Is this Love?

di Stargirl312
(/viewuser.php?uid=58826)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Who Am I? ***
Capitolo 2: *** That's what I wanted to hear ***
Capitolo 3: *** Let's Go. ***
Capitolo 4: *** Feelings ***
Capitolo 5: *** I'll never see the sky the same way ***
Capitolo 6: *** Scuse ***



Capitolo 1
*** Who Am I? ***


Capitolo 1 Specifico come prima cosa che, per mia grande sfortuna, i Jonas non mi appartengono (me tapina) e che non voglio rappresentare alcun aspetto del loro carattere.
Mi auguro che questa fanfiction vi possa piacere. In fondo ho scritto delle note basilari ^^.

Buona lettura.




Capitolo 1: Who Am I?
"I keep running
But I haven't found myself yet."
Lets - Keep Running


Correvo nel buio.
Quel corridoio era lungo, sembrava non finire mai.
Poi lo vidi.
Il chip.
Messo lì, sotto ad una teca, illuminato da una luce azzurra.
Resistetti all'impulso di correre a prenderlo.
Aprii lo zaino e tirai fuori uno dei miei assi nella manica migliori: la boccetta con la polverina magica, la definivo io.
La lanciai davanti a me e, come mi aspettavo, sottili raggi rossi strettamente intricati tra loro comparvero nella distanza che mi separava dal chip.
"Raggi laser," pensai "notevole".
Feci un salto in avanti, due capriole a destra e strisciai per terra.
Arrivai dritta dritta alla teca senza far scattare nemmeno un allarme.
Adagio, svitai le viti del vetro che ricopriva l'oggetto desiderato e sollevai la copertura.
Lanciai polverina anche sul chip.
Un raggio più grande, rosso lo inquadrava dall'alto.
Bastava muoverlo di un centimentro e il raggio l'avrebbe segnalato.
Presi dallo zaino uno specchietto e più veloce che potei lo infilai sopra il chip: in questo modo il raggio laser si sarebbe riflettuto sullo specchio e l'allarme non sarebbe suonato.
Presi il chip e lo sostituii con un altro, poi tolsi lo specchio e rimisi a posto.
Ripassai la tela di fili inconsistenti rossi, quindi mi diressi verso l'uscita.
All'improvviso, però, le luci si accesero.
Due grossi uomini bloccarono il corridoio.
-Dove credi di andare, fanciulla?-
-Beh, sai... Gli impegni di lavoro.- risposi con non-chalance.
-Ern- si rivolse all'altro -bloccala-.
Ern cominciò a correre verso di me.
"Fatti sotto" pensai.
Quando fu abbastanza vicino, cominciai a sfruttare le mie abili qualità da karateka, però il bestione se la cavava.
Ebbi comunque la meglio io.
Quando Ern fu K.O., l'altro passò alla carica.
Gli bloccai un braccio dietro la schiena e lo atterrai.
-Mai sottovalutare l'avversario. Nemmeno se è una fanciulla.- commentai
-Ok, basta così- esordì una voce alle mie spalle.
Non mi girai.
Lasciai andare l'uomo, un sorriso sulle mie labbra.
Guardai il primo che avevo steso e gli gridai
-Ehi, Ern te la sei cavata bene, stavolta!-
-E tu continui sempre a battermi... Sei davvero la migliore!- ribattè lui alzandosi da terra.
-Già, continui a migliorare ogni giorno!- annuì l'altro
-Felice di sentirtelo dire, Tom!- mi inchinai ridendo
-Sei stata sufficiente, niente di più- continuò la voce alle mie spalle
Finalmente mi girai.
-Che vuoi dire con sufficiente?- borbottai
-Non ti sei chiesta perchè sono arrivati loro?-
-Non lo so. Non ho fatto scattare l'allarme.-
-Mai hai dimenticato di disattivare una delle 7 telecamere della sala.-
-Stai scherzando?-
-Guarda tu stessa.-
Mi fece vedere i monitor con tutte le telecamere: erano tutte fuori onda tranne una.
-Maledetta videocamera-
-Non è del dispositivo, la colpa. Sei stata imprudente. Là fuori- e sottilineò le ultime parole -non avrai il tempo di dire "maledetta videocamera". Ti avranno già uccisa. A meno che tu non riesca a fuggire.-
Sbuffai. Odiavo quando mi faceva notare i miei errori.
-Non posso dire che tu non sia stata abile. Ma devi lavorare sui tuoi errori.-
-E va bene-
Feci per andarmene quando il mio interlocutore parlò ancora
-In ogni caso... Complimenti, Camaleonte.-
Mi fermai e sorrisi.
-Grazie... Lince.-


Forse vi devo un minimo di spiegazioni.
Io sono il Camaleonte.
Il mio vero nome è Camille ma qui sono solo Cam il Camaleonte.
E non mi dispiace.
Essere un camaleonte, nella mia situazione, non è affatto un dispregiativo... Anzi. E' il top.
Che situazione?, chiederete voi.
Beh, quando si è la migliore spia sedicenne del mondo, essere capace di mimetizzarsi e di non essere riconosciuta è una fortuna, non credete?
Sorpresi, eh?
Si, sono una spia.
Lavoro per un'intelligence segreta il cui nome comune è l'Agenzia.
Sono nata e cresciuta qui.
Posso vantarmi di essere quasi la mascotte dell'organizzazione ma sono uscita in missione raramente e sotto stretto controllo dei miei superiori.
E sono fondalmente una James Bond versione femmina che saprebbe uccidere un uomo a mani nude in 15 diverse maniere.
Quello con cui ho parlato prima...
Lui è Lince. Uno dei mitici agenti segreti dell'Agenzia. Per non dire quello più mitico.
Una carriera passata tra viaggi intercontinentali e missioni che avrebbero potuto essere fatali.
Eppure lui è ancora qui.
L'unico momento di debolezza in tutta la sua vita l'ha avuto con una donna (indovinate? sempre un agente segreto) che lavorava per la nostra rivale da sempre: l'Earth Intelligence.
Si sono innamorati.
Lui è finito a letto con lei e lei è rimasta incinta.
Purtroppo l'Agenzia non poteva permettersi che una cosa del genere rimanesse senza controllo, così hanno riportato entrambi alla nostra sede.
Con la sola differenza che dopo il parto, la donna fu uccisa.
Si. Uccisa.
E lui venne incaricato di allevare la bambina come un agente segreto.
E, provate ad azzeccare chi è la bambina?
Se avete azzeccato...
Si, sono io.
La giovane Cammie.
Non ho mai conosciuto mia madre, ma sono stata quasi adottata da tutte le agenti segrete del posto.
Sono cresciuta in una grande famiglia, dove però non ho mai conosciuto un vero affetto materno... E nemmeno paterno.
Lince mi vuole bene.
Ma sembra che lui non mi riconosca come sua figlia.
Solo come un'allieva.
Ma questo non mi da fastidio.
Ricordate? Sono una macchina da combattimento.
Nient'altro.




