Fab 5-Quando i sogni s'avverano...

di Jules_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** It's The Beginning ***
Capitolo 3: *** I Have a Dream! ***
Capitolo 4: *** Good Morning, Good Morning...It's A Different Morning! ***
Capitolo 5: *** A Cow in Our Living Room!? ***
Capitolo 6: *** The Fools In The...SHOP! ***
Capitolo 7: *** You say it's yot Birthday! ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo

 

Liverpool, Settembre 2010

-Non sarebbe bello se i nostri sogni si avverassero, Lizzy?- disse Martha all' amica sdraiata accanto a lei.
-Abbiamo solo diciannove anni. Non abbiamo sogni...non abbiamo niente. Neanche un futuro!-
-Non essere giu', Liz! Solo perchè non ti hanno accettato per quel lavoro non vuol dire che non ce ne siano altri in giro! Guardati! Un'artista come te dove la trovano?- Elizabeth pero' sembrava quasi non voler fare un accenno di felicità. Stava lì, distesa sul tetto della palazzina nella quale abitava con Martha, a Penny Lane, assieme all'amica, e guardava le stelle e la luna piena.
-Dai! Fammi un sorriso!- disse Martha tirandole in su' gli angoli della bocca per farle fare un sorriso. Lei si dimeno', ma almeno aveva iniziato a ridere.
-UH! L'ho visto! Si si! Hai sorriso!-Fece l'amica piuntandole il dito contro.
-No! Non è vero!- Liz cercava di rimanere seria ma non era capace.
-Si! L'ho visto con i miei occhi! Era lì!- scoppiarono entrambe in una fragorosa risata.
-Ma te, Martha, cosa intendi quando dici 'sogni'? Parli del futuro?-
-Bha, non per forza! I sogni sono quello che desideriamo! Non per forza quello che DOBBIAMO fare!-
Lizzy diede una spintarella all'amica. -Per esempio te sogni di incontrare Ringo un giorno, eh? Eh?-
-Dai! Smettila! Non è vero!- Ma lo sapevano entrambe che era proprio così. Martha era cotta e stra cotta di Ringo, il batterista della loro band preferita. Perchè entrambe li amavano, i Beatles. Fu proprio grazie a loro che s'incontrarono, tre anni fa, a scuola. Proprio perchè, all'istituto d'arte dove andavano, avevano ideato un musical con le canzoni dei Fab. Liz era nel cast e doveva cantare Obla Di Obla Da, mentre Martha, che era del giornale della scuiola, recensiva lo spettacolo. Il giorno dopo, da come scriveva, Lizzy si era accorta che anche all'altra piacevano i Beatles e così iniziarono a conoscersi. Fino a diventare migliori amiche.
-Io non sai cosa darei per vedere John!- disse Lizzy con le mani dietro alla nuca e senza staccare gli occhi da quel cielo stellato. Martha le mise un braccio dietro alla spalla e avvicino' il suo sacco a pelo a quello dell'amica: sapeva che pensare a John e guardare le stelle con il cielo blu la faceva piangere.
-Su Liz, via quei lacrimoni! Lui è lassu', ti sta guardano e non vorrebbe mai vederti così!- Elizabeth tiro' su col naso e si asciugo' le lacrime.
-Su! Mattiamo su un po' di buona musica!- Mar mise un CD nello sterio e fece partire la quarta traccia: ''Obla Di Obla Da''.
Liz si volto' verso l'amica.-Martha, t'adoro!-



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Julia's Note

Ecco qui un'altra mia Fic! Lo so, ne ho aperte un po' xDXD ma a volte le idee arrivano! xD cogliamo l'attimo!
Questo è il Prologo! Spero che leggerete anche il seguito e che magari lascierete qualche recensioncina qua è le che noin fanno mai male! xD

Ecco le nostre protagoniste: Lizzy (Elizabeth) Martin e Martha Magill. Allora, in questa fic Lizzy sarei IO mentre Martha sarebbe una mia amica Beatlesiana che ama ringo xD 

Lo so, non ve ne frega niente e percio' vi augurio buona notte xD GOOD NIGHT! XD

Julia Molly

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Capitolo 2
*** It's The Beginning ***


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It'S The Begging

 

-E' pronta la colazione!- urlo' Martha dalla cucina. I suoi capelli ricci, rossi e scompigliati le cadevano sulla vestaglia rosa pallido a sfumature arancioni mentre versava del caffè in sei tazze.
-Arrivo!- si udì una voce dal corridoio.-vado in bagno!-
-Ehi! Pian! Ci sono prima io in bagno, devo cambiarmi!-
-C'ero prima io di te, Maggie!-
-.Ma dai! Fammi un piacere, Elle! Ti prego!-
-Mai!-
-Guarda! Un elefante rosa che vola!-
-Dove!?-
-Ahaha!- si sente sbattere una porta.-T'ho fregata!-
-Grrrrrrrrrrrr!-
-E dai, ragazze, non litigate!- disse esasperata Martha che le sentiva dalla cucina.
-Hanno iniziato presto a stuzzicarsi stamattina!- disse ridendo Lizzy che entrava in cucina, già tutta cambiata.
-Mi faranno morire prima o poi!- scoppiarono a ridere entrambe, ma smisero subito quando videro entrare in cucina Eleanor e sedersi al tavolo con una faccia da zombie incazzato.
-Mi ha preso il bagno.- affero' la tazza e ne bevve un sorso.-Saro' costretta a restare in pigiama per chissà quanto altro tempo ancora...ma Bleah! Questo caffè fa schifo! E' amaro, Mar! E' la cosa piu' disgustosa che tu abbia mai cucinato!- si pulì la bocca allontanando la tazza da lei.
-E' amaro, bacucca!- le strappo' dalle mani la tazza e ci agginse cinque cucchiai abbondanti di zucchero per poi sbatterle davanti al muso quel caffè.
-Va meglio, così!?-
Elle sorrise.-Certo!-
-Ehi ehi ehi...mi sono persa qualcosa?- disse Lucy facendo capolino in cucina con un maglione addosso e un libro in mano-.
-No, nienta, apparte il fatto di aver capito che Elle adora le cose estra zuccherate!- Lizzy non la smetteva di ridere.
-Tieni Lu, questo è il tuo caffè.- Lucy si mise a posto gli occhiali e prese a sorseggiare la sua bevanda preferita. Sembrava tanto così raffinata!
-Scusate, ma sapete che fine ha fatto Chelsey?-disse improvvisamente Liz appena dopo essersi ripresa dalle risate di prima.
Martha la guardo' perplessa.-Effettivamente è da ieri sera che non la vedo!-
-A me aveva detto che andava a una festa e che molto probabilmente restava a dormire là...- commento' Lucy mettendosi a posto i suoi ricci e corti capelli neri.
-E' sempre la solita irresponsabile! Poi pero' ne rivedrà lei le conseguenze quando non passerà l'esame di Architettura!- dal tono di Elle si era già capito che la sua coinquilina non le stava molto simpatica.
Infatti, in quell'appartamento a Penny Lane abitavano in sei e tutte andavano alla stessa scuola: il Art Liverpool Istituite . Lì si seguivano vari corsi e insegnavano vari tipi di arte, dal disegno al giornalismo, dalla scultura al canto. Elizabeth Martin, o altrimenti conosciuta come Lizzy, aveva da sempre sognato di andare a studiare lì, così quando sepper che l'avevano accettata si trasferì subito da Londra per seguire architettura, disegno e canto, Lucy Skylight aveva sempre abitato a Liverpool, anche se suo padre era un pezzo grosso aveva voluto entrare senza raccomandazioni ne niente per seguire giornalismo e letteratura.
Martha Magill aveva origini spagnole, ma era nata e vissuta nella periferia di Liverpool e studiava teatro, giornalismo e cinema, Chelsey Lloyd, entrata su raccomandazione del padre (il vicepreside), era una ragazza parecchio viziata e seguiva, per modo di dire, architettura e teatro, mentre Maggie Majorie, che veniva da Dublino, frequentava i corsi di musica, giornalismo e disegno. Infine Eleanore Richmond, da Manchester, era la piu' giovane. Tutte erano secondo anno, lei aveva un anno in meno di tutte, ma si era scoperto che avesse un QI superiore alla media ed era al primo anno. Seguiva giornalismo, storia dell'arte e architettura.
-Ma ragazze....-disse preoccupata Martha.-...non vi sembra troppo calmo qui?-
Le altre annuirono.-Dov'è Ma...-
-TaDaaaaaaaan!-
Come una furia Maggie era fiondata in cucina lasciando tutti a bocca aperta.
-Ma...ma..- Elle stava cercando di dire qualcosa.-ma quelli cosa sono!?.-
-Questi!? Vi piacciono? Sono i miei nuovi pantaloni!- lei fece un sorrisone, ma esso fu ricambiato da quattro paia di occhi che la guardavano a bocca a perta.
Bhe, si sapeva che Mag era una un po' strana, fuori dal comune, che andava matta per i dugonghi e le mucche, ma nessuno si sarebbe mai aspettato di vederla con una maglia a maniche lunghe bianca, un cappellino nero e un top e dei pantaloni abbinati bianchi a chiazze nere!
-Non sono fantastici?- lei era al settimo cielo.
Eleanore spacco' il ghiaccio.-Sembri...una mucca!-
Lei aveva iniziato a saltellare.-Si! Era proprio quello che volevo sentirmi dire! Grazie!-
Lu fece sbattere rumorosamente la tazza sul tavolo.-Ma certo che te sei davvero strana!- Tutte scoppiarono in una fragorosa risata, ma cesso' appena sentirono la porta aprirsi. Poco dopo una ragazza alta, con i capelli di un castano chiaro e con gli occhi azurri si affaccio' alla cucina.
-Chelsey!- disse subito Liz. La ragazza aveva la faccia molto assonata e rispose al saluto della coinquilina con un piccolo accenno di sorriso e un piccolo gesto con la mano.
-Ma dove ti eri cacciata!?- sbotto' subito Elle.-Lo sai che domani c'è il test di Architettura e che dovevamo studiare insieme oggi!-
Chelsey rispose in tono superficiale.-An sì, quasi me lo dimenticao. Non mi va adesso. Vado a farmi un bagno e filo a dormire. Non ho schiuso occhio! Bye!- e scomparì dietro la porta del bagno.
-Non la sopporto!- disse quando fu sicura che non la sentisse.-Non la sopporto proprio!-
-Non sei l'unica!- rispose la Mucca-Maggie sedendosi al tavolo.-se sta sulle palle a tutte ci sarà un motivo...-
-Sì, ma non mi pare il caso di trovarlo adesso!-la interruppe Martha.- Abbiamo tutte qualcosa da fare, quindi...hop hop! All'opera!.


