.Ulisse.

di assasymphonie_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Heart Adrift ~ Itaca di disperazione ***
Capitolo 2: *** Slave Of Destiny ~ Itaca impossibile ***
Capitolo 3: *** Black Knight ~ Itaca Desiderata ***



Capitolo 1
*** Heart Adrift ~ Itaca di disperazione ***


Heart Adrift 

Itaca di disperazione

Sorridi, oh uomo dagli invisibili occhi.
Ma i tuoi pensieri sono come sempre lontani ed il tuo cuore è fermo, immerso in un mare di dolore e disperazione.
I suoi abissi sono profondi e torbidi, da tempo non ne scorgi né il fondo né la fine.
Eppure continui a sorridere. Sorridi ma non sei felice.
Non lo sei mai stato.
C’è stato un tempo, in cui forse lo hai creduto. Hai creduto di poterti concedere quel lusso che gli altri chiamano gioia. Ma ti è stato negato.
Come ogni altra cosa, all’infuori di questo senso di vuoto che ti accompagna da sempre.
In quell’Itaca coperta di neve, gelata e sterile.
Odiavi quel posto, così freddo, desolato, senza emozione alcuna.
Come te.
Per questo sei scappato.
Scappato da quel luogo, dalle tue paure, dal tuo passato, dal tuo presente, da te stesso.
Preferivi non pensare a cosa ti avrebbe riservato il futuro, era assurdo tentare di comprendere l’enorme disegno che ti era stato illustrato, in quel momento.
Ancora non sapevi che il dolore ti avrebbe seguito, silenzioso e strisciante come un serpente velenoso, pronto a colpire in qualsiasi momento.
Ed hai cominciato a fingere.
Fingere di essere quello che non sei, a nascondere tutto quello che invece sei stato.
Perché non vuoi, non vuoi che nessuno sappia.
Nessuno. Non
loro.
Sono le prime persone che ti suscitano un’emozione del genere.
Fa male, vero? Mentire a chi si fida ciecamente di te.
Ma non sei disposto ad ammettere che esiste qualcosa in grado di scalfire il tuo cuore di diamante.
Al dolore, sei assuefatto da tempo.
No. Non devono sapere.
Perché la
tua Itaca, non cioè che tu consideri casa.
Non è dove desideri tornare.
Dove non puoi tornare. Non più.
E viaggi, oh uomo dagli occhi spenti.
Senza meta, senza scopo.
In cerca di quella che sarà la tua fine. Preghi solo che giunga presto.
Che giunga, sotto qualsiasi forma.
Che sia onda o fiamma, fulmine o roccia.
Che sia uomo o animale, caso o intenzione.
Non importa. Non per te.
Vuoi solo lasciarti andare.
Per sempre. Smorzare qualsiasi suono che non sia silenzio.
Così, semplicemente, oh cuore
alla deriva.


 

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Capitolo 2
*** Slave Of Destiny ~ Itaca impossibile ***


Slave Of Destiny

Itaca impossibile

Tu non hai mai creduto al destino.
E’ inutile negare, non sei mai stato bravo a mentire.
Prima che tutto questo iniziasse era un bambino come tanti altri.
All’epoca non potevi immaginare che i tuoi fossero genitori speciali, coinvolti in un disegno dal quale tu non saresti riuscito a fuggire.
Ben presto, il tempo ha perso ogni significato.
Parole su parole ti affollavano la mente, poi il silenzio.
Era tempo di agire. Agire e riuscire.
Non potevi permetterti di fallire e lo sapevi bene.
Inganni, dolori, confusione, amore.
Le emozioni si susseguivano veloci in un turbine sempre più ampio di avvenimenti.
Cominciasti a credere di non poter fare più nulla.
Il fato ti stava trascinando nel suo vortice e tu ne venivi irrimediabilmente risucchiato, senza possibilità di ritorno.
Poi venne la prigionia.
E quella fu terribile.
Non pensavi esistesse un simile stato d’impotenza e rabbia.
La tua Itaca cominciava a sbiadire tra i ricordi.
A stento ricordavi cosa fosse la normalità, lo scorrere sereno del tempo.
In quel mondo così maledettamente surreale, tutto era falsato.
Ti stavano lentamente togliendo il tuo passato, goccia a goccia, mentre il tuo presente veniva vissuto da qualcuno che non eri tu.
Aspettasti. Per tanto, molto, tempo.
Sapevi che sarebbe dovuto accadere, prima o poi saresti uscito di lì.
Ma qualcosa ti diceva che ormai tutto quello che eri stato apparteneva al passato.
E quando l’agognata libertà giunse, fu quasi peggio di una qualsiasi tortura.
Estraneo a quelle persone che conoscevano solo un altro te sebbene tu di loro, sapevi ogni cosa.
Immerso in altro dolore e altre lacrime nascoste.
Mostrandoti forte, temprato da una visione invisibile delle cose.
Resistere, resistere.
Si trattava solo di questo alla fine, vero?
Gli eventi presero a scorrere a velocità raddoppiata.
L’immenso buco nero ti aveva risucchiato nuovamente.
Resistere, resistere.
Idee confuse, gioia, dolore, rumore …
Resistere, resistere.
Silenzio.
Di nuovo, un calmo innaturale silenzio.
Era finita?
Certo, sarebbe stato bello crederlo.
I cattivi erano sconfitti, la tua principessa ti amava, il te stesso di un altro mondo stava bene, i tuoi amici erano salvi.
Era giunto il tanto atteso, lieto fine.
Ma no. Tu lo sapevi bene, non poteva essere finita.
Altri viaggi, altre storie, altri pensieri.
Perché tu non puoi restare.
E’ il tuo fato, il tuo cammino segnato, non gli puoi resistere.
La tua, è un Itaca impossibile.
Sei costretto a vagare, oh Ulisse dagli occhi scuri.
Vagare in eterno, oh
schiavo del destino.