Innanzitutto vorrei specificare che questa ff è nata circa un anno e mezzo fa. O almeno la sua idea.
Aggiungerei poi che dopo aver letto il libro di Ally Carter, Spy Girls, ho trovato spunti interessanti.
Il nome della protagonista della ff è quello della protagonista del libro ^^ (cioè lei nel libro si chiama Cameron, detta Cammie, il Camaleonte) quindi do tutti i copyright a Ally Carter per il nome.
Spero che vi piaccia come inizia... Vedrete presto i Jonas, che ruolo avranno...
Bacioni!
Letizia

p.s. Il pezzo all'inizio deriva da una mia canzone ^^.
Un bacio.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** That's what I wanted to hear ***


Capitolo 2 Vi ringrazio per le recensioni, ragazze. Spero continuerete a leggere e a recensire :).
Intanto aggiorno con il secondo capitolo.



Capitolo 2: That's what I wanted to Hear
"Now don't tell me your troubles,
no I don't have the time to spare.
But if you want to get together and fight
good buddy that's what I want to hear."
That's what I wanted to hear - Phil Ochs
Mi rintanai in quella che, per quanto si potesse definire tale, era la mia camera all'Agenzia.
Letto, scrivania, computer portatile touchscreen, armadio, scarpiera, porta.
Nessuno, guardandola l'avrebbe scambiata per la camera di un agente segreto.
Solamente per quella di una normale teenager
Giustamente...
Come avrebbe potuto immaginare, qualcuno, che il letto avesse un doppio fondo di metallo rinforzato contenente circa una dozzina di armi diverse?
O che la scrivania fosse dotata di allarme a impronte digitali?
E il computer fosse protetto da centinaia di password numerali e fosse dotato di un sistema di autodistruzione?
Che l'armadio fosse totalmente tecnologico eccetera... Potrei andare avanti fino a domani.
Avevo i dispositivi più nuovi (amicizie nel laboratorio xD) e le convocazioni dei miei superiori comparivano automaticamente sullo schermo del pc o sul mio cellulare.
Oddio, cellulare...
Se vi dicessi cos'è capace di fare quell'affarino, non arrivereste a leggere la fine del capitolo per lo shock.
Proseguendo con la storia...
Mi sdraiai sul letto e fissai il soffitto.
Eccolo, di nuovo.
Quel vuoto nel petto che ogni tanto faceva capolino.
Poggiai una mano sul cuore e diedi una leggera sberla.
-Falla finita. Non mi manca niente, ho tutto. Piantala di rompere.-
Beep-beep.
Mi girai verso lo schermo e vidi lampeggiare una busta.
Convocazione.
L'aprii.
"Uh, il Grande Capo ci desidera!" pensai non appena lessi il nome del mittente.
Un sorriso comparve sulle mie labbra.
"Può voler dire una sola cosa" ragionai.
"MISSIONE!".