*Intanto, in un altro tempo, in un altra situazione...*


Liverpool, Giugno 1963



La porta si chiuse velocemente al numero 9 di Penny Lane.
-Dio ragazzi, ma questi ci vogliono morti!- George stava controllando per l'ennesima volta se aveva ancora il sedere e se il completo che aveva addosso fosse ancora tutto intero.
-Smettila di lamentarti! Ringrazia che ci VOGLIONO!- disse ridendo Ringo.
-Ma questo è ovvio!- aggiunse John mettendosi dritto in piedi.-Siamo belli, coccolosi e suonamo come degli dei, cosa desiderano di piu'?- In quel momenti gli arrivo' addosso un cuscino lanciato da Rings, ma lo evitò e fini' per beccare in pieno il povero George, stendedolo a terrà.
-Ah ah!-rise John indicando l'amico steso a terra.-Guardate! Harrison steso da un cuscino! Che femminuccia!- Bam! Un altro cuscino, stavolta lanciato da Paul, lo colpi' dritto al petto faccendogli fare la stessa fine di Geo.
-EhEh! E adesso come la mettiamo, Lennon?!- Ringo a fatica tratteneva le risate nel vedere che intanto Harrison si era messo a sedere sul pavimento per seguire la scena che sarebbe avvenuta subito dopo, con gli occhi sbarrati, come al cinema, aspettandosi forse una rissa.
-Questa me la paghi, McCartney...- John si alzo' in piedi e afferro' un'altro cuscino. Era pronto per lanciarlo quando sentirono che qualcuno stava aprendo la porta della loro casa.
-Aiuto, adesso ci invadono, lo so! Nascondetevi, scappate!- George corse subito dietro il divano.
-Non fare il cretino!- fece Ringo andando ad aprire.-E' solo Brian!-
-Ragazzi, là fuori è un inferno!- Grido' il manager che cercava di asciugarsi il sudure con un fazzoletto appogiandosi alla porta d'ingresso.
-Ma no, dai...è meglio che stare in paradiso!-
-Questa era pessima, Lennon.-
-Scusa Starkey, il mio umorismo represso a volte deve esprimersi!-
-Su ragazzi! 'Please Please Me' Ha avuto un grandissimo successo! 'Love Me Do' è una delle prime in classifica!-
Paul fece gesto di sfregarsi le unghie sulla camicia, ma fu subito spinto da George e cadde sul divano. Tutti si misero a ridere.
-Dai, facciamo i seri! Avete già delle canzoni pronte per il prossimo album?-
John s'irriggidì.-Emm...certo Brian! Non preoccuparti! -
-Davvero!? Me le mostrate? Vorrei poterle dare un occhiata...-
-Mi dispiace, ma..non mi ricordo dove le ho messe, devo cercarle con calma e...-
-Lenno, perchè mi stai buttando fuori?-
-Io!? E quando mai! Vai Brian, vai aprenderti una boccata d'aria!-John aprì la porta.
-Ehy, John! Non farlo! Mi attaccheranno!- fece lui mentre vedeva le fans  urlanti che cercavano di avvicinarsi sempre dii piiu' alla porta.
-Bye Bye, Brian! Ci vediamo domani!- Lennon lo saluto' con la mano e gli chiuse la porta in faccia.-Su ragazzi! -disse con il sorriso sulle labbra.-dobbiamo preparare un nuovo album e non abbiamo nessuna canzone pronta!-
-.Che novità...-
-Non lamentarti Paulie caro!-battè le mani.-ALL'OPERA!-

 

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Notes from Penny Lane


Vabbè, ''Julia's Notes'' non mi piaceva come nome, percio' ho deciso di chiamare quest'area 'Notes from Penny Lane' dato che è una delle mie canzoni preferite. ^^
Allora, parliamo della Fic. Forse a qualcuno ricorderà molto la fic ''Blast from the Past'' ç______ç Lo so, scusate! Apparte il fatto che sono un po' fissata con quella fic, andrà avanti diversamente. XD
Bhe, agiungero' qua sotto le foto delle persone a cui mi sono ispirata per le varie protagoniste e la loro versione in THE SIMS 3 ^^ XD


Allora, ringrazio Ariadne_Bigsby per aver recnsito il Prologo :) Comunque anchio penso che John e George ci osservino da lassu' e, per citare una mia amica, sono le due stelle piu' luminose di questo cielo =,)

Spero che continuerete a leggere ^^ Grazie a tutti! =D

Julia (Lizzy) Molly

Ecco I Profili dei nostri personaggi :D Piu' avanti verranno aggiornati ^^

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Name: (Elizabeth) Lizzy
Surname: Martin
Birth's date: 28.06.1991  Age:19
Birth's place: Londra
Hair: Castani
Eyes: Verde Oliva
Color: Azzurro.
Loves:
Cantre, disegnare, suonare e la Musica.
Ispired to: Giulia Molly

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Name: Martha
Surname: Magill
Birth's date: 14.02.1991  Age: 19
Birth's place: Liverpool (origini spagnole)
Hair: Rossi
Eyes: Marroni
Colore: Arancione
Loves: la Vita, la natura, gli animali, fare compere
Ispired to: Anna Sadie

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Name: Maggie
Surname: Majorie
Birth's date: 12.01.1991  Age: 19
Birth's place: Dublino, Irlanda
Hair: Neri
Eyes: Neri
Color: Verde
Loves:
le Mucche, pattinare, disegnare mentre ascolta musica e scrivere
Ispired to: Rosa

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Name: Eleanore
Surname: Richmond
Birth's Date: 9.10.1992 Age: 18
Birt's place: Manchester
Hair: Neri
Eyes: Marroni
Color: Lilla
Loves:
 la Pittura, la Resistenza,i biscottini daneso, il Caffè
Ispired to: Lucia

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Name: Lucy
SurnameStarlight
Birth's Date: 25.02.1991 Age: 19
Birt's place: Liverpool
Hair: Neri
Eyes: Neri
Color: Viola
Loves: Leggere, scrivere, disegnare
Ispired to: Teresa Lucy

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Name: Chelsey
Surname: Llloyd
Birth's Date: 26.07.1991 Age: 19
Birt's place: Liverpool
Hair: Castano chiaro
Eyes: Azzurri
Color: Rosso
Loves: recitare, flirtare, fare compere
Ispired to: Cameron Diaz

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Capitolo 3
*** I Have a Dream! ***


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3. I Have a Dream!

-Ragazze, io esco!- urlo' Martha dall'ingresso. Rispose una voce che sembrava provenire dall'oltre tomba ma che invece veniva dalla camera da letto.
-Dove vai, Mar!?-
-A fare la spesa, Elle! E devo passare anche in biblioteca. Devo prendervi qualcosa!?-. In quel preciso istante una saetta le passò davanti facendo volare tutti i fogli che c'erano accanto a lei.
Martha resto' sbalordita quando vide che si trattava di Maggie che le stava venendoi incontro con una lista immensa.
-Ecco, questo è quello che mi serve!- esordì lei con un gran sorriso e porgendole il foglio. Mar l'afferro' e lo sgquadro', cercando di capirci qualcosa.
-Ma...di quante cose hai bisogno!?!?-
-Bhe...lo sai...- fece lei con un fiinto tono di sufficenza -..noi donne abbiamo bisogno di tante cure e attenzioni!-
Martha alzo' un sopracciglio. -Si, ma che te ne fai di uno sbuccia-mele portatile a forma di pecora!?-
-E' una cosa carina da tenere in casa!-
-E della carta igenica a macchie nere!?-
-Fa scena in bagno...-
-Addirittura un ombrello con le lucine di Natale!?-
-Sì! Così potremmo farci luce colorata nelle fredde sere di pioggia!-
Mar piego' il fioglio e, di contro voglia, lo mise in tasca.
-Tu non stai bene! Ti prendero' solo lo stretto necessario!-. Mag sbuffo'.
-E va bene...- incrocio' le braccia.-Torna presto!-
Martha chiuse la porta, attraverso' il piccolo vialetto che separava la loro casa dalla strada principale e si incammino' sul marciapiede.
Nessuno di loro aveva la macchina, percio' doveva farsela a piedi o prendere i mezzi pubblici. Preferi' optare per la seconda opzione. Il freddo venticello autunnale le faceva svolazzare i lunghi capelli rossi,
mentre si avviava alla fermata dell'autubus. Il sole stava per calare e i colori caldi delle foglie rosse e gialle sugli alberi rendevano Liverpool molto piu' allegra. Prese il primo pullman che si dirigeva
in piazza dove si trovava il supermarket. Era un giorno di festa lì.
Martha non riusciva a ricordarsi che festa (forse qualche santo, o chissà), fatto stà che quella piazzetta era piena di bancarelle: c'erano lavori di artigianato, banchi di caramelle e dolciumi,
prodotti farmaceutici naturali, giochi, di tutto e di piu', ma la ragazza non poteva fermarsi, per cui di diresse velocemente verso il negozio dall'altra parte della piazza.
 

