Nuove Generazioni

di nemy1990
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Nuove conoscenze! ***
Capitolo 2: *** Da Hagrid ***
Capitolo 3: *** Luna Lovegood ***
Capitolo 4: *** Natale ***
Capitolo 5: *** Ritorno alla realtà ***
Capitolo 6: *** La decisione ***



Capitolo 1
*** Nuove conoscenze! ***


Nuove conoscenze

Era il mio quarto anno e insieme ai miei fratelli mi trovavo sul binario nove e tre quarti.
Albus era al terzo anno mentre Lily era al primo anno: per lei era tutto nuovo.
Oltre a loro, nel nostro stesso scompartimento, c'erano Rose e Hugo Weasley, i nostri cugini.
Rose aveva la stessa di età di Albus, cioè un anno in meno di me, mentre Hugo aveva l'età di Lily.
Victoire Weasley, altra nostra cugina, era al sesto anno ed era insieme a Ted Lupin ( che noi consideravamo come un fratello) in un altro scompartimento.
Quei due stavano insieme da due anni ormai e Ted avrebbe frequentato il settimo anno ad Hogwarts, nonchè l'ultimo.
Guardando Lily ricordai quando Albus tutto intimorito era salito su questo treno: mi venne da ridere al solo pensiero.
Ero stato davvero bravo a incutergli timore.
"Non vedo l'ora di arrivare a Hogwarts!!!" disse Lily nella sua divisa ancora neutra: quasi sicuramente sarebbe diventata una Grifondoro.
"Ci manca poco non temere!"
"Rose... dov'è Cassandra?" chiese Albus a nostra cugina.
"Chi è Cassandra?" chiesi perplesso.
"Cassandra è la figlia di Neville e Luna... l'anno scorso era al primo anno e ha fatto subito amicizia con Rose... io l'ho vista una volta... solo che tu eri da William!"
" Mio padre non è mai stato d'accordo che tu frequentassi il figlio di Krum!" si intromise Rose "Comunque Cassandra non so dove sia... forse con le Grifondoro del suo anno!"
"Rose sai benissimo che è il mio migliore amico!" risposi scocciato. Zio Ron odiava Victor Krum da tempi memorabili anche se non me ne aveva mai voluto spiegare il motivo.
Toc Toc.
"Rose sono Cassandra... posso entrare?" una voce sottile attendeva da fuori lo scompartimento.
"Oh Cassy!! Stavamo giusto parlando di te! Entra pure non vedevo l'ora di rivederti!!"
Il calore che mostrava Rose era incredibile: di solito era troppo timida per rivolgersi così a qualcuno che non facesse parte della famiglia.
Lo scompartimento si aprì e ne uscì una ragazzina dall'aria spaesata, con lunghi lisci capelli castani e occhi verdi chiaro.
"Ciao Rose! Albus... da quanto tempo!"
Rose l'aveva abbracciata fortissimo e anche Albus non scherzava: iniziai a pensare che forse il mio caro fratellino si fosse preso una bella cotta.
"Albus come sei espansivo! Pensavo che quando ti piacesse una ragazza non avevi neanche il coraggio di guardarla in faccia.."
Risi, ma Albus non diede segno di arrossire come gli capitava di solito.
Hugo le sorrise e la salutò, imitato da Lily.
"Che dici James! Cassy è un'amica!"
Cassandra si voltò verso di me, come se si fosse accorta solo allora della mia presenza.
Si avvicinò così tanto da quasi sfiorare la punta del suo naso al mio.
Io mi tirari indietro sconcertato.
"Sei ricoperto di nargilli!"
Hugo rise, ma io la guardai a bocca aperta.
"Cosa sono??"
"Ehm... hai visto Luna no? Lei le somiglia molto di carattere" spiegò Rose.
Mi ricordai Luna Lovegood, la moglie del nostro amico e professore di erbologia Neville.
Era una tipa molto strana, ma anche con una grazia fuori dal comune.
Guardando la figlia le somigliava anche esteriormente tranne per il colore degli occhi e dei capelli che aveva ereditato dal padre.
"Comunque io sono Cassandra... tu come ti chiami?" disse come se lo scambio di frasi tra me e Rose non fosse avvenuto.
"James... sono il fratello di Albus e Lily..."
"Ah... si vi somigliate..." disse accennando ad Albus.
Poi si sedette e iniziò a guardare fuori dal finestrino con aria sognante.
Quella ragazzina mi sembrava molto... fuori dall'ordinario.
Mi abbandonai luingo il sedile e provai a dormire.

Arrivati al banchetto di inizio anno scolastico mi godetti lo smistamento e come avevo intuito sia Lily che Hugo capitarono a Grifondoro.

