Going, going, gone!

di dany23
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1: Il nuovo cliente ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2: Il favore ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3: La campagna pubblicitaria e l'invito ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4: Un ospite a sorpresa ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5: Colpo di scena all'asta ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6: Che cosa fare? ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7: Complicazioni e preparativi ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8: Rivelazioni ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9: Realizzazioni ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10: Il lancio della sfida ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11: Un alleato segreto ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12: Il secondo appuntamento ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13: Operazione corteggiamento ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14: Il corso dell'amore ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15: Cuore a cuore ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1: Il nuovo cliente ***


Autrice: Predec2

Traduttrice: dany23
Beta: LucyVanPelt
Pairing: Brian/Justin – Justin/Nuovo Personaggio
Rating: NC-17
Capitolo: 1/19
Link: potete trovare l’originale qui:
Going, going, gone!
Trama: Justin e i suoi lavori richiamano l’attenzione. Chi non ne sarà contento?

Avvertimenti: Ambientata dopo la 5.07, Brian e Justin quindi si sono lasciati e l’esplosione al Babylon non c’è stata.

Note della traduttrice: Ho amato questa storia e l’ho letta tutta d’un fiato in una sera, nonostante ci sia un Brian lievemente OOC è divertente e romantica al punto giusto e non ho potuto fare a meno di chiedere all’autrice di poterla tradurre per condividerla con chi non l’ha ancora letta.

Ringrazio la mia adorata beta che mi accompagnerà in questa avventura e che leggerà la FF mano a mano che la tradurrà per farmi felice.

Note della Beta: Dato che ho imparato ad amare Queer as Folk insieme alla traduttrice, posso davvero dire quanto abbia perso la testa per Brian e Justin. Dalla prima visione, non ha mai ceduto un attimo, è diventata un’ossessione, quindi non posso che sentirmi onorata che mi abbia chiesto di collaborare a questo progetto.

Autorizzazione dell’autrice: Wow! That is so exciting to hear - that made my day. Thank you! I would be honored.:) You are welcome to archive any of my other stories on there as well. Thank you so much for writing me - that keeps me energized to keep going! – Kimber

 

GOING, GOING, GONE!

 

Capitolo 1: Il nuovo cliente

Kinnetik – Lunedì mattina

La porta aperta dell’ufficio di Brian permette alla sua assistente di sbirciare alla porta.

“Brian” disse Cynthia “Il capo della Prescott Sportswear è qui per l’appuntamento delle 10”.

Ammicandogli, aggiunse “E sembra che tu sia pronto per un incontro piacevole” Sorridendo si diresse fuori dall’ufficio prima che Brian potesse chiederle che cosa intendesse con quella frase.

La domanda di Brian stava comunque per avere una risposta, quando Cynthia ritornò in breve tempo. Lei bussò velocemente e fece entrare nell’ufficio del Capo Esecutivo della Kinnetik un uomo dai capelli scuri, alto ed elegante con gli occhi di un verde scuro. L’uomo indossava un completo fatto su misura color antracite che avvolgeva ogni angolo del suo corpo tonico, e sembrava avesse qualche anno meno di Brian. Il gay-radar di Brian scattò immediatamente appena l’uomo allungò una mano curata per stringere la sua.

“Mr. Kinney? Lane Prescott” L’uomo guardò attentamente Brian. “E’ un piacere incontrarla. I ragazzi alla Brown Athletics mi hanno parlato molto bene di lei. Dicono che è un pubblicitario all’avanguardia e che non ha paura di cogliere le occasioni al volo”

“Chiamami Brian. E hanno ragione – giocare sul sicuro non permette di andare molto lontano negli affari, Mr. Prescott” replicò con un sorriso confidenziale.

“Bene, sono felice di sentirlo. E chiamami Lane. Non capivo in che posizione mi trovassi nel mondo della moda seguendo lo status quo. Nella vendita al dettaglio, essere conservatore e di successo vanno raramente mano nella mano.”

Facendo cenno al giovane uomo di sedersi, Brian colse il momento giusto per guardare attentamente il suo potenziale cliente. Un pacchetto davvero attraente, pensò, ammirando la mascella squadrata e i folti capelli scuri. I pensieri di come potrebbe divertirsi scartando il pacco invasero la sua mente, prima di sostituirli velocemente con la sua facciata di uomo d’affari.

Incrociando le braccia, Brian si informò “Quindi cosa stai cercando esattamente per questa campagna pubblicitaria?”

Lane spiegò “La linea di abbigliamento sportivo è conosciuta per essere di alta qualità e di moda. È bene accetta nelle aree demografiche che vanno incontro agli studenti del college, come sono ben accetti dagli ‘yuppie’. Ma non sono in grado di rompere il ghiaccio nel mercato gay con successo, sebbene una ricerca fatta all’interno della compagnia indica che i vestiti dovrebbero essere attraenti per questo gruppo. Qui è dove entri in gioco tu. I devo dire che tu sei veramente competente nella promozione di prodotti rivolti alla comunità gay.”

“Competenza è il mio secondo nome” Brian sorrise compiaciuto “Sono sicuro di poter trovare una campagna pubblicitaria adatta alla tua linea.” Tendendosi verso l’uomo, Brian sfruttò il suo charm seduttivo. “Io potrei, comunque, avere una più attenta familiarità con i tuoi beni”

Le speranze di Brian di fare solamente quello, comunque, erano scomparse in fretta, appena Lane si alzò dalla sua sedia congedandosi “Mi spiace, Brian. Ti trovo molto attraente, ma ho la politica di non mischiare mai gli affari con il piacere” Sorridendo per attenuare il messaggio in qualche modo, continuò “Ti manderò qualche campione della mia linea di abbigliamento tramite un corrriere domani mattina. Quando posso aspettarmi di sentirti?”

In qualche modo deluso, Brian tuttavia mantenne la facciata professionale. “Ti farò sapere qualcosa non più tardi della fine della settimana” promise. Alzandosi e stringendo la mano di Prescott, concluse il loro incontro “E’ stato un piacere conoscerti. Non sarai deluso.”

“Ne sono certo. Io sono impaziente di scoprire cosa mi proporrai” Facendo l’occhiolino, lui camminò verso la porta.

Brian si sentii come se stesse lasciando andare il pesce grosso. Per colpa di qualche stupida politica, si lamentò. Che vergogna lasciare un così bel corpo perfetto andare sprecato. Perdita tua, Prescott, sorrise compiaciuto.

 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2: Il favore ***


Autrice: Predec2

Traduttrice: dany23
Beta: LucyVanPelt
Pairing: Brian/Justin – Justin/Nuovo Personaggio
Rating: NC-17
Capitolo: 2/19
Link: potete trovare l’originale qui:
Going, going, gone!
Trama: Justin e i suoi lavori richiamano l’attenzione. Chi non ne sarà contento?

Avvertimenti: Ambientata dopo la 5.07, Brian e Justin quindi si sono lasciati e l’esplosione al Babylon non c’è stata.

Note della traduttrice: andando avanti con la storia i capitoli si allungheranno, cercherò di postare sempre una volta a settimana in modo tale da avere tempo di tradurre e di dare modo anche alla beta di fare il suo lavoro.

Le risposte ai commenti in fondo al capitolo.

 

 

Capitolo 2: Il favore

Justin si sedette sulla poltrona di Michael e Ben, con in mano l’album di schizzi. Il giovane artista non avrebbe mai pensato di potersi trovare a stare da Michael tra tutti. Dopo tutto, Michael era sempre stato il difensore più fedele di Brian, di conseguenza loro due spesso si scontravano quando avevano opinioni differenti che lo riguardavano. Ma recentemente, Michael aveva realizzato che mentre tutti sembravano essere andati avanti con le loro vite, Brian sembrava rimanere attaccato alla sua arroganza, ai go go boy e all’idea di non crescere mai. Anche lui si era stancato dei gesti del suo amico, e quando Justin decise che era tempo di andare avanti sulle sue gambe, Michael e Ben concordarono sul farlo venire a vivere nella loro nuova casa, malgrado l’opinione di Brian che loro avessero infettato il suo amante con i loro modi da frocio alla ‘Stepford

Hey Justin” Ben lo salutò mentre entrava dalla porta principale “Speravo fossi qui. C’è qualcosa che vorrei chiederti”

Justin guardò attraverso la bionda frangia che recentemente aveva fatto crescere, dandogli un look ancora più adorabile. “Ciao Ben, che succede?”

“Ho un favore da chiederti. So che sarebbe chiederti molto, perché è con un preavviso breve, ma significherebbe davvero molto per la Vic Grassi House.”

Justin si spostò per fare spazio a Ben sul divano “Tu sai che ti aiuterò come posso se è per quello – in cosa posso aiutarti?”

“Bene, l’Alleanza Gay e Lesbiche della città di Pittsburgh sta organizzando la prima cena annuale di gala con una vendita all’asta, per aiutare le numerose associazioni di beneficienza locali, inclusa la Vic Grassi House. Stanno vendendo i biglietti della cena, cercando di coinvolgere le aziende e i singoli con gli oggetti all’asta. Sono stato nominato maestro delle cerimonie per l’evento.”

Justin sorrise – gli piaceva l’intelligenza di Ben e il suo approccio alla vita. “E’ fantastico. Penso che sarai perfetto. Che cosa ti serve che faccia?”

“Bene, come ho detto, so che è un preavviso breve, perché è meno di una settimana, ma speravo che tu potessi essere disposto a contribuire con un quadro per l’asta di beneficienza. È in programma per il prossimo sabato sera. Saresti in grado di farne uno per allora?”

Justin non esitò – lui era sempre stato affezionato a Vic e credeva fortemente in quello che la Vic Grassi House faceva per aiutare i pazienti affetti da AIDS. “Sicuro, sarò felice di donare un quadro. In effetti ne avrei uno a cui sto lavorando che potrebbe essere finito in pochi giorni. Potrei anche darlo ad un amico per farlo incorniciare per te. Sono sicuro che lui sarà felice di aiutarci quando saprà per quale motivo lo facciamo.”

Ben sorrise “Grazie, Justin. Farò sapere al comitato che donerai un oggetto per l’asta. E, di certo, tu prenderai in omaggio un biglietto per il gala di beneficienza come compenso. Ho sentito che ci saranno alcuni importanti patroni delle arti lì quella sera, quindi chi lo sa? Potresti ricevere un ottima pubblicità grazie al tuo lavoro. Per lo meno da ciò che ho capito serviranno un pasto da buongustai” Alzandosi, Ben si diresse verso le scale.

“Bene, tu mi conosci, non ho mai rifiutato un pasto gratis” Justin scherzò “Non preoccuparti, sarà pronto prima di allora.”

 

Risposte alle recensioni:

jaspe: vedrai che quell’altro personaggio renderà la storia ancora più interessante, sono contenta che tu abbia apprezzato, sono alle prime armi come traduttrice ma la mia beta è un genio in questo campo.

jo87: dai sis lo sai che non tradirei mai i nostri Britin! Abbi fiducia! Spero che non vada a leggere la FF sapendo che sei brava quanto la nostra sis V in inglese!

Scar: contenta che tu la stia rileggendo in italiano, anche a me è piaciuta molto, spero che continuerai a seguirla, nonostante tu conosca già la trama, l’autrice è bravissima e molto gentile!

stellina87_87: socia non ti ho chiesto di farmi da beta proprio per questo, e poi lo sai in questo campo la sis V è perfetta per il ruolo. Lo sai che il mio amore per questa coppia va oltre tutto il resto e sono contenta che tu abbia fiducia in me, vedrai che questa storia non ti deluderà! Per quanto riguarda Michael perche pensate sempre male? Mica l’ho scritta io la FF XD

 

 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3: La campagna pubblicitaria e l'invito ***


Autrice: Predec2

Traduttrice: dany23
Beta: LucyVanPelt
Pairing: Brian/Justin – Justin/Nuovo Personaggio
Rating: NC-17
Capitolo: 3/19
Avvertimenti: li trovate nel primo capitolo, compreso il link alla storia originale!

 

Capitolo 3: La campagna pubblicitaria e l’invito

Venerdì mattina – Kinnetik

Lane Prescott esaminò le storyboard artistiche esposte sui cavalletti circostanti il grande tavolo e nel momento in cui l’incontro stava per concludersi, lasciarono lui e il capo della Kinnetik soli nella stanza.

“Bene, Brian, devo dirlo, sono impressionato da ciò che vedo. Tu hai messo molto di ciò che pensavo io, cosicché potrò  rompere il ghiaccio con successo nel mercato gay della grande Pittsburgh. Infatti, penso di poter usare la campagna pubblicitaria in parecchie altre città metropolitane dove ho una vasta clientela. Vedo che la gente alla Brown Athletics sapeva di cosa stesse parlando. Devo ammetterlo, tu hai un modo poco ortodosso di vedere le cose. Ma mi piace” disse sorridendo “Ti dirò, conosci il mercato gay da dentro e da fuori”

“Puoi ben dirlo” Brian rispose seccamente “Lasciami dire solo che ho fatto qualche ricerca personale”

“Posso dire” Lane replicò “molta ricerca frontale”

“Io sono sempre il migliore nel mio campo, Lane” Brian si avvicinò al magnate dell’abbigliamento sportivo “Ora che si siamo occupati della campagna forse tu dovresti volermi mostrare i posti che hanno ispirato la mia ricerca?”

Lane sorrise “Suona invitante, ma in realtà ho già dei piani per stasera. Incontrerò un vecchio amico per cena, e domani sarò occupato per la serata di beneficienza per l’Alleanza Gay e Lesbiche della grande Pittsburgh. È una cena con annessa un’asta e sarà al Bellpre Hotel in fondo alla strada. Il dipartimento pubbliche relazioni pensa che sarebbe un buon modo di farci pubblicità se ci fossero alcuni modelli della linea di abbigliamento, cosicché potrebbero indossare parecchi nuovi capi introdotti nella mia collezione primaverile. I capi saranno successivamente venduti all’asta alla fine della serata. Quel modo aiuterà una buona causa e mi farà acquisire qualche pubblicità positiva di cui c’è sempre bisogno.” Raggiungendo la sua tasca, Lane tirò fuori un biglietto “Ho un biglietto in più, perché non vieni con me?” Vedendo la reazione di Brian aggiunse “Alla serata di beneficienza, Brian. Dovrebbe essere un sogno per un pubblicitario, ho sentito che ci saranno parecchie società di alto livello all’evento”

Brian mormorò “Perché, Lane, pensavo che tu non mischiassi mai gli affari con il piacere”

Lane rimase fermo “Non lo faccio, anche se tu saresti la persona con cui romperei quella regola con molto piacere. Ho solo pensato che sarebbe per te una buona occasione per familiarizzare di più con la linea sportiva e potresti farti pubblicità mentre sei lì” Porgendo a Brian il biglietto, si alzò.

Appena iniziò ad aprire la porta della sala conferenze, Lane si volse verso Brian ancora seduto al tavolo “Ti vedrò li allora?” Al cenno affermativo di Brian, se ne andò.

 

 

Risposte alle recensioni:

jo87: non ti preoccupare sis, fidati di me XD cmq cerca di resistere, io farò del mio meglio per postare con regolarità ogni domenica! Dal prossimo i capitoli saranno notevolmente più lunghi :D

stellina87_87: come ho detto alla sis sopra, i capitoli dal prossimo saranno molto più lunghi, vedrai che questa FF ti piacerà tanto quanto piace a me!

 

A domenica prossima!

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Capitolo 4
*** Capitolo 4: Un ospite a sorpresa ***


Autrice: Predec2

Traduttrice: dany23
Beta: LucyVanPelt
Pairing: Brian/Justin – Justin/Nuovo Personaggio
Rating: NC-17
Capitolo: 4/19

Capitolo 4 : Un ospite a sorpresa

La grande sala da ballo del Bellpre Hotel era viva, con i suoni delle dozzine di voci che provavano a farsi sentire al di sopra del suono dei piatti, e la musica soft suonata da una piccola orchestra da camera posta in un angolo lontano.

I tavoli erano quasi tutti occupati dai presenti arrivati in anticipo, vestiti elegantemente in smoking e abiti. Lungo i due lati delle pareti c’erano dozzine di oggetti all’asta  che saranno venduti subito dopo la cena, fino ad arrivare a dei cesti di ottimo cibo inclusi nei pacchetti della vacanza settimanale. Alcuni dei patroni esaminavano gli oggetti, notando i numeri dell’asta per i tardi festeggiamenti.

Uno di questi in particolare era interessato a un dipinto esposto in bella vista su uno dei tavoli.

“Sunshine” esclamò appena Justin le si avvicinò. Lui indossava un completo blu scuro che accentuava i suoi occhi blu zaffiro e modellava le sue qualità, davanti e dietro.

“Ciao, Deb!” esclamò, guardando intorno in tutto quel caos, gli occhi brillanti “Non è fantastico? Che cambiamento” Ci dovrebbero essere circa 200 persone qui stasera!”  disse dando a Debbie un caloroso abbraccio.

“Si, questo è fottutamente fantastico! Sono così orgogliosa, perché dovrebbe essere una buona raccolta di fondi per la Vic’s House. E sono grata anche a te, Sunshine, per aver contribuito con quel dipinto all’asta di beneficienza. Io vorrei fare un’offerta, ma sono sicura che salirà parecchio sopra di quello che potrei offrire io. Sono orgogliosa di avere qualche tuo quadro al diner prima ancora che il nostro piccolo Picasso venga scoperto qui!”

Justin sorrise ma la guardava umilmente. Togliendola dall’abbraccio, Justin la guardò imbarazzato “Dai, Deb. È solo una serata di beneficienza. Non penso che mi lasceranno un invito a mostrare i miei lavori al Museo di Arte Moderna di già.”

“Tu non sai mai chi potrebbe essere qui, Sunshine. Ho sentito che ci sono molti pezzi grossi presenti… In effetti, adesso che mi ci fai pensare, io potrei andar bene qui, perché ho probabilmenteil migliore qui!” ridacchiando, abbracciò fortemente Justin e lo baciò sul collo. “Devo trovare Carl. Ci vediamo dopo, Sunshine. Dopo aver guardato gli oggetti all’asta, vieni e raggiungici al nostro tavolo, okay?”

“Suona bene, sarò lì in breve tempo. Voglio vedere che altro c’è in vendita.”

All’oscuro di Justin, la sua conversazione era stata ascoltata da un uomo attraente e ben vestito che si trovava lì vicino. Gli stupendi occhi blu, le folte ciglia, i capelli biondi e le caratteristiche nordiche dell’artista non erano sfuggite all’esame minuzioso dell’uomo. Così, non solo questo giovane dipingeva da sogno, ma anche lui stesso lo sembrava, pensò l’uomo. Sunshine. Certamente adatto. Lui appoggiò l’oggetto sopra il foglio della sua offerta prima di andare ad esaminare gli altri oggetti all’asta.

Justin finalmente terminò di guardare gli oggetti e, sorseggiando uno scotch che aveva preso al bar, si guardò intorno per trovare il tavolo in cui erano seduti Debbie e Carl. Non era sorpreso di vedere Michael, Ben, Emmett, Ted, Lindsay e Melanie seduti con loro, ma era sorpreso di vedere Brian. Il suo cuore fece un salto vedendo il suo ex amante. Lui e Brian si erano separati recentemente a causa di direzioni diverse che le loro vite sembravano avessero preso. Justin, sempre il più romantico dei due, desiderava una relazione seria con Brian, e forse eventualmente anche una famiglia. Brian, sfortunatamente, sembrava essere interessato solo a vivere giorno dopo giorno. Malgrado le loro differenze, comunque, Justin amava ancora il suo ex. Lui aveva solo capito tristemente che le loro vite si stavano muovendo in direzioni diverse.

Sospirando, Justin camminò lentamente verso il tavolo di Debbie.

Brian alzò lo sguardo quando Justin venne accolto da tutti quelli al tavolo. Anche lui era sorpreso di vedere il suo ex li. Justin ricambiò i saluti, notando con disappunto  che l’unica sedia libera era direttamente alla sinistra di Brian, ovviamente. Camminando verso di lui, Justin sorrise malinconicamente. “Hey Brian”.

Hey, Sunshine”. Alzando lo sguardo verso Justin, in piedi accanto a lui, Brian pensava che l’artista non fosse mai stato più affascinante. Il completo blu scuro di Justin evidenziava le luci nei suoi occhi, e nel complesso  il completo si adattava a lui come un guanto. Meglio di un guanto, pensò dolorosamente. Brian sentì la familiare contrazione del suo cazzo come i suoi occhi furono sopra il suo ex amante, che era dietro a lui.

Brian spostò in fuori la sedia vicina a lui pochi centimetri prima che lui replicasse “Siediti. Come al solito il tuo tempismo è impeccabile. Sei qui giusto in tempo per mangiare”

“Eh?” I pensieri di Justin iniziarono a divagare su diversi tipi di appetiti antipasti  prima che il cameriere vicino posò un cocktail di gamberetti davanti a lui. “Oh” disse, voltandosi a guardare la sfumatura rosa che i crostacei avevano intorno. Cercando di concentrarsi sulla smodata quantità di cibo, Justin guardò verso il piatto e portò un gamberetto verso la sua bocca, tenendocelo per assaggiarlo e morderlo staccando la coda dal resto del corpo.

La sua azione non era sfuggita a Brian, il cui intero corpo era entrato in una eccessiva attività alla vista del suo ex compagno che usava le sue labbra gonfie, per mordere e succhiare il gamberetto. Cerca di controllarti, Kinney, pensava. Cercando con fatica di distogliere lo sguardo dal biondo, anche Brian provò a concentrarsi sul suo cocktail.

Capendo gli sguardi erano controllati dal resto dei membri del gruppo, che era al corrente della tumultuosa relazione tra Brian e Justin negli ultimi anni. Michael roteò i suoi occhi alla vista della tensione sessuale tra i due, mentre Emmett sorrise con compassione alla vista.

Avendo finito in tempo di record il suo cocktail, Justin contava sulla sua educazione da country-club per provare e coinvolgere i suoi compagni di tavolo in una conversazione.

“Quindi, come sta andando la Kinnetik? Qualche nuovo cliente interessante recentemente?” chiede a Brian educatamente.

“Sta andando benissimo,” replicò Brian con una confidenza che credeva dissimulasse i suoi sentimenti confusi che in quel momento minacciavano di soverchiarlo. “In effetti, ho appena ottenuto un contratto di abbigliamento sportivo multi milionario che potrebbe allargare estendersi in parecchie città al di fuori di Pittsburgh,” si vantò.

Justin gli sorrise. Era genuinamente felice per il successo di Brian. “è fantastico Brian, ma non ne sono sorpreso. Sei il migliore in tutto ciò che fai”

Il doppio senso non era sfuggito a nessuno dei due, “Grazie, Sunshine. Hai ragione – Io sono il migliore in ogni cosa che faccio. O non la farei affatto” Brian sorrise compiaciuto verso di lui, sembrando ancora una volta di non essere interessato suona meglio, secondo me a essere intimo con il ex compagno.

Ben interruppe il cortese interludio in quel momento per dire, “Hey, Brian, sai che Justin ha donato uno dei suoi quadri stasera per beneficienza?”

“Si, dovrei averlo visto prima” replicò lui casualmente. A dire la verità, anche senza vedere la firma, Brian lo avrebbe capito nel momento in cui posò gli occhi sull’audace quadro con colori vividi che era uno dei lavori di Justin. Lui avrebbe riconosciuto i quadri del suo ex compagno ovunque. I lavori di Justin erano in un livello a sé. Loro immediatamente attiravano l’attenzione con il loro stile sensuale, grafico e emozionante. Lui aveva prontamente memorizzato il numero dell’oggetto e chiesto a Cynthia di sottoporre un’alta offerta riservata per il quadro, nella speranza di essere l’offerente vincitore per l’ultima creazione del suo ex compagno.

