La mia vita da vampiro:Prima e dopo Bella

di RenEsmee_Carlie_Cullen
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** L'inizio Della fine ***
Capitolo 3: *** I Volturi ***
Capitolo 4: *** Addio Alice ***
Capitolo 5: *** Alice una bambina speciale ***
Capitolo 6: *** Didyme ***
Capitolo 7: *** nn pikkiatemi ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Buona sera,scusate questo piccolo intervento ma vorrei una vostra opinione e se ci sarà qualche consenso questa FF conitinuerà.
Ho deciso di postarle quì perchè fino ad ora l'hanno letta solo persone che mi vogliono bene,e nonostante mi fidi del loro giudizio non sono del tutto imparziali.
I personaggi che ne seguiranno non sono miei ma appartengono alla splendida scrittirice che è la mayer

 Prologo


Erano passati anni da quando mi trovavo a Volterra e nonostante tutto non avevo mai smesso di sperare,non avevo mai smesso di ricordare....i loro volti popolavano la mia mente e  alimentavano la speranza che mi teneva in vita.                                                                                      
Ormai ero più che convinto della morte di mia sorella e niente poteva trattenermi ancora al loro servizio,ma sopratutto niente e nessuno ormai poteva costringermi al fianco di quell'Arpia.
Lei era la mia compagna da oltre un secolo e pure la sua vicinanza non aveva mai sortito nessun effetto in me,se non l'odio e la repulsione per l'essere spregevole che era,ma nonostante tutto per un secolo ero stato costretto ad assecondare ogni suo desiderio,a ricambiare ogni sua carezza,senza mai donare ne corpo ne animo a quella bambina dai tratti angelici ma dal cuore demoniaco.




Si accettano anche commenti negativi,tutto aiuta a crescere e migliorare

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Capitolo 2
*** L'inizio Della fine ***


Buona sera,scusate ma sinceramente nn ho fantasia nello scegliere i titoli xD.....
Non uccidetemi per il capitolo banale,spero sia di vostro gradimento,vi prego di commentare e anche criticare tutto è costruttivo.
 I personaggi di questa FF non sono frutto della mia fantasia ma della Mayer                                                                                            
                                               