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Capitolo 2
*** Da Hagrid ***


Da Hagrid

Il primo incontro con la mia ragazza fu molto coinvolgente da parte di entrambi: la giovane corvonero, più piccola di me di un anno era molto bella; i suoi occhi neri mi guardavano con malizia e a me erano sempre piaciute le ragazze intraprendenti. Quando ci trovammo di fronte mi baciò con trasporto.
"Il mio eroe... "
L'anno prima la corvonero aveva passato un brutto periodo in infermieria perchè nel mezzo di una partita di Quiddich(Grifondoro vs Corvonero) era stata presa in pieno da un bolide.
Io fui il primo a soccorrerla mentre stava cadendo dalla scopa, evitando di farla schiantare per terra.
Da allora mi chiamava "eroe" ed io ne andavo molto fiero.
Stavo praticamente con una delle ragazze più belle della scuola.

Qualche giorno dopo, quando riniziarono le lezioni ed incontrai la mia Sheila per i corridoi, le chiesi quale lezione avrebbe avuto l'ora seguente.
"Pozioni con i Tassorosso"disse facendomi capire che non avrei potuta accompagnarla.
Avevo un'ora buca e decisi di andare da Hagrid: era dall'inizio della scuola che non andavo a trovarlo.
Quando arrivai vicino alla foresta oscura, però, mi ricordai che il mezzogigante stava facendo lezione.
Spesso tendevo a scordarmi che era un insegnante.
"Hagrid!" gli dissi mentre mi avvicinavo comunque al luogo in cui svolgeva la lezione.
"Ciao James! Qual buon vento?!" sorrise e il ragazzo a malapena aveva scorto la bocca dell'uomo in mezzo alla sua barba incolta.
" Sono venuto a trovarti... ora hai lezione?"
Non c'erano ancora gli studenti.
"Si... tra pochi minuti dovrebbero arrivare..."
"Di quale casa sono?"
"Grifondoro e Serpeverde!"
"Quale anno?" chiesi sperando che si trattasse o di Albus o di Lily.
" Del secondo!"
Peccato... Lily era al primo e Albus al terzo.
Hagrid sembrò leggermi nel pensiero:" I tuoi fratelli li ho il pomeriggio!"
"Che ne dici di aiutarmi con la lezione oggi?" mi disse lui dopo un po' capendo che non avrei avuto comunque nulla da fare.
"D'accordo... che devo fare?"
"Oggi faremo la lezione sugli unicorni, quindi devi solo prendere l'unicorno più piccolo, quelli oro come ben sai, e tenerli a bada."
Meno male... niente di pericoloso stavolta.
"Ah eccoli guarda!!"
Una trentina di studenti si avvicinarono.
"Allora ragazzi: oggi faremo una lezione sugli unicorni! Inutile dire che sono creature magnifiche!" disse il professore battendo con dolcezza una mano sul dorso dell'animale.
"Oh che belli!" disse una ragazzina di grifondoro.
"Come mai quelli sono oro?" disse un ragazzino di serpeverde ammirato dalla creatura.
Si rivolse a James dato che era lui a tenere a bada i più piccoli.
" Perchè quando hanno pochi mesi sono di questo colore e solo crescendo assumono il colore argenteo. Segno di quanto siano pure queste creature."
"Bravo James! Non avrei daputo trovare parole più adatte! Ora a turno venite vicino a quello adulto e lo accarezzate. Mi raccomando: uno alla volta!"
Tutti i ragazzini si misero in fretta, i serpeverde spingevano i Grifondoro, segno di quanto fossero prepotenti a mio parere.
Una ragazza però si avvicinò ai piccoli unicorni, una che aveva un viso conosciuto.
Senza dire niente iniziò ad accarezzarlo e l'unicorno era così docile tra le sue braccia.
"Cura delle creature magiche è la mia materia preferita... Albus e Rose prediligono la trasfigurazione... ma penso che tu possa capirmi James..."
Alzò gli occhi su di me con aria tranquilla e io la riconobbi: era la figlia di Neville, Cassandra!
"Pensavo che preferissi Erbologia... "
Lei rise.
"Ho preso più da mia madre in questo."
Era strano come ora sembrava una persona perfettamente normale.
L'aria sognante era sempre presente, ma ora non parlava nè di Gorgosprizzi, nè di Nargilli...cosa che la rendeva molto piacevole.
Le sue mani delicate accarezzavano il piccolo animale lucente.
Mi infondeva tranquillità quella ragazzina.
" Non sei capitata a Corvonero come Luna..."
Sorrise:" Il cappello parlante ci ha messo un po' a decidersi, ma alla fine ha ritenuto più opportuno assegnarmi a Grifondoro"
"Culla di coraggiosi..." citai dal cappello parlante.
"Già... ti ho visto giocare a Quiddich... rechi molto onore ai Grifondoro..."
Mi sentii in imbarazzo per quel complimento.
Ero solito ricevere elogi per la mia bravura da cercatore, tutti mi paragonavano a mio padre e a mio nonno, ma questa persona che mi si parava di fronte lo diceva con una tale sincerità da disarmarmi.
"Bene... ora mettetevi tutti seduti e appuntatevi le caratteristiche fondamentali..." la voce di Hagrid mi impossibilitò nel rispondergli e da una parte ne fui felice: non sapevo cosa dire.