---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

L'Agenzia brulicava di persone, sempre.
Persone che raccontavano delle loro brillanti e memorabili imprese, persone che si dirigevano in palestra, convinte di poter stendere chiunque dopo gli ultimi allenamenti, persone che entravano ed uscivano dall'ufficio del Grande Capo.
E puntualmente ogni volta che bussavo alla porta, sia che non fosse il momento di essere convocata, sia che fosse un'emergenza.... Sentivo sempre la solita frase.
-Entra, Cam.-
Alzai gli occhi al cielo ed entrai.
-Me lo devi ancora spiegare, come fai ad indovinare sempre. Telecamera nascosta? O Analisi del Bussamento sulla porta??- sorrisi sedendomi sulla mia poltrona.
-Quelli del laboratorio ci stanno lavorando- ribattè lui ridendo.
Non so perchè. Con Lui mi sentivo sempre a mio agio.
-Allora, Grande Capo J. (si solito lo chiamavo sempre e solo io così. E per gli altri... Era solo J.), cos'hai per me?-
Incrociò le mani e si curvò sulla scrivania.
-Cam. A te piace andare in missione. Giusto?-
-Ovvio- sorrisi sicura.
-Quante volte ci sei andata?-
-12. Esatte.-
-Quante da sola?-
Mi strinsi nelle spalle.
-Ehm... 0...- mormorai
-Bene. Allora dovrai modificare i dati, dopo questa.-
Alzai gli occhi e feci un gran sorriso.
-Vuoi dire che...?-
-Vai in missione da sola. Finalmente.-
-Aaaaaaaaaaaaaaa graziegraziegrazie!!- saltai in giro per la stanza.
-Calma calma...- J. cercava di riportarmi al contegno... Ma credo che in realtà cercasse più di darsi lui stesso un contegno. Stava ridendo anche lui.
-Cam, devi capire perchè ti stiamo mandando da sola in questa missione... Siediti e ascolta.-
Feci come aveva chiesto.
J. con un pulsante fece aprire il telone bianco delle proiezioni video sulla parete.
-Abbiamo bisogno di te per sapere alcune informazioni che purtroppo la Earth possiede e noi no. Sono di vitale importanza per lo sviluppo di un'importante biotecnologia. Mi capisci?-
-Sissignore. Dove posso trovare queste informazioni?-
-Qui viene il tuo ruolo.-
Drizzai le orecchie.
-Pare che la Earth stia sfoderando la nostra stessa arma.-
-Cioè?-
-Tu.-
-Che???-
J. si sistemò gli occhiali sorridendo.
-Fonti attendibili ci hanno riferito che la E.I. ha acquisito tre speciali agenti segreti. Sono tre fratelli. Hanno anche un'identità di copertura.-
-Ossia?-
-In pubblico sono una band. Si fanno chiamare i Jonas Brothers. Ma i loro nomi da spie sono K2, Danger e The President. E' l'ultimo che ci interessa. Il più giovane, a quanto pare... Dovrebbe avere la tua stessa età e pare che sia lui a custodire le informazioni... Non sappiamo se le sappia lui direttamente, se le tenga in un computer o chissà cosa. Ma dobbiamo averle.-
E proiettò sullo schermo l'immagine dei tre ragazzi.
Il mio sguardo balenò sul ragazzo più giovane, quello riccio e col neo vicino all'occhio.
-E' lui?- lo indicai
J. annuì e mi passò un fascicolo.
-Qua ci sono informazioni personali che siamo riusciti a trovare dei tre ragazzi. E qualche informazione sulla band. Se vorrai avvicinarli, potrai usarle per apparire una fan.-
-Capito.-
-Bene, inoltre troverai dei fogli con le ultime spiegazioni della missione. Parti domani con il jet privato. Avrai anche tu un'identità segreta, ti abbiamo inserito nei data-base generali delle iscrizioni al Great NY Music Festival, il concorso di canto che si svolgerà venerdì 26 Febbraio e nel quale i Jonas saranno ospiti, come una cantante. Abbiamo approfittato della tua bella voce, spero non ti dispiaccia.-
Arrossii lievemente -Dovrò farmi passare per una cantante?-
-Non avrai problemi, no?-
-Ovviamente no.-
-Benissimo, puoi andare a preparare le valigie. Nel tuo guardaroba abbiamo inserito anche diversi abiti da sera, ti serviranno.-
-Grazie.-
Feci per alzarmi e uscire quando J. parlò.
-Buona fortuna Camille.-
Sorrisi e chiusi la porta.
Poi diedi una sbirciata al fascicolo.
Nicholas Jerry (Nick) Jonas nasce a Dallas, nel Texas, il 16 Settembre 1992...
Lessi velocemente la biografia del ragazzo.
Poi chiusi la cartellina e lasciai andare un sospiro, prima che sulle mie labbra apparisse un vago sorriso.
Nicholas caro, pensai, nessuno sfugge al Camaleonte. Hai già perso in partenza.
E mi diressi verso la mia stanza, in silenzio.


--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Ringrazio ancora le mie recensitrici e ringrazio anche coloro che leggono ma non lasciano commenti =).
Spero che continuerete a leggere e a lasciarmi consigli, critiche... Tutto cio' che volete ^^.
Un bacione a tutte!
Letizia.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Let's Go. ***


Ed ecco che aggiorno ^^.
Buona lettura, ragazze.
p.s. Stavolta mi sono messa d'impegno e vi ho risposto personalmente alle recensioni xD...
Che purtroppo sono ancora poche...
Spero aumenteranno... Lo spero tanto :).
Un bacione.


Capitolo 3
: Let's Go.

All I wanna do is get down tonight
Move around tonight
Don't really care about it
All I wanna do is let go tonight
I'm feeling free
Tonight is just for me
Vanessa Hudgens - Let go
Diedi un'occhiata al Jet.
L'avevano cambiato, sicuramente: non me lo ricordavo così.
Ma dopo tutto, l'ultima volta che ero andata in missione era stata un anno prima, era più che normale che magari avessero apportato alcuni cambiamenti al velivolo.
Osservai due agenti mettere le valigie nello scomparto bagagli, poi salii a bordo.
Era spazioso.
Ed era gradevolissimo volare su uno di quegli affari: era una limousine con due ali e un motore decisamente più potente.
Durante il volo diedi un'occhiata al fascicolo.
Lessi accuratamente anche l'elenco dei gadget a me affidati e mi meravigliai sempre di più man mano che scendevo con le righe.
Avevo mezzo laboratorio, dentro le valigie!
Arrivai in orario perfetto, alle 17.00 all'hotel Hilton: l'hotel più lussuoso di tutta New York.
A quanto pare i nostri cari fratellini alloggiavano proprio lì, in quel periodo.
"Notevole" pensai appena vidi il palazzo enorme che mi sovrastava.
L'Agenzia aveva già prenotato a mio nome e, date le loro amicizie, non ebbi mai problemi, nemmeno alla reception.
Salii nella mia camera e dopo aver dato una veloce occhiata in giro, mi misi a disfare le valigie.