-La prossima volta ci va lei a fare la spesa!- sbuffo' Martha uscendo dal supermercato con cinque borse di plastica, di cui due solo di Maggie.-Carta igenica a macchie nere: BHA!- e inizio' a
incamminarsi verso la biblioteca in fondo alla grande piazza. Si era fatto quasi buio e il sole era abbastanza basso. Mar attraverso' le bancarelle piene di ogni cosa.
Le piaceva l'aria di festa che si respirava lì, e ci sarebbe rimasta un po' di piu' se non fosse stata di fretta e se all'improvviso non l'avessero chiamata.
-Signorina, signorina! Venga, su'! Non sia timida! Sì, sì, parlo proprio con lei! Venga qui!-
Martha si volto' e vide che la voce proveniva da una bancarella dietro di lei, dove c'era una donna vestita da gitana Portava una lunga gonna viola con sfumature rosa verso il fondo e
una maglietta verde chiaro che le lasciavano scoperto l'ombellico.In testa aveva un foulard che le faceva da bandana, di un colore viola chiaro che le raccoglieva i lunghi capelli neri;
aveva un paio di orecchini a cerchio, molto grandi, e al collo portava una lunga collana, con un gran ciondolo rotondo che ricordava molto uno ''scacciasogni''. Non era molto giovane.
Forse andava per la cinquantina, a giudicare dalle rughe del viso, ma se uno si soffermava solo sul suo corpo le avrebbbe dato poco piu' di vent'anni.
-Parla con me?- disse stupita Martha, puntandosi un dito addosso.
-Si! Si! Parlo con te! Vieni qui! Non temere!-
La ragazza si avvicino' lentamente alla bancarella e si accorse che era iidiverse dalle altre: lì non c'erano giocattoli o prodotti di erboristeria, ma si potevano ben notare vasetti con su
scritto ''eterna giovinezza'', ''amore eterno'', boccette con scritte in latino e sacchettini con polverine colorate.
La donna sorrise alla ragazza:-Non ti piacerebbe realizzare tutti i tuoi desideri?- Martha resto' di stucco. Il suo pensiero ando' subito a Lizzy.

-Non sarebbbe bello se i nostri sogni si avverassero, Lizzy?-
Si, sarebbe molto bello, pensava lei. Questa storia le interessava.
-Cosa intende dire?-
-Dammi del TU e poi...dai, dai, che mi hai capito! Realizzare i tuoi desideri!-
Rise:-E come potrei fare?-
La donna le sorrise di nuovo e mostro' alla ragazza un vasettino trasparente riempito di una poverina rosa con l'etichetta '' Il sogno è Realtà''.
-Questa polvere è magica!- continuo' lei.-Scioglila nell'acqua calda, nel the o in qualsiasi altro liquido. La persona che ne berrà anche solo un minimo sorso potra' veder realizzato
il proprio desideriop entro ventiquattro ore!-
Martha afferro' il contenitore e lo rigiro' piu' volte nelle mani: sembrava semplice polvere!
''E se poi fiunziona?'' penso' lei. ''tentar non nuoce!''. Infatti lei non credeva in queste cose, ma poteva comunque provare.
-Quanto viene?- chiese senza staccare gli occhi dalla boiccetta che teneva tra le dita. Non era molto grande. Sarà stata alta 5 centimetri massimo.
-A lei, signorina, posso fare un prezzo di favore! 5 sterline anzichè 10!- e le fece l'occhiolino.
''Neanche molto!''-La prendo!-
-Grazie mille!-. Diede i soldi e se ne ando' coin il vasetto nella borsa.
Ando' fino in biblioteca e poi torno' a casa, soddisfatta dell'aquisto che non vedeva l'ora di testare.
 

 

-Dov'è finita la mia penna!?-grido' una voce dal salotto.-Qualcuno ha preso la mia penna!-
-Non io, Paulie!-rispose Ringo dalla cucina.
-E nemmeno io!-disse prontamente George, naturalmente con la bocca rigorosamente piena.
-Sì, e allora è sparita!? Non puoi' essere scomparsa! Non ha le gambe!-
Rings sbuffo'.-Non ti scaldare! Prendine un'altra, no?- Paul lascio' giu' la chitarra in segno di rassegnazione e si diresse in cucina, ma si blocco' sullo stipite della porta.
-Ma cosa diamine state FACENDO!?-esclamo' appena entro' nella stanza. I due compagni, infatti, erano al tavolo intenti a fare quello che adesso potremmo definire ''cazzeggio''.
-Stiamo facendo una partita a carte!-rispose l'amico mostrandogli le carte dalle quali faceva capolino un grande anello rosso.
-E stiamo anche mangiando!-aggiunse subito il compagno sedutogli davanti con in mano un pacco di biscotti.
-Si, ma, avete sentito Brian e John? Dobbiamo scrivere delle nuove canzoni per il prossimo album! Non possiamo adare avanti con delle cover! Non faremo mai strada!-
Ringo appoggio' le carte e mise le mani avanti.-Ah bhe, siete voi i cantanti! Io mi limito a darvi il tempo!-
-Non preoccuparti, Ringuccio, troveremo qualcosa da fare anche a te!- rispose Paul guardandolo storto.
-A proposito di John...sapete dove si è cacciato?-
-Ma bravo George, cambia discorso!-
-Paul, effettivamente è da un po' che non si vede!-.
Tutti e tre si zittirono. In quella casa non volava una mosca. Silenzio assoluto. Niente.
-Sentite anche voi?-
-Cosa dovremmo sentire, Paulie!?-
-Niente, Geo! Non c'è nessun rumore! Nessuna chitarra, nessun suono, niente di niente!- era incazzato nero. Si diresse verso le scale.
-Che, che cosa vuoi fare?!- disse Ringo seguendo l'amico al piano di sopra, accompagnato da George. I passi marcati di Paul risuonavano in tutte le stanze, fino a che si fermarono
davanti alla porta della camera da letto. Paul, furibono, apri' la porta di colpo facendola sbattere contro il muro.
-John! Svegliati! SUBITO!-grido' lui. Infatti l'amico si era appisolato con la chitarra a terra e fogli sparsi un po' ovunque.
-Ancora dieci minuti, zia...-
-John! Sveglia! Guarda, non sai cosa ti farei!-. Inizio' a squotere l'amico avanti e indietro fino a quando non si ritrovo', improvvisamente, disteso sul letto, con la testa che sbatteva
sulla parte in legno e John seduto sul suo stomaco.
-Porco cane, John, mi hai fatto male!-
-E tu mi hai svegliato! Quale delle due cose credi se sia peggiore per la tua incolumita'?-Non sembrava arrabbiato veramente, anzi: rideva. Ma l'amico non rideva affatto.
-Dio, John!- rispose Paul sciogliendosi dalla sua presa e scattando in piedi.-Sono l'unico qui che ha fatto qualcosa durante il giorno!?-. Sì, lui era decisamente arrabbiato.
-No no no, mio caro e vecchio Paulie, è qui che ti sbagli.-esordì John con un tono da maestro.-Ho buttato giu' anchio qualcosa di nuovo! Poi ho pensato 'Ho lavorato molto! Mi merito una pausa!'
percio' mi sono messo a dormire, cosa che continuero' a
fare fino a domani mattina! Buonanotte!- e si sdraio' coprendosi interamente con le coperte.
-John non ha tutti i torti! Sono le 10 di sera e io ho sonno!- aggiunse Geo.
-Strano che tu non abbia fame!-rise Ringo.-Comunque anchio sono stanco! Buona notte!.-
-E va bene, tutti a nanna! A domani ragazzi!-
-Notte Paul!-
 


-Chissà se funziona veramente...-penso' Martha osservando per l'ennesima volta la boccetta che teneva a pochi centimentri dal viso.-Proviamo! Speriamo solo che non sia nociva!- e così
dicendo verso' la polverina rosa nel the alla pesca di Lizzy. La verso' tutta, tanto per essere sicuri. Mescolo' per bene e si stupi' nel vedere che il colore del liquido rimaneva invariato.
Sembrava quasi che non ci avesse messo niente dentro. L'unica cosa che noto' fu una nuvoletta rosa che usci' dalla tazza e che scomparve immediatamente.
-Lizzy!-chiamo' lei.-Il tuo the è pronto!-
-Arrivo subito!- rispose lei.
-Vogliamo anche noi il the!- disse un coro di voci provenienti dal salotto.
Quel gruppo composto da Elle, Lucy e Maggie si precito' in cucina prima di Liz e a turno bevvero un sorso del the.
-NO! NO! Ferme, ragazze! Il the è per Lizzy!-disse Martha levandogli la tazza dalle mani. Troppo tardi: si era già dimezzato.
-Visto cosa avete fatto!? Mamma mia...-
-Scusaci!- risposero loro in coro come dei cagnolini bastonati.
-Che succede qua!?-
-Queste tre ti hanno bevuto praticamente metà the!-
-Bhe, pazienza!- sorrise lei.-Grazie mille!- e prese la tazza.
-Per sapere, dov'è finita Chelsey?- chiese Lucy.
-Non lo so e non m'importa!- rispose Eleanor incrociando le braccia.-sara' anadata a qualche festa o a battere per le strade di Liverpool.-
-ELLE!- la rimprovero' Mar.-Che c'è!? Dico solo la mia!-
-Si, va bene, ora è tardi, pero'. Sono quasi le 11 e domani c'è scuola!-interveni' Mag.-Quando tornera' sapra' come entrare. Adesso andiamo a dormire!-
-Buona notte!-
 

 

In quell'appartamento c'erano due camere da letto. In una ci dormivano Lucy, Martha ed Elle, nell'altra Maggie, Chelsey e Lizzy. Quella sera, anche a notte fonda, Liz non riusciva a prendere sonno.
Continuava a pensare, pensare e pensare.
Non sarebbe bello se i nostri sogni si avverassero, Lizzy?
Si, le sarebbe piaciuto, ma il suo sogno era irrealizzabile.
-Vivere negli anni '60...-sussurro'.-Questo si che mi sarebbe piaciuto.-e guardando la luna piena dalla finestra, s'addormento'.

 

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Notes from Penny Lane

Eccomi qui con un nuovo capitolo! ^^ scusate se c'ho messo tanto è che non trovavo mai il tempo per scrivere ç__ç Ma stavolta il capitolo è anche bello lungo ^^' Mi dispiaceva tagliarlo xD
Scritto per metà durante la correzione della versione di Latino e metà nell'ora che ho saltato di ginnastica, questo capitolo è un'ultima introduzione a quella che sara' la nostra storia vera e propria ^^
Ringrazio molto Brookelle e  
Ariadne_Bigsby per aver recensito (o almeno scritto qualcosa xD) gli altri capitoli ^^ Sono felice che vi piaccia xDxD E SPERO che andrete avanti a leggerla ^^

 

Ora vi lascio con una piccola foto fatta a The Sims per l'occasione xD Buona notte a tutti ^^
Byeeeee! xD
Julia Molly

 

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Ed ecco qui la Fattuchiera Mimi... ( si, si chiama così u.u)....

