Love Changes Us

di Tatia89
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Mi presento... ***
Capitolo 2: *** sensazioni negative... ***
Capitolo 3: *** Fidarsi?? ***
Capitolo 4: *** scontro!!! ***
Capitolo 5: *** debolezze ***
Capitolo 6: *** Frecciatine, litigi, e... ***
Capitolo 7: *** promessa! ***
Capitolo 8: *** Pomeriggio di fuoco! ***
Capitolo 9: *** controllo!! ***
Capitolo 10: *** Sorelle!! ***
Capitolo 11: *** Leggende!! ***
Capitolo 12: *** Buon Compleanno Bambine!! ***
Capitolo 13: *** Insicurezza!! ***
Capitolo 14: *** Dolce Bastardo!! ***
Capitolo 15: *** Sentimenti!! ***
Capitolo 16: *** Possessivi più che altro!! ***
Capitolo 17: *** Conquista!! ***
Capitolo 18: *** Ultimatum!! ***
Capitolo 19: *** Cuori Infranti!! ***
Capitolo 20: *** Pericolo!! ***
Capitolo 21: *** Rivelazioni!! ***
Capitolo 22: *** Verità!! ***
Capitolo 23: *** Masquerade - Prima parte ***
Capitolo 24: *** Masquerade - Seconda parte ***
Capitolo 25: *** Strategie!! ***
Capitolo 26: *** Kill or be killed!! ***
Capitolo 27: *** Consapevolezza!! ***
Capitolo 28: *** Stanotte... Domani... Per Sempre!!! ***
Capitolo 29: *** Sweet, passionate and aggressive... love!! ***
Capitolo 30: *** More than happy ending... ***



Capitolo 1
*** Mi presento... ***


MI PRESENTO...

Bip-bip-bip. Il suono della sveglia mi fa aprire un occhio, che però richiudo prontamente. Non ho voglia di alzarmi oggi. Sono andata a dormire all’alba per colpa di zio Emmett e delle sue sfide alla PlayStation. Adesso sono a malapena le 10:00. Chi cavolo ha puntato la sveglia??? Sento un ridacchiare soffocato e poi …

< avanti Kris non fare la pigrona!! Alzati!!! > < mmm, zia Alice … ma non hai nessun altro da torturare? Tigri? Leoni?? Serpenti velenosi??? >

< ah ah ah … che ridere … come se potessero farmi qualcosa! Dai avevi promesso che avresti giocato anche tu oggi! – mise il broncio – tipregotipregotiprego > e i suoi occhi divennero tali e quali a quelli del Gatto con gli stivali di Shrek!

< zia ma perché non svegli prima Nes? >

< Nessi è già in piedi da un’ ora stiamo aspettando solo te.. > ma dove caspita la trova mia sorella tutta quell’energia??

< va bene, va bene – dissi alzandomi – sono sveglia! Il tempo di riprendere sembianze umane e vi raggiungo d’accordo?? > ma mia zia non solo non si muoveva, ma adesso sul suo viso si dipingeva un ghigno che non prometteva niente di buono

< tu fatti la doccia penserò io al tuo aspetto!!!! > ecco appunto < zia ho 352 anni non credi che io sia capace di occuparmi da sola del mio aspetto??? > domanda sciocca, conoscevo già la risposta

< tsè figurati, sei troppo uguale a tua madre!!!! Voi e il vostro vestire sportivo!! > disse disgustata

< uff… guarda ti lascio fare solo perche ho sonno e non ho voglia di discutere con te per le solite cose >

< evviva! Dai su fila sotto la doccia sbrigati!! > mia zia saltello tutta felice e mi spinse in bagno.. io chiusi la porta.. a chiave.. doppia mandata.. tanto x sicurezza..

< non mi fermerebbe lo sai!! > disse stizzita oltre la porta..

< si invece!!nonna ti ucciderebbe se sfondassi la sua porta in mogano!!! > ghignai udendola sbuffare. mi spogliai lentamente e poi mi infilai sotto il getto d’acqua calda della doccia. mi poggiai alla parete lasciando che l’acqua mi scorresse addosso. che bella sensazione! Sentivo la zia che batteva freneticamente il piede, innervosita dalla mia lentezza e ghignai immaginandomi la sua espressione. Ma ormai dovrebbe sapere che io faccio tutto con la massima calma quando lei ha intenzione di occuparsi di me. Cerco di ritardare la tortura. Mi chiedo perché non mi lasci stare, infondo c’è Nes che non vede l’ora di ricevere le sue attenzioni. Sono uguali quelle due: instancabili e pazze x la moda. Io sotto questo aspetto sono uguale in tutto e per tutto a mia madre, Isabella Swan Masen Cullen. Odio lo shopping e la moda. A volte mi piace vestirmi bene ma voglio essere io a decidere quando o come. Mia madre mi capisce e mi spalleggia sempre. E ovviamente mio padre spalleggia lei. Un sorriso mi affiora alle labbra pensando alla mia vita e alla mia famiglia: i Cullen. Sono nata in questa stessa città, Forks, e ho ben 352 anni. Il mio nome completo è Kristine Lilian Masen Cullen. Sono una mezzosangue, metà umana e metà vampira. Mia sorella Renesmee è come me ed è nata un minuto e tre secondi prima di me. È stato mio padre, Edward Anthony Masen Cullen, a farci nascere ed a salvare mia madre trasformandola. Le labbra mi si arricciarono per il ribrezzo pensando a chi lo aiutò in tutto questo: quel cagnaccio di Jacob Black, che poi è anche il fidanzato di mia sorella per colpa dei lupi e del loro stupido imprinting. Odio i licantropi, non riesco a sopportarli. Gli unici che a malapena riesco a tollerare sono Embry e Seth. Anche Quil era simpatico ma ormai non è più tra noi da un bel po’. È morto di vecchiaia pochi mesi dopo la morte di sua moglie Claire. Lo stesso è accaduto a Sam, Jared e Paul. Loro non mi erano simpatici ma li ammiro x la loro decisione: smettere di trasformarsi per poter vivere normalmente e invecchiare con i propri imprinting. Lo trovo molto romantico, cosa che non ammetterò mai ad alta voce. Intaccherebbe la mia immagine di fredda e cinica stronza. Eh già è questo che i miei compagni di scuola pensano di me. Gli unici a cui dimostro apertamente il mio affetto sono i membri della mia famiglia. Nonna Esme con la sua dolcezza; nonno Carlisle con la sua pazienza; zia Rosalie che mi comprende meglio di me stessa; zio Emmett che mi fa sorridere anche quando sono trista; zia Alice che mi fa impazzire ma che adoro indiscutibilmente; zio Jasper che grazie al suo potere mi aiuta sempre a comprendere meglio le mie emozioni. Poi ovviamente ci sono mamma e papà. La mia mamma è stupenda. Dolce, comprensiva è timida all’inverosimile. Il mio papà oltre ad essere assurdamente fico è un ottimo musicista. È gelosissimo delle sue 3 donne. L’unica di cui legge liberamente i pensieri è Nes, io e mamma dobbiamo permetterglielo. Molte volte devo coprire la mente di Nes perché se scoprisse quello che fanno lei e il cane scatenerebbe l’inferno. Anche a me da fastidio che il cagnaccio tocchi la mia sorellina ma è un adulta non posso impedirle di fare ciò che vuole. La mia Renesmee Carlie Masen Cullen. Amo infinitamente mia sorella. È una parte di me. In teoria lei è più grande di me anche se di un minuto soltanto. Io e lei ci siamo sviluppate in modo diverso. Il corpo di Nes è cresciuto in fretta rendendola a soli 7 anni una ragazza di almeno 18 anni. La sua mente invece progrediva più lentamente. Ancora oggi è un po’ infantile. Io invece ho fatto tutto l’opposto. Il mi corpo è maturato molto più lentamente facendo si che raggiungessi l’aspetto di una 18enne a 47 anni e mezzo. Ma mentalmente ero già un’adulta nel ventre di mia madre. Ascoltavo lei e papà parlare. Sentivo l’amore della mia mamma e la paura di papà. Vedevo Nes crescere. L’ho vista muoversi violentemente incapace di capire che faceva del male a nostra madre. Comunque avrei preferito crescere velocemente come lei. Cavoli l’infanzia e l’adolescenza sono stati un vero e proprio inferno.

< Kris! Insomma! Sei li dentro già da venti minuti! Esci immediatamente! >. Ops mi ero dimenticata della zia.

< Eccomi! > le dissi di malavoglia. Uscì dalla doccia e mi avvolsi nel mio telo bianco con le mie iniziali ricamate da me. Ovviamente mi aveva insegnato nonna. Durante il mio viaggio mentale mi ero anche lavata i capelli, senza rendermene minimamente conto. Apri la porta e subito quell’ uragano di mia zia mi travolse costringendomi a sedere sul letto e iniziando la sua opera di “restauro”, durante il quale continuò a brontolare x i miei modi. La lasciai a fare e mi persi di nuovo nella mia mente. Anche fisicamente io e Nes eravamo diverse. Lei alta, slanciata, capelli bronzei, come papà, e boccolosi, occhi castano scuro come mamma; la sua pelle è identica a quella dei vampiri e il suo cuore batte. Si nutre principalmente di sangue animale. Io invece alta 1,65 cm come mamma, magra con le mie giuste forme. Ho i capelli color mogano e leggermente ondulati di mia madre, mentre gli occhi… bè chissà come io avevo gli occhi di smeraldo che aveva mio padre da umano. La mamma li adora. La mia pelle benché sia resistente come quella dei vampiri è rosea. Il mio cuore è muto ma tende a farsi sentire quando sono agitata o nervosa. Cosa che mi porta anche ad arrossire purtroppo. E poi lei ha solo il potere di trasmettere i suoi pensieri. I miei… li sto ancora scoprendo. Posso leggere le menti ma solo quando voglio e meno chiaramente del mio papà. Sono uno scudo mentale e fisico. Moli dei miei poteri li conosco solo io. E in più sono più forte e veloce di qualunque altro vampiro. E sono indistruttibile. A mala pena mi ferisco e se succede guarisco piuttosto rapidamente.

< Finito! > trillò zia Alice mettendomi di fronte allo specchio. Wow da quanto non le davo retta?? Mi aveva messo una tuta: pantaloni malva con riporti neri e felpa nera con riporti malva. Scarpe da ginnastica in tinta ovviamente. I miei capelli ricadevano morbidi sulle spalle e avevo solo un filo di matita viole negli occhi che risaltava il mio verde.

< Sei perfetta! E non puoi dire che ho esagerato! >

< mmm si per questa volta può andare!> ghignai.

< non sprecarti troppo in ringraziamenti > sbuffò infastidita. Mi avvicinai e le scoccai un bacio sulla guancia

< grazie >. Mi sorrise addolcendosi

< prego ora scendiamo >.

 

 

 

buongiorno mondo di efp. questa è la prima storia che pubblico. lo modificata già 3 volte perchè non capivo come funzionava l'html. comunque dopo tante peripezie eccola qui. accetto consigli e critiche. un bacio tatia... :)

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Capitolo 2
*** sensazioni negative... ***


Sensazioni negative….

 

Non appena arrivammo infondo alle scale, l’orso Emmett si fiondò su di me per stritolarmi con uno dei suoi soliti abbracci

< zio cosi soffoco! > lui rideva

< così impari a farti aspettare! > mi rimise giù

< uff è solo colpa tua se ho tutto questo sonno! > mi diressi verso i miei genitori e li abbracciai entrambi scoccandogli un bacio sulla guancia ciascuno

< buongiorno mammina e papino > feci imitando un tono infantile. Risero

< buongiorno tesoro > disse papà accarezzandomi i capelli e lasciandoci un bacio.

< buongiorno amore, - fece mia madre dolcemente – dormito bene? >

< mmm diciamo che è stato il risveglio a essere traumatico > e scoccai un occhiataccia a mia zia, che in risposta sollevò gli occhi al cielo borbottando

< uff che lagna > risi.

< Krissi ti sei svegliata! > trillò mia sorella rientrando dal giardino, con due margheritine tra i capelli riccioluti,  mano nella mano col cane.

< Nes ti prego non ho ancora preso il mio caffè > feci tra l’infastidito e il disgustato

 < ma che ho fatto? > fece corrucciandosi. Era vestita come me solo che la sua tuta era – bleah – rosa e bianca.

< non chiamarmi Krissi >

< perché? A me tutti mi chiamano Nessi. > fece capricciosa

< io ti chiamo Nes quindi tu chiamami Kris. >

< uff ma perché? Sono cosi carini detti insieme: Nessi e Krissi > oh cielo

< se Pissi e Missi. Per piacere > risero tutti

< uffa come sei polemica > .

 

< ecco il tuo caffè piccola! > disse ma nonna entrando e porgendomi la mia solita tazzona. A differenza io non potevo vivere senza il cibo umano. O meglio potevo farlo ma lo preferivo di gran lunga al sangue. Anche se c’erano giorni in cui non potevo farne a meno e quello animale non bastava.

< mmm grazie nonnina! > e le scoccai un bacio sulla guancia che la fece sorridere.

< allora ci siamo tutti?? > chiese il nonno entrando

< si > risposero tutti.

< più o meno. Il mio cervello sta ancora dormendo > feci io sbadigliando.

< più che dormendo direi che è in coma da quando sei nata > osò dire il cagnaccio

< sta sempre meglio del tuo che non esiste nemmeno > feci col mio solito ghigno, un sorriso a metà che avevo preso da mio padre. Mia madre lo definiva sghembo, ci dice sempre che papà lo usa per abbagliarla, e che in quei casi fa tutto ciò che vuole. Non ho mai voluto approfondire l’argomento.

< guarda che io sono intelligentissimo > fece offeso.

< bhè in effetti e quello che si dice nei documentari. “il cane è un animale intelligente, ed è il migliore amico dell’uomo” a proposito di questo… noi siamo vampiri quindi tu perché ci scodinzoli per casa? > feci con il mio ghignò ben saldo in faccia è finendo il mio caffè. Jake tremava di rabbia e per l’umiliazione visto che a parte Nes e mia madre tutti faticavano a trattenere le risate.

< basta Kris è il mio ragazzo. E vive qui con noi che ti stia bene o meno! > certo che se lei me le serviva cosi io non potevo evitare

< ma si infondo voglio essere buona. Basta che non fai pipì sul tappeto ok? bravo Fuffy! > feci io passandogli a fianco. Lui in risposta ringhiò. E io risi. < Fortuna che almeno una delle due selezioni meglio le sue compagnie > feci annoiata accomodandomi sulla mia solita poltrona

< ma se non hai nessuno oltre noi!! > esclamò mia sorella allibita

< appunto! – feci convinta – nessun altro e alla mia altezza. > dissi aggiustandomi i polsini della felpa con fare superiore.

< wow bevuto caffè e modestia? > fece acido il cane.

< no! – misi un dito sul mento e mi finsi pensierosa – no credo fosse vanità con un cucchiaio abbondante di orgoglio e superiorità. > ghignai verso di lui che sembrava pronto a balzarmi addosso. Già pregustavo la vittoria.

< allora vogliamo incamminarci verso il campo per giocare questa benedetta partita? > disse il nonno mettendo fine al nostro battibecco.

< voi incamminatevi pure.. io corro ci vediamo li! > e partii sparata in direzione dello spiazzo testimone di molti momenti della nostra vita: partite, competizioni, una guerra contro i neonati venuti per uccidere mia madre, all’epoca umana, e di uno scontro coi volturi venuti per sterminare l’intero clan dei Cullen. Non sapevano della mia esistenza, Irina, la sorella defunta del clan di Denali, aveva visto solo Nes, e i miei al tempo mi fecero schermare i ricordi di tutti,  vampiri e licantropi, che mi riguardassero. Dimostravo poco più di un mese benché ne avessi tre e mezzo ma capivo tutto e feci come mi venne chiesto. Mi nascosero a La Push con la buon anima di nonno Charlie e di Billy Black. Ho pianto tutto il giorno per la paura che la mia famiglia non tornasse da me, ma ero una neonata a tutti gli effetti e non potevo fare nient’altro. Quando vennero a prendermi ero così felice e sollevata che non volli staccarmi dai mie per un mese di seguito. Se si allontanavano solo un secondo io piangevo. Che frignona. Arrivai in fretta allo spiazzo e aspettai che mi raggiungessero. Mi sentivo strana. Avevo una sensazione negativa ma non riuscivo a dargli una forma concreta. Zia Alice vedeva il futuro, io lo sentivo, ma mai chiaramente se non all’ultimo momento. E oggi era tutto ancora più offuscato. Odiavo non sapere cosa aspettarmi. Finalmente avverti la mia famiglia arrivare e li vidi comparire al limite della radura.

< alla buon ora se sapevo di dover aspettare tanto mi sarei portata qualcosa da leggere > sbuffai per finta.

< è facile per te sei peggio di Speedy Gonzales! Andalè andalè!! > disse ridendo zio Emmett, imitando il personaggio del cartone, e io risi con lui.

< si lo so. Sono mitica > e lui mi fece l’occhiolino. La zia Rose mi batté il cinque passandomi a fianco.

< Rose per piacere non incoraggiarla > disse mia madre tra il rassegnato e il divertito. Mi voltai verso di lei e sollevai un sopracciglio.

< secondo te ho bisogno di incoraggiamento per essere come sono?? > le chiesi scettica. Sospirò e sorrise.

< no in effetti ti incoraggi da sola. > e mi carezzò una guancia. Io in risposta le scoccai un bacio rumoroso vicino all’orecchio.

< Puoi giurarci! >

< forza tutti ai vostri posti! > disse la nonna a voce alta. Ovviamente si giocava a baseball. Proprio mentre mi accingevo a dirigermi alla mia postazione, fui costretta a bloccarmi. Un brivido mi percorse tutta la spina dorsale, il sangue mi gelo nelle vene e il mio cuore prese a battere furioso.

< fermi!! > urlai. Tutti si voltarono verso di me, allarmati dal mio tono. Papà, mamma e Nes furono subito al mio fianco, ma quasi non me ne accorsi occupata a estendere i miei scudi, fisico e mentale, su ognuno di loro, Jake compreso. Nello stesso momento zia Alice si bloccò presa da una visione, seguita da mio padre che le lesse nel pensiero.

< è assurdo!! non possono essere qui! > disse la zia la voce carica d’angoscia.

< e invece è cosi zia. Inutile allarmarsi. Restiamo vicini e concentrati. > le risposi. La voce gelida come lo sguardo puntato in un punto ben preciso al limite dello spiazzo. Sarebbero venuti fuori da li.

< ehi potreste spiegare la situazione anche a noi poveretti senza super poteri. > fece irritato Jake che aveva iniziato a tremare, mettendosi a un paio di metri di distanza da Nes per sicurezza.

< Jake non trasformarti sarebbe inutile contro di loro > dissi io.

< loro chi? Chi sta arrivando? > fece ancora lui.

Mamma e Jasper erano concentratissimi, avevano già capito.

< i Volturi – sussultai a quel nome e cosi tutti i presenti – e non stanno arrivando… sono qui! > non appena terminai di parlare li vidi comparire dal bosco. Un ringhio mi sfuggì dalle labbra e mi preparai a proteggere la mia famiglia.

 

 

 

 

Risposte alle recensioni:

Phoebe09: ciao, ti ringrazio per aver recensito. So di essere stata un po’ confusa all’inizio. Il problema è che lo ero davvero. J spero che questo capitolo sia più comprensibile. Continua a seguirmi. Un bacio.

Krisy: ciao sono davvero contenta che tu segua la mia storia. In effetti la grafica del cap. precedente è pessima, ma era l’una di notte quando l’ho postato e mi sono letteralmente accapigliata col programma per creare il codice html. J spero che questo vada maglio. Fammi sapere. Baci

 

 

Ringrazio quelli che mi hanno aggiunto alle seguite e alle preferite, ma anche chi ha solo visitato. Spero vi piaccia il nuovo capitoletto. Continuate a recensire. Baci.  

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Capitolo 3
*** Fidarsi?? ***


Fidarsi??

 

Entrarono nella radura lentamente. I cappucci ancora calati sui loro visi. Erano in dodici, ma quello che mi fece pensare fu il battere di tre cuori all’interno del gruppo. C’era da aspettarsi che i Volturi aggiungessero dei mezzosangue alla loro collezione. Si fermarono ad una trentina di metri da noi, solo una figura fece ancora qualche passo, per poi fermarsi e scoprire il viso. Lo riconobbi attraverso i pensieri della mia famiglia.

< Aro! > sibilarono papà e mamma contemporaneamente. Jake continuava a tremare, malgrado i tentativi di zio Jasper di calmarlo. Aro sorrise, e io ricordai le parole di mia madre quando mi parlò di lui la prima volta “Aro è il massimo della pericolosità quando si dimostra gentile”. Ma lui non sapeva delle mia esistenza, è questo ci avrebbe avvantaggiati.

< Buongiorno miei cari Cullen! – disse Aro tranquillo – è proprio una fortuna incontrarvi qui – continuò come se davvero non si aspettasse di incontrarci – io e la mia famiglia, ci siamo trovati per caso ad attraversare la zona e pensavamo di farvi visita > ad un suo cenno l’intera compagnia scoprì i propri volti. Li riconobbi: Caius, Marcus, Jane, Alec, Demetri, Felix e Renata. Le altre quattro figure mi erano sconosciute. Dei, presunti, mezzosangue una era una ragazza, molto bella, bionda, occhi azzurri, alta e fisico snello, si teneva stretta ad uno dei due ragazzi dai capelli corti, bruni e riccioluti, e dagli occhi verdi come le foglie d’estate, sembravano molto stanchi e affaticati. L’altro ragazzo, che data la somiglianza dedussi fosse il fratello del primo, era tutta un'altra storia. Capelli lisci e neri come la notte, un po’ più lunghi di quelli del fratello, occhi blu e profondi come il mare, se la situazione fosse stata differente, e probabile che mi sarei ritrovata a sbavare. Ma visto un ragazzo cosi.

 Tentai di riprendermi e cosi guardai la quarta figura sconosciuta: un vampiro, biondo, basso e del tutto anonimo, ma chissà perché avevo il sospetto che fosse lui ad offuscare i miei poteri.

< accidenti che coincidenza > intervenne mio padre sarcastico.

< infatti! – continuò Aro sempre gentile – eravamo curiosi di vedere la nostra cara Renesmee. > Nostra??? Cara??? I suoi occhi si puntarono su mia sorella, e il desiderio che lessi in fondo a quelle iridi rosse non mi piacque nemmeno un po’.

< oh si! È cresciuta davvero bene! > eccola la goccia che fa traboccare il vaso. Tutto si tinse di rosso. In battito di ciglia ero davanti a mia sorella in posizione d’attacco, mezza acquattata con le braccia distese, e ringhiavo forte in direzione di Aro. Probabilmente i miei tentarono di trattenermi, ma era troppo tardi. Ero entrata nella modalità: “ti stacco braccia e gambe e li uso per picchiarti se pensi di poter toccare MIA sorella”. Lo sguardo di Aro si posò su di me e si accese di curiosità.

< ma guarda un po’.. cosa abbiamo qui? > chiese interessato. Non mi presi la briga di rispondere stavo impiegando tutta la mia concentrazione per eliminare il disturbo creato da quel Kyle, il vampiro biondo e anonimo, e neutralizzare lo scudo di Renata. Ovviamente da fuori nessuno ci faceva caso, ma ero certa che i diretti interessati avvertissero la pressione che esercitavo sui loro poteri.

< è entrata a far parte della nostra famiglia solo di recente > disse mio padre più convincente che poté, ma tra tutti i difetti che Aro possedeva, la stupidità non era tra queste. Infatti, allargò il suo sorriso e quando parlò lo fece condiscendente.

< mio caro Edward, credi che non senta il suo cuore battere? Direi che mi trovo davanti un’altra stupenda mezzosangue! > mentre Aro parlava io riuscì a spaccare la difesa di Renata e far sparire quell’interferenza di Kyle che mi impediva di usare su di loro i miei poteri! Scoccai un sorriso compiaciuto in direzione dei due vampiri, che non sfuggì alla mia famiglia che si rilassò un po’ in risposta. Sapevano di cosa ero capace e si fidavano di me.

< quello che più mi incuriosisce è il fatto che somigli terribilmente alla tua Bella! Puoi spiegarmi come sia possibile?? > fece ancora tranquillo rivolgendo la domanda a mia madre. La fermai con un gesto della mano quando stava per rispondere e mi accinsi a farlo io.

< la risposta è molto semplice mio caro Aro – feci scimmiottandolo, il ghigno ben marcato sul mio viso. Ero ritornata in posizione eretta ma sapevo di incutere comunque terrore grazia ai miei occhi tini di rosso – io e Renesmee siamo sorelle, nate a distanza di un minuto l’una dall’altra > la mia voce era fredda e calma. La mia famiglia che mi conosceva sapeva che quando facevo cosi c’era di che preoccuparsi.

< mi chiedo come la tua esistenza mi fosse ignota fin’ora?? > fece Aro, la sua maschera di gentilezza che veniva intaccata dal fastidio. Ancora non aveva capito in che casino era andato a cacciarsi.

< mmm bhè la storia è parecchio lunga, e sinceramente inizio a dubitare che tu riesca a vivere tanto a lungo per poterla ascoltare > dire che il mio tono fosse compiaciuto era poco.

< come ti permetti – intervenne Caius furibondo – chi ti credi di essere in confronto a noi?? > risi sfrontata, di fronte a quella furia che avrebbe dovuto intimorirmi.

Sentivo uno sguardo bruciarmi addosso e sapevo che se mi fossi voltata nella direzione da cui proveniva avrei incontrato due occhi blu perso, ma non potevo distrarmi cosi continuai a fissare Aro e Caius. Marcus era innocuo per ora.

< chi sono io? – il mio sorriso si era spento sostituito da un ghigno freddo e rabbioso – il mio nome è  Kristine Lilian Masen Cullen, e sono colei che tiene tre le mani i file delle vostre misere e insulse vite! > Si tirarono indietro scioccati e un po’ intimoriti.

< come osi minacciarci?? > fece Caius scandalizzato.

< e voi?? In passato avete osato venire qui per distruggere la mia famiglia e ne siete venuti fuori sconfitti. Se il vostro proposito e ancora questo vi assicuro che vi farò a pezzi talmente piccoli che non sarà nemmeno necessario darvi fuoco, perché sarà impossibile ricomporvi > ero sicura che i miei occhi fossero ancora più rossi. Dovevo stare attenta non potevo perdere il controllo.

 < cara Kristine – fece Aro mellifluo – e davvero una gioia conoscerti e posso assicurarti che non intendo fare del male alla tua famiglia > ovvio che mentiva sentivo i suoi pensieri anche se non chiaramente, ero concentrata su troppe cose. Decisi di lasciarlo fare per vedere fino a dove intendeva arrivare.

< perche siete qui Aro??? > intervenne Carlisle.

< come ho già detto eravamo venuti per vedere Renesmee, ma la fortuna ha voluto sorridermi mostrandomi un'altra di queste creature cosi speciali e rare! > era tornato gentile. Che ruffiano.

< mica tanto rara – intervenne mia madre – non sono dei mezzosangue quelli con te?? > ok era arrivato il momento di mostrare di cosa ero capace. Precedetti Aro che stava per parlare.

< non sono dei mezzosangue  - tutti gli sguardi si puntarono su di me – tranne quelli di zia Alice e di papà che già sapevano – i due ragazzi sono vampiri ma di una razza differente dalla nostra, diciamo più umana. La ragazza invece è un vampiro morto tornato in vita. Non e del tutto viva ma nemmeno morta. I loro nomi sono Elena Gilbert, Stefan Salvatore e – osai un’occhiata nella sua direzione e lo trovai intento a fissarmi, i suoi occhi come fiamme blu bruciavano dentro i miei, il mio cuore perse un battito per poi ricominciare a battere ancora più veloce – Damon Salvatore, il maggiore dei due fratelli > ok era ufficiale. Quel tipo mi scombussolava e non capivo perché. Scossi la testa e mi concentrai.

< stupefacente – disse Aro palesemente infastidito – hai ereditato il potere di tuo padre, solo non capisco…>

< come ho fatto a passare oltre Kyle! - sorrisi compiaciuta – semplice l’ho neutralizzato con il mio scudo. A proposito anche la tua Renata è inutile con me. > dire che gongolavo nel vedere il suo viso sconvolto dalla consapevolezza di essere scoperto da tutti i fronti, era limitativo.

< eccezionale, mi piacerebbe poter conoscere l’intera portata dei tuoi poteri > risi di cuore.

< oh Aro fidati, tu non vuoi davvero sapere di che sono capace. Non ti conviene. > fece di nuovo per parlare ma Nes lo interruppe.

< siamo stanchi delle tue chiacchiere. Che vuoi?? > guardai mia sorella orgogliosa.

< si giusto. Qualche mese fa ci imbattemmo in questo affascinante trio – e indico i tre alla sua sinistra – Stefan era appena uscito, grazie a Damon e Elena, da una dimensione demoniaca chiamata “shi no shi”, noi gli abbiamo offerto ospitalità per far si che si riprendessero, ma Stefan rifiuta il sangue umano cosi abbiamo pensato che poteste ospitarli voi, data la vostra dieta > a quel punto Damon lo fissò infastidito.

< siamo capacissimi di badare a noi stessi Aro > cavoli la sua voce era cosi calda roca e… da uomo.

< certo caro Damon, ma sono sicuro che un piccolo aiuto non possa guastare > e in un attimo, la sua mente mi si aprii e potei scorgere le sue vere intenzioni.

< vuole usarvi. – di nuovo tutti gli occhi su di me. Ma io fissavo solo quel blu mare! – spera che voi possiate guadagnarvi la nostra fiducia, conoscere le nostre debolezze per poi estorcerle dalle vostre menti indifese, e usarle per eliminarci – presi fiato e ricominciai – vi userà e poi vi ucciderà, vi crede deboli e stupidi incapaci di contrastarli. E al momento è la verità – parlavo solo con lui come se non esistesse nessun altro. – tuo fratello e la sua ragazza sono deboli. Non puoi difenderli da solo. Ma io posso e lo farò, ma devo sapere se posso fidarmi di te!! > terminai accorata. Speravo che facesse una scelta saggia. Lo vidi pensare. La guardia di aro era già in posizione d’attacco. Fa in fretta Damon. Lo vidi annuire leggermente per poi dire convinto

< puoi fidarti! > mi bastò. Avvolsi tutti e tre con il mio scudo, proprio mentre Felix, Demetri, Jane e Alec sferravano il loro attacco.

 

 

 

Eccoci qui, con un nuovo capitolooooooooo. Piccola precisazione: la storia per la maggior parte e presa dai libri della Meyers, storia, personaggi ambiente ecc..

Per quanto riguarda Damon, Stefan e Elena ho fatto un mix con i personaggi.. Damon è preso dal telefilm.. Stefan e Elena dal libro. Per quanto riguarda la loro storia dovete tener conto che non ho ancora letto “L’ombra del male” ( non ditemi nienteee ) e quindi ho improvvisato. Per il resto grazie a chi mi segue e a chi visita. Un bacio.

Risposta alla recensione solitaria: (sigh sigh…. Non fate le monelleeeee recensiteeee)

Phoebe09: carissima.. spero di farti incuriosire ancora di più.. come puoi vedere i colpi di scena non mancano.. aspetto la tua prossima recensione per sapere cosa pensi di questo capitolo. Un bacio

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Capitolo 4
*** scontro!!! ***


Scontro!

 

Usai tutta la forza del mio scudo per sbalzare Felix e Demetri ad una cinquantina di metri dal trio. Si rialzarono subito pronti per attaccare ancora. Nel frattempo Jane e Alec attaccavano con i loro poteri in più punti. Io assorbivo i colpi ma stavo iniziando a cedere. Un secondo scudo avvolse le menti della mia famiglia e dei tre che avevo deciso di proteggere. Rivolsi un sguardo grato a mia madre per l’aiuto. Lo scudo fisico mi portava via troppe energie, e i continui attacchi delle due guardie lo indebolivano sempre di più. Un rivolo di sudore mi colò lungo la tempia. Avevo bisogno d’aiuto.

< Jacob – urlai – trasformati. Chiama i tuoi, devono tenere a bada quei due > ordinai. Il cane non se lo fece ripetere, sapeva come gli altri che in momenti come questo non era il caso di contraddirmi. Si trasformò e subito cacciò fuori un potente ululato per richiamare tutti i licantropi.

Damon, Elena e Stefan non potevano muoversi bloccati anche loro dal mio scudo. A malincuore dovevo chiedere all’unica persona forte quanto me, per lo meno fisicamente, di aiutarli.

< Nes – si voltò a guardarmi. Un altro colpo sul mio scudo mi fece gemere – valli a prendere. Jaz, Emmett – in questi momenti lasciavo stare le formalità – andate con lei. Dovete portarli qui. Più sono vicini, più per me sarà semplice proteggerli – afferrai la mano di Nes e la strinsi – Vai!!!! Ora!! > rilasciai il mio scudo come un elastico, colpì le due guardie e permise ai miei di arrivare in fretta sul trio. Li riavvolsi immediatamente. Vidi Nes aiutare Elena a sostenere Stefan che non si reggeva in piedi. Em e Jaz affiancarono Damon che faceva da scudo umano. Ora veniva il difficile dovevo muovere lo scudo con loro. L’avevo fatto solo poche volte prima, e solo una volta mi era riuscito bene. Ma non potevo cedere non ora. C’era la mia Nes li in mezzo.

La guardai e lei capì che era il segnale.

< dobbiamo muoverci verso Kris. Non troppo veloci > la senti dire. Ma ovviamente le disgrazie non vengono mai sole. Avevano fatto soli pochi metri quando i licantropi fecero la loro comparsa. Jacob cercava di indirizzare l’attacco verso Felix e Demetri, ma non ci riuscì. L’odore dei nuovi vampiri dovette sballare i sensi di quella cagna di Leah, la vice capobranco, che diresse l’attacco proprio sul gruppo che IO stavo proteggendo. Il mio scudo non avrebbe retto un attacco di sei licantropi. Corsi sparata e mi parai di fronte a Damon. Raccolsi tutto il mio scudo sul braccio sinistro e poi lo agitai come se volessi tirare un forte schiaffo col dorso della mano. In sostanza non colpì nessuno, ma l’onda d’urto che creai fece si i che licantropi venissero sbalzati duramente dall’altra parte dello spiazzo, e che i vampiri, compresi i tre capi e il resto della guardia, venissero buttati a terra malamente. Ero esausta sarei crollata breve. Ma dovevo mandarli via prima.

< ora basta – ringhiai – Aro richiama i tuoi se non vuoi che li sbricioli > presi dei grossi respiri per calmarmi. Non perdere il controllo, non perdere il controllo, mi ripetevo come un mantra. Le guardie di Aro stavano di nuovo per attaccare ma lui li bloccò, alzando una mano.

< ma mio Signore… > provò a dire Jane ma fu subito zittita dall’occhiata truce che Aro le lanciò.

< voi andate – mi rivolsi al gruppo dietro di me – a loro penso io > e mi voltai di nuovo verso Aro.

< Kris tu non.. > tento di implorare mia sorella.

< Nes ho detto andate! Svelti! > ubbidirono a malincuore e in un lampo furono tutti insieme. Aspetta… mi voltai e Damon era ancora li, anzi adesso si stava spostando per affiancarmi.

< non mi hai sentito?? Vai!! > gli ordinai ghignando. In risposta ricevetti un ghigno beffardo.

< per quanto ritenga ricevere ordini da una donna estremamente eccitante – i suoi occhi vagarono sul mio corpo dal basso verso l’alto, sembrava gli piacesse ciò che vedeva. Si fermo nei miei occhi. – devo rifiutarmi! Non sarebbe galante lasciare una donzella in balia di tanti bruti > e mi fece l’occhiolino. Ma dico si rendeva conto che la situazione era drastica?? Era il caso che flirtasse con me in quel modo??? Adesso?? Scossi la testa e mi volsi verso Jake, fermo vicino a Nes. Il resto dei licantropi si stava rialzando e aveva preso a ringhiare.

< Jake tieni i tuoi a bada. > con un suo verso soffocato i licantropi si zittirono.

< veniamo a te – mi rivolsi a Aro – tu non vieni nella mia città a minacciare le persone a cui tengo, se non ti uccido è solo perché a malincuore devo ammettere che il vostro ruolo è importante. Ma credimi se ti dico, che se proverai un'altra volta – mi avvicinai fino a trovarmi faccia a faccia con Aro, Damon un passo dietro di me – a tramare contro la MIA famiglia, a pensare di poter posare le tue luride mani su MIA sorella – la mia voce si abbassava fino a diventare un ringhio crudele – ti ritroverai solo, tra le ceneri della tua famiglia, tra le macerie del tuo castello. Mi implorerai di ucciderti e io ti negherò questo lusso. La morte sarebbe una liberazione io ti farei tutto il male che hai fatto nella tua vita dannata. > l’occhiata rossa e crudele con cui accompagnai queste parole lo fece tremare visibilmente, si allontanò di vari passi. Lanciò un occhiata alla mia famiglia e poi tornò a me.

< cari fratelli non abbiamo altro da fare qui. Andiamo via > cominciarono ad allontanarsi senza voltare le spalle. Sono una figura era immobile gli occhi furiosi su mia madre. Avverti un colpo al mio scudo.

< Jane – ringhiai – ti conviene sparire prima degli altri se non vuoi che usi tutte le mie armi contro di te > le forze iniziavano ad abbandonarmi. Strinsi forte i pugni per impedirmi di crollare. I Volturi non mi avrebbero vista debole. Jane singhiozzo sconvolta e corse verso il fratello che insieme agli altri si allontanava cauto. Una volta immersi negli alberi li senti correre. La mia famiglia era immobile, aspettavano un mio cenno, un segno che intendesse che i volturi erano lontani. Tremavo forte per lo sforzo di restare in piedi. Non riuscii a fare cenni. Crollai inerme al suolo. Capirono. Prima che la mia famiglia mi raggiungesse avvertii due braccia calde sollevarmi da terra. Avvertivo voci concitate vicino a me, ma niente aveva senso. Due occhi blu entrarono nel mio campo visivo e poi fu tutto buio.

 

 

 

 

Salve a tutti. Capitoletto un po’ corto ma carico di azione. La frase in corsivo, per chi non lo sapesse la dice Damon a Isobel dopo aver minacciato Elena. (ep. 21 della prima stagione ). se e quando metto immagini nei vari capitoli (per questo non ne ho trovate) , e solo per rendere l’idea di ciò che scrivo ma ovviamente poi il lavoro più grosso lo fa la vostra immaginazione. baciiiiiiiiiiii 

Risposta ad un’altra recensione solitaria ( ragazzuole/i ma mi volete tanto male??? :( recensite pleeeeeeaseeeee. Kiss.)

Barrowman: ciao carissima, sono contenta che tu mi segua. Sto leggendo la tua serie e devo dire che mi piace molto; grazie per il complimento spero di non farti ricredere. Fammi sapere cosa pensi del nuovo capitolo. Baci.

Grazie a chi segue, preferisce e visita… baci al prossimo cap.

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Capitolo 5
*** debolezze ***


Debolezze

Luce. C’era troppa luce. Tentai di aprire gli occhi ma tutto quel chiarore li ferì.

< Nessi chiudi le tende > senti mia madre sussurrare, e subito dopo sentì il rumore delle tende che scorrevano sul binario. La testa sembrava volermi scoppiare anche i rumori più piccoli mi davano fastidio. Mi ero già trovata in questa situazione in passato, perciò la mi famiglia era preparata. Non avvertivo nessun rumore nella casa, a parte  zio Emmett che doveva sforzarsi per muoversi con grazia, e tre cuori, oltre a quello di mia sorella che battevano tranquilli. Non mi ero mai ubriacata in vita mia ma chissà perché il dopo sbornia lo immaginavo proprio cosi. E in più avevo sete…

< mmm – mi lamentai aprendo gli occhi – che ore sono?? >  guardai mio padre che sedeva accanto a me e mi teneva la mano. Dall’altra parte il nonno passava una mano sulla mia fronte, sul polso. Un check up completo.

< è mezzogiorno.. > disse pianissimo mio padre. Però qualcosa non tornava. Avevo dormito solo mezz’ora???

< hai dormito per due giorni > fece mia madre, la voce carica d’ansia, sedendosi accanto a mio padre e toccandomi una gamba. Adesso i conti tornavano. Decisi di alleggerire l’atmosfera.

< mamma?? Mamma sei tu? – feci imitando Michael J. Fox in “ Ritorno al futuro” – ho fatto un sogno.. un sogno terribile!! > continuai facendoli sorridere.

< sempre la solita > disse tenera la mamma carezzandomi la gamba. Sorrisi e poi mi voltai verso il nonno.

< qual è la diagnosi?? > chiesi corrucciando le sopracciglia. Sapevo già cosa avrebbe detto.

< niente di grave sei solo molto debilitata. Ti basterà nutrirti e tutti i tuoi mali spariranno. > concluse sorridendo. La faceva facile lui.

< bene! Di alla nonna di farmi gli spaghetti con i frutti di mare! > tentai. Ma era inutile mi toccava e lo sapevo.

< te li sta già facendo per il pranzo. Ma adesso fai la brava bambina e bevi tuutto il tuo sangue > che fai sfotti?? Non era il fatto che dovessi bere sangue. Era quel sangue che non volevo.

Allontanai la mano del nonno che mi porgeva una tazzona di sangue e mi misi seduta con l’aiuto di papà.

< non serve che mi dai il sangue donato – ovvero sangue umano, preso alla banca del sangue – andrò a caccia. Basterà. > deve bastare.

< no piccola, non basterà, come non è bastato le altre volte! > disse mio padre tentando di convincermi. Fissai in cagnesco le mie mani sul copriletto.

< ehi guardami – mise due dito sotto il mio mento e mi costrinse a guardarlo – non devi vergognarti. È il tuo organismo a volerlo. > mi disse dolce carezzandomi una guancia.

< ma perché? Voi vivete benissimo con il sangue animale perché io non posso!! Per quale motivo io devo essere debole??? > sussurrai con calma. Ma nella mia voce si scorgeva tutta la tristezza che provavo verso me stessa.

< debole?? Tesoro non devi nemmeno pensarle certe cose. Tu non sei debole. – mi fissava dritto negli occhi. I suoi erano sinceri e orgogliosi. – è vero! Di tanto in tanto bevi sangue umano, ma non hai mai fatto del male a nessuno per averlo, e lo bevi solo in casi strettamente necessari. > distolse per un momento lo sguardo, parve riflettere, e poi ripunto lo sguardo dorato nei miei occhi. I suoi occhi.

                                                                                  

< nella mia esistenza  ho avuto il privilegio di incontrare persone con un incredibile forza d’animo. Kris queste persone, sono tutte all’interno di questa famiglia – gli sorrisi – ma tra tutti noi, tu sei quella più forte. I tuoi poteri.. sono un dono ma sono anche una maledizione che sei TU a dover portare sulle TUE spalle lungo la strada. Noi possiamo aiutarti. Rendere la strada meno dissestata, ma sei comunque tu a doverla percorrere. Se il destino ha scelto te per questo… - cercava le parole giuste – fardello, lo ha fatto perche ha visto la tua forza. TU SEI FORTE KRIS – scandì lentamente mentre qualche lacrima di commozione e gratitudine lasciava i miei occhi – e se anche bere sangue umano fosse una debolezza – si interruppe guardandomi e asciugandomi le lacrime con una carezza – dopo quello che hai fatto l’altro giorno, il modo in cui ci hai gestito la situazione e ci hai protetti, bhè hai il sacrosanto diritto di essere debole per cinque minuti. >.mi sorrise e io lo abbracciai. Lo strinsi forte e nascosi il viso nel suo collo.

< grazie papà. Ti voglio bene!! > mi strinse più forte contro il suo petto e mi baciò i capelli.

< anch’io tesoro!! Infinitamente!! > gli diedi un bacio sulla guancia.

Quando ci staccammo mi passai una mano sul viso per cancellare le lacrime. Mio padre allungo la mano verso il nonno per prendergli dalla mano, la tazza con il sangue.

< e ora bevi!! Tutto!! > mi porse la tazza che afferrai con entrambe le mani, e da cui bevvi prima lentamente, per poi terminarla in fretta. Mmm mi sentivo già molto meglio. Mi leccai le labbra, e restituì la tazza al nonno.

< ne vuoi ancora?? > mi chiese. Feci una smorfia, ma poi guardai mio padre e ripensai a quello che mi aveva detto.

< e se i minuti fossero dieci? > dissi inarcando le sopracciglia. Scoppiò a ridere.

< tutti quelli che vuoi amore > mi disse poi con tenerezza. Annuì e mi rivolsi al nonno.

< ancora per favore. > mi sorrise e con un  < torno subito > lasciò la stanza.

< allora?? Cosa è successo dopo che sono svenuta?? > chiesi curiosa.

< niente di che. – mi rispose mia madre – i tuoi zii, Rose e Jazz, sono furiosi con te per esserti fidata troppo in fretta della parola di Damon > arrossì non appena pronunciò quel nome.

< e loro? Cosa hanno fatto in questi due giorni ?? > chiesi riferendomi al trio e cercando di distrarli dal mio rossore.

< bè dopo che Damon ti ha portata in camera… > interruppi mia sorella che mi guardava curiosa.

< stop! Mi ha portata in camera?? Perché?? > mio padre mi osservo divertito.

< ho provato a prenderti dalle sue braccia. Ma tu lo stringevi forte e alla fine ho dovuto lasciare che ti portasse lui > scorgevo un pizzico di fastidio nella sua voce. Ma Nes mi distrasse dal mio tenero geloso papà.

< si! – sghignazzò – e una volta in camera abbiamo dovuto aiutarlo per farsi mollare dalla tua presa ! > lei e mamma ridevano io ero sconvolta.

< no oddio. Che vergogna!! > mi ributtai tra i cuscini e tentai di soffocarmi con uno di questi.

< oh dai Kris! Sono sicuro che e stata colpa dei nervi tesi!! > provò a consolarmi papà. riemersi dai cuscini, giusto in tempo per prendere la seconda tazza di sangue dalle mani del nonno che era rientrato.

< si certo! Spero che anche lui la veda cosi! > guardai Nes che mi fece l’occhiolino maliziosa.

< comunque dopo che ti abbiamo scrostato da Damon – le scoccai un occhiataccia a cui lei rispose con un sorriso – e sceso di sotto e si è rifiutato di parlare con chiunque di noi. Risponde solo con monosillabi e ghigni. Ti somiglia. Stefan e Elena sono molto più simpatici. Dopo la battaglia, abbiamo sistemato tutti e tre nella casetta in piscina, e loro due hanno dormito per un giorno intero. Stefan è andato a caccia col fratello nel bosco, ma è ancora molto debole. Credo che anche a lui farebbe bene un po’ di sangue donato. Comunque – wow era una macchinetta peggiore di Alice quando voleva – forse è il caso che ci parli tu. > concluse il suo monologo. Io finì di bere e poggiai la tazza sul comodino di fianco al letto.

< wow! Altro?? > chiesi sarcastica sospirando. La vidi farsi pensierosa.

< si ecco.. Leah e gli altri lupi – assottigliai lo sguardo – sono molto dispiaciuti per quello che e successo. Jake gli ha dato una bella lavata di capo.. per favore.. > scossi la testa interrompendola.

< mi dispiace Nes. Non posso starmene zitta e buona sta volta. Gliele facciamo passare tutte a quei rognosi, mi sono stancata. Leah deve imparare a controllarsi. Non può perdere il controllo ogni volta che sente un odore diverso. – mi osservava triste. Sospirai – senti non c’è l’ho con Jocob. Benché mi costi ammetterlo, si è comportato bene, e non.. – la fermai prima che potesse parlare – perché ha eseguito i miei ordini. Ma perché ha fatto ciò che doveva. Ha mantenuto la calma nonostante tutto, è so che per lui è un grosso sforzo – lo so eccome maledizione – ma non posso farla passare liscia a Leah. Appena avrò parlato con quei tre andrò anche da lei. > dicendo questo mi alzai e mi stiracchiai. Mi sentivo bene.

< ehm potreste tenere impegnata zia Alice? Cosi mi cambio in pace? > chiesi ghignando verso mio padre.

< quale metodo suggeriresti per una simile impresa? > chiese la mamma sarcastica. Feci spallucce noncurante.

< fatela a pezzi – dissi come se fosse ovvio – mentre si ricompone io faccio ciò che devo > risero.

< guarda che ti sento! > senti dire del piano di sotto. Sogghignai.

< E credi che non lo sappia?? > le risposi ridendo. La sentii sbuffare e bofonchiare un   < antipatica > i mie intanto si erano avviati verso la porta.

< Preparati tesoro a dopo > disse papà dandomi un bacio tra i capelli.

< arrivo tra cinque minuti > chiusi la porta e a velocità vampiresca. Mi infilai sotto la doccia. Durante il mio “ sonno “ qualcuno mi aveva lavato i capelli. Probabilmente Nes e mamma. Lo facevano sempre. Feci attenzione a non bagnarli e mi lavai. In meno di un minuto ero davanti all’armadio per scegliere che mettere. Culottes nera e reggiseno in tinta, lisci e semplici. Jeans grigio scuro a sigaretta. Top nero e camicia a quadrettoni di flanella, che lasciai aperta e di cui arrotolai le maniche fino ai gomiti. Stivali neri, bassi. Sciolsi i capelli che avevo sistemato in uno chignon e voilà. Ero pronta. Sogghignai. Zia Alice mi avrebbe ucciso. E con un ghigno sul viso, mi avviai al piano di sotto.

 

 

 

 

Salve a tuttiiiiiii…. Perdonatemi.. questo è un semplice capitoletto di passaggio, ma era necessario. Che bellino Edward. Cmq passo a rispondere alle mie due recensioni:

 

Phoebe09:  ciao cara, spero che questo capitolo ti piaccia ugualmente. Damon qui non c’è ma ci sarà nel prossimo cap. grazie per il tuo sostegno cara. Baciiii.

Barrowman: ciao =), sei troppo gentile. E ti ringrazio. La mia paura era proprio quella di nn rendere Damon credibile. Spero di nn deluderti. Eh si Kris è davvero un peperino e darà molto filo da torcere a Damon. Grazie alla prossima. Baci.

Piccola anticipazione:

< tò guarda chi si rivede. La nostra piccola polipessa!! > oh no. Non l’ha detto sul serio. Calma. Puoi ancora riparare. Deve capire con chi ha a che fare. Lo fissai gelida.

………………………………………………………………………. Al Prossimo capitolooooooooo…    

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Capitolo 6
*** Frecciatine, litigi, e... ***


 

Frecciatine, litigi, e...

 

http://www.polyvore.com/cgi/set?id=23711929&.locale=it (link dei vestiti di Kris)

Ero appena arrivata ai piedi delle scale che davano nel salotto quando senti la voce del mio nuovo incubo personale.

< tò guarda chi si rivede. La nostra piccola polipessa!! > oh no. Non l’ha detto sul serio. Calma. Puoi ancora riparare. Deve capire con chi ha a che fare. Lo fissai gelida.

< ha parlato la damigella in pericolo. A chi tocca il fastidio di doverti salvare oggi?? Ad Heidi in sella a fiocco di neve?? > assottigliò gli occhi, colpito. Kris 1 – Damon 0. Ghignai e presi posto sulla mia poltrona, di fronte a lui. Affianco a me, a sinistra, sul divano c’erano Stefan, Elena e i miei genitori. A destra sull’altro divano c’erano i miei zii. I nonni erano in piedi dietro di loro. Nes invece si accomodò a terra, davanti a me,distendendo le gambe sotto il tavolo di vetro di nonna e appoggiando la testa accanto alle mie gambe. Damon continuava a fissarmi. Lo vidi concentrarsi e inclinare la testa da una parte. Valutava chissà cosa. Poi mi fissò dritto negli occhi. I suoi occhi erano fiamme blu che ardevano nei miei. Il mio cuore sussultò leggermente e io arrossì, consapevole che lui l’avrebbe avvertito. Lo vidi ghignare.

< mmm non mi ero sbagliato... > assottigliai lo sguardo.

< riguardo a cosa?? > sorrise di lato o meglio, scusa mamy se ti rubo le parole. Mi sorrise sghembo.

< ti metto in agitazione? E ti capisco.. in fondo io sono cosi fico > mi sorrideva compiaciuto e io avrei voluto… non so picchiarlo e poi violentarlo. Oddio ma che dico. Scossi la testa sconvolta

< wow. Io sono sempre stata presuntuosa ma tu.. mi batti di 200 punti. Richiudi quella coda pavoncello. > lui mi fissava sempre con quel sorrisetto. Gli altri nella stanza erano immobili e seguivano il battibecco, divertiti, per vedere chi l’avrebbe spuntata.

< vuoi dire che non è a causa mia che sei arrossita poco fa?? > santissimo cavolo doveva mettersi pure a fare la voce sexy. Feci fatica, ma mantenni comunque la mia facciata gelida e indifferente. Fottuto rossore.

< no “principessa” – un lampo di fastidio attraversò i suoi occhi – arrossisco solo quando sono agitata. E prima che tu me lo chieda – lo interruppi mentre provava a parlare – non è per te che sono agitata > avrei scatenato l’inferno prima del previsto. Ma almeno per un po’, mi sarei tolta lui e le sue illusioni di torno

< e per cosa allora? > fece ancora con quel fastidio negli occhi blu

< per le sfuriate che stanno per arrivare. > mi osservò, ora confuso. Sollevai la mano destra davanti al viso e contai.. 3.. 2.. 1.

< fantastico fai anche la spiritosa. Signorina sei già nei guai. Perciò evita il sarcasmo >

Distolsi a malincuore lo sguardo da Damon, che al contrario rimase a fissarmi, e guardai perplessa zia Rose che aveva parlato. Wow era infuriata sul serio. Però non doveva sbagliare a parlare.

< nei guai? E per cosa? Per avervi salvato? Per essere caduta in coma due giorni? Per questo sarei nei guai? > ma dico siamo impazziti. La vidi addolcirsi leggermente.

< no Kris! Cero che no! Ma hai fatto tutto di testa tua! Ti sei fidata all’istante della sua parola – non ebbi bisogno di guardare chi stesse indicando. Lo sapevo. E non era il caso che mi distraessi. – e non hai chiesto nessun parere. Ti sei messa a dare ordini, ma non sei nessuno per poterlo fare > ah pure. Assottigliai lo sguardo.

< zia ma che cazzo dici? Credi che abbia fatto tutto questo solo perché mi piace comandare. – mi alzai e cominciai a camminare furiosa – ho fatto quello che dovevo. E l’ho fatto perché, che ti piaccia o meno, ero l’unica che poteva farlo. O pensi che avresti potuto cavartela senza di me? > ho sempre avuto un ego gigantesco. Non né ho mai fatto mistero. Ma in questo caso non c’entrava. Tutto quello che avevo fatto in quella radura, l’avevo fatto per loro.

< in passato ce la siamo cavata.. > tento di dire.

< eravate preparati, Kyle non esisteva e la mamma ha pensato al resto. Altre stronzate?? > ok lo ammetto. Diventavo una camionista se mi incazzavo per bene. Sembrò cercare argomentazioni valide. Quando si metteva era proprio una rottura. Ma zio Jaz parlò prima di lei.

< e che ci dici di quei tre? > indico Damon, Stefan e Elena. Il primo annoiato a morte, i secondi mortificati. Mi risedetti sospirando, e mi chinai verso lo zio, appoggiando i gomiti sulle ginocchia e intrecciando le mani. Lo fissai.

< zio se vedi qualcuno appeso per la mani a un precipizio, che fai? Gli pesti le dita o allunghi un braccio e lo tiri su? > mi fisso perplesso. Sbuffai e mi poggiai allo schienale.

< guardali - e indicai i tre coinvolti – ti sembrano pericolosi?? – ghignai – siamo onesti. Stefan è il Frodo della situazione, sempre che sviene, sempre che deve essere salvato, a cui basta farne una giusta per prendersi il titolo di grande eroe. Elena è la classica donna con i cosiddetti, ha salvato la pelle a entrambi i fratelli, e morta e risorta per loro. Non è di certo la strega cattiva di Biancaneve. E Damon, lui è l’unico ad aver fatto una serie infinita di cavolate nella sua esistenza, come le hai fatte tu, e papà e zia Rose – mi guardò ferito, ma era la realtà dei fatti – non è un santo. Anzi è uno stronzo di dimensioni epiche – lo sentì sbuffare e io abbassai la voce, anche se sapevo che sentiva benissimo. – Elena tiene il guinzaglio attorno al suo collo talmente stretto che dubito sarà un problema. E comunque, le loro menti sono esposte, se provassero a fare qualcosa contro di noi lo sapremmo. Rilassatevi e lasciateli in pace. > mi passai una mano tra i capelli, e vidi Damon seguire il movimento con attenzione, il suo pomo d’Adamo andò su e giù. Mmm interessante. Forse anche io lo mettevo in soggezione.

< bene, io mi fido del giudizio di Kris – intervenne il nonno – per questo Stefan, Elena e Damon sono nostri ospiti da ora in poi, finché vorranno. Cercate di ricordarvi le buone maniere > sorrisi. Senti un leggero tossire. Stefan richiamò la nostra attenzione.

< vi ringraziamo davvero. Per quello che avete fatto e che fate per noi. Non vorremmo essere di disturbo > lo interruppi.

< non disturbate. Devi dire altro? > lo fissai divertita. Lui mi sorrise.

< ho solo una domanda.. – sollevai un sopracciglio in attesa – Frodo? > scoppiai a ridere, e gli altri con me. La situazione si era alleggerita.

< si bhè non voleva essere un’offesa. Ma è il paragone migliore a cui ho pensato. > lo vidi ridere di cuore per poi piegarsi in una smorfia di dolore.

< che succede? > chiesi. Elena accanto a lui gli carezzava la schiena, per confortarlo.

< solo qualche acciacco. Passerà. > si certo. Credeva davvero di darmela a bere.

< Elena da quanto non beve il tuo sangue?? > mi fisso sconvolta. < tu come.. >

< a volte leggo nel pensiero!! Rispondimi per favore!! > dovevo capire. La vidi sospirare.

< da quando siamo usciti dallo “shi no shi”!!io ero debole e lo sono ancora.. e lui si rifiuta di bere da me > annuii.

< e da allora ti sei nutrito solo di sangue animale?? > chiesi rivolgendomi a lui.

< si. È sufficiente. Ci vorrà solo più tempo. > scossi la testa. Perché la situazione mi era cosi familiare? Guardai mio padre, che mi sorrise, capendo a cosa stessi pensando.

< Stefan il sangue umano non basterà, e te lo dico per esperienza. Possiamo darti tutto il sangue umano di cui hai bisogno.. > mi interruppi vedendolo scuotere con forza la testa.

< no. Io non.. > mi innervosì. Non avevo ereditato la pazienza di mio padre. Né il suo tatto.

< tu non cosa?? Vuoi continuare a essere un peso per la tua ragazza e tuo fratello ancora molto?? E se io non ci fossi stata? Credi che tuo fratello possa continuare a proteggerti per sempre?? Sii uomo Stefan. Nutriti per bene e dimostra alla tua donna che con te può sentirsi al sicuro. Protetta. Non vuoi?? Non puoi?? Perfetto!! Ma poi non lamentarti, quando scoprirai che si è pentita di aver scelto te!! > ero stata cattiva. Ma io non ero suo padre e lui non era me. Doveva scuotersi. Era un uomo porca miseria. Lo vidi sospirare e fissare Elena triste. Lei gli carezzò i capelli e gli sussurro < ha torto >. Lo vidi scuotere la testa.

< no ha ragione. Tu sei la donna che amo e nonostante tutto non ho mai fatto abbastanza per proteggerti. Tu hai sempre protetto e salvato me. Ora tocca a me. > mi fisso fiero. E io gli sorrisi soddisfatta.

< nonna pensi tu a mostrare a Stefan dove può servirsi?? > le sorrisi.

< certo. Stefan vuoi seguirmi? > si alzò lentamente e seguì la nonna su per le scale. Il sangue era nello studio del nonno. Tornai a fissare Damon. Mi accorsi solo ora di come era vestito. Jeans blu scoloriti ad arte. Scarpe, a mezzo stivale,di pelle nera. Maglia nera. E giubbotto nero.

Stesso gusto nel vestire. Nes l’aveva detto. Mi somiglia. Tornai al suo viso, e mi accorsi che mi fissava ghignando. Merda. Si era accorto che gli avevo fatto la radiografia.

< guarda che cosi mi consumi! > disse con quel sorrisetto del cavolo e quella voce del cavolo. Mi farà diventare pazza. Lo fissai disinvolta.

< non elettrizzarti troppo. Constatavo solo che abbiamo lo stesso gusto in fatto di vestiti. > wow ero pure stata sincera. Fece per rispondere ma venne interrotto da un uragano nano.

< peccato che lui sia un uomo e il look da teppista lo renda fico – vidi il bastardo sogghignare e alzai gli occhi al cielo. Ci mancavo solo Alice. Come se l’ego di quel super sexy strafico non fosse gigantesco già di suo – sei una ragazza. Una bellisima ragazza per altro. Non credi sia ora di mostrarlo al mondo??? > sbuffai.

