Sweet Fairy

di Mikhi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Lady and the Tramp - Riku Sora ***
Capitolo 2: *** Beauty and the Beast - Zexion Demyx ***
Capitolo 3: *** The Sleeping Beauty - Riku Sora ***



Capitolo 1
*** Lady and the Tramp - Riku Sora ***


Drabble Riku Sora
Lady and the Tramp






[...]

Vagabondo: Scimmie? No,no è inutile chiedere, tanto non capirebbero.
Lilli: E' inutile chiederglielo Vagabondo?
Vagabondo: Parenti troppo stretti all'uomo.
[...]







Eppure, nonostante il suo carattere forte, valoroso e irremovibile, non era ancora in grado di dare una logica spiegazione a tutto ciò, com'era riuscito Sora a convincerlo di andare in quello stupidissimo mondo?
Scrutava abbastanza seccato il suo corpo ormai terribilmente trasformato in qualcosa che assomigliava molto ad un grosso, pulcioso cane dal manto argenteo, lui non era per niente contento di tutto ciò mentre il suo migliore amico e Kairi non smettevano un secondo di sproloquiare su quanto fosse entusiasmante e delizioso quel luogo; avrebbe preferito di gran lunga trascorrere una normalissima e tranquilla serata sull'albero di Paopu ad ammirare la volta celeste ricca e meravigliosa, invece adesso era costretto a zampettare come un vagabondo alla ricerca di un posto a lui sconosciuto.
-Coraggio Riku, vedrai che ti piacerà il luogo in cui ho intezione di portarti!- esclamò Sora con una nota tangibile di fervore nella voce, la rossa sembrò annuire con vigore e decisione, anch'essa entusiasta di andare alla scoperta di qualcosa di nuovo che non fossero le Destiny Island, era stanca ed annoiata di quella solita monotonia che caratterizzava le isole ed un pizzico di avventura non guastava mai, soprattutto se avesse condiviso tutto ciò con i suoi due migliori amici.
L'argenteo scrollò la chioma con fare contrariato, senza accogliere l'ardore e l'euforia che i due ragazzi mostravano pienamente, non che fosse nettamente infastidito da tutto ciò, anzi, molto probabilmente il suo spirito avventuriero ben presto lo avrebbe condotto verso una nuova e sconosciuta meta, ma questo non negava il fatto che detestasse profondamente quel posto così armonioso e fin troppo gradevole.
Il moretto a dispetto del compagno dava tutta l'impressione di adorare quell'ambiente, zampettava allegro e allo stesso tempo curioso di scoprire cosa nascondesse, scatenando così la risata cristallina della ragazza ed i soliti sospiri afflitti e arresi da parte di Riku che, con una miscela di tenerezza ed esasperazione, gli rivolgeva fugaci sguardi.
Beh, Sora era così, buffo, simpatico e sempre in grado di coinvolgerti irrimediabilmente in qualunque pasticcio, come la saggia decisione di "Prendere in prestito" la Gummiship di Pippo e Paperino in modo tale da visitare qualsiasi mondo che la grande immaginazione del castano suggerisse.
Forte, coraggioso e in grado di regalarti il proprio cuore pur di renderti felice, l'ultima speranza dei mondi, quelle pozze azzurre che sprigionavano pura innocenza, un po' come una splendida farfalla, pian piano esce dal bozzolo fino a mostrare la sua immensa bellezza in pochi attimi, lasciandoti estasiato, la magnificenza di una rosa e lo splendore di una stella.
-Eccoci! Siamo arrivati!- disse infine Sora, ridestando l'argenteo dai suoi numerosi e ambigui pensieri che lo accompagnavano da ormai fin troppo tempo.
Riku inarcò un sopracciglio, studiando con disgusto il luogo in cui il moretto li aveva condotti, dava l'impressione di essere il retro di un ristorante ed i numerosi bidoni colmi di carte ed avanzi di cucina confermavano le sue numerose ipotesi, da una mezza porta la cui vecchia tintura verde scrostata le rendeva un aspetto sudicio usciva del vapore seguito da un odore che molti cani randagi avrebbero definito delizioso.
Kairi si accucciò al centro del piccolo spazio racchiuso da una staccionata in legno in modo tale da avere una panoramica completa di ciò che stava accadendo molto probabilmente nelle cucine mentre Sora, armato di occhioni da cucciolo abbandonato e indifeso, era impegnato a grattare con la zampina la porta.
-Qualcuno può spiegarmi cortesemente il perchè ci ritroviamo in questo posto orribile?- ringhiò il cane albino avvicinandosi alla rossa che con la lingua penzoloni sembrava aspettare qualcosa.
La ragazza lo squadrò accigliata, come se quel muso bianco avesse proferito la scemenza più grande di questo mondo: -Mi sembra ovvio testone di un Riku, aspettiamo la cena.- sorrise raggiante e con entusiasmo nel vedere che un grosso uomo alto, robusto e con un grembiule impataccato dal vario cucinato si accingeva a varcare la soglia.
