Nuove Generazioni di nemy1990 (/viewuser.php?uid=108487)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Nuove conoscenze! ***
Capitolo 2: *** Da Hagrid ***
Capitolo 3: *** Luna Lovegood ***
Capitolo 4: *** Natale ***
Capitolo 5: *** Ritorno alla realtà ***
Capitolo 6: *** La decisione ***
Capitolo 1 *** Nuove conoscenze! ***
Nuove conoscenze
Era il
mio quarto anno e insieme ai miei fratelli mi trovavo sul binario nove
e tre quarti.
Albus era
al terzo anno mentre Lily era al primo anno: per lei era tutto nuovo.
Oltre a
loro, nel nostro stesso scompartimento, c'erano Rose e Hugo Weasley, i
nostri cugini.
Rose
aveva la stessa di età di Albus, cioè un anno in
meno di me, mentre Hugo aveva l'età di Lily.
Victoire
Weasley, altra nostra cugina, era al sesto anno ed era insieme a Ted
Lupin ( che noi consideravamo come un fratello) in un altro
scompartimento.
Quei due
stavano insieme da due anni ormai e Ted avrebbe frequentato il settimo
anno ad Hogwarts, nonchè l'ultimo.
Guardando
Lily ricordai quando Albus tutto intimorito era salito su questo treno:
mi venne da ridere al solo pensiero.
Ero stato
davvero bravo a incutergli timore.
"Non vedo
l'ora di arrivare a Hogwarts!!!" disse Lily nella sua divisa ancora
neutra: quasi sicuramente sarebbe diventata una Grifondoro.
"Ci manca
poco non temere!"
"Rose...
dov'è Cassandra?" chiese Albus a nostra cugina.
"Chi
è Cassandra?" chiesi perplesso.
"Cassandra
è la figlia di Neville e Luna... l'anno scorso era al primo
anno e ha fatto subito amicizia con Rose... io l'ho vista una volta...
solo che tu eri da William!"
" Mio
padre non è mai stato d'accordo che tu frequentassi il
figlio di Krum!" si intromise Rose "Comunque Cassandra non so dove
sia... forse con le Grifondoro del suo anno!"
"Rose sai
benissimo che è il mio migliore amico!" risposi scocciato.
Zio Ron odiava Victor Krum da tempi memorabili anche se non me ne aveva
mai voluto spiegare il motivo.
Toc Toc.
"Rose
sono Cassandra... posso entrare?" una voce sottile attendeva da fuori
lo scompartimento.
"Oh
Cassy!! Stavamo giusto parlando di te! Entra pure non vedevo l'ora di
rivederti!!"
Il calore
che mostrava Rose era incredibile: di solito era troppo timida per
rivolgersi così a qualcuno che non facesse parte della
famiglia.
Lo
scompartimento si aprì e ne uscì una ragazzina
dall'aria spaesata, con lunghi lisci capelli castani e occhi verdi
chiaro.
"Ciao
Rose! Albus... da quanto tempo!"
Rose
l'aveva abbracciata fortissimo e anche Albus non scherzava: iniziai a
pensare che forse il mio caro fratellino si fosse preso una bella cotta.
"Albus
come sei espansivo! Pensavo che quando ti piacesse una ragazza non
avevi neanche il coraggio di guardarla in faccia.."
Risi, ma
Albus non diede segno di arrossire come gli capitava di solito.
Hugo le
sorrise e la salutò, imitato da Lily.
"Che dici
James! Cassy è un'amica!"
Cassandra
si voltò verso di me, come se si fosse accorta solo allora
della mia presenza.
Si
avvicinò così tanto da quasi sfiorare la punta
del suo naso al mio.
Io mi
tirari indietro sconcertato.
"Sei
ricoperto di nargilli!"
Hugo
rise, ma io la guardai a bocca aperta.
"Cosa
sono??"
"Ehm...
hai visto Luna no? Lei le somiglia molto di carattere"
spiegò Rose.
Mi
ricordai Luna Lovegood, la moglie del nostro amico e professore di
erbologia Neville.
Era una
tipa molto strana, ma anche con una grazia fuori dal comune.
Guardando
la figlia le somigliava anche esteriormente tranne per il colore degli
occhi e dei capelli che aveva ereditato dal padre.
"Comunque
io sono Cassandra... tu come ti chiami?" disse come se lo scambio di
frasi tra me e Rose non fosse avvenuto.
"James...
sono il fratello di Albus e Lily..."
"Ah... si
vi somigliate..." disse accennando ad Albus.
Poi si
sedette e iniziò a guardare fuori dal finestrino con aria
sognante.
Quella
ragazzina mi sembrava molto... fuori dall'ordinario.
Mi
abbandonai luingo il sedile e provai a dormire.
Arrivati
al banchetto di inizio anno scolastico mi godetti lo smistamento e come
avevo intuito sia Lily che Hugo capitarono a Grifondoro.
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Capitolo 2 *** Da Hagrid ***
Da Hagrid
Il primo
incontro con la mia ragazza fu molto coinvolgente da parte di entrambi:
la giovane corvonero, più piccola di me di un anno era molto
bella; i suoi occhi neri mi guardavano con malizia e a me erano sempre
piaciute le ragazze intraprendenti. Quando ci trovammo di fronte mi
baciò con trasporto.
