Writing a story

di Lily Dub Black
(/viewuser.php?uid=81799)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Perfection not too perfect ***
Capitolo 2: *** Quarrels and surprises ***
Capitolo 3: *** AVVISO ***



Capitolo 1
*** Perfection not too perfect ***


Perfection not too perfect - Perfezione non troppo perfetta

Ylia era lì. Impietrita. Era rimasta a bocca aperta. Non poteva esistere una cosa del genere. Non poteva esistere una persona del genere. Era perfetto. Non di quella perfezione così perfetta da far star male. Era perfetto nel suo non esserlo. Era lì in piedi, e non poteva essere perfetto perché aveva la spada sguainata puntata alla gola di un elfo, ma era lì. Alto, muscoloso, con i capelli lunghi quasi fino alle spalle che si arricciavano verso le punte, era lì, con il suo sguardo dolce, infuocato, terribile e terribilmente bello. Era lì, ma dalla parte sbagliata. Era lì, perfetto nella sua imperfezione e guardava dritto negli occhi l’elfo che stava per uccidere, poi all’improvviso, alzò lo sguardo e rimase anche lui impietrito nel vedere quella ragazza mezz’elfa che lo fissava atterrita, ma anche sorpresa, inorridita, ma completamente persa nella contemplazione di qualcosa di estremamente fantastico e bello.

Matt si chiedeva da dove fosse spuntata una ragazza che non poteva sembrare più fuori posto che lì. Non per com’ era nel corpo, perchè si notava che era cresciuta come una guerriera, ma era fuori posto per l’espressione. Non era l’espressione giusta da avere davanti ad uno che stava uccidendo quelli della tua gente. Non era giusta, ma era… perfetta. La sentiva perfetta, la vedeva perfetta, in un momento sbagliato, sbagliatissimo, ma era così perfetta da non poter distogliere lo sguardo. Era la perfezione in persona. Non la perfezione perfetta, ma la perfezione sua, di Matt, quella che lui voleva, desiderava, quella di cui lui aveva bisogno.
E così Matt era lì. Immobile. Con gli occhi sgranati dalla sorpresa. Davanti a ciò che per tutta la sua giovane vita aveva aspettato.

E con suo ancor più grande stupore, Ylia iniziò a camminare verso di lui, velocemente, sempre più velocemente, e sembrava che urlasse qualcosa, come un avvertimento. E la sua espressione era cambiata. Non era più quella di prima, piena di confusione, No… ora era solo un’espressione preoccupata, allarmata e tesa. Sembrava veramente che gli stesse urlando qualcosa, ma Matt, nel fragore della battaglia, era perso nel suo mondo e non sentiva alcun rumore. Non era presente. Ylia quasi lo aveva raggiunto, ma qualcosa di diverso stava accadendo alle sue spalle. Luthien, il fratello di Ylia, si stava facendo strada attraverso la battaglia verso Matt. Non lasciava andare nessuno, uccideva tutti i nemici che cercavano di sbarrargli la strada. Era imperterrito nel suo avanzare senza riguardo alcuno per i corpi dei morti sul terreno. Non si dava pena se calpestava il corpo di un nemico agonizzante a terra, o se calpestava un vecchio commilitone steso a terra, che già da tanto aveva esalato l’ultimo respiro. A Luthien mancavano pochi metri e sarebbe stato a tiro di Matt. Ylia stava correndo.
Correva più veloce che poteva, cercando di non inciampare nei corpi stesi a terra. Ma, inevitabilmente, cadde.

Mentre si rialzava e riprendeva a correre Ylia si chiese perché, quando una persona va di fretta, il mondo faccia di tutto per contrastarla. Lei doveva assolutamente arrivare a quel ragazzo prima che suo fratello lo uccidesse, doveva sapere perchè nel fragore della battaglia si era voltata come se qualcuno l'avesse chiamata e si era trovata a fissare quel ragazzo che sembrava splendesse di luce propria.

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolino dell'autrice:


Grazie mille per aver letto ed essere arrivati fino a qui!
Spero vivamente che vorrete lasciare una recensione con il vostro parere, facendomi così capire se è il caso di continuare questa storia o se è meglio finirla qua!            Solo ... non siate troppo duri, in fondo è la prima FF che pubblico, in generale!
Chiedo scusa se in questo capitolo non succede molto, e se tutto il racconto è introspettivo, è solo che mi serviva per farli incontrare! Spero di non avervi annoiati con le mie descirzioni sulla perfezione imperfetta... è che non sapevo come rendere la cosa!
Spero che il 'capitolo', se così si può chiamare, vi sia piaciuto!
Se non si legge bene ... chiedo sccusa ma non so bene ancora come usare l'HTML!
E ora vi lascio... ancora scusa per avervi trattenuti più di quanto avrei dovuto in questa pagina! 

P.s. Se avete domande ... chiedete pure, risponderò! 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Quarrels and surprises ***