 

 

Angolo dell'autrice:

Oh god ._.
Sono una peggio dell'altra, lo ammetto.
Oh vabbè ciò che si inizia va sempre portato a termine, quindi.
Sò che sono obrobriose, fatemene ammenda owo
Spero che qualcuno riesca ugualmente a coglierne l'astruso senso;
Harinezumi: Ti ringrazio davvero molto per aver recensito. Hai ragione, Ulisse ad Itaca ci voleva tornare, per questo il fatto che questi tre personaggi abbiamo tre Itache completamente differenti, che suscitano emozioni differenti, mi sembrava uno spunto buono. Credo di non riuscire a renderlo al meglio però.

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Capitolo 3
*** Black Knight ~ Itaca Desiderata ***


Black Knight
Itaca Desiderata
 
Non lo ammetteresti mai, ma ti accade spesso di sentirti come lui.
Quell’uomo di cui ti è capitato di leggere nelle pergamene della principessa Tomoyo, importate dall’Europa.
L’uomo il cui nome e le cui avventure vengono tramandati da secoli nei paesi del lontano, antico, Mar Mediterraneo.
La cui esistenza non è che un mito, forse.
Eppure non puoi fare a meno di trovare parecchie affinità tra le vostre due, complicate, esistenze.
Non è forse per il suo stesso motivo che ti sei messo in viaggio con quelle persone, con cui inizialmente non avevi nulla da spartire?
Un bamboccio, un mago da strapazzo, una polpetta bianca e una principessa che fa tranquillamente concorrenza alla Bella Addormentata, visto che è cosciente una volta su sei.
Peggio di un circo itinerante.
Eppure sei andato con loro.
Subito ne hai dato la colpa a quella maledetta stregaccia che sembrava godere delle tue disgrazie.
Eppure eccoti qui, e sai che in parte è per tua volontà.
Vagabondo delle dimensioni.
E dimmi, non è forse per lo stesso motivo che lo sei diventato?
Non è forse per ritrovare la tua Itaca che tanto ami e dalla quale sei stato cacciato?
Lo è, ma non solo.
Perché sei stufo di sentirti ripetere che tutto è già scritto, che al destino non si può sfuggire.
Al diavolo il fato! Uno la propria storia se la scrive da solo.
Sono gli eventi che si adeguano alle decisioni, non il contrario.
E’ così, ne sei convinto.
E’ per questo che ora quelle persone che reputavi così irritanti sono divenute la tua famiglia.
E’ per questo che siete riusciti a modificare quel fottuto reticolo di decisioni già prese ed eventi programmati.
E’ per questo che avete cambiato il destino.
Ce l’avete fatta, sì e tu non hai nulla da rimpiangere.
Perché questo viaggio ti ha cambiato, plasmato ma, come ripete in continuazione quel petulante di un mago, ciò significa solo che sei maturato.
Ora sai cos’è la
vera forza, sai inquadrare i veri obbiettivi.
L’hai capito ed anche quando sei finalmente tornato alla tua Itaca, sapevi di non poter e di non
volerrestare.
Hai preso la decisione che reputavi giusta e non importa cosa pensassero gli altri, perché è stata una
tua scelta.
Scelta che ha influenzato il
tuo destino.
Non sei mai stato un tipo riflessivo eppure fin qui ci sei arrivato.
La vita va vissuta al meglio, finchè si può. Senza lasciarsi trascinare dagli eventi.
Ed è questo che farai.
Vivrai.
Lontano dalla tua Itaca ma come decidi
tu.
L’hai capito e lo farai, guerriero senza terra.
L’hai capito e sempre lo saprai,
oh nero cavaliere.
 
Angolo dell’autrice:
Okkai io vi avverto. Questa è molto diversa dalle altre, molto meno prosa e più schiettezza *tipica del nostro Kuro-bau *
Temo sia infatti venuta peggio, ma fa nulla.
Grazie a tutti quelli che hanno letto o recensito <3
 

harinezumi: Ti ringrazio davvero :3 Questa fic è abbastanza diversa dalle altre, ma spero apprezzerai ugualmente. Ecco a me Shaoran fa un po’ pena, ecco. Però ammetto che quello vero  mi sta simpatico :3
 
 
Sole the Kid: Figurati se mi offendo! Hai perfettamente ragione .
Il fatto è che riesco a scrivere meglio sui personaggi che mi piacciono di più :3
Temo infatti che questa di Kurogane sia venuta veramente male (eppure lo stimo profondamente çAç) ma, come si dice, ci si prova e si impara dai propri errori xD
Grazie ancora del tuo commento <3
 

piccola_pulce: Guarda, ti dico solo che non merito tanti complimenti! >////<
Sono davvero lusingata dalla tua recensione e felicissima che ti piaccia così tanto il mio modo di scrivere . Allora per quanto riguarda il manga *me ha tutti i volumi* ne vale veramente la pena (?) che poi non si sa qual è perché leggerli è davvero un crogiolarsi nello splendidume <3 Ahah, per quanto riguarda le poesie, non so quanto l’insegnate sia d’accordo ;3

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