Fortunatamente il mio alloggio era distante solo un piano da quello dei Jonas.
Così mi vestii molto da teenager, pantacollant e minigonna a righe colorate con una maglia e delle ballerine, e decisi di cercare di ottenere un autografo... Banale scusa per sbirciare nella loro camera e analizzare la situazione.
Mi diressi su e mi trovai faccia a faccia con un bestione mediamente grande come Ern.
Doveva essere... Mm... Big Rob, secondo il fascicolo. Si, la loro guardia del corpo personale, se non mi sbagliavo.
Tirai fuori le mie migliori capacità di attrice e mi avvicinai.
-Scusa...- dissi con la vocina timida -...potrei chiedere un autografo ai Jonas Brothers? Ti scongiuro, io sono una loro grande fan!-
-Spiacente piccola, i Jonas si stanno preparando per un'intervista, non credo abbiano tempo per te...-
-Ma... Io...- feci spuntare persino delle piccole lacrime.
Big Rob mi guardò e fece un sospiro.
-Attendi un attimo qui. Chiedo se possono dedicarti un minuto.-
Entrò dentro la stanza e io attesi.
"E brava Cam" mi dissi sorridendo compiaciuta.
Poi la porta si aprì.
Il primo ragazzo che uscì doveva essere Joe.
Capelli piastrati, jeans bianchi... Tuttosommato carino.
Il secondo fu Kevin, vestito molto elegante.
E infine lui.
Nick.
Quella che avrebbe dovuto essere la mia preda si materializzò davanti ai miei occhi lasciandomi abbastanza di sasso.
I capelli ricci dal vivo erano molto più belli e folti, il viso dai lineamenti dolci si era aperto in un sorriso e i vestiti... Oh, non notai i vestiti, santi numi!
-Allora sei tu la fan disperata?- domandò Kevin sorridendo
Tornai alla realtà.
"Faccia da fan, faccia da fan!" mi intimai
-Rob e tu volevi fare in modo che non accontentassimo questa fan così carina?? Ma ti sei rincretinito?- protestò Joe rivolgendomi un sorriso smagliante e un'occhiolino che mi strapparono un sorriso. Vero.
-Allora volevi un autografo?- mi chiese Nick in modo più timido rispetto agli altri due fratelli.
Lo guardai.
Sorrideva sincero, non sembrava infastidito o cosa.
Era seriamente contento di accontentarmi.
E divenne ancora più difficile per me considerarlo un nemico.
-S-si... Io sono... Una vostra grande fan. Siete davvero unici.-
I tre sorrisero e io porsi loro il blocchetto che mi ero portata dietro e un pennarello.
Non mi ricordai nemmeno di guardare nella loro camera.
-Come ti chiami?-
-Ehm, Camilla. Camilla Stoner.-
Firmarono a turno e poi mi ridiedero il blocchetto.
-Ehi, aspetta...Alloggi qui?- mi chiese Nick
-Eh?-
-Intendevo, stai qui, nell'hotel?-
-Ehm. Si, si... Sono... Qui perchè... Devo partecipare al Great NY Music Festival di Venerdì e allora...-
-Ma dai? Davvero?? Noi saremo ospiti d'onore lì! Allora sei una cantante!-
-Una specie...- sorrisi.
-Uh aspetta aspetta... Ecco perchè mi sembrava familiare il tuo nome. L'ho letto nel programma! Canterai una canzone di Taylor Swift e una di Miley Cyrus, giusto? Grande scelta, ottima.- disse Kevin, forse mirando ad infastidire i fratelli.
Benedissi mentalmente gli operatori dell'Agenzia che mi avevano inserito nel programma poi sentii i toni minacciosi dei due fratelli minori.
-Kev dovevi proprio ripeterlo?- dissero Nick e Joe a denti stretti. Come volevasi dimostrare.
Evidentemente non avevano gradito il suono dei nomi Miley e Taylor... Le loro vecchie fiamme, secondo il fascicolo.
Sorrisi ripensando a ciò che era scritto nel foglio rispetto alle loro storie personali.
Oh, the seven things I hate about you... canticchiai mentalmente.
-Oh. Giusto.- Kevin fece il segno di sigillarsi la bocca e mi fece l'occhiolino.
Sorrisi anche io.
-Comunque si- ripresi - mi piace il country e mi piacciono le loro canzoni in generale.-
-Ottima scelta. Ti auguro di vincere.- mi disse Nick stringendomi la mano e donandomi un sorriso a 32 denti.
-Grazie.- mormorai
-Beh, ora dobbiamo proprio andare. E' stato un piacere conoscerti, Camilla.- disse Joe
-Chiamatemi Cam.-
-Allora a presto, Cam.- mi salutò Nick facendo un buffo inchino.
E se ne andarono.


Tornai in camera senza neppure un dato, un'idea, niente.
Solo un pezzo di carta firmato che buttai sul letto, dove poi mi gettai io stessa.
Lo riguardai:
"Alla nostra grande fan Camilla con tanto affetto. Nick, Joe e Kevin Jonas."
Forse quella veramente svantaggiata in partenza, pensai tra me e me, sono proprio io.

_________________________________________________________
Allora, innanzitutto grazie a voi che recensite e grazie anche a coloro che leggono ma non lasciano segni del loro passaggio :).

brotherina: il tuo Joe troverà l'amore... Forse... Chi lo sa? Il suo spirito da Danger lo spingerà a cercare di conquistare più ragazze possibili? Compresa anche la nostra protagonista?? Non si sa... Si vedrà... Boh?? xDxDxD Comunque grazie della recensione e ti ho anche mandato un messaggio con il mio msn ^^.
Un bacio.

Frafry_crazy_friend: Innanzitutto... Benvenuta in Efp ^^. E poi ti ringrazio per la recensione... Già, vedremo come se la caverà Cami ^^.
Spero continuerai a recensire. Un bacio!

jollina la verde: Si... I Jonas spieeeee :-Q____ da sbavvvvv! Immaginatevi poi i Jonas con le tutine nere aderenti xDxD.
Ok la pianto che sennò sfocio nella perversione xDxD.
Comunque grazie per aver recensito, sperò che troverò altri tuoi commenti, nei prossimi capitoli ^^.
Un bacio.


Letizia.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Feelings ***


Capitolo 5 Ragazze, 6 recensioni! E'... Davvero più di quanto potessi immaginare *___*.
Siete meravigliose. Grazie :)!
Per ringraziarvi, vi posto il capitolo 4 ^^!
Buona lettura,
un bacio.



Cap 4: Feelings.
How can I decide what's right
When you're clouding up my mind?

