SECRET FILES di Fuyu (/viewuser.php?uid=99498)
Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo: Presentazione personaggi ***
Capitolo 2: *** Passi nella notte ***
Capitolo 3: *** Il passato ***
Capitolo 4: *** Amori fraterni ***
Capitolo 5: *** Travestirsi ***
Capitolo 6: *** Rivelazioni importanti ***
Capitolo 7: *** Colpe infondate ***
Capitolo 8: *** Riappacificazioni ***
Capitolo 9: *** Paura di perdere persone care ***
Capitolo 10: *** Bugie a fin di bene ***
Capitolo 11: *** Conoscenze spaventose ***
Capitolo 12: *** Primo attacco ***
Capitolo 13: *** Primo giorno di guai e mare ***
Capitolo 14: *** Fantasmi protettori ***
Capitolo 15: *** Ordini e decisioni ***
Capitolo 16: *** Gioie e dolori ***
Capitolo 17: *** Sicurezza e orari ***
Capitolo 18: *** La prima regola: Proteggere chi si ama ***
Capitolo 19: *** La seconda regola: la vera forza è insita nel'amore ***
Capitolo 20: *** Terza regola: Mai dare tutto per scontato ***
Capitolo 21: *** Quarta regola: Amare non è distruggere gli altri o se stessi ***
Capitolo 1 *** Prologo: Presentazione personaggi ***
fiori
Forse è una storia
trita e ritrita, ma a me sembra divertente, vista l'ora, vi presento
solo i personaggi e i lavori che svolgeranno, dai vostri commenti
deciderò se mettere la fanfic o meno. Piu o meno è un
incrocio tra *Lawful drugstore e un manga yaoi, che ho letto da poco
**"Yellow".
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Prologo: PRESENTAZIONE PERSONAGGI
***Yui= Gestore di un Bar/Ristorante. Biondo occho azzurri, gentile e
pacato, oltre a gestire il negozio si occupa del fratello, insieme a
Kurogane. Oltre a Doumeky e Yuko, è l'unico a conoscere il vero
lavoro del fratello e di Kurogane.
Sakura= Cameriera nel Bar/Ristorante di Yui, capelli castani occhi
verdi, dolce e un po' goffa, ma molto ligia nel lavoro, non
saprà mai del lavoro di Fay e kurogane.
Shaoran= Aiuto di Yui capelli castani occhi marroni, timido e
riservato, non riesce ad esprimersi con Sakura, solo in un secondo
momento saprà del lavoro del fratello di Yui.
Yuko= La datricre di lavoro di Fay e Kurogane, capelli neri occhi
rossi, sadica e sfruttatrice, gli affibbia dei lavori assurdi, tra i
quali: ritrovare oggetti stani, andare in altri mondi, spesso dei mondi
immaginari e roba simile, manda gli incarichi attraverso Watanuki.
Watanuki= Facchino di Yuko Capelli neri occhi azzurri, isterico e bravo
a cucinare, non sa nulla del contenuto delle lettere, che porta in
consegna a Fay e Kurogane, odia il suo compagno di scuola, il quale
spesso lo accompagna nelle sue spedizioni, sotto ordine di yuko.
Doumeki= Compagno di scuola di Watanuki capelli neri occhi doro, sa
tutto di tutti e anche del lavoro di Fay e Kurogane, come lo sappia non
si sa, spesso aiuta il copagno a portare le lettere, sotto ordine di
Yuko.
Mokona Modoki (Nero)= Esserino non definito, aiuta la partner bianca
con il lavoro per Fay e Kurogane tramite ricerche e sopralluogi,
è spesso con Kurogane
Mokona Mdoki (Bianca)=Esserina non definita, aiuta il partner nero con
il lavoro per Fa e Kurogane tramite ricerche e sopraluogi, a differenza
del partner nero, si trova più in confidenza con Fay.
Fay= Uno degli agenti speciale al servizio di Yuko capelli biondi occhi
azzurri, fratello gemello di Yui, ma ne è il completo inverso:
scavezza collo e sempre allegro, non manca di prendere in giro il
collega con nomi assurdi e allusioni poco decorose. Ha conosciuto
Kurogane dopo la morte del suo precedente partner.
Kurogane= Il secondo degli agenti al servizio di Yuko cpelli neri occhi
rossi, burbero e scontroso, ma sotto la corazza è gentile e
permissivo, sopratutto per quanto riguarda Fay. Trovatosi per caso alle
dipendenze di Yuko, conosce il collega dopo vari partner stancatisi di
lui, odia fay per via dei nomignoli che gli affibbia.
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
* Lawful drugstore è
un'altro manga delle clamp, fermo purtroppo al terzo volume, anche in
patria (credo non ci sia bisogno di spiegare la storia).
**Yellow: è un manga yaoi della bravissima sensei Makoto Tateno,
parla di due agenti segreti che indagano sui casi di droga o roba
d'importazione illegale, prima che lo faccia la polizia. I protagonisti
sono Go e Taky, il primo è Gay dichiarato, mentre il secondo
è uno sciupa femmine. Andate a leggerlo è molto
divertente, tra l'altro è già uscito in italia il secondo
volume, mente in patria sta uscewndo una seconda serie.
***I nomi sono scambiati, come fanno molte persone, così da
rendere la lettura meglio capibile, Fay è il gemello che viaggia
nel manga, mentre Yui è il gemello morto, anche se i nomi
sarebbero l'inverso. I caratteri sono gli stessi creati dalle Clamp,
vale per tutti.
La storia si basa, sui
sentimenti e sui passati di kurogane e Fay, che ho dovuto modificare
non di molto, lo scoprirete se deciderò di postare, secondo i
vostri commenti. A Fay è morto il partner (nella storia saprete
chi) mentre Kurogane non riesce a trovarne uno adatto a lui,
riusciranno ad andare daccordo e lavorare in un mondo fatto di magie e
misteri?
Mi raccomando ditemi che ne
pensate. Comunque qual'ora decidessi di postare, dovrete aspettare
almeno una settimana, devo finire una fanfic su One Piece e mi mancano
solo due capitoli, poi mi dedicherò a questa, che andrà
in contemporanea con il seguito della fanfic di One Piece sulla
leggenda di un violino.
Recensite in tanti, sopratutto per sapere se piace, altrimenti neanche a scriverla (me la leggo solo io, peggio per voi) Se ci fosse una storia simile me ne scuso e avvisate che tolgo immediatamente, grazie per la cortese attenzione e a presto ^_^
Tsubasa reservior crhonicle: è copirght delle Clamp che ne
detengono tutti i diritti, io mi limito ad usare i loro personaggi, che
comunque sono tutti maggiorenni e semplici trasposizioni cartacee.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 2 *** Passi nella notte ***
barù
Ho deciso di
pubblicarla e vedere cosa direte del primo capitolo, nel quale c'è già un
mistero che rimarrà tale per lungo tempo (fino alla fine ^_^'') Spero
naturalmente di non essere caduta nel banale e preavviso di già che sarà una
fanfic molto lunga, visto che ho già contato dieci capitoli scritti e non l'ho
ancora finita, quindi se voi vorrete ci faremo compagnia per molto tempo. Spero
siate clementi, è la prima fanfic che scrivo su questo manga se non contiamo la
One-shot 'Tu non sei mai stato innamorato?'. Scusate gli errori di
punteggiatura, che se non ci sono vuol dire che non sono stata io a scrivere,
ma sono la mia firma, non sono molto brava a scrivere spero che a voi vada bene
lo stesso.
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
2° Capitolo: PASSI NELLA NOTTE
La mattina sembrava cominciare
bene: il sole era luminoso e nonostante fosse inverno, alcuni uccellini
cantavano gioiosi fuori dalle finestre, dal parco venivano risate e le urla dei
bambini, mentre la neve faceva la sua comparsa allegra per i vari spiazzi
d'erba, suo fratello dormiva ancora e Yui decise di farsi una doccia, prima di
aprire il bar. Dopo essersi lavato e vestito scese le scale dalla camera da
letto, fino in cucina per poi uscire dalla porta e percorrere quel tratto di
strada, che ogni santa mattina lo portava a lavoro, aprì il negozio e cominciò
a rassettare la cucina quando la porta d'ingresso fece entrare Shaoran, suo
fido aiutante, il quale si mise il grembiule cominciando ad apparecchiare i
tavoli.
"Buongiorno Yui-San! E Shaoran-Kun!" esclamò allegra Sakura,
cameriera del suo bar, appena entrata dalla porta
"Buongiorno Sakura" rispose Yui, che stava pulendo il bancone con uno
straccio, mentre Shaoran divenne prima rosso, e poi rispose con un semplice
cenno del capo. Yui sorrise sotto i baffi, sinceramente divertito dal
comportamento del ragazzo nei confronti di Sakura, si notava lontano un
chilometro che ne fosse innamorato, ma il problema era, che non si sarebbe
dichiarato neanche se fosse venuta giù una grossa cometa, di contro la ragazza
non si accorgeva di nulla. Intanto che Yui apriva il locale con i suoi
aiutanti, il fratello si svegliava dopo uno dei lavori propinati da Yuko, donna
bella quanto sadica. Si alzò stiracchiandosi, come farebbe un gatto su una
poltrona scarnificandola con le unghie, per appropriarsi del bagno onde
rinfrescarsi, si vestì e percorse la stessa strada che aveva fatto il fratello
andando al bar.
La mattina non poteva iniziare peggio per il povero Kurogane, non solo doveva
alzarsi la mattina presto dopo una giornata a stare dietro alle assurde
richieste di quella strega, ma doveva anche farlo sentendo quegli schiamazzi di
bambini e odiosi rumori provenienti da fuori, più precisamente dal parco,
decise di non farci caso e cominciò a vestirsi. Uscì di casa con l'umore nero,
non tanto per il fatto del risveglio poco piacevole, quello era solo l'inizio,
il vero incubo iniziava appena varcava la soglia del bar di proprietà di Yui.
"Buongiorno!" salutò Kurogane ai presenti, notando con un piacevole
stupore che il terremoto non si era ancora fatto vedere.
"Buongiorno Suwa-San" riprese il saluto Shaoran, seguito da Sakura,
la quale si inchinò lentamente, Kurogane si avvicinò al bancone avendo il
piacere di vedere il suo caffè già davanti a lui, caldo e fumante.
"Grazie"
"Di nulla, ormai conosco i suoi gusti, talmente tanto bene che mi viene
naturale Kurogane-San" disse Yui sorridendo pacatamente, per poi perdere
il sorriso per l'entrata in scena del fratello che non macò di sfracassare
qualche oggetto per l'eccessivo sbattere della porta al suo ingresso.
"BUONGIRONO A TUTTI" urlò felice e contento andandosi a sedere vicino
a Kurogane
"Fay quante volte ti ho già detto di non urlare, a quest'ora! C'è gente
che dorme ancora, sopratutto oggi che è domenica" lo riprese Yui
esasperato dall'esuberanza del fratello
"D’accordo Yui-Chan! La mia colazione?" chiese; vedendosi arrivare
una tazza piena zeppa di cioccolata calda e una spruzzata di panna sopra.
"Come fai a digerire tutta quella roba?" domandò curioso e anche un
po' schifato Kurogane. Nonostante tutti i dolci che il suo collega mangiava,
restava magro come un'acciuga, e lui si chiedeva sempre dove mandasse tutte
quelle calorie.
"Vedi Kuro-Pon! Con tutti i lavori che Yuko-San ci propina mi dovrò pur
nutrire bene, altrimenti svengo e il paparino mi deve portare in braccio"
spiegò sorridendo Fay, facendo scuotere la testa a Yui, mentre il collega era
direttamente partito col tirare fuori la katana, sua fida compagna, per
tranciarlo in due. Il bar si trasformò in un campo di combattimento, come
succedeva ormai tutti i giorni da un mese a questa parte.
Fay e Yui erano fratelli gemelli, il primo era esuberante e scatenato, l'altro
pacato e gentile. Yui aveva deciso dopo la scuola di aprire un proprio bar,
mentre il fratello aveva trovato lavoro presso una donna di nome Yuko, la quale
faceva un lavoro tutt'altro che normale. Ogni anno Kurogane, essendosi trovato
a lavorare con la strega per caso, cambiava partner, ma non perché questi
morivano oppure andavano in pensione, ma perché non riusciva a trovarne uno
adatto a se, era troppo serio e dopo un po' di tempo la gente non ne poteva più
di lui e chiedeva di essere trasferito. Fay, invece, aveva cambiato partner
solo per un incidente sul lavoro e ora si trovavano li a lavorare insieme da
più di un mese ormai. I lavori che dava loro Yuko, non si potevano considerare
normali, per la maggior parte era roba che non si vedeva neanche nei film: come
quella volta che avevano dovuto ripescare una donna dall'acqua, scoprendo solo
dopo che era già cadavere; da almeno una settimana, però avvolte avevano
semplicemente a che fare con la malavita di tutti i giorni: droga, alcol e roba
varia, roba che a Kurogane faceva venire in mente di essere dell'alcolisti
anonimi.
Ma tutto questo era roba da nulla, se paragonato al giorno in qui i due
s'incontrarono: Nessuno dei due conosceva il passato del'altro o il perché
avessero cambiato partner, non che volessero saperlo. Yuko li presentò al suo
negozio che, a detta sua, esaudiva i desideri dietro compenso. Kurogane appena
aveva visto Fay era scattata la scintilla, ma non d'amore bensì d'odio, appena
i suoi occhi rossi incontrarono quelli azzurri un moto di disagio si era
insinuato ed aveva cominciato ad odiarlo, conscio del fatto che tutto quello
che usciva dalla bocca del biondino erano bugie, al contrario a Fay non
importava nulla, anzi aveva subito cominciato a chiamarlo con nomignoli fuori
dal senso comune, facendosi odiare il doppio dal collega.
Il lavoro dei due, come tutti quelli che lavoravano per Yuko, in quel campo,
doveva essere segreto, ma a Yui non gli ci volle molto per capire il vero
lavoro del fratello e farsi raccontare per filo e per segno ogni indagine
svolta, per Kurogane saperlo valeva dire un colpo al cuore, per anni aveva
tenuto il suo impiego segreto a parte alla strega e al suo partner e ora lo
sapeva una persona molto vicina al suo attuale aiutante.
"Kuro-Pon, oggi è domenica!" fece presente Fay contento, girando
con la sedia del bancone davanti ai clienti, che lo guardavano preoccupati e
rassegnati. Ormai conoscevano fin troppo bene il fratello del barista come
anche le sue abitudini e frivolezze.
"E allora?" domandò preoccupato, tentando di trattenersi dallo
strozzare il biondo in presenza di testimoni, per l'appellativo con il quale
era stato chiamato
"Che ne dici, se ce ne andiamo a fare una passeggiatina per il
parco?" chiese speranzoso di un'affermazione positiva da parte di
Kurogane. Il moro si girò verso di lui, guardandolo di sottecchi, come se non
avesse ben inteso la domanda, ma se conosceva bene il biondino non era nulla di
normale. Pensato ciò si alzò senza dire nulla tentando di non girarsi, per fare
in modo di rientrare a casa il più presto possibile, ma le sue speranze furono
interrotte quando, prima di aprire la porta sentì distintamente la voce
famigliare di Watanuki, che imprecava, sicuramente contro il compagno di
scuola.
Watanuki era il tutto fare della strega: le puliva la casa, le preparava
da mangiare, le dava una mano con i desideri e consegnava le lettere con
dentro i lavori a loro due, ogni volta che Kurogane sentiva la sua voce poteva
dirsi finita la vacanza.
"Buongiorno Suwa-San! Yuko mi ha detto di recapitargli
questa!" esclamò prima di andarsi a sedere per fare colazione e prendere a
Yuko i pasticcini che le piacevano tanto.
"Comincio a credere che Yuko-San ci dia i lavori a noi, solo per poi
mangiarsi i pasticcini di Yui-Chan" propose Fay con il sorriso sulle
labbra, mentre Doumeki, il compagno di scuola di Watanuki, entrava nel locale
con la sua solita aria da menefreghista assoluto, anche se in realtà era talmente
privo d'espressioni da rasentare il ridicolo, tranne con Kurogane che lo
trovava una persona normale. "Che cosa vuole, questa volta?"
chiese il biondino al partner, avvicinandosi.
"Non credo sia un bene, che voi ne parliate quì" fece presente Yui,
convincendogli ad uscire, mentre incartava i pasticcini per la strega.
Usciti dal bar, Kurogane aprì la busta trovando oltre alla solita lettera, con
quelle che avrebbero dovuto essere le istruzioni, una chiave d'oro con inciso
un numero.
"Che c'è scritto?" chiese trepidante Fay. Il collega aprì la lettera
piegata, cominciando a far scorrere gli occhi sulle quattro righe, massimo
cinque, che costituivano il loro unico indizio.
"Dice che bisogna recarci all'hotel Haido, prendere un carillon e
portarglielo"
"Un carillon?....... Che cosa romantica!" esclamò il biondo,
ricevendo un'occhiataccia dal collega, ed eravamo già a due.
"Si romantica!......... Credo che la chiave sia della stanza dove dobbiamo
cercarlo" proclamò il moro
"Secondo te come l'ha avuta?" chiese d'stinto Fay, facendo gelare il
compare. Ogni volta che quella donna dava loro un lavoro, c'era sempre un
mistero, primo: come faceva a sapere dove e come portavano la droga o roba
soprannaturale, secondo come diavolo poteva dargli sempre degli oggetti che gli
sarebbero serviti. Loro due non avevano mai indagato, l'importante era che li
pagasse, ma ora cominciavano ad avere qualche sospetto.
Rientrarono nel bar, decidendo di andarci di sera, visto che praticamente era
un furto.
Quella sera
"Dev'essere questo!" esclamò Kurogane tentando di
non urlare
"Allora entriamo!"
"E come? La strega ci ha dato solo le chiavi della stanza, non
dell'albergo"
"Basta passare per la porta di servizio!"
"Si come no, la lasciano aperta per te" disse ironico. Sentendo poi
un rumore, si girò trovando la porta aperta, con il biondino davanti che lo
aspettava "Sono idioti!" sibilò entrando.
Camminarono fino alle scale, supponendo che l'ascensore non funzionasse.
"La camera è la 209, quindi è al secondo piano" disse Kurogane,
salendo con dietro Fay che felice come una pasqua guardava tutto intorno a se
con sguardo adorante. Arrivati davanti alla camera presero la chiave e
facendola girare aprirono la
porta. La stanza era linda come se non ci dormisse nessuno,
il letto appena fatto, i mobili vuoti e il bagno pulito.
"Non è che ha sbagliato la stanza!" propose Fay un po' perplesso
"Se l'ha sbagliata la trucido!"
"Avanti, Kuro-Pin vedrai che ci sarà una spiegazione! Yuko-San non sbaglia
mai"
"Questo lo dici tu" informò Kurogane cominciando ad addentrarsi nella
camera, per scoprire se fosse quella giusta o meno. Fay intanto si divertiva a
guardare la camera come piaceva a lui, sorridendo come un'ebete, finché non
schiacciò per caso un pulsante dentro l'armadio che fece aprire un passaggio,
nel bagno dove si trovava Kurgane.
"FAY" gli ringhiò contro. Era caduto per terra dopo che la parte su
cui si era appoggiato con una mano, per controllare la vasca, si era aperta
senza preavviso, Fay sbucò sull'uscio vedendolo ancora seduto a terra, e
sorridendo gli porse la mano per rialzarsi, ma Kurogane era orgoglioso
dentro e quindi gliela scostò malamente, per alzarsi da solo. "La prossima
volta che devi fare una cavolata, avvisami"
"Ma io stavo solo controllando l'armadio" si difese Fay continuando a
sorridere come se nulla fosse.
Entrarono dentro lo stretto passaggio camminando in fila indiana fino a
raggiungere un'area circolare con al centro uno spuntone di roccia che sembrava
tagliato da una lama, sopra c'era il carillon.
"Come mai i posti in qui ci manda la strega sono sempre insensati?"
chiese il moro non accorgendosi del compare che felicemente si avvicinava allo
spuntone. Appena arrivato ad un centimetro dal traguardo Fay sentì un rumore
strano, ma non ci fece caso almeno fino a quando fu tirato indietro da
Kurogane, prima che delle lame gli tranciassero la testa "Volevi
morire?" chiese Kurogane con Fay sopra le gambe, potendo constatare che
nonostante la corporatura mingherlina pesava non poco. Fay a quella richiesta
girò la testa verso il collega sorridendo come sempre, facendo irritare
Kurogane che se lo scrollò di dosso in malo modo.
"Non me n'ero accorto, scusa Kuroppi"
"La vuoi smettere, mi sembrava di averti già detto, quanto detesto le storpiature
del mio nome"
"Ma se ti chiamo normalmente non è divertente" si difese il biondo,
mentre le lame si ritiravano sul soffitto, aspettando di nuovo qualche idiota,
che ci cascasse. Kurogane sbuffò per la risposta del biondo pensando a come
fargliela pagare, ma per il momento era meglio prendere quel maledetto carillon
e andarsene, anche perché cominciava ad avere un brutto presentimento. Il moro
cominciò ad avvicinarsi, a sua volta al carillon potendo sentire le lame
che si preparavano ad accoglierlo.
Le lame circondavano la sua preda quindi l'unica maniera per evitarle era
essere più veloci di loro, decise di correre: prese il carillon mentre le lame
scendevano e facendo una capriola riuscì a sbucare via dall'altra parte dello
spuntone.
"Bravo Kuro-Tan!" lo elogiò Fay applaudendo, mentre sorrideva ancora.
Per Kurogane quel suono era solo un fastidio perché si sovrapponeva ad un'altro
che arrivava dal profondo del corridoio che avevano appena percorso, Fay smise
di applaudire, per la gioia del collega riconoscendo nel rumore: dei passi che
si facevano sempre più vicini, poi d'improvviso il rumore cessò, dopodiché
ricominciò, ma più frettoloso come se corresse però stavolta si allontana, per
poi sparire. Dopo minuti Fay e Kurogane videro un fantasma di una bambina
con le braccia tese verso il moro, che teneva ancora il carillon.
"Glielo devi dare Kurogane" ordinò una voce molto famigliare. Dal
corridoio spuntò una specie di coniglio bianco, dalla fronte di questo spuntava
un fascio di luce raffigurante la strega "Il carion è di quella bambina,
lo rivuole indietro" spiegò la
donna
Il biondo prese l'oggetto dalle mani del collega, senza che
questi potesse fare o dire nulla e si avvicinò alla bambina
"Tieni piccola, è tuo?" chiese gentilmente, la bambina sorrise e
tentò di prendere il carion, ma quello che finì nelle sue mani era solo il
ricordo di tale oggetto, però la bambina lo aprì e la melodia fece sparire il fantasma
felicemente.
"Quella bambina morì anni fa in questo luogo, a seguito di un incendio. Il
carillon era il regalo per il suo settimo compleanno da parte della nonna,
morta una settimana dopo la festa! Il suo spirito non voleva lasciare l'albergo
e così il proprietario mi ha chiesto di aiutarlo"
"E ti sei servita di noi" disse acido Kurogane
"Eravate gli unici liberi" si difese
"Giusto e poi pensa a quella bambina, non sei contento di averla
aiutata?" diede man forte Fay
"Infatti! La ricompensa ve la darà domani Mokona" poi si rivolse
all'esserino bianco "Mokona puoi chiudere la trasmissione"
"D’accordo" rispose il coniglio
"Aspetta, strega" la fermò Kurogane ricevendo degli sguardi
interrogativi di Fay e Mokona
"Cosa c'è Kurogane?"
"I fantasmi possono fare rumore se camminano?" chiese con tono serio.
Anche se non la sopportava, la donna era molto esperta in cose del genere e
quindi per risolvere l'arcano era l'unica che lo potesse aiutare.
"Ti riferisci ai passi che abbiamo sentito prima dell'arrivo del
fantasma?" si intromise il biondo, Kurogane gli annuì aspettando la
risposta da parte della donna
"I fantasmi non sono esseri di questo mondo, quindi non possiedono
corpo" rispose per poi spegnere la comunicazione, lasciando Kurogane
basito
"Odio quando lascia le risposte a metà"
"Però ti ha risposto!" esclamò Fay dando il carillon di nuovo al
collega e prendendo Mokona in mano "Se è vero che i fantasmi non hanno
corpo, di chi erano i passi che abbiamo sentito?" domandò sorridendo
riprendendo la via del ritorno
"Di qualcuno che ci seguiva"
"Se fosse così perché non te ne sei accorto subito, ma solo dopo che le lame
sono cadute?" richiese girandosi e sorridendo. Kurogane sbarrò gli occhi,
come faceva a sapere che se n'era accorto solo in quel momento, il biondino non
leggeva i suoi pensieri, l'unica soluzione era che anche lui se ne fosse
accorto solo in quell'istane e che quindi non era uno stupido come dava a
vedere.
Tornarono ognuno alla propria casa, con Mokona che volle a tutti i costi
dormire da Kurogane, dicendo che sennò si sarebbe sentito solo, e dopo minuti
passati nel cercare di convincerlo, Mokona avvisò Kurogane che se non l'avesse
fatta dormire da lui, avrebbe avvisato Yuko di ridurgli lo stipendio. Fay trovò
Yui sveglio che preoccupato gli chiese com'era andato il lavoro, preparando il
the nonostante fossero le due del mattino
"Allora com'è andata?" chiese, servendo il the
"Come al solito! Kuro-Pon ha fatto l'eroe e io sono stato a guardare"
spiegò aggiungendo cinque cucchiaini di zucchero ai tre che il fratello aveva
messo nella tazza
"Cosa dovevate prendere 'stavolta?"
"Un carillon, che apparteneva ad una bambina morta per un incendio"
"Poverina doveva sentirsi smarrita, Yuko-San è proprio una brava
persona" constatò Yui, il quale vedeva cose buone anche nella pece più
nera
"Se ti sentisse Kuro-Chan, ti contraddirebbe subito, lui la odia"
precisò Fay aiutando il fratello a lavare le tazze. Si avviarono nelle stanze
per dormire quando Fay fermò il fratello "Yui-Chan!" esclamò con
l'intento di farlo girare, cosa che ebbe successo. Nonostante l'appellativo
Chan*, non proprio consono per uno dell'età di Yui, la voce di Fay era
abbastanza seria e quindi il fratello decise di girarsi.
"Che c'è Fay?" vedendo il viso del gemello serio come la voce.
"Dov'eri stasera, verso l'una di notte?" chiese
guardandolo negli occhi. Yui incrociò lo sguardo del fratello, non capendo
l'allusione che voleva dare con quella domanda, ma decise di rispondere
seriamente
"A quell'ora mi trovavo a casa ad aspettarti! Perché?" sul viso di
Fay si allargò di nuovo il sorriso e senza dire nulla diede la buona notte la
fratello e si chiuse in camera.
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Innanzitutto
ringrazio le persone che anno letto e commentato, sperando di non averle deluse
e senza alcun indugio rispondiamo ai commenti, che sinceramente sono di più di
quelli che mi aspettavo (anche se sono solo 3 ^^'''') Nel corso della storia
userò anche oggetti esistiti veramente facendo anche delle lezioni di storia,
sperando che non guasti.
Yua: Se a te fa piacere non posso fare altro che provare a vedere cosa penserai
di questo capitolo. La storia è appena agli inizi e quindi mi piacerebbe
continuarla, ma credimi a me basta sapere che la storia piace anche se le
persone sono pochissime. Grazie per il commento all'altra fanfic di tsubasa ^^
Ne-chan: Un ringraziamento per
avermi messo tra i preferiti. Di fanfic su One piece ho postato ben tre storie
a parte una One-shot facente parte di una serie: The dreams you have?. La
fanfic, che lascia il posto a questa, s'intitola Thief Mister Prince, si svolge
in un universo diverso da quello di One piece dove Sanj fa il ladro e Zoro il
poliziotto che lo deve prendere (per la cronaca, sono amici d'infanzia). Le
altre due fanno parte della stessa serie della One-shot, e sono l'una il
seguito dell'altra: la prima storia parla di una ragazza, suo fratello e un
violino (già finita), il seguito sono le avventure della ciurma insieme alla
ragazza su un arcipelago, mentre cercano una casa per lei (le storie sono tutte
Shonen-ai, e scene di sesso non ce ne sono di vere e proprie, ma leggendo
capirai meglio).
Forse hai ragione che a carattere assomigliano di più a quelli di XXXHolic, ma
io non volevo che fossero delle copie, semplicemente mi è venuto in mente di
mettere due persone a fare lo stesso lavoro e i primi a venirmi in mente sono
stati loro. L'anime di One piece non lo guardo molto preferisco il manga,
quindi non so dove siano, ma se anno iniziato le repliche, ti compatisco u_u.
Comunque dopo la tua insistenza ho deciso di postare il primo capitolo e vedere
come va a finire.
harinezumi: Yellow è un fumetto che fa morire dalle risate, leggilo pure te lo
consiglio vivamente. Sotto tuo consiglio e di altre persone, tra qui mia
sorella ho deciso di postare almeno il primo capitolo e vedere che effetto
avrà, dammi una tua idea.
* L'appellativo Chan, viene usato dalle persone quando hanno a che fare con
persone più grandi di loro, è usato più che altro dai bambini. Avendo Yui la
stessa età di Fay torna strano che quest'ultimo lo usi, sopratutto pensando,
che il maggiore dei due è proprio Fay, ma lui è un caso a parte, visto che usa appellativi
anche per Kurogane. Tra l'altro, Fay si comporta proprio come un bambino.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 3 *** Il passato ***
barù 2
Il terzo
capitolo dove la matassa s'imbroglia sempre di più. Mi auguro di non aver
postato troppo presto ^_^'. BUONA LETTURA
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
3° Capitolo: IL PASSATO
Kurogane era tornato a casa con
la polpettina, come la chiamava lui, pensando a quei passi che avevano sentito
prima dell'arrivo del fantasma e sul perché si erano allontanati senza neanche
mostrare il loro padrone, entrò in cucina versandosi un bicchiere d'acqua,
mentre Mokona stava saltellando per la casa. Il moro continuò a pensare, chiudendo gli
occhi.
"SCRASHH..."
Kurogane pensava
"CRAC"
pensava ancora, mentre una vena sulla testa cominciava a pulsare
"STRAP"
le vene divennero due, ma nonostante ciò continuò a pensare, finché non aprì
gli occhi vedendo quello che fino a un momento fa aveva solo sentito. Il suo
intero salotto era sotto sopra: le tende strappate, le lampade rotte, la radio
per terra e il televisore in precario equilibrio con Mokona, che saltellava
sopra un divano completamente smembrato. Kurogane cominciò sbraitare contro Mokona
prendendola per le orecchie, si avviò verso la porta deciso più che mai a
riportare l'essere dalla padrona, ma appena aperta gli incubi divennero due, un
coniglio molto simile alla bianca, ma nero stava dirimpetto alla porta e lo
guardava dal basso verso l'alto con un'espressione seria, dal canto suo
Kurogane lo guardava in malo modo, sperando che fosse un pupazzo e non un'altro
regalo da parte della strega.
La mattina dopo Kurogane entrò nel bar con delle occhiaie da far gara con 'L'¹,
si lasciò cadere sul bancone con tutto il peso, ma non facendo alcun rumore,
come era stato abituato fin da bambino da suo padre, secondo le regole ninja,
cose che gli tornava piuttosto bene visto che fin da bambino riusciva a passare
attraverso gli oggetti di ogni tipo, dimensione e spessore****.
"Kurogane-San, qualche problema?" chiese preoccupato Yui, vedendolo
mezzo moribondo
"Dov'è la peste di tuo fratello?" domandò lui di rimando sperando
vivamente che quell'idiota non si facesse vedere per tutto il giorno, almeno
per il bene della sua testa.
"Fay in questo momento è a farmi una commissione, ma dovrebbe rientrare a
momenti" spiegò Yui pacatamente, mettendo il solito caffè davanti al
collega del fratello, sperando che lo tirasse su "Dovete ancora
lavorare?"
"No, e spero che fino a domani non ci sia alcun lavoro da fare, altrimenti
ammazzo la dannata strega" sospirò bevendo la sua colazione
"Povera Yuko-San, non mi sembra una strega! Anzi io la trovo una persona
deliziosa" descrisse Yui, ricordandosi dell'unica volta in cui portò lei
il lavoro ai due. Una settimana fa, più o meno: Watanuki era in gita scolastica
e quindi la donna si era scomodata per loro, o almeno così aveva asserito,
appena arrivata sembrava di avere a che fare con un Fay al femminile, forse un
po' più sadico. Spalancò la porta e con un sorriso enorme e diede la busta in
mano a Kurogane dando l'ordine con un tono molto basso, Yui l'aveva trovata
divertente e simpatica, senza contare che adorava i suoi pasticcini e ogni
volta che arrivava Watanuki erano complimenti da parte della donna.
"Deliziosa!" sussultò il ninja, guardando in strano modo il barista.
A differenza del fratello era molto, ma molto più calmo e gentile, non gridava,
non dava nomi strampalati e si faceva gli affari suoi. Quando Kurogane lo aveva
incontrato, non lo aveva minimamente associato a Fay, tranne forse per
l'aspetto. L'unica pecca era che non bisognava farlo arrabbiare, perché il
ragazzo era capace di essere addirittura peggio della strega. "Come fai a
definirla deliziosa, quella donna è un diavolo"
"Suwa-San, ma perché ce l'ha così tanto con Yuko-San?" chiese
timidamente Sakura, la giovane cameriera del bar "In fondo tenta solo di
far del bene"
"Del bene? Quella donna è una calamità" Kurogane si sentiva
circondato, era mai possibile che fosse l'unico al mondo ad odiare quella
donna, che poi proprio di odio non si poteva parlare, era successo come con
Fay, ripugnanza dal primo incontro. Perché si dovevano incontrare lo sapeva
solo lei, come la frase che era solita dire a tutti quei malcapitati che
entravano nel negozio, per sbaglio.
"Le coincidenze non esistono, esiste solo l'inevitabile" recitò Fay
appena tornato, facendo sobbalzare il povero Kurogane "Credevi fosse
Yuko-San, Kuroppi?" chiese allegro come sempre salutando Sakura e il
fratello con un cenno della mano.
"A proposito di coincidenze! Ragazzina, tu non dovresti essere a
scuola?" chiese evidentemente alterato dall'entrata in scena del biondo,
sperando di cambiare argomento.
"Non si preoccupi, mio padre ha già avvisato la scuola² e poi in questi
giorni c'è la preparazione per la festa dell'ultimo dell'anno, quindi le
lezioni sono sospese" spiegò sorridendo continuando a servire ai tavoli
"Aha! E il ragazzino?" chiese allora confuso il ninja al barista
"Shaoran-Kun ha gli allenamenti di Kendo³ a scuola e quindi non può stare
assente" rispose Fay al posto del fratello
"Il ragazzino fa kendo? Questa me l'ero persa" rise Kurogane
alzandosi, Fay lo seguì con lo sguardo, finché non raggiunse la porta
"Dove vai?" chiese allora, Kurogane si girò guardandolo acido, come
se dovesse rendere conto di ogni sua mossa al collega, ma forse non era una
cattiva idea
"Dalla strega! Devo riportagli i due terremoti, che mi hanno distrutto
casa, oltre a non farmi dormire"
"Due terremoti?" chiese, stupito non capendo di chi parlasse, visto
che di solito il terremoto era lui. Kurogane alzò una specie di borsa, dalla
quale venivano dei versi strani oltre al fatto che si muoveva come una dannata,
Fay si avvicinò aprendola, facendo spuntare Mokona bianca, e poi quello nero
che felici saltarono per tutto il locale sotto lo sguardo stupito dei clienti e
di Sakura che ne prese uno in braccio cominciando a fargli le coccole.
"Bravo! e adesso chi li rimette dentro?" disse acido il moro, Fay lo
guardò con un sorriso
"Non ce ne sarà bisogno, guarda" Fay prese la polpetta nera e la
ficcò sulla testa di Kurogane, poi prese dalle mani di Sakura la bianca e
trascinò Kurogane fuori dal locale.
Arrivarono dalla strega mentre Kurogane sbraitava per l'assurda posizione della
palletta nera, ma nulla valsero le sue remore se non a far ridere i tre più del
dovuto
"A cosa devo tale visita" fece la sua comparsa Yuko con fare solenne,
ma vedendo la posizione del Mokona nero cambiò totalmente tono "
Complimenti Kurogane, ci stai d'incanto" lo schernì, mentre il biondo le
dava in mano la
bianca. Kurogane in tanto stava tentando di levarsi il nero
dalla testa, il quale non aveva la minima voglia di lasciarlo e Fay se la
rideva "Che bel quadretto!" esclamò la donna contenta.
"Invece di stare li a non fare nulla, levamelo dalla testa strega"
sbraitò infuriato il ninja
"Mokona, direi che è abbastanza! Comunque avete fatto bene a venire, ho un
altro lavoro per voi" disse entrando nel suo negozio per poi uscirne con
una busta.
"Non puoi dircelo a voce invece di darci la busta, visto che siamo
quì" propose Kurogane non avendo alcuna voglia di leggere.
"La lettera fa più mistero" rispose sorridendo con una luce strana
negli occhi. " E Mokona viene con voi" ordinò per poi lasciarli al
loro lavoro per dedicarsi al suo lavoro preferito, bere sakè, aspettando
l'arrivo di Watanuki per farlo sfacchinare. Ma forse la pacchia era finita
"Il potere non è ancora arrivato?" parlò un'ombra dietro alla porta
scorrevole
"No, ma credo che non manchi molto!"
"Dobbiamo proteggerlo, finché non riuscirà ad usarlo"
"Credi che non lo sappia, signor so tutto io? Tu piuttosto, come
vanno i tuoi aiutanti, stanno facendo progressi?" chiese cominciando a
fumare una lunga pipa, mentre si sedeva sul pavimento in tatami*
"Credo che ci vorrà più tempo del previsto!"
"Invece per quei due, credo che non manchi molto! A proposito; dov’eri
ieri sera?" chiese chiudendo gli occhi, potendo sentire Kurogane che
sbraitava contro la polpettina bianca e Fay che se la rideva insieme
all'esserino, mentre si allontanano. L'ombra scomparve non rispondendo e la
donna sorrise, alzando lo sguardo verso il cielo "Mi chiedo se.........No
non può essere!" si convinse, correndo verso Watanuki, di rientro dalla
scuola, pregandolo di preparargli da mangiare, oltre a servire Sakè
Il lavoro questa volta era davvero strano, dovevano recuperare un uovo molto
prezioso 'l'uovo dei gigli'**. Passarono, come c'era scritto nella lettera,
sotto ad un ponte che portava ad un canale, ma appena il ponte fu sorpassato,
davanti a loro non c'era un canale, ma una strada completamente ricoperta di
neve con carrozze che sfrecciavano da una parte all'altra, persone imbacuccate
dalla testa ai piedi con pellicce molto pesanti e fabbriche vecchissime in funzione.
"Dove siamo?" si domandò Kurogane
"In Russia, credo!" esclamò Fay guardando un palazzo, con su scritto
St. Caterina
"In Russia? E come ci siamo arrivati?" ringhiò cominciando a credere
che fosse tutta opera della strega. Intanto Mokona si era messa a zampettare
verso il castello. "Ehi polpettina dove credi di andare?" la prese
per le orecchie Kurogane fermandola. Il castello era un monumento storico,
nessuno ci poteva entrare e Kurogane non voleva guai, anche se non capiva come
diavolo erano arrivati a Mosca***, ma una voce stridula lo distolse dai suoi
pensieri
"Yuuuhuuu, Kuro-tan muoviti o ti lascio li!" esclamò il biondo
dall'altra parte del cancello, chiuso con un catenaccio. A Kurogane cominciò a
montare la rabbia
"Che diavolo stai combinando, guarda che se ti arrestano io non ti tiro
fuori! E in questo paese c'è la pena di morte" spiegò incurante. Fay si
avvicinò al collega quanto bastava per sfiorargli il naso, anche attraverso il
cancello, cosa che lo fece arrossire, sorridendo per la reazione dell'altro il
biondo aprì la lettera che gli aveva fregato dalle mani, aprendola in maniera
tale da fargli leggere le istruzioni. Il moro lesse e infine sempre brontolando
passo attraverso il cancello finendo al fianco di Fay "Quella strega
comincia a seccarmi, con le sue richieste" Le istruzioni erano, quelle di
recuperare l'uovo che, a quanto diceva la lettera, era dentro il vecchio
palazzo degli Zar
"Invece di brontolare, perché non passi attraverso il muro, e apri la
porta principale? Cagnone" lo schernì Fay, trovandosi subito dopo a
correre inseguito da un cane molto arrabbiato armato di katana, però invece di
avere paura pareva si divertisse, ma ad un certo punto, appena Fay si spostò da
una parte vicina al castello, Kurogane la colpì per errore con la katana,
facendo cadere le assi di legno, messe li per non far entrare le persone.
"Bene ora posso entrare anch'io!" esclamò il biondo cominciando
l'esplorazione.
Il castello era abbastanza logoro, pieno di polvere e ragnatele. Tutto li
dentro era lasciato andare.
"Siamo sicuri che sia un tesoro nazionale?" si domandò Kurogane
vedendo lo scempio che compivano gli anni, mentre nessuno si occupava di
riordinare
"Forse, tra qualche anno sarà tesoro nazionale, ma per il momento non
credo" precisò Fay alzando le tovaglie un tempo splendenti, ora invece
sembravano brandelli di stoffa vecchia "Sai Kuro-rin siamo nel 1925, a pochi anni dalla
rivoluzione russa! I paesani, ora come ora, odiano lo Zar" spiegò
sorridendo per poi entrare in un grande salone, sicuramente usato per le feste
"Ah, bella! Non solo siamo in Russia, ma addirittura nel passato!"
sbuffò alzando un piatto e soffiandoci sopra facendo starnutire la povera Mokona, che
si faceva le sue passeggiatine sui tavoli.
"Kuro-Chan, ti va di ballare?" chiese andando al centro del salone,
mentre il moro entrava nella stanza dove si trovava lui. Kurogane lo guardò di
sottecchi superandolo senza dire niente, Fay guardando Mokona alzò le spalle e
decise di seguirlo. Sapeva che non lo avrebbe mai ingannato, come sapeva che il
suo collega non sarebbe mai cambiato, ma la speranza e l'ultima a morire,
l'importante era che non sapesse del suo passato, perché era sicuro che se
avesse saputo, lo avrebbe odiato.
Decisero di dare un'occhiata alle stanze della corte per vedere se l'uovo fosse
li, frugarono nelle camere delle granduchesse, e in quella dell'erede al trono,
ma dell'uovo neanche l'ombra, qundi decisero di controllore nella camera dello
Zar. L'uovo si trovava in un cassetto del comodino della stanza.
"Il nome mi sembra azzeccato" proclamò il ninja guardando l'uovo:
L'ovale era sostenuto da un basamento rettangolare in smalto e pietre preziose
come il resto del gioiello, oltre l'uovo c'era un tripudio di gigli bianchi.
Fay glielo prese tra le mani, e tentò di aprirlo "Che stai cercando
di fare?" chiese Kurogane, credendo che lo rompesse
"Aprirlo! Quest'uovo è stato fatto da Fabergè, il gioielliere degli Zar e
ogni uovo aveva una sorpresa. Sono curioso" rispose non riuscendo ad
aprirlo "Peccato, volevo vedere la sorpresa" confessò deluso.
Kurogane prese l'oggetto e per caso vide che la ghiera a metà, sulla quale
erano incise dei numeri romani, si muoveva. Girò la ghiera finché l’uovo non
fece scattare un meccanismo, lo ridiede al biondo il quale finì di aprirlo,
trovandoci dentro un pendente con rubino e diamanti "Guarda che
meraviglia, non trovi Kuro-pin?" domandò il biondo al collega il quale si
era incantato. L'uovo aprendosi si era alzato, e i gigli di smalto avevano
raggiunto la luce che filtrava dalla finestra, la quale rimbalzando sui
fiori faceva vedere riflessi rosa e bianchi, negli occhi azzurri di Fay
"Kuro-tan!...... Kuro-pin!.." provò a chiamare, ma nulla e allora gli
venne un'idea, appoggiò di nuovo l'oggetto sul comodino e con le mani, prese le
guance di Kurogane cominciando a tirarle, mentre sorrideva. Kurogane sentì un
dolore lancinante e poi capendo la situazione prese a rincorrere il collega
come prima di entrare, dannandosi da solo per aver pensato anche solo per un istante
che gli occhi di Fay erano meravigliosi.
Dopo ore passate a rincorrersi, si accorsero che tra tutto il casino, si erano
persi nell'immenso palazzo, ma per fortuna Mokona serviva anche a questo. La
piccolina era anche usata come navigatore satellitare e riuscì in un attimo a
trovare la piantina del palazzo, facendo apparirne un ologramma grazie alla
pietra rossa sulla fronte
"Li senti?" domandò il ninja al biondo mentre uscivano dal palazzo
"Si he he" rise, giocando con Mokona. Aveva capito che alludeva ai
passi, che si facevano sentire dietro di loro ad una certa distanza, i passi
erano calmi e candenzati, si poteva sentire la calma del proprietario, come se
non avesse alcuna remora dal farsi sentire. Riuscirono a tornare nel mondo e
nel loro tempo, ma i passi non accennavano a lasciarli. Kurogane cominciava
a non poterne più, non che gli desse noia il rumore, ma l'irritazione di
non sapere chi fosse era troppa, appena girato l'angolo si rigirò su se stesso,
lasciando dietro di se una scia di vento che fece spostare di poco i capelli di
Fay.
"Oh, il paparino si è arrabbiato!" esclamò Mokona saltellando sulla
spalla del biondo il quale girò i tacchi andando a raggiungere Kurogane. Lo
trovò davanti ad una via stretta e buia
"Kuro-tan! Tutto a posto?"
