Dieci modi per traumatizzare l'infanzia del proprio fratellastro di LyndaWeasley (/viewuser.php?uid=76899)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Morgana e la piccola spada di Arthur ***
Capitolo 2: *** Morgana e la prima colazione ***
Capitolo 3: *** Morgana e i bambini ***
Capitolo 4: *** Morgana e le lucciole ***
Capitolo 5: *** Morgana e il Principe Azzurro ***
Capitolo 6: *** Morgana e l'igiene ***
Capitolo 7: *** Morgana e gli animali domestici ***
Capitolo 8: *** Morgana e la caccia ***
Capitolo 1 *** Morgana e la piccola spada di Arthur ***
Dieci
modi
per traumatizzare l’infanzia del proprio fratellastro ♥
Capitolo
1.
Morgana
e la piccola spada di Arthur
Il
giovane Arthur
saltellava allegramente nel cortile del castello, sbandierando ai
quattro venti
la sua ultima, nonché nuova, spada di legno regalatagli da
suo padre per il suo
ottavo compleanno.
Sferzava
l’aria come se
volesse distruggerla, ascoltando
distrattamente i commenti e le risatine che gli rivolgevano i passanti,
ricordandogli quanto fosse carino e cresciuto in quegli ultimi anni;
Arthur non
ci badava - erano sempre così noiosi e chiacchieroni - ma si
concentrava
solamente sul suo nuovo giocattolo.
Come
di consueto, la sua
sorellastra Morgana, aveva preso l’abitudine di sorprenderlo
nei momenti meno
opportuni, facendogli prendere spaventi e interrompendolo qualunque
cosa
facesse: come in quel momento, mentre lui era ancora intento a
saltellare qua e
là come un grillo, lei gli andò in contro
trillando istericamente.
Purtroppo
- per Arthur - proprio in quel momento, mentre
infilava
la spada in una crepa tra due mattonelle fingendo di averle rotte lui
stesso
con la sua immane forza, la piccola bambina gli era capitombolata
addosso; con
il peso di entrambi la spadina, con un sonoro crack,
si era spezzata a metà.
Arthur
raggelò.
«Arthur!»
esalò la piccola
Morgana, sventolandogli davanti agli occhi il polso, incorniciato da un
braccialettino dorato e ricoperto di perle. «Guarda che bello
il regalo di
papà!».
Ma lui
non riusciva a
togliere gli occhi di dosso dalla piccola scheggia che teneva ancora
unite le
due parti penzolanti della spada ormai inutilizzabile.
«Morgana!» la
richiamò, «Guarda che hai fatto! Era il mio nuovo
regalo di compleanno!».
Morgana
fece spallucce e
continuò a sorridere raggiante, carezzando piano il
braccialettino.
«Tanto
papà te ne regalerà
un’altra, come sempre» disse tranquillamente.
«Questa è la quarta che rompi,
vero?».
«Che
tu mi rompi, piccola
insolente!» ribatté acido il biondo, portando
le due parti penzolanti della spada di fronte a Morgana. «Ti
ho detto centinaia
di volte di smetterla di piombarmi addosso!».
Che
poi, oltretutto, perché
non la smetteva di chiamarlo papà?
Uther
non era suo padre, Morgana faceva parte della famiglia da quando lui
era
piccolo; lui era suo figlio.
«E
comunque, si può sapere
perché anche tu ricevi regali il giorno del mio
compleanno?» continuò Arthur,
squadrandola imbronciato e offeso al tempo
stesso.
Morgana
si erse in tutta la
sua fierezza. «Ti ricordo che ad ogni tuo compleanno
papà mi regala qualcosa».
«E
invece ai tuoi non mi
regala niente, a me, che sono suo
figlio!».
«Questi
non sono affari
miei» rispose acida la piccola, rivolgendogli
un’occhiata scocciata. «Ora vado,
devo fare vedete a Mary il regalo che mi ha fatto papà il
giorno del tuo compleanno!».
E
detto ciò sparì
saltellando allegramente dalla sua vista.
Lui
rimase lì immobile,
abbattuto dalla perdita del suo nuovo dono... ma forse Morgana aveva
ragione:
dopotutto quella era ben la quarta spada che gli veniva donata ed era
sicuro
che suo padre gliene avrebbe certamente regalate altre.
Un
po’ più sollevato, si
allontanò per raggiungere il re ed informarlo dello
sfortunato incidente capitato
giusto qualche minuto
prima.
~
●~
Angolo
Me.
Buongiorno
a tutti i merliniani (:
Ed
ecco che vi propongo la mia nuova raccolta di Flashfiction che sto
progettando
da un sacco di tempo; quest’idea è nata un giorno
mentre ero al mare e
osservavo una coppia di fratelli completamente opposti: lui era tutto
pane e
miele, mentre lei era parecchio peperina! Poi gli somigliavano anche xD
E
mi son detta, perché non farne una raccolta?
Eccola
qua u.u
Come
dice già il titolo, ci saranno dieci Flashfiction
riguardanti alcuni momenti
divertenti ed imbarazzanti completamente
inventati avvenuti tra Arthur e Morgana.
Ho
già scritto quattro Flash e intendo pubblicarne ogni pochi
giorni, giusto per non
tirarla tanto per le lunghe.
Premetto
che sono prevalentemente demenziali e comiche e che non ho la minima
idea se
Arthur da bambino possedesse una vasta gamma di spade di legno! Ma mi
piace
immaginarmelo così .-.
Ammetto
che quelle che seguiranno saranno molto più divertenti di
questa, o almeno
credo ‘-‘
La
prossima si intitolerà: Morgana e
i
bambini. Per darvi un indizio vi dirò la seguente
frase: “come nascono i
bambini?” :D
Piccolo
appunto: l’altro giorno sono quasi morta di spavento quando
ho visto “Frammenti
di vita” di Irmetta. Non so
perché, ma mi sono sentita una cretina ._.
ora, io non voglio ricadere assolutamente
nel plagio, perché anche la mia raccolta tratta di
alcuni momenti dell’infanzia
di questi due personaggi e non avevo alcuna intenzione di copiarle
nulla. Come ho
già detto questa storia è nata questa estate e mi
sembra che lei l’abbia
pubblicata dopo... Comunque ora mi rivolgo ad Irmetta, se mai
leggerà questa
storia xD Io ti ho spedito un messaggio di posta parlandoti proprio di
questa
coincidenza, ma non mi è arrivata alcuna risposta. Se per
caso ti senti offesa
o se hai qualcosa in particolare da dirmi, non esitare a mandarmi un mp
^^
Scusa
ancora per l’inconveniente.
In
quanto alle altre persone che leggeranno questa raccolta, spero davvero
che vi
piaccia e che ogni breve racconto vi possa strappare lo stesso sorriso
che è comparso
a me durante la stesura.
