Scullen.

di Inc
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Dente? WHAT? ***
Capitolo 2: *** Gay, WHAT? ***
Capitolo 3: *** Nuovo cane. WHAT?! ***
Capitolo 4: *** Scopone. WHAT?! ***
Capitolo 5: *** L'ora del Tampax! ***



Capitolo 1
*** Dente? WHAT? ***











Charlie entrava rumorosamente nella casa che apparentemente sembrava disabitata.

Dov’era Bella? Era per caso con Edward?

-Bells, sono a casa! – e diresse lo sguardo in tutti gli angoli della cucina, dove di solito la trovava a preparare quei deliziosi piatti che lo consolavano appena tornato dal lavoro stressante in centrale. – Bells, ma dove diamine sei finita? – Disse gesticolando animatamente.

Andò a passo diretto verso la piccola stanza che usavano come stireria e lavanderia.

Di sicuro starà mettendo in moto la lavatrice!

Pensò speranzoso. Aprì la porta, ma il motore della lavatrice non dava segni di vita.

Ultima possibilità: cameretta! Corse per la scalinata, anche se stanco, e prima di bussare come diceva il galateo e come imponeva la figlia, ascoltò delle voci provenire dall’interno. -Edward, ma è proprio necessario? – chiese timorosa Bella. Charlie immagino la sua espressione frustrata e gli occhi da cagnolino dolce che utilizzava per far cedere le persone.

-Su Bella, certo che è necessario! Farò piano e delicatamente- le rispose dolcemente Edward. Charlie sbiancò, e cominciò a boccheggiare a vuoto e senza un valido perché.

-Ma ho paura! – esclamò la ragazza con un tono di voce di bimba capricciosa. Charlie era pronto ad intervenire, nel caso ce ne fosse stato il bisogno.

Padre moderno o padre tiranno?

Dentro di lui lottava la parte da autoritario qual’era e la parte da padre a passo con i tempi. Chi avrebbe vinto? Cosa doveva fare?

-Bells, ma hai diciassette anni! Non fare i capricci, che ti farà male solo all’inizio, poi il dolore andrà a scemare e ti sentirai libera. – quel ragazzo stava esagerando!

Così Charlie spalancò la porta, pronto a coglierli sul fatto (e sperava anche prima), ma l’unica cosa che vide fu sua figlia seduta sulla sedia da scrivania con la bocca spalancata, mentre Edward, purtroppo fidanzato ufficiale della sua piccina, che armeggiava con un fazzoletto sporco di sangue.

-Oh, signor Swan! Buonasera.- e gli rivolse uno dei suoi più smaglianti sorrisi sghembi.

-Bella che stavate facendo? E cos’è questo sangue?- chiese neanche minimamente notando il saluto cordiale di Edward.

-Ciao papà! Edward mi ha aiutato a farmi cadere un dente. Si muoveva e non mi permetteva di chiudere ed aprire la mascella.- alzò gli occhi al cielo e storse le labbra.

-Ah. Dunque un dente.- li guardò un’ultima volta e lasciò la stanza chiudendosi alle spalle la porta.

Un DENTE!









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Capitolo 2
*** Gay, WHAT? ***











« Bella, devo dirti una cosa importante e sono sicuro che non la prenderai affatto bene. Le cose tra noi sono cambiate, ed io non riesco più a sostenere certi ritmi. Sei troppo esigente. – si portò stancamente una mano tra i capelli. – Però ricorda che ti ho amato davvero. Ricordalo sempre ».

Edward aveva davvero una brutta cera, e mi stavo preoccupando per il tono che aveva utilizzato parlandomi.

Ricordati? Ma non dovevo essere il suo passato, il suo presente ed il suo futuro? WHAT?

« Edward perché mi parli come se dovessi rivelarmi un segreto di Parigi? Perché dovrei ‘ricordarmi’? Mi sto seriamente preoccupando! » dissi avvilita e alquanto stupita.

« Ti sto per dire che … » e abbassò lo sguardo.

« … Che? » lo spronai curiosa, incitandolo con la mano.

« Bella, sono GAY! » disse tutto d’un fiato, guardandomi … DIVERTITO? Oltremodo divertito!