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...e Paul che entra in cucina mentre Ringo e Geo giocano a carte! xD

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Capitolo 4
*** Good Morning, Good Morning...It's A Different Morning! ***


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                                                                                               3. Good Morning, Good Morning...It's A Different Morning!

 

Quella mattina sembrava quasi che il sole si fosse levato piu' tardi.
Nella camera di Lucy, Martha ed Elle si respirava un'aria diversa del solito, sembrava quasi più fredda. C'era qualcosa. Qualcosa che rendeva quel giorno diverso dagli altri.
Elle si sveglio' di soprassalto, come se avesse fatto un brutto incubo, e sbattè la testa contro la mensola che stava proprio sopra di lei.
-AHi!-esclamo' massaggiandosi la capoccia.-Porca miseria, che male! iniziamo bene!-
Si sedette sul letto e guardo' il suo orologio da polso per sapere che ore erano, ma sgrano' gli occhi.
-Ma che caz...-
Il suo orologio era saltato. Rotto. Le lancette s'erano messe a girare velocemente, una da un senso e l'altra nell'altro.
Per vedere l'ora, quindi, dovette alzarsi e andare fino in cucina. Essendo ancora mezza addormentata, probabilmente non si accorse che le pareti della sua camera erano pasate da un colore verde chiaro a un color crema, ed ando' dritta e spedita nella stanza di là.
Teneva gli occhi socchiusi e quando entro' in cucina cerco' l'orologio. Guardo' sopra il frigorifero, dove era sempre stato, ma quella mattina non c'era. Cerco' ancora e lo vide appeso sopra al piano affianco ai fornelli.
"L'avra' spostato qualcuno questa notte" penso'.
Erano le 10 e mezza.
Elle apri' il frigo per fare colazione e prese una bottiglia di latte, ne verso' un po' nella tazza e lo mischio' assieme al caffe' che aveva appena preparato con la moka. Proprio mentre stava per rimettere a posto fece capolino in cucina Martha, stranamente vestita con solo maglietta e pantaloncini del pigiama, senza la sua solita vestaglia.
-Hai visto per caso la mia vestaglia rosa, Elle?- fece lei mettendosi una mano nei capelli e voltando lo sguardo qua e la' come se sperasse di trovarla in cucina.
-Io no. Prova a guardare nella cesta dei panni sporchi, in bagno...- rispose Eleanor tutta assonnata, mentre sorseggiava il suo caffè latte.
-E' sparita anche quella!-
-Hai guardato nello sgabuzzino al piano di sopra? Dove c'è la lavatrice?-
-Si, ma ...non c'è!-
-E hai provato a vedere nelle altre stanze al piano di sopra? Tipo quella che noi usiamo come soffitta e dove non ci va mai nessuno?-
-No, ma si sa, quelle lì sono chiuse a chiave da secoli!-
-Non saprei cosa dirti, Mar. Vai a chiedere alle altre! E svegliale, che tra non molto sono le 11.-
-Si, vado e torno! Te intanto prepara ancora un po' di caffe'!- e così dicendo si avvio' verso le camere del piano terra, mentre Elle, sbuffando, fece un'altra volta il caffè.
Quando finalmente ebbe finito lo verso' in altre quattro tazze (aveva intuito che, anche se Chelsey fosse tornata, non l'avrebbe bevuto).
-Allora, che si mangia stamattina!?- disse quasi urlando Mag.
-Non ne ho la piu' pallida idea, non sono la tua cameriera!- rispose Elle mentre versava del latte.-Apri la credenza e prendi qualcosa!-
-Oh oh! Ci siamo svegliate con la luna storta stamattina, eh?- ribatte' l'amica. Eleanor la fulmino' con lo sguardo e questo basto' a far tacere Maggie che ando' ad aprire uno sportello della credenza, cercando qualcosa da mangiare.
-Ehi! Chi si è mangiato tutto!?- urlo' la ragazza.
-In che senso, Mag?-
-Martha ha fatto la spesa ieri, giusto? Allora perchè c'è così poca roba?!-
-Ah bhe, sara' passato un ladro un po' troppo affamato. Ce ne sono molti in giro, ulimamente...-
-Dai, Elle, non sto scerzando!-
-Fammi vedere...- e così dicendo raggiunse l'amica. Effettivamente non c'era molto: dei gressini, un po' di pane, del prosciutto, della cioccolata, dei corn flakes e un pacco di biscotti.
-Eppure Mar aveva comperato molta piu' roba!- continuo' Mag, ma questa volta alzando un po' troppo la voce.
-Io non sono stata!- si giustifico' Elle, alzando le braccia e tornando ai caffè.
-Bhe, non puo' essere stato nessuno!-
-Io no, pero'!-
-Ehi, ma che sta succedendo qua?- Questa era Lizzy che era appena arrivata in cucina, accompagnata da Martha e Lucy.
-Il cibo che ha comprato ieri Mar è sparito!- disse Mag guardando le altre tre amiche ancora tra le braccia di Morfeo.
-Non puo' essere.-
-Guarda tu stessa, Martha! Non c'è quasi piu' niente! rispose l'amica indicando la credenza.
-Ehi, ma questo non è il pacco di biscotti che ho comptato io...-
-Chi è stato? Ci siamo solo noi in questa casa, e non mi risulta che il cibo abbia le gambe!-
-Io non ho mangiato niente!-
-Anchio, come Lucy sono innocente!-
-Ma non puo' es...-
DINNN!
Le ragazze si voltarono verso il corridoio che portava alla porta principale.
-Il campanello? A quest'ora?- disse Lucy.
-Sono le 11, chi sara' mai?- continuo' Martha.
-Forse uno dei soliti clienti di Chelsey...-
-ELLE!-
-Come siete suscettibili...-
-Bhe Elle, vai te ad aprire- fece Mar.-Noi pensiamo a dividere 'ste due!- ed indico' Mag e Liz che a momenti si morsicavano a vicenda per quel pacco di biscotti.
-Ok...- e di malavoglia si avvio' alla porta.
DINNN!
-Arrivo, Arrivo!- disse lei, a bassa voce, mezza incazzata. Mentre attraverso' il corridoio, pero', non si accorse che i quadri appesi non erano piu' quelli di Mag e Lizzy, e che anche le foto erano scomparse: s'era proprio svegliat con la luna storta.
Apri di scatto la porta e sul quel viso arrabbiato comparve un'espressione di stupore nel vedere chi c'era alla porta.
Il personaggioc he aveva davanti la stava guardando un po' stupito, come se si chiedesse che ci faceva lì, mentre lei stava immobile stringendo la mano alla maniglia della porta e lo fissava con uno sguardo perso e con la bocca spalancata. Restarono così un paio di secondi, e lei noto' che dietro di lui c'erano altre persone, ma era troppo occupata a cercare di non sbavare per farci caso. poi lui ruppe il ghiaccio.
-Ehi, e tu che ci fai a casa mia? E chi sarest...-
PONF!
Elle era praticamente svenuta.
-Oh Porca...- il tipo si porto' una mano alla testa ed entro, osservando la ragazza stesa a terra e senza saper cosa fare.
-Elle! Tutto bene!? Abbiamo sentito un...O SANTO CIELO, ELLE!-Mar s'inginocchio subito accanto all'amica, prendendole il polso.
-Oddio, cos'è questa invasione?!-
-Mi scusi, ma lei, signore, chi è, e che diamine ci fa inc asa m...ia.-Martha si volto' verso di lui e rimase a bocca spalancata.
-Oh sante palette....ma sei...-
-PAUL McCARTNEY!?- urlarono Mag e Liz che erano appena arrvate, mentre Lucy si limito' a pulirsi gli occhiali per accertarsi di non avere le allucinazioni. In quel momento Elle rinveni' e si sedette sul pavimento senza staccare gli occhi da quella stupenda creautura chiamatasi Paul.
-Ehi, Paulie, ma che diamine sta succedendo qua sott...Ehi lalla'! Vedo che hai portato le pollastre!-
Lizzy si volto' verso quella voce che proveniva da in cima alle scale e se non fosse stato per Mag avrebbe fatto la stessa fine di Eleanor: in cima c'era un assonnato John Lennon in pigiama, con un berretto munito di pon pon in testa e vestito d'azzurrino.
-Oddio, questo è un sogno....Mag, tienimi su....-
-Cos'è tutto questo baccano!?- la voce quasi arrabbiata di un ragazzo di poco piu' ventenne fece irruzione nella stanza, passando dalla porta d'ingresso. Facendo così andare in estasi Martha che sembrava un disco rotto.
-Ri...Ri...Rin...Ringo...go...-
-Ehi, mi sono perso qualcosa!?-
-Oddio!-Grido' Elle.-GEORGE!- e svenì di nuovo.
Il ragazzo punto' il dito contro la poveretta che praticamete giaceva ai suoi piedi.
-Ok, questa non è colpa mia!-

__________________________________________________________________________________________

 

Notes from Penny Lane

Ecco finalmente l'altro capitolo! *-*

Uhhuhuh! Avete visto?!! eheheheh! Lo so che vi piacerebbe essere al loro posto (anche a me piacerebbe ç__ç)
Comunque, questo è frutto di varie lezioni di latino, matematica e viaggi in bus (una cosa molto a PEZZI XD)
spero che vi sia piaciuto anche questo capitolo e spero che seguirete ancora questa storia ( e se magari scrivere anche solo una cavolata nella recensione, io sono HAPPY *-* xD)
Comunque, spero che andiate avanti, perchè non sapete che vi spetta! *-* mauhahahaha! xD

Notte!
By Jules :D

Image and video hosting by TinyPic Le facce di Paul e di Elle quando lei apre la porta xD Image and video hosting by TinyPic Tutti a guardare John xD Image and video hosting by TinyPic George che indica Elle svenuta (di nuovo xD)

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Capitolo 5
*** A Cow in Our Living Room!? ***


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                                                                                                 5. A Cow in Our Living room!?

