Gli Illuministi

di Sonoqui87
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 20: *** Capitolo 19 ***
Capitolo 21: *** Capitolo 20 ***
Capitolo 22: *** Capitolo 21 ***
Capitolo 23: *** Capitolo 22 ***
Capitolo 24: *** Capitolo 23 ***
Capitolo 25: *** Capitolo 24 ***
Capitolo 26: *** Capitolo 25 ***
Capitolo 27: *** Capitolo 26 ***
Capitolo 28: *** Capitolo 27 ***
Capitolo 29: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Gli Illuministi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Hogwarts, quel giorno nuvoloso di Settembre, era silenziosa.

Nuovi e vecchi studenti stavano per varcare la sua soglia, ma nessuno sembrava curarsene.

Albus Silente, quel giorno se ne stava chiuso nel suo studio.

I suoi occhi azzurri, coperti da lenti a mezzaluna, fissavano inespressivi il vuoto.

Lord Voldemort era stato finalmente eliminato, proprio come metà dei suoi seguaci.

Quella guerra aveva lasciato strascichi dolorosi, familiari distrutti e ragazzi angosciati.

Nessuno avrebbe dimenticato i sacrifici di ogni combattente che aveva dato la propria vita per assicurare un futuro migliore ad ogni sopravvissuto.

Chi era sopravvissuto, non godeva della propria vita, troppo addolorato anche solo per respirare, troppo straziato per ricordare con serenità.

Ma quegli sforzi non erano serviti a nulla.

Un altra setta era entrata a far parte del Mondo Magico.

Una setta che aveva già sterminato persone innocenti.

Dei fanatici che volevano purificare la razza Magica.

Un continuo strategico di ciò ch'erano i Mangiamorte.

Gli Illuministi non odiavano i Mezzosangue.

Odiavano Babbani, Vampiri, Lupi Mannari e tanto altro.

Odiavano i misti.

Odiavano la stirpe oscura.

Ma più di tutti, odiavano i Babbani.

Perchè, secondo loro modesto parere, loro infettavano l'aria dei Maghi.

Perchè costringevano i Maghi a nascondersi.

Per le loro credenze, per i loro ideali, per la loro ristretta mentalità.

Albus Silente poteva definirsi stanco.

Erano anni che combatteva quella guerra che sembrava non avere mai fine.

E' lo stesso pensiero, regnava nella mente di Harry Potter che in quel momento camminava a passo strascicato sul sentiero che l'avrebbe condotto al castello.

Ronald Weasley, nonostante la recente morte del fratello, camminava al suo fianco.

Hermione Granger, ad occhi bassi, seguiva il cammino degli amici.

Percy Weasley, spia al Ministero, era stato barbaramente ucciso da Bellatrix Lestrange.

Jane e Scott Granger, erano stati ritrovati uccisi nella loro dimora, quell'estate.

Colpa di quella nuova setta, che aveva fatto i suoi stermini.

Hogwarts, quel giorno nuvoloso di Settembre, era silenziosa.

Nessuno aveva il coraggio di parlare, di esprimere il proprio parere.

Nessuno aveva ancora la forza per ribattere, per farsi avanti.

Tutti erano stanchi.

Compreso il bambino che è sopravvissuto.





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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Capitolo 1 :

 

 

 

 

Questo capitolo è dedicato ad AliH,

che ha recensito il mio primo capitolo. Ti ringrazio...

 

 

 

 

 

Una leggera pioggia, quel primo Settembre, accarezzava le torri saettanti della famosa scuola di magia e stregoneria di Hogwarts.

Kathelyne King sapeva a cos'era data quella pioggia, a cos'era data quella malinconia che accarezzava ogni cosa.

Kathelyne era appena stata smistata a Serpeverde, ma conosceva praticamente tutto di Hogwarts.

Sua madre amava raccontarle episodi esilaranti passati in quella scuola che adorava definire casa.

Kath non aveva mai considerato nessun posto casa, non ne aveva avuto possibilità.

Suo padre non le permetteva mai di restare troppo tempo in un posto singolo, e lei, non riusciva a considerare amici passeggeri veri amici, è così via.

Sua madre era stata uccisa in uno scontro tra poliziotti Babbani, è da quel momento, suo padre non era stato più lo stesso.

Avevano smesso di cambiare sempre città, stabilendosi poi in una piccola villa nella campagna dello Yorkshire.

Kath era stata affidata ad una donna burbera e sorridente che le aveva fatto da madre per anni di solitudine intensa.

Ma in compenso aveva perso un padre.

Suo padre se ne stava sempre chiuso nel suo studio, con uomini per lo più sconosciuti, fregandosene altamente della piccola figlioletta.

Solamente ad Agosto, quando la lettera per l'ammissione ad Hogwarts era arrivata, Kath aveva scoperto una cosa terrificante.

Entrando nello studio del padre, che in quel momento non c'era, aveva curiosato tra le sue cose, decidendo di aspettarlo lì, per dargli la buona notizia.

Ma per caso aveva scoperto ciò che avrebbe preferito mai scoprire.

Suo padre, il suo adorato padre, faceva parte di una setta chiamata gli Illuministi.

Aveva letto ogni corrispondenza, rimanendo allibita dinnanzi alle parole scritte con tanto odio da quella calligrafia così familiare.

Si era sentita tradita.

Ma quando aveva varcato la soglia di Hogwarts, aveva capito che non era da lei essere così egoisti.

Aveva pensato solamente alle bugie che suo padre le aveva raccontato, senza pensare alle persone che lui aveva ucciso per un ideale sciocco e inesistente.

Gli Illuministi, più di tutto, odiano i Babbani.

Kath ora capiva quei stermini.

Suo padre voleva vendicare in modo barbaro sua madre, uccisa senza volerlo.

Aveva contato quattro bugie a dei fanatici come lui, e senza pensare alle conseguenze si era buttato a capofitto in quella guerra senza capo e ne' coda.

Kath sentiva il peso di tutte quelle morti sulle proprie spalle, e guardare negli occhi i parenti delle persone senza vita, diventava quasi straziante.

Quando una mano toccò gentilmente la sua esile spalla, Kathelyne sobbalzò, girandosi di scatto.

- Non volevo spaventarti, ma la colazione è finita credo che dovresti andare a lezione. - Disse gentilmente un ragazzo dagli occhi neri.

Kath, arrossendo, si accorse di essersi incantata e ingarbugliata nei suoi pensieri, rimanendo imbambolata dinnanzi alla sua colazione.

- Grazie. - Farfugliò prendendo con mani tremanti le sue cose e dileguandosi dalla Sala Grande.

Theodore Nott fece spallucce, dirigendosi a passo strascicato verso i suoi amici che parlottavano fitto tra di loro.

Kath si diresse verso la prima lezione della giornata, iniziando con una bella corsa mattutina.

Entrò nell'aula di Trasfigurazione col fiatone e in evidente ritardo.

- Cavolo... - Borbottò la ragazzina con una mano sul fianco.

Si guardò attorno e si sorprese di non trovare la severa Minerva Mcgranitt.

Al suo posto c'era solamente un gattino tigrato.

- Oh, ma che amore... - Sussurrò Kath con un sorriso.

Joenne Smith si schiaffeggiò la fronte per la stupidità della compagna.

Joenne era stata smistata a Grifondoro, come tutta la sua famiglia prima di lei.

I suoi genitori erano Auror, proprio come i due suoi fratelli.

Proveniva da una famiglia molto ben disposta che compariva continuamente in società, per beneficenza o altro.

- Quello non è un gatto... - Ridacchiò infatti Joe.

Kath aggrottò le sopracciglia, mettendosi le mani sui fianchi ossunti.

- Ma sì che lo è. E' un bellissimo gattino tigrato. - Disse testarda.

Il gatto sembrò alzare gli occhi al cielo, e proprio sotto gli occhi di Kath prese lentamente le sembianze di una donna.

La Serpeverde urlò, saltellando all'indietro.

- La ringrazio per il complimento, signorina King. - Disse Minerva Mcgranitt incrociando le braccia sotto al seno.

Kath abbozzò un sorriso tirato, facendo ridacchiare l'intera classe.

- Molto carino da parte sua, ma credo che lei debba ascoltare un pò di più i suoi compagni. - Disse indicando con un cenno del capo Joe.

- Ecco... non era mia intenzione... - Balbettò la ragazzina.

- Ne sono sicura. Ora mi dica il perchè del suo evidente ritardo. - Disse la Mcgranitt con un espressione severa dipinta sul volto.

- Ho fatto tardi a colazione e mi sono persa... - Borbottò Kath prendendo le sue cose e accomodandosi di fianco ad una ragazzina dai lunghi capelli castani ed espressione altezzosa.

- Che non succeda più. Questa volta non tolgo punti al suo Dormitorio, ma non sarò sempre magnanima. Ad Hogwarts non si accettano ritardi. - Disse con un borbottio la donna, accomodandosi in cattedra.

- La ringrazio, professoressa. - Cinguettò Kath venendo zittita nuovamente dalla Mcgranitt, che con espressione severa iniziò la lezione.

 

 

 

*******



Hermione Jane Granger, dall'altra parte del castello, osservava con occhi vacui la schiena ricurva del suo migliore amico.

Per quanto Ronald fosse privo di tatto, capiva perfettamente il suo stato emotivo.

Non era mai stato legato a Percy, ma era pur sempre suo fratello.

La ragazza sospirò, passandosi una mano tra i ricci crespi e ribelli.

Hogwarts era così cambiata, non era più un luogo felice per gli studenti che avevano perso i familiari più cari.

Hermione riusciva a trattenere le lacrime, per sua fortuna era forte e fin troppo fiera, ma molti studenti non riuscivano a trattenersi e scoppiavano in un pianto liberatorio dinnanzi ai professori preoccupati.

Era tutta questione di salute mentale.

La Granger girò il capo, osservando con la coda dell'occhio il profilo di Draco Malfoy, chino su' una pergamena.

Lucius Malfoy era stato portato ad Azkaban insieme a tutti i suoi colleghi, mentre Narcissa Black aveva deciso di prendersi una vacanza dai suoi visibili problemi.

Era partita per l'Europa, lasciando il pargoletto adorato nelle fauci di Hogwarts.

Per quanto tutti odiassero il Serpeverde, sapevano che lui non aveva nessuna colpa per ciò che aveva fatto il padre.

Naturalmente i rapporti tra i Dormitori più turbolenti non erano cambiati, e forse ritornare al passato sarebbe stato meglio per tutti.

I gemelli avevano deciso di finire gli studi ad Hogwarts, frequentavano un corso a parte, come tutti gli studenti che non avevano avuto opportunità per prendere il diploma durante la seconda Guerra Magica.

Hermione fu distratta da un singhiozzò che immobilizzò la classe.

Si girò di scatto, e con una morsa allo stomaco, vide Calì Patil correre in lacrime fuori dall'aula.

Sua madre era stata uccisa quell'estate, da quei pazzi che si facevano chiamare Illuministi.

La riccia digrignò i denti, cercando di non ricordare i corpi senza vita dei suoi genitori.

Tutto era cambiato, niente era più lo stesso.

Anche Draco Malfoy se n'era accorto.

E guardando gli occhi lucidi della Mezzosangue, capì che nulla sarebbe ritornato come prima.

La morte aveva portato troppa distruzione.




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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2 :

 

 

 

 

 

 

 

Joenne Smith non amava mettersi in mostra, mai.

Tutti lo sapevano, specie i suoi genitori che però amavano metterla in bella mostra, come un animale in uno zoo.

Non aveva molti amici sinceri, Joenne.

La sua fama la precedeva, il suo cognome faceva da portatore.

Mai un sincero bene era stato dimostrato nei suoi confronti.

Per questo, negli anni, Joenne aveva imparato a studiare attentamente le persone.

Dalla bambina sempre allegra e solare, aveva imparato che ad essere troppo buoni si veniva sottomessi.

Ad essere troppo buoni si veniva usati.

Joenne era popolare.

Non per la sua intelligenza, per la sua bellezza o altro.

Ma per la sua ricchezza.

Per il suo cognome.

Era doloroso non essere apprezzati per ciò che si è.

Era fottutamente doloroso non essere apprezzati per ciò che sei invece per ciò che hai.

Joe sospirò, abbassando lo sguardo e fissando con occhi vacui il libro di Trasfigurazione.

- E' occupato? - Domandò una voce gentile, facendola sobbalzare notevolmente.

Hermione Granger sorrise, scuotendo il capo.

La Sala Comune era quasi affollata e aveva notato quella ragazzina solitaria, con gli occhi incollati al libro.

In un certo senso si era rivista in lei.

Ricordava ancora il suo primo anno, quando non aveva amici, quando considerava Harry e Ronald degli sconsiderati.

- No... - Borbottò Joe passandosi una mano sugli occhi.

- Sei stanca? - Domandò apprensiva.

- No, solamente troppi pensieri per la testa. - Sussurrò Joe.

- Io sono Hermione. - Disse la riccia tendendole la mano.

Joe ricambiò la stretta, curiosa da quel comportamento amichevole.

- Io sono Joenne, ma gli amici mi chiamano Joe. - Rispose con noncuranza.

- Bene, Joenne, che studi? - Domandò Hermione curiosa.

- Trasfigurazione. Come mai non mi chiami Joe? - Domandò sospettosa.

- Non mi hai chiesto di chiamarti con tale soprannome e poi diciamocelo, io non sono amica tua. Trovo Joenne un nome molto carino e storpiarlo con Joe mi sembra un peccato. Senza offesa, ovviamente. - Disse sorridendo la riccia.

- Oh, beh, se la metti così... - Borbottò la ragazzina con un mezzo ghigno.

Joenne era la fotocopia sputata della madre.

Abbastanza alta per la sua età, dai lunghi riccioli biondo cenere e grandi occhi di un caldo color nocciola.

Era pallida, aveva un naso a punta e delle labbra sottili.

Aveva uno spiccato senso dell'umorismo che si captava a metri di distanza.

Forse anche per il suo sarcasmo di bassa lega non aveva amici sinceri.

- Come mai sei sola? - Domandò Hermione sfogliando con accuratezza il suo libro di Artimanzia.

- Davvero t'interessa la mia vita privata? - Domandò Joe con una risatina.

- Uhm, si e no. - Rispose sincera la Grifondoro.

Joe la guardò, spiazzata da quel comportamento.

- Sei strana forte, sai? - Borbottò ridendo.

Hermione scosse il capo, con un mezzo sorriso.

Forse...

Forse non tutto era andato perduto.

Forse i bambini con la loro risata cristallina avrebbero riportato ancora una volta l'amore su quella terra.

Eliminando definitivamente il male.


*****


Kath, da un oretta buona, fissava di sottecchi un gruppo di Serpi riunite in un angolo.

Quel gruppetto era molto assortito, e ne facevano parte : Theodore Nott, Blaise Zabini, Goyle, Tiger e Draco Malfoy.

Parlottavano tra di loro, senza lasciar entrare nessuno nella loro piccola cerchia.

Non si lasciava notare e gli altri non notavano lei.

Tranne quando goffamente fece cadere il libro che aveva tra le mani, attirando l'attenzione di Theodore che la guardò curiosamente.

Cazzo, pensò poco finemente la ragazzina.

Kath non attirava molto l'attenzione, tranne per la sua goffaggine.

Non era particolarmente bella, non aveva una mente arzilla e non aveva nessuna caratteristica che la rendeva speciale.

Era bassa, molto bassa.

Aveva lunghi e spessi capelli neri come l'onice, occhi da un taglio orientale di un blu scuro, tendente al nero.

La sua carnagione era molto chiara, quasi Albina.

Aveva labbra carnose, decisamente imperfette e un piccolo naso che si adattava al suo viso ovale.

- Ciao. - Disse Theo attirando l'attenzione dei compagni che guardarono curiosi e diffidenti la ragazzina.

Kath abbozzò un sorriso, facendo ciao ciao con la piccola manina.

- Sei arrivata in ritardo, stamattina? - Domandò inclinando il capo, Theo.

- Sì.. - Borbottò Kath facendo spallucce.

- Comunque grazie per avermi scrollato. - Continuò la ragazzina con un mezzo sorriso.

Theo si alzò, accomodandosi al fianco di Kath che arrossì violentamente.

- Non capisco come abbiano potuto metterti nelle Serpi... - Sussurrò Theo accennando al suo evidente rossore.

- Il cappello parlante sa' cosa fa'. - Disse sicura.

- Non volevo offenderti. - Sghignazzò il ragazzo.

- Sei un tipo silenzioso, se offendi lo fai per bene, non con frecciatine di bassa lega. - Sussurrò con tono spettrale Kath.

Theo sorrise soddisfatto, con un pizzico di malizia ad accendergli gli occhi neri.

- Brava bambina... - Le sussurrò in un orecchio.

- Hey Theo, è troppo piccola per te. Ritorna quì, devo parlarti di una cosa. - Borbottò con tono acido Draco.

- Beh, ci vediamo in giro. - Disse Theo alzandosi e dirigendosi verso gli amici.

Kath arrossì nuovamente, guardandosi confusamente attorno.

Cosa diavolo era successo?

 

 

 

Angolo autrice:

Volevo ringraziare a chi ha messo la mia storia nelle preferite, nelle ricordate e nelle seguite. Siete dei tesori!

Jalilah: Sono felice che la storia ti interessi e che i primi due capitoli ti abbiano emozionato. Sei stata molto gentile ad inserire questa recensione e spero che tu continua a seguirmi e che questo capitolo non ti deluda. Alla prossima, almeno spero. Baci.

veracruz: Grazie, molto gentile. Spero che tu continuerai a seguirmi e che la storia ti piaccia almeno un pò. Alla prossima, almeno spero, Baci.

Insane: Grazie per aver letto la mia storia, e grazie per aver detto che ti piace il mio modo di scrivere. Spero che continuerai a seguirmi e che questo capitolo non sia deludente. Alla prossima, almeno spero, baci.

Sonoqui87


 




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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


Capitolo 3 :

 

 

 

 

 

 

 

 

C'era una prova da superare per chi varcava la soglia del dormitorio delle Serpi per la prima volta.

Essa veniva chiamata la prova del fuoco.

I primini avrebbero dovuto servire chi aveva un rango più grande del suo, compresa l'età.

Così funzionava.

I ragazzi del settimo anno scrivevano foglietti con i nomi di tutti i nuovi arrivati mettendoli poi in un cappello, lo stesso veniva fatto con i loro di nomi, mettendoli poi in un cappello diverso.

A sorte, estraevano un foglietto ciascuno.

Decidendo il futuro di ogni ragazzo che sostava in quella Sala Comune.

Se la prova non veniva superata, nemmeno la vita ad Hogwarts non sarebbe stata facile.

Saresti stato deriso e rifiutato dai tuoi compagni di casa, senza via di scampo.

Nessuno sapeva di quella prova, se non le stesse Serpi che tenevano bene il segreto nascosto.

Nemmeno Kath, che sembrava conoscere Hogwarts come le sue tasche, era rimasta senza parole dinnanzi al discorso di Theodore Nott.

Il suo viso scarno era decisamente incredulo e i suoi occhi erano fuori dalle orbite.

Sua madre, anche lei Serpeverde, non le aveva mai parlato di quella prova.

Kathelyne strinse i denti, sentendo il cuore sgretolarsi al ricordo di chi l'aveva amata e cresciuta.

- Kathelyne King. -La richiamò la voce roca e divertita di Theo.

Kath alzò lentamente lo sguardo con un bagliore di sfida ad illuminarlo.

- Draco Malfoy. - Sussurrò poi con voce incredula.

Con una smorfia l'ultimo erede dei Malfoy si fece avanti, squadrò con occhio cinico e freddo la ragazzina che avrebbe dovuto eseguire i suoi ordini per poi fare spallucce.

- Seguimi. - Ordinò.

Kath si morse la lingua per non sputare veleno e silenziosa lo seguì.

Arrivata dinnanzi ad una porta d'ottone, la ragazzina si fermò, indecisa se entrare effettivamente in quella stanza oppure no.

- Non sono un pedofilo. - Borbottò dalla stanza Draco.

- Non ne avevo dubbi... - Sussurrò Kath entrando in quella stanza ch'era peggio di un bordello.

- Ma gli elfi si sono dimenticati di voi? - Borbottò Kath.

Qualcuno la spintonò e cadendo vide chi era entrato.

Due gorilla con la faccia da scimmia rincretinita, Theodore Nott e Blaise Zabini.

- Hey... - Borbottò Kath alzandosi dolorante.

C'erano quattro ragazzini ai loro seguiti.

Uno era abbastanza alto, dai capelli bruni e occhi azzurro chiaro, aveva zigomi alti, naso pronunciato e labbra carnose. Aveva la pelle scura come quella di Zabini.

Si chiamava Jeremia.

Un altro era basso e cicciottello, aveva i capelli rasati e occhi castano scuro, un naso distorto e labbra sottili.

Il suo nome era Bennett.

Poi c'era Adrian, basso e molto magro, aveva capelli biondo grano e occhi verde bottiglia, un nasino alla francese che si adattava alla perfezione sul suo viso e labbra piccole a forma di cuore.

L'ultimo era un ragazzino che si nascondeva dietro le spalle di Theodore.

Aveva un viso molto affilato, dai lineamenti dolci e spauriti.

Caesar aveva capelli neri, occhi del medesimo colore e carnagione scura.

Aveva un naso dritto con una piccola gobba e labbra carnose.

- Loro sono Jeremia, Bennett, Adrian e Caesar. - Disse Theodore indicandoli uno ad uno.

- Piacere Kathelyne. - Farfugliò la ragazzina.

I ragazzini ricambiarono con un cenno di saluto.

La prova del fuoco era ufficialmente iniziata.

 

 

 

 

 

 

Angolo Autrice:

Panty96: Sono felicissima che la mia storia ti piaccia, sei troppo gentile. Ho cercato di descrivere i personaggi in base a persone reali, e devo dirla tutta... Anche Joenne assomiglia ad un mio amico, eh si... è un bel maschio proprio come hai detto anche te XD ** In Kath riesco a rispecchiarmi... E' una ragazzina di unidici anni ma riesco a caratterizzarmi in lei. ( Anche se io sono un tipo che si ribella U.U ) Spero che questo capitolo ti piaccia e che tu continua a seguirmi. Alla prossima, almeno spero! Baci!

stellabella: Beh, come hai detto te la storia è ancora da sviluppare a fondo ma nel prossimo capitolo passerò all'azione vera e propria. Spero che questo capitolo sia all'altezza delle tue aspettative e che tu continua a seguirmi. Alla prossima, almeno spero. Baci!



 

 

 




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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


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Capitolo 4 :

 

 

 

 

 

 

 

Kath, quel giorno, si alzò indolenzita dal suo letto di fortuna.

Anche perchè il suo letto di fortuna era solamente una coperta ed un cuscino striminzito situati sul pavimento gelato.

La ragazzina vide gli altri quattro suoi coetanei nella stessa situazione.

Con una smorfia cercò di destreggiarsi tra quel groviglio di corpi, ma il solo risultato che ottenne fu solamente quello di schiacciare con un piede il viso di Jeremia.

L'urlo del ragazzetto svegliò tutti quanti che all'unisono caddero dal proprio letto cadendo sui rispettivi " protetti ".

Tranne Draco che cadde proprio col sedere per terra.

Kathelyne scoppiò in una risata malefica che fece venire la pelle d'oca a Jeremia, che cercò di spostare il regale fondo schiena di Zabini dal suo viso.

- Ben ti sta! - Disse Kath con voce ovvia.

Draco ringhiò, guardandola con occhi iniettati di sangue.

- Brutta mocciosa, giuro che ti ammazzo! - Sbraitò alzandosi di scatto.

Kath uscì dal dormitorio maschile, correndo come se una mandria di elefanti la stessero rincorrendo.

In realtà, colui che la inseguiva non era altro un Draco Malfoy imbufalito.

- Fermati, mocciosa che non sei altro! Giuro che se ti prendo ti faccio cambiare sesso! - Ululò Draco svegliando quasi tutto il dormitorio.

- Ma io non ho fatto niente! - Disse spaventata la ragazzina.

Il professor Piton comparve all'improvviso, facendo fermare a rallentatore i due ragazzi.

Draco afferrò Kath per le braccia, facendola atterrare con un volo indifferente sul pavimento freddo.

- Cosa.state.facendo? - Sillabò lentamente il professore più infido di Hogwarts.

- Jogging? - Disse Kath con un mezzo sorriso stampato sul volto.

- Alle sette di mattina? Nella Sala Comune? Lanciando urla disumane? Volando? - Disse con calma glaciale Severus.

- Ehm... Certo, di prima mattina si rassodano i muscoli. Nella Sala Comune perchè al parco fa' troppo freddo. Lanciando urla perchè la gola deve schiarirsi per bene... Volando perchè i muscoli si distendono. - Rispose ad ogni domanda Kath.

Draco per poco non scoppiò a ridere dinnanzi alla faccia livida del suo professore preferito.

- Andate tutti nei vostri dormitori, se non volete che tolga punti alla vostra casa. - Sibilò esasperato.

I due si alzarono di scatto, eseguendo gli ordini.

Kath si diresse nella sua stanza, dove trovò quelle che avrebbero dovuto essere le sue compagne già quasi pronte.

- Tutto bene? - Domandò Madeline Mctass.

- Qualche inconveniente risolto nei migliori dei modi. - Rispose una Kath affannata.

Si fece una doccia veloce, indossando la divisa in un lampo.

Sempre di corsa si diresse verso il dormitorio maschile, precisamente nella stanza del suo padrone.

Aprì la porta, senza curarsi di poter trovare qualcuno in mutande.

Cosa che effettivamente successe, visto che le venne quasi un infarto quando vide Theodore Nott con solo i pantaloni addosso.

- Per Salazar! - Strepitò la ragazzina coprendosi gli occhi con le braccia.

- Si bussa prima di entrare, non credi? - Borbottò il ragazzo.

- Scusa... Non credevo... cioè... - Farfugliò Kathelyne rossa come un pomodoro.

- Puoi guardare, Kath. - Disse divertito Theo.

- Grazie. - Sussurrò la ragazza.

Si tolse la mano dinnanzi agli occhi, ma rimase ugualmente incantata dallo sguardo beffardo del ragazzo.

Con lentezza esasperante entrò in quella ch'era diventata la sua stanza, sedendosi timidamente sul letto di Malfoy.

I suoi occhi cercavano di non fissarsi in quelli scuri di Theodore, quindi guardavano ossessivamente il pavimento.

- Non è mai successo che una ragazza venisse affidato ad un ragazzo. - Disse Theodore sorprendendola.

- Questa è stata un edizione quasi straordinaria. Noi che organizziamo la prova del fuoco ne abbiamo parlato, ma abbiamo deciso di non cambiare nulla. Infondo sai gestire bene questa situazione. - Mormorò il ragazzo.

- Infondo sei una bambina e non istighi bassi istinti maschili. - Ridacchiò Theo.

- Mio padre s'innamorò di mia madre quando essa aveva dieci anni. - Sibilò Kath offesa.

Poteva capirlo, infondo era vero.

Era una bambina sotto molti punti di vista.

Sia caratterialmente e sia fisicamente.

Ma un conto era pensarlo e un conto era sentirselo dire.

- Beh, in questa stanza nessuno prova desiderio sessuale verso di te. - Disse Theodore sicuro.

- Se lo dici tu. - Sussurrò Kathelyne con un ghigno.

La ragazzina guardò le sue ginocchia ossunte, il seno inesistente, la vita stretta e le spalle esili.

Con i suoi occhi blu, fissò le ampie spalle del ragazzo, le gambe e il torace tonico, il viso spigoloso e i tratti aristocratici.

Non era bella...

Ma dirle che non era nemmeno carina...

Che cazzo, aveva il tatto di un elefante in un negozio di ceramica.

Con un sospiro, la ragazza si preparò ad affrontare la sua giornata che si prospettava una vera e propria merda.



***




Quando quel giorno Joenne aprì gli occhi, un urlo micidiale invase il suo udito.

Cadde dal letto, toccando col sedere la moquette calda.

Frettolosamente si sgrovigliò dalle coperte, catapultadosi in bagno, dove Victorie Smith si guardava orripilata allo specchio.

Victiorie, per i suoi undici anni, era alquanto superficiale e frivola.

Pensava solamente al suo aspetto fisico ed ad apparire bella agli occhi di tutti.

Voleva esser popolare.

Voleva spiccare come una stella in una notte buia.

- Cos'è successo? - Domandò trafelata Joe.

- UN BRUFOLO! - Ululò disperata Victorie.

Un sopracciglio saettò sul volto, arrossato dal cuscino, di Joe.

- E tu hai gridato come una psicopatica scortata viva... Per un brufolo? - Sibilò incredula la bionda.

- Tu non capisci! Il mio viso è la mia carriera! Se questo è rovinato... - Disse indicandosi il viso.

- Io sono rovinata. - Finì disperata.

- Io conosco un incantesimo! - Disse Lavanda Brown entrando impettita nel bagno.

- E tu da dove sei uscita? - Domandò Joe.

- Svegliata da un urlo micidiale, sono uscita dal mio letto. Riconosco i pericoli che una donzella corre quando si tratta di pecche anti-estetiche. - Disse con una smorfia di terrore la bionda alla vista del brufolo che regnava sulla fronte di Victorie.