Oh,
cacchio, quasi dimenticavo! Ringrazio tantissimo tutte coloro che hanno
commentato il mio precedente esperimento “La nascita è un errore alla quale cercherai di porre rimedio per tutta la vita “, Angorian, Gigettina, mistica (*hug*), Murasaki, elfin emrys, vogue (cara
lei!**), Mo Caffrey, elyxyz (ma
non ti preoccupare dei ritardi ** sei
gentilissima, come sempre ♥) e GiulyB!
Lasciate
un segno del vostro passaggio!
Lin
<3
|
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Capitolo 2 *** Morgana e la prima colazione ***
Attenzione: nello scorso capitolo
vi avevo accennato che
avrei postato Morgana e i bambini, ma
ho avuto una certa confusione di idee a riguardo e ho deciso di postare
questo.
Il capitolo è già stato scritto, ma sono confusa
riguardo ad una piccola cosa e
ci devo pensare x)
Capitolo
2.
Morgana
e la prima colazione
«Arthur,
mi passeresti del
miele per piacere?».
Il
giovane principe, dato
l’ultimo morso alla sua deliziosa pagnotta, prese il vasetto
di miele e lo
porse alla bambina seduta si fronte a lui che, momentaneamente,
gli stava rivolgendo uno sguardo fin troppo
gentile.
C’era
un silenzio di tomba quella
mattina nella sala: il re, Uther, stava sorseggiando del vino e
guardava spesso
in direzione del portone in legno, come se si aspettasse un attacco
nemico da
un momento all’altro e Morgana trangugiava pane da almeno
dieci minuti.
«Arthur,
mi passeresti il
marzapane per piacere?».
Ma
quanto mangia? Pensò
lui, allungando nuovamente il braccio per porgerle ciò che
gli era
stato chiesto.
«Arthur,
mi passeresti
anche quella pagnotta lì?» domandò lei
indicando il pezzetto di pane più
piccolo di tutto il cesto. «Quella lì sopra, a
forma di zoccolo...».
Come
fa una pagnotta ad avere la forma di uno
zoccolo!? Si
chiese Arthur
sporgendosi per l’ennesima volta – anche se molto
più seccamente – in direzione
d Morgana, che aveva tutta la bocca sporca di una polverina bianca.
Arthur
prese la cialda che
aveva adocchiato qualche istante prima e l’addentò.
«Arthur,
mi passeresti
quella cialda che stai mangiando per piacere?».
Il
bambino spalancò la
bocca, un po’ per l’irritante comportamento della
sorella e un po’ per il fatto
di non riuscire a fare colazione in santa pace; poi rivolse uno sguardo
supplichevole al padre della serie “vi prego di portarla via
il più lontano
possibile”.
L’uomo,
per tutta risposta,
si allargò in un debole sorriso in direzione della
figlioccia.
«Hai
tanta fame oggi,
Morgana?» le chiese gentilmente, quasi le stesse dicendo
quando fosse bella e
intelligente.
«Sì,
padre» rispose ella
sbattendo convulsamente le ciglia.
«Se
vai avanti così
diventerai più grassa della signora della bancarella delle
verdure!» commentò
Arthur, sputacchiando cialda ovunque.
Uther
gli rivolse uno
sguardo di rimprovero.
«Suvvia,
Arthur! Non dire
queste cose a tua sorella, che potrebbe crescere con la convinzione
d’esser
brutta e leggermente sovrappeso».
Cosa?
Ci si metteva pure
lui ora?
Morgana
sbancava ogni
mattina l’intero pasto che veniva messo loro a disposizione!
Era troppo per una
bambina di cinque anni e, Arthur poteva giurarlo sulla sua statuetta di
Cavaliere d’oro, ultimamente aveva anche messo su qualche
chiletto.
«Padre,
lei non è mia
sorella, è un piccolo mostro!» tuonò
puntandole un dito contro, «E se continua
a mangiare miele, pagnotte con il miele, cialde, marzapane e marzapane
con il
miele, diventerà lei stessa una bancarella!».
Morgana
si voltò verso il
fratellastro e lo guardò con un’espressione a
cavallo tra l’offeso e il
dispiaciuto: sembrava quasi finta. Le
labbra cominciarono a tremolare e parve farsi largo tra le ciglia,
l’ombra di
una lacrima.
«Io...
una bancarella»
disse solamente, abbassando lo sguardo e posando l’ultimo
morso di pagnotta sul
piatto. «Padre, io non voglio somigliare ad una
bancarella».
Uther
posò una mano su
quella della figlia.
«Ma
tu non somigli ad una
bancarella, Morgana mia! Tu sei splendi come il sole e sei bella come
la
notte...».
«...e
acida come un limone»
continuò per lui Arthur sottovoce, sperando vivamente che
né lei né il padre
l’avessero sentito.
~ ●~
Angolo Me.
Ooooh, salve
popolo!
Ed è in
questa
noiosa e piovosa sera di Ottobre che vi propongo il secondo capitolo di
questa
raccolta; lo ammetto, è molto corto, però mi sono
divertita un sacco a
scriverlo xD
Morgana è
davvero
una bambina peperina!
Ah, mi permetto di
fare un appunto: sia Morgana sia Arthur sono dei bambini piuttosto
piccolo,
come ho già sottolineato, quindi capirete se vi dico che i
dialoghi non li
creerò in maniera complicata, ma saranno semplici e diretti.
Se l’avete
già
notato, beh, è per questo motivo qua^^
Se per caso ve lo
state chiedendo sì, nel Medioevo mangiavano sia cialde, sia
marzapane e sia
miele... mi sono documentata XD
Beh, non ci sono
particolari appunti da fare a questo capitolo essendo breve e diretto.
Morgana
è davvero una gran rompipalle v_v
Vorrei ringraziare
tutte coloro che hanno commentato lo scorso capitolo, siete state
davvero
gentilissime! *-*
Quindi un grazie a Gigettina, vogue, elfin emrys, Murasaki, elyxyz,
_ichigo_85 e mistica per
le
magnifiche recensioni! ♥
Sappiate che mi fanno
davvero molto piacere :D
Spero che anche questo
capitolo vi abbia fatto
sorridere e ci vediamo con il prossimo (stavolta sul serio x) ) Morgana e i bambini.
Una buona serata a
tutti!
Lin.
|
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Capitolo 3 *** Morgana e i bambini ***
Capitolo
2.
Morgana
e i bambini
Ancora
due frasi e
finalmente sarebbe stato libero di giocare tranquillamente e senza
rottura di
scatole tutta la mattina: ricopiare quei testi era un lavoro
estremamente
noioso e perditempo. Avrebbe certamente potuto impiegarlo meglio
giocando in
giardino ai finti combattimenti.