Decode - Paramore

Mi cambiai e mi misi i pantaloni della tuta nera e sopra una maglia colorata.
In qualche modo dovevo introdurmi nella loro camera, così studiai tutti i modi possibili poi optai per entrare dall'esterno.
Dall'interno, altrimenti, avrei avuto più possibilità di essere vista.
Appesi un gancio al loro balcone e mi tirai su. Fu persino troppo semplice aprire la finestra ed entrare.
La loro stanza era gigante. Tre letti a baldacchino in una stanza, un altro normale e uno matrimoniale in un'altra, un sacco di valigie in giro, tre bagni... Praticamente una reggia!
Avanzai di qualche passo poi sentii un rumore improvviso e sobbalzai.
Avevo pestato... un qualcosa che aveva fatto rumore... un... un pupazzo di gomma col fischietto??
"Ah già... Frankie..." il loro fratellino.
Mi maledissi mentalmente per non aver fatto attenzione a dove mettevo i piedi.
Mi guardai in giro: bene, niente telecamere.
O almeno così sembrava.
Mi diressi nella camera dei fratelli e di
edi una veloce occhiata nei borsoni di Joe e Kevin e poi passai a quello di Nick.
Trovai una taschina con dentro un piccolo telecomando con... un solo bottone, bizzarro.
Lo premetti (andando inoltre contro a tutte i miei insegnamenti da spia). Niente.
Poi un rumore secco, come di qualcosa che si apre... Ma non vicino.
Lo ripremetti diverse volte girando per la stanza, cercando di capire da dove venisse quel suono.
All'improvviso capii.
L'armadio.
Lo aprii e trovai che aveva un altro fondo... No anzi... Proprio un'altra stanzetta nascosta!
Ed era piena di cose incredibili.
Tute, gadgets, armi...
Cercai di spiegarmi razionalmente come potessero avere un laboratorio nascosto in un... Hotel.
Ma se l'Agenzia aveva amicizie lì... Probabilmente ne aveva anche la Earth.
"E bravi i nostri Jonas" sorrisi soddisfatta.
Indossai i guanti
e guardai in giro, aprendo delicatamente i cassetti che c'erano nella stanza.
Poi, su una specie di scrivania
vidi un computer portatile e subito mi ci fiondai sopra.
Magari lì avrei trovato le informazioni!
Stavo per accenderlo quando sentii un clacson.
Un semplice clacson. Ma mi fece gelare il sangue.
Uscii dal nascondiglio e guardai dalla finestra.
"Cazzo"
Erano loro, stavano entrando nell'hotel...
A quanto pare avevano finito in fretta l'intervista.
Chiusi l'armadio e rimisi tutto a posto.
Poi... Cosa fare??
Se fossi uscita dalla porta avrei potuta essere vista.
Di conseguenza dalla finestra ci avrei messo troppo.
Optai per la soluzione peggiore... Uscire dalla porta.
Mi guardai attentamente in giro, prima di uscire fuori... Meno male non c'era nessuno.
Uscii dalla stanza e la richiusi dietro di me... Meno male aveva la chiusura automatica.
Feci per allontanarmi quando sentii una voce dietro di me
-Cos'è, adesso non puoi stare lontana da noi, Cam?-
Mi girai. Era Joe e aveva un sorriso sul volto.
-Già... Ma in realtà volevo chiedervi un favore, così sono venuta qui davanti alla vostra camera però non vi ho trovato perchè eravate ancora fuori e allora adesso stavo andando via perchè...-
-Ehi, tutto ok. Tranquilla- mi sorrise di nuovo.
Gli sorrisi anche io -Ok.-
-Allora qual è il favore che ci dovevi chiedere?-
-Beh ecco...- inventati qualcosa, Cam, ne va della missione... Cazzo pensa a qualcosa!! - volevo chiedervi se avevate qualche consiglio... per chi si deve esibire... Cioè io non ho mai cantato per così tante persone... Ho un po' di... insomma fifa...-
Joe rise. Aveva un bel sorriso e la sua allegria era contagiosa.
-Beh, cara mia... Naturalmente non potrò insegnarti ad essere perfetta come me... Ma posso insegnarti qualche trucco del mestiere.-
-Oh, sarebbe semplicemente... Fantastico!- dissi.
Il vero problema fu che mi resi conto di averlo detto molto onestamente.
"Così non va bene. Non va bene per niente"

Un momento prima stavo curiosando nella camera di agenti segreti nemici.
Un secondo dopo mi trovavo con uno di loro a cantare e a suonare.
-L'importante è non stare mai troppo fermi... Vedi? Muoviti così... Poi tu hai i capelli lunghi, lasciali ondeggiare così...-
Faceva dei movimenti troppo buffi perchè io rimanessi seria, così me la ridevo da morire.
-Potresti anche farti insegnare da Nick qualche acrobazia...-
-Ahah certo come no. Come se ne fossi capace...- Bugia. Avrei saputo fare meglio di qualsiasi Nick Jonas. Ero un asso nelle acrobazie e nella ginnastica.
-Beh dai, ti metti così e fai una capriola... Altrimenti puoi improvvisare qualche passo di ballo.- mi prese le mani e mi fece fare un giro.
Si aprì la porta ed entrarono Nick e Kevin: rimasero di sasso vedendo me ballare con Joe!
-Ma... Joe! Che state facendo?- se la rise Kevin, mentre Nick sembrò piuttosto contrariato da quella visione.
-Beh... La nostra piccola artista voleva qualche consiglio da dei professionisti su come esibirsi... E io la stavo aiutando!-
-No, Joe... Tu ci stavi soltanto provando, è diverso!- ribattè Kevin piegato in due dalle risate.
o arrossii leggermente.
-Joe, che ne dici se lasci che ad insegnarle sia un VERO maestro?- propose Nick incrociando le braccia e facendo un sorriso da sbruffone.
-Ah davvero?- si guardò in giro - non sapevo ch
Ie ci fosse un vero maestro in più oltre a me!-
Nick lo guardò in cagnesco -Joe...-
-Va bene, va bene... Ho capito... Vi lascio soli.-
Il riccio lo guardò nuovamente male e Joe e Kevin se ne andarono nell'altra stanza.
-Beh- disse Nick avvicinandosi a me -se vuoi qualche consiglio... Lascia che sia il sottoscritto a dartelo... E non quell'esibizionista di Joe.-
Fece un adorabile sorriso sghembo... No un momento... Adorabile??
Cosa pensi, Cam?
Piantala!
-Beh... Iniziamo dalla posizione sul palco.-
Tutto quello che vuoi... Eh?? Cioè...
-Certo...- mormorai
E mentre lui mi spiegava lo osservavo... Come sorrideva, come parlava...
Era... Adorabile.
"Ancora?? Cam, sveglia!! E' una spia, dell'Intelligence nemica! Non puoi definirlo "Adorabile"!"
Però lo era.
E non potevo fare a meno di ritenerlo così.


