Introducing Him

di _Breath
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** /Primo Anno ***
Capitolo 2: *** 2/Smistamento. ***
Capitolo 3: *** 3/Secondo Anno: Elastico! ***
Capitolo 4: *** 4/ Immagine ***
Capitolo 5: *** 5/Terzo Anno:Perfettina ***



Capitolo 1
*** /Primo Anno ***


1/Primo Anno.

 

“Mamma, io non voglio andare a scuola” la vocina delusa  di una bambina fece schioccare la lingua a Scorpius che camminava al fianco di suo padre con superbia.
Quello sarebbe stato il suo primo anno alla scuola di magia e stregoneria ma, a differenza di molti bambini come lui, non aveva paura.
Non era come un bambino dagli occhi verdi che poco distante da lui si disperava per sapere in che casa sarebbe finito, non era come quella bambina che piangeva per poter restare a casa con i suoi genitori. Scorpius era diverso.
Era contento quasi di lasciare il Malfoy Manor e poco gli interessava che cravatta avrebbe portato al collo.
Una valeva l’altra.         
Sbuffò scocciato appoggiandosi al muro del binario e mettendosi le mani in tasca facendo vagare lo sguardo per la stazione.
Sospirò.
Nessun volto gli ispirava simpatia, nessun lineamento gli dava sicurezza e anche voglia di iniziare.
Tutto lo svogliava.
Il rumore del grande orologio sopra la sua testa lo innervosiva, lo schiamazzo della gente intorno a lui lo incupiva e anche il respiro scocciato di suo padre lo mandava in bestia.
Gli sarebbe quasi venuta voglia di fatturarlo, se solo ne fosse stato capace.
Guardò Draco Malfoy di sbieco accanto a sua madre Astoria e come le scorse volte si sorprese a notare quanto simile a suo padre fosse.
Stesso naso, stesso mento e stessi occhi. Stessi capelli.
Forse da grande avrebbero avuto anche la stessa voce, ma di certo non avrebbero mai avuto lo stesso destino.
Scorpius era ancora piccolo, aveva solo undici anni,ma si riteneva un ragazzo prematuro, cresciuto prima del tempo.
 A cinque anni già sapeva cambiarsi le lenzuola da solo quando le bagnava, a sette usciva solitario e non tornava fino a quando si sentiva pronto, a nove aveva avuto la sua prima ragazza e a undici anni sapeva come sarebbe andata la sua vita.
Unico erede della famiglia Malfoy avrebbe ereditato i loro beni ma li avrebbe sfruttati in modo diverso da come aveva fatto suo padre e suo nonno.
Sorrise.
 Sarebbe stato diverso.
A distrarlo dai suoi pensieri fu Draco che sbuffando attirò la sua attenzione e anche, se non principalmente, uno sguardo gelido e sofferente.
“Mpf, guarda Scorpius, quelli sono i Potter e i Weasley” gli disse Draco “te li ricordi?”
Oh, sì, è la famiglia che dici di odiare solo perché superiore a te? Pensò il bambino senza dare voce ai suoi pensieri ma annuendo solo.
“Credo che quest’anno, nei tuoi corsi, ci staranno anche la figlia babbanofila di Weasley e il figlio spudorato di Potter.” Continuò a infierire Draco con gusto e un sorriso sadico sul volto.
Seguendo lo sguardo del genitore Scorpius vide in lontananza lo stesso ragazzo dagli occhi verdi di prima e una rossa ragazzina che sorrideva imbarazzata.
 Il figlio di Potter e la figlia di Weasley.
Stanne lontano Scorp, sono un disonore per il mondo magico” la voce del padre gli arrivò ovattata come anche il fischiare del treno.
Annuendo con la testa lo liquidò e salutando freddamente la madre e con un cenno il padre salì sul treno alla ricerca di uno scompartimento vuoto.
Ghignò una volta accomodatosi su un sediolino affacciandosi fuori dal finestrino e osservando la figura dei Potter e dei Weasley battibeccare mentre salutavano con la mano- probabilmente- i loro figli.
Poi lanciò uno sguardo ai suoi genitori e si incupì … suo padre non lo avrebbe mai accolto così.
Si sedette più comodamente poggiando i piedi sul sediolino davanti a se: era il solo nello scompartimento e la cosa lo intristiva in quanto la prospettiva di un viaggio solitario non era delle migliori.
Stava proprio pensando ad un modo per intrattenersi quando sentì la porta dello scompartimento aprirsi.
Un vociare eccitato gli fece scattare il sopracciglio in alto.
“Stai calmo Al, ovunque andrai a finire sono sicura che sarai un grandissimo mago.”
“Ma cosa dici Rose, hai sentito quello che ha detto James? I maghi di Serpeverde sono sempre maghi oscuri”
“Ma James è un grande ciarlatano, Al. E’ possibile che ancora non hai capito come sia fatto mio cugino nonché tuo fratello?”
“Ma lui ha detto … papà stesso ha detto che …”
“Zio Harry non avrebbe mai detto nulla che ti potesse offendere Al”annuì Rose dando, senza volere, le spalle a Scorpius.
“Hai ragione” chinando il capo Albus non vide nemmeno che dietro di loro, divertito, Scorpius li fissava allegro.
Quando un ghigno uscì fuori dalle labbra di Scorpius, Rose si voltò e arrossì tutto di un colpo “ scusaci. Non sapevo che fosse occupato; non avevamo  sentito rumori quindi … pensavamo fosse ancora libero”spiegò balbettando.
“Non vi preoccupate” come al padre non sorrise  ma ghignò.
Rimase per molto a guardarli, studiandoli con una lieve smorfia sulle labbra poi si alzò e li sovrastò con la sua altezza da ragazzino già sviluppato.
Albus lo guardò con gli occhi verdi intensi e sicuri nella sua corporatura mingherlina mentre Rose lo osservò un po’ cinica e a disagio.
“Comunque io sono Albus, e lei è mia cugina Rose” sorrise il ragazzino dalla vita sottile porgendogli una mano.
Scorpius la fissò quasi schifato con una smorfia di interesse ma anche di paura.
Improvvisamente sentì lo sguardo della rossa su di se e alzando il proprio intercettò le sue bellissime iridi celesti tra le sue color dell’argento.
Ricordò le parole del padre e si vergognò di se stesso.
«Stanne lontano Scorp, sono un disonore per il mondo magico»
Scosse la testa con vigore sorridendo e stringendo la mano che Albus gli porgeva.
“Scorpius Malfoy” rispose con cordialità e un rinnovato e sincero sorriso.
 