Non
aveva alcun senso
trascrivere sulle pergamene cose che avevano scritto secoli e secoli
addietro
altre persone nei libri, insomma, a che serviva?
Lui
sapeva scrivere e
leggere benissimo anche se aveva appena otto anni, non ci volevano
quegli
scritti a ricordarglielo.
Per di
più era certo che
Morgana sarebbe stata lontana da lui, visto l’invito a pranzo
ricevuto da parte
della famiglia della sua amichetta; tanto meglio...
«Arthuuuur!».
Splash.
Attimi
di terrore.
No. No.
Non
quello!
Morgana
se ne stava
composta di fronte a lui, le mani intrecciate elegantemente sulla lunga
treccia
scura e le ciglia si muovevano freneticamente, quasi in modo innaturale.
Arthur,
invece, aveva lo
sguardo fisso sulla sua pergamena – quasi
terminata – ed ora ricoperta da un’ampia e
terribile macchia d’inchiostro: la
sorellastra si era catapultata così velocemente e di
soppiatto sulla scrivania
che lui nemmeno si era accorto del suo arrivo.
Tre
ore di lavoro buttate al vento.
Materiale
irrecuperabile, a
meno che non si potesse ripulire il disastro con la magia
anche se lui, Arthur, non avrebbe mai osato chiedere a suo
padre di convocare un mago per rassicurarlo che quelle non erano state
tre ore
buttate via. O forse - sempre
per magia
- magari avrebbe potuto chiedere se
fosse possibile far sparire la
gente... aveva un certo nome familiare in mente...
«Mor-gana»
scandì il nome
della bambina, lo sguardo ancora pietrificato; mancavano
solamente due righe... «Ti rendi conto di cosa hai
appena
fatto?».
La
piccola fece spallucce,
continuando a guardare il fratello dall’alto con il suo
sguardo tranquillo.
«Ho
forse migliorato la tua
pacchiana vita?»
azzardò la bambina,
come se fosse la cosa più naturale del mondo.
«No,
piccola insolente, la
stai rendendo un inferno! E’
da circa
tre ore che ricopio queste assurdità e ora devo ricominciare
daccapo! E tutto
questo per colpa tua!» inveì Arthur spostando lo
sguardo infuriato dal foglio a
quello beatamente tranquillo della sorellastra.
«Si
può sapere quale arcana
scongiura ti porta da me?» continuò poi,
«Non dovevi essere fuori dalle pa-scatole,
a pranzo!?».
«Appunto,
a pranzo. E’ ancora
tarda mattina!
Comunque sono venuta perché devo farti una domanda
importante» rispose secca.
Arthur
scrutò l’espressione
tranquilla e nel frattempo curiosa di Morgana e, senza saperne con
esattezza il
motivo, cominciò a preoccuparsi. «Che tipo di
domanda?».
«Volevo
chiederti se tu sai
come nascono i bambini».
La
piuma che Arthur teneva
in mano cadde sulla pergamena, impiastricciandola ulteriormente.
Ma
perché – perché!
– Morgana non
era una bambina normale come tutte le altre? Quale
bimbetta minuscola sarebbe andata dal proprio fratello a fare domande
idiote!?
«Hai
cinque anni! Che ti
interessa sapere di come sei nata!?» ribatté lui
piuttosto in imbarazzo.
«Ho
visto il bambino nato
da poco di Lady Selena ed è talmente brutto, poverino...
volevo sapere perché è
così brutto!» replicò
insistente la piccola Morgana, assumendo un’espressione
leggermente schifata.
Arthur
deglutì e, cercando
di essere più diplomatico possibile – sebbene lui non sapesse realmente
come
fanno i bambini a fuoriuscire dalla pancia della propria madre
né tantomeno ad
essere creati –, si
rivolse alla
sorella.
«Beh,
vedi Morgana, il
fatto è che tutti siamo così brutti appena
nati».
A
questa dichiarazione
l’espressione schifata della bambina tramutò in
una a dir poco inorridita.
«Sul
fatto di come vengono creati» continuò
lui non sapendo che
altro dire, «questi sono, beh, segreti degli adulti,
ecco».
La
verità era che l’aveva
messo in imbarazzo, molto in imbarazzo.
Morgana
lo scrutò
imperterrita per qualche istante per poi uscire all’impazzata
dalla stanza del
fratellastro strillando a squarciagola.
«Paaadreeeee!
Arthur dice
che io da piccola ero bruttissima!».
~ ●~
Angolo Me.
Buonaseraaa
gentaglia (:
E, dopo qualche
giorno, finalmente sono riapparsa con questa raccolta! Devo dire che
non mi
immaginavo esattamente così la scena tra i due bimbi,
però non mi dispiace
troppo com’è venuta^^
Certo che Morgana
è
una vera rompipalle, eh... u.u Povero Arthur che deve subire sempre le
sue
angherie: personalmente tifo per lui! xD
Volevo ringraziare
immensamente tutti coloro che hanno messo la storia tra i preferiti e i
seguiti, siete davvero molti *_*
In particolare
ringrazio Anthy, elfin emrys, Murasaki,
vogue,
_ichigo_85, _Saruwatari_, Fenis79, Gigettina, Simphony, mistica e
elyxyz. Grazie che mi sostenete
sempre
! <3
E vi devo
ringraziare anche perché molte di voi mi continuano ad
aggiungere agli autori
preferiti! ♥
Eeeh, niente, spero che
questo capitolo vi sia
piaciuto e vi anticipo che il prossimo si intitolerà
“Morgana e le lucciole”. Non
anticipo altro v_v
Grazie ancora, ragazze
(:
Lin.
|
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Capitolo 4 *** Morgana e le lucciole ***
Capitolo
4.
Morgana
e le lucciole
«...
perché non riesco né a
leggere né a fare i compiti, padre» stava dicendo
il giovane principe a suo
padre, mentre entrambi sorseggiavano del tè. «Non
vedo niente, è come starsene
rinchiusi in una grotta!».
Il re
assentì con un gesto
del capo e posò delicatamente la tazza sul tavolo.
«Va
bene, va bene» disse
poi, poggiando una mano sulla spalla esile del figlio,
«faremo mettere una
lampada più luminosa nella tua stanza».
Arthur
esibì un’espressione
raggiante ed uscì trotterellando dalla sala del trono,
ignaro che qualcuno avesse spiato
quella
conversazione.
***
Morgana
osservava con un
cipiglio il contenuto della piccola ciotola che teneva stretta in mano,
ricoperta da un velo trasparente.
«Solo
due?» domandò
altezzosa in direzione del bambino cicciottello che
le stava di fronte. «Halbert, te ne avevo chieste a
centinaia!».