(Un paio d'ore dopo)
-...e sono caduto mentre facevo la prova di un acrobazia sul palco...-
-Dici davvero?-
-Purtroppo si... E mi sono fatto anche un bel po' male alla spalla... Fortunatamente niente di così grave da impedirmi di suonare al concerto che ci sarebbe stato la sera dopo...-
Stavamo parlando in quel modo da circa 2 ore... E nessuno dei due sembrava essersi accorto che fosse passato così tanto tempo.
Mi accorsi solo in quel momento che per tutto il tempo in cui Nick aveva parlato del suo incidente acrobatico, avevo tenuto stretto alla pancia uno dei cuscini del divano.
Imbarazzata, lo posai di fianco a me, sotto lo sguardo divertito di Nick
-Sai, sei... Strana.-
-In che senso, strana?-
-Cioè... Insomma è difficile da spiegare... Come non detto, lascia perdere.-
-Oh avanti, adesso voglio saperlo!-
-Sembri strana nel senso che... Non so... Sembri strana rispetto alle... altre ragazze.-
Feci un sorrisetto forzato.
-E' una cosa... Positiva o negativa?-
-Credo... Decisamente positiva- rispose sistemandosi i capelli e sorridendomi.
"Che inizi a sospettare qualcosa?" riflettei scrutando il suo sguardo " mmm, improbabile... avrebbe già fatto qualcosa se sospettasse di me"
Guardai l'ora.
-Accidenti! E' tardi!!! Dovrei già essere a telefonare a...-
Vidi lo sguardo indagatore e sorpreso di Nick.
-...a... mia mamma! E... mio padre! Già... Vorranno sapere come sto ^^''''- Bugia.
-Beh, non si deve far aspettare la famiglia- sorrise Nick -i miei sono iperprotettivi con tutti noi. Ma in fondo so che lo fanno per proteggerci.-
-Già...- mormorai deglutendo.
Oh Nick.... Almeno voi una famiglia l'avete. Io mi sono sempre protetta da sola.
Non ho mai avuto nessuno che mi telefonasse arrabbiato perchè avevo fatto tardi ad una festa o perchè avevo speso troppi soldi facendo shopping.
Nessuno che mi cantasse una ninnananna prima di dormire.
Nessuno che mi incoraggiasse a essere la migliore, senza avere dietro interessi personali...
Come ti invidio, sai?
Nick mi tirò indietro un ciuffo di capelli che mi era sfuggito sul viso e vide la mia espressione triste.
-Ehi... va tutto bene?-
Tenni lo sguardo basso.
-Sisi... Tutto okay. Beh, Nick... E'... è stato un piacere parlare con te e... grazie dei consigli.-
-Sempre a disposizione, baby.- disse facendomi l'occhiolino.
Gli sorrisi.
-Allora... Vado.-
Andai verso la porta... Esitai un attimo poi uscii, lasciando che si chiudesse alle mie spalle.


Nick si lasciò cadere sul divano.
Eh si. Quella ragazza lo incuriosiva non poco.
-Nick?- la voce di Joe interruppe i suoi pensieri -abbiamo un problema! Qui. Subito.-
Il ragazzo riccio seguì la voce e andò in camera dai fratelli.
-Ragazzi che succede?-
Kevin era seduto sul suo letto e teneva il suo borsone sulle gambe.
-Non mi sembrava di aver lasciato il borsone sul tuo letto, l'hai spostato tu prima che uscissimo?-
Nick ci pensò...-Non mi pare...-
Kevin corrucciò le sopracciglia -Molto strano...-
-Oh fratellone, sei troppo sospettoso... L'avrà spostato Frankie!-
Già... Frankie...
Il loro fratellino adorabile.
Parlando, i tre Jonas non si erano nemmeno accorti che il bambino era ritornato dalla gita giù al banco dei dolci nella hall ed era entrato nella suite tutto deciso a godersi un bel cartone animato.
Così si diresse verso il videoregistratore, sperando forse di trovarci dentro una cassetta dei Power Rangers... E restò un po' deluso quando, facendola partire, vide solo l'immagine di una suite... E una ragazza che si muoveva lentamente per non far rumore all'interno della stanza.
Frankie sbuffò.
Non gli piaceva, quella cassetta.
Girò sui canali della televisione e vide i suoi cartoni preferiti, così decise di registrarli.
E che casetta usò? Esattamente quella che c'era dentro.
Senza saperlo quel ragazzino aveva appena cancellato le prove della mia presenza all'interno della suite dei Jonas mentre loro erano fuori.
Se lo avessi saputo, gli avrei mandato dei fiori.
O come minimo comprato un intera stagione di episodi dei Power Rangers.

_________________________________________________________________________

Ragazze, grazie a tutte coloro che mi hanno recensito, siete davvero grandiose *__*.
Grazie anche a chi legge ma non commenta: spero che continuerà a leggere ^^.
Ma un grazie soprattutto a chi tiene la mia storia nei preferiti! Significa molto per me *__*!
Ed ecco qua le mie risposte alle recensioni:

brotherina: Eh beh! Se ti trovi i Jonas davanti... E' leggermente difficile distogliere gli occhi dalla celestiale visione che ti si è parata in fronte xDxD. E Kevin, che dire... E' un po' bastardo dentro xDxD.
Comunque grazie di recensire sempre! Un bacione!

ada12: Sei stata gentilissima ad aggiungere la mia ff ai preferiti... E non ti preoccupare di scrivere chissà cosa, nelle recensioni: mi basta sapere che il capitolo ti sia piaciuto ed eventualmente cosa posso fare per migliorare :). Grazie! Un bacio!

