Dimensione Parallela

di the angelus
(/viewuser.php?uid=30953)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** FALLEN ANGEL - PROLOGO ***
Capitolo 2: *** 2.CHI SEI TU?? prima parte ***
Capitolo 3: *** 3. CHI SEI TU?? Seconda parte ***
Capitolo 4: *** 4. RITORNO IN GRECIA ***
Capitolo 5: *** 5.IL VILLAGGIO TERMALE ***
Capitolo 6: *** 6. OCCHIO PER OCCHIO, OCCHIO AL QUADRATO!! ***
Capitolo 7: *** 7. IL BACCANALE ***
Capitolo 8: *** 8. PRONTO SOCCORSO ***
Capitolo 9: *** 9. LAVORO DI SQUADRA ***
Capitolo 10: *** 10.XENA CONTRO LO SPIRITO DANNATO ***
Capitolo 11: *** 11. UN LABIRINTO D'EMOZIONI ***
Capitolo 12: *** 12. LO SCRIGNO ***
Capitolo 13: *** 13. IL SORTILEGIO DI VENERE ***
Capitolo 14: *** 14. IL SOLSTIZIO D'INVERNO (prima parte) ***
Capitolo 15: *** 15.IL SOLSTIZIO D'INVERNO (Seconda parte) ***
Capitolo 16: *** 16. IL TRIONFO DELL'AMORE ***
Capitolo 17: *** 17. UNA PARTITA A SCACCHI ***
Capitolo 18: *** 18. LA LIRA DI TERSICORE ***
Capitolo 19: *** 19. FEBBRE DA PAURA!! ***
Capitolo 20: *** 20. IL MATRIMONIO ***
Capitolo 21: *** 21. LA FINE DI GIUNONE E GIOVE (Parte prima) ***
Capitolo 22: *** 22. LA FINE DI GIUNONE E GIOVE (Seconda Parte) ***
Capitolo 23: *** 23.LA NUOVA ARRIVATA ***
Capitolo 24: *** 24. Xena e Marte contro Minerva (prima parte) ***
Capitolo 25: *** 25. XENA E MARTE CONTRO MINERVA (Seconda parte) ***
Capitolo 26: *** 26. IL DIARIO DEL BARDO.. ***



Capitolo 1
*** FALLEN ANGEL - PROLOGO ***


Buongiorno a tutti, eccomi tornata con una nuova ff, questa è più una prova.. Era da questa estate che questa storia si stava sviluppando nella mia testa, spero veramente che vi piaccia.

Accetto consigli di tutti i tipi, fatemi sapere se vi piace, se la odiate, se la devo cancellare, se mi devo ritirare su un'isola deserta =) Sta di fatto che nel mio pc questa storia continuerà ad essere scritta..

Ora a noi: Vi è mai capitato di guardare un telefilm e dire cavolo se ci fossi io lì avrei fatto così.. oppure che figo sarebbe finire in quel telefilm... Bene, questo è ciò che è successo alla nostra protagonista Renée.. non molto interessata al telefilm in questione, ma ci  finisce dentro... la domanda è.. come mai?? perchè?? Voi al suo posto che avreste fatto???

I personaggi del telefilm XENA LA PRINCIPESSA GUERRIERA appartengono alla MCA/UNIVERSAL RENAISSANCE PICTURES, quello che scrivo è solo a scopo di divertimento e nulla verrà usato per scopo di lucro.

Detto questo, buona lettura... ah dimenticavo, io sono per il subtext XENA/GABRIELLE, quindi vi saranno riferimenti all'omosessualità femminile....

BUONA LETTURA =)

 

Antica Roma

Il suo petto era squarciato da un dolore profondo, il freddo che lo circondava non era minimamente paragonabile al gelo che provava nella sua anima e nel suo cuore, quella macabra visuale di fronte ai suoi occhi era un peso troppo forte da sopportare e le sue gambe non lo sostenevano più.

Cadde sulle ginocchia, piangendo lacrime amare, dentro urlava dal dolore…le sue amiche, le due persone che amava di più erano lì, appese a quelle dannate croci. Xena, la Principessa guerriera ora aveva chinato il capo a Roma ed a quei sporchi romani che l’avevano uccisa, lei la fiera e coraggiosa Principessa che l’aveva più volte tolto dai pasticci, lei che aveva ascoltato più volte le sue paure, lei che gli aveva permesso di partecipare a diverse avventure ora la vedeva lì, spenta e fredda.

Gabrielle, la sua amata Gabrielle, l’amava, di nascosto ma l’amava, amava tutto di lei, i suoi biondi capelli, il suo sorriso, la sua fragilità e la sua forza, la sua determinazione, la sua testardaggine. Amava la sua voce, amava sentire quel fiume di parole che inondava le loro lunghe camminate, sentirla borbottare mentre riempiva tutte quelle pergamene, era una Dea, non poteva essere altrimenti. Si era innamorato di lei già da quel primo sguardo, quella ragazza così esile dai lunghi capelli d’oro e con gli occhi pieni di sogni, nemmeno uno sciocco non poteva perdere il senno di fronte a lei, già..anche per questo motivo non si era mai dichiarato, lui era uno sciocco e lei poteva avere chiunque altro, perché proprio lo sciocco stupido Corilo?? Troppo bella, troppo dolce, troppo perfetta per un sempliciotto combina guai, faceva male amarla nell’ombra, faceva male non avere il coraggio di dirle “Ti amo”, ma ora che importanza aveva?? Lei era lì, appesa a quella croce, cercava di immaginare il dolore che aveva attraversato il suo corpo nel momento in cui quei chiodi penetravano il suo corpo, mentre lui?? Lui stava per la strada canticchiando la sua stupida canzone, mentre lei soffriva sentendo la vita scivolarle via velocemente ed esalare l’ultimo respiro.

L’unica cosa che lo consolava, che lo aiutava a continuare a respirare era il fatto che la Principessa Guerriera le era stata accanto, la sua compagna di mille avventure, la sua più cara amica, la sua famiglia.

-Io…io riporterò i loro corpi in Grecia, perché so che Xena vorrebbe esser sepolta accanto a suo fratello…e Gabrielle accanto a lei…-

Annuì appena alle parole pronunciate da Corilo, aveva ragione e quei Romani l’avrebbero pagata cara, non avrebbe permesso che la sua Regina e amica Gabrielle assieme alla sua inseparabile compagna fossero rimaste lì in bella mostra, per dimostrare a tutti il potere di quel bastardo misogino di Cesare!!! Quella scena faceva troppo male, quelle due croci, quei due corpi attaccati alle croci, non meritavano una morte così atroce, tutto il bene che avevano fatto, tutte le persone che avevano aiutato, non meritavano di soffrire così. Ripensava a tutte quelle cose che Xena, le aveva insegnato, le tornavano in mente una ad una, ma la cosa che le ripeteva sempre era che non doveva essere troppo precipitosa,troppo istintiva, glielo diceva sempre “Andromeda, devi riflettere di più prima d’agire…”

Lacrime ed ancora lacrime, non credeva di possederne così tante, un’amazzone non dovrebbe piangere, dovrebbe essere forte, ma come poteva non piangere, infondo lei non era un’amazzone e quel segreto la stava logorando dentro. Si era promessa di rivelarlo a Gabrielle, lei avrebbe compreso e le avrebbe dato una mano, si lei era così forte, ma anche così comprensiva, aveva una luce che illuminava e riscaldava chiunque le stesse accanto e specialmente Xena. Il modo in cui loro due si amavano, quei sguardi velati, quel finto sfiorarsi casualmente, Gabrielle era riuscita a ridare fiducia, forza ma soprattutto amore a Xena, anche poco prima di morire i loro sguardi si erano incrociati, e poi il dolore e le loro vite spezzate. Ogni volta che chiudeva gli occhi sentiva l’impotenza colpirla dentro..

-Non sarà facile Corilo, i Romani le vogliono lasciare appese a quella croce, dicono che servirà da esempio!!-

-Io riporterò i loro corpi in Grecia con o senza il vostro aiuto!!-

Sapeva benissimo di non essere un guerriero, di non essere coraggioso, sapeva benissimo quale era il suo posto, lui era il combina guai, non era atto a manifestazioni di coraggio ma soprattutto non gliene riusciva mai una giusta, c’erano sempre loro due a tirarlo fuori dai guai. Questa volta però, doveva esser diverso, avrebbe passato tutti i restanti giorni della sua vita ad esser deriso dalla gente per la sua goffaggine, ma in quel momento doveva assolutamente prender in mano la situazione, doveva farcela, doveva esser il degno amico di Xena e Gabrielle.

Era il momento d’agire e lei questo lo sapeva benissimo, il santone era troppo ingenuo per questo compito, credeva troppo nella bontà umana, la stessa bontà che aveva inchiodato e ucciso le sue amiche. Il dolore lancinante si placò nel momento in cui colpì un soldato romano che stava di guardia, era un momento di sollievo, breve, ma abbastanza intenso da ricavarne forza per portare a termine la missione. Corilo passò a fianco di un romano steso a terra, lo guardò con puro disprezzo e piangendo ancora lo colpì cercando di trovare pure lui un po’ di pace, almeno fin quando l’occhio non cadde nuovamente su quei due corpi.

-Ehi…abbiamo bisogno del tuo aiuto….-

Mentre toglieva i chiodi dalle mani della Principessa guerriera si chiedeva dove avesse sbagliato, a cosa servivano queste morti, la sua fede stava vacillando pericolosamente, come poteva lui dispensare amore, pace quando in questo momento sentiva l’odio crescere dentro di lui? Xena l’aveva aiutato, l’aveva portato sulla giusta via, gli aveva insegnato a leggere il disegno che qualcuno lassù gli aveva dato, lei l’aveva tolto dai guai quella volta. Mentre toglieva i chiodi, aveva quasi paura di farle del male, il corpo scivolò leggero contro Corilo, sentiva chiaramente la sofferenza dentro ai cuori di ognuno di loro. Spostò la scala raggiungendo il corpo esanime della cara Gabrielle, non aveva il coraggio di sfiorarla, quella ragazza era così pura, emanava una luce che riempiva i cuori, le sembrava un essere superiore, lei e Xena erano l’intero perfetto, erano lo yin e lo yang.

Le appoggiarono a terra, Andromeda continuava a fissare il corpo di Gabrielle quasi avesse paura di perdersi qualcosa del suo profilo, sentiva una rabbia nel vedere come avevano deturpato quell’anima così pura. Sospirò, si voltò vero Xena e le tagliò una ciocca di capelli

-Xena, dicono che i morti ci possano sentire, bene ascolta questo… io continuerò ciò che hai lasciato, ma non sarò mai una guerriera grande come te e non sarò mai saggia come te, te lo prometto con tutto il cuore e con tutta la mia anima che onorerò la tua memoria, Principessa Guerriera-

-Le sarebbe piaciuto sai..-

I loro sguardi si incrociarono, la giovane amazzone e il pasticcione Corilo sentivano d’esser molto uniti nel loro dolore e magari potevano aiutarsi a lenirne un po’, magari parlando delle avventure vissute assieme alle due eroine.

-Sono convinto che le sarebbe piaciuto ciò che hai detto-

-Che ne sai tu santone?-

-Cosa?-

-Tu le hai ucciso, tu hai infettato Gabrielle con le tue parole di pace e amore.. l’hai resa indifesa, lei..lei non si sarebbe mai lasciata catturare se non avesse perso il suo spirito combattivo a causa tua!!-

-Mi dispiace che la pensi così..-

-Non è semplicemente pensarlo, è un dato di fatto!! Così le hai rallentate quel tanto che basta che le ha uccise!!-

-Basta!!!-

-Tranquillo Corilo è tutto ok..-

Belur si allontanò con un peso ancora maggiore nel cuore, lei l’aveva accusato della loro morte, forse aveva ragione, forse era davvero lui la causa di tutto quel dolore che aveva provocato!! Pensava alla famiglia di Gabrielle, cosa avrebbe fatto suo padre, sua madre e sua sorella? E la madre di Xena, la povera Irene…aveva già perso un figlio in battaglia ed ora si ritrovava a perderne un altro, perché la via della pace e dell’amore doveva esser così dolorosa, non poteva esserci la pace se non esistono persone che la difendono con coraggio e altruismo, a cosa serviva la sua missione se ora non era nemmeno lui convinto sullo scopo di quella missione? Un unico grande Dio, un Dio più potente di tutti gli dei esistenti, poteva volere tutto questo dolore? Voleva un segno..

I due guerrieri presero i corpi delle loro amiche in spalle, quei due corpi freddi appoggiati alle loro schiene, dovevano trovare un riparo i romani li stavano cercando. Andromeda era lacerata dentro, sentire il peso di Gabrielle addosso era veramente troppo doloroso, gli occhi erano pieni di lacrime mentre dentro di sé riviveva le giornate serene di qualche luna prima, avrebbe dato qualsiasi cosa per rivederle in vita, per risentire nuovamente le loro voci.. maledetto santone, maledetti romani, maledetto mondo.

Trovarono una casa abbandonata e adagiarono i corpi sopra ad un tavolo in pietra, Corilo prese una coperta per coprirle, non voleva staccarsi da loro, accarezzò i biondi capelli del giovane Bardo.

-Guardala, sembra stia dormendo…come se stesse per svegliarsi lamentandosi che non l’abbiamo lasciata dormire-

Calde lacrime scorrevano, come fare a dirle addio, diamine se fa male l’amore!!

-Corilo, dobbiamo seppellirle qui-

-Non le porteremo in Grecia vero?-

-Ci sono troppi romani in giro e penso che ci ucciderebbero-

-Ok..ok le seppelliremo qui! Credi che Belur tornerà?-

Sollevò lo sguardo aspettando la risposta dall’amazzone di fronte, una risposta che non arrivò..Andromeda era uscita.

Corilo sospirò nuovamente, prese nuovamente a fissare il giovane Bardo, cosa avrebbe fatto adesso senza di lei? Lei e i loro piccoli battibecchi, lei che gli ripeteva sempre “sei il solito combina guai”

-Gabrielle, mi sento uno stupido…avevo preparato un bel discorso sai? Ero riuscito a metter assieme tante parole belle come piacciono a te…Andromeda dice che i morti ci sentono, beh..ti amo, ti ho sempre amata…-

Si sentiva stupido a parlare a quel corpo, guardò verso l’alto trattenendo a stento altre lacrime..

-Chiunque ci sia lassù…ti prego, dammi un segno..-

In quel momento un lampo di luce riempì la stanza….

 

XXI Secolo

Eccomi qua, a meno di dieci ore dalla mia avventura, era da gennaio che programmavo queste mie vacanze in sella alla mia moto con destinazione Capo Nord, avevo calcolato tutto, la preparazione fisica, i chilometri da mangiare in un giorno, cosa mettere nello zaino, l’abbigliamento tecnico, insomma avevo preparato il mio fisico e l’armamento per affrontare il viaggio a temperature basse. Avevo richiesto anche un mese di ferie per poter affrontare con il giusto equilibrio questa mia grande avventura solitaria, ero al massimo della forma, avevo fatto palestra, piscina, jogging, kick boxing ed ora eccomi qua, pronta all’avventura della mia vita, ce l’avrei fatta, io..

-Renée, posso entrare?-

Eccola mia sorella, si ho una sorella gemella ma siamo l’esatto opposto io quella più sportiva e dinamica, lei la secchiona e la perfettina in tutto, io la disordinata lei l’ordine fatto a persona..lei era il bianco io il nero.

-Si, ma fa in fretta devo controllare ancora il percorso e altre cosette-

-Ehi, ho l’ultimo dvd, vieni!!-

-Cosa?? Ma no, devo…-

-Non esiste, l’avevi promesso…non posso mica aspettare un mese per vederli!!!-

Maledetta quella volta, avevo strisciato la Bmw del papi mentre lui era in viaggio per lavoro, speravo nella collaborazione della mia sorellina per sistemare il tutto prima del rientro del papino o semplicemente nel suo silenzio, ma l’ho dovuto pagare caro, mi ha fatto promettere che avrei guardato con lei tutte le puntate di un cavolo di telefilm: Xena!!

Vi rendete conto? Mi aveva fregata, aveva scattato una bella fotografia dove il mio volto ritraeva perfettamente l’immagine della disperazione e del dolore ed in cambio della distruzione delle prove e del suo silenzio avrei sofferto nel guardare un telefilm.

-Ma non devi andare a scuola domani?-

-Idiota, son in vacanza!!! Forza andiamo!!-

Mi trascinò giù per le scale, mi posizionò nel divano ed andò a prender delle patatine…benissimo, avrei passato tre ore di fronte agli ultimi quattro episodi, ma almeno sta tortura finiva!!!

Finalmente erano finiti, volevo urlare dalla gioia, ok ok lo ammetto, gli ultimi due episodi sono stati bellissimi, ma per il mio orgoglio e la mia reputazione non potevo certo darla vinta alla mia cara sorellina. Mi voltai per esprimerle la mia gioia, ma la trovai addormentata, adesso mi toccava la fatica di portarla di sopra, mi dispiaceva svegliarla e poi aveva un’espressione così felice dipinta in volto! Me la caricai in spalle, raggiunsi a fatica la sua camera da letto, credo avesse anche un po’ sbavato sulla mia maglia, che schifo!! La stesi sul letto..

-Renée portami con te e insegnami tutto ciò che sai. Non puoi lasciarmi qui…-

Questa era fusa, mia sorella era più fuori di zucca della sottoscritta..ma ora me lo chiedeva? Nel sonno? Erano mesi che attendevo quelle parole…

-Dormi, ci rivedremo presto…te lo prometto sorellina mia-

 

L’aria del mattino profumava quasi di incenso e di primula, era la giornata perfetta per partire, un sorriso idiota mi dipingeva la faccia, non mi sembrava vero erano..erano mesi che mi preparavo a questo giorno ed ora finalmente era arrivato, avevo quasi voglia di urlare dalla gioia.

Iniziai a mettermi tutto l’abbigliamento tecnico, ma sentii qualcuno alle mie spalle arrivare correndo e saltarmi in spalle, riuscii per poco a non cadere sopra la moto.

-Céline…per un pelo facevo danni!!!!-

-Credevi di andartene senza salutarmi musona??-

In realtà si…ma non era cortese dirlo…

-Tsk non rispondere tanto so già che lo speravi, comunque…volevo darti questo…spero ti porti fortuna e che ti faccia compagnia e ti faccia pensare a me..-

-Tranquilla, ogni volta che sentirò la tua mancanza mi guarderò allo specchio…ma grazie, sono certa che andrà tutto bene!! Tu piuttosto abbi cura di te, quando torno voglio vederti in forma-

La mia sorellina mi aveva lasciato il suo simbolo Karmico, una collana in caucciù con un ciondolo che rappresenta l’yin e lo yang, diceva che ci rappresentava molto bene, entrambe così uguali ma così diverse, dovevo chiederle prima o poi chi faceva la parte dello yin anche se sapevo già la risposta!!!

Accesi la moto, sentivo il rombo del motore vibrare dentro di me, misi lo zaino in spalle, ero pronta, feci un rapido inventario e riassunto: vestiti e scarpe ok, accendini e sigarette ok, mp3 ok, dentifricio spazzolino e amichetti vari ok, un rapido kit pronto soccorso ok, pugnale comprato via internet e nascosto nello stivale ok, spray al pepe ok, macchina fotografica, un libro da legger prima di far nanne ok, una coperta in pile ok, torcia e batterie di ricambio ok,altre cosette ok.. e il resto nella borsa serbatoio ok, si avevo tutto. Si parte!!!

Prima di richiudere la visiera feci l’occhiolino a Céline, poi guardai in cielo, pregai mia madre di proteggermi da lassù…mia madre, morta quasi un anno, quel giorno aveva cambiato e segnato la mia vita per sempre, ero cambiata moltissimo per colpa di quel maledetto istante!

Ero in viaggio da quasi un’ora, troppo bello, correvo lungo l’autostrada e vedevo le montagne avvicinarsi sempre di più, era davvero un paesaggio mozzafiato!!

Un lampo, ricordo solo quel lampo….quella luce bianca che mi colpì in pieno, durò un attimo, sentii una scarica di adrenalina tremenda e poi un colpo fortissimo, cavolo…che fossi già finita all’altro mondo???

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** 2.CHI SEI TU?? prima parte ***


p>Dopo un capitolo introduttivo ecco che si entra nella storia nel vero senso della parola.. in questo capitolo i personaggi chiave entrano in contatto con Renée... che succederà???

Manga_girl: Grazie mille per la tua recensione, mi ha fatto un enorme piacere leggerla =), pure io sono una fans della serie.. ed ancora oggi mi fermo a guardare gli episodi o a rileggere le famose serie virtuali. . . Ti dedico il capitolo... a presto!

Spero che questo capitolo vi piaccia e come sempre accetto critiche ... a presto =)

 

No, dal dolore che sentivo…non dovevo essere ancora morta, mi accorsi di non aver il casco addosso…aprii lentamente gli occhi e lo vidi li vicino a me e ovviamente a pezzi..

-Fanculo…quattrocento euro di casco andati a puttane…- dissi con tutta la grazia che mi contraddistingueva mentre mi mettevo in piedi.

Un momento, dove mi trovavo?? Un pavimento…cioè credo, erano delle pietre appoggiate a terra..un odore di muffa e di cadavere nell’aria..ed un colpo di tosse alle mie spalle. Mi bloccai, impallidii, che cavolo era successo, mi avevano rapita? Mi son ubriacata da qualche parte e son finita a letto con qualcuno? No questo era da escludere, cioè sentivo chiaramente la tuta addosso…non credo d’aver perso il senno, oddio…le sigarette...ecco potevano essere le sigarette...ma però erano le solite ed era da un po' che non combinavo casini con altri tipi di fumo, niente anche le canne erano da escludere quindi…quindi…

-Voltati lentamente…-

Una voce femminile, alzai le mani in segno di resa e mi voltai lentamente e mi trovai una spada in faccia e due pazzoidi vestiti in modo buffo e paurosamente famigliare, porca paletta…non ci credo..

-No…non è possibile, è uno scherzo vero?? Sto sognando…sto chiaramente sognando… quella pazza di mia sorella, lo sapevo che mi avrebbe fregata con le sue manie….-

-Taci!!! Chi sei?? O Cosa sei??-

-Cosa sono?? Sono sotto l’effetto di stupefacenti, crack, coca, alcol…voi…voi non siete veri!!! Oh signore… non potete essere reali…lo sfigato e l’amazzone con seri problemi psichici risolvibili con una sana tromb…ehm notte movimentata!!-

Mi pizzicai cercando di svegliarmi, ma quello che ottenni fu un “aho” e basta

-Se vuoi posso colpirti io, magari aiuterebbe!!!-

Disse con falsa gentilezza l’amazzone..ma ogni metodo poteva esser buono per svegliarsi, ma questa molto intelligentemente colpì un punto coperto dalle protezioni, oddio…dai non poteva essere che non stessi sognando, cioè…questi erano personaggi di uno stupido telefilm!!!

-Andromeda, certo che sei un genio..hai colpito giusto sulle..-

Non finii la frase, due figure stese su un tavolo e coperte da uno straccio logoro e puzzolente attirarono la mia attenzione..

-Mio Dio…ma, sono Xena e Gabrielle..-

Mi avvicinai alla biondina, era bellissima, ok un pochino morta ma bellissima, quanto mi piacevano i suoi occhi, quanto mi piacevano i suoi capelli e quanto mi piaceva il suo corpo…si insomma..quanto mi piaceva punto!! feci per allungare la mano che risentii nuovamente la punta della spada sulla schiena

-Non la toccare…non so chi tu sia o come fai a sapere i nostri nomi, ma se la tocchi non avrai il tempo di darci tutte le spiegazioni…-

-Che succede qui dentro?? Andromeda abbassa la spada…-

-Così poi ci uccide, no!!-

-Con quale arma, non vedo oggetti pericolosi in lei!!-

Mi voltai, il santone con il nome strano e casualmente molto somigliante ad una figura della religione Cristiana… mi dava un senso di calore e protezione, mi ipnotizzava…mi costringeva a fissarlo e mi istigava a parlare..

-Tu…tu sei Belur…-

-Si..vedo che tu già ci conosci…e tu sei??tranquilla sei tra amici…-

-parla per te santone, per me non lo è ancora!!-

Sentivo come se potessi parlare tranquillamente e sinceramente come se potesse leggere nella mia anima se dicevo il vero o meno, mi sentivo messa a nudo, spogliata dalle mie maschere di ironia e strafottenza che presentavo un po’ a tutti ultimamente.

-Io…mi chiamo Renée, vengo da..cioè…sono lontana da casa mia di un paio di millenni …un’altra dimensione credo-

L’amazzone si sentiva come presa in giro, cercai di spiegarle che questa era la verità e che ero venuta a conoscenza di loro tramite racconti narrati, come potevo spiegare che loro erano dentro ad una scatola che parla ed io guardavo la loro vita comodamente seduta sul divano assieme a mia sorella ingozzandoci di patatine? Dai, era stupida la cosa…ma se poi finiva come alice in wonderland dove la cara Alice non credendo che quella che stava vivendo fosse la realtà si fece squartare mezzo braccio dal Grafo qualcosa? Meglio creder subito e risparmiarsi il dolore….

Belur si avvicinò ai due corpi, mentre Andromeda continuava a guardarmi male…sapevo già come sarebbe andata a finire, ma gente assistere ad una resurrezione non è cosa da tutti i giorni!! Gli occhi di tutti erano sbarrati, pure i miei, il santone c’era riuscito..certo io lo sapevo già, ma era comunque straordinaria la cosa… il petto delle due donne si alzò per riempirsi nuovamente d’aria, le ferite erano totalmente scomparse, vidi la mano di Gabrielle correre alla ricerca di quella di Xena, una scena dolcissima anche per una fredda come me. Conoscevo benissimo il rapporto che legava le due, quel rapporto così finemente nascosto, anche perché conoscevo bene quell’aspetto dell’amore, sentii quelle poche parole che si scambiarono era una bella storia la loro. Mi appoggiai spalle al muro incrociando le braccia al petto aspettando che le due non più morte si accorgessero della presenza oscura dietro di loro. L’imbranato Corilo era in piena contemplazione, non ci poteva credere, non lo voleva credere accarezzò il viso di Gabrielle quasi temesse che da un momento all’altro questa facesse “puff”, era tenero però il modo in cui lui l’amava, lui sapeva di non esser quello giusto, ma la sua speranza non voleva morire, voleva urlarle tutto ciò che provava, ma il terrore di sentirsi dire “mi dispiace” lo logorava.

-Sono davvero contento, non posso crederci che voi siate di nuovo qui!!!-

-Grazie Corilo-

Andromeda uscì per prendere delle coperte, fu allora che decisi di fare la mia entrata in scena, nessuno mi presentava quindi dovevo auto presentarmi. Presi dallo zaino il pile e mi avvicinai a Xena glielo misi sulle spalle, poi mi tolsi la giacca e feci stesso procedimento con Gabrielle aiutandola a mettersela. Avevano uno sguardo perplesso, forse pensavano di essere ancora in mezzo alle nuvole in quella guerra tra angeli e demoni, o semplicemente non capivano chi io diavolo fossi…

-Salve…-

Gabrielle cercava di capire qualcosa di me, io le sorrisi in risposta..

-Ti ho detto di starle alla larga…-

-Andromeda, la stava aiutando…-

Xena guardava lo strano indumento che aveva addosso Gabrielle, mentre io decisi di rinviare a dopo le presentazioni e decisi di uscire dall’abitazione per prendere una boccata d’aria fresca, anzi no..una sana e profonda boccata di nicotina!!!

Una nuvola di fumo uscì dalla mia bocca..rilassante...gli altri tre uscirono poco dopo e mi accerchiarono in attesa di qualcosa, l’amazzone iniziò ad inveire nuovamente contro di me, il santone cercava di calmarla mentre l’imbranato cercava del cibo ed io decisi di calmarli tutti accendendo il mio accendino sperando di spaventarli per lo stupore.

Andromeda fece un salto indietro estraendo la spada, mente Belur mi guardò con fare preoccupato ma allo stesso tempo molto incuriosito da quella fiamma uscita dalla mia mano.

-Bene, ora che ho ottenuto la vostra attenzione potrei dire due cosette…uno..- puntando il dito contro l’amazzone - se a te non piaccio non mi interessa, non son venuta qui di mia spontanea volontà!!smettila di puntarmi quell’arma in faccia, se avessi voluto farvi del male non credi che a quest’ora l’avrei già fatto?? Due, so praticamente tutto di voi, chi siete e chi non siete…e cosa combinerete in futuro, tre in questo momento avete altro da risolvere!!!-

Avevano ora tutti uno sguardo parecchio smarrito, forse era anche per la sigaretta che ancora non si era consumata oppure per il tono parecchio teso che avevo, non ci potevo ancora credere…avevo bisogno di far due passi con la mia adorata solitudine, feci per allontanarmi ma Belur mi bloccò chiedendomi dove volessi andare..

-So tutto di voi,so dove andrete… ci vedremo più tardi…-

Avevo raggiunto il centro del villaggio, faceva molto strano veder tutta quella gente con quei stracci addosso e pensare che tra me e loro c’erano più di duemila anni di evoluzione e scoperte… I commercianti ai lati della strada urlavano cercando d’attirare i passanti facendo a gara in ribasso, questi non avevano certo il problema di tener registri contabili e scartoffie varie, in un certo senso, non avrei un lavoro in questa dimensione! Da quanto studiato, i Greci erano un popolazione in continua espansione e abili commercianti circondati da divinità alquanto bizzarre che decretavano l’andamento della vita dell’acropoli. Non è che amassi molto la storia anzi era più una materia per mia sorella, io in realtà preferivo nettamente altre materie scolastiche come la letteratura e la musica, ma al momento la mia avventura mi aveva portato a questo, ad un incrocio di civiltà greche-romane e studiarne dal vivo i loro usi e costumi, pensare che a quest’ora dovevo essere già in Germania!!!

Mentre ero persa nei miei ragionamenti e rimasugli scolastici non mi ero accorta che gli occhi della gente si spalancavano al mio passaggio, certo il mio abbigliamento non mi aiutava a mimetizzarmi, magari sembrava avessi una speciale armatura addosso, ma forse anche il mio modo di camminare molto dubbioso o semplicemente gli occhiali che portavo addosso, oppure la differenza d’anni e di scoperte si faceva sentire in tutto il loro splendore… dovevo trovare qualcosa e non avevo nemmeno monete per comprare un mantello. Che situazione assurda e irreale!!!

Tornai indietro all’inizio del mercato e vi trovai Corilo incantato a giocare con un uccellino in gabbia, era l’unico che non mi avesse ancora stressato l’anima o puntato armi in faccia. Gli passai a fianco, sapevo che da un momento all’altro sarebbe successo uno scontro tra dei guerrieri e la scooby gang e volevo trovarmi su un punto dove potessi vedere bene il combattimento….e ovviamente Gabrielle.

-Ehi, hai detto che sai tutto di noi…-

Mi bloccai e lo guardai, faceva finta d’esser interessato al piumaggio del pennuto ma in realtà dentro aveva una domanda da farmi e chissà perché…sapevo anche chi era il soggetto femminile principale del discorso, non era difficile capirlo…lo esortai a continuare

-Volevo sapere…si insomma….io….-

-Tu e Gabrielle??-

-Si…volevo sapere se mi dichiarerò mai e come reagirà lei…-

-Non posso dirtelo Corilo, ma un consiglio posso dartelo…amare non è sbagliato e non te ne devi vergognare, se senti quel fuoco dentro…parlale…dille ciò che provi senza aspettative.. non aver paura…-

-Non ho paura, io sono Corilo il grande…- e qui alzai gli occhi al cielo a volte sembrava proprio idiota ma di brutto.. –Non ho paura…solo che... vorr-

Si bloccò assumendo una faccia da scemo, guardai nella direzione dove Corilo si era imbambolato e mi imbambolai di conseguenza, le nostre mandibole si aprirono e all’unisono le nostre voci pronunciarono un “wow”… Gabrielle era comparsa con le nuovi vesti, un top mozzafiato che risaltava il suo seno e il ventre piatto e tonico, il mio cuore si era fermato, era un angelo cavolo!!

Credo che la stessa visione angelica colpì in pieno anche gli ormoni del povero Corilo, come lo capivo!! Io cercavo di spostare lo sguardo altrove tanto per non farmi sgamare con il rivolo di bava che scendeva, ma era un tentativo alquanto inutile, alla fine mi trovavo sempre a contemplare quell’immagine così..divinamente e dannatamente sexy!

-Cosa fa un guerriero senza armi Xena!!-

- è un indovinello? Adoro gli indovinelli..cosa fa un guerriero senza armi?? Hmm..-

A quelle parole ripresi subito possesso del mio corpo e cancellai immediatamente le immagini poco caste che si erano formate nella mia mente abbastanza malata, da un momento all’altro sarebbe iniziata la rissa….se... cancellate, accantonate va...

-Semplice…muore!!-

Ed ecco che iniziò, Gabrielle e Andromeda si misero in posizione d’attacco, Corilo si mise in una posizione troppo imbarazzante per poterle dare una definizione mentre Xena sembrava spaventata a morte, mentre io?? Non avevo mai partecipato ad una rissa in vita mia, al massimo qualche schiaffo a qualche ragazzo troppo ossessivo, ma niente di più..

Un energumeno puntò verso di me, fantastico…forza Renée pensa..pensa…presi un limone dalla bancarella vicino a me e schiacciai il succo dritto negli occhi del tizio e concludendo il tutto con un calcio ben assestato nelle parti basse-zona gioielli di famiglia, cavolo…ero stata forte, quasi saltellavo dalla gioia per la riuscita del mini combattimento, e chi mi stende?…maledette ultime parole famose, uno dei guerrieri mi assestò un colpo fortissimo in testa con l’elsa della spada e mi ritrovai a terra, persi i sensi..

La notte stava calando, ed io stavo ciondolando per le vie del villaggio cercando di capire la strada che portava verso il rifugio, erano tutti presi dalla Xena che non combatteva che non mi avevano prestato minimamente attenzione lasciandomi a terra con un taglio in testa bello che aperto. Stavo constatando quanto la mia epoca non fosse tanto più evoluta di questa, quanto la vita altrui conti nulla, se hai il potere o i soldi conti qualcosa, altrimenti resti solamente carne da macello!! Tutti si circondano di ipocrisia, tutti sono indegni e tutti se possono si vendono per trenta denari, anche la cara Principessa Guerriera e il suo fedele Bardo se messe di fronte ad una scelta agirebbero così, sono umane anche loro e anche loro ricolme di debolezze terrestri!!!

Arrivai finalmente al rifugio trovandolo vuoto, un vuoto quasi familiare, ormai amavo la solitudine, lei non ti tradisce mai, ti consola e ti ascolta e non risponde con frasi fatte o stupide. Nella penombra della stanza riuscii ad intravedere sopra il tavolo la mia giacca e la coperta, mentre poco più in là inciampai sopra al mio zaino, meno male…ero quasi allo stremo delle forze…mi accasciai a terra, non potevo restar lì ma il mio corpo mi chiedeva un attimo di pace, mi medicai un po’ alla buona, usando meno prodotti che potevo…se dovevo restar bloccata qui, dovevo farmeli bastare per un bel po’. Mangiai una barretta energetica mentre facevo il punto della situazione cercando di ricordare più particolari possibili di questo episodio, sorellina mia, non so se il bene che ti voglio ti potrà salvare la vita o se dovrò iniziare a progettare la tua morte!!!

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** 3. CHI SEI TU?? Seconda parte ***


Ecco un nuovo capitolo di questa mia nuova storia, siamo ancora alla prima parte cioè dove Renée muove i primissimi passi in questa dimensione così...beh..particolare no?? Vi avviso già da subito che aggiungerò episodi inventati tra quelli reali giusto per colmare alcuni spazi temporali nella serie e alcuni dubbi che mi sorgevano. Ma Ciancio alle bande...ecco la seconda parte del capitolo CHI SEI TU??

Manga_girl: Sono veramente felice che il capitolo ti abbia risollevato il morale.. Io sono sempre stata una fedele fans del telefilm... mi piaceva la forza che aveva questa donna, ma soprattutto le avventure che vivevano...suvvia chi non avrebbe voluto passare un pò di tempo con queste due pregando ovviamente di non essere fatte a fettine?? Oppure per sentire Joxer/Corilo canticchiare quella canzone e ridere? insomma, chi non ha amato la storia greca e imparato bene le varie divinità grazie a questo tf??? fammi sapere se questo capitolo ti piace... a presto =)

MorriganJo: Salve... =) allora che dire..a me Gabrielle è sempre piaciuta... per non parlare della sesta serie, in alcuni episodi era veramente da.. vabbè calma, calma... Comunque nella tua recensione del primo capitolo hai detto una cosa molto importante e vera... ho usato una determinata tipologia di personaggi per un determinato motivo.. Ora però sta a Renée capire perchè si trova in questa dimensione e come risolvere il puzzle.. diciamo che questi tre primi capitoli sono più introduttivi che altro mentre in seguito si delineerà la storia... Riucirà la nostra protagonista a metter in ordine i pezzi??? fammi sapere come ti sembra questo capitolo =)

Ringrazio tutti coloro che solamente la leggono e chi l'ha messa tra le seguite, preferite ecc ecc... Grazie a voi...    Ora vi lascio con il nuovo capitolo... spero vi piaccia... à bientot!!!

 

 

Diversi rumori sinistri mi circondavano, qualche maledetto gufo aumentava la tensione ed io puntualmente pestavo qualcosa che scrocchiava sotto al mio peso in modo molto poco rassicurante, maledizione mancava solamente che la batteria nella torcia si esaurisse…cosa alquanto impossibile, avevo programmato ogni cosa per il viaggio e ne avevo di scorta.

-Nebbia… notte…bosco….gufi…assassini in giro..che bello!!!-

Ecco che finii nuovamente a terra, qualcuno alle spalle mi sorprese e con uno sgambetto finii chiappe all’aria, per poi sentirmi una mano prendermi per il colletto della giacca… ma cavolo..io ho una reputazione da bella stronza con quel pizzico di cattiveria da difendere e questi primitivi mi menavano alla grande senza difficoltà.

-Ferma…dov’è Xena?-

-Chi? Cosa? No aspetta amici amici….-

-Tu sei la tipa strana di prima…chi diavolo sei?-

-Mi chiamo Renée e vengo da un futuro non ben precisato…un’altra dimensione credo-

Mi guardò come se avessi appena detto una stronzata gigantesca e secondo me stava pure decidendo se suonarmele o meno, ma visto che la ferita in testa aveva decretato che questo non era un sogno sperai quindi non lo facesse. Ehm, da notare bene gente da come mi bloccava avevo una splendida visuale del suo decolté.

-Oh andiamo…sei appena resuscitata dai morti dopo una crocefissione e ti riesce difficile credere che vengo da un’altra dimensione??-

L’avevo spiazzata, ma avevo ragione, suvvia solo uno era ritornato dal mondo dei morti, almeno così dicono..ecco che mi incantai a guardarla nuovamente, era bellissima e pure lei si era incatenata al mio sguardo… sembravamo entrambe bloccate in un fermo immagine, c’era qualcosa di lei che mi attirava, i suoi occhi, la sua bocca, ero attirata dal suo sangue e dalla sua anima..

-Gabrielle hai trovato Andromeda??-

Ed ecco il santone arrivare assieme a mister imbranato riuscendo a spezzare un momento speciale!! Che tempestività…!

-No, ma ho trovato lei…-

Disse spingendomi a terra con veramente poca eleganza, allora facendo un rapidissimo calcolo, su quattro persone di cui due maschi e due amazzoni.. stavo sulle balle alle due fanciulle, cavolo un record!

-Grazie per avermi abbandonata a terra con la testa aperta!!!!-

Gabrielle mi fulminò come se non avessi il diritto di parlare e sta cosa mi stava dando parecchio sui nervi.

-No, né lei né tantomeno Xena…-

-Forse son tornate al falò…-

-Certo Corilo e gli asini volano…- aggiunsi io mentre cercavo di vedere se la ferita si era riaperta.. – se le vostre amichette non sono tornate mentre andavano a caccia, vuol dire che poco più avanti troverete un’amazzone a terra che vi chiederà di Xena, tu Gabrielle troverai delle tracce a terra e tutti con fare preoccupato raggiungerete la fortezza del Dio della guerra, aspettate la fuori e lì la troverete…-

Ero stanca di prenderle per oggi e mi sentivo anche un tantino offesa, diamine venivo da un'altra dimensione e tutti mi snobbavano e mi menavano, non è mica giusto...non chiedevo mica una parata ma almeno un tantino di rispetto!!! Presi la torcia e feci qualche passo direzione sconosciuta, tanto prima o poi avrei trovato un posto dove fare un riposino e comunque l’importante era non stare troppo vicino alla scooby-gang visto che si trovava sempre nel mirino di gentaglia armata e con pessime intenzioni

-dove credi di andare te?-

-in qualsiasi posto lontano da qui e che non richieda l'opera di prendere ancora botte da voi!!!!-

Gabrielle era alterata, mi prese per il braccio e mi trascinò con sé...

-Tu vieni con noi...che ti piaccia o meno!!-

-despota!!!-

Mi trascinò per una decina di minuti, fin quando non trovò l'amazzone a terra. La scena si svolse esattamente come l'avevo ritratta e il santone mi guardò con fare interrogativo. Queste cose le avevo già viste, ma sentivo come di non poter dir loro nulla, avrei alterato la storia non potevo...

Eccoci arrivati a casa dell’amico del santone, era ancora più bella di quando l’avevo vista nell’episodio, dava proprio quel senso di pace, beato lui viveva come un eremita senza bisogno di nessuno, circondato dal silenzio e dalla natura, un sogno!!

-Trovato niente?-

-No!!-

-qualcosa non va, Caleb è sempre qui-

-Magari possiamo chiedere a qualcuno o alla servitù se sa qualcosa-

Cercavo di non intromettermi nel discorso erano affari loro e poi comunque si sarebbe risolto tutto alla grande no? E comunque non volevo trovarmi ancora in mezzo tra l’amore delle due anime gemelle che sbandieravano sta unione a destra e a manca stressando l’anima a chiunque, “no io vado con lei perché siamo anime gemelle” “no il mio cammino è il tuo perché siamo anime gemelle” “tu non puoi capire, noi siamo anime gemelle” insomma il concetto doveva esser pur chiaro a tutti dopo che queste lo ripetevano e lo sbandieravano in faccia ad ogni povero disgraziato che incontravano per sei interminabili stagioni.

-Ehi tu, dicci che sta succedendo, visto che sai tutto!!!-

-Come scusa?-

-Tu dici d’aver le soluzioni, invece di star lì con le mani in mano… illuminaci con le buone o preferisci le cattive?-

L’amazzone stava oltrepassando un limite pericoloso, ero stata quasi gentile rispetto al mio solito e non mi sembrava per nulla giusto il loro comportamento!

-Sentite, capisco molto bene la situazione, ma non posso aiutarvi dovete metter voi assieme i pezzi, mi dispiace!-

Ora arrivò il turno di Gabrielle, si precipitò verso di me come una furia estraendo uno dei suoi sai e lo puntò contro il mio viso, deglutii per la sorpresa.

-Ti dispiace?? Non è un gioco, ci sono vite umane che rischiano d’esser spezzate ora dicci quello che sai oppure sarò costretta a..-

-a far cosa Gabrielle!! Ad uccidermi? Certo potresti farlo almeno lascerei questo schifo di mondo prima del previsto, ma ahimè non conviveresti con l’idea di aver ucciso solamente per un tuo capriccio!!-

-Non è un capriccio, si parla di vite umane, se Xena non ritorna come prima molti moriranno!!-

-E’ il vostro bene contro il vostro male, ed è tutto già stato scritto, non si tratta delle parche che disegnano il vostro destino come teatralmente vi piace descrivere, se cambio qualcosa farò dei danni assurdi che nemmeno ti immagini!!

-Non vuoi capire vero?-

I suoi occhi sputavano fiamme, non mi facevano paura, non ero ipocrita come tutti gli altri io sapevo benissimo cosa voleva lei, non erano certo le vite che avrebbero potuto salvare,no…

-Tu vuoi solamente che lei torni come prima, ti attira il suo lato oscuro e ti spaventa l’idea di non aver più la Xena intera, non sparare cazzate non essere ipocrita…Bardo!!!-

L’ipocrisia, la vedevo negli occhi di chiunque tutti bravi menzogneri che si combattevano l’un l’altro per ottenere ciò che volevano, il Bardo voleva la sua amichetta tutta intera e quel bastardo non voleva bere così tanto quella dannata sera ne correre come un pazzo con la sua auto da miliardario!!

Gabrielle stava per ribattere, ma aveva accusato il colpo e ciò la lasciava interdetta, senza parole e questo mi piaceva, non aveva il diritto di parlarmi in quel modo.

-Adesso basta!! Renée ha ragione-

Davvero?? Cioè ovvio che avevo ragione, ma sentirlo dire dal santone faceva strano, mi immaginavo già un discorsetto sulla bontà d’animo o sul perché bisogna fare buone azioni, mica che mi desse ragione…

-Gabrielle, ragiona…non sappiamo come funziona questa cosa, se lei ci dicesse tutto chi ci garantisce che salveremo più vite di quelle previste? E se cosi facendo quel percorso venisse alterato causando molte morti? Ha detto che ce la possiamo fare, facciamolo seguendo la strada giusta!-

Finalmente qualcuno l’aveva capito, non mi sembrava tanto difficile la cosa, nessuno salta fuori dal nulla e ti risolve la vita, tutti vogliono qualcosa in cambio…questa è la vita, un percorso dove la gente cerca di soffrire il meno possibile e se per farlo devono spinger sempre più nel fondo del barile chi gli sta accanto, beh affari loro.

Accesi la sigaretta, ero lì fuori che guardavo il cielo, si dice che nelle stelle si possa leggere il nostro futuro ma io cercavo anche il mio presente, che ci facevo qui? Era tutto così assurdo e impossibile, c’era qualcosa che mi sfuggiva, ma cosa? Dove stava il nesso in tutto ciò? Io volevo solamente la mia avventura, solitaria e perfetta avventura in sella alla mia moto, solo io e lei…in realtà avrei voluto con me solo un’altra persona, mia sorella….l’altra metà del mio cuore!

-Céline dove sei…-

-Chi è questa Céline?-

Mi voltai, Belur era lì che mi guardava con fare comprensivo, non è che mi fidassi ciecamente di lui, ma aveva quel qualcosa di mistico e religioso che ti confortava, placava un po’ la tempesta che urlava forte nel mio petto.

-Mia sorella gemella…senti, mi dispiace..ma ho paura che se vi dico qualcosa..-

-Non ti preoccupare, capisco …volevo semplicemente sapere qualcosa di te…-

Lo guardai dubbiosa squadrandolo dalla testa ai piedi, barba compresa.. nessuno vuole niente per niente e credo che nemmeno il santone fosse tanto santo da non chiedere nulla in cambio e poi cavolo, non mi andava di parlare con nessuno del mio Io interiore.

-Andate al tempio…lì troverete le risposte!-

Cercai di cambiare discorso, riportando nella sua testa l’obbiettivo principale della “puntata”, ma non si arrese facilmente..

-Non volevo sapere come risolvere l’enigma, ma sapere qualcosa di te…la tua anima grida sofferenza e diffidenza, c’è qualcosa di interrotto dentro di te…-

-Senti, non ho voglia di parlarne..non ne ho parlato con lo psicologo pagato dal caro papalino ne parlerò con te!!-

Aveva ragione, qualcosa in me si era rotto, ma non avevo alcuna intenzione di aggiustarla almeno non con le parole del primo che passa, io avevo investito tutto nel mio viaggio a Capo Nord, volevo fare tutta quella strada da sola o al massimo con lo specchio della mia anima dietro di me, volevo staccare da tutti, non volevo più pensare a niente. Cercai di trattenere le lacrime, piangere era da deboli, fanculo alla mia debolezza, fanculo a tutti, Greci, Romani, Santoni e finti perbenisti… ancora una parola ed avrei ruggito!!

-Dovresti capire perché sei qui all’ora..-

-Senti…credi che non stia pensando? Credi che mi faccia piacere? Avevo altre cose da fare per me stessa e per mia sorella, non ho chiesto io di essere catapultata qui con dei primitivi che combattono ancora con archi e frecce, a me di tutto questo non interessa nulla!!!-

-Ti senti meglio ora?? Dai, all’alba dobbiamo entrare al tempio…va a riposarti un po’-

Lo sapevo già che avevo bisogno di sfogarmi un po’ è per questo che avevo programmato la mia avventura, certo mi aveva fatto bene urlare un po’ ma il fuoco che bruciava dentro di me era troppo forte perché si spegnesse con un semplice ruggito, non era così semplice e non serviva certo lui per farmi capire che non stavo bene con me stessa e che mi stavo spegnendo. Non ero così forte come tutti mi dipingevano o come ghignando al fato dimostravo a tutti, la mia era una maschera per dare forza a chi mi stava accanto, se cedevo io cosa sarebbe successo a lei? Nessuno lo poteva capire, mia sorella non poteva farcela senza il mio aiuto e il mio appoggio, ma si stavano scaricando le batterie ormai.

L’amazzone aveva fatto saltar in aria il portone, Xena iniziò a correre verso il tempio mentre i vari guerrieri si scagliavano contro di noi, sembrava una partita di ruba bandiera dove tu tenti di mandar avanti il campione sacrificandoti nel nome di una presunta vittoria, di diverso c’era il fatto che qui non ti sacrificavi solamente metaforicamente parlando! Fortunatamente uscì Xena con il chakram pronta a far danni, non me la ricordavo così la puntata però, mancava qualcosa..Ecco infatti che l’arma si abbassò

-Non…non posso…non riesco uccidere..-

Ecco cosa non ricordavo, l’unione dei due chakram quello di luce e quello d’ombra, sentii una fitta alla testa come se qualcuno mi volesse attenta a ciò che mi circondava in quel momento più che ai miei pensieri, infatti vidi tanta gente cattiva con spade sguainate che attendevano solamente l’ordine delle due divinità. Marte, eccolo lì di fronte a me, lo fissavo con curiosità e lui si soffermò un attimo su di me come se si fosse appena accorto di una presenza estranea e al di fuori del tempo, la divinità della guerra, una divinità cavolo, l’essere perfetto o almeno così venivano descritti…ma a me sembrava così tanto umano, puzzava di umanità e di debolezze comuni.

-Correte!!!-

-Prendeteli!!-

-Forza andiamo!!-

Uno scambio veloce di battute tra le due parti e via dentro al tempio, le voci dei guerrieri ci circondavano ed io sentivo uno strano peso nel petto, che dovevo fare? Potevo dar loro una parte di soluzione dell’enigma?

-State tutti bene??-

-Lei no…non è ancora tornata normale-

-Corilo, vieni con me….dobbiamo bloccare la porta sul retro!-

Eccolo, adesso si sarebbe dichiarato al biondo Bardo…quando avevo visto questa scena mi era un po’ dispiaciuto per lui, cioè lui era un idiota perché situazione migliore nel dichiararsi poteva anche trovare, ma lei non gli aveva degnato di alcuna risposta sentii chiaramente il cuore dell’imbranato spezzarsi e maledire tutti coloro che gli avevano suggerito di dichiararsi.

Forse era colpa anche di tutti gli altri, di tutti noi…cioè sapevamo esattamente che non aveva speranze però l’amore che brillava nei suoi occhi e che usciva dalla sua anima ogni volta che vedeva Gabrielle era così forte e così dolce che a tutti sembrava stupido togliergli ogni speranza.

-Xena, ascolta…ho una proposta da farti, quello che noi vogliamo è il chakram, daccelo e lasceremo andare te ed i tuoi amici…cosa ne pensi?-

-è una trappola…-

-Non possiamo lasciare quest’arma nelle mani di due divinità della guerra e non per noi ma per tutti, è un’arma troppo potente!!-

-Xena, voglio fare ancora meglio…dacci il chakram e ti prometto personalmente che tornerete sane e salve in Grecia, credo che non posso fare di meglio….allora che hai deciso? Puoi salvare i tuoi amici oppure sacrificarli tutti in nome di una causa persa?-

-Deve esserci un modo per neutralizzare quest’arma…-

Ok adesso basta, vedevo la mia fine troppo vicina e troppo violenta per non agire…morire schiantandosi in moto contro un camion è un conto, ma sentire che la tua gola viene tagliata da dei personaggi di un telefilm è un altro…

-Sentite…dovete rimetter il cerchio quello rotto al suo posto e..-

Non riuscii a completare la frase, i guerrieri erano entrati

-Dovete bilanciarlo…- provai a concluder sperando che capissero

Cercavo di tener testa ad un tizio armato, solo che: non avevo armi, non avevo mai combattuto, ma avevo paura ed una bomboletta al pepe..

-Beccati questo!!-

-Andromeda il Chakram d’ombra presto…-

Raccolsi l’arma del guerriero che avevo appena steso, stava imprecando come uno scaricatore di porto per come bruciavano gli occhi, caro mio…tecnologie del ventunesimo secolo!!! Mi voltai in tempo per vedere l’altro Dio della guerra che stava per colpire Gabrielle a morte…

-Xena…il Chakram di luce…-

Fu un attimo e la divinità divenne cenere, figo..non è da tutti i giorni vedere una divinità andar a fuoco!

-Xena, non è stata colpa tua, non ti abbiamo lasciato altra scelta…dammi il chakram…vuoi uccidermi?-

SI..dai forza…è semplice.. fai si con la testa, se lo uccidi ora..a parte che cambieresti tutta la storia, ma ti salveresti da molte sofferenze!

-Forza..lo sai…qualcuno deve far finire tutta questa catena di morte…-

Breve mia rotazione d’occhi al cielo

-Lo sai che è la cosa giusta da fare…-

-Al diavolo Xena, unisci quei due maledetti chakram…-

Mi ero stancata di sentirlo parlare, non mi piacevano le menzogne dette da una divinità…bastavano già quelle dette dai sacerdoti di tutte le divinità e religioni, aggiungerne altre aumentavano solamente il mio nervosismo.

Via con il secondo round di botte, sentivo in sottofondo la musica di Rocky, che barbari..io in quasi un quarto di secolo di vita non avevo mai alzato le mani, mente ero qui da un giorno e le avevo già prese e già date diverse volte, date…si fa per dire!!

-Perché l’hai fatto Xena? Perché lo hai bilanciato?- chiese un curioso Marte

-Nessuno può avere tanto potere, nemmeno tu o io..-

-Ci vediamo dalle parti dell’acropoli allora…-

Marte era stato battuto un’altra volta, non aveva però l’espressione furiosa o comunque non dava segni di fastidio, sembrava quasi divertito nell’esser stato preso a calci nuovamente dalla cara Principessa Guerriera, se la stava quasi ridendo sotto ai baffi…stava per scomparire quando mi guardò facendomi l’occhiolino… che cavolo voleva adesso?? Ok, era una divinità forse sapeva cosa cavolo ci facevo qui o come potevo fare per ritornare a casa, ma prima o poi avrebbe incrociato nuovamente il cammino della cara furia bruna e quindi…bastava aspettare per aver risposte. Ora però mi aspettava un viaggio di ritorno in Grecia dentro ad una bagnarola che loro osavano definire nave.

 

Era arrivato il momento dei saluti, il gruppo si separava dal santone…almeno per un po’, tanto tra un paio di puntate si sarebbero rivisti e comunque il loro destino era incrociato con quello di Belur. Accesi un’altra sigaretta stando appoggiata ad un albero con zaino in spalle, Andromeda continuava a tenermi sotto controllo o sotto tiro mentre Corilo trascinava il suo cuore a pezzi forse cercando qualcosa che potesse aggiustarlo. Belur si avvicinò a me, per i saluti…tutti guardavano la scena con titubanza, manco avessi in mano un macete cavolo!!!

-Spero tu riuscirai a trovare la tua strada, il tuo cammino…abbi cura di te…e di loro!!-

-Non so quanto sarò loro d’aiuto, ma io spero solo di tornare presto alla mia vita..-

-C’è un motivo per cui sei qui, scoprilo… arrivederci…-

-A presto Santone!!-

Doveva esserci una ragione, almeno lo speravo..dovevo concentrarmi sul motivo, un tempo mi divertivo a risolvere enigmi anche se erano più territorio di mia sorella e comunque erano sempre enigmi su pezzi di carta che non richiedevano per forza una spada di Damocle sopra la mia testa pronta a cadere se commettevo un qualsiasi tipo d’errore!!

-Senti…ti va di venire con noi?-

Gabrielle si stava sforzando di esser civile con me, forse Belur l’aveva quasi costretta a portarmi via con loro, qualcosa di buono l’aveva fatto allora!!

-Si, anche perché…credo che le risposte siano legate a voi, grazie..-

Xena mi fissava incuriosita, leggevo dei dubbi nei suoi occhi..

-Senti ma..tu chi sei?-

Roteai gli occhi al cielo…

-Mago merlino!!!-

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** 4. RITORNO IN GRECIA ***


Eccomi tornata con il quarto capitolo, ho pubblicato prima del previsto ma spero che non sia un problema per voi... Ho pronti un paio di capitoli, ma a volte mi trovo a corto di idee in quanto devo inventarmi determinate situazioni. Vorrei ricordarvi già da ora che presto utilizzerò dei ricordi passati delle due non raccontati nel tf ma bensì nella virtual season officiale, cioè il dopo FRIEN IN NEED, quando accadrà non mancherò di diverlo. Bene, allora tornando a noi.. In questo capitolo ci sarà il ritorno in Grecia... che accadrà???

MorriganJo: Come prima cosa chiedo venia per le sviste causate dall'aver imparato talmente a memoria le battute del telefilm che ormai non mi pongo il problema di chi le dice e lo lascio sotto inteso, grazie mille per avermi illuminata, come vedrai nei capitoli dopo non vi è traccia dell'omissione =) In Renée presto troverai delle sfumature non nuove, nel senso molto simili ad un altro personaggio, inoltre dovrà capire il motivo per il quale si trova in questa dimensione, ritrovare...sè stessa diciamo =)

Manga_Girl: Grazie mille per la tua recensione, spero che questo capitolo non ti deluda, da qui in poi inizieranno ad esserci episodi inventati alternati ad episodi reali... cercherò di far del mio meglio per non deludere nessuna delle Vostre aspettative =) l'esclamazione "mago merlino" lo so è forte.. mi è venuta immaginandomi nella situazione della protagonista stressata dalla solita domanda da qualsiasi essere vivente l'avvicini... e poi Renée ha un carattere molto particolare.... vedrai.. a presto e fammi sapere cosa ne pensi =)

Mizar19: Son felicissima di ritrovarti anche in questo mio racconto, credo tu abbia notato il mio classico stile nella storia.. e forse qualche similitudine con un mio carissimo personaggio di un'altra ff =) e qui chiudo... Xena mi ha tenuto compagnia per tutta la mia adolescenza, praticamente tornavo a casa da scuola, facevo i compiti e poi mi lanciavo a guardare questo stupendo telefilm.... Xena affronta tematiche moderne e situazioni sempre frizzanti, gioca molto sulla sensualità ecc ecc... ma è stata na fidata compagnia dei pomeriggi invernali =) Spero veramente che questa storia ti piaccia.. a presto e grazie per i complimenti..

 

Se nella mia dimensione l’estate era appena arrivata e portava gioia, qui l’autunno era abbastanza inoltrato e portava freddo, odiavo il freddo anche perché mi portava sempre tanti raffreddori ed influenze varie. Figurarsi vivere in una dimensione dove non esisteva riscaldamento se non qualche cosa che potesse ricordare delle stufe per scaldare fredde pietre piene di umidità ed infiltrazioni, senza trovare un’aspirina in giro e nemmeno uno sciroppo per la tosse, fortunatamente qual cosina nel kit per il pronto soccorso c’era, ma proprio qual cosina.

Un pallido sole cercava di riscaldare le mie fredde ossa, ed usavo il più possibile la tecnica delle lucertole infatti mi trovavo sul ponte della tra virgolette nave seduta sopra qualcosa di tipicamente presente nelle navi, mi stavo rilassando e tentavo di proseguire la lettura del mio libro. Certo qualche occhiata torva e curiosa da alcuni marinai mi arrivava, ma al momento non mi toccava minimamente, avevo un mattone da leggere e lo avrei letto. Alzai un attimo lo sguardo verso l’orizzonte acquoso e vi trovai il Bardo appoggiato alla balaustra dell’imbarcazione, vero soffriva di mal di mare me ne ero quasi scordata, era molto pallida segno che lo stomaco tra poco avrebbe riportato alla luce il pranzo di poche ore prima, anche Céline soffriva di mal di mare, auto, moto, scopa volante, insomma qualsiasi mezzo in movimento.. mi venne un’idea…mi avvicinai lentamente a lei

-Problemi di stomaco?-

-mal di mare..-

-Bello…senti abbiamo ancora un giorno in mare… e anche se non mi sopporti, prendi questi..-

Le passai la scatolina di plastica con dentro i braccialetti contro la nausea

-Accettali come un piccolo segno di pace…Li avevo presi per mia sorella, sperando che chiedesse di partecipare alla mia avventura e pure lei soffre terribilmente di mal d'auto…tienili, ti aiutano sai..-

Prese la scatolina in mano, era stupita dal materiale con cui era fatta, la plastica sarebbe stata scoperta tra quasi 1900-2000 anni!! Aprii la scatolina e le passai i due braccialetti..

-Ecco vedi, vanno messi così…questo deve premere sui punti di pressione che già conosci..-

La sua pelle, il suo corpo così vicino mi provocò una scarica elettrica al cuore, mi mancò quasi il respiro, alzai la testa per guardarla negli occhi e trovai il suo viso molto, ma molto vicino al mio… Wow era un angelo veramente, sentivo il mio cuore galoppare all’impazzata e tutto per lei e per le sue labbra così vicine alle mie..

-Gabrielle… stai b.-

Xena arrivò al ponte e in un attimo quel momento così accattivante scomparve lasciando calare dietro di sé un silenzio colmo di imbarazzo e di sguardi alquanto significativi, o almeno lo era per le due io mi sentivo solamente la solita stronza terza incomoda.

-Che succede qui? Tutto ok?-

-Si Xena, mi ha dato questi bracciali per la nausea…-

-Io torno a leggere… so che non avete la più pallida voglia di venirmi a cercare almeno fino all’arrivo, ma se per qualche assurda ragione dovesse succeder mi trovate laggiù..-

Non aspettai nemmeno delle risposte o occhiate varie da entrambe, anche perché mi sentii alquanto confusa da quel momento, nel momento in cui i miei occhi incrociarono quelli verdi e puri di quella ragazza avevo sentito qualcosa muoversi dentro, avevo sentito la mia anima era da troppo tempo che non la sentivo.

-..sono un guerriero..detto il magnifico… sono un gran girovago, se incontro il nemico certo lo combatterò..-

Basta, non lo sopportavo più erano due giorni che l’idiota cantava questa canzone se non la smetteva lo avrei affogato con le mie stesse mani, calma Renée…calma… Respirai più profondamente possibile…silenzio..aspettai un attimo in attesa.. non ci potevo credere, aveva veramente smesso…ritornai a leggere godendo di quel timido sole che mi scaldava appena… era comunque un momento di relax e doveva esser goduto in pieno.

Quel venticello autunnale mi scompigliò i capelli e voltò involontariamente le pagine del mio libro, sentivo le onde infrangersi contro la galea e quel profumo di salsedine nell’aria, era una cornice stupenda, continuai a leggere immersa in quella pace.

-Con la mia splendida…splendida spada, vittoria…vittoria io avrò..oooohoooh…-

Basta, basta non lo sopportavo più..

-LA VUOI PIANTARE SI O NO RAZZA D’IDIOTA PATENTATO????-

Avevo urlato come una pazza ma quella canzone mi aveva veramente rotto gli zebedei e urtato i nervi in modo irreversibile, sembravo una furia….odiavo quando la gente mi disturbava durante i miei momenti di lettura o di relax in genere e comunque odiavo quella canzone, era snervante sembrava fatta apposta per distruggerti i nervi e la calma, era stupida, insulsa, insensata e alquanto sciocca e falsa.

-Scusa, ma sono nervoso e devo cantare….-

-Vallo a fare da un’altra parte!! O giuro che ti affogo!!-

L’imbranato si allontanò solo che nel farlo inciampò su un secchio pieno d’acqua inzuppandomi dalla testa ai piedi…

-Adesso basta…mi hai stancato!!! Razza di evoluzione mal riuscita di scimpanzé!!-

Mi lanciai contro la sua gola come un Rottweiler incazzato nero e senza cibo da un paio di giorni, lo bloccai a terra ed iniziai a strangolarlo un po’ sbattendogli la testa sulle assi di legno sperando di fargli entrare un po’ di sale in quella zucca completamente vuota, vuota e ancora vuota, nemmeno una stupida particella di sodio poteva starci li dentro figuriamoci se poteva esserci della massa grigiastra!!!!

-PIIIIRAAATIIIII, PIRAAATIIII…-

Mi bloccai tenendo ancora le mani strette al collo del poveretto, un marinaio stava urlando quasi avesse visto un’idra a nove teste…

-Che ha detto?-

-PI..cof…PI-

-Oh scusa….- dissi lasciando immediatamente la presa..

-Pirati…!!coof coof…ha detto pirati…-

Pirati…cioè pirati pirati, quelli alla yo-ho-ho, uncino al posto della mano benda nera all’occhio, dieci uomini nella cassa da morto ed una bottiglia di Ruhm???

Ci lanciammo uno sguardo d’intesa, alzandoci e correndo alla ricerca della Principessa guerriera che mai come in questo frangente ero felice d’aver molto vicino e quasi totalmente dalla mia parte o almeno sulla stessa barca..o sponda (se mi concedete la battuta!!!)

Xena era già in agguato, stava controllando l’orizzonte per capire come gestire la situazione ed io maledivo il fatto che non esistessero ancora i missili per affondare la nave nemica!!

La Principessa guerriera stava parlando con il timoniere, aveva un piano e questo mi piaceva almeno c’erano grandi possibilità di salvarsi, ora lei avrebbe compiuto uno dei suoi inumani salti, fatto diecimila prese, spezzato non so quante braccia e alla fine con tutta l’eleganza sarebbe risaltata nella nostra galea vantandosi di aver compiuto tutto da sola mentre la nave pirata affondava giù accompagnata da un quartetto d’archi che suonava il suo requiem.

-Tu vieni con me…mi serve il tuo potere d’accender il fuoco…-

Ecco lo sapevo che in qualche modo qualcuno mi avrebbe fregato, mi tolsi più vestiti possibili restando in pantaloncini e canotta, presi la scatolina di prima e ci misi dentro l’accendino piccolo chiudendo il tutto con più scotch possibile, sperando che l’accendino non si bagnasse altrimenti addio fiamma!!!!

-Dobbiamo entrar in acqua e nuotare sotto il filo in modo da non esser viste…cerchiamo di far più danni possibili…-

Annuii anche se non avevo ben capito, come voleva far danni con un semplice accendino!!!!

Xena era entrata in acqua senza che nemmeno me ne accorgessi, bene toccava a me dovevo fare un’entrata in acqua più bella della sua e più silenziosa.. Avevo un po’ di paura, ma che cavolo io l’unica missione pericolosa alla quale avevo partecipato era quella di rubare il compito di matematica dalla sala insegnati e per non esser scoperta ho dovuto saltar fuori dalla finestra dal primo piano rischiando di rompermi l’osso del collo!!!

Ecco, tutto pronto…stavo per tuffarmi quando…

-Buona fortuna….-

Mi sussurrò Gabrielle all’orecchio, persi completamente concentrazione e l’equilibrio grazie a quel sibilo angelico cadendo in acqua in modo scoordinato,goffo e alquanto buffo da vedere, non era possibile mi aveva mandato in tilt sentire il suo soffio così vicino, mi stavo rammollendo!

Fuoco greco, come avevo fatto a non pensarci, la guerriera voleva usare il fuoco greco! Su punti strategici come per esempio sul timone e sullo scafo, mentre dalla nostra nave spuntava bandiera bianca in segno di resa, ovviamente finta resa infatti con un piccolo trucco Xena aveva fatto posizionare un paio di catapulte fatte in casa e come “proiettili” usavano delle anfore riempite con del fuoco greco, praticamente palle di fuoco!!!

L'accendino funzionava, miracolo...Xena mi disse di allontanarmi velocemente ma sfortunatamente persi troppo tempo nel richiudere la scatola contenente l’accendino e il fumo prodotto dallo zolfo mi stordì quasi, facendomi lacrimare e tossire, era alquanto difficile nuotare e tossire se non praticamente impossibile!!

Credo persi i sensi perché mi trovai a letto senza alcun esser vivente al mio capezzale che potesse spiegarmi cosa era successo e come ero finita lì, l’unica certezza è che la galea in cui mi trovavo galleggiava ancora e che io ero viva e vegeta! Tossii ancora un paio di volte, sentivo la testa pesante però non potevo restar lì tutto il giorno quindi risalii in superficie.

Ecco appunto, era calata la notte assieme ad un senso d’inquietudine che mi prendeva dentro, mi appoggiai alla balaustra della prua, l’aria fredda della notte faceva svolazzare la mia camicia ma soprattutto mi faceva tremare appena mentre in sottofondo si sentiva il vociare dei marinai.

Mi misi a giocare con il ciondolo di Céline, non osavo pensare a lei provavo una grande angoscia dentro, e avevo il terrore di non rivederla più, lei aveva bisogno di me come io avevo bisogno di lei, non la percepivo, non riuscivo a sentirla, cosa mi era successo in realtà? Se io ero qui, nella mia dimensione si erano accorti della mia scomparsa? Quanto tempo era passato? Lei si stava preoccupando? Mi era rimasto solamente il ciondolo simbolo della nostra unione, ed una nostra fotografia nella giacca…

-Ehi…disturbo…-

Quella voce, quel zefiro che mi aveva sfiorato l’anima…non potrei mai sbagliarmi, la sentivo quasi parte di me, una sensazione veramente strana.. senza voltarmi risposi

-Ciao Gabrielle…no…stavo per venirvi a cercare, cioè…non proprio ora ora..ma giuro che lo avrei fatto-

La sentii sorridere, quell’inquietudine lentamente se ne stava andando.

-Senti, volevo ringraziarti per l’aiuto di prima..-

In quel momento decisi di voltarmi, la vedevo quasi imbarazzata e capii che stava instaurando una piccola tregua se non addirittura alzata di bandiera bianca, che la pace sia con noi..

-Da quel che ricordo mi son svegliata distesa su un letto..forse sono io che dovrei ringraziare voi-

Tornai a guardare l’orizzonte, non sapevo che altro aggiungere mi sentivo una ragazzina e per la prima volta non avevo niente da dire… in parte mi sentivo in colpa ma dall’altra sapevo che ero fatta così e non potevo cambiarlo, sarei sempre stata una stronza!

-Scusami-

-Scusami-

Ci trovammo a sussurrare la stessa parola nello stesso momento, fu allora che voltai lo sguardo verso lei sorridendo..

-Wow allora ogni tanto sorridi pure tu..-

-Molto di rado, ma non dirlo in giro rovineresti la mia reputazione…-

-Tranquilla, non lo farei mai..No veramente scusami se ti ho usata per scaricare tutte le mie paura, non dovevo farlo..ricominciamo da capo?-

-Nemmeno io mi sono comportata bene, ma..ho la testa altrove.. non ce l’ho con voi, sono fatta così e non è un momento semplice questo.. ok..Piacere Renée..-

-Gabrielle…-

-Sai..qui non è tanto diverso dal futuro.. la gente uccide per soldi, la vita umana è considerata zero e respiri sperando che tutto ciò finisca presto, ti nutri dei momenti di pura intensità e solo in quei momenti ti senti veramente viva, senti i il tuo sangue scorrere.. la vita è una fottuta piramide gerarchica dove tu speri di non esser lì nel gradino più sotto… e preghi che la tua vita non si incroci con chi ti sta sopra!!-

-Ma ci sono momenti per cui vale la pena vivere, ci sono sentimenti che meritano d’esser vissuti.. non esiste solo il dolore, la vita non è apatia..non bisogna assistere alla vita, ma viverla pienamente, anche i momenti più bui nascondono un qualcosa di importante che deve esser vissuto-

Lo sapevo che avrebbe risposto così, nei suoi occhi c’era una luce., c’era il fuoco della speranza che ardeva con passione, ma lei non sapeva cosa volesse dire perdere la voglia di vivere, esistere per dar la tua forza vitale ad un’altra persona.

-Magari fosse così semplice...sei una persona così speciale, hai avuto il coraggio di prender decisioni importanti, non lasciare mai che l’odio prenda il sopravvento sulla tua luce.. buonanotte..-

Raggiunsi la cabina che sfortunatamente dividevo con l’imbranato e la pazza, li trovai infatti addormentati e con delle espressioni alquanto idiote.. Corilo farfugliava qualcosa, capii un “Gabrielle” sicuramente.

-Corilo, Corilo.. siamo in due ad esser finiti nella rete di quell'angelo, ma non siamo gli unici, impossibile non restarne stregati..-

No, non lo credevo proprio, era impossibile non restar colpiti dalla purezza della sua anima, da quella luce così calda che ti abbracciava ogni volta che finivi nel suo raggio d'azione, capivo proprio perchè Xena viveva in relazione a lei, ogni volta che respirava era grazie a lei, il suo cuore pompava ossigeno grazie a lei, il suo cuore batteva grazie a lei. Ripensai alla figura da idiota fatta poche ore prima, era bastata solamente la sua voce ed il suo respiro così vicino a me per mandarmi in tilt, come faceva la principessa guerriera a non perder il controllo ogni volta che le stava accanto?

Luci, sirene e fumo..ecco cosa mi circondava, tutto rimbombava nella mia testa, non capivo nulla, tutto era ovattato la mia testa esplodeva, camminavo lentamente senza sapere che fare.. qualcuno arrivò e mi abbracciò di slancio piangendo un “mi dispiace” no, non capivo… sollevarono la barella ed io corsi accanto a lei..

-Céline…Céline….mi senti? Ti prego non lasciarmi..-

Il mio cuore si spezzò in pezzi troppo piccoli, riguardai l’auto e capii che era la fine…urlai…

Mi svegliai quasi urlando e con il fiatone, non ne potevo più di quell’incubo, ogni notte rivivevo quel momento in cui la mia vita cambiò radicalmente…avevo bisogno d’aria, così presi la camicia e raggiunsi il ponte della galea. Decisi di sgranchirmi un po’ le ossa o meglio cercare di togliermi al più presto dalla zucca il sapore amaro che quel sogno mi aveva lasciato. Era abbastanza freddo e il cielo quasi totalmente grigio, decisi di fare un po’ d’esercizio fisico, stavo quindi facendo delle flessioni quando una mano mi schiacciò a terra

-Dovresti scender di più quando le fai..-

La principessa guerriera mi teneva giù con solo una mano..

-Auch…potresti anche lasciarmi venir su però.. –

-Oh..scusa.. siamo quasi arrivati in porto, va a svegliare Corilo e Andromeda..-

Stava iniziando una nuova giornata, diedi l’ultimo sguardo all’orizzonte intravedendo il porto e mi diressi verso la cabina, ma nuovamente Xena mi bloccò una spalla.

-Grazie per l’aiuto di ieri..-

-Grazie a te.. io ho fatto poco..-

-Ma hai avuto il coraggio di farlo..non è da molti sai?-

-Ho superato prove peggiori.. ci vediamo dopo!!-

Avevo già un’ideuzza sul come svegliare l’amazzone, ma dove avevo messo l’mp3??

Mi avvicinai con molta cautela all’amazzone, posizionai le cuffie molto vicine alle sue orecchie, scelsi una canzone adatta dei linkin park e feci partire la canzone al massimo del volume!! Andromeda urlò sentendo tutta quella confusione in testa, cadde dal letto imprecando in modo poco elegante, raccogliendo la sua spada e cercando di capire che cavolo stesse succedendo, mentre io con un colpo ripresi l’mp3 e le cuffie in mano e le sfoggiai un sorriso innocente..

-Buongiorno Andromeda…-

Corilo si svegliò per la confusione, sfoggiando una faccia da pesce lesso chiedendosi che era tutta sta confusione.

-Tu... Fallo un’altra volta che ti uccido!!-

Mi portai una mano al petto e con fare innocente e fintamente estranea ai fatti le risposi

-Io? Che ho fatto? Xena mi ha detto di svegliarvi e di riferirvi che siamo arrivati..-

Trattenni a stento una risatina, peccato non avessi ripreso la scena, cavolo il volo che aveva fatto e l’espressione di terrore che la colpì.. volevo rotolarmi a terra dal ridere, ma non sarei riuscita a godermi a pieno la scena.

-Me la pagherai…- Mi urlò mentre uscivo dalla cabina.

-Ci conto- le risposi

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** 5.IL VILLAGGIO TERMALE ***


Buonasera a tutti, ecco il quinto capitolo. dopo il ritorno movimentato in Grecia visto nella puntata precedente in questa ci stiamo avviando al Villaggio Termale, per ovvie ragioni ho seguito solo una parte della trama centrale, mi sono più soffermata su altri punti diciamo... Nei prossimi capitoli compariranno ancora degli "episodi" di mia invenzione, anche per render la cosa più divertente alla sottoscritta =)

manga_girl: Allora, eccoti un nuovo capitolo..spero ti piaccia.. Anche in questo vedrai che il fascino di Gabrielle farà un certo effetto un pò a tutti come da telefilm del resto, ovviamente ricordiamo "anime gemelle"... =) Sono veramente felice che il mio episodio sia stato a livello di un reale episodio, da soddisfazione la cosa =) comunque gli incubi di Renée pian piano verranno spiegati non ti preoccupare..e per quanto riguarda lo scherzo fatto ad Andromeda... beh... chi la fa l'aspetti no??? =) Grazie ancora per la tua recensione, mi fa sempre molto piacere... a presto!!

Ed ora un ringraziamento a tutti coloro che perdono anche solo cinque minuti per leggere questa mia pazzia =) grazie di cuore...

BUONA LETTURA....

ANGELUS


Camminare…camminare.. camminare e ancora camminare.. erano tre giorni che camminavo al freddo e al gelo, guardandomi sempre alle spalle sperando non spuntasse fuori qualche tizio con pessime intenzioni!! Avevo sempre ripudiato i mezzi pubblici, odiavo pensare che migliaia di persone si fossero sedute sul mio stesso sedile, il fatto che non decido io quando partire e quando arrivare, la quantità di germi che vi erano presenti, per non parlare di bestiacce varie e la frequenza con la quale sti mezzi benedetti venivano puliti e disinfettati, ma in questo momento avrei ben accettato anche di dormire dentro a quelle scatole di ferro, pur di non passare un’altra notte sotto le stelle! Invece mi trovavo lungo un sentiero a seguire il fondoschiena di un cavallo e il fondoschiena del biondo Bardo, mentre la guerriera alta e bruna stava dando i primi segni di una maternità che avrebbe sconvolto l’intero mondo greco e avrebbe messo non pochi dubbi in Gabrielle.

