Si incrociano le lame, esplode la battaglia, inizia una nuova avventura.

di ShadowFeanor
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** II) Un nuovo arrivo. ***
Capitolo 3: *** III) Parentele. ***
Capitolo 4: *** IV) Segreti ed armi mitiche. ***
Capitolo 5: *** V) Le cronache di Gaia. ***
Capitolo 6: *** VI) Drake. ***
Capitolo 7: *** VII) La sfida ***
Capitolo 8: *** VIII) Uova di drago ***
Capitolo 9: *** IX) Vendetta ***
Capitolo 10: *** X) Magie parallele. ***
Capitolo 11: *** XI) Il Guinness dei Primati. ***
Capitolo 12: *** XII)L’esame scritto. ***
Capitolo 13: *** XIII) Risultati ***
Capitolo 14: *** XIV) Potere alle streghe ***
Capitolo 15: *** XV) Allenamenti speciali ***
Capitolo 16: *** XVI) La Caverna del Fuoco ***
Capitolo 17: *** XVII) L’esame pratico. ***
Capitolo 18: *** XVIII) Fallen ***
Capitolo 19: *** XIX) Ritorno al Garden ***
Capitolo 20: *** XX) PROMOSSI! ***
Capitolo 21: *** XXI) Balli e discorsi. ***
Capitolo 22: *** XXII) La prima missione ***
Capitolo 23: *** XXIII) Riunione familiare ***
Capitolo 24: *** XXIV) Il ritorno del Presidente ***
Capitolo 25: *** XXV) La maledizione ***
Capitolo 26: *** XXVI) Nelle prigioni… ***
Capitolo 27: *** XXVII) Un nuovo potere ***
Capitolo 28: *** XXVIII) Evasione ***
Capitolo 29: *** XXIX) I Cavalieri dei Draghi ***
Capitolo 30: *** XXX) Piani di combattimento ***
Capitolo 31: *** XXXI) Una nuova alleanza ***
Capitolo 32: *** XXXII) Preparativi per la battaglia ***
Capitolo 33: *** XXXIII) Infiltrati ***
Capitolo 34: *** XXXIV) Himenya ***
Capitolo 35: *** XXXV) Scontro Mortale ***
Capitolo 36: *** XXXIII) Risveglio ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


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Si incrociano le lame, esplode la battaglia, inizia una nuova avventura.

           

I)                                                       Prologo.

 

È ormai passato un anno dalla caduta di Artemisia e nel Garden di Balamb, come nel resto del mondo, la vita continua senza gravi complicazioni, tranne che per i soliti mostri che di tanto in tanto attaccavano le città ed i paesi di periferia. Il Garden di Galbadia era tornato al su luogo d’origine e Dodonn rimesso al suo incarico di Supremo. Il generale Caraway fu eletto Presidente e decise di adottare una politica non violenta, ritirando anche le truppe da Timber e rendendo indipendente le città. Il Garden di Trabia era tornato operativo e poteva finalmente volare come gli altri due. Esthar finalmente si aprì al mondo circostante sotto la tutela di Laguna. Nel Garden di Balamb fu istituita una sezione per streghe e stregoni dai 7 ai 17 anni dove Edea, con l’ aiuto di Rinoa, insegnava ai novelli “discendenti di Hyne”  a controllare i loro poteri. Coloro che frequentavano queste lezioni potevano  candidarsi per diventare SeeD ( naturalmente seguendo anche i corsi normali). Tra quelli che si cimentavano in entrambi i campi la persona che aveva dato già buoni risultati era una ragazza di nome Giorgia Rescigno, una strega diciassettenne venuta da Trabia dai lunghi capelli ricci di un biondo dorato, degli occhi neri quasi ipnotici e con un fisico apparentemente esile ma molto forte, che si rispecchiava perfettamente col suo carattere gentile ma allo stesso tempo deciso. In mezzo alle nuove entrate del Garden un’ altra ragazza aveva fatto subito parlare di se per l’ abilità che aveva nell’ usare lo shuriken: Aurelia Tilmitt, sorella minore di Selphie e migliore amica di Giorgia, sua coetanea. Era una ragazza d’ aspetto aggraziato, un fisico atletico, lunghi capelli castani ondulati ed occhi dello stesso colore, con un carattere simile a quello della sorella, ma decisamente più calma. Assieme a loro erano entrate a far parte della scuola anche tre ragazze: una era Sarah Ross, una ragazza che si era tinta di rosso i capelli e con occhi castani, minuta ma con una buona preparazione atletica che combatteva con un’ asta. Poi veniva una bionda di nome Shainna Themphis, un tipo strampalato ma molto studiosa, occhi azzurri, più alta della sua amica, moto formosa ed in battaglia usava una specie di mega-yo-yo. Aveva poi la strana fissa di mettere alcuni ragazzi su una sua lista di “ persone interessanti”, una specie di lista “possibili fidanzati” ( nella quale era finito subito Squall e più tardi anche Seifer e Zell) . Infine c’era Abi Hade, figlia dei padroni della più grande impresa di pompe funebri di Balamb. Aveva lunghi capelli neri che sembravano vivi, occhi neri (quasi violacei), anemica, fisico semplice ma grazioso e combatteva usando la magia recitando alcune magie contenute i un rosario. Le cinque si erano subito ambientate, soprattutto assieme all’ eroico gruppo di SeeD. Seifer era stato perdonato e riammesso agli studi assieme a Raijin e Fujin. Rinoa ed Irvine erano entrati anche loro a far parte del Garden ed insieme ai sei elencati prima avrebbero fatto l’ esame per diventare SeeD. Nonostante Rinoa non avesse l’età per entrare nella scuola le fu data la possibilità di divenire SeeD per i meriti conseguiti durante la battaglia contro Artemisia. Infine Quistis era tornata alla sua occupazione di insegnante.           Fine prologo.

 

 

NDA: Salve a tutti coloro che stanno iniziando a leggere la mia fanfiction. Questa storia credo durerà molto, ma spero non vi annoierà. Per chi abbia già visto i personaggi di Sarah Ross&Co. Sappiate che non li ho plagiati, ho chiesto il permesso all’ autrice la_vale prima di poterli inserire. Chiunque voglia utilizzare i personaggi che ho inventato IO (ovvero escludendo i personaggi di BANZAI!!! Che non sono mia invenzione) è pregato di scrivermelo su un commento. Questa fanfiction la dedico in primo punto a la_vale, che senza i suoi personaggi in questa fanfiction forse non si riuscirebbe a fare una risata, ai miei amici ed infine a tutti gli scrittori di fanfictions, che mi hanno intrattenuto ed emozionato coi loro racconti. Detto questo l’ ombra che scrive la storia vi lascia al prossimo capitolo.

 

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Capitolo 2
*** II) Un nuovo arrivo. ***


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Due giorni prima dell’ esame i ragazzi erano in aula che aspettavano l’ arrivo della prof. Trepe. Quando l’ insegnante entrò in aula le si leggeva chiaramente che c’erano delle novità.

 

Quistis: Buongiorno ragazzi, come state oggi?

 

Irvine: Qual è la novità prof?

 

Quistis: Mi conoscete così bene da leggermele in faccia certe cose. Alla seconda ora farete conoscenza con un nuovo studente che svolgerà insieme a voi l’esame SeeD. Ora è in presidenza con Cid che sta notificando la cosa. Comunque sappiate che è iscritto a questo Garden da quando aveva cinque anni, ma non ha seguito le lezioni perché per dodici anni ha viaggiato da solo per tutto il mondo. Ora iniziamo la lezione.

 

L’ora passò in fretta, ma nessuno seguì interamente la lezione di Quistis, troppo impegnati a chattare grazie ad un programma inserito nei terminali da Selphie ed Aurelia. Quando suonò la campanella la classe finalmente alzò la testa dai terminali per vedere il nuovo arrivato. Questi bussò alla porta ed entrò all’ affermazione della prof. Tutta la classe rimase in un silenzio assordante: il ragazzo era identico a Laguna! Aveva lunghi capelli castani lisci, occhi del medesimo colore, alto quasi un metro e ottanta, fisico abbastanza muscoloso. Indossava la divisa del Garden con la camicia sbottonata, evidentemente troppo stretta, sotto di cui aveva una canottiera nera, un fazzoletto rosso legato al collo e su di questi ricadeva un pendente a forma di drago (simile a quello indicato qui sotto) con sopra un anello che recava varie incisioni. A    Alle mani aveva dei guanti di pelle nera modificati in modo da sembrare degli Erghizer. Il giovane si avvicinò alla cattedra e Quistis lo presentò.

 

Quistis: Lui è Giuseppe Loire, il vostro nuovo compagno.

 

Giuseppe: Piacere di conoscervi. Mi dispiace non essere stato qui quando avevate bisogno d’aiuto, ma ero in viaggio nel continente Esthariano.

 

Quistis: Ora vai, siediti dove vuoi. Non credo avrai problemi ad ambientarti.

 

Dopo aver osservato per un po’ l’ aula il nuovo studente si recò in uno dei posti più pericolosi dell’ intero Garden: il banco che divideva Squall e Seifer, allontanati per evitare problemi in classe, ma che nonostante tutto continuavano a stuzzicarsi l’un l’altro tramite chat. Naturalmente il tipo non lo poteva sapere e si accomodò. Selphie gli lanciò uno scan per vedere la sua preparazione e passarla agli altri con il programma da lei installato: i parametri di energia, forza e gli altri erano superiori al 190, assorbiva tutti gli elementi, immune agli status alterati e di livello 31, però non era riportato il carattere. Quistis riprese a parlare.

 

Quistis: Ok ragazzi, come già sapete oggi è il giorno in cui Laguna, il Presidente di Esthar , viene a farci visita per raccontarci le sue avventure e, come al solito, è puntualmente in ritardo.

 

Giuseppe, sentendo il nome pronunciato da Quistis, cercò di nascondersi alla vista della cattedra. Seifer si accorse di ciò e scrisse sul terminale.

 

Seifer (chat): Avete visto come si nasconde il novellino?

 

Selphie (chat): Secondo te che ha? Ho usato scan ma non è uscito il carattere. Magari è un po’ timido, come Squall lo era prima, no?

 

Squall (chat): Perché devi mettermi sempre in mezzo a stè cose?

 

Irvine (chat): Magari è un pericoloso ricercato, potrebbe aver rapinato le banche di Esthar ed ucciso un po’ di gente.

 

Giuseppe (chat): Se il Presidente mi vede lo capirai subito. Bello questo programma, lo usate per passarvi i compiti?

 

Zell (chat): Magari, quando c’è un compito i terminali vengono spenti.

 

Rinoa (chat): Zitti ora, sta arrivando Laguna.

 

Il sopraccitato entrò in classe con la sua classica simpatia, salutando i ragazzi con un radioso sorriso. I presenti fecero altrettanto (esclusi Squall che salutò con noncuranza e Giuseppe che tentava ancora di nascondersi).

Il Presidente Esthariano si accorse del ragazzo semi rannicchiato sul banco e chiese a Quistis.

 

Laguna: Scusa Quistis, che ha il ragazzo all’ ultimo banco, sta male?

 

Quistis: Veramente poco fa stava bene. Giuseppe, c’è qualcosa che non va?

 

Giuseppe: N-no prof., non ho niente.

 

Laguna: Un momento, questa voce… scusa, puoi alzarti un attimo dal tuo terminale, per favore?

 

Giuseppe (chat): Ecco, mi ha beccato. Mannaggia alla prof.

 

L’ appellato si alzò riluttante e Laguna allargò ancor di più il suo sorriso.

 

Laguna: Peppino! Finalmente ho scoperto in che classe sei!

 

Quistis: Lo conosci?

 

Laguna: Ma certo, è mio nipote.                   Fine capitolo

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NDA: Innanzitutto dedico questo capitolo a Roberto, un amico di mio fratello che ieri è morto ad Avellino cadendo in un burrone dopo essersi perso con due suoi compagni che sono stati più fortunati di lui. Tornando a noi spero che almeno l’ inizio della storia vi piaccia. In caso contrario cha vi posso dire, smettete di leggerla! Per il personaggio di Giuseppe mi sono ispirato un po’ a me se fossi stato nel mondo di FFVIII. Manderò al più presto nuovi capitoli per chi vuole sapere come va a finire la storia. I capitoli sono abbastanza corti, così non vi annoierete nel leggerli. Ciao ed alla prossima!

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Capitolo 3
*** III) Parentele. ***


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III)                                                                                                                               Parentele.

 

Quistis: Siete parenti? Ecco perché ha il tuo stesso cognome. Di chi è figlio?

 

 Laguna: Di mio fratello minore. Sai, ha due anni in meno di me.

 

Quistis: Non sapevo avessi un fratello.

 

Laguna: In effetti le uniche persone che lo sapevano sono Kiros, Ward, Raine (buonanima) ed Elly.

 

Squall: Quindi lui sarebbe …

 

Laguna: Tuo cugino. Si,è così.

 

Squall: Come mai non me ne hai parlato prima d’ora?

 

Laguna: Perché non me lo hai mai chiesto.

 

Gli studenti ridacchiarono, ma vennero subito portati all’ ordine dalla prof.

 

Zell (chat) : Ora capisco perché si nascondeva, deve avere lo stesso che hai tu con Laguna, Squall.

 

Seifer (chat): Secondo me non voleva fare una figura di merda il primo giorno di scuola ( almeno per lui).

 

Giuseppe (chat): Hai capito, eh?

 

Laguna: Posso chiedere una cosa prima di iniziare?

 

Quistis: Credo di si, a Giuseppe sempre?

 

Laguna: Si, grazie. Allora Peppino, tuo padre mi ha detto che secondo te io e lui abbiamo due cose in comune, mi puoi dire quali sono?

 

Giuseppe: sono un pregio ed un difetto. Il pregio è che una volta che decidete una cosa quella deve essere. Il difetto, beh, è che entrambi non riuscite a parlare senza mettere qualche parola di troppo. Ti ho chiesto mille volte di non chiamarmi Peppino!

 

Laguna: Perché? A me piace.

 

Giuseppe: Invece a me fa sinceramente schifo!

 

I presenti riuscirono ancora una volta a trattenersi, tranne Seifer, che si lasciò andare ad una delle sue tipiche risate.

 

Seifer: E bravo il novellino, mi sa che andremo d’ accordo (credo).

 

Quistis: Tornando a noi, Laguna, che ci racconterai oggi?

 

Laguna: Pensavo di parlarvi di quando lavorai come attore in un film di serie B. Io e Kiros eravamo alla ricerca di Ellione, rapita da Adele, e ci fermammo presso Trabia. Non avendo più soldi per continuare il viaggio cercammo lavoro e trovammo questo impiego. Io facevo la parte del cavaliere mentre il mio compare interpretava il drago. Purtroppo, come al solito, qualcosa andò storto e mi trovai faccia a faccia con un VERO RubRumDragon e dovetti affrontarlo con un Gunblade. Riuscii a fuggire ed a ritrovare il mio amico ed insieme ammazzammo il mostro. Questa avventura mi ha ricordato un’ importante lezione militare: mai, e dico MAI usare un Gunblade dal modello Revolver a successivi con una sola mano, il polso a me fece male una settimana. Una volta finito il film tenni l’ arma come ricordo, ma ora non riesco più a trovarla.

 

Quistis: Forse è quello che ha Squall?

 

Laguna: Noo, a lui ne mandai uno nuovo con l’ incisione di leone, assieme all’ anello ed alla collana.

 

Giuseppe: Ultimamente hai la memoria corta. Non ti ricordi che me lo prestasti quando ci fu il Pianto Lunare ed infine me lo regalasti perché ti pareva un peccato lasciarlo ad ammuffire in un armadio?

 

Laguna: Ah, già. Non capisco dove ho oggi la testa.

 

Aurelia (chat): Sbaglio o questo diventa ogni volta più scemo? Da quando è venuto la prima volta a raccontarci le sue storie non ha mai fatto il serio.

 

Giorgia (chat): Hai ragione, si rende ridicolo.

 

Sarah (chat): Secondo me invece è simpatico, mi fa sempre scompisciare dalle risate. Ammettetelo, senza le sue figuracce ed i litigi tra Squall e Seifer questo Garden sembrerebbe morto.

 

Squall&Seifer (chat): E noi che c’entriamo?

 

Laguna: La prossima volta vi racconterò di come abbiamo sconfitto Adele.

 

Quistis: Allora arrivederci. A proposito di RubRumDragon, ricordate che oggi pomeriggio per i SeeD ed i candidati SeeD ci sarà un allenamento speciale. Andremo sull’ Isola più vicina all’ Inferno, perciò vedete di essere in perfette condizioni prima di partire e preparate le Junction necessarie

per affrontare i mostri di quel luogo.

 

La prof. notò uno strano bagliore negli occhi del nuovo alunno, ma non ci pensò, dovendo proseguire con la lezione. Nel tempo restante i ragazzi continuarono a chattare. Selphie ed Aurelia chiesero molte volte a Giuseppe qualcosa sul suo vagabondare, ma questi rispose sempre che avrebbe risposto alle loro domande durante il pranzo. Finite le lezioni il numeroso gruppo si avviò verso la mensa, ansioso di sapere qualcosa in più sul conto del cugino di Squall.           Fine capitolo

 

 

NDA: Anche questo capitolo è andato. Spero che vi sia piaciuta la storia fino ad ora, perché farò ancora un po’ il misterioso sul conto di Giuseppe. Chiedo perdono ad una persona che ho inserito nella fanfiction senza il suo consenso, sperando che se lo venga a sapere non mi sgozzi come un maiale.

Tornando a noi, il fatto del Gunblade è di mia totale invenzione (infatti non so che fine abbia fatto quello usato da Laguna nel film). Detto questo vi lascio al prossimo capitolo, che pubblicherò al più presto.

 

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Capitolo 4
*** IV) Segreti ed armi mitiche. ***


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IV)                                                   Segreti ed armi mitiche.

 

I ragazzi si avviarono verso la mensa, discutendo su quale arma usasse il loro nuovo compagno.

 

Zell: Secondo me è un esperto nel combattimento corpo a corpo, come me. Avete visto quei guanti?

 

Seifer: Se è davvero come te abbiamo un’ altra schiappa.

 

Zell: Che vorresti dire, che non so combattere? Mi vuoi forse sfidare?

 

Giorgia: Calmati Zell. Seifer, possibile che devi sempre trattarlo male?

 

Aurelia: Non lo avete sentito quando c’ era Laguna? È un Gunblader come Squall e Seifer.

 

Squall: Già vuoi trovarmi qualcosa in comune con mio cugino? Sei proprio come tua sorella. Vorrei sapere dove l’ho già visto, ha una faccia conosciuta.

 

Selphie: Si vede che siamo parenti, eh?

 

Shai: Che bello! Un nuovo Gunblader! Sarà di certo fortissimo!

 

Abi (rivolgendosi a Sarah): Ecco un altro poverino che entra nella lista.

 

Sarah : Non vorrei essere nei suoi panni, poverino.

 

Arrivato in mensa il gruppo vide Giuseppe in fila che aspettava il suo turno. Irvine gli andò incontro.

 

Irvine: Ehilà, che stai facendo?

 

Giuseppe: Quello che dovresti fare anche tu, a meno che tu non voglia fare un digiuno.

 

Irvine: Vieni con noi in camera di Squall, così ci racconti del tuo viaggio. Quistis ha ordinato un paio di cesti da pranzo e non rimarremo senza mangiare. Che ne dici? Così ci fai vedere che tipo di lotta sai affrontare.

 

Giuseppe: Va bene, vado un attimo in camera mia e sono da voi. Stanza?

 

Irvine: 45701.

 

Giuseppe: Grazie, Irvine giusto? Ci vediamo lì.

 

I due si allontanarono e si diressero in direzioni diverse.

 

Irvine: Missione compiuta. Dove sono finiti i ragazzi?

 

Selphie: Si sono offerti da galantuomini di andare a ritirare il pranzo, al contrario di qualcuno che preferisce far scomodare gli altri

 

Irvine: Mi consideri davvero un pigrone, amore mio?

 

Irvine non ebbe risposta perché in quel momento arrivarono i tre, che reggevano altrettanti cesti ricolmi di cibarie. Intanto Giuseppe era arrivato alla sua stanza. Assieme a lui non abitava nessuno, perciò non si curò di bussare. La camera era ancora spoglia per via che vi si era appena trasferito e 4 piccole scatole erano poggiate di fianco ad una piuttosto grande, rinforzata ai lati ed agli angoli, mentre ai piedi del letto c’ era un piccolo frigorifero. Il ragazzo prese da questi una grossa fetta di carne, la poggiò a terra e disse in direzione dell’ altra stanza.

 

Giuseppe: Drake, non muoverti da qui, io esco un attimo. Stai tranquillo, ti porterò a fare un giro per il Garden. Vedi di non troppo rumore che qualcuno potrebbe insospettirsi.

 

Il giovane prese la scatola grande ed uscì. Prima che la porta si chiudesse sorrise nel vedere una squamosa coda rossa andare verso il piatto, quindi si diresse verso la camera di Squall, lasciando senza parole i presenti.

 

Zell: Cavolo, ti avevamo chiesto di venire qui, non di trasferitici!

 

Giuseppe: Irvine voleva sapere che tipo di arma uso, ecco qua.

 

Sarah: Che sarebbe, una nuova e bizzarra arma inventata ad Esthar?

 

Giuseppe: No, sbagliato.

 

Shai: Lo so io! È un Gunblade assemblabile, lungo cinque metri ma nonostante ciò leggero grazie alle tecnologie Esthariane.

 

Giuseppe: A ridaje con Esthar. Sono stato lì giusto il tempo di conoscere lo zio e combattere i mostri durante il Pianto Lunare.

 

Seifer: Insomma, vuoi dirci che arma usi?

 

Giuseppe: Non ho una singola preparazione, uso svariati tipi di armi.

 

Squall: ti sei dato da fare durante il viaggio, eh?

 

Giuseppe: In effetti si, ma le armi con cui mi trovo meglio sono il Gunblade, la spada, il pugnale, l’ arco, lo shuriken, le mani ed il fucile.

 

Irvine sembrò destarsi da un sonno profondo appena sentì “fucile”

 

Irvine: Hai detto fucile? Che modello è?

 

Giuseppe: A dire il vero non lo so, un attimo che lo cerco… ah, eccolo.

 

Il ragazzo estrasse dallo scatolone un fucile nero che sulla canna recava inciso un drago. Il volto del nostro tiratore si illuminò, come se avesse visto un sogno divenire realtà o addirittura che un Dio si fosse mostrato a lui.

 

Irvine: È impossibile, hai un modello D17F, il leggendario Dragon’s Breath, Respiro di Drago! Me lo puoi dare un attimo?

 

Abi: Leggendario?

 

Irvine: Certo! È il sogno di tutti i tiratori possederne uno. Ne sono stati fabbricati solo 4, che sono stati donati ai migliori tiratori del mondo. È praticamente perfetto in Junction con l’ elemento fuoco, ha modalità mitragliatrice, fucile di precisione e da carica pesante. Dimmi quanto vuoi, sono pronto a pagare qualsiasi cifra,

 

zell: Questa scena mi ricorda qualcosa… uhm… ma certo! Tempo fa mi hai chiesto di venderti lo stesso modello che era di mio nonno, ma che non ti diedi perché per me è troppo prezioso.

 

Irvine: E non sei l’ unico. Anche Laguna ne ha uno, ma dice che è una delle poche cose del suo passato dalla quale non vuole staccarsi.

 

Giuseppe: Veramente neanche io vorrei separarmene. Questo fucile è un regalo di buon augurio che mio padre mi ha fatto prima che partissi.

 

Irvine: Diamine. Dovrò cercare allora l’ ultimo esistente, sperando di avere più fortuna di quanta ne abbia avuta con voi e Laguna.

 

Aurelia: Da quel che ho capito hai anche uno shuriken, che tipo è?

 

Giuseppe: È piccolo, ma micidiale negli scontri a distanza.

 

Detto questo prese la suddetta arma, di colore rosso, poco più grande di una mano e con le lame ricurve a forma d’ ala di drago.  

 

Abi: Mi sa che fai meglio a prenderle tutte in una volta.

 

Il contenitore venne svuotato. C’ erano un Gunblade, la cui lama era di un rosso brillante e con il taglio di colore nero, una spada molto spessa, dalla lama dello stesso colore del Gunblade e con un’ elsa a forma di drago, un arco, con un drago ad ali spiegate, un’ asta, che alle estremità recava delle lamelle anch’ elle a forma d’ ala di drago, un’ ascia, che pure aveva delle lame a forma d’ ala del medesimo mostro ed infine una lancia che al posto della punta aveva una testa di drago.

 

Shai: Hai visto Sarah, ha un’ arma come la tua. Che bella!

 

Sarah: Se è per questo pure Leon ne ha una, cosa di cui non mi vanto.

 

Giuseppe: Chi è questo Leon, un imbranato?

 

Giorgia: No, è abile nel combattimento ma è un superbo coi fiocchi. Come mai tutte le tue armi hanno qualcosa in comune coi draghi?

 

Giuseppe: Mi piacciono i draghi, e poi la maggior parte degli oggetti con cui sono state fatte provengono da quei mostri. Ah, dimenticavo il pugnale.

 

Giuseppe si abbassò e prese dall’ interno dello stivale destro un lungo pugnale del tutto simile alla spada.

 

Seifer: Cavolo, che arsenale. Come le hai avute?

 

Giuseppe: Erano modelli di base, ma grazie a vari oggetti sono riuscito a modificarle. In effetti sono partito proprio perché volevo trovare oggetti che rendessero indistruttibili le mie armi.

 

Squall: Ok, adesso raccontaci un po’ del tuo viaggio.    Fine capitolo

 

NDA: Anche questo capitolo è andato. Nel prossimo riassumerò i viaggi del mio personaggio. Per chi voglia conoscere qualche particolare in più anche riguardo al  “padrone”  della coda squamosa verrà accontentato, basta che segui il resto della storia. Detto questo vi lascio mentre cerco di mettere su un altro spezzone di racconto per coloro che seguono.

 

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Capitolo 5
*** V) Le cronache di Gaia. ***


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V)                                           Le cronache di Gaia.

 

Giuseppe: Davvero volete sentirlo? Secondo me è noioso.

 

Quistis: Come può essere noioso un viaggio che dura 12 anni? Prima di iniziare però raccontaci della tua famiglia.

 

Giuseppe: Come volete voi. Mio padre si chiama Cesare Loire ed è il proprietario del Junkshop di Balamb. Mia madre si chiama Aurora Almasy ed infine ho una sorellina, Rossella, che ha 7 anni in meno di me.

 

Zell: Il vecchi Cesare è tuo padre?

 

Seifer: Zia Aurora è tua madre?

 

Giuseppe: Si. In che senso zia?

 

 Seifer: Lei era la sorella di mio padre. Essendo morto durante la prima guerra della strega mi cercò per avermi in affidamento. Quando però mi trovò 10 anni fa io rifiutai la sua offerta. Oltre ad essere cugino di Squall sei anche mio cugino.

 

Irvine: Certo che ne hai di parenti sparsi per il mondo.

 

Zell: Incredibile, allora sei tu il figlio di cui Cesare ci ha parlato.

 

Giuseppe: A quanto pare lo conosci bene.

 

Zell: Certo, qui lo conosciamo tutti. È lui che ha migliorato le nostre armi. Escludendo Seifer che non ha mai modificato l’ Hyperion, Irvine che ha fatto modificare il suo a Galbadia da un suo amico e Sarah.

 

Sarah: In effetti non può farci niente se non ho la barra d’ Adamantio ed i Biocristalli che servono.

 

Giuseppe: Se vuoi posso darteli io. Mi sono avanzati tanti di quegli oggetti che non so cosa farmene.

 

Sarah: Davvero? Grazie allora. Come posso ripagarti?

 

Giuseppe: Non voglio niente in cambio, ti chiedo solo di essere mia amica. Dopo tutti questi anni vissuti praticamente in solitudine non mi serve altro che degli amici di cui potermi fidare.

 

Selphie: Allora questo è il posto che fa per te. Saremo noi i tuoi amici.

 

Rinoa: Giusto! Ora raccontaci dall’ inizio che è successo ai tuoi prima del tuo viaggio.

 

Giuseppe: Allora, papà e mamma si sono conosciuti a Timber. Mio padre si era ritirato dall’ esercito ed era entrato in uno dei gruppi ribelli della città. Quando Deling andò a Timber per il suo discorso papà era stato scelto come tiratore per assassinarlo, ma venne scoperto da un suo amico che lavorava ancora nell’ esercito Galbadiano che lo immobilizzò con uno Stop. Il piano andò storto e morirono due capi di rivolta, i padri di Zone e Watts, ma mio padre non ne fu tenuto responsabile. D’altronde, come avrebbe potuto fare qualcosa mentre era bloccato dalla magia? Lo zio scappò per la foresta per non doverlo affrontare per forza.

 

Aurelia: Ma non si era perso?

 

Giuseppe: Ha raccontato una scusa. Dopo ciò i due lasciarono Timber e si recarono qui a Balamb, dove hanno aperto il Junkshop e sono nato io.

 

Sarah: Quanti anni avevi quando hai iniziato il viaggio?

 

Giuseppe: Allora… avevo 5 anni quando mi iscrissi al Garden e partii. Cid  era contrario al mio viaggio, ma alla fine lo convincemmo. Come armi avevo la spada ed il fucile. Decisi di fermarmi per un anno ogni volta che entravo in una città o nazione. Andai in spiaggia, dove avevo preparato una barca per la navigazione, e mentre salpavo ebbi la gran fortuna di trovare un GF di Fuoco.

 

 

Quistis: Ti sei scontrato con Ifrid senza esserti minimamente preparato?

 

Giuseppe: Ifrid? No, il GF che ho visto si chiama Dranix, è una specie di drago che ha sulle ali e sulla coda delle piume da fenice.

 

Abi: Mai sentito nominare.

 

Aurelia: A quanto pare hai trovato un GF mitico. Sono in pochi coloro che sono riusciti ad ottenere il suo potere senza subire effetti collaterali.

 

Selphie: Ovvero?

 

Aurelia: Morte. Perlopiù lenta e dolorosa. Che hai fatto?

 

Giuseppe: Non sapendo che fosse l’ho affrontato. Osso mooolto duro, ma alla fine l’ho spuntata, anche se con un bel po’ di ferite. Mi feci spiegare come funzionavano le Junction ed ho iniziato ad assimilare magie dai mostri di Balamb.

 

 Rinoa: Alla fine sei partito per…?

 

Giuseppe: Arrivai per caso a Timber, dove iniziai la ricerca di oggetti rari. Credo di stare sui ciglioni alle guardie Galbadiane che presidiavano il posto, mi opponevo ad ogni loro comando. Poi andai a Dollet, lì ho trovato molto Adamantio. La tappa successiva fu Winhill, dove rimasi non tanto per le rarità, ma perché la città era facilmente presa di mira da mostri. Erano scarsi ma piuttosto numerosi.

 

Il comandante si rammentò a quelle parole del sogno che fece nella prigione nel distretto D e pensò.

 

Squall: “Come ha fatto papà quando ha incontrato mamma.”

 

Giuseppe: A Galbadia mi fermai per via che mi servivano soldi. Naturalmente lo sapete, per viaggiare serve sempre denaro, soprattutto per gli equipaggiamenti. Mentre facevo da assistente ai medici dell’ ospedale principale della città incontrai la persona che. secondo me, era la più spregevole del mondo.

 

Rinoa: Deling.

 

Giuseppe: Infatti. Stavamo curando una ragazza dai capelli argentei, accompagnata da un ragazzo biondo ed un altro dalla pelle scura e capelli neri.

 

Seifer: Allora eri tu l’ apprendista!

 

Quistis: Non dirmi che quei tre eravate tu, Raijin e Fujin.

 

Seifer: Invece si. Mentre io e Raijin eliminavamo dei Geezard Fujin fu attaccata alle spalle da un Anacondar che le cavò l’occhio. Se non ti dispiace continuo io la storia.

 

Giuseppe: Fa pure, occuperò la bocca in un altro modo.

 

Giuseppe quindi addentò un panino, mentre Seifer continuava la narrazione. 

 

Seifer: Portammo Fujin al Galbadia hospital, dove i medici la curarono. Dovevano ancora finire di bloccare un’emorragia quando arrivò quel verme di Vinzer con tanto di scorta. I medici gli si avvicinarono da bravi leccacelo, lasciando perdere la nostra amica per un taglietto che l’idiota si era fatto al dito. Nonostante le nostre proteste quegli ipocriti dissero che dovevano “operare” il cretino, lasciando Giuseppe ad occuparsi della ferita. Non so come abbia fatto, ma è riuscito a fermare l’emorragia. Quando ebbe finito prese a pugni Deling e lo insultò così tanto che la scorta dovette intervenire per evitare che quella cozza diventasse ancor più brutta a suon di pugni.

 

Shai: Che coraggio! Non ti avranno messo in prigione?

 

Giuseppe ingoiò l’ultimo boccone che aveva in bocca e disse.

 

Giuseppe: Per fortuna no. Seifer e gli altri mi aiutarono a mettere fuori combattimento la scorta e fuggimmo. Da quel momento non ho più messo piede a Deling City.

 

Seifer: Devo ammettere che sei uno spadaccino niente male, avresti già potuto reggere uno scontro diretto con un SeeD. Volete sapere una cosa? Sono stato io a chiedere ad Artemisia di ammazzare quel broccolo lesso di Deling.

 

Zell: L’unica cosa buona che hai fatto durante la guerra immagino.

 

Giuseppe: Secondo me hai un po’ esagerato, non sono così bravo.

 

Seifer: Infatti ora di certo sarai migliorato molto. La tappa successiva?

 

Giuseppe: Fisherman’s Horizon, dove ho imparato a controllare le mie potenzialità ed ho affinato i miei sensi. Poi partii via mare per Centra, luogo inospitale e misterioso. Dopo mi diressi ad Esthar, dove ho incontrato lo zio e mi sono concesso un po’ di riposo studiando le varie tecniche di lotta, la storia e tutto ciò che pensavo mi sarebbe servito. Quindi mi recai a Trabia, dove tutti hanno la simpatia nelle vene. Quando tornai ad Esthar lo zio mi prestò il Gunblade che modificai in un Lionheart per combattere durante il Pianto Lunare. Mi ricordo di aver visto alcuni di voi correre verso il palazzo presidenziale e che Squall mi affidò una bambina nell’ area commerciale.

 

Squall: Allora eri tu il ragazzo col Lionheart.

 

Giuseppe: Lo zio mi aveva parlato di qualcosa chiamata Compressione Temporale. A che serviva?

 

Selphie: Doveva unire passato, presente e futuro in un unico tempo.

 

 Giuseppe: Allora come mai io sono finito in un’ altra dimensione? Zio Laguna mi aveva appena informato che il piano era riuscito che mi sono ritrovato in cima ad una montagna che non era di questo mondo.

 

Sarah: Altra dimensione?

 

Giuseppe: Si. Non sono mai riuscito a capire perché è successo, ma forse ora potrò avere una risposta.

 

Quistis: Odine aveva previsto un problema simile per coloro che si trovavano al di fuori del Lunatic Pandora. Che ti è successo?

 

Giuseppe: Mi ritrovai in una nazione chiamata Italia, in una regione meridionale chiamata Campania. Lì trovai libri di magia, di letteratura fantasy, vari simboli magici ed un metallo detto Titanio. Rimasi lì tre mesi prima che il tempo tornasse normale, ma qui non erano trascorsi che pochi secondi.

 

Aurelia: Questa Compressione inizia a non piacermi. Che altro hai fatto?

 

Giuseppe: Andai alla ricerca dell’ Isola più vicina all’ Inferno, dove 6 mesi fa ho trovato molti oggetti e mi sono ritrovato con una bella cicatrice alla schiena, opera di un RubRumDragon che mi ha preso di sorpresa e che ora è orbo.

 

Abi: Ma non ti eri fermato alla Fisherman’s per allenare i sensi? Come ha fatto a colpirti così facilmente?

 

Giuseppe: Ero distratto. Avevo appena trovato un Archeosaurus morto e mentre lo esaminavo mi ha beccato alle spalle. Mi sono salvato correndo per un tunnel nel quale sono caduto, ma dato che non mollava l’ho dovuto colpire all’occhio. Se è ancora vivo lo troverò e glie la farò pagare.

 

Quistis si ricordò del luccichio sospetto che il  ragazzo aveva durante la lezione e pensò.

 

Quistis: “Ecco cos’era quel bagliore nei suoi occhi, vendetta.”

 

Giuseppe: Quando uscii dalla galleria mi ritrovai a Centra, in una casetta di pietra, dove una donna dai lunghi capelli neri mi ha curato la ferita ed ora eccomi qui davanti a voi.

 

Giuseppe si alzò e disse ai suoi ascoltatori.

 

Giuseppe: Scusatemi, ma ora devo andare. Non ho ancora finito di mettere a posto la mia roba. Ci vediamo più tardi.

 

Il ragazzo quindi salutò i suoi nuovi amici e si incamminò verso la sua camera, mentre i dodici rimasero a discutere su ciò che avevano sentito.

 

Irvine: Secondo voi è vero ciò che ci ha detto?

 

Rinoa: Perché avrebbe dovuto mentire? Non ne aveva motivo.