< zia apprezzo i tuoi sforzi. E prometto di farti contenta. Di tanto in tanto. – feci gli occhi da cucciolo e una vocina implorante. Ci casca sempre. – ma ora sono a casa. Non intendo uscire, se non per andare a parlare con i cani. Spiacente Nes non l’ho dimenticato – senti mia sorella sbuffare – per favore dammi tregua ziuccia. Solo per oggi. Domani torneremo a litigare, per poi finire col fare quello che vuoi tu. Ok? > La vidi scuotere la testa divertita.

< e va bene. Ma solo perché non sei stata bene. > le scoccai un bacio a distanza.

< bene se è tutto. Vado a fare un pò l’addestratrice di randagi. A dopo. > scoccai un bacio sulla testa a Nes < ci andrò leggera > le promisi alzandomi. E avviandomi lentamente verso la porta sul retro. Una volta fuori presi a correre a velocità vampirica verso La Push. Ero a metà tragitto quando dovetti fermarmi a causa di una strana sensazione, e subito avvertì la presenza di qualcuno alle mie spalle.

 

 

 

 

Buonasera lettrici e lettori ( se c’e ne sono) no non sono cattiva cerco solo di creare un po’ di suspance. Però non vi faccio aspettare tanto.=) il titolo fa pena ma non mi è venuto niente di meglio.

Risposta alle tre meravigliose RECENSIONISTE =)

Barrowman: grazie cara. Eccoti accontentata. Spero ti piaccia. Al prossimo capitolo. Baci

Phoebe09: sono contenta ke Edward adulto ti piaccia. Era proprio quello che volevo fare. Farlo uscire dalla sua facciata di eterno 17enne. Grazie per il sostegno sei un tesoro. Baci

 _Nalushka_ : carissima sono davvero contenta che la mia storia ti piaccia. Eh si infondo Kris e la figlia di due mondi: umana con le sue debolezze e i suoi sentimenti; e vampira, con la sua arroganza e con la sua sicurezza. È un po’ stronza diciamolo.. =) però damon ci piace x questo. E lei è stata creata x dargli del filo da torcere. Grazie ancora per il tuo sostegno. Un bacio al prox capitolo.

 

Grazie a tutti quelli che mi seguono e sostengono. Continuate a recensire. Baci.

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Capitolo 7
*** promessa! ***


Promessa!

 

Non mi voltai. Non ne avevo bisogno per sapere chi fosse.

< la mamma non ti ha insegnato a non andare in giro, per i boschi? Potresti incontrare il lupo cattivo > dissi sarcastica voltandomi.

< bhè.. perché avrebbe dovuto insegnarmi una cosa simile?? Ci sto insieme ad un lupo > avrei voluto dirle che il suo più, che un lupo era un cagnaccio ma ero troppo sconvolta da quello che vedevo. Santo cielo eravamo in un bosco. Se doveva andare a ballare come si vestiva?? Pantalone bianco, maglia senza spalline, morbida sulla pancia, e stivali tacco 10, ROSA. Accessori in tinta, bracciali e orecchini stile lampadario. L’unica cosa normale era il solitario all’anulare della mano sinistra. Regalo di Jake. ma niente era peggio del ciondolo che aveva al collo: HELLO KITTY. Chiunque abbia inventato una cosa simile doveva essere un sadico depravato. Bleah.

http://www.polyvore.com/cgi/set?id=23744233&.locale=it ( vestiti e accessori Nes)

< che c’è? > mi chiese Nes. Scossi la testa.

< niente reprimevo un conato – feci disgustata – che roba hai a dosso? > mi sorrise radiosa.

< oh questi?? Ieri zia Alice – e chi altri sennò? – mi ha portato a fare shopping a Port Angeles. Mi ha comprato un mucchio di roba. E abbiamo preso anche delle cose carine per te > ora si spiegava perché prima, la zia, avesse accettato cosi in fretta di lasciarmi stare per oggi. Domani me l’avrebbe fatta pagare con gli interessi. Un brivido di terrore mi percorse la schiena.

< cose carine? Per me? – chiesi terrorizzata e la vidi annuire – in rosa? > il disgusto nella mia voce era palese. Sbuffò.

< no tranquilla per te solo nero e colori scuri. Noiosi. – disse piccata - Ma i tacchi delle scarpe sono tutti alti. tranne forse di qualche paio di stivali. > da come parlava sembrava avessero svaligiato l’intero centro commerciale.

< bhè l’importante che non ci sia niente di rosa! Ma perche sei qui? > chiesi ricominciando a camminare lentamente. Mi seguì.

< perché il tuo “ci andrò leggera” - mi imitò – non era per niente convincente. Preferisco venire con te > fini tranquilla.

< ed era necessario che ti cambiassi per andare a La Push? > mi fissò alzando un sopracciglio. Che avevo detto.

< Kris guarda che ero vestita cosi anche prima! – davvero?? – ma a che pensavi? > non pensavo, avevo uno strafico davanti agli occhi che mi sorrideva sghembo. Merda. Puntai lo sguardo sugli alberi, non rispondendo. Speravo lasciasse perdere.

< non sarà per caso che eri, come dire, concentrata su altro?? > speranza vana. Guardai il sorrisetto malizioso che le era spuntato sul viso, e alzai gli occhi al cielo sbuffando. Mi saltò addosso.

< lo sapevo! Lo sapevo! Ti piace Damon!! > era euforica. Non capiva che era una tragedia.

< sssssssh. Che ti urli. Non è come dici tu! > smise di saltare. E mi osservo scettica.

< ah no?? > sbuffai. Indecisa.

< senti non lo so. È sexy, e tu sai che mi piacciono i mori con gli occhi chiari. Ma è uno stronzo colossale. > la vidi sorridere.

< appunto. Come te. Siete perfetti insieme. > la fissai infastidita.

< non farti film Nes. È impossibile. > mi fissò stizzita.

< ma perché? Perché devi sempre precluderti a priori una qualunque situazione amorosa? Insomma dammi una ragione valida? > fini curiosa e arrabbiata. Bene avrebbe avuto ciò che voleva.

< perché è innamorato di Elena. > mi fissò sconvolta.

< ma Elena sta con Stefan.. > disse soffacata. Io le sorrisi.

< si. E mamma stava con papà, eppure Jacob l’amava comunque. > assottigliò lo sguardo.

< carino da parte tua ricordarmelo. > feci spallucce. Ripresi a camminare, e lei con me. La Push non era lontana.

< ehi, sai altro?? Di loro?? > la curiosità è donna. Annuì.

< so tutto. Nella radura i miei poteri erano a mille. Conosco tutta la loro storia. > cercai di chiudere.

< bhè raccontami. > sbuffai.

< a grandi linee.. Stefan e Damon 645 anni fa erano molto affiatati. Poi arrivò una certa Katherine, iniziarono a contendersi il loro amore. Lei era una vampira amava Stefan ma non disprezzava la compagnia di Damon. Diede a ognuno di loro il proprio sangue. Litigarono. Lei finse di uccidersi per riunirli. Ma loro per tutta risposta si uccisero a vicenda e cosi si trasformarono definitivamente. Un umano per trasformarsi in un vampiro della loro razza deve prima, bere sangue di vampiro, morire, e poi bere sangue umano. È un calvario. Damon risvegliatosi vampiro giurò al fratello eterna sofferenza. Passano gli anni e arriviamo a Fell’s Church, la città di Elena. Stefan frequenta la sua scuola, la conosce si innamora e le rivela cio che è. Lei lo ama e resta con lui. – presi fiato – nel frattempo Damon avvicina Elena e vuole farne la sua regina delle tenebre. Lei è attratta da lui e insieme a molti casini, finisce per avere in corpo il sangue di entrambi i fratelli. Muore in un incidente. si sveglia e completa la sua trasformazione con il sangue di un amico. Katherine torna in città col proposito di uccidere tutti e tre ma Elena per ucciderla si espone con lei al sole e muoiono entrambe. – anticipai ancora la sua domanda – i vampiri come loro muoiono al sole, se non si proteggono con degli amuleti. Stefan e Damon hanno degli anelli. Comunque dopo altri casini, Elena resuscita come spirito bambina, immortale per altro. Ha dei poteri incredibili. Soprattutto ora che è consapevole di se stassa. Stefan viene catturato da un demone e spedito nello shi no shi. Elena e Damon si alleano per aiutarlo. Lo salvano. Lei era un po’ confusa riguardo i suoi sentimenti verso i fratellini. Ma alla fine sceglie Stefan, e Damon pur di esserle vicino e rimasto con loro. Il resto lo sai. > interruppi il mio monologo e mi accorsi che eravamo arrivate.

< wow. – disse Nes – beautiful gli fa il solletico > sorrisi.

< già ora sai perché è impossibile che tra me e Damon accada qualcosa > sospirai. Sembravo dispiaciuta anche a me stessa.

< bhè alla fine lei non lo vuole. Magari capirà che è meglio guardare avanti >

Scossi la testa e feci per risponderle ma venni interrotta.

< Nessi! Amore > ecco adesso la mia giornata è completa. Jacob, perennemente a torso nudo, corse in contra a mia sorella. Si abbracciarono e si baciarono con passione. Una scena rivoltante. Dietro Jacob notai il resto del branco. Leah, Seth, Embry, Colin, Brady e il nuovo acquisto del branco, Anna, timida e noiosa. Notai che nessuno di loro mi guardavano. Anzi guardavano a terra. Per i miei gusti non erano abbastanza dispiaciuti. Assottigliai lo sguardo e le mie labbra si piegarono in un ghigno sarcastico.

< guarda, guarda.. dei randagi in libertà! Andate in giro a fare altri danni?? – domandai sprezzante – Jacob staccati da mia sorella! > lo freddai e lui obbedì. Vidi Leah farsi avanti e alzare, verso di me lo sguardo.

< so che sei qui per l’altro giorno. Merito gli insulti che stai per rivolgermi. È stata solo colpa mia, loro si sono limitati ad eseguire – fece indicando il gruppo alle sue spalle – perciò prenditela solo con me > e abbasso di nuovo lo sguardo. Sospirai per poi osservarla. Fredda e glaciale. Piccola stupida.

< cosa dovrebbe farmi questo tuo atteggiamento?? – domandai sprezzante – impietosirmi? Addolcirmi?? Calmarmi?? Tu non hai idea di cosa hai rischiato l’altro giorno > stavo ringhiando. se avessi perso il controllo a causa sua.. non potevo nemmeno pensarci.

< quel che è peggio, e che non hai messo a repentaglio solo la mia famiglia, e già solo per questo dovrei staccarti la testa, ma hai messo a repentaglio la tua vita e quella della tua famiglia > alzo il viso e mi fissò meravigliata, per l’interessamento alle loro vite.

< non guardarmi cosi, non mi importa di voi. Mi meravigliavo solo del tuo comportamento. – Leah ti avverto dopo l’altro giorno ho fatto una promessa a me stessa. – mi avvicinai per essere faccia a faccia con lei. Il mio tono era glaciale – ho giurato di eliminare chiunque osi mettere in pericolo la mia famiglia. Non intendo fare eccezioni. – mi fisso terrorizzata. Sentì tutti gli altri trattenere il respiro – a partire da ora! > tornarono tutti a respirare, tranne Leah che tenevo ancora inchiodata con lo sguardo. Indietreggiai lentamente e distolsi lo sguardo verso mia sorella liberandola.

< ora sparite dalla mia vista. In fretta prima che ci ripensi > vidi Jacob annuire nella loro direzione. E li senti correre nel bosco. Jacob si volto verso di me. Lo sguardo duro.

< era proprio necessario terrorizzarla in quel modo?? > chiese infastidito. Ghignai.

< no non era necessario. Ma ora mi sento meglio. > idiota di un cane.

< bhè comunque sei brava nell’inventare sciocchezze!!! > lo fissai corrucciando le sopracciglia.

< sono spiacente cane. Ma il mio non era uno scherzo. Chiunque si riveli essere una minaccia per la mia famiglia verrà eliminato. CHIUNQUE. > sottolineai guardandolo. Lui deglutì.

< ora basta Kris! Hai fatto quello che dovevi! Rilassati! > disse mia sorella. Annuì.

< si va bene. Tu resti qui?? > conoscevo già la risposta.

< si. Mamma già lo sapeva. > regolare.

< bene! Ah Jacob? – mi guardò – il trio che abbiamo salvato dai Volturi – abbiamo?? – saranno nostri ospiti per un po’. Non credo sappiano dei confini, se dovessero sconfinare fate bene attenzione a non attaccarli. Lasciateli fare, sono innocui, e Elena è comunque umana. > lo vidi annuire, avevano sbagliato e ora non poteva rifiutarmi un favore.

< a dopo. > e mi diressi spedita verso casa.

Arrivai nel giardino sul retro. C’era troppo silenzio. Mi fiondai sulla porta della cucina.

< mamma?? Papà?? > dove diavolo erano. Una macchia di colore attirò la mia attenzione sulla penisola di marmo bianco. Un foglio rosa < Alice > sospirai . sopra il foglio c’era un piatto coperto. Mmm spaghetti ai frutti di mare. Presi il biglietto.

< siamo andati a caccia. Torneremo sta sera. Elena e Stefan sono nella casetta in piscina a “riposare” ;) Damon e sparito subito dietro di te. Gli abbiamo chiesto dove andasse ma lui ha fatto un ghigno e ha detto “ovunque e in nessun posto”. Potreste essere fratelli gemelli separati alla nascita. Siete uguali. Cmq la nonna ti fa sa pere che se dopo la pasta hai ancora fame, nel forno c’è un tortino di patate. Buon appetito cara. E bevi lentamente ;). Baci la tua zietta preferita!! >

Zietta pazza ci stava meglio. Presi un bicchiere e l’acqua dal frigo. Le posate. E mi sedetti pronta a mangiare. Presi un sorso d’acqua. Chissà che intendeva la zia con bevi lentamente.

< mmm quella pasta ha un aspetto davvero invitante. Posso averne un po’? > disse una voce roca alla mie spalle. Soffocai!

 

 

 

 

 

 

 

Dolci donzeeeellleeeeeeeeeeeeeeee.

Deluse dal fatto che non fosse Damon la presenza nel bosco?? Spero di no!! Ma se lo siete verrete ricompensate ampiamente nel prossimo capitolo.

RISPOSTE alle RECENSIONI:

Barrowman: sono contenta che il battibecco ti sia piaciuto. No non era Damon. Ma spero che il cap. ti piaccia ugualmente. Alla prossima baci.

Phoebe09: wow mi fai arrossire. Sei troppo gentile. Spero di non deluderti con questo capitolo. E ti prometto che il prossimo sarà “infuocato”. Ho letto il prologo della tua storia..  Strange World.. Molto bello complimenti. Al prossimo cap. baci..

 

Eeeeeeeem volevo chiedervi scusa ma quando ho pubblicato la storia ho per errore selezionato il quadratino x la Raundrobin. Non lo è. Vi prego di non aggiungere capitoli. Grazie!!

 

Piccolo spoiler:

mi fissò divertito. < ok facciamo un patto. Io non ti chiamo più polipessa, e tu non mi chiami più principessa. Ci stai?> sorrisi soddisfatta. < ci sto! >. E ripresi a mangiare.

 

Alla prossimaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 8
*** Pomeriggio di fuoco! ***


Pomeriggio di fuoco!

 Posai il bicchiere! Stavo ancora tossendo! Lo vidi passarmi a fianco, sedersi, prendere in mano la bottiglia, versare altra acqua e poi porgermi il bicchiere con sguardo malandrino.

< bevi polipessa! Stai diventando blu!! > lo trucidai con lo sguardo, ma accettau il bicchiere. Sfiorai le sue dita e il mio viso andò in fiamme. Merda!! Mi fece l’occhiolino! Doppia merda! Bevvi lentamente!! e poi presi due respiri profondi. Fiuuuuu. Ora va meglio. Ghignai.

< come mai qui principessa?? > chiesi iniziando a mangiare. Mi serviva per fingere noncuranza. Lo vidi assottigliare lo sguardo. Credevo mi avrebbe insultata. Ma poi mi fissò divertito.

< ok facciamo un patto. Io non ti chiamo più polipessa, e tu non mi chiami più principessa. Ci stai?> sorrisi soddisfatta.

< ci sto! >. E ripresi a mangiare. Lo vidi guardare attentamente mentre portavo una forchettata alle labbra.

< che c’è? > chiesi vedendo che si era incantato. Scosse la testa risvegliandosi.

< niente! Ripeto quella pasta sembra ottima. Posso? > alzai gli occhi al cielo e poi guardai vero di lui. Notai una cosa.

< pare che mia zia Alice abbia previsto tutto! > mi fissò confuso e io indicai con la testa un punto davanti a lui. Guardò e scoppiò a ridere. Prese la forchetta e mi guardò ancora ridendo. Perché doveva essere così bello? Era seduto affianco a me. Ci divideva l’angolo della penisola. Spinsi leggermente il piatto verso di lui. E lo vidi arrotolare qualche spaghetto e portarselo alle labbra. Triplamente merda. Fissai lo sguardo sul piatto. Per un po’ mangiammo in silenzio. Fu lui a parlare per primo.

< e così, ti piacciono i mori con gli occhi chiari eh? > mi strozzai. Col boccone che avevo appena preso. Bevvi un po’ d’acqua e fissai lui che sogghignava divertito mentre masticava. E capì. “Damon è sparito subito dietro di te” . il bastardo, perché altro non era, mi aveva spiata. Lo fissai gelida.

< si. Ma parlavo in generale. non ti emozionare troppo ! > ma il suo ghigno non si intaccò minimamente. Sposto il piatto. Ormai vuoto appoggiò i gomiti sul tavolo. Intrecciò le mani e poi mi fissò. I suoi occhi erano fiamme blu.

< però mi trovi sexy? > o santissima merda. Il mio cuore prese a battere furioso. E io arrossi violentemente. Distolsi gli occhi dai suoi, presi il piatto e le posate che avevamo sporcato, mi alzai e mi diressi al lavello.

< in linea di massima > feci posando tutto nel lavello. Mi avviai verso il forno, usci il tortino e lo poggiai sul ripiano, mi voltai. Mi trovai davanti agli occhi un ampio petto maschile. Merda. Alzai gli occhi. Era serio. Portò le braccia ai lati del mio corpo, poggiando le mani sulla cucina, intrappolandomi. Merdamerda. Chinò il viso verso il mio collo. Lo senti inspirare forte. < mmm > mugolò. Sollevò una mano per scostarmi i capelli dall’orecchio e poi la rimise sui fornelli. Fornelli? Fornelli con accensione elettrica! Interessante. Portò le labbra al mio orecchio. Sentivo il suo fiato caldo. Il suo profumo di uomo. Merdamerdamerda. Sarei morta.

< hai un buon profumo! Dillo che mi vuoi! > cosa? Era pazzo! Nemmeno sotto tortura!!

< lo direi se fosse vero! > gli risposi. Avevi il fiato corto. Averlo cosi vicino mi stordiva. Lo senti sfiorarmi il collo con il naso, per poi posare un leggero bacio su quella vena che ora pulsava frenetica, a tempo col mio cuore. Risalì il mio collo lasciando una scia di baci fino all’angolo delle labbra. Era ufficiale sarei morta oggi. Si fermò a guardarmi.

< andiamo! – fece ghignando – nessuna sa resistermi – ah si eh? Ora vedi! Senza che se ne accorgesse portai una mano sui pomelli che accendevano i fornelli. – fai tanto la Regina dei Ghiacci. Ma sono sicuro che mi basta un attimo per accendere il fuoco che hai dentro > perfetto me l’aveva pure servita. Sogghignai mentalmente. Avvicinai leggermente le mie labbra alle sue fino a sfiorarle. Sorrisi. E lui mi restituì uno sguardo vincente. Illuso.

< bhè infondo – portai la mano libera sul suo petto. Mmm che bello. No Kris, concentrati. Abbassai la voce e la resi roca, sensuale. – pare sia stato l’uomo ad inventare il fuoco – si abbassò maggiormente e le nostre labbra si toccarono. Ennesima merda. – ma sono state le donne, a capire come giocarci! > fui un lampo. Accesi il fornello, lo spinsi, e mi ritrovai sulla porta a ridere di lui, che spegneva il fornello, imprecava, apriva l’acqua del rubinetto, ci infilava sotto la mano, e mi trucidava con lo sguardo. Sogghignai.

< sei impazzita?? – ringhiò – potevi incenerirmi!! > sbuffai e alzai gli occhi al cielo.

< che esagerato. Ti ho solo abbrustolito leggermente una mano. > ridacchiai. Lo vidi annuire. Chiudere il rubinetto, e asciugarsi le mani, entrambe perfette come prima. Si finse indifferente. Ma quando mi fissò il suo sguardo mi inchiodò. Era un misto di divertimento, furia e desiderio. Cazzo.

< ti conviene correre!! Perché se ti prendo rimpiangerai di avermi incontrato > ancora prima che finisse di parlare, mi fiondai su per le scale, diretta alla mia camera. Arrivata mi ci chiusi dentro a chiave. Non mi accorsi che la finestra della mia camera era aperta. Mi voltai ma subito venni inchiodata contro la porta con forza. Mi mancò il fiato. Quando alzai gli occhi, mi persi in uno sguardo blu ardente di desiderio.

< ora voglio ciò che mi spetta!! > sembrava ringhiasse, ma la sua voce era roca per il desiderio. Avrei voluto chiedergli a cosa si riferisse. Ma non ne ebbi il tempo. Mi baciò. Sgranai gli occhi sconvolta. Non era un bacio dolce, ne romantico. Era violenta lussuria. Chiusi gli occhi e mi abbandonai a lui. la sua lingua premette per entrare nella mia bocca. Lo lasciai fare. Le nostre lingue si rincorrevano, le nostre labbra si divoravano. Era il paradiso, al centro esatto dell’inferno. Portai le braccia sul suo petto, e le feci scorrere fino alla sua nuca, tra  i suoi capelli. Li strinsi e lo avvicinai di più a me. Le sue mani si posarono sulla mia schiena stringendomi, addossandomi di più al suo corpo. Fui costretta ad alzarmi in punta di piedi, è così alto. Una sua mano si mosse verso l’alto e si infilò tra i miei capelli stringendoli, e tirandoli leggermente all’indietro, per avere maggiore accesso alla mia bocca. Non respiravo da un pezzo. Non ne avevo bisogno. Ad un tratto, senti qualcosa premermi sul ventre. Un inatteso calore si sprigionò tra le mie gambe quando capì che si trattava della sua erezione. Gemetti. Si staccò dalle mie labbra, permettendomi di respirare. E prese a lasciare, una scia infuocata di baci fino al collo. Lo divorò, con baci e morsi.  Gemetti più forte e strinsi di più i suoi capelli. Mi ritrovai improvvisamente sul letto, con lui sopra di me. Scese a baciarmi la clavicola, lo sterno, l’incavo tra i seni. Tirai i suoi capelli e riportai la sua bacca sulla mia. Ero io a divorarlo adesso. Con un colpo di reni, inverti le posizioni mettendomi cavalcioni sul suo bacino e tirandolo a sedere. Il tutto senza smettere di baciarci, con forza e passione. Le sue mani correvano frenetiche su di me. Tra i capelli, sulla schiena, sul sedere, sulle mie gambe. Una mano arrivò a toccare un mio seno, iniziando a massaggiarlo. Gemetti nella sua bocca. Ci baciammo per un tempo che parve infinito. Non avrei smesso mai di baciarlo. Fu un suono, insistente e fastidiosa a fermarmi. Alice??

< c’è un messaggio! C’è un messaggio!! Rispondiii!! Dai mi rispondi?? Rispondiiiii!! > che cavolo aveva fatto quella squinternata al mio telefono??? Mi separai malincuore dalle labbra di Damon, e sempre cavalcioni sulle sue gambe, mi allungai per prendere il mio I – Phone. Aprì il messaggio, mentre Damon prendeva a baciarmi e mordicchiarmi il collo.

< stiamo tornando, perciò piccola sporcacciona, ti conviene scendere da Damon, e far cambiare aria alla stanza. Se tuo padre sentisse tutta quell’eccitazione, o ti vedesse appolipata a Damon. Rinchiuderebbe te a vita, e strapperebbe a lui il suo arnese. Rosalie ti fa sapere che è fiera di te. Non ti faceva così intraprendente. Tra 5 minuti siamo li. Kiss ;). >  lessi il messaggio, due volte, incredula, mentre Damon ancora mordeva e succhiava il mio collo, senza canini per fortuna. Scattai in piedi imprecando.

< fottuta merda! Cazzo! - guardai Damon – devi sparire. Cambia stanza, cambia casa, città, stato, quello che vuoi ma vattene da questa stanza!! > mi fisso sconvolto e confuso. Mi affrettai a spiegare.

< stanno tornando i miei. E se non vuoi ritrovarti con un “arto” in meno ti conviene sparire. E in fretta anche > qualcosa di simile al sollievo passò nei suoi occhi. Si alzò e mi si accostò, immergendo una mano tra i miei capelli. Accostò le labbra al mio orecchio.

< a presto Gattina!! > sussurrò per poi lasciare un bacio veloce e prepotente sulle mie labbra. Uscii e dopo avermi fatto un occhiolino col suo sorriso sghembo richiuse la porta. Iniziai a muovermi, in stile superman. Entrai in bagno per una doccia rapida, per cancellare, a malincuore il suo odore. E trovai poggiati sul mobile un cambio identico a quello che indossavo. Avrei fatto un monumento ad Alice. Mi spogliai, nascosi i vestiti in fondo alla cesta dei panni sporchi, mi infilai nella doccia, mi lavai, mi asciugai, mi rivesti. Corsi nella stanza e presi a girare in tondo velocissima per far cambiare l’aria. Mi fermai e annusai. Grazie al cielo. L’odore era passato. C’era un ultima cosa da fare. Cercai Damon. Era in salotto e si versava da bere. I suoi pensieri un intrigo indecifrabile. Azionai su di lui uno scudo, che permetteva a mio padre di leggere comunque, lo scorrere dei suoi pensieri, ma che gli impedisse di vedere, qualunque cosa riguardasse me. Era una cosa permanente, finche io non la annullavo. Presi due bei respiri profondi e guardai l’orologio sul muro. 5..4..3..2..1!

< Kris siamo tornatiiii!! > urlò mia madre. Mi premurai di coprire, come avevo fatto con Damon, le menti delle donne della famiglia, che sicuro come la morte sapevano tutto.

< eccomi!! > urlai in risposta. E in un lampo ero di sotto. Guardai con la coda dell’occhio, la figura sulla poltrona che beveva tranquillamente whisky. Fortunatamente si era cambiato. aveva un jeans nero, una camicia grigia, con le maniche arrotolate fino ai gomiti, e le stesse scarpe di prima. E dai capelli leggermente umidi, intuì che si fosse fatto anche una doccia.

 Lo vidi portarsi il bicchiere alle labbra. Lo sentivo ero nella merda.

< ehi siete tornati presto? > finsi indifferenza ed evitai di guardare i sorrisi maliziosi di quelle quattro comari. Mio padre mi fissò stranito.

< nel biglietto avevamo scritto che saremmo tornati prima di cena! – guardò l’orologio – e sono le sei! Ti senti bene? Sei tutta rossa? > fece sfiorandomi la fronte. Rossa?? Ero in fiamme. Io e Damon ci eravamo baciati per tre ore?? Allora non mi era “sembrato” un tempo infinito. Lo era stato davvero. Scostai la mano di mio padre e gli sorrisi, ignorando il bastardo che ghignava dietro il bicchiere.

< tranquillo papà. sto bene. Stavo riposando, e sentendovi mi sono alzata in fretta. Credo sia questo che mi abbia fatto accaldare > che palla colossale. Ma lui se la bevve. Mi sorrise e mi abbracciò teneramente, baciandomi i capelli.

< ben fatto con i lupi! - si congratulò e io sorrisi – ma che hai sul collo?? > chiese all’improvviso scostandosi per guardare meglio. Oddio che avevo sul collo?? Mi voltai rapida verso lo specchio di fronte alle scale, e osservai una piccola macchia violacea, che stava già schiarendosi. Per fortuna mio padre venne distratto dall’arrivo di Nes.

< ehi gente che succede?? > chiese entrando mano nella mano col cucciolo. Mio padre si voltò nuovamente verso di me, osservò attentamente il mio collo, ore perfettamente roseo.

< dove?? > chiesi indifferente. Corruccio le sopracciglia.

< mi era sembrato che avessi un livido. Mi sarò sbagliato. > fece tranquillo. E io feci spallucce. Attraverso lo specchio guardai Damon, che ridacchiando sommessamente mi sillabò < colpa mia > e mi fece l’occhiolino. Lo trucidai con lo sguardo e lui ridacchiò ancora. Scossi la testa.  La vedevo nera. Era qui da tre giorni. Ed io già ero sull’orlo di una crisi. Un brivido, mi percorse la schiena ripensando che poco prima eravamo sul MIO letto, nella MIA camera e ci STAVAMO BACIANDO. Mi pietrificai realizzando per la prima volta in quelle tre ore, che avevo dato a Damon il… MIO PRIMO BACIO. Merda!

 

 

 

 

 

 

Buonasera figliuole!!! Finalmente Kris e Damon si sono baciaaaatiiiiii!! Contente?? Io si!!!! Un bacio a tutte!!!

Eeeeeeeem

volevo chiedervi scusa ma quando ho pubblicato la storia ho per errore selezionato il quadratino x la Raundrobin. Non lo è. Vi prego di non aggiungere capitoli. Grazie!!

Risposte alle recensioni:

Phoebe09: tesoro guarda che bel capitoletto. Ti avevo promesso che sarebbe stato infuocato. (notare la mano bruciacchiata di damon) Spero ti piaccia leggerlo, come a me è piaciuto scriverlo. Un bacio. Fammi sapere. Kiss.

Barrowman: salve cara. Mi dispiace che il capitolo precedente non fosse come ti aspettavi, ma era necessario x riassumere un po’ la vita dei salvatore e di Elena. Spero di essermi fatta perdonare con questo capitolo. Fammi sapere. Un bacio.

 

 

Per questa volta niente spoiler. Ma non temete. Aggiorno presto. Baciiiiii!

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Capitolo 9
*** controllo!! ***


Controllo!!

La luce mattutina filtrò dalle finestre. Allungai un braccio sul comodino per spegnere la sveglia prima che suonasse. Nascosi la testa sotto il cuscino e sbuffai frustrata. Era trascorsa una settimana da quando io Damon ci eravamo baciati. Ci eravamo rispettivamente evitati. Non sapevo perché lo facesse lui, lo scudo che avevo usato  per i suoi pensieri bloccava anche me. Lo vedevo parlare con Elena, scherzare con lei. Quelli erano gli unici momenti in cui vedevo della tenerezza in lui. Ne dimostrava persino al fratello,  che stava già molto meglio, anche se in un modo tutto suo. Avevamo preso l’abitudine di pranzare insieme, tutti e quattro, a volte anche con Nes e Jacob. Elena e Nes si erano subito trovate bene insieme, anche a Elena piaceva la moda ma era molto meno pazza di Nes. Ovviamente avevamo messo a disposizione dei nostri ospiti, documenti e carte di credito!! Inizialmente avevano rifiutato, ma poi Esme, l’eterna mamma di tutti, li aveva convinti che finché avessero avuto piacere a stare con noi, avrebbero fatto parte della famiglia. Elena ha pianto per l’emozione. Stefan si è commosso. Il bastardo a commentato < io ho già un fratello di troppo > con aria scocciata, ma non aveva rifiutato l’abbraccio di Esme e mi aveva fissata. Si ecco cosa ha fatto in questa settimana: fissarmi. A pranzo, a cena, in giardino.. ovunque sentivo i suoi occhi addosso. Ma mi restava sempre a distanza. Non abbiamo più battibeccato. Non mi ha più chiamato Gattina.. oddio perché mi faccio tutte queste seghe mentali. Ma non l’avevo passata l’adolescenza?? Udì un lieve bussare.

< avanti!! > mormorai tirandomi a sedere e sfregandomi gli occhi. La porta si aprì e apparve mio zio Jasper, sorridente e con la mia tazza di caffè in mano.

< buongiorno Kristine > disse sedendosi sul letto affianco a me e porgendomi la tazza. Allargai e inspessì il mio scudo per insonorizzare la stanza. Se lui era qui, mi chiama Kristine e mi porta il caffè.. c’era un momento “con me puoi parlare” in arrivo.

< buongiorno zio. Grazie! > feci prendendo una bella sorsata di caffè. Posai la tazza sul comodino e lo fissai. Se non mi capiva lui con i suoi poteri.. ero alla canna del gas.

< iniziamo con la psicanalisi di prima mattina eh??? > feci ghignando. Rise!

< si mi dispiace. So che odi quando lo faccio. Ma ti voglio bene e mi preoccupo per te. > mi carezzò una guancia. Gli sorrisi e presi una sua mano tra le mie.

< grazie. E non è vero che lo odio!! È solo.. difficile!! > mi strinse la mano.

< ho avvertito tante emozioni diverse in te, in questa settimana. Rabbia, frustrazione, euforia, imbarazzo, e tante altre a cui non riesco nemmeno a dare un nome. E queste emozioni, portano tutte allo stesso risultato.. > abbassai lo sguardo.

< un ictus? > feci sarcastica. Mi fissò comprensivo

< no! Damon!! Il tuo umore impazzisce quando lui e nei paraggi. Per non paralare del tuo cuore. Non aveva mai battuto cosi spesso e cosi.. violentemente. >

< non so di che parli!! > tentai di negare, ma lui mi alzò il viso e mi sorrise.

< non devi mentire con me. > sbuffai

< la zia ti ha già detto tutto vero?? > mi sorrise e annuii. Altra mente da coprire.

< chi altri lo sa? > abbassai di nuovo lo sguardo, sulla mia mano stretta alla sua.

< solo il nonno. Hanno evitato di dirlo a Emmett. Lo scimmione non potrebbe trattenersi. > fiuuuu meno male. Cercai il nonno! E copri anche la sua mente. Che palle.

< bhè almeno un po’ di buonsenso, l’hanno conservato. Ma perché mi sono cacciata in questo casino??? > mi ributtai tra i cuscini, e portai la mano libera alla fronte.

< ti piace?? > chiese lo zio. E io impiegai qualche minuto per rispondere.

< più di quanto vorrei! > fu la mia risposta alla fine.

< lo dici come se fosse una cosa brutta. A lui non piaci? > bhè schifo non dovevo fargli, visto il modo in cui mi aveva baciato.

< credo che per lui sia solo attrazione. Infondo sono l’unica vampira disponibile nelle vicinanze. E sono bellissima > dissi infine sarcastica. Rise.

< perché non provi a parlargli?? > scossi la testa ancora prima che finisse di parlare.

< non sono sicura di volerlo. E poi ci sono sempre troppe orecchie in ascolto. > mi sorrise.

< per la prima.. posso solo dire che non sarebbe un male!! Per la seconda.. abbiamo organizzato una battuta di caccia per oggi. Partecipano anche i lupi. Stefan e Elena andranno a La Push. In casa non ci sarà nessuno. > mi ero tirata su a sedere, per fissarlo sconvolta.

< a che ora.. > feci per chiedere.

< subito dopo che Nes e Jake tornano da scuola!! Rientreremo verso le dieci > mi sfuggìì una smorfia, al pensiero di quel nuovo incubo che iniziava oggi. L’ennesimo primo giorno di scuola. Dell’ennesimo primo anno. Avremmo frequentato solo io, Nes e Jacob quest’anno. Forse si sarebbero iscritti anche Stefan e Elena.

< bhè se è già tutto organizzato.. cercherò di cavarne fuori qualcosa > mi baciò la testa.

< brava piccola! – si alzò e poi si mise a ridere – lo sai che ora ti tocca vero? > fece ridacchiando. Gemetti e abbassai il capo esasperata. Rise più forte e non appena aprì la porta, sciolsi lo scudo permettendo a lui di uscire. E a LEI di entrare. La nana malefica che anziché del monumento che volevo erigerle per avermi salvato, ha preteso che le permettessi di vestirmi, truccarmi e acconciarmi, senza fare discussioni per l’intero anno scolastico. Io avevo diritto di parola solo per i colori. Ho escluso i colori chiari e le tinte pastello. Ma lei ha preteso perlomeno il bianco, il grigio chiaro o argento, l’avorio e il dorato. Dopo una lite infinita aveva vinto con la promessa che non avrebbe mai esagerato se non con il mio consenso, che a detta sua sarebbe arrivato presto. Illusa. Entrò come un uragano nella stanza, mi fece alzare e lavare in meno di due minuti. Poi iniziò a sistemarmi i capelli, a truccarmi e a vestirmi. Il tutto in rigoroso silenzio, regola fondamentale per trattare con me la mattina, se non voleva ritrovarsi senza testa. Finì la sua tortura, e mi piazzò davanti allo specchio. Dovevo dare la mia approvazione. Stivali neri con tacco alto, che arrivavano poco più su del ginocchio, jeans grigio chiaro scolorito ad arte, top nero con un drago bianco disegnato, copri spalle abbottonato sul davanti grigio chiaro, il mio fedelissimo orologio nero a fascia, con quadrante a cassa da morto – Nes lo definiva così, io lo amavo – orecchini, collana e bracciale tutto all’insegna delle rose. I miei capelli erano morbidi e liberi sulle spalle, e avevo solo un leggero filo di matita nera negli occhi, e un lucidalabbra rosa. Vidi sul letto la giacca nera. Gli occhiali da sole, e una borsa enorme nera di pelle.

http://www.polyvore.com/cgi/set?id=23798934&.locale=it ( link vestiti Kris)

< allora? Sono stata brava?? > chiese zia Alice impaziente. Le sorrisi attraverso lo specchio e lei si illuminò. Non aveva bisogno che le dicessi altro. Le scoccai un bacio sulla guancia. Presi le mie cose dal letto e in un batter d’occhio ero in cucina, vidi Stefan e Elena, già seduti che mangiavano sereni e si tenevano per mano. La nonna non c’era ma aveva preparato la colazione, mentre il resto della famiglia era indaffarato per casa, in vista dell’ imminente caccia.

< buongiorno miei cari! > dissi con un’euforia che non mi apparteneva. Damon non c’era.

< buongiorno Kris! > mi dissero in coro i piccioncini. Mi sedetti, riempii una tazza di cereali al cioccolato, ci misi del latte e iniziai a mangiare lentamente.

< buongiorniiiii > mi voltai per salutare Nes ma quando la guardai il cucchiaio mi cadde di mano, per lo shock. Stivali bianchi altissimi, pantalone aderente ROSA, maglia bianca con disegni ROSA, giacca ROSA, accessori in ROSA, borsa bianca e ROSA, persino gli occhiali da sole erano ROSA. ROSA SHOCKING. Santo cielo sembrava una big- babble gigante.

http://www.polyvore.com/cgi/set?id=23799027&.locale=it (link vestiti Nes)

< santo cielo Nes!! > mi voltai di nuovo disgustata. Ma lei nemmeno mi calcolò. Guardava gli altri due poveretti, che non potevano fare altro che sorridere divertiti.

< non sono bellissima!! – il bello è che sono io la presuntuosa di famiglia – e guardate.. questa collana me l’ha regalata Jake > parlava del ciondolo a forma di cuore, ROSA, che aveva al collo. Sbuffai.

< tanto per dimostrarmi ancora una volta che faccio bene a detestare quell’animale!! > la vidi alzare gli occhi al cielo.

< uffaaaa. – sbuffò – hai finito di mangiare quella roba?? > ora era lei quella disgustata.

< quella roba, era la mia colazione. E no non ho finito di mangiarla, perché TU mi hai fatto passare la fame!! – fece una smorfia – vieni con me a scuola?? > le chiesi.

< no aspetto Jake. ci vediamo li. > e si sedette al mio posto scostando “la roba” lontano da se.

< ehi ma dov’è Damon?? > chiese Nes alla coppia, e io la ringraziai mentalmente per averlo fatto al posto mio.

< non lo sappiamo – rispose Stefan – è uscito presto sta mattina. Gli avevamo chiesto se voleva venire con noi, ma lui col suo solito ghigno ha risposto “fratellino ho di meglio da fare”. Non ho paura che faccia danni, ma è un po’ strano ultimamente. > vidi Stefan scuotere la testa rassegnato. Scartai subito l’ipotesi, che potesse riferirsi a me con quella frase, o che fosse strano per me. Figurarsi, lui pensava solo a Elena. Sospirai.

< bhè io vado. Ciao > non attesi risposta e mi avviai verso il garage dove ad aspettarmi c’era la mia bellissima YAMAHA R1 nera.

  Avevo fatto aerografare una tigre bianca che sembra avvolta dalle fiamme.

Accarezzai il disegno, cosi insignificante per chiunque altro. Ma non per me. Misi il cascio sempre nero, sulla quale c’era aerografata la faccia di una tigre bianca che ruggiva.

Sospirai. Indossai la giacca, sistemai la borsa. Montai sulla moto. E partì sparata verso la scuola. Salutai con la mano la mia famiglia in giardino, per poi partire sparata verso la scuola. Arrivai in anticipo. C’erano solo poche macchine e qualche studente. Fermai la moto al mio solito posto, scesi, tolsi il casco e scossi i capelli per farli respirare. Senti alcuni ragazzi sospirare, e fare apprezzamenti su di me. Come se dopo aver frequentato tutta la vita esseri sovrannaturali io potessi interessarmi a degli idioti insignificanti.  Mi poggiai alla moto. Mi sentivo osservata e non dai ragazzini. Mentre stavo per infilarmi gli occhiali mi sembrò di scorgere , in mezzo agli alberi, qualcuno, ma il tempo di mettere a fuoco ed era già sparita. Misi gli occhiali. Chissà magari stavo impazzendo. Non mi sarei meravigliata più di tanto. Proprio mentre la campana suonava, arrivarono il cane e Nes con la macchina di quest’ultima: una mini cooper decapottabile rosa a macchie stile leopardo.

  Alzai gli occhi al cielo, e mi diressi senza aspettarli, verso una nuova giornata alla Forks High School.

La giornata passò in un baleno, era il primo giorno e c’era ben poco da fare. Mi avviai verso la moto, Nes e Jake erano usciti prima e probabilmente erano già con la mia famiglia sulle montagne, piene di orsi, puma e altri predatori. In lontananza vidi una figura in piedi vicino alla mia moto e il mio cuore sobbalzò. Ma poi guardai meglio e mi accorsi che non era affatto chi credevo che fosse.

Mi avvicinai.

< ciao io sono Tyler Newton. – mi porse la mano che non accettai. mio padre mi aveva raccontato che, hai tempi avrebbe voluto uccidere un certo Mike Newton per averci provato con mamma, magari era un discendente. Ritirò la mano e si grattò la nuca imbarazzato. – tu sei Kristine Cullen giusto? > perche chiedeva se già lo sapeva.

Idiota. Iniziai a sistemarmi per tornare a casa ignorandolo, misi gli occhiali in borsa.

< senti mi.. mi chiedevo se qualche volta ti andava di sederti col mio gruppo a pranzo? O magari uscire tutti insieme? Anche tua sorella e il suo ragazzo ovviamente!! > risi. Questo ragazzo timido mi faceva tenerezza, non mi chiedeva di uscire con lui direttamente, era carino. Gli sorrisi e lui si illuminò.

< vedremo. Va bene? > gli chiesi divertita. Stranamente mi sembrò di udire un ringhio in lontananza.

< oh si. Grande. Bhè a domani > e rosso fino alle punte dei capelli biondi,sparì in un lampo. Scossi la testa e misi il casco. Misi in moto e mi diressi verso casa, dove speravo di trovare Damon. Tanto per farmi ancora del male. Arrivai in un attimo, ed entrai in garage. Scesi e mi tolsi il casco. Avvertivo la presenza di Damon in casa.. ma non era solo, e rideva con.. mi diressi sparata verso il soggiorno, e quello che vidi fece si che il mio autocontrollo su me stessa andasse a farsi fottere.

Quella che si definiva mia cugina, Tanya era comodamente seduta sulle ginocchia diDamon, seduto sulla MIA poltrona. Lei gli carezzava il petto, e lui i capelli e i fianchi mentre ancora ridevano di qualcosa. Senti una fitta allo stomaco.

< disturbo?? > chiesi. La voce gelida. Altra fitta allo stomaco.

< oh Kris tesoro – fece falsa Tanya senza scollarsi da Damon, che ora mi fissava tra il soddisfatto e il curioso – no io e Damon facevamo solo conoscenza > gli sorrise e lui ricambiò malizioso. Una fitta più forte mi face aggrappare allo stipite della porta. Ansimai per il dolore. Tanya nonostante ricambiasse pienamente la mia antipatia mi corse incontro preoccupata.

< kris cos’hai?? > non potevo rispondere, avevo poco tempo. Anche il bastardo mi si avvicinò. Sembrava angosciato. Falso.

< non è niente, ci sono anche gli altri con te?? – mi rispose di si – hanno raggiunto i miei sulle montagne?? > ancora si. Un'altra fitta mi face gemere. le gambe mi cedettero e i due tentarono di sorreggermi ma io li scansai malamente.

< non vi azzardate a toccarmi! > ruggì fissandoli. Vidi Tanya indietreggiare sconvolta. Guardai attraverso i suoi pensieri. I miei occhi.. le pupille si erano assottigliate dandogli un espressione selvaggia e animale.. come quella di un felino..

 indietreggiai verso la porta.

< li raggiungo – mentii – voi fate pure ciò che più vi piace > mi voltai e corsi più veloce che potevo, nella direzione opposta, rispetto a quella presa dalla mia famiglia. Stava per succedere di nuovo. Non potevo permettermi di rischiare di incontrarli. Un'altra fitta più forte mi fece accasciare al suolo. Mi aggrappai ad un albero tentando di rialzarmi. urlai per il dolore. E poi accadde. Persi il contatto con la mia umanità e un potente ruggito echeggiò per la foresta.

 

 

 

TADAAAAANNNN…

Colpo di scena… =)

Buona sera mie care… vi ringrazio sempre perché mi seguite e sostenete.

Risposte alle recensioni:

Barrowman: carissima, sono contenta che ciò che scrivo ti piaccia.. per me è una grande soddisfazione. Fammi sapere cosa pensi di questo cap. un baciooooooo

Phoebe09: tesoro, sei sempre troppo gentile. Non ti nascondo che mentre scrivevo lo scorso capitolo, ho immaginato di essere io al posto di Kris… hihihi continua a seguirmi e grazie per il tuo sostegno kiss.

Solito avvertimento …

volevo chiedervi scusa ma quando ho pubblicato la storia ho per errore selezionato il quadratino x la Raundrobin. Non lo è. Vi prego di non aggiungere capitoli. Grazie!!

 

spoiler visivoooooooo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 10
*** Sorelle!! ***


Sorelle!!

Avanzavo lentamente nella foresta. Nonostante la mia mole, ero comunque silenziosa. Ero affamata. Ma nella foresta non avvertivo niente che potesse soddisfarmi. Erano passate delle ore da quando mi ero risvegliata dal mio sonno. Vidi un fiume era pochi metri da me. Mi avvicinai.. guardai il mio riflesso..

bevvi un po’ d’acqua tentando di raffreddare, quelle fiamme che sembravano divorarmi la gola. Sentì un rumore alle mie spalle, e mi affrettai ad attraversare il fiumiciattolo, per poi acquattarmi tra la vegetazione. Un ragazzo spuntò, moro con profondi occhi blu, dalla vegetazione fermandosi nello stesso punto in cui io ero prima. Annusava l’aria. Anch’io lo feci. Mmm avevo finalmente trovato una preda. Mi preparai a balzargli addosso quando una voce mi distrasse. Non era solo.

< Damon! - chiamò concitata, una piccoletta con corti capelli neri – mi acquattai in attesa di scoprire se ce ne fossero altri. – l’hai trovata?? > vidi il ragazzo scuotere il capo afflitto.

< no. Mi sembrava di sentire il suo odore e l’ho seguito fin qui ma adesso sembra più quello di un animale. Dove diavolo è? > vidi la ragazza dargli una lieve spinta infuriata.

< è tutta colpa tua!! Se tu non avessi fatto l’idiota con Tanya.. > lui la interruppe furibondo.

< colpa mia?? E lei?? Lei che si e messa a sorridere e a fare la cretina con il primo cazzone che le e passato accanto a scuola?? Non trattarmi come se fossi un traditore.. io non le devo niente, e così lei a me. Non gliene frega un cazzo di me! > adesso oltre alla furia scorgevo dolore.. iniziavo ad annoiarmi.. sentivo altre voci nella foresta.. chiamavano.. cercavano.. chissà chi è questa Kris di cui continuavano ad urlare il nome??

< davvero lo pensi?? E come la spieghi la sua reazione quando ti ha visto con la cugina?? Ti sembrava indifferente?? Tu non hai capito niente di lei Damon!! > e lo lasciò raggiungendo gli altri. Vidi il ragazzo sospirare, e lo sentì mormorare..

< dove sei andata a nasconderti Gattina?? > soffiò. ok mi ero stancata, non ne sapevo niente della sua gattina ora c’ero solo io e la sua imminente morte. Mi alzai, e iniziai ad avanzare minacciosamente verso di lui. Si voltò verso di me, udendo i miei ringhi soffocati, e si mise in posizione di attacco. Illuso credeva di avere possibilità contro di me? Smisi di ringhiare, attraversai il piccolo fiume lentamente, guardavo le mie mosse attraverso la mente del ragazzo.

http://4.bp.blogspot.com/_ECrKyqPpq8E/SRDy9-iyTfI/AAAAAAAAAmo/WTOMRQypeqk/s400/tigre+bianca+da+fatina+viola.jpeg

non lessi paura, credeva solo che fossi uno sciocco animale troppo cresciuto. piccolo idiota. Ringhiai forte. Ora lo stavo aggirando, lo vidi annusare l’aria per poi fissarmi confuso.

< ma cosa.. > tento di dire ma io ringhiai più forte e lo costrinsi con le spalle contro un albero. Senti dei passi vicini. Non mi importava quanti fossero. Li avrei eliminati tutti. I passi si fermarono. Erano quindici. Più sette grossi cani dall’altra parte, credevano di avermi circondato. Ringhiai  e mi preparai ad attaccarli.

< Kris non farlo!! > una ragazzetta con i capelli rossicci mi si parò davanti. Vidi tutti i presenti guardarla scioccati. Forse per quello che aveva detto, o forse perché mi stava affrontando. Ringhiai. La vidi avvicinarsi con le mani alzate. Annusai l’aria, il suo non era l’odore delle mie prede, sembrava stranamente familiare, quasi mio… ma non dovrebbe avvicinarsi. Ringhiai forte e lei si fermò. Qualcosa le colava dagli occhi bagnandole il viso.

< kris tu non vuoi veramente attaccarci.. torna in te ti prego.. > le sua voce tremava, il suo corpo tremava.. smisi di ringhiare e inclinai la testa di lato osservandola curiosa. Non l’avrei attaccata, non lei, non né avevo motivo. Le prede avrebbero aspettato. Volevo capire il perché questa ragazzina soffrisse.

< kris sei mia sorella… - cadde inginocchio e mi fisso implorante allungando una mano verso di me – per favore torna in te. Se ci attacchi dopo ne soffrirai. > non capivo le parole di questa sciocca ragazza. Io non soffrivo. Io non provavo nulla. Ma qualcosa si mosse nel mio petto. Mi avvicinai a quella ragazza, lentamente per non spaventarla ancora. Mi sfiorò il muso con le dita. Una scossa mi percorse il corpo. E delle immagini balenarono nella mia mente. Una bambina con i capelli scuri giocava su un prato, quella bambina era cosi familiare eppure.. vidi quella bambina d’improvviso illuminarsi gioiosa e correre incontro a qualcuno

< mamma, papà > la vidi mentre una donna e un uomo l’abbracciavano teneramente

< dov’è Nes? > chiese col broncio.

< eccomi > rispose una vocina, la bambina le corse incontro abbracciando la sorella con i capelli rossicci. Rotolarono sul pavimento ridendo.

< ti voglio taaaaaaanto bene > disse alla rossiccia che le sorrise e le rispose

< anch’io per sempre! >………

Mi allontanai da quella mano e scossi la testa stordita, la ragazza mi fissò..

< siamo noi – mi disse – io e te da piccole, quando non riuscivamo a stare lontana dall’altra, per più di un ora – indietreggiai sconvolta – tu mi vuoi bene, ami la nostra famiglia e anche se non lo ammetterai mai tieni ai lupi.. non ci farai del male.. sorellina torna da me.. torna in te.. > ascoltai quelle parole, ero confusa non riuscivo a dargli un senso. Non potevo attaccare, non se quella ragazzina mi implorava in quel modo. Le voltai le spalle, e corsi. Sentì qualcuno muoversi.

< no lasciatela andare! Tornerà lei da noi! > disse la ragazzina.. poi non sentì più nulla!! Solo il vento che mi colpiva il viso per la mia velocità.. arrivai alle montagne, mi arrampicai sulle rocce, fino ad arrivare a un piccolo incavo tra le rocce, del tutto all’aperto. Ma sentivo il mio odore, ero già stata qui. Ormai era notte. Mi accucciai a terra ancora affamata. Ma ora la stanchezza prevaleva. Mi arrotolai su me stessa, nascosi il muso tra le zampe, e chiusi gli occhi.

Un continuo tamburellare sul mio corpo mi fece svegliare. Aprì gli occhi, ero sdraiata su delle rocce e stava piovendo. Non aveva importanza. Il risveglio aveva portato con se la consapevolezza di ciò che avevo fatto. Guardai il cielo. Doveva essere mattina. Niente scuola pensai ironicamente. mi cinsi il corpo con le braccia e sollevai le ginocchia per poggiaci la fronte. Tremavo. Ero nuda, e pioveva forte e avevo freddo.

Ma non volevo tornare. Avevo paura di ciò che avrei trovato al mio ritorno. Ma non potevo nemmeno restare li. Mi alzai e mi diressi verso un piccolo cespuglio, avevo nascosto dei vestiti per i momenti come questo. Una semplice tuta nera e un paio di scarpe da tennis. La indossai e mi alzai il cappuccio della felpa sulla testa. Mi avvicinai sull’orlo della roccia. Spiccai un balzo e in  un attimo ero ai piedi della montagna. Presi a correre veloce per tornare a casa. Aveva smesso di piovere. I vestiti mi si asciugavano addosso per la velocità. Non mi fermai fin quando non vidi di fronte a me il giardino di casa Cullen. Erano tutti li in piedi ad aspettarmi. La mia famiglia, i lupi, il clan di Denali, Stefan, Elena…. Damon. Non guardai nessuno. Non ne avevo il coraggio. Poggiai la schiena contro un albero, e mi lasciai scivolare contro, prendendomi la testa tra le mani. Senti dei passi leggeri avvicinarsi, di qualcuno che si inginocchiò accanto a me, riconobbi il suo odore e alzi il viso verso l’unica che non mi avrebbe mai giudicata, che non avrei mai potuto deludere, a cui non avevo potuto nascondere la mia vera natura. La mi Renesmee. Mi prese una mano e la strinse forte, il viso solcato dalle lacrime che io, ancora, non riuscivo a versare.

< ti eri persa un'altra volta? > mi chiese con voce tremante. Con l’altra mano le carezzai il viso asciugandole le lacrime. Le sorrisi mesta. Annuì.

< si. Ma tu mi hai riportato qui. > le dissi. La voce che si incrinava ad ogni parola. Mi sorrise, per un momento. Per poi fissarmi comprensiva.

< non sei costretta a farlo adesso. > mi disse. Ma io lasciai cadere la mano dal suo viso, l’altra che stringeva la sua più forte. Abbassai il capo sulle mie gambe.

< devo farlo!! Voglio farlo. > mi strinse più forte la mano per farmi capire che non ero sola, e appoggiò l’altra su una mi gamba. Presi dei profondi respiri, e ancora col capo abbassato, iniziai a raccontare.

 

 

 

 

 

Carissimeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee

Capitolo cortino ma commovente, o almeno io mi sono commossa mentre lo scrivevo.. ringrazio chi mi segue e spero che mi facciate sapere cosa ne pensate… baaaaaaciiiii

Risposte alle recensioni..

Barrowman: carissima.. concordo con la tua opinione di Tanya, ma poveretta vedendo quel ben di Dio, DAMON, che doveva fare??? =) so di non soddisfare molto la tua curiosità con questo cappy, ma era necessario per introdurre il prossimo, in cui una Kris molto affranta racconterà tutta la verità su di se alla sua famiglia.. ha proposito.. ho finito di leggere la tua serie.. sei grande!! Il tuo Damon e davvero molto tenero.. spero in un 4°capitolo della tua serie.. baci a presto..

Phoebe09: cara P. =) sono felice che lo scorso capitolo ti sia piaciuto.. ma leggendo questo spero che un po’ tu abbia perdonato Damon.. per la tigre bianca posso solo dirti che mi è venuta l’idea grazie ad un sogno… nel prossimo cap. avrai tutte le spiegazioni in merito alla storia… aspetto la tua opinione. Kiss

 

 

 

Spoiler.

 

ciaaaauuuuuuuuuuuuuuuu!!!!kiss

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 11
*** Leggende!! ***


Leggende!!

< è iniziato tutto quando avevo più o meno vent’anni, ne dimostravo dieci, anche meno. All’epoca passavo molto tempo a La Push. I lupi l’hanno dimenticato. La loro mente umana tende a scordare le cose poco importanti con il tempo. Ma io ricordo bene, i tempi in cui mi dovevano scollare a forza dalle spalle di Sam, quando mi ritrovavate in giardino addormentata tra le zampe di Seth dopo che avevamo passato tutto il giorno a giocare. È vero che alcuni di voi non mi sono particolarmente simpatici, mo vi ho sempre visto come parte integrante della mia famiglia. Con i Volturi, mi sono infuriata, perché avevo paura di perdere il controllo. vi ho colpiti, ma vi ho avvolti con il mio scudo ancora prima che usciste dagli alberi. – li guardai, vedevo la sorpresa e la confusione nei loro visi riabbassai il capo. – comunque il motivo per cui amavo La Push era anche un altro: Billy Black. Potevo stare ore e ore ad ascoltarlo parlare. Amavo le storie, le leggende, che mi raccontava. Mi parlò di Taha Aki, della terza moglie, dei freddi… ricordo che una in particolare era la mia preferita – ora veniva il difficile – mi raccontò di un tempo, precedente a Taha Aki! l’era dei draghi, signori delle montagne.

Avevano la capacita di trasformarsi in uomini, ovviamente era il contrario ora ne abbiamo la certezza, uno di loro Draco il più potente e spietato dei draghi,

 un giorno decise che voleva una moglie, una moglie umana, cosi mandò messaggeri ovunque nei regni circostanti, chiedendo che le più belle ragazze venissero condotte al suo cospetto. Iniziò un viavai di fanciulle, i signorotti locali volevano ingraziarsi il drago più potente non importava se per questo dovevano vendere le proprie figlie. Ma nessuna sembrava soddisfare le aspettative di Draco. – presi fiato – un giorno portarono al suo cospetto una ragazza, il suo nome era Talitha, significa “ragazzina”. Aveva poco più di vent’anni, ma ne dimostrava molti di meno. La sua pelle era color caffèlatte, i suoi capelli erano lunghi fino ai fianchi, neri come la notte e raccolti in una lunga treccia, e i suoi occhi.. i suoi occhi erano di un inspiegabile azzurro, era la più bella ragazza di tutto il regno.

Draco decise che doveva averla, prese accordi con il padre della ragazza, l’avrebbe sposata fra tre giorni. La ragazza aveva paura, aveva implorato il padre di non portarla da quel mostro, ma il padre non l’aveva ascoltata, dicendole che non doveva essere egoista e pensare al bene della propria famiglia. Lei corse via in lacrime, si rifugiò nel bosco.. pregò gli Spiriti, perché l’aiutassero, perché la proteggessero. All’improvviso di fronte alla ragazza apparve una tigre.. – sentì tutti trattenere il respiro, capendo che ero arrivata al punto, continuai con voce tremante – una tigre bianca con profondi occhi color del cielo in estate.

la fissava con compassione.

- Perché piangi bambina? Chiese la tigre direttamente nella sua mente. La ragazza raccontò la sua storia. La tigre ascoltò tutto in silenzio.

- io posso aiutarti…

- come? Chiese la ragazza scettica

- posso darti la forza, posso darti il coraggio di ribellarti quando lui tenterà di farti del male. Ma bada bene bambina mia… il mio è un dono ma è anche una maledizione.. sarà tua la responsabilità per quello che avverrà… la ragazza accettò con tutti i pro e i contro.

- da oggi avrai la forza.. da oggi una parte di me vivrà con te, e si risveglierà quando tu ne avrai bisogno… avvicinò il muso alla sua fronte, sfiorandola come per darle un bacio. La ragazza chiuse gli occhi, sopraffatta dall’emozione, e quando li riaprì la tigre era scomparsa. Tornò a casa, dove i preparativi per il matrimonio erano già iniziati… trascorsero i tre giorni e Talitha e Draco si sposarono.. arrivò la prima notte di nozze.. lei non voleva che lui la toccasse.. ma a lui non importava.. la desiderava.. e l’avrebbe avuta.. quando lei tentò di ribellarsi lui la picchiò, ma proprio quando stava per prenderla lei… - la mia voce s’incrinò – esplose nella sua stessa pelle.. divenne una tigre.. forte, imponente, letale. La tigre che l’aveva aiutata, in realtà era lo spirito della vendetta il suo potere era dominare il fuoco – li sentì sussultare sconvolti – dandole una parte di se, le aveva dato anche parte dei suoi poteri, Talitha uccise Draco, ma poi la furia e la vendetta la resero incontrollabile, distrusse il castello, incenerì i suoi abitanti, distrusse il regno del padre e sterminò la propria famiglia. Poi sopraffatta dalla stanchezza, si addormentò.. al suo risveglio ogni cosa era cenere.. urlò e si disperò.. maledisse lo spirito che l’aveva resa così crudele.. pianse tutto il giorno.. improvvisamente si senti sfiorare il viso, si trovò davanti una donna, con lunghi capelli dorati,  occhi grigi, pallida, tutta vestita di bianco.. era bellissima..