-Ehi…attento Corilo…-

-Scusa Andromeda…scusa, non ti avevo vista…-

-Per forza, hai occhi solo per Gabrielle…-

-Non è vero…-

Ed ecco gli altri due disgraziati, uno aveva occhi pieni d’amore verso il bardo e non perdeva occasione per tentare di fissarla e magari trovare in quelle gemme un qualche segnale di riscontro, povero idiota almeno fai come me, mettiti dietro e la guardi quanto vuoi e senza beccarti occhiate torve dall’interessata .L’amazzone invece, aveva sguardi di fuoco ed odio verso la sottoscritta, stava sicuramente progettando qualcosa infondo anche se non era un’amazzone sulla carta di fatto lo restava quindi c’era da star attenti, cercavo quindi di tenerla sempre sotto controllo e non perderla mai di vista.

-Ecco l’ha fatto di nuovo…Xena...-

-Cosa…? Yaawn…scusa mi sono assopita!-

-Ti succede spesso ultimamente..-

Vi giuro, quando arrivavano questi momenti in cui sapevo già cosa si stavano per dire o che stava per succedere mi innervosivo, sarà un punto a mio vantaggio ma era terribilmente noioso!! Di positivo almeno c’era che avremmo raggiunto sto villaggio termale, almeno mi sarei fatta un bagno come si deve e avrei potuto lavare qualche indumento.

Xena sentì un rumore, madonna aveva un udito da paura, meglio di Clark Kent porca miseria!!! Lanciò Argo al galoppo fin quando non si trovò di fronte ad uno splendido cavallo imprigionato..

-Gabrielle vieni qui, voi altri state indietro… parlagli…- Xena aveva intuito i poteri del Bardo..

-Cosa gli dovrei dire?-

-Digli qualcosa, evidentemente riesci a calmarlo…-

Ecco persino un cavallo a caso era rimasto folgorato da Gabrielle, mi sentivo una grande stupida, tutti quelli che incrociavano gli occhi di quella ragazza venivano stregati e ridotti a schiavitù, schiavi di un’attrazione fatale e alquanto dolorosa.

-Corilo…siamo due idioti..-

Mi appoggiai alla sua spalla sfoggiando un sorriso sperando avesse capito la reale motivazione dell’esclamazione, mi guardò dubbiosa come se fossi pazza.. che illusa!!

-Ora sei libero…- Xena aveva portato a termine il suo dovere mentre la cara Gabrielle lo guardava con ammirazione..

-Bravo ragazzo..-

Scappa finché sei in tempo bel puledro non lasciarti fregare corri lontano, zoppica più lontano possibile da quegli occhi, vai..libero e felice!! Ehm ecco…fregato pure lui!!

Lo sapevo, ora mi trovavo a seguire due fondoschiena equini.. ma quanto cavolo mancava per arrivare a sto dannato villaggio?

-Spa---Spam….-

-Spamona Corilo, è famosa per le sue sorgenti d’acqua calda.. ehi Xena, fermiamoci un po’ qui, Un po’ di riposo ci farà bene!!-

Mi trovavo d’accordo con il Bardo, almeno ci avrebbe protetto un po’ dal freddo, iniziavo a sentirlo pure io e il che mi dava parecchio fastidio, eppure gli indumenti tecnici dovevano proteggermi, che strazio..

Eccoci arrivati alla stalla, Gabrielle era completamente e totalmente presa dal nuovo giocattolo, quanto tempo sarebbe passato prima che ritirasse fuori le parole “anime gemelle”? magari anche i cavalli lo erano, oppure aspetta magari erano la loro rincarnazione animale e che finalmente si erano ritrovati anche in questa vita sottoforma equina. Magari potevo vendere l’idea alla Disney, mi procuravo un po’ di soldini e questi potevano fare un cartone con il loro solito sfondo di perbenismo e buoni sentimenti, dove il malvagio perde sempre e il figo protagonista vince in modo eclatante!

 

-Voi due vi conoscete?- chiese il biondo Bardo alla nuova arrivata che aveva sfidato Xena finendo a terra per poi ovviamente finire il tutto con una stretta di mano amichevole..

-Si, lei è Talia…loro sono, Gabrielle, Corilo, Andromeda…e…Renée-

Il suo sguardo corse sul mio abbigliamento, mentre il mio sul suo..aveva uno stile Western, non era possibile c’era qualcosa di sbagliato, erano persone fuori dal tempo con quelle vesti così particolari..dai…questi erano avanti con le idee di circa 1500 anni!!!!

-Corre voce che Cesare ti abbia appesa ad una croce…-

-Già…perché non ne parliamo a tavola? Ho voglia di conserva di lamponi e pesce crudo…che ve ne pare?-

Oddio ora vomito..sentii chiaramente il mio stomaco chieder pietà dopo l’immagine creata nella testa di quell’assurda pietanza, oddio…respirai a fondo, oddio… sento che tra poco starò male!!

-Io ho mangiato…-

-Si non vorrei importunarvi…-

-Io penso al cavallo…-

Corilo, Andromeda e Gabrielle riuscirono a scamparla velocemente da quel suicidio culinario, ma sfortunatamente quello sguardo di ghiaccio della principessa ricadde su di me in attesa di una risposta…

-Xena…mi dispiace, devo disertare…ho lo stomaco chiuso!!-

-Già..vieni offro io..-

Povera Talia, mi faceva pena immaginarla di fronte a quella composizione così per nulla invitante e soprattutto vedere Xena mangiare quella schifezza, lamponi e…- corsi fuori e vomitai anche l’anima… “ fallo un’altra volta Xena che dovrò eliminarti!!” mi trovai a pensare.

Entrai in una specie di centro benessere preistorico e fui indirizzata da dei servi verso la zona femminile lasciandomi in mano un paio di zoccoli ed un telo, credo fosse una tipologia rude di asciugamano!!! Da quel poco che mi ricordavo sulle terme greche/romane, erano luoghi d’incontro dove la gente ci andava per rilassarsi, divertirsi, per affari, per far palestra, insomma erano molto simili ai nostri centri benessere tranne che da noi non si usa aver una biblioteca in questi luoghi, o no? In questi luoghi c’era sempre un grande via vai di gente, questi primitivi centri termali erano disposti in modo alquanto particolare, erano sempre circondati da giardini stupendi, avevano una zona palestra, piscine calde, fredde..bla bla bla. Un tizio mi presentò una tazza con un qualcosa di fumante dentro, un antico infuso, dal profumo però sembrava buono, tanto peggio di così non potevo stare giusto? Ne presi una sorsata ed entrai nello spogliatoio femminile.. grave errore!! Sbarrai gli occhi ed iniziai a tossire, mi era andato per traverso l’intruglio per colpa della visuale che mi si presentò di fronte, credo che mi uscì anche dal naso. Gabrielle era praticamente nuda che mi dava le spalle, avvolta solamente in un misero telo, mi diedi dei colpetti al petto sperando che il cuore ricominciasse a battere. Mi sentivo cretina con la C, ma anche la R maiuscola!! Ok, quello che mi si parò di fronte quando aprii la porta era da mozzar il fiato, sembrava un angelo, i biondi capelli, quel corpo così candido modellato dal miglior scultore mai esistito, quell’asciugamano che nascondeva quel giusto lasciando veramente poco all’immaginazione, mio Dio…

-Renée…stai bene…-

-Cosa? È?..-

Brava Renée, ma che ti faceva sta ragazza che ogni volta ti trasformavi in pappamolle e ti toglieva ogni difesa ad ogni sguardo, parola o semplicemente ogni volta che la incrociavi?

-Stai sanguinando dal naso…-

Ecco ora volevo proprio nascondermi, tanto valeva svenire.. ma che cavolo aveva sta ragazza???

Aspettate, ero ancora lì ferma imbambolata e non riuscivo a rispondere, ma dove cavolo era finito il mio sangue freddo e tutto il resto da “ragazza di ghiaccio”? Cercavo di cancellare il più possibile le immagini del bardo dalla mia testa, Vi sembra facile? Mi fissava in attesa di una risposta, le bionde ciocche che le ricadevano sugli occhi in un finto stile disordinato, i suoi occhi di un verde che ti leggevano l’anima e ti imbarazzavano, le sue labbra così armoniose, il suo seno così perfetto e coperto da un velo quasi inesistente..

-Renée?? Tutto ok?-

Rispondi, cervello ci sei? Sei in casa??? Rispondi prima che ci prenda entrambi per due psicopatici, Reagisci, dobbiamo reagire…dire qualcosa…ti prego svegliati!!!

-Qual’era la domanda??!!-

Porca miseria, che genio che sono! Che risposta intelligente!!! Ma dico io… perché, perché non vuoi reagire massa grigia????

-Nemmeno tu stai molto bene in questi giorni..dovresti riposare un po’..-

No no..dovresti rivestirti prima che mi pigli un infarto altro che sto poco bene, stavo per finire in ospedale, aspettate..qui manco esistono!!!, Oddio… ora il cuore batteva anche troppo forte..respirare, certo dovevo solo respirare, infondo era la prima cosa che avevo imparato a fare no? Fortunatamente entrò Xena che mi diede un colpetto sulla spalla per salutarmi, ma mi aiutò a sbloccarmi smettendo per un attimo di sviluppare immagini nella mia testa e che immagini!

-Hai ragione Gabrielle, andrò..ehm..si a riposare,cioè un po’…arrivederci a tutti!!-

-Non resti qui con noi?-

-No tranquilla Xena, io… ehm..vado…-

Mentre la ciurma pensava a rilassarsi ed a combinare casini in giro per il villaggio, io decisi di andar a riposare un po’, almeno mi sarei ripresa dalle fatiche, dal freddo, dagli ormoni impazziti, dalle immagini poco caste, ma soprattutto avrei messo lo stomaco in ordine. Diciamo la verità, qui in questa dimensione o tempo, il cibo era diverso da come lo mangiamo e lo si conserva in modo diverso rispetto al ventunesimo secolo, l’igiene che doveva star dietro alle pietanze era praticamente pari a zero e il mio corpo non abituato stava dando segni di debolezza!!

Immaginatevi per esempio di partire per un viaggio fighissimo in quei posti esotici da favola, ma senza prender alcuna precauzione, questo è ciò che stava succedendo a me!

Dannato, che tu sia dannato.. in testa avevo solo parole d’odio mentre vedevo quella bara scura attraversare la navata principale della chiesa.. Mia madre.. Avevo un vuoto dentro, avevo l’inferno dentro, l’odio mi stava consumando, che tu possa bruciare in quelle fiamme in eterno, che tu possa soffrire lacerato dai tormenti.. bastardo, me l’hai portata via…bastardo!!! Nascosto dietro quel falso sorriso..bastardo!!

La mia vita era spezzata a metà, tra la morte di mia madre e mia sorella in quel letto, avrei avuto la mia vendetta?

Mille volti passavano davanti e parlavano con me, ma le loro parole scivolavano via come acqua contro un vetro, mi abbracciavano ma io restavo lì ferma immobile ad osservare quella bara, cenere alla cenere, polvere alla polvere.. Mentre tutto al di fuori continuava a scorrere come niente fosse.. uno, nessuno e centomila…

Mi svegliai di soprassalto sentendo la porta sbattere violentemente..

-Che cavolo…un ciclone? Terremoto? Incendio? Il Giudizio Universale?-

Vidi Xena scaraventarsi contro di me, mio Dio no..gli sbalzi d’umore erano già iniziati..mi prese per il colletto…speriamo non faccia la presa!

-Che mi sta succedendo?? Tu sai tutto…avanti parla..-

Non capivo se fosse più spaventata, terrorizzata oppure se gli sbalzi d’umore le chiedevano di sgranchirsi le mani contro qualcuno, in questo caso.. qualcunA.

-Xena…mi…stai…soffocando…-

-Non è possibile, non posso essere incinta…cioè, dai non può essere..-

Effettivamente dirle, no sai è stato l’aiuto di uno spirito divino della tua ex acerrima nemica Callisto  che ti ha messo incinta senza che in alcun modo tu abbia sfiorato uomo, ma sto telefilm qua era una ri-visualizzazione della bibbia tutta al femminile?? Cioè, non avevo mai preso veramente in considerazione la cosa ma, crocefissioni, santoni che resuscitano i morti, donne che restano in cinta per opera dello Spirito Santo, santoni che prossimamente si lasceranno uccidere per volere divino.. insomma qualche, ma dico qualche somiglianza c’è no?

-Non..lo so…lo giuro….sapevo che avresti presto partorito ma il come non lo so…-

-Ma non è possibile..non può essere…-

-Xena,….ossigeno…-

Mi sbracciavo come una pazza indicando il collo!!! Scena comica lo so…ma..

-è??-

-aria..coof coof sto soffocando!!!-

-Gabrielle darà di matto!!!- mi lasciò e sospirò, no il bardo non l’avrebbe presa molto bene..ovvio!!

-Già…cioè, parlale e dille subito la verità..o almeno quello che sai!!-

-Hai ragione..ma..-

-Niente ma Xena, hai sconfitto nemici impossibili da sconfiggere ed ora hai paura??-

-Si..ma è Gabrielle..-

Conoscevo molto bene quello sguardo, la paura di deludere una persona che ami, la paura di vedere riflessa nei suoi occhi tutta la sua delusione, come quella volta con Céline..

La trascinai alla stalla, avete presente le scene dei film per spiare il tizio in più persone saltano fuori teste da ogni angolo? Ecco noi eravamo all’entrata, io ero inginocchiata per terra e guardavo dentro la stalla, mentre Xena sopra di me deglutiva paurosamente, o stava per vomitare o stava in ansia e vista la mia posizione, speravo veramente che fosse solamente l'ansia!!

-E’ bellissima…- mi trovai a farfugliare…

-Cosa?? Chi?..-

-Ehm niente…Argo…dai fatti coraggio..parlale!!!-

Xena entrò con titubanza e si fermò un attimo a fissare il Bardo che era finalmente riuscito nel suo intento con quel cavallo per nulla furbo che non aveva accolto la mia proposta di fuga verso la salvezza!!

Continuavo a fissare la scena, Xena era coraggiosa, ma quando sentii del vociare alle mie spalle.. roteai gli occhi al cielo pensando che sta gente non avesse di meglio da fare, proprio ora dovevano rompere le scatole?

Parlavano, anzi urlavano tutti contemporaneamente, fiamme dagli occhi e lingua di fuoco,ma erano le prove televisive di una trasmissione della De Filippi??!!!

Mi posizionai di fronte a loro per sbarrare l’ingresso, ma fu alquanto inutile!!!

-TOGLITI!!..- mi urlarono assieme con sguardo di fuoco, wow almeno in questo erano completamente d’accordo!

Un momento c’era un tizio in più..chi cavolo era? Non me lo ricordavo…

Sfruttando questo mio momento di inferiorità numerica e morale riuscirono ad entrare e continuarono ad urlare, tutti urlavano, tutti dimenavano all’aria le loro zampe, sembravano tarantole impazzite.

-Xena…xena…-

Mi diedi un colpo in testa vedendo quanta gente poco acuta c’era in questo mondo, facevano una confusione pazzesca, non si capiva nulla..sembrava d’esser in un locale nell’ora in cui tutti avevano alzato troppo il gomito e la baldoria prendeva il sopravvento su tutto.

-Xena falli smettere…!!-

-SONO INCINTAAAAA!!!-

Et voilà, il silenzio cadde sopra al gruppo e gli sguardi corsero tutti a Gabrielle.. vederla dal vivo questa scena era ancora più toccante o comica, dai suvvia questa si trovava la compagnia incinta e come risposta alla domanda “come e chi” questa ti risponde un “non lo so” ti verrebbe da chiederle..”no ma scusa perché con quanti sei stata?”

-Congratulazioni…-

Disse Gabrielle con un falso abbraccio e decisamente poco convinta dalla risposta ottenuta prima, beh aveva ragione, si dal suo punto di vista insomma..cioè lei si sentiva totalmente e pienamente cornuta ed in più doveva accettare la cosa?? Lo so, io che sapevo la verità che avrei dovuto fare scusate?,Beh  me la sarei tenuta ben stretta..magari ci guadagnavo pure qualcosa!!

Lo so, non era giusta la cosa, mi comportavo male nascondendo la verità a tutti, ma non avevo alterato nulla della storia, lo avrebbero scoperto più avanti e poi l’amore che girava attorno a queste due era sempre stato più forte di qualsiasi difficoltà, visto la loro condizione da..Anime Gemelle!!!

Il problema si nascondeva dietro a quei sguardi..Gabrielle.. era un  angelo ed ogni volta che i miei occhi incontravano i suoi mi prendeva dentro un qualcosa che mi attirava a lei, sentivo il richiamo del suo spirito!!! Però, sentivo chiaramente il disagio che provava Xena in quel momento, cioè percepivo veramente cosa si provava a sentirsi pienamente e totalmente in colpa.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** 6. OCCHIO PER OCCHIO, OCCHIO AL QUADRATO!! ***


Ecco a voi il sesto capitolo, qui ci troviamo in viaggio verso il villaggio di Godara.. ma succederà qualcosa =) Questo capitolo non prende spunto da un vero episodio come i prossimi due giusto per dare un tocco di personale alla ff. Spero d'esser stata all'altezza nel raccontare come se fosse un episodio vissuto dalle nostre vagabonde eroine. Vi lascio alla lettura =)

Syriana94:  Ciao, allora rispondo ad alcuni dei tuoi quesiti.. In questa ff ho preso una ragazza, quasi donna diciamo, che ha perso la fiducia nella sua era, nella vita che sta vivendo ed in tutto ciò che la circonda.. il suo scopo è dare la sua energia alla sua metà cioè la sorella gemella colei che vede e trova ancora qualcosa di buono nel ventunesimo secolo, trova la speranza negli altri ecc... questo viaggio la riporterà alle origini, se pur in una dimensione parallela. Per ora non posso dirti altro mi dispiace, però il senso è questo... il viaggio =). Son felice che ti piaccia la ff, diciamo che la sto scrivendo sotto il punto di vista di una persona che viene dal futuro ironizzando al massimo la cosa, ma cercherò di esser seria quando serve, lo prometto... a presto =)

Ringrazio tutti coloro che perdono anche solo due minuti di tempo per leggere questo mio racconto, ringrazio di cuore chi l'ha messo tra le preferite e le seguite e ringrazio ancora di più coloro che mi hanno lasciato una recensione fin ad ora =)

BUONA LETTURA =)

 

Eravamo fermi da quasi un’ora, tutti si stavano dando da fare per preparare l’accampamento per la notte, Xena stava accendendo il fuoco esaminando la legna che Andromeda le aveva appena portato, Gabrielle aveva appena tolto tutte le cose scomode da terra per potervi stendere le pelli

 ed io mi trovavo seduta sotto un albero con il cuore a pezzi dal dolore. Man mano che passavano i giorni, sentivo la mancanza di Céline ed ora mi trovavo sotto quest’albero fissando la nostra foto e cercando con tutte le forze di sentire la sua presenza. Mi mancava, sentivo un vuoto dentro, un filo spezzato...la sua voce, i suoi sorrisi, la sua voglia di rompermi l'anima e di chiedermi sempre dove era finito il mio sorriso, il suo continuo ciarlare, la sua allegria, il suo trascinarmi in qualsiasi cosa...lei..e la sua luce. Trattenevo le lacrime che crudelmente tentavano di scappare e scivolare giù per le mie guance, eravamo troppo lontane ed io non sapevo come tornare a casa, ma non trovavo un filo logico, fin'ora tutto scorreva normalmente senza che nulla fosse fuori posto, non vi erano segnali che potessero indicare un cambiamento o un indizio.

In quella foto, io, lei e la mia moto..

Era l’ultima volta che mi sarei lasciata convincere a caricare mia sorella in moto, non potevo accelerare perché aveva paura ed i nostri amici ci stavano aspettando al lago, era un pomeriggio di metà maggio, con il sole che scalda le ossa e quella brezza che ti ricorda in quale stagione ancora sei. Céline voleva una foto di noi due con il lago sullo sfondo, ma mi sentivo idiota mettermi lì in posa fare il solito sorriso di cortesia, per me la bellezza delle foto sta negli attimi che catturi non in quelli che tu vuoi catturare, perché scopri nuove sfumature nei volti di chi ti circonda nel momento in cui sono assorti nei loro pensieri..

-Renée muoviti vieni qui a far la foto..-

-no!!!

-Dai vieni….-

-Manco morta…-

-Fallo per me..-

-Sparati!!!-

-Cocciuta come un mulo…ma se Maometto non va alla montagna…Céline andrà da Renée..-

Alla fine quella foto venne fatta, lei che mi saltò in spalle e quell’infame del nostro amico colse l’attimo per scattare la foto giusta, altro che infame.. ora lo stavo ringraziando, almeno quel momento felice era impresso su carta.

Lasciai cadere la foto a terra e mi portai le mani in faccia, non sopportavo più quei bisbigli nella mia testa, insinuavano dubbi e dolore in me, mi mancava da morire, nel buio dei miei pensieri riuscivo ad intravedere i suoi occhi.. la sua voce, mi stava chiamando.. la stavo percependo?

-Ehi…Renée?-

Quella voce, la sua voce, non era possibile..Céline..Tolsi la mano dal volto.. Gabrielle..mi fermai a fissarla, eppure sembrava fosse la voce della mia sorellina..il mio cuore mi aveva tradito, batteva veloce..

Lei raccolse la foto, nella sua faccia c’era un miscuglio di emozioni, quella per lei era una finestra sul futuro, per me invece un ricordo felice del passato..

-Io e mia sorella…-

Il suo sguardo passava a rassegna ogni centimetro della foto, quel pezzo di carta, quelle immagini, gli indumenti, quegli strani oggetti…

-Cos’è questo pezzo particolare di pergamena?-

Sorrisi, per me era una banalità, anzi direi pure una cosa antica stampare le fotografie su carta lucida, ma per una persona del passato era quasi..magia.

-E’ un ricordo felice, triste,un momento.. ma sempre intenso.. impresso su un particolare tipo di pergamena.. si chiama fotografia..grazie ad un oggetto, fermiamo un momento specifico e quello resterà per sempre impresso e mai cambierà e mai lo si potrà cancellare..-

-Fermare il tempo? Ma è impossibile…-

-Solo se tu credi che lo sia.. in realtà è come fare un ritratto con colori reali e nel tempo di un battito di ciglia..-

-E quella cosa bianca??-

-Quella? Quella è la mia moto..-

Le risposi come se fosse la cosa più ovvia del mondo, solo che per lei non lo era, ed ora come le spiego cosa è un a moto?

-allora, la moto è tipo…tipo..ecco un cavallo solo che non è un essere vivente.. tu ci sali sopra e corri velocissimo..e voli… ti lasci tutto alle spalle-

-più veloce di Argo?-

-Si, decisamente più veloce…qui dentro c’è la potenza di 150 Arghi..-

Era confusa, non capiva come facevano a starci 150 cavalli li dentro..continuava a girarsi quella foto tra le mani borbottando qualcosa sull’impossibilità che ci stiano tutti quei cavalli in una cosa così piccola, sembrava veramente una bambina ingenua che tentava di scoprire il mondo.

-Non mi hai mai raccontato nulla di te…- c’era un filo di tristezza nella sua voce o mi sbagliavo?

-Lo so..-

-Bene, quindi vorrà dire che in questi due giorni mi parlerai di te..-

Non ero sicura d’aver capito bene il significato e sta cosa mi terrorizzava.. questa ragazza mi faceva un effetto troppo strano, averla vicina…era..era come.. no, impossibile!!

-Come scusa?-

-Passeremo due giorni noi tre…Xena deve fermarsi da una sua amica e poi ci raggiungerà al Villaggio qui vicino..-

Non sembrava molto felice della cosa ed il fatto che Xena si staccasse da lei mi metteva qualche dubbio, cosa c’era veramente sotto? Questa cosa non mi tornava, non c’era un episodio in cui le due si staccavano o era una indizio oppure un momento di vuoto non raccontato. Ci stava un altro problema, avrei passato due giorni in stretto contatto con Gabrielle, non ce l’avrei fatta, cioè come avrei fatto a non far figure misere o a non impappinarmi in momenti particolari?? Vi ricordate cosa era successo diversi giorni fa?? Mi ero impappinata nel fissarla mentre era tre quarti nuda… Che qualcuno lassù mi salvi!!!

L’indomani mattina mi svegliai grazie all’aiuto di un accecante raggio solare sparato dritto in mezzo agli occhi che rischiò quasi di bruciarmi la retina…non c’era nessuno all’accampamento, mi alzai e mi stiracchiai, avrei fatto un giro lì attorno per vedere dove fossero finiti tutti e magari avrei fatto anche un po’ di ginnastica.

Feci un passo, un maledettissimo passo in avanti che mi portò ad un errore imperdonabile, sentii una spinta violentissima verso l’alto ed un dolore al piede, vaffanculo!!! avevo perso di vista l’amazzone che mi aveva giurato vendetta, ed ora penzolavo a testa in giù da un albero e dal dolore che sentivo al piede legato all’albero doveva essersi anche slogato.

-Porco fenicottero …ANDROMEEDAAAAA…. Che tu sia maledetta!! che maaaleeeee… zio ornitorinco!!-

Eccola che sbucava fuori dal cespuglio con fare da santarellina ma un con un ghigno malefico tra le labbra, mi aveva battuta, sconfitta ed umiliata..ma aveva vinto solamente una battaglia, allora volevi la guerra? E guerra sia, te l’eri cercata, ed una primitiva come te non poteva battere una come me!!

-Io??che ho fatto?? Gabrielle mi ha detto di venirti a svegliare…-

-Tirami giù di qui !!!-

-Eh no, Gabrielle mi ha detto di svegliarti mica di tirarti giù da un albero!!!! A dopo!!-

Si allontanò non prima però d’avermi lasciato un altro sorriso che nascondeva la sua soddisfazione nell’avermi momentaneamente colta di sorpresa, dannazione, che cavolo potevo fare adesso?

La soluzione era una sola, usare tutta la forza che avevo in corpo e raggiungere il pugnale nascosto dentro lo stivale, impresa difficile ma non impossibile…

Credo che all’appello non mancasse nessuno, avevo appena trascinato giù dal paradiso tutti i santi, angeli, arcangeli, cherubini, serafini e altri esseri celesti, era passata mezz’ora e nessuno ancora tornava, il piede mi faceva malissimo ed io cercavo di raggiungere lo stivale dove avevo nascosto il pugnale ma ogni volta che mancavo il piede imprecavo in una nuova lingua!!

-Forza Renée un ultimo tentativo..-

Era appunto mezz’ora che facevo addominali in quel modo molto pittoresco per cercare di scender da questo dannato albero, dai sembravo un salame appeso a sei metri dal suolo, avevo un dolore pazzesco in ogni parte del corpo per i vari sforzi che stavo facendo, ormai mi restavano un paio di tentativi poi avrei rinunciato. Finalmente riuscii a raggiungere la corda, presi il pugnale ed iniziai a tagliare con delicatezza, nei film il tutto sembrava più facile, sembrava tutto così naturale gente che lancia pugnali e tagliano le corde, mega acrobazie che manco al circo si vedono mentre io mi sentivo una cretina solamente del fatto di esser caduta in una trappola simile, figuriamoci a far la figa con acrobazie e lame!!

Era veramente faticosa e dolorosa sta cosa, stavo passando a rassegna praticamente tutto il nuovo testamento, il vecchio lo avevo già finito da un bel pezzo..

-Un ultimo sforzo dai…-

Ecco che la corda stava cedendo, finalmente sarei stata libera..un momento..libera?? Guardai giù, che idiota!! Che razza di deficiente sono!! non avevo tenuto conto di un innocente stupido ed insignificante particolare, un qualcosina che mi era sfuggito!!! Sotto di me c’erano sei metri di caduta!!!!!!! Ok, ok avevo ancora un attimo per pensare in fondo non avevo ancora segato del tutto la corda..o no?? Ecco appunto la corda si spezzò ed io iniziai la mia caduta verso il terreno con tanto di urlo ben assestato, mi stavo preparando psicologicamente ad aver un qualcosa di dolorosamente rotto quando sentii una presa salda e sicura sotto di me!

-Buongiorno Renée…dormito bene??-

Sia lodata la Principessa Guerriera, mai come in questo frangente l'avrei amata, Ti amoooo!!

-Si dai, il risveglio è stato più traumatico…e doloroso..-

-Che ci facevi appesa lassù?-

-Bella domanda…e credo meriti un’adeguata risposta, dunque… una questione di conti... in sospeso direi..-

-Capito…-

-Mi daresti un’occhiata alla caviglia??-

Mi lasciò delicatamente a terra, e diede un’occhiata alla caviglia confermando ciò che già sapevo, slogatura..

-Conterò fino al tre e poi la sistemo, sei pronta?-

Annuii, sapevo già che avrebbe fatto parecchio male, tre secondi all’impatto…

-Uno…due…-

-AAAhioooooo, non hai detto il tre!!!-

-No, ma ora la caviglia è apposto…tienila al riposo per un paio di giorni, quando torno le darò un’occhiata!-

Povera idiota che non ero altro, dovevo immaginarmelo che mi avrebbe colta di sorpresa, insomma la finta la fanno in qualsiasi film e poi lei era Xena più furba che santa!!!

Mi fasciò il piede con maestria, meglio del pronto soccorso potrei aggiungere e visto come operavano ultimamente quei stoccafissi in camice bianco direi che mi potevo fidare della Principessa Guerriera con abili doti da guaritrice.

Andromeda ricomparve mostrando un sorrisetto compiaciuto e soddisfatto per la netta vittoria ottenuta, lo sapevo che non dovevo perderla di vista, era un’amazzone, si insomma circa, orgogliosa e cocciuta, ma soprattutto vendicativa!! Mi aveva fregata, cioè mi aveva colta di sorpresa e questo mi faceva girare non poco le scatole, non era possibile, dovevo escogitare una vendetta con i fiocchi!!! Occhio per occhio…. E vedrai poi come te la riderai sotto i baffi, razza di amazzone mancata!!!

Era passata un’ora ormai dall’incidente ed io stavo ancora digrignando i denti e borbottando per l’offesa subita, mentre cercavo un bastone per potermi appoggiare e sembrare ancora più cretina o per fare da controfigura ad un sadico dottore americano!

-Ma che ti è successo???-

Ecco che arrivò anche Gabrielle con in mano la nostra colazione o pranzo, mi fissava con aria preoccupata mentre io continuavo ad avere un diavolo per capello..

-Credo si sia alzata con il piede sbagliato!!-

Fulminai con lo sguardo Xena, mandandola a quel paese per la stupida battuta, continuavo a zoppicare, soffrire e meditare vendetta, oh si se l’avrei avuta, aveva ucciso il mio orgoglio ed ora mi toccava camminare come uno storpio per colpa di quella infame misandrica scassa palle!!

-Renée dai smettila di brontolare vieni qui…-

Presa.. una freccia mi colpì dritta al cuore, cioè una freccia metaforica mica vera… mi bloccai, come avrei potuto passare un paio di giorni con lei senza cadere in tentazione?? Qualcuno disse “l’unico modo per liberarsi di una tentazione è abbandonarvisi..”, tentazione?? Era una dannata mela posta sopra la mia testa, e il suo profumo, i suoi occhi ed il suo corpo erano quel dannato serpente che circuiva i miei pensieri portandomi a bramare quel frutto così..speciale.

Eravamo in viaggio da un paio d’ore direzione “villaggio-dal-nome-assurdo” ed io rischiavo di uscir di senno da un momento all’altro, cercavo di concentrarmi su qualsiasi altra cosa al di fuori della realtà, il motivo?? Semplice visto la mia impossibilità di camminare Gabrielle mi aveva fatta salire sul suo cavallo mentre lei lo conduceva, per non cadere dovevo tenermi ai suoi fianchi e star vicinissima a lei, sentivo chiaramente il suo profumo penetrare con cattiveria nella mia testa e ciò mi portava ad un’unica fissa.. il suo corpo, la sua bocca..lei!! Respirare…dovevo semplicemente respirare e star calma, inspira e poi semplicemente espira è semplice, guardiamo i fiorellini, le api…i fiori…l’ape che impollina…no no, così non funzionava, mi concentrai su uno spartito di musica che mi era difficile suonare all’epoca, fatto tutto di terzine impossibili. Stava funzionando questa tecnica, mi sol mi, sol mi sol, mi sol mi, sol la sol, la sol la, si la do!!! Oh mio Dio anche la musica ci si metteva a farmi battute poco caste??? Signore..fa qualcosa… qualsiasi cosa, un ufo per distrarmi, un gruppo di gnomi che magari si mettessero a ballare la polka, qualcuno che si mettesse ad urlare “questa è sparta!!??

-Renée?? Mi stai ascoltando?-

Perché? Aveva parlato?? Allora caro il mio cervellino facciamo un dannato accordo?? Tu resti concentrato almeno per il viaggio e poi tutte quelle immagini poco caste le potrai sfogare violentemente poco prima d’andare a far nanne questa notte è un patto conveniente per te ed un po’ meno per me, no?

-Scusa, stavo pensando a delle cose..-

-Dicevo, vuoi provare a condurre tu il cavallo?-

-Ma sono seduta dietro di te…-

-Tu prendi le briglie, tanto sei più alta di me ci vedi lo stesso…-

Perfetto e adesso?

-Sempre se ne è capace!!!!-

Ed ecco la serpeggiante risposta dell’amazzone, lo ripeterò all’inifito…Vendetta!!!!

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** 7. IL BACCANALE ***


Buonasera a tutti, aggiorno un pò prima del previsto spero di farvi felice =) Spero d'esser ancora così brava da qui in futuro, ho dei problemi personali in questo periodo che mi tolgono concentrazione e tempo alla storia...spero veramente di non deludervi con le tempistiche!!

Tornando a noi... in questo capitolo ci saranno dei chiari riferimenti all'episodio virtuale della settima serie di Xena, semplicemente userò delle frasi in prestito dall'episodio virtuale "Crossroads" per chi volesse leggere l'episodio cito il link http://svs.ausxip.com/season7/italian/it_s7e11/s7-e11-it-prologo.htm ed ovviamente torno a ricordare che tutto ciò che scrivo è solamente a scopo di divertimento e per nulla di lucro.

Syriana94: Mi è proprio piaciuto il tuo commento e ti ringrazio moltissimo, diciamo che cerco sempre di render tutto un pò ironico, anche perchè Renée si trova in una situazione che definir ironica è dire poco. Già la nostra protagonista sente moltissimo la mancanza della sorella gemella, come se le mancasse una parte della sua anima, forse a volte esagera... però questa avventura le darà veramente poco tempo per piangersi addosso...la vita con la principessa guerriera è piena di emozioni!! In questo capitolo vedremo Renée alle prese con un baccanale, chi non ha mai sognato di parteciparvi??? fammi sapere come ti sembra =) a presto

manga_girl: Ehi ciao, grazie mille per il "mitico" e gli altri complimenti troppo buona, ne sono lusingata.... Si la cara Gabrielle manderà il cervello della nostra protagonista a farsi benedire... soprattutto in questo capitolo.. fidati mi son divertita un casino a scriverlo e vorrei veramente sapere cosa ne pensi =) Andromeda è una quasi amazzone, caratterialmente ha quel lato vendicativo ed è facilmente suscettibile... cosa succederà tra le due???

Ringrazio tutti i lettori fidati e coloro che hanno anche solo letto le prime righe... ringrazio chi mi ha inserito tra i preferiti,seguite, ma soprattutto ringrazio le mie commentratrici =) a presto!!

 

 

Quanto ci vorrà a condurre un cavallo, mica bisogna essere geni per farlo giusto? Mica sarà così tanto difficile. Ok, ok mi avete scoperta, in realtà avevo fatto qualche corso di equitazione da piccolina, a mia sorella piaceva l’idea di diventare una fantastica amazzone e quindi fui costretta secondo l’antico rito “gemelli stesse cose per non far differenze” a partecipare al trotta trotta cavallino anche se più tardi smisi di trotterellare perché i miei passarono alla fase “gemelli cose diverse per non turbare la loro identità” io qui ci aggiungerei un “troppo tardi” ma va bene lo stesso dai, mica dobbiamo esser così pignolamente pignoli.

Stavo dicendo, il biondo Bardo decise di lasciarmi il controllo del mezzo equino, mentre lei si appoggiò contro il mio petto per rilassarsi o riposarsi, sta di fatto che il mio viso iniziò a prender nuove sfumature del porpora mentre le mie fauci si seccarono e la sudorazione aumentava, ma guarda te Renée vecchia canaglia che ti prende? Non poteva una persona qualsiasi mandarti in tilt in questo modo, mancava solo un bigliettino con scritto: vuoi essere la mia fidanzatina si, no, forse, ma dai.. forse il punto stava nel fatto che Gabrielle non era una persona qualsiasi, lei era un essere così puro, così dannatamente perfetto, così stupendo, così angelico.. ma sentitemi, sembravo una ragazzina innamorata con occhi a forma di cuoricini, mio Dio che vergogna!!

-Renée stai bene? Hai il cuore che galoppa..-

Ok, ora vado a scavare una buca e mi ci lancio dentro..

-Oh…la ragazza è emozionata, ha paura di farsi ancora la bua!!!-

Perfetto ora aveva superato ogni limite, presi il pugnale dallo stivale e mi lanciai contro Andromeda, la feci cadere da cavallo e mi misi a cavalcioni sopra di lei. Vedevo la paura stampata nei suoi occhi ed io mi nutrivo di questo momento, soddisfazione…alzai il braccio che ancora sosteneva il pugnale e poi lo lasciai cadere colpendola una, due, tre, quattro volte al petto e godendo di quella piccola rivincita, il suo respiro spezzato.. finalmente avevo avuto l’ultima parola con quella scassa palle, guastafeste, impicciona e primitiva amazzone!!!

Si scusate dovrei tener a freno la mia fantasia, ma vi ho descritto perfettamente ciò che la mia testa voleva fare, io mi limitai a guardar Andromeda e a mandarla a quel paese per l’ennesima volta dall’inizio della giornata mentre le immagini scorrevano ed io stavo in piena goduria. Forse spaventata dal mio sguardo, forse aveva intravisto qualche immagine molto cruenta che aggirava nell’anticamera del mio cervello sta di fatto che l’amazzone lanciò il cavallo al galoppo lasciando me e Gabrielle a trotterellare in allegria.

-Fidati, mai stata meglio.. –

-Ma il tuo cuore batte forte..-

-Si sarà accorto di chi ho tra le braccia…-

Che?? Lo avevo detto veramente?? Mi tirai una manata metaforica in fronte, maledetta linguaccia, non che fosse sbagliato, cioè era la verità il punto era un altro, non bastava semplicemente pensarla sta frase? Sta ragazza mi mandava veramente in tilt!!

Lei non rispose e così restammo in silenzio per un po’, era completamente appoggiata a me, sentivo il suo lento respirare, si era addormentata, forse il ritmo del mio cuore le aveva cullato il sonno creando una lenta ninnananna, almeno lo speravo. Mi feci coraggio e piegai il volto per baciarle una guancia giusto per sentire ancora più vicino il suo profumo così dannatamente invitante, per sentire il suo gusto.. fu come una scossa al cervello..

-sei bellissima..- le sussurrai all’orecchio…certo che coraggiosa sono, solamente perché era assopita allora riuscivo a ritrovare il controllo di me stessa.

Poco prima del tramonto raggiungemmo Godara, un villaggio di medie dimensioni, protetto da grandi mura, all’interno vi erano delle statue particolari, forse rappresentavano le divinità protettrici del villaggio.

Alzai gli occhi al cielo, erano già comparse le prime stelle..

-Renée…René… dai svegliati…-

-Che vuoi Céline..lasciami dormire…-

-Vieni a vedere dai..-

Il freddo mi colpì in pieno, quella disgraziata mi aveva tolto le coperte per costringermi ad alzarmi, ma che cavolo voleva…la raggiunsi a fatica, trascinando le mie povere membra verso la porta finestra della nostra camera.. speravo per lei che fosse qualcosa di importante, sapeva benissimo che il mio umore se mi si svegliava così era veramente pessimo!!

-Vieni.. ho appena visto una stella cadente

-E tu mi hai svegliato per questo? Ma dico sei cretina??-

-Dai.. brontolona… vieni qui..-

Mi avvicinai a lei e l’abbracciai da dietro la sua pelle splendeva alla luce della luna e sembrava ancora più candida, la sentii tremare..la strinsi più forte per donarle il mio calore.

-Ma tu stai tremando come una foglia…vado a prenderti qualcosa..-

-Non ti preoccupare… sai, dicono che le stelle sono gli occhi dei nostri cari defunti e che da lassù ci guardano e ci guidano…mi manca moltissimo -

-Lo so…manca  anche a me…-

Delle urla mi riportarono alla realtà staccandomi da quel dolce ricordo.. il paese sembrava ornato a festa..diverse fiaccole erano pronte per essere accese e la gente sembrava molto euforica..

-Gabrielle…Gabrielle…svegliati…-

Sentii un respiro profondo, la bellissima addormentata si era risvegliata..ed ora il mio sogno era finito, l’unica occasione per averla tra le mie braccia stava giungendo al termine.

-Per gli dei..scusami mi sono addormentata..-

-Tranquilla..cosa sta succedendo qui?-

Gabrielle si guardò un attimo attorno poi sorridendo rispose..

-Si stanno preparando per un baccanale.. sai è una festa un po’ particolare, ma molto divertente..la fanno una volta all’anno, serve per esorcizzare la paura delle baccanti e poi premiano anche il costume migliore sai..-

Un baccanale?? Quei mega party pieni di alcol, danze erotiche, perversioni e lussuria pura che portano ad un’unica fine, cioè il sesso? Ma chi è che mi odia così tanto lassù, capisco tentare le persone ma così mi sembrava un tantino esagerato no? Che poi se proprio vogliamo esser pignoli, Gabrielle sarebbe la compagnia di Xena la Principessa Guerriera forgiata dal fuoco di mille battaglie, la quale compie salti assurdi, prese che ti uccidono ed ha un cerchio rotante che ti trancia una mano senza che tu te ne accorga…che mi succederebbe se la cara Xena scoprisse i miei pensieri poco casti sulla sua compagnia nonché anima gemella Gabrielle? Ecco appunto, ci siamo capiti..

Ci fermammo ad una locanda chiedendo due stanze per le prossime due notti,

-siete in grado di non sgozzarvi per due notti?-

-Ci proverò..- risposi con un certo fastidio mentre saltellavo un gradino alla volta imprecando ad ogni passo per il dolore..

-Basta che zoppichi lontano da me…-

Ste battutine iniziavano a darmi fortemente sui nervi, non era possibile mi toccava dormire con questa cerebrolesa, appena riprendevo contatto con la realtà avrei iniziato a pensare alla mia contro-vendetta con i contro-fiocchi.

Mentre Gabrielle si stava rilassando nella grande vasca, io decisi per il bene delle mie coronarie ultimamente molto sotto pressione, di raggiunger il centro del villaggio ed iniziare a far parte della festa. La gente sembrava in preda all’euforia, indossava costumi e maschere strane danzava seguendo una melodia molto ritmata in sottofondo e trangugiava calici e calici di vino, tutto era così ipnotico, tutti danzavano e nell’aria rilasciavano una sorta di energia mistica, di antico rituale. L’odore dell’alcol misto a spezie mi inebriava, sentivo chiaramente il mio lato più oscuro, più animale ritornare alla luce, soffocando il buon senso, sentivo una voce dentro che mi spingeva a lasciarmi andare a lasciar uscire il demone. Mi feci preda facile e presto mi ritrovai sotto l’incantesimo di quella festa, nascosta dietro ad una maschera seducevo e lusingavo le varie fanciulle travestite da baccanti, era una sensazione stranissima, percepivo e leggevo nelle loro labbra la brama verso il mio corpo, le sentivo attratte da me come una falena lo è dal fuoco. Agitate le vostre mani nell’aria, non vi preoccupate… Diventate una sola cosa con il ritmo fino alla luce del mattino, forza venite…venite… fatelo con me…ora…

I loro corpi danzavano come fiamme, le vedevo muoversi contorcendosi in mezzo alla lussuria, vedevo quei corpi intrecciarsi a terra in preda ai fumi di Bacco, era tutto un gioco di seduzione.. divenire preda o cacciatore in un labirinto di peccato in cui perdersi era una meta troppo golosa per chiunque, mi avvicinai alle labbra della prima sconosciuta, sentivo chiaramente il suo respiro così vicino al mio..sempre più vicino..

Poi come un lampo, come un fuoco, come una scossa.. sentii il suo richiamo alzai lo sguardo e incontrai il suo, sorrisi con malizia a quella visione così dannatamente angelica, mi avvicinai sinuosa e cattiva, la sentivo fremere sotto al mio sguardo così dannatamente audace. Bacco era entrato in lei e aveva lasciato ricadere il suo incantesimo, ora era completamente persa nel gioco.. voglio danzare con te, voglio la tua anima ed in cambio ti darò quello che vuoi.. Gabrielle, un frutto proibito, la mia prigione, la mia acqua, il mio ossigeno.. avevo brama di lei, un desiderio così profondo, un richiamo così primordiale.. era una tentazione era l’eroina del miglior tipo.. mi accesi una sigaretta, ne avevo bisogno.. inspirai profondamente il gusto pungente e lasciai uscire il fumo che creò una piccola nuvola.

Gabrielle osservò quella nuvola, poi si avvicinò a me, alle mie labbra.. era così provocante, mandava in tilt ogni mio freno inibitorio.. e questo lei lo sapeva.. si allontanò crudelmente ed iniziò a strusciare il suo corpo con malizia al mio..era ubriaca, l’indomani non si sarebbe ricordata nulla.. al diavolo, avrei ottenuto quello che volevo..nessun rimpianto..

Mentre avvicinavo il mio volto al suo corpo sentivo come un calore familiare, mi sembrava di sentire il suo cuore battere all’impazzata, il suo corpo mi chiamava i suoi occhi erano corrosi dal piacere, sembrava quasi posseduta, lei come gli altri seguiva quella sinuosa ed eccitante danza, sembrava un serpente pronto morderti ed a trascinarti nel suo limbo...

Il ritmo di quel suono in sottofondo entrava prepotente nella mia testa e nel mio petto, Bacco m’aveva preso totalmente tra le sue schiere, sentivo le mani così audaci del Bardo correre sotto la mia camicia, correvano bramando più pelle possibile.. desideravano ottenere sempre di più, ma il gioco stava diventando troppo pericoloso, ormai ero preda del piacere ed avrei ottenuto ciò che volevo.

-Ti do un’ultima possibilità Bardo.. poi non potrò più trattenermi..- le sussurrai all’orecchio..

Questo era il suo momento, a lei l’arduo compito di decidere se inferno o paradiso, se luce o ombra, se l’yin o yang…

-Si dice che durante i baccanali..assorbi assieme al vino anche lo spirito di Bacco e si dice anche che se in questa notte non dai sfogo alle tue più profonde passioni, Bacco si adirà a tal punto da renderti folle…- mi sussurrò all’orecchio..

-Vuoi diventare folle?-

-No…-

Solo un bacio Bardo e ti darò ciò di cui hai bisogno, solo un bacio.. vieni a ballare con il demonio, balla sotto questa pallida luna.. vieni, vieni fallo con me..abbandonati al peccato per una lunga ed intensa notte.

Le nostre bocche si avvicinarono, entrambe piene di desiderio, dannato Bacco avevo ceduto alla lussuria, avevo ceduto a questa notte, avevo ceduto a lei. Sentivo il suo bacio penetrare con cattiveria nella mia testa e ciò mi eccitava da morire, l’attirai ancora più vicina a me, mentre la mia schiena andava a scontrarsi contro un muro.. sentivo il suo corpo perfettamente adagiato sul mio. Mi staccai lentamente da lei, sentivo il suo respiro spezzato e vedevo nei suoi occhi una brama che non le si s'addiceva, assaporai un’altra boccata di fumo ma prima di farlo uscire catturai nuovamente le labbra del biondo Bardo rilasciando quel vapore, quell’anima all’interno della sua bocca.

Iniziò a tossire per l’aspra e pungente nuvola, ed io ghignai con un po’ di cattiveria.. certo per lei, per un’abitante dell’antica Grecia il tabacco doveva esser qualcosa di veramente nuovo… in anticipo di oltre mille anni sulla tabella di marcia. Presi al volo un boccale di liquido rosso sangue e lo passai alla strega di fronte a me per aiutarla a digerire quella boccata di vita, ma lei lo trangugiò in un sol sorso.. perfetto la nicotina le era andata dritta al cervello!!!

Lasciò scivolare a terra il boccale e mi fissava, fissava la mia bocca e mi chiese di farlo ancora..mi scappò un sorriso un po’ sinistro, aspirai nuovamente e le passai ancora quel sapore acre in bocca, ma questa volta non riuscii a resistere alla tentazione e continuai il bacio, saggiando con la lingua le sue labbra e lasciando uscire un po’ di fumo mi staccai da lei.

-Mi..mi gira la testa..-

Ora vorrei tanto raccontarvi di come la presi in braccio e la portai in camera, ma ricordandomi della caviglia slogata troppo tardi finii a terra con lei tra le braccia

-Benvenuta nel ventunesimo secolo..!!-

Riuscimmo a raggiungere la camera o meglio riuscii a trasportare una non molto in sé Gabrielle fino alla camera, soffrendo abbastanza, e l’adagiai sul letto mentre io tornai a chiudere la porta..

-Possiamo rifarlo?-

-Come scusa?..- Mi veniva da ridere, sembrava una bambina che chiedeva il permesso alla mamma di comprare un cioccolatino.

-Dico sul serio, era come..poesia, morbido e caldo, eccitante, appassionato.. una fanciulla potrebbe farci l’abitudine..-

Magari.., con lei non avrei mai smesso..mi avvicinai e mi misi a cavalcioni sopra di lei avvicinando la mia bocca alla sua..

-Solo che…-

Mi fermai.. –Solo che?- mi staccai un po’ in modo da poterla guardare in quei due purissimi smeraldi mentre attendevo il continuo del suo sproloquio..

-Solo che..beh io non è che abbia molta esperienza..- aggrottai la fronte, ora non capivo proprio..cioè non che pensassi che Xena e lei ci dessero dentro come due conigli, però..si insomma l’idea di base era quella.

-Voglio dire, a parte Perdicca..- Chi è sta Perdicca? Non mi ricordavo chi fosse… anche perché non è che fosse facile ricordare i vari personaggi avevano tutti dei nomi così assurdi, c’era una tizia bionda, ma l’avevano fatta fuori, non poteva esser lei, poi cercai di ricordare altre presenze femminili interessanti ma non mi veniva in mente alcun volto.. però…aspetta e se non fosse una lei?, l’ex.. non è una lei, ma un lui.. il suo sposo…ma che cavolo stava dicendo? Le tastai la fronte, forse il fumo le aveva fatto più male del previsto, infondo forse risultava una droga forte per loro, ma che cavolo ne so io… un paio di tiri non potevano avermela rincoglionita..

-e con lui è stato solo per una notte…non è che sapessi davvero quello che stavo facendo..lui era molto dolce..-

Sembrava tornata quella ragazzina molto logorroica ma sempre carina delle prime stagioni, aveva quel qualcosa d’innocente assieme a quel briciolo di pazzia stampati in faccia.. Céline..

-Stai bene??-

-Si, si..uh..sto, sto benissimo!!-

-Gabrielle?-

Era confusa, stordita, questa scena sembrava un deja-vu per entrambe, ma non mi ricordavo di aver visto nulla di simile nelle varie serie, ma sembrava scollegata, cioè c’era veramente qualcosa di strano..

-Io..io ti amo..Xena!!-

Bingo!! Perfetto, ecco appunto..stava delirando, credeva che io fossi Xena, la sua amata principessa guerriera.. che amarezza però, io pensavo veramente provasse una sorta d’attrazione verso me, mi spense l’entusiasmo e mi sentii totalmente e completamente idiota.

Lei non stava certo pensando a me, lei mi aveva scambiata per Xena e questo bruciava parecchio, ok è vero lo ammetto, non me ne fregava nulla se Gabrielle l’avesse cornificata.. ma almeno sapeva con chi era e almeno dimostrava che era attirata da me, ma così?? Che gusto c’era nell’ottenere una vittoria così? Che gusto c’era ottenere lei quando lei non sa quel che sta facendo?

Mi rassegnai, mi misi a ridere lasciando cadere il mio corpo di fianco al Bardo.. Che umiliazione, che dolce e fantastica sconfitta, si insomma almeno avevo ottenuto un bacio e che bacio.

-Ho la nausea…-

Peeeerfetto, degna conclusione direi no?

Dopo averla trascinata a buttar fuori l’anima, la ristesi nuovamente a letto, la serata non era propriamente finita come speravo e per di più avevo appena preso un due di picche grande quanto una casa.

-Perché l’hai fatto Xena…-

-Fatto cosa?-

-Io non ti ho mai tradita, perché l’hai fatto…-

-Gabrielle…ascoltami..-

Dovevo dirle la verità o almeno provarci sperando che lei riuscisse a capire.. i suoi occhi erano feriti..

-Xena non ti ha tradita, è gravida grazie ad un dono divino..- ma sentitemi, io che parlo di doni divini, se ci fosse stato qualcuno che mi conosceva avrebbe usato questa frase contro di me per un bel pezzo!!

-Presto lo scoprirai meglio..ma lei, non ti ha tradita..siete anime gemelle ricordi?- Mio Dio, avevo usato veramente le parole “anime gemelle”?

Passarono una ventina di minuti nei quali si calmò e si addormentò, era bellissimo guardarla dormire, ma ora dovevo lasciarle il suo spazio, mi alzai e le lasciai un tenero bacio sulla fronte augurandole una buona notte, ma mentre stavo per uscire dalla stanza mi bloccò..

-Renée..-

Mi aveva chiamata Renée, era tornata in sé quindi.. bene..

-si?-

-Puoi restare qui?-

Cercavo un posto in cui spaccarmi la schiena, una sedia, un ceppo di legno, insomma qualsiasi cosa che potesse assomigliare ad uno scomodo giaciglio notturno, alla fine puntai per il pavimento fatto con quelle assi logore e schifose.. che si fa per amore… un momento, avevo detto per caso amore???

-No, vieni qui.. –

Mi adagiai al suo fianco, la guardavo fissa nei suoi smeraldi, non capivo veramente dove volesse arrivare.. bella, divinamente bella.. avvicinò la sua bionda testolina a me e l’appoggiò alla mia spalla..

Sentii qualcosa di strano dentro di me, una sensazione che non provavo da veramente molto tempo, forse un qualcosa che avevo perso da troppo ormai per ricordare, questa ragazza mi aveva fatto ritrovare la passione e il cosa si prova ad amare qualcuno che va oltre ad un legame di sangue, mi aveva risvegliato il cuore.

-Buona notte Bardo..-

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** 8. PRONTO SOCCORSO ***


Ecco l'ottavo capitolo, qui ci sarà il risveglio del post baccanale...che succederà???? questo capitolo lo dedico alla piccola syriana, buon compleanno!!!

Syriana94: Un capitolo un pò particolare, Gabrielle ha tirato un due di picche alla nostra straffottente protagonista, ma presto vi sarà la spiegazione di tutto!! si mi piacciono quei momenti in cui Gabrielle e Renée restano da sole, perchè si crea una strana situazione tra le due.. Renée atratta dal biondo Bardo e il Bardo?? Spero ti piaccia questo capitolo... so che seguendo il telefilm Gabrielle avrebbe seguito Xena, ma in parte... è quello che ha fatto =) a presto....

Ringrazio tutti voi lettori =) alla prossima...

ANGELUS

 

Il telefono squillava libero, te pareva regali un telefono a tua madre e lei prima che s’accorga che non è la pentola a squillare ma quel cosetto che ha in tasca ci mette una vita. Che cavolo rispondi, premi il bottoncino verde..

-Pronto?-

-Mamma, sono io..prendi Céline e venite al “barone nero” offro io…- dissi con un sorriso radioso..

-Ce l’hai fatta Renée?? Hai ottenuto la promozione?-

La sua voce era piena d’orgoglio e di stima nei miei confronti, era una sensazione stupenda..la immaginavo lì con quel sorriso e gli occhi che le brillavano..

-Si…si…forza dobbiamo festeggiare..tra mezz’ora esco dall’ufficio e ci troviamo lì..-

-Certo… piccina mia…sono orgogliosa di te..ti voglio un gran bene…-

Ecco lo sapevo ero già in ritardo.. maledetto semaforo rosso, muoviti perché non vuoi diventare dannatamente verde?? Ecco vidi anche l’auto di mia madre..uff, mi sarebbe piaciuto esser già lì ed aspettarle e vedere il loro sorriso, e prender al volo la mia sorellina che sicuramente si sarebbe fiondata tra le mie braccia..ma invece fu veramente una questione di secondi.. un botto tremendo.. un’auto di grossa cilindrata non aveva rispettato il rosso e piombò a fortissima velocità contro la Golf di mia madre.. un dolore fortissimo al petto, mi mancava il respiro..mi si squarciò l’anima.

Aprii gli occhi, nuovamente quei dannati incubi quando avrebbero smesso di invadere la mia testa? Respirai profondamente, Gabrielle era ancora addormentata nella posizione in cui l’avevo lasciata, non sentivo più il braccio, ma valeva la pena soffrire un po’ per lei. Cercai di alzarmi senza turbare il suo riposo, non volevo disturbarla, raggiunsi la finestra e mi misi di fronte.. dovevo perder un attimo per pensare a cosa mi stava succedendo e come risolvere tutto questo.

Qualcuno stava venendo verso la nostra camera, mi voltai verso la porta e presi in mano uno dei due sai di Gabrielle, i passi si bloccarono giusto di fronte all’uscio.. la maniglia si stava abbassando ed io alzai l’arma pronta ad attaccare.

-Che ci fai qui nella sua stanza?-

La risposta che volevo dare alla bruna presenza era “la speranza di cornificarti” ma era andata male e Xena mi aveva beccata nella stanza della sua bella.

-Si è un po’ troppo divertita ieri sera… e i postumi dei baccanali sono adeguati-

Sorrise, come sorrise? Mi aspettavo uno sguainare di spada e cerchi rotanti rimbalzanti per la stanza mentre urla demoniache riempivano queste quattro mura assieme ai vari schizzi di sangue.

-Non ha mai retto molto bene il vino…-

Come se la voce della sua compagna fosse il canto delle sirene, il giovane Bardo aprì gli occhi e nel momento esatto in cui incontrò quei due pezzi di ghiaccio il suo volto si illuminò, che momento molto toccante..fantastico.. penso che se mi fossi messa a ballare il Can Can di fronte a queste due manco se ne sarebbero accorte, tsk..l’amore!!!

-Buongiorno Xena..-

-Buongiorno a te Gabrielle..-

-Buongiorno Renée…- mi trovai a sussurrare…

Se buonanotte , come fossi aria.. trasparente!!!

-Ci sono problemi..-

E te pareva, ecco la bella notizia che ci portò la cara Principessa, l’attimo di magia era stato spezzato ed ora si poteva parlare o almeno si poteva restare in ascolto.

-Un’armata è diretta qui.. dobbiamo organizzare le difese della città altrimenti verrà rasa al suolo..-

Se il buongiorno si vede dal mattino, con questa notizia beh che si può aggiungere??

-Si tratta dell’armata di Lisandro, un Signore della Guerra che ho già avuto modo di conoscere..-

Qualche altra pessima notizia no?? Ecco cosa volevo rispondere ma il silenzio è la virtù dei forti, oppure si dava l’impressione di essere intelligenti..mah non lo ricordo..

-Ma cosa vuole da questa piccola cittadina?-

-Vuole ottenere il controllo della vallata..-

Fermiamoci un attimo a riflettere, allora io alla mattina quando mi alzavo per andar per esempio a scuola, il mio pensiero fisso era “che facciamo oggi?” “facciamo sega…” (marinare), che poi il tutto si risolveva con una ramanzina da parte della mia coscienza, leggete Céline, e quindi dritti a scuola. Or dunque, queste invece si svegliano alla mattina e pensano “che facciamo oggi?” “ma si dai..fermiamo una armata di un sanguinario signore della guerra il cui unico scopo è quello di uccidere, mutilare e trucidare la gente in cambio di qualche alberello e capanna..” insomma non fa una piega come cosa no??

Durante tutto il mio ragionamento le due care anime gemelle avevano già preso la porta lasciandomi come una cretina persa nei miei ragionamenti, vabbè che quando le due erano assieme, poteva passare di fronte a loro un carro armato seguito da una parata di gente vestita da galline e queste non se ne sarebbero accorte.. forse perché gli occhi a forma di cuoricini restringeva loro il campo visivo??

-Buongiorno anche a te anfora antica..dormito bene??-

Mi trovai a farfugliare, almeno lei mi avrebbe considerata…

Con il mio passo molto elegante ed ovviamente fluido arrivai al centro del villaggio dopo venti faticosi e dolorosi minuti, iniziavo a sentire la mancanza del mio adorato caffè, sapete far colazione con coniglio o pesce non è propriamente il massimo!

Xena stava parlando con il capo del villaggio, il quale non appena captò il nome del signorotto della guerra di turno, iniziò ad impallidire ed a guardarsi in torno in cerca dell’uscita d’emergenza più vicina onde evitarne l’incontro. La gente invece doveva ancora capire il motivo di quel colore così paonazzo stampato sul volto del loro “primo cittadino” anche perché stavano ancora digerendo i postumi del dopo baccanale. Un uomo entrò dalla porta della città in sella ad un cavallo dal manto scuro, correva ed urlava come un pazzoide.. il tipo.. non il cavallo.., sembrava avesse il diavolo alle calcagna da quanto correva.

-L’armata di Lisandro sta arrivando..presto..presto..-

Come un gatto la cara Principessa scattò sulle mura della città per controllare e verificare con i suoi occhi quanto mancasse all’impatto, le guardie erano tutte in movimento pronte a schierarsi mentre tra i poveri mortali dilagava un senso di terrore.. era ovvio, se vinceva il signore della guerra questi sarebbero tutti stati incatenati e resi schiavi.

-attenzione...tutti al riparo...-

Urlò la Principessa, alzai lo sguardo al cielo.. piovevano frecce!!

-merda...-

Cercando di non ascoltare il dolore corsi al riparo o il dolore del piede o il dolore del corpo trafitto non c’era molta scelta, avevo un paio di secondi... l'aria sibilava tutta, era abbastanza paurosa come cosa, non potevo sbagliare, correre...correre..correre!!!

Presi un ragazzino che non voleva muoversi, me lo strinsi forte tra le braccia feci due falcate e poi finii la mia corsa scivolando sotto un carro carico di fieno, sentii quei mille sibili raggiungere il terreno e le unghie del ragazzino stringersi attorno al mio braccio,era tutto finito..

-Tranquillo...è tutto ok...fidati..è tutto ok…tranquillo...-

Sentivo l'adrenalina scorrere velocemente nelle vene, era un'emozione fortissima, queste erano emozioni forti, altro che lanciarsi da un ponte con un elastico alle caviglie. Strisciai fuori dal rifugio guardando il risultato di quell'attacco così maledettamente diabolico, una decina di persone vennero colte di sorpresa da quella pioggia e adesso giacevano a terra.. i più fortunati soffrivano gli altri colpiti agli organi vitali avevano lasciato a terra le loro spoglie mortali.

-Madre...madre...-

Il ragazzino sbucò fuori dal nostro nascondiglio e corse a stringere uno di quei corpi meno fortunati..

-Madre, Vi prego non mi abbandonate...-

Piangeva, abbracciò quel corpo a sé e piangeva, leggevo nel suo volto un dolore lacerante...un dolore conosciuto

-Mamma..mamma..ti prego rispondi..mamma...!!!-

Quelle urla rimbombavano nella mia testa, un ricordo doloroso..dannazione quel ragazzino aveva risvegliato un demone nel mio petto, rivedevo nei suoi occhi il mio dolore, risentivo nelle sue grida la mia rabbia, leggevo nella sua anima la mia voglia di vendetta.

-Andromeda, Renée..portate al sicuro i feriti, chi può combattere resti qui e aprite gli occhi!!!-

Xena iniziò ad impartire ordini, il suo cerchio rotante quasi brillava con il riflesso del sole, mentre i suoi occhi erano pezzi di ghiaccio freddi e pronti saettavano da una parte all’altra della città in cerca di un qualcosa che solo lei sapeva cosa fosse. Molti degli uomini rimasero lì a difendere le loro case, il loro figli, le loro mogli e le loro sorelle, dritti e fieri stringevano tra le dita delle forche e altri arnesi agricoli e primitivi in attesa dello scontro, pronti ad obbedire ad ogni ordine che la Principessa Guerriera avrebbe loro impartito.

-Tutti al tempio presto…-

Cercavo di aiutare un ragazzo che non riusciva a camminare..mentre Andromeda faceva strada verso il tempio alle altre persone ferite, donne e bambini, madri che stringevano i propri figli magari con qualche stupida ferita, ragazzi che aiutavano le proprie nonne o parenti ad entrare e a rifugiarsi e chiedere aiuto alle divinità. Le porte vennero chiuse dietro di noi, per ora questo era il posto più sicuro di tutta la città, qui dentro si curava i feriti ma si restava anche in attesa di risposte, che sarebbe successo ora?

-Cercate di trovare qualsiasi cosa ci possa esser utile per curare i feriti..- Provai a dire.. cavolo, io avevo fatto tre anni di economia, manco medicina.. che potevo fare??

-C’è un guaritore tra voi??- Chiesi con speranza, anche se nessuno sfortunatamente rispose..dannazione dovevo trovare comunque una soluzione, dovevo saper gestire questa cosa.

Dai, chi non ha fatto un cavolo di corso sul primo soccorso?? Io… uffa, ma che cavolo.. mi guardai un attimo attorno per capire cosa si poteva usare per disinfettare le ferite.. l’altare, non ci avevo pensato prima.. magari poteva esserci qualcosa di utile tra le offerte, magari trovavo una idea o mi sarebbero tornate in mente nozioni di primo soccorso primitivo.

In questi casi rimpiangevo la mancanza di internet, certo se mi fossi messa a cercare “come estrarre una freccia da un paziente” credo che non avrei trovato molto lo stesso e ripeto non sono un dottore, dunque dovevo pensare..Trovai nell’altare del sale, e delle stoffe in teoria pregiate… bene..

-Andromeda..prendi dell’acqua…falla bollire.. voialtri prendete queste stoffe e fatene strisce larghe una spanna..mentre voialtri, cercate se trovate tra le offerte del vino o qualcosa di simile…-

C’era un problema, non trovavo nulla per il dolore.. come facevo a trovare un anestetico?? Cosa si poteva usare come narcotico per aiutare un po’ quei disgraziati? Passai in rassegna ogni dono che questi avevano fatto al loro Dio, non ci potevo credere, mi illuminai..avevo trovato la soluzione.. ed avevo pure fatto una scoperta scientifica, sopra l’altare vidi una pianta usata come ornamento, una pianta che tutti noi conosciamo come cannabis. Andromeda arrivò dicendo che l’acqua bolliva, presi la pianta e le dissi di metterla in infusione, usata in questo modo se ne ricavava un narcotico abbastanza efficace. Le donne procedevano con la disinfezione delle ferite con il vino e le bende, mentre ora arrivava la parte più complicata, togliere la freccia dal torace di un uomo!!

Gli feci bere l’infuso così che potesse far effetto mentre controllavo i danni..

-Andromeda..io ora devo far uscire la punta della freccia e poi estrarrò il pezzo di legno, appena avrò fatto questo tu devi tamponare immediatamente ok?-

Al di fuori si iniziavano a sentire rumori di spade, erano entrati.. Andromeda urlò di sbarrare la porta, era proprio una situazione surreale.. bene Renée, la vita di quest’uomo era nelle tue mani.. forza!!

-Stringa forte questo pezzo di legno, non dovrebbe sentir molto dolore..-

L’intruglio aveva fatto effetto, inoltre l’amazzone era pronta al suo compito imbevendo lo straccio nell’acqua salata..

-Mi dispiace..-

Mi trovai a sussurrare mentre schiacciavo la freccia in modo che la punta in metallo gli uscisse dalla schiena, l’uomo trattenne un urlo, seconda parte dolorosa..spezzare la punta.. chiusi gli occhi e con un colpo secco portai a termine il mio compito.

-Pronta?? Al mio tre…uno..due..tre..-

Bene, bene..ce l’avevo fatta.. l’avevo visto fare molte volte da Xena nelle sue puntate, qualcosa avrò imparato no?? Chiamai una donna e le chiesi di prender il posto di Andromeda nel fermare l’emorragia..

-Mi raccomando, deve tenere premuto forte… Andromeda?? Vieni con me..-

Al momento c’era un tacito accordo tra noi due, le vite di molte persone erano in pericolo e non era certo il momento per comportarsi da stupide e litigare..

-Devi uscire dal retro e dare una mano…tu sei una guerriera, potresti esser di grande aiuto lì fuori!-

-Ma..qui?? riesci ad arrangiarti?-

-Non ti preoccupare….va..e sta attenta!-

Ci fu un rapido scambio di sguardi che stavano per “abbi cura di te” interrotti dalla donna di prima che mi chiamò, l’uomo stava peggiorando..temevo di dover fare anche l’ultimo passo.. ok..ok ce la potevo fare!!

-Passami quel pezzo di legno…-

Lo misi sopra la fiamma, questo avrebbe fatto decisamente molto male, ma almeno gli avrebbe dato una mano a cicatrizzare la ferita..

-Alzatelo e tenetelo fermo, questo gli farà male…-

Un odore di carne bruciata colpì in pieno le mie narici, mi staccai da lui respirando faticosamente.. povero, questo rischiava la vita ed io perdevo tempo a non vomitare!!!!

-fasciatelo alla meglio, sta a lui guarire ora..-

Uscii dal retro del tempio, volevo vedere la situazione con i miei occhi e volevo togliermi quell'odore ferroso del sangue perso da quei poveri disgraziati, questa era la guerra!!

-Mio Dio...-

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** 9. LAVORO DI SQUADRA ***


Eccoci con il nono capitolo, avevamo lasciato la nostra Renée alle prese con un Signore della Guerra, si più o meno diciamo che l'abbiamo lasciata ad occuparsi delle conseguenze della guerra ed a curare alla meglio quei poveri disgraziati. Ma come è finita?? il villaggio si sarà salvato?? e come si comporterà la nostra eroina?? beh non vi resta che leggere.... buona lettura =)

m4ry990: Come prima cosa vorrei ringraziarti per questo tuo commento, mi ha fatto proprio piacere riceverlo. Alla sottoscritta piace moltissimo creare una sorta di confusione nel lettore in modo che sia attratto nel continuare a leggere, se una storia è ovvia si perde il gusto di leggere e quella croce rossa in alto a destra ti attira a cliccarci sopra. Sono felice che questo capitolo ti sia piaciuto molto, Renée è un personaggio particolare lo so, con uno charme tutto suo.. è attratta da Gabrielle ma questo lo si capirà meglio più avanti, come capirai meglio il rapporto che la lega alla sorella. I flash sono tratti dal suo passato, un qualcosa di dannatamente doloroso per lei... Che altro aggiungere, o si... assieme agli episodi "reali" inserisco pure quelli di mia creazione se vuoi un consiglio.. leggi prima il capitolo e poi guardati la puntata =) GRAZIE MILLE A PRESTO.

Syriana94: Ecco la continuazione del capitolo precedente, bravissima hai capito perchè ho tenuto più tranquilla la nostra Renée, credo che chiunque perderebbe il suo sangue freddo di fronte ad uno scontro barbaro e pioggia di frecce.. ma tranquilla non perderà il suo tocco =) Per quanto riguarda Gabrielle e Renée che combattono schiena contro schiena, beh vedremo che succederà.. =) immaginati nei suoi panni, con una spada in mano... che ci faresti?? io mi immagino qualcosa tipo la Gabrielle della prima serie con la spada di Xena in mano ad incastrarla in un tronco senza riuscire ad estrarla =) fammi sapere se ti piace questo capitolo ..a presto

Manga_girl: Tranquilla, conosco la difficoltà di dover sta dietro a mille cose.. sai quel tuo commento mi ha spaventato, ho paura tu abbia capito troppo... forse ho lasciato indizzi troppo rilevanti... mmm speriamo di no!! comunque, grazie mille per la tua recensione, spero ritrovarti presto... =)

Ringrazio inoltre tutti voi lettori, anche coloro che leggono e pensano "che schifo"... =) mi state simpatici pure voi... scherzi a parte, buona lettura e al prossimo capitolo..

ANGELUS


 

Erano entrati, ecco cosa stava succedendo, e i buoni al momento tentavano di spinger all'esterno gli invasori, avevano uno sguardo pieno di odio e cattiveria, sembravano barbari, primitivi guidati solamente dalla sete del sangue.. colpivano la gente a terra con tale rabbia..Un uomo a terra catturò la mia attenzione, si teneva il volto, forse aveva salutato il setto nasale, un cattivo però si avvicinò e urlò per colpirlo. Presi un'asta da combattimento e mi lanciai contro quel barbaro, mi abbassai velocemente per evitare un colpo mentre ruotando l'asta feci cadere il tizio per poi colpirlo alla gola..non avrebbe rotto le scatole per un bel pezzo. Xena teneva occupati parecchi nemici, la vedevo divertirsi per lei era una normale routine un passatempo o un semplice antistress, cercai con lo sguardo Gabrielle e la trovai a destreggiarsi abilmente contro altri bastardi. Però la situazione non sembrava molto bilanciata o comunque non eravamo in netta maggioranza e quindi sicura vittoria, anzi direi più che altro che presto avremmo perso se non fosse successo qualcosa o se qualche essere con super poteri non fosse comparso a salvarci.

Tornai dentro al tempio, potevo portar in salvo tutta quella gente, persone che non conoscevo e con le quali non avrei mai avuto a che fare, avevo smesso da un pezzo con l’aiutare gli altri per il semplice bene superiore, o c’era qualcosa da guadagnare o per me potevano andare a farsi friggere, molte persone chiedono aiuto per poi dimenticarsi di te e sparire senza lasciarti nemmeno un grazie. Guardavo ancora quei volti, forse era il momento di ridare fiducia alle persone, dare loro un aiuto incondizionato e puro..

-Dobbiamo andarcene di qui..-

Tutti mi guardarono come se fossi pazza, beh in effetti non avevano propriamente tutti i torti.. cioè se qualcuno fosse corso da me dicendo che dobbiamo uscire dal tempio per mettersi al sicuro lo avrei linciato come minimo.

-Cosa? Che stai dicendo?-

Una signora si avvicinò a me con un grosso punto di domanda al posto del volto, agitava le braccia all’aria in cerca di risposte..

-Sentite lì fuori non è che se la cavino proprio alla grande…se noi usciamo dal retro del tempio e riusciamo a raggiungere il sentiero potremmo portar in salvo le nostre benedette chiappe sante nella foresta…-

Le persone si riunirono velocemente come per decidere democraticamente della loro sorte, fighissimo questi possono decidere della loro vita mentre noi così modernizzati ci affidiamo a pagliacci che ci rubano il possibile e continuano a bramare il nostro sangue, che strana la vita!

La risposta arrivò celere, tutti furono d’accordo o almeno lo era la maggioranza perché qualche occhiata torva mi arrivò, organizzai un po’ le persone ferite chi doveva aiutare chi e il come, spiegai loro dove dirigersi e presto eravamo pronti per fuggire dal quel posto.

Esortavo la gente a far meno rumore possibile ma soprattutto di non farsi notare, io ero rimasta lì vicino all’entrata del tempio in caso di pericolo, uscivano lentamente uno ad uno dal nascondiglio e alcuni perdevano tempo a guardarsi in giro..

-Forza..forza…-

Sentii una spinta alla schiena e finii a terra “auch” mi voltai e vidi uno di quei gorilla che mi fissava ghignando, fece un segnale ai suoi amici di raggiungerlo..

-Presto…gli schiavi scappano…-

Mi alzai nel momento in cui si voltò, presi l’asta e tentai di colpirlo, era agile perché evitò il colpo con maestria.. bene.. misi una mano nella tasca della felpa, volevi la guerra? Sei uno scimmione dieci volte più grosso di me? Combattiamo ad armi pari…

-Prendi questo razza di babbuino…-

Sapevo d’aver fatto un affare quella volta ad acquistare quello spray al pepe, infatti il tizio cadde a terra imprecando dal dolore, feci roteare l’asta in aria giusto per far un po’ la figa e poi lo colpii forte in viso, due a zero per me…

Sfortunatamente gli amici del gorilla erano arrivati e stavano catturando una fanciulla, presi dallo stivale il mio fido pugnale, si era dimostrato molto utile fin d’ora, e lo lanciai contro il tizio.. infondo nei film riesci sempre a colpire in pieno il caio di turno senza mirare ed ovviamente colpendo organi vitali uccidendolo.. ecco appunto gli rimbalzò contro la schiena facendolo girare ed ovviamente facendolo incazzare ancora di più. Ma dico io, perché queste cose funzionano sempre e solamente nei film ed ovviamente anche il più sfigato riesce farlo? Ed ora io che cavolo facevo??

-Salveeee… senti facciamo la pace non la guerra…- mi trovai a farfugliare mostrandogli il segno della pace

Con un urlo alquanto teatrale corse verso di me con la spada alzata, urlava come un pazzo sto demente… c’era bisogno di far tanta confusione???

A quanto pare si, chissà che qualcuno lassù mi salvi, cioè non posso morire ora che sono così giovane e così dannatamente attraente, dai sarebbe uno spreco di materia-gay prima, qualcuno lassù faccia qualcosa.... Sentii una esplosione fortissima e poi il buio.

Non so quanto tempo fosse passato, ma mi risvegliai sotto a delle casse di legno, fieno, ed altri cocci addosso, ahio..ma che era successo? Mi alzai dolorante, massaggiandomi con una mano la zucca con l’altra il fondoschiena,  non c'era più nessuno in giro.. che cavolo era stata quell’esplosione? Cercavo di capire cosa fosse successo, fin quando trovai un ammasso abnorme di cocci e pietre.. avevano fatto saltare il tempio.. sentii un rumore poco più in là.. raccolsi un pezzo di legno per usarlo come arma e mi avvicinai lentamente.. molto lentamente.. sotto a delle pietre e del legno c'era qualcuno. Ero pronta a colpire qualsiasi cosa assomigliasse ad un bestione puzzolente, peloso e mezzo sdentato, quando da sotto quella montagna di cocci sbucò un crine scuro e lungo, lanciai giù la mazza velocemente e chiusi gli occhi e trattenni il fiato sperando di colpire abbastanza forte da stecchire il tizio, quando una mano la bloccò.

-se mi colpisci ti stacco la testa!!-

Xena..aprii gli occhi…eccola… bene, espirai con sollievo  ero felicissima volevo quasi saltarle in braccio dalla gioia, cioè dai avere dalla propria anche questa volta la Principessa Guerriera era sinonimo di salvezza o comunque mi sarei risparmiata dell’altro dolore fisico.

