Ombra

di Iulius Aurelius
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Operazione Confucius ***
Capitolo 2: *** Monti Verdi ***



Capitolo 1
*** Operazione Confucius ***


Ombra - Capitolo 1 Mai pensare che la guerra, anche se giustificata, non sia un crimine. (Ernest Hemingway)
Tutti i vizi di tutte le età e di tutti i paesi del globo riuniti assieme, non eguaglieranno mai i peccati che provoca una sola campagna di guerra. (Voltaire)

5:30 AM – Giugno 13, 1985 – Spazio aereo Cinese

Un velivolo americano stava sorvolando lo spazio aereo della Cina.

<< Stiamo sorvolando il Mare delle Filippine, 32000 piedi di quota. Avvicinamento all’isola di Guang >> disse uno dei piloti
<< Quindici minuti al lancio, inizio procedura per la depressurizzazione interna. Controllo equipaggiamento Ok, Armo del paracadute Ok >> aggiunse un soldato nella parte posteriore dell’aereo

Al radar dell’aereo, si avvicinò un uomo di media statura, magro e sulla quarantina, a giudicare dai capelli corti e della barba brizzolata. Indossava una giacca di pelle marrone, un pantalone e scarponi neri. Possedeva due occhi di un verde inteso e profondo, e aveva due cicatrici, una sulla parte sinistra della fronte e l’altra su naso, come a testimonianza delle numerose battaglie a cui fu partecipe. L'uomo era il Maggiore Lewis Mcfly

<< Bene, inizio della prima fase >> disse il Maggiore
<< La zona di lancio possiede una zona d’alta pressione >> aggiunse il pilota comandate
<< Abbiamo un elevata visibilità >> continuò Mcfly

Nella parte posteriore del velivolo, un giovane uomo sulla ventina inoltrata stava sonnecchiando su una panca, il suo nome era Josh Marshall. Era alto, aveva un viso sottile e dai lineamenti dolci, più simile ad un europeo che ad un americano, fisico asciutto, capelli lunghi castani e occhi marroni. Indossava una tuta militare verde scuro e degli anfibi neri

<< Ehi, svegliati! >> disse il soldato di prima

Il militare si avvicinò ad un macchinario dove premette un bottone rosso

<< Sistemi d’ossigenazione operativi >>

Il soldato vedendo che Josh era ancora a sonnecchiare sulla panca, cercò di svegliarlo nuovamente

<< Svegliati! Ehi mi senti!? >>

Il militare si era accorto che, Josh era sveglio e stava fingendo solo per poterlo irritare

<< Siamo sicuri che questo cretino sa cosa deve fare? >> disse il soldato attraverso il canale di comunicazione
<< Avvicinamento al punto di destinazione, dieci minuti al lancio >> comunicò il pilota
<< Josh, sei diventato sordo da un momento all’altro? Alza il culo e indossa quella maledetta di maschera d’ossigeno! >> sbraitò il maggiore Mcfly
<< Diamine… al giorno d’oggi non si può fare nemmeno un riposino in santa pace… >> mormorò Josh

L’uomo si alzò e con fare svogliato indossò la maschera.
Passarono cinque minuti e la depressurizzazione interna fu completata.

<< Livello di ossigeno ottimo. Cinque minuti al lancio, apertura del portello! >> disse il soldato

Il portello fu immediatamente aperto, la luce che ne entrò fu per un attimo accecante ma poi, si videro i primi raggi del sole mattutino.

<< Temperatura esterna, meno 48 gradi celsius. Due minuti al lancio >>

Josh si avvicinò al portellone aperto

<< Cadrai come un masso a 220 chilometri orari, cerca di non sfracellarti al suolo come una frittata >> disse il Maggiore
<< 60 secondi al lancio, posizionarsi >>
<< Josh, questo passerà alla storia come il lancio 108 >>
<< 10 secondi al lancio… meno 5, 4, 3, 2, 1… Go! >>
<< Spiega le tue ali e inizia a volare! >>

Con uno slancio all’indietro, Josh si lanciò dall’aereo scagliandosi verso il suolo come un proiettile.

