Juliet Ginny

di Vahly
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ti amo, Ginny ***
Capitolo 2: *** Juliet Ginny parte 1 ***
Capitolo 3: *** Juliet Ginny parte 2 ***
Capitolo 4: *** Sentimenti nascosti ***
Capitolo 5: *** Un angelo biondo ***
Capitolo 6: *** Sentimenti svelati (intermezzo) ***
Capitolo 7: *** Love and hate ***
Capitolo 8: *** Appuntamento ***
Capitolo 9: *** La casa stregata - parte I ***



Capitolo 1
*** Ti amo, Ginny ***


Princess Ginny

Princess Ginny

Cap 1 – Ti amo, Ginny

 

 

Vahly

 

p.o.v. Ginny

 

Sarebbe dovuta essere la giornata più bella della mia vita. Sarebbe dovuta essere la realizzazione di un sogno. Sarebbe dovuta essere.

Erano appena iniziate le vacanze di Natale, e quell’anno avevamo deciso di rimanere tutti al castello: Ron, Hermione, Fred e George, io, HarryHarry

Che finalmente si era deciso. Dopo tanto tempo di amore a senso unico (da parte mia ovviamente), Harry mi aveva preso da parte e mi aveva rivelato i suoi sentimenti, semplicemente. “Ti amo, Ginny . Queste, le sue uniche parole.

 

Troppo tardi…

 

Troppo tardi.

 

Nel momento esatto in cui le aveva pronunciate, mi ero resa conto che non era da lui che avrei voluto sentir dire quelle parole. “Ti amo Ginny”. Quella frase mi rimbombava ancora nella testa, era il mio unico pensiero, mentre nella mia mente appariva un volto. Un ragazzo biondo, fiero e ribelle, dai profondi occhi d’argento.

Ti amo, Ginny.

Nella mia testa era lui a pronunciare quella frase.

 

Ti amo, Ginny.

 

Se lo avesse saputo, chissà come l’avrebbe presa, Harry

Respinto per un Malfoy.

Ma non potevo farci niente, se questi erano i miei sentimenti. Avrei solo voluto che me lo dicesse prima. Allora, forse…

Ma era tardi, già, avrebbe dovuto capirlo che non l’avrei aspettato in eterno. In fondo non è mica l’unico ragazzo carino al mondo, no?

Certo che anch’io dovevo avere una sana dose di masochismo: il ragazzo che di cui sono innamorata da anni mi dice che ricambia, e io NO! Devo respingerlo per l’unica persona (oddio, l’unica… si fa per dire…) che so per certo non potrà mai ricambiarmi. Ma perché devo essere così stupida!!!   

Ma oramai è tardi. Non posso più tornare indietro nella mia decisione. Spero solo che Harry voglia almeno rimanere mio amico.

 

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Draco p.o.v.

 

La vita è strana a volte.

Pensi di aver capito tutto di te e dei tuoi sentimenti quando ZAP! Come un fulmine a ciel sereno ti colpisce qualcosa.

Qualcuno.

 

Ginny.

 

Stavo passeggiando per i corridoi quando sentii una voce venire da un’aula vuota.

Era lo sfregiato.

Non riuscii a vedere con chi era, ma notai che era parecchio imbarazzato. Finché ad un certo punto lo sentii parlare.

“Ti amo, Ginny”.

 

Mi sentii strano, quasi come se quella frase mi facesse soffrire. Assurdo. Che me ne fregava se San Potter si metteva con quella pezzente della Weasley? Dopotutto, sembravano fatti l’uno per l’altra. Tutti e due patetici. Ma quella frase… non lo so, mi colpì profondamente. Fu una fitta al cuore.

No, continuavo a ripetermi. Io… Non sono innamorato di lei. Non posso.

Eppure…

 

“Mi dispiace Harry… Mi dispiace, ma io… io…”

Lo stava forse rifiutando? Possibile? E perché io mi sentivo così felice a quell’idea?

“Io… non credo di essere più innamorata di te. Scusami…”

 

La vidi, mentre usciva dalla porta. Aveva le lacrime agli occhi.

Mentre correva verso il bagno [e dove può andare a piangere una ragazzina sennò? Nd Vahly] i nostri sguardi si incrociarono.

Perché mi guardi così? Perchè, Ginny?

 

 

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Ginny p.o.v.

 

Era così strano… Harry mi amava. Ma nn riuscivo ad esserne felice. E mentre mi sciacquavo il viso nel bagno delle ragazze, un solo pensiero solcava la mia mente. Draco.

I nostri sguardi si erano incrociati, ed io mi sentii perdere nei suoi occhi grigi e profondi… erano così belli…

 

I miei occhi si riempirono di lacrime: perché? Con tante persone, perché proprio lui? Sapevo già che avrei sofferto a causa del mio amore…

Ma questa volta non avrei commesso gli stessi errori fatti con Harry, no: avrei lottato, avrei conquistato il cuore del mio Draco. Il MIO Draco.

 

 

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TA-DAAAAAAAN!!!

Finito il 1° chap!!! È la prima volta che scrivo una fan-fic per inviarla, per cui spero che sia venuta bene…

E, a dirla tutta, è anche la prima volta che scrivo una Ginny-Draco ^^ (in genere la mia coppia preferita è Draco-Harry)

Il primo capitolo mi è venuto un po’ corto, ma cercherò di rimediare col 2°… Ce la metterò tutta!!! È una promessa!!! (Oddio, è grave… mi sembro la protagonista di beyblaide o qualcosa del genere…)

Thanks a kiunque sia arrivato a leggere fin qui…

Ringrazio inoltre chiunque abbia commentato o letto le mie precedenti fic ^^

Ci si risente nel 2° capitolo (prossimamente) :Julieth Ginny” !!!