Perché lui sarebbe stato diverso da suo padre.


Salve a tutti, questa è una delle mie prime Rose/Scorpius.
Mi è venuta voglia di scrivere su di loro perchè io li ho sempre AMATI, e dall'amore che provo verso loro che mi sono iniziata ad appasionare alle Dramione anche se non credo che saranno MAI la stessa cosa.
Io amo Scorpius perchè vedo in lui complicità e problema, vedo in lui bisogno di amore chi siamo noi per vietarlo?
E poi amo Rose perchè... ehi, è Rose, la adoro di riflesso.
Sono una fan accanita di Scorpius/Rose e non LIly/Scorpius perchè ritengo che lui sia solo SUO( e dei propri genitori, ovvio u_U)
Soo, spero che vi possa piacere così la continuerò.
Un bacione a tutti ... aspetto, spero veramente, qualche recensione =)
I personaggi sono opera di J.K.ROWLING e non sono usati con scopi di lucro.


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Capitolo 2
*** 2/Smistamento. ***


Smistamento.

 

 

Carissimo Scorpius,

ti scriviamo per ricordarti che aspettiamo una tua lettera di comunicazione in quanto siamo molto in ansia riguardo la scelta del capello parlante.

Tuo padre è convinto che sei un Serpeverde con già tanti amici alla tua altezza ed anche io ne sono certa ma ugualmente non vi crederò appieno fino a quando non mi verrà comunicato mediante la tua penna.

Spero in una tua risposta

Tua Madre

Astoria.

 Scorpius gettò la lettera fortemente sul tavolo dove stavano servendo la colazione e sbuffò prendendosi la testa tra le mani.

“Cazzo”

Il suo sibilare attirò l’attenzione di Albus che al suo fianco si ingozzava di cibo.

Alzando lo sguardo distratto dal suo piatto fissò l’amico “ cosa hai?” chiese a bocca piena.

“Niente” ringhiò il biondo.

“Scorpius” deglutì “ ti conosco da poco, una settimana circa, ma credo di sapere molte cose di te. So quindi che ora nascondi qualcosa.”

Tu non sai niente di me,pensò Scorpius guardandolo di getto ma senza rispondere.

A differenza di suo padre Draco aveva un po’ di lucidità, la stessa lucidità che ora gli permetteva di non perdere le staffe con il suo amico.

Sospirò.

“Allora?” chiese ancora Albus.

“Niente” sollevò lo sguardo puntandolo sulla lettera accartocciata di fianco a lui “ non ho niente.”

Se Albus davvero lo conosceva come affermava avrebbe dovuto capire che mentiva … e infatti lo fece.

Con i riflessi pronti degni del figlio di un grande cercatore, Albus, allungò la mano e prese la lettera che il suo amico aveva precedentemente letto.

Evitando le proteste di Scorpius iniziò a leggere avidamente tenendola lontana dalla presa del biondo.

Con fatica riuscì a leggere il breve contenuto dalla calligrafia tonda ed elegante.

Una volta capito che oramai non vi era nulla a che fare in quanto il Potter aveva già letto tutto, Scorpius si lasciò andare contro la panca dove stava seduto.

Il silenzio cadde tra i due amici.

“Quando hai intenzione di scriverli?”chiese dopo un po’ Albus.

Scorpius non rispose.

“E’ passata più di una settimana, Scorp. Quanto vuoi tacere?”

Abbassando lo sguardo il giovane Malfoy tacque “ non lo so” disse poi piano.

Gli occhi del figlio del salvatore magico scattarono verdi e iperattivi “ hai paura di loro? Di come reagiranno?”

“No”rispose rapido Scorpius “ non ho paura di loro.”

“Di deluderli forse?”

“… Nemmeno …”

 “E allora di cosa?”

Scorpius non rispose ancora e si sfiorò lento la divisa nera che portava al busto facendo poi vagare lo sguardo sui tavoli distanti.

Alla sua destra vi era quello dei Tassorosso  la casa dei perdenti come la definirebbe suo padre.

Con le loro divise in rosso erano i più timidi ma anche, sicuramente, i più pettegoli.

Poco distante di loro vi erano i Serpeverde che lo guardavano in cagnesco, quasi con ribrezzo.

Come se fosse una vergogna non essere seduti con loro.

Un  Malfoy distante dal tavolo verde argento è come un mago senza la sua bacchetta.

Quando lo sguardo di Scorpius vagò più distante tra una chioma rossa il suo viso si rilassò leggermente sotto un tiepido sorriso.

Eccola, lei.

Lei, Rose Weasley.

Con i suoi capelli ricci e sempre crespi, le sue labbra sottili e rosse e il naso francese era semplicemente deliziosa.

Un aspetto veramente piacevole da avere sotto lo sguardo ma, cosa che lo incuriosiva maggiormente, era il suo carattere: espansivo, allegro e disponibile.

“Scorpius” lo chiamò Albus con un tocco lieve della mano “ sai ascoltare il consiglio di un amico?”

Il biondo annuì leggermente.

“Scrivi ai tuoi genitori” Potter sorrise e gli strinse la spalla porgendogli la sua piuma e il suo inchiostro con una pergamena nuova estratta ora dalla sua cartella “ accetteranno la cosa, vedrai.”

Lo sguardo di Scorpius si funse con il nero della boccetta di inchiostro e la sua mano rimase ferma all’altezza delle sue ginocchia.

Non aveva paura.

Non sapeva perché ma trovava difficoltà ad avvertire i suoi genitori  circa il risultato dello smistamento.

