Autore: Any Ikisy
Titolo: Sigarette
Personaggio: Bard

SIGARETTE

« Ma che confusione, qui intorno… »

« Sei un nemico? O un alleato? »

« Nessuno dei due. Io sono un perfetto maggiordomo. »

Fumare gli fa male, ma è nervoso e lo fa ugualmente.

La nicotina lo aiuta a calmarsi quando Sebastian appare fin troppo perfetto.

L’argenteria trafugata, poi, e tutti quei dettagli che non riesce a spiegarsi sembrano sparire dietro la sagoma oscura ed elegante di quel soggetto misterioso e sospetto.

Aspira in fretta e la brace si avvicina.

Gradualmente si è abituato all’idea che Sebastian non mangia e non respira.

Non ne ha il tempo, per essere l’impeccabile maggiordomo esibizionista che è.

Bard non sa se Sebastian è il primo ad alzarsi e l’ultimo ad addormentarsi in quel castello, ma spesso ha la netta sensazione che quell’individuo non dorma nemmeno.

[110 parole]

Note:

Dopo aver concluso il contest di esordio, ho deciso di postare questa raccolta interamente dedicata alla servitù della villa Phantomhive.

Questo è il primo capitolo, ed è dal punto di vista di Bardroy. Devo ammetterlo, dopo aver finito questa drabble, una tra le prime prospettive da mandare al contest, ho iniziato a stimare quell’uomo…

Sperando in bene, mi congedo.

Autore: Any Ikisy
Titolo: Porcellana
Personaggio: Meirin

PORCELLANA

« Guardando i tuoi bellissimi occhi… mi è venuta voglia di assumerti per un lavoro.

Lascia che ti spieghi i dettagli. »

« Che tipo di lavoro? »

(…)

« Ho assunto una cameriera. »

Ogni piatto che si rompe è un miliardo di frantumi sul pavimento.

“Non li può trovare tutti.”

Davvero? Ma Sebastian ci riesce…

L’ultimo l’hai rotto apposta.

È venuto in tuo soccorso e ti ha detto di andare a riposarti mentre lui sistemava i cocci.

Non hai chiuso occhio.

Sei tornata lì, ti sei chinata e hai cercato.

Una. Dannata. Scheggia.

Te ne sarebbe bastata una sola per poter credere che lui non fosse inquietantemente perfetto; non è umano raccogliere ogni frammento di un piatto rotto ogni volta.

Nonostante ciò, il pavimento pareva non aver mai visto da vicino una porcellana.

Meirin, rompi ciò che vuoi; tanto ci sei già dentro.

[110 parole]

Note: Ho cambiato la drabble perché effettivamente la seconda non aveva un secondo fine: io puntavo sull’inquietudine che Meirin avrebbe provato nel notare la similitudine tra gli occhi di Sebastian e quelli di un gatto (sarebbe stato meglio un coccodrillo in effetti…) spero che questa sia meglio. È poco inquietante anche questa ma penso lo sia di più della precedente.

Errors11: sono contenta che ti sia piaciuta ^^ secondo me Bardroy può pensare qualcosa come il capitolo precedente, ma solo una volta: non penso che si permetterebbe di pensare qualcosa di così pericoloso, sapendo che comunque non ne ricaverebbe niente… anzi, magari finendo in situazioni spiacevoli. Povero, lui e il suo lanciafiamme in disuso… Grazie del commento ^^ Ciao!

Chiby Rie_chan: XD grazie del commento, sono contenta che ti sia piaciuta. Spero che anche questa sia di tuo gradimento, anche se in ritardassimo…

Any Ikisy

Autore: Any Ikisy
Titolo: Ingenuità
Personaggio: Finian

INGENUITÀ

« Sta bene… anche se le sono venuto addosso? »

« Ho avuto modo di osservare la tua forza. Vorrei chiederti di fare un lavoro per me.

Avrai uno stipendio ai massimi livelli, e un pagamento bonus ogni fine anni. »

« Non ne ho bisogno. Voglio solo… andare fuori! »

Sebastian è sempre nel posto giusto al momento giusti; non sbaglia mai. Vorresti imparare da lui.