Un baciotto!!!

 

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Capitolo 2
*** Juliet Ginny parte 1 ***


Julieth 02 - Julieth Ginny parte 1

Julieth Ginny

Cap 2 – Julieth Ginny parte 1

 

 

I personaggi non sono miei ma della Rowling e bla bla bla… La mia fan-fiction non è a scopo di lucro… Il copyrighting… ecc. ecc. ecc.

 

 

 

Ginny p.o.v.

 

Erano passati due giorni da quando avevo respinto Harry. Due giorni interminabili. Non ci eravamo più parlati ne visti, ed io avevo paura che non avesse preso molto bene il mio rifiuto. “Perdonami Harry…”. Me lo ripetevo almeno 20 volte al giorno… perdonami, Harry. Perché ti ho amato, ma ora che tu, finalmente ti sei accorto che esisto, non provo più lo stesso amore per te…

No, forse non devo chiederti perdono. Sei tu che non mi hai mai degnata di uno sguardo, no?

Sei tu che mi hai sempre considerata solo come la sorellina del tuo migliore amico, o forse mi sbaglio?

Quindi, perché dovrei farmi perdonare? Io non ho colpa, Harry

 

Stavo passeggiando per i corridoi del castello senza una meta, solo per tenermi occupata. Se avessi saputo chi avrei incontrato lì, forse sarei rimasta nel dormitorio. O forse no.

 

 

Weasley! Buongiorno!

 

Ma-malfoy!?

 

Draco era lì, davanti a me, e mi aveva rivolto la parola. Dio, com’era bello… i suoi capelli d’oro, il volto dai lineamenti perfetti… Il mio cuore cominciò a battere all’impazzata, tanto che avevo paura che mi sentisse…

 

Che ci fai in giro? –

Mi stava parlando. Mi stava parlando. Cavoli, mi stava parlando!!! Ed io… che cosa avrei dovuto dire? Cosa fare? Stavo impazzendo…

 

– Il gatto ti ha mangiato la lingua, Weasley?

 

Ahaha! Spiritoso… Scusami, ma ora è meglio che io vada

 

– ASPETTA!!!

Lo guardai, un po’ interdetta. Mi stava chiedendo di restare?

 

Cioè… Scusami se sono stato scortese, Weasley, non volevo. Solo che… – e si frugò in tasca – ieri ho trovato questo per terra. Credo sia tuo…

Mi stava porgendo un fazzolettino di seta con una G ricamata in un angolo. Era mio. Eppure non mi sembrava di averlo perso… Ma lui come… come…

 

– Sì, è mio… Ma tu, come…

 

– Te l’ho detto, l’ho trovato per terra dopo che sei scappata via così… , non mi era sembrato il caso di dartelo in quel momento, non eri dell’umore.

 

– Grazie – fu tutto quello che riuscii a dirgli, quasi in un sussurro. Stupida! Stupida!!!

 

Che fai, lasci fazzoletti in giro per trovare marito? –

Rise. Non era affatto divertente, ma non trovai il coraggio di rispondergli.

 

– Allora ci vediamo Malfoy. E grazie ancora.

 

– Non c’è di che, Weasley. Sempre a tua disposizione ^^.

 

Si allontanò. Ed io non staccai gli occhi da lui finché non girò l’angolo, sparendo dalla mia vista.

 

 

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Draco p.o.v.

 

Stavo bigiando le lezioni già da un paio di giorni, così, tanto per non sentirmi dire cosa devo fare, quando, come… Per quello ho già mio padre, non mi servono anche questi professori del cavolo. Ero in corridoio, quando la vidi: stupenda, un bellissimo angelo dai capelli color del tramonto. “Sono proprio cotto… Sarà grave?” dissi fra me e me. Mi avvicinai a lei, temendo quasi la sua reazione, con un pretesto: restituirle il fazzolettino che aveva perso. Se solo avesse saputo

 

Non era vero che l’avevo trovato per terra: glielo avevo sfilato quel giorno dalla tasca, proprio nel momento in cui mi era passata accanto, solo per avere un pretesto per parlarle.

Ovviamente non glielo avrei mai detto. Avevo bisogno di una scusa.

 

Prova del fuoco. Parlarle.

 

3…

 

2…

 

1…

 

 

Weasley! Buongiorno! – Ok, ok. Ce l’ho fatta. Calma… Controllo… Nervi saldi…

 

Ma-malfoy!? – Caspita, Ginny. Sei un genio.

 

Che ci fai in giro? – che domanda stupida. Possibile che io non trovassi nulla di meglio da dirle?

 

Silenzio.

 

– Il gatto ti ha mangiato la lingua, Weasley? – Sono un vero idiota…

 

Ahaha! Spiritoso… Scusami, ma ora è meglio che io vada

 

– ASPETTA!!!

 Cioè… Scusami se sono stato scortese, Weasley, non volevo. Solo che… ieri ho trovato questo per terra. Credo sia tuo… – no. Non era vero, io non credevo fosse suo. Lo sapevo.

 

– Sì, è mio… Ma tu, come…

 

– Te l’ho detto, l’ho trovato per terra dopo che sei scappata via così… , non mi era sembrato il caso di dartelo in quel momento, non eri dell’umore.

