da lei, come un istinto.
Ti senti bene? le chiese osservandola. I suoi occhi erano di un rosso scuro, quasi estranei. Mai stata meglio... rispose quella con un tono ironico.
Allungò un braccio, tendendolo verso Melany e pronunciò una formula. Haish Jelrà Mir!
Un raggio nerò saettò dalla sua mano alla donna, colpendola in pieno petto. Melany fu catapultata indietro e sbattè contro il pavimento. MEL!! urlò Loren correndo da lei. In quell'istante i rumori nel salone si fermarono e tutti accorsero alle porte, osservando la scena. Loren provò a scuotere Melany, ma era già fredda e il suo sguardo era perso nel vuoto. Non può essere!! pensò provando a scuoterla con più forza. Si voltò verso Lyife Perchè!?!? le chiese sull'orlo delle lacrime. Hm, mi andava. rispose quella scoppiando a ridere. Loren si alzò in piedi e lanciò una magia contro di lei, ma Lyife la deviò con una mano, come nulla fosse. Su, così mi deludi. Non mi attacchi per davvero. Non mi odi? Sfoga l'oscurità che c'è in te... la provocò lei. Loren scosse la testa Mai! sibilò.
Hmm... per prendere controllo di te, mi serve che tu perda l'uso della ragione e che ti abbandoni all'ira. Se fai così non posso... sussurrò Lyife fra se e se.
Di che parli? chiese Loren confusa. Lyife la guardò e sorrise Ah già, tu credi che io sia tua sorella.... seguimi. ordinò lei, voltandosi e volando via. NO! Aspetta! Loren si alzò in volo. Loren! E Mel...? le urlò dietro la professoressa di Danza. Loren fece però finta di non sentirla e volò veloce dietro Lyife.
Volarono velocemente ed a lungo. Finchè non fu l'alba ed arrivarono ad Ezriel.
Non era come Loren la ricordava, c'era ancora puzza di bruciato e morte che aleggiavano nell'aria. No.... sussurrò Loren scendendo e correndo dentro casa sua. Non c'era nulla. Anche se ci fossero stati dei cadaveri, ora era tutto polvere. Tutta la cittadina.
Cadde in ginocchio e scoppiò in lacrime. Sentì dei passi dietro di se e Lyife le mise una mano sulla spalla. Chi è stato? chiese Loren in un sussurro. Io ovviamente. rispose lei divertita. Loren scattò in piedi, sentiva la collera, che non riusciva più a contenere. Sfogati. le ordinò Lyife.
Nello stesso istante, Loren sentì di nuovo l'oscurità che cercava di impadronirsi di lei. NO! si ordinò chiudendo gli occhi. Devo calmarmi, devo calmarmi....
Oh, dai! Perchè ti trattieni così? Lasciati andare.. dammi spazio.. le sussurrò Lyife suadente avvicinandosi a lei. Chi era quella donna? Non poteva essere sua sorella. Il corpo forse era il suo, ma sentiva come una presenza estranea, che comunque avrebbe giurato di riconoscere..
Mai. sibilò Loren fissandola. L'altra fece una smorfia, Così non mi sei di nessun aiuto... costatò sbuffando. In quell'istante fuori si illuminò tutto di bianco. Il Consiglio! sibilò divertita Lyife uscendo. Loren la seguì.
Si trovò di fronte a sette fate completamente Bianche che emanavano una luce dello stesso colore attorno a loro. Fecero un cenno della testa a Loren sorridendo. Piacere di incontrarvi Miss Butterfly, era da tempo che avremmo voluto farlo... disse quella al centro che era probabilmente la portavoce. Loren le guardò meravigliata, sprizzavano regalità, giustizia e bontà da tutti i pori.
Le donne si rivolsero a Lyife e la guardarono severa. Che bisogno c'era di prendere possesso di questa povera fanciulla, Anshàl? E' Loren che vuoi.
Lyife sbuffò Loren non si arrende, e non mi andava di aspettare oltre. rispose quella guardandole sorridente. Lo sai che ti faremo ora vero? chiesero severe in coro le donne. Loren si spaventò, sentiva la loro aura così minacciosa...
Fate pure. rispose Lyife. Ma prima che le donne atterrassero, si avvicinò a Loren e con una magia la ferì quasi a morte allo stomaco, poi la trasportò via e scoppiò a ridere. Salvatela ora, la vostra pupilla! disse malvagia. Le donne alzarono una mano e sette corde bianche avvolsero Lyife, sigillandola.
Le donne cercarono Loren, ma non la trovarono da nessuna parte. Che gli dei la proteggano... sussurrò la portavoce. Le donne alzarono una mano e la puntarono contro Ezriel, ricostruendola. I suoi abitanti erano morti, quella città era fantasma. Ma sarebbe servita in futuro per ricordare la potenza dell'Oscurità. Con un'altra magia la 'cristallizzarono', bloccandola nel ghiaccio.
Loren si ritrovò fra la neve, si sentiva debolissima e ormai era in fin di vita. C'era una forte tempesta, ma lei era così stordita che nemmeno sentiva freddo. E' davvero così che avverrà la mia fine? pensò chiudendo gli occhi. Sentì una presenza accanto a lei. Questa non è la fine, mia cara. le disse qualcosa nella sua mente, prima che svenisse.
Quando si risvegliò era in una brandina, sotto due calde coperte. Si sentì osservata e si voltò verso il fuoco. Davanti al camino vide una grossa pantera nera, però aveva anche due grandi paia d'ali. Dove sono? le chiese confusa. Ma le pantere non possono capirmi... pensò immediatamente dandosi della scema.
Certo che posso capirti, e ti trovi nelle Frozen Mountains. rispose a sorpresa la pantera. Loren la fissò incuriosita. Cosa sei? le chiese. La pantera sembrò ridere. Mi chiamo Ruby, sono una gattera. e per spiegare cosa fosse una gattera, si trasformò in un gatto alato. Una versione di se stesso rimpicciolito. Ruby.... mi hai salvata tu? chiese Loren incerta portando una mano allo stomaco, dove trovò anche delle bende. Come aveva fatto quell'essere a fasciarla?