Isole Hawai, casa di Josh Marshall, una settimana prima…

<< Josh, ho delle notizie scottanti >> disse il Maggiore Mcfly
<< Quali? >> chiese Josh
<< I pezzi grossi della CIA hanno finalmente dato il consenso per la nostra missione. L’Operazione Confucius >>
<< Operazione Confucius? Hmph, bisognerebbe premiare la fantasia di chi riesce a inventare questi nomi >>
<< Sii serio, da questa missione dipende il futuro dell’ unità Shadow >>
<< Ok, cosa ha di tanto “fantavoloso” questa missione? >>
<< Circa sette anni fa, uno scienziato cinese chiese aiuto al governo americano tramite uno dei uno nostri informatori. Il suo nome è Yao Zhejiang. È a capo del BIDE-1672, uno dei più segreti laboratori sovietici. Zhejiang è tra i maggiori esperti mondiali in fatto di progettazione e sviluppo degli armamenti >>
<< Yao Zhejiang… mi sembra di averlo giù sentito questo nome… >>
<< Non ti sbagli, dopo tutto è grazie a lui se i nostri amici russi hanno spedito il primo uomo nello spazio… >>
<< Un cinese che progetta un lancio spaziale russo? Questa è bella >>
<< Dopo tutto sono alleati… 12 aprile 1961, i sovietici mandarono nello spazio il primo razzo con equipaggio umano a bordo… >>
<< Allora avevo solo quattro anni, ma ricordo perfettamente l’isterismo di massa dei fanatici religiosi… La Terra era una pietra fluttuante nell’universo, ma di Dio non v’era nessuna traccia >>
<< Proprio cosi. Colui che condusse Gagarin nello spazio, fu il razzo sopranominato Vostok. Si deve a Zhejiang installazione del potente motore che ha fatto alzare il razzo. Dopo la missione di Gagarin, Zhejiang continuò la sua carriera nello sviluppo aereospaziale per 14 anni, poi divenne il capo progettista di un laboratorio top-secret per quasi tre >>
<< Di certo il pane sotto i denti non gli mancava, anzi. Quindi, perché disertare? >>
<< Aveva iniziato a temere le sue stesse creazioni… chiamala pure crisi di coscienza >>
<< Io piuttosto la chiamerei ipocrisia… allora lasciò persino la sua famiglia? >>
<< No, aveva posto delle condizioni, una delle quali era di trasferire lui e la sua famiglia nella costa occidentale dell’ America… La missione andò a buon fine, dopo tutto la condussi io >>
<< Maggiore non si vanti, le ricordo che è un peccato… hahaha… >>
<< In ogni caso due anni dopo, iniziò quello che alle masse d’oggi pare come il graduale disarmo delle due fazioni >>
<< Ah già, una delle solite favole immesse dal governo >>
<< In realtà abbiamo sfiorato di pochissimo un conflitto nucleare, il presidente ordinò ai sovietici di smantellare le testate e i missili che disponevano “segretamente”. Di contro, i sovietici s’irritarono ancor di più e, misero i allerta tutti i suoi eserciti e aumentarono la produzioni di ordigni di distruzione di massa. Le armate USA e URSS erano pronte per una guerra nucleare. Immediatamente ci furono delle negoziazioni non ufficiali per sventare la minaccia pronta ad esplodere. Alla fine, il 14 Maggio del 1981 i sovietici rimossero i missili e disarmarono le testate, il pianeta evitò così un olocausto nucleare. Purtroppo per indurre il disarmo, dovemmo scendere a patti >>
<< Ne ho sentito parlare, USA e URSS che scendono a patti… cosa volevano i nostri amici comunisti? >>
<< Volevano che gli restituissimo Zhejiang >>
<< Rimuovere centinaia di missili solo per un uomo? >>
<< Puoi anche non crederci, ma andò cosi >>
<< Adesso sono veramente interessato, deve aver progettato qualcosa di veramente grosso per essere tanto ambito >>
<< Quattro anni fa ne ignoravamo il motivo, ma il tempo stava per scadere. Non avevamo scelta, o consegnavamo Zhejiang oppure si scatenava una guerra senza precedenti. Il Presidente Reagan cedette alle richieste e cosi, portammo via Zhejiang dalla sua abitazione e stesso il giorno dopo lo consegnammo tra i suoi urli di “Salvatemi” ai cinesi, per scomparire per sempre. Infine, poche settimane fa ricevemmo delle informazioni sullo scienziato da una delle nostre spie >>
<< Quali informazioni? >>
<< In questi quattro anni, Zhejiang era stato riportato al BIDE-1762 e costretto a lavorare sull’arma che tanto odiava >>
<< Di che arma si tratta? >>
<< L’arma appartiene alla stessa tecnologia dei razzi, sembra che si tratti di una nuova arma nucleare. Sono poco più di tre mesi che i sovietici stanno conducendo test nucleare sull’isola cinese di Guang >>
<< Suppongo che l’arma in questione c’entri qualcosa >>
<< In fin dei conti, questa è l’arma per cui Breznev fu disposto a distruggere i propri armamenti >>
<< Zhejiang si trova ancora sul posto? >>
<< No, secondo i nostri informatori si trova sui cosiddetti “Monti Verdi” a 4 chilometri a nord >>
<< “Monti Verdi” su un suolo “Rosso”, questo si che è una contraddizione.. Comunque, perché lo hanno spostato? >>
<< Perché stanno effettuando dei test sul campo, è la migliore occasione per recuperare Zhejiang, se fosse ancora nell’impianto di ricerca questa missione non potrebbe avvenire >>