- Esagerate! - Disse Joe uscendo dal bagno.

Sull'uscio della sua stanza, incontrò gli occhi preoccupati di Hermione Granger scrutare la stanza.

- Un brufolo. - Disse semplicemente Joe.

- Cinque punti in meno per aver svegliato una Caposcuola! - Sbraitò Hermione facendo sobbalzare Lavanda e Victorie nel bagno.

Joe sorrise soddisfatta, dando il cinque alla compagna di casa che se ne andò nella sua stanza con un espressione di appagamento.

La giornata era iniziata alquanto bene...

E Joe era sicura che sarebbe finita ancor meglio.

 

 

 

Angolo Autrice:

Panty96: Hahaha, beh in effetti volevo far credere proprio quello, ma Kath è piccola per far tale cose XDXDXD Sono felice che la storia t'incuriosisca. Grazie per la recensione che hai inserito alla mia storia, per me non è stato facile ma scrivere e sfogarmi mi ha aiutato particolarmente, visto che non ne ho parlato a nessuno. Spero che questo capitolo ti piaccia e che tu continua a seguirmi. Alla prossima, baci!!

stellabella: Ci ho messo tanto? Mi dispiace XD Beh, la svolta arriverà molto ma molto presto per colpa di Kath e Joe che combineranno un casino pazzesco!! Beh, la prova è ufficialmente iniziata e già incominciano a sclerare, figurarsi andando avanti!! Ma di dove sei? perchè quel inciucio mi sembra proprio Napoletano hahaha XDXD Ho aggiornata appena ho potuto e spero che ti piaccia questo capitolo. Alla prossima, almeno spero!! baci!!






 

 

 

 

 

 

 

 


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Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***


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Capitolo 5 :

 

 

 

 

 

 

 

- Brutto idiota masochista, come osa affibbiarmi questa cavolo di borsa che pesa quanto un rinnoceronte... - Sibilò Kathelyne con una borsa di tre chili tra le braccia.

Arrancava nei corridoi di Hogwarts a fatica, venendo sbalottata a destra e sinistra dagli studenti che correvano a perdifiato per non arrivare tardi a lezione.

Draco le aveva affibbiato la sua borsa, e in quella maledetta borsa c'era quasi tutta la Biblioteca.

Kath arrivò affannata nella Sala Grande, essendo finalmente l'ora di pranzo.

- Giuro che lo strozzo con le mie stesse mani... - Sussurrò a bassa voce la ragazzina, maledicendo l'ultimo erede dei Malfoy in tutte le lingue del mondo.

Arrivata dinnanzi al biondo, gli butto la borsa in grembo, facendolo ululare dal dolore e attirando l'attenzione di alcuni Grifondoro e molti Serpeverde.

Kathelyne si sedette indifferente accanto al padrone, cominciando a mettere nel suo piatto qualsiasi sostanza che passasse sotto i suoi occhi, bastava che fosse commestibile.

Cominciò a strafogarsi, mangiando e bevendo come Tiger e Goyle.

- Così ti strozzerai. - Disse Blaise guardandola disgustata.

Kathelyne lo fulminò con i suoi occhi blu scuro, con la tipica espressione " Fatti i cazzacci tuoi "

- D'accordo. Affogati. - Disse indifferente il moro.

Kath ritornò soddisfatta al suo pranzo, esprimendo il suo piacere con versi di piacere.

Joanne, dall'altra parte della Sala, guardava la ragazzina con espressione tra il divertito e il schifato.

- E' tua amica? - Domandò Hermione attirando la sua attenzione.

Joe inclinò il capo, indecisa.

- Non proprio, però è l'unica che non vuole diventare amica mia per il mio cognome. Possiamo dire che non conosce affatto la mia fama e la mia famiglia. - Disse Joe convinta.

- Capisco. E' bello avere amici sinceri. - Ammise Hermione.

- Credo di sì. - Borbottò la ragazza.

Le due si zittirono e guardarono nuovamente il tavolo delle Serpi con espressione curiosa.

- Guarda che così mi rovini la reputazione. - Disse esasperato Draco.

- Ma se è da sette anni che Tiger e Goyle mangiano in questo modo e non credo che ti abbiano mai rovinato nulla. - Borbottò Kath ingoiando la sua torta al cioccolato con perversione.

- Ma Tiger e Goyle sono due scimmioni con il cervello pari a zero. Tu sei una signorina con comportamenti da maschio disgustoso e senza alcuna tecnica di... buona educazione e galateo? - Disse Theodore.

- Per le mutande sporche di Merlino! La finite di giudicarmi come un maschiaccio? - Strepitò la ragazzina.

- Per le mutande sporche di Merlino? - Rimbrottò Blaise scandalizzato.

- Preferisci il : Per il perizoma leopardato della Mcgranitt? - Domandò sarcastica Kathelyne.

- Oh mio Dio. - Disse Draco schifato.

Immagini vomitevoli passarono nelle menti dei ragazzi, che subito diventarono verdognoli per la nausea.

- Qui ci vuole un cambiamento radicale... - Sussurrò Blaise fissando la ragazza con occhi interessati.

- Ti ricordo che coabita con noi, e poi ha undici anni! Per le orecchie piene di cerume di Morgana! Non possiamo trasformarla in Lavanda-mi sono scopata tutti i Grifondoro- Brown. - Disse Theodore terrorizzato all'idea.

- Ma non possiamo nemmeno lasciarla in queste condizioni. Ha undici anni ma questo non significa che non debba avere stile e buone maniere, è una Serpeverde, per tutti i porci subacquei del mare! - Strepitò Blaise.

- Per tutti i porci subacquei del mare? - Ripete' la ragazza stranita.

- Ha undici anni ma è una donna... - Disse Draco squadrandola.

- Essendo piatta può sembrare incredibile che questo mostriciattolo possa essere anche lontanamente possibile una donna ma è così. - Finì Malfoy.

- Ma come osi? - Sbraitò Kathelyne con espressione offesa.

- Uhm... Tra una settimana si terrà il ballo di Natale, per onorare i deceduti in guerra... Che ne dite di renderla più femminile? - Propose eccitato Blaise.

- Guarda che io ho cose più importanti da fare! - Sibilò Draco.

- Come per esempio guardare la Granger? Eh no... Ci aiuterai, infondo è la tua protetta e lo facciamo per migliorare la tua immagine! - Disse Blaise.

Draco per poco non si affogò con la mela che stava mangiando quando Blaise aveva messo guardare e Granger nella stessa frase.

- Io.non.guardo.la.Granger. - Sillabò con esasperante lentezza il biondo.

- Certo, e a me non piace Potter, giusto? - Sussurrò a bassa voce il moro.

Draco rabbrividì, disgustato all'invero simile.

- Tieniteli per te, questi pensieri disgustosi. - Disse schifato l'ultimo erede dei Malfoy.

- Se a te piace la Granger a me può piacere Potter. - Disse sicuro Blaise.

- Questi sono ragionamenti da bambini di due anni appena, e poi a me non piace assolutamente la Mezzosangue. - Disse Draco.

- Certo, Draco. Se a te non piace la Mezzosangue io mi chiamo Ginevra Weasley e ho degli orribili capelli rossi. - Ribatte' Blaise.

- Anche la Mezzosangue ha degli orribili capelli. - Disse Theodore distratto.

- Questo lo so', ma per fortuna sono castani. Per il crespo esistono molti prodotti magici che risolvono il problema in un attimo, ma per i capelli rosso fuoco non c'è nulla da fare, se non dargli veramente fuoco. - Disse Blaise disgustato.

- Io credo che sia carina, la Caposcuola. - S'intromise Kath.

I tre la guardarono, se ne stava con la bocca sporca di cioccolato, le gambe ciondolanti e l'espressione più angelica e sincera che avessero mai visto.

- Chi è che ha detto : Le bocche dei bambini sono le bocche della verità? - Domandò Theodore con una risatina.

- Kath ha ragione. La Granger ha una buona base, ma non la sfrutta. Sembra per lo più ad un topo da biblioteca. - Disse Blaise convinto di ciò che diceva.

- Perchè ora stiamo parlando della Mezzosangue? - Domandò esasperato Draco.

- Ah sì, a te piace ma stavamo parlando di Kathelyne. - Disse Blaise.

In un attimo, gli occhi del moro s'illuminarono mentre un piano perfido cominciò a formarsi con cattiveria nella sua mente.

- Mi occuperò personalmente di Kath. - Mormorò con voce pervertitamente divertita.

Il piano che aveva in mente era assolutamente geniale, bisognava solamente metterlo in atto.

 

 

 

Angolo Autrice:

* Me si inchina, saluta e schiva pomodori e trapani che cercano di colpirla * Sono tornata, contenti? * Lo so' che non lo siete... Ma un po' di finto entusiasmo potrebbe farmi felice *O* *

Charme : Nessuna scusa, perchè con la tua meravigliosa recensione mi hai trasmesso un entusiasmo incredibile per il nuovo capitolo. Beh, ci sono molte Fan Fiction che vengono classificate erroneamente ma che in realtà sono davvero stupende :-) ( Non potevo uccidere il mio Fred, sarebbe stato un colpo mortale per me, nei prossimi capitoli lo vedremo comparire più spesso U.U ) Grazie, tu sei troppo gentile, davvero. Giuro che già comincio ad adorarti XD Per gli errori, mi dispiace davvero, di solito controllo ciò che ho scritto e se ci sono errori cerco di limitarmi, * M'inchino umilmente * Spero che questo capitolo sia alla tua altezza e che tu continua a seguirmi. Alla prossima, almeno spero. Baci!

Panty96: Son felice che l'oca se ne sia andata XD Beh, anch'io ho qualche brufoletto ma scompaiono dopo aver visto il mio laser gigante, sai... Hanno paura di me U.U XD Sono felice che il capitolo ti sia piaciuto, nel prossimo capitolo vedremo il piano di Blaise e la piccola trasformazione di Kath. Spero che questo capitolo ti piaccia e che tu continua a seguirmi. Alla prossima, almeno spero! Baci!

stellabella: Si, l'immagine che ho messo anche adesso rappresenta Kath, amo troppo quest'attrice e quando ho visto il viso angelico e la stretta somiglianza in quella che credo somigli a Kath ho deciso di metterla. Ah, scusa allora XDXD Credevo che fossi una mia compaesana XDXD Beh, anch'io ho invidiato Kath. La Rowling non l'ha mai descritto attentamente e non è mai comparso nemmeno nel film quindi lo immagino come voglio io U.U Beh, anch'io ma sono costretta ad uscire di casa, mica posso serrarmi nella mia stanza? E poi come ho ribadito i miei brufoli hanno paura del laser gigante con i quali li minaccio U.U Spero che questo capitolo ti piaccia e che tu continua a seguirmi. Alla prossima, almeno spero. Baci!!

Sonoqui

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Capitolo 7
*** Capitolo 6 ***


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Capitolo 6 :

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Una tempesta infuriava fuori le mura della maestosa e prestigiosa scuola di Hogwarts.

Gli studenti erano al sicuro, protetti dagli incantesimi più potenti che un mago abbia mai potuto anche solo immaginare.

E fuori, una battagliava, stava per scatenarsi.

Gli Illuministi camminavano tra le vie di Londra con maschere a coprire i loro volti.

Le maschere rappresentavano la tragedia e la commedia.

Il lato divertente degli omicidi che commettevano, e il lato tragico per la distruzione che si lasciavano dietro.

Erano coperti da mantelli di due diverso colore.

Una parte nera, come la morte, cupa, definitiva.

Una parte bianca, come la purezza, scintillante, infinita.

Bacchette alla mano, pronti a togliere l'ultimo fiato di vita a chi ne aveva bisogno.

Absalom King, guardò il cielo in tempesta e seppe ch'era il momento.

Una soffiata all'ultimo minuto gli aveva dato l'opportunità di sapere dov'era nascosta una famosa setta di vampiri.

E in quel momento, con i suoi uomini al seguito, si trovava sotto la pioggia per eliminare finalmente una parte di feccia che respirava e sporcava la sua stessa aria.

- Fate ciò che dovete, portatemi le loro teste. - Mormorò con tono lugubre.

I suoi uomini annuirono, s'inchinarono e sparirono come vapore al vento.

Il buio divenne ancor più fitto, la pioggia ancor più violenta e il vento ancor più freddo.

Absalom sapeva cosa stava facendo, lo sapeva eccome.

La morte di sua moglie era stata devastante, senza eguali.

E notte e giorno aveva lavorato su quel progetto, per dar vita a quella setta che avrebbe vendicato finalmente sua moglie.

La sua dolcissima e bellissima Rose.

Lei, con il suo sorriso.

Lei, con i suoi spigliati modi di fare.

Lei, che in poco tempo era diventata l'anima sua ch'era andata distrutta dopo la sua scomparsa.

Con un grido di puro dolore, Absalom colpì con forza il capo ch'era apparso ai suoi piedi.

Sporcandosi di sangue.

Sporcandosi le mani di delitti impensabili.

****


Kath, con un sussulto, aprì gli occhi di scatto.

Piccole lacrime rigavano le sue gote rosee, mentre i ricordi di quell'incubo troppo reale scorrevano ancora nella sua mente.

La ragazzina si alzò, arrancando a carponi sul pavimento.

Si avvicinò al letto di Draco, ma lo vide spaparanzato alla bella a meglio.

Quello di Blaise era in parte occupato dal suo corpo possente e in parte da Jeremia, che aveva una paura immensa dei tuoni e si era rifugiato nel letto del suo " padrone ".

Con Tiger e Goyle non ci pensava nemmeno, così si avvicinò al letto di Theodore.

Era rannicchiato su se stesso, così Kathelyne lo scosse gentilmente.

- Ancora cinque minuti, Dray... - Borbottò con occhi chiusi il ragazzo.

- Non sono Draco... - Bisbigliò Kath.

Theo aprì gli occhi di scatto, alzandosi a sedere di botto.

La vide ai piedi del suo letto, con il suo pigiamone bianco, l'espressione impaurita e le lacrime agli occhi.

- Cos'è successo? - Domandò dolcemente, sentendo una strana tenerezza arpionargli il petto.

- Ho fatto un brutto sogno, posso dormire con te? - Mormorò la ragazzina con occhi lucidi.

Theodore sbuffò, guardandola con i suoi grandi occhi neri.

- Mi faccio piccola piccola... - Sussurrò Kathelyne.

Il ragazzo sorrise, illuminandole il cuore e scostando le coperte le fece poi spazio.

- Grazie... - Sussurrò Kath abbracciandolo stretto e immergendo il viso nel suo maglione caldo.

- Ora dormi, mocciosa rompiballe. - Borbottò Theodore.

Kath soffocò una risata, venendo accolta gentilmente tra le braccia di Morfeo.

Theo, invece, non riuscì a dormire.

Con quel piccolo ed innocente corpo caldo vicino al suo, si sentì stranamente leggero.

E con occhi inteneriti la guardò dormire angelicamente, sentendo il cuore battere all'unisono con il suo. 

***


Blaise, quando si alzò, vide che il letto di fortuna di Kath era ancora vuoto.

Sorpreso si guardò attorno, per poi vederla.

Se ne stava rannicchiata contro Theo, con un espressione serena e tranquilla.

Anche Theo, immerso nel mondo dei sogni, sembrava l'uomo più felice del mondo.

- Uhuhuhuhuhu... - Ridacchiò il ragazzo di colore con in mente un piano per svegliarli.

Andò in bagno, riempì un gran secchio con dell'acqua gelata e ritornò con espressione diabolica nella stanza.

Si avvicinò quatto quatto ai due, e senza paure svegliò entrambi con una fresca spruzzata d'acqua.

Kathelyne gridò, aprendo gli occhi di scatto e annaspando in cerca d'aria.

Theodore, proprio come Draco, cadde dal letto guardandosi intorno spaesato.

- Tu... - Ringhiò la ragazza con uno strano tic all'occhio sinistro.

- Dimmi, cara Kath. - Disse Blaise con faccia angelica e dolce.

- DEVI MORIRE! - Ululò la ragazza svegliando gli altri ragazzi.

Con un balzo degno di un felino si catapultò sul ragazzo che se la diede a gambe fuori dalla stanza, correndo verso la Sala Comune.

Blaise appena arrivato nella Sala, cominciò a correre verso il ritratto che si aprì di scatto, rivelando il viso iroso di Severus Piton.

- Signorina King, ancora Jogging? - Sibilò ad occhi contratti.

Kathelyne atterrò su Blaise, che cadde a terra con un tonfo.

- Ehm... No. Questo è free style. - Disse con un enorme sorriso la ragazza.

- Sa' è una specie di ballo Babbano, è figo. - Disse con una risatina.

- Mi dica Signorina King, vuole essere sospesa? - Domandò il Professor Piton con tono dolce.

- Il codice 234 delle regole di Hogwarts dice che uno studente non può essere sospeso se non ha fatto nulla di propriamente grave. - Disse con tono d'avvocatessa la ragazzina.

- E il free style non è un fatto grave, per lei? - Sibilò Piton.

- Beh, no. Stavo solamente insegnando a Blaise movimenti di bacini per il suo futuro marito. - Cinguettò la ragazza.

L'uomo arrossì per la rabbia, guardandola con occhi iniettati di sangue.

- Nella sua stanza, immediatamente! - Strillò con occhi fuori dalle orbite.

Kathelyne prese il volo, rifugiandosi nella sua stanza con un risolino a fondo gola.

Infondo quella giornata non era iniziata male.

Ma non sapeva che sarebbe finita peggio.

 

 

Angolo Autrice:

Rieccomi *o*

M'inginocchio a voi mie recensitrici che mi date la forza per andare avanti U.U

Rosa di cenere: Dovevo risponderti per prima, perchè stamattina quando ho controllato le recensioni ho visto le tue. Hai recensito tutta la mia storia e sono tutti complimenti. Ne sono rimasta onorata perchè ho letto le tue storie e ricevere recensioni positive da una grande scrittrice come te per me è un onore vero e proprio. Sono felice che la storia ti piaccia e che tu addirittura quasi l'ami O.O Ho aggiornato appena ho potuto perchè tu e le altre mi avete dato la forza per andare avanti. Spero davvero che continuerai a seguirmi perchè per me sarebbe davvero qualcosa di super grande. Spero che questo capitolo sia alla tua altezza. Alla prossima, almeno spero ( Ci spero tanto U.U ) Baci. ( Appena posso giuro che recensisco la tua storia, che già mi ha appassionato da tempo. ) La ragazza che già ti adora U.U

Panty96: Sono felice che il capitolo precedente ti sia piaciuto XDXD Ci ho messo davvero tanto per scriverlo *O* Beh, anch'io uso creme per il viso che sono cemento armato. Dopo non riesco a muovere il viso tanto è dura la crema DXDXDXD Spero che questo capitolo ti piaccia e che tu continua a seguirmi. Alla prossima, tesoro. Almeno spero. Baci.

_zafry_ : Hahahahahah non lo so', mi è venuta all'improvviso però me piace un casino hahahahahahah XDXD Non vi farò penare troppo, lo prometto U.U Spero che questo capitolo ti piaccia e che tu continua a seguirmi. Alla prossima, ciccia ( posso ? Hahahah ) Almeno spero. Baci.

Charme: Oh, beh, meno male, sono felice che tu non mi abbia tirato niente XDXD Sono felice che il capitolo precedente ti sia piaciuto :D Certo, lui e George nei prossimi capitoli saranno FONDAMENTALI U.U Spero che questo capitolo ti piaccia e che tu continua a seguirmi. Alla prossima, tesoro ( posso? XD ) Almeno spero. Baci!!

Sonoqui ( L'eterna sonoqui che non muore mai XD ) (Nda Tutti: Eh, ma con una pallottola nella tempia morirai Bhauhauhauha )




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Capitolo 8
*** Capitolo 7 ***


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Capitolo 7 :

 

 

 

 

 

 

 

Blaise Zabini guardava interessato il corpo seminudo di Kathelyne King.

I suoi occhi scrutavano il piccolo corpicino della ragazzina come se fosse un interessante statua greca.

Sembrava un pedofilo con la bava alla bocca.

- Devo per forza starmene mezza svestita? - Sbottò scocciata Kathelyne.

- Sì, devo guardare ogni più piccola parte di te. - Disse ovvio e oltraggiato Blaise.

- Ma chi te lo ha chiesto? - Domandò borbottante la ragazza.

- Per i candelabri di tutta Hogwarts, sta un po' zitta! Il maestro è all'opera! - Strillò Blaise.

- Il maestro è all'opera... Tzk... - borbottò sotto voce la ragazza.

Blaise gli tastò i fianchi ossunti, le gambe magre, il seno inesistente e il sedere abbastanza sodo.

Le prese una ciocca di capelli tra le mani, tastandone la consistenza che sembrava pura seta.

Gli occhi della ragazza si alzarono di scatto, incontrando i suoi così scuri e penetranti.

Fu come perdersi nella notte più buia e tempestosa.

Fu come incontrare un fuoco che già lo bruciava da dentro.

Blaise si mosse lentamente, con un sorriso soddisfatto dipinto sulle labbra piena.

- Per essere una bambina... Non sei per niente male. - Mormorò con un singulto divertito.

Kathelyne si girò di scatto, cercando di colpirlo in pieno viso.

Blaise la bloccò, avvicinandola di scatto al suo viso.

La stanza sembrò girare, oscurarsi, riempirsi di suoni inesistenti.

Il lampadario cominciò a tremare, per la rabbia della ragazzina e il divertimento del ragazzo.

I due si trovavano nella stanza che Kath usava per docciarsi e vestirsi in santa pace.

La stanza che le sarebbe servita in tutto l'anno scolastico ma che fungeva solamente da toilette.

Le labbra a pochi centimetri da viso di uno e l'altro.

I respiri fusi in un solo sospiro di pura sofferenza.

I loro occhi incrociati sembravano produrre scintille di sfida, come una sorta di guerra scatenata da uno sguardo incrociato.

Kathelyne indietreggiò sempre di più, con il mento alzato, il capo orgogliosamente ritto.

Blaise la seguì, con un dolce ghigno a deturpargli i lineamenti.

Un dolce gioco che avrebbe bruciato qualcuno nel rogo dei dannati, proveniente dritto dall'inferno.

Kath toccò il muro di pietra fredda con la schiena nuda, fulminando con un occhiata il ragazzo che la seguiva assiduamente.

- Ho visto come guardi Theodore, sai... - Mormorò lui con tono dolce.

Kath alzò gli occhi di scatto, sentendo dolore al polso, dove lui con fermezza stringeva.

Il sangue sembrava scorrerle al contrario.

Una musica inesistente le rompeva i timpani, deliziandola fino al limite dell'immaginabile.

- Io non guardo nessuno. - Sibilò la ragazzina con tono acido.

Le labbra di Blaise si avvicinarono alle sue, facendola rabbrividire.

- Sta arrivando... - Mormorò con una scintilla negli occhi.

Kathelyne sussultò, cercando di liberarsi dalla sua presa.

- Chi? - Domandò abbagliata da quegli occhi quasi folli.

- Lui che dice di non provare interesse per te. Vediamo se tutto ciò funziona... - Mormorò Blaise prima di toccare le labbra con le sue.

Theodore aprì la porta, curioso di sapere cosa stessero facendo quei due chiusi lì dentro.

E rimase pietrificato dinnanzi a tale visione.

Lei, così piccola e pura, se ne stava lì.

Seminuda come una cortigiana sottomessa.

Le sue bellissime labbra erano attaccate a quelle del suo migliore amico.

La stringeva, la copriva col suo corpo, come se avesse paura che gli sfuggisse, come se avesse paura che qualcun altro la guardasse.

Etera come un angelo dalle ali spezzate.

Dal destino oscuro.

Dai ricordi occulti.

Piccola e pura come una bambina.

E quella labbra continuavano a muoversi sulle sue.

Quegli occhi blu spalancati non mostravano nessun sentimento.

La sua espressione non mostrava alcuna emozione.

Theodore strinse i denti, sentendoli pericolosamente scricchiolare.

Chiuse i pugni, fino a farsi sbiancare le nocche.

La rabbia lo assalì.

Divoratrice, portatrice di disgrazie e disguidi.

Dolce e sinuosa, lo accarezzò.

Infiammandolo.

All'improvviso batte' le mani, attirando l'attenzione dei due.

Blaise si staccò da Kath, guardando interessato Theodore.

Guardò con follia i suoi occhi accesi dall'ardore, dalla rabbia.

Dall'odio.

- Bello spettacolo, non c'è che dire. - Sibilò ad occhi contratti.

Kathelyne si nascose alle spalle di Blaise, sentendo improvvisamente freddo.

Come se quegli occhi l'avessero gelata fin nell'animo.

Come se l'avessero avvolta nel ghiaccio più spesso, senza via d'uscita.

- Grazie per il complimento. - Rispose Blaise con un ghigno.

Gli occhi di Theodore brillarono di pazzia pura.

Di gelosia marcia.

Di lercia voglia omicida.

- Ci vediamo fuori. - Sibilò.

Guardò con i suoi occhi scuri Kath, nascosta e tremante alle spalle del suo migliore amico.

E provò un senso di rimorso.

Uscì dalla stanza, chiudendosi con violenza la porta alle spalle.

Con un ringhio a fondo gola si diresse nella sua stanza, aprendo con forza la porta e distruggendo tutto ciò che trovava sulla sua strada.

Ruppe tutto con forza.

Disseminando distruzione e desolazione.

Urlando contro la dura penetrazione della verità inculcata nel suo cervello e messa dinnanzi ai suoi occhi.

Draco lo guardò sull'uscio della porta, senza fare nulla.

Senza dire nulla.

Lo capiva.

Lo compiadiva.

Con un ultimo sguardo, Draco se ne andò.

Avvolto da un alone di dolore.

Avvolto dalla sua solita strafottenza.

Il suo solito disprezzo.

Senza conoscere il piano che il suo migliore amico aveva intenzione di mettere in scena.

****


Kath colpì con violenza Blaise, facendolo sobbalzare.

- Cosa diavolo ti è saltato in mente, scimmia ammaestrata? - Strillò la ragazzina col volto congestionato dal nervoso.

-  Volevo solamente vedere una cosa. - Disse Blaise oltraggiato.

- E che cosa, di grazia? - Sbraitò Kathelyne assordandolo.

- L'ho fatto per te, brutta mocciosa con ancora il moccio al naso! - Sibilò Blaise.

Kath lo colpì con un calcio nello stinco, facendolo urlare e saltellare per il dolore.

- Mi hai fatto male! - Strillò il ragazzo.

- Se volevo farti del bene ti regalavo una settimane ad Ibiza. - Sillabò Kathelyne con una smorfia.

- Volevo vedere s'era geloso, va bene? - Borbottò il ragazzo sedendosi.

- E dovevi per forza baciarmi? - Sbottò Kath con un diavolo per capello.

- Non ho la palla magica della Cooman. Come facevo a vedere se era geloso se non ti baciavo, capra! - Disse esasperato Blaise.

- Ah. - Disse Kath pensierosa.

- Quindi? - Borbottò poi.

- Quindi cosa? - Domandò Blaise ancora con una mano sullo stinco dolorante.

- E' GELOSO? - Strepitò la ragazzina impaziente.

- Ma non l'hai visto quant'era incazzato? - Disse Blaise scocciato da tanta infantilità.

- Oh, mi scusi vostra altezza. Secondo te io mi mettevo a guardare le sue reazioni trovandomi mezza nuda attaccata al muro da un coso alto un metro e ottanta? - Sbottò Kathelyne.

- Ma questi sono inutili dettagli. - Disse ovvio il ragazzo.

- Per te. Ma per me sono dettagli alquanto importanti. - Borbottò scocciata Kath.

- Posso farti una domanda? - Domandò improvvisamente la ragazzina.

- Dimmi. - Disse Blaise sempre dolorante.

- Ma tu non eri gay? - Disse esasperata la ragazza.

- Infatti. - Borbottò senza pensieri Blaise.

- ..... - Kath rimase senza parole e alquanto sorpresa?

- Te lo già detto. Theo non lo vuole ammettere ma io so' che gli piaci, quindi volevo vedere la sua reazione se ti avessi baciato. Comunque parliamo dell'altro piano. - Disse Blaise con espressione perfida.

- C'è un piano? - Domandò stupita Kath.

- Certo che c'è un piano, per le palle magiche della Cooman, sei ritardata? - Strepitò Blaise con un cipiglio severo.

- Sei ripetitivo. - Disse perfida la ragazza riferendosi alle palle della Cooman.

- Comunque, io aiuto te a conquistare Theodore e tu aiuti me a far mettere insieme la Granger e Dray... - Disse ridacchiando Blaise.

- Uhm... - Ci pensò su la ragazza.

- Si può fare. - Accettò poi stringendo la mano del moro.

- Il piano ha inizio. - Ridacchiò Blaise.

Infatti, il piano aveva finalmente inizio.

 

 

Angolo Autrice:

Son ritornata, vi sono mancata?