-Dov’è Gabrielle?-

-A me lo chiedi?? Non lo so, mi son risvegliata sotto quella montagna d’immondizia lì sotto pochi istanti fa! Sei ferita?-

-No tranquilla..ma presto qualcuno non potrà dire altrettanto del suo corpo.. ora mi hanno fatto proprio arrabbiare!!-

Non capivo se la cara Principessa Guerriera fosse più incazzata per il fatto che l’avessero atterrata oppure perché le avessero portato via la sua cara adorata, dolce, perfetta, angelica Gabrielle, sta di fatto che aveva proprio un diavolo per capello! Con un fantastico salto uscì dai rottami pulendosi un po’ alla buona la veste in pelle per poi tornare a fissarmi..oh conoscevo ormai bene quello sguardo soprattutto per il fatto che quello sguardo mi aveva già fregata una volta facendomi trovare in acqua ad accender un fuoco!!

-A te servono degli schiavi vero?- Mi chiese con quel mezzo sorriso..

-A me servono degli schiavi? – la vedevo annuire… bene, visto che sono in ballo… balliamo.. oppure meglio scappare? –si si..ti servono degli schiavi!!-

Ed eccomi qui, il sole stava calando inondando la terra di colori molto caldi ed io mi trovavo vestita a carnevale, avevo un corpetto verde scuro che si legava dietro la schiena, copriva anche le spalle   grazie anche la presenza di piccole protezioni ma la cosa più bella e importante sto coso mi valorizzava le tette, si insomma era una gioia vederle risorgere ogni tanto visto la mia depressiva taglia seconda! Un paio di pantaloni verdi fissati in vita da una cinta nera assieme alla cinta del fodero della spada, stivali fighissimi in pelle nera ed un mantello nero.. completai  il tutto con la mia bandana nera. Sentivo il peso della spada legata al mio fianco, faceva un effetto stranissimo, raccolsi il pugnale da terra e lo nascosi nello stivale..

-Bene..e adesso che dovrei fare??-

 

Nel giro della malavita Greca di questo periodo, Lisandro era uno dei più conosciuti tra i mercanti di schiavi, avevi bisogno di qualcuno che spazzasse per terra e raccogliesse le foglie secche ? Bene va da Lisandro e troverai la merce migliore, l’unico problema era riuscire ad arrivare a sto tizio.. Xena mi aveva fatto na testa tanta sul come dovevo comportarmi, dovevo sembrare abbastanza cattiva da stargli simpatica e poi iniziare le trattative, lei sarebbe stata al mio fianco sottoforma di schiava.

Poco prima dell’accampamento del super cattivone di turno mi fermai un attimo..

-Che c’è?- Mi chiese la Principessa Guerriera..

-Si insomma..volevo un attimo per entrare nella parte.. giusto per non balbettare di fronte a lui come un’idiota!-

Xena scoppiò a ridere, forse temeva che un attimo di paura mi avesse distolto dalla missione, si era vero ma non vedevo grandi vie di fughe per mettermi al riparo e poi era una questione di principio dovevo portare a termine questa cosa con o senza la paura!! Lanciai al galoppo il cavallo, io sono cattiva, sono crudele, sono perfida, sono stronza, sono una bastarda, sono zoccola, sono la Crudelia De Mon dell’antica Grecia.. si dai l’idea ce l’avevo ora dovevo convincere i cattivi però!!

Entrai nell’accampamento con cattiveria, due guardie si avvicinarono a me e mi intimarono di fermarmi e così feci, scesi dal cavallo e stesi uno con un pugno centrando in pieno il suo brutto muso.. mi inginocchiai a terra e alzandolo per il colletto..

-Non ti azzardare mai più a puntarmi quella cosa in faccia, hai capito sacco di pulci??- lo lasciai cadere, mi voltai verso l’altro tizio che mi guardava tremante.. e l’oscar per la migliore attrice va a…me !!!

-Sono Milene, devo incontrare Lisandro..ho bisogno di schiavi!! Che c’è non ci senti? Devo aprirti meglio quell’orecchio?? Vai ad annunciarmi razza di idiota!!-

Poco dopo le guardie mi fecero strada verso la tenda centrale del loro capo, scostarono il drappo che ricopriva l’entrata e mi invitarono ad entrare..

Lisandro ora si trovava di fronte a me, sinceramente me lo ero immaginato panzone con capelli unti e trascurati, ovviamente maleodorante e soprattutto incapace di parlare a causa della coscia di pollo incastrata in gola.

-Milene immagino... esattamente tu chi saresti, sai vorrei capire chi sto per uccidere..- mi disse avvicinandosi un po' troppo alla sottoscritta..

Era un uomo molto affascinante, capelli corti finto spettinato, fisico asciutto ed atletico con i muscoli messi ben in evidenza ma soprattutto grande capacità di linguaggio e di farsi capire..

-Innanzitutto fa un passo indietro non vorrei mai colpirti per sbaglio... e poi.. se non hai mai sentito il mio nome... allora mi hanno mandato dall'uomo sbagliato..-

Lo vedevo piacevolmente stupito dalla mia grinta, fece un passo indietro ed io feci un segno con la testa per ringraziarlo, presi dalla tasca una sigaretta e me l'accesi..

-Come..come hai fatto?-

-a far che?-

-Il fuoco..hai acceso un fuoco dal nulla..-

Sbuffai una nuvola di fumo sorridendo, presi la bomboletta spray cercando di non far vedere cosa tenevo in mano e centrai uno dei tizi che ci circondava, questo finì a terra urlando dal dolore..

-Ho molte doti...-

-Hai detto Milene? Forse qualcosa sulle tue prodezze l'ho sentita.. dimmi cosa ti serve?-

-so che hai catturato due amazzoni... le voglio.. assolutamente!!!-

-Le due amazzoni valgono molto... voglio il tuo potere d'accender il fuoco..-

Questo stava barattando le due amazzoni per un accendino??

-Si può fare...però voglio vederle prima, voglio accertarmi che siano sane ma soprattutto.. giovani..-

Lisandro mi fece strada, mi portò nel retro dell'accampamento dove la gente del villaggio era legata e rinchiusa dentro ad una gabbia, ma dove erano Gabrielle ed Andromeda?? Poi mi accorsi di una gabbia di metallo e le due ragazze incatenate a dei ceppi.

-Eccole...aprite la gabbia e state attenti!!-

Entrai con molta cautela, avevo paura che mi avesse scoperta e che appena passata la porta questa si richiudesse alle mie spalle concludendo il tutto con un ghigno ed una presa per il culo magistrale per l’essermi fatta fregare in un modo così assurdo.

-Per entrambe però mi devi dare anche quell'arma che hai usato prima..-

-lasciami prima esaminarle...!!-

Andromeda alzò la testa, aveva riconosciuto la mia voce ed il mio zoppicare, mentre invece Gabrielle mi guardava dubbiosa, le luci delle torce non le permettevano di identificare il mio volto, così mi avvicinai per prenderle il braccio.. era malconcia, aveva un taglio ben evidente che le partiva dallo zigomo e che scendeva vicino alla bocca e diverse altre ferite

-Se mi tocchi ti stacco il braccio..-

-Zitta schiava!!!- urlò una guardia alzando la mano per colpirla, fermai il colpo e gli voltai la mano fin quando sentii l'osso uscire ed il tizio urlare..

-Tocca la mia schiava che ti uccido con le mie mani!!!-mamma mia non avete idea del disgusto che mi provò sentire l’osso spostato, ma dovevo fare la cattiva e punirlo per ciò che avevano fatto a Gabrielle.. quindi riuscii a tenere il mio sguardo fermo e glaciale su quel cane che aveva osato toccare il Bardo.

Mi avvicinai ad Andromeda, mi accucciai e feci finta di guardarla come un padrone che sceglie il cavallo da corsa che gli dovrà far vincere un sacco di soldi.. alzai la testa e le sorrisi e le passai il pugnale ed uno dei sai che Gabrielle aveva perso durante la battaglia, Xena a quest'ora doveva già aver steso mezzo accampamento.

-Resta pronta!!- le sussurrai...

-Si Lisandro, sono sane, ottime come schiave e come passatempo.. ti do anche cento denari!!! andiamo a concludere l'affare!!-

Vedevo l’uomo strofinarsi le mani e pensare a chissà quale conquista avrebbe potuto compiere utilizzando i poteri che avevo, poteri..semplice tecnologie diventate quasi antiche da quanto esistono per noi, ma per loro sono pari al potere degli Dei.

Avevamo raggiunto la tenda, il Signore della Guerra fece segno ai due gorilla di lasciarci soli, bene ora mi sarei divertita, tutti gli uomini hanno un punto debole e tutti sappiamo quale sia..

-Lisandro..devo farti i miei complimenti per la merce che sei riuscito a recuperare, merce molto rara direi..-

Prese due calici e ci versò dentro del vino per poi porgermene uno..

-Già..e per questo direi di brindare non credi?-

Vedevo la lussuria bruciare il suo sguardo, ero sicura del dove volesse parare, mio Dio..uomini, corrosi dalla loro virilità e dalla vanità delle loro conquiste, alzò il calice al cielo e poi guardandomi..

-Brindo ad una nuova alleanza..ed alla tua bellezza!!-

Illuso, idiota..ma come si fa ad essere così stolti??

Si avvicinò a me, fece scivolare la sua mano lungo il mio viso per poi scendere fino ai miei seni, avvicinò la sua bocca alla mia, sorrisi sapevo che l’avrebbe pagata cara, bastava solo aspettare.

Delle urla raggiunsero la nostra tenda, appena in tempo direi.. Xena aveva liberato il popolo assieme all’aiuto delle due amazzoni, e aveva già dato fuoco a mezzo accampamento, le guardie erano tutte a terra stecchite..

-Che diamine succede qui…?? Dove sono tutti??-

-Complimenti per come gestisci la situazione…idiota i prigionieri sono scappati.. e tu saresti il grande Lisandro?- gli risposi in tono ironico..

-Tu..tu stai con loro… mi hai imbrogliato..-

Mi bloccò il braccio e prese una lama per colpirmi alla gola, ma fui più veloce..avevo ancora il calice in mano, trangugiai un sorso di vino e poi lo soffiai contro la fiamma dell’accendino..vedendo il cattivone prender fuoco..

-Te l’avevo detto che ti avrei dato il fuoco…sono di parola io!!!!-

Risposi mentre il caro Lisandro rotolava a terra dal dolore ed io mi affrettai a raccogliere una sacca con una cinquantina di monete dentro, queste serviranno come risarcimento morale per aver sopportato le sue sudici mani su di me!!!

 

Ormai stava sorgendo l’alba, eravamo sulla via del ritorno al villaggio, gli abitanti ci seguivano felici della libertà ritrovata, mentre i banditi sopravvissuti erano bloccati da una lunga catena tenuta in mano dalla Principessa Guerriera, mentre la catena di Lisandro era nelle mani del biondo Bardo.

-Grazie Renée..- Andromeda si era avvicinata a me..

Numi del cielo, l’amazzone l’aveva sussurrato talmente a bassa voce da quasi confondersi con i rumori del risveglio della natura..ma zoppicavo ancora e questo mi imponeva di essere ancora stronza e di godere a pieno di questo momento..

-Come?? Non ho sentito sai i rumori non mi hanno permesso di godere a pieno di questo momento..-

-Ho detto..grazie ..figlia di una baccante!!!!-

Doveva essere una offesa?? Vabbè dai.. dovevamo sotterrare l’ascia di guerra prima o poi anche perché io ero più la mente, lei il braccio!!!

-Di nulla…-

-Questo è tuo…- mi passò il mio caro pugnale, ormai stavo diventando una Eva Kent grazie a sto aggeggio. Sapete cosa? Per un attimo la parte da cattiva mi era veramente tanto piaciuta.

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** 10.XENA CONTRO LO SPIRITO DANNATO ***


Buongiorno a tutti.. lo so, un pò in anticipo rispetto alla tabella mia solita di marcia, ma tra domani e dopo-domani inizierà una sorta di periodo stressante in attesa del wee-end... diciamo che forse rivedrò una persona.. e chi ha letto la mia ff IL RICORDO DI TE sa di chi sto parlando.

Comunque tornando a noi, son felice che questa ff piaccia, io ci metto cuore e anima per mantenerla ad un certo livello, ma l'energia la prendo dai vostri commenti, mi date una grande carica... vi ringrazio di CUORE!!!

Mizar19: Mia carissima, come stai? immaginavo che per te questo fosse un periodo veramente pieno.. si è vero sono fissata con moto ed incidenti, sarà un modo per esorcizzarli visto la mia passione =) Tornando alla ff, tutto il telefilm di Xena è basato su simboli.. per lo più cristiani, ma quello predominante in assoluto è il mito dell'anima gemella e da qui il Chackram, yin e yang.. che sarebbe appunto il riflesso delle due protagoniste yin sarebbe la parte oscura mentre lo yang la parte del bene, ma in entrambe le parti vi è un lato opposto. Ti ringrazio moltissimo per il complimenti, ho notato pure io un miglioramento nello stile ma pensavo fosse una cosa soggettiva, son felice che pure tu te ne sia accorta =) lo sai che ti ritengo la mia maestra...

Syriana94: ecco il nuovo capitolo, tratto ovviamente dall'episodio omonimo ma dal punto di vista di Renée. Occhio a questo episodio, ho messo un elemento importante che nell'episodio originale ovviamente non c'è!! Lo so, non ho inserito alcun flash-back in quell'episodio ma vi è una ragione tranquilla, in questo ritornerà e anche con prepotenza, come nei prossimi capitoli... Nell'ultimo capitolo ho voluto dar un ruolo combattivo alla nostra protagonista, speravo solo di non aver esagerato o calcato troppo la mano, ma io cerco veramente di immaginare me stessa in una situazione simile.. ti giuro, alcuni aneddoti sono tratti dalla mia vita reale.. anche in questo episodio ho inserito un piccolo racconto della mia storia (la gufata che più sotto leggerai). spero ti piaccia anche questo capitolo..buona lettura!!

Manga_girl: Ecco un'altra persona da ringraziare per i suoi commenti.. troppi complimenti, mi hai veramente fatto contenta. Come ho detto prima, cerco di metterci anima e cuore in questa ff, non è facile fidati è più il tempo che perdo in internet a ricercare informazioni sui Greci rispetto al tempo che impiego a scrivere, mi piacciono le cose fatte bene. Devo farti i miei complimenti, forse dopo questo capitolo avrai la conferma definitiva della soluzione finale.... del perchè Gabrielle smuove gli ormoni a Renée, detta terra terra... beh insomma ti lascio alla lettura del capitolo, fammi sapere che ne pensi.. a presto!!


A TUTTI VOI LETTORI PORGO I MIEI PIU' CALDI E SINCERI RINGRAZIAMENTI...BUONA LETTURA!!!

Angelus.


 

 

La gravidanza della Principessa stava procedendo ad una velocità alquanto sorprendente, quasi da portarmi a chiedere se ci fosse una bimba o un elefante lì dentro da quanto la sua pancia fosse abnorme. Era mattina e le solite nausee si stavano ripresentando accompagnate dalla ricerca di un qualcosa che solo lei sapesse cosa fosse e che sicuramente avrebbe tolto quella schifosa sensazione ed io come al solito mi trovavo appoggiata spalle al tronco in attesa di ripartire verso destinazione ignota..nemmeno con gli scout avevo fatto tanta strada!!

-Xena, che aspetto ha questa alga?-

Ovviamente Gabrielle contribuiva a questa ricerca sia mai che l’anima gemella abbandoni la cara tenera dolce metà soprattutto in un momento così particolare, è già le due si erano chiarite e la bionda sembrava avesse accettato la cosa anzi l’assurdo stava che si sentiva come una seconda madre o un padre per la creatura.

-No, è un fungo..dovrebbe farmi passare la nausea..-

Il bardo infilzò una cosetta che ad occhio nudo sembrava essere viscida, umida, gommosa ed ovviamente disgustosa..

-Credo d’averlo trovato…-

La Principessa si avvicinò, non aveva mica l’intenzione di mangiare quel coso spero, ogni volta che trangugiava uno di questi rimedi naturali le passava la nausea, ma la passava a me!!!!

-Mi sento una lumaca..una lumaca in cinta!!-

-Tu sei felice Xena!!-

-Ah si?-

-Si..e sai da cosa lo capisco?-

-No..-

-Perché sono i soli momenti in cui tu scherzi su te stessa..-

-Forse sono felice di non doverlo affrontare da sola..-

Oh che momento romantico, si sentiva anche la schiera di angeli e cherubini intonare un motivetto per i giovani sposi, mentre io fingevo di suonare il violino così da accompagnare il loro canto!! Ehi..ci sono anche io.. ma perché non mi considerano mai se non in caso di bisogno??

Xena ebbe un sussulto, e poi un altro…iniziò ad urlare..

-Renée..vieni qui..ho bisogno di te!!-

Ecco appunto, quando Gabrielle chiama, Renée accorre.. un cane praticamente!!

-Arrivo…bau bau...-

Xena era in preda a forti dolori al ventre, o il fungo le aveva fatto male oppure c’era qualcosa che non andava.. Costruimmo una lettiga in fretta e furia, ci misi delle pelli e aiutai Xena a stendersi.. Gabrielle salì in groppa ad Argo..

-Io vado dal guaritore al villaggio qui vicino..raggiungimi lì..-

Nemmeno il tempo di aspettare una mia risposta che partì.. massì tanto, conosco questo sentiero come le mie tasche, il villaggio qui vicino.. con un piede mezzo distrutto lo avrei raggiunto in un paio di giorni altro che qualche ora!!!!

Ecco appunto raggiunsi il villaggio a notte inoltrata, ovviamente stanca, affamata e molto sofferente, come cavolo avrebbe fatto sto piede a guarire se non riesco a tenerlo a riposo manco un giorno? Mi scansai velocemente per non esser investita da..Argo???? Ma dico, un minimo di considerazione posso averla oppure devo vestirmi tutta di verde fosforescente e dire che sono un alieno per ottenere un po’ di sana considerazione?

-dai Sali..-

Mi voltai…Andromeda?? L’amazzone mi tendeva la mano per farmi salire dietro di lei..

-Stiamo andando dalle Amazzoni del Nord nella regione della Frigia..tieniti forte…-

E secondo le due pazzoidi che mi son frecciate quasi addosso, in base a quale calcolo astrale avrei potuto sapere dove erano dirette ma soprattutto trovare le coordinate per raggiungere queste amazzoni??

Non ci fermammo nemmeno per la notte, dovevamo raggiunger velocemente questo villaggio amazzone, in parte ero curiosa.. infondo le amazzoni erano un popolo femminile, fiero, combattivo, ma soprattutto un’icona gay per eccellenza, un gruppo di donne che puntavano infatti sulla forza delle donne, vivevano tutte assieme, si chiamavano sorelle e andavano con gli uomini solo per procreare… insomma forza tutti insieme alla scoperta delle nostre origini!!

Eccoci arrivate, scendemmo dai cavalli ed una tizia ricoperta di pelle di daino, cervo, camoscio..boh.. e con un copricapo strano in testa ci venne ad accogliere, sembravano corna di cervo..ah..mi correggo erano corna di cervo!! Certo che palesare la propria condizione di cornuta in questo modo era veramente assurdo!! Ok..ok…battuta idiota.. mi ritiro!!

-Xena..benvenute.. vi stavamo aspettando..-

-Lasciami indovinare.. l’hai visto in una delle tue visioni?- Andromeda perdeva sempre l’occasione per stare zitta, è una sciamana secondo te come faceva a saperlo?

-In effetti è proprio così..- ecco appunto.. stare zitta sembrava tanto brutto?

-Mi fa molto piacere rivederti Yante…- sbaglio o gli occhi di Xena sembravano commossi mentre lo diceva??

- Forza..abbiamo molto lavoro da svolgere..-

Le tre si avviarono direzione “tenda della sciamana” mentre io e la pazza ci guardavamo dubbiose, che fare??

-Dici che dobbiamo seguirle?-

-Credo che al momento non abbiano bisogno di noi…sai… cose da “anime gemelle”- risposi alla collega reggi moccolo, oggi ero facilmente irritabile..dovevo assolutamente star tranquilla.

Ero seduta su di un sasso  scarabocchiando a terra con un bastone giusto per passare il tempo, stavo giocando a tris contro me stessa, almeno così avrei vinto di solito vince sempre Céline, “Renée devi concentrarti di più.. e non lasciarmi vincere ogni volta”, non è che la lasciassi vincere è che speravo che vincendo la smettesse di stressarmi l’anima! Guardai l’entrata della tenda.. le tre erano dentro la tenda da un po’ ormai.. questo episodio lo avevo visto in uno dei Dvd di Céline.

-Ma Xena ha ucciso Antinea..non ha senso..-

Ecco che uscirono dalla tenda, vedevo Gabrielle confusa.. Antinea, chi era questa?? Forse la tipa bionda psicopatica che urla come una dannata e che uccide chiunque le si avvicini soprattutto donne e bambini?? Boh..

-Infatti lei può attaccare solo tramite il regno degli spiriti..- Regno degli spiriti? Credo di no allora.. spostai lo sguardo verso Yante, con quel copricapo mi metteva un po’ i brividi se devo dirla tutta…

-Un momento..io non capisco.. sono ancora un po’ confusa su questa faccenda del regno degli spiriti..- ed ecco un’altra occasione persa per stare in silenzio!!!

-La natura è composta da molteplici piani di realtà..- l’avevo vista, Yante aveva fatto un sospiro prima di parlare come per dire “stai zitta…altrimenti perdo tempo a spiegare!!” – ma tutte hanno un unico legame..la mente..-

Aspetta, aspetta.. questa cosa però si faceva interessante, faceva proprio a caso mio.. la mente, molteplici piani di navigazione, realtà diverse e parallele l’une alle altre.. oppure comunemente chiamate..dimensioni.. una dimensione parallela..

-aaaahh certo..adesso è chiaro..!!-

-Andromeda per favore usa una cerniera e cuciti la bocca!!!- Dovevo farla tacere..questa cosa era interessante, almeno sotto il mio punto di vista..avevo trovato un indizio!!!!

-Mi spiego.. di giorno c’è una realtà… mentre di notte quando sogniamo.. ce n’è un’altra.. e ciò che le unisce, è la coscienza di esse..-

La coscienza di esse, ciò che le unisce sono la coscienza di esse.. quindi la mente.. ma cosa cavolo può significare materialmente?? Io so che esiste la mia dimensione ed ora so che esiste anche questa dimensione se pur bizzarra e quasi irreale, ma cosa le porta a creare un ponte tra le due?? Scientificamente non è ancora stato scoperto nulla di simile, uno stargate, una porta spazio-tempo capace di trasportare masse da un punto della linea temporale ad un altro ritrovandole esattamente compatte all’arrivo era qualcosa di troppo complesso per la mente umana della mia epoca figurarsi per un solo individuo come me!! Mi allontanai da loro, sperando di trovare ancora risposte, avevo trovato un granello di sabbia al confronto della spiaggia di domande che avevo.. presi dallo zaino un quadernetto ed incominciai a scrivere ciò che avevo appreso.. “conoscenza.. la mente è un punto di collegamento tra le dimensioni, quando si dorme ce n’è una quando si è svegli un’altra.. bisogna accettarlo, molte dimensioni.. regno degli spiriti..realtà parallele, due rette che corrono parallele senza mai incontrarsi.. binari dei treni..”. Guardavo e riguardavo quelle righe forse ci potevo arrivare aggiungendo altri indizi che avrei trovato lungo la via!! Leggevo e rileggevo quelle righe, dove stava un collegamento a tutto questo?

Mi risvegliai seduta appoggiata ad una delle tende, svegliata da un canto quasi tribale,dal sapore di antico e di magico, .. il sole stava tramontando.. mi voltai verso quelle danzatrici che seguivano il canto in modo così ipnotizzante. Sembravano ornate per una cerimonia, danzavano precise rilasciando nell’aria un’energia mistica, il fuoco sembrava vivo..le amazzoni del passato uscivano da quelle fiamme e donavano la loro essenza e la loro forza a quella notte così magica.

-Come un giorno la figlia diventerà madre… così l’allieva si trasformerà in maestra, la loro forza sarà nella loro unione.. e il coraggio sarà la loro guida..-

Mi incatenai a guardare quella danza, le seguivo quasi ipnotizzata, quasi attirata da tutto ciò.. il fuoco, le fiamme, quella luce.. sentivo il mio corpo strano, forza ballate..ballate..

 

Xena ci chiamò dentro la tenda..Gabrielle era strana affaticata e con un taglio alla gola, che cavolo era successo esattamente? Il mondo degli spiriti colpiva anche il mondo fisico?

-Ho fallito…- la sua voce era così piena di amarezza e di delusione..

-Sei tornata indietro sana e salva..- Mentre Xena era felice di riavere il Bardo di nuovo tra noi, la medicava con cura, come fosse una bambola di porcellana.. i suoi occhi esprimevano sollievo e amore, vedevo quella scena e sentivo un sapore antico nella bocca..

-Ci hai fatto guadagnare tempo..- Yante trovò un altro lato positivo, anche se non capivo che tempo ci avesse fatto guadagnare, Gabrielle era tornata a fatica.. l’unico tempo guadagnato era la sua vita non quella di altri!!

-Ho scoperto una cosa però…Antinea non intende fare del male al tuo bambino, lei vuole che venga al mondo..-

Sentivo chiaramente il sottofondo drammatico che contornava la scena, una musica piena di suspense che si concludeva con l’illuminazione di Xena..

-Vuole rubare lo spirito di mio figlio….lo vuole sostituire con il suo…-

Gabrielle si alzò e guardò la compagna, sembrava volesse rimediare a chissà quale errore, i suoi occhi erano così decisi, lei voleva portare a termine la sua missione, voleva farlo per Xena e per la loro figlia, no..non poteva andare.. se la Principessa le avesse dato il suo consenso, io.. beh si..io mi sarei opposta con tutte le mie forze a costo di prenderle da tutti ma mai l’avrei lasciata tornare indietro ancora!!

-Sei a malapena tornata indietro.. Yante, trova il rituale della sepoltura per gli spiriti senza pace..-

-Quel rituale non ha mai funzionato!-

-a meno che tu non abbia un’idea migliore.. non ci resta altra scelta!!-

Mi sentivo una spettatrice in un film in 3D, era assurdo vedere il tutto ed esser quasi invisibile ai presenti, ok forse soffro un po’ di vittimismo ed il telefilm si intitola “Xena la Principessa Guerriera” e non “Renée la ragazza d’altri tempi”, però per esempio..vogliamo ricordare che qualche settimana fa qualcuna si è lanciata contro di me con fare assatanato, si è addormentata tra le mie braccia, alla mattina era ancora con me e non ha detto una parola di tutto ciò???

Ed ecco che Xena uscì dalla tenda seguendo chissà quale idea le sia balenata in testa, ovviamente a ruota a cinque passi di distanza e con fare cupo la cara Gabrielle seguiva la sua metà.. e tutti dietro a seguire Gabrielle.. un trenino in pratica. Noi piccoli vagoni che seguivano la locomotiva Xena..-

-Un albero di Ambra cresce nel tempio di Chionide, ci impossesseremo dell’ambra e con quella copriremo i resti di Antinea..-

Stavo pensando seriamente di iniziare a  pregare per avere dei sottotitoli comprensivi per chi non vive da queste parti..

-E questo la fermerà?-

-Quando si solidificherà il suo spirito resterà intrappolato..-

Xena si bloccò di colpo, io frenai il mio zoppicare quasi rischiando di andar a sbattere contro Yante, iniziavo a trovare una certa somiglianza tra la protagonista di questo telefilm ed il caro Dr House, questo piglia parte, si illumina con idee divine, ed i suoi assistenti lo seguono come dannati cercando di capire cosa gli passi per la testa, ovviamente con scarsi risultati. Con Xena era la stessa cosa, tranne per il fatto che qui c’era una testolina bionda che qualcosa ci capiva.. lo sguardo di Andromeda mi fece intendere che manco lei ci stava capendo una pippa in tutto ciò, se pur stronza devo dire che iniziava a starmi simpatica, pure lei sembrava venire da un’altra dimensione per come veniva considerata in tutto ciò e questo ci dava un punto d’incontro..

-Sarà bene dividerci… Yante vieni con me, noi apriremo il sepolcro di Antinea.. Gabrielle, tu ed Andromeda andrete al tempio.. porterete da lì un po’ di Ambra..-

Alzai la mano giusto per farmi notare un po’, non avevo ancora aperto bocca dall’inizio di questa avventura, avevo sopportato un po’ di cose ma ora Xena non mi aveva nemmeno considerata..

-Tu..va con loro..-

Ecco appunto.. “tu”, pure io ho un nome..va bene, stiamo calme ed andiamo in questa grotta.. magari stando un attimo tranquille mi rilassavo e tutto questo nervoso accumulato spariva.. a par vera!!

-Solo un avvertimento..- Yante ci stava mettendo in guardia su qualcosa… - L’albero è sorvegliato da un’amazzone di nome Chionia, lei ha il potere di leggere la verità nei vostri cuori.. potete mentire a voi stesse ma non a lei..-

Mai una volta che ti avvertono su qualcosa del tipo “state attente, potrebbe darvi la combinazione vincente per vincere all’enalotto” no, sempre frasi arcaiche e alquanto superate.. dai la si sente in ogni film sta frase!!!

Gabrielle salì a cavallo e così fece Andromeda, il problema restava.. ed io con chi salivo?? La bionda allungò il braccio per farmi salire.. oh buongiorno ogni tanto ci ricordiamo della mia presenza!!

-Dai muoviti Sali!!-

Sentivo una nuvola di imbarazzo mista a rabbia svolazzarci attorno, che cavolo era successo?

-Senti che ti ho fatto? Perché mi stai completamente ignorando?-  il cavallo accelerò un po’ non appena quelle parole uscirono dalla mia bocca, era forse un caso?

-Cosa.?? Niente… non ti sto ignorando!-

-Si invece.. –

-Senti abbiamo un problema più grande da risolvere…-

Me ne tornai in silenzio, ma questo discorso lo avrei ripreso..oh..eccome se l’avrei ripreso, lei sarà anche una chiacchierona, logorroica, ma non mi frega..  “Gabrielle, sei tale e quale a Céline!!”

 

-Sarà questa la grotta giusta?- Andromeda entrò con titubanza guardandosi attorno come alla ricerca di un qualcosa che saltasse fuori all’improvviso per coglierci impreparate e farci urlare come pazze

-Si credo di si…-

-Prendiamo l’ambra e andiamocene..-

-Ma dov’è Chionia?-

-chi la sacerdotessa che può leggerti la verità nel cuore? Uuuuh che paura!!-

A volte Andromeda sembrava essere proprio ingenua, non bisogna mai sottovalutare un avvertimento perché di solito portano sfiga e succede sempre qualcosa è come quando mio padre una sera mi disse “non fare tardi perché ti potrebbe succeder qualcosa” ed infatti ho fatto tardi ed ho fatto un incidente, se non è sfiga questa!!

-Non ho bisogno d’avere un aspetto spaventoso, trovarsi di fronte a se stessi può essere terrificante..anche per i più impavidi dei guerrieri..-

Bello, sta cosa prometteva proprio bene… comparve di fronte a noi una donna, un’amazzone ornata in modo particolare, forse era una specie di sacerdotessa.. dei lunghi capelli biondi, l’aspetto non più giovane dimostrava tutta la sua esperienza e saggezza, dal modo in cui parlava e agiva, assomigliava tanto a Gabrielle da anziana..

-Come custode posso cederla solamente ad una sorella amazzone.. e qualcuno di voi non lo è..-

Roteai gli occhi.. ho capito ho capito..

-Sono io..- dissi..- scusami tanto.. mi ha fatto piacere conoscerti..- mi voltai feci per andarmene..

-Renée.. ora tu non sei un’amazzone vero, nelle tue vite passate nemmeno.. ma appunto in una di queste tue vite passate hai fatto molto per il mio popolo ne conoscevi usi e costumi e hai portato loro rispetto e salvezza.. e di questo ti ringrazio -

-Prego..cioè..credo..ok, ok..io vado, si meglio va… ci troviamo all’accampamento..-  Sentivo gli occhi delle altre due addosso, ma evitai di voltarmi per non imbarazzarmi ulteriormente, presi l’uscita.. non sapevo che fare e come comportarmi..mi avventurai un po’ nella boscaglia, avevo bisogno di riflettere..una vita passata, si stava parlando di Karma di tutte quelle scemenze a cui mia sorella credeva ciecamente mentre io consideravo semplici cretinate. Camminavo e riflettevo, il sole stava tramontando.. ed io sentivo la mia testa pesante come se avessi fumato chissà cosa, le mie mani tremavano, spostai il mantello cercando di raggiungere la tasca della giacca per prender le mie sigarette. Il pacchetto cadde a terra.. mi inginocchiai, fu in quel momento che sentii un dolore al ventre, non era fisico era spirituale come se una mano fosse entrata in me per strapparmi un pezzo di anima, mi mancò il respiro… che cavolo stava succedendo?? Il tutto riecheggiava nella testa, ogni suono attorno a me veniva amplificato, mi rompeva i timpani anche il rumore del mio cuore mi martellava la testa..

Uscii dall’auto velocemente, la lasciai lì in mezzo all’incrocio e corsi verso quel groviglio di lamiere, non vedevo e non sentivo niente al di fuori delle mie grida e di quel che restava della golf di mia madre.. lì dentro a quell’involucro c’era tutta la mia vita.. raggiunsi l’auto mia sorella..aveva il volto rigato dal sangue, aprii la portiera con difficoltà, c’erano vetri dappertutto erano saltati a rigare anche il viso.. il suo viso, misi due dita sul collo con terrore.. per sentire se il cuore c’era, tirai un mezzo sospiro di solievo.. i battiti c’erano

-Céline..ti prego rispondi.. rispondi…-

Perché non rispondeva….??

Sentivo un lamento, mia madre.. abbandonai per un momento mia sorella mentre sentivo qualcuno chiamare il 118.. raggiunsi mia madre… la vedevo, lei mi guardava nei suoi occhi ancora impresso l’orgoglio per la mia telefonata, un ultimo sguardo e due parole.. “tua sorella..” ecco cosa mi lasciò in eredità..tutto si spense, lei si spense, la mia voglia di vivere, ed ogni colore…

-Mamma..mamma..ti prego rispondi..mamma...!!!-

Il mio cuore si riempì di rabbia ed odio.. mi voltai verso colui che mi condusse all’inferno..

-Me la pagherai!!!-

 

Raggiunsi il villaggio l’indomani, trovai Andromeda con un sorriso stampato in faccia e con una collana che rigirava tra le dita, era felice si sentiva finalmente parte di qualcosa..e quel dono era molto più di una semplice collana, era l’affetto e l’accettazione che Gabrielle provava per lei e che le aveva dimostrato la sua regina Gabrielle..

-Ehi.. avete risolto tutto?-

Si voltò verso di me, in parte sorpresa in parte felice…

-Si è tutto ok… tu sapevi tutto vero?-

-Si, sapevo la verità su di te Andromeda, ma come mi hanno insegnato.. l’abito non fa il monaco..-

-L’abito non fa il che??-

-Lascia stare.. si parte?-

-Io resto.. vorrei imparare altro sul popolo amazzone..-

-Se vuoi ti posso insegnare tutto io.. la tizia ha detto che ho dato un grande contributo..e..-

-Scusami..-

-Di cosa?-

-Per lo scherzo che ti ho fatto…ti fa ancora male?-

-Sta guarendo.. scusami te..-

Allungai la mano lei raccolse l’invito ma il tutto si concluse con un abbraccio, alla fine non era proprio così male, bastava solo conoscerla.. Andromeda era più giovane di me, prendeva ancora tutto con leggerezza ma presto sarebbe divenuta donna e magari avrebbe visto il mondo con altri occhi, occhi più saggi e meno spavaldi e istintivi, buona fortuna!!

-Spero rivederti presto…-

-Anch’io…-

Ma entrambe sapevamo che non sarebbe successo!!

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** 11. UN LABIRINTO D'EMOZIONI ***


Buonasera a tutti... eccomi qui con l'aggiornamento settimanale!! In questo episodio diviso in due capitoli ritroveremo un mito Greco che a me piace moltissimo ed ovviamente ho voluto un pò ironizzare anche qui.. Voglio avvisare che in questo capitolo non ci sono flash back mentre il prossimo né sarà abbastanza pieno.. occhio a non illudervi troppo =) un bacio e alla prossima..

Syriana94: ahhahaha piccolo OT è lo style di Renée non delude mai ghghghghhg.... fine OT, ho tolto il ruolo da cagnetta (little bitch come piace ad Alti) per passarlo a Renée ma non posso ancora spiegarti il motivo =). Il flash-back, mi dispiace ma in questo capitolo non lo troverai, spiega il momento esatto in cui l'anima di Renée si è persa, trovi qualche similitudine?? Pensaci bene... nello scorso capitolo ci sono un paio di riferimenti molto importanti.. anche in questo, ma meno evidenti rispetto al precedente. Gabrielle avrà ancora per un pò questo comportamento altalenante con la nostra protagonista, ma un pò più avanti ci sarà un qlc di particolare.... Mi dispiace non aver inserito la parte più bella del capitolo, ma Renée non era lì in quel momento, non poteva descrivere  la scena =) spero che questo capitolo ti piaccia...a presto =)

Manga_girl: Spero tu sia felice anche di questo aggiornamento, e nuovamente complimenti per la tua "acutezza" spero che comunque seguirai la storia anche se gran parte della soluzione l'hai trovata... =) Buona lettura e spero mi lascerai un commento... Lamps... \/ .... =) a presto

m4ry990: Grazie mille per il tuo commento, se devo dire la verità è uno dei capitoli più divertenti o che mi sia divertita a scrivere, giuro... quando mi son immaginata Renée lanciare quel pugnale e poi vederlo rimbalzare sulla schiena, mi son piegata in due dal ridere immaginandomi la faccia che avrebbe fatto... Per la cosa del corpetto, diciamo che ho preso spunto dall mia drastica seconda che ogni tanto resuscita grazie alle nuove tecnologie "reggisenistiche".  Grazie ancora per i complimenti e speriamo tu continui a seguirmi =) alla prossima....

Ringrazio nuovamente tutti i miei cari lettori... ed ovviamente tutti coloro che l'hanno aggiunta tra le preferite o seguite... grazie a tutti.. =)

Volevo ribadire che i personaggi non sono di mia proprietà e tutto ciò è scritto solo per divertimento e non per lucro....

alla prossima =)

the angelus

 

Era passata quasi una settimana da quando avevamo abbandonato Andromeda alla scoperta delle sue origini e quindi erano passati quasi tre mesi dal mio arrivo e non avevo granché in mano per trovare una soluzione, iniziavo veramente a convincermi che non sarei mai più tornata a casa. L’unica nota positiva in tutto ciò è che stavo vivendo l’avventura che avevo sempre sognato, un’avventura rischiosa, eccitante, selvaggia, distruttiva, dove non basta un “clik” per risolverti la vita ma bisognava calcolare tutto, bisognava guardar in faccia la paura e sentire l’adrenalina correre a mille, dove bisognava trovare il coraggio di dire si e dove si respira una libertà che avevo sempre cercato. Volevo tornare a casa e avrei raggiunto l'obbiettivo utilizzando tutte le mie forze, non avrei mollato la presa, mai!!

Gabrielle era già addormentata, mentre Xena stava affilando la sua spada creando una cantilena nell'aria che faceva da sottofondo a questa notte così fredda, mi strinsi ancora di più attorno al mantello e continuavo ad osservare il fuoco che scoppiettava e scaldava un po' il mio corpo. Sorridevo nel vedere quel biondo crine far capolino da sotto le pellicce, sembrava ancora più angelica..la sua mano così vicino al suo volto, i sai appoggiati vicino alla pelliccia e al suo fianco due rotoli di pergamena lasciati incustoditi magari per trovare nuove ispirazioni sul cosa scriverci sopra o magari per semplice distrazione.

-Da cosa stai scappando?- quella voce mi costrinse ad alzare lo sguardo verso la Principessa Guerriera..

-Come?-

-Nei tuoi occhi brucia un fuoco pieno di rabbia e odio.. -

-Non puoi capire..-

-Tu dici?-

-Xena... è una cosa complicata da spiegare... riguarda il passato..-

-Più passato di questo? Bisogna affrontarlo sai.. io ho lasciato che quel fuoco bruciasse fino a corrodermi l'anima portandomi a compiere cose terribili..-

-Non voglio parlarne .. ma ti ringrazio...-

-Sai, siamo molto simili noi due..-

-Già...ne sono convinta...- risposi guardando Gabrielle, eravamo molto simili è vero, ad entrambe c’era stata tolta una persona cara, e ad entrambe quel momento è stato decisivo perché in quell’esatto momento si accese una fiamma di odio pronta a diventar incendio.

-Riposa ora..-

Mi sistemai più comodamente contro il tronco dell’albero e mi coprii per bene con le pellicce, mi faceva ancora un certo ribrezzo dormire così in mezzo alla natura, con insetti che ti scorazzano attorno ai capelli, gufi che gufano vicino alle orecchie, animali selvatici che ti passano accanto, ed il tutto mentre tu stai dormendo, altro che campeggio..qui non avevi una tenda che ti copriva la testa!! Cullata da quella cantilena mi ritrovai addormentata in pochissimo tempo, infondo ero decisamente stanca, di giorno camminavamo camminavamo e ancora camminavamo di notte bisognava pur chiudere gli occhietti e far tante nanne.

-Prendetela…prendetela…sta scappando forza!!-

Che cavolo stava succedendo? In questa dimensione non si poteva mai star tranquilli, ancora prima che sorgesse l’alba mi ritrovai a scattar in piedi e metter mano alla spada ed a guardarmi attorno, Xena era già in posizione d’attacco mentre Gabrielle, beh dove volete che fosse? Ovviamente dietro alla Principessa pronta pure lei a scattare non appena avesse capito che genere di pericolo ci stesse circondando. Fin quando da un cespuglio non saltò fuori una ragazza seguita a ruota da una decina di contadini armati di forche e bastoni che la inseguivano ed inveivano contro di lei, le urlavano di fermarsi, ma secondo voi, no dico a tutti voi cattivi se uno mi insegue armato fino ai denti.. io sono così scemo da fermarmi e sorridervi consegnando la mia povera vita nelle vostre luride manacce??

Xena con un salto mortale in avanti, vi siete mai chiesti come poteva fare sti salti anche con un pargolo in grembo? , si posizionò tra la fanciulla e l’orda di villani bloccando il più vicino per la gola e guardandolo con fare mieloso.

-Che succede qui?- chiese con falsa gentilezza…

-Vogliono uccidermi ecco cosa succede…- rispose la fanciulla nascosta dietro le grandi spalle della Principessa.

-No, sei stata chiamata a compiere una missione per il tuo villaggio.. e non puoi tirarti indietro..-

Rispose un tizio che dagli ornamenti che portava doveva essere un qualcuno di importante all’interno della società in quel villaggio

-Ed in cosa consisterebbe questa missione??- Chiese questa volta Gabrielle

-Io non ci entro nel labirinto.. non sono cretina non vado a farmi ammazzare per voi!!-

Seguivo la conversazione con scarso interesse, diciamo che mi sentivo tanto una spettatrice di una partita di tennis, la palla va di qua… la palla va di la…

-Ora calmatevi tutti e spiegate con calma..-

Il tizio di prima riprese a parlare nuovamente ovviamente fermandosi a deglutire un attimo per la paura che la guerriera di fronte a lui gli faceva..

- L’armata di Arconte si sta avvicinando al nostro villaggio… - Te pareva che c’entrasse un Signorotto della Guerra in tutto ciò.. –e ci ha minacciati che se non gli procuriamo il tesoro del labirinto entro domani a mezzogiorno renderà schiavi tutti gli abitanti…-

-Ma non si può arrangiare da solo a prendere questo tesoro?- mi trovai a chiedere..

-Non è così facile, solamente una vergine può prenderlo..-

Ecco un altro punto strampalato di questi primitivi, ma secondo loro che cavolo di potere potevano avere ste vergini.. ?? Persino i vampiri alla fine avevano deciso che “tutto va bene basta che sia sangue” mentre questi erano ancora legati a sta mentalità da super poteri!! “L’incantesimo funziona solo se chi lo legge è vergine” “l’antico vaso lo poteva portare in salvo soltanto una vergine ciucca di Montenegro” insomma il concetto per loro era dateci la vergine e vi solleveremo il mondo?

Però, a pensarci… guardai la ragazza era carina, mi guardò un attimo le lanciai un mezzo sorriso che la imbarazzò a tal punto da abbassare il suo sguardo…mi piaceva la sua timidezza, ma anche la sua forza nel dire no a questi quattro maschilisti.. credo che noi due faremmo amicizia sai?

-Bene portateci al vostro villaggio… sistemeremo questa cosa senza che nessuno si faccia male!!-

Si come no, da quando ero arrivata qui avevo preso più botte e slogature che in ventiquattro anni vissuti nel ventunesimo secolo, se questa è sicurezza! A questo punto doveva partire la sigla giusto?

 

Ci scortarono di fronte ad un tizio con un cappello assurdo, aveva l’aria austera e preoccupata per le sorti del suo villaggio, camminava avanti e indietro per la sala appoggiato ad un grande bastone, non appena intravide la giovane si bloccò e tirò un sospiro di sollievo..

-Salve padre…-

Padre?? Questo idiota stava mandando la figlia dentro al labirinto?

-Tara…sei uscita forse di senno?? Devi salvare il tuo villaggio…!!-

-Io non entro lì dentro, siete voi fuori di senno.. quella creatura mi ucciderà!!-

-Creatura? Quale creatura?- Xena fece un passo avanti per capire meglio la situazione

-Il protettore del labirinto.. sappiamo che protegge il tesoro, ma nessuno l’ha mai visto veramente..-

Allora questo è un padre doppiamente cretino!! Aveva risposto senza alcun briciolo di timore o remore, voglio dire mandi la tua cappuccetto rosso dentro al bosco dicendole “si ci sarà un lupo che ti vorrà mangiare ma non ti preoccupare sono solo voci” , tsk e poi credevo fosse il mio quello insensibile!! Si avvicinò a noi un giovane..

-Padre, lasciate che entri io nel labirinto, affronterò io la bestia!!-

-Téseo… tu servi qui fuori.. dobbiamo tener testa alle armate fin quando tua sorella non tornerà con lo scrigno!!-

Un momento..Téseo..questo nome non mi era nuovo, maledetta mitologia greca.. mia sorella aveva fatto il classico io ero andata ad impantanarmi dentro a numeri e formule economiche… pensa Renée, cosa ti ricorda sto nome?? Boh!!

-Quando arriverà l’armata di Arconte a ritirare lo scrigno? E cosa c’è dentro questo scrigno voi lo sapete?- Xena aveva interrotto la conversazione tra i due..

Presi la mia borraccia mentre ascoltavo che sti tizi sarebbero arrivati l’indomani pomeriggio, benissimo un altro scontro da affrontare..

-Lo scrigno si dice contenga un’arma che può distruggere anche una divinità…-

Xena era pensierosa, se forse all’inizio il suo piano era di fermare l’armata ora voleva pure recuperare lo scrigno..

-allora, Gabrielle, Renée e Tara entrerete nel labirinto e prenderete lo scrigno,..io starò qui ad organizzare le difese della città in caso voi tardiate-

Mi andò per traverso l’acqua, cosa?? Io dovevo entrare nel labirinto? Sappiamo tutti che quando si parla di labirinto e di bestia vengono in mente solo due parole Minotauro oppure Fauno, quale dei due fosse peggio non lo so. Calma…guardai Xena con occhi che chiedevano il perché di questa scelta, ma non ottenni nulla, grugnii quasi dalla rabbia e rinunciai ad obiettare tanto non sarebbe servito proprio a nulla!!

Iniziai ad organizzarmi un pochino, infondo dovevamo girovagare all’interno di un labirinto e come tutti sanno c’è il rischio di perdersi, che trucco si poteva usare per evitare questo problema?

Forse poteva esser utile del carbone per segnare i vari passaggi, uscii dal salone per cercare quello che ci poteva esser utile, girato l’angolo però mi scontrai contro qualcuno e finii a terra..

-Ahio che dolore..Tara!!!-

La giovane verginella stava correndo e visto il sacco lì vicino a lei, credo tentasse nuovamente una fuga

-Ehi..ma te ne stai andando?-

-Si non voglio certo finire mangiata da quel coso lì dentro!!-

-Ma..il tuo villaggio? –

-Troveranno un’altra vergine pronta a sacrificarsi.. io non resto qui !!-

L’aiutai ad alzarsi, era molto bella come ragazza ed era anche abbastanza pepe da attirarmi..

-Ehi, senti.. porteremo a termine questa cosa..-

-Ah si? Prova a fermarmi…-

Mi piaceva questo suo fare così provocatorio, le piaceva sfidare la gente ed io le avrei tenuto testa, lei si divertiva e pure io mi divertivo. Lei mi superò dandomi le spalle, credeva forse che l’avrei lasciata fuggire? Le avevo dato quei pochi metri di vantaggio, mi voltai e le presi il braccio e la tirai indietro schiacciandola contro il muro, le bloccai le vie d’uscita con le braccia puntate contro la parete all’altezza del suo viso e la fissai dritta negli occhi in segno di vittoria.

-Presa..!-

-Mi aiuterai?-

-Certo…vieni…non ti succederà nulla promesso!!-

Sfortunatamente arrivò il momento di entrare nel labirinto, praticamente dovevamo far da guardia al corpo della fanciulla, e che corpo.. mi piaceva l’idea…

Xena stava dando le ultime indicazione alla dolce metà corredate da un “abbi cura di te” e di un “stai attenta”, iniziavo a sentire la mancanza di Andromeda, almeno lei mi faceva passare il tempo tra una offesa ed uno scherzo, che amarezza.

Raggiungemmo l’entrata del labirinto, guardai dietro le mie spalle e poi ritornai a guardare quelle mura, che cavolo mi toccava veramente andare in cerca dello scrigno custodito da una creatura mitologica alquanto animalesca, nessun segnale divino ad aiutarmi? No?

-Bene…entriamo..Xena, farò il possibile tu non permettere che succeda nulla a queste persone..-

-Vai Gabrielle e state attente…!!-

Qualcuno urlò in lontananza di aspettare un attimo prima di entrare, che succedeva ancora?

-Arianna…che stai facendo qui?- Tara si avvicinò alla new entry, dovevano essere particolarmente unite le due visto come la verginella si lanciò verso la rossa..

-Prendi questo..ti servirà quando dovrai uscire.. ti basterà riavvolgere il filo e troverai l’uscita..-

Porca paletta ora ho capito che stava succedendo, il filo… il famoso “filo d’Arianna” donatole da Dedalo, creatore del labirinto, questo era il labirinto del Minotauro, ed io dovevo entrar lì dentro? Quel pazzo inventore aveva creato questo labirinto e alla fine lo rinchiusero all’interno per evitare che divulgasse la soluzione, che cavolo potevo fidarmi di quel pazzoide??

Legai una estremità del filo all’albero lì vicino, bene..ora stavo per entrare quando sentii una mano raggiungere la mia e stringer forte, mi voltai..Tara cercava il coraggio di compiere la missione, sorrisi per infonderle sicurezza anche se in realtà serviva qualcuno che sorridesse a me, Gabrielle ci superò sembrava quasi stizzita..

-Muovetevi…forza!!-

Buongiorno gentilezza!! Le mura erano altissime, non sembrava costruito da umani, persino a terra vi era una sorta di lastricato dove tra una fuga e l’altra usciva qualche filo d’erba, i corridoi non erano molto larghi e i nostri passi sembravano riecheggiare contro le pareti creando un effetto strano. Tara si era attaccata al mio braccio e non aveva alcuna intenzione di staccarsi, il che mi portava a chiedermi se era paura o se il mio fascino da “attraente-malvagia” avesse fatto effetto anche sulla cara tenera verginella. Camminavamo con una certa ansia addosso, mentre io lasciavo che il filo scorresse per ricordarci la via del ritorno, Gabrielle teneva mano ai suoi sai, sembrava un pochino stizzita chissà per cosa poi!! Tara inciampò su una pietra appoggiata male a terra rischiando quasi di tirarmi giù con sé, mi inginocchiai di fronte a lei..

-Ehi..ti sei fatta male? È tutto ok?-

-Ahi…si, non mi son fatta nulla…-

-Fammi vedere..-

Si mise seduta, mentre io lentamente le alzavo la gonna per controllare i danni, aveva battuto il ginocchio contro la pietra ed un livido violaceo faceva bella mostra macchiando quella pelle così candida, feci scorrere la mia mano sul ginocchio ed un po’ scendendo appena sulla coscia, la sentivo tremare appena.

-La pianti di fare la cretina?? Muoviti!!.-

Gabrielle mi diede un pugno in testa, ma che cavolo le prendeva..

-Ahio…ma che hai??-

-Abbiamo una missione da compiere…-

-Ho capito..la stavo solo aiutando..-

-Il sole sta scendendo e non abbiamo ancora risolto nulla..o ci troviamo un posto o troviamo quello scrigno, non ho tempo per le tue stupidaggini!!-

Non mi lasciò nemmeno il tempo di rispondere che mi voltò le spalle lasciandomi a terra a bocca aperta come una grandissima cretina!! Io a volte mica le capisco le donne, eppure fino a prova contraria appartengo pure io a sto universo, ma porca miseria sto manuale d’uso bisognerebbe proprio scriverlo sapete?

Mi ritrovai a farle il verso ripetendo le sue ultime parole..

-Non ho tempo da perdere con le tue stupidaggini!! Ma guarda te… ce la fai ad alzarti?-

-Si…si…fa un po’ male, ma ce la faccio… senti, volevo chiedertelo prima ma sinceramente ho ancora paura che tu mi prenda per pazza… sai… non sembri da queste..parti..-

-E’ una storia lunga…dai andiamo prima che la bionda decida di abbandonarci!!-

Avevo deciso fin da subito di lasciare a Gabrielle l’arduo compito di decidere la strada che secondo lei avrebbe portato al famoso scrigno, con l’umore che aveva forse se avessi guidato io e mi fossi trovata di fronte ad una parete mi avrebbe sbranato.

Eccoci nuovamente di fronte ad un bivio, l’ennesimo da quando avevamo messo piede qui dentro, ormai tutto sembrava uguale, ogni corridoio era uguale all’altro, non c’erano indizi ne altro..

-Io direi di andare di qua…- Gabrielle iniziava ad avere i primi dubbi visto che si fermò un attimo..

-Ehi Bardo…guarda qua…-

-Ho un nome lo sai?-

-Uh si che lo so….l’ho sentito un paio di volte sospirato dalla bocca di una Principessa Guerriera..-

Completai la frase con un ghigno alquanto sinistro e divertito mentre la bionda diventò completamente rossa e lanciò uno schiaffo che riuscii a schivare..

-Su..su dai… guarda qui piuttosto..-

Le indicai a terra una cosa strana, sul pavimento c’erano delle pietre strisciate come se ci fosse una parete che ci avesse grattato sopra, Gabrielle capì subito cosa volessi dire infatti iniziò a tastare tutte le pietre fin quando non trovò una che scattò facendo muovere la parete e scoprendo una stanza. La stanza non aveva soffitto, era una sorta di nicchia nascosta, le stelle facevano capolino sopra la nostra testa ed il freddo iniziava a diventare pungente..

-Sentite, non sono abituata come voi a camminare così tanto..possiamo riposarci un po’?-

-Si, forse è meglio fermarci un po’ e poi ricominceremo a cercare la via giusta..-

Mi misi seduta contro la parete e mi strinsi nel mantello, fortunatamente avevo preso anche la giacca da moto così ero riuscita a crearmi un piacevole tepore, alzai lo sguardo e vidi Tara tremare come una foglia, non aveva granché con cui proteggersi dal freddo..

-Ehi..vieni qui…-

Si alzò e mi raggiunse, aprii il mantello e la feci sedere davanti a me per poi richiuderla nel mio caldo abbraccio.. mi trovai di fronte il suo collo così candido e caldo, mentre le sue mani andarono ad accarezzare il mio braccio…provocava la piccola!!

-Vabbè..io esco…-

Gabrielle mi fulminò nuovamente, è no questa volta non le avrei dato il tempo di andarsene e lasciarmi nuovamente a bocca asciutta, mi alzai e staccai il mantello lasciandolo alla giovane, ed uscii…

Si voltò e nel momento esatto in cui i suoi occhi incrociarono i miei vidi delle lacrime e mi sentii morire dentro, piangeva e mi lacerava il cuore quel suo dolore… ma perché piangeva??

-Si può sapere che cavolo hai? Sembra ti abbia morso un serpente!!-

-Lo sai vero che Tara deve restare vergine per prendere lo scrigno??-

Si asciugò rapida gli occhi sperando che non mi fossi accorta di nulla, mi misi a pochi passi da lei e la costrinsi contro il muro, ora mi doveva delle spiegazioni!!!

-Oh no no no.. tu mi devi una spiegazione migliore… sono settimane che mi eviti e mi tratti da schifo ed ora misteriosamente sei diventata acida nei miei confronti..cosa ti ho fatto scusa?-

-Niente…tu non fai mai niente!!-

-Gabrielle ti prego non giocare…io…io… - sospirai, non ci capivo più nulla… -si può sapere cosa cerchi in me? Prima mi odi, poi ti avvicini a me, poi ti allontani nuovamente, poi mi chiami a dormire con te, mi ignori completamente quando ricompare la tua principessa…ed ora… direi quasi che sei gelosa..-

Voltò la testa cercando di non incrociare il mio sguardo, era così, lei era gelosa, la gelosia nel vedermi assieme a quella ragazza la bruciava e la logorava.. una lacrima la tradì e le solcò tutto il contorno del viso, mi feci coraggio.. la luna immergeva Gabrielle in una candida luce che la rendeva ancora più divina ai miei occhi, avvicinai lentamente la mia mano al suo volto costringendola a guardarmi, le asciugai la lacrima con il pollice assaggiai quella gemma salata, quella parte della sua anima che soffriva. Quel sapore salato, quella lacrima ora era parte di me, un soffio freddo le scompigliò i capelli la fissai nuovamente negli occhi, potevo morire dentro quegli occhi, non sentivo né il freddo né la paura, sentivo solo il desiderio che mi consumava dentro, respirai profondamente era arrivato il momento, eravamo incatenate in un fermo immagine così sensuale, così eterno, la volevo non resistevo più al richiamo del suo sangue. Basta era giunto il momento di chiudere definitivamente quella distanza e di avvicinare le mie labbra alle sue, sentivo il suo respiro solleticarmi l'anima, le nostre labbra...

 



Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** 12. LO SCRIGNO ***


Buona domenica a tutti... ecco la seconda parte dell'episodio "un labirinto d'emozioni" avevamo lasciato Gabrielle e Renée all'interno de sto maledetto labirinto alla ricerca dello scrigno...Tara che "ci prova" con la nostra protagonista e la nostra protagonista??? uh si...l'abbiamo lasciata alle prese con Gabrielle... che succederà???

Syriana94: Bravissima..si si.. Tara, diciamo che le ho rubato il nome.. era troppo pazza e questo merita almeno una piccola citazione nella mia ff, che bei ricordi.. come Gabrielle l'ha menata di brutto.. pensava lei di farla franca, ma Gabrielle non perdona!!! cmq... spero ti piaccia questo capitolo, è si... tra le righe si nota anche la gelosia di Gabrielle...In questo capitolo ci saranno diversi flash back.... e attenzione all'ultimo flash =) buona lettura...

Manga_girl: Grazie per il tuo commento =) son proprio felice che ti sia piaciuto il capitolo... qui avrai una ulteriore conferma della tua ipotesi... E un altro momento dove la ragazza tutto pepe non si smentirà.... alla prossima e buona lettura...

Ringrazio tutti coloro che perdono cinque minuti a leggere questa mia storia.... Buona domenica e buona lettura.... spero non deludervi...

Angelus

 

Quel sapore salato, quella lacrima ora era parte di me, un soffio freddo le scompigliò i capelli la fissai nuovamente negli occhi per poi avvicinare le mie labbra alle sue...

Riuscii a sfiorare quelle magnifiche e dolcissime labbra ma non a conquistarle per colpa di quell’infame del Minotauro, ringhiò, si presentò di fronte a noi in tutta la sua maestosità sbarrai gli occhi, quell’essere mitologico quasi stupendo oserei dire, così maestoso.. però l’incantesimo si spezzò e fanculo aggiungerei pure, non era possibile tutto ciò dai ce l’avevo quasi fatta avevo quasi ottenuto quel bacio, un bacio che pure lei voleva ricambiare senza scambiarmi per Xena, un minutino dopo no?

-Merda!!!- Conclusi i miei pensieri con questa esclamazione, Gabrielle si era già sottratta al mio incantesimo scattando come una molla di lato, era già pronta all'attacco armi in mano. Il mezzo toro caricò verso di lei piegando la testa come per incornarla..ecco che partì alla carica..

-Togliti!!!-

Che cavolo sperava di fare, di affrontarlo?? Con due falcate la raggiunsi e la spostai in tempo mentre io venni catturata tra le due corna e schiacciata contro il muro ad un metro dal suolo. Avevo avuto la fortuna di finire in mezzo alle due lame di avorio, ma il tutto non fu affatto senza dolore, alla faccia delle parole della Principessa “sistemeremo questa cosa senza che nessuno si faccia male” , certo che Xena era una grande per le gufate!!

-Lasciami bestione senza cervello...per gli dei quanto puzzi!!!-

Sentivo il fianco bruciare dal dolore, sto coso mi schiacciava contro il muro mentre io cercavo di spingere nella direzione opposta, ma era veramente molto faticoso resistergli, ero costretta contro quel muro mentre l’essere di fronte a me sbuffava e ringhiava. Era alto, due metri abbondanti, il suo corpo umano ricoperto da una peluria ispida e puzzolente, il suo corpo era formato da fasci di muscoli ed in questo momento lì sentivo tutti in azione pronti ad uccidermi, i suoi occhi erano fiamme pronte a bruciarmi, pronte ad inghiottirmi ed a spingermi nel buio più profondo. Lo sentii urlare e ritrarsi velocemente lasciandomi cadere a terra, mi portai una mano al fianco dolorante mentre alzai lo sguardo per capire cosa fosse successo.. Gabrielle era a terra, lo aveva infilzato con uno dei suoi sai, il bestione urlava e cercava di togliersi quella lama dalla schiena, le sue lunghe braccia si muovevano rapidamente per cercare di sfilare quella sofferenza, ora toccava a me il minotauro mi aveva voltato le spalle per puntare il Bardo,mi alzai da terra con una certa fatica dovevo fare in fretta. Cercando di fare meno rumore possibile o comunque dando meno nell’occhio possibile presi il pugnale, tenevo d’occhio il bestione sperando non si accorgesse di me, calma.. molta calma… mi avvicinai lentamente, ecco era il momento, respirai profondamente, gli saltai in spalle e velocemente affondai la lama all’altezza collo, mentre Gabrielle approfittando del momento propizio colpì con l’altro sai il ventre della bestia. Un ruggito bruciò nell’aria, un ruggito pieno di dolore, ero ancora sulle sue spalle, il suo cuore si fermò e cadde a terra, cosa avevo fatto? Avevo ucciso… avevo ucciso cosa esattamente, un toro? Un uomo? Dovevo farci uno spezzatino con i resti o dargli sepoltura? Avevo ucciso..un minotauro, mezzo animale, ma mezzo uomo, che strana sensazione, le mie mani erano macchiate di sangue, sangue malvagio vero..ma pur sempre sangue, le guardavo e lasciai cadere il pugnale a terra.

Ero inginocchiata a terra, mi portai una mano al fianco, sicuramente c’era un livido grande quanto una casa, ma al momento c’era qualcosa che non mi permetteva di sentire il dolore fisico..

-Renée..stai bene?-

Gabrielle arrivò subito al mio capezzale inginocchiandosi a sua volta, mi costrinse ad aprire la giacca.. poi si fermò a guardare quel livido violaceo che mi fasciava i fianchi, sentivo le sue mani fredde controllare i danni, sussultai quasi..così mi trovai a parlare senza il controllo di ciò che dicevo.

-L’abbiamo ucciso..-

-Si, non farà più del male…-

-Si, ma l’abbiamo ucciso…-

Lo so, sembravo idiota anzi mi stavo dando dell’idiota da sola, ma non è così facile uccidere, non è come te lo fanno vedere nei film, sentire il cuore che smette di pulsare ti strappa l’anima, perché tu hai deciso se vita o morte e tu diventi assassino a tua volta.

-Ehi…Renée ascoltami, non so come funzioni da te, ma qui o uccidi o vieni ucciso.. noi stavamo rischiando la vita e uccidendolo abbiamo salvato non solo la nostra vita, ma anche quella di molte altre persone!-

-Auch-

Ora sentivo il dolore, forse aveva ragione però qualcosa dentro di me era cambiato, giuro non capivo se in meglio o in peggio, non capivo veramente cosa si muoveva dentro di me.. era giusto uccidere qualcuno anche se malvagio??

Le mie mani ricoperte di sangue, l’odore ferroso..

Non vedevo nulla al di fuori del rosso sangue e del nero odio, odiavo quell’uomo, aveva rovinato la mia vita, mi aveva tolto mia madre, mentre mia sorella stava camminando sopra il filo della vita sospesa sopra il baratro della morte, bastava un gelido soffio e lei sarebbe caduta. Erano arrivate l’ambulanze, mi scansai e lasciai lavorare ora avevo solo un obbiettivo in testa..le mie mani erano ricoperte dal sangue di mia sorella, alzai lo sguardo e fissai quell’auto così di grossa cilindrata e l’uomo appoggiato alla portiera, la sua auto aveva tutto l’anteriore schiacciato e lui con uno straccio si tamponava la ferita in testa.

-Tu…TU L’HAI UCCISA…-

Si voltò, ed incrociò il mio sguardo, cosa rappresentava il tuo volto ora? Era sofferenza per la tua auto da riparare o per il tempo che dovrai perdere a riempire scartoffie?

-PEZZO DI MERDA ME L’HAI UCCISA…-

Stavo per raggiungerlo, ma qualcuno mi bloccò il braccio, erano in due, ma io spingevo e cercavo di liberarmi da quella morsa, avevo la forza del diavolo e l’inferno dentro che bruciava e mi consumava l’aria..no, no…lui l’avrebbe pagata molto cara, l’inferno doveva aprirsi sulla sua testa ed io lo avrei accompagnato a trovare il proprietario.

-Lasciatemi…lasciatemi!!!-

Quel sussurro, quel dannato sussurro…. “mi dispiace”, si voleva solo pulire l’anima con quelle due parole? Sentivo la puzza dell’alcol addosso a lui, che tu sia maledetto…devi bruciare!!!

-Renée…ehi dimmi qualcosa, mi spaventi..-

Un altro ricordo si presentò di fronte a me togliendo spazio alla realtà, mi stavano mandando fuori di testa questi flash, ogni volta rivivevo l’accaduto e mi si squarciava il petto, i miei occhi iniziarono a lacrimare.. Sentivo ancora le mani fredde controllare se avessi qualcosa di rotto..

-Cos’è questa cicatrice?-

Cosa? Mi chiedevano anche di pensarci? Certo che lo avrei fatto, non l’avrei mai lasciata morire, le avrei donato anche il mio stesso cuore purché continuasse a vivere e ad illuminare il mondo con il suo sorriso. Lei non doveva assolutamente morire, lei stava in precario equilibrio sulla linea della vita a causa mia, se solo non avessi preso quella promozione, se solo il mio orgoglio non si fosse manifestato, se solo non avessi fatto quella telefonata.. io avevo ucciso mia madre, non era stato il tizio ubriaco in macchina, no ero stata io, io l’avevo uccisa nel peggiore dei modi.

Ed ora voi mi chiedete di pensarci? No, dovevo morire io non mia madre, dovevo esser io su quel letto a soffrire e lottare per la vita, non lei, non era giusto, loro non c’entravano nulla.. io dovevo pagare perché ero stata io a volerle assieme a me in quel momento!

-Fatelo…ora!!-

Ancora, ancora quei flash stavo forse uscendo di senno? Forse ero già uscita di senno, forse in questo momento mi trovavo in chissà quale clinica psichiatrica, si certamente doveva essere così, non potevano esistere minotauri, non potevano esistere viaggi nel tempo, non potevo esser così forte da aver ucciso questa cosa mitologica. Ero impazzita e questa era la mia punizione, rivivere e subire nuovamente la lacerazione dell’anima per quello che avevo fatto.. ero uscita di senno e per quello che avevo fatto non mi era più concesso riprendere contatto con la realtà ma solamente soffrire e vergognarmi di quello che ero.

I dottori stavano parlando con mio padre mentre il mio corpo si era trasformato in fredda pietra, dove stava un senso a tutto ciò? Avevo bruciato la mia anima, non meritavo altro che la morte, cosa avevo fatto, l’avevo uccisa… Voltai la testa verso la finestra, fuori solo il buio, oppure era uno specchio e quello era il mio schifoso riflesso? Mi facevo schifo..

Mio padre si avvicinò dicendomi che Céline aveva bisogno di quel trapianto..

-Pensaci bene Renée… è una cosa forse pericolosa per te…-

Ecco cosa succedeva, non c’erano dimensioni parallele, Gabrielle non poteva esistere era troppo dolce, pura e perfetta e quando qualcosa è troppo perfetta ai nostri occhi vuol dire che non esiste.

-Tu non sei reale…-

-Cosa? Ma che stai dicendo… Renée…smettila… che hai?-

Tutto quello che mi circondava era frutto della mia mente malata, il minotauro era solamente un mostro creato dalla mia testa, un qualcosa di materiale da sconfiggere per ritrovare la redenzione, la mia redenzione per un peccato così troppo grave per ottenere perdono. Cercavo dei demoni, delle forze del male a cui dare tutta la colpa, su cui sganciare tutto il mio odio e la mia frustrazione, ma non era così.

Voltai lo sguardo verso l’ascensore, sentii quell’odioso suono che significava l’apertura delle porte, la gente camminava come nulla fosse successo, non avete sentito le fiamme dell’inferno invadere il pianeta? Non avete sentito il rumore di una vita spezzarsi? Tutto scorreva lento e inesorabile..tutto scorreva nella dannata monotonia di sempre, la gente viveva dentro la loro bolla d’aria.. ma quando finirà il vostro ossigeno lì dentro allora anche voi vi sentirete morire!

-Renée..che è successo, dov’è Céline…-

Mio padre mi aveva raggiunta, si ero sicura fosse lui..avevo riconosciuto quei tratti familiari e quei occhi azzurri ghiacci, mi fissava in cerca di domande, ma non esistevano risposte che lo potessero render felici…

-L’ho uccisa…-

-Cosa? Che stai dicendo…?-

Tutto ora riprese a correre, il mio cuore galoppava, avevo bisogno di ossigeno, la mia testa tra poco sarebbe esplosa, si ..l’avevo uccisa io.. non vi erano altre colpe, giudici supremi calate quel dannato velo..

 

Sentii una presa sicura tirarmi in piedi, Gabrielle mi fissava mentre io ero persa nei miei ragionamenti, nella mia verità.. mi colpì con uno schiaffo forte, mi risvegliò e mi costrinse a portarmi una mano sulla zona dolorante.

-Questo lo hai sentito? Era reale per te??parlami che cosa ti succede?-

-Nulla…- le voltai le spalle iniziando a camminare verso dove poi? Era forse un gioco della mia mente? Ero ancora incastrata in questa realtà? Non era la mia testa.. era una punizione? Non poteva certo essere altro..

-Cosa vuol dire nulla… sembravi sotto l’effetto delle furie e adesso concludi con un “nulla”?-

Mi fermai, respirai a fondo..

-Non puoi capire va bene?? Io l’ho uccisa…io ho permesso che lei morisse.. io non merito un’altra possibilità!!-

Ruggii, ruggii contro il vento, contro il nulla, contro il niente che ero diventata, contro quel demone che dormiva sotto la mia pelle..

Smettetela tutti di urlare, fatela finita… mi portai le mani alla testa, quell’uomo di fronte a me mi guardava come fossi pazza, forse lo ero diventata.. fatelo smettere… smettetela…

Sentii le braccia forti di mio padre tenermi stretta e poi collassai dal dolore, qualcuno mi aveva donato l’oblio…speravo eterno, non meritavo di poter respirare ancora l’aria dei mortali.

 

-Non capisco…io..- mi portai una mano alla testa dovevano smettere questi flash, non potevano tormentarmi o forse si, la mia punizione..

-Gabrielle, Renée.. lo avete ucciso?-

Tara bloccò quel momento, non sapevo se ringraziarla o mandarla al diavolo..

-Si, l’abbiamo ucciso.. continuiamo la ricerca dello scrigno…e usciamo di qui al più presto- cercai di portare la conversazione su un altro piano, mentre gli occhi di Gabrielle erano ancora fissi sui miei, era senza parole, lei non poteva capire… ritornai a srotolare il filo ed a camminare lasciandola lì ferma immobile, non la sentivo camminare, perché.. perché devi impicciarti…

-Tutti meritano un’altra possibilità…-

Mi bloccai, senza nemmeno guardarla.. –No, non merito la redenzione..non merito il perdono..-

-Tu non sei malvagia, tu meriti un’altra possibilità.. !-

Gabrielle cercava sempre il lato buono in tutti e tutto.. ma non ero così, non dopo quello che avevo fatto per narcisismo.. no, non meritavo la redenzione, non doveva essere così semplice, io ero marcia dentro e come tale dovevo marcire.

-Renée, guarda in alto…guarda le stelle… si dice che quelli siano gli occhi dei nostri cari e da lassù loro ci guardano e ci guidano..- Céline… mi bloccai, trattenni a stento delle lacrime, che maledetto dolore al petto.

-Lo vorrei veramente credere, vorrei credere alle tue parole..ma in quell’incidente ho perso la mia speranza -

Tara mi passò il mantello, e ricominciai a camminare, mentre il biondo Bardo era ancora fermo, trattenevo il dolore e respirando a fondo continuai a camminare, ti prego cammina..non volevo continuare questo discorso, mi faceva troppo male vedere il demone che ero e non volevo che altri vedessero il suo aspetto mostruoso, il mio aspetto mostruoso, il mio malato ritratto!

-Gabrielle ti prego..-

Mi voltai, ma non la vedevo presente…che le stava succedendo, era come se fosse pure lei bloccata in una sorta di flash continui, mi avvicinai a lei, le posai le mie mani sul suo volto..

-Gabrielle mi senti?? Ehi… rispondi…-

I suoi occhi rilasciarono lacrime, no..no ancora no, era una pugnalata al cuore quella visuale, che le stava succedendo?

-Ehi…ehi…dai che hai? Ora sei tu a spaventare me…-

I suoi occhi erano vuoti, non brillavano di quella solita luce, non erano vivi, dove sei Bardo… dove ti sei persa?

Percepii un piccolo sussurro.. “Speranza..”, lei me la ricordavo.. la figlia malvagia del Bardo, nata per opera di un Dio malvagio.. uguale d’aspetto fisico alla madre ma l’opposto in quanto a bontà, carità.

-Renée..che le succede? Sembra sotto incantesimo!-

Mi voltai verso Tara, aveva dato la soluzione.. eravamo entrambe sotto incantesimo, qualcuno o qualcosa aveva fatto manifestare i miei demoni, ma io avevo a che fare con loro ogni notte mentre Gabrielle? Era imprigionata dai suoi demoni, da un qualcosa che ancora la logorava dentro e la faceva sentire sporca, dovevo liberarla, dovevo trovare il punto in cui si era persa e prenderla per mano, dovevo toglierla da quell’incubo.

Il labirinto prendeva i nostri incubi, le nostre paure e ce le presentava di fronte come un film a cui nessuno vorrebbe assistere, lo aveva detto quell’amazzone “trovarsi di fronte a sé stessi fa molta più paura”, ma a me non faceva paura.. perché avevo accettato da tempo cosa ero, un essere malato dentro e marcio.

-Gabrielle… non è reale, è il labirinto.. Speranza era un essere che andava fermato non devi incolparti di nulla hai capito? Non hai colpe, lei era l’essenza del male, un connubio troppo potente.. tu hai fatto la cosa giusta, come sempre!!-

-Renée..ti prego..fallo smettere..-

Un attimo di lucidità e questo mi bastò, se prima quel cavolo di minotauro mi aveva interrotto ora non ci sarebbe stato nessuno a fermarmi, no nessuno. Tenevo ancora le mie mani sul suo volto, ti libero io Gabrielle, ti troverò ovunque tu sia e ti riporterò qui con me… la baciai, il male e il bene unirono le loro labbra, il nero e il bianco ecco cosa eravamo, devi solamente lasciar scorrere tutto, lasciare che il tuo male entri in me, io riesco a controllarlo, lascia che ti salvi e ti riporti alla luce. Chiusi gli occhi e lasciai che tutto scorresse, vidi delle immagini, Gabrielle nel suo top verde e gonna color ruggine appoggiata al suo bastone da combattimento mi guardava.. “se tu ucciderai Speranza morirai..”, sentii uscire dalla mia bocca una voce..non era mia.. “sarei ben felice di morire pur di liberare il mondo da quel mostro!”…

Che stava succedendo?? Quelle parole uscivano dalla mia bocca senza un controllo, ciarlavo senza pensare.. ma non era la mia voce, che stava succendo? sentivo perfettamente tutte le sensazioni.. paura, amore, rassegnazione e coraggio..sentivo chiaramente l’amore verso il Bardo bruciare ogni fibra del mio essere, sentivo esattamente la paura di fallire “E’ strano… colei che amo di più al mondo e colei che odio… hanno esattamente lo stesso aspetto!”

Riaprii gli occhi, come mai ero finita a vivere scene del passato dal punto di vista di Xena? Che fosse un altro gioco di questo dannato labirinto?

Mi staccai lentamente da quelle labbra come per tenere il più possibile quel sapore addosso, Gabrielle riaprì gli occhi lentamente..

-Meriti una seconda possibilità…-

-Ben tornata…- mi bloccai un attimo a guardarla..ecco di nuovo quella luce brillare nei suoi occhi - è il labirinto a giocare con i nostri demoni nascosti..-

Ma perché Tara sembrava esserne immune?? Cosa aveva lei di speciale per non dover combattere contro le sue paure? Che sia forse perché vergine? Ma no dai non potevo pure io credere a queste sciocchezze, però effettivamente, non ha dato alcun segno di alterazione o cambiamento.

-Gabrielle..credo che siamo vicini allo scrigno, forse questa è l’ultima difesa prima di trovare ciò che cerchiamo..- dissi, ma non era propriamente interessata al labirinto al momento, la vedevo un attimo turbata o comunque se ne fregava altamente del nostro obbiettivo, del perchè eravamo qui dentro. Sicuramente si stava preparando alla fase “oh mio Dio che cosa ho fatto” per poi ovviamente urlare ed inveire contro di me dicendo che è tutta colpa mia, come se alla santarellina non fosse piaciuto. Dai Gabrielle non ti preoccupare, non appena usciremo di qui tu tornerai ai tuoi occhi a forma di cuoricini verso la cara Principessa Guerriera e continuerai ad ignorarmi fin quando non ti servirà il tuo cagnolino per qualche missione suicida. Forza ancora un piccolo sforzo e poi si poteva tornare alla vita pseudo normale di tutti i giorni, cioè nausee, frignamenti, cerchi ruotanti che appunto ruotano nell'aria ed ovviamente le due anime gemelle che tubano come due conigli, cioè si scusate come colombelle!