Justin non sembrava reagire alla dichiarazione di Brian, ma interiormente era contento che Brian si fosse accorto del suo contributo. Lui era triste, tuttavia, di realizzare che anche se entrambi tenevano ancora profondamente all’altro, i loro obiettivi rimanessero cosi diversi per loro da non poter stare insieme.

 

Risposte alle recensioni

Ocatarinetabelasciscix: contenta che ti stia piacendo la Fan Fiction, spero continuerai a leggerla perché da questo capitolo le cose iniziano a farsi interessanti!

 

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Capitolo 5
*** Capitolo 5: Colpo di scena all'asta ***


Autrice: Predec2

Traduttrice: Kyra Kinney
Beta: LucyVanPelt
Pairing: Brian/Justin – Justin/Nuovo Personaggio
Rating: NC-17
Capitolo: 5/19

Avvertimenti: guardare primo capitolo
Note della traduttrice: solo un avviso - essendo la prossima settimana a Roma per la Convention Jus in Bello di Supernatural, probabilmente posterò lunedì il capitolo 6, che verrà tradotto direttamente dalla mia adorata beta per cause di forza maggiore (ossia due esami nel giro di 9 giorni).

La ringrazio in anticipo per la sua disponibilità.

 

Capitolo 5: Colpo di scena all’asta

Trascorsero parecchi minuti di breve conversazione intervallati dalle portate principali e dal dessert che erano stati serviti, prima che Ben si alzasse dalla sedia. “Se mi volete scusare, l’asta sta quasi per iniziare. Meglio che mi prepari.” Salutando tutti e chinandosi a dare un soffice bacio a Michael, andò verso il palco sopraelevato posto nella parte anteriore della stanza allestito apposta per l’asta.

Justin notò che parecchi degli oggetti dell’asta più trasportabili, tra cui il suo, erano stati messi sul palco da alcuni assistenti volontari. Era eccitato, ma anche un po’ nervoso, di vedere il suo quadro esposto così in bella vista davanti a così tante persone ricche e influenti. Cosa succederebbe se nessuno fa qualche offerta, o se viene venduto ad un prezzo ridicolmente basso, pensava preoccupandosi. Oh, bene, devo solo ricordarmi che non conta a quanto sarà venduto, è comunque per una buona causa.

Ben ostentava una rimarchevole affinità per il suo ruolo di banditore, esortando entusiasticamente la folla a fare offerte su ogni oggetto esposto pronto per essere venduto. I primi sei oggetti erano stati venduti dopo una rapida successione di parecchie offerte fatte. A Justin sembrava che ogni oggetto fosse venduto più di quanto loro avessero valutato, il che era una buona notizia per la ‘Vic Grassi House’. Lui non poteva evitare di diventare apprensivo, pensava, quando notò che il suo quadro era il prossimo ad essere venduto all’asta.

Justin cercò di non guardare verso il quadro appena Ben lo introdusse. “E ora, il prossimo oggetto è un lavoro originale d’arte creato da un studente con molto talento dell’Istituto d’arte di Pittsburgh. Questo disegno è in formato 30x40, e potrebbe essere una fantastica aggiunta per la vostra casa o ufficio. Conosco questo studente di persona, e posso assicurare che il suo lavoro aumenterà di valore in futuro. Questa è un’opportunità da prendere al volo per il fortunato vincitore dell’asta per assicurarsi un pezzo originale di questo artista prima che il prezzo aumenti astronomicamente in un futuro prossimo. Credetemi, non volete perdervi questa occasione! Ora da che offerta posso cominciare? Potremmo iniziare da, non so, 100 dollari?”

Justin trattenne per pochi secondi il respiro prima di sentire un grido affermativo da uno degli assistenti presenti nel pubblico. Bene, pensava Justin. Alla fine sarà venduto per qualcosa e non sarò completamente in imbarazzo.

Le offerte salivano continuamente, infatti, avevano raggiunto la rispettabile cifra di 1’000 dollari. Justin era contento che la ‘Vic Grassi House’ avrebbe ricevuto alla fine una cifra decente derivata dalla vendita del disegno, non sarebbe stato totalmente umiliato da quel valore, comunque, pensava.

Brian era altresì contento, perché sapeva che l’attuale offerta di 1000 dollari apparteneva al suo numero come offerente, e le offerte stavano lentamente diminuendo. Grazie a Cynthia l’assegnazione dell’offerta era collegata ad un dipendente della Kinnetic che Justin non conosceva, lui era ormai quasi sicuro di essere il destinatario di un altro dei lavori di Justin. Sapeva anche in quale muro del suo ufficio sarebbe stato presto appeso il quadro. E la cosa migliore, Justin non sarebbe venuto a sapere che il suo ultimo fidanzato aveva fatto la miglior offerta, pensava con una certa aria compiaciuta.

Ben guardava oltre il pubblico sperando di sentire un’altra offerta per il lavoro di Justin. “L’ultima offerta era di 1’000 dollari. Sento un’offerta più alta?” Pochi secondi di attesa  prima che Ben iniziasse a concludere la vendita. “In questo caso, 1’000 e uno, 1’000 e due…

“Aspettate” Sandy Kramer, una degli assistenti dei banditori, eccitata gridava da metà della stanza. Un’elegante donna ben curata stava accanto a lei bisbigliando nel suo orecchio “Avrei una nuova offerta da fare per questo oggetto, ma a una condizione”

Perplesso, Ben si rivolse all’assistente “Una condizione? Che cosa intende con questo? Non sono sicuro di che cosa significhi” disse con un’aria in qualche modo imbarazzata.

Sandy andò verso la pedana e spinse Ben leggermente da parte per spiegare cosa volesse dire. Ben spalancò la bocca mentre il silenzio piombava sulla sala; sia Brian che Justin guardavano curiosamente la coppia sul palco. Che diavolo sta succedendo, pensava Brian. Guardava in cagnesco Ben e la donna, sperando in qualche modo di poter leggere le loro menti.

Justin, comunque, non poteva aspettare di sentire che cosa avessero detto a Ben. Che cosa fosse un’offerta ‘condizionata’, era sorpreso.

Brian e Justin comunque non avrebbero atteso a lungo. Ben si diresse verso l’assistente e verso il microfono. “Signori e Signore, questo è incredibile. Posso solo dire che una nuova offerta è stata fatta su questo oggetto per la cifra di 50’000 dollari!”

Tutti furono sorpresi e un ruggito venne dalla folla appena sentì la nuova cifra. Nessuno era più incredulo, comunque, di Brian o Justin, entrambi avevano un’espressione di stupore sulle loro facce.

Emmett, seduto alla sinistra di Justin, si allungò per dare a Justin un abbraccio, esclamando “Tesoro, questo è incredibile! Buon per te” disse battendo le mani gioiosamente.

“50’000 dollari! Non riesco a crederci! Incredibile! Vai così, Sunshine!” Debbie urlò a Justin.

Tutti nella stanza guardavano il loro tavolo appena realizzarono che la donna vistosa dai capelli rossi doveva conoscere personalmente l’artista.. Justin diventò di una forte sfumatura di rosso, arrossendo profusamente.

Lui non poteva credere che qualcuno volesse offrire così tanti soldi per il suo dipinto. Nemmeno Brian avrebbe potuto, sapeva che in nessun modo sarebbe stato possibile che fosse stato proprio lui ad aver fatto l’offerta più alta. Non dopo aver speso recentemente così tanti soldi per rialzare la Kinnetic da terra.

Tutti gli sguardi si girarono ancora una volta verso il palco, appena Ben si schiarì la gola e cercando di recuperare la loro attenzione. Il baccano lentamente si spense, appena iniziò a parlare “Come stavo dicendo, noi attualmente abbiamo un’offerta elevata a 50’000 dollari per l’oggetto #7 ad una condizione” prendendo un profondo respiro, continuò “Questo è insolito dirlo all’ultimo, ma ho parlato con l’offerente ed è disposto a pagare 50000 dollari per questo oggetto solo ad una condizione. Questa condizione prevede che l’artista, Mr. Taylor, acconsenta ad andare a cena con l’offerente vincitore domani sera.” Ben rivolse la sua attenzione a Justin, aspettando una risposta alla sua domanda.

Justin arrossì ancora una volta profusamente appena tutti nella stanza  fissarono l’artista che aveva ottenuto una così alta offerta e una così inusuale richiesta per il suo lavoro. Nessuno sguardo, però, fu mai così inteso come quello dell'uomo moro dagli occhi nocciola, seduto accanto a lui, che lo faceva ribollire silenziosamente dentro di sé.

 

Risposte alle recensioni

stellina87_87: comunque per quanto riguarda il tempo di attesa, vogliamo parlare di quello che aspetto io per le tue FF?? XD

Lo so che anche per te è fondamentale che Brian stia insieme a Justin, ma è giusto che Brian veda gli effetti della sua decisione, ossia di lasciare andare via Justin senza fermarlo! Come hai visto Brian nonostante tutto lo ama ancora, anche se ammetterlo è tutta un’altra cosa!

jo87: la tua idea socia è da me apprezzata, ma dato che non sono io a scrivere la storia non posso scrivere un capitolo diverso XD

Mi spiace ti dovrai accontentare di quello che ha scritto l’autrice XD Per quanto riguarda l’attesa Jo lo sai, al momento ho poco tempo, quindi postare una volta a settimana da una parte è un sacrificio per te aspettare, ma un vantaggio perche hai la certezza che il capitolo verrà postato sempre di domenica ( a parte settimana prossima che sarò in compagnia di Jensen, Jared e Misha XD)

jaspe: la tensione sessuale tra i due è sempre presente, nonostante si siano lasciati, quella non manca mai. Brian lo ama ha solo difficoltà ad ammetterlo. Beh come puoi vedere l’offerta di Brian è stata superata, vedremo se Justin accetterà la condizione posta…

 

 

 

 

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Capitolo 6
*** Capitolo 6: Che cosa fare? ***


Autrice: Predec2

Traduttrice: dany23
Beta: LucyVanPelt
Pairing: Brian/Justin – Justin/Nuovo Personaggio
Rating: NC-17
Capitolo: 6/19
Note: questo capitolo è stato generosamente tradotto dalla mia adorabile beta, chiedo scusa per il ritardo, ma io e lei non siamo riuscite a beccarci fino ad oggi. Comunque il prossimo tornerà ad essere postato di domenica!

 

Capitolo 6: Che cosa fare?

Chiudendo gli occhi, Justin sedette stupito mentre il resto della stanza lo guardava incuriosito. Non sta davvero accadendo, pensò. Riaprendo gli occhi, però, capì che era tutto vero, perché tutti continuavano a fissarlo. Il suo respiro ebbe un sussulto quando vide Ben camminare nella sua direzione, con uno sguardo speranzoso sul viso.

Accovacciandosi accanto alla sua sedia, Ben sussurrò al suo giovane amico “Justin? Mi hai sentito? Tutti stanno aspettando la tua risposta. Dipende tutto da te. Che cosa rispondi?”

Justin non ebbe il coraggio di guardare alla sua destra, verso Brian. Sapeva anche senza guardare il suo ex amante che avrebbe ricevuto uno sguardo glaciale da lui, a questo punto degli eventi. Nonostante l'esperienza di Brian a giocare il ruolo dell'indifferente figlio di puttana, Justin ne sapeva di più. Sapeva che a Brian importava moltissimo di lui, e sapeva anche come Brian gestiva la sua “non-gelosia”. Niente affatto bene.

Justin, invece, mantenne la sua attenzione diretta a Ben, che stava aspettando impaziente la sua risposta all'offerta, così come chiunque altro nella stanza. Specialmente un uomo dai capelli scuri, elegante e ben vestito, seduto a due tavoli di distanza dall'artista, che dava le spalle a Brian. Avanti, bellezza. Dillo. Dammi la risposta che mi aspetto di sentire, pensò. Justin sapeva che poteva esserci una sola risposta considerando la circostanza, nonostante non fosse a conoscenza di quali potessero essere le conseguenze.

La sua coscienza non gli permetteva di rifiutare un'offerta di una tale somma di denaro per la Vic Grassi House, indifferentemente da quali fossero le condizioni. Il suo stomaco, però, si stringeva in nodi al pensiero di chi fosse il vincitore. Era uno di quei vecchi anziani che in cambio di regali chiedono favori sessuali? O forse era davvero una donna con l’errata convinzione che io fossi etero? Se quello fosse stato il caso, avrebbe avuto una sorpresa. Ridacchiò tra sé e sé a quel pensiero. Almeno Brian non sarebbe stato troppo geloso se fosse finito con una donna o con un vecchio che non poteva “stare al passo” con lui.

Interruppe di scatto le sue riflessioni per guardare verso Ben. Facendo un respiro profondo, e non guardando deliberatamente alla sua destra, Justin si buttò. “Accetto la condizione” disse. Anche se diede la sua risposta sottovoce, la reazione del tavolo in cui era seduto, confermò la sua decisione. Tra le grida, le urla e gli applausi della maggior parte dei suoi compagni di tavolo, era ovvio che la Vic Grassi House stesse per diventare più ricca di 50’000 dollari. Il resto della sala diede in escandescenza con applausi spontanei addirittura prima che Ben avesse la possibilità di ritornare sul palco per comunicare la decisione di Justin.

“Beh, questo non è probabilmente necessario a questo punto, ma l'offerta vincente è stata ufficialmente accettata” Ben confermò sorridendo. “Voglio offrire le mie congratulazioni alla Vic Grassi House, che riceverà questo denaro. Oh, e congratulazioni alla fortunata offerta vincente, uh” guardando il foglio delle offerte, Ben verificò la vincitrice “Numero 171, che vorrebbe restare anonimo. Grazie per il suo contributo a questa lodevole causa. E spero vi godrete la cena domani,” Aggiunge, ghignando. “Faremo una breve pausa prima di procedere al prossimo gruppo di oggetti all'asta.

 

L'offerente vincitore sorrise. Oh, intendo di sicuro godermi la mia cena domani. Mi creda. Notò il suo assistente esecutivo, che aveva piazzato l'offerta vincente, avvicinarsi a Mr. Bruckner con la richiesta che le aveva dato precedentemente. Adesso tutto quello che doveva fare era ottenere l'indirizzo dell'artista, così che potesse prepararsi per il loro appuntamento. Non poteva evitare di guardare ipnotizzato la bellezza bionda e dagli occhi blu seduta vicino. È assolutamente adorabile. Non vedo l'ora di vederlo da solo per poterlo conoscere meglio. MOLTO meglio. L'uomo dovette forzarsi di distogliere lo sguardo per evitare che il suo interesse fosse troppo ovvio. Non voleva ancora scoprire tutte le sue carte. Ma l'attesa per quello che sarebbe successo creò uno stato d’allerta in tutto il suo corpo.

Sylvia Broadwell, la sua assistente, fece segno per ottenere l'attenzione di Mr. Bruckner durante la pausa temporanea.

“Mr. Bruckner, possiamo scambiare qualche parola?”

 

Riconoscendo la donna che aveva piazzato l'offerta vincente, Ben sorrise. “Certamente. Cosa posso fare per lei? A proposito, faccia le congratulazione all'offerente da parte mia. È stata un'offerta molto generosa.”

Sylvia rispose “Lo farò. Grazie. Ma quello che volevo fare in realtà era organizzare la cena di domani sera. Posso avere l'indirizzo di Mr. Taylor, così che l'autista del mio capo possa organizzarsi per andare a prenderlo? Vorrebbe che fosse pronto per le 7,00 se per lui va bene.”

Ben esitò brevemente. Non sapeva niente di quella donna o del suo capo. Ovviamente, sapeva dove viveva Justin, dato che il suo amico viveva con lui e Michael. Ma aveva ancora un brutto presentimento su quella situazione. Stava mettendo Justin in qualche tipo di pericolo accettando la richiesta di quella persona? Alla fine, però, sapeva che la decisione era di Justin, non sua. E Justin aveva accettato di seguire la condizione. Poteva ancora provare a proteggerlo in qualche modo però. Inoltre era perplesso, dato che quella donna non stava facendo le sue domande direttamente a Justin.

“Sono un po' confuso. Perché non sta chiedendo queste informazioni direttamente a Mr. Taylor?”

Sorridendo, la donna bionda e ben vestita spiegò. "Il mio capo desidera rimanere completamente anonimo in questo momento, perché è piuttosto conosciuto. Aveva paura che se avessi chiesto le informazioni direttamente a Mr. Taylor altri mi avrebbero vista tornare al suo tavolo e la sua identità sarebbe stata scoperta. Non desidera che la sua donazione venga pubblicizzata.

Quasi convinto, Ben tuttavia decise di andare sul sicuro. "Le dirò una cosa. Perché non dice all'autista del suo capo di andare a prendere Mr. Taylor a questo indirizzo all'orario da lei indicato?" Scrivendo l'indirizzo del Liberty Diner su un biglietto dell'asta, la diede all'assistente.

"Farò sapere a Mr. Taylor quando e dove incontrarvi prima che se ne vada stasera. In questo modo, se c'è un problema con l'organizzazione, può farmelo sapere." annuendo, Sylvia sorrise. "Grazie. Informerò il mio capo. Se non riceverò altre notizie, capirò che l'organizzazione andrà bene ad entrambe le parti. Oh, e immagino che sia sottinteso," aggiunse, "sono sicura che la nostra conversazione resterà tra noi? Questa è un'altra condizione dell'offerta del mio capo. Spero che capisca."

"Certo. Rispetterò i suoi desideri. Lo ringrazi di nuovo per la generosa offerta." Accettando l'accordo con un altro breve cenno, Sylvia scese le scale del palco e si allontanò dal pubblico, ignaro di quanto fosse accaduto.

 

Prima che la pausa terminasse, Ben pensò che fosse meglio parlare di nuovo con Justin, per essere sicuro che gli accordi gli andassero bene. Tornando al suo tavolo, notò che l'umore lì spaziava dall'eccitazione (Deb, Carl, Em, Ted, Lindsey e Mel), all'incredulo (Michael), al nervoso (Justin) e al completamente ostile (Brian). Dando al suo compagno Michael, un altro breve bacio, Ben si voltò di nuovo verso Justin.

"Justin, ho ricevuto una richiesta dall'assistente del vincitore, vorrebbe che tu fossi pronto domani alle 7.00 così che il suo autista possa passare a prenderti per cena. Va bene per te?" Ben notò che Brian lo stava fissando, i suoi occhi nocciola quasi scuriti fino al nero. Ben non aveva bisogno di chiedere a Brian come si sentisse riguardo a tutta quella situazione. Doveva soltanto guardare il linguaggio del suo corpo per sapere che a Brian importasse almeno un po’ della svolta che avevano preso gli eventi.

Notò anche che Justin non aveva il coraggio di guardare il suo ex amante per la stessa ragione, senza dubbio. Guardando Ben rispose "Dovrebbe andare bene. Mi farò trovare pronto."

Il momentaneo oscurarsi delle luci avvertì Ben che l'asta sarebbe ricominciata dopo poco. "A proposito, Justin, ho detto all'assistente di farti venire a prendere dall'autista al Liberty Diner. Spero non ti dispiaccia. Ho pensato che dato che non conosciamo questa persona, forse era meglio che ti venisse a prendere in un posto pubblico. Solo come precauzione." disse rassicurante.

Lo stomaco di Justin si agitò di nuovo. In cosa mi sto cacciando, si chiese. "Va bene," rispose ad alta voce a Ben, suonando più sicuro di quanto si sentisse. Chiudiamo questa storia. È solo una cena, giusto? Sorridendogli, Ben salutò con un cenno della mano gli altri mentre tornava sul palco per riprendere l'asta.

 

Brian ribolliva interiormente di rabbia. Il fatto che Ben fosse prudente riguardo la cena servì solo ad aumentare le paure di Brian, fondate o meno. Ed era arrabbiato con Justin. Arrabbiato per il fatto che Justin avesse accettato una condizione così stravagante. E arrabbiato per il fatto che Justin si fosse trovato in quella situazione, in primo luogo. Alla fine, non riuscì più a stare zitto. Voltandosi verso il suo ex amante e rivolgendosi a lui per la prima volta da quando l'asta era iniziata, cercò di rimanere calmo mentre chiedeva "Justin? Sei sicuro che sia saggio?"

"Che intendi, Brian?"

"Sai cosa intendo. Accettare di andare a cena con un completo sconosciuto. Non sai niente di questa persona. Solo perché apparentemente ha più denaro di quanto possa spendere, non vuol dire che sia un nobile cittadino."

Nonostante sapesse che Brian era preoccupato per lui, Justin non poteva evitare di sentirsi risentito. Ancora una volta Brian lo stava trattando come un bambino. "Brian, sono grande. Posso prendermi cura di me stesso. È solo una cena, santo cielo! Che cosa potrebbe accadere?" Justin desiderò solo sentirsi tanto sicuro quanto fingeva di sembrare.

"Oh, non lo so, Justin. Sembri sempre TROVARE guai se possibile. Ripeto, non sai assolutamente NIENTE su questa persona. Niente! Vale la pena lasciarsi ferire di nuovo?" Nonostante il suo sforzo a non farlo, la voce di Brian si ammorbidì e i suoi occhi preoccupati tradirono i suoi veri sentimenti.

Sfortunatamente, la vena testarda di Justin trionfò sul suo buon senso. Con gli occhi scintillanti, replicò "Posso prendermi cura di me stesso, Brian, e posso decidere da solo. E sì, ne vale la pena, per Vic." Alzandosi, aggiunse. "Se mi potete scusare, vado a prendermi un altro drink."

Mentre si allontanava dal tavolo, Debbie parlò. "Per quanto mi dispiaccia ammetterlo, forse Brian ha ragione. Non sappiamo niente di questa persona. Non importa cosa voglia dire per la Vic House, nessuna somma di denaro è abbastanza se Sunshine si fa male nel processo. Avendo improvvisamente un'ispirazione,si voltò verso il suo fidanzato, chiedendo "Carl, sicuramente c'è qualcosa che tu possa fare per essere sicuri che non gli succeda niente domani. So che Justin - se sapesse di essere osservato, non ci perdonerebbe mai. Ma non potresti mettere un poliziotto in borghese come sorvegliante?"

Carl la guardò con compassione. "So cosa provi per lui, Debbie, e quel ragazzo piace anche a me. Ma non posso giustificare l'uso del potere del dipartimento per fare da chaperone a lui. Il capo mi farebbe allo spiedo se lo facessi. Mi dispiace, tesoro, ma dovrei avere una ragione migliore per giustificare una cosa di questo tipo."

Brian si voltò verso l'uomo più anziano. "E se pagassi lo straordinario del poliziotto per farlo? Saresti capace di trovare qualcuno a queste condizioni? Così facendo Debbie e Jennifer non si preoccuperanno così tanto per lui" offrì come spiegazione. Nessuno ne fu ingannato, comunque. Sapevano quale fosse la VERA motivazione, anche se Brian non l'avrebbe mai ammesso.

Carl ci pensò. "Suppongo di sì, fintantoché non venga pagato dal dipartimento. Fammi chiedere in giro domani mattina e sono sicuro che troverò qualcuno che può farlo al di fuori dell'orario di lavoro."

Circondando il collo di Carl con le sue braccia e dandogli un bacio sulla guancia, Debbie emise un sospiro di sollievo. "Grazie, tesoro. Sarà un tale sollievo sapere che qualcuno starà attento a lui."

Nessuno notò la silenziosa preghiera di sollievo dell'ex amante di Justin, nello stesso identico momento.