-Ehi Joe! Guarda qui chi abbiamo! Un altro gruppo di famelici vagabondi accompagnati da una graziosa cagnolina!- urlò gioioso e gongolante il cuoco pulendosi le mani con una pezza ed accarezzando dolcemente le orecchie di Sora, occupato a lasciarsi coccolare dal buon uomo.
Kairi invece, felice dei complimenti ricevuti, si avvicinò al vecchio facendo intuire di voler qualcosa che placasse i loro borbottii di stomaco palesemente udibi; Riku dal canto suo non si lasciò trascinare dall'euforia dei compagni, preferendo di gran lunga aspettare accanto ad i vari cassettoni in legno accumulati vicino l'uscita del viottolo.
Continuava a riscontrare in questo viaggio qualcosa di assolutamente assurdo, ed il fatto che i suoi migliori amici si comportassero come belve affamate lo trovava riprovevole.
-Ehi Riku!- Un cucciolotto marroncino sbucò oltre la pila di cassette, catturando le attenzioni dell'argenteo. -Adesso ci porteranno qualcosa!- sorrise, per quanto una cane possa fare.
Scettico e allo stesso tempo disgustato dall'ingurgitare del cibo cucinato da qualche strano e strambo sconosciuto con la capacità di interpretare le inaccettabili richieste di un cane soffocò un ringhio nella speranza di far notare il disapprovo che mostrava in quella situazione alquanto insolita, almeno per lui.
Nonostante ciò la poca presenza di spirito dimostrata sin adesso non bastò a cancellare l'entusiasmo stampato come inchiostro sul viso paffuto e simpatico di Sora. -Non ho intenzione di mangiare avanzi, e per di più cucinati da quegli schizzati.- ribadì risoluto, aggrottando infastidito le sopracciglia.
Il moretto lo squadrò in tralice: -Non dovresti dire così, ci offrono cibo, gratis per di più.- ridacchiò trotterellando al fianco del compagno e spingendolo al centro del piccolo spiazzale dove Kairi attendeva pazientemente l'arrivo del pasto.
-Io continuo a trovarla una pessima idea.- sentenziò stufo per poi adombrarsi in uno dei suoi soliti silenzi eterni capaci di scoraggiare anche un testone come il castano.
Sora alzò gli occhi al cielo mentre le sue iridi azzurrine ricadevano con attenzione sopra una grossa e larga botte su cui era poggiata una tovaglia a scacchi bianca e rossa, l'uomo possente la scaricò affianco a loro per poi ritornare indaffarato dentro le cucine.
-Muoviti Joe! I nostri ospiti hanno fame!- urlò molto probabilmente i capocuoco agitando insistentemente un pugno in aria, facendo capire all'inserviente di sbrigarsi a servire il piatto in tavola.
-Arrivo! Arrivo!- Un ragazzo smilzo varcò la soglia sorreggendo con la mano destra quello che sembrava un grosso piatto di spaghetti con polpette, per poi poggiarlo sul tavolo in modo tale che gli ospiti potessero apprezzare la cucina.
L'albino strorse il naso lanciando un'occhiata interrogativa al moretto: -Non solo sono costretto a mangiare questa roba, ma anche nello stesso piatto?- domandò amareggiato e sconfitto, la prossima volta avrebbe deciso lui il mondo in cui approdare così avrebbe evitato altri incontri del terzo tipo come scheletri, conigli parlanti e carte da gioco sottoforma di soldati.
La rossa annuì distrattamente, annusando deliziata la portata: -Da quando sei diventato così schizzinoso?-
-Secondo me sono commestibili.- confermò accogliendo in bocca la prima mancita di spaghetti che fu molto presto seguita da una serie di bocconi.
Beh, se proprio doveva, tanto vale provare, no?
Titubante avvicinò il muso accanto ad una polpetta, analizzandola attentamente come se fosse qualcosa di estremamente sconosciuto e alieno, con molti sforzi diete una leggera lappata al sugo che la ricopriva per poi gustarlo attentamente, captando ogni singolo sapore.
Sora sogghignò soddisfatto. -Vedi? E' delizioso!- esclamò ancora con la bocca piena ed il muso sporco di salsa rossa.
Riku scrollò il capo con disattenzione, senza badare alle parole dell'amico. -Questa me la paghi.- sentenziò masticando gli spaghetti e guardandosi attorno con aria spaesata.
Odiava quel posto,si, lo odiava con tutto il cuore.
Oltre la porta verde della stanza sbucò all'improvviso il grosso e robusto vecchio con in mano una grande fisarmonica e nel frattempo che i tre ragazzi gustavano il piatto le sue labbra incominciarono a muoversi a ritmo della musica:
Dolce sognar
e lasciarsi cullar
nell'incanto della notte
le stelle d'or
con il loro splendor
sono gli occhi della notte!