No? Grazie, molto gentili XD

Rosa di Cenere: Bene, tu ami la mia storia ed io amo te, incodizionatamente e assiduamente! Beh, sono felice che tu mi riempia di complimenti e che sono tutti sinceri ** Che dolce che sei, tessoro ** Sono felice che il capitolo precedente ti sia piaciuto. Ora la storia inizia a scaldarsi. Entrano in scena Draco ed Hermione, con i retroscena di Claire e Kath, con un Blaise rompi palle e un Theo sempre più geloso... ( Ps: Non mi ha dato fastidio il tuo commentare, anzi. Sono stata così felice che ho saltato dalla sedia, è stato un onore per me ) Spero che questo capitolo ti piaccia e che tu continua a seguirmi. Alla prossima, almeno spero.  baci

Charme: Tesssssssoro, sono sicura che anche se ti conoscessi meglio ti adorerei lo stesso U.U Il professor Piton e sempre Piton quindi lo vedremo prossimamente all'opera MuhauhahuaXD Sono felice di non liberarmi di te ** Spero che questo capitolo ti piaccia e che continua a seguirmi. Alla prossima, almeno spero. Baci.

stellabella: Non preoccuparti, sei troppo dolce e non scusarti! Sono felice che il chap ti sia piaciuto. Anch'io adoro Theodore ** Che posso farci hahahahah XD Spero che questo capitolo ti piaccia e che tu continua a seguirmi. Alla prossima, almeno spero. Baci.

blue_ice: Sono felice che il capitolo ti sia piaciuto!! Spero che anche questo ti piaccia, davvero. ( Gli sviluppi avverranno nel prossimo capitolo da come ho scritto nel chap. ) Spero continuerai a seguirmi. Alla prossima, almeno spero. Baci.

Panty96: Sono davvero ma davvero felice che il capitolo ti sia piaciuto. Addirittura? Che emozione.... Ti sei riletta tutta la storia... Avrai notato le gaffe che ho fatto hahahaah XD Nessuno capisce gli uomini, sono scimmie sconosciute che continuano a torturarci... AL ROGO! XDXD Spero che questo capitolo ti sia piaciuto, alla prossima, almeno spero. Baci!

_zafry_ : Grazie, ciccia. Sei un vero tesoro XD Visto? è molto più figa la mia divisa che quella dei Mangiamorte U.U Tzk... Nera... Troppo semplice hahahahaha XDXD Spero che questo capitolo ti piaccia e che tu continua a seguirmi. Alla prossima, almeno spero. Baci.

Sonoqui

 

 



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Capitolo 9
*** Capitolo 8 ***


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Capitolo 8 :

 

 

 

 

" Questo capitolo è dedicato a tutte le mie recensitrici che mi seguono assiduamente. Vi amo di cuore T.T "

 

 

 

Kathelyne prese Joenne per un braccio, trascinandola in un aula vuota.

La bionda alzò le mani al cielo, quasi impaurita dall'espressione maniaca della ragazza.

- Non sono lesbica. - Disse velocemente.

- Nemmeno io. - Disse Kath aggrottando le sopracciglia.

- E allora perchè mi hai trascinata in un aula vuota con un espressione da maniaca dipinta sul volto? - Balbettò Joe sospetta.

- Ho un piano. - Disse Kath strofinandosi le mani.

- Un piano? - Domandò stranita Joe.

Non ci stava capendo assolutamente nulla ed era molto strano visto che era abbastanza intelligente.

- Si, un piano. Bhuauhauhauhauhauhuhauhauha - Rise la ragazza dai capelli neri con espressione subdola.

- Mi fai paura. - Disse con aria schifata Joe.

- Dettagli. - La liquidò la ragazzina.

In quel momento, Kath, assomigliava a Draco Malfoy quando creava un piano per mettere nel sacco Harry Potter e il trio dei miracoli.

- Di quale piano parli? - Domandò cauta la bionda.

- Faremo accoppiare l'impossibile! - Strepitò Kath.

Un tuono fece tremare le fondamenta, facendo sobbalzare Joe e ridere sinistramente Kathelyne.

- Ma cosa sono questi, effetti speciali? E poi di chi parli? Cavalli? - Sbottò Joenne.

- Sì, sono effetti speciali ma tu mi rovini l'effetto. - Sbottò Kathelyne con una smorfia dipinta sul volto.

- Comunque, non parlo di cavalli. - Sussurrò sinistramente la ragazza.

- E di cosa? - Mormorò Joe.

- Di Malfoy e della Granger! - Urlò Kath ridendo come una psicopatica appena uscita dal San Mungo reparto speciale.

Un altro tuono fece sobbalzare Joe che guardò Kathelyne come se fosse pazza.

- Stai parlando di Draco ed Hermione? - Domandò con una smorfia.

- Non pronunciare i loro nomi! - Strepitò Kathelyne.

TUONO!

- Ma questa è scema? - Mormorò tra se' e se' Joenne.

- Oh, andiamo. E' divertente... - Borbottò Kathelyne.

- I tuoni non sono divertenti, e poi come fai a crearli? - Sbottò Joe con un tic nervoso al sopracciglio destro.

- Creazione di Tiri Vispi Weasley. - Disse con aria ovvia.

- Torniamo a noi. - Borbottò Joe.

- Ah, si, certo. Dovremmo far mettere insieme Draco ed Hermione. - Disse con un sorriso affabile la ragazza.

Un altro tuono.

- La smetti? - Sbraitò Joe.

- Non è colpa mia! Mi si è inceppato il telecip. - Sbottò Kathelyne prendendo un piccolo oggetto rotondo tra le mani dalla mantella che indossava.

Joe la vide giocarci vicino e i tuoni finalmente smisero di prodursi.

- Ah, sia fatta la volontà divina! - Disse Joe.

- Ascoltami bene. - Iniziò Kathelyne seriamente.

Joenne annuì, guardando l'amica curiosamente.

- Draco ed Hermione non si odiano. I dissapori del passato non sono spariti, lui l'ha ferita e lei ha ferito lui. Lei è una Mezzosangue e lui è un figlio di Mangiamorte. Ma questo non vuol dire che quei due non possano stare insieme. - Continuò Kath.

- Se continuano ad ascoltare i giudizi degli altri, i mormorii delle persone... Non potranno mai stare insieme. Dobbiamo fare in modo che uno si accorga dell'altro. Già si sono notati, ma dobbiamo far in modo di farli parlare civilmente e far scoprire ad entrambi che non solo il disprezzo e la boriosità oppure la secchionaggine ed odio ci sia in loro. - Sussurrò con occhi brillanti la ragazza.

- Il piano è questo... - Iniziò venendo ascoltata attentamente.

Gli occhi di Joe brillavano proprio come quelli di Kath.

Il piano sarebbe andato per il meglio.


***


Quando Kath entrò nella stanza di Draco lo trovò seduto sul suo letto, con una sigaretta tra le labbra e l'espressione lanconica.

- Ciao. - Mormorò imbarazzata, sedendosi sul suo letto di fortuna.

Draco borbottò qualcosa senza particolare significato, facendole un cenno col capo.

Kathelyne sospirò, chiudendo gli occhi, cercando di trattenere le lacrime.

- Devo parlarti. - Sussurrò improvvisamente.

Draco la guardò con i suoi occhi grigi, stupito dal tono cupo e lugubre di quella ragazzina così esuberante.

- Mia madre è morta quando io avevo solamente sei anni... - Iniziò Kath con occhi bassi.

Draco si sedette sul suo letto, guardando il pavimento sotto i suoi piedi.

Senza proferir parola.

- Le volevo molto bene, fin troppo, forse. - Sussurrò la ragazzina.

- Uno scontro tra poliziotti Babbani le è costata la vita, ma non per questo odio la loro razza. - Disse guardandolo negli occhi.

- Mio padre col tempo è cambiato. Non riesco a riconoscerlo e forse mai lo farò. E' tutta colpa sua, sai? - Mormorò Kathelyne con voce rotta.

- Colpa sua? - Domandò in un sussurro Draco.

- E' lui il capo degli Illuministi. - Balbettò la ragazzina.

Draco sbarrò gli occhi, alzandosi di scatto.

La fissò e vide in lei una donna invecchiata per il dolore.

- Era lui la mia unica ragione di vita... Ma si è trasformato in un mostro che uccide senza pietà. - Sussurrò la ragazza con alcune lacrime a rigarle le gote.

Sembrava così dolce.

Theodore, nascosto vicino allo stipite della porta, ascoltò straziato il racconto di quella piccola e docile bambina.

- Ti sto raccontando questo per una sola ragione... - Disse con forza nella voce, asciugandosi con il dorso della mano le lacrime.

- Non tutti rispecchiamo ciò che sono stati i nostri genitori. Non dobbiamo seguire un ideale solamente perchè ci è imposto. Noi siamo diversi, siamo noi gli artefici del nostro destino. - Mormorò la ragazza guardandolo intensamente negli occhi.

- Puoi cambiare, Draco. Puoi essere te stesso senza aver nessuna paura. Puoi avere ciò che vuoi senza nessuna ritorsione. So' che puoi farcela, perchè infondo siamo molto simili. - Sussurrò la ragazza.

Draco sgranò gli occhi.

Puoi avere ciò che vuoi senza nessuna ritorsione.

- Fallo per tua madre, che ha lottato per salvare quel pezzo d'anima che regna dentro te. Fallo per i tuoi amici, che giorno dopo giorno ti stanno accanto. Fallo per te, per quel futuro che tanto desideri. - Disse Kath dolcemente.

Con lentezza si alzò e depositando un piccolo bacio sulla guancia del ragazzo se ne andò, lasciandolo solo con i suoi pensieri.

Solo con le sue riflessioni.

Solo con il suo dolore.


****


Kathelyne, arrivata in quel bagno abbandonato, si lasciò trasportare dalle lacrime.

Un gemito le squassò le membra, senza che lei potesse evitarlo.

Cosa se ne faceva del proprio cognome quando non poteva avere l'amore che desiderava?

Hermione uscì da uno dei cubicoli del bagno di Mirtilla Malcontenta e guardò tristemente quella ragazzina piangere a dirotto.

Si accomodò di fianco alla ragazza, senza fiatare.

Cos'era la vita quando desideri ardentemente la morte?

Con una mano, Kath, cercò quella della Granger, per poi stringerla forte.

In cerca di conforto.

- Ho dovuto farlo. - Mormorò Kathelyne.

Hermione la guardò, senza capire.

- L'ho fatto per voi... - Singhiozzò la ragazza.

La Granger sgranò gli occhi, guardando quella bambina sfogare quel dolore ineccepibile.

- Solamente per voi. - Sussurrò Kath lasciandosi cullare da quel pianto liberatorio.

Hermione la strinse a se', cullandola dolcemente.

Senza capire.

Senza far nulla se non assistere alla totale distruzione.

 

Angolo Autrice:

Ma cosa mi è preso in questo capitolo T.T

Non è un granchè, quindi non menatemi T.T Please T.T

Panty96: Beh, anch'io al posto di Kath sarei stata ferma e mi sarei fatta palpare alla bella e meglio XDXD Nuoo, non voglio sconvolgere i paring anche se non sono ancora effettivi. Sì, Theuccio è geloso U.U Beh, se è come te siete fortunati entrambi U.U E' così bello fare il cupido ** Troppo gentile, spero che anche questo capitolo ti piaccia e che tu continua a seguirmi. Alla prossima, almeno spero. Baci.

Books: Troppo gentile, ma troppo troppo gentile. Spero che anche questo capitolo sia alla tua altezza e che tu continua a seguirmi. Alla prossima, almeno spero. Baci.

Rosa di Cenere: Tu mi fai troppi complimenti, mi farai arrossire e prendere un infarto un giorno di questi XD Sono felice che i personaggi siano apprezzati ** Beh, anch'io sono diversa da tutti i personaggi T.T Sono una grassona con i capelli corti e le tette grandi T.T Maledetta me e maledetta mia madre T.T Non preoccuparti, anch'io ho un ossessione per Draco e nel prossimo capitolo e gli altri saranno incentrati su di lui ed Hermione U.U Spero che questo capitolo non ti abbia deluso, davvero :-( Alla prossima, almeno spero. Baci.

_zafry_: Hahahha, spero che me la regali davvero la settimana ad Ibiza, ne ho bisogno XDXDXD Sono felice che il capitolo precedente ti sia piaciuto, spero che questo non ti deluda :-( Alla prossima, almeno spero. Baci.

blu_ice: Ehhhh, vedrai che paring che ci sarà ** Però dovrò mettere nelle avvertenze che ci sarà una relazione Gay ** Quanto adoro i Gay non puoi saperlo ** Vabbè, scusa lo sclero. Spero che questo capitolo ti piaccia almeno un po. Alla prossima, almeno spero. Baci.

Charme: Ma ciao!! Sono felice che il capitolo ti sia piaciuto ( Non preoccuparti che nessuno ci ha capito nulla XDXD ) Spero che tu continua a seguirmi e che questo capitolo non ti abbia deluso. Alla prossima, almeno spero. Baci.

Sonoqui

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Capitolo 10
*** Capitolo 9 ***


Capitolo 9 :

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Kathelyne guardò senza particolare espressione la sua immagine riflessa nello specchio.

Sembrava una battona.

- Blaise Andrew Jhonatan Zabini! - Sbraitò con uno strano tic all'occhio sinistro.

Una risata malefica si sentì dalla stanza che sembrò tremare sotto la potenza di tanta perfidia.

- Non metterò mai questo vestito! - Ululò oltraggiata.

- Esci, fammi un po vedere. - Borbottò Blaise.

Kath sentì alcune distinte frasi che dicevano " E' un cesso, non sono mica il Chirurgo Magico che posso farla diventare Miss sorriso smagliante. " Oppure "Maledetta mocciosa col moccio al naso, sta contestando le scelte del maestro, dovrò punirla col fustino che Tiger usa per sadomadizzare Goyle. "

- Ma che schifo! - Sbottò la ragazza materializzandosi improvvisamente nella stanza.

Erano nuovamente nella stanza che Kath usava tipo toilette e Blaise, proprio come aveva promesso, aveva deciso ch'era il momento migliore per modificare il suo look e renderla sensazionale.

- Cosa fa schifo? Tu? Beh, più di questo non... - Iniziò venendo immediatamente interrotto.

- No! Fa schifo ciò che hai detto! Tiger sadomizza Goyle? - Domandò con un incarnato verdognolo Kathelyne.

Blaise si accese una sigaretta con mosse studiate, annuendo dispiaciuto.

- Da quel momento sono rimasto traumatizzato. Non ho più voluto restare nella stanza con loro e appena vedevo un frustino me la davo a gambe. - Ammise con occhi lucidi.

- Povero cucciolo, fatti abbracciare. - Disse Kath abbracciandolo di slancio e facendolo quasi cadere all'indietro.

- Comincio ad odiarti. - Sibilò Blaise togliendosela di dosso.

- Io ti odio già da tempo. - Ridacchiò Kath.

- Vorrei metterti un piede di Tiger in bocca e farti affogare con la sua puzza. - Sbuffò il ragazzo fermandosi al centro della stanza e guardandola impensierito.

Kathelyne indossava un vestito rosso fuoco che strizzava le sue curve con perversione quasi libidinosa.

I capelli neri erano stati raccolti in una crocchia elegante e gli occhi blu truccati pesantemente.

- Hai ragione, sembri una pu... Bambola gonfiabile mal riuscita. - Disse Blaise con un sospiro.

- Visto? E poi il ballo è per i deceduti in guerra, non posso mica presentarmi come se stessi andando ad una festa per porci che non vedono una donna dal 1829. - Sbottò con poca finezza la ragazzina.

- Per tutti i maiali della Siberia, cosa diavolo hai in testa, il cerume delle orecchie di Morgana? - Disse Blaise stufo dei suoi continui lamenti.

- Non ci sono maiali in Siberia, almeno credo. - Disse pensosa Kathelyne.

- Oh, sta zitta. - Disse Blaise avvicinandosi al corpo della ragazzina.

Con un incantesimo modificò il colore del vestito, facendolo bianco.

Si inginocchiò al suo fianco e strappò la manica che le copriva un braccio esile, mettendolo sul seno scoperto e fermandolo con una spilla antica ch'era appartenuta alla sua famiglia.

Con un incantesimo allungo il vestito, facendolo ricadere lento e sinuoso sulle gambe ossunte.

Mise alcune stecche sul busto, trasformando quella fascia in un corpetto.

Allontanandosi guardò il suo capolavoro, restandone sorprendentemente soddisfatto.

- Perfetto, ora passiamo all'acconciatura e al trucco. - Sussurrò avvicinandosi nuovamente al viso di Kath.

Le struccò gli occhi e le labbra, lasciandola al naturale.

I capelli li rilasciò cadere come un dolce e manto di seta sulle spalle scoperte.

- Fatto! - Strillò eccitato.

Come una checca isterica cominciò a saltellare per tutta la stanza, orgoglioso di se stesso.

- Bhuauhauhaauhahuuhahuauhauhauhauhauhauh! - Rise come il professor Allock dopo aver visto una sua foto autografata.

Kathelyne spinse un piccolo bottoncino rosso su un piccolo telecomando che aveva tra le mani.

Aveva registrato la sua risata.

Blaise si fermò e la vide giocherellare vicino a quel piccolo coso che non sapeva cos'era.

- Cosa fai? - Domandò curioso.

 - Il professor Piton mi ha dato il compito di allestire la Sala Comune dei Serpeverde per Natale e mi attrezzo. - Disse ovvia.

- Fammi ascoltare. - Disse Blaise.

Kath premette un bottoncino verde, ed una risata metallica che andava ad intermittenza si espanse per la stanza.

Invece di Oh-Oh, il segno di riconoscimento di Babbo Natale, la voce rideva.

- Ma è geniale! - Strepitò Blaise.

- Esatto. - Disse Kathelyne ridendo perfidamente.

Beh, svegliarsi la mattina e dirigersi verso la Sala Comune con una melodia che faceva così : Bahau-bauh-bahu non era il massimo.

Theodore aprì la porta, ritrovandosi dinnanzi ad una scena da brivido.

Lei se ne stava lì, stupenda avvolta nel suo abito bianco, di fianco a Blaise che ridacchiava.

Una melodia era intonata nella stanza e tutto ciò era terribilmente spaventoso.

Bahu-bahu-bauh...

- Ma non era Oh-Oh? - Domandò sconvolto.

I due si girarono all'unisono e lo guardarono come se avesse un gabinetto al posto del viso.

- Ma perchè stai sempre nei dormitori femminili? - Domandò scocciato Blaise.

Aveva fatto tanta fatica per rendere Kath irresistibile e quello gli rovinava tutto!!

- E tu perchè ci sei? - Domandò Theo ad occhi assottigliati.

- Sono gay ed aiuto Kath con il vestito per il ballo. - Disse fiero Blaise.

- Ah... ehm... Beh... Io non sono gay e non aiuto Kath per il ballo ma... Ho un amante segreta. - Disse Theo buttando la bomba improvvisamente.

Kath quasi si strozzò con la sua saliva, tossendo ripetutamente.

Blaise strabuzzò gli occhi, guardandolo come se fosse pazzo.

- TU COSA? - Gridarono all'unisono.

Ecco, forse non era il caso di dire quella cosa...

Non era proprio il caso...

 

 

 

Angolo Autrice:

Il capitolo fa schifo, io faccio schifo e il mondo fa schifo. Pardon ma vado di fretta e non posso rispondere alle vostre meravigliose recensioni. Spero di non avervi deluso. Vi amo T.T

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Capitolo 11
*** Capitolo 10 ***


Capitolo 10 :

 

 

 

 

 

" L'ultimo nemico che verrà sconfitto è la morte "

 

 

 

 

 

 

 

Buio.

Il buio circondava ogni cosa.

Inghiottiva ciò che incontrava sulla sua strada, rendendo impossibile una visione approssimativa di ciò che stava per succedere.

Un uomo apparve improvvisamente.

Il suo corpo era coperto da un lungo mantello nero e bianco e la sua maschera brillava cupa al cielo oscuro.

Un sorriso, coperto, era allargato sul suo viso.

Subdolo.

Malefico.

Straziante.

Doloroso.

Camminava sicuro di se, non lasciando trasparire tentennamenti nei suoi movimenti.

Bacchetta alla mano, occhio sicuro e attento ad ogni cosa fuori dalla norma.

Era pronto per uccidere.

Un cigolio prodotto da un cancello aperto venne coperto dal frastuono di un tuono che fece tremare i bambini all'interno della casa.

L'uomo nero stava arrivando.

Avanzò, sinistro e lugubre.

Come se stesse seguendo una processione e dentro se sentisse i rintocchi della morte vicina.

La porta d'ingresso saltò in aria, coprendo di detriti il salone adiacente alla cucina.

Non si fermò dinnanzi a nulla.

Nemmeno davanti agli occhi innocenti di due bambini che lo fissarono impauriti.

Sorrideva ironico dinnanzi ad ogni ostacolo, disprezzando persino il loro respiro che tolse senza nessun preambolo.

Kathelyne King apparve improvvisamente, con un pop di materializzazione congiunta.

Due occhi grigi fissavano lo scempio che ancora doveva concludersi.

Due occhi blu fissavano la luna tingersi lentamente di rosso.

Inevitabilmente.

Era distruzione.

Completa desolazione.

Assoluta morte e dolce morte.

Draco Malfoy inclinò il capo, guardando con salente nausea ciò che stava succedendo.

Non aveva bisogno di prove, aveva creduto a Kath dal primo momento che aveva raccontato il suo passato.

La capiva.

Sapeva cosa provava.

Ad essere il figlio di un assassino.

A non essere amati per una causa troppo grande per essere mantenuta.

Come una misera promessa di fedeltà.

Essere buttati tra le fauci di un psicopatico con manie d'omicidio non era il massimo.

Sapeva cosa provava.

Lo aveva provato lui stesso quando suo padre gli aveva detto di dover diventare un seguace dell'Oscuro Signore.

E quando aveva visto lo stesso sentimento provato anni, prima negli occhi di una ragazzina undicenne, aveva deciso.

Non avrebbe permesso che lei avesse avuto il suo stesso destino.

Avrebbe donato a lei una vera famiglia.

Prendendosi senza particolare motivo cura di quel piccolo essere dal sorriso sempre perenne.



***



- Professor Silente, io e Joenne Smith volevamo illustragli un idea alquanto efficace anche se drastica. - Disse Harry nervoso.

Quel pomeriggio aveva parlato con quella ragazzina dai capelli biondi ed era rimasto sorpreso da quanto avessero in comune.

Essere offuscati dalla propria fama, invece che dalla propria essenza.

L'essere soli per una famiglia assiduamente assente.

Nascondere i sentimenti per non lasciare agli altri la possibilità di intuire le proprie debolezze.

Lei gli aveva parlato e aveva spiegato ciò che provava.

I suoi sentimenti.

Le sue idee.

E quel piano balzano che avrebbe portato distruzione nella vita della sua migliore amica.

- Mi dica, Signor Potter. - Disse divertito Albus Silente.

- Lavoro di gruppo. - Disse semplicemente Joe.

La faccia di Silente rimase impassibile, anche se un sorrisino divertito e un espressione di compatimento erano apparsi sul suo viso.

- Serpeverde e Grifondoro. Tassorosso e Corvonero. - Disse un Harry gemente.

Quell'idea lo disturbava incredibilmente.

Lavorare a stretto contatto con quelle Serpi sarebbe stata una tortura.

- Capisco, e a cosa devo questa improvvisa idea? - Domandò interessato.

- Vogliamo far collaborare i vari dormitori. Lo ammetto, io sono il primo a non andare d'accordo con i Serpeverde, ma con la guerra imminente dobbiamo essere più uniti che mai. Vorrei avere una specie di rapporto con loro e far capire il significato dell'amore e dell'amicizia a chi non ha avuto possibilità di conoscerli. - Disse Harry tutto d'un fiato.

La sua espressione schifata diceva tutto il contrario.

Già pensava ad atroci torture a cui sottoporre i suoi nemici.

- Bene, visto che avete questa insana voglia di far amicizia con i Serpeverde mi è venuta un idea molto interessante. Trasferiremo i Corvonero e i Tassorosso nel dormitorio allargato dei Grifondoro e i Serpeverde e i Grifondoro nel dormitorio allargato dei Corvonero. così potrete far un ottima amicizia. - Disse con faccia angelica il Preside.

Harry ringhiò, Joe cadde dalla sedia e Fanny arruffò le sue bellissime piume rosse e dorate.

Idea molto interessante?

Maledetto cannato che fumava Hashish dalla mattina alla sera!

Quella volta molte morti si sarebbero viste alla famosa scuola di magia e stregoneria di Hogwarts.

Morti date dall'insano divertimento del preside più sadico di Hogwarts e l'idea idiota del bambino che è sopravvissuto.

Ottimo, sarebbe morto per trucidamento di massa, pensò un Harry impaurito.

Ma il destino aveva altri progetti per loro.

 

 

 

 

Angolo Autrice:

Sono stata assente per un po... Che dite, mi sono fatta perdonare con questo capitolo? **

Panty96: Ciao!! Scusa... Non lo farò più hahahahahahaah XDXD Sono felice che il capitolo precedente ti sia piaciuto, troppo gentile tesoro :-) Hahahaha, Theo è come ogni uomo sulla faccia della terra, un idiota XD HAHAHAHAHA XD Basta Hahahahah. Spero che questo capitolo ti piaccia e che tu continui a seguirmi. Alla prossima, almeno spero. Baci.

Rosa di cenere : Tessssssssssssssoro ** Sono felice che il capitolo ti sia piaciuto ** Troppo gentile U.U Spero che questo capitolo ti piaccia e che tu continui a seguirmi. Alla prossima, almeno spero. Baci.

_zafry_ : Grazie, sei davvero gentile a risollevarmi il morale e ci sei riuscita perfettamente. Te ne sono grata Hahahahaah XDXD Spero che questo capitolo ti piaccia e che sia di tuo gradimento. Alla prossima, almeno spero. Baci.

Lightofmyeyes: Sono felice che la mia storia ti piaccia O.O E mi basta questa recensione, perchè mi ha reso veramente felice. La tua recensione è bellissima e grazie davvero. Spero che continuerai a seguirmi ( Ho letto la tua storia : ma già lo sai, vero? U.U Con tutte le recensioni che ti ho lasciato U.U ) Spero che questo chap ti piaccia. Alla prossima, almeno spero. Baci.

Sonoquiiiiiiiiiiiiiii ( Sempre quiiiiiiiiiiiii ) ( Solo quiiiiiiiiiiiiiiiiii )

-.- BASTA -.- HAHAHAHAAHAH ( ? ) 

( Ho fumato anch'io erba hahahahaha ) 


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Capitolo 12
*** Capitolo 11 ***


Capitolo 11 :

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

- Venere son io... Meravigliosa venere per teeeeeeeeeeeeeee - Cantò Blaise nella doccia.

Si massaggiava con il bagnoschiuma a fragola e intanto stonava in quella performance sonora.

Draco, nella stanza, ascoltava il tutto schifato.

Un biondissimo sopracciglio era saettato sul suo viso chiaro, chiaro segno di disgusto misto a comprensione.

Theodore, seduto sul suo letto a gambe incrociate, guardava con occhi assottigliati il libro che stava leggendo.

Almeno che cercava di leggere.

Tiger e Golye, invece, leggevano fumetti porno con interesse malcelato.

Più che leggere, però, guardavano le immagini con espressione libidinosa.

Jeremia, seguiva il suo padrone, canticchiando a bassa voce con tono melodioso.

Nel mentre aggiustava il casino che c'era nella stanza.

Tipico di una casalinga frustrata.

Kathelyne fissava tutto ciò con espressione incredula.

- VENERE SON IOOOOOOOOOOOOOOOOO, MERAVIGLIOSA VENERE PER TEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE. - Ululò Blaise dal bagno.

- E cazzo! Abbiamo capito che sei Venere! Per tutti gli esorcisti della Gran Bretagna! - Strillò Theo come una checca isterica.

Un ragazzino interruppe quel momento magico, fiondandosi nella stanza dei quattro.

- Professor Piton in arrivo, codice rosso, QUESTA NON E' UN ESERCITAZIONE! - Urlò impaurito.

Blaise uscì immediatamente dalla doccia, infilandosi un asciugamano nella vita ed entrando trafelato nella stanza.

Draco si alzò con un colpo di reni dal suo letto e con un paio di incantesimi trasformò la stanza in un cesso megalattico.

Com'era prima dell'arrivo dei mocciosi.

Prese Jeremia, Adrian e Ceaser come sacchi di patate e li buttò fuori al corridoio dove loro si rifugiarono nelle stanze dal preside stabilite.

Prese Kath per un braccio e la buttò sotto al letto, dove la ragazza trovò sostanza identificabili.

Un ticchettio sinistro si udì come se il pendolare della morte fosse vicino.

Il dormitorio maschile cominciò a starnazzare, urlare e giocare.

Come se non stesse succedendo niente.

Blaise si mise velocemente le mutande, cinguettando e sudando freddo nello stesso momento.

La porta della loro stanza si aprì con un sinistro tonfo e il buon e vecchio professor Piton si guardò attorno con i suoi occhi nero come l'onice.