Appena suonò mi diressi da Sheila che sicuramente mi stava aspettando.





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Capitolo 3
*** Luna Lovegood ***


Luna Lovegood

Passai con Sheila una serata piacevolissima.
Ci eravamo dati appuntamento nella sua sala comune e per far questo avrei dovuto rispondere in modo giusto al corvo gracchiante che avrebbe fatto la domanda di turno.
Sperai vivamente che il mio intelletto avrebbe fornito la risposta giusta.
"Qual è quella cosa che al mattino cammina a quattro zampe, il pomeriggio su due e a fine giornata con tre?"
Questa volta mi era capitata semplice.
" L'uomo"
"Esatto" gracchiò il corvo.
Mi precipitai all'interno del ritratto e molti corvonero, sapendo bene chi fossi, si stupirono della mia intrusione.
"Non vogliamo che i Grifondoro ci carpiscano informazioni sulla nostra squadra di quiddich Potter!" il capitano di Corvonero venne verso di me con un'espressione ironica sul volto.
"Ciao Greg!" lo salutai a mia volta sorridendo.
"Di questo non devi preoccuparti Greg..." la voce di Sheila mi colse di sorpresa dietro di me ed io mi girai all'istante.
"Se volesse sapere qualcosa sul quiddich potrebbe chiederlo a me... e sta certo che non mi lascerei sfuggire una sola parola! Sono la prima a voler vincere la coppa quest'anno!"
Molti ridacchiarono e io mi ritrovai a guardarla stregato come era successo un'altra infinità di volte.

Al mio ritorno, però, non andai subito a dormire.
Avevo mangiato a stento quella sera e mi precipitai verso le cucine. Solleticai la pera nel quadro ed entrai silenziosamente.
Gli elfi domestici erano lì a lavorare e nel momento in cui feci la mia apparizione nessuno di questi si girò, eccetto Kreaker, amico di mio padre da una trentina di anni.
"Padron Potter è venuto a far visita a Kreaker!"
Sorrise e mi si avvicinò.
"Si... avresti qualcosa da mangiare? Sto morendo di fame!"
A quelle parole il mio stomaco brontolò come per darne atto.
"Certo signore! Le va una torta?"
"Senz'altro!" dissi già con l'acquolina in bocca.
"Perchè non si siede lì, dove c'è anche la signorina Paciock!"
A quelle parole, sbigottito, mi girai e notai per la prima volta da quando ero entrato la snella figura di Cassandra seduta ad un tavolo in fondo alla sala.
"Vedo che ci incontriamo anche di notte! Sono stati i gorgosprizzi a guidarti?"
Mi ritrovai a guardarla come la prima volta in treno, a bocca aperta, ma senza fare una piega mi sedetti e risposi con la dovuta educazione.
" Sono venuto qui perchè ho una fame da lupo! Tu che ci fai a quest'ora? E come fai a non farti vedere?"
Mi guardò con non curanza.
"Da un po' di tempo ho fatto amicizia con una di queste gentilissime creature e tutte le sere si materializzano nella sala comune di Grifondoro e mi portano qui."
"Wow... che fortuna... e se non sono indiscreto... come mai ti fai portare qui?"
"A parte che cucinano in modo ottimo, ma questo è un luogo dove posso isolarmi e stare lontano dagli occhi curiosi di chi mi sta intorno. Non ho nemici, ma tutti mi considerano... diversa... e forse lo sono."
Lo era senz'altro.
Non era però dispiaciuta di ciò che stava dicendo: era più che altro una constatazione.
"Molte volte la diversità è un vantaggio..." le dissi guardandola seriamente.
"Oh... sei molto gentile... " lei ricambiò la stessa occhiata seria, trafiggendomi con quegli occhi verdi.
Mi sentii strano, ma prima di poter aggiungere qualcos' altro Kreaker fu davanti a noi con una torta al cioccolato dall'aria molto invitante.
"Grazie " disse Cassandra accarezzando il capo all'elfo domestico con un gesto affettuoso.
"Grazie Kreaker!" senza dire altro mi tuffai in quella bontà.
" Tu sei fidanzato con quella Corvonero vero? Tutti parlano di voi..." disse lei sempre con una voce tranquilla.
"Sheila? Si... ci sto insieme dallo scorso anno... tu invece? Hai il ragazzo?" a quelle parole arrossì lievemente.
"No... non mi interessa averne uno..."
Non so cosa mi spingesse a continuare il discorso, ma era strano, secondo il mio parere, che volontariamente non avesse un ragazzo.
"Essere fidanzati è una bella cosa."
"Si, ma solo quando ami davvero qualcuno... e io non ho acora trovato una persona che riesca ad entrarmi nel cuore in quel senso..."
Com'era matura!
La guardai sbalordito.
" Non sembri del secondo anno.." dissi senza volere.
"Ah no? E perchè?" disse lei sorridendo.
"Sei così... diversa!"
A quelle parole iniziò a ridere.
"Allora ciò conferma quello che pensavo: sono strana davvero!"
"Non in senso negativo... penso che tu sia molto matura per la tua età."
"Grazie..." si avvicinò e mi diede un bacio sulla guancia.
"Buonanotte!" disse poi voltandosi e, raggiunto un elfo domestico, si smaterializzò.
Ancora stranito presi il mantello dell'invisibilità e mi diressi nella sala comune.