                                             1Capitolo
                                                                                        

                                       l'inizio della Fine


Ricordo come fosse ieri l'istante in cui fui inizializzato ad una vita immortale.
Era il lontano 1868 quando dovetti assistere alla più atroce delle scene avevo da poco compiuto 13 anni,mia madre donna devota alla famiglia si suicidò in seguito alla prematura scomparsa del mio adorato padre.
Ella non lasciò solo me in balia di me stesso,ma affidò alle mie cure la mia piccola sorellina Alice all'ora avente poco più di tre mesi di vita,dovetti farle da padre ,madre,fratello e non che anche compagno di giochi.
Mi rimboccai le maniche e mi occupai da solo di lei e della nostra modesta fattoria che nonostante tutto ci permetteva di sopravvivere,in seguito alla loro scomparsa dovetti licenziare ogni uomo che lavorava per noi,ogni mattina mungevo una mucca per preparare la colazione,poi correvo nei campi per raccogliere gli ortaggi e controllare lo stato del grano, fino alla sera quando stremato mi addormentavo con in braccio la mia dolce sorellina.
Per quattro lunghi anni quella divenne una routine assolutamente stremante,ma quella mattina la piccola Alice urlava e piangeva «Ed non andare,ti farà male»ripeteva mentre tra carezze e baci affettuosi tentavo di tranquillizzarla.
Era una bambina speciale,spesso avevo l'impressione che fosse capace di prevedere gli avvenimenti ma fino ad allora credevo che fossero solo coincidenze,e proprio quella mattina dovetti ricredermi.
«Non temere!non potrei mai abbandonarti,e nessuno mi farà del male»Le schioccai un bacio sulla fronte.
«Questo»Disse allacciandomi un piccolo braccialetto fatto con le sue manine,erano dei fili colorati intrecciati tra di loro,avevano il colore verde dei miei occhi e il turchese dei suoi.
«Va bene lo terrò con me!A dopo piccola»E la lasciai seduta sul letto con i suoi giochi.
Mi addentravo nei campi inquieto,era una giornata strana,di solito in Italia splende un sole quasi perenne ma quella mattina nemmeno esso accennava a far capolino da quella fitta coltre di nubi,vagavo controllando lo stato del grano quando d'un trattò udi un frusciare intenso,quasi come se qualcosa corresse tra le spighe con velocità assurda.
Voltando il capo notai un uomo Biondo,alto,dalla pelle color neve e dalla bellezza disumana avvicinarsi,non incuteva paura,aveva uno sguardo costernato,di fianco a lui balzarono fuori altri due,il primo anzi la prima era una ragazzina avente non più di 15 anni e l'altro le rassomigliava in maniera spaventosa avevano dei tratti fanciulleschi e pure qualcosa in quei due  fanciulli incuteva terrore.
Ma quello che ancora una volta attirò la mia attenzione fù l'uomo,aveva uno sguardo sempre più implorante perdono e devastato dal rimorso,ma perdono per cosa?e perchè proprio a me?cosa mai avrebbe da farsi perdonare uno straniero da un ragazzino?la curiosità ebbe la meglio«Tu! dimmi perchè mi guardi come se dovessi perdonarti un atroce delitto?»Dissi fissandolo negli occhi e in quel momento mi resi conto di cosa lo rendesse meno spaventoso e più umano dagli altri due,i suoi occhi erano di un nero profondo ma con qualche venatura castano dorata a differenza dei due ragazzini che avevano gli occhi di un intenso color rubino.
«Carlisle non indugiare»lo rimproverò la ragazzina,aveva una voce melodiosa quasi un tintinnio di campane,ma sul volto un sorriso maligno che ne distorceva gli splendidi tratti .
L'uomo fissava il suolo«Perdonami»sussrò,e d'un tratto mi ritrovai disteso e stretto in una morsa d'acciaio.
Le sue braccia intorno al mio torace e con lentezza assurda avvicino i denti alla mia gola fino a farli penetrare dolcemente nella mia giugulare,in quel momento un dolore assurdo e lancinante invase il mio corpo.
«Jane non posso!»Urlò distaccandosi da me.
«Carlisle Aro ne sarà molto deluso,toccherà a noi disfarcene»Disse una voce mai sentita,probabilmente il ragazzino.
«Si!uccidetemi»Implorai con un flebile sussurrò,sentivo le fiamme diffondersi lungo tutto il mio corpo,un dolore lancinante invadere ogni articolazione.
«No! tu starai bene,nessuno ti ucciderà non temere.Io ti porterò via con me»Così dicendo mi prese in braccio come fossi un'esile fanciulla.
«Uccidimi»Sussurravo mentre il vento veloce accarezzava il mio corpo,almeno credevo di aver parlato perchè ormai non udivo più la mia voce,l'oblio stava per inghiottirmi,non avrei mai più rivisto quei due splendidi Turchesi che erano gli occhi della mia Alice.
La mia Piccola sorellina pestifera e speciale era rimasta sola,non aveva più nessuno che si occupasse di lei,nessuno che potesse coccolarla e difenderla dalle atrocità della vita,nessuno che potesse spiegarle perchè lei era la cosa più bella che avessi mai avuto,mi aveva regalato gioie immense in quei quattro anni passati nell'accudirla e ora? ora io l'abbandonavo...No! dovevo farmi forza,dovevo resistere al dolore per lei,per salvarla per vederla ancora crescere,diventare una signorina innamorarsi e sorridere ....sorridere di ogni cosa com'era il suo solito.
Niente...Niente al mondo avrebbe dovuto intaccare il suo sorriso,quel dolce scintillio di dentini bianchi che risplendevano ad ogni novità,quel dolce frugoletto vivace che ogni sera al mio ritorno mi canticchiava canzoni accoccolata tra le mie braccia mostrandomi i disegni che in mia assenza popolavano la sua mente e riproduceva giusto per me.
Le fiamme ardevano senza sosta,probabilmente urlavo e imploravo la morte.
Perchè mai quell'uomo aveva dato fuoco alle mie membra?Perchè la sua vittima era stato un ragazzo mai visto prima?Che torto gli avrò mai fatto,tanto da giustificare una simile tortura?E chi era mai questo Aro che sarebbe stato deluso dal sapermi vivo?.
Il fuoco era giunto fino al mio cuore facendone triplicare i battiti,man mano che esso si allontanava dai miei arti si spingeva sempre più nell'organo artefice della mia vita.
Sembrò passata un eternità prima che il mio cuore esalasse l'ultimo battito e che potessi udire un sospiro di sollievo da parte dell'uomo che aveva vegliato tutta la mia convalescenza,e,Fino ad allora aveva solo implorato pietà per il mio dolore.
lo fissai«Si è svegliato!»non mi sembrava avesse mosso le labbra per parlare ma io sentii in maniera chiara e distinta la sua voce.
Il suo volto era più bello di quanto ricordassi.
Mi guardai intorno spaesato,non ero di certo nella mia umile casa,le pareti erano di mattoni,le mura avevano una forma circolari probabilmente mi trovavo in una torre,il pavimento di legno spesso,e vi era un forte odore di boschi che penetrava dall'unica finestra.
Poi un dolce profumo,caldo mi invase le narici,eravamo soli non udivo altri respiri quindi dedussi fosse il suo.
Sentendo il profumo dell'uomo la mia mente non sò perchè ma elabrò che lui per mè rappresentasse un pericolo,involontariamente mi ritrovai contro la parete chino sulle ginocchia e uno spaventoso ringhio gutturale fuoriuscì dai miei denti.
«Devo stare attento ha paura,per lui ora tutto è nuovo».
Risposi di getto«Si!Sono sveglio,e non ho paura.Dimmi solo cosa mi accade»La mia mente era ampliata,pensavo a più cose contemporaneamente e nessuna di esse mi distraeva dalle altre.
«Come hai fatto?io non ho parlato»Disse scioccato.
«Non lo so! ma ora ti prego..»non mi fece finire di parlare.
«Ti spiego mentre andiamo a caccia,la gola ti starà ardendo».
«Caccia?»Chiesi senza capire il senso delle sue parole,l'uomo annui«So che è difficile ma fidati».
Effettivamente era vero....sembrava di ingoiare carboni ardenti«Okay,credo di potermi fidare di te».
Ci dirigemmo verso un tratto boschivo chè ricopriva le vicinanze di Volterra,iniziò a correre a velocità disumana e io l'imitai restando sbalordito di come i miei piedi sfioravano il terreno quasi volassi.
D'un tratto si fermò«Okay ora abbandonati ai tuoi sensi,saggia l'aria e lascia che l'istinto ti guidi»Disse ad occhi chiusi.
L'imitai e chiusi a mia volta gli occhi,L'aria era diversa avvertivo decine di fragranze distinte mai annusate,Terra,muschio,fiori di limone odore di mele mature e un dolce profumo che mi solleticava la gola,dal rumore che proveniva da suo correre ne dedussi che fosse stato un enorme cervo,corsi senza pensare verso di lui e mi avventai sul suo collo, sentii il suo sangue scorrere nel mio corpo e darmi forza....... la forza necessaria da placare se pur di poco il bruciore che mi ustionava la gola e chiedere ulteriori delucidazioni.
Mi voltai verso di lui«Carlisle!»lo chiamai per attirare la sua attenzione.
«Immagino tu voglia delle spiegazioni»io annuii e lui proseguì«Io sono nato poco più di due secoli fà.nella lontana Inghilterra.Ero figlio di un pastore che in quel periodo dava la caccia ai vampiri»pronunciò la parola "vampiri" con un sospiro«Ormai ero 23 enne quando mio padre troppo vecchio e malato mi cedette il suo posto,Una sera vagando per i dintorni notai un vampiro uscire da una grotta,parlava latino e incitava gli altri a seguirlo.A quel punto io organizzai un esercito suicida di umani"credendo di poterli uccidere"eravamo tutti più che motivati e muniti di torce e forconi insomma armi di fortuna ci avventammo su di loro,tutto pur di disfarci di quelle creature»Aveva lo sguardo perso nel vuoto e nella sua mente potei rivedere ogni scena di quel racconto fino a quando un vampiro lo morse e lui si nascose per sfuggire alla sicura morte.
«E dimmi perchè io ora sono così,perchè proprio io?».
«Tu..ecco ti sei trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato,io sono venuto in Italia dove ho trovato i volturi,Aro,Marcus e Caius una specie di casta reale dei vampiri,sono rimasto con loro perchè sono più civilizzati,ma non apprezzano il mezzi che uso per sfamarmi.Mi hanno in un certo senso imposto di assaggiare del sangue umano,dicendo che se solo io ne avessi provato e fossi riuscito a continuare a cibarmi di sangue animale dopo averne gustato l'aroma loro avrebbero provato ad adottare la mia dieta.Ma come vedi non ci sono riuscito,e non avendoti dissanguato il mio veleno si è impossessato del tuo corpo fino a tramutarti in quello che sei.Mi spiace io non voglio essere un mostro,sono due secoli che tento in tutti i modi di non uccidere,di rendere quest'eternita degna di essere vissuta».
D'un tratto mi ricordai di una cosa importantissima«Alice! dov'è Alice?»Chiesi disperato.
«Chi è Alice?».
«La mia piccola sorellina!quanti giorni sono stato male?».
«Tre giorni!ma ti prego parlami di lei e dimmi dove trovarla l'affiderò a chi riuscirà ad accudirla,non le verrà fatto del male e quando sarai in gradi di starle accanto potrai farle visita se pur di nascosto».
«Perchè di nascosto?»Chiesi spiazzato,non potevo più vedere la mia  unica gioia?
«Ecco..... vedi...Ricordi la sensazione datati dal profumo del sangue di quel povero cervo?»Annuii,La ricordavo benissimo.
Del liquido dal sapore amaro simile a dell'acciaio fuso e ardente mi sgorgava a rivoli dalle labbra e il mio corpo bramava la vita di quell'indifeso essere.
«Ecco amplificalo per mille e capirai l'effetto che sortirebbe in te la vicinanza della piccola Alice,anche se tu non vuoi la nostra natura è più forte di ogni volontà»Disse chinando lo sguardo verso il basso«Scusa!è colpa mia non so se tu mai potrai perdonarmi,ho rovinato la tua vita e quella della tua famiglia»Era affranto.
«Non temere per la mia vita e per la mia famiglia esse sono già state sconvolte 4 anni fà,Mia madre si suicidò dopo la morte del suo consorte.Alice è l'unica cosa che mi abbia tenuto in vita,solo per lei ormai sono in pena,è piccola e indifesa».
Mi avvicinai al corso d'acqua per pulirmi le mani dal sangue del cervo,quello che vidi riflesso non mi piacque e un ringhio soffocò nella mia gola.
Avevo gli occhi rossi e la pelle diafana,ero bello se non fosse stato per il colore degli occhi sarei passato facilmente per un parente di Carlisle,notando la mia espressione persa in quel riflesso mostruoso si avvicinò«Non temere a breve i tuoi occhi prenderanno sfumature dorate,questo è solo l'effetto del sangue umano di cui ancora il tuo corpo ne è pieno»Mi voltai a fissare il viso dell'uomo che mi era accanto,aveva un aria paterna.
Sapevo che potevo fidarmi di lui e che per ora a causa della mia nuova natura non potevo correre da lei,quindi gli dissi dove trovarla e gli affidai la mia dolce Alice.
«La trovi in una casa di legno a due piani poco distante dai campi dove mi trovasti,è piccola dai capelli nero corvino e gli occhi di un turchese intenso»
L'uomo annuì«Ora però torniamo ti vogliono conoscere,mi raccomando attento a non leggere nei pensieri».
Lo guardai ad occhi sgranati,leggere cosa?«Cosa non dovrei fare?».
«Hai notato che rispondi a qualsiasi mio pensiero o domanda muta?Bè possiedi un dono e anche molto particolare,attento a non fare in modo che lo sappiano».
In pochi attimi eravamo già alle porte della città,i due ragazzini si avvicinarono a noi.
«Carlisle vedo che hai inizializzato il giovane alla tua dieta»Disse beffarda la ragazzina,gli occhi erano ancora più rossi di quanto ricordassi forse si  era appena nutrita di sangue umano«Aro sarà felice di fargli assaporare il sangue umano,non credo gli consenta di portarlo via e poi io lo voglio»Pensieri poco pudici per una ragazzina le sfiorarono la mente.
«Si!»Rispose Carlisle soddisfatto voltandosi verso di me.
«Non era niente male quel cervo»Sorrisi.
«Andiamo vi attendono»I due ragazzini erano ormai su tutte le furie per la mia rivelazione.
Ci dirigemmo a velocità umana verso un castello imponente,che dava bella mostra di sè nella piazza principale dalla città.
Entrammo dall'enorme portone in legno massiccio,probabilmente era di quercia e dalle sembianze direi anche secolare,ci inoltrammo in più corridoi di pietra umidi,fino a giungere ad una porta piccola spessa e rinforzata da strati di ferro.
Dal suo interno mi fluivano nella mente così tanti pensieri da provocarmi un emicrania,tanti odori dolciastri e un vociare a malapena sussurrato provenivano da quella che sembrava essere la stanza di un altra torre,era enorme illuminata da ampie finestre poste in alto e costeggiata da tre enormi troni in prima fila e altri tre ai loro lati poco più indietro.
La stanza era colma di vampiri,tutti bellissimi ma molto diversi dall'uomo che aveva cambiato la mia esistenza.