 

– Grazie – mi disse a bassa voce. Probabilmente si sentiva in imbarazzo… Dovevo trovare qualcosa da dirle per smorzare la tensione… Qualcosa… Qualc ---

 

Che fai, lasci fazzoletti in giro per trovare marito? –

Risi. Probabilmente le sarò sembrato un idiota…

 

– Allora ci vediamo Malfoy. E grazie ancora.

 

– Non c’è di che, Weasley. Sempre a tua disposizione ^^. – era vero. Sempre. E comunque.

 

 

 

Decisi di tornare in classe. Dopotutto, saltare le lezioni non mi sarebbe stato utile a conquistarla… Dovevo pensare a qualcosa… Ma cosa? Mi stava scoppiando il cervello… Speravo di arrivare tranquillamente alla mia aula, ma mi sbagliavo: chi ti dovevo incontrare proprio davanti alla porta? Quel maledetto di Potter!

Dio quanto lo odiavo… Lo avrei ammazzato, potendo. E non sto scherzando. Quanto mi dava sui nervi la sua falsa gentilezza, la sua sindrome da super eroe… Possibile che nessuno si rendesse conto che era solo una maschera? Già, la nostra doveva proprio essere una scuola di idioti…

Lo ignorai deliberatamente, ma lui sembrava cercare guai e mi chiamò.

 

– Ehi, Malfoy!

 

Che c’è sfregiato? – uno a zero per me

 

– Ti ho visto parlare con Ginny poco fa

 

Che fai mi segui? O segui lei? – Colpito in pieno.

Ci mise un attimino prima di rispondere.

Due a zero.

 

– Ma figurati, sai che mi frega… Volevo solo chiederti… è ovvio che la tua risposta sarà no, figurati… Ma tanto per sicurezza: c’è qualcosa fra di voi?

Coooooosaaa? Ma che cacchio di domande mi fa?

 

Perché, anche se fosse?

 

Ho capito, non c’è proprio modo di avere una conversazione civile… Come non detto. Ci vediamo.

E fece come per andarsene

 

– No – dissi ad alta voce.

Due a uno.

– Perché ti interessa?

 

– No, niente… Tanto per sapere. Allora ciao.

E si allontanò in direzione opposta all’aula.

 

Dove vai Potter?

 

– Al cesso! Vuoi venire con me?

 

– No grazie, non ci tengo!

Ed entrai in aula.

 

Il prof. mi ringraziò per averlo gentilmente degnato della sua attenzione, e mi costrinse a prendere tutti gli appunti delle lezioni precedenti; ma tutto questo non servì a togliermi Ginny Weasley dalla testa…

 

 

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Ginny p.o.v.

 

Non vidi Draco per un po’, e già mi mancava più di quanto mi aspettassi. Ero davvero cotta…

Stavo ancora in giro quando vidi Ron e Harry che chiacchieravano davanti al bagno. Avrei tanto voluto scappare…

Decisi di non farlo: i problemi vanno affrontati a testa alta!!! (almeno così si dice…) e mi avvicinai a loro

 

– Ciao Harry! È un po’ che non ci si vede…

 

Ron fece un cenno con la testa all’amico e se ne andò. Bastardo… “Me ne ricorderò, non ti credere” mi venne da pensare, ma in fondo era meglio così, per lo meno avremmo potuto parlare…

 

– Ciao Ginny! Come va?

 

– Bene grazie… Tu?

 

– Tutto OK…

 

Cosa dovevo dirgli? Volevo solo essere sicura che sarebbe rimasto mio amico… Com’è dura la vita sig… Perché tutte queste complicazioni?

– Senti, Harry… Io… Volevo chiederti, a proposito di quello che… ci siamo detti l’ultima vota… io… non vorrei che tu, insomma…

 

– Non ti preoccupare! – mi sorrise – non fa niente, non puoi fartene una colpa se… hai capito no?

 

Quindi credi che potremo rimanere amici?

Dì di sì, ti prego Harry

 

– Sicuro ^^

altro sorriso smagliante, cominciai a credere che gli si fosse bloccata la mascella

 

– Meno male… Pensavo che te la fossi presa…

 

Don’t worry baby! Però c’è una cosa che vorrei chiederti…

Cosa? Ti prego, fa che non riguardi Draco, fa che non riguardi Draco, fa che non riguardi…

 

– C’è qualcun altro?

Appunto.

 

, in effetti sì, credo, ma… non ne sono proprio sicura, ho capito da poco di essere attratta da quella persona…

 

– Posso sapere chi è, almeno?

 

, veramente preferirei…

 

– Ti pregooooo

Cominciò a guardarmi con due occhioni supplicanti… non riesco a dirgli di no quando fa così

 

– Vedi Harry io… non credo che la prenderesti bene.

 

– Non mi arrabbio, giuro! Non dirò ne farò nulla che possa metterti in difficoltà, ma almeno vorrei sapere per chi sono stato rifiutato.

 

– D’accordo… ma non lo dovrà sapere nessun altro. Non devi ne riderti ne incavolarti, perché sono sicura che avrai una di queste due reazioni… E soprattutto non dovrai fare nulla, e ripeto NULLA per boicottarmi

 

– Promesso…

 

– Ok… allora pronto?

 

Mi guardava come un bambino che aspetta Babbo Natale

– Allora?

 

– Allora… è Draco Malfoy.

 

 

 

 

 

 

– AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA!!!!

 

– Avevi promesso che non avresti riso!!!

 

– scusami… è che… ahahaMalfoy… quel bastardo… ma come fa… a… oddio, ho le lacrime agli occhi…

 

L’avrei ucciso. Gli ci volle almeno mezz’ora per smettere di ridere. Tornammo in classe che ancora gli tenevo il muso, ma non durò a lungo, perché dopo pochissimo dal suo rientro fu chiamato in sala insegnanti.