5:47 AM – Giugno 13, 1985 – Isola di Guang

Erano passati due minuti dal lancio, ormai Josh era diventato un proiettile umano scagliato verso il suolo a oltre 200 chilometri orari.
Arrivato ad una certa altitudine, il soldato portò il suo corpo all’indietro stabilizzandosi in orizzontale. Il Maggiore Mcfly iniziò una comunicazione radio con Josh.

<< Ricapitoliamo la tua missione Josh. Il tuo compito è di riportare in America vivo e vegeto Yao Zhejiang, dovrai infiltrati nel territorio denominato “Colline Verdi” . Se non tiriamo fuori Zhejiang prima del completamento dell’arma, il mondo affronterà una delle più grandi crisi della storia… non credo di doverti dire che, se non riusciamo a completare la mia missione, ci aspetta un bel plotone di esecuzione tutto per noi >>

Con uno strattone alla cordicella, Josh aprì il paracadute per iniziare la procedura di atterraggio.

<< Una volta che avrai salvato Zhejiang, aspetta sul punto di recupero concordato. In quel luogo sarà lanciato un pallone di recupero. Il pallone sarà gonfiato ad elio, in totale, l’operazione richiede appena dieci minuti. Una volta completata, il pallone inizierà a sollevarsi da terra e infine sarà agganciato dal braccio dell’elicottero. >> disse il Maggiore Mcfly
<< Avete intenzione di usare il sistema Fulton…!? >> chiese Josh stupito
<< Ovviamente. Un elicottero verrebbe individuato appena toccherebbe il suolo e, inoltre, adesso stiamo già sorvolando alla minima altitudine per non farci individuare >>
<< Mi domando se Zhejiang ne uscirò vivo… >>
<< Non preoccuparti, lo scienziato avrà un trattamento di lusso... al massimo tornerà stordito e tenterà di assalire l’equipaggio grugnendo >>
<< Farò finta di non aver sentito… Comunque, hai intenzione di sorvolare uno spazio aereo Cinese con un singolo AC-130? >>
<< È equipaggiato con due mitragliatrici GAU da 25 mm a e due M197 da 20 mm a tre canne, più un M102 da 105 mm >>
<< In poche parole, il nemico avrebbe appena il tempo di accorgersi del velivolo per poi venire disintegrato… >>
<< Non male, vero? In ogni caso, tornando alla missione, il limite è e resta di sole 2 ore… Se tutto va per il verso giusto, ci dovresti mettere al massimo 1 ora >>
<< Giusto in tempo per il tè delle 5 >>
<< Già, ma se qualcosa va per il verso storto, ti farai una lunga vacanza nella foresta dell’isola… questo se non ti catturano i cinesi, o peggio, se lo Zio Sam non ti fucila prima >>
<< Grazie Maggiore, lei si che sa essere incoraggiante >> disse Josh sarcasticamente
<< Mio dovere >> rispose Mcfly gongolando

Ormai erano passati tre minuti dal salto e Josh era in dirittura d’arrivo. Il soldato americano diede un secondo strattone al paracadute dalla quale si sganciò, atterrando  su un colle vicino ad una foresta.
Josh iniziò prima a togliersi i vari misuratori di pressione e altitudine che aveva ai polsi, poi passò al sistema di ossigenazione che aveva sul petto e, infine, si tolse la maschera. Appena toltosi tutto l’equipaggiamento del lancio, il soldato si nascose dietro il tronco caduto di un albero e aprì una comunicazione radio.