Aveva sentito da qualche parte che anche a Sirius Black fosse toccata una sorte pressoché simile e, anche se aveva sempre ammirato quell’uomo, doveva ammettere che l’idea di ritrovarsi nella sua situazione non lo eccitava per niente.

Lentamente allungò la mano a prendere la boccetta di inchiostro nero per poi posarsi la pergamena pulita sulle ginocchia.

Intrise la piuma nell’inchiostro e rimase a guardare una goccia del liquido nero perdersi sul bianco pallore del foglio.

Un brivido di freddo gli attraversò la schiena quando si accorse che il momento della verità era arrivato.

Aveva rimandato il tutto per giorni,settimane ma ora doveva fare quel grande passo.

Sospirò e si mise all’opera sotto lo sguardo attento e orgoglioso di Albus al suo fianco mentre meccanicamente una mano pallida e sottile andò ad allentare il nodo della sua cravatta rossa- oro.

 

Disse il cappello parlante, la notte del suo arrivo ad Hogwarts, che il suo futuro era ancora da scrivere.

Disse il cappello parlante che aveva ambizioni e temerarie illusioni ma che il coraggio non mancava nel suo animo bollente.

“Porta avanti le tue scelte e non te ne pentirai. Vivi la tua vita e sarai una pedina felice anche se sconfitta: GRIFONDORO!”

 


Posso chiedere pietà?
Posso?
Ok, io ci provo a parlare e sono veramente tanto sincera nel dire che : " per favore non uccidetemi"
Lo so, un Malfoy a Grifondoro è da tagliarsi le vene ma non so come  diamine mi sia venuto in mente.
So solo che ho inziato con il " carissimo Scorpius" e mi sono ritrovata con la parola " grifondoro" tra le dita.
Scusate.
Sono esausta in quanto è stato un vero travaglio trovare corraggio a publicare.
Ringrazio Gaia, una ragazza fantastica che mi ha dato coraggio e sincero appoggio: ti voglio bene!
E poi ringrazio le persone che hanno messo tra i preferiti/seguiti.
Posso chiedere un favore piccino picciò?
Potete commentare?
Vi pregoooooooooooooooooo *-* Grazie tante a  Hey There Delilah   la quale spero di vedere ancora tra le recensitrici.

Ringrazio il tuo sostegno e la tua recensione perchè mi hanno riempito di gioia, sono felice di aver trovato una come me che ama questi due ragazzi.
Un bacione, Manu!

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Capitolo 3
*** 3/Secondo Anno: Elastico! ***


3/Secondo Anno: Elastico!
“Avanti, Rose, cammina e vedrai che riuscirai ad arrivare alla lezione.”una ragazzina dai capelli rossi e ricci legati una lunga coda che sfiorava la spalla camminava a passo veloce, marcato e deciso per i corridoio di Hogwarts.
Erano le nove e un quarto e a quell’ora tutto era isolato se non per qualche fantasma che volava apatico sulla sua testa.
Svogliata, la giovane Weasley, poco si interessava a cosa potessero pensare di lei e del suo strano modo di parlare quei quattro fantasmi che le impedivano il passaggio.
Si strinse forte il libro al petto e continuò a camminare.
Forza Rose, ancora poco e sarai arrivata.
Varcato il giardino di trasfigurazioni si preparò ad entrare nell’aula che fu di Minerva MecGranit quando non urtò contro qualcosa troppo impegnata a guardare a terra.
“Maledizione” iniziando a tamponarsi la ferita che si era fatta sul ginocchio alla caduta, Rose, cercò di nascondere le lacrime più per l’ansia di non arrivare in tempo alla lezione che al vero e concreto dolore fisico.
“Ti sei fatta male?” una voce tenera, vellutata come un petalo di rosa le fece scordare il suo orgoglio da studiosa Corvonero facendo alzare lo sguardo sul suo interlocutore.
Un sorriso ampio si aprì sul volto della Weasley accettando la mano che le veniva porsa da suo cugino.
“Ciao Al”  salutò.
“Rose, mi sei venuta contro”  dissi alzandosi e spolverandosi le ginocchia dei pantaloni neri “ cosa stavi pensando per non vedermi?”
“Niente Al, stavo andando a lezione ed ora che ci penso sono proprio in ritardo” la rossa vece vagare lo sguardo per il fitto giardino curato sorridendo fino a quando il suo sguardo non incontrò un qualcosa di estraneo al verde intenso dell’erba ma ugualmente incantevole e mostruosamente accattivante.
Rimase per breve a guardare i lineamenti di un bambino già troppo cresciuto, biondo, dalle spalle larghe e delineate.
Più che un dodicenne come loro sembrava un quindicenne dal viso già maturo e quasi virile.
“Lui è Scorpius, te lo ricordi Rose?” passò alle presentazione Albus vedendo come lo sguardo della cugina saettasse sul suo amico “ è del mio  anno.”
Rose lo guardò con un sopracciglio rosso alzato e inarcato fino  a scontrarsi con i capelli del medesimo colore mentre piano piano si lisciava la gonna.
 Scorpius Malfoy.
Quel nome lo aveva già sentito.
Socchiuse gli occhi in una degna imitazione di sua madre e della McGranitt iniziando a giocare con una ciocca di capelli che solleticava il volto poi lo inclinò di lato.
“Mi ricorda qualcosa …”
“Ci siamo già presentati” le venne in aiuto lui, serio “ sul treno, lo scorso anno.”
Lo sguardo della giovane si chiuse ancora di più fino a sembrare letteralmente spento poi si aprì di scatto “TU SEI IL FIGLIO DI DRACO MALFOY, VERO?”
Il figlio di Draco Malfoy!
Abbassando la testa offeso fino a incontrare la punta delle scarpe con il suo sguardo, Scorpius annuì “ sono io”
Non era nulla che quello agli occhi di altri.
Era un Grifondoro e non un Serpeverde, era  più sottile del padre e meno esibizionista ma chiunque lo guardasse lo scambiava per lui.
Per tutti erano la stessa cosa.
 Erano entrambi due Malfoy e questo bastava per fargli portare il peso delle colpe del suo genitore sulle sue spalle.
A rompere quel silenzio tombale ci pensò come sempre Albus che, sorridendo e mettendo una mano sulla spalla de suo amico, sorrise alla sua cugina preferita “ come mai Rose- perfettina- Weasley sta facendo ritardo ad una lezione?” la canzonò.
“Oddio” si ricordò d’un tratto lei troppo presa a fissare attentamente Scorpius “ è vero! La lezione!”
Sotto la risata cristallina del cugino, la giovane, iniziò a raccogliere i suoi libri e i vari appunti sparsi per terra per poi iniziare a correre verso l’aula di trasfigurazione.
Arrivata circa la metà della strada si girò facendo ondulare la folta capigliatura al vento metro l’elastico nero che li teneva legati le cadeva a terra.
“Ciao Scorpius” disse sorridendo.
Il libro stretto al petto, un sorriso abbagliante sul volto e una calza scucita al polpaccio lei lo  salutò.
 Salutò Scorpius e non Malfoy
 