"Il mio
eroe... "
L'anno
prima la corvonero aveva passato un brutto periodo in infermieria
perchè nel mezzo di una partita di Quiddich(Grifondoro vs
Corvonero) era stata presa in pieno da un bolide.
Io fui il
primo a soccorrerla mentre stava cadendo dalla scopa, evitando di farla
schiantare per terra.
Da allora
mi chiamava "eroe" ed io ne andavo molto fiero.
Stavo
praticamente con una delle ragazze più belle della scuola.
Qualche
giorno dopo, quando riniziarono le lezioni ed incontrai la mia Sheila
per i corridoi, le chiesi quale lezione avrebbe avuto l'ora seguente.
"Pozioni
con i Tassorosso"disse facendomi capire che non avrei potuta
accompagnarla.
Avevo
un'ora buca e decisi di andare da Hagrid: era dall'inizio della scuola
che non andavo a trovarlo.
Quando
arrivai vicino alla foresta oscura, però, mi ricordai che il
mezzogigante stava facendo lezione.
Spesso
tendevo a scordarmi che era un insegnante.
"Hagrid!"
gli dissi mentre mi avvicinavo comunque al luogo in cui svolgeva la
lezione.
"Ciao
James! Qual buon vento?!" sorrise e il ragazzo a malapena aveva scorto
la bocca dell'uomo in mezzo alla sua barba incolta.
" Sono
venuto a trovarti... ora hai lezione?"
Non
c'erano ancora gli studenti.
"Si...
tra pochi minuti dovrebbero arrivare..."
"Di quale
casa sono?"
"Grifondoro
e Serpeverde!"
"Quale
anno?" chiesi sperando che si trattasse o di Albus o di Lily.
" Del
secondo!"
Peccato...
Lily era al primo e Albus al terzo.
Hagrid
sembrò leggermi nel pensiero:" I tuoi fratelli li ho il
pomeriggio!"
"Che ne
dici di aiutarmi con la lezione oggi?" mi disse lui dopo un po' capendo
che non avrei avuto comunque nulla da fare.
"D'accordo...
che devo fare?"
"Oggi
faremo la lezione sugli unicorni, quindi devi solo prendere l'unicorno
più piccolo, quelli oro come ben sai, e tenerli a bada."
Meno
male... niente di pericoloso stavolta.
"Ah
eccoli guarda!!"
Una
trentina di studenti si avvicinarono.
"Allora
ragazzi: oggi faremo una lezione sugli unicorni! Inutile dire che sono
creature magnifiche!" disse il professore battendo con dolcezza una
mano sul dorso dell'animale.
"Oh che
belli!" disse una ragazzina di grifondoro.
"Come mai
quelli sono oro?" disse un ragazzino di serpeverde ammirato dalla
creatura.
Si
rivolse a James dato che era lui a tenere a bada i più
piccoli.
"
Perchè quando hanno pochi mesi sono di questo colore e solo
crescendo assumono il colore argenteo. Segno di quanto siano pure
queste creature."
"Bravo
James! Non avrei daputo trovare parole più adatte! Ora a
turno venite vicino a quello adulto e lo accarezzate. Mi raccomando:
uno alla volta!"
Tutti i
ragazzini si misero in fretta, i serpeverde spingevano i Grifondoro,
segno di quanto fossero prepotenti a mio parere.
Una
ragazza però si avvicinò ai piccoli unicorni, una
che aveva un viso conosciuto.
Senza
dire niente iniziò ad accarezzarlo e l'unicorno era
così docile tra le sue braccia.
"Cura
delle creature magiche è la mia materia preferita... Albus e
Rose prediligono la trasfigurazione... ma penso che tu possa capirmi
James..."
Alzò
gli occhi su di me con aria tranquilla e io la riconobbi: era la figlia
di Neville, Cassandra!
"Pensavo
che preferissi Erbologia... "
Lei rise.
"Ho preso
più da mia madre in questo."
Era
strano come ora sembrava una persona perfettamente normale.
L'aria
sognante era sempre presente, ma ora non parlava nè di
Gorgosprizzi, nè di Nargilli...cosa che la rendeva molto
piacevole.
Le sue
mani delicate accarezzavano il piccolo animale lucente.
Mi
infondeva tranquillità quella ragazzina.
" Non sei
capitata a Corvonero come Luna..."
Sorrise:"
Il cappello parlante ci ha messo un po' a decidersi, ma alla fine ha
ritenuto più opportuno assegnarmi a Grifondoro"
"Culla di
coraggiosi..." citai dal cappello parlante.
"Già...
ti ho visto giocare a Quiddich... rechi molto onore ai Grifondoro..."
Mi sentii
in imbarazzo per quel complimento.
Ero
solito ricevere elogi per la mia bravura da cercatore, tutti mi
paragonavano a mio padre e a mio nonno, ma questa persona che mi si
parava di fronte lo diceva con una tale sincerità da
disarmarmi.