 

-  sei stata ingannata, fanciulla.. lo spirito del fuoco odia uomini e draghi di questo regno, ma non poteva ucciderli, cosi lo ha lasciato fare a te.. la ragazza pianse la implorò di aiutarla, aveva paura del mostro dentro di se..

- io sono Galadriel lo spirito dell’aria io posso aiutarti, ma tu dovrai dare qualcosa in cambio.. la ragazza giurò che avrebbe fatto qualsiasi cosa..

- io rinchiuderò la creatura dentro di te all’interno di un talismano, ma tu  tra nove mesi darai alla luce un figlio, per mio volere è già dentro di te, cosi che la magia che il tuo corpo racchiude venga tramandata. La ragazza disse che accettava purchè non dovesse più uccidere.. lo spirito evoco i suoi poteri, pronunciò strane parole finche al collo della ragazza apparve un ciondolo…

una sfera luccicava al centro, conteneva uno strano liquido viola…

- attenta con quell’oggetto, fanciulla, è molto delicato.. a te e alle tua progenie viene affidato il compito di proteggerlo.. se la creatura dovesse risvegliarsi, solo il sangue potrà placarlo, il sangue è il segreto, il sangue è la chiave per la conoscenza..

Talitha non comprese questa parole, ma non potè chiedere spiegazioni perche lo spirito scomparve. Talitha visse felice insieme al figlio, a cui tramandò il ciondolo, che lo tramando a suo figlio, e cosi via fino a Billy Black.. quando mi narrò questa storia mi mostrò un quadro.. sullo yin yang un drago e una tigre bianca si fronteggiavano..

incastonato tra loro stava il ciondolo.. avrei voluto toccarlo ma Billy mi disse di no che era meglio evitare.. io però ero una sciocca testarda.. – la mia voce tremo, una piccola lacrima scivolò sulla mia guancia, che cancellai subito.. mi maledii ancora una volta per la mia stupidità.. – aspettai che mi lasciasse sola. Mi arrampicai cu una sedia e arrivai a toccare il quadro.. Billy mi scoprì e tento di fermarmi, ma mentre tentavo di scendere inciampai, mi aggrappai, scioccamente, al quadro.. cadde a terra.. il vetro si ruppe e cosi la sfera, il liquido viola si trasformò in un fumo che si mosse verso di me e mi avvolse… - tremavo e nemmeno la mano di Nes stretta alla mia mi dava conforto – fu doloroso, io urlavo, Billy tentava di aiutarmi, ma ormai era tardi. Caddi al suolo svenuta. Quando mi svegliai, Billy mi disse cos’era accaduto, e che da quel momento in avanti, la maledizione sarebbe stata mia.. dovevo imparare a controllare i miei istinti.. se non volevo che il mostro si liberasse. Gli chiesi di mantenere il segreto, e lui mi promise che l’avrebbe fatto, spettava a me dirvelo e lo avrei fatto quando fossi stata pronta.. – sorrisi amara – ovvio che adesso non lo sono.. ma era giusto cosi.. per un po’ fu semplice.. io non mi arrabbiavo mai ero sempre felice.. iniziai a credere che Billy si fosse inventato una gigantesca balla.. magari l’avesse fatto.. mi trasformai la prima volta, circa duecentocinquanta anni fa, ormai ero un’adulta. Avevo litigato con il branco, per una sciocchezza.. ma senti qualcosa cambiare in me.. corsi nel bosco, la furia mi divorava e mi trasformai.. non uccisi nessuno.. ma sicuramente ricorderete, lo strano incendio che si propagò per giorni prima che i pompieri riuscissero a domarlo – presi fiato – fui io ad appiccarlo. Quando mi trasformo, perdo coscienza di me, dimentico chi sono, dimentico la mia famiglia.. per me persone, vampiri, licantropi, sono solo prede.. quando ritorno in me, ricordo cosa ho fatto ed è terrificante, mi sveglio tutti le volte con la paura, di trovare al mio fianco tanti piccoli mucchietti di cenere, e scoprire… - ora le lacrime scendevano copiose – che ho sterminato la mia famiglia. Ho cercato, studiato, ma non esiste niente che annulli questa maledizione, e non riesco a controllarla. Posso solo tentare di evitare di arrabbiarmi, ma finisco per raccogliere dentro di me anche i piccoli screzi, finche poi non cade l’ultima goccia – mi sembra di ingoiare veleno, mentre ripenso a Damon insieme a Tanya – e il vaso trabocca. Posso solo allontanarmi il più possibile da voi prima di compiere la trasformazione.. fin’ora a funzionato.. spero che continui a funzionare.. > tacqui sfinita per il peso del racconto, Nes mi carezzava i capelli..

< perché non c’è l’hai detto?? > chiese mio padre con un sussurro strozzato, alzai il viso ma evitai i suoi occhi per paura di ciò che vi avrei visto.

< cosa potevo dire?? Mamma, papà sono diventata un mostro?? Con quale coraggio, avrei potuto dire ai miei genitori, alla mia famiglia, vampiri che rinnegano la propria natura, che ero diventata un mostro assetato di sangue??? Da cosa credi derivi il mio bisogno di sangue umano?? - li udì singhiozzare sconvolti. – mi dispiace, è solo colpa mia – iniziai a singhiozzare forte, non avevo mai pianto di fronte a qualcuno che non appartenesse alla mia famiglia, ma non riuscivo più a fermarmi – vi ho delusi, io.. io sono solo un mostro > nascosi il viso tra le mani.. avverti le braccia di Nes stringermi forte.. sentì le sue lacrime bagnarmi il viso. Alzi gli occhi e la fissai..

< tu come.. come facevi a sapere..? > le chiesi tremante..

< ti vedevo sparire per giornate intere, quando tornavi mamma e papà ti rimproveravano, tu sembravi svuotata e dicevi loro che eri solo stanca e che ti eri appisolata su un albero, su un prato.. e loro ti credevano.. ma io sentivo il tuo dolore.. e quando ti chiedevo dove fossi andata realmente, tu mi rispondevi Mi ero persa! E io sentivo che non mi stavi mentendo.. quando ieri notte ti ho visto di fronte a Damon, quando per un istante sono riuscita a vedere i tuoi occhi, ho saputo subito che eri tu. Sei mia sorella, sei parte di me, non importa in cosa ti trasformi, fosse anche uno scoiattolo o una formica, mi basta guardarti negli occhi per sapere chi sei > affondai il viso nel suo collo sconvolta.

< oh Nes.. > ci stringevamo forte.. sentì qualcun altro singhiozzare, e poi avverti le braccia di mia madre e di mio padre stringerci, in un abbraccio forte e caloroso.

< non pensare mai più, nemmeno per un istante, di averci deluso. – disse mio padre tremante – siamo noi ad aver deluso te. Non accorgendoci di nulla, lasciandoti da sola nel tuo dolore > lo strinsi forte non volevo che si sentisse in colpa.

< che genitori siamo se non ci rendiamo conto che nostra figlia soffre, che ci nasconde un simile segreto > disse mia madre, la voce piena del pianto che non poteva versare..

< vi prego non dite cosi. Voi mi date tutto. È solo per voi che ancora non sono impazzita. Ma non datevi colpe che non avete. Se non avete saputo niente e solo perché io sono stata molto attenta a non insospettirvi. Per favore.. > non riuscì a finire.. ci strinsero forte.. mio padre mi cospargeva il viso di baci asciugandomi le lacrime.

< tu sei la mia bambina. E d’ora in poi non affronterai più tutto questo da sola. Noi siamo con te. Troveremo una soluzione. Tutti insieme.  > mi strinsi a lui che mi cullava al suo petto come se fossi davvero una bambina. Fu il tossicchiare di Emmett a distrarci.

< Bhè ora siamo al completo, vampiri di due razze, persone resuscitate, cani, gatti.. mancano solo le streghe… > scoppiammo tutti a ridere, l’orso era riuscito pienamente nel suo intento di alleggerire la tensione..

< noi ne conosciamo un paio, se vuoi.. – intervenne Stefan, facendogli da spalla – vivono a Fell’s Church.. Bonnie e la Sig. Flowers >

< no guarda meglio di no.. con tutte queste creature in un posto solo rischiamo di fare ancora più danni, e poi adesso dobbiamo stare attenti a non far infuriare il micio.. > e rise e io con lui.. ero felice che l’avessero presa cosi bene.

< per favore qualcuno può colpirlo al posto mio?? > chiesi ancora attaccata a mio padre.

Senti una serie di scappellotti schiantarsi contro la nuca dell’orso che imprecava. Lo avevano colpito quasi tutti. Mio padre si alzò con me tra le braccia, con la chiara intenzione di portarmi in casa cosi. Arrossì di botto.

< papà mettimi giù! Mi sono già umiliata parecchio oggi, non farmi anche questo > dissi bisbigliando. Lui rise.

< e perché? Ti saresti umiliata perché finalmente ti hai mostrato la parte umana di te – si avvicinò per sussurrare al mio orecchio – dovresti andarne fiera. L’umanità e un a parte di tua madre – lo fissai commossa mentre mi portava dentro, poi vidi la sua espressione diventare giocosa – bhè è l’unica cosa che avete preso da lei, a parte qualche minuscola somiglianza, tu e tua sorella siete belle come me, intelligenti come me, e speciali come me. > scoppiai a ridere per la sua balla, io ero identica a mia madre nell’aspetto ma anche nel carattere, ci avevo solo aggiunto qualcosa di mio. Ovvio che mio padre lo sapeva, voleva solo rendermi le cose facili, farmi ridere.

< ah si eh? Da me non hanno preso niente?? > chiese mia madre fintamente infuriata, con le mani sui fianchi, mentre papà mi metteva a sedere sul divano. Si voltò verso di lei. I loro occhi brillavano.

< ma c’erto amore che hanno preso qualcosa da te!! – sorriso sghembo – i tuoi difetti li hanno tutti!! - iniziò a correre proprio mentre lei gli si lanciava contro, a velocità umana ovviamente. Ridendo continuò – è inutile che ti arrabbi tesoro, è la verità. Eri tu quella che attirava disgrazie neanche fosse una calamita, e ora guarda nostra figlia, per colpa dell’imbranataggine che le hai passato si trasforma in un gatto killer formato gigante, ma non è questo il peggio.. l’altra nostra figlia sta con un licantropo > scoppiammo tutti a ridere, mentre mia madre iniziava a colpirlo!! Se avessi saputo che l’avrebbero presa cosi bene gliel’avrei detto tanto tempo fa. Mentre mamma e papà si picchiavano, e baciavano, il resto della famiglia mi si avvicinò. Mi abbracciarono tutti forte, baciandomi i capelli, dicendomi che ero stata una sciocca che avrei dovuto parlare prima, che loro avrebbero capito. Ora lo sapevo, ma avevo avuto paura. Anche Stefan e Elena mi si sedettero vicino e mi dissero che potevo contare su di loro. I Denali si avvicinarono per salutarmi, Carmen e Eleazar erano i miei zii, Katie, Garret e Tanya li avevamo fatti passare per cugini. Mai potuto sopportare Tanya, e adesso che la vedevo attaccata al braccio di Damon, che non mi siera avvicinato e non sembrava volesse farlo, anche meno.

< tesoro – disse la vipera – spero che tu non ti sia infuriata a causa mia prima. > fece fintamente dispiaciuta. Alzai gli occhi al cielo.

< no, cugina – feci sprezzante – non è stato il tuo comportamento a infastidirmi – ma quello di Damon – avevo solo avuto una giornata noiosa a scuola, e uno scontro coi Volturi una settimana prima. > la vidi rabbrividire a quel nome, avevano perso una madre e una sorella a causa loro.

< oh Nes, - cambiai discorso e mi rivolsi a mia sorella seduta accanto a me, cosi non dovevo guardare quei due – un certo Tyler Newton, ci ha invitati a unirci al suo gruppo a pranzo, insieme a Jake.. e magari anche a uscire insieme – vedevo Damon con la coda dell’occhio che si era irrigidito. – mi è sembrato simpatico, magari potremmo accontentarlo > mi sembrava quasi che Damon ringhiasse. Ben gli stava. Vidi Nes sorridermi. Aveva capito tutto. Come sempre. Prima che potesse parlare Alice la interruppe.

< Oh che meraviglia.. se ti sono simpatici puoi invitarli al compleanno > annuì confusa.

< ok. chi è che compie gli anni?? > li vidi scoppiare a ridere e fissarmi divertiti. Un dubbio terrificante si insinuò nella mia mente.

< che sciocca che sei… - disse Nes affettuosa – domani è il 10 settembre. Io e te compiamo 353 anni > sgranai gli occhi ma mi ripresi subito. Ghignai.

< e c’è da festeggiare??? Ma le donne non smettono di festeggiare quando raggiungono gli ‘enta?? > li fissai mentre ridevano di me e negli occhi di Alice si accendeva una luce implorante.

< oh no ti prego. Non farmi gli occhioni da Bambi > mi copri gli occhi con una mano mentre lei implorava.

< tipregotipregotipregotiprego > tolsi la mano dai miei occhi e la usai per tapparle la bocca. Un idea si faceva strada nel mio cervellino. Avrei fatto pagare a Damon di aver preferito quella sgualdrinella a me. Sorrisi e nel frattempo vidi gli occhi di Alice farsi vacui, le tolsi la mano dalla bocca, e la vidi sorridermi euforica e maliziosa. Ghignai maligna.

< devi solo farmi una promessa.. > le dissi a beneficio degli altri.

< quale? > mi chiese, conoscendo già la risposta. Il mio ghigno si allargò.

< devi esagerare!! > mi salto al collo, mentre tutti si fissavano increduli. Avevo appena scatenato una pazza, ma ne ero sicura.. domani ci sarebbe stato di che divertirsi.

 

 

 

Salveeeeeeeeee a tuttiiiiiiiiiiiiiiiiii

Come sempre ringrazio tutti quelli che mi seguono, volevo anche ringraziare Erika la Webmaster per avermi risolto un piccolo problema. E volevo ringraziare una mia carissimissssssima amica che mi ha dato l’idea per spiegare la trasformazione. Grazieeee.

Risposte alle recensioni:

Barrowman: mi dispiace deluderti tesoro, Bella non ha avuto tresche con altri animali, a parte Jacob, ma grazie al cielo si sono fermati al bacio. =) Per quanto riguarda la storia di Kris.. è così complicata che ancora mi sto chiedendo come cavolo è venuta fuori.. come ho scritto prima una mia amica mi ha dato un suggerimento utilissimo perché io non ne riuscivo a venire a capo, solo che poi mi è toccato scrivere, 4 pagine word su un suggerimento… non ti dico la fatica.. spero ne sia venuto fuori un risultato decente.. aspetto i tuoi commenti.. baci..

Phoebe09: povero Damon un corno perché fa sempre tutto d’istinto, senza fermarsi a chiedere!! Cattivo cattivo vampiro super sexy… =) cmq questo capitolo è stato una faticaccia ma il risultato mi sembra abbastanza accettabile.. fammi sapere cosa ne pensi.. kiss..

 

 

Spoiler:

< c’è una cosa che devi sapere di me Gattina.. non amo che si tocchino le mie cose > fece ad un centimetro dal mio viso.

< figurati se mi mettevo a toccare qualcosa che ti appartiene > feci io non capendo.

< ma hai permesso ad altri di farlo! > e allora capì. Si riferiva a me. Mi considerava una COSA sua?? Ringhiai.

 

Uh piccola postilla.. ho letto l’ombra del male.. che casino… =) nonostante manchino ancora due libri sembra che io non ci abbia azzeccato per niente.. hihihi ma si tanto questa storia è solo un parto della mia fantasia che spero vi piaccia.. kiss kiss

 

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Capitolo 12
*** Buon Compleanno Bambine!! ***


Salve ragazze e ragazzi se ne capitano… volevo solo fare una piccola precisazione. Per questo cap. ho preparato i link di tutti i vestiti.. tranne dei maschi del branco, oltre Jacob, e di Eleazar e Garrett, e dei compagni di scuola. Quindi essendoci le immagini non li descriverò tutti, altrimenti partirebbero 10 pag word solo per i vestiti, anche perché i vestiti delle donne Cullen hanno anche i dovuti accessori. Descriverò solo i vestiti importanti ai fini del capitolo.. grazie per l’attenzione… vi lascio al capitolo.. baci..

 

 

Buon compleanno bambine!!

Ok, forse dare via libera ad Alice non era stata una mossa saggia. Quella pazza aveva messo subito tutti all’opera. E quando dico tutti, dico proprio tutti. Era divertente vederla dare ordini a Damon che obbediva per esasperazione. Noi ragazze ci occupavamo delle decorazioni all’interno, i ragazzi si occupavano dell’esterno. Alice si aveva lavorato tutta la notte per i nostri vestiti, abbinandoci accessori ecc.. avevo mandato l’invito a Tyler, scusandomi per il poco preavviso, dicendogli di portare il suo gruppo.. lui aveva telefonato a casa, dicendo che ci sarebbe stato sicuramente, insieme ai suoi amici. Damon mi aveva fissata in cagnesco per tutta la telefonata, e poi aveva lasciato che Tanya gli si attaccasse addosso. L’avrei uccisa quella stronza. Per il resto, la notte era trascorsa tranquilla, cosi come la mattina, noi ragazze scherzavamo tra noi, io non con Tanya. Attraverso le vetrate vedevo anche i ragazzi giocare, ridere.. Damon era perfettamente a suo agio con Emmett, e anche gli altri lo avevano preso in simpatia, incluso mio padre.. verso le due, quelli che avevano bisogno di dormire, come me, Nes, il branco, Elena e i due fratelli, andammo a nanna. Mi addormentai non appena ebbi toccato il letto. Avevo dormito solo quattro ore. Poi Alice era venuta a svegliarmi, dandomi del sangue, dicendo che cosi sarei rimasta attiva tutta la sera. Bevvi senza discutere. Mi fece fare un bagno, mi lavò i capelli.

< zia ma questo è un trattamento che riservi a tutti?? > le chiesi mentre mi faceva la manicure. Sospirò

< no tesoro.. tu sei l’unica incapace di fare da sola > arrossì

< oh bhè.. m..mi dispiace > la vidi ridere…

< non dispiacerti.. mi diverte fare di te la mia Barbie personale > le scoccai un occhiataccia.. mi stirò i capelli, lasciando qualche boccolo nelle punte, e lasciandoli liberi. Mi truccò, non eccessivamente, solo un po’ di matita nera negli occhi, di mascara, un po’ di ombretto grigio e un lucida labbra rosa. Poi venne il momento di vestirsi.

Erano le 8:30 e gli ospiti erano arrivati tutti. Tranne il Clan di Denali che erano tornati nell’albergo dove alloggiavano, per prepaarsi. Io giravo nervosa per la stanza, torcendomi le mani. La zia Rosalie mi aveva dato dei suggerimenti su come muovermi, parlare, respirare. Dovevo essere sensuale. Volevo fare impazzire quello stronzo. Solo che era assurdo io che facevo tutto questo per un uomo. Non mi importa di lui. È solo una questione di principio. Non avrebbe dovuto sfidarmi. Senti bussare.

< kris tesoro è ora che tu scenda. Nes ti aspetta in cima alle scale. > disse zia Alice. Annuì e mi diressi verso la porta. Vidi Nes in piedi, sulle scale… sentì una musica espandersi dal salone, era la ninna nanna che mio padre aveva composto per me e Nes quando eravamo piccole.. stava suonando per noi.

http://www.youtube.com/watch?v=72HsHfhxiUg&p=B39548CFB8CD9427&playnext=1&index=10

Arrivai affianco a mia sorella  e le strinsi la mano, ci fissammo sorridenti.

< si dia inizio ai festeggiamenti > dissi facendola ridere. Iniziamo a scendere lentamente. Erano TUTTI ai piedi delle scale ad attenderci, vidi la nonna col suo splendido abito verde, la mamma col suo vestito blu,

http://www.polyvore.com/senza_titolo/set?id=23886204 (vestiti Bella e Esme)

vidi zia Alice con il suo vestito viola e la zia Rose con il suo vestito nero e oro,

http://www.polyvore.com/cgi/set?id=23885967&.locale=it (vestiti Alice e Rosalie)

vidi gli uomini di casa, papà seduto al piano, il nonno, zio Jazz e zio Emmett, uno scodinzolante Jacob che sbavava alla vista della sua ragazza, e Stefan mano nella mano con Elena.

  

  

http://www.polyvore.com/cgi/set?id=23906619&.locale=it (vestiti Stefan e Elena)

ma li vidi solo di sfuggita. I miei occhi erano puntati su l’unico vestito da schifo per una festa, sull’unico che poteva permetterselo, sull’unico che fissava solo me.

Damon. Con solo un jeans, una maglia bianca, il suo giubbotto e le sue scarpe di pelle, riusciva comunque ad essere divino. Non era come gli altri, non guardava le due stupende ragazze, che scendevano le scale, guardava solo me. Non potevo leggere nella sua mente ciò che vedeva, ma lo vidi nella mente di tutti gli altri ospiti. Il mio vestito grigio, senza spalline, tutti grinze e plissé, non arrivava nemmeno al ginocchio, le scarpe sembravano dei gioielli, grigie anch’esse ricoperte di pietroline brillanti, anche i miei accessori erano pieni di pietre, bianche grigie e nere,la collana che ricadeva tra l’incavo dei miei seni, gli orecchini che brillavano tra i miei capelli, un anello sull’anulare destro che risaltava la mia mano sfilata, smaltata d’argento, e i bracciali a fascia che adornavano i miei polsi. Nes aveva il mio stesso vestito ma ovviamente in rosa e con tutti gli accessori pieni di cuori, come gli occhi del cane che la guardano. L’unica differenza era una specie di fiocco all’altezza della vita, il suo era a destra il mio a sinistra.

http://www.polyvore.com/cgi/set?id=23890085&.locale=it (vestiti Kris e Nes)

 Damon mi fissava con occhi brucianti, arrivai ai piedi delle scalee lasciai la mano di Nes che corse ad abbracciare il suo cagnetto. I miei occhi erano ancora incatenati a quelli di Damon quando comparve il Clan di Denali. Vidi Damon voltarsi in quella direzione e ghignare, guardai anch’io.. e me ne pentì.. Carmen e Katie erano bellissime, cosi come i loro accompagnatori ma.. Tanya era di una bellezza sconvolgente, aveva un abito rosso fuoco, che le aderiva perfettamente alle forme, lungo fino hai piedi, con una fascia sotto il seno, lo scollo provocante, si allacciava dietro il collo, i capelli rossicci erano raccolti in uno chignon con qualche ciuffo che ricadeva in boccoli qua e la, e quando si volto per dirigersi verso Damon, potei vedere la sua schiena nuda fin sopra il sedere. Cazzo.

http://www.polyvore.com/cgi/set?id=23890702&.locale=it (vestiti Tanya,Katie e Carmen)

lo sentivo l’ictus era in arrivo, schivai velocemente tutti gli ospiti, ringraziandoli per gli auguri e i regali, e in un attimo mi ritrovai al bancone bar a ordinare un mohito. Qualcosa mi diceva che sarebbe stata una lunga serata.

< ehi Kris… - la voce di mia sorella mi giunse alle spalle – qualunque sia il problema, non mostrarlo, stampati su quel bel faccino il tuo ghigno, prenditi gli auguri e fa quello che devi fare. > mi voltai nella sua direzione. Il suo sguardo era serio. Aveva ragione sfoderai il mio ghigno e bevvi un sorso del mio cocktail. Mi sorrise.

< buon compleanno bambine!! > ci sentimmo abbracciare.

< grazie nonno > dicemmo in coro io e Nes. Poi arrivarono papà e mamma, che per gli invitati umani, erano nostro fratello e sorella maggiore, i nostri genitori erano in viaggio per lavoro e ci avevano affidato agli zii, che sarebbero i nonni.

< auguri bambine mie > ci abbracciarono a turno, stringendoci forte.

< grazie fratellone! > dissi per scherzo a mio padre, che rise e mi diede un buffetto sul naso.

< Allora vi divertite?? > ci chiese mamma. E io guardai Damon e Tanya che stavano ballando, bhè lei gli ballava intorno, lui era immobile. Iniziò la canzone Bad Romance di Lady Gaga.. bevvi il mio mohito tutto d’un sorso.

http://www.youtube.com/watch?v=qrO4YZeyl0I&ob=av2n

< non ancora – risposi ai miei – ma conto di rimediare. Papà ricordati che non sono più una bambina > e mi diressi dritta sparata verso la mia pedina.

< ciao Tyler – lo abbagliai con il mio sorriso più luminoso – sono felice che tu sia venuto > e gli poggiai una mano sul braccio. Lo vidi arrossire.

< si bhè. Sono felice che tu mi abbia invitato. > sorrisi di più.

< perfetto! Andiamo a ballare ti va?? > lo vidi deglutire a vuoto, e arrossire fino alle punte dei capelli. Lo vidi annuire e io lo presi per mano per trascinarlo sulla pista, di quella discoteca che era il salone. Alice era pazza, ma come organizzatrice era un portento. Ci portammo in mezzo alla pista, e io iniziai a muovermi sinuosamente contro di lui. All’inizio sembrava impietrito, ma poi ha iniziato a muoversi, poggiandomi le mani sui fianchi e muovendosi con me. Bravo ragazzo. Mi voltai e ci ritrovammo schiena contro petto. Lanciai un’occhiata a Damon che sembrava volesse incenerirmi. Ghignai. Strofinavo il mio fondoschiena, contro il bacino del ragazzino. Si stava eccitando. Mi volta misi una sua gamba tra le sue, ed iniziai a ondeggiare.

< sei fantastica! > mi sussurrò vicino all’orecchio.

< e tu sei tenero! > gli dissi sincera. Un po’ mi dispiaceva usarlo, ma magari saremmo potuti diventare amici. Vidi Damon staccarsi malamente Tanya di dosso e correre al bancone bar. Per quel che ne capivo, con tutta quella musica, mi sembrava avesse ordinato uno scotch. La canzone finì e mi staccai da Tyler.

< grazie per aver ballato con me, ci vediamo dopo > gli dissi sorridendogli, al che mi sorrise e annuì. Vidi il branco ballare attorno a due ragazze, erano.. wow erano Leah e Anna. Stavano benissimo con quei vestiti.

http://www.polyvore.com/senza_titolo/set?id=23891061 (vestiti Leah e Anna)

Mi avvicinai. E nel passaggio presi un bicchiere di mohito dalle mani di zia Alice che mi rimproverò con un EHI. La ignorai.

< ehi cuccioli vi divertite?? > chiesi ghignando, non c’era cattiveria nelle mie parole.. non più.

< molto. E comunque tanti auguri Gattina! > mi strozzai con il mohito alle parole di Leah, anch’esse giocose.

< Leah ti prego chiamami, micio, micetta, fuffy come ti pare ma non chiamarmi Gattina. > scoppiò a ridere.

< wow e perché? > mi chiese divertita. Ma non fui io a risponderle.

< perche io sono l’unico che può chiamarla cosi! – disse il bastardo con la sua voce sexy poggiandomi una mano sulla schiena - E ora se volete scusarci.. non ho ancora avuto il piacere di farle gli auguri, e volevo invitarti a ballare. Mi faresti questo onore?? > fece porgendomi una mano, con i suoi modi di fine ‘700.. parti la canzone I see you di Leona Lewis.

 http://www.youtube.com/watch?v=JAhKi17tHwg

Fissai mio padre, che grazie al cielo non sembrava particolarmente infastidito. Tornai a fissare Damon, e poggiai la mia mano nella sua.

< credo di poter fare un’opera buona. Ma non ti ci abituare. > mi sorrise come solo lui poteva fare. E mi portò al centro della pista. Tutte le coppie ballavano lentamente. mise una mano aperta sulla mia schiena per attirarmi contro il suo petto. Senti il mio cuore risvegliarsi. Portai la mano destra alla sua spalla, mentre la sinistra si intrecciava alla sua destra. Prendemmo a muoverci molto lentamente.

< tanto per avvertirti se riprovi ad avvicinarti  di nuovo a quel mollusco gli spezzo il collo > mi disse tranquillo, come se stesse parlando del tempo. Avvolsi me e lui in modo da rendere la conversazione privata, lo fissai.. io suoi occhi bruciavano.

< Tyler è un bravo ragazzo e tu non oserai toccarlo! > un ringhio gli vibrò nel petto e volteggiando, ci ritrovammo in giardino. Mi sbatté malamente contro una parete della casa, lontano da finestre e occhi indiscreti. Inspessì lo scudo per sicurezza. Batté i pugni ai lati della mia testa. Non mi intimorì lo fissai dura, e lui mi ricambiò gelido.

< c’è una cosa che devi sapere di me Gattina.. non amo che si tocchino le mie cose > fece ad un centimetro dal mio viso.

< figurati se mi mettevo a toccare qualcosa che ti appartiene > feci io non capendo.

< ma hai permesso ad altri di farlo! > e allora capì. Si riferiva a me. Mi considerava una COSA sua?? Ringhiai. Puntai le mani sul suo petto e lo spinsi, allontanandolo.

< io non sono una cosa tua, se hai voglia di fare il maschio dominante, vai da Tanya sono sicura che lei non veda l’ora > feci per andarmene ma mi trattenne per un polso risbattendomi contro la parete.

< Tanya e solo una troietta non è affar mio. Lei non mi appartiene. > mi teneva per le spalle, parlando a pochi centimetri dal mio viso.

< nemmeno io se è per questo. Non voglio essere l’ennesimo ripiego > lasciò la presa e mi fissò sconvolto.

< ripiego?? > chiese scioccato.

< si! amavi Katherine, ma lei ha preferito Stefan. Cosi ti sei innamorato di Elena, ma lei ha preferito Stefan. E siccome sei ancora innamorato di lei ma non puoi averla ripieghi sull’unica che hai conosciuto che non abbia mostrato interesse per tuo fratello. Talmente sicuro di te che credi che io cada ai tuoi piedi. Hai fatto malissimo i tuoi conti > mi fisso furioso.

< è questo che credi?? – stava urlando e ringhiando sul mio viso – se sei tanto brava a entrarmi nel cervello perche non leggi quello che c’è su di te > era furibondo.

< ho bloccato i tuoi pensieri su di me per non farti gambizzare da mio padre. Cosi ho bloccato anche me stessa. > mi fissò curioso.

< se davvero fosse come dici tu, non sarei qui a litigare con te, me la starei spassando con Tanya. Nemmeno lei sembra interessata a Stefan. > ghignai alle sue parole.

< la sottovaluti. Dalle un’altra mezzora e vedi. E ora torno alla mia festa. > feci per andarmene ma di nuovo, mi ritrovai contro il muro, le sue braccia a cingermi forte per inpedirmi di scappare.

< smettila! Ti ordino di lasciarmi > mi divincolai ma mi teneva troppo stretta.

< non ci penso nemmeno non finchè non ammetti di essere solo mia > perche mi era sembrato che di scorgere una preghiera in quelle parole sprezzanti?? Era stata una mia impressione il lampo di insicurezza in quello sguardo beffardo??

< sei un bastardo > gli dissi tentando ancora di divincolarmi.

< e tu una maledetta stronza! >

< uccello del malaugurio > mi riferivo alla sua capacità di diventare un corvo.

< gattina spelacchiata > la sua stretta si era allentata, ma ora le sue mani che facevano su e giù per la mia schiena, mi fecero avvampare, e il mio cuore impazzì, quando lessi il desiderio, in quegli occhi blu.

< devo tornare alla festa > la mia voce era incerta il mio fiato corto. Anche lui sembrava a corto d’ossigeno.

< si fotta la festa!! > si lanciò come un affamato sulle mie labbra, che gli diedero un caloroso benvenuto. Portai le mie mani ai suoi meravigliosi capelli, stringendoli forte per attirarlo di più a me. Dovevo alzarmi in punta di piedi, adoravo che fosse cosi alto. La sua lingua penetrò prepotente, nella mia bocca incontrando la mia. E fu violenta passione, peccaminosa lussuria. Una sua mano finì tra i miei capelli, intrecciandosi con essi. Mentre l’altra vagava impazzita, per il mio corpo. Sulla schiena, sui fianchi sul seno, su cui si soffermò solo per pochi istanti, per poi scendere fino alle mie gambe, sollevare leggermente il vestito e accarezzarmi una coscia. Gemetti nella sua bocca. Con una mano gli carezzai in collo, le spalle per poi scendere sul suo petto fino alla cintura dei suoi pantaloni. Ansimò forte aprendo gli occhi di scatto. Nel suo sguardo vidi una luce selvaggia, che fece aumentare il calore che sentivo tra le gambe. Mi addossò ancora di più contro il muro, portandosi la gamba che stava accarezzando a cingergli il fianco. Sentì la sua erezione premere contro il mio centro. L’idea di essere capace di eccitarlo cosi era sconvolgente e meravigliosa. Mi fece sentire donna. Riprese a baciarmi, più lentamente, ma più profondamente. Per poi staccarsi, e avvicinare le labbra al mio orecchio.

< dillo!! > sapevo cosa voleva ma ero troppo orgogliosa per darglielo.

< dillo tu a me! > prese a divorarmi il collo con baci e morsi, per poi tornare al mio orecchio.

< non voglio che nessun’altro ti tocchi, solo io posso > e spinse il bacino contro di me.

< nient’altro?? > gli chiesi. Qualunque cosa sarebbe successa tra me e lui da li in poi, i patti dovevano essere chiari.

< nessun’altra mi toccherà, solo tu puoi > lo fissai negli occhi, e vidi che era sincero. Ghinai.

< bene > dissi prima di tornare a baciarlo. Fu un leggero tossicchiare a distrarci.

Mi districai rapidamente da Damon facendolo allontanare di qualche passo. Mi ritrovai davanti una Nes sorridente.

< fortuna che sono riuscita a fermare papà prima che uscisse a cercarti. Manchi da più di mezz’ora. > cazzo non mi ero accorta del tempo.

< nessuno immagina niente vero? > mi sorrise

< nessuno apparte quelli che già sapevano. Ti conviene tenerti addosso lo scudo. Altrimenti son l’odore che fai capiranno tutti > merda merda.. i vampiri e i loro sensi super fini del cavolo.

< ok arrivo > mi incamminai, ma un braccio mi cinse il ventre portandomi a scontrare contro un petto muscoloso. Sentì le sue labbra sul mio orecchio.

< trova un modo di utilizzare il tuo scudo sta notte in camera tua > mi lasciò un bacio tra i capelli, per poi dirigesi verso l’entrata sul retro. Mi voltai verso mia sorella che mi fissava maliziosa. Alzai gli occhi al cielo, dirigendomi verso casa.

< non commentare > le dissi e lei scosse la lesta divertita.

< posso chiederti solo una cosa? > la fissai inarcando un sopracciglio.

< bacia bene per quanto è sexy?? > scoppiai a ridere..

< oh no molto di più > rise con me e rientrammo in casa.

< kris tesoro dove ti eri cacciata?? > vidi il  MIO bastardo già di ritorno dal bancone bar, con due bicchieri di martini in mano.

< già ci chiedevamo tutti dove fossi finita? > fece beffardo porgendomi, uno dei bicchieri, che presi sfiorandogli le dita. Feci spallucce.

< ero solo uscita a prendere un po’ d’aria > bevvi un sorso. Mio padre mi cinse le spalle e mi accompagnò di fronte al pianoforte. Oh merda.

< vi prego signori e signori gradirei un momento della vostra attenzione – no no no – mia figlia è un eccellente pianista, ed ha una voce deliziosa. E sta sera ci farò l’onore di farsi ascoltare. Cosa ci suoni tesoro?? > ghignava sapendo di avermi incastrato. Ci mancava solo lui.

< a dire il vero io non ho preparato niente!! Magari un’altra volta mh? > ma un uomo super sexy poggiandosi con i gomiti sul pianoforte, e facendo gli occhioni da cucciolo stronzo, disse:

< oh andiamo, non vorrai privarci del piacere di ascoltare una tua canzone > arrossì violentemente. Sospirai e mi sedetti al piano. Se lui mi chiedeva di cantare in quel modo come potevo rifiutare??

< bhè c’è una canzone che mi piacerebbe farvi ascoltare. – lo fissai e lui mi sorrise – lo scritta qualche hanno fa – più di un secolo e mezzo fa – si intitola The Climb spero vi piaccia. > iniziai carezzando lievemente i tasti, era tanto che non suonavo. Le prime note iniziarono a diffondersi. Io guardavo solo lui

 http://www.youtube.com/watch?v=b3gkZ-KS8XE


 I can almost see it.
That dream I'm dreaming, but
There's a voice inside my head saying
You'll never reach it
Every step I'm takin'
Every move I make
Feels lost with no direction,
My faith is shakin'
But I gotta keep tryin'
Gotta keep my head held high

Lui mi fissava incantato, come se non esistesse nient’altro. Non era una canzone romantica. Parlava di difficoltà. Eppure mi sembrava di cantare solo per lui.

There's always gonna be another mountain
I'm always gonna wanna make it move
Always gonna be an uphill battle
Sometimes I'm gonna have to lose
Ain't about how fast I get there
Ain't about what's waitin' on the other side
It's the climb

The struggles I'm facing
The chances I'm taking
Sometimes might knock me down, but
No I'm not breaking
I may not know it, but
These are the moments that
I'm gonna remember most
I've just gotta keep goin', and
I gotta be strong
Just keep pushing on, but

There's always gonna be another mountain
I'm always gonna wanna make it move
Always gonna be an uphill battle
Sometimes I'm gonna have to lose
Ain't about how fast I get there
Ain't about what's waitin' on the other side
It's the climb

There's always gonna be another mountain
I'm always gonna wanna make it move
Always gonna be an uphill battle
Sometimes I'm gonna have to lose
Ain't about how fast I get there
Ain't about what's waitin' on the other side
It's the climb

 
mentre suonavo le ultime note e mi preparavo per le ultime parole vidi Tanya avvicinarsi a Damon, e sussurragli all’orecchio se voleva seguirla in un posto più appartato. Il mio cuore sussultò ferito e abbassai il capo temendo la sua risposta.


Keep on movin'
Keep climbin'
Keep faith baby
It's all about, it's all about
The climb
Keep the faith, keep your faith, woah

Lo sentì rispondergli < cos’è il ragazzino.. quel David non ti ha  soddisfatto abbastanza nello sgabuzzino?? Sparisci non so che farmene di te! > rialzai gli occhi proprio mentre l’eco dell’ultima nota veniva risucchiato in un vortice di applausi. Vidi Tanya allontanarsi indignata. Fissai il suo viso e quel sorriso che era solo per me. E sorrisi felice.

Avevo scalato un’altra montagna.

 

 

 

 

 

 

 

 

Sera a tutti… finalmente c’è l’ho fatta!! Questo capitolo è stato veramente una faticaccia. Precisazione.. la canzone che suona Edward e di Yuruma, quella che canta Kris è di Miley Cyrus.. per il resto avete tutti i link, con vestiti accessori foto video.. spero di non aver esagerato.. fatemi sapere..

Risposte alle recensioni:

Phoebe09: carissima sono felice che ti sia piaciuto lo scorso capitolo come spero che ti piaccia questo.. sei sempre troppo gentile. fammi sapere baci

Barrowman: ciao cara.. eccola qui la festa.. e spero proprio che ti piaccia.. qst capitolo è stato quasi più difficile del precedente da mettere insieme.. fammi sapere cosa ne pensi.. baci..

_Nalushka_: ciao anche a te.. =) wow addirittura 4 recensioni in una volta sola.. se davvero gentilissima, e mi rende davvero felice sapere che la mia storia ti piaccia tanto.. il fatto ke io riesca a mettere insieme tanti elementi facilmente sia… a causa del mio cervellino malato e della mia fantasia che corre a 3000.. sarò un po’ psicopatica?? Non lo so.. cmq aspetto i tuoi commenti per questo capitolo.. grazie davvero.. baci..

 

 

Spoiler:

mi carezzava il viso, con la punta delle dita, come se fossi il più prezioso dei cristalli. Il suo sguardo si era fatto malinconico.

< cos’hai? > gli chiesi poggiandogli una mano sulla guancia, contro cui si strofinò come un cucciolo in cerca di coccole. Sospirò.

< è sempre stato Stefan, quello dolce, tenero, delicato .. romantico. Io ero sempre il bastardo che prendeva ciò che voleva senza chiedere. > si era avvicinato e ora le sue labbra sfioravano le mie. lo fissai comprensiva.

< non ti chiedo di essere diverso > dissi iniziando ad avere il fiato corto.

< no. Ma forse io voglio essere diverso, diverso per te > mi baciò, dolce e delicato come sapevo, non era mai stato con nessuna.

 

 

Grazie a tutti quelli che mi seguono, alla prossima. baci.

 

 

 

 

 

 

   

 

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Capitolo 13
*** Insicurezza!! ***


Insicurezza!!

Ero sdraiata al centro del letto, la testa poggiata  alla testiera. La festa era finita e io mi ero subito rintanata in camera. Mica sono scema.. aspettavo che il MIO bastardo venisse da me. Ero nervosa sia per la notte che mi aspettava, sia per quello che era successo poco prima. La festa era finita, io avevo dato la buonanotte a tutti. Damon era già sparito. Andai a dare la buonanotte a mio padre.

< notte papà!! > lui mi aveva fissato con un sorrisetto malizioso e aveva chiesto..

< da quanto va avanti?? > oh merda. Distolsi lo sguardo.

< di che parli?? > feci indifferente giochicchiando, con i bordi del vestito.

< parlo di te ed un certo vampiro, che hai guardato per tutta la tua esibizione, con qui hai ballato e scherzato tutta la sera.. per non parlare della mezz’ora in cui eravate entrambi assenti. – portò una sua mano sotto il mio mento e mi alzò il viso – con me puoi parlare di tutto. Credevo lo sapessi. > lo fissai. Era inutile tentare di svicolare.

< e che fino a sta sera non c’era niente da dire. Ma non stiamo insieme.. insomma… ecco.. siamo attratti.. l’uno verso l’altro e ci siamo promessi una frequentazione esclusiva > speravo che il mio sproloquio fosse lontanamente comprensibile.. ero sicura di essere rossa come un pomodoro… a differenza della sfuriata che mi ero aspettata, mio padre mi carezzava il viso e sorrideva divertito.

< esclusiva?? Cioè tu non puoi uscire con nessun’altro e lui nemmeno?? > lo fissai.

< se ci prova gli spezzo le gambe > mio padre rise.

< wow.. sei cotta.. sai credevo che mi avrebbe dato fastidio.. tu sei sempre sta la mia bambina.. Nessi è cresciuta così rapidamente, che senza che me ne rendessi conto era già donna. Cosi sei sempre stata tu ai miei occhi quella da vedere come la piccolina di casa. Ma non sei una sprovveduta, non hai mai permesso a nessuno di avvicinarti, oltre a noi. Se Damon è riuscito in questo miracolo vuol dire che se lo merita. – lo fissavo sconvolta, lo vidi sorridere e abbassare la voce – e poi ho sempre avuto il terrore che tu, un giorno rientrassi a casa per dirmi che ti eri innamorata di un licantropo. Un genero puzzolente posso anche tollerarlo, ma due sono un incubo. > scoppiai a ridere sollevata, e mi lanciai al suo collo

< quindi Damon ti piace, per me? Ti va a genio? > gli chiesi euforica. Non avevo idea di come si sarebbero sviluppate le cose tra me e il corvaccio, ma avere l’approvazione di mio padre era un vero sollievo.

< non mi dispiace. È forte, simile a te. Ti tiene degnamente testa. Ma se ti fa soffrire giuro che lo riduco a pezzettini > risi baciandogli la guancia, mentre lui mi carezzava i capelli.

< e io ti darò una mano!! > rise. Mi diede un bacio sulla fronte e io gli diedi la buonanotte.

< verrà da te sta notte non è vero?? > mi chiese tra il tormentato e il rassegnato. Avevo 353 anni non poteva proibirmi di vederlo. Gli sorrisi.

< forse. Ma abbiamo tanto di cui parlare, solo parlare, e poi io devo pure dormire, fortuna che domani è domenica. > lo vidi annuire.

< notte piccola > gli sorrisi e mi diressi in camera.

E ora ero qui con la mia solita tenuta da notte, una maglia larghissima nera con un cuore bianco al centro, che mi arrivava fino a metà coscia, e gli slip della Diesel, non portavo il reggiseno di notte, mi dava fastidio. Giocavo nervosamente con il mio Po, un panda di peluche che ho da quando ero bambina.

http://www.polyvore.com/senza_titolo/set?id=23948551 (pigiama Kris )

ad un tratto sobbalzai.

< che ci fa una ragazzina sveglia a quest’ora? – la sua voce roca arrivava dalla finestra, lo guardai. Era seduto sul davanzale, vestito come prima, un ginocchio piegato verso il petto, e una gamba penzoloni verso l’interno, mi fissava con il suo miglior ghigno malizioso – aspettavi qualcuno?? > lo fissai inarcando un sopracciglio.

< mm un corvaccio ha deciso di non farmi dormire sta notte > mi sorrise. Scese dal davanzale, io avevo già insonorizzato la stanza, e si avvicinò al letto. Fece per salirci ma lo fermai.

< alt. – inarcò un sopracciglio – se come credo tu hai intenzione di salire sul mio letto.. vedi almeno di toglierti le scarpe > gli sorrisi e lui scosse la testa, ma lo vidi sedersi nella sedia davanti alla scrivania per fare come gli avevo detto.

< ma come siamo puntigliose!! > fece ghignando, slacciandosi le scarpe per poi sfilarle. Si rialzo e si tolse anche il giubbotto. Capperi non avevo previsto che la vista delle sue spalle ampie e del suo petto mi sconvolgessero così. Mi sorrise e si avvicinò, poggiandosi sul letto prima con un ginocchio e poi con le mani, gattonando verso di me. Merda. Era la visione più erotica che esistesse. Mi fissava dritto negli occhi mentre si avvicinava. Arrivato alle mie gambe, portà una mano ad accarezzarle, mentre la sua testa, arrivata al livello della mia pancia, si chinava per lasciarmi baci sul ventre, sull’addome, nell’incavo tra i seni, sul collo. Quando finalmente arrivò alle mie labbra ero già in fiamme. La sua lingua chiese subito accesso alla mia bocca, lo lasciai fare rispondendo al bacio con la stessa passione, intrecciando una mano con i suoi capelli, e portando l’altra ad accarezzargli la schiena, mentre il bacio si faceva più profondo, e una sua mano si portava tra i miei capelli, tirandoli leggermente, mentre l’altra mano si muoveva sinuosa sulle mie gambe, infilandosi sotto la maglia carezzandomi il ventre. La sua bocca si spostò sul mio collo, baciandolo e mordendolo.

< menomale che avevo detto a mio padre che avremmo solo parlato. > dissi ansimando.

< mh mh – fece distratto, per poi alzare la testa di scatto dal mio collo e puntare i suoi occhi sgranati nei miei – Edward sa che sono qui? > scoppiai a ridere per la sua faccia sconvolta.

< si ma rilassati, non entrerà da quella porta con un lanciafiamme > e gli carezzai il viso, e lo vidi fissarmi più sollevato.

< gliel’hai detto tu?? > alzai gli occhi al cielo. Si teneva sollevato con il braccio, di cui la mano era tra i miei capelli, mentre adesso era sulla mia schiena sopra la mia maglia e mi attirava di più a lui.

< no figurati!! L’ha capito da solo!! > mi fissò curioso, cosi io gli raccontai della conversazione avuta con mio padre. Quando ebbi finito, lo vidi fissarmi con un sopracciglio inarcato.

< frequentazione esclusiva?? > arrossì violentemente.

< bhè si.. sul momento non mi è venuto niente di meglio. > abbassai lo sguardo, ma lui con una mano sulla mia guancia, me lo fece rialzare. I suoi occhi brillavano di una luce triste che non capivo.

< sicura di voler avere una relazione esclusiva con me?? > e allora capì. Temeva che potessi preferire qualcun altro a lui. Aveva amato due volte, e due volte era stato rifiutato. Ed io ero stata davvero pessima a ricordarglielo prima. Lo vidi abbassare gli occhi, interpretando male il mio silenzio. Gli presi il viso tra le mani, ma lui evitava comunque i miei occhi.

< Damon guardami! Guardami. – mi fissò. Con quel blu tormentato. – le cose che ho detto prima, non le pensavo. mi sentivo ferita per il tuo atteggiamento e volevo ferirti a mia volta. Ma Damon io non sono Elena, e non sono Katherine. Sono Kris. E da quando sei entrato nella mia vita, non ho guardato nessun altro. Vedo solo te. E prima che tu arrivassi, non avevo permesso a nessuno.. di avvicinarmi come hai fatto tu. > arrossì vedendo che mi guardava stupito.

< significa che tu non hai.. mai.. non.. non sei uscita con nessuno?? > mi sembrava di scorgere, una profonda emozione nella sua voce. Cosi misi da parte l’imbarazzo e sorridendo dolcemente, gli dissi la verità. Ne aveva bisogno.

< non sono uscita mai con nessuno! Non ho mai baciato nessuno!! Sei stato il primo a toccarmi in un modo che non fosse affettuoso. Non ho idea di cosa accadrà tra noi, ma so che in questo momento, sei l’unico uomo al mondo che vorrei qui. Nel mio letto. Con me! > lo vidi fissarmi euforico per poi cercare le mie labbra, e divorarle con passione per poi fermarsi di scatto, e allontanarsi per tornare a fissarmi. Mi carezzava il viso, con la punta delle dita, come se fossi il più prezioso dei cristalli. Il suo sguardo si era fatto malinconico.

< cos’hai? > gli chiesi poggiandogli una mano sulla guancia, contro cui si strofinò come un cucciolo in cerca di coccole. Sospirò.

< è sempre stato Stefan, quello dolce, tenero, delicato .. romantico. Io ero sempre il bastardo che prendeva ciò che voleva senza chiedere. > si era avvicinato e ora le sue labbra sfioravano le mie. lo fissai comprensiva.

< non ti chiedo di essere diverso > dissi iniziando ad avere il fiato corto.

< no. Ma forse io voglio essere diverso, diverso per te > mi baciò, dolce e delicato come sapevo, non era mai stato con nessuna. Era solo un lento sfiorarsi, non c’era passione, solo tenerezza. Mi emozionai e una lacrima lascio i miei occhi. La vide, e l’asciugò con le labbra. Mi fisso curioso.

< perché?? > chiese solo. io feci spallucce.

< non ne ho idea. Credo di starmi rammollendo. > servi a smorzare un po’ la tensione. scoppiò a ridere per poi gettarsi supino, di fianco a me sul letto, la sua mano sempre tra i miei capelli. Lo vidi fare una smorfia e tirarsi via da sotto la schiena qualcosa. Ops.

< è questo cos’è? > fece sventolandomi davanti al viso Po. Lo fissai innocente.

< la mia copertina di Linus > lo vidi inarcare un sopracciglio, incredulo. Mi avvicinai a lui, poggiando la testa sulla sua spalla, e abbracciando il panda che avevo preso dalla sua mano. Prese ad accarezzarmi i capelli.

< c’è l’ho da quando ero molto piccola. Me lo diedero i miei genitori prima di affrontare i Volturi. Da allora lo porto sempre con me. Non dormo senza di lui. > non mi vergognai a confessargli questa mia piccola fissazione infantile. Mi venne naturale. Mi sorrise.

< è ha un nome questo coso?? > gonfiai le guance come una bambina, offesa, e mi tirai a sedere guardandolo ridere. Era tremendamente sexy con i capelli scompigliati. E vederlo ridere era una gioia per gli occhi.

< non è un coso. È un panda. E si chiama Po. > si sedette anche lui, mi scostò i capelli dal viso, fissandomi tra il tenero e il divertito.

< sei tremendamente sexy quando fai la bambina > si avvicinò alle mie labbra senza però toccarle.

< pervertito! > gli dissi maliziosa.

< ti piaccio anche per questo!! > mi disse bastardo. Mi lanciai sulle sue labbra mettendomi cavalcioni su di lui, agganciando i suoi capelli per avvicinarlo di più. Lui portò le mie mani sotto la maglietta, sulla mia schiena. Si stacco dalle mie labbra per raggiungere il mio collo, l’orecchio.

< dormi sempre cosi?? Oppure ti sei vestita cosi per me?? > mi chiese per poi mordicchiarmi il lobo dell’orecchio. Stavo impazzendo. Da questa posizione sentivo la sua erezione premere contro la mia intimità.

< ho sempre dormito cosi. > dondolai leggermente sul suo bacino, e lo sentì ringhiare, per poi ritrovarmi con la schiena sul letto e lui sopra di me, tra le mia gambe. Lo vidi fissarmi serio, gli occhi resi più scuri per l’eccitazione.

< ti fidi di me?? > mi ero fidata di lui dopo cinque minuti che lo avevo conosciuto, in una radura piena di nemici.

< si > risposi senza esitazioni. Mi baciò, lentamente e profondamente per poi abbandonare le mie labbra, e lasciare una scia di baci fino al collo, tirò leggermente i miei capelli, per far si che il mio collo fosse più esposto, e poi la sua bocca si fermò, proprio sulla vena che pulsava forsennata, a ritmo del mio cuore. Inspirò forte, e io capì le sue intenzioni.

< sicura della tua fiducia in me? > mi chiese mordendo leggermente il mio collo. Piegai la testa di più per dargli maggiore liberta di manovra. Con la mano tra i suoi capelli premetti di più la sua testa verso di me.

< si > dissi ancora. E allora li sentì. I suoi canini avevano perforato la mi pelle. Non era stato doloroso, anzi. Strinsi forte i suoi capelli, mentre lo sentivo succhiare avido il mio sangue. Era meraviglioso. Sentivo il suo bisogno, ed ero felice di soddisfarlo. Dopo un po’ senti le sue labbra staccarsi. Mi fissò in viso, cercando nei miei occhi paura, pentimento.. non ne trovò,  e a conferma di questo lo baciai. Sentivo il sapore del mio sangue sulle sue labbra. Era pura lussuria. Era stato bellissimo donarmi a lui, seppur non completamente. ci sarebbe atato tempo. Si stacco dalle mie labbra, e guidò il mio viso al suo collo. Esitai..

< Damon io non.. > mi zittì carezzandomi i capelli.

< sshh. Desidero che tu lo faccia > fissai il suo collo, vi avvicinai le labbra. Lo baciai dolcemente, e poi incoraggiata dal suo abbraccio, lo morsi. Sentì il suo sangue scorrermi nella gola, lo bevvi ingorda e famelica. sentivo la sua eccitazione, la sua euforia nel donarmi il suo sangue. Capì di essermi incastrata per bene. Non avrei più potuto fare a meno di tutto questo. Di lui. Dopo qualche istante, mi staccai, leccandogli la ferita. Cosi che si sanasse subito. Mi fissò. Negli occhi una profonda emozione. Tornò a sdraiarsi supino trascinandomi su di lui. Mi abbracciava teneramente. Carezzandomi i capelli. Sentivo che stavo per addormentarmi, la stanchezza dovuta anche allo scambio di sangue. Ma c’era ancora una cosa che dovevo dirgli. Mi sporsi verso le sue labbra e le baciai dolcemente per poi guardarlo negli occhi.

< sono tua!! > sgranò gli occhi e poi mi strinse forte baciandomi con ardore, quasi volesse divorarmi. Poi ci staccammo e tornai ad appoggiare il capo sulla sua spalla, prossima al sonno.

< e io sono tuo Gattina. Buonanotte > sorrisi già in dormiveglia. Strinsi automaticamente un braccio attorno a lui. Po era in mezzo a noi.

< ‘notte corvaccio > e mi addormentai sentendolo ridacchiare.

 

 

 

 

Wellaaaaaaaaaaaaaa… mmmmmm questo capitolo non mi convince tanto. È difficile fare di uno stronzo un ragazzo tenero… spero che il risultato sia accettabile..

Risposte alle recensioni:

Barrowman: ciano, eccoti qui il nuovo cap. spero ti piaccia.. grazie per il tuo sostegno.. kiss.

Phoebe09: ehilà, sono contenta che lo scorso cap. ti sia piaciuto tanto.. spero ti piaccia anche questo.. grazie..baciiii.

_Nalushka_: ciao =) sono contenta che la mia storia ti piaccia tanto.. questo capitolo non mi soddisfa appieno ma spero ti piaccia cmq.. e poi la nostra eroina ne deve vedere ancora parecchie prima della fine. Aspetto i tuoi commenti, e grazie per i complimenti.. baci..

 

 

Spoiler:

< buongiorno Damon > fece mio padre entrando. Il braccio di Damon non abbandonò il mio fianco.

< Edward > lo salutò.. mio padre si avvicinò fissandolo.. senti Damon deglutire.

< vuoi spezzarmi le gambe?? > chiese, il timore nella sua voce. Mio padre sorrise.

< noooo. Non ancora. Ma se oserai ferirla… non mi limiterò a spezzarti le gambe, penserò anche a staccarti il tuo arto più importante, nel modo più doloroso che conosco > fece tranquillamente, col sorriso sulle labbra. Era inquietante. Damon fece un passetto indietro deglutendo a vuoto. Mi fece sorridere.

< ok!! > disse solo.. vidi mio padre ghignare…

 

 

 

 

 

Alla prossimaaaaaa.. baciiiii…

 

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Capitolo 14
*** Dolce Bastardo!! ***


Dolce Bastardo!!

 

La luce del mattino mi colpì gli occhi svegliandomi. Battei la palpebre un paio di volte, per snebbiarmi la vista. C’era qualcosa che non andava.. non era il materasso quello su cui stavo dormendo,  e non era il cuscino quello su cui era appoggiato il mio viso. I cuscini non avevano un cuore. Qualcosa fece breccia nella mia mente e ricordai gli avvenimenti della scorsa notte. Damon era stato qui!! Damon aveva dormito qui!! E io.. ero completamente sdraiata su di lui. Petto contro petto, le mie gambe intrecciate alle sue. Sentì il viso andare in fiamme, e il mio cuore prendere a battere frenetico. Alzai il viso, seguendo la curva del suo collo e ciò che vidi era l’immagine più tenera che esistesse. Sorrisi. Damon dormiva tranquillo, il suo viso sembrava quello di un bambino. Le sue labbra leggermente dischiuse e arricciate, gli davano un aspetto imbronciato. Non era un angelo, tutto l’opposto, era un diavolo tentatore. Ma nonostante tutto avevo capito che era solo una maschera. Era un bastardo certo, ma aveva sofferto. Non aveva mai ricevuto dolcezza, tranne forse da Elena, ma poi lei aveva Stefan e lui tornava a chiudersi nel suo guscio. Decisi che sarei stata io, a mostrargli la tenerezza, lui voleva essere diverso per me. Io lo sarei stata per lui. Certo non avrei esagerato, sennò mi sarei ritrovata come Jake e Nes, sempre appiccicati, sempre melensi.. no io e Damon eravamo due stronzi cinici e lo saremmo rimasti, sarebbero bastate le piccole cose, per far si che lui tornasse ad avere fiducia in se stesso. Avrei cominciato subito. Mi sollevai un po’ di più, portando il mio viso all’altezza del suo. Inizia a lasciare tanti piccoli baci, sulla sua tempia, sulla guancia, lo senti mugugnare e sorrisi riprendendo la mia opera. Baciai quella mascella squadrata, per poi arrivare al suo orecchio.

< è ora di svegliarsi corvaccio!! > senti le sue braccia stringermi, era sveglio!!!

< mmm ecco perché non mi piacciono i Gatti. Sanno essere proprio fastidiosi. > gli diedi un colpetto col pugno sulla pancia, e lo senti ridere. Rialzai il viso, fissando i suoi occhi, ancora un po’ lucidi per il sonno, e incredibilmente sereni. Gli carezzai una guancia.

< buongiorno > lo vidi ghignare.

< buongiorno a te Gattina!! – sbuffai tirandomi a sedere, lui rideva – oh andiamo!! Ti ho chiamato cosi prima di sapere del gatto gigante dentro di te!! Sono io quello che dovrebbe offendersi visto che i modi più gentili che hai di chiamarmi sono corvaccio e bastardo!! > faceva il finto offeso ma gli occhi gli brillavano divertiti.

< bhè se sei entrambi io che posso farci?? Preferiresti essere chiamato Orsotto, o magari Trotterellino? > feci gli occhioni sbattendo le ciglia come una scema, e arricciai le labbra in un broncio. Voleva essere una cosa divertente ma lui la interpretò a modo suo. Vidi i suoi occhi scurirsi, e prima che potessi rendermene conto, lui era su di me, la sue labbra sulle mie, la sua lingua a cercare la mia, per un bacio che poteva solo definirsi violento. Immagino non sia normale che la cosa mi piaccia?? Si staccò da me fissandomi, entrambi ansanti.

< non fare più quel broncio se non vuoi che ti prenda a morsi!! È per quanto riguarda i soprannomi hai ragione. Preferisco bastardo a Trotterellino. Mi vengono i brividi al solo pensiero. > finse di rabbrividire e io sorrisi carezzandogli i capelli sulla nuca.