 

Justin era in piedi al bar, furioso, mentre si occupava del suo Jim Beam. Che coraggio ha avuto Brian, pensò. Insinuare che non so prendermi cura di me stesso! Beh, gli farò vedere io come mi so occupare di questo. Lo farò vedere a tutti. Sono fottutamente stanco di essere trattato come un ragazzino.

Justin si voltò, dando la schiena al bar, quando sentì un colpo sulla sua spalla. Riconobbe uno dei camerieri della cena. "Mi scusi, è lei Justin Taylor?"

"Sì." Justin confermò.

"Questo è per lei, allora." Con questo, l'uomo moro e magro mise un biglietto bianco piegato nella mano di Justin prima di andar via.

Justin guardò il suo nome scritto elegantemente a mano in oro all'esterno del biglietto, Aprendo il biglietto, guardò all'internò. Scritte con la stessa elegante grafia c'erano le parole:

‘Aspetto con impazienza la nostra cena di domani sera. Per favore, indossi un abito semi formale. "L".’

Justin si allungo per vedere attraverso la folla, sperando di trovare il cameriere. Ma era sparito tanto velocemente quanto era arrivato.

"Il suo messaggio è stato consegnato, signore" Il cameriere avvisò lo scrittore. Allungando la mano verso la tasca, l'uomo tirò fuori una banconota da cento dollari. "Grazie" disse, mentre il cameriere annuiva e si allontanava. Non manca molto, bellezza, pensò leccandosi le labbra... Che il divertimento abbia inizio.

 

Risposte alle recensioni:

Ocatarinetabelasciscix: concordo appieno, sono contenta che Justin accetti l’offerta e la condizione, Brian così capirà una volta tanto che non può lasciar andare Justin così e sperare di non vederlo con qualcun altro! Spero ti possa piacere anche questo capitolo. Baci

jaspe: le cose iniziano a diventare davvero interessanti e vedrai che nel prossimo capitolo le cose lo saranno ancora di più! Brian sotto sotto è geloso e furioso di tutto questo!

jo87: sis ti aspettavi davvero potesse rifiutare?? Justin lo sta facendo per Vic e Brian deve solo stare zitto dato che non l’ha fermato quando se ne è andato!

 

 

 

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Capitolo 7
*** Capitolo 7: Complicazioni e preparativi ***


Autrice: Predec2

Traduttrice: dany23
Beta: LucyVanPelt
Pairing: Brian/Justin – Justin/Nuovo Personaggio
Rating: NC-17
Capitolo: 7/19

Capitolo 7 – Complicazioni e preparativi

Justin quella notte si scoprì agitato e scosso. La sua mente rifiutava di smettere di rivivere tutti gli eventi di quella serata. Primo, vedere il suo quadro esposto così visibile al tavolo dell’asta. Poi incontrare Brian e impegnarsi con lui in una goffa e idiota conversazione durante la cena. E, alla fine, l’asta stessa con la scioccante svolta degli eventi. Era quasi più di quanto avrebbe pensato.

Justin si spostò sul suo lato posto di fronte al comodino, dove aveva appoggiato la nota datagli la sera prima dal cameriere. Non osava mostrarla a Brian – il suo ex amante era già arrabbiato con Justin per aver accettato quell’invito dal misterioso appuntamento. Ancora non sapeva se fosse uomo o donna. Quanto più che odiava ammetterlo, Brian aveva ragione. Lui non sapeva assolutamente NIENTE di questa persona. Pensarci non lo avrebbe comunque aiutato a dormire.

Guardando l’orologio, notò che non erano nemmeno le 5.00. Fanculo, pensò. Non ha senso che io rimanga in questo letto. Sgranchendo il suo corpo esausto come un gatto sul materasso, si voltò lentamente sotto le coperte e si mosse verso il bagno vicino per fare pipì e farsi una doccia. Stando sotto l’acqua, si scoprì a concentrarsi sul suo ex amante. E ancora una volta non riuscì a trovare una soluzione al problema che li aveva indotti a rompere inizialmente. Era ancora innamorato di lui – questo non era cambiato – e se Brian fosse stato onesto con se stesso, Justin pensava che anche lui lo amasse. Ma qualche volta l’amore non è sufficiente.

Sospirando profondamente, Justin interruppe la doccia e recuperò un asciugamano lì vicino per asciugarsi. Dopo essersi sbarbato e vestito, lentamente scese al piano inferiore per prendere svelto una tazza di cereali.

Normalmente avrebbe dormito fino a tardi di domenica. Di sicuro, solitamente questo avrebbe comportato il dormire fino a tardi con Brian, e sottostare a vigorosi “esercizi” a letto con lui in seguito. Devo smetterla di pensare a lui! Justin posò la tazza nel lavandino e, trovando il suo giubbotto, decise di andare fuori a fare un giro per provare a schiarirsi le idee. Scrivendo a Ben e a Michael una breve nota di spiegazioni, si diresse fuori dalla porta.

Justin si ritrovò vicino al Liberty Diner appena dopo le 6.00. Sapendo che il Diner adesso era aperto per colazione, decise di fermarsi lì per un po’. Aprendo la porta, fu accolto da una voce davvero familiare.

“Sunshine! Che diamine stai facendo qui?”

“Hey, Deb! Hai il turno di mattina oggi?” Justin abbracciò la donna stravagante brevemente, ma non abbastanza per poter evitare di avere la guancia macchiata da un qualche brillante rossetto rosso.

“Si e il turno della cena e anche per pranzo. Kiki ha avuto la ca22o di febbre negli ultimi tre giorni” Mettendo la mano sinistra sul fianco, studiò il suo giovane amico. “Così non hai risposto alla mia domanda, tesoro. Che ci fai qui così presto dopo la scorsa notte? Avrai un grande giorno davanti a te, o dovrei dire, notte” aggiunse con una risata nervosa. Lei era ancora preoccupata dalla scorsa notte riguardo a chi potesse essere il misterioso offerente. Almeno, Brian e Carl si sarebbero assicurati che qualcuno avrebbe tenuto d’occhio il loro Sunshine stanotte…

“Non potevo dormire. Troppe cose per la testa, suppongo.” Mormorò Justin. Cambiando argomento, disse “Potrei rimanere e aiutarvi con il turno della colazione? Forse mi aiuterà a togliere dalla mente queste cose per un po’.”

“Sei sicuro, tesoro? Sarebbe FANTASTICO!” Lo raggiunge e gli diede un altro abbraccio e un bacio.

Justin sorrise e andò dietro al bancone e afferrò il grembiule avanzato dal ripiano inferiore. Per fortuna, la mattina passò rapidamente per Justin, e lo aiutò momentaneamente a dimenticare i suoi problemi.

Sfortunatamente capitarono due cose che portarono le sue preoccupazioni a crollare ancora una volta su di lui. La prima accadde intorno alle 10,00, quando sentì il campanello dell’entrata e sapeva anche senza guardare che fosse Brian. La seconda coinvolgeva un evento che avvenne subito dopo.

Brian apparve momentaneamente sorpreso di vedere Justin al Diner, ma nascose velocemente le sue emozioni prima che Justin si voltasse verso di lui. “Hey Sunshine… vedo che stai perseguendo ancora una volta le ambizioni che ti stanno a cuore.” Scherzò, indicando il grembiule di Justin coperto da pezzetti e parti di quello che era nel menù del mattino. “Quello è macchiato di cibo o è una tua nuova creazione artistica?”

“Ah ah. Posso darti qualcos'altro oltre ad una migliore battuta?” Sedendosi al banco, Brian portò in su la sua tazza appena Justin gli versò il caffè. “Solamente un toast di farina integrale, e una omelette bianca.”

Scarabocchiando l’ordine sul notes, Justin strappò il foglio e andò verso il tavolo degli ordini posandocelo. Appena lo ebbe attaccato, sentì una voce sconosciuta dietro di lui. “Justin Taylor è qui?” Voltandosi, Justin notò un uomo snello, biondo scuro della sua stessa età che teneva un grande oggetto avvolto non perfettamente in carta velina verde.

“Sono io” rispose Justin, perplesso. L’uomo teneva l’oggetto davanti a lui. “Questo è per lei.” spiegò, porgendoglielo. Voltandosi, lasciò il diner senza dire un’altra parola. Brian, udendo casualmente questo curioso scambio, fissava attentamente Justin, che ora teneva l’oggetto. Posandolo giù sul banco vicino al suo ex amante, Justin lentamente stracciò la carta velina mettendola da parte, scoprendo un grande mazzo di rose gialle con una singola rosa rossa. Da una veloce occhiata, avrebbe potuto dire che ci fossero almeno due dozzine di fiori abilmente riposti tra diversi mazzi di gissofila e di calle bianche in un vaso di cristallo.

Individuando un biglietto del fioraio all’interno del mazzo, lo tolse dalla busta bianca e lo aprì nervosamente, notando con la coda dell’occhio un certo uomo dai capelli scuri che lo guardava con un penetrante sguardo nocciola. Leggendo il biglietto all’interno, istantaneamente riconobbe la stessa calligrafia dorata nella scritta che aveva visto la scorsa notte.

Queste sono un mediocre riflesso della tua bellezza. Sto cercando di immaginare il miglior finale per stanotte in avanti. ‘L’

Brian sentiva la rabbia aumentare e il suo corpo irrigidirsi appena vide la faccia di Justin diventare di una tonalità scura di rosso.

Lui non aveva bisogno di vedere il biglietto per sapere chi fosse il mittente. Che diavolo di nervi ha questo coglione, era in subbuglio. Questa persona, lui o lei che sia, possa comprare l’affetto di Justin? Se è così, non conoscono Justin molto bene.

Lui non ebbe la possibilità di torchiare Justin circa la consegna o il biglietto, perché in quel preciso momento, sentì il campanello dell’entrata suonare, seguito da una voce inconfondibile.

“Tesoro! Che incredibile mazzo di fiori! Morirei per queste! Dove le hai comprate?”

“Ciao Em, si sono parecchio impressionanti, credo” abbassando la voce nella speranza che lui non potesse essere sentito per caso da una certa persona, aggiunse “Sembra che arrivino dall’offerente vincitore del quadro della scorsa notte”

Sfortunatamente, Emmett non era sempre la persona più perspicace. Sorridendo e battendo le mani, il futuro designer continuò eccitato “Sai che significato hanno questi fiori, tesoro? Un mazzo di rose gialle con una sola rosa rossa significa che qualcuno vuole essere più di un amico. Com’è romantico!” andò in estasi.

Justin non pensava fosse possibile arrossire ancora più profusamente, ma si sbagliava. Diventò di una sfumatura profonda di rosso e sentì la sua pelle avvampare.

Brian aveva sentito abbastanza di questa stronzata. Velocemente spinse il suo sgabello indietro e appena si alzò se ne andò.

“Brian? Dove stai andando? La tua colazione è quasi pronta!” supplicò Justin.

“Fanculo!” ringhiò Brian “Devo andare che sono in ritardo per l’appuntamento in palestra. Lascerò voi ragazzi da soli a scambiare le ricette.” Voltandosi, camminò fino all’’uscita del diner, con Emmett che lanciava uno sguardo saputo su di lui. Tesoro, stai ancora male per il ragazzo, non è vero? Meglio che non ci metti troppo, altrimenti potrebbe essere troppo tardi.

Voltandosi verso il suo giovane amico, Emmett chiese “Così cosa ti metterai per la grande serata stanotte, tesoro? Hai qualche vestito che colpisce a morte?”

Justin si agitò “Non so, Em. Mi era stato detto di mettermi qualcosa di semi-formale. Non sono sicuro di cosa possa essere realmente appropriato da indossare. Non ho avuto molte occasioni di vestirmi elegantemente, lo sai.” disse mestamente.

“Bene, tesoro, devi venire nel posto giusto. Quando finisci qui?”

“Attorno a mezzogiorno. Perché?”

“Incontriamoci da Torso quando finisci. Ti troverò qualcosa di FAVOLOSO da mettere. Il tuo appuntamento misterioso, lui o lei che sia, non riuscirà nemmeno a capire da cosa verrà colpito.” Sorridendo a Justin, si precipitò fuori dal diner.

Non sono sicuro che possa essere una buona cosa, pensava Justin preoccupato. Non sono certo nemmeno di cosa voglio, questo è il problema.

“Sunshine! Tira fuori il naso da quei ca22o di fiori e vieni ad aiutarmi!” Deb gridò dall’area della cucina. “Abbiamo degli ordini qui!”

Justin tornò fortunatamente al suo lavoro, sollevato di poter tenere la mente occupata da qualcosa d’altro tanto per cambiare.

 

Domenica primo pomeriggio

Justin entrò bruscamente da Torso dopo le 12,30 per cercare Emmett già agitato all’interno del negozio. “Sei qui, baby” accolse Justin “Ho già pronto qualche vestito da ‘vi fotto fino a perdere i sensi’ per te da provare.”

Esitando, Justin rispose “Uh Em, non so niente circa questa persona. Forse non voglio vestiti da ‘vi fotto fino a perdere i sensi’. Cosa farei se fosse una donna, per esempio? O se fosse un vecchio di 90 anni patrono delle arti con una passione per la carne calda e giovane?” malgrado la sua apprensione, Justin aveva sorriso mentre pensava a questo.

“Bene, tesoro, comunque che sia una lei o un lui, ovviamente pensano che tu sia un piatto delizioso, così noi non vogliamo deluderli, o no? Adesso vieni qui e lasciami che ti mostri cosa ho trovato”

Teneva in alto diverse paia di pantaloni eleganti e vestiti dall'aria drammatica, Justin li guardava scetticamente. “Em, non so. Questi sono vistosi. La persona ha detto di vestirmi in modo semi-formale. Non sono sicuro che lui o lei avesse in mente…”

“Tesoro, solo perché è semi-formale non significa che tu debba vestirti come uno che sta andando al proprio funerale” lo rimproverò “Sei giovane e dotato, tesoro, e con un adorabile sedere tondo, così fai del tuo meglio, no? Spingendo Justin determinatamente all’interno del camerino, Em appese pantaloni e giacche al gancio vicino. “Ora vedi come ti sembra – al lavoro!”

Per quasi un’ora Justin cedette ai desideri di Emmett e provò parecchie combinazioni di vestiti. Doveva ammetterlo, il suo amico aveva buon gusto riguardo a ciò che poteva sembrare adatto su di lui. Con l’approvazione entusiasta di Em, finalmente stabilì per un paio di pantaloni grigio scuri gessati con una giacca sportiva grigio chiaro. Il look terminava con una maglia di seta di un profondo blu che faceva illuminare gli occhi blu zaffiro di Justin.

Em lo studiò attentamente “Baby” fece le fusa “sei un bocconcino delizioso da guardare! Nessuno potrebbe resisterti ora!”

“Bene, credo” fiducioso nel suo amico, Justin confessò “Em, sono davvero nervoso riguardo a questo. Non ho idea di chi possa essere. Questa persona potrebbe essere la versione moderna di Jack Lo Squartatore, per quello che ne so. E so che Brian è parecchio arrabbiato con me. Lui ha detto che tutto ciò non è prudente” sorridendo lievemente, aggiunse “Di sicuro, solo questo mi ha fatto essere ancora più determinato ad andare fino in fondo”

“Posso capire come ti senti, tesoro.” disse comprensivo “devi solo essere attento, mi hai sentito? Ricorda solo tutto quello che i ‘Pink Posse’ ti hanno insegnato, ok?”

“D’accordo. Grazie Em, per tutto il tuo aiuto” aggiunse Justin “E per lo sconto. Augurami buona fortuna per stanotte”

“Oh sai che lo farò. Andrà tutto bene – ho fiducia in te” sorrise, porgendo a Justin l’abbigliamento ora avvolto nella plastica. Ricambiando il sorriso, Justin uscì con il suo abbigliamento da ‘vi fotto fino a perdere i sensi’. Ci siamo, pensava, per il meglio o il peggio.

 

 

 

Risposte alle recensioni

Grinpow: sono davvero contenta che la storia ti piaccia, l’autrice è davvero brava e ne ha scritte molte altre riguardo Brian e Justin. Comunque non poteva andare diversamente, altrimenti sarebbe una noia se andasse tutto liscio no?

jaspe: grazie per recensire sempre, le cose si fanno sempre più intriganti con l’andare avanti della storia.

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Capitolo 8
*** Capitolo 8: Rivelazioni ***


Autrice: Predec2

Traduttrice: dany23
Beta: LucyVanPelt
Pairing: Brian/Justin – Justin/Nuovo Personaggio
Rating: NC-17
Capitolo: 8/19
Note: mi scuso profondamente per il ritardo immenso con cui sto postando, ma purtroppo tra impegni vari miei e della mia beta non abbiamo fatto in tempo a postare prima, comunque il prossimo capitolo, il 9, sarà postato nuovamente di domenica.

 

Capitolo 8: Rivelazioni

Guardandosi allo specchio, Justin si tirò la maglietta blu che gli stringeva attorno al collo. Il tremolio delle mani rivelava il suo nervosismo. Adesso che il tempo era passato velocemente e si avvicinava il suo misterioso appuntamento a cena, le farfalle nel suo stomaco stavano facendo le capriole. Come ci sono finito dentro tutto questo? Chiese a se stesso per l’ultima e decima volta. Per Vic, si rispose. Giusto. Sono ancora maledettamente nervoso, pensava…

Mettendosi la giacca del completo gessato sopra la maglietta, guardò nuovamente il suo riflesso. Bene, lo devo ammettere. Mi sono ripulito per bene. I suoi capelli biondi erano pettinati in maniera casuale, con la lunga frangia che delicatamente sfiorava i suoi occhi blu cristallo, che si riflettevano intensamente sul blu regale della maglia. Prendendo un profondo respiro, finalmente si allontanò dallo specchio e si avviò verso la porta della camera da letto.

Ben e Michael guardarono il loro amico scendere le scale. Entrambi guardavano il look di Justin. Ben diede voce alla sua approvazione “Justin, il tuo look è eccezionale. Veramente di classe. Emmett ha fatto un buon lavoro aiutandoti a selezionare quell’abbigliamento. Sembra ancora meglio addosso a te.”

“Sì, forse anche un po’ lusinghiero” mormorò Michael prima che Justin avesse la possibilità di rispondere. “Se Brian ti vedesse in quel vestito, andrebbe fuori di matto”

“Bene, quello sarebbe davvero brutto, se lo fa. Lo sto facendo per Vic, e posso prendermi cura di me, grazie” Justin replicò  anche un po’ bruscamente.

“Bene, potrebbe anche essere, ma non vorrei che si chiarisse la situazione nel caso in cui lo incontrassi per strada vedendoti così” lo avvertì Michael.

“Cosa fa Brian sono affari suoi, e quello che faccio io sono affari MIEI, Michael” disse Justin sulla difensiva. “Lui NON è il mio custode!”

“Okay, okay, sono d’accordo. Solo stai attento, okay? Ben ed io abbiamo programmi con una coppia di nostri amici più tardi in serata, così riusciremo ad essere di ritorno per le 9. Hai idea di quando terminerà questa piccola avventura in cui ti stai imbarcando?”

“Non  ne ho idea. Vedrò come andranno le cose. Se questa persona sembra abbastanza innocua e non mi sento a disagio a stare con lui o lei, probabilmente mi farò portare direttamente qui dopo. Pensavo di portarmi dietro il cellulare, in caso mi dovesse servire un passaggio dal diner, okay?” Justin guardava interrogativamente verso i due partner.

“Va bene, Justin” lo rassicurò Ben “Vogliamo solo essere sicuri che tu stia bene. Se hai bisogno di un passaggio per tornare a casa, chiamaci. Uno di noi verrà a prenderti.”

“Grazie. Credo di essere pronto per andare” Seguì Ben e Michael fuori dalla porta principale fino alla loro macchina.

 

Liberty Diner – 6,45 Domenica sera

Justin sedeva su uno degli sgabelli al bancone, tamburellando le dita nervosamente. Più si avvicinavano le 7, più nervoso diventava.

“Sunshine, finirai con il fare un buco sul bancone, se non la smetti!” Debbie lo avvisò. Il suo doppio turno aveva attualmente superato le 6, ma lei si sentiva costretta a sopportare di vedere che cosa sarebbe accaduto con Justin e il suo ‘misterioso appuntamento’.”

“Eh?” Justin guardava oltre Debbie, che nel mentre muoveva le dita con impegno per comporre una nuova canzone  che rivaleggiasse con una di quelle di Ringo Starr. “Oh scusa Debbie” sorridendole con aria imbarazzata, aggiunse “Sono soltanto fottutamente nervoso. Non ho idea di cosa aspettarmi stasera” sospirò “ Voglio solo farla finita con sta storia”

“Lo so, ‘Kiddo’. Sono nervosa pure io per te. Puntandogli un dito contro, lo ammonì “Sarà meglio per te se starai maledettamente attento stasera, mi hai sentito? Non voglio che ti accada di nuovo qualcosa”

Justin sorrise alla sua preoccupazione “Terrò la guardia alzata, Deb, lo prometto”

Con la coda dell’occhio, Justin vide una lunga e lucente limousine accostare lentamente davanti al diner per poi fermarsi. Non essendo questo un evento ordinario a Liberty Avenue, il veicolo attrasse molta attenzione, non solamente dalle persone dentro il diner, ma anche da chi camminava sul marciapiede. Le teste si voltarono e le dita si puntarono verso il veicolo, appena un uomo alto e distinto di mezza età con una uniforme nera aprì la portiera nel lato dell’autista e scese.

Supponendo che il suo passeggero fosse all’interno del diner, aprì la porta ed entrò.

Guardandosi velocemente intorno, notò un uomo biondo, magro, con gli occhi blu agitarsi nervosamente sullo sgabello al banco. Dalla descrizione fatta dal suo superiore, suppose che quello potesse essere il giovane artista che ha catturato la fantasia del suo capo la scorsa notte. È adorabile.

Mettendo questi pensieri da parte, indossò la sua maschera professionale non appena si avvicinò al giovane uomo. “Mi scusi, è lei Mr. Taylor?” chiese cortesemente.

Tutti gli sguardi erano puntati su Justin non appena rispose sottovoce “Sì, sono io”

“Mi chiamo Kenneth. Sono qui per portarla al suo appuntamento a cena di questa sera. Vorrebbe venire con me, per favore?” Voltandosi leggermente, fece un gesto verso l’impressionante limosine parcheggiata fuori.

Non appena fece sì con la testa e scese dallo sgabello per seguire l’autista fuori, Justin sentii gli sguardi di tutti su di lui, incluso quello di Debbie. Eccoci qui, pensava, mentre aspettava che l’autista gli aprisse la portiera per lui. Scrutando dentro il veicolo, entrò timidamente e si sedette in uno dei sedili in pelle sul lato passeggero. Kenneth prontamente chiuse la portiera e girò attorno alla macchina verso il lato dell’autista per entrare. Parecchi secondi dopo, Justin sentì la macchina partire e la vide cambiare direzione dentro il traffico verso la loro destinazione. Qualunque essa sia, pensava.

All’insaputa di Justin, nello stesso momento, una macchina scura della polizia non contrassegnata entrò dentro al traffico per seguire da vicino la limosine. Il poliziotto sotto copertura la seguiva da una discreta distanza, tenendo d’occhio attentamente il grande veicolo per tutto il tempo. Ciò che il poliziotto non aveva realizzato, comunque, era che anche lui era seguito da una macchina sportiva verde scuro.