Alcuni dicevano che aveva una relazione segreta con Pomona Sprite e che insieme coltivassero piantine per poi fumarsele insieme a quel cannato di Silente.

Tutto sembrava nella norma, per quanto normale potesse essere la stanza di maghi diciassettenni.

Le mutande di ognuno di loro erano buttate a casaccio sul terreno, insieme ad asciugamani sporchi, vestiti sudati e mal odoranti ed altre sostanza non identificabili.

Tiger e Golye leggevano con espressione ebete fumetti porno, Draco guardava inespressivo il soffitto, Blaise fischiettava mettendo il deodorante sotto le ascelle e Theodore leggeva.

Gli occhi di Piton scattarono verso il letto di Draco, che sembrò muoversi come se fosse animato di vita propria.

- Cosa c'è sotto il letto? - Domandò sospettoso.

Draco sbiancò, Blaise si affogò con il proprio sudore, Theodore fece cadere il libro che aveva tra le mani e Tiger e Goyle scapparono urlanti fuori dalla stanza.

Gli occhi freddi del professore scattarono sui presenti della stanza che sorrisero falsamente.

Erano nella merda fino al collo.

- Venere son io? - Sussurrò Blaise per sdrammatizzare la situazione.

Draco ringhiò, Theodore cadde dal letto e Piton lo guardò con espressione feroce.

- Professore, noi abbiamo una spiegazione logica. - Disse Theodore cercando di trovare velocemente una vera spiegazione logica.

Un gatto rossiccio, dalle zampe storte e il muso schiacciato uscì fuori dal letto.

Era uguale a tutto e per tutto al gatto della Granger, grattacici o una cosa del genere.

- Quello è il gatto della Granger, oppure sbaglio? - Domandò sospettoso il professor Piton.

I tre si guardarono sorpresi.

Kathelyne aveva trasfigurato il pupazzo che Pansy aveva regalato a Draco?

- Ecco professore, volevamo fare uno scherzo alla Granger. Le avremmo solamente messo un po d'ansia addosso e poi gliela avremo ridato... - Disse Theodore che aveva capito il gioco di Kath.

Piton sospirò, sorridendo sotto i baffi.

- D'accordo, non riferirò nulla al professor Silente, ma ridate quel gattaccio alla signorina-so-tutto-io. - Disse Piton magnanimo.

I ragazzi sorrisero, annuendo.

- Quasi dimenticavo, voi tre siete richiamati dal preside, deve parlarvi. Ci vediamo fra dieci minuti, rendetevi presentabile. - Mormorò prima di uscire.

I ragazzi sospirarono, rilassandosi improvvisamente.

Kath uscì lentamente da sotto il letto, ricoperta da una sostanza verde forforescente e polvere.

Draco le sorrise, non il suo solito ghigno, ma un vero sorriso che sciolse la ragazza.

Blaise cercò di abbracciarla ma Theo fu più veloce.

Con un colpo di fianchi lo sbatte' addosso a Draco e abbracciò di slancio Kathelyne facendola poi girare in tondo.

- Formidabile! - Strillò il ragazzo.

Kathelyne rise, abbracciandolo poi forte.

- Come hai fatto? - Domandò Theo rosso in viso posandola delicatamente a terra.

- Beh, da quando sono iniziate le selezioni per il Quidditch ho avuto più tempo per me stessa, per caso ho trovato i tuoi libri sparsi sul pavimento e ho trovato quelle di trasfigurazione avanzata. - Disse semplicemente Kath.

- VENERE SON IOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO... MERAVIGLIOSA VENERE PER TEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE... - Urlò felice Blaise.

I tre lo guardarono schifato, come se fosse un enorme scarafaggio da eliminare con una scarpata...

***


Quando i tre entrarono nella stanza circolare del preside, trovarono già il trio dei miracoli.

- Non siamo stati noi. - Dissero all'unisono Draco, Theo e Blaise.

Il canna... il grandissimo e potentissimo preside Silente sorrise, facendoli accomodare con un gentile cenno della mano.

- Un anonimo ha avuto un idea geniale che ho approvato con molto entusiasmo... - Iniziò con tono accondiscendente.

Harry sbiancò, cominciando a fischiettare e guardare il soffitto con occhi interessati.

Gli occhi di Draco si assottigliarono e guardarono i presenti come se ognuno di loro potesse essere un possibile killer.

- Convertiremo la legge di Hogwarts. Le Serpi e i Grifoni coabiteranno nel dormitorio allargato dei Corvi. Studieranno insieme e parteciperanno ad ogni lezione insieme. Sarete come pappa e ciccia, culo e camicia, mamma orso e il suo amante, riccioli d'oro e cappuccetto rosso... Insomma starete insieme. - Disse Silente.

Tutti quanti sbiancarono.

Non tanto per i paragoni ma per l'idea in generale.

Il vecchio cannato pretendeva che le due fazioni che si odiavano dai tempi dei tempi, dai loro santissimi fondatori, diventassero carini e coccolosi?

Ma vaffan... zanzara, pensarono all'unisono i ragazzi.

 

 

 

Angolo Autrice:

Venere son ioooooooooooooooooooo, meravigliosa venere per teeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee hahahaahhaah XDXD

Amori miei, ma oggi quanto posso esser felice? Ho passato cinque bellissimi giorni in ospedale che non potrò mai dimenticare, specie il ragazzo di colore, mio vicino di barella, che sembrava morente hahahaahahahaha XDXDXD 

Rosa di cenere : Tesssssssssssssoro ** Sei qui, finalmente quiiii ** Sono felice che il chap ti sia piaciuto, sei troppo gentile XD Così mi farai arrossire, ragazzaccia °\\\° Spero che questo capitolo sia alla tua altezza, tesssoro. Alla prossima, almeno spero. Baci.

blue_ice: Beh, felice che il colloquio ti abbia fatto ridere XDXD Spero che questo capitolo ti piaccia e che tu continua a seguirmi. Alla prossima, almeno spero. Baci.

_zafry_ : Arielllll ( d'ora in poi ti chiamerò così U.U ) Beh, non puoi più salvarli perchè sono stecchiti U.U Beh, felice che ami sta coppia... bhauuhauhauhauhauhauhauhauhauha, quanto sono perfida? Dimmelo? hahahahahahahahahahahah XD Scusa XD Spero che questo capitolo ti piaccia e che tu continua a seguirmi. Alla prossima, almeno spero. Baci.

Panty96: Beh, tutte le prof fumano Hashish prima di venire in classe U.U La mia era dedita all'erba U.U Hahahahahaha, spero che questo capitolo ti piaccia e che tu continua a seguirmi. Alla prossima, almeno spero. baci.

Charme: Ciao! Non preoccuparti, io sono sempre qui che ti aspetto U.U Sono felice che ti piacciano i miei continui scambi di personalità XDXD Spero che questo capitolo ti piaccia almeno un po. Alla prossima, almeno spero. Baci.

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Capitolo 13
*** Capitolo 12 ***


Capitolo 12

 

 

 

 

 

 

 

 

Morti.

Gli studenti della prestigiosa scuola di magia e stregoneria di Hogwarts sembravano morti apparenti.

Camminavano come zombie tra i corridoi, mangiavano a malapena e ringhiavano invece di parlare civilmente come persone complete di intelletto.

Harry Potter, anonimo in fuga, non si era più visto dopo il tentato omicidio da parte di Draco Malfoy.

Hermione Granger era stata avvistata di sfuggita in biblioteca, ma anch'essa si era data alla fuga con i suoi migliori amici.

Blaise Zabini era stato visto con un occhio nero, testimone della ira dell'amico.

Theodore Nott girava con Tiger e Goyle a seguito e le sue occhiate sospette indicavano la sua ansia di essere preso da qualcuno alla sprovvista.

Girava voce che la sua amante segreta fosse psicopatica come Gilderoy Allock.

Il preside Silente, oppure il vecchiaccio cannato, quella mattina del due Dicembre aveva tenuto un discorso.

Un discorso che resentava la follia.

Le Serpi avevano tentato l'omicido di massa mentre i Grifondoro avevano tentato il suicido di massa.

Accentuando le diversità tra i Dormitori.

Quel due Dicembre ci sarebbero stati i traslochi. 

Il Professor Vitius insieme alla professoressa Mcgranitt avevano modificato i Dormitori una meraviglia, tappezzandoli con i colori di entrambe le case.

Creando un piccolo salottino dove si sarebbero riuniti i due Dormitori, le stanze che avrebbero condiviso insieme e vari spazi che avrebbero permesso un occulto di un cadavere.

Entrando in quella bellissima Sala Comune che avevano ribattezzato : Sergrifo, rimasero sorpresi da tale accoglienza e calore.

- E' un cesso. - Disse Draco osservando tutto con occhio cinico.

- Ma dai, sempre così scontroso sei... E' carino secondo me. - Cinguettò Kathelyne.

Blaise gli diede man forte sorridendo ed illuminando il resto della sala con i suoi scintillanti denti.

Tiger e Golye fecero un verso che sembrava approvare le parole della bambina.

- Infondo ha ragione. - Disse Pansy Parkinson con uno sbruffo.

Theodore fece qualche passo avanti ed ignorando i Grifoni che lo fucilarono con uno sguardo rivolse la sua attenzione alle Serpi.

- La provo del fuoco non è terminata, i primini alloggeranno con quelli del settimo nonostante ci siano anche i nostri avversari. Faranno ciò che facevano prima e non voglio sentire lamentele. - Disse serio.

Un gemito collettivo proveniente dagli undicenni fece sorridere ai ragazzi del settimo.

- Cos'è la prova del fuoco? - Domandò Joe curiosa.

- Cazzi nostri. - Mugugnò Draco.

Kath gli prese la mano, sorridendogli tranquillamente.

Draco si rilassò sotto gli occhi sorpresi di Harry, Ron ed Hermione.

Sembrava quasi aver ubbidito ad un sordo invito ad essere docile.

- Blaise, c'è un biglietto attaccato vicino alla bacheca degli avvisi, leggilo. - Ordinò Draco.

- Parola d'ordine? - Disse oltraggiato il moro.

- Livido? - Sghignazzò la Serpe bionda.

- Bahuuuuuuhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh - Urlò Blaise nascondendosi dietro Harry che sbarrò improvvisamente gli occhi.

- Tu sei l'eroe del mondo magico, salvami! - Strepitò il moro con un visibile occhio nero.

Harry si girò, lo prese tra le braccia...

Tutto ciò successe nella mente di Blaise che guardò terrorizzato il suo migliore amico.

- La parola d'ordine è per piacere. - Disse Blaise incrociando le braccia sotto al petto.

Onestamente quella situazione a lui non dispiaceva per nulla...

Poteva stare con Harry senza risultare uno stolker... Alquanto allettante come idea.

- D'accordo, per piacere. - Sbuffò Draco.

Blaise si diresse verso la bacheca degli annunci e prendendo il bigliettino tra le dita per poco non represse un urlo di gioia.

- Sono i nomi delle persone che condivideranno le stanze. - Disse controllandosi.

- Dammi qua. - Grugnì Draco strappandogli il foglio dalle mani e sbiancando ad ogni riga letta.

- Questa è la volta buona che stramazza al suolo e non si rialza. - Ridacchiò Ron.

- Tiger, Goyle... uccidete. - Sussurrò cupo Draco.

I due bestioni si girarono con un ghigno nella direzione dei Grifoni che indietreggiarono insieme.

Scricchiolarono sinistramente le nocche, guardando con ferocia malcelata i loro avversari.

- Tiger, Goyle... state fermi. - Borbottò Kath guardandoli con occhi incendiati.

Un sospiro collettivo fece rilassare i Grifondoro che guardarono riconoscenti la piccina.

Kathelyne strappò il foglietto dalle mani di Draco, leggendo poi ad alta voce.

- Draco Lucius Malfoy, Blaise Andrew Jhonatan Zabini, Theodore Orion Nott e Vincent Tiger e Gregory Goyle faranno coppia con Harry James Potter, Neville Paciock, Ronald Arthur Weasley, Seamus Finnigan e Dean Thomas. - Iniziò facendo urlare e sbiancare i nominati.

Continuò, facendo stramazzare al suolo alcuni primini e altri del secondo e settimo anno.

Arrivando poi al Dormitorio femminile.

- Hermione Jane Granger, Lavanda Brown, Calì Patil e Joyne Parker faranno coppia con Pansy Parkinson, Daphne Greengass, Millicent Bulstrode ed Eloise Midgen* - Continuò facendo quasi affogare le nominate.

- Kathelyne King, Claire Taylor, Aalyaah Hughes, Aghata Walker e Alisha Green faranno coppia con Joenne Smith, Alice Martin, Alexus Lee, Carlene Adams e Dione Holmes. - Finì finalmente quest'ultima.

- Non ammazzatevi nel sonno, non avvelenatevi e non bruciate il letto del compagno. Le cinture vengono messe nella categoria " non ammazzatevi " come tutti gli oggetti contundenti. - Disse Kath con un sopracciglio alzato.

- Così ci togli tutto il divertimento. - Disse Draco.

- E poi che sei, mia madre? - Sbottò Theodore incrociando le braccia sotto al petto.

- Io coabiterò con voi, dimenticate? Quindi prendete le valigie e andate nella vostra stanza senza fiatare. - Sibilò Kath a bassa voce.

I ragazzi la seguirono e rimasero sorpresi dinnanzi ad una stanza immensa.

Una parte era tappezzata di verde e argento proprio come i letti a baldacchino e dall'altra rossa ed oro.

Una finestra immensa regnava sulla sinistra e mostrava le stelle e la luna perlacea che illuminava il buio animo di chi piangeva di nascosto.

- Ohhhhhhhhhhhhhh, si vedono le stelle, Dray! - Cinguettò Blaise fiondandosi vicino alla finestra e osservando eccitato il cielo.

- Non fateci caso, ha avuto un trauma da piccolo... - Sussurrò Kath verso Harry che sorrise dolcemente.

- Questa è sparta. - Sussurrò piangente Ronald Weasley.

Dean gli diede qualche pacca su una spalla, sospirando.

- Questo sarà l'inferno che perirà sotto le fiamme di noi poveri peccatori. - Mormorò Neville.

- Uccidetemi. - Mormorò Harry.

- Trucidatemi. - Sibilò Draco.

- Linciatemi. - Mormorò Theodore.

- E' finitela, cazzo. - Sbottò Kathelyne.

- Sì, signora. - Dissero all'unisono.

 

 

****

 

 

 

Morte e dolore.

Lacrime e sangue.

Un grido squarciò la tranquillità della notte.

Una musica sinistra risuonò atroce tra quelle mura cupa e tetre.

Il corpo di una donna si accasciò al suolo, senza vita.

Gli occhi di un blu notte sembravano vuoti.

Alexandra Breanne Zabini era deceduta sotto un incantesimo oscuro.

Colpa della crudeltà di un uomo ferito.

E le colpe di quell'omicidio sarebbero ricadute non solo su di lui.

Ma anche sulla sua piccola bambina che ignara sorrideva e giocava con il figlio della deceduta.

Senza sapere nulla.

 

 

 

Angolo Autrice:

Non ho tempo per rispondere alle vostre meravigliose recensioni ma sappiate che siete il mio animo T.T Comunque sono stata in ospedale per forti dolori addominali e c'era un nero moribondo che mi ha dato l'idea per questo capitolo U,U Spero vi piaccia U.U Vi amo tutte tutte **

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Capitolo 14
*** Capitolo 13 ***


Capitolo 13

 

 

 

 

" Questo capitolo è dedicato a Francesca Sottana che è la mia musa ispiratrice. Grazie d'esistere e di essere sempre al mio fianco. Ti amo "

 

 

 

 

Kathelyne aprì gli occhi di scatto, urlando a squarciagola.

Quegli occhi blu li conosceva, li adorava e vederli spenti e senza vita avevano risvegliato un segno d'angoscia nell'animo suo oramai nero e cupo.

Il respiro appesantito si udiva nei gemiti di protesta che i ragazzi avevano emesso quando erano stati svegliati da quel graffiante dolore psico.

Kath immerse con occhi intrisi di lacrime le mani nei suoi fluenti capelli neri.

Le gambe tremanti erano stese sotto le lenzuola che dopo i vari scalpicci erano cadute sul pavimento.

La luce della stanza si accese e i ragazzi sguainarono prontamente le bacchette.

Pronti ad uccidere.

Ma videro solamente una ragazzina impaurita che dondolava docilmente su se stessa.

Theodore si alzò di scatto dal suo letto, fiondandosi accanto alla sua bambina.

- Hey... - Mormorò accarezzandole i capelli.

Kathelyne non si mosse, ma rimase immobile a rabbrividire sotto quel dolce tocco.

Suo padre le avrebbe portato via anche quello...

Non poteva permetterglielo...

Lentamente alzò gli occhi, guardando quelli di Theodore che gioiosi ricambiarono il suo sguardo.

E incatenata letalmente a quel ragazzo, Kathelyne fece una promessa silenziosa.

Li avrebbe protetti a costo della vita.

 

 

 

 

- Ragazzi, ci pensate? - Trillò Pansy attirando l'attenzione di chi se ne stava spaparanzato nella Sala Comune.

Draco leggeva un libro, Hermione faceva lo stesso, Blaise fumava una canna mezzo sballato, Theodore faceva lo stesso.

Kathelyne faceva i compiti, Joe lo stesso.

Harry giocava con un vecchio boccino rubato al campo da Quidditch mentre Ronald cercava guardava con una leggera bava alla bocca una rivista con donne nude.

Le aveva rubate a Tiger e Goyle, questi ultimi, invece, se ne stavano in cucina, dagli elfi, dove si stavano abbuffando di dolci senza ritegno.

- A cosa? - Borbottò Draco sbadigliando.

- Al fatto che non ci stiamo ammazzando. - Disse semplicemente Pansy facendo spallucce.

I ragazzi la guardarono straniti e di colpo una lampadina illuminò i loro piccoli cervelli.

- Ah, certo. A proposito... San Potter, hai rubato tu la mia camicia di seta? - Sbottò Draco con un sopracciglio alzato.

- Cosa diavolo me ne faccio della tua camicia di seta? - Borbottò Harry con una smorfia.

- Sarebbe un onore per te indossare le mie camicie di seta, fatte su misura specifichiamo! - Strepitò Draco indignato.

- Ma vaffanculo! - Sbottò Harry lanciandogli il boccino contro.

Lo colpì in piena fronte, lasciando un piccolo segno rossastro sulla fronte regale del biondino.

- Io riuscirò dove Lord Voldemort ha fallito! * - Sbraitò Draco trasfigurando la sua poltrona in una mazza da battitore e cominciando a rincorrerlo.

Harry inciampò, si rialzò per poi rinciampare.

Come la pubblicità dei pampers.

Cresce, cammina, corre...

Viene quasi ucciso.

Capita.

- Dovremmo fermali? - Disse Joe sbadigliando.

- Naaaaaa. - Cinguettò Kath continuando a scrivere.

Mezz'ora dopo la classe del settimo anno si ritrovò chiusa in infermeria ad assistere " sotto ordine di Silente " i due malcapitati che con due occhi neri a testa, un polso slogato e quattro costole incrinate gemevano su un lettino di fortuna.

- Idioti. - Disse Hermione.

- Maledetta Mezzosangue... - Gemette Draco.

Hermione alzò gli occhi al cielo, incrociando poi le braccia sotto al seno.

- Ci manca solo che Silente faccia coppie miste a sua scelta per il ballo.. - Ridacchiò Harry.

- Ottima idea, signor Potter! - Disse Silente entrando baldanzoso nella stanza.

Il gelo scese lentamente tra i ragazzi, che tipo esorcista girarono il viso a novanta gradi per fissare sinistramente il bambino che è per poco sopravvissuto.

- Il venti Dicembre dirò i nomi delle coppie miste, credo comunque che possiate andare. - Ridacchiò il Preside.

Un ruggito collettivo fece tremare le fondamenta.

Harry tremò, per poi alzarsi velocemente dal lettino e correre verso l'uscita.

Mozziconi accesi, bacinelle di ferro e altri medicinali colpirono Potter che non si fermò.

Tutti lo inseguirono, compresi Hermione e Ron che con un urlo animalesco ed armati di mazza avevano deciso di linciare il loro migliore amico.

- QUESTA E' SPARTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA! - Urlò Blaise.

Aveva visto quel film tempo fa, nel suo appartamento Babbano e da tempo desiderava urlarlo.

In quel casino nessuno l'avrebbe sentito.

Almeno così credeva.

Forse Draco per una volta aveva fatto centro.

Loro si avrebbero avuto successo dove Lord Voldemort aveva sempre fallito.

Uccidere Harry Potter non era più un Hobbit, ma una priorità!

 

 

 

 

 

- Blaise, sei convocato nell'ufficio del preside. - Disse Joe guardando stranamente il ragazzo.

Blaise sorrise gentilmente alla ragazzina e si diresse fischiettante nell'ufficio di Silente.

- Cosa sarà successo? - Domandò Draco ansioso.

Kath gli accarezzò una guancia, sorridendo tremula.

Aveva una strana sensazione a fondo stomaco, che non le piaceva per niente.

- Perchè non andiamo in camera? Così quando arriva potrà dirci ciò che gli è stato detto senza aver paura che qualcuno indesiderato l'ascolti. - Disse con dolcezza la ragazza.

Draco annuì e alzandosi si diresse saltellante nella sua stanza.

Kathelyne lo seguì, cupa e silenziosa.

C'erano tutti nella stanza e non era tanto sicura di quella proposta che aveva fatto.

- Senza che nessuno di indesiderato l'ascolti, eh? - Rise Draco scuotendo il capo.

Harry, mezzo distrutto, gemette muto nel suo letto.

- Tu, morire. - Disse con alcuni denti mancanti.

- Fottiti, sfregiato. - Sbottò Draco.

- Ma quanto vi volete bene? - Rise Kathelyne scuotendo il capo.

Theodore si rilassò quando la vide sorridere, una sensazione di benessere si allargò nel suo petto a macchia d'olio.

- Kath, vieni, voglio farti vedere una cosa. - Disse Ron.

La ragazzina si avvicinò cauta e sedendosi accanto al rosso osservò incantata il disegno che aveva quest'ultimo tra le mani.

- L'abbiamo trovato io ed Hermione nel bagno di Mirtilla. - Disse dandoglielo.

Era un suo ritratto...

I capelli erano sparsi sul cuscino, aperti a ventaglio, colorati con una mina nera come il carbone.

Le lunga ciglia erano poggiate sulle gote, mentre le labbra erano socchiuse.

Il collo era allungato e il capo poggiato mollemente su un cuscino.

Era stupendo...

- Wow. - Sussurrò Kathelyne.

Rimase a fissarlo senza parole, rimanendo incantata ad ogni imperfezione corretta.

La porta della stanza si aprì di scatto rivelando un Blaise furente.

- Cos'è successo?... - Domandò Draco per poi sgranare gli occhi.

Blaise si era fiondato su Kathelyne e sbattendola sul pavimento le aveva stretto le mani attorno la trachea.

- E' colpa tua! Tua è di tuo padre! - Urlò il ragazzo con occhi fuori dalle orbite.

Stringeva le mani sulla sua gola, immobilizzandola con il suo corpo.

Kath sgranò gli occhi, guardandolo senza fiato.

- Era mia madre, l'unica mia parente... E tu... Tuo padre... Quel maledetto... E' COLPA TUA! - Disse con tono sconnesso Blaise.

Draco prese il moro per una spalla, scostandolo dal corpo fragile di quella piccola bambina.

Gli occhi vuoti di Kath si riflettevano in quelli accesi dall'ira di Blaise.

Segni rossastri, che coincidevano con i polpastrelli di lui, si stavano formando lentamente sulla sua gola.

- Cosa diavolo ti prende? - Urlò Draco sbattendolo con una spallata dall'altra parte della stanza.

Anche gli altri erano giunti in suo soccorso e Tiger e Goyle stavano cercando di tener fermo Blaise che si dimenava come un pazzo.

- HANNO UCCISO MIA MADRE! E lei... LEI LO SAPEVA!! - Strillò Blaise indicandola.

Draco lo guardò sgomento, quasi senza parole.

- Sta lontana da me, se non vuoi fare la stessa fine di mia madre. - Sibilò prima di uscire dalla stanza.

Draco lo seguì, ma gli altri rimasero immobili, proprio come Kath.

E quelle parole rimbombarono nella sua mente.

Era tutta colpa sua.

Tutta colpa sua.

 

 

 

Angolo autrice:

Uffà, ma perchè vado sempre di fretta??? Scusate, scusate e scusate. Si vede che vado di fretta perchè il chap fa completamente schifo :-( Vi ringrazierò tutte nel prossimo capitolo ma sappiate che vi adoro come non mai e che mi date la forza per andare avanti. GRAZIE DI ESISTERE A TUTTE VOI!



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Capitolo 15
*** Capitolo 14 ***


Capitolo 14 

 

 

 

 

 

 

Guardami.

Non c'era via d'uscita, la morte creava nuvole di acido col suo respiro, era troppo vicina.

Te ne prego.

Una piccola mano si posò sulla sua spalla, gelida e insicura.

Non lasciarmi fuori.

Quegli infidi polpastrelli penetrarono nella sua carne facendolo miseramente rabbrividire.

Fa ciò che vuoi, ma non restare miseramente in silenzio.

Kathelyne trattenne a malapena un singhiozzo, lasciando che il graffiante silenzio le rimbombasse nelle orecchie.

- Blaise. - Sussurrò ad occhi sgranati.

Non lasciarmi cadere, te ne prego.

L'aveva seguito fin nella Torre D'Astronomia ma non una reazione aveva scosso il corpo immobile del ragazzo.

Afferrami, salvami oppure uccidimi.

Le mancava.

Le mancava il solito Blaise.

Il suo Blaise.

Una lacrima rigò il volto della ragazzina che s'inginocchio sulla pietra fredda e dura.

In penitenza.

Il moro si girò lentamente e in quel momento, la luna perlacea fece capolinea dal cielo.

Illuminò quel volto rigato dalle lacrime, bianco come un cero.

Illuminò quei lunghi capelli, lisci e neri come seta scura.

Illuminò quegli occhi blu, innocenti e addolorati.

Ho bisogno che tu mi sorrida, non voglio il tuo dolore.

Le apparve come una Madonna.

Silenziosa, in preghiera per il suo bambino messo sulla croce.

Sembrava gridare : Perchè me? Non sono adatta a subire tutta questa sofferenza.

- Guardami. - Ordinò roco.

Ma quel capo rimase immobile, rivolto verso il pavimento.

Verso l'inferno.

- Kathelyne. - Mormorò Blaise guardandola.

Quegli occhi tanto amati erano intrisi di lacrime.

Stava perendo dentro.

Kath alzò lentamente lo sguardo, fissando senza particolare espressione il volto distolto dal dolore di Blaise.

- Va via. - Gemette il ragazzo.

Kath si alzò e si diresse fuori dalla Torre D'Astronomia.

- Mi dispiace che ti sia successo tutto questo, davvero. - Mormorò Kathelyne chiudendo definitivamente la porta dietro se.

Quella era la loro disfatta.

 

 

 

 

 

 

- Sono preoccupato per Blaise. - Disse improvvisamente Draco.

Tutti gli occhi si posarono su di lui, pensierosi.

- Adora Kath e non è da lui comportarsi malamente. - Disse infatti Theodore.

- Deve solamente sbollire. - Mormorò Hermione, zittendoli sorpresi.

- Quando Sirius è morto, Harry se le presa con Silente e non ha voluto parlare con nessuno di noi. Era troppo arrabbiato, addolorato e deluso. Vedrete che quando i sentimenti più violenti sbolliranno si avvicinerà lui stesso Kathelyne e le chiederà scusa. - Disse la riccia.

- Se lo dici tu, Mezzosangue. - Disse Draco con voce insicura.

Silente aveva affidato a tutti i Caposcuola l'incarico di organizzare la festa per i deceduti in guerra, e Draco Malfoy aveva più volte affatturato Ronald Weasley mentre Hermione Granger aveva più volte maledito Pansy Parkinson.

Non avrebbero mai imparato la lezione.

- Ho voglia di un gelato. - Disse improvvisamente Fred uscendo scarmigliato dal dormitorio femminile.

Al suo seguito c'era Pansy che con una smorfia si diresse fuori dalla Sala Comune.

- Sei incinto? - Domandò Harry ridacchiando.

- Io no di certo. - Rise Fred dando il cinque a George per la conquista appena fatta.

- Che ne dite di uno spuntino? - Domandarono in coro i due gemelli.

- Non possiamo! - Strepitò un Hermione scandalizzata.

- Come lo facciamo lo " spuntino? " - Domandò Draco sospettoso.

- Gli elfi ci adorano, basta mandare qualcuno nelle cucine e loro ci materializzano tutto qui. - Disse Fred orgoglioso.

- Ora dobbiamo fare il tocco per chi va nelle cucine... - Disse George guardandoli ad uno ad uno, come se uno di loro fosse un pluriomicida.

- Io no. - Disse Hermione.

- Nemmeno io. - Dichiarò Draco.

- Non ci pensate nemmeno! - Dissero in coro Fred, George e Ron.

- Non guardate me. - Borbottò Harry.

- Fanculo, io non ci vado. - Sbottò Ginny.