Quella sinfonia sdolcinata e patetica risuonava in quel luogo in un sordo eco, sembrava di trovarsi in una cenetta romantica, soltanto che c'era qualcuno di troppo.
Ti lascian andar il tuo cuore
sicuro ti guiderà
e dolcemente ti dirà
questa notte è per amar!
E' dolce sognar
e lasciarsi cullar
nell'incanto della notte!
Masticando annoiato il boccone di spaghetti voltò lo sguardo al cielo scrutando la miriade di stelle che lo popolavano allegre, desiderava soltanto ritornare a casa ed assumere le sue sembianze, una volta per tutte.
Mentre rimuginava sui suoi pensieri pochi minuti dopo la volta celeste si tramutò in un paio di occhioni azzurri e lucidi mentre il suo muso combaciava perfettamente con quello di Sora che imbarazzato e colto di sorpresa lasciò cadere la porzione di spaghetti dalla bocca.
Beh, poteva anche ammettere che quel mondo non fosse poi così tanto disgustoso e noioso, e forse, era già a conoscenza del nome del terzo incomodo...








Note dell'Autrice:
Salve gente! :) Non avendo niente da fare, avevo deciso di creare questa raccolta di brevi One-Shot RiSo e Zemyx (Eh si, niente AkuRoku mi dispice xD).
Da come notate lo sfondo è caratterizzato dai famosissimi film Disney che io adoro, e da qui c'è Lilli e Vagabondo uno dei miei preferiti :)
Che altro dire, spero che questa raccolta vi piaccia e se ne vale la pena continuarla xD



















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Capitolo 2
*** Beauty and the Beast - Zexion Demyx ***


Zexion Demyx

 Beauty and the Beast









[...] Voi non siete fatta per fare la serva:
anche il pavimento desidera farvi da specchio. [...]