La limousine guidava verso la periferia della città mentre Justin cercava di rimanere calmo. Sfortunatamente, appena stava per rilassarsi, la limousine rallentò e poi si fermò davanti alla sua destinazione apparente. Il che causò il ritorno in piena forza del suo nervosismo e il suo cuore batteva più forte che mai. Justin guardò fuori dal finestrino e riconobbe il cartello pubblicitario La Maisonette, un esclusivo ristorante francese 5 stelle di cui Emmett aveva parlato qualche anno prima quando George lo portò lì. Davvero costoso, da quello che diceva Emmett, e molto difficile riuscire ad avere una prenotazione, a meno che non fossi una di quelle ‘bellissime persone’, come le chiamava lui. Un usciere con i guanti bianchi si avviò verso il lato di Justin e gli aprì la portiera. “Bon Jour, Mr. Taylor” disse formalmente “Benvenuto a La Maisonette” oltrepassando la porta del ristorante la aprì per permettere a Justin di entrare.

Come conosce il mio nome? Justin era sorpreso. Questa storia diventa sempre più strana…

Justin entrò nell’atrio poco illuminato del ristorante e notò un bar alla sua destra. Il bar sembrava come la tipica drinking area dell'upper class, con piccoli tavoli di lusso attorno a un grande bar di mogano. Parecchie dozzine di bottiglie di liquori stavano dietro l’area di lavoro, che era circondata da tazze e bicchieri di vino. La parte strana era questa: non c’era nessuno in quel momento, nemmeno il barista, benché fosse ormai sera.

L’esame di Justin del bar fu interrotto da qualcuno vicino che si schiarì la voce. “Mr. Taylor?” Un altro uomo che indossava una targhetta col nome che diceva ‘Emile’ e vestito in modo costoso, con un completo scuro gli sorrise “Il suo accompagnatore per la cena la sta aspettando. Vuole venire con me, per favore?” Indicando con la mano destra, incoraggiò Justin a seguirlo. Inghiottendo con fatica, Justin fece cenno con la testa non appena si avviò lentamente dietro il capo cameriere.

Mentre lo seguiva, Justin aveva avuto l’opportunità di dare un’occhiata in più a ciò che lo circondava. Ricordò che Emmett gli diceva che il ristorante era posizionata dove prima c’era una locanda vecchia di un centinaio d’anni. Questo era evidente nelle piccole, intime stanze che erano sparse al primo piano. Una musica strumentale in sottofondo si diffondeva dalle casse nascoste, mentre la luce delle candele poste su ogni tavolo elegante era l’unica fonte di illuminazione. Justin di nuovo notò che, come il bar, anche qui era vuoto. Come è possibile che un ristorante di lusso e popolare possa essere totalmente vuoto di domenica sera?

Continuando a seguire Emile, notò l’uomo ad un paio di porte davanti a lui situate nel retro del ristorante. La stanza in fondo era nascosta da due tende  che si allargavano su entrambe le porte di vetro che erano al momento chiuse.

Afferrando le maniglie di vetro con entrambe le mani e aprendo le porte, il cameriere annunciò la sua presenza nel momento in cui Justin allungò il suo collo in un tentativo fallimentare di vedere il presunto misterioso benefattore. “Mr. Taylor, signore” Emile precisò.

Justin sentì una voce calma e colta dire in risposta “Grazie, Emile. Se vuoi scusarci?”

“Certamente, signore. Tornerò a controllare tra 30 minuti se siete pronti ad ordinare.” Voltandosi verso Justin, sorrise cortesemente prima di andarsene. Justin guardò l’uomo uscire dalla porta, momentaneamente preoccupato nel voltarsi per incontrare la persona (uomo, ora lo sapeva) così preso dal voler cenare con me.

Scuotendo le spalle, Justin lentamente si volse per osservare l’uomo seduto al tavolo solitario preparato per due. Era colpito dall’eleganza emanata dall’ uomo scuro di capelli e occhi verdi che lo osservava da vicino. Sembrava avesse poco meno di 30 anni, indossava un completo elegante di lino blu scuro con una leggera maglia grigia aperta sul collo. Una bottiglia di champagne era appoggiata su un piccolo vassoio li vicino, e l’uomo teneva in mano un flute di cristallo nelle mani affusolate e curate.

“Justin? Finalmente ci incontriamo” l’uomo sorrise confidenzialmente “Ho contato i giorni in attesa di incontrarti”

Justin rimase congelato sul posto. Adesso che lui poteva vedere la persona misteriosa  più da vicino e personalmente, era sbalordito. Si aspettava una donna appassionata d’arte erroneamente consigliata, o qualche vecchio. Non quest’uomo bello e sicuro di sé che lo studiava intensamente. Si sentiva arrossire e il suo corpo rispose inaspettatamente non appena l’uomo continuò a tenerlo d’occhio come se stesse guardando un dolce.

Lane continuò a fissare spudoratamente l’oggetto del suo desiderio. Nella luce tremolante delle candele intorno alla stanza, gli occhi blu cristallo dell’artista brillavano con macchie d’argento e i suoi capelli biondi li mettevano in luce. Se Lane era ipnotizzato la scorsa notte, ora era ancora di più incantato. Ma sapeva che doveva calmare i suoi bollenti spiriti così non parlò alla bellissima visione che stava esitante lontano solo di pochi passi. Sorridendo rassicurante all’artista, parlò di nuovo in modo rassicurante non appena salutò Justin, stendendo la sua mano “Per favore. Permettimi di presentarmi appropriatamente. Sono Lane Prescott”

Justin camminò lentamente verso l’uomo alto, comprendendo finalmente la risolutezza dell’uomo ma si sorprese della stretta delicata della mano destra nella sua. “Prescott? Collegato alla Prescott Sportswear per caso?” Justin aveva familiarità con la linea d’abbigliamento, dato che lui stesso aveva parecchi capi.

Lane sorrise, liberando riluttante la mano dell’artista dopo parecchi secondi. “Si sono infatti il CEO della compagnia: mio padre l’ha fondata circa 50 anni fa, e l’ha passata a me quando è morto” Facendo segno a Justin di sedersi, si sedette anche lui al lato opposto del suo compagno a cena, i suoi occhi non avevano mai abbandonato quelli del biondo. Lui è così stupendo, Lane non riusciva a pensare ad altro. E quelle labbra piene così baciabili. Devo assaggiarle…

Continuò a studiarlo attentamente, mentre Justin guardava il suo piatto, il suo viso arrossì. Lui in fondo era abituato a ricevere sguardi interessati da Woody e al Babylon, ma mai in un esame così intenso, e non da una distanza così ravvicinata. Aveva difficoltà a fare una conversazione intelligente ed educata appena guardò all’uomo seduto davanti a lui.

“Mi piace davvero molto la sua linea di abbigliamento, Mr. Prescott. Infatti, ho parecchi capi di vestiario della sua marca nell’armadio a casa. I tuoi vestiti sono davvero comodi e durano anche molto tempo”

Come suonavo ingenuo ora? Justin si lamentava dentro di se. Sembro come una qualche groupie della moda o qualcosa di simile.

Lane sorrise ancora, mostrando i suoi denti perfettamente bianchi e dritti. “Questo mi lusinga, ma per favore, chiamami Lane.”

Justin arrossì ancora “Okay Lane. Voglio ringraziarti, a proposito, per il tuo contributo all’asta di beneficenza la scorsa notte. È stato molto generoso da parte tua. Conoscevo Vic Grassi, e la Grassi Vic House fa un ottimo lavoro di fornitura di servizi per i pazienti con l’AIDS. I soldi che hai donato la scorsa notte aiuteranno il loro budget per parecchi mesi. Conosco anche la sorella, Debbie, personalmente, e lei te ne è veramente grata”

“Sono io che devo essere grato, Justin, perché ho avuto la parte migliore dell’accordo. Ho un fantastico dipinto che senza dubbio molto velocemente salirà nelle quotazioni, e ancora meglio, ho ottenuto la possibilità di passare personalmente del tempo con l’artista” La voce di Lane assunse un tono basso e seducente quando rispose, e ancora una volta, Justin sentì il suo viso diventare rosso.

È davvero adorabile, meditava Lane. Ad alta voce, chiese al suo appuntamento “Vorresti un po’ di champagne?” Al cenno di Justin, versò un vino d’annata all’interno del secondo flute e lo porse all’artista. Lui sentiva le sue pulsazioni aumentare non appena deliberatamente sfiorò la sua mano con quella di Justin. Beveva lentamente un sorso di vino dal suo bicchiere per nascondere la sua sfacciata reazione al tocco dell’artista.

Tentando di fare una educata conversazione, Justin si sporse in avanti “Sei dell’area di Pittsburgh?”

Lane rispose “No. in realtà sono nato vicino a Syracuse, NY. Mio padre si è trasferito con la famiglia vicino a New York circa 10 anni dopo aver fondato la compagnia così sarebbe stato più vicino al Distretto dell’Abbigliamento. Ma io sto provando ad espandermi in altre aree demografiche più grandi che contengono un’alta concentrazione di consumatori gay nella speranza di incrementare la nostra esposizione lì. Voglio essere un CEO attivo, così che possa tenere una sorveglianza serrata su cosa funziona o meno nella mia compagnia. Così io attualmente sto viaggiando per parecchie grandi città nella speranza di stabilire una base non ancora sfruttata di clienti.

Justin era impressionato dalle capacità e dall’intelligenza dell’uomo. Lui si potrebbe, inoltre, identificare con la passione dell’uomo per la sua compagnia. Era quasi quello che sentiva lui per la sua arte. Nel momento in cui lui e Lane continuarono a portare avanti una conversazione educata, Justin lentamente riuscì a rilassarsi in compagnia dell’altro uomo. In effetti, aveva realizzato che si stava divertendo. Trovava che Lane avesse un senso dello humour non convenzionale e che fosse una persona di spirito, che lo faceva sorridere.

Nemmeno Lane ricordava una sera meravigliosa quanto questa. Lui era positivamente estasiato da Justin – il suo sguardo, la sua voce, la sua intelligenza, la sua maturità e il suo entusiasmo lo mostrava quando parlava della sua arte. Lui stava trascorrendo molto del tempo di quella serata memorizzando ogni angolo del corpo di Justin, mentre mangiavano le loro portate in un silenzio non pesante.

Le portate erano state tolte quando finirono e Emile portò alla fine il dessert. Gli occhi di Justin si accesero appena vide la mousse di cioccolato bianco posta davanti a lui. “Ohh” esclamò. “Quella sembra meravigliosa. Amo il cioccolato bianco.” Lane osservava la bocca di Justin e trattenne un gemito non appena l’artista se ne portò una generosa porzione alla bocca e la succhiò tra le labbra. Lui velocemente guardò altrove, prima che Justin avesse il tempo di notare la sua reazione.

Lane mangiò il suo dessert con calma, troppo preso a guardare il suo compagno, ma Justin finì molto in fretta. “Era fantastico!” Il biondo disse a Lane, guardandolo con lieve imbarazzo.

“Sono felice che ti sia piaciuto. Vorresti finire il mio?” Lane fu deluso quando Justin gli disse che era ormai pieno e non avrebbe potuto mangiare nient’altro. Ma improvvisamente pensò ad un altro modo per divertirsi ancora di più in compagnia del suo accompagnatore

“Justin? Balla con me” chiese, alzandosi e tendendo la sua mano destra all’artista. Una canzone lenta stava suonando in sottofondo, rimase in attesa ansioso della risposta di Justin.

Justin esitò brevemente. Ormai, lui aveva infine bevuto tre drink e si sentiva piacevolmente stordito dal costoso champagne, che aveva abbassato le sue inibizioni. D’altro canto, lui non avrebbe probabilmente mai avuto il coraggio di accettare l’invito di Lane. Ma lentamente stese la sua mano fino a stringere quella di Lane, lui gli permise di alzarsi dalla sua sedia e lentamente si trovò le braccia di Lane avvolte fermamente attorno alla sua vita sottile. Cercando di restare serio, Justin portò entrambe le mani intorno al collo di Lane.

Appena entrambi cominciarono a ondeggiare a tempo di musica, il desiderio di Lane per l’artista aumentò esponenzialmente. Sentiva aumentare l’erezione non appena capì come ci si sentisse ad avere Justin tra le braccia. Era ancora meglio di quanto avesse potuto sognare. Non lo aiutava pensare che avrebbe potuto innamorarsi di questo uomo.

Justin aveva paura di guardare il viso di Lane, perché poi il CEO avrebbe capito che Justin era colpito dal loro ballo. Per qualche assurda ragione, in realtà si sentiva come se stesse tradendo Brian, anche se ormai non stavano più insieme. Comunque lui provava ancora qualcosa di profondo per il suo ex amante. Era sbagliato allora sentire dei sentimenti per un altro? Doveva ammetterlo, era adulato da tutta l’attenzione che riceveva da quell’uomo potente e influente. E sentiva l’eccitazione di essere tenuto tra le sue braccia con tanta riverenza.

Finalmente alzò lo sguardo attraverso la lunga frangia audacemente, ancora sentiva la sua faccia diventare calda non appena gli occhi di Lane si fissarono dentro i suoi. Nessuno dei due notò che si erano fermati a ballare prima che le labbra di Lane scendessero lentamente su quelle di Justin, trovando timidamente il suo labbro inferiore e succhiandoglielo gentilmente. Trattenendosi dall’osservare Justin con i suoi occhi verde scuro ora dilatati, e non ricevendo nessuna chiara resistenza, Lane si immerse in una più profonda esplorazione, spronando le labbra di Justin ad aprirsi alla ricerca della sua lingua. Justin sentì un lamento – non era sicuro se provenisse da lui o da Lane – prima che le labbra insistenti del CEO si tuffassero dentro la bocca di Justin, baciandolo appassionatamente e attraendo strettamente il corpo snello del biondo contro il suo.

 

Risposte alle recensioni:

jaspe: contenta che tu abbia apprezzato il capitolo, spero ti sia piaciuto anche questo, nonostante Justin stia provando qualcosa per un uomo che non sia Brian.

Ocatarinetabelasciscix: credo non fosse difficile da capire chi potesse essere il misterioso ammiratore, spero tu ci abbia visto giusto! Scusa per il ritardo, ma prometto che il prossimo capitolo arriverà domenica!

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Capitolo 9
*** Capitolo 9: Realizzazioni ***


Autrice: Predec2

Traduttrice: dany23
Beta: LucyVanPelt
Pairing: Brian/Justin – Justin/Nuovo Personaggio
Rating: NC-17
Capitolo: 9/19
Note: alle recensioni risponderò la prossima settimana, per questo capitolo non sarò io a postarlo ma la mia adorata beta, poiché sono a Londra per qualche giorno, ma non volevo farvi aspettare ancora!

 

Capitolo 9: Realizzazioni

Brian guardava per l’ennesima volta il suo orologio sotto la luce di un lampione lì vicino in strada, stava ribollendo interiormente come se potesse immaginare con chi Justin era a cena in un ristorante a 5 stelle, per prima cosa. E sembrava incredibile, il fatto che non ci fossero macchine nel parcheggio significava solo una cosa – il coglione che aveva offerto 50'000 $ per avere la possibilità di passare del tempo con il suo ex amante stava cenando con lui. SOLI. Lo stronzo dovrebbe aver prenotato l’intero ristorante. Brian poteva solamente immaginare quanto quello potesse costare in più … E la sua immaginazione attualmente si stava scatenando, non appena pensava a quello che stava accadendo li dentro. Giuro, se il ragazzo non esce di lì al più presto, vado lì a prenderlo! Era giusto sorpreso di star pagando un poliziotto sotto copertura per farlo. L’uomo era semplicemente seduto nella sua Lincoln non contrassegnata che guardava la porta principale. Si chiese per cosa stesse pagando il poliziotto in borghese. Sarà di grande aiuto se questa persona prova a fare qualcosa dentro il ristorante, pensava nervosamente. Prese una sigaretta per provare a calmare i suoi nervi. Saltò giusto quando poi il suo cellulare squillò.

Al saluto di Brian, sentì il compagno di Debbie “Brian? Sono Carl. Dove sei adesso?”

Uh, oh. Beccato. “Perché me lo chiedi, Colombo?” si lamentò Brian.

“Perché il ragazzo che ho messo a pedinare Justin mi ha riferito giusto ora che una Corvette verde lo ha seguito dal diner, diretto al ristorante che sta attualmente sorvegliando. Vuoi dirmi che diavolo stai pensando di fare?”

“Potrei fare la stessa fottuta domanda. Che cosa pensa di fare con Justin se è giusto seduto lì sul suo culo mentre chi sappiamo noi è dentro quel posto?”

Ammonendolo, Carl replicò “Brian, usa il tuo buon senso. Non posso mandarlo lì e far arrestare una persona perché mangia con il tuo ex ragazzo una cena da chef. Devo avere una ragione per affrontarlo. Finora, riporta che è tutto tranquillo.”

“Bene. Fintanto che questo stronzo strangola Justin anziché sparargli, tutto è perfetto. Potrei fare un lavoro migliore di quanto possa fare questo poliziotto. Se solo sentissi un rumore da quel posto, sarò li così in fretta che tu non avresti nemmeno il tempo di dire ‘Book 'em, Danno’ ”

“Rimanine fuori Brian” lo avvisò Carl “Lascia che il poliziotto faccia il suo lavoro. Se Justin non esce da lì entro le 11, gli è stato detto di entrare nel ristorante e controllarlo. Prenditela con più calma”.

“Si” Brian disse a disagio “E’ facile per te dirlo. Io ne starò fuori per ora, ma non vado da nessuna parte fino a quando lui non esce da lì. Mi hai capito?”

“Si, ti ho sentito. Come ti ho detto, tuttavia, lascia fare al poliziotto il suo lavoro e stanne fuori” Brian chiuse il suo telefono prima che Carl potesse aggiungere altro. Guardando di nuovo il suo orologio, Brian notò l’ora, adesso erano solo le 10 passate da poco. Se tu non esci di lì nei prossimi 15 minuti, non mi interessa che cosa Carl mi ha detto. Cazzo, entro li dentro! Brian prese a tirar per le lunghe una delle sue sigarette e provando a calmarsi i nervi ancora una volta mentre continuava a fissare la porta principale.

 

Il corpo di Lane stava per andare in sovra eccitazione mentre continuava a baciare appassionatamente l’angelo biondo che stava tenendo comodamente tra le sue braccia. Le sue mani vagavano sul dietro affusolato di Justin salendo ai suoi morbidi capelli. Si sentiva così sorpreso, era in estasi. Tirandosi leggermente indietro dalle labbra piene, ora gonfie, prese un respiro breve prima di cominciare a elargire baci leggeri sul viso di Justin. “Justin” mormorò nel suo orecchio, mentre cullava gentilmente la testa bionda tra le sue mani.

Justin, ancora, era temporaneamente sopraffatto dai sentimenti che si agitavano dentro di lui. Era sorpreso dal modo quasi riverente in cui Lane lo teneva. E i passionali ma gentili baci che lo sommergevano gli provocarono una ridda di emozioni; eccitazione, desiderio, e la sensazione di essere prezioso. Per pochi minuti, si permise il lusso di essere trattato come se fosse l’uomo più desiderato sulla Terra.

Quando Lane sollevò la giacca di Justin e inizio ad aprirgli la maglietta, comunque, Justin bruscamente tornò alla realtà. Aveva appena incontrato quest’uomo. Che cosa stava facendo? Questo ragazzo pensa che fosse venuto il momento per Justin di fare sesso perché aveva pagato 50'000 $ per il privilegio?

Lui stava quasi per spingersi lontano dall’uomo più vecchio quando Lane improvvisamente risolse il dilemma al posto suo. Ancora tenendo Justin vagamente tra le sue braccia, si tirò a parecchi centimetri dall’artista per guardarlo in faccia, dicendo sottovoce “Per quanto ti voglia proprio ora, angelo, voglio farlo in modo corretto. Significa molto per me. E voglio che questa sia una decisione reciproca. Voglio che tu mi voglia quanto ti voglio io. E se noi facessimo l’amore, voglio che sia in un qualche posto speciale” guardando dentro gli occhi di Justin, Lane prese un respiro prima di aggiungere “Voglio vederti ancora, Justin, e permettermi di conoscerti meglio. Ma la decisione spetta a te. Che cosa dici?”

Questo NON era quello che si aspettava. Lui credeva che non avrebbe mai più rivisto quest’uomo di nuovo, una volta che Lane avesse scoperto che Justin non era disposto a stare al suo gioco quella notte in cambio dello scandaloso ammontare che aveva pagato per il suo quadro e per la cena in un esclusivo ristorante. Nonostante Brian fosse sempre stato buono con lui durante gli anni, non era abituato ad essere corteggiato in questo modo portandolo in un buon ristorante. Sono confuso, pensava. Non sono certo di quello che devo fare. Si sentiva bene ad avere qualcuno che lo trattava in modo così speciale.

Guardando dentro gli occhi verdi fissi nei suoi, Justin finalmente rispose “Mi piacerebbe” disse, sottovoce. Lane sorrise in cambio “Questo è ciò che speravo dicessi, ho già pagato il conto. Vogliamo andare allora? Non voglio che i tuoi amici pensino che ti abbia rapito o peggio”

Justin lo guardò, in qualche modo imbarazzato “Si, devo ammettere che loro erano sorpresi che qualcuno pagasse così tanto per me per cenarci insieme. Immaginavano ogni sorta di cose” disse, sorridente. Anche io, ammise.

“Bene, Sarà meglio che ti riporti a casa prima che pensino ti abbia fatto del male. Posso avere il piacere di darti un passaggio?” Lane non voleva separarsi dal suo compagno, non ancora.

“Sarebbe bello” rispose Justin,sentendosi ancora improvvisamente timido. Lane posò una mano sulla sua schiena non appena uscirono fuori dalla stanza dirigendosi verso la porta. Individuando Emile, Lane lo salutò appena il cameriere aprì la porta per la coppia. “Arrivederci Mr. Prescott, Mr. Taylor. Spero di rivedervi presto di nuovo” disse facendo l’occhiolino a Mr. Prescott.

“Grazie, Emile, per il fantastico pasto e l’eccezionale servizio” riconoscendo il complimento con un inchino, Emile tenne aperta la porta mentre Lane e Justin uscivano.

 

Brian ne aveva abbastanza. Basta, pensava. Vado lì dentro e lo trascino fuori, se necessario. E se lui o lei gli ha fatto qualcosa, ucciderò lo stronzo. Stava per aprire la porta della Vette quando riconobbe immediatamente il suo ex amante uscire finalmente dal ristorante. Appena fece un sospiro di sollievo, Brian si sorprese di rendersi conto di riconoscere anche l’uomo che stava camminando accanto a Justin. C’era sufficiente luce proveniente dal vicino lampione della strada per identificare l’uomo piuttosto alto, scuro di capelli che aveva messo possessivamente una mano sulla schiena del biondo. Lane Prescott. Brian continuò a restare a bocca aperta alla vista del suo ex in compagnia del nuovo acquisto della Kinnetic, quando la sua rabbia esplose. Che diavolo? Non posso credercio. Come due treni che quasi si scontrano uno contro l’altro, Brian non avrebbe potuto guardare altrove, continuava a osservare Justin e Prescott camminare fino alla limousine nera parcheggiata davanti al ristorante. Guardava mentre loro due entravano insieme nella limousine, iniziando ad allontanarsi. Brian vide anche la Lincoln non contrassegnata iniziare a seguirla da una discreta distanza non appena, anche lui, non accese la Vette e si riallineò con la macchina della polizia. Alla fine, dopo circa 30 minuti, Brian realizzò dove fossero diretti. Accostò proprio di fronte alla casa appena acquistata da Michael e Ben. Non appena l’autista aprì la portiera, e Justin scese dalla limousine, il poliziotto fu evidentemente soddisfatto che il giovane uomo non fosse più in pericolo e iniziò ad allontanarsi dal marciapiede. Brian, comunque, che era parcheggiato a parecchia distanza dalla limousine non avrebbe potuto staccarsi dal guardare come Lane, uscito anche lui dalla limousine, stava davanti a Justin, che era appoggiato contro un lato della macchina.