 

Shai: Non può aver mentito, hai sentito che ha detto a Sarah?

 

Giorgia: Non credo, troppe cose coincidono: è, come ci ha detto, nipote di Laguna, è lo stesso tizio che ha aiutato Fujin e la stessa persona a cui Squall ha affidato la piccola Esthariana. La storia del drago però non mi convince, dall’ isola a Centra ci sono centinaia di chilometri.

 

Quistis: Secondo me anche quello è vero. Quando ho nominato l’isola aveva un sinistro luccichio negli occhi.

 

Squall: Chiederemo ad Edea se anche questo è successo. Ora andiamo a riportare le ceste in mensa.              Fine capitolo

 

NDA: Cavolo, questo capitolo mi ha fatto sudare sette camicie. Spero che nessuno si sia annoiato leggendo la storiella del viaggio. Nel prossimo capitolo vi svelerò l’identità della “coda”  del capitolo precedente. Ringrazio chi mi ha sostenuto finora e chi continua la lettura noncurante delle banalità che può avere un racconto. Il GF Dranix è mia invenzione e ne inventerò anche altri, quindi non cercate su internet  GF con nomi sconosciuti, se volete usare anche loro per una vostra storia fatevi avanti. Ultimo avviso: chiedo da amico ai vari scrittori di finire i racconti lasciati incompiuti (non c’è niente di peggio delle cose lasciate a metà). Un saluto a tutti voi dalla silente ombra che cerca di interessarvi con i suoi racconti.

 

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Capitolo 6
*** VI) Drake. ***


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VI)Drake.

 

Giuseppe arrivò in camera e chiamò.

 

Giuseppe: Drake, sono tornato. Dove sei?

 

Non sentendo risposte di alcun tipo il ragazzo controllò tra le scatole, nella stanza da letto di fianco chiedendosi dove potesse essere il suo misterioso compagno. Si accorse quindi che la finestra che dava sul giardino era aperta.

 

Giuseppe: Ecco, è uscito. Ora che ci penso non gli avevo lasciato l’ acqua. Deve essere uscito per bere.

 

Detto questo uscì dalla sua camera come se dovesse impedire l’ inevitabile. Intanto Squall&co. Avevano riportato i cesti in mensa ed il gruppo si diresse verso il giardino, dove avrebbero aspettato di essere chiamati per partire. Si fermarono poco dopo, quando videro un cucciolo di Archeosaurus abbeverarsi ad una delle fontane. Il piccolo mostro era poco più alto di un metro, le zampe anteriori erano sviluppate più del normale e recava sulla schiena una coppia di anormali placche. Il mostro si accorse di loro, ma non li attaccò, limitandosi ad osservarli incuriosito.

 

Irvine: Che ci fa un cucciolo di Archeosaurus in giro per il Garden?

 

Quistis: Deve essere scappato dal centro d’addestramento. Ci penso io a lui.

  

Selphie: Non farlo, è solo un cucciolo!

 

Quistis: Che da grande potrebbe cercare di divorarci per pranzo.

 

Il mostro si diresse con calma verso il gruppo ed iniziò a strusciare la testa contro le gambe di Selphie. La ragazza lo prese in braccio ed iniziò a solleticargli la pancia.

 

Shai: Com’è carino, così piccolo e indifeso.

 

L’Archeosaurus parve sorridere. In quell’ istante un Grat fuggito dal centro d’addestramento saltò fuori da un vaso di fiori ed attaccò Giorgia. Il cucciolo allora afferrò con i denti le liane del mostro, saltò giù dalle braccia di Selphie e lanciò un Fire al suo avversario, eliminandolo sul colpo.

 

Sarah: Alla faccia dell’ indifeso.

 

Rinoa: Strano, gli Archeosaurus di solito non usano magie.

 

Il mostro inclinò la testa di lato. Intanto Giuseppe arrivò dal dormitorio e vide i suoi compagni con il cucciolo. Si avvicinò loro e disse rivolto all’ Archeosaurus.

 

Giuseppe: Drake! Ti avevo detto di non uscire dalla stanza.

 

Il piccolo mostro emise un ruggito contrariato.

 

Giuseppe: È vero, dovevo lasciarti dell’acqua a portata di zampe. Scusa, me ne sono completamente dimenticato.

 

Abi: Capisci quello che dice?

 

Aurelia: Deve essere un’ abilità che ha ricevuto da Dranix.

 

Giuseppe guardò i ragazzi davanti a lui e disse.

 

Giuseppe: Credo di dovervi delle spiegazioni.

 

Seifer: Decisamente.

 

Giuseppe: Ecco… ricordate l’incidente sull’ isola? Lui è l’ultimo cucciolo di quell’Archeosaurus che ho trovato. In punto di morte mi ha chiesto di salvare l’unico uovo che si era salvato dal drago che mi ha attaccato e così ho fatto.

 

Squall: So che lo hai fatto perché ti sembrava giusto e non voglio sembrarti senza cuore, ma in qualità di primo Comandante SeeD ti devo chiederti di liberarti di questo cucciolo. Nel Garden è vietato allevare animali senza il permesso del preside, soprattutto se si tratta di mostri. Avresti dovuto chiedere l’autorizzazione al preside, anche se so che avrebbe negato ciò.

 

Cid: Invece ho acconsentito alla richiesta.

 

I ragazzi si voltarono e videro Cid accompagnato dalla moglie Edea.

 

Tutti: Signor preside.

 

Edea: Questo cucciolo è diverso da tutti gli altri mostri della sua specie, basta sapere che usa la magia per capirlo.

 

Giuseppe: Scusi la domanda, ma lei non è la donna che mi ha curato la ferita quando sono piombato all’improvviso in casa vostra?

 

Edea: Non credevo che mi avresti riconosciuta. Benvenuto nel Garden di Balamb.

 

Giuseppe: Grazie. Ora torno in camera, devo ancora mettere in ordine le mie cose.

 

Aurelia: Vengo con te, ti servirà aiuto per riordinare. Se ti beccano quelli del comitato disciplinare saranno dolori.

 

Sarah sussurrò a Giuseppe.

 

Sarah: Non preoccuparti per questo, Seifer è il capo del comitato disciplinare e stai sicuro che se te lo fai amico non avrai mai punizioni.

 

Seifer: Ross, vuoi passare un’altra settimana di servizio in mensa per caso?

 

Sarah: Ritiro quello che ho detto, è anche peggio. Per rimediare vengo anch’io, sei braccia sono meglio di quattro.

 

Giuseppe: Come volete voi. Andiamo allora.

 

I tre giovani si diressero verso il dormitorio seguiti da Drake, ignari che un ragazzo biondo dalla pelle abbronzata li osservava. Una volta arrivati misero a posto il contenuto delle quattro scatole piccole (ovvero dei vestiti, un paio di scarpe, quaderni, un portatile ma soprattutto libri non scolastici).

 

Aurelia: A che ti servono tutti questi libri?

 

Giuseppe: Molti vengono dall’ “altro mondo” e sono perlopiù regali dei ragazzi che ho frequentato quando mi trovavo lì.

 

Drake posizionò sulla scrivania una foto, nella quale era raffigurata Giuseppe assieme ad un tale mix etnico che pareva rappresentasse una macedonia umana. Sarah la prese e lesse la dedica.

 

Sarah: “Dal “Gruppo Etnico Unito” al loro amico Shadow”. Chi è Shadow?

 

Giuseppe: Ah, quello è un nomignolo che mi hanno dato i ragazzi della foto.

 

Aurelia: Sai, questa è una delle rare volte in cui non vedo nella camera di un ragazzo almeno un numero de “la mia vicina”.

 

Giuseppe: Ho avuto altro a cui pensare. Piuttosto, come sarà l’esame scritto?

 

Sarah: Si svolgerà domani mattina e si deve rispondere a delle domande di base, il minimo essenziale di conoscenza sul combattimento e simili.

 

Giuseppe: E quello pratico?

 

Aurelia: Per fare l’esame pratico bisogna aver sconfitto Ifrid nella Caverna del Fuoco ed aver superato la prova scritta. Io dovevo andarci qualche giorno fa con Giorgia, ma sono stata male. Dato che devi andare anche tu andremo insieme. In che Compagnia vuoi entrare a far parte?

 

Giuseppe: Compagnia?

 

Sarah: Si. Nel Garden ci sono 8 Compagnie, una per ogni elemento. Io faccio parte della Compagnia del Tuono e sto seguendo un corso di Evocazione Complessa, Shai è in quella del Ghiaccio, Abi quella del Veleno e Giorgia in quella del Sacro. Aurelia è entrata in due compagnie: Ghiaccio e Vento.

 

Giuseppe: Devo per forza scegliere?

 

Aurelia: No, ma credo che tu ti troveresti benissimo nella Compagnia del Fuoco. Per niente hai un potente GF di Fuoco. Dovresti comunque andare a controllare il tuo terminale, ci troverai i GF Shiva, che è di Ghiaccio, e Quetzal, elemento Tuono. Che capacità ha il tuo Dranix oltre al parlare ai mostri?

 

Giuseppe: Sono tutte capacità da battaglia, quella è l’unica che non ho sviluppato per combattere.

 

Sarah: Cavolo, tra mezz’ora si parte! Dobbiamo scappare! Prendi un’arma e cambiati, ti aspettiamo in camera di Aurelia, stanza 315.

 

Le due corsero via, lasciando Giuseppe un po’ confuso. Il ragazzo si tolse la divisa ed infilò un paio di jeans, tenne la maglietta, si mise indosso un giubbotto di pelle nera stile Matrix, prese il Gunblade ed il fucile ed uscì dopo aver salutato il suo coinquilino. Sarah ed Aurelia raggiunsero le loro camere (l’una vicino all’altra). Sarah indossò una comoda tuta extra large e prese la sua asta, mente Aurelia indossò maglietta e pantaloncini verdi, mise alla mano sinistra un guanto in maglia di ferro ed afferrò il suo shuriken rosso, che al centro recava una sfera blu scuro. Mentre usciva notò sulla scrivania una rosa rossa ed un pacchetto sigillato per Giuseppe.

 

NDA: Ecco vi svelata l’identità di Drake, il mio piccolo Archeosaurus. Nei prossimi capitoli farete conoscenza di altri personaggi simpatici e non, quindi per chi segue nonostante sappia che cavolate sto scrivendo ci saranno nuovi tizi da poter usare nelle proprie storie, sempre se lo desiderano. Arrivederci al prossimo capitolo!

 

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Capitolo 7
*** VII) La sfida ***


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VI)La sfida

 

Giuseppe bussò alla porta della camera di Aurelia ed entrò. Una volta dentro la vide assieme a Sarah che reggeva in mano la rosa e disse.

 

Giuseppe: Chi te l’ha mandata?

 

Aurelia: Leon. È da quando sono arrivata al Garden che mi corteggia.

 

Giuseppe: Non è un po’ banale? La rosa rossa ormai la regalano tutti.

 

Sarah: Allora dicci: che fiore regaleresti ad una ragazza che ti piace?

 

Giuseppe: Uhm… un bel tulipano rosso.

 

Aurelia: A questo punto non è meglio la rosa?

 

Giuseppe: Io guardo al significato delle cose. La rosa rossa rappresenta la passione, mentre il tulipano rosso è una dichiarazione d’amore. C’è anche un pacchetto… per me?

 

Sarah: È possibile che hai già rubato il cuore a qualche matricola?

 

Il ragazzo aprì la scatoletta senza dar peso alle parole dell’amica e ne estrasse una piuma bianca. Aurelia lo guardò stupita.

 

Giuseppe: Credo che invece si tratti di un nuovo avversario, e il primo giorno di scuola poi.

 

Sarah: Che succede? Io non ci capisco niente.

 

Aurelia: È la prima volta che Leon vede in un nuovo arrivato un nemico. Secondo l’antico codice guerriero…

 

Giuseppe: Ha incantato la piuma in modo che se non accetto la sfida che mi ha lanciato si macchi di nero in segno di codardia.

 

Sarah. Che farai allora?

 

Giuseppe: Ovvio, accetto. Ma prima vado in aula a prendere i due GF.

 

Giuseppe uscì dalla stanza seguito a ruota dalle due amiche.

 

Aurelia: Sei matto? Quello lì combatte da quando è entrato nel Garden, ha un’ ampia esperienza per avere la nostra età, fa parte della Compagnia del Sacro e, mi dispiace ammetterlo, combatte molto bene.

 

Giuseppe: Se è per questo io ho affrontato un giro del globo da quando avevo 5 anni ed ho rischiato di rimetterci la pelle centinaia di volte.

 

Sarah: Fa come vuoi, noi ti abbiamo avvisato.

 

Una volta prelevati i GF il trio si diresse in giardino, dove trovarono il ragazzo biondo che li aveva osservati poco prima. Il gruppetto si diresse verso di lui.

 

Giuseppe: Sei tu Leon?

 

Leon: In persona, Compagnia del Sacro. La prof ha detto che hai fatto un viaggetto intorno al mondo, ma io non ti voglio dare il benvenuto, voglio dirti di non ostacolarmi nel mio intento.

 

Giuseppe: Perché, che avrei fatto?

 

Leon: Credi che non mi sia accorto che hai messo gli occhi sulla mia amata Aurelia? Per me puoi fartela con tutte quelle che vuoi, ma a lei non devi neanche pensarle.

 

Aurelia: Cioè, tu lo avresti sfidato perché pensavi si fosse già innamorato di me dal primo incontro? E ricordati che non sono la tua amata.

 

Giuseppe: Comunque sia accetto la tua sfida. Preparati a combattere!

 

I due duellanti si misero in posizione, ma vennero fermati da Zell, che da quando era diventato SeeD era diventato molto più responsabile.

 

Zell: Calmatevi ragazzi, risparmiate le energie per i mostri. Salderete i conti una volta tornati. Ora salite sulla Lagunarock. Senza discutere.

 

I ragazzi obbedirono al loro superiore. Leon si avvicinò al suo avversario e gli sussurrò all’orecchio.

 

Leon: Non pensare che sia finita qui. Quando torneremo ti darò una lezione, a meno che non ci abbiano già pensato i mostri.

 

Giuseppe: Non ci contare. Non mi sono mai tirato indietro davanti ad una sfida e questa non sarà un’ eccezione. Ci vediamo dopo.

 

I SeeD ed i candidati salirono sulla Lagunarock. Squall, Zell, Selphie e Quistis si recarono alla sala controlli ai comandi. Seifer, Rinoa ed Irvine si sedettero avanti a tutti nella fila a destra, dietro di loro Giorgia, Aurelia e Giuseppe (affianco alla ragazza per sfidare Leon) e dietro ancora l’inseparabile trio di Sarah, Abi e Shai. In fondo sedevano Leon e due suoi compagni della Compagnia del Sacro. Una volta arrivati i ragazzi vennero divisi a gruppi di tre, lasciando però una coppia, formata da Giuseppe e Roy Grayson, un ragazzo della Compagnia del Ghiaccio, in combattimento usava una lancia ed era conosciuto come “l’amico di tutto il Garden” per la sua socievolezza. Quistis finì di distribuire gli ordini dicendo.

 

Quistis: Avete un’ora e mezza di tempo. Vi consiglio di non fare gare a chi elimina più mostri, potrebbe essere pericoloso. Controllate sempre le Junction prima di passare da una zona all’ altra dell’isola. Ora andate.

 

Le squadre si dispersero. Roy iniziò presentandosi al suo compagno.

 

Roy: Piacere, io sono Roy, Compagnia del Ghiaccio. Dove vuoi allenarti?   

 

Giuseppe: Il piacere è mio. Io sono Giuseppe. Scusa se te lo dico ma a dir la verità speravo di essere da solo in questo allenamento.

 

Roy: Perché? Non ti piace la compagnia? Anche Squall prima era così.

 

Giuseppe: Non è per questo, anzi, il fatto è che devo regolare un vecchio conto aperto da troppo tempo.

 

Roy: Dai, racconta. Sono sicuro che è qualcosa di forte.

 

Giuseppe raccontò al suo compagno la disavventura vissuta 6 mesi prima.

 

Roy: Bello! Vengo con te. Ti servirà una mano, no?

 

Giuseppe: Non è necessario che mi aiuti. Ora andiamo, credo che avremo molto da fare prima che finisca il tempo a disposizione.

 

I due si allontanarono verso la zona abitata dai RubRumDragon, dove avrebbero affrontato il mostro.        Fine capitolo.

 

NDA: Scommetto che vi aspettavate un duello senza esclusione di colpi eh? Mi dispiace, ma dovrete aspettare ancora un po’. Nel prossimo capitolo ci saranno alcuni risvolti abbastanza interessanti, perciò chi sta leggendo non credo se li perderà tanto facilmente. Ci sentiamo al prossimo capitolo!

 

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Capitolo 8
*** VIII) Uova di drago ***


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VIII)             Uova di drago

 

ATTENZIONE!: D’ora in avanti verranno inseriti anche i dialoghi con i mosti, che però soltanto Giuseppe potrà capire (grazie all’ abilità di Dranix) e che verranno poi tradotti dal ragazzo per i suoi compagni.

 

Squall, Zell e Selphie si erano recati nella zona abitata dai Molboro. Dopo aver lanciato un’aura su Squall, Zell viene colpito da un Eerie. Selphie lo cura ed il caposquadra elimina il mostro con un Renzokuken seguito da un Cuore di Pietra.

 

Selphie: E vai! Un altro è KO!

 

Zell: Per fortuna non ha lanciato l’Alito Fetido.

 

Squall: Ora andiamo a cercarne altri. Ho bisogno di sfogarmi un po’.

 

Nello stesso tempo Sarah, Abi e Shai si trovavano ad affrontare due Grendell. Shai ne colpì uno tra i denti col suo yo-yo, spezzandoglieli. Sarah si lanciò con foga sull’ altro e gli diede una bastonata talmente forte che lo fece andare in Caos senza aver bisogno di magie. Abi infine fa fuori i mostri usando una magia dei ghiacci recitata dal rosario.

 

Shai: Grandioso! Altri due sono fuori!

 

Sarah: Quel colpo fra i denti deve essere stato terribile.

 

Abi: Anche tu ci sei andata un po’ pesante. Dove vogliamo andare ora?

 

Sarah: Uhm… Dragon Izolde.

 

Shai: Ottima scelta! Andiamo a spaccare altre ossa.

 

Intanto Seifer, Rinoa ed Irvine si stavano scontrando contro un Archeosaurus. Seifer lanciò un Double a Rinoa, che utilizzò un doppio Aura sui due ed Irvine usò Shot coi Colpi Veloci (con Blizzaga in Junction ottenne il massimo) seguito da Seifer col suo Shimatsuken accompagnato dalla Demon Slice, facendo stramazzare al suolo il mostro.

 

Rinoa: Spero che Drake non diventi mai come questo coso.

 

Seifer: Non credo. È intelligente, forse anche più del gallinaccio.

 

Irvine: C’e l’hai proprio con Zell, eh?

 

Nel frattempo Quistis, Giorgia ed Aurelia combattevano contro un Melth Dragon. Giorgia lanciò un Double a Quistis che a sua volta lanciò un Triple alle due ragazze. Aurelia usò un triplo Blizzaga, mentre Giorgia un triplo Idro. Il mostro attaccò piuttosto violentemente Quistis, mandandola al limite. La prof. Ne approfittò per usare la Disintegrazione e mettere fine al duello.

 

Giorgia: Professoressa, state bene?

 

Quistis: Non è niente, basterà un Energiga.

 

Aurelia: Un’extrapozione va bene?

 

Quistis: Si, grazie, però quando non siamo a lezione non chiamatemi prof., mi fate sentire vecchia.

 

Le tre ragazze risero e si incamminarono in cerca di altri mostri. Giuseppe e Roy intanto erano alla ricerca di tracce che li avrebbero condotti dal RubRumDragon che cercavano. Ad un certo punto videro una lingua di fuoco ergersi da una rupe, segno che lì abitava un drago.

 

Roy. Come facciamo ad arrivare fin lassù?

 

Giuseppe: Credo che dovremo arrampicarci, se non hai altre idee.

 

Roy: Che ne dici di usare un Levita?

 

I ragazzi usarono la suddetta magia e si trovarono in pochi attimi in cima. Lì videro un drago ferito, al cui fianco giaceva un Molboro carbonizzato. Il mostro alzò la testa verso i due e ruggì. L’animale non era orbo.

 

RRD: “Andatevene, se non volete finire arrosto!”

 

Giuseppe: Non vogliamo combatterti. Che è successo qui?

 

Roy: Capisci quello che dice?

 

Giuseppe: Dranix, il mio GF, mi ha dato questa capacità. Aspetta che poi ti traduco quello che mi dice.

 

RRD: “Non so il perché, ma tre Molboro sono arrivati fin quassù ed hanno cercato di rubarmi tre uova. Uno sono riuscita a fermarlo, ma gli altri due sono scappati portandosi via i miei piccoli. Quando sarò in grado di nuovo di combatterli per le mie uova sarà troppo tardi.”  

 

Giuseppe riferì al compagno ciò che aveva appreso e questi disse.

 

Roy: Ce ne occuperemo noi. Dove sono andati?

 

RRD: “Sono andati a Nord-est. State attenti, sono molto forti.”

 

Giuseppe: Non preoccuparti, ce la faremo. Controlliamo le Junction e via.

 

Dopo essersi preparati al combattimento i due saltarono giù dalla rupe usando un Levita prima di sfracellarsi al suolo. Dopo un paio di minuti raggiunsero i due mostri, che reggevano tra i tentacoli un uovo nero ed un altro blu con varie sfumature rosse simili a due enormi gemme. Roy gridò.

 

Roy: Lasciate quelle uova, sporchi vermi!

 

Molboro1: “Che vorresti farci, una frittata?”

 

Molboro2: “Per averle dovrete prima ucciderci”

 

Giuseppe: è quello che faremo. Addosso!

 

Giuseppe lanciò un Aura a Roy, che usò la sua Tecnica Speciale StrataBlade (simile al Renzokuken) seguita dal Colpo Speciale Lancia del Destino, eliminandone uno. L’altro Molboro usò l’Alito Fetido, che addormentò Roy, ma non ebbe effetto su Giuseppe, protetto dalle Junction agli status. Il Gunblader lanciò una panacea al compagno e poi attaccò il mostro con un fendente. L’avversario contrattaccò con l’ Eerie sul ragazzo ed il lanciere castò sul suo alleato un Aura, in modo che potesse usare il Renzokuken e mettere KO il mostro, salvando le uova.

 

Giuseppe: Gran bel colpo. Non credo avrai problemi all’ esame pratico.

 

Roy:  Anche tu sei forte. Scommetto che però ti sei tenuto i colpi migliori per le vere battaglie. Ora riportiamo a casa le uova.

 

Una volta tornati alla rupe trovarono la  dragonessa in condizioni migliori. Quando le porsero le uova quella disse.

 

RRD: “Vi sarò sempre riconoscente per il vostro aiuto, ma ho riflettuto molto mentre combattevate ed ho deciso che è meglio che teniate voi i miei piccoli, così potranno crescere al sicuro dai miei nemici.”

 

Roy: Che ha detto?

 

Giuseppe: Vuole che ci occupiamo noi dei cuccioli.

 

Roy: Grandioso! Con dei draghi dalla nostra saremo imbattibili!

 

Giuseppe: C’è un problema però. Io ho già con me un Archeosaurus e non credo che mi farebbero tenere anche il tuo piccolo.

 

RRD: “Potrai sempre affidarlo a qualcuno che ritieni degno del compito.”

 

Giuseppe: Va bene. Ho una domanda da farti: stiamo cercando un RubRumDragon che ho accecato all’occhio destro 6 mesi fa e che ha ucciso la famiglia del mio Archeosaurus. Sai dove posso trovarlo? Ho un vecchio conto da saldare con lui.

 

RRD: “So di chi parli. Noi lo chiamiamo l’Assassino Perverso, perché ha l’abitudine di accoppiarsi con femmine delle altre specie per poi ucciderle assieme ai piccoli. Se lo eliminate farete un favore a tutti gli esseri viventi. Lo potete trovare a sud, vicino alla fonte magica di Meteor, ma siate cauti, è incredibilmente forte e scaltro.”

 

Giuseppe: Grazie dell’informazione. Non preoccuparti per i tuoi cuccioli, ci prenderemo cura di loro. Sei sicura di volertene separare?

 

RRD: “Si, e poi qui è rimasto ancora un altro uovo. Prima che andiate vorrei darvi questi cristalli, li ho trovati addosso a questo Molboro. Credo che potrebbero servirvi. Ora andate.”

 

I due presero il regalo e diedero uno sguardo all’ ultimo uovo rimasto alla dragonessa, identico agli altri per la forma ma dal colore bianco, simile ad un diamante. Saltarono di nuovo nel vuoto usando ancora una volta i Levita ed iniziarono a correre verso il luogo indicato dal mostro alleato, dove finalmente la famiglia di Drake sarebbe stata vendicata e la sete di vendetta di Giuseppe finalmente placata.              Fine capitolo.

 

NDA: Mi sa che sto diventando banale, ma ho bisogno dei vari avvenimenti di questi capitoli (anche del prossimo) per continuare la storia come voglio. Presto i capitoli diventeranno più movimentati, per chi ama il genere Action, e di conseguenza probabilmente più stimolanti. Ci vediamo al prossimo capitolo!

 

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Capitolo 9
*** IX) Vendetta ***


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IX)                                                Vendetta

 

I due ragazzi giunsero in una zona tappezzata da ossa di vario tipo, segno che erano arrivati a destinazione. Appena sentirono un forte rumore di ossa spezzate si nascosero dietro una roccia ed affacciandosi videro l’ enorme  drago orbo mentre spolpava un Dragon Izolde.

 

Roy: Cavolo, quanto è grosso! Ci credo che te ne sei dovuto scappare.

 

Giuseppe: Lui non è cambiato per niente, ma io si. Se vuoi tirarti indietro questo è il momento, dopo non si può più tornare indietro.

 

Roy: Scherzi? È il RubRumDragon più grande della storia! Non lascerò a te tutto l’onore di una simile impresa.

 

Li vento soffiò verso il gigantesco mostro, portando con sé l’odore dei due e riconobbe l’odore di Giuseppe. Mentre si dirigeva verso la roccia i guerrieri uscirono allo scoperto e si prepararono a combattere.

 

Giuseppe: Hey, ti ricordi di me lucertolone?

 

AP (Assassino Perverso): “Come potrei dimenticarti? Tu mi hai sfigurato!”

 

Giuseppe: E tu mi volevi uccidere perché avevo con me Drake.

 

AP: “Gli hai dato anche un nome? Come sei patetico. Adesso finirò quello che avevo iniziato tempo fa. Grazie per esserti offerto con quell’ altro umano per fare da dessert, i Dragon Izolde sono amari.”

 

Roy: Che vuole?

 

Giuseppe: Dice di volerci mangiare.

 

Roy: Allora non sa con chi ha a che fare il poverino.

 

AP: “Avete anche la sfacciataggine di non prendermi sul serio! Questa ve la farò pagare cara, fosse l’ultima cosa che faccio.”

  

La battaglia iniziò. Giuseppe lanciò a Roy un Triple ed il ragazzo usò subito un doppio Aura. Il Gunblader usò il Renzokuken seguito dal Colpo Imperiale, mentre il mostro contrattaccò castando un Meteor che però non ebbe l’effetto che il drago sperava. Il lanciere usò il suo StrataBlade accompagnato dalla Tecnica Raggio Energetico, che colpì violentemente il nemico e ripristinò le energie dei due guerrieri. Giuseppe poi usò lo Shot coi Colpi Veloci con Blizzaga in Junction attacco, lasciando il drago quasi senza energie. Il mostro attaccò col Respiro di Drago, mandando i due al limite e dopo questi castò un Firaga su Giuseppe, che lo assorbì causa Junction. Roy lanciò un triplo Energiga, due a se ed uno al suo alleato, ed attaccò con un triplo Blizzaga, mentre il Gunblader eliminò il RubRumDragon con un Renzokuken terminante con un Cuore di Pietra.

 

Roy: Wow, ce l’abbiamo fatta! Quest’impresa passerà alla storia!

 

Giuseppe: Non esagerare, è solo un RubRumDragon e nient’altro.

 

Roy: Sarà, ma è il drago più grande che sia mai stato visto al mondo, ed eliminato da due semplici candidati SeeD perlopiù! Entreremo nel Guinness dei Primati come cacciatori di mostri!

 

Giuseppe (mettendo a posto il fucile): Se lo dici tu.

 

Roy: Come mai porti anche quel fucile? Non è scomodo avere più armi?

 

Giuseppe: Dipende dalle abitudini. Vediamo che c’è qui intorno.

 

Giuseppe andò vicino al mostro e trovò sotto la sua lingua un sacchetto, probabilmente appartenuto ad un avventuriero poco fortunato, contenente dodici sfere colorate ed un lungo coltello.

 

Roy: Curioso, un drago con dei Quarzi Magici non lo avevo mai visto. Ed è anche armato. Che ore sono? Dovremmo tornare alla Lagunarock.

 

Giuseppe: Cinque meno un quarto quasi.

 

Roy: Cooosa!?!  L’imbarco è alle cinque e mezza, dobbiamo sbrigarci!

 

Giuseppe: Peccato che non abbiamo Diablos, con Incontri 0 non avremmo incontrato mostri durante il cammino.

 

Roy: C’è anche un altro problema: come portiamo via questa bestia? Se non dimostriamo che lo abbiamo veramente eliminato nessuno ci crederà.

 

Giuseppe: Uhm… chiederò a Dranix di portarlo. Vieni amico mio, ho bisogno di un favore.

 

Dal terreno scaturì una fiamma dalla quale apparve Dranix, che si ergeva maestoso nei suoi tre metri e mezzo di altezza. Le piume fiammanti e lo sguardo severo  davano una sensazione di forza e saggezza.

 

Dranix: E’ da un bel po’ che non ti facevi sentire. Che ti serve?

 

Giuseppe: Il mio amico vorrebbe portarsi al Garden questo coso come trofeo, ma noi due non potremmo mai portarlo fin lì. Non è che potresti teletrasportarlo fino alla scuola?

 

Dranix: Niente di più semplice. Ci vediamo al Garden.

 

Il GF ed il drago sparirono sotto gli occhi increduli di Roy.

 

Roy: QUELLO è Dranix? Massiccio.

 

Giuseppe: Ora muoviamoci o faremo tardi all’imbarco.

 

Dopo aver perlustrato la zona in cerca di oggetti utili a Roy per modificare la sua lancia i due corsero verso la Lagunarock, dove la maggior parte degli studenti si erano radunati per partire.

 

Sarah: Com’è andata la caccia?

 

Giorgia: Bene. Abbiamo eliminato 3 Melth Dragon, 5 Molboro e 2 Archeosaurus. Voi invece?

 

Abi: 2 Grendell, 7 Dragon Izolde ed un RubRumDragon.

 

Selphie: Noi 5 molboro, 3 Melth Dragon e 9 Grendell.

 

Seifer: 8 Archeosaurus e 9 RubRumDragon.

 

Rinoa: Secondo voi Giuseppe l’ha già ucciso il drago orbo che cercava?

 

Shai: Certamente, ci porterà la sua testa come trofeo!

 

Leon: Secondo me se l’è mangiato il primo mostro che ha incontrato.

 

Leon arrivò alle spalle dei dodici accompagnato dai suoi compagni della Compagnia del Sacro.

 

Aurelia: Sei davvero spiritoso oggi. Al posto di dire idiozie dicci quanti mostri hai battuto.

 

Leon: 3 Grendell, 3 Dragon Izolde, 2 RubRumDragon, 2 Melth Dragon, un Molboro e 2 Archeosaurus.

 

Quistis: Mancano solo Roy e Giuseppe. Fate salire gli studenti sulla Lagunarock, li aspetteremo a bordo.

 

L’ordine venne eseguito e presto rimasero vuoti il posto vicino ad Aurelia ed uno nella fila affianco. Zell e Selphie erano in sala comandi assieme a Squall e Quistis, mentre Irvine dava un’occhiata all’orizzonte.

 

Zell: Quanto ci mettono ad arrivare quei due, mancano solo 10 minuti!

 

Irvine: Ecco li che arrivano! Per fortuna sono ancora tutti interi!

 

I due ritardatari correvano come razzi verso la navicella. Davanti a loro si parò minaccioso un Grendell, ma i ragazzi  continuarono la corsa. Il mostro continuò ad infastidirli finché Giuseppe non si stufò e gli mozzò la testa. Quando furono a circa cento metri dalla loro destinazione un enorme branco composto da almeno mille Grendell accerchiò la Lagunarock, costringendo i guerrieri a fermarsi.

 

Squall: Chiudi il portello, Selphie! Quei mostri non devono entrare!

 

Selphie: E Giuseppe e Roy? Li lasciamo qui?

 

Squall: Li prenderemo una volta in volo, ora muoviti!

 

Selphie attivò i comandi, ma nonostante il portellone stesse per chiudersi un Grendell riuscì ad intrufolarsi dentro. Uno spadaccino che doveva ancora prendere posto lo trafisse al cuore, ma venne ferito dalla coda del mostro. I due rimasti a terra intanto si facevano strada a suon di Limit. Erano ormai accerchiati dai mostri quando una lingua di fuoco avvolse molti Grendell, incenerendoli. Roy alzò lo sguardo al cielo e riconobbe la dragonessa che avevano aiutato prima. Il RubRumDragon scese in picchiata, falciando al suo passaggio altri mostri.

 

RRD: Andate, a loro ci penso io. Adesso siamo pari.

 

Giuseppe: Grazie mille!

 

Il mostro alleato lanciò una seconda lingua di fuoco che formò un sentiero per i ragazzi. Roy e Giuseppe corsero alla Lagunarock, che aveva abbassato il portello giusto il tempo di farli entrare. Una volta che i due furono al sicuro la dragonessa spiccò il volo e tornò dal suo uovo, mentre ad accogliere gli studenti c’era una Quistis piuttosto accigliata.    Fine capitolo

 

NDA: Ed il capitolo vendicativo è andato. Per chi vuole sapere a che servono i quarzi che i due studenti hanno trovato lo saprà nel prossimo capitolo, avrete una bella sorpresa. Detto questo l’ombra che vi scrive vi lascia al prossimo capitolo, che al più presto pubblicherò.

 

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Capitolo 10
*** X) Magie parallele. ***


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X)                                            Magie parallele.

 

Quistis: Vi sembra l’ora di tornare?

 

Roy: Veramente prof. Saremmo in anticipo. Mancano ancora 5 minuti all’orario prestabilito, se la prenda coi Grendell.

 

Giuseppe: Concordo pienamente.

 

Quistis controllò l’orologio e disse.

 

Quistis: In effetti avete ragione. Dove eravate finiti?

 

Roy: Sareste dovuta venire anche voi, abbiamo ucciso il drago più grande che sia mai esistito!

 

Quistis: Ma davvero? Qui ce ne sono almeno una decina che affermano la stessa cosa.

 

Roy: Quando torneremo vedrete chi ha ragione.

 

Giuseppe: Scusi prof., abbiamo trovato questi Quarzi quando abbiamo sconfitto il mostro di cui le ha parlato Roy. Non ci sembrano normali.

 

Quistis osservò le pietre e sentenziò sinceramente stupita.

 

Quistis: Infatti non sono dei Quarzi normali, sono pietre che donano al loro possessore la capacità di evocare magie da altri mondi. Le streghe del Garden ne hanno una sui loro scettri assieme ad altri cristalli, l’unica arma che hanno in dotazione, ma nessuna ha mai usato magie oltre a quelle che noi conosciamo. Se conoscete degli incantesimi che non provengono da questo mondo potrete utilizzarli in battaglia.

 

Roy: Altri mondi? Non è molto credibile.

 

Quistis: Il tuo compagno l’ha fatto un viaggio in un altro mondo.

 

Giuseppe: Vero. Ora abbiamo più possibilità di passare l’esame pratico.

 

Quistis: Ricordate che il passaggio dimensionale è instabile. Dovete avere qualcosa che faccia in modo che l’incantesimo non vi si rivolti contro.

 

Roy: Vanno bene questi cristalli?

 

Quistis: A quanto pare vi siete equipaggiati bene. Si, vanno bene. Ricordate che dovete avere sempre i Quarzi con voi se volete usare queste magie. (rivolgendosi a Giuseppe) Che magie ed incantesimi conosci? Hai detto di aver trovato anche libri di magia durante il tuo soggiorno in Italia o come si chiama il posto in cui sei stato, no?

 

Giuseppe: Ecco… la maggior parte delle magie che conosco hanno bisogno di energia che prende dal corpo del mago, perciò bisogna prima imparare a dosare le quantità, altrimenti si rischia di morire. Poi…

 

Lo spadaccino ferito emise un gemito. Giuseppe, essendo stato aiutante medico, gli si avvicinò e dopo aver esaminato la ferita disse.

 

Giuseppe: È una brutta ferita. Dobbiamo portarlo subito all’ospedale.

 

Ad un certo punto il ragazzo ebbe un’idea e disse.

 

Giuseppe: Roy, dammi uno di quei quarzi, presto!

 

Roy obbedì e Giuseppe formulò una magia.

 

Giuseppe: Waìse heill!

 

 In pochi secondi della ferita non rimase traccia e Giuseppe, stanco per l’azione compiuta, andò a sedersi. Quistis gli porse le restanti pietre e chiese.