                            Risposteeeeeeeeee


Recensione di houdry [Contatta] del 24/10/2009 - 05:00PM sul capitolo 1: Prologo
Grazie hihiihi
bhè si accettano recensioni negative xke non a tutti può piacere la mia FF,e poi mi fa piacere conoscere i vostri gusti.
Sono contenta che il prologo sia di tuo gradimento,non credo di saper scrivere bene e quindi kiedo venia in anticipo se il primo capitolo non sarà di tuo gradimento.
un grandissimo bacio e grazie mille ciauuuu
Recensione di _Gothik_Elvina_ [Contatta] del 24/10/2009 - 10:49AM sul capitolo 1: Prologo
ciau,bhè ti ringrazio x la recensione xD
kmq si ho cerkato di rendere il prologo un poco enigmatico,anche se non sono del tutto convinta di esserci riuscita...
Parla di jane? tu ke dici? vipera a kì starebbe bene? mhauhahuauhaahu
P.s io amo Renesmee,anke xke kredo ke un figlio sia il completamento di un amore e poi lei è dolcissimaaaaaaaaa
Recensione di vitti [Contatta] del 24/10/2009 - 09:54AM sul capitolo 1: Prologo - Sposta/Cancella
Ti ringrazio in primis x avermi inserita nei seguiti e poi bhè x i komplimenti che mi hai fatto ^^
Spero che con il tempo il mio modo di scrivere migliori xke questo nn mi soddisfa in pieno,ma sono consapevole che essendo la prima ff avrò difficoltà
Voglio Chiarire che questa FF in principio non parlerà di Bella,almeno non credo per i primi 6/7 capitoli i quali racconteranno di circa un secolo di vita....
scusate x il papiro che ho scritto e vi ringrazio in anticipo x tutto......
P.s spero che il cappi sia di vostro gradimento
un bacione da barby xD P.s del P.s: scusate se troverete errori,ho riletto ma non sono sicura di aver corretto tutto(nn sn mai stato un geio a scuola e non avendo una beta... :p )

Ringrazio

1 - acqua1879 [Contatta]
2 - stezietta w [Contatta]
3 - vitti [Contatta]
4 - _Gothik_Elvina_ [Contatta]

Per averla inserita tra le seguite....
Ringrazio le 61 visite avute in un solo giorno xD

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Capitolo 3
*** I Volturi ***


Allora vorrei prima di tutto ringraziare le 3 pazze che hanno aggiunto la mia  FF tra le preferite :
1 - Amalia89 
2 - chiara84 
3 - Synie 
Un secondo grazie va alle 11 preferite:
1 - acqua1879 2 - alibella 3 - aly93 4 - bigia 5 - biviana 6 - blu_ice 7 - Martina97 8 - Meskina 9 - rebecca73 10 - stezietta w 11 - vitti 

Il terzo grazie va ovviamente a chi legge o comunque da masochista decide di dare un occhiata alla mia FF.

Una breve premessa,non rispondo alle recensioni per il semplice fatto che vorrei scusarmi con le tre persone che hanno recensito il prologo,vi ho spedito un email solo per sapere se la storia avesse un qualcosa che non andava , per vostra disgrazia in italiano non sono per niente brava xD ( non si nota vero? mhuauhahu),quindi spesso finisco per fare errori assurdi correggo tutto quello che risalta alla mia lettura frettolosa(non approfondita perchè finirei per non postare,non sono convinta di questa FF) e quindi vi chiedo di essere clementi.Il cappi non è lungo perchè ho avuto problemi e poi una di voi mi ha detto che era troppo lungo il precedente e quindi difficile da leggere tutto insieme,fatemi sapere se così va bene. .

Spero di ricevere qualke commentino anche minatorio xD,un kiss enorme e grazie.
                                                                                                 2
                                                                                            I Volturi



La stanza era circolare,probabilmente un altra torre,aveva ampie finestre che fungevano da lucernari e sei troni come unico mobilio,tre dei quali erano enormi posti quasi al centro della sala mentre gli altri tre erano più piccoli e ognuno a circa 5 passi dietro i primi.
Ogni vampiro in quella stanza portava una mantella che variava da un colore del grigio fumo al nero più cupo portato da solo 4 vampiri,3 seduti sui troni grandi e Jane,tutti avevano gli occhi di un rosso vermiglio probabilmente dettato dalla cena avvenuta poco prima.
«
Carlisle aveva ragione,ha un dono molto potente,Sarebbe perfetto per la collezione di Aro»Mi voltai verso la fonte di quei pensieri,era un uomo nascosto da un mantella grigio scuro che mi osservava dal fondo della sala.
Ma perchè Carlisle gli aveva parlato del mio dono,se lui stesso mi aveva detto di non farne parola con nessuno?come faceva quell'uomo a percepirlo?avrebbe rivelato tutto a questo Aro?
Fui ridestato dalle mie riflessioni quando i pensieri di tre vampiri in quella sala attirarono la mia attenzione erano i vampiri dalle mantelle nere,avevano la pelle se possibile ancora più bianca della mia da una consistenza quasi umidiccia,gli occhi erano rossi ma sembravano avere un velo sottile su di essi.
«
La solita noia!»,«Un altro giocattolino per Aro da addomesticare!»,«Speriamo bene,il ragazzo mi piace e poi la mia Jane lo vuole».Che cosa voleva Jane? Non ero mica un oggetto
«Carlisle,amico mio!»Salutò il vampiro avvicinandosi a noi.
Aveva dei capelli neri lunghi e lisci che ne incorniciavano il viso scarnito e secolare.
«Aro!»Salutò Carlisle con un cenno del capo per poi voltarsi verso gli altri due«Marcus Caius,salute a voi»Marcus aveva capelli neri come Aro ma leggermente ondulati e un espressione perennemente annoiata,Caius era biondo come un angelo il suo viso sembrava leggermente più giovane degli altri due ma aveva pur sempre una parvenza secolare.
«Carlisle!»Risposero in coro.
«Tu devi essere Edward!»disse Aro avvicinandosi ancora d'un altro passo.
«Vedia qualcun altro che tu non conosca oltre me in questa stanza? Ameno che tu non ricordi il volto di uno dei tuoi leccapiedi io snono Edward»Risposi arrogante.
«Abbiamo un bel caratterino mio giovane amico,non mi offendo solo perchè so che sei un neonato e quindi hai un umore molto mutevole.......Posso?»Chiese porgendomi la mano.
Cosa voleva? mi voltai verso il mio mentore"Carlisle"che cogliendo la mia domanda muta mi delucidò«Vedi figliolo Aro può leggere nella mente,scavare nei meandri più nascosti di essa con un semplice tocco della mano»poi proseguì mentalmente«
Ti prego non pensare minimamente al tuo dono,cancellalo dalla tua mente».
«Va bene!»Risposi ad entrambi per poi porgere la mia mano ad Aro che l'afferrò in una salda stretta.
Dall'istante in cui le nostre mani si unirono rivissi tutti i ricordi della mia breve vita da umano se pur parzialmente sbiaditi e tenere al di fuori il mio potere non fu affatto difficile.
Rividi gli occhi verdi di mia madre gioiosi e stremati il giorno della nascita di Alice,quegli stessi occhi spenti il giorno in cui fu annunciata la morte di mio padre.
Rividi l'ultimo ricordo che avevo di Edward senior"mio padre",tutti i natali i compleanni passati tra risate e affetto.
Rividi gli occhi della mia dolce Alice scrutarmi per la prima volta,quegli occhi turchesi e quel sorriso unico già a poche ore dalla nascita,rividi la stessa bambina crescere poco a poco quella stessa bambina che mi disse di aver paura per me la mattina in cui Carlisle mi morse.
Nel momento in cui Rividi il più doloroso dei ricordi la lettera della mia adorata madre mi inginocchiai stremato dal peso di tanto dolore.

Caro Edward,

Bambino mio adorato mi spiace doverti dare l'ennesimo dolore,sai questa vita non è più mia.

Il mio cuore è morto dieci giorni fà quando mi è stata annunciata la scomparsa del tuo adorato padre,affido a te la piccola Alice,so che ti prenderai cura di lei.

Ricorda che ti voglio bene,sò che non abbandonerai mai tua sorella qualsiasi cosa accada,solo di te posso fidarmi.

Non cercarmi è inutile,il mare che tuo padre ha strappato via porterà con se anche il mio corpo ormai lacerato da un dolore eterno.

Ricorda Alice ha solo te non commettere sciocchezze,cresci,ama e vivi ogni attimo prendendoti cura della splendida persona che sei,mi spiace non essere stata la madre forte di cui avevate bisogno,ma senza tuo padre non sono più niente.

Io senza lui sono come un deserto arido e un deserto arido non può offrire niente a chi vi ci vive,bambino mio Ama perchè l'amore è l'acqua che disseta il tuo spirito è la coperta che riscalda il tuo cuore.

Vi voglio un immenso bene.

                                                                                   La mamma,Elizabeth Masen.

Il dolore per la perdita dei miei genitori era grande e si poteva percepire in ogni visione,ma quello costante e più tangibile era il dolore provato per la perdita dell'unico viso perennemente ricorrente in ogni visione Alice la mia dolce sorellina
Quando Aro lasciò la presa sulla mia mano ero ancora inginocchiato al suolo con lo sguardo vitreo e una maschera di dolore sul volto«Davvero Interessante!Edward,Amico mio su alzati».
Carlisle si avvicinò porgendomi la mano«
Su figliolo alzati».
Ignorai del tutto l'aiuto di mio "Padre" e mi ridestai da solo con la rabbia che mi cresceva dentro«Interessante?»ringhiai«Cosa ti fa credere di essere tanto superiore ,per poter gioire di un sentimento tanto devastante quanto il dolore per la perdita della propria vita?Cosa ti fa credere di poter essere un essere tanto superiore da deridere il dolore?»E un rivolo di veleno mi sgorgò dalle labbra insieme ad un ringhio gutturale.
In un attimo mi trovai accerchiato,tutte le guardie meno una che restava in disparte,erano in posizione d'attacco mentre Renata uno scudo fisico si era posizionata alle spalle di Aro.

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Capitolo 4
*** Addio Alice ***


Ok non so quante di voi aspettavano questo kapitolo e effettivamente credo ben poche xD kmq mi scuso per averci messo tutto questo tempo.....
è il continuo del secondo capitolo xD....