Si, ti ho salvata dal congelamento. Ma non ti ho medicato io. in quell'istante, la porta si aprì ed entrò un'anziana fata dalle ali color acqua. Ooh, vi siete svegliata vedo! Ditemi, quel rompiscatole di Ruby vi infastidiva? chiese la vecchietta. Quel rompiscatole...? Ruby non è...? Loren arrossì, aveva pensato che Ruby fosse femmina. Ruby ruggì evidentemente divertito e scosse la testa. Scusami... gli disse Loren timidamente.
L'anziana intanto le si era avvicinata e spostò le coperte per controllarle la ferita. Loren tremò dal freddo, visto che le sue mani erano gelate. Ah scusami, ma devo controllarla, è abbastanza profonda. disse la donna accorgendosi della sua reazione. Loren sorrise, tornando a chiudere gli occhi. Ciò che era successo le tornò alla mente. Com'era possibile che sua sorella fosse cambiata così?
Ruby ancora una volta le lesse nella mente Non era tua sorella. le disse avvicinandosi. Loren aprì gli occhi di scatto e lo fissò. Come no? chiese confusa. Era lei fisicamente, ma non nell' animo. L'anima di tua sorella è probabilmente incatenato in qualche angolo del cervello. Ma Anshàl, ovvero l'Oscurità, si è impadronita di lei.
Loren lo fissò come domandandosi se non fosse impazzito. Sono io che ho problemi con l'Oscurità, non mia sorella Lyife. ribattè seria.
Tua sorella cercava un potere in grado di farla diventare più forte, e l'ha trovato. L'Oscurità sapeva che attaccando lei avrebbe più facilmente raggiunto te. continuò Ruby insistente.
Perchè io? chiese Loren stancamente. Profezie, si diverte a mantenerle... anche se mettiamo il caso, quella profezia non fosse destinata a compiersi.
Comunque, si stancherà se troverà qualcuno di più forte.
spiegò Ruby.
Loren rimase a lungo in silenzio, appoggiò la testa al cuscino e guardò il tetto. Che devo fare? sussurrò mentre le venivano le lacrime agli occhi.
Ruby si alzò da dov'era seduto e le si avvicinò. Ti allenerò, appena finiremo forse sarai abbastanza in grado di tenerle testa. Iniziamo domani. e detto questo uscì, senza darle tempo di ribattere. Loren guardò la donna confusa. Se ha deciso così dubito seriamente che cambierà idea! commentò quella. Ora riposa, domani ti chiamerà all'alba. Ecco bevi questo, ti aiuterà... le disse dolcemente porgendole un bicchiere con del liquido azzurro. Loren lo bevve tutto d'un sorso, aspettandosi qualche sapore terribile, come tutte le medicine. Invece il liquido era davvero buono, sembrava in parte acqua e menta.
Poco dopo si sentì stanca e quando chiuse gli occhi, si addormentò subito.
L'indomani, come le aveva detto l'anziana, Ruby la chiamò all'alba. Fuori era ancora buio e nevicava. Loren deglutì e quando si alzò se ne pentì subito. Faceva troppo freddo!
Ecco la prima prova per te, va fuori. Segui il sentiero ed arriverai ad un pozzo. Prendi un secchio d'acqua e torna. ordinò Ruby serio. Loren sgranò gli occhi, Ma congelerò! Non sono vestita per questo tipo di clima....
Ruby rimase in silenzio, non avrebbe ammesso repliche. Loren sbuffò ed armandosi di coraggio aprì la porta di colpo.
Infatti, stava per rientrare ma Ruby la spinse fuori e chiuse la porta. Loren cadde e si trovò fra la neve a tremare, in più la ferita era ancora tremendamente dolorosa.
Fu però grazie al dolore che trovò almeno la forza di rialzarsi.
Si guardò attorno ed individuò il sentiero mettendosi in marcia. La testa le girava, ma non doveva cedere. Ruby mi lascerebbe congelare? si chiese disperata, guardandosi attorno cercando il pozzo.
No non doveva arrendersi! Doveva riuscire a diventare più forte per salvare sua sorella.
Finalmente vide il pozzo e gli si avvicinò. Prese il secchio, forse.
Non sentiva più le mani eppure, affidandosi più che altro alla vista, prese l'acqua e si voltò diretta di nuovo alla capanna.
Ogni passo che faceva si sentiva sempre più pesante e stordita.
Arrivò davanti alla porta e bussò. La vecchia aprì subito e la fece entrare, una volta dentro la mise davanti al fuoco.
Pian piano Loren si riprese. Ottimo lavoro, ma hai preso poca acqua... le disse Ruby serio. Loren lo fissò allibita Che!?
Ruby non si scompose, Hai preso poca acqua. Ti toccherà lavarti con quella che hai preso.
Loren era senza parole, avrebbe voluto smembrarlo... si sedette, iniziò a mancarle l'aria.
Gli occhi di Ruby brillarono e le andò vicino ringhiando. Controllala. Con le ferite sei debole. le disse seria. Loren lo fissò e si mise a respirare profondamente.
Il tuo addestramento è iniziato oggi. Durerà per un anno. Affronterai cose peggiori di andare a prendere l'acqua con il gelo. Ti senti pronta? le chiese serio. Loren lo guardò e rimase in silenzio riflettendo seriamente.
Chissà quali creature si nascondevano in quelle montagne sperdute..
Si sono pronta. disse seria. Voleva diventare più forte, voleva trovare il modo di salvare Lyife.
Nella mente le rieccheggiò la melodia del carillon, ormai era bruciato con tutto il suo passato, la sua famiglia, e il suo villaggio.
Non avrebbe più sentito quella bella melodia...