"Mi è scappato, ma la prossima volta lo prendo" proclamò con gli occhi
ridotti a due fessure piene d'astio
"Bravo segugio, prendilo!" rise Mokona saltando dalla spalla di Fay
alla testa di Kurogane portando una zampina in direzione della via ed un piede
alzato, Kurogane intanto, aveva alzato gli occhi rivolgendo il suo sguardo al
coniglio e Fay con il suo sempiterno sorriso li guardava, sinceramente
divertito.
"Come mi hai chiamato, polpettina bianca" ringhiò prendendo
l'esserino dalla testa, per portarsela ad altezza viso e scuotergli la testa, quasi
con affetto più che con rabbia, mentre la piccolina si divertiva di tali
attenzioni.
"Bene ora andiamo da Yuko-San, altrimenti non ci paga" parlò Fay,
sapendo benissimo che quella donna era capace di quello e anche di peggio, ma
mentre si girava per tornare sui loro passi, il biondino mise un piede in
fallo, dentro ad una pozzanghera d'acqua che nascondeva il dislivello della
strada, cadendo all'indietro, evitò la sederata solo grazie a Kurogane, che lo
frenò con un braccio. "Ma che riflessi Kuro-Chi" lo elogiò ridendo,
l'altro guardandolo di sbieco, lo aiutò a ritornare dritto e lasciando in malo
modo il braccio, lo precedette.
Fay non vedeva l'ora di mangiarsi un bel pezzo di torta fatta dal fratello,
durante il ritorno si fermarono dalla strega per dargli l'uovo e prendere la ricompensa.
"Buona sera Yuko-San!" salutò Fay, porgendo l'uovo
a Yuko, che guardò male Kurogane per il mancato saluto.
"Ma sei maleducato con tutti?" chiese infine curiosa e anche irritata
"Con i miei, non lo ero!" esclamò ironico. Volarono scintille dai due
che si guardavano in cagnesco.
"Ero?" chiese Fay alquanto estraniato "Non hai più i genitori
Kuro-Chi chi?" sorrise, malinconicamente. Kurogane non rispose, come suo
solito e decise di cambiare argomento. Fin quando il biondo non avesse smesso
di mentirgli, non si sarebbe fidato fino in fondo.
"Strega hai un altro lavoro, o possiamo andare?" La strega sospirò,
sarebbe passato ancora del tempo, ma ormai eravamo vicini.
"Per il momento siete liberi, ma vi avviso fin da ora che tra una
settimana per l'ultimo dell'anno, sarete invitati a casa mia! E non voglio
rifiuti!" puntualizzò come se la festa fosse un ordine "Fay, di a tuo
fratello che è invitato e di portare i pasticcini" disse poi adorante.
Mokona decise di dormire da Fay quella notte e quindi si diressero verso il
bar, tutti e tre.
Erano ancora le cinque del pomeriggio, ma
nonostante l'ora non proprio tarda, il sole era quasi tramontato
"Tra una settimana, hai detto?" chiese conferma Yui al fratello, per
la festa di fine anno. Il locale era chiuso e Fay, Kurogane e Mokona se ne
stavano seduti ai tavoli con Yui e i due ragazzini, quando ad un certo punto
Watanuki entrò dalla porta, tutto trafelato insieme a Doumeki
"Watanuki-Kun, qualche problema?" chiese Fay
"Yuko, vuole di nuovo i pasticcini" disse trafelato. Yui sorrise, non
era raro che la donna chiedesse cose insensate a ore disarmanti, ma ormai ci
era abituato. Si alzò andando a prendere la carta per incartali, mentre
Watanuki e Doumeki si sedevano "Yuko chiede sempre cose strane ad orari
assurdi! Mi dispiace"
"Oh non ti preoccupare, Yui-Chan è felice se i suoi pasticcini
piacciono"
"Si sono molto buoni" parlò Doumeki
"E chi ti ha chiesto il tuo parere" protestò Watanuki verso il
compagno di scuola, cominciando a sbraitare come un gatto furioso. Sakura e Shaoran
tentavano in tutti i modi d fermarli, mentre Yui tornava con la confezione,
fermandosi accanto al fratello e Kurogane che guardavano la scena divertiti
"Come lo definireste?" chiese Yui ai due colleghi
"Isterico" rispose atono Kurogane
"E isterico" continuò divertito Fay. Yui sorrise, poi appoggiò il
pacchetto sul tavolo sedendosi anche lui
"E se doveste dirne una terza?" chiese ancora sapendo la risposta
ancora prima che la dicessero
"ISTERICO" dissero insieme, Fay ridendo e Kuroagne con un'espressione
beffarda in viso.
"Il potere degli
elementi dev'essere mio! Quel ninja mi sta intralciando, eliminalo"
"Si mio padrone"
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Peggio del
capitolo precedente a misteri. Che passato ha Fay? Chi è il proprietario dei
passi? Con chi parla Yuko? E le ultime due frasi! Chi è stato a dirle e a chi
si riferivano? a voi la parola
¹ Qui si parla
di Death Note un fumetto di Tsugumi obah e Takeshi obata. Il personaggio in
questione è un detective privato.
² Nelle scuole giapponesi, non esistono i libretti scolastici, come da noi. Se
uno studente sta assente il genitore deve avvisare la scuola prima che inizino
le lezioni, quindi quando lo studente rientra non deve giustificare. Infatti,
uno studente può tranquillamente uscire, o entrare di scuola all'ora che vuole
solo avvisando i professori che si premureranno di dirlo ai genitori. (negli
anime e manga, escono addirittura senza dire niente, incaricando un compagno di
avvisare)
³ In realtà gli allenamenti dei club, sono di pomeriggio, ma può capitare che i
club si riuniscano anche di mattina. Il kendo è lo sport con la spada.
*Sono pannelli
di carta, molto usati in Giappone specialmente per la stanza dedita alle
preghiere e nelle vecchie case o nelle case con annessi templi.
** Quest'uovo esiste veramente e faceva parte della collezione personale della
Zarina, moglie di Nicola II. Ogni anno per celebrare la pasqua lo Zar, soleva
regalare alla madre e alla consorte un uovo, come faceva suo padre prima di
lui. Il gioielliere si chiamava appunto Fabergè, come accenna Fay. Fabergè fu
nominato orafo di corte da Alessandro III, padre di Nicola, con la condizione
che ogni uovo doveva essere unico con una sorpresa dentro. Purtroppo alcune
uova non sono state ancora trovate e altre sono di collezionisti privati.
Quest'uovo, in particolare fu fabbricato per la moglie di Nicola nel 1899 e
adesso si trova al museo delle armerie di Mosca, nello stesso anno ne fu
fabbriacto un'altro per la regina madre, con il nome di Uovo delle viole che fa
parte di una collezione privata a New Orleans. Tra il 1885 e 1917 furono
realizati ben 57 uova, tutte le creazioni hanno modi diversi di aprirsi, ma
siccome non ci è dato sapere in quale maniera si apra l'uovo dei gigli, me lo
sono inventato scusate per la negligenza.
***In realtà il palazzo di Santa Caterina non si trova a Mosca, ma nell'ex
capitale sovietica, San pietro burgo.
****Kurogane, nel manga, non ha alcun potere, ma siccome nell'awful drugstore i
due protagonisti hanno poteri soprannaturali, come percepire i sentimenti degli
altri, e spostare oggetti con colpi di aura, li ho dati anche a loro e non sono
gli unici. Il potere di Fay lo capirete nell'andare avanti con la storia, spero
che vada bene.
SakuraX16: Non ti preoccupare se non conosci il
fumetto e chiedi pure tutto ciò che vuoi, sono a tua disposizione. Fay e
Kuroagne sono veramente così: cane e gatto anche nel manga, e si nota subito
che è un fumetto delle Clamp (in ogni fumetto di loro quattro ci deve per forza
essere: lo shonen-ai o lo shojo-ai). Grazie per i complimenti e io sono quì se
c'è qualche problema.
Ne-chan: Come hai già notato non faccio passare molto tempo tra un capitolo e
l'altro, quindi non ti preoccupare. Grazie per i complimenti e tutto il resto
ci risentiamo.
beal95: Mi fa piacere che tu abbia letto alcuni dei miei lavori e che ti siano
|
Ritorna all'indice
Capitolo 4 *** Amori fraterni ***
barù 3
Quarto capitolo,
anche se mi sembra un po' corto rispetto agli altri, ma abbiate pazienza, tra
cosplay e patente della macchina sono impegnata. Buona lettura ^^
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
IV° Capitolo: AMORI FRATERNI
La mattina dopo Yui decise di tenere il locale chiuso
durante la mattina, per pulirlo e ci mise di mezzo anche Fay e Kurogane, visto
che Sakura e Shaoran erano occupati con il festival che ormai doveva essere
pronto nel giro di cinque giorni.
"Ma perché mi ci devo mettere pure io, a pulire all'alba delle sei del
mattino?" polemizzò Kurogane.
"Perché in tre si fa prima, così posso aprire il locale di
pomeriggio" spiegò Yui, mentre finiva di asciugare le stoviglie per poi
passare ai piatti e alle tazze. Fay invece volteggiava per tutta la sala con la
scopa a mo' di cenerentola.
"D’accordo pulire, ma sentire l'idiota che canta è troppo"
"Avanti Kuro-pi, è divertente cantare, mentre si pulisce"
"si come no dillo ai miei timpani" Protestò di uovo, ricevendo in
cambio un bacio sula guancia da parte di Fay, dopo di ché partì la solita
routine, Kurogane che rincorreva Fay, e Fay che faceva di tutto per sfuggirgli,
senza mancare di ridere come uno scemo. Yui cominciava a non poterne più, ogni
volta che chiedeva a quei due di pulire il risultato era sempre lo stesso, più
casino di prima. Infatti, dopo una buona mezz'ora a sentire stoviglie rompersi
decise che la cosa doveva finire, se non voleva che il suo povero locale
venisse dilapidato, prematuramente.
"Scusate! Preferirei preservare il mio ristorante così com'è, senza
ammaccature. Quindi gradirei che non litigaste quì dentro" spiegò
leggermente alterato, levando la scopa di mano al fratello e aprendo la porta
del bar, chiaro invito ad uscire
"Ma Yui-Chan, da solo ci impiegherai una vita" si preoccupò Fay,
fermandosi sull'uscio
"Non preoccuparti e credimi farò prima senza di voi! Buona giornata"
salutò prima di spingere il fratello fuori e tornare a lavorare
"Bene e adesso?" chiese Fay, non sapendo che cosa fare.
"Non so cosa vuoi fare tu, ma io me ne torno a casa a rilassarmi"
rispose atono prima di mettersi a camminare. Fay lo sapeva di già, per Kurogane
rilassarsi significava allenarsi con la spada nella palestra di casa sua,
naturalmente con nessuno tra i piedi.
"Possiamo venire anche noi?" chiese a brucia pelo Mokona, spuntata sulla
testa di Fay esprimendo il desiderio del biondo
"Non ci penso neanche ad avervi tra i piedi" proclamò acido Kurogane,
immaginandosi cosa sarebbe stata capace di fare la polpettina a casa sua, visto
l'ultimo episodio di due giorni prima, per non parlare dell'idiota. Se avesse
saputo dove abitava non lo avrebbe lasciato solo, neanche di notte di questo
era più che certo.
"Non c'è problema, vorrà dire che ci divertiremo da soli! Giusto
Moko-Chan?" cercò di sorridere il biondo, non che avesse voglia di sapere
dove abitava il collega, ma la paura che Kurogane non si fidasse di lui era
immensa e preferì riderci sopra, con la sua solita aria. Kurogane dal canto suo
aveva captato in qualche maniera, l'espressione sconsolata di Fay e nonostante
non volesse guai, odiava vederlo così.
Fay si stupì non poco, vedendo Kurogane avvicinarglisi e superarlo,
cominciando a camminare come se avesse qualcuno alle calcagna, poi tutto d'un
botto si fermò girandosi, per trovare la faccia di Fay, con due occhi
spalancati
"Beh, che fai non vieni?" chiese riluttante. Averlo visto con
quell'espressione triste che tentava di ridere, un moto di rabbia si era acceso
in lui, come se il biondino dovesse ridere per tutto il giorno. "Eri tu
che volevi uscire, no?"
Fay spalancò la bocca per parlare, ma non trovò nulla da dire, la sola cosa che
fece fu avvicinarsi, mentre un sorriso sincero sbucava sul suo viso e per non
farsi vedere abbassò lo sguardo. Aumentò sempre di più il passo fino a prendere
Kurogane sotto braccio, cominciando a trascinarlo per la via, nel mentre aveva
rialzato il viso con quel sempiterno sorriso falso.
Sapeva che il collega lo aveva assecondato, solo per non sentire le sue
lamentele una volta ritrovati al bar, cosa che lo avrebbe sicuramente
divertito. Camminarono per le vie di Tokyo senza avere una meta precisa, in
fondo l'unico desiderio di Kurogane era andare a casa il più presto possibile,
ed evitare che quell'idiota gli desse noia per molto. Fay era esuberante, cosa
che il ninja non sopportava, quando aveva conosciuto il fratello aveva temuto
che anche lui fosse così, ma si ricredette quando, invece di un sorriso da
trentadue denti, evidentemente falso, si vide davanti un sorriso pacato che lo
aveva talmente spaesato da renderlo ridicolo. Passate due ore a vagare per i negozi,
le bancarelle e dio solo sa cos'altro, passarono per errore, avrebbe detto
Kurogane, davanti al negozio della strega.
"Oh, avanti Kurogane, lo sai che le coincidenze non esistono!"
esclamò la donna, la quale stava tranquillamente bevendo il the con un uomo, o
almeno diceva di esserlo. L'uomo sembrava molto educato e sereno, a parte quel
sorrisino sadico, che gli dava un'aria a dir poco lugubre, era molto simile ad
una donna vista la statura mingherlina e il viso, talmente efebico da renderlo irriconoscibile
come uomo
"Sono loro, Yuko?" chiese mettendo la tazzina sull'apposito piatto
per alzarsi. Yuko annuì lentamente e poi si decise a fare le presentazioni.
"Lui è Fay, mentre lo scorbutico si chiama Kurogane"
"Scorbutico a chi?" fece eco Kurogane, evidentemente alterato, non
che avesse un'aria molto rassicurante, ma addirittura scorbutico era troppo
"Sei scorbutico, scorbutico e scorbutico!" ripeté Mokona divertita
"Ha detto che è scorbutico" dedusse ridendo, il biondo con la
piccolina tra le mani che litigava a suon di sguardi con Kurogane
"In fine lui si chiama Kakei! Bene, il lavoro di oggi....."
"No frena, come lavoro? Siamo capitati quì per caso" si infervorò
Kurgane, il quale poteva dire addio alla sua giornata di riposo. Yuko lo guardò
male, ma poi continuò a parlare come se nulla fosse
"Il lavoro di oggi consiste nel ripescare un fiore, al parco quì
vicino"
"un fiore? Di che genere?" chiese Fay, più che altro per facilitare
il ritrovo
"Non ne ho la più pallida idea"
Kurogane cominciò ad urlare dietro alla donna, come un cane infuriato tenuto a
stento da Fay, il quale poteva dire di non aver mai visto il collega
arrabbiarsi tanto, nemmeno quando lo chiamava con i nomignoli. Kakei invece si
godeva lo scenario costatando che le scenette erano simili a quelle nel suo
locale.
Fay decise di Portare via il ninja prima che combinasse dei disastri, lasciando
i due da soli.
"Allora siamo d’accordo?" chiese la donna, mentre smetteva di ridere
per la performance di Kurogane, girandosi verso il suo interlocutore, che era
tornato a sedersi, per gustarsi il the
"Si, se li riterrò all'altezza lavoreranno con i miei ragazzi a quel
caso"
"Bene"
Il parco era pieno di coppiette, per la mano o sedute sulle panchine cosa che
fece andare in fumo il cervello di Fay.
"Kuro-Chu! Dai prendiamoci per mano" propose sorridendo
"Non ci penso neanche! E smettila con quei nomi!" lo rimproverò
cominciando a cercare un fiore tra cento specie diverse "Come diavolo facciamo
a trovare un fiore in un parco, pieno di fiori?" si domandò preso da
un'isteria.
"Io dico che se vi prendeste per mano, sarebbe più divertente e non
dareste nell'occhio" proruppe Mokona, avendo il solo risultato di far arrabbiare
di nuovo Kurogane
"Senti polpettina, perché non dai tu la mano all'idiota e mi lasciate
stare!" esclamò contrariato tornando a cercare
"Kuro-Pin sei un burbero cagnone, lo sai?" gli fece notare Fay. Il ninja
non ne poté più, prese Fay per il bavero, ma prima che potesse iniziare una
delle sue ramanzine una bambina urlò non lontano da loro, corsero fino al luogo
dove aveva gridato, un'enorme onda stava per travolgere la bambina e Kurogane
per impedire l'accaduto provò a mettersi in mezzo prendendo tutta l'acqua, ma
l'onda lo trascinò in fondo al lago, al centro del parco, come se non volesse
lasciarlo andare. Fay rimase immobile dalla scena, non credendo all'accaduto,
gli sembrava di rivivere il suo passato. Stava per scappare, ma la vocina di
Mokona lo svegliò dal torpore in cui la sua mente si nascondeva, ogni volta che
c'era una catastrofe.
"Kuro-Tan!" esclamò per poi buttarsi e prenderlo. L'acqua era
profonda e fredda come quella dov'era morto lui, il suo vecchio partner, ma
quello non era il momento per i ricordi, nuotava con tutte le sue forze, però
Kurogane veniva trascinato con tanta violenza che a Fay sembrava tutto
calcolato, infatti ad un certo punto una grossa raffica di corrente lo spazzò
via allontanandolo ancora di più dal collega, quando dopo poco sentì un urlo
chiamare il suo nome e l'acqua cominciò a ritirarsi alzandosi un una specie di
uragano, liberando Kurogane e permettendo a fay di raggiungerlo per svegliarlo.
Yui guardava in continuazione l'orologio, mentre Sakura serviva ai tavoli e
Shaoran aiutava il suo capo. Aveva finito di pulire il locale già da ore ed era
riuscito ad aprirlo verso le tre del pomeriggio, ma di Fay e Kurogane neanche
l'ombra, forse erano andati da qualche parte però lui aveva un brutto
presentimento
"Non si preoccupi Yui-San, vedrà che staranno ben"e lo rassicurò
Sakura, la quale odiava vedere lunghi musi
"Forse, ma vorrei che mio fratello chiamasse" disse sconsolato.
Conosceva il fratello e sapeva che non voleva lasciarlo con l'ansia, ma avvolte
era talmente premuroso dal non dirgli niente, proprio perché non si
preoccupasse, cose che irritava Yui, anche se era il più piccolo erano pur
sempre fratelli, quindi perché non dirgli niente, era come tenerlo lontano
dalla sua vita.
"Lo sa com'è fatto Fay-San, non vuole farla preoccupare" si intromise
Shaoran mentre riempiva un vassoio. Yui fu convinto dai due ragazzini a non
preoccuparsi, in fondo Fay faceva quel lavoro da anni, e anche se era stato lui
a mandarli fuori quella mattina, non era detto che avessero avuto a che fare
con un lavoro di Yuko, quindi perchè preoccuparsi?
"Forse avete ragione! In fondo anche se gli succedesse qualcosa, Fay non
mi darebbe mai la colpa, anche se io si" disse quelle parole con la paura
crescente, però non c'era motivo di rendere malinconici pure Sakura e Shaoran,
quando ad un certo punto tornando in cucina, non cominciò a giragli la testa
era come se avesse bevuto troppo, anche se lo non aveva fatto, cominciò a
vedere dell'acqua e poi onde e suo fratello che tendeva le mani disperate verso
Kurogane.
"FAAAYYYYYYYYYYY" urlò per poi crollare a terra, bagnato di sudore.
Kurogane si svegliò dentro ad un letto, mezzo intontito forse aveva bevuto
troppa acqua, si guardò in torno riconoscendo il negozio della strega, si alzò
di scatto ricevendo un grosso colpo alla testa.
"Ti consiglio di non muovere la testa in quel modo" disse la strega
appena entrata
"Non voglio i tuoi consigli" rispose acido "Dov'è
l'idiota?" chiese poi non vedendo Fay, ma in compenso c'era Mokona che gli
dormiva sulla pancia, tutta appallottolata
"L'hanno chiamato dal bar! A quanto pare suo fratello si è sentito male,
ma non ti preoccupare lui sta bene" spiegò
"Che vuoi che me ne freghi di lui, volevo solo constatare se fosse
vivo"
"Sai, sei un po' un controsenso, non te ne frega niente eppure vuoi sapere
se è vivo" rise la
donna. Kurogane girò di scatto lo sguardo arrossendo non
poco, mentre Yuko ci si divertiva. Il ninja pur non reggendosi provò ad alzarsi
ricadendo sul letto
"Te l'avevo detto di non muoverti"
"Il fiore?" chiese poi ricordandosi dell'incarico
"Non ti preoccupare, Fay la ritrovato, mentre tu eri mezzo moribondo"
Kurogane se possibile diventò ancora più rosso e Yuko rise di cuore nel vederlo
in quello stato, ma poi decise di lasciarlo riposare. Chiuse la porta dietro di
se sentendo Watanuki fare casini con le stoviglie addosso a Doumeki "Si
dice che le persone cambino a seconda di chi incontrano, chissà se è
vero?" si chiese Yuko sorridendo
"Ti dicco che sto bene!" esclamò per la decima volta Yui, assillato
dal fratello, il quale appena saputo dello svenimento era corso diretto da lui,
dimenticandosi di Kurogane. Erano seduti ad un tavolo, mentre i clienti
continuavano le loro consumazioni tranquilli sulla vitalità del barista.
"Ma sei sicuro? Non è che sei ancora ammalato?"
"Lo vuole far respirare, per un minuto" disse esasperato Shaoran,
capendo il disagio di Yui
Fay guardò il ragazzo, poteva capire che il fratello aveva bisogno di spazio,
ma lui voleva solo sapere. Fin da bambini non avevano avuto la madre, e il
padre li lasciò quando avevano cinque anni. Nonostante fosse lui il maggiore,
andava a finire che Yui si pigliava tutti gli incarichi e i castighi di entrambi,
era un frana come fratello maggiore e il minimo che lui potesse fare: era
preoccuparsi anche rischiando di essere di peso.
"Fay, sto bene! Ho solo avuto un momento di debolezza quando ho visto, che
per poco, stavi annegando"
"Come facevi a sapere che stavo annegando?" chiese stupito Fay. Yui
sorrise e alzò le spalle a segno di diniego.
Fay conosceva la leggenda secondo la quale, due gemelli capiscono lo stato
d'animo l'uno dell'altro, ma dallo stato d'animo al luogo e alla situazione in
cui si trovavano era il massimo.
"Allora è vero che due gemelli sono uniti con l'anima!" esclamò un uomo
giunto alla porta.
"Ma lei è........."
Era il signor Kakei, con altri due ragazzi. Uno simile a lui l'altro più simile
a Doumeki
"Sono venuto per proporvi un lavoro" disse chiudendosi la porta del
bar alle spalle.
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Diciamo che
nonostante sia un capitolo di passaggio c'è una cosa importante per cui
leggetelo bene, nel prossimo capitolo indagine doppia, come avrete capito Kakei
mette a disposizione Kazaya e Rikuo al fianco di Fay e Kuroagne, ci sarà da
divertirsi, quindi seguitemi.
SakuraX16: Fay lo adoro tantissimo, anche se ha avuto un'infanzia da
dimenticare, come del resto anche Kuro-Chan, ma lo scoprirai leggendo,
anche se le storie saranno un po' cambiate per adattarle al tempo e al luogo in
cui sono. Grazie per i complimenti ed eccoti il quarto capitolo, mi raccomando
leggilo bene.
beal95: Sai Kurogane è molto attaccato alle persone, sopratutto se le considera
compagni quindi proteggerà sicuramente il suo maghetto (anche se quì non è
propriamente un maghetto) per quando riguarda i passi, ti posso solo dire che
scoprirai la verità tra qualche capitolo, precisamente durante la festa di fine
anno alla scuola di Sakura e company (la Horitsuba). Sei sicura che sia Fay
quello che vogliono? Leggi questo capitolo e poi dimmi.
yua: Non credo che al ninja piacciano i dolci, ma ce lo vedrei bene a fare la
parte di un investigatore, sono riuscita a trasformare Zoro in un poliziotto,
perchè lui non potrebbe esserlo? Sono brava a far nascere curiosità ovunque
vada, eccoti il quarto capitolo.
Ne-chan: Dovevano avere un potere sennò perché Yuko gli avrebbe fatti lavorare
in quel campo, tra non poco vedrai proprio lawful drogstore in azione insieme
ai nostri eroi. Grazie di tutto P.S: credo che tra non molto farò una scena in
qui i due si metteranno a ballare.^^ Per i passi ti rimando a beal95
|
Ritorna all'indice
Capitolo 5 *** Travestirsi ***
barù 4
Il
quinto
capitolo, dove ci sarà una sorpresa a fine capitolo, per i
nostri eroi BUONA
LETTURA. Domani poterò un capitolo solo su One Piece e
continuerò l'altra Fan fic di One Piece sulla caccia al
tesoro
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
5°Capitolo: TRAVESTIRSI
Kakei era arrivato al bar e aveva espresso quel desiderio,
aveva visto le potenzialità di Kurogane e Fay quindi aveva deciso di dargli un incarico
molto importante. Due mesi fa una sua 'particolare' cliente di nome Karen: gli
aveva chiesto di riprendere una coppa, che aveva vinto come capitano della squadra
di pallavolo per un istituto molto famoso, ma lei venuta a conoscenza del
fatto, che la tenevano li solo per fare muffa aveva deciso di portarsela a
casa, però la direzione aveva detto che non ricordava neanche dove fosse
finita.
"Quindi noi, dovremmo
recuperare quella coppa?" chiese Fay incerto sul da farsi
"Non potrebbe ritornarci lei e chiedere di controllare?" propose
Kazahaya ingenuo
"Non è così semplice! La scuola è aperta solo alle studentesse e ai
professori, oltre che alle persone autorizzate tipo: porta merenda, porta attrezzi
e allenatori o ospiti, quindi lei non può più tornarci, per non parlare che il
luogo dove dovrebbe essere custodita, è zona off-limits, tranne che per la
preside e il personale autorizzato" spiegò sorridendo Kakei, seduto ad un
tavolo nell'ora di chiusura del bar. Shaoran e Sakura erano andati a casa e Yui
si era messo a rassettare la cucina.
"Capisco!" esclamò il ragazzo, soppesando la cosa
"Sono convinto che sia ardua come missione e di certo Kuro-Pin
accetterebbe, ma non credo che noi possiamo entrare" fece presente Fay
"Perché dici ciò?" chiese sorridendo Kakei, aveva subito capito che
nonostante l'aria da sempre tra le nuvole, non era uno scemo.
"Lui ha parlato di studentesse, per questo ha detto che non possiamo
andarci! È un istituto femminile, giusto?" chiese Rikuo. Kakei annuì
sorridendo, sinceramente colpito dai due ragazzi. Mentre Kazahaia cominciò ad
arrossire, come un bambino.
"Ma se...................se è un istituto femminile, come facciamo noi ad
entrare?" chiese dopo essersi un po' calmato
"Semplice: vi travestirete" spiegò tranquillamente Yuko, appena
entrata nel locale con un Kurogane sull'orlo di una crisi di nervi.
FLASH BACK
Dopo averlo lasciato solo Yuko andò in cucina curiosa di
assaggiare una specialità di Watanuki, oltre al fatto che si sarebbe divertita
a guardare i due ragazzi litigare come una coppia di sposini. Quando ad un
certo punto sentì un rumore piuttosto forte provenire dalle sue spalle sapeva
già cosa era e non ci fece molto caso, ma quando vide Kurogane andarsene lo
fermò per un pezzo di stoffa con un piede, facendolo inciampare davanti a
Watanuki e Doumeki
"Ma dico sei pazza! Dannata d'una strega potevo farmi del male!"
protestò Kurogane alzato solo a metà
"Perché si sente bene?" chiese scettico Watanuki, con un vassoio in
mano
"Se non ti avessi fermato, saresti di sicuro svenuto durante il tragitto,
quindi ho deciso!" esclamò convinta andando verso la sua stanza. Kurogane
alzò gli occhi verso i due ragazzi in piedi dietro di lui, cercando una
risposta, ma il più piccolo sembrava saperne quanto lui, l'altro neanche a
chiederlo serio come sempre
"Chissà che avrà in mente ora?" si chiese il ninja tornando con lo
sguardo, che più rammaricato di così non si poteva, a terra mentre si
appoggiava il mento sul palmo della mano, il qui gomito era posto sulla gamba
flessa, essendo lui seduto sul pavimento a parquet. Finalmente dopo mezz'ora la
donna ricomparse tutta rivestita in una maniera sobria, ma al contempo molto appariscente
"Si può sapere dove ai intenzione di andare vestita così?" domandò
scettico Kurogane. Se la strega aveva l'intenzione di uscire con lui in quel
modo, se lo poteva scordare.
"Che domande fai, mi sembra ovvio! Vado al bar di Yui e ti porto con me
per evitare che tu mi svenga durante il tragitto" spiegò la donna
"Come mai tutta questa premura?" domandò Watanuki, avendo visto poche
volte la gentilezza della donna, ci doveva essere qualcosa sotto
"Andando la potrò constatare se il mio collega è già arrivato, evitare che
Kuroagne possa essere preso per uno psicopatico e mangiare tutti i pasticcini
che prepara Yui" spiegò con gli occhi pieni di commozione, infine prese le
due Mokona, assicurando il negozio a Watanuki per poi uscire trascinando un
recalcitrante Kuroagne.
FLASH BACK end
Kazahaia fu l'unico a rimanere basito dall'entrata in scena di Yuko, oltre
alla cosa che aveva detto. Fay aveva ancora il suo sorriso, Rikuo ormai era
abituato a tutti, quanto a Kakei sapeva bene cosa dovevano fare, invece
Kurogane ci aveva perso le speranze anche se non capiva una cosa.
"Senti un po' strega e anche tu, sottospecie di donna travestita da
uomo................."
"Kurogane, capisco che la gentilezza non è il tuo forte, ma ci sono modi
più gentili per rivolgerti a me e a Kakei" disse la donna sedendosi al
bancone, mentre Yui le passava i pasticcini.
"Si, si certo! Dicevo, va bene far travestire loro due, ma noi!" fece
presente il ninja indicando: prima Fay e Kazahaia e poi se stesso e Rikuo.
"Non ti preoccupare, avevamo già pensato al fatto che voi due, siete due
bifolchi" li insultò Yuko "A travestirsi saranno Fay e Kazahaia, tu
Kurogane farai il professore di educazione fisica, mentre Rikuo sarà il
ragazzo che ti porta gli attrezzi, non chè tuo aiutante" spiegò i ruoli
mentre mangiava i pasticcini, e beveva Sakè con un Yui evidentemente lusingato
per gli apprezzamenti.
"La scuola ha il servizio di dormitorio, quindi voi altri dormirete li per
due notti" disse Kakei
"No, no e no! Mi rifiuto di vestirmi da donna" gracchiò Kazahaia non
volendo in alcun modo vestirsi come una donna, per la seconda volta *.
"Vorrà dire che non verrai pagato!" esclamò Kakei con un sorriso
sadico da film horror. A quel punto il ragazzo capitolò, aveva bisogno di soldi
e quindi non poteva rifiutarsi e a malin cuore dovette accettare
"Complimenti, c'è qualcuno più sadico di te" disse Kurogane all’indirizzo
di Yuko
"C'è poco da scherzare Kurogane, tu non sai minimamente di cosa è capace
quell'uomo! Comunque che fate, accettate?" chiese la donna. Per Fay non
c'erano problemi a travestirsi, ci si divertiva in quelle occasioni, quanto a
Kurogane se non si doveva mettersi in gonnella poteva passargli, il problema
era che avrebbe dovuto allenare delle ragazze, ma a parte questo gli andava
bene, infine per Rikuo......... a lui andava bene tutto.
Partirono il giorno dopo per la scuola, grazie ad una macchina noleggiata da
Yuko per facilitare il trasporto delle valigie. Kuroagne e Rikuo avrebbero
alloggiato in un appartamento vicino, per tenere sotto controllo la scuola da
fuori, mentre Fay e Kazahaia pensavano all'interno. Per fortuna loro erano
riusciti ad ottenere una stanza libera, solo per loro due, almeno potevano
parlare in camera senza destare sospetti. Kurogane lasciò Rikuo
all'appartamento e poi si diresse vero la scuola, fece scendere Fay e Kazahaia
ad un Km da essa per poi proseguire fino al cancello. Non era sicuro far
scendere le due stundentesse dalla sua auto, vicino a scuola, avrebbe potuto
destare sospetti, quindi non c'era altro da fare. Fay e Kazahaia entrarono al
dormitorio, annesso alla scuola, prima di presentarsi in classe, per preparasi.
"Però bella spaziosa!" esclamò Kazahaia appoggiando la valigia alla
parete
"Sarà meglio vestirci ed andare a scuola" propose Fay, cominciando a
mettersi la divisa
"Ma davvero non hai alcun problema a travestirti?" chiese l’altro
vedendo, il collega mettersi la gonna con una tale normalità da farlo sembrare
scemo
"No non ho alcun problema, anzi mi diverto" spiegò uscendo con la
divisa femminile, seguito subito dopo da Kazahaia.
Nonostante fosse un uomo non destò alcun sospetto tra le studentesse, anzi fin
dalla prima ora cominciò già a parlare con alcune di loro, immedesimandosi
perfettamente nella parte, questo per quanto riguardava Fay, ma Kazahaia non
riusciva ne a parlare ne a muoversi, era talmente imbarazzato che quando il
primo professore fece il suo ingresso saltò sulla sedia come se avesse visto un
fantasma. Quando finalmente arrivò l'ora di educazione fisica.
"Hanno detto che ci sarà un nuovo professore" cominciò una ragazza
"Già e a quanto pare è molto carino" disse un'altra
"Si, però io ho sentito che ci sarà anche un'aiutante" parlò una
terza. Le ragazze cominciarono a fantasticare nella palestra, a dire come
potevano essere i loro caratteri, il loro aspetto e così via, nel mentre Fay e
Kazahaia se la ridevano sotto i baffi, non solo le ragazze parlavano dei loro
partner di lavoro come se fossero dei pelusce, ma li paragonavano ad angeli
scesi in terra.
"Bene signorine direi che il tempo dei pettegolezzi è finito, cominciamo
con un riscaldamento collettivo! Cominciate a correre" ordinò Kurogane
senza neanche presentarsi, mentre Rikuo sistemava i vari attrezzi in
un angolo.
"Kuro-Chu è sempre il solito! Dritto alla meta, è questo il suo
motto" rise Fay cominciando a correre con a fianco il collega
"Perché non gli fai cambiare metodo" propose Kazahaia, già mezzo
debilitato dopo solo due giri di palestra
"Oh, non cambierebbe, lui è ligio alle sue idee" spiegò lasciando
indietro il più giovane, per raggiungere un gruppo di ragazze. Kurogane non si
era minimamente accorto di come era vestito Fay, ma quando ci buttò l'occhio
cominciò a pensare di avere come partner proprio una donna, e neanche niente
male.
"Ma che vado a pensare! No devo allontanare questi pensieri" Rikuo
invece non faceva caso al collega, ma tutte le volte che per caso i loro occhi
s'incontravano non si risparmiava qualche sorrisino malevolo, che faceva
imbestialire Kazahaia, facendolo urlare davanti a tutte le ragazze, le quali
ridevano di gusto.
Quella sera, Fay si stava asciugando, dopo la doccia, prima di raggiungere gli
altri fuori dal dormitorio.
"Scoperto qualcosa?" chiese Rikuo serio
"Cosa pensi che possa sapere, siamo quì solo da dieci ore!" protestò
Kazahaia
"Non ha tutti i torti!" fece presente Kurogane
"Però ho un brutto presentimento"
"Di che genere! C'è di mezzo uno spettro?" domandò Rikuo conoscendo
il potere di Kazahaia
"Non lo so, ma oltre al fantasma sembra esserci una persona"
"Comunque se non abbiamo una pista, non possiamo fare altro che indagare
ancora" disse Kuroagne
"Io invece ho una pista, ma ve la dico solo se Kuro-Tan mi tiene la
mano" precisò Fay, appena spuntato dalla scale anti incendio. Kurogane lo
guardò male e pensando che tanto era inutile disse ciò che sapeva. "Dopo
domani ci sarà una festa, che la scuola tiene ogni anno! Tutte le studentesse
potranno ballare con i ragazzi della scuola maschile quì accanto"
"E questo come ci aiuta?" chiese Rikuo
"Durante la festa nessuno farà caso a due persone, che si perdono per
l'istituto!" esclamò Kurogane capendo al volo il piano del collega.
Nonostante non avessero nulla in comune sul piano del carattere, in quanto al
lavoro sembravano affini.
L'indomani tutte le ragazze furono lasciate libere di andare a giro per negozi
e Fay decise di prendere con se Kurogane e portarselo a fare compere con lui,
per Kazahaia ci aveva pensato Kakei al vestito, spedendolo alla scuola.
"Ma dico, sei matto? Se qualcuno ci vedesse assieme?"
"Oh si uno scandalo, vedere un professore insieme ad un vecchio amico, che
non vede da anni, il quale deve comprare un vestito per la sorella" spiegò
Fay, andato direttamente all'appartamento per non destare sospetti, si stava
cambiando in bagno
"Sorella?" chiese Kurogane per poi vedere uscire, dal bagno Fay
vestito da maschio, con un berretto in testa a nascondere quei capelli color
del grano, così conciato non assomigliava per niente a quando si metteva la
divisa, da donna.
Passarono davanti a migliaia di negozi e davanti ad ognuno di essi Fay urlava
come una ragazzina al suo primo appuntamento, ogni volta che entravano Fay
diceva che il vestito era per sua sorella ed essendo gemelli, potevano farlo
provare a lui, cosa che lasciava le commesse spaesate. Finalmente dopo vari
negozi ( più di venti) riuscirono a trovare un abito adatto e Fay se lo portò
dietro fino in dormitorio.
La sera, dopo gli ultimi ritocchi per il ballo, fatti quella mattina, tutte
le ragazze erano già pronte per poter ballare e tutte non vedevano l'ora
di vedere di trovare un ragazzo
"Fay,……. Fay non sei eccitata forse troveremo l'uomo della nostra
vita" disse felice più che mai una ragazza. Avevano usato i loro veri nomi
per convenienza spiegandoli con una scusa di Fay**.
"Oh, io non mi faccio di questi problemi"
"Perché? Hai già il ragazzo?" chiese lei curiosa. Fay si mise a
pensare con l'indice appoggiato al mento
"Di ragazzo non si può proprio parlare, ma diciamo che qualcuno di
speciale c'è" spiegò guardando fuori dalla tenda per incrociare lo sguardo
di Kurogane, vederlo in abito da sera era uno spettacolo più unico che raro, ma
poi i suoi pensieri furono interrotti da un urlo proveniente da dietro.
Kazahaia non sembrava avere molta voglia di andare nel salone conciato da
donna. Poverino bisognava compatirlo, il vestito che Kakei gli aveva spedito
era orribilmente imbarazzante, addirittura Fay si era sganasciato dalle risate
appena visto la sera prima, ma purtroppo era tardi per comprarne un altro e poi
Kakei ci sarebbe rimasto male. Finalmente dopo vari tentativi, Fay provò la via
dei soldi e Kazahaia uscì tutto impettito davanti a tutti per primo, in seguito
tutte le ragazze cominciarono con le danze. Fay ballo più o meno con quattro
uomini quella sera, mentre Rikuo e Kurogane andavano a prendere la coppa.
Scesero verso le cantine, con l'intento di prendere quella maledetta coppa e
filarsela, riuscirono ad arrivare all'archivio trovando un mare di cartoni
messi li solo per perdere spazio e basta
"Se non servono a niente, perché non ridarli ai proprietari o
buttarli tutte queste carte e premi" si domandò Kurogane cominciando a
svuotare il primo scatolone, intanto Rikuo si dava da fare con un'altro. Dopo
almeno dieci scatoloni trovarono i registri delle studentesse e dei premi vinti
durante gli anni. La donna aveva smesso di frequentare la scuola solo tre
anni prima, ma di quei tre anni, in qui lei era studentessa non c'era traccia,
i registri partivano tutti da due anni a questa parte.
Nel salone Kazahaia sembrava stanco, aveva ballato con cinque uomini per ore e
non ne poteva più, Fay gli allungò qualcosa da bere
"Secondo te la stanno cercando?"
"Ovvio Kuro-Pu è ligio nel lavoro, forse anche troppo"
"Ragazze, di che parlate, così in segreto?" chiese una compagna di
scuola, seguita da altre tre
"Chi, noi? Nulla non stavamo............."
"Ci chiedevamo perché non ci sono premi, in questa scuola***" rispose
Fay. Le ragazze si guardarono malamente "Forse voi sapete il perché!"
esclamò Fay, notando lo sconcerto delle tre
"Vedete due anni fa, la scuola fu protagonista di un incendio che mandò in
fumo cinquant'anni di onorata storia. Tutte le studentesse, rimaste quì per le
feste vennero travolte e uccise dalle fiamme, oltre a tutti i documenti e premi
vari detenuti al centro dell'atrio"
"C'è chi dice che quelle studentesse adesso vivano insieme a noi e che non
vogliano andarsene, perché rivogliono i loro trofei"
"Ma voi avete detto che i trofei sono andati distrutti" fece presente
Kazahaia
"I professori dicono così, ma lo fanno solo per insabbiare le acque, noi
abbiamo sentito parlare del luogo in cui sono tenuti i trofei. È molto nascosto
e si dice che sia disseminato di trappole, si trova proprio sotto di noi"
Fay si fermò d'istante facendo cadere il bicchiere che si ruppe a contatto con
il pavimento, aveva sentito qualcosa, come uno scricchiolio o una rottura sotto
di lui
"Tutto bene Fay?" gli chiese Kazahaia
"Kuro-Pon!" si limitò a dire prima di correre fuori dalla stanza e
scendere verso lo scantinato, seguito da Kazahaia
"Perché cominciano solo da due anni, mi sembrava che la scuola avesse una
storia molto più vecchia" proclamò Rikuo sfogliando una cartella
"Forse hanno qualcosa da nascon..............." Kurogane si fermò,
facendo slittare gli occhi verso una parete "Li hai sentiti?" chiese
poi abbassando la voce
"Sono passi di un uomo, anzi no di un ragazzo, forse più giovane"
dopo ciò sentirono il pavimento crollare sotto i loro piedi.
"Perché quella dannata donna deve darci compiti così complicati?" protestò
Kurogane alzandosi per notare subito che si trovavano in una specie di cripta.
Era pieno di ossa, documenti bruciacchiati e trofei di ogni tipo, oltre a
banchi vecchi, lavagne e scrivanie.
"Eccola quì!" esclamò Rikuo alzando una coppa d'oro per il primo
posto come capitano della squadra di pallavolo
"Bene allora andiamocene!" propose Kurogane cercando un modo per
risalire, quando dal nulla apparì una scala di legno sopra le loro teste e quei
passi maledetti che si allontanavano ancora. "maledizione giuro che lo
prendo" ringhiò il ninja. Mentre tornavano in sala incrociarono Fay e
Kazahaia che come dei matti correvano verso di loro. Fay più che matto sembrava
spaventato, ma appena li vide sani e salvi la sua espressione tornò quella di
sempre.
"Tutto bene?" chiese Kazahaia. Rikuo alzò la coppa e dopo le dovute
spiegazioni tornarono al salone per finire di festeggiare.
"Ti andrebbe di ballare Kuro-Tan?" proruppe Fay sorridendo
"Ad una condizione"
"Quale!" esclamò stupito, non si aspettava una condizione, tanto più
un rifiuto bello netto
"Che tu la smetta di mentire" proferì
"E se non lo facessi?"
"Non potrò fidarmi"
"Mi spiace, ma se smettessi di mentire tu mi odieresti"
"Cerca di non farti strane idee, non mi interessa il tuo passato"
finì di parlare per poi allontanarsi, lasciando fay con i suoi dubbi e le sue
paure
Il giorno dopo lasciarono la scuola e tornarono a casa, nel mentre parlavano
del lavoro
"Così tutti quei cori appartengono alle studentesse, morte nell'incendio!
Ora mi spiego i registri mancanti, ma la nostra cliente come faceva a sapere
che la coppa c'era ancora?" domandò Kurogane, mentre guidava
"Giusto! Tutti i giornali di quella città avevano riportato l'accaduto
quindi avrebbe dovuto dedurre che la coppa poteva essere sparita!" esclamò
Kazahaia
"Forse in questi giornali c'è la risposta" disse Fay leggendo un
giornale di due anni fa
"E quelli da dove li hai presi?"