Gli altri seguirono l'esempio, e per ultimo rimase Theodore che troppo impegnato a leggere non si era accorto del gioco del io no.

- Theo... - Ridacchiò Daphne spaparanzandosi al suo fianco.

Il ragazzo alzò gli occhi, fissando curiosamente la sua ex ragazza.

- Ti tocca andare. - Disse la bionda.

- Che cosaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa? Io non ci penso nemmeno! - Sbottò il ragazzo deciso.

Certo, come no. 

Credici.

Mezz'ora dopo si ritrovò sbattuto nelle cucine con Daphne aggrappata al suo braccio.

- Vaffanculo. - Borbottò indispettito.

- Andiamo Theo! E' da tempo che non stiamo un po da soli.... Dalla prova del fuoco, esattamente. - Disse Daphne prendendolo per un braccio e fermandolo.

Theodore si appoggiò al muro e si passò sospirando una mano trai capelli.

Kathelyne, che stava passando di lì per ritornare nella sua stanza, si bloccò di scatto nascondendosi poi in un piccolo vicolo cieco.

- Mi sei mancato. - Mormorò Daphne appoggiando con dolcezza la fronte su quella di Theodore.

E quando la sera comparirà finalmente il buio filtrerà nelle tue ossa, facendoti finalmente sua.

Kath trattenne il respiro, guardando la scena con un dolce e sordo dolore al petto.

Vide le labbra dei due incontrarsi, accarezzarsi, unirsi in una sola danza tribale.

La ragazzina si girò di scatto, con una mano sul cuore e un altra sotto alla pancia.

Corse, lontana dal dolore.

Corse, lontana dai suoi sogni infranti.

Corse, lontana dalla realtà.

Si ritrovò nel bagno di Mirtilla Malcontenta dov'è vomitò la sua cena.

Vomitò persino l'anima, sentendola scivolare ad ogni lacrima.

Sbiancò sempre di più, diventando pallida come un cencio.

Aveva perso tutto.

Anche la propria dignità.

 

 

 

 

 

Angolo Autrice:

Eccomi, son qui, son proprio quiiiiii T.T

Charme: Sì, tesoro XD Andavo di fretta e non ho potuto scrivere che la frase era tua ma è proprio per segnalare che è tua :-) Hahahahaha, in questo capitolo ti ho messo Fred e nei prossimi chap parlerò di lui molto spesso, diciamo che diverrà parte fondamentale della storia U.U Sono felice che ti sia piaciuto e spero che ti piaccia anche questo U.U Spero che continuerai a seguirmi e che questa notizia ti sia piaciuta! Alla prossima, almeno spero. Baci!

veronic90: Felice che ti sia piaciuto. Spero che anche questo sia di tuo gradimento. Alla prossima, almeno spero. Baci.

Panty96: Sono felicissima che ti sia piaciuto :-) Non preoccuparti, sono felicissima che tu nonostante gli impegni mi abbia recensito. Ti farai adorare così!! Spero che questo capitolo ti piaccia e che tu continua a seguirmi. Alla prossima, almeno spero. Baci.

Rosa di Cenere: Tesssssssssssssssssssssssssoro ( Posso chiamarti così??? ) Non preoccuparti, aspettavo la tua recensione con ansia e sono rimasta entusiasta quando l'ho vista :-) Sono felicissima che ti sia piaciuto il capitolo e tu sei troppo gentile a dirmi tutte quelle cose. Davvero, sento di adorarti con tutta me stessa. Spero che continuerai a seguirmi e che questo capitolo ti piaccia. Alla prossima, almeno spero. Baci.

_zafry_ : Ariell!! Felice che il capitolo sia stato di tuo gradimento U.U Eh si, Harry e Draco son proprio monelli e quando se menano lo fanno per bene U.U Spero che anche questo ti piaccia e che tu continua a seguirmi. Alla prossima, almeno spero. Baci. ( ps. questa è SPARTAAAAAAAAAAAA )

Sonoqui U.U 





 

 

 

 

 

 


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Capitolo 16
*** Capitolo 15 ***


Capitolo 15 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Draco Malfoy si accese con studiate mosse una sigaretta alla menta, fissando con curiosità malcelata il viso di Hermione Granger.

Erano stati richiamati nell'ufficio del Preside ed in quel momento tutti i Capiscuola fissavano Silente con noia evidente.

Quest'ultimo fissò Draco con una smorfia, fissando la sigaretta che aveva il ragazzo tra le dita.

- Spegnila subito! - Sibilò Hermione fissandolo con astio.

- Ma lui fuma la pipa e ci mette pure l'erba, perchè io non posso fumare una innocente sigaretta alla menta? - Mormorò Draco con un broncio sul viso angelico.

- Perchè lui è il preside e tu un bambino con il moccio al naso. - Sghignazzò la riccia.

Draco si alzò di scatto, facendo cadere la sigaretta a terra che fu spenta e fatta evanscere da Pansy, e fissò con occhi incendiati la sua avversaria.

- Io un bambino con il moccio al naso? Come osi lurida e sporca... - Iniziò il biondo venendo immediatamente interrotto dal preside che lo fulminò con i suoi occhi azzurro cielo.

- Si calmi e si sieda Sign.Malfoy, e la prego di non usare più quel termine in mia presenza se non vuole passare una nottata poco piacevole col Sign.Gazza. - Sbottò con voce acre.

La bionda Serpe si sedette con una smorfia sul viso, incrociando le braccia sotto il petto e accavallando le lunga gambe toniche.

- Anche lei Sign.na Granger, calmi i toni e non riscaldi l'avversario. - Borbottò il preside aggiustandosi gli occhialini a mezzaluna.

- Ritornando a noi, allestirete il ballo per i deceduti in guerra nella Sala Grande, preparerete tutto ciò che è necessario nella stanza delle necessità e chiederete permessi speciali ai vostri professori per uscire ad Hogsmaede e comprare tutto ciò che serve. Lavorerete a coppie. Serpeverde e Grifondoro e Tassorosso e Corvonero. - Disse il preside lasciando i ragazzi con un traverso di bile alla stoccata finale.

Quando i ragazzi uscirono dallo studio si divisero,i Grifoni e le Serpi che si diressero insieme al loro dormitorio proprio come i Corvi e i Tassi che però sembravano molto più allegri.

- Ci sarà da ridere. - Sibilò Pansy con una smorfia.

Ron sembrava essere perso nei suoi pensieri, poichè aveva una leggera bava alla bocca e gli occhi vuoti.

- Non posso crederci! Non solo coabitiamo, studiamo e dividiamo le lezioni con questi quì, dobbiamo anche organizzarci un ballo! - Sbottò Draco accendendosi una sigaretta con espressione omicida.

Hermione sospirò, passandosi distrattamente una mano tra i riccioli ribelli e crespi.

- E poi, i Mezzosangue non sono di certo in grado di organizzare una festa altolocata e di gran livello. - Sghignazzò Draco.

La riccia strinse gli occhi, sbarrò la strada al biondo e gli tese una mano.

- Scommettiamo che organizzerò il ballo per i deceduti in guerra magnificamente e che lo stesso farò con il dopo festa? - Sibilò Hermione con espressione malefica.

- Se vinco che mi dai? - Mormorò Draco avvicinandosi con espressione libidinosa alla ragazza.

- Se vinci tu farò la tua schiva fino alla fine dell'anno. Ti farò i compiti, ti pulirò la stanza e subirò silenziosa ogni tua umiliazione. Ubbidirò a tutti i tuoi ordini, nessuno escluso. - Disse convinta la ragazza.

Gli occhi grigi di Draco brillarono di una luce sinistra.

- Ogni mio ordine, nessuno escluso? - Domandò con occhi scintillanti.

- Nessuno escluso. - Confermò la ragazza.

- E se vinci tu? - Disse incrociando le braccia sotto al petto.

Sicuro di vincere.

- Se vinco io dovrai ammettere dinnanzi a tutta la Sala Grande, nudo, che Hermione Jane Granger è mille volte migliore di te. Che nonostante abbia sangue misto ho più potere io che tuo padre in un mignolo e poi dovrai smetterla di chiamarmi Mezzosangue. - Disse tutto d'un fiato.

Draco la guardò beffardo, soppensando una possibile perdita.

Si sarebbe umiliato molto se avrebbe vinto la Mezzosangue, ma visto che TUTTI sapevano quanto aveva paura di infrangere le regole e di quanto fosse sfigata ad organizzare feste illegali in quando non ci era mai partecipata...

- Ci sto. - Disse stringendole la mano.

Aveva la vittoria in pugno.

 

***

 

 

 

Fred Weasley guardò dispiaciuto Kathelyne fissare insistentemente il vuoto.

- Hey, scricciolo. - Mormorò scompigliandole i capelli.

La bambina gli sorrise ma i suoi occhi erano sempre spenti.

- Sai... ho un piano per farti sorridere veramente. - Disse facendole l'occhiolino.

Kath lo fissò curiosa, inclinando docilmente poi il capo.

- Beh, diciamo che Georgie mi ha aiutato molto. - Ridacchiò il rosso.

La prese per mano e la condusse fuori dalla Sala Comune ove c'era riunita un orda di ragazzi ridenti.

Si fecero largo tra di loro e Kath per poco con si strozzò con la propria saliva.

Una foto immensa torreggiava sul corridoio che dava di fronte al ritratto che avevano sostituito col Corvo che c'era poichè nessuno riusciva ad indovinare la parola d'ordine.

Quella foto mostrava un Severus Piton e una Minerva Mcgranitt abbastanza vicini, quasi con le labbra toccanti e sotto c'era scritto : Perchè a me l'unto piace.

Kathelyne rise così tanto che per non cadere si appoggiò al rosso che la seguì con entusiasmo.

- Perchè a me l'unto piace? - Rise la ragazzina asciugandosi le lacrime agli occhi.

- Non hai letto sotto, però. - Ammiccò Fred nella sua direzione.

Gli occhi blu di Kath scorsero sotto la scritta dove c'è n'era un altra : Silente non è nulla in confronto a me. Io sono il pesce più desiderato delle acque, lui è solamente un pesce sega. 

- Nuooooooooooooooooooooooooo. - Rise Kathelyne aggrappandosi alle spalle di Fred, scossa dai singhiozzi.

Theodore, che stava passando di lì, cadde con un tonfo sul terreno, fissando sconvolto la SUA Kath abbracciata a quel.. quel... quel... WEASLEY.

- Cosa state facendo? - Domandò apparendo alle loro spalle e facendo venire quasi un colpo alla SUA bambina.

Kath non lo guardò nemmeno, anzi, fece spallucce e dandogli le spalle se ne ritornò in Sala Comune.

Fred gli scoccò un occhiata di rimprovero, seguendola a passo di carica.

- CHI E' STATO A FARE QUESTO? - Urlò Piton apparendo dal nulla.

Theodore cadde con un altro tonfo a terra, rimasto il solo nel corridoio poichè se l'erano date tutti a gambe.

- Io no! - Disse velocemente.

Gli occhi neri del professore lo fissarono e sondarono sospetti, ma sembrarono convincersi dopo un attenta analisi.

- Giuro che questa volta seguiranno le lezioni dai sotterranei. - Sibilò astioso il professore.

Entrò con i fluenti capelli untuosi nella Sala Comune, bagnando chi era nelle vicinanze.

- Voglio il colpevole, ORA! - Sbottò acido.

- Colpevole, chi è morto? - Domandò innocente Kath.

- Quella foto abominevole, chi l'ha fatta? - Sibilò Piton.

- Ma professore, di cosa parla? - Disse Kathelyne con faccia angelica.

- Non faccia la spiritosa Sign.na King... - Disse Severus digrignando i denti.

- Parla di quel meraviglioso ritratto? Ohhhh, è proprio come nei romanzi rosa... Un amore senza età che va avanti nonostante le intemperie subite nel tempo. - Disse Lavanda con occhi sognanti.

- SIGNORINA BROWN! - Strillò Piton con un delicato rossore sulle guance scarne.

Risolini sparsi per la Saletta fecero infuriare ancor di più il professore che li fulminò ad uno ad uno.

- Parlerò al Professor Silente e questa volta non la passerete liscia! - Disse uscendo fuori dalla Sala Comune.

I ragazzi più vicini avevano trasfigurato un oggetto qualsiasi in un ombrello, facendo infuriare Sev e ridere ancor di più i ragazzi.

- Siamo nella merda. - Disse Kath scuotendo il capo divertita.

- Beh, noi siamo nella merda e lui è nell'olio Saom, non c'è molta differenza. - Disse Fred facendo ridere tutti.

Sì, un pò di felicità ci voleva nella vita di tutti.

E i gemelli Weasley erano le persone giuste per portarla.

 

 

 

 

Angolo Autrice:

Ma ciao!!! Ieri ho visto il film e Dio... Quanto è bello T.T Hanno velocizzato il tutto, devo ammetterlo, però mi è piaciuto. Ed ho una novità : Ho già il seguito degli Illuministi!! ( Ancora devo finire questa è già parlo di seguito hahahaha )

Ora passiamo alle vostre gentilissime recensioni U.U

Charme: CaVa!! Sono onoVata!! Ecco, gli antagonisti si presentano sempre quando non devono, ma è quello il bello U.U Rovinano la storia per poi ricostruirla diversamente U.U Oh beh, hai visto il patto, no? Chissà che combineranno sti due T.T Comunque questa citazione è STUPENDA e ti rubo anche questa O.O Ti dispiace? Hahahahah sono proprio na ladra XDXD Detto questo spero che anche questo capitolo ti piaccia e s pero che continuerai a seguirmi. Alla prossima, almeno spero. Baci.

zico: Sì, è una Dramione però sto sviluppando piano la storia per appianare i rapporti burrascosi che ci sono stati in passato, non preoccuparti, nei prossimi capitoli tutto verrà chiarito :-) Spero che questo capitolo ti piaccia e che tu continua a seguirmi. Alla prossima, almeno spero. Baci.

blu_ice: Beh, non preoccuparti, migliorerà. Spero che questo capitolo ti piaccia e che tu continua a seguirmi. Alla prossima, almeno spero. Baci. 

Panty96: Ma non è colpa mia... Doveva andare qualcosa storto prima o poi, o no? Sennò sarebbe stato tutto troppo monotono U.U Non preoccuparti, si aggiusterà tutto... Anche perchè Theo vedrà l'inferno Bhuaauhauhahuuhauhauhahah XD Anch'io adoro Blaise ma anche per lui tutto andrà a meraviglia U.U Spero che questo capitolo ti piaccia e che tu continua a seguirmi. Alla prossima, almeno spero. Baci.

_zafry_ : Certo che avremo la rivincita U.U Già l'abbiamo avuta bahuahuauhuhauhahuahuahuahuauhhuauhahuauhauhahua Basta -.- Beh, certo Blaise è ancora ferito ma si riprenderà, non preoccuparti. Sono decisamente onorata che io sia la prescelta  che tu recensisca fino in fondo T.T Grazie infinite T.T TI adoro U.U Spero che questo capitolo sia alla tua altezza e che tu continua a seguirmi. Alla prossima, almeno spero. Baci.

Sonoqui



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Capitolo 17
*** Capitolo 16 ***


Capitolo 16

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Silente camminava pensieroso nel suo studio.

I suoi occhi azzurri pellustravano il terreno circostante, preoccupati e ansiosi.

Gli Illuministi erano diventato un problema troppo grande per essere nascosto ed ignorato.

Erano troppi ed anonimi per essere presi uno ad uno, e creavano panico e paura poichè non lasciavano tracce al loro passaggio.

Albus era sicuro che dopo aver distrutto altre famiglie sarebbero venuti ad Hogwarts.

A riprendere l'erede del fondatore di tale assassini.

Per la prima volta aveva paura, Silente.

Doveva prendere una decisione e metterla in atto per proteggere i suoi studenti.

Lo doveva al bambino sopravvissuto.

A passo di carica si diresse verso il camino e buttando una polverina verde scuro pronunciò ad alta voce il nome di Minerva che apparve spaventata nel suo studio.

- Albus, cos'è successo? - Domandò con una mano sul cuore.

Silente sospirò e sedendosi sulla sua poltrona di diamasco guardò attentamente la collega.

- Voglio tutti gli studenti riuniti in Sala Grande, devo dare un avviso importante. - Disse col volto oscurato da uno strano sentimento.

- Albus... - Sussurrò nuovamente la donna, cercando di capire cosa stesse succedendo.

- Non ora, Minerva. Ora va', è molto importante. - Disse Silente.

Qualcosa di oscuro aleggiava per i corridoi deserti del castello.

Un aspettativa che sarebbe risultata fatale per qualcuno.

 

 

 

 

 

 

Gli studenti di tutti i Dormitori erano riuniti nella Sala Grande e spaventati si squadravano sospetti.

Harry guardò la sua migliore amica che si contorceva le mani in preda all'ansia.

Gli occhi smeraldini del ragazzo saettarono verso i compagni di Dormitori che fissavano inespressivi il pulpito dove Silente avrebbe tenuto il discorso.

Cominciava a capirli, in un certo senso.

I Serpeverde venivano incolpati di tutto, in ogni caso.

Lo stesso succedeva a lui il quinto anno ad Hogwarts, quando nessuno gli credeva, quando tutti lo disprezzavano ed odiavano...

In quel momento riusciva a capirli, quasi apprezzarli.

- Ragazzi miei... Come tutti voi sapete c'è un altra guerra in atto. Voldemort ha lasciato strascichi dolorosi al suo passaggio ma è finalmente caduto, ma c'è qualcun'altro che ha deciso di sfidare il Mondo Magico con la sua pazzia. Molti di voi hanno sofferto i loro cari per colpa di questa nuova setta : Gli Illuministi. - Iniziò con tono grave il preside della prestigiosa scuola di magia e stregoneria di Hogwarts.

Kathelyne abbassò lo sguardo, fissando senza particolare espressione le cinghie delle sue scarpe.

E' tutta colpa tua...

- Io ed i professori ne abbiamo discusso e crediamo che prossimamente gli Illuministi vogliano far visita al castello, per riprendersi qualcosa di caro. - Continuò lasciando di stucco i ragazzi.

Kath sgranò gli occhi, incredula.

Strinse con violenza la mano di Draco che ricambiò la stretta.

I loro occhi s'incontrarono, incrociarono, fusero.

Hermione fissò i due e sorprendentemente si sentì scottata da tale rapporto silenzioso.

C'era qualcosa di particolare che la faceva sentire esclusa.

- Cosa hanno di caro, quì? - Domandò urlando un Tassorosso.

Mormorii d'assenso si espansero per la Sala e Silente sospirò preparandosi a rispondere a tale domanda.

- Una persona. Una persona a loro molto cara. Ma non è questo il punto, ragazzi miei... Perchè ora vi metterò dinnanzi ad una scelta : Quando gli Illuministi verranno qui ad Hogwarts dovranno essere fermati, ora sta voi decidere se combattere oppure restare al sicuro. - Disse Silente.

Gridi impauriti, sospiri rassegnati, occhiate raggianti...

Harry si alzò di scatto, guardando con furore il suo mentore.

Se c'era da combattere per la libertà, lui c'era.

Come con Lord Voldemort avrebbe eliminato l'edera velenosa del Mondo Magico.

La feccia che lo infestava.

Hermione lo seguì, proprio come Ron, Luna Lovegood, Neville, Seamus, Dean, Lavanda e tutto il settimo anno dei Grifondoro e Corvonero.

I Tassorosso furono più radi ma lo stesso coraggiosi.

I Serpeverde, invece, si trovavano dinnanzi ad una scelta difficile.

Combattere e morire oppure nascondersi e sopravvivere?

Fieri e coraggiosi oppure codardi e viscidi?

Ma Draco Lucius Malfoy aveva già deciso.

Si alzò, trascinando con se Blaise, Tiger, Goyle e Theodore.

Aveva paura.

Una fottuta paura che gli scorreva lungo la spina dorsale e gli faceva mancare il respiro.

Ma lo faceva per Kath.

Per l'unica famiglia che avesse mai avuto in vita sua.

Per proteggere ciò ch'era suo.

Harry sorrise, orgoglioso.

Ora ch'erano uniti, erano forti.

La battaglia non avrebbe distrutto nulla, senza il loro consenso.

 

 

 

 

 

- Non se ne parla nemmeno! - Urlò Draco un ora dopo.

Si trovavano sempre nella Sala Grande ma erano presenti solamente quelli che avrebbero partecipato alla battaglia.

Gli altri sarebbero stati protetti da incantesimi potenti e rinchiusi nei Dormitori.

- Non puoi decidere per me! - Urlò Kathelyne.

I primini non avevano avuto scelta, non avrebbero partecipato alla battaglia, erano troppo piccoli e sarebbero stati eliminati sul colpo.

- Si che posso farlo! - Sibilò Draco afferrandola per un braccio.

Dire ch'era furioso era una blasfemia.

La scuoteva cercando di farla rinsavire, ma non serviva a nulla, quella mocciosa era troppo testarda.

- Questa battaglia verrà combattuta per me. Mio padre ucciderà chi troverà sul suo cammino e non si fermerà dinnanzi a dei diciassettenni coraggiosi. Devo essere io a fermarlo. Perchè sono io l'obbiettivo. - Sbottò Kathelyne con occhi incendiati.

- Credo che la signorina King abbia ragione. Naturalmente lei e tutti voi usufruite di un allenamento speciale. - Disse Silente dando la parola alla professoressa Mcgranitt che si eresse in un tutta la sua statura.

I ragazzi rivolsero la loro attenzione alla professoressa di Trasfigurazione che assottigliò le labbra.

- Ogni giorno, dopo le lezioni, ci riuniremo qui. Ognuno di voi si allenerà duramente, imparerà pozioni ed incantesimi nuovi per salvarsi il sedere in questa maledetta battaglia. Daremo istruzioni ben precise, lezioni extra e avremo al nostro fianco gli Auror più qualificati. - Disse Minerva con un cipiglio severo.

- Auror? - Domandò sorpresa Hermione.

- Esatto. Kingsley ha deciso di rifornirci per tutto l'anno scolastico. Ci saranno d'aiuto non solo in teoria ma anche nella pratica.  Dovrete essere responsabili di voi stessi e non voglio sentire obbiezioni. - Disse la professoressa lasciandoli tutti di stucco.

L'elettricità si sentiva nell'aria.

Scorreva come adrenalina tra di loro, rendendoli estremamente eccitati.

Kathelyne esalò un lungo respiro.

In quella battaglia avrebbe perso più di quel che pensava.


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Capitolo 18
*** Capitolo 17 ***


Capitolo 17 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Kathelyne incrociò le braccia sotto al seno inesistente e guardò con astio malcelato Daphne Greengrass.

Cosa aveva la bionda che lei non aveva?

Beh, oltre le tette, i capelli biondi, gli occhi azzurri e due gambe da mozzafiato.

Cosa diavolo aveva?

Sospirò afflitta e con un tonfo sordo si spaparanzò su un divanetto verde-argento.

I suoi occhi blu vagarono per la stanza e si soffermarono su Blaise.

Da un mese esatto non le parlava e quella cosa cominciava a farle male.

Cercava di convincersi che non aveva fatto nulla di male ma sapeva ch'era anche colpa sua.

Aveva lo stesso sangue nelle vene di quell'assassino, la stessa fisionomia e la stessa determinazione.

Era una fortuna che non l'avesse ammazzata, quella notte.

Eppure lo rivoleva vicino.

Come prima.

- Per tutti i perizoma rosso rubino della Mcgranitt in calore, cosa diavolo devo fare? - Sbraitò Kath alzandosi di scatto e attirando su di se parecchi sguardi.

La ragazzina si diresse a passo di carica nella stanza del suo " padrone " varcando la soglia e cadendo a peso morto sul pavimento.

Abbassò lentamente lo sguardo vedendo un frustino ai suoi piedi completo di paillettes.

Un ricordo che le sembrava lontano anni luce le ritornò alla mente : " Maledetta mocciosa col moccio al naso, sta contestando le scelte del maestro, dovrò punirla col frustino che Tiger usa per sadomadizzare Goyle.. "

Gli occhi della ragazza corsero nuovamente all'oggetto, frenetici e disgustati.

- Buahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh! - Ululò spaventata e con gli occhi fuori dalle orbite.

Kath cominciò a saltellare per la stanza, come una bambina con problemi evidenti al cervello.

Uscì fuori dalla stanza sempre urlando come una psicopatica e Blaise la vide correre fuori dalla Sala Comune.

La seguì, curioso, vedendola dirigersi verso il bagno di Mirtilla Malcontenta.

Con un calcio degno di Hulk sfondo la porta ed entrò come un assatanata nella stanza da bagno.

Draco lo raggiunse con la casacca da Quidditch sulle spalle, seguito da una sfinita Hermione Granger ed un incazzato Harry Potter.

- Ma cosa succede? Queste urla si sentono sin dalla Biblioteca! - Esclamò la riccia stringendo le labbra con disappunto.

- E' la King che urla come se avesse appena acchiappato un " Delfino curioso " nelle chiappe. - Disse Blaise facendo spallucce.

Harry strabuzzò gli occhi fissando il ragazzo con espressione sbigottita.

- Delfino curioso? - Disse Draco disgustato.

Blaise lo vide posare con disappunto la casacca e dirigersi a passo di carica verso la porta del bagno.

Lo seguirono e videro il bagno allagato e Kath rotolarcisi dentro.

- Kathelyne Marianne Aalyah King! - Disse oltraggiato Draco.

Gli occhi blu della ragazza si alzarono dal soffitto e si concentrarono sul gruppetto mal assortito.

- L'ho toccato! - Urlò con occhi fuori dalle orbite, lasciando crogiolare le mani ed i piedi nudi nell'acqua fredda.

Hermione vide che in un angolo le scarpe, i calzini ed i pantaloni erano stati dati fuoco e che la ragazza aveva solamente superiore della divisa.

- Ma sei mezza nuda! - Strepitò la riccia.

- Tu non capisci. - Sibilò a denti stretti la mora.

I quattro si concentrarono sul viso terrorizzato e disgustato della ragazzina e si avvicinarono dolcemente ad ella inginocchiandosi al suo fianco.

- Cosa, non capiamo? - Domandò sospettoso Blaise.

Il labbro inferiore di Kath tremò violentemente mentre le sue mani si alzarono al cielo, come se stesse invocando un entità sconosciuta.

- Sono inciampata nel frustino che Tiger utilizza per sadomizzare Goyle. - Piagnucolò la ragazzina.

I quattro si alzarono di scatto e si allontanarono, come se Kath avesse appena dichiarato che avesse la lebbra.

Hermione si coprì la bocca con una mano mentre Harry girò il capo verso la porta del bagno, orripilato.

Draco era appiattito contro il muro mentre Blaise guardava la ragazza con un misto di comprensione e divertimento.

- Ora mi capite? Rimarrò infettata per sempre! - Strillò Kathelyne fuori di se.

Draco già stava recitando il : Padre nostro che sei nei cieli, quando Hermione lo zittì con una mano.

- Dobbiamo aiutarla, non possiamo lasciarla in queste condizioni. Questo trauma la condizionerà a vita ma possiamo ancora integrarla tra di noi. - Disse commossa.

- Manco avesse il vaiolo di drago. - Disse Mirtilla apparendo all'improvviso e facendo rischiare l'infarto ai cinque che la fulminarono con una sola occhiata.

- Mirti, cara... Vuoi per caso morire una seconda volta? - Sbraitò Draco fissando furioso il fantasma.

Mirtilla cacciò un urlo spaventoso che fece tappare le orecchie ai ragazzi e si tuffò nella tazza del water allagando maggiormente il bagno.

- Dovremmo chiamare i professori, la disinfestazione, tutti i fantasmi e anche i Mangiamorte defunti, forse loro riusciranno a trovare un incantesimo che le cancelli la memoria e che pulisca per bene la sua pelle oramai morta al contatto con il frustino. - Disse Harry con una faccia alquanto buffa.

- Ma siete maghi oppure idioti con un bastoncino tra le mani? - Domandò Kath isterica.

Aveva ragione! Pensò Hermione rimboccandosi le maniche.

- Harry, chiamami Daphne, Ginny e Pansy. Malfoy va nella Sala Comune e procurami dei vestiti asciutti. Blaise rimani ho bisogno di te. - Disse Hermione dando istruzioni ai tre.

Blaise fece una smorfia ma poi sospirando non si mosse.

Harry l'ascoltò e subito prese il volo alla ricerca delle ragazze.

Convincere Malfoy, invece, risultò alquanto difficile.

- Non accetto ordini da una Mezzosangue! - Sputò velenoso.

Stava per mandarlo al diavolo, affatturarlo e ficcargli la testa nel cesso quando Kathelyne la precedette.

Puntò la bacchetta contro colui che considerava un Dio sceso in terra, guardandolo con occhi assassini.

- Se non vai immediatamente nessuno m'impedirà di torturarti lentamente. Di farti a pezzi, friggere e mangiare ogni più piccolo pezzo della tua carne martoriata. Nessuno m'impedirà di decapitarti, trucidarti, linciarti... - Sibilò senza riprendere fiato.

Fu interrotta dal gemito impaurito di Draco che vista l'espressione da maniaca della sua dolcissima amica decise di darsela a gambe.