Quarrels and surprises - Litigi e sorprese

Ylia era a pochi metri da Matt e il fratello aveva già la spada sguainata per ferirlo. Allora urlò, con tutto il fiato che aveva in gola: “No! Luthien ti prego non farlo, non farlo!” Il fratello rimase immobile sul posto, stupito. Abbassò la spada appena si rese conto di essere abbastanza ridicolo a stare con la spada alta senza decidersi a colpire. Poi prese Ylia da parte. “Ma che diavolo stai dicendo?!” Luthien era decisamente arrabbiato. Molto arrabbiato. “Cosa sto dicendo?! Cosa dicendo io?! Sto dicendo di non uccidere quel ragazzo!” Ylia proprio suo fratello non riusciva a capirlo, a volte. Come poteva anche solo passargli per l’anticamera del cervello di cercare di ferire una persona come quel ragazzo?! Una specie di angelo sceso dal Paradiso … chi vorrebbe uccidere un angelo? A chi verrebbe in mente? “E perché non dovrei ucciderlo? Sta uccidendo i nostri amici, i nostri parenti!!” Ora Luthien era veramente furioso. “Sì, ma noi non stiamo forse facendo la stessa cosa?” Per Ylia era così semplice. Per Luthien così complicato. “Appunto. Per questo DEVO ucciderlo. Ylia, è così … ovvio.” Ora era lei a non capire, come poteva sembrargli ovvia una cosa del genere?! “Appunto niente! Dico io! Se tu fossi un tuo amico, non vorresti che qualcuno decidesse di lasciarti stare? Decidesse di farti vivere?” Era l’ultimo appiglio che Ylia aveva per salvare il ragazzo sconosciuto che l‘aveva catturata in mezzo a quella guerra. Puntare sull’amicizia di suo fratello, sul legame che c’era tra lui e i suoi amici. “Beh … di sicuro vorrei che qualcuno ci pensasse. Ma non succederà, quindi.”
“Quindi un corno, Luthien!! Ma allora sei proprio scemo!” Ylia non riuscì a trattenersi. Suo fratello era impossibile.
“Scusate se mi intrometto, - tentò Matt - ma, vedete, state decidendo della mia vita, quindi o vi sbrigate, o lascio che i miei compagni dietro di voi vi uccidano e vi sbranino. A voi la scelta.” I fratelli si voltarono, prima verso di lui, poi verso i ‘ suoi compagni ’, con aria sbigottita. I compagni erano mezzi lupi, la bava alla bocca e sembravano decisamente affamati. Avevano un‘aria non poco minacciosa e già si vedeva che faticavano a mantenere il controllo. Appena gli avesse lasciato via libera, li avrebbero uccisi, Ylia ne era certa. “Ci minaccia! Yli, ci sta minacciando! E tu vuoi salvargli la vita per non si sa quale motivo! Capisci quello che dicevo prima? Che dobbiamo? Siamo in guerra Yli, non è uno di quegli stupidi giochi che fai tu!”. Ylia lo guardò, un misto di stupore e dolore si fece spazio sul suo viso, le aveva dato della bambina. Suo fratello, il suo amato fratello, le aveva detto che lei giocava, anche in guerra. L’aveva ferita. “Lo so! Non ho tre anni. - avrebbe voluto dirgli che lei non aveva mai giocato su queste cose, o almeno non lo faceva più da anni. Che erano lontani i tempi in cui si divertiva con le spade di legno giocando attorno a casa, che lei voleva salvare quel ragazzo non per un capriccio da bambina ma perché sentiva che era speciale. Avrebbe voluto dirgli tante cose ma si accorse di qualcosa che non andava. - … oh! C’è un ‘coso’ dietro di te.” Lo disse appena in tempo, il fratello si girò appena in tempo per vedere una lama fendere l’aria sopra la sua testa, lo avrebbe sicuramente colpito. E sarebbe morto. Ylia pensò che l’ultima conversazione che aveva avuto con il fratello era una litigata … non poteva morire così!

All’improvviso una spada si intromise nella traiettoria fatale, a cinque centimetri dal viso di Luthien, facendo volare l’arma mortale qualche metro più in là. Il possessore, infuriato, alzò lo sguardo su Matt come per ribattere ma si fermò, con la bocca mezza spalancata e stampata sul viso una maschera di puro orrore. Per un momento sembrò congelato, ma poi si riscosse e scappò come se avesse visto un fantasma.

* * *

“Staccati un po’ da quel computer e aiutami piuttosto!” Mio fratello è sempre molto gentile. “Ma …” cerco di cominciare, “Niente ‘ma’ ! Alzati e aiutami. Tanto lì non fai niente e comunque qualsiasi cosa sia, cosa puoi farla dopo, mica scappa!” Su questo ha ragione, ma io non è che sto lì a non far niente! Sto scrivendo cavolo! E non è mica semplice! Rileggo velocemente quello che ho scritto. ‘Scappò come se avesse visto un fantasma.’ Ma sì dai, può andare. Devo ancora capire perché scappò via, ma va bene.

 

 

 

 

 

 

 

Angolo dell'autrice:

Scusate, so che il capitolo era un po' lunghetto e spero di non avervi annoiato. Ma era importante per la trama e comunque mi sono fatta attendere, anche se non penso che nei mesi di scuola aggionrerò così ''velocemente''. Dunque ... spero con questo capitolo di avervi incuriosito e che quindi continuiate a leggere - e recensire magari!- la mia storia.

Sappiate che, se trovate strano che nessuno abbia cercato di ucciderli mentre parlavano, c'è un buon motivo, o almeno c'è per Matt. Per loro ... beh per ora facciamo che hanno avuto fortuna. E comunque l'ho trovato strano anche io. xD.

Vi è piaciuta la sorpresina finale? Ditemi cosa ne pensate!!

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** AVVISO ***


Mi scuso con tutti i miei lettori, sperando che ce ne siano, per il terribile ritardo nel postare il nuovo capitolo. In più sapendo che questo è un avviso. Mi dispiace ma non sono sicura di riuscire a continuare la storia. Tra la scuola, i compiti e il resto, l'ispirazione che è andata a farsi benedire, non ho idea di cosa scrivere. Quindi interrompo la storia, sperando di riuscire a continuarla, prima o poi. Scusate ancora per il disturbo. Sperando che a qualcuno dispiaccia, vi lascio.

Lils

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=535470