-Ma secondo voi è morta?-
-Dai, Geo! Non portare sfiga!-
-Scusa Paul, chiedevo solo!-
La povera Eleanor sentiva quelle voci, ma non capiva ancora bene quel che stava accadendo. Provo' ad aprire gli occhi e, quando ci riuscì, si accorse di essere sdraiata sul divano, e che, a neanche 40 cm di distanza, sopra di lei, si trovava il viso di un George Harrison abbastanza affamato, che la guardava come se fosse un biscotto.
-AH! Ma allora sei viva!-
A quelle parole Elle sussulto', il che spavento il povero George, che si rifugio' dall'altra parte del divano. Non poteva non fissare quegli occchi marroni (che in quel momento parvero terrorizzati) con un'espressione mista tra lo stupore e l'adorazione: era GEORGE HARRISON!
Elle si sedette sul divano e si accorse che erano tutti lì: Paul ai piedi del divano, che proteggeva il povero Geo, John che, sempre in pigiama (il che comprendeva anche quello stupido cappellino con il ponpon), stava leggendo tranquillamente un libro, Ringo era appena tornato dalla cucina con qualcosa da bere e un'aspirina (si sa mai...), Lizzy era seduta sul gradino delle scale guardando John (e sbavando, per giunta), Martha aveva seguito Ringo in cucina ed era tornata con in mano una bottiglia d'acqua (che, per l'agitazione, aveva gia' finito), Mag stava accarezzando i capelli di George come una vera mammina (se non fosse stato per quelle forbici e quel suo sguardo assassino che puntava su capelli del povero Beatle) e infine Lucy s'era messa a leggere anche lei sulla poltrona affianco a quella di John. Che bel quadretto!
-Ehi tu! Che vuoi fare con quelle forbici!?-
-Forbici!? Dove Paul? Aiuto!- George scappo', e stavolta dall'altra parte della stanza, mentre Meg, con aria imbarazzata e un finto sorriso sulla faccia, nascondeva le forbici dietro alla schiena.
-Forbici? Quali forbici? Non ci sono nessune forbici qua dentro!-
-Bugiarda! TU menti! Vero che mente, Paul? Voleva tagliare i capelli a un Beatle!- il povero George era disperato.
-Calmati Geo, è tutto passato...-
"Iniziamo bene" Penso' Mag. Infatti aveva notato che tutti gli sguardi assassini delle sue amiche erano puntati su di lei.
-Ehm, scusate!-
-Ma voi..voi siete veramente i Beatles?!- fece Martha tastando il naso di Ringo e toccando le guance a Paul.
-Ahi, ma si che siamo noi! Come fate a conoscerci!? Ahio, il naso...-
-Provatelo!- urlo' decisa e battagliera Mag.-Vi faro' delle domande e voi dovete rispondermi! Asppettatemi un attimo qui!-
I quattro guardaro' storto la ragazza e poi scoppiarono a ridere. Lei non ci fece molto caso e la si rivide spuntare da dietro le scale qualche secondo dopo con un grosso librone in mano.
-TADAAAAN!-
-No...-fece Liz mettendosi una mano sulla fronte.-Non credo! Non dirmi che l'hai portato anche qui!-
-Eh si', invece! Te l'avevo detto che l'Anthology me lo portavo anche a letto! E' pur sempre la mia bibba!-
-Eh quello cos'è!?- disse Ringo facendo un cenno con il capo in direzione della ragazza.
-Ehmmm..niente niente! -
Si sedette sul divano facendosi spazio tra Elle e George, al quale lancio' uno sguardo malizioso, e, aprendo una pagina dall'inizio, fece la sua domanda.
-Allora, prima del 62, dove e come scrivevano le proprie canzoni Paul e John?-
-Ma questa è facile!-esclamo' Macca -io e lui marinavamo la scuola e ci ritrovavamo a casa mia o di Paul a scrivere e a comporre assieme! Senza dimenticare i fantastici occhiali Lennon!- e scoppio' a ridere.
-Ah ah. Ridi pure McCartney, ridi pure- aggiunse sarcastico John, senza staccare gli occhi dal suo libero -almeno io non portavo sempre le solite mutande rosa a pois verdi.-
-Ehi! Non portavo mica delle mutande del genere!-
-An si, vero, quello era George...-
-Ehi, e io cosa centro!?-
-Eh vero!- aggiunse Rings -Le ho viste anchio ad Amburgo, nella tua valigia Geo!-
-Perche' ce l'avete tutti con me!?-
-Ok...-concluse Maggie chiudendo rumorosamente il libro con un'aria quasi traumatizzata.- FORSE siete veramente i Fab...-
-Ma come fate a sapere queste cose? Vabbè che siamo famosi, ma è gia' tanto se vendiamo dei dischi qui in inghilterra!-
Mag inizio' a sudare freddo alla domanda di John, ma fu salvata in tempo dall'amica.
-Scusa Mag, ma che ci fanno i Beatles nel 2010?- chiese Elle all'amica che sembrava risvegliarsi in quel momento dallo svenimento di prima.
-Cosa!? 2010?! Ma cosa state blaterando!- disse Paul stupito -Guardate che siamo nel 1963!-
Le cinque ragazze si guardarono. Era tutto un sogno o era la realta'?!
Lo pensarono nello setsso istante e tutte cominciarono a darsi pizzicotti, schiaffi e quant'altre forme di autolesionismo.
-Ma siete sicuri?- fece Lucy sgranando gli occhi.
-Si si! Non potremmo esserne piu' sicuri!-
C'era solo un modo per accertarsene: guardare fuori dalla finestra. Ed è proprio quello che fece Martha. Si alzo', scosto' le tende e osservo' la strada. Quello che vide fu un qualcosa mai visto prima. C'erano auto che lei considerava quali ''d'epoca'', i ragazzi portavano grandi ciuffì tirati con la brillantina come Elvis, le ragazze avevano capelli cotonati, i vestiti erano costituiti da giacche, camicie nei pantaloni (cosa molto singolare per loro dato che erano abituate a vedere ragazzi con le braghe al ginocchio), vestitini di colori pastello e gonne annì 60: sembrava di stare dentro a una versione inglese di Grease!
-Ragazze...- fece lei scosatandosi lentamente dalla finestra.-Forse siamo finite proprio negli anni 60!-

 

 

-Cosa!?- gridarono le altre al'unisono.
-Ma...ma è impossibile! Ma come...- balbetto' Lizzy.
-Mica abbiamo costrtuito una macchina deln tempo!- aggiunse Mag.
-Come puo' essere successo?!- disse Lucy.
-Forse il nostro gabinetto è una macchina del tempo e ci siamo cadute dentro durante la notte perchè siamo sonnambule...-
-ELLE!-
-Uh...scusate...-
-Oddio, chissa' per quanto resteremo qui...- Martha si porto' la mano alla fronte.
-E' vero! Mamma mia!-
-Guardate il lato positivo:non vedremo per un po' Chelsey!-
-ELLE!-
-Oh, ma siete fissate con 'sto ''ELLE!''-
-Dobbiamo trovare un modo per tornare in dietro! Ehm, scusate...avanti!-
-Sì, ma Mag, se non sappiamo come siamo arrivate come facciamo a rimediare!?- Mar era nel panico.
-Ragioniamo ragazze, non possiamo essere arrivate così dal nulla! Qualcosa deve essere pur successo!-
-Lucy ha ragione! Vabbè che Lucy ha SEMPRE ragione..-
-Uh, grazie Martha., è davvero gentile parte tua!-
-Non c'è di che Lu, quando hai ragione, hai ragione!-
-Troppo gentile...-
-Ehi, ragazze! Riprendiamoci!-
-Non serve urlare Liz!- fece Lu toccandosi la tempia -mi farai venire un'emicranea...-
-Ah ah! Come il povero Stuart! Sempre con l'emicranea quel ragazzo!-
Si voltarono: s'erano quasi del tutto dimenticate di quei quattro ragazzi di Liverpool!
-Oh, scusateci! Ma quando Mar parte con le discussioni isteriche non la ferma piu' nessuno!-
-ELLE!-
-Oh, ma è un tic o cosa!?-
-Comunque scusateci...-continuo' Mar.-Non ci siamo neanche presentate, che figura! Piacere, io sono Martha Magill, o anche Mar!-.
-Martha! Come il mio cane!- esulto' Paul.
-Lo so...-rispose lei sotto voce, un po' irritata dal fatto di essere paragonata a un cane, ma Paul la sentì ugualmente.
-Cosa? Cosa hai detto?-
-No no, niente...niente...-
-Ehm...ecco, meglio così! Io sono Elle, Eleanor Richmond!-
-Sì, quella che non tiene mai la bocca chiusa...-
-Non è vero Mag!-
-Ecco! Vedi che non stai mai zitta?! Comuque, io sono Maggie Majorie, o Mag!-
-Wow, c'è una prostituta a Liverpool con lo stesso nome!- esclamo' John distogliendo per la prima volta lo sguardo dal suo libro.
-Oh, che bella cosa...-aggiunse lei sarcastica.
-Si, bhe, io sono Lizzy, Elizabeth Martin, piacere!-
-E io Lucy Starlight...- disse alzando di poco gli occhi dalla copia di ''Amleto'' che leggeva.
-Uh...Lucy! Proprio un bel nome...- fece John guardandola con un aria maliziosa e avvicinandosi a lei, sempre restando sulla sua poltrona -e mi piacciono le ragazze che leggono molto...-
Lu, sempre immersa nella lettura, avvertì la presenza del Beale che si avvicinava e, voltando gli occhi e restando immobile, gli rispose in tono irritato.
-Ho il ragazzo.-
A quella risposta John si fermo' e la guardo' ad occhi sgranati prima di ritirarsi sulla sua poltrona.
-Quindi...-ando' avanti Paul -...voi venite dal 2010?-
-Sì sì!- disse velocemente Liz che s'era persa a fissare John.
-E com'è laggiu' la vita'?- ando' avabti John.
-Bhe, non sapremmo cosa dire...- Mag si porto' l'indice sul mento -Come sempre, penso!-
-Peccato che ci manc...- Martha zittì l'amica che s'era fatta triste fulminandola con lo sguardo.
-E' meglio che non sappiano quello che gli spetta!- le sussurro' nell'orecchio -Non devono sapere il futuro! Potrebbe condizionare il loro presente e quindi anche il loro e il nostro futuro!-
-Ah, si giusto Mar, hai ragione...-
-E la musica!?-chiese Rings incuriosito -Com'è la musica!?-
-No comment. Fa schifo.-
-ELLE!-
-Che c'è adesso!?-
-Hai ragione!-
-Eh bhe..per una volta...-
-Adesso la musica è quasi tutta computerizzata- ando' avanti Martha -ci sono pochi artisti che durano ancora oggi e che sono degni di definirsi ''musicisti'' e ''artisti''-
-E...- disse George un po' esitante -...noi? Che fine abbiamo fatto?-
In quel preciso istante le cinque amiche si guardarono: cosa dovevano fare? Dirglielo o non dirglielo? Pensavano di essere nella merda, ma, fortunatamente, qualcuno lassù le voleva bene.
Suono' il campanello.
-E chi sara' mai a quest'ora!?- disse quasi sbraitando John che, alzandosi, si diresse verso la porta (ricordiamo che era sempre in pigiama) mentre le ragazze tirarono un sospiro di solievo.
-Buon giorno ragazzi!- disse il signor Brian entrando -ho portato dei biscotti per te George, se vuoi puoi...-
-BISCOTTI!- il viso del chitarrista si illumino' e lui si getto a capofitto sulla scatola che il signor Epstein teneva in mano.
-Devo fare piu' attenzione la prossima volta!- aggiunse mentre si puliva sulla giacca la mano.
-Buon giorno Braaaain- risposero in coro gli altri Beatles.
-Buon giorno ma.... ehi! E queste belle signorine chi sono?- fece come se si fosse appena accorto di loro. Poi, volgendo lo sguardo verso Mag, in piedi affianco alla parete, piego' la testa verso un lato e continuo'.
-E perchè una di loro è vestita da mucca!?-