« C- come? » chiesi sconcertata spalancando gli occhi frustrata.

« Che mi sono innamorato di MIKE! » altra batosta infertami volontariamente.

In quel momento sentimmo la porta spalancarsi con un botto violento e rivelare la figura smilza di Stanley. Jessica aveva un’espressione che se avesse potuto incenerire con gli occhi, l’avrebbe fatto.

« Tu cosa? MIKE E’ MIO! - sbraitò e mi parve che del fumo le uscì dalle orecchie violacee. – Bella, è solo colpa tua! Non sei da molto al letto! » insinuò sulle mie prestazioni sessuali, ed io diventai rossa come un peperone.

Io ed Edward ci guardammo e cominciammo a ridere, mentre Mike usciva ripentivo da dietro le panche dello spogliatoio lacrimando a forza di ridere.

« Scherzetto! » urlammo tutti in coro, mentre Jessica indignata correva via, verde dall’invidia e rossa dalla vergogna.

Crudeli, che aggettivo adatto!









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Capitolo 3
*** Nuovo cane. WHAT?! ***







 
"Edward sono a casa!" strillò elettrizzata Bella.

Era da tanto che non si dedicavano alla 'cura' l'uno dell'altra e Bella ne sentiva terribilmente la mancanza. Come contraddirla? 
Ogni volta che le calde labbra di Edward si schiudevano, le porte del paradiso si spalancavano, ogni volta che lui la accarezzava lasciava scie terribilmente focose, bollenti. 

E' un droga! Pensò la ragazza, pregustando la morsa d'affetto che quel vampiro dagli occhi dorati le avrebbe donato.

Sentì dei rumori provenire dal giardinetto che circondava la graziosa villetta che avevano comprato qualche anno prima, il loro nido d'amore. Si avvicinò piano, per non insospettire nessuno: doveva essere una sorpresa.

"Eccomi Edward!" e saltò fuori con un balzo equilibrato, degno di una ginnasta professionista.

Ma... Ma quello è Jacob? Pensò stupefatta.

D'altronde chiunque si sarebbe stupito dinanzi a quell'immagine grossolana e ironica.

"Amore, ho comprato un cane! Fai ciao Jacob!" disse entusiasta e divertito Edward.

"BAU BAU!" Jacob cercò di abbaiare, ma ciò che uscì dalla sua bocca fu soltanto un suono smorzato.

"Edward, perché tieni a guinzaglio JACOB?" e spalancò la bocca inviperita.









 

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Capitolo 4
*** Scopone. WHAT?! ***











Bella era appena ritornata da caccia con la sua piccola Reneèsme, e insieme stavano facendo una sorta di gara di velocità. La piccola Nessie superava con grandi falcata la sua premurosa e sempre giocosa mammina.

-Mamma, vinco prima io!- disse divertita leggermente ansimante.

Bella rispose ridacchiando all’entusiasmo di Nessie.

Somigliava forse alla zietta?

Non avrei mai pensato che un figlio facesse destabilizzare tutto! Sembro una bambina! Pensò rassegnata ed ironica.

Bella aveva tutti i jeans infangati per buono venti centimetri, le maniche della felpa rossa erano completamente slabbrate senza considerare i capelli alquanto ingestibili.

Di certo Alice avrebbe approfittato per dilungarsi su come io non sia capace di avere stile! Povera me! Disse tra sé e sé disperata.

Tra un pensiero e l’altro Bella arrivò trotterellando con la sua piccola bimba tra le braccia.

-Mamma così mi fai il solletico!- strillò tra una risata e l’altra con voce cristallina.

-E’ il premio per aver vinto!- disse divertita Bella.

-Oh mamma, hai vinto tu! Hai vinto tu!- disse con le lacrime agli occhi sbracciandosi in modo voluminoso.

Bella la posò a terra ancora con il sorriso sulle labbra. Era davvero contenta del rapporto con sua figlia, ma ancora c’erano certi argomenti tabù, come per esempio il sesso.

Era una ragazzina sveglia e subito arrivava alla conclusione giusta.