"Li ho trovati sul mio letto prima di andare via" spiegò cominciando
a leggere "L'incendio non ha risparmiato nulla e nessuno, in tutto sono
morte venti persone, tra qui quindici studentesse, due bidelle e
tre professori. I corpi non si trovavano, ma sono riusciti a scoprire le
identità, grazie ai parenti che avevano denunciato la scomparsa, giorni dopo
l'incendio! Dopo mesi di ricerche hanno chiuso il caso come morti per
incidente, solo una ragazza mancava all'appello delle scomparse, c'è chi diceva
che fosse ancora viva, ma dopo anni è stata ritenuta morta un mese fa"
"Come si chiamava la studentessa?" chiese Rikuo
"Dunque vediamo! Il suo cognome era Adler, Karen Adler"
"KAREN?" urlò Kazahaia "Karen; non era il nome della nostra
cliente?" chiese sudando freddo
Tornati da Yuko, diedero la coppa a Kakei chiedendo le dovute spiegazioni: La
donna non era scomparsa e neanche sopravvissuta, semplicemente il suo spirito
rivoleva quella coppa. Dopo aver salutato Fay e Kurogane andarono diretti a
bar, trovando una cosa sconcertante
"Come mai cerchi Shaoran?" chiese Yui, salutando nel mente il
fratello e Kurogane appena entrati. Davanti a Yui c'era una persona minuta e
incappucciata che, a quanto pareva, conosceva Shaoran.
"Sono suo fratello" rispose abbassandosi il cappuccio.
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Non
mi convince molto, ma questo è solo un'altro capitolo di passaggio, nel
prossimo avremo una rivelazione importante, sopratutto per Shaoran, chi ha
letto Tsubasa dovrebbe aver capito, e si risolverà anche il mistero dei passi.
In questo capitolo avevo intenzione di far ballare Kurgane e Fay, durante la
festa, ma poi ho pensato che Kurogane non si fida ancora di Fay quindi ho
preferito rimandare. Ora alcune spiegazioni:
*Nel manga originale dell'awful drogstore, Kazahaia si veste davvero come una
donna durante una festa in un istituto maschile, la tradizione era che una
volta ogni tre anni (se ricordo bene) si sceglieva la sposa tra gli studenti e
Kazahaia era tra i cinque finalisti, alla fine vince.
**I nomi di tutti e quattro sono, ovviamente, maschili, ma siccome non avevo
voglia di cercare nomi inerenti ho preferito lasciarli così come sono, tanto è
tutto inventato.
***Ogni scuola ha
le sue coppe, sopratutto in America sono considerate come cimeli, In Giappone
non so come funzione, ma da noi le mettono in bella vista, quindi ho pensato
che anche loro lo facessero.
SakuraX16: Kurogane è sempre gentile, hai presente Zoro? uguale, solo che Zoro
è più espansivo e si perde. Non so se in questo capitolo lo troverai gentile,
ma lui ha questo carattere. Grazie dei complimenti e continua a seguirmi.
Ne-chan: Non ti preoccupare che piano, piano arrivano tutti, pure quelli
di X, in quanto al partner non posso dirti niente, leggi e saprai ^^. Grazie
dei complimenti ne sono lusingata.
beal95: Nei parchi giapponesi esistono delle specie di laghi molto grandi, ed è
quindi normale essere travolti da un'onda e portati in acqua. Per Lawful
drogstore hai presente Watanuki quando si arrabbia, che sembra un gatto?
Kazahaia è come lui solo che si arrabbia perché è ingenuo e non è molto bravo a
cucinare e sistemare e a indagare, insomma non sa fare nulla, è biondo e ha il
potere della telepatia. Rikuo invece è uno che non perde tempo e ride per ogni
disgrazia al povero collega, non si impressiona di nulla ha il potere di Pru del
telefilm 'le streghe'. Kakei è Gay dichiarato nel fumetto originale ha anche
l'amante, che lui chiama 'tonno', il quale è bravo a cucire a cucinare e tutto
il resto, un perfetto uomo di casa, non so che potere abbia, mentre Kakei ha il
potere di vedere nel futuro e ha un carattere simile a Yuko. Spero di
averti aiutato e grazie per tutto.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 6 *** Rivelazioni importanti ***
barù6
Il
sesto capitolo, scusate il ritardo, secondo la mia rutine, ma mio padre
domani parte e si vuole portare via il computer portatile, che uso per
scrivere e quindi devo aspettare di essere sola in sala per scrivere in
santa pace, sopratutto per la televisione
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
VI° Capitolo: RIVELAZIONI IMPORTANTI
Erano rimasti basiti, Shaoran aveva un fratello? E per di più
era uguale a lui, quindi gemello. Non ci potevano credere, il ragazzo
non glielo aveva mai detto e di solito Shaoran non era tipo da
nascondere certe cose.
"Come ti chiami?" chiese Yui, ripresosi un po' dallo shock
"Il mio nome è Shaoron*!" esclamò lui levandosi totalmente il giaccone, piegandolo su un braccio
"Shaoran-Chan non ci ha mai detto di avere un fratello!" esclamò
Fay entrando nel locale. Il ragazzo si girò, trovandosi davanti
un uomo tutto nero ed un'altro, come quello davanti a lui,
probabilmente il fratello "Per giunta un gemello!" esclamò
contento.
"Siamo stati lontano per cinque anni, quindi credo che non avesse avuto
voglia di parlarne! Ma in ogni caso, dov'è?" chiese serio, mentre
Kurogane notava la differenza sostanziale tra lui e il fratello.
"In questo momento credo sia a casa, ma se vuoi incontrarlo puoi venire
domani, alla festa dell'horitsuba!" esclamò colpito Yui
"Bene ci sarò senz'altro! A domani" rispose per poi andarsene senza salutare
"Gentile! Non saluta neanche!" esclamò acido Kurogane, sedendosi
"Senti da che pulpito" rise Fay, facendo sorridere sotto i baffi Yui e arrossire Kurogane.
Il pomeriggio successivo si erano tutti riuniti all'istituto Horitsuba, per
festeggiare la vigilia dell'ultimo dell'anno e Shaoron ebbe finalmente la sua
occasione per incontrare suo fratello. Shaoran parlava con Doumeki e
Watanuki, quando Shaoron si avvicinò, all'inizio il fratello
sembrava essere colpito, ma poi ........
"Shaoron!?" si stupì, per poi abbracciarlo e salutarlo
"Chi ti aspettavi, frate e il coniglietto?" rispose acido l'altro
"Come mi hai trovato?" chiese in fine.
"Ho pedinato quei due, finché non sono arrivato qui!"
esclamò, indicando Fay e Kurogane che parlavano animatamente tra
di loro, insieme a Yuko e kakei. Kurogane sentì la frase e
arrabbiato si
avvicinò afferrando Shaoron per il bavero tentando di trattenersi
"Quindi eri tu che ci seguivi in questi giorni" ringhiò, Shaoron
sorrise sadicamente come se non gli importasse niente, facendo
infuriare ancora di più il ninja "Non guardarmi così
ragazzino, non sono in vena!" esclamò sibilando
"Kuro-Chu, lascialo! Scommetto che ha le sue ragioni" provò a calmarlo Fay, sorridendo come sempre
"Lo spero per lui" cercò di calmarsi "Forza ragazzo, sono tutto orecchi!" incitò in fine
" Cinque anni fa persi di vista mio fratello, durante una ricerca e dopo anni sono venuto a sapere che, mio fratello si
trovava a Tokyo, ma non sapevo dove. L'unico indizio era il nome del
bar, gestito da tuo fratello, quindi ho deciso di pedinarvi e vedere se
mi avreste portato a casa di Shaoran, ma visto che così non
è stato mi sono presentato al bar!" spiegò
"E non potevi pensarci prima?" chiese scettico Kurogane, credendo che anche lui fosse come il fratello
a quel punto, anche se Shaoron era di sicuro più freddo e calcolatore del
fratello
"Non volevo mettervi in mezzo, ma non ho avuto altra scelta!"
alzò le spalle con fare sufficiente, facendo sbuffare Kurogane
"Oh avanti, perdonalo! Voleva solo incontrare suo fratello" disse Yuko
con il decimo bicchiere in mano. Kurogane la guardò di sottecchi
poi girandosi verso Fay, il quale appena lo vide gli sorrise e allora il ninja decise di
chiudere un occhio
"Shaoran, non credevo avessi un fratello!" esclamò Sakura
allegra, Shaoran divenne rosso come un pomodoro non sapendo cosa
rispondere
"Chi è la tua ragazza?" domandò serio il fratello,
avanzando la mano per stringere quella di Sakura, la quale divenne
leggermente rossa per l'affermazione
"Beh......non, non è proprio la mia ragazza......ma...." balbettò Shaoran viola in faccia
"Come sarebbe a dire! O lo è, o non lo è!"
"Se magari!" esclamò Kurogane, ripensando a tutte le volte che
il povero ragazzo rivolgeva la parola a
Sakura
"Non ti sei ancora dichiarato? Che fratello stupido mi ritrovo" disse
scuotendo la testa
"Bene e adesso che è tutto risolto, ho un lavoro per voi!" disse Yuko
"Anche alla vigilia della fine dell'anno?" ringhiò alla donna Kurogane
"Si!" esclamò convinta, portandoli in disparte. Fay seguì
la donna gentilmente, mentre Kurogane veniva trascinato.
"Bene, che bisogna fare?" chiese Fay
"Dovete andare a cercare un liquore speciale in un bar per adulti"
"Un bar per adulti**? E come si fa?" domandò Kurogane
"Fay, farà il barman! E Kurogane starà al bar come cliente!" Spiegò lasciandoli al loro lavoro,
ricordandogli la festa di domani al suo negozio.
Il lavoro iniziò la sera stessa per Fay, il quale aveva risposto
ad un annuncio di richiesta di lavoro. Il locale aveva un'atmosfera
molto particolare: luce soffusa, colori cupi e canzoni lente, un tipico
bar per adulti dove gli alcolici erano d'obbligo.
"Oltre a bere i clienti, molto spesso, parlano dei loro problemi!
Quindi vedi di essere gentile e ascoltali" gli aveva spiegato la
padrona. Fay non si faceva problemi, anche nel bar di Yui succedeva
spesso e poi aveva anche il suo Kuro-Pon che urlava in continuazione,
quindi aveva una specie di immunità. Lavorando spesso con il
fratello Fay, era abbastanza bravo a preparare le bevande e ad usare lo
Shaker, cosa che Kurogane non sapeva minimamente fare, infatti, vederlo
fare quelle acrobazie era come riconsiderarlo e poi con quel vestito
sembrava quasi serio, e come ciliegina sulla torta si era legato i capelli in un
codino***, così facendo era diventato tale e quale al fratello. Il biondino riusciva ad
ascoltare i suoi clienti senza
problemi e rispondeva anche, tanto cha ad un certo punto Kurogane
provò ad avvicinarsi e parlare, accanto a lui c'era un ragazzo capelli neri e occhiali arancioni, che di sicuro non
servivano per la vista.
"Anche lei ha problemi? Sa il mio ragazzo mi trascura per suo fratello!" esclamò il ragazzo a Kurogane, appena sedutosi
sulla sedia davanti a Fay, il quale puliva dei bicchieri. Il ninja
guardò il ragazzo, non sapendo cosa dire, poi sentì
il barman improvvisato ridere e gli venne un'idea
"In effetti, con il lavoro che faccio ho parecchi problemi! Come il mio
partner......." cominciò e Fay fece cade un bicchiere a quella
frase "Vedi lui continua a mentirmi, sorride sempre, ma pure quello
è falso e non si vuole fidare di me! Crede che a me interessi il
suo passato e che non lo possa accettare, cosa non vera" finì di
spiegare, chiudendo gli occhi, potendo sentire le mani tremanti del
collega raccogliere i vetri, poi alzarsi, buttarli e girandosi fece
vedere al collega il solito sorriso, in fine si avvicinò
appoggiando al bancone un bicchiere contenente liquido
bianco
"Forse il suo collega ha semplicemente paura, oppure non crede che i
suoi problemi la possano interessare!" esclamò convinto
Fay
"O forse è un idiota che non vuole guardare la verità!"
esclamò di rimando Kurogane, mentre il ragazzo se ne era andato.
Aveva capito che c'era aria di tempesta e quindi decise di andarsene.
Kurogane invece era rimasto li a guardare il collega negli occhi, ma
poi continuò con il suo lavoro stufo marcio del comportamento di
Fay.
"Quando avrai intenzione di mostrarmi la tua vera natura?" chiese
pagando, il barman prese i soldi mettendoli nella
cassa
"Io sono davvero così chiedi a mio fratello" bisbigliò. Kurogane lo portò a se
per una manica tentando di intrappolare quegli occhi sorridendo, cercando una
possibile verità dietro di essi "Kuro-Pu dobbiamo lavorare! Vai nel seminterrato
e prendi il liquore prima che si accorgano della truffa" disse Fay
allontanandosi. Kurgane obbedì e controllando che nessuno vedesse, scese le
scale dalla porta lasciata aperta da Fay, ma non era solo.
Sceso in cantina trovò migliaia di bottiglie, cominciando a cercare la
bottiglia. Quella che dovevano cercare doveva essere verde, e il liquido era
ormai sparito, il fondo doveva essere tutto intagliato con una scritta: A te,
mio unico amore. Appena cominciò a tirare fuori la prima bottiglia si accorse
subito che non era solo, ma fece finta di nulla almeno finché non sentì un
fischio e poi la bottiglia che aveva in mano andò in mille pezzi. Dalla sala bar
si era sentito il rumore dei vetri rotti e Fay. con la scusa di controllare
scese a vedere se Kurogane stava bene, mentre scendeva, un'altra bottiglia andò
in frantumi e cominciò ad aumentare l'andatura facendo sbattere la porta per
aprirla, vedendo Kurogane seduto a terra con vetri dappertutto .
"Kuro-pon! Stai bene?" chiese preoccupato avvicinandosi, quando
passando davanti ad una delle cantine, le qui bottiglie si frantumarono
addosso a Fay che si accovacciò su se stesso prima di essere
protetto da Kurogane "Ma che fai? Ti farai del male" fece presente il
biondino al collega, non capendo il motivo di tale gesto. In fondo si
conoscevano solo da un mese e non capiva questo suo attaccamento
"Preferisci che ti lasci qui a ferirti da solo?" chiese
ringhiando, vedendo gli occhi di Fay spalancarsi. Poi lo alzò
con forza e lo portò dietro ad una cassa di legno "Chiunque sia,
è cero che ci vuole far fuori!" esclamò Kurogane, mentre
fay aveva lo sguardo basso
"Perché? Perché mi hai protetto?" chiese quasi piangendo
"Odio le persone che non tengono alla loro vita!" spiegò andando
a prendere la bottiglia coprendosi con un braccio per coprirsi dai
vetri. Fay lo guardava, non voleva che le persone morissero per colpa
sua, come sua madre, suo padre e Ashura, suo mentore ed ex partner
morto per la sua testardaggine ad usare il suo potere. Fin da bambino
aveva avuto il potere di fermare il tempo, sopratutto quando non ci
stava con la testa e tutti lo chiamavano mostro senza una ragione
visibile, ma in questo momento non poteva esitare Kuorgane lo aveva
protetto e se doveva odiarlo almeno avrebbe ricambiato il favore. Il
tempo si bloccò all'istante itorno a Kurogane, i vetri rimasero
a mezz'aria come anche i liquidi usciti dalle bottiglie infrante i
rumori non c'erano più e nanche le voci provenienti dalla sala
bar, il ninja si girò verso il collega che sorrise mestamente
"Perché non me l'hai detto?" chiese stupito
"Ora mi puoi anche odiare!" esclamò uscendo dalla sala seguito a
ruota da kurogane, salirono verso il salone trovando le persone
immobili e percorsero la strada fino da Yuko in silenzio. La donna
aveva capito subito che qualcosa non andava, già il fatto che
entravano silenziosi non era un buon segno poi vedere Fay con la testa
cupa era un pessimo segno.
"Che vi è successo, sembrate due fantasmi" esclamò lei tentando di smorzare l'atmosfera
"Nulla! Diciamo che Kuro-Rin non mi vorrà più come partner!" disse Fay accennando al solito sorriso
"Non mettermi in bocca parole che non ho detto!" parlò il ninja
dando la bottiglia alla donna. Il biondo provò ad aprir bocca,
ma Kurogane non gliene diede il tempo "Se tu credi che mi dia noi il
tuo potere, allora sei più stupido di quel che pensavo!"
"Ma tu....non sei........spa..."
"Spaventato? Io passo attraverso i muri, cosa vuoi che mi freghi se
fermi il tempo!" fece presente. Yuko trasalì a
quell'affermazione e i due si girarono con espressioni stupite da tale
atto della donna
"Scusate è che non me l'aspettavo!" esclamò lei per sviare "Non conoscevo il potere di Fay" spiegò
"Credevo che tu sapessi tutto" ironizzò Kurogane.
"Quello è Kakei!" protestò la donna, poi li
congedò lasciandoli andare a casa. Un'ombra apparve sulla porta
scorrevole "Hai sentito?" chiese lei, cominciando a fumare la sua pipa
"Si a quanto pare non è lui!" esclamò l'ombra con una tranquillità
"Già, ma dobbiamo proteggerlo lo stesso! Anche se no può
controllare i quattro elementi, ha un potere che potrebbe essergli
utile" disse
"E poi chi ci garantisce che lui lo sappia?" chiese ironico
"Allora è deciso!"
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Ora sappiamo a chi
appartenevano i passi: al fratello di Shaoran cioè Shaoron spero che vada bene
che tra l'altro io gli ho anche inveriti.
* Shaoron è il fratello
gemello di Shaoran (chi ha letto, o visto Horitsuba sa di che parlo)
praticamente è il clone dell'originale anche se nel fumetto dell'Horitsuba
Shaoran sarebbe quello sadico, (la copia) mentre Shaoron è il timido e incapace
(l'originale). Ho ovviato altrimenti succedeva un macello
** I bar per adulti
sarebbero quelli dove si vendono solo alcolici. In Giappone sono molto attenti a
questo, come anche i fidanzamenti e gli sposalizi, per i minorenni è vietato
comprare o bere alcolici (nei negozi e nei bar ti chiedono la carta d'identità
e, addirittura le macchinette per la strada: prima ti chiedono un documento di
riconoscimento e poi ti danno da bere), infatti i bar che dicono loro non sono
come i nostri che vendono bibite di ogni tipo, oltre agli alcolici, da loro
vendono solo roba per adulti e aprono solo la sera. Non ho fatto distinzione
perché altrimenti avrei dovuto fare un poema peggio di questo
***Nei bar di lusso o
ristoranti e roba simile, come anche nei casinò bisogna andarci con il vestito
da sera e lo smoking, chi ci lavora non fa eccezione, deve essere vestito in
maniera impeccabile con smoking senza giacca, ma con il gilè potendo decidere
tra la cravatta o il farfallino, sistemandosi anche i capelli (i Giapponesi sono
molto sensibile all'aspetto esteriore)
SakuraX16: Giuro che lo faccio, prima o
poi li metto a ballare, come ho fatto ballare Zoro e Sanji nella
one-Shot postata prima di questa. Finalmente si è scoperto il
proprietario dei passi, è il fratello di Shaoran spero che vi
piaccia.
_Chibi_Chan_: Un'altra lettrice, me felice ^W^. Grazie per il
complimento e per aver messo la storia tra i preferiti spero che anche
questo capitolo ti sia piaciuto
Ne-chan: Kakei è il solito sadico che si diverte a ridere sulle
disgrazie altrui quindi mi sembra normale che il vestito sia molto
coerente con il suo carattere. Shaoron è il fratello di Shaoran
(che macello -_-'), ma non so se metterlo con Yui, forse si
vedrà! Ho letto X anni fa, ma non mi sembrava di aver usato un nome che
c'è li dentro. Puoi interpretarla anche così non mi da fastidio.
Yua: Kazaia di per se è sadico, quindi
il vestito è consono con il suo carattere, almeno credo! Per Karen ti rimando a
Ne-chan. Scusa se non ho postato ONE PIece quando l'ho detto, ma ho avuto
problemi spiegati sopra, scusami e leggi. Grazie di tutto ^_^. Ma quale
messaggio implicito, le Clamp hanno addirittura fatto un'Omake sulla questione
Fay vestito da donna, nel quale Fay, dopo aver aiutato il fratello a mettersi il
kimono, si fa aiutare dal fratello di Shaoran a metterne uno femminile, durante
la festa dell'ultimo dell'anno alla scuola, io mi sono limitata a descrivere i
fatti ^^
|
Ritorna all'indice
Capitolo 7 *** Colpe infondate ***
barù7
Il settimo capitolo, forse un po' corto e un triste, ma
spero sia di vostro gradimento. BUONA LETTURA
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
VII° Capitolo: COLPE
INFONDATE
"Ehi biondino, fermati!
Dobbiamo parlare" proclamò Kurogane, nel tornare a casa, dopo la visita da
Yuko. Fay si girò verso di lui con uno dei suoi solito sorrisi, anche se
sembrava si stesse spegnendo
"Parlare? Io ti ho già detto tutto" esclamò Fay. kurogane si avvicinò
al collega, facendolo indietreggiare fino ad una parete dove lo intrappolò con
il proprio corpo, appoggiando una mano vicino al viso di fay
"Perchè non dici mai la verità, perchè non sorridi?" chiese acido
"Ma Kuro-Chu, io sorrido anche adesso!" fece presente il biondo
indicandosi il viso
"Non mi prendere in giro, è da più di un mese che lavoriamo assieme e mai
una volta hai sorriso veramente! Questa è una maschera" proclamò quasi
urlando stringendo a pugno la mano sul muro
"Cosa te lo fa pensare?" chiese Fay, diventando serio
"La tua reazione di prima! Perchè non hai usato il tuo potere
fin'ora?" chiese ricordando, come si era comportato dopo che aveva fermato
il tempo per salvarlo. Fay abbassò la faccia, non voleva raccontarlo e
sopratutto non a lui, lo avrebbe odiato più di ora ne era sicuro. Alla fine
appoggiò la fronte sul petto del ninja e sospirò profondamente
"Mi chiedo se tu saresti in grado, di sopportare tutto" sospirò
ridendo con ironia, come se non potesse credere ad un aiuto da parte di
Kurogane "Il mio potere è una maledizione, non dovevo averlo!" esclamò
scuotendo la testa sul torace del collega, cominciando a stringere spasmodicamente
la maglia con le mai, poi ricordandosi la morte di Ashura, allento la
presa spostandosi e spintonando il collega che trovandosi sbilanciato lasciò
spazio libero a Fay, il quale cominciò a correre verso casa. Arrivato bussò
velocemente finché Yui non venne ad aprire
"Arrivo, arrivo! Chi è?" chiese il fratello, aprendo l'uscio
stupendosi dei colpi fin troppo forti "Fay che è successo?" domandò
vedendolo sudato e con il respiro veloce. Fay senza neanche salutare si diresse
verso camera sua lasciando il fratello sull'uscio "FAY!!!" urlò Yui
vedendolo sfrecciare via
Kurogane si rialzò dalla caduta, sapeva già dov'era l'idiota e corse verso casa
sua, trovando la porta aperta e Yui davanti all'uscio, con un'espressione
orrenda in viso
"Cos'è successo?" domandò disperato, avendo paura di rivedere il
fratello nello stato pietoso di quando era morto Ashura-San
"Niente, solo una discussione! Dov'è lui?" chiese entrando dietro a
Yui
"Di sopra, ma non credo che voglia vederla" spiegò "Mi può dire
che cos'è successo?" incalzò il barista. Kuroagne lo guardò, poteva vedere
la preoccupazione sul viso di Yui e improvvisamente gli venne in mente Fay, non
avrebbe mai voluto che la stessa espressione potesse comparire anche sul suo
volto, ma per colpa sua stava per accadere
"Perchè mente sempre?" domandò poi chiudendo gli occhi. Yui si stupì
e chiudendo la porta lo fece accomodare nel salotto
"Se ne è accorto, allora?" sospirò sedendosi "Mio fratello non è
mai stato bravo, a mentire di fronte a persone a qui vuole bene!" esclamò
abbassando il capo
"Ti rifaccio la domanda! Perchè mente?" ripeté Kurogane
"Yuko-San sarà stata tanto gentile da non raccontarle nulla
suppongo!" suppose guardando fuori dal finestrino. Ormai era passata
mezzanotte e quel giorno sarebbe stato l'ultimo dell'anno, la neve aveva
cominciato a scedere silenziosa sui tetti e davanti alle finestre di Tokyo
"Mio fratello fa questo lavoro da ormai, quattro anni, per quanto ne
sappia io. Fino a tre mesi fa aveva un'altro partner: Ashura-San!......."
cominciò a spiegare, tornando a guardare il ninja "Ashura-San morì a
conseguenza di uno incidente, che mio fratello ha trasformato in un suo
errore."
"Che incidente?" chiese Kuroagne. Voleva sapere il perchè di tutte
quelle bugie.
"Annegò durante uno dei loro
lavori:..................................................................................................
Tre
mesi prima
Il lavoro consisteva nel recuperare, l'acqua marina custodita su una nave, da
crociera durante una festa. La pietra era il simbolo della ditta della quale si
stava festeggiando il cinquantesimo anniversario.
"Ashura-Sama, la pietra è sorvegliata ventiquattrore su ventiquattro, come
facciamo a prenderla?"
"Tu non ti preoccupare, ci penso io" spiegò sorridendogli gentilmente
come solo lui sapeva fare. Fay gli rispose annuendo, sapeva che il suo mentore ci sapeva
fare, in quei quattro anni gli aveva insegnato tutti trucchi del mestiere.
Decisero di aspettare la notte per agire.
"Mi raccomando Fay, lascia le cose pericolose a me! Tu occupati della pietra"
era sempre così, Ashura faceva il lavoro sporco e lui doveva solo rubare, come
se l'uomo volesse preservare l'innocenza del ragazzo. Ma qualcosa andò storto,
mentre Fay prendeva il gioielo si azionò l'allarme, il quale avrebbe dovuto
essere spento, altre guardie si unirono a quelle già presenti, scaraventando
Ashura verso la parete, Fay accorgendosi della cosa lasciò stare la pietra e si
ifondò addosso agli uomini, vedendolo in pericolo Ashura usò il suo potere per
far esplodere una parete dalla quale, uscirono sul ponte imperversato dalla
pioggia, Ashura e qualche soldato. Gli scossoni della nave li mossero fino al
limitare della barca, verso poppa, mentre Fay aveva fermato il tempo nella
stanza per correre da Ashura, che nel frattempo si era liberto degli
scocciatori, buttandoli in mare, con grande sollievo del collega, ma mentre Fay
andava verso la pietra per recuperarla, un'altro scossone fece muovere la nave
e Ashura, insieme al resto delle guardie batté la schiena contro il parapetto
per poi finire in acqua, Fay tutto contento si girò con la pietra in mano, non
trovando nessuno davanti a lui. Il panico lo pervase, si affacciò dalla nave
stando attento alla pioggia e alle onde, e vide il corpo del collega che veniva
sbattuto dalle onde e portato via. Le guardie arrivate dopo videro, Fay che si
sporgeva troppo e prendendolo per un passeggero lo tirarono dentro, mentre lui
si dibatteva per liberarsi. Dopo ore si calmò, ma la sua espressione era spenta
e le domande che gli facevano non arrivavano al suo orecchio
".................................................Dopo
di che, torno da me e io seppi tutto da Yuko una settimana dopo! Stette in
quelle condizioni solo una settimana e dopo di chè cominciò a sorridere così,
forse per non farmi preoccupare, ma sta ottenendo l'effetto contrario"
"Il corpo di Ashura?" chiese Kurogane
"Fu ritrovato dalla guardia costiera il giorno dopo! Era lui senza
dubbio" spiegò "Ora ha capito perchè mente?"
"Non vuole provare la stessa cosa per la seconda volta" rispose chiudendo
gli occhi, sapendo cosa provava. Poi si alzò "Posso provare a
parlarci?"
"Non credo se la senta! Alzerebbe una barriera di bugie pur di non farla
preoccupare" fece presente il fratello
"Forse hai ragione! Allora a domani" salutò avviandosi verso l'uscita. Yui lo seguì, fermandolo sull'uscio
"Mi raccomando, gli stia vicino! Le vuole bene" disse. Kurogane
ghignò e poi se ne andò sotto la neve che scendeva. Yui chiuse a porta andando
in cucina, dove preparò il the e i biscotti, ripensando a tutto quello che
avevano passato loro due, da quando erano bambini ad adesso, poi rivolse il suo
sguardo al soffitto. La cucina era proprio sotto la camera di Fay e non si
sentiva alcun rumore, moltovalmente si era addormentato o rannicchiato in un
angolo, dandosi colpe che non aveva. "Chissà se Kurogane-San riuscirà a
lenire le tue ferite!" sospirò Yui sedendosi su una sedia
Nel mentre Yuko stava parlando con Kakei, al suo negozio e insieme a lui
c'erano i Shaoran e Shaoron, oltre a Watanuki
"Non immaginavo che facessero questo tipo di lavoro! Comunque sarei
onorato di poter lavorare con loro" rispose Shaoran
"Bene perchè il lavoro che li aspetta ha assoluto bisogno del tuo potere
di entrare nei libri" spiegò Yuko al ragazzo
"Come fa a sapere che io viaggio nei libri?" chiese il ragazzo
stupito
"Hu hu huhuhu! Io so tutto di tutti, mio caro!" esclamò lei
"Già purtroppo! E non se ne vergogna neanche!" protestò Watanuki,
mentre Kakei se la rideva
"Invece di stare li a brontolare, ascoltami! Domani devi chiamare
Himawari!" disse la donna
"Cosa? Non vorrai che la, dolce Himawari, diventi una tua pedina?"
chiese arrabbiato più che mai. Himawari, la dolce compagna di scuola dei
ragazzi, tanto brava quanto bella (almeno per Watanuki) anche se alla ragazza
non gliene poteva fragare di meno, la ragazzina credeva che Watanuki e Doumeki
si volessero bene
"Guarda che lo è già caro! Comunque lo farai, altrimenti ti farò pagare
tale sfacciataggine con lavori aggiuntivi" proclamò la donna
"vipera!" esclamò il ragazzo
"Come?" chiese la donna facendo finta di non aver ascoltato, ciò che
effettivamente aveva sentito, dal suo facchino "Himawari gli serve per
parlare!" spiegò poi
"Parlare? Guardi che abbiamo imparato da quel di!" esclamò Shaoron
"Il libro in questione, è un libro di animali! La ragazza servirà solo da
intermediario" concluse Kakei
A casa Flowrite, Yui si era addormentato in cucina, quando sentì dei passi
scendere le scale
"Fay!" esclamò vedendo il fratello entrare in cucina
"Yui-Chan, sono le sei del mattino! Non sei andato a letto?" chiese
assonnato
"Mi devo essere addormentato sul tavolo! Tu stai bene?" chiese. Fay
odiava l'espressione triste sulla faccia del fratello, era per questo motivo
che rideva sempre anche se mentiva "E tu, hai dormito?" chiese poi
Yui, vedendo il fratello sbadigliare
"Un po'! Posso avere del caffé?" chiese per tentare di svegliarsi
"Solo caffé? Niente panna?" domandò stupito Yui, Fay scosse la testa
sorridendo "La smetti di sorridere così, mi fai preoccupare e basta"
fece notare, il fratello trasformò lentamente, il sorriso in un'espressione
seria. Lo sapeva, sapeva che non serviva a niente, ma avvolte le bugie
leniscono le ferite. Yui si accovacciò davanti al fratello gli prese una mano
"Ni-San, non tenerti tutto dentro" provò a dire. Fay si alzò dalla
sedia, sciogliendo le mani e andando verso la sala. Yui si affacciò alla porta
potendo vedere Fay seduto sul divano
"Non mi chiamavi così, da tanto tempo Yui" l'interlocutore si sedette
sul divano
"E tu era da troppo tempo che usavi la desinenza Chan!" esclamò
"Ho raccontato tutto a Kurogane-San" disse in fine. Fay si voltò
verso il fratello, cercando il motivo di tale atto
"Gli hai detto del nostro passato?"
"No, solo della morte di Ashura-San!"
"Mi odierà!" proclamò Yui lo prese per le spalle
"Kurogane-San è un brav'uomo! vedrai che saprà ascoltarti" lo rincuorò,
ma poteva sentire il tremare de fratello e lo abbracciò forte tentando di
consolarlo
"Non voglio, non voglio che muoia per colpa mia" disse prima di
scoppiare a singhiozzare, sulla spalla del fratello
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Il settimo capitolo è il passato di Fay e Ashura, molto presto arriverà anche
il passato di Kurogane, anche se quello del biondino non è completo, ma il
resto ci sarà più in La. Ho tentato di fare la scena, con più umanità possibile
e considerando che ho una sorella credo di essere entrata nella parte di Yui
(ho una sorella maggiore). Ho dato il potere di passare nei libri a Shaoran
perchè in tsubasa è uno studioso, mentre ad Himawari l'ho deciso solo dopo che
ho letto dell'uccellino.
Ne-chan: Piccolino? E quello medio com'è. Comunque visto che è passato tanto
tempo prima, ora l'ho postato normalmente, spero vada bene a parte l'orario, i
poteri me li ha suggeriti mia sorella (mia fonte d'ispirazione e mia salvatrice).
Auguri per One piece.
SakuraX16: Sperò che ti prenderà fino in fondo. Grazie tante, sarei lieta se ti
piacesse anche questo
Yua: Adesso saprai il passato e la morte di Ashura, sperando di averlo
descritto bene. Gli Shaoran sono due, se uno non serve a niente (l'originale),
l'altro è odioso (la copia), comunque quì i protagonisti sono Fay e
Kuro-pon quindi non apparirà molto. Se non sono shonen-ai non sono fumaetti
delle Clamp.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 8 *** Riappacificazioni ***
barù8
L'ottavo
capitolo, per domani dovrebbero essere pronte due song fic su One Piece
e una su Tsubasa, oltre al capitolo del violino. Buona lettura
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
VIII° Capitolo: RIAPPACIFICAZIONI
Entrando nel bar, Kurogane poté notare una persona che spiccava
per la sua assenza. Fay aveva deciso di rimanersene a casa, non aveva
alcuna voglia di vedere qualcuno, nonostante le prediche del fratello.
Il ninja si sedette al bancone, come era solito fare e Yui gli porse la
colazione sorridendogli
"Non cominciare anche tu, me ne basta uno di idiota!" esclamò
Kurogane, bevendo il caffè. Yui spalancò gli occhi
ridendo di cuore "A proposito di idioti, dov'è tuo fratello?"
chiese guardandosi in torno
"Mi ha detto che sarebbe rimasto a casa, a meno che non ci fosse un lavoro" rispose il fratello
"Allora sarà bene che lo chiami!" propose Watanuki recando la
lettera prima di avviarsi a scuola insieme a Doumeki. Kurogane lesse la
lettera, pensando sempre di più che la strega fosse diventata
pazza
"Come diavolo faccio ad entrare in un libro, secondo lei?" chiese quasi
sibilando. Il bar era abbastanza pieno, anche se erano solo le sette
del mattino e fosse aperto solo da mezz'ora
"Per quello ci sono io!" esclamò Shaoran con il fratello che
teneva Sakura da parte, anche loro diretti a scuola. Kurogane non
credeva alle proprie orecchie, la donna aveva messo di mezzo perfino il
ragazzino "L'appuntamento è stasera al negozio di Yuko-San"
spiegò prima di uscire raggiungendo il fratello e Sakura
"Suppongo che dovrei avvertire l'idiota"
La sera tutti erano riuniti a casa della strega, per festeggiare e per
lavorare. Shaoran, Fay, Kurogane e Himawari sarebbero andati nel libro
per recuperare un osso dalla favola del re leone
"Dimmi che stai scherzando strega!" esclamò Kurogane
"No non sto scherzando! Dovete recuperare l'osso"
"Ma Yuko-San è una pazzia, come facciamo e prendere un osso nella savana?" chiese sconcertato Shaoran
"La savana è piena di ossa, ne basta uno" spiegò aprendo
il libro. Il ragazzino scosse la testa e poi appoggiando le mani sulla
pagina catapultò i tre, più se stesso, nella favola.
Intanto alla festa Yuko si mangiava i pasticcini preparati da Yui, il
quale era preoccupato per suo fratello alle prese con Kuorgane. Yui
sapeva che a suo fratello il ninja stava a cuore e che avrebbe fatto di
tutto pur di tenerlo fuori pericolo, anche allontanandosi da lui, ma
proprio per questo aveva timore per la sanità
mentale dei due
"Yuko-San, lei ha saputo i quello che è successo, tra mio fratello e Kurogane-San?"
chiese, come se la donna potesse essere all'oscuro di un litigio tra i
suoi dipendenti
"Yui, è mio dovere sapere vita, morte e miracoli dei miei dipendenti!"
"Lo sospettavo! Quindi conosce il nostro passato?"
"Si, ma che centra?"
"Sono preoccupato per quei due! In fondo avrà capito anche lei
che rapporto c'è tra mio fratello e Kurogane-San?"
domandò rimarcando la parola 'rapporto', per sotto intendere una
cosa ben precisa. Yuko sorrise sadica ben capendo la situazione
"Vedi lo hanno capito bene o mele tutti, tranne loro. Ironico non
trovi?" chiese ridendo, continuando a mangiare "Il problema è
che nessuno di noi può aiutarli, dovranno fare tutto da soli"
spiegò
"Questo lo capisco, ma mio fratello ha paura che Kurogane-San possa
rifiutarlo! E visto come lo trattavano quando eravamo piccoli, non mi
stupisco" fece presente il barista. La donna lo guardò
seriamente e poi chiudendo gli occhi, fece un respiro molto profondo
"Mi stai chiedendo di renderli felici? È il tuo desiderio?"
chiese con fare solenne. Yuko sapeva che il ragazzo che aveva di fronte
teneva alla gioia del fratello, più di ogni altra cosa, come del
resto Fay per Yui, sapeva anche che sarebbe stato disposto a pagare
qualsiasi prezzo per rendere possibile, l'impossibile
"Lei lo può fare?"
"Lo sai che io non faccio niente per niente! Il prezzo deve essere
adeguato al desiderio espresso, sei sicuro di quello che chiedi?"
incalzò la donna. Tra i due calò il silenzio, l'unico
rumore erano le urla di Watanuki verso Doumeki e le risa di Sakura con
le due Mokona, mentre Shaoron sorseggiava il suo the, più
che altro infastidito dai due litiganti.
"Le darei tutto il mio potere pur di renderlo felice!" esclamò serio
Nel libro in tanto, i quattro eroi erano alle prese con il cercare il
cimitero degli elefanti, avendo parlato con Zasu avevano saputo che
l'unico modo per avere un osso, era recarsi nel cimitero degli
elefanti, posto perfetto per il loro incarico
"Quel pennuto, lo strozzo se ci ha ingannato!" ringhiò Kurogane.
Erano due ore che camminavano nella savana, più torrida senza
trovare un posto che potesse solo avere la parvenza di un cimitero,
erano passati: per una radura, in luogo pieno di cascate, nel covo di
Scar, dove Kurogane dovette mettere fuori combattimento le tre iene ed
infine erano arrivati ad un oasi, vicino alla grande rupe dei re.
"Avanti Kuro-Chi, vedrai che ci arriveremo, sii paziente". Nonostante
le cose successe il giorno prima, lui aveva continuato come se nulla
fosse, ma comunque qualcosa era diverso sembrava che il sorriso fosse
più forzato di prima "In fondo abbiamo girato, tutti i posti
citati nella storia, ci manca solo quello!"
"Senti tu, la vuoi piantare di fare lo stu................"
"A, ci siamo!" esclamò Shaoran. Il luogo era lugubre, proprio
come si aspettava da un cimitero, e in cima ad una specie di montagna
si ergeva un grande scheletro di elefante
"Ora capisco perché ha questo nome!" ironizzò il ninja,
poi si guardò indietro e notò una cosa strana. La savana
finiva nettamente rispetto al cimitero, come se fossero due regni
separati, ma uniti malamente
"Siamo in un libro Kurogane-San! Si vede che abbiamo voltato pagina"
propose il ragazzo. In ogni caso, si misero a cercare un osso e quando
ne trovarono uno che si potesse trasportare facilmente, lo presero e
tornarono indietro verso il passaggio, onde uscire di li. Però
mentre uscivano dal cimitero sentirono un ruggito e girandosi gli
passò sopra un leone con Zasu dietro che urlava come un disperato
"Lasciatemi indovinare!...Ha trovato il futuro re!" polemizzò il ninja ricordando la fiaba
"Ma bravo Kuro-Chu! Vedo che hai studiato" gli rise Fay con una pacca
sulla spalla. Poi si allontanò. No decisamente preferiva Fay
prima, ora gli sembrava maledettamente triste e non si spiegava il
perché ma avrebbe voluto abbracciarlo e stare con lui
finché non si sarebbe deciso a sfogarsi e a dirgli tutto
ciò che lo tormentava. Usciti dal libro festeggiarono la
mezzanotte con gli altri e decisero di dormire tutti nel negozio.
"Le stanze non sono molte, quindi dovremmo dividercele" spiegò
la donna aprendo la porta scorrevole e facendo entrare gli ospiti.
"Shaoran, Shaoron dormiranno nella camera di Watanuki, insieme a
Doumeki"
"No aspetta, perché dovrei dormire con lui?" chiese arrabbiato
Watanuki, mentre il compagno si avviava alla camera. Conosceva la via
come le sue tasche, come del resto, l'intero negozio, non contava
più le volte che aveva dovuto riportare il ragazzo al negozio
per colpa degli spettri.
"Non c'è molto spazio, quindi ti adatti!" esclamò, poi si
rivolse a Sakura ed Himawari "Voi due dormirete in camera con me,
mentre i due gatti e il cane isterico, dormiranno in salotto"
"Scusa? Ma sei matta strega del malaugurio. Non ho alcuna voglia di
dormire per terra" sibilò Kurogane, nel mentre Fay se la rideva
e anche Yui non trattenne una risata.
"Avanti Kuro-Pon, dormiremo vicini, vicini" sussultò felicemente
triste al ninja. Aveva ancora quella espressione triste, ma il pensiero
di dormire con lui arrossì vistosamente, suscitando
l'ilarità del biondo e della strega.
"Come ho detto, ci si bisogna adattare! Niente lamentele" disse
sadicamente dirigendosi verso la sua stanza, con le due ragazze. Gli
uomini andarono rispettivamente nelle camere assegnate. Kurogane si
sdraiò sul divano, mentre i due fratelli presero i futon e
si sdraiarono per terra.
La sera non passava mai, era come se il respiro del ninja lo tenesse
sveglio e il fratello dormiva già da due ora. Decise di uscire
per poter prendere una boccata d'aria e schiarirsi le idee. Il vento
era gelido e con il pigiama poteva sentire i brividi salire, ma ci era
abituato alla sensazione del troppo freddo, cominciò a tremare e
sentì un calore sulle spalle, girandosi trovò Kurogane
mentre gli metteva una coperta.
"Sapevo che eri auto lesionista, ma non pensavo fino a questo punto!" sospirò, mentre l'alone usciva dalla bocca
"E tu non hai freddo, Kuro-Pon?" chiese lui ridendo, stringendosi nella coperta beandosi del calore.
"La vuoi piantare, ho un nome!" ringhiò "E non venirtene fuori che è lugubre, perché non è vero!"
"Non è solo lugubre, ma anche troppo lungo!" esclamò sempre ridendo, quasi tremando
"Non è colpa mia, sono stati i miei genitori! Però non
capisco il motivo dei nomignoli" parlò l'altro sempre più
acido. Fay divenne serio e si sedette sul pavimento de porticato, le
gambe a penzoloni con le quali il biondino si divertiva a fare avanti e
indietro. Kurogane gli si sedette accanto, fermando quel movimento che
lo torturava "Perché mi hai detto, che potevo odiarti?" chiese
schietto. Era rimasto di stucco quando glielo aveva detto, non se lo
aspettava anche perché gli tornava normale che anche Fay avesse
un potere, altrimenti la strega non lo avrebbe mai ingaggiato, quindi
non capiva tanta riluttanza ad usarlo e perché lui doveva
odiarlo, al solo sapere che lo aveva
"Tutti mi hanno odiato o hanno avuto timore di me, quando lo usavo!
L'unico fu Ashura-San, che come sai è morto per colpa mia"
spiegò
"Da come me l'ha raccontata tuo fratello, sembrava un'incidente, ma
comunque! In ogni caso non ti odio, ne mi fai paura. In fondo io sono
come te"
"Questo è vero, ma tu................." si bloccò, stava per rivelare il suo passato e non poteva permetterselo
"Ma io non.....?" domandò alzando lo sguardo verso il cielo, dal quale cominciò a scendere neve
"No nulla!" esclamò lui abbassando lo sguardo, nel ritirarsi
all'interno della coperta. Stettero in silenzio per minuti, mentre il
suono ovattato di macchine e alcuni residui di feste aleggiavano
nell'aria. In tanto Yui si era svegliato e vedendo Yuko davanti al
davanzale le si avvicinò
"Yuko-San, come mai sveglia?" chiese alla donna. Lei sorrise dolcemente
indicando i due seduti facendo sorridere pure Yui, il quale rimase li
ad ascoltare insieme a Yuko. Il primo a spezzare il silenzio fu Fay
"Bella la neve, non trovi? Candida e immacolata, sembra la tristezza
degli angeli" disse sospirando, mentre portava una mano ad accogliere,
prima che cadesse, un fiocco di neve. Kurogane guardò la palla
bianca posarsi sulla mano del collega e vederla sciogliere per il
calore del corpo
"Io non sono d accordo! La neve può essere bianca quanto vuoi,
ma candida non credo e non l'associerei mai al pianto degli angeli"
"Perché?" chiese stupito Fay, girandosi verso di lui
"Gli angeli non esistono. E poi una volta che la neve cade a terra, non è più bianca"
"Non credi negli angeli?"
"Come di ce la strega, tutto ha un senso quindi forse anche quello di
cui stiamo parlando ne ha uno" spiegò rialzandosi da sedere. Fay
seguì il suo sguardo e lo vide andare verso la cucina, si
alzò e gli andò dietro insieme a Yuko e Yui.