< sei il mio bastardo > ghignò prima di baciarmi con meno foga ma più profondamente, carezzando il mio corpo. Mi staccai da lui malvolentieri e fissai l’orologio. Erano le dieci.

< mmm e meglio se ci facciamo vedere di sotto. Vado a farmi una doccia > lo vidi fissarmi mentre mi alzavo.

< sarebbe carino da parte tua invitarmi a farla con te. > mi disse con un ghigno.

< mmm rilassati stallone.. puoi vivere per sempre!! Che fretta hai?? > lo vidi annuire.

< non hai tutti i torti!! – lo vidi accigliarsi mentre fissava il mio collo – ehm forse è meglio se oggi ti metti un dolcevita o una sciarpa > mi fissò colpevole. Mi voltai subito lo specchio dell’armadio, e rimasi sconvolta. Oltre ai due buchi, inequivocabile segno dei suoi canini, faceva sfoggio di se un bel livido violaceo, grosso quanto la sua zuccaccia vuota tutt’intorno al morso.

< cazzo Damon. Potevi metterci più impegno, magari riuscivi a staccarmi la testa > ero furibonda, se mio padre l’avesse visto mi avrebbe fatto a fettine. Oddio e se l’avesse visto zio Emmett?? Mi torturerebbe per sempre. Fissai attraverso lo specchio il suo viso tranquillo, mentre si alzava e mi si avvicinava, cingendomi con le braccia e unendo le mani sul mio ventre. Iniziai a sciogliermi. Complimenti Kris tu si che hai polso. Lo vidi poggiare  le labbra sulla parte offesa, sospirando. Delle scuse?? Mi sembrava di si. Ma quando sollevò il viso i suoi occhi brillavano di nuovo di quella luce divertita.

< guarda che anche tu non sei stata da meno. > girò il viso di lato per permettermi di guardarlo. Aveva ragione. Benché non ci fossero lividi, la mia intera dentatura spuntava sul suo collo. Non ero come lui non avevo i canini retrattili. Mi rigirai tra le sue braccia, carezzandogli il collo, e baciando il mio morso.

< mi dispiace – io riuscivo a dirlo – immagino che i morsi dei vampiri siano più lenti a guarire > mi fissò accarezzandomi il viso, per poi scendere sul livido.

< sono contento che si veda, cosi tutti sapranno che sei mia > lui era serio, e ne ero felice, ma in quanto stronza cosa potevo dirgli? Ghignai

< dillo anche a mio padre quando lo vedrà. > lo vidi fare una smorfia per poi annuire a se stesso.

< nascondilo! > scoppiai a ridere..

< ok, Trotterellino > lo vidi schioccare le labbra infastidito. Per poi avvicinarsi e baciarmi, lentamente, profondamente.. non mi capacitavo del fatto che uno come lui riuscisse ad essere cosi dolce. Si staccò, palesemente svogliato, e si diresse verso la finestra. Lo vidi ghignare mentre si preparava al salto.

< a dopo Gattina killer > mi fece l’occhiolino, mandandomi un bacio a distanza, per poi sparire oltre la finestra.

< se ridi ridi.. chissà come ti diverti quando la gattina si arrabbia e ti incenerisce. > borbottai entrando in bagno per lavarmi.

Dopo mezzoretta ero pronta a scendere, oggi era domenica quindi avevo il permesso di Alice per fare da sola. Mi fa questo favore no? Comunque avevo seguito il consiglio di Damon, indossando un maglione grigio a collo alto, poi un jeans blu scolorito e pieno di strappi, stivali lunghi fino al ginocchio grigi e senza tacco.

http://www.polyvore.com/senza_titolo/set?id=23984182 ( vestiti Kris )

Lasciai i capelli sciolti, e senza trucco, scesi giù in cucina. Al tavolo c’erano Stefan, Elena, Nes e Jake che s’ingozzava come al suo solito.

< buongiorno tesori!! – feci avvicinandomi a Nes e scoccandole un bacio sulla testa – buongiorno cane maiale!! > e diedi uno scappellotto a Jake.

Mi diressi verso gli stipetti per prendere tazza, cucchiaio, latte e cereali. Alzai gli occhi e vidi che tutt’i e quattro mi osservavano curiosi.

< che c’è?? > chiesi un po’ in imbarazzo per il  modo in cui mi fissavano.

< che è successo sta notte? > chiese Nes maliziosa.

< già e perché il tuo cuore batte? > chiese jake.

< si e poi quel sorrisino quell’aria felice.. > continuo Elena, al che io agita le mani per fermarli.

< wow cos’è l’inquisizione?? Ma vi siete messi d’accordo?? > vidi Stefan avvicinarsi a me prendendomi le mani tra le sue. Ok..

< Kris io ti voglio bene, anche se è da poco che ci conosciamo ti considero un’amica.. se Damon dovesse farti qualcosa.. > lo interruppi ritirando le mani.

< perché dai per scontato che dovrebbe farmi qualcosa?? > mi fissò comprensivo.

< perché conosco mio fratello e so come ragiona, lui ha un modo tutto suo di vedere le cose, potrebbe farti del male, anche involontariamente. E sempre rude, non sa cosa sia la dolcezza > risi senza allegria pensando a quanto si sbagliasse.

< sai Stefan io credo invece che tu non lo conosca affatto. Non ti sei mai sforzato di guardare oltre il muro che lui ha alzato per nascondersi. Non hai idea di cosa abbia nel cuore… dovresti farti una bella chiacchierata con la tua ragazza. Lei l’ha toccato il suo cuore, saprà dirti cosa c’è dentro – mi fissava sconvolto – Damon è fatto a strati Stefan, se riesci a passare oltre quelli composti dalla sua stronzaggine e indifferenza, tocchi il vero Damon. Quello che è sceso in una dimensione infernale solo per te, per dimostrarti che a te teneva nonostante tutto. Ha rinunciato a Elena per te. E tu… noti il suo… - cercai le parole – interessamento? Per me e la prima cosa che pensi non è incoraggiarlo, essere felice per lui, parlarci capire cosa prova, no tu vieni da me a mettermi in guardia perché potrebbe essere rude. – risi ancora – stefan L’altro giorno ti ho consigliato di fare l’uomo. Ora ti consiglio di imparare a fare il fratello. Il passato è passato, non pensarci più. > nello stesso momento in cui terminai la mia difesa contro Damon, avverti due braccia stringermi e una bocca sopra la mia che mi baciava con foga. C’era emozione in quel bacio. Aveva sentito tutto. Portai le mani tra i suoi capelli, carezzandoli con la stessa dolcezza che usava lui, mentre mi tratteneva il viso con entrambe le mani accarezzandomi le gote con i pollici, in contrasto con il bacio appassionato che ci stavamo scambiando. Quando si staccò e lo fissai notai i suoi occhi brillare. Sorrisi pensando che nonostante la sua strafottenza Damon fosse insicuro, e che le piccole conferme che cercavo di dargli aiutavano moltissimo la sua autostima. Mi sorrise un secondo, per poi voltarsi verso il fratello.

< senti fratello – fece sprezzante – non starò nemmeno a discutere su ciò che ho sentito, ti dirò solo una cosa. Sta lontano da lei. Lei è mia. Se le vuoi bene davvero ti concedo di parlarle, a distanza di sicurezza, ma non azzardarti più a toccarla. Chiaro?? > aveva parlato con voce calma ma l’ultima parola l’aveva ringhiata. Vidi Stefan guardarlo stupito per poi sorridergli, annuire e dirigersi di nuovo verso Elena. Ignorai gli sguardi maliziosi e lo feci voltare di nuovo verso di me. Ghignava. Scossi la testa divertita . rigirandomi di nuovo riprendendo a preparare la colazione. Senti le sue braccia cingermi, e stringermi.

< ho fatto male? > mi sussurrò all’orecchio consapevole che avrebbero sentito comunque. Ghignai.

< no! Anche perché è lo stesso di scorso che intendo fare a Tanya. Solo che a lei sarà proibito anche parlarti, guardarti e pensarti. > lo sentì ridacchiare sulla mia spalla.

< sai che perdita!! > fece lui, alzando il viso e spostandosi affianco a me, un braccio a cingermi la vita, la mano sul mio fianco. Sentimmo qualcuno schiarirsi la gola dalla porta della cucina.

< buongiorno Damon > fece mio padre entrando. Il braccio di Damon non abbandonò il mio fianco.

< Edward > lo salutò.. mio padre si avvicinò fissandolo.. senti Damon deglutire.

< vuoi spezzarmi le gambe?? > chiese, il timore nella sua voce. Mio padre sorrise.

< noooo. Non ancora. Ma se oserai ferirla… non mi limiterò a spezzarti le gambe, penserò anche a staccarti il tuo arto più importante, nel modo più doloroso che conosco > fece tranquillamente, col sorriso sulle labbra. Era inquietante. Damon fece un passetto indietro deglutendo a vuoto. Mi fece sorridere.

< ok!! > disse solo.. vidi mio padre ghignare…

< bene – fece allegro – buongiorno tesoro! > mi disse scoccandomi un bacio sulla guancia.

< buongiorno dolce papino > feci ironica.. lui rise… io finì in fretta la mi colazione.

< oh mio dio. Kris hai un solo giorno la settimana per vestirti come vuoi, non potevi fare di meglio??? > alzai gli occhi al cielo alle parole della zia, presi per mano un Damon sogghignante e senza rispondere alla nana, lo trascinai verso la porta che dava sul giardino.

< ci vediamo dopo! > e sparì con lui nel bosco, mentre zia Alice ancora borbottava.

 

 

 

 

Buonaseraaaaaaa.. scusate per il ritardo.. ma ho avuto un mare di cose da fare in questi giorni.. capitoletto di passaggio, spero vi piaccia…

Risposte alle recensioni:

Phoebe09: ciao cara.. lo scorso capitolo era un po’ strano per me a causa del cambio di personalità di Damon.. adesso mi convince di più.. fammi sapere.. kisss =)

Barrowman: ciao.. ti ringrazio davvero… spero ti piaccia anche questo, anche se è molto tranquillo.. ma non posso fare tutti i capitoli con colpi di scena, feste o scontri, ci vogliono anche i momenti di pace. Sbaglio? =) fammi sapere.. baci..

_Nalushka_: ciao.. =).. sono felice che si sia capito ciò che intendevo.. e spero di aver reso in questo capitolo Damon più convincente.. alternando dolcezza a stronzaggine.. sono felice che lo scorso capitolo ti sia piaciuto lo stesso.. aspetto i commenti per questo.. baciii

 

 

 

Niente spoiler..  ma mi faccio perdonare mettendo questa fotina… ;)

http://the-vampirediaries.com/pix/displayimage.php?pid=66444&fullsize=1

( ma quanto è bello?? *-*)

 

Kiss alla prossima…. Ciauuu…

 

 

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Capitolo 15
*** Sentimenti!! ***


Sentimenti!!

 

< Potrei sapere dove diavolo mi stai portando??? > uffa che lagna per essere un uomo non ha il benché minimo senso dell’avventura..

< tra poco arriviamo e lo vedi da te!! > lo senti sbuffare. Eravamo nel bosco già da un oretta, e procedevamo a passo umano.. volevo godermi la giornata.. ci tenevamo per mano, io lo guidavo ma se c’erano ostacoli, tronchi o massi, lui da bravo cavaliere mi aiutava a passarli. Ovvio che c’è la facevo da sola, ma immagino che non gli dispiacesse fare l’umano. Si è lagnato tutto il tempo, ma non ha mai accennato a volersene andare. Per me già era qualcosa. Notai che gli alberi iniziavano a diradarsi. Eravamo arrivati.

< insomma potrei sapere dov… > s’interruppe guardandosi attorno. Li in mezzo alla foresta, faceva capolino un piccolo laghetto di acqua cristallina, un piccolo avvallamento di rocce faceva si che ci fosse una piccola cascata. Era il mio angolino privato. Non avevo mai portato nessuno qui. Lo fissai aspettando una sua reazione. Lo vidi fissare la piccola sorgente.

< ti piace ? > chiesi esitante. Lui mi fissò.

< è bellissimo!! Ma perché mi hai portato qui?? – il suo sguardo si era fatto malizioso – non vorrai mica sedurmi?? > gli diedi un colpetto sul braccio..

< no, ti ho portato qui perché l’alternativa sarebbe stata restare a casa, e visto che siamo una novità, ci avrebbero fissati, avrebbero fatto battutine, e non ci avrebbero lasciato in pace nemmeno un minuto. > lo vidi annuire. Per poi fissarmi divertito.

< chi l’avrebbe mai detto che fossi cosi intelligente!! > mi disse dandomi un buffetto sulla fronte. Io mi scostai e misi il muso. Ma mi riafferrò per baciarmi con forza.. ovviamente ricambiai.. allacciai le braccia al suo collo, immergendo una mano tra i suoi capelli. Dopo qualche minuto ci staccammo, o meglio interrompemmo il bacio perche restammo comunque abbracciati.. avvicinò le labbra al mio orecchio..

< ti avevo detto di non farmi più quel broncio.. > mi mordicchiava l’orecchio la guancia.. mi allontanai da lui, sorridendogli furba.. rifeci il broncio ma prima che potesse agguantarmi ero già sulle rocce accanto alla cascata.

< se vuoi il mio broncio.. devi spogliarti e tuffarti in acqua!! > mi fissò divertito… aveva solo una camicia nera, i jeans scuri e le scarpe di pelle… era stupendo vestito.. non immaginavo nudo.. o meglio immaginavo, ma cercavo di non pensarci.

< non farò mai una cosa del genere > lo fissai, furba e tranquilla..

< ne sei sicuro? > mi fissò come a intendere una cosa ovvia

< certo che si > annuì, fintamente dispiaciuta, e mi tolsi il maglione con solo gesto secco, e lo vidi trattenere il fiato e spalancare gli occhi..

< peccato!! Vorrà dire che mi farò un bagno tutta sola > non sapevo se mi stava ascoltando, mi fissava il seno coperto dal reggiseno nero, sorrisi e decisi di mettere a dura prova il suo autocontrollo. Mi sfilai gli stivali, e sbottonai i jeans. Lo vidi seguire ogni mio movimento, il suo sguardo era fermo proprio sulle mie mani che stavano per far scendere i jeans. Ghignai.

< guarda che sei ancora in tempo per cambiare idea, dopo alzerò lo scudo e tu non potrai passare.. > feci togliendomi i jeans.. sollevò gli occhi, puntandoli nei miei.. ora si erano fatti maliziosi, e quando lo vidi portarsi le mani al primo bottone della camicia, capì che mi avrebbe ripagato con la stessa moneta.. sbottonò la camicia lentamente, sempre guardandomi. Ma li avvertivo solo i suoi occhi, perché ora guardavo il suo petto, liscio e straordinariamente tonico e appena muscoloso, fare capolino dai lembi della camicia…

se la sfilò del tutto, e io sentivo che stavo per morire in fiamme. Si chino per slacciare gli stivali, e io potei vedere la curva perfetta della sua schiena, ma fu per poco poi si rialzò, scalciando di lato le scarpe, e lo vidi armeggiare con la cintura, e successivamente con i bottoni dei jeans, non appena furono tutti fuori dalle asole, notai i boxer bianchi e neri della diesel fare capolino. Sfilò del tutto i jeans lasciandoli li a terra. ora eravamo entrambi solo in intimo..

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sempre fissandomi mi domandò malizioso..

< e ora?? > gli sorrisi e senza una parola mi tuffai, eseguendo un perfetto volo d’angelo.. il laghetto era abbastanza profondo. Affondai per un paio di metri.. l’acqua era fredda, ma io ero piuttosto accaldata.. senti un tonfo accanto a me.. riemersi.. ma non lo vidi.. il bastardo mi avrebbe teso un agguato.. nemmeno il tempo di pensarlo e mi sentì trascinare sott’acqua. Mi ritrovai faccia a faccia con Damon, che mi strinse a se baciandomi. Mi strinsi a lui ricambiando. Senza rendercene conto riemergemmo, ma continuammo imperterriti a baciarci, accarezzarci.. Damon esplorava il mio corpo, soffermandosi sui glutei e sui seni infiammandomi, io gli carezzavo il petto, le spalle sentendolo tremare al mio tocco. Ci staccammo, continuando a toccarci, mentre lui mi fissava sereno, e divertito.

< avevo ragione allora.. volevi sedurmi!! > risi forte..

< magari era questa l’intenzione.. ma ora voglio solo affogarti > e dicendo questo gli spinsi la testa sott’acqua, per poi allontanarmi svelta. Mi ritrovai vicino alle rocce, accanto alla cascata, su cui venni sbattuta con molta forza.. gemetti, di dolore sta volta. Mi voltò fissandomi preoccupato.

< ti ho fatto male?? > staccò le mani da me fissandomi sconvolto. Lo guardai stupita per il suo comportamento..

< non è niente è già passato > era vero, il dolore era passato subito. Ma lui evitava il mio sguardo tenendosi a galla con una mano, stretta sulle rocce. Mi avvicinai..

< Damon non è successo.. > alzò gli occhi verso di me fulminandomi.

< non dirmi che non è successo niente.. ti ho fatto male, questa volta è stata una cosa da poco.. ieri ti ho quasi staccato la testa – disse riferendosi al morso – la prossima volta potrei riuscirci definitivamente. > aveva riabbassato lo sguardo, i capelli bagnati gli ricadevano sulla fronte, dandogli un aria ancora più tormentata. Mi imposi calma e parlai.

< non è per quello che è successo adesso o stanotte.. è per quello che ha detto Stefan.. non è cosi?? - fece una smorfia e non rispose, cosi continuai, appoggiata con le spalle alle rocce per sostenermi. Risi senza allegria – sai è piuttosto bizzarro, tra i due dovrei essere io a farmi i complessi su chi può far male a chi.. cazzo potrei esplodere da un momento all’altro e farti a fettine, e tu ti preoccupi perché sei in grado di procurarmi qualche livido.. oh mio Dio chissà se sopravvivrò?? > feci prendendolo in giro.. mi fu di fronte.. le mani ai lati della mia testa, per bloccarmi i suoi occhi bruciavano di rabbia.

< tu non hai coscienza di ciò che fai, quando ti trasformi.. io invece ne ero pienamente consapevole.. sai qual’era la mia filosofia: Squarcia, mangia, cancella. E lo è stata per oltre sei secoli. > lo fissai, non gli avrei permesso di allontanarsi da me per questo.

< sei un vampiro Damon, non è una tua filosofia. È una cosa collettiva. Uccidere fa parte della nostra natura. Hai mai visto un leone brucare erba?? No. E sai perché?? Perché è nato per uccidere. Ci sono vampiri che hanno scelto di essere diversi, di non uccidere. Ma questo non significa che gli altri sbagliano. Ognuno sceglie di essere ciò che vuole. > lo senti ringhiare, era furibondo il suo viso si era trasformato, i suoi occhi erano neri, i suoi canini si erano allungati. Non avevo paura.

< si. E io ho scelto di essere un mostro! > gli presi il viso tra le mani costringendolo a guardarmi. Parlai con dolcezza.

< no. Hai scelto di cambiare. Hai scelto di essere diverso. Per Elena – abbassai gli occhi incerta su quello che stavo per dire – forse anche per me. Se fossi stato un mostro, non lo avresti fatto, avresti proseguito per la tua strada. Damon ho visto cosa hai sofferto, io so chi sei. Ma devi fidarti di me, di quello che provo verso di te, non puoi.. > mi interruppe poggiandomi due dita sulle labbra, il suo viso era cambiato ancora, si era addolcito, e mi fissava intensamente.

< cosa provi per me?? > arrossì di botto, rendendomi conto di ciò che avevo detto, ma non mi potevo tirare indietro. Deglutì per farmi coraggio, e distolsi gli occhi mentre lui mi carezzava il viso. Presi un bel respiro.

< io.. provo qualcosa per te. Non idea di cosa sia, non mi era mai successo. So di essere attratta da te in un modo assurdo, so che il mio cuore batte ininterrottamente, da quando ti ho conosciuto. Forse non è amore, non ancora, ma so che non voglio che tu ti allontani da me perché credi di potermi fare del male. Se devi lasciarmi, fallo perché non mi vuoi, perché non mi sopporti, perché ami Elena. Ma non per questo. > una pallida lacrima lasciò il mio viso, non lo fissavo, attendevo una sua reazione, temendo il peggio. Ma quando reagì non fece ciò che mi aspettavo. Mi alzò il viso delicatamente con entrambe le mani, e lo vidi avvicinare le labbra al mio viso, carezzandomi una guancia con le labbra, cancellando la lacrima. Iniziò a lasciare una serie infinita di piccoli baci sul mio viso, sugli occhi, sulla fronte, sul naso, sulla guancia e infine sulle labbra. Mi sfiorava appena, e io gli passai le braccia attorno al collo, portando le mani ai suoi capelli bagnati, e portai le gambe a cingergli la vita, l’acqua che mi facilitava i movimenti, non c’era sensualità nel mio gesto, era solo un abbraccio forte, intimo. Lui adesso si teneva con una mano alle rocce, tenendo su entrambi. Porto le labbra al mio orecchio, mentre con una mano mi carezzava i capelli.

< sai.. ultimamente.. – sembrava avesse difficoltà a trovare le parole, lo senti sospirare – è vero ho amato Elena, ma ultimamente i miei sentimenti si sono offuscati. Da quando sono arrivato qui, non è più stata il centro dei miei pensieri, sai perché?? – mi chiese dolcemente, e io scossi piano la testa chiudendo gli occhi emozionata, nascondendo il viso nel suo collo – perché ultimamente, una certa gattina si è insinuata con prepotenza nella mia testa, e ho il sospetto che abbia allungato i suoi artigli anche in quel coso che pulsa nel mio petto. E sarei un idiota se me la lasciassi sfuggire. > alzai il viso dal suo collo per baciarlo con gioia, stringendolo forte. Lui lascio la presa sulle rocce per stringermi, e ci ritrovammo sott’acqua a baciarci emozionati come due ragazzini. Non so come riemergemmo ansanti, io ridevo come una scema, per una volta non mi facevo problemi, lui ghignava. mi lasciò per prendermi la mano e farmi nuotare, fino al bagnasciuga, dove mi fece stendere per poi portarsi sopra di me. Portai subito una mano alla sua nuca, tra i capelli per attirarlo a me e baciarlo, facendo entrare la mia lingua nella sua bocca, con forza. La passione aveva dato un bel calcio alla dolcezza, mandandola a farsi un giro. Sentivo le mani di Damon percorrermi il corpo, io mi sentivo in fiamme, portò una mano sul mio seno, stringendolo forte e facendomi gemere, per poi infilare una mano tra la mia schiena e i ciottoli. Sentì la sua mano sul gancio del reggiseno, e mi immobilizzai attendendo che lo sganciasse, ma lui dovette pensare che io non volessi, perche si era fermato.

< fallo > sussurrai sulle sue labbra, per poi riprendere a baciarlo, stringendo con una mano i suoi capelli e con l’altra carezzandogli il petto, le spalle.. senti il gancio sganciarsi, e dopo aver sganciato anche le bratelline, il mio seno era nudo una sua mano, ad accarezzarlo. Ne prese uno stringendolo forte, stuzzicando il capezzolo con il pollice.

< ah.. > gemetti staccando la bocca dalla sua che senza lasciare la mia pelle, aveva cominciato a baciare mordere e leccare scendendo, sulla mascella, sul collo, sulla clavicola, sullo sterno per poi arrivare sul seno. Mentre uno continuava ad essere torturato dalla sua bocca. Lo senti prendere il capezzolo tra i denti, strinsi di più i suoi capelli, gemendo incontrollata,  poi lo prese in bocca prendendo a succhiare forte.

< oh dio.. > ansimai, e lo senti sogghignare.. mentre continuava la sua tortura, sentivo la sua erezione, premermi sulla gamba..

< tu chiamami Damon.. > possibile che riuscisse a fare i bastardo anche adesso.. avevo sentito la soddisfazione nella sua voce per avermi fatto eccitare in quel modo.. ma io ero pur sempre una  gattina.. stringendo i suoi capelli, riportai le sue labbra sulle mie per divorarlo, infilai una gamba tra le sue e presi a strofinarla sul suo membro, lo senti boccheggiare per la sorpresa, per poi far penetrare maggiormente la sua lingua nella mia bocca senza darmi tregua. Una mano a stuzzicare i miei seni, l’altra persa tra i miei capelli. Io invece portai la mano libera, ad accarezzargli il petto per poi farla scendere verso il basso fino all’elastico dei suoi boxer.. smise di baciarmi, e fermò la mia mano gentilmente prima che potesse toccarlo. Mi sorrise, baciandomi leggermente. Schiaffo alla passione era tornata la dolcezza.

< ferma Gattina.. potrei non rispondere delle mie azioni se mi provochi cosi!! > ghignava sulle mie labbra, lasciando qualche bacio. Ghignai a mia volta.

< sei tu quello che mi ha tolto il reggiseno, io ho solo reagito > arcuò un sopracciglio..

< se vogliamo essere pignoli tu sei quella che si è spogliata buttandosi in acqua e costringendomi a fare altrettanto. E per il reggiseno, bhè ho solo pareggiato i conti.. un indumento per uno.. > quanto amavo quel suo sorriso bastardo.. stop.. Amavo?? Gesù a me fa male questo vampiro, mi brucia i neuroni come la cocaina.

< mmm sei proprio pignolo > feci strusciandomi proprio come una gatta.. se lui non si fosse fermato dubito che io l’avrei fatto…

< gattina – ansimò – credo sia meglio per noi tornare a casa, in mezzo a tutta quella marmaglia magari riesco a non violentarti.. > fu il mio turno di inarcare le sopracciglia..

< sul serio credi che sarebbe una violenza?? > gli feci sensuale sulle labbra, che baciò inspirando forte… mi sorrise..

< mmm probabilmente no.. ma mi sono imposto di non avere fretta.. non sta volta, non con te!! > gli sorrisi raggiante abbracciandolo e baciandolo..

< ma che bel quadretto… e io che pensavo che fossi ancora una pura e ingenua ragazzina Kristine > una voce ci fece sobbalzare, Damon scatto subito davanti a me in posizione d’attacco. Mentre io prendevo l’indumento più vicino.. la sua camicia, e la usavo per coprirmi, per poi portarmi vicino a Damon. non c’erano dubbi su di chi fosse quella voce..

< chi diavolo sei?? > fece Damon ringhiando alla figura che compariva da dietro un albero, su cui poi si appoggiò con una spalla..

< di al tuo amante di rilassarsi.. > vidi Damon pronto a scattare, ma una mia mano si poggiò sulla sua spalla, fermandolo.. si volto verso di me e io gli sorrisi.

< non attaccarlo > lo vidi sollevarsi e guardarmi interrogativo.

< perché?? Chi è quel tizio?? > scorsi una leggera nota di gelosia nella sua voce. Gli presi la mano, sorridendogli, per poi portare i miei occhi, in quelli neri di quel ragazzo dalla pelle olivastra.. mi sorrideva contento.

< è mio fratello!! >

 

 

 

 

 

 

 

Buonasera ragazze mieeeeeeeeeeeeeeeeeee.. chi sarà mai questo fratello?? Vediamo chi indovina… =) So di aver rallentato un po’ i ritmi.. ma i primi capitoli si può dire che si sono scritti da soli.. questi invece li sto ancora assemblando.. cambio idea di continuo e quindi sono più lenta… il raitag per ora resta arancione ma potrebbe diventare rosso.. spero cmq che vi piaccia ciò che scrivo.. grazie a chi segue la mia storia e a chi la preferisce..

Risposte alle recensioni:

Barrowman: ciao cara, sei sempre molto gentile.. aspetto di sapere cosa pensi di questo cap. un bacio alla prossima..

Phoebe09: ciao P.. grazie tante per il tuo sostegno, ecco il nuovo cap.. spero ti piaccia.. fammi sapere.. KISS.. =)

_Nalushka_: ciaooo… sono contenta che lo scorso capitolo ti sia piaciuto.. e si Damon in fondo in fondo è sempre Damon.. =) fammi sapere cosa pensi di questo cap.. baciii..

 

Niente spoiler.. vi lascio una foto del “fratello”  misterioso.. vi piace??

Al prossimo capitolooooo.. Baciiiiii

 

 

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Capitolo 16
*** Possessivi più che altro!! ***


Possessivi più che altro!!

< Nahuel!! > esclamai contenta lasciando la mano di Damon per saltare in braccio al mio fratellone.. mi strinse forte facendomi volteggiare. Ridevamo come due ragazzini, e non appena i miei piedi toccarono di nuovo il suolo lo sommersi di domande.

< dove sei stato?? Da quanto sei qui?? Come sta zia Huilen?? È qui?? > mi interruppe ridendo forte…

< ehi frena ragazzina.. prendi fiato… sono stato nella mia foresta Amazzonica, sono arrivato da poco è ho subito intercettato la tua scia raggiungedoti, e trovandoti in atteggiamenti sconvenienti.. la zia è rimasta a casa con le amazzoni, ma credo stiano pensando di farvi visita.. > era bellissimo.. i capelli corti, gli occhi scuri.. indossava dei jeans scuri, una maglia marrone, e giubbotto e scarpe di pelle marrone.. il mio fratellone.. lo fissai contenta..

< oh mio dio. Verranno anche le zie.. è meraviglioso.. Nes non vedrà l’ora.. > vidi il suo viso adombrarsi dopo che ebbi nominato Nes.. era innamorato follemente di lei da sempre, ma Nes aveva Jake e provava per Nahuel solo un profondo affetto. Gli strinsi forte la mano..

< sta bene??? > mi chiese con gli occhi bassi..

< si sta bene, sempre allegra, sempre infantile e sempre rosa > aggiunsi facendolo ridere.. udì uno sbuffare alle mie spalle, e mi voltai vedendo Damon che nel frattempo si era rimesso Jeans e scarpe e aveva recuperato i miei vestiti.. sembrava scocciato..

< oh scusatemi, non vi ho presentato. Damon lui è Nahuel, è un mezzosangue e per me è una specie di fratello maggiore, Nau lui è Damon il… - il mio ragazzo?? Il mio amico?? Oh cielo – bhè.. > fu Damon a togliermi dall’impiccio afferrandomi per la vita e portandomi al suo fianco con fare possessivo.

< sono Damon.. il suo ragazzo > disse sprezzante.. Nahuel sorrise..

< bhè piacere Damon > fece allungandogli la mano destra.. Damon la guardò scettico con la chiara intenzione di rifiutarla.. ma dopo che gli ebbi rifilato una piccola ma ben assestata gomitata, l’afferrò stringendola forse con troppa forza.. ma Nau sorrideva tranquillo.. Damon lasciò la mano di Nau e si voltò a guardarmi.. i suoi occhi che si addolcivano in automatico fissandomi, anche se vi scorgevo irritazione..

< tieni.. rivestiti.. se ti becchi un malanno Edward mi uccide.. > gli sorrisi prendendo i miei vestiti dalle sue mani. Andai dietro un albero per rivestirmi.. al mio ritorno con la camicia di Damon tra le mani, notai che i due non avevano fatto molti passi avanti.. Nau era poggiato ad un albero e mi sorrideva, Damon, a torso nudo, era voltato verso la sorgente, la sua espressione accigliata. Sorrisi a Nau e mi diressi verso di lui, alzando lo scudo per avere un minuto di privacy col mio ragazzo.. arrossì al mio pensiero..

< Dam tieni la camicia!! > mi fisso inarcando le sopracciglia, mentre si rimetteva e abbottonava la camicia..

< da quando mi chiami Dam?? > mi chiese incolore, distogliendo gli occhi dai miei.. inspirai forte per mantenere la calma…

< non posso?? > scrollò le spalle indifferente e fece per avviarsi ma lo fermai per un braccio voltandolo verso di me..

< qual è il problema adesso? > gli chiesi scocciata.. in due giorni avevamo discusso più di Nes e Jacob in 350 anni..

< non ho nessun problema… > riprovò a voltarmi le spalle ma non glielo permisi..

< è per Nahuel? – mi fulminò con lo sguardo ma non rispose – senti.. per me è davvero un fratello, e lui è innamorato di Nes.. > mi interruppe..

< non ha niente a che vedere con tutto questo.. non mi fido di lui. > aggrottai le sopracciglia..

< non lo conosci nemmeno.. > ..

< è questo il punto.. > sbuffai..

< di me ti fidi?? > mi fissò intensamente, per poi carezzarmi una guancia..

< ti ho affidato la mia vita, e quella della mia famiglia.. > presi la mano che mi accarezzava il viso stringendola forte…

< Se non vuoi fidarti di Nahuel, allora continua a fidarti di me… > e mi avvicinai al suo viso per lasciare un piccolo bacio sulle sue labbra, che si protesero per cercare un contatto più profondo. Lo lasciai fare per pochi istanti, ma poi mi allontanai..

< dai andiamo a casa.. > fu subito accanto a me.. feci cenno a Nahuel e insieme ci incamminammo verso villa Cullen..

Quando arrivammo in giardino c’era un gran movimento.. Alice ci aveva visto arrivare.. vidi Nes lasciare Jacob, per volare tra le braccia di Nahuel. Sapeva cosa provava per lei, ma per lui provava solo un grande affetto, e glielo dimostrava senza problemi..  vidi Nahuel stringerla forte e baciarle i capelli, mentre si sussurravano quanto avevano sentito la mancanza l’uno dell’altra. Jacob non li perdeva di vista, si fidava di Nes, ma era comunque molto possessivo..il resto della famiglia invece faceva correre lo sguardo dai miei capelli bagnati, a quelli di Damon, alle nostre mani intrecciate..  io arrossì mentre invece il bastardo ghignava.. quando vidi lo sguardo di Tanya, carico di disprezzo, misi da parte l’imbarazzo e la fissai ghignando.. poi mi voltai verso mio padre.  

< che c’è?? > chiesi notando il suo sguardo insistente …

< cosa avete fatto?? > chiese apparentemente tranquillo..

< niente di che.. tranquillo.. > dissi tranquilla fissandolo.. lo vidi annuire poco convinto..

< va bene io faccio una doccia! A dopo > lasciai la mano a Damon, e lanciandogli una semplice occhiata, vedendolo fissarmi curioso per poi incamminarsi verso la casetta in piscina.... mi diressi di sopra, ma non appena, chiusi la porta mi senti inchiodare contro di essa... un po’ me l’aspettavo e prontamente alzai lo scudo..

< perche ni hai evitato gattina?? > deglutì sentendo il suo fiato caldo sul collo, la sua bocca che mi sfiorava l’orecchio, il suo petto roccioso contro la schiena..

< mi imbarazzava davanti a tutti.. non ci sono abituata.. > dissi di malavoglia…

Mi voltò verso di se, facendomi poggiare le spalle alla porta.. i suoi occhi ardevano..

< dovrai abituarti.. perché ora sei mia, e non intendo far finta di niente > non potei rispondere perché la mia bocca si ritrovò molto impegnata con la sua… la sua lingua intrecciata alla mia mi baciava con foga, ma senza la forza delle altre volte.. era un bacio, profondo, affamato.. possessivo. Mi stringeva forte al suo petto, una mano a carezzarmi la schiena, l’altra intrecciata ai miei capelli.. le mie erano una alla base della sua schiena per avvicinarlo di più.. l’altra tra i suoi capelli, a stringerli forte.. li adoravo..

< mmm.. – mugolò premendo più volte le sue labbra sulle mie – meglio che vada.. !! > fece per scostarsi.. ma lo trattenni baciandolo ancora.. per poi spingerlo leggermente..

< ora puoi andare!! > sfoderò il suo sorriso sghembo.. e dandomi un ultimo bacio si diresse verso la finestra saltando giù.. scossi la testa, e sorridendo come una dodicenne scema alla prima cotta, entrai in bagno..

Quando rientrai in camera, con i capelli bagnati e un semplice telo bianco chiuso sul seno lo trovai, sdraiato sul mio letto, le gambe incrociate, con Po in mano con cui giochicchiava..

non alzò lo sguardo dal panda, ma era sereno.. i capelli leggermente umidi gli ricadevano sulla fronte, e aveva indossato dei jeans scuri, una maglia nera, con il solito giubbotto e le solite scarpe.. ne io ne lui avevamo granché fantasia nel vestirci.. alzai lo scudo.. tanto per sicurezza..

< ma com’è diventato molesto questo corvo!! > vidi un angolo delle sue labbra sollevarsi in un sorriso.. sorrisi di rimando.. afferrai l’intimo e i vestiti, richiudendomi rapidamente in bagno, per indossarli.. se mi avesse sfiorato ora che sono nuda l’avrei violentato davvero..

Quando uscì, lo ritrovai esattamente come prima.. solo che sta volta alzò gli occhi per guardarmi.. evidentemente prima aveva evitato anche lui per evitare di saltarmi addosso.. sorrisi compiaciuta della mia deduzione.. avevo indossato un maglione nero a collo alto, perché benché il livido iniziasse a schiarirsi era ancora visibile. Un jeans molto chiaro con qualche strappo, e dei mezzi stivaletti neri con tacco basso.. mi avvicinai al comò e presi l’anello con lo stemma di famiglia infilandolo all’anulare destro…

http://www.polyvore.com/cgi/set?id=24149835&.locale=it

< cose quel coso enorme?? > mi chiese curioso.. io mi avvicinai sedendo accanto a lui sul letto, ripiegando una gamba sotto il sedere.. gli mostra l’anello.. afferrò la mia mano per guardarlo meglio..

< punto primo, non è più enorme del tuo.. – feci una pausa maliziosa, vedendolo ghignare – anello.. secondo.. rappresenta lo stemma della mia famiglia.. – avvicinai un dito per indicargli le varie forme – i trifogli rappresentano la rinascita.. sai da umani a vampiri.. il leone indica coraggio, potenza e nobiltà d’animo, mentre la mano rappresenta, forza eternità e fedeltà.. > (N.d.a.: il significato è più o meno questo, ma se controllate su internet.. ne da tanti altri )

terminai la spiegazione. Aveva smesso di fissare il mio anello, ma teneva comunque la mia mano nella sua.. sorrideva..

< wow, e io che ritenevo speciale il mio solo perché mi impediva di bruciare al sole > sorrisi..

< bhè direi che è molto più fondamentale del mio… > feci accarezzandogli il viso con un dito, poggiandogli il gomito dell’altro braccio, di qui lui teneva la mano, sul suo petto.

< nemmeno a Jake, va a genio tuo fratello.. > fece improvvisamente con sarcasmo.. sollevai un sopracciglio..

< ci credo.. non ha mai fatto mistero del suo amore per Nes, e tutti a parte mia madre, nonna e nonno, parteggiavano per lui.. speravano che lei scegliesse un suo simile… mio padre adora Nau.. > mi fissò mentre soppesava le mie parole..

< quindi se io fossi stato un licantropo, mi avrebbe reso la vita molto più difficile?? > risi…

< se tu fossi stato un licantropo io sarei stata la prima a non volerti.. – mise il broncio – e di certo mio padre non ti avrebbe permesso di dormire con me > mise via il broncio da staccare a morsi e rise anche lui… continuai a sorridere..

< sono felice che Nau sia qui, un po’ meno del fatto che ci abbia interrotti.. > mi sorrise malizioso..

< mm poco male.. ci rifaremo.. > disse facendomi l’occhiolino.. avvicinai il mio viso al suo e lo baciai leggermente, per poi approfondire il contatto, facendo penetrare la mia lingua nella sua bocca, facendola giocare con la sua, con passione, con lentezza, mentre lui portava una mano tra i miei capelli per avvicinarmi maggiormente a lui, mentre la mia quella che non era intrecciata a una delle sue, Restava sul suo viso, immergendosi nei suoi capelli, scompigliandoli.. mi scostai leggermente schioccando un altro bacio sulle sue labbra.. erano leggermente gonfie e rosse.. i capelli scompigliati, gli occhi lucidi per l’eccitazione.. era meraviglioso..

< non mi metterò tra te e tuo fratello – mi disse serio carezzandomi il volto – ma bada che continui a comportarsi da fratello, o giuro che lo ammazzo.. > sorrisi furba..

< geloso?? > gli chiesi sulle labbra, mi fissò tra lo scocciato e il malizioso..

< possessivo più che altro!! > disse tranquillo baciandomi.. sorrisi per poi sollevarmi..

< forza corvaccio scendiamo!! > mi sorrise.. si alzò e fece per avvicinarsi alla finestra.. gli presi una mano, facendolo voltare..

< non serve che ci separiamo.. scendiamo insieme.. – mi fissò aggrottando le sopracciglia.. sorrisi – tranquillo ti difendo io da mio padre, e le battute le faranno comunque.. rassegnati.. > mi fissò come un condannato a morte guarda il boia e io risi aprendo la porta e trascinandolo con me..

< oh ma che bello!! ecco i piccioncini!! > fece una voce maligna e sarcastica.. Tanya ci veniva incontro nel corridoio.. la fissai gelida..

< nel caso non lo sapessi.. questo piano è mio e di Nes.. qualunque cosa cerchi non è qui.. > mi fissò sorridendo furba..

< e invece si.. lo tieni per mano.. – assottigliai lo sguardo – tu va pure di sotto.. io faccio una chiacchierata con il caro Damon.. > non appena ebbe terminato di parlare, fui talmente fulminea, che nemmeno a rallentatore sarei stata visibile… mi ritrovai ad un centimetro dal viso di Tanya, afferrandole i capelli, facendole sbattere la testa contro la parete.. sul suo viso apparve una smorfia di dolore e paura.. ghignai..

< vediamo di mettere in chiaro una cosa.. – strinsi più forte i suoi capelli – se vuoi vivere dovrai tenere le tue sporche unghiacce lontane dal MIO ragazzo, non dovrai guardarlo, non dovrai nemmeno provare a pensare a lui.. se dovessi violare anche una sola di queste regole ti assicuro che la tua famiglia avrà un altro membro in meno… > la sentì singhiozzare, strattonai ancora i suoi capelli per poi lasciarla e tornare da Damon riprendendo la sua mano.. Tanya intanto si passava una mano tra i capelli, i suoi occhi mandavano lampi.. iniziò a indietreggiare per il corridoi..

< non finisce qui.. > le sorrisi maligna..

< e invece ti conviene farla finire qui.. > la vidi allontanarsi di corsa verso le scale. Sentì Damon sogghignare e mi voltai a fissarlo.. inarcai un sopracciglio e il suo sorriso si allargò..

< gelosa?? > assottigliai lo sguardo e lo colpi, non proprio dolcemente, sul braccio e lui rise.. mi avvicinai e posando una mano sulla sua nuca, lo avvicinai al mio viso.. ghignai..

< possessiva più che altro > e lo baciai con forza e passione, ma non appena provò a stringermi a se, mi scostai tenendolo solo per mano.. tirandolo verso le scale.. lo vidi scuotere la testa, per poi intrecciare le sue dita alle mie e seguirmi verso il piano di sotto…

 

 

 

 

 

Buonaseraaa care figliuole.. come state?? Ci ho messo un po’ per questo capitolo.. lo so.. ma il punto è che mi riescono un po’ difficili.. quando ho cominciato qst storia sapevo esattamente come cominciare e come finire… perciò le fasi di mezzo le sto un po’ improvvisando… cmq  cercherò sempre di aggiornare almeno una volta a settimana… ringrazio chi segue, preferisce e ricorda la mia storia..

Risposte alle recensioni:

Phoebe09: carissima.. grazie come sempre per aver recensito.. come hai letto il fratello è Nahuel.. e potrebbe come anche no essere necessario ai fini della storia.. spero che il cap. ti piaccia.. ah è ho trovato tante nuove fotine da incastrare nei vari capitoli.. ;) fammi sapere baciiiiiiii =)

Barrowman: ciao cara.. grazie tante per aver recensito.. sono davvero contenta che ciò che scrivo ti piaccia.. Damon e Kris si sono trovati.. si completano a vicenda.. spero ke il cap. ti piaccia e cosi il nuovo entrato… fammi sapere.. baciii =)

 

Un bacio alla prossimaaaaaaaaaa………………

 

 

 

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Capitolo 17
*** Conquista!! ***


Conquista!!!

Non appena arrivammo di sotto un Elena parecchio sorridente, si avvicinò..

< ehi Damon.. potresti venire un momento con me.. vorrei parlarti.. > senza farselo ripetere due volte Damon abbandonò la mia mano,  annuendo a Elena.. lei mi sorrise e prendendolo per un braccio lo trascinò in giardino..  lui non mi fece nemmeno un cenno..  aggrottai le sopracciglia e raggiunsi la mia famiglia e Nahuel.. feci per sedermi sulla poltrona ma mi sentì afferrare per un polso, e Nau mi trascinò sulle sue gambe…

< ehi sorellina.. cos’è quel muso? > mi diede un leggero buffetto sul naso.. scossi la testa sconsolata.. infondo lo sapevo.. lui l’amava… sollevai gli occhi guardandoli mentre parlavano in giardino..  lei gli chiedeva qualcosa corrucciata  e lui rispondeva a monosillabi.. non affinai l’udito.. non volevo sapere.. mi strinsi a Nau nascondendo il viso nel suo collo.. avvertì la sua mente mettersi in contatto con la mia.. era questo il suo potere.. poteva conversare attraverso il pensiero, nel senso che io sentivo lui e lui sentiva me.. ma solo quello che volevamo che l’altro sapesse..

- problemi con il bel tenebroso?? – mi chiese Nau accarezzandomi i capelli..

- niente che non potevo immaginare –

- del tipo?? – sbuffai

- lui è innamorato di Elena.. dice di volermi e di essere mio.. ma il suo cuore.. quello e sempre di Elena.. e non c’è l’ho con lui.. solo vorrei che fosse.. solo.. – faticavo a finire la frase..

- non vorresti dividerlo con nessuna.. vorresti che il suo cuore fosse libero cosi da poter in futuro amare solo te.. si.. ho provato anche io questa sensazione.. ma la tua situazione è molto diversa dalla mia.. perlomeno lui è il tuo ragazzo.. anche se solo in parte.. – bel lavoro Kris.. vai a lamentarti con l’unico che ha davvero motivo di soffrire.. perfetto..

- scusa Nau.. non avrei dovuto parlarne con te.. sono proprio una stupida.. ma Damon mi manda fuori di testa… io.. – venni interrotta..

< ok.. ora basta.. mi è venuto il mal di testa nonostante sia impossibile.. – era stato mio padre a parlare, aveva seguito tutta la discussione perché io come un idiota non avevo alzato lo scudo – se vuoi che quel vampiretto da due soldi sia tuo.. allora rendilo tale.. > ok non poteva essere stato mio padre a dire quelle cose.. lui che non avrebbe voluto vedermi fidanzata nemmeno tra 1000 anni, ora mi suggeriva di conquistare Damon??

< papà ma che dici?? > mi fisso serio..

< dico che voglio che tu sia felice, e se Damon ti rende felice.. allora conquistalo.. fallo ingelosire, fallo impazzire, rendilo talmente dipendente da te, da far si che non possa starti lontano nemmeno un secondo.. le basi ci sono..è attratto da te, e ti pensa sempre.. > lo interruppi..

< ti come fai a sapere che mi pensa sempre?? Ho bloccato.. > la sua lieve risata mi interruppe..

< hai bloccato i pensieri che ti riguardano..ma visto che la sua mente per me è quasi sempre muta.. o è un tipo che pensa poco.. o pensa sempre a te.. > abbassai lo sguardo, insicura..

< tesoro.. quando ho conosciuto tua madre.. inizialmente avevo deciso di starle lontano.. perché era meglio per lei.. sai quando ho cambiato idea?? – scossi la testa fissando i miei occhi nei suoi – quando Mike Newton la invitò al ballo di fine anno.. odiavo l’idea che lei potesse decidere di stare con un altro.. cosi ho capito di volerla solo per me.. > tralasciando il fatto che poi l'aveva lasciata davvero per sei mesi.. lo fissavo ammutolita.. corrucciai le sopracciglia..

< mi stai suggerendo di farlo ingelosire?? Di farmi vedere con un altro in modo che lui capisca che mi vuole?? – annuì – papà se quello vede che qualcuno ci prova con me lo fa a pezzi.. non è dotato del tuo autocontrollo.. > mi sorrise..

< fidati tesoro.. non farà niente che possa ferirti.. – lo fissai scettica – bhè almeno spero.. > annuì stancamente..

< e quindi cosa pensi dovrei fare?? > aspettai una sua risposta ma fu Alice a prendere parola..

< non ti sforzare troppo.. qualcun altro ti offrirà l’occasione perfetta tra.. 3..2..1 > Just gonna stand there, And watch me burn, But that’s alright.. le note di "love the way you lie" risuonarono nella stanza.. la suoneria del mio telefonino.. lo tirai fuori dalla tasca dei Jeans e risposi..

< pronto?? > non avevo nemmeno guardato chi fosse..

- ciao Kris.. sono Tyler.. – oh cavoli.. guardai sconvolta mia zia che mi fissava maligna..

< ciao Tyler, è bello sentirti ma come hai avuto il mio numero?? > tanto già lo sapevo..

- è stata tua cugina Alice a darmelo.. - certo per lui era mia cugina.. per me solo un folletto fastidioso..

< bhè ha fatto bene!! Come mai hai chiamato?? > chiesi gentile.. non ne sapevo niente di Mike Newton, ma Tyler mi era decisamente simpatico..

- bhè volevo chiederti se ti andava di uscire con me e i miei amici sta sera.. volevamo andare in un nuovo locale, credo sia una discoteca.. il Black Magic. Magari vengono anche tua sorella e il suo ragazzo.. – sorrisi vedendo l’espressione di Nes che si era illuminata..

< sai Tay mi va proprio di uscire e sono sicura che anche a mia sorella faccia piacere.. > lo sentì ridere contento sentendo gli urletti di gioia di Nes..

- oh lo sento.. mi fa proprio piacere.. passo a prendervi allora.. – no era meglio di no sennò damon lo ammazzava già ad inizio serata..

< no non preoccuparti veniamo con la mia macchina.. > lo sentì ridere..

- bhè non ti nascondo che un po’ ci speravo.. sai la mia macchina è piccolina.. e il ragazzo di tua sorella è… si insomma.. hai capito.. > risi di cuore..

< si ho capito.. ci vediamo li dopo cena?? >

- si perfetto.. alle 21:00.. a sta sera Kris!! –

< a stasera Tay!! > chiusi la chiamata..

< oddio sono cosi contenta!! Sta sera si ballaaaaaa!! > detto questo mia sorella trascinò zia Alice su per le scale per scegliere cosa mettere, lasciando un Jacob abbattuto sul divano..

< kris preparati che dopo tocca a te!! > sbuffai alla parole di mia zia dal piano di sopra.. guardai l’orologio.. erano le 16 e io non avevo pranzato..

< ehi nonnina.. ho fame.. > la vidi alzare gli occhi al cielo ai miei occhioni da cucciolo…

< ti ho lasciato mezza teglia di tortino di melanzane nel forno… > le saltai addosso per darle un bacio e poi mi fiondai in cucina.. Damon era ancora fuori con Elena, e io avevo appena finito di mangiare, pranzo e cena praticamente, quando zia Alice mi trascinò al piano di sopra.. nella sua camera..

< allora Nes è già sistemata.. tu.. – e mi indicò – se devi fare ingelosire e innamorare quello sbruffone.. dovrai esser strepitosamente sexy.. > deglutì a vuoto..

< o-k!! C-osa proponi?? > ero terrorizzata.. e il ghigno sul suo viso mi fa tremare..

< questo!! > e tira fuori dall’armadio l’ultimo vestito che mai avrei pensato di mettere…

alle 20:40 ero finalmente pronta.. a parte il cortissimo vestito che la pazza mi ha costretto a indossare, ho dovuto anche sorbirmi il trucco e il parrucco.. mi guardai un’ ultima volta allo specchio fissandomi sgomenta..

< oh levati quell’espressione.. sei bellissima.. > era stata Nes a parlare, e non mi stupì guardandola che fosse vestita di rosa. Indossava un vestito a fascia con un nastro nero sotto al seno e una gonna gonfia con tanti pallini neri nell’orlo.. delle scarpe in raso rosa con pizzo nero, tacco alto e fibietta alla caviglia.. pouchette in tinta, cosi come gli accessori.. i capelli e erano sollevati da un lato e tenuti su con un fermaglio a fiore..

 http://www.polyvore.com/cgi/set?id=24370725&.locale=it ( Nes )

sospirai..

< Nes non è da me.. mai messa una cosa simile > dissi indicandomi.. Damon si sarebbe subito mangiato la foglia..

< già ed è un vero peccato perche sembri nata apposta.. > mi alzai e mi fissai ancora.. il microvestito era color oro e arrivava a mala pena a metà coscia, con uno scollo molto provocante, tutto paillettato ,  scarpe a decolté, tacco dodici con plateau, oro paillettate, borsa oro con pietroline e accessori abbinati. Anche il trucco variava le varie sfumature dell’oro.. e i miei capelli erano più boccolatosi del solito.. presi la giacca lunga, più del vestito, e nero..

http://www.polyvore.com/senza_titolo/set?id=24370802 ( Kris )

la borsa e senza dire altro mi avviai al piano di sotto.. Damon era seduto sul divano e conversava con la mia famiglia, non sapeva dell’uscita.. si voltò verso di me sentendo il rumore dei tacchi, e lo vidi sgranare gli occhi e trattenere il fiato.. il tutto per una manciata di secondi, poi la sua espressione si fece impenetrabile..

< vai da qualche parte?? > mi chiese sprezzante… finsi indifferenza..

< si io, Nes e Jacob – specificai – usciamo con Tyler e il suo gruppo.. andiamo a ballare.. > il suo sguardo si assottigliò e i suoi pugni si strinserò..

< e perché io lo sto sapendo solo ora??? >

< perché non eri presente quando Tay a telefonato – lo sentì ringhiare lievemente, sentendo il mio tono confidenziale – e non ti ho visto nemmeno dopo perciò ho deciso di uscire e basta.. – guardai l’orologio – e se non mi sbrigo faccio pure tardi.. Nes, Jacob andiamo.. > mi voltai verso la porta..

< andiamo Edward non puoi farla uscire in quel modo.. > lo senti dire a mio padre, che fissi come a dire “è stata una tua idea!!”. Lo vidi sorridere..

< io trovo che stia benissimo.. – Damon lo fissò sconvolto – divertitevi ragazzi!! > li salutammo e ci avviammo verso il garage.. sentì i ringhi di Damon, ma sapevo che non mi avrebbe raggiunta.. troppo orgoglio.. vidi Nes fare per salire sulla sua mini rosa..

< scordatelo non salgo su quell’affare – dissi infilando la giacca – andiamo con la mia e guido io > la mia stupendissima Alfa Romeo Mito nera..

salì al posto di guida, mettendo in moto, mentre Nes e Jacob si sedevano sui sedili posteriori.. li fissai dallo specchietto..

< niente smancerie nella mia macchina.. > li vidi annuire.. aprì il garage e partì a tutta velocità..

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Salveeeeeeeeeeeeeeeeeee..

Come va???? Ho notato un calo di recensioni!!! =( me molto triste.. so di aver diminuito gli aggiornamenti.. ma purtroppo più di cosi non riesco.. fatemi sapere cosa pensate.. per me è molto importante.. cmq questa sett. Avrei trovato due fotine interessanti.. i volti che secondo me potrebbero centrare con Kris e Nes.. premetto però che cosi le immagino io, e che quindi non è detto che coincida con la vostra immaginazione.. metto i link: KRIS e NES.. fatemi sapere cosa ne pensate..

Rispostina alla recensioncina: =(

Phoebe09: carissima.. grazie per aver recensito.. no Nahuel è un bravo fratello.. fammi sapere cosa pensi di questo cap.. baciiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii.. =) =)

 

Mi raccomando recensiteeeeeeeeeee.. alla prossimaaaaaaaaaaaaaa…

 




 

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Capitolo 18
*** Ultimatum!! ***


                        

Ultimatum!!

Arrivammo al Black Magic in perfetto orario.. vidi Tay e i suoi amici fuori ad attenderci, la fila fuori dal locale era immensa… ..scesi dalla macchina con grazia, la giacca era aperta lasciando intravedere il vestito, e sentì il respiro di molti mozzarsi.. Nes e Jacob mi affiancarono.. era un dato di fatto eravamo stupendi.. ci avvicinammo al gruppo che ancora non respirava.. sorrisi lievemente..

< ciao Tay > dissi abbagliandolo.. lo vidi scuotersi per poi sorridermi..

< ehi Kris… sei bellissima… - il suo sguardo si posò un momento su Nes – anzi siete bellissime..  > gli sorrisi..

< allora.. entriamo?? > la sua espressione si fece mortificata…

< a dire il vero ci sarebbe un problema.. è la prima serata per questo locale e bisogna essere in lista per entrare..  e noi non lo siamo.. > spostai lo sguardo sui buttafuori.. Damon e la sua “persuasione” sarebbero stati utili.. a proposito.. allargai lo scudo per captare le presenze nelle vicinanze.. e .. bingo.. ghignai.. Damon non mi avrebbe mai fermata mettendo da parte l’orgoglio.. però mi aveva seguita per controllarmi.. bene.. lo avrei fatto impazzire.. sorrisi a Tay che arrossì..

< parlo io con il buttafuori.. aspettate qui.. > porsi a Nes la borsetta facendole l’occhiolino.. mi sorrise capendo le mie intenzioni.. mi avvicinai al ragazzone all’entrata… sentendosi osservato il suo sguardo si posò su di me che lo fissavo maliziosa.. mi squadrò dall’alto in basso, e un ghigno si disegnò sul suo viso..

< ciao > dissi con voce sensuale accostandomi…

< salve fiorellino > mi rispose lui lascivo… gli poggiai una mano sul braccio.. e udì un lieve ringhiare.. ghignai..

< io e i miei amici eravamo venuti qui per divertirci, ma non sapevamo della lista – misi su un piccolo broncio. E il ringhio  si fece più forte – non è proprio possibile entrare??? > feci i miei migliori occhioni da cerbiatta .. lo vidi deglutire nervoso.. era fatta.. lo vidi portare la penna al blocco che aveva in mano.

< un nome fiorellino?? > sorrisi abbagliandolo..

< Cullen!! > lo vidi scrivere..

< quanti siete? > mi voltai verso i miei amici contando velocemente.. 4 ragazze e 5 ragazzi..

< siamo nove > dissi tornando a guardarlo.. appuntò anche questo e poi mi fisso sorridendo malizioso..

< entrate pure.. però più tardi balli con me.. ok?? > un ringhiò e uno schiocco.. forse un albero che perdeva qualche pezzo.. sorrisi e senza rispondere mi scostai verso la porta e feci cenno a Tay, Nes e gli altri di raggiungermi.. sorrisi..

< entriamo forza!! > mi guardarono stupiti.. tranne Nes e Jacob..

< ma come hai fatto?? >  mi chiesero le due ragazzine del gruppo di Tay… risi leggermente..

< non e che ci volesse granché.. è uno stupido, mezzo ubriaco con gli ormoni in subbuglio, è stato facile.. > mi fissarono ammirate.. ragazzine.. presi la mia borsa, afferrai Tayler per un braccio trascinandolo dentro con me..

http://www.youtube.com/watch?v=pSBko0ecTaE

le note di “love, sex, magic” pulsavano ed un volume pazzesco.. non persi tempo.. sicura che Damon avesse già trovato il modo di entrare.. lasciai giacca e borsa all’ingresso e cosi Tayler .. pagò anche per me.. che carino un vero gentiluomo.. il suo unico difetto era il suo essere umano.. sorrisi.. e prendendolo per mano lo trascinai in pista.. Jake e Nes già si strusciavano l’uno sull’altro.. e avevo perso di vista gli altri ragazzini.. mi sembrò per un istante di scorgere un paio di occhi blu.. puntai i miei occhi su Tayler e iniziai a ondeggiare.. sollevai le braccia muovendomi sensuale..  la reazione di Tayler non si fece attendere.. mi si avvicinò, poggiando le mani sui miei fianchi, portando un ginocchio tra le mie gambe e iniziando a muoversi con me.. se Damon non avesse sconvolto la mia esistenza.. Tayler nonostante la sua umanità forse sarebbe riuscito a conquistarmi.. era carino con quei capelli biondi, sparati in tutte le direzioni, e quei limpidi occhi azzurri..

peccato che Damon c’era e avesse arpionato per bene il mio cuore, decidendo a tratti di calpestarlo o di venerarlo… scacciai a forza questi pensieri concentrandomi su Tayler.. ballavamo stretti.. ma non c’era lascivia nei suoi modi.. non oltrepassava mai i limiti..  la canzone fini e io gli sorrisi staccandomi leggermente, mentre un'altra canzone cominciava..

http://www.youtube.com/watch?v=pf3WB0oedvM

 “just dance” .. Tay mi prese per mano trascinandomi verso il bancone.. c’era una fila pazzesca.. avvicinò il suo viso al mio, portando le labbra al mio orecchio..

< vuoi bere qualcosa??? > in teoria ero minorenne, e lui lo era davvero…  non sapevo che risposta si aspettava…

< quello che prendi tu > parlai anche io al suo orecchio e lo vidi sorridermi, per poi aprirsi un varco tra la folla..lo aspettai li.. senti qualcuno afferrarmi per la vita.. il petto contro la mia schiena.. oddio..