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Notes from Penny Lane

aaaaaaaaaaaah! ** Finalmente ho aggiornato e sono felicissima xD anche se non è il massimo...eheh
Vabbe', il titolo è strambo, lo so, ma comunque mi piace xD
Allora, i Fab 4 hanno conosciuto le nostre FAB 5 e poi!? Che succedera'!? MISTERO O.O XD

Ringrazio molto tutti quelli che stanno leggento e soprattutto Beth_ a cui vedo che piace molto xD (io adoro le tue di storie u.u xD)

Un bacio infinito e al prossimo capitolo! ^^

Jules :D

Image and video hosting by TinyPic John che guarda maliziosamente Lucy mentre lei è abbastanza irritata xD

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Capitolo 6
*** The Fools In The...SHOP! ***


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6.The Fools In  The...SHOP!



Brian squadrò Mag per un po' lei resto' lì immobile a guardarlo con una faccia da ebete, come se davanti a lei avesse un cactus anzichè un essere umano.
"Perchè mi guarda così?" pensava lei.
"Perchè ha una vestaglia con le macchie da mucca?" pensava lui.
"Sicuramente stara' pensando che io sia una mucca" continuo' Maggie, sempre nella sua mente.
-Io non sono una mucca, signore!- fece ad un tratto lei, provocando una fragorosa risata generale. 
Brian continuava a guardare quelle strane ragazze che non aveva mai visto prima d'ora. Pensava che si potessero trattare di alcune fan che i quattro capelloni di Liverpool avevano rimorchiato e che si fossero portati a letto la sera prima, ma poi si rese conto che erano cinque.
"Mmm..magari stavolta John era davvero insaziabile" penso' il manager trattenendo a stento le risate.
Si scharì la voce e cerco' di tornare serio, ma non era semplice con un John Lennon che ci stava provando spudoratamente con la povera ragazza seduta sulla poltrona la quale non aveva occhi se non per il suo libro.
Quando finalmente riacquisto' quel poco contegno che gli era rimasto, dato che si stava quasi sganasciando dalle risate sotto gli occhi di tutti, si mise a posto la cravatta e porse la mano verso una qualche entà invisibile al centro della stanza.
-Piacere, signorine! Io sono ...-
-Lo sappiamo chi sei.-
-ELLE!-
-Avete intenzione a iniziare gia' subito anche in questo capitolo? Ditemi di no!-
-Si, beh, io sono Brian Epstein.-
-Piacere, io sono Maggie- disse lei afferrando la mano del famoso manager..
Pensando alla fine che avrebbe fatto pochi anni dopo, Mag provo' subito un misto di tristezza e tenerezza verso a quel piccolo grande uomo che adesso stava davanti a lei e le sorrideva. A risvegliarla da quei suoi pensieri fu Liz.
-Piacere signor Epstein! Molto lieta di conoscerla! Io sono Elizabeth, o Lizzy, e loro sono Eleanor, Lucy e Martha!-
-PIACERE!.-dissero loro tutte in coro.
-Ah, Martha! Proprio come il cane di...-
-...di Paul. Si, lo so- disse la diretta interessata con un tono un po' seccato.
-Bene, e...ragazzi, mi spiegate che cosa ci fanno questa belle fanciulle qui?-
-Vedi Brian, ieri sera non avevamo sonno, percui...-
-Coglione, parla per te, che io avevo sonno, e prova a dire meno cazzete, John!- lo fermo' Paul prima che i pensieri perversi dell'amico divagassero troppo.
-Beh, a me non sarebbe dispiaciuto...- sussuro' pianissimo una vocina.
-LIZZY!-
-Ah, che bello!-.sospiro' Elle -almeno non ve la prendete con me, per una volta!-
Brian osservava la scena alquant bizzarra con una faccia molto sconvolta. Passo' un po' di tempi prima che le ragazze si accrsero che il signor Epstein era lì che le fissava con un'aria interrogativa sul volto.
-Qualcuno mi spiega che sta succedendo?-
 
 
-Quindi voi venite dal fututro?!-
-Ehilala', non urlare, Brian!- lo zittì John mettendegli un dito davanti la bocca.
Il manager divenne tutto rosso e, abbassando la testa, si volto' verso le ragazze che erano sedute attorno al tavolo assieme a loro.
-Si, precisamente dal 2010!- disse tranquillamente Martha mentre cercava di capire cos'erano quei granelli rosa che aveva sulle dita.- E a proposito, qui che giorno è oggi?-
-Oggi? Precisamente siamo il 27 gigno 1963....-
-Cavoli, ho sempre voluto vivere negli anni 60- continuo' Mag mettendosi le mani sotto il viso e fissando un punto chissa' dove con aria sognante.
-Ah, fatalita' è il desiderio che ho espresso io ieri sera!- disse ridendo Lizzy.
In quel preciso istante Molly impallidì. Aveva lo sguardo perso nel vuotoe pensava. Sembrava quasi uno zombie, non parlava neanche e la sua bocca rosea era di poco aperta su quel viso attonito. Resto' così per qualche minuto, finche' Ringo non le sventolo' davanti al muso la mano per capire se era viva o morta.
-Ehi!? Ci sei? Che hai?- fece Elle tutta preoccupata avvicinandosi all'amica.
-Oh cazzo...- fu l'unica cosa che riusci' a dire lei.
-Che succede!?- continuo' allarmata Lucy. Mar non rispose. Aveva ancora quell'aria persa nel vuoto. Nell'aria vigilava il silenzio. Poco dopo il suo viso si giro' verso quello di Lizzy qasi macchinosamente.
-Ragazze., ho fatto una cazzata...-
 
 
-COOOOSA!?-
-Si, lo so, scusatemi..- disse Martha afflitta cercando riparo sotto il tavolo.
-Per cui tu vorresti dirmi che hai preso una polverina magica e l'hai messa nel tè solo perchè volevi che un mio desiderio si avverasse!?-
Mar rispose con un filo di voce:-Si Lizzy...-
-Ma è la cosa piu' dolce che qualcuno abbia mai fatto per me!- disse l'amica saltandole praticamente addosso.
-Ma voi non vi rendete conto!- disse quasi urlando Lucy -Adesso, per questo, siamo bloccate qui! QUI! Ora che arrivi il 2010 devono passare ancora, tipo, 50 anni! Non vedremo piu' la nostra scuola, gli amici, non vedro' piu' Andrea...siamo bloccate qui per SEMPRE!- e con aria avvilita si accascio' sulla sedia.
-E io come potevo sapere che sarebbe funionata per davvero?- piagnucolo' Martha cercando di difendersi - E poi non pochevo mica prevedere che Lizzy avrebbe espresso un desiderio simile!.
-Ma...- Elle alzo' la mano - ..io  avrei una domanda...- disse con l'aria di una che pensava molto (il che era solo scena u.u) -Come mai siamo qui tutte e cinque se il desiderio lo ha espresso solo Liz?-
Le altre quattro la guardarono come se fosse l'Einstein della situazione, con un'aria stupita da quella rara domanda intelligente (così rara che nessuno si spiegava il motivo per cui avesse il Q.I. superiore alla media). Poi si guardarono a vicenda.
-Hey, la Rigby ha formulato una domanda sensata e piuttosto adatta!-. fece Mag indicandola mentre si rivolgeva a Martha -Non ti hanno lasciato il libretto delle istruzioni con quell'affare?-
-.RIGBY? Ma il suo cognome non era Richmond?- disse improvvisamente John come se quella fosse stata una domanda esistenziale. 
-Si, ma a volte mi chiamano 'Eleanor Rigby', essendo una vostra canzone...-
-ELLE!-
-E daje...-
I quattro ragazzi piu' il manager si scambiarono qualche sguardi, per poi tornare ad osservare le ragazze.
-.Il fatto che comporremmo una canzone di cui non sappiamo neanche l'esistenza è alquanto inquietante...- disse McCartney con un'aria abbastanza confusa.
-Bene, per scoprere il tutto dovrete aspettare ancora qualche annetto!- e a questa battutta di Eleanor tutte scoppiarono a ridere sotto gli sguardi perplessi degli altri. Quando smisero si resero conto che cinque paia di occhi puntati su di loro si stavano chiedendo che diamine avessero da ridere ogni tre per due. (Imbarazzooooo)
-Ehmmm....-farfuglio' qualcosa Elle cercando di ritrornare alla normalita' (il che non era consueto a loro cinque) -...che figura...-
-Ricapitoliamo!- fece Lucy con voce squillante e alzandosi in piedi -Sappiamo che Martha ha coprato questa polverina rosa da questa fattucchiera perchè voleva che un desiderio di Lizzy si avverasse, giusto? Allora, a questo punto è tornata a casa, ha preparato questo benedettissimo tè per lei e c'ha messo la polverina. Poi Liz l'ha bevuto, quella notte ha desiderato di vivere negli anni '60 e... BADABUM! Eccoci qui tutte e cinque.- fece una pausa -A questo punto non saprei veramente cosa dire!-.
-Abbiamo sicuramente saltato qualche cosa...- penso' ad alta voce Liz -Pensa pensa pensa...-
Improvvisamente Elle ebbe l'illuminazione.
-Ma CERTO!-
-Cosa, Elle!?-
-Il Tè! Il tè lo abbiamo vevuto tutte!-
Liz e Mar la guardarono come se parlasse il truzzese.
-Si! Non vi ricordate!? Prima che lo desse a Lizzy ne abbiamo bevuto quasi meta'! Ecco perchè adesso ci siamo anche noi! Perchè anche noi lo abbiamo preso!-
-E come si spiega che ci sia anche Martha!? Lei non ha bevuto niente!-
-Forse perchè mi sono ritrovata qualche granello ancora sulle dita, Liz.- fece Mar riguardandosi le mani.
-Oh santa miseria...quasi non ci credo.- Erano tutti spiazzati.
I poveri ragazzi non sapevano cosa dire. Se ne stavano seduti attorno al tavolo rimpilzandosi di patatine e biscotti mentre osservavano la scena, divertiti.
-E adesso? Come torniamo indietro?- Mar era preoccupatissima. "Ho combinato proprio un bel casino!".
-Perchè tornare indietro!?- disse Mag con voce mielosa mentre si sporgeva veroso il suo vicino di posto, George -Io sto così bene qui!-.
-MAG!-
-La signorina Majorie ha ragione...- continuo' Paul mentre cercava di mandarle qualche occhiate furbette.-...tanto ormai siete qua! Tanto vale starci un po', no?-
-Mmmm...- Lucy non era molto convinta.
-Si, ma non posso andare in giro vestite così! Devono comprarsi qualcosa!-.
Il signor Epstein aveva detto una cosa alquanto giusta, ma anche scontata: infatti non credo proprio che le ragazze anni '60 andassero in giro in pigiama!
-Quindi intende dire....-Mag lo guardava con occhi sognanti -...SHOPPING!?- 
Brian le fece l'occhiolino.- Oh yes, Baby!-
 