<< Maggiore… >> disse Josh
<< Aspetta! >> interrupe Mcfly
<< Cosa c’è? >>
<< Siamo in territorio nemico, potrebbero sentire le nostre conversazione. D’ora in poi, useremo dei nomi in codice. Il tuo nome in codice sarà Demon Wolf >>
<< Demon… Wolf…? >>

Josh emise un piccolo brontolio di disapprovazione

<< Non ti piace? >> chiese Mcfly
<< Wolf… il suo… stesso codename >> rispose Josh
<< Te lo spiegherò a tempo debito >>
<< Passiamo ad altro. Io come dovrei chiamarla, Maggiore? >>
<< Chiamami Maggiore Alexander >>
<< Alexander… afferrato >>
<< Wolf, questa è una missione di recupero stealth, tutto quello che avrai bisogno dovrai trovarlo sul campo, dalle armi al cibo… fai parte dell’unità Shadow e, come dice il nome, dovrai essere un’ombra, non devi lasciare alcuna traccia della tua presenza >>
<< Bene >>
<< Dimmi Wolf, riesci a vedere il laboratorio? >>

Demon Wolf s’alzo e si diresse verso il piccolo dirupo alle sue spalle, preso il binocolo in mano e vide il BIDE-1672 nella vallata sottostante

<< Si, si trova proprio sotto la mia posizione >> disse Wolf
<< Ricordati, non farti scoprire. Non dovrebbero esserci soldati americani sul suolo cinese, altrimenti potrebbe scatenarsi un conflitto internazionale, e noi già stiamo violando i patti. Questa è una missione Top-secret. Se verrai catturato dai Cinesi, il governo americano negherà ogni coinvolgimento >>
<< Avreste fatto prima a dirmi “Cavatela da solo” >>
<< Wolf, sarò sincero con te, lo Zio Sam potrebbe costringerti a fare suicidio nel caso venissi scoperto >>
<< Come i Samurai… >>
<< Si… >>
<< Fatemi capire. Niente armi, ne equipaggiamento, ne cibo… è una missione in solitario, quindi non posso nemmeno avere il culo parato dai rinforzi >>
<< Esatto >>
<< Questo si che è un One Man Show! >>
<< Beh, se vuoi avere un premio di consolazione, c’è una squadra di supporto che ti aiuterà via radio >>
<< Da quanti elementi è composta? >>
<< Due >>
<< Ok… Mi stai prendendo per il culo? >>
<< No, la squadra è formata da me e dalla dottoressa qui al mio fianco, il suo nome in codice è Elisabeth >>
<< Salve Wolf, è un onore parlare con te per la seconda volta >> disse Elisabeth
<< Parlare per la seconda volta? Vi conoscete già? >> chiese il Maggiore
<< Per farla breve, ci siamo incontrati nella sala mensa della base, abbiamo parlato, discusso e riso… e alla fine, è c’è stato il colpo di fulmine >> rispose Josh con fare sornione
<< Io non ricordo nessun colpo di fulmine >> continuò Elisabeth un po’ altezzosamente
<< Oh andiamo, mi divoravi con gli occhi >>
<< Hmph! >>
<< Ti ricordi la promessa? Se fossi tornato vivo e vegeto dall’operazione, saresti uscita con me >>
<< Or dunque, Signor Wolf, se lei tornerà in vita e in un unico pezzo, verrò a cena con voi >>
<< Bene, mi sarebbe dispiaciuto molto non poter uscire con te… Dopotutto, a me piace molto giocare al dottore >>
<< Pervertito! >>
<< Allora, avete finito di sproloquiare qui, Si o No!? >> tuonò il Maggiore Alexander
<< Scusi Maggiore >> dissero all’unisono Wolf ed Elisabeth
<< Wolf, la frequenza per contattarmi è 123.45, mentre quella della dottoressa è 130.20. Adesso dirigiti a nord, li troverai l’insediamento dove è tenuto prigioniero Zhejiang >>
<< Ricevuto, passo e chiudo >>