< ehi ragazzina.. mi avevi promesso un ballo ricordi?? > la voce lasciva del tizio che era allentata mi arrivo all’orecchio, così some il suo alito puzzolente d’alcol al naso.. mi scostai di scatto voltandomi verso, l’essere..

< non ti ho promesso niente vedi di starmi alla larga.. > feci per raggiungere Tayler, ma mi senti di nuovo afferrare per un polso.. non potevo perdere la calma, e non potevo stenderlo alla mia maniera davanti a tutti.. bella situazione del cavolo… riavvicinò di nuovo il viso al mio orecchio, stringendo con forza il mio polso.. se fossi stata del tutto umana avrei già un bel livido.. 

< prima me la sbatti in faccia e ora fai la difficile?? Eh no tesoro ora tu vieni con me!! Ho proprio voglia di divertirmi.. > lo fissai negli occhi, i miei ridotti in due fessure..

< qualunque cosa tu abbia in mente ti assicuro che metterle in pratica non è affatto una buona idea per te > rise sguaiatamente, prendendo a tirarmi.. non potevo sperare nell’aiuto di Damon furioso com’era.. e non vedevo Jacob.. avrei dovuto aspettare di essere sola con questo mostro per potermi liberare..

< lasciala andare immediatamente.. > Tayler aveva urlato talmente forte da far si che il DJ interrompesse la musica per capire cosa stava succedendo..tutti si girarono verso di noi.. vidi Tayler lasciare i Drink in mano a qualcuno e avvicinarsi minaccioso verso il tipo che ancora teneva il mio polso..

< di che t’impicci moccioso?? È la tua ragazza?? > Tayler divenne rosso, un po’ per rabbia un po’ per imbarazzo..

< è un’amica.. e tu la lascerai adesso… > bell’amica ero, lo usavo per far ingelosire un vampiro che potrebbe ucciderlo senza troppi rimpianti, e ora stavo per farlo pestare da un energumeno.. Tay era ben piazzato, ma questo tizio era quasi quanto Jake.. il tizio liberò il mio polso e afferrò Tay per il colletto della camicia.. oh merda..

< che succede qui?? > vidi jake emergere dalla folla..

< era ora.. > sussurrai.. ma lui mi avrebbe sentito… si diresse verso i due prendendo il braccio del tizio che teneva Tay.. strinse forte…

< ti conviene lasciare il mio amico.. adesso.. > il tizio obbedì.. massaggiandosi il braccio..

< il ragazzino si porta dietro le guardie del corpo.. ma prima o poi resterai solo.. e allora vedremo… > gli occhi di Tay si assottigliarono..

< Jake spostati > ordinò..

< amico non è il caso.. sul serio.. > il tizio li scimmiotto con delle smorfie..

< che paura ragazzino.. che vorresti farmi sentiamo?? > la risposta di Tay fu immediata.. scansò Jake.. e colpì il bullo con un pugno sul mento.. il tizio barcollò.. per poi ringhiare e scagliarsi contro di lui..

< Tayler no!! > non potevo intervenire.. e Jake si era fatto da parte forse per permettere a Tayler di farsi valere… Uomini… ma vidi comunque Tayler combattere agilmente.. prese solo un paio di pugni sul viso.. ma poi lo vidi atterrare il mostro con un pugno forte allo stomaco che lo fece piegare in due , dandogli la possibilità di dargli una ginocchiata in pieno viso.. che lo fece finire a terra privo di sensi.. mi avvicinai subito a Tayler che si asciugava le labbra con la manica della camicia..

< tay stai bene?? > mi fisso sorridendo..

< certo!! Quel tipo se l’è cercata!! > gli sorrisi mesta..

< è colpa mia l’ho provocato, ti ho rovinato la serata.. > mi zittì mettendomi un dito sulle labbra, portando poi una mano sotto il mio mento..

< non è colpa tua.. quello è uno stronzo.. ed era ubriaco.. se non fosse stato con me avrebbe comunque preso rissa con qualcun altro.. adesso è meglio se andiamo.. > mi prese per mano..e non ci trovai niente di male.. prendemmo le nostre cose.. e uscimmo fuori indossando le giacche.. nel parcheggio trovammo Jake e Nes.. quest’ultima mi si avvicinò parlandomi all’orecchio..

< noi torniamo a piedi.. e meglio se tu e Damon ve la discutete qui da soli.. > annuì solamente.. salutarono Tay e si incamminarono..

< vanno a piedi?? > mi chiese Tay mentre ci avvicinavamo alla macchina.. non risposi.. mi poggiai contro di essa.. sentivo Damon ringhiare ininterrottamente.. mi accorsi della mia mano ancora in quella di Tay e la lasciai delicatamente.. non alzavo lo sguardo verso di lui.. mi vergognavo per il mio comportamento..mi posò una mano sul viso.. Damon ringhiò più forte.. ma adesso ero con Tayler e dovevo parlare con lui..

< posso capire qual è il problema?? Perche questa faccina triste?? > mi chiese sollevandomi il viso.. lo fissai mesta..

< sono una pessima amica.. tu mi hai difeso.. ti sei ferito per colpa mia.. – feci carezzandogli il viso pesto… - e io sono stata solo capace di usarti.. > mi aspettavo insulti atroci.. e invece lo vidi sorridere tranquillo..

< in effetti sei una stronza – abbassai gli occhi ma lui mi rialzò nuovamente il viso – ma lo saresti stata di più qual’ora io fossi uno sciocco che non capiva niente… - lo fissai confusa.. – Kris tu sei qui sta sera, e hai ballato con me ieri per far ingelosire il tuo ragazzo.. il moretto con gli occhi azzurri giusto?? > lo fissai scioccata..

< ma tu come… > rise…

< oh andiamo.. il modo in cui vi guardavate, il fatto che siete spariti nello stesso momento.. so di poter sembrare uno sprovveduto, ma non lo sono.. > arrossì imbarazzata..

< mi dispiace tanto.. capirò se non vorrai più parlarmi.. > lo vidi scuotere la testa..

< Kris sei una bellissima ragazza, e sei super intelligente e dolce, e stronza.. e mi piaci.. ma sapevo già da quando mi sono presentato che da te non avrei potuto aspettarmi altro che un’amicizia.. e ti sembrerà strano.. ma mi rende felice l’idea che una persona speciale come te mi sia amica.. non voglio nient’altro.. e possiamo far ingelosire il tuo ragazzo ogni volta che vuoi.. purché tu mi permetta di starti vicino.. – prese fiato mentre io sentivo le lacrime straripare dai miei occhi – ti conosco da poco ma sento già di volerti un gran bene.. amici?? > gli buttai le braccia al collo affondando il viso nel suo petto.. mi strinse forte..

< anche io sento di volerti bene Tay.. e adoro l’idea che tu sia mio amico.. > lo sentì sorridere cui miei capelli mentre mi cullava dolcemente.. era la prima volta che mi legavo cosi ad un umano lo avevo sempre evitato.. ma con Tayler era stato impossibile.. si staccò leggermente da me..

< ehm ora e meglio che vada.. tanto ti accompagna lui a casa.. > lo vidi guardare alle mie spalle e mi voltai .. Damon avanzava verso di noi.. il viso apparentemente tranquillo.. tremai inconsciamente… guardai di nuovo tayler che mi sorrideva tranquillo.. mi fece un occhiolino.. e si abbassò per baciarmi la guancia.. poi si allontanò verso la sua macchina..

< ciao a domani!! > gli dissi.. lo vidi salire in macchina, e partire suonando il clacson in segno di saluto.. non osavo voltarmi.. sentivo il suo petto vicinissimo alla mia schiena e i suoi occhi bruciarmi addosso…

< allora ti sei divertita?? > lo senti chiedere sarcastico.. sospirai affranta e mi voltai ad affrontarlo… lo fissai in quel blu ardente..

< per un po’ si.. come mai qui?? >

< ti avevo detto che nessuno doveva toccare ciò che è mio, e tu avevi promesso che non sarebbe successo.. > la furia nelle sue parole era tanta da farlo ringhiare..

< sei il primo a non tener conto di quella promessa.. perché io dovrei preoccuparmene?? > mi fisso confuso..

< di che diavolo parli?? > inspirai tentando di calmarmi..

< di te e del tuo amore per Elena.. – indietreggiò di qualche passo colpito dalle mie parole.. – basta che lei ti rivolga una parola e io smetto di esistere.. so che la ami.. ma sono per natura un tipo egoista.. e ti voglio solo per me… > mi fisso sconvolto..

< mi stai imponendo di scegliere tra te è lei?? È assurdo!! > senti nuove lacrime bagnarmi le guance.. ma quando parlai lo feci con voce ferma..

< è assurdo.. ed è ingiusto.. ma non posso stare con te cosi.. quindi scegli… o me o lei… > mi fissava attento.. il suo sguardo si fece duro e deciso.. udì il mio cuore incrinarsi.. la scelta era già stata fatta..

 

 

 

 

 

Buonaseraaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa..

Come state?? Io bene sono ancora viva.. e mi scuso per l’enorme ritardo.. ma non ho avuto linea per una settimana.. e un piccolo blocco per la storia che credo di aver superato…  grazie a chi segue, preferisce e ricorda la mia storia.. e un grazie di cuore a chi recensisce.. i vostri consigli e il vostro incoraggiamento sono preziosi…

Risposte alle recensioni:

Melody Potter: ciao, purtroppo non ho recensito presto.. ma sono contenta che la mia storia ti piaccia.. alla prossima.. baci..

Phoebe09: ciaooooo.. sono felice che le immagini ti piacciano… questo nuovo capitolo mi è venuto un po’ meglio rispetto agli ultimi che avevo pubblicato.. tu che ne pensi?? Baciiii

Kairi Skywalker: ciao.. il tuo entusiasmo per la mia storia mi rende felice.. grazie per il tuo sostegno.. fammi sapere cosa pensi di questo nuovo cap… baciiii

_Nalushka_: carissimaa.. non preoccuparti nemmeno io sono stata molto puntuale e sono contenta che tu trova del tempo per recensire.. eh si Damon deve scegliere.. benche non sia facile.. la povera Kris non sopporta di doverlo dividere con Elena… famjmi sapere cosa ne pensi.. baciiii..

 

Spoiler:

< non puoi sul serio chiedermi una cosa simile.. io non posso.. quello che provo per Elena è diverso da quello che provo per te.. e io non voglio perderti.. ma non posso rinunciare a lei > sorrisi triste..

< non è quello che ti ho chiesto.. vorrei solo avere la certezza che tu non mi lascerai per lei.. che tu sia solo mio.. è sbagliato???

 

 

Alla prossimaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 19
*** Cuori Infranti!! ***


                                    

Cuori infranti!!

Ci fissavamo immobili… il mio viso era solcato di lacrime.. da quando avevo confessato alla mia famiglia cos’ero in realtà, liberandomi di un peso.. mi ero rammollita.. non facevo altro che frignare.. la vecchia Kris avrebbe rispedito Damon da dove era venuta a calci nel sedere… ma la nuova.. era innamorata di lui.. vorrei prendermi a schiaffi da sola.. per avergli permesso in un giorno di rubarmi il cuore.. ma ora io pretendevo il suo..e benché sapessi quanto fosse sbagliato e d egoistico il mio gesto.. non potevo farne a meno.. soffrivo troppo.. ascigai le mie lacrime stizzita…

 < non puoi sul serio chiedermi una cosa simile.. io non posso.. quello che provo per Elena è diverso da quello che provo per te.. e io non voglio perderti.. ma non posso rinunciare a lei > sorrisi triste..

< non è quello che ti ho chiesto.. vorrei solo avere la certezza che tu non mi lascerai per lei.. che tu sia solo mio.. è sbagliato??? > mi fisso arrabbiato..

< e le tue belle parole di questa mattina.. se devi lasciarmi fallo perché ami Elena.. non perche non vuoi farmi del male..  non ti sembra di essere un pochino incoerente?? Sapevi che amavo Elena.. se non ti sei tirata indietro prima perché ora vuoi farlo?? > niente da fare le lacrime non volevano fermarsi.. ero emotiva come una dodicenne…

< perché adesso comincia a fare male.. – urlai – perché se mi lasci andare adesso, eviterò di soffrire più di quanto sia necessario – balla gigantesca – e tu potrai continuare a baciare la terra su cui Elena cammina > respiravo a fatica.. non volevo infuriarmi.. avevo paura che lo spirito si liberasse.. ma in effetti la mia non era rabbia.. era solo delusione, tristezza… mi fissava sconvolto e angosciato..

< non chiedermelo.. ci tengo a te.. non intendo lasciarti.. > risi triste..

< e se un giorno Elena capisse di amarti? Sul serio credi di riuscire a restare con me?? > non rispose e abbassò lo sguardo.. singhiozzai.. mi avvicinai lentamente a lui.. poggiai una mano sul suo petto e una sulla sua guancia.. mi fissò triste..

< Damon.. sento di volerti bene - ti amo - e per questo ti starò vicina - perché non posso starti lontana - sempre - per l’eternità – ma mi limiterò ad esserti amica.. – singhiozzai ancora.. il mio cuore e la mia testa non andavano d’accordo al momento.. – se mai starò con qualcuno, il suo cuore, la sua anima e il suo corpo dovranno essere solo miei.. mi sembrava di avertelo detto.. sono possessiva.. e il vampiro che è in me mi rende egoista.. non può essere diversamente.. > mi fisso triste annuendo leggermente.. e il mi cuore si frantumò ancora..

< mi dispiace > disse solo.. gli sorrisi tra le lacrime..

< è stata bello.. ma in fin dei conti sono solo 24 ore.. le supereremo in fretta.. > mentire e mentire… lo vidi deglutire a vuoto e annuire poco convinto…

< e poi tu hai Tayler.. ti vuole bene e ti sarà vicino > c’era fastidio nella sua voce.. sorrisi abbassando gli occhi, asciugandoli con una mano.. basta piangere per ora.. rialzai il viso..

< e tu hai Elena – schioccò la lingua come infastidito – e se ti troverai con l’acqua alla gola c’è sempre Tanya, non vedrà l’ora di dimostrare che aveva ragione.. che lei è meglio di me.. > tentai di sdrammatizzare, ma il veleno nella mi voce era troppo evidente.. portò una mano sul mio viso..

< non le permetterei mai una cosa simile.. Tanya non è niente in confronto a te.. > gli sorrisi grata.. lo vidi avvicinare il viso al mio.. chiusi gli occhi.. se una parte di me implorava perche non mi baciasse, perche non infliggesse al mio cuore quest’altra ferita, l’altra parte agognava sentire ancora quelle labbra.. per l’ultima volta.. mi sfiorò la fronte con un bacio delicato, per poi sfiorare le mie palpebre,  le gote e poi le guance, l’angolo delle labbra.. esitò.. e io gli andai incontro.. portai le mani ai suoi capelli.. come avevo fatto tante volte in questa giornata infinita… fu un bacio dolce, delicato.. e allo stesso tempo profondo.. un bacio d’addio.. mi stringeva forte, quasi non volesse lasciarmi andare via.. mi staccai lentamente dalle sue labbra tenendolo ancora stretto a me.. i suoi occhi erano tristi e lucidi.. gli sorrisi…

< sarà meglio rientrare.. – feci per staccarmi definitivamente da lui ma non me lo permise.. stringendomi ancora più forte.. – Damon.. >

< solo un altro po’… domani saremo entrambi talmente chiusi in noi stessi, da non permettere che nessuna emozione trapeli dai nostri sguardi o dalle nostre parole… - mi carezzò il viso fissandomi negli occhi.. – e non mi guarderai più cosi.. come se fossi la cosa più importante del mondo, e io non mi sentirò più così, come se lo fossi.. > nascosi il viso nel suo collo perché la smettesse di leggermi dentro, e lui mi strinse forte, carezzandomi i capelli, baciandoli di tanto in tanto.. la discoteca era ormai chiusa, il tempo scorreva senza che nessuno dei due accennasse a lasciare andare l’altro… poi aprì gli occhi e vidi le prime luci dell’alba fare capolino dalle cime degli alberi.. mi scostai da Damon.. privai il mio viso e i miei occhi di qualunque espressione, il mio cuore rallentava i suoi battiti.. lo fissai tranquilla, e lui mi fissò leggermente ironico.. avevamo tirato su le maschere..

< il sole è sorto, ed è tornata la realtà > mormorai tranquilla.. lo vidi annuire.. e in un lampo sparire dalla mia vista.. il mio cuore emise un ultimo battito sordo.. per poi tacere..

Salì gli scalini di casa lentamente.. ma udì dei rumori come di qualcosa che veniva sbattuta al muro..spalancai la porta e davanti ai miei occhi apparve una scena che la vecchia Kris trovò quasi divertente.. la mia famiglia riunita in salone, compresi i Denali, i due Salvatore e Elena, che mi fissavano, e questo poteva anche essere ok se non fosse che mio padre serrava una mano sulla gola di Damon, che aveva sbattuto al muro sollevandolo di qualche centimetro dal suolo, ringhiando come un pazzo.. annuì come annoiata e parlai togliendomi la giacca e avanzando verso di loro..

< vedo che il tuo animo da principessina e venuto a galla un’altra volta.. mi tocca sempre salvarti.. > il mio tono di voce fu talmente cinico e carico di ironia fece si che tutti mi guardassero sbalorditi, compreso mio padre che però non accennava  a lasciare Damon..

< ma non eravamo d’accordo perché non mi chiamassi più principessa?? > disse Damon a fatica.. ghignai..

< infatti ti ho chiamato principessina.. – alzò gli occhi al cielo – ora caro papino, posso sapere cosa ti ha fatto Biancaneve per farti infuriare?? > mi sarei data da sola una pacca sulla spalla per le  mie doti recitative..

< non voleva dirmi dov’eri e quando gli ho chiesto cosa fosse successo mi ha risposto che non mi riguardava, e io.. >

< ha ragione! – lo interruppi e lui mi fissò stupito – non ti riguarda.. so che sei preoccupato per me ma sono grande abbastanza per gestire la mia vita – non avevo parlato in tono duro,  solo tremendamente indifferente.. vidi mio padre allentare lentamente la presa e lasciare Damon che si massaggiò la gola poggiandosi al muro.. – tre salvataggi.. in poco più di una settimana.. sei proprio sfigato.. > mi fissò ghignando..

< solo da quando vi ho trovati sul mio cammino.. > mi disse oltrepassandomi e andandosi a versare uno scotch, per tracannarlo tutto in un sorso.. tornai a guardare mio padre.. poi lo oltrepassai dirigendomi al piano di sopra..

< vado di sopra a lavarmi.. ho scuola tra poco.. zia – dissi rivolgendomi ad Alice – fammi trovare i vestiti sul letto e l’indosserò ma non ho voglia delle tue torture.. ho mal di testa.. > ero arrivata a metà scala quando udì il sussurro soffocato di mia madre..

< Kris il tuo cuore.. > non mi fermai.. continuai a camminare verso la mia camera..

< è tornato al suo posto > mormorai un secondo prima di chiudermi la porta alle spalle..

Mi lavai con calma.. la notte insonne si stava facendo sentire, ma essendo vampira potevo sopportare anche molto più tempo senza dormire.. uscita dal bagno trovai i vestiti sul letto.. una maglia lunga con maniche a tre quarti, bianca a righine nere.. un jeans nero attillato con delle cerniere nelle tasche e nei polpacci, mezzi stivaletti grigi con tacco alto, giacca grigia, borsa a tracolla grigia.. indossai tutto velocemente e poi misi gli orecchini a forma di rosa neri, un anello di acciaio annerito a forma di rosa con una goccia rossa, la collana con lo stemma di famiglia, il mio orologio,e un bracciale nero con disegnata una zip dorata.. asciugai i capelli lasciandoli morbidi e liberi sulle spalle.. indossai gli occhiali scuri e scesi al piano di sotto..

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in cucina trovai Nes, Jacob, Elena, Stefan e Damon.. ovviamente!!

< buongiorno raggi di sole.. cane!! – saluto a Jacob – madamigella – saluto a Damon.. – tutti cosi mattinieri?? E dove sono tutti?? > chiesi strappando un toast appena imburrato dalle mani di Jake e addentandolo ignorando le sue proteste.. mi diressi verso la macchinetta del caffè versandomene una tazza.. mi poggiai al bancone della cucina e lo sorseggiai lentamente..

< oggi iniziamo la scuola anche noi.. la tua famiglia e un pò a caccia e un pò in viaggio per il centro commerciale di seattle  > mi disse Elena un po’ titubante.. sicuramente Damon le aveva già raccontato tutto.. non permisi al mio cuore di sussultare a quel pensiero..

< Noi?? > chiesi nascondendo il viso dietro la tazza, aspettandomi il peggio..

< si.. io, Stefan e.. Damon > annui indifferente.. voltandomi e versando altro caffè..

< come avete intenzione di arrivarci?? – chiesi voltandomi – la mia macchina è off- limits.. > dissi ghignando..

< kris non ti sembra di essere un tantino egoista.. > mi chiese Nes, ghignai..

< possessiva più che altro.. – lieve fitta al cuore, avevo detto a lui quella frase solo il giorno prima.. – solo io posso guidare la mia macchina e la mia moto.. > finì ..

< non preoccuparti.. tuo zio ci presta la sua BMW m3 > intervenne Stefan..

< bene.. ci vediamo lì > posai la tazza e mi incamminai verso il garage.. mi seguirono.. Damon montò al posto di guida della BMW, Elena e Stefan dietro, io salì sulla mia moto, indossando il casco, e Nes e jacob sulla mini rosa..  partimmo tutti alla pari..  ma in breve li superai, spingendo la moto al massimo.. chissà, forse inconsciamente speravo di sfracellarmi al suolo.. magari quel dolore sordo nel mio petto si srebbe estinto.. era una cosa strana.. se un piatto o un bicchiere cadono a terra senti un rumore fragoroso.. lo stesso succede se una finestra sbatte, se si rompe la gamba di un tavolo o se un quadro si stacca dalla parete. Ma il cuore, quando si spezza, lo fa in assoluto silenzio. Data la sua importanza, ti verrebbe da pensare che faccia uno dei rumori più forti del mondo, o persino che produca una sorta di suono cerimonioso, come l’eco di un cembalo o il rintocco di una campana. Invece è silenzioso, e tu arrivi a desiderare un suono che ti distragga dal dolore..

ma non c’e nessun suono, e l’unica cosa che posso fare e tentare di riattaccare i cocci, ma non sarà mai più uguale a prima.. arrivo al parcheggio della scuola.. ci sono poche macchine.. Tayler non c’è ancora.. mi sfilo il casco.. restando seduta sulla moto.. lo sguardo perso nel vuoto.. i momenti con Damon, mi scorrevano davanti agli acchi… no.. non sarei guarita.. non tanto facilmente.. una lacrima disobbediente mi riga una guancia..

ma non avrei permesso ad altre lacrime di fare altrettanto.. ero pur sempre la regina dei ghiacci.. asciugo velocemente la guancia.. in tempo per vedere la Bmw e la mini rosa parcheggiare.. metto il cavalletto e scendo.. avviandomi all’entrata senza aspettarli.. Nes e Jacob non l’avranno amale.. mi conoscono.. e degli altri per il momento voglio prendermi il lusso di infischiarmene..

< ehi Kris.. > mi sento chiamare non mi volto e mi fermo al mio armadietto.. lo sento vicino a me..

< ciao Tayler.. > dico senza guardarlo, prendendo i libri che mi servono..

< sembri di malumore > mi fa notare..

< ho solo dormito poco… > lo guardo e vedo che il suo sguardo si è fatto comprensivo.. è un ragazzo intelligente e come tale capisce tutto in fretta..

< capito.. beh io vado ho biologia.. tu?? > adoro questo ragazzo.. un altro avrebbe fatto domande su domande.. lui invece cambia discorso.. mi sfugge un sorriso..

< trigonometria.. – campanella – ed è meglio che mi sbrighi. Senderson non vede l’ora di mettermi in punizione.. odia che sia più intelligente di lui.. > dico ghignando.. e lui ride..

< ok.. a dopo.. > mi schiocca un bacio sulla guancia e si allontana.. scuoto la testa avviandomi alla mia lezione.. quando arrivo il prof. Ancora non c’è e io mi accomodo al mio posto.. l’ultimo banco e ovviamente sono sola.. il prof. entra salutando…  poggio un quaderno sul banco tanto per far finta di seguire.. fortunatamente, non ho lezione in comune con nessuno dei tre nuovi arrivati, inizio a scarabocchiare sul quaderno fingendo di prendere appunti.. pian piano mi accorgo di stare disegnando delle note su un pentagramma immaginari.. accompagno delle parole.. componendo una canzone, triste e amara…

< signorina Cullen.. com’è che io ho smesso di parlare da 5 minuti e lei ancora scrive??? > alzo gli occhi fissando l’orologio sulla lavagna.. ghigno..

< e lei perché ha smesso di parlare da 5 minuti se c’è ancora mezz’ora di lezione?? > mi sembra quasi vedere il fumo uscirgli dalle orecchie mentre la classe si ammutolisce.. si avvicina come un toro verso di me strappandomi il quaderno di mano… il suo viso sbianca leggendo.. gli appunti dettagliati della sua breve lezione, scritti negli intervalli tra una strofa e un'altra. La canzone è già al sicura nella mia borsa..

< soddisfatto?? - mi alzo mentre lo chiedo e prendendo le mie cose mi avvio verso la porta, - può tenerli.. chissà magari impara qualcosa.. > e lascio l’aula… mi avvio spedita verso l’aula di musica.. dovevo provare quella canzone.. apro la porta.. l’aula è vuota.. entro e mi dirigo verso il piano.. provo un paio di note scoprendolo accordato.. tiro fuori il foglio mettendomelo sotto gli occhi.. anche se non ne ho bisogno.. sgombero la mente, porto le mie mani sui tasti e mi perdo nella mia composizione..

Something always brings me back to you.
It never takes too long.
No matter what I say or do, I still feel you here ’till the moment I’m gone.

You hold me without touch.
You keep me without chains.
I never wanted anything so much than to drown in your love and not feel your rain.

Set me free, leave me be. I don’t want to fall another moment into your gravity.
Here I am and I stand so tall, just the way I’m supposed to be.
But you’re on to me and all over me.

You loved me ’cause I’m fragile.
When I thought that I was strong.
But you touch me for a little while and all my fragile strength is gone.

Set me free, leave me be. I don’t want to fall another moment into your gravity.
Here I am and I stand so tall, just the way I’m supposed to be.
But you’re on to me and all over me.

I live here on my knees as I
Try to make you see that you’re
Everything I think I need here on the ground.
But you’re neither friend nor foe though I
Can’t seem to let you go.
The one thing that I still know is that you’re keeping me down
You’re keeping me down, yeah, yeah, yeah
You’re onto me, onto me and all over

Something always brings me back to you
It never takes too long

 Gravità

Qualcosa mi riporta sempre indietro da te
Non ci vuole mai troppo tempo
Non importa quel che dico o faccio, sento ancora che sei qui fino a quando non me ne vado

Mi stringi senza toccarmi
Mi trattieni senza catene
Non ho mai voluto niente così tanto come voglio annegare nel tuo amore senza sentire la tua pioggia.

Lasciami libera, lasciami stare. Non voglio cadere un altro momento nella tua gravità
Sono qui e resto a testa alta proprio come ci si aspetta da me
Ma tu mi hai scoperta e sei ovunque intorno a me

Mi hai amata perché sono fragile
Mentre pensavo di essere forte
Ma tu mi tocchi per un istante e tutta la mia fragile forza se n’è andata

Lasciami libera, lasciami stare. Non voglio cadere un altro momento nella tua gravità
Sono qui e resto a testa alta proprio come ci si aspetta da me
Ma tu mi hai scoperta e sei ovunque intorno a me

Sono in ginocchio mentre
Cerco di farti vedere che tu sei
Tutto ciò di cui penso di aver bisogno al mondo
Ma tu non sei né un amico né un nemico, nonostante
Io pare che non riesca a lasciarti andare.
L’unica sola cosa che so è che mi tiri giù
Mi tiri giù,
mi hai scoperta, mi hai scoperta e sei ovunque

Qualcosa mi riporta sempre indietro da te
Non ci vuole mai troppo tempo

 

 

E canto come se stessi cantando per lui.. perché sto cantando per lui.. dirgli con questa canzone quello che provo, che ho provato e che proverò… ma non posso.. lui non è mio, ne mai lo sarà.. non sarà mai libero da ciò che prova per Elena.. e io non sarò mai libera di ciò che provo per lui.. le ultime note si espandono per l’aula, e alle mie spalle sento qualcuno applaudire..

 

 

 

 

 

 

Buonasera Damoniette… =)

E allora.. buona notizia: l’ispirazione è tornata…

Brutta notizia: Damon e kris si sono lasciati… era necessario.. ma non disperate troppo.. ;)..

Precisazione.. il monologo interiore di Kris sul rumore silenzioso di un cuore che va in frantumi non mi appartine.. è trtto dal libro “cercasi niki disperatamente” di Moccia, che non amo particolarmente come scrittore ma mi piacciono alcune sue espressioni..

La canzone è di sara bareilles e i più ferrati in materia sanno che fa parte delle canzoni del secondo episodio della prima stagione di the vampire diaries.. precisamente la scena del primo bacio tra elena e Stefan da cui è tratta anche la frase.. “ il sole e sorto ed è tornata la realtà”…

Ringrazio come sempre chi mi segue, chi preferisce e ricorda la mia storia.. un grazie speciale va alle mie care recensioniste.. grazie davvero…

Risposte alle recensioni:

Phoebe09: non picchiarmi.. questa fase era necessaria.. spero che il capitolo ti piaccia lo stesso.. fammi saper.. baci =)

_Nalushka_: ciao cara… si infatti io e con la tecnologia ho un rapporto di amore odio bellissimo.. =) come vedi Kris è tornata un po’ ad essere cinica e stronza, prima lo era a causa del segreto sulla sua doppia identità.. ora per un amore andato male.. non ti dico niente su un possibile lieto fine..  ;) spero solo di non deluderti.. fammi sapere.. un bacio a presto..

Kairi Skywalker: ciaoooo.. temo di doverti lasciare col fiato sospeso ancora.. ma il capitolo di una fan fiction senza suspense è come una ciambella senza buco.. senza senso.. hihihi.. sono fusa stasera non farci troppo caso.. sono contenta che tu recensisca e spero che continuerai a farlo.. un bacio.. al prossimo cap..

 

 

Spoileeeeer…

Mi voltai di scatto.. sgranando gli occhi guardando chi stava applaudendo.. smise e riportò le braccia lungo i fianchi avanzando verso di me.. resi di nuovo la mia espressione impenetrabile..

< come mai qui?? > chiesi indifferente..

< è una bellissima canzone l’hai scritta tu?? > chiese ignorando la mia domanda.. ghignai..

< non è buona educazione rispondere a una domanda con un'altra domanda > rise..

 

 

 

 

 

Chi è?? Vediamo chi indovinaaaaaaaaaa.. baci al prossimo cap… =*

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 20
*** Pericolo!! ***


                                       

Pericolo!!

Mi voltai di scatto.. sgranando gli occhi guardando chi stava applaudendo.. smise e riportò le braccia lungo i fianchi avanzando verso di me.. resi di nuovo la mia espressione impenetrabile..

< come mai qui?? > chiesi indifferente..

< è una bellissima canzone l’hai scritta tu?? > chiese ignorando la mia domanda.. ghignai..

< non è buona educazione rispondere a una domanda con un'altra domanda > rise..

< no hai ragione.. tu e Damon siete bravissimi nello sviare domande con monosillabi, mezze risposte ironiche.. dovrei imparare da voi.. > non sapevo se ero capace di parlare di Damon proprio con lei..

< non è una cosa che puoi imparare è un dono di natura – la vidi annuire ridendo – perché sei qui Elena?? > chiesi tranquilla.. la vidi fare spallucce..

< in classe mi annoiavo.. non ci sono più abituata.. cosi sono uscita.. ho sentito la musica e sono entrata.. sei davvero bravissima.. ci hai lavorato molto?? > risi di cuore..

< all’incirca mezz’ora.. > dissi vedendola sgranare gli occhi stupito..

< accidenti.. > annuì stancamente..

< mi sentivo particolarmente ispirata > la vidi annuire e abbassare gli occhi.. lo sentivo.. c’era una discussione che non volevo affrontare, tantomeno con lei alle porte..

< Damon mi ha lasciato intuire qualcosa.. ma non mi ha raccontato come sono andate le cose.. tu potresti?? > la fissai negli occhi.. non ero arrabbiata con lei.. perché avrei dovuto??

< lui è innamorato di te.. e sai.. è parecchio difficile iniziare una qualche relazione su queste basi.. quindi ho deciso di chiuderla ora.. non soffrirà nessuno > a parte me.. sospirò stancamente..

< mi dispiace!! > la fissai arcuando un sopracciglio..

< e di cosa?? Di essere.. – cercai il termine adatto – amabile?? - scoppiò a ridere – non è colpa tua.. in realtà credo sia colpa di Stefan – smise di ridere corrucciando le sopracciglia confusa – si perché l’innamoramento di Damon sembra essere legato a doppio filo col suo.. se volessi potrei far innamorare Stefan di me cosi il corvaccio non avrebbe via di scampo.. > la fissai per un momento, e poi scoppiammo a ridere entrambe.. no non potevo essere arrabbiata con Elena…

< chissà forse hai ragione tu.. resto comunque dell’idea che Damon sia un idiota > disse sedendosi al mio fianco.. la fissai con approvazione..

< mi trovi d’accordo sorella.. > battemmo lievemente i pugni.. in segno d’affetto.. poi il suo viso torno serio..

< stefan ha provato a parlargli.. ma lui l’ha mandato al diavolo dicendo che non né voleva parlare.. > annuì

< si beh.. nemmeno io ne voglio parlare. Quindi – sentì la campanella suonare, e mi alzai prendendo la mia borsa, e lei mi seguì – vado ha lezione.. tu cos’hai?? > la vidi pensarci su un momento..

< biologia.. > sorrisi..

< anche io guarda caso.. prendiamo la tua borsa e andiamo insieme.. > ero arrivata quasi alla porta quando mi ricordai il foglio con la canzone lasciato sul pianoforte.. mi voltai verso il piano forte e notai che il foglio era sparito.. mi riavvicinai al piano guardando ovunque anche li attorno, ma c’era poco da fare.. il foglio era sparito.. non che mi servisse.. solo non volevo che qualcun altro lo trovasse..

< hai dimenticato qualcosa?? > mi chiese Elena sulla soglia.. allargai il mio scudo per percepire le coscienze nelle vicinanze, pensando che avrei potuto farlo anche prima, ma percepì solo il brusio di tutti i ragazzi che stavano cambiando classe.. alla fine sbuffai sconfitta e seguì Elena.

Il resto delle ore passò velocemente, trascorsi la pausa pranzo con Elena, Stef, Nes, Jacob e Tayler.. Damon fece solo una fugace apparizione, rubandomi delle patatine dal piatto, e scambiandoci frecciatine di tanto in tanto.. una cosa che avevo notato era che entrambi evitavamo accuratamente di guardarci negli occhi.. per quanto bravi a fingere con gli altri, non potevamo mentire a noi stessi, io lo amavo, lui era attratto da me.. un paio di volte sorpresi Tay a lanciarci occhiate curiose.. poi Damon scomparve, mentre io finivo di mangiare contro voglia.. mentre il mal di testa ancora mi attanagliava il cervello.. arrivò l’ora di tornare a casa e Stefan mi affiancò quando ero accanto alla moto…

< Kris sicura di stare bene?? Sei pallidissima.. > lo fissai stanca..

< sono un vampiro, il bianco gesso e nel mio DNA. Comunque – lo interruppi prima che potesse replicare – ho solo mal di testa.. intendo fiondarmi sul letto appena arrivata a casa per rialzarmi solo domattina.. > lo vidi annuire..

< fammi un favore.. non correre come questa mattina. > lo fissai ghignando, misi il casco e montai sulla moto.. partimmo insieme.. la BMW dietro di me, e la mini dietro ancora.. mi limitai a stare davanti, non andando troppo veloce.. eravamo in prossimità della stradina che portava a villa Cullen quando ebbi la sensazione che mille schegge di vetro mi perforassero la testa.. un dolore acuto e perforante che sembrava capace di farmi esplodere il cervello.. persi il controllo della moto, schiantandomi con essa contro un albero.. venni sbalzata ritrovandomi sull’asfalto, in ginocchio.. riuscì in qualche modo a togliere il casco, ma il dolore non cessava.. mi tenevo le mani premute sulle orecchie che mi fischiavano impazzite.. urlavo e mi dimenavo quando ad un tratto udì qualcuno parlarmi e stringermi… non riconobbi chi fosse ero troppo confusa…

< kris.. kris.. ascoltami.. > una fitta più forte mi trafisse il cervello.. urlai..

< fa male > mi lamentai.. lacrime di dolore mi scorrevano sul viso senza che potessi fermarle..

< lo immagino.. ma davi ascoltarmi… devi sollevare gli scudi… non sei tu.. qualcuno ti attacca.. ne sento la presenza.. ma non riesco a localizzarlo.. alza gli scudi.. > tentai di dargli ascolto ma non avevo forze non riuscivo a concentrarmi..

< non posso.. > singhiozzai..  mi sentì scuotere..

< guardami.. forza apri gli occhi.. – volevo fare come mi diceva ma non riuscivo.. – dannazione Gattina tira fuori le unghie > fu quella frase a farmi spalancare gli occhi.. e sprofondai in due occhi blu profondi, e imploranti.. Damon.. zaffiri e smeraldi si persero l’uno nell’altro..

< alza gli scudi – mi disse lentamente mentre io gemevo per una nuova fitta – e il dolore passerà.. te lo prometto > con lo sguardo perso nel suo.. presi un respiro profondo tentando di isolare il dolore quel tanto che mi permettesse di concentrarmi e alzare le barriere fisiche e mentali.. non fu semplice.. quella nuova forza tentava di abbattere le mie resistenze.. ma alla fine, urlando per lo sforzo.. riuscì ad attivare del tutto il mio potere…. Caddi inerme tra le braccia di Damon.. che mi strinse forte,

carezzandomi i capelli, mormorando parole di conforto.. lo strinsi forte approfittando dell’occasione…

< sono stanca.. > mormorai.. mi prese tra le braccia mettendosi in piedi e cominciando a camminare..

< allora dormi.. per questa volta ti salvo io.. > mi sfuggi un sorrisetto a occhi chiusi, poi mi abbandonai al sonno..

Come ogni volta, riaprire gli occhi fu uno sforzo immane.. era una fortuna che i miei sonni non fossero mai popolati da sogni.. altrimenti sarei stata ancora più confusa.. la stanza era avvolta dalle tenebre.. e benché la stanza fosse grande.. mi chiedevo come fosse possibile che la mi intera famiglia, i Denali, i licantropi, Nahuel, Stefan, Elena e Damon ci entrassero tutti..  ghignai stancamente nel buio..

< riunione di condominio?? > mi si avvicinò il nonno..

< come ti senti?? > chiese esaminandomi..

< come se mi avessero preso a martellate la testa.. > lo vidi annuire nel buio..

< qualunque cosa sia stata, ti ha perforato i timpani e hai avuto anche una lieve emorragia dal naso.. ora però le lesioni sono guarite.. qui c’è un po’ di sangue.. – disse porgendomi una tazza – bevilo tutto e sono sicuro che dopo ti sentirai ancora meglio.. > annui provando a mettermi seduta ma il mio corpo non mi rispondeva.. ero troppo debole…

< dovresti aiutarmi a mettermi seduta.. > subito due braccia mi cinsero.. sollevandomi e adagiandomi di schiena su qualche cuscino.. il mio papà.. che prese anche la tazza dalle mani del nonno aiutandomi a bere.. man mano che bevevo mi sentivo più forte.. e verso gli ultimi sorsi riuscì a fare da sola.. una volta finito mi leccai le labbra e posai la tazza..

< bene.. ho dormito.. sono guarita.. mi sono nutrita.. qualcuno può spiegarmi che diavolo è successo? > sull’ultima parola avevo ringhiato.. vidi mio padre sospirare..

< non lo sappiamo. Alice non ha visto niente, nemmeno te che ti schiantavi contro un albero. Damon, Stefan e Elena affermano di aver sentito un enorme ondata di potere. Ma non sono riusciti a localizzare da dove partisse.. > lo fissai calma..

< se si parla di potere, non abbiamo a che fare con un vampiro della nostra razza.. ma della loro! - lo vidi annuire e io scostai le coperte alzandomi – quanto ho dormito?? > se il vampiro aveva qualche ora di vantaggio forse riuscivo a trovarlo..

< tre giorni.. > mi rispose papà e io mi voltai a guardarlo scioccata… per poi ricadere sul letto seduta..

< questo complica le cose.. > mi fissai le gambe notando che fossero fasciate da un Jeans chiaro.. sopra indossavo una felpa grigio chiaro abbondante, e notai di fianco al letto degli stivaletti di lana grigi, bassi con suola di gomma… li presi e li indossai..

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< zia Alice mi meraviglio di te.. un abbigliamento sportivo.. e che è successo?? > scoccai un occhiata divertita alla diretta interessata che sbuffò..

< nipote degenere sono stata costretta a farlo, perche nelle mie ultime visioni ho visto che hai molta voglia di correre.. > ghignai..e inavvertitamente i miei occhi incrociarono i Suoi occhi blu.. il ghigno si spense ma non abbassai lo sguardo..

< grazie per quello che hai fatto.. – lo vidi sorridermi, un vero sorriso, e scuotere la testa come a dire “di niente”, il mio cuore sussultò, e tutti nella stanza poterono udirlo – 3 a 1.. beh dai a questo ritmo in un paio di secoli c’è la farai a sdebitarti. > scoppiarono tutti a ridere, ero riuscita a distrarli, tutti tranne Damon che continuava a fissarmi intensamente, decisi di distogliere lo sguardo prima di rischiare di saltargli addosso.. mia madre e Nessi mi si erano avvicinate  mi abbracciarono forte, felici che io stessi di nuovo bene.. fu un singhiozzo a farci scostare.. puntammo tutti gli occhi su Alice di cui gli occhi si erano fatti vacui. Stava avendo una visione..

< una festa, gente che balla, sono tutti felici ma.. c’è una presenza oscura.. vedo maschere macchiate di sangue.. > vidi Jasper passarle un quaderno e una penna.. su cui lei inizio a disegnare automaticamente.. quando i suoi occhi tornarono di nuovo vigili la penna si fermò.. fissò il disegno per poi voltarlo verso di noi.. si vedevano persone ballare con vestiti sfarzosi e maschere sui visi, uno striscione risaltava sulle loro teste.. “BALLO IN MASCHERA D’AUTUNNO Benvenuti alla Forks High School”.. merda…

 

 

 

 

 

Buongiorno carissime… sono riuscita ad aggiornare.. purtroppo dalla prossima settimana in poi avrò ancora meno tempo.. ma spero di riuscire ad aggiornare una volta a settimana.. siete sempre troppo gentili e ringrazio sempre chi segue, preferisce e ricorda la mia storia.. un bacio grande a chi recensisce.. vi adoroooooooooo…

Risposte alle recensioni..

Phoebe09: e si cara.. ti sei sbagliata.. Tanya non centra proprio.. e solo capace di far danni… cmq  sono felicissima che il cap ti piace e spero ti piaccia anche questo.. sei un tesoro.. grazie.. baci al prossimo cap..

Sofi_Dmf_Cullen: cara più presto di così non riesco a fare purtroppo.. sono felice che la mia storia ti piaccia.. continua a seguirmi.. baciiiiii..

Whiteroses: ciao cara.. la tua recensione mi ha veramente fatto felice.. e mi lusinghi.. sano felice che ciò che scrivo ti piaccia.. ma per Kris e Damon ci vorrà ancora qualche cap.. continua a seguirmi.. ancora grazie.. un bacione…

_Nalushka_: carissima.. sei troppo forte.. =) come hai detto tu Kris è molto simile al padre.. non potendo sfogarsi a parole si sfoga con la musica.. ma per mio modesto parere non è kris a dover crescere.. bensì Damon.. ora ti saluto che devo scappareeeeeeeee.. baciiiiii..

 

Niente spoiler sono troppo di fretta baciiiiiiii… al pross cap… ciaooooo

 

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Capitolo 21
*** Rivelazioni!! ***


              

Rivelazioni!!

< non se ne parla nemmeno.. non andrai a quella festa!! > mia madre stava urlando contro Nes.. io avevo lasciato perdere il mio proposito di una corsetta nel bosco.. i nuovi sviluppi prevedevano una tattica difensiva.. in teoria io e Nes accompagnate da Nau e Jacob saremmo dovute partire per Rio e unirci alle amazzoni in modo di essere al sicuro.. Nes litigava con i miei da mezz’ora.. ci eravamo trasferiti in salotto..io ero seduta sulla mia poltrona.. Damon era pigramente seduto sul bracciolo accanto a me.. non mi sfiorava neanche, ma la sua vicinanza era comunque confortante..

< .. vedi? Tua sorella non si sta lamentando.. sono sicuro che è d’accordo con noi.. non è vero kris?? > sollevai lo sguardo puntandolo in quello dorato di mio padre…   gli feci un mezzo sorriso..

< per quanto anche io vorrei che Nes si tenesse fuori da tutto questo.. non sarò io ad imporglielo.. ne voi.. separarci non è la soluzione giusta… > vidi il viso di mio padre farsi ancora più cereo..

< e quale sarebbe allora la soluzione secondo te?? > mi urlò contro.. non era arrabbiato aveva solo paura che tutto ciò che ha di più caro gli venisse portato via..

< combattere… insieme.. come la famiglia che siamo… lupi inclusi.. i Denali, i salvatore ed Elena non sono costretti > Eleazar si fece avanti fissandomi con un sorrisetto di scherno..

< mi offendi nipote se parli cosi.. siete la nostra famiglia.. e ci batteremo per voi.. > gli andai incontro..

< so che volete farlo.. ma non è giusto.. avete già perso Irina a causa nostra.. non voglio che perdiate qualcun altro.. > mi carezzò il viso..

< è per questo che combattiamo.. non vogliamo perdere nessun’altro.. > gli sorrisi grata voltandomi poi verso il trio delle disgrazie..

< voi non avete nessun obbligo.. vi suggerisco di lasciare la città.. con la vostra capacità di mettervi nei guai sareste solo d’intralcio… > per quanto il cuore mi piangesse all’idea che se ne andassero, che se ne andasse. Era meglio cosi sarebbero stati al sicuro..

< puoi scordartelo.. – intervenne Damon.. mi voltai a fissarlo.. mi guardava duramente. – non e la tua famiglia ad essere in pericolo.. sei tu.. è te che hanno attaccato.. e se davvero i responsabili saranno qui a Forks io sarò qui per poter strappare i loro cuori.. >  il suo sguardo era talmente feroce e crudele che fece indietreggiare di qualche passo i presenti alle mie spalle.. ma non me.. il suo sguardo e le sue parole fecero correre un brivido lungo la mia schiena.. e non di paura.. il mio cuore emise due battiti sordi.. distolsi lo sguardo respirando profondamente per riprendere il controllo e rimettermi la mia maschera di indifferenza.. tornai a fissarlo seria.. strinsi forte i pugni per mantenere il controllo..

< non è un tuo problema mi sembra.. se ci rifletti non ti conviene restare..  – mi fisso confuso, attendendo che mi spiegassi.. – se resti.. Stefan e Elena resteranno.. e tra tutti noi Elena è la più vulnerabile.. davvero la metteresti in pericolo??? - sussultò come se l’avessi colpito ma non distolse gli occhi dai miei – e se anche tu restassi e loro partissero sopporteresti la sua lontananza?? Non penso proprio.. quindi ti ripeto.. lasciate la città.. io e la mia famiglia non siamo affar vostro.. > non gli diedi tempo di rispondere..gli voltai le spalle per riprendere lucidità lontana dai suoi occhi e per continuare a discutere con i miei.. ma mi senti afferrare e voltare bruscamente.. era di fronte a me, mi teneva ferma per le braccia e respirava affannosamente..

< scordatelo.. avrò anche accettato che tu mi lasciassi.. ma non mi allontanerò da te lasciandoti nei guai.. Elena e Stefan sanno pensare a loro stessi, e decidono da soli se restare o meno.. ma io resto in qualunque caso.. se dovesse succederti qualcosa.. > le parole gli vennero meno mentre io lo fissavo sconvolta per quello scatto improvviso.. dovetti fare forza su me stessa per non esprimere la gioia che quelle parole mi avevano provocato.. riuscì a mantenere il controllo.. sentì tutti trattenere il respiro  in attesa di una mia reazione.. lui compreso.. non potevo cedere.. lui doveva salvarsi..

< se questo è il tuo modo per dirmi che tieni a me.. è tardi.. la tua occasione l’hai persa.. non ti voglio tra i piedi Damon.. – dissi dura divincolandomi dalle sue braccia.. – tu non c’entri qui.. e loro nemmeno – indicando suo fratello e Elena.. – se il tuo discorsetto doveva farmi chissà quale effetto.. beh mi dispiace.. hai fallito.. > feci di nuovo per allontanarmi ma lui mi bloccò ancora.. mi divincolai scagliandolo contro il muro.. si rialzò venendomi di nuovo addosso bloccandomi contro la parete opposta..

< dimentichi una cosa Gattina.. io e te siamo uguali.. capisco quando fingi.. e che tu lo voglia o meno.. io resterò qui.. combatterò al tuo fianco.. ti proteggerò.. non importa quanto crudeli saranno le tue parole - si avvicinò al mio orecchio per sussurrare - qualcosa ti riporta sempre indietro da me. Non ci vuole mai troppo tempo!  - lo fissai sconvolta.. erano le parole della mia canzone.. lui aveva sentito, lui sapeva.. il mio cuore aveva preso a battere frenetico.. lui sorrise udendolo – così gattina.. non puoi nascondermi chi sei… non lo permetterò > si avvicino al mio viso per lasciarmi un caldo bacio all’angolo delle labbra.. che mi turbò nel profondo, chiusi gli occhi sopraffatta, e quando li riaprì.. vidi la sua figura che rapidissima usciva dalla porta, chiudendosela alle spalle.. mi lasciai scivolare contro il muro.. le gambe non mi reggevano più.. Nes mi si avvicinò.. sorridendomi calma.. si inginocchiò al mio fianco.. apri e chiusi la bocca un paio di volte incapace di parlare..

< restiamo anche noi… - senti dire a Stefan mentre ancora sotto shock tentavo di respirare – non idea di cosa pensiate ma per noi voi siete importanti.. ci avete protetti, aiutati, confortati e sostenuti molte volte da quando siamo qui.. per come la vedo io questo è il comportamento che si usa con i familiari e gli amici… e noi abbiamo intenzione di fare altrettanto per voi… > probabilmente in un altro momento lo avrei ringraziato, ma le parole di Damon risuonavano prepotenti nella mia mente.. che diavolo voleva dire?? Lui non mi amava.. allora perché rischiare la vita di Elena per la mia??? Mi presi la testa tra le mani, ero ancora debole, e questi pensieri mi facevano solo venire il mal di testa.. respirare profondamente non serviva.. non riuscivo a riprendere il controllo di me stessa.. quel dannato vampiro sapeva sempre cosa dire per farmi andare fuori di testa…

< se per forza dovrete restare qui – senti dire a mio padre con voce sommessa e sconfitta – non andrete da sole… verremo tutti al ballo.. vi faremo da chaperon o quel che ma saremo tutti insieme… > alzai il viso verso di lui che si era inginocchiato accanto a me per sollevarmi tra le sue braccia, iniziando a camminare verso il divano, su cui si sedette facendomi accoccolare al suo petto.. lo strinsi forte, tentando di trarre conforto dal suo amore.. ma ero troppo confusa, non capivo niente.. e ben presto avvolta in quell’abbraccio paterno, mi abbandonai al sonno.

Quando riaprì gli occhi, mi accorsi di essere ancora nella stessa posizione di prima,  sentivo zio Jasper parlare di strategie.. erano ancora tutti presenti anche Damon era tornato,  avvertivo la sua presenza alle mie spalle, e il suo sguardo puntato su di me.. presi un bel respiro… stringendomi ancora al mio papà.. mi strofinai gli occhi..

< che ore sono?? > chiesi con voce impastata dal sonno.. papà mi bacio i capelli e poi la fronte..

< sono le 17 passate.. non hai fame??? > in risposta alla sua domanda si senti il mio stomaco brontolare.. sentì qualcuno ridere..

< solo un pochino.. vado a cercare qualcosa da mangiare.. > feci per alzarmi ma mio padre mi trattenne abbracciandomi forte, portando le labbra al mio orecchio.. lo strinsi forte avvertendo la sua angoscia. Gli diedi accesso ai miei pensieri e io entrai nei suoi..

- cosa ti preoccupa?? – avvertì le sue braccia stringermi di più..

- ho paura di perderti.. sei forte e coraggiosa, ma non sai cosa sia l’egoismo.. non esiteresti un secondo a gettarti tra le braccia della morte per salvare ogni singola persona presente in questa stanza.. – immersi una mano nei suoi capelli di bronzo tentando di confortarlo..

- non per tutti.. per Tanya esiterei il tempo che basta per farla incenerire.. – scherzai..

- infatti ho detto tutte le persone in questa stanza e lei non c’è – risi sommessamente..

- papà.. non posso essere diversa da ciò che sono.. hai ragione mi farò in quattro per proteggervi e morirò se sarà necessario.. – mi strinse soffocando un singhiozzo..

- non voglio che tu sia diversa ho solo paura di non essere in grado io di proteggere te.. – mi scostai leggermente per poterlo guardare in quegli occhi dorati e tormentati.. sorrisi..

- lo hai fatto per 353 anni.. e lo farai.. non ho intenzione di morire papà.. e ti prometto che farò di tutto per sopravvivere  a ciò che ci minaccia.. ma se il prezzo per le vostre vite, è la mia morte accetterò di pagarlo con gioia.. perché è la stessa cosa che faresti tu, e mamma e Nes… siamo una famiglia.. non ti chiedo di non preoccuparti, perché anch’io lo sono.. ma abbi fiducia.. in me, in noi.. ce la faremo.. tutti insieme.. – mi sorrise grato tornando astringermi forte..

- ti voglio un bene infinito piccola mia.. – una piccola lacrima lasciò i miei occhi che prontamente asciugai contro il suo collo..

- anche io papà.. sarei persa senza di te.. senza ognuno di voi.. – si scostò sorridendomi e lasciandomi alzare.. gli sorrisi ancora e senza alzare lo sguardo sulle persone intorno a me mi diressi verso la cucina.. non ero sicura di ciò che avevo detto a mio padre.. il vampiro che mi aveva attaccata era molto potente, e se c’è ne fossero altri?? Come potremmo sopravvivere??? E se anche ci fossimo riusciti?? Io certamente perderei il controllo, mi trasformerei..e se anche in quello stato riuscissi ad eliminare il pericolo, come potrei evitare di uccidere anche la mia famiglia??scossi la testa sconsolata aprendo il frigo.. non potevo rispondere a nessuna della mie domande.. potevo solo aspettare, e lasciare tutto nelle mani del destino… presi il necessario per farmi un panino.. avevo le mani piene cosi chiusi il frigo con il fianco.. ma voltandomi, urtai contro qualcuno e alcune cose mi sfuggirono di mano, ma grazie alla sua prontezza di riflessi, aveva recuperato il tutto senza che niente toccasse il pavimento..

< sei proprio un imbranata.. ma cosa hai intenzione di farci con tutta questa roba??? > mi chiese dirigendosi verso il tavolo e poggiando quello che aveva in mano.. feci altrettanto deglutendo nervosa…

< che vuoi ancora?? > chiesi evitando il suo fottutissimo sguardo blu che mi faceva tremare..

< mangiare.. che mi offri?? > chiese e io fissandolo di sfuggita potei notare il suo sorriso sghembo.. accidenti a lui.. il mio cuore batteva lentamente.. cercavo di non farmi coinvolgere troppo…

< è tutto sul tavolo serviti pure.. > mi sorrise mentre io iniziavo ad imbottire un solo panino, e poi sempre ghignando iniziare a fare lo stesso..

< sempre gentile… > mi disse e io non risposi.. lo sentì canticchiare sommessamente e mi raggelai..

< Set me free, leave me be. I don’t want to fall another moment into your gravity.
Here I am and I stand so tall, just the way I’m supposed to be.
But you’re on to me and all over me.
> ringhiai colpendolo con il braccio.. e lui rise…

< che diavolo vuoi dimostrare?? > rise ancora..

< proprio niente.. è tutto fin troppo chiaro.. > il suo viso si era fatto serio.. il suo sguardo ardente… distolsi il mio appoggiandomi al lavello e subito senti il suo petto contro la mia schiena, le sue mani che si intrecciavano alle mie sul lavandino… il mio cuore batteva frenetico..

< ho accettato la tua decisione.. perchè come uno stupido avevo creduto che i tuoi sentimenti per me non andassero altre l’attrazione e l’affetto.. ma mi sbagliavo non è cosi?? > mi fiatò contro l’orecchio e io rabbrividì.. deglutì veleno..

< non ha nessuna importanza.. non erano i miei sentimenti quelli in causa.. > lo senti sospirare e appoggiare la fronte sulla mia spalla..

< hai ragione.. io amo Elena.. e probabilmente l’amerò sempre.. - mi impedì di spostarmi quando provai a divincolarmi – ma da quando ti conosco…- sospirò cercando le parole - Mi è bastato osservarti in queste poche settimane per capire che esistono tanti modi per amare.. > trattenni a stento un singhiozzo impedendo a me stessa di comprendere il significato di quelle parole..

< hai ragione ci sono tanti modi per amare.. ma solitamente non si possono amare due persone allo stesso modo.. > mi voltò verso di se..

< no infatti.. tu non puoi essere amata cosi come si ama qualcuno come Elena.. lei è troppo pura, troppo innocente.. anche tu sei pura e innocente, ma sei anche la passione, e il desiderio, la dolcezza il coraggio, l’arroganza, sei un capo.. e tutte questa cose fanno si che tu possa essere amata solo… solo.. > si interruppe non riuscendo ad andare avanti..

< solo?? > chiesi soffocata dai singhiozzi.. mi prese il viso tra le mani, immergendo le mani tra i miei capelli..

< puoi essere amata solo da me.. > sussurrò con ardore..le gambe mi cedettero e io dovetti aggrapparmi a lui per non cadere..

 

 

 

Buonasera mie care… sono mortificata per il ritardo ma nelle ultime settimane sono successe un mucchio di cose tutte di fila che mi hanno impedito di scrivere.. ma adesso non dovrei più avere problemi.. cercherò di aggiornare una volta a sett. Come prima.. chiedo ancora scusa… ho visto che ha recensito solo Phoebe09.. ti ringrazio carissima e spero che tu continui a seguirmi e sostenermi.. un bacione.. mi spiace che altre non abbiano recensito.. spero commenterete questo nuovo cap.. grazie come sempre a chi segue, preferisce e ricorda la mia storia.. un bacioooo… recensiteeeeeeee...... al prossimo cap.. =)

 

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Capitolo 22
*** Verità!! ***


        

Verità!!

Rimasi paralizzata… lui sorrideva tranquillo, mentre il suo viso si avvicinava inesorabilmente al mio.. non sapevo cosa fare.. non aveva detto di amarmi.. eppure le sue parole.. puoi essere amata solo da me.. mi sembravano sia una promessa che una condanna.. quante lacerazioni avrebbe dovuto sopportare il mio cuore a causa sua?? Arrivò a sfiorare le mie labbra.. ma fu proprio in quel momento che…

< kris.. – sussultai allontanandomi lievemente da Damon, tornando alla realtà – c’è una visita per te.. > aggrottai le sopracciglia confusa… mi allontanai da lui che sentì sbuffare e borbottare

< sempre tra i piedi quello > mi affacciai dalla porta vedendolo immediatamente mentre mi sorrideva sollevato..

< Tayler?? Che fai qui?? > scoppiò a ridere venendomi incontro e abbracciandomi forte.. sorrisi.. seppur inconsciamente mi era mancato..

< la mia migliore amica e la sua famiglia spariscono per tre giorni e tu mi chiedi cosa faccio qui?? Controllo che tu sia ancora viva, ecco cosa.. > risi scostandomi per poterlo guardare..

< se eri cosi preoccupato potevi farti vivo un po’ prima.. hanno inventato i telefoni > feci ghignando ma lui mi fissò con sfida e poi senza fare troppi complimenti mi sfilò il cellulare dalla tasca posteriore dei jeans.. arrossì..

< ehi.. ma che cavolo.. >  mi fissò furbo..

< non fare la bambina.. non ho nemmeno sfiorato ciò che non devo.. > lo vidi armeggiare con il mio telefonino per poi soddisfatto alzarmelo davanti al viso.. 51 chiamate perse e 74 sms e 12 messaggi in segreteria.. feci una smorfia ascoltando la mia voce registrata dal vivavoce..

- sono Kris al momento mi sto facendo gli affari miei, se proprio dovete rompere, fatelo dopo il bip…

.. Kris sono Tay, dove sei finita?? Tutto apposto?? Richiamami…

… di nuovo io.. insomma dove sei finita è tutto il giorno che ti cerco?? Chiamami stronzetta..

Andò avanti per non farmeli ascoltare tutti..

.. giuro che se non muovi quelle tue fottute dita su quel tuo dannato telefono e non mi chiami rivolto tutta Forks e quando ti trovo ti strozzo…

Tayler mi fissava ghignando io gli strappai il telefono di mano chiudendo la segreteria..