 

… continua …

 

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Holaaaaaaaaaaaà!!! Ed ecco a voi il secondo chappy!!!

Ringrazio chi ha commentato, ma anche chi ha letto: ci tenevo davvero molto, visto che questa è stata la prima ficcy che io abbia mai inviato (l’ho già messa su un altro sito, anche se non è ancora completa, attualmente sto scrivendo il chap 06) e probabilmente quella che mi è riuscita meglio (almeno questo è quello che penso… )

 

Ma ora passiamo alle risposte:

 

ruka88 : Che ne dici? Pensi che Ginny abbia fatto bene a non mettersi con Harry? Io dico di sì… (w Draco!!!) anche se qualcuno forse è un po’ troppo timido qua… spero che tu non tenti di linciarmi per questo…

 

Jennina Et voilà!!! Spero che ti sia piaciuto anche questo, e grazie del commento ^^

 

Yoru Thanks anche a te, sì anch’io penso che Harry un po’ se lo meritasseahahaha… (sorrisetto sadico…) ti piace il nuovo chappy?

 

Terry Thanks, mi spiace per le frasi lunghe dal prossimo chappy tenterò di andare a capo più spesso.

 

 

 

A presto, con il terzo capitolo (Julieth Ginny parte seconda) in cui finalmente saprete il motivo di questo titolo (devo ammettere che non ho avuto molta fantasia, ma Ginny e Draco me li ricordano tanto…)

Un bacione a tutti!

 

 

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Capitolo 3
*** Juliet Ginny parte 2 ***


Juliet 03 - Juliet Ginny parte 2

Julieth Ginny

Cap 3– Julieth Ginny parte 2

 

 

I personaggi non sono miei ma della Rowling e bla bla bla… La mia fan-fiction non è a scopo di lucro… Il copyrighting… ecc. ecc. ecc.

L’opera Giulietta e Romeo non è mia ma di un certo Guglielmo (William) Shakespeare che quel giorno non aveva nulla di meglio da fare …

Il personaggio di Shiva invece si (Shivy sei la mejooo!!!) per cui spero che la apprezziate (anche se all’inizio non sarà facile)

 

 

 

Harry p.o.v.

 

“Lo sapevo. Lo sapevo. LO SAPEVO!!!

Mi era sembrato che Ginny fosse un po’ imbarazzata mentre parlava con quel bastardo… speravo solo di sbagliarmi…

Maledizione!!! Ma come cazzo fa a piacergli quello stronzo? Come?

Quando me l’ha detto non volevo crederci… Mi sono messo a ridere per sfogarmi, ma in realtà avrei preso a pugni il muro. Maledizione! Fosse stato qualcun altro avrei potuto capire, ma… LUI!!! Perché, con tanta gente!!! Sarò anche un bastardo ma spero tanto che la cosa non sia ricambiata… Perché se si dovessero mettere insieme… Non so come reagirei.”

 

Ero talmente preso dai miei pensieri da non accorgermi di essere arrivato in sala insegnanti. Speravo solo che fossero buone notizie, perché non avrei retto un’altra batosta.

 

Ad aspettarmi c’era la McGrannit [si scrive così vero? ^^’’’]

 

– Accomodati Harry.

Mi sedetti.

 

– Bene, allora, da dove comincio… , il punto è questo. In collaborazione con il corso di babbanologia abbiamo deciso di organizzare una recita tratta da un’opera molto famosa tra i babbani: Romeo e Giulietta. È stata scritta da un certo William Shakespeare… dovresti conoscerla, no?

 

– Certo, l’ho studiata alle medie.

 

– Perfetto – mi sorrise la proff – allora… queste sono le parti, è una cosa provvisoria, ovviamente – aggiunse porgendomi un foglio.

C’erano elencati, uno sopra l’altro, tutti i personaggi, ed affianco ad essi erano scritti frettolosamente alcuni nomi. Notai subito che c’erano quasi tutti i miei amici… RonHermione… I gemelli… Ginny… e di nuovo Hermione? C’era qualcosa che non quadrava.

 

– Ma, professoressa, qui – cominciai, ma non riuscii a concludere la frase perché la prof mi interruppe

 

– Come vedi Potter ci sono personaggi con più candidati ed altri ancora non assegnati. Ora, noi pensavamo di far interpretare a te il personaggio di Romeo, il protagonista. Per questo credo che sia il caso di chiedere a te un parere per la protagonista, dato che per Giulietta ancora eravamo indecisi su chi potesse interpretarla. Abbiamo preso in considerazione molte ragazze, ma alla fine le candidate sono rimaste due: Hermione Granger e Ginny Weasley.

 

Rimasi un paio di secondi a pensare. Finche non mi venne un’idea. Geniale.

Scusi professoressa… Posso proporre un paio di cambiamenti?

 

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Ginny p.o.v.

 

Quando rientrò, Harry mi parve strano… Come se avesse qualcosa in mente. Ne ero quasi sicura, perché c’era una strana luce nei suoi occhi.

Hermione mi aveva detto che lo aveva visto salutare la Mc Grannit con particolare enfasi e ringraziarla prima di andare, per cui all’inizio pensai che ne avesse combinata una delle sue, ma per qualche motivo che neanche io sapevo quest’idea abbandonò ben presto la mia mente.

Provai a chiedergli di cosa avesse parlato con la professoressa, ma lui riuscì ad eludere tutte le mie domande. L’unica risposta che riuscii ad ottenere fu

– Tra un po’ lo vedrai.