Sentivo la testa pesante, segnale che l'incantesimo cercava di entrare in quel poco di zucca che avevo, presi la mano di Gabrielle infondo eravamo le due alle quali poteva fare effetto.

-Forza, dobbiamo resistere siamo quasi arr..-

Il pavimento sotto di noi cedette, fortunatamente riuscii a tenermi al bordo con una mano mentre con l'altra tenevo Gabrielle, Tara era riuscita a rimanere in alto..

-Dammi una mano verginella!!! Gabrielle cerca di arrampicarti e fa presto... non reggerò per molto!!- Diciamo la verità, almeno dal lato fisico ero abbastanza preparata a sopportare un paio d'episodi assieme alle due tortorelle, un paio appunto no mesi, però non me la stavo cavando proprio male dai!!! Sotto di noi vedevo chiaramente luccicare delle lame appuntite, segnale che il pavimento non era ceduto per puro caso, ma bensì era tutto calcolato, caro Dedalo che tu sia maledetto , ma non avevi niente di meglio da fare quel giorno? Non dovevo pensare al fianco, non pensiamo a nulla se non portare a casa anche questa volta l'osso del collo, Garbielle risaliva, era riuscita a portarsi sulle mie spalle così che ora potevo tenermi aggrappata con due mani. Sentivo il peso del Bardo schiacciarmi, dovevo resistere.. oh no no no, adesso ci si mettevano pure gli ormoni impazziti, sentivo il suo seno premere contro la mia schiena, non è il momento Renée, concentrati, focalizza l'obiettivo, focalizza, continua a focalizzare, ora sentivo i suoi piedi sopra le mie spalle, non dovevo guardare in alto altrimenti avrei perso la presa sicuramente, focalizzare, bisogna focalizzare. Dovevo continuare a focalizzare, che voglia di guardare in alto, ma no... meglio l'osso del collo al sicuro!!

-Ok, ora tocca a te Renée..dammi la mano forza!!-

Gabrielle mi porse la mano, ce la potevo fare..anzi no ce la dovevo fare, un ultimo sforzo, uno...due..e dannato tre... riuscii a risalire ed a ruzzolare sopra l'angelico Bardo.

-Tutto ok?- mi chiese..

-Mai stata meglio...- ed ecco nuovamente la mia idiozia svilupparsi ed esplodere..

-Bene, ora alzati!-

-io starei anche così, ho una bella visuale..- sguardo truce -Ok, ok... mi alzo..- tsk ma poco prima quando l'avevo baciata mica aveva fatto ste storie no? Però sorrise, i suoi occhi si erano illuminati e le lacrime sparite, Dio quanto era bella!!

-ehi ragazze...guardate qua!!-

Era una trappola, ma forse era stata ideata male perchè si aprì uno squarcio nella parete alla nostra destra, mi spostai a malincuore dalla mia dolce posizione non prima di averle dato un’ultima squadrata, mi avvicinai a quell'apertura e

-Wow..lo scrigno... lo abbiamo trovato!! che botta di...- mi voltai verso Gabrielle..- ehm fortuna...-

 

Ed eccoci qua, giusto poco prima dell'attacco al villaggio, Xena guardava con occhi pieni di gioia la sua dolce metà, la metà guardava con occhi pieni d'amore la sua cara Xena, mentre io guardavo tutta la scena con i miei due occhi. Una cosa però non riuscivo a spiegarmi, perchè quando prima ho baciato il biondo Bardo c'è stato quel momento così intenso?? Bella domanda... ma intanto restava il fatto che quando Gabrielle era con Xena io non esistevo più!!

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** 13. IL SORTILEGIO DI VENERE ***


Buongiorno a tutti, eccomi con un nuovo aggiornamento... lo so son in anticipo, ma per far coincidere gli auguri di natale di Renée con il giusto momento devo anticipare un pò la pubblicazione... anche perchè dopo questi tre capitoli dovrò fermarmi perchè non sarò in Italia, si torna in Francia... un pò di vacanza yuhuuu... Oh ma tranquilli appena torno posterò subito il capitolo. Non vi faccio ora nessun augurio... apparte il BUON VENERDI 17 A TUTTI =)

Syriana94: Spero farti felice con questo aggiornamento ((che ti è successo in fb?)) cooooomunque.. ovviamente il momento del bacio doveva esser interrotto no? come succede SEMPRE nei film... eh eh.. si devi immaginarti una scena piena di GROOOOAAARR UUUHH AAAAA ecc ecc... ma la nostra protagonista era ancora parecchio incacchiata per l'interruzione per pensare al chi o cosa avesse esattamente di fronte =) Spero d'aver creato la giusta situazione con i flash back e la realtà.. Renée soffre perchè si sente la causa della morte della madre e della quasi morte della sorella... attenta a questo punto =) Oh dimenticavo, hahaha vero potevo metter quella frase... ghghgh Goditi questo capitolo, ma ti avverto il prossimo episodio (diviso in due capitoli) sarà a mio avviso il migliore fin adesso =) Buona lettura!!!

M4ry990: Renée ha un pessimo rapporto con la morte, la vive come una bastarda sadica che si diverte a torturarla lei uccide ma il sangue ricade nelle mani di Renée e questo ha contribuito a forgiare quel carattere così cinico, freddo che usa la protagonista..Vedrai che tra un paio di episodi la nostra protagonista dovrà affrontare questa sadica signora dalla lunga candela!!! Questo viaggio le insegnerà a vivere, il passato è passato il futuro ancora non lo conosciamo ma oggi, l'oggi è un dono che bisogna viverlo a pieno..per questo si chiama.. presente!! (Mio Dio... O.o Kong fu panda????) Tornando a noi, l'ultima parte l'ho scritta per scalare la tensione accumulata durante tutto l'episodio.. gli ormoni impazziti di Renée faranno spesso giochi strani alla nostra protagonista..ghghghg

Bene amici miei, vi lascio al capitolo... Renée conoscerà la svampita divinità dell'amore, che ne penserà???  fatevi due risate e a presto per i gli ultimi due episodi dell'anno.... buon divertimento!!!

P.S. RINGRAZIO CHIUNQUE LEGGA LA FF E MAGARI LEGGENDO SI RITROVERA' A SORRIDERE CHIEDENDOSI SE SON DA MANICOMIO O MENO (beh..non mi hanno voluto in manicomio!!)

Angelus

 

 

Tanto per cambiare si stava camminando in giro per il nulla, foreste, sentieri, animali viscidi e schifosi in giro, nausee, funghi, anima gemella che scorrazza alla ricerca di un nuovo rimedio, la solita storia insomma, se Gabrielle chiedeva un’altra volta “stai bene?” verso la sua adorata metà, avrei pugnalato entrambe. Grazie a questo viaggio stavo anche perdendo il vizio del fumo, visto che le sigarette non esistevano e nel mio zaino iniziavano drasticamente a scarseggiare avevo deciso che potevo fumarne una al giorno ed ora era arrivato il momento di quel delizioso piacere perfetto.

-Dove stiamo andando esattamente?- chiesi con finto interesse mentre accendevo quel piacere così maledetto, si lo so fa male fumare, ma se notate tutte le cose che ci rendono felici fanno male, l’alcol, la sigaretta, la cioccolata, cibi troppo speziati.. insomma, meglio lasciar le penne felici no?

-C’è un tempio di Venere qui vicino, ci fermeremo lì a riposare un po’..- la cara Xena mi aveva risposto. C’era un’altra cosa che non capivo, cavolo mi sembrava alquanto palese che ci stavo provando con il Bardo, per quale ragione la Principessa non mi aveva ancora minacciata di morte? E un’altra cosa perché ogni volta che le vedevo assieme non provavo quelle fitte terribili di gelosia che magari mi assalivano quando qualcuno fissava il Bardo?

Fermi tutti… avete sentito? Voi direte no e mi chiederete cosa, bene nemmeno io avevo sentito qualcosa ma sta di fatto che queste due pazze iniziarono a correre come dannate, pronti? Via che inizia la corsa ad ostacoli con arrivo chissà dove, però prima spensi la mia sigaretta l’avrei riaccesa all’arrivo. La mia povera sigaretta!!!!

Ecco cosa stava succedendo, aveva percepito la presenza di qualche predone all’interno del tempio di Venere, ma cavolo sono divinità potevano arrangiarsi? Mica potevo sprecare sigarette così, la riaccesi in corsa…era il momento della giornata di fumare ed avrei fumato!!

-Forza entriamo!!-

A combattere? Manco morta…

-Ehm..ho ancora la sigaretta accesa.. resto fuori, sia mai che mi mettano la multa perché fumo dentro ad un locale pubblico!!-

Appoggiata al muro esterno, mi godevo il pallido sole mattutino, qualche uccellino cinguettava qua e là ed un paio di briganti volarono fuori dal tempio, wow..

-Scappiamo…scappiamo…- li salutai con la manina, spensi il mozzicone e lo misi sopra ad un masso, vabbè ma non si poteva mai stare tranquilli però, che diamine!

Entrai nel tempio, mi bloccai un attimo sgranando gli occhi.. aspettate e questa da dove salta fuori? Mio Dio, una tizia bionda racchiusa in un vestitino rosa trasparente che copriva quel tanto da non esser volgare ma senza nascondere le sue forme perfette, porca miseria che razza di davanzale che aveva, la collana cadeva giusta giusta nel mezzo dei suoi bellissimi e abbondanti seni..

-Bella collana!!- mi trovai a farfugliare con finto interesse verso l’ornamento

-Grazie..e tu saresti?? Ti serve asilo?- no ma un po’ di latte forse…

-Ehm Venere, lei è Renée…Renée lei è Venere la Dea dell’amore..- Gabrielle decise di fare le presentazioni con una lieve linea di imbarazzo che le dipingeva il volto.

-Tu…tu saresti Venere? Dovevo immaginarmelo…sei così…così…ehm..bionda-

-Ci conosciamo già? Hai un qualcosa di familiare…-

-sarà colpa della spada…mi rende simile ad altre persone..dicevate?-

-Vi immaginate? Mandare dei briganti a saccheggiare i miei tributi..-

-Una collana di diamanti non è esattamente un tributo sacro Venere..- Ed ecco che partirono le ramanzine, è una divinità gente che volete che capisca di tutto questo?

-Non dirmi che ti fai fare regali dai poveri..- no Gabrielle, le capitano per caso in mano!!

Quindi questa sarebbe la divinità dell’amore, certo l’avevo vista in qualche episodio ma dal vivo sembrava così..strana, cioè divinamente bella ma mancava di sale in zucca, insomma dai sembrava così din don, ma vedremo, nel frattempo seguii la ciurma di donzelle verso l’interno del tempio, sembrava un accampamento, gente agonizzante distesa su ogni talamo possibile, Mio Dio, ho usato veramente la parola talamo?

-Chi è lei?- Xena indicò una ragazzina sugli otto o nove anni, era distesa su di un lettino, sembrava dormisse, forse era in coma o qualcosa di simile

-Lei è Dalia, carina vero? È così da quando è arrivata qui, le sorelle hanno perso la speranza dicono che non ci sia nulla da fare, ha perso la voglia di vivere..-

Ok ora ho capito, deve esserle successo qualcosa che l’ha mandata in coma, non vedevo segni di lotta o comunque lividi o ferite, magari mi sbaglio ma secondo me si tratta di un coma reversibile cioè si poteva svegliare da un momento all’altro.

-Dove sono i suoi genitori?- chiese il Bardo, mentre Xena si avvicinò alla fanciulla ed iniziò a controllare con le sue manine la gravità della cosa

-Sembra che sua madre sia morta, suo padre Galatone passa tutte le mattine prima di recarsi al lavoro..-

-Dovrebbe essere qui invece…- disse la guerriera continuando ad accarezzare i biondi capelli della fanciulla… -sarei pronta a donarti il mio spirito se questo ti aiutasse ad alleviare la tua sofferenza-

Che frase profonda gente, povera ragazzina..

-Questo posso farlo…- cosa? La Dea si avvicinò alle due, cavolo no..fermatela.. troppo tardi, una luce rosa colpì entrambe, il corpo della guerriera ricadde a terra come privo d’anima, ora era semplicemente un involucro con nulla dentro, ok apparte quel cosetto che presto sarebbe saltato fuori dal suo ventre strillando come un indemoniato e non facendomi dormire. Gabrielle come un fulmine si inginocchiò preoccupata di fronte al corpo di Xena cercando di svegliarla –che cosa hai fatto?-

-Ho scambiato la loro forza vitale..forse Xena le darà l’energia di cui ha bisogno..-

Ed ecco spiegato perché per noi queste divinità pagane furono classificate come semplici miti, dai non era possibile che una divinità fosse così stupida!!! La ragazzina si svegliò ovviamente chiedendosi chi fosse, dove fosse e altre domande di routine, Gabrielle ovviamente si affrettò a consolare la giovane con le solite risposte di routine, va tutto bene, siamo tuoi amici, bla bla bla…

-Perché mi chiami Daila, Gabrielle…sono io..-

Fighissimo, peggio di così poteva andare?? Oltre ad aver messo lo spirito di Xena dentro al corpo della piccola che cavolo poteva fare ancora questa divinità che tutto ispirava fuorché amore?

-Venere..che diamine è successo?-

-Mi associo alla domanda!!-

-Ops…non ho completato lo scambio..-

-Una divinità che non sa usare i suoi poteri? Ho visto proprio tutto…sexy e oca- sussurrai mentre improvvisamente trovavo molto interessanti le venature di una mensola in legno mentre mi grattavo la testa. Venere scomparve dicendo che doveva scoprire come fare a rimettere tutto a posto, mentre arrivò un uomo al capezzale della fanciulla, doveva essere il padre..

-Ehi…sei sveglia…-

-Si padre…dov’è mia madre…?- il padre non aveva coraggio di risponderle e di dirle la verità, abbassò lo sguardo sicuramente per cercare una bugia degna di questo nome magari usando termini pomposi e giri di parole per confondere la verità,

-Ehm lei è mor..ahio- stavo per rispondere quando Gabrielle mi tirò una gomitata nello stomaco, ma cavolo perché nasconderle la verità? Solo perché fanciulla? Era come mentirle ed è quello che adorano fare gli adulti che si nascondo dietro alla moralità, prima lo si scopre prima lo si accetta semplice no? Mi dispiace ragazzina, ma la verità anche se dura bisogna semplicemente accettarla non esistono schiamazzi nemmeno urla che potranno mai ridarti ciò che ti è stato tolto, questo lo so molto bene!!

Padre e figlia uscirono dal rifugio, mentre il Bardo si lanciò verso il corpo di Xena per verificarne le condizioni..

-Non spettava a te dirle di sua madre…-

-Ma nemmeno mentirle…-

-Non riesco a concentrarmi…- comparve nuovamente la Dea interrompendo quello scontro verbale che stava sfociando tra me e Gabrielle, correlata da tanto di fucilata metaforica da parte di quest’ultima..-Rilassati, troverò una soluzione…-

-E’ questo che mi preoccupa..- Credo che se dovessi paragonare Gabrielle ad una celebre frase direi “ toglietemi tutto, ma non la mia dolce anima gemella” cavolo toccatele Xena che si trasforma in una scassa scatole irascibile.

-Dammi una mano Renée, dobbiamo tenerla al caldo…-

Ed ecco la chiamata…

-Bau Bau…- chissà se potevo grattarmi dietro l’orecchio con i piedi come fanno i cani, dovevo provarci la prossima volta si si..

Era semplice no, ignoriamo completamente Renée quando c’è Xena, tanto quando non c’è possiamo mandarla fuori di testa ed usarla come schiavetto personale quando si ha bisogno e per di più la possiamo torturare per il fatto che sta perdendo la testa per un dannato Bardo.. che onore.. Aiutai Gabrielle a trasportare la sua amata in una stanza più appartata, presi delle coperte ed iniziai ad avvolgere il corpo mentre la divinità iniziava a srotolare pergamene ed a sparare minchiate.

Basta non le sopportavo entrambe, una per la sua idiozia, l’altra per come si era trasformata..

-Senti non possiamo star qui tutto il giorno..-

-Già, dillo a me.. e se Xena non lascerà il corpo di Dalia prima del tramonto resterà li per sempre e questa sera non voglio perdermi il parti al Ginnasio Club, ci saranno anche Castore e Polluce-

Mi portai le mani alla testa sperando di non sentire più quella voce stridula che mi dava una certa irritazione, non so se fosse peggio questo o quella stupida canzoncina cantata dall’idiota, dai cavolo questa era una divinità, non poteva essere così…così… din don!!

Il Bardo aveva avuto un’idea, vedete.. lei non è solo dannatamente bella, maledettamente sexy e divinamente angelica, no lei era anche così sveglia e intelligente.. oh Signore ma che stavo dicendo stavo ancora blaterando su di lei? stavo perdendo la testa, Renée continua a focalizzare, si ma cosa?

-Renée dammi una mano, dobbiamo portare Xena al sicuro..- dannazione…

-Certo capo…- mi misi sull’attenti, gesto ovviamente non capito dalla bionda per ovvi motivi temporali…che strazio!

-Ehi Venere ti va di darci una mano?-

-scherzi? Ho le unghie lunghe potrei romperle!!-

Mi colpì in pieno una nuvola di irritazione, questa poteva teletrasportarci con uno schiocco di dita ed invece mi toccava far fatica inutile, stupide divinità!!

Poco fuori del tempio c’era una grotta si insomma la nostra meta anche perché non avrei retto ancora per molto, o strozzavo Venere o mi sparavo in testa, cavolo se sta Principessa pesava, meno conigli e più footing mia cara dai su, con l’età che avanza bisogna tenersi in forma!!!!

-al mio tre l’alziamo e l’appoggiamo su quella roccia, d’accordo?-

Bene un ultimo sforzo e poi sarei stata libera da questa tortura, uno..due…e tre!!!

-Auch, non ho più l’età per far questi sforzi…- dissi mentre stiracchiavo la schiena e annaspavo alla ricerca del caro dolce tenero ossigeno.

-Bravissime, ce l’abbiamo fatta…-

Ce l’abbiamo fatta? Cioè e lei che aveva fatto esattamente tranne irritare pericolosamente i miei poveri nervi, portarmi allo stress, facendomi mordere la lingua quattro cinque volte per non risponderle a tono?

-Grazie Venere, non CE l’avremmo mai fatta senza di te!!- risposi con un sorriso di circostanza stampato in faccia, il problema è che la Dea non aveva capito la mia ironia, oh no, stavo forse perdendo il mio charme??? Gabrielle cercava di coprire il corpo della guerriera, ogni gesto sembrava fatto a caso, ma in quei gesti, se pur innocenti ad occhi non innamorati, si nascondevano tutto l’amore che lei provava, ed io continuavo ad essere illusa, non poteva provare qualcosa per me, lei e Xena erano fatte l’una per l’altra

Ed ecco che dei guerrieri entrarono nella grotta, mai sentito la parola bussare?? Mi voltai prendendo in una mano la spada e nell’altra il pugnale, certo non sarei stata in grado di usare nessuna di queste due armi ma speravo di metter in loro un po’ di strizza, si come no!!!

-Non preoccuparti, noi ce la portiamo via anche così!-

-se credi che te la lascerò portare via, sei ancora più stupido di quel che sembri!- tana naaa tana naaaa e all’angolo sinistro della grotta troviamo Gabrielle, alta un metro ed una lattina di coca-cola, agile, diabolica, bionda e dannatamente sexy in quel suo completino rosso che si chiude attorno al suo corpo come una corazza, maledettamente sexy.., mentre all’angolo destro troviamo l’idiota di turno, pelato, gorilla, puzzolente e ovviamente stupido, chi vincerà?

-Cosa ve ne fate di un corpo senza anima?- io e Gabrielle voltammo contemporaneamente la testa in direzione della divinità, la quale aveva nuovamente perso l’occasione di stare in silenzio, cioè ma dico!!

-Corpo senza anima? Che volete dire?-

-Ehm..divinità…sono così.. misteriose a volte…-

-Misteriose? Bene capisci qualcosa in questo!!- la divinità scomparve lasciando un gesto poco elegante a chiudere la conversazione e lasciandomi senza parole..aveva veramente fatto quel gesto o me l’ero immaginato?? Bonjour finesse!

-Anche suscettibili…forse troppo!!-

-noi vogliamo Xena…-

-Bene, dovrete passare sul nostro corpo!!- Nostro?? Parla per te, avevo già sopportato troppo dolore fisico in questa dimensione e aggiungerne ancora non è che mi garbasse molto, suvvia perché non risolviamo il tutto con una sana partita a carte? Un paio di bestioni si lanciarono contro di noi, Gabrielle raccolse una fune ed iniziò a stenderli, mentre l’unico che si lanciò contro di me, riuscì pure ad atterrarmi, cavolo non sono una guerriera, lo vedevo sopra di me…alzai il ginocchio di botta e lo colpii nel punto più strategico possibile infatti si spostò velocemente da me e trovandosi ora con la voce di una tonalità superiore a quella di prima.

-Ora puoi cantare Anima Mia..-

Lo avevo steso, stavo diventando brava no? Vero? Vero? Ah che soddisfazioni ne avevo steso uno.. mi guardai attorno con soddisfazione sorridendo ed indicando il corpo a terra, si vabbè Gabrielle ne aveva stesi una decina nello stesso momento ma lei era allenata, io no, cioè mica ho passato gli ultimi sei anni dietro ad una Guerriera a menare tutti quelli che mi stavano attorno io.

I tizi erano tutti terrorizzati, guardavano Gabrielle e contemporaneamente le loro ginocchia facevano “giacomo giacomo”, io mi misi dietro le robuste e possenti spalle del Bardo, e li guardavo con fare minaccioso..

-Scappiamo…via via…-

Wow che razza di coraggiosi guerrieri, erano parecchio ridicoli sconfitti da una ragazza che era la metà di loro ma non per questo meno aggressiva, pungeva come un’ape, volava come una farfalla e colpiva come Hercules.

-quanto avrei voluto che mi avessi vista combattere..- era già al fianco della Principessa guerriera mentre dal nulla ricomparve nuovamente la divinità dell’amore..

-Wooooh sei stata fantastica Gabrielle..-

-Ehi…ho combattuto pure io..!!!-

-Si hai ragione, brava,…-

-Nuovamente grazie per l’aiuto Venere!!-

-Ehi,,,mi sono appena rifatta le unghie..- fosse solo quello di rifatto, io avrei aggiunto pure le tette, cervello, naso eppure gli zigomi, labbra..

-Venere, so che avevo detto niente magia, ma non è che potresti sigillare questa caverna in modo che gli uomini di Tharon non possano trovare Xena?-

Ed ecco l’arma micidiale di Gabrielle, quando le serviva qualcosa ti guardava con quegli occhi da cerbiatta e ricamava il tutto con la sua voce mielosa che ti mandava fuori di testa, o almeno questo valeva per me e per gli altri sui seguaci incatenati nel maledetto suo incantesimo.

-Ah è così, ora hai bisogno dei miei poteri?? Non temi che io possa fallire?- ma porca miseria ma fallo e basta, smettila di stressare tutti, sei una divinità? Non hai fatto una pipa per aiutarci? Vuoi tentare di rimediare al casino di prima? Dimostralo e sigilla questa cavolo di caverna!

-Sono disposta a correre questo rischio…-

Vedete? È proprio questo che intendevo, io le avrei risposto con aggettivi poco carini ma molto efficaci, mentre la qui presente Gabrielle, lei sapeva fregarti ed intortarti senza che tu te ne renda conto.

Bene il piano consisteva nel recuperare l’olio magico che divideva i due spiriti dei gemelli Castore e Polluce alla festa al Ginnasio Club e ripristinare la situazione di Xena e di solito quando i piani a voce sembrano così dannatamente facili vuol dire che accadrà qualcosa di dannatamente spiacevole, è una regola! Arrivati al Ginnasio Club, le due bionde si lanciarono all’ingresso passando davanti a diversa gente e pretendendo di entrare subito, illuse.. non avete mai dovuto affrontare un’entrata in una discoteca piena di vipponi e dover trovare un modo per entrare senza dover per forza farsi tutta la colonna. Ero rimasta indietro, alla fine della colonna e guardavo tutti gli invitati.. avevano qualcosa in comune, tutti quelli che entravano erano gemelli, mentre quelli che non lo erano non potevano entrare, ma dai questa si che è bella, mai trovato un locale così e quando lo trovo non ho Céline a portata di zampa, comico! Venere e Gabrielle tornarono indietro, la prima molto stizzita ripetendo e sottolineando l’assurdità della cosa “una divinità non può entrare” è si cara venere qui il PDF non funziona, oddio fino ad un certo punto.

-Ci vediamo dentro…- dissi alle due mentre giravo attorno al Ginnasio, di solito se vi è un’entrata principale, si trova anche una secondaria magari di servizio che nessuno usa o che venga usata da schiavi, non credo appunto che servi e schiavi entravano dalla stessa porta in cui entravano i padroni. Era immenso questo posto, non so molto sui Ginnasi Greci, apparte appunto il fatto che erano simili a delle palestre, i Greci tenevano molto alla cura del proprio corpo infatti vediamo nascere molte terme e appunto Ginnasi, uff mi sembra d’essere di fronte alla professoressa e di non saper nulla sulla materia.

Avevo trovato un’entrata alternativa, ma il punto è che non avevo “alternativamente” voglia di entrare, cioè dai.. mi appoggiai contro il muro e mi guardai attorno fischiettando, dieci minuti di tranquillità e poi sarei entrata, si dai mi sembrava un’ottima cosa. Sfortunatamente passarono troppo in fretta quei dieci minuti, così mi rimisi in posizione quasi eretta e trascinai il mio corpo dentro a quel coso, come se fossi stata appena chiamata alla lavagna dalla prof di matematica, o meglio provai metter il piede dentro perché Gabrielle e Venere schizzarono fuori da lì vestite in modo alquanto assurdo rincorse da un po’ di persone, e via a correre anche noi.

Raggiungemmo una catapecchia ma che in quest’epoca si chiama casa, per cercare la piccola Dalia, dopo aver bussato un paio di colpi senza aver ottenuto risposta decidemmo di entrare.

-Ehi…c’è nessuuuno in caaaasaaaa,…-

-Se ci seeeeii batti un coooolpooo..- mi trovai a far il verso al Bardo che era schizzata via per cercare in altre stanze. Mi guardai attorno e trovai un rotolo di pergamena, lo presi in mano e non ci capii una mazza, era scritto in greco mica in un linguaggio a me comprensibile.

-Ehi Gabrielle, ho trovato qualcosa…-

Il Bardo raccolse il rotolo, lo lesse e con un “oh no”, uscì di corsa dall’abitazione lasciando me come una cretina a rigirarmi tra le mani quella pergamena cercando un senso logico o almeno il dove iniziar a leggere…

-Che cavolo le prende adesso? E che c’é scritto?- parole al vento, via alla corsa parte seconda. Raggiunsi Gabrielle quando lei aveva già raggiunto da un pezzo la piccola Dalia o meglio Xena o si insomma avete capito, mi piegai sulle ginocchia per respirare..stavo per morire? Oddio, che roba mi sembrava d’essere un nonnetto senza fiato.. è si, fumare fa proprio male!!

-Renée, tu e Venere porterete il mio corpo alla fortezza e lì effettueremo lo scambio..-

Ed ecco nemmeno il tempo di rispondere che sentii la presa di Venere su di me e una sensazione stranissima come se il mio stomaco fosse trascinato fuori dal suo posto gettato dentro ad una centrifuga, fatto diversi giri di giostra e di nuovo ripreso per poi incastrarlo nuovamente velocemente quasi al suo posto, aprii gli occhi ed eccoci dentro la caverna, una nausea pazzesca mi colpì in pieno, porca vacca, mi distesi a terra, girava tutto..

-E’ si, a chi non è abituato può provocare nausee e un po’ di capogiri!!-

-Adesso me lo dici??-

-scusa hai ragione, ma così abbiamo risparmiato tempo…-

-Giusto…hai ragione, mi dai dieci minuti che ritrovo lo stomaco lo vomito fuori e mi riprendo?-

Lentamente questa fantastica sensazione mi stava lasciando, mi misi seduta e guardavo il corpo di Xena, mi sentivo come attratta, ma non nel modo in cui pensate o nel modo in cui mi attrae Gabrielle, no era qualcosa di più mistico, era un richiamo.. sfiorai il suo viso, le sue labbra.. i suoi capelli…

Chiusi gli occhi e sentii nuovamente quella strana sensazione che mi colpì all’interno del labirinto, sentivo paura, dolore.. odore di morte e la perdita, sentivo amore..

ANTINEA: Dimmi chi è! Dimmi chi è la ragazza bionda!
XENA: Lei è bontà ed innocenza, Antinea. E vivrà in me per sempre. Ti spaventa perché rappresenta ciò che può sconfiggerti.

-Sai, voi due vi assomigliate tanto..e non parlo solo di carattere..- La voce di Venere mi riportò al presente…

-Dici?-

-Si, ne sono più che sicura…e secondo me questa cosa l’ha percepita anche Gabrielle..-

Mi voltai di scatto rischiando di farmi male al collo da quanto veloce avevo fatto il movimento, non so, ma sentivo che c’era qualcosa di vero nelle parole della divinità, ma cosa? Madonna santa che strazio, non ci capivo più niente, ero distrutta, affamata, piena di sonno e non ce la facevo più..

-Uff avrei bisogno di una vasca idromassaggio con tanto di oli profumati e dolci fanciulle..- sbuffai in preda ad un attimo di sconforto..

-a questo si può rimediare..-

Cosa? Uno schiocco di dita e mi ritrovai immersa nell’acqua bollente, un forte aroma di rosa aleggiava attorno e dei maschioni che facevano un massaggio a Venere, uno si avvicinò a me..lo fulminai con lo sguardo, provaci solo che ti pesto a sangue!!!

-Ehm Venere…non che mi faccia schifo tutto ciò.. ma non dovevamo far qualcosa per Xena? E comunque non per far la solita guasta feste..ma… non mi piacciono questi bestioni.. preferisco cure più delicate-

-Si tranquilla, altri dieci,quindi, venti, trenta minuti…rilassati che arriveremo in tempo..-

E’ già bello essere divinità, va che figata, bollicine, acqua bollente, mi sentivo rilassatissima, massaggio alle spalle fatto da una fantastica donzella, mancava solo un bicchiere di martini con ghiaccio e sarei andata in brodo di giuggiole. Che sensazione fantastica, oh mio Dio… questo è il paradiso… mi crogiolavo in quella fantastica vasca, mi sentivo totalmente e completamente soddisfatta.. che pace… che gioia.. Ma che cavolo!!!

-VEEENEEERE,,,-

Mi ero addormentata…quanto era passato? Cavolo cavolo….

-Rilassati, ora usciamo…-

Con uno schiocco di dita mi ritrovai nuovamente rinchiusa nel mio mantello e alla rocca…e con nuovamente quella fantastica sensazione,

-Cazzo..sto per vomitare..- iniziai a correre per cercare un posticino appartato giusto per non rilasciare succhi gastrici ovunque, sarebbe stata una scena molto rivoltante no?

-Mi fai perdere troppo tempo con questi lavori manuali Xena, vabbè…sorvolando sopra a questo..facciamolo!-

Xena tornò nel suo corpo, Dalia fece pace con il cervello e con il padre, i cattivoni furono stati sconfitti, Gabrielle poteva rintanarsi nuovamente fra le braccia di Xena ed io tornavo ad essere la solita cinica scassa palle.

Tutto è bene quel che finisce.. oddio.. vomito!!

 

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** 14. IL SOLSTIZIO D'INVERNO (prima parte) ***


Buongiorno a tutti e soprattutto BUON SOLSTIZIO A TUTTI.

E' già, son riuscita a pubblicare la prima parte dell'episodio incentrato appunto su questa grande festa pagana ho cercato di spiegarla un pò e seguendo un caro episodio della seconda stagione di Xena dove mi son capovolta dalle risate per vedere come Xena accontenti Gabrielle, ma soprattutto mi son commossa fino alle lacrime quando la nostra dura Principessa Guerriera ha consegnato il suo dono per la giovane, allegra e rompi scatole Gabrielle... vi consiglio di guardarlo oggi quell'episodio A SOLSTICE CAROL ( xena e il solstizio d'inverno).

Syriana94: Buongiorno fanciulla, come ogni volta passo a ringraziarti per il tuo commento lasciato e a dirti che hai anticipato diversi episodi che presto vedrai.. se non ricordo male in totale ci saranno 24 capitoli =) vedrai che ne succederanno ancora delle belle. Ormai un pò tutti avete capito qual'è il punto chiave della storia ora non vi resta che aspettare come la prenderà la nostra Renée ma soprattutto come si evolverà il rapporto con il Bardo?? Infatti in questi due episodi cercheremo di capire cosa passi per la testolina bionda della nostra Gabrielle, ed ovviamente non macheranno le situazioni comiche e dolci... In questo capitolo il flash-back l'ho scritto con il sorriso sulle labbra immaginandomi la scena.. fammi sapere che ne pensi. Oh e per la storia delle sigarette, Renée le finirà presto e allora saranno cavoli nicotinosi amari!!!!

Manga_girl: Venere è una divinità particolare, mi è sempre stata simpatica per la sua leggerezza ma soprattutto per il come gestisce sempre le situazioni.. Inoltre, credo si sia presa una cotta per Gabrielle..ghghg altro che migliore amica.. ma cosa farà sto Bardo a ste donne.... =)  Presto Renée ne dirà quattro a Gabrielle promesso, oddio in un modo molto particolare ma gliene "canterà" vedrai =) chi ha orecchie per intendere intenda. Grazie mille per il tuo commento..spero ti piaccia anche questo capitolo...

 

Ringrazio tutti coloro che leggono questa ff, ho voluto pubblicare questo capitolo facendolo coincidere con il solstizio d'inverno il prossimo cioè la seconda parte lo pubblicherò il 25. Poi dovrete aspettare un pò di più in quanto come vi ho già detto non sarò in Italia e non potrò aggiornare...tranquilli la storia l'ho quasi finita di scrivere =). Nel frattempo vi auguro buona vigilia e non ingozzatevi troppo al pranzo di natale... =) BUON SOLSTIZIO E BUONA LETTURA

 

 

Una cosa avevo notato in questa dimensione, quando scendeva la notte questa si trasformava in una coperta nera e buia che copriva ogni cosa, solamente la pallida luce della luna portava un po’ di chiaro ma nelle notti di luna nuova ogni cosa scompariva e tutto il pianeta veniva ingoiato in una morsa di gelo e paura. Credo fosse per questo che i popoli antichi odiavano così tanto l’inverno, il giorno, la luce durava troppo poco, mentre la notte durava troppo a lungo, i campi ne risentivano il gelo li uccideva e non permetteva di produrre nulla se non cavoli e muschio, il primo utile per la zuppa mentre il secondo per il presepe, aspettate… non si faceva ancora il presepe qui giusto?

Gabrielle mi aveva raccontato nel nostro lungo ed etereo camminare che ci stavamo avvicinando al solstizio d’inverno, una festività paragonata al nostro natale. Mi aveva raccontato un po’ il come si svolge il tutto, infatti si festeggiava il giorno più corto, da quel momento in poi le giornate andavano ad allungarsi, il buio faceva meno paura perché durava meno e si poteva far il conto delle provviste rimaste e ringraziare gli dei per aver superato anche quest’anno la notte più lunga. Il Bardo mi raccontò che in quel giorno si festeggia la nascita di Bacco in Grecia mentre in altri popoli la nascita di altre divinità.

Il solstizio d’inverno nella nostra epoca venne sostituito con la festa del natale, diciamo che qualcuno prese in prestito questa festa pagana per usarla nella religione cristiana, una sorta di “bene voi festeggiate il vostro Dio? Noi il nostro, vediamo chi vince”, anche perché si narra che il caro bambin Gesù nacque verso aprile e non a dicembre, quando avevo illustrato questa teoria alla mia professoressa di religione questa mi cacciò dall’aula urlandomi cose indescrivibili, giuro quella volta pensai che mi volesse metter al rogo accusandomi di blasfemia e di stregoneria, ma non è colpa mia se lei non riusciva a sostenere la sua tesi mentre io ci riuscivo benissimo con la mia!!

Tornando a noi, si stava avvicinando il solstizio questione di un paio di giorni

-Vedrai Renée ti piacerà moltissimo questa festa… è piena di luci e di euforia..- Gabrielle era tutta elettrizzata, adorava il solstizio era una cosa molto importante per lei, un momento di festa, un momento in cui si mangia il pane speziato in un modo particolare, insomma una bella festa. Mi ricordava molto mia sorella, quando si avvicinava il periodo natalizio mi costringeva a portarla in quei stupidi mercatini cercando di tutto e di più, addobbi, statuette, lavoretti e ovviamente costringendomi a condividere le spese in quanto “sono anche parenti tuoi mia cara” oltre a subirmi due ore di auto con le canzoni di natale dovevo pure sganciare la grana!!! La vedevo saltellare per casa, svegliarmi con canzoni di natale, appender quelle cavolo di calze al camino, e ovviamente non potevano mancare quegli addobbi, una volta mentre stavo leggendo, ve lo giuro, mi fregò e mi mise un festone addosso appendendoci delle palline rispondendomi “visto che sei così gentile da aiutarmi con gli addobbi potresti almeno diventare tu un addobbo!!” la rinchiusi dentro all’armadio mentre io me ne tornai alla mia cara lettura.

-abbiamo qualcosa di simile anche da noi.. ma spiegatemi bene la leggenda dell’abete decorato..ti prego Gabrielle…-

Xena sorrise, è vero sembravo una ragazzina e non più la cinica scassa palle di sempre, ma ogni tanto potevo abbassare le difese e dedicarmi ad un racconto del Bardo.

Gabrielle si sentiva lusingata ed iniziò a raccontare..

-Beh si narra che tempo addietro un fanciullo di un remoto villaggio si recò nel bosco per recuperare un ceppo di quercia per farlo bruciare nel camino come da tradizione, purtroppo il fanciullo si attardò e sopraggiunse la notte che calò il suo manto oscuro, la neve cominciò a scendere copiosa. Il piccolo era spaventato e non sapeva come tornare al suo villaggio, cercava un posto dove proteggersi dalla neve e all’orizzonte vide un albero verde, decise così di ripararvisi sotto. Il fanciullo colto dal sonno si addormentò, mentre l’albero intenerito dal piccolo piegò le sue braccia per creare una sorta di capanna e di rifugio. L’indomani la gente del villaggio lo chiamò a gran voce, lui uscì dal suo rifugio così che i suoi genitori potessero riabbracciarlo. Grande fu la gioia, ma tutti rimasero stupiti nel vedere quell’immenso albero, decorato con la neve e diamanti di ghiaccio e che aveva abbassato i suoi rami per proteggere il fanciullo. Così ogni anno per ringraziare quell’albero il villaggio addobbò un abete e lo ricamava con quello che avevano, addobbandolo con candele e intonando canti sotto quell’abete.-

Una leggenda carina insomma, mi piaceva questa cosa, sarà l’atmosfera natalizia ad aver risvegliato in mio cuore di tre taglie più piccolo ma mi sentivo…felice, forse per la prima volta dopo tanto tempo mi sentii sollevata da un macigno che portavo da troppo tempo, ci siete cascati?? Uff speravo che usando parole allegre e natalizie non si notasse l’ironia della cosa…vabbè, c’ho provato.

Era arrivato il natale, mentre noi eravamo arrivati al villaggio di Elatea, tutti i mercanti erano agitati, urlavano a destra e a manca chiedendo ai passanti comprare la loro merce e che erano ottime per un regalo di solstizio. Un momento, regalo?? Dovevo prender un regalo per Gabrielle? Mi guardai attorno, bancarelle con sopra stoffe particolari, utensili rudimentali di cui non conoscevo gli usi, ceste intrecciate, calzari, ornamenti, e chi più ne ha più ne metta. Non avevo mai comprato un regalo per una ragazza, si ok Céline esclusa, ma con lei era più facile bastava pensare all’opposto di come son solita io pensare, semplice no? A me piace nero? Benissimo a lei compriamo colorato!! L’espressione di Xena mi fece capire che non ero l’unica con qualche problema di regali, entrambe ci stavamo guardando attorno senza insospettire Gabrielle e ad ogni occhiata alle bancarelle il nostro umore peggiorava, ce l’avremmo mai fatta a trovare qualcosa? Che poi cosa erano tutti questi buoni sentimenti in me? Mi stavo rammollendo!!

-Vado a cercare delle pergamene nuove…ci troviamo più tardi…-

Al mio segnale, scateniamo l’inferno.. la rapida occhiata scambiata con Xena mi fece capire che questo era il segnale per cercare il regalo perfetto, si ma cosa?!

-Abbiamo poco tempo… muoviamoci!!- la Principessa Guerriera mi chiese di seguirla, a volte credevo che potesse leggermi nella mente, oppure ero io così facile da leggere, bah!!

Mi chiusi il mantello ancora più stretto, e strinsi la Kefiah in modo che mi coprisse meglio la gola, sia mai che mi prenda un raffreddore, alzai il cappuccio del mantello ed iniziai a seguire la Principessa per il mercato. C’erano delle bancarelle con dei giocattoli fatti in legno, o come li chiamavano loro, dei balocchi, mi colpì molto un cavallo in legno, era molto bello e  ben intagliato, si intravedeva la sua fierezza, il lungo crine, ed era anche già sellato. Il commerciante si avvicinò vedendomi rapita da quel gioco..

-Ti piace? L’ho fatto io personalmente qualche luna fa…-  mi voltai a fissarlo, tolsi il cappuccio in modo da poterlo vedere bene in volto.

-Ne ho fatto uno identico anche a mia figlia..-

-Si, è molto bello….mi piace…-

-Ed è ottimo come regalo di Solstizio…per te faccio tre monete d’argento..-

Regalo? Non potevo regalare a Gabrielle un giocattolo, però mi piaceva, mi attirava, così con un sorriso presi dal sacchetto una moneta d’oro e pagai.. “grazie Lisandro!”

Il commerciante prese al volo la moneta d’oro illuminandosi dalla gioia, era più di quello che si aspettava, mi ringraziò pronunciando un “buon solstizio a voi..”

-Buon Natale…- risposi..

Sentii in lontananza qualcuno urlare “al ladro!”, mi sembrava ovvio no mica si può star tranquilli per più di ventiquattro ore, sia mai. Iniziai a correre verso quella voce, evitavo abilmente le varie persone che si trovavano nella mia traiettoria aggiungendo ogni tanto un “scusatemi”, fin quando uno non mi piombò addosso come un razzo così finimmo entrambi a terra.

-E’ lui..E’ lui prendetelo forza…-

Il ladruncolo mi era piombato addosso, un ragazzo sui sedici anni, si era calato un cappuccio in testa sperando di non esser riconosciuto, sentii anche che voleva raggiungere la mia sacca di denari ma lo fermai con una gomitata, siano ringraziate le protezioni della giacca da moto, avevo più forza, cercai di trattenerlo ma lui fu più abile e sgusciò via. Mi rialzai dolorante, mi appoggiai su una bancarella e lì arrivò la folgorazione.. il regalo perfetto..

-Scusi quanto vuole per questo?-

Raggiunsi Gabrielle, era inginocchiata vicino ad un uomo di mezza età, grassoccio e con capelli lunghi ricci e bianchi, una veste lunga sul violaceo ed un copricapo dello stesso colore e alquanto assurdo.

-No no no no no… mi hanno rubato le monete, no diamine servivano per la cena del solstizio e per i balocchi dei fanciulli dell’orfanotrofio…-

-Tranquillo aspettiamo che torni Xena, magari l’ha preso..- Gabrielle cercava di rassicurarlo.

Ecco arrivare la Principessa a mani vuote, senza ladruncolo e senza monete, bene e adesso?

-Mi dispiace è sparito in mezzo alla folla…-

Stava diventando vecchia, non era riuscita a prenderlo, oppure il ladruncolo era un tipo molto sveglio, ai posteri l’ardua sentenza.

-Oh povero me, chi ci aiuterà adesso, come farò..quei soldi erano una donazione, come farò..come farò..per tutti gli Dei… –

-Ti aiuteremo noi..in onore del solstizio- Rispose Gabrielle mentre i sguardi di me e Xena corsero a puntarla ed a completare il tutto con un “COSA?”, lo sapevo.. ora io e Xena avremmo ceduto al suo desiderio perché semplicemente era un suo desiderio!! Uff..ste donne!! Ciò che Gabrielle vuole, Gabrielle ottiene!!!!

 

Sentaro, nonché il vecchio di prima, si era rotto una gamba, quel povero disgraziato doveva andar a comprare i regali, cibo e quant’altro per la notte del solstizio e alla fine si era ritrovato a pezzi e derubato, che vita ingiusta.

Dopo aver dato una mano al vecchio Sentaro a salire in groppa ad Argo, Gabrielle era diventata tutta elettrica all’idea di passare un solstizio particolare, aveva un sorriso immenso e molto familiare..

-Renée io ho paura…-

Lo sapevo che non dovevo svegliarla, ma mi aveva fatto giurare sulla mia collezione di spade giapponesi che lo avrei fatto..

-Ma di che hai paura scusa..siamo a casa nostra..-

Scendevo lentamente i gradini in legno che scricchiolavano e riecheggiavano nella penombra della casa, raggiunsi un punto ottimale e mi acquattai in modo da tener sotto controllo sia l’orologio che l’albero di natale..e ovviamente anche il latte ed i biscotti per il viaggiatore di rosso mascherato

-Senti non possiamo accendere la luce?-

La luce del caminetto assieme ai fili luminosi dell’albero illuminavano appena la stanza creando un’atmosfera..magica,natalizia, sentivo Céline appoggiarsi alla mia schiena un po’ per vedere meglio e un po’ per cercare protezione, mentre io mi maledii per non aver messo i calzini appena alzata dal letto.

-Shhh fa silenzio.. e poi era un’idea anche tua.. vogliamo fare questa foto con Babbo Natale o no? Almeno ci vantiamo con i nostri amici a scuola..-

L’orologio segnava quasi mezzanotte, da lì a poco avrei portato a termine la missione che ogni bambino vorrebbe compiere, ma noi ce l’avremmo fatta, come è vero che mi chiamo Renée io ce l’avrei fatta. Sentivo il lento ticchettio dell’orologio,dai dai..veloce arriva a mezzanotte così lo becco, anche l’autografo avrei chiesto oh si, tenevo pronta la mia cara Polaroid..non mi sfuggi babbo!

-Ma se lo scopriamo e poi lui si arrabbia e non ci lascia i regali??-

-Shhh vuoi far silenzio per la miseria?… e comunque vuoi metter la fama e la gloria per la conquista?-

-Io preferisco i regali alla fama e alla gloria..-

Roteai gli occhi al cielo, ma in cosa ci assomigliamo noi due? La luce si accese, Céline si nascose dietro le mie spalle ed io cercai chi avesse compiuto l’azione e restavo pronta a fotografare, fin quando una voce alle nostre spalle.

-Che ci fate ancora sveglie voi due? A letto forza…-

Papà ci aveva scoperte!!! Uff tornai in camera delusa… E anche quest’anno la missione era fallita!!

Sorrisi a quel ricordo, quanto sciocche eravamo, mio padre stava arrivando a metter i regali sotto l’albero e per poco non lo scoprivamo, da quell’anno decise di mascherarsi in modo da non esser riconosciuto nel caso io e Céline avessimo tentato un’altra volta l’assalto a Babbo Natale, oh andiamo chi non l’ha fatto da piccolo? Cercare di alzarsi di nascosto sperando di trovare quel nonnetto paffuto e con quel sacco enorme sulle spalle, nel proprio soggiorno?

-Sentaro…Sentaro…che ti è successo?-

-Oh..Peonia, sono stato derubato al mercato e queste fanciulle mi hanno soccorso..-

Mentre i due iniziarono un teatrino pieno di piagnistei e contornato da “come faremo adesso”, io iniziai a guardarmi attorno..eravamo in una stanza molto grande, un salone abbastanza grande, qualche arazzo e qualche mobile qua e la, un soffitto molto alto, mentre in un angolo un abete decorato con stoffe e fiocchi faceva bella mostra. Una porta socchiusa mostrava una sorta di sala da pranzo, con un enorme tavolone e tante sedie, mentre poco più in là vidi una piccola stufa a legna che serviva per scaldare l’ambiente.

-Potremmo organizzare una festa…- lo so, sembrano strane queste parole uscite dalla mia bocca, soprattutto per il binomio bambini-solstizio, ma come ho riportato qualche riga più sopra lo spirito del natale mi aveva preso in pieno. Vi prego, non ditelo in giro!!

-Come scusa? Non hai sentito Renée, questa gente non ha soldi…- Gabrielle mi rispose con il suo tono solito tendente all’acido.

-Lo so Gabrielle…ma abbiamo tutto quello che ci serve.. un locale grande, bambini che cantano e possono recitare, un biondo Bardo che racconta le storielle, un tavolone e la gente del villaggio…-

-mmm ho capito… ma non contate su di me!-

-Xena sono felice che tu abbia capito, potresti illuminare anche noi?- Gabrielle era talmente piena di sfiducia nella cosa che non aveva capito una mazza del mio piano..

-Già, spiegate anche a noi..- gli altri due risposero in coro, possibile che solo Xena avesse capito?

-Quel che intende Renée è di fare una festa invitando le persone del villaggio, una festa del solstizio, i bambini canteranno e reciteranno e in cambio chiederemo una piccola offerta per entrare..-

-Già…e inoltre con un piccolo prestito da parte mia…- colpo di tosse da parte di Xena…

-Ehm volevo dire con una piccola offerta da parte mia potremmo comprare qualcosa da offrire alla gente e la sera dopo con i soldi ricevuti portare i regali ai bimbi..-

Gabrielle aveva afferrato la cosa ora, si illuminò ed iniziò a saltellare per l’orfanotrofio iniziando a canticchiare “the solstice night” , Xena mi guardò con occhi assassini…

-Hai creato un mostro lo sai questo..-

-Credo d’essermene accorta un po’ troppo tardi…-

Era ormai ora di coricarsi, i prossimi due giorni sarebbero stati giorni di fuoco, ma purtroppo non riuscivo a prender sonno, così decidi di girovagare un po’ per l’orfanotrofio in modo da prepararmi un po’ di idee per l’indomani. Cavolo, organizzare una festa per dei bimbi mai mi sarei aspettata di saltar fuori con una idea simile, assurdo, stavo veramente cambiando il mio modo d’essere oppure si trattava semplicemente del cibo in questa dimensione? Raggiunsi la cucina, aprii qualche mensola, ma non trovai molto solo della farina, della confettura di cotogne, diverse uova, un po’ di cannella, raggiunsi il magazzino, mi arrivò una meravigliosa idea, mi mancavano solamente il latte e del burro.

Alla mattina venni svegliata da un ragazzino che arrivò di corsa nella mia stanza aprendo la porta, urlando, ma soprattutto saltando sopra il mio letto come una scimmia in uno zoo di bassa lega, saltava ed urlava che dovevo alzarmi perchè era il solstizio,  mamma mia.. iniziò ad urlare altre cose  sul solstizio.. Irritazione, profonda irritazione, mi portai le mani sui capelli tentando di respirare molto profondamente, focalizzare...devo ricordarmi di focalizzare..

-forza andiam è il solstizio non si dorme più...forza...dai alzati...-

-VUOI SMETTERLA DI URLARE E SALTELLARE SACCO DI PULCI E DI ME..-

Mi fermai non appena capii che anche Gabrielle si era affacciata alla mia camera e mi aveva beccata mentre mi stavo lanciando alla gola del pargolo con occhi iniettati di sangue e i canini allungati, ero bloccata in una posizione stile “arriva il lupo cattivo”

-Mentolo…!!-

Il ragazzino si fermò si era congelato dallo spavento, mi guardò per un attimo con quella faccia di chi sta per piangere e poi scappò via, mentre il Bardo passò da un sorriso allegro alla fulminata per il come avevo urlato al ragazzino. Ecco appunto quello sguardo significava “dopo ne riparliamo e ti scortico viva!”

Ma non era domani il solstizio?? Perché questo infame era entrato in camera mia urlando così?? Dannato moccioso rompi scatole e bavoso!!!

 

Avevo diviso i vari compiti, al Bardo l'arduo compito di preparare i fanciulli per la recita, dovevano fare le prove, ingegnarsi nei costumi, ma soprattutto trovare una storia “solstiziana” da raccontare. Xena ovviamente si appiccicò a Gabrielle ed io per tutta risposta l’avevo costretta a fare da insegnante di canto all’altra metà di fanciulli, ovviamente mi ero tenuta da parte un paio di schiavetti per alcune faccende domestiche.

-Peonia, tu vieni con me… dobbiamo andar al mercato, mentre voi fanciulli dovete andar a far pubblicità, dite a chiunque incontrate che l’orfanotrofio invita tutti gli abitanti del villaggio alla notte del solstizio, l’ingresso costa una moneta a testa e offriremo spettacolo e qualcosa da mangiare..-

Peonia mi guardò storto, sapevo cosa stava pensando “non abbiamo cibo per noi come facciamo a darlo agli altri?”

Raggiungemmo il mercato, consegnai diverse monete d’oro a Peonia dicendole di prendere i doni per i fanciulli e che dovrebbero bastare, mentre io mi occupavo della spesa, si si avevo le idee ben chiare su cosa preparare, bastano pochi ingredienti ma si mangerà proprio bene. Avevo appreso grazie a qualche occhiata torva e scioccata che lo zucchero non era ancora stato scoperto o importato insomma, mentre il miele era una cosa molto costosa ed usata principalmente come merce di scambio, che si poteva usare allora? Vabbè, magari con il gusto del latte e la marmellata di cotogne si riusciva a nascondere l’assenza…

Presi delle patate, andavano sempre bene, delle spezie, della menta, trovai persino delle arance e poi presi del vino.. ottimo avevo tutto e ringraziamo per questi acquisti il caro Lisandro!! Fermi tutti, avete sentito? Eppure son sicura di aver sentito qualcosa, i miei nervi vibravano segno che una disgrazia stava calando le sue ali addosso a noi, mi guardai attorno il mio senso da ragno era in allerta.. eppure ero sicura d’aver percepito una disgrazia, come è che dicevo? Oh si…focalizza, stai calma,è solo una sensazione passeggera Renée non ti devi preoccupare, nessuna calamità naturale poteva rovinarti ancora di più la giornata suvvia..

-..sono un guerriero..detto il magnifico… sono un gran girovago, se incontro il nemico certo lo combatterò..-

No no no no, lo sfigato era in zona, rapida occhiata in giro per vedere che non fosse nel mio raggio d’azione ed iniziai a camminare verso l’esterno del mercato, dovevo trovare Peonia e raggiungere l’orfanotrofio, vedevo i bimbi che fermavano le persone e spiegavano loro cosa stavamo facendo e molti volti soddisfatti, bene bene.. ma ora bisogna fuggire prima che..

-Renée anche tu da queste parti…- Merda… mi aveva scoperta, come dico sempre, la fortuna è cieca ma la sfiga mi vede sempre benissimo..

-Corilo, salve..che fortuna.. anche tu da queste parti?- si è notata l’ironia della frase??

-Oh si ero da queste parti e mi son fermato per comprare delle provviste, poi quei ragazzini mi hanno invitato per la festa del solstizio di domani..-

Maledetti demoni, ma guarda te non bastava avere una ventina di pesti che ti corrono in mezzo alle gambe, urlando come dei pazzi e che ti svegliano urlando e saltando sopra il tuo letto, noo ci si mette pure l’imbranato cronico a rovinarmi i nervi. Renée dove è finito il tuo spirito natalizio?? Ve lo dico io dove è finito.. anzi no dai, potrei risultare volgare!

-Si, ho capito..stiamo organizzando lo spettacolo per racimolare un po’ di monete per l’orfanotrofio.. vuoi partecipare?-

Perfetto, avevo invitato lo sfigato a far danni da noi, magari distruggeva tutto a pochi minuti prima dell’inizio dello spettacolo, ma che potevo fare, se Gabrielle fosse venuta a conoscenza che non avevo invitato Corilo a partecipare alla cosa avrebbe aggiunto carne al rimprovero che presto sarebbe arrivato.

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** 15.IL SOLSTIZIO D'INVERNO (Seconda parte) ***


BUON NATALE A TUTTI, SPERO LO PASSIATE ASSIEME ALLE PERSONE A VOI PIU' CARE... =)

Bene, ecco a voi la seconda parte dell'episodio IL SOLSTIZIO D'INVERNO....


Manga_girl: Gabrielle è Gabrielle.. e come ho scritto nel capitolo precedente.. quello che Gabrielle vuole Gabrielle ottiene =) quel ragazzino comunque tornerà a rompere le uova nel paniere... vedrai =) ma il biondo Bardo in questo capitolo come si comporterà???? fammi sapere se ti piace....BUON NATALE =)

Syriana94: Come prima cosa, grazie d'avermi fatto notare l'errore... non avevo riletto il capitolo quindi non mi son accorta dell'incongruenza della cosa =) Coomunque, in questo capitolo ci sono un paio di scene fortissime a mio avviso, ma visto che le ho scritte io è ovvio che lo siano per me... qui ho messo un flash delle gemelline un pò più cresciute ma alle prese con la neve, spero ti piaccia =) e spero ti piaccia il finale.... ghghhghg BUON NATALE =)

 

Ora, come vi ho già detto non potrò aggiornare fin verso il 10 di Gennaio, tranquilli non vi ho abbandonati semplcemente mi rilasso un pò sperando che l'aereo parti... =) Vi penserò.... VI AUGURO INOLTRE UN BUON FINE 2010 ED UN STREPITOSO 2011 =) PACE E SERENITA' VI ACCOMPAGNINO SEMPRE =)

 

 

Bene, avevo tutto l’occorrente per il banchetto.. feci essiccare della buccia d’arancia e un po’ di menta sul camino, avevo un’ideuzza… poi mi guardai attorno, serviva un po’ di atmosfera natalizia, mmm

-Corilo.. va a prendermi dei ramoscelli d’abete e magari qualche ghianda..-

In quel momento entrò Gabrielle, si stava prendendo una pausa da quei marmocchi..

-Corilo, che ci fai qui..-

-Salve Gabrielle..ero in paese ed ho trovato Renée che mi ha invitato a darvi una mano per lo spettacolo..-

Ma guardatelo, il suo volto era diventato rosso come un pomodoro, le sue ginocchia iniziarono a tremare e da come deglutiva anche la salivazione era a zero. Vedevo chiaramente quella nuvoletta di cuoricini ricoperta da polvere d’amore sorvolare la sua testa da noce di cocco, mentre i suoi occhi diventare sognanti e la sua bocca piegarsi in un sorriso da ebete, pianeta terra chiama Corilo.. rispondi!!

-Ehi…- agitai la mano davanti ai suoi occhi… - potresti farlo ora…!!-

-Oh si certo…vado..a dopo!- Mentre uscì con la spada fece cadere un secchio appoggiato sopra al tavolo colpendo perfettamente il mio alluce, porca trota le stelle… saltellai un po’, mi fermai e lo fulminai mentre lui iniziò a deglutire e a saltellare fuori dalla stanza onde evitare la mia ira in ricordo dell’ultima volta e il mio tentativo di strozzarlo.

Certo che da piccolo doveva aver battuto veramente forte la testa per crescere così…così… uff non trovo un aggettivo adeguato a lui, il suo nome sembra appunto l’aggettivo adatto!! Due colpetti di tosse mi riportarono alla realtà e mi costrinsero a voltarmi lentamente, molto lentamente, ok avevo due secondi per prepararmi una difesa adeguata, di solito il “nega tutto fin quando non tirano fuori il testimone” funziona..

-Smettila di urlare e di saltare sacco di pulci??-

Benissimo ed ora come mi toglievo dai guai?? Il suo sguardo non prometteva nulla di buono se non rabbia e avvicinamento dell’uragano Gabrielle.. sorrisi mentre con una mano mi tenevo il piede per massaggiarlo e sperare di far sparire il dolore, provai con un sorriso per evitare la pubblica gogna.

-Che razza di cretina sei!!!-

Ed ecco che arrivò il pugno allo stomaco,cof cof…violenta sta tipa..

-Ahio!! Veramente io…-

-Silenzio…non dire una parola e torna al lavoro!!!-

Ma io dico, come fa Xena a sopportarla poi, mah..mistero…

Il Bardo mi diede le spalle e tornò dalle pesti di la, mentre io ero rimasta a massaggiarmi lo stomaco e a borbottare. Era mai possibile che questa ragazza non avesse una via di mezzo?

Uscii un po’ nel retro nel giardino dell’orfanotrofio, finalmente era arrivato il momento della mia cara sigaretta, ma non ero sola questa volta… c’era anche Xena lì fuori, mi fermai con la sigaretta e l’accendino in mano pronto a dar fuoco..lei mi guardò, io la guardai…lei mi squadrò, io la squadrai…

-Gabrielle…- sussurrammo assieme e guardandoci attorno onde evitare che sbucasse fuori da qualche parte…

-Ti rendi conto che dovremmo sopportarla anche domani?-

-Xena… mica lo sapevo che fosse fissata con questa cosa del solstizio..-

Restammo un attimo in silenzio, non mi avvicinavo troppo a lei per paura che si vendicasse con qualche presa dolorosa per il fatto che avevo trasformato Gabrielle nella scassa palle ossessiva del Solstizio..Ispirai e mi appoggiai alla parete...poi guardai la Principessa Guerriera

-Ti ha beccato a far cosa?-

-ho alzato per il colletto uno dei fanciulli perché non la smetteva di urlare…te?-

-Ho urlato contro un pargolo chiamandolo sacco di pulci e mi ha fermata prima che arrivassi a strozzarlo..-

Ci guardammo un attimo e poi annuendo tornammo a guardar l’orizzonte ed io a portar alle labbra la mia dolce sigaretta, una gallina attraversò il cortile e si fermò a guardarci, insomma questo momento era fatto tutto di sguardi e di frasi sottintese, ma avevo capito che nemmeno Xena riusciva a reggere il biondo Bardo in determinati momenti e il solstizio è uno di questi..

-Ma dove cavolo si sarà cacciata…-

Eccola appunto, Gabrielle stava cercando una di noi due, venimmo possedute da uno sguardo di terrore, mentre la gallina fuggì rapida verso il suo pollaio lasciando qualche piuma qua e la. I passi di Gabrielle ci terrorizzavano.. si stava avvicinando!! mentre io e Xena pregavamo con tutte le nostre forze e speranze per non essere viste… Spensi la sigaretta e trattenni il fiato sperando di far meno rumore possibile, Xena attirò la mia attenzione facendomi capire che dovevamo strisciare davanti all’orfanotrofio in modo che non ci trovasse subito e cosi facemmo. Con passo felpato e occhi vigili raggiungemmo la nostra meta tirando un sospiro di sollievo alla riuscita dell’impresa..

-Che state facendo qui voi due??-

Ma come cavolo ha fatto?? No scusate, forse avevamo un chip addosso per essere rintracciate???

-No..no Gabrielle…stavamo…-

-Si ecco, mi serviva un’idea ed ho chiesto a Xena un consiglio sul come trovare dei cerchi di legno e mi aveva suggerito di andar a prender dei rami di vite nel vigneto dietro l’orfanotrofio…-

Xena mi guardò allucinata per il come avevo trovato una scusa adatta e così velocemente, cara Principessa Guerriera, non hai idea di che scuse bisognava trovare per uscire alla sera durante la settimana con gli amici, anni di esperienza alle spalle. In quel momento arrivò Corilo con quello che gli avevo chiesto, giusto poco prima che iniziasse a nevicare

 

Ecco la vedevo che mi stava cercando, forse eravamo troppo grandi per far questo gioco stupido, ma quando vedi tutta questa neve a terra giocare a palle di neve viene spontaneo.

-Renée…dove cavolo sei…se ti prendo hai finito di vivere!!-

Trattenni la risata, non era molto brava a questo gioco, ero nascosta fra i rami del pino e tra un attimo sarebbe passata sotto, bastava solo aspettare. Dalla mia posizione la vedevo che mi cercava con i suoi occhi azzurri e tentava di sorprendermi o non so cosa, guardava dietro all’albero, dietro alla macchina ma non poteva immaginare che ero riuscita a scappare fin sopra quel pino sulla piccola collinetta di terra ora ricoperta da un abbondante strato di neve.

Era racchiusa dentro la sua tuta da sci preferita, color verde acqua ed i suoi dopo sci lasciavano impronte molto buffe a terra, sembrava fosse passato un gigante.. ecco che decise di avventurarsi sopra la piccola collinetta e passare giusta sotto di me

-Piede e passo sbagliato mia cara…-

Eccola giusta sotto di me, agitai violentemente i rami più vicino facendo cadere tutta la neve che sostenevano sotterrando mia sorella sotto quel freddo manto, balzai giù come un’aquila non appena punta la sua preda e atterrai giusto di fianco a lei ridendo come una matta…

-Fregata…-

-Non è ancora finita..- rispose sbucando fuori dal manto di neve e lanciandosi addosso a me e finendo entrambe per rotolare giù per la montagnola che di solito usavamo come discesa per lo slittino. La strinsi forte a me per proteggerla, ma quando arrivammo poco più sotto lasciai la presa e scoppiammo a ridere entrambe.. Lei ne approfittò per vendicarsi e finii con il ricevere una palla di neve giusta in faccia.

-Ben ti sta!!-

La porta della stanza si aprì di botta e il ragazzino della mattina precedente corse nuovamente a rompermi le scatole ed a saltare sopra il mio letto..

-Reeeenéeeeeeeee..oggi è il solstizio…!!-

-Ma chi cavolo ti ha pagato per farmi ammattire?-

Il ragazzino decise di porre fine alla sua vita, infatti pensò di farmi uno scherzo e mi tolse le pellicce che usavo per coprirmi, per tutti i fulmini il freddo mi colpì in pieno ed una scarica da diecimila volt mi colpì il cervello… VENDETTA!!!!!! Mi alzai di scatto e iniziai a rincorrere il fanciullo, maledetto infame, razza di caprone che non sei altro… se ti piglio..

-Fermati…!!!! Ti stacco il collo!!-

La corsa del ragazzino non si fermò, mentre la mia si, anche se non fu propriamente una fermata volontaria in quanto Gabrielle mi aveva nuovamente beccata e fermata con uno sgambetto, ora immaginatevi il volo che mi ritrovai a fare.

-Ma dico sei pazza?- dissi non appena atterrai con dolore sul duro pavimento in legno..

-dai che abbiamo un sacco di cose da fare…- la vedevo sorridere, era felice e questo mi riempiva il cuore di gioia, lo dirò all’infinito, questa ragazza era come una droga per me, non potevo farne a meno..

-E’ no mia cara…-

Mi alzai di scatto e la presi in braccio, tentava di dimenarsi ma non le avrei lasciato via di fuga tanto facilmente e no, dovevi pagare per lo scherzo che mi avevi fatto, raggiunsi la porta d’uscita bene c’era la neve, la sentii stringersi forte a me per l’impatto con la bassa temperatura..

-Non avrai intenzione di…-

-Oh si…magari se me lo chiedi gentilmente, magari pregandomi nel migliore dei modi..- avevo il mio viso molto vicino al suo, sentivo chiaramente il suo respiro solleticarmi l’anima, come poteva una persona mandarmi così fuori di testa? Era una cosa viscerale, sentivo veramente un legame profondo… avvicinai le mie labbra alle sue…ma il ragazzino di prima sbucò alle mie spalle… interrompendo un momento dolcissimo e veramente che sapeva tanto da film, prima il minotauro ora il ragazzino..e che cavolo!

-Ti libero io Gabrielle….-

-Un nuovo corteggiatore,…a quanti siamo adesso??- non smetterò mai di dirlo, Gabrielle è violenta e il livido violaceo che fecce capolino sul mio braccio dopo la mia domanda ne era la prova, dai era carina la battuta, no? Il ragazzino iniziò a colpirmi con palle di neve.

-Ok..ok mi arrendo la riporto dentro…-

Finalmente ci ritrovammo tutti di fronte ad una tazza di brodaglia calda, imbevibile ma almeno riscaldava lo stomaco, cosa alquanto importante visto il freddo accumulato in brevissimo tempo con la mia splendida idea di prima.

Ognuno ritornò ai suoi compiti, mentre io mi misi in cucina e chiesi aiuto a Peonia…

-ma cosa vuoi preparare con questi pochi ingredienti?-

-Tranquilla sono più che sufficienti.. faremo delle crépes!!-

Ovviamente la tipa non sapeva che cavolo stessi dicendo, ma vabbè se mi mettevo a spiegare tutto non era più finita, feci sciogliere del burro su una pentola ed inizia a versare l’impasto. Avevo insegnato il procedimento alla donna in modo che potesse continuare da sola mentre la sottoscritta iniziava a far bollire dell’acqua per creare degli infusi con la menta,arancia e cannella e perché no, anche del buon vin brulé. Corilo arrivò finalmente..

-Ora ti faccio vedere come costruire delle ghirlande.. sei capace non far danni almeno per questa volta?-

-io non faccio danni!!-

-certo…-

Iniziai ad intrecciare i vari rametti di abete e pino attorno a cerchi di legno costruiti con i rami delle vigne, iniziai ad addobbarli con pigne e qualche pezzetto di stoffa, alcuni fanciulli si avvicinarono e iniziarono pure loro a creare le ghirlande, alcuni iniziarono a cantare qualche motivetto insegnato loro da Xena, mentre altri si fermavano ed iniziarono a ballare. Ne costruimmo una ventina, tutti erano felici, persino Corilo guardava con felicità la sua ghirlanda, sorrisi per l’innocenza di quei bambini e di Corilo, mi fermai al centro del salone a guardarli all’opera mentre appendevano i loro lavori e l’imbranato dava loro una mano.

-Hai fatto un bel lavoro..- Xena si mise al mio fianco e guardava la stanza addobbata e pronta per ricevere gli ospiti, il piccolo palco era pronto e i posti a sedere.. pure, con l’aiuto di Corilo e alcuni fanciulli riuscimmo a spostare il grande tavolo nel salone.

 

La gente del villaggio stava arrivando, io mi occupavo della raccolta denari molte famiglie prendevano posto…. e vero, facevo loro un po’ di sconto perché infondo lo scopo era fare una festa per il solstizio non certo spillare alla gente monete. Praticamente quasi tutto il villaggio arrivò a vedere lo spettacolo, ne ero soddisfatta, la gente entrava e guardava con sorpresa gli strani addobbi che ricoprivano la stanza. Spensi diverse candele, segnale che lo spettacolo stava iniziando, sinceramente Gabrielle non aveva voluto rivelarmi il soggetto della rappresentazione e capii il motivo nel momento in cui iniziò a raccontare, è già stavano mettendo in scena la leggenda dell’abete del solstizio. Mi incantai a guardare quei ragazzini che recitavano felici, si sentivano parte di un qualcosa e non semplici orfanelli, erano orgogliosi del fatto che tutto il villaggio fosse venuto per assistere alla loro recita, la rappresentazione si concluse e l’applauso partì per congratularsi con quelle piccole pesti , mentre il mio, beh ovvio il mio era diretto solamente a lei, al biondo Bardo che mi aveva rapito il cuore.

Peonia si avvicinò a me ricordandomi che era giunto il momento per preparare il piccolo rinfresco, entrai in cucina ed iniziai a tagliare a pezzi le crèpes e davo a Corilo i vassoi da portare fuori minacciandolo di morte nel caso avesse fatto cadere il tutto. Peonia aveva preparato della zuppa e preso del pane aromatizzato e distribuito nel grande tavolo assieme all’infuso e al vin brulé allungato con acqua.

Tutto era allegro, tutti avevano assorbito lo spirito del solstizio, non esistevano classi, né schiavi, né poveri, né tantomeno ricchi…esisteva solamente la voglia di stare assieme e di vivere questo giorno speciale con allegria nel cuore.

Lentamente la gente cominciava ad andarsene, ormai la lunga notte stava per finire o meglio le persone erano stanche e volevano riposare, io mi misi seduta su una sedia rigirando tra le mani il regalo che volevo dare a Gabrielle, la vidi da lontano sorridermi ed avvicinarsi a me..

-Ehi…buon solstizio… -

-Buon solstizio a te…-

-Guarda cosa mi ha regalato Xena…-

-Wow…è..ehm…fantastico…un porta penna.. in pelle..- tale e quale al regalo che ti ho fatto io, ma forse questa cosa non dovevo aggiungerla, dannazione, avevo fatto lo stesso identico regalo che le aveva fatto Xena, ma che cavolo..ci leggiamo nella mente per caso?

-Già…- un attimo di silenzio, Gabrielle si guardava attorno e con un sorriso meraviglioso aggiunse…- credo che la festa sia riuscita…- si voltò guardando la gente, per poi tornare a donarmi nuovamente la sua luce

-Già… scusami, devo andare un attimo…-

Benissimo, mi guardò come una cretina mentre correvo verso la mia stanza, vedete? Come ho detto prima, la fortuna è cieca ma la sfiga mi vede benissimo, lo stesso regalo di Xena, cioè la prossima volta forse è meglio se ci mettiamo d’accordo, uffa e adesso che avrei fatto?

Mai una volta che tutto sia semplice sempre qualcosa doveva accadere, rimisi il regalo nello zaino ma nel farlo feci cadere un paio di oggetti, te pareva… iniziai ad imprecare come un turco ed a rimetter a posto le cose.. un momento.. guardai le ultime due “cose” a terra.. trovato!!

Corsi giù per le scale evitando gli ultimi ospiti mi diressi in cucina, bene era rimasto un po’ del’impasto per far le crépes, ma prima dovevo far sciogliere un po’ di questo..

Gabrielle stava per entrare in cucina, cavolo…

-Ehi..perchè sei fuggita come se avessi le furie alle calcagne?-

Cavolo, non volevo vedesse cosa le stavo preparando,..

-Mi ero dimenticata di aver avanzato un po' di preparato...senti, ti va di raggiungermi in camera tra un attimo? Volevo darti il mio regalo di solstizio..-

La vedevo sorpresa, forse non si aspettava qualcosa da me, tsk... ok che ho il cuore di pietra, ma perchè stupirsi ogni volta che compio un gesto carino??

Fuori nel salone sentivo ancora la presenza di qualche abitante del villaggio che ballava assieme ai fanciulli, sentivo ancora le risate e l'atmosfera gioiosa contornata ancora da qualche “buon solstizio”, ripensavo ai natali in casa mia, il più delle volte mio padre era in giro per il mondo per lavoro, mentre noi finivamo tutti da nonna e festeggiare il natale. Avete presente lo stress a cui è sottoposto un bambino nella nostra dimensione quando si avvicina il natale? Verso fine novembre tutti iniziano a minacciarti che se non fai così o colà babbo natale non passa a portarti e regali, poi quando arrivano i primi di dicembre ti costringono fuori a raccogliere il muschio per il presepe ovviamente dopo che hai fatto i compiti quindi con il buio e il freddo. Per non parlare del giorno stesso di Natale, se sei sfortunato devi subire la messa di mezzanotte, fortunatamente ne ho subite poche ma non possono dire altrettanto i miei coetanei, il che voleva dire arrivare due ore prima per trovar posto, poi finita messa la gente sta fuori a chiacchierare al freddo mentre tu vorresti solo dormire. Sicuramente la parte che odiavo di più da piccola era la poesia, vi piazzavano davanti a tutti sopra ad una sedia, dove tu recitavi da schifo per paura di cadere perché il cugino bastardo si piazzava dietro e te la muoveva drasticamente e alla fine se, e ripeto il se, sopravvivevi i parenti ti riempivano di baci, pizzicotti e finalmente dopo tutta questa sofferenza la nonna sganciava il denaro!!

Raggiunsi la mia camera con il mio fagottino di cose, appoggiai tutto sul letto, riguardando quelle poche cose mi davo della pazza da sola per la stupida idea avuta solo io potevo far questo genere di cose!!! In quel momento qualcuno bussò alla porta..

-Renée sono io…- eccola era arrivata, nascosi le cose dietro alla mia schiena

-Entra..-

Ogni volta che entrava nel mio campo visivo diventava sempre più bella ai miei occhi, ogni volta che la mia pelle sfiorava la sua diventava sempre più morbida e vellutata e anche questa volta non deluse le mie aspettative, bellissima..

Mi alzai, la raggiunsi, presi la mia bandana e gliela feci vedere, lei mi sorrise incuriosita, la bendai e poco prima di aver finito il nodo le sussurrai all’orecchio

-Sei bellissima.. come puoi essere reale?-

Non le lasciai il tempo di rispondere che l’accompagnai al mio letto, aprii il fagottino con dentro la crépe alla cioccolata fondente, ne presi un pezzo e gliela appoggiai sulle labbra..

-Apri la bocca…-

-Cosa?- lo disse quasi ridendo

-Dai su…fallo…-

Non appena la sua lingua raggiunse la cioccolata si bloccò, non aveva mai sentito un gusto così intenso, forte, delicato, dolce ma allo stesso tempo amaro..proprio come lei..

-Cos’è?-

-Cioccolato extra fondente… una chicca non ancora scoperta qui.. la vuoi assaggiare meglio?-

Annuì quasi divertita, aprii lo zaino e presi un pezzo di cioccolata dalla tavoletta, me lo misi tra le labbra e mi avvicinai a lei che lo prese con le sue..

-mmm divino…-

-davvero? Aspetta fammi assaggiare..-

Ridussi quella già misera distanza a zero e la baciai, il mio cervello andò in tilt, dove cavolo ero? Forse era questo il paradiso… il mio cuore ricominciò a battere così forte da darmi quasi fastidio.. lei lasciò cadere il suo corpo all’indietro mentre io mi distesi sopra di lei, scesi a baciarle il collo, e i seni, sentivo il suo respiro che mi chiedeva di più… lei era la mia droga.. la mia sveglia.. era una scarica elettrica da novemila volt nel cervello..lei era.. mia

-A..Aspetta..Renée..- .. o quasi…mia!

Mi fermai, cosa stavamo facendo esattamente? Perché ogni volta che lei entrava nel mio spazio vitale io perdevo il controllo?, lei me lo faceva perdere.. la desideravo con tutta me stessa, con ogni fibra del mio corpo.. ogni respiro mio era in relazione a lei.

-Hai ragione..è che. Gabrielle..tu..- sorrisi non ero mai stata brava a parlare di queste cose.. – tu mi mandi fuori di testa…-

Si tolse la benda e i suoi due smeraldi mi illuminarono nuovamente l’anima, era ora di mettere a nudo i nostri sentimenti..