Un paio di lingue oscure si districarono con movimenti sinuosi dal pavimento fino a congiungersi in un delicato tocco, intrecciandosi l'una con l'altra, mentre pian piano una coltre spessa di foschia nera come la pece andava lentamente a formare quello che sembrava un passaggio concretizzato interamente di Oscurità.
Dopo che esso acquisì finalmente una forma precisa, una figura alta e slanciata ne uscì oltre seguita ben presto da un'altra che terminò con successo l'arrivo richiudendo perfettamente, con il palmo della propria mano, il varco che si dissipò dentro una leggera nebbiolina che scomparve da lì a poco, senza lasciare alcuna traccia del suo silenzioso passaggio.
Il ragazzo più minuto fece qualche passo avanti per poi arrestarsi e guardarsi attorno con aria circospetta, analizzando con cura ogni singola porta o scalinata che conducesse chissà in quale delle mille stanze che popolavano quel castello lugubre ed antico.
Il corpo esile e mingherlino strinse con fermezza sotto il braccio destro qualcosa che somigliava molto ad un grosso e pesante libro dalla copertina del medesimo colore buio come la notte profonda per poi voltarsi leggermente verso il compagno.
-Devo ammettere che stai migliorando, finalmente.- asserì con voce distaccata, poggiando la mano libera sul fianco sinistro.
L'altro si scostò con flemma il cappuccio dal capo, lasciando scoperta la chioma biondo cenere dove alcuni ciuffi ricadevano ai lati coprendo la fronte bianca come la neve mentre due iridi glauche davano l'impressione di trotterellare per tutto il perimetro del castello, curiosi di cogliere anche le piccolezze più insignificanti.
-Lo credo anche io.- sorrise soddisfatto, stiracchiando contemporaneamente le braccia. -Ma questo è tutto merito tuo Zexy!- esclamò raggiante, rivolgendo uno sguardo intriso di entusiasmo all'amico che, con il viso ancora celato dall'indumento, si limitò a scrollare con distrazione il capo.
-Beh, dovrai impegnarti ancora e poi, il mio nome è Zexion. Ficcatelo una buona volta in quel cervello, sempre che tu ne abbia uno.- ribadì seccato e afflitto nello stesso istante, ormai avere una discussione con Demyx gli risultava alquanto impossibile, non che prima fosse possibile, ma quando Xemnas da fondatore dell'Organizzazione lo aveva tramutato in Tutor per neonati sprecava la maggior parte del suo prezioso tempo a badare al ragazzo in modo tale da farlo migliorare.
Demyx sospirò: -Dai Zexy, non fare lo scontroso, so che dentro quel bellissimo corpo c'è qualcosa di tenero.- ghignò con un pizzico di malizia percepibile nella voce mentre la sua palpebra destra si socchiudeva in un brioso occhiolino.
Il numero VI indirizzò il suo sguardo dalla parte opposta ringraziando con tutto il "cuore" il cappotto scuro che indossava, che aveva impedito al biondo di notare il lieve rossore che tingeva le sue gote dapprima pallide.
Si strinse inconsapevolmente nelle spalle. -Non perdiamo tempo, andiamo.- affermò sostenuto e paziente guardandosi attorno, studiando i particolari che caratterizzavano quel luogo.
Il ragazzo più alto ridacchiò spensierato infilandosi le mani in tasca. -Ok, ok.- confermò per poi bloccarsi vicino al primo gradino della scalinata che successivamente si diramava nelle due direzioni opposte. -Possiamo iniziare da... uhm, quella stanza!- esclamò indicando un grosso portone in legno dinnanzi a loro, decorato da vari e sottili fili d'oro che si divulgavano lungo tutta la superficie legnosa.
Zexion borbottò diffidente: -E' meglio iniziare dal giardino.- mormorò lanciando una semplice occhiata al compagno che, non avendo ascoltato minimamente le parole del superiore, si accingeva a spalancare la porta di quella che dava la netta impressione di essere la sala principale.
Il numero IX, con qualche sforzo, riuscì di aprire il grande e massiccio portone fino ad avere una panoramica completa dell'immenso salone circolare, qualcosa di assolutamente spettacolare.
Era molto diverso dal resto del castello poichè questa stanza non sembrava esser stata intaccata dall'Oscurità, slendente e lucente come il giorno in cui fu creata; grandi colonne di marmo percorrevano la sua circonferenza fino a terminare vicino ad un'altra porticina in vetro che, molto probabilmente, conduceva al balcone che si affacciava sul ponte, la lunga parete era rivestita da moltissime finestre che mostravano il cielo notturno, ormai completamente scuro e ricco di magnifiche stelle che coloravano il monotono blu ed infine un grosso e lavorato lampadario pendeva dal soffitto, a giudicare dalla sua fattura e dai preziosi cristalli che la ricoprivano doveva essere davvero molto costoso.
Il biondo, senza perdere altro tempo, con passi decisi percorse la breve stradina che lo condusse al centro dell'enorme sala ed, estasiato da quella bellezza, rivolse le sue iridi azzurrine al soffitto mentre nella sua mano destra pian piano si materealizzava l'arma che di consuetudine utilizzava per "lottare".
Con un gesto meccanico poggiò la paletta e il manico sulla spalla destra, invece il braccio sinistro era impegnato a sorreggere l'ampio corpo del Sitar e nel frattempo le dita pizzicavano con armonia le corde, a volte scivolando leggere verso la tastiera.
Le palpebre si socchiusero appena e le labbra, animate quasi da una forza involontaria, incominciarono a vibrare in modo aggraziato e dolce seguendo come una scia il ritmo della sinfonia che ormai risuonava allegra nell'ambiente:

Ogni tanto sei nei miei sogni,
posso sentire il tuo caldo abbraccio
e prego che tutto questo ritornerà da me.
Se solo tu avessi saputo ogni momento in cui
niente andava avanti nel mio cuore,
proprio come i ricordi di te.
Quanto vorrei che tu fossi qui con me.
Ancora una volta.


Zexion, per niente sorpreso dal comportamento del numero IX, varcò lentamente la soglia del portone mentre uno sguardo stupito e meravigliato modellò pian piano la tipica espressione fredda e distaccata che mostrava perennemente.
Avanzò ancora di qualche passo, scrutando attonito le piccole bolle d'acqua che risplendevano come diamanti alla luce del lampadario creando un gioco di luci assolutamente magnifico, sembrava che tutto quel luogo avesse preso vita con la presenza del Notturno Melodico che, ancora immerso nella sua dolce canzone, maneggiava con innaturale destrezza ed eleganza il Sitar.

Sarai sempre nel mio cuore,
e dovresti saperlo
quanto vorrei non averti mai lasciato andare.
Torna ancora nella mia vita.
ti prego, non dire di no.
Ora e per sempre sei tu il primo
nel mio cuore.
Così vero, credo che non troverò mai
un altro come te.
Mio primo amore.