Il giorno seguente, mentre ero alla lezione di erbologia, Neville, o il professor Neville, fu interrotto dall'arrivo di sua moglie.
Lei entrò con una camminata leggera, stupendomi da quanto fosse aggraziata, persino più della figlia e guardandola da vicino mi resi conto di quanto le somigliasse nei lineamenti.
" Neville c'è uno dei figli di Harry ora?"
"Si Luna... c'è James... JAMES VIENI UN ATTIMO QUI?"
L'ultima frase la dovette urlare, dato che mi trovavo dalla parte opposta al professore.
Andai nella sua direzione, e vidi Luna che mi sorrise sognante.
"Ciao James... io sono Luna Lovegood... non mi aspetto che ti ricordi di me! Eri molto piccolo l'ultima volta che ti ho visto... ho avuto modo di avere Albus e Lily come ospiti quest'estate però!"
"Ho un ricordo vago in effetti... " le sorrisi, cercando di non apparire in alcun modo scortese.
"Dovrei darti questa da parte di tuo padre!"
Mi diede una busta sigillata e poi mi diede un bacio sulla guancia.
"Questo invece era da parte di tua madre!" disse tranquillamente.
Sentii qualcuno bisbigliare tra gli studenti che erano presenti alla lezione, e, anche se a disagio, feci finta di nulla.