In cucina il ninja cominciò a preparare il the. Vivendo da solo
aveva imparato bene o male a preparare almeno la colazione. Diede una
tazza a Fay sedutosi al tavolo, mentre l'altra se bevve lui.
"Grazie" Fay ringraziò sorridendo
"Perché ti sforzi di ridere, in quella maniera?"
"Sforzarmi? Ma io non mi sforzo, sono solo fuori forma" si difese lui
peggiorando la situazione. Kurogane si sedette davanti al biondo
cercando di calmarsi. Credeva che se avesse urlato o detto
qualcosa di sbagliato l'altro sarebbe scappato come la sera prima
"Non crederai che io e tuo fratello, siamo degli scemi?"
"No, ma che vai a pensare"
"Allora ti ripongo la domanda! Perché ti sforzi di ridere?" Fay
abbassò la testa, specchiandosi nel liquido rossastro del the.
Non lo sapeva nemmeno lui perché aveva cominciato, forse per non
far preoccupare il fratello e poi aveva continuato per abitudine, o
forse semplicemente per scappare da qualcosa più grande di lui
"Allora?" incalzò Kurogane
"Non lo so nemmeno. In fin dei conti è da mesi che lo faccio,
dopo i quatto anni in qui sorridevo con Ashura-San! Per la prima volta
dopo anni, ero riuscito a sorridere veramente, ma dopo la sua
morte...................." cominciò a spiegare stringendo il
manico della tazza, fin quasi ad incrinarlo tanto dal ferirsi. Kurogane
scosse la testa e prendendo un panno lo bagnò
"Forse non dovrei essere io a dirlo, anche perché io in primis
credo colpa mia molte delle cose che succedono, ma forse dovresti
cercare di non darti colpe che non hai!" proclamò mettendo il
panno bagnato sul dito. Fay si ammutolì e cominciò a
tremare, Kurogane lo poteva capire dalla mano, ma bastava guardarlo in
faccia per capire che si portava troppe cose dentro e non ce la faceva
da solo. Era straziante vederlo così senza poter far nulla e
allora il ninja levò il panno bagnato dalla mano e
appoggiò la sua dietro alla nuca del collega, abbassandola al
suo livello, mentre lui si alzava: le labbra si incontrarono
normalmente in u bacio casto e semplice dopo di che Kurogane fece
cadere, letteralmente Fay dalla sedia, prendendolo al volo e
abbracciandolo forte a se, mentre la sedia cadeva con un rumore secco e
assordante. Yuko chiuse gli occhi soddisfatta
"Credi ancora che serva il mio aiuto, Yui?" chiese la donna chiudendo
la porta della cucina, guardando Yui che con un cenno di negazione capo
si diresse al salone e la strega in camera sua, intanto la neve cadeva
cullando Fay nell'abbraccio di Kurogane.
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
E
anche l'ottavo è andato, scusate il ritardo giornaliero, ma ero
dietro a One Piece "Strong World" che non lo scaricava neanche morto,
ora finalmente ce l'ho fatta e me lo sono goduto e credetemi Oda ha
superato se stesso, magnifico. Ma passiamo al capitolo: finalmente Fay
e Kurogane fanno pace, credo di aver accelerato un po' i tempi ma non
posso fare altrimenti
SakuraX16: Oh, non ti
preoccupare per l'orario è la norma per tutti. Grazie per avermi
avvisato, mi ero sbagliata perché in realtà nel fumetto
Yui è Fay e Fay è Yui, quindi è un casino come
pochi (non sarebbero le Clamp). Grazie ancora e spero tu abbia avuto
una buona lettura.
Ne-chan: Volevi la scena
dolce, eccotela anche se credo di averla fatta troppo presto, ma
dovevano fare pace in qualche maniera ^^. Con i poteri devi ringraziare
mia sorella, è lei che mi aiuta nei momenti di crisi. Eccoti il
capitolo nuovo anche se ad un'ora indecente (01:10)
Yua: Non ti preoccupare che
di errori ne vedrai a sfare, altrimenti non sono io (anche se lo
rileggo decine di volte e lo correggo con Word non ci riesco, è
una maledizione ç_ç) Ashura in fondo serviva solo a dare
un passato a Fay quindi lo usato, per modo di dire e almeno la morte
fammela fare teatrale -_-''. Spero che anche quì siano in IC,
fammi sapere.
beal 95: Hai postato? Non
me n'ero accorta, io di solito vengo su EFP solo per aggiornare e visto
gli orari non mi viene in mente di controllare le storie, ma giuro che
domani commento. Se il passato di Fay con Ashura è triste, mi
immagino quando saprai la sua infanzia, laghi di massaciucculi, (come
io quando lo scriverò). Grazie di tutto e al prossimo capitolo.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 9 *** Paura di perdere persone care ***
barù 9
Forse è troppo presto, anzi sicuramente, ma siccome volevo
scrivere un'altra One shot (non so su One Piece o Tsubasa, ditemelo voi) volevo
concentrarmi solo su quella. Leggetevi questo nono capitolo e ditemi che ve ne
pare. BUONA LETTURA
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
IX° Capitolo: PAURA DI PERDERE
PERSONE CARE
Alle sei, si svegliò sul divano
del salotto a casa di Yuko, non riusciva ancora a capacitarsi di quello che era
successo quella mattina quando ancora era buio e tutti dormivano. Fay
guardandosi a torno poté constatare che Kurogane dormiva ancora, steso sul
pavimento e il fratello, probabilmente già sveglio, non c'era più. Alzandosi
raggiunse la cucina dove Yui preparava la colazione, Watanuki era intento ad
inveire contro Doumeki, Yuko e la dolce Himawari se
la ridevano serenamente con una Sakura molto preoccupata accanto e Shaoran e il
fratello invece facevano già colazione.
"Buongiorno!" salutò appena alzato. Yui senza dire nulla gli sorrise
porgendogli la colazione, in tanto Kurogane stava entrando. Appena lo vide Fay
si dipinse di rosso pomodoro e scostò i volto da lui, il ninja al contrario
sembrava non badarci si sedette e fece colazione anche lui.
Dopo la colazione si avviarono alle rispettive case, con la promessa di fare
un'altra festa*** tutti assieme, anche Watanuki andò a casa con Doumeki:
l'unico che rimase fu Fay sotto richiesta di Yuko
"Yuko-San, cosa vuole da me?" chiese. La donna lo portò nella stanza,
che di solito utilizzava per parlare con i clienti e lui, contento per non aver
dovuto fare la strada insieme a Kurogane, la seguì volentieri. Non che volesse
evitare il collega, ma non era ancora pronto per parargli dopo il bacio, non se
lo aspettava dal suo Kuro-Rin anche se doveva ammettere che era stato molto
piacevole addormentarsi tra le sue braccia, poteva dire che si sentiva
sciogliere.
"Ho una domanda! Tuo fratello ha dei poteri come i tuoi?" domandò la
donna seria, dopo aver chiuso le finestre e tirato giù le tapparelle, lasciando
la stanza al buio. Unica fonte di luce era il lampadario con una forma strana
appeso al soffitto.
"Che sappia io no, ma essendo gemelli può darsi" rispose
semplicemente
"Quando tuo fratello è svenuto, tu e Kurogane eravate in missione, ma che
stavate facendo?"
"Beh, Kuro-Pon per salvare una bambina è stato trascinato dall'acqua e io
gli sono andato dietro! Poi ad un certo punto l'acqua ci ha lasciato campo
libero e siamo tornati in superficie" spiegò lui, non capendo dove la
donna volesse andare a parare
"Tuo fratello, non era mai svenuto prima d'ora?"
"Quando eravamo bambini è svenuto parecchie volte, ma sempre quando io non
c'ero"
"Potresti farmi un esempio?" propose la donna, sempre seria. Non
aveva più quel ghigno sadico che la distingueva e a Fay la cosa non piaceva,
infatti anche lui aveva perso il sorrisino appena Yuko gli aveva fatto la prima
domanda, ma sapeva che di Yuko ci si poteva fidare.
"In una gita ci eravamo divisi in gruppo e il mio gruppo fu travolto da
una tempesta, per poco io non ci rimise un piede! Nel mentre mio fratello era
svenuto ed era stato riportato all'albergo" spiegò non scendendo nei
particolari "Yuko-San, le posso chiedere il motivo di tali domande?"
"Forse è meglio che lui sappia!" parlò un'ombra che piano, piano si
fece avanti.
L'uomo che era uscito dalla penombra sembrava di buona famiglia, capelli lunghi
neri raccolti in un codino portamento fiero ed elegante con occhiali tondi e
raffinati, ma non troppo vistosi, l'abito era tutto elaborato di fattura cinese
con ricami molto ricercati, guardandolo bene sembrava Watanuki invecchiato,
benché sembrasse molto giovane
"Fay i presento Clow Led!"
Intanto al bar Yui aveva deciso di aprire solo di pomeriggio, era stato alzato
fino alle tre per stare dietro a Fay e Kurogane, insieme a Yuko quindi doveva
recuperare il sonno e poi era vacanza quindi apriva solo per i ragazzi, ma
almeno erano soldi che facevano sempre comodo, non che lui fosse attaccato al
denaro, ma in una qualche maniera il bar doveva andare avanti. Mentre stava per
entrare a casa, sentì la voce di Watanuki chiamarlo con forza.
"Watanuki, ma non eri andato a casa con Doumeki?" chiese lui stupito.
"Mi sono dimenticato di consegnare a Fay-San una lettera, da parte di
Kakei-Sama*"
"Un altro lavoro, in comune?"
"No, vuole solo che recuperino una statua in un tempio, o almeno è quello
che mi ha detto! Comunque le istruzioni sono nella lettera, gliela consegna
lei, io non posso tornare al negozio"
"Si non ti preoccupare, faccio io"
"Grazie Yui-San, arrivederci e ancora BUON ANNO!"
"BUON ANNO anche a te" rispose entrando e lasciando la busta sul
tavolo della cucina.
A casa Suwa invece, Kurogane non faceva altro che andare su e giù per tutto il
salotto, non si capacitava di quello che aveva fatto.
"Che diavolo avevo per la testa, le ragnatele?" si inveì contro,
diventando rosso al solo pensiero di quello che aveva fatto. Più che altro il
vero dilemma era come comportarsi con il biondino, a colazione aveva fatto finta
di nulla, ma aveva visto il rossore sul viso di Fay e anche lui non era bianco
cadaverico, apparte l'abbronzatura. Era in un bel guaio e ci si era messo da
solo, più idiota di così non poteva essere, non sapeva neanche se lui
ricambiava. Il biondino lo aveva contagiato, però non gli era dispiaciuto
tenerselo vicino e sentirne: il calore e il respiro che piano, piano si calmava.
"AAAAAAAAAAHHHHHHHHH, BASTA! ME LO DEVO LEVARE DALLA TESTA! Altrimenti
impazzisco"
"Buongiorno Fay!" salutò l'uomo
"Lei mi conosce?" disse spaesato
"Oh, io so tutto di te!" esclamò Clow, sorridendo
"Già, peccato che non hai azzeccato i poteri!" ironizzò la donna,
tornando ad assumere quell'aria di superiorità che era ben accetta.
"Un incidente di percorso!" stizzì l'altro cercando di mantenere un
contegno, per via dell'ospite, ma comunque era chiaro che due non si
sopportavano.
"Si, si come no! Di piuttosto che i tuoi poteri fanno cilecca, vecchio
bacucco"
"Senti in quanto a vecchiaia siamo pari, per i miei poteri non ti devi
preoccupare, li so gestire"
"Li saprai gestire, ma non interpretare e poi sono più giovane di
te!" Fay stette una buona mezzora a sentirli lanciarsi a vicenda delle
occhiatine sadiche, unite alle frasi dette in maniera calma, con una punta
d'ironia. Non alzavano mai la voce e comunque Fay ci si divertiva a sentirli
litigare, però forse la stavano tirando un po' troppo per le lunghe
"Emmmmh, scusate! Possiamo tornare a mio fratello?" chiese lui
sorridendo, mentre i due litiganti si girarono tentando di riappacificarsi
"Hai ragione! Forza vecchio bacucco, digli del tuo sogno"
"Con piacere strega" sorrise l'altro. Fay era certo che se non ci
fosse stato lui, il negozio si poteva dire distrutto "Io nei miei sogni
vedo il futuro!"
"Come Sakura-Chan!" esclamò Fay
"Anni fa, feci un sogno molto confuso! Una forza molto potente distruggeva
il mondo, quella forza poteva appartenere solo ad una Esper, come noi, tu eri
solo un bambino. Dopo due anni, il sogno si fece più chiaro e vidi in faccia,
seppur sfocata, il responsabile di tale crimine! La faccia era la tua!"
Fay spalancò gli occhi incredulo di quello che aveva appena sentito, com'era
possibile, lui avrebbe distrutto il mondo "Un uomo di nome Fay Wang
sta cercando da anni il possessore di tale potere, era lui che nel mio sogno
manovrava la persona in questione e in questi anni ha fatto di tutto per
poterlo trovare"
"E sarei io?" chiese Fay
"All'inizio credevamo di si, ma il tuo potere è quello di fermare il
tempo, io visto i quattro elementi nel mio sogno!" esclamò il mago. Fay ci
ragionò su se non era lui, ma aveva la sua faccia voleva dire che
"Yui-Chan? Ma lui non ha quel potere! Insomma lui è.................è
normale"
"Che tu ci creda o no, non fa differenza, Fay Wang vuole tuo fratello e
farà di tutto per averlo, anche ucciderti se necessario! Come ha fatto con i
genitori di Kurogane e con Ashura" spiegò Yuko
"Leverà chiunque gli sia d'intralcio, ma ora crede che sia tu a possedere
quei poteri, per questo tuo fratello dovrà stare al sicuro"
Tornò a casa, con mille domande in testa, senza nessuna risposta, il sapere che
suo fratello ha un potere tale da distruggere il mondo lo aveva scioccato, ma
in ogni caso non doveva dirlo a Yui, se avesse saputo cose aveva sognato il
signor Clow avrebbe fatto di tutto per salvare il mondo anche uccidersi e no
questo Fay non lo voleva, il dilemma era se dirlo a Kurogane o no, in fondo
quell'uomo aveva ucciso i suoi genitori aveva tutti i diritti di saperlo,
quindi invece di entrare a casa sua provò a chiamare Kurogane al cellulare e
chiedere udienza, aveva ancora la fifa di guardarlo negli occhi, ma la cosa era
seria
"Pronto?"
"Sono io, dove sei?" chiese attraverso l'apparecchio, talmente veloce
che credette, che il collega non avesse sentito
"Hai messo la quinta alla bocca?........................ Comunque sono a
casa!" provò a essere più serio possibile
"Dovrei chiederti qualcosa sui tuoi genitori!" esclamò serio
Fay, Kurogane non rispose, l'esclamazione era arrivata come una stiletta la
cuore di Kuorgane, chiedeva dei suoi genitori del suo passato, perché cosa
voleva sapere? "Kuro-Pii, lo so che è doloroso, ma forse so chi li ha
uccisi" spiegò cercando di rassicurarlo attraverso il telefono sorridendo
e avendo un tono dolce e calmo
"Okuho-cho 6-chome!**" rispose, quasi tremando dalla rabbia, Kurogane
"Come?"
"È casa mia, vieni direttamente qui!" esclamò chiudendogli il
cellulare in faccia. Fay scosse la testa e si diresse a casa del suo collega.
Arrivato a Okuho-cho, notò subito che le case, erano diverse da quelle solite,
più in stile giapponese. Delle villette con un giardino immenso in perfetto
stile samurai, con tanto di ***Dojio e la casa di Kurogane non faceva
eccezione. Arrivato al 6-chome suonò e Kurogane lo fece entrare senza dire
nulla, accomodandosi nel salotto in tatami, come il resto della casa, dove il
tavolo era basso con sedie che non avevano gambe. Il ninja gli servì del the e
poi Fay gli spiegò tutto.
"Quindi se i miei genitori sono morti, se io mi sono sentito in colpa per
la loro morte, è solo perché quell'uomo cercava tuo fratello?" chiese
serio, non sembrava arrabbiato, al contrario era calmo e pacato
"Almeno è quello che mi hanno raccontato Yuko-San e Clow Leed" disse.
"Che cosa vuoi sapere?" chiese
"Vorrei mettere a confronto la morte dei tuoi genitori con la morte di
Ashura! Se ci sono delle somiglianze vorrà dire che è vero!"
"Ti avviso non sarà un bel racconto"
"Sono di stomaco forte!"
"I miei genitori sono morti quando avevo undici
anni!..................................."
Sette anni prima
La madre di Kurogane era di costituzione debole, mentre il padre era sempre
fuori per lavoro, ma li adorava. Rispettava suo padre e voleva bene
alla madre. Il padre era sempre pronto ad insegnargli tutto, nonostante
avesse mille impegni, fu lui ad insegnargli l'arte della spada, all'epoca
Kurogane non sapeva ancora di avere dei poteri o non ci faceva caso in ogni
modo era una vita tranquilla: vivevano in una bella casa, molto spaziosa, con
domestici di cui si potevano fidare e la casa dove ora viveva il ninja era
invece adibita alle vacanze. Comunque un girono d'estate, la madre si sentì
male più del solito e decisero di ritornare a casa prima per farla riposare,
quando una volta tornati a casa, trovarono dei mostri ad accoglierli, non seppe
mai da dove venirono, fatto stava che suo padre diede il tempo alla madre di
nascondere il figlio e poi morì mentre combatteva, lo spadaccino lo seppe in un
secondo momento. La madre, si spense davanti a lui, per proteggerlo da dei
mostri usciti dalla casa. Non capiva più cosa stava succedendo, corse fuori per
cercare il padre, ma le belve lo stavano mangiando, non ci vide più afferrò la
spada del padre e uccise tutti quegli animali, passandogli anche attorno, ed è
da quel momento che intraprese la via degli Esper
"....................................Mi sono sempre dato la colpa, anche
sapendo che non era mia solo per reprimere la rabbia, ma adesso"
"Non devi pensare di vendicarti, non servirebbe a niente e di certo tuo
padre non te lo avrebbe permesso!" esclamò Fay, tentando di allentare i
pugni stretti di Kurgane che a momenti sanguinavano. A quel tocco Kuorgane
tornò alla realtà, scuotendo il capo per riaversi.
"E cosa dovrei fare? Starmene qui a non fare nulla?" chiese
alzandosi di scatto
"Non sto dicendo questo!" proclamò Fay alzandosi a sua volta e
avvicinandosi, accorgendosi che tremava. Gli prese il viso tra le mani e
alzandosi in punta di piedi lo baciò piano come per calmarlo, poi staccandosi
appoggio la testa sul torace di Kurogane ritornando con tutta la pianta del
piede a terra, il ninja avvicinò a se il ragazzo stringendolo in modo
possessivo. Non voleva perdere anche lui.
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Il nono capitolo, un'altra scena romantica, che non serviva a nulla, ma non ci
stava male. Poi abbiamo scoperto chi era l'ombra che per due volte ha parlato a
Yuko, il mago Clow Leed e infine il cattivone di turno il campione mondiale di
basette di tutta Tokyo; signori e signore Fay Wong. Ora, si poteva capire!
Infondo chi altro potevo mettere con Fay e Kurogane, ma tra non molto faranno
la loro comparsa i personaggi di X, alla prossima, sperando che nessuno mi
linci ^^
*La differenza tra San e Sama è molto esigua ma importante. Sama è più formale
di San anche se tutti e due sono rivolti a persone più grandi o comunque più
alte di grado. Di solito si usa con persone che si incontrano poche volte e
così via
**In Giappone oltre ai numeri ci sono pure i nomi, ma non delle vie, del tipo
di casa (credo) la via è il nome davanti. Credo che quella casa esista
veramente, ma naturalmente non ci abita Kuro-Chu.
***La festa in questione la vedrete davvero e si tratta della fioritura dei
ciliegi. Tutti in Kimono, ma sarà verso la fine.
SakuraX16: In effetti Kurogane non lo farebbe mai, un po' per preservare
l'orgoglio da spadaccino un po' perché e molo timido, ma io me ne frego
altamente. Sai? sono contenta di tutto, grazie, grazie. Sono un genio ^^ (si
magari) ti ho fatto conoscere un'altro manga leggilo pure tanto è finito, il
problema è che per comprendere meglio dovresti leggere anche XXX Holic, ma se
sai l'inglese puoi leggerli in internet, altrimenti chiedi pure. Vorrei sapere
che ne pensi, del capitolo
Ne-chan: Il re leone è primo che mi è venuto in mente e poi Yuko avrebbe di
sicuro scelto un libro per bambini, almeno per far arrabbiare Kurogane. Yuko è
la nostra salvatrice senza di lei noi saremmo spacciate, un po' come Robin, che
devo dire è la sua copia ma un po' meno sadica. Se Kurogane non rovinasse nulla
non sarebbe lui ti pare? Dimmi che ne pensi di questo capitolo, sono curiosa
beal95: Non ho messo quel pezzo, perché quello viene prima che Zasu trovi
Simba, ma comunque mi piacerebbe citare anche il re leone tre, dove Timon fa le
sue cavolate cercando casa. Tanto non è l'ultima volta che entreranno in un
libro altrimenti Shaoran non serve veramente a niente. Le Clamp sono delle vere
e proprie streghe (altro che Yuko) anche se in verità forse è meglio così, perché
sennò mi va a finire come Yami no Matsuei, se lo conosci sai di cosa parlo, è
dal 2003 che non va avanti. Per Hetalia neanche a chiedere: Feliciano è il
mio mito, nonostante l'idiozia pura di qui è fatto, per non parlare che ha lo
stesso doppiatore di Fay, quindi lo adoro il doppio. Harry Potter non mi fa ne
caldo ne freddo, diciamo che mi fanno ridere i due gemellini, ma a parte questo
ti posso solo dire che non ho letto i libri, quelli me li ha descritti mia
sorella però ho visto tutti i film usciti fin'ora, ma so già come va a finire
almeno in soldoni. Dimmi pure le tue opinioni
|
Ritorna all'indice
Capitolo 10 *** Bugie a fin di bene ***
barù 10
La decina è stata
raggiunta, ora vediamo di arrivare a venti. Finalmente si fa vedere Fai Wang
(oddio che orrore) cercate di non vomitare, almeno per il bene del computer.
BUONA LETURA ^^
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
X° Capitolo: BUGIE A FIN DI BENE
Dopo la chiacchierata con Kurogane Fay tornò a casa
trovando, un biglietto di Yui in cucina ad attenderlo. Era ormai pomeriggio inoltrato
e il fratello aveva aperto il bar nonostante le vacanze. Il biglietto diceva: "Vieni
al bar che Watanuki ha portato una lettera!"
"Anche ad inizio anno ci fanno lavorare?" si chiese, cominciando
a credere che più che un lavoro retribuito, sembrava sfruttamento, ma fatto
stava che non poteva fare altro. Uscì di nuovo di casa avviandosi al bar.
Entrando poteva notare che, a parte cinque o sei persone era pressoché vuoto,
ma comunque Sakura e Shaoran si erano offerti di lavorare
"Ah, Fay vieni!" lo incitò il fratello, poi gli diede la lettera
"Me l'ha recapitata Watanuki, ha detto che è un lavoro da parte di
Kakei-San!" spiegò tornando a pulire dei bicchieri. Fay aprì la busta,
seduto sul bancone e la lesse mentalmente notando che Kakei era molto più
dettagliato di Yuko con i lavori: "Il vaso che dovete prendere si trova
in un tempio, fuori Toky, a Ninohama. Non ci sono limiti di tempo, ma prima lo
prendete meglio è. Mi raccomando fate tutto con discrezione, non devono
scoprirvi!"
"Ci mancava che dovessimo rubare!"
"Perché, è la prima volta?" chiese Yui
"Hai letto la lettera?" domandò stupito il fratello. Yui non era il
tipo da leggera la posta degli altri, ma ogni tanto succedeva che, per sapere
dove il fratello andasse, per immischiarsi nei guai, lui doveva fare il
ficcanaso
"Mi spiace, ma almeno so dove andate!" esclaò nel tentativo di
difendersi. Fay gli sorrise sornione, sapendo di averlo messo in difficoltà e
poi volle chiarire una cosa che, gli frullava nella testa da quando aveva
lasciato Yuko
"Yui-Chan, hai mai pensato di avere dei poteri, come i miei?"
"Perché questa domanda, Yuko-San ti ha detto che ho dei poteri?"
"No semplice curiosità!" sorrise lui, non voleva farlo preoccupare
quindi preferiva mentire. Yui scosse la testa negando, non aveva mai avuto un
potere, a differenza di Fay che, le prime manifestazioni, avvennero quando
morirono i loro genitori. Yui decise di andare a casa e di lasciare il lavoro
all'indomani "Yui, non dire niente a Kuro-chi! Ci penso io, domani, ad
avvisarlo" disse, sorridendo dolcilmente con la mano posta sul pomello
della porta, del bar, semi aperta davanti a lui, mentre l'altra si scuoteva
davanti alla faccia, in segno di saluto
"Va bene! Ci vediamo stasera" salutò vedendolo uscire.
"Yui-San, qualcosa non va?" gli chiese Sakura vedendo lo sguardo del
barista lontano
"Yui-San!" chiamò Shaoran
"Eh, ah! Si, ragazzi sto bene!" esclamò lui andando nella cucina.
Aveva una brutta sensazione, quel sorriso non gliela diceva buona lo vedeva
solo quando il fratello aveva timore di qualcosa, ma cosa si chiedeva? Sperava
soltanto che non facesse qualche sciocchezza, poi tornando al bancone si
accorse che, Fay aveva lasciato li, la lettera di Kakei.
Fay a casa stava preparando la valigia, non aveva alcuna intenzione di mettere
in pericolo Kurgane e quindi aveva deciso che ci sarebbe andato da solo a
Ninohama, ma non l'indomani bensì subito. Prese i soldi e la valigia e uscì di
casa; diretto alla stazione Shinkansen.
Preso il treno arrivò a destinazione in qualche ora, chiedendo informazioni
riuscì a trovare il tempio richiesto da Kakei ed entrando poté vedere che il
vaso, in questione, era sotto una campana di vetro al centro della struttura.
Ora quel luogo era aperto e quindi ghermito di gente, ma la sera avrebbe potuto
agire indisturbato. Stava per uscire ed andare a prenotare ad un albergo,
quando girandosi andò addosso ad una persona, la quale, per non farlo cadere
gli versò addosso dell'acqua, bagnandogli la maglia. Alzando il
volto si trovò davanti un uomo con i capelli neri, lisci e corti, occhi color
miele ed una corporatura molto simile a Kurogane come anche l'altezza, ben
vestito con giacca e cravatta, nonostante il sole ed un sorriso molto amabile,
ma con una punta di sadismo che nascondeva alla perfezione.
"Tutto bene?" chiese l'uomo. Fay annuì solamente senza dire nulla
"Davvero, non le ho fatto male?" chiese ancora, quasi con apprensione
"Si, si non si preoccupi! E poi è anche stata colpa mia, mi sono girato di
scatto!" disse Fay rimettendosi in posizione retta
"Oh, ma l'ho bagnata, mi dispiace!"
"Non ci faccia caso, è solo acqua" fece presente Fay
"Sarà solo acqua, ma sono stato sbadato! Mi permetta di offrirle la
cena!" propose l'uomo
"Cosa? No le ho detto che è tutto a posto e poi devo tornare in albergo
per cambiarmi, cenerò li!" doveva ancora prendere la camera, ma sapeva già
in quale albergo andare poi farsi offrire la cena solo perchè era stato bagnato
gli sembrava eccessivo.
"Allora mi faccia, la cortesia di accettare un passaggio!" chiese
indicando una macchina, vicino ad un piazzale, più simile ad una limousine che
ad una macchina normale. Fay ci rimase di stucco era inciampato in un uomo
ricco e cordiale, se non era fortuna questa. Salì in macchina dicendo il nome
dell'albergo e l'uomo gli offrì dello Champagne che, aveva sulla macchina
"Complimenti, lei è davvero ben messo!" esclamò
"Oh grazie, il suo nome?" porgendogli il bicchiere, mentre con
l'altra teneva la bottiglia
"Fay! e il suo?" chiese prendendo il bicchiere dalla mano dell'uomo
"Seishiro" rispose.
Yui aveva chiuso un'ora prima il locale ed era tornato presto a casa, fuori
pioveva e nessuno sarebbe uscito con quel tempaccio, quindi entrò nella casa,
pronto per preparare la cena, quando entrando non vide il fratello cominciò a
tornare il brutto presentimento. Salì nelle camere, ma Fay non cera, provò in
bagno, nello stanzino, nella camere delle preghiere infine andò in cucina
trovando una lettera ripiegata davanti al fornello: "Yui-Chan, io e
Kurogane abbiamo cambiato idea, stasera cenerò con lui a Ninohama". Yui
prese un sospiro di sollievo almeno era in buone mani. Si mise a cucinare una
cena solitaria, quando il campanello della porta squillò, andando ad aprire si
trovò davanti Kurogane, fradicio, con un fagotto recalcitrante, tra le mani e
SOLO. Yui perse un battito spalancando la bocca
"Ascolta ho trovato questo cosino per strada, per poco non lo investivo
quì vicino, non è che, puoi dargli da mangiare?" chiese lui spostando la
giacca affagottata, rivelando un gattino bianco*, mezzo fradicio ed impaurito.
Kurogane guardò il ragazzo riconoscendo subito Yui, meno male che aveva il
codino altrimenti ci avrebbe messo delle ore a capirlo, ma vedendolo immobile
gli scosse una mano davanti alla faccia "Ohi, ci sei?" chiese
"Eh, si entra! Gli do del latte!" disse facendolo accomodare
"Kurogane-San, ma lei non era con mio fratello?" chiese dando i latte
al micio che, con buon gusto se lo beveva, nel salotto dove erano tutti e
due
"Tuo, fratello? Non lo vedo da quando a lasciato casa mia, almeno cinque
ore fa!" esclamò lui tentando di ripiegare il giaccone usato per riparare
il gatto, tentando di non bagnare più di quanto non stesse già facendo,
contento del fatto che, il cucciolo fosse a pelo corto, quindi giù umido.
"Ma allora non le ha detto nulla?"
"Nulla di cosa?" chiese lui confuso. Yui andò in cucina prendendo la
lettera di Kakei e poi la porse a Kurogane. Il ninja la lesse spalancando gli
occhi "Non mi dirai che c'è andato da solo, l'incosciente?"
"A casa non c'è e poi, quando sono tornato ho trovato questo in
cucina" disse mostrandogli il biglietto di Fay. Kurogane stritolò la
lettera, mentre leggeva che, l'aveva usato per non far preoccupare il fratello
"Quell'idiota, se lo becco!" esclamò riaprendo la giacca, ancora
grondante e precipitandosi alla porta "Io vado a cercarlo, me lo tieni tu
il micio?" chiese, vedendo l'animale fare le fusa al biondo che annuì
accarezzandolo
"Kurogane-San!" chiamò, il moro si girò verso il ragazzo con la porta
semi aperta "Tiragli un pugno da parte mia!" esclamò, Kurogane annuì,
sorridendo e poi uscì sotto la pioggia. Arrivato alla stazione pregò perché Fay
non fosse già nel museo, anche se sarebbe stato più facile da trovare, comunque
unna bella botta in testa non gliela levava nessuno.
Fay intanto era già uscito dall'albergo e si dirigeva con un ombrello verso il
museo. Non fu molto difficile entrare, le guardie erano tutte a parlare
"E poi si stupiscono, che si ruba!" esclamò lui sorridendo. Era la
prima volta che doveva fare il ladro e quindi era un po' impacciato, ma se la
cavava, arrivato dentro il tempio, fece attenzione che non ci fossero trappole
e infine tentò di scassinare la serratura per aprire la campana di vetro. C'era
una combinazione di tre cifre da digitare "Oh, fantastico ci sono: 999
combinazioni possibili e io non ho tutta la notte!" protestò contro la
scienza moderna. Mentre lui cominciava a farsi venire in mente un numero, o a trovare
una maniera alternativa, dei passi si avvicinavano minacciosi a lui. Nel mentre
Kurogane era arrivato alla stazione e si dirigeva al tempio con un Taxi. I
passi si avvicinavano e Fay girandosi si trovò davanti Seishiro
"Cosa.........?" cominciò a chiedere, potendo vedere che
l'espressione dell'uomo era totalmente cambiata, aveva un sorriso totalmente
sadico e pauroso, sulla sua spalla un rapace lo fissava con insistenza e si
avvicinava con calma cadenzata
"Cosa ci faccio qui? Semplice sono venuto a prenderti!" lo avvisò
"A prendermi?" chiese lui, non capendo
"Credo che la strega Yuko,
ti abbia detto cosa cerchiamo!"
"Lei lavora per Fai Wang?" domandò
"Non crederai davvero, che oggi pomeriggio, tu mi sia caduto addosso per
errore? È solo il mio modo di lavorare, prima devo incontrare la mia preda e
capirne il carattere e poi la prendo!" spiegò "Anche se con te è
stato un po' difficile, visto che ti nascondi dietro alle bugie!"
"Perché volete quel potere?"
"Il mio capo lo vuole per scopi personali, non mi ha detto quali e io non
ci tengo a saperli"
"E lavori per lui non sapendone nemmeno il motivo? Mi sembravi più
furbo" chiese Kurogane entrando alle spalle di Fay
"Kuroppi!" esclamò il biondo non tanto felice di vederlo. Sapeva che
adesso gli sarebbe toccata la ramanzina, da padre preoccupato, visto che di
sicuro lo aveva avvisato Yui, quindi il fratello sapeva tutto "Noi due
dobbiamo parlare, ma per adesso sistemiamo questo qui" proclamò guardando
Seishiro malignamente "Tu pensa al vaso, io mi occupo di lui" spiegò
"Ma......."
"Niente 'MA'! Non farmi arrabbiare, più di quanto non sia!"
proclamò. Fay si girò verso la campana cominciando a ragionare su come aprirla,
senza combinazione, nel mentre dietro di lui, Kurogane e Seishiro si
combattevano con le spade. Ogni cozzare delle lame era una stiletta per Fay,
non voleva che Kurogane si facesse male per lui, però doveva proteggere
anche il fratello quindi non poteva nemmeno fermare il tempo, l'unica cosa che
poteva fare era stare agli ordini di Kurogane. Però qualcuno li osservava da
lontano: un uomo vestito di nero con occhiali tondi ed un codino che teneva
sorretto una telecamera, collegata ad un computer, il quale si trovava in un
edificio molto prestigioso e Fai Wang si godeva la scena
Dopo quasi mezz'ora Seishiro sembrava avere la meglio su
Kurogane e Fay non ne poteva più, non riusciva nemmeno a pensare con le urla
del collega nella testa, quando ad un certo punto, sentì la lama della katana
di Kurogane cozzare vicino a lui, rompendo il vetro della campana, facendo scattare
l'allarme. Girandosi vide una scena orrenda, Seishiro stava puntando la lama
alla gola di Kurogane e i passi delle guardie si stavano avvicinando. Il suono
della sirena d'allarme, i passi e il suo collega in pericolo, era tutto come
tre mesi fa. Non voleva, non voleva che si ripetesse, chiuse gli occhi fermando
il tempo. Fai Wang fece cadere il bicchiere di cristallo, sulla mokette a
quella vista, aveva sbagliato persona. Kurogane si alzò tossendo e Fay
prendendo la campana si avvicinò a lui per aiutarlo. Si avviarono all'albergo
per riposare, da dove era passato Fay, onde non essere visti. In camera Fay
aspettava che Kurognae uscisse dal bagno, lo doveva medicare e silenziosamente
bendò il petto del Ninja, in fine mise tutto a posto sedendosi su una sedia,
davanti ad un tavolino, vicino alla finestra, ma molto lontano da Kurogane. Il
moro alzandosi si avvicinò tirandogli un pugno e facendolo sbilanciare il
biondo cadde dalla sedia, sbattendo il sedere per terra, poi massaggiandosi la
parte lesa guardò il collega stupito, non lo aveva mai toccato, neppure per i
nomignoli
"Kuro-C...."
"Da parte di tuo fratello!" esclamò, porgendogli la mano per
rialzarlo
"Yui-Chan! He, he. Deve essere furioso, non mi stupirei di ricevere una
bella lavata di capo al mio ritorno!" rise cercando di sembrare meno
nervoso possibile
"Ti ci vorrebbe, una lavata di capo da tuo fratello! Sarà un tipo calmo,
ma mi sembra anche molto vendicativo" proclamò il più giovane
"Già! Dovevi vederlo a scuola, quando si arrabbiava!" rise di nuovo
sedendosi, stavolta sul letto. "E Tu Kuro-Pon? Niente punizione?"
chiese guardandolo.
"No, per ora no! Credo che tu abbia bisogno di dormire!" spiegò.
Erano le tre del mattino, fuori la pioggia si stava trasformando in neve e i
due si misero sotto le stesse coperte. Il letto era a una piazza e mezza, ci
stavano comodi, per non dire larghi, ma Fay aveva altro per la mente. Si era accorto
dell'uomo sul tetto e aveva compreso il motivo della sua presenza, sicuramente
Fai Wang li stava guardando Aveva usato i suoi poteri, aveva fatto vedere a
quell'uomo che, non era lui la persona giusta, di sicuro non ci avrebbe messo
molto a capire la verità dei fatti, arrivando a Yui e fargli del male, sempre
per colpa sua. Rigirandosi nel letto trovò la schiena di Kurogane davanti a
lui, sapeva che era sveglio, ma non gli importava doveva avere una qualche
certezza, aggrapparsi a qualcuno, appoggio il viso, sulla sua schiena
affondandolo nelle pieghe della stoffa, della maglia del ninja, il quale non si
mosse. Fay sentiva le lacrime salire e si lasciò andare per la prima volta.
Kuroagne poteva sentire i lamenti del biondo dietro di lui e le lacrime bagnare
la sua maglia e la sua pelle, girarsi e consolarlo non sarebbe servito a
niente, sapeva che adesso Yui era in pericolo perché Fay aveva usato i suoi
poteri per salvarlo e stare li, sentirlo urlare dal dolore era l'unico modo per
farlo sentire al sicuro.
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Il decimo capitolo e non so quando e come finirà, sono nei guai, ma non vi
terrò senza a costo mettermici anche durante la scuola, quindi non mollatemi.
In questo capitolo abbiamo visto la disperazione di Fay e l'amorevolezza di
Kurogane, in fondo se si fosse girato per abbracciarlo Fay si sarebbe tirato
indietro e quindi ho preferito così. Alla prossima tra due giorni
*
Siccome, non sapevo che scusa trovare, perché Kurogane fosse a
casa Flowrit, proprio a quell'ora, ho optato per un gattino abbandonato
sulla strada
SakuraX16: Il capitolo precedente serviva solo per spiegare a Fay e tutti
voi, chi era il cattivo e cosa voleva, oltre anche ai sentimenti che provano
Fay e Kuro, in questo invece, ci avviciniamo sempre di più al momento clou, ma
la fanfic sarà ancora lunga. Per i nomi mi devo essere sbagliata io a scrivere,
dopo lo correggo Fay D. Flowrit ( è parente di Rufy ed Ace 'scherzavo ^W^') è il mago e il nome
ha la 'Y',
mentre Fai Wang Leed (nome originale, era imparentato con Clow in Tsubasa) si
scrive con la 'I'
ed è il cattivo. La tua opinione, sempre gradita
Ne-chan: Come puoi vedere è arrivato Seishiro, presente anche in X, più in la
ci saranno anche Fuuma e gli altri. L'ho descritto come è in Tokyo Babilon,
quindi agli albori spero vada bene. Spero anche, che ti sia andata bene la
fanfic, cross-over tra Tsubasa e One Piece. Il tuo parere Pleace ^^'
beal95: In XXXHolic Yuko dice di odiare Clow, e fin li ho tenuto fede al
fumetto, ma molte persone , quando li fanno litigare, mettono Clow come uno
pacato e gentile, mentre io lo trovo anche un po' sadico e cattivello e poi la
scena è andata avanti da se, mi è bastato pensare alle litigate con mia sorella
X3. Alla fine ho deciso che la One-Shot è un cross-over, l'ho anche postata,
spero vada bene è a rating rosso
Yua: Non ti preoccupare, mi fa piacere che mi dicano gli
errori commessi, sono molto impacciata nello scrivere, almeno so cosa sbaglio e
poi credimi se ti dico che sono migliorata parecchio proprio grazie a persone
come te ^^. Sarai felice di notare che Kuorgnae e Fay si stanno dando da fare.
L'idea del libro era solo passeggera, anche se entreranno dentro un altro
libro, tra poco non so quale, ma comunque spero che tu riesca a leggere
ancora.
Se
posto troppo presto ditemelo con sincerità, aspetto un po'.
Anche perchè può far piavere avere capitoli in fretta, ma
magari è anche snervante trovarsene tre da leggere in una botta
sola. Ci conto Bye Bye ^V^
|
Ritorna all'indice
Capitolo 11 *** Conoscenze spaventose ***
barù 11
L'undicesimo
capitolo, ho superato il numero dieci e non siamo neanche a metà spero non me
ne vogliate se è così lunga, ma in ogni caso auguro una buona lettura a tutti
voi
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
XI° Capitolo: CONOSCENZE
SPAVENTOSE
"Sei un incosciente! Come
ti è saltato in mente di andartene a giro da solo, con un lavoro come il
vostro? Perché credi che Yuko-San e Kakei-San vi facciano lavorare in coppia? È
pericoloso. Tu la devi piantare di darti la colpa per tutto e pensare che non
ci siano persone che tengono a te! Per quanto riguarda la bugia del biglietto,
non ti avevo forse pregato, anzi supplicato di non nascondermi nulla? Ma tanto
con te è come parlare con i muri................" fece la predica Yui al
fratello appena tornato con Kurogane, dopo la notte in Hotel.
"Mamma mia, devo ricordarmi di non contraddirlo mai!" esclamò
Kurogane seduto sul divano di casa Flowrite, con accanto Fay che accarezzava il
cucciolo di gatto, il quale sembrava essersi affezionato al ragazzo, perché se
qualcuno lo levava di li soffiava, mentre Yui faceva la ramanzina facendo
avanti e indietro davanti a loro due che lo seguivano nel suo andirivieni
"E questo è niente, prova a venire quando è in forma!" specificò Fay,
sorridendo beatamente, come se fosse abituato a certe cose, intanto che Yui
ancora parlava.
"In forma, perché adesso non lo è?"
"Umh, conoscendolo non avrà ne cenato ne dormito!" spiegò mettendosi
un dito sul mento come a pensare
"..............Ma stai ascoltando?" chiese arrabbiato Yui
"Si, si ho capito! Non lo farò più promesso!" proclamò alzandosi dal
divano e dando a Yui il gatto che, fece un verso di disapprovazione, ma si
adatto subito al fratello, intanto Fay si diresse su per le scale
"Dove vai? Non ho ancora finito" Fay si affacciò dalle scale, facendo
un sorriso a trentadue denti
"Potrai finire a pranzo e poi gradirei farmi una doccia!" spiegò, poi
guardando Kurogane "Vuoi fare la doccia, con me Kuro-tan?" chiese.
Kurogane arrossi, di colpo e Yui lo guardò stralunato
"Mi sono perso qualcosa? Che è successo in quell'hotel?" domandò
curioso, facendo una faccia alla Yuko, per finire in bellezza
"Non è successo nulla! E TU SMETTILA DI DIRE COSE CHE POSSANO
CONFONDERE!" urlò dietro al biondo, per poi uscire dalla loro casa
sbattendo la porta, mentre Yui e Fay chiudevano gli occhi, per lo sbattere infine
si guardarono
"Devo dire che è molto carino quando si arrabbia!" esclamò Yui
lasciando andare il gatto in cucina
"Si, lo so! Evitasse di fare il burbero, ma è nella sua natura!"
disse l'altro, per poi scoppiare a ridere insieme.
Kurogane uscendo, ancora rosso in viso, si trovò Yuko seduta sulla sua macchina
che lo aspettava. Una tempia cominciò a pulsare, si ritrovava quella donna da
tutte le parti, ma almeno non lo chiamava con nomi orribili
"Che vuoi strega?" chiese alla donna che, si girò e vedendo qualche
rimasuglio di rossore decise di fare la sadica
"Come mai rosso in viso? Hai chiesto a Fay di sposarti?"
"COSA, MA SEI PAZZA?" urlò lui tornando ad essere rosso. Lei si
dovette tappare le orecchie per il troppo rumore, poi scese dalla macchina
"Non c'era bisogni d'urlare, comunque sono qui per il vaso, lo consegno io
a Kakei" spiegò mettendo la mano, davanti al ninja con il palmo rivolto
verso l'alto, gesto implicito di chi vuole qualcosa
"C'è l'ha l'idiota!" disse indicando la casa dietro di lui "Ma
ti conviene aspettare! Il fratello è un fiume in piena"
"Ho, ho! Abbiamo assistito ad una rappresentazione, di Yui versione
fratello apprensivo?" domandò tutta felice, compatendo il povero ragazzo
davanti a lei. La donna aveva già assistito ad una scena simile e dopo quella
ramanzina durata minuti, le sue orecchie non sentirono nulla per dieci minuti
buoni "In ogni caso! Mi accompagni a prendere il vaso"
"Dovrei rientrare li dentro?" chiese quasi impaurito
"Si, perchè? C'è forse qualche motivo che te lo impedirebbe?" Il
ninja ripensò alla figuraccia di prima, ma raccontarlo alla strega era come
andare all'inferno e quindi preferì non parlarne. Arrivando davanti alla porta
bussarono.