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Capitolo 3
*** Love and Hate. ***


Un anno passò velocemente, ad Arest era scoppiata una terribile guerra.
Il bene sembrava dover fallire ancora una volta, in quanto nemmeno le Fate Bianche erano in grado di gestire tutte quegli attacchi. Forse erano troppo buone, o almeno questo era ciò che gli abitanti continuavano a ripetere.
Quando Loren mise piede nella grande sala bianca, accompagnata da Ruby, e salutò le Fate, le donne poterono notare la nuova luce che brillava nei suoi occhi. Serena, più forte, e decisa a dare tutta se stessa per far rinascere Arest.
Già allora, capirono che per Arest la guerra stava per finire.
Grazie a dei piccoli suggerimenti di Ruby, riuscirono a risolvere la maggior parte dei problemi minori, che erano dovuti maggiormente a cattiva amministrazione.
Rifiutando il ruolo di preside che le era stato nuovamente offerto, Loren si occupò di scontri veri e propri contro fate Oscure, che miravano a un potere più ampio e stavano causando problemi più gravi.
Le sconfisse una ad una, usando la magia che aveva imparato con un anno di terribili allenamenti.
Iniziò ad essere amata dal popolo ed odiata dai nemici della pace.
Decise finalmente di riprendere il suo posto all'accademia come preside. E tutto sembrava andare a gonfie vele...
Ma anche Loren non era infallibile, e fu così che dopo l'ennesimo attacco da cui era uscita vincitrice, un mago cordardo la rapì (era troppo stanca per difendersi e anche il precedente attacco l'aveva colta da sola mentre volava verso palazzo).
Marian, così si chiamava il mago, la condusse nel suo palazzo dove la tenne sotto sedativi e catene, mostrandola in giro come un trofeo degnamente conquistato.
Una sera però uno degli ospiti, un ragazzo di nome Yui, disse che non approvava il modo in cui Loren venne trattata.
Marian, stanco del suo giocattolo e infastidito dall'atteggiamento del suo "ospite" decise di dare ai due una possibilità di fuga.
Li lasciò senza armi nella galleria dei monti Tyrian, un luogo pericolosissimo dalla quale nessuno aveva mai fatto ritorno.
All'inizio Yui dovette portare Loren, sotto sedativi, in braccio ma poi quando si riprese, era comunque troppo debole per reggersi in piedi.
Non mi è mai capitato di dover chiedere a qualcuno di aiutarmi, da quando sono tornata.. disse Loren imbarazzata, mentre per l'ennesima volta inciampava e cadeva.
Yui le sorrise e scosse la testa. Non ti preoccupare Loren. Ho saputo tutto quello che hai fatto per Arest... direi che è normale stancarsi. rispose tranquillo.
Yui perchè lo fai? chiese Loren rialzandosi con l'aiuto della mano del ragazzo ed appoggiandosi a lui per riprendere l'equilibrio.
Non so... non sono uno che odia la pace, ma non posso certo dire di aver aiutato molto a ristabilirla.. però non è giusto il modo in cui ti hanno trattata. Credo che la pace sia meglio della guerra dopo tutto,e credimi potrei dire il contrario visto che sono un mercenario. Ci guadagno io.. disse tranquillamente mentre avanzavano.
Le gallerie erano tutte buie, e la loro unica fonte di luce era la magia di Loren che aveva creato una debole sfera luminosa. Yui aveva finito le candele.
Le pareti erano rocciose e in parte sabbiose, e strani rumori provenivano dalle profondità del tunnel.
Ho un pò paura.. ammise Loren rabbrividendo.
Non ti preoccupare, dai proseguiamo... prima usciamo di qui, meglio è!
I due ripresero a camminare velocemente, mentre i rumori diminuivano. Alla fine cessarono, ma stranamente i ragazzi non si sentivano per niente più al sicuro.
Quanto ci vorrà per uscire di qui? sussurrò Loren a Yui.
Non ne ho idea. Spero non siano troppo profonde... e spero che ci sia, un'uscita! disse cercando di non suonare troppo drammatico lui.
Loren sospirò e continuarono ad avanzare silenziosi.
Poco dopo però ci fu un forte rumore proveniente dalle loro spalle e i due si voltarono di scatto preoccupati.
Davanti a loro, una talpa gigante, senza pelo e con due canini molto lunghi ed appuntiti si mise a ruggire.
Che DIAVOLO è quella COSA?! urlarono quasi all'unisono i due.
La talpa si lanciò all'attacco. Pensa pensa pensa! si diceva Loren mentre Yui sfoderava la spada e la puntava contro la creatura.
Non fare magie, sei debole! l'ammonì il ragazzo.
Sarò anche debole ma se non faccio qualcosa siamo tutti e due carne da macello! sbottò sottolineando l'ultima parola con una vena d'ironia, Loren.
Maledizione che faccio? pensò guardandosi intorno.
Intanto la creatura era a pochi metri da loro e stava per fiondarsi su Yui.
INCENDIO! urlò Loren nella lingua antica delle fate.
La spada di Yui prese fuoco ed il ragazzo la usò per tagliare la talpa a metà con un solo colpo.
Yui si voltò di scatto verso Loren, che svenne quasi subito per il consumo d'energie.
La prese in braccio e si mise a correre. Se altri di quei cosi giganti fossero arrivati, sarebbe stata la fine per loro.
Passarono alcune ore, e finalmente i rumori ripresero.
A quanto pare, sono in grado di allontanare le creature! pensò Yui fermandosi a riposare. Loren si svegliò, e la guardò con aria arrabbiata. Avresti dovuto ascoltarmi. Potevo batterlo con una spada normale! la rimproverò.
Si certo.. certo.. disse lei debolmente, ridendo.
Ah si ridi pure! Se usciamo vivi da qui mi devi qualcosa! risponde seccato.
Ci vorrà ancora molto? chiede Loren per cambiare discorso.
Non ne ho idea. risponde un pò meno arrabbiato Yui.
Senti, io so che non dovrei pretendere una cosa del genere... ma non possiamo riposarci dopo? Voglio uscire da questa dannata grotta! disse Loren provando ad alzarsi, per puntualmente cadere.
Quel Marian me la pagherà. sibilò arrabbiata.
Non ti preoccupare, ci penso io.. disse Yui prendendola di nuovo in braccio con aria rassegnata.
Mi dispiace, spero di riprendermi presto.. provò a scusarsi Loren arrossendo leggermente.
Davvero non preoccuparti, sei un peso piuma. E poi meglio se riprendi le forze per la prossima volta che ne avremo bisogno. Credo che questo terribile posto abbia ancora delle sorprese per noi... rispose Yui riprendendo a camminare.
Quanto ci sarebbe voluto ancora per raggiungere l'uscita? Loren sperava che ce l'avrebbero fatta.



Come vedete questo è terribilmente corto ^^""" ma non sapevo che scriverci!! D:

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Capitolo 4
*** Wake me up. ***


Loren se sopravviviamo a Tyrian ricordati che mi devi qualcosa! disse serio Yui fissando la donna accanto a lui. Loren alzò le spalle e sbuffò Tutto quel che vuoi, ma ora muoviamoci! rispose seccata andando avanti ed illuminando la buia caverna in cui si trovavano da due giorni.
Erano stati attaccati da qualsiasi tipo di creatura, caduti in qualsiasi tipo di trappola, eppure erano ancora vivi. Quanto mancava all'uscita? L'acqua scarseggiava e le provviste erano finite. Erano stanchi, i loro abiti sporchi e strappati, i loro corpi affamati ed esausti.
Attenta, ricorderò le tue parole...! la minacciò lui sbuffando serio.
Da quando l'aveva incontrato due settimane prima, non facevano che litigare. Ma Loren aveva bisogno di lui per sopravvivere alla grotta di Tyrian.
Finalmente dopo altre tre ore di cammino, videro una luce in lontananza. Ci siamo! esclamò Loren gioiosa. Affrettarono il passo e in pochi minuti poterono nuovamente respirare l'aria della libertà. La luna illuminava il panorama con i suoi deboli raggi, conferendovi un aspetto abbastanza magico. Finalmente.....
Detta quell'ultima parola, Loren si accasciò al suolo e svenne. Yui la prese in braccio e corse al villaggio Feree, poco lontano. Entrò in una locanda e diede delle monete d'oro alla locandiera, intimandole di muoversi. La donna prese una chiave e li condusse di sopra, poi li lasciò in pace. Maledetta quella donna...! esclamò Yui vedendo il letto matrimoniale. Vi poggiò Loren e prese dell'acqua per farla riprendere. La donna aprì gli occhi confusa e si guardò attorno. Siamo in una locanda. Sei svenuta appena fuori la caverna e ti ho condotta qui. spiegò brevemente Yui.
Grazie.... sussurrò Loren, ma Yui la guardò serio Non ringraziare, mi devi qualcosa. disse con un sorriso quasi malvagio. Hai scelto cosa? rispose lei di rimando finendo l'acqua. Ancora no. disse lui prendendo dei soldi ed uscendo di nuovo Riposa, vado a comprare viveri e abiti puliti.