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Capitolo 4
*** Natale ***


Natale

Poco prima delle vacanze io e Sheila ci salutammo con una certa foga, dispiaciuti di doverci dividere, ma comunque felici che fossero finite le lezioni.
Presi il treno insieme ai miei fratelli e cugini per tornare alla Tana, la casa dei nostri nonni.
A Londra venne a prenderci Nonno Arthur, che aveva stregato la macchina nuova che zio George gli aveva regalato cinque natali prima, quando nonna Molly non aveva fatto più resistenza.
L'aria natalizia la sentivo su ogni poro della mia pelle e quando finalmente arrivammo a casa ci accolse un folto gruppo di persone: zio Percy con sua moglie e le due sue figlie, nostre cugine, zio Charlie, zio Bill e zia Fleur con Victoire e Teddy Lupin, zio George con zia Angelina, zio Ron e zia Hermione con Rose e Hugo, papà e mamma, io, mio fratello e mia sorella.
Di estraneo alla famiglia c'era Kingsley, il ministro della magia e Hagrid, il guardiacaccia di Hogwarts. Per fortuna non si era portato il suo "fratellino".
La preside Mcgranitt non si era unita a noi perchè anche lei aveva una famiglia molto numerosa.
"Mamma, quando iniziamo a mangiare?" chiese Lily impaziente.
"Quando arriveranno tutti gli ospiti tesoro" rispose nostra madre affabile.
"Chi dovrebbe ancora arrivare?" chiesi sconcertato a mio padre poco lontano.
Toc Toc.
"Loro" mi rispose semplicemente Harry.
Nonno Arthur andò ad aprire e sulla soglia comparvero i Paciock al completo: Neville, Luna,la nonna di Neville, Xeniophilius e Cassandra.
La guardai sbalordito: aveva un vestito oro aderente con un coprispalle rosso, tacchi rossi e occhi truccati con ombretto oro.
Non che noi fossimo meno eleganti, ma riuscì a stupirmi così tanto che prima di salutarla dovetti racimolare tutto il mio autocontrollo.
"Cassandra... ma che sorpresa..." dissi senza sfoggiare il tono sicuro che di solito avevo a scuola.
"CASSANDRA!!!" disse in un gridolino Rose buttandogli le braccia al collo.
"Ciao Cassy!!" disse Albus arrivandole accanto con un sorriso e dandole un bacio sulla guancia.
"Cassy!!" dissero in coro Lily e Hugo.
La ragazza si perse in saluti calorosi con i miei fratelli e cugini, mentre io la guardavo ancora sbalordito.
"Ciao James!!" disse Luna venendomi accanto " Sono davvero contenta di rivederti..."
"Grazie Luna... è un piacere anche per me..." dissi guardando furtivamente la figlia.
" Fatti avanti con Cassandra" mi disse distrattamente Luna " non credo che lei disprezzi le tue attenzioni".
Mi lasciò in mezzo alla sala sgomento, mentre trotterellava verso il padre Xenophilius.
Come... come aveva fatto?
Aveva intuito della mia lotta interiore quasi prima di me... che tipa strana, ancor più della figlia.
 E poi non volevo dargli quel tipo di attenzioni a Cassandra... o si?
Quella sera sembrava ancora più eterea del solito, con i colori di Natale e, contemporaneamente di Grifondoro.
Sheila, però, era indubbiamente più audace, cosa che mi faceva sentire... sicuro.
Sapevo cosa voleva, ma forse lei non capiva davvero cosa volessi io.
"James" mi chiamò lei con voce limpida in quel momento.
"S-si?" dissi ancora rosso per l'affermazione di Luna poco prima.
"Scusa, non ti ho neanche salutata prima!"
Mi diede un bacio dulla guancia e quando mi si avvicinò avvertii un profumo dolce, di fiori di lillà.
"Non preoccuparti... cioè... Rose è la tua amica e Albus uguale quindi... ehm è naturale che saluti prima loro"
Mi sorrise dolcemente.
"Tu non sei mio amico? O non vuoi esserlo?"
Non era triste, mi stava solo rivolgendo una domanda e non sapeva quanto fosse difficile risponderle.
"Ma certo che sono tuo amico... però insomma... io..."
"Io...?" chiese lei per farmi finire la frase.
"Venite che si mangia ragazzi!!" ci chiamò nonna Molly, salvandomi da quella situazione imbarazzante.
Mi metteva estremamente a disagio, era così tranquilla, eppure così... profonda.
Come la madre, sembrava riuscirmi a leggere nel pensiero e sperai vivamente che non avesse davvero compreso ciò che Luna mi aveva sussurrato o che non si erano confrontate.
Mangiammo allegramente, al mio fianco avevo mamma e Hugo e quando finimmo tutti arrivò l'ora dei regali.
Zio Ron, in assoluto il mioo zio preferito, mi regalò insieme a zia Herm kit di manutenzione per la scopa.
Mamma e papà mi regalarono dei dolci e la mappa del malandrino, cosa che avevo sempre desiderato, ma che solo in quel momento ero riuscito ad ottenere.
La nonna e il nonno mi fecero il solito Maglione rosso con una "J" ricamata sopra.
Hagrid mi regalò dei dolcetti rocciosi, lo zio George delle orecchie obliolunghe, lo zio Percy un libro noiosissimo, lo zio Charlie un libro sulle creature magiche decisamente più interessante di quello dello zio Percy e infine Kingsley un rilevatore di magia oscura.
"Anche noi vi abbiamo fatto un reaglo" disse Neville sorridendo "ma abbiamo pensato di far scegliere a Cassandra: non penso che vi interessino le piante come le prugne dirigibili... vero Luna?"
Tutti risero, soprattutto papà, Ron e Hermione.
"Infatti" disse lei semplicemente "Cassandra distribuisci i regali "
Diede i regali a Rose, Albus, Lily e Hugo, rispettivamente a cosa piacesse di più a loro: un libro, un modellino di Drago in miniatura (che Hagrid accolse con uno -Wow-), una puffola pigmea e dei dolci.
Quando arricò a me però, vidi che fu molto cauta.
"Non sapevo cosa potesse piacerti di più..." disse lei lentamente "l'unica cosa che so di te è che ti piace il Quidditch e le torte al cioccolato. Sei la persona che conosco meno qui dentro eppure la persona a me più vicina... secondo te ha senso?" chiese lei per la prima volta timorosa.
Si che aveva senso, pensai.
Lei non conosceva le persone attraverso le parole che scambiavi con lei, ma attraverso gli sguardi e le sensazioni.
"Si Cassandra... penso che abbia senso."
"Quindi..." continuò lei sempre circospetta "ho deciso di darti una cosa un po'... speciale. Mia nonna, anche se non è presente tra di noi, era una persona che adorava le tradizioni. Per questo ha donato a mia mamma un ciondolo che prende la forma di qualsiasi cosa la padrona precedente abbia scelta nel darla alla prossima. Ora mamma lo ha regalato a me e ha la forma di un fiore..."
Aprì la borsetta e io guardai incantato il ciondolo.
Nel momento in cui Cassandra chiuse gli occhi, questo si illminò e si trasformò in un leone, con la stessa posa che aveva nello stendardo di Grifondoro.
"I-io... non so che dire.. sei sicura di volerlo regalare proprio a me? Non si offendono se rompi la tradizione?" chiesi affascinato dall'oggetto.
" Abbassa la testa"
Obbediente feci come mi era stato richiesto e lei fece scivolare la collana dalla mia testa.
Mi prese per mano e mi condusse fuori.
Faceva freddo, ma io non me ne preoccupai.
"Mi dispiace" mi disse lei all'improvviso.
"Di cosa?" chiesi guardandola interrogativo.
Mi si avvicinò timidamente, e prima ancora di capire cosa stesse succedendo mi ritrovai a baciarla, dolcemente, come non avevo fatto con nessuna, neanche con Sheila.


kesha98E: Grazie mille!! Sono contenta che ti piace la storia! Cmq hai visto? Ho finalmente aggiornato e spero di non tardare la prossima volta!! Grazie ancora per il commento! Mi piacerebbe se continuassi a dirmi cosa ne pensi... Kiss <3