 

Quistis: Cosa hai fatto?

 

Giuseppe: Ho pronunciato uno degli incantesimi che ho visto su un libro.

 

Roy: Allora possiamo davvero usare magie diverse da quelle comuni.

 

Giuseppe: Si, ma, come hai visto, dobbiamo prima imparare a dosare le energie che abbiamo.

 

Leon: Al posto di perderti in chiacchiere dimmi, da quanti mostri siete scappati? Molti immagino.

 

Roy strinse nervosamente i pugni, aveva lo stesso carattere irascibile di Zell. Prima che potesse dire o fare qualcosa però Giuseppe disse con calma.

 

Giuseppe: Conta che solo qui fuori abbiamo eliminato almeno 30 Grendell ciascuno, aggiungici 2 Molboro, un RubRumDragon, 3 Dragon Izolde, 4 Melth Dragon e 7 Archeosaurus e vedrai.

 

Aurelia: Come avete fatto?

 

Roy: Li abbiamo presi a suon di Limit. Quando abbiamo sconfitto il drago orbo avevamo poco tempo, perciò non ci siamo curati mai.

 

Una volta tornati al Garden gli studenti videro il mostro ucciso dai ritardatari, rimanendo incantati nel vedere sia lui che l’essere antropomorfo appoggiato ad uno dei fianchi del bestione. Giuseppe e Roy si avvicinarono al cadavere ed il lanciere esordì.

 

Roy: Ragazzi e ragazza, ecco a voi il drago più grande che il mondo abbia mai ospitato, sconfitto da me e Giuseppe dopo una lunga ricerca.

 

Giuseppe: Grazie Dranix.

 

Dranix: Figurati.

 

Il GF scomparve ed il Gunblader si rivolse al compagno.

 

Giuseppe: Che intendi farne ora?

 

Roy: Lo farò imbalsamare e lo collocherò su un piedistallo nel Garden, affinché tutti possano vedere la nostra impresa.

 

Giuseppe: Esibizionista. Non ti costerà un bel po’?

 

Roy: Non credo, conosco tutti a Balamb e sono sicuro che l’imbalsamatore mi farà uno sconto. A chi darai il tuo uovo?

 

Giuseppe: Oh, cavolo! Abbiamo dimenticato una cosa.

 

Roy: Ovvero?

 

Giuseppe: Quistis non sa delle uova. Se non glie lo diciamo potremmo avere dei seri problemi ad ottenere l’affidamento, e poi io devo anche trovare qualcuno che si occupi del mio.

 

Aurelia: Che state confabulando? Voglio sentire anch’io!

 

Giuseppe: Ah, ecco… potresti farmi un favore?

 

Aurelia: Che genere di favore?

 

Roy: Potresti occupare del piccolo che nascerà da quest’uovo? Noi cercheremo di ottenere il permesso di allevarlo.

 

Aurelia: Allora perché non lo curi tu?

 

Roy: Anche a me ne hanno dato uno e Giuseppe sai che ha già un cucciolo con se, quindi…

 

Aurelia: Lo avete detto alla prof.?

 

Giuseppe: Stavamo andando da lei proprio ora. Ah, eccola. professoressa!

 

Quistis: Avete bisogno di qualcosa?

 

Giuseppe: Quando siamo saliti a bordo della nave abbiamo dimenticato di riferirle un particolare importante.

 

Quistis: Di che si tratta? Scommetto che ha a che fare col drago che vi ha aiutati quando eravate accerchiati dai Grendell.

 

Roy: Infatti, che perspicacia. La dragonessa che ci ha aiutati ci ha affidato due delle sue uova, uno a me ed un’altro che adesso ha Aurelia. Come possiamo ottenere il permesso di allevarli?

 

Quistis: Uova di RubRumDragon? Non credo che otterrete facilmente quello che volete, quei mostri sono molto pericolosi.

Aurelia: Lo sappiamo, ma tentar non nuoce.

 

Quistis: Vi accompagno dal preside, cos’ potete parlargliene. Spero di non dovermi pentire di quello che sto facendo.

 

I quattro andarono in presidenza, dove Cid ed Edea li accolsero calorosamente.

 

Cid: Buongiorno professoressa, salve ragazzi, come ve la passate?

 

Roy: Come volete che vada? Benissimo, come da un anno a questa parte.

 

Quistis: Roy ed Aurelia sarebbero qui per avere l’autorizzazione di allevare un animale.

 

Cid: Che genere di animale?

 

Quistis: Un RubRumDragon.

 

Il preside si sedette con calma, ma era non poco preoccupato di ciò.

 

Cid: Uhm… i RubRumDragon sono molto pericolosi e potenti, non so se farei bene a dare il via libera ad una simile cosa.

 

Giuseppe: Anche Drake appartiene ad una specie pericolosa, anzi, forse anche di più. È un ibrido nato da un Archeosaurus e dal drago che ora è in bella mostra qui fuori, ma lo avete ammesso lo stesso.

 

Edea: Drake è speciale, è diverso dagli altri membri della sua specie. Anche per questo ti abbiamo permesso di continuare ad accudirlo.

 

Giuseppe: Anche questi due cuccioli sono speciali. I RubRumDragon di solito non depongono uova dal guscio simile a gemme.

 

Detto questo mostrò ai due l’uovo che avrebbe affidato ad Aurelia.

 

Giuseppe: Anche Drake è nato da un uovo simile. Ne ho ancora i frammenti in caso non ci crediate.

 

Marito e moglie alternarono lo sguardo dall’uovo ai loro visi. Il preside infine riferì con tono pacato.

 

Cid: E va bene, potete tenerli. Ricordate però che se daranno problemi li dovremo allontanare dal Garden volenti o nolenti. È la stessa condizione che abbiamo adottato per Drake.

 

Aurelia&Roy: Grazie signor preside.

 

Quistis: Tra quanto si schiuderanno?

 

Edea avvicinò le orecchie ai due gusci e disse.

 

Edea: Ci vorranno un paio di giorni e saranno belli forti. Andate pure, domani voi tre avete l’esame scritto e dovrete studiare.

 

Mentre il gruppo tornava all’ascensore Quistis disse stupita.

 

Quistis. Non credevo che il preside fosse così facile da convincere.

 

Giuseppe: Sembra difficile, ma il preside è un pezzo di pane quando lo si sa prendere. E con questa sono tre le volte in cui l’ho convinto a fare quello che volevo.

 

Arrivati al dormitorio Giuseppe chiamò il suo amico.

 

Giuseppe: Ah, Roy!

 

Roy: Si?

 

Giuseppe: Quando hai un po’ di tempo non potresti venire in camera mia? Devo darti una cosa. Porta anche la tua lancia.

 

Roy: OK, dammi il tempo di lavarmi e sono da te.

 

Aurelia e Roy si diressero entrambi nelle loro stanze, ancora increduli mentre stringevano tra le braccia i loro futuri draghi. Giuseppe fu accolto calorosamente da Drake, che gli saltò letteralmente addosso. Il mostriciattolo era già a conoscenza che l’assassino della madre era stato eliminato e dei vari avvenimenti della giornata grazie alle voci che circolavano per il Garden, perciò non si fece raccontare niente dal compagno. Dopo che il Gunblader si fu lavato e rivestito Roy bussò alla porta ed entrò.

 

Roy: Eccomi! Che dovevi darmi?

 

Il lanciere vide il cucciolo di Archeosaurus che si avvicinava e gli disse.

 

Roy: Tu devi essere Drake. Ciao, io sono Roy e sono uno dei nuovi amici di Giuseppe.

 

Giuseppe: Ciao. Ti devo parlare riguardo ai Quarzi che abbiamo trovato.

 

Roy: Parla, sono tutto orecchi.

 

Giuseppe: Per prima cosa dovresti darmi la tua lancia. Quistis ha detto che dobbiamo tenere le pietre sempre con noi se vogliamo usare le magie, quindi…

 

Roy: Vorresti infilare un Quarzo nella lama della mia lancia, ora? Non dovresti prima fonderne il metallo?

 

Giuseppe: L’ho gia fatto con tutte le mie armi. Questa è una delle nostre capacità. Guarda. Moi!

 

Il metallo dell’arma divenne come liquido ed il ragazzo inserì nel mezzo della lama una sfera verde che era stata presa da Roy. Quando la pietra fu messa a posto la punta della lancia tornò normale.

 

Roy: Questa è un’altra di quelle magie? Fico!

 

Giuseppe: Non essere così entusiasta. Se non riusciamo a dosare le energie potremmo anche morire. Dovremo esercitarci molto prima di poterle usare tranquillamente in battaglia.

 

Giuseppe accese il portatile e dopo un po’ porse un floppy al compagno.

 

Giuseppe: Qui ci sono trascritti tutti gli incantesimi che conosco, saranno un centinaio circa, ma solo alcuni servono ai nostri scopi. Ho passato in rosso quelli che devi imparare. Ci alleneremo domani pomeriggio dopo che sono tornato dalla Caverna del Fuoco, ok?

 

Roy: Ok. Che ne hai fatto del cristallo?

 

Giuseppe: L’ho tagliato e messo sui guanti. Tu che ne farai?

 

Roy: Pensavo di metterlo all’altra estremità della lancia.

 

Giuseppe: Non sarebbe meglio sul pugnale che abbiamo trovato?

 

Roy: Non è una cattiva idea, ci proverò appena tornato in camera. Secondo te anche Aurelia può usare queste magie?

 

Giuseppe: Cosa te lo fa pensare?

 

Roy: Ha una stana sfera blu sul su shuriken.

 

Giuseppe: Ora che me lo fai notare è vero. Glie lo chiederò domani. Ora sarà meglio studiare un po’, domani c’è l’esame scritto.     Fine capitolo.

 

NDA: Ci ho messo davvero molto ad aggiornare. Le magie che ho inserito in questo capitolo le ho prese da libro Eragon. Per coloro che non lo sappiano “Moi” significa “cambia”, mentre “Waìse heill” “guarisci”. Molti avranno già capito che avevo inserito già alcuni particolari del libro usando le uova-gemme. Ultimamente sono un po’ a corto di tempo perciò inserirò capitoli sempre a distanza di vari giorni. A presto!

 

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Capitolo 11
*** XI) Il Guinness dei Primati. ***


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XI)                                     Il Guinness dei Primati.

 

La sveglia di Giuseppe suonò alle 5 del mattino, cosa abbastanza rara anche nel Garden. Drake saltò sul letto del coinquilino svegliandolo.

 

Drake: “Sveglia! Anche oggi è una bellissima giornata! L’aria è calda, il cielo è sereno ed io ho una fame pazzesca. Andiamo a caccia!”

 

Giuseppe: Drake, è da quando siamo arrivati a Balamb che te lo dico: ora non dobbiamo per forza cacciare, qui il cibo si compra. C’è gente che alleva animali apposta per farli diventare il tuo o il mio pranzo.

 

Drake: “Ah, è vero. Me ne dimentico sempre. Oggi che devi fare?”

 

Giuseppe: Oggi c’è l’esame scritto per i candidati SeeD e poi devo andare alla Caverna del Fuoco a sconfiggere Ifrid. Se vuoi uscire dal Garden fai pure, ma non entrare nella foresta, lì ci sono degli Archeosaurus molto più grandi di te.

 

Drake: “Ok. Mi sa che andrò a farmi un giretto per la scuola. Ieri Cid ha avvisato tutti gli studenti della mia presenza e che mi possono riconoscere da questi bitorzoli che mi ritrovo sulla schiena, ma tu non l’hai sentito perché ti sei messo a sentire la musica mentre studiavi. Come hai fatto a studiare con quell’insopportabile ronzio nelle orecchie?”

 

Giuseppe: Sono abituato così. Se vuoi ti ripeto tutto ciò che ho letto sui GF.

 

Drake: “No, grazie. Preferisco vivere nell’ignoranza come i mostri normali.”

 

Giuseppe: Tu sei speciale. Comunque sia credo che questi bitorzoli, come li chiami tu, sarebbero dovuti diventare ali, ma è da settimane che non crescono più. Dovrai rimanere con le zampe per terra come tua madre, invece di poter volare come tuo padre.

 

Drake: “Padre? Ma fammi il piacere! Se ha tentato di uccidermi ancora prima che nascessi! Sei stato più padre tu che quel coso che stanno imbalsamando qui fuori.”

 

Giuseppe si alzò e prese dal minifrigo la carne per Drake ed andò a lavarsi. Una volta che fu uscito dalla doccia vide fuori dalla finestra molti uomini che si affannavano attorno alla carcassa del RubRumDragon. Ancora non riusciva a credere che Roy fosse riuscito davvero a convincere l’impagliatore cittadino a lavorare su una bestia così grande, addirittura gratis! Il lavoro era quasi alla fine, perciò Giuseppe indossò la divisa e mise, come sua abitudine, il coltello nello stivale per scendere a vedere da vicino l’opera quando il cucciolo lo chiamò.

 

Drake: “Vieni a vedere. Sono arrivati due buffi tipi pelati che stanno prendendo le misure del drago.”

 

Il ragazzo si affacciò e vide un uomo alto e grasso in compagnia di un tipo basso e magro che prendevano nota della grandezza del mostro.

 

Giuseppe: Devono essere del Guinness. Allora Roy diceva sul serio quando diceva che avevamo fatto un record.

 

Drake: “E non credo che verrà battuto tanto facilmente. È un mostro grosso quanto Omega e per quanto ne so sono pochi i draghi che raggiungono dimensioni tali, è praticamente il triplo di un comune RubRumDragon. Qui almeno farà qualcosa di utile.”

 

Giuseppe: Davvero? Che aiuto potrebbe dare?

 

Drake: “Appena si saprà in giro del fatto le iscrizioni saliranno incredibilmente, come quando Squall&Co. Hanno battuto Artemisia.”

 

Qualcuno bussò alla porta ed entrò. Era Shu ed assieme a lei stava Roy, con gli occhi ancora gonfi di sonno e con la lancia in mano.  

 

Shu: Ah, sei già in piedi? Dovresti venire un attimo con me dal preside. Porta anche la tua arma.

 

Giuseppe: Va bene, un attimo e sono pronto.

 

Giuseppe prese il Gunblade, il fucile e lo shuriken e si avviò coi due in presidenza, dove li attendevano Cid, Edea ed i due tipi in nero.

 

Shu/Giuseppe/Roy: Buongiorno.

 

Cid: Salve ragazzi, questi due signori sono dell’associazione del Guinness dei Primati e vorrebbero parlarvi riguardo al fatto di ieri.

 

Roy: Davvero! Lo sapevo che avevamo fatto un record.

 

T1: Infatti il drago qui fuori è il mostro convenzionale più grande mai esistito oltre a rari mostri del calibro di Omega ed Ultima Weapon. Vorremmo sapere dettagliatamente cosa è accaduto.

 

Roy raccontò più che volentieri ciò che sapeva, ma ad un certo punto fece continuare il compagno, dato che è con lui che è iniziato quel fatto. Quando i tipi ebbero visto anche l’uovo di Roy e Drake se ne andarono, lasciando ai due ragazzi delle targhe premio ed un attestato al preside.

 

Roy: Visto? Presto il mondo intero ci conoscerà!

 

Cid: Con quest’impresa il privilegio del Garden salirà, ed è tutto merito vostro.

 

Giuseppe: Ringrazi Roy, io mi sarei accontentato di ammazzare il drago.

 

Cid: Saremmo lo stesso venuti a conoscenza dell’ accaduto. Il Presidente Loire ci manda sempre i filmati di quando vi allenate al di fuori della scuola. Sapete, grazie ai satelliti di Esthar si può controllare tutto.

 

I ragazzi andarono in giardino, dove a poco a poco confluirono gli altri studenti per i consueti allenamenti collettivi. Gli specialisti mostravano agli altri studenti i movimenti da eseguire (Squall per Gunblade e spada, Selphie per il nunchaku, Zell per il corpo a corpo, Fujin per lo shuriken, Raijin per asta e lancia, Edea coordinava le streghe ed altri per le restanti armi). Roy riusciva a far roteare la sua lancia sulla sua testa per circa 5 minuti, Leon invece ci riusciva per quasi 4 minuti, mentre Sarah resisteva un minuto e mezzo prima di far cadere la sua asta a terra, con seguente rimprovero di Raijin che la invitava ad affinare la tecnica. Non essendoci specialisti nell’arma di Shai (e chi diamine userebbe uno yo-yo in battaglia?) si allenava con Aurelia e tutti gli altri possessori di shuriken. Abi, dato che usava la magia, si esercitava con Giorgia ed ai “Discendenti di Hyne”. Rinoa ed Irvine si allenavano seguendo altri specialisti, mentre Seifer doveva seguire i movimenti del suo rivale assieme al cugino. Seifer riusciva a ruotare il suo Hyperion ad una velocità sorprendente anche per 10 minuti (vedi tecnica Girandola di Fuoco), mentre Giuseppe ci riusciva per la metà del tempo. Nonostante il peso superiore ai 6 chili del Gunblade il ragazzo riusciva ad impugnalo senza difficoltà con una mano, anche se per menare fendenti preferiva usare entrambe le mani. Dopo il riscaldamento i ragazzi si affrontarono in duelli singoli tra studenti della stessa specialità. Inutile dire che Seifer andò immediatamente ad affrontare Squall, mentre Giuseppe si trovò a combattere con una matricola di nome Tony, alto un metro ed una banana che brandiva un Gunblade, modello revolver, più grande di lui e, di conseguenza, troppo pesante. Infatti dopo due minuti il ragazzino era già sfinito e cadde a terra come una pera matura. Giuseppe allora gli disse.

 

Giuseppe: Scusa piccolo, ma quell’affare non è un po’ grande per te?

 

Tony: Se voglio diventare specialista al posto del Comandante devo darmi da fare.

 

Giuseppe: Questo è vero, ma non puoi partire in quarta. Facciamo così, quando andiamo a fare colazione ti do quello che ti serve per modificarlo in un Kastelet, ok?

 

Tony: Il Kastelet è il più leggero, giusto?

 

Giuseppe: Si, con quello dovresti avere meno problemi.

 

Tony: Allora grazie! Tu non sei uno dei due che hanno ucciso quel drago?

 

Il bimbo indicò il bestione, ormai pronto per essere collocato sul piedistallo.

 

Giuseppe: In effetti si, ma non sono io quello che se lo è voluto portare dietro a costo di trascinarlo fino al Garden.

 

Tony: Come avete fatto?

 

Giuseppe: Gioco di squadra. Se devi combattere assieme ad altre persone devi stare attento anche a loro ed aiutarli in caso di pericolo.

 

Tony: Da come parli sembra di aver sentito il Presidente Loire a lezione.

 

Squall: Tutti sull’attenti, arriva il preside!

 

La marea di studenti rimase ferma come l’esercito di terracotta cinese ed il preside accennò un discorso.

 

Cid: Buongiorno studenti. Oggi alcuni di voi avranno l’esame scritto, perciò auguro a tutti buona fortuna. Vorrei annunciare a tutti che il Garden ha ricevuto un attestato per l’impresa compiuta ieri da due nostri cadetti nell’eliminare il RubRumDragon che ora è in bella mostra qui fuori. Ora andate pure se dovete e ricordate il nostro motto, i nostri tre principi morali: Pratica, Fratellanza e Libertà.

 

Gli studenti si recarono in mensa, dove Zell aveva occupato un lungo tavolo per i suoi compagni, mentre Squall, Giorgia e Quistis andavano a ritirare la colazione per il gruppo. Al tavolo di fianco c’erano seduti Giuseppe, Roy e Tony, che voleva sapere i dettagli dell’avvenimento del giorno prima. Roy raccontava tranquillo, mentre Giuseppe sembrava preoccupato. Come combattente era abile, ma ciò che aveva studiato ad Esthar ed a FH durante il suo viaggio era veramente poco, soprattutto perché ad FH non c’era un granché sull’arte della guerra. Selphie fece loro segno di avvicinarsi ed i tre si unirono al gruppo.

 

NDA: Innanzitutto ringrazio il webmaster del sito “Il Fantastico Mondo di Selphie Tilmitt”, dal quale ho ricevuto importanti informazioni riguardo i vari orari tra lezioni, il motto ed altre cose. Nei prossimi capitoli verrà descritto l’esame scritto e pratico ed infine, per la gioia di chi lo attendeva da tempo, il duello tra Leon e Giuseppe. Mi scuso per i ritardi, ultimamente sono stato occupato con la scuola e nonostante per la maggior parte queste storie le ho già scritte in buona parte ho avuto molto da fare, quindi nemmeno un minuto a scrivere. vuol dire che inserirò immediatamente tutti i capitoli già scritti, almeno non rimarrò troppo indietro. Vi lascio alle vostre occupazioni, arrivederci!

 

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Capitolo 12
*** XII)L’esame scritto. ***


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XII)L’esame scritto.

 

Shai: Roy! Shady! Siete pronti per l’esame?

 

Giuseppe: Shady?

 

Sarah: Shai mi ha costretta a raccontarle tutto ciò che avevo visto e letto nella tua stanza, compreso il soprannome.

 

Shai: Non è vero! Te l’ho gentilmente chiesto e tu hai riferito!

 

Sarah: Se per “gentilmente” intendi estorcere informazioni a qualcuno puntandogli quelle unghie affilate come rasoi…

 

Roy: Forza! Quest’anno saremo tutti promossi e nessuno dovrà ripetere più l’anno.

 

Giuseppe: Non era solo Seifer ad essere stato bocciato?

 

Abi: Veramente anche noi tre. Sai, noi veniamo dal Garden di Galbadia. Dovevamo affrontare l’esame l’anno scorso ma per colpa di Artemisia non è stato possibile. Prima che Edea catturasse anche noi assieme alla scuola fuggimmo e non potemmo più fare l’esame. Ma stavolta ci rifaremo!

 

Giuseppe: Vorrei avere la tua sicurezza. Durante il viaggio io non ho studiato molto, non ho la vostra preparazione.

 

Quistis: Devo chiedere al preside di darti un compito diverso dagli altri?

 

Giuseppe: No, non sarebbe leale. Vedrò di cavarmela.

 

Tony: Ciao, devo andare dai miei amici. Grazie per il tubo e le viti.

 

Il ragazzino andò via saltellando verso un gruppo di matricole.

 

Rinoa: A volte ci vuole davvero poco per fare contenta una persona.

 

Quistis: Bene, tutti quelli che devono sostenere l’esame devono andare subito in classe, tra un quarto d’ora si darà inizio alla prova.

 

Zell. Noi che dobbiamo fare?

 

Quistis: E io che ne so? Và ad allenarti, và da tua madre, và a studiare, fatti un giro in macchina, fai quello che vuoi!

 

Zell: Biblioteca.

 

Zell partì come un fulmine in direzione della suddetta area del Garden. Seifer lo seguì con lo sguardo accarezzandosi la faccia e disse.

 

Seifer: Limite di velocità infranto. (alzandosi) GALLINACCIO!

 

Giuria: E dai Seifer, per una volta che va a studiare.

 

Irvine: Ma se lo sanno tutti che va in biblioteca per incontrare Sandy (la ragazza con la treccia), è proprio cotto!

 

Squall: È talmente impacciato quando sta con lei che non riesce a dichiararsi, poverino.

 

Aurelia: Tu non eri da meno prima, anche se era per tua scelta.

 

Squall: …

 

Quistis: Basta parlare. In classe o vi metto un rapporto! (frase presa dalla mia prof. di ed. fisica Lidia Gismondi).

 

La minaccia non ebbe un grande effetto, ma gli studenti si recarono lo stesso in classe per non passare altro tempo senza far niente, primo tra tutti Giuseppe, che voleva rivedere il più possibile i vari argomenti per l’esame. In quel lasso di tempo riuscì a ripetere tutti gli argomenti di base e molti altri più complessi, aiutato dai suoi compagni. La prof. Distribuì i fogli con le domande (una settantina) e disse.

 

Quistis: Avete due ore di tempo, fate del vostro meglio.

 

Seifer finì in mezz’ora, dato che ormai conosceva a memoria tutte le risposte. Rinoa, Irvine e Shai finirono un quarto d’ora più tardi e vennero subito mandati fuori con Seifer, dato che Shai cercava di suggerire a Sarah un qualche argomento poco chiaro alla ragazza. Poco dopo una mezz’ora finirono anche Giorgia, Aurelia, Abi e Roy. Infine Giuseppe e Sarah terminarono poco prima che scadesse il tempo a disposizione.

 

Quistis: Tra un’ora vi saranno comunicati gli esiti delle prove, perciò non allontanatevi troppo. Siete liberi di andare dove volete.

 

Gli studenti si avviarono chi ai dormitori, chi in mensa, chi in biblioteca o altri posti del Garden, ma quasi tutti discutevano a proposito dell’esame.

 

Sarah: Com’è andata a voi? Io non ricordavo chi impara magie proibite.

 

Giorgia: Era Bahamut. Le domande erano semplici, vero?

 

Sarah: Evvai! L’ho azzeccata!

 

Seifer: Non chiederlo a me, ormai le conosco a memoria.

 

Roy. In effetti è vero, anche se ho dei dubbi sulla Prima Guerra della Strega, era 20 anni fa?

 

Shai: No, 18.

 

Roy: Ecco, lo sapevo.

 

Abi: Come ti è sembrato Giuseppe?

 

Giuseppe parve risvegliarsi dal letargo e rispose.

 

Giuseppe: Le domande erano più facili di quanto mi aspettassi, ma non sono sicuro di aver scritto correttamente le risposte. Nell’esposizione sono una frana.

 

Rinoa. Non fare così, vedrai che ce l’hai fatta.

 

Irvine: Che facciamo nel frattempo?

 

Aurelia: Io andrei nella Caverna del Fuoco a sconfiggere Ifrid.

 

Giuseppe: Ok, andiamo.

 

Leon: Non così in fretta, fermatevi.

 

Il guerriero del Sacro so parò davanti ai due.

 

Leon: Il nostro duello deve ancora iniziare.

 

Giuseppe: Facciamo dopo pranzo allora? Avremmo un impegno.

 

Leon: No, lo faremo adesso. Ieri ti sei salvato ma oggi non puoi fuggire.

 

Giuseppe: E va bene, dove dobbiamo incontrarci?

 

Leon: Nel livello MD. C’è un’area per i duelli ed in caso qualcuno si faccia male la Kadowaki sarà pronta a curarlo. Vai a prendere la tua arma.

 

Giuseppe andò in camera sua e tra tutte le sue armi prese l’asta ed il coltello da dare a Roy. Mentre andava all’ascensore trovò Drake, che lo accompagnò fino a destinazione, dove i vari componenti della Compagnia del Sacro discutevano con Leon su che tattica usare contro un Gunblader, mentre Squall&Co. Aspettavano il ragazzo davanti all’ascensore.

 

Zell: Sei sicuro di volerlo affrontare? È molto abile.

 

Giuseppe: Saprò cavarmela.

 

Aurelia: Buona fortuna allora. Mi dispiace che se la sia presa con te per colpa mia.

 

Giuseppe: Veramente è lui che ha frainteso.

 

Drake: “Forza! Mettilo KO appena Sali sul ring! Fatti valere!”

 

I due contendenti salirono sull’arena e Leon esclamò divertito.

 

Leon: Vorresti battermi usando la mia stessa arma? Non ci riuscirai mai!

 

Giuseppe: Questo è tutto da vedere. Non darti troppe arie o rischi di scoppiare. Fammi vedere quello che sai fare.

 

Kadowaki: Mi raccomando ragazzi, questa non è una battaglia tra soldati nemici, non deve scapparci il morto. State attenti a non farvi male come questi due (indicando Squall e Seifer alle sue spalle), ci hanno dato un sacco di grattacapi. Potete iniziare.    Fine capitolo

 

NDA: Scusate, ma a quanto pare il capitolo del combattimento sarà il prossimo, scusa se vi ho delusi. Presto si saprà chi ha passato l’esame (mi sa che già lo sapete chi passerà) e poi tutti a Centra! (si svolgerà lì la prova pratica, am aspettatevi di tutto, compreso una nuova entrata). Ci sentiamo al prossimo capitolo!

 

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Capitolo 13
*** XIII) Risultati ***


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         XIII)                                               Risultati.

 

I duellanti si studiarono a lungo finché Leon non iniziò con l’attaccare il suo avversario, che parò il colpo abilmente e lo respinse. Giuseppe rimase fermo ad aspettare l’attacco dell’avversario, che non tardò ad arrivare, facendo ripetere la scena. Leon, stanco di aspettare, disse.

 

Leon: Che c’è? Hai paura di fare la prima mossa?

 

Giuseppe: Vuoi che attacchi? Ok.

 

Giuseppe scattò in avanti e una volta di fronte al suo avversario si spostò di lato, spiazzando il combattente e colpendolo alle gambe con il piatto della lama. Leon, accecato dall’ira, si lanciò rabbiosamente contro il suo avversario, che rimare freddo come il ghiaccio e parò i vari colpi ricevuti roteando velocemente la sua asta. Quando infine il guerriero del Sacro fu stanco Giuseppe contrattaccò colpendolo in testa sempre col piatto.

 

Kadowaki: Basta così, il duello è da considerarsi finito. Vince Giuseppe, Leon è troppo stanco per continuare a combattere.

 

I componenti della Compagnia del Sacro rimasero allibiti nel vedere il loro compagno sconfitto, mentre l’ altro gruppo andò a congratularsi col vincitore.

 

Squall: Gran bella tecnica. Sai usare davvero bene tutte le armi.

 

Giorgia: Non avevo mai visto Leon perdere un duello, sei il primo che lo batte.

 

Giuseppe: Un po’ è stata fortuna. Se non avesse perso il controllo avremo avuto bisogno di tutte le nostre energie per vincere.

 

Leon andò verso i ragazzi e tese la mano a Giuseppe.

 

Leon. A quanto pare il ho giudicato male, sei un buon combattente.

 

Giuseppe afferrò amichevolmente la mano e rispose.

 

Giuseppe: Anche tu sei molto forte, è stato un bel duello.

 

Leon: non pensare però che rinunci ad Aurelia così facilmente. Io non mi arrenderò finché non ce l’avrò fatta.

 

Giuseppe: Ehm… allora hai un po’ frainteso. Io non sono innamorato ma solo amico di Aurelia, sentimento che credo venga ricambiato. Due persone non possono innamorarsi così, su due piedi, senza neanche conoscersi.

 

Leon: Squall e Rinoa si sono messi assieme neanche una settimana dopo il loro primo incontro.

 

Giuseppe: Davvero?

 

Rinoa divenne paonazza in viso e Squall rispose leggermente imbarazzato.

 

Squall. In effetti è così.

 

Giuseppe: Ora capisco, essendo cugini hai pensato che…avevamo questa cosa in comune.

 

Leon andò all’ascensore senza dire altro assieme ai suoi compagni.

 

Seifer: Che cambiamento repentino, da sbruffone a quasi simpatico.

 

Selphie: La sconfitta gli ha fatto bene, il pallone si è sgonfiato.

 

Sarah poggiò lo sguardo sull’asta di Giuseppe e notò lo strano modo in cui la impugnava: teneva l’indice teso lungo l’arma.

 

Sarah: Come mai la tieni in quel modo?

 

Giuseppe: Mi sembra che facendo così si dia maggiore spinta all’asta quando la prendo con una mano. È così strano?

 

Sarah: Si, nessuno ha mai impugnato l’asta in questo modo.

 

Shai, che nel frattempo stava inserendo Leon nella sua lista, saltò al collo del Gunblader, che sotto quella morsa letale stava soffocando.

 

Shai: Sei stato bravissimo Shady!

 

Giuseppe: Shai… per favore… mi manca l’aria… aiuto!

 

Shai (tenendo ancora avvinghiato a se il poverino): Andiamo a vedere subito i risultati degli esami!.

 

Abi: Shai, manca ancora un quarto d’ora. E lascia Giuseppe, lo stai ammazzando!

 

Irvine: Andiamo a farci un giro?

 

Zell: Io torno in biblioteca.

 

Seifer: Attento al limite di velocità o stavolta ti becchi una settimana di servizio in mensa.

 

 I ragazzi andarono in giardino, dove rimasero finché non furono chiamati per sapere l’esito degli esami. Una volta che tutti gli esaminandi furono al secondo piano quistis appese alla tabella i risultati, chiamando a voce quelli che avevano passato la prova.

 

Quistis: Questi sono i nomi di coloro che hanno superato l’esame scritto:

 

Seifer Almasy, nessuna Compagnia, 100 punti. A forza di fare e rifare i test conosci tutte le risposte.

 

Rinoa Heartilly, nessuna Compagnia, 100 punti. L’elaborato è stato svolto egregiamente.

 

Irvine Kinneas, nessuna Compagnia, 100 punti. Stesse considerazioni.

 

Giorgia Rescigno, strega della Compagnia del Sacro, 100 punti. Il tuo impegno è stato ripagato.

 

Shainna Themphis, Compagnia del Ghiaccio, 100 punti. Hai mantenuto la tua media alta fino alla fine.

 

Aurelia Tilmitt, Compagnie del Ghiaccio e del Vento, 100 punti. Ti sei impegnata anima e corpo fin dall’inizio ed anche tu sei stata premiata.

 

Abi Hade, Compagnia del Veleno, 99 punti. Ottimo elaborato, anche se carente in alcuni punti.

 

John Casera, Compagnia della Terra, 97 punti. Sei stato bravo ma hai fatto qualche errore.

 

Aurelia Lee, Compagnia dell’Acqua, 95 punti. Nel dare le ultime risposte sei stata troppo sintetica, ma il compito va bene lo stesso.

 

Roy Grayson, compagnia del Ghiaccio, 89 punti. Hai fatto un paio di errori, ma ciò non ha influito molto sulla tua valutazione.

 

Aisha Sullivan, Compagnia del Fuoco, 84 punti. Anche tu hai fatto molti errori, ma la tua media rimane lo stesso alta.

 

Cole Summers, stregone della Compagnia del Tuono, 76 punti. Sei carente su alcuni argomenti, ma sei lo stesso bravo.

 

Leon Kent, Compagnia del Sacro, 71 punti. Da te mi sarei aspettata di meglio, ma ce l’hai fatta anche tu.

 

Sarah Ross, Compagnia del Tuono, 69 punti. Ci sono alcune imperfezioni e degli errori, comunque sia il compito è andato bene.

 

Giuseppe Loire, nessuna Compagnia, 65 punti. Hai risposto correttamente a tutte le domande ed anche l’esposizione è eccellente, ma ti sei dilungato troppo su alcune domande, mentre su altre sei stato sintetico, nonostante ciò hai superato la prova.

 

Conrad Ferris, Compagnia della Terra, 61 punti. Ti sei dato molto da fare, visto che la tua media era praticamente insufficiente.

 

Tutti gli altri non hanno superato la prova scritta. Sarà meglio che l’anno prossimo facciate di meglio. Quelli che ho chiamato oggi pomeriggio dovranno sostenere un allenamento in gruppi di due dalle ore 14.00 in poi. L’esame si terrà a Centra, dove aiuterete una cittadina in via di sviluppo a proteggersi dai mostri. Ora andate.

 

Giuseppe: E che diamine! Così non possiamo andare a prendere Ifrid!   

 

Aurelia: Vuol dire che andremo domani prima che inizino le lezioni o dopo.

 

Abi. Come ci vogliamo disporre nei gruppi?

 

Roy: Io e Giuseppe dovevamo già allenarci assieme, perciò io faccio coppia con lui.

 

Le coppie si divisero infine in: Shai e Sarah, Abi e Seifer, Irvine e Rinoa, Aurelia e Giorgia, John e Cole, Aurelia ed Aisha ed infine Leon e Conrad. John era lo spadaccino che il giorno prima era stato ferito dal Grendell. Era un ragazzo alto, capelli biondi ed occhi verdi, il classico principe azzurro, nel combattimento usava la spada ed era il fondatore del Trepe fan club. Conrad era un ragazzo basso ma incredibilmente muscoloso che in battaglia usava una massiccia ascia bipenne. Cole era, come detto prima, uno stregone dalla carnagione scura, con grandi occhi neri e fisico da modello. Usava l’arma in dotazione a tutti gli stregoni: una spada magica nella quale erano incastonati il Quarzo Dimensionale (quello che serve ad evocare le magie parallele) col Cristallo Stabilizzante (già capito cos’è, vero?). Aisha era una bella ragazza, bionda coi ricci, formosa, occhi azzurri, la ragazza dei sogni della maggior parte dei ragazzi del Garden. Come arma usava un Gunblade di tipo Hyperion (almeno c’è qualcun altro che lo usa NDSeifer). Aurelia infine, oltre ad essere omonima della sorella di Selphie, era quasi del tutto identica, tranne che per il colore degli occhi (una via di mezzo tra l’azzurro ed il verde) e per la statura. Infatti lei era leggermente più bassa. L’arma che usava era il nunchaku, che usava con destrezza. I sedici, per non rimanere senza pranzo, andarono in mensa, dove si sedettero tutti a tavoli abbastanza vicini l’uno dall’altro per poter conversare. Assieme a loro Squall, Selphie, Quistis e Zell, che dopo l’ennesima figuraccia non era riuscito a dichiararsi alla sua amata Sandy. Fine capitolo.