Il dolore per la perdita dei miei genitori era grande e si poteva percepire in ogni visione,ma quello costante e più tangibile era il dolore provato per la perdita dell'unico viso perennemente ricorrente nella mia mente Alice la mia dolce sorellina
Quando Aro lasciò la presa sulla mia mano ero ancora inginocchiato al suolo con lo sguardo vitreo e una maschera di dolore sul volto«Davvero Interessante!Edward,Amico mio su alzati».
Carlisle si avvicinò porgendomi la mano«
Sù figliolo alzati».
Ignorai del tutto l'aiuto di mio "Padre" e mi ridestai da solo con la rabbia che mi cresceva dentro«Interessante?»ringhiai«Cosa ti fa credere di essere tanto superiore ,per poter gioire di un sentimento tanto devastante quanto il dolore per la perdita della propria vita?Cosa ti fa credere di poter essere un essere tanto superiore da deridere il dolore?»E un rivolo di veleno mi sgorgò dalle labbra insieme ad un ringhio gutturale.
In un attimo mi trovai accerchiato,tutte le guardie meno una che restava in disparte,erano in posizione d'attacco mentre Renata uno scudo fisico si era posizionata alle spalle di Aro.
Una mano si poggiò sulla mia spalla«Tornate al posto vostro»Ringhò Jane contro le guardie«Subito!»ordino vedendo che nessuno di essi si spostava,se solo avessi provato a torcere un capello ad Aro essa stessa mi avrebbe fritto il cervello se pur a malincuore.
«Giovane Edward siamo molto irruenti»Disse Aro tranquillo come se niente fosse accaduto.
«Aro irruento o no sta di fatto che tu ti fai beffa del dolore altrui»
«Oh no questo mai!»rispose quasi offeso«Sai la mia piccola Jane mi ha detto che hai approcciato la dieta di Carlisle»Cambiò discorso come se niente fosse accaduto.
«Si!»
«Domani ti farò assaporare la prelibatezza del sangue umano»E nella sua mente affiorarono le immagini sue mentre da prima seviziava una giovane fanciulla e poi se ne nutriva.
«No! Il sangue animale è per me la migior fonte di nutrimento»sibilai,non avrei mai potuto uccidere un umano,io sarei morto se uno di questi vampiri si fosse nutrito di uno solo dei miei familiari,e chi ero io per infondere il dolore che io stesso non volevo provare ad un altra famiglia? Nessuno
«Non puoi dirlo,tu non hai termini di paragone»Rispose seccato dalla mia impertinenza.
«Aro sta pur certo che sei io ne avessi in questo momento starei cercando la morte,ovunque essa si trovi»In quel momento Carlisle mi rivolse un sorriso paterno che io ricambiai senza indugiare.
«Edward il sangue umano ti rende più forte,per questo tu essendo un neonato lo sei più di Carlisle perchè hai ancora il tuo che ti scorre nel vene»mi spiegò Jane«
E poi presto ci farai l'abitudine,riuscirai a vedere quegli insignificanti umani come fonte di nutrimento e niente più»detto questo ricordò di quando di lei e il suo gemello che torturavano degli umani ridendo del loro dolore.
Mi scrollai di dosso la sua mano la quale era ancora sulla mia spalla«Sadica vampira io non farò l'abitudine a niente,non tratterò mai gli umani come fonte di nutrimento»Oh!oh! avevo tutti gli sguardi puntati su di me,l'avevo fatta grossa.
«Come?Cosa? io non ho detto niente.Elazar!»La vampira chiamò l'unico che non sembrava sorpreso del mio potere,l'unico che era rimasto sul fondo della sala.
L'uomo interpellato si avvicinò«
Mi spiace»poi proseguì a voce«Si Jane lui ha un potere,legge nella mente senza l'ausilio del tatto come invece accade per Aro»Spiegò l'uomo
«Ne sei sicuro?»Chiese Aro scioccato.
«Certo».
«Allora Edward dimmi a cosa sto pensando ora?»Aro aveva un espressione estasiata.
«Semplice!Ti chiedi per quale arcano motivo Carlisle non ti abbia riferito il mio dono,perchè Elazar non ti abbia subito detto che ne possedevo uno,ma vi è un pensiero più forte di tutti che tu ora tenti di celarmi in malo modo aggiungerei,tu...tu vuoi che io mi unisca alla tua guardia che metta a tua disposizione il mio potere».
«E non lo faresti?»Chiese speranzoso,voltandosi verso una vampira con lo sguardo interrogativo la quale fece un cenno di diniego«
Non so cosa li leghi ma è un qualcosa di troppo forte da poter spezzare»Una vampira che rompe i legami,c'era un potere non in loro possesso?Si il mio,ghignai.
«No mi spiace,vedi l'uomo che ho al mio fianco anche se mi ha trasformato nel mostro che ora sono per me è tutta la mia famiglia,è un amico,un fratello ma sopratutto un padre e io non posso perdere per la seconda volta la mia famiglia»e in quel momento fui colto dalla veridicità delle mie stesse parole
«Aro»Carlisle richiamò la sua attenzione«Vi sono estremamente grato per la vostra ospitalità datami in questo decennio,ma è arrivato il momento per me..anzi noi di andare via.Tra tre giorni alle prime luci dell'alba lasceremo Volterra».
«Sei sicuro di questa tua scelta?».
«Certo»Rispose Carlisle pragmatico.
«Va bene amico mio»E con un cenno della mano ci congedò.
Eravamo in un corridoio quando Carlisle parlò anzi pensò«
Edward hanno ha loro disposizione una vampira capace di spezzare i legami e legarti a loro,non credo l'abbiano usata visto che tu sei quì con me e presto partiremo»Disse sorridendomi.
«Oh bhè l'hanno usata ma lei niente ha potuto su quello che ci unisce,credo che il suo potere abbia dei limiti cioè non funziona sui legami di reale affetto ma solo su quelli di convenienza»Risposi quando ormai eravamo difronte alle nostre stanza.
«Edward è notte!»Disse d'un tratto Carlisle.
«Davvero?»risposi ironico facendolo sorridere.
«
Si si! comunque credo sia ora di portare Alice al sicuro».
«Dove?».
«
Conosco una coppia che l'anno scorso ha perso una bambina di 3 anni a causa di un incidente,è una famiglia benestante e che si prenderà cura di lei.
tra due settimane si trasferiranno a ithaca,con la bambina
»Rispose mostrandomi la coppia nei suoi ricordi.
«Così lontano?»Chiesi spalancando gli occhi.
«
Noi ci trasferiremo a Hanover,molto vicino non disperare».
«Va bene! l'importante è che la mia bambina stia bene».
«
Ne parla come se fosse figlia sua,è un ragazzo con sani principi».
Sorrisi«L'ho accudita per quattro anni,non ho mai voluto sostituire i miei genitori ma ho dovuto darle io tutto l'affetto e le attenzioni che richiedeva e in un certo senso la sento la mia bambina».
«Capisco,ora vado ci vediamo tra due giorni»
«Perchè due giorni?»
«Semplice perchè loro vivono nella capitale Roma»
Con un sospiro annuii e Carlisle sgattaiolò dalla finestra,lo seguii con lo sguardo finché non svanì nel fitto della foresta,passai ore ed ore a contemplare il cielo che pian piano si schiarì lasciando spazio al sole caldo tipico dell'italia.
Sospirai.Da un giorno all'altro la mia vita era cambiata,ero passato dall'essere "un semi adulto" che deve occuparsi di una bambina all'essere un vampiro eterno adolescente che ora si apprestava a dire addio alla normale quotidianità,dire addio all'ultima persona che lo teneva legato alla sua umanità l'unica persona che l'avesse mai fatto sentire completo fino ad ora ,e proprio quella persona,quella stupenda bambina ora era in viaggio tra le braccia di Carlisle per essere affidata alla sua nuova famiglia.
Una nuova famiglia,per fortuna il dio aveva riservato una vita normale per quella bambina,almeno lei avrebbe vissuto una vita felice se pur breve.
Distratto dalle mie riflessioni non mi accorsi di avere una vipera legata al collo«Jane toglimi le tue zampe di dosso!»sibilai.
«Zampe?io non vedo animali in questa stanza,di conseguenza niente zampe»Sorrise«
Quando è arrabbiato diventa più bello,è un angelo..... un angelo della morte».
«La mia bellezza da angelo della morte non ti salverà dalla mia furia se non ti stacchi dal mio collo».
«come siamo nervosi».
«Ecco proprio per questo lasciami solo»passarono circa due minuti e la vipera non dava segno di voler abbandonare la mia camera«Ora»Ringhiai acquattandomi in posizione di attacco.
«Va bene»E finalmente uscì dalla mia stanza.
Avrei avuto qualche altra ora di pace,almeno finchè un altra delle guardie di Aro non fosse venuta per scocciarmi.
Tre colpi sulla porta e poi si spalancò«Edward,Aro vorrebbe vederti»Era Alec il gemello della vipera,cavolo ma quei due cospiravano contro la mia sanità mentale?.