 

“Bene, è tutto” disse Justin goffamente. Era improvvisamente a corto di parole, dopo tutto quello che era accaduto quella sera. Ricadendo nelle sue maniere da country club, riuscì giusto a dire “Grazie per la magnifica cena e per la donazione alla Vic’s House. È stato un piacere incontrarti.”

“Justin…” riprendendo l’attenzione di Justin appoggiando tutte e due le mani sulla limousine ai lati del corpo di Justin, Lane si appoggiò più vicino all’uomo più giovane. “Quando posso vederti ancora?” supplicò “Hai detto che ti sarebbe piaciuto, ricordi? Non ti perdo di vista fino a che non mi dai una risposta.” Disse persuasivamente. Lui doveva vedere ancora questa bellezza – presto. Lane non poteva crederci. Io, il CEO di una multinazionale multimilionaria, ridotto a implorare quest’uomo. Ma quando Lane voleva qualcosa, lui poteva diventare davvero persistente. E lui voleva quest’uomo – maledettamente. “Che ne pensi di domani sera, Justin dì di si” disse persuasivamente.

Justin arrossì ancora sotto l’intenso sguardo che vide nei verdi e indulgenti occhi che lo fissavano intensamente. “Lane” iniziò timidamente. Lui era ancora così confuso, le sue emozioni in subbuglio. Era la cosa giusta da fare, dicendo si a questo? Ma lui non meritava di essere corteggiato? Accetterei di vederlo ancora, realizzò.

Justin prese fiato “Okay” disse alla fine.

Lane sorrise, sollevato. “Bene. Se ti venissi a prendere qui intorno le 6?”

“Okay” ripeté Justin “Che cosa dovrei indossare?”

“Solo qualcosa di confortevole” sorridendo ancora, disse “Che ne dici di una maglietta della Prescott con un paio di pantaloni abbinati?”

Justin finalmente sorrise in cambio “Che cos’altro dovrei indossare?” lo prese in giro. Notando che Ben o Michael avevano giusto lasciato accesa la luce fuori del portico, Justin aggiunse “Sarebbe meglio che io entrassi prima che i miei amici si preoccupino per me”

“Giusto” replicò Lane “Buonanotte allora, Justin” Lane disse sottovoce, prima di tendersi a baciare le labbra soffici del biondo. Justin esitò brevemente, prima di posare le sue mani leggermente sulla vita dell’uomo. Lane riluttante lo spinse lontano, spostando le sue braccia dalla macchina per permettere a Justin di allontanarsi. Lane gli fece segno nonappena Justin camminò verso i gradini della porta principale. Justin si volse a guardare Lane prima di aprire la porta e sparire dentro la casa.

Lane rimase ancora un po’ fuori dalla limousine, prima di rientrare nel veicolo. Dopo parecchi secondo iniziò ad allontanarsi.

 

Brian stava seduto lì in uno sbalordito silenzio. Non poteva credere a quello che aveva appena assistito. Non solo il suo ex amante aveva baciato qualcun altro, ma aveva baciato l’ultimo cliente di Brian. E questo non era un cliente qualunque. Era Lane Prescott. Per la prima volta, Brian realizzò di essere in seri guai. Questo non era un violinista da quattro soldi che andava dietro al suo amante. Era un uomo potente e influente che avrebbe potuto probabilmente dare a Justin ogni cosa volesse. Qualunque cosa lui potesse sognare. Come avrebbe potuto competere con quello?

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Capitolo 10
*** Capitolo 10: Il lancio della sfida ***


Autrice: Predec2

Traduttrice: dany23
Beta: LucyVanPelt
Pairing: Brian/Justin – Justin/Nuovo Personaggio
Rating: NC-17
Capitolo: 10/19
Note: mi scuso nuovamente per il ritardo, purtroppo non posso assicurare che riusciremo a mantenere la cadenza settimanale di domenica, ma cercheremo di fare il possibile per non farvi aspettare troppo. Ormai siamo al giro di boa, abbiamo superato la metà della fan fiction!

Buona lettura

 

Capitolo 10: Il lancio della sfida

Kinnetic – Lunedì mattina ore 9.00

Brian stava provando a concentrarsi sul suo computer mentre beveva distrattamente la sua terza tazza di caffè. Dopo aver realizzato di star guardando la stessa pagina sullo schermo negli ultimi cinque minuti, la sbatté  giù con disgusto. Era inutile. Non importava quanto provasse a focalizzarsi sul suo lavoro, la sua mente insisteva a rivedere il ‘Lane e Justin’ show della scorsa notte ancora e ancora. Dannazione, Kinney! Si rimproverò. Ricomponiti! Ma l’idea di Justin con qualcun altro, per non parlare di Prescott, gli faceva ribollire il sangue. E il fatto che non avesse dormito quasi per niente la notte precedente non aiutava.

Ora tutto ciò che doveva fare era come uscire da quella situazione.

Sospirando pesantemente e scorrendo una mano tra i capelli, guardò verso la porta non appena bussarono. Cynthia sporse la testa dentro l’ufficio “Brian? Sa di non avere un appuntamento con te, ma Lane Prescott è qui. Dice che ha bisogno di parlare con te riguardo qualche piccolo cambiamento che vuole fare alla sua campagna pubblicitaria. Potresti vederlo per pochi minuti?”

Brian avrebbe voluto rispondere seccamente in replica per far capire quale fosse il suo umore. Figlio di puttana. Dio. Ho anche io poche parole ma ben scelte da dirti… Ritornando alla sua maschera professionale, riuscì a sembrare calmo non appena sorrise alla sua assistente. “Certo. Ho alcune cose che mi piacerebbe dirgli. Fallo entrare.”

Cynthia non era sorpresa dalla replica di Brian. Lo conosceva abbastanza bene da capire dal linguaggio del suo corpo che qualcosa non andava, ma non aveva idea di cosa fosse. Scrollando le spalle, tornò nell’atrio per scortare il cliente di Brian al suo ufficio.

Pochi secondi dopo, Lane apparve sulla soglia. “Brian? Grazie per avermi ricevuto con un così breve preavviso. Questo ti dovrebbe portar via solo pochi minuti” Come al solito, Lane era perfettamente raffinato, dal taglio di capelli alle scarpe di pelle costose. Sorrise non appena entrò nell’ufficio per stringere la mano di Brian.

Tutto quello che Brian poteva fare era accettare di stringergli la mano e scuoterla. Quella non è l’unica parte di te che mi piacerebbe scuotere, pensava. “Lane. Prego accomodati.” disse ad alta voce in modo sorprendentemente cortese, facendo cenno al giovane uomo di sedersi davanti alla sua scrivania. “Cynthia mi ha detto che vorresti fare qualche piccolo cambiamento alla mia campagna pubblicitaria.”

“Si spero che tu non ti offenda, sono davvero dei piccoli cambiamenti, principalmente riguardanti la location del photo shoot per la nuova linea di prodotti. Stavo pensando, anziché organizzarla in centro città, potremmo, se tutto va bene, farlo in uno scenario più intimo, uno di quelli in cui si ritrova la comunità gay. Penso che dovrebbe avere più impatto così, non credi? Forse puoi suggerire una location?” Lane incrociò le gambe in attesa della risposta di Brian.

Brian normalmente era molto esperto ad interpretare il ruolo del professionista quando ne aveva bisogno. Questa occasione, comunque, era una di quelle in cui avrebbe messo a dura prova la sua abilità, perché poteva a malapena astenersi dallo strozzare Prescott in quel momento. “Sicuro. C’è un bar chiamato Woody’s giù sulla Liberty Avenue che ho usato qualche volta per girare qualcuna delle mie campagne. Sono sicuro che potrei organizzare qualcosa con il proprietario per poter far lì le foto.”

“Mi sembra perfetto. Fammi sapere i dettagli appena hai concluso con loro. Mi piacerebbe essere li quando saranno fotografati i modelli. Tu sai che mi piace essere un CEO coinvolto personalmente.” Lane iniziò ad alzarsi dalla sedia per andarsene quando  Brian parlò di nuovo.

“Oh, sicuramente, ora so che lo sei.” disse Brian, stavolta senza riuscire a trattenere il tono di voce sarcastico.

Lane notò la sua ostilità e il cipiglio. “Brian? C’è qualcosa che non va? Non fraintendermi, mi piace davvero l’idea che hai avuto. Questo è solo un piccolo cambiamento, tutto qui”

“Questo non ha niente a che fare con la tua dannata linea di abbigliamento, Prescott” ringhiò Brian, non tentando più a lungo di mettersi addosso la facciata lavorativa. “Questo ha più a che fare con le tue attività extra curriculari dello scorso weekend”

“Attività extra curriculari? Ho paura di non aver capito, Brian. Ti ho detto che cosa ho fatto lo scorso weekend, ho cenato con un vecchio amico del college venerdì sera, poi ho partecipato al GALA di beneficienza al Bellpre Hotel. Tra l’altro hai deciso di andare sabato? Non ti ho visto lì”

“Sì, a dire il vero, ci sono andato, ma non ti ho visto, almeno non all’asta di beneficienza” Brian ora stava apertamente lanciando sguardi a Lane.

“Brian, è ovvio che tu sia arrabbiato con me per qualche ragione, di che cosa stai parlando? Perché non mi dici solo cosa sta succedendo?” Anche Lane si stava arrabbiando per l’improvvisa ostilità di Brian verso di lui.

“Nessun problema” Brian grugnì, alzando la voce. “Sto parlando della tua piccola avventura della scorsa notte con Justin.”

“Justin? Lo conosci?” il cuore di Lane improvvisamente iniziò a battere più veloce all’accenno del suo compagno a cena della scorsa notte che lo aveva ipnotizzato così tanto.

Brian cercò di trattenere una risata “Sì, potresti dire così. Conosco Justin da circa 5 anni. Dannatamente da più tempo di te. E dannatamente meglio di quanto tu potrai mai fare.”

“Davvero? E quando hai visto me e Justin insieme?” replicò Lane scettico. “Abbiamo cenato insieme la scorsa notte, ma non c’era nessun altro al ristorante in quel momento”

“Non pensi che lo possa sapere? Ero nella mia auto fuori dal ristorante. E con la quantità di tempo che hai passato con lui nel ristorante, deve esserci stato molto di più di escargot e crème brulee”. 

“Non che questi siano affari tuoi, ma c’era molto di più di questo lì dentro. Stavo prendendo tempo per conoscerlo meglio”

Brian sbuffò “Ci avrei scommesso che lo stavi facendo. Ti ho visto baciarlo più tardi davanti casa di Michael e Ben”

“Che cosa sei? Un qualche tipo di voyeur del cazzo? Justin è un adulto. Che cosa facciamo io e lui insieme non sono cose che ti riguardano”

“Al contrario, sono affari miei se lui è in pericolo. Tu non sai che cosa ha passato. È davvero vulnerabile”

“Vulnerabile? ‘Vulnerabile’ è l’ultima parola che userei per descrivere Justin. Penso che lui sia uno degli uomini più indipendenti, creativi e intelligenti che io abbia mai incontrato. E progetto di conoscerlo ancora meglio” stando in piedi e avvicinandosi al bruno, Lane abbassò la sua voce e disse giustamente “Posso essere perfettamente franco, Brian?”

“Certamente, Lane” Brian alzò entrambe le sopracciglia in una silenziosa sfida aspettando che Lane continuasse.

“Non vai molto lontano negli affari di moda facendo il timido. Se voglio qualcosa lo inseguo finché non lo ottengo. E voglio LUI. Più di quanto io abbia mai voluto un altro uomo. E non voglio fermarmi finchè non lo avrò completamente – mente, corpo e anima”

Brian rimase in piedi e avvicinandosi alla faccia di Lane, in tutta la sua altezza “Tutto qui? Bene, lascia che sia io ora ad essere perfettamente franco con te. Nessuno possiede Justin. È di se stesso. Non può essere comprato dai tuoi fottuti giri in limosine, dai tuoi denti perfettamente bianchi e dai soldi. Così questo è il meglio che sai fare. Ma ti avverto – io lo amo e non mi fermerò fino a che lui non avrà capito che appartiene a me.”

Lane sorrise “Bene, sono contento di aver avuto questa piccola discussione e che ogni cosa sia uscita fuori allo scoperto. In realtà, mi piacciono le sfide. Così ci stai, Kinney. Che vinca il migliore”

“Oh, finalmente siamo d’accordo su qualcosa, perché sarò io.” Brian dichiarò confidenzialmente “E non sarai tu”

 

Risposta alle recensioni

jaspe: spero che tu non sia morta per l’attesa, dato che ultimamente non riesco mai a postare ocn regolarità!. Le tue domande in questo capitolo hano avuto risposta, Brian è geloso e stavolta non vuole farsi scappare Justin come in precedenza. Aspetta di vedere cosa organizza per vincere la sfida.

Ocatarinetabelasciscix: anche io ci tengo all’orgoglio di brian e come reazione sarebbe stata perfetta XD cmq a parte gli scherzi, ora che Brian si sente minacciato si è reso conto che non può farsi fregare in questo modo dal primo venuto e ora che la sfida è aperta ci sarà da ridere.

Vi ringrazio davero molto per recensire tutti i capitoli. E il viaggio a Londra è stato perfetto. Ringrazierò la mia beta da parte vostra.

 

 

 

 

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Capitolo 11
*** Capitolo 11: Un alleato segreto ***


Autrice: Predec2

Traduttrice: dany23
Beta: LucyVanPelt
Pairing: Brian/Justin – Justin/Nuovo Personaggio
Rating: NC-17
Capitolo: 11/19

 

Capitolo 11: Un alleato segreto

Kinnetic – Lunedì mattina ore 10

Lane fumava di rabbia quando uscì dalla Kinnetic. Che arrogante ‘S.O.B.’ (son of a bitch)! Bene, Kinney, preparati a questo! Immerso nei suoi pensieri, entrò nella limousine che era parcheggiata vicino al marciapiede.

Brian, nel mentre, si sentiva determinato dopo il suo confronto con Lane. Lui non avrebbe voluto veramente confessare ad alta voce di amare Justin. Non che non se ne fosse accorto qualche tempo fa. Solo non lo aveva ancora detto a nessuno ad alta voce. Anche se lo aveva finalmente detto a Prescott. In realtà il pensiero di dirlo direttamente a Justin lo spaventava a morte.

Ma Brian realizzò che se non avesse fatto qualcosa, e presto, l’unico uomo che avesse mai amato sarebbe potuto uscire dalla sua vita. Diritto tra le braccia di quel cretino. Bene, inquietarsi nel suo ufficio non avrebbe risolto nulla.

Premendo l’interfono, convocò Cynthia nel suo ufficio “Si, Brian?”

“Esco per un po’. Posso essere raggiunto sul mio cellulare se c’è qualcosa di urgente. Altrimenti, fatti aiutare da Theodore. Okay?” Brian si mise velocemente il suo cappotto e andò verso la porta senza attendere la sua risposta, lasciando la sua assistente perplessa dal comportamento atipico del suo capo.

Appena entrò nella ‘Vette, Brian provò a chiamare Justin. Sfortunatamente, al cellulare partiva immediatamente la segreteria. “Justin, dove sei? Rispondi a sto dannato telefono! Chiamami quando senti il messaggio, Sunshine” chiudendo seccamente il cellulare, si chiese subito dove fosse il suo ex, e peggio ancora con chi fosse. Prescott aveva lasciato la Kinnetic da solo 20 minuti – certamente Justin non era di nuovo con lui! Brian diventò esasperato solo al pensiero del suo ‘ragazzo’ con quell’uomo.

 

L’oggetto delle preoccupazioni di Brian era totalmente all’oscuro di quello che stava succedendo. Alle 9 di quel mattino, appena Brian e Lane prendevano parte al loro scontro verbale alla Kinnetic, aveva ricevuto una chiamata da Lindsay chiedendogli di tornare al Belpre Hotel per aiutare con la spedizione del suo quadro agli uffici dell’azienda di Lane a New York. Lei non sarebbe riuscita ad essere li, e voleva essere sicura che il quadro fosse appropriatamente protetto per evitare di danneggiarlo, specialmente dopo l’astronomica cifra che l’acquirente aveva pagato. D’altronde Justin aveva promesso che sarebbe venuto più tardi per vedere Gus e, più importante, di aggiornarla in tutti i dettagli sulla cena della scorsa notte. L’unico problema era, aveva dimenticato di prendere con sé il suo cellulare quando aveva lasciato la casa di Michael e Ben.

La cena. Appena Justin scese dal pullman portandolo in centro città, aveva avuto più tempo per riflettere sugli eventi della scorsa serata. Le sue emozioni erano ancora confuse. Era adulato da tutte le attenzioni che Lane gli aveva dato; aveva sempre avuto un debole per il romanticismo, pensò corrugando la fronte. Dopo tutto, era così che era finito in quel casino con Ethan, pensava con rammarico. Ma come si era sentito davvero riguardo Lane? Era giusto farsi già quella domanda? Lui aveva solo incontrato l’uomo. Non giudicare in fretta, Justin, pensava.

E cosa fare riguardo Brian? Gli sarebbe andato bene tutto ciò? Si, tecnicamente loro non era più insieme. Brian era stato inamovibile nel fatto che lui non avrebbe potuto dare a Justin quello che voleva – una casa, una famiglia, un rapporto serio. Ma loro tenevano ancora profondamente l’uno all’altro. I loro sentimenti non erano svaniti solo perché avevano obiettivi differenti.

Justin si mise la testa tra le mani e sospirò. Che casino! Magari mi farebbe bene parlare con Lidsay riguardo a tutto questo, in ogni caso. Ho bisogno di parlare con QUALCUNO.

 

Lane selezionò il numero della lista sul retro del programma dell’asta di beneficenza che aveva lasciato nella sua cartelletta. Grazie a dio, il numero di Ben Bruckner era inserito come contatto, perché sapeva che Justin stava da loro.

Lane sentì una voce rispondere al telefono che non riconobbe. “Salve, sto cercando di raggiungere Justin, è lì?”

Nemmeno Michael riconobbe il chiamante. Si sarebbe sorpreso se non fosse collegato alla cena di Justin della scorsa sera. Quando Justin era arrivato alla porta principale alle 11 circa la notte scorsa, era stato estremamente riservato riguardo l’identità del suo accompagnatore, tranne dire alla fine che era un uomo un po’ più vecchio di lui e che aveva mangiato allo stesso ristorante 5 stelle in cui Emmett era andato con George. Sembrava perso nei suoi pensieri, e anche leggermente frustrato per qualche ragione. Ma malgrado l’educazione di Ben e Michael che erano curiosi, Justin aveva semplicemente detto loro che era stanco e che voleva andare a letto.

Riportando l’attenzione alla persona al telefono, spiegò “Justin al momento non è qui. Vuole lasciare un messaggio?”

“Si” disse la voce che suonava elegante “Vorrebbe riferirgli per favore che Lane Prescott ha chiamato, e che lo sto cercando per vederlo ancora questa sera?”

Michael era scioccato. Aveva sentito parlare di Lane Prescott da Emmett, che era sempre attento ai vari capi della linea da uomo da Torso. Lui sapeva sempre da Emmett che l’uomo era un multi-miliardario e di molto successo. Potrebbe essere questa la persona che aveva offerto una cifra astronomica per il quadro di Justin lo scorso sabato?

“Pronto? “ Lane ripetè dentro al telefono “Mi sente?”

Tornando dal suo sogno ad occhi aperti, Michael balbettò “Uh, mi scusi. Sì, glielo riferirò appena lo vedo. Ha lasciato qui il suo cellulare sul tavolo della cucina, così non sono in grado di dargli il messaggio se non più tardi”

“Ha qualche idea di dove possa essere? È molto importante che parli con lui” Lane disse persistentendo.

“No, mi spiace. Era di fretta, e mi ha solo detto che tornerà più tardi”

Lane era deluso nel non poter raggiungere Justin. “Bene, vorrebbe per favore essere sicuro che lui abbia il mio messaggio?”

“Sicuramente” disse Michael, prima di salutare. Aveva la sensazione che Brian non ne sarebbe stato contento, nemmeno un po’. Michael era indeciso tra il dire al suo amico che cosa stava succedendo o non preoccuparsi al riguardo. Lui e Brian avevano avuto di recente un grave disaccordo sul fatto che Justin fosse da lui e Ben. Brian aveva molto chiaramente accusato Michael di essersi venduto e di essere un traditore della loro amicizia, e questo lo aveva ferito enormemente. Schioccando le labbra, Michael si chiese cosa dovesse fare con questa informazione.

 

“Brian! Che sorpresa. Entra” Jennifer tenne la porta aperta facendogli cenno di entrare.

“È un brutto momento?”

“No, affatto. Non ho nessun appuntamento fino a mezzogiorno. Sono solo leggermente sorpresa di vederti, è tutto, da quando, beh, sai, tu e Justin…”

“Intendi da quando io e Justin abbiamo rotto e siamo andati avanti” finì Brian, non appena si sedette sul divano “Si lo so.”

Jennifer si accomodò vicino a Brian. Era scioccata di vederlo, sembrava in realtà nervoso per qualche ragione. In tutto il tempo in cui lui aveva visto Brian, di solito con suo figlio, non lo aveva mai visto insicuro di sé stesso, eccetto forse il giorno in cui gli disse che non voleva che girasse intorno a suo figlio dopo il pestaggio al prom. Brian era sempre sicuro di sé, vanitoso. Questo era un lato di lui che raramente, o forse mai, aveva visto. “Che c’è, Brian? C’è qualcosa che non va? Si tratta di Justin?”

Brian guardò le sue mani strette davanti a lui “Jennifer? Hai sentito qualcosa riguardo l’asta di beneficenza che si è svolta durante la settimana per il ‘Gay and Lesbian Alliance of Greater Pittsburgh’?”

“Intendi quella giù al Belpre Hotel?” Al cenno di conferma di Brian, continuò “Sì, volevo andare, ma avevo già altri programmi con Tucker. Justin mi aveva detto la scorsa settimana che Lindsay gli aveva chiesto se avrebbe voluto donare un quadro per l’asta. Perché?”

“È una lunga storia. Ma un mio importante cliente che è nel settore della moda voleva che partecipassi all’asta perché lui ci sarebbe andato per mostrare qualche capo della collezione primaverile lì. Lui ha anche pensato che fosse una grossa opportunità per me di stabilire nuovi contatti. Tu probabilmente hai già sentito parlare di lui – Lane Prescott?” non aiutava sentire un sapore acido in bocca nel nominare il nome di Prescott.

“Sì, sicuramente, a Justin piacciono veramente molto i suoi vestiti. È molto popolare nei college da quello che mi ha detto mio figlio” sorrise “Ogni volta che lo portavo a fare shopping, mi spingeva dentro Macy per guardare pantaloni e maglie”

“Sì, bene, Justin ha donato un quadro per l’asta” Esitando, aggiunse con un piccolo sorriso, “Forse sarebbe meglio se ti sedessi” attese che Jennifer prendesse posto di fronte a lui sul divano prima di continuare “Per tagliare corto, non solo Justin ha venduto il quadro, ma l’ha venduto per 50'000$.”

“Aspetta. Hai detto 50 MILA dollari? Mi stai prendendo in giro, vero?” Jennifer certamente non aveva sentito correttamente quello che aveva detto Brian.

“No, non sto scherzando.” Prima che Jennifer potesse chiedere qualcos’altro, le fece cenno di aspettare “Lasciami spiegare. Il vincitore del quadro ha offerto 50'000 $ alla condizione che Justin andasse con lui a cena la sera scorsa”

Jennifer era totalmente confusa ora “Cena? 50'000 $ se Justin fosse andato fuori a cena con lui? Non capisco.”