Troppo ambiguo per i miei gusti, ma mi dovetti accontentare.

 

La mia attesa non fu lunga, perché quella sera stessa furono convocati tutti i grifondoro ed i serpevede nella sala comune.

Ci chiedevamo tutti il motivo di quella riunione, ma dovemmo aspettare più di un’ora prima che la Mc Grannit entrasse, accompagnata da Silente e da una giovane donna, molto alta e distinta, che sinceramente non avevo mai visto, eppure… Mi ricordava qualcuno…

Sarà stato per i lunghi capelli biondi, per gli occhi tendenti al grigio o per la sua indubbia bellezza, ma somigliava tanto al MIO Draco

 

La prof. Mc Grannit si avvicinò a noi e cominciò a parlare. Finalmente.

 

– Buonasera ragazzi. Innanzi tutto devo chiedervi scusa per l’attesa, ma abbiamo avuto dei problemi… ehm… tecnici – concluse lanciando un’occhiataccia alla nuova arrivata – Sicuramente vi state chiedendo il motivo per cui vi trovate qui, cosa che intendo spiegarvi fra un istante. Ma prima diamo il benvenuto alla nostra nuova insegnante di babbanologia, la signorina Shiva Malfoy.

 

A quell’affermazione dalla folla si levò un brusio: com’è possibile che una Malfoy insegnasse babbanologia? Mah, i misteri della vita… Cercai il volto di Draco fra la folla, chissà come l’aveva presa… Ma quando lo scorsi, notai che sembrava abbastanza sorpreso. Chissà se la conosceva…

 

– La signorina Malfoy – continuò – ha vissuto molti anni insieme ai babbani (su questo punto la faccia di Draco assunse un’espressione strana… forse disgusto?) ed ha imparato ad apprezzarne le tradizioni, gli usi e i costumi. Questo l’ha spinta a proporre un corso di studi particolare per questa materia. E qui viene il motivo della vostra presenza. Ma ora lascio la parola a lei  

concluse, passandole un piccolo microfono e facendosi indietro.

 

– Buonasera a tutti. Sono felice di essere qui e spero che ci troveremo bene insieme. Con il tempo impareremo a conoscerci meglio, per il momento sappiate che sono un tipo buono e tranquillo ma intransigente, in altre parole le mie decisioni non si discutono. Premesso ciò, c’è qualcuno che sa chi è William Shakespeare?

Ovviamente la prima mano ad alzarsi fu quella di Hermione, seguita da quella di Harry.

 

– Signorina Granger, vero? Mi hanno parlato molto di lei… Allora, cosa ci dice a proposito di questo poeta?

 

– Allora, William Shakespeare è nato in una data imprecisata dell’Aprile 1564 a Stratford-Upon-Avon. Ma dato che il suo battesimo è avvenuto il 26 di quel mese e i bambini all’epoca si battezzavano a tre giorni dalla nascita, e il 23 è anche St. George, il patrono del luogo…

 

– Ok, ok, basta così. E lei, il famoso Harry Potter, cosa ci racconta?

 

… Ehm, Shakespeare era un poeta e… ha realizzato molte opere conosciutissime tra i babbani

 

Vabè, può bastare. 1 punto al grifondoro per la buona volontà. Allora, Shakespeare, come ci diceva il signor Potter, ha realizzato molte opere. Tra queste, ci sono “Sogno di una notte di mezza estate” e “Giulietta e Romeo”. Della prima si occuperanno Tassorosso e Corvonero, quanto alla seconda… siete qui per questo. Ho organizzato una recita di fine anno in cui reciteranno ragazzi di entrambe le case. All’inizio avevo pensato di mettere Grifondoro con Corvonero, ma poi ho saputo che tra le vostre due case non corre buon sangue. Allora ho pensato che, se foste stati costretti a collaborare, probabilmente sareste stati spinti, volenti o nolenti, ad appianare le vostre divergenze. E sarà meglio che impariate a farlo, se non volete subirne le conseguenze.

Passiamo ai ruoli:

La madre di Giulietta sarà Hermione Granger

Il padre Ron Weasley

La madre di Romeo sarà Millicent Bullstrode

Il padre è da decidersi

Mercuzio sarà Tiger

Benvolio sarà Goyle

Rosalina Pansy Patkinson

Tebaldo è da decidersi

Paride sarà Harry Potter

Ed ora… Rullino i tamburi… Per il ruolo di Giulietta e quello di Romeo…

Ginny Weasley e Draco Malfoy!!!

 

Il mio cuore ebbe un sobbalzo e non capivo più niente… Avrei recitato da protagonista… Con Draco? Doveva essere un sogno… Sì un bellissimo sogno! Oppure ci doveva essere sotto lo zampino di Harry, più tardi lo avrei ringraziato. Ora ero troppo occupata a saltellare dalla gioia.

Mi parve di scorgere un sorriso stiracchiato sul volto di Draco, e questo aumentò ancora la mia felicità. Certo non era euforico come me, ma già che non si era lamentato era un buon segno…

 

Ma la proff non aveva ancora finito di parlare

– In realtà avevamo proposto la parte al signor Potter, ma lui poverino non aveva voglia di stancarsi troppo e così ha rifiutato la parte. È già, è dura la vita del supereroe, vero Potter? Ma non creda di essersi liberato così facilmente, troveremo un altro modo in cui lei possa aiutarci. Lai e la signorina Granger siete attesi in sala insegnanti alla fine di questa riunione. E poi, ho un’altra sorpresa per voi: il ruolo del prete sarà interpretato nientemeno che dal nostro professore di pozioni preferito! Venga avanti, Piton!