Yui era in cucina, mentre Fay si faceva la doccia. Sotto
l'acqua potè dare sfogo a tutta la frustrazione rimanente dopo il pianto della
sera all'hotel, aveva deciso di dire tutto a Yui, il problema era come
spiegarglielo, anche perché di sicuro gli avrebbe fatto un'altra ramanzina, ma
aveva un'attenuante visto che era stata Yuko a pregarlo di non dire nulla al
fratello, ma adesso che sapevano la verità era meglio che Yui sapesse. Uscito
dalla doccia, si mise una felpa del fratello con cappuccio e un paio di
pantaloni lunghi e neri poi, mentre scendeva per le scale si face il codino
ai capelli per dare una mano al fratello, tutto questo mentre il gattino lo
seguiva. In cucina Yui preparava i pasticcini da portare al bar e nel mentre la
prima parte del pranzo, nello stesso istante che Fay scese l'ultimo gradino,
bussarono alla porta.
"Vado io Yui-Chan" disse. Aprendo si trovò davanti Kurogane e Yuko,
invece il gatto gli si strusciava tra le gambe.
"Dov'è l'idiota, di tuo fratello?" chiese Kurogane stizzito, mentre
Fay li faceva accomodare. Fay rimase colpito dal fatto che Kurogane avesse
chiamato Yui 'Idiota' di solito chiamava lui così, ma poi Yuko fece segno con
un dito al codino e subito il ragazzo capì, li aveva scambiati e credeva di
avere davanti Yui. Una fragorosa risata risuonò per il salotto e Yui uscì per
vedere che cosa succedeva, con ancora la terrina in mano.
"Haaaa, ha haha, haaaaaaaaaaa" rideva senza fermarsi Fay, Kurogane
era rosso e Yuko ci si divertiva da matti.
"Cos'è successo?" chiese il cuoco non capendo l'ilarità del fratello
"Niente, diciamo che Kurogane ha avuto un abbaglio!" spiegò Yuko,
indicando le pettinature, Yui capì e sorrise sommessamente.
"Pensavo riuscisse a distinguerci, anche con la stessa capigliatura
Kurogane-San" Il povero Kuroagne fece zittire Fay, mettendogli una mano
davanti alla bocca e cercò di calmarsi.
"Non pensavo che anche lui si facesse il codino!" protestò, levando
immediatamente la mano, dopo che aveva sentito la lingua di 'qualcuno'
leccargliela.
"Quando aiuto Yui-Chan, mi lego i capelli per evitare che vadano
nell'impasto!" spiegò dopo essersi calmato, prendendo in braccio il gatto
che, altrrimenti lo faceva cadere
"Si, si va bene! Comunque dov'è il vaso?" Fay salì di nuovo le scale
scendendo con il vaso e dandolo a Yuko, la quale stava già assaggiando le nuove
creazioni di Yui. Yuko e Kurogane uscirono di li dopo poco, promettendo di
tornare quel pomeriggio al bar.
Ci avea provato in mille modi, a casa e adesso davanti al bancone, non riusciva
a parlare con il fratello era più forte di lui, ma Yui aveva il diritto di
sapere che la sua vita era in pericolo, quindi appena Kurogane varcò la soglia
del bar gli chiese dei consigli
"Basta che lo prendi da parte e glielo spieghi! Dove sta il
problema?"
"Sempre dritto al punto tu. Non posso fare così altrimenti mi trucida! E
credimi, ne sarebbe capace" spiegò esasperato. Yui in tanto guardava il
fratello, aveva notato che gli voleva dire qualcosa, ma non ce la faceva e il
fatto che parlasse con Kurogane avendo quella espressione significava che,
doveva essere qualcosa di estremamente importante, allora decise di
intervenire. Mandò Shaoran a dare a Kurogane il suo caffè e poi aspettò, il
ninja alzando la tazza trovò un biglietto
lo lesse e andò dietro al bancone dove c'era la cucina.
"Spiegazioni prego!" esclamò. Yui sorrise,
facendolo sedere
"Ho notato che mio fratello ha delle difficoltà a dirmi qualcosa, forse me
lo può dire lei"
"Beh, io non credo che ci si.............."
"Lascia Kuro-Pin, faccio io tu esci!" esclamò Fay appena entrato.
Kurogane si alzò per uscire, ma Yui gli prese la mano facendolo voltare, lesse
un 'grazie' sulle labbra del cuoco, per poi lasciarli soli. Yui aveva usato il
collega del fratello per spronarlo, sapeva che Fay non avrebbe mai lasciato a qualcun'altro
il compito di dire qualcosa a lui sopratutto se era importante. Fay spiegò
tutto al fratello il quale spalancò sempre di più gli occhi al sapere tutto,
sopratutto sul fatto che lui dovrebbe avere quel potere immenso.
"Ma Yuko-San è sicura? Io non ho mai manifestato un potere del genere, una
volta mi sono bruciato con il fuoco della cucina di mamma!" proclamò,
facendo ridere Fay
"Clow-Sama ha visto la nostra faccia e se non sono io, vuol dire che
rimani tu! Forse non si sono ancora risvegliati" propose. Yui divenne
serio, sapeva come il fratello aveva scatenato per la prima volta i suoi poteri
e lui non voleva provarlo.
"Tu hai fermato il tempo, per la prima volta quando mamma e papà sono
morti! Nel tentativo di non farli morire. Quindi hai subito uno shock e se io
devo subirne un'altro perché si risveglino, allora preferisco di no!"
disse serio come non mai, pregando di non vedere la morte di Fay
"Ma che stai dicendo? Io l'ho fatto in quel momento, perché i miei poteri
erano quelli di fermare il tempo, ma per te può essere diverso...!"
"Come uguale" lo interruppe Yui. In fine si alzò e arrivando allo
stipite della porta che divideva la cucina, dal salone si girò di nuovo verso
il fratello che, gli dava le spalle "Qualunque cosa accada, io non voglio
vederti morire" proclamò lasciandolo solo
"E Pensare che sono io il maggiore!" sospirò mettendosi la
testa tra le mani al solo ricordo della vista orrenda che aveva avuto, non
che i suoi genitori fossero stati esemplari, ma facevano di tutto per renderli
felici.
QUATTORDICI
ANNI FA
Yui e Fay avevano sette* anni e andavano in prima elementare, quando i loro
genitori morirono. Vivevano in una modesta casa, ma comunque spaziosa, famiglia
benestante ben vista, anche se la nascita di due gemelli aveva fatto infuriare
il nonno** che, comunque morì quando i bambini avevano cinque anni, in ogni caso
vivevano bene e felici. Il padre lavorava nell'azienda di famiglia e la moglie
seguiva i bambini. Fay si era sentito male quel giorno e aveva chiesto alla
maestra di poter tornare a casa*** e mentre tornava si divertiva a
fischiettare, si sentiva male certo, ma non da fischiettare per la strada,
tanto la maestra aveva avvisato i genitori e quindi, avrebbe già trovato la
mamma ad accoglierlo per curarlo e il padre a coccolarlo visto che era
sabato****. Girato l'angolo della via dove risiedeva la casa, cominciò a
correre per arrivare prima e aperto il cancello trovò la madre davanti alla
porta con le braccia tese verso di lui, ma appena fece un passo la casa scoppiò
in mille pezzettini prendendo fuoco e lui venne sbalzato via. Il cancello
attutì il colpo e Fay si ritrovò dall'altra parte della via mezzo
intontito, massaggiandosi la testa aprì gli occhi potendo vedere la sua casa
andare a fuoco: la madre, ormai cadavere davanti alla porta stesa a terra preda
delle piante e le grida del padre dentro casa riecheggiavano nelle sue
orecchie. I suoi occhioni azzurri si spalancarono cominciando a far scendere le
lacrime e per un secondo tutto si fermò, anche le persone venute a controllare
cosa succedeva, infine il buio e solo una voce di donna che gli diceva qualcosa
che non capiva. Il risveglio avvenne in un letto d'ospedale con le orecchie
tappate e i rumori attutiti, alzandosi a sedere sul letto notò di essere solo
in una camera enorme e bianca, c'erano tre letti oltre al suo di cui due erano
occupati da due anziani, cercava di capire cosa fosse successo, ma poi i suoi
pensieri furono distolti da una voce molto famigliare.
"Ni-Chan, Ni-chan..." chiamò Yui fiondandoglisi addosso e
stritolandolo quasi, mentre entrava insieme a lui un uomo dall'aspetto
impettito
"Yui-Chan, mi stai facendo male!" esclamò. Il fratello tolse le
braccia e infine controllò se fosse tutto a posto. Visto lo shock a Fay gli ci
vollero almeno tre anni per ricordare bene gli eventi, ma non disse mai al
fratello come erano morti i loro genitori, inventandosi la scusa che dei ladri
li avevano uccisi in casa per poi dargli fuoco. I due gemelli sarebbero andati
ad un orfanotrofio e quell'uomo era venuto li per portarcerli. Compiuti
diciott'anni*****, finendo le superiori lasciarono l'orfanotrofio e Yui grazie
al'eredità dei genitori aprì il bar, mentre Fay incontrò Yuko e
subito dopo Ashura.
Fay si distolse da quei dolorosi ricordi, riaprendo gli
occhi e davanti si ritrovò il soffitto di camera sua, non capendo come ci era
arrivato si alzò di scatto causando un giramento, in un secondo momento vide
Sakura dormire sul suo letto con le braccia sotto il viso, Shaoran sulla sedia,
appoggiato sul supporto liscio e sporco della scrivania e Kurogane che era
appoggiato alla parete, mancava suo fratello. Non sapeva neanche che ore
fossero, ma visto che Sakura e Shaoran erano li, non doveva essere tardi.
Senza far rumore si alzò e scese le scale, sentendo un buon profumino di
camomilla, entrando in cucina, vide Yui dormire appoggiato al tavolo, con la
tazza contenente la camomilla ad un passo dal suo viso e le dita che ancora la
tenevano, Fay sorrise mesto e andando in sala, prese una coperta con la quale
coprì Yui, che si svegliò subito di soprassalto.
"Sta diventando un vizio, dormire in cucina! Eh Yui-Chan?" chiese con
la mano appoggiata sotto il mento chiusa a pugno e l'altro braccio davanti,
sempre sorridendo. Yui si alzò dal tavolo prendendo la tazza, mettendola a
lavare
"Sai com'è sopra c'era qualcuno che era preoccupatissimo per te e, allora
ho pensato di preparargli una camomilla, ma poi l'ho bevuta anche io e sono
crollato" spiegò. Fay si stupì, poi ricordò che accanto a Kurogane per
terra c'era una tazza vuota
"Kuro-Pon!........ Sai l'ha gradita!" esclamò sorridendo "Ho
sognato la morte di mamma e papà: le urla, il corpo della mamma e i vicini!
Ricordo ancora tutto" proclamò sorridendo. Credeva che con un sorriso
tutto si calmasse e andasse via, che tutto potesse sparire al solo volerlo, ma
non era così: i ricordi, le immagini e i suoni di quel giorno lo perseguitavano
ancora.
"Ognuno ha qualcosa da nascondere, ma se è il dolore che stai nascondendo
dietro ad un sorriso allora non ti sforzare! Potrai nasconderlo agli altri,
però a te stesso no, quindi a che serve mentire?" gli chiese Yui, mentre
lavava la tazza, dando le spalle al fratello
"Non sono così forte da poterne parlare con qualcuno e poi chi mi
ascolterebbe? Solo tu, ma non voglio farti soffrire!" I particolari li
aveva lasciati aleggianti sul come e quando aveva visto la madre morta
pugnalata
"Scommetto che Kurogane-San, lo vorrebbe sapere!" esclamò sentendo
dei passi scendere
"Sapere cosa?" chiese il ninja sentendosi chiamare in causa
"Niente!" proclamò Fay uscendo dalla cucina, ma incrociando Kurogane
si fermò per la presa al braccio da parte dell'uomo. Fay si girò verso di lui e
sorridendo "Non me la sento!" spiegò. Kurogane lo lasciò andare
sentendolo risalire
"Gli lasci del tempo, prima o poi si fiderà!"
"E quel 'prima o poi' che mi preoccupa"
"In che senso?"
"Nel senso che forse, quando e se parlerà con me, potrebbe essere troppo
tardi" spiegò.
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Il capitolo in
questione è un po' tirato, il passato secondo me non torna, ma mi rivolgo a voi
e credo che in un secondo tempo lo cambierò, ma la storia in soldoni è questa,
spero di non essere caduta nel banale, ci vediamo tra due giorni con il
dodicesimo capitolo dove arriverà tuta la marmaglia di X e vi posso anticipare
che all'ultimo capitolo (non so come finisce, ma so già che questa scena ci
sarà) c'è una sorpresa, ma dovrete aspettare.
(mi sa che superiamo la ventina se va avanti così O_0), ma adesso vi lascio ad
alcuni chiarimenti e tra qualche ora, se non domani, posterò il capitolo di
Home sweet home.
* Premettiamo che in Giappone, cominciano la scuola un anno dopo di noi, quindi
non a sei anni, ma a sette, poi fanno sei anni di elementare, tre anni di medie
e tre di superiori (fanno un anno un meno di noi), quindi a sette anni sono
ancora in prima elementare.
** Il nonno sarebbe il re di Valeria nel fumetto (non ho mai capito se era lo
zio o il nonno, noi pensiamo sia lo zio, mentre gli inglesi che sia il nonno)
in ogni caso, la storia originale prevedeva una maledizione ed era per quel
motivo che i due gemelli venivano rinchiusi. Non li ho fatti rinchiudere perché
comunque credo che la madre volesse bene ai bambini, anche se poi è morta di
malattia (se ricordo bene) e lo stesso vale per il padre.
*** Ora, è vero che in Giappone sono liberi di andare e venire da scuola ad
ogni ora e se si sentono male, succede che possono tornare a casa, ma io ho
fatto un errore. Tanto per cominciare quando uno degli studenti si sente male,
viene accompagnato, da un compagno o da un professore a casa, e comunque non
fanno andare di certo un bambino di sette anni che sta male da solo a casa, ma
ho dovuto fare così perché altrimenti non tornava.
**** In Giappone che ci crediate o no, i bambini vanno anche il sabato a
scuola, già alle elementari. E possono partecipare già a qualche Club, anche se
è obbligatorio la lezione di educazione civica, dove le bambine cuciono o fanno
gioielli e i bambini fanno roba manuale, a volte con il legno.
***** Loro diventano maggiorenni a 21 anni, ma ho pensato che una volta finita
la scuola, li avrebbero lasciati andare in ogni caso.
Ne-chan: Non sei l'unica che sta a giornate su EFP, io posso starci delle ore
anche se non controllo il mio account. Anche perché non c'è nulla da fare, le
mie amiche sono tutte a Lucca, Torre del Lago e Camaiore, quindi di Viareggio
non c'è nessuno e passo la maggior parte del tempo al computer. Ma
passiamo alla tua recensione: Seishiro in Tokyo babilon è sempre vestito
elegante e ho pensato che fosse almeno benestante (forse però ho esagerato con
la limousine, ma almeno è servita X3) e poi nella prima parte, quando Subaru
non sa chi è, si comporta da amante nei suoi confronti e tenta di portarselo a
letto, (Subaru crede scherzi, ma secondo me no ^///^). Ok mi sembra di aver
detto tutto, alla prossima, tra due giorni.
Yua: Il bacio, può sembrare innocente, ma più in la, andranno anche oltre,
sperando non diventi rating rosso (altrimenti mi sparo ^^') e poi Fay è
diventato timido perché non se lo aspettava, altrimenti sarebbero già partiti a
fare altro e voglio vedere cosa succederà a Fay il quale se non fa l'eroe non è
contento. Non ti preoccupare, conosco Sayuki e credimi se ti dico che ho letto
tutto il manga, fino al gaiden che sta uscendo ora (adoro Goku, anche se sta
meglio con i capelli lunghi e poi è un mangione come me ^V^) Yuko e Clow sono,
secondo me, sono sempre stati così a batti beccarsi, altrimenti non si spiega
l'odio reciproco. Succede a tutti di sbagliarsi, l'unico forse è Kakei, in fondo
hai ragione Fay e Yui sono gemelli e il primo che Yuko ha incontrato è stato il
maggiore e non avendone visto il potere, ma avvertendo l'aura (drangonball già
che ci siamo) ha pensato fosse lui, anche se molto probabilmente le sarà venuto
un infarto, quando ha scoperto che aveva un gemello. LO sappiamo tutti che Er
Basetta è maniaco no?. Vorrei sapere che ne pensi del passato di Fay. Come
detto a Ne-chan, di sopra, Seishiro in Tokyo babilon all'inizio faceva tutto il
carino e gentile con Subaru, ma in realtà ere un sadico, maniaco che non vedeva
l'ora di ucciderlo e poi in X c'è riuscito il bastardo, comunque credo che il
suo lavoro non sia cambiato molto, voleva uccidere Kurogane!
SakuraX16: Per ora siamo in stallo, anche perché questo capitolo serviva solo a
fa vedere il passato dei due gemelli e a far conoscere a Yui le ultime novità,
ma ben presto vedrete cosa succederà anche perché nel prossimo appariranno gli
altri componenti di X.
beal95: Non si sarebbero mai abbracciati in quel frangente,
ma non ti preoccupare, vedrai che faranno di peggio e anche molto presto, Fay è
un mago nell'addossarsi le colpe e poi kuroagne e il fratello lo devono
far rinsavire. Nessun problema per il ritardo, anzi lo stavo postando ora ^^.
Seishiro non ha l'occhio blu (a meno che in Tsubasa non l'abbiano cambiato) è
ceco da un occhio, ma ciò accade a metà di Tokyo babilon per tutta la prima
parte del fumetto, citato sopra ha gli occhi: giallo/arancio (ho visto le
tavole a colori delle Clamp, nella nuova ristampa) spero d essere stata
esauriente e alla prossima.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 12 *** Primo attacco ***
barù 12
Il dodicesimo, da
dove cominceranno le battaglie. BUONA LETTURA
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
XII° Capitolo: PRIMO ATTACCO
"Quindi gli hai detto tutto?" chiese seria la strega,
il pomeriggio dopo. Fay annuì, Nonostante la dona gli avesse detto
categoricamente di non dire nulla a Yui, il ragazzo glielo aveva spifferato, ma
non sembrava impaurito, come doveva essere dallo sguardo di Yuko, anzi era
tranquillo e straordinariamente serio.
"Mi era sembrato corretto, nei confronti di Yui-Chan! In fondo lui è in
pericolo per colpa mia"
"Il fatto che tu abbia usato i tuoi poteri per salvare qualcuno, non ti
rende responsabile, ma solo molto sensibile!" esclamò "Quindi non ti
dare colpe che non hai! Tra l'altro potevi anche lasciar perdere, infondo
avremmo avuto un'idiota in meno!" rise la donna con fare sadico
"Yuko-San!" esclamò contrariato mettendo un broncio, poi come se
nulla fosse sorrise "Se Kuro-Pin sarebbe morto, come farei io? Non avrei
più mio marito!" proclamò sereno ed infine si misero giù tutti e due a
ridere come dei matti, con Kurogane che li guardava insieme ad una tempia
pulsante, braccia incrociate, seduto sul pavimento, mentre picchiettava
nervosamente le dita contro le sue braccia
"La finireste di parlare, di queste questioni davanti a me?" chiese
arrabbiato.
"Oh, Kuroppi si è arrabbiato!" esclamò il biondo, seguito dalle due
Mokona
"Ovvia, siamo seri!" disse la donna con ancora qualche rimasuglio di
risata, mentre si ricomponeva "Vi ho fatti chiamare perché dovreste
andarmi a prendere una reliquia all'istituto Clamp, tenuta da parte grazie al
mio amico, non che parente alla lontana che è il preside della scuola"
"Ma sono tutti tuoi parenti?" chiese Kurogane stizzito, facendo un
sorriso sghembo.
"Solo quelli altolocati!" specificò Yuko rimandando lo sguardo al
mittente
"Di piuttosto i pazzi!" ringhiò il ninja. Fay intanto era intento ad
accarezzare la Mokona bianca che tranquillamente se ne stava in grembo al
ragazzo. Alla fine la strega diede la lettera ai due ragazzi e li mandò via.
L'istituto Clamp era un'immensa costruzione della ditta Imonoyama, era un
complesso che ospitava le scuole dalla materna al liceo, con zone residenziali
e commerciali, una città in pratica. Il preside attuale, il più giovane dei
fratelli Imonoyama, di nome Nokoru era uno studente di tale istituto ed aveva
fondato anni orsono, quando ancora era alle elementari, la società
investigativa dell'istituto, insieme a quelli che, ora erano i suoi aiutanti
Suou Takamura e Akira Ijuin. Nel cercare il direttore che, non sapevano nemmeno
dove fosse, chiesero informazioni ad alcune persone assai strane.
"Come se vicino alla strega ci fossero persone normali!" esclamò
Kurogane, ormai abituato a questo dejavù
"Come te del resto! Vero Kuro-Pon?" fece presente il biondo,
sorridendo. Le persone alle quali avevano chiesto aiuto erano per lo più inquietanti
Una ragazzina, di nome Yuzuriha che affermava di possedere un cane, animale che
Kurogane e Fay vedevano benissimo, ma non era di certo reale e poi un omone
alto più del ninja e di sicuro più vecchio di nome Kusanagi, i due erano
completamente diversi l'uno dall'altro: la ragazza sorrideva sempre e pareva
anche svampita, mente l'uomo era tutto d'un pezzo, peggio di Kurogane. Li
portarono per tutto l'istituto, riuscendo persino a perdersi.
"Mi sa che abbiamo sbagliato strada!" fece presente Yuzuriha,
grattandosi la testa mentre teneva la cartina della scuola in mano.
"Ti avevo detto di darla a me" la rimproverò l'altro. Alla fine tra
battibecchi e scenate da innamorati persi, arrivò il loro salvatore. Un ragazzo
di diciassette anni, capelli neri occhi viola che li guardava stralunato e
alquanto stupito
"Qualcosa non va?" chiese
"Ah, Kamui! Menomale sei qui. Questi signori devono andare dal direttore,
ma noi ci siamo persi" spiegò la ragazza sorridendo
"Il direttore, ma il signor Nokoru è dall'altra parte!" esclamò.
Kurogane cominciava a non poterne più ed era solo all'inizio, perché pure con
il nuovo arrivato riuscirono a perdersi un'altra volta e lo stesso valse per
quando arrivarono una donna dai capelli rosa di nome Karen e Seiichiro, che con
molto garbo riuscirono a farli perdere ancora, come se fosse la prima volta
"Ora gli strappo quella maledetta piantina, se non la piantano!"
disse esasperato Kurogane
"Oh, avanti, stanno facendo del loro meglio" provò a proteggerli Fay,
ma ottenendo poco o niente. Alla fine un uomo uscì da un corridoio, era
molto serio e curato, il suo nome era Subaru e fu grazie a lui se trovarono la
presidenza
"Ma era ad un passo da noi?" si chiesero in coro i ragazzi arrivati
per dare man forte. Il ninja era sul punto di ammazzarli, ma il preside fece la
sua entrata in scena, dietro di lui.
"Quindi la dolce
Yuko-San vi ha mandato a prendere la reliquia? Bene
seguitemi!" disse solennemente Nokoru, portandoli nel sotterraneo
dell'istituto. I due lo seguirono senza dire nulla.
"La DOLCE Yuko-San?"
chiese estraniato Kurogane
"Si dolce, perché Yuko forse non è dolce?" chiese Fay sorridendo.
Kurogane lo guardò malamente chiedendosi se avesse visto la vera Yuko o solo un suo
ologramma.
Intanto al bar Yui, stava soddisfacendo le richieste dei commensali, come sua
abitudine insieme a Sakura e Shaoran, quando ad un certo punto entrò dalla
porta un uomo dai capelli neri, corti simili a Kurogane, molto alto e di
bell'aspetto che, comunque fece pervenire un certo timore a Shaoran, il qulae
cominciò a guardarlo male, mentre la ragazzina si fece davanti a lui
cominciando a trattarlo come un comune cliente
"Buon pomeriggio, desidera?" chiese lei sorridendo
"Il proprietario, il signor Flowrite è in casa?" chiese di rimando.
Sakura indicò il bancone dove il barista, stava pulendo dei bicchieri. L'uomo
si avvicinò calmo con uno sguardo molto pacifico e poi cominciò a parlare
"Lei è il fratello di Fay Flowrite! Yui Flowrite, se non erro"
"Conosce mio fratello?" chiese Yui stupito.
"Beh, diciamo che conosco una persona, che ha avuto il piacere di
parlarci!" rispose serenamente l'altro
"Ah, capisco, ma mi sfugge il suo nome, signor....?"
"Mi chiamo Kamui e sono venuto qui per parlare con lei!"
"Con me! E di cosa?" domandò serio. Aveva capito che qualcosa non
andava, Shaoran sembrava molto impaurito da quell'uomo e anche Sakura pareva
inquieta, a la certezza gliela diede l'espressione che fece Shaoron appena
entrato nel bar, di sicuro quell'uomo non conosceva suo fratello e se mai un
suo conoscente avesse avuto a che fare con Fay, non doveva essere di certo un
amico
"Vede a quanto pare,l ei ha una cosa molto particolare che il mio capo desidera!
E siccome non ho tempo da perdere le chiederei di seguirmi!" spiegò sempre
pacatamente
"Se rifiutassi, che succederebbe?"
"Diciamo che potrebbero accadere degli incidenti, al suo amato
fratello"
"Shaoran! Chi è quell'uomo?" domandò Shaoron al fratello, in disparte
"Ha detto di chiamarsi Kamui, ma a me sembra un tipo sospetto"
"Non sembra: lo è! Fai Wang lo ha mandato, sono arrivati a Yui"
Alla scuola Clmap intanto Fay e Kurogane erano riusciti a prendere la reliquia
e finalmente si stavano dirigendo dalla strega per dargliela.
"Meno male, è andato tutto bene! Ne Kuro-Pon?"
"Oh, si tutto bene, se non pensi al fatto che ci siamo persi in sette, è
andato tutto bene!"
"Sempre a drammatizzare, vero?" rise tirandogli le guance, poi corse
via, prevedendo la fine che avrebbe fatto se si fosse fermato. Fecero tutta la
strada in quelle condizioni, quando arrivati a casa di Yuko, trovarono Kakei
con la faccia stravolta
"Cosa, hanno trovato Yui-Chan?" chiese Fay terrorizzato. Kakei annuì
e il biondo preso dalla disperazione cominciò a correre per tutta la via, onde
arrivare presto al negozio. Kurogane intanto, gli andava dietro per evitare che
facesse stupidaggini, alla fine riuscì a prendergli il braccio e a fermarlo
"Lasciami, lasciami! Mio fratello è in pericolo!"
"Sarà in pericolo, ma non lo aiuti di certo andando li allo sbaraglio"
"E cosa dovrei fare, stare qui a non fare niente? Sperando che non gli
facciano del male?" chiese lui in preda alla rabbia, per la disperazione.
"Non ho detto questo e poi loro non vogliono fargli del
male, gli serve vivo!" spiegò Kurogane cercando di farlo ragionare. Andare
al bar del fratello significava trovare gli scagnozzi, di Fai Wang e se
Kurogane non era riuscito a batterne uno, come poteva farcela Fay, l'unica cosa
che poteva fare era attendere, ma Fay non era tipo da starsene mano nella mano
mentre il fratello stava male. Solo che mentre tentava di rispondere a
Kurogane, sentirono un botto dietro di loro
"Vedo che i tuoi poteri, non si sono risvegliati!" proclamò Kamui verso
Yui, il quale era seduto davanti a quello che ne restava della cucina, dopo
l'esplosione creata da un attacco dell'uomo. Shaoron si mise subito davanti a
Yui, nel tentativo di non farglielo prendere, però Kamui fu più veloce di lui e
lo scaraventò lontano, sbriciolando un'altra parete del bar. Tutti i clienti
erano atterriti, Sakura svenuta e Shaoran non sapeva che fare, all'improvviso
dal fumo spuntarono Kurgane e Fay, il quale si catapultò dal fratello, almeno
ci provò, perché Kamui lo allontanò deciso facendolo sbattere di schiena contro
la macchinetta d'acciaio del caffè. Yui spalancò gli occhi, suo fratello era
svenuto, non ci poteva credere. Kurogane si avventò contro Kamui e presero a
combattere, mentre Yui si avvicinava al fratello.
"Fay!" provò a chimare "Fay, stai bene?
N.........Ni-C.............Chan" cominciò a singhiozzare tenendo la testa
di Fay alzata sulle gambe, con gli occhi chiusi e il respiro debole, in tanto
Kuroagne le stava prendendo da Kamui, riuscendo solo a schivarlo di tanto in
tanto, poche erano le volte che tirava un fendente o che riuscisse a farsi
ferire ed infine fu mandato contro un tavolo, si alzò dopo qualche minuto,
potendo vedere l'avversario avvicinarsi a Yui, che ancora teneva Fay
"Ehi! SCAPPA, NON VOGLIONO LUI, MA TE!" provò ad avvisarlo, ma il
ragazzo era in un mondo tutto suo, il fratello non si muoveva, non gli
rispondeva e lui non poteva fare niente. Fay era l'unica persona rimastagli,
non voleva, non poteva perderlo, non lo avrebbe permesso. Kamui prese una delle
mani morte di Yui alzandola dal coro di Fay che venne malamente spostato dalle
ginocchia del barista, a quella vista Yui non ci vide più e dopo qualche minuto
l'uomo poté sentire la sua mano andare a fuoco, lasciò la presa allontanandosi
dal ragazzo, il quale urlando mandò a fuoco l'intero locale.
"Zitti, zitti si sta svegliando!" esclamò una voce famigliare, molto
vicina a lui. Yui aprì gli occhi trovandosi Sakura davanti, con un'espressione
molto triste, ma anche sollevata, poi più in la c'era Shaoran con il
fratello e in mano un mazzo di fiori, alzandosi potè vedere il resto della combriccola.
Yuko, Watanuki, Doumeki e Himawari
"Dove.....Dove sono?" chiese lui svampito, ricordandosi solo di
un'enorme esplosione
"In ospedale! Ti abbiamo portato quì dopo che l'incendio al bar è stato
estinto" spiegò Yuko sorridendo
"Allora è scoppiato un incendio!" esclamò chiudendo gli occhi, poi
come la pioggia d'estate si accorse della mancanza dal fratello e di Kurogane
alzandosi di scatto dal letto "Fay....Dov'è Fay?" chiese. Fu subito
rimesso sdraiato da Watanuki e da Doumeki
"Non ti preoccupare, si trova alla sala bar dell'ospedale insieme a
Kurogane! Ed è in perfette condizioni" proclamò la donna. Yui si alzò di
scatto dal letto, per la seconda volta, facendo volare i due ragazzi ed infine
cominciò a correre fuori dalla stanza
"Si farà del male!" esclamò Sakura preoccupata
"Oh, io non credo! Lasciatelo fare, in fondo è suo fratello. Al massimo si
prenderà una bella sgridata dal medico" disse sorridendo Yuko "Però,
forse è meglio seguirlo lo stesso" propose
Arrivato davanti alla sala mensa, cominciò a guardare a destra e a sinistra,
poi alla fine la vide la testa bionda del fratello, che con il capo basso
parlava a Kuroagne, corse più veloce che potè urlando il nome di Fay, che si
girò stupito di trovarlo li. Alzandosi resse il fratello, non capendo il motivo
della sua presenza
"Yui-Ch-............."
"Fay, Fay stai bene? Non sei ferito, vero?" cominciò a chiedere,
interrompendo il fratello e abbracciandolo forte, cominciando addirittura a
strozzarlo
"Si, si sto bene!" affermò tentando di farlo sedere. Alla fine Yuko
riunì, Fay, Yui e Kurogane al tavolo per parlare.
"Dunque la questione è seria, sanno che Yui ha i poteri che cercano,
quindi la soluzione è una sola!" proclamò la donna convinta, di tale tesi
"E sarebbe, strega?" chiese Kurogane, alquanto scettico riguardo alle
teorie della donna, visto che ci andava di mezzo solo lui
"Yui e Fay, non sono al sicuro neanche in casa loro! Quindi l'unico luogo
dove potrebbero essere al sicuro è......"
"Il suo negozio!" propose Fay, interrompendo la donna
"No, ci avevo pensato anch'io, ma sarebbe il primo posto dove
guarderebbero e allora ho deciso andrete a vivere da Kurogane!" disse
alzandosi in piedi. Il ninja cadde dalla sedia, non riuscendo a connettere il
cervello, poi tutto si rimise al proprio posto e alzandosi anche lui, da sedere
"MA SEI MATTA?" sbraitò contro la donna
"E perché, nessuno sospetterebbe mai a casa tua!"
"Guarda che avle lo stesso discorso del tuo negozio. Quella specie di basettoni,
lo sa che io sono il suo collega! Quindi mi pare ovvio che venga a
controllare" spiegò
"Questo mi pare il minimo, ma non abbiamo altra scelta. Kurogane, ti
ordino di portare a casa tua, i fratelli Flworite" ordinò. Kurogane capitolò
credendo possibile che, la donna gli avrebbe levato per fino lo stipendio.
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
A ne vedremo delle belle nel prossimo capitolo, Fay e Yui a casa di Kuroagne,
chissà che bellezza, mi raccomando non perdetevelo.
SakuraX16: Lo so, lo so che è meglio questa, molto più divertente, però anche
molto triste, Yui da mamma apprensiva è molto divertente e apparirà ancora.
Grazie di tutto.
Yua: Naturalmente è una cosa normale scambiare Fay per Yui, infondo sono pur
sempre gemelli e Kurgane non ha fatto alcuna prova, per quanto riguarda il
passato l'ho fatto più triste possibile e a quanto pare ci sono riuscita ^^'.
Yui ha reagito così alla notizia, perché ormai ne ha viste di cote e di crude,
anche se, in effetti ha reagito troppo poco.
beal95: Ti avevo già avvisato che avrei postato oggi, e come vedi sono di
parola. Allora: il padre è morto, la casa essendo lui ricco (nel fumetto futuro
re), aveva un giardino immenso, e comunque si è saltata in aria, mentre lui era
davanti al giardino, per questo si è salvato, chiaro? Spero di si. Seishiro
l'ho ripreso da Tokyo babilon, non me ne volere ma X l'ho letto una volta sola
e non ne so molto, anzi se ci sono degli errori di carattere in questo capitolo
avvertimi pure, anche se più che comparsi, hanno fatto le comparse.
Ne-chan: Ecco il continuo, sarà divertente vederli nella stessa casa, tutti e
tre (povero Yui U_U). Il ritardo non è un problema, ho deciso che posterò ogni
due giorni, quindi fai pure con calma.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 13 *** Primo giorno di guai e mare ***
barù 12
Il tredicesimo
capitolo continua con il quattordicesimo, ci troveremo in mare, dove Fay avrà
una spiacevole esperienza, ma Kuro-Pon lo aiuterà non temete.
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
XIII° Capitolo: PRIMO GIORNO DI GUAI E MARE
Era passato un giorno, da quando Yui era stato portato
all'ospedale decidendo poi del trasloco da parte dei gemelli, infatti proprio
quel pomeriggio, dopo che avevano fatto i bagagli in casa Flwourite, Kurogane
li stava accompagnando a casa sua.
"Ora il problema è dove sistemarvi!" proclamò Kurogane, poggiando le
valige per terra vicino all'ingresso
"Ci basta una camera modesta, vero Fay?" chiese Yui tentando in tutte
le maniere di non pesare a Kurogane, ma il fratello non aveva ancora capito,
dopo più di ventun'anni, a capire cosa vuol dire essere discreti
"Già a me basta dormire con Kuro-Pon!" esclamò contento, saltando
addosso al ninja. Kurogane se lo levò di dosso malamente, mentre Yui,
sconsolato chiese scusa ed infine li condusse alla camera.
"Non sarà una reggia, ma spero vada bene!" La camera era assai
enorme, quadrata con i futon nell'armadio, il quale era vicino alla porta, la
finestra dava dritta sul giardino ed infine una scrivania accando ad essa era
illuminata dal sole pomeridiano.
"Ma scherza, va benissimo!" disse Yui sorridendo, mentre il fratello
squadrava la camera, aprendo la finestra ed investendo i poveri Yui e Kurogane
di un vento gelido, il ninja la chiuse, e poi guardò corrucciato l'ospite.
"Se è chiusa ci sarà un motivo!" esclmaò Kurogane tornando indietro,
"Se avete qualche problema chiamate! Intanto sistematevi, mentre io
preparo la tavola"
Rimasti soli i due fratelli, cominciarono a riempire l'armadio, dei loro
vestiti e a sistemare le varie cose, quando ad un certo punto si sentì un
miagolio dalla valigia di Fay che si capovolse, presentando il gattino bianco,
al quale il biondo aveva dato, per scherzo, il nome Shiro
"Fay, hai messo il gatto in valigia?" chiese spaurito Yui, notevolmente
stupito della cosa e alquanto in pena per l'animale
"Beh, di certo Kuro-Pon non lo avrebbe voluto e quindi...!" rise
nervosamente, Yui scosse la testa poi si alzò prendendo il gatto in braccio
"Dove vai?" chiese poi Fay, andando dietro al fratello
"Da Kurogane-San! Siamo ospiti in questa casa, non dimenticarlo. Non
possiamo tenere un animale senza che il padrone di casa lo sappia"
spiegò camminando per il corridoio, cercando Kurogane
"Ma Yui-Chan! Conosci Kuro-Pon, non ama i gatti, lo butterebbe
fuori!" proclamò disperato Fay. Yui si voltò di colpo guardando il
fratello con scetticismo
"Oh andiamo, sii serio! Non credo che lascerà all'addiaccio un gattino
indifeso, come questo!" disse indicando il gatto. Fay scosse velocemente
la testa in segno di assenso e a Yui venne il dubbio che, in effetti, poteva
essere, solo che non fece in tempo a tornare indietro che la porta davanti a
loro si aprì, rivelando Kurogane appena uscito sconfitto dalla battaglia con
delle pentole. I tre si guardarono poi il ninja vide il gatto in braccio a Yui,
ma sapeva benissimo chi ce lo aveva portato, guardando Fay che tranquillamente
rideva
"Come mai, vedo un gatto?" domandò, tentando di far finta che
l'animale non esisteva, ma i miagolii erano alquanto insistenti
"Kuro-Pin non potevo lasciarlo a casa da solo, sarebbe morto di fame! Sii
gentile, lasciacelo tenere" Il ninja spostò lo sguardo dal biondo
all'animale che annusava qualcosa nell'aria, poi divincolandosi dalla presa di
Yui, si diresse in cucina dietro a Kurogane e facendo casino con le padelle,
si mangiò la carne mezza bruciacchiata che il ninja aveva provato a cucinare.
"Beh, almeno non verrà buttato nulla!" esclamò il moro, prendendo il
micio per la collottola alzandolo, lo avvicinò al viso "Ti avverto, gatto!
Se trovo un solo mobile, una coperta, un divano o un letto, di questa casa
graffiato, ti butto fuori" avvertì, il gattino si sporse quanto bastava
per leccare il naso a Kurogane che stizzito ridiede la bestiola a Yui,
pulendosi il naso, mentre Fay se la rideva.
"Che ti avevo detto? Nessuno è così malvagio"
proclamò il barista verso il fratello che, aveva ancora qualche dubbio, in
proposito.
Il giorno seguente, Kurogane e Fay erano stati chiamati da Yuko, per l'ennesimo
lavoro e il ninja si stava alzando per cambiarsi ed andare dalla strega. Mentre
andava in bagno, incontrò Yui per la strada
"Già sveglio?" chiese il ninja non abituato ad avere persone in casa
"Sono mattiniero, solo per il bar! E lei?"
"Abitudine, credo!" rispose semplicemente, infine lo superò andando
in bagno. Aprendo la porta fu investito da una nube di vapore talmente fitta
che, sembrava la nebbia, del Kansai. Provò a farsi strada nel bagno, ma inciampò
sul sapone per terra, alzandosi batté la testa sul mobile aperto del bagno ed
infine come ciliegina sulla torta, in conseguenza della botta sulla testa si
sbilanciò finendo nella vasca piena d'acqua, totalmente vestito. Yui sentì il
casino proveniente dal bagno e poi si rivolse al fratello, appena uscito
dall'armadio con i vestiti di ricambio
"Fay, il bagno in che condizioni è?" chiese preoccupato, conoscendo
le abitudini del fratello, nel fare la doccia. Alle volte lasciava l'acqua scrosciare
per delle ore, con la temperatura molto elevata, per non parlare che non
chiudeva mai le mensole, lui ci era abituato, ma forse Kurogane no. Fay guardò
il fratello svampito e poi come una lampadina sorrise, correndo senza dire
niente verso il bagno. Trovò Kurogane, mezzo bagnato che, con i capelli
gocciolanti lo aspettava sullo stipite
"Kuro-Chu, perché non ti sei levato i vestiti? Fa male farsi il bagno,
vestito" disse semplicemente Fay per sdrammatizzare, ma il ninja per tutta
risposta, lo prese per il bavero del pigiama avvicinandoselo al viso
"Si può sapere che diavolo hai combinato al mio bagno?" chiese
ringhiando, il biondino sorrise e poi scostandosi, mise un asciugamano in testa
a Kurogane, cominciando a strofinargli i capelli
"Io, non ho fatto altro, che preparare la vasca!" esclamò lui sereno,
Kurogane si fece strofinare la testa, solo qualche secondo, per por prendere
l'asciugamano e andarsene, lasciando Fay che se la rideva
nervosamente. Il ninja incontrò di nuovo Yui per il corridoio
"Mi spiace, avrei dovuto avvisarla della abitudini, di mio fratello!"
si scusò chinandosi, di fronte al padrone di casa. Kurogane si girò verso il
bagno, ormai lontano e poi si rivolse a Yui
"Anche a casa vostra fa così?" chiese indicando dietro di lui. Yui
assentì nervosamente
"Non lo fa apposta, è da quando andavamo all'orfanotrofio che si fa il
bagno ogni giorno a quelle temperature assurde, lasciando tutto in
disordine" spiegò
"Quindi , mi devo aspettare ogni mattina, quello spettacolo!" sospirò
"Se non la disturba!"
"No, affatto, il problema è che si potrebbe far del male"
Al negozio della strega, la donna guardava i due come se fossero persone
estranee. Li squadrava da capo a piedi nel tentativo di trovare qualcosa, anche
se ne Fay ne Kurogane avevano capito cosa, poi alla fine si sedette sospirando
arrendevolmente.
"Niente, niente di niente!" esclamò lei acida
"Niente cosa?" chiese Kurogane cominciando a spazientirsi
"Niente, nel senso che non è cambiato niente! Speravo che, essendo nella
stessa casa, avreste preso il coraggio a due mani, ma a quanto pare
niente!" spiegò la donna lasciando i due ancora confusi "Comunque,
questa volta il lavoro, vi farà salire su una nave della marina, precisamente
un sommergibile!"
"Un sommergibile? E cosa dovremmo cercare sott'acqua?" domandò Fay
curioso, come suo solito
"Non è sott'acqua, ma sopra il sommergibile! Quell'ammasso di ferraglia
sta trasportando un carico molto importante e tra quel carico, c'è anche una
pietra molto rara. Dovete prendere la pietra e svignarvela!" spiegò la
cosa ai due
"E come faremo a passare inosservati, agli altri ufficiali?" chiese
Kurogane
"Semplice, sarete degli ufficiali anche voi e come gli altri marinai:
avrete la vostra cabina! Il sottomarino partirà questo pomeriggio e i gradi
assegnati, vi saranno detti a bordo! Ah un'ultima cosa, non perdete la cartina
che vi daranno!" esclamò
"Un sottomarino?" domandò Yui, appena saputo del nuovo incarico
"E quanto starete a bordo?"
"Yuko-San ha detto, massimo due giorni, quindi tu andrai, come ospite a
casa di Sakura-Chan! Suo fratello Toya ha insistito" disse Fay, mentre
prendeva le valigie "Ti verranno a prendere tra un'ora! Mi raccomando fa
attenzione agli sconosciuti"
"Non sono un bambino! Ma cosa devo dire al fratello di Sakura?"
"Oh, gli ho già riferito tutto, non devi preoccuparti sa il perché ti devi
nascondere e tutto il resto, solo fa silenzio con Sakura-Chan! Ciao
Yui-Chan" salutò con la mano, salendo sulla macchina di Kurogane per
andare al porto, militare.
Saliti a bordo gli vennero dati: le cabine, i tesserini per le aree e gli orari
di addestramento, oltre naturalmente ai gradi.
"Ma che bella cabina!" esclamò orribilato Kurogane, guardando la
cabina, nonostante dormisse da solo come tutti gli ufficiali la cabina era
molto piccola.
"Troppo piccola o troppo sporca, KURO-SIGNORE?" chiese Fay rimarcando
l'ultima parola, sullo stipite, divertendosi un mondo a chiamarlo così
"La smetti, non sono il tuo superiore, quando siamo da soli!" si
esasperò l'altro. I gradi assegnati erano i seguenti: Kurogane avrebbe avuto la
carica di maggior generale*, non chè vice comandante in seconda del sottomarino
(il comandante era il generale, e il vice capitano era il tenente generale*),
mentre Fay era sottoufficiale di terza classe* quattro gradi sotto a Kurogane.
"Ma mi dovrò abituare a chiamarti come si deve!" protestò Fay uscendo
per tornare alla sua cabina, che a differenza di Kurogane divideva con un'altro
sottoufficiale
"Allora, chiamami semplicemente 'signore'! Capito?" chiese, sperando
evitasse di chiamarlo in maniere assurde davanti agli altri marinai. In ogni
modo si volevano sistemare molto velocemente, perché era nei loro piani di
perlustrare la nave prima, di andare a cena. Solo che neanche cinque minuti
dopo che, avevano deciso di andare in perlustrazione, un sottoufficiale di
prima classe li chiamava per la cena.