"Bene...
ora mettetevi tutti seduti e appuntatevi le caratteristiche
fondamentali..." la voce di Hagrid mi impossibilitò nel
rispondergli e da una parte ne fui felice: non sapevo cosa dire.
Appena
suonò mi diressi da Sheila che sicuramente mi stava
aspettando.
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Capitolo 3 *** Luna Lovegood ***
Luna Lovegood
Passai con
Sheila una serata piacevolissima.
Ci eravamo dati
appuntamento nella sua sala comune e per far questo avrei dovuto
rispondere in modo giusto al corvo gracchiante che avrebbe fatto la
domanda di turno.
Sperai vivamente
che il mio intelletto avrebbe fornito la risposta giusta.
"Qual è quella cosa
che al mattino cammina a quattro zampe, il pomeriggio su due e a fine
giornata con tre?"
Questa volta mi
era capitata semplice.
" L'uomo"
"Esatto"
gracchiò il corvo.
Mi precipitai
all'interno del ritratto e molti corvonero, sapendo bene chi fossi, si
stupirono della mia intrusione.
"Non vogliamo
che i Grifondoro ci carpiscano informazioni sulla nostra squadra di
quiddich Potter!" il capitano di Corvonero venne verso di me con
un'espressione ironica sul volto.
"Ciao Greg!" lo
salutai a mia volta sorridendo.
"Di questo non
devi preoccuparti Greg..." la voce di Sheila mi colse di sorpresa
dietro di me ed io mi girai all'istante.
"Se volesse
sapere qualcosa sul quiddich potrebbe chiederlo a me... e sta certo che
non mi lascerei sfuggire una sola parola! Sono la prima a voler vincere
la coppa quest'anno!"
Molti
ridacchiarono e io mi ritrovai a guardarla stregato come era successo
un'altra infinità di volte.
Al mio ritorno,
però, non andai subito a dormire.
Avevo mangiato a
stento quella sera e mi precipitai verso le cucine. Solleticai la pera
nel quadro ed entrai silenziosamente.
Gli elfi
domestici erano lì a lavorare e nel momento in cui feci la
mia apparizione nessuno di questi si girò, eccetto Kreaker,
amico di mio padre da una trentina di anni.
"Padron Potter
è venuto a far visita a Kreaker!"
Sorrise e mi si
avvicinò.
"Si... avresti
qualcosa da mangiare? Sto morendo di fame!"
A quelle parole
il mio stomaco brontolò come per darne atto.
"Certo signore!
Le va una torta?"
"Senz'altro!"
dissi già con l'acquolina in bocca.
"Perchè
non si siede lì, dove c'è anche la signorina
Paciock!"
A quelle parole,
sbigottito, mi girai e notai per la prima volta da quando ero entrato
la snella figura di Cassandra seduta ad un tavolo in fondo alla sala.
"Vedo che ci
incontriamo anche di notte! Sono stati i gorgosprizzi a guidarti?"
Mi ritrovai a
guardarla come la prima volta in treno, a bocca aperta, ma senza fare
una piega mi sedetti e risposi con la dovuta educazione.
" Sono venuto
qui perchè ho una fame da lupo! Tu che ci fai a quest'ora? E
come fai a non farti vedere?"
Mi
guardò con non curanza.
"Da un po' di
tempo ho fatto amicizia con una di queste gentilissime creature e tutte
le sere si materializzano nella sala comune di Grifondoro e mi portano
qui."
"Wow... che
fortuna... e se non sono indiscreto... come mai ti fai portare qui?"
"A parte che
cucinano in modo ottimo, ma questo è un luogo dove posso
isolarmi e stare lontano dagli occhi curiosi di chi mi sta intorno. Non
ho nemici, ma tutti mi considerano... diversa... e forse lo sono."
Lo era
senz'altro.
Non era
però dispiaciuta di ciò che stava dicendo: era
più che altro una constatazione.
"Molte volte la
diversità è un vantaggio..." le dissi guardandola
seriamente.
"Oh... sei molto
gentile... " lei ricambiò la stessa occhiata seria,
trafiggendomi con quegli occhi verdi.
Mi sentii
strano, ma prima di poter aggiungere qualcos' altro Kreaker fu davanti
a noi con una torta al cioccolato dall'aria molto invitante.
"Grazie " disse
Cassandra accarezzando il capo all'elfo domestico con un gesto
affettuoso.
"Grazie
Kreaker!" senza dire altro mi tuffai in quella bontà.
" Tu sei
fidanzato con quella Corvonero vero? Tutti parlano di voi..." disse lei
sempre con una voce tranquilla.
"Sheila? Si...
ci sto insieme dallo scorso anno... tu invece? Hai il ragazzo?" a
quelle parole arrossì lievemente.
"No... non mi
interessa averne uno..."
Non so cosa mi
spingesse a continuare il discorso, ma era strano, secondo il mio
parere, che volontariamente non avesse un ragazzo.
"Essere
fidanzati è una bella cosa."
"Si, ma solo
quando ami davvero qualcuno... e io non ho acora trovato una persona
che riesca ad entrarmi nel cuore in quel senso..."
Com'era matura!
La guardai
sbalordito.
" Non sembri del
secondo anno.." dissi senza volere.
"Ah no? E
perchè?" disse lei sorridendo.