Maggie_Lullaby: Waaaaaaa! Che bello trovare una tua recensione!! Come sono contenta! *___* Comunque si, come in J.O.N.A.S. xDxD al'incirca.
E riguardo ai sentimenti di Cam... Beh, devi capire che lei non ha mai avuto una cotta per nessuno... Non capisce che cosa sente davvero... Si vedrà, si vedrà ^^.
Comunque grazie per la recensione! Spero che ne troverò altre nei prossimi capitoli! :) Un bacione!

jeeeeee: Mai ci furono parole più vere di queste! :) Cam è rimasta secca per il fascino dei tre fratellini xDxDxD! Comunque grazie di avermi lasciato un commento, spero continuerai a recensire per farmi sapere cosa ne pensi! Un bacione, cara Jeeeeee (sono giuste le eeee?? xDxD)

Frafry_crazy_friend: Beh, Cam è sempre un agente segreto... Non può sbavare xDxDxD anche se immagino sia stata sul punto di farlo. Ma si riprenderà dallo shock... Prima o poi xDxD. Grazie di recensire sempre! :) Un bacione grosso grosso!

jollina la verde: Ehhh... Le tutine aderenti colpiscono sempre xDxDxD! Per quanto riguarda la faccia da fan... Beh, è all'incirca così xD ---> *__________*
xDxD Buahahaha Comunque grazie delle recensioni, spero continuerai a lasciarmi commenti ^^!
Un bacioneoneone!

Letizia

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** I'll never see the sky the same way ***


Capitolo 5 Ed ecco qua l'atteso 5° capitolo...
Scusate se ci ho messo così tanto a continuare ^^'''' spero mi perdonerete!
Volete sapere come continuerà la storia... eheheh... vero?
Beh non vi resta che leggere ^^.
Buona lettura!
xoxo

Cap 5: I'll never see the sky the same way
.
        I'll never see the sky the same way
And I will learn to say goodbye, to yesterday.
-Twilight, Vanessa Carlton-

Ognuno, nella propria vita, ha un momento in cui pensa di perdere se stesso.
Le tue convinzioni sembrano vacillare di fronte a qualcosa estremamente più immenso di loro.
Ma cosa può succedere quando TUTTO quello in cui hai creduto, in cui hai sperato... Sembra essere solo una grande massa di cazzate?
Quando trovi qualcosa che non avevi mai incontrato?
Qualcosa come un bruciore allo stomaco ogni volta che pensi ad una persona o il battito del tuo cuore che accelera quando la vedi.
Qualcosa come una strana sensazione che dapprima ti sembra fastidiosa... Poi diviene istintiva...
Perchè io...
Io mi sentivo esattamente così.
Passavano i giorni che mi separavano dal concerto e puntualmente io e i Jonas ci incontravamo.
Che fosse per scendere in ascensore... Che fosse per dirigerci nella saletta insonorizzata dotata di un piccolo studio di registrazione, presente all'interno dell'albergo...
E ogni volta questa sensazione si rifaceva viva.
Quando lui mi fissava. O mi sorrideva. O addirittura mi abbracciava.
Lui.... Nicholas...
Fino a... quanto?
Due settimane, forse?
Beh fino a due settimane prima, un perfetto sconosciuto.
Adesso una specie di droga.
Esatto.
La sua presenza per me era come qualcosa di cui non riuscivo a fare a meno.
Qualcosa alla cui ero diventata totalmente dipendente.
Non mi serviva molto.
Mi bastava osservarlo per 5 secondi, osservare quei lineamenti dolci e perfetti...
E quando lo guardavo, notavo sempre quella tristezza celata nei suoi occhi alla quale, però, si sostituiva sempre quella voglia di lottare che faceva di lui quasi un eroe ai miei occhi, un coraggioso combattente che anche se ferito, continuava la propria battaglia.
Era unico.
Era l'amico che avevo desiderato da sempre.
Amico?
Forse qualcosa di più.
Ma non riuscivo a capire cosa, esattamente.


Ero sdraiata sul letto con il computer sul cuscino, intenta a mandare un messaggio (il 4° del giorno -.-''') al Capo J. per comunicargli che... "Andava tutto bene".
Quando non era vero per niente. Non andava tutto bene. Riuscire nella missione che mi era stata affidata sembrava sempre più impossibile.
All'improvviso sentii bussare alla porta della mia stanza
-Cam! Apri!-
Mi si gelò il sangue. Era la voce di Nick... Sembrava... Un po' agitata.
La mia mente razionale e abituata a immaginare mille ipotesi al secondo si mise al lavoro.
"Mi ha scoperto" "Non ho più speranze" "Sono nella merda" erano i pensieri più insistenti.
Aprii la porta senza sapere minimamente cosa aspettarmi.
E mi trovai di fronte un Nick Jonas mezzo sudato, in tuta da jogging, sexy... Eh? SEXY?
Scossi la testa come se potesse aiutarmi a scacciare quei pensieri.
-Cam, devo parlarti di una cosa importante che ho scoperto oggi.-
"Diodiodiodio" -Dimmi- cercai di mantenere una faccia curiosa... Per coprire l'agitazione che mi pervadeva.
-Hanno anticipato il concerto a domani sera! Problemi di organizzazione. Un po' poco serio da parte loro ma, cosa vuoi...-
Badabum.
Credo che in quel momento sentii perfettamente il cuore smettere di battere.... E poi riprendere il suo ritmo normale, piano piano.
Io mi immaginavo chissà cosa.... E lui mi veniva ad avvertire di uno spostamento di date?
-Cam, tutto bene? Sei pallida come un lenzuolo.- Nick mi poso una mano sulla fronte -Accidenti, sei anche un po' calda. Non dovresti riposare un po'? Dopo tutte queste prove vuoi proprio giocarti la sera del concerto?- disse con fare protettivo.
E poi eccolo, come sempre... Quel sorriso sghembo che mi faceva sciogliere ogni benedettissima volta.
-Dai ti do una mano a stenderti...-
-NO!- urlai facendolo sobbalzare e probabilmente facendo sobbalzare anche la mia pressione.
Non avevo nemmeno messo a posto i gadget dell'agenzia, prima di aprirgli, non potevo permettermi che li vedesse.
-Ce la faccio. Non ti preoccupare, so badare a me stessa- risposi freddamente.
-Non lo metto in dubbio, ma magari hai bisogno di qualcosa, non so... Uno spuntino, un po' d'acq...-
-Nick, ti ho detto che so badare a me stessa, è chiaro il concetto o no?-
Quanto dolore mi fece vedere i suoi dolcissimi lineamenti inarcarsi in un'espressione triste e delusa.
-Mi dispiace, non volevo essere invadente...-
"Ma Nick... Non capisci? Non puoi, non puoi avvicinarti troppo a me. Sarebbe come cercare di avvicinarsi al fuoco. Rimarresti sicuramente bruciato... Ed è l'ultima cosa che voglio" -Si beh... Ne parliamo dopo... Adesso vado a riposare, come mi hai consigliato tu... Ci vediamo in sala prove alle 5 e mezza. Ciao!-
E chiusi la porta.
Poi scivolai lentamente a terra, tenendomi appoggiata ad essa, e piansi.
Cammie il camaleonte pianse.