«E’
tutto quello che sono
riuscito a rimediare!» si scusò lui, rattristato.
«Non è facile prenderle,
cercherò di fare meglio».
La
bambina porse al
compagno di giochi la ciotola che fino ad un attimo prima teneva
stretta in
mano e lo lasciò fare il suo lavoro.
***
Oh,
com’era grande e luminosa...
Sembrava
quasi fosse lei a brillare e
non il sole.
Si
muoveva con leggerezza e orgoglio, ed era proprio lui a muoverla.
Il
modo in cui quel Cavaliere armeggiava con la sua
spada era davvero affascinante e Arthur avrebbe voluto tanto poterla
toccar-
Crack.
Un
colpo secco e Arthur si
svegliò nel bel mezzo della notte, maledicendo chiunque
avesse interrotto quel
suo sogno a dir poco perfetto! Non era la prima volta che sognava un
Cavaliere
e, ogni volta che accadeva, si risvegliava sempre con un senso di
serenità e
contentezza.
Ma
qualcosa, o forse qualcuno, si era
preso la briga di
interromperlo.
La
risposta arrivò poco
dopo, quando notò con orrore una vasetto che emanava una
strana luce verde poggiato su suo
comò.
Che
diamine...
«Ben
svegliato!» cinguettò
un’irritante e ben conosciuta vocina ai piedi del suo letto:
Morgana, la sua
perfida sorellastra.
Che
cosa le era passato in
mente per piombare nella sua stanza in piena notte? E... quel vaso
verde?
«Morgana,
che cavolo ci fai
con un vaso stregato!?» trillò scostandosi di
dosso le coperte e raggiungendola
a carponi.
«Non
è un vaso stregato!»
ribatté ella, offesa. «Sono lucciole!».
...
«E
allora, piccola
insolente ed invadente bambina, che cosa ci fai in piena notte in
camera mia e
con un vaso di lucciole?» mormorò
infastidito.
«Ho
sentito quello che
dicevi stamattina a nostro padre, che la tua stanza era troppo buia e
che non
riuscivi a fare i compiti... così ho provveduto io! Ho
catturato personalmente questi
animaletti apposta
per illuminartela!».
Inutile
dire che lui rimase
senza parole. C’era da dire (purtroppo) che era un gesto
carino da parte sua,
il fatto di volerlo aiutare, ma anche bizzarro in quanto nemmeno una
vasta
gamma di lucciole sarebbero riuscite a rendere luminosa quella stanza!
«Sei
g-gentile, Morgana»
disse poi non riuscendo nemmeno lui a credere di averlo realmente
detto, «ma un
po’ di lucciole rinchiuse dentro a quel barattolo non
illumineranno una stanza
grande come questa».
Quasi
gli veniva da ridere.
Insomma, era una situazione piuttosto comica.
«Oh,
ma non ti
preoccupare!» rispose Morgana, entusiasta. «Lo so
che rinchiuse qui dentro non
faranno nulla, per questo adesso le libero...».
«NO!».
Troppo
tardi... Morgana
aveva sollevato il coperchio del barattolo e, proprio in quel momento,
centinaia di lucciole inondarono la stanza; Arthur era a dir poco
disperato:
una quantità abnorme di insetti spopolava dappertutto, gli
andavano in contro e
si posavano ovunque.
Morgana,
d’altro canto,
cercava di acchiapparle ridendo come una forsennata.
~
●~
Angolo
Me.
Buonsalve
salvino gentaglia
:D
Spero
con tutto il cuore
che stiate meglio di me, visto che sono rinchiusa in casa da qualche
giorno -.-
Ebbene,
ecco che vi
propongo la quarta Flash di questa raccolta, nata dalle particelle
geneticamente modificate del mio cervellino. Beh, che ve ne pare?
Io
trovo che Morgana in
versione aiuta-Artù sia fantastica u.u
Volevo
ringraziare
infinitamente chiunque abbia commentato lo scorso capitolo, ovvero elfin emrys, vogue, GiulyB, elyxyz, Simphony,
_ichigo_85, Murasaki, Gigettina e _Saruwatari_.
Siete
splendide ragazze, mi
riempite il cuore di gioia ogni qualvolta leggo una vostra
recensione
♥
Siete
anche in molti che
hanno aggiunto questa raccolta tra i seguiti e i preferiti, quindi vi
ringrazio, sperando di leggere anche una vostra opinione ogni tanto ^-^
Ora vi
lascio, che corro a
bermi una bella cioccolata calda e fumante *-*
Ah,
dimenticavo! Il
prossimo capitolo si intitolerà Morgana
e
il Principe Azzurro.
Un
abbraccio,
Lin.
|
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Capitolo 5 *** Morgana e il Principe Azzurro ***
Capitolo
5.
Morgana
e il Principe Azzurro
Arthur
la trovava
irritante. Estremamente irritante.
Soprattutto
quando
saltellava in giro per il castello qua e là, seguendolo in
qualsiasi posto andasse;
una volta l’aveva scoperta mentre lo spiava dallo spiffero
del bagno in un
momento decisamente inopportuno. Lui non capiva come mai non fosse come
il
resto delle bambine del villaggio, ovvero come mai non giocasse in
continuazione con le bambole o qualsiasi altra cosa da femminucce!
Perché
doveva sempre
stargli tra i piedi?
«Ehm,
ehm» la sentì
schiarirsi la voce, quella fresca mattina d’autunno.
Non
aveva alcuna intenzione
di distogliere lo sguardo da quell’interessantissimo libro
che stava leggendo,
per darle bada... dopotutto, qualsiasi cosa avrebbe voluto dirgli,
avrebbe
potuto tranquillamente esporgliela più tardi.
«Ehm,
ehm...?».
Quella
sarebbe stata di
certo una meravigliosa giornata: dopo pranzo sarebbe andato a cavalcare
nel
bosco con Sir Frederick e nel tardo pomeriggio si sarebbe cimentato
nella sua
abilità con la spada.
«Ehm,
EHM!».
...d’altronde
non sarebbe
stata una piccola spocchiosa a rovinargli tutto e...
«Quando
dico ‘ehm, ehm’
significa che tu devi ascoltarmi»
inveì la piccola Morgana, squadrando il fratellastro
infastidita.
Arthur
sbuffò, infastidito
dall’usuale insistenza della sorellastra.
«Qualsiasi cosa tu voglia dirmi, non
puoi aspettare che finisca di leggere il libro? Oppure puoi sempre
andare a
porgere i tuoi arcani quesiti a quella tua amichetta,
com’è che si chiama? Ah, Katrina...
ecco, va’ da lei a giocare
con le bambole, su su!».