“Bene, non aveva molto senso per nessuno in quel momento. Infatti, l’offerente era anonimo, così nessuno conosceva l’identità della persona. O nemmeno se fosse uomo o donna. Ma Justin accettò, comunque, perché sapeva cosa avessero significato quei soldi per la Vic Grassi House” dannato cretino, Brian non avrebbe aiutato a pensarci.

“Bene, non mi sorprende. Sembra il genere di cosa che Justin farebbe. Alla fine è uscito a cena con questa persona la scorsa sera?” Un terribile pensiero improvvisamente attraversò la sua mente. “Sta bene, non è vero? Non è gli accaduto niente, vero? Brian, dimmelo!”

Affrettandosi a calmare Jennifer, Brian stese la mano, appoggiandola sulla sua schiena “No, no Jennifer, sta bene. Carl in realtà ha mandato un poliziotto sotto copertura per controllarlo. E io ho seguito loro al ristorante dove avrebbero cenato.” aggiunse, sentendo un leggero imbarazzo ad ammetterlo. “Justin è tornato a casa tutto intero.” la rassicurò. Ma Brian sentiva il suo corpo scaldarsi al ricordo di Prescott che baciava il suo ex ragazzo la sera scorsa.

“Grazie a dio” disse, facendo un sospiro di sollievo. Guardando attentamente Brian, tuttavia, lei avrebbe potuto dire che c’era ancora qualcosa di sbagliato “Ma qualcosa ti sta dando fastidio. Che cosa c’è?” Malgrado le loro divergenze in passato, a Jennifer iniziava davvero a piacergli Brian. Lui era sempre stato bravo con suo figlio e lei sapeva che ci teneva ancora profondamente a Justin, nonostante la loro recente separazione.

“Jennifer, quando ho visto Justin uscire dal ristorante la scorsa sera, ho riconosciuto il suo accompagnatore. Non era altro che l’inimitabile Lane Prescott” disse sarcasticamente. Jennifer notò un distinto tono tagliente nella voce di Brian nel menzionare il nome dell’uomo.

“Il tuo cliente? Sei sicuro Brian?”

“Certo. E se non ne fossi stato convinto la scorsa sera, sono dannatamente sicuro che lo era questa mattina quando è venuto nel mio ufficio a discutere la sua campagna pubblicitaria” sorridendo con rassegnazione, continuò “Ho paura di non aver interpretato il ruolo del professionista consumato molto bene.” appena Brian la guardò attentamente, Jennifer notò che poteva essere solamente vulnerabilità quella incisa sulla sua faccia. “L’uomo mi ha preso per il verso sbagliato. Quando gli ho detto di conoscere Justin, e che sapevo anche cosa avessero fatto loro due la scorsa notte, lui senza mezzi termini mi ha risposto che vuole Justin. E lui mi ha detto che non si sarebbe arreso fino a che non lo avesse – completamente”

Wow. Questo era più di quanto si aspettasse Jennifer. Prima un qualunque straniero paga 50'000 $ per un quadro di suo figlio perché voleva cenare con lui, poi lui e Brian hanno avuto un confronto sulle intenzioni di questo riguardo suo figlio? Jennifer avrebbe voluto sorridere se non fosse per il dolore mostrato dalla faccia di Brian in quel momento. Se lei non avesse realizzato cosa significasse suo figlio per Brian prima, ora lo sapeva di certo.

Lei riuscì a mantenere una faccia seria prima di chiedergli “Così che cosa vuoi che faccia? Justin si risentirebbe se io interferissi. E non sembra che quest’uomo intenda fargli alcun male, no?”

L’uomo normalmente disinvolto in realtà balbettò un po’ appena ammise “Beh, no. Ma non è questo il punto”

“Qual è il punto, Brian? Che cosa vuoi che faccia esattamente?”

Guardando in basso, Brian mormorò “Ho bisogno del tuo aiuto”

“Aiuto per cosa?” Jennifer non poteva credere a quanto Brian sembrasse esitante. Questo non era proprio da lui.

Incontrando finalmente il suo sguardo, e riconoscendo lo sguardo comprensivo che gli stava dando, Brian era incoraggiato a dire finalmente alla madre del suo ex ragazzo cosa ci fosse nel suo cuore.

Prendendo un respiro profondo, disse forzatamente “Lo amo Jennifer. E sarò dannato se lascerò che quel ‘S.O.B.’ (sono of a bitch) lo abbia. È qui che ho bisogno del tuo aiuto. So di non poter competere con i soldi di quello stronzo. Così c’è un’unica cosa che posso fare per avere indietro Justin”

Chiudendo brevemente gli occhi e prendendo un respiro profondo, disse “Devo corteggiarlo fino alla nausea. Mi aiuterai?

Finalmente, Jennifer sorrise “Dimmi che cosa vuoi che faccia.”

 

 

 

Risposte alle recensioni:

Ocatarinetabelasciscix: ora anche Brian cerca aiuto dalla persona che probabilmente conosce Justin quasi meglio di lui. Alla fine ce l’ha fatta a dire ad alta voce nonostrante ancora non l’abbia detto al diretto interessato, per Brian.non.credo.nell’amore.ma.solo.nelle.scopate.Kinney è un passo avanti! L’idea della sfida in effetti non è una genialata, ma chissà come andrà a finire…

jaspe: dai che le cose ormai si stanno facendo sempre più interessanti! Brian l’ha ammesso addirittura con due persone diverse, anche se ha paura di dirlo a Justin, ora la sfida ha inizio e già i due concorrenti si sono messi in gioco!

 

 

 

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Capitolo 12
*** Capitolo 12: Il secondo appuntamento ***


Autrice: Predec2

Traduttrice: dany23
Beta: jo87
Pairing: Brian/Justin – Justin/Nuovo Personaggio
Rating: NC-17 
Capitolo: 12/19

Note: ringrazio la sis Jo per avermi betato il capitolo. Purtroppo in questo periodi di esami tutte siamo molto impegnate e non abbiamo tempo di pensare anche alla FF. Sicuramente la finiremo di tradurre, ma purtroppo non posso garantire il capitolo settimanale!

Mi scuso tantissimo con jaspe e  Ocatarinetabelasciscixper l’attesa, per i prossimi capitoli farò del mio meglio per cercare di postare il più spesso possibile.

Grazie anche per lasciare sempre un segno del vostro passaggio

 

Capitolo 12: Il secondo appuntamento

L’oggetto di così tanta attenzione era a pranzo al Muncher’s con Lindsay, dopo esser stato al Belpre Hotel a dare istruzioni ai fattorini su come muovere da Pittsburgh a New York un quadro diventato improvvisamente di valore.

Lindsay insisteva sul fatto che Justin non dovesse lasciare fuori nessun dettaglio riguardo alla descrizione della cena della sera precedente con l’anonimo offerente vincitore del suo quadro. Nemmeno lei avrebbe potuto mai immaginare, comunque, l’identità del compratore.

“Lane Prescott? Tesoro, lo sai quanto è ricco quell’uomo?” esclamò. Aveva letto parecchi articoli a riguardo in svariati giornali, descrivevano non solo il valore netto dell’azienda ma anche il suo lussuoso stile di vita. “Per lo meno questo spiega perché era disposto a pagare 50'000 $ per il quadro. Dopo tutto per lui è solo una goccia nel mare.” Guardando curiosa verso il biondo, tuttavia aggiunse “Sebbene quello non spiega le condizioni particolari che ha aggiunto all’offerta. Sospetto che c’è molto altro di questa cena che mi stai nascondendo.”

Justin si ritrovò ad arrossire non appena ricordò gli sguardi intensi ed i baci che Lane gli aveva dato durante la scorsa notte, dopo la cena. La sfumatura rosa della sua pelle non era sfuggita a Lindsay, che lo stava osservando ancora attentamente. Sospirando, spiegò “Si, c’è molto di più del volermi solo come compagno per la cena. Dalle azioni di Lane della scorsa notte e da quello che mi ha detto, lui è ‘interessato’ a me. In effetti, mi ha persuaso ad uscire ancora con lui stasera” ammise.

“Ah, ora tutto sembra avere senso” sorrise Lindsay “Posso di sicuro capire perché è interessato a te. Sei una persona stupenda anche per me. Cioè, se io fossi incline a percorrere quella strada, naturalmente” aggiunse, un scintillio nei suoi occhi. Notando il disagio di Justin, comunque tornò seria velocemente. “Allora perché sembri così preoccupato? Pensavo che saresti stato lusingato che qualcuno come lui sia interessato a te. E da quello che ho visto - lui è molto bello.”

“Si, è molto attraente. E molto affascinante. Mi sono divertito stando con lui la scorsa notte”

“Allora qual è il problema?” come se Lindsay non fosse sicura di conoscere già la risposta a quella domanda. Sapeva quanto sensibile fosse Justin. “È Brian, non è vero? Pensi che in qualche modo tu lo stai tradendo?”

Lo sguardo abbattuto di Justin confermò che la sua supposizione fosse corretta. Tornando a guardare verso di lei, notò i suoi occhi luccicare. “So che è stupido. Non siamo più insieme. E non è come se avessimo avuto un impegno o altro. Ma anche se Brian non si sentiva in quel modo, tutti pensavano a noi sempre insieme. Dopo un po’ era sempre ‘Brian e Justin questo’ o ‘Brian e Justin quello’. Tutti pensavano sempre a noi come a una coppia. Sebbene quello è ciò che tutti pensavano di noi, eccetto Brian. Quello è il perché abbiamo rotto, perché Brian non avrebbe mai ammesso i suoi sentimenti per me e io volevo qualcuno che volesse farmi sentire speciale. Qualcuno che voleva stare con me, invece di voler portare  a casa un ragazzo ogni notte o fare un pompino a qualcuno nella dark room del Babylon. Quello è il motivo per cui sono stato attratto da Ethan per un po’, o almeno da quello che pensavo lui rappresentasse” Justin dovette inghiottire un grosso groppo in gola non appena ricordò di aver scoperto come Ethan lo avesse ingannato.

Justin sfregò le mani sui suoi occhi. “Lindsay, io speravo che quando io e Brian fossimo tornati insieme, lui finalmente avrebbe voluto qualcosa di più di un impegno. Ma ho lentamente realizzato che non era interessato nemmeno in essa o che comunque lui non ne era in grado. So che è stupido, ma comunque non posso evitare di sentire che lo stia come tradendo nel lasciarmi coinvolgere con qualcun altro.”

“Tesoro, posso dirti che sei veramente indeciso su quello che c’è da fare. Ma Brian ha fatto la sua scelta. Per una qualche ragione – la sua infanzia mandata a puttane, la sua famiglia disfunzionale, scegli tu – lui ha deciso di non poterti o non volerti dare quello che ovviamente desideri così tanto. Non punire te stesso per voler essere felice. Te lo meriti, Justin. Se pensi di poter provare qualcosa per quest’uomo, come sembra che apparentemente già faccia lui, allora non meriti di scoprire dove potrebbe portarti tutto ciò?”

Justin guardò lontano da Lindsay per pochi secondi, perso nei propri pensieri. Forse ha ragione, pensava. Non posso sapere come mi sento a meno che non faccio il primo passo.

Spingendo in fuori la sua sedia ed alzandosi, si abbassò e diede alla sua amica un abbraccio.

“Grazie, Lindsay, per essere un’ottima amica quanto lo sei per Brian. Forse hai ragione. Suppongo di dovere a me stesso il dover provarci per scoprirlo.” Guardando l’orologio, notò con un sobbalzo che erano quasi le 3. “È meglio che vada. Ho promesso a Lane che lo avrei incontrato per le 6”

Prima che aprisse la porta per andarsene, Lindsay gli diede un bacio sulla guancia “Hai sempre avuto un buon istinto, tesoro. Fa quello che pensi sia giusto. Quello che ti farà felice. Questo è quello che  voglio per te.” Lo rassicurò, sorridendo leggermente.

“Lo so che lo fai e lo apprezzo. Di a Gus e Melanie che li saluto e che mi dispiace di non averli visti. Ci sentiamo” aggiunse.

“Buona fortuna.” disse non appena lui si incamminò sul marciapiede, verso la fermata del pullman.

Non appena lo vide andar via, Lindsay non poteva fare a meno di pensare, Brian, è meglio che metti la testa a posto e cambi marcia, o perderai quel ragazzo. Scuotendo la testa e sospirando, chiuse tranquillamente la porta.

 

Michael alzò lo sguardo dal divano non appena sentì la porta principale aprirsi di colpo. Justin stava per volare sulle scale facendo gli scalini due alla volta, quando sentì Michael chiamarlo “Justin! Aspetta un minuto! Ho un messaggio per te… da Lane Prescott

Al sentire il nome di Lane, Justin si immobilizzò all’inizio delle scale. Voltandosi verso Michael, chiese “Lane ha chiamato qui?”

Michael rispose “Si ha chiamato questa mattina. Mi ha chiesto di dirti che non vedeva l’ora di vederti ancora stasera” notando lo sguardo quasi imbarazzato di Justin, non avrebbe dovuto realmente fare la prossima domanda – lui sapeva già la risposta “Quello era il tipo con cui dovevi cenare la sera scorsa?”

Justin arrossì “Si, era la persona che ha comprato il mio quadro. Siamo finiti per cenare a La Maisonette

“La Masoinette? Non è quel fantastico ristorante per cui Emmett era impazzito qualche anno fa quando George ce lo aveva portato?”

“Si, è quello” confermò Justin “C’erano così tanti camerieri con i guanti bianchi, sembrava stessero filmando una pubblicità.” Scherzava “Ero quasi spaventato di toccare qualcosa. Ma Lane si è dimostrato essere molto carino. Per non menzionare il suo aspetto…” si sentiva improvvisamente codardo a parlare di questo al miglior amico di Brian, pensando anche che attualmente i due non si erano lasciati nel migliore dei modi.

“Si, lo so. L’ho visto abbastanza spesso in TV e negli articoli sulle riviste.” Studiando attentamente Justin, continuò “Devi aver fatto davvero impressione su di lui. Non solo ti ha portato a cena la scorsa notte dopo aver pagato quella cifra impossibile per il tuo quadro, suppongo quindi uscirai ancora con lui stasera”

Justin strascicò i piedi “Si, è vero” confermò “Ha detto che vuole conoscermi meglio, e mi ha chiesto se vorrei andare ancora fuori con lui stasera. Non sono ancora sicuro di dove andremo. Ha solo detto di vestirmi in maniera casual.” Esitando qualche secondo, Justin continuò, forse anche in modo brusco “Guarda, Michael, Brian ed io non siamo più insieme. Lui ha le sue priorità e io le mie. Posso andare fuori con chiunque io voglia, e così può fare lui, per quello che importa.”

Hey, non ho detto niente. So meglio di chiunque altro che figlio di puttana può diventare Brian. Guarda cosa è successo la scorsa notte tra lui e Ben. Tu hai il diritto di vedere chiunque tu voglia. Spero solo che tu sappia cosa stai facendo”

“È solo un appuntamento, ok? Non è come se stessimo andando a Tahiti o simili”

“Sei sicuro? Sono certo che lui potrebbe permetterselo.” disse Michael, scherzando solamente per metà. Justin scosse la testa e sorrise lievemente salendo al piano superiore per prepararsi per la serata.

Puntualmente alle sei il campanello suonò. Michael aprì la porta e riconobbe il soggetto della conversazione di prima tra lui e Justin. Lane Prescott era ancora più bello di persona, decise Michael, osservando attentamente il corpo magro e tonico dell’uomo. Era leggermente più basso di Brian e sembrava essere più giovane di qualche anno rispetto a lui. Anche se vestito casual, il look era attentamente coordinato, dalla polo marrone scuro ai suoi pantaloni beige .

“Ciao” lo accolse Michael, facendogli cenno di entrare “Sono Michael Novotny, un amico di Justin. Tu dovresti essere Lane Prescott. Abbiamo parlato prima al telefono” spiegò.

“Piacere di conoscerti” rispose Lane, dando la mano a Michael. Sedendosi sul divano al silenzioso invito di Michael, appariva calmo e controllato.

“Justin dovrebbe scendere a breve” rispose alla domanda silenziosa di Lane “Lui è arrivato poco tempo fa, così è leggermente in ritardo” spiegò “vorresti qualcosa da bere mentre lo aspetti?”

“No, grazie” replicò cortesemente

“Oh, tra l’altro” disse Michael, ricordandosi improvvisamente dell’asta “Vic Grassi era mio zio. Volevo ringrazianti per il tuo contributo riguardo l’asta dell’altra sera. La donazione che hai fatto aiuterà per più di un anno la Vic Grassi House. Sia io che mia madre lo abbiamo apprezzato molto.”

Lane sorrise con il suo sorriso perfettamente bianco “Nessun problema. Per come la vedo io, ho preso la parte migliore dell’accordo, perché ho incontrato Justin. Lui vale molto più di qualsiasi quadro” il sorriso di Lane si allargò non appena pensò alla deliziosa compagnia dell’artista la scorsa notte. Lui era entusiasta di passare più tempo con lui questa sera… a voce alta continuò “È fantastico”

“Si. Lui è davvero un artista di talento” concordò Michael.

“Anche quello. Ma lui è incredibile. Non vedo l’ora di conoscerlo meglio”

Michael notò che l’affascinante magnate era praticamente perso, non appena si parlava di Justin.

Lui è completamente preso, pensava, non appena Lane realizzò di non poter aspettare di vedere Justin ancora.

Un’ulteriore conversazione cortese non era necessaria al momento, perché Justin comparve in cima alle scale. L’attenzione di Lane fu immediatamente attirata ancora una volta dall’angelo biondo con gli occhi blu che timidamente sorrideva verso di lui. Justin indossava una maglia azzurra a maniche lunghe coordinata ai suoi occhi, e un paio di pantaloni di cotone grigio scuro che si abbinavano perfettamente alle sue migliori caratteristiche, sia davanti che dietro. Lane pensava che Justin apparisse assolutamente sensuale, e si leccò le labbra in attesa di essere solo con lui.

Justin scese lentamente le scale, sentendo ancora una volta la sua faccia arrossire non appena notò lo sguardo intenso che Lane gli stava rivolgendo. Era lo stesso sguardo intenso che l’uomo più vecchio gli aveva dato la scorsa notte a cena. Lane si alzò e camminò verso di lui non appena Justin raggiunse la fine delle scale. Prendendolo per mano, Lane strinse quella mano pallida, accarezzando parzialmente il palmo dell’altro uomo con il pollice. Justin sentiva la sua mano formicolare all’inaspettata azione.

“Justin. Non vedevo l’ora di vederti da quando ci siamo salutati la scorsa notte” Baciò Justin sulla guancia sussurrando al suo orecchio “pronto per andare, angelo?”

Con la faccia arrossata, annuì semplicemente “Ci vediamo dopo, Michael” disse Justin in qualche modo, rimanendo senza fiato non appena Lane lo spinse gentilmente fuori dalla porta e verso la Jaguar argentata parcheggiata sul marciapiede davanti alla casa.

Notando l’espressione sorpresa di Justin, spiegò “Questa è una macchina a noleggio. Volevo che fossimo solo noi due stasera, così ho dato a Kenneth la serata libera” posando leggermente la mano sulla schiena di Justin, andò ad aprirgli la porta prima di camminare intorno all’auto per aprire la portiera dalla parte del conducente.

Lane esaminò il suo compagno non appena immise l’auto nel traffico. Se possibile, Justin sembrava ancora più affascinante questa sera in abbigliamento casual. I suoi capelli disordinati splendevano nella luce che svaniva filtrando dal finestrino del passeggero.

Vedendo Lane fissarlo, Justin si sentì accaldato in viso. Provando ad apparire disinteressato all’esame spudorato di Lane, Justin chiese “Allora, dove andiamo stasera? Mi hai definitivamente incuriosito” ammise, sorridendogli.

Lane sorrise di rimando  “Questo è un mio piccolo segreto. Dovremmo arrivare alla prima destinazione entro dieci minuti circa. Quando arriveremo lì, saprai parte dei miei piani per stasera” disse misteriosamente.

“Bene, penso di doverti avvisare, non pattino molto bene” scherzò lui.

Lane rise “Non preoccuparti, angelo. Dove stiamo andando non dovrai preoccuparti di cadere a terra sul tuo didietro. Cioè, a meno che tu non decida di farlo più tardi.” aggiunse. Dal tono carezzevole nella sua voce, Justin non aveva dubbi su che tipo di attività si riferiva, il che portò il suo corpo a reagire di conseguenza.

Come detto da Lane, circa dieci minuti dopo, Justin era sorpreso di notare che stavano entrando nella corsia delle partenze dell’aeroporto internazionale di Pittsburgh. Guardava con uno sguardo curioso il suo compagno, le sopracciglia alzate.

“Stiamo per fare un breve viaggio per la serata” spiegò vagamente.

Il cuore di Justin batté più veloce a questa notizia. Un viaggio? Per la serata? Non c’era nulla da aspettarsi dalle sorprese di quest’uomo, pensò.

Lane rallentò e si fermò in un’area segnata per gli aerei privati. Non appena lui e Justin uscirono dalla macchina, un uomo vestito con l’uniforme della Pioneer Air Lines li salutò. “Buona sera Mr. Prescott. Se volete seguirmi, siamo pronti per partire quando vi fa comodo.”

“Grazie, Braden.” Rispose con un cenno di comprensione. Portò la sua attenzione a Justin “Vieni, angelo, non sprechiamo tempo. Abbiamo una prenotazione per le 7,30” prese la mano di Justin e gentilmente lo spinse verso il jet tirato a lucido posizionato da solo sulla pista lontano circa 50 metri.

“Andiamo con quello?” Justin guardò con soggezione verso il moderno piper bianco e blu lì vicino con ‘Prescott Sportswear’ scritto sul lato.

“Esatto” confermò “Dai, andiamo” sorridendo, gentilmente esortò Justin verso il jet, facendo cenno di andare avanti non appena il biondo si camminò verso gli scalini per entrare nella cabina.

Justin notò che l’interno principale del jet era arredato con due divani in pelle posti lungo le finestre su entrambi i lati. All’angolo posteriore destro c’era un bar ben fornito. C’era una porta chiusa sul lato posteriore sinistro dell’aereo.

L’uomo in uniforme che Lane aveva salutato pochi minuti prima riapparve sul jet. Siete pronti per partire, signore?”

“Si, Braden, in qualsiasi momento tu sia pronto” Lane spiegò a Justin “Braden è il pilota del mio jet. Braden, questo è un mio amico, Justin Taylor” Braden e Justin si scambiarono una stretta di mano prima che il pilota si scusasse e aprì la porta che separava la cabina di pilotaggio dalla sala del jet. “Se tu e il tuo ospite vorreste accomodarvi sulle poltrone, allora, noi dovremmo essere per partire in un paio di minuti non appena mi daranno l’autorizzazione”

Non appena Braden chiuse la porta, Justin non poté contenere la sua curiosità “Okay Lane, vuota il sacco. Dove stiamo andando?”

Lane sorrise appena misteriosamente “Quella è la sorpresa, angelo. Ma so che ti piacerà. Dovremmo essere lì in circa 45 minuti. Al più presto Braden porterà questo jet ad alzarsi da terra e non appena si spegnerà il segnale della cintura di sicurezza , andrò a prendere qualcosa da bere, okay?” Facendo cenno con la testa, Justin si sedette vicino a Lane in una delle poltrone di pelle, allacciandosi la cintura. Dopo aver chiuso la sua cintura di sicurezza, Lane raggiunse la mano di Justin e la strinse in un gentile abbraccio. La sua mano è così morbida, si meravigliò Lane. Non posso aspettare di scoprire com’è il resto del suo corpo..