 

NDA: Ecco l’esito dell’esame scritto! Mi sa che ho un po’ deluso quelli che aspettavano il duello, è durato un po’ poco. Va bè, spero di rifarmi coi prossimi capitoli. Non ho molto da dire ultimamente, perciò lascio spazio ai vostri commenti (se ne avete e soprattutto se VOLETE, il commento non è obbligatorio ma fa sempre piacere) ed a dei suggerimenti in caso che qualcosa non vi piaccia. Arrivederci!

 

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Capitolo 14
*** XIV) Potere alle streghe ***


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XIV)                                          Potere alle streghe

 

ATTENZIONE: Dato che ora ci sono due omonime (le due Aurelia) la seconda arrivata verrà segnalata con l’iniziale del suo cognome.

 

Rinoa: Che vi dicevo? Ce l’abbiamo fatta!

 

Giuseppe: Non credevo che avrei risposto bene a tutte le domande.

 

Quistis: Ed invece è così. Dato che ci siamo tutti devo avvisarvi: uno di voi dovrà svolgere da solo l’esame. All’ esame partecipano gruppi formati da tre persone e a conti fatti ne mancano due, o meglio, ce n’è uno di troppo.

 

Conrad: Mi dispiace prof., ma non mi sarei fatto bocciare per nulla al mondo.

 

Irvine: Strano detto da uno che non ha mai fatto niente da quando è arrivato al Garden.

 

Seifer: come se tu avessi fatto qualcosa in più.

 

Squall: Il fatto è: chi deve svolgere la prova da solo?

 

Giuseppe: Se non siete contrari lo farò io.

 

Seifer: Eh, no. Per una volta che posso stare per i fatti miei durante l’esame non posso lasciarmi fregare il posto. Lo farò io.

 

Quistis: No! Non se ne parla nemmeno! Tu no!

 

Seifer (facendo una faccia da cane bastonato che non gli riusciva per niente): Perché?

 

Quistis: Tu devi combattere assieme ad altri studenti per capire il significato della parola “squadra”, cosa che non ti è entrata in quella zucca vuota che ti ritrovi. Ricorda che se sgarri di nuovo non potrai più ripetere l’esame.

 

Seifer: Non credo che Giuseppe lo conosca meglio di me, tanto vale mandarci Aisha da sola.

 

Aisha: Te lo puoi scordare, preferisco lavorare in gruppo.

 

Abi: Secondo me lo sa eccome che significa squadra, altrimenti non sarebbe riuscito a combattere così bene sull’Isola più vicina all’Inferno con Roy.

 

Sarah: Mi associo. Giuseppe ha viaggiato da solo tantissimo, è molto più abituato a combattere da solo lui che tutti noi.

 

Leon: Lo credo anch’io. Sono d’accordo.

 

Shai: Allora è deciso! Come sono formate le altre squadre?

 

Quistis: Il preside ci darà i nominativi dei gruppi con i relativi caposquadra prima di partire.

 

I ragazzi iniziarono il pranzo. Poco prima che finissero la sala era già gremita di studenti affamati. Tra loro spuntò Edea, che si diresse verso i tavoli occupati degli esaminandi.

 

Edea: Salve ragazzi. Sono venuta ad augurarvi buona fortuna per l’esame.

 

Tutti: Grazie professoressa Kramer.

 

Edea: Quistis, sbaglio o dovevi dirmi qualcosa vero?

 

Quistis: Si, è una cosa che riguarda le streghe del Garden. Due dei nostri studenti conoscono e sono capaci di usare degli incantesimi che possono essere usati dai vostri allievi grazie alle loro armi.

 

Edea: Davvero? E chi sono questi due?

 

Giuseppe e Roy alzarono entrambi una mano, non potendo parlare avendo la bocca occupata da consistenti pezzi di pane.

 

Edea: Ah, i due portatori di uova. Non mi sorprende che siate voi ad avere quelle magie. Non è che potreste procurarmi una copia della vostra lista di magie?

 

Giuseppe deglutì e si alzò dal tavolo dicendo alla Madre.

 

Giuseppe: Aspettate qui, vado a prenderli.

 

Il ragazzo si diresse verso i dormitori, lasciando gli altri a conversare tra loro.

 

Edea: Allora, Giorgia e Cole, siete pronti, in qualità di unici strega e stregone ad aver superato il test scritto, a partecipare alla prova finale?

 

Giorgia&Cole: Si, siamo prontissimi.

 

Edea: Allora vi allenerete assieme, sempre se non avete niente in contrario.

 

Giorgia: Veramente io ed Aurelia..

 

Aurelia: Suvvia, non è un dramma se oggi non ci alleniamo assieme.

 

Giorgia: Allora va bene.

 

Giuseppe tornò portando con sé un floppy che porse ad Edea.

 

Giuseppe: Qui ci sono tutte le magie, gli incantesimi e le formule che conosco. Spero di esservi stato utile.

 

Edea: Grazie, ne farò fare subito delle copie per Giorgia e Cole.

 

Edea prese il pranzo per se stessa e per il marito e se ne andò.

 

Aurelia L: Quella donna ha un portamento veramente invidiabile.

 

Giuseppe: Quanti anni ha?

 

John: Una quarantina.

 

Giuseppe: Wow, se li porta davvero bene. Glie ne avrei dato al massimo trenta.

 

Quistis: È ora di andare in giardino ragazzi. Ricordate che domani TUTTI, nessuno escluso, dovrete indossare la divisa.

 

Zell: Cioè anche noi?

 

Quistis: Esattamente.

 

Squall: Perché dovremmo?

 

Quistis: Tutti coloro che partecipano all’esame anche se già SeeD devono indossare la divisa del Garden.

 

Selphie: E dai, tanto le nostre divise sono bellissime.

 

Squall: Mi fa sentire troppo autoritario.

 

Seifer: E dire che sei il Comandante.

 

Squall: Cid mi ha nominato, non gliel’ho chiesto io.

 

Prima che i ragazzi uscissero Giuseppe chiese una cosa ad una delle signore della mensa e tornò dai compagni. Si avvicinò ad Aurelia e le chiese.

 

Giuseppe: Mi faresti vedere un attimo lo shuriken?

 

Aurelia: Che vorresti fare?

 

Giuseppe: Voglio solo controllare una cosa.

 

La ragazza fece ciò che le era stato chiesto e Giuseppe vide che Roy aveva ragione sul Quarzo incastonato nell’arma.

 

Giuseppe: Come mai è rosso?

 

Aurelia: Per farlo ho usato le Piume ed una Girandola di un Trusthevis rosso che ho trovato ed eliminato presso Timber.

 

Giuseppe: Sapevo che i Trusthevis rossi erano una specie rara, allevata sui monti di Timber e che era possibile eliminarli solo se attaccano per primi.

 

Aurelia: Quello che ho trovato io era selvatico e mi ha attaccata, quindi i conti tornano regolari.

 

Giuseppe: Certo che sei stata fortunata. Io per avere gli stessi oggetti ho dovuto occuparmi di un nido per un mese. Il Quarzo dove l’hai preso?

 

Aurelia: Mia madre dice che l’ho trovato quando ero piccola dopo che papà aveva sconfitto un Gojusheel , prima che Selphie venisse adottata.

 

Giuseppe: Roy crede che sia un Quarzo dello stesso tipo che abbiamo noi e le streghe, probabilmente ha ragione.

 

Aurelia: Anche se fosse io non posso usare le magie che usate voi.

 

Giuseppe: Può darsi che durante l’esame troverai qualcosa che ti possa stabilizzare il passaggio dimensionale.

 

Leon: Di che state parlando?

 

Aurelia: Niente che ti interessi.

 

Quistis: Voi tre smettetela di parlare e muovetevi, che dovete allenarvi.

 

I gruppi si disposero come prestabilito e Quistis iniziò.

 

Quistis: Questi non saranno semplici allenamenti come quelli del mattino, adesso vi dovrete esercitare per incrementare le vostre potenzialità per rimanere senza punti deboli. Casera, ad esempio tu sei carente in spirito, perciò dovrai allenarti su questo per essere meno vulnerabile alle magie. Controllate i vostri punti deboli ed iniziate.              Fine capitolo

 

NDA: Anche un altro capitolo è portato a termine per voi che seguite e, come al solito, il titolo non è un granché. Dato che non ho molto da dire vorrei dare dei suggerimenti a chi inizia a giocare ad FFVIII o chi lo sta ricominciando. Fin dal disco I si possono ottenere 3 o, se siete fortunati, 4 armi finali! Il segreto? Giocare a carte! L’arma Save the Queen di Quistis si può ottenere abbastanza facilmente prima di andare a Timber, basta vincere 8 Molboro (4 per ogni Antenna) e due carte che ti danno gli Artigli Affilati, il problema sono i Biocristalli, ne servono 4, ovvero 40 carte Elnoyle. Prendere tutti questi mostri può essere snervante, ma dà grandi risultati sui mostri ancora deboli all’inizio. Per Zell bisogna aspettare di poter sconfiggere gli Adamanthart per ottenere l’Adamantio, poi basta avere 4 carte Dragon Izolde per una Pietra dell’Ira e sconfiggere un Anacondar per la Pelle di Drago. Per Selphie bastano 2 Artigli Malefici da prendere dalla carta Triarchigos, 3 Schegge di Stella ottenibili dal Transcard della carta Thytan reperibile a Balamb (ne servono 3) ed infine il prezioso Adamantio. L’arma di Squall io di solito la prendo dal disco 2 in poi, ma se siete fortunati potete ottenere le Zanne di Grifone dagli Archeosaurus prima di andare a Timber, per i Colpi Vibranti dovrete prendere altri 20 Elnoyle, il che vi farà odiare quei mostri, ed infine l’Adamantio. In caso non abbiate le Zanne potete sempre prendervi un Crime & Penality, che io uso per battere Diablos, riesce davvero facile ( per Zell uso i Maverick, e per Selphie il Morning Star), raccogliendo 1 Coltello da Chef (carte Tomberry e Re Tomberry), 2 Schegge di Stella, 1 Guscio di Sauro, reperibile da 3 carte Adamanthart, ed 8 Viti (ovvero 1 carta Geezard). Le armi di Rinoa ed Irvine sono disponibili (purtroppo) solo dal disco 3, ma già dal primo potete utilizzare il Cardinal della ragazza prendendo 1 Piuma Cokatoris, 1 Lama Mesmerize ed un Artiglio Affilato. Per Irvine potrete avere subito un Bimark usando 2 Tubi di Ferro (si prendono dalle carte Invinta, dal mostro Invinta nei sogni con Laguna ed infine rubandoli ai Wendigo), 4 Dinamo (Transcard su Blitz o sconfiggi i Cokatoris)ed infine 8 Viti. Se volete altri suggerimenti (se ne avete bisogno, anche se non credo) mandatemi un commento con questa finalità e vi accontenterò. A presto!

 

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Capitolo 15
*** XV) Allenamenti speciali ***


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XV)                                                                                                             Allenamenti speciali

 

Sarah: Tu in che sei scarsa Shai?

 

Shai: Un po’ sulla difesa, tu?

 

Sarah: Energia.

 

Abi: Io nell’attacco fisico. Seifer?

 

Seifer: I miei parametri sono bilanciati benissimo.

 

Rinoa: Idem.

 

Irvine: Stessa cosa.

 

John: Vulnerabile alle magie.

 

Aurelia: Poca fortuna.

 

Aisha: Bassa destrezza.

 

Aurelia L: Io sono un po’ lenta.

 

Leon: Poca fortuna.

 

Conrad: Bassa velocità e spirito.

 

Roy: Le mie magie e lo spirito non sono un granché.

 

Giorgia: Bassa potenza fisica.

 

Cole: Resistenza carente.

 

Giuseppe: Piuttosto sfortunato. Iniziamo?

 

Drake: “Ehi, ci sono anch’io! Il mio spirito è scarso, per non parlare delle magie”.

 

Giuseppe: Vuoi allenarti anche tu con noi?

 

Drake: “Si. Non ho altro da fare. E poi non ti aspetterai che non impari a combattere:”

 

Edea arrivò in giardino portando dei fogli che porse a Giorgia e Cole.

 

Edea: Questi sono gli incantesimi che ci hanno fornito i vostri due compagni, credo che quelli in rosso siano quelli più importanti.

 

Roy: Che intuito, complimenti.

 

Giuseppe: Se volete noi 4 potremmo allenarci insieme. Anche noi dovevamo esercitarci con quegli incantesimi.

 

Edea: Ottima idea. Lascia a te il compito di guidarli.

 

Giuseppe: Come sarebbe a dire? Io non sono un insegnante!

 

Edea: Ma sei quello che conosce meglio di tutti queste magie.

 

Giuseppe: E va bene, tanto lo so che alla fine riuscirete lo stesso ad incastrarmi con qualche domanda trabocchetto. Ah Roy, prendi il pugnale prima che me ne dimentichi.

 

Edea sorrise ed accarezzò Drake prima di andarsene e Giuseppe iniziò.

 

Giuseppe: Vediamo…per iniziare useremo un metodo sicuro per imparare a dosare le energie che ho visto sul libro da cui ho preso le magie. Vediamo un po’…

 

Giuseppe prese un sassolino e disse.

 

Giuseppe: Stern reisa!

 

La pietra dapprima si sollevò lentamente vacillando per poi raggiungere la fronte del Gunblader completamente immobile.

 

Giuseppe: Per iniziare è meglio fare così: ci alleneremo a sollevare pietre con la magia finché non riusciremo a portarle ad almeno a due metri dal nostro palmo senza stancarci, ok? La parola è Reisa, ma se volete rafforzare il potere dell’incantesimo dovete pronunciare anche il nome dell’oggetto.

 

I compagni annuirono ed iniziarono. Avendo una preparazione atletica e magica migliore di quella di Eragon (il protagonista del libro di Giuseppe) i quattro in 5 minuti non solo raggiunsero i 2 metri, ma superarono i dieci metri senza sforzo. Drake fece anche di meglio: fece partire da terra una pietra talmente in fretta che quando ne perse il controllo finì oltre i confini del Garden senza sentire la minima spossatezza (essendo un mostro non aveva bisogno di pietre per usare la magia). Quindi i ragazzi passarono ad un esercizio più impegnativo: trasformare la materia (come aveva Giuseppe fatto il giorno prima con le armi).

 

Giuseppe: Allora… modificare la materia anche momentaneamente è più complesso di sollevare pietre o lanciare incantesimi perché ci vuole più concentrazione, ma è meno rischioso perché se si deve cambiare un oggetto per poco tempo, in caso ci voglia troppa energia, si può interrompere il processo in qualsiasi momento. Per trasformare una cosa in un’altra bisogna dire, come al solito, una parola magica. Ad esempio se voglio modificare momentaneamente la materia devo pronunciare la parola Moi, mentre se la voglio cambiare per qualche attimo o addirittura definitivamente posso aggiungerci il nome dell’oggetto e pensare a ciò in cui lo voglio mutare, cosa che faremmo meglio a provare quando avremo maggiore affinità con queste magie. La prima opzione è utile soprattutto se non conosciamo il nome di ciò che vogliamo modulare, tipo… l’acqua della fontana. Uhm…, com’era acqua? Ah, Adurna moi!

 

La superficie del liquido si trasformò in una lastra di vetro per poi tornare normale. Cole, ormai consapevole che tutto ciò che sapeva sulla magia era ancora poco, chiese.

 

Cole: Scusa un attimo, come mai non possiamo usare queste magie usando la nostra lingua?

 

 Giuseppe: Beh, non lo so. Forse è che le cose che ci circondano non rispondono al nome che gli diamo noi. Ad esempio se avessi usato il Blizzaga in un altro mondo, cosa che ho provato, non sarebbe successo niente, infatti ho sempre fatto un’enorme fatica ad usare le magie in Italia. A questo ci servono i Quarzi ed i Cristalli, per facilitare il passaggio e stabilizzare il controllo. Forse la risposta stà nel libro che ho letto. Lì dicevano chela lingua che stiamo usando non indica “UN” nome per chiamare, che ne so, il fuoco, ma è “IL” nome del fuoco e se riusciamo a mantenere la concentrazione possiamo decidere cosa dovrà fare per noi: colpire un nemico, spostare un carico pesante, distruggere un ostacolo, insomma di tutto.

 

Cole: Ora va meglio, grazie dell’illuminazione.

 

Gli allenamenti continuarono ancora fino alle 20.00, con un incredibile miglioramento dei ragazzi: Shai incrementò la resistenza gettandosi addosso ad un muro ricoperto di gommapiuma, Sarah si esercitò a lungo facendo del Tai-Chi per rafforzare la sua energia, Seifer aiutò Abi a potenziare la forza combattendo con lei, Irvine e Rinoa si esercitarono in un po’ di tutto, John stette nell’acqua della fontana (naturalmente Giuseppe non aveva trasformato la porzione di liquido in cui si allenava) alternando l’apnea allo stare seduti, Aurelia e Leon stettero tutto il tempo a giocare a testa e croce finché non raggiunsero il limite di 50 lanci indovinati di seguito (so che può sembrare una cretinata ma non sapevo in che altro modo si potesse aumentare la fortuna), Aisha evitò le liane di un Grat addestrato per questi tipi di allenamenti, Conrad ed Aurelia L fecero 20 giri del Garden ed infine il ragazzo si unì a John, Cole dopo aver finito di esercitarsi nell’uso delle nuove magie iniziò a cozzare contro il muro con Shai, Giorgia combatté contro Seifer assieme ad Abi, rivelando ancora una volta la grande abilità combattiva del Gunblader, Roy andò anche lui a fare le immersioni nella fontana seguito a ruota da Drake, che finalmente era riuscito a potenziare le magie  ed infine Giuseppe andò  a fare testa e croce con Aurelia e Leon. Alla fine gli allenamenti di squadra furono svolti solo da pochi gruppi. Quando ebbero finito Sarah si diresse a Balamb, dove avrebbe chiesto a Cesare di modificare l’asta, mentre il resto della truppa andò a riposare dopo una sostanziosa cena. Fine capitolo

 

NDA: Questo capitolo proprio non mi voleva venire, ma è stato finito lo stesso nonostante la poca ispirazione dei giorni passati. Come sempre non ho molto da dire, perciò vi lascio ai vostri impegni.

 

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Capitolo 16
*** XVI) La Caverna del Fuoco ***


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XVI)                                      La Caverna del Fuoco

 

Il giorno seguente si ripeté, come al solito, l’allenamento di gruppo e gli studenti si esercitarono come al solito, tranne che per dei particolari: l’abilità di Sarah nel far ruotare la sua asta, ci era riuscita per la prima volta per 4 minuti e mezzo, le combo di Roy usando il pugnale trovato contro il drago, ottime per combattimenti veloci o contro nemici di statura medio-piccola, ed infine Giuseppe portava la spada assieme all’inseparabile fucile e non il Gunblade. Quando il preside ebbe finito il suo discorso e fatto gli auguri di buon esame Giuseppe chiamò Aurelia e le disse.

 

Giuseppe: Se vogliamo andare a prendere Ifrid questo è il momento giusto.

 

Aurelia: Vorresti andare ora?

 

Giuseppe: Ti preoccupa la colazione? Ci ho già pensato ieri, quando mi sono fermato a parlare con una delle cuoche. Che preferisci, cannolo o cornetto?

 

Aurelia: Veramente io sono a dieta.

 

Giuseppe: A dieta? E che vuoi dimagrire, le ossa? Mi sembra strano che non ti sia ancora spezzata in due dopo l’attacco di un mostro.

 

Aurelia: Sono molto più forte di quanto sembro, e non sono affari tuoi.

 

Giuseppe: Può darsi, ma se continui c0sì ti indebolirai. Dammi retta, mangia. Non vorrai mica diventare come una di quelle modelle tutte ossa? Sono orribili! Solo a guardarle mi fanno impressione, sembrano delle radiografie semoventi!

 

Il confronto convinse la ragazza, che accettò il cornetto. Dopo due minuti uscirono dal giardino e si trovarono dinanzi a Quistis.

 

Giuseppe: Salve prof, noi andiamo alla Caverna del Fuoco.

 

Quistis: Ma… e la lezione?

 

Aurelia: Ci saremo, non si preoccupi.

 

Giuseppe: Se va storto qualcosa è colpa mia, l’idea è stata mia. Au revoir!

 

La prof li guardò allontanarsi confusa.

 

Aurelia: Che hai detto?

 

Giuseppe: Arrivederci, la lingua è di una delle nazioni dell’”altro mondo”.

 

Aurelia: Ah, ecco.

 

I due giunsero in poco tempo alla Caverna e poco prima di arrivare all’ingresso della sede della prova la ragazza chiese.

 

Aurelia: Come mai hai la spada al posto del Gunblade?

 

Giuseppe: Voglio andarci piano prima dell’esame.

 

All’ingresso trovarono i due prof che sostavano durante gli esami davanti alla grotta che dissero.

 

Prof1: Obbiettivo, ottenere il GF di base per poter partecipare all’esame pratico SeeD. Siete pronti?

 

Aurelia&Giuseppe: Pronti. Studenti Aurelia Tilmitt e Giuseppe Loire.

 

Prof2: Scegliete il tempo disponibile per la prova.

 

Aurelia: 20 min…

 

Giuseppe: 10 minuti grazie.

 

Aurelia: sei sicuro?Non volevi andarci piano?

 

Giuseppe: Intendevo per la gravità dei danni, ma sarà come sempre.

 

I due entrarono e giunsero in due minuti alla fine della Caverna del Fuoco combattendo contro un paio di Buel e Red Bat, ma poco prima di arrivare nell’area abitata dal GF si trovarono di fronte a quattro Piros.

 

Aurelia: Diavolo, ci vorrà troppo per eliminarli!

 

Una goccia d’acqua cadde in fronte a Giuseppe che le rispose.

 

Giuseppe: Oh, non credo. Stai a vedere.

 

Dalle spalle dei combattenti sbucò Odino in groppa al suo bianco destriero che con un fendente eliminò tutti i mostri.

 

Giuseppe: Grazie Ody!

 

Odino: Di niente, padrone.

 

Giuseppe: A ridaje. Te l’ho detto mille volte, non chiamarmi così!

 

Il GF svanì ed Aurelia chiese.

 

Aurelia: Hai il controllo su Odino? E ti chiama anche padrone!

 

Giuseppe: Si, oltre Dranix ed i due GF che ho preso in classe ho anche lui, Tomberry e Kiactus.

 

Aurelia: Ma non era morto?

 

Giuseppe: Sarà stata la Compressione a riportarlo da noi.

 

Percorsi i pochi metri che mancavano i due si trovarono faccia a faccia con Ifrid.

 

Ifrid: Stolti umani, osate scontrarmi?

 

Giuseppe: Qualcosa in contrario? Iniziamo!

 

Il ragazzo assunse una strana posizione da combattimento, piegò la gamba destra, allungò la sinistra ed alzò le braccia, facendo toccare la punta della lama col collo (per chi ha giocato a Tekken 3 la troverà molto simile alla mossa di Xiaoyu, solo che al posto della cinesina dovete metterci il ragazzo con la spada). Ifrid pensò di poter eliminare il suo avversario facendo in modo che si decapitasse con la sua stessa arma, ma appena ci provò lo spadaccino ruotò l’arma verso il GF e saltò, procurando al nemico un profondo taglio alla mano sinistra e per finire gli tranciò il corno sinistro, che ricrebbe all’istante.

 

Ifrid: Siete più forti di quanto sembrate, vi ho sottovalutati.

 

Aurelia: E non hai ancora visto niente.

 

La ragazza lanciò lo shuriken, colpendo in testa il mostro e troncandogli l’altro corno che venne sostituito da uno nuovo.

 

Ifrid: Ora basta, mi sono stufato!

 

Il GF lanciò un Firaga a Giuseppe, che lo assorbì.

 

Giuseppe: Non hai fatto i conti con le junction.

 

Il Gunblader castò un Aura ad Aurelia, che usò la sua Tecnica Speciale Zantsuken (una variante più potente dello Zan di Fujin, eseguita trattenendo in mano lo shuriken e colpire il nemico con 8 fendenti) seguito dal Colpo Finale Stella del Vespro (un raggio energetico alla massima potenza), mentre il compagno finì il combattimento con un colpo di fucile.

 

Ifrid: Ancora una volta sconfitto da degli umani. La vostra razza si sta evolvendo. Il mio potere sarà con voi!

 

I ragazzi uscirono dalla caverna senza incontrare altri mostri. Visto il poco tempo rimasto decisero di tagliare per la foresta, ma poco prima di riuscire ad uscire dalla folta macchia d’alberi si trovarono di fronte un grosso Archeosaurus, che li colpì con la coda e li mandò a terra. Dopo essersi rialzati Giuseppe lanciò un Triple ad Aurelia, che usò un doppio Aura. Il ragazzo usò il Renzokuken terminante con il Cerchio Fatato, mentre la giovane uccise il mostro con lo Zantsuken.

 

Aurelia: Strano, di solito gli Archeosaurus non si allontanano dal centro delle foreste.

 

Giuseppe: Che può essere successo?

 

Aurelia: Mah, chi lo sa. Muoviamoci a tornare al Garden.

 

I due ricominciarono a correre verso il Garden. Ad un certo punto Giuseppe chiese.

 

Giuseppe: Ti servono le corna di Ifrid?

 

La ragazza guardò con aria interrogativa il compagno e si accorse che portava legate alla cintura le  suddette corna.

 

Aurelia: No, che ne vuoi fare?

 

Giuseppe: Volevo modificare l’arco.

 

Aurelia: Tu non sei normale, prima mi trascini a combattere il GF per l’esame alle sette e qualcosa del mattino e poi ti porti dietro le corna del nemico per fare un arco!

 

Giuseppe: Se Leon avesse ragione su una possibile relazione tra noi ti saresti trovato il tipo più strano del mondo, ne sono sicuro.

 

Aurelia: Per fortuna non stiamo assieme, o la mia vita diventerebbe troppo movimentata. Sono tre giorni che sei arrivato a scuola e non stai facendo altro che combinare casini.

 

Giuseppe: Hey, guarda che non è tutta colpa mia se il mio arrivo ha causato il putiferio, e poi non posso cambiare il mio carattere. Ammettilo però, in questi giorni ti sei divertita con tutto ‘sto casino.

 

Aurelia: Inutile parlare con te, non ti capirebbe neanche mio zio psicologo.

 

Giuseppe: Quelli? Zio Laguna ha tentato di sapere qualcosa in più su di me quando sono stato ad Esthar affidandomi ad alcuni di loro e sono riuscito a mandare fuori dai gangheri 17 pazzi strizza-cervelli!

 

Aurelia: Lo dico e lo ripeto, non sei normale, anzi, sei pazzo!

 

Giuseppe: E chi lo è mai stato a questo mondo.

 

Mentre i due discutevano non si erano accorti di essere già entrati dal portone del Garden e ci mancò poco che non andassero a finire in una fontana. Arrivati al 2° piano corsero in classe, ma non avevano fatto i conti con gli addetti alle pulizie, che avevano passato prima delle lezioni la cera sui pavimenti. Il risultato fu che Aurelia al momento di sedersi scivolò e sbatté il fianco contro lo spigolo del banco affianco, ma a Giuseppe andò anche peggio! Infatti proprio mentre era in procinto di sedersi al posto di fermarsi continuò la corsa scivolando sulle suole delle scarpe, finendo faccia al muro. Visto che la sfiga non viene mai da sola e non contenta il poverino cadde all’indietro, sbattendo la testa sul banco, procurandosi una ferita. Mentre la classe rideva Rinoa e Selphie andarono ad accertarsi delle buone condizioni dei due (non è giusto! Perché ci devi far fare la figura degli idioti sfigati! NDGiuseppe&Aurelia. Non posso mantenere lo spirito allegro in una storia seria senza far fare figuracce ad alcuni personaggi ed ora toccava a voi NDA. Tanto sono sicuro che ce ne metterai di impegno per portarci sempre a farle NDGiuseppe. Vedi che IO sono l’autore, non tu, perciò faccio quello che mi pare. Se non la finisci ti faccio morire, anzi, ti faccio diventare così debole che un Lesmathor ti ammazza con un colpo NDA. Ok, ok, va bene, sei tu il capo NDGiuseppe.).

 

Rinoa: Vi siete fatti male?

 

Aurelia: Noo, ci siamo fatti bene.

 

Selphie: Ma qui c’è sangue!

 

Giuseppe: Roba mia, devo essermi tagliato. Sono certo che ci rimane la cicatrice. Waìse heill!

 

Rinoa: Infatti il segno è rimasto.

 

La prof entrò e vide gli ultimi arrivati massaggiarsi le parti doloranti.

 

Quistis: Allora dicevate sul serio. Ifrid vi ha fatto un po’ male eh?

 

Aurelia: Ma quale Ifrid, quelli delle pulizie stavano per commettere un duplice omicidio!

 

Quistis: Non essere così esagerata. Iniziamo la lezione. Quelli che devono cimentarsi nell’esame di oggi stiano attenti perchè credo che sarà loro utile questa lezione.

 

Al contrario di quanto aveva detto la prof gli esaminandi furono i primi a distrarsi, fregandosene altamente dei continui richiami di Quistis. Solo John seguì la lezione assieme ai membri del fan club della tanto amata prof. Dopo la lezione gli studenti si recarono in mensa, dove si sarebbero nuovamente cimentati nell’ardua impresa di prendere qualcosa di commestibile.            Fine capitolo.

 

NDA: Per scrivere questo capitolo c’è voluta un’eternità, ma sono riuscito a portarlo a termine. Chiedo scusa a tutti gli autori a cui ho rotto le scatole coi commenti sullo sbaglio di serie, ma soltanto da poco ho appreso chi sono i personaggi dei vari FF, le loro personalità e a quale capitolo appartengono e per questo mi posso confondere facilmente. Se volete in un qualche modo vendicarmi fate come volete: scrivetemi una mail per dirmi di non rompervi più le scatole, segnalate errori ed incongruenze nelle mie storie e qualsiasi altra forma di violenza psicologica conoscete. Spero riusciate a perdonarmi, ciao!

 

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Capitolo 17
*** XVII) L’esame pratico. ***


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XVII)                                              L’esame pratico.

 

Quel giorno non ci furono molti problemi ad accaparrarsi qualcosa da mangiare, visto che il preside aveva assunto molte persone addette al servizio mensa prevedendo la possibile impennata delle iscrizioni che era già in atto.

 

Shai: Saruccia, oggi sei andata benissimo all’allenamento!

 

Sarah: In effetti sono migliorata, anche se non so perché.

 

Giuseppe: Come te la sentivi l’asta?

 

Sarah: Molto più pesante, ma la maneggiavo molto meglio. Che vuol dire?

 

Giorgia: Vuol dire che ti trovi meglio con armi pesanti.

 

Leon: Voi due dove siete scappati stamattina?

 

Aurelia: Siamo andati da Ifrid, che ti pensi.

 

Leon: Potrei aspettarmi di tutto, ma non mi arrendo.

 

Abi: Come ti è sembrato combattere col GF di Fuoco?    

 

Aurelia: Me lo aspettavo più duro da battere. Il ritorno è stato un più movimentato del combattimento.

 

Roy: Che è successo?

 

Giuseppe: abbiamo incontrato un Sauro ai bordi della foresta.

 

Giorgia: Piuttosto insolito, è raro che si spingano così allo scoperto, dove sono vulnerabili.

 

Aurelia: Stessa mia perplessità, ma mica è finita qui: prima c’è stato anche un discorsetto tra noi prima di andare quasi a finire  in una fontana.

 

Leon: Che genere di discorsetto?!?

 

Giuseppe: Di quanto la tua amata mi creda pazzo perché mi sono portato dietro le corna che erano cadute ad Ifrid.

 

Aurelia: Non sono la sua amata! E poi sei davvero un pazzo se hai scombussolato i cervelli a 17 tra i migliori psicologi di Esthar in un mese!

 

Aisha: a sentirvi parlare sembrate una vera coppia in preda alla gelosia.

 

Leon: Perché devi aumentare i miei sospetti?

 

Aurelia: Per favore chiudiamo parentesi o potrei fare qualcosa di cui potrei pentirmi.

 

Squall (che era seduto coi suoi al tavolo di fianco): Ovvero?

 

Aurelia L: Credo spaccare ossa, rompere tavoli e cose simili.

 

Seifer: Non ci credo, la dolce Aurelia che combina questi casini.

 

Selphie: Una volta lo ha fatto. A Trabia da piccola un bambino la prendeva in giro perché giocava con un piccolo Mesmerize col corno rotto ed un giorno a deciso di rompergli la testa.

 

Seifer: Ritiro quello che ho detto, altro che dolce, era una peste.

 

Aurelia: E non sono cambiata molto, caro Seify.

 

Giuseppe: Io vado in camera a prepararmi, non voglio assistere ad una sfuriata del genere.

 

John: Anch’io.

 

Conrad: Meglio che andiamo tutti, almeno non ci faremo male.

 

In pochi secondi il tavolo fu sgombrato, lasciano solo Aurelia, Giorgia e Squall e gruppo.

 

Giorgia: Ma non era il Mesmerize ad essersi rotto ed ad aver quasi ammazzato il bambino?

 

Selphie: Volevo solo spaventarli un po’.

 

Seifer: ‘Tacci tua Selphie, e io che ci ho anche creduto.

 

Dopo un po’ il gruppo di esaminandi si trovò in giardino, dove li aspettavano Drake ed Angelo. Incredibilmente Seifer indossava la divisa, ma nonostante tutto aveva indossato sopra questa il suo solito cappotto grigio. Stessa cosa per Giuseppe, che indossava il suo cappotto in pelle nera sopra la divisa e portava con sé l’arco modificato, il Gunblade, il fucile, il solito pugnale e lo shuriken. Aurelia infine portava al braccio destro una fascia con sopra ricamata una stella ad otto punte in un cerchio. Quistis disse ai ragazzi come sarebbero state formate le squadre.

 

Quistis: Allora… Seifer sarà il caposquadra del gruppo A e con lui ci saranno Aurelia e Leon.   

 

Leon: Finalmente vedrai le mie vere capacità, ti innamorerai subito di me.

 

Aurelia: Aspetta e spera.

 

Selphie: Se succede qualcosa a mia sorella sei fritto.

 

Seifer: Che cavolo vuoi che le succeda?

 

Quistis: Squadra B con a capo Rinoa seguita da Giorgia e Cole.

 

Giorgia: Una squadra di streghe.

 

Cole: Io sarei uno stregone.

 

Quistis: Squadra C, il capo sarà Roy e con lui ci saranno Aurelia L e Conrad.

 

Roy: Ottimo accoppiamento.

 

Quistis: Squadra D, coordinata da Irvine ed aiutato da John ed Aisha.

 

John: Come volete.

 

Quistis: Squadra E composta da Sarah, Shai ed Abi e coordinata da quest’ultima.

 

Shai: Lo sapevo che saremmo finite insieme!

 

Quistis: Infine Giuseppe parteciperà da solo come stabilito ieri. Drake si unirà a noi come supporto per le varie squadre qualora fossero in difficoltà. Assieme a voi parteciperanno alla missione i SeeD Squall, Zell e Selphie, che si occuperanno della zona popolata dai nemici più pericolosi. Ora salite sulla Lagunarock. Buona fortuna.

 

La navicella partì e Shu descrisse ai ragazzi la situazione.

 

Shu: Buongiorno. La vostra missione sarà quella di assistere una cittadina da poco fondata a Centra. I cittadini fino ad ora sono riusciti a difendersi dai mostri della zona, ma ultimamente sono giunti lì dei mostri provenienti da altre zone e sono la maggior parte più potenti di quelli del continente. Ora vi illustro la situazione.

 

Dal tetto della stanza passeggeri venne calato un telone con sopra proiettata la pianta pentagonale della città, divisa in sei pentagoni, cinque agli angoli ed uno al centro.

 

Shu: La squadra dei SeeD si occuperà della zona a nord, dove ci si sono concentrati i mostri più forti. La parte centrale è assegnata alla squadra A, quella destra alla squadra B, la sinistra alla C, quella in basso a destra alla E ed infine l’ultima rimasta alla D. il vostro compito come avrete capito è mettere fuori gioco i mostri. Il candidato che parteciperà da solo potrà andare in qualsiasi zona voglia, compresa quella dei tre SeeD, ed aiutare le squadre in difficoltà come farà anche Drake. Preparatevi, presto arriveremo. Se avete delle domande rivolgetele ora a Quistis, poi non ci sarà tempo.