"Signori la cena è pronta! Il sotto ufficiale di terza
classe cenerà con noi sottoufficiali, mentre il maggior generale con il
capitano e gli altri ufficiali. Questi sono gli ordini" disse prima di
tornare sui suoi passi lungo il corridoio, Fay e Kurogane si guardarono e poi
il biondino scoppiò a ridere, seguito da una risata contenuta del moro. Il modo
in cui, il sottoufficiale di prima classe, aveva avvertito degli ordini era
talmente assurdo da rimanerci secchi
Finalmente nella mensa, Kurogane si diresse al grande tavolo degli ufficiali,
dove mangiavano tutti i marinai, fino al sottotenente, quindi oltre al capitano
del sommergibile che aveva il grado di generale, c'erano altri due suoi
colleghi con stesso rango, un tenente generale e alcuni sottoposti. Fay invece
era ai tavoli rettangolari, destinati ai sotto ufficiali e graduati. La cena
andò avanti tranquilla, con il ninja che, aveva lo sguardo sempre in movimento,
tra il suo tavolo e quello di Fay; aveva notato e sentito alcuni apprezzamenti
da parte degli ufficiali al suo tavolo e non gli erano piaciuti per niente,
sopratutto il commento del tenente generale seduto accanto a lui.
"Da quanto conosci quel ragazzo?" chiese
"Da qualche mese!" rispose atono. In fondo era un suo superiore,
anche se di un solo grado e non voleva guai
"Assomiglia molto ad una donna, scommetto che sarà al centro di molte
attenzioni, tra gli ufficiali!" esclamò, Kurogane strinse i pugni, aveva
percepito benissimo il concetto e il fatto di vedere Fay ridere e scherzare,
mentre lui era costretto a sentire quelle cose, da un'ufficiale di marina gli
veniva da vomitare.
"Non credo lui abbia certe intenzioni, sopratutto durante una
missione!" sibilò il ninja tentando in tutte le maniere di allontanare
ogni pensiero di quell'uomo, dal biondo. Il tenente generale, si alzò dal
tavolo e cominciò a camminare verso Fay, poi si voltò di nuovo
"Forse bisogna usare la leva giusta!" esclamò tornando sui suoi
passi. Arrivò al tavolo di Fay, cominciando a parlarci tranquillamente, insieme
agli altri sottoufficiali, li presenti. Kurogane non tolse lo sguardo da quel
tavolo, un secondo e quando la cena finì si alzò di scatto, prendendo Fay
da sotto il braccio, portandolo via
"Kuro-Pon, ma che.............mi fai male!" esclamò, mentre il
collega, se lo portava in cabina. Chiuse la porta alle sue spalle, tirò un
sospiro di sollievo "Si può sapere che ti è preso? Stavo parlando con un
mio superiore! E poi io non dormo qui" protestò
"Quel tuo superiore, come lo chiami tu, ti voleva portare a letto!"
ringhiò ironico. Fay spalancò gli occhi e poi si mise a ridere
"Tu.....tu sei.....geloso" rise poi facendo arrossire il moro, che
ovviamente negò "Allora perchè mi hai portato via, Kuro-Tan?" domandò
con lo sguardo alla Yuko. Kurogane evitò lo sguardo inquisitore arrossendo il
doppio poi però si ridestò, superando il biondino e sdraiandosi sul letto, a
una piazza e mezza
"Se preferivi che ti violentasse, torna pure di la!" il ninja sentì
il suono di qualcuno che si sedeva sul letto, alzando lo sguardo poté vedere il
biondo che lo guardava, con un viso sornione, e poi avvicinandosi al ninja si
abbasso quel tanto che bastava per avvicinare la bocca all'orecchio di Kurogane
"Grazie!" sussurrò sorridendo per poi scendere dal letto, uscire e
andare nella sua cabina
In tanto a casa di Kinomoto:
Yui era stato accompagnato da Yukito, grande amico di Toya, un ragazzo pacato e
gentile, sempre disponibile, ma molto cagionevole e pallido. Appena aperta la
porta si trovò davanti ad una scena molto famigliare, anche se Sakura era molto
più giovane. Toya e Sakura, nonostante fossero fratelli, non andavano molto d’accordo,
anche se Yui credeva l'inverso, vista la riluttanza del più grande a dare
fiducia a Shaoran, ma loro negavano in ogni caso. Comunque ora erano li che si
battibeccavano da bravi fratelli ed era come avere davanti una scena tipica di
Yuko e Kuroagne solo invertita: perché Sakura era quella che sbraitava e Toya
era quello che si divertiva, e durante tale scena il padre dei due giovani si
stava tranquillamente godendo un the serale.
"Non ti preoccupare fanno sempre così!" lo rassicurò Yukito,
facendolo accomodare al tavolo, con il signor Kinomoto, il quale era all'oscuro
di tutto.
"Mi spiace, per questa accoglienza!" si scusò il padre
"Oh, non si preoccupi, ho due persone, molto peggiori a casa mia!"
disse Yui, ricordandosi di Kurogane e Fay, durante uno dei loro litigi. Sakura
in tanto stava ancora litigando con il fratello, quando finalmente Yukito si
decise a farli smettere. Yui sarebbe andato a dormire nella stanza con Toya e
Yukito, ospite per quella notte.
"Così sei tu, la persona che cercano? Chi se lo sarebbe aspettato!"
rise Toya parlando con Yui in camera sua
"Già, nemmeno sapevo di avere poteri!" esclamò l’altro nervoso. Era
la prima volta che dormiva in camera senza il fratello e con un'altra persona e
non sapeva che fare. Ma per fortuna la cena passo presto, tra i rimproveri del
ragazzo verso la sorella, per via di Shaoran, i complimenti al padre per
l'ottimo pranzo e le scuse di Yukito. Solo che qualcuno serpeggiava li vicino.
Fay era sul letto, sotto il peso del superiore, mentre gli si strusciava
addosso e lo baciava da tutte le parti. Fay non si sentiva più le gambe, il
peso dell'uomo sopra di lui era troppo e i suoi lamenti che gli rimbombavano
negli orecchi erano disgustosi, come anche i tocchi sul suo corpo. Quando tutto
divenne buio davanti a lui.
"AAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHH" urlò nel bel mezzo della notte
Fay. Il suo compagno di cabina era dal suo amante e lui aveva avuto un incubo,
grazie a quello che gli aveva detto Kurogane, quindi adesso il suo superiore
doveva rimediare. Alzandosi dalla branda si diresse alla cabina di Kurogane, in
pigiama e bussò con tutte le forze, per almeno cinque minuti.
"Che c'è?" ringhiò mezzo assonnato Kurogane, sapendo benissimo chi
era. Fay gli sorrise, alla sua solita maniera e poi si intrufolò nella cabina,
per entrare nel letto "Che significa, questo?" domandò non avendo la
minima voglia di litigare, visto l'orario
"Ho avuto un incubo per colpa tua e quindi ora, mi coccoli!" spiegò
alzandosi da sedere sul letto. Il ninja se possibile divenne viola e una voglia
omicida gli saliva su per le mani, ma uccidere il collega non sarebbe servito a
niente. "Grazie a te che mi hai messo la pulce nell'orecchio, ho sognato
di essere violentato dal tuo superiore!" spiegò infine
"E che centro io!"
"Te l'ho detto, mi coccoli!"
"Non se ne parla neanche!" Fay si intristì, a scherzo e come sempre
cominciò ad assordare il collega con false lacrime, cercando di alzare la voce
per svegliare quanta più gente possibile. "Ah, d’accordo! Dormi qui, ma
niente coccole!" esclamò, stendendosi anche lui nel letto. Durante la
notte sentì il biondo muoversi e sistemarsi sulla sua schiena, in ogni caso
doveva avere avuto paura davvero.
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Entrano in scena i componenti della famiglia Kinomoto. I tempi sono più o meno
questi: Sakura va alle medie, Shaoran è tornato da Hon Kong e non stanno ancora
assieme, lo so che nel fumetto di card captor Sakura, era implicito che stava
insieme, ma ho optato per un insieme di Sakura e Tsubasa, altrimenti il
divertimento non c'era, spero di essere stata chiara. La saga del sottomarino
si chiuderà nel prossimo capitolo dove a Fay e Kuroagne accadrà qualcosa di
veramente imbarazzante.
* Sono i gradi della marina imperiale Giapponese: Fay è all'ultimo grado di
sottoufficiale, mentre Kurogane porta il terzultimo grado per importanza. Il
tenente generale e il generale, sono rispettivamente, il secondo e il primo
grado per importanza, per la cronaca il ninja sta direttamente sotto al tenente
generale
** Siete liberi di non crederci, ma i sottomarini sono dei veri e propri
labirinti, ci si perderebbe anche una persona come Nami, il che è tutto dire.
SakuraX16: La casa ce l'hanno, solo che non è più sicura, in quanto ai poteri
si sono risvegliati e faranno davvero di tutto pur di averli, continua a
seguirmi.
Yua: Beh, il disastro del bagno, in questo capitolo è solo l'inizio dei guai al
povero Kurogane, in fatti quando torneranno dal sommergibile ne vedremo delle
belle. Diciamo che si sono persi, perché nonostante tutto l'istituto clamp è un
vero labirinto, grazie peri consigli davvero ^^. Non sei pedante
Ne-chan: Il primo casino, a casa del ninja è accaduto, ma più in la ne vedremo
delle belle e non solo di litigi, scusa l'errore del nome e prometto di
cambiarlo appena posto questo e grazie dell'avvertimento. Il Kamui che ha
attaccato Yui è Fuuma si, visto che nel fumetto, dopo che il vero Kamui ha
deciso da che parte stare, l'altro si fa chiamre così ho optato per questo,
spero vada bene.
beal95: I poteri di Yui, derivano dalla natura, o per meglio dire i quattro
elementi, lui in quel momento ha usato il fuoco e quindi c'è stata
l'esplosione, ma non credo centri con la morte dei genitori. Il Kamui che ha
attaccato Yui in realtà e Fuuma, visto che a metà X decide di farsi chiamare
così. Per la relazione
Yui/Shaoron, non lo so io non li vedo come coppia, ma chissà.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 14 *** Fantasmi protettori ***
barù 14
Il
quattordicesimo capitolo, dove torna Seishiro a rompere e fa anche una brutta
figura (se devi venire per farti prendere in giro, allora stattene a casa che è
meglio, giusto? ^^''). BUONA LETTURA.
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
XIV° Capitolo: FANTASMI
PROTETTORI
La mattina successiva, sopra il sommergibile, Fay e Kurogane
erano intenti a cercare la cabina del comandante, non trovandola.
"Dunque Kuro-Pin, la cabina dovrebbe essere al Piano A, scala C e
corridoio F**, ma qui sono al Piano A, scala C, corridoio E! Dove diavolo è il
corridoio F?" si chiese cercando di decifrare la piantina, riuscendo a capire
il motivo, per il quale Yuko gli aveva detto di non perderla, quel sottomarino
era un labirinto di scale, corridoi e piani, stavano camminando da mezz'ora
buona, ma della cabina del comandante nemmeno l'ombra. Il loro compito era
quello di raggiungere la cabina del superiore, solo per controllare dove avesse
messo la pietra, ma se non riuscivano ad arrivarci era un bel problema,
sopratutto perchè tra due ore ci sarebbe stata, l'emersione con le prove di
volo quotidiane.
"Ma la stai leggendo bene, la cartina?" chiese alquanto seccato.
"Kuro-Chan, non ti fidi della tua, dolce metà?" sorrise, scherzando,
mentre alcuni ufficiali si giravano a tale affermazione, non che non fossero
abituati a tali cose, ma mai nessuno si era messo così in mostra, sopratutto
davanti ai superiori. Kurogane lo prese per il polso trascinandolo via con
forza, cercando di non incrociare lo sguardo dei presenti, mentre Fay se la
rideva e lo seguiva di buon grado. Quando, finalmente, si furono fermati Fay
potè ricontrollare la cartina "Oh, e bravo il mio Kuro-Koi! Ci siamo"
esclamò contento il biondo indicando la lettera sopra il ninja, il quale si
girò e lesse F
"Menomale! Allora quale sarà la cabina del comandante?" domandò vedendo
una fila di porte, che andava fino all'orizzonte
"Dovrebbe essere, secondo la cartina, la terza a destra" fece strada
Fay, aprendo la cabina del comandante. Il proprietario della cabina in
questione era nella sala comandi e quindi loro avevano tutto il tempo, per
controllare le cartine.
"Mano male che è ordinato!" proclamò Kurogane andando verso lo
schedario, aprendolo tirò fuori de fogli molto larghi e totalmente scritti, di
roba incomprensibile.
A casa Kinomoto: Sakura stava scendendo le scale, il fratello preparava la
colazione e il padre era pronto per uscire. Yui era ancora a letto, insieme a
Yukito.
"Ehi, mostriciattolo! Devi andare a fare la spesa" informò Toya.
Sakura si affacciò alla porta della cucina con un espressione imbronciata
"Non sono un mostriciattolo!" obbiettò, cercando di fare meno rumore
possibile. Il fratello le rise dietro riuscendo a farla urlare, le uali urla si
diffusero per tutta casa, facendo assordare il povero signor Kinomoto e
svegliando i due al piano di sopra. Yukito e Yui scesero le scale presentandosi
al tavolo, già pieno delle cibarie per la colazione, intanto il signor Kinomoto
era già uscito.
"Yui-San, io vado a fare la spesa, mi da una mano?" chiese la ragazza
contenta. Il fratello le colpì la testa con un pugno e lei si massaggiò la
parte lesa
"Non puoi chiedere certe cose ad un ospite, mostriciattolo!" la rimproverò Toya,
rubandole un biscotto dal piatto.
"Quello era mio!" protestò lei
"L'avevi lasciato nel piatto e ho pensato non ne volessi più!"
esclamò tranquillo il fratello, tornando a mangiare nel suo piatto.
"Sembra di essere tornati a qualche anno fa!" sorrise Yukito, Yui si
girò verso il ragazzo, non capendo l'allusione "Devi sapere che, si
comportano così da quando Sakura andava alle elementari!" spiegò vedendo
la faccia perplessa del biondo, il quale ci rimase secco.
"Davvero? In ogni caso, Sakura sarei felice di accompagnarti" disse
rivolto alla ragazza che, insieme al fratello, aveva ingaggiato una battaglia
all'ultimo biscotto, infatti, erano ancora li con le mani a mezz'aria e i
biscotti che volavano.
"Guarda che non c'è bisogno di assecondarla, altrimenti si monta la
testa!" proclamò Toya mentre Sakura lo guardava male, con tanto di
fulminino rivolto al fratello
"Nessuno disturbo, mi piace rendermi utile e poi sarà un buon svago"
spiegò.
"Giusto! Allora che ne dite se vango anch'io?" chiese Yukito,
indicandosi con un dito in maniera svampita "Va bene?" domandò di
nuovo rivolto a Sakura la quale scosse la testa in segno di approvazione
"Non do noia?" chiese sempre Yukito, la ragazza stavolta scosse la
testa in segno di negazione
"No affatto, tanto sarebbe venuto anche Shaoran-Kun! Più si è meglio
è" disse Sakura felice
"Viene anche quella specie di cinesino, so tutto io!" sibilò Toya
indispettivo. Sakura lo guardò peggio, di come avesse fatto prima e
ricominciarono a litigare
"Sarà una giornata lunga!" esclamò sorridente Yukito, Yui assentì,
chiedendosi come mai, quel ragazzo gentile e pacato non fosse già andato in
manicomio, ma chi era lui per farsi certe domande.
La situazione in qui erano, aveva del ridicolo e imbarazzante al tempo stesso.
Mentre stavano controllando le piantine, il comandante era tornato alla cabina
per cercare dei documenti e loro si erano nascosti dentro l'armadio, potendo
constatare che era troppo piccolo, in pratica erano appiccicati. La situazione
era questa: Fay guardava dallo spioncino le mosse del superiore e Kurogane gli
stava dietro, rosso come un pomodoro, mai il suo bacino era stato tanto vicino
ad un sedere.
"Che sta facendo?" chiese quanto mai imbarazzato, pregando in cuor
suo che il superiore se ne andasse, quanto prima o almeno entro il limite di
tempo per tenere il biondo ancora vergine. Fay si girò verso di lui con la
testa sorridendo.
"Si è messo a leggere un libro!" esclamò. Kurogane disse peste e corna
al cielo, ma proprio in quel momento doveva leggere un libro "Sta
tranquillo Kuro-Pon, sembra che se lo voglia portare via" spiegò il biondo
girandosi di nuovo verso la fessura.
"Menomale, altrimenti uscivo e l'uccidevo"
"Uccideresti una persona davanti alla tua mogliettina?" chiese
indispettito Fay voltandosi totalmente verso il ninja facendogli vedere un
espressione fintamente arrabbiata
"Senti la smetti con questa storia, sei un uomo non una donna!"
proclamò l'altro seccato, nonostante la situazione. La
bocca di Fay era maledettamente vicina e l'invito più che mai implicito poteva
essere visto da chiunque, anche se non c'era.
"Mi hai visto nudo per caso?" chiese il biondo diventando sadico e
avvicinandosi sempre di più al ninja, che da rosso si trasformò in viola.
"Ehi, il comandante è uscito!" provò a sviare il collega, dicendogli
che potevano uscire, ma Fay non si staccava. Ad un certo punto il sottomarino
ebbe una scossa per via dell'emersine, facendo uscire i due dal'armadio con uno
scossone, Kurogane si ritrovò sopra al corpo di Fay il quale si massaggiava la
testa dolorante. I pensieri che gli venivano in mente in quel momento erano
poco casti e decise di lasciarli stare, alzandosi da sopra il collega e
aiutandolo nell'alzarsi ritrovandosi il suo viso ad un centimetro dal proprio,
le labbra si unirono in bacio casto e poi Fay si staccò
"Grazie!" esclamò semplicemente prendendo la piantina, con su
indicati il luogo del tesoro per poi uscire, mentre Kurogane era rimasto
immobile in mezzo alla cabina, il collega non vedendolo si riaffacciò trovando
un tronco d'albero che non respirava e decise di divertirsi "Kuro-Chu, che
c'è? Non dirmi che vuoi di più?" chiese quasi soffiandogli nell'orecchio,
Kurogane a quel sibilo si ridestò e prese a rincorrere Fay per tutto il
sottomarino, mentre questi consultava la piantina e sempre prendendo in giro il
ninja lo portò al luogo segnato, lasciando sbigottiti metà ufficiali, tutti i
graduati e alcuni sottoufficiali. Presa la pietra, Fay bloccò il tempo e
salendo in superficie aspettarono l'elicottero che, li avrebbe riportati a
riva.
Al supermercato Sakura e Shaoran portavano il carrello insieme, mentre Yui e
Yukito si divertivano da dietro a vedere i tentativi impacciati, del povero
ragazzo, che tentava di dichiararsi sempre interrotto da Toya, il quale aveva
deciso di venire solo per tenere d’occhio Yui o almeno la scusa era quella.
"Se va avanti così, arriveranno alle superiori, con ancora niente di
fatto!" si esasperò Yui
"Già e di certo la presenza di Toya non aiuta" rise Yukito, quanto
mai divertito dalla scena dei tre. Vedere Toya prendere il carrello dalle mani
della sorella, mentre quest'ultima faceva di tutto per tenerlo e Shaoran
totalmente disarmato era esilarante, sembrava di avere davanti tre bambini, con
dietro i fratelli maggiori.
"Ho un'idea!" esclamò Yui prendendo Yukito da parte "Non è che
puoi allontanare Toya per qualche minuto?" chiese.
"Non lo so, lui dovrebbe starti vicino, ma ci posso
provare!" proclamò avvicinandosi all'amico e trascinandolo via a forza
sotto le imprecazioni del ragazzo.
"Alla faccia del provarci!" rise nervosamente Yui, poi si diresse dai
ragazzi dicendogli che lui doveva andare in bagno e quindi rimanevano da soli.
Appena girato l'angolo si mise a spiare i due, mentre poteva sentire gli improperi
di Toya due corridoi più in la.
Passò una buona mezz'ora, ma il ragazzo non ci riusciva e senza che se na
accorgesse, Yukito e l'amico erano tornati e si erano appostati accanto a lui
"Allora, successo qualcosa?" chiese Yukito trattenendo Toya
"No, quei due sono peggio di Kurogane-San e mio fratello. Il massimo che
si sono azzardati a fare è stato il prendersi per mano"
"Voi due, cosa avete in mente?" domandò spaventato, il moro riuscendo
a liberarsi dalla presa di Yukito e correndo verso la sorella per allontanare
le mani dei due, ma mentre si avvicinava uno scossone lo fece inciampare e
Seishiro fece la sua comparsa nel supermercato, dal soffitto. "YUKITO!
PORTA YUI FUORI DI QUI!" urlò Toya vedendo l'uomo. Yukito prese per il
braccio Yui e lo trascinò cercando di portarlo fino da Yuko, mentre Toya teneva
a bada Seishiro. Corsero fino al negozio dove Fay e Kurogane si stavano
riposando dal viaggio.
"Cos'è successo?" chiese preoccupato Fay vedendo il fratello pieno di
polvere
"Niente, ci è solo crollato il soffitto sopra la testa" spiegò Yukito
"Il soffitto?" ripetè il ninja spalancando gli occhi. Dopo le dovute
spiegazioni Yuko cominciò a pensare che ormai Fai Wang doveva essere al limite
della sopportazione.
"Però non capisco, se vi tenevano d'occhio da quando eravate in casa,
perchè non hanno attaccato in quel momento? Avrebbero risparmiato tempo"
fece presente Kurogane
"A questo rispondo io!" esclamò la strega uscendo dal giardino. Fuori
c'era Seishiro in piedi che se la rideva, aveva lasciato Toya mezzo intontito
con la sorella e il ragazzino e aveva volato fin li. "Avanti Seishiro,
perché non entri nel mio negozio e prendi Yui, coraggio!" lo incitò la
donna lasciandogli campo libero, nel togliersi da davanti all'entrata.
"Mi credi così stupido Yuko! Questa volta avete vinto, ma al prossimo
incontro quel ragazzo verrà via con me" disse sparendo nel nulla. Yukito
corse verso il supermercato per controllare Toya e gli altri, mentre Yuko
tornava dentro.
"Il mio negozio è protetto da un kekkai, o barriera se più vi aggrada,
come anche la casa di Sakura e la tua Kurogane!" spiegò
"E chi li ha attivati?" chiese, non capendo di che parlava. Nessuno
aveva attivato una barriera a casa sua e se c'era voleva saperne l'origine.
"I proprietari! O meglio coloro che non ci sono più. I fantasmi sono
ottimi protettori delle case, si dice che le case infestate facciano paura, ma
in realtà senza che il fantasma lo voglia nessuno può entrare in tali
case" cominciò con le spiegazioni "A casa tua Kurogane ci sono i
fantasmi dei tuoi genitori e a casa Kinomoto c'è la madre di Sakura! Questi
fantasmi, proteggono la casa dove anno vissuto gli ultimi momenti felici della
loro vita, proteggendo chi a loro caro è rimasto in vita, per questo Seishiro
non è potuto entrare in casa Kinomoto sarebbe stato attaccato dallo spirito
della donna!"
"E perché a casa loro non c'è?" chiese il ninja indicando i due
fratelli.
"Noi......."iniziò Yui, venendo bloccato dal fratello
"Abbiamo traslocato dopo che siamo usciti dall'orfanotrofio! Quindi la
casa in cui abitiamo non era nostra, è stata costruita solamente cinque anni
fà" riprese il discorso Fay sorridendo
"Ora ai capito Kurogane? Bene direi che è meglio se tornate a casa, vi
farò sapere domani il prossimo lavoro" li congedò, ma Kurogane aveva
un'altra domanda
"Strega se è vero che anche il tuo negozio ha il kekkai, perché non lo hai
fatto venire qui sarebbe sato più al sicuro?" fece presente
"No, non è vero! Qualunque posto è più sicuro per loro, rispetto a
questo negozio" disse lei
"Chi è morto quì, di chi è questo kekkai?" domandò ancora il moro
"Questa è una domanda, alla quale non posso rispondere! Ti basti sapere
che se Yui venisse qui, dovrebbe seguirmi notte e giorno, in quanto la barriera
non esiste quando io sono assente!" esclamò seria entrando nel negozio
Tornati a casa Suwa Yui si diresse in bagno a farsi una doccia e poi in cucina
per preparare a cena, mentre Kurogane si girava tutto il giardino di casa con
aria circospetta
"Stai cercando i tuoi genitori Kuro-Pin?" chiese cinguettando Fay,
appena uscito dalla doccia con ancora i capelli gocciolanti e un asciugamano
attorno al collo, vestito con un maglione largo, sotto una maglia a collo alto
e un paio di pantaloni.
"Sto solo cercando di immaginarmeli, da fantasmi!" proclamò cercando
di evitare lo sguardo del biondo. Già quella mattina aveva cominciato ad avere
pensieri equivoci, se poi se lo vedeva per casa mezzo bagnato e arrossato per
il bagno, non osava pensare alle possibili conseguenze
"Secondo me hanno la coda al posto della gambe, con la coroncina a punta
in testa* e ci seguono tutto il giorno così ............ disse mettendosi nella
tipica posa da fantasmini, incamminandosi verso Kurogane
"........Aspettando il momento buono per
dire................................" si fermò alzandosi in punta di piedi
e andando in groppa a Kurogane sulle spalle gridando
"..............KURO-BUUUUUUUU"
"Waaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhh" urlò il moro venendo sbilanciato
dal peso del collega che, in ogni caso era veramente poco "Scendi, scendi
di li! Ti farai male!"
"No, se il mio Kuro-Chan mi tiene" Alla fine il ninja capitolò
portandolo sulle spalle per tutto il giardino, Fay gli si accoccolò contro,
scaldandosi con la schiena di Kurogane e chiudendo gli occhi, finché non sentì
qualcosa di freddo toccargli la mano
"Oh, Guarda Kuro-Pu! La neve" esclamò contento afferrando un fiocco
di fredda neve che a contatto con la sua mano, si trasformò in acqua
"Si, è molto bella!" disse Yui, in piedi sul porticato davanti ai due
"Yui-Chan!"
"La cena è pronta!" esclamò. Kurogane si avvicinò a capo chino al
porticato e lasciando Fay seduto su di esso, si mise le scarpe e andò in
cucina, senza degnare Yui di uno sguardo, il quale guardò il fratello che
sorrise e tornò a guardarsi la neve prima di andare a cenare.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Il capitolo,
forse è un po’ troppo tirato, ma il prossimo credo che sarà più d'azione. Li
vedremo alle prese con oggetti magici, alla ricerca di una cosa molto
particolare che ha di nuovo a che far con l'occulto e il caro Kuro-Pon farà
l'eroe per salvare Fay che come al solito...................... Leggete e
vedrete. Alla prossima tra due giorni, come di consueto.
* In Giappone i fantasmi in testa, hanno una coroncina che finisce a punta
sopra la fronte, è una specie di diadema d'argento ed è caratteristica dei
morti, con un rimpianto. Chi ha letto Yu Yu Hakusho sa di che parlo, è la
coroncina che porta Yusuke all'inizio, quando muore.
** Come detto nel capitolo precedente, i sottomarini sono dei veri e propri labirinti, spero non ci saliate mai ^^
Ne-chan: Tranquilla Fay non si tocca, altrimenti il maritino si arrabbia. Ho
fatto dire che assomiglia ad una donna, solo ed esclusivamente perché è l’uke
di turno. La scena del bagno è solo l'inizio vedrai quante ne combino, anche se
inizieranno solo tra due capitoli.
SakuraX16: Spero che la scena imbarazzante sia piaciuta, anche se tra due
capitoli ce ne saranno di peggio, comunque grazie e alla prossima. Comunque hai
ragione Kurogane è proprio Baka dentro ^^.
harinezumi: Non ti ho fatto aspettare tanto, vero? Yuko è come me, non vede
l'ora che facciano il passo in avanti, ma per ora la situazione è troppo
critica, tra il problema di Yui e Fay che non vuole far partecipe Kurogane del
suo passato, non ci riusciranno mai. Mi dicono spesso che ho parecchia
fantasia, ma in realtà io quello che scrivo, me lo sogno la notte è una specie
di sogno premonitore (neanche fossi Sakura X3) grazie per i complimenti e
comunque sei bravissima anche te, la tua storia mi ha preso tantissimo, a
presto.
Yua: Fay è sempre sotto le attenzioni di tutti gli uomini, perché
diciamocelo è un bell'uomo dopo tutto, il problema è che non si fa problemi di
sorta e questo lo porta a d essere molestato anche se non lo sa, o almeno io la
penso così, ma tanto c'è Kuro-Rin quindi non ci sono problemi. I problemi poi
per il povero ninja non finiranno tanto presto: dopo il prossimo capitolo, come
anticipato sopra, ci saranno i veri guai causati appunto dai due gatti e per
Yuko invece, quella povera donna fa di tutto per farli andare avanti, ma tanto
è inutile. Se Kurogane coccolasse qualcuno mi devi avvertire perché sarebbe un
bello scoop da prima pagina, comunque prima o poi lo coccola, sotto inganno ma
lo coccola.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 15 *** Ordini e decisioni ***
barù 15
Il quindicesimo
capitolo e non siamo neanche alla metà, mi sa che saranno più di venti speriamo
che non venga a noia. Buona lettura
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
XV° Capitolo: ORDINI E DECISIONI
Quella sera, Fay non riusciva a dormire. Era completamente
sveglio e pimpante e decise di farsi una bella girata per la grande casa di Kurogane.
La palestra era enorme, proprio adatta ad allenarsi ad uno sport con le spade.
"Chissà come Kuro-Tan la pulisce!" si chiese toccando i mobili sui
quali erano appese le katana, notando che non erano ricoperti di polvere. Si
girò tutto il perimetro, prima di trovarsi davanti ad una teca di vetro, con
una katana molto più lunga delle altre e molto lavorata, sopratutto l'elsa con
la testa di drago e le squame tipiche dell'animale in questione. La lama era
tenuta dentro ad un fodero nero lucente e il vetro che la proteggeva sembrava
brillare, Fay sfiorò quella sottile parete trasparente e scivolosa potendo
sentire la spada vibrare come a voler uscire dal duo suo contenitore
"Era di mio padre!" esclamò Kurogane entrato nella palestra qualche
minuto prima. Fay si girò di scatto trovando Kurogane appoggiato allo stipite,
vestito con il solito Yukata, con il quale andava a letto "L'ultima volta
che la usò, fu il giorno in cui morì! Quando io la usai per la prima ed ultima
volta"
"Perché, non l'hai più utilizzata?" chiese stupito il biondo, levando
le mani dal vetro mentre Kurogane si avvicinava
"Non lo so, forse per paura di non saperla usare o semplicemente perché
non voglio!" spiegò toccando a sua volta il vetro "Piuttosto che ci
fai sveglio, a quest'ora?"
"Non riesco a dormire, il letto è troppo duro!" protestò sorridendo
"Non è che non riesci a respirare? Vista la posizione in cui dormi non mi
stupirebbe"
"Ci sono abituato" alzò le spalle cominciando a girarsi per tornare
in dietro
"E tu Kuro-Pon! Perchè sveglio?" chiese a sua volta
"Avevo sentito dei rumori nella palestra e allora...." spiegò andando
dietro al biondo fuori dalla palestra. Attraversarono il corridoio all'indietro
verso le camere senza fiatare, quando all'improvviso passarono davanti alla
cucina
"Kuro-Chi! Ti va un po' di the?" domandò il biondo sorridente
"Alle due del mattino!" si stupì il moro seguendolo con lo sguardo
"Perché no, mi sembra geniale! Almeno ci scaldiamo" Kurogane entrò
nella cucina e si sedette al tavolino li davanti aspettando il the. La tazza
fumante gli venne messa davanti da una mano piccola e pallida, troppo
affusolata per poter essere di un uomo, dalla mano Kurogane passo a guardare la
faccia coperta dalla tazza, la quale lasciava intravedere solo gli occhi,
azzurri come due laghi che appena si accorsero di essere sotto le attenzioni
del ninja si misero a ridere. In quell'espressione di gioia Kurogane poteva
leggere la paura che li attanagliava da anni, unita alla tristezza di un
passato fatto di orrore e sangue. La tazza lasciò il viso di Fay scoperto
"Cosa c'è, Kuro-Pin?" chiese alquanto imbarazzato. Kurogane, forse
per lo spavento, la sorpreso oppure per l'imbarazzo, si fece cadere la propria
tazza addosso, sporcandosi con il the. Tale atto fece accentuare l'ilarità del
biondo che, svelto prese uno straccio e sempre ridendo pulì il collega
"Non serve che pulisci, mi devo cambiare lo stesso!"
"Vedi cosa succede, quando ci si distrae? Lo so che mi ami, ma non puoi
perderti nei tuoi sogni con una tazza in mano!" proclamò Fay sempre
ridendo. Kurogane gli prese il polso occupato dallo straccio e si mise al suo
stesso livello, inginocchiandosi anche lui sul pavimento
"Perché non vuoi dirmi cosa ti angustia? Non riguarda solo il passato,
vero?" chiese ad un centimetro dal viso
"Cosa te lo fa credere?"
"Il fatto che hai cominciato a trattarmi da perfetto marito"arrossì
"Già e a quanto vedo non ti dispiace!" esclamò, prima di schioccargli
un bacio e correre via seguito dal ninja più che mai adirato. Arrivato alla
camera Fay ci si chiuse dentro, sperando che il fratello non si svegliasse per
via delle botte, che tra poco Kurogane avrebbe dato alla porta. Ma appena
arrivato dinnanzi alla porta Kurogane vedendola chiusa vi appoggiò una mano e
la fronte, sapendo che il biondo vi era appoggiato di schiena
"Non mi interessa quanto tempo ci impiegherai per fidarti di me, ma sappi
che sarò sempre qui!" disse prima cominciare a tornare in camera. Fay
dall'altra parte della porta spalancò gli occhi a quell'affermazione,
strisciando con la schiena sulla porta fino a sedersi davanti, con le gambe
appoggiate al petto e la testa nascosta dalle braccia, cominciò a singhiozzare,
Kurogane sentì lo sfogo, ma non fece niente si rimise davanti alla porta ad
ascoltarlo e basta. Yui, invece era sveglio nel letto e rimase immobile anche
se la voglia di andare dal fratello era tanta.
La mattina dopo Yui decise di dare una mano a Shaoran e Sakura con i
preparativi di un'invenzione per il compito scienza mentre Fay e Kurogane
andavano dalla strega per il nuovo lavoro
"Saremo di ritorno per domani a pranzo se tutto va bene!" disse
il moro, davanti a casa Kinomoto
"Yui-Chan ti vengo a prendere io, appena torniamo"
"Guarda che posso tranquillamente tornare da solo, non ho più dieci
anni" protestò Yui rosso in viso
Arrivati da Yuko scoprirono che il lavoro questa volta riguardava, un pezzo di
un puzle il quale si trovava dentro ad un maniero, disabitato in Inghilterra
"Bene, ma come ci arriviamo in Inghilterra?" chiese scettico Kurogane
"Che domande in aereo! Come ci vorresti andare, a piedi?" fece
l'ironica Yuko prendendo dal cassetto due biglietti per l'aereo. Kuorgane la
guardò in maniera stupita, in effetti aveva ragione. Partirono dopo due ore
arrivando all'aeroporto verso le tre del pomeriggio.
"I posti sono questi!" esclamò Fay agitando la mano verso il collega,
che si faceva strada tra gli altri passeggeri.
"Quanto durerà il volo?" chiese Kurogane alquanto impaurito. Fay si
sedette al suo osto, accanto al finestrino, mentre il moro si metteva dalla parte
del corridoio.
"Più o meno cinque ore! Dovremmo arrivare in Inghilterra, verso le sette
di sera, in tempo per andare al maniero e tornare con il volo di mezza notte!"
spiegò il biondino cominciando a leggere. Si poteva capire che Kurogane era
molto agitato, sopratutto dal fatto che non prestava assoluta attenzione al
film che proiettavano e che ogni due per tre chiedeva un bicchiere d'acqua
"Kuro-Pon soffri l'aereo*?" chiese Fay divertito. Kurogane divenne
rosso
"No, ma che vai a pensare, io non soffro l'aereo!" si difese
girandosi dall'altra parte, il biondo si mise a ridere per poi prendergli la
mano da sopra il bracciolo e stringerla forte "Beh, che significa?"
chiese stizzito il ninja
"Così se succede qualcosa, capiterà ad entrambi" spiegò l'altro
sorridendo, Kurogane spostò la mano scatenando l'ilarità di Fay.
In Inghilterra, trovarono il maniero in piena periferia completamente
disabitato. Entrando poterono constatare che gli oggetti li contenuti erano
totalmente fuori dal comune, sembravano invenzioni riuscite male, ma a quanto
pareva Fay ci si divertiva un mondo a guardarle.
"Kuro-Pon guarda che buffa, una bici senza freni!" esclamò indicando
l'oggetto. Kurogane lo squadrò bene, non trovandolo tanto buffo, sopratutto
all'idea di salirci sopra. "E questo invece, che cos'è?" chiese il
biondo davanti ad un altro oggetto strampalato. Il ninja lo guardò da capo a
piedi poi si girò verso il collega totalmente perso nel suo mondo di
fantasticherie varie, sospirando.
"Molto probabilmente doveva essere un aeroplano!" proclamò vedendo
l'elica e le ruote tipiche degli aerei. Fay si girò stupito da quella
affermazione trovandola alquanto bizzarra
"Senza ali?" chiese poi
"Beh, perché no! In fondo c'era una bici senza freni, no!" fece
presente. Dopo ore che camminavano per il maniero trovarono una stanza tutta
zeppa di puzle e dipinti. Tutti i quadri presenti erano copie ben fatte di
autore e i puzle potevano essere le rappresentazioni di paesaggi magnifici,
come le cascate del Niagara. C'era un puzle però non completo al quale mancava
un pezzo per essere terminato e rappresentava delle rose
"Dev'essere questo il puzle al quale manca il pezzo, ne Kuro-Tan?"
chiese sorridendo il biondo
"Si, ma dov'è il pezzo mancante?"
"Nella scatola?" propose Fay, tirando fuori dalla polvere la scatola
del suddetto puzle. Trovato il pezzo lo mise al suo posto e una luce illuminò
il quadro, facendo apparire un'anima
"Grazie, il puzle mi fu regalato da mio padre, ma non riuscii a finirlo,
la guerra imperversava ed io morii, prima di poter mettere l'ultimo pezzo!"
spiegò il fantasma di un uomo sulla ventina, dopo la spiegazione scomparve e
loro prendendo il pezzo del puzle si avviarono all'uscita
"Ma guarda te se adesso bisogna avere a che fare con i fantasmi!"
brontolò Kurogane
"Guarda che non è la prima volta Kuro-phanton" lo schernì,
cominciando a correre mentre il collega aveva impugnato la spada. Il biondo si
fermò tutto d'un pezzo ricordandosi di una cosa molto particolare e girandosi,
sorrise al collega "Se non ricordo male, ora dobbiamo andare a prendere
l'aereo" Kurogane sbiancò e venendo trascinato dal collega si diressero
all’aeroporto.
A casa Lee**, intanto Sakura e Shaoran facevano vedere il loro lavoro a Yui,
insieme a Tomoyo
"Devo dire che il più bravo, in questo campo è mio fratello, ma spero di
esservi utile!" esclamò Yui
"Non si preoccupi, non vogliamo dei consigli, ma solo una mano!"
spiegò Tomoyo
"Giusto, lei deve solo aiutarci" replicò Sakura
"Le diremo noi dove mettere le cose!" esclamò Shaoran, urtando per
caso la mano di Sakura la quale arrossì ed insieme si girarono dall'altra parte
"E se mi aiutasse a smuovere un po' le acque, ne sarei felice!" disse
Tomoyo ridendo
"Credimi c'ho provato, ma sembrano pivelli" si esasperò Yui, non
potendone più di tutta quella situazione. Doveva fare da cupido a due coppie e
nessuna delle due si decideva, poi doveva stare attento a Fai Wang e
quindi...... sembrava che ce l'avessero tutti con lui. L'esperimento andava
avanti, tra gli imbarazzi e le prove di Tomoyo nel farli mettere assieme, solo
che ogni volta che la ragazza ci provava puntualmente un suono faceva crollare
il suo piano
"C'è un fantasma in questa casa, o cosa?" si chiese Tomoyo,
cominciando a spazientirsi. Gli altri risero nervosamente, sapevano bene chi
era la causa di tutto ciò. Dietro alla porta della sala, in cucina c'erano
Yukito e Toya venuti a casa di Shaoran per controllare Yui (una scusa più
decente non la trovi, vero Toya ^^')
e ogni volta che Tomoyo riusciva a far si che si creasse l'atmosfera, lui
la stroncava con un suono. Alla fine la ragazza si decise a farla finita, andò
dietro la porta e prese in disparte Yukito, mentre Toya litigava con la sorella
e Shaoran, mentre il fratello (uscito da chissà dove) sorseggiava il the
insieme a Yui. Appena Yukito e Tomoyo uscirono da li, il moro fu preso
dall'amico e portato di sopra con gli scalpitii del ragazzo, ma appena Yukito
gli soffiò qualcosa nell'orecchio cambiò espressione e divenne rosso pomodoro,
portando l'amico al piano di sopra con una certa fretta.
"Bene adesso non ci daranno più noia!" esordì Tomoyo soddisfatta.
"Non possiamo prenderlo, è sempre in casa di qualcuno e poi quel Toya non
lo lascia un secondo!" esclamò Kaile al cospetto di Fai Wang. L'uomo con
la barba si alzò dal suo trono, nero con qualche sprazzo di viola affacciandosi
alla finestra del suo immenso castello su una rupe
"Tra poco i pianeti saranno allineati, bisogna avere quei poteri entro una
settimana!" esclamò lui schioccando le dita "Kamui, entro tre giorni
devi prendere quel ragazzo ad ogni costo!" ordinò, il ragazzo si
inginocchiò abbassando la testa
"Si, riuscirò nell'impresa" rispose per poi sparire. Fai Wang
schioccò ancora le dita e Seishiro fece la sua entrata in scena insieme a Xing
Hou
"Voi due preparate tutto! Appena il potere dei quattro elementi sarà in
mano mia, distruggerò questo mondo" i due svanirono appena sentiti gli
ordini mentre Kaile se ne stava inginocchiato davanti al trono
"E io signore cosa devo fare?" Fai Wang si girò verso la sua spia
"Tu terrai d'occhio i due gemelli ed il ninja, niente deva andare storto!
Dovrai dirmi quali sono i loro punti deboli"
"E per la
famiglia Kinomoto?"
"Sakura non sa nulla, il problema è il fratello, ma so già come
sbrogliarmela non preoccuparti"
In aereo Kurogane era più nervoso che mai, mentre Fay si divertiva a guardare
fuori dal finestrino e ridere su ogni nuvola che passava sopra di loro
"Dovremmo dormire quì, quindi scenderemo verso le sei del mattino,
arriveremo prima del previsto!" esclamò il biondino continuando a guardare
fuori
"Meno male almeno scendo prima!"
"Perché non l'hai detto che soffri il mal d'aria! Sarei andato da
solo" proclamò girandosi
"Non ci pensare neanche, dopo l'ultima volta che hai fatto la cavolata di
andare da solo ho deciso di non lasciarti più!" disse risoluto
"Oh, che tenero, Kuro-Chan si preoccupa per me!" rise contento,
appoggiando la sua testa sopra la spalla del collega, mentre intrecciava le
mani sul bracciolo. Kurogane si girò pronto ad allontanarla, ma Fay stava già
dormendo e preferì non svegliarlo. Era la prima volta che vedeva il suo viso
mentre dormiva.
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Forse è un capitolo un po' così alla volè, ma volevo far aspettare un altro po'
di tepo prima che succedesse, quello che deve succedere. Come promesso nel
prossimo capitolo ci sarà più da ridere che altro quindi attenzione: le
missioni ci saranno comunque e ci verranno a fare una visitina. Alla prossima
(stavolta tra tre giorni). La scena all'inizio della spada di Kurogane, volevo
metterla, ma un po' più in la solo che dopo mi sono accorta che Fay non sa
praticamente niente di Kurogane, quindi hi optato per metterla ora anche perché
quella spada sarà davvero utile nel prossimo capitolo.
*Diciamo che mi sono divertita e credo che farò una piccola One-shot s tale
argomento. Kurogane non soffre il mal d'aria come detto da Fay, semplicemente
odia volare. Sapendo che è una persona all'antica ho optato per il volo spero
non dispiaccia e sarei lieta se leggeste anche la One-shot che credo arriverà
in contemporanea con il prossimo capitolo.
**In realtà nel fumetto di Card Captor Sakura, Lee è il
nome e Shaoran il cognome (su Italia uno anno fatto l'inverso), invece in
Tsubasa le Clamp hanno scambiato Lee è il cognome e Shaoran il nome. Io ho
lasciato come Tsubasa perché molte persone non hanno letto il fumetto di Card
Captor Sakura
harinezumi: Forse il fatto di aver fatto Seishiro
cattivo ti ha un po', come dire........... Adirata? Ma vedi se non avessi messo
lui come uno dei cattivi chi mettevo? Frate e il coniglietto, allora si che ci
si divertiva (sto sparlando, di solito alle 10:00 sono già a letto). Odio
scrivere di cose che non conosco, anche perché senno chi le spiega a chi legge,
quindi grazie per il complimenti e non ti preoccupare spiegherò sempre ciò che
scrivo ed il perché La scena dell'armadio l'avevo in mente da tempo e visto che
c'ero l'ho messa prima del dovuto, ma vedo che non ho fatto tanto male. Forse
stavolta i sogni non hanno portato nulla di male, ma nel prossimo capitolo ho
tante idee in mente (Yaoi si intende) da farvi sbellicare.