Passò un altra settimana e i due si spostarono da Feree a Eyken, una cittadina più ad est di Arest, al confine con Artemisia. Quando saremo all'accademia potrò finalmente farmi un bagno come si deve! Quella vasca era strettissima.... si lamentò Loren allungando le braccia in modo da sgranchirle. Molto bene.. disse Yui con il solito tono freddo. Magari ti farò assegnare una stanza nell'alloggio dei professori. Tutti sono comunque in vacanza e credo che ci saremo solo io, te, Ruby, e Frost....
Yiu mosse una mano a segno che non gliene poteva importare di meno. Loren sbuffò e salì sul treno. Dopo aver viaggiato così tanto con lui doveva ammettere che provava qualcosa... nulla che avesse mai provato quindi era abbastanza confusa. Ma lui era così freddo nei suoi confronti... Guardò fuori dal finestrino per distogliersi da quei pensieri. L'accademia... era da tanto che non vi andava. Finalmente aveva deciso di tornarvi come preside, se la sarebbe cavata stavolta?
Pensieri? chiese ad un tratto Yui guardandola. Loren annuì e tornò a guardare fuori. Dopo due giorni di viaggio arrivarono all'accademia.
Tutto era silenzioso, ma non un silenzio inquietante, anzi il contrario. Sembrava tutto tranquillo, gli uccellini cantavano e anche la foresta sembrava meno minacciosa.
Entrarono nel castello e Loren annunciò il suo arrivo agli altri due. Ruby le sorrise, Frost si limitò ad annuire e tornò nelle sue stanze. Loren sapeva benissimo che l'odiava, ma era un tipo leale. Loren io ora che sei tornata, sarò assente un paio di giorni, finalmente posso andare a caccia! le disse la gattera ringhiando di felicità.
Loren annuì e lo guardò uscire dal castello. Si rivolse a Yui e gli fece cenno di seguirla.
Lo condusse al terzo piano ed aprì la prima porta che videro. La stanza era molto ampia ed elegante, sebbene non tremendamente sfarzosa. Bene puoi restare qui... gli disse Loren facendosi da parte in modo che passasse. Quanto ti fermerai? gli chiese, temendo la risposta. Yui la guardò intensamente per qualche minuto Due giorni, non di più. Stanotte e domani notte. Dopodomani mattina partirò. annunciò rivelando i timori di Loren veri. La donna non si scompose e si limitò ad annuire, ma non avrebbe voluto che se ne andasse così in fretta. Quando l'avrebbe rivisto...?
Quasi come se le avesse letto nel pensiero Yui disse Non credo che ci rivedremo mai più. Quindi domani ti dirò cosa voglio come ricompensa....
Era serio, Loren si limitò nuovamente ad annuire e gli augurò la buona notte.
Una volta nella sua camera non riuscì a trattenere una lacrima. Si era innamorata di Yiu.
Ma lui non provava niente di simile per lei...
Basta pensare, piangere non risolverà nulla. si disse entrando in bagno. Dopo una doccia veloce indossò la camicia da notte ed andò a dormire. Era da tantissimo tempo che non dormiva in un letto così comodo, eppure non riusciva ad addormentarsi.
L'indomani si alzò presto e di malumore. Dopo colazione incontrò Yui. Allora hai intenzione di dirmi cosa posso fare finalmente per sdebitarmi dell'aiuto che mi hai offerto a Tyrian? Oro? Potere? disse schiettamente e fredda, nascondendo tutto il nervosismo. Yui sorrise Più tardi. Mi sembri nervosa, cosa c'è che non va? Facciamo due passi? rispose quello tranquillo e beffardo.
La prese a braccietto e la condusse fuori in riva al lago, dove si sedettero ad ammirare il paesaggio. C'era una bella giornata soleggiata e un leggero venticello tiepido li avvolgeva.
Perchè tutto questo mistero? Cosa potresti mai volere di così importante da farmi tutte queste moine? chiese stancamente Loren guardandolo negli occhi.
Sta calma, ho detto che te lo dirò più tardi. Non vedo per quale motivo dovremmo mai rovinare una così bella giornata? la canzonò lui.
Si sdraiò sull'erba e guardò il cielo, poi chiuse gli occhi e parve addormentarsi. Loren alzò un sopracciglio e sbuffò. Insomma l'aveva portata lì per far sì che lo fissasse mentre dormiva? Certo che no... ma Loren lo stava comunque facendo. Yui era davvero bellissimo... Si morse un labbro e spostò lo sguardo sul lago.
Dopo dieci minuti si alzò e fece per andarsene, ma Yui l'afferrò per un polso e si alzò a sua volta. Scusa scusa, ti sto annoiando... allora che ne dici di un giro nella foresta? propose allegramente. Solo le zone più innoque giuro. disse lasciandola ed alzando le mani in segno di resa. Loren sospirò esasperata ed annuì.
Entrarono nella foresta, camminarono per un pò. Ma non in modo tale da raggiungere parti più interne di quel luogo, abitato da creature terrificanti. Incontrarono un paio di scoiattoli colorati che li osservarono curiosi. Poi dei conigli giganti da cui però astennero dall'avvicinarsi per non spaventarli. Infine uno sciame di nionli si divertì a svolazzargli attorno. Loren non riuscì a tenere il malumore e dopo un pò si aprì al suo sorriso migliore, saltellando qua e là come una bambina. Yui sorrideva a sua volta e sembrava meno distaccato del solito. Oppure è la ricerca della speranza che mi fa vedere ciò... pensò amaramente Loren quando, al tramonto, decisero di rientrare.
Grazie della bella giornata.. disse Loren davanti alla porta della sua camera a Yiu, sorridendo. Lui la fissò serio Domani mattina all'alba partirò.
Loren ingoiò un singhiozzo ed annuì, evitando di guardarlo. Provò a sfoderare un sorriso di sfida Allora, visto che la giornata è finita. Che cosa ti devo per avermi salvato la vita? chiese attendendo risposta. Yui la fissò. Mi hai già dato quel che volevo... disse con uno strano tono di voce, profonda e... in qualche modo non più fredda e distaccata. Loren lo guardò confusa E cosa sarebbe?
Yui le si avvicinò e le prese il mento con due dita alzandolo in modo che lo fissasse Mi hai dato il tuo cuore. detto questo la baciò. Loren si sentì avvampare e all'inizio rimase ferma, insicura su cosa fare, ma alla fine ricambiò il bacio gettandogli le braccia al collo. Yui la sollevò ed entrò nella sua camera, chiudendo la porta.
L'adagiò sul letto e le diede un bacio sul collo Aspetta Yui... lo fermò lei immediatamente, Yui sorrise e tornò a guardarla con aria indagatrice Ecco.... io... Lui la fermò con un altro bacio sulle labbra Ti amo. le disse in un sussurro.
Loren potè guardarlo negli occhi e capì che non stava mentendo. Quello che credeva essere un amore a senzo unico, in realtà veniva ricambiato.
Domani....? le parole non le uscivano, e rimase in silenzio Dovrò partire purtroppo. Ci sono ancora delle missioni che devo completare a Thundair. spiegò serio Yui accarezzandole una guancia Ma appena finito, volerò da te... e non ti lascerò mai più. La baciò di nuovo e Loren non ebbe più motivo di temere di nulla.
L'indomani al risveglio capì subito che qualcosa non andava. Aprì gli occhi e non trovò Yui,ma un biglietto sul suo cuscino. Loren si mise seduta e l'aprì.

Buongiorno Amore. So che forse me ne stai dicendo di tutti i colori per non aver aspettato il tuo risveglio, ma era l'alba e tu dormivi così tranquilla dopo tutto quello che abbiamo passato... non me la sono sentita di svegliarti. Perdonami. Mi prenderai a schiaffi quando tornerò, d'accordo?
Sarò di ritorno fra due settimane, lo prometto.
Ti amo Loren. A presto.