«Andiamo»dissi sbuffando e lo seguì.
Nella stessa stanza dove il giorno precedente era riunito tutto il corpo di guardia dei volturi più i 3 capi e le 3 mogli ora vi era solo Aro.
«Volevi vedermi?»
«Si! Vedi è da quando Carlisle ieri ha lasciato il castello per quello che lui definiva un affare"personale" che sei rinchiuso nella tua stanza,e mi chiedevo se non ti stessi annoiando».
«Un pò,ma lo stare da solo mi permette di riflettere»
«Bhè sai noi quì disponiamo di un castello enorme con varie stanze adibite per varie necessità e passatempi».
«Avete anche una sala delle torture?»Chiesi sarcastico.
«No! non ci avevo mai pensato,ma se vuoi...»
Oh mio dio sembrava quasi dispiaciuto nel rendersi conto che il castello non disponeva di una sala torture«Oh no! stavo solo facendo del sarcasmo»
«Va bene,comunque c'è una stanza adibita alla pittura,una alla musica,una per la lettura non chè un enorme biblioteca e comunque puoi visitare ogni ala del palazzo»E per ogni stanza che elencava mi mostrava mentalmente ogni angolo di esse.
«Lo terrò presente,Grazie».
«Di nulla,ora se non ti spiace tornerei al mio studio.Conpermesso»E con tali parole si congedò
«Prego»Sussurrai conscio che mi avesse sentito
Decisi di seguire il suo consiglio,mi recai presso le stanze che mi aveva mostrato.
La prima stanza che visitai fù la biblioteca,era enorme occupava due piani dell'ala Est del palazzo.
Aveva il soffitto a volta con stupendi affreschi e tutte le pareti era ricoperti da scaffali in legno di cilegio finemente decorati,occupati da enormi volumi.
Sfiorai delicatamente il dorso di alcuni pregiati libri tutti finemente rilegati e le robuste coperine in pelle,per ogni sezione vi era un colore:il libri di medicina erano spessi e dalla copertina Rossa,quelli di letteratura erano di un Verde smeraldo e i libri d'arte erano Blu ,ognuno di essi era perfettamente custodito.
La biblioteca era illuminata da ampi balconi(fino ad ora avevo intravisto solo lucernari e finestre),in un angolo della biblioteca vi era un camino in pietra e un divano bianco per spezzare i colori scuri della stanza,dove mi accomodai con un libro di poesie.
Ne lessi alcune per pura curiosità per poi deporre il libro al proprio posto.
Uscii da quella stanza totalmente innamorato di quei libri.
Giunsi alla stanza adibita alla pittura,o almeno così credevo visto che sulla porta vi era raffigurata una giovane fanciulla dai capelli castani intenta a dipingere....bha che fantasia,mentre stavo per entrare in quella stanza un suono attirò la mia attenzione.
Era una melodia malinconica che mi attirava ad essa come un canto di sirene,era la stanza più nascosta nel castello preceduta da un corridoio buio che effettivamente incuteva terrore e angoscia anche ad un vampiro.
Rimasi diversi minuti con la mano sulla porta ad ascoltare quella melodia che poteva essere scaturita solo da un animo estremamente sensibile al dolore,decisi di entrare in religioso silenzio per non recare disturbo,ma quello che vidi mi lasciò totalmente esterefatto....
La piccola Didyme,moglie di Marcus con indosso un vestito rosa pallido era seduta sullo sgabello in velluto verde dinanzi ad un piano a coda bianco aveva un espressione assente e sulle sue labbra non vi era il un sorriso maligno di tutti i volturi ma un espressione di puro dolore,mi avvicinai.
«Ciao piccolo Edward»Sussurò quando le fui vicino.
«Ciao,non volevo disturbarti.Ho sentito la musica e volevo vedere chi suonasse»Risposi anch'io con un sussurro mentre le sue dita scorrevano sui tasti d'avorio.
«Non preoccuparti,non mi rechi disturbo»
«Cosa suonavi?»
«Non saprei,è una musica che mia madre suonava prima che l'uccidessi»Rispose con un sorriso triste sulle labbra.
Dal canto mio non riuscì a proferire parola,più volte aprì e chiusi la bocca tentando di dire qualcosa di confortante ma nessuna parola mi sembrava adatta.
«Vieni ti mostro il resto delle stanze»Disse facendo tornare la sua maschera d'indifferenza sul suo viso angelico.
«Grazie»
Passai tutto il resto del giorno in sua compagnia visitando l'intero castello compresa la stanza della pittura,il tempo volò finchè non sentì un dolce profumo e la mia gola iniziò ad ardere,c'era un umano.
«Didyme scusa ma ora vorrei andare a caccia»Dissi mentre con i pensieri mi vedevo affondare i canini in quella dolce e tenera carne fino a sentire il calore del loro sangue attenuare il fuoco nella mia gola.
Mi guardava«Aro non sarà felice di questa cosa,ma va corri giovane amico».
Iniziai a correre fuori dal castello«Mi spiace ma io non sono un mostro»sussurai consapevole che potesse sentirmi,avevo detto mi spiace?ma perchè dovrebbe dispiacermi non essere un mostro? forse mi dispiaceva ma non per me ma per loro che pur di sopravvivere lasciavano orfani mariti,mogli,figli,madri e padri.
Quella sera restai fuori dal castello fino all'alba,cacciavo qualsiasi animale trovassi tutto pur di dimenticare quel dolce profumo zuccherino,tutto pur di dimenticare la sensazione scaturita dal profumo degli umani,al solo ricordo di quel dolce profumo la gola riprese a bruciare e il veleno a sgorgare senza sosta,ma io...io dovevo resistere perchè Carlisle riponeva tutta la sua fiducia in me e la mia piccola Alice non avrebbe mai dovuto avere un fratello mostruoso.
Per mia fortuna ogni qual volta mi trovassi ad ispirare profumo umano il pensiero di Alice mi aiutò,se solo avessi ucciso un solo essere umano credo che non avrei mai e poi mai raggiunto l'auto controllo di"mio padre" per poter rivedere anche solo da lontano la mia piccola Alice.
Sentii un profumo familiare,Pino e Sandalo«Elazar cosa vuoi?»Chiesi ancora scontroso verso quell'uomo,sapevo che non avrebbe potuto tener nascosto il mio dono dopo la mia mancanza ma mi aspettavo un poco di aiuto non so,qualsiasi cosa.
«Edward volevo parlarti».
«Dimmi».
«in primis volevo chiederti scusa,ma sai non potevo tenergli nascosto il tuo potere dopo che tu avevi risposto ad un pensiero di Jane»era realmente dispiaciuto per aver tradito la fiducia di Carlisle,mi sentii in dovere di rassicurarlo«Non temere non hai tradito la fiducia di Carlisle,lui sa benissimo che se avessi potuto avresti mantenuto il segreto.E poi l'errore è stato mio non tuo di conseguenza non hai nulla di cui scusarti».
«Prima che ti lasci andare vorrei dirti una cosa,ti prego da amico di prenderti cura di Carlisle,sai sono quasi due secoli che è da solo e non è un bene,è un uomo pieno d'amore da dare e ha bisogno di qualcuno che riempia le sue giornate.Passa tutto il suo tempo nel tentare di migliorare questa non vita,sfrutta la sua eternità nel tentare di curare le malattie che tutti i giorni uccidono gli umani,e ogni volta che qualcuno di essi muore inevitabilmente sta male,ti prego prenditi cura di lui perchè nei miei 5 secoli non ho mai conosciuto nessuno compassionevole e umano come lui.E' diverso da tutti noi,il suo corpo è quello di un Vampiro ma la sua anima e il suo cuore sono del tutto umani se non più umani e puri di quegli degli stessi esseri umani»
Mancavano poche ore al ritorno di Carlisle e io ero disteso sul mio soffice letto che pensavo a quello che mi ero detto con Elazar,quando un potente odore mi colpì come uno schiaffo in pieno viso e io scattai contro il muro mentre tentavo di non respirare.
Voltai lo sguardo sulla fonte di quel dolce profumo e vidi una ragazza dai capelli biondi e gli occhi verdi con indosso un abito rosso sangue dalla larga gonna dinanzi alla mia porta,tentava di nascondere la paura con un sorriso anche se mi guardava affascinata,la gola ardeva e il veleno tant'era che mi scorreva a rivoli dalle labbra.
«Jane mi ha detto di venire da te,dice che hai bisogno di compagnia»disse d'un fiato con il cuore che batteva veloce per la paura
«VA VIA E NON TI VERRà FATTO DEL MALE»urlai con l'unica scorta d'ossigeno che avevo.
La ragazza in risposta sgranò gli occhi e con lacrime di paura fuggì via dalla mia stanza,ma dal corridoio sentii le sue urla e una sadica risata provenire da Jane.