< ok.. ok.. hai chiamato.. e ora?? > mi guardò stupito..

< e ora?? Che diavolo e successo in questi tre giorni?? > mi grattai la nuca guardandolo imbarazzata..

< è una storia lunga.. e la maggior parte non posso dirtela e quella che posso dirti non la capiresti.. scusa.. > mi fissò leggermente alterato…

< comincia con lo spiegarmi contro cosa si è scontrata la tua moto per ridursi in quello stato?? È tutta ammaccata!! > lo fissai con gli occhi sgranati, fiondandomi poi, a passo umano in giardino..

< cazzo!! > esclamai.. la mia bellissima moto.. era tutta ammaccata, e mancavano dei pezzi.. ammucchiati sotto di lei.. mi avvicinai cauta.. l’asse della ruota anteriore era tutto storto.. guardai zia Rosalie e Jacob, che amavano quella moto quanto me..

< potete ripararla??? > vidi la zia sorridermi..

< si.. ma ci vorrà un po’.. > annui..

< quel bastardo… - imprecai contro il vampiro che mi avava fatto perdere il controllo – se lo trovo lo faccio a pezzettini talmente piccoli che non servirà nemmeno incenerirlo.. > mi ero dimenticata di Tayler che era alle mie spalle..

< qualcuno ti ha investito?? Fammi indovinare non si è nemmeno fermato?? > era arrabbiato.. povero se solo avesse saputo..

< si più o meno.. diciamo che mi ha tagliato la strada e io ho sbattuto contro una albero.. > mi voltai a guardarlo.. mi sorrideva tenero..

< meno male che tu non ti sei fatta niente.. > senti qualcuno sbuffare e vidi Damon sulla porta con un espressione disgustata sul viso.. anche Tay lo notò e rise leggermente..

< proprio simpatico il tuo ragazzo.. > lo fissai truce..

< non è il mio ragazzo.. > lo vidi annuire scettico mentre Damon mormorava un < per il momento >..

< quindi non vuoi proprio dirmi che succede?? Sembrate tutti cosi nervosi.. > fissai la mia famiglia sparpagliata per il giardino che ci osservava..

< niente di cui tu debba preoccuparti.. > gli sorrisi più rassicurante che potei.. ma lui non se la bevve..

< sicura?? Non posso fare niente per te?? > lo fissai per un momento.. e poi mi dici..

< una cosa ci sarebbe.. – mi guardava in attesa – potresti non andare al ballo d’autunno?? > sgranò gli occhi scioccato.. non aspettandosi proprio questa mia richiesta..

< scusa.. ma perche dovrei perdermi una delle poche feste decenti di Forks?? > eh già.. e ora che gli raccontavo???

< diciamo che ci sono delle ottime ragioni… che però non posso dirti.. > mi fisso per un momento per poi scoppiare a ridere..

< certo che sei proprio una burlona.. c’ero quasi cascato.. che idiota.. > lo fissai offesa..

< Tayler non sto scherzando.. non andare a quel ballo.. > mi fisso scocciato..

< dammi un motivo valido.. - mi sfidò e io lo fissai senza rispondere.. rise senza allegria.. – vedi come sei?? Pretendi fiducia, ma non ne dai in cambio!! > scossi la testa contrariata..

< non è cosi.. mi fido di te.. ti voglio bene.. ed è proprio per questo che meno sai e meglio è.. se andrai a quella festa ti assicuro che avrai poco di cui divertirti e sarai un pensiero in più per me.. > mi fissava interdetto..

< fammi capire.. perciò ci sarà un qualche pericolo a quella festa.. io non posso andarci perche non sono al sicuro e tu si?? O certo.. cos’è sei la sorella perduta di superman?? > chiese sarcastico..

< vacci piano con l’ironia.. ti ho detto che quello che potevo dirti non lo avresti capito.. ma speravo che ti fidassi di me.. ovvio che mi sbagliavo.. > mi voltai ferita..

< non è cosi.. ma tu non puoi sganciare una bomba del genere e pretendere che io obbedisca…  puoi confidarti con me.. dimmi cosa c’e da sapere e forse dopo faro come dici.. > sorrisi mesta tornando a guardarlo..

< no non lo farai.. se davvero ti dicessi la verità, nella migliore delle ipotesi scapperesti via urlando.. > aggrottò le sopracciglia per poi annuire convinto..

< mettimi alla prova.. > chiusi gli occhi..

< Tayler dopo quello che dirò.. la tua vita non sarà più la stessa.. sarai inesorabilmente legato a un mondo crudele e spietato..e sarai in pericolo.. nessuno a parte tutti gli altri che custodiscono e fanno parte di questo segreto, dovrebbe sapere.. chi sa, sarà in pericolo per tutta la vita.. sei realmente sicuro che è questo che vuoi?? > lo vidi deglutire a vuoto, impressionato dalle mie parole, ma poi fissarmi deciso..

< sei mia amica, e ti voglio bene.. se è qualcosa che ti riguarda voglio saperla.. > annuì sconfitta.. mi voltai verso la mia famiglia cercando i loro sguardi..

< voglio farlo.. anche se non approvate.. me ne assumo la responsabilità > mio padre e mia madre mi sorrisero incoraggianti..

< se è quello che senti.. fa pure.. non avrei mai creduto che un Newton potesse essere così interessante > sorrisi delle parole di mio padre.. mi sedetti sul prato umido poggiando la schiena contro un albero, e vidi Tay fare lo stesso di fronte a me..

< quello che sto per dirti è parecchio complicato , e assurdo, e dovrò partire dall’inzio della mia vita e ancora prima perché tu capisca..ma è l’assoluta verità.. ti prego di prendermi sul serio, di non interrompermi, e di ascoltare fino alla fine, dopo potrai farmi domande o scappare.. ma tieni a mente, anche se adesso può sembrarti strano, che nessuno dei presenti vuole fari del male.. – Damon tossicchiò piano ma lo ignorai -  puoi farlo?? > mi fissò serio e annuì.. presi fiato..

< parecchio tempo fa, arrivo in questa città una ragazza.. Isabella Swan – vidi il suo volto voltarsi automaticamente verso mia madre per poi tornare a me – il primo giorno di scuola conobbe Edward Cullen – sguardo a mio padre – lui e i suoi fratelli, Rosalie, Emmett, Jasper e Alice, insieme ai genitori adottivi Carlisle e Esme, erano troppo diversi da tutti gli altri abitanti di questa città perche Bella non li notasse e ne restasse affascinata.. in particolare da Edward di cui nonostante il comportamento ambiguo e schivo, si innamorò.. solo dopo una seri di eventi, che eviterò di raccontarti adesso, lui le rivelò cosa fossero in realtà lui e la sua famiglia.. – fissai Tay attentamente – vampiri – lo vidi sgranare gli occhi e deglutire fissando incerto la mia famiglia per poi prendere un respiro profondo, forse pensando alle mie parole, e tornare a fissarmi – non si nutrivano di sangue umano, bensì di quello animale.. non volevano perdere del tutto la loro umanità.. cosi tra mille peripezie, abbandoni, falsi suicidi, e mutaforma, gli scimmioni che vedi dietro di me compreso Jacob il ragazzo di mia sorella si trasformano in lupi, ecc.. Edward e bella si sposano.. lui ha promesso, di trasformarla dopo la luna di miele perche lei desiderava passare l’eternità al suo fianco.. hanno la loro luna di miele ma Bella rimane incinta cosa che nessuno si aspettava.. porta a termine la gravidanza, rischiando di morire e costringendo mio padre trasformarla,e da alla luce due bambine: Renesmee Carlie Masen Cullen e.. – lo vidi deglutire sconvolto – Kristine Lilian Masen Cullen.. – lo fissai ancora mentre gli davo il colpo di grazia.. – sono passati 353 anni e 4 giorni da allora.. ma non è questa la parte peggiore.. – mi fissò scettico.. – non tutti i vampiri sono come noi.. ci sono quelli che si nutrono di sangue umano.. ma tutti stiamo alle regole dei Volturi.. la famiglia più antica che fa si che il segreto rimanga tale.. abbiamo avuto parecchie grane con loro.. e non nascondono di volerci morti.. l’ultimo scontro mi con loro, mi ha vista protagonista, e si è svolto un paio di settimane, e grazie a questo Elena, che è un vampiro-umano morto e resuscitato, Stefan e Damon , vampiri alla Anne Rice per intenderci, sono entrati nelle nostre vite.. e tre giorni fa un vampiro della loro razza mi ha attaccato con un potere immenso, facendomi perdere i sensi per tre giorni e distruggere la moto, e mia Zia Alice che prevede il futuro, ha visto una minaccia al ballo, e sangue.. ecco perche ti chiedo di non andare.. e ora… - lo fissai seria alzandomi – puoi anche scappare urlando.. nessuno ti fermerà > mi voltai verso la mia famiglia tentando di non mostrare quanto soffrissi all’idea di perdere il mio unico amico umano.. mi sentì afferrare per un polso, e subito dopo mi scontrai contro un petto confortante, caldo.. umano..

< sei una scema.. per quanto folle, non posso scappare a quello che mi hai detto.. piuttosto avrei voglia di portarti in ospedale per farti dare una controllata – rise con falso entusiasmo – ma quello che mi hai detto sento che è la verità e nonostante tutto non ho paura.. sei mia amica Kris.. che importanza ha se per metà sei una zanzara > lo allontanai fintamente offesa.. mentre lui ridacchiava nervoso..

< preferisco succhiasangue a zanzara.. > rise

< ma zanzara ti si addice di più.. stronza e fastidiosa.. vorrei solo… > mi fissò incerto..

< cosa?? > chiesi cauta..

< una dimostrazione.. > sorrisi..

< vuoi che ti morda sul collo?? > sbuffò scocciato..

< certo che no Zezzè.. non dovresti essere super veloce o super forte.. o che so io.. > ghignai furba e alla mia velocità arrivai alle sue spalle toccandogli una spalla, e sparire prima che potesse girarsi e tornare dove ero prima, aspettai il suo sguardo poi mi diressi velocemente verso Jacob prendendolo per un braccio e come se non avesse peso sollevarlo e scagliarlo a 50 metri.. Tayler mi fissò sbalordito, per poi scoppiare a ridere vedendo Jacob/lupo emergere ringhiando per poi farsi calmare dai grattini di Nes sulla testa facendo addirittura le fusa.. torno a fissarmi.. parve riflettere un istante e poi scoppiò di nuovo a ridere.. lo issai perplessa..

< e ora perché ridi?? > si teneva la pancia dal gran ridere..

< io.. ahah.. io ah.. mi sono preso un pugno per difenderti.. ahahahahaah > ok non si fermava più ed in effetti era esilarante.. iniziai a ridere anche io finche entrambi non ci ritrovammo a terra ansanti, sconvolti dalle risa… gli altri ridacchiavano, Damon incluso..

< bhè.. – senti dire a Tay – a parte aver appurato che sei una zanzara decrepita e che dei Dracula malefici saranno presenti al ballo a cui NOI andremo – specificò e io sbuffai – c’è altro che devo sapere?? > sorrisi voltando il viso di lato per fissarlo negli occhi..

< assimila per bene quello che ti ho detto oggi e tieni la bocca chiusa per bene su questo argomento, con chiunque non sia presente in questo giardino, per il resto ne riparliamo.. > lo vidi annuire sorridendomi, per poi prendermi un mano tra la sua, portarsela alle labbra e baciarla leggermente. Damon sbuffò. Io sorrisi..

< al vostro servizio nonnetta > fece Tay scoppiando di nuovo a ridere seguito da me che lo colpi leggermente su un fianco.. grazia a lui nonostante i discorsi appena intrapresi mi sentivo allegra.,. questo semplice umano riusciva sempre a donarmi il sorriso.. era.. il mio sole personale.. e a conferma di queste parole un debole raggio solare penetrò le nubi, facendo si che la mia pelle e quella della mia famiglia, brillasse come un diamante alla luce.. vidi la bocca di Tay schiudersi per lo stupore..

< oh.. > disse solo.. senti qualcuno trattenere il respiro voltai il viso verso quel qualcuno,  e l’espressione cosi incantata, deliziata e.. affamata che vidi mi fece sorridere mentre arrossivo.. forse le cose non sarebbero andate tanto male dopo tutto..

 

 

 

 

 

Buonaseraaaaaaaaaaaaaa… eccomi in tempo record… =)

Risposte alle recensioni:

Omary1: carissima che dici sono stata abbastanza veloce?? Fammi sapere cosa pensi di questo cap.. baci

Phoebe09: tesoro rieccomi… non posso ancora dirti nulla.. spero di non deluderti.. fammi sapere.. un bacione…

 

Alla prossimaaaaaaaaa… kiss kiss… =)

 

 

 

 

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Capitolo 23
*** Masquerade - Prima parte ***


        

Masquerade!!

Prima parte

Come non detto!! Le cose potevano andare male eccome.. era arrivato il tanto temuto giorno del ballo.. erano trascorse due settimane dal mio discorsetto a Tayler.. due settimane dal discorsetto di Damon.. ma se da una parte Tayler non fa che assillarmi a scuola, che ho frequentato più per non far insospettire nessuno che per altro, a casa, per telefono e via mail. A chiedermi di continuo dettagli, e particolari sui vampiri, mutaforma ecc.. dall’altra parte invece silenzio, se non per qualche stoccata velenosa a Tay per la sua vicinanza, e frecciatine a me per qualunque cosa..  nemmeno più una parola su ciò che mi aveva detto.. tranne in un’occasione più o meno tre giorni fa..

INIZIO FLASHBACK

 ero in ritardo per la scuola, erano già tutti usciti, chi a scuola, chi a lavoro, chi a caccia.. entro in garage per prendere la macchina, trovandomelo appoggiato a allo sportello lato guida, braccia e gambe incrociate e il suo solito ghigno/sghembo/malizioso/supersexy stampato sul viso..

fingo indifferenza, sbuffando e alzando gli occhi al cielo..

< che vuoi Damon?? Sono in ritardo.. perché non sei già a scuola?? > Temevo la risposta alla mia domanda..  il suo sorriso si allargò..

< mi sono offerto di aspettarti, cosi da evitare che tu facessi da sola la strada fino a scuola.. > oddio… dall’incidente non avevo più respiro.. Stefan, Elena, Nes e , santo cielo, persino Jacob a turno venivano con me in macchina per non lasciarmi sola, credendo che io possa rischiantarmi nuovamente contro qualche albero..

< ribadisco che non ho bisogno del Babysitter, che nessuno oltre me guiderà la mia auto e che per quanto me ne frega puoi fartela di corsa fino a scuola, non salirai sulla mia auto.. > non saprei dire perché fossi arrabbiata con lui.. forse perché era riuscito a dirmi ciò che volevo sentirmi dire.. forse perche dopo quelle parole era tornato il solito stronzo.. o forse perché avevo paura di perderlo, di non essere capace di salvarlo.. sorrise ancora..

< sapevo che avresti detto cosi.. ma come ben sai non posso arrivare a scuola a piedi.. guida pure, ma dovrai sopportare la mia compagnia > e detto questo mi aprì lo sportello invitandomi a salire.. sbuffai accontentandolo.. Alice oggi mi aveva fatto indossare una mini nera con delle strisce beige, un top nero e beige, calze autoreggenti nere e stivaletti e  un maglioncino beige,  borsa marrone, giacca nera e una sciarpa nera che avevo aggiunto io per necessità.. oltre al mio anello e agli occhiali.

lo vidi fissarmi insistentemente i lembi di pelle lasciati scoperti da gonna e calze, mentre mi sedevo in auto.. arrossì.. e lui ghignò..

< come mai tutta questa eleganza oggi?? > mi chiese tenendo ancora lo sportello aperto.. gettai giacca e borsa sui sedili posteriori e inforcai gli occhiali..

< chiedi a Alice.. ha fatto tutto lei.. > allungai un braccio per tirare la portiera..

< ricordami di ringraziarla > lo senti dire mentre faceva il giro… misi in moto mentre lui saliva.. aprì il garage mentre chiudeva lo sportello, e ne uscì mentre con un sorrisetto malizioso si voltava verso di me..  inchiodai quando un suo braccio si appoggiò al mio sedile e la sua mano si immerse nei miei capelli.. e con l’altra mi sfilò gli occhiali gettandoli dietro con il resto..

< che diavolo fai?? > chiesi scioccata..

< perché porti la sciarpa??? Di la verità il mio morso è ancora li vero?? > arrossì violentemente e mi voltai di nuovo, facendo partire la macchina, la sua mano ancora tra i miei capelli.. lo vidi ghignare.. sbuffai..

< temo che i morsi dei vampiri su altri vampiri non guariscano mai del tutto.. le ferite si sono rimarginate.. i segni ci sono > mentre io finivo di parlare lui aveva già scostato delicatamente la sciarpa, e con la punta dell’indice carezzava i due segni lasciati dai suoi canini.. con l’altra mano scosto i lembi del suo giubbotto…

< nemmeno il tuo è invisibile.. > non lo guardai..

< lo so.. TU non fai niente per nasconderlo.. > lo vidi sorridere mentre rimetteva a posto la mia sciarpa e la sua mano tornava tra i miei capelli, massaggiandomi delicatamente il capo… mi ricordava tanto i personaggi maschili di Vampire Knight… era dolce, sexy e inquietante come Kaname, ma stronzo, sexy e protettivo come Zero.. in tutti e due i casi mi fregava…

< si nascondono solo le cose di cui ci si vergogna.. > mi rispose sicuro..

< o le cose per cui un padre farebbe a pezzi figlia e… bhe.. l’altro.. > lo vidi sollevare un sopracciglio scettico..

< Adesso non sai pù nemmeno come definirmi? > risi..

< oh no.. quello lo so… stronzo!! > schioccò la lingua infastidito ma per mia fortuna stette zitto.. la mano sempre dannatamente nei miei capelli.. la pace durò poco..

< I live here on my knees as I, Try to make you see that you’re, Everything I think I need here on the ground.* > lo senti canticchiare e in automatico un mio pugnò lo colpì su un fianco.. ridacchiò..

< cavolo.. hai intenzione di fare cosi ancora per molto?? > eravamo arrivati a scuola.. addirittura 3 minuti prima che la campana suonasse.. parcheggiai voltandomi furibonda verso lui che ancora rideva..

< scusa ma mi ha colpito davvero molto quella canzone.. > ad un tratto spalancai gli occhi afferrando quello che fin’ora mi era sfuggito..

< il foglio su cui l’avevo scritta.. tu eri li e l’hai rubato.. > lo vidi sorridere furbo..

< oh andiamo mi fai cosi prevedibile.. no.. ha fatto tutto Elena.. > dire che ero sconvolta è dire poco..

< perché diavolo l’avrebbe fatto??? > non ci potevo credere l’avrei strozzata..

< fa il tifo per noi.. > disse semplicemente..

< siete fuori di testa.. entrambi.. se anche avevo avuto la malsana idea di legarmi a te.. sono rinsavita.. non ne voglio sapere.. niente noi Damon.. ci sei tu e ci sono io.. separati.. > fini il mio sfogo e scesi dall’auto.. mi imitò e all’istante mi ritrovai schiacciata contro lo sportello.. il suo corpo che premeva sul mio.. lo fissai i suoi occhi bruciavano..

< vediamo di mettere in chiaro una cosa che credo ti sfugga.. tu sei mia.. e no.. tu non avrai voce in capitolo a riguardo.. non potrai impedirmi di renderti mia in tutti i modi che conosco.. questi segni.. - fece toccandomi leggermente il collo sopra la sciarpa – sono solo l’inizio > lo fissavo sconvolta.. indecisa tra il picchiarlo lasciandolo più morto che vivo sull’asfalto o violentarlo lasciandolo più morto che vivo sull’asfalto..

< tu.. tu.. sei.. completamente pazzo.. ma se vuoi fai vivi nell’illusione.. affari tuoi.. > lo scansai e feci per andarmene ma mi ritrovai nuovamente sbattuta contro lo sportello… notai che tutta la Forks high ci fissava.. tornai a guardare lui…

< questa tua mania di sbattermi dove capita è particolarmente irritante Damon.. > lo vidi sorridere da bastardo mentre le sue labbra si avvicinavano alle mie.. una sua mano a tenermi ferme sulla testa, tra i capelli stringendoli leggermente.. l’altra cingermi la vita, stringendomi a lui..

< quando tu smetterai di scappare io smetterò di sbatterti al muro.. ma non ti prometto niente.. in fondo mi diverte.. > tentai di dibattermi ma mi teneva troppo stretta e non potevo usare la mia forza.. sentì la campana suonare..

< lascia.. > non riuscì a finire perché le sue labbra coprirono le mie.. in un bacio che di delicato non aveva niente.. un bacio che era passione, possesso, fame, lussuria, voglia.. un bacio che era Damon.. tentai con tutte le forze di non cedere ma.. come potevo.. immersi le mani tra i suoi capelli stringendolo a me.. lo senti sorridere sulle mie labbra.. mi strinse ancora di più.. le nostre lingue che si rincorrevano affamate… senti qualcuno schiarirsi la gola..

< sparisci > fece Damon staccandosi lievemente per riprendere a baciarmi.. ma io ero tornata lucida e voltai il viso verso chi ci aveva interrotti.. Nes, Jacob, Elena, Stefan e Tayler erano ad un passo da noi e sorridevano sornioni.. ero pronta a scavare una buca e a ficcarmici dentro per sempre.. voltai il viso dalla parte opposta..nascondendo il mio rossore.. Damon con la mano tra i miei capelli spinse la testa contro il suo petto nascondendomi..

< che diavolo avete da guardare?? > chiese infastidito, carezzandomi i capelli rassicurante..

< niente.. a parte il fatto che dobbiamo entrare.. la campana e suonata da un po’ >

 Mi staccai da Damon spingendolo.. senza guardare nessuno, aprì lo sportello presi la giacca indossandola, la borsa, inforcai gli occhiali e con passo deciso mi diressi verso la scuola…

FINE FLASHBACK

Ed ora tre giorni dopo, giorni in qui lo avevo evitato come la peste, lui e tutti gli uomini di casa aspettavano noi fanciulle, al piano di sotto.. Tayler incluso.. l’idea era stata di Alice, e voleva che io scendessi per ultima.. diceva che migliorava l’effetto finale ma io ero sempre più nel panico.. come avrei fatto?? Damon era il mio cavaliere, per decisione sua e di Alice, e non mi avrebbe mollata un attimo per tutta la sera.. ero terrorizzata.. cosa ci aspettava?? No non ci avrei pensato adesso.. i Denali erano già sul posto cosi come tutti i lupi tranne Jake.. sarebbe andato tutto bene…

< forza tutte nel corridoio.. scenderemo una alla volta > disse zia Alice e io obbedì senza protestare.. ero nervosa.. e non avevo voglia di discutere..

Fu mia madre a scendere per prima.. i nostri vestiti erano tutti presi nei periodi tra il ‘700 e il ‘900 per stile.. ognuno con la propria maschera… eravamo bellissime..guardai attraverso la mente di Tayler, che ero sicura, avrebbe guardato tutte per bene visto che non aveva nessuna in particolare da guardare.. mia mamma era bellissima nel suo vestito azzuro..

mio padre stava praticamente sbavando, e ne aveva tutte le ragioni… fu il turno di elena, con il suo vestito giallo e rosso..

e fu il turno di Stefan, e, mio malgrado, Damon di restare a bocca aperta… e poi mi veniva a rompere perche ero solo sua.. ma lui di che era?? Scossi la testa.. fu il turno di Rosalie.. che nel suo vestito verde.. avrebbe fatto venire un infarto a chiunque..

entrai solo un momento nella mente di Emmett..e e uscì rapidamente, i pensieri per niente casti che stava facendo mi fecero arrossire.. fu il turno di nonna Esme.. il suo vestito era nero viola e rosso..

nonno Carlisle non riusciva a staccarle gli occhi di dosso.. fu finalmente il turno di Alice che aveva farneticato e impartito ordini tutto il giorno.. era stata lei a decidere i vestiti per ognuna di noi e anche per gli umini.. nemmeno Tayler si era potuto ritirare.. il vestito di alice, giallo arancione, era il più ingombrante.. ma lei lo portava con innata grazia..

i pensieri di zio Jasper portavano tutti sotto quella gonna ampia.. arrossì ancora..

era il turno di Nes che si fermo a sorridermi..

< sei bellissima.. sarai la più invidiata.. > risi..

< anche tu.. confettino.. > sbuffò e poi sorridendo scese le scale.. il suo vestito era rosa con balze verticali verdi e viola.. i suoi capelli rossicci, cadevano boccolosi sulle sue spalle..era meravigliosa come sempre..

anche Jacob la pensava come me.. ma non mi avventurai oltre nei suoi pensieri.. avrei potuto ucciderlo.. e non mi sembrava il caso.. era il mio turno.. avrei voluto poter entrare nella mente di Damon per sapere cosa pensasse di me.. ma preferivo evitare.. non era giusto e in oltre non era la serata adatta.. continuai a guardare attraverso la mente di Tayler e iniziai delicatamente a scendere le scale… non ebbi il coraggio di guardare nessuno, e mi sentì avvampare.. fortuna che almeno la maschera mi copriva metà viso.. mi vidi attraverso gli occhi di Tayler.. il corpetto, senza spalline che mi avvolgeva il busto risaltando il mio seno.. la gonna ampia di tulle che mi faceva somigliare a una principessa.. il vestito era di un lillà scuro con applicazioni argento.. orecchini e bracciali abbinati.. scarpe di raso viola..

la zia non aveva voluto che indossassi collane.. i capelli tenuti sollevati solo per qualche ciocca mi ricadevano sulle spalle in morbidi ricci… osai alzare lo sguardo  e quello che vidi mi lasciò senza fiato gli uomini erano tutti riuniti.. chi insieme alla propria dama.. chi no.. ma damon ai piedi delle scale era… quanto di più bello ci fosse al mondo.. i suoi occhi spalancati per lo stupore erano solo per me..

arrossì ancora e sorrisi imbarazzata quando finito di scendere le scale arrivai davanti a lui, che con mezzo inchino mi prese la mano, per portarsela alle labbra baciandone delicatamente il dorso.. fissai le persone nella sala.. erano tutti bellissimi nei loro vestiti.. gli uomini poi.. wow.. facevano proprio ribollire il sangue..

< sei bellissima > mi  senti sussurrare..e mi voltai per incontrare i suoi occhi.. sorrisi..

< nemmeno tu sei da buttare.. dove la tua maschera?? > alzò la mano che non era legata alla mia per mostrarmela..

< devo fare una cosa e non volevo farla con il volto coperto.. > lo fissai interrogativa..

< forza tutti in auto.. kris e Damon ci raggiungono subito con la mito.. forza muoversi.. > era Alice che facendomi l’occhiolino, spingeva tutti fuori dove li attendavano due limousine.. mio padre mi sorrise, mandandomi un bacio.. ecco ora si che ero terrorizzata.. perche mi lasciano sola con lui???

< perche tremi?? rilassati non voglio certo mangiarti > mi senti avvolgere la vita da un suo braccio, il suo petto che premeva contro la mia schiena.. una mano che mi scostava i capelli dal collo per far si che potesse baciarmi dolcemente sul collo, sui due segni che lui stesso aveva lasciato.. deglutì a vuoto sentendomi infiammare..

< perché ci hanno lasciati soli?? > chiesi esitante.. lo sentì sorridere sulla mia pelle..

< gliel’ho chiesto io.. volevo parlarti.. ma prima.. > portò le mani ai lati del mio viso.. e delicatamente per non rovinarmi i capelli mi tolse la maschera… la poggiò sul tavolino d’ingresso.. li accanto alla sua.. si portò davanti a me.. attento a non pestarmi il vestito.. cingendomi la vita.. respirando sulle mie labbra.. mi fissava negli occhi con una tale intensità.. c’era tutto in quello sguardo.. desiderio, possesso, dolcezza, dubbio.. amore?? No.. era impossibile.. abbassò lo sguardo sul mio collo, le sue dita che lo sfioravano leggermente posandosi sul mio cuore che batteva forte..

< questo vestito.. questi accessori.. ti rendono meravigliosa.. ma credo che manchi qualcosa.. > portò entrambe le mani dietro il mio collo.. e pochi secondi dopo senti qualcosa portai le mani al collo e toccai una collana.. tutta in oro bianco, la catenina era fine e delicata, il ciondolo era composto in tre parti, una goccia rossa rubino rovesciata, un piccolo zaffiro, dello stesso identico colore dei suoi occhi, e al centro un cuore viola come il vestito.. il mio colore preferito.. contornato da tanti piccoli diamantini..

alzai il viso verso Damon fissandolo confusa…

< cosa.. > le sue dita tempestive mi zittirono dolcemente..

< per una volta devi lasciar parlare me.. senza interrompermi.. – lo vidi prendere fiato – questa collana l’ho fatta fare apposta per te.. la goccia simboleggia il sangue che ci siamo scambiati e che quindi ci lega.. lo zaffiro.. bhe sai quella cosa degli occhi che sono lo specchio dell’anima.. bhe per come la vedo io la mia ti appartiene.. e il cuore.., è viola perchè è il tuo colore preferito.. fosse stato per me l’avrei fatto nero ma Nes mi ha rivelato questo tuo piccolo segreto.. è il mio cuore.. anche quello ti appartiene.. i diamantini bianchi simboleggiano la tua purezza.. che mi ha travolto insieme a tutto ciò che sei.. so che questi tre colori non c’entrano niente l’uno con l’altro, Alice voleva farmi a pezzetti – Farneticava?? Era imbarazzo quelolo che gli scorgevo sul viso?? – ma poi le ho spiegato cosa significasse e allora.. > fu il mio turno di bloccarlo portando una mia mano sul suo viso.. chiuse gli occhi respirando profondamente..

< Damon cosa stai cercando di dirmi?? > le sue parole seppure incoerenti avevano un significato molto chiaro.. ma non potevo crederci.. riaprì gli occhi puntandoli nei miei..

< voglio dirti che forse tra un ora saremo tutti morti ma.. io non potevo permettere che tu non sapessi mai che io.. – mi afferrò il volto con entrambe le mani.. – io TI AMO Kris > e allora mi accorsi che ci eravamo davvero tolti le maschere..

 

 

 

 

 

 *Sono in ginocchio mentre, Cerco di farti vedere che tu sei, Tutto ciò di cui penso di aver bisogno al mondo*

 

Muahahahahahahahahah…

L’appuntamento al prossimo cap… hihihihi non sono cattiva.. ma mi serviva interrompere qui perche il prox cap si preannuncia mooolto lungo.. almeno spero.. per questo invece mi sono massacrata al pc una sett solo per i vestiti le foto ecc.. e spero di aver fatto un lavoro decente.. voi che dite?? Chissa chi indovina da dove ho preso l’ispirazione per il titolo?? Mah chissà.. Tranquille cmq non intendo farvi aspettare troppo il prossimo cap.. al massimo un paio di gg… grazie a tutti quelli che seguono, preferiscono e ricordano la mia storia.. grazie a chi visita.. è un grazie gigantesco per le due care ragazze che hanno recensito e che mi sostengono… Phoebe09 e _Nalushka_ siete grandiiiiiiiiiiiii… un bacio da Damon =)… grazie ancora al prossimo cap… xoxoxoxoxoxoxoxoxo =)

ps nel caso in cui non riusciate a vedere bene i vestiti ecco il mio profilo polyvore dove potrete vederli tutti per bene..

http://www.polyvore.com/cgi/profile?id=1931244

Spiler.. (ovviamente al posto di Nina Dobrev, c’è la mia Kris.. è sera e hanno le maschere =)

 http://www.youtube.com/watch?v=xSP-L7hXOfM&feature=player_detailpage

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 24
*** Masquerade - Seconda parte ***


                   

*Il capitolo è dedicato a Phoebe09 e _Nalushka_ .. grazie davvero... ;)*

Masquerade

Seconda parte

Mai in 353 la mia faccia era sembrata quella di un pesce lesso.. ma adesso era cosi.. lo fissavo scioccata… non poteva davvero averlo detto era impossibile.. mi scostai leggermente da lui per permettermi di tornare lucida, e mi poggiai stancamente alla parete dietro di me.. lui mi fissava tranquillo e immobile…

< è impossibile.. > riuscì a dire… rise leggermente..

< cosa?? Che ti amo o che sia riuscito a dirtelo?? >  scossi la teta..

< entrambe.. tu non ami me.. > in un lampo mi era di fronte.. una mano sulla parete accanto alla mia testa.. il suo corpo non mi sfiorava.. ma era come se fosse..

< si invece.. ti amo più di quanto possa immaginare.. se è per Elena che credi sia impossibile.. beh ti sbagli… credevo di avertelo detto.. ci sono molti modi per amare… e Elena.. voglio proteggerla.. confortarla quando ne ha bisogno, mi viene naturale parlare con lei.. ti sembra tanto diverso dal rapporto che tu hai con Nahuel o con Tayler – incassai il colpo rendendomi conto della verità nelle sue parole.. mi aveva afferrato il viso con entrambe le mani perché non potessi sfuggire al suo sguardo… non che lo volessi.. – tu invece sei tutt’altra storia.. ti ho desiderato dalla prima volta che i miei occhi si sono posati su di te.. cristo ti ho affidato la mia vita.. ti chiedo perdono.. perché sono stato un completo imbecille a non rendermene conto prima.. ma ti amo Kris.. il modo in cui parli, in cui ti muovi.. la passione che metti in tutto ciò che fai.. amo tutto di te.. il tuoi occhi poi.. quando si posano su di me mi fanno tremare.. non mi era mai successo kris.. ne con Katherine, ne con Elena.. avevo alzato un muro.. tra me e tutto quello che avevo intorno.. ma tu l’hai distrutto.. dubito che riuscirò a non essere stronzo o che non ti farò arrabbiare.. ma voglio stare con te nonostante tutto.. sei l’unica che voglio..cuore, anima e corpo voglio che siano solo miei.. – si fermo ansimando per lo sforzo che gli era costato parlare del tutto sinceramente.. – ora sei tu che devi scegliere.. > fece per allontanarsi leggermente per darmi spazio.. non glielo permisi trattenendogli una mano sul mio viso.. e portando l’altra  a toccare il suo viso.. sorrisi leggermente.. sentivo gli occhi lucidi per l’emozione e sentivo che il cuore sarebbe esploso, tanto batteva forte…

< la prima volta che ti ho visto, o pensato che non avevo mai visto niente di più bello al mondo.. avevi il potere con un solo sguardo di sconvolgermi.. per 353 anni il mio cuore aveva battuto solo durante le trasformazioni.. o quando mi arrabbiavo ma mai cosi rapidamente.. non era mai stato cosi vivo.. – condussi la mia mano sul mio petto sul mio cuore che batteva forte e toccai il suo che faceva altrettanto.. – non avevo mai pensato di dividere la mia vita con qualcuno che non fosse la mia famiglia.. ma sei arrivato tu.. non ho mai dovuto scegliere Dam.. non ti stavo cercando eppure quando ti ho visto, quando ti ho parlato.. Dio, quando ti ho toccato.. ho capito che ti aspettavo da tutta la vita.. che sono nata solo per te.. – se Alice aveva visto tutto questo ero sicura che le lacrime che solcavano il mio viso non avrebbero portato via il trucco.. i nostri visi erano vicinissimi le nostre labbra si sfioravano.. ma avevo un ultima cosa da dire.. – TI AMO Damon > e le sue labbra furono sulle mie… emozionate e incredule.. dolci e impetuose.. le sue labbra torturavano le mie… si staccò da me con gli occhi lucidi e un sorriso luminoso… sapevo che il mio viso era lo specchio del suo.. con una dolce carezza mi asciugo il viso.. e io mi imposi di smettere di piangere..

< vieni.. raggiungiamo gli altri… > prese entrambe le maschere e tenendomi per mano, raggiungemmo il garage… lo vidi fissare la macchina dubbioso..

< riuscirai a guidare con questo vestito?? > risi.. gli avevo ripetuto più volte che nessuno guidava la mia auto oltre me..

< ci riuscirei senz’altro.. ma.. sai come si dice.. quel che è mio e tuo, quel che è tuo è mio.. > il suo sorriso si allargò..

< è un modo per dirmi che posso guidare io?? > sorrisi..

< sarebbe scortese far guidare la dama,  Sig.Salvatore?? > mi condusse fino allo sportello del passeggero, che aprì e poi con un leggero inchino mi invitò a salire..

< non oserei mai farvi un torto, Signorina Cullen, salite e vi condurrò alla festa.. > risi dei suoi modi settecenteschi e mi sedetti in auto con lui che mi aiutava con il vestito.. poi chiuse la portiera e all’istante era già dentro l’auto metteva in moto, apriva il garage, e usciva dirigendosi verso la scuola.. mi prese la mano e portandosela alle labbra baciandola dolcemente.. lo fissavo serena.. cambiava le marce senza lasciare la mia mano per poi riportarsela alle labbra.. quando arrivammo a scuola si volto verso di me sorridendo tranquillo, avvicinandosi per lasciarmi un dolce bacio sulle labbra…

< pronta?? > mi chiese con una leggera preoccupazione.. respirai forte.. lo fissai ..

< si.. > indossai la mia maschera e gli misi la sua...  scese dall’auto, e fece il giro per aprirmi lo sportello... mi porse una mano aiutandomi a scendere..

< Coraggio Gattina >.. mi disse serio..

< coraggio Dam > gli risposi.. e mano nella mano, ci avviammo all’entrata.. la mia famiglia, più Nau e Tay, ci attendeva all’entrata, e non appena ci videro mano nella mano, si illuminarono con dei sorrisi maliziosi.. persino mio padre.. sembrava radioso... corsi ad abbracciarlo... mi strinse forte..

< sei felice??  > mi chiese all’orecchio..

< più di quanto dovrei.. meno di quanto vorrei.. dobbiamo fare attenzione.. > lo senti annuire per poi scostarmi da se e sorridere..

< andrà tutto bene.. > un braccio mi cinse la vita stringendomi.. e io mi voltai verso Damon.. che mi fissava sorridendo.. ma potevo scorgere la preoccupazione in quello sguardo..

< entriamo forza... > fece il nonno .. e tutti lo seguimmo.. una volta all’interno capi che sarebbe stato tutto un vero e proprio incubo.. gli umani per ballo in maschera intendevano “ giustificazione a vestirsi da idioti e da sgualdrine “.. santo cielo.. Mercedes Stanley era più spogliata che vestita.. un fisico da urlo.. nel senso che se ti spuntava davanti all’improvviso urlavi per il terrore.. mi arrivò davanti facendo sballottare le sue tettone deformi....

< Kris?? Sei tu?? – fece l’oca con voce da gallina – oh è questa è la tua famiglia.. è meraviglioso che siete qui tutti insieme.. oh ciao Damoniuccio – cosa?? Ero indecisa se ridere o staccarle la testa.. – volevo sapere se ti andava di ballare con me dopo?? > COSA?? Prima che potessi dirle cosa avrebbe potuto fare adesso.. il MIO Dam stringendomi più forte la mano le rispose..

< né oggi né domani, né nella prossima vita.. > era tranquillo.. con un ghigno appena accennato... lei sorrise maligna..

< beh ho sentito dire che tutte le ragazze voteranno te come re del ballo.. e ovviamente io sono la favorita tra i ragazzi che mi voteranno come reginetta.. a quel punto dovrai per forza ballare con me.. > ok era morta..

< mercedes – intervenni io tentando di non staccarle la testa davanti a tutta quella folla.. – il giorno in cui il MIO ragazza ballerà con te sarà quando nevicherà all’inferno.. fidati.. non ti conviene provocarmi.. > e lasciandola rossa per l’indignazione ci dirigemmo verso un lato della palestra...

< ok – feci a tutti – disperdiamoci.. il primo che sente che qualcosa non va avverte gli altri.. siete tutti protetti.. ma non si può mai sapere.. perciò state bene attenti.. capito Nes?? – la fissai apprensiva.. la vidi annuire convinta mentre Jacob le stringeva di più la vita... – Nau tu tieni d’occhio Tayler.. e tayler per favore limitati a chiamarci in caso dovessi vedere qualcosa.. e non appena l’hai fatto scappa.. sono stata chiara?? – lo vidi annuire poco convinto.. – bene.. diamoci da fare.. > ci separammo.. lanciai una breve occhiata a Nes.. le sorrisi e lei mi ricambio.. avevo una brutta sensazione.. sentivo che qualcosa sarebbe andato male.. io E Dam iniziammo a girovagare per la palestra.. che piccola non era.. se si considerano gli spogliatoi dove chiunque poteva nascondersi.. stringevo convulsamente la mano di Damon che quando se ne accorse.. se la portò alle labbra per carezzarla con un bacio.. fece per dirmi qualcosa.. ma una voce negli amplificatori lo fermò era il preside.. mentre il preside parlava vidi Tanya.. era vestita da.. Dragonessa.. non avrei saputo come altro descrivere il suo abito..

la vidi sorridermi maligna.. per poi sparire nella folla.. feci spallucce e tornai ad ascoltare il preside..

< .. il Re del ballo d’autunno è ... il sig. Damon Salvatore.. > e si sapeva.. gli lasciai la mano contro voglia e lo sospinsi verso il palco.. era molto riluttante.. il preside gli mise una corona sulla testa..

Damon sembrava sul punto di sbranarlo.. fece per scendere ma il preside lo trattenne..

< aspetti sig. Salvatore.. ora eleggiamo la sua reginetta.. pronti?? – un si generale, la Stanley mi fece un sorrisetto.. io ero pronta a scattare per ucciderla.. – la reginetta d’autunno è... la signorina Kriistine Lilian Masen Culle.. beh con un nome cosi per forza.. venga su.. > non potevo crederci era un incubo.. o meglio il sogno rosa di Nes.. per me l’inferno.. arrivai sul palco sospina da alcuni miei compagni.. la Stanley si era allontanata furibonda.. arrivai vicino a Damon che, molto delicatamente, aveva preso la cosoncina al preside per posarmela sulla testa..

ero arrossita, e lo vidi sorridermi tranquillo.. mentre si esibiva in un perfetto baciamano..

< forza  a voi l’onore di aprire le danze, mi risulta signorina Cullen.. che la canzone per questo ballo si opera sua.. – davvero?? Dovette intuire la mia confusione – sua cugina Alice ci ha portato questa mattina il cd.. la canzone si intitola “All I Need” giusto?? > annuì, cercando Alice per trucidarla con lo sguardo.. mi sorrise furba.. avevo scritto la canzone in queste due settimane, tra una cosa e l’altra con l’aiuto di Tay e Nau per la musica.. non sapevo cosa davvero provava Damon.. non avrei mai immaginato di ballarlo con lui.. Era una specie di Valzer.. un rito per questa scuola..

http://www.youtube.com/watch?v=xSP-L7hXOfM&feature=player_detailpage

(NDA: aprire in un'altra finestra.. al posto di Nina Dobrev, c’è Kris.. è sera, sono al chiuso e hanno entrambi le maschere =)

 

Traduzione

Sto morendo tentando di respirare

Oh, perché non imparo mai?

Ho perso tutta la mia fiducia,

Sebbene abbia tentato sicuramente di cambiarlo

Riesci ancora a vedere il mio cuore?

Tutta la mia agonia svanisce

Quando mi tieni nel tuo abbraccio

Non buttarmi giù perché tutto ciò di cui ho bisogno

Fa sì che il mio cuore sia un posto migliore

Dammi qualcosa in cui posso credere

Non buttarmi giù

Hai aperto la porta adesso

Non lasciare che si richiuda

Sono qui al limite di nuovo

Desidererei poter mollare

So di essere solo un passo lontana

Dalla svolta

Riesci ancora a vedere il cuore di me?

Tutta la mia agonia svanisce

Quando mi tieni nel tuo abbraccio

Non buttarmi giù perché tutto ciò di cui ho bisogno

Fa sì che il mio cuore sia un posto migliore

Dammi qualcosa in cui posso credere

Non buttarmi giù, ciò che rimane di me

Fa sì che il mio cuore sia un posto migliore

Ho tentato così tante volte ma niente era reale

Fa che svanisca, non spezzarmi

Voglio credere che questo sia reale

Salvami dalla mia paura

Non abbandonarmi

Non buttarmi giù perché tutto ciò di cui ho bisogno

Fa del mio cuore un posto migliore

Non buttarmi giù perché tutto ciò di cui ho bisogno

Fa sì che il mio cuore sia un posto migliore

Dammi qualcosa in cui posso credere

Non buttarmi giù, ciò che rimane di me

Fa sì che il mio cuore sia un posto migliore

Fa sì che il mio cuore sia un posto migliore

 

Mentre la musica iniziava io e Damon ci portammo al centro della pista... eravamo l’uno di fronte all’altro attendendo l’attacco giusto per iniziare a ballare.. i nostri occhi incatenati.. ecco.. portiamo entrambi la mano sinistra ad altezza viso.. al centro tra noi due.. facendo si che si sfiorino  compiamo un giro ritornando nella posizione di prima.. di nuovo con la mano destra.. e dopo con entrambe le mani.. Damon mi sorride sereno e non posso non ricambiare.. finalmente ci avviciniamo... una mia mano si unisce alla sua... l’altra si posa sulla sua spalla, sento l’altra sua sulla schiena e iniziamo a volteggiare...

< era questo che facevi in queste settimane quando sparivi con i tuoi amichetti?? > una punta di gelosia nel suo sussurro.. sorrisi..

< si.. è come puoi sentire e a te che pensavo.. > sorrise a sua volta continuando a ballare..

< uhm e dovevi per forza pensarmi in loro compagnia.. > risi..

< no ma.. il mio cervello da vampiro multifunzione fa si che io possa pensare a più cose contemporaneamente.. il che significa, che una porzione del mio cervello è sempre concentrata su di te.. > vidi il suo sguardo farsi adorante.. mi strinse a se incurante delle persone attorno a noi.. in tempo con le ultime parole della canzone, mi baciò.. e non era un bacio del Damon focoso e stronzo.. era un bacio alla Damon dolce e insicuro.. si staccò leggermente al suono degli applausi..

< il tuo cuore è al sicuro con me > sorrisi.. ma non potei più parlare.. annusai l’aria intorno a me e guardando Damon e la mia famiglia vidi che facevano altrettanto.. un forte odore di sangue si stava espandendo nell’aria.. sangue umano.. cercai con la mente frugai finché il sangue non mi gelò nelle vene.. Nau, Tay, Nes e Tanya non erano all’interno della palestra.. e dalle vibrazioni dello scudo di Tay capì che fosse lui quello ferito... vidi a terra la sua maschera e quella di Nes.. sporche di sangue.. come nella visione di Alice.. presi Dam per mano e lo trascinai verso la porta laterale della palestra, mentre gli studenti prendevano a ballare, la mia famiglia mi seguì.. arrivata sul retro, il mio cuore che rimbombava nel petto.. non vidi niente.. ma sapevo che erano li..

< benvenuti.. > un tizio dai tratti spigolosi, i capelli biondo platino, interamente vestito di nero, fece capolino da un albero, sorridendo malignamente...

 < dove sono mia sorella e i miei amici?? > perché non chiedevo di Tanya?? Forse perché il mio inconscio già mi aveva suggerito la risposta.. una luce si accese e li vidi sdraiati l’uno accanto all’altro.. vidi Nes, Tay e Nau, privi di sensi.. Tay perdeva sangue da un taglio sulla fronte.. tremai... e poi tornai a rivolgermi al biondo..

< chi diavolo sei?? Che vuoi da noi? > chiesi ringhiando mettendomi in posizione d’attacco...mio padre e mia madre mi imitarono.. gli altri li sentivo fremere..

< sono John Draco – tremai a quel nome – ah vedo che il mio cognome ti fa effetto beh è normale.. io discendo da quello stesso Draco che lo spirito dentro di te ha distrutto, qualche millennio fa.. > non era possibile..

< ok.. ma cosa vuoi da me?? Dalla mia famiglia?? > sorrise ancora di più

< oh che sbadato non l’ho detto.. – fece un veloce inchino derisorio – sono John Draco.. quarto Signore della famiglia Volturi > il mio cuore smise di battere per poi riprendere più forte.. cazzo..

< dov’è mia sorella?? > chiese Katie... no.. non farlo.. il sorriso di John scintillò ancora..

< lasciate che vi presenti la mia compagna.. > Tanya nel suo sensatissimo vestito da dragonessa, fece la sua comparsa dagli alberi e con un sorriso perfido, accostarsi al biondo scoccandogli un bacio sulle labbra.. i Denali singhiozzarono..

< perché?? > fece Eleazar in un sussurro.. lei si voltò di scatto nella sua direzione guardandolo con disprezzo..

< perché avete sempre preferito lei – mi indicò - a me. Kris è bella, Kris e saggia, Kris è forte.. e non solo lei.. ogni scusa era buona per elogiare le donne Cullen.. e poi.. Edward ha preferito bella.. Damon preferisce Kris... nessuno pensa mai a  me.. ma ho conosciuto John e lui ama solo me... > scossi la testa amareggiata..

< sei una povera idiota lo sei sempre stata.. ti ha usato per arrivare a noi.. una volta chiusa la questione si sbarazzerà di te... ma tranquilla non accadrà.. ti ucciderò prima.. > sapevo che a questo punto i miei occhi erano iniettati di sangue.. dovevo salvare Nes.. e Tay.. e Nau.. rise maligna..

< non sei forte abbastanza > questo era da vedere... mi rivolsi a John..

< se è me che vuoi allora affrontami.. lascia fuori la mia famiglia e i miei amici.. > vidi il suo viso farsi crudele, mentre qualcosa lo deformava..

< non qui e non ora cara Tigre... la tua fine.. la vostra fine arriverà in Italia.. > la voce distorta, il corpo di John esplose, al suo posto comparve un enorme drago rosso..

i suoi occhi mi fissarono.. senti degli aghi pungermi la testa.. lo stesso dolore che avevo sentito due settimane prima.. la stessa sorte tocco alla mia famiglia, cademmo tutti in ginocchio con la testa tra le mani.. vidi con la coda dell’occhio Damon a terra con il viso sofferente.. un rivolo di sangue che gli scendeva dalle orecchie.. riuscì a guardere davanti a me.. il drago aveva preso Tanya con la zampa anteriore issandosela sul dorso.. la vidi aggrapparsi al collo.. poi il drago prese Nes.. Tay e Nau.. e con una poderosa spinta delle ali spicco il volo..

< NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!! NES!! > gridai disperata nonostante il dolore.. e poi una voce nella mia testa..

< ci vediamo a Volterra > e subito dopo la sua risata maligna... li vidi sparire alla vista, e con loro il dolore.. quello alla testa per lo meno.. il mio cuore sembrava voler esplodere.. i singhiozzi mi scuotevano il corpo.. Damon si mise a sedere a fatica, mi si avvicinò per stringermi forte..

< Nes, la mia Nes!! > continuavo a ripetere... mi strinse forte cullandomi al suo petto... voltai il viso e vidi la mia intera famiglia a terra, i denali ancora sotto shock.. mia madre e mio padre si stringevano forte singhiozzando.. allungai una mano per stringere quella di mio padre.. e quando i loro occhi si posarono su di me., con voce decisa tra le lacrime dichiarai..

< c’è la riprenderemo.. a qualunque costo.. li riporteremo indietro tutti > nessuno ebbe niente da dire.. sollevai gli occhi verso Damon, che mi fissava addolorato, ma convinto.. sarebbe stato con me comunque.. si li avrei riportati tutti a casa.. anche a costo della mia vita..

 

 

 

 

Buonasera EFP... come vi va??? A me bene... spero che il cappi vi piaccia.. arrivano  tempi duri per kris.. secondo voi come finirà????????? Come sempre ringrazio chi segue, preferisce e ricorda la mia storia.. grazie anche a chi visita... un bacione gigantesco a quei due tesori che sono Phoebe09 e _Nalushka_ .. siete fantastiche.. questa storia va avanti per me che amo ciò che sto scrivendo, ma anche per voi che mi sostenete e mi illuminate la giornata quando recensite e mi fate sorridere.. un bacione al prossimo cap... “Strategie” ... =) ciauuuuuuuuuuuuuu

 

 

 

 

 

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Capitolo 25
*** Strategie!! ***


                     

 * Per le mie due dolci recensioniste =*

Strategie!!

Varcammo la soglia di casa.. non avevo idea di come ci fossi arrivata né mi interessava.. eravamo tutti distrutti.. io non riuscivo ne a parlare, ne a pensare.. non mi interesso cosa facessero gli altri: soffrire, pianificare.. non lo sapevo non mi importava.. mi diressi come un automa in camera mia.. sentì che qualcuno bisbigliare < resta con lei, cerca di farla dormire > e subito sentì una presenza alle mie spalle.. non me ne curai e entrai in camera.

 ( viola più scuro)

Sentì la porta chiudersi alle mie spalle.. sfilandomi le scarpe mi sedetti lasciai cadere sul letto...

senti un sospiro, poi delle mani tra i miei capelli che li liberavano dalle forcine, lasciandoli ricadere tutti liberi sulle spalle.. poi le mani si spostarono delicatamente sulla mia schiena, facendo scendere la zip del vestito.. un braccio mi avvolse tirandomi in piedi, facendomi scivolare il vestito fino ai piedi, lasciandomi in intimo.. rimettendomi seduta, vidi confusamente che qualcuno raccoglieva il vestito, lo posava sulla poltroncina ad angolo della camera,

e prendendo il pigiama sul comò... mi aiutò ad indossare la maglia nera, corta in vita, larga con le maniche lunghe e che mi lasciava scoperta una spalla.. chiunque fosse mi toccava appena, come se fossi l’oggetto più delicato del mondo e potessi andare in pezzi da un momento all’altro.. scivolo di nuovo alle mie spalle e infilando le mani sotto la maglia sganciò il corpetto in modo che non mi desse fastidio.. poi lo vidi inginocchiarsi di fronte a me per aiutarmi ad indossare, gli shorts neri.

Dopo averlo fatto. Alzò il viso verso di me.. e due occhi blu, colmi d’amore e tristezza, mi fissarono...

< Damon > sussurrai riprendendomi in parte dallo stato di torpore in cui ero.. mi sorrise dolcemente..

< sono qui.. vieni.. mettiti sotto le coperte > sollevò parte delle coperte indicandomi il letto.. lo fissai..

< solo se resti con me... > sorrise ancora e annuì.. strisciai verso di lui, e feci per appoggiarmi al cuscino..

< aspetta resta sollevata... > rapidamente si diresse in bagno

e subito fu affianco a me, con un asciugamano bagnato.. mi tolse gli orecchini e i bracciali.. fece per togliermi la sua collana, ma mi scostai sorrise e porto l’asciugamano sulle mie orecchie, ripulendomi dal sangue dei timpani che si erano perforati.. con dolcezza, mantenendo il suo sorriso dolce.. quando ebbe finito fece per gettare da una parte l’asciugamano ma glielo impedì prendendolo per pulire il suo di sangue.. il suo viso si era fatto serio, e quando finì.. lo accosto al mio per lasciarmi un dolce bacio sulle labbra..

< sdraiati, arrivo subito.. > poggiai la testa al cuscino mettendomi in posizione fetale, abbracciando Po, guardandolo mentre si sfilava la giacca, la camicia , scarpe calze e pantaloni.. mi scostai lasciandogli spazio.. per permettergli di sdraiarsi.. coprì entrambi con le coperte, per poi stringermi forte appoggiando le labbra sui miei capelli.. avrei potuto addormentarmi.. ma non riuscivo a chiudere gli occhi.. ne a piangere..

< andrà tutto bene > sussurrò tra i miei capelli...

< no.. moriremo tutti.. resta solo da vedere se sarà per mano dei volturi o per mano mia.. > mi scosse portando il suo viso davanti al mio..

< tu non ci farai del male.. > lo fissai mesta..

< si invece.. mi trasformerò e ucciderò tutti.. nessuno può fermarmi in quello stato.. ma se anche io stessi in disparte moriremmo tutti per mano del Drago.. la Tigre ci serve.. ma ci ucciderà.. > lo vidi fissarmi deciso..

< sono più che sicuro, che insieme ne usciremo vincitori.. con Nahuel Tayler e Nes.. tu ci salverai Kris.. poi noi penseremo a salvarti da te stessa.. troveremo il modo.. insieme.. > lo fissai riconoscente.. si avvicinò, cominciando a lasciarmi tanti piccoli baci su tutto il viso.. chiusi gli occhi, accettandoli mestamente...

< tu hai salvato me – sussurrò tra un bacio e l’altro – in ogni modo possibile.. pensa a salvare tua sorella e i tuoi amici.. io penserò a te.. > baciò le mie labbra delicatamente, per poi staccarsi, facendo riappoggiare la mia testa sul suo petto, mentre mi accarezzava i capelli, baciandoli ogni tanto, stringendomi forte e cullandomi.. non riuscì a dormire... dopo qualche ora sospirai..

< dovresti andare a nutrirti.. devi rimetterti in forze.. > gli dissi con una calma che non mi apparteneva.. mi sollevai leggermente da lui, mettendomi a sedere..

< posso aspettare.. ma posso portare a te qualcosa.. ne hai bisogno più di me.. > scossi la testa..

< tu pensa a te.. più tardi penserò a me.. - lo vidi fissarmi confuso.. sospirai – Jacob è di fronte.. nella stanza di.. di Nes.. voglia andare da lui.. > lo vidi annuire e sorridermi.. mentre si rivestiva.. lasciando sulla poltrona solo la giacca e la cravatta.. mi si avvicinò schioccandomi un bacio rapido ma intriso di tenerezza sulle labbra..

< sono di sotto se hai bisogno di me.. > annuì carezzandogli il viso... mi baciò la mano.. poi si diresse verso la porta e sorridendomi un ultima volta uscì.. mi alzai infilandomi rapidamente, la vestaglia di raso che avevo nell’armadio..

e a piedi mi diressi verso la porta di fronte alla mia.. esitai con la mano sulla maniglia.. quasi mi sembrava di sentirla ridere la dentro.. ingoiai l’amaro e aprì... Jacob era seduto sul letto di Nes.. in mano l’orsetto di Nes..

rosa come tutta la stanza..

 

< Jacob > lo chiamai sedendomi accanto a lui sul letto.. sembrò che non mi avesse nemmeno sentito, continuando a stringere tra le mani l’orsetto.. si era tolto la giacca e il farfallino... aveva ancora il sangue sul viso.. corsi nel bagno di Nes..

 

bagnando un asciugamano e tornando da lui.. avvicinai cauta le mani al suo viso.. non si mosse e lasciò che gli pulissi via il sangue..

< era felice – iniziò tutto ad un tratto mentre io gettavo l’asciugamano da una parte.. – tu volteggiavi in pista con Damon... i vostri occhi brillavano e lei vi guardava incantata ed euforica.. sapevo che non si sarebbe spostata da li, ma due secondi prima mi aveva chiesto da bere.. cosi mi sono diretto verso il tavolo delle bevande.. l’ho tenuta d’occhio tutto il tempo.. ho abbassato gli occhi solo un istante.. per prenderle del punch.. quando l’ho rialzati.. lei non c’era più.. e allo stesso tempo abbiamo sentito odore di sangue – scoppiò a piangere – è tutta colpa mia.. non avrei dovuto lasciarla sola.. sono un idiota.. non so nemmeno cosa fare di me stesso.. > senti le lacrime bagnarmi le guance, gli posai una mano sulla testa mentre l’altra gli strinse una mano..

< Jake non dire cosi.. non è colpa tua, l’avrebbero presa..e forse avrebbero preso anche te.. ma invece sei qui.. devi essere forte Jake, tu sei l’unico che può capirmi.. io mi sento spezzata a metà senza di lei e so, che per te è lo stesso.. sei mio cognato, sei.. Dio sei mio fratello.. ci sei sempre stato.. e nonostante sia sempre stata una stronza con te non ho mai realmente pensato che non fossi all’altezza di Nes.. lei è nata per te, come io per Damon.. – piangevo accorata mentre lui si voltava a fissarmi mentre singhiozzava disperato.. – non puoi crollare, ho bisogno soprattutto di te per riuscire a riportarla qui.. > non riuscì a dire altro.. mi ritrovai tra le braccia di Jake, sulle sue ginocchia, mentre piangeva sui miei capelli, io sulla sua camicia.. ci stringemmo forte.. e ad un certo punto non so come cedetti al sonno...

Quando mi svegliai dalle persiane abbassate filtrava la pallida luce del mattino nebuloso di forks.. ero nella camera di Nes.. sotto le coperte.. Jacob dormiva accanto a me, sopra le coperte, il viso ancora bagnato.. notai che le nostre mani erano intrecciate.. ci eravamo fatti forza anche nel sonno.. senti la porta aprirsi e voltai il viso in quella direzione.. damon entrò cato sedendosi accanto a me portando un braccio sopra il mio..

< come state? > chiese indicando anche Jake..

< a pezzi.. ma uniti.. come mai era successo.. non avevo mai capito di volergli tanto bene, fino a quando l’ho visto seduto qui.. > mi sorrise dolce.. sentì il respiro di Jake farsi irregolare segno che si stava svegliando.. mi voltai a guardarlo e lui aprì gli occhi.. batté le palpebre leggermente.. fissò me poi Damon.. tornò a me e mi sorrise mesto.. strinse ancora di più la mia mano..

< grazie per stanotte > scossi la testa..

< ci si sostiene a vicenda in una famiglia > lo vidi annuire.. mi si avvicinò dandomi un bacio sulla fronte, per poi lasciarmi e dirigersi in bagno.. dopo pochi minuti ne uscì..