 
 
Due ore dopo Rose Weasley sedeva al tavolo della sua casata con un tomo di trasfigurazione e coprirle il naso.
Sorrise.
Intorno a lei vi era il parlottare animato delle sue compagne pettegole mentre nei tavoli accanto il suo regnava il silenzio interrotto da qualche tintinnare di forchette o qualche parola sussurrata.
Mandò giù un sorso di succo di zucca e riprese la sua lettura.
“Rose?” la voce di sua cugina Dominique le fece alzare lo sguardo dalla sua lettura.
“Sì?”
“Ti sta chiamando Al” le disse tornando a parlare con Monique la sua migliore amica.
Sbuffando la rossa si alzò allungando il suo latteo collo per vedere cosa volesse suo cugino. Come Dominique aveva preannunciato, a sbracciarsi, vi era Albus per attirare la sua attenzione.
Arrossendo come i suoi geni comandavano si avvicinò al tavolo dei Rosso- Oro.
“Albus cosa c’è?”chiese con un tono di voce aspro.
“Niente cuginetta, “sbarrò gli occhi verdi quasi con paura “ solamente Scorpius ti voleva chiedere una cosa.”
Cercando di far trasparire una calma che non aveva, Rose, si voltò verso il biondo accanto a lui mentre cadeva un fitto silenzio tra le persone che li circondavano.
Molti iniziarono a scommettere su una dichiarazione d’amore, altri su una presa in giro ‘made in Malfoy’ ed altri ancora su qualche stupido scherzo organizzato da James e Albus, i due fratelli Potter.
Qualche ragazzina sospirò pure invidiosa di non trovarsi al posto di Rose.
Aveva solo dodici anni, sì, ma ne dimostrava molti di più …
“Tieni” disse poi il biondo alzandosi e frugando nelle sue tasche “ questo è tuo, credo.”
Rose inclinò la testa di lato guardando con attenzione la corda nera che il mago teneva tra due dita affusolate poi lo prese tra le sue “ cosa è?”
“Ti è caduto oggi dai capelli” spiegò lui leggermente imbarazzato “ avevo pensato che ti potesse servire.”
“Oh, non dovevi.” Sorrise girandosi l’elastico per capelli tra le mani “ ne ho molti in  dormitorio”
“Ah”
Ad occhi bassi Scorpius non vide il sorriso tra le iridi di lei ma quando lei alzò lo sguardo poté scorgere gioia, allegria e disponibilità.
 Come aveva sempre pensato anche solo osservandola da lontano.
 Grazie”
“D-di niente”
Rimasero per molto a parlare, svagarsi con lei gli risultava più facile e per breve rimpianse anche di non essere come suo padre ovvero esibizionista, arrogante ma  carismatico e di fama ma quando lei andandosene lo salutò nuovamente per nome si sciolse sotto la pronuncia di quello che non era il suo cognome che da generazione infangava una reputazione.
Scorpius.
La osservò allontanarsi mentre tornava al suo tavolo e il suo sguardo, senza alcuna malizia, cadde tra i suoi polpacci tonici e sottili dove un’increspatura della calza di lana faceva intravedere il bianco pallore della sua pelle.
Le labbra gli si stesero in un sorriso ricordando come si fossero rotte poi, con serenità, si rivolse ad Albus continuando a guardare Rose di sfuggita che, seduta alla sua panca, accavallava le gambe allargando il  buco alla calza.
Sorrise.
Ora sapeva cosa avrebbe dovuto portarle la prossima volta …