 

Il professore la guardò inorridito, con l’evidente intenzione di ucciderla, ma non poté sottrarsi e fece una specie di inchino per dire solo

– Sarò lietissiiiiimo di collaborare con voi

 

La proff sorrise

– E non è finita qui!!! Vi ricordate del caro ex professore di difesa, Gilderoy Allock? È qui per noi, per interpretare la parte del principe!!! Un applauso!

 

Gilderoy (che aveva recuperato la sua memoria) cominciò a ringraziare e a mandare baci alla folla mentre Harry si girava piuttosto alterato verso Hermione che non la smetteva più di lanciare gridolini

– Grazie del vostro affetto, ragazzi! Ho dovuto rimandare molti impegni per essere qui con voi, ma l’ho fatto volentieri, e poi non potevo abbandonare i miei ex alunni, e soprattutto le mie ex alunne, no?

 

Il mio Draco stava per vomitare, ed anche Harry e Ron avrebbero preferito non essere presenti mentre praticamente tutte le ragazze presenti gli sbavavano dietro e urlavano il suo nome. Piton, sempre più disgustato, tornò tra gli altri professori mentre Allock annunciava una festa, il giorno successivo, per festeggiare il suo ritorno.

 

– Ora potete tornare nei vostri dormitori – annunciò la Mc Grannit tentando di calmare la folla – Domani il nostro… ehm… carissimo professore sarà a vostra completa disposizione. Buonanotte a tutti. Ah, Potter, Granger, venite qua.

Mentre gli altri andavano via, e soprattutto le ragazze, mooto a malincuore, Harry si avviò verso la proff, passandomi accanto. Ebbi modo di sussurrargli un – Grazie Harry – Di niente. Mi sorrise. Avrei voluto scambiare un paio di parole con Draco, ma era già andato via. Poco male, avrei avuto molto tempo per farlo…

 

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Holaaaaaaaaa!!! Terminato anche questo!!!

Ok ok non è un granché come capitolo, ma vi prometto che i prossimi saranno meglio. E poi lo ammetto: non ho idea su a chi affibbiare i ruoli di Tebaldo e il padre di Romeo… Consigli please!!!

 

Scusatemi se stavolta non rispondo ma ho 39 di febbre (stamattina 39 e mezzo) e la forza a malapena necessaria per fare copia-incolla di questa frase su tutte le fan-fiction che sto postando.

Continuate a commentare!!!

Grazie a chi commenta ma anche a chi legge solo.

Un bacione a tutti!!!

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Capitolo 4
*** Sentimenti nascosti ***


04 - sentimanti nascosti

Julieth Ginny

Cap 4 – Sentimenti nascosti

 

 

I personaggi non sono miei ma della Rowling e bla bla bla… La mia fan-fiction non è a scopo di lucro… Il copyrighting… ecc. ecc. ecc.

L’opera Giulietta e Romeo non è mia ma di un certo Guglielmo (William) Shakespeare che quel giorno non aveva nulla di meglio da fare …

Il personaggio di Shiva invece si (Shivy sei la mejooo!!!) per cui spero che la apprezziate (anche se all’inizio non sarà facile)

 

 

 

Hermione p.o.v.

 

 

 

Tutti erano già andati via, mentre io ed Harry aspettavamo di sapere che cosa aveva la professoressa da dirci. Quando finalmente ci degnò della sua attenzione, capii che forse sarebbe stato meglio se avessimo continuato ad aspettare.

La prof. Malfoy (Dio com’era strano avere un prof con quel cognome!) incrociò le braccia al petto, spostando il peso del suo corpo su una gamba. In quel momento mi sembrò così simile a Draco. possibile che fossero parenti? Ma, da quel che ne so io, un Malfoy non avrebbe mai insegnato babbanologia… ne tantomeno avrebbe vissuto tra i babbani. Cominciai a farmi così tante domande che probabilmente non avrebbero mai avuto risposta, quando la sua voce interruppe i miei pensieri.

 

– Allora, ragazzi. Se siete qui c’è un motivo. Innanzitutto, lei, signorina Granger. Da quanto ne so ha un alto rendimento in molte materie (– tutte – sospirò Harry ), questo anche per un’ottima memoria e una grande capacità organizzativa. Per questo ho deciso di “sperimentare” su di lei un’idea che avevo da tempo. Vede, una volta i babbani per tessere i tessuti usavano dei telai, tuttora in commercio in molte loro città. Ho pensato che farvi provare ad usarlo poteva essere una bella esperienza, e con tessuti ricavati poi cuciremo alcuni dei costumi. A meno che non siano gli attori stessi a procurarseli, ma mi rendo conto che molti, tra cui la protagonista, non ne hanno la possibilità –

A quest’ultima frase Harry stava quasi per saltarle addosso, ma fortunatamente si trattenne.

 

– Lei, signor Potter, invece, mi ha molto deluso. Insomma, rifiutare così la parte del protagonista… non è da lei! E, per responsabilizzarla, ho deciso che lei ricoprirà gli incarichi di addetto alle luci e al suono. Questo è quanto, potete andare. Con lei, Granger, ci vediamo domani mattina prima delle lezioni nel mio ufficio. Buonanotte. –

 

Detto questo, si allontanò assieme ai pochi professori rimasti. Fra cui Piton, che parve non troppo dispiaciuto nell’osservare le nostre facce contrariate, anzi.

Ci allentammo, diretti ai dormitori.