Nonostante Demyx si fosse fermato all'improvviso la sinfonia continuava a riecheggiare delicatamente intorno alla sala.
Modellò con il suo elemento una figura molto simile a lui che pochi secondi dopo impugnò il Sitar, continuando l'operazione che il biondo voleva a tutti i costi portare a termine; dopo aver sistemato il tutto si voltò con un bucolico sorriso verso Zexion, ancora attratto dal gioco che il ragazzo era stato in grado di applicare, e pian piano si avvicinò a lui tendendogli la mano come segno di invito.
-Allora?- domandò, aprendo per bene il palmo verso la sua direzione in modo tale che fossero chiare le sue "losche" intenzioni.
Il numero VI, ancora con il volto adombrato, osservò con cipiglio il braccio teso verso di lui, intuendo già a cosa volesse arrivare il più grande.
-Puoi scordartelo.- asserì gelido e con una nota di acidità nella voce, non volendo assolutamente accontentare le richieste del compagno.
Il biondino alzò gli occhi al cielo per poi sorridere nuovamente: -Ok.-
Detto questo lo prese per mano e, volente o nolente, lo trascinò al centro della sala mentre con un gesto meccanico gli sfilò il cappuccio dalla testa, lasciando così che Zexion mostrasse finalmente il suo viso:
-Così sei molto più carino.- ghignò malizioso per poi poggiargli le mani sui fianchi e stringerlo a sè con dolcezza, fece intrecciare le loro dita della mano sinistra ed infine Demyx iniziò a condurre quel delicato ballo contornato dalla canzone che ben presto avvolse tutti e due.
Un paio di iridi azzurre osservavano ridenti e solari quelle incolori del compagno, fino a scivolare sulle guance del ragazzo, lievemente imporporate che donavano un tocco di allegria a quei colori spenti, contrastando vivamente con il bianco della pelle.
Era un po' il suo angelo dalle ali nere che, silenzioso e placido, giace immobile fino a che non spalanca le sue iridi di cristallo, svelandogli l'essenza dell'oblio.
A volte lo graffiava con i suoi artigli, facendogli scoprire la bellezza di quella sofferenza ma... solo una cosa desiderava ardentemente, che un giorno lo portasse via con lui, sopra le sue tristi ali nere, verso l'impensabile.
Lo strinse ancora di più a sè. -Allora? Un parere.- sogghignò mentre il compagno increspava distrattamente le labbra, cercando di esaudire la richiesta del ragazzo.
-Non male.- rispose pensieroso. -Tralasciando il fatto che noi non abbiamo un cuore e che in realtà io non sono mai andato via da te, direi che ti sei impegnato.- sentenziò infine.
Demyx tramutò la sua espressione in un tenero broncio offeso: -Pignolo.- sbottò, leggermente irritato dalla risposta del compagno.
L'azzurro accennò un sorriso sarcastico. -Ed immagino anche che hai architettato questo da un bel po' di tempo.-
-Forse.- ribadì il biondo, avvicinandosi al volto del compagno. -Ma adesso pretendo ugualmente la ricompensa.-
Zexion distaccò il contatto fra le loro iridi guardando altrove: -Più tardi, e da un'altra parte.- dichiarò deciso, lasciando così che il Notturno Melodico gli stampasse un semplice e romantico bacio sopra la fronte.

Sarai sempre tu il primo
e dovresti saperlo.
Quanto vorrei non averti mai lasciato andare,
torna ancora nella mia vita.
Oh, non dire di no,
sarai sempre tu il prima.

Sussurrò all'orecchio del più minuto, fino a stringerlo dentro un caloroso abbraccio.
-Ti amo, Zexion.-

Cosi vero, credo che non ne troverò mai un altro come te.
Ora e per sempre.

-Anch'io.-







Note dell'Autrice:
Salve! Ed ecco a voi la Zemyx sulla Bella e la Bestia! :3 Questa volta possiamo anche ammettere che Demyx ha dato del suo meglio, e poi ovviamente si merita la ricompensa! xD
Scleri a parte, la canzone che ho utilizzato è First Love di Utada Hikaru tradotta in italiano, l'ho trovata particolarmente adatta al momento e così et voilà, è entrata a far parte della One-Shot.
Detto questo spero non sia stato troppo banale, e che vi sia piaciuta! :)
Un grazia a colore che leggono e recensiscono! Vi amo xD



Sarephen:
Buonsalve anche a te!
Ti rigrazio moltissimo, anzi, ti adoro perchè continui a seguire tutte le mie pazze idee che partorisco xD
E questa volta voleva dare un po' più di spazio alla Zemyx, e la RiSo ovviamente non può mancare mai, MAI xD l'essere abominevole, purtroppo, dovevo aggiungerlo ma, come sempre, Riku l'ha mandata a farsi friggere e Sora non la calcolava più di tanto, ecco la fine che si merita quell'arpia u.ù
Ti ringrazio per i complimenti davvero! :3
Spero che anche questa Zemyx ti piaccia xD Alla prossima! Sayonara! :)
Mikhi.