< scendo sotto.. appena puoi ci raggiungi e vediamo come regolarci > fece serio.. annuì leggermente e lo vidi uscire a passo deciso.. tornai a guardare Damon..

< ti ho portato del sangue – feci una smorfia – so che non ne hai voglia.. ma devi berlo.. dovrai essere al meglio di te.. non è ancora sicuro entro quanto riusciremo a partire ma sarà presto.. > lo guardai e annuì.. mi issai sulle braccia per mettermi seduta, e lui mi porse la tazza.. prima si avvicinò al mio viso per darmi un bacio tenero.. gli scoccai un lieve sorriso ironico..

< potrei abituarmi a tutta questa delicatezza > mi sorrise carezzandomi il viso senza rispondermi.. accostai la tazza alle labbra e bevvi praticamente tutto d’un sorso.. mi alzai.. dirigendomi nella mia camera.. nel mio bagno.. ne uscì poco dopo e senza preoccuparmi di cambiarmi.. scesi di sotto, con Damon che mi aveva atteso in corridoio.. nel salone trovai tutti in fermento.. mamma e papà erano vicini al camino si abbracciavano mentre.. corsi verso di loro stringendoli, e subito mi ritrovai tra loro..

< stai bene piccola?? > chiese mio padre tra i miei capelli.. scossi la testa..

< starò bene quando li avremo riportati qui.. avete parlato ai genitori di Tay?? > il mio piccolo umano, cosa poteva fare contro quei mostri..

< si per l’oro è in escursione con noi.. abbiamo rintracciato le amazzoni e Huilen.. saranno qui tra qualche ora.. ci stavano già raggiungendo prima.. > annuì alle parole di mia madre.. poi staccandomi da loro mi diressi verso Damon seduto sulla mia poltrona, mi sedetti su di lui che mi strinse forte..

< qualche idea?? > chiesi stancamente..

< e ovvio che è te che provocheranno – disse Jasper – e infondo la tigre ci serve.. e l’unica che può battere il drago.. ma.. > lo interruppi..

< se mi trasformo rischio di uccidervi tutti.. > li vidi annuire tristemente.. vidi Elena farsi avanti..

< potremmo chiamare Bonnie – la fissai confusa. – la mia mica strega.. lei potrebbe fare in modo di creare una barriera magica su alcuni individui e far si che tu distrugga solo chi devi.. > non la stavo più ascoltando.. qualcos’altro si era appena fatto largo in me.. un’intuizione.. un’idea.. un piano.. una strategia che non doveva e non poteva fallire.. scossi la testa per poi alzarmi e camminare su e giù, speranzosa e euforica..

< no niente strega.. è umana e rischia troppo.. no ci servono degli immortali.. immortali che già una volta hanno tenuto testa ai volturi..e con poteri inimmaginabili.. > Damon mi si avvicino, prendendomi per le braccia e facendo si che lo fissassi..

< di che diavolo parli?? > sorrisi.. gli presi una mano tra la mia e mi voltai verso la mia famiglia..

< ci servono i Rumeni.. dobbiamo chiamare Vladimir e Stefan.. > vidi i Denali sussultare.. Stefan, Elena e Damon mi fissarono confusi.. ma la mia famiglia che sapeva, mi fisso sorridendo speranzosa.. non potevamo fallire!!!

 

 

 

 

 

 

‘Sera meraviglie!! Capitolo cortino ma domani non potrò scrivere e cosi piuttosto che lasciarvi troppo in sospeso ho deciso di postare cmq... Grazie come sempre a tutti quelli che seguono, preferiscono e ricordano la mia storia e anche a chi visita.. grazie anche a Malody Potter che ha recensito.. e poi niente non c’e nessun altro che valga la pena ringraziare......................................................................................... ma Phoebe09 e _Nalushka_ i miei tesoriiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii... un grazie gigantesco.. siete fantastiche e sono davvero felice di avere il vostro sostegno.. un bacione... al prossimo cap.. =)

  

 

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Capitolo 26
*** Kill or be killed!! ***


Precisazione.. come vedrete in questo capitolo sono già tutti a Volterra (scritti normali)... ma ci sono dei Flashback (scritti in corsivo) che spiegano quello che è successo prima.. ovviamente il cap me lo sono costruita meglio che ho potuto per il semplice motivo che ci sono cose che potete e dovete sapere subito.. altre che dovete sapere più avanti... vi lascio al cap e visto che io ne sono molto soddisfatta.. spero piaccia a voi leggerlo come a me è piaciuto scriverlo.. buona lettura...

Kill or be killed!!

Per le mie 2 fedeli recensioniste: Nalushka e Phoebe!!! =)

 

Eravamo davanti ai cancelli di Volterra.. sapevamo che qualunque cosa fosse successa niente sarebbe più stato come prima.. erano appena le undici di sera.. Nes era li da quasi 24 ore e io stavo impazzendo.. mi tirai le maniche della maglia nera sulle mani per scaldarle.. avevo scelto vestiti che mi dessero modo di muovermi liberamente, un pantalone nero e scarpe stile anfibi con il tacco..

sorrisi ripensando alle parole di a Alice:

< devo sempre pregarti per farti mettere dei tacchi alti e tu lo fai di tua spontanea volontà in questa occasione?? Per quale motivo?? > ghignai..

< per avere la soddisfazione di vedere il viso di Aro deformato dal dolore mentre gli conficco il mio tacco dieci su per il.. >

Venni riscossa dai miei pensieri da una mano che si stringeva alla mia, una mano bollente.. voltai il viso e vidi Jacob fissarmi con fare deciso..

< gli altri sono in posizione.. sei pronta?? > annuì tremando leggermente...

< dovrete fare molta intenzione.. è un drago e come tale sputa fuoco.. vi incenerirebbe in un istante.. non stategli mai di fronte.. non preoccupatevi per me.. io so cosa fare.. cercate di tenere tutto bene a mente >

Varcammo lentamente il cancello... avrei voluto anche Damon con me.. ma lui aveva un altro compito...

< qualunque cosa accada non dimenticarti il tuo ruolo Dam... > lo vidi annuire rassegnato, mentre mi prendeva le mani portandosele alle labbra..

< non lo dimenticherò, ma avrei preferito essere con te, avrei voluto che ti affidassi a me e non a Jacob. Io.. > lo interruppi posandogli due dita sulle labbra..

< ti sto affidando la mia vita Dam.. nell’unico modo che conti davvero... e lo sto facendo proprio perche sei l’unico che può farlo.. farai ciò che deve essere fatto?? > lo vidi annuire per poi accostare il suo viso al mio e baciarmi prima dolcemente, e poi con foga..

Io e Jake ci incamminammo verso l’entrata principale della torre.. il tombino serviva per altro...

< voi aspetterete qui.. dietro il campanile, sull’entrata/tombino – dissi alla mia famiglia, ai Denali, ai lupi – non appena Stefan vi darà il segnale, entrate, fate più casino possibile.. dovrete distrarre tutti per far si che Damon abbia il tempo di fare la sua parte.. uccidete chiunque vi intralci la strada verso la sala del trono.. non abbiate pietà per nessuno.. loro non ne avrebbero per voi.. > conclusi, vedendoli tutti annuire convinti.. tranne i Denali.. Eleazar mi si avvicino cauto..

< e se ci troviamo davanti .. Tanya?? > chiese a fatica.. abbassai lo sguardo scuotendo la testa per poi ripuntarlo negli occhi dorati di  quello che avevo sempre considerato mio zio..

< non so cosa vuoi che ti dica zio.. se me lo trovo davanti io, che la reputo responsabile di quello che è successo e che l’ho sempre odiata, posso dirti che spero di avere il tempo per farla morire lentamente e con dolore, mentre la riduco a pezzi piccoli piccoli voglio avere il piacere di sentirla implorare la morte, e godermi la sua sofferenza quando gliela negherò – lo vidi guardarmi angustiato – ma sono certa che non avrò questa fortuna e che non avrò nemmeno troppo tempo.. ma zio.. l’hai vista come ti ha guardato.. lei non ha esitato un istante a consegnarci al nemico.. non vi ucciderà direttamente, ma lo farà fare senza opporsi.. quindi il mio consiglio se ve la ritrovate davanti è solo uno.. uccidetela.. > dissi a lui e a tutti.. lo vidi scuotere la testa..

< io non posso.. > gli andai vicino rapidamente, afferrandolo per la gola e gettandolo sul divano accanto a Katie che si stringeva a Garrett...

< stammi bene a sentire.. vuoi fare parte di tutto questo?? Beh, eccoci qui.. – strinsi la presa sul suo collo – uccidi o sarai ucciso.. se la lasciassimo vivere continuerebbe a volere vendetta... mi ucciderebbe alla prima occasione.. quindi ingoia il rospo o vattene.. > diedi un ultima stretta, per poi lasciarlo andare.. avevo tolto i blocchi dalla mente di tutti per poter entrare in contatto con chiunque in qualunque momento.. fissai Damon che mi guardava orgoglioso.. entrai nei suoi pensieri..

- io non avrei saputo fare meglio – sorrisi lievemente.. mentre Eleazar, Katie, Garrett e Carmen ci voltavano le spalle, lasciando casa Cullen, allontanandosi di corsa..

Non biasimavo i Denali per averci abbandonati.. era pur sempre la loro sorella.. ma anche se non li condannavo, avevo smesso di considerarli familiari, cosi come il resto della mia famiglia.. aravamo arrivati nei pressi dell’enorme portone di legno..

< credi che Dracula1 e 2 riusciranno a fare ciò che credi sappiano fare?? > sorrisi..

< devono!! >..

 Aprì la porta di casa agitata... i due rumeni mi stavano di fronte sorridenti..

Vladimir        Stefan

< cazzo > esclamo sconvolta.. o la mia memoria era una merda.. o loro non  erano i rumeni.. non ricordavo che fossero due strafigoni.. Damon mi affianca alla porta.. guarda i due che sorridono strafottenti, guarda me che probabilmente avevo perso per sempre l’uso della parola, e alza gli occhi al cielo sbuffando..

< io sono meglio > è tutto quello che dice e mi sposta di peso per fare entrare i due.. mi riscuoto e decido di prenderlo in giro..

< si ma loro sono due.. > lo vedo sgranare gli occhi e allora decido di tranquillizzarlo stringendo la mano sul suo ciondolo e prendendo la sua con l’altra.. mi sorride e entrambi ci voltiamo verso Vladimir e Stefan che nel frattempo avevano salutato i miei..

< vi chiedo perdono per il mio comportamento e solo che vi ricordavo più.. più.. beh meno belli.. > scoppiano a ridere mentre Damon mi stritola la mano..

< abbiamo incontrato un vampiro interessante qualche anno fa.. si chiama Michael

 e manipola la materia e le cellule.. cosi ha modificato in meglio il nostro aspetto.. > mi disse quello che, dal ciondolo che portava al collo, una stella con una pietra al centro.. doveva essere Vladimir.. il suo era giallo quello di Stefan verde..

emisi un fischio d’apprezzamento.. anche il Michael che ho visto nella loro mente era un gran figo... scossi la testa tornando alla questione del giorno....

< ok sentite.. vi starete chiedendo perché vi ho chiamati con tanta urgenza?? Vedete.. > venni interrotta da Stefan.. il rumeno...

< senti dove la tua dolce sorellina?? è proprio tanto che non la vedo.. > annuì a capo chino..

< si è proprio questo il problema.. i Volturi l’hanno presa.. lei e due miei amici.. vogliono che andiamo a Volterra... > li vidi fissarmi sorridenti..

< ti prego dimmi che non vuoi il nostro aiuto solo per riprendere tua sorella.. > mi disse Vladimir.. ghignai..

< no Vladimir.. voglio distruggerli eliminare il problema una volta per tutte... l’unico che voglio risparmiare è Marcus.. lui non è mai stato dalla parte dei suoi fratelli ma da solo non ha mai potuto opporsi.. > mi schiacciò l’occhio..

< chiamaci Vlad e Stef.. > fece malizioso e io scossi la testa divertita..

< e poi?? > chiese Stefan.. è qui che li volevo..

< senza un capo il mondo sovrannaturale sarebbe nel caos.. intendo lasciare a voi e a marcus il potere ma.. – l’interruppi mentre si accingevano a festeggiare.. – sotto la nostra supervisione.. non pretendo che iniziate a nutrirvi di sangue animale.. ma non voglio che approfittiate del vostro potere.. quindi finche io e la mia famiglia non saremo sicuri che potete cavarvela da soli, che possiate essere giusti vi daremo una mano.. diciamo che saremo i membri del vostro consiglio e le vostre guardie.. finche non ne avrete delle vostre.. accettate?? > avevo discusso prima con la mia famiglia e con i lupi e tutti erano stati concordi.. qualunque cosa pur di riavere Nes e distruggere i Volturi.. li vidi fissarmi con dei sorrisi che andavano da un orecchio all’altro..

< dicci cosa dobbiamo fare??

Eravamo arrivati di fronte al portone.. indicai a Jacob di bussare.. batté il pugno tre volte sul portone di legno.. e subito questo si aprì rivelando la figure delle quattro guardie preferite da Aro

Felix, Demetri, Jane e Alec.. fu quest’ultimo a parlare con voce atona..

< benvenuti.. vi stavamo aspettando.. > ci fecero entrare, per poi richiudere il pesante portone dietro di noi..

< siete solo voi?? > fece Jane con finta innocenza.. la fissai dritta negli occhi per niente intimorita..

< no la mia famiglia è in città.. ma non ho ritenuto necessario farli entrare.. sono perfettamente in grado di risolvere da sola la questione.. e ora portaci dai tuoi signori.. > la vidi digrignare i denti al mio tono di superiorità. Si voltò indignata e prendendo per mano il fratello si avviò verso il corridoio mal illuminato.. Felix e Demetri ci fecero un inchino derisorio..

< dopo di voi > fece Felix sogghignando.. strinsi di più la mano di Jacob e con lui mi incamminai dietro Jane e Alec, o come li chiama mamma...

< .. i figli del demonio mi daranno filo da torcere, il mio scudo non reggerà a lungo contro i loro attacchi – dissi riflettendo ad alta voce.. – di certo non mentre il caro vecchio John in versione drago si impegna a farmi a pezzi.. e non posso trasformarmi finché Nes, Tay e Nau non sono al sicuro.. come diavolo la risolvo questa.. > avevo pensato a tutto.. ogni piccolo particolare.. nemmeno Jasper e Rosalie avevano avuto da ridire sul fatto che i gestissi interamente la cosa.. mi mancava solo quest’ultimo dettaglio e poi saremmo potuti partire.. mi sedetti tra Stefan e Stef, mi mancava solo l’omonimo, con i gomiti sulle ginocchia e le mani tra i capelli... tentando di riflettere.. alzi il viso e vidi Damon inginocchiato davanti al camino che ravviava il fuoco, si era cambiato, ed era pronto a seguirmi..

sentendosi osservato si voltò nella mia direzione ma vedendo in mezzo a chi mi ero seduta il suo sguardo si fece minaccioso, gli sorrisi e scossi la testa nascondendomi il viso tra le mani e tornando a riflettere.. senti qualcuno schiarirsi la gola, e mi voltai in quella direzione.. con mia sorpresa vidi Anna, la ragazza più timida del mondo, del branco di Jake,

sulla porta e con qualcosa da dire evidentemente.. in trent’anni che la conoscevo era la prima volto che mi parlava...

< ciao Anna.. – le dissi tentando di metterla a suo agio, ma lei arrossì ancora di più – hai qualcosa da dirmi?? > li vidi annuire.. fece due respiri profondi e poi guardando solo me parlò..

< ti ho.. sentito parlare, ero qui fuori.. e se non ho capito male ti serve un modo per rallentare perlomeno il drago giusto.. >  la guardai riflettendo..

< si beh, rallentarlo sarebbe già un iniziò.. hai qualche idea?? > annuì..

< non è una cosa certa, ma mio padre mi parlava spesso di leggende e anch’io conoscevo la storia dei draghi.. ecco vedi.. mi disse che esistono modi per indebolire i mutaforma!! Tu sai che il veleno dei vampiri ci uccide, ma se lo si diluisce ci rende impossibile trasformarci.. – la fissai scioccata – si.. manteniamo forza e velocità ma non possiamo cambiare forma.. lo stesso effetto lo da il sangue dei vampiri – la vidi scoccare una leggera occhiata a stefan e Damon – se tu riuscissi a fargli entrare in circolo un po’ di quel sangue potresti combattere con lui ad armi pari senza che si trasformi... > annuì tentando di mettere insieme nella mia testa una strategia funzionante allo scopo..

< altro?? - dissi senza guardarla... la senti tentennare.. tornai a guardarla – Cosa?? >

< un erba che per noi mutaforma è tossica.. ma è introvabile da queste parti per questo è l’opzione meno  importante.. > la fissai..

< come si chiama?? > la vidi riflettere...

< aconitum vulparia, aconito, elmo blu o come la chiamiamo da queste parti.. strozza lupo.. ma ovviamente andrà bene anche per il drago.. > le sorrisi riconoscente..

< alice.. cerca su Google vedi dove si può trovare quell’erba.. Papà.. chiama l’aeroporto di Seattle.. che preparino il Jet.. digli che entro un ora deve essere pronto a partire... noi lo siamo.. forza.. > fissai Damon, che mi sorrise capendo le mie intenzioni e porgendomi la sua mano, come invito a seguirlo..

< mmm tesoro sai che sei proprio un bel bocconcino.. > sentivo lo sguardo di Felix e Demetri fisso sul mio sedere... era un grosso sforzo per me non staccargli la testa...

< lo so – risposi superiore – ma non sono alla tua portata.. > lo senti sogghignare...

< tua sorella non la pensava allo stesso modo quando ieri sera sono entrato nella sua stanza.. > fece felix lascivo.. senti Jacob irrigidirsi ma la mia stretta di mano gli fece capire che non doveva reagire... digrignando i denti e ringhiando lievemente, continuammo a camminare.. arrivammo nell’ufficio personale dei Volturi..  un’avvenente segretaria si alzò per salutare.. ovviamente umana..

< buongiorno signori!! > non la degnai di uno sguardo...

< buongiorno Vicki... annunciaci.. > fece Jane.. vidi Vicki fare il giro della scrivania, aprire la porta leggermente ed entrare...

< l’avete poi trasformata Gianna?? > la segretaria che era qui quando mio padre aveva deciso di morire credendo che la mamma si fosse suicidata..

< chi?? > fu la risposta dei quattro e io alzai gli occhi al cielo in risposta scuotendo la testa.. Ma che mi aspettavo??? Vicki rispuntò dalla porta e aprendola del tutto disse..

< accomodatevi pure!! I Signori vi aspettano!! > Dio stavo per vomitare.. Entrammo e subito notai che adesso i troni erano quattro.. i Volturi erano tutti in piedi ad attenderci...

tanya, con un abito sfarzoso, vicino a John mi scoccò un sorrisetto di vittoria..

le quattro guardie si portarono ai loro fianchi.. io e Jacob restammo al centro della sala... tutti i vampiri erano riuniti ai lati... ne contai 53, fra mezzosangue, Vampiri come Damon e quelli come loro... molti avevano della capacita speciali.. si erano preparati per bene... venni distratta dalla risatina malefica di Aro..

< benvenuta mia cara Kristine, e anche a te mutaforma... – non si avvicinò fortunatamente.. mi limitai ad un leggero movimento della testa come saluto... – sono sorpreso.. credevo sareste accorsi tutti, cullen, lupi denali.. e invece.. >

< i Denali ci hanno abbandonati.. – lo interruppi – non se la sono sentita di mettersi contro un membro della famiglia.. LORO – e scoccai un occhiata velenosa a Tanya, che tremo leggermente – benché li abbia venduti senza pensarci troppo, per una testa ossigenata.. per quanto riguarda gli altri.. sono qui a Volterra.. ma non mi è sembrato necessario farli venire sono sicura che riusciremo a raggiungere un accordo che vada bene per tutti.. > feci guardando Aro attentamente.. di cui il sorriso si allargò ancora di più..

< non hai intenzione di muovere battaglia?? > scossi la testa fingendomi addolorata..

< non siamo e non sono forte abbastanza per sconfiggervi, non senza rischiare di uccidere anche la mia famiglia.. > la vidi guardarmi stupito..

< quindi.. > fece per dire ma lo interruppi nuovamente...

< non dirò un'altra parola fino a quando non avrò visto mia sorella e i miei amici e mi sarò assicurata che stanno bene.. > la vidi scuotere la testa come se si fosse d’improvviso ricordato qualcosa...

< oh ma certo.. che sbadato.. Felix ti dispiace?? > vidi Felix ghignare e poi digitando un codice nella parete di fianco... subito la parete si aprì rivelando una gabbia... erano tutti e tre sul pavimento laceri e sporchi, ancora i vestiti del ballo addosso.. Nes mi vide e subito si mise in piedi aggrappandosi alla gabbia..

< kris... Jacob..> sentivo gli occhi lucidi e la gola gonfia.. ma dovevo controllarmi.. guardai Aro..

< possiamo avvicinarci?? > lo vidi sorridere e scuotere la testa..

< se non fai mosse azzardate tu puoi, ma il cane resta qui... > guardai Jake che mi fissò dolorante per poi annuire... mi avvicinai lentamente alla gabbia, mentre Nes scuoteva Tay e Nau per farli svegliare... si ridestarono lentamente e debolmente... toccai le sbarre stringendo le mani della mia nes.. gemendo di sollievo..

< come stai?? > le chiesi in un sussurro.. lei scosse la testa piangendo e stringendo le mie mani...

< non proprio in forma.. non ci nutriamo da due giorni e per noi non sarebbe un problema ma per Tay si.. in più hanno.. ci hanno morsi, e si sono nutriti di noi... > l’avevo immaginato.. vidi i segni sul suo collo.. abbassai lo sguardo per guardare Tay e Nau che non avevano nemmeno la forza di alzare gli occhi...

< nient’altro – la vidi fare spallucce sconfitta - ora penso a tutto io tesoro... – la vidi fissarmi terrorizzata ma sollevata.. mi voltai nuovamente verso Aro.. – posso nutrirli?? > lo vidi sollevare un sopracciglio scettico e poi fare spallucce..

< se hai del sangue con te... > sempre guardandolo mi portai un polso tra le sbarre.. tornai a guardare Nes..

< mordi.. – mi fisso dubbiosa – un sorso ti farà sentire meglio e poi mi aiuterai a fare lo stesso con Nau e Tay.. non lo sazierà ma lo farà guarire.. > esitò qualche altro istante ma poi vedendo il mio sguardo deciso afferrò la mia mano a morse il mio polso con decisione.. la senti succhiare forte, ma come le avevo detto si staccò leccandosi le labbra, mi chinai per essere all’altezza di Nau..

< ehi fratello.. un sorso forza.. > nes guidò la testa fino al mio polso.. succhiò forte e si staccò.. lo vidi lentamente riprendersi... passai a Tay,..

< ehi campione.. so che è disgustoso ma devi farmi questo favore.. ok?? > la vidi avvicinare le labbra al mio polso con evidente disgusto ma poi incrociò i miei occhi... attaccò le labbra e stringendo gli occhi ingurgitò una bella sorsata di sangue... non appena ritrassi il polso lo vidi riprendere colore e fissarmi attento... feci un cenno a tutti e tre e rimettendomi in piedi tenendomi il polso.. tornai accanto a Jacob...

< sei una continua sorpresa... e dire che è proprio per il tuo sangue che sei qui!! > fece Johm insinuante..

< ..lui conosce la leggenda tanto quanto me.. solo il sangue potrà placarlo, il sangue è il segreto, il sangue è la chiave per la conoscenza.. crede che la chiave di tutto sia il mio sangue... che gli darà potere... ebbene io glielo servirò... >

< lo so, e lo avrai.. ma alle mie condizioni.. > lo vidi fissarmi dubbioso.... per poi scoppiare a ridere..

< tu mi darai il tuo sangue?? Cosi senza fare resistenza?? > annuì.

< si se accetterete le mie condizioni.. > li vidi fissarsi per poi prendersi per mano e far si che le loro menti entrassero in contatto.. avrebbero abboccato bastava un po’ di fortuna..

< la fortuna non è mai stata granché dalla nostra parte.. chi ti dice che ci assisterà ora?? > mi chiede zio Jasper furibondo dopo che ho esposto tutto il mio piano... ghigno lievemente...

< si hai ragione.. ma l’ho chiamata ieri sera.. ha detto che si è pentita di come ci ha trattato fin’ora. Abbiamo fatto una bella chiacchierata, e mi ha assicurato che le cose andranno per il meglio d’ora in poi > mi sistemai il colletto della maglia con fare indifferente  mentre tutti mi guardavano come se fossi pazza.. incluso damon che mi abbracciava e che mi posò una mano sulla fronte per controllare se stessi bene.. mi scostai..

< sto bene.. solo non so cosa vogliate da me.. zio Jasper il piano è perfetto.. e quando dico che basterà avere fortuna e perché per quanto possa essere perfetto.. non posso realmente sapere quali saranno le reazioni dei volturi.. posso prevederle solo in linea di massima.. ma è l’unico piano che abbiamo e deve funzionare per forza.. > e quando li fissai capì di averli convinti..

< dunque cara Kristine – la voce di Aro mi riscosse dai miei pensieri – abbiamo deciso di ascoltare le tue condizioni, riservandoci a dopo il diritto di decidere se accettare a meno.. > annuì permettendomi di ghignare..

< dubito rifiuterete.. la mia è la classica offerta che non si può rifiutare.. > feci furba.. ghignarono tutti a parte marcus che aggrottò la fronte.. preoccupazione?? Speravo di si.. doveva essere dalla mia parte..

< parla dunque > mi esortò caius... sorrisi..

< lascerete andare mia sorella e i miei amici.. la mia famiglia e tutti quelli che ci accompagnano lasceranno la città e voi mi assicurerete che da adesso in avanti li lascerete vivere in pace al di fuori delle vostre regole.. chiaro?? > vidi Aro sogghignare..

< la cosa potrebbe anche essere fattibile.. ma noi cosa riceviamo in cambio?? > ghignai..

< il mio sangue e... la mia fedeltà incondizionata verso i signori di volterra > le loro bocche si aprirono in una O muta.. non si aspettavano questo..

< tu.. tu intendi servirci?? Far parte delle nostra guardia?? >

< dovrai fare un giuramento.. > fece mio padre..

< certo che si.. e io mantengo sempre le mie promesse.. > lo vidi fissarmi scettico..

< e come farai ad ucciderli se gli giuri fedeltà?? > ghignai..

< basta scegliere accuratamente le parole.. >

< non tartagliare Aro.. si è proprio quello che ho detto.. servirò i nobili signori del mondo sovrannaturale.. e John avrà il mio sangue.. > sorrisero tutti estasiati all’idea, l’unico che ancora mi fissava accigliato era Marcus.. lo fissai intensamente tranquilla.. e le sue sopracciglia si aggrottarono ancora di più.. mi sentì strattonare per un braccio ei miei occhi si scontrarono con quelli neri e furibondi di Jacob..

< era questo il tuo piano sin dall’inizio?? > lo fissai come se fosse pazzo..

< mi pare ovvio.. > si scostò da me come scottato e allargò le braccia..

< e tutto quel pianificare??? Quel “ distruggiamoli e riprendiamoci nes, tay e Nau “ era solo una finta.. > lo fissai condiscendente..

< se avessi anche solo pensato di avere una qualche possibilità contro di loro, saremmo tutti qui e li staremmo affrontando.. ma non possiamo.. per batterli dovrei trasformarmi, e non posso farlo con voi qui.. ed è logico che non lasceranno andare nessuno fino a quando non saranno certi di potersi fidare di me.. quale altra scelta ho?? > mi fissò stralunato...

< sei impazzita.. i tuoi genitori non ti permetteranno mai una cosa simile.. scatenerai comunque una battaglia... > iniziai a scuotere la testa ancora prima che finisse di parlare...

< no.. non lo faranno.. glielo impedirò.. e ora sta zitto e lasciami fare.. tu riavrai la tua Nes.. Tay e Nau torneranno alle proprie case e io starò bene.. è questo che conta... > scosse la testa sconsolato ma stette in silenzio.. tornai a guardare i volturi..

< dunque?? Accettate??? > si erano di nuovo presi per mano per consultarsi... ma aro parlò comunque..

< chi ci assicura che, dopo aver pronunciato il giuramento , non appena i tuoi amici e tua sorella saranno fuori di qui tu non ti trasformerai e non ci ucciderai tutti.. > feci spallucce..

< nessuno immagino... non posso controllare la tigre posso solo consigliarvi di non farmi arrabbiare.. per il resto io sono una Cullen e come tale mantengo sempre la parola data.. > lo vidi fissarmi soddisfatto...

< forza dunque giura... e poi siglerai quest’accordo dando il tuo sangue a Jhon... > scossi la testa..

< falli uscire dalla gabbia e lascia avvicinare Jacob.. abbiamo un patto.. questo mi darà la conferma che lo rispetterai.. > lo vidi fissarmi intensamente e poi fare un cenno a felix che aprì la gabbia... Jacob corse subito incontro a Nes stringendola forte, lei non diceva una parola guardando solo me.. avrei voluto rassicurarla ma non potevo.. le sorrisi mesta.. e voltai il capo nuovamente verso i volturi.. mi inginocchiai e guardando solo marcus negli occhi pronunciai il mio giuramento..

< giuro di servire i signori di Volterra e di essere fedele loro, finché la morte non mi prenda o loro non abbiano più bisogno di me.. – mi fissavano soddisfatti, anche Marcus che forse aveva capito, mentre mi alzavo porgendo il mio polso a John che afferrò guardando il sangue che ne usciva estasiato.. – offro il mio sangue come prova della mia sincerità.. > feci un cenno a Jhon che impaziente si chino sul mio polso, prendendo a succhiare forte... un piccolo sorrisetto di vittoria affiorò sulle mie labbra, proprio mentre un esplosione faceva vibrare la mura di volterra... 

 

 

 

 

 

 

Buonasera EFP.... sono tornata.. qst cap mi è costato molta fatica.. 12 pag word con le dovute immagini ke ho faticato un po’ a trovare.. spero vi piaccia come piace a me.. ( è il mio preferito insieme a leggende)... fatemi sapere.... noto che quelli che mi seguono aumentano.. mi fa piacere e sarei contenta di avere più recensioni.. cmq non mi lamento... =).. ringrazio Sofidmfgcullen, e Melody potter per le loro piccole ma apprezzatissime recensioni.. e ovviamente.. un grazie enorme va a Phoebe09 che mi sostiene sin dall’inizio, e _Nalushka_ che benche sia arrivata qualche cap dopo mi sostiene con costanza... vi ringrazio tanto.. grazia anche ai 18 ke seguono agli 8 che preferiscono e ai 3 che ricordano.. un bacio grande.... al prossimo cap che si prospetta lungo e difficile come questo... kiss..

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 27
*** Consapevolezza!! ***


 

*Il capitolo è dedicato alle dolci Phoebe, Nalushka e Giuls!! grazie tesori!!*

Consapevolezza

Il potente boato distrasse John che sollevo il viso, dal mio polso assottigliando lo sguardo in direzione della porta.. un corvo nero e lucente gli planò davanti agli occhi distraendolo.. ne approfittai per sferrargli una gomitata in pieno viso, facendolo cadere all’indietro.. mi chinai su me stessa.. per estrarre la pistola caricata a proiettili di legno dalla scarpa..

< questi proiettili non uccidono i vampiri come me.. – mi disse Damon dandomi la pistola e quattro caricatori.. sorrisi alla vista del calcio della pistola viola.. fatta apposta per me – ma li indeboliscono... il tempo che basta perché tu abbia la meglio... >

Ancora inginocchiata, puntai la pistola verso i primi vamp umani che si erano lanciati contro di me... non sprecai nemmeno un proiettile. Ogni colpo andava a segno. Ne colpì tre dritti al cuore! Non morirono ma si accasciarono a terra contorcendosi per il dolore!! Poi puntai l’arma verso John, che nel frattempo si era rialzato sanguinante ed era di nuovo quasi informa,  cosa che fece fermare il corpo di guardia dei Volturi visto che lui era umano, come Jacob, gettai uno sguardo alla mia destra, Damon tornato in forma umana, stava dando una sacca di sangue sia a  Nau, sia a Nes e aiutava Tay a tenersi in piedi mentre beveva un po’ d’acqua e zucchero, per aiutarlo a riprendersi. Sogghignai e puntai lo sguardo di nuovo verso i Volturi, Aro aveva gli occhi rubino fuori dalle orbite.

< tu hai giurato!! Non puoi tradirci!! > il mio ghigno si allargò..

< ho giurato di essere fedele ai signori di Volterra è vero, ma mi hai forse sentito fare nomi?? >  i suoi occhi si spalancarono ancora di più ed iniziò a ringhiare..

< io e i miei fratelli siamo gli unici signori di Volterra. > il mio ghigno si allargò ancora di più...

< per ora.. – guardai Marcus – per quanto mi riguarda credo che tu sia l’unico degno di governare sul soprannaturale.. se adesso ti unisci a noi.. – e con la testa feci un cenno in direzione di Damon e gli altri.. – non ti accadrà nulla, e quando avrò finito di fare ciò che devo, tu con il nostro aiuto e la nostra protezione, continuerai a far rispettare la legge, altrimenti morirai insieme ai tuoi fratelli!! Cosa scegli?? > lo vidi fissarmi attentamente.. passò qualche istante e poi lo vidi scostarsi lentamente dai suoi fratelli, che lo guardarono allucinati..

< che cosa fai?? > urlò Caius. Marcus li fissò con disgusto..

< quello che avrei dovuto fare molto tempo fa.. > Aro e Caius gli si lanciarono contro ma prima che potessero arrivare addosso... una figura alata si frappose tra loro e Marcus proteggendolo... Elena in tutto il suo “angelico” splendore, con tanto di Ali del Vento, avvolse Marcus tra le sue braccia, risollevandosi in volo e atterrando vicino Damon, dispiegando le ali.. cavoli era proprio stupenda.. tornai a guardare i volturi.. ma quando parlai ero rivolta a tutti li dentro..

< se qualcun altro vuole unirsi a noi questo è il momento.. altrimenti preparatevi a morire.. – feci una piccola pausa mentre due soli vampiri si accostavano rapidamente a Damon e agli altri.. ghignai.. – ovviamente capirete che l’invito non e esteso né alle guardie  strette.. – e guardai i gruppetti ai lati dei tre volturi – ne alle compagne dei tre signori – fissai Tanya – la soddisfazione di uccidervi non me la toglie nessuno.. – altri due vampiri si staccarono da loro, raggiungendo i miei... scoccai un sorrisetto compiaciuto a Aro – questi sono i primi segni della vostra imminente caduta – ridacchiai – poveri mi fate quasi tenerezza > vidi il viso di John deformarsi per la rabbia..

< stupida ragazzina... – disse velenoso iniziando a ghignare – non avresti dovuto.. non dopo avermi dato il tuo sangue... ti annienterò > lo vidi mentre si sforzava di trasformarsi... divenne tutto rosso ma non riusciva.. si guardò attorno smarrito e io scoppiai a ridere portando il suo sguardo a focalizzarsi su di me... sgranò gli occhi portandosi una mano alle labbra e guardando il mio sangue.. un lampo di consapevolezza gli attraversò gli occhi...

< COSA MI HAI FATTO?? > urlò con gli occhi di fuori... risi di cuore.. estraendo un sacchettino dalla tasca..

< sapevi di essere allergico al sangue di vampiro? E ad un erba chiamata, volgarmente, strozza lupo... o comunque strozza-mutaforma?? – dissi io sorridendo estraendo due ciuffi di  quell’erba dalla tasca – no eh??? Beh lo sei.. e queste due cose non solo sono tossiche.. ma ti impediscono per qualche tempo di trasformarti.. il che da a me il tempo di ucciderti senza dovermi necessariamente trasformare.. cosi ho bevuto una tisana alle erbe, del sangue di vampiro e ho aspettato che tu ti servissi... > rivissi quel momento..

Ero vicino a Damon... Alice entro con una tazza fumante di liquido ambrato..

< tisana anti mutaforma.. bevila tutta... l’avrai in circolo per un bel po’.. > annuì e feci come mi disse, mentre restavo di nuovo sola con Damon... finì di bere e poggiai la tazza.. lo fissai dritto in quel mare blu che erano i suoi occhi.. mi sorrise.. sapeva cosa dovevo fare..

< si serva pure miss > risi..

< perdonami > lo vidi scuotere la testa e abbracciarmi stretto...  gli sfiorai il collo con le labbra..

< ti amo > disse e affondai i denti nel suo collo, senti un gemito provenire dalla sua gola.. e non era di dolore.. ma solo piacere.. il piacere di donarsi a me... dopo breve mi staccai.. sentivo le labbra macchiate del suo sangue.. lo fissai mentre avvicinava le sue labbra alle mie, per leccarle, morderle, baciarle fino a ripulirle...

< ti amo anch’io > e il sorriso che mi rivolse, mi diede il coraggio che mi serviva a salvarli tutti..

 Tornai in me e vidi John fumante di rabbia e pensai di rincarare la dose.. – o andiamo non fare quella faccia.. sul serio credevate che avrei ceduto alle vostre minacce senza combattere?? – scossi la testa incredula – eppure ve lo avevo già detto.. nessuno minaccia le persone che amo... e ora pagherete!!! > con un ringhio la guardia dei volturi mi fu addosso... li sbaragliai con una delle mie onde d’urto, nello stesso istante la mia famiglia e i lupi entrarono nella sala, iniziando ad occuparsi delle guardie che si rialzavano..le amazzoni e i rumeni non erano in vista... mio padre contro Demetri, mia madre contro Jane... sorrisi... finalmente potevano avere vendetta... tornai con lo sguardo su John che sembrava indeciso sul da farsi!!!

< andiamo che aspetti.. la tua forza è ancora tutta li... fammi vedere che sai fare > lo sfidai con un ghigno e lui non si fece attendere.. mi fu davanti in un istante colpendomi con il braccio, facendomi volare per la stanza, e atterrare a pochi passi da Damon e Nes..  la pistola mi volò dalle mani finendo chissà dove...li fissai avvicinarsi ma li fermai rimettendomi in piedi...

< che diavolo fate ancora qui... – urlai nella loro direzione e poi fissai Dam – portali via, torna solo quando saranno al sicuro!!! > lo vidi scuotere la testa...

< non vogliono e non me la sento di obbligarli > vidi John avvicinarsi e mi piazzai davanti a loro

< allora aiutate gli altri...non pensate a me.. vi ritengo tutti responsabili per Tyler.. proteggetelo... > non appena finì di parlare li vidi scattare per direzioni diverse... mentre John  mi si riavvicinava...  fece per darmi un pugno ma rapidamente gli bloccai il braccio con una mano dandogli prima una gomitate sul viso e subito dopo un calcio nell’addome che lo spedì dall’altra parte... a passo di carica andai verso di lui asciugandomi il naso sanguinante con una manica... lo presi per il bavero sollevandolo... fu lui sta volta, a piazzarmi un pugno allo stomaco e uno sul viso... risposi con una testata, e una ginocchiata in faccia che lo mandò bocconi al suolo... sentivo tutte le ferite pulsare ma non potevo abbandonarmi al dolore.. diedi una rapida occhiata intorno.. Jane e Demetri erano al suolo senza testa, e anche qualcun altro... la mia famiglia sembrava stare bene.. qualche lupo sanguinava.. Elena e Stefan combattevano fianco a fianco.. fu un errore quella distrazione... e la pagai.. mentre io mi guardavo attorno in ansia perché non vedevo Damon, John si era rialzato, aveva estratto un pugnale dai suoi pantaloni, e con un movimento fulmineo me lo pianto allo stomaco... boccheggiai per il dolore... un urlo mi rimbombò nelle orecchie... non era il mio.. I miei genitori, Nes e Damon avevano seguito la scena... innalzai uno scudo prima che potessero avvicinarsi mentre cadevo a terra...

< RESTATE AI VOSTRI POSTI!! > urlai.... il dolore era pazzesco... riuscì ad estrarre il pugnale con un urlo... John dall’alto mi guardava trionfante...

< sei solo una stupida... – disse chinandosi verso di me..- sul serio credevi di potermi battere... anche senza trasformarmi posso distruggervi tutti.... > volto la testa per osservare la mia famiglia... sollevò una mano nella loro direzione.. una tempesta di fuoco li avvolse facendoli sparire dalla mia viste... non riuscivo a parlare.. la rabbia e la paura si mescolarono dentro di me... avverti una fitta allo stomaco e non aveva niente a che fare con la ferita... vidi la tempesta di fuoco infuriare per qualche istante insieme alla risate malefica di John.. seconda fitta.. non appena chiuse il pugno la tempesta scemò fino a svanire.. ma anziché del nulla che si era aspettato di trovare, John vide la mia famiglia, in piedi ghignante, e i mucchietti di cenere che erano stati le sue guardie.. una barriera elettrica avvolgeva tutti, comprese le amazzoni, di cui zafrina aveva avuto il compito di rendere invisibili i rumeni fino all’ultimo.. ai lati di esse i rumeni che univano i loro poteri... vento per Stefan, fulmini per Vladimir.. creando quella favolosa barriera.. tornai a fissare John...

< ma cos... > non lo feci finire... mi rialzai in piedi portandolo con me e facendolo scontrare violentemente contro il muro, tenendogli una mano sulla gola.. l’altra si conficcò con violenza nel suo petto cercando il suo cuore... ghignai quando i suoi occhi si sbarrarono.. i miei occhi erano quelli della tigre lo sapevo.. ancora una fitta... mi avvicinai al suo orecchio per sussurrare..

< ciao John – strinsi il suo cuore ritirando rapidamente la mano, strappandoglielo dal petto, vidi i suoi occhi farsi vacui – addio John.. > lo lasciai lasciandolo crollare sul pavimento.. ( NDA: *__* lo ammetto lo chiamato John solo per questa scena.. hihihi).. mi voltai verso i volturi.. e lanciai il cuore di John ai loro piedi... li vidi fissarmi infuriati.. gli scoccai un sorrisetto mentre anche la mia dentatura iniziava a cambiare.. sentivo i denti più affilati... il mio viso che iniziava a cambiare... ma potevo ancora riprendere il controllo... le fitte si affievolivano ormai era finita.. parlai con la mia voce deformata..

< se non lo aveste ancora capito.. siete sconfitti... dovrete perdonarmi ma non vi concederò la grazia... > feci per avvicinarmi...

< non avete ancora vinto.. - fece una voce alle mie spalle, mi irrigidì riconoscendo la voce di Tanya, e quando mi voltai sentì il sangue gelarmi nelle vene – non sei riuscita a proteggerli tutti sembra!! > Tanya era dietro Tyler e gli teneva le braccia all’indietro e una mano premuta sulla gola... una fitta si fece sentire più delle altre...no non poteva succedere..

< Tanya lascialo andare... è finita sia che tu lo uccida, sia che lo lascia andare.. voi morirete...  > la vidi ghignare..

< ma tu soffrirai non è così?? Almeno ti rovinerò la vittoria... e se per la rabbia dovessi trasformarti... sterminerai anche la tua famiglia... oooh non vorrei essere nei tuoi panni > ringhiai, e una fitta mi fece piegare in due... ritentai...

< Tanya se lo lasci andare ti permetterò di andartene.. hai la mia parola... > Tyler era coraggioso... non emetteva un suono e mi fissava con fiducia... Tanya scosse la testa..

< spiacente non mi fido di te > con uno scatto secco... il collo di Tyler venne spezzato.. e il suo corpo cadde a terra inerte...

< NOOOO...RRRRRR > mentre urlavo il mio dolore mi trasformai...

 i miei vestiti esplosero e io con loro... ero una tigre.. e quella che indietreggiava con gli occhi sgranati la mia preda.. scansai con un salto il corpo morto a terra e le fui addosso... la sentì urlare, mentre le strappavo via prima un braccio e poi l’altro... godetti delle sue urla.. due stupidi vicino a me tentarono di scappare.. li bloccai con un muro invisibile... avevo fame e loro erano la mia cena... mi accani sull’addome della donna.. dilaniandola... alla fine e solo alla fine la decapitai... mi leccai il muso.. ma non ero ancora soddisfatta... mi diressi lentamente verso i due che avevo bloccato... alle mie spalle il corpo della donna prese fuoco... balzai addosso a quello con i capelli bianchi per primo... provò a difendersi ma non aveva possibilità... in breve eliminai anche lui.. mi spostai avvicinandomi circospetta all’ultimo.. avevo una strana sensazione... diedi fuoco anche all’altro cadavere.. mi avvicinai al tipo coi capelli neri.. e mentre stavo per balzargli addosso mi punto addosso qualcosa.. e un suono secco e forte riempi la stanza... un dolore forte mi colpì alla spalla.. ringhiai di rabbia tornando a guardarlo e l’attrezzo che aveva in mano ripete lo stesso suono tre volte..  sentivo male in punti diversi del mio corpo massiccio e il dolore mi appannò la vista... decisi che ne avevo avuto abbastanza e con una sola occhiata gli diedi fuoco... lo vidi contorcersi e dimenarsi mentre l’oggetto che aveva in mano cadeva a terra... gioì delle sue urla...e quando si spensero quasi mi dispiacque... restava solo un mucchietto di cenere al suo posto.... il dolore mi attanagliava... guarivo velocemente.. ma qualunque cosa mi avesse fatto sentivo dei corpi estranei dentro di me che non riuscivo ad espellere...

< kris > sentì una voce e mi voltai di scatto ringhiando... un gruppetto di esseri inferiori mi fissava ad occhi sgranati.. mi diressi verso di loro a velocità spaventosa solo per scontrarmi contro di un muro... un dolore più forte mi fece contorcere come se qualcuno mi aggredisse dall’interno... scossi la testa per riprendermi e mi lanciai di nuovo contro di loro.. altro dolore ma non mi importava.. avevo fame.. li volevo tutti... una di loro cadde in ginocchio quando al mio ennesimo assalto mi ci volle un po’ per rialzarmi...

< kris ti imploro fermati... ti ucciderai ti prego... basta > urla va e piangeva... era la stessa ragazzina dell’altra volta notai mentre mi lanciavo ancora verso quel muro tentando di abbatterlo.. caddi ancora.. non sentivo più il mio corpo ne le zampe..

vidi un pezzo del mio manto candido macchiato di rosso.. era il mio sangue... era la mia fine.. chiusi gli occhi lasciando che anche la mia testa crollasse al suolo.. udì delle voci...

< lasciami uscire da qui maledizione... è mia sorella... fammi uscire.. > la ragazzina??

< infatti... è stata lei a darmi gli ordini... sapeva che poteva succedere.. e mi ha detto che in nessun caso io e Stefan dovevamo far cadere la barriera.. prima avrebbe dovuto smettere di respirare.. > ma di che diavolo parlavano?? Era tutto confuso..

< Vlad ti prego non si muove più... Damon NO!!! > sentì qualcosa come due roccie scontrarsi.... aprì un occhio e vidi attraverso il muro che un moretto teneva per la gola un biondino...

< facci uscire immediatamente da qui... o ti stacco la testa.. > vidi il biondo sostenere il suo sguardo per alcuni istanti... poi il muro si sgretolò.. subita la ragazzina mi corse a fianco.. inginocchiandosi davanti a me e posandomi le mani sulla testa.. stupida.. potrei ucciderla... ma forse aveva capito che non ne avevo più la forza.. piangeva...

< kris non mi puoi lasciare... ti prego sei mia sorella.. ti scongiuro.. > immerse il volto tra il pelo del mio collo carezzandomi dolcemente.. anche il moretto si inginocchio davanti a me.. dietro di loro glia altri si abbracciavano piangendo... perché mi piangevano?? Io li avrei uccisi e loro soffrivano per me?? Vidi delle lacrime scorrere dagli occhi blu del ragazzo davanti a me che si chinò carezzandomi le orecchie e baciandomi la testa...

< io ti amo kris... devi restare con me.. è un ordine hai capito.. combatti.. resta con me > sussurrava al mio orecchio quelle parole con una rabbia è un dolore tali che mi scosse.. sentì lo strano desiderio di confortarli.. lui e la ragazzina.. il viso del ragazzo era sul mio gli leccai una guancia per rassicurarlo.. del sangue gli colava dalla fronte e raccolsi anche quello... lo vidi spalancare gli occhi e fissarli nei miei... li sgranai anche io quando lo vidi...

< per quanto ritenga ricevere ordini da una donna estremamente eccitante – i suoi occhi vagarono sul mio corpo dal basso verso l’alto, sembrava gli piacesse ciò che vedeva. Si fermo nei miei occhi. – devo rifiutarmi! Non sarebbe galante lasciare una donzella in balia di tanti bruti > e mi fece l’occhiolino.  

se la creatura dovesse risvegliarsi,

< ora voglio ciò che mi spetta!! > sembrava ringhiasse, ma la sua voce era roca per il desiderio. Avrei voluto chiedergli a cosa si riferisse. Ma non ne ebbi il tempo. Mi baciò. Sgranai gli occhi sconvolta. Non era un bacio dolce, ne romantico. Era violenta lussuria.  

solo il sangue potrà placarlo,

< non ti chiedo di essere diverso > dissi iniziando ad avere il fiato corto. 

< no. Ma forse io voglio essere diverso, diverso per te > mi baciò, dolce e delicato come sapevo, non era mai stato con nessuna. Era solo un lento sfiorarsi, non c’era passione, solo tenerezza. 

il sangue è il segreto,

<... io TI AMO Kris... >

il sangue è la chiave per la conoscenza..

non ero mai stata più consapevole di adesso... ero ancora una tigre ma sapevo chi ero...

io sono Kristine Lilian Masen Cullen... nell’istante in cui lo capì sentì un intenso calore avvolgermi... sentivo il corpo più leggero... un immagine candida e una voce soave attraversarono la mia mente..

< ci sei riuscita Kristine... hai sconfitto il tuo demone.. sei riuscita a dominarlo.. invece di farti dominare.. > la donna sorrideva.. io le sorrisi mesta..

< ha poca importanza ormai... sto per morire... > ero nella mia forma umana qui... mi sorrise ancora.. poso delicatamente le sue mani sul mio viso...

< no non morirai... vai continua a proteggere chi ami... hanno bisogno di te.. dovrai guidarli e rendere migliore questo mondo... và e compi il tuo destino.. > le sue labbra sfiorarono leggermente le mie.. chiusi gli occhi.. i miei polmoni presero aria come se lo facessero per la prima volta... sentivo le mie ferite rimarginarsi e il mio corpo tornare umano.... finì tutto in pochi secondi...

< kris > dissero tante voci insieme... sorrisi ancora ad occhi chiusi e sentì diversi sospiri di sollievo accompagnati da qualche singhiozzo.. ero nuda ma senti qualcosa di morbido coprirmi.. ne riconobbi l’odore.. la giacca di Damon.. aprì gli occhi e la prima cosa che vidi furono l’oceano blu dei suoi.. erano colmi di lacrime che non provava a trattenere.. gli carezzai il viso con una mano e lo vidi sorridere.. guardai nes che rideva e piangeva e posai l’altra mano sul suo viso.. guardai tutti gli altri e sbuffai...

< insomma gente smettetela di frignare, mi state facendo deprimere... > li vidi ridere mentre mi sollevavo per baciare leggermente damon...

< grazie > sussurrai..

< per cosa?? > mi chiese con voce tremante... sorrisi...

< per avermi tenuto qui... > lo vidi sorridermi e baciarmi ancora, premendo con decisione le sue labbra sulle mie.. poggiò la fronte sulla mia..

< se mi avessi lasciato .. io.. io.. > gli fermai le labbra con due dita...

< non ti ho lasciato... non lo farò mai.... > lo vidi fissarmi felice e sollevato per poi alzare gli occhi al cielo ed asciugarsi in un gesto veloce, con la mano le lacrime...

< ora basta.. da quando sono con voi mi sono rammollito... e tutta colpa tua.. > risi e la mia famiglia con me... mi sollevai e abbracciai la mia dolce sorellina...

< ti voglio bene piccola... grazie per aver creduto in me.. > mi strinse forte...

< tu sei una stupida invece.. come hai potuto dare quell’ordine a Vlad.. volevi morire... > la fissai carezzandole i capelli e sorrisi...

< per voi si.. lo avrei fatto e lo farei... ma sono qui... e non sono mai stata più felice di esserci. > dissi mentre sta volta le mie lacrime venivano lasciata libere di scorrere.. poi ansimai ricordando qualcosa..

< tyler > esclamai... mi voltai e lo vidi a terra esattamente dove lo avevo lasciato... privo di vita.. mi si spezzò il cuore... indossai rapidamente la giacca di Damon che mi arrivava fin sotto il sedere, chiudendola per coprirmi al meglio.. e corsi da lui..

< tyler > sussurrai con voce spezzata.. lui non poteva guarire... gli era stata strappata via la vita... mi inginocchiai al suo fianco abbracciandolo stringendolo a me.. piangendo tra i suoi capelli biondi...

< mi dispiace tanto... tyler > singhiozzavo disperata e sentì damon abbracciarmi da dietro...  scostai il viso di tyler per guardarlo... e fu allora che successe... i suoi occhi si spalancarono.. e i suoi polmoni presero aria improvvisamente...

< tyler.. tyler.. > lo vidi ansimare terrorizzato e poi fissarmi..

< kris... stai bene?? Ma cosa è successo?? Non ricordo niente??? Sono morto??.. cos.. > Damon mi scavalco si portò al suo fianco e gli prese il viso tra le mani per far si che lo guardasse..

< ehi Ty guardami... calmati e guardami.. – lo fisso per qualche istante e poi lo vidi sorridere.. – sei vivo – guardò me – ed è umano.. > lo fissai confusa..

< come è possibile?? > mi fisso prendendomi la mano..

< gli hai dato il tuo sangue.. ma in quel momento circolava anche il mio.. non abbastanza per trasformarlo.. ma abbastanza per proteggerlo.. > sorrisi guardando Ty e tornando a stringerlo forte...

< stupido umano ho avuto tanta paura.. > mi strinse a se..

< ti voglio bene stupida vampira!!! > sorrisi e voltai il capo per guardare Damon... che mi sorrideva tranquilla.. questa volta ne ero sicura.. sarebbe andato tutto per il meglio...

 

 

 

 

 Ciaoooooooooo... perdonatemiiiii.... ho avuto un brutto blocco dello scrittore... mi dispiace che abbiate aspettato cosi tanto..se ancora qualcuno mi segue sappia che lo adoro...  Nalushka e Phoebe... spero che il mio ritardo venga perdonato da questo extralungo cap.... e Giuls grazie per aver letto e recensito... vi adoro ragazze... ringrazio chi segue preferisce e ricorda la mia storia...  spero vogliate recensire per farmi sapere cosa ne pensate.. siamo quasi alla fine... sob sob.. tristezza... vi mando un bacione grande... ciaaaauuuuuuuuu.... =)

 

 

 

 

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Capitolo 28
*** Stanotte... Domani... Per Sempre!!! ***



                     

 

 

STANOTTE... DOMANI... PER SEMPRE!!

 

 

Erano passate 2 settimane dalla morte di Jhon, Caius, Aro.... e Tanya... Eravamo ancora tutti a Volterra.. Io e la mia famiglia facevamo in modo che Vlad, Stef e Marcus andassero d'accordo.. E non sembrava andare troppo male fino a quel momento.. Tyler era l'unico ad essere tornato a casa.. C'è l’avevo rispedito io a calci dopo che aveva detto che un po’ gli dispiaceva non essere diventato vampiro.. Sapevo che un giorno avrei sofferto la sua perdita.. Ma lui è il mio umano.. E splendido proprio x questo e non sopporterei di vederlo diverso.. per altro nei due giorni in qui era rimasto qui la dolce Anna si era spesa una bella cotta per lui che sembrava ricambiare.. Forse le licantrope non potevano avere l'imprinting ma di certo potevano innamorarsi.. comunque per il momento il resto di noi era ancora tutto qui!! Senza volerlo ero diventata il punto di riferimento di tutti. Vlad, Stef e Marcus non muovevano un passo se non ero io a dirgli di farlo!!io dicevo che era solo finché non si fossero abituati l’uno all’altro e alla nuova situazione... la mia famiglia e Damon non erano d’accordo secondo loro “quei tre” mi avevano silenziosamente eletto Regina... e io nel dubbio mi stavo recando proprio da loro per mettere in chiaro una vota per tutto le mie intenzioni... e volevo sbrigarmi in fretta visto che intendevo passare il resto del giorno e, speravo, della notte insieme a Damon. Avevo messo un jeans chiaro con grossi strappi da cui si intravedeva del pizzo nero, mezzi stivaletti grigi con lacci,un bustino nero sagomato e uno scalda cuore grigio con lunghi drappi che potevano essere avvolti a mo di sciarpa. Io ne tenevo uno avvolto attorno al collo e l’altro libero sul fianco... http://www.polyvore.com/senza_titolo/set?id=29599954

stavo per raggiungere l’immenso salone, quando una mano forte mi strinse il polso spingendomi contro un muro in un angolo buio e subito due labbra carnose  e conosciute coprirono le mie zittendo il mio accenno di protesta!! Le mie mani si immersero tra i suoi capelli mentre la sua lingua avvolgeva prepotentemente la mia e le sue mani si portavano una tra i miei capelli, per tirarli leggermente e impormi il ritmo del suo bacio, l’altra scosto lo scalda cuore per poter accarezzare lentamente il mio collo,lo sterno e il seno e poi fermarsi su di esso, massaggiando leggermente. Gemetti.

< mmm mi sei mancata > fece continuando a toccarmi e baciando ogni centimetro del mio viso. Sorrisi. Intrecciando le braccia dietro il suo collo..

< anche tu... moltissimo... ma adesso non posso proprio trattenermi... devo fare due chiacchiere con quei tre imbecilli!!! > staccò le labbra dal mio collo che aveva iniziato a lambire e mi fissò severamente..

< possibile che tu non abbia mai più di 5 minuti da dedicarmi??? > lo fissai colpevole..

< mi dispiace Dam... ma stavo andando da loro proprio per questo... e ora che imparino a cavarsela da soli.. devono capire che non ho nessuna intenzione di vivere a Volterra!! – lo fissai dritto negli occhi e portai le labbra ad un millimetro dalle sue – dopo sarò tutta tua > feci invitante.. sollevò un sopracciglio divertito..

< tutta tutta?? No perche sai... – fece carezzandomi languidamente – io ho altri progetti per dopo > fece malizioso.. e io risi dandogli un ultimo bacio di forza per poi allontanarmi da lui e riportare la sciarpa sul collo..

< a dopo!!! > e corsi via prima che mi riacciuffasse e che io rischiassi di saltargli addosso!! Arrivai davanti all’enorme porta del salone e la spalancai con un gesto secco!!!!

< Kristine!! > fecero i tre in coro entusiasti... erano davvero diventati tre idioti.. sempre quel sorriso sulla faccia ..erano parecchio inquietanti!!!

< Marcus.. Vlad.. Stef... informa come sempre... > Vlad mi fece un occhiolino!

< certo Stellina sempre perfetti per te!! > lo fissai annuendo pensando a quanto fosse citrullo!!!

< bene.. sono qui per parlarvi... sicuramente la cosa non vi piacerà.. ma io e la mia famiglia e tutto il resto della combriccola.. lasceremo Volterra.. fra una settimana!! > un silenzio pesante cadde nella sala.. fu proprio Vlad a interromperlo.. ora serio..

< non capisco qualcosa ti ha dato fastidio?? Magari noi?? Abbiamo sbagliato qualcosa?? > mi affrettai a rassicurarlo..

< assolutamente no Vlad.. ed è proprio questo il punto... vi avevo promesso che vi avrei lasciato il comando a patto che foste in grado di reggere questo peso.. e lo siete.. davvero siete dei buoni regnanti.. e visto che molti si sono uniti a noi.. e la guardia si è ristabilita.. a Colin e Brady e piaciuta la città e hanno deciso di restare per proteggervi e per assicurarsi che non uccidiate più del necessario... ma per il resto ve la cavate alla grande per ciò la nostra permanenza qui non ha senso... non apparteniamo a Volterra... ma vi prometto – continuai osservando le loro facce abbattute – che sarò sempre disponibile... c’è internet, i telefoni, le care vecchie lettere e prometto di venire a trovarvi.. oltretutto credo ricordiate di  aver promesso di interpellarmi per ogni decisione di vita o di morte degli umani coinvolti dal nostro mondo... ricordate??? > li vidi sospirare e Marcus prese la parola...

< ma certo cara.. tu hai davvero ragione... sicuramente Volterra non sarà la stessa senza te e la tua famiglia... comunque puoi stare tranquilla.. noi manteniamo le promesse.. a tal proposito ritengo terrai tu d’occhio il giovane Tyler?? > lo fissai tranquilla..

< assolutamente si.. Ty è sotto la mia responsabilità.. e potete star certi che manterrà il nostro segreto.. > vidi Vlad venirmi incontro e  mi lasciai abbracciare..

< ci mancherai stellina!! > sorrisi leggermente commossa...

< rilassati Vlad abbiamo ancora una settimana!! > mi sorrise.. erano tornati allegri...

< bhe perché non ceni con noi sta sera!! > rabbrividì al loro significato di “cena” e scossi la testa verso Stef che aveva parlato..