Justin rise piano provando a nascondere il suo nervosismo. “È in qualche modo divertente – Michael stava scherzando prima sul fatto che mi avresti portato a Tahiti. D’altra parte lui aveva ragione in parte. Ma a meno che tu non riesca a trovare un Concorde, non penso che Tahiti sia la nostra destinazione stasera.”

“No hai ragione. Ma questo suona attraente… daiquiri e stare soli con te in spiaggia baciati dal sole. Mmmm…. Potremmo conservarlo per il prossimo weekend, penso.” Lo prese in giro, ora flirtando spudoratamente con il biondo seduto accanto a lui.

Justin si allontanò non appena il suo corpo rispose al tono seducente di Lane. Il suo cuore cominciò a battere più forte non appena sentì la sua testa girare. Quest’uomo mi confonde così tanto, pensava. Prenditela con calma Justin, istruì se stesso. Quello è come ti sei ritrovato nei guai con Ethan. Fortunatamente, l’attenzione di Justin venne distolta appena il jet iniziò a rullare nel prendere quota. In pochi minuti, lui guardava come le luci dell’aeroporto lampeggiavano quando il jet si alzò verso la loro destinazione ignota.

Appena Justin guardò fuori dal finestrino verso le luci di Pittsburgh che scintillavano, Lane poteva solo continuare a fissare il suo compagno di viaggio. Era completamente ipnotizzato da Justin – i suoi capelli biondi, le sue lunghe ciglia, il suo corpo snello ma in forma, il suo profumo. Ma più di tutto lui era incantato dagli occhi blu che aveva notato diventavano di colori diversi in base se Justin era nervoso, felice, eccitato, o preoccupato. Mi domando che aspetto hanno quando sono pieni d’amore? Spero di scoprirlo presto.

Si distolse dal suo meditare quando sentì il suono che indicava che il segnale della cintura di sicurezza si fosse spento. Slacciando la sua, si alzò “Che ne dici di un drink? Che cosa ti piacerebbe?”

“Un po’ di scotch sarebbe ottimo” rispose Justin, portando la sua attenzione di nuovo al suo compagno. Guardava Lane che versava il liquore in un paio di bicchieri e li appoggiava nel tavolo lì vicino.

Tornando alla poltrona, Lane decise che era tempo di dare qualche informazione riguardo la loro avventura della serata. “Ora che sei dove volevo” lo prese in giro “Suppongo che sia sicuro dirti dove stai andando stasera”

Justin lo guardava con molta curiosità, aspettando con impazienza di scoprire dove si stavano dirigendo. Lane sorrise non appena si sedette davanti a lui “Stiamo andando nella Grande Mela stasera” annunciò.

Il sorriso che Lane in quel momento ricevette da Justin era così radioso, che era stordito. Lui non aveva mai visto Justin sorridere veramente in quel modo prima, ed era positivamente incantato. Ho bisogno di vederlo di più quel sorriso, decise.

“Stiamo andando a New York?” Justin non poteva credere che qualcuno lo portasse in aereo lì per un appuntamento! Era così eccitato. Ricordava quando aveva visitato New York pochi anni fa, quando scappò lontano per poco tempo dopo che l’appartamento di Brian fosse svaligiato. A parte che rimpinzarsi col servizio in camera e gironzolare in giro per la stanza dell’hotel per una notte, questo era più o meno quello che aveva visto. Quello e, ovviamente, l’aver provato un delle migliori sessioni di scopate che abbia mai avuto con Brian.

Pensare a Brian lo fece tornare sulla terra. In qualche modo, ancora, si sentiva improvvisamente come se lo stesse tradendo sebbene razionalmente sapeva che non era vero. Lui e Brian non stavano più insieme. Ma sapeva anche che i suoi sentimenti per Brian non potevano sparire solo perché non vivevano più assieme. Era molto più complicato di così.

“Justin?” lo sguardo preoccupato di Lane portò Justin a distogliersi dai suoi pensieri tornando al presente. Lane aveva notato il brusco cambiamento nell’uomo, come se improvvisamente la luce del sole fosse stata sostituita con l’oscurità della luce notturna. Desiderava ardentemente rivedere il sorriso meraviglioso tornare sul viso di Justin.

Justin sorrise lievemente per rassicurarlo. “Sto bene. Stavo giusto pensando a qualcosa, tutto qui” disse, senza offrirsi di spiegare ulteriormente.

Lane decise di raccontare a Justin il resto dei suoi piani con la speranza di vedere quel meraviglioso sorriso ancora. “Bene, hai ragione sulla nostra destinazione. Stiamo andando a New York per la serata. Stiamo andando a mangiare nel mio ristorante preferito chiamato ‘Gattopardo’. Lo chef lì fa il miglior cibo italiano che abbia mai mangiato, ed è vicino a dove andremo dopo”

“Okay, potresti dire che mi stai torturando finché posso tirarti fuori il resto delle informazioni. Dove dovremo andare dopo esattamente?” la curiosità di Justin era definitivamente ritornata ora.

Anche se non era per niente necessario nella tranquillità della cabina, Lane non poté evitare di sporgersi verso Justin per sussurrargli la risposta all’orecchio. Justin rabbrividì leggermente alla sensazione del caldo respiro di Lane sul suo lobo. “Dopo aver mangiato, andremo a visitare il Museo d’Arte Moderna”

Alla menzione del museo, Lane era stato ancora una volta ricompensato con un sorriso accecante. Quello era ciò che sperava di vedere di nuovo. Tra quel sorriso e gli occhi di Justin, che avevano preso una meravigliosa sfumatura azzurro cielo, Lane non resistette. Prese la testa di Justin tra le sue mani scompigliandogli i soffici capelli alla nuca, avanzò lentamente fino a che le loro labbra non si toccarono. Le labbra piene del biondo erano così morbide. Lane si perse nelle sensazioni che lo avvolgevano. Non appena premette la lingua tra le labbra di Justin, lui sentì l’altro rispondere al bacio con più passione. Aprendo la bocca, Justin gli accordò un maggior accesso. Le braccia di Lane si avvolsero attorno al collo di Justin, spingendolo più vicino al suo corpo.

Justin esitò brevemente prima di portare le sue braccia attorno al torace di Lane, premendo l’uomo più grande più vicino. I loro corpi erano appiccicati insieme mentre il loro bacio continuava. Lane era totalmente sopraffatto dalla sensazione di quest’uomo nelle sue braccia; staccando un braccio dal collo di Justin, si mosse piano ad esplorare il resto del corpo snello.

Justin si trovò a rispondere alle carezze persistenti dell’altro uomo. Sentiva di diventare duro non appena il braccio sinistro di Lane scese giù sul suo didietro e la sua coscia. Justin sapeva che se non avesse fatto niente presto, sarebbe stato troppo tardi per fermare l’inevitabile.

Con più forza di quanto pensava fosse possibile, riluttante si spinse lontano dal suo corteggiatore. Respirando pesantemente, si passò una mano fra i capelli arruffati.

“Lane” disse affannosamente “Fermati” Quando Lane continuò ad accarezzare il dietro di Justin ed il collo, Justin ripeté la sua richiesta, questa volta con tono più alto “Lane, fermati!” ordinò, alzandosi per provare a riprendere il controllo delle sue emozioni.

Confuso, Lane guardò verso Justin, lottando per riprendere il controllo del suo respiro. Un minuto lui e Justin si stavano baciando appassionatamente, il minuto dopo il corpo caldo e morbido si era catapultato fuori dalle sue braccia e dalla sua portata.

Ansante, Lane cercò di calmare il suo corpo “Justin, non capisco. Sembrava che tu mi volessi quanto ti voglio io. Cosa c’è che non va?” Lui fissava il giovane uomo, osservando il tumulto che ora segnava il bellissimo viso.

Gli occhi di Justin brillavano ora con lacrime non versate e le sue spalle si abbassarono non appena lui guardò Lane per scusarsi. “Mi spiace, Lane. Davvero. È difficile da spiegare. Non sono sicuro nemmeno io di capire” Justin camminò verso la poltrona di fronte e si sedette, guardando in basso verso le sue mani intrecciate davanti a lui.

“Mi piacerebbe capire, Justin. Sono sicuro che hai già capito quanto io tenga a te. Se ci fosse un qualche modo per cui io ti possa aiutare…” Lane guardò verso l’artista con impazienza, aspettando ansiosamente una spiegazione.

Justin rimase seduto in silenzio per parecchi secondi, provando a raccogliere i suoi pensieri. Come poteva spiegare qualcosa che nemmeno lui aveva capito?

Finalmente, iniziò a parlare sottovoce “È complicato, Lane” rilasciando un respiro profondo, finalmente continuò “È coinvolto qualcuno che vedevo fino a poco tempo fa. Un uomo con cui sono stato per quasi 5 anni”

Lane non aveva bisogno di supporre chi fosse quest’uomo. Poteva essere solo un persona. Brian Kinney, pensò sdegnosamente. Quell’arrogante, compiaciuto S.O.B. Che tipo di ascendente hai su quest’uomo, Kinney?   

Justin, dimentico del silenzioso rimuginare di Lane, continuò a provare a spiegare non solo a Lane ma anche a se stesso “Quest’uomo ed io siamo stati insieme per tanto tempo. Ma recentemente noi, no suppongo dovrei dire io, ho caito che io e lui non avessimo gli stessi obiettivi. Lui è sempre stato il tipo che vive il momento, quando io volevo stabilità e una relazione. Lui non poteva, o non voleva, darmeli. Così abbiamo preso strade separate. Sono andato via dal suo loft e mi sono trasferito da Michael e Ben”

Lane ascoltava attentamente mentre Justin continuava ad offrire informazioni sulla rottura tra lui e Kinney. “Non stiamo più insieme, ma abbiamo molti amici in comune. Così noi ci incontriamo ancora molto spesso, anche al diner in cui mangiamo, o in uno dei club gay vicino Liberty Street” Justin prese un altro respiro tremolante. Guardando verso Lane con rimorso, spiegò “Il problema è che, solo perché non siamo più insieme, non significa che posso smettere di avere dei sentimenti per lui. Amavo quest’uomo. Merda, suppongo di amare ancora Brian. Non posso giusto cambiare i miei sentimenti perché non abbiamo gli stessi obiettivi nella vita” gli occhi blu imploravano comprensione non appena guardò verso l’uomo più grande. “Mi dispiace, Lane” ripeté “Sono attratto da te, ma ho bisogno di più tempo per lasciare che i miei sentimenti si chiariscano” Con lo sguardo imbarazzato, Justin disse “Se vuoi voltare questo jet e tornare indietro a Pittsburgh immediatamente, capirò” Justin mise la testa tra le mani non appena si sedette silenziosamente sulla poltrona.

Lane non riusciva ad immaginare che cosa ci avesse visto in Kinney quest’uomo meraviglioso da avere ancora così tanta presa su di lui. Ma come Justin non avrebbe potuto fermare I suoi sentimenti per Kinney, Lane non poteva più fermare i suoi per Justin. Era determinato a catturare il cuore di quest’uomo.

“Justin” disse sottovoce “Lo ammetto. Ti voglio. Più di quanto abbia mai voluto qualcun altro. Ecco perché sono disposto ad aspettare fino a che non ti lascerai questo alle spalle. Perché penso che quando ti chiarirai,  deciderai che sono io quello che vuoi anche tu. Come te, voglio una relazione con un solo uomo. E tu sei l’uomo con cui voglio impegnarmi” suonando improvvisamente nervoso, Lane confessò al suo compagno “Non posso aiutarti, Justin. Penso di essermi innamorato di te”

Justin era scioccato “Lane, tu mi conosci solamente da un paio di giorni. Come puoi essere di sicuro di ciò? Come sai che non è solo un’infatuazione?”

“No Justin” lo rassicurò “Sono stato attratto da molti uomini con il passare degli anni. Ma non ho mai provato niente come questo prima. Tu susciti in me sentimenti che non ho mai saputo di avere. Quando siamo separati, non posso aspettare di vederti ancora. Diavolo, non posso nemmeno dormire recentemente” rise improvvisamente “Merda, suono come un ragazzino, non è vero?” Quello finalmente fece comparire un leggero sorriso sul viso di Justin “Ma non mi importa, Justin. So come mi sento. E so che è reale” affermò “ Così cosa ne dici raggiungiamo la città per la cena ed il museo? Cioè, se è ancora quello che vuoi. Nessuna pressione, prometto. Ma così capisci che non sto rinunciando a noi”

Justin rifletté su quello che Lane aveva appena detto. Finalmente, replicò “Si può fare. Finché sai che non posso prometterti niente ora. O magari mai.”

“Capisco. Posso gestirlo quello. Ma posso essere un uomo davvero paziente quando ho bisogno di esserlo” giurò all’uomo più giovane. Offrendo un bicchiere di scotch a Justin, glielo porse esprimendo silenziosamente un senso di sollievo.

 

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Capitolo 13
*** Capitolo 13: Operazione corteggiamento ***


Autrice: Predec2

Traduttrice: dany23
Beta: jo87 
Pairing: Brian/Justin – Justin/Nuovo Personaggio
Rating: NC-17 
Capitolo: 13/19

Note: ringrazio la sis Jo per avermi nuovamente betato il capitolo. Mi scuso profondamente per il ritardo ma purtroppo la mia beta ufficiale è in giro per l’Italia e ho dovuto chiedere ad un’altra mia carissima amica di controllare il capitolo.

Grazie anche per lasciare sempre un segno del vostro passaggio

 

Capitolo 13: Operazione corteggiamento

 

Justin nascose la faccia nel cuscino appena la luce del sole entrò irrimediabilmente dalla finestra della camera da letto. Quando lui e Lane erano tornati a Pittsburgh, la notte scorsa, erano le due passate. Dal momento in cui Lane portava Justin a casa e si infilava a letto, erano le 3 passate. Provò per parecchi minuti, senza successo, a tornare a dormire prima di controllare l’orologio, notando che erano le 10 passate.

Merda! Si ricordò di essersi offerto di aiutare Debbie al Diner anche oggi, fino a che Kiki fosse stata male. Il turno del pranzo sarebbe iniziato alle 11, questo significava che avrebbe avuto meno di un’ora per fare la doccia, vestirsi, e prendere qualcosa per colazione prima di saltare sul pullman. Trascinandosi fuori dal letto, prese un asciugamano e si diresse verso la doccia. Non appena si mise velocemente sotto l’acqua calda, rifletté sulla scorsa notte.

Dopo che lui e Lane avevano parlato durante il viaggio che li stava portando a New York, avevano concordato di seguire i loro piani per la cena e visitare il Museo d’arte moderna. Il ristorante italiano in cui Lane lo aveva portato era magnifico. Era piccolo ma confortevole ed il cibo era fantastico. Il capo chef, Roberto, conosceva Lane; riconoscendolo immediatamente, era arrivato al loro tavolo occupandosi personalmente delle ordinazioni. E il museo poi era stato incredibile! Justin era totalmente in adorazione per i vari artisti esposti. Non riusciva ad immaginare come ci si sentisse ad essere incluso, un giorno, tra i prestigiosi pittori che espongono li i loro lavori.

E doveva ammetterlo, Lane era stato un perfetto gentiluomo durante tutta la serata. Era stato di parola, non aveva fatto pressioni a Justin, sebbene mentre camminavano per i due isolati che separavano il ristorante dal museo, aveva gentilmente preso la mano di Justin nella sua. Alla fine del loro appuntamento, aveva silenziosamente chiesto, e ricevuto, un bacio dal biondo prima di salutarsi davanti casa.

Justin chiuse gli occhi e sospirò. Era ancora più confuso di prima adesso. Sembrava non ci fosse una soluzione facile a questa situazione. Provava qualcosa per entrambi, Brian e Lane, e le sue emozioni continuavano ad essere poco chiare.

Scelse un paio di jeans e una maglietta a maniche lunghe, raccolse le scarpe e se le infilò scendendo le scale. Chiamando Michael e Ben e non ottenendo risposta, scese i gradini verso la cucina per poi prendere dei cereali per colazione. Mentre andava a posare la tazza sul tavolo notò una scatola quadrata di cartone sul bancone. Guardando il biglietto, vide il suo nome scritto sopra, senza nessun’altra informazione.

Trovato un coltello, aprì la scatola e curiosò dentro. Spinse un ammasso di carta tagliuzzata da una parte per trovare una scatola di velluto marrone con il bordo del coperchio profilato d’oro.

Aprendo il coperchio, guardò il contenuto. Sorrise quasi immediatamente non appena riconobbe uno dei suoi dolci preferiti: cioccolato bianco Hershey’s Kisses avvolto in carta dorata. Prendendone uno, notò l’usuale messaggio su carta bianca che pendeva dalla carta. Ma invece del normale messaggio, invece, questo diceva: ‘You are my Sunshine, my only Sunshine’(*). Venne colto alla sprovvista, accigliandosi. Questo è davvero strano, pensò. Aprendo il dolce e mettendoselo in bocca, ne prese un altro. Leggendo il messaggio attaccato al secondo cioccolatino, notò che questo era diverso dal primo. In questo si leggeva, ‘Sunshine on my shoulders make me happy’.

Ok, pensò Justin. Inizio a vederci un filo comune. La curiosità ebbe la meglio su di lui, ne studiò anche un terzo, leggendo la scritta che diceva, ‘I’m walking on Sunshine’.

Justin si accigliò, confuso. I dolci erano di Lane? Prese in considerazione l’idea per pochi secondi prima di capire che non sarebbero potuti essere suoi. Lui non sapeva che quello era il soprannome che Debbie gli aveva dato subito dopo il loro primo incontro, perché Justin non glielo aveva detto. Forse Michael gli aveva detto qualcosa la sera scorsa prima che lui scendesse. Era possibile? Leggendo ancora un’altra scritta sul quarto vi trovò ‘You are the Sunshine of My Life’, Justin prese la scatola di Kisses e in fretta si mise le scarpe così da poter prendere il pullman in tempo per raggiungere il Diner prima che iniziasse il suo turno.

 

Precipitandosi dentro il Diner giusto poco prima delle 11, Justin immediatamente individuò Debbie per la sua maglietta e il suo gilet colorati come al solito come un arcobaleno.

“Sunshine!” esclamò precipitandosi subito ad abbracciarlo. “Sono così felice di vederti. È un dannato circo qui da tutta la mattina.” Notando l’elegante scatola stretta tra le mani di Justin, chiese “Che cosa hai lì, ragazzo?”

“Oh” replicò Justin “Stavo quasi per dimenticarlo. Qualcuno ha lasciato questo per me stamattina. L’ho trovato sul tavolo della cucina quando sono sceso a fare colazione.” Aprendo la scatola, prese uno dei cioccolatini incartati “Guarda” mostrandoglielo “Leggi uno dei messaggi”

Togliendo la carta da uno dei cioccolatini, lei lesse la scritta impressa: ‘Sunshine, lollipops, and rainbows’. Prendendone un altro, lesse ad alta voce: ‘Good day, Sunshine. “Oh ca22o!” esclamò Debbie. Justin ne prese un altro ancora, leggendo il messaggio a Debbie: ‘Don’t let the sun down on me’.

“Chi te li manda questi, Sunsh… uh, tesoro?” sorrise “Ehy, potrebbero essere del tuo misterioso appuntamento della cena di domenica? Michael mi ha parlato di lui questa mattina quando è venuto qui per colazione. Mi ha riferito che hai avuto già due appuntamenti con questo ragazzo. Mi ha anche detto che è ricchissimo… e non solo di soldi” sghignazzò, facendo arrossire Justin.

Guardando verso la scatola di cioccolatini, aggiunse “Questo è dolce. Banale, ma dolce”

Justin sorrise “Si, lo è. Ma non penso che provengano da Lane. A meno che Michael non gliel’abbia per qualche ragione, non penso sappia del soprannome che tu mi hai affibiato” guardando al bagliore canzonatorio di Debbie, si corresse “Intendo, il soprannome che GENTILMENTE mi hai dato”

“Va meglio. Allora chi?” Debbie si scervellò per pensare a un probabile sospettato. Velocemente escluse Ted, Michael e Ben. Non sembrava qualcosa che Lindsay o Mel avrebbero fatto – troppo romantico. E mentre Emmett aveva sempre avuto una leggera  cotta per Justin, non ce lo vedeva a personalizzare una scatola di cioccolatini per lui. E Brian? Giusto. Lui sarebbe stata l’ULTIMA persona a fare un cosa come questa.

C’era solo un’altra persona possibile che lei conosceva che fosse a conoscenza del soprannome che lei aveva coniato per Justin subito dopo essersi incontrati. Lei chiese “Tu non pensi che Ethan…?”

Justin si sorprese dalla domanda. Sicuramente no. Non aveva più visto Ethan da oltre un anno. E l’ultima volta che aveva sentito di lui aveva saputo che il violinista stava viaggiando per tutti gli Stati Uniti dell’est esibendosi con parecchie orchestre adempiendo al contratto che aveva firmato con quel manager. No, pensò che l’idea che fosse Ethan a fare tutto questo fosse altamente improbabile. E comunque, sperò di no. Lui non voleva rivivere di nuovo quel fiasco.

“No” rispose finalmente “Non penso sia Ethan ad averlo fatto” Chi lo ha fatto, pensò, rimaneva ancora un mistero. Mettendo la scatola con cautela sotto il bancone, indossò un grembiule e cominciò a darsi da fare ai tavoli.

 

Michael raggiunse il suo cellulare non appena apri la porta del negozio di fumetti. Riconoscendo il numero, si lamentò. Sospirando, rispose “Che cosa c’è?”

“Adesso, Mickey, è questo il modo di salutare il tuo migliore amico?”

“Che cosa vuoi Brian?”

“Ho bisogno di sapere qualcosa riguardo al pacco”

“Che pacco?”

“Il pacco per cui ho pagato qualcuno una cifra oscena di soldi per consegnarlo a casa tua oggi. Lo hai visto?”

“Stai parlando della scatola in cartone con sopra il nome di Justin?”

“Certo che sto parlando di quella! Quante scatole ti vengono consegnate giornalmente?”

“Questa è una conversazione idiota! Si! C’era una scatola di fronte alla porta questa mattina con sopra il nome di Justin! L’ho messa sul tavolo della cucina perché lui stava ancora dormendo. Adesso, vuoi dirmi che sta succedendo?”

“Non adesso. Ma ho bisogno di sapere dov’è Justin. È ancora a casa?”

“Perché non chiami direttamente Justin, e che ca22o! Non è come se tu non conoscessi il suo numero!”

“Rispondi solo alla dannata domanda, Mickey! Sai dove si trova?”

“Quando ho visto mamma al Diner mi  ha detto che l’avrebbe aiutata per il pranzo. Quindi presumo che lui si trovi lì. Perché lo vuoi sapere?”

“Nessuna ragione in particolare. Devo andare, Mickey. A dopo.”

Michael fissò il cellulare per avere la conferma che la conversazione fosse finita. Scuotendo la testa, si voltò verso il bancone per aprire un’altra spedizione di fumetti. Che diavolo stava succedendo a lui?

 

Justin si asciugò il sudore e fece un sospiro quando finalmente ebbe la possibilità di sedersi. Debbie aveva ragione – da quando era arrivato, poco prima delle 11, i clienti erano arrivati in continuazione, questa era la prima pausa che era riuscito a prendere ed erano già le 2 passate.