-Anche tu.. non so cosa mi prende, mi sembra di conoscerti da sempre, quasi come conosco Xena e questo non lo capisco, quando mi baci, la mia testa esplode, mai avevo pensato di provare lo stesso sentimento per due persone.. e per di più nello stesso momento…-

Lo sapevo, sapevo che lei provava la stessa cosa, Venere aveva ragione.. che tu sia lodata ecco una divinità degna di questo nome. Ormai l’atmosfera erotica era andata, restava solamente quel retro gusto dolce-amaro del cacao, porsi al Bardo una mia maglietta, l’avevo usata per avvolgere il regalo..

-Ecco questo è per te.. non so perché l’ho preso, forse è stupido.. ma mi piaceva moltissimo…e insomma, eccolo…-

Srotolò la maglietta e raggiunse il mio dono, quel cavallo di legno intagliato che avevo comprato qualche giorno prima, la vidi illuminarsi forse per la stupidità della cosa o magari semplicemente le piaceva, non lo so… ma quel sorriso anche se fosse di cortesia… beh… era semplicemente bellissimo.. Guardava il mio dono e sorrideva, lo rigirava fra le mani e alla fine se lo portò al cuore..

-Ma io non ho un dono per te…-

-Sei tu il mio dono Gabrielle…-

Che strana questa frase, sapeva tanto da deja-vu. Sopra la nostra testa apparve magicamente un ramoscello di vischio, ora era il mio turno di raccontare anche se in breve..entrambe guardavamo quel rametto..

-Da noi si dice che se due persone si ritrovano sotto il vischio la notte di natale..beh devono baciarsi…è una tradizione.. ed a me piace rispettare le tradizioni-

-Rispetto le tue tradizioni allora..- il gusto dolce-amaro del cioccolato o della sua anima si mischiò al mio…

Grazie mille Venere!!

Oh dimenticavo..buon solstizio, o buon Natale, o buon Hannukah, o Chrismukkah a tutti voi..

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** 16. IL TRIONFO DELL'AMORE ***


COME PRIMA COSA... BUON 2011 A TUTTI!!!

Spero che le Vostre vacanze invernali siano state fantastiche, gente per chi non ha ancora visitato Parigi ve la consiglio vi lascia un senso di pace dentro ma soprattutto vi libera il cuore da ogni altro peso o almeno per un periodo...

Tornando alla storia, avevamo lasciato la nostra cara Renée alle prese con il solstizio, ma ora è finito.. lo spirito natalizio ha levato le tende e si prosegue con la storia. In questo episodio ri-incontreremo il caro Santone...come lo vivrà questo episodio la nostra testimonial del XXI° secolo???

Syriana94: Come prima cosa ti auguro un sereno 2011, poi.. come ti ho già detto in chat, in quell'epoca il cacao non esisteva ancora.. o almeno non dalle fonti storiche a nostra disposizione in quanto proveniva dalle Americhe...ma come molti altri errori (vedi tipologie d'armi per esempio) trasformiamoli in  "licenze poetiche". Renée ha ottenuto una piccola vittoria, ha sentito finalmente la cara Gabrielle dire ciò che voleva.. e ovviamente ha anche ottenuto qualcosa di più di semplici parole... felice che anche il capitolo precedente ti abbia soddisfatto..

manga_girl: Tranquilla, come purtroppo dico sempre (e sta cosa detta da me è preoccupante) prima il dovere e poi il piacere!! Beh ti auguro un nuovo, fantastico e rombante 2011..lamps sorella!!! Poi, felice che il capitolo precedente ti abbia divertita..e beh, la scenetta del cioccolato ce l'avevo in testa da un pò... dovevo pur inserirla da qualche parte!!!! spero che anche questo capitolo ti piaccia....

fea92: Buon anno anche a te.. =) grazie mille per il tuo commento, mi fa sempre un enorme piacere "vedere volti nuovi" tra coloro che commentano le mie storie... L'idea iniziale era proprio quella di gettar dentro al telefilm questa povera ma stragnocca fanciulla (ghghghgh) e farle vivere le mille avventure di Xena e aiutarla con il suo passato.. che poi Renée sia un'esuberante, mezza stronza dentro ma gagliarda fuori... spero non deluderti in futuro. fammi sapere se questo capitolo ti ha soddisfatto a dovere... anche se, ahimè non è di certo tra i miei preferiti!! a presto...

Tornando a noi, grazie mille a tutti coloro che leggono questa storia e spero d'avervi strappato qualche sorriso ogni tanto...

Alla prossima...

Angelus

 

 

Ok, meno male che quel periodo natalizio era finito ero stanca di quei buoni sentimenti che mi galoppavano in testa, se qualcuno di mia conoscenza fosse venuto a sapere di tutte le buone azioni commesse in quei giorni mi avrebbe messo alla pubblica gogna e deriso a vita, suvvia non ero fatta per queste cose dai…

Tornando a noi, cosa stavamo facendo secondo voi? Ovviamente camminare come al solito verso il nulla cosmico o fino a che non avremmo trovato un’altra disgrazia che ci fosse venuta incontro abbracciandoci talmente forte da rischiare di soffocarci.

Raggiungemmo un villaggio, sembrava non ci fosse nessuno in giro..

-Forza diamo un’occhiata…- ecco appunto, non bastava che la mala sorte ci venisse incontro sempre, anzi perché non l’anticipiamo e le andiamo incontro noi?Xena avvistò un tizio con una veste tendente al giallognolo ricamata da strani disegni neri che camminava velocemente in direzione ignota..

-Tu, che sta succedendo qui?? Dove sono tutti?-

-Cosa? Sono tutti riuniti alla taverna..-

Andiamo a dare un’occhiata, questa volta anticipai con il pensiero il prossimo passo.. aprimmo la porta e trovammo già armi alzate, Xena di risposta lanciò il suo Chakram spezzando le punte delle armi, insomma un buon modo per presentarsi no? Infatti tutti gli occhi erano puntati su di noi, no ma dico guardate che bella sta mensola…

-Vi state scaldando un po’ troppo..sarà meglio per tutti deporre le armi al più presto..-

Il credo capo del villaggio guardò Xena con mezza aria di sfida o semplicemente chiedendosi chi cavolo fosse questa pazzoide, Gabrielle invece scattò andando a colpire un tizio che sembrava non avesse fatto alcun che per meritarsi quelle botte poverino, cercai di bloccarla per un braccio “Gabrielle..” ma come risposta m arrivò un colpo con uno dei suoi sai giusto in faccia facendomi cadere all’indietro, che dolore mi aveva aperto un taglio dal labbro inferiore al naso.

-Ma vaffanculo Bardo…-

Fu un attimo tutti iniziarono a scaldarsi e a menare, soprattutto il Bardo, che cavolo era forse uscita di senno?? Cercai di spostarmi di lato in modo da non diventare ancora un bersaglio… cavolo come bruciava appoggiai la testa contro la parete sperando che il sangue si fermasse.

Xena calmò le acque, vide il tipo che Gabrielle aveva aggredito vagare cercando di capire quale furia avesse incrociato il suo maledetto cammino forse cercando soprattutto di capire chi lui fosse e che ci faceva lì..la principessa trovò un fazzoletto in mano..

-Avevi paura che ti aggredisse con questo?- disse rivolta ad una sorpresa quanto demoralizzata Gabrielle

-Credevo fosse un’arma…-

Xena si avvicinò a me analizzando con cura il taglio preso perchè non riuscivo mai ad impicciarmi degli affari miei..ben mi sta, così imparo a mettermi in mezzo a salvare gente che manco conosco dalle botte pazzesche di Gabrielle. La principessa bagnò il fazzoletto con un po’ d’acqua e me lo appoggiò sulla ferita facendomi intendere che tutto era a posto, se sto par di ciufoli.. vi ricordate che cosa con quelle armi il caro angelico bardo raccoglieva??? 

-Per cosa stavate discutendo?- Chiese la principessa ancora inginocchiata al mio capezzale mentre io ripresi ad imprecare in più lingue contro qualsiasi divinità o essere svolazzante che mi venisse in mente

-Te lo dirò più tardi…grazie d’averci fermati..-

-Ringrazia lei…-

Gabrielle era mortificata, guardava Xena chiedendo perdono, ehi sono io quella alla quale hai massacrato la faccia, ma che cavolo le era preso non agiva mai di impulso così non era certo un comportamento che teneva sempre la perfetta Gabrielle… una specie di saetta illuminò la stanza..Marte tutti si voltarono stupiti Xena si allontanò da me e lo raggiunse, ma chi se ne frega…madonna quanto sangue… tra poco svengo, vedevo già il tunnel di luce e la figura angelica lì di fronte a quel passaggio che mi chiamava e mi faceva segno di raggiungerla all’altro mondo!!

-Cosa ti ha fatto alzare così presto Marte?-

-questi mortali fanno parte di un gruppo che istigano alla non obbedienza agli dei..-

-Sei preoccupato che questo possa essere l’inizio del crepuscolo degli dei..-

Ma chi se ne frega ribadisco gente, alzai gli occhi e vidi la figura bianca perfetto si stava avvicinando la mia ora oppure avevo le visioni grazie al dolore, un tizio si avvicinò a me chiedendomi come stavo, qualcuno finalmente si ricordò di me e mi considerava, mi aiutò ad alzarmi trascinandomi in una stanzetta lì a fianco, facendomi distendere e passandomi uno straccio con uno strano unguento sopra.

-Come va? Meglio ora?-

-il meglio era prima che quella furia mi colpisse..-

-Immagino..forza alzati dobbiamo metterci in cammino dobbiamo raggiungere Belur, la tua amica ha detto che ci scortate.. posso.. posso chiederti una cosa?-

Che strano, che voleva questo tizio adesso??

-Certo..-

-Prima mentre ti spostavo il mantello ho notato un piccolo disegno inciso nella tua pelle.. che significato ha?-

Aveva notato il mio piccola tatuaggio sulla spalla sinistra, il simbolo della femminilità..tipicamente associato allo specchio di Venere e alla sua spazzola..

-E’ un piccolo tatuaggio.. il simbolo della femminilità..-

Il tizio sorrise, dicendomi che era proprio carino.

Bene era arrivata l’ora di partire..fantastico, avrei rivisto il santone.. mi rimisi in piedi a fatica, giuro quel colpo mi aveva rincoglionita abbastanza. Scostai la tenda per uscire da quella stanzetta e quasi mi scontrai con Gabrielle, non aveva il coraggio di guardarmi in faccia..

-Scusami…come stai ora?-

-stavo meglio prima..- risposi mentre la sorpassai e sistemandomi il mantello a dovere.

Giuro non sapevo se essere incazzata come una iena o  accettare le scuse che poi per quale motivo dovevo essere offesa? Si certo una cicatrice che sarebbe rimasta perenne a deturpare il mio bel visino era un motivo più che valido no?

Appena entrati nel villaggio sentii un odore di fumo ed una colonna di gente con in mano spade ed armi varie da far invidia ad un esercito di cavalieri medievali, wow stavano bruciando tutte le armi. mi tornò in mente una puntata dei Griffin dove decisero di bruciare tutte le armi ma poi arrivò un attacco alieno e uccisero tutti..sarebbe comica come cosa no? Una Xena che combatte contro gli omini verdi…

-Non ci servono le armi, l’amore è l’unica arma di cui abbiamo bisogno e gli dei non lo comprendono per questo ne hanno paura…-

Ecco che ci risiamo con il fanatico dell’amore e buoni sentimenti, che lagna.. voglio proprio vedere se trovo dei predoni in giro che mi puntano contro un intero arsenale di armi ed io a ricordare loro “non ci servono armi, l’amore è l’unica arma..” secondo voi che succederebbe???

Ed ecco l’inizio delle fantomatiche guerre sante, divinità vs un unico Dio, chi vincerà? Si beh la risposta è ovvia almeno per me, ma ascoltare questo santone mi faceva venir voglia di tifare per le  varie divinità, sembrava il parroco del mio paese quando iniziava a fare catechesi a tutti noi ragazzini e cercava di minacciarci… fate i buoni o Dio si arrabbia… con chi? con noi??

Gabrielle si avvicinò a Belur, ringraziai chiunque si trovasse lì in alto a governare il tutto, almeno l’aveva fatto tacere, poi fu il turno di Xena e alla fine il santone tirò un’occhiata amichevole contro di me, lo salutai con la mano libera, era ancora troppo incavolata per sopportare una lezione di religione!!

Il Bardo e il santone si allontanarono assieme mentre Xena rimase ferma..

-C’è qualcosa di strano?- le chiesi fingendomi interessata alle problematiche che ci circondavano

-Non lo so ancora…- ed ecco che scomparve…ed io che faccio?? Al Bardo non serviva un cagnolino nemmeno un pungiball, Xena aveva le sue idee per la testa ed io non potevo nemmeno fumare per via del taglio, se non è un’ingiustizia questa!!

Sapete cosa? Io mi ritiro in un angolo solitario, prendo i miei occhiali e continuo a leggere il mio libro almeno non penso al dolore o in che cavolo di situazione mi son trovata.. tanto come al solito se i guai mi cercano sanno dove trovarmi perché crucciarsi così adesso, meglio pensarci dopo.

Fermai un attimo lo scorrere del libro staccando gli occhi e puntando lo sguardo alla mia destra, sentii un vociare profondo.. Marte, stava minacciando il santone che pollo.. e questo sarebbe la divinità della guerra? Non è mica questo grande stratega però….

-Vuoi?-

Una donna mi bloccò la visuale porgendomi un fiore…

-Cosa?-

-Vuoi la mia pace in cambio delle tue armi?-

-Le mie armi stanno bene lì dove sono…-

Ma che cavolo voleva? Scusa al prossimo predone che mi toccava affrontare che gli avrei fatto? “m’ama o non m’ama”?

-Non aiutare la violenza, aiuta a far crescere l'amore-

-Te lo faccio ingoiare…- risposi tornando a leggere il libro sperando che la tipa capisse che forse era ora di girare al largo prima che alla sottoscritta scoppiasse una vena in testa.

-Non devi seguire la via della violenza…-

E che cavolo ancora qui? Adesso basta…chiusi il libro e tolsi gli occhiali guardandola dritta in muso, avevi voluto rompermi le scatole? Beccati tutta la mia acidità…

-Mi scusi.. le mie armi stanno tranquille fin quando qualcuno non viene a disturbare ed irritare profondamente la loro padrona con frasi stupide e soprattutto alquanto bizzarre, può gentilmente togliersi dai piedi e lasciarmi tranquilla a prender il sole? O preferisce che le presenti le mie armi?- aprii nuovamente il libro riprendendo da dove avevo lasciato, con abile mossa rimisi gli occhiali e tornai alla mia lettura..aspettai ancora un attimo sperando che i togliesse dalle scatole, cioè no ma di dico questa era impazzita o si era fumata quale strana tipo di pianta, Renée ricordati di focalizzare e star tranquilla, infondo non ti conosce non sa che sei facilmente irritabile e alquanto facile nei scatti di nervi. Non me ne può fregare di meno, non è giornata e forse un labbro bello che deturpato da una ferita fresca è a dimostrazione che non si deve rompere le scatole ad una persona. La tipa stava per mettersi a piangere e continuava a fissarmi, tolsi gli occhiali e le feci segno molto gentilmente di allontanarsi dalla mia vista altrimenti le avrei fatto ingoiare quel fiore gambo compreso e in seguito spezzato le braccine in modo che non rompesse più l’anima a nessuno!!!

Il sole stava per tramontare ed io finalmente riuscii ad avere una giornata per stare in pace, ok con dolore e sangue ovviamente il mio, ma ero riuscita a starmene lontana dalla gente il più possibile, ogni tanto qualche fanciullo tentava di avvicinarsi ma il mio odio e la ferita ancora aperta gli spaventava, boh forse stavano facendo una sfida su chi aveva il coraggio di toccare il mio mantello.

-Renée… come stai?- alzai lo sguardo.. il santone.. mi voleva forse confessare?

-Belur… potrebbe andar meglio, ferite in battaglia…-

-Sei cambiata dall’ultima volta.. il tuo spirito è meno irrequieto.. hai trovato la strada.?-

-evidentemente no.. ma so che mi sto avvicinando alla verità.. tu? Come stai?-

-Ho paura.. ma è normale in questi casi no?-

-Andrà tutto bene, vedrai… -

Mi abbracciò sussurrando all’orecchio un “che il tuo cammino sia sereno”..

-Belur…-

-si?-

-Salutamela ti prego…-

Aveva capito benissimo cosa intendevo, e sapevo benissimo che in questo episodio lui avrebbe lasciato le sue penne mortali per il bene supremo, un po’ da sciocchi vero ma ad ognuno le sue convinzioni. Mi alzai e lo seguii era giunto il momento e volevo vedere dal vivo la sua morte, un po’ macabra come cosa, ma aveva un significato profondo per lui, per loro e per ciò che ne sarebbe nato.

Gabrielle era al suo fianco mentre tutto il popolo lo adorava e sorrideva, gli baciava quelle vesti lunghe e verdi, lo chiamavano a gran voce, gli chiedevano i miracoli e forse lo divinizzavano un po’ troppo.

-Parli come un commerciante…- Marte comparve a rompere le uova nel paniere e tutti rimasero in silenzio di fronte a quell’essere supremo, se sto par di ciufoli supremo, per me non era reale  era solo un uomo con super poteri, pure io per queste persone potevo sembrare una mezza divinità se accendevo l’accendino o facevo loro ascoltar un po’ di musica no? Il Dio della guerra cominciò con i suoi sproloqui per spaventare la massa, “Belur vi sta mentendo.” Bla bla.. “vi sta conducendo a morte sicura”.. la verità fa paura vero Marte?

-Sono io a decidere della vostra vita o della vostra morte…-

-è ora che iniziamo noi  a decidere della nostra vita…- ribadì il santone

Potevo iniziare a raccogliere monete ed indurre una sorta di scommessa clandestina sulla riuscita dell’impresa? La divinità estrasse la spada, Gabrielle si mise in mezzo ed estrasse i suoi sai bloccando il colpo diretto al cuore di Belur..

-Fermati Gabrielle, non puoi salvare la mia vita con la violenza…-

La cosa buffa era guardare Marte, cioè se io fossi al suo posto me ne fregherei altamente di lasciar loro una battuta, morite entrambi punto e basta..un secondo colpo di Marte e nuovamente parata di Gabrielle con tanto di Santone che ribadisce di smetterla di difenderlo. Qualcun altro trova il lato comico in questo?, mi guardai attorno, mm no credo di no..

Abbraccio finale tra il Bardo ed il santone e infilzamento del santone, urla della gente, pianti e piagnistei vari, sguardo triste di Marte cioè scusate questo fa lo sguardo triste? Ma se sei stato tu ad ammazzarlo? Ma va a capire la gente te, oh mio Dio… una doppia punta, no che cavolo… ma avevo fatto il trattamento per eliminarle..

Arrivò Xena, tutti iniziarono ad urlare contro il Bardo mentre chi mi stava vicino non ne aveva il coraggio sapendo che viaggiava con me..

-Lo hai difeso vero?...Gabrielle lo hai difeso vero? Vero?-

-Non osare incolparmi della sua morte.,.ho fatto solo quello che mi ha chiesto!!-

-anch’io ti avevo chiesto di fare qualcosa…gli uomini come Belur possono esistere solo perché ci sono persone come noi in grado di difenderle..-

-allora Marte ha ragione..il mondo sarà sempre dominato dai guerrieri..-

Oh le due anime gemelle stanno litigando, Gabrielle si allontanò urlando contro Xena l’ultima frase, mentre la Principessa restò attonita a fissare la sua metà andarsene, giuro mancavano solo le patatine e non dite che sono insensibile, il periodo del solstizio e della bontà era finito quindi torno ad essere la solita cinica scassa palle che vi piaccia o meno!

La gente del villaggio vagava come anime in pena alla ricerca di un capro espiatorio contro cui puntare il dito, contro cui urlare e contro cui puntare una spada o legare un cappio al collo, ed ecco qui dove andavano tutti gli insegnamenti del santone, è facile porgere un fiore ad una persona quando si è in pace, le persone non cambieranno mai resteranno sempre marce dentro e false, bugiarde e ipocrite, facile puntare il dito sulla testa di un altro..la pace è solo una stupida illusione!

Tutto il villaggio e non solo era ora attorno a quella pira funeraria, tutti lì per dare l’estremo saluto a colui che ha aperto loro gli occhi, ma forse non il cuore visto a come si stavano comportando fin un attimo fa, Xena intonò una cantilena e iniziò a dar fuoco alle steppe e ai rami piccoli che circondavano la pira e il corpo avvolto in quella seta pregiata. Gabrielle era lì un po’ in disparte con un velo nero addosso in dimostrazione del suo lutto. Qualcuno la guardava e le puntava il dito contro, poveri illusi, pecore smarrite senza un padrone vi uccidereste a vicenda, sempre a cercare qualcuno che vi comandi e vi guidi mentre non vi accorgete che siete voi gli artefici del vostro fottuto destino. Mi avvicinai a Gabrielle e le presi la mano, lei la strinse forte come nel cercare nuovamente la sua luce..sentivo le lacrime, le sue lacrime bagnarle il volto.. poi si voltò e se ne andò

-Gabrielle..aspetta- cercai di fermarla ma era inutile, doveva affrontare la cosa da sola..

 

Tutta la gente era attorno a me, ma non sentivo nessuno era inutile, ero ancora bloccata nella mia bolla di dolore e non ne sarei uscita tanto facilmente, non volevo tornare ad affrontare il mondo con la spensieratezza di prima, no tutto era cambiato..

La bara veniva calata lentamente in quello che sarebbe stata la sua casa in eterno, non c’era nessuno al mio fianco che contasse..mio padre era di fronte a me nascosto dietro quegli occhiali neri.. mi stavo dimenticando come si faceva a respirare, eppure un tempo era facile ma ora? Come si fa a vivere con un peso nel cuore che bruciava così dannatamente?

Presi un fiore da uno dei mazzi che circondavano la buca, una rosa rossa la sua preferita, la baciai e imprigionai la dentro tutto ciò che ero.. una lacrima la bagnò sigillando la mia anima al suo interno e la lanciai contro la bara di mia madre.. ti dono ciò che sono stata!!

 

La gente raccoglieva la cenere come se volesse tenere una parte del santone sempre con loro, quanto può essere stupido un popolo, odiavo la morte, odiavo i funerali e odiavo tutti sentivo ancora quell’odore di terra appena scavata e vedevo di fronte a me la sua lapide di continuo, giorno e notte. Tutti piangevano per la dipartita del santone e nessuno sorrideva per ciò che aveva lasciato a loro, la forza di andare avanti a me lei questo non l’aveva lasciata anzi era come se le mie forze e la mia voglia di vivere fossero state prosciugate. La gente diventa egoista quando c’è la morte di mezzo.. la morte ci rende tutti uguali, egoisti e sciocchi.

Tutti ora tornavano alle loro dimore con quel pezzo di reliquia o con quella cenere tra le mani, mentre Xena stava cercando una direzione nel vuoto mentre parlava al nulla urlava contro nessuno, sembrava ci fosse qualcuno al suo fianco che ascoltasse le sue parole e le rispondesse, che cavolo mi stava sfuggendo?

Tornai al villaggio, la gente continuava a vagare ignorandosi a vicenda, sospirai..la gente non capirà mai nulla è questa la verità, raggiunsi il tempio, forse avrei trovato qualche maledetta risposta? Sentii una voce al suo interno… Gabrielle…

-Era questo il tuo compito Belur.. forse se non ti avessi ascoltato ora non starei qui a parlare alle tue ceneri..-

Mi fermai vicino alla porta, ero lì ferma immobile ad ascoltare le sue parole..

-Probabilmente ritieni che io ti abbia tradito, perché ho dato ascolto a Marte, ma la verità è che sto cercando di mettere a frutto la sua conoscenza…ti supplico dammi la forza…- le parole erano spezzate dal dolore e dalle lacrime, non sopportavo più quelle lacrime

-tu hai avuto fiducia in me…non lasciare che gli eventi mi travolgano..-

-Gabrielle…- ero stanca di restare lì ad assistere al suo dolore, mi allontanai dall’ombra e mi misi vicino alle fiaccole, lei si voltò mi guardò.. e si lanciò tra le mie braccia e li lasciò cadere le lacrime, sfogando tutto il dolore che aveva nel cuore, la strinsi forte a me…

 

L’indomani mattina, Marte fece la sua comparsa in mezzo al villaggio, giusto per consolidare la sua traballante posizione di divinità, sperava che con la morte di Belur le cose tornassero al loro posto, ma secondo me aveva fatto peggio, uccidere un uomo come lui non vuol dire cancellarlo dalla storia, anzi attorno a lui cresceranno storie e leggende.. hai sbagliato Marte!!

-Il vostro adorato Belur è morto e con lui la sua ossessione…-

-no il suo spirito vive in tutti noi..- Il tizio che mi aveva curato la ferita, tremava mentre sussurrava queste parole di fronte alla divinità, ma il popolo lo sosteneva, visto proprio di questo parlavo..

Marte non sembrava proprio contento dei cori innalzati al nome di Belur..

-Sono sorpreso di vedere tanta devozione… visto che a causa di questa, morirete tutti!!-

La divinità estrasse la sua spada ero pronta ad intervenire, si ok sarebbe stato un suicidio ma non avrei potuto lasciare che queste persone fossero uccise senza nemmeno tentare di difenderle..

-Non ne sarei così sicura..se fossi in te…- Sia lodata la cara Gabrielle…

-Gabrielle… riprenderemo più tardi la nostra conversazione… ora lasciami finire qui..-

-Sai Marte, Xena una volta mi disse…la pace va conquistata con la guerra…-

-Oh andiamo non avevi rinnegato la tua amica?-

-Per nulla al mondo rinuncerei a lei..-

Questi scambi di battute da telefilm erano molto odiose, aspettate ma questo è un telefilm…

I due iniziarono a lottare, ovviamente la lotta non era proprio alla pari, una divinità contro una fanciulla se pur abile guerriera ma pur sempre umana, era abbastanza brava a tener testa, ma alla fine non ce l’avrebbe fatta, a lui bastava colpire la bionda, la bionda non aveva alcuna speranza di strappargli un capello.. et voilà, ora la spada di Marte ricadeva sulla testa di Gabrielle..

Mi feci largo tra la folla, no .. no.. non poteva ucciderla..Gli occhi di Gabrielle erano terrorizzati, guardava il suo carnefice sapendo che era giunta la fine, la divinità tentennava e questo era a mio vantaggio, c’ero quasi l’avevo ormai raggiunta.. quando sentii l’urlo di Xena.. mi fermai, la spada spezzata dal cerchio… tirai un mezzo sospiro di sollievo…gli puntò un arma contro..

-Mi dispiace Xena, ormai hai perso… Belur è morto…-

-Ed è giusto che tu ora paghi con la tua vita per questo…-

Alzò il pugnale per colpire la divinità ma si fermò, come bloccata da un qualcosa di superiore.. ecco aveva ricevuto l’illuminazione divina da parte del santone..

-Coraggio Xena, uccidimi!!-

Mi avvicinai a Gabrielle, la guardai negli occhi sorridendole..poi tornai a guardare i due, avevo capito…

-Uccidendo colui che predicava l’amore hai reso la sua causa immortale..- Dissi a Marte dimostrandogli in quale scacco matto era caduto a piè pari, il quale mi guardava dubbioso non aveva capito, mentre Xena mi sorrise.. e continuò a dimostrare la mia teoria, aveva capito benissimo

-Era esattamente quello che voleva Belur…hai esaudito il suo desiderio ed ora vorresti che io esaudissi il tuo-

-La verità è che non hai il coraggio di uccidermi..-

-oh farò molto di peggio.. ti costringerò a continuare a vivere..-

Xena lasciò cadere il pugnale dando le spalle alla divinità e puntando verso noi, ma Marte non aveva digerito la sconfitta e attirando il pugnale a sé bloccò la Principessa, sentii chiaramente l’ansia del Bardo al mio fianco..

-Cosa ti fa pensare che io farò la stessa cosa con te..-

-Mi faresti diventare una vittima delle idee di Belur.. è questo che vuoi?-

Xena era una grande, una volpe, anzi cento volpi riunite dentro al suo corpo, quanto adoravo il suo lato così…così bastardo… trattenni il ghigno, Marte aveva nuovamente perso…colpa del suo lato troppo umano per essere una divinità.

-Questo è l’inizio del crepuscolo Marte…goditi il tuo regno finchè dura..-

Marte aveva perso ed ora aveva compreso quanto stupido fosse stato, la sua ira, il suo lato combattivo, la sua divinità aveva segnato l’inizio della fine.. aveva creato ciò che lui temeva.. la fine.

Prima di lasciare il villaggio, puntò Gabrielle…

-E tu.. avrei potuto donarti il mondo..-

-Non puoi donarmi ciò che non è tuo..-

La tensione era finita, per ora la battaglia era vinta ma a me continuava venir da ridere e questa era una divinità? Ma dai..

Gabrielle si avvicinò a Xena chiedendo un abbraccio, ed eccole tornate tutte e due miele e cupidi…

Ed ecco lo spirito di Belur fare la sua comparsa, ma su questa dimensione perché i morti non restano morti e i vivi non vivono tranquilli senza complicarsi la vita??

Ma guarda te, ora era comparso lo spirito di un’altra tipa… la schizzofrenica quella che aveva rotto le scatole a tutti uccidendo chiunque le passasse a fianco.. oh, adesso ho capito.. stava arrivando la rivelazione finale… rullo di tamburi…

-Xena è giunto il tempo che io torni a respirare l’aria del mondo dei mortali..il corpo che ospiterà il mio spirito è stato scelto..non avrei potuto sperare in una madre migliore di te..-

Ed ecco a voi..la rivelazione..ta daaaa… la bomba era stata sganciata!

-Ma allora…sei stata tu,…tu mi hai dato questo figlio..-

Sospiro di sollievo di Gabrielle…oppure si trattava di un sospiro rassegnato...?? si beh se pensiamo bene alla cosa, Callisto le ha ucciso il marito e per di più messo in cinta la sua compagnia.. detta così suona proprio male, forse forse proprio sollevata non lo era, secondo me era più felice sapere che Xena era in cinta per opera mortale o si insomma grazie ad attività fisiche movimentate e divertenti..

-In passato ho distrutto la tua esistenza…

-Ed io la tua….-

Si vabbè adesso basta però con tutta sta dolcezza… me ne vado, sta di fatto che apparte il lato comico in tutto ciò, beh una lezione divina c’era.. l’universo alla fine pareggia sempre i suoi conti…!!

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** 17. UNA PARTITA A SCACCHI ***


Buongiorno a tutti, finalmente son riuscita a trovare un attimo di pace per pubblicare l'aggiornamento.

Questo capitolo è molto particolare, gioca molto su alcune parole e sul loro significato profondo... Il titolo segue il capitolo in base al film "il settimo sigillo", non so se qualcuno di voi l'abbia mai visto... ma diciamo che il concetto c'è!!!

Renée dovrà aver a che fare con i due sentimenti principali che governano il mondo... come se la caverà??? fatemi sapere ogni cosa che vi gira in testa leggendo questo capitolo!!!!

Syriana94: Ciao.. =) allora.. Gabrielle nell'episodio IL TRIONFO DELL'AMORE a me era sembrata tirata al limite, con i nervi a fior di pelle e quindi anche qui l'ho riportata uguale uguale uguale!! Anche a me ha fatto male scrivere del piccolo incidente provocato da Gabrielle sul volto di Renée..ma diciamo che dovevo render partecipe la nostra eroina in qualche modo e soprattutto Renée la vedo molto più istintiva di quanto lo faccia vedere.. agisce subito ed a volte senza pensare alle conseguenze!! Il piccolo scatto di nervi contro la fan del santone..dai concediglielo... la situazione non era delle migliori, una bella ferita aperta..niente sigarette..Gabrielle che stringe il guinzaglio, insomma un pò di tutto porta Renée a sbottare... Un'ultima cosa.. per quanto riguarda la richiesta fatta a Belur, beh ci avevo pensato anche io...ma ricorda Renée non è tornata indietro nel tempo..ma una dimensione parallela quindi se Renée esiste anche la madre e la sorella da qualche parte esistono (in modi differenti ovvio..) collocazione spazio temporanea instabile =) te lo giuro... ci ho pensato molto ed alla fine ho deciso di scrivere così per questo motivo.. fammi sapere cosa ne pensi di questo capitolo....

fea92: Come prima cosa...sono felice di rivederti a commentare =) grazie... di solito nelle mie storie mi piace giocare con gli indizi.. metto qualcosa qua e la..ma bisogna pesarli bene =) Poi, per quanto riguarda un chiarimento tra il biondo Bardo e la cara Renée...ce ne vorrà ancora ma non voglio anticipare nulla se non che nel prossimo capitolo se ne vedrà delle belle.... grazie ancora per i complimenti.. spero che questo capitolo ti piaccia e non ti deluda... fammi sapere cosa ne pensi =)

Tury: Ti rispondo qui... allora come prima cosa, grazie per i complimenti.. non posso anticipare nulla ma sei sulla buona strada...In questa storia ho potuto giocare di più con lo spirito goliardico e ironico della protagonista e quindi risulta più leggera e divertente rispetto a MY LIFE... spero che questo capitolo ti piaccia e farò del mio meglio per non deludere le tue aspettative =) fammi sapere cosa ne pensi...


Ora vi lascio alla lettura... un piccolo avviso... non vi avvertirò quando riguardo a quanto manca alla fine per non togliere quel lato sorpresa che mi piace troppo =) e da qui in avanti però la storia cambierà un pò nei colori anche se ho cercato di mantenere sempre quel lato ironico della protagonista..

Alla prossima..

Angelus

 

 

Il sole era ormai alto in cielo e tutto scorreva nella solita stupida monotonia, quella secchiona di mia sorella era ancora china sui libri, mentre la sottoscritta stava spaparanzata al sole di maggio a legger quel libro che mi avevano regalato al compleanno qualche mese fa. Ogni tanto mia sorella provava a convincermi a studiare, mentre io con un’occhiata sinistra tendente alla destra le facevo capire per bene quale era il mio concetto di studio… patatine, un buon libro e una bella giornata di sole, credo non faccia una piega no?. C’era qualcosa di strano però, forse mi sfuggiva qualcosa..

-Senti..spiegami come farai a passare quel cavolo d’esame di economia se continui a mangiare e legger quel libro..-

-Fidati… ho molte doti!!-

Tornai ridendo alla mia lettura, sapevo che per altri venti minuti non mi avrebbe rotto le scatole e non avrebbe ciarlato disturbandomi, anche perché meglio non rompermi le scatole troppo di frequente o avrei perso la pazienza. Ad un certo punto alzò di scatto la testa e mi fissò con sguardo preoccupato...

-ehi Renée..svegliati..- Mica stavo dormendo, che cavolo si era fumata, no aspettate lei non fumava quante volte mi aveva stressato di smetterla con questo mio dannato vizio.. Si alzò dal tavolo, aveva una faccia preoccupata e continuava a fissarmi, la guardai avvicinarsi dubbiosa alzando anche il caro sopracciglio, che cavolo le prendeva adesso? Chiusi anche il libro in attesa di una risposta alla domanda sottintesa. Quando mi raggiunse mi tirò uno schiaffo..e continuò a guardarmi preoccupata, mi portai la mano alla zona appena colpita

-Ahio ma dico sei impazzita...- continuava a fissarmi con quello sguardo da pesce lesso, aspettate..essendo gemelle forse pure io avevo lo sguardo da pesce lesso??

Mi guardai attorno, il tutto stava cambiando... che cavolo, sentivo chiaramente un dolore alla testa, no fermi tutti oddio girava, girava.. una luce mi colpì in mezzo agli occhi, che cavolo...

-Renée..ehi apri gli occhi... dai … riprenditi...-

-Che c'è sono già morta?- aprii gli occhi e vidi un angelo biondo dagli occhi verdi di fronte a me...

-stai bene?..- mi chiese, aspettate Gabrielle.. che era successo? Non mi ricordo nulla, stavo parlando con Céline e poi...

 -Mio Dio...son in paradiso...-

-No, ma ci sei andata vicino...- mi rispose ironicamente Xena..

Non mi ricordavo nulla, che cavolo era successo e perché avevo un dolore in testa? Aspettate cerchiamo di far il punto della situazione, sono Renée, sono ancora bloccata in questa dimensione, son andata a dormire, e... perfetto avevo un vuoto temporaneo di diverse ore.

-Che cavolo, una mandria di rinoceronti ha ballato il tango sulla mia testa mentre qualcuno suonava la batteria facendo cadere uno scatolone con dentro palle da bowling?-

Xena guardò Gabrielle dicendo che avevo subito diversi danni e che dicevo frasi senza senso, anche la mia professoressa di religione diceva la stessa cosa, ovviamente come già detto minacciando di mandarmi al rogo..

-Dobbiamo trovare la Principessa Leila al villaggio che dista due giorni da qui e portarle questo medaglione ricordi?... siamo stati attaccati dagli uomini di Pandonio il quale vuole il medaglione perchè si dice apra un passaggio verso l'ambrosia- Xena mi aveva riassunto un po' la situazione, e intanto finiva di controllarmi la ferita...

L'ambrosia, allora piccola interruzione per vedere se mi ricordavo qualcosa... il cibo degli dei? Poteva rendere immortale colui che la mangiava e trasformarlo in una divinità? Fighissimo...

-Sta ferma e lasciami controllare se ti è uscito quel poco di sale che hai in zucca..-

-Cosa?-

Xena controllò ogni segno di lacerazione sulla mia testa, mi sembrava di essere una sfera magica gigante nel quale la Principessa stava leggendo il futuro, mi sentivo una grande cretina dai..

Un attimo, uno dei tizi si alzò da terra e colpì Gabrielle alle spalle, un urlo spezzò l'aria e il mio cuore vibrò di paura, Xena scattò come un felino e infilzò quel bastardo. Raggiunsi Gabrielle prima  che il suo corpo toccasse terra, le spostai i capelli dagli occhi, la vedevo respirare a fatica..

La Principessa stava ancora scaricando il suo odio sul bastardo sputando fuori tutto il suo lato malvagio, mentre il bardo era tra le mie braccia e sofferente.

-Xena..presto... corri...- forse la mia voce la riportò alla dolorosa realtà, mi raggiunse e guardò velocemente i danni, era stata pugnalata poco più sotto della spalla destra, brutta ferita..ma non aveva colpito i polmoni per fortuna.

-Presto, Renée... dobbiamo preparare una lettiga...-

La sua voce era spezzata dalle lacrime, mentre io non riuscivo a dire una parola non volevo assolutamente lasciarla, nemmeno un attimo.. Xena mi prese per il colletto della giacca urlandomi un “VAI...” e spingendomi a terra..ma in quell’attimo avevo letto tutta la paura negli occhi della guerriera. Presi la spada ed iniziai a correre e tagliare i rami degli alberi, sfogavo contro di essi tutta la mia fottuta rabbia. No, io avevo visto la serie... non poteva morire, forse il mio intervento in questa dimensione aveva cambiato il tutto, forse poteva morire.. per colpa mia... Urlai contro un albero e lo colpii, poi un altro ed un altro ancora.. per colpa mia!!

-Va a casa Renée, non puoi far nulla al momento.. l'operazione è andata bene..-

No, mai... non mi sarei allontanata da lei nemmeno un momento, dovevo essere al suo fianco quando avrebbe aperto gli occhi, quando si sarebbe risvegliata non potevo non esser qui.

-Sono due giorni che non dormi, non ti reggi in piedi, hai sopportato un'operazione e sei debole, o vai a casa di tua spontanea volontà o ti costringiamo con la forza...-

Stupido dottore, che cavolo poteva sapere lui del legame che legava me a Céline, no.. non potevo lasciarla, non doveva restare sola... no.. e se si fosse svegliata ed era sola? Chi le avrebbe detto la verità?  Guardai il dottore con aria di sfida, i miei occhi di ghiaccio bruciarono la sua anima, non puoi capire stupido uomo rinchiuso in un camice bianco...

-Mai...non la lascerò mai sola- Tornai a guardar mia sorella, non potevo perder l'attimo in cui i suoi occhi azzurro ghiaccio si specchiavano nei miei.. no mai...tenevo la sua mano tra le mie, la baciai, prendi la mia forza e ritorna da me... mai non ti lascerò sola!!

Sentii un pizzico al braccio e poi tutto si oscurò...lasciai cadere il mio corpo sopra a quello di Céline anche in quel momento l’avrei protetta..

Xena appoggiò con cautela il corpo di Gabrielle nella lettiga, percepivo esattamente la tempesta di emozioni dentro la testa della guerriera… la premura con la quale la coprì, la sua mano che scivolava nel contorno viso del Bardo, i loro occhi incatenati che esprimevano l’una l’amore per l’altra. Feci un passo indietro, colpita in pieno dalla sensazione d’essere in più in quel momento, e sentii il corpo esanime del bastardo, mi voltai a fissarlo con odio.. se non ti avesse appena ammazzato Xena lo avrei fatto io personalmente facendoti patire le pene dell’inferno e fidati che lo conosco molto bene… tra le mani ormai prive di vita teneva dei pezzi di vetro, spostai il suo corpo e vidi i resti di quella che doveva essere una boccetta…

-Xena…credo che abbiamo un ulteriore problema…-

La guerriera mi raggiunse subito ed esaminò con terrore i resti trovati, annusando quello che poteva essere il contenuto..

-Xena..quello… ciò che conteneva, era un..antidoto?-

La risposta non arrivò, Xena raggiunse Gabrielle…

-Scusa tesoro…fammi vedere…-

A quanto pare quella era una boccetta contenente un antidoto e di solito dove c’erano antidoti c'erano veleni in zona, ti prego chiunque ci sia lassù non lasciarla morire… perché era inutile sperare che quel pugnale non fosse imbevuto di qualche sostanza….

-Renée, prendi il cavallo di Gabrielle…purtroppo non possiamo lasciarla nella lettiga.. dobbiamo fare in fretta…-

Nei nostri occhi bruciava la paura, sapevamo benissimo cosa voleva dire tutto ciò, una corsa contro il tempo, prima che quel veleno raggiungesse il cuore… però il tempo è un bastardo tiranno che non guarda in faccia nessuno, sicuramente è in combutta con la tizia incappucciata di nero e con in mano quella fottutissima candela.. è no cara signora, questa volta non ti avrei permesso di portar via un’altra persona a me cara, questa volta avrei vinto io!!

Era una corsa ardua però, Gabrielle non voleva farci preoccupare ma nel suo volto i segni del dolore iniziavano a farsi dannatamente sempre più profondi, non avrebbe retto ancora molto in sella ad Argo.. Anche Xena aveva capito la situazione, i suoi occhi correvano per la foresta in cerca di una idea, io la seguivo e percepivo chiaramente un senso di ansia e dolore al petto..mi sembrava d’essere collegata ai pensieri della principessa, capivo esattamente cosa volesse fare ancora prima che lo facesse…

Xena aveva raggiunto una grotta per poter lasciare che Gabrielle si riposasse un po’ in attesa di ripartire, io ero ancora fuori, stavo legando le briglie dei cavalli, ti prego Bardo tieni duro…

Il cielo era grigio e la notte incalzava, la caverna era illuminata dalla luce soffusa del fuoco acceso che creava grandi ombre contro le pareti, forse erano le ombre delle mie paure che questa volta coincidevano con quelle di Xena.. la guardai, si stava prendendo cura della sua anima gemella, le accarezzava i capelli, le controllava la ferita, le baciava la fronte, le sussurrava parole piene di forza, d’amore e di coraggio…mentre io ogni tanto mettevo della legna nel fuoco e la osservavo bruciare.. Come è leggera la vita di una persona, sempre appesa ad un dannato filo, cammini sopra quel filo e sotto di te il crepaccio pronto ad inghiottirti, come è fragile la vita umana, un folle che passa con il rosso e te la porta via..

-Renée..vieni…-

Gabrielle si era addormentata, aveva la febbre alta e Xena cercava di abbassarla con un panno umido..

-Devo uscire a cercare altre erbe… te l’affido, sei l’unica persona alla quale affiderei la sua vita.. e tu sai il perché… torno presto…bagnale la fronte, tienila al caldo…-

Annuii, anche se non avevo ben capito la frase di Xena.. in questo momento c’erano altre cose importanti in gioco.. stavo appunto giocando quella maledetta partita a scacchi contro la morte, ma non le avrei dato quel colpetto sulla scacchiera perché potesse posizionarsi le pedine come voleva.. no, mi dispiace vecchia mia…vieni e gioca con me!! Era un anno che aspettavo di rivedere quell’essere dalla lunga falce per dirle esattamente cosa ne pensavo di lei e del suo modo d’agire, questa volta però conoscevo molto bene le regole del gioco… non avrei perso la mia regina e il mio re non avrebbe chinato la testa… non avrei perso la mia Gabrielle, la mia regina… ed io non avrei chinato ancora una volta la testa al suo fottutissimo volere.

Gabrielle si risvegliò, la febbre era ancora alta.. io ero lì al suo fianco, inginocchiata nella terra e la fissavo, non volevo perdere nemmeno un battito del suo cuore…

-Ehi…dov’è Xena?-

-E’ uscita per prendere delle erbe…come stai?-

-Alla grande…- abbozzò un sorriso.. ma tossì forte..

-Per una volta non sono io quella ferita..-

-Ma non hai mai provato l’ebbrezza di essere avvelenata…-

Sorrisi, come cavolo faceva a non perdere il suo tocco anche in un momento come questo..

-Di che l’hai fatto apposta per poter stare in braccio di Xena e risparmiarti la camminata..-

-certo..- Mi avvicinai alle sue labbra e le lasciai un tenero bacio…

-Riposa..ne hai bisogno…io sarò qui appena ti sveglierai..-

La guardavo riposare, la fronte sudata mentre il suo petto si alzava e si abbassava ritmicamente ma sempre più lentamente perché cullata dalle dolci braccia di Morfeo, no non ti avrei abbandonata, non avrei mai abbandonato la mia luce…

Il fuoco scoppiettava ed ogni tanto ci mettevo della legna per mantenere quel caldo abbraccio che il tepore mi donava, alzai la testa guardando verso l’uscita della grotta.. mi sembrava d’aver sentito gli zoccoli di un cavallo.. forse Xena era tornata…

-Xena?-

Solo il silenzio mi rispose, eppure non mi sembrava d’essere diventata cretina tutto di botta, avevo sentito dei rumori lì fuori e più precisamente dei zoccoli di cavallo, mi voltai e cercai dove il Bardo avesse lasciato le sue armi, cercavo mentre con la coda dell’occhio tenevo sotto controllo il suo lento respirare.. sentii dei passi alle mie spalle, cazzo.. non andava bene questa cosa.. feci scivolare la mano vicino al fuoco presi un pugno di cenere bollente e la lanciai contro chiunque fosse alle mie spalle.

-Prendetela!!-

Come cavolo avevano fatto a trovarci? Di fronte a me c’erano quattro guerrieri più quello che avevo colpito con la cenere, non sapevo se svenire dalla paura o convincerli che l’amore sia una cosa meravigliosa. Il primo si lanciò contro di me ed io tirai un calcio al secchio con l’acqua bollente colpendo il tizio e lasciandolo a terra a tenersi il volto ustionato dall'acqua , bene meno uno.. questi erano i pedoni della famosa scacchiera, cavolo… no, non potevo arrendermi senza nemmeno lottare per lei.. mi voltai a guardare il Bardo, si era svegliata e cercava di raggiungere i suoi sai, ma non ce la faceva a muoversi ed iniziò a tossire.. Il secondo non curante della sua vita imitò il primo ed io presi un ceppo mezzo in fiamme e lo colpii forte alzai lo sguardo aspettando che anche gli altri due facessero qualcosa... Dunque se facciamo il conto che la fortuna mi aveva assistito per ben tre volte, di conseguenza ora qualcosa doveva andar storto, no dovevo tener duro, spero..credo.. mah, forse, vediamo!!

-Idioti..- Pronunciò uno dei due bisonti rimasti mentre quello al suo fianco capì che era arrivato il suo turno e che non doveva sbagliare, si beh a me mica dispiaceva se sbagliava no?? Spostando il piede sentii i sai di Gabrielle mi accucciai per recuperarli, l'avevo vista usarli diverse volte non doveva esser così difficile menarlo con questi cosi. Impugnai l'arma nel verso di difesa cioè con la lama a correre lungo il mio braccio, il mammut di fronte a me si lanciò con spada pronta a colpire, schivai il primo colpo passando sotto l'arco del suo braccio trovandomi così dietro alle sue spalle, lui si voltò e fece scendere un altro fendente contro la mia testa..  girai le due lame verso l'esterno incrociandole e parando il colpo sopra la mia testa.. figo, aveva funzionato.. non ci credevo!! Mi ripresi velocemente dal mio momento di gloria e colsi l'attimo per colpirlo con un calcio dove non batte il sole e lasciarlo a terra... sorrisi.. avevo steso anche questo.. volevo saltellare dalla gioia, ero stata figa no? Cioè dai...na grande!! ehi un momento dove era l'altro?

-ehi tu... amazzone, voltati lentamente e getta a terra le armi o la uccido..-

amazzone? Mi voltai e vidi l'uomo tenere Gabrielle per i capelli e puntandole la lama alla gola, non potevo far nulla, lasciai cadere le armi in segno di resa e alzai le mani, uno dei bestioni precedenti mi legò i polsi, ahio.. le corde facevano male..

-mi stai bloccando il sangue idiota!!-

Come risposta arrivò un colpo sulle gambe che mi fece cadere in avanti...ma quando cavolo imparerò a chiudere la mia bocca?

-alzati biondina... forza muoviti....-

Quello che doveva essere il capo cercava di convincere il Bardo ad alzarsi..

-Non lo vedi che non riesce ad alzarsi? O sei talmente stupido da non capire la cosa?-

Non lo avessi mai detto, si avvicinò a me colpendomi con uno schiaffo per il modo in cui gli  avevo parlato..

-Non mi interessa.. deve camminare..-

-la porto io...!!- dissi porgendo i polsi per far capire che dovevano tagliare le corde

Avrai vinto la battaglia ma non ti permetterò di farle del male no miei cari pedoni, non mi fregherete così facilmente!!

-ok, ma se fai la furba... andrai direttamente a porgere i miei saluti al caro Plutone...-

Come cavolo pensava che potessi far la furba?? Gabrielle era con un piede nella fossa e caricarmela in spalle voleva dire non riuscire a muovermi agilmente.. cosa potevo fare di tanto furbo?? starnutirgli addosso??

Presi il cappotto colorato del Bardo e l'aiutai a metterselo, presi una pelliccia e gliela misi sulle spalle..

-Forza... aggrappati alle mie spalle..- borbottò qualcosa in risposta, ma era molto debole e la febbre non le dava tregua..

Non ti abbandono, non ti abbandonerò mai, tu sei la mia luce e non voglio perder la speranza che brucia nei tuoi occhi, resisti Bardo... resisti.. Sentivo il suo respirare a fatica, ti prego non mi abbandonare.. non esisteva che tu, maledetta signora vestita di nero, me la portassi via...

Raggiungemmo l'accampamento e mi spinsero dentro ad una gabbia, mi tolsi la felpa e la misi per terra e vi appoggiai la cara Gabrielle, ero pure io al limite delle forze.. mi distesi a terra accanto a lei e l'abbracciai.. tremava, dal freddo, dalla febbre..ed io mi sentivo una merda per non esser stata in grado di proteggerla e per non riuscire a donarle il mio calore..!!

Era giunta mattina, mi svegliai, ma che cretina avevo preso sonno... no no... voltai lo sguardo per vedere come stava Gabrielle, era pallidissima, i capelli tutti appiccicati alla fronte e respirava a fatica, vidi la mia giacca sporca di sangue segno che il veleno aveva raggiunto i polmoni

-Gabrielle mi senti?? ehi...- aprì gli occhi lentamente..

-Renée..che ci fai qui...?-

perché dove altro dovrei essere se non al tuo fianco e in mezzo ai guai?- stava delirando, presi quella poca acqua che quei bastardi ci avevano lasciato, presi la bandana che avevo legato al polso ed iniziai a bagnarle la fronte..

-dovresti essere arrivata lì in cima al mondo..- Ma di che stava blaterando? In cima al mondo?

-Ogni volta che ti guardo sono in cima al mondo..-

-Non fare la scema... non mi abbandonare Renée..che farei senza di te?-

Wow, questo era delirio allo stato puro.. sembrava una voce provenire da lontano, perché mi diceva questo? Che cosa frullava nella sua pazza testolina bionda?

-ce la faremo Gabrielle... non ti abbandonerò.... promesso!!-

 

Due tipi arrivarono alla gabbia uno mi strattonò fuori legandomi i polsi dietro la schiena, mentre l'altro prese Gabrielle in spalle e la portò fuori.. sentii un urlo, oh lo conoscevo molto bene quell'urlo, qualcuno si era incazzato di brutto e avrebbe fatto vedere i sorci verdi ad un po’ di persone, oh si ora erano cavoli amari per tutti!! Ci trascinarono poco distante da dove eravamo rinchiusi in uno spazio verde che terminava lì vicino con un crepaccio, sentivo perfettamente le onde del mare infrangersi contro la scogliera e l'odore di salsedine riempire i miei polmoni, il sole era alto significava che dall'avvelenamento erano passate 24 ore, dovevo far qualcosa o la partita a scacchi l'avrei persa anche questa volta.

Di fronte a noi ecco la Principessa Guerriera che puntava la spada verso il tizio e il tizio le rispondeva con un sorriso alquanto sinistro...

-lasciale andare subito?-

-Altrimenti?? Xena.. la vedi questa?? è l'unica boccetta di antidoto che troverai per giorni di cammino... ti propongo uno scambio.. loro due e l'antidoto in cambio del medaglione..-

Lo scambio era equo ma le conseguenze sarebbero state alquanto difficili da controllare, sarebbe nata una nuova divinità grazie all'ambrosia ma lo sguardo di Xena mi fece capire che il Troll teneva le redini del gioco.. I due si fronteggiavano e nessuno voleva cedere…erano entrambi sicuri di loro stessi ed entrambi convinti di poter vincere tranquillamente, ma in tutto questo  nessuno stava guardando me cosa alquanto importante.. fu allora che mi ricordai del mio caro pugnale nascosto sotto i miei jeans... Mi piegai lentamente stando attenta a non attirare sinistre attenzioni, cavolo era difficile.. nei film la fanno sempre facile e veloce.. raggiunsi la cara e fedele ok quasi sempre fedele arma, il tizio che mi controllava si voltò incuriosito dai miei movimenti oppure dai sinistri gorgheggi che emettevo per cercar di raggiunger l’arma..

-ehm... prurito.. fastidioso... molto...-

Scampato pericolo, il bestione tornò a fissare il suo capo alle prese con Xena.. era tanto grande quanto stupido... fortunata me!! Tenevo tra le dita la fredda lama del pugnale rischiando di ferirmi ma non me ne poteva fregare di meno al momento, iniziai a tagliare la corda, lentamente... lentamente...sentivo il sangue nuovamente circolare segno che la corda da lì a poco avrebbe ceduto, forza.. il tizio ogni tanto mi guardava forse incuriosito dalle mie espressioni idiote ed io in risposta gli presentavo un sorriso a cinquanta denti, uno in più o uno in meno… ecco ce l'avevo fatta.... i polsi erano liberi, bloccai il pezzo di corda in mano in modo che non cadesse a terra e magari far nascere il sospetto al bestione qui vicino.

-Dammi l'antidoto e avrai salva la vita...!!-

Vidi nel volto di Pandonio quella ruga di pazzia ingrossarsi, cavolo non aveva intenzione di farlo veramente vero??

-Ti avevo avvertito Xena..di addio alla tu amica..- mentre diceva questo con una spallata mi staccai dal gorilla al mio fianco ed iniziai a correre spinta solamente dalla paura di perdere lei e dall’amore che avevo, Pandonio lanciò la boccetta giù per il crepaccio ed io inseguii con un tuffo quella maledetta soluzione, questa era la mia mossa, il mio scacco matto e non avrei toccata la scacchiera per farti vincere, mi dispiace...

Sembrava che tutto stesse rallentando, il tempo, la velocità persino i colori si stavano perdendo o mischiando di fronte ai miei occhi, spinta solamente da quell’istinto primordiale, spinta solamente dal cuore e dal demone in me che chiedeva giustizia, non era pazzia la mia no, era la voglia di rivedere quel verde smeraldo bruciarti l’anima, logorarti dentro e farti morire ogni volta.. non l’avrei lasciata scivolare, non avrebbe raggiunto i Campi Elisi se prima non avessi provato con tutta me stessa a salvarla, no lei avrebbe continuato a vivere, non me la porterete via.. mai!!!

Sentii l'urlo di Xena, sentii le orecchie fischiare fortissimo... di fronte a me vedevo la boccetta la presi e la bloccai nel mio pugno mentre continuavo la mia folle discesa questioni di istanti e sarei entrata in acqua se avevo fortuna altrimenti schiantata contro i massi...

Avete mai pensato alla differenza tra la paura e l'amore? Ci stavo pensando da un po' di tempo, ma trovai la soluzione in quell'istante.. la paura è quell’intensa sensazione di pericolo che ti annebbia la ragione, ti distrugge la mente e ti costringe ad agire solamente d’istinto lasciandoti in balia del tuo essere più profondo, animalesco quasi demoniaco… l’amore invece? Beh semplice, è quell’intensa sensazione di calore che ti annebbia la ragione, ti distrugge la mente e ti costringe ad agire d’istinto lasciandoti semplicemente in balia delle tue emozioni, ma allora? La paura e l’amore vanno a braccetto? Entrambe ti distruggono la ragione portandoti a compiere cose più pazzesche, entrambe ti donano uno scatto di adrenalina talmente forte da mandarti in tilt, entrambe ti costringono ad ammettere che sei un nulla di fronte alla forza maggiore. La paura e l’amore gli estremi opposti talmente lontani da loro nel significato ma talmente vicini nelle azioni, ogni azione di noi pedoni in questa grande scacchiera della vita viene determinata da queste due forti emozioni, tutto il resto ne diviene solamente una loro sfumatura, pesate entrambe le parole e ne troverete il motivo o comunque un viaggio nascosto al di sotto.

Amore e paura talmente vicine da far quasi male, non ho mai avuto il coraggio di pronunciare quelle due stupide parole che unite distruggono l’anima “ti amo”,  la risposta fa paura… se ti senti rispondere con un “grazie…” ti sentirai morire dentro, ma se ti risponde con un “anch’io ti amo” allora morirai dentro lo stesso per la paura di perdere ciò che hai appena trovato.

Ogni pensiero umano è rivolto o all’amore o alla paura, ciò che vi spinge ad agire fuori di ogni contesto, ciò che vi spinge al limite, ciò che vi spinge lì fino in cima o fin la sotto, non c’è una scelta esterna, no mi dispiace… esistono solamente queste due emozioni, basta solamente capire a quale delle due forze aggrapparsi in quel preciso momento.

 

L’acqua era gelida e mi infilzava la pelle con i suoi aghi ghiacciati, l’impatto fu in parte fortunato  ma le onde mi spinsero a scontrarmi contro diverse rocce, non dovevo mollare la presa proprio ora, ero sopravvissuta e nel mio pugno avevo la sua salvezza. Sentii un urlo alzai la testa e vidi il caro Pandonio volare giù dalla rupe, sapevo che l’animale in Xena avrebbe dato a quel Troll la lezione che si meritava.. cercai di raggiungere la riva, anche se la corrente non mi dava molta tregua, ero al limite delle forze, non sapevo se potevo chiedere di più al mio corpo e l’adrenalina era ormai finita presto avrei dovuto arrendermi. Cosa? No mai.. ma che stavo pensando, non era presente questa opzione, no.. forza Renée avevi appena fatto la tua mossa non potevi arrenderti ora, avevi incastrato il re, non poteva muoversi, toccava a lei muovere non devi mollare ora.

Sentii la sabbia e sorrisi, ce l’avevo fatta ora dovevo “solo” raggiungere Xena e consegnarle la boccetta e poi potevo svenire in santa pace senza che nessuno rompesse l’anima.. avevo raggiunto una spiaggetta di sabbia mi trascinai al sicuro tossendo fuori i vari litri d’acqua e i chilogrammi di sale che avevo ingoiato. Piccola parentesi “don’t  try this at home” credo sia d’obbligo ricordarvelo, ma inutile convincervi a non farlo, quando in gioco c’è l’amore anche il gesto più folle diventa una normale routine da superare, l’unico consiglio che sento di darvi è.. non abbiate mai paura ad amare, perché la forza che ne riceverete vi farà compiere gesti assurdi, pazzi e folli… seguite sempre il vostro cuore, ma mi raccomando… state attenti a non lanciarvi da dirupi …

Sentii gli zoccoli di un cavallo ero allo stremo non avrei retto un combattimento non più, avrei lasciato cadere il mio corpo in balia di qualsiasi forza esterna, alzai lo sguardo verso il dirupo come cavolo avevo fatto... aprii il pugno e guardai la boccetta al sicuro tra le mie mani, sorrisi anzi no quasi risi di fronte alla mia riuscita… alla mia vittoria e a quanto pazza sono!!si..pazza di lei!!

-Renée…Renée…- Xena urlava il mio nome, alzai gli occhi e guardai il sentiero che portava dentro al groviglio di rami e arbusti, rilassai il mio corpo.. ero al sicuro, bastava semplicemente la sua voce, quella della Principessa Guerriera per farti sentire al sicuro e protetta, ma in questo momento mi sentii anche molto orgogliosa, ce l'avevo fatta..se avessi avuto le forze avrei iniziato a saltellare di qua e di la urlando come una indemoniata per la gioia che provavo.

-Xena…- non avevo molta voce, ma alla Principessa bastò per sentirmi, mi raggiunse in groppa ad Argo il suo volto era una maschera di dolore e lacrime vedevo l’odio e la rassegnazione, mentre teneva seduta davanti a lei una non più cosciente pallida e inerme Gabrielle… la guardai sorridendo e tremando dal freddo o forse mi ero appena resa conto di ciò che avevo fatto, alzai la mano e le mostrai la boccetta..zoppicavo, tremavo e mi avvicinai al cavallo, Xena prese l’antidoto aprì il tappo, annusò il contenuto e lo fece a bere a Gabrielle..

Gli occhi di Xena incontrarono i miei, sussurrò un leggero “grazie” strinse ancora più forte a sé Gabrielle e le baciò la guancia con tutto l’amore che possedeva nel suo corpo.. sorridevo, ridevo... mentre le mie ginocchia mi lasciarono cadere a terra.. Mi dispiace vecchia mia.. abbassa la testa, il tuo re è caduto…scacco matto!!

 Ora però… lasciatemi svenire in pace!!

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** 18. LA LIRA DI TERSICORE ***


Eccomi di nuovo qui... son stata felice di scoprire che l'episodio precedente sia stato apprezzato... diciamo che era un "come Renée si rapporta alla morte", lo so i toni erano decisamente diversi dal come vi avevo abituati... ma il periodo in cui l'avevo scritto era un pò particolare.. Passiamo al nuovo capitolo... diciamo che ho voluto un pò divertirmi con l'episodio musicale "Xena e la lira di tersicore", insomma... come se la caverà la nostra Renée in questo villaggio fatto di deliranze e cappellai matti?? (E sta frase da dove mi è saltata fuori??)

Syriana90: Bonjour... ehhe "I have many skills" la DOVEVO mettere da qualche parte.. mi piace troppo =) e poi messa in bocca a Renée suona molto bene..ghghgh E' stato un capitolo molto forte da scrivere, dovevo pur rapportare Renée con la paura della perdita... ma rifletti bene anche sul chi rappresenta Renée, salvando Gabrielle si è tolta un bel sassolone dalla coscienza... spero tu abbia capito cosa intendo dire, è una sorta di... NO QUESTA VOLTA NO!!! Si lo ammetto i finali mi piacciono molto!!! fammi sapere che ne pensi di questo capitolo =)

Tury: Salve... si mi ricordo benissimo d'averti scritto quella frase... e l'ho scritta anche con la consapevolezza dell'uscita del capitolo, lo so sono arcana in qualsiasi momento e modo... ma è proprio questa la parte figa... lasciare indizi ovunque =) Comunque sono parole che penso veramente... Gabrielle-Céline-Reneè-Xena... un mix esplosivo e la febbre alta aiuta molto!!! Spero ti piaccia questo capitolo... fammi sapere cosa ne pensi =)

fea92: Buonasera...Come già scritto sopra... Renée si è rapportata con la sua più grande nemica.. la morte, in questo caso c'era la vita di Gabrielle appesa al filo.. e Renée ha combattuto tutto l'episodio con una sorta di "Non questa volta" che l'avvolgeva come una coperta... non voleva perder la partita e diciamo che a sua insaputa, si è anche un pò riscattata... Spero che questo capitolo ti riporti alla cara vecchia Renée..se così non fosse... fammelo sapere =)

Grazie a tutti coloro che leggono questa ff, e torno a ripetere che tutto ciò che scrivo lo faccio per divertimento non di certo per lucro, i diritti appartengono ad altri!!!

BUONA LETTURA

ANGELUS

 

 

Era passata una settimana dal mio tuffo da guinnes dei primati e pensandoci ora mi chiedevo come cavolo avessi fatto a lanciarmi da lì in alto senza esitazioni, oh si... ora ricordo come ho fatto, paura e amore... Gabrielle si stava riprendendo, non era ancora totalmente in forma, ma almeno era viva e vegetava e ciarlava e scriveva e faceva anche la furba approfittando di questo momento per farsi coccolare dalla sua cara anima gemella. Avevo una soddisfazione nel cuore enorme, un altro piccolo masso era stato tolto dal petto. Eravamo ancora accampate, il fuoco lo avevo appena spento mentre le altre due stavano pulendo le teglie dai resti del pesce mangiato per colazione, le sentivo ridacchiare in sottofondo, alzai lo sguardo verso il cielo azzurro, l’aria iniziava a non esser più così fredda e qualche pennuto tornava a sorvolare le nostre teste.. presi la foto, la famosa foto di me e Céline e la guardavo e sorridevo..

-Saresti stata orgogliosa di me sorellina...- passai l’indice sopra il suo volto che mi guardava sorridente mentre il mio era imbronciato mentre tentavo di sostenere il suo peso e di non cadere sopra la mia adorata moto!! - certo mi avresti tirato un pugno aggiungendo un...-

-Sei stata folle, stupida... ma sempre fantastica...-

-Esatto avresti detto..- ehi aspettate, non era la mia testa.. alzai lo sguardo e vidi lei, Gabrielle..

-ehi...come stai oggi??-

-Meglio... se la smettete di chiedermelo ogni momento ancora di più...-

Sempre la solita, la sua risposta pronta e veloce e il suo mandarti fuori di testa con un semplice sorriso ecco quali erano le sue armi di seduzione, non esisteva una persona che potesse sostituire lei e la sua luce, no non poteva!

Riprendemmo il cammino, Xena costrinse Gabrielle a restare in groppa al suo cavallo ed ogni tanto le due si scambiavano un’occhiata funesta, la prima per controllare la salute del Bardo, la seconda per pregarla di smetterla con tutte quelle premure, tsk.. però quando c’era da compiere determinati compiti allora si le faceva comodo le premure…che ruffiana!! Sentii quella strana sensazione di fastidio dietro la nuca, quella specie di prurito insolito ed insoddisfabile che ti prende dietro l’orecchio, oh no no no.. conoscevo molto bene la sensazione, prurito alle mani.. stava per arrivare lui, e che cavolo stava per saltar fuori da qualche parte….lo sentivo… lo percepivo.. fanculo eccolo!!!

-…Se incontro il nemico certo lo combatterò..oh salve fanciulle.. che fortuna avervi trovate..-

-Già..che culo!!!-

Basta, ma dico… perché ogni santissima e maledettissima volta tu dovevi saltar fuori?? Spiegamelo perché devi tormentare i miei poveri nervi con quella stupida canzone…?? Perché la tua imbranataggine doveva per forza presentarsi di fronte a me ed ovviamente cacciarmi nei guai in qualsiasi stupido modo??

 

Avevamo raggiunto una specie di landa desertica, il sole stava tramontando alle nostre spalle mischiando nella tavolozza del cielo tutte le sfumature possibili del rosso, del giallo e dell’arancio.. l’aria si era decisamente scaldata e si tornava a non soffrire più così terribilmente il freddo.

Corilo ovviamente faceva di tutto per attirare l’attenzione di Gabrielle, non era ancora passata la cotta al povero disgraziato, oddio forse tanto cotta non era, pure lui provava un sentimento profondo e dannatamente vero verso la sexy bionda ruba cuori con fondoschiena da urlo!!! Ridevo tra me e ovviamente me stessa al pensiero di vedere il caro Corilo nuovamente farsi scoprire mentre spiava con quegli occhi da furetto innamorato la cara Gabrielle, ed io mi guardavo tutta la scena dietro il solito fondoschiena equino che ormai conoscevo abbastanza a memoria da farne un ritratto perfetto.. ma che sto pensando?

Xena ed i suoi sensori avevano percepito qualcosa così iniziò ad aumentare il passo fin quando in lontananza comparve una schiera di Amazzoni pronte a combattere contro i soliti furfanti. Eravamo di fronte a loro praticamente, cavolo... cioè queste erano amazzoni??? parliamone... Mio Dio che pezzo di gn.. ehm bella ragazza...ma da dove saltava fuori tutto questo ben di Dio?? Nell’ultimo villaggio mica c’era così tanta carne al fuoco, dovevo contenermi o almeno chiudere la bocca e  respirare tranquillamente, si ..certo tranquillamente..cavolo se erano dotate, avete bisogno di una nuova amazzone? Posso unirvi a voi? Mi faccio piccina piccina e giuro non parlo, mi basta guardare e giocare un po’… stavo diventando psicopatica, ma come si fa a non complimentarsi con queste amazzoni…respirare, si ecco dovevo solo respirare… solo!! Guardai Gabrielle per distrarmi la quale mi fece segno di pulirmi il rivolo di bava che scendeva dalla mia bocca.. simpatica veramente tanto simpatica!! Ma dimmi te, cioè se foste al posto mio cosa fareste, boh...chiamereste il 118 o il 911 o che ne so io?? ti prego, fa che non inizi a sanguinare dal naso, sarebbe molto drastica come cosa!!

Xena lanciò la frusta contro il tizio che sembrava il capo e prese una specie di chitarra, anzi no una lira..

-amici miei...sarà meglio che ve la tolga subito se deve essere motivo di disputa.. uhm.. vediamo..una lira di Tersicore, le ha nascoste un po' ovunque giusto per distribuire la musica..-

Xena attraversò tutto il corridoio che divideva i due gruppi, giusto per non sembrare una assatanata e ovviamente malata cercai di contenere i  miei ormoni e di guardare di fronte a me.. il tizio si fermò a guardare Gabrielle con occhi innamorati, e ma cavolo non è possibile.. cioè anche questo??

-Gabrielle..mia adorata...-

Santo cielo, ma allora era una malattia, eravamo tutti malati oppure questa aveva un potere nascosto che ammaliava qualsiasi pirla di turno le si avvicinasse, ma dimmi te..ehi un momento..è assurdo mi sono data della pirla da sola!!! Praticamente in questo momento eravamo in quattro che sbavavano per il Bardo, ma vi rendete conto di quanto male eravamo presi??? Quattro…dico ben quattro pirloni bloccati sotto l’incantesimo, il suo incantesimo!!!

Ed ecco Corilo geloso e desideroso di proteggere la sua virilità contro l'altro gallo di turno, pronto a beccarsi o annusarsi il fondo schiena se vogliamo usare il linguaggio canile o cagnesco.. infatti  eccolo che si nascondeva dietro le spalle.. e che spalle, della bionda chiedendo spiegazioni a riguardo..

-Come puoi dire che sono sotto ad un sortilegio??-

-Fidati amico mio... o sei sotto un sortilegio o sei un idiota, in entrambi i casi benvenuto nel club-

Mi ero avvicinata al guerriero appoggiandomi con la mano alla sua spalla.. forse avevo esagerato? Mi fulminò chiedendomi chi diamine fossi..

-Nessuno...tolgo il disturbo!- mi staccai da lui velocemente con un sorriso molto innocente..

-Guardate sorelle, Draco detto il bello è in realtà Draco il cascamorto..-

Draco oh si questo nome non mi era nuovo e nemmeno questa situazione.. oh no,no no no nono… perché…che cavolo… no!! ero finita nell'episodio musical... ti prego fa che non inizi la melodia di sottofondo.. ti prego... fa che nessuno inizi a cantare…ti prego, ti prego..io.. prego??

-E' la guerra che vuoi amazzone?? bene..l'avrai..!!-

Ma questi si ammazzavano per una cavolata??

-Sentite non potete semplicemente..che ne so.. parlarne??- dissi ovviamente perdendo l'occasione di tacere e sperando di evitare una canzone, ma questo compito non spettava ad Andromeda??

Oddio no, era partita la canzone..la sentite?? era un sottofondo rock tendente al pop ma da dove cavolo saltava fuori?? Presi in mano la lira mentre gli idioti di turno iniziarono a ballare e a cantare, un musical vi rendete conto?? cioè immaginatevi la scena voi davanti al pc a fare gli affaracci vostri, entra vostra madre con moccio e secchio che vi canta “le mille bolle bluuuu” usando l’asta del moccio come microfono e magari vi fa cenno di entrare nella canzone come se foste in un Grease casalingo, in quel momento entrano zio, zia e cugini vari che iniziano a ballare con tanto di mocci e secchi pieni d’acqua e mille bolle blu vi circondano… cioè dai come minimo chiedete loro se hanno battuto la testa o di suggerirvi il nome del loro spacciatore in quanto possedeva roba buona..!! Questo invece era un episodio, un intero episodio.. totalmente incentrato su questo.. La soluzione era una e una soltanto cioè evitare di canticchiare motivetti o di doversi confessare, niente di niente... mi raccomando.. annientate la vostra vena canora, non provate in nessun modo a giocare con le note, evitate di prender in mano strumenti o di strimpellare la lira…oh..Che figata sentite come suona bene sta lira, sembrava una chitarra elettrica!!!! bene, piccolo assolo rock me lo permettete?? Sentivo nuovamente quella parte di me che avevo perso.. la musica, non ci credevo risentivo nuovamente la mia anima?? no no no... avevo smesso di suonare da quel maledetto giorno, avevo smesso con la musica ciò che mi riempiva l'anima...smisi subito di suonare che cavolo ero stata coinvolta!!!

-La guerra non risolve nulla....- e Draco concluse la canzone!! -D'accordo visto che abbiamo deciso di non farci battaglia, come decideremo di chi sarà la lira...??-

Lanciai la lira a Xena, non volevo aver nulla a che fare con la musica, avevo giurato che mai più avrei dato spettacolo musicale né tantomeno canoro, lei la prese al volo e guardando con aria di sfida le due fazioni rispose

-Ma ci sarà una battaglia...una battaglia musicale...- ecco appunto!!

Poco dopo mi ritrovai a Melodia la capitale della musica, un villaggio che dedicava tutto se stesso alla musica, ma soprattutto ai musical, volevo piangere, ma perché dovevo beccarmi questi pirla che rimbalzavano da un lato all’altro del villaggio canticchiando motivetti.. e sfoggiando quei sorrisetti pieni di gioia e felicità.. si vede che questi primitivi non hanno mai provato la gioia del lunedì mattina!!!

-Oh tutti voi ascoltate..la musica che al gruppo il core ispirerà, di Tersicore la lira sarà…-

Bene anche la Principessa è andata, i miei nervi anche… stavo per piangere…

-E pensare.. mi piace, che in un contesto di pace si svolgerà qui la contesa..- e anche Gabrielle era andata.. No, no no…ed ecco che riparte una canzoncina non è possibile, tutto il villaggio ora.. bene io tolgo le tende e sparisco da qui prima che saluti la testa e mi mettano una camicia di forza ed inizi a ballare la deliranza, arrivederci…

-Renée dove stai andando?- Gabrielle, maledetta, mi aveva visto mentre tentavo di sgattaiolare fuori dal villaggio..

-Niente, vado in cerca di una scogliera più alta da cui lanciarmi sperando che vi siano molte più rocce e molto più affilate della precedente…-

Prima che avesse modo di contestare il tutto decisi per il mio bene di puntare direzione arcata di pietra nonché exit del villaggio..ahio…Gabrielle mi aveva afferrata per il mantello e tirata indietro, praticamente stava riavvolgendo il collare che mi aveva messo addosso, ma quanto le piaceva usarlo.

Oh no, un’altra volta no.. sentii una melodia di sottofondo, ma da dove cavolo saltava fuori porca miseria, mi guardai attorno, tornai in tempo con gli occhi su Gabrielle che stava per intonare qualche canzoncina ma le misi una mano sulla bocca..

-Non ci provare… ci vediamo più tardi!!!-

Maledizione, presi la direzione sbagliata e mi ritrovai in mezzo allo spettacolo, una tipa mi saltò in braccio, la feci scendere, un altro mi prese per farmi fare il casché tentando pure di baciarmi ma lo colpii con un doppio ceffone a tempo di musica!! Tentai di allontanarmi ma la gente iniziò a fare una specie di girotondo ed io ne ero il fulcro, mi portai le mani alla testa sperando di portar sollievo alle mie orecchie… tre secondi all’esplosione..due..uno…

-BAAASTAAAAA…!!!- Esplosa!! Ma in compenso la musica cessò e tutti caddero a terra!!

Fortunatamente riuscii a raggiungere un albero, decisi di salirne sopra e guardare dall’alto i preparativi della grande gara e magari assorbendomi completamente nella lettura…magari!! Mi ero posizionata giusta davanti a dove doveva sorgere il palco e tenevo sotto controllo anche Xena e compagnia.

-Xena…-

-Maaadreeee..-

Ahio, una fitta alla testa mi colpì..ecco lo sapevo presto sarebbe successo qualcosa, perché…basta!!

-Allora le voci sono vere… sei radiosa!!! Quando mi farai conoscere il padre??-

A beh adesso volevo proprio vedere come se la cavava chiusi il libro e rimasi in attesa di una risposta del tipo, “no madre è stata opera dello spirito divino di Callisto ma in compenso ci sarà Gabrielle come figura paterna” mi immaginavo già la faccia di Irene e per di più uno svenimento…

-La risposta è mai, lui non fa parte della mia vita…-

-ma Xena, tutti i figli hanno bisogno di un padre…-

-Tu mi hai cresciuta da sola…-

-Però mi avrebbe fatto comodo qualcuno che mi avesse dato una mano…-

-Ho chi mi da una mano…-

-Certo, ti aiuto io!!-

Giuro stavo quasi cadendo dall’albero dalle risate…

 

Qualcuno stava cantando, lo sentivo… oh mio Dio, Corilo, no aspettate questo era molto più checca di Corilo… gemello???

Entrò appunto una fotocopia dell’idiota sopra una pedana trascinata da baldi e muscolosi fanciulloni con petti depilati e costumi circensi e attillati addosso, oh per tutte le mie sigarette.. ma era veramente checcoso tutto questo.. aveva un costumino addosso da far invidia persino ad un Platinette di turno, però ce la sapeva fare con la musica.. era una canzone che ti prendeva dentro, fuori e tutto intorno.. la testa andò a ritmo della musica assieme alle mani...