< no grazie.. ho altri impegni per la serata e il primo che interferirà con i miei piani subirà atroci tormenti > lo dissi sorridendo ma loro capirono l’antifona!!

< il caro Damon è davvero fortunato!!! > il mio sorriso si allargò e con un leggero inchino lasciai il salone.. tentai di affrettare il passo prima che qualcuno potesse intercettarmi e rompermi... mi diressi spedita verso la camera di Alice... dove trovai lei, Nes, mia madre e Rosalie!!!

< si prospetta una lunga serata!! > mormorai scocciata..

< ehi sei tu che hai chiesto il nostro aiuto... ma se può consolarti... sta sera sarai bellissima... > fissai mia madre, che aveva parlato con una divertita espressione di sconcerto!!!

< io sono sempre bellissima.. e comunque tu sei mia madre non dovresti essere cosi partecipe ai preparativi per LA serata... non dovresti incoraggiarmi!!! > la vidi sorridermi sorniona..

< amore mio hai 353 anni... direi che era pure ora!!! E poi quel ragazzo è quasi più sexy di tuo padre mi meraviglia che tu non gli abbia strappato i vestiti già la prima volta che l’hai visto... > la fissai disgustata...

< oh dio ti supplico... evita di dire certe cose!!! – finsi di riflettere – fortuna che almeno un genitore sano e razionale io l’abbia... papà mi scuoierebbe!!!! > vidi Nes farmi un gesto con la mano come a scacciare il pensiero...

< nemmeno per idea... è pazzo di Damon... lo considera il figlio che non ha mai avuto.. e già si immagina i nipotini... un maschietto dai capelli neri con gli occhi verdi o una femminuccia con i capelli cioccolatosi e gli occhi azzurri... > boccheggiai...

< COSA??? Non esiste niente mocciosi... MAI... e poi io non ho mai neanche avuto il ciclo a differenza tua... quindi è probabile che il cielo mi abbia fatto la grazia di essere sterile.... non voglio saperne di mocciosi e sono certa che per Damon sia lo stesso... c’è lo vedete come padre??? – mi fissarono in silenzio annuendo tra loro – ecco appunto...... cambiamo argomento che mi è venuta l’orticaria.. e poi per i nipoti abbiamo te e jack.. quando vi deciderete a sfornare palle di pelo con i canini???? > chiesi ironica... e ricevetti un occhiataccia...

< un giorno forse.. per ora stiamo bene cosi!! > la fissai e annuì...

< allora sfaticate... che avete in mente di farmi indossare??? > alice mi sorrise e per prima cosa mi fece fare una doccia e indossare un completo intimo di pizzo nero composto da bustino e slip...subito dopo aprì l’armadio e ne trasse un abitino... ino ino... sbuffai ma lo indossai senza troppe prediche... mi arrivava a metà coscia ed era attillato sui fianchi e morbido sul busto.. maniche larghe aperte dalla spalla al gomito e un semplice scollo a barca... molto semplice.. ma moooooolto sexy...

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non potei evitarmi dall’esclamare...

< cazzo ho un culo da urlo... > e tutte scoppiarono a ridere pienamente d’accordo con me... sempre sorridendo indossai  i sandali con il tacco altro e delle rifiniture in oro, la collana che Dam mi aveva regalato  e lasciai che Alice si occupasse dei miei capelli lisciandoli con la piastra girandone solo le punte!! Nel frattempo Rosalie mi truccava, sfumando le mie palpebre di grigio, metteva il rimmel e dava ai miei occhi una forma felina con l’elainer (NDA:non ho idea di come si scriva =) e per finire un velo di rossetto color pesca sulle mie labbra.... Nes mi sistemava le unghie smaltandole di nero!! Io le fissavo con un sopracciglio inarcato ma non osavo fiatare.. ma Nes dovette notare il mio sguardo perché con un ghignetto disse...

< rilassati.. lui le troverà molto sexy!!!! > feci una smorfia come a darle ragione... se lo diceva lei!!! Mentre mi mettevo degli orecchini in stile scaccia sogni indiano, un anello grosso quanto tutta la mano e il bracciale che TUTTA la mia famiglia , i rumeni, Marcus, vampiri/umani e non, Tyler, i licantropi e i miei genitori mi avevano regalato come a significare che io ero parte di ognuno di loro 

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, Elena entrò sorridente..

< oh tesoro sei meravigliosa – le sorrisi mentre attraverso lo specchio stentando a riconoscermi – Stefan mi ha detto che Damon e già pronto e ti aspetta infondo alle scale, nell’atrio principale... credo che ci rimarrà secco!! > e io risi allegra ma anche leggermente nervosa..

< sei riuscita a farti dire dove la porterà?? > le chiese Nes...

< no lo stronzo che è si è cucito la bocca!!! > fece Elena infastidita... io sorrisi immaginando il mio Damon!!!!

< bene!! È il caso che io scenda... > afferrai la mini borsettina, che conteneva solo il cellulare e il rossetto, la giacca di pelliccia pelosa nera che mi arrivava sotto il seno, che però non indossai subito... diedi un bacio sulla testa a mia madre e a mia sorella...

< ciao ciao > e senza dare loro modo di dire qualsiasi cosa potesse rendermi nervosa lasciai la stanza.... stavo proprio per arrivare alla scala che portava all’atrio quando mi senti chiamare....

< uuuuuu come siamo sexy > gli uomini Cullen, insieme a Stefan, Nau e Jack erano appoggiati al muro come se mi aspettassero al varco.. imprecai tra i denti alla battuta di zio Emmett....

< grazie zio.... posso sapere che fate tutti li?? > mio padre mi fisso sorridendo  e mi venne incontro per carezzarmi una guancia....

< è la prima volta che tu e Damon uscite ufficialmente..... e mentre loro – indicò il gruppo sghignazzante alle sue spalle – non volevano perdere l’occasione per prenderti un po’ in giro io volevo accertarmi che alcune cose ti fossero chiare... > lo fissai terrorizzata con gli occhi sgranati....

< ti prego non dirmi che questo è uno di quei tragici momenti padre figlia in cui si fanno discorsi imbarazzanti!! Sono adulta.. so quello che faccio e non voglio in nessun modo la tua opinione su quell’argomento!! > vidi mio padre fissarmi stralunato per qualche momento per poi scoppiare a ridere...

< no io – si stava proprio sbellicando mentre mi riabbracciava – volevo solo dirti quanto io  - si schiarì la gola tornando serio – ti voglia bene.. e quanto sia fiero di te.. da quando tutto è finito non ho avuto occasione per dirtelo perciò...  benché sapessi che eri forte.. non mi aspettavo tutto questo.. sei riuscire a sconfiggere l’oscurità che tentava di avvolgerti.. sei consapevole di chi sei come tigre e adesso ti trasformi a piacimento... sei incredibile.. stai gestendo praticamente tutto da sola qui. E io non posso che sentirmi il cuore pieno d’orgoglio ogni volta che ti guardo... ti voglio un mondo di bene tesoro.. e sono felice che tu abbia trovato una persona degna di stare al tuo fianco > mi ero commossa e avevo affondato il viso nel suo collo!!

< oh Dio papà.. non puoi farmi piangere a due minuti da un appuntamento... – rise -ma ti adoro.. e non immagini di quanto io sia orgogliosa di te.. ne quanto sia grata di essere nata in questa famiglia!! > alzai il viso per scoccargli un rumoroso bacio sulla guancia... mi svicolai dalle sue braccia e sorrisi!!

< meglio che vada prima che quel pazzo vada fuori di testa!!! >  risi e con passo fermo mi diressi verso le scale.. lo vidi.. passeggiava nervoso e sorseggiava un whisky.. indossava un completo nero con una camicia dello stesso colore... ovviamente niente cravatta!!!

Mi schiarì la voce per attirare la sua attenzione!!! Alzo subito lo sguardo e io vidi due cose accadere contemporaneamente.. la sua bocca spalancarsi i una O muta di stupore e il bicchiere, ormai vuoto cadergli di mano e cadere sul pavimento completamente intatto grazie allo spesso tappeto!! Ammiccai compiaciuta e lo vidi deglutire a vuoto mentre mi squadrava dall’alto in basso diverse volte!!

< mmm attento così mi consumi!! > dissi con voce roca mentre scendevo le scale... lui non perse un movimento e quando gli fui di fronte mi prese una mano baciandola dolcemente, per poi puntare lo sguardo blu nel mio verde!!

< sei la creatura più splendente che abbia mai visto – sorrisi compiaciuta del fatto che per una volta non avesse fatto dell’ironia – e ne ho viste di belle creature > come non detto gli diedi un colpo di borsa mentre lui rideva come un cretino..

< bell’affare.. e io che mi sono fatta spupazzare tutto il giorno per essere bella per te... > misi il broncio e come era prevedibile mi senti stringere per i fianchi e le mie labbra forzate dalle sue... cedetti volentieri lasciando le nostre lingue libere di intrecciarsi e di giocare l’una con l’altra....sentimmo delle ovazioni da sopra le scale e ci separammo guardando in alto gli uomini della famiglia sogghignare come imbecilli totali che erano!!!  Sorrise e appoggiò la fronte contro la mia..

< sei meravigliosa... sempre... non serve che ti spupazzino anche se apprezzo decisamente il risultato > ghignai soddisfatta e poi mi stacca del tutto da lui..

< bene Signor Salvatore.. intende condurmi fuori per la serata.. o restiamo tutto il tempo qui a farci sfottere??? - altre risate da sopra... – cazzo andate a stressare le vostre mogli > altre risate e finalmente si tolsero dalle scatole... Damon mi fece un sorriso e dopo un mezzo inchino si mise al mio fianco porgendomi il braccio...  ci dirigemmo fuori sorridendo e chiacchierando di cose futili... ci accostammo alla Aston martin nera che Marcus aveva gentilmente messo a disposizione per poterci muovere liberamente in città..

mi aprì lo sportello dalla parte del passeggero facendomi accomodare e poi in un lampo mi fu affianco, lato guidatore e metteva in moto.. lo fissai divertita!!!

< adesso vuoi dirmi dove mi stai portando?? > lo vidi ghignare bastardamente...

< assolutamente no... lo scoprirai una volta arrivati.. > lo  fissai storto...

< non farai una qualche romanticheria tipo bendarmi gli occhi vero??? > lo vidi fissare avanti nervoso..

< Stefan mi aveva assicurato... > fece per dire ma lo interruppi ridendo...

< Stefan??? Amore se avessi voluto stronzate dolci e romantiche avrei scelto lui – ghignai al suo sguardo infastidito dalla sola idea e mi sporsi verso di lui per parlargli all’orecchio – ho voluto te.. per la tua sicurezza, forza, stronzaggine – gli misi una mano sulla coscia e lo senti deglutire rumorosamente – e per il tuo lato umano nascosto dietro la stupenda facciata da dannato vampiro super sexy > gli morsi il lobo dell’orecchio e poi scesi a lasciare un casto bacio sul suo collo, sopra la cicatrice del mio morso e ghignai soddisfatta sentendolo fare le fusa... poi ritornai al mio posto come se niente fosse.. si voltò a fissarmi con quei suoi occhi ardenti di desiderio...

< gattina non ti conviene provocarmi... > inarcai un sopracciglio fissandolo sicura..

< io dico di si... > lo vidi abbassare lo sguardo fissandomi le gambe scoperte.. notai un guizzo sulla sua mascella e torno con lo sguardo sulla strada mordicchiandosi le labbra... sorrisi gongolante fissando la strada davanti a me...

< allora??? È lontano questo posto?? > chiesi tanto per passare il tempo... in realtà non mi importava dove andassimo.. mi bastava sapere di essere con lui....

< non molto... in effetti siamo quasi arrivati!!! > annui e tornai a fissare la strada.. poi decisi di prenderlo in giro..

< sei consapevole che potrei benissimo leggerti nella mente.. e che magari so già dove stiamo andando non è così?? > lo vidi fissarmi come per capire se facessi sul serio poi ghignò..

< non lo faresti mai.. ti piace l’idea che io ti abbia organizzato una sorpresa.. nonostante non sei il tipo da romanticherie ovvio.. > fece sbeffeggiandomi!!  Risi leggermente...

< mi piace l’idea che tu ti sia impegnato tanto per me... è a dir poco esaltante!!! > lo vidi sorridere e continuare a guidare attento... fin troppo concentrato... io volevo giocare!!! Mi sporsi su di lui e gli appoggiai una mano sulla gamba con fare innocente....

< che fai kris??? > mi chiese deglutendo.. e io sorrisi....

< stuzzico il mio ragazzo... – feci carezzando con un dito i segni dei miei denti sul suo collo – non posso??? > lo vidi scoccarmi un occhiata eccitata... poi mi afferrò la mano dalla sua coscia tenendola stretta tra la sua..

< puoi eccome... e ne avrai tutto il tempo... più tardi!!! > si porto la mia mano alle labbra baciandone il palmo e il dorso!!! Sentì l’auto fermarsi!!! Guardai fuori eravamo arrivati ai limiti di un boschetto..

aveva un aria un po’ tetra alla luce della luna... ma per una creatura della notte aveva un aspetto decisamente affascinante....

< beh??? che facciamo qui??? > non mi rispose e scese ad aprirmi lo sportello... lo richiuse alle mie spalle, e mi prese per mano...

< tu seguimi!!! > mi disse dandomi un bacio all’angolo della bocca... camminammo per un po’ mano nella mano senza difficoltà fino ad arrivare ad grande spiazzo.. al centro un cottage si due piani.. tutto di legno e tutto illuminato..

< oh mio dio – dissi – e bellissimo... ma di chi è??? > chiesi girandomi a fissare il suo sorriso..

< una gentile concessione di Marcus.... ti adora e voleva farci un regalo... > lo abbracciai di slancio

< io adoro te > e lo baciai sulle labbra dolce lasciando che presto si trasformasse in un bacio carico di passione... profondo e intenso... ci staccammo ansanti.. mi carezzava la schiena e i fianchi senza sosta.

< sarà.. meglio entrare... > mi disse roco... lo seguì emozionata mentre mi portava dentro.. il salone subito all’entrata.. era illuminato dalla luce del camino acceso, non faceva freddo ma l’atmosfera era bellissima..  un basso tavolino tondo stava davanti al divano a penisola con ogni genere di prelibatezze... tra il tavolo e il camino una serie di cuscini.. immaginai che avremmo mangiato li seduti...

< Dam.. è spettacolare... non posso credere che tu abbia fatto tutto questo per me  da solo.. > mi sorrise...

< infatti... mi hanno aiutato Nes e Elena.. hanno insistito sulla base che loro sanno cosa vuole una donna > fece imitando vagamente una voce femminile.. risi ma poi ricordai un particolare..

< le stronze... con me hanno fatto finta di non saperne niente.. e si sono pure rette il gioco le malefiche... però hanno ragione.. è tutto meraviglioso!! > gli sorrisi raggiante e lo superai togliendomi quei trampoli che avevo ai piedi e sedendomi sui cuscini con i polpacci ripiegati sotto di me...

< non vuoi fare un giro della casa prima?? > mi chiese lui.. sembrava leggermente nervoso...

< no ho una fame da lupi – feci con un broncetto accennato da bimba capricciosa – mangiamo e poi.... – tentennai pensando al dopo e arrossi lievemente – poi si vede > lo fissai e lo vidi avvicinarsi e sedersi vicino a me dando le spalle al tavolinetto... un ginocchio alzato verso il petto... una gamba a terra... un braccio a sostenersi mentre una mano si avvicinava al mio viso.. mi prendeva il mento e mi avvicinava a lui per baciarmi dolcemente e con calma... quando ci staccammo lo vidi fissarmi intensamente.. poi il suo sguardo si illuminò di una scintilla ironica... al solito suo...

< siamo impazienti eh??? > sorrisi e gli diedi una botta sul braccio..

< si di mangiare.. > e gli feci una linguaccia... diedi uno sguardo ai piatti.. una serie di antipasti.. salumi formaggi.. frutta ... vino.. niente di eccessivamente pesante.. e notai che mancavano le posate.. quindi avremmo mangiato con le mani..  mmm....lo vidi prendere un pezzetto di formaggio e portarlo alle mie labbra... diedi un morso fissandolo e lui mangiò il resto...

< fammi indovinare.. al cibo ha pensato Nes.. sa che amo i salumi italiani.. non mangio altro quando siamo qui.. > mangiai un pezzettino di pane con del prosciutto.. mentre lui rideva...

< mmm ti capisco... anche a me piacciono molto.. > continuammo cosi fra una battuta e l’altra.. imboccandoci a vicenda.. finché mi sentì sazia..

< oddio credo di aver esagerato... non riesco a respirare > feci ridendo.. ormai ero appoggiata con la schiena alle sue gambe che piegate mi facevano da sostegno... tirando indietro la testa lo guardai... era appoggiato con la schiena al tavolino.. un cuscino per stare più comodo... gli occhi chiusi... una mano intrecciata alla mia sul mio ventre.. l’altra che giocava con i miei capelli.. bellissimo.. dannato.. MIO.... sorrisi al pensiero e mi sporsi per poter baciare le sue labbra piene e meravigliose.. girandomi leggermente.. mentre la mano che teneva mollemente i capelli ora mi afferrava saldamente la nuca... e una mia si immergeva tra i suoi capelli... lo amavo.. e insieme a questo si aggiunse una nuova consapevolezza... lo volevo... la paura e il resto fin’ora avevano soffocato questo desiderio devastante che adesso mi stava scaldando le vene.. ne avevo parlato.. l’avevo immaginato.. avevo provocato Dam continuamente.. ma a livello inconscio ancora non avevo capito con quanta forza io lo volessi.. mio... sta notte... domani.. per sempre.... mi girai totalmente tra le sue braccia per poterlo fissare dritto negli occhi.. staccai le mie labbra dalle sue e lo fissai seria e convinta come non mai...

< Dam – aprì gli occhi appannati dal desiderio e io continuai con voce più roca – fai l’amore con me!! >

 

 

 

 

 

 

 

 

E sono tornataaaaaaaa... lo so ke mi odierete tutte e avete pure ragione.. sono una merdacciaaaaa... ma il lavoro mi distrugge.... quando ho tempo dormo... mi dispiace infinitamente... questo cap era pronto a meta.. da un po’.. e l’ho finito sta sera.. avrei voluto ke fosse l’ultima.. ma forse c’e ne sarà un altro più l’epilogo... vi adoro immensamente... tutte coloro ke mi seguono.. preferiscono ricordano e recensiscono... vi mando un bacione enorme.. a prestoooooo... =)

 

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Capitolo 29
*** Sweet, passionate and aggressive... love!! ***


 

----- RATING ROSSO-----

 

 

Sweet, passionate and aggressive... love!!


Lo vidi sgranare leggermente gli occhi..

< sei... – si umettò le labbra incerto - .. sei sicura??? Insomma non devi.. non dobbiamo per forza perché siamo soli.. davanti al camino.. sui cuscini.. > interruppi il suo discorso sconnesso poggiando due dite sulle sue labbra e sorridendo leggermente...

< fai l’amore con me.. perché ti amo.. perché ti voglio – ghignai avvicinandomi – perché siamo soli.. davanti al camino.. sui cuscini.. > mi prese il viso tra le mani baciandomi con impeto.. si era tolto la giacca durante la cena.. cosi portai le mani al colletto della sua camicia iniziando a sbottonarla.. mi strinse di più a se mentre tiravo fuori la camicia dai pantaloni.. gli carezzai il collo e poi le spalle per sfilargli definitivamente la camicia... le sue mani si erano portate sotto la mia gonna e sollevarono il vestito arrivando a carezzarmi le natiche.. continuò a far salire il vestito con una lenta carezza finché io non alzai le braccia invitandolo a toglierlo del tutto.. quando vide il mio completo lo vidi chiudere gli occhi e inspirare forte come per imporsi calma... sorrisi portando una mano sulla sua guancia per avvicinarlo a me e baciarlo dolcemente.. subito rispose con foga portandomi a stendermi sui cuscini sotto di lui... si staccò da me leggermente facendo scorrere lo sguardo su tutto il mio corpo insieme alle mani.. inginocchiato tra le mie gambe mi fissava dall’alto..

< sei bellissima.. > mi disse incantato... gli sorrisi e mi alzai stringendo le ginocchia sui suoi fianchi e portai le mani sulla sua cintura fissandolo negli occhi per poi abbassare lo sguardo sulle mie mani e ciò che facevano… slacciai la cintura con sicurezza per poi passare ai pantaloni sbottonandoli e calando, con calma studiata, la cerniera… lo sentì fremere.. portai le mani sui suoi fianchi per far scendere i pantaloni e, con il su aiuto a sfilarli del tutto... lo spettacolo del suo corpo nudo, eccetto che per i boxer, era uno spettacolo sconvolgente e mi fece trattenere il respiro.. poggiai una mano sul suo cuore e poi subito dopo le labbra..

< sei perfetto.. > dissi sul suo cuore... immerse una mano nei miei capelli alzandomi il viso per farmi incontrare i suoi occhi.. brillavano emozionati..

< solo per te > mi disse avvicinando il viso  al mio per divorarmi le labbra con le sue.. scendendo sul collo.. portandomi di nuovo sotto di lui.. portò una mano dietro la mia schiena a tentare di slacciare il mio corpetto... l’impresa dovette risultargli difficile perche con un ringhio e uno strattone sentì la stoffa lacerarsi e lasciare i miei seni finalmente liberi da ogni costrizione.. risi della sua irruenza

< chi è l’impaziente ora??? > ghignò..

< zitta che tanto lo so che ti piace!! > dio se mi piaceva quando faceva l’arrogante.. posò le mani sui miei seni stringendoli.. e io m’inarcai ansimando contro di lui.. riposò le labbra sul mio collo.. baciando, leccando e mordendo leggermente.. continuando a scendere.. arrivando finalmente ai miei seni .. prese un capezzolo in bocca succhiandolo lentamente e subito dopo mordicchiarlo... gemetti forte  e portai una mano tra i suoi capelli per incitarlo a continuare... lo sentì sorridere sulla mia pelle... continuò a torturare i miei seni ormai estremamente sensibili.. per poi iniziare di nuovo a scendere... baciando il mio addome.. leccando il mio ombelico... fino ad arrivare ai miei slip... sollevò la testa per incontrare i miei occhi puntati su di lui, attentissima alle sue mosse.. mi sorrise rassicurante portando una mano tra le mie gambe carezzandomi dolcemente al di sopra del tessuto.. gemetti ancora e il suo sorriso si trasformò nel solito ghigno che adoravo..

< sei già pronta per me piccola?? > non riuscivo a pensare figurarsi rispondere… poggiò le labbra sulla stoffa leggermente umida dei miei slip.. strinsi più forte i suoi capelli non riuscendo a non inarcarmi verso un contatto più profondo..portò le mani sui miei fianchi e finalmente tolse l’ultimo indumento che mi copriva.. non potei evitarmi di arrossire osservando la sua espressione farsi famelica.. il mio cuore batteva impazzito e per un momento temetti potesse schizzarmi fuori dal petto.. riportò il viso sul mio, una mano tra i miei capelli mentre l’altra stuzzicava la mia intimità.. gemetti ancora e lui mi baciò in quell’istante lentamente e profondamente.. mi penetrò con un dito e non potei evitarmi di emettere un gridolino sulle sue labbra..

< oh Damon > portai la mani sulle sue spalle stringendolo a me.. gli carezzai tutta la schiena sentendolo tendersi sotto il mio tocco.. portai la mani sotto i boxer e gli strinsi le natiche sode e perfette tra le mani.. lo sentì sussultare sorpreso e sorrisi contro le sue labbra.. i suoi occhi scintillarono quando una mia mano si portò sul davanti al di sopra dei boxer incontrando la durezza della sua erezione..  lo sentì gemere forte e all’improvviso le dita dentro di me divennero due spingendo forte.. mi sfuggi un gemito di dolore.. scostò il viso dal mio fissandomi allarmato..

< ti ho fatto male?? >il dolore era già passato e gli sorrisi..

< non è niente.. tranquillo.. > mi carezzò il viso... l’altra mano ferma tra le mie gambe, dentro di me che si muoveva appena..

< scusa ho perso un attimo il controllo > gli sorrisi compiaciuta e mi avvicinai a baciarlo e ripresi ad accarezzarlo mettendo la mano dentro i suoi boxer.. ansimò ancora..

< così però non mi aiuti > mi disse senza fiato ghignai

<  mmm e dire che tu dovresti essere l’esperto > con uno sguardo maligno riprese a muovere le dita dentro di me con calma ma ad un ritmo che mi diede alla testa e gemetti senza ritegno... lo sentì sorridere sulla mia guancia..

< mmh come siamo aggressive > inarcai un sopracciglio al suo sorrisetto impertinente e fissai il mio sguardo in basso.. andai in fiamme.. ero talmente fuori di testa per le sue carezze che senza rendermene conto avevo distrutto i suoi boxer.. rialzai lo sguardo sul suo viso e feci un broncetto..

< ops > si tuffò sulle mie labbra come ogni volta.. portò le sue mani sulle mie cosce allargandole e poi sulle mie ginocchia piegandole e stringendole di più contro i suoi fianchi.. iniziò a sfregarsi contro di me.. le nostre intimità a contatto e mi sentì impazzire dalla voglia di averlo dentro di me.. rallentò il bacio fino a staccarsi lentamente e mi fissò dolce.. portai una mano tra i suoi capelli e una sulle sue spalle.. mi fissava con un amore  tale che quasi mi sentì mancare.. poi lentamente lo sentì farsi strada in me... istintivamente chiusi gli occhi e mi irrigidì.. subito si fermò..

< kris devi guardarmi – aprì gli occhi ma ero comunque tesa – devi rilassarti gattina… altrimenti sarà.. più doloroso.. farà male comunque ma ti prometto che passa presto > lo fissai attentamente e mi concentrai sulle carezze che lasciava sul mio viso.. mossi leggermente il bacino verso di lui facendogli capire che poteva continuare.. si mosse.. e fissandomi negli occhi con un colpo deciso fu dentro di me...mi sfuggi un gemito di dolore e mi morsi le labbra mentre lui portava la testa nell’incavo del mio collo, baciandolo.. sussurrandomi con dolcezza quanto mi amasse, quanto fossi perfetta per lui anche nell’amore..

strinsi le braccia attorno alle sue spalle sentendo il dolore scemare e spinsi verso di lui il bacino... avverti nell’aria un leggero odore di sangue e guardai Damon negli occhi con un sorriso... ricambiò il mio sorriso e lasciandomi un leggero bacio sulle labbra riprese a muoversi...

< sei mia > ansimo sulle mie labbra prima di ribaciarmi... aumentando di secondo in secondo ritmo ed intensità dei suoi movimenti.. i nostri corpi uniti... le nostre labbra che si rincorrevano.. le sue mani che non smettevano un momento di accarezzarmi e le mie che lo stringevano e lo graffiavano... il dolore era decisamente un ricordo... diede una spinta più decisa che mi fece gemere forte.. emise un leggero ringhio sulle mie labbra, e all’improvviso ribaltò le posizioni... mi ritrovai seduta cavalcioni su di lui, seduto che mi stringeva e mi baciava il seno.. inizialmente mi aiutò a muovermi con le sue mani sui miei fianchi.. poi smise di impormi qualunque cosa lasciandomi libera di scegliere il ritmo e l’intensità dei movimenti... spinsi forte sentendolo gemere contro il mio seno

< cosi kris.. non fermarti > sorrisi tra i gemiti..

< non ne ho nessuna intenzione > mi mossi ancora più velocemente e con più forza.. senti un altro ringhio e mi ritrovai nuovamente sotto di lui che aveva intrecciato una mia mano alla sua ai lati della mia testa...

ancora più forte.. più in fondo.. più veloce... i gemiti si trasformarono in urla...

< Damon non... > non sapevo nemmeno io casa volessi dirgli.. non fermarti?? Non posso??? Fu in quel momento che con una sua poderosa spinta raggiunsi l’apice.. e allo stesso tempo senti i suoi denti sul collo.. mi morse e bevve da me.. nel punto esatto in cui una cicatrice mi marchiava come sua...urlai il mio piacere.. e con il mio urlo.. arrivò anche lui al culmine.. tremando dentro di me.. lo morsi sul segno che già lo rendeva mio.. e lo senti ringhiare sommessamente.. quasi come se facesse le fusa... succhiai piano  per poi staccarmi... mentre lui faceva lo stesso... portando le mani ai lati del mio viso tra i miei capelli.. io le portai sulle sue guance.. ancora ansanti ci guardammo... vidi la stessa emozione che sentivo in me nei suoi occhi.. mi baciò con dolcezza.. delicato.. in contrasto alla passione che ci aveva appena consumato.. ci staccammo lentamente e ancora dentro di me sussurrò..

< ti amo kris > sorrisi mentre una lacrima di gioia lasciava i miei occhi...

< ti amo Damon > mi baciò ancora mentre piano usciva da me e si stendeva sulla schiena, portandomi su di lui e stringendomi al suo petto.. i nostri respiri che si regolarizzavano all’unisono.. la sua mano tra i miei capelli... la mia sul suo petto.. lo sentivo rilassato e pronto al sonno e per me era lo stesso.. sorrisi pensando a quanto il momento fosse fin troppo romantico per i nostri standard..

< non addormentarti.. dammi 2 minuti per riprendermi che poi si ricomincia > alzai gli occhi al cielo con un ghigno.. fortuna che c’era lui ad eliminare l’atmosfera...

< sbruffone > biascicai mezza addormentata.. ridacchiò sommessamente e nonostante tutto ci addormentammo stretti l’uno all’altra...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Un piccolo capitolo molto intenso... e no nn siamo alla fine... questo non dovevo nemmeno pubblicarlo ancora.. ma visto ke ancora il resto e in fase di creazione ho pensato di pubblicarlo per non lasciarvi del tutto a digiuno per chissà ancora quanto...  HO SPECIFICATO CHE IL RATING è ROSSO QUI PERCHè NN MISEMBRAVA IL CASO DI CAMBIARLO ALLA STORIA PER UN SOLO CAP.....vi ringrazio davvero tutti di cuore e vi mando uno stramegabacio... al prossimo cap... GRAZIE DAVVERO A NALUSHKA E A PHOEBE... VI ADORO.. BACIOOOOOO

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Capitolo 30
*** More than happy ending... ***


 

 

 

3 months later...

La vita a Forks scorreva tranquilla... eravamo ormai tornati tutti a casa... sentivo i Rumeni e Marcus regolarmente... anche quattro volte al giorno... sia per lavoro sia perché a quanto pare Vlad non riusciva a fare a meno di me.. Damon era talmente entusiasta della cosa che mi aveva già distrutto tre telefoni... mi avevano dato la nomina di regnante onoraria... in pratica ero una Voltura a tutti gli effetti, con il pieno potere decisionale su qualunque questione... soprattutto per quelle in cui erano coinvolti gli umani.. grazie a questo la mia famiglia, lupi, amazzoni, Nahuel e Tyler, godevano della totale immunità... i Denali erano stati esclusi in quanto dopo essere venuti a conoscenza della morte di Tanya, ci avevano fatto sapere che non volevano più avere niente a che fare con noi e i nostri affari... stavamo tutti bene... il branco aveva avuto la sua parte di liete novelle.. Jacob e Nes avevano finalmente ufficializzato la loro unione.. si erano sposati esattamente un mese dopo gli avvenimenti di volterra... avevo chiesto a mia sorella perché avessero aspettato tutto questo tempo .. e lei mi aveva semplicemente risposto stupendomi... “aspettavo di saperti davvero felice e in buone mani” ... oggi sarebbero tornati dal viaggio di nozze e sapevo che minimo mi aspettavano ore e ore di racconti.. la cerimonia si era svolta tranquillamente.. ma come il peggiore dei miei incubi.. tutto immerso nel rosa...incluso il suo abito da sposa... meravigliooso certo ma io piuttosto ke indossarlo mi sarei fatta asportare un rene... io non avevo voluto sentire ragioni... il mio vestito era stato rigorosamente viola...

http://www.polyvore.com/cgi/set?.locale=it&id=58242300

al lancio del buchè grazie ad una ad una mia fuga era arrivato dritto nelle mani di Elena... Stefan deve averlo ritenuto un segno divino perché due ore dopo le aveva richiesto (NDA: lo aveva già fatto almeno nei libri =) di sposarlo e lei aveva entusiasticamente annunciato la cosa durante il dessert... qualcuno aveva mormarato qualcosa sul fatto ke subito dopo saremmo venuti io e Dam... ma noi ci eravamo fissati con un ghigno... assolutamente non era in discussione.. non per il momento e probabilmente per sempre... e a entrambi stava bene cosi... le nozze si sarebbero celebrate tra pochi giorni e per questo Nes anticipava il rientro... la piccola innocente Anna aveva avuto il buon senso di farsi venire l’imprinting con il mio piccolo Tyler... a quanto sembra per le lupe non è istantaneo e fulminante come per i lupi... ma lento e inarrestabile, e forse per questo ancor più totalizzante.. ecco spiegato come anke quella zitellaccia acida di Leah era rimasta fregata.. e per di più con il mio Nahuel... nonostante si conoscessero da secoli non si erano mai  calcolati più di tanto, e il sentimento non aveva potuto legarli... ora sn felici e tra 7 mesi Leah sfornerà il primo vampicuccioloumanoide.. neanke a dirlo sn in corso le scommesse su “cosa” sarà di più..  e alla fine di tutto.. c’eravamo noi.. io e Dam.. ormai nn facevamo più notizia nella nostra famiglia.. eravamo tornati dalla nostra serata due settimane dopo.. il motivo?? Be nn riuscivamo a toglierci le mani di dosso... e anke adesso dopo 3 mesi era pura violenza quella ke facevamo a noi stessi per tenere un comportamento adeguato durante il giorno..... le notti invece... bhè quelle erano tutta un'altra storia... ormai dormivamo poco e niente.. passavamo tutto il tempo a fare l’amore in quella che ormai era la nostra camera... ora che nes si era sposata per lei era stata costruita una casa non molto distante da quella dei nostri genitori ne da quella dei nonni... quindi ormai il terzo piano di villa cullen era tutto per noi... avevo avanzato l’idea di abbattere i muri e creare uno spazio unico... una specie di loft... i nonni non si erano ovviamente opposti.. e i lavori sarebbero iniziati subito dopo le nozze con la dovuta calma... ripensavo a come volevo ke fosse pitturata la zona notte qnd un leggero rumore mi distrasse... era sul portico sdraiata sul dondolo a cercare di evitare alice e riposarmi.. avevo un sonno da pazzi e un mal di testa cronico che mi provocava anche una certa nausea... forse colpa delle nottate insonni con damon... o magari colpa dei granchi che la nonna aveva cucinato per pranzo... avevano uno strano sapore in effetti... un braccio mi copriva gli occhi e con un piede puntato in uno dei sostegni mi dondolavo dolcemente... senti di nuovo un piccolo rumore  e allo stesso tempo una presenza alle mie spalle... ghignai..

< devo seriamente farmi una chiacchierata con la mamma... non hai un briciolo di educazione.. non si fissa la gente > senti nes sorridere e spostarsi per essere di fronte a me...

< no era troppo impegnata a rincorrerci in giro per forks e la push > scostai il braccio e la fissai ridendo  lievemente..poi mi bloccai...

< ehi sei ingrassata!! > il suo viso si adombro all’istante ma poi si riscosse saltandomi addosso per farmi il solletico..

< fanculo sei tu quella grassa > ridevo a crepapelle cercando di evitare i suoi assalti finchè la nausea di poco prima ritornò prepotente, costringendomi a scaraventare a terra nes e a correre al bagno di servizio di fianco alla cucina... rigettai tutto.. e quando dico tutto intendo proprio di tutto.. ero sicura di aver intravisto il cenone del natale scorso li in mezzo.. disgustata tirai l’acqua e  barcollando mi avvicinai al lavandino per lavarmi i denti e sciaquarmi il viso... mi stavo proprio asciugando quando entrarono trafelatio Nes e Dam ke intui era stato strappato dalle grinfie di Alice... era pieno di foglie e rametti.. sicuramente stavano organizzando il giardino... mi si avvicinò e mi prese il viso tra le mani..

< ehi piccola che hai??? > era normale ke ancora mi perdessi in que suoi occhi limpidi.... gli sorrisi lievemente..

< credo che i granchi che ho mangiato a pranzo nn fossero buoni...  > mi tastò la fronte e poi prendendomi in braccio mi porto in salotto facendomi stendere..

< stai ferma qui chiamo carlisle... > gli misi la mano sul braccio bloccandolo...

< no dam nn serve... vedrai ke tra poco starò meglio... > ovviamente nn mi ascoltò ma anzicchè lasciarmi strinse la mia mano e prese con l’altra il cellulare per scrivere un sms... due secondi e arrivò la risposta...

< carl sta arrivando > sbuffai... stupido testardo...

< e assurdo non mio ricordo ke tu sia più stata male da.. bhè da mai... > fece nes con le braccia conserte con un leggero tono d’ansia... feci un ghigno...

< conducevo una vita decisamente più tranquilla una volta > allungai una mano e carezzai il viso di Damon ke si era inginocchiato sul tappeto.. mi sorrise...

< vuoi dire ke ti ho movimentato la vita??? > fece carezzandomi la mano ke teneva e strofinando il viso nell’ altra..

< fortunatamente si... > si allungò per baciarmi dolcemente, con Nes ke mormorava melensa un qualcosa del tipo ke teneri... alzai gli occhi al cielo e mi scostai..

< dopo... > feci io...

< solo se Carl mi conferma ke stai bene.. altrimenti camere separate... > la mia espressione dovette esprimere tutto il mio sconcerto perché scoppiò a ridere e io non riuscì a replicare perché entro il mio caro nonnino... subito scansò Damon e mi si mise accanto tastandomi fronte e polso..

< allora piccolina.. mi dici ke è successo?? > lo fisso un po’ seccata... la testa fa ancora male ma la nausea è passata..

< niente.. credo ke i granchi mangiati a pranzo non fossero freschi... ho avuto la nausea tutto il pomeriggio.. quella e il mal di testa con cui mi sono alzata... ma ora è tutto ok davvero.. > mentre parlavo il nonno mi aveva alzato la maglia e mi tastava l’addome.. arrivato al ventre aggrotto le sopracciglia... rimise apposto la maglia e mi fissò..

< cosa?? > feci spazientita... sospiro poi accenno un leggero sorriso rassicurante...

< niente ma preferirei esserne sicuro... ti dispiace seguirmi nel mio studio cosi ke possa farti un controllo più accurato... > non ero certa ke mi piacesse la sua espressione ma non obiettai... feci per alzarmi e damon mi affiancò subito per sorreggermi... ma mio nonno arrivò prima..

< non serve ke tu venga.. non è nulla davvero... e meglio ke voi andiate ad aiutare Ali prima che gli venga una crisi isterica... > vidi Damon fissarlo nervoso.. ma poi annuire rassegnato..

< chiamami dopo e io arrivo subito ok?? Sono qui fuori... > gli sorrisi..

< contaci... > lo vidi allontanarsi con Nes e io sali al piano di sopra con il nonno.. non appena la porta dello studio fu chisa alle nostre spalle estesi il mio scudo a tappeto in tutta la stanza e mi voltai ad affrontarlo...

< bene nonnino.. vuota il sacco... cos’ho ke nn va?? > lui aveva ancora quel sorrisino tranquillo sulle labbra... mi si avvicinò e mi prese per la spalle...

< assolutamente niente davvero.. ma ho un’idea sulla tua nausea e vorrei verificarla prima di pronunciarmi... > aspettava il mio consenso e io scrollai le spalle... andò al mobile dietro la scrivania e ne tiro fuori una scatola... me la lanciò e io l’afferrai senza guardarla...

< puoi andare in bagno a farlo e poi torni di qua cosi verificheremo insieme il risultato > lo fissai senza capire..

< fare cosa in bagno non – sgranai gli occhi non appena fissai la scatolina tra le mani... un test di gravidanza... - cazzo.... no cazzo no > feci cadere la scatolina e mi presi la testa tra le mani cadendo in ginocchio sul tappeto.. subito carl mi fu affianco..

< kris è una cosa meravigliosa... un miracolo se vuoi... > lo fissai sconvolta...

< meravigliosa per chi?? Dio - mi alzai in piedi iniziando a camminare nervosa per la stanza –avevi detto ke non era possibile... è Nes quella fertile.... non io cazzo... > lo vidi fissarmi sgomento...

< Kris tesoro la stai prendendo nel modo sbagliato.. è vero ero convinto che tu fossi sterile... visto l’assenza di ciclo ma c’è cosi tanto da scoprire nella nostra specie e tu sei una mezzosangue.. non potevo davvero prevedere una cosa del genere... > lo fissavo stralunata...

< vuoi ke faccia il test?? – lo vidi annuire – quindi non sei sicuro... voglio dire potresti esserti sbagliato... > mi fissa condiscendente...

< forse... ma ne sono quasi certo... > mi passo di nuova la mano nei capelli

< ok passami quell’affare... > gli strappo la scatolina di mano e mi rifugio in bagno... ci vogliono 5minuti buoni perke io riesca a respirare normalmente e riesca afare la pipì su quel cosino... esco dal bagno e poggio il bastoncino bianco sulla scrivania di Carl..

< Kris > tenta di dire ...

< no.. non dire niente > mi siedo sul divano tenendomi la testa tra le mani controllando l’orologio ogni mezzo secondo... allo scadere dei 5 minuti saltai in piedi come una molla... carl aveva gia il bastoncino in mano..

< quindi?? > stavo tremando....

< sei incinta di 4 settimane... > crollai di nuovo seduta.. tentai di decifrare le mie emozioni... e senti un vago sollievo... o forse era angoscia... come potevo dirlo a damon??

< oh dio Damon non vorrà più vedermi... > carl mi fu subito accanto e mi strinse forte..

< Damon è un uomo intelligente.. e non si sognerebbe mai di perderti.. forse sara sorpreso.. ma sono sicuro ke poi sarà felice della notizia.... > apprezzavo le parole del nonno... ma avevo seri dubbi... mi alzai di nuovo sciogliendomi dal suo abbraccio...

< credo ke farò un giro... – poi un pensiero mi fece sobbalzare – non posso trasformarmi?vero??? > scosse la testa....

< preferirei di no... almeno finchè non ne so di più... > annui distrattamente e mi avvicinai alla finestra....

< se qualcuno mi cerca digli che sono solo uscita a prendere un po’ d’aria... la tua mente è al sicuro.. se nn parli non potranno saperlo... > lo vedo annuire un po’ mestamente e mentre sto per uscire lo sentì chiedere...

< non lo vuoi?? Non è cosi?? > mi voltai a fisarlo prossima ad una crisi di pianto....

< non lo so ok??? – sbottai nervosa.. - non era voluto, non era nemmeno lontanamente previsto... e ora... io non lo so... scusa devo andare > mi lanciai dalla finestra prima ke potesse aggiungerer altro.. corsi contutta la forza ke avevo senza fermarmi... un bambino... come avevo potuto esere cosi irresponsabile.. mossi le gambe con più forza.... avevo il fiato corto... IO..... decisi di fermarmi... piantai i piedi nel bel mezzo della foresta... non ero capace di essere madre... cristo non mi piacevano neanche i marmocchi... mi guardai intorno cercando di orientarmi... sentivo odore di terra smosa, fiori e pietra.... dovevo essere nei pressi del cimitero... mi venne in mente che era da parecchio che non andavo a trovare nonno charlie cosi mi diressi verso l’entrata  laterale del cimitero...

camminai per un po’ tra le varie lapidi fino ad arrivare alla sua... mi lasciai cadere in ginocchio esalando un

< ciao nonnino > sorrisi mentre solo adesso lasciavo andare le lacrime... mi sedetti sull’erba leggermente umida e mi abbracciai le ginocchia...

< ho fatto un casino Charlie.... mi sono innamorata di un uomo meraviglioso ed ora sto per rovinare tutto... aspetto un bambino... non era programmato.. non era voluto e ne io ne lui siamo fatti per fare i genitori... una donna normale in questa situazione avrebbe 3 opzioni... darlo in adozione, abortire o tenerlo.... la prima esclusa perché ovviamente non sarà umano.. la seconda è orribile, una pratica barbara a cui non penso neanche perché vivo in una casa con due donne, rosalie e esme, che per diventare madri darebbero la vita ma si sono accontentate di crescere due nipoti come fossere sangue del loro sangue... mi sentirei un egoista rinunciando cosi a qualcoso ke loro non potranno mai avere... quindi mi resta l’ultima... ma..... – presdi fiato tra le lacrime.. – non sono pronta nonno... non riesco a pensare di crescere un figlio... non mi sento del tutto adulta io... come posso pensare a lui... non so cosa fare.... - affondai ancor piu il viso tra le braccia – per favore aiutami.... > l’eco di quelle ultime parole si perse nel vento mentre io continuavo a singhiozzare ad occhi chisi con la testa poggiata sulle ginocchia.... allimprovviso una mano si posò gentile sulla mia spalla..

< le ragazze giovani come te dovrebbero solo sorridere della vita... perche tu piangi bambina??? > una voce dolce mi fece alzare il viso... una signora, sull' ottantina.. mi fissava amorevole...

aveva capelli candidi raccolti in uno chignon ordinato... gli occhi grigi e tranquilli... mi tendeva un fazzoletto ricamato... lo presi con dita tremanti e mi asciugai gli occhi..mi sentivo vulnerabile e l’idea di poter parlare con qualcuno mi rassicurò..

< ho scoperto di essere incinta... > la vidi sorridermi...

< oh bambina è una cosa meravigliosa.. - poi si fece comprensiva – tu non sei felice??? >

< non so cosa essere.. non l’avevo programmato... non mi sento in grado di.... e il padre... dio Damon scapperà via... >  mi venne vicino e mi carezzo il viso..

< mia cara.. tu vuoi questo bambino??? > la fissai confusa..

< io non... > mi interruppe con un cenno del capo...

< non ti sto chiedendo se avresti mai voluto essere madre o se ne sei capace... tu adesso ke ne hai la possibilità vuoi questo bambino??? – esitai non sapendo come rispondere... – allora forse credi di non poterlo mai amare abbastanza > alzai di nuovo gliu occhi e li puntai nei suoi decisa...

< cosa??? No... è mio figlio.. il figlio di Damon... non posso non amarlo... > nel momento stesso mi resi conto della verità delle mie parole e sgranai gli occhi... lo volevo... e lo avrei amato con tutta me stessa... cosi come amavo suo padre con tutto il mio cuore avrei amato questo bambino... il frutto del nostro amore... nuove lacrime mi sgorgarono dagli occhi... sta volta per la felicità... la donna mi fissava con un sorriso dolce...

< vedi come è semplice bambina... per lui sarà lo stesso vedrai.. se ti ama davvero accetterà con gioia di diventare padre... avrà paura forse ma imparerete a vicenda a sostenervi, crescerete voi e imparerete ad essere genitori... insieme... > le presi la mano mentre lei si inginocchiava e mi stringeva al suo petto come tante volte avevno fatto le donne della mia famiglia... con amore... come solo una madre può fare...

< questa bambina è fortunata... ci sarà tanto amore ad accoglierla quando nascera > mi scostai a guardarla...

< bambina? > oddio una bambinetta con lunghi capelli neri e lisci come il padre e gli occhi verdi come i miei che gioca tanquilla mi si presento davanti agli occhi...

sarà bellissima... la vecchietta mi sorrise..

< chiamalo sesto senso bambina... - si tiro su in piedi spolverandosi le ginocchia – ora vado bambina... ricordati l’amore è la più grande forza di una persona... se non manca quello niente è impossibile... > annui poi mi scappo unsorrisetto

< devo comunque ancora dirglielo... e non sarà davvero un impresa semplice > rise e sembro uncoro di campanelline, fissai il fazzoletto... c’era ricamata una G ... aggrottai le sopracciglia e sorrisi... si stava già allontanando..

< Galadriel – lo spirito dell’aria si voltò con un sorrisetto mentre riprendeva il suo vero aspetto.. le sorrisi di rimando.. - grazie >

iniziò a dissolversi in una cascata di petali bianchi

< sono sempre con te, mia piccola tigre > furono le sue ultime parole trasportate dal vento....

Battei le palpebre non troppo sorpresa della sua uscita di scena...

< sei un po’ esibizionista eh?? > dissi al vento... mi rialzai lentamente mettendomi il fazzoletto in tasca...

 

Era ormai sera quando arrivai davanti a casa, e mi soffermai un momento a osservavre la mia famiglia dalla vetrata... non erano in ansia per la mia scomparsa... erano tutti seduti attorna al tavolo ancora intenti nell’organizzare il matrimonio nei minimi dettagli...  anche se alcuni di loro ostentavano un certo nervosismo... alice il cui sguardo si faceva vacuo ogni trenta secondi.. forse a causa del futuro ke non  riusciva e vedere perché io lo bloccavo...  mio padre ke sembrava turbato dai buchi neri presenti nella mente di carlisle, e quest’ultimo ke se ne stava in disparte a fissare il vuoto ostentando un mutismo ke non gli apparteneva... e Damon ke andava avanti e indietro per il salone con il telefono in mano.. un po’ telefonava un po’ scriveva... presi il mio telefono dalla tasca e lo fissai.. 78 chiamate e 34 sms... feci una smorfia... minimo mi avrebbe staccato la testa... presi un profondo respiro tentando di farmi coraggio, e ripetendomi come un mantra ke Damon mi amava e tutto sarebbe andato bene entrai in casa.. si voltarono tutti verso di me.. mentre damon mi veniva addosso

< DOVE CAZZO SEI STATA?? > indietreggiai leggermente

< sono andata a trovare nonno Charlie al cimitero.. ho perso la cognizione del tempo... > mi fissavo scioccato..

< mi prendi in giro?? manchi da stamattina... ti ho chiamato un milione di volte, Carlisle non voleva dirmi cos’è successo, ero terrorizzato all idea che ti fossi sentita male da qualche parte anche se alice continuava a dire di non preoccuparmi... puoi spiegarmi per quale dannato motivo sei scomparsa senza dire niente?? > prese fiato dopo quest’infinita patarnale... avevo abbassat lo sguardo ma alla fine tornai a puntarlo nei suoi occhi..

< c’è un motivo e vorrei parlartene... – lo fissai – in privato > sembro arrabbiarsi di più

< perché vuoi parlarmi in privato?? La tua famiglia in modo o nell’altro sa tutto di tutti.. parlami qui e adesso! > lo fissi leggermente seccata..

< Damon è una cosa delicata... per favore. > chiuse gli occhi e fece una smorfia come se provasse dolore..

< hai intenzione di lasciarmi non è cosi? Certo che lo è... perché dovresti amare uno come me... magari adesso mi verrai a dire che ti sei sbgliata e che non vuoi più vedermi... > aveva parlato ad occhi chiusi ma li spalanco non appena mi senti ridere.. ridere di cuore..

< oddio... tu davvero non hai capito niente.. per favore possiamo parlare da soli?? > dissi tra le risate.. mi fisso seccato ma leggermente sollevato..

< no se devi dirmi qualcosa fallo qui > smisi di ridere ma mantenni comunque il mio viso sorridente..

< ok l’hai voluto tu.... – mi fissava corrucciato in attesa – sono incinta!! > inprovvisamente l’aria nella stanza venne risucchiata, Damon sgranò gli occhi e io mi chiedetti seriamente se un vampiro come lui potesse morire d’infarto...

< Damon tesoro... forse è il caso che ti siedi.. > annui alle mie parole e si lasciò cadere sulla poltrona dietro di lui... mi inginocchiai davanti alle sue gambe prendendogli le mani mentre lui mi fissava senza vedermi.. nessuno osava muoversi o parlare... aspettavano tutti la sua reazione... iniziai ad avere di nuova paura che mi lasciasse, ma mi imposi alla calma..

< per favore di qualcosa! - lo implorai piano, ma ancora niente cosi decisi ke avrei parlato io – ascolta so che sei spaventato... lo sono anche io.. non lo avevamo programmto... anzi non credevamo nemmeno che fosse possibile – mi commossi – ma è un miracolo Damon.. non dovrebbe esistere eppure è qui... ed è stato il nostro amore a renderlo possibile... perché io lo so che mi ami con tutto te stesso... e allo stesso modo sono sicura che amerai questa bambina > punto gli occhi confusi e lucidi nei miei..

< bambina?? > fece piano incredulo.. sorrisi tra le lacrime..

< si ne sono sicura... > respirò a fatica un paio di volte prima di prendermi il viso tra le mani e baciarmi con foga prima le labbra poi tutto il viso bevendo le mie lacrime... infine mi strinse immergendo il viso tra i miei capelli...

< oddio è reale??? > gli presi il viso tra le mani e lo baciai...

< si Damon... stai per diventare padre > mi strinse ancora e si rimise in piedi facendomi fare una giravolta tra le sue braccia.. nel frattempo tutta la mia famiglia ci si era stretta attorno.. jasper sembrava drogato tanto era la felicità che ci fluttuava attorno... tutti vollero stringermi a turno, ma damon non mi lasciò mai.. neanche per un secondo.. alla fine del gire mentre tutti ancora entusiasti ci giravano intorno chiocciando... mi strinse forte portando le labbra al mio orecchio...

< sembra assurdo... ke padre potrò mai essere?? > gli baciai il collo appena sotto l’orecchio...

< il migliore... e lei ti amerà totalmente... come faccio io.. > mi baciò le labbra ancora e ancora... tenendomi una mano tra i capelli e l’altra poggiata sul mio ventre..

< vi amo > mi disse piano... sorrisi estatica...

< e noi amiamo te > e mentre mi stringeva capì che sarei stata felice...

 

8 months later

Apri gli occhi al buio consapevole di esser sola a letto.... sorrisi e mi sollevai a sedere..

< Dam.. > chiamai piano... nessuna risposta. mi alzai, infilai la vestagli di seta e mi diressi verso la stanzetta accanto... lo trovai in piedi accanto alla culla che dondolova leggermente nostra figlia, canticchiandole qualcosa,

non voleva saperne di kiudere i suoi occhoni verdi e dormire mi poggiai alla porta in silenzio fissandoli... erano bellissimi insieme... ancora mi commuovevo pensando alla prima volta che lo avevo visto prenderla in braccio..

Flashback ( 1 mese prima )

< CAZZOOOOO > urlai all’ennesima contrazione... carlisle era in posizione tra le mie gambe, mio padre e rosalie lo assistevano.. mentre mia madre mi stava accanto sciugandomi il sudore e aiutandomi a respirare... damon invece faceva avanti e indietro..

< ma le gravidanze non durano 9 mesi?? Kris è solo al settimo mese.. > mio padre gli andò vicino

< tra umani si.. ma tu non lo sei e kris lo è solo per metà... la bambina è pronta... tranquillo mettiti vicino a mia figlia sostienila... > cosi fece mi venne vicino baciandomi leggermente tenendomi la mano..

< tesoro non so tu – gli dissi nel dolore – ma dopo di lei io aspetterei almeno un secolo prima di iniziare anche solo a pensare ad un altro bambino... tanto insomma non gli manca mica la compagnia.. c’e il figlio di Nau, la bambina di Tay in arrivo, - una contrazione mi fece urlare per due minuti... ripresi non appena ritrovai il fiato – e tra poco anke nes sfornerà un cucciolo...  quindi per favore cerca di tenere per te i tuoi “campioni” per un po’.. mi dispiacerebbe davvero doverti castrare > e sottolineai l’intera minaccia stringendogli forte la mano, facendolo urlare con me durante l’ennesima contrazione..

Due ore dopo Carlisle metteva tra le braccia di un rigidissimo Damon un piccolo fagotto rosa che strillava....avevano tutti dei sorrisoni enormi.. damon era seduto accanto a me sul letto... non appena la bambina fu tra le sue braccia smise di piangere e spalancò gli occhi verdissimi fissando il padre ke la guardava concentrato... inaspettatamente sorrise rivelando una fila di dentini e due canini particolarmente affilati.. vidi Damon deglutire più volte commosso e infine sorridendo a sua figlia..

< ciao piccola... sono il tuo papà.. - la bambina sorrise ancora e lui rise estasiato.. l’avvicino al mio viso... non avevo nemmeno la forza di muovere le braccia. Subito la piccola mi fuissò sorridendo anke a me... inutile dire che piangevo dalla gioia... – questa bellissima donna che piange è la tua mamma > risi tra le lacrime.. carezzando con un dito il viso di mia figlia..

< ciao piccola mia... > la bambina rise afferrando fulminea il mio ditino.. io ero gia stata sistemata ed ero pronta alle visite... si accalcarono tutti nella stanza... Ali e Nes furono le uniche a farsi sentire..

< insomma ora volete dirci come volete chiamarla.. odio non sapere le cose in anticipo > fece una

< dai vi prego sto morendo di curiosita da sei mesi > risi..

< ok ok... – riusci a sedermi meglio e presi tra le braccia la piccola mentre damon partava un braccio sulle mie spalle e una mano sul corpicino di sua figlia... la voltai verso la mia stramba famiglia – vi presentiamo Galadriel Salvatore.. ma per la famiglia Gale ( NDA: si pronuncia Gail ) > tutti batterono le mani euforici e io mi voltai a fisare Damon... nemmeno lui sapeva come volevo chiamarla ma gli avevo parlato di Galadriel e non era troppo sorpreso..

< non ti dispiace vero ?? > gli chiesi leggermente timoroso... lui sorrise e scose la testa poi dalle sue labbra uscirono le ultime parole che mai avrei creduto di sentire

< Sposami > sgranai gli occhi mentre tutti ammutolivano di nuovo... mi rannuvolai un secondo giusto per vedere il suo viso esprimere delusione... ma poi sorrisi raggiante spiazzandolo...

< certo che ti sposo corvaccio > mi bacio con impeto ma si interruppe subito sentendo le strilla giocose di nostra figlia che rideva...era tutto perfetto..

 Ora fissando lo zaffiro nella mia mano stnistra tenuto da una sempice fede in oro bianco non potevo credere a quanto la mia vita fosse combiata in meglio nel giro di un solo anno... ci eravamo sposati due giorni dopo la nascita di Gale... niente sfarzo proprio come volevamo entrambi... bheè apparte il mio vestito.. ma insomma sono pur sempre una donna...

http://www.polyvore.com/cgi/set?.locale=it&id=58244198

< insomma piccola perché non vuoi dormire??? > la voce dolce ma esasperata di Dam mi fece tornare al presente e sorrisi.. mi avvicinai  a lui..

< dalla a me... magari vuole solo un po’ di latte > mi avvicinai e gliela presi dalle braccia andandomi a sedere sulla sedia a dondolo nell’angolo mi scopri un seno lasciando che la piccola ci si attaccasse canticchiando mentre la cullavo dolcemente..

< Everytime I see your face

My heart takes off on a high speed chase
Now don’t be scared, i

t’s only love
That we’re falling in

( Ogni volta che vedo il tuo viso

Il mio cuore parte per un inseguimento ad alta velocità
Adesso non aver paura, è solo amore

E noi ci stiamo cadendo ) >

http://www.youtube.com/watch?v=BrXCtFUYsb0

Era la canzone che Damon aveva intimato a Tyler di scrivere in due giorni e cantare al nostro matrimonio... ero scoppiata a piangere alle prime battuto e mai come in quel momento ero felice che fosse stata Alice ad occuparsi del trucco.. non si era rovinato per niente.. avevamo volteggiato su quelle note, e fatto l’amore durante la nostra prima notte da marito e moglie... ora Gale sembrava apprezzarla  ancor più di me...

< adoro vedervi cosi insieme.. > disse Damon e io gli sorrisi continuando a canticchiare mentre la piccola chiudeva gli occhi.. la cullai ancora qualche minuto.. poi delicatamente la staccai dal mio seno.. mi alzai dalla sedia e la rimisi nella sua culletta coprendola con la copertina... sentì Damon abbracciarmi da dietro e lasciarmi un bacio dietro l’orecchio mentre io lasciavo una carezza sui corti capelli neri di mia figlia...

< è bellissima e perfetta proprio come te e me > ridacchiai piano...

< mm non tanto perfetto... ancora non riesci a farla dormire... > sorrise sulla pelle del mio collo...

< mi mancano le attrezzature per quello – e mi sfioro con dolcezza il seno con cui l’avevo appena allattata.. ancora ipersensibile andai subito infiamme – e poi da te non si fa dare il sangue... direi che siamo pari > fece con voce più roca baciandomi il collo paggiai la testa indietro sulla sua spalla mentre iniziavo ad avere il fiato corto...

< direi che è il caso di continuare questa conversazione in privato Mr Salvatore > mi prese una mano girandami tra le sue braccia e stampandomi un bacio sulle labbra..

< ai suoi ordini Mrs Salvatore > e sempre tenendomi la mano mi portò nella nostra camera dove riprendemmo ad amarci... Galadriel dormiva tranquilla con un leggero sorriso sulle labbra certa di essere amata e protetta.. il suo futuro sarebbe stato dei migliori.. ma questa, miei cari lettori, è un'altra storia.

 

 

 The End

 

 

E buonasera anke a voi... so di essere davvero imperdonabile ma alla fine dopo innumerevoli sascrifici c’è l’ho fatta... la storia è finita e spero davvero ke vi sia piaciuta... sappiate che sto piangendo... ringrazio come sempre chi segue, preferisce, e ricorda la mia storia.. un grazie infinito a chi ha recensito... in particolare Nalushka e Phoebe ke mi hanno seguito dall’inizio alla fine... grazie grazie e ancora grazie... un bacione... alla prossima storia...

 

 


 


 

 

 

 

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