Ka93:
Salve!! :)
Ti ringrazio per i complimenti, davvero *\\\*  e condivido la tua idea, Lilli e Vagabondo è magnifico, anche se adoro tutti i cartoni Disney anche se il mio preferito è Le Follie dell'Imperatore, e come dimenticarlo quel cartone xD
Non so se questo paring ti piaccia ma almeno spero di averlo scritto bene u.u
Un bacione e ancora grazie! Sayonara :)
Mikhi.


_LarchyX_:
Ciao! :3
Grazie mille *\\\* il RiSo ti ispira poco? xD Spero che almeno con le Zemyx riuscirò a ricompensare u.u
Spero che ti piaccia anche questo capitolo! ^^ Alla prossima! Sayonara! :)
Mikhi.
















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Capitolo 3
*** The Sleeping Beauty - Riku Sora ***


Riku Sora
The Sleeping Beauty









[...]
Principessina, se la triste profezia si avverasse,
bimba mia, non per questo morirai,
ma nel sonno tu cadrai.
E il tuo sonno cesserà se l'amor ti bacerà.
Sia questo il più fulgido dei tuoi doni!
Che la speranza mai ti abbandoni!
[...]











-Ho detto di no!-
-Ed invece uscirai Sora e metterai fine una volta per tutte a questo scempio!-
-Ma perchè proprio io?!-
L'ennesimo mugugno infastidito giunse con notevole seccatura alle orecchie del professore di recitazione che, alquanto irritato dal comportamento del suo allievo, inspirò più volte cercando di sopprimere la rabbia crescente e la tentazione di prendere a calci quel ragazzino dinnanzi a lui.
Tamburellò ancora una volta con la penna sopra la scheda ricoperta da un mucchio di inutili scartoffie, rilesse attentamente le brevi righe stampate sopra di esse ed infine rivolse un'altra occhiata diffidente al moretto, ancora con le braccia conserte ed un tenero broncetto impresso come un marchio sopra il volto roseo.
L'uomo poggiò una mano sul fianco: -Perchè sei il più adatto a svolgere quella scena.- sospirò porgendogli la cartella blu mentre con l'indice indicava alcune battute finali, beh, "Lo spettacolo deve continuare!" questo è il motto principale di ogni buon sceneggiatore e poi, erano giunti quasi alla scena finale, non potevano porre un punto a quello spettacolo proprio adesso, lo aveva promesso.
Si asciugò lentamente la fronte imperlata di sudore maledicendo con tutto il cuore colui che lo aveva trascinato in questo orribile pasticcio: -Fottuta promessa, mi sta rovinando.- sussurrò passandosi una mano fra i capelli brizzolati
Erano dietro le quinte da più di un quarto d'ora e l'intervallo perdurava più del dovuto, non poteva permettersi il lusso di un fallimento oppure era la buona volta che Xemnas lo licenziava per "Scarso impegno scolastico", diamine, lo trattava come un moccioso di cinque anni che non era in grado di badare a sè stesso.
-E Selphie?!- sbottò aggrottando le sopracciglia e sporgendosi un po' verso il professore, avrebbe accettato anche la parte del cespuglio di turno, ma quella mai e poi mai!
Xigbar gemette quasi disgustato: -Ho detto che voglio portare avanti lo spettacolo, non farlo diventare un circo per scimmie!- esclamò battendogli un paio di volte sulla nuca la cartellina blu rigida, quel ragazzo era fin troppo ottuso per i suoi gusti.
-Ma io non voglio farlo!- piagnucolò colpendo con la punta della scarpa uno scatolone di passaggio, il solo pensarci gli provocava i brividi lungo la pelle e poi lui non aveva mai recitato in vita sua, il pubblico accomodato sopra gli spalti non avebbe fatto altro che giovare la sua crisi da palcoscenico, rischiando un bel collasso nel vero senso della parola.
Il professore di recitazione scrollò con fare sarcastico il capo, scuotendo la lunga coda. -Hai, uhm... due minuti per cambiarti, oppure ti ritroverai un bel tre sul registro accompagnato dalla bocciatura di fine anno.- sorrise sornione per poi gettare con noncuranza fra le mani di Sora una busta rosa contenente chissà quale assurdo e futile vestito da indossare.
Il castano con gli occhi lucidi e gli angoli della bocca curvati verso il basso raccolse la poca dignità riuscita a racimolare poichè fra poco avrebbe lasciato spazio soltanto al vuoto assoluto, Roxas lo avrebbe preso in giro a vita e la sua reputazione sarebbe ben presto calata notevolmente fino ad arrivare sotto zero, merda.
Ormai sconfitto, strinse il pacchetto contro il suo petto quasi volesse soffocarlo nella sua debole morsa, tirò su con il naso ed infine a testa alta si accinse a superare l'uomo fino ad arrivare alla sala dei camerini.
Xigbar sogghignò vittorioso mentre con il palmo della mano libera sorreggeva il suo corpo contro l'impalcatura in legno che sosteneva i vari riflettori scenici adesso spenti:
Battè un paio di volte le mani alzandosi di scatto: -Fra dieci secondi si inizia! Lexaeus porta il letto al centro del palco! Larxen accendi le luci e tu Demyx, brutta schiappa scansafatiche! Alza quel maledetto sipario! Riku? Riku?! Che fine ha fatto il mio protagonista! Sora! Sbrigati!-
L'uomo dalle iridi elettriche sbraitò a tutto volume impartizioni e ordini vari che i poveri facchini succubi delle sue sgarbate richieste svolgevano con ben poco entusiasmo, incurante del fatto che quasi metà della platea era in grado di udire palesemente le urla da spietato coordinatore che era.