***
 
-E questo? Credi che sia troppo eccessivo?-
-No, Martha, ti sta benissimo...-rispose sbuffando Elle che sis orreggieva la testa e che si stava annoiando a morte.
Erano entrati in quel piccolo negozietto per comprare qualche vestito adatto a quel luogo e a quel tempo, ma Martha era l'unica che non riusciva a decidersi . Entrarono tutti e dieci assieme, su consiglio del signor Epstein, e avevano iniziato a comprare qualcosina. Le cinque ragazze si fecero dare consigli dai quattro capelloni di Liverpool, ma ad un certo punto si resero conto che era meglio seguire i suggerimenti di Brian nel vestire, così non sarebbero uscite con gonne cortissime e scollature vertiginose che avevano deciso i poveri ragazzi.
-E questo?- fece Martha uscendo NUOVAMENTE da quel camerino con un tubino color panna acido.
-Stai bene anche con questo...- rispose ormai come un automa la povera Eleanor con aria rassegnata mentre si accasciava sulla sedia.
-Ma se sembra una botte!- disse improvvisamente Mag distogliendo lo sguardo dai cappelli e ritrovandosi contro una Eleanor scoraggiata che a momenti la minacciava con un martello di gomma.
-MAGGIE!- e si mise la testa tra le mani.
-Effettivamente la vostra amica mucca ha ragione, sarebbe emglio cambiarlo!- intervenne dicendo Brian.
-Moriro' qui, me lo sento! Addio! Addio mondo!-
-Ah...non esagerare Elle! Solo perchè ti ho chiesto il parere su qualche vestito...-
-QUALCHE!? Con tutti i vestiti che ti sei provata ho sotterrato Paul!- ed indico' un povero McCartney seduto con tutti i vestiti sopra di lui. Le uniche parti rimaste òibere erano gli occhi.
-Ooooh! Povero Paulie! Mi dispiace!- e si diresse verso il bassista che imprecava e gridava Aiuto con piccoli gemiti.
-Ho visto l'inferno là sotto!- disse quando finalmente fu liberato.
-Ma dai, non esageriamo!-
-Non sto esagerando! Una zip mi ha attaccato e delle paiette mi pizzicavano il collo! Non so come fate voi ad indossare tutto questo!-
-AAAAAAH!- un grido disumano proveniente da poco distante richiamo' la loro attenzione: era Maggie.
-Maggie, cosa è successo!?-disse accorrendo Lizzy ed il resto della combricola.
-Mag ma che diamine...- Elle si fermo' e guardo' l'amica in cagnesco. Infatti Maggie era tutta pinpante che saltellava con addosso i suoi nuovi occhiali con la muntatura a macchie nere.
-...ci hai fatto preoccupare per niente!- urlo' Eleanor tirando fuori il martello di gomma.
-Ma non sono fantastici!? Li voglio li voglio LI VOGLIO!-
-Maggie Majorie: calmati.- alle parole di Lucy la ragazza si zittì.
-Ma perchè a Lucy la ascolti e a me mai!-
-Ma perchè sei piu' piccola!-
-Non fare tanto la superiore Martha, che hai ancora quel vestito panna acido addosso!-
Mentre le quattro bisticciavano, Paul si avvicino' a Lizzy e le sussurro' qualcosa.
-Ma...fanno sempre così?-. La ragazza rispose ridendo.
-Purtroppo si! Ma non preoccuparti, vi ci farete l'abitudine!-

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Notes from Penny Lane

Eccomi qui! *si ripara dalle eventuali fucilate* Dopo un mese (oddio O.O) ho aggiornato ^^' 
Scusatemi molto, ma tra compiti ed impegni non ho avuto tempo **
Allora, spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto (anche se è MOLTO confusionario ^^') e che continuate a leggere ^^

Ringrazio molto
Beth_ che continua a seguirmi ed è sempre gentilissima :D : Comunque SI, sono di Verona, ma anch'io un po' fuori, diciamo verso il confine con Vicenza xD

Grazie ancora a tutti ^^ 
Jules

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Capitolo 7
*** You say it's yot Birthday! ***


7.You say it's yoy birtday!

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-Finalmente!- disse Martha uscendo da quel negozio infernale. -Finalmente siamo fuori!-
-Taci Martha! Che è per colpa tua se siamo state lì dentro DUE ORE e MEZZA!- e così dicendo calcò molto la voce sull'orario.
-Ringraziami, invece!- fece l'altra scostando i suoi tanto e amati riccioli -Che se non fosse stato per me saresti ancora con quegli orrendi pantaloni!-
-I miei pantaloni non sono orrendi!- disse John incrociando le braccia e facendo il finto offeso.
Elle sbuffò -Non è che mi senta molto al mio agio vestita così!-.
-Ma come no?- aggiunse ridendo Mag -Ma se stai benissimo con quella gonnellina grigia e quel maglioncino! Sembri proprio la Boyd in A Hard's Day N...-
Non fece in tempo a finire la frase che dovette urlare per il dolore.
-Diamine, Lucy, perchè mi hai pestato il piede!- disse Mag dolorante.
-Come perchè!?- fece l'amica indicando con il capo i quattro Fab dietro di lei. Maggie-Mucca però sembrava non capire.
-Ehi? Ma hai il torcicollo?-
-No Mag!- e intanto cercava di far capire all'amica che era meglio non parlare dei loro lavori futuri quando erano con loro, ma l'unica risposta che ricevette fu una faccia stranita da parte di lei.
-Lucy vuole dire che devi tenere la bocca chiusa sui loro album!- sussurò infine Lizzy, esasperata.
-Aaaaah! Ma potevate dirlo prima, no?- rispose Maggie sistemandosi la lunga gonna bianca a macchie nere. Sì, bianca a macchie nere. Da mucca.
Intanto i quattro capelloni di Liverpool osservano le cinque ragazze come se fossero delle cavie da laboratorio e George aveva in mano anche una cartella medica.
-Ecco, ci hanno prese per pazze!- esclamò Elle alzando gli occhi al cielo.
-Non vi crediamo pazze, signorine. Pensiamo solamente che soffriate di qualche disturbo psicologico-. Rispose John avvicinandosi e guardandole con serietà ma trattenendo a stento le risate.
-Che gentile, signor Lennon!-
-Non fare l'offesa, Liz!- rispose Mag.
-Ehi, vogliamo restare su questo marciapiede e fare la figura degli idioti tutto il giorno?- disse improvvisamente McCartney portando tutti alla realtà.
-Effettivamente sembriamo un gruppo di deficienti qua in mezzo...- sentenziò Elle cercando di restare seria ed alzando la voce. Poi ruotò lo sguardo e vide Mag che aveva iniziato a danzare per la strada sentendosi come ne "Il lago dei Cigni" e strabuzzò gli occhi.
-Non ti preoccupare, Elle- aggiunse Martha dandole una pacca sulla spalla -Sembriamo deficienti comunque!-
 