Ne-chan: I sottomarini sono davvero dei labirinti, peggio del posto dove vanno
per prendere il lascia passare A 38 (lo conosco, chi non conosce Asterix e
Obelix). Come hai già capito il Kekkai del negozio è di Yuko ed è quindi
normale che quando se ne va lei la barriera non ci sia più, ma chi si
nasconderà dietro al Kekkai della famiglia Lee? L'armadio ha fatto ridere
tutti, anche me che l'ho scritto, ma mai come le scene che ci saranno nel
prossimo capitolo.
SakuraX16: Beh, per chi ha letto il fumetto è più facile sapere chi è la
persona morta, ma per te è un bel dilemma non so se dirtelo o meno, ma se vuoi
basta che vai a leggere il commento di Ne-chan altrimenti te lo spiego la
prossima volta. La scena del'armadio ha fatto scalpore wow ^///^
beal95: La scena tra Yukito e Toya l'ho messa, anche se non proprio implicita,
ma spero si capisca. Succederanno molte altre cose nel bagno, tra quei due e
anche sotto lo sguardo del fratello che, naturalmente farà finta di nulla o
addirittura gli aiuterà chissà. Al prossimo capitolo.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 16 *** Gioie e dolori ***
barù 6
Un ritardo da primati, almeno per me. Scusate, ma siccome ha
inizio la scuola dovevamo finire di prendere gli ultimi libri e visto che tra
qualche giorno inizio vorrei dirvi che la pubblicazione dei capitoli avverrà
solo due volte a settimana, spero vada bene comunque per ogni capitolo avviserò
quando metterò il prossimo. In questo caso, credo di riuscirci entro dopodomani
in fondo la scuola non è ancora iniziata. BUONA LETTURA
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
XVI° Capitolo: GIOIE E DOLORI
La mattina successiva a casa Suwa, Kurogane pregò in tutte
le lingue del mondo che almeno quella volta non trovasse il bagno simile ad una
sauna. Appena entrato poté constatare che non era una sauna, peggio sembrava un
bagno turco* solo che stavolta il colpevole era dentro e Kurogane camminando a
stento tra i fumi riuscì in una qualche maniera a prendergli il polso, ma
scivolando se lo portò dietro. Si ritrovarono uno steso sopra a quell'altro,
Fay se la rideva sopra al ninja mentre Kurogane ne diceva peste e corna
"Vuoi scendere!"
"Peso?" chiese corrucciato Fay sedendosi in maniera più comoda sul
collega. La posizione non era delle migliori e neanche la situazione: in bagno
con il biondino che, aveva l'asciugamano addosso e i capelli ancora bagnati, il
vapore che rendeva l'aria calda e di nuovo il sedere del biondo vicino al suo
bacino
"No, non pesi, ma alzati lo stesso!" proclamò Kurogane quasi urlando.
Fay spalancò gli occhi e poi sorrise rendendosi conto della situazione in qui
erano, poi decise di farlo arrossire e abbassandosi lo baciò su una guancia per
poi passare alla bocca. Kurogane divenne rosso come un pomodoro scostandolo in
malo modo, anche se il biondino non si schiodava dalla sua comoda posizione da
seduto. Il ninja si puntò sui gomiti alzandosi con il busto, nel tentativo vano
di far intendere a Fay di alzarsi, ma quello si era accomodato su di lui e
neanche la caduta del mondo lo faceva desistere, in quel mentre entrò Yui nel
bagno.
"Fay devo prendere il sapone, se possibile dopo apri la fine....." si
bloccò appena vide la
situazione. Fay aveva alzato lo sguardo verso il fratello
sorridendo sornione, mentre il ninja si era voltato diventando viola
"...Scusate! Vi lascio" esclamò Yui uscendo dal bagno per poi andare
in cucina sogghignando per l'espressione di Kurogane. Fay scoppiò a ridere e
Kurogane prendendogli il polso se lo tolse da sopra, ricevendo un verso di
disapprovazione da parte del collega
"Vestiti, invece di ridere!" protestò Kurogane uscendo dal bagno.
In cucina Yui preparava la colazione e appena Kurogane varcò la soglia rise
sotto i baffi, ricevendo uno sguardo maligno da parte del padrone di casa
"Kuro-Pin non si ringhia a mio fratello!" protestò Fay appena entrato
vestito di tutto punto, sedendosi per aspettare la colazione
"Non ho ringhiato!" esclamò contrariato Kurogane sedendosi a sua
volta
"Ma l'hai guardato male" fece presente il biondo. Yui appoggiò le
tazze sul tavolo e poi si sedette anche lui
"Ah, non c'è nessun problema Fay! Non mi scandalizzo per così poco"
proclamò alludendo anche alla scena vista in bagno. La scena che Yui aveva
visto in bagno per sfortuna di Kurogane fu solo la prima di una sequela di
situazioni imbarazzanti. Dopo la colazione Kurogane aveva deciso di andare ad
allenarsi, era da tempo che non faceva i suoi allenamenti mattutini e quindi
credeva di essere un po' fuori allenamento, il problema era che il Fay si era
messo in testa di guardarlo mentre si allenava
"Ma perché? Mi daresti noia e basta, senza contare che ti annoieresti
tu" provò a farlo desistere Kurogane, nella speranza di levarselo dalle
scatole
"Io non mi annoio, se è Kuro-Pu ad essere al centro delle mie
attenzioni!" esclamò contento seguendolo in palestra. Nonostante tutto si
poteva dire che stava almeno zitto, a parte il sorriso da fesso e a Kurogane
infondo non dispiaceva. Il dramma venne appena Kurogane si dovette asciugare il
sudore, Fay nel tentativo goffo di dargli l'asciugamano inciampò sullo stesso
ritrovandosi tra le braccia di Kurogane, con il viso ad un centimetro dal suo e
puntualmente entrò Yui alla ricerca del fratello, infine li lasciò soli senza
dire nulla appena vista la scena e questa era solo una delle varie scenette
prima di pranzo, durante le quali spuntava perennemente Yui, nei momenti
peggiori. Dopo pranzo invece Fay aveva chiesto a Kurogane di aiutarlo nel
mettere a posto l'armadio.
"Scusa, ma è roba tua perché dovrei darti una mano?" chiese stizzito,
seguendo il biondo fino alla camera
"Perché l'armadio è tuo! E se Kuro-Chan non mi da una mano lo lascio
così" spiegò sorridente. Il ninja capitolò, anche se erano i vestiti
dell'idiota la casa era sua e quanto meno la voleva decentemente a posto, non
che fosse un maniaco delle pulizie, ma la prima volta che aveva visto la stanza
del biondo poteva dire che si trovava in una discarica e adesso aveva pura di
vedere in quali condizioni pietose era il suo povero armadio.
Definirlo sparito poteva considerarsi un eufemismo, i vestiti che uscivano dai
cassetti erano talmente tanti che l'armadio sembrava sul punto di scoppiare. Le
ante erano chiuse per miracolo, aprendole Kurogane si ritrovò sommerso da una
moltitudine di stoffa.
"Si può sapere che razza di armadio hai a casa tua?" chiese cercando
di immaginarsi la grandezza del mobile.
"Più o meno è il doppio di questo" disse l'altro tranquillamente.
Misero tutti i vestiti sul letto, cominciando a fare la cernita di quelli da
piegare e quelli da appendere. Il ninja nel piegare le varie maglie poté
constatare che, nonostante la vivacità di Fay, i colori delle maglie non
andavano più in la di un rosso scuro solo che la cosa non gli tornava, ogni
volta che Fay andava al bar, prima che bruciasse, Kurogane lo vedeva con
maglioni colorati e adesso erano tutti spariti.
"Ma i maglioni che mettevi al bar dove sono?" chiese perplesso. Fay
si girò verso il collega, mentre appendeva i pantaloni, anche quelli non più di
tanto colorati
"Quali maglioni?" chiese da finto tonto, tornando al suo lavoro.
"Quelli colorati che, vedevo ogni santa mattina!" esclamò Kurogane,
non che non ci stesse bene, ma la superficialità con la quale gli aveva mentito
lo aveva fatto arrabbiare.
"Ah, quelli? Non sono miei, sono di Yui-Chan" spiegò chiudendo le
ante, apprestandosi a riempire i cassetti. Kurogane non trovò strano il fatto
che tra fratelli si prestassero i vestiti, contando il fatto che erano gemelli
gli sembrava più che logico. Ma il fatto che Fay avesse colori cupi mentre il
fratello no lo isospettiva, ma forse erano soltanto gusti e comunque Fay non
gliel'avrebbe di certo spiegato quindi preferì rimanersene zitto. Dopo due ore
dall'aver messo a posto l'armadio, Watanuki fece la sua comparsa a casa Suwa,
riuscendo a non essere incenerito da Kurogane consegnò la lettera e scappò via
il prima possibile.
"Kuro-Tan! Bisogna andare in Euroa!" esclamò contento il biondo
saltellando per tutta casa. La lettera recava il nuovo lavoro, dovevano andare
in Europa più precisamente a Pisa in Italia e fare una foto alla torre
pendente** di piazza dei miracoli. Il viaggio sarebbe stato lungo tre giorni e
per sfortuna del ninja avrebbero passato una notte sull'aereo. Yui sarebbe
rimasto in casa Suwa, anche se Toya si era preso la responsabilità di andarlo a
trovare ogni tanto con Yukito e Sakura.
Appena saliti in aereo Kurogane cominciò a sudare freddo, odiava quegli affari
volanti e non ne sapeva nemmeno il motivo, come non capiva la felicità del collega
nell'adare a Pisa.
"Ma come Kuro-Sama! L'Italia è la patria dell'arte e dell'architettura, è
li che sono nati e cresciuti i grandi artisti del rinascimento" spiegò
elettrizzato
"Non pensavo ti piacessero le opere d'arte!"
"Beh, non sono un esperto, ma adoro vedere il lavoro di maestri come
Leonardo da Vinci o Raffaello, per non parlare di Michelangelo e
Donatello" spiegò il biondo non vedendo l'ora di atterrare.
Atterrarono all'aeroporto di Pisa di prima mattina, andarono diretti in albergo
per posare le valige e poi decisero di andare subito a piazza dei miracoli per
fotografare la torre pendente. La torre era veramente pendente e sembrava
dovesse cadere da un momento all'altro.
"Sai Kuro-Chu la torre pendente è in realtà il campanile del duomo e sai
perché pende così?"
"No, ma scommetto che me lo spieghi!" esclamò mentre faceva la foto.
"Era per via delle fondamenta, per questo anni dopo che
l'avevano costruita hanno deciso di alzarle il basamento da una parte, per non
farla crollare, anche se sta sprofondando sempre di più***!" spiegò
leggendo il librettino con su scritto Pisa. A Kurogane sembrava un turista, ma
l'espressione con la quale gli spiegava le nozioni di storia dell'arte era
talmente raggiante, che poteva dire di aver visto la verità in quegli occhi.
Dopo la foto decisero di visitare Pisa, visto che c'erano ne approfittarono. Più
giravano e più Kurogane si rendeva conto che Fay adorava davvero l'arte. Ogni
quadro, ogni statua che vedeva lo faceva accendere come un bambino, si poteva
toccare e vedere la felicità del ragazzo al solo guardare quelle opere vecchie
di anni. Oltre a Pisa decisero di fare un giro anche a Firenze, Lucca e Genova
dove andarono a vedere il famoso acquario come ultima tappa.
In albergo Fay si divertiva a guardare i vari libri di opere comprate durante
la giornata, mentre Kurogane tentava di dormire sebbene la luce accesa sul
comodino del biondo gli desse noia.
"Potresti spegnere la luce e dormire, hai tutto il viaggio di ritorno per
guardare i libri!" protestò pensando al viaggio in aereo che avrebbero
fatto.
"Quanto protesti Kuro-Pin! Non fare il cane vieni anche tu qui a guardare
e fatti una cultura"
Vedere Fay con quell'espressione felice, poteva dirsi una rarità, sembrava che
tutti i suoi problemi si fossero dissolti grazie alle opere che vedeva in foto.
Kurogane era stanco, ma poter vedere il collega felice lo rendeva felice a sua
volta.
A casa Suwa intanto, dopo che Sakura e Toya avevano salutato e ringraziato per
la cena, con il gattino che ogni tanto miagolava contento delle attenzioni del
ragazzo Yui decise di andare a letto, ma un rumore lo fece desistere. Shiro
cominciò a soffiare e Yui non ne capiva il motivo, poi come un fulmine a ciel
sereno sentì una voce da fuori la casa e uscendo nel giardino poté vedere l'uomo
che gli aveva distrutto il bar, davanti a lui fuori dal cancello
"Buona sera! Mangiato bene?" chiese Kamui sorridendo.Yui prese il
gattino in braccio, restando all'intermo del giardino. Sapeva che li dentro era
al sicuro quindi non si sarebbe schiodato di li per nulla al mondo "Non
voglio far del male al gatto e nemmeno a te! Devi solo seguirmi"
"So benissimo che non puoi farmi nulla se rimango dentro il confine della
casa di Kurogane-San"
"Questo è vero, ma vedi i fantasmi hanno un campo di raggio limitato"
cominciò a parlare "Per esempio non possono lasciare il perimetro della
loro dimora"
"E allora, che centra? Io sono dentro!" esclamò non capendo
l'allusione mentre tentava di calmare il gattino, il vento cominciava ad
alzarsi e la neve cadere
"Tu sei dentro il raggio d'azione, ma loro no!" esclamò facendo
apparire uno specchio. Dal vetro dell'oggetto, Yui poteva vedere Kurogane
litigare con il fratello sul fatto di spegnere la luce e vederli correre per
tutta la camera d'hotel "Vedi loro non hanno protezione! Potrei benissimo
far del male al tuo adorato fratello. A meno che, tu non mi segua
gentilmente"
"Gli faresti lo stesso del male, quindi perché dovrei crederti?" i
bianchi fiocchi cominciavano a vorticare attorno ai due protagonisti
"Ti conviene seguirmi, o preferisci che butti giù la casa?" chiese
mentre il vento cominciava a sovrastare la sua voce. Yui in pigiama sentiva il
freddo salire, ma non poteva lasciare il fratello in pericolo "Mi
basterebbe buttare giù il cancello, per restringere il limitare di casa
Suwa!"
"MIO FRATELLO MI ODIEREBBE SAPENDO CHE MI SONO FATTO RAPIRE PER
PROTEGGERLO! Ne morirebbe e non posso permetterlo ha già sofferto troppo"
disse urlando "E poi non ho paura di te!"
"Bene!........" esclamò semplicemente. Il cancello di casa Suwa si
aprì con una folata di vento e Yui ne fu investito.
Al negozio Yuko aprì gli occhi lentamente, mentre Clow sorseggiava il the
"Non avresti potuto fare nulla, anche se fossi stata li" fece
presente il mago.
"Mi chiedo come reagirà Fay!"
"L'unica cosa che possiamo fare è evitare che Fai Wang, scopra come usare
i poteri di Yui!"
Sull'aereo la mattina dopo Fay non vedeva l'ora di andare dal fratello e fargli
vedere i libri comprati. Prima sarebbero passati dalla casa di Yuko a darle la
foto e poi di filato a casa di Kurogane per farglieli vedere, o almeno l'idea
di Kurogane era questa, ma il biondino aveva altro in testa
"Tu vai da Yuko-San e io corro da Yui-Chan! Non vedo l'ora di vedere la
sua faccia alla vista dei libri" esclamò contento
"E perché dovrei andare io a casa della strega, posso darli io a tuo
fratello i libri!"
"No, voglio vedere la sua espressione e farmi una bella risata!" Yui
non disdegnava l'arte, ma quei libri gli odiava non sopportava il fatto che
facessero le foto di quadri che si potevano rovinare e Fay non perdeva
occasione per portagliene a bizzeffe facendolo arrabbiare. Kurogane si avviò
verso il negozio di Yuko trovandoci anche il mago Clow, che lui aveva visto si
e no due volte.
"Strega ho portato la foto!" esclamò non tanto convinto
"Complimenti per l'interpretazione, ti dovrebbero dare l'oscar per
sfacciataggine, vero Fay?" chiese la donna, ma non ricevendo risposta
spostò lo sguardo oltre Kurogane
"Se cerchi l'idiota è corso a casa per far arrabbiare suo fratello!"
spiegò il moro. Yuko spalancò gli occhi a tale affermazione, Fay non avrebbe
sopportato il fatto di non trovare Yui a casa e di certo Kurogane lo poteva
aiutare, ma se restava li era un problema
"Corri immediatamente a casa tua, fila" ordinò seria. Kurogane fece
una smorfia non capendo "Corri se non vuoi ritrovarti a sotterrare la
persona che ami" il ninja non capiva, ma se la strega gli diceva di
correre forse doveva farlo. Yuko sapeva che il biondo sarebbe impazzito al
sapere la sorte del fratello, impazzito a tal punto da darsi la colpa e farsi
del male.
Fay intanto era arrivato alla via nella quale c'era la casa di Kurogane mentre
pioveva, appena vide il cancello rotto capì subito che qualcosa non andava.
Entrato nel giardino una brutta sensazione lo pervase, ma si convinse che non
era altro se non una sensazione. Entrato in casa mise a posto l'ombrello e
trovò Shiro tristemente steso sul pavimento che miagolava, lo prese in braccio
e con i sacchetti si diresse verso la loro camera tentando di calmarsi, ma
sapeva bene che si sarebbe calmato solo nel vedere il fratello sano e salvo
"Yui-Chan.....Yui-Chan..!" cominciò a chiamare, nella speranza di
sentire la risposta "Yui-Chan ti ho portato un regalino" silenzio
"Avanti Yui-Chan rispondi! Non farmi ceri scherzi..." rise nervosamente
Fay. Il miagolio di Shiro era l'unico rumore, la paura lo avvolse, se il
fratello fosse stato a casa di Sakura o Shaoran avrebbe lasciato un biglietto o
qualcosa di scritto e invece non c'era nulla, nemmeno Yui. Aprì la porta della
camera trovandola vuota il panico lo pervase, cercò per tutta casa: In cucina,
in bagno, nella palestra e anche in giardino, ma del fratello non c'era
traccia. Fece cadere la busta con dentro i libri e con il gatto in braccio
corse fuori dal cancello, era sempre successo così ogni volta che succedeva
qualcosa scappava era nella sua natura ed era anche il modo migliore per
sfogarsi.
Kurogane correva verso casa, quando girato l'angolo per la via di casa sua vide
Fay correre verso di lui con la testa china. L'impatto fu improvviso e
inevitabile, caddero a terra tutti e due compreso il gatto che, cominciò a
leccarsi il pelo, forse per l'acqua che cadeva. A Kurogane cadde L'ombrello e
cominciò a bagnarsi pure lui
"Ma che diavolo! Tieni la testa alta quando corri!" lo rimproverò
Kurogane. Fay non rispose tenendo la testa china, Kurogane non sapeva che
aveva, ma doveva essere sconvolto per qualcosa se usciva di casa senza
l'ombrello. Gli alzò il mento trovandosi davanti ad un viso bagnato, non sapeva
se di pioggia o di pianto "Che è successo, hai litigato con tuo fratello per
i libri?" chiese sarcastico, il biondo gli si fiondò addosso stringendo la
stoffa bagnata cominciando a dire frasi sconnesse e senza senso
"Yui-Ch.......preso! I....io..non. Colpa....mi...mia"
Il ninja non capiva, ma alzando lo sguardo verso casa vide il cancello mezzo
rotto e Yui non era uscito fuori, cosa strana vista l'espressione di Fay. Non
gli ci volle molto per capire l'accaduto, di sicuro Yui non si trovava più in
casa e se Fay si comportava così di certo non se n’era andato con le sue gambe
"L'hann..............nno pre.....so. È colpa mi...mia!" si incolpò
Fay soffocando i singhiozzi sul petto di Kurogane. Il ninja lo strinse forte
rimanendo seduto sull'asfalto bagnato cercando di calmare il collega. Porto la
mano destra alla testa bionda, mentre con il braccio sinistro lo prendeva per
le spalle. Fay sentì caldo e le lacrime presero a scendere come un fiume
in piena, mentre lui non capiva più nulla, nemmeno di quello che diceva
"L'hanno preso...l'hanno preso! È colpa mia" continuò a dire
"Tu eri a chilometri di distanza! Come potevi sapere" lo rassicurò
Kurogane. La felicità che gli aveva visto in volto quella stessa mattina e il
giorno prima si era volatilizzata in un attimo come se non dovesse essere
felice, come se la sua vita dovesse essere un dolore unico. Il moro accentuò la
stretta sul corpo del collega cominciando ad accarezzargli la testa con fare
protettivo, come era solita fare sua madre quando aveva gli incubi "Lo ritroveremo!"
tentò di dire, ma la mente di Fay era altrove, molto probabilmente non si
rendeva nemmeno conto che era tra le braccia di Kurogane, aveva solo una
persona in mente
"ME L'HANNO PORTATO VIAAAAA!" urlò finendo in un pianto dirotto
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Il capitolo inizia bene, ma finisce male, tipico di una
telenovela. Yui è stato preso e adesso come si evolveranno le cose? E come si può
usare il potere di Yui? Domande le qui risposte sono nel continuo della storia.
Forse il capitolo è un po' triste, ma alla perdita di un fratello chiunque
reagirebbe così e poi Fay è Fay però Kuro-Pon è un cavaliere vedrete che lo
farà rinsavire ^^
* I bagni turchi, sono le saune nelle quali si può fumare sigari (esistono che
volete che vi dica ^^''). Immaginatevi una sauna piea di fumo di sigaro, non ci
si vede più nulla.
**La torre pendente è diventata il simbolo di Pisa grazie alla sua particolarità,
nata da un'errore dell'architetto sulla scelta del terreno come spiega Fay
dopo. L'dea di mandarli a Pisa mi è venuta qualche giorno fa, quando stavo
andando con mia sorella a vedere la sede della sua università e credetemi se vi
dico che piazza dei miracoli era piena come un uovo, si potevano vedere i
svariati turisti che facevano la foto alla torre con il gioco della prospettiva
di tenerla loro, praticamente il primo in cima faceva la foto a tutti quelli
che tentavano di 'tenere' la torre.
***Quello che ha detto Fay
è vero. In fatti l'architetto (del quale mi sfugge
il nome) decise di edificare li il campanile (non usato come campanile,
per paura che cadesse al suono delle campane), ma il terreno cedette
dopo i
primi due piani e visto che ci volevano troppi soldi per spostarla
decisero di
continuare a costruirla, ma il terreno la faceva storcere sempre di
più e per
compensare alzarono l'ultimo basamento. Solo che
quell’accorgimento non serve a
niente e la torre sta cadendo sempre di più nonostante si sta
provando a
tenerla su ancora oggi.
SakuraX16: Scusa l'attesa, ma con l'inizio della scuola è davvero dura. Sono
felice che ti sia piaciuto credevo di aver fatto una cavolata ^^'. Sarei felice
se ti piacesse anche questo
Ne-chan: Fay si fiderà di Kurogane sopratutto ora che Yui non c'è, Yukito è
molto sadico secondo il mio punto di vista, nonostante la faccina che si
ritrova. La scuola è una persecuzione finirà mai? Kurogane è un uomo da terra,
mi sembrava logico fargli odiare e avere paura degli aerei
beal95: Fay vorrebbe aiutarlo, ma sai Kurogane è molto orgoglioso quindi sarà
un po' difficile. Comunque adesso Fay starà proprio appiccicato al suo maritino
quindi ne vedremo delle belle. La frase di Yukito la puoi intendere in tutte e
due le maniere, anche se visto che c'incastra Tomoyo io opterei per la prima. Sono felice che
il capitolo ti sia piaciuto e scusa per il ritardo, alla prossima.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 17 *** Sicurezza e orari ***
barù 17
Il diciassettesimo
capitolo godetevelo. BUONA LETTURA
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
XVII° Capitolo: SICUREZZA E ORARI
Si svegliò di soprassalto aprendo di scatto gli occhi
azzurri, ancora bagnati dalle lacrime. Era dentro un letto molto grande e
caldo, non assomigliava al suo letto e nemmeno a quello in qui aveva dormito in
quella settimana, si alzò a sedere sul materasso cercando di capire cosa fosse
successo e dove si trovasse. Tutto in torno vedeva farfalle, all'inizio credeva
di avere le travecole, ma poi si ricordo la passione di Yuko per quell'animale
e allora capì che era al negozio, probabilmente in una delle camere interne. Provò
a scendere dal letto, ma una voce lo fece desistere.
"Non ti alzare, resta sdraiato!"
"Kuro-Pon?" chiese stupito il biondo, non si era accorto della
presenza del collega. La camera era abbastanza illumina sebbene fuori fosse
buio, ma Kurogane era bravo a nascondersi da bravo ninja. Si avvicinò al letto
e ci si sedette sopra accanto alle gambe di Fay che, era sprofondato nel
cuscino "Dove sono?" domandò infine
"Nel negozio della strega, il letto è suo!" rispose. Fay si guardò
attorno con fare incerto, anche se la vista era mezza ostruita dal cuscino
"Non c'è più?" chiese fleilmente tornando a guardare il collega.
Kurogane chiuse gli occhi e poi strinse la mano sul piumone nel tentativo di evitare
di farsi del male colpendo la
parete. Fay levò un braccio da sotto le coperte e con la mano
andò a sciogliere il pugno a sangue di Kurogane, a quel tocco il ninja spalancò
gli occhi trovando lo faccia placida del biondo che gli sorrideva
"Non è colpa tua!" esclamò stringendogli la mano tentando di
trattenersi dal fiondarglisi addosso. Voleva certezze e qualcuno a cui
aggrapparsi ed era cero che Kurogane potesse essere l'unico, il moro ricambiò
la presa sulla mano e poi deciso guardò gli occhi stupiti di Fay per poi abbassarsi
e abbracciarlo da sdraiato
"Neanche tua" gli sibilò nell'orecchio. Fay svicolò la mano dal
collega portando le mani sopra la sua schiena. Era diventato tutto più facile
dopo lo sfogo sotto la pioggia e non solo per lui, ma anche per Kurogane
"Kuro-Chi!...." cominciò muovendo la testa in maniera tale che il
naso si perdesse tra il profumo del collo di Kurogane ".....Lo rivoglio in
dietro!" finì di parlare. Kurogane si scostò quel tanto che bastava per
tornare a guardarlo negli occhi. Il solo vedere le lacrime bagnare quel viso,
la notte prima, gli aveva acceso qualcosa non voleva farlo soffrire, non voleva
vederlo amareggiato si era scoperto ad amarlo in meno di un secondo
"Lo riporterò indietro, a costo di trattarlo come se fossi tu!"
rispose per poi chinarsi e baciarlo. Fay rispose dopo pochi minuti a quel bacio
dolce e pieno di rassicurazioni. Intanto Yuko da fuori la porta aveva assistito
alla scena con Clow presente
"Ora sanno cosa vogliono!" esclamò la donna sorridendo
"La domanda è: ce la faranno?" chiese sarcastico il mago. La donna
non parlò e chiuse le porte della camera dalla quale stavano uscendo i primi
ansiti e gemiti da parte dei coinquilini.
Si svegliò di soprassalto aprendo di scatto gli occhi azzurri, trovandosi da
vanti una specie di schermo trasparente, ostruito da delle sbarre che
costituivano la sua prigione come una cella
"Vedo che, il nostro ospite si è svegliato!" parlò una voce
nell'ombra "Come ci sentiamo? Spero bene!"
"Lei chi è?" chiese acido il biondo alzandosi da terra
"Questo non ha importanza, l'importante è che tu sia qui"
"Quindi è lei che vuole distruggere il mondo, attraverso me?"
"Perspicace! In ogni modo ho bisogno dei tuoi poteri"
"Mi spiace per lei, ma non so ancora come fare ad usare i miei
poteri" spiegò cercando di convincerlo che, lui non gli sarebbe servito a
niente. In effetti non sapeva ancora scatenare tutta la sua forza, almeno non
con la sua volontà e quindi l'utilità che avrebbe avuto sarebbe stata pari a
zero.
"I pianeti si allineeranno tra tre giorni, quindi ho tutto il tempo per
capire come farteli rivelare" spiegò sedendosi e accendendo la registrazione
dell'incendio al negozio "Qui c'è la risposta e quando la troverò farò di
tutto perché tu possa sprigionare il tuo potere!"
Yui sapeva cosa serviva per far azionare il potere, se n'era reso conto quando
aveva visto il fratello svenuto nel suo locale, ma se Fai Wang trovava la
maniera era sicuro che, lui avrebbe perso completamente la ragione e di
conseguenza i quattro elementi avrebbero spazzato via tutto
"La prego
Kurogane-San non lasci mai mio fratello da solo!"
sospirò sperando che non succedesse il peggio
La notte era solo a metà del suo ciclo e Fay se ne stava al calduccio nel letto
coccolato da Kurogane. Aveva bisogno di un pilastro, una persona che lo capisse
e consolasse, ma quella persona doveva essere Kurogane e nessun'altro,
altrimenti si sarebbe sentito solo e sperduto. Kurogane al contrario non voleva
lasciarlo andare, le lacrime viste la notte prima gli rimbombavano in testa
come i singhiozzi. Non riusciva a capacitarsi di non essere riuscito a dare una
mano e vedere il collega piangere, affidargli la sua disperazione non aveva
aiutato per niente. Quella notte si erano detti tutto senza dire nulla, le
parole non erano servite, solo i gesti erano riusciti a sbloccarli e Fay sapeva
che finché Kurogane fosse stato lì non avrebbe avuto niente di cui aver paura.
Chiusero gli occhi riuscendo a dormire, cullati dal suono della pioggia fuori.
La mattina successiva, Yuko congedò i due lasciandoli tornare a casa Suwa con
Fay che, non si smuoveva di un millimetro da Kurogane
"Mi raccomando non fate partite di testa, chiederò a Kakei se sà qualcosa,
per il resto voi statevene in casa! Chiaro?" disse la donna seria. Sapeva
cosa aveva in mente Fay, ma doveva impedirglielo non poteva permettere
che morisse nel tentativo di salvare il fratello
"Non preoccuparti strega, se quest'idiota fa una cavolata gli tiro un
pugno!" esclamò scompigliando i capelli biondi del collega. La donna
sorrise non ci sarebbero stati problemi Kurogane ora sapeva cosa doveva fare.
"Hai la mia approvazione!" rispose poi rientrando nel negozio. Fay e
Kurogane si avviarono verso casa in silenzio e più si avvicinavano alla via più
Fay si irrigidiva. Kurogane gli prese la mano, stringendogliela forte e Fay
chiuse gli occhi guidato dal collega.
Intanto Kiaile aveva trovato abbastanza materiale da dare al capo. Aveva capito
come far funzionare i poteri di Yui e anche il punto debole di Kurogane, il
quale fino a quel momento non c'era. Era sicuro avrebbero preso due piccioni
con una fava, non aveva fatto i conti con Kurogane però. Il ninja si era
accorto di essere seguito e appena lasciato Fay in salotto si diresse fuori
fermando Kaile prima che andasse da Fai Wang
"Ora mi dici chi sei, da dove vieni e cosa vuoi!" esclamò con tono di
comando. Kaile si ritrovò la katana del ninja alla gola e temendo per la sua
vita raccontò tutto del piano di Fai Wang.
"Quindi deve ancora aspettare tre giorni per il suo piano? Bene lo
anticiperemo, dimmi dove è la sua base!" Kurogane non avrebbe permesso che,
la tristezza dipingesse ancora gli occhi dell'unica persona che lo aveva voluto
accanto e quindi a costo di morire lo avrebbe aiutato. Il ragazzo raccontò
tutto tranne, ciò che aveva scoperto sui punti deboli e il come fare a
scatenare Yui. Kurogane dopo averlo fatto svenire lo lasciò sulla strada
tornando da Fay che in cucina si stava preparando della camomilla. Kurogane lo
abbraccio da dietro e Fay si lasciò cadere chiudendo gli occhi
"So dove possiamo trovare tuo fratello!" gli disse. Fay rinsavì e girandosi
guardò Kurogane, trovandolo più serio che mai "Ma tu devi fidarti di
me!" proclamò
"Ma Kuro-Pon io, mi sono sempre fidato!" esclamò lui non capendo
"Allora raccontami il tuo passato, e cosa è successo all'orfanotrofio!"
"Come fai a sapere dell'orfa.............."
"Devi dirmelo!" lo blocco tentando di fargli capire che la cosa era
molto importante. Fay sospirò e abbassò la testa, non voleva ricordare di nuovo
l'orrore che aveva visto da bambino e gli anni all'orfanotrofio non erano dei
più felici. Kurogane lo riabbracciò sapeva quanto poteva essere dura, ma non
doveva tentennare avevano solo tre giorni "Lo so che è triste, ma abbiamo
solo tre gironi di tempo!" spiegò. Il biondo si staccò dall'abbraccio
sedendosi ad una sedia
"Non sarà meravigliosa come storia!" avvertì
"Ci sono abituato" sorrise sghembo sedendosi a sua volta. Shiro entrò
in cucina e si accovacciò sul grembo di Fay saltando. Mentre il ragazzo
raccontava, si faceva coccolare e anche il moro si mise a fargli le coccole
sotto il mento che lui accolse facendo le fusa.
Dopo le spiegazioni Kurogane capì che, la felicità, i sorrisi e le varie uscite
di testa del collega erano solo un modo di sfuggire dalla realtà e dal mondo
esterno. Voleva solo vivere normalmente e non far preoccupare il fratello, ma
adesso che Yui non c'era non aveva bisogno di mentire. Il ninja si chiedeva
come, dopo tutti quegli orrori visti, potesse ancora sorridere anche se per
finta, gli prese le mani tra le sue, erano cos fragili e piccole rispetto alle
sue enormi e forti, come anche le spalle che, seppur fini avevano sopportato un
peso fin troppo grande, per troppo tempo.
"Perché non me l'hai raccontato prima?" chiese
"Credevo che tu mi avresti odiato, come tutti gli altri!" sussurrò il
biondo tenendo la testa bassa
"Le persone in quell'orfanotrofio, ti credevano un mostro perché non
sapevano vedere più la del loro naso. L'umano ha paura di cose che non conosce
e le evita, certe volte ripugnandole come cose orribili" disse alzando il
viso a Fay "Ma solo perché loro ti odiavano non vuol dire che io farò lo
stesso!" esclamò per poi baciarlo. Fay appena Kurogane si stacco gli
appese le braccia al collo facendo sobbalzare Shiro per il movimento delle sue
gambe. Ora sapeva che non lo avrebbe lasciato mai.
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Lo so è un po' corto, ma ormai siamo alla fine (e pensare che la credevo più
lunga -_-'), arriviamo di sicuro alla ventina, ma non so se la supero comunque
anche 20 capitoli sono un record per me, dopo questa vedo di finire quella del
violino se mi viene voglia per poi dedicarmi al prequel di Thief Mister prince
che sarà una One-Shot e nulla di più. Vorrei tanto fare una Fanfic su Beyblade
(ho vent'anni e guardo ancora le trottole), però incentrata sui bit power e non
sui blader anche se ci saranno anche loro, ed infine la fanfic originale che
avevo iniziato con un altro nik name che ho levato, ma non so poi vedrò intanto
finisco questa e quella appena iniziata della gita a Parigi. Come ultima cosa
volevo dirvi che domani posterò insieme al secondo capitolo di Parigi una
One-Shot della quale (forse e dico forse) farò una serie, che dire Tsubasa mi
ha presto troppo, arrivederci.
SakuraX16: Io la scuola la inizio di mercoledì quindi sono un po' più
rilassata, anche se l'anno prossimo ho l'esame. Devi sapere che io sono un
inguaribile romanticona e non lascio mai che una persona pianga per più di un
capitolo ed infatti in questo Kurogane ha già risolto (forse ho un po'
affrettato le cose, ma se conti che Fay ha dormito un girono intero)
harinezumi: Beh non che si sia tormento tanto, anche perché perfino Kurogane ci
è rimasto di sasso a vederlo piangere e si è sentito in colpa. I fratelli sono
una manna dal cielo per certe situazioni, ma in altre li vorresti far sparire
all'istante, sopratutto se sono più grandi di te. Non ti preoccupare se non recensisci
tutti i capitoli, mica la prendo a male e grazie dei complimenti.
Yua: L'armadio era suo e quindi ha solo fatto il suo dovere. Per quanto riguarda
l'Italia mi ci sono divertita un sacco. Il capitolo doveva finire così
altrimenti quando lo prendevano Yui?
Ne-chan: Dal dentista che sfiga, io non ci vado spesso (mai) da quando ho compiuto
diciotto anni, quindi me ne sono liberata. Per il capitolo ti dico solo che, lo
so è triste ma qui spero sarai contenta, sono andati aletto, anche se non l'ho
descritto, le scenette tipiche del bagno sono da scompisciarmi ha me è successo
molte volte, anche tra ragazzi certe volte, scoprendo solo dopo che si
azzuffavano ^///^. Per Pisa non ti sei persa niente, io da Milano sono venuta a
Viareggio e Pisa l'avrò vista almeno dieci volte è solo un ammasso di pezzi di
marmo che pende (il mio prof di storia dell'arte mi ammazza se legge questa
roba ^^'').
|
Ritorna all'indice
Capitolo 18 *** La prima regola: Proteggere chi si ama ***
barù 18
Scusate i capitoli corti e accontentatevi XP. BUONA LETTURA
^^
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
XVIII° Capitolo: LA
PRIMA REGOLA: PROTEGGERE CHI SI AMA
Il pomeriggio successivo decisero di andare da Yuko per il
da farsi, ma la donna lo liquidò così.
"Mi spiace, ma non siete abbastanza forti per combattere contro di loro!
Per il momento l'occhialuto la, che sorseggia il the, penserà ad una strategia
e voi continuerete con il vostro lavoro"
"Ma Yui-Chan è in pericolo! Non posso stare quì senza far nente!"
protestò Fay. Kurogane lo fermò per una spalla scuotendo la testa
"Kuro-Pon?" chise Fay
"Ha ragione, non possiamo andare là allo sbaraglio senza neanche un
piano" spiegò il moro guardandolo negli occhi. In effetti erano parecchio
forti, nemmeno Kurogane era riuscito a sconfiggerne uno come speravano di
distruggerli tutti. Fay abbassò la testa sconfitto e Kurogane gli scompigliò i
capelli "Sta tranquillo ho promesso di riportarlo indietro ed è quello che
farò!" esclamò risoluto, il biondo sorrise e Yuko li guardava serena
"Ah, se anche per gli altri due fosse così semplice. Io non servirei a
niente!" esclamò esasperata Yuko scuotendo la testa. Fay e Kurogane
la guardarono non capendo il significato delle parole."Non fateci caso,
pensavo tra e me. Il lavoro di oggi consiste nello scovare un gioiello molto
importante per una coppia quindi fate presto, è tutto scritto quì dentro"
spiegò la donna congedandoli. Fuori dal negozio Fay aprì la busta contenente le
istruzioni.
"La tappa è il museo Shinkansen*"
Fai Wang stava visionando il video per trovare la maniera di scatenare Yui. Gli
sfuggiva sempre qualcosa, anche se non sapeva cosa.
"Non capisco, come mai si èi scatenato?" si chiese mandando indietro
il video. Yui dal canto suo se ne stava rannicchiato dentro la sua cella e non
parlava, a malapena beveva e del cibo non ne voleva sapere. Si sentiva solo come
quando mettevano il fratello in punizione all'orfanotrofio e lui si
rannicchiava in un angolo ad aspettarlo. Seishiro gli portava da mangiare e
alcune volte gli faceva compagnia.
"Allora hai intenzione di mangiare oggi?" chiese ironico guardando il
vassoio pieno. Yui non lo guardava nemmeno anzi si rannicchiava ancora di più
su se stesso "Guarda che facendo così ti fai del male da solo" fece
presente l'uomo
"Non mi fareste morire, vi servo"
"Questo è vero, ma non sai come possiamo renderti la vita" scherzò
Kamui uscito dall'ombra
"Tanto la mia vita è sempre stata orribile, a parte mio fratello! Che
cambierebbe" ironizzò per non piangere. Voleva rivedere Fay tenerlo
vicino, voleva rivedere suo fratello.
"Quindi non ti cambierebbe nulla se ti torturassimo?" provò Seishiro
"Voglio mio fratello, voglio rivede Fay!"
"Mi spiace, ma non è possibile! Non sappiamo nemmeno dove sia!"
esclamò Kamui entrando nella cella per farlo mangiare a forza. Il biondo sputò
tutto e non inghiottì nulla di quello che gli veniva offerto. "Ma guada
che gentilezza, poi non ti lamentare se hai fame!" protestò Kamui. Fai
Wang apparve dall'ombra con un sorriso che non accennava a niente di buono
"Portatelo nel laboratorio!" ordinò. Kamui e Seishiro si guadarono e
poi fecero quello che gli era stato detto. Appoggiarono il prigioniero su un
tavolo freddo di metallo e gli attaccarono degli elettrodi sul petto, sulle
braccia e sulla testa. Lo legarono per evitare che scappasse
"Ha scoperto come farlo funzionare?" chiese Kamui al capo
"Si, ho scoperto la scintilla, ma sarete voi a farla scoppiare"
"Cosa dobbiamo fare?" chiese Seishiro. Fai Wang rise sadico e poi
guardò Yui che lo fissava terrorizzato scuotendo la testa
"No la prego, non lo faccia!" supplicò di non fare ciò che aveva in
mente. Il mago si rivolse ai due sottoposti ignorando le suppliche del ragazzo
"Trovate il fratello e uccidetelo!" ordinò, mentre accendeva lo
schermo davanti a Yui
Allo Shinkansen Fay aveva fermato il tempo, anche se era notte non si sapeva
mai. Corsero fino alla bacheca del gioiello aprendolo con un aggeggio starno
datogli da Kakei, solo che ad un certo punto sentirono dei passi in lontananza
"Se è di nuovo il ragazzino che ci tende uno scherzo lo ammazzo!"
esclamò Kurogane
"Kuro-Pon non essere così scorbutico e poi non penso che sia
Shaoron!" sorrise Fay mettendo la pietra in un sacchetto
"Quanto ancora durerà il tuo potere?" chiese il ninja tirando fuori la spada. Fay lo seguì con
lo sguardo mentre il collega si preparava a parare qualsiasi colpo
"Ancora venti minu.....!" Kurognae fu costretto a fermarlo e
farlo stendere, prima di parare un fendente d'aria proveniente dal corrisoio.
Seishiro fece la sua comparsa dal buio del corridoio sorridendo sadicamente
preparando di nuovo la
lama. Kurogane dal canto suo rimase seduto, poi si rivolse a
Fay dietro di lui
"Non ti muovere, chiaro?"
"Eh, che vorresti fare?" chiese Fay non capendo
"Non credo che lui sia venuto quì per dei convenevoli" rise sghembo.
Seishiro sempre sorridendo si avviccinò ancora di più e Kurogane alzò la spada
davanti a se pronto a parare di nuovo l'attacco "Che vuoi? Avete già
quello che vi serve!"
"Questo è vero, ma a quanto pare ha le batterie scariche!" si fermò
Seishiro a metà percorso "Il potere di Yui si attiva solo in una maniera,
abbiamo passato un girono per capirla e finalmente Fai Wang ce l'ha
fatta!"
"E sarebbe?" chiese Kurogane. Seishiro non rispose si limitò a
sorridere spostando lo sguardo verso Fay che tremava dietro a Kurogane. Il
ninja seguì lo sguardo dell'uomo e il cuore cominciò a pompargli a mille
"Diciamo che qualcuno gli deve morire davanti agli occhi"
Kurogane spalancò gli occhi partendo all'attacco "Credi che io sia venuto
da solo?"
"Come?" chiese Kurogane. Ad un certo punto un ombra calò alle spalle
di Fay e il biondo girandosi poté vedere Kamui arrivargli alle spalle. Fermò il
tempo e cominciò a correre fuori come gli aveva detto Kurogane, ma Kamui non
era uno sprovveduto e il potere di Fay durava solo qualche secondo su di lui e
mentre Kurogane era alle prese con Seishiro seguì l'altro verso l'uscita. Lo
trovò furoi nel piazzale prima del museo e creò una voragine attorno a loro
"Tu hai solo il potere di fermare il tempo, ma su di me non funziona se
non per qualche secondo...." spiegò "....Mi è stato ordinato di
ucciderti ed è quello che intendo fare. Tuo fartello ti sta guardando
salutalo" lo informò facendo apparire lo specchio e mostrandogli Yui steso
sul letto con i fili addosso.
Yui nel mentre poteva vedere il fratello terrorizzato davanti a se tramite lo
schermo che aveva davanti. Cominciò a divincolarsi e Fai Wang diede un ordine a
tutti gli scienziati li presenti che accesero delle macchine attaccate ai fili
sul corpo di Yui. Kamui cominciò a colpire Fay, ma non per ucciderlo bensì per
fargli provare dolore e basta, mentre l'incontro tra Seishiro e Kurogane
continuava.
"Perché dovete ucciderlo?"
"Il fratello usa il proprio potere solo quando è confuso e arrabbiato,
quale modo migliore se non uccidergli l'amato fratello davanti" la logica
era schiacciante, ma ora si esagerava
"Non ho alcuna intenzione di perderlo! Quindi devi morire tu"
Seishiro evitò il colpo scaraventando Kurogane alla parete, per poi portare la
mano al suo collo
"Non mi dire, te ne sei innamorato? L'amore porta grandi sofferenze e io
ne so qualcosa"
"Non mi interessano le tue problematiche d'amore, lasciami!"