Loren ripiegò la lettera e la mise in un cassetto. Che ci poteva fare tanto? Beh sarebbe tornato, ne era sicura, l'aveva promesso...
Quel che doveva fare ora era alzarsi e vestirsi visto che, con solo una coperta a coprirla, stava gelando. Chi diamine aveva aperto la finestra....!?
Buongiorno. disse canzonatorio Ruby da un angolo. Loren sussultò mentre la gattera, nella sua forma di gatto, le si avvicinava. Che diamine Ruby! Mi hai spaventata... arrossì e si fece più piccola sotto la coperta. Ruby rise. Scusami, non avevo idea che non sentissi la mia presenza nella stanza. Ma del resto, dopo una notte passata con Yui immagino ti senta abbastanza confusa.
Loren arrossì ancora di più, prese un cuscino, glielo tirò e gli urlò di uscire o l'avrebbe dato in pasto agli insaziabili. Ruby ridendo acconsentì a lasciarla in pace.
Passò la giornata con la testa fra le nuvole. Yui le aveva detto che l'amava, avevano dormito insieme, e dopo aver completato la sua missione, sarebbe tornato da lei.
La sua vita poteva andare meglio di così? Per tre giorni di fila Ruby si divertì a prenderla in giro, e Loren dovette lottare affinchè la lasciasse in pace. Alla fine, con un gesto esasperato lo legò e lo minaccio di darlo davvero in pasto agli insaziabili.
Non ci riusciresti comunque, ma va bene la smetto. acconsentì sincero il gatto. Da allora la lasciò in pace.
La prima settimana passò, senza che Loren ricevesse notizie da Yui. Cosa doveva fare di così importante? Avrebbe potuto contattarla in qualche modo no...? E se invece si fosse semplicemente scordato di lei? No. Una missione è una missione, ancora c'è una settimana. si disse convinta.
Ma anche la seconda settimana passò e di Yui nessuna traccia. Possibile che l'avesse presa in giro? Che tutto fosse stato una bugia? No, doveva sperare.... forse aveva avuto un contrattempo, tutto qui. Quella notte si svegliò di colpo, come se fosse accaduto qualcosa di terribile... si guardò attorno confusa, ma non c'era nulla di cui temere. Sarà stato un incubo.... concluse tornando a dormire, ancora scossa.
Passò un' altra settimana, e ormai le speranze stavano svanendo. Me l'ha promesso... sembrava sincero.... continuava a ripetersi con decisione.
Un' altra ed un'altra, ormai aveva perso il conto. E doveva accettarlo. Yui l'aveva ingannata.... o qualcosa era andato storto nella missione? No, preferiva che fosse la prima opzione, almeno avrebbe saputo che stava bene....
E poi finalmente, arrivò una lettera. Loren la prese e l'aprì lentamente. La calligrafia non era di Yui, ma era indubbiamente legata a lui. Scosse la testa, temendo già il peggio.

Cara signorina Butterfly,
è con immenso dolore che le annunciamo il ritrovamento del corpo di un uomo
di nome Yui BraveHeart. Abbiamo deciso di avvisarla in quanto il signor Braveheart ci aveva avvisati di farlo. Yui è caduto in battaglia, nella seconda settimana dalla sua
partenza dall'accademia delle fate, mentre portava a compimento una missione di estrema importanza. Nemmeno la morte è.....


Smise di leggere il resto di stupide parole vuote, che di certo non l'avrebbero aiutata a sentirsi meglio. Ruby arrivò proprio in quel momento e sembrò capire subito cos'era accaduto, avvicinandosi velocemente alla padrona. Loren scosse la testa, in segno di negazione e strappò la lettera. No...no...no... non può essere... pensava rifiutandosi di accettare una cosa del genere. Le girò la testa e cadde in ginocchio, mentre le lacrime prendevano a scorrerle copiose sul viso. Loren,...
Ruby non sapeva che dire, e si limitò a lasciarla piangere Va bene così, sfogati...
Loren scosse la testa N-non può essere... ci deve essere un errore. Magari non era il suo cadavere.... disse con un filo di voce. Ruby abbassò lo sguardo evitando di guardarla. Loren.... Yui era in missione speciale...
Loren scosse la testa, Loren, il consiglio usa dei metodi infallibili per riconoscere i cad.... le persone, ecco.... insistette Ruby con voce dolce.
No.... protestò lei mentre un'altra ondata di lacrime la travolgeva.
Ruby si sedette davanti a lei e la guardò. Non sapeva come si ci comportasse in occasioni del genere. Come consolarla dopo una cosa del genere? Ti servirà tempo Loren, intanto sfogati...
Il mondo non si era fermato. Le stagioni sarebbero comunque passate. La pioggia sarebbe comunque caduta. Yui era morto ma solo lei se n'era accorta. Il resto dell'universo proseguiva come nulla fosse. Forse fu in quell'occasione che capì la brama di distruggere tutto, di abbandonarsi all'oblio dell'oscurità....
Non mangiò, non dormì. Voleva solo seguire Yui, morto per una stupida missione a Thundair.... perchè? Perchè non aveva annullato tutto e non era rimasto lì con lei? Perchè non si era svegliata presto per dargli l'ultimo addio almeno? Le serviva TEMPO! Lei avrebbe avuto tantissimo tempo, tantissimo dolore da soffrire ancora.. a che serviva andare avanti? Quella notte si alzò ed uscì silenziosa dal castello. Si diresse nella foresta, in quei luoghi di pace visitati con Yui, durante il loro unico pomeriggio di felicità.
Andò avanti, più nelle profondità. Incontrò alcuni koboldi ma quelli la ignorarono. Anzi sembravano intimoriti...
Andò avanti, ancora più a fondo. Dov'erano le creature del male? Dove si erano nascoste ora che ne aveva bisogno? Voleva farla finita... voleva solo raggiungere Yui...
E infine eccoli lì. Silenziosi. Almeno una decina di insaziabili che la scrutavano dai cespugli. Loren sorrise, finalmente sarebbe stata libera...

Libera dal peso di tutte quelle persone che aveva ucciso.
I mostri le si avvicinarono...
Libera da tutto il dolore che aveva e stava provando.
Uno ad uno, pregustando il banchetto a lungo atteso....
Libera di riunirsi a Yui.
Uno di loro ringhiò divertito dalla facilità di ciò che li aspettava.
Libera da problemi e tradimenti.
Attorno a lei c'era solo il silenzio.
Libera dall'oscurità che ogni notte provava a divorarla.

Un ruggito riempì il silenzio che li circondava e Ruby si gettò sugli insaziabili con furia omicida. NO!! urlò Loren osservandolo. Ne fece fuori un paio nel giro di pochi minuti, ma subito altri tre gli saltarono addosso. Ruby usò anche le ali per scrollarli e gli artigli ne colpirono a morte un altro. Ti prego Ruby... urlò lei disperata.
Ruby in risposta ringhiò ed uccise un altro insaziabile. Ancora sei, erano troppi.
Lo circondarono e si prepararono ad attaccarlo insieme. Loren ti prego riprenditi... sussurrò Ruby osservandola. Lei si sentiva troppo impotente, cosa doveva fare contro sei mostri nel suo stato d'animo? Non sentiva speranza o luce in se stessa... L'oscurità. Era sempre lì, ad attendere. Chiuse gli occhi e spalancò il cuore ad essa. Se avesse fallito, allora sarebbe morta e in quel momento non le sembrò qualcosa di così terribile.
Sentì subito una furia orrenda prendere possesso di se stessa. Rise a vedere i sei mostriciattoli che minacciavano Ruby. Alzò una mano verso di loro. Oshiarèthènà! sibilò con rabbia. Un fuoco nero uscì dalla sua mano e avvolse tutti gli insaziabili. I mostri urlarono di dolore, e continuarono per cinque minuti. Poi quando il fuoco svanì, di loro non era rimasta che polvere.
Ma ora l'oscurità non voleva lasciarla andare. Loren, torna in te stessa. le disse dolcemente Ruby avvicinandosi piano a lei. Loren sentì una rabbia assurda montargli dentro nei confronti di Ruby. Loren, sono io... Ruby... ti ho salvata nelle frozen mountains, ricordi? continuò quello a pochi passi da lei. Loren sibilò. C'ero anche io quando il re di Tyriant ti ha fatta prigioniera. Non hai idea di come mi sia sentito inutile... Ruby era ormai a due passi da lei. Si fermò. Loren... questa non è la fine. La vita è un ciclo continuo di dolore, ma c'è tanto che vale la pena d'esser protetto. Pensa ai tuoi studenti. Pensa a cosa ti avrebbe detto Yui se fosse stato qui...
Loren lo guardò tremando. E' ora di sconfiggere l'oscurità dentro di te per sempre Loren. Ho fiducia in te. concluse dolcemente Ruby sedendosi.
La donna parve avere un attacco di vomito, che la fece inginocchiare. Poi sembrava avesse le convulsioni. L'oscurità.... non è... decisamente.... cosa per me. e con un ultimo attacco di speranza, l'annientò.
Finalmente poteva di nuovo controllare il suo corpo! Guardò Ruby ed abbassò lo sguardo. Si vergognava terribilmente di ciò che aveva fatto.... Va bene così Loren, l'importante è che tu ora stia bene. Ruby si alzò e le mise la testa sulla spalla, con fare consolatorio. Quasi come se fosse un abbraccio. Loren scoppiò nuovamente in un pianto liberatorio. Ma ne era certa, si sarebbe ripresa.