"Sei
così... diversa!"
A quelle parole
iniziò a ridere.
"Allora
ciò conferma quello che pensavo: sono strana davvero!"
"Non in senso
negativo... penso che tu sia molto matura per la tua età."
"Grazie..." si
avvicinò e mi diede un bacio sulla guancia.
"Buonanotte!"
disse poi voltandosi e, raggiunto un elfo domestico, si
smaterializzò.
Ancora stranito
presi il mantello dell'invisibilità e mi diressi nella sala
comune.
Il giorno
seguente, mentre ero alla lezione di erbologia, Neville, o il professor
Neville, fu interrotto dall'arrivo di sua moglie.
Lei
entrò con una camminata leggera, stupendomi da quanto fosse
aggraziata, persino più della figlia e guardandola da vicino
mi resi conto di quanto le somigliasse nei lineamenti.
" Neville
c'è uno dei figli di Harry ora?"
"Si Luna...
c'è James... JAMES VIENI UN ATTIMO QUI?"
L'ultima frase
la dovette urlare, dato che mi trovavo dalla parte opposta al
professore.
Andai nella sua
direzione, e vidi Luna che mi sorrise sognante.
"Ciao James...
io sono Luna Lovegood... non mi aspetto che ti ricordi di me! Eri molto
piccolo l'ultima volta che ti ho visto... ho avuto modo di avere Albus
e Lily come ospiti quest'estate però!"
"Ho un ricordo
vago in effetti... " le sorrisi, cercando di non apparire in alcun modo
scortese.
"Dovrei darti
questa da parte di tuo padre!"
Mi diede una
busta sigillata e poi mi diede un bacio sulla guancia.
"Questo invece
era da parte di tua madre!" disse tranquillamente.
Sentii qualcuno
bisbigliare tra gli studenti che erano presenti alla lezione, e, anche
se a disagio, feci finta di nulla.
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Capitolo 4 *** Natale ***
Natale
Poco
prima delle vacanze io e Sheila ci salutammo con una certa foga,
dispiaciuti di doverci dividere, ma comunque felici che fossero finite
le lezioni.
Presi il
treno insieme ai miei fratelli e cugini per tornare alla Tana, la casa
dei nostri nonni.
A Londra
venne a prenderci Nonno Arthur, che aveva stregato la macchina nuova
che zio George gli aveva regalato cinque natali prima, quando nonna
Molly non aveva fatto più resistenza.
L'aria
natalizia la sentivo su ogni poro della mia pelle e quando finalmente
arrivammo a casa ci accolse un folto gruppo di persone: zio Percy con
sua moglie e le due sue figlie, nostre cugine, zio Charlie, zio Bill e
zia Fleur con Victoire e Teddy Lupin, zio George con zia Angelina, zio
Ron e zia Hermione con Rose e Hugo, papà e mamma, io, mio
fratello e mia sorella.
Di
estraneo alla famiglia c'era Kingsley, il ministro della magia e
Hagrid, il guardiacaccia di Hogwarts. Per fortuna non si era portato il
suo "fratellino".
La
preside Mcgranitt non si era unita a noi perchè anche lei
aveva una famiglia molto numerosa.
"Mamma,
quando iniziamo a mangiare?" chiese Lily impaziente.
"Quando
arriveranno tutti gli ospiti tesoro" rispose nostra madre affabile.
"Chi
dovrebbe ancora arrivare?" chiesi sconcertato a mio padre poco lontano.
Toc Toc.
"Loro" mi
rispose semplicemente Harry.
Nonno
Arthur andò ad aprire e sulla soglia comparvero i Paciock al
completo: Neville, Luna,la nonna di Neville, Xeniophilius e Cassandra.
La
guardai sbalordito: aveva un vestito oro aderente con un coprispalle
rosso, tacchi rossi e occhi truccati con ombretto oro.
Non che
noi fossimo meno eleganti, ma riuscì a stupirmi
così tanto che prima di salutarla dovetti racimolare tutto
il mio autocontrollo.
"Cassandra...
ma che sorpresa..." dissi senza sfoggiare il tono sicuro che di solito
avevo a scuola.
"CASSANDRA!!!"
disse in un gridolino Rose buttandogli le braccia al collo.
"Ciao
Cassy!!" disse Albus arrivandole accanto con un sorriso e dandole un
bacio sulla guancia.
"Cassy!!"
dissero in coro Lily e Hugo.
La
ragazza si perse in saluti calorosi con i miei fratelli e cugini,
mentre io la guardavo ancora sbalordito.
"Ciao
James!!" disse Luna venendomi accanto " Sono davvero contenta di
rivederti..."
"Grazie
Luna... è un piacere anche per me..." dissi guardando
furtivamente la figlia.
" Fatti
avanti con Cassandra" mi disse distrattamente Luna " non credo che lei
disprezzi le tue attenzioni".
Mi
lasciò in mezzo alla sala sgomento, mentre trotterellava
verso il padre Xenophilius.
Come...
come aveva fatto?
Aveva
intuito della mia lotta interiore quasi prima di me... che tipa strana,
ancor più della figlia.
E
poi non volevo dargli quel tipo di attenzioni a Cassandra... o si?