Risposte alle 2 recensioni


 biviana [Contatta] Segnala violazione
 14/12/09, ore 01:46 - Capitolo 3: I Volturi
FINALMENTE, finalemtne ho avuto modo di poter rileggere accuratamente il tuo delirio. Le premesse ci sono tutte, la storia è molto interessante.
Voglio proprio vedere come procede.. :D
Attendo con ansia il prossimo capitolo!!!

Risposta XD
Sn felice ti piaccia anke xke io amo la tua ff e lo sai ^^,bhe anke se kon estremo ritardo ekkoti il 3 kapitolo xD
 bigia [Contatta] Segnala violazione
 08/12/09, ore 08:37 - Capitolo 3: I Volturi
molto triste...la lettera è stata molto straziante, decisamente commovente...alla prossima?

Risposta
Grazie ^^ diciamo ke volevo ke la lettera fosse triste,infine è pur sempre uno scritto lasciato a due figli prima di un suicidio,spero ti piaccia questo kappi


Ringrazio i 6 preferiti:

1 - Amalia89 [Contatta]
2 - chiara84 [Contatta]
3 - giovanninaxD [Contatta]
4 - marty_95 [Contatta]
5 - nanita89 [Contatta]
6 - Synie [Contatta]

Le 11 persone ke mi hanno inserite tra le seguite:

1 - acqua1879 [Contatta]
2 - alibella [Contatta]
3 - aly93 [Contatta]
4 - bigia [Contatta]
5 - biviana [Contatta]
6 - blu_ice [Contatta]
7 - Martina97 [Contatta]
8 - Meskina [Contatta]
9 - rebecca73 [Contatta]
10 - stezietta w [Contatta]
11 - vitti [Contatta]



Un kiss a tutte e grazie
P.s rikordo sempre ke :
I personaggi che ne seguiranno non sono miei ma appartengono alla splendida scrittirice  mayer


                                             

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Capitolo 5
*** Alice una bambina speciale ***


Ragazze skusatemi per il ritardo.... ma ho avuto problemini alla linea....
Prima di farvi leggere il capitolo vorrei ringraziare Federica la mia beta,che si è proposta di betare questo scempio...grazie santa donnaaaaaaaaaaa




                                                                                               4 Capitolo
                                                                                 Alice una bambina speciale


Sono quì che corro per trarre in salvo la piccola Alice, mentre i miei pensieri ripercorrono gli eventi che mi hanno portato fino al oggi.

INIZIO FLASH BACK:
Erano circa 30 Anni che vivevo alla corte dei Volturi e, quel giorno, dopo tutto quel tempo, Aro aveva accettato la mia proposta:provare a sperimentare "la mia dieta".
Per questo motivo, ci trovavamo nel "mio territorio di caccia", ossia il bosco adiacente al castello.
«Carlisle amico mio,vedi cosa sono disposto a fare per la nostra amicizia?»Mi disse Aro sorridente.
«Sì, lo so, Aro,però, se ben ricordi, anch'io ho accettato una piccola variante alla mia dieta» Avevo ceduto, avrei assaggiato il sangue umano.
«Sì Sì! anche se hai imposto delle condizioni davvero strane…non vedo come un uomo malato in fin di vita possa aver un sapore migliore di una bella e giovane fanciulla e, poi, l'hai preteso anche senza legami familiari».
E’ vero! avevo accettato l’invito di Aro, ma avevo dettato delle condizioni: l'umano che avrei morso sarebbe dovuto essere in fin di vita e senza famiglia, non avrei mai potuto privare qualcuno degli affetti familiari, ma, soprattutto, non avrei mai potuto privare qualcuno di una vita. Anche se breve, solitaria e, probabilmente, triste, ma era sempre degna di essere chiamata vita. Ma, se solo avessi morso un qualcuno in fin di vita, allora gliene avrei donata una nuova e avrei, comunque, assaggiato del sangue umano e, forse, Aro avrebbe accettato la mia Dieta.
Dall' umano, avrei ricavato anche un compagno,perchè, ovviamente, non l'avrei mai ucciso, almeno non teoricamente,ma questo Aro non l'avrebbe mai saputo. Non fino al momento del mio ritorno con l'umano nel pieno della trasformazione e, a quel punto, cosa avrebbe potuto fare? Niente.

FINE FLASH BACK
Ovviamente Aro non aveva accettato il mio modo di nutrirmi e avrei dovuto saperlo,ma la cosa che più mi ha sconvolto è stato scoprire che l'umano che avevo morso non solo non era malato,  ma aveva anche una sorellina di pochi anni da accudire.
Avevo sbagliato a fidarmi di un vampiro (okay, lo so, è un controsenso perchè io stesso sono un vampiro,ma, per mia fortuna, qualcosa di umano in mè è ancora vivo, invece Aro,Marcus e Caius non sembrano mai esserlo stato ,sono freddi,avidi e completamente estranei ai sentimenti).

INIZIO FLASCH BACK
«Carlisle non puoi lasciare che si trasformi… Aro non ne sarà felice»
«Jane, lui non era malato,non posso farlo morire. Questa è l'unica cosa che posso fare per lui»e, così dicendo, sollevai il ragazzo per portarlo con me al castello.
«Il fuoco,brucia» Urlava in preda alle convulsioni.
«Sparirà presto, non temere. Perdonami ragazzo».
«Uccidimi,uccidimiiii» ripeteva.
«Non posso… non meriti la morte».
Giunto al castello, lo deposi sul mio letto
«Carlisle cosa succede?» Chiese Didyme, la moglie di Marcus, richiamata dalle urla del giovane.
«Prenditi cura di lui. Devo parlare con Aro» Di lei potevo fidarmi; era l'unica oltre al marito che non sopportava più la pazzia di Aro e la sua sete di potere,era l'unica che, come me, si rifiutava di uccidere umani.
«Aro, come hai potuto» Urlai, entrando nel suo studio.
Sul suo volto si dipinse un ghigno soddisfatto.
«Perche l'hai lasciato in vita?non era di tuo gradimento?»
«Era sano!Era giovane!Aveva una famiglia» Alzai ancora di più il tono della voce, inginocchiandomi.
«Non potevo farti gustare del sangue malato.Ora, dimmi, com'era?».
«Non è per me. Io non voglio uccidere e non lo farò mai più, a costo della mia stessa non vita». Dissi così, disgustato dalla persona che avevo di fronte a me, ma anche da me stesso.
«Ora si trasformerà»
«Sì, e lo porterò con me. Non posso permettere che recida vite umane,è troppo puro, è un ragazzino e non merita di portare sulla coscienza le vite delle sue prede»
Aro, contrariato, scosse il capo «Carlisle, è un vampiro, è un assassino e non è più umano. Una volta sveglio, vorrà solo bere,uccidere chiunque incroci il suo cammino. Non tutti siamo pazzi come te e Didyme, io avevo detto a Marcus che la sua compagna era malata. La vostra è una malattia,rinnegate la nostra natura» Urlò, il sempre pacato Aro. Che avesse paura di queste scelte?
«Noi non rinneghiamo niente,siamo quello che siamo, ma ciò non vuol dire che dobbiamo uccidere innocenti per nutrirci…l'uomo si è evoluto e continua a farlo come lo faremo noi» Così dicendo, tornai da Didyme. Si era aggiunto anche Marcus a vegliare sul giovane ragazzo. Sebbene non condividesse la scelta della moglie, le stava accanto, sempre e incondizionatamente.
Gli avevano cambiato gli abiti sporchi di sangue e messi a bruciare.
«Grazie,ora mi occuperò io di lui».