@SweetPotterina, oddio hai ragione °-° Non avevo fatto caso di essermi scordata, nel capitolo precedente, ad aggiungere che ri-accettava il posto in accademia ^^".. grazie mille, l'aggiungo! =)

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Capitolo 5
*** I am not your sister. ***


Riprendere la vita scolastica di tutti i giorni non fu facile. Essere stata preside per un anno non l'aveva aiutata e ora si trovava ad affrontare una marea di incarichi che non ricordava nemmeno esattamente come svolgere. Per fortuna però, un altro anno passò senza troppi problemi, e ormai Loren si stava abituando. Alla fine dell'anno arrivarono nuove richieste d'ammissione che sommersero la preside, succhiandole ogni minuto di tempo libero che aveva. Sei la preside, non puoi semplicemente affidare queste scartoffie a qualcun altro? chiese Ruby un giorno a Loren mentre si trovavano in presidenza da più di 4 ore. Certo che no Ruby, è compito mio. Per quanto sgradevole sia, devo occuparmene io..
Ruby sbuffò e scosse la testa. Non capisco queste cose... che documenti sono? chiese salendo sulla scrivania nella sua forma di gatto e scrutando i fogli.
Sono richieste d'ammissione... vedi devo dividerle, ci sono persone troppo giovani o troppo anziane. In più devo cercare con la magia coloro che non possono permettersi di venire in accademia per avvertirli che d'ora in poi le spese d'ammissione sono state rimosse per chi non può permettersele... spiegò pazientemente la donna accartocciando un paio di fogli e firmandone altri. In più pronunciò alcune parole magiche su certe lettere che si piegarono e presero il volo uscendo dalla finestra. Ruby osservò la scena per un pò, poi annoiato disse che ci voleva proprio una pausa. L'anno scolastico è quasi finito, mancano due settimane... disse sottovoce Loren fermandosi dall'esaminare le lettere e rilassandosi sulla poltrona chiudendo gli occhi.
Poco dopo li riaprì di scatto e guardò sorridente Ruby. Ci sooono! E se organizzassimo un ballo di fine anno? chiese scattando in piedi e mettendosi a girare per la stanza.
Ruby la osservò un pò, poi annuì E' una buona idea per ripagare la fatica di studenti e insegnanti durante l'anno.
Loren alzò lo sguardo e sospirò. Va bene. Vai a chiamare tutti gli insegnanti per favore? Ho sentito che alcuni di loro vogliono andare in pensione, sarà anche un buon modo per dire arrivederci. concluse lei osservando Ruby uscire elegantemente dalla stanza.
Tornò a sedersi alla scrivania e si tuffò nelle ultime lettere rimaste. Quando finì sbarazzò la stanza ed attese l'arrivo delle suoe colleghe, che furono da lei dopo un quarto d'ora, accompagnate da Ruby.
Loren fece apparire altre sedie e le guardò sorridenti. Ho intenzione di organizzare un ballo! disse allegramente.
Le donne si guardarono fra loro e sorrisero, Bene, che tema? chiese la professoressa di Volo. E soprattutto dove la faremo? si intromise la professoressa di Danza.
Due materie che aveva già in mente di tagliare via dalla scuola, grazie anche al fatto che loro sarebbero andate in pensione l'anno seguente. Allora, pensavo un ballo elegante, dentro il Salone. Che ne dite? chiese tranquilla. Le donne annuirono. Ohh io mi occuperò delle decorazioni! esclamò la prof di Difesa dalla Magia Nera, lei quell'anno sarebbe andata in pensione. Quando? chiese la professoressa di Erbologia. Loren rimase in silenzio, poi la guardò Fra una settimana... disse incerta. Bene, mi occuperò di avvertire gli studenti. disse semplicemente. Possiamo già metterci a lavoro? chiese la prof di storia.
Loren annuì e le guardò uscire dalla stanza che chiaccheravano allegramente fra loro, iniziando a discutere dei particolari. Ruby salì sulle gambe di Loren,dove si acciambellò chiudendo gli occhi. E anche questa è fatta... che facciamo in estate? chiese sereno. Loren sospirò Intendi che faremo a parte volare quà e là per aiutare il Consiglio? Non lo so, ci resterà tempo libero? chiese ironicamente chiudendo gli occhi. Su su, non essere pessimista... magari nessuno avrà bisogno di te.
Loren rise Lo spero, sono distrutta...
La settimana passò velocemente, ed arrivò la sera del ballo. Tutti gli studenti erano vestiti con abiti eleganti, e il Salone era addobbato per l'occasione. Grandi ghirlande pendevano dal tetto e vi erano due lunghi tavoli ai lati della stanza con tante pietanze. Al posto del tavolo degli insegnanti vi era lo spazio per la band che avevano formato gli studenti stessi. Erano tutti allegri, le ragazze avevano lunghi abiti ed attendevano i propri fidanzati oppure le amiche, e i ragazzi scherzavano fra loro riguardo agli smoking.
Loren indossava un lungo abito rosso molto semplice. Non aveva le spalle e aveva un corto strascico dietro. I capelli rosa erano legati sulla testa e fermati da un piccolo fermaglio a forma di farfalla.
Tutti erano allegri, e appena la festa iniziò gli studenti si scatenarono sulla pista da ballo, dando l'addio ad un altro anno accademico. Loren guardava tutti divertirsi e quando la musica spacca-timpani fu sostituita da una più lenta e romantica non riuscì a non pensare a Yui, immaginando loro due ballare in mezzo alla pista, abbracciati come tutti gli altri studenti....
Chiuse gli occhi un attimo e andò a prendersi da bere. Non devo pensarci.. si ripetè tornando a sorridere e concentrandosi nuovamente su un'altra musica spacca-timpani.
Ruby corse da lei pochi minuti dopo, nella sua forma da pantera. Sembrava agitato, Che succede? chiese confusa. Lui la fissò e sibilò Sento una forte energia oscura in avvicinamento, è ai confini della foresta... fra 10 minuti sarà qui.
Loren impallidì ma non si perse d'animo. Chiamò i professori, interrompendo con una magia la musica. Portate subito gli studenti ai dormitori e tornate qui! ordinò mentre alzava le difese magiche dei dormitori. Inutile provare ad alzare quelle della scuola stessa, era troppo tardi.
E' qui... disse ringhiando Ruby mettendosi sulla difesa. Le insegnanti tornarono proprio quando la finestra del salone fu fatta a pezzi.
Una copia identica di Loren, solo con abiti più logori e capelli scompigliati, fluttuava dall'altra parte... Lyife.... disse Loren freddamente, guardandola. Sorella! Quanto tempo, credevo fossi morta... anzi, lo speravo. disse ironicamente ridendo. Che sfortuna eh? rispose Loren indifferente Che ci fai qui? chiese seria Ma come? E' quasi ovvio, voglio vendetta. Per tutto quello che ho passato a causa tua. rispose quella sorridente, entrando nella sala e prendendo un pezzo di pane. Come hai lasciato l'isola? chiese Loren ignorando la sua ultima frase. Uhhh... lasciamelo dire, le fate bianche sono vecchie e i loro poteri si sono tremendamente indeboliti.... quanti anni hanno? 1000? Beh non valgono più un tubo. spiegò quella prima di addentare il pane.
Loren rimase in silenzio ed attese. Molto gentile da parte tua lasciarmi mangiare, sorellina... disse Lyife finendo il pane con un boccone. Ora... dov'eravamo rimasti? Ah si, vendetta.
Lyife avanzò verso Loren ed alzò una mano pronunciando una parola. Creò una sfera nera che spedì contro Loren, che saltando di lato, la schivò. Uhm, vuoi giocare? Perchè no, ho tutto il tempo che vuoi...
Le insegnanti e Ruby si fecero avanti, ma Loren fece loro segno di restare dov'erano. Stavolta ci penserò io a lei. disse osservando la sua gemella.