-Aaah! Finalmente a casa!- disse Mucca distendendosi beatamente sul divano.
-Risparmiati, va! Che hai ballato per tutto il tragitto facendoci passare per idioti!- rispose a rimando Eleanor.
-Vi prego! Non litigate, che qui ne abbiamo già abbastanza anche con solo Paul e John!-. Elle si girò e a momenti sveniva nel vedere quel sorriso, che solo aveva visto in poster, sul volto del chitarrista che più amava al mondo (assieme a Jimmy Page, ovvio).
-Dovrai farci l'abitudine per un po', Elle!- disse una voce al suo orecchio. La ragazza trasalì.
-Lucy! Mi hai fatto prendere un colpo!- e scoppiò in una fragorosa risata.
-E perchè? Ah già, avresti preferito che fossi George, eh?-. E fu così che la povera Lucy si ritrovò inseguita per casa da una Eleanor alquanto irritata e con un cuscino come arma.
-Adesso ti faccio vedere io!-
-Ehm, qualcuno mi potrebbe dare una...-
BAMM!
-Oh cavolo!- gridò Elle.
-Ahi ahi...- imprecò una voce sotto il suo fondoschiena.
-Oddio, ho spiaccicato John Lennon!-
Eleanor si alzò di fretta alzando il cuscino, rivelando sotto di esso un povero John in grembiule e con in mano una padella, tutto dolorante. Elle era imbarazzatissima mentre da dietro di lei sentiva le risatine di Mag e Liz, che era appena scesa dal piano di sopra.
-Non preoccuparti, baby- disse lui alzandosi con un viso che rivelava il contrario.-Non è successo nulla!-
-Lucy, è tutta colpa tua!-
-Certo certo, Elle...come vuoi tu...- e quest'ultima riprese a leggere il suo libro ridendo sotto i baffi.
Elle sbuffò.-Quindi, dicevi, John?-
-Si, ecco..- fece lui raccogliendo la padella -Mi servirebbe una mano in cucina, io, George e Martha non bastiamo!-.
Le ragazze si guardarono un attimo.
-Vengo io!- esclamò seccata Elle, sapendo che nessuna delle altre tre, intente IMPROVVISAMENTE a fare tutt'altro, aveva voglia di mettersi ai fornelli, e seguì Lennon in cucina.
-Cosa leggi?- miagolò Mag sporgendosi dal divano e avvicinandosi a Lucy. Quest'ultima non alzò gli occhi da quella pagina e rispose secca: -Un libro-.
-E di che parla?- continuò a stuzzicarla Maggie. Era evidente che non aveva niente da fare e che voleva irritare la povera amica. Intanto Lizzy si godeva la scena dal divano opposto, con i pop corn in mano (che non si sa da dove siano spuntati).
 -Parla del processo di demolizione e lavorazione di una mucca rompiscatole- e così dicendo incenerì Mag con lo sguardo. Lei indietreggiò.
-Mamma mia! Come sei suscettibile oggi! Che hai!-
-Sembri alquanto scazzata, Lu!- continuò Lizzy.
-Eggià!-
Lucy tornò a fissare il libro con la sua solita indifferenza, peccato che questa volta si tradì facendo notare le sue guance diventate rosse.
-Aah!- gridò Maggie puntando un dito contro l'amica lettrice con un aria soddisfatta e sconvolta.-Lucy ha lasciato trasparire un'emozione!-
-Non è vero!- replicò lei chiudendo di colpo Amleto e provando a stare seria mentre fulminava l'amica.
-Allora dicci cos'hai!- insistette Liz.
-Uff...e vabbè- sentenziò rassegnata -basta che non ridiate!-
Le altre due si guardarono: non potevano giurarlo, così Lucy alzò gli occhi al cielo e sussurrò poi due parole quasi incomprensibili. -Mi manca...-
-COSA? Non ho sentito!- urlò a momenti Mag porgendo l'orecchio.
-Mi manca!- sbuffò lei. Mag e Liz si guardarono di nuovo.
-Ma se non è passata nemmeno una giornata intera!-.
-Si, lo so, ma...- rispose Lu con uno sguardo dolcioso -..mi manca ANDREWWWWWWWWW!-.
E mentre si getteva a capofitto sul cuscino, le altre scoppiarono in una fragorosa risata.
 
-Come? Domani è il compleanno di Lizzy? Sul serio?- Harrison sembrava quasi meravigliato da quello che Mar gli aveva appena comunicato.
-Si si! Proprio così!- continuò lei sbattendo le uova -E' un cancro, proprio come...-
-ME!- disse Ringo con una caraffa in mano irrumpendo nel discorso.
-Si Rings! Proprio come te! Sai, mi hanno detto che il cancro e l'acquario hanno una bella intesa!- miagolò Martha facendogli gli occhi da cerbiatta ma lui rispose nella maniera più tranquilla e ingenua possibile:-Ecco perchè tu e Lizzy andate così d'accordo!- facendo cadere le braccia a Mar e scatenando una risata generale.
-Quanti anni compie, scusa?-
-Diciannove, George-.
-Chi è che compie gli anni, qui?- sentenziò Lennon materializzandosi nella stanza con Elle al suo fianco.
-Lizzy!-
-Ah si! E' vero! Domani è il suo compleanno!-
-Di la verità, Elle: te n'eri dimenticata!-
-Non è vero, Martha!-
-Non è questo il momento di discutere, ragazze! Questa è spartaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!- e tutti guardarono Ringo con una padella in testa e il pugno proteso verso "l'infinito ed oltre".-Ok, no, scherzavo...-
-Comunque, ci vuole qualcosa in grande!- disse Lennon facendosi già i filmini mentali.
-Ma...la conosci da neanche mezza giornata!-
-Zitto George, e torna a sgranocchiare quelle noccioline...-
-Ci vorrebbe una festa!-
-Ringo ha ragione! Magari in qualche pub qui vicino, con un po' di gente!- Mar era entusiasta all'idea di tutto quello che le stava accadendo.
-Siete..siete sicuri che sia una buona idea?- fece capolino Elle -Non è che poi...vi riconoscono?-.
-Concordo con la tpa dai capelli castani...- aggiunse George indicando quasi non curante una Eleanor diventata tutta rossa.
-Ma certo che no! E poi è un'idea grandiosa!- urlò Ringo improvvisandosi un esperto organizzatore di feste.
John frenò il suo entusiasmo e attirò l'attenzione.-Si, ma non dobbiamo dir niente a Lizzy, deve essere una sorpresa!- e scrutò attentamente le facce degli altri quattro cercando consenso, ma diciamo che le espressioni sui loro volti era differentissime: Mar, che continuava a "smaciullare" quelle uova, era eccitatissima; Ringo s'era messo a stilare una lista delle cose da fare (tra le quali rientrava anche lavare le mutande e trasformare il tappeto in una specie di origamo gigante a forma di cigno e non chiedetemi perchè); Lu, che badava alla carne, era un po' preoccupata e George, che aveva ancora le noccioline in bocca, sembrava non fregarsene.
-Staremo zitti come non mai!- gridò a momenti Mar. 
Elle si diede una pacca sulla fronte:-Iniziamo bene...-
-TU. Pensa alla carne!-
-Tra quanto è prontoooooooooo?- disse McCartney facendo capolino nella stanza con una specchio in mano e un pettine tra i capelli.
-Quando la carne è cotta!- e così dicendo Ringo guardò in direzione di Eleanor.
-Ehi, non guardate me! E' colpa mia se ci mette tanto?-
-Domani Lizzy compie gli anni!- disse quasi urlando George sventolando sotto il muso di Paul una bandierina uscita da chissà dove.
-Lizzy è...- fece lui, quasi imbarazzato.
-...la moretta con la camicia bianca di là in salotto, Play Boy!- lo riprese subito John. Macca si affacciò al salotto per capire meglio di chi si stesse parlando e si potè facilmente percepire un "niente male..." mentre veniva riportato alla realtà con l'entusiasmo alle stelle di Mar.
-Si, e faremo una festa! Domani sera!-.
Paul strabuzzò gli occhi. -Domani sera!? Siamo sicuri di riuscirci!?-
-Certo! Ma dobbiamo tenere tutto segreto, vogliamo che sia una sor...-
-E' PRONTOOOOOOOO!-
-ELLE! Non urlare, santo Pepper!- I quattro guardarono Martha.
-Santo CHI!?-
-Ah no, niente...- concluse imbarazzata. -Andiamo a mangiare, và!-
 
-Volete po' di carne?-
Gli unici ad alzare la mano, con la bocca rigorosamente piena, furono Elle, Maggie e George. Non c'era da stupirsi. 
Presero un pezzo a testa ma improvvisamente, al primo boccone, Harrison iniziò a tossire. Si era piegato in due e cercava di sputare quel pezzo maledetto che probabilmete gli era andato di traverso. Paul, al suo fianco, iniziò a dargli delle forti pacche sulla schiena fino a quando un piccolo grumolo di carne quasi integra volò dalla sua bocca al piatto che aveva davanti.
-Oh, questa carne è bruciatissima e durissima! Mi è andato di traverso, porca miseria!- fece massaggiandosi la gola.
-Oh diamine- disse Elle a bocca aperta -E dopo aver spiaccicato John Lennon, stavo anche per avvelenare George Harrison!-
Tra i comminsalì scoppiò una grande risata e tutti ripresero a mangiare, ma a tratti: infatti John si alzata ogni tot di minuti e andava su per le scale con Martha per pòoi ricomparire; Ringo parlottava con Elle e Paul cercava ogni volta di distrarre Lizzy con ogni argomento possibile, anche se lei contuava a fissare gli altri (e soprattutto Martha).
-Qual'è il tuo colore preferito?- fece lui sfoggiando la sua occhiata migliore.
-Mmm...azzurro- ma lei guardava sempre la scala.
-Ehmm...e cosa ti piace fare?-
-Cantare..-
-E qual'è la tua canzone preferita?-
-Tomorrow Never Know...-. Sì, era proprio distratta.
-E la tua taglia di reggiseno?-
-EHI!-
Ok, a questo punto forse era proprio attenta, anche perchè riuscì a dare uno schiaffo a Paul proprio in piena guancia.
Notes from Penny Lane

Ed ecco che, dopo MESI e MESI ho riaggiornato (e magari non frega nessuno! *-*)
Ho avuto parecchio da fare, tra scuola ed impegni, ma questa sera mi sono presa del tempo per trascrivere questo piccolo capitolo XD
Ed ecco le nostre 5  amiche che iniziano la loro avventura in questa Liverpool degli anni '60. Non è il sogno di chiunque? Beh, se volte fate inta di essere loro! xD E come si nota ognuna di loro haun carattere diverso e anche qualche orientamento particolare..apparte Lucy! xD Ma lei si capirà più avanti xD spero che vi sia piaciuto e che abbiate la pazienza di aspettare il prossimo! XD grazie a tutti!
Ciao!

Jules.

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