Morgana
incrociò le braccia
e sbuffò talmente forte che alcune pagine del libro che
stava leggendo Arthur
svolazzarono ribelli, facendogli perdere il segno.
«Ma
insomma!» sbottò poi
lei, «T-tu sei mio fratello e-e-e dovresti essere sempre
disposto ad
ascoltarmi...» continuò con un tono falsamente
– molto falsamente
– supplichevole e piagnucoloso.
«Hai
ragione, Morgana»
rispose pacato lui posando lo sguardo fuori dalla finestra, pensieroso.
«Però
ora fila via, lasciami finire il capitolo!».
La
piccola incrociò le
braccia, alquanto offesa dal comportamento maleducato del fratello:
prese a
fissarlo insistentemente perché sapeva benissimo che a lui
dava fastidio il
modo in cui lo scrutava.
Infatti,
poco dopo, lui
sbuffò e chiuse il libro con un tonfo, senza tener conto del
segno.
«Ci
sarà mai un giorno in
cui potrò almeno restare immune dalle tue stupidaggini per
almeno due o tre
ore?» disse più a sé stesso che a
Morgana, che in quel momento esibì un
sorrisetto compiaciuto.
«Ehi,
le mi non sono
‘stupidaggini’!» sbottò la
bimba, «Sono venuta per parlarti di una cosa
importante».
«Sarebbe?»
domandò Arthur
per nulla interessato.
Morgana
sospirò, cercando di
trovare il tono più pratico per esporre quella delicata faccenda.
«Esiste
il Principe Azzurro?».
Prima
di chiudere
pazientemente gli occhi e cercare con tutto sé stesso di non
mollarle un
ceffone, Arthur sbuffò tutta la sua rabbia: era andata da
lui per chiedergli se
esiste il Principe Azzurro?! Cosa
gliene importava a lei, dato che aveva appena cinque anni!
«Morgana...
perché non mi
porgerai nuovamente la domanda tra una quindicina d’anni,
eh?» ribatté il
principe, portando lo sguardo sul soffitto, che momentaneamente era di
certo
più interessante dei farfugliamenti della sorella.
«I-io
vorrei tanto
trovarlo, Arthur» sospirò sognante lei, non
badando al tono sgarbato del
bambino. «Sai come me lo immagino?».
«No
e non mi interessa,
sinceramente» inveì lui.
«Me
lo immagino biondo»
riprese la piccola Morgana facendo finta di non aver ascoltato
l’intervento del
fratello, «poco più vecchio di me e con gli occhi
azzurri come il cielo. Un carattere
particolare, sempre pronto ad aiutare il prossimo! Dovrà
avere un carattere
forte, pronto a ribattere, non un pappamolle!
Ma so già che non lo troverò mai...».
Arthur
non si prese la
briga di farle notare che lo aveva appena descritto.
«Mmh,
interessante»
commentò, trattenendo a stento una risata, «beh,
quando verrà il momento te ne
troverò uno, ora smamma».
Morgana
si rabbuiò. «Ma
Arthur, tu non capisci! Io ne ho
bisogno ora!».
«Sì,
non capisco... Non
capisco come mai tu desideri ardentemente un ‘Principe
Azzurro’, ammesso che esista.
Pensa prima a farti
crescere gli attributi e poi ne
riparleremo, eh?».
Ma
Morgana aveva lo sguardo
perso e non lo ascoltava; lui avrebbe preferito che lei la smettesse
con quelle
domande fuori luogo! Insomma, prima la questione
‘bambini’ e ora questo... ci
mancava pure che gli chiedesse come fare per diventare una maga!
Angolo Me.
Eccomi ritornataaa
:D
Come promesso,
eccovi la storia di Morgana e il Principe
Azzurro: che ne dite? Abbastanza demente? xD
Ammetto che non
è
la mia preferita della raccolta, ma mi sono divertita a scriverla. La
prossima
sarà Morgana e
l’igiene... quella sì
che sarà buffa!
Bene, ora passo ai
ringraziamenti: ringrazio di cuore tutti coloro che hanno recensito lo
scorso
capitolo, anche se sono stati meno del solito (sigh
ç.ç), ovvero _Saruwatari_,
_ishigo_85, Gigettina, Murasaki,
elyxyz, GiulyB, vogue, Lyla_sly, mistica ed Egle.
Mi fanno sempre tanto piacere i vostri complimenti, davvero!
Siete splendide ♥
Ringrazio anche
tantissimo tutte coloro che
hanno aggiunto la storia tra i seguiti e/o preferiti... siete davvero
molte e
mi piacerebbe ascoltare anche il vostro parere ogni tanto ^o^
Non mordo ancora ;D
Bene, ora vi lascio
perché oggi ho una giornata
di cazzegging assieme a mistica :)
Spero a presto!
Lin.
ps: lo so che non vi interessa una cippa, ma ieri ho comprato un criceto e l'ho chiamato Merlino xD Non sono adorabile? *-*
|
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Capitolo 6 *** Morgana e l'igiene ***
Capitolo
6.
Morgana
e l’igiene
«Arthur,
puzzi».
Il
giovane principino
distolse improvvisamente lo sguardo dalla sedia su cui aveva
ingarbugliato
volontariamente tutti i vestiti sporchi usati nell’arco della
mattinata.
Infatti,
dopo essere stato
ad allenarsi con la sua spadina ed aver sudato, si era cambiato gli
abiti,
impiastricciandoli subito dopo quando era andato con il suo amico Leon
a
saltare nelle pozzanghere della città bassa.
Posò
i suoi occhi ridotti a
due piccole fessure sulla sorellastra, che in quel momento era in piedi
accanto
a lui e lo stava osservando; Arthur doveva ammetterlo: a volte il suo
sguardo
celeste lo inquietava non poco.
«Un’ottima
idea per
toglierti dalle scatole, quindi» la liquidò,
voltandosi in direzione
dell’armadio per cercare l’ennesima maglia da
mettersi.
Morgana
assunse
un’espressione disgustata.
«Che
intendi dire?».
«Che
se puzzo davvero come
dici, non c’è motivo di gironzolarmi attorno,
quindi evapora da
un’altra parte, su su!»
«Come
sei maleducato e poco
igienico» commentò con fare seccato la piccolina,
«quando sarai grande nessuna
ragazza vorrà stare con te perché puzzerai come
una capretta e sarai arrogante
come un bisonte!».
Arthur
aggrottò la fronte e
fissò Morgana come se la vedesse per la prima volta in vita
sua.
«Che
schifo! Voi ragazze
siete brutte! Siete... strane».
«Ma
almeno profumiamo»
inveì acida la sorellastra, fulminandolo con lo sguardo.
«Voglio proprio vedere
se la penserai così quando sarai grande e avrai tu gli attributi di cui mi predichi
tanto... Tsk, sei così
viziato!».