 

La Lagunarock arrivò in poco tempo a destinazione e gli studenti si trovarono ad osservare una città del tutto barricata, mentre nelle strade si riversavano i mostri più disparati, dagli insulsi Lesmathor ai grandi RubRumDragon. Le squadre si diressero ognuna verso la sua zona, iniziando i combattimenti. Aurelia notò mentre si dirigeva coi suoi compagni verso il suo punto di battaglia un Wendigo che stava per attaccare Roy e compagni, già occupati ad affrontare 2 Anacondar. Fece per lanciare lo shuriken quando una freccia anticipandola  trapassò il cuore del mostro. La ragazza alzò lo sguardo e vide Giuseppe in cima al tetto di una casa che scoccava frecce a velocità incredibile in ogni direzione, mietendo vittime ad ogni lancio. Le corna di Ifrid permettevano all’arco di essere teso fino all’impossibile senza spezzarsi, rendendo così l’arciere capace di scoccare frecce anche a centinaia di metri di distanza mantenendo un altissimo potenziale d’attacco. Aurelia notò un Thrusthevis che stava per attaccare il ragazzo, ma questi si girò e bloccò il mostro con una delle sue magie, permettendo alla ragazza di colpirlo senza problemi. Dopo ciò anche il gruppo di Seifer raggiunse il posto a loro assegnato. In un paio di ore i gruppi degli esaminandi sconfissero tutti i mostri delle loro zone e si ritrovarono nel settore centrale della città, una piazza enorme al cui centro era disegnata tramite mosaico una stella di Davide. Solo Giuseppe andava ancora girando per le varie zone in cerca di mostri, ma trovatele vuote da pericoli si avviò da Squall e compagni e visto che anche li la situazione era sotto controllo si diresse in piazza. Intanto il cielo sempre soleggiato si mutò in una grandinata, seguita dal cadere al centro della stella un fulmine. La terra si squarciò e dal solco ne uscì un essere celestiale, dai biondi capelli e dalla pelle chiara, ma vestito totalmente di nero e con delle ali piumate dello stesso colore. La creatura aprì lentamente gli occhi color topazio dal taglio verticale contornati da delle occhiaie violacee e vide i ragazzi che lo osservavano increduli di fronte a tanta maestosità ed al senso di timore che incuteva. Nel vedere quelle espressioni spaventate l’angelo sorrise sadicamente ed emise una risata demoniaca che fece gelare il sangue ai presenti.                                                             Fine capitolo

 

NDA: Come al solito ci ho messo molto, anzi, troppo ad aggiornare. Ringrazio il Solito Ignoto per avermi ricordato il mio dovere. Per chi ha letto “Continuare a vivere”: non vi preoccupate per l’arrivo dell’angelo, non farà una strage come nell’altra storia, in effetti non è nemmeno lo stesso. Credo che aggiornerò più velocemente in questi giorni, ma per il momento vi lascio alle vostre faccende.

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Capitolo 18
*** XVIII) Fallen ***


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XVIII)                                                                                                             Fallen

 

?: Guarda un po’, un gruppo di umani è venuto ad accogliere la morte.

 

John: Che vorresti dire?

 

?: Io sono uno dei quattro Angeli o, come ci chiamate voi, Cavalieri dell’Apocalisse, Fallen. Un mio compagno è stato mandato qui tempo fa ma non è più tornato, perciò sono venuto per completare la sua opera.

 

Giuseppe arrivò saltando da un tetto all’altro e, visto l’essere che si era innalzato dal terreno, rimase fermo sulla casa più vicina senza però farsi scoprire.

 

Aurelia: Se non sbaglio sei un GF leggendario, il reggente del nono elemento, il Profano.

 

Fallen: A quanto pare c’è qualcuno che studia molto.

 

Aurelia L: Sei stato tu a far venire qui i mostri?

 

Fallen: Geniale, non trovi?

 

Conrad: Ecco spiegato l’Archeosaurus ai limiti della foresta.

 

Leon: Non ti permetterò di attuare il tuo piano!

 

Il ragazzo corse verso il demone, ma venne sbattuto a terra da una folata provocata dal battito d’ali di quest’ultimo.

 

Fallen: Tutto qui? Non sapete fare di meglio?

 

Abi prese una Gemma Aura ed usò il Miserere.

 

Abi: Potenti spiriti arcani, datemi la forza di sconfiggere questo essere dai poteri Profani!

 

Il colpo andò a segno, ma il nemico sembrò non averlo proprio sentito.

 

Fallen: Stolti, luridi umani. Preparatevi alla vostra morte, creature inferiori.

 

L’angelo creò dal palmo una sfera nera, ma al momento di lanciarla fu fermato da Giuseppe, che colpì la mano del decaduto, facendogli perdere la concentrazione.

 

Giuseppe: Perché non te la vedi con me?

 

Fallen: TU vuoi scontrarti con ME? Folle.

 

Giuseppe: Certo, che ti credi, che stia fermo ad aspettare la fine senza combattere?

 

Fallen: In effetti… un’altra opzione ci sarebbe. Potresti pregare.

 

Giuseppe: Non è nel mio stile pregare senza agire. Ti va di fare un patto?

 

Fallen: Che genere di patto?

 

Giuseppe: Se ti batto tu mi seguirai come tutti i GF fanno una volta sconfitti, mentre se perdo avrai i miei poteri.

 

Fallen: Bella proposta. Vedo in te un’enorme quantità di energia che mi sarebbe proprio utile. Accetto.

 

Seifer: Aspetta, ci sono anch’io!

 

Roy: Conta pure sul mio aiuto!

 

Drake: “Arriviamo subito!”

 

Fallen: Mi dispiace, ma è una questione tra noi due ora.

 

Il GF alzò un braccio e creò una barriera che respinse i tre.

 

Seifer: Ma che cavolo…!

 

Roy: Non possiamo aiutarlo!

 

Fallen: Ma và? Iniziamo!

 

Giuseppe impugnò il Gunblade, mentre Fallen sollevò le mani a formare una X, facendo risplendere i lunghi artigli neri ed affilati. Il demone lanciò una sfera d’energia verso il ragazzo, che la evitò abilmente. Il colpo però raggiunse il terreno ed alzò un polverone, e facendo saltare in aria parte del mosaico colpì con una pietra la gamba sinistra del Gunblader senza dargli possibilità di reagire. Il GF approfittò del momento propizio per attaccare, ma il guerriero si accorse del nemico e gridò.

 

Giuseppe: Letta!

 

L’angelo nero si trovò paralizzato come il Thrusthevis ucciso da Aurelia e disse.

 

Fallen: Cosa, che mi hai fatto!

 

Giuseppe: Ti ho bloccato.

 

Giuseppe approfittò dell’occasione per assorbire Evil, la magia di elemento Profano, quindi lanciò un Sancta al GF, perdendo però il controllo di questo.

 

Fallen: Questo gioco è durato fin troppo, preparati a morire!

 

Fallen lanciò una sfera nera che subito  si divise in altre sette più piccole, che circondarono il Gunblader. In quel momento giunsero sul luogo anche Squall e squadra, ricoperti di terra e sangue di mostri, ed appena videro l’angelo dinanzi a loro capirono immediatamente che la situazione era grave.

 

Squall: Seifer, che diavolo succede?

 

Seifer: Era ora che arrivaste. È arrivato da non so dove quel GF di tipo Profano che ha minacciato di ucciderci tutti e Giuseppe ha avuto la grandiosa idea di sfidarlo.

 

Zell: E voi state qui senza fare niente?!? Fate largo! Contro quel coso avrà bisogno di Alexander!

 

Seifer: Fermati Gallinaccio!

 

Zell non ascoltò Seifer ed andò a sbattere nella barriera cadendo all’indietro. Il guerriero si alzò con un colpo di reni e diede un pugno a quell’indistruttibile muro invisibile.

 

Zell: Ma che cavolo è successo?

 

Seifer: Secondo te io mi sarei tenuto al di fuori di questo combattimento volontariamente? Quel mostro ha messo una barriera e non possiamo andare ad aiutarlo.

 

Fallen: Ma che scena commovente. Siete patetici! Il vostro amico non sopravviverà a questo colpo, guardate!

 

Il GF fece scontrare le sfere contro il ragazzo causando una gigantesca nuvola di polvere. Fallen iniziò a ridere, ma presto cambiò espressione in incredulità, perché Giuseppe uscì con passo calmo dal polverone. Era ancora vivo, pieno di ferite ma vivo.

 

Fallen: Non, non può essere vero! Quel colpo ti avrebbe dovuto fare a pezzi!

 

Giuseppe: Ne ho di risorse. Assorbendo la tua magia sono riuscito a guadagnare una resistenza abbastanza decente al Profano, anche se una sola di quelle sfere conteneva quel potere. Devo ringraziare Dranix ed i suoi poteri se sono ancora vivo.

 

Fallen: D-Dranix? Non è possibile.

 

Giuseppe: Invece è così. Non dovresti prendere sottogamba gli avversari.

 

Fallen. Ora capisco dove hai preso quei poteri! Non sarai così fortunato in futuro, preparati!

 

L’angelo lanciò un Antima su Giuseppe e successivamente lo colpì con i suoi lunghi artigli. Per resistere a tutti gli attacchi di Fallen evidentemente il Gunblader aveva usato non poche energie, perciò gli fu difficile limitare i danni subiti ora dal nemico. Il demone si librò in alto, sicuro della sua vittoria, e disse.

 

Fallen: Hai perso ragazzo. Non si possono battere gli Angeli dell’Apocalisse! I tuoi poteri verranno a me!

 

Il GF scese in picchiata sul ragazzo, che attendeva ad occhi chiusi l’attacco dell’avversario. Quando Fallen fu a meno di due metri di distanza aprì gli occhi e fulminando con le iridi castane il nemico gridò.

 

Giuseppe: BRISINGR!

 

Il Gunblade prese fuoco ed il guerriero fece una giravolta verso destra e colpì l’angelo al fianco sinistro, mandandolo a terra.

 

Fallen: Diavolo, non me lo aspettavo. Dannati bluff!

 

Giuseppe: Ti arrendi?

 

Fallen: Puoi scordartelo.

 

Giuseppe: L’hai voluto tu.

 

Il ragazzo prese il fucile ed eseguì lo Shot coi Colpi Vibranti, terminando così il combattimento.

 

Fallen: Alla fine sei riuscito a battermi. Onorerò il mio patto, d’ora in poi sarò dalla tua parte.

 

Il GF sparì ed assieme a lui la barriera, lasciando sul posto una Triostella, due Biocristalli ed un Anello di Gaia. Gli altri poterono finalmente riabbracciare il compagno, che ormai sembrava spacciato.

 

 

Squall: Tutto ok?

 

Giuseppe: Un po’ ammaccato e qualche ferita ma sono ancora intero. A qualcuno servono questi cosi? Io non ne ho bisogno.

 

Seifer: Io mi prenderei la Triostella.

 

Giuseppe: Prendila pure.

 

Aurelia: E così ora hai con te due GF leggendari. Finora uno solo al mondo è riuscito ad avere il controllo di quei due, complimenti.

 

Giuseppe: Chi è stato il primo?

 

Aurelia: un guerriero di Centra, circa 580 anni fa. Il suo nome era Jason Blackwing.

 

Giuseppe: Ne è passato di tempo.

 

Zell: Comunque sia è stato un duello favoloso! Era dall’anno scorso che non vedevo cose simili!

 

Shai: Shady, sei unico!

 

La ragazza saltò di nuovo addosso al guerriero, che però stavolta la prese in braccio, evitando lo strangolamento.

 

Giuseppe: Shai, mi potresti fare un piacere? Quando sei contenta evita di strangolarmi, vorrei continuare a vivere almeno qualche anno.

 

Squall: Comunque sia l’esame è terminato. Noi andiamo al palazzo comunale ad avvertire dello scampato pericolo, voi raggiungete la Lagunarock.

 

L’ordine venne eseguito ed i ragazzi fecero ritorno alla navicella, dove Shu e Quistis vennero a conoscenza dell’accaduto. Dopo che il Comandante ed i suoi due compagni furono tornati si potè tornare a Balamb.    Fine capitolo.

 

NDA: Visto che stavolta nessuno moriva? È vero, c’e mancato poco che Giuseppe lasciasse le penne ma non è stato così. La magia usata in questo capitolo (Letta) è sempre presa da Eragon e significa letteralmente Ferma, come avrete già capito. Detto questo vi lascio ed arrivederci!

 

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Capitolo 19
*** XIX) Ritorno al Garden ***


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XIX)                                                                                                             Ritorno al Garden

 

La Lagunarock approdò al Garden, dove i ragazzi trovarono gli studenti già golosi di novità. La maggior parte degli esaminandi rimase a prendere la propria parte di lodi, mentre il terzetto di cugini si diresse alla hall per discutere sull’ultimo avvenimento della giornata.

 

Squall: Ora mi devi spiegare che ti è passato per la testa. Hai rischiato grosso combattendo contro quel GF da solo.

 

Seifer: Se il bastardo non avesse alzato la barriera non sarebbe stato da solo.

 

Giuseppe: In effetti ho agito d’istinto, anche durante il viaggio se mi capitava tra le mani qualcosa di definito impossibile da fare o di avere un nemico invincibile cercavo in tutti i modi di farcela finché non ce la facevo. Oltretutto non avevo molte alternative: o rischiavo il tutto per tutto e combattevo o aspettavo e morivo.

 

Squall: Mai presa in considerazione l’idea di scappare? Io, Zell e Selphie scappammo quando affrontammo X-ATMO92.

 

Giuseppe: Però se non sbaglio quelle macchine Galbadiane si rigenerano, e non mi sembra abbiano il potere di distruggerti ovunque tu sia. E poi che avrei dovuto fare, lasciare lì gli altri?

 

Squall: La prossima volta che vuoi fare l’eroe non fare tutto di testa tua e cerca di avere qualche compagno con te.

 

Giuseppe: Va bene, cercherò di fare come dici.

 

Seifer: Cercherai?

 

Giuseppe: Credo che l’abbiate capito che sono uno che si butta nella mischia. Quando vedo qualcuno di potentissimo non riesco a fare a meno di affrontarlo, è come se andassi in Berserk!

 

Il resto del gruppo arrivò dopo che ebbe finito di raccontare le novità al popolo del Garden (che parolone, popolo del Garden… però se ci faccio caso là dentro ci saranno un centinaio di persone almeno).

 

Zell: Hey Squall, non dovremmo andare dal preside per il rapporto?

 

Shu. Non ti facevo così responsabile Zell.

 

Quistis: La gente cambia… in questo caso in meglio.

 

Selphie: E Giuseppe viene con noi.

 

Giuseppe: Perché? Non mi piace come l’hai detto.

 

Roy: Devi raccontare al preside ed alla sua dolce metà che hai combinato durante l’esame.

 

Giuseppe: Ma non avevano i satelliti Esthariani per quello?

 

Aurelia L: Non è la stessa cosa. Se non vieni con le buone ti porteremo con le cattive.

 

Giuseppe: Altre opzioni?

 

Leon: Non dovevi sconfiggere Fallen, ti va bene?

 

Giuseppe: NO!

 

Giuseppe iniziò a correre verso il dormitorio, fregandosene altamente di Seifer che sbraitava per fargli rispettare il limite di velocità.

 

Conrad: Ormai è tardi, forza gente!

 

Conrad, seguito a ruota da Roy, Leon e Cole, iniziò ad inseguire il ragazzo, che fu bloccato dallo stregone grazie agli incantesimi procurati da Giuseppe che, sfortunatamente per il viaggiatore solitario, erano immuni alle Junctions. Quando fu letteralmente pietrificato dalla magia i quattro lo legarono mani e piedi per poi portarlo alla hall facendo passare la corda per la ancia di Roy, facendo sembrare così i cinque un gruppo di cannibali col loro prossimo spuntino. Arrivati all’ascensore l’imprigionato venne spogliato delle armi, che vennero portate in camera da Irvine. Al qual francamente non interessava risentire l’accaduto, che faceva ancora venire i brividi al playboy di Galbadia. I ragazzi slegarono il ragazzo solo quando ebbero inserito la destinazione dell’ascensore, che iniziò subito a discutere.

 

Giuseppe: E che diamine! Potreste evitare di mettermi al centro dell’attenzione di tutto il Garden?

 

Abi: Mi dispiace per te ma te la sei cercata: già il fatto che tu abbia viaggiato da quando eri piccolo per il mondo intero ha fatto il giro del Garden prima che tu arrivassi in classe…

 

Giuseppe: Fammi indovinare: il programma nei monitor della classe.

 

Abi: …poi la parentela che hai con i due migliori Gunblader del Garden, messa in evidenza grazie a tuo zio, non ha fatto altro che metterti sotto i riflettori ancora di più, quindi aggiungiamo il drago ammazzato da te e Roy due giorni fa, la sfida che ti ha visto vittorioso sull’imbattuto Leon non ha fatto che attirare su di te ancora di più l’attenzione…

 

Leon: Non me lo ricordare.

 

Abi: Ed infine il duello che ti ha visto vincitore con Fallen è stato l’apice, la ciliegina sulla torta! I fatti parlano chiaro.

 

Giuseppe: Primo: il viaggio era unicamente a scopo di allenamento e potenziamento capacità fisiche e magiche. Secondo: lo zio come al solito non tiene mai la bocca chiusa. Terzo: il drago se lo è voluto portare dietro Roy, io lo avrei lasciato lì. Sai quanto me ne fregava avere come souvenir un grosso drago morto.

 

Sarah: Il fatto è che era TROPPO grosso, per questo se lo è portato al Garden.

 

Giuseppe: Quarto: è colpa di Leon, ha frainteso una cosa e ci ho rimesso il tempo per andare alla Caverna del Fuoco e quinto: non c’erano alternative, o combattevo o schiattavamo tutti quanti.

 

Giorgia: Comunque sia ora sei uno degli idoli del Garden, un punto di riferimento! Soprattutto per le matricole.

 

Giuseppe (ironico): Che bellezza, ora ci manca solo che tornino Artemisia e compagnia bella e me li ritrovi a scontrarli dopo aver battuto anche gli altri Angeli dell’Apocalisse.

 

Cole: Dai, un po’ di notorietà non ti farà male.

 

Giuseppe: Infatti la troppa fama soffoca! Se continua così tra meno di un mese mi troverò i paparazzi alle calcagna!

 

Rinoa: Che prospettiva rosea hai del futuro.

 

L’ascensore arrivò al terzo piano, dove Cid, Edea e Nida li accolsero.

 

Cid: Bentornato Comandante, salve ragazzi. Non dovreste essere giù ad aspettare i risultati dell’esame?

 

Selphie: Si, ma questa dovete saperla subito.

 

Edea: Che è successo?

 

Giuseppe: Scusate, ma non avevate i satelliti di Esthar per vedere quello che facevamo?

 

Edea: Li abbiamo tenuti spenti. Raccontate.

 

Aurelia: Sapete che ha fatto il nuovo arrivato? Ha sconfitto Fallen, uno dei quattro Angeli dell’Apocalisse.

 

Nida: Mai sentito nominare, chi è?

 

Edea: Fallen è il leggendario GF dell’elemento Profano, l’opposto del Sacro. Ha dei poteri enormi.

 

Giuseppe: Prima che si venga a sapere del fatto in giro non potremmo dire agli altri che sono stati Squall e squadra a batterlo?

 

Sarah: Troppo tardi, Shai e Zell hanno già spiattellato tutta la vicenda ai ragazzi più pettegoli del Garden.

 

Giuseppe: E ti pareva…

 

Cid: Suvvia, ora racconta.

 

Giuseppe raccontò l’accaduto al preside tentando di mettere i ombra alcune parti, che però venivano prontamente messe in luce dai due chiacchieroni del gruppo, finché le squadre non tornarono al Garden.

 

Cid: Molto interessante. Ora andate a riposare ed aspettare di essere chiamati per sapere come siete andati.

 

Roy: secondo voi chi era il compagno di cui parlava Fallen?

 

Edea: Probabilmente un altro Angelo, magari sconfitto da qualcuno in un’altra zona.

 

I ragazzi si recarono in mensa, dove avrebbero finalmente messo qualcosa sotto i denti prima di sapere i risultati.               Fine capitolo

 

NDA: Come al solito ci sto mettendo un’eternità ad aggiornare. Spero di riuscire a scrivere di più durante le vacanze, ma non aspettatevi un capitolo  a giorno. A presto!

 

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Capitolo 20
*** XX) PROMOSSI! ***


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XX)                                                                                                             PROMOSSI!

 

Arrivati in mensa, la quale era ormai diventata l’abituale luogo di ritrovo per gli studenti del Garden, il gruppo trovò la dottoressa Kadowaki mentre bevevo del the freddo. L’addetta alle cure notò immediatamente le ferite di Giuseppe e lo trasportò seduta stante in infermeria grazie anche all’aiuto di una decina tra collaboratrici e collaboratori, visto che il ragazzo non voleva saperne di andare a curarsi e faceva resistenza poiché diceva che era solo un po’ stanco. Alla fine fu legato di nuovo e portato nell’apposita stanza di cure, dalla quale uscì solo dopo una mezz’ora abbondante così bendato che lo si poteva confondere per una mummia.

 

Irvine: Ma che ha fatto la Kadowaki, ti ha curato o ti ha trasformato in un Vysage?

 

Giuseppe: Nessuna delle due. Le ferite erano già a posto ma le ha volute controllare per forza ed ha tentato di disinfettarle ancora più di quanto non avessimo già fatto alla Lagunarock. La cosa più detestabile però sono queste inutili bende, non riesco proprio a muovermi!

 

Shai: Aspetta un po’ e te le farò diventare meno tristi.

 

Giuseppe: Come meno tristi?

 

Aisha: Le dipinge. Una volta ha tinto di rosa tutte le sue fasciature e quando camminava al posto di una mummia sembrava un’enorme ammasso di zucchero filato vivente con la parrucca.

 

Giuseppe. Certo che ne sono capiate di cose che mi sono perso.

 

Il bendato non riuscì a dare un morso al panino che gli avevano conservato che gli esaminandi furono chiamati al 2° piano. I presenti in sala si diressero immediatamente al luogo dell’appuntamento, l’unico che ebbe problemi fu giusto Giuseppe. Infatti le bende troppo strette gli davano la capacità di muoversi veloce come un millepiedi e nel raggiungere l’ascensore ci mise così tanto tempo che il ragazzino che corre intorno alla hall del Garden lo doppiò ben due volte! Stufatosi di tale lentezza si sparò un Levita e raggiunse stavolta subito la cabina semovente per poi arrivare dove gli altri già aspettavano che Quistis parlasse.

 

Quistis: Vediamo… lasciamo perdere le scartoffie, tutti al terzo piano, forza!

 

I ragazzi furono quasi increduli, ma si diressero lo stesso all’ascensore, dove Giuseppe si accorse finalmente che l’unica arma che non gli avevano tolto era il pugnale, col quale finalmente si tolse le ingombranti fasciature. Il preside diede quindi ai ragazzi i loro attestati con tanto di piano di guerra e disse loro.

 

Cid: è la prima volta che tutte le squadre di partecipanti all’esame superano la prova. Questo significa che la gente sta cambiando e voi anche, siete più responsabili ed ora potrete compiere ciò che nel passato non pensavate di poter fare. Ricordate che ora siete SeeD, presto verrete mandati in missione ed avrete la possibilità di aiutare altri popoli. D’ora in poi avrete a disposizione anche il GF Siren e non preoccupatevi più del vecchio problema coi GF riguardo la memoria, abbiamo trovato il rimedio. Sugli orologi che vi sono stati consegnati dalla vostra iscrizione al Garden adesso ci sarà una nuova finestra nella quale sarà riportato il vostro grado SeeD. Se verrete degradati, cosa che non mi auguro, sentirete un bip, mentre se sarete promossi al grado successivo ci sarà una vibrazione. Ricordate sempre qual è lo scopo principale dei SeeD: preservare la pace. Ancora congratulazioni ed ora andate pure a rilassarvi prima degli eventi della serata.

 

I ragazzi si avviarono all’ascensore, ognuno leggendo agli altri i propri risultati

 

Sarah: Grado 6 per i buoni risultati ottenuti soprattutto sul pratico.

 

Abi: Idem.

 

Shai: 7 per la buona conoscenza teorica.

 

Rinoa: 10 per l’abilità teorica e pratica dimostrate.

 

Irvine: Pure io.

 

Seifer: 9, penalizzato dalle precedenti bocciature e dall’essermi fatto dare la Triostella.

 

Leon. 4 per la troppa sicurezza di sé in battaglia. Ho preso sotto gamba troppo a lungo i nemici.

 

Aisha: 6 e stesso commento dei precedenti.

 

Aurelia L: Anche io.

 

Giorgia: 7 per le capacità teoriche e pratiche riportate soprattutto sulla magia.

 

Aurelia: Se escludiamo la magia è identico al mio.

 

Conrad: 5 per l’abilità pratica penalizzata dalla bassa conoscenza della teoria.

 

Cole: 7 per le capacità dimostrate in tutti i campi.

 

Roy: 7 per la buona preparazione, anche se minore rispetto alla pratica.

 

Giuseppe: 8 per la buona preparazione atletica ed aver sconfitto il GF Fallen durante l’esame svolto da solo. Che si fa ora?

 

Seifer: Ora dovremo tenere un discorso per gli altri studenti.

 

Giuseppe: U-un discorso?

 

Abi: Esatto. Sono sei mesi che preparo il mio e ne è uscito un poema epico! Non vedo l’ora di vedere le facce elettrizzate degli altri studenti quando lo sentiranno!

 

Giuseppe: Io non ho mai fatto un discorso, tanto meno di fronte a centinaia di persone!

 

Sarah: Su, non fare così. In due mesi di tentativi non mi è mai venuto niente in mente, ma sono certa di aver trovato le parole giuste da dire. Vedrai che anche stavolta te la caverai.

 

Giuseppe: Troppo fiduciosa.

 

Seifer: Parliamo ora di cose serie. Sarah, hai scommesso i 5.000 guil che ti ho dato sulla mia promozione contro quelli che mi credevano bocciato?

 

Sarah: Me lo chiedi? Davano la tua promozione a 1 a 500, era un’occasione troppo ghiotta! Ne ho scommessi anche 500 da parte mia perché ero sicura che ce l’avresti fatta.

 

Seifer: Come mai così sicura?

 

Sarah: Non credo ti saresti fatto bocciare anche stavolta, o questa o mai più quindi sapevo che avresti fatto. Intanto ti sei già guadagnato 2.500.000 guil a spese dei poveri allibratori della scuola.                  Fine capitolo

 

NDA: ecco un nuovo capitolo finito! A dir la verità all’inizio volevo bocciare Leon per fargli capire che era troppo superbo, ma alla fine non me la sono sentita. In effetti non è l’unico personaggio al quale ho cambiato l’idea originale, pure Giuseppe doveva essere diverso, doveva avere un carattere freddo e distaccato tipico di chi è stato solo per molto tempo, una sorta di Occhi-di-Ghiaccio-2-solo-che-castani, ma una “personcina” di nostra conoscenza mi ha contagiato e me lo ha fatto cambiare in un personaggio più solare. Visto che il capitolo è finito cercherò di mettere su il prossimo per chi segue queste (dis)avventure del gruppo di FF.

 

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Capitolo 21
*** XXI) Balli e discorsi. ***


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XXI)                                                                                                             Balli e discorsi.

 

Tornati al 2° piano i neo SeeD furono accolti dagli altri studenti,anche se ci fu del disappunto per quelli che non avevano superato l’esame scritto, che li guardavano come per dire “avrei potuto fare di meglio io”. I discorsi furono abbastanza sintetici e chiari, tranne quello di Abi, che durò quasi un quarto d’ora, una delle cose che i poveri studenti riuscirono a capire è che parlava di unità, amicizia, fratellanza e del bene comune. Oltre questo i più acclamati furono quello di Seifer, di Sarah e di Giuseppe, che dicevano.

 

Seifer: Salve, so che mi conoscete per il fatto che sono il capo del CdD, oppure come soggetto problematico, ma la maggior parte della mia fama è dovuta alle bocciature che ho subito negli anni precedenti, perciò vi dico questo: se sono riuscito a superare IO l’esame SeeD dopo che l’ho ripetuto ben 4 volte, per voi sarà una passeggiata, basta che vi mettiate sotto ed alla fine vedrete gli sforzi ripagati. ALLA FACCIA DI CHI HA SCOMMESSO CONTRO DI ME AHAHAHAH!!!

 

Sarah: Buongiorno a voi, carissimi amici. È vero che ora sono una SeeD, ma vorrei ricordare ai miei compagni di corso che sono e sarò sempre una vostra amica, solo il fatto che sono stata promossa noi cambia la mia condizione. Una cosa è certa, non mi vedrete mai diventare una prof, altrimenti tutti quanti supererebbero l’esame, sono abituata più a guardare l’impegno che i risultati. Tanti auguri per l’esame dell’anno prossimo!

 

Giuseppe: Ehm… non sono un granché coi discorsi, ma vorrei chiedere a chi non ha superato la prova scritta di non avermi in antipatia. Credo che vi sia sembrato ingiusto che io sia stato ammesso all’esame e l’abbia superato. Vorrei però dirvi che anch’io mi sono impegnato molto e che in questi dodici anni di viaggio che ho fatto non sono stato con le mani in mano, ma anch’io ho studiato e mi sono allenato come tutti voi. Spero che dopo queste piccole incomprensioni possiamo finalmente diventare amici e compagni. Che altro posso dire, auguri per l’anno prossimo.

 

Quando i ragazzi ebbero finito si recarono ognuno nella propria camera, dove trovarono l’uniforme SeeD e degli oggetti riconoscitivi per gli animali (ovvero un collare con stemma del Garden per Angelo e delle fasce per Drake ed i futuri due draghi che sarebbero arrivati col medesimo marchio), quindi i ragazzi si prepararono all’evento maggiore della serata: il ballo di promozione. Durante la serata Irvine e Selphie correvano avanti e indietro per la sala, essendo loro gli organizzatori, Zell si ingozzava presso il buffet e Squall ballava con Rinoa, stavolta senza però mettere i piedi in fallo. Seifer prese la prima ragazza che gli passò davanti (un membro del suo fan club) e la invitò a ballare non perché gli piacesse danzare, ma come per sfidare il Comandante in una gara di ballo, che finì in parità. Quelli che restavano del gruppo degli esami parlavano vicino ai tavoli dell’esperienza provata per poi disperdersi chi a parlare coi vecchia amici, chi a ballare. Sul posto di partenza (fa schifo questa espressione ma non sapevo come dirlo) rimasero solo Giuseppe, Aurelia e Leon. Il Gunblader andò a prendere da bere quando la ragazza rimasta gli chiese.

 

Aurelia: Vuoi ballare?

 

Giuseppe: Come?

 

Aurelia: Ti ho chiesto se vuoi ballare, tutto qui.

 

Giuseppe. Perché non chiedi a qualcun altro?

 

Aurelia: Non ci sono altri.

 

Giuseppe: C’è sempre Leon.

 

Aurelia: Se ballassi con lui si monterebbe la testa.

 

Giuseppe: Comunque sia io non so ballare.

 

Aurelia: Io invece voglio ballare ed ho bisogno per forza di un cavaliere perciò mi seguirai volente o nolente.

 

Giuseppe fece per allontanarsi ma venne strattonato in pista con una tale forza che non avrebbe mai creduto potesse essere una ragazza a tirarlo. Messasi in posizione la ragazza dimostrò una grande abilità nella danza, al contrario del suo cavaliere, ce si concentrò a fondo per cercare di fare una mossa giusta senza pestare i piedi alla ballerina, inciampando che iniziò a chiedersi se avevano messo il sapone sul pavimento. Finite le danze Giuseppe tornò dove c’era Leon.

 

Leon: Avevi detto che non eri innamorato di Aurelia.

 

Giuseppe: Infatti è così. Si vedrà in futuro se cambio idea, ma al momento no .

 

Leon. Allora perché hai ballato con lei?

 

Giuseppe: Mi ha trascinato in pista, io non so ballare ma non ne ha voluto sapere.

 

Leon: di questo se ne è accorto anche il lampadario.

 

Giuseppe: Grazie del complimento. Io vado a dormire, ho fatto fin troppe figure di merda per oggi.

 

La festa durò ancora a lungo, finché passata la mezzanotte non fu fermato tutto. Alcuni studenti ancora vogliosi di far baldoria fregarono delle bottiglie di birra ed altri alcolici dal tavolo del rinfresco e si diressero alla zona segreta, anche se la maggior parte andò a dormire, visto quanto si erano già sfrenati.        Fine capitolo.

 

NDA: Ecco il nuovo capitolo pronto per essere letto. Come il personaggio della storia ammetto che anch’io sono una frana a ballare. Immaginate: ad una festa di diciotto anni i miei amici mi hanno convinto a ballare e mentre tentavo di muovermi per bene ho dato un pugno in faccia al rappresentante d’istituto (lo stesso della mia gita a Lecce). Detto questo vi lascio, a presto!

 

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Capitolo 22
*** XXII) La prima missione ***


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XXII)                                                                                                             La prima missione

 

Il giorno successivo dopo i consueti allenamenti collettivi il preside mandò a chiamare il gruppo che aveva sconfitto Artemisia più il trio BANZAI, Seifer, Giorgia, Aurelia e Giuseppe. Il preside quindi descrisse loro la missione.

 

Cid: Ragazzi, ieri sera abbiamo ricevuto un allarme dalla Repubblica di Dollet e dalla città di Timber. A quanto pare Galbadia ha ripreso la politica di espansione tipica di Deling ed ha lanciato un ultimatum alle zone sotto assedio, che se non si arrenderanno entro tre giorni verranno attaccate e probabilmente occupate.

 

Rinoa: Ma… papà non farebbe mai una cosa del genere.

 

Cid: Per questo dovete andare a controllare. Il gruppo doveva essere formato in primo luogo dal Comandante e gli altri suoi compagni d’avventura, ma visto che lì vicino ci si possono trovare anche il GF Brothers ho pensato di aggiungerci anche un altro gruppo di neo SeeD, che li avrebbe dovuti aiutare in caso di emergenza. Ricordate però che dovrete PRIMA completare la missione e POI ottenere i GF, sempre se vi interessa. Nel frattempo tenete questa lampada, vi servirà per ottenere il controllo di Diablos, per chi non l’ha. Le squadre fatele al momento, perché sarete divisi a caso.

 

Appena il preside diede l’oggetto a Seifer lui e tutti quelli che non avevano il controllo del GF sparirono nella sua dimensione. Stranamente anche Angelo venne risucchiato. Le squadre furono formate da Seifer, Shai e Drake, Aurelia, Abi ed Angelo ed infine da Giorgia, Giuseppe e Sarah. Il primo a combattere fu il gruppo si Seifer. Drake lanciò un Triple a Shai, che utilizzò un triplo Aura. Diablos castò un Antima di gruppo, mandando i tre al limite. Seifer si gettò sul nemico usando la Demon Slice, seguito dall’Archeosaurus che utilizzò il Respiro di Drago mentre la bionda curò se ed i suoi compagni con un triplo Energiga. Il GF demoniaco attaccò allora Seifer con un attacco fisico, che subito contrattaccò con una seconda Demon Slice, mentre il mezzo-drago attaccò con un colpo che chiamava Tail Blade (il soggetto irrigidisce la coda e con quella colpisce 5 volte l’avversario) mentre Shai lo finì col suo Giro-Giro-Tondo (in pratica avvolge il nemico col filo dello yo-yo e quando tira per ritirare l’arma il malcapitato gira su se stesso e viene ferito dallo scorrere della corda + Status Caos). Una volta terminato il duello Diablos si diresse al gruppo di Abi. Dopo che il gruppo ebbe usato le sue varie Limit il GF crollò per poi dirigersi verso l’ultimo gruppo. Stavolta il duello fu particolarmente strano per Diablos, visto che due guerrieri conoscevano magie che nessun altro usava. Sarah usò varie volte il suo BANZAI!!! (tecnica che consiste ne far girare rapidamente l’asta tra le mani colpendo l’avversario con le lame dell’arma, per poi fare l’affondo finale), mentre Giuseppe e Giorgia usarono spesso il Garjzla e le Limit Scettro della Magia ed il Renzokuken. Finite le lotte i nove tornarono al Garden, dove partirono verso Galbadia.      Fine capitolo.

 

NDA: Ultimamente i capitoli sono un po’ meno movimentati, a spero di riuscire a combinare qualcosa di meglio. La magia Garjzla significa Luce ed è sempre presa dal libro del Paolini.

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Capitolo 23
*** XXIII) Riunione familiare ***


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XXIII)                                                                                                             Riunione familiare

 

Seifer: Possiamo fermarci un attimo in città? Devo fare prima una cosa.

 

Squall: Potevi fartelo venire in mente prima.

 

Seifer: Selphie, porta questo trabiccolo a Balamb!

 

Selphie: Ok!

 

La ragazza fermò la navicella all’entrata della città. I ragazzi scesero assieme a Seifer, che si stava dirigendo al negozio di Cesare. Ad aprire la porta fu una donna dai lineamenti gentili, con due grandi occhi color mare e dei lunghi capelli ricci biondi.

 

?: Ciao Seifer, come mai da queste parti?

 

Seifer: Sono venuto a chiedere una cosa a zio, è in casa?

 

Tutti tranne Giuseppe: Zio?

 

Seifer: Ma che memoria avete? Io e Giuseppe siamo cugini perciò suo padre è mio zio. I GF vi hanno proprio fatto male. Lei è mia zia Aurora.

 

Aurora: Piacere di conoscervi, voi dovete essere gli amici di Seifer. guarda un po’ chi è tornato? Il nostro viaggiatore incallito. Non ti sarai cacciato in qualche guaio spero.

 

Giuseppe: Non è successo nie…

 

Selphie: Eccome se ne ha avuti! Due giorni fa ha affrontato un enorme RubRumDragon, è stato assalito da un branco di Grendell inferociti ed ieri ha combattuto con un GF fortissimo!

 

Giuseppe: Te la potevi risparmiare la cronaca…

 

Aurora: Ha fatto bene invece! Dopo l’incidente con quel Brinax, Dlonex, Brumas…

 

Giuseppe: Dranix.

