Tra Fango e Pece.

di Isyde
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La mia gara più bella. ***
Capitolo 2: *** Pace. ***
Capitolo 3: *** Fine ***



Capitolo 1
*** La mia gara più bella. ***


 

 

 

Rivederti.

 

Ricordare il tuo viso.

 

Sorridere ancora per le mie preoccupazioni quando salti sulla tua moto.

 

Ecco che cosa mi manca di te.

 

Mi manca poter essere me stesso, mi manca parlarti per ore delle mie alquanto assurde teorie sulla creazione del mondo.

 

Mi manca sorriderti prima di baciarti.

 

Mi manca spogliarti della tua modestia e timidezza, affondare in te, nella tua anima e perdere i miei confini mescolandoli con i tuoi argini.

 

Straripare con te, urlare contro di te, lottare per te, vivere di te.

 

Eccomi, seduto su una panchina di marmo, fissare quelle parole scolpite nel granito.

 

Non ho fatto in tempo a dirti che ti amo.

 

E ora ti odio per quello che mi hai fatto.

 

 Non sogno altro che riabbracciarti e cancellare i nostri errori.

 

Andare avanti sembra così stupido e inutile.

 

Come posso proseguire il mio cammino se tu, che eri il mio motore, ti sei spento sul più bello?

 

Abbandonarti sul ciglio della strada e salire su un'altra auto, non mi porterà dritto all'obiettivo.

 

Al nostro sogno, ricordi?

 

Ricordi quel pomeriggio di novembre, quella pioggia che ci bagnava e le risate che uscivano gioiose dalle nostre labbra?

 

Ti feci una promessa, io e te, comunque insieme.

 

Tu ti sei fidata di me, sai che riesco a mantenere le promesse.

 

Ma Stavolta ho fallito.

Stavolta ho perso la mia gara più bella.

 

 

 

 

 

 

 

______________FINE_____________

 

 

 

E' dedicata a molte persone fra cui la mia splendida Geme/Asfe.

 

Spero vi sia piaciuta.

Penso che scriverò qualcos'altro su questa coppia.

 

Un bacio.

 

 

 

 

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Capitolo 2
*** Pace. ***




 
 
 
Fu una specie di colpo di fulmine.
 

Una rara forma di amore a prima vista.

 

Quando ti vidi camminare verso di me, con un sorriso sbarazzino fra le labbra, il casco in mano e gli occhi scintillanti di una magia che avrei presto amato.

 

Non ricobbi subito il tuo viso anche se mi parse di averlo già intravisto.

 

I tuoi occhi scuri mi studiavano con simpatia mentre ti presentavi.

 

Monike Eutekali.

 

L'hai scandito più volte, perchè io ero completamente rapito dalla vista delle tue labbra rosse a così pochi centimetri da me.

 

Ike.

 

Così ti chiamò quel tizio altissimo, ricordi?

 

Ricordi la mia espressione perplessa mentre tu rispondevi con un gestaccio?

 

Io cresciuto nella buona ed educata aristocrazia milanese a contatto con una ragazza schietta e dura come te.

 

Mai avrei pensato che avrei finito per innamorarmi sul serio.

 

"Gentleman".

Era il tuo nomignolo per me.

 

La mia caratteristica nell'essere educato e sentimentale, per certi versi, ti urtava. Uscivo fuori dai tuoi schemi.

 

 

E' buffo, sai?

 

Ritrovarmi a parlare a un pezzo di granito, fingendo che tu possa sentirmi e rispondermi.

 

Mi risponderai mai, Ike?

 

Tento in tutti i modi di non distruggere questa possibilità.

 

Ti aspetto.

 

Sarò seduto al terzo gradino del tuo palazzo, giocando con il portachiavi della Germania, che mi hai regalato quattro mesi fa.

 

Guardando i passanti fissarmi in modo strano e ignorando il tuo bizzarro portiere filippino.

 

Ti rivedrò.

 

Ti accoglierò con un lieve bacio, davanti all'entrata del tuo portone.

 

Ceneremo in un piccolo Take Away facendo il solito casino, tu prenderai quel grosso panino Kebab e io, fissato come sono, mi limiterò a una vaschetta di patetine che tu mi ruberai costantemente.

 

Paolo piange sempre, sai?

 

Ma forse tu lo vedi dall'alto di quelle nuvole bianche.

 

Lo vedi nascondersi in camera sua, sfogarsi con quel cuscino della sua squadra preferita che tu gli hai regalato anni fa?

 

Lo vedi gettare in un cassetto le vostre foto insieme, durante le vostre assurde competizione di motocross?

 

Ti prego, se lo vedi, fermalo.

 

Aiutalo.

 

Ogni sua lacrima è un pugno alla mia anima.

 

E' una frusta che mi scuoia vivo.

 

E' la mia maschera di silenzio che s'incrina.

 

Devo andare, le lezioni mi aspettano.

Anche oggi aspetterò solamente di dormire per trovare pace.

 

Per ritrovare te.

 

Chiuderò i miei occhi e ritornerò ai vecchi tempi.