Harry non era molto allegro, ma forse gli dava fastidio il fatto che la sua parte fosse stata data a Malfoy. Non tanto per lui, quanto per il fatto che avrebbe dovuto passare moltissimo tempo con Ginny. L’idea che lui pensasse ancora a lei mi faceva male. Non capivo perché, ma era così. E quando mi ha detto che lei lo aveva rifiutato, fui invasa da uno strano senso di allegria, anche se mi sentivo una bastarda per questo, ma non ci potavo fare nulla.

Probabilmente mi accorsi quella sera dei miei sentimenti per lui, quando realizzai che ero sola con lui (cosa che non accadeva praticamente mai) ed il mio cuore prese ad accelerare.

 

“No” pensai “non è possibile! Io ed Harri siamo solo amici… solo amici”.

 

Camminammo in silenzio, e continuai a ripetermi “solo amici” praticamente tutto il tempo, per non farmi prendere dall’ansia e dall’imbarazzo.

 

 

Solo amici…”

 

 

 

Solo amici. Già. Solo questo. Cominciai a sentire una dolorosa fitta al cuore.

 

 

 

 

Solo amici… Non sarei mai stata nient’altro per lui? Avrei mai preso il posto che Ginny occupava nel suo cuore? Che continuava ad occupare, nonostante tutto?

 

 

 

 

No… non sarebbe mai accaduto. Lo sapevo fin troppo bene. Erano due anni che il suo unico pensiero era Ginny, e non sarei riuscita a cancellarlo così facilmente.

E questo mi faceva soffrire.

Ma avrei continuato ad essergli amica ugualmente. Volevo stargli accanto.

 

 

 

Saremmo continuati ad essere solo amici.

 

 

 

Solo amici.

 

 

 

 

 

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Ginny p.o.v.

 

 

 

Il sole era alto nel cielo e la temperatura tiepida e piacevole.

Era passata una settimana da quando la nuova professoressa ci aveva parlato del suo progetto teatrale, eppure non l’avevamo più vista, ne io avevo avuto modo di rivolgere nuovamente la parola a Draco.

Quella mattina saremmo andati a Blue Hogsmeade, un villaggio di nuova costruzione vicino alla vecchia Hogsmeade che tutti conosciamo, con la sola differenza che quest’ultimo vendeva solo oggetti magici, mentre la nuova “Bluog”, come già l’avevamo ribattezza, era praticamente una cittadina babbana dove i negozianti avevano il retrobottega zeppo di articoli magici. 

Non vedevo l’ora di andarci, ed anche Harry, Ron ed Hermione erano decisamente eccitati all’idea.

Ma quello che mi rendeva più allegra era il fatto che per visitarla ci avevano divisi in gruppi misti di quattro o cinque persone… E nel mio c’era anche Draco Malfoy!

E poi avrei potuto vedere se c’era qualcosa di carino ed economico per lo spettacolo. In fondo non mi andava molto di mettere i vestiti fatti al telaio da chissà quale pinco pallo della scuola (dove, tra l’altro, erano pochissimi a saper tenere ago e filo in mano), e anche se mia madre mi avesse mandato un suo vecchio abito risistemato, era troppo evidente che oramai era logoro, e non lo avrei mai messo.

Era un vecchio costume usato dalla nonna per andare a non_so_quale_ballo, di un celeste sbiadito (che, a giudicare dalle foto, un tempo doveva essere un turchese vivido) accostato a merletti rosa (anche loro logori) e candidi merletti leggermente ingialliti in alcuni angoli esposti all’umidità.

No, decisamente non avrei potuto metterlo.

 

 

Mi vestii in fretta e scesi nella sala comune, dove saremmo partiti. Mi unii al mio gruppo, formato da Draco, Hermione, Harry, Ron, Priscilla (una ragazza tassorosso, non esattamente magrissima ma molto graziosa, con i capelli lisci e rossi che le sfioravano le spalle e due grandi occhi nocciola) e me. Ci presentammo a Priscilla (che ci chiese di chiamarla solo “Scilla”, diminutivo che a me non piaceva per niante ma che mio malgrado dovetti usare, perché il suo nome le ricordava troppo un certo Calimero, una specie di pulcino sporco e puzzolente, a sentire lei), e dopo poco partimmo.

Era veramente una bella cittadina, allegra e vivace.

Mi fermai davanti ad un negozio di abiti teatrali. Bellissimi.

In vetrina ce n’erano alcuni veramente graziosi, ma quelli all’interno del negozio erano davvero spettacolari.

Credo di essere rimasta ferma là dentro ad ammirarli per un’oretta, perdendo di vista il gruppo.

Finché arrivò Draco.

 

– Ehilà, Weasley, che fai?

 

– Tu… perché sei qui?

 

– Ma, niente… mi davo un’occhiata in giro e mi stavo giusto chiedendo che fine avessi fatto, quando ti ho vista rintanata qua dentro con lo sguardo perso…

Draco… Si preoccupava per me? PER ME?

 

– Stavo guardando i vestiti. Ce ne sono alcuni bellissimi.

 

– Per la recita, vero? A me, sinceramente, non va per niente di farla… Diciamo che lo faccio perché devo… E poi ho una coprotagonista così carina…

COSA!? Mi aveva appena detto che ero carina… Cavoli, a me! A ME!!! ME!!!

 

– Ci stai provando, Malfoy? Idiota.

Ma perché non sto mai zitta?

 

Perché no.

EEEEEEEEEEH???

 

Dai scherzo… Comunque lo penso sul serio. Che sei molto carina, intendo.