Avvicinandosi con una corsetta veloce al portone di casa Cullen, Bella cominciò a sentire rumori sospetti e alquanto inquietanti.

Fosse successo qualcosa?

-Mamma, senti anche tu strillare?- disse Nessie equamente preoccupata.

-Oh Nessie, staranno giocando a Scopone, come è il solito degli zii!- le disse sorridendole amorevolmente.

Sul volto di Bella comparve un’espressione angosciata.

Aveva detto scopone?

E se davvero i suoi adorati cognatini giocavano in un altro senso? Il primo pensiero fu quello di preservare l’ingenuità della sua adorata figliola dicendole di andare da Jacob, che in quel momento, come aveva avvertito

Bella, stava correndo verso sua casa.

Pian piano avvicinandosi sempre di più al luogo incriminato le urla crescevano fino a che Bella non riuscì a distinguere per bene ciò che dicevano.

-ORSOOOOOOO!- era sicuramente la voce di Rosalie in preda a spasmi di goduria.

Bella spalancò gli occhi incredula.

Ma fossero impazziti sul serio?

-Rosellina, mi fai impazzireeeeeeeeeee- urlò prontamente Emmett.

Bella si sforzò a non pensare a ciò che stessero facendo, ma le urla, o meglio i gemiti, la mettevano in difficoltà.

-Auuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu- si mettevano anche ad imitare i lupi! Sperò vivamente che Jacob non sentisse quell’affronto deliberatamente celato in quei gemiti.

Ma un po’ di ritegno, no, eh?! Pensò scandalizzata.

Almeno io con Edward metto la ‘sordina’. Caspiterina! E si vergognò brutalmente del suo stesso pensiero poco casto.

Si sentì tirare un lato della logora felpa e si girò di scatto spaventata, portandosi una mano alla bocca.

-Mamma, mamma, ma che succede? Perché zio Emm strilla? - chiese incuriosita Nessie.

Perché Jacob non l’aveva trattenuta? Dannazione!

Bella e Jacob, che era alle spalle di Nessie, di guardarono agitati.

-Amore, stanno facendo i vocalizzi!- esclamò sbigottita, causando una risata divertita da parte di Jacob e solo perché era un vampiro non diventò rossa come un peperone.

-Sì Nessie, i vocalizzi!- puntualizzò divertito Jacob.

Porco cane! Ops.











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Capitolo 5
*** L'ora del Tampax! ***


 

 

 

 

 

 

 

Se non fosse stato per la sua pelle marmorea e per i suoi muscoli sempre pronti all'attacco Edward avrebbe sicuramente avuto, come si suol dire, un culo quadrato. Erano ormai due ore che immobile fissava la televisione, senza nessun cenno di vita, oltre al fatto che il suo petto scolpito ondeggiava a ritmo dell'aria che prepotente si infiltrava nelle sue viscere al riposo.

Si sentiva un odorino strano provenire dalla cucina in stile campestre, legno e fiorellini, della casa.
Bella trafficava con gas, e tazze da te.

L'odore era sicuramente sangue, Edward, il vampiro catatonico, si preoccupò istantaneamente conoscendo che le sua fedele compagna attirava disgrazie e calamità anche in una piccola cucina situata in una boscaglia indefinita nell'insulsa cittadina di Forks.

« Amore, ho preparato la tua tisana preferita! » raggiante si avvicinò con un vassoio decorato con violette, girasoli, una tazza da te, un piattino con biscotti appena sfornati, fumanti e deliziosi all'occhio umano.

« Ecco cos'era quell'odore! Pensavo ti fossi tagliata! » disse sorridendo alla sua consorte ancora umana.

« Ho pensato che ti stessi scocciando! » e fece gli occhioni da cane bastonato, che fecero sciogliere la corazza da macho duro del ragazzo.

Bella si avvicinò sensuale, e tolse il tampax dalla tazza ampia e fumante.

« Sague bello caldo, per il mio caldo vampiro. »

 

 

 

 

 

Spazio autrice:
Gente, scusate per la mia prolungata assenza, ma appena mi è balenata per la mente quest'idea, l'ho scritta al momento. Spero di non essere stata troppo volgare *^*

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



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