FINE FLASH BACK

Dopo circa due ore, giungo di fronte alla casa di Edward. Aspetto fino al sorgere del sole, posizionato sull'uscio e, quando sento dei leggeri passi provenire dall'interno, busso.
«Entla» Dice una vocina bassa e armoniosa, ma allo stesso tempo assonnata. Quando varco la porta d’ingresso, dinanzi a me vi è la più bella bambina mai vista,capelli corti, corvini e arruffati che incorniciano il candido visino, adornato da dolci lentiggini sul nasino all'insù. E ha due occhioni turchesi,vispi e grandi, forse sono la cosa che più mi attrae di lei.
«Buon giorno Miss»le dico, inchinandomi.
Ride con un suono dolce e trillante «Tu...Tu tei amico di Eddy, velo?».
La guardo stupito «Si!»
«Puoi digli che gli voglio bene? E che lo appetto pecchè quando sono glande lui tonna» Dice, sorridendo triste.
Sono del tutto stupito dalla dolcezza e dall'inteligenza di questa piccola umana «E ditemi Miss,voi come fate a saperlo?» La domanda mi esce spontaneamente.
«L'ho sognato! Ma pecchè ha mosso il mio Eddy?»chiede curiosa.
Okay, mi ha chiesto perchè l'ho morso? No,no ho le allucinazioni, ma come può saperlo? «Hai paura?»le chiedo,ma questa domenda la dovrei fare più a me stesso che a lei…la conoscenza di questa bambina mi spaventa.
«No! To che mi potti da una nuoba mamma»e, a questa frase, il mio cervello va in confusione,e più il tempo passava più lei dimostrava di conoscere le cose più io ero confuso.
«Tu...Tu come?»non mi lascia nemmeno finire la frase che si fionda tra le mie braccia.
«Sognato» dice come se fosse la cosa più normale del mondo. Un momento… Edward mi ha detto che è speciale.
Ragioniamo sugli eventi: la bambina sa tutto e tutto solo perche l'ha sognato?che anche lei abbia un dono? E’ probabile… Edward, sin da umano, ha mostrato qualche barlume del suo potere,ma lei ...lei è sorprendente… ha solo 4 anni ed è già una veggente fatta e finita,così piccola e con un dono così potente.
Un motivo in più per tenerla nascosta ad Aro.
«Mi potti daa mucca?»Chiede la bambina tra le mie braccia,risvegliandomi dalle mie riflessioni.
«Certo Miss»
«Io tono Alice, non Miss» mi rimprovera, imbronciandosi in maniera dolcissima.
«Lo so»dico, quasi per giustificarmi, e la scorto nella piccola stalla sul retro della casa.
«Potto sendele?»Chiede con gli occhioni da cucciola. Intenerito, la poso subito per terra e lei, quasi a passo di danza, raggiunge una mucca.
«Alice stalle lontana,potresti farti male»le dico impaurito.
«No! Devo fale coazione» risponde, sedendosi su un piccolo sgabbello e bevendo del latte direttamente dalle mammelle dell'animale,mentre io guardo questa tenera scena con un sopraciglio alzato.
«Da quando edward è con me mangi cosi?» è molto sveglia,ha trovato un metodo per nutrirsi in questi 4 giorni.
«Ti, mangio anche la mammellata e il pane»
«Solo questo, piccola?»non è una dieta adatta ad una bambina piccola che ha davvero bisogno di una famiglia.
«Ti ,ma non dillo a Eddy,lui vuole che mandio le veddule, ma da tola non le to cutinale»
«Va bene,non ti preoccupare, troveremo qualcuno che le cucini»
«Come ti chiami?»
«Carlisle»
«Callai, lo diti tu alla nuoba mamma che non mi piattono le veddule?» chiede, sfoderando un espressione triste da far sciogliere anche Aro.
«No! perchè, se non le mangi, Edward piange».
«Ba bene» afferma sconsolata, mettendo un tenero broncio e sporgendo il labbro inferiore, rendendolo tremolante.
«Su andiamo,così, dopo che ti sei preparata, ti porto dalla mamma».
Lei, subito, mi corregge «La nuoba mamma».
Io sorrido, annuendo. Mentre lei si cambia, io preparo due borse: una contenente i suoi vestiti e giochi e una, che  porterò ad Edward, con i suoi  abiti. Dopo che si fu cambiata, mi si avvicina con un pettine tra le mani.
«Tieni»
«Vuoi che ti spazzoli i capelli?»lei annuisce
Si lascia pettinare i capelli, mentre mi racconta di Edward. Adesso capisco perche lui la consideri la sua bambina speciale.
«Posso?»le chiedo, allargando le braccia per poterla prendere.Ella, senza rispondermi, vi si fionda tranquillamente.
Durante tutto il viaggio, non fa altro che ridere e chiedermi varie cose su suo fratello,mentre io corro alla mia velocità tra i campi.
Giungo nella capitale a sera inoltrata, mentre la piccola Alice dorme beata da circa un ora «Alice, siamo arrivati».
si sveglia subito e, strofinandosi gli occhietti con le manine paffute, sorride.
Di fronte a noi vi si erge una palazzina bianca, da dove la signora Brandon è affacciata ad una finestra e,quando la donna mi vede, mi chiama «Carlisle!».
Sono delle brave persone,se fossi stato umano sarebbero stati degli ottimi amici ma, data la mia condizione, era meglio non passare troppo tempo con loro almeno per non destare sospetti. Entrambi i coniugi escono dalla palazzina.
«Buona sera Marc,buona sera Mrs Brandon»li saluto,in iglese.
«Buona sera dottor Cullen,qual buon vento la porta quì, amico mio?» Chiede l'uomo.
Io, subito, guardo Alice,cosa che non sfugge alla donna «Oh Carlisle, lei chi è?» domanda subito.
«E' una situazione delicata, possiamo accomodarci? Vorrei parlarvi»chiedo, sperando nel loro buon cuore.
«Certo» risponde prontamente Marc, facendomi strada all'interno dell'abitazione.
Una volta accomodati sul divano nel grazioso salottino, parlo «Vedete, la piccola Alice ha appena 4 anni ed è rimasta sola al mondo» La signora Brandon per poco non piange, Alice è poco più grande della loro bambina morta qualche settimana prima. Vedendo l'espressione intenerita, continuo,il ferro va battuto caldo «Siete le uniche persone di cui mi fido,e vorrei chiedervi di occuparvi di lei» Contemporaneamente Alice scende dalle mia braccia e si avvicina alla signora Brandon tirandole la gonna. La donna si curva un pò per vedere bene la bambina.
«Dimmi piccola».
«Salai la mia nuoba mamma, velo?»chiede la piccola con gli occhioni lucidi. Sembra quasi di guardare il mare alle prime luci, tanto sono chiari e limpidi.
La donna guardò il marito che si china per prendere la piccola «Carlisle, lei sa che noi a breve torneremo a Itaca?»
«Certo, e vorrei che portasse con voi Alice. Io sono un medico solo e non potrei mai occuparmi di una bambina piccola.Voi siete gli unici di cui mi fidi. Vedete, la sua famiglia è morta tutta in un incendio a Volterra,lei è rimasta illesa, ma sola. Si chiama Mary Alice Masen.Il padre era un marinaio inglese e la madre la figlia di un Fattore volterrano,aveva anche un fratello 17 enne, anch'esso morto»in quel momento vedo la piccola sorridermi mesta.
«Va bene»mi rispondono, senza un attimo di esitazione, in coro, i coniugi Brandon.
«Allora io andrei,Alice fa la brava»poi mi volto verso la signora Brandon «Quì ci sono le sue cose.Ah, non ama le verdure ma se non mangia ditele che Eddy piange,era suo fratello l'unico a cui ancora oggi darebbe retta».
«Va bene»mi risponde la donna e io ottengo una linguaccia dalla bambina alla quale bacio il capo prima di andare via.
«Digli che gli volio bene»sussura Alice, sicura che io la senta.
Corro spedito verso Volterra,la sera mi è più facile spostarmi senza destare sospetti,infatti, dopo poco più di due ore, sono giunto alle mura che proteggono la città.
Mi dirigo da Edward, ma lui non è ancora rientrato quindi comincio a riordinare le poche cose che avremmo dovuto portare in viaggio con noi,documenti falsi che attestano il nostro legame di parentela,soldi e abiti utili per i primi tempi.


Recensioni

bigia [Contatta] Segnala violazione
 15/01/10, ore 08:54 - Capitolo 4: Addio Alice
Grazie bhè io volevo si notasse la sua lotta interiore e sn felice di esserci riuscita ^^
grazie kiss
 biviana [Contatta] Segnala violazione
 13/01/10, ore 11:07 - Capitolo 4: Addio Alice

Grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
bhe l'incontro con Alice x ora nn ci sarà come hai visto..ma + avanti non è da escludere
x didyme km vedi l'ho reinserita xke non essendo in vita durante i libri io la immaginavo così
 Dreamerchan [Contatta] Segnala violazione
 12/01/10, ore 22:13 - Capitolo 4: Addio Alice
hihi nn ho abbandonato e non voglio farlo kiss grazie x aver recensitooo
Ora voglio ringraziare le:
seguite
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Capitolo 6
*** Didyme ***


Ehm Ehm si naskonde dietro al monitor del pc cerkando di passare inosservata mentre posta il capitolo e kiede umilmente skusa x questa prolungata assenza.

Ragazze skusatemi ma non mi konvinceva x niente il capitolo e solo grazie a biviana sono riuscita ad apprezzarlo e migliorarlo un poco, Grazie tesoraaaaaaaaaaa tvttttbbbbbbbb

6Capitolo




Dopo le urla di quella ragazza ero letteralmente scappato da quel castello degli orrori,mi ero rifugiato nel boschetto come ormai era d'abitudine.

Correvo veloce tra le fronde degli alberi lasciando che i profumi circostanti mi inebriassero;tutto sapeva di buono e ogni odore annusato non era per niente paragonabile a quelli che fino ad ora avevo sentito,tutto era nuovo come per un bambino che in quel momento sta aprendo gli occhi per la prima volta . Così era anche per me.

Tutto sembrava diverso: gli odori più intensi,il paesaggio più dettagliato,i suoni amplificati,i pensieri della gente,il brucare degli animali,niente era come visto,udito o assaporato pochi giorni prima.

Mi trovai nei pressi di un fiume e decisi che per oggi sarebbe stato quello il luogo dove mi sarei isolato dal mondo intero,dove avrei permesso alla mia mente di vagare nei ricordi,di pensare e di rilassarsi.

Era il Crepuscolo, il momento migliore per noi vampiri;L'unico momento dove in questo paese soleggiato potevamo passeggiare inosservati e sembrare addirittura normali,ma sembrare non voleva dire esserlo.Per noi la vita poteva apparire facile ma non lo era,eravamo costretti a vivere di giorno reclusi se non nelle rare giornate dove le nuvole la facevano da padrone.

Eravamo costretti a nutrirci della vita di altri esseri .Non potevamo avere amici,non potevamo innamorarci se non tra vampiri,non potevamo affezionarci agli umani perchè avremmo destato sospetti e saremmo stati pericolosi;chiunque avesse incrociato il nostro cammino,sopratutto durante la caccia,sarebbe stato in pericolo di vita e vedere spezzare la propria vita da un angelo della morte non era la migliore delle esperienze.

Abbiamo parvenze angeliche,lineamenti dolci,voci soavi,profumi intensi e golosi per qualsiasi olfatto,ma tutto questo era una nostra arma,eravamo seduttori;ogni tratto della nostra natura era stato creato dal demonio per attrarre prede piccole e indifese,creature che avvicinandosi a noi richiedevano la morte senza saperlo,una morte che sarebbe arrivata per mano di un essere perfetto.
Un essere che senza un anima e un cuore aspirava al suo sangue,senza badare a chi fosse,se avesse famiglia,amori e niente era importante per noi se non il suo sangue.

Troppi pensieri affollavano la mia mente,forse era giunto il momento di fare un bagno.

Mi spogliai da tutti gli indumenti che ricoprivano il mio corpo e mi tuffai nel fiume che risplendeva con la luce del plenilunio.

Nuotai per molto tempo,forse un ora,tentando di sciogliere la tensione che avevo accumulato in questi due giorni di totale confusione,finchè alle mie narici non giunse un odore di pompelmo e fragole;un essenza dolce che apparteneva alla creatura più orribile che io conoscessi.

«Jane, cosa desideri?»Ringhiai mentre mi rivestivo,non ero mai stato scortese con una fanciulla ma essa era un eccezione,la figlia del demonio in persona non merita rispetto.

«Mi sembra ovvio,voglio te!»disse fissando i miei vestiti che bagnati fungevano da seconda pelle.

«Bambina viziata,non tutto quello che si vuole si ottiene, io non sarò mai tuo».

«Oh, non temere, mio caro Edward,ottengo sempre tutto ciò che voglio»detto, anzi, pensato ciò lasciò il ramo dove era seduta per tornare a palazzo.