E invece…

Ti soffermi sull’espressione corrucciata di Bard mentre scruta le sue spalle regolari.

Ti lasci influenzare dalla tensione che trasmette Meirin dopo avergli parlato.

Lo senti… qualcosa di viscido.

Sebastian ti sembra perfetto, ma per qualche strana ragione il resto della servitù la pensa diversamente; non riesci comunque ad essere sospettoso, non puoi veramente prendere in considerazione l’idea che lui stia nascondendo qualcosa di macabro a te e agl’altri.

L’ingenuità è sempre stata una malattia che, pur diagnosticandoti, non riusciranno mai a curare.

E Sebastian, sapendo questo, ti ha tranquillamente offerto un lavoro.

[110 parole]

Note:

Ci ho messo tanto perché la versione precedente faceva ribrezzo e ho dovuto aspettare l’ispirazione; scusate.

Io penso che Finian viva la sua realtà con Sebastian in modo mooolto blando: se se ne accorge è tanto. Per me infatti lo nota solo dal riflesso degli altri due; lui da solo non ci penserebbe mai.

Spero di non essere uscita dall’IC, perché per me Finian è ostico al massimo.

Dalle recensioni del capitolo precedente deduco che non si sia capito niente su Meirin; evidentemente è scritta male. Perciò l’ho sostituita con un’altra: se qualcuno volesse leggere, l’ho già sostituita.

Grazie comunque a chi ha commentato finora ed ha apprezzato l’idea della mia raccolta: mi sono stupita che non ce ne fosse già una, in effetti, e ho sopperito prima possibile…

Any Ikisy

Autore: Any Ikisy
Titolo: Cuore Calmo
Personaggio: Tanaka-san

CUORE CALMO

« Signor Tanaka … »

« Hohoho~ »

« No, lei va bene così. »

Hai scritto e vissuto la storia di un impero in decadimento.

Due volte.

Un impero che si risolleva e riprende le attività più efficientemente.

Era accaduto con Vincent, dopo tutto, avresti dovuto aspettartelo anche da Ciel Phantomhive.

Sangue freddo… ce ne vuole parecchio alla tua età per lavorare con un cecchino come cameriera, un bersagliere come cuoco e un esperimento umano come giardiniere.

Forse però la tua serenità si è increspata solo quando quel maggiordomo ha bussato alla tua porta per renderti nuovamente partecipe della storia dei Phantomhive.

Avevi pensato che quel diario sarebbe andato perso ancora; mortificato, rifiutasti.

Quando lo riconobbi tra le mani di quell’uomo, però, cambiasti idea.

[ 110 parole ]

NdAny: Come avrei mai potuto scordarmi di lui? Mi spiace solo non riuscire a rendergli giustizia con questa drabble… gomen, Tanaka-san.

In primis ho pensato ‘Massì, aspettiamo altre recensioni’ ma poi il tempo è passato… perciò spunto fuori solo ora.

Aphrodite: grazie molte della recensione ^^ mi ha fatto molto piacere sapere di non aver errato con quella drabble… sono stata soddisfatta, penso di aver superato la sfida con Finnian; per quanto riguarda Meirin, intendevo ‘Lei rompe i piatti, ma il pavimento, che è di legno, non li ricompri come tutti i piatti che rompe! Perciò almeno quello doveva essere quantomeno scheggiato! E invece no, perché? Chi lo sa? Sebby’ o qualcosa del genere. Solo che non ce l’ho davvero fatta con 110 parole a esprimere la frustrazione di Meirin e anche una ragione valida, diciamo. Mi sono concentrata troppo sulle sue emozioni – gaffe enormeee

Ora la raccolta è finita; Tanaka-san è il nostro uomo, quello che nel cuore di tutti ha un posto speciale… non potevo tralasciarlo, anche se significava offenderlo con sole 110 parole magari neanche ben calibrate.

Ho parlato troppo. Commentate per dirmi che ne pensate – ci avrete messo 3 secondi a leggere le parole, uno sforzo potete farlo <3

Grazie dell’ascolto e grazie a chi ha seguito, volente o nolente, le drabble.

Any Ikisy