Letteralmente.

Quando arrivarono le ragazze fu spiegata loro la situazione e così le ragazze di diversi Dormitori si allearono per solidarietà femminile.

- Guanti. - Mormorò Hermione con una mascherina a coprirle il viso.

Daphne le passò i guanti, come se la Grifondoro fosse un chirurgo e lei l'assistente.

- Bacchetta. - Disse la riccia tendendo la mano dopo aver indossato i guanti.

Lo stesso fecero con essa.

- Gratta e Netta. - Pronunciò Hermione lasciando che il bagno risplendesse sotto il suo incantesimo.

Kathelyne, rannicchiata in un angolo, dondolava su se stessa.

- Dovremmo trasferirla nel bagno dei Prefetti. - Sussurrò Pansy avvicinandosi alla ragazza con un grosso mantello nero preso da un borsone che sostava ai suoi piedi.

- Hai ragione. La nasconderemo sotto al mantello e la faremo levitare, così non toccherà terra. - Disse Daphne con saggezza.

Fecero proprio come avevano accordato e trasportarono la ragazza nel bagno dei Prefetti.

Blaise la prese e la buttò in acqua compreso il mantello.

Da lì la tortura fu inevitabile.

La lavarono, strigliarono, affogarono, finchè la sua pelle non si arrossò così tanto che dovettero smettere.

Lo stessero fecero con i capelli, facendo però più attenzione ai piedi e alle mani.

Gli arti del delitto.

- Resta con noi! - Sbraitò Blaise mandandola nuovamente sott'acqua.

Finito con l'acqua e il sapone, iniziarono con prodotti della pelle sconosciuti anche ai make-up più famosi del Mondo Magico.

Kathelyne non era mai stata sottoposta a tale tortura e si pentì di essere entrata in quella maledetta stanza.

Faceva tanto film Horror " Non aprire quella porta "

Ma la cosa positiva era che Blaise era lì.

Non la guardava con disprezzo, non la faceva sentire odiata...

La stava dolcemente aiutando.

 

 

***

 

 

 

- Che cosa? - Urlò Theodore Nott con una mano sul cuore, dopo aver saputo la tragica notizia.

La sua bellissima bambina aveva toccato e visto ciò che un bambino non avrebbe mai dovuto vedere.

Il frustino di Tiger.

- Theo, calmati, si riprenderà. - Disse Draco tragico, come se Kathelyne fosse caduta in un coma irreparabile.

Theodore cadde con un tonfo sordo sulla poltroncina di diamasco verde-argento ch'era situata vicino al caminetto.

La sua dolcissima bambina...

- Insomma, manco fosse morta! - Sbottò Neville svegliandosi dal suo stato comatoso che l'aveva accompagnato per ben sei anni.

- Come puoi parlare così? - Disse Harry oltraggiato.

Ron, Neville, Seamus e Dean lo guardarono come se fosse pazzo ma Harry si alzò in piedi mostrandosi in tutta la sua statura.

- L'infanzia di quella ragazzina è stata rovinata! Ogni suo pensiero è infetto, la sua stessa carne è infetta e voi la prendete alla leggera! Kathelyne King non sarà mai più la stessa dopo aver toccato il frustino di Tiger! - Disse con gli occhi verdi lucidi.

Joe sbarrò gli occhi trasformando il suo bel visino in una maschera d'orrore.

- Ecco dov'era finito il mio frustino. - Ridacchiò Tiger prendendolo tra le mani e sbanderiandolo in aria.

I ragazzi, di entrambi i Dormitori, appena videro cos'era effettivamente quella cosa nera cominciarono ad urlare ed scalpicciare per uscire dalla stanza.

Come se un terremoto fosse arrivato ad Hogwarts e stesse seppellendo tutti.

Non si capiva più na mazza.

 

***

 

Una donna dai lunghi capelli rosso fuoco sorrideva ironica seduta su quello che rassomigliava ad un trono fatto apposta per lei.

Con i suoi occhi neri come l'inferno pellustrava ciò che la circondava, silenziosa e cinica.

Morte e dolore.

Lacrime e sangue.

Ecco cosa circondava la vita di quell'uomo dall'anima distrutta.

Ma era ciò che gli serviva, per conquistare ciò che voleva.

Un uomo debole che sarebbe diventato creta tra le sue mani.

Godeva terribilmente, come se un orgasmo l'avesse all'improvviso travolta.

- Vorrei che mia figlia fosse al mio fianco, prima di attaccare Hogwarts. - Sussurrò con voce appena udibile.

Desdemona sorrise, accarezzando con dolcezza impercettibile il capo del suo amante.

- Metteremo tua figlia al sicuro, nello stesso momento in cui la maledizione si attiverà. Ma voglio Hogwarts distrutta, annientata, stroncata, rovinata. Voglio che muoia con i suoi professori e i suoi alunni all'interno. - Sibilò con astio, assottigliando gli occhi neri.

L'uomo non rispose, il padre di Kath era troppo stanco anche solo per respirare.

- Ora dormi... Penserò io ad ogni ingrediente per la maledizione. Mediterò un piano che uccida lentamente Draco Malfoy e i suoi amici. - Sussurrò a bassa voce.

Uccidere il figlio di Satana era nelle sue priorità.

Il retrogusto della vendetta sarebbe stato dolcissimo.

 

 

 

 

Angolo Autrice:

Risponderò alle vostre recensioni con la nuova " applicazione " quindi andate lì a leggere la risposta U.U Piaciuto sto capitolo di due kilometri? Hahaha




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Capitolo 19
*** Capitolo 18 ***


Capitolo 18 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Un fiotto di luce argentea, un tonfo, un grido e uno scroscio di applausi.

Albus Silente guardò con orgoglio Draco Lucius Malfoy atterrare Michael Corner con abilità impressionante.

La Sala Grande era stata allestita con maestria dalla professoressa di Trasfigurazione e tutti gli studenti che avevano deciso di combattere erano riuniti lì.

Da una parte c'era Kingsley che allenava i ragazzi per il corpo a corpo, con spade ed altro, mentre da una parte c'era Moody che allenava i ragazzi con incantesimi sconosciuti e complicati.

Silente assisteva alla scena con un moto d'orgoglio.

Hermione, invece, guardava le mani del biondo creare archi immaginari, magie irriconoscibili e sapeva che qualcosa stava per succedere.

Non aveva mai visto Draco combattere ma era migliorato molto, troppo, in un mese.

Il biondino aveva festeggiato a Giugno il suo diciassettesimo compleanno e da lì, qualcosa era cambiato radicalmente in lui.

I primi mesi era sempre lo stesso arrogante, viziato, figlio di papà, impaurito dalla sua stessa ombra, poi...

Poi da quando aveva accettato di difendere Kathelyne la sua magia era cominciata a crescere fino a diventare un enorme potenziale, quasi impossibile.

La riccia si avvicinò al preside con un enorme carico sulle spalle in quel momento ricurve, facendo lo sloam tra gli studenti e alcuni Auror.

Il suo volto preoccupato esprimeva tutta la sua angoscia.

- Professor Silente, posso parlarle? - Domandò gentilmente, con un sorriso affabile dipinto sul volto.

Il preside della famosa scuola di magia e stregoneria di Hogwarts annuì conducendo la sua studentessa nel corridoio deserto.

- Mi dica... - Disse bonario Albus.

- Non ha notato nulla di strano in Draco, ultimamente? - Domandò con un cipiglio professionale la riccia.

Silente sorrise, annuendo.

Già sapeva dove voleva arrivare la Granger, sapeva tutto.

Aveva desiderato ardentemente che la Grifondoro scoprisse tutto e finalmente lei aveva capito tutto.

- E' un mezzo Demone. - Sibilò con voce strozzata la ragazza.

Con il volto grave, Silente, non rispose ma si limitò a guardarla negli occhi.

- Mi sono informata sull'argomento, Professore. Il senso di protezione che prova verso Kathelyne ha fatto scattare la processione nel suo sangue che giorno dopo giorno si sta geneticamente trasformando. - Disse Hermione preoccupata.

- Signorina se è informata saprà anche che questo processo non può essere fermato, può costargli la vita. -  Ammise il preside.

La riccia sbiancò, mordendosi con forza le labbra.

- Ma se questo processo va avanti può morire per i poteri che gli vengono conferiti dopo i diciassette anni. - Continuò la riccia sentendo l'acre sapore del sangue scorrergli in gola.

Silente le fece segno di avvicinarsi e la Granger lo fece silenziosa e abbattuta.

- Questi poteri possono giovargli oppure indebolirgli il corpo fino a farlo morire. Il processo si è attivato nell'esatto momento in cui ha compiuto diciassette anni, poi ciò che ha provato per Kathelyne ha attivato qualcosa in lui che ha sprigionato i suoi poteri. Ora se tu hai letto attentamente quei testi, saprai cosa dovrai fare. - Disse Silente guardandola dolcemente.

Hermione annuì, guardando fuori le grande vetrate che illuminavano i corridoi deserti.

Sapeva cosa fare.

 

***

 

 

 

 

Hermione Jane Granger camminava impettita per il bagno di Mirtilla Malcontenta.

I suoi occhi scuri scrutavano attentamente la grande stanza, soffermandosi di tanto in tanto sul calderone che regnava al centro del bagno.

Dentro ribolliva una pozione di un color colbato incredibile.

La pozione resta anima.

Quella pozione era stata creata anni fa, per un uomo trasformatosi in vampiro.

La sua amata creò quella pozione per far sì che la sua anima restasse nel suo corpo e che non cambiasse radicalmente come ogni uomo trasformato nel corso degli anni.

Molto complicata e complessa come pozione ed Hermione aveva paura di sbagliare.

Se qualcosa fosse andata storta, l'uomo che l'avrebbe bevuta avrebbe perso per sempre la sua anima.

Diventando dannato.

Con una smorfia, la riccia, s'infilò le mani nei capelli.

Era una grande responsabilità per lei...

Ma non poteva lasciare che Draco cambiasse.

No, era diventato importante persino per lei.

Maledettamente importante.

 

 

 

 

Angolo Autrice:

So che il chap e corto ma giuro che mi faccio perdonare domani che è il mio compleanno ( Auguri a me ) Solo che ora non ho tempo nemmeno per rispondere alle vostre recensioni ma lo farò presto, giuro. Vi adoro tutte, siete la mia vita T.T

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Capitolo 20
*** Capitolo 19 ***


Capitolo 19

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

- Mai! - Urlò Kathelyne King alzandosi di scatto dalla poltrona dov'era seduta e gelando la stanza con i suoi occhi blu che mandavano lampi.

Albus Silente sospirò ed Hermione abbassò il capo sconfitta, sospirante.

- Non potete chiedermi questo. - Sussurrò la ragazzina con il mento tremante per le lacrime notevolmente trattenute.

Con una mano si coprì gli occhi, lasciando che i capelli come l'onice le coprissero il volto oramai rigato di lacrime.

- Lui è tutto, non potete privarmi di vederlo... - Mormorò con voce rotta dai singhiozzi che ingoiava a malapena.

- Ho già perso Blaise, mia madre e mio padre... Non potete togliermi anche Draco. - Singhiozzò la ragazza accasciandosi sul pavimento.

Sembrava così angosciata che l'aria che si respirava era diventata troppo pesante...

- E' per il tuo bene, Kath. - Sussurrò Hermione inginocchiandosi al suo fianco.

Le accarezzò i capelli e trattenne a malapena anch'ella le lacrime.

Riusciva a capirla, cazzo, se ci riusciva.

- Te ne prego... - La supplicò con gli occhi rossi e gonfi quella bambina che aveva perso l'infanzia in pochi anni.

Quell'espressione distante, fredda, cinica e realista...

Quelle battute squallide e quei sorrisi radi...

Quegli occhi sempre persi nel vuoto e quel volto sempre così perfetto...

Anche lei s'era affezionata a quel ragazzo che per anni era stato il suo inferno.

Con delicatezza prese il suo volto tra le mani ed appoggiò la fronte sulla sua, lasciando che i loro occhi s'incontrassero.

- Resterò che tu gli stia vicino solamente se prometti di andartene se noti uno strano comportamento in lui, se cerca di farti del male se vedi che qualcosa in lui non va. Farò in modo di non allontanarti da lui ma solamente se mi prometti che gli starai vicino non solo fisicamente ma anche con la mente e con il cuore. - Mormorò la Granger.

Gli occhi di Kath s'illuminarono, addolcirono, asciugarono.

Quel volto si stese in un sorriso che fece tremare il cuore della Granger che abbassò il volto, sentendo qualcosa smuoversi dentro l'anima.

- Gli starò vicino anche da parte tua. - Le sussurrò in un orecchio, facendola arrossire malamente e sorridere timidamente.

Forse...

Sì, forse non tutto era andato perso.

 

 

 

***

 

 

 

- Hermione, sono negato in pozioni. - Disse Harry guardando il calderone che regnava al centro della stanza.

Blaise sbuffò ed incrociò le braccia sotto al petto.

- Lo so, infatti mi serve Blaise per la pozione, non tu. - Disse la riccia alzando gli occhi al cielo.

Theo alzò un sopracciglio e guardò stranamente la ragazza.

- Ed io che centro? - Sbuffò con tono scocciato.

- Blaise finirà la pozione, Harry farà il palo e tu andrai a cercare Kathelyne. - Disse Hermione imboccandosi le maniche della camicia a quadroni che indossava.

- E tu, cosa farai? - Domandò Harry preoccupato.

Hermione sorriso e sguainò la bacchetta che aveva nascosto nella tasca dei pantaloni.

- Vado a cercare Draco, semplice. - Sibilò la Granger uscendo a passo di carica.

 

 

 

 

 

 

 

Theodore si accasciò al suolo, sbattendo malamente contro lo specchio che regnava nel bagno della loro camera.

- Theo! - Urlò Kathelyne preoccupata.

Guardò Draco inclinare docilmente il capo e battere civettuolo le lunga ciglia auree.

Cercò di correre nella direzione del moro che aveva perso i sensi ma Draco le mise una cupola di protezione attorno che le impediva di fare qualsiasi movimento.

" Attenta Kath, cambierà. Qualcosa scatterà in lui e farà del male a chi considera una minaccia contro se stesso e te. La sua anima sta svanendo lentamente ma la pozione è quasi pronta. Cerca di non far avvicinare nessuno quando vedi che è arrabbiato o qualsiasi emozione troppo violenta. E' stato il tuo amore a far scattare e sarà la promessa che ha fatto con se stesso a far terminare completamente la sua metamorfosi. Tieni, questo medaglione è il gemello che porto al collo mi avviserà se sei in pericolo. Se lo sei mi manderà un segnale ed io correrò con gli altri in tuo soccorso, con la pozione pronta. Ma tu non provocarlo, può ferirti mortalmente. "

Kath aprì gli occhi di scatto, ridestandosi da quelle parole che non meno di quattro ore prima le aveva detto Hermione.

Theodore era entrato nella stanza ed aveva cercato di trascinarla via, dicendole che la pozione era pronta e che dovevano adescare Draco in un posto sicuro per fargliela bere.

Ma lui era apparso improvvisamente ed aveva cominciato ad inveire contro il moro con incantesimi sconosciuti.

- Draco... Te ne prego. - Urlò la ragazzina fissando il corpo di Theodore accasciato sul pavimento.

Sotto di lui si stava allargando una pozza di sangue.

Sentiva il cuore sgretolarsi sotto una pressione sconosciuta.

Si sentiva morire.

- Aiutalo. - Singhiozzò cercando di correre verso Theodore.

Ma un muro invisibile glielo impedì.

Impotente fissava il ragazzo che amava morire.

Quel pensiero la fece rabbrividire.

Era davvero innamorata di Theodore?

Pensò al suo sorriso, ai suoi occhi...

E si rispose da sola.

- Draco! - Urlò vendendolo indietreggiare e scappare dalla stanza.

Cadde in ginocchio, prendendo a pugni qualcosa d'invisibile.

- Theodore... - Sussurrò appoggiando la fronte contro quel che lo separava da lui.

- Non morire. - Mormorò con le lacrime agli occhi.

Non morire con me, pensò abbassando gli occhi ed urlando.

Urlò fino a sgolarsi.

Fino a sentire il cuore spezzarsi in mille pezzi.

Urlando contro la depressione che le stava attanagliando l'anima.

 

 

 

 

 

 

 

- Certo che è un bel casino. - Borbottò Harry guardandosi sospettoso attorno.

Blaise annuì, con una smorfia dipinta sul viso.

Un conto era scherzare con Draco e dirgli di quanto fosse attratto da Potter un altro e stargli a stretto contatto e fissarlo con un sorriso ebete dipinto sulle labbra.

Con un tocco di bacchetta prese essenza di Aconito, una pianta particolare che tratteneva un veleno particolare.

Fiore della vendetta e dell'amore colpevole.

Poi sbriciolò un bucaneve e lo mise nella pozione, fiore e simbolo della vita e della speranza, la fece bollire per almeno cinque minuti poi mise la pozione in una boccetta, soddisfatta.

- Potter? E' pronta. - Disse con un sorriso.

Harry lo guardò, incantato da quegli occhi illuminati dall'orgoglio.

- In che guaio ci siamo andati a cacciare... Porca Morgana... Il cerume di Silente è più fortunato di noi anche se viene tolto ogni settimana... Cazzo, questa pozione è illegale e noi stiamo qui a farla come se fosse niente... Perchè sono così sfortunato? Sto sempre in mezzo a sti guai... - Balbettò Harry distogliendo gli occhi da Blaise che si avvicino di scatto, prendendolo per la collottola e baciandolo sulle labbra.

Finalmente se ne stava zitto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Hermione inciampò malamente ma venne afferrata da due mani pallide che la strinsero contro un corpo marmoreo.

Fu malamente girata e sbattuta al muro di pietra grezza.

Due occhi grigi ricambiarono il suo sguardo, spaventati, spavaldi, dolci.

- Mezzosangue... - Sussurrò Draco distogliendo lo sguardo dai suoi occhi e poggiandolo come una delicata carezza sulle sue labbra.

- Dov'è Kath? - Domandò sospettosa.

Il ragazzo sorrise e strinse con delicatezza i suoi fianchi, facendo scorrere però le sue mani per tutto il suo corpo.

Si sorprese di quanto fosse fragile e gracile.

- Al sicuro. - Mormorò sicuro.

Hermione strinse la mascella, mordendosi con forza le labbra.

Sentì qualcosa pizzicargli la gamba e capì che la pozione era pronta e che il professor Silente gliel'aveva materializzata nella tasca dei pantaloni.

Un metodo che aveva usato più volte e che Hermione aveva cercato di imitare, senza mai riuscirci.

- Draco... - Sussurrò con le lacrime agli occhi.

Il ragazzo dagli occhi grigi le sorrise ingenuamente, accarezzandogli una guancia.

Hermione inghiottì a vuoto ripetendosi mentalmente che era sotto l'effetto demoniaco.

Sotto l'effetto del vero se stesso.

- Devo bere. - Disse con voce strozzata.

Prese la bottiglietta dalla tasca e bevve tutta la pozione, sotto lo sguardo sbigottito dei suoi amici, nascosti dietro un angolo.

Poi prese Draco per il collo e lo baciò, lasciando che quel liquido passasse nella bocca e nella gola del biondo che la inghiottì senza accorgersene.

Le loro lingue s'incrociarono, incontrarono, danzarono.

Le loro labbra si muovevano all'unisono, senza mai staccarsi.

Lasciando che i loro respiri si fungessero in un solo sospiro di vita.

Un attimo dopo si accasciarono entrambi sul pavimento.

- La pozione è velenosa per un essere umano! - Urlò Blaise correndo in soccorso dei due.

Insieme, si accorse Harry immobile.

Quei due stavano morendo insieme, pensò ridendo.

Accorgendosi di quell'amore invisibile che da tempo regnava nella sua migliore amica e nel suo nemico secolare.

Per sempre insieme, anche nella morte.

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Capitolo 21
*** Capitolo 20 ***


Capitolo 20

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

" Dubita che di fuoco siano gli astri

Dubita che si muova il sole

Dubita che menzognero sia il vero

Ma non dubitare del mio Amore

Oh cara Ofelia, sono maldestro a fare versi, non ho l'arte di scandire i miei gemiti, ma che ti ami moltissimo, oh moltissimo, credilo.

Addio. Il tuo per sempre, amatissima signora, finchè questo corpo gli apparterà... "

William Shakespear tratto dal libro Amleto

 

 

 

 

 

 

 

Apri gli occhi, piccolo angelo.

Riposava dolcemente stesa su quel lettino dalle lenzuola bianche, come se in realtà stesse dormendo pacificamente.

Non lasciarmi solo in questo grande mondo, dolce angelo.

Non accennava ad un risveglio, sembrava aver perso la voglia di riemergere, di combattere, di ritornare a respirare.

Me l'avevi promesso, in una di quelle minacce, mi avevi giurato che mai mi sarei liberato di te.

Con il capo rivolto verso di lei, Draco Malfoy guardava con il fiato trattenuto quel volto pallido ch'era un lontano ricordo di colei che l'aveva rovinato in quegli anni.

Non puoi andartene e lasciarmi qui, perchè è la cosa più crudele che tu mi abbia mai fatto in tutta la tua misera esistenza, maledetta Mezzosangue.

Le sue dita pallide corsero verso quella guancia fredda, accarezzandone ogni fine e delizioso tratto, lasciando un indelebile scia infuocata al suo passaggio.

Voglio sentirti urlare al mondo di odiarmi, non m'importa.

Nessuno riusciva a parlare, a muoversi, nemmeno a fiatare.

Quella scena...

Sembrava così intima da rimanerne scottati ad un solo sguardo.

Kathelyne se ne stava rannicchiata affianco a Theo che bianco come un cencio proprio come Hermione sembrava non voler riaprire gli occhi.

Una lacrima, un altra che portò ad un pianto a dirotto.

Due cuori distrutti e due anime martoriate.

Anche lei non si muoveva, si accorsero straziati.

Kathelyne rassomigliava ad una bambina che è stata allontanata improvvisamente dalla propria madre e che piangente la richiamava a gran voce.

Ma Theo non era sua madre e non rispondeva a nessun richiamo.

Il cielo si squarciò lasciando che fulmini e saette illuminassero i volti dei presenti, mentre la pioggia ticchettava furiosa contro le finestre.

Hogwarts era silenziosa.

Dio piangeva insieme a quei due ragazzi che immobili assistevano alla morte dei loro cari.

- Non può lasciarli morire senza fare qualcosa! - Urlò la voce di Harry Potter sull'uscio della porta.

Blaise sospirò e s'infilò le mani nei capelli scuri, abbandonandosi su una sedia posta in un piccolo angolo della stanza.

Le sofferenze continuavano e mai finivano.

Scuotevano quella carne già debole, squarciandola senza pietà.

Un grido coperto da un tuono gli graffiò l'udito.

Un singhiozzo, un altro ancora, seguito da altre lacrime.

Kathelyne continuava a piangere.

E Blaise chiuse gli occhi, ricordando quelle parole che l'avevano ferito, fatto sentire sporco, inumano :

- Per quanto tu possa convincerti, per quanto tu voglia dare la colpa a lei... Non è stata lei ad uccidere tua madre a farti in mille pezzi perchè ci stai pensando tu e solo tu. Non fare il suo stesso sporco gioco, Blaise. Lui vuole questo... Dividerci ed ammazzarci con la convinzione che il giusto e sbagliato e che il sbagliato è giusto. Non lasciarla sola perchè so che se lei ci sta male... Tu ne stai morendo. - 

Theodore...

Il dolce e saggio Theodore.

I suoi corsero verso Draco e sorpreso vide alcune lacrime accarezzare quel volto diafano.

Invisibili e rade lacrime che mai erano sgorgate da quegli occhi color ardesia.

Eppure solamente lui conosceva la verità...

E l'aveva permesso.

L'aveva fatto per salvare il suo migliore amico, per far si che non si accasciasse al suolo come la Granger.

Quella pozione l'avrebbe ucciso e lei n'era consapevole.

Ma era andata avanti, con caparbietà, combattendo per una vita che non era la sua.

L'aveva salvato.

- Mi dica che c'è qualcosa da fare... - Sussurrò Harry distrutto.

Doveva esserci un metodo...

Un qualcosa da fare...

Lei non poteva esser morta così.

- Lacrime di demone e di fenice. - Sussurrò roco improvvisamente Draco.

Tutti gli occhi dei presenti si posarono su di lui, sorpresi.

- Come ho fatto a non pensarci? - Bisbigliò Blaise balzando in piedi.

Con uno schiocco di dita fece materializzare il suo libro d'incantesimi oscuri tra le mani, cominciando a sfogliarlo velocemente.

Finalmente incappò in quello che cercava e cominciò a recitarlo ad alta voce :

- Per far sì che la morte retroceda due parole dovete pronunciar ed essa stupidamente indietreggerà. Ben cinque lacrime di una dolce fenice in gola al morto dovete versar ed una sola di demone la sconvolgerà. Pronunciando una semplice formula la vostra amata nel mondo dei vivi ritornerà : Mortem et sumendum invenies leniter vitam. E di nuovo tra le vostre braccia ritornerà. - Sussurrò Blaise guardando Draco.

Tutti si erano girati verso di loro ed incantati avevano ascoltato quell'incantesimo sconosciuto che pronunciato faceva venir i brividi.

- L'incantesimo è ancora inattivo, se prendiamo una sola tua lacrima e quelle di Fanny riusciremo a salvarla. - Urlò Blaise.

- Bene, allora che aspettiamo? - Sbottò Harry stringendogli la mano di nascosto.

Blaise arrossì ed annuì, sicuro di quel che faceva.

Tutti fecero qualcosa ed aiutarono i tre con la pozione ed i suoi ingredienti.

E quando finalmente tutto fu pronto rimasero solamente in cinque ad assistere alla scena.

Kathelyne che fissava mortalmente il vuoto, Theodore ancor era sospeso tra la vita e la morte, Harry e Blaise che si stringevano a vicenda la mano.

Draco guardò nuovamente Hermione ed abbassò il capo.

Si sentiva in colpa, tremendamente in colpa.

Come se tutta l'aria fosse stata risucchiata.

Come se la morte fosse venuta dolcemente in anticipo ma il suo respiro si ostinasse ad uscire ed entrare nei suoi polmoni non funzionanti.

Un ultima e sola lacrima rigò la sua gota e scese giù, in quella boccetta, con un piccolo e tintinnante rumore.

Solo per te, pensò.




Angolo Autrice:

Scusate se non rispondo alle vostre recensioni ma porca ciucciola vado di fretta, vi adoro tutte e giuro che risponderò al più presto. Vi amo!

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Capitolo 22
*** Capitolo 21 ***


Capitolo 21 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

" Più dolce sarebbe la morte se il mio ultimo sguardo avesse come orizzonte il tuo volto,

Se così fosse,

Mille volte vorrei nascere per mille volte ancor morire... "

William Shakespear tratto dal libro Amleto

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Accarezzò silenziosa il suo volto, senza mai staccarsi dal suo corpo.

Kathelyne chiuse gli occhi, disperata.

Non una lacrima rigò il suo delizioso volto segnato dal dolore, e forse fu anche peggio perchè lo strazio che l'avvolse gli fece mancare notevolmente il respiro.

Non le importava di quello che gli succedeva attorno...

Nulla aveva più senso perchè l'unico senso della sua misera vita era lui.

Come poteva tale sofferenza non portarla alla morte che tanto paziente aspettava?

Come potevano i suoi polmoni continuare il loro funzionamento se l'ossigeno che esalava era improvvisamente scomparso?

Ed il suo cuore che traditore continuava a battere, come poteva farlo senza quell'amore che stava morendo tra le sue braccia?

Avrebbe preferito strapparsi il bulbo oculare piuttosto che vederlo perire giorno dopo giorno...

Quel veleno stava facendo il suo effetto e lei lo vedeva morire senza poter far nulla se non starsene accasciata al suo fianco.

Il suo Theodore...

Un singhiozzo che le squassò le membra, una lacrima che le bagnò il viso e l'aria che venne risucchiata da quell'oblio così oscuro che l'aveva accolta senza permesso.

Pallido e freddo se ne stava stupendamente immobile al suo fianco.

Il respiro s'affievoliva sempre di più, il battito del suo cuore batteva sempre di meno e il suo corpo diventava ora dopo ora più freddo.

- Te ne prego... - Sussurrò Kath accarezzandogli il viso.

Pregava e sperava ma nessuno delle due cose servì a riportarlo in vita.

Sentiva i passi nervosi degli altri, le loro grida e le loro lacrime.

Quella pozione non sarebbe servita.

Kathelyne girò il viso e guardò il volto di Draco bagnato da invisibili lacrime.

Guardò nuovamente il viso di Theodore e chiuse gli occhi, sospirando.

- Non servirà. - Mormorò improvvisamente senza mai staccare gli occhi da quel volto perfetto.

Le teste si girarono nella sua direzione, occhi pungenti si posarono sul suo pallido viso.

- Draco è mezzo Demone... L'incantesimo chiede esplicitamente una lacrima di Demone puro. - Disse Kath trattenendo a malapena le lacrime.

La morte era vicina...