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Capitolo 2
*** Monti Verdi ***


c Demon Wolf era arrivato nella foresta inoltrata e, con passo velato e silenzioso come un vero lupo, si dirigeva verso sud dove era prigioniero il progettista cinese.
Mentre stava camminando accanto a dei cespugli, ricevette una chiamata radio dal Maggiore Alexander

<< Allora Wolf, come va la passeggiata? >> chiese il Maggiore
<< Sono dieci minuti che cammino in questa foresta, con molta probabilità marciando per altri cinque minuti mi ritroverò sulla parte nord-occidentale delle colline >>
<< Bene. Ti ricordi quando ti ho detto della squadra di supporto composta da me e Elisabeth? >>
<< Si >>
<< C’è un'altra persona che ti supporterà in questa missione… >>
<< Chi? >>
<< Ti aiuterà colui che è stato nominato come il Soldato Leggendario… colui che è stato il tuo mentore… tuo… >>

Alexander fu interrottò da Wolf

<< Mars, non è vero? >> disse il soldato quasi malinconico
<< E’ stato grazie a lui, se questa missione ha ricevuto l’Ok. Si è recato personalmente dal capo della CIA e, inoltre, mi ha aiutato nella pianificazione della missione >> rispose il Maggiore

Iniziò una piccola interferenza nella comunicazione radio, dove prese la parola il famoso uomo dal nome in codice Mars

<< Da qui prendo io la parola, Maggiore… >> disse il soldato leggendario
<< Va bene >> rispose Alexander
<< Josh… come va? È passato molto tempo… >> continuò Mars

In quel momento, Demon Wolf emise un rantolo di disapprovazione, come se fosse deluso

<< Quanti anni sono passati dall’ultima volta che ci siamo visti?... Ti prego, parlami >> aggiunse il maestro
<< Oggi fanno 4 anni, 6 mesi e 13 giorni. Mi dispiace ma, per tua sfortuna, sono ancora vivo >> rispose Wolf
<< Vedo che non sei cambiato affatto >>
<< Nemmeno tu >>
<< È tanto deprimente risentirmi? >>
<< Hai anche il coraggio di chiederlo? >>
<< Josh… >>
<< Sei sparito così, di punto in bianco. Svanito senza alcuna traccia >>
<< Ero stato scelto per una missione Top-Secret ad alto rischio >>
<< Tsk!... La tua solita scusa. Mi domando cosa sia io per te… >>
<< Josh… Ormai la mia presenza era diventata inutile, ti avevo insegnato tutte le tecniche di lotta e sopravvivenza che conoscevo >>
<< E quelle cose sull’essere del soldato? >>
<< Questo nessuno non potrà mai insegnartelo. Josh, tu cerchi una ragione per lottare , tu sei un guerriero… non un soldato…  I soldati non sono altro che strumenti politici, nelle missione non ci sarà mai giusto e ingiusto e, un vero soldato, non discute mai gli ordini. Arriverà un momento nella tua vita, in cui la tua coscienza inizierà a farsi sentire, li dovrai scegliere se essere un soldato o solo un Killer che impugna un’arma >>
<< Io eseguo sempre gli ordini, i seguirò sempre il presidente e i comandati. Io lo faccio per proteggere la mia patria, sono disposto a morire >>
<< I politici, una volta terminati i loro mandati, saranno sostituiti da altri. Ricorda, non sono le persone a ordinare le missioni… >>
<< Allora chi? >>
<< I Tempi. Come i capi delle nazioni, la volontà del popolo cambia in continuazione…  Ciò che oggi è la salvezza, domani sarà la distruzione. Gli amici più fidati, diventano i nostri nemici più agguerriti… in realtà, non esiste un nemico “vero”, ma in senso relativo, perché sono i tempi a dettare chi combattere. Fin quando vi sarà la fedeltà fino alla fine, è inutile credere in qualcosa. >>
<< Questo è il pensiero di un soldato… >>
<< La missione è l’unica certezza che avrai, Josh >>
<< Ok, ma fammi un favore >>
<< Quale? >>
<< Chiamami Wolf >>
<< Giusto, perdonami me ne ero dimenticato… è un bel nome… Wolf, se hai bisogno di qualche consiglio, puoi contattarmi sulla frequenza 211.34 >>

Con passo veloce, Demon Wolf passò la fitta radura della foresta sino a giungere in un imbocco rialzato, davanti ad un ponte sospeso su un burrone, dove un soldato armato stava facendo la guardia.
Wolf iniziò a muoversi lentamente stando a contatto con la parete di terra alla sua sinistra ma, inavvertitamente calpestò un ramo provocando un rumore che allarmò il soldato.