Nicholas tornò nella sua suite triste e pensieroso.
Nei giorni precedenti aveva notato un certo fastidio in Cam quando la si spingeva a parlare di lei o le si domandava qualcosa sulla sua vita. Ma l'aveva presa come una questione di orgoglio. Magari non voleva parlare di lei per non avvicinarsi troppo agli altri e di conseguenza rischiare di avere compassione da parte loro.
Adesso invece aveva cominciato a pensare che potesse esserci qualcosa di molto più grande che Cam non voleva far sapere a nessuno.
Un segreto davvero segreto.
Ed il non capirlo, per Nicholas, era veramente stressante.
E lui, in fatto di segreti, era abbastanza bravo... Non per niente era una mezza spia.
Purtroppo però, era troppo coinvolto emotivamente per pensare all'ipotesi più vicina alla sua natura.
Perchè quella ragazza indubbiamente lo affascinava, e anche tanto.
Più di quanto avrebbe dovuto.
-Nick-
Forse avrebbe dovuto parlare faccia a faccia, con calma.
-Niick!-
O magari cercare qualcosa sul motore di ricerca della Earth a proposito di quella ragazza...
-NICK!!! LO SENTI CHE TI STO CHIAMANDO O NO?!"
Un Joe decisamente arrabbiato stava sulla soglia della sua camera con un auricolare infilato nell'orecchio e il cellulare in mano.
-Si, Alfa, ho capito. No, Nick non sta avendo problemi. Si, è qui, te lo passo- Joe si sfilò l'aggeggio e lo porse al fratellino lanciandogli un'occhiataccia.
Nick si sistemò l'auricolare.
-Alfa?-
-Nicholas. Quanto tempo.-
-Ci hai contattato l'altro giorno, non è passato così tanto tempo.-
-Che è successo, Presidente? Qualche problema con la copertura? Ti sento alquanto infastidito e nervoso-
-Nessun problema di particolare rilevanza.-
-Qualsiasi cosa è di particolare rilevanza se distoglie i tuoi pensieri dalla missione. Ah, a proposito, l'incontro con il mediatore sarà appena dopo il concerto, farò in modo che vi incontriate in un posto tranquillo e che nessuno vi disturbi.-
-Dopo il concerto saremo a firmare autografi, tutti si accorgeranno che Nick Jonas non sarà con i suoi fratelli ad autografare magliette e foto.-
-Non preoccuparti inutilmente, all'organizzazione penserò io. Tu pensa piuttosto a tenere al sicuro le tue informazioni e a non sbilanciarti in alcun modo con inutili distrazioni.-
-A quello, come hai detto, penso io. Sono in grado di badare a me stesso-
-Nicholas, le informazioni che possiedi sono di vitale importanza. Te ne rendi conto? Un attimo di distrazione potrebbe essere fatale per il futuro dell'agenzia. Lo capisci?-
Nick sbuffò
-Ovviamente-
-Bene, conto su di te-
Click.
Nick si tolse l'apparecchio e lo lanciò dall'altra parte del letto.
Inutili distrazioni.
Cam non era un'inutile distrazione.
Ma piuttosto un mistero da svelare.
Peccato che il mistero fosse più pericoloso di quanto Nicholas Jerry Jonas pensasse o persino immaginasse.



TOC, TOC, TOC
Qualcuno bussava spasmodicamente alla porta della suite dei Jonas... Ma in quel momento c'era solo Nick, così andò lui ad aprire.
E si ritrovò tra le braccia una Cam piangente e scossa dai singhiozzi.
-Nicholas, non volevo risponderti così, perdonami!-
-Cam, va tutto bene, calmat...-
-No, non va tutto bene! Ti ho mentito, prima... Ma ti ho dovuto mentire!-
-E' tutto a posto, tranquilla, ma se mi spieghi, magari ci capirò qualcosa di più.-
-Nick, è troppo pericoloso.-
-Che cosa è pericoloso?-
-Io sono..-
DRIIIIIIIIN

Nick si svegliò di soprassalto con il rumore del simil-campanello fuori dalla loro camera.
Si era abbioccato, come suo solito.
DRIIIIIIIIN DRIIIIIIIIIN
Era stato dunque solo un sogno, quello di Cam?
Si alzò di malavoglia e andò alla porta.







------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Okay. Scannatemi, crocifiggetemi... Non ho aggiornato per un BEL PO' e me ne scuso parecchio.
Ma spero che con questo capitolo mi farò perdonare almeno in parte.
Arriveranno nuovi sviluppi nel prossimo... Ho già qualche idea :)
Miraccomando, leggete, criticate e recensite.
Ogni vostro commento e ogni vostra opinione mi aiuta a migliorare!
Un bacione enorme a tutti.
Lets

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Scuse ***


Scusa No, ragazze, spiacente di deludervi ma questo non è un capitolo di aggiornamento.

E' UN CAPITOLO DI SCUSE.
Non aggiorno da circa un anno, e onestamente mi dispiace, perchè avevo un sacco di idee per questa fic.
Beh vuol dire che finisce qua... Che vi devo dire.


Quando è destino che una cosa finisca...













































....DAAAAAAAAAAAAAAI, non direte che ci stavate credendo davvero?? Sono SUPER-intenzionata a continuare, se voi avete ancora voglia di sapere come proseguirà la storia di Nick&Cam :)
Fatemi sapere!

Il mio twitter, nel caso vogliate contattarmi, è http://twitter.com/LetsLovesMusic

Un bacione e... A presto!

Lets

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=329229