Quella
sera sembrava ancora più eterea del solito, con i colori di
Natale e, contemporaneamente di Grifondoro.
Sheila,
però, era indubbiamente più audace, cosa che mi
faceva sentire... sicuro.
Sapevo
cosa voleva, ma forse lei non capiva davvero cosa volessi io.
"James"
mi chiamò lei con voce limpida in quel momento.
"S-si?"
dissi ancora rosso per l'affermazione di Luna poco prima.
"Scusa,
non ti ho neanche salutata prima!"
Mi diede
un bacio dulla guancia e quando mi si avvicinò avvertii un
profumo dolce, di fiori di lillà.
"Non
preoccuparti... cioè... Rose è la tua amica e
Albus uguale quindi... ehm è naturale che saluti prima loro"
Mi
sorrise dolcemente.
"Tu non
sei mio amico? O non vuoi esserlo?"
Non era
triste, mi stava solo rivolgendo una domanda e non sapeva quanto fosse
difficile risponderle.
"Ma certo
che sono tuo amico... però insomma... io..."
"Io...?"
chiese lei per farmi finire la frase.
"Venite
che si mangia ragazzi!!" ci chiamò nonna Molly, salvandomi
da quella situazione imbarazzante.
Mi
metteva estremamente a disagio, era così tranquilla, eppure
così... profonda.
Come la
madre, sembrava riuscirmi a leggere nel pensiero e sperai vivamente che
non avesse davvero compreso ciò che Luna mi aveva sussurrato
o che non si erano confrontate.
Mangiammo
allegramente, al mio fianco avevo mamma e Hugo e quando finimmo tutti
arrivò l'ora dei regali.
Zio Ron,
in assoluto il mioo zio preferito, mi regalò insieme a zia
Herm kit di manutenzione per la scopa.
Mamma e
papà mi regalarono dei dolci e la mappa del malandrino, cosa
che avevo sempre desiderato, ma che solo in quel momento ero riuscito
ad ottenere.
La nonna
e il nonno mi fecero il solito Maglione rosso con una "J" ricamata
sopra.
Hagrid mi
regalò dei dolcetti rocciosi, lo zio George delle orecchie
obliolunghe, lo zio Percy un libro noiosissimo, lo zio Charlie un libro
sulle creature magiche decisamente più interessante di
quello dello zio Percy e infine Kingsley un rilevatore di magia oscura.
"Anche
noi vi abbiamo fatto un reaglo" disse Neville sorridendo "ma abbiamo
pensato di far scegliere a Cassandra: non penso che vi interessino le
piante come le prugne dirigibili... vero Luna?"
Tutti
risero, soprattutto papà, Ron e Hermione.
"Infatti"
disse lei semplicemente "Cassandra distribuisci i regali "
Diede i
regali a Rose, Albus, Lily e Hugo, rispettivamente a cosa piacesse di
più a loro: un libro, un modellino di Drago in miniatura
(che Hagrid accolse con uno -Wow-), una puffola pigmea e dei dolci.
Quando
arricò a me però, vidi che fu molto cauta.
"Non
sapevo cosa potesse piacerti di più..." disse lei lentamente
"l'unica cosa che so di te è che ti piace il Quidditch e le
torte al cioccolato. Sei la persona che conosco meno qui dentro eppure
la persona a me più vicina... secondo te ha senso?" chiese
lei per la prima volta timorosa.
Si che
aveva senso, pensai.
Lei non
conosceva le persone attraverso le parole che scambiavi con lei, ma
attraverso gli sguardi e le sensazioni.
"Si
Cassandra... penso che abbia senso."
"Quindi..."
continuò lei sempre circospetta "ho deciso di darti una cosa
un po'... speciale. Mia nonna, anche se non è presente tra
di noi, era una persona che adorava le tradizioni. Per questo ha donato
a mia mamma un ciondolo che prende la forma di qualsiasi cosa la
padrona precedente abbia scelta nel darla alla prossima. Ora mamma lo
ha regalato a me e ha la forma di un fiore..."
Aprì
la borsetta e io guardai incantato il ciondolo.
Nel
momento in cui Cassandra chiuse gli occhi, questo si illminò
e si trasformò in un leone, con la stessa posa che aveva
nello stendardo di Grifondoro.
"I-io...
non so che dire.. sei sicura di volerlo regalare proprio a me? Non si
offendono se rompi la tradizione?" chiesi affascinato dall'oggetto.
" Abbassa
la testa"
Obbediente
feci come mi era stato richiesto e lei fece scivolare la collana dalla
mia testa.
Mi prese
per mano e mi condusse fuori.
Faceva
freddo, ma io non me ne preoccupai.
"Mi
dispiace" mi disse lei all'improvviso.
"Di
cosa?" chiesi guardandola interrogativo.
Mi si
avvicinò timidamente, e prima ancora di capire cosa stesse
succedendo mi ritrovai a baciarla, dolcemente, come non avevo fatto con
nessuna, neanche con Sheila.
kesha98E:
Grazie mille!! Sono contenta che ti piace la storia! Cmq hai visto? Ho
finalmente aggiornato e spero di non tardare la prossima volta!! Grazie
ancora per il commento! Mi piacerebbe se continuassi a dirmi cosa ne
pensi... Kiss <3
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Capitolo 5 *** Ritorno alla realtà ***
Ritorno
alla realtà
Nessuno seppe del mio bacio con Cassandra.