-Dancing in the moonlight, Everybody feeling warm and bright…-

Oddio cosa stavo facendo? Stavo canticchiando ?? no no dovevo fuggire da qui prima che fosse troppo tardi, stavo canticchiando e ballando!! Per tutte le meduse...

Quella stronza di mia sorella mi aveva iscritto di nascosto ad una gara di canto, ovviamente essendo due gocce d’acqua si era presentata lei stessa all’iscrizione.. uff sapeva benissimo che non volevo fare queste stupidaggini, certo adoravo cantare ma addirittura una gara mi sembrava stupido.. ed eccomi qua… in attesa del mio turno mentre il locale si stava riempiendo…

-Senti solo perché a te qualcuno ha donato l’intelligenza e la voglia di studiare ed a me fascino,doti canore e atletiche non significa che puoi usarmi come fenomeno da baraccone!!-

-Dai non essere la solita, anche se non vinci almeno ci hai provato…!-

-Ma sentitela,.. non eri te quella che osannava la mia vittoria ai quattro venti?-

-Tsk… non è vero… comunque… vado dagli altri buona fortuna..-

-Ehi…io ho bisogno di coraggio qua dietro…non puoi abbandonarmi-

-Te la caverai alla grande…scusa ma è arrivato Pietro..-

Un bacio veloce e fuga verso i posti a sedere, ma guarda te.. questa mi iscriveva e poi non mi dava nemmeno supporto morale o la pacca sulla spalla prima di fare l'ingresso in pubblico solamente perché doveva fuggire dal suo amichetto e per di più uno stronzo…che razza di sorella!!!

Ecco che partì la base, “Sober” di Pink, poi come da accordi a metà cambiò e divenne un “who knew” sempre della pazzoide di Pink..e come seconda canzone portai un “sei nell’anima” della Nannini…

Come previsto da mia sorella, non arrivai prima ma dovetti accontentarmi del secondo posto e del premio un po’ più piccolo in denaro… beh fan sempre comodo qualche soldino no??

-Ehi…ricordati che metà sono miei!!-

-Cosa?-

 

-Ehi, Renée ma dove ti sei cacciata?-

Gabrielle stava passando sotto l’albero..

-Ehi sexy, sono qui….- e vabbè era ora di scendere, mi sbilanciai all’indietro e ricaddi a terra dopo la mezza capriola a mezz’aria, perfettamente in piedi, adoravo farlo Céline ogni volta pensava che stessi per cadere..e lei ogni volta si arrabbiava perché diceva che prima o poi mi sarei fatta male seriamente.. sempre a gufare!!

Caddi esattamente di fronte a Gabrielle..

-Senti, vuoi darmi una mano si o no invece di perder tempo, ci son un sacco di cose da fare, vuoi muoverti??-

Madonna sti cambi d’umore mi mettevano sempre un’ansia addosso… non capivo come poteva essere un attimo prima dolcissima da scioglierti il cuore mentre l’attimo dopo ti trattava da cagnolino donandoti solamente la sua freddezza.

-Ma che hai?-

-Devi darmi una mano con le selezioni…-

-Senti non sono una tua schiava…potresti essere anche un po’ più gentile no?-

Eccolo di nuovo, cavolo l’avevo detto all’inizio non dovevo farmi venire strane idee o prepararmi a confessioni, cavolo stava partendo la base la sentivo, il ritmo… le parole erano pronte ad uscire, no no no… non riuscivo a trattenerle, cavolo...

You change your mind           tu cambi idea
Like a girl changes clothes     come una ragazza cambia i vestiti

 

Ecco che mi stavo confessando, le giravo intorno e lei mi guardava

 

Yeah you, PMS                                                si tu con la sindrome premestruale
Like a bitch                                                    come una puttana..
I would know                                                 dovevo saperlo

 

Cavolo se era vero, lei diventava adorabile poi isterica, perdeva il controllo e poi lo recuperava..

And you always think                                     tu pensi troppo
Always speak                                                 parli sempre
Crytically                                                       in maniera critica

I should know                                                Dovevo saperlo
That you’re no good for me                           che non eri giusta per me

Cause you’re hot then you’re cold                 Perché sei calda e poi fredda
You’re yes then you’re no                              Prima sei si e poi sei no

 

Mi avvicino a te e tu mi allontani, mentre altre volte mi desideri mi cerchi e mi  brami…

l’avvicinai a me quasi per baciarla, ma annusai il suo profumo e mi staccai nuovamente


You’re in and you’re out                                Ora ci stai e poi non ci stai più
You’re up and you’re down                           Prima sei in alto e poi sei in basso
You’re wrong when it’s right                         Sbagli quando è giusto
It’s black and it’s white                                  Prima è nero poi è bianco

 

Sentivo il coro d’appoggio fatto dalla gente del villaggio, Gabrielle si allontanò da me, ma la raggiunsi…e la bloccai per un braccio, lei si voltò e mi colpì con uno schiaffo

 


We fight, we break up                                    Litighiamo ci molliamo
We kiss, we make up                                      Ci baciamo e facciamo pace

 

La baciai mentre attorno a noi la gente aveva formato un cerchio e saltavano a ritmo della musica, Gabrielle scappò dal cerchio.. mentre io la rincorsi..


You, You don’t really want to stay, no           Tu non vuoi veramente restare
You, but you don’t really want to go-o          Ma non vuoi nemmeno veramente andartene

Inciampò a terra, ed io mi misi sopra di lei sfiorando le sue dolci labbra..

 

Someone call the doctor                                Qualcuno chiami un dottore
Got a case of a love bi-polar                         Abbiamo un caso di amore bipolare
Stuck on a roller coaster                                Bloccato sulle montagne russe
Can’t get off this ride                                     Ma non può finire la corsa

 

Ridevo mentre cantavo, nemmeno nei miei sogni avrei potuto immaginarmi una cosa simile….

You change your mind                                   Tu cambi idea
Like a girl changes clothes                            Come una ragazza cambia I vestiti

Mi allontanai da lei ed iniziai a ballare la mia coreografia sulle parole del ritornello assieme a molte ragazze del villaggio, non avevo il controllo del mio corpo era come se tutto fosse già stato provato centinaia di volte, e sapevo che le parole venivano direttamente dall’anima… Gabrielle si rialzò e concludemmo le note della canzone guardandoci dritte negli occhi mentre le nostre labbra erano divise da pochi millimetri d’aria…e il tutto era così… elettrico!!

 

Raggiunsi la taverna, avevo bisogno di bere qualcosa di molto forte.. oddio qualsiasi intruglio schifoso che mi avrebbe rivoltato lo stomaco sarebbe andato bene per cancellare lo sguardo di Gabrielle poco prima della sua fuga verso chissà dove… Intravidi Xena feci per avvicinarmi ma vidi arrivare sua madre.. sembrava una donna così premurosa, dolce.. aveva un qualcosa di famigliare addosso, scommetto che anche lei se le regalavi un cellulare non sapeva da che parte prenderlo, ma se avevi un problema sapeva esattamente da che parte iniziare per farti svuotare il sacco e alleggerirti il cuore..

-Xena…Xena…questo è Filote, lui è un bravo guaritore, coraggio spiega a Xena che potere prodigioso hanno le tue pozioni che sai preparare…-

La faccia di Xena era tutto un programma, aveva di fronte un ragazzino appena sbarbato e che puzzava ancora da latte, ok pure lei ma per il semplice fatto che ne aveva il boccale pieno, comunque dicevamo… lo guardò cercando di non ridere in faccia per non offendere la madre e per non turbare l’orgoglio del ragazzino..

-Ohhh beh è fantastico perché tra qualche luna avrò bisogno del tuo aiuto..- il tizio si era appena accorto del pancione della donna di fronte a lui ed indietreggiò terrorizzato e secondo me questo stava pensando “è no..la gnocca ok, ma il fanciullo scassa palle che non è mio non era incluso nel contratto”!!

-Potresti lasciarmi sola con mia madre un attimo..?- Il ragazzino quasi ringraziò per esser sfuggito da quella situazione così..assurda!!

-Te lo dico per l’ultima volta educatamente, non mi serve aiuto!!-

-Lo so..ma se vuoi trovare un uomo giusto ti servono i consigli di tua madre…-

Non ce la facevo più ora, scoppiai a ridere guadagnandomi anche un’occhiataccia da Xena e da qualche cliente della locanda, quella donna era fantastica… dovevo intervenire?? Cercai di aprire bocca per dire qualcosa ma Xena mi fulminò con lo sguardo facendomi ben capire che dovevo chiudere il becco e non interferire altrimenti mi avrebbe spezzato le gambe…cavolo il potere di uno sguardo e poi dicono che gli occhi non parlano!!! Oddio sentivo ancora quella sensazione, qualcuno stava per intonare un motivetto, decisi di togliermi di torno per un po’ giusto per non incorrere in altre voglie di canto come quella che mi aveva colpito prima facendo spaventare a morte il biondo Bardo.

-Sei tu Xena?- uscendo dalla locanda quasi andai a scontrarmi contro un tizio grassoccio con un sorriso stampato in faccia, un pizzetto e dei baffetti che andavano di moda anni fa, mi fissava con fare orgoglioso e mi si piantò di fronte porgendomi quella domanda e restando in attesa di una risposta…

-Chi vuole saperlo?-

-Uno che ha letto l’annuncio: Greca, nubile, desidera sposare uomo che la mantenga, disposto a crescere un figlio ed a coccolare una madre eccezionalmente fantastica..e che non dimostra più di vent’anni…-

Ehi, ma Irene era proprio una grande..  persino all’annuncio aveva pensato, Renée non ridere, non scoppiare a ridere…cercai di soffocare le risate ma quello che uscì fu una voce di una che aveva appena mangiato un peperoncino piccantissimo e doveva far finta di niente..

-N…no..non sssono io..d-di la..-

Il suo sorriso si spense subito, era deluso che non fossi Xena e vabbè caro mio, mi dispiace ma hai qualcosa che a me non piace quel dannato e maledetto cromosoma Y che non riesco a digerire!! Senza contare il fatto che mi stai sulle balle per quel sorrisetto idiota che ti accompagna in lungo e in largo!!

Uh ecco cosa potevo fare, farmi gli affar altrui e spiare le prove delle amazzoni, oh si questo avrebbe fatto molto bene al mio umore…ma non alle mie coronarie ma chissenefrega.. cioè, amazzoni, vestite di quei pezzi di pelle succinta, che danzano, che si muovono in un modo così provocante, insomma,….amazzoni!!!

-No no no amazzoni ho detto calcio passo giro e pugno e non pugno passo calcio e giro!!-

Uh c’era anche Corilo e lo sapevo che anche quel tizio aveva bisogno di sfogarsi un po’, chissà se faceva ancora parte dei cari verginelli o se aveva già combinato qualcosa… mah.. dubbio.. Gabrielle era appoggiata al bancone sembrava stizzita forse perché uno dei suoi spasimanti non spasimava più per lei?? Ed ecco arrivare spasimante quattro, certo che la biondina ne aveva di guinzagli da tener stretti ai poveri colli di noi poveri spasimanti!!!

-Gabrielle, l’amore non è fantastico??-

Oh basta, vi prego… sentivo in sottofondo la musica aumentare.. ma da dove cavolo usciva… mi misi a cercare delle possibili casse o un dj su cui scaricare un po’ di botte, ma dove cavolo sarà??? Guardai sotto le panche e poi dietro il bancone guadagnando un grugnito dall’oste..

-Ok..si si scusa scusa..ma come siamo suscettibili e che diamine…-

Oddio mi voltai e vidi una pioggia di petali di rosa, il tutto si era trasformato fiori ovunque una atmosfera talmente dolce da far venire il volta stomaco…e un Draco che si mette a cantare per Gabrielle, evvai siamo a quota due cretini che si son messi a cantare per lei!!! Perché dovevo perder la testa per lei? E perché cavolo sta musica heavy-metal non smetteva?? Scappai fuori imprecando come uno scaricatore di porto e decisi di  trovare un posto che fosse al sicuro da qualsiasi nota musicale potesse svolazzare…

Una cosa figa di questo villaggio era la presenza di una specie di centro massaggi, almeno qui mi sarei rilassata e non avrei avuto paura di incontrare altri motivetti o musical infondo il silenzio e la pace dell’anima erano gli slogan preferiti in questi posti no?? Oh si, oli profumati, dolci massaggi mi stavo perdendo in quel vortice di goduria e relax puro, semplice ma sempre dannatamente perfetto, buona notte a tutti…

-Madre…mi devi lasciare in pace!!!-

-Io voglio soltanto che tu abbia una famiglia..!!-

No ma perché, ed io voglio soltanto rilassarmi senza che nessuno stressi con canzoncine e quant’altro… ecco lo sapevo adesso arrivava il sottofondo…e poi le parole e in fine il balletto..

-Ma come te lo devo dire…-

 

Now there was a time when they used to say                        C’era un tempo in cui si diceva
That behind every - "great man"                                         che dietro ad ogni grande uomo
There had to be a - "great woman"                                     C’era una grande donna
But in these times of change you know                                 Ma in questi tempi di cambiamento
That it's no longer true                                                       si sa che non è più vero
So we're comin' out of the kitchen                                       Quindi usciamo dalle cucine 
'Cause there's somethin' we forgot to say to you                   Perchè abbiamo qualcosa da dirvi..

 

Mi alzai dal lettino e guardai quelle psicopatiche danzare e cantare, che voce aveva l’amazzone e che corpo, wow.. eccole lì amazzoni in costume che danzavano tutte perfette… mezze nude e bagnate.. yeah..

 

Sisters are doin' it for themselves                                         Sorelle possono cavarsela da sole
Standin' on their own two feet                                              Solamente co
n le loro gambe
And ringin' on their own bells                                                suonando le proprie campane
Sisters are doin' it for themselves                                         Sorelle possono cavaserla da sole

 

Mi alzai e raggiunsi il gruppo, toccava a me al mio assolo, ora mi chiederete come facessi a saperlo?? Non fate domande vi prego… sentivo le amazzoni alle mie spalle battere le mani a ritmo mentre al mio fianco Xena mi incoraggiava con un sorriso maestoso


Now this is a song to celebrate                                              Ora questa è una canzone per celebrare
The conscious liberation of the female state                            La libertà riconosciuta allo stato femminile  
Mothers - daughters and their daughters too                           Madri, figlie e le loro figlie
Woman to woman                                                               donna a donna
We're singin' with you                                                          stiamo cantando con voi
The "inferior sex" got a new exterior                                      Il sesso debole ha una nuova immagine

 

Facevo parte pure io della coreografia, i passi li conoscevo a memoria e la complicità e la forza che ci metteva la canzone era una cosa grandiosa.. la forza delle donne, la nostra indipendenza non abbiamo bisogno di nessuno sappiamo cavarcela benissimo.. Mai canzone era più adatta,  altro che sesso debole no noi eravamo e saremmo sempre il fulcro di ogni cosa.

Raggiunsi le ragazze che danzavano e cantavano sotto la doccia e beh potevo perdere un’occasione simile??? Mica son scema.. finii la canzone con le tre ragazze appiccicate al mio corpo… Dio esiste!!!!

 

Ero tornata sopra quel ramo del lago di, no aspettate…volevo dire ero tornata sopra il ramo dell’albero che dava sulla piazza e dove presto sarebbe iniziato lo spettacolo, la luna aveva fatto capolino e risplendeva in tutta la sua pallida luce.. Io ero lì nascosta che osservavo gli artisti, tutti agitati perché da un momento all’altro dovevano entrare in scena, mentre la gente del villaggio era tutta in visibilio per la gara canora che si stava avvicinando, non pensate che queste cose non mi piacciano, oddio forse adesso eravamo un pochino al limite, ma avevo sempre amato la musica..

La musica era sempre stata una parte di me, imparavo a suonare strumenti con una certa facilità, per non parlare del canto, la musica per me era sempre stato un modo per esprimermi e per aprire l’anima e il cuore a chiunque, ma da quel giorno tutto era cambiato e avevo promesso a me stessa che non avrei più avuto a che fare con la musica, brutto vero.. ma non potevo più cantare o suonare come prima, non avevo il cuore e l’anima libera per poter esprimere veri sentimenti… era da un pezzo che non mi sentivo nuovamente libera… ma da quando quella dannata testolina bionda era entrata nella mia vita, qualcosa era cambiato, aveva risvegliato in me una fiamma, risentivo dopo mesi e mesi il mio cuore nuovamente battere e faceva molto male…

Ero cambiata, dall’inizio del mio viaggio in questa dimensione ero decisamente cambiata, avevo nuovamente aperto il mio cuore all’amore, all’altruismo, avevo lasciato in disparte il mio lato oscuro per aiutare gli altri.. ma questo lo dovevo a lei, io non ero l’eroe nella storia, non ero la gemella buona e gentile.. quel compito spettava a Céline, io ero la stronza, cinica e menefreghista.. ma Gabrielle mi aveva cambiata.

Eccola lì con quella pergamena in mano, ogni volta che si avvicinava sentivo il mio cuore vibrare come se fossi un’arpa gigante e lei con le sue mani mi suonava e mi rendeva libera.. che cosa sei?? Come puoi avere tutto questo potere su di me?? Lei, era bellissima… mi incantai a guardarla…

 

I lived my life in shadow                                            Ho vissuto la mia vita all’ombra
Never the sun on my face                                          non ho mai avuto il sole sul mio viso
It didn't seem so sad, though                                     Non sembrava così triste
I figured that was my place                                       Ho sempre creduto che fosse il mio posto
Now I'm bathed in light                                             Adesso sono immerse nella luce
Something just isn't right                                           C’è qualcosa che non va…

 

Mi ero alzata in piedi stando attenta a non perdere l’equilibrio, il mio viso era immerso nella pallida luce della luna, mentre lei era lì sotto con persa in chissà quale cosa da fare, rincorrere i pazzoidi o correre in cerca di Xena…

 

I'm under your spell                                                   Sono sotto il tuo incantesimo
How else could it be                                                  Cos’altro potrebbe essere
Anyone would notice me?                                         Qualcun altro mi noterebbe??
It's magic, I can tell                                                   E’ magia, posso dirlo..
How you set me free                                                  Come mi hai liberato?
Brought me out so easily                                           Mi hai portato fuori così facilmente…

 

Tenendomi sul ramo lì vicino mi sporsi il più possibile, come per cercare di raggiungerla, la brezza scompigliava delicatamente i miei capelli e la musica arrivava soave alle mie orecchie, è vero avevo detto nessuna melodia, ma questa mi usciva dal cuore con una tale innocenza da far male… Come hai fatto Bardo, dimmi la verità.. sono sotto ad un incantesimo vero??

 

The moon to the tide                                                  La luna sulla marea
I can feel you inside                                                   Io ti sento dentro di me (allo stesso modo)

 

Con un salto scesi dall’albero ero dietro di lei, alle mie spalle due donne che mi facevano da coro ed imitavano i miei passi di danza…


I'm under your spell                                                   Io sono sotto al tuo incantesimo
Surging like the sea                                                   aumento d’intensità come il mare
Wanting you so helplessly                                          affogo in te così impotentemente
I break with every swell                                             Mi spezzo ad ogni onda
Lost in ecstasy                                                           Persa nell’estasi
Spread beneath my willow tree                                 Distesa sotto il mio salice

 

Si erano unite altre danzatrici che eseguivano una coreografia di danza moderna misto classico, io mi avvicinai all’orecchio di Gabrielle e le soffiai le ultime parole, mentre tutto veniva portato all’apice dell’intensità….c’erano delle lucciole che volavano attorno a noi creando un giro di colori, e rendendo l’atmosfera decisamente.. magica..


You make me complete!                                            Tu mi rendi completa---
You make me complete                                              tu mi rendi completa
You make me complete                                              tu mi rendi completa
You make me...                                                          Tu mi rendi….

 

Mi risvegliai come da quel momento e mi ritrovai appoggiata ad una colonna mentre osservavo Gabrielle da lontano, tutto era tornato alla normalità mentre lei non si era accorta di nulla, la gente aveva ripreso a camminare verso i loro affari come se nulla fosse successo, alzai il cappuccio del mantello in modo che quella dannata lacrima potesse solcare il mio viso senza che nessuno se ne accorgesse.

E’ vero, amavo Gabrielle e non era una semplice cotta o attrazione.. no era qualcosa di viscerale, qualcosa che ti prende allo stomaco, un qualcosa che ti manda a puttane il cervello, una droga, dell’adrenalina sparata dritta al cuore..  No non era quello stupido desiderio di una scopata, no era qualcosa di arcano mai provato prima… lei provava qualcosa per me, me lo aveva detto.. ma come poteva contare uno stupido “qualcosa” a confronto di un legame spirituale come quello che aveva con Xena??

Alzai lo sguardo, l’episodio era finito, tutti festeggiavano felici e contenti la loro vittoria.. ovviamente Xena aveva vinto la lira ma voleva lasciarla qui nella città della musica.. io ero ancora lì infondo, lontano da occhi indiscreti, anzi un po’ più giù seduta per terra con le ginocchia al petto accontentandomi di riuscire a respirare ancora e cercando di celare il dolore di quel ferro incandescente puntato contro il mio cuore…

Sentii quell’ultimo richiamo…. Nel mio dolore le ultime note…

 

This ended well                                                          tutto finisce bene

All those secrets                                                         Tutti i segreti

You've been concealing                                             avete confessato

Say you're happy now,                                              Sarete felici adesso

Once more with feeling                                             Ancora una volta con sentimento

Now I gotta run                                                         Ora devo andare

See you all in hell                                                      Ci vediamo all’inferno….

 

 

 

NdA: In questo episodio, oltre alle canzoni già presenti nell’episodio originale, ho aggiunto delle altre cantate da Renée..

HOT’N COLD Kate Perry                            http://www.youtube.com/watch?v=X75mry1LcFg

 

UNDER YOUR SPELL Tara (Amber Benson) http://www.youtube.com/watch?v=S62YPbIbnMM

Buffy

 

SWEET’S SONG (REPRISE)  Cantata dal demone in Buffy  nell’episodio ONCE MORE WITH FEELING                                                                           http://www.youtube.com/watch?v=jpt2-s91oCU

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** 19. FEBBRE DA PAURA!! ***


Buona domenica a tutti voi... son felice che il capitolo precedente vi sia piaciuto...ho fatto il possibile per trovare delle canzoni adatte alla situazione e soprattutto spero d'aver tradotto abbastanza bene il tutto... =)

Tornando a noi, questo capitolo è particolare... vediamo se siete cosi bravi nel riuscire a distinguere le due facce.. =) a buon intenditore poche parole!! Mi serviva questo capitolo per spiegare definitivamente la situazione per poi proseguire con la nostra storia!!!

Syriana94: Madonna quella frase nell'episodio L'ELMO DI MERCURIO mi ha fatto piegare in due dal ridere.. Gab è Gab.. avrà la sua parte anche in questo capitolo, mezzo divertente e mezzo psicopatico.. cerca di dividere sogno da realtà.. e raccontami.. cosa è successo??? ghghhghgh.. Ti avevo detto che mi ero divertita una casino a trascrivere l'episodio precedente.. diciamo che immaginavo me stessa in una situazione simile.. rifugiandomi sopra all'alberello e sperando che tutto passi presto... Respira... respira.. =) hhihiihhi.... fammi sapere che ne pensi di questo capitolo!!!

Tury: Grazie mille per i complimenti... purtroppo mi serve sempre una settimana circa.. perchè ho poco tempo per scrivere... Renée si è costruita una muro attorno al cuore e l'unico modo per entrarci lo conosce solo Céline... ma da quando ha messo piede in questa dimensione è cambiata.. nota come lo stile cambia dai primi capitoli via via che si procede.. la nostra protagonista passa dal pessimismo cosmico al.. forse c'è un'altra strada..  =) spero ti piaccia questo nuovo e particolare capitolo!! a presto e grazie ancora!!

Fea92: Eccoti accontentata con questo nuovo capitolo... Renée nel capitolo precedente torna l'ironica cinica del prima esperienza con La Morte... si mi son decisamente divertita nello scrivere il capitolo precedente.. e poi ho detto.. "come cavolo fa Renée a non dirne quattro a Gabrielle?" et voilà... gliene ha dette =) poi la parte finale.. beh... il capitolo era tutto quanto allegro e vivace.. ci voleva una degna conclusione di chi soffre per amore!!! nel capitolo precedente Renée si è accorta del legame troppo forte con Gabrielle... e in questo capitolo???? spero ti piaccia... fammi sapere =)

I personaggi di questa ff non mi appartengono, non voglio infranger nessun copyright, non è fatta per pigliare dindi.. si insomma scopo di lucro, ma solo puro e fantastico divertimento!!!

Grazie a tutti voi lettori... alla prossima!! e Buona lettura ovvio!!

Angelus

 

 

Indovinate cosa stavamo facendo??? Voi sicuramente starete rispondendo “camminando” è no miei cari, in questo momento ero distesa su un letto a delirare come una cretina a causa della febbre alta che mi aveva colpito, la causa di questa febbre??? Una discussione con Gabrielle partita da una mia uscita “l’hai cotto poco questo pesce” alla quale ha risposto con alcune colorite imprecazioni spingendomi gentilmente nel laghetto lì alle mie spalle e conclusa con uno svenimento dopo 4 ore di camminata con febbre a 39!! tutto amore gente, tutto amore!! Che sia stata in piena fase ciclo forse??

Oh Signore, stavo delirando o avevo delle visioni, intorno a me vedevo delle fatine saltellare rivestite con un tutù nero con dei cavallini verdi a dondolo che giravano attorno cantando una canzoncina di natale... voglio morire!!!

Avevamo raggiunto o meglio mi avevano trascinato all’interno di una taverna e al momento mi trovavo in una stanza con un letto singolo, non capivo esattamente cosa mi circondasse forse per la febbre o per la penombra, ma sentivo chiaramente il vociare delle bestie o umanoidi al piano inferiore. Dovevo raggiungere il mio zaino per prendere almeno un’aspirina, ma come facevo trovarlo se non sapevo nemmeno dove il mio corpo fosse esattamente? Si mi sentivo sollevare dal letto ed una strana sensazione avvolgermi, qualcuno era entrato nella mia stanza ne ero certa, sentivo quel fastidioso sussurrare interrotto solamente da respiri profondi, cercai di aprire gli occhi, o ce li avevo già aperti? No, no…percepivo chiaramente due occhi che mi fissavano e mi svuotavano dentro, sentivo una presenza al mio fianco.. un colpo, la porta si chiuse violentemente ed io mi ripresi forse, quale era la realtà??

-Ehi..Renée.. mi senti??-

Aprii gli occhi a fatica, qualcuno può togliere quel ferro rovente dai miei occhi?? Céline… ma cosa? Stavo delirando? Oppure era la realtà? No i suoi occhi azzurri ghiaccio così uguali ai miei ma così diversi nello stesso momento, non sentivo più il vociare di sottofondo.. ero a casa… ero finalmente tornata nel mio mondo, o forse non me ne ero mai andata. Céline di fronte a me in tutta la sua bellezza, per forza se son figa io lo deve esser anche lei no??

-Céline… che bello rivederti.. son a casa finalmente..-

-Cosa? –

Mi guardava stupita, forse non me ne ero mai andata e tutto quello era uno stupido sogno, si si doveva essere così…

-Oh..ho fatto un sogno stranissimo.. colpa dei tuoi maledetti Dvd su Xena e la gnocca al suo fianco Dio mio com’era dannatamente sexy, ti rendi conto?? Credo d’aver mangiato troppa pizza ieri sera prima di coricarmi. Salsiccia, salamino piccante e gorgonzola… forse era troppo pesante!!!.-

Forse crollai ancora nel sonno perché l’immagine sparì, nella mia testa bruciava un fuoco era dolorosissimo, ma se mi guardavo attorno vedevo il nulla… e sentivo tanto freddo, ma che diamine stava succedendo? Volete alzare il termo che fa un freddo cane, gatto, maiale, criceto e pinguino?

Come se qualcuno avesse ascoltato le mie preghiere sentii un senso di beatitudine, mi voltai e mi trovai in una spiaggia caraibica ero in costume e lì vedevo il mio sdraio con quel cocktail multicolore e multistrato corredato con tanto di ombrellino a decorare il tutto, appoggiato lì al tavolino che mi invitava a berlo..oh si, questa è vita… mi misi lì seduta a pigliare il sole, quando all’improvviso sentii uno strano suono in lontananza, alzai gli occhiali da sole cercando di capire da dove venisse quella confusione.,

-Eh uno, due, tre e quattro, ed uno due tre e quattro…forza razza di cavernicoli che non siete altro mantenete il passo…-

Dei pinguini vestiti con una mimetica militare completi di elmetto e fucile stavano marciando ora di fronte a me, tutti in fila per due perfetti ed ordinati.. il pinguino capo si voltò e si fermò davanti a me, mi fissò…puntandomi una pinna contro e guardandomi con sguardo severo..

-Tu non hai visto nulla…!!-

Alzai le spalle e tornai a crogiolarmi al caldo sole caraibico lasciando alla loro esercitazione i cari pinguini…decisamente troppo pesante quella pizza!! Qualcuno si stava facendo la doccia alle mie spalle.. un brivido mi colpì in pieno, sapevo che dovevo voltarmi, era come una silenziosa chiamata… Gabrielle… praticamente nuda che faceva la doccia, provocante, dannatamente sexy, mi fissò e mi fece segno di raggiungerla… certo ovvio, arrivo, mica me lo faccio ripetere.. quasi finii a terra dalla velocità dello scatto...arrivo arrivo... I suoi capelli bagnati, l’acqua scivolava ingorda sulla pelle abbronzata di Gabrielle, lei massaggiava lentamente il suo corpo e mi fissava con quello sguardo malizioso e quel lieve rossore che le colorava le guance... il mio cuore era in procinto di avere un infarto.. ora ero abbastanza vicina a lei, sentii il suo corpo addosso al mio…non respiravo quasi dall’eccitazione, l’acqua non riusciva certo a fermare il bollore in me, mi baciò il collo e sentii le sue mani esperte scorrere sul mio corpo… salutiamo il cervello “ciao cervello!!”, ero andata in tilt… mi aveva mandata in tilt, lei teneva il gioco e il mio guinzaglio, lei e solo lei.

-Renée devi svegliarti…-

-nemmeno morta…-

La spinsi contro la parete, e la baciai, questo per me era il paradiso, lei e solo lei.. se poi ci mettiamo la spiaggia caraibica, lei nuda sotto la doccia che ti invita a far le sporcaccione ancora meglio no? Sapeva meravigliosamente bene come muoversi in questo eccitante gioco, potrei morire qui ora.. la sentivo ansimare ed il mio cuore esplodeva..

Un forte rumore ed un urlo mi svegliò… F-A-N-C-U-L-O!!! Era un sogno e che razza di sogno.. aspettate, un urlo?? Cercai di alzarmi dal letto a fatica riuscii a trovare un paio di scarpe, uff stavo meglio decisamente prima, cullata ed immersa in quel fantastico sogno, tremavo come una foglia al vento d’autunno, raggiunsi la porta e decisi di fare una piccola pausa per riprendere fiato… le assi del pavimento in legno cigolavano al mio passaggio, erano mezze consunte e sicuramente piene di storie da raccontare oltre che di sporco. Mi sporsi verso il corridoio sembrava deserto, raggiunsi le scale ma mi bastò restare lì per capire cosa fosse successo..

-L’hanno ucciso…l’hanno ucciso…-

Una donna stava urlando avevano ucciso il suo sposo adorato, mi guardai attorno cercando di capire prima di tutto dove fossi, poi chi fossi e ovviamente, dopo essermi risposta a queste due vitali domande, capire dove erano finite Xena e Gabrielle…

-Renée…- alle mie spalle qualcuno mi stava chiamando, un brivido mi percorse tutta la schiena, quella voce… quella voce proveniva da un ricordo lontano, la ricordavo quella voce??

Mi voltai lentamente come sotto l’effetto di un incantesimo, non poteva essere… una figura bianca, leggera, svolazzava a mezz’aria.. sgranai gli occhi e mi appoggiai alla parete per non svenire.. anzi feci qualche passo verso quella figura…Un dolore al cuore, un fottutissimo e maledettissimo crack a quell’organo vitale che credevo non mi servisse più.. un alone di luce pura aleggiava intorno a quel corpo, quei capelli castani chiari e ondulati, quel sorriso che tanto sapeva coccolarti e proteggerti…

-Mamma…- riuscii a malappena sussurrare porgendo la mia mano verso lei come per raggiungerla e bloccare il suo ricordo in me, ma l’emozione era troppo forte per una con la febbre molto alta e mi portò a perdere i sensi…

Aprii gli occhi, iniziavo ad avere difficoltà a capire dove finisse la fantasia ed iniziasse la realtà…ero ancora distesa su quel letto e sentivo ancora quel vociare al di sotto, ora ricordo..avevano ucciso un uomo nel salone, che sarà successo?? Era successo??

-Renée come stai?-

Voltai la testa, e vidi un angelo biondo.. Gabrielle…sentivo la sua mano accarezzarmi il viso con delicatezza, wow un gesto delicato dal Bardo verso la mia persona questo era decisamente un miracolo, sorrisi cercando di non farla preoccupare troppo..

-Ehi…non lo so…-

-Scusa per il volo che ti ho fatto fare dentro al lago… non dovevo..-

Raggiunsi la sua mano, gliela presi e me la portai alla bocca baciandogliela..

-Cerca di riposare…hai ancora la febbre alta…-

Dovevo chiederle qualcosa ma non mi ricordavo, scivolai nuovamente in uno stato di dormiveglia, diverse ombre giocavano a nascondino, non capivo chi diamine fossero, era tutto un comparire e scomparire, “chi siete…? Cosa volete?”.

Cercavo nella penombra della stanza il mio zaino, se riuscivo a trovare una medicina avrei iniziato a capire che cosa stava succedendo… un flash alle mie spalle, come un lampo che illuminò la mia stanza accompagnato da mille scintille bianche

-Xena devo parlarti…- Marte, cosa voleva la divinità della guerra da me? Mi guardai attorno cercando nuovamente quel maledetto zaino…

-Non puoi ignorarmi per sempre questo lo sai vero??-

Ma che cavolo stava dicendo…

-Se non te ne sei accorto, Xena ..- un momento, che era successo alla mia voce?? Non era la mia voce questa, no decisamente no.. portai la mano alla mia bocca delineando i profili delle mie labbra cercando di capire cosa fosse cambiato… mi voltai a fissare Marte con aria di chi non ci sta capendo più nulla e vorrebbe una risposta ad ogni cosa.

Di nuovo quell’urlo, la divinità scomparve sorridendomi..mi voltai, anzi no riaprii gli occhi stavo dormendo ancora?? Mi alzai dal letto cercando di capire cosa stava succedendo in questa taverna, aprii la porta e mi trovai di fronte una figura incappucciata che puntava dritta contro di me, che cavolo stava succedendo?? Si lanciò verso di me puntandomi una lama contro, ma sentii un fruscio nell’aria e il tizio scansarsi di botta, il Chackram ora era diretto a me, reagii d’impulso e lo bloccai nella salda presa del mio pugno, come se lo avessi sempre fatto, no questa cosa era strana… stranissima.. lo guardavo, lo rigiravo tra le mie mani.. come avevo fatto??

-Ehi Renée…svegliati devi prender la pozione!-

Ecco nuovamente aprir gli occhi..

-E’ la realtà questa??-

-Stai ancora delirando per la febbre alta…bevi questa..-

-Gabrielle???-

-Si?-

-Nel mio zaino…devi prender nel mio zaino una scatolina verde e bianca..aprila e prendi uno dei quadratini che troverai dentro aprilo e troverai un cerchio fatto di una strana sostanza.. mettilo dentro ad un bicchiere d’acqua…e portamelo…-

Se le dicevo dammi un’aspirina chissà che avrebbe capito… ripresi nuovamente sonno o partii nuovamente con la testa…

-Ehi…aspetta..non dormire… è questa?-

Cercai di aprire gli occhi ma l’operazione era piuttosto ardua, si aveva indovinato… in quel momento entrò Xena che richiamò a sé la cara dolce metà, non sentii cosa si stavano dicendo, ma da come la bionda uscì dalla stanza velocemente capii che stava succedendo qualcosa.

-Ehi, avevi ragione sai…- Mi voltai, di fronte a me una Garbielle nei panni di un Indiana Jones al femminile, sigaro in mano e frusta sulla cinta, cavolo Renée ma mi vuoi spiegare perché ogni volta i tuoi pensieri correvano a questo o più semplicemente perché ogni volta i tuoi pensieri correvano a lei ricoperti da quella vena di erotismo??

-Ragione su cosa?- Un momento ecco un’altra sensazione strana.. era una Gabrielle diversa, più cinica, più combattiva oddio non che non lo fosse realmente, tirava di quelle manate da far invidia ad pugile esperto!! Mi sentivo incastrata in abiti femminili, troppo femminili e di un colore alquanto assurdo, un violaceo tendente al rosso, mio Dio che oscenità…

-Vivevamo entrambe all’ombra dei nostri padri..- i miei capelli lunghi e neri erano sciolti e ricadevano disordinati di fronte a me, un momento..da quando i miei capelli erano neri, dove era finito il mio castano???

-Beh forse è ora di mostrarsi al mondo e far vedere cosa sappiamo fare..- risposi con tutta l’innocenza possibile, strano mi sentivo tranquilla e felice di aver trovano una nuova persona, sapevo di poter contare su di lei.. sapevo esattamente cosa lei significasse per me, speranza…

-Insieme?-

-Beh..no se..se tu non vuoi..- Sentii un piccolo nodo di tristezza bloccarmi la gola… e mi trovai in attesa di una conferma, anche lei sentiva quella strana emozione prenderla alla base dello stomaco?

-forza dammi una mano…-

Sorrisi, ero proprio felice… spostai il mio sguardo e trovai una bottiglia vuota per terra, mi restituiva una immagine che non mi apparteneva.. Xena… ma perché Xena, sempre Xena e ancora Xena??

Mi stava balenando in testa una folle idea, ma era troppo folle anche per me in preda alle allucinazioni indotte dalla febbre..

-Renée, svegliati ti prego…-

Cercai di raggiungere quella voce, non era semplice mi stavo perdendo nell’oblio e cercare la via d’uscita nelle tenebre non è cosa facile…

Mi alzai da quel dannato letto, ero stanca di stare lì distesa.. qualcuno aprì la porta della mia stanza.. mi voltai incuriosita e vidi una giovane fanciulla molto carina…ma, era.. era Tara..

-Ve ne siete andate così velocemente che non ho avuto nemmeno il tempo di ringraziarti a dovere..-

Questa cosa non mi piac.. oddio cioè.. era entrata in camera con una misera vestaglia viola trasparente legata in vita da una cordicella che sembrava stesse lì per misericordia divina, si avvicinò con fare seducente e mi schiacciò contro il letto, parliamone..

-Tara…Tara…aspetta…-

Si era messa a cavalcioni sopra di me, credo che noi due abbiamo idee diverse sul concetto di ringraziamento..oddio non è che mi lamentassi della situazione, vedevo il suo corpo nudo e tonico nascosto da quella stoffa così trasparente, mi faceva girare la testa.. il mio corpo la desiderava, ma io sapevo che non dovevo e non era giusto farlo..

-Tara… non posso, non posso farlo hai capito?- Feci per rialzarmi ma con una mano e aiutata dalla posizione di supremazia mi schiacciò nel letto, che mi stava succedendo?? Sentivo chiaramente l’impulso di farla mia, ma era come se fosse la parte animale in me, mentre quella che agiva un po’ meno d’impulso mi diceva di non farlo.. di smetterla..non era lei che volevo!! Lei slacciò la cordicella, mostrandomi il suo corpo, non farlo ti prego..

-Mi piace molto il tuo tatuaggio…-

-Tara…no, rivestiti ti preg..- Mi baciò ma in quel mentre sentii la porta aprirsi, la mia visuale era oscurata da Tara, ma non serviva vedere con gli occhi mi bastava il cuore per capire chi cavolo era appena entrata…

-Gabrielle… no aspetta…- Tara si spostò di lato, lasciandomi così alle prese con l’ira della bionda, scattai dal letto arrivando in ginocchio da lei, io non avevo fatto nulla,… ma il suo sguardo pieno d’odio faceva intender ben altro, i suoi occhi si riempirono di lacrime e un sonoro ceffone arrivò dritto al mio volto…

-Perché…??- l’unica parola che riuscì a dire.. ma non capivo, non capivo perché mi sentivo così totalmente in colpa, lei stava con Xena, perché mi sentivo in colpa e leggevo gelosia e vergogna nei suoi occhi?? Lei stava con Xena, non stava con me.. perché??

-Gabrielle…ti prego.. io ti amo..-

Aprii gli occhi, e trovai il Bardo al mio fianco si era bloccata con il bicchiere in mano, che succedeva?? Cercai di recuperare i sensi, questa era la realtà mentre prima era un sogno…

-Gabrielle..?-

Riuscii a sussurrare, che le stava succedendo?? Mi guardava come se avesse appena visto un fantasma, forse aveva intravisto la scena nella mia testa?? Mi porse il bicchiere e senza guardarmi negli occhi raggiunse la porta..

-Devo aiutare Xena..torno più tardi..- e la richiuse alle sue spalle. Presi finalmente l’aspirina ma a causa della febbre mancai il comodino e feci cadere in bicchiere mandandolo in frantumi..

-Dannazione..-

Dovevo trovare le forze per recuperare i cocci, ok al mio tre mi dovrò alzare… uno, due e…tre.

Avevo raccolto i cocci e con una certa fatica stavo decidendo dove buttare i resti, girovagava per la stanza..

-Xena…Xena..- La porta della camera si aprì e mi trovai di fronte a.. me stessa, non era Céline, ero io.. ma allora io chi ero??

Sentii un vociare alle mie spalle.. Gabrielle?? Dove ero finita? Sembrava.. l’India..

- Xena, Antinea era malvagia. Perché dovremmo credere a qualunque cosa ci abbia mostrato? Il mendhi contiene la verità. Vorrei che ci fosse un modo per tornare indietro, solo per sapere davvero.-

Una Gabrielle con i capelli molto più corti e arruffati di ora, con due occhi pieni di quella sua luce si presentava di fronte a me assieme a quel vestitino da Guru Indiano che la faceva sembrare innocente.

-Naima avrebbe potuto dircelo.-

-C’erano così tante domande che avrei voluto farle, sul significato di tutto questo. Sai cosa ha detto? Che il tuo karma… e il mio… sono intrecciati.-

- Beh, forse non è la prima volta che succede, eh?-

- E non sarà l’ultima. Come ti riconoscerò?-

- Abbiamo bisogno di un segno. Così qualunque aspetto avremo, ricorderemo sempre le donne che eravamo. Ti piace?-

Presi il Mendhi e disegnai una croce sotto al cerchio disegnato sul mio piede e lo guardai soddisfatta

-Molto- Mi sorrise, Dio come amavo quel sorriso…

Voltai lo sguardo verso lo specchio che si era appannato, avvicinai la mia mano lentamente lasciandola guidare da una forza secondaria.. un cerchio.. e sotto una croce.. (♀) perché questo segno?? Che voleva dire?? Il simbolo della femminilità…perché l’avevo disegnato?? Il mio tatuaggio, cosa c’entrava con tutto questo??l’avevo visto nella scena precedente.. Mi bloccai, un fulmine trapassò il mio cervello togliendo quel velo di incoscienza che mi annebbiava il pensiero..ora era tutto chiaro, no no non poteva essere, dai era ridicolo… tutti i tasselli erano al loro posto o quasi..

Il mio dannato cinismo, quell’affetto infinito e protezione verso Céline, quegli atteggiamenti molto simili alla Principessa Guerriera, quell’amore viscerale per Gabrielle e la sua confusione nel ricambiare il sentimento.. i momenti in cui io e Xena ci leggevamo dentro, lo stesso regalo.. non era possibile.. io e lei.. lo stesso spirito..

Mi svegliai di scatto trovandomi seduta ad ansimare, Gabrielle era nuovamente al mio capezzale la percepivo al mio fianco, ma al momento non mi stavo preoccupando di questo, avevo trovato la soluzione o forse parte della dannata soluzione che mi avvolgeva e mi costringeva bloccata qui. Sembrava così assurdo, ma molte cose tornavano al loro posto, gli avvertimenti di Venere, quell’amazzone, come cavolo avevo fatto a non pensarci prima??

Io e Céline siamo l’incarnazione di Xena e Gabrielle…!!

-Stai bene?-

I miei occhi si incrociarono con quelli del Bardo… quella luce, ma certo come potevo essere così stupida da non riconoscere quella luce?? La vedevo sempre negli occhi di mia sorella, quella forza che ti prendeva e ti plasmava il tuo spirito e che ti donava quel tepore e la forza per continuare a testa alta…

-Si, si…-

Mi appoggiò una mano sulla fronte..

-La febbre è scesa…come ti senti?-

-Sto bene, credo… ma, avete scoperto chi ha ucciso quell’uomo giù in salone??-

-Cosa? Non è morto nessuno.. che stai dicendo?-

Fantastico, avevo sognato tutto… ora dovevo cercare di capire quali erano i flash veri e quali no, l’unica certezza che avevo.. è che io e Gabrielle eravamo legate da qualcosa di più profondo di una semplice attrazione ed ora ne avevo la certezza..

 



Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** 20. IL MATRIMONIO ***


Buon pomeriggio a tutti!! Ecco come vi avevo promesso (o almeno ad alcuni di voi..) pubblico il nuovo capitolo. Questo capitolo lo definirei di passaggio, un pò di leggerezza prima di alcuni episodi fortini.. =) Spero vi piaccia comunque.. forse ho toccato un personaggio in modo superficiale, tanto per ricordare una psicopatica che ha rotto le scatole alla nostra Gab... Buona lettura =)

Tury: Ecco, come promesso il nuovo capitolo =) spero ti piaccia.. è un pò leggero ma la finale merita =) qui ricompaiono i cari flash-back !! Son felice che ti piaccia il mio stile.. Renée è un pg particolare, mi diverto a scrivere e descrivere la sua ironia e il cinismo... Fammi sapere che ne pensi di questo capitolo... a presto =)

Fea92: Grazie mille per i complimenti, come faccio?? boh... mi diverto a scrivere e mi metto nei panni della nostra cinica protagonista ed il resto vien da sé.. cosa farei io al suo posto?? beh lo state leggendo... Si infatti, speriamo abbia capito che Gabrielle è un pò suscettibile e certe espressioni o lasciar libero sfogo ai pensieri.. beh dovrebbe risparmiarseli.. mmm aspetta.. no forse non l'ha capito ancora... leggerai qui sotto.. le devo regalare un filtro così almeno non dice tutto quello che pensa =) Si beh.. credo che Gabrielle abbia sentito il giusto durante il delirio di Renée... Fammi sapere che ne pensi di questo capitolo =) bacio.

Syriana94: Ecco qui il capitolo, potevo quasi intitolarlo "la calma PRIMA della tempesta.." ma forse è meglio così.. Come vedrai, ho trattato l'argomento un pò troppo alla leggera.. non volevo fermarmi troppo su questo punto.. non mi interessava molto.. Forse perchè quando l'ho scritto non vedevo l'ora di scrivere il capitolo dopo.. Fammi sapere cosa ne pensi a riguardo. Bravissima... i cavalli di Alice, ed i pinguini di Madagascar... li hai azzeccati entrambi =) Adesso che Renée sa.. beh vedrai te stessa che succederà... sta informazioni mi ha sconvolto la testimonial del ventunesimo secolo... =) a presto..

Auguro a tutti una buona lettura... e vi aspetto nel prossimo capitolo.. lo pubblicherò o il giorno del mio comple (sabato)o il giorno prima.. vediamo il tempo.

Grazie a tutti coloro che leggono la ff, che la commentano, che l'hanno inserita tra le preferite, seguite e tra quelle da ricordare.. e un grazie va anche a coloro che magari leggono e sorridono davanti allo schermo... Grazie a tutti!!

Alla prossima...

Angelus

 

Era da un paio di giorni che camminavamo verso un matrimonio è si, Xena e la cara anima gemella erano state invitate al matrimonio di una certa Dafne e consorte, a dire di Xena avremmo raggiunto il villaggio in serata e l’indomani vi sarebbe stata la cerimonia. Gabrielle mi raccontò le avventure vissute con questa Dafne e una storiella relativa al villaggio e alle muse ma che non avevo capito granché, mentre nel loro primo incontro la cara futura sposa aveva azzannato all’orecchio la cara Gabrielle in quanto gelosa della sua posizione nel cuore di Xena.

La cara Principessa Guerriera sembrava sul punto di partorire da un momento all’altro tanto era abbondante e tanto si lamentava di calci lanciati dal pargolo in grembo, beh almeno lanciava calci, se si metteva a lanciare cerchi rotanti a mio avviso sarebbe stato peggio no?. Mentre io? Beh io mi ero messa un po’ da parte, se fosse stata colpa della febbre o del mio cervello che era partito per la tangente non potevo saperlo, stava di fatto che avevo un dubbio immenso, anzi più che dubbio una dannata quasi certezza., Xena ed io condividevamo lo stesso spirito. Ogni cosa che lei faceva era un qualcosa fatto da me in una mia vita passata, avevo ucciso, combattuto, sorriso e amato alla follia tanto da sacrificarmi in nome di un bene superiore lasciando che Gabrielle soffrisse come non mai per la mia dipartita. Ma che senso aveva tutto ciò? Non era un semplice telefilm questo?? Oppure quelle pergamene scritte da Gabrielle esistevano veramente e tanto per non screditare un po’ di teorie teologiche trasformato gran parte in leggenda e l’altra parte in storielle per fanciulli? Tutto ciò era assurdo, non poteva essere semplicemente frutto di una sana gara a suon di rhum e pera fatta con gli amici di sempre e magari conclusa con una sana e soddisfacente attività fisica?

Troppe domande a cui dar risposta, questa pseudo illuminazione non aveva chiarito granché anzi aveva aggiunto dubbi su dubbi e allontanato la strada del ritorno, sempre se ci fosse mai stato un ritorno.. ormai iniziavo a non crederci più.. erano ormai passati quasi nove mesi visto la gravidanza di Xena quasi giunta al termine.. nove mesi gente!! Forse ero destinata a vagare in una sorta di Jumaji fin quando qualcuno non avesse ripreso in mano quei dannati dadi e non avesse fatto un cinque o un otto che mi avrebbe tirato fuori da tutto questo. Uff che stress, che nervosismo.. per non parlare degli effetti che la mancanza di nicotina mi produceva, tra cui un forte nervosismo e i facili scatti di ira che cercavo ovviamente di nascondere a tutti ma continuava l’impulso nel cercare qualcosa da fumare, una dannata sigaretta che non avrei mai trovato… fortunatamente avevo ridotto le sigarette da fumare al giorno in modo da sentir meno questo effetto, sapevo che presto o tardi sarebbero finite ma era comunque una dipendenza e i postumi erano dolorosi.

Forse vi starete chiedendo del Bardo, beh dopo la scoperta fatta l’avevo un po’ allontanata, cioè lì dentro c’era mia sorella, voglio dire io bruciavo ancora per lei, ogni mia fibra viveva in relazione a lei, ma ogni volta che i miei pensieri vagavano sul suo corpo mi tornava in testa che stavo fissando il culo di mia sorella. Vorrei inoltre evidenziare che cercavo di auto convincermi che lei non è mia sorella, cioè uff che casino ma perché devo sempre incasinarmi in questo modo? Perché non può esser tutto più dannatamente semplice??

C’eravamo fermati un po’ lungo un fiume giusto per metter qualcosa sotto ai denti, io mi misi seduta per terra appoggiando la schiena contro ad un masso mentre ripresi dal mio zaino il quadernetto con tutti gli appunti del mio viaggio in questa dimensione, una sorta di diario di bordo con tanto di schizzi a matita, di note a piè di pagina, punti interrogativi ed esclamativi… Xena invece aveva costruito una specie di canna da pesca rudimentale e sfoggiando un fantastico sorriso si lanciò a recuperare del cibo e a dedicarsi alla sua seconda attività preferita, no aspettate diciamo terza va e chi ha orecchie per intendere intenda…

-Ehi..che hai?? Ti comporti in modo strano da quando abbiamo lasciato la locanda..-

Ero immersa nei miei pensieri che ovviamente comprendevano anche lei, quasi da non sentir nemmeno che mi stesse parlando, alzai lo sguardo ed incrociai i suoi occhi verdi e di nuovo quella sensazione così calda mi colpì allo stomaco e alla testa e mi costrinse a spostare lo sguardo altrove.

-Cosa? Nientre Gabrielle..tutto ok…-

La sentii sorridere, non dovevo cadere in tentazione, io potevo controllare il mio corpo e il mio cuore, non esistevano anime gemelle e tutte quelle stronzate, io sono l’artefice del mio destino nulla mi può scalfire, io sono io… non dipendo da altre forze.. Fece scivolare il dito lungo la cicatrice sul mio volto lasciata dal suo sai ed un brivido mi percorse tutto il corpo, ma a chi volevo darla a bere, se non fosse per il fatto che la sua dolce metà viene chiamata anche Principessa Guerriera, le sarei già saltata addosso facendola mia, quanto ti desidero Gabrielle.. sento il richiamo della tua anima, sento il mio cuore battere troppo fuori tempo..e tutto questo a causa tua!!!

-Se è ancora per quel discorso di Melodia..per quando son scappata… io ho capito che..- alzai lo sguardo e vidi il rossore dipingersi sulle sue guance causato dall’imbarazzo… che immagine idilliaca.

- Io volevo dirti che..-

-Ho preso due trote..spero vi vada bene, questo offre oggi il fiume…-

A forza di mangiare pesce mi stavo trasformando in una foca, mancava solo una palla da tenere sulla fronte, tra parentesi lo so fare, e Gabrielle con il frustino che mi incitava.. ehi un momento, Gabrielle con il frustino??? Che immagine sublime, no devo pensare ad altro, non a questo cose… povera me non avrei resistito ancora per molto… e voilà eccola di nuovo a piegarsi in avanti per raccogliere le pentole dalla borsa donandomi una visuale celestiale perché poi non contenta di avermi mostrato il lato B si offre anche di farmi notare il lato A, ghiaccio..ci vorrebbe del ghiaccio!!

 

Eccoci arrivati al villaggio, era ormai calata la sera e le torce illuminavano la via principale, si sentiva nell’aria quel profumo di festa, la gente camminava con il sorriso stampato in faccia , i fanciulli saltellavano e si rincorrevano ridendo, ed io continuavo a sentire quella profonda irritazione ritornare in superficie. Avevamo raggiunto la taverna indicataci nel messaggio dove avremmo incontrato questa Dafne e il suo sposo, mi occupai di legare argo fuori dalla taverna mentre Xena si guardava attorno, doveva avere sempre e comunque tutto sotto controllo.

-Xena, Gabrielle… son proprio felice che siate venute…-

Una tipetta non molto alta, capelli lunghi e neri bloccati in diverse trecce che avrà avuto pressappoco la mia età, con un abito lungo bianco e stretto in vita da una fascia di un giallo ocra fece capolino dalla taverna saltando quasi al collo della Principessa Guerriera, sentii chiaramente una ventata di nervosismo arrivare dal Bardo, sarà il ricordo del loro primo incontro forse..

Dafne mi guardò forse cercando nella sua mente un nome da associare al mio volto

-Sono Renée.. non credo ci siamo mai conosciute..-

-No, il piacere è tutto mio…-

-Dafne non potevamo mancare… dopo che hai deciso di metter la testa a posto non potevo perdermelo..- Xena aveva interrotto fortunatamente quel piccolo momento pseudo imbarazzante, perché ogni volta che qualcuno mi si presentava in questa dimensione si fermava a fissarmi come se fossi un mega punto di domanda sospeso nel nulla?

-Vi ho fatto preparare due stanze, non sapevo foste in tre…-

-Tranquilla…Io dormirò con Xena…e Renée prenderà l’altra stanza..- mi sembrava ovvio, mica poteva venire in camera con me.. Dai Renée non puoi pretendere chissà cosa, non puoi essere sempre e costantemente gelosa… si invece, posso esserlo!! E al diavolo quando dicevo che non ero gelosa di vederla assieme a Xena, ma forse non era semplicemente il vederla con lei era il sapere che non stava con me che mi disturbava.

In quel momento arrivò un uomo che abbracciò forte Dafne.. secondo logica quello doveva essere lo sposo giusto? Infatti avevo ragione, si presentò come Andros, lo sposo d Dafne.. dopo un’altra decina di minuti di chiacchiere arrivò un servitore che ci fece strada tra le stanze della locanda facendomi vedere la mia.

Vi scivolai dentro.. misericordia, per fortuna c’era anche una vasca per rinfrescarsi, mi piaceva questa locanda, non era la solita bettola alla quale ormai mi ero abituata dove ti aspetti di trovare una tarantola nel letto o un topo grande quanto un gatto che ti passa accanto e magari addetto alle pulizie o al servizio in camera, sembrava un qualcosa di più “chiccoso”. Mi avvicinai alla vasca ed annusai alcune boccette di profumo appoggiate al bordo, alla fine decisi per una essenza al giglio e la versai nella vasca, un dolcissimo aroma si sparse in tutta la stanza ed io iniziai a spogliarmi cullata da quel dolce profumo. Il giglio simbolo della purezza, offrirlo ad una ragazza è una sfida ad essere amati, ma io preferisco il significato “sei la mia regina”…

Eravamo arrivate da poco in spiaggia, mia sorella era già distesa sul suo sdraio mentre a me toccava il compito più arduo cioè portare il piccolo frigo portatile e la borsa spiaggia, questo era schiavismo, solamente perché ero la più atletica non voleva dire che i lavori più pesanti toccavano sempre e solamente a me.

-Grazie mille dell’aiuto…Dai voltati che ti metto la crema..- le dissi con finto interesse per le sue scottature, ogni volta dovevo pregarla di mettersi la crema perché altrimenti si scottava e mi rompeva l’anima dal dolore completando il tutto con un “siamo gemelle dovresti dividere con me il dolore” ma certo, subito guarda!!

-Attente!!-

Mi voltai in tempo per bloccare la palla di fronte al mio viso, un pallone da pallavolo? Spostai la testa e vidi due ragazzi correre verso di noi.. Ed ecco i soliti due palestrati senza cervello avvicinarsi a due pollastrelle, come noi due, cercando una qualsiasi scusa per iniziare una conversazione, oddio conversazione non ero mai riuscita trovare qualcuno che reggesse una conversazione, secondo me il pallone l’avevano pure lanciato apposta, per approcciare..

-Scusateci… non siamo molto bravi a giocare…- il primo ragazzo biondo iniziò a borbottare finte scuse

-Direi negati..- tagliai corto io passando loro la palla e voltandomi verso mia sorella che ovviamente non possedendo ormoni omosessuali era incantata da quei due manichini depilati.

-Che ne dite di una sfida??- ed ecco il moro rispondere, mentre io ero pronta a rimandarli a quel paese nel modo più elegante che conosca “sono lesbica”..

-Certo… per te va bene Renée?-

-Ehi, ma voi due siete gemelle..-

-Dio mio, tu devi essere il più sveglio tra i due…- il tizio annuì credendo nel complimento appena fatto, guardai mia sorella sperando che leggesse nei miei occhi la frase “questi sono uno più stupido dell’altro..no!” che ricambiò il mio sguardo con due occhi ricolmi di silenziosi “per favore”, ma perché dico…

-Va bene facciamo questa sfida….- che cosa mi tocca fare, quello che Céline vuole, Céline ottiene!!

 

 

Uff… dove sono le mie sigarette!!! Un cerottino?? Una canna..qualcosa da assaporare fino alla fine?? Stavo seriamente pensando di fregare un pezzo di pergamena a Gabrielle, arrotolarci dentro un po’ di flora locale e fumare quel mix esplosivo. Mi immersi in quell’acqua magnificamente bollente appoggiando la testa al bordo e chiudendo gli occhi.. si lo ammetto mancherebbe solamente la dolce compagnia di una fanciulla, ma se continuo così mi darete della assatanata e non sarebbe carino. Uff Gabrielle, Gabrielle..che dovevo fare con te? Non nego che ti voglio con tutto il cuore e non solo… ma tu??

Ero immersa nei miei più malati pensieri quando sentii la porta aprirsi, restai ancora ad occhi chiusi in attesa che quel qualcuno si presentasse da solo, ma così non avvenne.. aprii gli occhi ma non vidi anima viva ne tanto meno morta, che strano.. la porta era auch…

Qualcuno si era nascosto alle mie spalle e con la mano mi spinse sott’acqua trattenendomi lì sotto, cercai di far forza in qualsiasi modo per riuscire a togliermi da quell’impiccio.. le mie mani si muovevano disperate cercando una soluzione mentre nel mio cervello si sviluppò solamente una parola “aria”. Ero ormai priva di forza, non avevo più ossigeno stavo per arrendermi.. si ma che cavolo che fine di merda che stavo facendo, ero sopravvissuta ad un tuffo da una scogliera e ci stavo lasciando le penne per un bagno all’aroma di giglio?? Sentii allentare la presa, anzi mi strattonò alzandomi la testa dall’acqua ed io iniziai a tossire forte cercando di sputare tutta l’acqua ingoiata.. sentii il freddo tagliente di una lama puntata alla gola, la stava puntando un po’ troppo però perché sentii aprirsi un bel taglio. Mi piacerebbe tanto raccontarvi di come in una manciata di secondi mi voltai contro lui, lo sfregiai, lo trascinai in acqua con me e con due movimenti rapidi al collo pronunciare un “ho bloccato il flusso di sangue al cervello…hai trenta secondi di tempo per dirmi chi sei e cosa vuoi” ma purtroppo non era una dote a me tramandata nel tempo e quindi non riuscii a reagire.. in compenso però percepii un forte odore provenire dalle sue mani, sembrava una spezia..

-Andatevene!!..lasciate il villaggio-

Una voce gelida tagliò l’aria, cercai di farmi forza e voltarmi almeno per ferirlo o che ne so io.. ma non appena mi voltai trovai semplicemente la finestra aperta e il vuoto, portai la mia mano a massaggiarmi il collo cercando di aver un po’ di sollievo dalla ferita che bruciava ed ovviamente ad imprecare usando termini molto poco eleganti e tirando giù diverse divinità, ma era mai possibile che i guai venissero a braccetto con noi?? Non era possibile porca miseria, era come invitare Jessica Fletcher a cena e sperare d’arrivare sani e salvi al dolce… ovviamente evitando accuratamente di arrivare alla frutta…

Qualcuno però non ci voleva qui e questa era l’informazione che mi aveva lasciato, ma perché infondo dovevamo partecipare ad un matrimonio mica alla mattanza degli ippopotami rosa, stava succedendo veramente qualcosa di strano qui dentro, ed ecco un buon motivo per levare le tende prima che fosse troppo tardi, si certo se avessi detto “Xena mi hanno quasi ucciso non ci vogliono qui” temo che la risposta non sarebbe stata un “si certo prepara la tua roba e partiamo”. Camminavo per i corridoi alla ricerca delle scale per scendere giù in taverna in mezzo al lordume di persone già alte grazie ai fumi di Bacco ed ovviamente usavano ciarlare con espressioni molto colorite, si insomma le tipiche espressioni che uso pure io in determinate situazioni.

-Allora hai deciso per chi votare?-

-Andros è un brav’uomo e certamente ci guiderà con giudizio.. ma anche Eriteo ha i suoi lati positivi, mentre di Melatone non mi convince molto..-

Delle voci dietro all’angolo, stavano parlando di eleggere chi? Poteva risultare molto interessante la cosa, portai nuovamente la mia mano al collo come per ricordare lo spiacevole episodio di poco prima e affibbiare un nome al gesto e magari appioppare anche un fantastico destro sul muso a quel carissimo qualcuno!!

-sta di fatto che se Andros non si sposa gli altri due riceveranno molta più approvazione…-

-Perché mai non dovrebbe sposarsi… è domani il matrimonio!-

Una mano sulla spalla mi costrinse a distrarmi e ad agire involontariamente voltandomi di scatto e spingendo la povera Gabrielle contro il muro..

-Salve anche a te…ehi, ma che hai fatto al collo?-

-Gabrielle..scusa mi hai colta di sorpresa..- dissi mentre le toglievo le mani di dosso.. ecco vedete?? Mi è partito un altro pensiero sempre poco casto… Gabrielle mi mandi fuori di testa e mi rendi malata e dipendente da te!!

- son stata aggredita prima nella mia stanza..- I suoi occhi si strinsero incitandomi a continuare il racconto per poi prendermi per un braccio e trascinarmi di fronte alla Principessa Guerriera a ripetere il tutto come una poesia. Xena era persa nei suoi pensieri forse cercava di trovare un collegamento iniziale tra la mia disavventura e le parole dei due contadini trovati poco prima alle scale, mentre Gabrielle aveva preso uno straccio e cercava di disinfettare la mia ferita alla meglio..

-Ahio…mi fai male..-

-Si, sta ferma….-

-Ahio…ehi mani di fata mi fai male…-

-Ho capito che brucia..-

-No no non è che brucia, sei tu che usi la delicatezza di un Troll cieco!!-

Ahio, questa volta mi fece male di proposito la cara Miss delicatezza.. Un urlo riecheggiò tra le pareti, lo dicevo io che non si può mai stare troppo tranquilli, sembrava provenisse dal piano inferiore.. Uscite dalla stanza raggiungemmo le scale, anche Dafne ci raggiunse e scese le scale a fianco del Bardo.. chiamatelo sesto senso o potere sviluppatosi da sindrome pre mestruale ma alzai la testa e vidi il grande lampadario antico cedere, le candele ondeggiavano pericolosamente mentre puntava dritto verso le due di fronte a me…

Alzai lo sguardo giusto per vedere il lampadario iniziare la sua folle discesa verso Gabrielle e Dafne… non mi fermai lì a pensare a nulla reagii nuovamente d’istinto come quella volta sulla scogliera.. mi lanciai in avanti sapendo nuovamente che questo avrebbe comportato gran dolore. Il tutto si svolse rapidamente ad occhi esterni, ma ai miei invece come l’altra volta sembrava che il tutto andasse a rallentatore, mi lanciai, riuscii a stringere Gabrielle ed a spingere in avanti Dafne, speriamo di non ammazzare la sposa prima del matrimonio, porterebbe solamente sfiga!! Strinsi forte il Bardo, cercavo di proteggere il suo corpo mentre rotolavamo giù per le scale seguiti dal frastuono metallico del lampadario impattato contro i gradini… Credo che persi i sensi per un attimo perché mi svegliai con la mia schiena dolorante contro il pavimento della taverna e ancora stretta tra le mie braccia lei. Non volevo prender totalmente coscienza altrimenti avrei anche preso atto degli acciacchi del volo appena svolto, acciacchi direi molto dolorosi, tentai di non muovere nulla onde evitare spiacevoli conferme di rotture. Voltai la testa e vidi Dafne a terra e il suo Andros a fianco, si stavano abbracciando, Gabrielle riprese i sensi alzò la sua testolina bionda e mi sorrise chiedendomi come stavo..

-Inizio a pensare che il tuo fascino spinga la gente a far cose un tantino fuori dal normale..e che tu ti metta in queste situazioni solo per esser salvata dalle mie forti e fantastiche braccia-

-ed io.. inizio a pensare di più.. a te!!- Cosa? Mi donò un immenso sorriso.. ed io mi trovai indecisa sul da farsi, ricambiare o baciarla? Direi baciarla?

-Gabrielle…stai bene??-

Ecco che Xena era riuscita ad oltrepassare le scale e raggiungere la sua cara dolce metà giusta in tempo come al solito.. oddio più che metà, terzo dovrei dire, vabbè.. sentii chiaramente un “grazie..di nuovo” uscire dalle labbra della bruna o me l’ero immaginato?.. stavo pensando, ma Xena aveva capito qualcosa riguardo a noi due?? Aspettate, ma prima non avevamo sentito un urlo??

-Chi ha urlato prima?- mugugnai quelle poche parole sperando che Xena capisse il dove volevo arrivare, vedevo i suoi occhi ghiaccio scorrere per tutta la taverna cercando quel qualcuno che potesse aver urlato, nessuno.. nemmeno l’ombra di un piccolo urlo innocente!

La porta della taverna si aprì ed entrò un uomo sulla quarantina, capelli corti e brizzolati ed una barba incolta segno che erano diversi giorni che non la rasava come si deve.. chissà come si facevano la barba qui.. speriamo non abbiano strani barbieri con nomi del tipo…Todd, Sweeney Todd

-Che succede qui dentro?-

-Oh Eriteo amico mio…si è rotto il lampadario cadendo contro queste ragazze e la mia dolce Dafne..-

-Capisco…voi chi siete?- ci chiese con quel cipiglio severo che non aiutava molto a nascondere il fatto che a questo tizio non stavamo simpatiche.. glielo si leggeva in viso.

E così questo era Eriteo, sembrava un tipo autoritario, severo ma giusto, cioè al primo sguardo almeno, ma non lo so non mi convinceva questa sua austerità mi sembrava forse un po’ troppo forzata ed usata semplicemente per nascondere rabbia e soprattutto fastidio.

-Io sono Xena, loro sono Gabrielle e Renée, siamo state invitate al matrimonio…-

Come se si fosse appena ricordato della festa dell’indomani, Eriteo si spostò da noi e risalì le scale ora illuminate solamente dalla luce fioca della sala, Andros raggiunse l’amico dopo che questo gli aveva fatto segno di salire..

-Gabrielle, non che mi dispiaccia sta posizione, ma che ne diresti di alzarti?- Sorrise mentre si spostò da me porgendomi la mano per alzarmi..

-Stai bene?-

-Richiedimelo quando avrò riacquistato la sensibilità in alcune parti delicate del mio corpo…anzi se vuoi farmi un massaggino dopo ti faccio vedere anche quali sono..-

Ehi aspettate quello era uno sguardo malizioso oppure un “sei sempre la solita”?

I due scesero di nuovo borbottando qualcosa..

-Ma non capisci Andros, quella corda è stata tagliata non è ceduta da sola.. –

-Non rinvierò nuovamente il matrimonio…-

Nuovamente?? Questo significava che avevano già programmato una volta la cerimonia, guardai la Principessa Guerriera, era chiaro che nemmeno a lei era sfuggito questo particolare. Stavo pensando, da noi quando si va ad un matrimonio la parte più stressante, oltre quella di trovare un regalo o il come vestirsi, è quella quando si deve aver a che fare con il fotografo, lo odio con tutte le mie forze. Il fotografo figura onnipresente che si insinua in ogni momento tra voi e la vostra felicità o sanità mentale, mentre state per esempio pappando un confetto questo vi guarda anzi no vi fissa e vi chiede di rifare la scena nella giusta posizione e con un sorriso che dica “che goduria questo confetto mio Dio sono in pieno orgasmo” poi vi prende per un braccio vi strattona al fianco dello sposo o sposa e vi prega di fare facce che io ritengo idiote giusto per poi comparire per i prossimi secoli con quel sorriso ebete sul loro album o e per non parlare delle combinazioni fotografiche da effettuare appena usciti dalla chiesa, secondo me se le studiano per anni.

Almeno in questa dimensione bisognava preoccuparsi “solo” di semplici attentati, gente che ti affoga e di arrivare vivo al giorno.. si vabbè anche da noi ci sono questi punti di preoccupazione ma sono leggermente meno accentuati rispetto alla figura demoniaca del fotografo.

-Guardatevi le spalle e tenete gli occhi aperti, io darò un’occhiata qui intorno…e mi raccomando, vista la vostra insana capacità di mettervi nei guai.. cercate di non combinare nulla- Xena ci abbandonò come due emerite cretine per cercare delle tracce comprensibili ad un segugio del suo calibro, tipo uno starnuto sinistro dell'oste oppure un alzarsi troppo in alto di un sopracciglio di un povero sprovveduto cliente, o anche la brodaglia che loro osano chiamare zuppa risultasse di due gradi più fredda rispetto al solito. Aspettate, ma prima Gabrielle non aveva quello sguardo un po' tanto malizioso addosso??

-Ehi bionda...dicevamo prima rispetto ai miei dolorucci??-

-Presto andiamo..-

Ma vieni, mi stavo già togliendo il mantello quando la vidi avvicinarsi a Dafne per parlarle.. ehm, devo aver capito male, porca paletta che delusione immensa!! Grugnii in direzione scale ben sapendo che stavo sprecando un'occasione di poter star con lei, ogni gradino era una dannata delusione, mi son gettata da una scogliera, mi son gettata giù dalle scale ma forse non era sufficientemente figo per lei, prima si poi no...uff... e che cavolo era questo odore che aleggiava qui attorno? Ehi...ma... questo odore lo conoscevo... scavalcai la carcassa in ferro del gran lampadario e seguii quella scia di profumo speziato.

Seguivo quell'indizio, almeno avevo qualcosa da fare visto che...

-Qui non son ben accetta..- ecco, visto grugnivo ancora.... ma te guarda...

Del vociare dietro l'angolo del corridoio...Eriteo...ma l'altro chi cavolo era?? si stavano stringendo la mano come per concludere un accordo, mi avvicinai di più ero giusta dietro le loro spalle.. riuscii ad intercettare il nome di Dafne..

Ecco appunto i miei pensieri correre nuovamente al Bardo, ma cavolo almeno cinque minuti da sole visto che finalmente Xena stava indagando da sola, cavolo tanto per stare assieme che ne so per giocare a monopoli, tris, girarsi i pollici..strip poker…

-La uccideremo al matrimonio, così Andros riceverà molti più voti visto il suo stato di..vedovo!!- la mia attenzione fu catturata da quest’ultima frase, volevano uccidere Dafne al matrimonio per una questione elettorale?? Ed io che pensavo al nostro degrado durante le campagne elettorali anche questi non scherzano..

-Renée sei qui…-

Quasi feci un salto, Gabrielle mi aveva sorpresa alle spalle, di nuovo, mi voltai lentamente per trovarla con quel cipiglio incacchiato e braccia incrociate al petto, anche il piede batteva ritmicamente a terra ecco lo sapevo ora voleva delle spiegazioni. Le misi una mano davanti la bocca e con l’altra le feci segno di star zitta..

-Ehi..chi c’è lì…-

Cavolo ci avevano scoperte…

-Corri Gabrielle…corri…-

-Prendetele!!!-

Ecco, lei voleva combattere ma io la spinsi via.. scusate ma questi erano superiori a noi di numero, lei non aveva armi con sé tranne il suo diabolico fascino ed io non avevo ancora preso lezioni di Kung fu da jackie chan!!

Diciamo la verità, fu decisamente una breve corsa perché qualche angolo più in la ci scontrammo con un bisonte immenso, cioè un tizio tanto grande quanto grosso e speravo anche quanto stupido, ma così non fu e scoprii mio malgrado che faceva parte dei scagnozzi di Eriteo.

-Prese!!!-

Gabrielle tentò di attaccare ma con una manata il gigante la stese a terra priva di sensi ed io mi trovai a sgranare gli occhi, cioè questo con un gesto che io uso di solito per scacciare le mosche aveva steso il Bardo… gente il Bardo!!!!

-Bene, portatele nelle cantine.. ci servirà qualcuno da incolpare per la morte della sposa e soprattutto da giustiziare!!-

Ero riuscita a metter assieme i pezzi ed a risolvere il puzzle, oddio non proprio tutto ma decisamente gran parte del quadretto mi era chiaro e inoltre avevo anche capito che lo stronzo che aveva tentato di affogarmi era proprio Eriteo, l’unica cosa che non avevo calcolato era il venir catturata… forza Xena, io ho messo assieme i pezzi in poco tempo non mi deludere e liberaci!!!

 

-E’ inutile, non c’è via d’uscita se non l’entrata… -

Gabrielle stava tastando ogni angolo per trovare una uscita sembrava in preda al panico, oddio forse dovrei esserlo pure io e non trovarmi qui seduta sopra le botti di vino con gambe accavallate a fissare il biondo crine di fronte a me, Dio quanto ci stava una sigaretta ora… respira piano, lentamente e calmiamoci..

-Adesso vuoi aiutarmi??-

-Gabrielle siamo intrappolate in una buca sul terreno con una botola che fa da entrata ed uscita, ovviamente chiusa incatenata e sorvegliata.. come cavolo speri di poter uscire?-

Si fermò e si voltò verso di me puntandomi un dito contro ed urlandomi dietro che se invece di scappare gli avessimo combattuti a quest’ora non eravamo qui dentro..

-Quel macigno lo avremmo trovato lo stesso e ti avrebbe steso lo stesso!!-

Era irritata, decisamente irritata perché mi voltò le spalle alzando le braccia al cielo e grugnendo qualcosa..

-Senti, sei tu quella che segue il fondoschiena di Xena da sei anni ormai non io!! Non so nemmeno come si tiene in mano una spada.. che aiuto potevo darti??-

-Già, ma dobbiamo avvisare Xena ed aiutarla…-

-Beh intanto possiamo aiutarla restando vive..!!!! tanto nei guai ci siamo già finite almeno restiamo vive!-

La sentii nuovamente ringhiare, che caratterino!!

-Se sono riuscita io a metter assieme i pezzi pure lei ce la farà vedrai…il matrimonio ormai è iniziato quindi non possiamo far molto..-

Sospirai, certo che Gabrielle quando si metteva d’impegno era particolarmente testarda.. mi ricordava qualcuna…

-Mi vuoi spiegare perché stiamo pedinando Stefano nel bel mezzo della notte a venti chilometri dal mio letto, cercando di non farci beccare mentre sta giocando una partita di calcetto come ogni santissimo giovedì fa?-

Volevo ben capire perché mi trovavo lontana dal mio lettuccio a spiare il ragazzo di mia sorella alle undici di sera mentre questo giocava a calcetto con i suoi amici come faceva da sempre..

-Senti, gli ho chiesto d’uscire questa sera e mi ha risposto che non poteva perché aveva il calcetto… secondo me mentiva..-

-Ma sei cretina o cosa… è qui di fronte a te… e poi è da quando aveva quattordici anni che viene a giocare a calcetto con gli amici qui il giovedi!!!-

-Si..ma poteva saltarlo una volta.. no no mi nasconde qualcosa..-

-Scusa riformulo il quesito iniziale.. mi vuoi spiegare perché IO devo pedinare Stefano??-

-Beh, perché sei mia sorella, perché mi vuoi bene ed odi vedermi soffrire e soprattutto mi serviva un passaggio, il mio motorino si è rotto mentre la tua moto non la so usare..-

-Veramente non PUOI è diverso…- feci per alzarmi dalla posizione assurda in cui mi trovavo, per raggiungere la mia R125 per tornarmene a casa e starmene alla larga dalla pazzia di Céline, quando questa mi bloccò per un braccio e mi strattonò giù..

-e soprattutto perché mi devi un favore..-

-Io? Quando mai..-

-Ho incontrato Cristina a scuola..-

Merda”, mi trovai a farfugliare… l’avevo piantata in asso in discoteca, che cavolo mi era sempre addosso incollata stile francobollo, mica era la mia ragazza non poteva essere così asfissiante

-E..?- chiesi con finto disinteresse guardandomi le unghie della mano alzando con altrettanto finto interesse il mio sopracciglio sinistro.