Salve a tutti. 
Sono tornata presto,perchè questo capitolo era già pronto xD!
Sarò sincera quando vi dico che scrivere di loro mi risulta "facile ma anche difficile"
Cioè, mi piace immedesimarmi in questo Scorpius diverso da come tutti lo vedono ma immaginare i pensieri di un lui dodicenne bhè, non è tanto facile.
So che forse in questo capitolo possa sembrare che lui si sia innamorato di Rose MA NON è COSì.
LUI PER LEI  NON PROVA NIENTE SE NON SIMPATIA PERCHè LEI è SEMPRE PARZIALMENTE CORRETTA.
Non posso negare che anche a dodici anni si possano provare delle simpatie e cottarelle ma, ahimè Scorpius è troppo impegnato a dimostrarsi diverso dal suo caro "Babbo" per pensare a Rose in quel  senso.
E' una Rose-Scorpius però, quindi il "miracolo" presto accadrà asd
Tornando allo scorso capitolo chiedo ancora scusa per il brutto colpo che vi ho recato * me si ripara sotto la scrivania* in quanto uno Scorpius a Grifondoro è VERAMENTEd  pessimo ma ehi, cosa ci devo fare se sono pazza?
Spero non sia un colpo TROPPO duro per voi immagginarlo con la cravattina rossa-oro altrimenti ... bhè, altrimenti la dipingiamo xD
Grazie mille alle persone che hanno recensito lo scorso capitolo quindi: 
gufetta_95 = Ciao!
Io e te andremo daccordo allora U_U Nemmeno io sopporto tanto ( anzi per niente) quando due piccoli bambini si innamorano -.-'' Avanti, se uno a 11 anni si innamora a venti cosa è, un vecchio in fase di morte?
Sarà che sono troppo "esagerata" ma l'amore nascerà .... ancora a breve. Come ti ho detto qui può  sembrare  ma non sono innamorati.
Spero di vedere ancora una tua recensione =)
nenne96= Ciaooo! Anche io lo vedo molto lontano tra i rossi oro ma, ahi, non so perchè mi è venuto in mente. Sono rimasta ore a dire " lo publico?" ma poi mi sono fatta coraggio o meglio, mi sono data la zappa sui piedi xD 
Per la coppia dovrai aspettare un pò, ma gli aggiornamenti saranno rapidi quindi ... a prestooooooooooo un bacio =)
Pokkola_Ale=Hi, grazie per i complimenti  troppo buona davvero *W*
Mi fa piacere che la storia ti piaccia quindi spero che non ti dispiacerà scrivermi un altra recensione mignon. Un bacio , Manu =)
sasyherm=Ciao, grazie inanzitutto per la recensione.Davvero ti piace? *_*
Sì, per ora la trova deliziosa, l'ho detto è un ragazzo precoce e le ragazzine le vede già sotto un punto di vista anche se lei non come tutte le altre.
Differentemente da Draco Scorpius non ha paura di mettersi contro il padre e quindi scrive la lettere della sua condanna, chissà come ha reagito il pafre mah!
Se volete, più avanti, scriverò un pezzo dove faccio intendere la sua rezione... fatemi sapere ;)
Riguardo Draco sono daccordo con te, dovrebbe cambiare il suo modo SCORRETTO di vedere il mondo. Deve maturare, ecco.
In quanto hai capitoli non ho un idea precisa ma credo che ne dedicherò qualcuno ad anno.
Questo è già nel secondo poi però non so... non dovrebbero essere molti =)
Un bacione, alla prossima SPERO CON IL CUORE  Manu =)
Hey There Delliah = Ciaooooooooooooo carissima ^^ la mia storia bella? oh santo cielo, io ti adoro già xD 
Mi soni ripromessa di leggere qualcosa di tuo e lo farò quando questo periodo trafficato di scuola finirà ( sai com'è, si stanno già impegnando con le verifiche i maledetti prof -.-'')
Davvero ti è piaciuta l'idea di Scorpius ai grifoni? Ohh, grazie *-* . Credo che sei una delle poche che ha digerito la cosa xD 
Anche io adoro Al, ma per me Scorp è sempre il migliore ... ha un qualcosa quel biondo che mi incanta *W*
Contentissima che la mia Rose ti piaccia, veramente grazie. 
Spero di vederti ancora, ciaooo cara, un bacione


 Manu 

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Capitolo 4
*** 4/ Immagine ***