Senza che le dicessi niente aveva taciuto tutto e quando la incontravo
per i corridoi di Hogwarts al termine delle vacanze natalizie, mi
salutava con un cenno e un sorriso senza fare o dire niente che facesse
capire ciò che era avvenuto.
Quell'atteggiamento invece che rincuorarmi mi iniziò a
preoccupare.
Portavo il ciondolo che mi aveva regalato e quando Sheila si accorse di
quel nuovo gioiello ne rise.
"Quel ciondolo te l'ha regalato tuo padre per Natale? Vuole che porti
fieramente lo stemma dei Grifoni?"
"Eh si..." dissi imbarazzato.
Lei scambiò quell'imbarazzo per il commento ironico che mi
aveva regalato, ma in realtà ero imbarazzato
perchè quel dono era appartenuto a Cassandra ed era stata
lei ad affidarmelo.
La cosa peggiore fu che quando la Corvonero mi baciò non
sentii niente.
Non c'era più quel trasporto che mi aveva sempre fatto
credere che fosse lei la ragazza giusta per me.
Guardandola capii che i suoi occhi neri che brillavano quando ridevano,
riflettevano solo malizia e non un' autentica gioia.
Capii che le sue labbra erano irruente sulle mie perchè lei
mi desiderava fisicamente; ma lei mi aveva mai davvero conosciuto o si
era fermata all'immagine apparente di James Potter, bravo giocatore di
Quidditch, figlio del famoso Harry Potter?
E poi c'era Cassandra...
Cassandra che quando mi staccai da lei dopo quel bacio era rientrata
nella cucina della Tana senza proferire parola, come se il gesto che
aveva appena compiuto era bastato a spiegare tutto.
Una ragazza così trasparente eppure così fuori
dal comune... una ragazza che come la madre riusciva a cogliere molto
di più delle altre persone. Colei che mi aveva letto dentro,
colei che aveva ascoltato i miei silenzi cogliendo molto di
più di quanto non sarei mai riuscito a fare io per me stesso.
Forse il vero problema è che stavo cambiando io.
Mi stavo rendendo conto di quella realtà che mi era sempre
sfuggita.
Per questo andai da mia cugina quasi con la coda tra le gambe per
chiederle chi era davvero Cassandra Paciock.
"Rose" la chiamai appena varcai la soglia della Sala Comune.
Per fortuna in quel momento Cassandra non era con lei, ma con Lily e
Hugo con cui stava giocando a carte.
"James?" rispose Rose sorpresa.
Non erano molte le volte che la cercavo per parlarle.
"Ho bisogno di parlarti in privato... Ti andrebbe di fare una
passeggiata con me?" chiesi impacciato.
Lei, sempre sorpresa, mi seguì, finchè, usciti
dal ritratto, la portai nelle cucine.
Sapevo che Cassandra tendeva ad andarci solo la sera, mentre ora erano
appena passate le cinque.
"Non dovresti avere gli allenamenti oggi?" chiese Rose accigliata.
"Teoricamente, ma questa conversazione sarà più
importante di un allenamento."
Rimase sbalordita alla mia risposta e la capivo benissimo: di solito
mettevo il Quidditch sempre al primo posto.
"Così mi incuriosisci!" disse lei sorridendo maliziosamente,
ma non riuscendo a nascondere la sua preoccupazione.
"Beh... ecco... non so da dove cominciare" dissi allora, rendendomi
conto che parlarne ad alta voce era molto più difficile che
avere semplecemente progettato di aprirsi con qualcuno.
"Ok cugino, direi che ti ci vuole una bella cioccolata calda e Kreaker
ne sarà felicissimo!"
Sorrisi confortato a Rose e lei mi spinse dietro il quadro, dopo aver
solleticato la pera.
Kreaker ci venne incontro subito e, come se fossimo in un bar, Rose
fece le ordinazioni.
Dovevo ammettere che su questo non aveva preso da zia Herm: se l'avesse
vista in quel momento l'avrebbe squoiata viva!
"Ecco padron Potter!" disse Kreaker che aveva preparato tutto in men
che non si dica.
"Grazie Kreaker... lo sai che ti voglio bene vero?"
Lui fece un sorriso enorme e se ne tornò a lavorare dagli
altri elfi.
"Allora..." disse Rose appena dopo aver bevuto un sorso di cioccolata
"Dimmi tutto..."
"Senti, non è da me, ma potresti non parlare a nessuno di
ciò che ti sto per confidare?"
Lei annuì curiosa.
"Bene... da quando ho incontrato Cassandra ho iniziato a essere confuso
riguardo la mia relazione con Sheila... non era mai successo niente..."
"Continua" disse lei che era diventata seria tutta d'un botto.
Il fatto che mi stava prendendo seriamente, mi fece capire che era
preoccupata che io avessi preso in giro l'amica.