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Capitolo 5
*** Ritorno alla realtà ***


Ritorno alla realtà

Nessuno seppe del mio bacio con Cassandra.
Senza che le dicessi niente aveva taciuto tutto e quando la incontravo per i corridoi di Hogwarts al termine delle vacanze natalizie, mi salutava con un cenno e un sorriso senza fare o dire niente che facesse capire ciò che era avvenuto.
Quell'atteggiamento invece che rincuorarmi mi iniziò a preoccupare.
Portavo il ciondolo che mi aveva regalato e quando Sheila si accorse di quel nuovo gioiello ne rise.
"Quel ciondolo te l'ha regalato tuo padre per Natale? Vuole che porti fieramente lo stemma dei Grifoni?"
"Eh si..." dissi imbarazzato.
Lei scambiò quell'imbarazzo per il commento ironico che mi aveva regalato, ma in realtà ero imbarazzato perchè quel dono era appartenuto a Cassandra ed era stata lei ad affidarmelo.
La cosa peggiore fu che quando la Corvonero mi baciò non sentii niente.
Non c'era più quel trasporto che mi aveva sempre fatto credere che fosse lei la ragazza giusta per me.
Guardandola capii che i suoi occhi neri che brillavano quando ridevano, riflettevano solo malizia e non un' autentica gioia.
Capii che le sue labbra erano irruente sulle mie perchè lei mi desiderava fisicamente; ma lei mi aveva mai davvero conosciuto o si era fermata all'immagine apparente di James Potter, bravo giocatore di Quidditch, figlio del famoso Harry Potter?
E poi c'era Cassandra...
Cassandra che quando mi staccai da lei dopo quel bacio era rientrata nella cucina della Tana senza proferire parola, come se il gesto che aveva appena compiuto era bastato a spiegare tutto.
Una ragazza così trasparente eppure così fuori dal comune... una ragazza che come la madre riusciva a cogliere molto di più delle altre persone. Colei che mi aveva letto dentro, colei che aveva ascoltato i miei silenzi cogliendo molto di più di quanto non sarei mai riuscito a fare io per me stesso.
Forse il vero problema è che stavo cambiando io.
Mi stavo rendendo conto di quella realtà che mi era sempre sfuggita.
Per questo andai da mia cugina quasi con la coda tra le gambe per chiederle chi era davvero Cassandra Paciock.
"Rose" la chiamai appena varcai la soglia della Sala Comune.
Per fortuna in quel momento Cassandra non era con lei, ma con Lily e Hugo con cui stava giocando a carte.
"James?" rispose Rose sorpresa.
Non erano molte le volte che la cercavo per parlarle.
"Ho bisogno di parlarti in privato... Ti andrebbe di fare una passeggiata con me?" chiesi impacciato.
Lei, sempre sorpresa, mi seguì, finchè, usciti dal ritratto, la portai nelle cucine.
Sapevo che Cassandra tendeva ad andarci solo la sera, mentre ora erano appena passate le cinque.
"Non dovresti avere gli allenamenti oggi?" chiese Rose accigliata.
"Teoricamente, ma questa conversazione sarà più importante di un allenamento."
Rimase sbalordita alla mia risposta e la capivo benissimo: di solito mettevo il Quidditch sempre al primo posto.
"Così mi incuriosisci!" disse lei sorridendo maliziosamente, ma non riuscendo a nascondere la sua preoccupazione.
"Beh... ecco... non so da dove cominciare" dissi allora, rendendomi conto che parlarne ad alta voce era molto più difficile che avere semplecemente progettato di aprirsi con qualcuno.
"Ok cugino, direi che ti ci vuole una bella cioccolata calda e Kreaker ne sarà felicissimo!"
Sorrisi confortato a Rose e lei mi spinse dietro il quadro, dopo aver solleticato la pera.
Kreaker ci venne incontro subito e, come se fossimo in un bar, Rose fece le ordinazioni.
Dovevo ammettere che su questo non aveva preso da zia Herm: se l'avesse vista in quel momento l'avrebbe squoiata viva!
"Ecco padron Potter!" disse Kreaker che aveva preparato tutto in men che non si dica.
"Grazie Kreaker... lo sai che ti voglio bene vero?"
Lui fece un sorriso enorme e se ne tornò a lavorare dagli altri elfi.