 4/Immagine.
Una sciarpa legata malamente intorno al collo bianco latteo mentre l’aria batteva gelida come se fossero lame taglienti sul volto di Scorpius.
Era una giornata di fine Gennaio e l’inverno era ora più macabre di sempre.
Quella Domenica ci sarebbe stata la partita Grifondoro-Serpeverde e come un degno componente della sua casata era andato a vederla come solo spettatore.
Le mani erano sotterrate nella larghe tasche del cappotto nero e un sorrisino di puro malessere splendeva sul suo volto.
“Cosa ne pensi?” gli chiese Albus al suo fianco con il mento seppellito dentro la folta sciarpa dorata.
“Di cosa?”chiese il biondo con un espressione confusa in volto.
Albus rise con il suono cristallino che aveva ereditato da sua madre poi scosse la testa “ la partita Scorp, la partita”
“Ah, bene sembra … interessante ecco.”
La faccia del giovane Potter era di quanto più scandalizzato al mondo quando osservò l’amico arrossire senza sapere cosa dire “ mi vorresti far credere che non ti intendi di Quidditch? Che  tu  non sei mai andato a vedere una partita prima d’ora?”
Scorpius non rispose abbassando lievemente la testa.
No, non era mai andato ad una partita e quella era la prima volta che osservava qualche giocatore rincorrere il boccino d’oro.
Onestamente quel gioco lo trovava forte, divertente ma per niente unico come lo amava descrivere il suo amico.
Guardandolo con la punta dell’occhio si rese conto come Albus fosse attratto dai movimenti di suo fratello più grande.
James Sirius Potter, un Grifondoro come loro solo più grande di un anno, era riuscito ad entrare quello stesso anno nella squadra di Quiddith in seguito a mille e più richieste fatte alla preside McGranitt.
Non che la donna fosse contraria a prenderlo in squadra in quanto sperava che conservasse le stesse abilità di suo padre Harry ma non poteva in quanto era contrario alle regole scolastiche.
Scorpius non avrebbe mai scordato quando James si era gettato dalla guferia in volo per dimostrare quanto veramente bravo fosse.
Come si aspettava aveva impressionato tutti, preside compresa ma per punizione circa il suo gesto irresponsabile non era stato messo in squadra con un preventorio e secco no.
Se ora stava giocando abilmente con la divisa al busto lo doveva solo al fortuito incidente che aveva avuto Flitt proprio il giorno precedente.
Scropius sospettava che ci fosse proprio lo zampino del rampollo dei Potter nell’infortuno temporaneo del cercatore di Grifondoro, ma non ne fece parola con nessuno anche perché, lo doveva ammettere, James era veramente bravo.
Lo osservò volare sulla sua Nimbus 3000 e rimase incantato da come conoscesse bene tutte le abili mosse per riuscire al meglio nel suo intento alias  quello di prendere il boccino.
“Vai forte James!” la voce divertita del suo migliore amico lo fece destare dal suo sogno ad occhi aperti.
James sapeva andare su una scopa probabilmente perché suo padre gli aveva insegnato a farlo.
James sapeva come inseguire il boccino d’oro perché da piccolo suo padre lo aveva portato a vedere qualche partita della loro squadra.
James conosceva come muoversi nell’aria perché lo aveva già fatto in passato …
Scorpius invece mai!
Non aveva mai avuto un buon rapporto con suo padre da portarli a condividere una passione come era successo con i Potter e come succedeva con quasi tutte le famiglie che conosceva.
Sorrise scuotendo il capo e stringendosi la sciarpa al collo.
Quella sciarpa rossa oro non era che uno dei tanti granelli che aveva distrutto definitivamente i rapporti con Draco Malfoy.
Quando aveva saputo che suo figlio era un Grifondoro, Draco, non l’aveva presa molto bene come notizia.
In pochi giorni gli era arrivato una lettera a scuola che gli annunciava che suo padre aveva avuto un infarto a solo trentasette anni.
Continuando a fare colazione Scorpius aveva chiuso la lettera lanciandola poco lontano dal suo piatto sussurrando un “ pensavo peggio” continuando, poi, a mangiare il suo bacon sotto lo sguardo confuso di Albus.
“Ma non ti importa della salute di tuo padre?”gli aveva chiesto.
“No” si era sentito quasi un verme a rispondere ma era così “ non molto ad essere sinceri”
Ed ora invece stava lì, a guardare il fratello del suo migliore amico vincere una partita di quello sport magico che conosceva poco … sempre per colpa di suo padre.
Probabilmente la sua vita sarebbe stata diversa se solo fosse stato come Draco voleva, se avesse avuto una sciarpa verde al collo e l’arroganza sotto i piedi.
Forse sarebbe stato più felice se non fosse stato la pecora nera della famiglia Malfoy, ma purtroppo non era così.
Grattandosi le mani sul pantalone scuro in cerca di calore, Scorpius fu distratto da una voce dolce e candida … conosciuta!
“Vai James! Sei un grande!” quando Scorpius si voltò verso la voce dolce e forte che lo aveva portato via dalle sue preoccupazioni non poté fare a meno di sorridere.
Rose.
Stretta nella sua gonna di cotone corto, le gambe coperte da delle calde calze,lei, urlava con le mani a coppa davanti la bocca per incitare il cugino.
I capelli rossi che volevano al vento come una bandiera e gli occhi celesti che si confondevano con il cielo.
Aveva dodici anni ma sembrava già una giovane donna.
Scorpius si sorprese a pensare che presto sarebbe stata una ragazza dai mille e più pregi, corteggiata e voluta da tutti i ragazzi con un minimo  di cervello nella testa.
Sorrise.
“Avanti Jam, non farti battere da quei Serpeverde! Avanti! James, il boccino, prendilo. James!”
Sarebbe stata anche bella, ma mai vanitosa, arrogante o antipatica.
“Avanti cugino”
Era così perfetta …
Quando il suo sguardo cadde nuovamente tra il campo da Quidditch, Scorpius si rese conto che oramai la partita stava quasi per concludersi e che il giovane Potter cercava disperatamente il boccino.
Serpeverde era in vantaggio di trenta punti e per vincere la partita i Grifondoro avrebbero solo dovuto contare sul loro cercatore.
Una voce femminile al fianco di Rose attirò l’attenzione di Scorpius.
Era la prefetto dei Corvonero del loro anno, una certa Elisabeth del quinto anno.
Scorpius la trovava estremamente saccente e per questo storse il naso al solo sentire la sua voce.
“Rose” la rimproverò questa con estrema lentezza “ lo sai che sei una Corvonero, vero?” si strinse il maglione blu sulle spalle.
“Certo che lo so” le rispose la rossa sorridendo e continuando ad applaudire il cugino.
“E allora perché tifi per i Grifondoro?”una smorfia di superiorità si dipinse sul viso della quindicenne “ lo sai, vero, che se vincono questa partita noi possiamo dire addio a tutte le aspettative di vincere il campionato? Eh, Rose?”
Scorpius era troppo preso dalla scenetta che si stava svolgendo al disotto di lui per guardare la partita e quindi non si rese conto della caduta che fece Thomas Finnigan e che comportò anche un suo braccio lustrato.
Un coro di disgusto alla vista del braccio rotto gli fece distogliere lo sguardo dalle due ragazze ma quando vide quanto raccapricciante fosse la scena nel campo riportò la sua attenzione su Rose e Elisabeth.
Rose si stava mordendo l’interno guancia con i capelli che le sbattevano sul viso, furiosi.
Le sue labbra erano scarlatte per il freddo e le mani erano viola ma i suoi occhi, quelli, celesti più che mai, non facevano che saettare tra il campo da Quidditch e la sua prefetto troppo incuriosita dell’esito della partita.
Prese un respiro, poi parlò “ Senti, Elly”
“Elisabeth”la corresse con astio.
“Elisabeth”  Rose storse la bocca poi le sorrise  “ James è mio cugino e io gioisco sempre per le vittorie della mia famiglia…”
“… Ma lui …”
“Ma nessun ‘lui’” la bloccò con nervosismo la rossa “ se è destino che Corvonero perda, perderà!”
Non avrebbe mai immaginato,Scorpius, che una bambina di dodici anni potesse metterne a tacere una di quindici.
Non avrebbe mai immaginato che Rose avesse tutto quel carattere, quella bontà e quell’amore verso la sua famiglia.
Non avrebbe mai immaginato che avrebbe provato invidia verso Albus che aveva la fortuna di avere dalla sua parte una famiglia tanto unita, compatta e fiduciosa verso se stessa.
Non avrebbe immaginato molte cose, Scorpius, ma a dodici anni si è ancora giovani e pronti a scoprire le bellezze della vita, a comprenderle e a meravigliarsi.
Perché a dodici anni può succedere anche l’impossibile … come un James Potter che afferra il boccino prima di schiantarsi al suolo e rompersi il femore.
 