-E..mi ha scambiata per te, non capisco come abbia fatto…e mi ha dato questo..-

Un ceffone arrivò dritto sulla mia guancia colpendomi ad una velocità assurda….

-… dicendomi che sono troia..ovviamente riferito a te… quando la smetterai di trattare quelle ragazze così?-

-Ahio…ma dico…-

-Shh fa silenzio…vedi vedi…guarda se ne sta andando dal campo, lo sapevo mi sta tradendo…-

-Céline… sta zoppicando secondo te perché sta uscendo dal campetto??-

 

Uff, vedere Gabrielle così irrequieta mi irritava pensava sempre a Xena, Xena e ancora a Xena.. cavolo è l’unica persona al mondo che non ha bisogno di una balia e che sa sempre cosa fare per fregarti e vincere. Iniziai a girovagare per la stanza tanto per capire dove eravamo finite, la luce debole delle due lanterne poste sulle scale che portavano alla botola illuminavano appena l’atmosfera e non si capiva una mazza. Doveva essere una specie di magazzino della taverna questo, solo che le botti di vino erano vuote e alquanto messe male visti i vari buchi, qualche squittio qua e là facevano ben capire in che topaia di posto ero finita. Alzai i coperchi di qualche barattolone posto sopra a delle mensole che sembravano aggrapparsi al muro con scarsa convinzione quasi che se soffiavi troppo forte queste sarebbero precipitate al suolo distruggendo loro ed i barattoli giganti appoggiati sopra. Soffiai via della polvere dal coperchio, ma sembravano abbandonati da un po’.. il barattolo era pieno di polverina bianca, mi scappò un piccolo sorriso pensando ad altri tipi di polverine bianche..restiamo concentrate va..

-Zucchero..-

Sussurrai appena, aprii un altro barattolo.. assaggiai il contenuto, rabbrividii..un gusto amarognolo che non riconoscevo..

-Gabrielle…che è sta roba??-

-Che fai?? Uhm.. questo è nitron…viene usato per pulire e detergere…

Nitron, che sia nitrato di potassio?? Da piccola mi divertivo a costruire piccoli fumogeni con questo e lo zucchero.. ehi.. idea…

Mi voltai e sorrisi al Bardo…

-Dammi una mano che si esce… visto che se appicchiamo un vero fuoco non so se usciamo di qui o se ci lasciano morire, beh ne creiamo uno finto… che dici?? Così se ci aprono lo usiamo anche per scappare..-

Ah ma quanto sono diabolica io, cioè… ok si è vero da piccola non sono mai stata uno stinco di santo forse nemmeno un alluce di santo, cioè.. da piccola mia mamma mi urlava dietro “ma perché non giochi con le bambole come tua sorella” ed io le rispondevo “mamma, saper fare dei fumogeni serve sempre..vestire una bambola non servirà mai” vedete che ho ragione?? Quando mai vi servirà vestire una bambola, ok non vale chi lavora in un negozio d’abbigliamento!!!!

Accesi il fumogeno posizionandolo giusto sotto la botola mentre con la mano libera mi coprivo alla buona il naso, sentii confusione e mi voltai facendo segno a Gabrielle di restare pronta, la botola si aprì, lanciai il fumogeno ed iniziai a menare pugni a vuoto, se qualcuno si avvicinava le prendeva.

Alla cieca riuscii a superare le guardie poste di fronte alla nostra prigione artigianale, sentivo Gabrielle correre dietro di me, dovevamo raggiungere il salone, sentii l’urlo di Xena in lontananza, la festa era già iniziata… ehm e anche finita!! Appena raggiunsi il salone le porte erano aperte diversi uomini a terra, un paio legati ed una freccia in mano alla Principessa…

-Scusate…abbiamo trovato traffico…-

Peccato, avrei voluto far il mio ingresso trionfale come nei film “se c’è qualcuno che ha qualcosa in contrario a questa unione parli ora o taccia per sempre” ed io che entravo con un fantastico “nooooooo…..” dai sarebbe stata una scena da oscar!!

La cerimonia si concluse, tutto è bene quel che finisce in bere come si dice da noi.. vino a fiumi e atmosfera goliardica..forse troppo goliardica per i miei gusti. Alla fine l’amico di Andros voleva farlo vincere per poi prender il suo posto, e regnare sul villaggio e dettare nuove regole.. altro che caro Eriteo, amico mio…tsk sto stronzo!!! Mi ero rintanata nella mia stanza, come già detto prima non amavo molto quelle atmosfere troppo vivaci non mi appartenevano preferivo rinchiudermi nella mia solita solitudine e depressione.. non posso cambiare così, iniziai a spogliarmi per poi coricarmi dopo una dura e piuttosto lunga giornata.. la porta della mia stanza si aprì.. questa volta puntai subito lo sguardo onde evitare altri spiacevoli episodi.

-Ehi..sei qui…-

-Gabrielle…-

Il Bardo entrò, era quasi a disagio, era ancora vestita con l’abito lungo fornitole da Dafne, un beige bloccato in vita da una cintura di un giallo tenue, era stupenda, non avevo fatto altro che fissarla tutta la serata, al diavolo di chi lei fosse, era stupenda! Richiuse la porta alle sue spalle, fece un lungo respiro e incatenò i suoi smeraldi ai miei..era strana.. forse era uno di quei momenti in cui dovevi dire qualcosa a qualcuno ma non riesci a trovare le parole adatte per non ferirlo o illuderlo, già… mi avrebbe dato il ben servito sicuramente magari aggiungendo che Xena aveva bisogno di lei in questo momento vista la sua gravidanza.. l’ennesimo suo due di picche!!

Gabrielle invece mi sorprese, vidi quasi una lacrima solcare il suo viso, era una lacrima di gioia.. quasi corse verso le mie braccia e mi baciò, wow… questa volta fu lei a farlo, e ciò mi fece esplodere il cuore… Si allontanò appena da me guardandomi dritta negli occhi mentre io passai le mie dita sulle mie labbra per capire se quel calore era reale, se il suo sapore era stato impresso sulle mie labbra o se era una illusione creata dal desiderio e soprattutto se lei fosse sobria. No, tutto ciò era dannatamente reale.. lei era maledettamente reale.. ci baciammo ancora e ancora, la spinsi sul mio letto e lì lasciai che finalmente il mio desiderio venisse esaudito.



Ritorna all'indice


Capitolo 21
*** 21. LA FINE DI GIUNONE E GIOVE (Parte prima) ***


Buonasera a tutti voi.. Aggiorno questa sera perchè domani non ne avrei il tempo materiale per farlo, anche perchè devo scoprire cosa stanno architettando quei disgraziati dei miei amici per la mia festa, tsk secondo me la faranno alla sottoscritta la festa... vabbè ma questa è un'altra storia!!! Dunque tornando a noi.. Questo episodio l'ho diviso in due parti e come molti di voi ricorderanno.. beh vi sarà la nascita della piccola Eve.. si però prima succederanno un pò di cosette..

Syriana94: Ecco il nuovo capitolo, credo che ti piacerà... e se così non fosse chiedo già venia ora . . . tornando al tuo commento, beh credo che fosse ormai giunta l'ora che Gabrielle si facesse avanti con Renée.. mi stava mandando fuori di testa questo suo comportarsi così altalenante!!!! Ma finalmente si è data una mossa!! e in questo capitolo? come si comporterà?? Oh piccola cosa, i flashback a volte non c'entrano con il momento per il semplice fatto che sono ricordi che colpiscono la protagonista in quel momento.. le servono per ricordare Céline, per ricordare la sua vita.. basta pochissimo per far partire un ricordo!! Conta che ormai è lontana da casa da nove mesi!!!

tury: Ciao, beh.. come sempre non so più come ringraziarti per i complimenti!! Renée è un personaggio particolare ed i suoi pensieri sono allo stesso modo particolari.. Beh spero che ti piaccia anche questo capitolo.. ma nel prossimo vi sarà decisamente molta più azione.. vedere per credere!!!! Buona lettura e fammi sapere che ne pensi!!

Fea92: Non ti preoccupare..Xena è Xena.. non lo scordare mai =) ma lo capirai nei prossimi capitoli!! Sai, penso che pure la cara Renée sperasse che quell'attentato fosse solo un sogno mentre nella realtà la cara Gabrielle le faceva compagnia in abiti succinti o addirittura assenti.. ma purtroppo.. così non fu!! Fammi sapere che ne pensi a riguardo.. e buona lettura e divertimento!!

Beh vi lascio alla lettura ora... come al solito non voglio infrangere diritti, i personaggi non mi appartengono e bla bla bla...

Grazie a tutti voi che leggete!!

Angelus

 

Ci sono quasi, ci sono quasi…ecco ero riuscita a combinare dopo numerosi tentativi la serratura del portone di casa con le rispettive chiavi, ok  forse il fatto che fossi parecchio alticcia aveva aiutato ad aumentare i numeri dei tentativi. Stavo cercando di godermi il più possibile quel senso di vuoto che si sviluppa in una persona ubriaca, il vuoto ti permette di non pensare al maledetto passato, all’inferno del presente e al doloroso futuro e magari ti fa scappare pure qualche risata….

-I believe I can fly, I believe I can touch the sky..I think about it every night and day, Spread my wings and fly away….I believe I can soar …I see me running through that open door , I believe I can fly –

La luce di casa mi accecò, scoppiai a ridere, si erano accesi i riflettori per caso?? Oh il mio pubblico mi acclama, arrivo arrivo… ci sono…

-Renée!! Ma che cavolo… son le sei del mattino dove cazzo eri finita!!!-

No, non era il mio pubblico ma solo mia sorella, bene.. direzione camera da letto presa!!

-Mi vuoi spiegare perché ogni volta devi ridurti così?? Quando la smetterai di incolparti?? Non è stata colpa tua lo vuoi capire??-

Mi fermai un attimo per assimilare meglio le sue parole..

-La smetterò quando le tue parole saranno vere… cioè mai!!-

-Non è stata colpa tua lo devi capire, tu non l’hai uccisa…-

-Nemmeno tu credi alle tue parole…-

Con pochi passi mia sorella mi raggiunse e mi bloccò le braccia, non avevo via di fuga.. i suoi occhi iniziarono a lacrimare

-Tu mi hai salvata ok… e non hai nulla di che incolparti.. devi smetterla, vuoi forse punirti, per cosa? Non hai fatto nulla…devi smetterla..-

-Ogni volta che mi guardo allo specchio vedo te dentro l’auto con il volto rigato dal sangue.. ogni volta che chiudo gli occhi rivedo quella scena, ed ogni volta ricordo gli occhi della mamma chiudersi per sempre… e tutto questo per colpa mia, cosa dovrei provare?? È come morire ogni giorno..-

-Il tuo senso di colpa ti sta portando a questo Renée, a morire lentamente..ogni giorno..-

 

Parlando in linguaggio xenita, il caro Apollo stava per iniziare il suo viaggio seduto sul suo carro trascinandosi dietro il caldo e prezioso astro per la volta celeste dando inizio così ad una nuova avventura, si insomma era appena sorto il sole quando mi svegliai dai miei soliti incubi. Questi risvegli contornati dai ricordi più dolorosi della mia vita iniziavano ad essere troppo violenti, non si può vivere con un tale peso nel cuore che ti porta quasi a desiderare il gelido respiro della morte sul tuo collo. Quante volte in moto avrei potuto farla finita, quante volte avrei potuto spingermi oltre l’impossibile e finire tra le gelide braccia della morte, perché la vita doveva esser sempre così difficile?? Siamo solamente delle marionette create per soffrire o per soddisfare i giochetti sadici di qualcuno più grande di noi? Dei topi rinchiusi dentro ad un labirinto senza uscite con pochi pezzi di formaggio sparsi qua e la.

Dopo la mia sana e mattutina dose di pessimismo cosmico mi alzai dal mio giaciglio ricordando una celeberrima frase impressa a fuoco nella letteratura italiana “0 natura, natura, perché non rendi poi quel che prometti allor ? Perché di tanto inganni i figli tuoi ?” caro Leopardi, tu si che avevi capito la vita!!

Quel sogno mi aveva abbastanza scosso, più che sogno era un maledetto ricordo che riassumeva quanto io possa essere una emerita testa di cazzo, non tanto per le parole dette in quanto le trovo ancora totalmente vere, ma per il come avevo trattato mia sorella dopo l’incidente.. mi sentivo talmente tanto in colpa nei suoi confronti che finii per allontanarmi da lei.

Decisi così di arrampicarmi sopra l’albero mettermi in una buona posizione e ascoltare della buona musica in modo da lavar via o meglio annebbiare il dolore che uscì fuori da quel ricordo e di concentrarmi ancora sulle scoperte fatte durante il viaggio, certo che da questa esperienza avevo imparato ad arrampicarmi sugli alberi come nessuno sa fare… ero diventata una scimmia.. figo!! Erano passate un paio d’ore, la batteria dell’mp3 non avrebbe retto ancora per molto e mi trovai nuovamente a far i conti con la mancanza di tecnologie presenti in quest’epoca, già il fatto che non vi fossero bagni decenti era una cosa alquanto ehm..difficile da digerire volete mettere l’espletare i propri bisogni o richiami in un comodo water…tsk qui era proprio la natura a tutti gli effetti che ti chiamava, per non parlare delle magnifiche comodità che ci circondano e che dire del: oh mio Dio voglio farmi del male..tutti al mc donald a mangiare! Cavolo dopo diversi mesi immersi nel nulla e nell’antichità senza le scoperte principali effettuate dall’uomo ti trasformavi te stessa in un barbaro pieno di desiderio verso quell’hamburger!!

Xena e Gabrielle si erano risvegliate e dopo il loro classico scambio di sguardi pieni di frasi non dette con significati facilmente intuibili con sorrisetti di amanti che vorrebbero tubare come conigli,  decisero di liberare l’accampamento, la mora si preoccupò di spegnere per bene il falò onde evitare di incendiare mezza foresta..quando all’improvviso..

-Gabrielle…dammi la mano…- Xena aveva appena ricevuto un calcio dal pargolo che portava in grembo e il caro Bardo si era illuminato…

-Quello era un calcio…!!- con tanto di sospirone pieno di stupore e risa dalla compagna.. no no Gabrielle il bambino si stava evolvendo e tra poco la cara Principessa l’avrebbe fatto uscire dalla…ehm.. sfera poke??  Vai sfera pokeee….

-Ho fatto un sogno strano questa notte…tu ed io davamo alla luce il tuo bambino..- Qualche volta avevo la seria sensazione che molti in questa dimensione facessero uso di strane sostanze.. dovevo solo capire il dove trovarle…

-è commuovente.. se potessi condividere con te i miei dolori lo farei molto volentieri…-

-Questo non è possibile purtroppo…-

Xena alzò gli occhi verso la mia dimora”alberesca” e con un sorrisetto poco rassicurante..

-Buongiorno anche a te Renée…-

-Giorno…!!-… mi diede il buon giorno, mentre io tornai a concentrarmi sui miei scritti..ed in particolare sulle ultime scoperte… io ero la reincarnazione di Xena,  era ancora difficile da concepire si beh magari qualcosa potevo averla capita prima no?? Caratteri simili, un passato da dimenticare, colpe da espiare…entrambe con una passione per i racconti…o per lo stesso Bardo.. Ecco, Gabrielle…un altro immenso, gigantesco punto di domanda..a proposito di punti di domanda.. chi cavolo era il tizio appena arrivato???

-Già e il primo guaio te lo sei procurato dimenticandoti di dire ad un vecchio amico che aspetti un bambino…-

-Cosa direbbe il vecchio amico se lo venisse a sapere…-

-In quel caso direi che gli auguri son d’obbligo..-

Aspettate, questo mi ricorda qualcuno… mmm camicia giallognola, bracciali che vanno molto in voga in quest’epoca, pantaloni alla Robin Hood, fisico palestrato… no, non ci potevo credere… quello era… il mitico Hercules!! Quello delle dodici fatiche..no aspettate un momento, ma non erano Asterix e Obelix quelli delle dodici fatiche?? Eh eh…ricordo che alle superiori una volta..

-Renée scendi giù che voglio presentarti un amico..-

Mi stava chiamando, è inutile anche sottolineare il chi..basti pensare che il mio collare iniziò a riavvolgersi molto velocemente rischiando di trascinarmi giù dalla mia postazione. Signori e signore..grandissima offerta..collare per poveri idioti innamorati, lunghezza sette metri, un unico pulsante con tre funzioni..per tenere i poveri sprovveduti sotto controllo..e da oggi disponibile in sei colori alla moda..affrettatevi… un vero affare, modico prezzo!! Solo interessanti, no perditempo!

Con scatto felino ed abile mossa scesi dall’albero e mi presentai alla semi divinità

-Tu.. tu sei Hercules??cioè.. Hercules, Hercules?? Figlio di Giove e di una mortale, colui che è perseguitato dalla cattivissima matrigna Giunone perché rappresenti l’infedeltà di Giove? Credo d’averne sentito parlare…- O meglio credo d’aver visto abbastanza episodi durante le mie pause studio!!

Xena e il fighissimo, super fortissimo, bellissimo e tanti altri issimi, Hercules iniziarono a tirarsi occhiate fugaci che nascondevano un chissà quale significato…

-Che succede??...- Chiesi con scarsa convinzione di ottenere qualche risposta positiva o comunque che fosse a mio vantaggio

-Sei armati dietro di te…-

-e sei alle tue spalle…-

Guardai oltre le spalle di ognuno di loro e fermandomi  a fissare Gabrielle chiedendo se potesse mollare il guinzaglio in modo da poter correre via veloce!!

-Apriamo le danze?-

-Sei sicura?-

-Sono più che sicura!-

Dei tizi con armatura stile medievale corredati da una tunica blu barra violacea e infighettati da un mantello dello stesso colore ci attaccarono.. forse non era il momento più appropriato, ma mi chiesi seriamente chi cavolo li vestiva in quel modo, cioè non che me li immaginassi a combattere ricoperti con pelle d’orso e armati di clava..però… cioè siamo ancora nel caro “avanti Cristo” chi gliele cuciva ste cose?

-Attenta Renée..-

Mi ero persa nei miei pensieri e non mi accorsi che eravamo in pieno attacco, che genio che sono! Fortunatamente la Principessa non sbagliava mai un colpo e schioccando la sua frusta catturò il tizio e lo scaraventò a terra alzando una piccola nuvola di polvere. Un altro guerriero si lanciò contro di me, dunque cosa avevo imparato in questi nove mesi?? Evitare di disturbare Xena durante il suo bagno mattutino, stare lontani da santoni che professano la pace, che Gabrielle…ehm.. ha molte doti e che a volte è molto importante aver botte di culo enormi. In questo caso.. speriamo nella botta di culo??

La spada del guerriero mascherato pendeva minacciosa contro la mia testa, quasi d’istinto mi trovai ad evitare l’arma che fendette l’aria sibilando in un modo molto poco rassicurante, il tizio non s’arrese e assestò un’altra sciabolata pazzesca, si ma cavolo… velocemente presi il fido pugnale, dovevo dargli un nome a sto punto, cioè sempre se mi avesse salvato il culo anche sta volta! Parai il colpo pregando chiunque perché la mia difesa non si spezzasse mandando a puttane ogni possibilità di salvezza, in ogni caso non avrei resistito per molto.. mm dovevo pigliare qualche idea dalle mie lezioni di kick boxing o avevo speso soldi per il cavolo? Allora.. l’allenatore aveva detto che ci sono diversi tipi di calci, infatti aveva preso una ragazza tra di noi per le dimostrazioni… oh se me la ricordo la tipa racchiusa in quel top violaceo e pantaloni neri attillati che le metteva ben in risalto… Renée concentrati… siamo in pieno combattimento…Giusto!!

Riuscii a spinger lontano l’avversario ed a sferrargli un calcio rotante al ginocchio facendogli così perdere l’equilibrio e concludendo il tutto con una ginocchiata alla gola, fuori gioco.. figo, allora non avevo speso soldi per il nulla o solo per fissare le ragazze!!!

Restai pronta al prossimo avversario, ma ovviamente gli eroi super figosi avevano già stroncato i bollenti spiriti di quei guerrieri…

-chi vi manda…?- i due super eroi ne bloccarono due per interrogarli

-L’ha ordinato Giove..-

-E che cosa ha ordinato?-

-il nascituro di Xena deve morire..-

Non fa una piega no?? Bah, io non ho mai capito molte cose nella vita.. tra cui perché l’omino bianco sulla confezione dello smacchiatore è nero, perché quella zoccola frega sempre l’ultimo Kinder Bueno ad Andrew Howe, perché una divinità deve preoccuparsi che una bambina li porti al declino ma soprattutto perché solamente a quella stronza della pubblicità i capelli vengono lisci e perfetti in una sola passata??

-Perché Giove vorrebbe la morte di tuo figlio?-

Una vena di pazzia illuminò gli occhi di ghiaccio della Principessa, merda… con una velocità assurda mi piombò addosso, sembrava un falco ed io un povero topolino disgraziato che si è trovato per sbaglio nel posto sbagliato. Oddio forse posto sbagliato mica tento, Xena mi aveva puntata e con due colpi al collo capii che aveva effettuato quella maledetta presa sul mio collo…

-Sai come funziona, non me ne frega nulla che non puoi parlare… dimmi perché le divinità ce l’hanno con mio figlio!!-

Visto che nessuno di voi ha mai provato questa stupenda esperienza, ora ve la descriverò.. è come sentire un nodo in gola, si ma letteralmente parlando..voi tentate di respirare ma non ce la fate.. vi sembra che il cervello vi esploda e non capite più un cazzo se non le parole “voglio vivere”!!

Gabrielle si lanciò contro Xena, forse quasi in lacrime, ma sinceramente non me ne fregava una emerita sega se mandavo a puttane l’equilibrio cosmico e nemmeno se il linguaggio dei miei pensieri fosse così poco elegante e pieno di espressioni volgari!! Non è come nel telefilm, cioè sembra tutto così semplice e pensi “che idiota, tanto sai che alla fine non ti lascia morire” no, senti veramente la vita scivolarti via come sabbia tra le mani, non esiste che pensi ad un bluff… pensi solo a vivere…

-Xena smettila!! Fermati!!!- Gabrielle si era appesa al braccio di Xena fissandola e pregandola di ragionare e tornare in sé…

Sentii del sangue scendere dal naso, non riuscivo a parlare..ma dovevo farlo…non mi ricordo chi lo disse, ma è proprio vero.. una madre che protegge il proprio figlio è l’essere più pericoloso della terra!!

-Vogliono… tua, tua… figlia perché si dice che quando lei.. lei… nascerà avvierà il crepuscolo degli dei..-

-Xena lasciala ora!!- Era intervenuto anche Hercules.. ora.. meglio tardi che mai insomma, solo perché LUI è immortale mica lo devono essere anche gli altri…

Sentii due colpi al collo e la possibilità di respirare nuovamente, che bella sensazione… finii per terra cercando di respirare mentre col dorso della mano asciugai il sangue che scendeva dal naso, Gabrielle mi si era lanciata addosso abbracciandomi e chiedendomi se stavo bene..

-Magari se me lo chiedevi semplicemente ti avrei anche risposto… non sono uno di quei barbari che picchiate lungo la via… pensavo ci fosse fiducia.. anche se si tratta di tua figlia, io sono sempre una vostra amica o almeno lo credevo!!-

Ad interrompere quel momento fatto di sguardi e di vendette legate al dito fu uno dei guerrieri di Giove.. si rialzò e si stava lanciando contro Gabrielle.. Xena prese il suo Chackram

-No Xena…ferma!!- Non riuscii a fermarla… aveva colpito il guerriero…

Una strana nuvoletta azzurrina aleggiava sopra ai guerrieri stesi a terra..

-Sono gli armati di Giove.. – continuò la mezza divinità.. –se ne uccidi uno, gli altri diventano invincibili!!-

-Che culo… ma perché siamo sempre noi ad avere ste botte di fortuna??-

Credo non serva specificare chi avesse appena posto questa domanda vero?? Ormai il mio timbro si riconosceva in ogni luogo ed in ogni tempo.. sono mitica… in tutti i sensi!

-andiamocene presto…-

Seguimmo la fantastica idea della Principessa Guerriera… avevo ancora il dente avvelenato contro di lei, mi aveva fatto incacchiare di brutto… ma guarda te.. dove erano finiti gli ultimi nove mesi passati assieme?? Ero solo un sacco di patate da portarsi in giro ?? Tsk… antiche civiltà!!!

-Che intendi fare…non puoi nasconderti a Giove…- Gabrielle questa volta camminava al mio fianco, che onore…era una cosa alquanto rara ultimamente!! Oh si, forse perché si è ricordata che qualche notte fa è finita a letto con me…

-Posso se divento invisibile!!-

Si insomma, na cosuccia da niente..aspettate tiro fuori il cellulare ho il numero di Harry Potter, magari ci può prestare il mantello dell’invisibilità.. oh sempre se non gli serve ancora per uccidere il tizio senza naso che non deve essere nominato!!

-Già Plutone…- ed ecco che tutti si inchiodarono..

-Che c’entra la divinità del regno delle ombre??-  dai, chi non conosce la storia di queste divinità?? I tre fratelli Giove, Plutone e Nettuno?? Il primo scelse il cielo e la terra, il secondo il regno delle ombre e il terzo il mare… Céline sarà anche la più intelligente, ma in storia qualcosa me la cavo dai.. qualcosa!!!

-L’elmo dell’invisibilità..- Hercules aveva capito, Gabrielle aveva capito, Xena aveva capito.. iniziavo a credere d’essere una totale cretina!!!

-L’ho indossato una volta per aiutare Plutone negli inferi…-

-Dimmi che non dobbiamo scendere ancora lì sotto..-

Aspettate gli inferi… il mondo dei morti, questi vi entravano e uscivano a loro piacimento.. “che facciamo oggi mamma??” “è sai bisognerebbe andar trovare i parenti” e via con un tuffo dentro l’Averno… si suona il campanella ed una voce vi risponde “lasciate ogni speranza o voi che entrate”, incoraggiante…”ehm…Signor Plutone?? Siamo i Signori Rossi, siamo in visita..” e il cancello si apre e tutti alla ricerca dei propri zii.

Madonna io ad ogni Natale e feste varie vorrei uccidermi per tutti i parenti scassa palle che ho.. per non contare quelle maledette ziastre che ad ogni matrimonio mi guardano e mi danno una pacca sulla spalla sussurrando un “sarai tu la prossima?” però da quando ho iniziato a far la stessa cosa con loro ai funerali hanno smesso di rompermi le scatole!! Cioè…ma vi rendete conto??? Doversi subire tutti i parenti anche dopo la loro morte?? Voglio dire… andiamo tutti a far il pic nic negli inferi..siiii. Che poi se non ricordo male il caro Plutone ha un cagnolone come fido amico… il cucciolone Cerbero.. avete presente?? Il cane a tre teste, passato presente e futuro, con serpenti al posto del pelo, quell’animaluccio che impediva l’entrata ai vivi e l’uscita ai morti??? Ma perché dobbiamo sempre cercarci i guai… non basta il fatto che ci raggiungano stile valanga?

-Non lo farai.. te andrai con Hercules a cercare le ossa di Crono!-

-Xena, pensavo che ormai lo avessi capito… dove vai tu, vado io…-

Ed ecco iniziare il classico battibecco, no..si…si..no… non discutere, no tu non discutere… che poi vorrei proprio capire per quale motivo Xena non voleva la fida compagna al suo fianco.. cioè.. lei era decisamente brava, figa… gnoc..ehm, si volevo dire.. ha molte qualità che potevano tornar utili alla Principessa Guerriera a portar a casa chiappe e fagottino sani e salvi..

-No, verrà Renée con me!!-

-Cosa? Xena… non per metter in dubbio la tua super intelligenza…ma… Gabrielle sa combattere io no.. che aiuto potrei darti??-

-Plutone non ti conosce… non sei di questa dimensione e quindi le divinità non ti conoscono…-

Ecco che iniziai a sbiancare.. cioè mi voleva appioppare il lavoro sporco?? Andar a rubare l’elmo da sotto il naso ad una divinità?? Ma siamo completamenti folli??

-Xena tu sei pazza!! Io non vado a rubare l’elmo a Plutone… lo sai che gli basterebbe soffiare per uccidermi?? E non intendo per l’alito pesante… ma proprio… fuuu fuuu e Renée vola via!!-

-Preferisci restare qui ad aspettare gli armati di Giove?-

-No preferisco andar con la mezza divinità..!!- indicai con sana convinzione il caro Hercules…almeno lui aveva super forza, super fascino e denti bianchissimi..che non è proprio cosa da nulla in questa dimensione!!!

Non illudetevi… mi aveva fregata!! Ed  ora mi trovavo di fronte al famoso fiume Averno che al dire di Gabrielle “è così profondo!!” Grazie al cavolo, modi migliori per incoraggiare l’impresa no?? Cioè…ero qui che mi toglievo giacca e felpa e mi preparavo psicologicamente per giocare a “ruba bandiera” con una divinità, secondo voi chi avrebbe vinto??

-Ti senti bene?- Gabrielle era ora al fianco di una cupa Xena.. il Bardo si sarebbe trovato con Hercules direttamente in una collina di cui ovviamente non ricordo il nome, ma prima la mezza divinità sarebbe andata a parlare con il padre…

-Sarà sempre così vero? Mio figlio dovrà affrontare mille battaglie per essere felice…-

-Tuo figlio non dovrà far niente da solo.. sarai sempre al suo fianco..-

-Non ho salvato Seleuco!!!

-Tu non hai colpa di questo..entrambe proviamo un forte rimorso..-

-Signoreee… scusate.. ora… lungi da me distruggere questo momento così struggente e pieno di emozioni.. ma onde evitare che Xena partorisca li sotto.. vogliamo muoverci??-

Guadagnai due occhiate di fuoco solo per aver interrotto il loro momento, avevamo pochissimo tempo e per quanto mi ricordavo in questo episodio sarebbe nata anche la piccola scassa palle… quindi ciancio alle bande e via!!

-Abbi cura di te..ti aspetterò qui!!- Gabrielle posò un tenero bacio sulle labbra di Xena.. mi sentii quasi in imbarazzo mentre guardavo quella scena.. si ok imbarazzo, ma morivo di gelosia.. sapere che io e la mora condividevamo lo stesso spirito non serviva ad alleviare questo senso di fastidio..

Xena si tuffò in acqua io stavo per seguirla quando Gabrielle mi mise una mano sul braccio..

-Abbi cura di lei..- dai che ora arrivava un bacio anche per me… vero?? Lo aspettai.. ma l’unica cosa che ottenni fu una visione del suo fondoschiena mentre si allontanava da me.. nemmeno un imbocca al lupo per me..

-Grazie…!!- sussurrai alzando anche la mano in segno di gratitudine, spero non serva specificare l’ironia della cosa vero???

Mi tuffai in quelle gelide acque, forse sono una allegoria della gelida morte che ti prende e che ti abbraccia e ti stringe a sé, ma perché mi devo sempre perdere in questi pensieri così finti filosofici?? Non capii molto bene cosa stesse succedendo di fronte a me.. uno splendido tuffo e mi ritrovai a cadere dentro ad una caverna molto calda. Ovviamente Xena era atterrata leggiadra e soave come uno splendido e maestoso cigno.. mentre a me ovviamente toccava il classico atterraggio idiota da bradipo ubriaco…

Sembrava appunto una caverna, ma con una strana illuminazione.. la luce rossastra si rifletteva sulle pareti creando enormi macchie, sembrava sangue..o forse doveva avere quelle sembianze per aumentare il senso di paura di questo posto, infondo eravamo negli inferi non in vacanza.. Era molto caldo, tutto era così caldo..persino le rocce sembravano quasi scottare.. mi guardai attorno incuriosita, infondo solo il caro vecchio Dante ci aveva raccontato qualcosa a riguardo dell’inferno…ok questi sono gli inferi.. ma più o meno siamo là con il significato.

-Ahio… potevi avvisarmi che finivo in una grotta!!-

-Che ti aspettavi?? Siamo negli inferi..!-

Si beh in effetti non aveva proprio torto.. si sentivano echi strani, come delle grida… forse dei dannati o forse semplicemente l’eco dell’inferno.. figo poteva essere il giornale del lugo.. “l’eco dell’inferno” suonava bene no??

L’aria sapeva da zolfo, era molto pesante e aspra.. ad ogni respiro la gola bruciava come il succo di limone versato sopra una ferita aperta.. Delle voci alle nostre spalle ci costrinsero a scappare ed a trovare un luogo sicuro per preparare alla grande il piano… Rubare quello stramaledetto elmo..

Si beh..sapete come si dice no??

Al mio segnale…scatenate l’inferno!!!!!

Ritorna all'indice


Capitolo 22
*** 22. LA FINE DI GIUNONE E GIOVE (Seconda Parte) ***


Buonasera a tutti voi miei carissimi lettori..  lungo tutta questa avventura.. Renée ha affrontato moltissime difficoltà e credo se la sia cavata decisamente alla grande.. quanti di voi avrebbero agito come lei in quella situazione? e quanti avrebbero agito diversamente? Ora Renée si trova di fronte all'ennesima difficoltà da superare.. ce la farà?? Non mi metto a ciarlare più di tanto.. so che siete impazineti di legger il continuato... Buona lettura allora!!

Manga_girl: Ben tornata carissima.. Grazie mille per gli auguri intanto per cominciare.. Poi, non ti preoccupare come dico sempre prima viene la salute e poi tutto il resto, l'importante è che tu sia tornata al passo con la lettura e poi son felice di sapere che tu stia bene =) E' si Renée si è svegliata un pò ed ha scoperto la verità.. ma questa verità.. le sarà pesante da sopportare.. le si apriranno gli occhi e soprattutto questa verità le presenterà persone molto importanti!! leggere per capire!! alla prossima =)

Fea92: Inizio con il ringraziarti per gli auguri.. si si l'ho passato molto bene, quei disgraziati dei miei amici mi hanno urbiacata =) tornando alla storia.. Credo che il tuo desiderio verrà diciamo in parte esaudito prossimamente, anche perchè siamo quasi ormai giunti al termine dell'avventura!! Renée sarà pure il giocattolo di Gab.. però mettetevi un attimo nei panni di Gab e ditemi.. come vi sentireste al suo posto?? Fammi spaere che ne pensi di questa seconda più movimentata parte!! a presto!!

Tury: Un ringraziamento speciale va anche a te, che ad ogni capitolo rinnovi i complimenti verso la ff. Beh Renée è cinica e divertente presumo.. ma il cinismo che la circonda è stato forgiato dal fuoco di mille bat.. no aspetta... è stato forgiato dal fuoco del dolore.. e ciò l'ha resa così... =) Fammi sapere cosa ne pensi... e vedrai.. Céline tornerà presto!!

Syriana94: Buonasera carissima... come promesso eccoti l'aggiornamento!! Spero che questo capitolo ti piaccia.. ho dovuto troncare in quel punto giusto per creare un capitolo calmo ed uno decisamente più movimentato e ricco di informazioni. In questo capitolo verranno tolte diverse maschere.. tra cui il cinismo della nostra protagonista.. come si rapporterà ora?? Xena ha scelto Renée un pò per tenere fuori dai pericoli Gab e un pò perchè la conoscenza di Renée di ciò che sta succedendo le può tornare utile. Ricorda inoltre che Xena è sempre Xena... una volpe vero, ma anche innamorata ricordalo =) tu che faresti al suo posto?? e al posto di Gab?? Fammi sapere =)

Buona lettura amici... e se potete fatemi sapere cosa ne pensate di questo capitolo =)

Angleus


 

Tanto per ricordare.. ero finita negli inferi assieme alla quasi ormai partoriente Xena alla ricerca di quel maledetto elmo  dell’invisibilità da rubare alla divinità Plutone non che “zio di tutti gli dei”, si insomma se Giove era il padre e Plutone è il fratello di Giove il mio ragionamento non fa una piega!

Ci inoltrammo in una specie di lungo corridoio..

-E questi chi sono?-

Non sapevo se essere stupita, schifata, spaventata o cosa..  di fronte a me vi era una fila di…bozzoli, sembravano larve appese al soffitto..mentre di fronte a queste cose vi erano degli schermi dove scorrevano vite vissute.. guardai meglio.. Mio Dio.. questi erano esseri umani incastrati dentro questi disgustosi involucri..

-Gli hanno condannati ad osservare in eterno la vita che hanno alle loro spalle-

-Non so se sia più terribile, più disgustoso o più noioso..-

-Renée…siamo negli inferi… nessuno viene qui per caso!!-

Mi fermai quasi incuriosita a guardare una di quelle vite … chissà a quale categoria facevano parte queste persone, forse degli ignavi… forse sto un po’ troppo “Danteizzando” gli inferi.. però il caro nasone diceva che questa categoria non si era mai schierata né verso il bene né verso il male.. una sorta di Ponzio Pilato insomma, secondo il poeta questi non erano degni di entrare né in paradiso né tanto meno all’inferno a causa appunto del loro “non vivere”. Ricordo che Dante gli aveva incontrati nell’anti-inferno mentre correvano nudi dietro ad una bandiera.. forse questa invece era la punizione che veniva inflitta a loro prima della nascita dell’inferno, rivedere loro stessi e la loro codardia nel mai schierarsi, il mezzo è sempre un posto buono per stare..non si da fastidio a nessuno...tutti amici e nessun nemico.. vivendo la loro vita alla Don Abbondio, immersi nella paura di decidere…

-Non aver paura… non ti farò del male..te lo prometto!!-

Un momento, questa era la voce di Xena.. mi affrettai a correre verso quello schermo..

-Ora puoi scendere Seleuco, so che sei lassù…-

Seleuco?? Voltai la faccia verso il bozzolo per capire di chi cavolo fossero questi ricordi, Xena era gelata da quel ricordo, quasi incredula.. si voltò lentamente, non voleva veder la verità..non voleva affrontare quella cosa... si voltò con timore di incontrare quegli occhi così simili ai suoi..

-Seleuco!!!-

-Madre!!-

Forse era meglio non rovinare il momento con una delle mie battute idiote tendenti al deprimente.. Questo era il figlio di Xena che ci faceva negli inferi?? Che male potrebbe aver mai compiuto un fanciullo per esser costretto a queste punizioni?? Xena nella sua malamente bloccata disperazione prese il Chackram e aprì il bozzolo in due facendo uscire il piccolo Seleuco. Una strana sensazione al petto mi colpì nel momento in cui quel fanciullo incrociò il mio sguardo.. che sensazione assurda.. mi portai una mano al cuore, era come se mi mancasse l’aria, mi voltai e respirai quasi a fatica.. come mai quel biondo fanciullo mi aveva creato una tale confusione, un tale dolore al petto non appena ci incontrammo?

-Cosa..cosa ci fai qui? Avresti dovuto essere nei Campi Elisi!!-

Ripresi il controllo della situazione e tornai a guardare quel piccolo quadretto familiare restando senza parole, cosa mi era successo??

-Non ci voglio andare…Plutone mi ha detto che nei Campi Elisi non ti accorgi nemmeno di essere morto.. i giorni si ripetono tutti uguali.. pensi sempre che i tuoi cari stiano per tornare, ma loro non arrivano mai e all’alba seguente tutto ricomincia da capo..-

-E’ per non sentire la mancanza dei tuoi cari..-

-Se non sentire la tua mancanza significa non vederti allora preferisco restare qui..-

Ok, il mio cuore di tre taglie più piccolo mi aveva fatto commuovere.. questo fanciullo aveva rinunciato alla sua vita spensierata nei Campi Elisi per rivedere quei pochi giorni passati con la madre in eterno..

-Renée, quando avremmo l’elmo..accompagneremo Seleuco nei Campi Elisi.-

Ecco questo era un buon motivo per rischiare la vita, credo.. però avevo questa sensazione, avrei fatto qualsiasi cosa per quel fanciullo anche dare la mia stessa vita.. infondo.. era mio figlio!!!

-Scusatemi se vi disturbo.. stanno arrivando..andiamo!!-

Mi sentivo decisamente in imbarazzo ad interrompere quel momento, ma eravamo inseguiti dalle varie guardie delle varie divinità… non era proprio il caso di farsi beccare proprio ora!!

Xena ci stava precedendo, mentre io e Seleuco eravamo nascosti dietro a delle rocce in attesa di qualche segnale della Principessa per avanzare ed arrivare nella sala.. ero seduta per terra appoggiando la schiena alla roccia e con le ginocchia al petto, ogni tanto tentavo di sbirciare al di là delle rocce puntellando le mani a terra e pregando di non trovarmi di fronte ad un energumeno imbestialito..

Seleuco era seduto al mio fianco e mi fissava sempre, non capivo se fosse una cosa buona o meno, certo che faceva strano.. mi sentivo in imbarazzo, irritata, ma allo stesso tempo mi faceva piacere saperlo al mio fianco e che lo avremmo portato al sicuro..

-Senti la vuoi smettere di fissarmi..??- chiesi senza voltarmi verso di lui, tanto lo sapevo che il moccioso continuava a puntarmi gli occhi contro il che mi irritava fortemente

-Tu sei lei… tu sei mia madre??-

-Cosa? Ti sembro Xena?- voltai lo sguardo verso il marmocchio, ero quasi stupita.. come aveva fatto a capirlo così facilmente?? Lo sapeva, aveva percepito lo spirito di sua madre dentro di me, mi sentivo spogliata dai suoi occhi…aveva letto dentro di me..

-Perché lo hai fatto? Perché mi hai abbandonato? Potevo esserti utile.. io volevo stare con te!!-

-Seleuco.. io ho solo lo spirito di tua madre, una reincarnazione.. ma non sono lei, non ho i suoi ricordi io..e..- non ce la facevo a reggere il suo sguardo

-Vieni qui..- 

Si raggomitolò vicino a me, ed io gli passai un braccio attorno alla spalla e lo avvicinai di più a me.. appoggiai il mento sopra la sua testolina bacata… lo sentii stringersi ancora di più..

-Io non ho i ricordi delle mie vite passate… ma so una cosa Seleuco, la tua nascita mi ha cambiata.. ha acceso quella luce che mi ha portata al cambiamento..- perché parlavo in prima persona?? Che mi stava succedendo?? Non ero io che parlavo?? sospirai... toccava a Xena finire questo discorso.

-Parla con lei..e ricorda che ti ama più di qualunque altra cosa al mondo.. sei suo figlio e per sempre lo sarai.. per sempre…-  lo baciai, come una madre bacia il proprio figlio.. ti proteggerò Seleuco.. ti darò la felicità eterna che meriti…

-Possiamo andare…-

Xena sbucò dal nulla… mi alzai velocemente e puntai in direzione “stanza dell’elmo”.

 

-Bene Xena, ed ora??-

Eravamo di fronte all’entrata.. ma sembrava troppo tranquillo per la situazione, cioè sapevano che eravamo entrati negli Inferi per cercare l’elmo e nessuno lo controlla?? Puzzava di bruciato pure a me… da lontano riuscivo a vedere l’elmo che luccicava con fare molto provocatorio lì in bella mostra in mezzo alla sala.. sempre se questa si può definire sala!!

-Vado…- deglutii un paio di volte per farmi coraggio.. solo un folle può lanciarsi in mezzo ad una missione suicida come questa.. sfidare una divinità e ritornare vittoriosa al rifugio.. però i folli sono i migliori.. quindi.. forza e coraggio Renée…

Piano.. piano… un passo dopo l’altro, sentivo il sudore scendere dalla fronte dalla tensione del momento, ok forse anche per i trenta e passa gradi presenti qui sotto ma in primo luogo per la situazione in cui mi trovavo…c’era una calma alquanto assurda, non poteva esserci calma negli inferi… è come dire.. che ne so.. che in pieno Agosto ti trovi al mare Caraibico ed inizia a nevicare… ti domandi se ti sei fumato qualcosa di strano o se stai ancora dormendo perché impossibile come cosa. Ero quasi arrivata alla meta, no no..questa cosa puzzava troppo….

-Troppo facile..- sussurrai guardandomi attorno, questo episodio lo avevo visto a pezzi in quanto avevo preso sonno diverse volte quella sera, che succedeva ora??? e perchè cavolo quella volta dovevo prender sonno?!! Mannaggia a me.. avanzai ancora un po’ mi sembrava strano che non ci fosse che ne so..dei laser da scavalcare per non far suonare l’allarme oppure un antifurto che si azionava in base alla densità dell’aria oppure una gabbia che ti cadeva addosso bloccando tutte le vie d’uscita e sparando gas nervino per tutta la stanza!!

-Mah...- alzai le spalle in cerca di qualche telecamera di sicurezza da far saltare in aria o da rubarle la cassetta all’interno…

-Non essere diffidente, mettiti a tuo agio..perchè resterai qui in eterno…!!-

Che culo!!! Venni circondata da diversi armati e dalla divinità in persona.. Renée non svenire, respira a fondo.. e…trova una soluzione!! Avevo avvisato Xena di non intervenire..almeno fino a quando non avrei urlato terrorizzata il suo nome…con tanto di movimenti tarantolati.. è una parola tarantolati? E urletti isterici..

Pensa a qualcosa, qualsiasi cosa…

-Dunque…tu chi sei.. non conosco il tuo nome!!- La divinità si era posta di fronte a me in tutto il suo splendore.. uno splendido soprabito rosso rubino che strisciava per terra, chiuso da molti bottoni in argento.. sul suo capo sorgeva una splendida corona come a ricordare chi era che gestiva tutto quanto… chi comandava insomma… emanava una luce divina.. questa si che era una divinità.. altro che quel povero idiota di Marte!!

-Chi sei tu?-

-Chiunque tu vuoi che io sia!!-

Che risposta idiota, non sapevo cosa fare.. ma dovevo star calma, infondo non poteva conoscermi ed io avevo un vantaggio rispetto a lui.. conoscevo il futuro o il passato insomma..

-Xena!!-

-No, ma perché pensate sempre a Xena??-

-Quindi non sei parte del gruppo?-

Negai con la testa con il fare più innocente possibile…

-Portatemi Cerbero…c’è una fuggitiva!!-

-Io??? No aspetta…io sono viva, cioè credo…ma tu chi sei?-

Non prendetemi per cretina, sapevo benissimo chi lui fosse…ma dovevo tergiversare il più possibile per farmi venire in mente la minchiata del secolo che mi avesse salvato le chiappe alla grande.. infondo… ero gemella di Céline, avrò preso un po’ del sue essere logorroica no?

Plutone bloccò le guardie e le mandò nuovamente alla ricerca della Principessa Guerriera lasciandoci soli a parlare..

-Come chi sono io.. sono Plutone re degli inferi… e tu volevi rubare il mio elmo..-.

-Aspetta..Plutone?? ma non farmi ridere… Plutone è un pianeta… non un re!!-

-Divinità non un re!!-

Ora avevo toccato la sua vanità.. si sa, gli antichi dei erano molto narcisistici e amavano la loro vanità.. si puntellò a terra con la spada e si iniziò a darsi delle arie.. bingo!!

-Beh..direi più re… se fossi una divinità avresti dei super poteri no?-

-Ovvio che li ho..guarda!!-

Produsse una sfera infuocata… di fronte a me sfoggiando un sorriso soddisfatto come per dire “vedi?” eh eh… divinità vs ventunesimo secolo.. pronti via!!

-Tsk..so farlo pure io!!-

Presi l’accendino alzai la fiamma al massimo e nascondendo l’accendino sulla mano produssi una gran fiamma.. la divinità fece un passo indietro quel tanto che mi servì per far scivolare l’accendino dentro la manica della  maglietta in modo da nasconderlo.

-Vedi? Non serve essere una divinità per farlo…-

-Io governo il mondo dei morti..il tempo è sotto al mio comando, posso ridonare il tempo di vivere ai mortali se lo desidero..-

Sembrava una gara tra mocciosi sul chi avesse i giocattoli più belli e infatti la divinità stava cadendo con entrambe le scarpe in questo mio stupido gioco… ora mi fissava con quello sguardo di chi la vuole sapere più lunga, sorrisetto soddisfatto e pronto per la mia resa..caro mio.. ho più di duemila anni dalla mia parte.. non puoi fregarmi!!

-Ed io riesco a bloccare il tempo ed a imprigionarlo per sempre su una pergamena…-

Mi guardavo le unghie con l’aria annoiata con lo sguardo di chi sapeva che alla fine avrebbe vinto.. presi la foto di me e Céline e gliela feci vedere…lui la prese in mano ed iniziò ad irritarsi.. ora passiamo alla fase finale del mio piano.. aaah come sono diabolica!!!

-vedi?? Questo vuol dire che o tu sei un mortale con una corona in testa oppure anche io sono una divinità.. sai cosa possiamo fare?? –

-Sentiamo…ti dimostrerò che sono una divinità..-

-Si si..lo dicono tutti.. poi alla fine si dimostrano per quello che sono…imbroglioni!!-

Ultima pennellata colpendo per benino la vanità ma soprattutto la virilità maschile..

-avanti dimmi cosa vuoi che faccia per dimostrartelo..-

-Indosserò l’elmo e tu dovrai trovarmi… se mi trovi sei una divinità altrimenti uno stupido umano..-

-Cosa ci guadagno io?-

-Potrai uccidermi così che io non possa svelare il tuo segreto… cioè che avete poteri assurdi che pure io ho…-

Mi scoccò uno sguardo truce…e mi fece segno con la mano di prendere l’elmo, lo ringraziai e mi lanciai a prender l’elmo…lo indossai, wow che sensazione fighissima… ero invisibile!! Ora dovevo aspettare che lui si avvicinasse a me lentamente e poi finire la mia adorata bomboletta spray contro di lui..

Si avvicinava lento a me, guardava a terra se trovava le mie impronte tra la sabbia e con un movimento perfetto cancellò tutte quelle vecchie.. sorrideva, perché credeva di vincere..vieni Plutone, l’evoluzione umana ti aspetta!!! Eccolo finito nella mia rete…era di fronte a me trattenni il respiro e alzai lentamente il braccio ero a pochi metri dal suo volto.. fece un altro paio di passi e…preso…. Scaricai tutta la bomboletta contro la divinità che cadde a terra rotolandosi fra la polvere come un semplice verme ed imprecando dolorante..

-Vanità…decisamente il mio peccato preferito…- e lo colpii in testa con una pietra facendogli perdere i sensi.. divinità.. non le puoi uccidere.. ma farle svenire si!!

La sentite tutti questa musichetta di sottofondo? Si sono una tigre mischiata con una volpe, sono un sicario, sono la fantastica Renée..chi oserà sfidarmi ora?? ancora nascosta dal mio elmo mi misi a ballare lanciando pugni qua e la all’aria seguendo la musichetta di Rocky…

-Aaaadriiaaaanaaaaa….- tolsi l’elmo giusta di fronte a Xena e al piccolo Seleuco..

-Hai visto Seleuco?? Sono una divinità….inchinati di fronte a me!!- Sorrisi soddisfatta.. anche Xena lo fece assieme ai complimenti..Tsk paura, io?? No non avevo avuto paura..cosa è la paura?? Io sono la grande magnifica Renée… gonfiai il petto e restai in attesa che qualcuno mi facesse uno splendido ritratto. Ok, pavoneggiamento finito…

-Andiamo ora…portiamo il piccolo ai Campi Elisi e fuggiamo da qui..-

Il mio consiglio fu accolto con grande entusiasmo dai presenti, anche perché Xena stava mostrando i segni di un imminente parto. Le guardie sembravano sparite, non sapevo se fosse strano o maledettamente stupenda come cosa..ci eravamo fermati dietro a delle rocce, di fronte a noi c’era l’apertura che conduceva ai Campi Elisi..Xena si era bloccata, sembrava sofferente.. lo sapevo avevamo sempre meno tempo..

-Che hai madre..?-

-Niente..niente..sto bene-

A me non sembrava proprio in grandissima forma..

-Xena è il momento…-

Uscii velocemente dal nascondiglio e in quel momento comparvero quasi dal nulla tre guardie, mi abbassai velocemente per evitare un colpo di spada diretto a tranciarmi la testa e mentre scendevo caricai il pugno per poi colpirlo allo stomaco e completare il tutto con un calcio rotante a terra in modo da far cadere il primo.. Xena era sofferente, Seleuco le stava attaccato come una cozza ad uno scoglio e così  mi trovai di fronte all’esame di maturità “xenesco” sarei riuscita  a tener loro testa ed a prender quel dannato diploma a suon di calci e pugni? Il secondo mi arrivò alle spalle e fece scendere il fendente velocemente sopra la mia testa, raccolsi d’istinto la spada di quello appena atterrato e parai il colpo sopra la mia zucca tenendo ancora il guerriero alle mie spalle. Lui ritrasse la spada ed io colsi l’attimo per lanciarmi alla mia sinistra finendo giusto sotto al terzo armato, se non si chiama sfiga questa.. voi come la chiamereste? Che sono un genio!!

-Ma porca,…-

Con l’elsa della spada feci partire un colpo verso l’alto colpendo sul mento il povero disgraziato costringendolo a piegarsi in avanti, mi rialzai alle sue spalle e vidi il secondo lanciarsi contro di me.. alzai il sopracciglio completo di sorrisetto furbo… presi una piccola rincorsa usai la schiena del terzo come rampa di lancio per schiantare il mio ginocchio contro il brutto muso del secondo tizio.  Missione compiuta, era da una vita che volevo fare questo salto.. dai ogni volta che guardavo Rey Mysterio e vedevi i tizi che casualmente finivano in quelle posizioni idiote e lui con questi mega salti acrobatici fare fantastiche evoluzione.. finalmente ci son riuscita pure io!! Un momento.. e l’armato uno?? Mi voltai giusto in tempo per vedere Xena atterrarlo con una gomitata, cioè no.. io avevo fatto tutta sta fatica inumana per stenderne due, mentre lei semplicemente come se fosse una mosca che gli desse fastidio, lo ha messo fuori dai giochi? Dai.. è assurdo, mi scappò quasi una risatina isterica per l’assurdità della cosa..

Ecco, eravamo ad un passo e non metaforico, dai Campi Elisi.. Seleuco abbracciò forte sua madre, si allontanò un po’ per guardarla in quegli occhi così simili ai suoi..

-Madre..promettimi che non mi scorderai mai..-

-No..no… non potrò mai farlo…-

Il piccolo tornò nuovamente a nascondere la sua testolina tra i capelli della madre e stringerla forte, una lacrima scappò al mio controllo e scivolò lungo le mie guance.. infondo non ero fatta di pietra..  Seleuco.. sei un bravo ragazzo.. e sii felice.. hai avuto la possibilità di dire addio a tua madre per bene…

-Ti voglio bene piccolo mio.. e te ne ho sempre voluto…e sempre te ne vorrò-

Cogliendomi di sorpresa si staccò da Xena e si lanciò anche tra le mie braccia.. il mio cuore era a mille..mi sentivo felice ed allo stesso tempo triste perché dovevo abbandonarlo.. mi sentivo divisa a metà.. doveva essere ciò che provava Xena in quell’esatto istante..

-Non ti scorderò mai…- gli sussurrai all’orecchio…

Con un ultimo sguardo triste attraversò l’arcata.. ora era immerso nella luce, i suoi abiti erano di un bianco purissimo.. i suoi capelli erano del colore del grano maturo.. il suo sorriso ti accendeva una fiamma dentro..

-Madre…quando tornerai a trovarmi?-

-Prestissimo…non ti accorgerai della mia assenza..va adesso…-

Seleuco si allontanò ed andò incontro al suo destino, fatto di spensieratezza e di amore, fatto di calore e gioia..

 

-Renée portami fuori da qui!!-

Xena stava molto male..si appoggiò a me ed iniziai a trascinarmela per gli inferi, dove cavolo era l’uscita??  Ok, non mi aspettavo un EXIT gigante che lampeggiava con tanto di freccia, però non l’avrei rifiutata come segnaletica.

-Resisti!!-

Finalmente vedevo di fronte a me l’uscita della grotta, sentivo l’aria diventare più fredda e mi domandavo seriamente perché non fossimo entrate direttamente da qui invece che fare tutta la trafila attraverso il fiume Averno. Appena raggiunsi l’uscita mi trovai accecata dalla luce che proveniva dal mondo di noi vivi e vegeti, Xena mi chiedeva di fermarmi che non ce la faceva mentre io la esortavo a continuare.. non potevamo fermarci qui davanti al regno dei morti.. ci avrebbero trovato troppo facilmente, ecco appunto.. ci avevano trovate!!

Mi guardai un attimo attorno per capire cosa avevo a mio favore per combattere.. Xena si lasciò cadere a terra.. non ce la faceva più..

-Renée devi pensarci tu…-

Si, Renée..Renée… uff che cavolo potevo fare.. vorrei tanto che Hercules e Gabrielle fossero qui…

-Renée..Xena..-  Erano arrivati Hercules e Gabrielle… mmm vorrei tanto un milione di euro… guardai in alto, vabbè volevo solo controllare se funzionava così o no..

Gabrielle si lanciò verso Xena..

-Pensaci tu a lei…e passami i tuoi sai!!-

Hercules stava facendo fuori uno ad uno i vari guerrieri mentre io cercavo di difendermi alla buona usando come difesa le armi di Gabrielle..paravo colpi.. e li restituivo con ardore, figo.. dopo nove mesi ero diventata bravina, riuscivo almeno a difendermi e questo era tanto.. con un calcio dritto colpii l’ultimo guerriero spingendolo verso Hercules che lo aspettava con l’osso del titano come pugnale pronto a colpirlo.

Bene per ora la calma era ristabilita, io e la semidivinità raggiungemmo Xena e Gabrielle..

-Dov’è Giove?- Chiese la Principessa Guerriera tra un urlo e un altro.. Gabrielle era lì al suo fianco, la sosteneva.. le aveva tolto il mantello e le protezioni..

-Ci penso io a Giove..-

-Già ci pensa lui a Giove..- Feci eco al figo eroe… -Xena tu concentrati hai altro a cui pensare..-

Hercules si allontanò più per lasciar la privacy alle due che per controllare l’arrivo del re degli dei, pure io decisi di allontanarmi un po’.. era un loro momento questo ed io non c’entravo, non almeno direttamente.. mi misi di guardia.. cercando tra i resti di quello che poteva sembrare un antico tempio Greco un qualcosa che potesse servire a non so che cosa.. Giocherellavo con i sai del Bardo e aspettavo…

Sentii dei rumori di lotta.. doveva esser arrivato Giove, sentii dei colpi fortissimi e decisi di tornare dove erano Xena e Gabrielle.. vidi dei lampi accecanti nell’aria seguiti da boati fortissimi, Hercules e Giove erano in piena lotta.. evitai per un pelo gli enormi cocci di quella che doveva essere una colonna di marmo colpita dalla divinità con uno dei suoi fulmini.. qui si stava mettendo male.. se Hercules non avesse avuto il coraggio di fermare il padre qui ci avremmo lasciato tutti quanti le penne..becco compreso!!

All’improvviso non sentii più nulla..decisi di uscire dal nascondiglio che mi ero trovata e vedere che cavolo stesse succedendo, ma appena svoltai l’angolo mi trovai di fronte Giove!!

-Merda..decisamente.. Merda..- ero a pochi passi dalla divinità..Giove, il padre degli dei.. non credo si sarebbe lasciato fregare come quel pirla di Plutone.. lui era Giove!!

-Togliti mortale!!-

Deglutii ben sapendo che stavo per fare una cazzata mostruosa ma soprattutto dolorosa, respirai a fondo feci un passo indietro ed impugnai i sai nella posizione di difesa..

La divinità alzò il pugno all’aria e si materializzò una saetta.. gente una saetta.. avete presente quelle che disegnavamo da piccoli sul nostro quadretto per dimostrare che vi era un temporale in corso?? Ecco, solo che questo era decisamente più reale e puntava dritto dritto sulla mia testolina…!! Lanciò quella cosa ed io mi lanciai a destra per schivarlo, raggiunsi l’albero dove si era conficcato l’osso del Titano e cercai con fatica di estrarlo.. sentivo i passi di Giove alle mie spalle raggiungermi… ed iniziavo a provare panico!!

-Forza staccati maledetto infame..-

Ce l’avevo fatta, mi voltai verso la divinità sfoggiando la mia nuova arma, ma lui come risposta si mise a ridere.. ma vaffanculo!! Mi lanciai contro di lui abbassandomi all’ultimo per evitare un colpo e riuscendo a colpirlo di striscio al fianco.. si insomma un taglietto da nulla ma questo lo fece incazzare di brutto!! Hercules..svegliati porca miseria!!! Quella dannata divinità mi raggiunse in un batter di ciglia e mi prese per la gola alzandomi da terra di circa un metro…cavolo, ora si metteva decisamente troppo male soprattutto per la sottoscritta. Con le ultime forze lanciai il pugnale d’osso oltre le spalle della divinità dove il figo eroe si stava rialzando finalmente dal suo pisolino pomeridiano, alla buon’ora dannato di un eroe!!

Sentivo un dolore fortissimo, non riuscivo a respirare..mi aggrappai forte alle mani della divinità con scarsa convinzione che sarei riuscita a smuoverle ed a sopravvivere.

-Padre!! –

La divinità mi lanciò con parecchia forza contro una delle colonne rimaste in piedi.. l’ultima cosa che riuscii a vedere fu Giove accasciarsi a terra seguito a ruota dal primo pianto della bambina.. sorrisi… Benvenuta Eve!!

Non so esattamente quanto tempo fosse passato, secondi.. minuti..ore.. decenni? Mah..sta di fatto che mentre mi trovavo a vagare nel limbo dei miei ricordi.. sentii quella voce chiamarmi, la conoscevo molto bene.. era una voce così serafica, dovevo correre da lei.. si lo dovevo fare..

-Renée apri gli occhi.. ti prego.. Renée..-

-Ga..Gabri..elle..-

Aprii lentamente gli occhi, ma la prima cosa che percepii fu un dolore lancinante al braccio, doveva essersi rotto e mi faceva un male cane.. di fronte a me però.. c’era lei, i suoi occhi erano lucidi, appena incrociarono i miei lei mi fu subito addosso e mi strinse forte.. ahio forse un po’ troppo forte..

-Il..il br.. braccio..ahio…-

-Scusa…scusa.. scusa.. ce l’abbiamo fatta.. sei stata magnifica hai avuto un gran coraggio!!-

-Come sta Xena e la piccola Eve? E tu come stai?-

Gabrielle raccolse da terra due lunghi bastoni, sciolse la kefiah attorcigliata attorno al mio collo ed iniziò a fasciarmi..

-Stanno benissimo entrambe..io ora sto bene, tu un po’ meno..-

-Mi dai una mano? Vorrei vederle..-

Appoggiandomi al mio Bardo preferito, nonché l’unico e inimitabile e zoppicando abbastanza raggiunsi la Principessa Guerriera.. Gabrielle si strinse a me, il mio cuore galoppava all’infinito, quella bambina così dannatamente bella mi provocò l’ennesima fitta al cuore.. “sei parte di me piccola Eve..anche se fossi morta nel respingere Giove, lo avrei fatto per te e ne sarei stata felice perché la mia morte sarebbe servita alla tua nascita” Baciai Gabrielle in fronte e sorrisi a Xena..

 

Hercules era lì vicino seduto su uno dei resti della battaglia..il suo viso era cupo e pieno del dolore di un figlio che perde il padre, lui lo aveva sempre rinnegato, ma in fondo.. gli voleva un immenso bene… era sangue del suo sangue, era colui che lo guidava nell’oscurità, era la sua guida.. anche se non lo avrebbe mai ammesso.. era stato un gran padre!

-Per tutta la vita ho pensato che gli uomini potessero vivere senza gli dei..adesso vediamo se è vero..-

Restai lì bloccata a guardare la piccola, non riuscivo a non guardarla.. volevo solamente star lì a fissare quella piccola ed innocente creatura, la sua purezza.. mia figlia.. non avevo parole, semplicemente il mio cuore esplodeva pieno d’amore e gioia.. il dolore passava in secondo piano.. non ‘cera più quella tristezza, non c’era più quel mal di vivere.. c’era solo lei..

Gabrielle mi fece capire di lasciar sole Xena e la piccola, mi appoggiai nuovamente al mio bastone umano..

-Gabrielle… ?-

Lei si fermò un attimo mentre Hercules continuò nel suo cammino.. i suoi occhi così puri..

-Ti amo.. volevo semplicemente che tu lo sapessi.. –

Mi sorrise ancora e ancora.. basta, altrimenti sarei morta dalla gioia.. il mio cuore sarebbe esploso pieno di tutto quell’amore accumulato in questa giornata.. l’amore di una madre verso il figlio, una forza che può spostare persino montagne.. l’amore verso una persona che ti riempie il cuore di gioia ogni volta che la incontri…

L’amore, ti fa compiere gesti folli senza pretendere, senza volere alcun tornaconto.. l’amore è vedere negli occhi di chi ami il tuo stesso sentimento, il tuo stesso sguardo ricambiato..

-Anch’io…ti amo!-

L’amore è un angelo con due smeraldi al posto degli occhi.. l’amore è semplicemente.. lei!!

 

Ritorna all'indice


Capitolo 23
*** 23.LA NUOVA ARRIVATA ***


Buonasera a tutti voi, perdonate il ritardo.. dovevo pubblicare ieri ma non ne ho avuto il tempo!! Come prima cosa vorrei chiedervi di non etichettare la Principessa Guerriera visto il fatto che in questo capitolo succederà una cosetta... diciamo che mi serviva per salutare come si deve un personaggio carissimo che ci ha rotto l'anima, fatto ridere...e stressato parecchio!! Detto questo vi lascio alla lettura.... =)

Syriana94: EHHEHE lo so che il comportamento di Xena verso il povero Solan non ti è proprio andato giù... come ti ho detto ho dovuto mantenere la linea dell'episodio originale.. anche perchè per il resto c'è la tua storia =) Si beh è stato decisamente complicato per Renée scoprire d'aver due figli anzi d'aver avuto.. cioè aspetta.. maronna è confusionistica per me figuriamoci per lei... Questo capitolo è un pò leggero... mi serviva un pò per smorzare i toni e farvi prender un ultimo respiro tranquillo.. =) Fammi sapere che ne pensi!!! baci

Tury: Grazie mille per i numerosi complimenti.. sono veramente commossa dall'affetto =) Céline la continuerai a viver con gli occhi di Renée.. anche in questo capitolo abbiamo un altro flash importante... Prendi fiato ora.. perchè poi si parte con lo sprint finale... pronta??? buona lettura!!!

Fea92: Beh la nostra cinica amica...se l'è cavata alla grande.. ha usato la tecnica del "virilità maschile...tsk!" =) però se l'è vista brutta con il caro vecchio Giove.. è no, con lui non si scherza!!! Bene, buona lettura e buon divertimento.. perchè questa sarà l'ultima pausa e poi si partirà in discesa rapida!!!! Beh ti ringrazio ancora per i complimenti.. =)

A tutti voi rinnovo i miei ringraziamenti e spero di non deludervi con questo capitolo molto particolare... BUON DIVERTIMENTO!!!

Angelus

 

Allora, ricordate cosa vi avevo detto un paio di settimane fa? Riguardo alla tenera dolcissima, fantastica, pelle di pesca Eve?? Bene scordatevelo..!! Bambina piccola..neonata piange sempre… sempre sempre.. giuro volevo cercare il tasto off per spegnerla ma la cara vecchia Xena mi aveva risposto con grugnito poco invitante che mi convinse a sospendere la ricerca!

Io non chiedevo molto, semplicemente poter dormire in pace senza strilli, vomitini e puzzette qua e la.. nemmeno il mio cane lascia tanti bisogni in giro come lei.. Xena era diventata una belva, nessuno poteva avvicinarsi a meno di un metro al pargolo se non Gabrielle oppure poteva ma solo previa autorizzazione scritta, firmata e timbrata dal suo pugno.. si insomma rischiavi anche di prenderlo quel pugno. Gabrielle invece si comportava da padre premuroso con tanto di virilità ed imprecazioni degne del miglior film piratesco mai uscito in commercio, ogni pianto della neonata era un “vado io Xena, tu riposa” ed inoltre era tutto un attenti qua e attenti a la.. Quando arrivava l’ora di coricarsi dopo ovviamente aver camminato, picchiato e cavalcato tutto il giorno, la piccola decideva di iniziar ad urlare ma direi anche ululare cosicché la Principessa la prendesse in braccio, la cullasse, si mettesse a cantare per poi rilanciarla in mezzo ai due giacigli delle due tenere amanti. Mentre io ero in piena fase dolore e fanculo al mondo, il mio braccio rotto mi faceva un male cane..Xena l’aveva sistemato alla bene e meglio ma dopo nove mesi lontani anni luce dalla civiltà moderna anche i farmaci avevo esaurito e mi trovavo senza antidolorifici ed in preda ad una rabbia e nervosismo pazzeschi.

Se pensate che peggio di così non possa andare, vi sbagliate..al peggio non c’è mai limite vi basti solo sapere che quel cretino con cappello a punta dalla canzoncina spacca nervi ci aveva raggiunte e come sempre ci portò in mezzo ai guai. Ovviamente eravamo ancora inseguiti dalle divinità e dai loro sacerdoti che si erano finti praticamente dei Re Magi per fregare noi e tentare di uccidere la piccola Eve..altro combattimento, Corilo avvelenato, nuova corsa contro il tempo, bloccato il veleno in tempo e vittoria! Insomma la piccola aveva salutato il mondo rischiando di essere ammazzata già diverse volte e ritrovandosi alle calcagna tutti gli Dei dell’Olimpo.. ok tutti tranne Giove e Giunone, loro ci avevano già lasciato le penne!

Eravamo in viaggio verso Anfipoli, il villaggio natio della Principessa Guerriera, lo scopo era quello di presentare Eve alla cara nonnina, Irene avrebbe fatto i salti di gioia e magari avrebbe ricominciato nuovamente a perseguitare la figlia proponendogli diversi possibili compagni di vita, ed io mi sarei goduta la scena senza che nessuno iniziasse a cantare! O almeno lo spero! Ci eravamo fermate per la notte ed avevamo preparato il bivacco, Gabrielle si era lanciata a cucinare il coniglio catturato poco prima e Xena iniziò a cambiare e pulire quel saccottino di.. ehm pupù santa!! Cercai di concentrarmi su qualsiasi altra cosa che mi facesse dimenticare anche per soli due minuti il male al braccio, era veramente forte… iniziai a fissare il fuoco..

Ma perché Céline doveva sempre essere così testardamente zuccona da non volermi mai ascoltare, ogni volta che iniziavo a parlarle di Pietro lei mi rispondeva che sono una insensibile e che di uomini io non ne posso capire nulla, poi iniziava a correre, io la inseguivo e mi ritrovavo sempre a prendermi la porta di camera sua contro il mio naso..

-Céline porca miseria apri la porta!! Quello è uno stronzo con tutte le lettere maiuscole.. e lo sai benissimo che lo dicono tutte!!-

-No, non puoi capire… lui con me è diverso..le altre non lo capivano-

Ste donne etero, perché pensano che gli uomini si possano cambiare o che si comportano così perché sono incompresi.. no se sono stronzi restano stronzi!! È un gene impresso nel Dna non li puoi cambiare, è inutile…!!!

-Non ti azzardare ad uscire con lui!! Se lo fai diventerai semplicemente una delle tante che si è scopato! Una puttana praticamente!!-

La porta della camera si aprì, lei era in lacrime e rossa in volto, mi guardava rabbiosa..

-Non ti va giù vero? Che io possa avere una storia normale alla luce del giorno mentre te no, sei solo gelosa.. se ci fosse stata nostra madre viva..-

-Cosa? Ma che cazzo stai dicendo..ti sei bevuta il cervello??-

-Sei gelosa della mia felicità.. e vuoi solamente vedermi infelice, ti odio!!-

La porta si richiuse di nuovo ed una ferita si aprì nel mio cuore.. si comportava da ragazzina viziata stupida e presuntuosa!!

-Bene..fatti scopare da lui.. così diventerai un’altra crocetta sul suo taccuino, ma non venir a piangere da me dopo!!!-

Xena e Gabrielle avevano finito da un bel pezzo di mangiare e si erano concentrate sul dar da mangiare alla piccola.. le cantavano la canzoncina, Xena la allattava, Gabrielle rideva..ed io invece non riuscivo a mangiare!! Nessuna anima pia che mi aiuti a tagliar la carne?? Qualcuno che si ricordasse di me? Non è che potevo passare la serata a guardar il piatto e studiare un modo per riuscire a mangiare mentre quelle due giocavano a “puliamo il culetto alla piccola Eve!!”

-Gabrielle…mi darest-

-Si arrivo…aspetta un attimo..-

Si come no, era la quarta volta che mi zittiva e mi rispondeva così.. ed era passata ormai mezz’ora, decisi di rinunciare a mangiare.. mi alzai dal tronco dell’albero usato come sedia e raggiunsi ciondolando il mio giaciglio.. ero un rottame, dolore un po’ ovunque, nervosismo e fame..

Provai a legger il libro per cercare di distrarmi, ma fu una cosa alquanto inutile.. non riuscivo a trovare una posizione che mi evitasse di sentir dolore… lanciai il libro quasi con rabbia contro lo zaino, ma non fu azione molto intelligente, che dolore!!! strinsi fortissimo il braccio trattenendo a fatica le lacrime... Ecco cosa ci avevo guadagnato a far la sborona.. un dolore assurdo ed esser ignorata completamente da tutto e da tutti!! L'imbranato era tornato all'accampamento seguito ovviamente dalla sua stupida canzoncina, non ce la facevo più.. avevo bisogno di staccare da tutto, dal dolore, dalla fatica del giorno, e dallo stress della sera.. Le persone son tutte così, fanno le ruffiane, le gatte morte, ti lodano quando dai una mano e salvi loro il culo.. ma poi ti ignorano dopo che hai portato a termine il tuo fottutissimo e dovuto compito per lasciarti lì per terra a bestemmiare dal dolore. Decisi di fare un giro tanto per distrarmi, la piccola Eve aveva smesso di urlare e almeno la mia testa poteva rilassarsi un po'.

Camminai in mezzo agli alberi, alzai gli occhi al cielo verso la luna, quella pallida luna.. ora sfoggiava tutta la sua bellezza.. la guardavo e mi calmava, forse aveva ragione il caro vecchio Shakespeare.. E' tutta colpa della luna, quando si avvicina alla terra fa impazzire tutti.. me compresa. Mentre altri sostengono che la luna parli solamente a chi è innamorato.. ma bisogna saperla ascoltare...

-Ti stavo cercando..-

La voce della bruna condottiera mi riportò alla realtà, cosa voleva??

-Stavo facendo un giro.. cercando di distrarmi, il braccio mi fa molto male..-

-Fammi vedere...-

Era quasi una minaccia?? cioè porgere il braccio rotto e dolorante alla Principessa Guerriera era praticamente dirle “prendi e distruggilo”..

-Lo sai vero...- alzai lo sguardo verso Xena, non mi piaceva quell'inizio di frase, dovevo aspettarmi qualcosa??

-Gabrielle non ha capito chi sei..-

-Cosa?-

Ritirai il braccio di scatto per lo stupore..Xena sapeva? Beh ovvio lei è la Sherlock Holmes di quest’epoca, no.. non era ovvio.. come cavolo aveva fatto a capire e perché non me lo aveva detto subito, cioè come cavolo aveva fatto..

-Tu..tu, lo sai??-

-Beh si l'ho capito..altrimenti pensi che ti avrei lasciato scorazzare attorno a Gabrielle così tranquillamente senza doverti minacciare o romperti qualche osso?? Lei è attratta da te come lo è da me e non può farci nulla.. tu sei me e sei la sua metà perfetta!!-

Bingo.. stavo cercando le varie vie di fuga con lo sguardo.. non capivo se da un momento all'altro questa mi avrebbe menata di brutto o no.. sudai freddo, restai senza parole.. mi aspettavo uno scatto felino ed un combattimento all’ultimo sangue, ovviamente il mio, uno scintillar di spade e colpi di cerchi rotanti schivati.. e adesso che dovevo fare??

-Cioè..io c'ho messo quasi nove mesi a capirlo... e tu lo sapevi??-

-Si, l'avevo capito praticamente un paio di lune dopo il tuo arrivo.. ma il punto è questo.. lei non lo sa.. devi dirle la verità!!-

-Perchè dovrei farlo?-

-Perchè soffre, si sente in colpa per il fatto che siete state... assieme un paio di notti fa!!- Feci un passo indietro, non so se per lo stupore, per la paura o per la delusione.. Gab soffriva del fatto d'esser venuta a letto con me?? o perchè si sentiva in colpa verso Xena?

-Io..io..-

-Gab parla nel sonno...- lo disse quasi sorridendo..

Coraggio Renée..tanto peggio di così non può andare.. Xena lo sa.. sputa tutto il rospone!!

-Mia sorella è la reincarnazione di Gab ed io la tua.. solo che, non riesco starle lontana, c'ho provato lo giuro.. ma.. è troppo forte la cosa..-

-Lo so... so cosa si prova... la guardi e ti perdi nella sua luce, nel verde dei suoi occhi, nella sua anima così pura... so cosa si prova nell'averla vicina e sentire il suo corpo che ti attira, sentir la sua voce.. come uno zefiro che ti sussurra all'orecchio..-

Xena mi stava sorprendendo.. sentir uscire quelle parole dalla sua bocca, le sentivo come mie.. sorrisi..

-è un angelo Xena.. -

-Già..però dovresti dirle la verità.. prima che si punisca per ciò che prova.. per te!! per noi..-

Annuii, forse aveva ragione.. e forse questa era il motivo del suo esser così altalenante, il suo senso di colpa la stava divorando ed io non me ne ero accorta.. chi era la stupida? Chi era la cieca? Chi era l'egoista?? io stavo incolpando Gabrielle del suo comportamento, del fatto che mi ignorava.. ma non avevo pensato minimamente a lei ed al suo essere così puro.. si stava logorando, si sentiva in colpa e sporca.. stava tradendo la sua metà Karmica con la sua metà Karmica...

-Lo farò..-

La notte scivolò velocemente e i primi raggi del sole iniziarono a far capolino tra i rami degli alberi, finalmente ero riuscita a dormire ed a riposarmi come si deve, sentivo il fruscio degli alberi accarezzati dal vento, mi strinsi sotto la sudicia pelliccia per prolungare quell'effetto e quel tepore idilliaco sul mio corpo.

C'era qualcosa di strano, troppo silenzio, troppa pace e troppa tranquillità circondava il mio corpo.. e, visto il mio lato masochista che si stava sviluppando anche troppo ultimamente, decisi di aprire un occhio tanto per dare letteralmente “una occhiata” in giro, strano.. di solito a quest'ora la sveglia umana nonché la piccola Eve iniziava il suo non compito, ma questa volta il silenzio mi circondava.

-Renée..svegliati..presto-

Finita la pace... Gabrielle mi aveva trovata eppure questa volta mi ero rifugiata bene onde evitare di dover sopportare le urla di quella indemoniata di bimba, il Bardo però sembrava preoccupato, fantastico..se il buongiorno si vede dal mattino.. ecco iniziare una fantastica giornata al ritmo di “good morning.. good morning.. It's great to stay up late, good morning.. to you!”