Improvvisamente
pensò di avere una calamita di qualche tipo che attirasse
tutte le pare mentali
della sorella disgraziata.
«Uther
lo sa? Sa che te ne vai in giro ad impiastricciarti di
fango?».
«No,
ed è meglio per te che tu non glielo dica!» disse
lui puntandole un dito contro
il nasino a patatina, poi sospirò, affranto.
«Morgana, ho un tremendo bisogno
di farmi il bagnetto – come tu mi hai gentilmente consigliato
– potresti per
una volta farmi contento e volatilizzarti da qualche parte?».
La
piccola incrociò le braccia, offesa, e si diresse a passi
lunghi e pesanti –
per quanto pesanti potessero essere quelli di una bambina gracilina
– verso la
porta e, prima di aprirla ed uscire, si voltò verso il
biondo.
«Ah,
e comunque dirò a nostro padre che stai impuzzando tutte le
stanze del
castello!» e scomparve, con le minacce sconnesse di Arthur
che le arrivavano
alle orecchie, facendo tranquillamente
finta di non sentirle.
Angolo Me.
Oooh *-*
Ne è passato
di
tempo da quando ho aggiornato! Chiedo venia, ma non so
perché mi sono fissata
su una nuova AU e sto cercando di fare il possibile per renderla
leggibile!
Ma non mi
dimenticherò mai dei
miei piccoli e
adorati e teneri (?) mini Arthur e mini Morgana ♥
Un piccolo grazie a mistica per averla letta in anticipo e
per averla epurata dagli errori ^o^
Dunque, veniamo a
questo capitolo.
Vorrei specificare
una cosa che forse vi sarà risultata poco chiara:
quando lui dice a Morgana che le ragazze fanno
schifo, mi sono basata sul comportamento che ho sempre riscontrato nei
bambini
maschi fin da quando sono piccola; sebbene io sappia che a loro siamo sempre piaciute (tsk u_ù), hanno
sempre dimostrato per me e per le mie altre compagne un certo
senso di ‘disgusto’.
*sospira* marmocchi!
E lo sto notando anche
con i compagni del mio
fratellino... tutti, escluso LUI, che sta seguendo le orme della
sorella, ma
tralasciamo :D
Bene, ve l’ho
detto solo per chiarire eventuali
dubbi.
Poi volevo anche
aggiungere che utilizzo apposta
un linguaggio scomposto e sconclusionato (ad
esempio: “arrogante come un bisonte!”) appunto
perché sono due bambinetti (:
Infine comunicare che
la prossima Flash non so
ancora come intitolarla visto che non l’ho cominciata: surprise u_u
Ora volevo ringraziare
tutte voi bellissime
persone che hanno commentato lo scorso capitolo
ç_ç siete tantissime per i miei
standard, ci sono rimasta quasi secca xD
Quindi un grazie va a vogue (le tue recensioni mi fanno sempre
piacere *hug*), Murasaki (non
importa se è maschio o
femmina u.u tanto il mio vecchio criceto si chiamava Voldemort ed era
una
femmina xD Ti ringrazio per i tuoi commenti, e spero di aver reso
Arthur un po’
meno adulto!), Simphony (credimi,
io
sicuramente sarei stata processata per omicidio xD lei è
così... rompipalle
‘-‘ ♥) elyxyz (evviva i gusti di Morgana :D
sono contenta che quello sia stato il tuo capitolo preferito *-* spero
ti sia
piaciuto anche questo!), elfin emrys
(anche io ho un piccolo fratellino che rompe i Boccini! Delle volte
anche lui
se ne esce con queste ‘delicate’ domandine xD), _Saruwatari_ (ebbene sì, anche
io a cinque anni pensavo a come
vestire le Barbie! Morgana è decisamente una bambinetta
viziata e troppo –
decentemente – cresciuta! [: ), _ichigo_85
(Ichi, tesor *-* io sono soddisfatta, ma per la maggior parte solo dei
vostri
bei commenti ^-^), Benzina (sono
contentissima che questa Fiction ti piaccia** E, ehm, a dirtela tutta,
penso
che Morgana crepi prima di aver trovato marito XD se nessuno la
farà uccidere,
allora sarò io u_ù con i miei superpoteri *risata
malefica*), GiulyB (Picci, il mini
Merlin non so
come incastrarlo ç_ç magari sarà la guest
star nell’ultima Flash =D boh, mah, chi lo sa...
*sbatte le ciglia* ♥), Gigettina
(sunshine <3 ma la miniMorghy è un po’ troppo viziatella e
scassa
balle, quindi io continuo a fare il tifo per il mini Arthur u.u), mistica (cuor *-* lo sai che io mi
sciolgo ai tuoi deliziosi commenti, quindi ti ringrazio personalmente
domani
nel nostro solito e cazzeggi oso pomeriggio together *_*), GiuLy93 (un’altra lettrice *-* sono
davvero contenta che ti sia piaciuta questa mia
raccolta! Grazie grazissime dei complimenti!), Lyla_sly
(ehi! Io sinceramente non li ho mai shippati, non mi piacciono
come coppia amorosa ._. però assieme sono
divertenti anche da grandi xD Anzi, correggo, erano
divertenti ù.ù)
e
kribja
(ti ringrazio infinitamente sia della bellissima recensione, sia del
fatto che
hai pubblicizzato la raccolta imponendo di leggerla ç_ç *commossa* e sono
anche
contentissima che ti faccia ridere! Con la prossima mi imporrò di farti cadere dalla
sedia dalle risate u.u xD).
Okay, dopo aver
scritto ringraziamenti più lunghi della storia
stessa, mi dileguo!
Alla prossima :D
Lin :3
|
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Capitolo 7 *** Morgana e gli animali domestici ***
Capitolo
7.
Morgana
e gli animali domestici
Lo
sapeva.
Se ne
era accorto qualche
istante prima.
Sapeva
che lo stava
fissando intensamente con il suo sguardo pungente, come solo lei sapeva
fare.
Poi,
dopo pochi secondi, la conferma.
«Che
cosa fai?».
«Quante
altre volte ancora
ti devo ripetere che mi sto preparando per la cena?»
sbottò il giovane
biondino, scoccando alla sorellastra uno sguardo fulminante.
La
piccola Morgana incrociò
le braccia, leggermente offesa dalla risposta brusca del bambino.
«Non
serve che mi rispondi
così, eh?» esclamò infervorata.
«Ti
risponderò così finché
la tua esistenza sarà collegata – purtroppo
– alla mia, quindi fattene una ragione... e finché
continuerai a macellare le mie povere scatole!» rispose
prontamente Arthur, certo di
averla offesa; così magari sarebbe
fuggita via piangendo com’era suo solito fare.