 

Aurora: Quello, giusto. Da quello scontro ti ho detto di stare attento a non ficcarti in situazioni pericolose ed è così che mi ascolti?

 

Giuseppe: Ancora devo capire chi ti ha raccontato questa storia…

 

Aurora: Tom, il pescatore. Dice di averti curato le ferite dopo lo scontro.

 

Giuseppe: Ecco un altro che non sa starsi zitto.

 

Aurora. Forza, entrate qualsiasi cosa dobbiate fare non sarà di certo più importante di un ritrovo.

 

Abi: Veramente lo sarebbe.

 

Shai: Non essere drastica, ci rimangono sempre 17 ore e 15.

 

Il gruppo seguì la donna nell’officina, dove al bancone c’era Cesare, il padre di Giuseppe.

 

Cesare: Ciao Seifer, ciao Zell, salve ragazzi. Come mai da queste parti?

 

Seifer: Mi servirebbe un favore.

 

Cesare: Allora diamoci da fare! Ah, ci sei anche tu giuseppe? Chissà quanto sarà contente tua sorella di vederti. Rossy, vieni giù.

 

Giuseppe: Dove sono le scale?

 

Aurora: Proprio dietro di te.

 

Rossella: Fratellone!

 

Il ragazzo si voltò appena in tempo per vedere un tornado biondo avvilupparsi al suo collo. L’identità del tornado non era altro che la sorellina di questi, una ragazzina di dieci anni con degli occhi blu mare come la madre. La scena ricordò vagamente l’attacco di Shai ai danni del ragazzo dopo lo scontro con Leon.

 

Rossella: Come sono contenta! Quanti mostri hai ammazzato per la tua sorellina?

 

Giuseppe: Rossy… anch’io sono… contento, ma… per favore… non strozzarmi ogni volta che mi vedi… mi manca… AIUTO!

 

La morsa da piovra venne staccata ed il poverino respirò finalmente senza problemi.

 

Sarah: La tua sorellina mi sembra la fotocopia di Shai, è incredibile che si somiglino sia come fisico che con lo stesso stranissimo carattere.

 

Shai: La mia è una personalità splendida! Non tutti sono sempre così contenti di vedere i propri parenti.

 

Giorgia: Meglio non contraddire, potrebbe sfasciare la casa.

 

Shai: Mi offendi così!

 

Intanto la ragazzina aveva iniziato a squadrare i volti quasi del tutto conosciuti che si trovava davanti.

 

Rossella: Voi siete gli amici di mio fratello vero? piacere, sono Rossella. Avete fatto qualcosa di emozionante al Garden.

 

Zell: Più che altro è stato tuo fratello a far tutto. Tra mostri imbalsamati, GF assassini ed eserciti di mostri mi pare sia stato il protagonista!

 

Rossella: Davvero!?! RACCONTARACCONTARACCONTA!!!!!

 

Giuseppe: Non è stato niente di speciale.

 

Rossella: Hai detto così pure di quel drago infernale che hai trovato.

 

Giuseppe: Non era infernale era dell’’ISOLA più vicina all’Inferno.

 

Seifer: Noi andiamo nell’officina, voi aspettateci dove volete.

 

 Il ragazzo seguì l’uomo alla postazione di lavoro mentre il resto dei ragazzi veniva scortato in salotto, dove venne servito loro un tè coi biscotti.

 

Aurelia: Non vorremmo essere di disturbo, non serve che prepariate un attimo tutto questo.

 

Aurora: Ma quale disturbo! L’ospite è sacro!

 

Giuseppe: Questa è vecchia mamma!

 

Aurora: è stato sempre così e così sarà.

 

Rossella: Quando parli così sembri zia Rebecca.

 

Quistis: di dove è questa zia?

 

Giuseppe: Abita a Deling City, è una superstiziosa coi controfiocchi!

 

Aurora: Non parlare così di tua zia!

 

Rossella: Ma è la verità.

 

Giuseppe: Se non ci credi ti dico una cosa: a capodanno non voleva far entrare le sue figlie in casa perché diceva che ad entrare doveva essere un maschio perché porta fortuna! Dovetti entrare per forza per primo perché le cuginette erano uscite senza nemmeno mettersi addosso i giubbotti!

 

Aurora: Su questo hai ragione, ma non è poi così superstiziosa.

 

Giuseppe: Infatti è peggio! Poco prima della mia partenza da Galbadia raggiunse il massimo del ridicolo. Ero uscito per i soliti allenamenti ed al ritorno trovai alcune persone attaccate da dei mostri mentre facevano un picnic. Naturalmente li aiutai e nello scontro mi beccai un pugno in faccia da un Wendigo. Una volta tornato a casa lei mi fece una ramanzina incredibile e quando le chiesi di lasciar perdere perché mi faceva male l’occhio mi disse che dovevo farmi curare dal malocchio! Dimmi se questo non è ridicolo.

 

Aurora: possibile che debba sempre rendersi ridicola?

 

Zell: Posso chiedervi una cosa? Non è che io e vostro figlio ci siamo già conosciuti? Sa, ogni volta che lo vedo in foto mi sembra di conoscerlo.

 

Giuseppe: I GF hanno colpito ancora.

 

Aurora: Non ti ricordi? Eravate amici d’infanzia. Quando tu venisti dopo l’adozione eri timidissimo ma mio figlio riuscì a renderti vivace come sei ora. Mi ricordo che ogni giorno tornavate a casa con dei pesci enormi che avevate pescato con Tom, mentre con le pietre che trovavate dopo i combattimenti coi Lesmathor facevate collanine e bracciali da vendere ai turisti.

 

Rinoa: Davvero era così timido?

 

Aurora: Certo! Prima di fare qualsiasi cosa chiedeva prima il permesso alla madre, mentre “qualcuno” invece adorava fare sorprese di nascosto.

 

Giuseppe: Mamma, erano tutti regali abbastanza bizzarri, l’unica volta che ho combinato un guaio è stato rompere il corno gigante che ti aveva regalato zia!

 

La conversazione durò a lungo, ma una cosa sembrava in un certo senso inquietante: durante il viaggio Giuseppe aveva già incontrato i vari membri del gruppo con cui stava andando in missione. Ad un certo punto Rossella uscì dalla sala e tornò portando l’ultimo numero di “Le Armi del Mese”.

 

Rossella: Ho una grandissima sorpresa per voi: a quanto pare siete tra i primi dieci nell’utilizzo della propria arma.

 

Sarah: Allora non andiamo così male.

 

Rossella: Inoltre ci sono degli aggiornamenti per i combattenti corpo a corpo ed i Gunblader. Per i guerrieri è stata inventata una nuova Limit, il Verdetto Finale, un attacco multiplo, mentre per i Gunblader è stata messa a punto il Drago Sanguinario. In pratica è come il Cuore di Pietra, solo che entrambe al potenziale di danno di Eden per ogni singolo colpo.

 

Zell: Wow, allora siamo fortissimi!

 

Rossella: Il fatto è che possono essere usate una sola volta ogni 15 combattimenti, richiedono uno sforzo immane a quanto pare. Infine ho una sorpresa per il mio fratellone…

 

Giuseppe: Non mi piace come lo hai detto…

 

La ragazza aprì dinanzi agli occhi del Gunblader una pagina dove c’erano le foto del Gunblade e della spada personalizzati.

 

Giuseppe: CHEEEE?!? HAI MANDATO LE FOTO DELLA MIE ARMI ALLA RIVISTA!?!

 

Rossella: Suvvia, i critici li hanno definiti modelli di gran lunga più potenti del Lionheart e del Corno d’Unicorno. È arrivata l’era dei modelli personalizzati!

 

Giuseppe: Ci credo che sono più potenti, li ho modificati partendo da quelli!

 

Cesare tornò dai suoi ospiti mentre Seifer teneva nascosto sotto un lungo lenzuolo qualcosa.

 

Cesare: Abbiamo finito. Seifer, fa vedere il tuo capolavoro.

 

Il biondo lanciò via il lenzuolo, rendendo visibile un lungo Gunblade: la leggendaria Cross Sword.

 

Seifer: Bellissima vero? è a questo che mi serviva la Triostella.

 

Abi: Non è un po’ pesante? La lama è lunghissima.

 

Seifer: è bilanciata sull’impugnatura.

 

Squall: Grazie per l’ospitalità ma ora dobbiamo andare, arrivederci.

 

Il gruppo risalì sulla Lagunarock, pronto ad andare a Deling City.      Fine capitolo

 

NDA: Dopo una lunga pausa sono tornato a scrivere questa fanfiction! All’inizio pensavo di scrivere questa e “Un’Insolita Storia” nello stesso tempo alternandomi tra un capitolo da una parte ed un capitolo dall’altra, ma i commenti che mi avete lasciato per continuare l’altra mi hanno spronato a mettere un attimo da parte questa storia ed a finire prima l’altra. Ora che sono tornato alla mia prima fanfiction però credo proprio che la continuerò molto più spesso, perciò arrivederci al prossimo capitolo!

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Capitolo 24
*** XXIV) Il ritorno del Presidente ***


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XXIV)                                                                        Il ritorno del Presidente

 

Dopo la sosta dai parenti la squadra partì per Galbadia ed una volta arrivati Squall disse.

 

Squall: Ricordate, niente guai, dobbiamo solo convincere Caraway a togliere di mezzo questa follia.

 

Guardia: Chi siete?

 

Squall: Siamo SeeD mandati da Balamb, dobbiamo parlare col Presidente.

 

Guardia: Il Presidente vi aspetta nella prigione del Distretto D.

 

Nonostante l’ubicazione del ritrovo fosse alquanto bizzarra i ragazzi andarono lo stesso nel posto scelto. Una volta però arrivati nell’ufficio non videro il padre di Rinoa, ma il defunto Deling.

 

Seifer: Ma che diavolo?!

 

Deling: Sorpresa! Sono tornato tra voi!

 

Selphie: Ma non era morto?

 

Deling: All’Inferno si incontrano persone molto potenti.

 

Quistis: Artemisia…

 

Deling: Si, proprio lei. C’era anche quella strega Esthariana, mi hanno riportato in vita a patto che trovi una cosa che le farà tornare come rinate.

 

I SeeD si misero in posizione, ma il Presidente si limitò a schiacciare un pulsante, aprendo una botola sotto i piedi di Aurelia. Giuseppe si lanciò dietro di lei per afferrarla ma l’unica cosa che ottenne fu cadere assieme a lei.

 

Selphie: Oh, no! Sorellina!

 

La ragazza si voltò subito verso Deling con aria minacciosa e gridò.

 

Selphie: Dove sono finiti! Rispondi!

 

Deling: Sono in un posto dal quale non torneranno mai, né vivi né morti.

 

L’intera squadra rimase allibita, possibile che fosse giunta la fine per i loro due compagni? Selphie si alzò lentamente a capo chino per poi voltarsi di scatto verso Deling ed i suoi soldati. Un’espressione terrificante era dipinta sul suo volto quando si scagliò sulle truppe. Ad ogni colpo per ogni singola lacrima che le cadeva dal viso sgorgava sangue dalle ferite dei nemici, per ogni lamento si sentivano ossa che si sgretolavano sotto il nunchaku, le vittime della ragazza non erano mai state così abbondanti. Viste le numerose perdite il Presidente si fece avanti e lanciò con la magia la ragazza su di un muro, facendola svenire. Squall guidò allora i compagni all’assalto, ma presto raggiunsero l’amica nel mondo dei sogni. Deling allora disse ai soldati.

 

Deling: Chiudeteli in celle a coppie di due, si faranno compagnia.

 

L’ordine venne presto eseguito. Selphie si risvegliò in cella con Squall, il quale sembrava intento a trovare il modo per uscire da quel luogo. La ragazza fece mente locale e scoppiò subito in un pianto disperato.

 

Squall: Che ti prende?

 

Selphie: Che sarà successo ad Aurelia? Secondo te rivedrò più la mia sorellina?

 

Squall: Se quello che Deling ha detto è vero è in pericolo, ma non è detto che non ci raggiunga presto.

 

Selphie: Allora anche Giuseppe non tornerà più.

 

Squall: Se si organizzano per bene sopravvivranno. Da quello che ho capito mio cugino è naturalmente portato a cacciarsi nei guai, ce la farà anche stavolta.

 

Selphie: E se non succede?

 

Squall: Preferisco non pensarci, altrimenti Deling rimpiangerà di essere rinato.

 

Nonostante l’eroico Comandante avesse cercato di ridare speranza all’amica questa riuscì solamente a continuare il suo pianto.

 

Squall: Dai, non piangere. Questo non ti servirà ad aiutare Aurelia.

 

Selphie: Perché sei diventato così premuroso? Cosa ti spinge a consolarmi?

 

Squall: Ti pare una domanda logica? È ovvio, tu sei mia amica, ti voglio bene, non ce la faccio a…

 

Selphie: E se in realtà ti piacessi?

 

Queste parole furono una vera martellata in testa per Squall. Fino a quel momento aveva visto quella ragazza un po’ stramba solo come amica, non si era mai posto questo interrogativo.

 

Squall: Come mai dici questo?

 

Selphie: Vedi, quando durante la Compressione Temporale tu eri nel deserto e gli altri al giardino di Edea sono finita nel futuro, il NOSTRO futuro. Mi sono vista in una casa spaziosa mentre cullavo due gemellini, ed al mio fianco c’eri tu. Ho raccontato tutto ad Irvine e lui è sicuro che quel futuro ci avrebbe visti insieme. In realtà è un ragazzo sensibile e cerca solo la sua anima gemella, che per sua sfortuna non sono io.

 

Il ragionamento tornava. Squall durante la sua avventura di un anno prima aveva sempre assecondato la ragazza, senza nemmeno sapere il perché lo facesse. Forse era quella la spiegazione che cercava.

 

Squall: Rinoa lo sa?

 

Selphie: No, però quando parlavamo ogni volta che nominavamo Seifer sembrava, non so, scossa o comunque qualcosa del genere. Credo sia innamorata di lui. E tu allora, che rispondi?

 

Squall: Non so che dire, tutto questo discorso mi ha alquanto scombussolato. Facciamo così: al momento cerchiamo di uscire da qui, poi se ne parla, ok?

 

Selphie: in effetti una prigione non è certo un posto molto romantico dove parlare. Inoltre dobbiamo pensare ai nostri due dispersi!

 

Una guardia che portava loro da mangiare, avendo sentito il discorso, fece subito sprofondare in un lugubre abisso le loro speranze.

 

Guardia: Mi spiace per i vostri amici, ma non credo torneranno. Quello dove sono stati mandati è un luogo maledetto. Chiunque è andato dove ora sono loro non è più tornato. Deling è stato troppo spietato stavolta, non è mai piaciuto a nessuno.

 

Selphie era di nuovo sull’orlo di una crisi di pianto, quando Squall disse.

 

Squall: Perché non vi ribellate allora se lo odiate?

 

Guardia: Lo faremmo volentieri, ma le minacce non cadono su di noi, ma sui nostri familiari. Io ho una moglie e tre figli, non posso rischiare di metterli in mezzo ad una faccenda così pericolosa.

 

Selphie: Non c’è un modo per evadere senza che ne andiate voi di mezzo?

 

Guardia: Due modi ci sono:  finire dove sono i vostri due compagni, cosa sconsigliata, oppure sfondare tutto ed uscire, ma senza armi e magie è impossibile.

 

Squall: Grazie dei consigli comunque.

 

L’uomo li lasciò soli, mentre cercavano per l’ennesima volta di trovare un modo per uscire. Intanto i due dispersi…       Fine capitolo

 

NDA: Sorpresa nel nuovo capitolo! Come se la caveranno i due tipi più incongruenti della storia, costretti a collaborare in una pessima situazione? Presto lo sapremo.

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Capitolo 25
*** XXV) La maledizione ***


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XXV)                                                                                                             La maledizione

 

Aurelia aprì gli occhi, ma non servì a niente, attorno a lei regnava l’oscurità più totale. In effetti non sapeva nemmeno dove fosse finita! Dopo la caduta dalla botola non ricordava altro che una discesa indescrivibile ed una fitta alla testa. Si accese un fuoco e finalmente la ragazza poté vedere qualcosa: il suo compagno Giuseppe, il quale cercava di orientarsi in quell’oscurità senza fine.

 

Giuseppe: Finalmente ti sei svegliata.

 

Aurelia: che è successo?

 

Giuseppe: Deling ha aperto una botola sotto i tuoi piedi. Ho cercato di prenderti ma sono arrivato tardi e siamo caduti tutti e due. Una cosa è certa: te la sei vista brutta! Prima sei andata a sbattere a testa nel condotto e per un pelo non finivi infilzata da uno spuntone. Se non ti avessi fermata ora saresti fuori gioco, mentre al contrario io mi sono beccato solo un paletto di legno nella spalla.

 

Aurelia: Che hai preso?!?

 

Giuseppe: Tranquilla, ho già curato tutto, anche la tua testa.

 

La ragazza si alzò e cercò qualcosa nella tasca posteriore, estraendo un pacchetto tutto schiacciato.

 

Aurelia: Sono atterrata sulle sigarette.

 

Giuseppe: Fumi?

 

Aurelia: Si, ma non più di tre al giorno. Non dirlo a Selphie, sarebbe capace di mandare il CdD a cercare la minima traccia di presenza di sigarette.

 

Giuseppe: Non so come fai a fumare, ti rimane quel saporaccio in bocca che fa venire il voltastomaco!

 

Aurelia: Che ne sai? Hai mai fumato?

 

Giuseppe rispose un po’ imbarazzato.

 

Giuseppe: Beh, una volta, addirittura per sbaglio! Ero da Tom, il pescatore. Con me c’era anche Zell. Il vecchietto era uscito un attimo fuori per vedere se conveniva uscire con la barca e lasciò la pipa accesa sul tavolo. Volendo fare un po’ lo scemo mi sono mezzo ad imitarlo e per sbaglio aspirai, non ti dico che sensazione orribile ho provato. Da allora presi la decisione di non fumare, anche se in effetti non avrei mai voluto farlo.

 

NDA: Questa è veramente successa! Da piccolo mia madre appoggiò una sigaretta nel posacenere e per caso aspirai mentre facevo l’imitazione! Lo so, è una cavolata, ma mi divertiva così tanto ripensarci che non ho potuto fare a meno di inserirla!

 

Aurelia: Ma la pipa non si aspira!

 

Giuseppe: Davvero? Va bè, non fa niente, tanto non riprenderò mai una cosa del genere.

 

Aurelia: Tornando a noi, non potresti fare un po’ di luce in più?

 

Giuseppe: Come vuoi.

 

Il ragazzo lanciò un Firaga, incendiando vari paletti che circondavano la zona. Sulle mura della grotta apparve una scritta in due file.

 

Giuseppe: Che lingua è? Sembra Latino.

 

Aurelia: è Galbadiano Antico. Io leggo la fila di sotto, tu quella di sopra.

 

Giuseppe: Fredda la mano, le ossa e il cuore… freddo il corpo del viaggiatore? Pare il canto dei Tumulilande di Tolkien.

 

Aurelia: E questo che sarebbe?

 

Giuseppe: Uno scrittore dell’altro mondo. A te che dice?

 

Aurelia: Perdete ogni speranza o voi che entrate…dominibus fatalibus… il dominio del Fato non è qui. Merda!

 

Giuseppe: Una maledizione!

 

Aurelia: Che facciamo?

 

Giuseppe: E che ne so…Trovato!

 

Il Gunblader tracciò un cerchio per terra, sul quale tracciò un Triquetra ed una stella a cinque punte all’interno.

 

Giuseppe: Mettiamoci al centro. Scolir!

 

Una barriera d’energia avvolse i due, che attendevano l’uscita dalle tenebre degli esseri. Delle grida annunciarono il loro arrivo.

 

Giuseppe: Sono quattro, e nemmeno molto lontani.

 

Aurelia: Ne sei sicuro?

 

Giuseppe: Più che sicuro.

 

Aurelia: Quanto può resistere la barriera?

 

Giuseppe: Come le altre magie extra che conosco anche questa usa la mia energia. Visto che ho riempito i quarzi di energia dovrebbe reggere quindici, sedici giorni.

 

Aurelia: Se usciamo da qui giuro che smetto di fumare.

 

Giuseppe: Allora inizia da oggi, perché ce la faremo. Arrivano!

 

I maledetti si rivelarono essere quattro donne, orribilmente mutilate e pallide. Una aveva capelli neri e trascinava per terra un braccio staccato dal resto del corpo. Un’altra ed aveva parte della mascella staccata dal viso, lasciando così cadere una lunga lingua violacea. La terza era albina e camminava sulle braccia, visto che la parte inferiore del corpo passeggiava per conto proprio per la caverna. Infine l’ultima aveva capelli viola ed aveva metà della faccia tagliata di netto, che però portava tra le braccia come se cullasse un bambino. Appena si avvicinarono al muro invisibile però furono sbalzate via.

 

Bionda: Una barriera magica, niente male. Potete nascondervi lì dentro quanto volete, morirete lo stesso.

 

Giuseppe: Vuol dire che ci apriremo la strada da soli. Sentite, non abbiamo tempo da perdere, lasciateci andare altrimenti ve la vedrete brutta!

 

Nera: Tutto inutile, le armi mortali non ci fanno altro che il solletico, solo la magia riesce a farci poco e niente, ma è roba da streghe.

 

Le due fazioni stettero alcuni minuti in silenzio. Il Gunblader infine ebbe un’illuminazione.

 

Giuseppe: Che ne dite di fare un patto? Io vi libero dalla maledizione e voi ci indicate l’uscita.

 

Viola: Hahaha, sei un povero illuso! Non saresti nemmeno capace di accendere una lampadina!

 

Giuseppe: Intanto sono riuscito ad attivare questo scudo che nemmeno voi potete infrangere.

 

Silenzio. In effetti perché non ce l’avrebbe potuta fare? Aveva viaggiato in lungo ed in largo e di certo aveva appreso qualche tipo di esorcismo o arte magica capace di liberare le malcapitate dalla loro dannazione.

 

Albina: Sei davvero sicuro di poter fare qualcosa per noi?

 

Giuseppe: Farò tutto quello che posso. Però prima devo sapere co0me è iniziata questa storia.

 

Albina: una settantina d’anni fa eravamo in un locale di Deling City, in un pub chiamato Dog Street. Dei soldati ci hanno offerto da bere fino a farci ubriacare, dopodichè ci hanno portate qui ed hanno iniziato ad abusare di noi per poi ucciderci. Durante quel sopruso avevamo giurato che ci saremmo vendicate ed una volta morte loro stessi sono stati ammazzati da noi. Da allora non troviamo pace e non raggiungeremo ciò finché non troveremo il modo di rompere la maledizione. Secondo te possiamo fare qualcosa?

 

Giuseppe: Uhm, storia piuttosto triste. Allora, dovrei riuscire a combinare qualcosa di buono. In caso non ce la faccia… no, sono sicuro di riuscire nell’impresa.

 

Bionda: Sarà meglio per te, altrimenti nemmeno tu rivedrai la luce del giorno.

 

Giuseppe: Ora dovete portarmi nel luogo preciso dove si è svolto il fatto.      Fine capitolo

 

NDA: Forse il capitolo vi sembrerà un po’ cruento ma non preoccupatevi, non ci saranno altre parti così. Ringrazio la_vale per l’ispirazione sul pub di Dog Street, in effetti è un posto poco raccomandabile dove si incontra gente poco raccomandabile. Detto questo mi metto all’opera per i prossimi capitoli, a presto!

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Capitolo 26
*** XXVI) Nelle prigioni… ***


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XXVI)                                                                                                             Nelle prigioni…

 

Intanto nelle altre celle i ragazzi cercavano un modo per evadere. Irvine e Quistis…

 

Irvine: E dire che ho sempre apprezzato la sicurezza di questo posto.

 

Quistis: Forse perché non ci eri mai stato prima.

 

Irvine: Come usciamo? Hai una qualche idea?

 

Quistis: Niente, oggi non ho nessuna ispirazione.

 

Irvine: Speriamo che gli altri si inventino qualcosa.

 

Cella di Zell e Giorgia.

 

Zell: Hey, fateci uscire! Come potete obbedire a Deling dopo tutto quello che ha fatto?

 

Giorgia: Deve averli ricattati piuttosto pesantemente se non gli si rivoltano contro. Come facciamo ad uscire? Qui le magie sono inutili ed io sono abile in quello!

 

Zell: In più il trucco dell’anno scorso non funzionerebbe mai, verrebbe scoperto!

 

Giorgia: Zell, secondo te perché non ho un Cavaliere?

 

Zell: Come?

 

Giorgia: Sono l’unica Strega del Garden a non avere un Cavaliere. Secondo te perché non ne ho ancora trovato uno?

 

La domanda colse alla sprovvista il guerriero. La ragazza che stava dinanzi a lui aveva sempre dato prova di gran forza di volontà e sicurezza, ma quella situazione doveva averle fatto perdere la fiducia in se stessa. In effetti era risaputo che il Cavaliere sarebbe stato oltre che il seguace anche il compagno della Strega per tutta la sua vita, quindi la cosa aveva anche un valore sentimentale.

 

Zell: Ehm… non lo so. Forse non hai ancora trovato la persona giusta, magari non hai nemmeno bisogno di un Cavaliere.

 

Giorgia: E se non piacessi a nessuno?

 

Zell: Dai, è impossibile che tu non piaccia a nessuno, sei una ragazza carina ed intelligente, avrai di certo degli ammiratori segreti in tutto il Garden! Il fatto è che finché non usciamo non potrai mai avere la possibilità di incontrarne uno.

 

La ragazza venne sollevata dal baratro di incertezze nel quale era sprofondata ed iniziò ad ingegnarsi con il compagno. Intanto Sarah si svegliò e trovò in cella con lei…

 

Sarah: Kappa?!?

 

Alan: Sarah?

 

Alan&Sarah: E tu che ci fai qui?

 

Alan: Sono qui per essermi ribellato a Deling. Con me ci sono anche gli altri due. Tu?

 

Sarah: Mi avevano chiamata con alcuni amici per negoziare col Presidente Demente ma ci hanno arrestati tutti. Da quanto siete qui?

 

Alan: Con questo tre giorni.

 

Sarah: Però il tuo cerotto è nuovo.

 

Alan: Ho le riserve nelle tasche interne.

 

Sarah: A proposito, scusa tanto per quella…

 

Alan: Non fa niente. Tanto mi ci sono affezionato a questa Ferita d’Odio.

 

Sarah: Già tentato di fuggire?

 

Alan: Si, ma senza armi e magie è impossibile.

 

Sarah: Allora vediamo di spremere al massimo i pochi neuroni che abbiamo sperando di combinare qualcosa di buono.

 

Alan: Parla per te sneuronata cronica!

 

Sarah: Ha parlato il playboy fallito!

 

Alan: Demente!

 

Sarah: Idiota!

 

I due continuarono a lungo gli insulti, mentre Abi, appena destatasi, faceva conoscenza col suo nuovo coinquilino…

 

Abi: D-dove sono?

 

?: Abi, sei tu?

 

Abi: Questa voce…Isashi! Quanto tempo!

 

La ragazza si lanciò sull’amico che la accolse calorosamente tra le sue braccia.

 

Isashi: Fammi indovinare: Deling ha sbattuto in prigione per ribellione anche te.

 

Abi: Con me ci sono anche altri SeeD del Garden. Ci sono anche due dispersi purtroppo. A proposito, perché non hai fatto l’esame?

 

Isashi: Ci hanno arrestati prima di poterlo fare. I due dispersi sono tipi in gamba.

 

Abi: Si, uno più bravo dell’altra.

 

Isashi: Allora di certo staranno bene.

 

Abi: Hai già provato a fuggire?

 

Isashi: Kappa ci ha provato un paio di volte, ma lo hanno sempre riacciuffato.

 

Shai intanto fece conoscenza del suo compagno di cella…

 

Shai: Kris-love! Anche tu qui?

 

Kris: Shai! Come sono contento di vedere una faccia amica, anche se avrei preferito un altro momento.

 

Shai: Ora che siamo di nuovo insieme nessuno potrà fermarci! Forza, abbattiamo questa catapecchia ed andiamocene!

 

Kris: Calmati, senza armi non vai da nessuna parte qui.

 

Shai: Vuol dire che quando ci porteranno da mangiare stenderemo la guardia e ce ne andiamo!

 

Kris: Stessa pensata di Kappa, peccato che non funzioni.

 

Shai: Allora ci sono anche gli altri!

 

I due cercarono di chiarire la situazione e trovare un buon piano. Nel frattempo Seifer e Rinoa…

 

Seifer: Come usciamo?

 

Rinoa: Non lo so.

 

Seifer: Qualche idea?

 

Rinoa: No.

 

Seifer: Non c’è nemmeno nessuno che conosco, sono tutti nuovi.

 

Rinoa: …

 

Seifer: Ci vorrebbe una buona strategia.

 

Rinoa: …

 

Seifer: E che cazzo, dì qualcosa! A forza di stare con Squall hai dimenticato la parlantina?

 

Rinoa: Seifer…

 

Seifer: Finalmente ricominci a parlare.

 

Rinoa: Tu mi ami?

 

Seifer: Noi siamo imprigionati e mi chiedi se ti amo? Che domanda è? Non stai con Squall poi?

 

Rinoa: Ecco, non credo che sia innamorato di me, né io di lui.

 

Seifer: Credevo che tu lo sapessi. Io ti amo fin da quando ci vedemmo la prima volta a Timber, non è una novità.

 

Rinoa: Ora non resta che la parte più difficile: dirlo a Squall.

 

Seifer: C’è il cambio di guardia. Un secondo, quello lo conosco!

 

Il Gunblader indicò alla sua compagna di cella un tipo grassottello in divisa blu che reggeva un’alabarda dorata al posto del Gunblade in dotazione all’esercito. Quando fu lasciato solo Seifer lo chiamò.

 

Seifer: Matteo! Matteo!

 

Niente.

 

Seifer: Ado! Gran pezzo di bastardo che non sei altro mi senti?

 

Il soldato corse subito verso la cella.

 

Matteo: Seifer, grandissimo pezzo di rompicoglioni ambulante! Che ci fai qui?

 

Seifer: Colpa di Deling. Non ti spiacerebbe farci uscire?

 

Matteo: Certo che no! Anzi, vengo con voi!

 

Rinoa: E come farai con Deling?

 

Matteo: Chi se ne frega! Io in fondo mi ero arruolato solo per rimorchiare. Sai, il fascino della divisa…

 

Seifer: Allora portaci all’armeria, dobbiamo recuperare le armi anche dei nostri.      Fine capitolo

 

NDA: Questo capitolo si è fatto desiderare! Come avrete visto ormai il gruppo BANZAI è al completo, grazie a la_vale per avermi permesso di utilizzarli. Nel capitolo precedente mi sono dimenticato di dire che significa Scolir, ebbene, significa scudo, protezione e viene sempre dal libro Eragon. Il personaggio di Matteo è in realtà un mio compagno di classe che voleva per forza apparire in una mia storia per far vedere al mondo quanto fosse bastardo. Grazie per il sostegno che mi date coi vostri commenti, vedrò di fare del mio meglio per non deludervi. A presto!

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Capitolo 27
*** XXVII) Un nuovo potere ***


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XXVII)                                                                                                             Un nuovo potere

 

Giuseppe lasciò la compagna al centro del cerchio magico, mentre le quattro maledette lo accompagnavano dove giacevano i cadaveri, o quello che ne rimanevano, delle defunte.

 

Giuseppe: Quindi queste eravate voi. Non c’è rimasto molto su cui lavorare.

 

Nera: Comunque sia cerca di fare ciò che puoi, sai quale sarà il prezzo.

 

Giuseppe: Vediamo che ho di utile… ecco!

 

Il Gunblader estrasse dalla sacca del Garden una boccetta d’Acqua Santa ed un libro di rituali romani per esorcismi ed iniziò.

 

Giuseppe: Allora, spargere acqua benedetta sul terreno a formare una croce, quindi recitare queste parole. Meglio sostituire il nome, anche se mi pare sia la stessa cosa in fondo. Hyne, accogli a te queste anime smarrite, perdona le loro malefatte (se ne hanno fatte) e permetti loro l’ascesa al tuo paradiso. Tu sei il mio pastore, non ho timore di niente quando sei con me. Signore della Speranza e della Vita, adempi all’antico amore per cui ci creasti e conduci queste tue figlie all’eterna beatitudine. Sia fatta la tua volontà. Amen.

 

Passarono un paio di minuti, ma non accadde niente.

 

Viola: Per caso hai fallito?

 

Giuseppe: Bisogna aspettare ancora un po’ e poi seppellirò i vostri corpi dopo un’altra dose di Acqua Santa.

 

Il ragazzo fece quello che aveva detto e dopo che ebbe rimesso l’ultima vangata di terra al proprio posto una luce accecante avvolse le quattro, che ritornarono alla bellezza giovanile ormai perduta.

 

Bionda: Siamo, siamo tornate giovani!

 

Giuseppe: Ora potremmo sapere dov’è l’uscita?

 

Nera: Giusto dietro di voi ci sono delle scale che portano all’esterno.

 

Aurelia: Grazie dell’informazione.

 

Albina: Aspettate. Voi ci avete ridato la libertà, ora noi vorremmo contraccambiare. D’ora in poi non dovrete più temere l’oscurità.

 

Giuseppe: Che vorresti dire?

 

Viola: Faremo in modo che i vostri occhi riescano a vedere anche nell’oscurità più tetra. Sedetevi, ci vorrà poco.

 

I due ragazzi fecero come fu loro detto e si sedettero. I quattro spiriti iniziarono a girare vorticosamente attorno a loro, facendo levitare i due, fino a che le fiamme che Giuseppe aveva acceso non si spegnessero.

 

Nera: Ecco, ora potete vedere anche al buio.

 

Aurelia: Io non vedo differenza.

 

Albina: Per forza, per vedere al buio dovete poggiare leggermente due dita sulle palpebre e poi riaprire gli occhi.

 

Il Gunblader provò subito ed in un attimo localizzò l’uscita.

 

Giuseppe: Funziona una meraviglia! Grazie del regalo.

 

Viola: Grazie a voi. Arrivederci a tardi!

 

I SeeD si diressero alle scale, ma dopo un paio di metri le trovarono sbarrate.

 

Aurelia: Deve essere il pavimento della prigione. Si dice che le armi convenzionali non abbiano effetto su questa lega e che le magie non funzionino nemmeno a cinque metri di distanza.

 

Giuseppe: Magari le mie possono abbatterla, stai indietro. Fiamme di Udùn!

 

La lastra di metallo saltò in aria, dando l’allarme a tutta la prigione. In poco tempo i nuovi arrivati vennero circondati da guardie e mostri.

 

Aurelia: Neanche un attimo di pace eh?

 

Giuseppe: Che ci vuoi fare, è la vita di noi SeeD. Prepariamoci a combattere!        Fine capitolo

 

NDA: Peccato, ieri non abbiamo avuto la soddisfazione di vedere Shumy sul suo ultimo podio, ma una cosa è certa: lui è stato il protagonista della gara, chi altri avrebbe saputo rimontare dall’ultimo posto con un giro di svantaggio fino ad arrivare al quarto posto? Sarebbe stato meglio ancora però se il miracolo della vittoria mondiale lo avesse baciato, il suo ritiro sarebbe stato ancora più acclamato. Tornando a noi, le Fiamme di Udùn le ho prese dal Signore degli Anelli e sono le fiamme usate dal Balrog. L’idea della maledizione mi è venuta guardando il film The Grudge e devo ammettere che in una situazione simile è molto azzeccata. Che altro posso dire? Arrivederci a presto^^!

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Capitolo 28
*** XXVIII) Evasione ***


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XXVIII)                                                                                                             Evasione

 

Seifer e Rinoa erano diretti all’armeria scortati da Matteo con la scusa di portarli in una cella più sicura quando ci fu l’esplosione. Dall’altoparlante ci fu l’ordine per i soldati di recarsi nel luogo dell’impatto.

 

Seifer: Che cavolo è?

 

Matteo: Devono esserci degli intrusi. A giudicare dal boato devono aver sfondato una parete.

 

Rinoa: Devono essere Giuseppe ed Aurelia. Sono salvi allora!

 

Seifer: Noi andiamo all’armeria, tu libera gli altri.

 

Matteo: Finalmente si passa all’azione!

 

La guardia fece come detto, mentre i due presero tutte le armi disponibili nell’armeria. A loro si unirono subito i compagni del trio Banzai, stufi di essere sempre messi da parte negli scontri. Arrivati al luogo dell’esplosione videro una calca di soldati e mostri, mentre dei loro compagni nessuna traccia, l’unica cosa che faceva intuire la loro presenza erano i corpi di soldati e mostri che volavano dappertutto.

 

Aurelia: Ma non finiscono mai questi?

 

Giuseppe: Ora mi sono stufato! Onda d’Urto!

 

Il ragazzo sbatté violentemente il Gunblade a terra, provocando uno spostamento d’aria tale da atterrare tutti gli avversari. I due corsero dai compagni quando una seconda esplosione li distrasse. Da una parete uscirono Roy, Leon e John assieme ad un ragazzo che portava un lanciamissili a quattro colpi.

 

Roy: Presto, da questa parte!

 

I SeeD si diressero all’apertura inseguiti da alcuni mostri.