"Fino a Natale. Non solo ci siamo baciati, ma... mi ha regalato
questo..." dissi accennando al ciondolo che portavo al collo "lei mi ha
detto che apparteneva a sua nonna, poi a sua madre e infine a lei...
questo ciondolo è speciale... cambia forma a seconda di
ciò che il padrone voglia che diventi... e lei l'ha regalato
a me, CAPISCI?"
Chiesi alzando la voce, ma finalmente rincuorato di aver parlato dei
miei tormenti a qualcuno.
Rose mi guardò con tanto d'occhi finchè non le
chiesi il perchè della sua faccia.
"T-ti ha regalato il suo ciondolo??" Rose sembrava cadere dalle nuvole.
"Si... perchè?"
"Cassandra non ha mai fatto male a una mosca... tranne che per
proteggere quell'oggetto!"
"Non capisco" ammisi un po' sconcertato.
"Molte volte le hanno fatto degli scherzi, l'hanno insultata ( anche se
io e Albus l'abbiamo sempre difesa), ma per QUELLO" disse indicando in
direzione del mio petto " ha spedito in infermeria un ragazzo!"
"Davvero??" chiesi ammirato, cercando di immaginarmi la versione
spaventosa di Cassandra.
"Si... non è stato un bello spettacolo... le ha prima
lanciato un incantesimo orcovolante, poi un pietrificus, avvertendo
tutti i presenti che se l'avessero liberato avrebbe fatto la stessa
cosa a loro!"
Guardai mia cugina con un'espressione spaesata... perchè lo
aveva dato a me allora se ci teneva così tanto?
"Per questo sono sorpresa che l'abbia data a te James... non
è una cosa che avrebbe ceduto al primo amico di passaggio...
dimmi una cosa... ti ha baciato lei o hai preso tu l'iniziativa?" disse
con uno sguardo indagatore.
"E' stata lei... forse sapeva che non avrei mai avuto il coraggio di
prenderla io l'iniziativa... non con lei perlomeno..."
"Perchè dici così James? Solo perchè
è diversa?" chiese Rose indignata, evidentemente
fraintendendomi.
"No, non hai capito Rose" dissi facendola calmare "Non avevo il
coraggio... perchè avevo paura che lei non ricambiasse..."
"Cioè fammi capire bene James Sirius Potter... tu avevi
paura che Cassandra Paciock sarebbe stata la prima a smontare il tuo
ego?"
Non avevo mai visto Rose così... infervorata.
"So che è una tua amica, ma se ho scelto te per parlare a
qualcuno di questa cosa c'è un motivo preciso. Tu la conosci
come nessun altro e mi potevi aiutare a capirla... io avevo solo paura
dei sentimenti che provo per Cassy... sento che lei mi comprende meglio
di chiunque altro... capisci cosa intendo?"
A quelle parole Rose si addolcì.
"Ti stai innamorando di lei James..."
"Non è questo il punto Rosy!" le risposi diventando paonazzo
"Il problema è che lei si sta comportando come se non fosse
successo niente... non ha raccontato nulla neanche a te! Cosa devo
fare?"
"Cassandra non aveva mai sentito il bisogno di parlare di queste cose
con nessuno perchè non le era mai davvero piaciuto nessuno.
Tu gli piaci James e questa cosa, che per lei è del tutto
nuova, l'ha portata a regalarti la cosa più preziosa che
ha... sinceramente James... lascia quella Corvonero... non ti merita!
Ho provato a dirtelo tante volte, ma eri stregato dal modo di fare di
quell'avvoltoio".
"Non parlare così di Sheila!" dissi risentito.
"Lei si è avvicinata più a te che a ogni altro
perchè sei figlio del famoso Harry Potter! Lei è
una ragazza superficiale che non ti darà altro che un bel
faccino che con il tempo si dissolverà!"
Detto questo uscì dalle Cucine lasciandomi ai miei pensieri.
Diantha: Grazieeeeee sei troppo gentile!! Ho aggiornato presto ;)
Continua a commentare e dimmi cosa ne pensi! ^^ <3
kesha98E: Guarda dato che non è molto seguita l'aggiornavo +
x me... invece scoprire che c'è qualcuno che la trova
originale è un conforto e mi lusinga... grazie ^^
<3
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Capitolo 6 *** La decisione ***
La decisione...........
CAPITOLO FINALE................
Dopo il discorso
di mia cugina, non riuscii a dormire bene quella notte.
Mi rigirai nel
letto incessantemente e quando arrivò il mattino trassi un
sospiro di sollievo.
Dovevo trovare
Sheila, subito!
Appena arrivai
in Sala Grande la cercai, ma non la vidi.
La aspettai e
quando arrivò le andai incontro.
"Ti devo
parlare."
Non feci un
sorriso, nè uno sguardo dolce.
Lei mi
guardò preoccupata e mi seguì fino al di fuori
del castello.
"Che
è successo amore? Qualcosa non va?"
Quando mi
chiamò -amore- vacillai un attimo, per poi ricompormi.
Guardai la
catenina con il leone e ricordai che ero un vero Grifondoro e la mia
caretteristica dominante era il coraggio.
"La nostra
storia non va."
Lei parve non
capire.
"Cosa vuoi dire?