Con il suo putrido fiato esalava respiri acidi che lasciava corpi atrofizzati al suo passaggio.

- Tu sai cosa dobbiamo fare? - Domandò Blaise trattenendo il respiro.

La fronte della mora si posò all'interno del collo di Theodore che rimase immobile.

- Una goccia di sangue... Se il suo sangue mischiato alla sua lacrima a quella di una fenice riuscirà a salvarla e renderla più forte di prima, ma attenzione : Se berrà quella pozione resterà legata a Draco per sempre. - Mormorò Kath prima di chiudere gli occhi e lasciarsi cullare dalle mille emozioni violente che la travolgevano.

Harry guardò il volto del suo nemico secolare e puntandogli un dito contro lo minacciò :

- Lei ha fatto la sua scelta Malfoy, ha sacrificato la sua vita per la tua. Non m'importa ciò che farai... Ma se hai intenzione di usarla per i tuoi sporchi e schifosissimi affari, beh, preferisco che muoia. - Sibilò abbassando il braccio e sedendosi affianco a Blaise che sospirò, dandogli alcune pacche sulla spalla.

Stava a lui la scelta, pensò Draco.

Come sempre, sussurrò la sua coscienza furibonda.

Un Malfoy avrebbe disprezzato tutto ciò, avrebbe lasciato che quella Mezzosangue morisse senza alcun preambolo.

Ma come poteva lasciar correre tutto ciò, dopo quel che aveva scoperto?

Il suo cuore di ghiaccio batteva per lei, e non se n'era mai accorto.

Le accarezzò nuovamente il viso, baciandole delicatamente le labbra, poi fece materializzare un pugnale tra le sue mani e si recise con forza una vena.

Prese la bottiglietta con l'intruglio e lasciò che il suo sangue si confondesse con le sue lacrime.

Lo versò nella sua gola ed aspettò impaziente...

Esser legato in eterno a lei non era una maledizione...

Piuttosto era una benedizione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lasciò che l'infermeria rimanesse silenziosa, che si svuotasse e che al suo interno ne rimanesse solamente Draco addormentato sul lettino di Hermione, prima di spalancare gli occhi ed alzarsi.

Kathelyne pronunciò un incantesimo e fece alzare Theodore dal suo lettino e lo trasportò per il castello, fino alla Torre D'Astronomia.

Lo posò delicatamente sul terreno di pietra grezza, lasciando che centrasse alla perfezione il cerchio disegnato sul pavimento.

Chi per amore non ha mai fatto pazzie?

Eppure, se ciò significava riaverlo al proprio fianco, Kathelyne avrebbe sacrificato la sua stessa vita.

Prese un giglio che aveva depositato sul davanzale, da cui ancora scorrevano gocce di rugiada e lo spezzetto attorno al cerchio mistico che regnava attorno al suo amato.

Con un altra boccetta sparse le sue lacrime sul viso di Theodore, sospirando afflitta.

Poi si sdraiò al suo fianco e con un coltello tagliò del suo braccio recidendo poi la vena di Theo, fece combaciare i due bracci e riprendendo fiato si affrettò a recitare l'incantesimo :

" Con questo giglio bagnato dalle lacrime di Dio, io ti salvo.

Apri gli occhi e rivedrai i colori della vita.

Con queste lacrime addolorate, io mi danno.

Apri gli occhi e rivedrai gli occhi della tua amata.

Con questo sangue io ti riporto nel mondo dei vivi.

Apri gli occhi e sarai legato per sempre a me.

Con questo incantesimo io ti richiamo, dal mondo dei morti lascio che tu riviva e che io perisca. 

Che tu sia con me in ogni momento, la mia sofferenza sarà fonte del tuo respiro.

Richiamo a me il potere dei tre elementi che mi circondano.

Che la purezza ti avvolga, che le lacrime ti bagnino e che il sangue cominci a scorrere.

Nella morte tanto agognata una vita verrà ritrovata ed un altra dannata.

APRI GLI OCCHI E RITORNA DALLA TUA AMATA. "

Urlò lasciando che i fulmini illuminassero i loro corpi.

Un bianco candore li avvolse, accecò e prese i loro respiri rendendo il loro un solo sospiro di vita che prolungò ad entrambi la loro lunga esistenza.

Entrambi spalancarono gli occhi e presero un lungo respiro come se fino ad allora fossero stati travolti da una strana apnea.

Theodore si guardò attorno confuso, quando la luce si fu diradata, e finalmente la vide.

La sua Kath guardava inespressiva il soffitto, con gli occhi che si muovevano frenetici ed i capelli scompigliati.

Quando i loro occhi s'incontrarono il restò sparì.

L'incantesimo aveva funzionato...

E fanculo la dannazione eterna, lui riviveva.

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Capitolo 23
*** Capitolo 22 ***


Capitolo 22 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

- Tu.cosa.hai.fatto? - Sillabò con una lentezza esasperata Hermione Jean Granger.

Appena i suoi occhi s'erano aperti aveva visto la scena più dolce che forse non avrebbe mai immaginato di poter vedere.

Draco se ne stava poggiato sul suo braccio e dormiva placido, come un bambino.

La felicità l'aveva pervasa ma poi era sparita di colpo quando s'era accorta che effettivamente era viva.

Insomma, era chiaro, no?

Draco era Mezzodemone quindi avrebbe dovuto assumere la pozione tramite un essere umano che sarebbe morto per il veleno presente.

Invece lei era viva e vegeta.

Aveva svegliato Draco e cercato spiegazioni, curiosa.

Beh, e ciò che lui le stava dicendo tra uno balbettio e l'altro non era ciò che si aspettava...

- Era l'unica soluzione, Mezzosangue. Non volevo di certo farti stramazzare al suolo per colpa mia. - Borbottò il biondo cercando di aggiustarsi i capelli.

Un ringhio feroce, un boato incredibile e poi il silenzio.

Quando Harry e Blaise accorsero preoccupati in infermeria videro una scena alquanto...

Comica.

Draco se ne stava svenuto sul pavimento, completamente pelato, mentre Hermione guardava la scena abbastanza soddisfatta di se e divertita.

- Cosa hai fatto? - Urlò Blaise disperato.

Quando Draco si sarebbe svegliato sarebbero morti tutti...

Li avrebbe uccisi, impiccati, trucidati, linciati e chi più ne ha più ne metta!

- L'ho pelato. - Sbottò Hermione facendo fuoco e fiamme con gli occhi.

- Sai vero che quando si sveglierà ci ucciderà tutti come Jake lo squartatore? - Sussurrò Blaise accarezzando la testa liscia dell'amico.

- Liscio come il culo di un bambino. - Rise Harry accasciandosi sul pavimento.

Erano morti...

Eccome se lo erano!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

- Tu cosa hai fatto? - Sibilò Theodore Nott furioso.

Il suo viso aveva la stessa espressione di Hermione Granger quand'era venuta a sapere la grave notizia.

- Hai capito bene. - Borbottò Kathelyne stropicciandosi gli occhi.

Theodore la prese con violenza per un polso, strattonandola e sbattendola al muro.

- Kathelyne, riformulo la domanda... - Iniziò venendo interrotto dallo sbruffo della ragazzina.

- Ho dannato la mia anima per interrompere l'azione del veleno di Demone che ti scorreva nelle vene. E' semplice come complesso... Ora il mio sangue scorre nelle tue vene e viceversa. Ti ho donato la mia anima che non ritornerà se non alla morte che avverrà nello stesso momento della tua guarigione effettiva. - Mormorò Kath senza guardarlo negli occhi.

Theo gemette, guardandola disperato.

Quando il veleno sarebbe effettivamente scomparso dalla sua circolazione lei sarebbe morta per l'anima donata...

Aveva fatto un patto con il Diavolo.

- Mi dispiace, era l'unica soluzione... - Sussurrò Kathelyne ad occhi bassi.

Theodore urlò, e colpì con un pugno il muro alle spalle della ragazzina che sobbalzò senza mai muoversi e fiatare.

- Tu non ne avevi diritto! - Strillò, sentendo la rabbia scorrergli perfida nelle vene.

La sua bambina alzò gli occhi di scatto, gelandolo con i suoi meravigliosi occhi blu.

- Non osare dirmi quali sono o non sono i miei diritti! - Urlò Kath stringendo i suoi piccoli pugni.

- Se tu mi avresti ascoltato e te ne saresti andato non sarebbe finito così, tu non saresti morto dinnanzi ai miei occhi. Io non mi sarei sentita impotente, non avrei sacrificato la mia anima per salvarti perchè già lo eri. Non dirmi ciò che devo o non devo fare, perchè tutto quel che è successo l'ho fatto per salvarti... Ma tu, non apprezzi nulla. - Sputò velenosa.

Theodore si morse con forza le labbra, sentendo una strana voglia di colpirla.

Aveva voglia di prenderla e sbatterla al muro nuovamente, come una bambola, ancora e ancora, fin quando non avrebbe visto del sangue scorrere dal suo capo e lei avrebbe capito che quel che aveva fatto era una cazzata.

- Inverti l'incantesimo. - Ordinò perentorio.

Kath rise, scuotendo il capo.

- Tu sogni. - Sillabò con una smorfia.

- Non farmi arrabbiare... - Sussurrò Theodore poggiando le braccia ai lati del suo viso.

- Me ne fotto, di te e della tua ira. Non si torna indietro. - Mormorò Kath guardandolo negli occhi.

- Ti odio. - Sbottò Theo stringendo con forza i denti fino a sentirli malamente scricchiolare.

Kath gli prese velocemente il viso tra le mani, sorprendendolo, per poi poggiare le labbra su quelle di lui.

Le sue piccole mani corsero verso la nuca del ragazzo, trattenendolo malamente.

La lingua di Theodore penetrò nella sua bocca, cercando insistentemente la sua di lingua.

E fu come rivivere.

Come se la morte fosse arrivata in anticipo ed un alito di vita avesse deciso la loro misera esistenza.

La strinse a se, rinnegando quelle aspre parole di prima.

Come avrebbe potuto odiare tale angelo?

Lei, che gli aveva donato l'anima...

I loro corpi combaciarono e la schiena di Kath si graffiò al contatto con il muro di pietra grezza che sostava alle sue spalle.

La loro saliva si mischiò, i loro respiri si fusero mentre i loro corpi agognavano un contatto più intimo.

Ed il resto sparì, nuovamente.

- Ti amo. - Sussurrò Kath quando si fu staccata da quelle meravigliose labbra.

Da quanto agognava quel momento, da quanto lo sognava?

Da molto, troppo, tempo.

Un sorriso, un dolce bacio a schiocco ed uno scintillio nello sguardo.

- Anch'io. - Mormorò Theo sorridendo.

Per il resto ci sarebbe stato tempo, in quel momento contavano solamente loro due.

Una bambina che aveva sacrificato la sua anima ed un giovane uomo che avrebbe sacrificato la propria vita.

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Capitolo 24
*** Capitolo 23 ***


Capitolo 23

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

- Bhuauhauhahuhauhuauhauhauhauhauhahuahuahu - Rise in modo perfido Draco Malfoy.

Il suo bellissimo volto era stato deturpato dalla mancanza di capelli e quando i suoi occhi s'erano aperti aveva desiderato strapparseli dalle orbite e vomitare fino a sentire l'anima sfuggirgli dalle dita.

Ma avrebbe avuto la sua vendetta, era o non era un Malfoy?

Si strofinò le mani con espressione maligna e si guardò attorno, sospetto.

- Kathelyne, tesoro, vieni qui... - Sussurrò attirando l'attenzione della ragazzina che alzò il capo, fissandolo sospetto.

Si sentiva molto Biancaneve alle prese con la strega cattiva.

- Cosa c'è? - Borbottò alzandosi ed avvicinandosi cauta.

Draco le strappò un capello e se lo rigirò tra le dita, per poi buttarlo all'interno della pozione che bolliva in un grosso pentolone situato in mezzo alla stanza.

- Ahia! Cosa diavolo stai combinando, Draco? - Domandò furiosa.

Il ragazzo ridacchiò, girando la pozione con un grosso manico di scopa.

- Domani, una cara e dolcissima Grifondoro, si guarderà allo specchio e, oltre a pentirsi di avermi pelato, rassomiglierà in modo incredibile a Zio Voldy. - Ridacchiò sinistro Dracuccio che pelato non è così tanto affascinante.

- Per tutti i capelli unti di Severus Piton! Cosa vuoi fare ad Hermione? - Strepitò la ragazzina.

- Bhahahuauhuhahuahuauhahuahuahauhaahu - Rise nuovamente Draco, strofinandosi le mani come un psicopatico mentalmente disturbato.

- Tu sei pazzo. - Sussurrò la Serpeverde indietreggiando.

- Tu non dovresti esser nella stanza delle ragazze con Blaise? - Domandò il ragazzo ignorandola.

Kath fece una smorfia, posò il suo libro di Trasfigurazioni avanzate ed uscì dalla stanza scuotendo meccanicamente il capo.

Draco era impazzito, completamente...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

- Oh, Chèrie, sei assolutamente deliziosa! - Strillò Blaise facendo fare una giravolta ad una Joe soddisfatta.

Indossava un vestito viola scuro che le ricadeva sul piccolo corpicino con eleganza.

La fascia le stringeva il piccolo seno e sotto di essa c'era una piccola fascia di seta, mentre il vestito le ricadeva lento oltre le caviglia.

- Grazie. - Ridacchiò la bionda alzando con una mano i lunghi riccioli biondi e guardandosi nell'immenso specchio che regnava al centro della stanza.

Lo abbracciò e si strinse in quell'abbraccio fraterno.

Blaise era un vero consulente di moda.

La porta si aprì di scatto rivelando una Kath affannata che si guardò attorno sorpresa.

Dopo gli ultimi avvenimenti, il preside, aveva deciso di spostare il ballo dei deceduti in guerra a quel sabato e tutti s'indaffaravano per gli ultimi preparativi.

Oltre Joe, ch'era stupenda, c'era Pansy che indossava un vestito verde acqua che a sbuffo le ricadeva fino alle ginocchia, le scarpe erano nere ed eleganti.

Ed infine c'era lei...

Hermione Granger.

Indossava un vestito color rubino ch'era a dir poco stupendo.

Veniva a monospalle e lasciava un braccio completamente scoperto, mentre l'altro era coperto da una manica svasata.

Il corpetto le stringeva la vita sottile, mentre lo strascico le ricadeva ben oltre le caviglie lasciando però con uno spacco una gamba scoperta.

I ricci ribelli erano stati legati in una crocchia disordinata, che però le donava benissimamente.

Era davvero bella.

Da mancare il respiro.

- Dov'eri finita, sfascia famiglie? - La riprese Blaise attirandola a se con un braccio.

Oramai quel nomignolo era all'ordine del giorno.

Ma non era un insulto...

Più che altro era diventato un nome dato dall'abitudine di quelle settimane.

- Indossa questo, scapestrata! - Le ordinò buttandole un vestito bianco addosso.

Davanti allo specchio, Kathelyne, si spogliò per poi rivestirsi.

Lasciò che la seta accarezzasse la sua pelle, scivolando perfettamente ad ogni sua curva.

Sorrise al suo riflesso, arrossendo ai complimenti delle ragazze e di Blaise, che sorrideva emozionato.

Il vestito aveva un corpetto a cuore, che le strizzava il piccolo seno e la vita sottile.

Aveva un ricamo attorno ad i fianchi contornato da piccoli brillanti.

Scendeva sinuoso, e cadeva sul pavimento come un abito da sposa, differenziato solamente dal suo cadere lento.

Hermione le si avvicinò e le legò i capelli in una lunga treccia che le ricadeva oltre la schiena coperta.

Si guardò allo specchio e rise, nel mentre la porta della stanza si aprì, rivelando un ragazzo nascosto che osservava incantato la scena.

Era bella, si accorse Theodore con un sorriso.

Maledettamente bella...

Il suo sorriso lo illuminò, deliziò, straziò.

Si perse nei meandri della sua anima che brillava sinistra in quegli occhi blu.

- Buahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh! - Urlò Blaise spaventando tutti, compreso Theodore che cadde come un sacco di patate nella stanza.

- Fuori, fuori, fuori! - Urlò cacciandolo a calci nel sedere.

- Ma è pazzo? - Domandò Hermione con occhi fuori dalle orbite.

- No, non vuole che le sue creazioni si vedano prima del debutto. - Borbottò Pansy.

Infatti...

- Datemi tutti i vestiti, li modifichiamo immediatamente! Brutto idiota, appena lo vedo gli ficco un boccino nel sedere. - Sbraitò facendo arrossire Joe e Kath che si tapparono all'unisono le orecchie.

Alquanto fine, il ragazzo.

- Meglio stare zitte ed eseguire i suoi ordini, se non vogliamo ritrovarci con il frustino di Tiger nelle mutande. - Mormorò Pansy.

Kath urlò, fuggendo dalla stanza.

Non aveva ancora superato il trauma...

 

 

 

 



Angolo Autrice:

Precisiamo una cosa : NON HO ASSOLUTAMENTE INTENZIONE DI FAR FARE SESSO A KATHELYNE E THEODORE, insomma sono perversa ma non fino a questo punto XD

Detto questo, risponderò prossimamente alle vostre recensioni ( ben otto in un solo capitolo, me son commossa ) ora devo scappare, porca ciucciola. 

Vi amooooo!!

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Capitolo 25
*** Capitolo 24 ***


Capitolo 24

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Alzò lentamente il capo e rimase miseramente senza fiato.

Incantato dinnanzi a tale bellezza.

Kathelyne scendeva sinuose le scale che l'avrebbero condotta in Sala Grande, lasciando che gli occhi di Theodore gli scivolassero brucianti sul corpo.

Sorrideva, si accorse ammaliato.

Un angelo venuto dritto dal cielo, con il compito di distruggere l'intero Universo.

Diavolo, l'impatto fu più violento di una coltellata dritta alla trachea.

Gli mancò notevolmente il respiro.

Il vestito bianco che indossava sembrava purificarla fin nell'animo che nero si rifletteva in quegli occhi blu.

Cazzo, era da prendere e sbattere violentemente al muro.

Scatenava in lui violente emozioni e sensazioni, lasciando che la sua vera essenza sfumasse dinnanzi a tale magnificenza.

Cazzo, se gli piaceva.

Riusciva a farlo partire con la testa, a farlo diventare fottutamente folle.

La vide avvicinarsi con un incedere da fata, lasciando morti atrofizzanti al suo passaggio.

Era da rinchiudere, cazzo.

Camminava lenta e sinuosa, attenta ad ogni dettaglio, fregandosene di ogni sguardo, fottendosene di ogni cosa se non il ragazzo che sorrideva ironico dinnanzi a lei.

Gli arrivò a pochi centimetri dalle labbra e pensò che quella era la sua ultima notte.

Dopo non ci sarebbe stato più un lei, lui...

Un loro.

Aveva donato l'anima al suo diavolo personale e ne avrebbe pagato le conseguenze...

Quella era la loro ultima notte.

Theodore le sorrise, accarezzandole con dolcezza una gota.

Kath inclinò il capo, mordendosi con forza le labbra.

La sua ultima possibilità.

Unica ed ultima volta.

Per stare al suo fianco.

 Non avrebbe più sentito il suo fottuto sguardo su di se, le sue mani accarezzarla, le sue labbra baciarla...

Perchè tra due giorni si sarebbe trovata sotto terra.

Kath prese delicatamente il suo viso tra le mani, baciandolo con violenza inaudita.

La sua rabbia la scosse.

Il suo amore la divorò.

L'odio che scorreva nelle sue vene la bruciò.

E fu come morire tra le fiamme dell'inferno che la distrussero tra le fiamme dei dannati.

Penetrò con la sua lingua nella sua bocca e tutto il respiro sparì.

Perchè c'era lui che rispondeva con passione.

Theodore la strinse a se, sospirando nella sua bocca.

Con le mani scese dai capelli ai fianchi, carezzando il tutto con i polpastrelli che scorrevano fluidi sulla seta del vestito.

Era l'essenza stessa della squisitezza.

 Un brivido, una lacrima nascosta ed un altro sospiro fuso con un alito di vita che sfuggì ad entrambi.

- Non lasciarmi mai. - Sussurrò Kath guardandolo negli occhi.

Theodore appoggiò la fronte sulla sua, scuotendo il capo.

- La tua morte è la mia. - Mormorò baciandole con delicatezza le labbra.

Non voleva tutto ciò.

Kathelyne lo prese per mano e lo trascinò fuori, nel parco, vicino al lago nero.

Si fermò e girandosi guardò negli occhi la sua unica ragione di vita.

Non c'era possibilità di sopravvivenza.

Di tornare indietro...

Ma Kath sapeva che l'avrebbe fatto altre mille volte.

- Guardami. - Sussurrò prendendogli il viso tra le mani e costringendolo a guardarla.

I loro occhi s'incontrarono, fusero, diventando quasi un unico intreccio mortale che li portò alla pura pazzia interiore che li scosse dall'interno delle membra martoriate che urlavano disperati.

- Qualsiasi cosa mi succeda... - Iniziò venendo subito interrotta.

 - Non ti succederà niente. - Sibilò Theo zittendola.

- Qualsiasi cosa mi succeda promettimi che non farai stupidaggini, pazzie e sciocchezze. Ho sacrificato la mia vita per la tua, non buttare via questo sacrificio. Non m'importa di quello che penseranno gli altri, di quel che diranno... Perchè lo rifarei mille volte. - Disse Kathelyne facendolo notevolmente sobbalzare.

- Sei la cosa più bella che mi sia mai capitata, l'illusione più bella che abbia mai avuto, il sogno realizzato di una vita. Sei il mio costante respiro. Sempre e comunque. - Mormorò senza mai staccare gli occhi dai suoi.

Una lacrima rigò il volto di Theo che non si mosse.

La sua bambina rise, abbracciandolo stretto.

Caddero sul terreno dall'erba umida...

Il resto fu offuscato da quell'ultima notte di pazzie.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

- Ti odio! - Urlò Hermione buttandogli un vaso che schivò con gran maestria.

- Maledetta Mezzosangue! - Sbraitò Draco richiamandola all'ordine.

Ma Hermione, senza capelli e senza naso, urlava a più non posso e gl'incantesimi che gli lanciava contro non erano tutti propriamente legali.

 - Tu! Brutto pelato, giuro che ti affogo nelle acque del lago nero ed occulterò il tuo corpo! Ti farò a pezzi, mi mangerò ogni pezzo di carne commestibile... Ti truciderò, torturerò, castrerò, impiccherò, lincerò... - Iniziò puntandogli un dito contro ed avvicinandosi sempre di più.

Draco alzò gli occhi al cielo proprio come le braccia, in segno di difesa.

- Sei sexy, con questo vestito rosso. - Ridacchiò il ragazzo.

Hermione ringhiò, puntandogli la bacchetta contro.

- Io inverto l'incantesimo se tu mi fai ricrescere i capelli. - Disse poi fissando spaventato la punta della ragazza mandare scintille dorate.

Hermione ci pensò su e si ritrovò a sospirare...

Recitò un incantesimo a bassa voce e divertita si ritrovò ad osservare i capelli di Draco crescere dalla radice e fermarsi a lunghezza naturale.

- Oh, grazie Salazar. - Balbettò il ragazzo toccandosi i capelli e rilassandosi sempre di più.

Sbuffando poi si accorse che la ragazza aspettava una sua mossa, così si affrettò a prendere una pozione dalla tasca dei suoi pantaloni, per la sua incolumità fisica e mentale.

Hermione la bevve e in un attimo smise di esser la fotocopia di Zio Voldy.

Con un sospiro si tastò quei ricci che aveva sempre odiato, il naso a punta e il resto del viso, per assicurarsi che avesse tutto apposto.

Quando si ritrovò abbacchiata, felice per il suo aspetto e stanca per la lotta che aveva intrapreso con il furetto venne sbattuta malamente al muro.

- Malfoy, cosa diavolo fai? Lasciami immediatamente se non vuoi che ti Cruci... - Sbraitò venendo però zittita dalle labbra del biondo che si posarono improvvisamente sulle sue.

Una lenta ed estenuante carezza che le rubò il fiato.

La mano di Draco corse verso lo spacco del suo vestito, intraprendente, ma si ritrovò ad urlare e saltellare per tutta la stanza quando un incantesimo aveva rischiato di linciargliela.

- Vuoi morire precoce? - Domandò sarcastica la ragazza, aggiustandosi il vestito rosso che indossava.

Draco piagnucolò, guardandosi con pena la mano.

- Per un bacio? - Sbraitò il ragazzo.

Hermione si avvicinò, posò un delicato bacio a schiocco sulle labbra del biondo ed indietreggiò.

- Il bacio andava bene, ma la prossima volta che sento la tua viscida mano accarezzarmi la gamba nuda te la trito direttamente. - Mormorò uscendo ridendo dalla stanza.

Draco scosse il capo...

La sua Mezzosangue non sarebbe mai cambiata...

E quel pensiero gli piaceva.

 

 

 

 

 

Angolo Autrice:

Scusate, vado di frettissima ( esiste sta parola? ) risponderò alle vostre recensioni appena me connetto qui. Vi stramo tutte, tesore mie ( so che mi odiate ma infondo... hahah )

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Capitolo 26
*** Capitolo 25 ***


Capitolo 25

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sono riva di un fiume in piena senza fine

Mi copri e scopri come fossi un' altalena

dondolando sui miei fianchi

bianchi e stanchi come te - che insegui me.

Scivolando tra i miei passi

sono sassi dentro te - dentro me

se non sei tu a muoverli

come fosse niente

come fossi acqua dentro acqua

 

 

 

 

 

L'accarezzò dolcemente, lasciando che la sua mano scorresse fluida su quel corpicino dalle curve inesistenti.

Perfetta illuminata da quella luna che brillava sinistra e cupa.

I capelli neri, sciolti da quella vaporosa treccia, ricadevano come un manto scuro sull'erba chiara e ancor bagnata dalla pioggia che cadeva scrosciante, bagnandoli.

Un piccolo sorriso affiorò su quelle labbra piene ed imperfette, dolce ed intenerito.

Theodore lo accarezzò, con i polpastrelli sfiorò delicatamente il labbro inferiore che si schiuse al suo leggero tocco.

Grossi nuvoloni neri oscurarono il cielo che piangeva insieme a lui.

Con mani tremanti slacciò il nastrino del corpetto che le stringeva il seno, lasciando che lei riprendesse fiato sotto il suo bollente tocco.

 

Senza peso, senza fiato, senza affanno

Mi travolge e mi sconvolgi

Poi mi asciughi e scappi via

Tu ritorni e poi mi bagni

E mi riasciughi e torni mia

Senza peso e senza fiato

Non son riva senza te

 

 

Lasciò che il fiato di lei diventasse suo e viceversa.

Fungendo la loro stessa essenza.

Non c'era acqua a rendere i loro movimenti goffi.

Lo stava lasciando.

Era un dolce addio.

Strinse i suoi fianchi nudi tra le dita, lasciando che penetrassero nella carne sensibile.

Lasciando il segno di quel dolore che arpionava il petto di entrambi.

Il vento scuoteva qualsiasi cosa, rendendo impossibile qualsiasi visione.

Era lei la sua visione.

Con i denti morse le sue labbra, succhiandone la dolce consistenza.

- Mia. - Sussurrò roco.

Oltre la morte.

Vicino alla vita.

 

Tell me now

Tell me how am i supposed to live whithout you

Want you please tell me now

Tell me how am i supposed to live whithout you

 

 

 

Come avrebbe fatto senza lei?

Senza più rivedere quel piccolo viso d'angelo, quegli occhi pieni di vita e quel sorriso perenne?

Una lacrima si confuse con la pioggia.

Lo stava abbandonando...

- Shhh... - Lo zittì Kathelyne abbracciandolo stretto, facendo combaciare i loro petti.

Non aveva paura della morte, la sua piccina.

Aspirò il suo profumo, lasciando che gli entrasse nelle narici e s'imprimesse nella sua mente.

Per non dimenticarlo.

- Come farò senza te? Come vivrò senza te... Che sei la mia vita? - Mormorò al suo orecchio.

Kathelyne appoggiò una mano sul suo cuore, sorridendo come solamente lei sapeva fare.

- Vivrò dentro te, solo dentro te. - Gli rispose baciandolo poi e rizzittendolo.

 

Se brillando in silenzi resti accesa dentro me

se bruciando e non morendo tu rivampi e accendi me

Stop burning me!

Dentro esplodi e fuori bruci

e ti consumi e scappi via

Stop bruning me!

 

 

Non voleva lasciarla andare via.

Far sfumare la sua essenza, la sua anima...

Sarebbe stato straziante sentire il suo cuore afflievolire di battito fino a smettere completamente e fermarsi...

Ma gliel'aveva promesso.

Sarebbe stato al suo fianco quando sarebbe successo tutto ciò.

Quando la morte avrebbe preso possesso di quel piccolo corpo lui le avrebbe tenuto la mano.

Madama Chips aveva stabilito la vera data di tale processo.

Il giorno dopo, al calar del tramonto, lei si sarebbe accasciata al suolo senza vita.

Il giorno dopo, durante la battaglia.

Gli Auror li avevano avvisati.