 
 
 
“Sei un grande cugino!”
“Sì, un grande imbecille …”
Oh, Salve popolo *_*
Che bello, come sono felice!
Me MOOOOLTO felice alla vista di tutti questi commenti *sbav*
Davvero sono tutti per me?
Allora, ho una proposta da varVI ... ehm ... non buttatemi i pomodori in faccia per quanto è penosa ma vi GIURO che se sarete tanto calorosi come lo siete stati per questo capitolo *sette recensioni *-** publicherò se non domani MERCOLEDì!
Questo capitolo l'ho scritto ora, poco fa in meno di un ora solo pensando a quanto siete stati dolci perchè le vostre recensioni mi stimolatno, invogliano a continuare.
Grazie mille quindi a:
sayherm= ciao ^^ Sì, stiamo al secondo anno anche qui. Per quanto riguarda Scorpius per lei prova un interesse solo per quanto riguarda la stima per ora. Rose, lui, la vede come il culmine della perfezione. E' quello che vorrebbe essere lui, realizzato come lo è lei.
Scorpius è attratto da Rose, la trova carina esteticamente, ma non è amore.
L'amore che prova, per adesso, è solamente figurato! Un bacio e grazie. Alla prossima =)
_Juliet_= Ciaooo! Premetto che ADORO  le tue recensioni. Anche se sintetiche ti danno allegria, gentilezza e simpatia. Grazie *_*Anche io sono molto legata sentimentalmenete al Serpeverde stronzo ma ehi, quello è Draco Scorpius può essere anche diverso ( MA ANCHE NO! IO ME LI IMMAGINO UGUALI XD)
Grazie mille, spero di vederti ancora al prossimo chappy =)
Hey There Deliah= Ciaoo cara ;) Oggi più che mai sto odiando la scuola T_T Odio di aver scelto tutto quello che ho scelto., Odio questo inverno che si avvicina e questa estate che se ne è voluta andare: pigra!
Lo sai che anche io ho sempre avuto il dubbio di una Rose dove possa andare? Scorpius invece ai Corvi non ce lo vedo >.<'' non so perchè!
Sto facendo una tremenda fatica a immaginarlo ai Grifoni ma ci so riuscendo ... ora che ci penso l'oro della divisa sta bene con il biondo dei capelli :D
Grandissima cosa ne dici di questo capitolo invece? Mi sono superata in quanto a schifezza?? XD
Aspetto una tua recensione di quelle che mi fanno sempre palpitare il cuore, grazie <3
JoliR=Ciao! Sì, è questo e sono felice che ti sia piaciuta. Spero tu abbia apprezzato il mio Scorpius e che mi seguirai ancora. Un bacio =)
elys=Ciaooo! ohhh, sei una delle poche che AMA Scorpius in questa  casata! Santa, grazie! Ora andrò a leggere la tua storia di corsa e sono sicura che sarà stupenda **
Grazie mille per la recensione e per i complimenti, un bacio =)
RoseWeasley92=Ciao, Grazie mille. Davvero ti piace così tanto?? *-* oddio mi fai gongolare così xD
Aggiornato, allora che ne dici? Spero che ti piaccia ... anche se a me no xD >.< ciaooo baci !
Lily_Cissy=Ciao! Grazie mille per la recensione e anche io sono contenta che la pensi come me anche se bhè,sono colpevole, anche io sono innamorata di Draco anche se Scorp lo batte e di molto, anche xD
Anche tu adori le Rose/Scorpius? Ahhh, allora andiamo daccordo xD
Spero che ti piaccia questo capitolo, fammi sapere un bacio ^^

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Capitolo 5
*** 5/Terzo Anno:Perfettina ***


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5/Perfettina.
Scorpius non riusciva a studiare.
Stava seduto oramai da circa tre ore al tavolo della Sala Comune ma non riusciva minimamente a capire quella strana materia che era Erbologia.
A lui riuscivano più facili materie come Arti Oscure o anche la stessa e noiosissima Incantesimi ma Erbologia non la capiva proprio.
In un segno di disperazione sbatté la testa contro le pagine aperte del libro iniziando a insultare quella materia inutile e la sua poca intelligenza al riguardo.
“Scorpius?” la voce divertita di Albus lo fece distrarre nuovamente “ cosa stai facendo?”
“Non lo vedi?” rispose sarcastico il biondo tredicenne “ mi prendo a testate!”
“Veramente ti prendi a librate” lo corresse con fare superiore e una tipica alzata di spalle arrogante.
Lo sguardo gelido che gli rivolse l’amico valse più di mille parole “ Al, non iniziare a fare il perfettino che veramente non ne sono in vena!” la voce era tagliente, sadica e anche minacciosa ma il secondogenito dei Potter non si fece spaventare.
“E dire che quando a fare la perfettina è mia cugina non sembra dispiacerti tanto.”
“Cosa stai insinuando?” chiede il biondo sporgendosi verso di lui con fare superiore e cercando forse di intimidirlo.
“Quello che ho detto” Albus portò le mani dietro la testa “ si vede lontano un miglio che le sbavi dietro.”
“Io non sbavo dietro a Dominique” sbuffò lui con  espressione infantile sul volto che lo fece ritornare bambino anche se oramai le sue fattezze stavano perdendo tutta la dolcezza di un tempo.
 A tredici anni era diventato un ragazzino bello, seducente, reduce –anche- di molti sguardi da parte delle altre ragazze forse anche più grandi.
“Non intendevo lei” si mosse Albus dalla sedia “ ma Rose.”
A quel nome Scorpius sbiancò in volto voltandosi a guardarsi intorno come se si aspettasse che lei comparisse da un minuto all’altro “ non è vero” disse poi, risoluto ma ancora teso.
Il suo migliore amico rise del suo disagio posandogli una mano sulla spalla “sareste una bella coppia” disse solo per poi scomparire dietro la scala a chiocciola del dormitorio.
Scorpius lo guardò allontanarsi sentendo lo sguardo fisso di Rosmalda, una ragazza di quattordici anni, fisso su di lui, poi scosse la testa.
«sareste una bella coppia»
Sorrise tornando a studiare.
 