 

A te che mi fissavi con quell'aria basita mentre volteggio con i miei compagni perfezionando la mia Danza Russa.

 

A te che mi sorridi e ascolti ogni mia paura o discorso sui miei, ancora orrendi, Fouetté en tournant.*

 

A noi che ridiamo ad ogni mia scivolata.

 

A io che ti insegno a danzare, cogliendo così l'occasione di starti vicino, di stringermi a te, di importi le mie carezze e i miei ritmi.

 

Ai nostri baci fugaci, rotti da sorrisi teneri e a sguardi languidi.

 

Solo allora troverò pace.

 

 

 

 

 

 

 

______________________________________

 

Allora, visto quanto sono veloce?

Cambierò il titolo in "Tra Fango e Pece".

E sarà una raccolta di Flash dedicate a Monike e Giulio. Monike, scritto così, rimanandano alle origini greche della protagonista.Il Fouetté en tournant* è un passo di danza classica sono le giravolte in demi-plié.

 

 

Ilary_K: Grazie mille  per i complimenti. Questa volta e non so perchè ho preferito il POV di un maschio. In fondo anche loro possono essere profondi e capaci di provare sentimenti  e di esprimerli. Eccoti il secondo capitolo. Spero ti sia piaciuto.

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Capitolo 3
*** Fine ***


 

 

 

Bella stronza.

 

Sai cosa ho trovato stamattina sulla cassetta della posta?

 

La tua cartolina.

 

Per un solo secondo ho sorriso, ho creduto veramente che da lì a pochi giorni ti avrei rivisto.

 

Poi ho letto la data.

 

23 luglio.

 

L'hai spedita quella mattina?

 

Ti sei alzata presto, ti sei vestita con quella tuta da meccanico che ti piace?

 

Magari con i colori della tua moto, blu e bianca?

 

Hai obbligato Paolo a seguirti in quella piccola impresa?

 

Mi hai pensato a lungo, mentre la scrivevi con quella calligrafia disordinata che io e la tua professoressa d'Italiano ti abbiamo sempre contestato?

 

Ma tu te ne sbattevi.

 

Non sei mai stata il tipo di ragazza che ascolta gli altri.

 

Tu eri altro, Ike.

 

Creata ed educata solo per stare sulla moto.

 

In sella a quella bestia che ti ha ucciso.

 

Che ti ha strappato dalle mie braccia.

 

Come farò ad usarla?

 

La tua Davy, così chiamavi quel vecchio macigno, è nel mio garage.

 

Coperta da un telo blu, i miei occhi non sopporterebbero la sua vista.

 

Rivedrei te, china a terra, a sistemare bulloni, con una tuta sporca di fango, olio e sudore.

 

Maschia e sensuale come nessuna.

 

Sai, il campionato è stato vinto da Filippo Maligni, il tuo nemico, il nostro nemico.

 

Paolo si è ritirato, non riusciva più a volare sulle ali di quel motore, non sorrideva più quando dava gas a quegli ingranaggi, non rideva più alle sue roccambolesche cadute.

 

Benazir sta peggio di quanto pensassi.

 

L'ho rivista ieri, per la prima volta dall'incidente.

 

E' dimagrita tantissimo, il volto scavato e segnato da pianti e disperazione.

 

Vuole smettere di lavorare nell'officina di tuo padre, appendere le chiavi inglesi al chiodo e fare l'impiegata da qualche parte.

 

 Oppure sposarsi e fare figli come vorrebbero i suoi genitori.

 

Lavorare in banca.

 

Spenta.

 

Chiusa.

 

Persa.

 

Si stupiscono tutti della mia "forza".

 

Della mia determinazione ad andare avanti.

 

Ma tu conosci la verità, Ike?

 

Lo sai che sono troppo vigliacco per cercare la Morte ed affrontarla.

 

Sono poco coraggioso e convinto, come un pugile alle prime armi che si ritira al secondo Round.

 

L'aspetto.

 

L'attendo, quasi con gioia.

 

Voglio che mi prenda il più in fretta possibile.

 

Voglio che distrugga ogni mia particella, ogni mia cellula, che mi getti esanime lungo qualche strada provinciale dimenticata da chiunque.

 

Che senso a partecipare alle feste di mia madre?

 

Ora che non ci sei tu a sorridere, dietro di me.

 

Ti voglio con me.

 

Ho la tua sciarpa, quella nera con le strisce grigie, quella che un tempo mi apparteneva, ma ora sa di te. Del tuo odore, fresco ed intenso.

 

Sorrido ed attendo.

 

Aspetto solo la mia fine.

 

 

 

 

 

 

_____________________________

 

Grazie per le molte visite.

 

Ilary_k: Eccoti la terza parte. Come vedi Giulio è alla ricerca della morte. Mentre gli altri piangono, lui è sereno, aspetta solo la sua fine. Ho riportato l'attenzione su Benazir, nuovo personaggio e Paolo. Loro tre, sono ciò che Ike ha amato di più.

Spero ti sia piaciuto e che non ti abbia annoiata o altro! Medito di scrivere fra un po', anche il "prima", in forma narrativa diversa.

Un bacione e grazie ^^

 

 

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