"Allora..." disse Rose appena dopo aver bevuto un sorso di cioccolata "Dimmi tutto..."
"Senti, non è da me, ma potresti non parlare a nessuno di ciò che ti sto per confidare?"
Lei annuì curiosa.
"Bene... da quando ho incontrato Cassandra ho iniziato a essere confuso riguardo la mia relazione con Sheila... non era mai successo niente..."
"Continua" disse lei che era diventata seria tutta d'un botto.
Il fatto che mi stava prendendo seriamente, mi fece capire che era preoccupata che io avessi preso in giro l'amica.
"Fino a Natale. Non solo ci siamo baciati, ma... mi ha regalato questo..." dissi accennando al ciondolo che portavo al collo "lei mi ha detto che apparteneva a sua nonna, poi a sua madre e infine a lei... questo ciondolo è speciale... cambia forma a seconda di ciò che il padrone voglia che diventi... e lei l'ha regalato a me, CAPISCI?"
Chiesi alzando la voce, ma finalmente rincuorato di aver parlato dei miei tormenti a qualcuno.
Rose mi guardò con tanto d'occhi finchè non le chiesi il perchè della sua faccia.
"T-ti ha regalato il suo ciondolo??" Rose sembrava cadere dalle nuvole.
"Si... perchè?"
"Cassandra non ha mai fatto male a una mosca... tranne che per proteggere quell'oggetto!"
"Non capisco" ammisi un po' sconcertato.
"Molte volte le hanno fatto degli scherzi, l'hanno insultata ( anche se io e Albus l'abbiamo sempre difesa), ma per QUELLO" disse indicando in direzione del mio petto " ha spedito in infermeria un ragazzo!"
"Davvero??" chiesi ammirato, cercando di immaginarmi la versione spaventosa di Cassandra.
"Si... non è stato un bello spettacolo... le ha prima lanciato un incantesimo orcovolante, poi un pietrificus, avvertendo tutti i presenti che se l'avessero liberato avrebbe fatto la stessa cosa a loro!"
Guardai mia cugina con un'espressione spaesata... perchè lo aveva dato a me allora se ci teneva così tanto?
"Per questo sono sorpresa che l'abbia data a te James... non è una cosa che avrebbe ceduto al primo amico di passaggio... dimmi una cosa... ti ha baciato lei o hai preso tu l'iniziativa?" disse con uno sguardo indagatore.
"E' stata lei... forse sapeva che non avrei mai avuto il coraggio di prenderla io l'iniziativa... non con lei perlomeno..."
"Perchè dici così James? Solo perchè è diversa?" chiese Rose indignata, evidentemente fraintendendomi.
"No, non hai capito Rose" dissi facendola calmare "Non avevo il coraggio... perchè avevo paura che lei non ricambiasse..."
"Cioè fammi capire bene James Sirius Potter... tu avevi paura che Cassandra Paciock sarebbe stata la prima a smontare il tuo ego?"
Non avevo mai visto Rose così... infervorata.
"So che è una tua amica, ma se ho scelto te per parlare a qualcuno di questa cosa c'è un motivo preciso. Tu la conosci come nessun altro e mi potevi aiutare a capirla... io avevo solo paura dei sentimenti che provo per Cassy... sento che lei mi comprende meglio di chiunque altro... capisci cosa intendo?"
A quelle parole Rose si addolcì.
"Ti stai innamorando di lei James..."
"Non è questo il punto Rosy!" le risposi diventando paonazzo "Il problema è che lei si sta comportando come se non fosse successo niente... non ha raccontato nulla neanche a te! Cosa devo fare?"
"Cassandra non aveva mai sentito il bisogno di parlare di queste cose con nessuno perchè non le era mai davvero piaciuto nessuno. Tu gli piaci James e questa cosa, che per lei è del tutto nuova, l'ha portata a regalarti la cosa più preziosa che ha... sinceramente James... lascia quella Corvonero... non ti merita! Ho provato a dirtelo tante volte, ma eri stregato dal modo di fare di quell'avvoltoio".
"Non parlare così di Sheila!" dissi risentito.
"Lei si è avvicinata più a te che a ogni altro perchè sei figlio del famoso Harry Potter! Lei è una ragazza superficiale che non ti darà altro che un bel faccino che con il tempo si dissolverà!"
Detto questo uscì dalle Cucine lasciandomi ai miei pensieri.