<< Che cosa è stato!? >> esclamò il soldato

Poco prima che il militare sovietico si girasse, Wolf riuscì con scatto fulmineo ad appiattirsi contro il suolo mimetizzandosi con la vegetazione.

<< Probabilmente è stato uno di quei maledetti scoiattoli >>

Il soldato si tranquillizzò e continuò la propria ronda, fu allora che, l’agente americano gli si avvicinò e con una gomitata al collo gli fece perdere i sensi. Una volta messo fuori uso, Wolf, controllò l’equipaggiamento del nemico.

<< Allora, cos’hai di bello per me?... un Ak-74 e una Makarov… Se non ti dispiace, prenderò la pistola >>

Dopo aver recuperata la prima arma sul posto e nascosto il sovietico nell’erba alta, Wolf passò per il ponte sospeso, per poi fermasi a metà quando vide in lontananza, il punto di recupero dove avrebbe tratto in salvo Zhejiang.

<< Allora, se seguo il fiume sotto di me, arriverò senza troppe difficoltà al punto di recupero. Questa missione si rivela più facile del previsto >> pensò Wolf

Il soldato statunitense proseguì il cammino attraverso i Monti Verdi, evitando il contatto o mettendo KO i soldati sovietici. Fino a quando, non arrivò davanti al cancello dell’insediamento dov’era tenuto prigioniero lo scienziato cinese.
Wolf si nascose dietro un albero e aprì una comunicazione.

<< Maggiore, sono arrivato davanti l’insediamento dov’è tenuto Zhejiang, sembra una specie di caserma in rovina… Noto che la sicurezza è elevata. Da qui vedo solo due guardie che pattugliano la parte esterna del complesso, ma è probabile che ce ne siano altre >> disse Wolf mentre scrutava la zona col binocolo
<< Lo scienziato si trova in quel fabbricato davanti a te. Attento, Zhejiang deve tornare vivo, non dovrai esporlo a nessun pericolo >> disse Alexander
<< Capito >>

Wolf chinandosi sulle ginocchia, si appiattì contro il muro del cancello davanti a se e, aspettando che il primo soldato a guardia della parte esterna dell’insediamento si girasse, si distese al suolo mimetizzandosi col terreno.
L’americano prese una piccola pietra e la gettò vicino al soldato sovietico e, quando questi venne distratto dal rumore, Wolf lo colpì al collo con il calcio della pistole, per poi nasconderlo dietro il muro del cancello. Messa fuori uso la prima guardia, si diresse verso quelli che ormai erano solo le rovine del vecchio complesso. Li vi era un secondo soldato che stava ascoltando della musica col walkman, mettere KO quella guardia fu davvero facile, tant’è vero che Wolf lo toccò sulla spalla e quando questi si voltò, fu colpito in pieno viso da un poderoso pugno del soldato statunitense che, lo fece stramazzare al suolo svenuto. Purtroppo, mentre la guardia sovietica si accasciava al suolo, il suo fucile urtò un sostegno in ferro che provoco un forte rumore, allertando così gli altri due soldati dall’altra parte dell’insediamento.

<< Ehi! Cos’è stato? >> disse il primo soldato
<< Quel rumore? Nah, non preoccuparti sarà stato quel cretino che si dimena con quel coso >> rispose il secondo
<< Forse, ma è meglio andare a controllare >> continuò il primo
<< Ok, ma tanto ho ragione io >>

I due soldati arrivarono immediatamente sul posto, notando che il loro compagno era a terra privo di sensi.

<< Cosa diamine è successo qui? >> si domandò il primo soldato
<< Avverto il Quartier Generale >> disse il secondo

Il secondo soldato tentò di stabilire una comunicazione via ma, all’improvviso da quello che ormai era un residuato del secondo piano, Wolf gli cadde addosso stordendolo.