“Justin! Esci da quel dannato coma! Porta le chiappe qui e pulisci questi piatti, Sunshine! La pausa è finita!” sospirando, Justin lentamente si mise in piedi e si mosse verso il bancone del Diner per liberare i due tavoli pieni di piatti sporchi. Non appena iniziò a raccogliere i piatti dentro la larga vaschetta di plastica che teneva in mano, notò un uomo castano entrare ed appoggiare una scatola sul bancone. Non prestò grande attenzione all’uomo finché non se ne andò e Debbie lo chiamò ancora. Riportando la vaschetta, ora piena di piatti sporchi, sul fianco, li pose vicino alla lavastoviglie e andò vicino alla cassa dove c’era Debbie con la scatola in mano.

“Guarda, sembra che tu abbia ricevuto un’altra consegna, Sunshine” osservò. Porse una scatola di cartone qualunque al suo giovane amico. Prendendo la scatola da Debbie, Justin si accorse che questa scatola era in qualche modo più grande della prima che conteneva gli Hershey’s Kisses, ma non era molto pesante. Come con l’altra scatola, c’era scritto solamente il suo nome sull’etichetta fissata in alto, e non riconobbe la scrittura.

Debbie rimase vicino, guardando curiosamente la scatola. “ Allora? Non stai per aprirla? Non sento ticchettii” sorrise. Justin esitò brevemente mentre Debbie gli porse un coltello. Poggiando la scatola giù e prendendole dalle mani l’utensile lo fece scivolare sotto allo scotch – guardando all’interno fu stupito da quello che vedeva. Protetto dalla carta con le bollicine c’era un orsetto morbido, alto 15 pollici e con un farfallino rosso.

Justin sorrise radiosamente non appena riconobbe immediatamente l’animale di peluche. “È Gus!” gridò a Debbie. Prendendolo con entrambe le mani glielo porse per farglielo vedere.

“Gus?” chiese lei. “Non mi sembra Gus, Sunshine” aggiunse “Gus non ha ancora bisogno di radersi!”

Justin le sorrise “No, intendo, GUS: il mio vecchio orsetto che avevo quando ero un bambino. Sembra lui.” Guardò dentro la scatola, sperando di scoprire chi era il mittente. Non vedendo alcuna nota, si stava per arrende quando si accorse di qualcosa di bianco far capolino da sotto la carta. Spostando l’imbottitura comparve una busta con il suo nome sopra, la aprì ansiosamente e lesse la nota mentre Debbie controllava sopra le sue spalle: ‘Justin e Gus – vieni a incontrarci al parco questo pomeriggio – 5 pm’

L’espressione di Justin si corrugò mentre si scervellava tentando di risolvere questo mistero. Prima, i cioccolatini quella mattina, ed ora l’orsetto. Che stava accadendo? Bene, non c’era nessun motivo al mondo che lo avrebbe fatto desistere ad andare all’icontro – era troppo curioso.

C’era una cosa che sentiva di certo ora, pensò. Lui era convinto che dietro i regali non ci fossero né Lane né Ethan. Anche se Michael avesse menzionato il suo soprannome a Lane, nessuno dei due sapeva del giocattolo d’infanzia di Justin. Ancora 3 ore, pensò, controllando fugacemente l’orologio. E allora forse otterrò qualche risposta. 

 

 

* Non ho tradotto i messaggi perché credo siano comprensibili, comunque sono citazioni di una famosa canzone.

 

Risposte alle recensioni:

jo87: sis hai letto anche questo dato che l’hai betato tu :D e ora credo tu abbia capito cosa sta facendo Brian …

Ocatarinetabelasciscix: finalmente dopo un sacco di tempo eccomi a postare il nuovo capitolo, Brian ha già un piano, ma dovrà fare comunque i conti con Lane che non si è per niente arreso nonostante il discorso di Justin. Spero continuerai a leggere la storia!

jaspe: mi spiace per l’attesa, ma settimana prossima la mia beta ufficiale sarà da me, quindi magari riusciremo in due a tradurre più velocemente :D

kyelenia: hai ragione spesso traduco troppo letteralmente, ma a volte sfuggono certi errori nonostante siano davvero grandi :D appena avrò più tempo ricontrollerò i capitoli precedenti per sistemare queste cose. Spero che troverai questo capitolo migliore dei precedenti e spero che continuerai a leggere la storia!

lidiasun: Lane è determinato e non vuole mollare, ma vedrai che Brian proverà a batterlo…

 

 

 

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Capitolo 14
*** Capitolo 14: Il corso dell'amore ***


Autrice: Predec2

Traduttrice: dany23
Beta per la traduzione: LucyVanPelt

Beta per l’italiano: kyelenia
Pairing: Brian/Justin – Justin/Nuovo Personaggio
Rating: NC-17 
Capitolo: 14/19

 

Capitolo 14: Il corso dell’amore

Naturalmente, ora che Justin era ansioso di sapere come sarebbe trascorso il resto del pomeriggio, le successive tre ore si trascinarono a lungo mentre i clienti del Diner diminuivano verso la metà del pomeriggio.

Alla fine, notò che l’orario era prossimo alle 5. Non riuscì a trattenersi dal sorridere fra sé e sé non appena iniziò a raccogliere le sue cose ‘da adulto’ (il suo orsacchiotto e il cioccolato) e metterli dentro lo zaino.

“Hey, Sunshine!” Debbie attirò la sua attenzione prima che lui uscisse dalla porta. “Mi spetto di sentire tutto sulla piccolatutta la tua piccola avventura domani” lo avvisò. Sentendosi inspiegabilmente nervoso, uscì dalla porta con un inizio di farfalle svolazzanti nel suo stomaco.

Gli venne in mente che non era neanche sicuro a quale parco lo scrittore si stesse riferendo. Ma sperò che chiunque fosse, lo conoscesse abbastanza bene da sapere del parco collocato a 5 minuti dal Diner. Dopo il lavoro, spesso si divertiva a passeggiare lì per prendere ispirazione dalle viste pittoresche che circondavano il lago. Gli piaceva particolarmente trascorrere molti pomeriggi là disegnando le varie persone che passavano mentre lui sedeva su una delle panchine del parco. Lo trovava terapeutico quando era triste o preoccupato per qualcosa. Concentrarsi sulla sua arte aveva sempre avuto un effetto rilassante su di lui, ed era sempre più efficace di quanto potesse essere una qualunque medicina.

Era perso a tal punto nei suoi pensieri mentre si avvinava al parco, che non notò il piccolo ammasso di energia che inaspettatamente si catapultò verso di lui come un missile.

“Justin!” una voce familiare urlò in modo eccitato, subito prima di correre a tutta velocità addosso al biondo e circondare con le braccia le gambe di Justin in un forte abbraccio.

“Gus!” Justin si illuminò alla vista e al contatto col ragazzo, che era l’immagine sputata di suo padre. “Questa è una bellissima sorpresa! Come stai, amico?” chiese mentre stringeva il ragazzo tra le braccia. Da quando lui e Brian si erano separati, non riusciva a vedere Gus quanto prima e scoprì che gli mancava vedere quel bambino brillante e vivace.

“Sto bene! Sono così felice di vederti!” esclamò prima di avvolgere entrambe le braccia attorno al collo di Justin e dargli un bacio umido sulla guancia. “Sei venuto al parco a giocare con me? Voglio andare sull’altalena!” si dimenò un po' prima che Justin rilasciasse la presa su di lui e lo facesse scendere a terra.

“Sembra divertente, amico. Sei venuto con le tue mamme? Dove sono?” appena cominciò a guardarsi intorno per cercare Mel e Lindsay, Justin fu sorpreso di sentire un’altra voce familiare “Non con le sue mamme, Sunshine. Solo il suo splendido e modesto padre.”

“Papà! Guarda chi c’è qui!” Gus corse verso suo padre e gli prese la mano “È Jus!”

Senza staccare gli occhi da Justin, Brian sorrise e rispose al figlio “Lo vedo, figliolo. Che coincidenza incontrarlo qui al parco” disse, lingua contro la  guancia.

Neanche Justin riuscì a distogliere lo sguardo da quegli occhi nocciola che conosceva così bene. Non aveva visto né parlato con Brian dalla serata di beneficienza di sabato, quando aveva lasciato Brian seduto al tavolo dopo aver discusso sul diritto dell’artista di poter uscire a cena domenica con il suo misterioso benefattore.

Adesso Brian si trovava nello stesso parco a cui  Justin era stato detto di andare alle 5. Per quanto fosse impossibile pensare che Brian avesse spedito il pacchetto prima, non era in alcun modo possibile che fosse una coincidenza.

Proprio in quel momento, comunque, i suoi pensieri furono interrotti da Gus che cercava di spingere il padre verso l’area giochi vicina. “Dai, papa! Justin ed io andiamo sulle altalene!”

Justin non poté evitare di sorridere quando Brian roteò gli occhi. “Arriviamo tra qualche minuto, figliolo. Perché non vai avanti e provi le altalene da solo prima? Mostraci quanto in alto puoi andare, ok? Arriviamo subito. Ho bisogno di parlare con Justin per un minuto.”

Brian si chinò e diede a suo figlio un breve abbraccio prima che il bambino si staccasse e corresse verso le altalene alcune metri più in là.

“Gus ti ha sempre adorato” Brian disse dolcemente al suo ex amante.

Non è l’unico, non poté evitare di pensare tra sé e sé.

Lo sguardo intenso che Brian lanciò a Justin lo fece arrossire. Era sconvolgente che dopo tutti quegli anni Brian potesse fargli ancora quell’effetto. Justin  alla fine dovette abbassare lo sguardo mentre cercava di controllare il suo cuore che all’improvviso aveva cominciato a battere più velocemente.

Dopo essersi concesso qualche momento per ricomporsi, Justin tornò a guardare l’uomo che riusciva ancora a togliergli il respiro. “Brian? Sei stato tu a mandarmi i cioccolatini e, posso a malapena dirlo, l’ORSACCHIOTTO prima?”

Prima che lui voltasse la testa, Justin notò chiaramente che Brian sembrava davvero imbarazzato. Era uno sguardo che non riusciva a ricordare di aver mai visto prima (nei suoi occhi). Naturalmente, non riusciva neanche a ricordare che Brian avesse mai FATTO qualcosa di quel genere prima  d’allora. Una cosa era dargli qualcosa di utile come un computer o qualcosa di totalmente prevedibile come un gigolò per il suo compleanno, ma cioccolato e animali di pezza????

“Brian?” lo incitò lievemente quando non ottenne una risposta immediata.

Brian era completamente a disagio per quella conversazione. Aveva trovato abbastanza difficile confidarsi con Jennifer l’altro giorno quando le aveva chiesto aiuto. Non capiva l’"amore" o il "romanticismo" come aveva spiegato spesso a Justin, Michael, Debbie e chiunque altro fosse capitato di chiederglielo. Credo nelle scopate, aveva detto a Justin dopo il loro primo incontro. Era vero. Prima che arrivasse LUI. Piccolo idiota.

Brian alla fine incontrò lo sguardo indagatore del suo ex. “Bene, Sunshine, ho pensato che era il momento che il MIO Gus incontrasse il TUO Gus” spiegò. Naturalmente, la spiegazione era una cazzata, ed era sicuro che Justin lo sapesse già.

“Uh, huh. È così? Beh, questo non spiega il cioccolato Mr. Kinney. Ed il biglietto allegato. ‘Sunshine on my shoulders makes me happy? Ain’t no sunshine when you’re gone?’(*)” (Justin lo aveva scoperto lungo la strada per il parco quando aveva preso un altro cioccolatino da mangiare).

Brian rabbrividì. Sapeva già mentre pagava un extra per i bigliettini che era una cosa totalmente fuori dal suo personaggio. Cosa stavo pensando? SO cosa stavo pensando – stavo pensando che amo quest’uomo e che sarebbe uscito dalla mia vita con quello stronzo di Prescott se non avessi fatto qualcosa.

Schiarendosi la gola, riportò l’attenzione su Justin. Come spiegarglielo senza sembrare un idiota follemente innamorato? Non sapeva cosa lo avesse portato a dire quelle parole che uscirono fuori dalla sua boccapoco dopo. “Allora come è andato il tuo appuntamento con il tuo fan domenica sera? Ha ottenuto quello per cui ha pagato?” disse sarcasticamente.

Era come se una luce si fosse spenta sul viso di Justin, quando all’improvviso sembrò che qualcuno lo avesse colpito. “Che cosa hai detto?”

“Ho detto, il grande San Patrono delle Arti è stato ricompensato del valore dei suoi soldi, Sunshine?”

“Non ci posso credere, Brian!” rispose Justin con rabbia “pensavo stessimo parlando di NOI qui, non di chi ha cenato con me domenica. Sai perché ho dovuto farlo. Che cosa ha a che fare con quello che ti ho chiesto? Rispondi alla mia domanda!” insistette.

“Rispondi prima alla MIA domanda, Sunshine” continuò Brian “gli hai fatto una standing ovation?” Sfortunatamente per Brian, il mostro verde venne fuori proprio nel momento sbagliato.

Justin esplose “Fanculo Brian! Cosa faccio e con chi esco NON sono più affari tuoi! Non sei il mio custode. Hai mostrato chiaramente che non volevi impegnarti! E se voglio andare con qualcun altro, lo farò!” Girando i tacchi, Justin si gettò lo zaino sulle spalle mentre correva verso il marciapiede e la fermata dell’autobus nelle vicinanze.

Ben fatto, Kinney. Hai gestito le cose davvero bene. Scrollando le spalle, guardò demoralizzato Justin che saliva i gradini dell’autobus.

 

 

(*) Si tratta sempre della stessa canzone presente nello scorso capitolo.

 

 

Risposta alle recensioni:

love mojito: ecco il nuovo capitolo, comunque per essere chiari, la FF non è mia ma di una FanWriters americana, io la sto solo traducendo :D

Lory88: Lory benvenuta! Beh lo vedrai se è davero Brian o qualcun altro…

Jaspe: Justin a volte non ci arriva perché crede sia una cosa impossibile, non da Brian. Ecco qui l’incontro, non è proprio andato come si sperava vero?

Kylenia: Ste cosa ti posso dire se non grazie per aver controllato la FF? Grazie <3 spero continuerai a commentare nonostante tu abbia il ruolo di beta XD

 

 

PS: purtroppo io ho da studiare, preparare la tesi e lavorare, quindi il tempo sarà poco, comunque cercherò di fare il possibile per finirla in breve tempo. Ormai mancano 5 capitoli, quindi magari mi prendo un giorno per tradurre tutto in una volta sola. Grazie per le recensioni e anche un grazie a chi continua a leggere

Dany

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Capitolo 15
*** Capitolo 15: Cuore a cuore ***


Autrice: Predec2

Traduttrice: dany23
Beta per la traduzione: LucyVanPelt

Beta per l’italiano: kyelenia

Pairing: Brian/Justin – Justin/Nuovo Personaggio

Rating: NC-17 
Capitolo: 15/19

Note: mi scuso per il ritardo ma davvero sembra che il tempo voli e i vari impegni aumentiono! Spero di poter postare presto anche gli ultimi! Ringrazio sempre chi legge e soprattutto chi recensisce, spero di poter rispondere alle recensioni nel prossimo aggiornamento.

Dany

 

Capitolo 15: Cuore a cuore

 

“Bene, anche per me è bello vederti, Jus!” esclamò Daphne non appena il suo amico si precipitò dentro l’appartamento senza essersi preoccupato di avvertirla. Lanciandosi sopra il divano, finalmente alzò lo sguardo su di lei, una combinazione di rabbia e dolore scolpiti sul viso dell’amico.

“Io potrei ucciderlo quell’uomo!” urlò lui, avvolgendosi le braccia attorno al petto.

“Bene, fammici pensare… chi potrebbe essere, chi potrebbe essere… Potrei pensare che sia Brian Kinney, tanto per cambiare?” sorrise lei compiaciuta.

“Quell’uomo è un tale bastardo! Io non lo capisco proprio! Prima non vuole un impegno serio, poi mi manda cioccolatini e orsi di peluche!”

“Cosa!? Stai parlando dello stesso Brian Kinney che noi conosciamo e non amiamo?” All’occhiataccia di Justin, lei disse “Okay, okay, forse qualcuno lo ama, almeno qualche volta” sorrise comprensiva “Cosa ha fatto ora?” sedendosi accanto al suo amico, aspettò che Justin le parlasse dell’ultima avventura avuta con il suo ex amante.

Quindici minuti più tardi, dopo un resoconto completo riguardo la serata di beneficienza, incluso l’appuntamento di Justin con Lane Prescott, Daphne era attonita “Merda! Non mi meraviglio che Brian sia irritato! L’uomo è geloso di quel ragazzo – uh!”

“Okay, forse è così” concesse alla sua amica “Ma, Daphne, lui non può avere entrambe le cose. O decide di impegnarsi con me oppure mi lascia provare ad essere felice con qualcun altro.”

“Dai, Justin. Secondo me ha perfettamente senso. Brian ti ama ancora. Ed è dannatamente geloso di quest’altro ragazzo. Ma non è mai stato il tipo di ragazzo che ti manda rose o altre stronzate romantiche. Per lui in realtà mandarti cioccolatini e orsetti di peluche – è un’enormità! Ma questo ancora non significa che sia facile per lui esprimere i suoi sentimenti per te. Tu conosci Brian – è sempre stato più bravo a mostrarti come si sentisse piuttosto che a dirtelo.” Studiò il suo amico attentamente “Suppongo che il vero problema sia, cosa provi TU per lui? E cosa senti per Lane? Sembra un bravo ragazzo.”

Justin sorrise malinconicamente “Lo è. Mi tratta davvero bene. Non mi ha fatto pressione su niente se non sono pronto a farlo. Di solito con un ragazzo affascinante come lui, ci avrei già scopato senza averci pensato troppo, specialmente da quando Brian ed io non stiamo più insieme. Ma non l’ho fatto, ed è abbastanza strano. Non so cosa mi trattenga”

“Forse intendi chi” disse ovviamente.

Justin strofinò le mani sul viso “Forse hai ragione. Penso che se non fossi ancora innamorato di Brian, sarebbe più facile per me innamorarmi di Lane. Forse se ci fossimo incontrati in circostanze diverse, le cose sarebbero potute andare diversamente. Ma ho amato Brian dal giorno in cui l’ho incontrato, e nel bene o nel male, suppongo che in fondo lo amo ancora. Ma la vera domanda è, sarebbe mai possibile per lui impegnarsi in una vera relazione?”

Daphne sorrise comprensiva al suo amico “Questo è qualcosa di cui solo tu e lui conoscete la risposta, Jus”

 

“Brian. Sembri un cane appena preso a calci” Jennifer si fece da parte per lasciarlo entrare nell’appartamento.

Sedendosi sul divano, ammise “E mi sento così. Tu sai che tuo figlio può essere una spina nel fianco qualche volta”

Lei sorrise “Non me lo dire” Tornando seria, gli chiese “Ho capito, il tuo piano oggi non è andato nel modo in cui pensavi?”

“Neanche lontanamente! Oh, io e Gus lo abbiamo incontrato al parco, fin qui tutto bene. Ogni cosa stava andando perfettamente fino a che non ho mandato tutto all’aria aprendo la mia cazzo di bocca” le disse con rassegnazione.

“Uh. Che cosa gli hai detto?”

“Tutto quello che ho fatto è stato chiedergli come fosse andato il suo appuntamento con Prescott domenica. Oh, e io potrei aver detto qualcosina riguardo al fatto che gli abbia dato una standing ovation o meno…”

“Brian! Dimmi che non l’hai fatto!” scuotendo la testa, lei lo raggiunse sul divano, guardandolo da vicino.

“Bene, Prescott è un arrogante, pomposo coglione! Pensa di poter semplicemente agitare mille dollari di fronte a Justin cosicchè lui lo segua come un animale da circo! Justin è troppo intelligente per cascarci con queste stronzate!”

“Penso che tu abbia ragione. Ma, scusami, Brian, cerchiamo di chiarire, sei TU ad aver mandato tutto a puttane questo pomeriggio. Questo non riguarda Lane e Justin, ma te e Justin. So che tutta questa romantica ‘stronzata’, come la vorresti chiamare, è certamente al di fuori del tuo normale modo di fare. Ma dovrai scendere da quel piedistallo, Mr. Kinney, e dire a mio figlio cosa provi davvero per lui prima che tu lo perda. Penso che, nonostante lui sia certamente impressionato da questo Prescott e potrebbe essere intrigato da lui, lui sia ancora innamorato te. E io so che tu ami lui. La domanda è, che tipo di impegno sei disposto a prendere per provarglielo?”

Risucchiando le labbra dentro la bocca, Brian guardò Jennifer con aria imbarazzata “A te non piacciono i mezzi termini, vero?”

“Non quando riguardano mio figlio e la sua felicità” replicò lei semplicemente.

“Sapevo che c’era una ragione per cui mi piacesse, Mamma Taylor.” Ammise “Tornando all’argomento principale, ho bisogno di un altro favore da lei. Ho un’idea che se andrà tutto bene farà tornare le cose a posto con Mr. Taylor”

“Bene. Mi sto stancando di tutto questo dramma. Dimmi cosa ti serve. E questa volta, voi due dovete farla funzionare. O potrebbe essere davvero troppo tardi”

 

Justin si sdraiò sul letto al piano di sopra della casa di Ben e Michael. Finalmente si sentiva sollevato dopo aver avuto la possibilità di parlare con Daphne. Sembrava che lei avesse sempre un modo per andare dritto al punto e fargli vedere le cose con più chiarezza. E quello che gli stava diventando chiaro era che nonostante tutti i problemi che avevano lui e Brian, lui era ancora innamorato di quello stronzo. Era attratto da Lane, e certamente lusingato da tutte le attenzioni che gli stava regalando, ma non cambiava il modo in cui si sentiva riguardo a Brian. Non era sicuro di quanto a lungo era disposto ad aspettare prima che Brian potesse impegnarsi nel tipo di relazione che lui desiderava avere con lui. Era stato Brian a spedire a lui quei cioccolatini e Gus. Quello significava che stava provando a cambiare?

Il suono del suo telefono lo fece smettere di fantasticare. Raccogliendolo, sospirò. Lane. Bene, forse era arrivato il momento di chiarire con lui – si meritava almeno quello.

“Pronto?”

“Justin? È bello sentire la tua voce. Sono appena tornato da un viaggio di un giorno a Chicago. Volevo dirti quanto mi sia divertito durante il nostro viaggio a New York la scorsa notte. Spero che anche tu abbia passato una bella serata come me.”

“È stato fantastico, Lane. Davvero. Il ristorante era stupendo e il museo bellissimo”

“Sono felice che tu ti sia divertito, Angelo. Volevo sapere se potremmo vederci per cena questa sera”

Justin sospirò internamente “Lan…” iniziò timidamente.

“Che c’è?”

Justin non poteva davvero chiudere per telefono. “Lane, sono davvero stanco questa sera. Ho aiutato Debbie al Diner oggi e sono appena tornato a casa. Mi spiace – non me la sento di uscire di nuovo stasera. Spero che tu capisca.”

“Sono deluso, ma di certo capisco. Ho riunioni praticamente tutto il giorno domani, sfortunatamente. Che ne pensi di mercoledì sera? Io devo partire alla fine della settimana per tornare in ufficio per un po’. Ma voglio vederti prima di andare. C’è qualcosa che ho bisogno di chiederti, Angelo.”

Justin chiuse gli occhi. Uh. Che cosa avrebbe dovuto significare quello? Qualunque cosa sia, penso che lui probabilmente non sarà felice della mia risposta. Ad alta voce, rispose “Okay. Anche io ho bisogno di parlarti.”

Mettendosi d’accordo che avrebbe incontrato Lane fuori dal Diner mercoledì alle 6, Justin provò a prendersi un più che necessario riposo. Il sonno, comunque, sarebbe risultato essere davvero elusivo stanotte.

 

 

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