"Mi spiace, ma non posso farlo. Visto che morirà Fay perché lasciarti in
vita!"
"Fay non morirà almeno finché io sarò vivo!" esclamò levandosi di
dosso Seishiro per poi correre fuori verso Fay, il qaule continuava a fermare
gli attacchi di Kamui senza contrattaccare. Non aveva armi ne poteri in grado
di fare un'offensiva e quindi era in netto svantaggio, al'improvviso arrivò
Kurogane dall'uscita. Il burrone creato da Seishiro li divideva e il ninja non
sapeva cosa fare quando d'un tratto una farfalla arrivò tra Kamui e Fay
rivelandosi poi essere Yuko
"Ora basta! Fai Wang non ti permetterò di arrivare al potere di Yui a
costo di rinchiudere Fay nel mio negozio"
Seishiro arrivato li da poco sorrise e scomparve imitato da Kamui. Il terreno
si ristese facendo scomparire la voragine creata e Yuko si girò verso Fay
ancora terrorizzato e seduto per terra. Kurogane provò ad avvicinarsi, ma una
ferita al fianco cominciò a sanguinare, questo bastò a destare Fay che si
fiondò sul moro
"Kuro-Pon! Stai bene?" chiese premendo la mano sopra quella di
Kurogane
"Una cosa è certa! Stavo meglio prima" ironizzò inginocchiandosi
"Mi spiace, è tutta colpa mia" singhiozzò il biondo. Kurogane non
aveva neanche la forza di urlargli contro e svenne li dov'era.
Al laboratorio Fai Wang si stava mangiando le mani dannando Yuko in tutte e
lingue del mondo. C'erano quasi riusciti, se Fay fosse morto Yui non avrebbe
più avuto controllo di se stesso lasciando libero il suo potere.
"Io quella donna la odio! Non la sopporto, arriva sempre nei momenti meno
opportuni!" digrignò tra i denti
"La prossima volta non falliremo!" si inchinò Seishiro
"La prossima volta non dovete fallire! Domani è l'ultimo giorno vedete di
darvi una mossa" ordinò adirato. Yui si stava riposando sempre disteso sul
lettino e legato, ma almeno sapeva che il fratello era in buone mani. I pianeti
erano quasi proti serviva solo che Yui si scatenasse e il piano di Fai Wang per
dominare il mondo sarebbe stato completo.
Kuorgane si svegliò nella sua camera da letto dove Fay lo stava medicando,
cambiandogli le fasciature al fianco ferito
"Sei diventata la mia balia?" scherzò cercando di alzarsi, però Fay
glielo impedì costringendolo di nuovo sul futon
"Non c'e niente da ridere, ci potevi rimanere secco" proclamò il biondo
bagnando la ferita con un panno e prendendo le bende pulite
"Questo vale anche per te" protestò Kurogane guardando il soffitto.
Non sentì più nulla dopo quella frase, nemmeno le mani di Fay si di se o il
frusciare delle bende, si girò trovando Fay a testa china che, nelle mani
teneva la stoffa bianca. Kurogane con un grande sforzo si alzò a sedere e Fay
accorgendosene troppo tardi tese le mani verso di lui per farlo stendere di
nuovo, ma furono fermate dal collega "Sto bene, non sono morto!" fece
presente stringendo la presa sui polsi del biondo come a testimoniare che lui
era li
"Ma hai rischiato di morire e tutto questo è successo per
colp...................." non fin' la frase, Kurogane lo aveva baciato e
stretto a se.
"La vuoi smettere di darti colpe che non hai" si arrabbiò il ninja
distaccandosi. Fay aveva gli occhi spalancanti, ma li richiuse subito
appoggiando la testa sulla spalla di Kurogane tirando un forte sospiro di
sollievo. Il ninja appoggiò una mano sulla testolina bionda scompigliandogli i
capelli, ricevendo come pagamento un pugno leggero sulla ferita "Ehi,
perché?" chiese offeso sentendo il fianco dolergli per la botta
"Così impari a farmi preoccupare!" esclamò contro la spalla Fay. Kurogane
alzò gli occhi al cielo e rise
"Non si può stare calmi un attimo con te" Fay si distaccò dalla
spalla prendendo la benda e cominciando a fasciare il collega sempre in
silenzio. Quella notte il biondo dormì con Kurogane, rannicchiato come faceva
da due notti ormai, era 'unica maniera per dormire. L'indomani sarebbero andati
da Yuko per sapere del piano preparato da clow.
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Sempre corto, ma pieno d'azione (almeno spero). Ora è in pericolo anche Fay, ce
la farà Kurognae
a salvare entrambi i gemelli o è una prova che va oltre l'aspettativa. E Fay
come reagirà, per non parlare di Yui: riuscirà a resistere?.
SakuraX16: Beh, ormai mi conosci, non faccio finire mai una storia male a meno che
non sia di mal umore io e per ore non lo sono. Alla prossima e aguri per
l'esame. ^^
harinezumi: Grazie dei complimenti. Ormai siamo alla battaglia finale, speriamo
che il piano ideato da Colw sia efficace. Per il resto ho fatto in modo che la
loro prima volta scuotesse un po' Fay dal rapimento di Yui e spero di esserci
riuscita. Alla prossima
beal95: Anche se commenti a sprazzi non è un problema, l'importante è che
leggi. Se uno scrittore non ha persone che leggono le sue storie cosa ci stò a
fare io quì -_-'?. Sappi che Kurogane è intenzionato a stare appiccicato a Fay
e non farlo soffrire, quindi ci saranno parecchie scene simili in questi ultimi
capitoli. La stessa frase è stato un colpo di genio, lo devo ammettere mi ci
sono divertita come del resto in tutta la storia. Alla prossima
e grazie ancora.
Ne-chan: Non me n'ero nemmeno accorta di aver seguito il fumetto e messo Yui in
una prigione, almeno è al chiuso e non in mezzo ad una tormenta. Per Kurogane e
Fay era l'ora che si dessero una mossa, per il resto grazie e continua a
seguirmi.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 19 *** La seconda regola: la vera forza è insita nel'amore ***
barù 19
Vi avevo avvisati che, non sarei stata capace di aggiornare
come prima e questo è un fatto, quindi vi annuncio che la fanfic sul viaggio in
Francia continuerà appena finisce questa. I capitoli verranno aggiornati di
martedì e sabato. Sono gli unici giorni altre al venerdì che esco prima da
scuola (vi sembra normale mandare gli alunni a suola di sabato per sole due ore
d'inglese? -_-''). BUONA LETTURA
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
XIX° Capitolo: LA SECONDA REGOLA: LA VERA FORZA È INSITA NELL'AMORE
Durante la
notte Kurogane, dopo essersi accertato che Fay dormisse andò
nella palestra e tolse la spada del padre dalla bacheca. Non l'aveva più
toccata da quando erano morti i suoi genitori e sentire sotto le sue dita il
metallo dell'elsa intagliata, faceva un certo effetto. Ogni movimento di lama
produceva un suono riconducibile ad una sinfonia, dolce e piena di tristezza.
Cominciò ad allenarsi con quella lama, suo padre la usava solo durante i
tornei* e le cerimonie importanti, non l'aveva mai usata per ferire o uccidere,
ma in quel momento lui aveva bisogno di un arma abbastanza potente che,
resistesse al nemico. Il padre avrebbe capito, gli aveva insegnato fin da
piccolo a proteggere le cose a lui importanti a costo di rimetterci lui stesso,
quindi una spada, quella spada poteva essere sacrificata per salvare Fay, ne era
sicuro.
"Credevo di averti lasciato nel letto addormentato!" esclamò Kurogane
sentendo i passi di Fay lungo la palestra.
"E io credevo di trovarti al mio fianco" fece
ripicca il biondo. Fay vide la spada in mano al collega e ne rimase stupito,
dall'ultima chiacchierata su quella spada, aveva capito che Kurogane non
volesse usarla per nessun motivo, invece ora era lì ad allenarsi con quella
stessa katana. "Hai preso la spada di tuo padre, perché?" chiese.
"Mio padre era un uomo d'onore e mi ha insegnaro ad esserlo a mia volta!
Questa è la spada più forte che io conosca, domani ci potrebbe dare una
mano" spiegò guardando la lama
"Se è uno sforzo per te usarla, non voglio che tu lo faccia" disse
triste Fay guardando il compagno con rammarico.
"I sentimenti che provo non sono falsi e non mi sforzo di provarli! Se
questa katana potrà salvare la vita a te o a tuo fratello, sarò fiero di
usarla" proclamò girandosi verso Fay, il quale si stupì abbondantemente da
quelle parole.
"Ma potresti perderla" abbassò la testa
"Può darsi, ma se perdessi la spada perderei un ricordo del passato, ormai
da dimenticare!" esclamò avvicinandosi al biondo e accarezzandogli i
capelli gli fece alzare la testa abbassata "Se perdessi te, per paura di
usarla, perderei qualcosa di molto più importante"
"Cosa?" chiese quasi piangendo Fay, stringendo spasmodicamente le
maniche del suo kimono.
"L'amore e ogni cosa ad esso legata" rispose.
Nel covo di Fai Wang, il mago era in fermento. Aveva bisogno del potere di Yui,
ma finché Fay fosse stato al sicuro nella casa del ninja non poteva attivare i
poteri del ragazzo.
"Come fare? Come posso farlo uscire da quella casa?" si chiedeva,
seduto davanti alla cella del biondo, ormai senza un minimo di forza neanche
per piangere. Il dolore che Yui provava era paragonabile a quello della tortura
più orribile, ma il pensiero del fratello al sicuro lo rasserenava e per Fai
Wang era solo un guaio.
"Vuole che distrugga la casa, signore?" chiese Kamui. Aveva già
buttato giù il cancello ed era certo che non gli ci sarebbe voluto molto a
buttare giù l'ingresso.
"No, se buttassi giù la casa i fantasmi che ci abitano se la prenderebbero
con te!" esclamò alquanto arrabbiato.
"Come signore?" chiese
"I fantasmi sono esseri umani morti, prima di finire il loro lavoro. Se tu
distruggessi il luogo dove vivono e dl quale non possono separarsi, non faresti
altro che farli arrabbiare!" spiegò alzandosi da sedere. Arrivò davanti
alla cella, gurdando Yui in maniera piuttosto superficiale "La tua speranza
è riposta in quel ninja vero? Ma sappi che prima o poi si dovranno separare ed
è allora che noi colpiremo"
Yui alzò il capo, come a segno di ver sentito e molto debolmente aprì la bocca.
"Basta......basta che non lo lasci solo fino alla
mezzanotte di domani!" fece presente, pensando all'allineamento dei
pianeti
"Ho aspettato vent'anni, cosa mi costa aspettarne altrettanti?"
chiese ridendo. Yui spalancò gli occhi incredulo al sentire certe parole
"Se non riuscirò ad uccidere tuo fratello domani, posso sempre provarci il
giorno dopo e quello dopo ancora. L'importante e che tu rimanga in mano
mia" rise ancora più forte Fai Wang andandosene dalla stanza insieme a
Kamui. A Yui veniva da piangere, ma gli mancavano le forze e il sapere che il
suo destino poteva essere il rimanere in una gabbia con la paura di scoprire,
un giorno della morte del fratello non lo aiutava per nulla.
Kurogane rimise Fay a letto assicurandosi che non si alzasse più.
"Mi devo allenare, non ho mai usato quella spada se non in stato d'inconscienza. Tu
dormi, domani ti sveglio io!"
"Ma...."
"Ma, nulla. Dormi o ti lego!" Fay capitolò e facendosi
rimboccare le coperte si addormentò. Kurogane uscì dalla stanza, chiudendosi la
porta alle spalle, percorse il corridoio fino alla cucina, quando un suono, una
voce famigliare lo fece entrare dentro. La stanza sembrava vuota, le pentole
della cena e i piatti sporchi, stavano ancora sul lavello, ma nessun'essere
vivente era in quella stanza. Se ne stava tornando sui suoi passi quando una
mano afferrò la sua.
"Non andartene, ti devo parlare tesoro mio" Il
ninja si girò piano e vedendo la proprietaria di quella voce ne rimase
sconvolto.
"Madre" sibilò. La donna sorrise e lasciò la mano del figlio per
sedersi su una sedia.
"Se mi hai riconosciuta, non devo essere cambiata poi più di tanto! Giusto
Kurogane?" chiese lei sempre sorridendo, facendo segno al ninja si sedersi
"Sei confuso, nel vedermi?" domandò a donna
"Tu sei morta, giusto? Non è stato un sogno?"
"La mia morte e quella di tuo padre, sono state un grosso peso da portare
vero? Io stessa non mi resi conto di nulla" disse la donna, ma vedendo
il figlio sempre più confuso continuò a parlare "Quando tuo padre ed io
siamo diventati fantasmi, abbiamo deciso di proteggerti da tutto e tutti,
cercando di renderti felice. La prima parte non si risolve molto facilmente, ma
la seconda è già finita!"
"Cosa stai tentando di dirmi, Madre?" chiese il ninja ripresosi dallo
shock. Rivedere sua madre non era propriamente una bella notizia, sopratutto se
parlava del passato e dello stato attuale delle cose, ma il solo fatto di
rivederla aveva reso felice Kurogane
"Sempre dritto al punto. Sei uguale a tuo padre!"
"Madre!" mugolò il figlio chiudendo gli occhi, quasi seccato.
Sembrava che il fatto di vedere sua madre da fantasma lì davanti, non lo sconvolgesse
più così tanto.
"Sono venuta per salutarti, il mio compito è finito"
"Come?"
"Sono rimasta, per poterti portare felicità e rendere la tua vita ricca di
ogni cosa bella a questo mondo e adesso che quel ragazzo è quì, io non servo!
Ma non ti preoccupare, non ti lasceremo solo, tuo padre ti proteggerà fino alla
morte"
"Stai dicendo che mi lasci, mi abbandoni come da bambino?" sbatté le
mani sul tavolo alzandosi. La madre sobbalzò e sorrise alzandosi a sua volta,
vedendo il figlio tremare
"Tesoro, ascolta! Ho avuto la possibilità, seppur da lontano di vederti
crescere e vedere l'uomo che sei diventato, mi ha dato una gioia che non
pensavo di poter provare in queste condizioni. Non pensare che io ti abbandoni,
non ho mai pensato di farlo e mai lo farò!" esclamò decisa. Kurogane chiuse
gli occhi stringendo i pugni, potendo vedere la madre svanire davanti a lui. Le
lacrime cominciarono a scendere. " Non dimenticarti Kurogane che le
persone muoiono veramente solo quando vengono dimenticate. Vivi al meglio,
proteggendo quel ragazzo con tutte le tue forze" finì di parlare abbracciando
il figlio per poi dissolversi nel nulla, non prima però di esalare un'ultima
frase all orecchio di Kurogane "Ricorda che ti ho sempre voluto
bene!"
Kurogane rimase fermo in piedi, con i pugni ancora stretti e le lacrime che
scendevano dagli occhi senza controllo. Stette in quelle condizioni per delle
ore, fino a che non sentì un urlo dalla camera dove Fay dormiva, senza pensarci
si precipitò da lui, trovandolo ad ansimare, mezzo sudato
"Kuro-Pi" sospirò Fay tentando di riprendere fiato. Kurogane si
avvicinò lento al futon e sedendosi abbassò la testa prendendo un bel respiro
"Ti ho fatto preoccupare?"
"Si, temevo che qualcuno potesse essere entrato!" esclamò apprensivo,
non schiodando il viso da terra
"Mi spiace, ma ho paura per Yui-Chan e gli incubi mi vengono naturali"
si giustificò "Finché non lo saprò al sicuro, non riuscirò a dormire e poi
il sapere che tu ti dai tanto da fa......................." fu interrotto
dal corpo di Kurogane che lo abbracciò spasmodicamente ed in maniera abbastanza
forte. Fay alzò lo sguardo per vedere in faccio il collega, ma quello che vide
furono soltanto le ombre della notte sul viso e anche...... "Kuro-Pon
tu,...tu hai pianto!" esclamò divincolandosi in qualche maniera e alzando
il viso del ninja con entrambe le mani.
"No, non è niente, non è colpa tua" si giustificò prendendo le mani
del biondo tra le sue
"Sicuro? Non hai bisogno di nulla?"
"Solo di una cosa!" proclamò guardando gli occhi azzurri spaventati
del biondo.
"Di cosa?" chiese cercando di sorridere.
"Della tua vicinanza!" rispose, stringendolo di nuovo a se. Fay
sorrise e si lasciò cullare da Kurogane chiudendo gli occhi, per addormentarsi
subito dopo.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Sono diventata troppo sdolcinata e me ne scuso, ma adoro descriverli in queste
circostanze. Il prossimo capitolo sarà il penultimo, quindi arriveremo a quota
ventuno. Grazie per aver letto e recensito, ci sentiamo alla prossima
settimana, di martedì. Il capitolo è corto, più degli altri, ma spero vada bene
(nel prossimo si vedrà anche il padre di Kurogane).
*In realtà nei tornei si usa la spada di legno, ma gli atleti sono inclini
portare con loro anche la katana con la lama, oltre a quella con la quale
si allenano. Da noi c'è la legge del porto d'armi, per la quale se non hai un
buon motivo, non puoi averlo e quindi evitare di avere spade in casa (anche se
non affilate, le uniche che ti concedono sono quelle lame da cucina e le lame
che non superino la lunghezza di quattro dita). In Giappone è diverso. Chiunque
pratichi sport a livello scolastico o professionale può avere con se una spada
(da noi lo sport non è considerato un buon motivo, quindi anche se io facessi
Kendo non potrei portarmi dietro una Katana, sia essa affilata o meno). Scusate
la lezione, ma era doveroso spiegare nozioni di questo tipo, altrimenti imparate
cose non vere.
harinezumi: I capitoli decisivi saranno i prossimi, questo è solo di transito,
ma spero vada bene. Yuko è sempre puntuale per le cose importanti, altrimenti
nel fumetto il suo negozio sarebbe messo male. A Yui non rimane molto tempo, ce
la faranno a salvarlo. Te lo leggi, alla prossima
SakuraX16: Sono contenta che ti piaccia, io personalmente adoro le Clamp,
sopratutto Polizia scolastica Dukylon è una risata dietro l'altra in soli due
volumi. Grazie dei complimenti e alla prossima.
beal95: I capitoli d'azione ricominceranno nel prossimo. Seishiro è
ossessionato da Subaru e non solo in Tsubasa, sia in X e in Tokyo babilon, non
pensa ad altro dalla mattina alla sera, m in maniera sadica e maniacale (in
fondo è un maniaco di natura). Le recensioni è ovvio che faccino piacere, ma
non angustiatevi se non riuscite a recensire un capitolo, c'è sempre quello
dopo. Le melensità sono il mio punto forte, se non c'è una scena melensa ad
ogni storia, io sono rovinata. Alla prossima
Ne-chan: Un Kurogane servirebbe a tutte noi, il problema è che non esiste nemmeno
nella fantasia, è troppo perfetto e amorevole (a modo suo -_-'). Yui e Fay sono
legati da vincoli famigliare, ma anche da un forte istinto fraterno e avendo
una sorella so cosa significa, solo che loro sono cresciuti senza genitori,
quindi è accentuata la
cosa. Solo una cosa Fay è il maggiore e Yui il minore, almeno
le Clamp hanno detto così, se non erro. Alla prossima e grazie di tutto
|
Ritorna all'indice
Capitolo 20 *** Terza regola: Mai dare tutto per scontato ***
barù 20
Il ventesimo
capitolo, per festeggiare c'è anche, una One-Shot, leggetela e ditemi cosa ve ne
sembra. BUONA LETTURA ^^
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
XX° Capitolo: TERZA REGOLA: MAI
DARE TUTTO PER SCONTATO
La mattina successiva, Kurogane e Fay si diressero da Yuko
per ascoltare il piano di Clow, onde riprendere Yui, prima dell'allineamento
dei pianeti. Il negozio era vuoto, neanche Watanuki era presente, solo i due
stregoni li attendevano per spiegargli tutto.
"Dunque il piano è semplice, voi dovete solo distrarre Fai Wang, mentre io
e Yuko useremo la nostra magia per creare un incantesimo che possa
distruggerlo" spiegò serio, come non lo era da tempo.
"In pratica faremo da esche?" puntualizzò Kurogane non tanto convinto
del piano.
"Si il suo piano è questo!" neanche Yuko sembrava molto per la quale,
ma quando Clow diceva una cosa era legge e nemmeno lei poteva contestare.
"Ma la magia salverà Yui?" chiese Fay preoccupato.
"Si, la magia è totalmente inoffensiva, limita solo i poteri e limitando i
poteri a Fai Wang, si potrà distruggerlo" spiegò il mago alzandosi
"Ora, lui non si aspetta un attacco, quindi voi farete finta di andare ad
un qualsiasi lavoro datovi da Yuko e vi dirigerete al suo covo, noi vi
seguiremo dopo esserci assicurati che Fai Wang guardi voi e non noi"
"Mi spiace, ma non ci sto!" esclamò Kurogane.
"Come?" chiese spaesato Clow.
"Non ho alcuna intenzione d'indebolirlo, io lo voglio far fuori. Non me la
sento di nascondermi, dietro ad una magia sapendo che non morirà!" esclmaò
serio. Clow capiva lo stato d'animo del ragazzo, ma in quella maniera metteva
in pericolo, non solo la sua vita, ma anche quella di Yui e Fay.
"Capisco cosa tu voglia, ma in questa maniera metti in pericolo anche
Fay" fece presente. Kurogane si girò verso il biondo il quale, prima lo
guardò spaesato però poi gli sorrise ed alzandosi gli strinse la mano.
"Mi fido di lui e della sua forza, sono sicuro che, non
farebbe mai nulla che, fosse contro la mia incolumità" gli diede man
forte. Yuko sorrise ai due ragazzi e facendo un cenno a Clow assentì.
"Avanti lasciali fare! Lo sai che i giovani devono essere lasciati andare
avanti. Noi ora, non serviamo più!" spiegò la donna. Il mago scosse la
testa, gli sembrava di rivedere se stesso e Yuko anni fa, quando anche loro non
avevano paura di rischiare.
"Daccordo, ma vi avverto! Lungo la strada incontrerete sicuramente gli scagnozzi
di Fai Wang, fate attenzione" avvisò.
Da Fai Wang invece fervevano i preparativi per l'esecuzione di Fay, davanti a
Yui. Il mago aveva capito qual'era il piano dei due ragazzi e sapeva della loro
venuta al suo covo, visto che Kaile lo aveva avvisato, naturalmente lo aveva
punito pesantemente, ma il problema rimaneva.
"Seishiro!" chiamò. L'uomo scese dal cielo e s'inginocchiò davanti al
trono.
"Sarai il primo a sfidarli, non deludermi e uccidi il biondo!"
"Si mio signore"
Il fatto che venissero da lui, non era poi un problema rispamiava tempo a
cercare la maniera di farlo uscire da casa Suwa e poi sapeva che il ninja non
era al livello, ne di Seishiro, ne di Kamui, figuriamoci al suo livello, ma
comunque la prudenza non è mai troppa e aveva messo dei soldati lungo la strada
e davanti alla cella di Yui. Yui era chiuso nella cella, e l'acqua che beveva
era sempre meno, come se non avesse più voglia di vivere.
"Dovresti nutrirti!" esclamò Xing Hou con un vassoio in mano, davanti
alla cella
"Perché dovrei, solo per farvi un piacere? Grazie non ci tengo"
"Fai del male a te stesso!"
"Non ho voglia di mangiare! Non è un rifiuto dettato dal non farvi un
favore, è un rifiuto della mia testa!" spiegò alla donna
"Vorresti morire, invece di vivere?"
"E tu vuoi farmi vivere per uccidere gli altri?" replicò "Perché
lo fai, perché dai retta a quell'uomo?"
"Perché lui mi ha creata, lui è mio padre!" spiegò.
"Non sempre i figli seguono le orme dei genitori e io ne sono una prova
vivente" Fin da bambini avevano imparato a fare tutto da soli, dalla morte
dei genitori, poi la cosa si era accentuata ed era quindi normale per Yui non
capire quest’attaccamento morboso all'uomo che l'aveva creata.
"Tu non puoi capire, lui decide della mia vita e della mia morte, come potrei
tradirlo?" chiese quasi tristemente. Era evidente che la donna non voleva
assolutamente far del male a Yui, ma la paura che lei faceva passare per
affetto, era talmente grande da non risultare vacillante.
Sulla strada per il covo del mago c'erano parecchie guardie, le quali non
avevano ancora attaccato.
"Chissà perché non si muovono!" esclamò nervoso Kurogane, mentre
camminava tranquillo al fianco di Fay con la mano sulla katana, pronta ad
esplodere
"Come sei impaziente Kuro-Pin, forse aspettano il momento giusto"
suppose Fay tranquillamente.
"E sarebbe?" chiese ironico.
"Quando sei il più distratto possibile!" esclamò il biondo alzando un
dito in aria, con aria da sapientone.
"Beh, questo era evidente e capibile, ma io mi chiedo il perché"
ringhiò il moro
"Perché non sono alla tua altezza, caro il mio Kuro-Chan!" spiegò Fay
"Non so se prenderlo per un complimento o un'offesa!"
"Un complimento, mi pare ovvio!" disse Fay allacciando le braccia
dietro al collo di Kurogane
"Che fai?" domandò spaesato
"Ti rendo felice!" rispose il biondo baciandolo. Appena Fay appoggiò
le labbra su quelle di Kurogane, i soldati uscirono dai loro nascondigli e
saltarono addosso ai due ragazzi. Kurogane di risposta si staccò malamente da
Fay cominciando a tirare fendenti in aria, mentre il collega se la rideva e
batteva le mani, seduto su una roccia, al limitare della strada sterrata.
Finita la prima tornata di guardie Kurogane si girò verso Fay e di gran carriera
gli si avvicinò prendendolo per un polso, facendolo alzare.
"Ma sei impazzito, potevano ucciderci!" lo rimproverò
"Lo sapevo che non ti saresti distratto e poi sei stato tu a
lamentarti"
"Beh, ma io non volevo mica a tutti i costi che, ci attaccassero!"
"Allora spiegati meglio" disse Fay allontanandosi, Kurogane di
risposta lo riavvicinò a se e continuarono a camminare.
Fai Wang li aspettava al varco pronto ad intervenire se, per grazia ricevuta,
avessero sconfitto Kamui e Seishiro, ma la cosa non poteva accadere.
"Hanno sconfitto i nostri soldati e adesso?" chiese preoccupato Kaile.
"Non preoccuparti, si stanno avvicinando a Seishiro, lui li ucciderà
entrambi!"
"Dobbiamo portare Yui alla sala esperimenti?" chiese poi il dottore.
Fai Wang ci pensò su e poi guardò il ragazzo, chiuso in cella attraverso un
monitor.
"No, non credo abbia le forze per alzarsi! Lasciatelo li e portateci uno
schermo, per accedere ai suoi poteri deve veder morire il fratello!"
ordinò. Gli ordini furono eseguiti e Yui si vide entrare uno schermo enorme
nella sua stanza.
"Che diavolo è?" chiese
"Se Maometto non va alla montagna, la montagna verrà da Maometto! Tuo
fratello sarà giustiziato a breve, e tu devi guardare" spiegò il medico
uscendo subito dopo. Yui spalancò gli occhi, mettendosi a tremare per la paura
di poterlo davvero vedere morto. Lo schermo si accese facendogli vedere
Kurogane e Fay, i quali erano ormai arrivati davanti a Seishiro, il quale era
seduto su uno sperone di roccia, in attesa dei due e Kurogane appena lo vide,
lo trafisse con lo sguardo.
"Allora chi sarà il primo, o preferite morire in sieme?" chiese
ironico.
"Tsz, non siamo venuti per farci deridere!" esclamò Kurogane
"Fay stai indietro!" ordinò poi. Il biodo lo guardò preoccupato, ma
poi obbedì
"Bene cominciamo con il ninja, spero che tuo padre ti abbia insegnato
bene!" esclamò scendendo dal suo posto fino a terra. La lama di Seishirò
vibrò fino a produrre un suono talmente agghiacciante da far tremare i morti e
anche Kurogane vacillò a quel suono, ma non poteva tornare indietro e quindi
sfoderò la katana del padre. Il primo colpo rimbombò nella foresta a segno di
non avvicinarsi, le spade cozzarono una seconda volta, ma nessuno sembrava
prevalere. Kurogane si era allenato molto duramente e dopo il colloquio con
la madre aveva trovato abbastanza forza per fronteggiare uno come Seishiro. Fay
intanto guardava la scena, sembrava di vedere due fulmini sfidarsi, gli
attacchi erano fulminei e precisi al millimetro. Il biondo riusciva a vederli
solo per la sua capacità altrimenti per lui sarebbero stati invisibili. Dopo
venti minuti la stanchezza cominciò a sentirsi per il ninja, il quale non aveva
la minima voglia di arrendersi. Saltavano sulle rocce e sui rami degli alberi,
dovunque potessero mettere piede loro erano lì, anche se Kurogane faceva di
tutto per allontanare i suoi attacchi il più possibile da Fay, Seishitro questo
l'aveva capito e al contrario si avvicinava sempre di più finché alle spalle di
Fay non comparve Kamui.
"Ora ci sarà da divertirsi!" esclamò Fai Wang sul suo trono
"Io non credo fratello!" disse Clow con dietro Yuko e un Kaile mezzo
svenuto. Mancavano almeno sette ore all'allineamento dei pianeti e Yuko e Clow
erano presenti lì a dare man forte ai due ragazzi
"Ma guarda il mio fratellino e la strega qual buon vento?"
"Dov'è Yui?" chiese Yuko
"Ma come non ci vediamo da più di cinquant'anni e non mi saluti
nemmeno?" sembrò indignarsi il mago
"Fai Wang, non mi sembra il momento di prendersi in giro, dov'è il
ragazzo?" lo rimproverò Clow
"Vorrei tanto potertelo dire fratello, ma non mi è possibile! Ho sprecato
vent'anni e se vi dessi il ragazzo con i poteri degli elementi non potrei far
avverare il mio desiderio!" esclamò alzandosi dal trono
"Desiderio? Secondo te voler distruggere l'umanità, è un desiderio?"
gli domandò Yuko schifata. L'uomo le sorrise e la donna rispose con un attacco
diretto al mago.
"Come sempre non sei molto ironica, vero Yuko? Anche quando eri viva
facevi la difficile a capire i miei piani" rise "Ma adesso nemmeno
voi mi potrete ostacolare!" esclmaò scaraventandoli verso il muro.
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Il penultimo capitolo, allora finalmente un po' d'azione, ci voleva qualche
mossa prima del gran finale ^///^. La battaglia è solo a metà e finirà nel
prossimo capitolo con il prologo. Yuko e Clow sono da Fai Wang il quale non
vuole i piedi in testa da nessuno, come si evolverà la cosa, e coma mai Fai Wang vuole
distruggere il mondo, tutte le risposte alla fine, ci rivediamo sabato per l'epilogo.
Oltre a questo capitolo un po' corto, per i miei canoni, vi porto una One-Shot
molto simpatica che mi è venuta in mente in treno, è versione Horistuba (un
consiglio, prima di dire è la solita cosa leggetela fino in fondo perché
all'inizio non si capisce) a sabato e grazie per la cortese attenzione U_U. Il
padre di Kurogane apparirà nel prossimo capitolo.
SakuraX16: Eccoti accontentata il nuovo capitolo come promesso di Martedì,
buona lettura e fammi sapere.
beal95: L'idea di er basetta la saprai nell'ultimo (sono sadica lo so XP). Ogni
storia deve finire, anzi è già tanto che arrivi a 21 capitoli per i miei
canoni. BUONA LETTURA e alla prossima di sabato
harinezumi: Sono sempre sdolcinata e non ti preoccupare Yui non soffrirà più di
tanto ancora. Kurogane non piange molto, ma se rivedesse la madre si
scioglierebbe come neve al sole credimi. fammi sapere che ne pensi e ti aspetto
di sabato per la fine, buona lettura.
Ne-chan: Beh l'importante è arrivare in tempo, non essere la prima, non è una
gara. Comunque grazie che fai le gincane per recensire ne sono onorata. Le
frasi che ha detto Kurogane sono un po' sdolcinate, ma io me lo vedo che tratta
Fay così docilmente, sopratutto dopo aver visto la madre scomparire. Grazie di
tutto, buona lettura e ci vediamo sabato per la fine.
Scusate per le risposte lampo, ma ho un sacco di roba da fare per la scuola. A sabato
|
Ritorna all'indice
Capitolo 21 *** Quarta regola: Amare non è distruggere gli altri o se stessi ***
barù 21
Come promesso, l'ultimo capitolo. Buona lettura ^^
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
XXI° Capitolo: QUARTA REGOLA: AMARE NON È DISTRUGGERE GLI ALTRI O SE
STESSI
Seishiro
continuò a dare fendenti verso Kurogane, invece kamui stava fermo davanti al
biondo aspettando qualcosa. Fay spalancò gli occhi quando fu catapultato
davanti a Fai Wang, potendo Yuko e Clow davanti ad una parete, svenuti.
"Bel lavoro Kamui, ora puoi andare!" ordinò Fai Wang. Il ragazzo si
dileguò lasciando Fay da solo con l'uomo "Allora, come ti senti?"
chiese sereno. Fay si alzò e con sguardo di ghiaccio chiese
"Dov'è Yui?"
"Che maleducato, non ti presenti neanche e non saluti!" esclamò Fai
Wang tirando una corda. Una tenda cadde a terra, mostrando la gabbia e i
televisori davanti a Yui. Fay appena vide il fratello rinchiuso si catapultò da
lui, ma una barriera lo bloccò "E no, non si fa così! Dovresti essere più
gentile, visto che la sorte tua e di Yui è nelle mie mani"
"Liberalo subito, non vedi che sta male!" fece notare
"Questo l'avevo capito, non mangia da giorni e a malapena beve! In ogni
caso non credo ti possa preoccupare, tanto tra poco morirai" rise l'uomo
avvicinandosi a Fay. Appena provò a sporgere una mano verso la testa di Fay una
sfera lo raggiunse in piena schiena facendolo andare contro la barriera che
s'incrinò. Yuko si alzò un po' intontita, mentre Clow le si parava davanti
"Credevi che bastasse così poco per metterci fuori gioco?" domandò
Clow al fratello
"Sempre ironico vero Clow?" rise. Yuko aprì la gabbia e Fay si
avvicinò al fratello
"Yui tutto bene?" chiese preoccupato
"Non hai messo il 'Chan'" provò a ironizzare Yui
"Non mi va di scherzare sapendo in che stato sei!" lo rimproverò.
Yuko aiutò Fay a portare fuori Yui, mentre Clow se la vedeva con Fai Wang.
Kurogane invece aveva trovato la strategia più adatta per confondere
l'avversario. Ogni volta che gli si avvicinava ci passava attraverso (pensarci prima?
razza di cagnone ^^') e l'uomo era maledettamente robusto. Aver visto sparire
Fay era stato un grosso colpo, ma sapeva che se la sarebbe cavata e poi, prima
faceva fuori il suo avversario, prima andava da lui.
"Hai intenzione di sprecare tutte le tue energie?" chiese Seishiro.
Aveva ragione, ogni volta che usava il suo potere, Kurogane s'indeboliva e
quindi non ci sarebbe voluto più di tanto a sfinirlo
"Cadrai prima!" esclamò tirandogli un altro fendente, che stavolta fu
parato
"Sei diventato lento!" rise Seishiro, tirandogli un pugno in pieno
stomaco. Kurogane fu sbalzato verso un albero.
"Figliolo, ascolta! La vera forza non sta nelle braccia o nelle gambe,
ma nel cuore! Se vuoi salvare quel ragazzo, pensa esclusivamente a lui
e alla sua incolumità!"
"Padre?" chiese Kurogane. "Te ne vai anche tu?"
"No, tua madre te l'ha detto! Io starò quì finché
tu non sarai in salvo" spiegò "Ma adesso prendi la spada e
difendi ciò che per te è importante" disse l'uomo.
Kurogane era affaticato e non era un buon segno, ma la chiaccherata con
il padre gli aveva dato forza, gli aveva fatto capire che doveva
proteggere Fay e con le ultime forze riuscì a ferire Seishiro
alla faccia.
"Come la metti adesso?" chiese sarcastico
"l'ultima scintilla prima del buio!" proclamò l'uomo correndo
verso
Kurogane. Si tirarono fendenti e pugni, insieme ai calci, ma nessuno
prevaleva
finché il tempo d'improvviso si fermò e Seishiro si
bloccò. Kurogane all'inizio
non capì, ma vista la situazione infilzò la spada dentro
il ventre di Seishiro
per poi correre verso il castello di Fai Wang. Arrivato lì
aprì i grandi
portoni trovandosi davanti, un mucchio di guardie. Le sconfisse tutte
scendendo
le scale e arrivando nei sotterranei. Fay si girò appena
sentì il rumore dei
passi di Kurogane, rumore che conosceva bene. Sdraiato a terra con la
testa
sulle gambe di Fay c'era Yui ormai senza coscienza, mentre Clow e Yuko
tenevano
a bada Fai Wang. Aveva capito che Fay aveva usato i suoi poteri per
permettergli di fermare Seishiro e ora lui doveva aiutare Fay, in onore
al sentimento che provava
"Kuro-Chan!" esclamò Fay. Il ninja si avvicinò e abbassandosi prese
in braccio Yui
"Andiamo via!"
"Ma, Yuko-San e Clow-San?" chiese. Il moro guardò i due che
combattevano e Yuko si voltò verso di lui.
"Come dissi settimane fa, non potevo in alcun modo proteggervi"
sorrise
"Che vuol dire?" chiese Fay
"Niente, ora fuori!" ordinò Kurogane correndo. Fay gli andò dietro
riluttante
"Volete morire, con me?" chiese Fai Wang.
"Lo dovresti sapere che siamo già morti" disse Clow.
Appena furono fuori sentirono un esplosione dietro di loro e girandosi poterono
vedere le fiamme salire indisturbate. Dentro c'era il putiferio, tutto cadeva a
pezzi, oltre al caldo soffocante.
"Già voi siete morti e mi avete lasciato solo, senza nemmeno dirmi
addio!" li rimproverò
"Non ho alcuna intenzione di farmi perdonare, ma sappi che non avremmo voluto
morire! Fu un incidente, noi stavamo tornando a casa" spiegò Clow
"Per tutti questi anni, hai cercato la maniera di riportarci in vita,
senza trovare quella giusta! Neanche Y il potere di ti avrebbe aiutato e tu lo
sai" disse Yuko
"Volevo solo sapere il motivo della vostra morte" parlò arrabbiato,
come se la colpa fosse loro "Ma forse adesso non ha più importanza!"
Fuori dal palazzo si poteva vedere il fumo salire di un incendio ormai estinto.
Kurogane aveva capito, in una qualche maniera che la strega e il mago non
esistevano, già dal fatto che quando lei usciva di casa la casa restava senza
protezione. Fay guardava bruciare il castello con un espressione funerea in
viso, mentre il fratello era appoggiato ad una parete.
"Perchè, non ce l'hanno mai detto?" chiese.
"Forse non volevano farci preoccupare!" propose Kurogane
"Ma avremmo potuto aiutarli, o per lo meno..."
"Cosa? Ti ricordo che erano morti" ringhiò
"Dove....Dove sono?" chiese Yui aprendo lentamente gli occhi. Fay si
girò di scatto vedendo il fratello muoversi. Gli si fiondò a dosso stringendolo
forte "Fay... Faymi fai male!" protestò Yui
"Yui-Chan, stai bene?" chiese poi allentandosi
"Si se tu non mi stritoli" rise il minore. Fay fece la faccia
imbronciata e Yui si stupì "Che ho detto?" domandò poi
"Guarda che ero preoccupato a livelli stratosferici, per te" spiegò.
"Però questo non è un buon motivo, per strozzarlo" fece presente
Kurogane
"Non sapevo che fare e la notte avevo gli incubi, senza contare tutte le
mattine, nel svegliarmi, il rimorso che provavo sapendolo lontano!" gli
fece la ramanzina. Yui lo abbracciò da dietro sorridendo, mentre Kurogane stava
zitto
"Sono quì adesso!" sospirò Yui. Fay cominciò a singhiozzare e stinse
le mani del fratello.
"Yui-Chan!"
"Cosa?" chiese
"Quando torniamo a casa mi prepari i tokoyaki?"
#######################################################################################
Un mese
dopo:
Watanuki aveva cominciato ad
occuparsi del negozio al posto di Yuko, dava lui i lavori ed era molto più
elastico della donna, per quanto riguardava le vacanze. Doumeki gli stava
dietro andando al negozio ogni pomeriggio. Il dottor Kaile e Kamui erano
spariti con Seishiro il quale se l'era cavata. Xing Hou era morta nell'incendio
seguendo, quello che per lei era suo padre. Sakura e Shaoran, oltre a fare il
solito lavoro al bar di Yui, erano riusciti a dichiararsi grazie a Tomoyo, la
quale dopo più di un anno ad aspettare, gli aveva urlato contro. Shaoron e
Himawari aiutavano Yui con il nuovo bar con tanto di sala da ballo, mentre Fay
e Kurogane continuavano a fare il loro lavoro con discrezione.
"Si può sapere perché gli hai piazzati?" chiese urlando
"Che domande, almeno è più divertente! Forza Kuro-Pu, è primavera!"
rise il biondo. Dietro di loro ci fu un esplosione e dei fuochi d'artificio.
Furono costretti a salire subito sulla prima nave in partenza, per tornare a
Tokyo il prima possibile. Sulla nave, finalmente in salvo, Kurogane guardò male
il collega che non curante gli diede un bacio e saltellò per la nave contento.
Il ninja divenne rosso per poi seguirlo per i corridoi onde riuscire a
prenderlo. Mentre correvano per poco, non finirono addosso ad un ragazzo dalla
capigliatura strana e color verde* che stava tentando di trovare la strada. Fay
si bloccò di colpo facendo cadere Kurogane dietro di se "Si è perso?"
chiese il biondo al ragazzo davanti a se
"Beh, diciamo che non trovo la piscina!" esclamò
"si trova dall'altra parte della nave" spiegò Fay. Il ragazzo si
voltò guardando la strada indicata per poi voltarsi e notare un uomo
decisamente più grande del primo. "Oh avanti Kuro-Pin, stavo solo
scherzando!" esclamò il biondo. Il ragazzo guardò la scena e gli pareva di
vedere se stesso alle prese con Sanji, solo che il biondo in questo caso
scappava e non parava i colpi. Li lasciò a litigare andandosene per la sua
strada. Di sicuro Kurogane non avrebbe mai lasciato Fay e il biondo si sarebbe
divertito a trovare le maniere più assurde per prenderlo in giro.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Grazie a tutti, chi a messo tra i preferiti, chi tra i seguiti o chi ha solo
letto, questa storia. Sono felice che sia piaciuta e mi duole dire che è la
fine, ma vi prometto di postare un capitolo speciale tra un po' di tempo (forse
due settimane, dopo i compiti in classe di storia e italiano)
* Chi ricorda la fanfic: 'Thief Mister Prince' nella sezione di One
Piece? È la sorpresa di qui parlavo, se non si è capito è Zoro, ma comunque
credo di averlo descritto bene, visto che parla di Sanji. Il capitolo speciale
che voglio scrivere riguarda loro quattro. Kurogane e Fay non hanno finito il
loro lavoro quindi non ci saranno problemi. Ditemi che ne pensate. Fay e Kurogane
lo incontrano mentre tenta di raggiungere, nell'ultimo capitolo della fanfic in
questione, Sanji alla piscina finendo poi nella loro cabina e il resto.
SakuraX16: Allora l'azione c'è, i combattimenti pure, ma tu non mi risulti
(scherzavo, sei sempre ben accetta ^^). Il tempo è passato in fretta che ne
dici? Kurogane è stato all'altezza delle tue aspettative, spero.
harinezumi: Cero che scriverò ancora, ma te l'immagini io che non prende carta
e penna, sarei matta !! O_O. Comunque grazie di tutto. Povera Xing Hou l'ho
fatta finire male, ma era l'unica maniera di levarla (che parola brutta ^^').
La curiosità corrode la mente per qui spero che tu sia viva.
Ne-chan: Non è una droga, ma eccolo il seguito che tanto anelavi. Non sei
cattiva, ma sadica, in fondo dovevano salvare Yui poverino. Kurogane non ha
fatto granché come si aspettavano in molti, ma non potevo fargli uccidere Fai
Wang altrimenti diventava l'eroe della patria e non va bene. Fai Wang e Clow
sono fratello anche nel fumetto (a meno che non me lo sia sognato, in tal caso
prendilo come un regalo). La morte di Yuko è stato un brutto colpo per tutti,
io ci ho pianto ore, il fumetto è raggrinzito da tutta l'acqua che ha asciugato
(scherzo X3).
beal95: Hai recensito due ore prima che io postassi, complimenti un
record. Di azione non me ne intendo molto, ma spero di aver reso l'idea. I
piani si seguono sempre altrimenti a cosa servono. Leggerò il tuo capitolo e lo
recensirò appena posto il capitolo. Grazie e alla prossima.
Ringrazio tutti
i lettori e lettrici, sopratutto: SakuraX16, harinezumi, Ne-chan e beal95 per
aver commentato1 - adrienne riordan, angel 192YH,
Rosina87 e_Chibi_chan_ per le seguite. Roby Bonny e Yuma_29,
per le ricordate, nonché Tomoyo93 per le preferite.
Il capitolo è un po' corto, ma spero valga.
ALLA
PROSSIMA STORIA X3
|
Ritorna all'indice
Questa storia è archiviata su: EFP /viewstory.php?sid=542269
|