Tuttavia
lei rimase lì, in
piedi di fronte a lui.
«Volevo
solo parlarti di
una questione di massima importanza» soffiò la
bambina, con la schiena dritta e
l’aria buffamente autoritaria.
Arthur
diede un risolino.
«Del tipo? Ti si è rotta un unghia? Hai scoperto
che la tua amica Katrina ha i
capelli di un centimetro
più lunghi
dei tuoi? Caspita, mi dispiace molto...».
Morgana
aggrottò la fronte,
infastidita. «Ma come sei spiritoso»
ribatté, facendogli una boccaccia poco femminile,
«chiedevo solo il tuo aiuto: voglio
addomesticare una marmotta».
Arthur
alzò lo sguardo
sulla sorella, completamente sconcertato.
«T-tu
vuoi... EH?».
«E’
quello che ho detto.
Voglio-addomesticare-una-marmotta» scandì lei.
Man
mano che i mesi passavano,
Arthur era sempre più convinto di avere una sorella del
tutto spostata: aveva tutte le
cose del mondo
– essendo la pupilla del re – e quello che chiedeva
era di addomesticare una marmotta!?
«Non
si possono
addomesticare le marmotte!» esordì il ragazzino,
lo sguardo ancora allibito.
«Ma
io la voglio!».
«Perché
invece non ti
prendi- mh, che so, una cicala? O
un
topo? O addomestichi quelle stupide lucciole!».
Morgana
assunse uno sguardo
orripilato.
«Bleah!
Io non voglio una
pantegana come animale domestico!».
«E
allora arrangiati, io di
certo non condannerò una povera bestiola ad una vita
d’inferno tra pizzetti
rosa e coccole da parte di una
bambina spocchiosa!» inveì il piccolo principe:
ormai le parole con lei non
bastavano, bisognava ricorrere a sgridate o ad
‘insulti’.
«Ora
volatilizzati che mi
devo togliere i pantaloni».
Magari
avrebbe capito e...
«Paaadreeeee! Arthur dice che sono una spocchiosa e
che devo
addomesticare pantegane!» e corse via frignando,
lasciando Arthur - oltre
che allibito dall’assurda richiesta - demotivato e di
malumore.
Angolo Me.
No, non è un
miraggio: è la nuova flash sui
miniMerlin *-*
Scusate per il ritardo,
davvero, ma sono stata
occupata tra i vari contest, fare giudizi e scrivere fic da inviare
ç_ç
Ma sono tornata!
NON chiedetemi come mi
siano venute in mente le
marmotte perché non ne ho idea ._.
Una flash che
– personalmente – mi ha divertito
scrivere ma che non è tra le mie preferite: scrivere di
Morgana che vuole
addomesticare marmotte è una cosa che ha sorpreso anche me
.__.
Ah! Prima di scriverla
ho indagato se
effettivamente ci fossero marmotte nel Medioevo e, se per caso non ci
fossero
state, date la colpa a Simphony u__u (scherzo
tesoVa ♥)
Comunque fate finta che
ci siano u.u
Or dunque, dopo aver
scritto una marea abnorme
di immani cacchiate, veniamo ai ringraziamenti! Non mi
stancherò mai di
ringraziarvi abbastanza per tutte le recensioni che ricevono questi
capitoli e
per tutti coloro che hanno inserito la storia tra
preferiti/seguiti/ricordati.
Grazie di ♥
Un enorme thanks a vogue (ma tesorina, meglio
che non mi lasci recensioni serie in questa raccolta ** grazie
<3), bacinaru (ma che
carina** anche io
adoro voi che apprezzate più la mia Morgana che quella del
TF: io stessa
preferisco la miniMorgana anziché quella... cosa
che è diventata!), Mistica
(cuor^^ il miniLeon non so come mi sia venuto in mente xD
Dovrò trovare il modo
– magari nell’ultima della raccolta – di
inserire un miniGaius... anche se non tanto
mini, solo un po’ più giovane!
E poi... manca la miniGwen *ride malvagiamente* Grazie per le tue
recensioni
sempre bellissime e più lunghe delle flash stesse**), Benzina (eh eh, non credo che le ragazze
le faranno poi così schifo
;D anche se noi tutte ben sappiamo con chi si dovrebbe piazzare
u_ù l’unica
ragazza che dovrebbe fargli schifo è Gwen
è.é), elfin emrys
(ahaha dicevi di Morgana? Più matura e sopportabile?
u.u dopo questo capitolo non credo xD), Emrys___
(grazieeeee *-*), _Saruwatari_
(grazie per tutti i complimenti, sono contenta ti sia piaciuta! **), kribja (un genio? *_* ma quanto ti
adoro!? Sei stata gentilissima con quella recensione, è
sempre un piacere far rotolare
le persone dalle risate xD), GiuLy93
(ti ringrazio! Eh sì, Morgana in quel capitolo non aveva
tutti i torti, ma
rimane e rimarrà sempre una sfracella palle :D), Emily Alexandre (xD grazie Emy!), _ichigo_85 (Ichiiii** come sono contenta
che ti sia piaciuto il
capitolo! Ti ringrazio per tutti i millemila complimenti che mi hai
fatto
<3), Murasaki (ecco, sono
contenta di aver reso Arthur più piccolo u.u grazie
grazissime per la tua
recensione sempre apprezzata!), elyxyz
(essì, Morgana ha sempre la meglio xD insomma, nel TF
diciamo che lui scampa
sempre, ma nella mia raccolta rendo giustizia alla miniMorgana! Anche
se ormai
la odio per quello che sta facendo è_é Comunque lo sai che non mi
ero accorta del
doppio senso?? Ahaha mi ci hai fatto ponderare tu non appena ho letto
la tua
recensione! E questo tuo commento l’ho amato: non
importa, Morghy cara, a
Merlin non dà fastidio se Arthur puzza, tanto è
sempre alla gogna!), antote
(oh, un’altra persona a cui piace la mia Morgana *o*) e GiulyB (eh, vedrai vedrai cosa
combinerò nell’ultimo capitolo u.u
spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto! **).
E un grazie immenso a
tutti coloro che
continuano ad inserirmi tra gli autori preferiti, facendo crescere la mia
autostima. Non
avrei mai pensato di arrivare a tanto <3
Alla prossima!
Lin :3
|
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Capitolo 8 *** Morgana e la caccia ***
Capitolo
8.
Morgana
e la caccia
S’infilò
i pantaloni con
foga per poi accorgersi che, nella fretta, li aveva messi al contrario.
Sbuffando, li tolse nuovamente per poi sistemarseli a dovere; non aveva
altro tempo
da perdere, doveva farsi trovare al portone d’ingresso il
più pr-
«Ciao,
Arthur».