Oooh... era una minaccia? Lyife scattò veloce in avanti, attaccando Loren che si difese usando le braccia. Mi dispiace doverti fare fuori sorellina... disse Lyife con un sorriso malvagio mentre alzava una mano e pronunciava un incantesimo. Loren usò una magia di difesa e le due furono scagliate in versi opposti. Tu non sei mia sorella! Avrai anche il suo corpo, ma la sua anima è stata divorata dall'oscurità.. rispose Loren seria. Uhm, quanto la fai lunga.. comunque no, non ancora. Vedi per ora la tengo in un angolino della mia mente, legata.. incatenata.. sta urlando sai? Ti chiede aiuto... Lyife si fermò ed incrociò le braccia, pensando, o ascoltando, qualcosa. Dice 'Ti prego uccidimi così sarò libera'! Bah... ma tu non puoi far del male a tua sorella vero? chiese fissando Loren, impallidita, negli occhi. Sai, ho sempre cercato di prendere possesso del tuo corpo, ma senza successo. Tua sorella invece è proprio venuta a cercarmi, quindi ho deciso di accontentarla... sembra che ora però se ne sia pentita. sospirò e scrollò le spalle. Incrociò le mani a formare una 'A' sottosopra e pronunciò una formula. Catene nere si formarono dalla sua ombra e attaccarono Loren, che saltò di lato. Le catene andarono a sbattere contro gli strumenti della band, distruggendoli. La prossima volta non fallirò. l'avvertì Lyife.
Loren la guardò Nemmeno io. disse seria partendo all'attacco. Lyife pronunciò un altro incantesimo, Loren ne usò uno di difesa e si gettò contro di lei. Appena la prese per le braccia pronunciò una formula che legò Lyife, ma quella ne pronunciò un'altra che scaraventò Loren contro un muro, e si sciolse dalle catene. Haha, divertente. disse la gemella andando da lei e prendendola per il collo con forza sovraumana. Ruby e le donne accorsero in suo aiuto ma Lyife creò una bolla nera dove chiuse se stessa e Loren. Ora, c'erano solo loro due, in un ambiente buio. Anche se Loren riusciva benissimo a vedere se stessa e la sorella. Sei ancora debole,anche se ammetto che rispetto all'altra volta, hai fatto progressi. sorrise maliziosa e continuò Mi avrai anche sconfitta dopo la morte di Yui, ma io sono sempre là.. disse mettendole un dito sul cuore. Pronta a saltar fuori ogni volta che sarai debole... perchè resistermi Loren? Lascerò tua sorella in pace, se tu mi permetterai di prendere possesso del tuo corpo. Loren si divincolò ma non riuscì a liberarsi. Lyife sbuffò Sei così testarda. La tua vita vale più di quella di Lyife? chiese seria, Loren stava perdendo i sensi, la stretta al collo le consentiva a fatica di respirare. Perchè non riusciva a pronunciare incantesimi? Era colpa della bolla, ne era sicura....
Si, è più importante, ma... non è per me che mi preoccupo. Ma per Arest. Non cederò mai a te... e Lyife lo sa. rispose seccata, provando nuovamente a liberarsi. Lyife rimase a lungo a guardarla, la sua faccia non tradiva nessuna emozione. Poi allentò la presa, e sembrò assumere una smorfia di dolore. No, stupida idiota... così ti ucciderai... sussurrò portando le mani alla testa. Loren confusa, approfittò di quel momento e con un incantesimo ruppe la bolla.
Lyife sembrò riprendere il controllo di se stessa e si allontanò da Loren con un salto mettendosi a ridere. Loren, Loren, Loren... non sai che bella cosa è accaduta. disse osservandola con uno sguardo vuoto. La tua sorellina, con un ultimo sforzo ti ha aiutata... ma le è costato la vita. alzò le braccia guardando il corpo. E' un guscio vuoto... non è magnifico? chiese con un sorriso. La testa di Loren girò fortemente, Tu menti! sibilò furiosa. Lyife rise. Certo che no, non sono bugiarda. Ho pieno controllo di questo guscio vuoto. E credo lo terrò finchè non avrò te. disse creando due sfere nere che attaccarono Loren.
Stanca, la ragazza rispose con altrettante sfere blu,e la loro collisione provocò due forti esplosioni. Per qualche minuto il fumò dell'esplosione accecò tutti i presenti, ma appena sparì Lyife notò sorpresa che Loren era a pochi centimetri da lei, colpendola in pieno allo stomaco. Fece un gran volo e finì contro il muro. Loren non si fermò ed usò una magia per legarla con mille catene di luce. Lyife urlò dal dolore sentendo il potere che le veniva succhiato via, qualche minuto dopo Loren mutò le catene, in modo da non ucciderla. Le si avvicinò con una sfera di luce in mano, colpirla o non colpirla?
Fallo, mia cara. Tua sorella è morta.... non vuoi liberarti di me? chiese sorridente Lyife. Loren riflettè a lungo. Le insegnanti la pregarono di farla finita lì, ora che poteva, visto che in fondo quella che aveva davanti non era sua sorella. Oh, forse le somiglio troppo? chiese divertita Lyife.
Loren guardò Ruby per un attimo, poi tornò a fissare la gemella. Non sono stupida come credi. Finchè sei intrappolata nel corpo di Lyife non puoi possedere nessun altro. Ma se ti uccidessi, prenderesti una delle insegnanti.
Le donne sussultarono spaventate, ma Loren continuò Certo così è difficile, lasciarti nel corpo di mia sorella è un affronto alla sua anima, ma ora so che mi ha aiutata anche a costo della vita e le vorrò per sempre bene. Se potessi, ti trasferirei in qualcuno molto più debole, e lì ti lascerei a marcire...
Lyife sbuffò Finchè mi impossesserei del cuore di qualcun altro. Ricordati Loren, che sono ovunque. disse tranquillamente. Però, per ora sei debole. E intrappolata in quel corpo. Ti rispedirò all'isola delle sirene, sigillandoti io stessa. E con un pò di fortuna, nessuno sentirà parlare di te per molto tempo.
Lyife ringhiò di collera e si dimenò, ma non riuscì a liberarsi. Poi tutto ad un tratto smise ed fece una smorfia di dolore. Sembrò svenire un attimo, e quando rinvenne si guardò attorno confusa. Poi fissò Loren ed iniziò a piangere, guardandola negli occhi. Loren ti prego, ti prego... voglio che il mio corpo riposi in pace...... sei mia sorella, è l'ultimo favore che ti chiedo..... sei mia sorella.....
Per quei pochi istanti, Lyife sembrava essere tornata se stessa, e Loren la guardò sorpresa, ma poi scosse la testa. Io non sono tua sorella. disse prima di pronunciare una lunga formula. Uno strano simbolo apparì sulle catene. Lyife si dimenò, urlò, la maledì, ma tutto fu inutile. Una luce bianca l'avvolse, e fu sigillata.
Durante la mia assenza, sistemate questo casino e tranquillizzate gli studenti... sarò di ritorno fra poche ore. disse agli insegnanti prima di mettere una mano sulla spalla di Lyife e trasportandosi all'isola delle Sirene.
Quando fu là, notò che solo un punto della barriera magica era stato danneggiato, un puntò molto nascosto che aveva permesso a Lyife di fuggire senza che nessun altro se ne accorgesse. Per fortuna, non mi sarebbe piaciuto dover cercare di nuovo tutti i criminali che quest'isola contiene.... pensò sospirando. Entrò nell'isola, poggiò Lyife con la schiena ad un albero. E lì la sigillò. Poi tornò fuori dalla barriera e impose tutti gli incantesimi di difesa che conosceva su di essa.
Era stanca, non ce la faceva più. Sarebbe riuscita ad usare di nuovo una magia per tornare a scuola? Doveva provarci.
Si trovò non in accademia, ma fra le montagne che la circondavano. Ruby.... pensò prima di accasciarsi al suolo e svenire. La pantera fu subito da lei e la mise sulla sua schiena, volando nuovamente a scuola. Lì, ora che la paura era passata, gli studenti erano nel salone e stavano parlando dell'accaduto. Nessuno festeggiava, ma l'aria era visibilmente più rilassata.
Ruby portò Loren in infermeria dove Madame Phyllis la visitò, e la curò.
Qualche ora dopo Loren si svegliò, ritrovandosi nella sua stanza. Ruby era acciambellato accanto a lei nella sua forma da gatto. Bensvegliata... le disse sorridendo quasi paternamente.
Loren si mise a piangere, non ce la faceva proprio più. Sembra che una volta all'anno debba succedere qualcosa che mi metta KO, eh? chiese ironica fissando il tetto. E' la vita, vedrai che andrà meglio... la consolò lui.
Già.. finchè non riuscirà a liberarsi. sussurrò lei chiudendo di nuovo gli occhi. Mia sorella è... prese fiato, non riuscì a finire la frase. Si Loren, ed a proposito....
Loren lo guardò confuso mentre si alzava e andava alla scrivania prendendo qualcosa che le porse. Era una lettera.
Loren si mise seduta e l'aprì confusa.