 

Leon: Forza Carlos, spara!

 

Il ragazzo non se lo fece ripetere due volte, sterminando i mostri inseguitori. Il gruppo quindi riuscì a raggiungere le montagne di Galbadia, dove era stata portata la Lagunarock, senza altri intoppi.

 

Selphie: Sorellina, ero così in pensiero per te!

 

Aurelia: Lo sai che so badare a me stessa, non essere così iperprotettiva!

 

Squall: Come ci avete trovati?

 

Leon: Il preside ha ricevuto un messaggio dalla Lagunarock e ci ha mandati.

 

Giuseppe: C’è il tuo zampino vero Drake?

 

Drake: “Angelo non riusciva ad arrivare ai pulsanti perciò l’ho aiutato io.”

 

Giuseppe: Siete stati bravissimi.

 

Roy: Che ci fanno con voi un soldato Galbadiano e quei tre?

 

Seifer: Il Galbadiano è un mio amico, di solito lo chiamiamo “Ado Bastardo”.

 

Sarah: Gli altri tre sono nostri amici del Garden di Galbadia.

 

Irvine: Come facciamo a liberarci di Deling? È praticamente invulnerabile!

 

Zell: Ci penseremo al momento. Tutti a Deling City!

 

Deling: Se volete la mia morte perché non provate ad eliminarmi ora?

 

I ragazzi alzarono gli occhi, vedendo così il tanto odiato Deling che si librava su di loro in sella ad un drago bianco dagli occhi blu, ma spenti, come morti.

 

Roy: U-un drago?

 

Giuseppe: Non esistono draghi bianchi in questo mondo, non…

 

I due ragazzi ebbero la folgorante illuminazione: non poteva essere che l’uovo rimasto alla dragonessa dell’Isola.

 

Giuseppe: Dove hai preso quel drago?

 

Deling: Il suo ovetto era custodito da un drago ma glie l’ho rubato e l’ho stregato per farlo crescere subito. Ormai credo che la madre sia morta, l’ho abbandonata in fin di vita sull’isola.

 

Rinoa: Che hai fatto a mio padre?!?

 

Deling: Domani all’alba verrà giustiziato, al momento è a casa sua.

 

Seifer: Vieni a combattere se ne hai il coraggio!

 

Deling scese dal suo drago, quindi Seifer gli si lanciò contro, venendo però catapultato all’indietro.

 

Deling: Poveri illusi, non potete far niente contro di me!

 

Il Presidente creò dalla mano una sfera nera. Prima che riuscisse a lanciarla però Drake lo morse alla caviglia, facendogli perdere la concentrazione. L’uomo allora o sollevò ed iniziò a sbraitare.

 

Deling: Stupido animale, come osi metterti contro di me!

 

L’Archeosaurus lo colpì in volto con la coda ed il rinato per tutta risposta lo scaraventò giù dal dirupo.

 

Giuseppe: Drake!

 

Deling: Presto lo raggiungerai.

 

Giuseppe: Non credo! AnorEstel!

 

Il ragazzo creò una gigantesca sfera di fuoco verde che lanciò verso Deling. L’uomo non si curò di difendersi, sicuro della sua invulnerabilità, venendo però ferito gravemente dalla sfera.

 

Deling: Ma come, io sono invincibile!

 

Giuseppe: Queste magie non sono le stesse che tu conosci, non puoi difenderti da loro. Tutti assieme! Brisingr!

 

Roy: Garjzla!

 

Giorgia: Jerda!

 

I colpi combinati colpirono il presidente, che riuscì nonostante ciò a colpire il gruppo con un incantesimo paralizzante.

 

Deling: Poveri mocciosi, non potete battere l’emissario delle streghe!

 

Un improvviso e feroce ruggito sgomentò il rinato, che perse le forze in un attimo. Quando i SeeD si furono rialzati poterono vedere che dalla rupe si ergeva un drago rosso identico a quello di Deling, ma dalle ali e le corna insanguinate.      Fine capitolo

 

NDA: Questo capitolo proprio non riuscivo a scriverlo. Per quanto riguarda le parole magiche inserite in questo capitolo AnorEstel significa Fuoco della Speranza e l’ho ottenuta unendo le parole dell’elfico di Tolkien Anor (fuoco) ed Estel (speranza), mentre le altre già citate tempo prima appartengono sempre ad Eragon. L’unica nuova è Jerda, che significa spezza/rompi. Alla prossima!

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Capitolo 29
*** XXIX) I Cavalieri dei Draghi ***


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XXIX)                                                                                                             I Cavalieri dei Draghi

 

Il drago ruggì una seconda volta verso Deling, che non riusciva più a capire che stesse succedendo.

 

Giuseppe: Drake!

 

Deling: Quello sarebbe il mostriciattolo che ho buttato giù?

 

Drake colpì Deling con una fiammata, ferendo ancora una volta l’uomo. Anche i draghi quindi potevano danneggiarlo.

 

Giorgia: Attacchiamo assieme!

 

I tre maghi sferrarono di nuovo i loro tre incantesimi, scaraventando giò dal dirupo Deling. Purtroppo la gioia durò poco, perché il Presidente fu salvato dal suo drago.

 

Deling: La battaglia sarà anche vostra, ma la guerra sarà mia!

 

Le parole dell’uomo non sembrarono arrivare alle orecchie di Giuseppe, che stava andando a riabbracciare l’amato compagno, ma dovette ritirarsi subito poiché la mano sinistra gli iniziò a bruciare. Si tolse il guanto e vide una strana spirale rossa sul palmo di questa.

 

Giuseppe: Il, il Gedwey Ignasia!

 

Roy: Il che?

 

Giuseppe: Ma non lo hai nemmeno iniziato a sfogliare il libro che ti ho prestato? Il simbolo che ho non ti ricorda niente?

 

Roy: Ah, è vero, il simbolo dei… è davvero QUEL Gedwey?

 

Irvine: Scusate ma vorremmo capire anche noi di che state parlando.

 

Giuseppe: Questo simbolo è lo stesso che è presente su un libro che ho preso dall’ “altro mondo”, lo stesso da dove ho preso gli incantesimi. Chi tocca un drago e riesce a stabilirci un legame diventa un Cavaliere dei Draghi. Anche Roy ed Aurelia potranno diventarlo quando i loro draghi nasceranno. Peccato che non ci sia tempo per addestrarli, avremmo avuto bisogno del loro aiuto.

 

I ragazzi salirono sulla Lagunarock. Il gruppo arrivato al salvataggio aveva riferito loro che c’era un gruppo di soldati che stava escogitando un piano per eliminare Deling e riportare Caraway al suo posto di Presidente e si dovevano incontrare con loro all’hotel dove Giulia suonava prima di morire. Arrivati in città il gruppo fece del suo meglio per passare inosservato, ma fu attaccato dopo aver passato l’Arco di Trionfo da un gruppo abbastanza numeroso di soldati.

 

 

 

Squall: Dividiamoci in gruppi da due, sarà più facile eliminarli.

 

Seifer: Compagni di cella?

 

Zell: E sia.

 

Alan: Scusami Ross ma con te non mi sento sicuro, te la lascio a te caro Cavaliere dei Draghi.

 

Sarah: Sempre il solito antipatico. Te lo affido Aurelia.

 

I gruppi si divisero. Come previsto una volta divisi i soldati di Galbadia non valevano niente e non fu nemmeno necessario eliminarli, le ferite pure lievi li mandavano subito ko. Gli unici ad avere problemi furono Giuseppe e Sarah, che erano inseguiti da un intero squadrone di motociclisti. Appena furono dinanzi ad un bar i due videro due tipi che stavano parcheggiando una moto da corsa. Senza dare spiegazioni Giuseppe si avvicinò ai due e disse.

 

Giuseppe: è vostra questa moto? La compro, ecco i soldi. Muoviti Sarah!

 

I SeeD strapparono letteralmente di mano i caschi dai due e partirono a tutta forza, mentre i due non capivano che cavolo fosse successo.

 

?1: Ma che volevano? Si sono fregati anche la moto poi!

 

?2: Non te ne preoccupare per quella.

 

?1: Ma ci avevamo speso una fortuna per modificarla!

 

?2: E noi con i soldi che ci ha dato ce ne compriamo una nuova di fabbrica con tanto di modifiche.

 

?1: Ma quanto ti ha dato?

 

?2: 10000 Guil. E dire che quella Royal GP ne vale 7650 da come l’abbiamo messa a punto.

 

Intanto i due stavano correndo all’impazzata inseguiti dai motociclisti, che avevano anche iniziato a sparare addosso ai ragazzi.

 

Sarah: Ma quante volte hai portato una moto?

 

Giuseppe: Questa è la prima volta!

 

Sarah: E VAI COSÌ FORTE!?! VOGLIO SCENDEREEEEEEEE!!!!!!!!!!

 

Giuseppe: Stai calma! Questo è solo l’ultimo dei nostri problemi ora!

 

I due arrivarono alle rive di un fiume che era stato fatto deviare per la città poco tempo prima. Davanti a loro un camion con la sponda abbassata con sopra due rialzi per le macchine che dovevano salirci. Giuseppe si diresse subito verso questo, mentre i Galbadiani li inseguivano divisi in due file.

 

Sarah: Ma che fai!?! Per quanto veloce vai non riuscirai mai a passare all’altra sponda! Mi stai facendo venire un infarto!!! Mi farai morire!!!

 

Giuseppe: Prepara l’asta!

 

Sarah: Cheee?!? Vuoi fare l’elicottero? Tu sei pazzo!

 

Giuseppe: PRENDILA E BASTA!

 

La ragazza prese l’asta senza sapere che sarebbe successo di lì a poco. Il Gunblader intanto aveva portato la moto al camion quando fu sul punto di iniziare il volo si spostò al centro, passando tra i due rialzi e con una poderosa frenata fece impennare la ruota posteriore e girò il mezzo. Ormai Sarah poteva dire di aver visto la morte in faccia per ben due volte in due giorni di seguito (ricordate l’apparizione di Fallen?).

 

Giuseppe: Ora! Ruota l’asta!

 

Senza accorgersene la ragazza eseguì l’ordine, tagliando così le gomme alle moto nemiche, che finirono subito in acqua. Per loro fortuna passava di lì un traghetto, altrimenti chissà quanto tempo ci avrebbero messo a tornare a riva. Solo quando stavano per ripartire si accorse di quello che aveva fatto.

 

Sarah: Sono stata io a fare questo? (QUESTA BATTUTA È LA MIA!!! ND Steve Archer/ Sei un pg di FFVIII? NDA/ No NDSA/ Allora non hai diritto di replica. Se vuoi riappropriarti della frase ti ci metto pure, ma non credo sopravvivrai molto NDA/ Allora preferisco rimanere con la mia Laura, fa come se non fosse successo niente NDSA)

 

Giuseppe: Dove volevano avviarsi senza i propulsori che hanno usato contro il Garden? Ci sono cascati come allocchi, credevano forse di essere in un film?

 

I SeeD ripartirono, ma qualcosa bucò una delle gomme. Sarah raccolse il proiettile che aveva causato il danno e Giuseppe, dopo aver individuato chi aveva sparato, lo prese dalle mani della ragazza e con la magia lo lanciò da dove proveniva, sfasciando il fucile di uno dei soldati.

 

Sarah: Che guaio! Ed ora come facciamo?

 

Giuseppe: Non so proprio che fare. Di solito viaggio a piedi, in barca e raramente in treno o in bici, non sono abituato a trattare con gomme forate.

 

Sarah: La tua magia non può fare niente?

 

Giuseppe: Posso provare, ma non posso assicurare niente. Brisingr!

 

Il pugnale di Giuseppe si arroventò ed il Gunblader poté riparare la gomma usando parte di un copertone abbandonato per strada. Finita la riparazione i due si diressero al luogo d’incontro, dove probabilmente gli alti aspettavano il loro arrivo.           Fine capitolo

 

NDA: Un nuovo capitolo è ultimato. La scena della moto ce l’avevo in mente da quando ho iniziato la fanfiction. La magia che fa partire il proiettile stavolta si chiama Eitha e significa vai, parti. Se qualcuno brama di vedere i due nuovi draghetti venire al mondo presto verrà accontentato. Però voglio lanciarvi una sfida: indovinate almeno uno dei nomi che potrei affibbiare ai piccoli ed in cambio potrete ricevere una canzone a scelta tra le vostre preferite. Naturalmente dovrete lasciarmi l’indirizzo per questo. A presto!

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Capitolo 30
*** XXX) Piani di combattimento ***


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XXX)                               Piani di combattimento

 

I due in moto arrivarono all’hotel, vedendo gli altri fuori di questo.

 

Squall: L’hotel era un depistaggio, la resistenza ci aspetta in un pub chiamato Dog Street.

 

Sarah: Dog Street hai detto? Quel posto lo gestisce un mio amico!

 

Alan: Quel Zion da cui mi portasti l’altra volta?

 

Sarah: Esatto! Avanti, vi guido io.

 

Zell: Ma dove avete preso quella moto?

 

Giuseppe: Questa? L’ho presa da due tipi, non so nemmeno quanto gli ho dato, eravamo inseguiti dai soldati e non ci ho fatto caso.

 

La rossa guidò i compagni a destinazione. Il quartiere era il più squallido di Galbadia ed anche la gente che ci viveva pareva essere poco cordiale. Appena arrivati al pub Sarah chiamò a gran voce un omone seduto dietro al bancone.

 

Sarah: Hey Sion, come te la passi?

 

Sion: Stripes! Che sorpresa! Una visita di piacere?

 

Sarah: No, lavoro, sono diventata ieri una SeeD.

 

Sion: Come passa il tempo… questa allora è la tua squadra, mi pare affidabile. C’è anche il tuo amico Alan.

 

Squall: Scusi, stiamo cercando un uomo di nome Nathan, sapete dove possiamo trovarlo?

 

Sion: Nathan? È al suo solito tavolo, nell’angolo a sinistra. Stripes, perché non vieni con me? Vorrei presentarti la nuova barista.

 

Sarah: Magari più tardi.

 

Sion: Va bene, sono sicuro che ti piacerà subito.

 

I ragazzi raggiunsero il tavolo indicato loro, dove sedeva un uomo snello, rasato a zero e con dei piccoli e penetranti occhi color nocciola.

 

Nathan: Piacere di conoscervi SeeD di Balamb. Io sono il capo della resistenza.

 

Quistis: Grazie per averci convocati. Qual è la nostra missione?

 

Nathan: Come già saprete Deling è tornato in vita ed ha ripreso il suo ruolo a capo della nazione. Il peggio è che tra non molto le streghe che avete sconfitto l’anno scorso potrebbero tornare da un momento all’altro, quando avrà la capacità di riportare in vita le persone. Per evitare che succeda dobbiamo eliminarlo quando meno se lo aspetta, ovvero stasera alle 20.00. Il problema è da DOVE entrare nella residenza. Abbiamo già individuato tre vie: le fogne, il passaggio usato dal Comandante e dal vostro cecchino l’anno scorso ed infine uno spazio adibito ad eliporto sul tetto. Queste entrate però sono tenute sotto controllo da 5 guardie dotate di poteri poco minori di quelli di Deling e che hanno ricevuto un addestramento simile al vostro.

 

Seifer: Ci sono sbocchi abbastanza grandi per i condotti dell’aerazione.  

 

Nathan: Certo, sono gli unici non presidiati dalle guardie. Al loro posto c’è però un sofisticatissimo sistema d’allarme a raggi infrarossi che distrugge immediatamente qualsiasi cosa con una temperatura superiore ai 20 gradi. Inoltre c’è una ventola d’Adamantio dal raggio di 10 metri che compie 300 giri al secondo. A quella velocità può tagliare di tutto.

 

Zell: Non c’è proprio verso di entrare quindi.

 

Nathan: Dopotutto non vi abbiamo solo chiamati per mostrarvi il piano, abbiamo avuto anche noi molte difficoltà, soprattutto nel reperire queste informazioni. Pensavamo che avremmo potuto metter a punto un piano assieme.

 

Giuseppe: E se usassimo i GF?

 

Nathan: Vuoi usare i GF per eliminare le guardie?

 

Giuseppe: Veramente l’idea riguardava l’ultima opzione. Noi sappiamo che c’è un sistema d’allarme ed una ventola d’Adamantio capace di distruggere tutto. Per fortuna lavorando con papà ho capito a cosa possiamo far ricorso per farcela. Potremmo usare le fiamme di Ifrid o di Dranix, così se la temperatura è abbastanza alta il metallo dovrebbe sciogliersi. Inoltre il sistema non può distruggere qualcosa di così immateriale ed andrà in tilt. Intanto però la ventola potrebbe causare problemi se non si fonde, perciò subito dopo scaglieremo Shiva o Leviathan, lo sbalzo di temperatura dovrebbe essere decisivo. In questo modo la ventola si frantumerà e l’allarme sarà totalmente andato.

 

Nathan: Potrebbe funzionare. In caso che l’allarme venga messo fuori uso le guardie dovrebbero presidiare anche quella zona, quindi verrebbero a formarsi 3 gruppi da 4 ed uno da 3. Se vi servirà anche altro aiuto invierò un battaglione a darvi man forte. Ora bisogna formare le squadre.

 

Squall: Non potremmo fare molto contro Deling, se non fosse per qualche nuova arma portataci dal nuovo acquisto. La squadra d’attacco sarà formata da me, Giuseppe, Giorgia e Roy. Visto che sapete usare la magia parallela siete i più affidabili per questo compito, inoltre Drake sembra capace di ferire Deling. Gli altri gruppi dovranno eliminare i soldati sfruttando la sorpresa e tenere libero l’accesso in caso di ritirata o che ci sia bisogno d’aiuto. La squadra che presidierà le fogne sarà formata da Zell, Selphie, Alan e Sarah, mentre Irvine, Quistis, Rinoa e Leon si occuperanno dell’entrata usata l’anno scorso, intanto Seifer, Abi, John, Shai e Matteo si apposteranno sul tetto ed infine Isashi, Kris, Carlos ed Aurelia ci seguiranno e rimarranno alla ventola per eliminare i soldati che sopraggiungeranno.

 

Alan: Davvero un ottimo piano, ma mi spiegate una cosa? Perché sono stato incluso anche IO in questa faccenda?

 

Sarah: Oh, per 5 ovvie ragioni. 1) Se non fosse stato per la nostra squadra staresti ancora nella prigione a marcire. 2) Non hai altro da fare, quindi impegnati in qualcosa di utile. 3) Anche tu sei contro Deling. 4) Se non partecipi e noi finiamo male comunque Deling ti farà le scarpe. 5) Mi dispiace ammetterlo ma ci servi. È vero che come me hai un solo neurone in quella zucca che usi per dividere le orecchie, ma diavolo! Sei sempre meglio di quei bambocci dell’esercito di Deling.

 

Alan: Quanti complimenti. Mi mancavi, lo sai?

 

Nathan: Avete ancora… 5 ore di tempo per rifocillarvi e prepararvi. Vi consiglio di utilizzare il tempo che avete al meglio.

 

Leon: Se vogliamo andare in giro per la città dovremo cambiarci e posare al sicuro le armi, le divise del Garden non passano di certo inosservate.

 

Sarah: Giusta osservazione. SION!

 

Sion: Hai chiamato Stripes?

 

Sarah: Sai dove possiamo comprare dei vestiti normali? Con questi non possiamo uscire senza che ci notino.

 

Sion: Se vuoi per i ragazzi possiamo prestarti qualcosa io e Bunker. Voi ragazze potreste arrangiarvi con quelli di Dominike.

 

Kris: Ehm… credo che faremmo meglio a comprarli nuovi. Non per qualcosa contro di voi, ma c’è il rischio che credano che siete implicati in una faccenda in cui è meglio non entrare.

 

Sion: Come vuoi. Mando Dominike ad un negozio e poi vi faccio chiamare. Intanto potete rimanere per un po’ nella camera di sopra.

 

Sarah: Io rimango qui, così posso conoscere la nuova barista.

 

I restanti fecero come detto dall’omone e si recarono nella stanza indicata loro. I vestiti nuovi non tardarono ad arrivare, così i ragazzi si divisero in gruppetti o andarono gironzolando da soli per la città. Si sarebbero ritrovati al pub prima di partire per la missione, sperando di poter continuare la loro avventura dopo questo scontro.          Fine capitolo.

 

NDA: Ecco, il capitolo è servito! Spero vi piaccia, anche se per gli amanti dell’azione è stato un capitolo morto.  Inoltre dal prossimo capitolo la fanfiction passerebba da FFVIII a CROSSOVER, ma non è stato un errore voluto. Inizialmente questa doveva essere una fanfiction solo su FFVIII, ma ora ho deciso di modificare un po’ le cose inserendo dei personaggi che non ho mai usato, perciò se non riesco a caratterizzarli bene vi prego di dirmi dove sbaglio e vedrò di rimediare (se poi mi dite come posso fare a passarla nella sezione CROSSOVER senza dover cancellare tutto vi sarei molto grato). Se volete capire di CHI si tratta sappiate che vi ho dato un indizio abbastanza eloquente. Ora però basta parlare, meglio cercare di mettere su un altro capitolo per la gioia di chi segue questa stramba avventura.

 

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Capitolo 31
*** XXXI) Una nuova alleanza ***


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XXXI)Una nuova alleanza

 

Irvine si diresse al junkshop, dove dietro al bancone impolverato gli sorrise un vecchietto molto familiare ad Irvy.

 

Irvine: Stuart! Come te la passi in questa città piena di caos?

 

Stuart: Irvine! che bello rivederti! Come mai qui?

 

Irvine: Passavamo per Galbadia durante una missione e volevo salutarti.

 

Stuart: Ah, le missioni! Mi ricordano i bei tempi quando da giovane ero nell’esercito. Che fai nel tempo libero, sempre dietro alle ragazze?

 

Irvine: Ormai ne cerco una sola, quella con cui condividere il resto della vita.

 

Stuart: Sembra così strano sentire queste parole da te. Mi dai un attimo il tuo Exeter?

 

Irvine cacciò il suo fucile e l’uomo lo esaminò minuziosamente.

 

Stuart: Nemmeno un graffio, si vede che ne hai molta cura. Ti spiace se lo modifico un po’?

 

Irvine: Fa come vuoi, oltre all’estetica non si può più modificare.

 

Il vecchietto portò l’arma in officina e dopo una decina di minuti l’arma era del tutto diversa: la forma era più elegante ed alcuni componenti erano neri.

 

Irvine: Ma che hai combinato?

 

Stuart: Ora è più potente di prima. Provalo su quella lastra di Adamantio.

 

Il cecchino fece fuoco e rimase a dir poco sbalordito del risultato: la lastra era stata bucata da parte a parte. Il cowboy guardò l’arma come un bambino guarda un giocattolo nuovo e bellissimo mentre diceva.

 

Irvine: Ma questo è un cannone! Che diamine gli hai fatto?

 

Stuart: Quei pezzi neri vengono dal mio vecchio fucile.

 

Irvine: Che fucile era?

 

Stuart: Un D17F.

 

Irvine: Co-cosa? Avevi uno dei fucili più potenti al mondo e lo hai distrutto? Non capisco…

 

Stuart: Vedi, ormai era inutilizzabile. Mi sembra ieri che lo vinsi al torneo tenutosi a Dollet. Il primo fu dato a Giacomo Dincht, la sua tecnica era insuperabile. Altri due furono dati ai fratelli Loire, quei due ragazzi insieme erano delle vere furie. Infine io vinsi l’ultimo per sette punti al di sopra di Biggs. Dopo la mia carriera mi ritirai, ma un paio di mesi fa imbracciai di nuovo il fucile per colpa dell’assalto di un drago orbo che alla fine lo distrusse con una zampata. Ormai era buono solo per migliorare le armi e speravo giusto che tu arrivassi. Tutti quelli di queste parti sono degli inetti, mentre tu hai un buon cuore e saprai usarlo per scopi buoni.

 

Irvine: Non so come ringraziarti, ma farò del mio meglio per esserne degno. Ah, comunque il drago orbo è stato ammazzato giusto l’altroieri da due miei amici. Beh, a presto!

 

Stuart: Ciao Irvine, fatti onore!

 

Intanto Seifer, Giuseppe, Roy, Aurelia, Matteo ed Alan stavano camminando per i mercatini.

 

Roy: Aspetta, fammi capire, tu e Rinoa potreste mettervi insieme e piantare Squall?

 

Seifer: In un certo senso si.

 

Matteo: Gran bastardata questa, proprio da te! Ora non resta che mollare la pollastra al momento clue e sarà completa!

 

Aurelia: Ecco perché ti chiamano Ado Bastardo, ma Ado cos’è?

 

Matteo: La mia squadra preferita in Winning Eleven.

 

Ad un tratto una persona incappucciata, probabilmente donna, che portava un enorme shuriken legato alla schiena si avvicinò loro e disse.

 

?: Scusate, siete dei guerrieri?

 

Giuseppe, che si era portato il pugnale dietro e lo aveva nascosto nella manica della camicia, impugnò l’arma e chiese.

 

Giuseppe: Perché ce lo chiedi? Dicci prima chi sei.

 

?: Ops, scusate. Sono Yuffie e vorrei vendere alcune magie portate da un altro mondo.

 

Detto questo scoprì da sotto al mantello una piccola cassa dentro la quale rilucevano una miriade di sfere colorate.

 

Giuseppe: Vengono da un altro mondo? La cosa ci interessa. Quanto vuoi per tutta la fornitura?

 

 Yuffie: Ogni pietra singola costa 5000 guil, ma se comprate tutto allora il prezzo è 750000 guil.

 

Alan: Ma è un furto! Almeno ci puoi dire come le hai ottenute?

 

?: Le ha rubate.

 

Lo sguardo dei presenti si sollevò e Yuffie fece uno sguardo del tipo “Mi ha beccata, ti pareva”. Sulla cima della chiesa lì vicino videro un uomo con dei lunghi capelli corvini sorretti da una fascia cremisi, vestito di nero ed avvolto da un mantello rosso. Il tipo saltò giù agilmente ed andò dalla ragazza. Quando i suoi occhi fiammanti incontrarono quelli neri della ragazza quest’ultima abbassò lo sguardo mortificata, ma poi rialzò il viso e disse piuttosto arrabbiata.

 

Yuffie: Possibile che devi starmi sempre dietro? Non puoi farmi fare quello che devo fare?

 

?: Sapendo che sei una ladra dobbiamo sempre tenere gli occhi attenti su di te. Come si dice, il lupo perde il pelo ma non il vizio.

 

Yuffie: Ma Vincent! Mi hai detto tu di trovarmi un impiego per guadagnare qualcosa!

 

Vincent: E dovevi per forza rubare le Materia? Cloud stà facendo un corso di spada, Tifa lavora in un bar, Cid stà istruendo in una scuola per piloti, tutti abbiamo delle occupazioni stabili e non capisco perché devi continuare a fare stupidate.

 

Seifer: Scusate, ci fate capire qualcosa pure a noi?

 

Vincent: Ah, scusate. Io sono Vincent Valentine, e lei è la mia compagna Yuffie Kisaragi. Purtroppo la ragazza ha il vizio di rubare e per questo dobbiamo sempre starle dietro. Ora dimmi un po’, perché volevi vendere le Materia? Lo sai che ci servono.

 

Yuffie: Uffa! Se ti facevi i fatti tuoi ce la riprendevamo pure, c’erano Caith e Red appostati poco dopo.

 

Vincent: Ti eri pure organizzata! Faremo meglio a farti restare a casa con Shelke, così non farai guai. Forza, andiamo.

 

Giuseppe: Aspetta! Quelle magie ci servono, possiamo fare un patto.

 

Vincent: Un patto?

 

Giuseppe: Si, voi ci permettete di usare quelle magie per una missione, quindi ve le riporteremo e vi ripagheremo per il tempo in cui ce ne siamo serviti.

 

Vincent: Yuffie, vai a chiamare gli altri due, voglio sentire che altro potrebbe interessare. Quindi vorreste prenderle a noleggio da quanto ho capito.

 

Seifer: Esatto.

 

Vincent: Per che missione vi servono?

 

Seifer: La nostra situazione è problematica, ma te la spiegherò.

 

Seifer riferisce a Vincent la situazione, quindi l’ex Turk, dopo aver ascoltato tutto, disse.

 

Vincent: Il guaio allora riguarda anche noi. Un nostro amico, Reeve, lavora per Caraway da quasi un anno e se davvero è successo quello che dite potrebbe essere anche lui giustiziato domani. Ho un'altra proposta per voi. E se la nostra squadra si unisse alla vostra? Così avremo più possibilità di riuscire nella missione.

 

Alan: Davvero lo fareste?

 

Vincent: Certo. Se poi il tizio di cui parlate è davvero così pericoloso una mano vi servirà. Dove si trova il punto di ritrovo?

 

Matteo: A Dog Street.

 

Vincent: Dog Street? In quel locale ci lavora Tifa! Allora ci incontreremo lì tra mezz’ora, così avremo tre ore per ripassare il piano. Yuffie, Caith, Red, andate a chiamare tutti gli altri tranne Tifa, abbiamo un nuovo lavoro. Allora a Dog Street.

 

Aurelia: Grazie del vostro aiuto.

 

I due gruppi si divisero, ma si sarebbero incontrati di nuovo nel posto peggiore di Galbadia.                 Fine capitolo

 

NDA: Questa volta ad aggiornare me la sono presa proprio comoda… in ogni caso ecco il primo aggiornamento dell’anno, guardacaso con la mia prima fanfiction (è da quasi un anno che la scrivo e non sono ancora arrivato alla fine). Come avrete visto ora è spiegato il motivo CROSSOVER, anche se la nuova barista l’aveva già svelato. Beh, che altro vi posso dire? Cercherò di scrivere il prima possibile il prossimo capitolo. A presto!

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Capitolo 32
*** XXXII) Preparativi per la battaglia ***


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   XXXII)                          Preparativi per la battaglia

 

ATTENZIONE: Per non fare confusione d’ora in avanti tra Cid di FFVII ed il preside del Garden quest’ultimo verrà segnalato come P.Cid.

 

Nonostante mancassero ancora tre ore all’attuazione del piano tutti i componenti del gruppo erano già al Dog Street. Seifer prese in disparte i compagni mentre Giuseppe spiegò la situazione a Tifa, la nuova barista di Sion. Aspettarono una mezz’ora e finalmente arrivarono anche gli altri componenti del gruppo di Vincent e Yuffie arrivarono.

 

Vincent: Eccoci, ora il nostro gruppo è al completo.

 

Squall: Grazie per essere venuti, Seifer ci ha spiegato la situazione e vi posso dire con certezza che il vostro aiuto è più che gradito.

 

Barret: Poche chiacchiere. Che è successo a Reeve?

 

Tifa: Barret! Un po’ d’educazione! Ti ricordo che tua figlia Marlene è qui con me, non le vorrai insegnare le cattive abitudini?

 

Barret: Giusto, scusa. Prima le presentazioni. Io sono Barret Wallace, ex capo del gruppo Avalanche e la mia arma è questo cannone che ho al posto del braccio.

 

Cid: Piacere, Cid Highwind, meccanico e pilota, in battaglia non mi separo mai dalla mia lancia.

 

Cloud: Cloud Strife, ex membro dei SOLDIER, io uso lo spadone.

 

Caith: Piacere, Caith Sith, gatto robotica ora del tutto autonomo, combatto con un megafono.

 

Red: Salve, mi chiamo Red XIII e sono uno dei pochi esemplari di cani intelligenti esistenti. In battaglia uso la testa, in tutti i sensi.

 

Tifa: Io sono Tifa, barista e membro dell’Avalanche e quando combatto meno le mani essendo esperta nel corpo a corpo.

 

Shelke: Piacere, mi chiamo Shelke e sono un’ex Deepground, la mia abilità è l’utilizzo di queste due spade laser oltre ad essere un hacker.

 

Yuffie: Visto che alcuni di voi non mi conoscono mi presento. Mi chiamo Yuffie Kisaragi, sono una ninja e ladra di Materia e so usare benissimo pugnali da lancio e shuriken.

 

Vincent: Io invece sono Vincent Valentine, ex Turk diventato esperimento vivente ed oltre ad usare pistola o fucile sono capace di trasformarmi in varie forme.

 

Squall: Comandante SeeD Squall Leonhart. Immagino abbiate già conosciuto Seifer Almasy, Gunblader di altissimo livello e mio, diciamo, amico di vecchia data, Matteo Santoro, ex soldato di Deling ed alabardiere, Roy Grayson, SeeD e lanciere del gruppo, la nostra esperta in shuriken Aurelia Tilmitt, il nuovo acquisto tra i Gunblader Alan Kreitfober e mio cugino Giuseppe Loire, che non ha una vera e propria specializzazione in fatto di armi. Il resto del gruppo è formato da Zell Dincht, combattente di lotta libera, Quistis Trepe, professoressa con frusta, Rinoa Heartilly, figlia del colonnello Caraway e strega armata di Blast Edge, Irvine Kinneas, cecchino e donnaiolo instancabile, Selphie, la sorella di Aurelia, abile col nunchaku, Giorgia Rescigno, strega del Garden ed ottima maga, Leon Kent, combattente d’asta, Carlos Esperante, esperto missilista, John Casera, spadaccino di alto livello, altri due nuovi acquisti Isashi Saotome e Kris Tomoe (non conoscendo i cognomi di questi due li ho inventati al momento), che combattono rispettivamente con una falce e delle bolas, Shainna Themphis, ragazza fissata con la moda e combattente con yo-yo, Abi Hade, che, diciamo, è come un tramite tra noi e l’oltretomba, e Sarah Ross, aspirante evocatrice armata d’asta. Se volete possiamo iniziare a discutere ora il piano di battaglia, visto che ci rimangono solo due ore e mezza all’assalto.

 

Squall e Cloud, ovvero i due leader degli schieramenti, iniziarono a preparare i piani sotto lo sguardo attento di Vincent, intanto gli altri facevano conoscenza fra di loro mentre Giuseppe si sedeva in disparte a parlare con Roy mentre quest’ultimo leggeva un libro prestatogli dall’amico. Leon si avvicinò loro e chiese.

 

Leon: Come fate a stare così tranquilli quando sapete che tra poco sarete i primi a rischiare in prima fila? Non volete nemmeno conoscere i vostri nuovi compagni?

 

Roy: è tutta una questione di fiducia.

 

Leon: Non capisco.

 

Giuseppe: Lo so che sembra strano detto da me che ho sempre combattuto da solo, ma in battaglia per i compagni importa solo la fiducia. Quando si combatte da soli è diverso, bisogna pensare solo a se stessi ed a sopravvivere, ma se si è in squadra bisogna avere fiducia gli uni degli altri e fare il modo di coprire i compagni in difficoltà, ma rimanendo sicuri che i tuoi compagni ti aiuteranno quando sarai in difficoltà.

 

Leon: Hai ragione, ma non si può mai sapere se non si sa con chi si è alleati. E se ci voltano le spalle?

 

Roy: Non lo faranno. Ci è bastato vedere lo sguardo di Vincent che ci potevamo fidare di loro.

 

Ad un tratto si sentirono degli scricchiolii dal piano superiore, dove i ragazzi avevano lasciato tutti i loro oggetti. L’unico armato tra i ragazzi di Balamb era Giuseppe, perciò salì per primo seguito da Yuffie, meglio armata di lui, Leon, Matteo e Roy. Aprirono lentamente la porta ma non ci trovarono nessuno. Il rumore comunque continuava a sentirsi ed una volta entrati i cinque notarono una strana cosa, o meglio due: le sacche portaoggetti di Aurelia e Roy si muovevano in un modo poco rassicurante.

 

Giuseppe: Roy, vai a chiamare Aurelia e la prof, credo di sapere che diamine sta succedendo.

 

Il ragazzo eseguì l’ordine mentre Giuseppe si avvicinava alle sacche per poi aprirle, avvalorando la sua ipotesi. Quando il lanciere tornò con la ragazza e la prof il Gunblader lanciò loro le uova di drago che avevano deposto nello zaino. Entrambe erano piene di crepe e si muovevano violentemente.

 

Aurelia: Che diavolo significa?

 

Giuseppe: Successe la stessa cosa quando nacque Drake. Le vostre uova si stanno schiudendo, presto anche voi sarete dei Cavalieri dei Draghi.

 

Roy: Fooorte! Con le capacità che riceveremo Deling ormai sarà spacciato!

 

Aurelia: Sei proprio sicuro che succederà? Non dovremo aspettare sei mesi come è successo per Drake?

 

Giuseppe: Drake è un mezzo drago, ci ha messo sei mesi a sviluppare i suoi poteri di drago perché è mezzo Archeosaurus, mentre loro sono draghi puri.

 

Con dei movimenti più violenti le uova caddero a terra ed andarono in frantumi, lasciando liberi gli tesserini. Il drago di Roy era totalmente nero, come il suo uovo, anche se le piccole zanne e gli artigli spiccavano visto il loro colore bianco. Quello di Aurelia invece era l’inverso del suo uovo, perché era totalmente rosso con striature azzurre per tutto il corpo.

 

Yuffie: Ma che cariniiii! Sono maschi o femmine?

 

Aurelia: Non lo so. Come si fa a vedere?

 

Quistis: I maschi hanno un corpo molto robusto e degli artigli spessi e corti, mentre le femmine hanno un corpo più snello, per questo sono più rapide ma meno potenti, ed hanno degli artigli lunghi e sottili.