Cosa c'è che non va?"
Ricordai che non
avevo nessun motivo reale per prendermela con lei, perchè il
cambiamento lo avevo avuto in base a Cassandra.
"Non posso
più stare con te, mi dispiace."
Lei non pianse,
ma mi guardò sbalordita e arrabbiata.
"Che diavolo
dici? Hai potuto fino ad ora. Dicevi di amarmi!"
"Beh allora vuol
dire che mi sono sbagliato. Ora sono innamorato, ma di un'altra."
"Posso sapere
almeno di chi, di grazia?"
La sua
espressione si fece per un attimo malvagia e per un attimo ebbi paura
per Cassy.
"Una... capirai
presto chiè... ho intenzione di stare con lei, ora."
"Ah, ma bene!
Fammi indovinare... mi hai anche tradita, vero?"
"Cosa intendi
per "tradita?"
Lei mi
guardò furibonda e se ne andò mandandomi al
diavolo.
Pix che si era
nascosto ad assistere la scena iniziò a sbandierare ai
quattro venti il pettegolezzo succulento.
James Sirius
Potter aveva scaricato Sheila Davies per un'altra.
Quando ritornai
in Sala Grande non mi stupii, perciò, che tutti mi fissavano.
Andai al mio
tavolo nel silenzio più totale e Rose mi venne incontro
saltellando, allegra.
"L'hai lasciata,
finalmente!"
Sheila, che
stava ritornando in Sala in quel momento la sentì e la
fulminò con lo sguardo.
Mia cugina non
ci badò e mi guardò raggiante.
"Già...Cassy
è qui?"
"No...
è andata in Guferia..."
Senza dire altro
girai i tacchi e la raggiunsi.
"Cassy..."
La ragazza stava
legando una lettera alla zampa del suo gufo e aveva l'aria lontana.
Quando si rese
conto della presenza di James si limitò a guardarlo
distrattamente.
"Oh, ciao..."
"Ciao...cosa
stai facendo?" chiesi.
"Sto inviando un
Gufo a mia madre... la aggiorno sempre sulle ultime
novità... a proposito... sai cosa mi ha chiesto nell'ultima
lettera?"
"No..." dissi
incuriosito.
"Mi ha chiesto
se mi ero fidanzata con te!"
Io strabuzzai
gli occhi, ancora disabituato alla perspicacia di Luna.
"E tu cosa le
hai risposto?"
Cassy mi
guardò tranquilla.
"Che non
è ancora avvenuto".
"Non spedire
ancora il Gufo allora!"
"Perchè?"
chiese lei per la prima volta confusa.
"Perchè
te lo sto per chiedere."
Le sorrisi,
mentre lei mi guardò incredula.
"E Sheila?"
"Se la
caverà... l'ho appena lasciata!"
A Cassy vennero
gli occhi lucidi.
"Per me?" chiese
con un sorriso tremulo.
"Si, per te!"
Lei mi
buttò le braccia al collo e mi baciò intensamente.
Le sue lacrime
di gioia furono un sollievo, il suo si silenzioso era la cosa
più appagante mai ricevuta.
Da quel giorno
non ci lasciammo più.
Dopo 3 anni
dall'accaduto, Sheila cercò di vendicarsi con Rose, cercando
di impedirle di stare con Scorpius Malfoy.
Beh in
realtà fu anche colpa mia che mi ero premesso di
intrattenere buoni rapporti con lei.
In seguito io e
Cassy ci sposammo, con gioia dei nostri rispettivi genitori e avemmo
due bambini, prima un maschio, che che chiamammo Lion, poi una femmina
Violet, in onore della madre di Luna.
Rose e Scorpius
riuscirono a sposarsi e essere imparentati con i Malfoy non fu affatto
male.
Lily si mise,
inaspettatamente con William Krum e zio Ron dovette riprendersi anche
da quello oltre che allo schok per Malfoy.
Albus si
sposò con Jane Zabini, la migliore amica di Scorpius,
nonchè figlia di Blaise Zabini e Daphne Greengrass.
Infine, Hugo si
innamorò di Karima Steeval, figlia di Padma Patil e Terry
Steeval.
Anche se dovemmo
affrontare tutti prove ardue, alla fine riuscimmo a trovare la
felicità, esattamente come i nostri genitori.
Oddio non ci credo! Sono
arrivata al termine di questa fan fiction... spero via sia piaciuta...
;) vorrei chiedere a tutti quelli che l'hanno seguita un commento
finale... eheh quello ci vuole sempre... Grazie a tutti quelli che
l'hanno seguita, commentata, aspettata... Vi auguro a tutti un felice
anno nuovo!
ps. Chi
vuole saperne di più su come si vendicò Sheila
potete leggere "Il coronamento dell'impossibile", altra fan fiction che
ho scritto su Rose e Scorpius... ;)
kesha98E: Hai visto? Sono arrivata al termine della storia... ti
è piaciuto il finale? Beh... spero commenterai anche
quest'ultimo capitolo ^^ kisss <3
NevilleLuna: Ti è piaciuto il finale? Spero davvero di si...
;) grazie per il commento precedente spero che tu mi darai anche la tua
impressione finale... kiss <3
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