 
 
Rose correva per i corridoi trafelata  per poter arrivare alla Sala Grande prima che i suoi compagni finissero il pranzo.
Correva con il pensiero del cibo in testa come solo una degna figlia di Ron Weasley poteva fare.
Si portò una mano al fianco stanca, poi sbuffò, strinse i denti e continuò a correre.
Corse quasi due corridoi in meno di un minuto fino a quando non incontrò l’amico di suo cugino Albus.
Malfoy, le pareva.
 Si arrestò sorridendogli cordiale mentre lui arrossiva di colpo.
Stranamente si chiese il perché.
“Ciao” salutò per prima con la voce leggermente affannata “ Sai dove è Al?”
“In Sala Grande” rispose lui tremando leggermente forse per il freddo anche se portava una sciarpa rossa oro al collo.
Rose fece spallucce notando che era cadaverico e che probabilmente avesse la febbre.
“Anche io ci stavo andando, allora lo incontrerò lì” gli regalò un sorriso “ tu hai già mangiato?”
Lentamente si accorse che Scorpius le si era affiancato e che stava facendo il percorso con lei, stretto nel suo mantello nero e con i bei occhi che lampeggiavano.
“Non ancora, ho appena terminato una ricerca di Erbologia.”
“Oh, io amo quella materia!”
Fu tentato di dire che invece lui la odiava tremendamente ma quando si accorse che la cosa era fuori luogo tacque e  immerse le mani nel pantalone “ già” disse solo.
Sapeva che così facendo non era di compagnia ma improvvisamente- come non gli era mai capitato- di sentì avvolgere dal panico.
Non sapeva cosa dire.
Rose era la cugina di Al, il suo migliore amico e anche se sapeva che erano pressoché simili non se la sentiva di prendersi le stesse confidenze che aveva con lui .
Lei era diversa.
 La guardò di sfuggita con i suoi capelli ricci, rossi, gli occhi celesti e accesi.
Le mani minute strette intorno lo zaino che portava solo su una spalla e la camminata fiera e decisa degna di una figlia di due salvatori del mondo magico.
Guardò le sue mani invece vedendovi  il marchio sporco che vi aveva lasciato suo padre con le sue azioni e si incupì perdendo l’allegria.
Lui invece cosa era? Solo il figlio di un Ex Mangiamorte!
“Ehi” quando la mano candida di Rose si posò sulla sua spalla sussultò voltandosi verso di lei “ tutto bene?”
“S-sì” rispose debolmente e anche inutilmente visto che lei- forse come la madre- da brava sapiente capì che stava mentendo.
Indossò la maschera da secchiona che le vedeva impressa sul viso tutte le mattina e sorrise imbronciando le labbra “ bugiardo! Sei triste! Cosa ti turba?”
Probabilmente se quella domanda gliela avesse fatta Albus si sarebbe innervosito, mandandolo al diavolo per quel suo voler sapere sempre tutto ma Rose, invece, gli fece una tenerezza inaudita.
Sembrava più piccola della sua età con il viso dolce e delicato che si ritrovava, piccola e minuta di corporatura anche se- lui la osservava!- mangiava tanto proprio come il padre.
Era debole, forse, ma in realtà riusciva a correre per i corridoi della scuola senza mai stancarsi abituata, come la madre, alla ricerca continua di un po’ di tempo per studiare, divertirsi, conoscere gente.
 Rose …
“Niente” rispose girando il capo e distogliendo poi i suoi occhi da quelli di lei.
Rose non  smise di fissarlo indagatrice seguendo la sua camminata.
Era diverso dagli altri ragazzi del loro anno: Scorpius era più maturo, debole  e delicato. Tutte le ragazze dicevano che sembrava più grande, sentiva i loro commenti circa la sua virilità e i suoi possenti muscoli e, cosa che la colpì maggiormente, i suoi occhi sembravano quelli di un uomo vissuto.
Lo guardò ancora per poi seguirlo lungo il corridoio affiancandolo nuovamente.
Camminarono insieme, nuovamente fianco contro fianco, bacino vicino bacino, e quando si trovarono ancora in silenzio di fronte la Sala Grande Rose lo guardò ancora, prima di varcare la porta “ tu se triste” disse solo prendendogli la mano.
Scorpius sbarrò gli occhi quando la mano calda di lei toccò la sua, strinse la mascella quando vide il ferreo sguardo di Rose nel suo e si morse le labbra per l’insistenza di lei.
 Lei era tenace, non si faceva mettere i piedi in testa e spaventare da una risposta sgarbata.
Lei era orgogliosa e sicura di se stessa.
 La guardò mentre perfettamente lo precedeva nella Sala Grande sorridendo alle sue amiche e si sorprese a ricordare le parole di Albus quella mattina
«E dire che quando a fare la perfettina è mia cugina non sembra dispiacerti tanto.»
Come una degna figlia di Hermione Granger anche Rose Weasley possedeva quei geni padroni che  la rendevano quasi saccente e ambiziosa eppure a lui non aveva disturbato quel lato del suo carattere.
Rose Weasley era un modello da imitare, il degno e perfetto ideale di persone che avrebbe voluto essere e avere accanto.
«sareste una bella coppia»
 
A tredici anni Sorpius Hyperion Malfoy rise di se stesso e di quello strano calore che gli avvolgeva il cuore quando lei, dal suo tavolo dei Corvi sapienti e ambiziosi, gli fece l’occhiolino in un tacito segno di mano.


Salve a tutti.Scusate se non mi sono fatta più sentire ma l'ispirazione era andata letteralmente a farsi benedire.
Amo questi due e mi era venuta in mente una storia, con il primo capitolo scritto, sempre con loro, che si chiama Kick Ass :) Lì troverete due personaggi più grandi e maturi però e principalmente diversi ma  se vorrete leggerla mi farebbe piacere.
Mi scuso se non rispondo alle recensioni ma devo andare a fare una terapia per il ginocchio e non posso proprio; potrei rispondere poi ma non vvoglio farvi attendere oltre :)
Spero che questo vi sia piaciuto e prego di trovare ancora il vostro supporto, recensioni.
Un bacione a tutti, scusate ancora, £manuela 

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