Il
bambino biondo sussultò:
la sorpresa di quella voce lo aveva fatto inciampare sulla camicia che
aveva
bellamente lasciato sul pavimento e, cadendo, non poté fare
a meno di non
aggrapparsi alla tenda che, come previsto, crollò a terra
sovrastandolo.
«Mor-Morgana!»
esclamò
infuriato, scrollandosi la tela di dosso. «Da quanto tempo
eri lì?».
«Abbastanza
per constatare
che predichi tanto i miei attributi, ma tu non stai messo tanto meglio
di me»
ridacchiò la bambina, dondolandosi qua e là.
Arthur,
una volta ridestato
e tornato ai preparativi, la trafisse con uno degli sguardi
più irritati che
riuscì a trovare; nemmeno prepararsi in pace, poteva?
«Che
cavolo! Mi sto
preparando, levati dalle scatole immediatamente!»
sbottò lui, sistemandosi la
giacca.
«Dove
vai?» domandò la
pupilla del re, poi.
«Non
sono affari tuoi».
«Eddai,
come sei
antipatico!» sospirò ella, offesa.
«Dimmelo dimmelo dimmelo dimmelo dimmelo
dimmelo dimmelo dimm-».
«E va bene! Basta che dopo ti dilegui da
altre parti!» strillò
esasperato, rischiando di scivolare di nuovo. Morgana sorrise
trionfante: ogni
volta che Arthur perdeva il controllo, per lei era una piccola vittoria
personale.
«Vado
a caccia. Sir
Frederik si è offerto di insegnarmi».
Era
evidente, in quel
momento, la disapprovazione che
regnava nello sguardo della bambina: se non fosse stato Arthur
Pendragon,
avrebbe avuto paura.
«Vai
a caccia?» chiese
seria.
«E’
quello che ho appena
detto, mi pare».
«Vai
ad uccidere dei poveri
animali indifesi... ma bravo».
Arthur
non capiva. Cosa
c’era di strano in quella bambina? Perché doveva
essere sempre così irritante,
in qualunque cosa facesse o dicesse? A volte avrebbe preferito che suo
padre avesse
comprato un gregge di pecore piuttosto che adottare quella marmocchia
spocchiosa.
«Senti,
non lascerò che una
bambinetta mi faccia la predica sulle mie
attività!» ribatté il giovane,
superandola e andando dritto verso la porta: era in ritardo, Sir
Frederik lo
stava aspettando e la sua sorellastra lo stava ostacolando con le sue
inutili
chiacchiere.
«Tsk,
pensa che anche loro
hanno dei bambini... dei figli da sfamare, una vita da vivere... e tu
gliela
porti via! Sei cattivo!» trillò Morgana, furiosa.
«Pensa alle famiglie che
distruggerai... pensa a quelle povere marmotte... a quelle... marmot- Arthur?».
Arthur
si guardò in giro,
cercando qualcosa che gli avrebbe permesso di fuggire.
«C-che
vuoi adesso?».
«Una marmotta!».
«Non
se ne parla nemmeno!
Non hai appena parlato di famiglie distrutte, vite da
vivere...?» rispose lui,
per nulla sorpreso dalla richiesta stramba della sorella. «E non osare iniziare a piagnucolare come
fai sempre perché non mi sciolgo! Vai da qualche parte,
gioca con le bambole,
vai da Katrina. E poi, scusami tanto, Morgana: cosa credi che mangiamo
a cena,
erbe selvatiche? Pezzi di legno?».
«Vuoi
dire che...» esalò la
piccola bambina, gli occhi sgranati e la bocca spalancata.
«Sì,
esatto. Quelli sono
animali! E non credo che mentre tu ti mangi un boccone di maiale pensi
alla sua
famiglia – che probabilmente in quello stesso istante
è già nello stomaco di
qualcun altro».
Era
indecifrabile l’espressione
comparsa sul volto di Morgana; Arthur ne fu quasi compiaciuto. Si
voltò e uscì
dalla stanza, soddisfatto che - almeno una volta – i ruoli
erano stati invertiti.
~●~
Angolo Me.
Oh...
chiedo umilmente
perdono.
Chiedo
umilmente perdono
per questo esagerato ritardo nell’aggiornare questa Fan
Fiction, ma ho riscontrato
diversi problemi questo mese. A parte quel maledetto blocco durato
circa due
mesi, in cui non ho scritto proprio niente, ho perso completamente la
mano: le
mie storie nemmeno le riconosco più ._.
Sto
attraversando un
periodo difficile e spero di riprendermi presto, anche
perché sono stanca.
Insomma, se non fosse per alcune persone a me care, ora non sarei manco
in
grado di scrivere il mio nome. Quindi... grazie ♥
questo capitolo è dedicato
interamente a voi.
Or
dunque, basta con queste
cose tristi >_< eccheccavolo, il mio miniArthur e la mia
miniMorgana non
sono oggetto di tristezza!
Ed
eccoli qua, finalmente.
Uno più scemo dell’altro e io li adoro per questo!
Alla fine, quando Arthur
pensa che i ruoli sono ‘stati invertiti’, intende
il fatto che è sempre lui a
rimanere di stucco ogni volta, ma in questa ha avuto vittoria sulla
sorellastra! Mi piaceva pensare che Morgana non conoscesse la natura
dei suoi
pasti, anche se ne dubito XD
Ma
vabé, questa è una FF
demenziale o no?
Ah, e
voi non crederete
mica che sia finita qui, vero? =P
Povero,
non mi premuro di
dirlo al mio piccolo principino u_ù lo scoprirà
lui nel prossimo capitolo.
Per
farmi perdonare per l’immane
ritardo ho creato dei piccoli avatar che li rappresentano e li
troverete a fine
pagina: non sono magnificamente dolci e carini? *___*
Ho
fatto anche un
miniMerlin e una miniGwen che è venuta decisamente
più carina di quella del
telefilm: devo ritenermi soddisfatta!
Volevo
ringraziare con
tutto il cuore tutti coloro che continuano ad inserire questa raccolta
tra
preferiti/seguiti, ancor di più chi ha commentato lo scorso
capitolo, ovvero Emily Alexandre, Simphony,
Ichigo, Vogue,
Murasaki, elfin emrys, Benzina, Lyla_sly, GiulyB, Fenis79,
_Saruwatari_,
elyxyz, GiuLy93 e kribja.
Grazie
a tutte quante, non
so come dirvelo *-* la prossima volta giuro che risponderò a
tutte quante le
recensioni!
Ora vi
lascio, con la
speranza che questo capitolo vi sia piaciuto e che non vi siate
dimenticati dei
miei due aMMMori in miniatura (:
Un
bacio a tutte, spero di sentire i vostri pareri!
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