Cara Loren, se stai leggendo questo messaggio allora le cose non sono andate come speravo.
Lo so perchè ho applicato una magia a questa lettera...
Sto per entrare in una caverna a me sconosciuta. Non so cosa troverò dentro ma ho poche possibilità: la morte, oppure la fonte di un antico potere. O entrambi, chissà.
Comunque voglio che tu sappia che non userò questo potere per far del male. Ho capito di aver sbagliato!
Qui in allegato c'è una foto di quando eravamo piccole... ti ricordi il primo giorno all'accademia? Insieme a Morgana e Matthew? Che bei tempi quelli... Addio.
Ti voglio bene Loren,
Lyife.


Loren non riuscì più a trattenere un fiume di lacrime. Se fino ad allora aveva sperato che in fondo l'Oscurità avesse mentito, ora era sicura che sua sorella era davvero morta per aiutarla a liberarsi. Strinse la foto. Ruby lasciò la stanza, per lasciarla libera di sfogarsi come più voleva.
Tornò da lei due giorni dopo, obbligandola a mangiare. Come va? chiese.
Loren lo guardò con sguardo vaquo. Ormai, ci ho fatto il callo. Prima i miei, poi Yui e ora Lyife.... chi sarà il prossimo? chiese con un filo di voce.
Ruby le leccò una guancia Non lo so, può darsi nessuno. Se diventerai abbastanza forte da sconfiggerla una volta per tutte... disse dolcemente.
Non può essere sconfitta, fa parte dell'essenza del mondo. Ma apprezzò le tue parole... chiuse gli occhi qualche minuto. Mi serve solo tempo per riprendermi Ruby, stavolta non farò nulla di scemo, promesso. gli disse debolmente. Se non mangi, è comunque qualcosa di scemo. Ma apprezzo che tu non stia tentando di darti in pasto agli insaziabili, se era quello che intendevi.
Loren sorrise tristemente, Ti ricordi... il carillon di mia madre? Quello che ho perso quando Lyife distrusse Ezriel? In realtà, Lyife l'aveva preso di nascosto ed è nascosto proprio nel dormitorio della Terra. Sotto un'arrazzo raffigurante una mela.
Ruby uscì dalla stanza e tornò un quarto d'ora dopo, con la bocca teneva un piccolo carillon con un cavallino azzurro.
Loren lo prese e lo caricò, lasciandosi cullare dalla melodia e addormentandosi finalmente più serena, dieci minuti dopo. Le serviva tempo, ma era sicura che si sarebbe anche stavolta ripresa. E stavolta, appena l'Oscurità sarebbe tornata, lei si sarebbe fatta trovare pronta. E con un pò di fortuna, avrebbe escogitato uno stratagemma per sconfiggerla.



Fineeee! Ovviamente, il resto è... Gdr xD
Hahaah accontentatevi di questo finale ^^
Commentate please? Non siate troppo duri però ç_ç

@SweetPotterina, si lo so mi dispiace del finale tragico ma mi girava così! XD Se Loren avesse ucciso la sorella l'oscurità si sarebbe impadronita di lei o di una delle insegnanti, ma in verità è anche Loren che non vuole saperne di ucciderla (è sua sorella, almeno nel corpo °-°). Per quanto riguarda la descrizioni fisica *silenzio tombale* di solito non la metto mai perchè mi piace farvi immaginare come possono essere i personaggi a vostro piacimento xD (Tranne in un capitolo dove ho messo che Loren ha i capelli rosa!)
Vi do una breve descrizione qui:
Loren ha capelli rosa, occhi rossi, ali nere. E' alta 1.75, e pesa 55kg. Ovviamente Lyife è identica.
Yui ha capelli corti neri, lisci e scompigliati. Occhi azzurri. Alto 1.80 e pesa 70 kg.
Melany è alta 1.73, pesa 59kg, ha capelli biondi ed occhi verdi. Le ali sono verdi.
Morgana ha capelli rossi ed occhi marroni. Alta 1.65, pesa 50Kg. Le ali sono rosse con sfumature marroni.
I genitori:
Eyreen è alta 1.65, pesa 70Kg, ha i capelli rosa e gli occhi verdi. Ali rosa chiaro.
Hernest è alto 1.75, pesa 80Kg, ha capelli castano chiaro ed occhi marroni con riflessi rossi. Le ali ce le ha più piccole e leggermente trasparenti.
Hm..non credo ci siano altre descrizioni da fare o.o.

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