<< E tu chi cazzo sei!? >> esclamò l’altro soldato

Il militare rimasto cercò di sparare Wolf col proprio Ak-74, questi però con scatto fulmineo, mise prima la mano sul fucile d’assalto in modo da tenerlo fermo, poi colpì il soldato sovietico alla base della gola per togliergli momentaneamente il respiro e, infine, lasciò la presa sull’Ak-74 e con un braccio teso lo colpì al petto facendogli perdere i sensi. Sembrò che il combattimento fosse fine, ma non fu cosi.
Il secondo soldato si era ripreso dalla botta ricevuta in precedenza, anche quest’ultimo cercò di colpire Demon Wolf con una scarica di proiettili, ma l’agente americano con prontezza di riflessi, colpì il fucile con un pugno verso destra che deviò i proiettili facendoli conficcare su un muro. Fu allora che Wolf gli diede un sonoro colpo nello stomaco e, come mossa finale, gli mise mano sinistra dietro la nuca, il braccio destro sotto la spalla sinistra e letteralmente, lo sollevò da terra facendogli compiere una capriola in aria, in modo da farlo cadere di nuovo al suolo con la base del collo mettendolo KO senza gravi conseguenze.
Finito una volta per tutte il combattimento, Wolf entrò dentro la caserma, che era più una stanza, e incontrò finalmente lo scienziato Yao Zhejiang

<< Cosi eri tu… quello che ha fatto tutto quel casino… >> disse lo scienziato mentre scriveva una specie di promemoria sulla scrivania
<< Yao Zhejiang, immagino >> rispose Demon Wolf
<< Sei qui per giustiziarmi? >> continuò Zhejiang con tono freddo e distaccato
<< No, sono un agente della CIA. Sono qui per portarla… come dire… dall’altra sponda >>

Lo scienziato si alzò dalla sedia confortato dalla presenza del soldato americano e, iniziò a ridere

<< Hahaha… da questa battuta, presumo che tu collabori con Mcfly >> disse Zhejiang
<< Si, e si scusa di non essere passato a prendervi con la limousine >> rispose l’agente
<< Lui è le sue stupide battute… Bene, adesso portami via di qui, prima che lui venga a prendermi >>
<< Lui? Chi? >>
<< Il Colonnello Mao Zheng dell’Esercito Popolare di Liberazione >>
<< Mao Zheng? >>
<< In America è più conosciuto col nome di Shenlog >>
<< Shenlog… forse ne ho sentito parlare >>
<< È tra i maggiori membri della parte più estremista dell’Armata Rossa Cinese. Si dice che sia uno dei tanti figli del Presidente Mao, probabilmente è per questo che porta il suo cognome. Egli, vuole assumere il controllo della Cina per poterla portare ad uno splendore ben superiore a quello degli ultimi anni. Purtroppo il cosiddetto “Graduale disarmo nucleare” glielo impediva, in quanto l’est e l’ovest stavano cercando, per quanto paradossale, di andare d’accordo… Ma qualcosa, a fine decennio scorso, cambiò le carte in tavola. La Guerra Sino-Vietnamita… Quella guerra, riuscì a indebolire il potere di Deng Xiaoping quel tanto che bastava, che Zheng riuscì a infiltrarsi tra gli alti ranghi del governo. Grazie al suo gruppo antigovernative riuscì a mettere in atto il tentativo di assassinio Xiaoping, che fallì ovviamente, ma questo bastava ad avvertire il Presidente del PCC… Era in pericolo e sarebbe potuto morire senza che nemmeno se ne accorgesse. E dietro tutto questo, vi era Mao Zheng. Ma non è finito qui. Possiede un secondo laboratorio di ricerca militare, ancora più avanzato del BIDE-1672, lo Huang Di. Noto anche come “Il Laboratorio del Celeste Imperatore”, lo sta usando per poter terminare tutti i progetti ancora in corso… tra questi vi  è l’arma segreta che sono stato costretto a sviluppare… e naturalmente la userà per dar sfogo alla sua sete di potere… Questa è solo la prima fase, i loro piani inizieranno con la seconda >>
<< Quindi i soldati che ho appena steso… >>
<< Soldati dell’URSS >>
<< Pensavo che fossero Cinesi >>
<< No, se fossero stati Cinesi, tu a quest’ora parleresti con un cadavere… Credi forse che tutti quegli uomini servano SOLO per sorvegliarmi? No, il loro compito principale è quello di impedire che Zheng mi catturi, hanno l’ordine di sparare a vista a chiunque si avvicini e, in caso estremo, sono autorizzati a uccidermi per non farmi cadere nelle mani di quel pazzo… La prego, mi porti subito via da qui >>
<< Sono qui per questo >>