 

Giuseppe: Quindi il drago di Deling è femmina.

 

Roy: Invece il mio Shruikan è un maschio.

 

Carlos: Sapevi già che nome dargli?

 

Roy: A dire il vero no, ma nel libro che mi ha prestato Giuseppe c’è un drago nero come il mio e la cosa mi ha ispirato.

 

Leon: Il tuo invece come lo chiamerai?

 

Aurelia: Beh, visto che è un RubRumDragon e il suo colore è rosso rubino pensavo di chiamarlo Ruby.

 

Quistis: Davvero dei bei nomi.

 

Giuseppe: Forza, toccateli. Una volta che li avrete toccati vi sembrerà di esservi scottati leggermente, ma in realtà è il legame tra voi che si stringe.

 

I due fecero come gli fu detto. All’inizio non successe niente, ma dopo un paio di secondi le loro mani iniziarono a scottare e quando le ritrassero videro il Gedwey Ignasia.

 

Roy: Alla faccia dello scottarsi leggermente! Questo è stato peggio di tenere in mano un carbone ardente! Che ne facciamo ora dei gusci delle uova?

 

Quistis: Non lo so, tu che ne facesti?

 

Giuseppe: Io? Ho fuso i frammenti nel metallo delle armi, anche perché mi sembravano molto resistenti.

 

Roy: E se si potessero usare per stabilizzare le magie?

 

Giuseppe: In effetti può essere. Drake non aveva bisogni di un Quarzo per lanciare le magie quando ci siamo allenati, ma la stabilità di trasferimento poteva averla perché il suo uovo gli aveva dato quel potere!

 

Il ragazzo prese dei frammenti e li mise in mano ad Aurelia.

 

Giuseppe: Forza, prendi il tuo shuriken e prova a sollevare con la magia l’asta di Sarah.

 

Aurelia: Perché dovrei riuscirci?

 

Giuseppe: è il momento buono per vedere se Roy aveva ragione riguardo al tuo Quarzo blu. Se è un Quarzo speciale riuscirai a sollevare l’asta.

 

La ragazza ci provò. All’inizio l’asta tremò soltanto, per poi alzarsi di qualche metro.

 

Quistis: Vado ad informare Squall della cosa.

 

La prof scese mentre Giuseppe fondeva i frammenti dell’uovo con le lame dello shuriken ed i presenti iniziarono a parlare.

 

Matteo: Quindi adesso la ragazzina ha nuovi poteri da quanto ho capito.

 

Leon: Si, gli stessi che hanno anche Giuseppe, Roy e Giorgia.

 

Giuseppe: Ora le probabilità di battere Deling sono salite di molto. Ora però dobbiamo esercitarci.

 

Yuffie: Perché?

 

Leon: Mi pare ovvio. Aurelia non ha ancora la padronanza piena di questi poteri e per questo devono aiutarla ad esercitarsi. Vado a chiamare Giorgia, a quattro vi allenerete meglio.

 

La Strega salì assieme a Leon ed i quattro maghi paralleli iniziarono ad esercitarsi. Durante gli esercizi Yuffie, Leon e Matteo rimasero a guardarli. L’ex soldato di Galbadia stava sgranocchiando una tavoletta da mezzo chilo di cioccolato (anche se il mio amico di solito prende i Galak da 45 grammi che si trovano nel distributore della scuola) e nel bel mezzo della parte più difficile dell’addestramento magico (trasformare la materia, darle una nuova forma, trasformarla in metallo mantenendo la stessa forma scelta e poi farla tornare come prima), nonché quella nella quale serviva più concentrazione al nostro spiritoso alabardiere venne in mente di chiedere.

 

Matteo: Ne volete un po’?

 

Aurelia perse la concentrazione lasciando la trasformazione incompleta. Giorgia ridiede all’oggetto la sua forma iniziale  e la castana rispose con aria stufa.

 

Aurelia: No, grazie, stiamo cercando di lavorare.

 

Matteo: Tanto nemmeno te lo davo.

 

Leon: Che pessima battuta.

 

La ragazza riuscì a controllarsi, anche se avrebbe avuto voglia di lanciargli lo shuriken e finirlo a colpi di qualsiasi altra cosa le fosse capitata tra le mani. Alle sette finirono di istruire la ragazza nelle nuove arti magiche e scesero al piano inferiore per vedere la situazione com’era. Nel locale regnava un’atmosfera di pace e tranquillità nonostante il luogo fosse conosciuto per essere il peggiore di Galbadia, dove si poteva trovare la feccia della nazione. Le due squadre sembravano essersi amalgamate alla perfezione e tutti chiacchieravano come se dovessero prepararsi per una cena tra amici. Il gruppetto andò al tavolo del piano, dove Squall, Cloud e Vincent avevano finalmente finito la tattica.

 

Leon: Che avete deciso?

 

Squall: Quistis ci ha informati di ciò che è successo ed abbiamo cambiato tattica. Vincent e Cloud dovevano aiutarci nello scontro con Deling, ma alla fine abbiamo optato per questa scelta: Cloud prenderà il posto di Aurelia nella squadra che sorveglierà la ventola e lei verrà con noi. Abbiamo deciso di tenere Vincent nel gruppo di testa perché la sua capacità di trasformarsi ci potrebbe essere utile. Per il resto nella squadra delle fogne sono stati inseriti Barret e Tifa, in quella che passa dalla parte frontale del palazzo presidenziale si posizioneranno Yuffie e Shelke, visto che la squadra del tetto è formata da già cinque elementi con loro ci sarà solo Red ed infine assieme a coloro che presidieranno la ventola dopo la nostra azione ci saranno oltre a Cloud anche Cid e Caith.

 

Yuffie: Non è giusto! Volevo far parte anch’io del gruppo di testa!

 

Vincent: Il gruppo di testa deve agire in silenzio, per come sei imbranata ci scoprirebbero subito.

 

Yuffie: Uffa, cattivone!

 

Squall: Forza, indossate le divise ed usciamo. Tra un po’ inizia la nuova battaglia.

 

Le squadre indossarono i propri equipaggiamenti ed uscirono mentre Sion continuava a parlare a Sarah.

 

Sion: Ricordati Stripes, se avrai bisogno d’aiuto potrai sempre contare sul tuo gruppo di Dog Street.

 

Sarah: Grazie dell’ospitalità. Spero di rivederti se esco intera da questa missione.

 

Sion: Non ne ho dubbi. Arrivederci!

 

Il piccolo esercito lasciò la strada più malfamata di Galbadia, pronta a mettere a ferro e fuoco la residenza del Presidente rinato.                     Fine capitolo

 

NDA: Ecco, finalmente ho aggiornato un nuovo capitolo. Lo so che Matteo non è un gran personaggio, ma per me è troppo divertente! Visto che oggi è San Valentino faccio a tutti i miei più sentiti auguri, in particolare a Tenebra, che questo stesso giorno compie 20 anni! Detto questo vi lascio, ci sentiamo al prossimo aggiornamento!

 

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Capitolo 33
*** XXXIII) Infiltrati ***


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XXXIII)                                          Infiltrati

 

I ragazzi si diressero alla Lagunarock e la posizionarono più vicino alla città in caso di una fuga non calcolata e lasciarono lì dentro Shruikan e Ruby, troppo piccoli per combattere, per poi tornare in città. Una volta alla stazione si divisero ed ognuno andò alla postazione assegnatagli. La squadra di Squall raggiunse la ventola di cui aveva parlato Nathan ed iniziarono.

 

Squall: Ok, iniziamo a riscaldare l’ambiente.

 

Giuseppe: Agli ordini! Vai Dranix! Fiamme del Drago!

 

Drake: “Respiro di Drago!”

 

Dopo un paio di secondi dal lancio delle fiamme non si sentì più la rotazione della ventola, ma qualche suono di corto circuito. Il piano andava come prestabilito.

 

Squall: Leviathan! Ruggito Oceanico!

 

Aurelia: Avanti Shiva! Polvere di Diamanti!

 

L’acqua ed il ghiaccio raggiunsero l’obiettivo ed il fracasso metallico avvertì loro della riuscita del piano.

 

Vincent: Davvero un bel lavoro.

 

Squall: Ragazzi, ora state a sentire: questa non è la solita missioncina da quattro soldi contro dei mostri. Finora voi non avete mai ucciso nessuno, ma stavolta è diverso, stavolta se non sarete voi a togliere la vita al nemico potreste essere voi a morire. Questo è il lato peggiore dell’essere SeeD, bisogna fare momentaneamente vuoto morale per non fallire la missione. Ora noi siamo nel giusto, perciò pensate che i caduti di oggi tra i nemici non saranno martiri della libertà, ma dei soldati che sono stati probabilmente costretti a seguire gli ideali di un uomo malvagio, però non per questo indegni di essere ricordati. Ora però concentriamoci sull’obiettivo e ricordate: nessuno scrupolo.

 

Assenso generale. Il gruppo di testa lasciò il posto nelle mani dell’altra squadra e si lanciò nel vuoto, fermandosi in tempo grazie ai poteri dei tre Cavalieri e della Strega. Il cunicolo era molto buoi e Giuseppe ed Aurelia fecero ricorso al potere donato loro dalle quattro dannate e trovarono una grata dalla quale scesero.

 

Giuseppe: Scusa la domanda Aurelia, ma porti gli occhiali?

 

Aurelia: No, ma che c’entra ora?

 

Giuseppe: Hai gli occhi azzurri, pensavo fossero lenti a contatto.

 

La ragazza si guardò in uno dei tanti specchi presenti in quel corridoio e disse.

 

Aurelia: In effetti è vero… ed ora che me lo fai notare anche i tuoi lo sono. Ma che stà succedendo?

 

Giorgia: Stando a quello che ci avete raccontato riguardo alla fuga dal Distretto D immagino sia una specie di effetto collaterale del potere che vi hanno fornito quelle povere sventurate. Ogni volta che usate quel potere i vostri occhi per abituarsi alla poca luce diventano di un azzurro molto intenso.

 

Il Comandante chiamò le altre squadre tramite una ricetrasmittente per vedere come andava.

 

Squall: Qui gruppo di testa, è tutto pronto?

 

Cloud: Qui non ancora, le guardie devono ancora arrivare ma sono sicuro che non tarderanno.

 

Squall: Va bene. Rinoa, mi ricevi?

 

Rinoa: Si, una guardia si sta allontanando, tra poco inizieremo. Dove siete?

 

Squall: In un corridoio pieno di specchi e sulla porta davanti a noi si vedono due aste portabandiera col simbolo di Galbadia.

 

Rinoa: Siete allora nell’atrio principale. Dovete andare verso la porta con la statua di serpente, quindi vi troverete in una stanza grande e dovrete girare a sinistra. Una volta passati vi troverete in un lunghissimo corridoio ed alla fine di questo vi troverete in una stanza gigantesca e lì troverete due porte, una davanti a voi ed una a destra. La prima è l’ufficio, se non lo troverete lì sarà di certo nella camera da letto, ovvero l’altra porta. È il momento giusto, noi iniziamo.

 

Squall: Le altre squadre?

 

Zell: Affermativo.

 

Seifer: Anche qui.

 

Cloud: Appena arriveranno inizieremo.

 

La squadra di testa iniziò ad avanzare col massimo della cautela, quando Vincent li fermò con un gesto della mano.

 

 Vincent: Ci sono dei nemici… una trentina circa.

 

Roy: Come fai a saperlo?

 

Vincent: Ti ricordi che sono capace di trasformarmi? Ebbene, in me c’è una creatura demoniaca, Chaos, che mi dà vari poteri, tra cui anche quello di poter percepire l’energia dei presenti entro dieci metri di distanza. Questi però sono strani… non hanno i poteri di Deling, ma non sembrano umani, sembrano più… zombie.

 

Giuseppe: Oh, cavolo.

 

Squall: Devono essere gli esperimenti prima di provare il rito per il ritorno delle streghe. Se riesce a riportare altra gente in vita prima o poi sarà capace non solo di riportare tra noi Artemisia ed Adele, ma rinasceranno coi loro poteri! Ok, facciamo così: sfondiamo la porta, Roy e Giuseppe attiveranno uno scudo magico mentre Vincent e Aurelia attaccheranno con le armi, mentre io e Giorgia useremo le magie mentre Drake usa le sue fiamme. Giuseppe, puoi usare una sola mano per l’incantesimo?

 

Giuseppe: Fami indovinare, il fucile.

 

Squall: Si, hai capito. Allora pronti, posizionatevi, via!

 

I due cavalieri sfondarono la porta con un calcio ed attivarono subito la barriera difensiva, fermando i proiettili scagliati loro contro. La battaglia durò poco, anche perché le guardie non poterono avvicinarsi ai sistemi d’allarme, eliminate dalle magie, dai proiettili e dallo shuriken troppo in fretta.

 

Vincent: Complimenti, te la cavi bene con quel fucile.

 

Giuseppe: Grazie, ma la tua tecnica è di gran lunga superiore alla mia. Davvero utili queste Materia abbinate alle armi.

 

Squall: A dopo i complimenti, ora andiamo via da qui.

 

Zell: Qui Zell, le guardie sono state sistemate.

 

Cloud: L’ultima stà appena arrivando, ci prepariamo all’attacco.

 

Rinoa: Anche qui tutto ok.

 

Seifer: Altro che potenti, sono dei pappamolle.

 

Squall: Noi andiamo, tenete gli occhi aperti.

 

I ragazzi seguirono il corridoio successivo senza trovarci trappole e trovarono l’ampio salone descritto loro da Rinoa. Era talmente grande da poter ospitare un campo da calcio regolamentare ed anche il tetto era piuttosto alto, mentre agli angoli erano posizionati quattro angeli di pietra, ognuno con una spada in mano rivolta al cielo. Una volta nella stanza Vincent li fermò di nuovo.

 

Aurelia: Che succede? Qualche trappola?

 

Vincent: No, credo sia qualcosa di molto peggio.

 

Roy: Deling?

 

Vincent: Nemmeno, la sua energia è diversa. Sembra qualcosa di demoniaco, simile a Chaos.

 

Giuseppe: Simile a Chaos? Non la vedo bene…

 

Vincent: Se vuoi percepire la sua energia afferra la mia mano, forse qualcuno di voi già la conosce.

 

Giuseppe non se lo fece ripetere due volte ed afferrò il braccio umano di Vincent per staccarsi da quest’ultimo poco dopo, sguainando il Gunblade e guardandosi attorno sospettoso.

 

Squall: Che c’è? Che hai sentito?

 

Giuseppe: è un Angelo.

 

Roy: Come sarebbe a dire?

 

Giuseppe: è uno degli Angeli dell’Apocalisse, uno dei compagni di Fallen!

 

Giorgia: S-sei sicuro? Forse ti sbagli.

 

Giuseppe: Per niente, è la stessa sensazione che ho avvertito prima dell’apparizione, ne sono certo.

 

Anche gli altri impugnarono le armi, ma la creatura tardava a comparire.

 

Roy: Perchè non succede niente?

 

Vincent sparò un colpo all’interruttore della luce posto dall’altro lato della stanza e tutti rimasero all’oscuro, rendendo però visibile un ovale luminoso ai loro piedi.

 

Vincent: Non si mostrerà finché non attraverseremo il varco.

 

Giuseppe: Deling si è organizzato proprio bene, pure gli Apocalittici ha al suo servizio.

 

Squall: Non possiamo passare dall’altro lato senza entrare nell’ovale, dobbiamo per forza combattere.

 

Drake: “Stavolta però la battaglia sarà più facile, combatteremo tutti insieme.”

 

Ormai rassegnati allo scontro i sette entrarono nella zona d’evocazione e dalle spade dei quattro angeli uscirono dei lampi rosa che si congiunsero al centro della sala. Dal gigantesco fulmine formatosi apparve un essere dai lineamenti femminili e dei corti capelli cremisi, del tutto simile a Fallen, solo che la sua tunica, le lunghe unghie, i calzari e le piume delle ali erano rosa.          Fine capitolo.

 

NDA: Presto vedrete il nuovo Angelo in azione! Sapete, questo è stato l’Angelo più difficile da immaginare e descrivere, perché pur essendo temibile come un demone doveva mettere in risalto la grazia e l’eleganza puramente femminile, perciò mi sono ispirato ad un sogno dove ho visto una vampira bellissima ed aggraziata identica a quest’Angelo, infatti anche lei aveva i capelli rossi, un fisico slanciato e qualcosa che non capisco perché mi attrae ed incuriosisce ancora oggi che il sogno è finito. Intanto sono sicuro che vi state chiedendo “ma questo non fa dei sogni normali?” Ebbene no, i miei sogni sono incredibilmente strani e confusionari, tanto che a volte non capisco nemmeno che ho sognato di preciso. Va bè, mettiamoci una pietra sopra e cerchiamo di scrivere altro. A presto!

 

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Capitolo 34
*** XXXIV) Himenya ***


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XXXIV)                                  Himenya

 

Il demone aprì gli occhi felini dallo sguardo glaciale, ma in un certo senso dolce, per poi dischiudere le labbra dorate in un sorriso.

 

?: Finalmente sei arrivato. Ti aspettavo, Cacciatore di Angeli.

 

Aurelia: Tu sei un altro dei GF leggendari, vero? Sei Himenya, portatrice dell’elemento Cura.

 

Roy: Da quando Cura è un elemento?

 

Giorgia, da sempre, ma senza un GF facilmente avvistabile del suddetto elemento è stato catalogato come non elementale.

 

Himenya: Sono venuta per il Cacciatore che ieri ha sconfitto Fallen, voi statene fuori.

 

Squall: Allora non sei un’alleata di Deling?

 

Himenya: Noi Angeli siamo indipendenti, non agiamo sotto il controllo altrui.

 

Giuseppe: Non è che si potrebbe rimandare a più tardi? Ora avremmo da fare.

 

Himenya: No, una volta che veniamo evocati non possiamo essere rimandati indietro. L’unico modo per sopravvivere ad un incontro con noi Apocalittici è combattere e vincere. Forza Cacciatore, il nostro combattimento ha inizio!

 

Vincent: Non penserai che ce ne staremo fermi senza far niente? Combatteremo anche noi!

 

Himenya: Poverino, ti sei illuso per niente.

 

Il GF sbatté le ali, lanciando via dall’arena tutti tranne Giuseppe.

 

Squall: Di nuovo?

 

Vincent: Come di nuovo?

 

Giorgia: Himenya ci ha lanciati fuori dall’area di combattimento ed ha alzato una protezione per impedirci di entrare ed interferire. Ora possiamo solo aspettare.

 

I due contendenti intanto avevano già iniziato. Le uniche magie che il GF poteva usare erano senza dubbio le curative, perciò si sarebbe basato in primo luogo sull’attacco fisico. In questo caso il Gunblader era avvantaggiato, perché gli bastava tenere la distanza o parare i colpi col Gunblade per poi colpire con le armi da lancio o col fucile, per non parlare della magia, ormai diventata vera e propria arma segreta da usare al momento opportuno.

 

Himenya: Complimenti, sei un guerriero davvero capace. La mia vittoria avrà un sapore migliore dopo questa battaglia.

 

Giuseppe: Te lo sogni che ti faccia vincere così facilmente.

 

Himenya: Vuol dire che userò la mia arma migliore.

 

Il demone svelò altre due paia d’ali che agitò velocemente verso il ragazzo. Giuseppe usò una magia di protezione, mossa molto azzeccata visto che l’Apocalittica gli aveva lanciato contro alcune piume affilate come lame.

 

Giuseppe: Quindi riesci ad attaccare anche dalla distanza.

 

Himenya: Si, e posso anche curarmi automaticamente le ferite procuratemi in battaglia. La tua unica possibilità di battermi è mettermi KO con un solo attacco.

 

Appena il demone ebbe finito di parlare Giuseppe si castò un Aura ed iniziò ad attaccare, ma il GF si mosse con velocità sorprendente, tanto che il Gunblader riuscì a infliggere solo pochi graffi superficiali, mentre Himenya riusciva a colpirlo più spesso col suo lancio di piume taglienti. Quando i due si fermarono di nuovo per studiarsi meglio il campo era disseminato di piume rosa.

 

Squall: Se il duello continua così non ne uscirà mai vincitore. Se solo quel GF stesse un po’ fermo!

 

Vincent: Purtroppo al barriera è indistruttibile e la magia non la sorpassa, perciò l’unica cosa che possiamo fare è sperare che Giuseppe ce la faccia.

 

All’improvviso le piume lanciate dall’Apocalittica si sollevarono da terra e si trasformarono in aghi che andarono a circondare i due duellanti.

 

Himenya: Ma cosa?!

 

Giuseppe: Sei finita in trappola. Tutte queste piume che hai lanciato ci hanno circondati e nemmeno una raffica di vento delle tue ali potranno fermarle tutte. Eitha!

 

Le piume ormai aculei si rivoltarono contro il loro padrone, che con un battito d’ali riuscì a fuggire salendo verso l’alto, ma si trovò dinanzi una sorpresa non proprio gradita.

 

Giuseppe: Il combattimento è finito. Renzokuken!

 

Stavolta il demone non poté evitare l’attacco e dopo aver subito un distruttivo Cuore di Pietra si accasciò al suolo.

 

Himenya: Allora… è per questo… che… Fallen… è stato battuto. Hai vinto, seguirò la tua causa.

 

L’Angelo sparì, lasciando libero Giuseppe e rendendo così possibile il completamento della missione. Gli effetti del nuovo alleato si videro subito sul ragazzo, perché le ferite che si era procurato si rimarginarono in un attimo.

 

Giorgia: Bell’idea usare il Reisa per raggiungere l’altezza di fuga del nemico.

 

Giuseppe: Già, però tutto quel baccano avrà di certo avvertito Deling.

 

Vincent riaccese la luce e dalla ricetrasmittente si sentì un segnale.

 

Squall: Qui squadra di testa.

 

Zell: Squall, siamo nei guai! Dalle fogne stanno uscendo decine di soldati!

 

Rinoa: Stessa situazione! Più ne eliminiamo più ne escono!

 

Seifer: Ma da dove li prendono tutti questi tizi?

 

Squall: Cloud, com’è la situazione da te?

 

Cloud: Tutto regolare.

 

Squall: Ragazzi, dirigetevi alla ventola e raggiungeteci dal varco, noi iniziamo l’assalto.

 

Vincent: A quanto pare Deling ha radunato un bell’esercito di zombie, non possono esistere così tante persone fedeli ad un folle come lui.

 

Giorgia: Come facevano a sapere che stavamo presidiando quei posti?

 

Roy: Una probabile soffiata secondo me.

 

Drake: “Per me era tutta una farsa per farci cadere in trappola. I ribelli non esistono.”

 

Giuseppe: Probabile, ma ora dobbiamo andare avanti.

 

I sette si avvicinarono alla minacciosa porta blindata, dove finalmente avrebbero combattuto col Presidente rinato, sperando che la faccenda potesse finire lì.                           Fine capitolo

 

NDA: Allora, che ne pensate? Il nome di questo GF è un po’ strano, lo ammetto, ma non sapevo che nome mettergli! Perciò ho mixato le parole hime, che chiunque abbia letto l’omonima fanfiction di la_vale saprà già che significa, ed Enya, il nome della mia cantante di colonne sonore preferita. Forse qualcuno di voi vedendo in azione L’Angelo avrà pensato “è proprio vero, le donne sono tanto belle quanto pericolose”, cosa che forse non è del tutto falsa (non per fare il maschilista, ma se una donna si arrabbia sono guai per davvero!). Ora vi lascio ad altre letture, ammesso che qualcuno stia leggendo questa fanfiction. A presto!

 

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Capitolo 35
*** XXXV) Scontro Mortale ***


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XXXV)                                                                                                                                                      Scontro Mortale

 

Vincent sfondò la porta blindata col suo braccio metallico, rivelando nella stanza la presenza di Deling e Nathan.

 

Squall: Nathan, devo intuire che i ribelli erano tutta una messa in scena.

 

Nathan: Infatti, ora però è giunta la vostra fine, entro un paio di giorni il nostro illustre Presidente avrà i poteri necessari a riportare in vita i morti.

 

Deling: E quando questo accadrà io e le due Streghe domineremo il pianeta!

 

Aurelia: Peccato che non vedrai mai l’alba di quel giorno.

 

Nathan: Mio signore, permettetemi di eliminare questi ostacolatori, non sono creature degne della vostra potenza.

 

Roy: Sei ridicolo. Ma guardati! Sembri un cagnolino peggio di Seifer conla Strega!

 

Nathan: Preferisco avere un ruolo piccolo ma importante in questo grande teatro che è la vita, e questo ruolo che mi renderà immortale è servire il futuro conquistatore del mondo.

 

Deling: Non hai alcuna possibilità contro di loro ora come ora, il tuo corpo di soldato ti rende troppo fragile. Lascia che ti renda più potente, sarai un degno servo della causa.

 

Il Presidente mise una mano in faccia al suo servo e gli lanciò un fascio d’energia invisibile. Nathan iniziò a vomitare una stana sostanza viscida e verde ed iniziò a tremare come affetto da epilessia. Quando la crisi finì il suo corpo era mutato non poco: ora aveva due giganteschi occhi gialli, denti affilati, il corpo si era notevolmente gonfiato ed inscurito ed infine il suo braccio destro era incredibilmente sproporzionato rispetto all’altro arto, per non contare poi gli artigli spessi come pugnali che avevano preso il posto delle dita.

 

Giorgia: Ma che schifo!

 

Vincent: Deve averlo mutato con un incantesimo.

 

Drake:”Ci penso io a lui.”

 

Il draghetto si avvicinò al nemico, ma gli si parò davanti il drago bianco di Deling.

 

Deling: Mi dispiace, ma tu te la vedrai col mio simpatico animaletto.

 

I due rettili si guardarono in cagnesco mentre Nathan si avvicinava ai SeeD con aria non proprio amichevole.

 

Giuseppe: Ci penso io allo scherzo della natura, voi pensate a Vinzer.

 

Squall: è fuori discussione, tu hai più possibilità di me di ferire Deling usando le tue magie, penserò io a fermarlo.

 

Giuseppe: Squall, sarei solo d’impiccio. Lo scontro con Himenya mi ha tolto quasi tutte le forze. È vero che il suo potere mi ha curato le ferite, ma non ha fatto più di questo. Mi rimangono poche energie, ma credo siano abbastanza per togliere di mezzo il Cavaliere Scarafaggio.

 

Roy: Non penserai che…

 

Giuseppe: Muovetevi!

 

A quest’esclamazione i ragazzi si mossero manco fosse stato lui il Comandante! A dare il via alla battaglia fu un’esplosione proveniente da fuori. I due draghi distrussero la finestra ed iniziarono uno scontro aereo, mentre Squall e gli altri assalirono Deling e Giuseppe affrontò Nathan. Non potendo contare sulle poche energie rimaste il ragazzo iniziò a sparare all’uomo, senza però riuscire nel suo intento.

 

Nathan: è tutto inutile, quest’armatura che mi ha donato il Cavaliere delle Streghe è del tutto indistruttibile, non puoi scalfirla con le tue armi mortali.

 

Giuseppe: Dici? Sembri solo uno scarafaggio troppo cresciuto.

 

Nathan: Presto ti pentirai di esserti messo contro di noi!

 

Nathan appoggiò le mani ai gomiti e ne estrasse due lunghe sciabole d’osso.

 

Giuseppe: Ha ragione Giorgia, fai venire il voltastomaco.

 

I due iniziarono a combattere lama contro lama, ma le spade d’osso erano incredibilmente resistenti, perché nonostante i materiali rari usati per il Gunblade ed il peso maggiore della norma di Giuseppe quelle si scalfivano appena. Inoltre il fatto che fosse così pesante non facilitava il compito del ragazzo, che iniziava ad essere a corto di energie.

 

Nathan: Ti vedo male, giovane sbruffone.

 

Giuseppe: Le apparenze ingannano. Prima o poi riuscirò a spaccare le tue armi e la tua armatura.

 

Nathan: Ha ha ha ha! Sei solo un illuso! Grazie al potente Vinzer Deling sono diventato un essere superiore!

 

Giuseppe: Forse quando sarò già morto.

 

Giuseppe incoccò rapidamente una freccia e la scagliò in uno degli occhi del mostro, senza però riuscire a raggiungere l’obiettivo finale: il cervello, sempre ammesso che una creatura simile ce l’avesse ancora!

 

Nathan: Maledetto! Che hai fatto? Come hai osato!

 

Giuseppe: Sarai pure invulnerabile dall’esterno, ma l’interno è sempre debole. In più non si possono corazzare gli occhi.

 

Nathan: è giunta l’ora che il gioco finisca!

 

Nathan colpì il Gunblader con un pugno del suo arto mutato, mandandolo a terra, ma il ragazzo nonostante tutto riuscì a lanciargli un Firaga ed a piantargli il pugnale in pieno petto, ma anche stavolta l’organo preso di mira non fu scalfito.

 

Nathan: Ora, se non ti spiace, vorrei completare l’opera.

 

Giuseppe sorrise ironicamente ed alzò il braccio sinistro, ma poco dopo lo riabbassò, come se non ce ne fosse stato motivo.

 

Giuseppe: Mi sa proprio che non ce la farai.

 

Il servo di Deling sollevò il suo braccio mostruoso, ma non colpì mai l’avversario. Un grosso shuriken si era infatti piantato nella sua schiena e quando il Cavaliere Scarafaggio cadde il SeeD gli mise una mano sulla spalla dicendo.

 

Giuseppe: Ti è andata male, ti darò la rivincita… boh, quando ne avremo la possibilità.

 

Detto questo il ragazzo assorbì dall’essere le ultime energie che gli erano rimaste per poi rialzarsi,

 

Giuseppe: mai fatto un acquisto migliore di quel libro, ci sono delle magie davvero utili in certi casi.

 

Dalla porta entrarono gli altri componenti del gruppo inseguiti dai soldati mentre Cid e Barret cercavano di barricare la porta e Yuffie recuperava la sua arma dal cadavere.

 

Giuseppe: Ben ritrovati, spero abbiate ancora voglia di combattere perché ce n’è in abbondanza per tutti.

 

Yuffie: Perché non hai reagito? Ti stava quasi facendo fuori!

 

Cid: Hey, una mano farebbe comodo!

 

Giuseppe: Prima che arrivassi tu avevo intenzione di fare questo.

 

Giuseppe prese il pugnale e lo lanciò verso il muro, che esplose subito e accelerò il lavoro dei due guerrieri.

 

Giuseppe: Questa Materia Destruct è fenomenale.

 

Dopo questa piccola dimostrazione i quattro corsero dove gli altri combattevano contro Deling, anche se la situazione non era di certo delle migliori: i ragazzi attaccavano con tutte le loro forze, ma erano pochi i colpi che andavano a segno e vista l’esperienza della rupe Deling aveva preso delle precauzioni contro le magie nonostante gli avversari fossero in maggioranza schiacciante.

 

Cloud: Avevate ragione, sembra invincibile.

 

Deling: Non lo sembro, lo sono!

 

L’uomo lanciò una folata di vento, lanciando verso le pareti i guerrieri.

 

Deling: Rassegnatevi, adoratemi o soccombete!

 

Giuseppe: Sei un pazzo se credi che ci arrenderemo così facilmente.

 

Sarah: Preferisco finire all’altro mondo piuttosto che adorarti!

 

Tifa: Nessuno di no lo farà.

 

Seifer: Per nessuna ragione al mondo!

 

Deling: Allora morirete.

 

Il Presidente creò una sfera nera, ma Roy, Giorgia ed Aurelia lo scaraventarono fuori dalla finestra usando le ultime energie rimaste loro ma, come era successo prima il rinato venne salvato dal suo drago e Drake tornò al fianco dei compagni.

 

Deling: Ed ora come la mettiamo?

 

Il drago bianco sputò una lunga lingua di fuoco, che venne fermata da uno Scolir lanciato da Giuseppe. Se non fosse stato per le energie del Cavaliere Scarafaggio che aveva assorbito lo scudo non avrebbe retto alle fiamme.

 

Irvine: Ed ora che si fa?

 

Vincent si trasformò in Chaos e si lanciò contro Deling, lasciando i SeeD a bocca aperta.

 

Yuffie: Vincent, torna qui! Diamine, l’ultima volta che ti sei trasformato ci sono volute settimane per trovarti!

 

Leon: Allora alludeva a questo quando diceva di potersi trasformare…

 

Giuseppe: Drake, puoi portarmi in volo fino a lì?

 

Drake:”Se ti alleggerisci posso provarci.”

 

Il ragazzo si spogliò delle sue armi escluso pugnale e salì in groppa a Drake, che spiccò subito il volo verso i due volanti.

 

Deling: Proprio non volete saperne di arrendervi, eh? Se lascerete perdere potrei darvi una morte rapida ed indolore.

 

Giuseppe: Nei tuoi sogni! Drake, sai che devi fare!

 

Il draghetto salì in alto per poi scendere in picchiata verso Deling. Il drago stregato lanciò loro una fiammata, ma venne bloccata da un Ice3 di Vincent, che continuò a bersagliare coi suoi proiettili il Presidente. Quando drago e Cavaliere furono abbastanza vicini all’obbiettivo il ragazzo saltò verso Deling, avvinghiandosi a lui, spingendolo così giù dal dorso della sua creatura, che nel frattempo fu colpita da un proiettile di Vincent all’ala, che venne spezzata.

 

Deling: Ma sei matto? Vuoi morire?

 

Giuseppe: Se devo morire mi porterò un bel ricordo con me.

 

Il giovane piantò il pugnale nel petto dell’uomo e lo lasciò, facendolo sfracellare a terra, neanche i suoi poteri l’avevano salvato. Ci pensò Vincent a prendere il ragazzo prima che subisse la stessa sorte, la sua velocità era ineguagliabile. Il capitolo Deling ormai era da considerarsi chiuso.                   Fine capitolo.

 

NDA: Ecco, capitolo completato! Qualcuno avrà notato che la trasformazione di Nathan non è poi molto originale, infatti per quella mi sono ispirato ai primi numeri di Berserk per il servitore potenziato (vedi i manga con il conte verme) ed ai fatti di Albione (vedi Mozguz, totalmente corazzato dallo spadone di Gatsu) Ringrazio tutti voi che finora avete letto questa storia, ma sappiate che non è ancora finita! Eh, no. Non ve ne liberete così presto, anche perché ho ancora molte cose da inserire.a presto e buona pasqua a tutti!

 

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Capitolo 36
*** XXXIII) Risveglio ***


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XXXIII)                                                    Risveglio

 

Sarah: SVEGLIATIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

 

Una scaricata d’acqua gelida arrivò in faccia a Giuseppe, che si svegliò all’istante.

 

Giuseppe: Ma cosa… Sarah! Ti pare questo il modo di svegliare le persone???

 

Sarah: E a te ti pare questa l’ora di svegliarsi?

 

La ragazza gli piantò in faccia il cellulare, che segnava l’una meno un quarto.

 

Decisamente troppo tardi.

 

Sarah: Ma guarda tu che fratello inutile che mi è capitato…

 

Giuseppe: Forse io e Kappa non dovevamo rimanere alzati fino a tardi a giocare…

 

Sarah: Infatti, conoscendolo ci metterà altre tre ore a svegliarsi.

 

Il ragazzo si alzò dal letto e, dopo essersi messo qualcosa di asciutto, chiese alla sorella.

 

Giuseppe: Tu che hai sognato stanotte?

 

Sarah: Non ricordo. Perché?

 

Giuseppe: Sai, ho fatto un sogno strano… io, te e Kappa eravamo studenti del Garden, io avevo un drago, un GF che non conosco…

 

Sarah: Fratellino, quello NON è un sogno, è la tua mente perversa che ti ha fatto immaginare la trama di quella fanfiction che volevi scrivere quattro anni fa!

 

Giuseppe: Ah, è vero, hai ragione. Me ne ero scordato…

 

Il ragazzo comunque rimase pensieroso.

 

Sarah: Che ti prende ora?

 

Giuseppe: Stavo pensando… nel sogno ci dovevano essere anche 4 Angeli dell’Apocalisse, ma ne ho visti solo due, Fallen ed Himenya…

 

Sarah: Vedi che il primo era quel tuo Dronik, Brankik o come cavolo si chiama, l’ultimo non lo hai nemmeno mai inventato. Ora muoviti che stiamo aspettando solo te.

 

Giuseppe: Sei tu il capo…

 

Fine

 

So che probabilmente qualcuno non avrà capito esattamente a cosa sia dovuto questo obbrobrio di finale, ma… sapete, questa fanfiction era decisamente senza futuro. Solitamente uno si aspetta che il suo primo progetto sia il migliore in assoluto, ma per me non è stato così. Secondo me si è rivelata un fallimento. Quelle successive mi sono sembrate decisamente migliori come fanfiction, forse anche grazie all’esperienza maturata nel tempo… Forse avrei potuto tentare di “aggiustarla”, ma per farlo ci avrei messo di sicuro un sacco di tempo, e non sono sicuro sarebbe andata bene. Detto questo ringrazio davvero profondamente chi ha letto questo scatafascio nonostante o stesso lo trovi tale, ed in particolar modo che hanno avuto il coraggio di commentare. Grazie a tutti voi e a presto, spero il prossimo progetto sarà migliore di questo^^

 

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