Dopo qualche ora decisi che era giunto il momento anche per me di tornare,avrei convinto Carlisle a partire un po’ prima se solo fosse stato già di ritorno.

La camera era ancora vuota, segno che non era ancora tornato;mi sedetti sul davanzale aspettando che il sole sorgesse,dando vita ad un altro giorno.

Pian piano il cielo passo dal cupo blu della notte,alle sfumature rosee dell'alba.
Determinando così la fine della tetra oscurità per dare vita all'ultimo giorno nell'Italia soleggiata.

Il sole sorgeva dietro le colline di Volterra,illuminando con estrema intensità la fitta vegetazione,creando giochi di colori sui numerosi stagni e laghi. Tutte le forme di vita che popolavano i boschi si risvegliarono,facendo giungere per me il momento di allontanarmi dal davanzale,evitando di far scorgere ad un qualsiasi umano la mia diversità.
Una diversità dettata dallo scintillare della mia pelle alla semplice esposizione di luce solare.

Un lieve bussare alla porta mi fece voltare verso di essa,non che ne avessi bisogno:«Edward, posso?»Voce soave e profumo dei fiori di pesco.

«Accomodati pure Didyme,questo è pur sempre il tuo palazzo.Non devi chiedere di certo a me il permesso per entrare in questa stanza».

La donna rise:«E' la tua camera e non volevo di certo recarti disturbo o dimostrarmi scortese invadendo i tuoi spazi», si avvicinò a me:«Oggi è l'ultimo giorno che passerete qui se non erro».

«Si!»risposta molto intelligente non c'è che dire.

E di nuovo la sua risata riecheggiò nella stanza,poi tornando ancora seria continuò:«Per me è difficile lasciarvi andare,ovviamente non potrei mai ostacolarvi»,disse accomodandosi sulla poltroncina poco distante dalla finestra.«Sai,io sono molto più anziana di Carlisle,ho circa 600 anni. E come lui ho sviluppato quella che lui chiama "coscienza";sin dalla mia rinascita ho rifiutato il sangue umano.» Parlava guardando le pesanti tende che coprivano le finestre,ma il suo sguardo era lontano.«Ora passiamo al reale motivo della mia visita.

Sono nata il primo giorno del 1192,ero la figlia di Enrico VI. Sai chi è, vero?»chiese tornando con lo sguardo verso di me.

«Si è l'imperatore Romano,ma non sapevo avesse figlie»Risposi tentando di mettere mano alle poche nozioni storiche che rammentavo.

«Esatto»Rispose con sguardo triste:«Mio padre incontrò per la prima volta Aro quando nel 1188 esso progettava la morte dell'uomo che gli aveva donato la vita.Una notte, Enrico era appostato nel buio per cogliere di sorpresa il padre ed ucciderlo, ma intervenne lo stesso Aro proponendogli un patto: Aro l'avrebbe aiutato ad eliminare il padre senza far ricadere su di lui la colpa;i vampiri sono gli assassini per antonomasia.Enrico in cambio di questo favore avrebbe dovuto lasciare che esso si appropriasse di una cittadina italiana e che la dominasse senza intralci,ma, quando lui poco dopo tentò di ingannare i Volturi, gli fu risparmiata la vita, ma il suo affronto fu pagato con la perdita del suo primogenito, cioè io e la completa cessione di un intera regione», Sorrise amaramente:«A Costanza, mia madre,fu detto che io nacqui morta ed ella non volle che la voce si spargesse per il regno» poi mi guardò ancora:«Aveva solo paura che la ritenessero inadatta a procreare eredi sani.»la giustificò:«Ovviamente mio nonno era già morto quando io nacqui, perì durante la terza crociata. Aro si assicurò il territorio toscano,infatti è dal 1189 che Aro e i suoi fratelli dominano incontrastati queste terre;essi stessi ne delinearono i confini e scelsero dove erigere la loro Roccaforte:Volterra.»La vampira ovviamente occultò molti lati del racconto che io potei rivivere attraverso i suoi ricordi sbiaditi;ricordi ricchi di solitudine,una solitudine che tutte le ricchezze di suo marito Marcus non sono stati capaci di colmare.

Per quanto la vita di un Vampiro possa essere lunga e capace di accumulare ricchezze durante quest'eternità,esse non riusciranno mai a colmare le enormi voragini che si creano nello scorrere dei secoli e Didyme ne era la prova.

Una vampira dal carattere mite,amorevole e dallo sguardo perennemente triste;forse Didyme era l'unica oltre a Carlisle ,nella quale vi erano ancora le fondamenta di quell'umanità ormai perduta.

Soffriva la perdita della famiglia,dei genitori mai conosciuti ma più di tutto soffriva il non poter mai vedere il suo corpo mutare,invecchiare e in fine morire.
Aveva visto morire quasi 10 generazioni restando in disparte senza poter mai far niente,sentendosi completamente impotente verso quel tempo che per tutti scorreva inesorabile perchè mai avrebbe condannato qualcun altro a questa non-vita.
L'unico motivo che la teneva legata a questo eterno purgatorio era Marcus la sua esatta metà.

«Perchè mi racconti tutto questo?»chiesi, non capendo il motivo di tale narrazione.

«Semplicemente perchè prima che andassi via, vorrei metterti in guardia su chi hai di fronte e,per quanto io possa amare il mio compagno, lui e i suoi fratelli sono degli individui senza scrupoli.

Adopereranno qualsiasi mezzo pur di avere ciò che vogliono,non si fermeranno di fronte a nulla,niente li impietosisce e niente li spaventa» Si alzò abbracciandomi «Sta attento, Eddy» e, accompagnata da questo sussurro, mi lasciò solo.

Molto probabilmente non sarei mai riuscito a capire quanto Didyme avesse ragione finchè Aro non avesse deciso di tenermi con se,e di mettere in atto il suo piano.
Un piano che nei giorni di permanenza a Volterra ho visto maturare e crearsi in piccoli spiragli di idee,nelle quali cercava un motivo che mi tenesse legato alla città e di conseguenza ai Volturi.

Per ora il mio tesoro più grande era ben custodito,probabilmente si trovava accoccolato tra due braccia capaci di donarle quel calore che io mai più avrei potuto infonderle.
Il calore di una famiglia,un calore che una volta apparteneva anche a me, ma che oggi sembra solo un ricordo lontano nonostante pochi giorni mi separino da esso.

«Edward, credo sia ora di andare» I pensieri di Carlisle arrivavano dal corridoio. «E con il sole?» sussurrai sicuro che mi potesse sentire. «Apri le tende e controlla tu stesso» Feci come Carlisle mi aveva suggerito e piano piano aprii uno spiraglio tra il fitto tendaggio e l'unica che riuscì a scorgere non fu quel sole accecante che si poteva immaginare, ma un cielo grigio con nuvoloni carichi di pioggia a farle da padrone:«A breve ci sarà un temporale e potremo spostarci inosservati» Pensò entrando nella mia camera con due sacche.

Osservai l'uomo dinanzi a me in cerca di risposte e probabilmente lo comprese. «Ne parleremo una volta lontani da qui»


Recensioniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

 edwardina4e [Contatta] Segnala violazione
  Capitolo 5: Alice una bambina speciale
Grazie! kome vedi anke se con un ritardo mostruoso sono tornata,effettivamente Alice è davvero dolce xD
 Sara_Twilighters [Contatta] Segnala violazione
  - Capitolo 5: Alice una bambina speciale
Ciao!
Bhe mi fa piacere ke ti piaccia la mia FF,x quanto riguarda Alice non posso anticiparti molto xò sta pur certa ke il principe azzurro la salverà da james (almeno in un certo senso)

 luis [Contatta] Segnala violazione
 09/03/10, ore 15:15 - Capitolo 5: Alice una bambina speciale
Carissima... Ho appena scoperto qst tua ficcy..... davvero molto bella e originale... non vedo l'ora che continui..... a presto... luis...
 biviana [Contatta] Segnala violazione
 - Capitolo 5: Alice una bambina speciale
Tesoraaaaaaaaaaa
lo so lo so mi faccio attendere troppo xo dai ti ho fatto leggere il cappi due gg prima di tutte O.o to guarda ke onore(se se barby zitta ke è meglio)
ok ok nessun onore se non fosse stato x te questo kappi era ankora lì seppellito tra i txt xD
un bacione tvttttttttttttttttttttttb
 Dreamerchan [Contatta] Segnala violazione
 1- Capitolo 5: Alice una bambina speciale
Ciau!
sisi eddy andrà da lei ma kon l'andar del tempo x kause (x ora a voi ignote) non potrà più
un bacio ciauuuuuuu


Spero che questo cappi vi sia piaciuto un bacio a tutte....
P.s rikordate ke questi personaggi non sono miei ma appartengono alla mayer

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Capitolo 7
*** nn pikkiatemi ***


allora parto dal presupposto ke x il bene ke mi volete nn mi linciate quindi vi kiedo skusa strisciando stile vermetto.... mio padre x cambiarmi la cover rotta del portatile l'ha kompletamente ucciso .... e usare i pc dei miei fratelli è impossibile sn perennemente okkupati e nn mi fanno istallare il programma x postare..... sono le 3.21 e tt dormono quindi ne approfitto x usufruire di un pc x avvertirvi ke nn sono morta e ke la storia la kontinuo appena posso kredo una settimana e avrete il kappy... spero di nn avervi perse un kiss a prestooooooo

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