-Ahio..si si son sveglia..-

-Eve è sparita..-

Ecco cosa stava succedendo, la indemoniata non piangeva per il semplice fatto che non era qui con noi..

-Cosa??? come cavolo è successo????-

Si erano svegliate le due colombelle e non avevano più trovato la piccola.. contando che tutte le divinità dell'Olimpo la stavano cercando potrei dire.. questo restringe il campo dei sospettati!!!

-Ehi...ma dove è finito l'imbranato?-

-non ti preoccupare di lui adesso.. ci sono guai più grossi da affrontare!!-

Salii a cavallo con Gab cercando di tenermi con il braccio sano e stringer i denti contro il dolore o contro il profumo dell'angelo seduto davanti a me... Xena aveva ragione, dovevo parlare.. dovevo chiarire il punto, si ma come fare “Ehi bionda... non ti preoccupare.. tanto io sono Xena!” non avrebbe retto la cosa.

Sentivo in lontananza le urla di Xena che richiama la sua piccola Eve, ma che cavolo poteva esser successo, ragioniamo.. se fosse stata una divinità avrebbe fatto casino al suo arrivo e alla sua partenza e tutti avremmo sentito qualcosa, ma qui non vi erano tracce fumanti o fiammeggianti del loro passaggio. Qualche sacerdote? No, quelli sono talmente stupidi da invocare ed urlare il nome della divinità prima di compiere il misfatto.. quindi facilmente scopribili quale tragedia allora poteva esser successa?

Bene, dovevamo dividerci e chi avesse trovato qualcosa, beh bastava urlare anche perché non esistendo ancora i cellulari si andava avanti di polmoni o con i piccioni, beh se mi trovavo di fronte ad un’altra divinità non ci sarebbero stati problemi, a costo di distruggermi le corde vocali ma mi sarei fatta sentire per benino per chilometri e chilometri!!

Io mi sarei presa la zona est, cioè il sentiero che porta al ruscello, torrente, vasca gigante o come volete chiamarla. Certo che il tutto sembrava strano, cioè.. come aveva fatto Xena con i suoi super poteri, nonché grazie ai suoi sensori non accorgersi che qualcuno barra qualcosa si era avvicinato al campo e soprattutto che le stavano portando via la cosa più preziosa?? Forse Xena aveva percepito la presenza di qualcuno si, ma era una presenza innocua e quindi non servivano attenzioni, allora.. presenza innocua.. e quindi conosciuta, terribile tragedia o disgrazia.. ma certo, come avevo fatto a non pensarci subito.. ora mi sembrava quasi ovvio!! Questa volta mi godrò la scena fino in fondo.. avete capito anche voi vero??? Vabbè ve lo spiego appena trovo Eve…

Ero quasi arrivata allo specchio d’acqua ma senza trovare alcuna traccia a sostegno della mia quasi certa teoria, sentivo il gorgoglio dell’acqua e quel profumo che rilasciava nell’aria.. ottima zona per rilassarsi un attimo prima di riprender le ricerche e trovare ciò che cercavo. Mi feci strada tra i cespugli e finalmente sentii qualcosa, la voce dell’idiota con il cappello a punta e la risata della piccola Eve.. lo sapevo, tutti stavano cercando chissà quale vile marrano, ma in realtà era semplicemente la disgrazia Corilo!!!!

Ah ma questa volta mi sarei goduta a pieno la scena, Xena lo avrebbe strozzato, strangolato, fatto a pezzettini, mutilato e smembrato, impiccato, massacrato, e molto altro ancora.. ok forse è un pochino rude come scena, ma vorrei veder voi al mio posto quanto resistereste con uno come lui tra i piedi!!

-Salve Renée.. ti sei svegliata finalmente!!-

-Salve Corilo..a quanto pare si..-

-Oh io e la piccola Eve ci siamo svegliati presto.. e per non disturbare la mamma che dorme siamo venuti a farci un bel bagnetto..vero piccola??-

Sputagli in un occhio piccola Eve ed avrai per sempre la mia stima..fallo ora, ti prego!!

Corilo era seduto sopra ad una roccia e teneva tra le sue braccia la piccola e la faceva trotterellare oddio che termine, speriamo che la piccola vomiti l'intero contenuto del suo stomaco contro il povero idiota, sapete, non ero proprio sicura di chi fosse il più grande tra i due mentalmente..

-Ma Xena e Gabrielle dove sono? Si sono svegliate?.. Ehi piccola Eve.. dai che facciamo una sorpresa alla mamma e ci facciamo vedere entrambi belli e puliti!!-

-Che bella idea Corilo.. anzi aspetta qua, vado a chiamarla.. così le farai una fantastica sorpresa!!!-

Corilo era tutto esaltato, mi disse che era una buona idea.. oh questa era poco ma sicuro, questa era decisamente una ottima idea..il cretino prese la manina della piccola “fai ciao ciao a zia Renée”, zia Renée?? Allungai il passo.. meglio avvisare subito chi di dovere o lo avrei strangolato io personalmente, però il lavoro sporco meglio farlo fare ad altri!!

Dopo aver distrutto le corde vocali ed atteso due minuti vidi arrivare come due valchirie le nostre due protagoniste lanciate e disperate, io sfoggiai il mio sorriso migliore e puntai il dito verso lo specchio d’acqua.. oh eccome se ci sarebbe stato un buon spettacolo, forza avviamoci altrimenti mi perdevo la parte più bella.. una pera a terra?? Che fortuna.. pranzo più spettacolo!!!

-Razza di idiota..-

Xena stava già urlando, diamine stavo quasi per perdermi lo spettacolo, scappo.. raggiunsi giusto in tempo il ring..Xena era di fronte al malcapitato, dire che sembrava una furia..beh era ancora veramente poco, ed eccoci qui a pochi secondi dall’impatto.. oh, io mi guardo la scena, voi no.. troppo cruenti come immagini.. e quindi. Beh semplice ve le riassumerò dopo e vi lascio andando in..dissolvenza!!!

 

Finito lo spettacolo, quel che restava del povero Corilo era ora appeso ad un albero, legato come un salame ed imbavagliato per bene.. i lividi contornavano quel che restava di libero dalla corda e dal bavaglio.. silenzio… adorato silenzio.. almeno per ora la canzoncina era finita e potevo tornar a concentrarmi sul mio pessimismo cosmico e sul dolore al braccio..

-Buon pomeriggio Corilo..-

Gli diedi due pacche sulle spalle e mi allontanai direzione base fischiettando la sua canzoncina idiota, questo massacro ai danni del povero Idiota mi aveva messo proprio di buon umore, avevo rubato dalla sua bisaccia due mele ed ora me le pappavo tanto a lui.. per un po’ non sarebbero servite.. forse qualche zuppa sarebbe riuscito a mangiare..bah!! non era un mio problema, anzi io avevo recuperato del cibo facilmente mangiabile anche con un solo braccio e questa era decisamente un’ottima cosa vista la situazione.

Ed eccoci nuovamente attorno a questo bivacco, nuovamente torturata dal pianto della piccola Eve e nuovamente ignorata da tutti, vabbè.. per oggi ero riuscita anche a mangiare..tra pane e frutta non mi era andata nemmeno male. Uff, dovevo riuscire a parlare con Gabrielle, come avrei fatto a dirle la verità? Dovevo? Si beh dovevo.. anche perché Xena era stata chiara con le sue parole e non era giusto che soffrisse per amore, in lei non c’era niente di sbagliato.. anzi.. lei amava la persona giusta, amava l’anima della stessa persona solo che si trovava contemporaneamente in due corpi distinti. Difficile anche da capire.. come faceva l’anima essere in due posti nello stesso attimo?? Non lo capivo io, figuriamoci se riuscivo a spiegarlo ad una come Gabrielle!!

Il fuoco scoppiettava, ed io come al solito mi incantavo a guardarlo, come se al suo interno si potesse trovare delle risposte, beh forse..forse bisognava solo guardare bene. Gabrielle si era distesa sulle sue pelli, forse era questo il momento? Dovevo trovare il coraggio per compiere il mio dovere, infondo era giusto che lei sapesse la verità.. già ma come iniziare il discorso? Boh, proviamo dicono che le parole vengano da sé... dicono..

Mi alzai e mi misi seduta vicino a lei..

-Ehi.. posso parlarti un attimo?-

Lei di risposta si voltò a fissarmi, era molto stanca ma mi avrebbe ascoltato ne ero sicura.. feci un sospiro e distolsi lo sguardo per trovare la forza ed evitare l’imbarazzo..

-Vedi Gab.. da dove comincio cavolo.. ecco.. a volte non ci sono, oh signore non riesco a trovare un inizio per questo discorso…- Mi grattai la testa, dai cavolo fatti venire una idea per iniziare.. cavolo Renée riuscivi a rubare una piena sufficienza a scuola senza sapere nemmeno l'argomento dell'interrogazione e non riuscivi a tirar fuori due parole in croce per spiegare questa cosa? Mica devi trovare platoniche frasi con cui cominciare...

-beh andrò direttamente al sodo ok?- Ecco che l'imbarazzo iniziava nuovamente a farsi sentire..mi stavo torturando le dita delle mani, cosa alquanto stupida da fare quando si ha un braccio rotto ricordatevelo.

-No va non rispondere altrimenti non riuscirei più a parlare, ecco allora.. io sono.. io sono la reincarnazione di Xena, ecco si..l'ho detto... ed è, si insomma ed è per questo che tu..- mi voltai per guardarla nei suoi bellissimi.. ehm.. occhi chiusi.. aveva preso sonno, ma questa è sfortuna…Cioè, quando avrei trovato un altro momento perfetto??

Vabbè, dormi Bardo.. dormi mio bellissimo angelo!!

 



Ritorna all'indice


Capitolo 24
*** 24. Xena e Marte contro Minerva (prima parte) ***


Buonasera a tutti voi, spero che la vostra settimana sia stata decisamente migliore della mia..

Tornando alla ff, beh devo avvertirvi di prestar molta attenzione a questo capitolo!!! mi raccomando!!

Tury: eheheh Renée ha fatto davvero tanta fatica per riuscire a raccontare a Gab ogni cosa, speriamo ci riesca in questo capitolo no?? =) Beh dimmi cosa ne pensi di questo capitolo..

Syriana94: Eh eh.. beh avevo avvertito, il capitolo precedente serviva per smorzare un pò i toni.. ora riprendiamo con l'effetto suspance .. spero!! occhio a questo capitolo nasconde cose importanti!!! Buona lettura e fammi sapere che ne pensi!!

Fe92: Xena è Xena, se starnuti in malo-modo capisce subito con quale piede ti sei alzata questa mattina... è una questione di geni xeniti credo, sinceramente non lo so.. ma la cara principessa ti frega sempre!! In questo capitolo abbiamo la continuazione del flash-back... che ci accompagnerà ancora per un pò! =) Buona lettura e fammi sapare!!

Bene, vi lascio alla lettura.. ringrazio tutti coloro che perdono anche cinque minuti di tempo per leggere questa mia pazzia.. se vi va, fatemi sapere cosa ne pensate di questa ff... =) al prossimo capitolo!!!

Angelus

 

Finalmente ci stavamo avvicinando al villaggio natio della cara Principessa Guerriera, ed io iniziavo ad aver le scatole piene.. era ormai quasi un anno che girovagavo da queste parti e non avevo ancora capito come cavolo potessi fare per tornarmene a casuccia bella!! Avevo scoperto una cosa importante, cioè il legame tra me e Xena, credevo bastasse questo per tornare a casa.. avevo imparato un paio di cosette, avevo tirato fuori il coraggio, avevo aiutato il prossimo mettendo a rischio tutta me stessa, ma ancora non bastava.. avevo riscoperto l'amore.. avevo riscoperto la pace dentro, ma nemmeno questa era la via del ritorno. Cosa mancava in tutto ciò??

Il mio braccio stava lentamente guarendo, riuscivo a muoverlo senza sentire grossi dolori e la piccola Eve aveva raggiunto il suo primo mese di vita.. era proprio una bellissima bambina..!!! Xena era felice come non mai, quella bambina le aveva dato la completa speranza.. forse si sentiva completamente cambiata.. forse le sembrava che la nascita di sua figlia avesse definitivamente chiuso il passato cruente e demoniaco della malvagia Xena.

Già, ma tutto questo cosa c'entrava esattamente con me?? una ragazza del ventunesimo secolo, cinica, pessimista e pure stronza.. cosa c'entrava tutto ciò con me!!!

Quell'amazzone all'epoca aveva detto che tutto era legato, e la coscienza dei vari piani permetteva di viaggiare tra loro.. già ma come?? Io volevo tornarmene a casa, riabbracciare mia sorella.. tornare a litigare con lei per quei maledetti dvd che non volevo vedere ma che invece ora ringraziavo d'averli visti visto che mi avevano salvato la vita.

 

Persa nei miei pensieri non mi ero per nulla accorta di ciò che stava succedendo nella realtà, ovviamente i guai ci avevano trovate... o forse eravamo noi che gli avevamo corso incontro?? Xena lanciò il chackram tagliando e bloccando una filza di frecce lanciate da..oh signore.. ero finita dentro alla pubblicità della carta stagnola della cuki?? ma come cavolo erano vestite.. un nuovo spot quindi.. forse lanciare il pollo attraverso una fontana non era il massimo dell’igiene.. oppure facevano parte di quei pazzoidi che temono l'arrivo degli extraterrestri.. sta di fatto che di fronte a me c’erano una dozzina di donne mezze nude con indosso un’armatura fatta di carta stagnola presumo e con strani archi in mano, tutte agguerrite e pronte a lottare nel fango, che stavo dicendo?

Gabrielle mi appioppò la piccola Eve in mano aggiungendo un.. “sta attenta!” grazie al cavolo come la tenevo con un braccio non ancora guarito?? Guardai quel pacchetto tra le mie braccia esibendo uno sguardo da “senti mica è colpa mia se ti hanno affidato a me!” e lei ricambiava con uno sguardo da “no..perchè proprio te?”

Le due guerriere erano ora in piena lotta mentre la piccola scassapalle iniziò a piangere...giusto per non farsi scoprire!!

-Sta buona... tua madre è occupata..e anche la sua amichetta!!-

Un pugno di qua, un cazzotto di la.. urla un po' ovunque.. ma che bella giornata...

-shh fa la brava dai.. o queste ci scoprono e ci ammazzano!- cercavo in tutti i modi di distrarre la piccola.. dai Principessa Guerriera, muoviti a far fuori quelle rappresentanti e torna a riprendere la piccola prima che inizi ad urlare!!

Xena ora stava combattendo contro quella che poteva sembrare la capogruppo ciò significava che il combattimento stava volgendo al termine, coraggio piccola Eve lascia che tua madre stermini queste e poi torna subito da te.. tu nel frattempo non vomitare, non fare rumori molesti o cose varie che voi neonati fate di solito.. resisti, ehm.. tieni duro!! Con un colpo di spada velocissimo Xena aveva sfregiato il muso della tipa di fronte a lei, eravamo in situazione tipica di stallo.. la tipa esaminava la ferita, Xena sfoggiava lo sguardo da “Ti uccido perché oggi mi gira così” e Gabrielle si stava occupando ovviamente dei feriti..

Questa poi non me l’aspettavo, si erano ritirate tutte dopo che la “capessa” aveva dato loro l’ordine… bene questo era il momento perfetto per uscire dal pseudo nascondiglio e riportare la creatura a chi di dovere, mi feci largo tra gli arbusti stando attenta che nessuna foglia sfiorasse la piccola o la vecchia Xena me l’avrebbe fatta pagare mooolto cara!!

Raggiunsi il gruppetto

-Xena…- prima di porgere la fanciulla a Gabrielle mi fermai a fissare dubbiosa un tizio con una freccia conficcata nel petto che stava tranquillamente parlando con le due eroine, a me bastava anche solo una scheggia conficcata sotto l’unghia per imprecare come un pirata e questi parlavano tranquillamente anche quando fanno da spiedi?? Non ha senso… solo nei film succedono ste cose!!

-Chi erano quelle guerriere?- Chiese Gabrielle dopo aver controllato per bene la piccola Eve, tsk.. malfidente.. non le avevo fatto nulla.. diciamo che era stata brava e non mi aveva costretta a nessun rimedio poco ortodosso.

-Non lo so… non ha senso.. a chi interesserebbe il passaggio per Anfipoli?- ehi ehi giovanotto.. cosa era quello sguardo verso Gabrielle?? Non t’azzardare nemmeno!!! Prova a rifarlo che ti faccio ingoiare quella freccia... il passaggio per Anfipoli aveva detto??

-Al Dio Marte!!!- e te pareva che quel bell’imbusto non c’entrasse anche questa volta! Magari era stato solamente una simulazione d'attacco e non c'entrava per nulla nessuna divinità che volesse attentare la vita della piccola, no.. non funziona così.. tanto lo avevo già capito, questo era l'inizio di una battaglia incastrati dentro ad un villaggio rischiando le penne per qualche signorotto della guerra sdentato e maleodorante.

Ed ecco il solito lampo che preannunciava l'imminente arrivo della divinità, altezzoso e pieno di pomposità e di vanità.. lo ripeterò all'infinito.. Marte non sembrava per nulla una divinità, puzzava troppo di vizi mortali.. ve lo dice una che è stata a pochi centimetri dal viso di Giove.. ecco quella era una divinità con le palle e contro palle!!

-Xena..hai cambiato idea? La mia proposta è ancora valida! Sono disposto a proteggere te e la tua bambina ed a correre rischi personali non indifferenti!!-

Non sapevo se roteare gli occhi al cielo, tirarmi una manata metaforica in fronte, tirar fuori dal mio repertorio una perla di saggezza o se mandar al diavolo la divinità, uomini tutti uguali.. non fanno nulla per nulla, anzi non ti aiutano se in cambio non dai loro qualcosa o quel qualcosa, ma dove siamo finiti??

Distesa sul mio bel lettuccio stavo provando degli accordi di chitarra e quel cellulare non la smetteva di suonare, grugnii e misi il plettro tra le labbra e risposi al telefono senza nemmeno guardare chi fosse ma rischiando di soffocarmi con quel pezzo di plastica!

-PRONTO!!-

Dall’altro capo sentii la voce spezzata dal pianto di mia sorella che sussurrò il mio nome, lo sapevo quel bastardo l’aveva aggiunta tra le sue scopate.. un senso di rabbia mi cresceva, una belva dentro al petto squarciava il mio cuore mettendomi in testa solamente la parola VENDETTA!!

Céline era lì seduta su quella panchina del parco che mi aspettava, spensi il motore della moto e tolsi il casco.. ci scambiammo uno sguardo d’intesa.. no non potevo e non potrò mai esser arrabbiata con lei.. si lanciò tra le mie braccia e la strinsi forte.. l’oscurità del parco ci circondava, sentivo il suo dolore bruciarmi nel petto, sentivo chiaramente la sua fragilità, la sua vergogna. Questo mix esplosivo era come una belva che si agitava sotto la mia pelle che chiedeva solamente di sedare la sua sete.. vendetta!!

-Andiamo ora..- La staccai dolcemente da me e le sorrisi quasi freddamente mentre le passavo l’altro casco che avevo portato con me..

-Renée.. non farlo…ti prego!!-

-Andiamo!!- Risposi più seccamente, la mia belva aveva sete.. ed io avrei soddisfatto il suo bisogno.

-Sbagli divinità Xena, ce n’è un’altra assetata di sangue umano…-

Marte mi metteva sempre di ottimo umore, ovviamente ironicamente parlando.. si perché avevamo già tutte le divinità che volevano la piccola Eve morta, ed ora doveva esserci un altro scontro con un’altra divinità.. chi mancava all’appello? Giove e Giunone erano caput, Marte è un idiota, Plutone aveva già fatto la sua figura da idiota.. Diana, Apollo e Nettuno avevano messo del loro nella nostra ultima avventura.. chi mancava?

Xena tolse di cattiveria la freccia dal petto del tizio di prima, secondo me un po’ lo aveva fatto a posta, forse non le era sfuggito nemmeno a lei quel mezzo sorrisetto del tipo fatto al Bardo..

Però porello, non è che faccia proprio così gran bene…

-Minerva…- mi voltai verso Xena che ancora fissava la freccia tra le sue mani.. dunque cosa sappiamo di questa divinità?? Beh la leggenda narra che questa divinità uscì direttamente da una emicrania di Giove, qualcuno gli spaccò la testa a metà e da qui ne uscì fuori la cara dolce tenera Minerva già vestita di tutto punto e addobbata da elmo, lancia e scudo.. la figlia prediletta di Giove.. certo che se ad ogni mio mal di testa sbucasse fuori qualcuno che me la rompesse a metà e da qui saltasse fuori una persona.. beh divinità o meno io mi farei qualche domandina!!! Minerva era anche la protettrice di Atene, era la dea della saggezza e dell’intelligenza.. avere contro Minerva era un pessimo segno, era come sfidare Einstein in una gara di matematica, cioè non avevi alcuna possibilità di vittoria, eri quasi certamente spacciato, finito, morto caput!!!!

Uh si un’altra cosa si narrava di Minerva, si diceva che non avesse mai avuto un amante né umano né tanto meno mortale, infatti gli antichi la chiamavano la Vergine.. il che mi portava qualche dubbio.. cioè è una divinità e non se l’è mai spassata?? Fa strano.. doveva esserci per forza qualcosa sotto!!!

Dopo aver abbandonato i miei pensieri ed aver seguito al trotto il giusto cammino, raggiungemmo Anfipoli.. un villaggio abbastanza grande e pieno di vita, attraversammo l’arcata principale e il vociare di mercanti, uomini e fanciulli ci colpì in pieno. Dei fanciulli giocavano sul bordo della strada scansandosi appena in tempo al nostro passaggio, erano sorridenti, impolverati e felici, alcune donne ci guardavano dubbiose, alcuni mercanti esponevano la loro merce ancora più in vista forse pensando a noi come possibili clienti. Ci fermammo di fronte ad una taverna e Gabrielle mi fece segno di scendere da cavallo… mi guardai un po’ attorno mentre il biondo Bardo slacciava la cinta a Xena.. che avete capito!! Semplicemente era una specie di porta bebè fatto in pelliccia che andava allacciato davanti e formava un marsupio sulla schiena.

-Xena!! –

La voce di Irene, quanto tempo.. l’ultima volta mi aveva fatto fare grasse risate.. Irene mi stava decisamente molto simpatica, le volevo bene.. era una donna veramente speciale, era così forte, decisa, sicura.. ma quando ti guardava leggevi tutto l’amore possibile.. la sua gentilezza ti spiazzava e la sua educazione ti faceva restare senza parole. Ovviamente sapeva metterci del suo sempre, vi ricordate con quale ardore voleva trovare quel benedetto compagno per la figlia?? Ma la cosa più bella è l’amore di Irene che esplode verso la figlia, infatti appena uscita dalla taverna il suo sorriso aveva illuminato l’intero universo.. un sorriso caldo e avvolgente.. aveva seppellito l’odio verso la figlia e il disonore che si sentiva addosso, aveva capito che il suo amore andava oltre ad ogni cosa. Irene era veramente una persona, una donna.. una madre speciale.. ed una nonna grandiosa. Anche ora che stringeva tra le sue mani quella piccola fanciulla esplodeva d’amore, magari le tornavano in mente quei flash della piccola Xena..semplicemente radiosa, racchiusa in quelle vesti azzurre e blu.. mamma.. perché mi hai lasciato sola.. rivedevo negli occhi di Irene quella tua stessa luce, vedevo nel suo sorriso il tuo stesso sorriso.. vedevo la luce di Irene, quella luce che emanavi anche tu..

-Madre.. ci sarà tempo per le effusioni, adesso dobbiamo metter in salvo il villaggio..- Ti prego Xena, aspetta.. volevo semplicemente perdermi ancora nella luce di tua madre e rinfrescare i miei ricordi più belli, spazzare via tutta la polvere che li aveva ricoperti fino ad oggi e portarli nuovamente alla luce.. piangere non per la scomparsa di mia madre.. ma per i ricordi felici passati assieme.. ti prego Xena.. lasciami ancora crogiolare sotto questo sole così caldo, troppo tempo son rimasta al buio… lasciami ancora un momento…

Xena ci aveva radunati tutti dentro la taverna della madre,gli abitanti di Anfipoli iniziavano a parlottare tra loro, forse avevano annusato nell’aria quell’odore classico che i guai portano con sé, forse il ricordo lontano di guerre passate li stava spaventando a morte.. in fondo non era una battaglia contro il signorotto di turno che rompeva, saccheggiava il villaggio e poi si dilettava a disonorare le vergini.. questa era una divinità!!

Stavamo aspettando gli ultimi ritardatari e poi Xena avrebbe iniziato uno dei suoi discorsi profondi e pieni di buoni sentimenti.. Irene stava stringendo a sé la piccola Eve, era veramente una gioia per gli occhi e per il cuore vedere quella scena così piena d’amore, mentre Gabrielle si guardava attorno..

-Senti Gabrielle.. posso parlarti più tardi di una cosa importante?- ero quasi imbarazzata nel porle questa domanda, anche perché era un argomento particolarmente importante, ok forse non importante come una divinità che ti vuole morto.. però ha una certa importanza..

-Magari in un altro momento..-

-Si..beh certo.. ovvio..-

Ultimamente mi trovavo un po’ troppo spesso ad imbarazzarmi e sentirmi nuovamente fragile, sarà perché sapevo che Xena sapeva.. perdonate il gioco idiota di parole.. Raggiunsi Irene,vicino a lei mi sentivo protetta grazie anche al calore che emanava, alzò un attimo lo sguardo dalla bimba per posare i suoi occhi su di me..sorridendomi, il mio cuore si bloccò, averla vicino era come avere mia madre vicino.. sentivo lo stesso calore..e così mi trovai a ricambiare quel sorriso. Già.. sorrisi, vi rendete conto?? Non era un sorriso forzato, non era un sorriso ebete da innamorata della propria metà karmica.. no era un sorriso felice e spensierato, quelli sani.. quelli che ti provengono dal cuore e ti fanno sentire leggera.. quelli che usi quando semplicemente cammini per strada in una fantastica giornata di sole e ti ritrovi persa nei tuoi pensieri felici. Mi ritrovai così quasi involontariamente spinta come da un ordine soffiato dal vento a baciare la piccola Eve, era un quadretto quasi familiare un misto fra passati presenti e futuri, un misto fra ere e Karma, ma non mi perdo nemmeno a ricapitolare la situazione, mi bastava veramente e solamente perdermi in questo momento così idilliaco.

-Abitanti di Anfipoli…l’ultima cosa che volevo era trascinarvi addosso una armata ma non intendo sacrificare la mia creatura!! Per colpa di alcune divinità che ridono delle sofferenze che infliggono a noi-

Xena stava mettendo al corrente gli abitanti del villaggio riguardo a quello che stava succedendo fuori dalle muro, tutti guardavano la Principessa Guerriera cercando di capire se seguirla ancora una volta o se mandarla al diavolo, infondo Minerva era la loro protettrice o almeno lo era fino a quel momento.

-Noi non siamo guerrieri, ma se tua figlia dovrà diffondere la parola di Belur.. allora faremo di tutto per difenderla..-

-Vi ringrazio…-

Un fascio di luce gialla accecante illuminò la taverna, stavo per far conoscenza anche con la cara Minerva?? A quanto pare si.. una donna fece la sua comparsa fra il popolo circondata da quel bagliore divino, non era molto alta.. capelli rossicci, occhi di ghiaccio che lasciavano trasparire intelligenza e astuzia.. era vestita con una specie d’armatura dell’epoca, una guerriera, una divinità.. è vero metteva quasi soggezione , iniziavo a temere che l’unico idiota fosse Marte!!

-Xena…- la divinità puntava dritta verso la Principessa Guerriera

-Minerva.. ti direi che è un onore, ma visto che sei qui per uccidere mia figlia farò a meno delle formalità..-

-Hai la mia comprensione..- Oh Signore adesso sarebbe saltata fuori una conversazione a due..

-ma considera quali saranno le sorti dell’Olimpo, vuoi privare questa gente delle sue divinità? Delle sue credenze? Per la vita di una sola creatura?-

-Anfipoli ha dovuto rinunciare già a troppi figli..- Irene era intervenuta, la guardavo con orgoglio, come avevo detto.. Irene era forte, coraggiosa e giusta… - io personalmente ne ho già perso uno, oltre ad un nipote che non ho mai conosciuto.. questa volta non rinuncerò a lei! Nemmeno in nome delle divinità! –

Minerva si sentiva colpita nell’orgoglio degli umani che osavano contraddirla? Eppure dai racconti questa divinità doveva esser quella più vicina agli umani.. colei che donava le scoperte tecnologiche (tecnologiche???) agli antichi.. ed ora vederla così combattiva nell’uccidere una fanciulla per paura di perder la sua divinità, senza nemmeno rischiare.. era assurdo!!

-E tutti voi? Siete così ansiosi di morire per questa creatura? –

Il popolo non sapeva che fare, mettersi contro la propria divinità a parole è facile.. ma dirglielo in faccia non è proprio il massimo!!

Irene intonò un canto.. già combatteremo per la libertà.. combatteremo per la vita.. è inutile Minerva, tu non vuoi che le persone soffrano? Ma falla finita, voi divinità siete fatte così.. giocate con le sofferenze altrui.. Minerva non sapeva come reagire, ora tutti cantavano forse non sapendo nemmeno cosa volesse dire entrar in guerra, forse non erano nemmeno sicuri di voler proteggere la bambina.. ma per ora bastava questo.. un canto da intonare e la forza di restare uniti fino alla fine!!

-Sia come volete.. hai scelto tu il tuo destino.. Xena!!-

Minerva scomparve nuovamente usando quel raggio dorato e molto accecante, ora però iniziava la vera sfida.. ora iniziava la vera guerra, non quella fatta con stupide parole, no quella fatta con sangue, morte e innocenti.. non era certo facile come situazione, nessuno vuole perdere e tutti vogliono vincere. Guardarsi attorno e vedere semplici contadini o commercianti o allevatori, vedere la paura nei loro occhi.. come fare per vincere anche questa volta? Sopravvivere al destino? Non è mai facile accettare la propria morte, non è certo facile accettare il fatto che in guerra si muore o si vince!! L’aria era molto pesante, non era come le altre volte, non era una stupida battaglia contro un signore della guerra.. c’era un qualcosa di mistico, elettricità nell’aria e dentro il mio petto avevo uno stranissimo presentimento..

Uscii dalla taverna, guardai il sole tramontare.. nessuno si ferma mai un attimo a guardare la bellezza del tramonto, domani sarebbe sorta una nuova alba fatta di guerra e morte.. Belur vieni qui se hai il coraggio a spiegare a quei soldati cosa vuol dire non fate la guerra ma l’amore… la pace andava conquistata con la guerra, purtroppo perdendo anche delle vite in nome della pace.. ma così doveva essere!! Troppo comodo parlare alla gente, ora dovevi dimostrare il tuo valore!!

 

Il sole era sorto e con lui anche tutto il villaggio, tutti erano pronti all’imminente scontro, uomini.. donne e qualche ragazzo si schieravano pronti a dimostrare il loro valore o semplicemente per difendere le loro terre e le loro case dalla furia di una divinità. Mi ero procurata dei sais simili a quelli di Gabrielle, avevo imparato ad usarli ed erano un’ottima arma per la difesa e per l’attacco ed inoltre potevo ringraziare qualcuno lassù del fatto che non esistevano armi da fuoco come pistole, mitra o che ne so io!! Tenere in mano il sai con il braccio sinistro era alquanto doloroso, non era del tutto guarito ma dovevo resistere magari movimenti lenti o comunque usandolo il meno possibile dovevo solo sopravvivere e cercare di dare una mano a questi poveri sprovveduti finiti dentro ad una guerra santa.

La gente si stava preparando all’offensiva, tutti nascosti dietro le barricate in attesa del segnale del Bardo.. era un’azione suicida anche perché dovevamo tener testa ai migliori soldati.. Xena però ci aveva detto d’aver fiducia, che lei ci avrebbe raggiunti assieme a metà abitanti alle spalle del nemico costringendolo alla ritirata. Tutto era pronto, ma pochi erano veramente pronti all’attacco, respiri profondi, bisognava star tranquilli.. magari aggiungendo quel briciolo di pazzia che aiuta sempre! Una catapulta rudimentale faceva bella mostra davanti a me, degli uomini stavano caricando dei barili con del fuoco greco dentro, io guardavo Gabrielle.. mi fece un segnale, bene era giunto il momento!! Tolsi il mantello restando in canotta e jeans, guadagnai qualche strana occhiata da quelli seduti vicino a me, così sarei stata più libera nei movimenti..

-FUOOOCOOOO- Gabrielle aveva dato l’ordine.. ecco l’inizio..

Ecco, la miccia fu accesa e la catapulta fatta scattare.. guardai quasi incantata la parabola in aria compiuta dal piccolo barile.. che atterrò perfetto sopra lo schieramento dei soldati, si sentirono delle urla.. partì anche il secondo proiettile colpendo dei romani poco più in là.. fantastico, pochi secondi e Gabrielle avrebbe dato il via ai giochi.. Come ho già detto, questa guerra sapeva di diverso.. sapeva da..destino, non so come spiegarvelo.. guardavo le facce dei poveri disgraziati che mi circondavano e mi sentivo in colpa, mi sentivo la causa della morte di qualcuno di loro eppure io non c’entravo nulla in tutto ciò…

-CAARICCAAAA!!-

Mi alzai ed iniziai a correre.. sentivo le urla della guerra esplodermi nella testa, sentivo la paura della gente, sentivo l’odio dei soldati…sentivo il mio cuore pulsare all’impazzata, il dado era stato lanciato ed ora spettava solamente al destino compiere il suo dovere. Pochi istanti all’impatto, mentre le nostre retrovie continuavano a lanciare il fuoco greco per disperdere o comunque rallentare la forza dei soldati.. i miei sai cozzarono contro le spade producendo un rumore quasi da far paura, l’odio brillava negli occhi del mio nemico.. ma io non avevo la forza di uccidere!! La polvere creava un effetto nebbia attorno a noi, penetrava con cattiveria nei polmoni impedendoti quasi di respirare, il mio cervello sparava miliardi di informazioni.. urla, sangue.. “abbassati idiota” e molto altro.. Guardavo la gente cadere come mosche “camarade…camarade” mi risuonava nella testa solamente quelle due parole.. “camarade..camarade” come quel racconto del soldato tedesco costretto per tutta una notte a subire il respiro della morte, morte che lui aveva procurato al soldato francese.. “camarade…camarade”

 

Paravo i colpi ma dentro urlavo dal dolore fisico e morale.. il braccio sembrava volersi spezzare da un momento all’altro.. mentre la mia anima era appesa ad un filo.. stavo sopravvivendo in attesa dell’arrivo di Xena.. dovevo sopravvivere.. dovevo restar accanto al Bardo fino alla fine!!

-Gab…dove è finita Xena?- le chiesi sentendola così vicina quasi da trovarci a combattere spalla contro spalla.. stavamo soccombendo sotto la forza e l’esperienza dei soldati.. mentre il biondo Bardo cercava ovunque un segno dell’arrivo di Xena.. la nostra unica ancora di salvezza al momento! Sopravvivere.. bisognava resistere e combattere!!

-Presto sarà qui…resisti!!-

Una parola.. qui ci avrebbero ammazzato da un momento all’altro!!! Gabrielle si allontanò da me cercando d’aiutare delle persone.. cazzo.. errore.. fatale errore.. mi ero distratta!! Qualcuno mi aveva colpito forte sulla zucca, le orecchie fischiavano fortissimo e sentii una voglia matta di vomitare l'anima...non sentivo nulla se non quel fastidioso fischio, mi portai la mano sulla zona colpita restando ancora a boccheggiare alla ricerca d’aria.. feci qualche passo in avanti e mi lasciai cadere verso il buio e lo spegnersi dei miei pensieri.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 25
*** 25. XENA E MARTE CONTRO MINERVA (Seconda parte) ***


VI ASPETTO IN FONDO ALLA PAGINA =) BUONA LETTURA A TUTTI VOI...

 

Lentamente i suoni della battaglia ritornavano a farsi sentire nella mia testa, ero ancora viva, segnale incoraggiante vista la situazione! Cercai di fare un rapido controllo di tutte le mie funzioni motorie, dovevo iniziare con il cinismo per caso? Infondo era il mio cinismo a smuovere il mondo, più motoria di questo!! Riaprii gli occhi lentamente e vidi di fronte a me la battaglia ancora in pieno sviluppo, dove cavolo sei finita Xena? Cercai di far forza per alzarmi impresa alquanto titanica vista la situazione, stando veramente molto attenta a non farmi colpire un’altra volta, a suon di colpi in testa qui mi sarei rintontita molto velocemente!! Niente non riuscivo ad alzarmi, ero in ginocchio immersa nella polvere, respiravo velocemente anche per la confusione che ancora circondava la mia testa, c’era ancora quel sibilo che mi perforava le orecchie e mi disorientava parecchio, portai una mano lentamente verso la parte colpita della mia testa.. pulsava persino.. speriamo abbia almeno la decenza di sembrar maciullata!! Sentii un braccio prendermi.. merda!!

-Renée.. Renée.. alzati forza…-

Gabrielle mi stava aiutando, oh Signore mi ero mezza rincoglionita con questa botta vedevo ancora le paperelle ruotare attorno al mio cranio stile cartoni animati.. Qualcosa non andava, la terra iniziò a tremare fortissimo, io ed il biondo Bardo ci guardammo forse per cercare la risposta negli occhi dell’altra, sentii la sua mano correre a stringer la mia, forse per la paura o forse per darmi la forza di star in piedi. Non eravamo le sole, tutti fermarono il combattimento guardandosi attorno, non si sentiva più il rumore di spade che cozzano tra loro, non si sentivano urla, eravamo lì fermi in attesa di un qualcosa, eravamo immobili con una piccola vena di paura nei nostri occhi, era come se la guerra si fosse fermata per un istante in attesa di capire che cavolo stesse succedendo.. era la calma prima della tempesta, era l’afa che preannunciava un gran bel temporale..

Un’esplosione fortissima ecco cosa stava succedendo.. Finii a terra mentre Gabrielle mi stringeva forte come a volermi protegger dall’impatto, la rassicurai con lo sguardo facendole capire che stavo bene.. o quasi.. di fronte a noi si era aperta una voragine e lingue di fuoco assieme a pietre venivano sparate in tutto il campo di battaglia, colpendo a morte alcune persone e ferendone altre. Che cavolo era successo lì nel cunicolo? Tossii fuori la polvere ingoiata, la gola bruciava tremendamente, e tutto il mio corpo tremava.. chiamatemi fifona o quello che volete, ma ora sentivo la paura, forse l’adrenalina del momento era finita, forse mi stavo rendendo conto di trovarmi in mezzo ad una guerra santa. Non ce la facevo più, ok se fino ad un attimo prima potevo sembrare la solita stronza cinica con le palle quadrate ora non più, gli argini della mia fragilità si erano rotti ed io mi trovavo in piena crisi mistica, vedevo gente a terra agonizzante, persone mutilate.. sangue, urla, dolore.. tutto ciò era straziante, ti mutilava l’anima sentire quei lamenti. Io non appartenevo a quest’epoca, io le avevo lette nei libri di storia queste guerre e le classificavo come noiose perdite di tempo.. il mio di tempo, quasi facendo il tifo per chi ne ammazzava di più, io appartenevo all’epoca dei video game, dove ti trovi un mitra in mano e devi massacrare il tizio o lo zombie di turno, ma questa.. questa era la cruda realtà.. la fottuta realtà dove mi trovavo. Vita o morte non contava, l’importante era andar avanti con la propria guerra.. al momento poco importava se tutto ciò fosse per la difesa di Eve, al momento sentivo un dolore atroce che nessun mortale dovrebbe provare, sentivo veramente il vuoto crescere dentro di me..che mi divorava l'anima lentamente e crudelmente facendo sempre più male e non la smetteva nemmeno se urlavo pietà.. mi guardavo attorno e quelle maledette lacrime scendevano bastarde sul mio viso.

-Non era proprio quello che mi aspettavo… ehi..- Gabrielle si stava guardando attorno, vedevo quasi uno strano freddo avvolgerle il cuore.. queste persone in quest’epoca erano quasi abituate a tutto ciò.. una normale routine.. una straziante e fredda routine

-Come diamine fai Gab? Non lo senti il dolore dentro?-

-Presto tornate alle linee di difesa…- Si rialzò e mi aiutò a camminare.. lei mi sosteneva ed io mi appoggiai a lei non solo fisicamente ma anche moralmente, stavo crollando.. i miei nervi erano al limite o forse lo stavano già oltrepassando..

-Renée.. resisti.. torniamo dentro le mura!-

Aveva di proposito evitato di rispondermi oppure non aveva sentito veramente la domanda? Diamine se questo era doloroso, sentivo ancora le grida della guerra e le strazianti urla della morte trapassarmi il cranio con pura cattiveria…

Rientrammo nelle retrovie, Gabrielle mi poggiò a terra.. ero persa da qualche parte..sentii le mani del Bardo sul mio volto..

-Renée ti prego… lascia stare!!-

Avevo fermato la mia moto di fronte alla bettola del locale frequentato di solito dal coglione di Pietro, no questa volta aveva passato un limite.. aveva ferito Céline.. lo avevo avvertito più volte di non farlo, poteva urlarmi dietro tutte le offese possibili riguardanti il mio orientamento non me ne fregava un cazzo.. ma non doveva osare tanto con mia sorella.!!

-Aspettami qui!!-

La rabbia mi accecava, ma dovevo a tutti i costi controllarla o avrei perso la lucidità e la freddezza.. quella merda me l’avrebbe pagata molto cara!!

Aprii la porta e scesi quei quattro gradini che ti portavano all’interno del locale, un odore abbastanza nauseante colpì in pieno le mie narici.. un misto tra alcol, sudore, sigaretta.. non si poteva definire “eau de toilette”, battute scadenti su improbabili trombate seguite da risate alquanto grottesche. Feci scivolare un dito sul scendi scala maledicendomi subito dell’idiozia del gesto, il mio sguardo corse a cercare quel coglione, per poi trovarlo seduto al tavolino vicino al biliardo.

-Oh oh oh… chi si vede… la gemella lesbica!! Come sta tua sorella??-

Calma Renée non dargli alcuna soddisfazione, raggiunsi il tavolino con un ghigno poco rassicurante.. ma dovevo calmarmi o avrei fatto qualche cazzata.. i suoi amici lo spalleggiavano ridendo sguaiatamente della battuta appena fatta, li squadrai uno ad uno prima di posare nuovamente gli occhi su di lui..

-Sei un coglione… ti avevo avvertito di starle alla larga.. se ti avvicini ancora a lei giuro che..-

-Tranquilla.. una trombata e via.. non mi interessa più nulla.. oh dille che è stata un ottimo passatempo!!-

Presi il bicchiere che stava bevendo, disaronno con ghiaccio… gli versai il contenuto in faccia e lo colpii con uno schiaffo…

-Fottiti lesbica!!-

-Sei una merda!!-

Avevo ottenuto ciò che volevo.. ora potevo andarmene.. stavo per fare le scale quando sentii Pietro raggiungermi e bloccarmi contro la parete.. era incazzato nero e ciò mi faceva un enorme piacere..certo magari la situazione non era delle migliori, mi teneva ferma con un braccio schiacciato contro il mio collo.. mi costrinse contro il suo bacino, sentivo la sua “virilità”..

-Ehi.. ora ti presento un amichetto…-

Ovviamente il branco attorno a lui rideva come un ammasso di scimmie ammaestrate… Pietro stava per slacciarsi la cintura ed io colsi quell’attimo per allontanarlo di forza e colpirlo con una ginocchiata al linguine.. Si accasciò a terrà imprecando, quasi piangendo, io mi inginocchiai vicino al suo orecchio..

-questo era il mio amichetto ginocchio..non ti dispiace vero se gli ho fatti conoscere il tuo amichetto?-

-Puttana…!!-

-Mezza sega!!-

Risi e lo oltrepassai, risalii le scale.. con un ghigno vittorioso tra le labbra… vittoria..

-ti voglio bene Céline…-

-Anch’io!!-

 

-Renée..ehi… riprenditi!!!-

Ripresi lentamente conoscenza tornando alla dolorosa realtà della guerra, di fronte a me una preoccupata Gabrielle, sentivo come uno straccio umido sulla fronte, ora mi ero accorta dove stavo, ero distesa in una sorta di infermeria.. Ritrovai i due smeraldi di fronte a me, quel verde purissimo.. e il sorriso che ti illumina, come faceva ad essere una brava guerriera e restare pura nello spirito? Gabrielle resterai sempre un mistero per me, un angelo così puro da far paura avvicinarsi quasi..

-Ci sono…-

-Hai preso proprio una bella botta!!!-

Rivedevo nuovamente nei suoi occhi l’amore mista paura, sapevo che dovevo farlo.. doveva sapere la verità.. non poteva logorarsi dentro per nulla.. lei meritava di esser felice.

-Gabrielle… dovrei parlarti.. è importante!!-

-Ok, stanotte promesso… ora devo andare da Xena-

Irene si avvicinò al mio giaciglio, forse per dare il cambio a Gabrielle.. arrivò con delle bende di un colore che non tendeva assolutamente al bianco candido,pulito e sterilizzato.. temo che presto ne avrebbe usata una sulla mia testa.. Gabrielle mi salutò con un tenero bacio sulla fronte che mi mandò temporaneamente fuori di testa, lasciandomi solamente il tempo di riprendermi per vederla uscire dalla stanza…

-No, Irene.. sto benissimo.. non mi serve la fasciatura!!- dissi alzandomi velocemente dalla branda provocandomi un piccolo capogiro che mi costrinse a fermarmi.. cosi Irene ne approfittò per fregarmi e fasciarmi per benino la zucca.. ecco, mi sentivo parecchio stupida con sta cosa sulla testa… incrociai le braccia al petto quasi stizzita per l’offesa subita, mentre Irene se la rideva sotto i baffi.. Ma guarda te cosa mi toccava subire!!! La donna si avvicinò a me e mi scoccò un bacio sulla fronte.. o sulla fasciatura dove dovrebbe esserci la fronte, si insomma avete capito!!

-Io vado a prender dell’altra acqua tu sta qui e riposati..-

Sta donna però mi fregava sempre, la sua dolcezza infinita.. sembrava proprio mia madre e non me la sentivo di starmene troppo lontana da lei, era troppo importante sentire ancora quel calore

-No aspetta, lascia che ti aiuti… !!-

Uscimmo fuori e il sole quasi mi accecò facendomi un male gatto agli occhi.. Irene mi indicò la direzione e continuava a sorridermi facendo pure qualche battutina sulla fasciatura, simpatica, veramente tanto simpatica..

In lontananza vedevo Xena e Gabrielle che parlottavano tra loro, vedevo parecchia preoccupazione nei loro occhi!! Figo no??

-FREEECCE IN ARRIVOOOO-

Ecco, forse questo era il momento della paura.. mica si poteva stare più di un’ora in santa pace vero? Persi del tempo a guardare quei sibili nel cielo, abbassai gli occhi in tempo per vedere gente colpita cadere a terra.. Xena e Gabrielle si lanciarono a proteggersi, mentre io lasciai cadere a terra il secchio e presi per mano Irene cercando un riparo…

Era una fuga, disperdersi velocemente per non venir colpiti.. la gente cercava riparo in qualsiasi cosa, un barile, una tavola, un carro… cercai di portar in salvo Irene.. ma dovetti fermar di botta la mia corsa.. di fronte a noi c’erano le arciere di Minerva.. maledizione.. le guardavo terrorizzata, dovevo pensare in fretta e freddamente non potevo rischiare, non avevo vicino nessun dannatissimo nascondiglio, niente di niente.. sperare in un qualcosa di divino era assurdo visto che quel divino ci voleva uccidere, mi voltai per cercare il riparo più vicino ma invece di un’ancora di salvezza vidi l’ennesimo passo verso la mattanza di altra gente innocente..

Elaide , la protetta di Minerva, era lì di fronte a noi.. l’arco pronto a scoccare la freccia contro Xena, poi ghignò e cambiò decisione puntando così la freccia verso una bambina decidendone la morte così solo per sfizio personale. Strinsi forte i pugni, le mie nocche erano diventate bianche dalla rabbia, come poteva essere così marcia dentro da voler uccidere una bambina “così tanto già che ci siamo uccidiamone una”, ero troppo lontana non avrei potuto far nulla e comunque non ero certo in grado di prender una freccia al volo. Fortunatamente anche Xena vide la scena e scattò a salvare la fanciulla fermando la corsa della freccia proprio di fronte al volto della fanciulla spaventata, era salva, tirai un sospiro di sollievo, almeno questa era fatta.. per istinto tornai nuovamente a guardare le arciere e la scena che mi si presentò mi terrorizzò a morte.

Irene si era allontanata un po’ da me, forse per raggiungere uno dei feriti a terra e pronta nella sua misericordia a proteggere quell’anima fino alla fine, l’arciera di prima l’aveva puntata, sapeva benissimo che stava per uccider la madre di Xena e quasi con soddisfazione prese bene la mira altezza testa.. e con pura e sadica cattiveria scoccò la freccia..

-Ireeeneeee….-

No, non dovevo perder tempo, non dovevo un’altra volta solo assistere dovevo agire senza indugi e senza paura, non doveva finire così anche questa maledetta volta.. no, sono io l’artefice del mio destino e sono io che decido! Due falcate e raggiunsi lei… quella donna dallo spirito così puro, così gentile.. non poteva finire così, no… allontanati da lei signora dalla lunga candela, ci sono io qui a proteggerla e non le accadrà nulla, non perderò anche questa volta, non ci sarà un qualcuno che me la porterà via per semplice gioco, divertimento o ubriacature, non stavolta!!.. come aveva detto Minerva, abbiamo scelto noi il nostro destino.. e non vi fu decisione più saggia di quella di frappormi tra Irene e la freccia..

Sentii quell’intruso penetrare la mia schiena fino in fondo, sentivo la fredda punta conficcarsi dentro di me, bramare la mia carne e distruggere qualsiasi cosa si trovasse nel suo cammino, sentivo il mio corpo bruciare in un’unica fiammata, sentivo la mia testa esplodere, un dolore fortissimo che partiva dal cervello e finiva fino al cuore.. non sentivo nulla se non dolore, annaspavo alla ricerca d’aria.. come mai era così difficile respirare? Eppure è la prima cosa che si impara giusto? Sentii la presa sicura e salda di Irene stringermi forte ed urlare il mio nome, non dovevo arrendermi.. alzai lo sguardo e mi persi in quegli occhi così simili ai miei.. in quegli occhi leggevo solo disperazione e dolore, no.. non farlo, non soffrire.. ho scelto io il mio destino, dovevo salvarti Irene.. dovevo salvarti.. Avevo già visto la fine di mia madre una volta, non avrei retto una seconda volta, non sarei riuscita a sopravvivere un’altra volta a tutto quel dolore, non sarei più riuscita a tornare alla luce perché il buio quando ti avvolge una seconda volta, non ti lascia più.. non ti da più una via di salvezza, semplicemente ti incatena e non ti lascia più libero.. Avevo raggiunto la luce e non avevo alcuna intenzione di ricadere nuovamente in quel maledetto e profondo baratro!

-Mamma…-

Sono decisioni fulminee, sono scelte che si fanno.. non importa le conseguenze che produrranno ma non possiamo semplicemente arrenderci al fato, dobbiamo combattere sempre.. mai arrendersi, fare di tutto.. fin quando l’arbitro non fischia tre volte, beh la partita non è finita..

Anche se si è consci dell’ineluttabilità del fato, ci si può veramente trovare impreparati, molti vorrebbero fuggire dal proprio destino, ma è tutto già predisposto.. ma allora, siamo senza speranze? Siamo dei burattini? No.. i momenti cruciali vedrete che arriveranno..quello che conta è il come si reagirà.. e ciò che ognuno di noi sarà destinato.. semplicemente.. apparirà chiaro..

 

Avevo fame d’aria, non respiravo.. non trovavo soddisfazione nel farlo, mi trovavo ad annaspare velocemente, non sentivo più il braccio sinistro mentre con il destro andavo alla ricerca di togliermi qualsiasi cosa che mi impedisse di respirare, volevo quasi strappare la canotta pur di tornare a respirare, perché non ci riuscivo? Non capivo nulla di cosa stesse succedendo attorno a me, sentivo solo la freccia conficcata sulla schiena.. io non sarò un dottore ma tutto ciò che sentivo significava solo una cosa.. il polmone era collassato e visto anche dove mi trovavo.. beh avevo veramente poche speranze di vedere il tramonto!!

Sentii Gabrielle piangere, ma dove era? Sentivo le su mani sul mio volto come alla ricerca di un mio segnale.. ma non sentivo altro che dolore, la testa mi scoppiava..

Dove mi trovavo? Mi ero forse persa? Sentivo un chiacchiericcio lontano, mi trovavo nuovamente in infermeria.. sentivo la presenza di qualcuno al mio fianco, provai ad aprire gli occhi, era difficile, veramente molto difficile.. continuavo ad annaspare aria, non era mai sufficiente.. quanto sarebbe durata questa tortura??

-Renée.. ti prego, resta con me... ti prego!!!-

Gabrielle.. sentii una lacrima scappare fuori al mio controllo, mi dispiace mio dolce Bardo, mi dispiace..

Finalmente riuscii ad aprire i miei occhi in tempo per immergermi e perdermi nel verde dei suoi, anche in questo momento la sua luce mi fece sentir meglio, vedevo quasi le sue imperiose ali avvolgermi donando un po' di tepore alla mia anima.. lei era un angelo... il mio amore per lei teneva la mia anima ancorata a questo corpo costringendolo a soffrire ancora e ancora.. Sentivo il gusto ferroso del sangue riempirmi la bocca, era un gusto nauseante e pungente e di certo non si trattava di un buon segnale.. La mia mente si perdeva in una moltitudine di frasi, avrei voluto dire qualcosa ma il mio corpo giaceva immobile ormai ammutinato, era un semplice involucro in attesa che l'arbitro fischiasse la fine.. quanto mancava ancora?? Sentii un bacio, un dolce bacio mischiato alle lacrime salate.. volevo far qualcosa ma non ne avevo più il potere... teneva ancora stretta la mia mano tra le sue.. non voleva staccarsi o allontanarsi da me, la sentivo tremare e sussurrare parole dolci che mi rendevano il dolore più sopportabile.

Il mio corpo non voleva arrendersi all'evidenza e lì infondo alla stanza vedevo la signora con la candela che mi aspettava, non voleva ancora avvicinarsi a me... forse godendosi la vittoria finale, avevo vinto diverse battaglie.. ma la guerra la stava vincendo lei.. e con sadico divertimento, voleva prendersi la rivincita di tutte le sconfitte che le avevo inferto in quest’epoca.

-Renée se mi senti... volevo dirti.. che sono una stupida a non averlo capito prima.. tu sei lei, sei la mia Xena..-

No ti sbagli, basta.. io sono io, sono Renée.. una cinica ragazza che aveva combattuto fino alla fine contro una donna che le voleva portar via tutto.. aveva combattuto usando tutta se stessa, cuore.. anima e corpo. Mi ero gettata da una scogliera pur di batterla, avevo affrontato una divinità a muso duro, avevo difeso persone innocenti, avevo combattuto contro signori della guerra, avevo imbrogliato una divinità.. ero riuscita a riaprire il mio cuore, ero tornata a sorridere, avevo amato alla follia.. ero tornata a cantare ed a suonare.. ero tornata a vivere, ora potevo andarmene tranquillamente, ero tornata di nuovo alla vita anche se per poco tempo... ma dopo aver sopportato il buio per più di un anno, anche poche ore di luce mi bastavano giusto per risentir il calore dell'amore sul mio corpo.

Gabrielle si era allontanata da me da un po' sicuramente era ancora lì immersa nella battaglia che rimbombava ovunque, all’improvviso sentii spegnersi quell’eco improvvisamente.. voltai la testa verso la finestra.. il tramonto, la giornata stava per finire.. Apollo aveva compiuto anche per oggi il suo dovere... qualcuno entrò gridando alla vittoria... ed io sorrisi, ce l'avevano fatta.. avevano vinto e per ora Eve era in salvo.

Mi uscì un lamento, la fine ormai stava giungendo e almeno avrei smesso di soffrire vedendo gli occhi di chi mi circondava così pieni di dolore e avrei smesso di annaspare alla ricerca di ossigeno, Irene si avvicinò a me.. la percepivo preoccupata e sentivo chiaramente le lacrime spezzarsi in gola, appoggiò una mano delicatamente sulla mia fronte ed io aprii gli occhi, con un ultimo immenso sforzo le regalai quello che avevo di più caro al mondo.. il mio ultimo sorriso.

-Coraggio piccola mia...resisti..!!-

Credo che la cosa migliore sia andarsene con un pensiero felice, che ci faccia sorridere serenamente e il mio pensiero felice.. era mia madre, mi era vicina, ora ne ero più sicura.. tutto era cambiato.. il mio compito era finito, avevo risolto il puzzle.. e con un ultimo agognato respiro lasciai scivolare fuori dal mio corpo la mia anima con l'unico rimpianto di non aver potuto dare l'estremo addio alla mia Céline.

 

ANTICA GRECIA

 

Irene ricadde pesantemente sul corpo della ragazza, la diga che tratteneva quelle lacrime cedette e riversò tutto il suo dolore sul petto di quella scalmanata.. Renée le era entrata dentro quasi con prepotenza sfondando il suo cuore, le sembrava d'aver trovato nuovamente sua figlia ed ora l'aveva nuovamente persa, già.. le sue lacrime erano quelle di una madre che piange la dipartita della propria figlia.. sangue del suo sangue.. Era morta per salvarle la vita, si era frapposta tra la freccia ed il suo corpo, perché l’aveva fatto.. era così giovane ed ingiusto, aveva ancora molte strade da percorrere.. perché era finita così? Quegli occhi così simili a quelli di Xena, quel carattere così simile a Xena, la sua arroganza, la sua forza, il suo coraggio.. dopo Linceo ora si ritrovava ad aver perso anche questa figlia in una battaglia.

Sentì i passi veloci di Gabrielle entrare in infermeria, non doveva vederla.. sapeva benissimo quanto il giovane Bardo si fosse affezionato a Renée.. si alzò di scatto e la raggiunse abbracciandola forte, forse per prepararla in anticipo sulla triste fine che aveva colpito quella ragazza.. non era proprio semplice gridare alla vittoria ora!!

-Gabrielle aspetta...-

Non era mai stata stupida Gabrielle, gli occhi gonfi di lacrime della donna di fronte a lei poteva voler dire solo una cosa.. Renée non ce l'aveva fatta, sentì la stretta salda di Irene bloccarla, perché doveva esser successo? Renée… il suo volto era ora sereno, sembrava stesse solamente dormendo, ma così non era e la triste realtà era ben diversa..

 

La notte era ormai scesa e fuori dalle mura di Anfipoli molte pire funebri furono innalzate, ognuno si metteva di fronte a quella del proprio caro, le lacrime inondavano la terra e la sofferenza ricopriva l’aria come una immensa cupola.. la guerra è questa.. morte e dolore, non importa se si finisce da vincenti o da perdenti anche perché alla fine entrambe le parti perdono . Le fiamme illuminavano la notte, mentre Xena intonava una cantilena per dare una degna ripartita ad ogni anima.. Gabrielle era lì di fronte a ciò che restava del corpo di Renée, ingoiato dalle fiamme.. non riusciva ad essere forte, no… sentiva come se avesse perso Xena.. eppure la Principessa Guerriera ancora lì al suo fianco. Il lungo e trasparente velo nero che il Bardo indossava in segno di lutto si muoveva spinto dal vento, forse quasi fosse quella cinica ragazza che le accarezzava nuovamente la guancia pregandola di non soffrire perché ora lei era felice.. ora aveva ritrovato la sua strada.. Aprì la mano che stringeva ancora quello strano bracciale fatto con uno stranissimo materiale gommoso, ecco cosa le restava..

-Spero… dovunque tu ti trovi, spero che il mio pensiero possa raggiungerti..sappi che ti amo!!-

Xena le si avvicinò e la strinse dolcemente da dietro baciandole quei suoi biondi capelli, entrambe incatenate a guardar il fuoco di fronte a loro, quel fuoco che il giorno prima ardeva in quegli occhi azzurro ghiaccio!!

 

La morte è la porta che tutti noi dobbiamo attraversare, ed è questo nostro io spirituale che, abbandonato il corpo fisico, ci farà continuare a vivere, a imparare e a crescere mentre proseguiamo (R. Altea)

 

XXI SECOLO

 

Volete un mio parere?? Beh la morte è solo l’inizio e non la fine come tutti amiamo dipingerla, ero così ossessionata dalla morte da non rendermi conto di cosa stavo perdendo..me stessa!!

Sentivo di nuovo un familiare quanto futuristico vociare, non c’era in sottofondo quei rumori di animali che ti gufano alle orecchie e soprattutto snervanti canzoncine cantate dall’idiota di turno, no.. sentivo invece suoni elettronici, neon che ronzavano come zanzare impazzite, sentivo qualche telefono squillare in lontananza, ed anche se tutto ciò poteva sembrare una normale consuetudine.. beh al momento non lo era e mi dava quasi fastidio. Mi ero abituata troppo bene alla natura ed ai suoi suoni.. un momento.. stavo perdendo di vista la cosa principale.. ero tornata??? Avevo paura riaprire gli occhi ora.. quanto tempo fosse passato e soprattutto come fossi riuscita a tornare non mi era dato saperlo in questo momento, forse era meglio iniziare dalla domanda più semplice.. dove mi trovavo??

Aprii lentamente gli occhi la visuale era nascosta in parte dalla mascherina d’ossigeno che portavo riuscii ad intravvedere uno splendido controsoffitto alquanto deprimente .. ero in.. ospedale??

Una voce mi chiamò, diamine se conoscevo quella voce.. il tempo non aveva certo potuto cancellare lei e la sua dolcezza, non poteva di certo cancellare una figura così importante dalla mia vita.. avevo lottato in una dimensione parallela solo per tornare da lei, avevo sfidato divinità e signori della guerra solo per lei.. avevo trovato la pace solo grazie a lei.. Céline..

-Renée.. Mio Dio… Renée.. sei..sveglia!!!-

Voltai lentamente la testa, non era molto semplice come cosa.. giuro ero in piena confusione, ma non appena riuscii ad incontrare i suoi occhi ed il suo sorriso.. beh iniziai a piangere, ti avevo trovata.. finalmente ero riuscita a ritrovarti.. mi costrinsi ad alzare la mano per accarezzarle il volto.. ora anche i suoi occhi erano umidi, no no… erano proprio gonfi di lacrime!!

Ero tornata alla mia vita… tutto ciò era la mia vita.. ma c’era qualcosa che non mi tornava.. avevo forse sognato tutto?? Un gioco della mia mente? Ero finita qui a causa di un incidente in moto, ero finita in coma e forse era tutto un sogno.. no non poteva esserlo, sentivo ancora chiaramente tutte le sensazioni che mi bagnavano l’anima non appena incrociavo lo sguardo del Bardo, sentivo ancora quella sensazione di desiderio bruciarmi l’anima quando riuscivo a baciare Gabrielle.. sentii un corpo estraneo nella mia mano, voltai la testa ed aprii la mano destra.. una collana?? Come era possibile.. questa era la collana di Gabrielle!!!

-Da dove salta fuori questa??- Céline era stupita quasi quanto me riguardo a quella strana presenza ora piazzata in bella mostra sul palmo della mia mano, certo nemmeno io trovavo una spiegazione, ma almeno avevo la certezza che tutto ciò che avevo passato fosse realmente esistito.. che frase ingarbugliata!!

Continuavo a fissare la collana anche perché non riuscivo ancora a parlare, ma donai a mia sorella un fantastico sorriso…

 

Erano passate un paio di settimane e finalmente mi diedero il permesso di tornarmene a casa.. finalmente direi.. lo sapete il lato comico?? Beh ve lo spiego semplicemente.. nell’incidente in moto avevo riportato diverse ferite: trauma cranico, caviglia slogata, braccio rotto… vi ricordano nulla? Beh a me si.. mi ricordavo benissimo ogni singola ferita procuratami dall’arrivo al villaggio al combattimento con Giove.. !! Avevo inoltre scoperto che ero rimasta in coma per due settimane.. per me era passato molto più tempo.. avevo visto nascere Eve, avevo salutato Seleuco e combattuto contro una divinità. Vi ricordate cosa disse quell’amazzone.. Yante.. ?? no? Ve lo ripeto allora..

La natura è composta da molteplici piani di realtà. di giorno c’è una realtà… mentre di notte quando sogniamo.. ce n’è un’altra.. e ciò che le unisce, è la coscienza di esse”

Ed io avevo scritto nel mio diario.. “conoscenza.. la mente è un punto di collegamento tra le dimensioni, quando si dorme ce n’è una quando si è svegli un’altra.. bisogna accettarlo, molte dimensioni.. regno degli spiriti..realtà parallele, due rette che corrono parallele senza mai incontrarsi.. binari dei treni..”.

Due rette che corrono parallele ma senza mai incontrarsi, pensarci ora.. sembrava così ovvio.. ero stata catapultata in una dimensione per poter ritrovare me stessa, avevo perso la luce… odiavo così tanto la morte da sentirmi in colpa mentre non ne avevo.. ma qualcuno lassù mi aveva dato la possibilità di riscattare me stessa.. di dimostrare che se avessi solo potuto fare qualcosa per salvare mia madre ci sarei riuscita. Avevo concluso il mio cerchio, avevo salvato prima Gabrielle sfidando quell’immensa scogliera, sfidando la morte stessa pur di salvarla.. e ce l’avevo fatta, avevo salvato Céline, poi con la decisione di mettermi tra Irene e la freccia sapendo già le conseguenze.. beh avevo salvato dalla morte mia madre.. le avevo salvate entrambe ed avevo salvato anche me stessa.

Il fato agisce proprio in modi strani sapete?? Ho sempre detto che siamo noi gli artefici del nostro destino, che almeno il libero arbitrio ci era stato concesso, ma mi sbagliavo.. ovvero, noi siamo liberi di compiere le nostre scelte ma qualcuno lassù ci conosce talmente tanto bene.. da sapere già dove ricadrà la nostra scelta!!

Céline non si allontanava da me nemmeno un attimo, mi diceva sempre che le sembravo totalmente diversa.. ed aveva pienamente ragione…

 

Raggiunsi il divano del salotto decidendo così di riposarmi un po’…

-Renée… l’ultima volta ho preso sonno.. ti prego riguardiamo l’ultimo episodio della sesta stagione?-

-Che ne dici di riguardare le ultime della quinta.. mi sono persa gli ultimi episodi!!-

-Mio Dio, che ne hai fatto di mia sorella…sei un alieno per caso??-

No sorellina mia, semplicemente volevo rivedere nuovamente il mio Bardo… dal punto esatto in cui l’avevo abbandonato..

Céline fece partire il dvd per poi sistemarsi distesa sulle mie gambe.. di fronte a noi le Xena e Gabrielle di un tempo che combattevano, gioivano, si scongelavano.. faceva troppo strano guardarsi dall’esterno… eppure io ero finita lì dentro, avevo cavalcato assieme a loro, dormito all’aperto assieme a loro.. avevo conosciuto Andromeda e quell’idiota di Corilo.. che strano ora guardare la tv!

-Ehi..sai che figata sarebbe finire dentro all’episodio assieme a quelle due?? Chissà come reagirei io… ahah e per non parlare di te… chissà cosa avresti combinato lì in mezzo.. saresti impazzita!!-

Mi misi a giocherellare con la collana di Gabrielle, sorrisi.. ok, ora sembrava quasi impossibile vero??

-Cosa avrei fatto?? Chissà…magari con il mio fascino avrei conquistato Gabrielle!!-

-Ma piantala… non riusciresti mai a conquistarla.. lei è solo di Xena..sono anime gemelle!!-

-Già.. anime gemelle..-

Sorrisi.. e baciai sulla fronte mia sorella… la mia, anima gemella!!


*********************************************************************************************************************************************************

 

Miei carissimi lettori... con tristezza celata, ecco il mio ultimo capitolo... ok non proprio ultimo, perchè ci sarà un piccolo epiloghetto da parte del nostro Bardo che ha voluto dire la sua =)

Beh che dire, spero vi sia piaciuta e fatemi sapere cosa ne pensate =)

Syrianad94: Eccoci qua... spero sia stato un bel capitolo.. non esser triste... la storia è finita vero... manca ancora un ultimo capitolo...  ma Renée è cambiata, la luce del Bardo e di quelle avventure vissute assieme alla cara Xena, l'hanno trasformata in una persona decisamente migliore.. il cinismo l'accompagnerà ancora e ancora.. solo che.. beh al sole si riceve più calore no?? Fammi sapere che ne pensi di questo capitolo e della storia in generale.. bacioni e grazie di tutto

Tury: Grazie mille per gli ennesimi complimenti =) sono proprio felice d'averti fatto emozionare diverse volte.. spero che questo capitolo riesca ad emozionarti allo stesso modo.. Renée è una ragazza forte.. ma anche molto fragile... =) fammi sapere se la storia ti è piaciuta.... un bacio e ancora grazie =)

fea92: Perdonami se non ho aggiornato subito, ma fidati è stato difficile postare anche ora... mi dispiace molto aver concluso la storia.. ok avete ancora un ultimo epilogoso capitolo di fronte.. ma di per sé la storia è conclusa.. spero d'averti fatto sorridere, ridere.. ed emozionare... fammi sapere insomma.. bacioni e grazie di CUORE!!

E a tutti voi cari lettori che mi seguite dall'inizio della storia, anche se magari non avete lasciato un commento.. beh vi ringrazio con tutta l'anima.. perchè mi avete dato la forza di continuar a scrivere.. ringrazio tutti dal profondo del mio cuore!! e se vi gira.. perchè no fatemi sapere che ne pensate della storia..

 

Ci sentiamo nel prossimo ultimissimo capitolo... BACI E GRAZIE DI TUTTO!!!

P.s. non voglio infrangere nessun copyright.. i personaggi non mi appartengono e scrivo al puro scopo di divertimento!!

ANGELUS


Ritorna all'indice


Capitolo 26
*** 26. IL DIARIO DEL BARDO.. ***


Buongiorno =) Vi aspetto in fondo =)

Il tuo ricordo batte incessantemente nella mia anima rimbombando nella mia testa.

La tua mancanza mi fa oscillare sullo striminzito limite che c'è tra realtà e ricordo dove mi trovo ora a camminare sopra il baratro del dolore, guardo giù e vedo il vuoto. Piango lacrime piene di speranza ma il non vedere il tuo volto mi fa vagare senza meta in un mondo buio fatto solo di ombre che si trascinano assieme alla ricerca dei ricordi felici passati

Non riesco a credere di piangere per te, mi volto e ti ritrovo nuovamente qui a sorridermi, non posso ridurre la tua vita ad un pianto, ricordarti con angoscia per la sola emozione che si prova a ritrovarsi senza speranze in un attimo.. è vana cosa. Voglio ricordarti per quel tanto bene che mi hai dato, voglio cancellare la tristezza con un colpo d'anima, il tuo volto deve darmi ancora una volta il sorriso, una gioia che mi ricorda come tu continui anche nella tua assenza a portare luce ai miei giorni.

Che sciocca sono, eppure dovevo capirlo.. il mio cuore già lo sapeva, la tua luce brillava e faceva danzare la mia anima, eppure dovevo capirlo, quando nei tuoi occhi brillava quella fiamma così familiare, eppure dovevo capirlo!! La morte ti ha strappata via dal tuo cammino, ed ora dove sei? Mi volto, ti guardo e ritrovo ogni significato.. eppure in quel momento sentii la mia anima spezzarsi a metà non appena i tuoi splendidi occhi incontrarono il buio del silenzio eterno.

Ero cieca, ero semplicemente cieca.. i miei occhi non vedevano ciò che il cuore urlava all’impazzata, tu e lei… lo stesso spirito che bruciava con intenso ardore.. la stessa forza che mi faceva sentire protetta in ogni momento, lo stesso coraggio nel raggiungere la soluzione.

Lacrime amare solcano ora il mio viso.. mentre osservo la tua pira bruciare, alzo gli occhi al cielo quasi sperando di ritrovarti lì a sorridermi con quel tuo sorriso arcano, mentre tu ricoprivi il tuo volto con la maschera dell’indifferenza. Le fiamme danzano di fronte ai miei occhi ree solamente di inghiottire il tuo corpo, danzano e mi incatenano nel turbinio di immagini e ricordi. La tua vita spezzata da un eroico gesto, una corsa alla ricerca della felicità che t’ha portato alla fine del tuo percorso a trovarla e nuovamente a sorridere.. nuovamente.

Non cambierai mai Xena continuerai ancora e ancora a donare te stessa agli altri, ed ora ne ho la certezza.. anche nel susseguirsi e nel rincorrersi delle tue vite.. tu continuerai sempre ad essere te stessa, una persona da amare. E' bello sapere che resteremo ancora assieme, che la tua anima bramerà ancora con intenso amore la mia.

Ricordo il nostro primo incontro, quei tuoi occhi che urlavano vendetta e celavano un dolore così immenso da costringerti a vivere indossando sempre una maschera, ma io sapevo cosa celavano quegli occhi, conoscevo quella fiamma che ardeva nel tuo petto, quell’orgoglio altro non era che una sorda richiesta d’aiuto per ritrovare te stessa.

Il tuo percorso era irto e tortuoso, era una lotta continua con quel gelido vento che abbraccia tutti prima o poi, avevi vinto diverse battaglie contro di lei, ma la guerra no. Partecipare muti ed a testa bassa al ciclo della vita, ognuno con il suo posto ben definito all’interno di questo piatto mondo, mentre la morte aspetta con infinita pazienza che il nostro ciclo sia concluso

Lei, dal viso pallido e dagli occhi color sangue non ha cuore perché ti ha strappato via dalle mie braccia senza tener pietà del mio angoscioso e piangente sentimento.

Lei che triste e solitaria sa di far male, non può far altro che donare rassegnazione perché sa che è così che deve andare, per quanto possa far male alla fine troveremo sempre lei ad aspettarci donando così il riposo tanto agognato e tanto promesso.

Chiudo gli occhi e rivedo nuovamente il tuo corpo trafitto e risento nuovamente un dolore così forte da distruggermi dentro.. Accadde in quel momento, in quel momento compresi.. quella verità mi schiaffeggiò così forte da rendermi conto di quanto ingenua possa ancora essere; quel disegno sul tuo corpo.. un impegno tra me e Xena per potersi riconoscere in ogni vita, cieca ero, cieca al desiderio che inebriava la mia mente e che in ogni istante cercava di colpirmi con questa verità.

Le braccia della mia Xena mi accolgono donandomi protezione e sciogliendo appena il nodo fermo sulla mia gola.. era questo ciò che avrei provato se ti avessi mai perso Xena? Era questo il vuoto che mi avrebbe accolto fino alla fine? Non farlo mai, non abbandonarmi ancora, il mio cammino corre parallelo al tuo, non voglio soffrire ancora così..il mio cuore non resisterebbe senza cadere in quel barattro cupo e terso del dolore.. Renée...Xena.. Renée.. Xena.. Vorrei quasi odiarti, maledirti.. non avrei mai voluto percuotere così il mio spirito, sei entrata con forza in me, dicendo di amarmi ed ora mi hai costretto al dolore più grande.. perderti, no non avrei mai lasciato che il freddo abbraccio ti prendesse ancora.. ma ti odio perché troppo ti amo.

Intorno a me solo lacrime e silenziose preghiere, un unico immenso blocco di dolore che si innalza urlando contro il cielo, urlando contro chi ha prodotto tutto ciò, un serpente che striscia e stritola la tua vita sibilando divertito ben sapendo del dolore che sta per provocare. Non vorremmo mai lasciar andare le persone che amiamo per la paura che Crono cancelli per sempre il loro ricordo, non vorremmo mai dire addio ed io non te lo dirò perché sei ancora qui al mio fianco e so che per molte ere saremmo ancora assieme. Ma il dolore è una belva che ti azzanna e non ti lascia facilmente, non ha paura del fuoco o della luce perché può far male anche lì..

Le Parche tagliano i fili senza conoscer direttamente la vita che spezzeranno, semplici fili giostrati e manovrati con destrezza sopra la tela della vita, no per me tu eri e sei l'unico filo che riuscirà a sfiorare la mia anima.. Le mie lacrime solcano con violenza il mio volto, scendono lungo il mio collo baciandomi la pelle nuda.. la mia collana, il mio dono per te..

Ti lascerò andare, lascerò che il tuo ricordo scivoli come sabbia tra le mani.. ma non abbandonerai mai il posto nel mio cuore.. la tua anima e la mia resteranno sempre unite, oggi come allora e come mi hai dimostrato nel futuro sarà.

Renée.. sai, ci sono due tipi di lacrime.. lacrime per coloro che ci lasciano e lacrime per coloro che non vogliamo lasciare andare. E io non ti dirò addio, ma semplicemente... mi volto, ti guardo negli occhi..

-Ti amo...-

-Anch'io..-

Ti amo...


FINE

***************************************************************************************************************

Ed ecco finita... Finita l'avventura di Renée.. mi dispiace abbandonare questo pg, perchè è un riflesso di me.. è una parte di me, è stato veramente facile crearlo.. anche perchè quello che ha fatto la nostra testimonial lo avrei fatto pure io.. avrei dato tutta me stessa per trovare la pace e la felicità, mi sarei spinta.. oltre i confini del mondo!!!

Ringrazio tutti voi gentili lettori per l'affetto dimostrato.. un ringraziamento particolare va alla cara Syriana94, ma non voglio dimenticare nemmeno le carissime Tury e fea92,  E Tutte le altre persone che mi hanno seguita in questa pazza storia. Ho voluto concluder la storia con il punto di vista del Bardo.. la nostra Gabrielle.. mi sembrava più che giusto non trovate? Spero solo di esser stata all'altezza delle vostre aspettative... beh vorrei tanto sapere cosa ne pensate di tutta questa storia.. lasciatemi un commento o mandatemi un messaggio privato, un piccione, un gufo... se volete.. io farò in modo di rispondervi... grazie di cuore..

Grazie a coloro che hanno aggiunto la storia tra le preferite: fea92, m4ry990, syriana94  

Grazie a coloro che hanno aggiunto la storia tra le seguite: Bett88, mipuzzailsedere (hai la mia stima per il nick), Mizar19, Morriganjo, truccia 88, _darkyneesan_

grazie a coloro che hanno anche solamente letto la ff... grazie a tutti!!!!

Colgo nuovamente l'occasione per sottolineare  che: Questi personaggi appartengono tutti alla Universal Picture; non voglio infrangere nessun copyright, tutto ciò è stato scritto per puro e semplice divertimento e nulla è stato fatto per lucro...

GRAZUE A TUTTI VOI!!!

 

**************************************

P.s. Alla prossima... presto tornerò con un'altra ff... la continuazione di MY LIFE...

 

UN SALUTO A TUTTI, CON AFFETTO DALLA VOSTRA

ANGELUS!!

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=582392