Diantha: Grazieeeeee sei troppo gentile!! Ho aggiornato presto ;) Continua a commentare e dimmi cosa ne pensi! ^^ <3

kesha98E: Guarda dato che non è molto seguita l'aggiornavo + x me... invece scoprire che c'è qualcuno che la trova originale è un conforto e mi lusinga... grazie ^^ <3 



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Capitolo 6
*** La decisione ***


La decisione........... CAPITOLO FINALE................

Dopo il discorso di mia cugina, non riuscii a dormire bene quella notte.
Mi rigirai nel letto incessantemente e quando arrivò il mattino trassi un sospiro di sollievo.
Dovevo trovare Sheila, subito!
Appena arrivai in Sala Grande la cercai, ma non la vidi.
La aspettai e quando arrivò le andai incontro.
"Ti devo parlare."
Non feci un sorriso, nè uno sguardo dolce.
Lei mi guardò preoccupata e mi seguì fino al di fuori del castello.
"Che è successo amore? Qualcosa non va?"
Quando mi chiamò -amore- vacillai un attimo, per poi ricompormi.
Guardai la catenina con il leone e ricordai che ero un vero Grifondoro e la mia caretteristica dominante era il coraggio.
"La nostra storia non va."
Lei parve non capire.
"Cosa vuoi dire? Cosa c'è che non va?"
Ricordai che non avevo nessun motivo reale per prendermela con lei, perchè il cambiamento lo avevo avuto in base a Cassandra.
"Non posso più stare con te, mi dispiace."
Lei non pianse, ma mi guardò sbalordita e arrabbiata.
"Che diavolo dici? Hai potuto fino ad ora. Dicevi di amarmi!"
"Beh allora vuol dire che mi sono sbagliato. Ora sono innamorato, ma di un'altra."
"Posso sapere almeno di chi, di grazia?"
La sua espressione si fece per un attimo malvagia e per un attimo ebbi paura per Cassy.
"Una... capirai presto chiè... ho intenzione di stare con lei, ora."
"Ah, ma bene! Fammi indovinare... mi hai anche tradita, vero?"
"Cosa intendi per "tradita?"
Lei mi guardò furibonda e se ne andò mandandomi al diavolo.
Pix che si era nascosto ad assistere la scena iniziò a sbandierare ai quattro venti il pettegolezzo succulento.
James Sirius Potter aveva scaricato Sheila Davies per un'altra.
Quando ritornai in Sala Grande non mi stupii, perciò, che tutti mi fissavano.
Andai al mio tavolo nel silenzio più totale e Rose mi venne incontro saltellando, allegra.
"L'hai lasciata, finalmente!"
Sheila, che stava ritornando in Sala in quel momento la sentì e la fulminò con lo sguardo.
Mia cugina non ci badò e mi guardò raggiante.
"Già...Cassy è qui?"
"No... è andata in Guferia..."
Senza dire altro girai i tacchi e la raggiunsi.

"Cassy..."
La ragazza stava legando una lettera alla zampa del suo gufo e aveva l'aria lontana.
Quando si rese conto della presenza di James si limitò a guardarlo distrattamente.
"Oh, ciao..."
"Ciao...cosa stai facendo?" chiesi.
"Sto inviando un Gufo a mia madre... la aggiorno sempre sulle ultime novità... a proposito... sai cosa mi ha chiesto nell'ultima lettera?"
"No..." dissi incuriosito.
"Mi ha chiesto se mi ero fidanzata con te!"
Io strabuzzai gli occhi, ancora disabituato alla perspicacia di Luna.
"E tu cosa le hai risposto?"
Cassy mi guardò tranquilla.
"Che non è ancora avvenuto".
"Non spedire ancora il Gufo allora!"
"Perchè?" chiese lei per la prima volta confusa.
"Perchè te lo sto per chiedere."
Le sorrisi, mentre lei mi guardò incredula.
"E Sheila?"
"Se la caverà... l'ho appena lasciata!"
A Cassy vennero gli occhi lucidi.
"Per me?" chiese con un sorriso tremulo.
"Si, per te!"
Lei mi buttò le braccia al collo e mi baciò intensamente.
Le sue lacrime di gioia furono un sollievo, il suo si silenzioso era la cosa più appagante mai ricevuta.

Da quel giorno non ci lasciammo più.
Dopo 3 anni dall'accaduto, Sheila cercò di vendicarsi con Rose, cercando di impedirle di stare con Scorpius Malfoy.
Beh in realtà fu anche colpa mia che mi ero premesso di intrattenere buoni rapporti con lei.
In seguito io e Cassy ci sposammo, con gioia dei nostri rispettivi genitori e avemmo due bambini, prima un maschio, che che chiamammo Lion, poi una femmina Violet, in onore della madre di Luna.
Rose e Scorpius riuscirono a sposarsi e essere imparentati con i Malfoy non fu affatto male.
Lily si mise, inaspettatamente con William Krum e zio Ron dovette riprendersi anche da quello oltre che allo schok per Malfoy.
Albus si sposò con Jane Zabini, la migliore amica di Scorpius, nonchè figlia di Blaise Zabini e Daphne Greengrass.
Infine, Hugo si innamorò di Karima Steeval, figlia di Padma Patil e Terry Steeval.
Anche se dovemmo affrontare tutti prove ardue, alla fine riuscimmo a trovare la felicità, esattamente come i nostri genitori.



Oddio non ci credo! Sono arrivata al termine di questa fan fiction... spero via sia piaciuta... ;) vorrei chiedere a tutti quelli che l'hanno seguita un commento finale... eheh quello ci vuole sempre... Grazie a tutti quelli che l'hanno seguita, commentata, aspettata... Vi auguro a tutti un felice anno nuovo!
ps. Chi vuole saperne di più su come si vendicò Sheila potete leggere "Il coronamento dell'impossibile", altra fan fiction che ho scritto su Rose e Scorpius... ;)

kesha98E: Hai visto? Sono arrivata al termine della storia... ti è piaciuto il finale? Beh... spero commenterai anche quest'ultimo capitolo ^^ kisss <3

NevilleLuna: Ti è piaciuto il finale? Spero davvero di si... ;) grazie per il commento precedente spero che tu mi darai anche la tua impressione finale... kiss <3

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