-Non c'è bisogno di fare tutto questo baccano.-
Una voce fece voltare il brizzolato che, quasi sul punto di scoppiare in una fragorosa risata, si limitò a coprire a stento la propria bocca con la mano destra; Sora era di fronte a lui in tutto il suo principesco splendore, i candidi e regali boccoli biondi che si poggiavano sopra le spalle ed il vestito rosa che lo fasciava perfettamente, sarebbe stato davvero una dama perfetta se si fosse tralasciato il particolare che lui, in realtà, era un maschio.
Uno sguardo agghiacciante da parte del più piccolo fece ridestare il professore dai suoi comportamenti poco consoni. -Bene Sora, sei perfetto!- esultò raggiante per poi cingergli le spalle con un braccio. -Adesso stenditi su quel letto e aspetta il tuo caro principe azzurro.- ridacchiò, regalandogli una pacca affettuosa sulla spalla mentre lui pian piano si ritirava con notevole soddisfazione dietro le quinte.
Sora sospirò abbastanza imbarazzato, con le dita agguantò un pezzo di stoffa rosa e vellutata fino a sorreggerla con le proprie mani in modo tale che non lo intralciassero ulteriormente, brancolò ancora per qualche metro lungo il palco legnoso raggiungendo finalmente la destinazione tanto agoniata, adesso doveva soltanto stendersi ed aspettare che quell'incubo finisse il più presto possibile.
Con flemma si adagiò sopra il candido e morbido materasso socchiudendo appena gli occhi, il rumore e la luce accecante dei riflettori lo fecero sobbalzare appena ed il fruscio perpetuo del sipario che si spalancava preannunciava l'inizio della fatidica scena; con il cuore in gola aspettò lì, calmo e allo stesso tempo impaurito da ciò che lo aspettava, curioso di scoprire come fosse vestito il suo principe azzurro.
Dei passi ripetitivi si udirono chiaramente nell'insopportabile silenzio della platea, tac-tac un ritmo difficile da spezzare che con il passare del tempo si fece sempre più silenzioso, fino a scomparire del tutto; con la coda nell'occhio schiuse appena la palpebra destra cercando in qualche modo di avere una chiara visione della persona a pochi centimetri da lui.
Sbalordito e al dir poco scioccato si ritrovò a cozzare irrimediabilmente contro due iridi color acquamarina fin troppo conosciute e familiari, il principe giunto sin qui da una terra lontana per salvare la sua principessa, portarla in salvo e difenderla a tutti i costi dalla malvagia strega cattiva.
La lunga spada oscillava ad ogni più piccolo movimento ed il lungo mantello rosso ricopriva parzialmente le sue possenti e larghe spalle, un sorriso accennato dipinto con cura e maestria sul viso, il "Ragazzo Luna" da lui soprannominato lo osserva con attenzione, seguito da quel pizzico di dolcezza che soltanto lui sarebbe stato in grado di cogliere in quello sguardo scolpito nel marmo freddo e duro.
Bellissimo e irraggiungibile, cammina fra le stelle, si nasconde dietro le nuvole, e lui, semplice "Ragazzo Terrestre" sembrava morire per lui; il suo cuore ansimava privo ormai del respiro, le gote tinte di un rosso acceso e la pelle lucida, quasi imperlata da piccoli cristalli di sudore.
Le labbra appena dischiuse lasciavano penetrare l'aria fresca mentre le iridi gelide del compagno scivolavano senza timore sul corpo del ragazzo, abbreviò ancora di qualche passo la distanza per poi avvicinare lentamente il volto chiaro e niveo a quello del moretto che, impacciato, strinse con tutta la forza che risiedeva nel suo corpo le palpebre, in modo quasi doloroso.
Riku poggiò una mano sulla testata del letto e con l'altra scostò qualche ciuffo biondo dal viso tondo: -Sora, continuando così rischierai un infarto.- sussurrò flebilmente l'argenteo increspando le labbra e scrutando con ossessione la bocca semiaperta del migliore amico.
Il più piccolo annuì impercettibilmente deglutendo rumorosamente, emise un sospiro lungo ed infine cercò di riscquistare quel briciolo di calma rimasta. -Va bene.-
Sogghignando fece sfiorare le punte dei propri nasi mentre le sua labbra pallide e morbide andavano a posarsi con innaturale delicatezza su quelle del castano, vi giocherellò, le stuzzicò qualche volta con la lingua, tracciando un breve percorso immaginario lungo il contorno del labbro inferiore per poi mordicchiarle con insistenza, quasi volesse farle proprie.
Come poter resistere a quella tentazione? Come?! Maledetto Riku e le sue stupide geniate programmate!
Sora, ammaliato e sedotto da quel calore e quella bocca bollente si lasciò andare, ricambiando con lo stesso entusiasmo quel bacio dapprima semplice ed innocente mentre adesso letteralmente trasformatosi in qualcosa di passionale e dolce nello stesso istante.
Con veemenza portò una mano sul viso diafano, stringendolo a sè con notevole possessività, come se potesse sfuggirgli da un momento all'altro fra le mani: -Sora...- ansimò il più grande staccandosi e guardandolo con un misto di tenerezza e preoccupazione.
-Si?-
-Xigbar ci ucciderà.-
-Merda!-