Un esercito di persone si stava dirigendo verso Hogwarts.

Il giorno dopo sarebbero stati lì, pronti a dar battaglia.

Pronti a morire per l'ennesima guerra.

Per la loro libertà.

Sentì il corpo di Kathelyne si strinse al suo e Theodore seppe che quello era il suo posto.

La ragione della sua vita.

La sua vera meta.

Era lei.

 

 

***

 

 

 

 

Maledetto, pensò Hermione sorridendo.

Draco sorrise sarcastico, facendole cenno di seguirla e prendendo una bottiglia di champagne completo di bicchieri di cristallo.

La riccia lo seguì nella sua stanza e si sedette sul letto del biondo seguita poi da quest'ultimo.

Si sdraiarono e a turno bevvero dalla bottiglia, guardandosi negli occhi e senza mai distogliere lo guardo.

- Domani daremo battaglia. - Sussurrò Draco.

La riccia gli strinse la mano, annuendo.

- Sta attento. - Disse con una smorfia la Granger.

Il biondo ghignò, stringendogli con forza la mano.

- Non vorrei di certo farti stramazzare al suolo insieme a me, Mezzosangue. - Gli disse sereno.

La riccia chiuse gli occhi, rannicchiandosi contro di lui.

- Sono preoccupata. - Mormorò Hermione.

- Lo so, ma non devi esserlo. Pensa solamente a te stessa. Non fare l'eroina, Mezzosangue. - Disse Draco facendola sorridere.

- Non sei così male, quando ti ci metti. - Ridacchiò la riccia.

- Nemmeno tu, quando stai zitta. - Borbottò il biondo beccandosi uno scappellotto.

Infondo le risa erano la loro unica salvezza.

 

***

 

 

- Non hai paura di morire? - Domandò improvvisamente Blaise, spaventandolo.

Harry guardò senza particolare espressione la pioggia cadere incessante, soppensando una possibile risposta.

- No. - Sussurrò poi facendo sgranare gli occhi al compagno.

- Perchè? - Domandò nuovamente serio.

- Perchè se morire incontrerei di nuovo i miei genitori... ed i miei cari. - Disse semplicemente.

- Non ho paura dell'ignoto. - Borbottò Harry.

Blaise gli prese il viso tra le mani, costringendolo a guardarlo.

- Dimmi che starai attento domani... Per me. - Sussurrò Blaise facendolo sobbalzare.

Un sorriso, una dolce carezza ed un lampo che illuminò i loro tratti.

Harry, in quel momento, aveva una ragione per vivere.

Per sopravvivere a quella nuova battaglia.

Solamente per lui, pensò baciandogli con delicatezza le labbra.

Sarebbe sopravvissuto solamente per lui.

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Capitolo 27
*** Capitolo 26 ***


Capitolo 26

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sentore di morte s'udiva in quella radura affollata da studenti con bacchette sguainate.

Gli Auror erano in prima fila insieme ai professori e quelli che avevano deciso che quella battaglia era più importante di quello che si aspettavano gli altri.

Harry, affiancato da un Blaise deciso a far valere la sua vendetta.

Hermione, affiancata da un Draco ghignante ed indifferente.

Kathelyne, affiancata da un Theodore deciso a proteggerla a costo della vita.

Fred e George, che lucidavano con interesse malcelato due spade prese da chissà dove.

Aspettavano tutti pazienti, con le bacchette sguainate, pronti a rivendicare i loro diritti, a farli valere.

Due occhi blu brillarono sinistri in quel bagliore fatto di spade e mantelli bianchi e neri.

Erano vicini.

- Formazione compatta, non interrompete le file se non per una buona ragione. Guardatevi le spalle e quelle del vostro compagno. Cominceremo ad attaccarli con il fuoco poi con il ghiaccio. Le spade le terremo come difesa corporea se in un caso remoto riuscissero ad irrompere nelle nostre righe. Ricordatevi gli insegnamenti degli Auror, la spada deve penetrare in un punto che non sia letale per la stessa persona tranne se non siete in pericolo di vita, in quel caso... uccidete. - Disse Kingsley con espressione seria.

Si sentivano passi sempre più vicini, spostamenti d'aria, respiri pesanti.

La magia sfigolava nell'aria.

Ma questa volta si combatteva per uccidere.

Kathelyne trattenne il respiro quando vide una formazione di uomini farsi avanti e comparire dalla Foresta Proibita.

Una donna ed un uomo n'erano a capo.

La ragazzina strinse i denti, sentendoli scricchiolare sinistri.

Suo padre era pronto ad ucciderla e lei era pronta a far lo stesso.

- Va tutto bene, tu sta in disparte e non preoccuparti. Ci penseremo noi. - Sussurrò Draco cogliendo l'assenso di Theodore.

Kathelyne rise, attirando l'attenzione di suo padre.

La guardò sorpreso, preoccupato, ansioso.

- Non ci pensate nemmeno. - Sibilò con acredine.

E la vide far apparire una spada tra le sue piccole ed innocenti mani.

Non era molto brava con la magia, almeno non al livello di quelli del settimo.

Ma era magra ed agile, poteva farli a pezzi se voleva.

I suoi occhi blu incontrarono quelli appena invisibili del padre, coperti da quella misera maschera che continuava a nasconderlo.

- Toglila. - Gli ordinò con voce roca.

Tutta l'attenzione si catalizzò sui due che si guardavano con disgusto.

Absalom eseguì l'ordine e togliendosi la maschera rivelò un viso giovane e fin troppo simile a quello della ragazzina.

Blaise ringhiò, Draco sputò per terra e Theodore si ritrovò a fargli una pernacchia.

- Hai scelto la parte sbagliata, bambina mia. - Sussurrò l'uomo addolorato.

Kathelyne scosse il capo, guardandolo in quegli occhi quasi simili ai suoi.

- Guardati attorno, papà. Cosa vedi? - Gli domandò in un sibilio sconosciuto.

L'uomo abbassò gli occhi, abbattuto.

- Io vedo professori che amano gli alunni come fossero i propri figli, ragazzi innocenti che hanno deciso di combattere una battaglia che TU hai deciso di scatenare. Vedo una scuola che la mamma adorava ed amava con tutta se stessa. - Disse per poi sorridere.

Aveva colpito il segno.

Absalom alzò il volto di scatto, fissandola con i suoi occhi irosi.

- Non osare nominare tua madre! Sporca traditrice! - Urlò furioso.

Kathelyne rise, lasciando che quella risata tintinnasse in quella radura cupa.

- Sei tu che non sei degno di nominare il suo nome, Absalom. - Ringhiò la bambina.

Un ringhio, uno sferragliare ed un passo avanti.

La morte era maledettamente vicina.

- Ero venuto qui per salvarti, ma tu sei uguale a loro. E morirai per questo. - Sussurrò lasciando che il vento coprisse le sue parole.

Un altra risata, una stretta di mano ed un tuono che scosse le fondamenta.

- Va a farti fottere. - Disse Kath in una tipica espressione Babbana.

E la battaglia iniziò più cruenta che mai.

Quando gli Illuministi ebbero il permesso del loro capo, la professoressa Mcgranitt alzò le mani al cielo, invocando il potere dei quattro elementi.

Il fuoco che bruciò la terra attorno a loro.

I ragazzi urlarono una formula magica che potenziò le parole della loro amata professoressa di trasfigurazione.

Le loro file bruciarono, lasciando i corpi martoriati dei loro nemici sul terreno.

Gli Illuministi indietreggiarono, impauriti.

- Sono tutti demoni, Absalom. Guarda cosa fanno. - Sussurrò la donna.

L'uomo strinse i denti e fece un cenno a gli altri di seguirlo.

- Spell Finem! - Urlò.

Il fuoco si spense di botto e gli studenti gemettero preoccupati.

Un altro cenno e la terra tremò.

Si spaccò sotto i piedi dei loro nemici, inghiottendoli nella sua profondità.

Caddero come burattini.

- Tremor terrae cessat. - Strillò deciso il padre di Kath.

Si guardò attorno preoccupato, vedendo le loro file decisamente dimezzate.

Un altro cenno e le acque del Lago Nero fuoriuscì dalle sue profondità, entrando in possesso degli studenti che lo ghiacciarono.

Il vento rivoltò gli uomini dalle loro postazioni mentre il ghiaccio gelò il loro sangue.

- Quoniam spiritus placare liquescens undis. - Strillò nuovamente spaventato Absalom.

La morte era ancor più vicina.

- CORPO A CORPO! - Urlò Kingsley incitando gli studenti.

I ranghi si ruppero, le righe si fusero e gli studenti della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts attaccarono.

Kathelyne si destreggiò tra la folla di persone a fatica, evitando incantesimi come s'evitasse aria.

Il suo obbiettivo era uno solo.

Se suo padre moriva, il mondo Magico riviveva.

E quello era il suo compito.

La spada che aveva tra le mani veniva trascinata a fatica, dietro di se lasciava un solco.

La ghigliottina accarezzava sinistra il suo collo.

Prima di morire...

Kathelyne urlò e si scagliò contro suo padre che con un braccio la spinse all'indietro, facendola cadere malamente sul terreno umido.

Prese la spada e cercò di tagliargli una gamba, riuscendo solamente a ferirlo malamente.

- Piccola bambina impertinente! - Urlò cercando di acciuffarla.

Kath lasciò perdere la spada e cominciò a correre per tutta la radura, schivando gl'incantesimi di suo padre.

Si girò di scatto ed alzò le mani al cielo.

Il vento scosse i suoi capelli ed il vestito che indossava dalla sera prima.

Rassomigliava ad un Angelo vendicatore.

Sanguine venas influit erit ut mature dilutum domini sui morte quam mihi. Sine morietur renatus permittit. Et ego filia, mortem animae ruat obiit. Relinquo, ut pereat flatu, quo torquetur cor non pellentesque. Ut mors eximit aeternum. Non est dignus vita. - Urlò la ragazza.

Absalom sgranò gli occhi, strillando disperato.

Li stava dannando insieme.

Una sola lacrima rigò il volto di Kath che quando aprì gli occhi li fissò in quelli del padre.

Absalom rivide la sua Rose in quel mare blu cobalto. 

Con un grido caddero entrambi sul terreno, con la schiena arcuata e le iridi completamente bianche.

E tutti quando si fermarono videro qualcosa uscire dal petto di entrambi.

Come vento solidificato.

Theodore lasciò cadere la spada e guardò senza particolare espressione il sole tramontare.

Gli altri continuarono a combattere.

La morte di una non valeva alla morte di tutti.

Corse, lasciando che la battaglia diventasse silenziosa.

Si accasciò al suo fianco, senza mai lasciare che quegli occhi si chiudessero.

- Kathelyne. - Sussurrò disperato, richiamandola.

Un gemito, un occhiata brillante ed un sorriso appena accennato.

- Theo. - Mormorò la ragazza senza mai distogliere gli occhi dai suoi.

Era arrivato il momento.

Poggiò le labbra sulle sue, lasciando che il loro fiato si fungesse.

- Ti amo. - Sussurrò Theodore.

 

 

 

 

 

 

 

Un grido, un tonfo ed un gemito appena udibile.

Draco sibilò con acredine, fissando quella donna sconosciuta con i suoi occhi grigio piombo.

- Crucio! - Gridò colpendola poi in pieno.

Ed urlò, fino a sgolarsi.

Come se mille spade si stessero conficcando nella sua carne.

- Sei uguale a tuo padre. - Sputò la donna quando riprese fiato.

Draco si bloccò di scatto, senza fiato.

- Egoista, senza cuore e senza amore. Freddo, cinico, onore per il proprio sangue e disprezzo verso gli altri. Guardate il mondo dall'alto in basso, come se voi foste superiori... - Sibilò sputando sangue.

Un risolino, un incantesimo ed il corpo di Hermione fu scaraventato a pochi passi da lui.

Draco gemette, cadendo in ginocchio.

Una macchia di sangue si stava allargando a macchia d'olio sul suo petto.

- L'incantesimo non serve se non ami veramente quella persona, Malfoy. Ed un Malfoy non ama... - Sibilò con una risata cattiva.

Draco cercò a tentoni la spada, volendo colpirla.

- Basta sperare, Malfoy. Morirete entrambi. Lei, sporca Mezzosangue e tu... Sporco Mezzodemone. - Ridacchiò sinistra.

La decapitò.

Con le sue ultime forze, la decapitò.

Cadde sul terriccio umido, senza fiato.

Rotolando si avvicinò ad Hermione e le prese la mano, stringendola tra le sue.

Un senso di benessere prese possesso del suo corpo, mentre le lacrime che scorrevano sul suo volto furono benefiche per il suo cuore.

- Draco... - Sussurrò Hermione girandosi su un fianco e guardandolo in viso.

- Infondo non è male, sperare. - Gemette Draco sorridendogli.

Non ghignando ma sorridendo...

Hermione rise, sospirando a malapena.

Già, sperare non era così male come si pensava...

 

 

 

 

 

 

- Cazzo Harry, sta attento! - Strepitò Blaise infilzando un uomo e sbattendolo dall'altra parte della radura.

- Io sto attento, idiota. Ma se tu mi vieni quasi ammazzato sotto agli occhi, non ci riesco a stare attento! - Sbraitò Harry trinciando un braccio.

- Non trattarmi così! - Urlò Blaise fermandosi di scatto con le mani sui fianchi.

- Abbassati! - Urlò Harry.

Blaise si abbassò ed Harry decapitò uno sconosciuto.

- Cazzo. - Sussurrò Harry fissando il corpo senza vita dell'uomo.

Insomma, fino ad allora non aveva mai ucciso un uomo...

Blaise sospirò e lo prese per un braccio.

- Grazie. - Disse dandogli un bacetto sulla guancia.

Il ragazzo dagli occhi verdi si rilassò impercettibilmente ma i suoi occhi erano alquanto lucidi.

- Sei il mio eroe. - Civettò Blaise facendolo ridacchiare e scuotere il capo.

Il tempo stava scadendo ed il buio stava calando.

Gli uomini stavano morendo e gli studenti erano più che feriti.

La battaglia stava quasi per finire ma aveva lasciato più che una ferita aperta, un dolore al cuore...

Ancora una volta aveva messo il mondo Magico in ginocchio.

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Capitolo 28
*** Capitolo 27 ***


Capitolo 27

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Una lacrima, un grido ed un gemito sconnesso.

Non c'era più.

Theodore guardò con occhi vuoti quel corpo senza vita riflettersi nella sua anima oramai martoriata.

Aveva ancora gli occhi aperti, la sua bambina.

Guardava ancora il suo volto, la sua anima perduta.

La strinse forte a se, lasciando che il suo volto sprofondasse in quella esile spalla.

Era gelida.

Con mani tremanti si tolse la giacca del completo che ancora indossava, mettendolo con delicatezza su per quelle piccole braccia.

Il capo era rivoltato all'indietro ed il collo era malamente inclinato.

Non gli sorrideva.

Cominciò a dondolare su se stesso, con il cuore a pezzi e il volto rigato da lacrime invisibili.

Come avrebbe fatto a vivere senza lei?

Theodore gridò, lasciando che il silenzio gli perforasse l'udito, che la sua gola ardesse e che i suoi occhi s'inumidissero sempre di più.

Il vuoto l'accolse...

Perchè senza lei solamente il vuoto lo aspettava.

Draco si accasciò malamente al suo fianco, tenendosi il petto ferito.

Accarezzò quei capelli neri, quella guancia tumefatta e sporca...

Chiuse gli occhi, lasciando che per la prima volta un amore sconosciuto lo invadesse.

Lei aveva insegnato ad amare.

La morte arrivò in anticipo per tutti loro.

Ma non prese la loro anima, non storpiò il loro respiro...

Ma schiacciò il loro cuore.

Blaise rimase immobile accanto ad Harry, guardando quella scena con occhi spenti.

Il vento scosse le foglie che caddero senza rumore su quel terriccio umido.

La pioggia scrosciava violenta sui loro corpi.

- Kathelyne... - La richiamò con voce rauca Theodore.

Ma non rispondeva più.

La sua bambina...

Occhi ditele addio...

Braccia, questo è l'ultimo abbraccio...

E labbra... voi porte della vita, suggellate il patto eterno con la morte aborrita divoratrice di tutto.

Con occhi spenti la divorò, lasciando che quell'immagine s'imprimesse perfettamente nella sua mente.

Con delicatezza l'abbracciò, lasciando che quel corpo aderisse perfettamente al suo, che il suo profumo rimanesse nella sua carne per sempre.

E con le labbra la baciò, lasciando che il suo respiro divenisse parte di quel corpo immobile e freddo.

Come faceva ad esser ancora così bella?

S'allontanò da lei, lasciando che senza vita s'accasciasse lì, dinnanzi ai suoi occhi.

-  Halitum meum vestrum. Ille animi resurget ex inferno non eo. Mea vita redit pulchrior aeternum, quia morte tracta tu salvasti me: et ego salvabo. - Sussurrò a bassa voce.

Di nuovo la baciò, singhiozzante.

Che quell'amore eterno rivivesse con un altro respiro.

Che la morte faccia retromarcia, il Diavolo non poteva prender tale innocenza.

Cosa se ne faceva di una bambina, tra le fiamme divoratrici dell'Inferno?

Sive ... sumendum - Sussurrò tra le lacrime.

Cosa non si farebbe per amore?

Il Diavolo sapeva come contrattare con i disperati.

Cosa dare e cosa prendere in cambio.

Ridiede la vita a tal Angelo ma in cambio dannò il suo amante.

Immortale, divenne.

Avrebbe assistito alla morte dei suoi cari, negli anni avvenire.

E solo sarebbe rimasto.

Fin nella fine dei tempi, avrebbe deciso lui quando porre fine alla sua vita.

Lui avrebbe messo fine alla sua anima.

Una vita in cambio di un altra.

Una sofferenza in cambia di un'anima.

Theodore abbassò lo sguardo e con occhi offuscati dalle lacrime, vide la vita risorgere dentro lei.

Un rantolo, uscì da quelle labbra pallide e tramortite.

Il suo petto si alzò e abbassò velocemente, mentre quegli occhi rivissero.

Immortale.

Un'anima in cambio di un altra.

Sarebbe morto per mano sua, dopo la morte della sua amata...

Ma cos'era infondo il suicidio, in tal caso?

Cos'era la prospettiva di morir per mano sua se la sua vera vita stava risorgendo?

La vide sbattere ripetutamente le palpebre, singhiozzare tra un respiro e l'altro.

L'abbracciò stretta, senza lasciarle di tempo di dire qualsiasi altra cosa.

- Mia. - Sussurrò per l'ennesima volta.

Kathelyne rise, nuovamente.

Il cielo si estendeva blu sopra i suoi occhi e quella era una vera e propria visione celestiale.

- Grazie, grazie, grazie. - Sussurrò Kath stringendo a se l'unica sua ragione di vita.

- Grazie d'esistere, di stare ancora qui al mio fianco... Di avermi donato il tuo respiro. - Gemette la ragazza con le lacrime agli occhi.

Draco sorrise, alzando lo sguardo al cielo.

Con un braccio strinse le spalle di Hermione, sbalordendo tutti.

La guardò negli occhi e vi ci perse.

Mezzosangue...

Da tempo lo era anche lui.

- Dovremmo curarci questa maledetta ferita, fa un male cane. - Borbottò il ragazzo facendo ridere Hermione che scosse il capo.

Blaise, invece, strinse la mano ad Harry, sospirando e rilassandosi impercettibilmente.

Le cose non si sarebbero risolte facilmente...

Eppure lui voleva aspettare paziente.

Per lui, questo ed altro.

 

 

 

Il prossimo capitolo sarà l'epilogo, ma non vi abbandono perchè domani pubblicherò già il sequel ( vi sto a rompere le palle ma non siete obbligate a seguirmi XDXD )

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Capitolo 29
*** Epilogo ***


Epilogo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

- Tiger, sposati a sinistra... Ecco lì, non ci entrate tutti nella foto! Ma non dovevate fare la dieta? Hermione quanto sei ingrassata, ma che ti danno a mangiare gli elfi? E tu, Draco... Cos'hai fatto ai capelli? Sappiamo che quando sei stato pelato hai ricevuto un trauma, ma così sembri Lady Gaga! Kathelyne, spostati quei capelli dal viso, sembri la ragazza di quel film babbano, Samara. Theodore, perchè non vai dalla Chips e non ti fari rimpicciolire quei denti? Sembri Hermione all'età di undici anni, un castoro! E Blaise... Cos'hai fatto al culo? Hai un sedere enorme! - Disse Colin Canon demoralizzando i ragazzi che lo mandarono nel meraviglioso mondo dei Vaffanculo.

Ma Blaise non prese bene la notizia del suo sedere...

- Brutto cavernicolo senza un briciolo di sensibilità. Sei solamente geloso perchè io sto con Harry e tu ti rosichi le unghia. E poi... Come osi? Ora ti strappo quei capelli finti che ti ritrovi, per tutti gli elefanti dell'Africa orientale! - Strillò isterico, cominciando a seguirlo furioso.

Hermione sospirò, schiaffeggiandosi la fronte.

- Vai Blaise! Distruggi quella checca isterica! - Urlò Draco dandogli manforte.

- Tesoro, calmati. Blaise... - Lo richiamò un Harry imbarazzato.

Ma lo ignorarono tutti, come sempre.

Kathelyne guardava i suoi capelli con una smorfia, domandando a tutti se almeno questa Samara fosse carina.

Theodore si guardava in un piccolo specchietto e fissava disperato i suoi denti, chiedendosi se veramente fossero così sporgenti.

Tiger giocava con la sua ciccia, infatti aveva disegnato una faccia sulla sua pancia e la faceva parlare.

Era tutto alquanto...

Rivoltante.

- Joe, portami una tazzina di the'. - Gemette un Hermione sfiancata.

La bionda rise, scuotendo il capo.

Fred e George, invece, stavano rimorchiando le due sorelle Greengrass.

- Poveri noi. - Disse Harry guardando la sua migliore amica.

Hermione rise, facendogli poi cenno di avvicinarsi.

- Quella villetta che a te piaceva tanto l'anno scorso, quella che volevi affittare durante l'estate. Te la ricordi? - Mormorò la riccia stringendogli la mano.

Harry annuì, sorpreso da quel discorso dimenticato nel corso di quell'anno così intenso.

- Io e Draco l'abbiamo comprata e Blaise ha provveduto ad ingrandirla, mentre Theodore l'ha arredata. Appena finita la scuola avevamo pensato di andare tutti a vivere lì... - Disse venendo interrotta però dall'abbraccio del ragazzo che rischiò di strangolarla.

Da tempo desiderava andare lì, a vivere in quell'immensa villa insieme ai suoi amici.

- Vengono anche i gemelli e Ronald. - Gemette venendo abbracciata ancor più stretta.

Il sogno di una vita...

Esser circondato da persone che lo amano...

Beh, se toglieva Malfoy di mezzo.

- Finito di abbracciarla, San Potter? - Sbuffò il biondo alle sue spalle.

Figurarsi se non era gay...

Si sarebbe ritrovato tra le fauci di un serpente gigante.

- D'accordo, d'accordo. - Rise divertito.

Kathelyne li raggiunse, con un immenso sorriso dipinto sulle labbra.

- Theodore mi ha detto della vostra idea, è meraviglioso! - Strillò abbracciando Draco di slancio.

Theo li raggiunse ed abbracciò la sua bambina di spalle, sorridente.

- Naturalmente quando finirà Hogwarts verrai anche tu a vivere con noi. - Disse ovvio.

Blaise si fermò di scatto, guardandoli e mettendosi le mani sui fianchi.

- Fico! - Strillò eccitato.

Si avvicinò ed abbracciò Harry di slancio, sorridendo sereno.

- Questo è pazzo. Prima grida e poi sorride... Rinchiudiamolo! - Propose Goyle con espressione stupida.

- La prima proposta sensata in tutta la tua vita. - Sospirò Joe unendosi a loro.

Il ragazzone arrossì, abbassando il volto imbarazzato.

La scuola era quasi finita e un aria leggera s'aspirava tra le mura della famosa scuola di magia e stregoneria di Hogwarts.

Non era cambiato nulla eppure era cambiato tutto.

Erano davvero felici?

La risposta si leggeva nei loro sguardi.

Un flash li prese in pieno e in sincrono si girarono per fulminare Colin Canon.

Quella foto era alquanto particolare e forse sarebbe passata nella storia :

Goyle guardava con la bava alla bocca Joe che sorrideva serena.

Theodore abbracciava stretta Kathelyne che lo fissava con occhi scintillanti.

Draco uccideva Harry con lo sguardo nel mentre il primo abbracciava Hermione mentre l'ultimo stringeva dolcemente Blaise a se.

Tiger faceva parlare la sua pancia.

I Gemelli Weasley rimorchiavano ancora le sorelle Greengrass.

Già, non tutto era cambiato.

Ma quei non cambiamenti avevano lasciato gioia nei cuori di chi finalmente amava.

Ma un uomo dai lunghi capelli biondi, nascosto nella Foresta Proibita, non sembrava apprezzare tutto ciò.

Per nulla...

Ma la vita di quei ragazzi sarebbe andata avanti per molto tempo, fin quando però una cappa oscura non li avrebbe inghiottiti e portati nel passato.

Dove il Mondo Magico era stato messo in ginocchio da un uomo amante del potere.

 

 

 

 

 

 

Angolo Autrice:

Piccolo Epilogo per una piccola storia.

Credo che questo sarà L'angolo autrice più lungo che un essere umano abbia mai visto.

Questo epilogo è dedicato a Rosa di Cenere, la recensitrice più dolce e martellante che abbia mai visto.

Ti ringrazio, per avermi seguito, spronato ad andare avanti ed avermi riempita di complimenti. Io ti adoro come amo il tuo modo di scrivere. Non scoraggiarti, sei la persona più brava che io abbia mai conosciuto. Grazie per avermi seguita ma prima di tutto grazie d'esistere.

Ad AliH, che ha recensito i miei primi capitoli ma che ringrazio di cuore.

A Lightofmyeyes che anche lei ha seguito la mia storia e si è ritrovata a recensire e sostenermi, grazie davvero.

SweetTaiga che ha recensito ogni mio capitolo e mi ha riempita di complimenti, sei un ottima scrittrice e per me è stato un onore ricevere le tue recensioni. Grazie davvero.

jalilah, veracruz ed Insane che hanno recensito il mio secondo capitolo, onorandomi con il loro interessamento. Grazie mille,

A Panty96 che è un gran tesoro che io adoro con tutta me stessa. Grazie di tutto ma prima di tutto d'esistere, sei grandissima ed io non smetterò mai di adorarti. Mi hai dato una forza grandissima ed io te ne sono eternamente grata, grazie.

A stellabella che inizialmente mi ha recensito ma che poi ho perso per strada ma non gli faccio una colpa, ma ringrazio enormemente. Mi hai spinta a volare ed ho cercato di farlo. Grazie mille.

a Charme che non vedo da un paio di capitoli ma che è stata gentilissima. Il paring non era di suo gradimento ma con gran forza ha letto e recensito la mia storia. Grazie di tutto, grazie di essere unica nel tuo genere.

A everlasting_miriel che ha recensito un solo capitolo ma che si è mostrata interessata. Grazie.

_zafry_ come dimenticarmi di te? La mia Ariel che ride ad ogni battuta e apprezza la mia pazzia, che ha recensito ogni mio capitolo e che è cresciuta con ME.Grazie di tutto, tesoro mio. Non dimentico e specie non dimenticherò te. Sei stata una gran recensitrice ed io ti adorerò per sempre. Prometto. Grazie ancora, di tutto, di molto.

Grazie a blu_ice e Books che hanno recensito i miei capitoli e si sono divertite insieme a me nei commenti.

A Malika che ha apprezzato i miei personaggi e recensito il mio capitolo, grazie per ogni disturbo.

A veronic90 che ha recensito i miei capitoli ed apprezzato ogni mio sforzo, grazie mille.

A zico che mi ha spronata a continuare, grazie.

A neptunia che si è sorbita anche questa mia storia e che mi ha recensito con assiduatezza anche nell'altra, grazie di tutto. TI ADORO.

A sarahoara che mi ha recensito e letto con passione. Grazie di tutto, per il tuo sostegno e la tua voglia di leggere con fretta le mie pazzie. Ti adoro ( veramente )

A Frozen Jude che è un ottima scrittrice e mi ha scritto recensioni lunghe kilometri. Quanto posso adorarti, tu non puoi saperlo. Grazie di aver riso con me, pianto con me e letto con me. Non potrò mai dimenticare le tue recensioni. Grazie di tutto, ti voglio bene ( veramente U.U )

Ed infine ma non meno importante a ginevra james che ha recensito il mio capitolo per ultima ma che si è aggiudicata un posticino nel mio cuore. Grazie di tutto.

Sarete nel mio cuore, tutte.

Anche chi ha messo la mia storia nelle preferite :

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Vi lascio così, senza un perchè XD

Domani pubblicherò il sequel degli Illuministi che si chiamerà : Un cuore arido

Spero che mi seguirete sennò non rompetevi che già vi ho rotto per troppo tempo haha

Vi amo tutte, davvero.

Alla prossima, almeno spero.

Sonoqui

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