Wolf aprì una comunicazione radio col AC-130

<< Maggiore, qui Demon Wolf. Zhejiang è al sicuro con me >>
<< Ottimo. Adesso vai subito al punto di recupero con lui, ci rivedremo una volta che avrai usato il  fulton >>
<< Roger >>
<< Le guardie ti hanno visto? >>
<< Si, me le ho stese tutte e quattro in pochi secondi >>
<< Ho capito, sarebbe stato meglio che fossi passato inosservato, ma va bene anche cosi. Porta subito Zhejiang fuori di li >>
<< Ok >>

Chiusa la comunicazione radio, Wolf, assieme a Zhejiang, uscì dalla baracca con cautela tenendo la pistola davanti a sé.
 
<< E così, sei tu l’intruso >>

Quando i due stavano per imboccare un percorso ad est avviandosi verso il fiume, si sentì una voce.
Demon Wolf si girò di scattò e vide che, proprio davanti a quella specie di caserma, vi era un albero sulla quale un giovane uomo, sedeva su uno dei rami.
Il ragazzo era poco più basso di Wolf, aveva lunghi capelli mossi argentati e occhi dorati. Indossava una normale tuta militare verde scuro con delle striature nere sulla parte superiore della maglia. Non superava la ventina e possedeva un fisico atletico.

<< Complimenti, altri al tuo posto si sarebbero già fatti scoprire. Devi essere speciale >> disse il ragazzo mentre scendeva dal ramo
<< E tu chi diavolo saresti? >> chiese allarmato Wolf
<< Oh che maleducato che sono. Io sono Silver Raven, membro di supporto della Beast Squad. Al tuo servizio messere >>

Wolf disse a Zhejiang di allontanarsi dall’area. Poi il soldato americano notò che Silver Raven non aveva tratti cinese

<< Cosa ci fa qui un occidentale? I tuoi tratti non sono cinesi >> disse Wolf
<< Sono per metà cinese, se proprio t’interessa >> rispose Raven
<< Tsk! >>
<< Comunque… dammi Zhejiang senza fare storie e, potrai tornare a leccare il culo ai tuoi burattinai americani, come la brava marionetta quale sei. Altrimenti preparati a perire sotto i fendenti della mia spada! >>

Silver Raven non scherzava, egli possedeva una spada di tipo vichinga lunga circa 70 cm e, senza alcun dubbio, molto affilata. Senza contare la Walther PPK che portava sulla parte posteriore sinistra della vita.

<< Sono allettato dalla tua offerta, ma Zhejiang me lo porto con me. Sai mi affeziono presto alle bestiole come lui >> disse il Lupo con spavalderia
<< Che peccato, beh… è stato un  piacere conoscerti, ma adesso… MUORI! >> esclamò il Corvo

Silver Raven estrasse la spada e con un fendente cercò di colpire il proprio avversario ma, Demon Wolf con una giravolta scansò l’attacco, per poi prendere immediatamente il polso destro del corvo con la mano sinistra e, infine con l’altro gomito, lo colpì al collo.
La gomitata non fu tanto forte, infatti, Raven si rialzò quasi immediatamente. Il ragazzo tentò un nuovo attacco, adesso con un affondo ma, per la seconda volta, Il lupo si scansò in extremis. Appena Wolf evitò il colpo di spada, questi mise nuovamente la mano sinistra sul polso destro di Raven, poi con la mano destra gli diede un forte pugno nello stomaco e, per finirlo, con una leva sulla spalla lo scaraventò al suolo.
La botta fu così forte che la spada volò a qualche metro di distanza, mentre il Corvo iniziò a vedere tutto sfuocato

<< Ma…ledetto >> borbottò Raven

Silver Raven svenne decretando la fine del fugace combattimento

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