-Avete rovinato il mio spettacolo trasformando quel bacio casto ed innocente in una felice pomiciata sopra il letto! Gli spettatori sono andati via scandalizzati!-
-Beh, tanto sarebbe stato un fiasco lo stesso.-
-Fanculo Riku.-
-Dai Xigbar, ti rifarai l'anno prossimo, ammesso che ci arrivi.-
-Stronzo.-
-Ah, una cosa, ringrazia Vexen da parte mia, quel virus per l'influenza ha fatto davvero miracoli...-











Note dell'Autrice:

Buahahahaha! >:D *Parte risata malvagia registrata per le occasioni*
Buonasera miei cari lettori! Ecco che anche questa scemenza è partorita xD Da come notate si tratta della Bella Addormentata nel Bosco e come sempre la pubblicità occulta sul come Sora sia finito a fare la principessa non può mancare u.u Perchè avete già capito voi no? °v°
Passando oltre, spero che nonostante sia più piccolo degli altri vi sia piaciuto, anche perchè Xigbar è un mito xD
Ringrazio come al solito coloro che leggono, recensiscono e aggiungono la raccolta fra le seguite, preferite e ricordate! :3 Vi adoro tutti! *o*



Ka93:
Le Follie dell'imperatore è mitico, e in questa raccolta non protrà mancare! xD
Oooh, ti ringrazio moltissimo per i complimenti *o* E si, il Demyx he si impegna è davvero pucci e Zexion pignolo gli calza proprio alla perfezione u.u
Grazie anche per la recensione ^^ Aspetto un parere su questa One-Shot! ^^ Un bacio! Sayonara! :)
Mikhi.



la mangaka punk:
Grazie! ^^ Sono felice che ti piacciano entrambi i capitoli xD Ho impiegato un po' di tempo per descrivere il luogo, anche perchè di solito mi piace scrivere i dettagli del posto in cui si svolge la storia e credo tu l'abbia notato xD
Ti ringrazio per la recensione! :3 Alla prossima! ^^ Sayonara! :)
Mikhi.



_LarchyX_:
La adoro anche io quella canzone, appunto ha fatto partorire quell'oscenità xD
Si, Zexion per me rimarrà per sempre un dolce e adorabile pignolo, perchè non riesco a vederlo in altro modo xD
Cara ragazza come fai ad odiare quella grande testa di pigna di Sora? xD Quella testa bacata che sprizza tontaggine da tutti i pori è assolutamente unica u.u
Ovviamente poi i gusti son gusti xD Spero che tu abbia apprezzato anche questa One-Shot! ^^
Alla prossima! :) Sayonara! :3
Mikhi.














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