 

, grazie – risposi a voce così bassa che non ero sicura del fatto che mi avrebbe sentita.

 

– Sai, io ti vedo molto bene con quello – continuò, indicando un abito esposto vicino alle vetrine, un po’ nascosto dagli altri.

Non lo avevo notato prima, ma era davvero bellissimo

 

– E semplice, ma regale – continuò Draco – e trovo che il suo colore si intoni perfettamente con quello dei tuoi capelli.

 

Mi avvicinai per guardarlo meglio. Annuii, sorridendo flebilmente. Draco aveva davvero buon gusto in fatto di vestiti, ma sapevo che non avrei mai indossato quell’abito, non potevo permettermelo.

 

Ha-hai visto gli altri, Malfoy?

 

Draco.

 

Mh?

 

– Chiamami Draco. visto che passeremo molto tempo insieme per via di questo compito di babbanologia, non mi pare il caso di continuare a trattarci come estranei. E poi, a dirla tutta, non mi è mai piaciuto essere chiamato per cognome.

 

– Ok, Draco. per cui niente più epiteti del tipo “Weasel”, “pezzente”, ecc. ?

 

– Certo. Ah, e tanto per informazione,no, non li ho visti gli altri.

 

Ma non fece in tempo a terminare la frase che entrò mio fratello.

Complimenti, tempismo perfetto.

Ora che finalmente parlavamo

 

 Che ci fai qui, Malfoy?

 

E tu? Sei venuto a sorvegliare tua sorella?

 

– Affari miei. S-L-O-G-G-I-A.

 

– Non ci penso minimamente. Questo è un luogo pubblico se non sbaglio. Se ci tieni puoi anche uscire, ma non ti aspettare che lo faccia io.

 

– Andiamo, Ginny

 

M-ma io…

tentai di ribattere. Inutilmente.

 

Ho detto ANDIAMO!

 

– Non ha più due anni, è in grado di decidere da sola cosa fare.

 

– Tu fatti gli affari tuoi, e cuciti quella bocca!

 

Che c’è, ti rode oggi?

 

– Cazzi miei, d’accordo? Vieni Ginny.

 

Avevo già visto mio fratello così, e quasi sempre era per Hermione. Di solito era tranquillo, ma quando succedeva qualcosa che la riguardava, diventava una furia. In fondo un po’ lo capivo, per cui evitai discussioni.

 

Sussurrai – Scusa – rivolta a Draco, ma lui fece cenno di non preoccuparmi. Mi girai ed uscii con Ron.

 

– Vuoi spiegarmi che cazzo ti ha preso?

Chiesi con un’aria decisamente scocciata. Devo ammettere che con lui tendevo ad essere leggermente più acidella che con gli altri, non so neanch’io perché. Forse perché sapevo che non mi avrebbe giudicata per questo, o forse perché spesso e volentieri mi faceva incavolare, e pure parecchio.

 

Hermione.

 

– Tanto per cambiare, insomma.

 

– Oggi… Mi ha detto che si è accorta che le interessa una persona.

 

– Ah sì?

 

– Non so chi sia, ma… mi ha detto che sono amici da molto tempo, ma che a lui interessa un’altra.

 

E non puoi essere tu?

 

– No, da come lo diceva… non può essere.

 

Harry?

 

– Dio, spero di no! Comunque non ho avuto il coraggio di dirle niente. Sai, si è anche messa a piangere… e io non sapevo che fare

 

– Mi dispiace.

Continuai, con noncuranza, come avevo risposto fino a quel momento. Indubbiamente mi dispiaceva per lui, e parecchio, ma mi dispiaceva ancora di più per me e Draco.

 

– insomma, Ginny! Ma che ti prende?

 

Che mi prende? Ho capito che hai i tuoi problemi, ma devi renderti conto del fatto che anch’io ho i miei. Insomma, stavo tranquillamente parlando con Draco

 

– DRACO?

 

– Sì, me l’ha detto lui di chiamarlo così. Insomma, parlavo tranquillamente con lui, e tu sei arrivato come una furia e hai rovinato tutto!!!

 

Ma Ginny, cosa…

 

– E come se non bastasse, hai preteso che io uscissi. Il che non sarebbe stato un problema se tu me lo avessi chiesto gentilmente… MA NON LO HAI FATTO!!!

 

– Ehi, calma! Mi dispiace, ok! Non pensavo che la cosa ti avesse dato tanto fastidio!

 

– E invece è così!!! E per favore, smettiamola di parlare di te e Hermione e Hermione e te tutto il giorno! Non ce la faccio più a sentire “lei non mi capisce”, “lei non mi apprezza”, “lei non mi ama”. Vai da lei, una buona volta, e dichiarati!

 

– Non posso, lo sai.

 

E perché? Dov’è il problema? Cosa potrà mai accadere di tanto tremendo? Se ricambia, finalmente potrete stare insieme, sennò pazienza, se non altro ti sarai messo l’anima in pace e amici come prima!

 

– Non è così semplice come sembra.

 

– Svegliati!!! Nulla è semplice nella vita! Ma non puoi continuare a tormentarti in eterno!

 

– Forse hai ragione…  

 

Forse ero stata troppo dura con lui, ma ero talmente presa da Draco che non riuscivo più a sopportare i suoi piagnistei a proposito di Hermione, tanto meno dopo la figura che mi aveva appena fatto fare con il mio bel serpeverde. Ma mi sentivo anche felice per quello che mi aveva detto. E cominciavo a credere di avere qualche chance.

 

 

 

 

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HOLAAAAA!!! Finito anche questo!!! Devo ammettere che le cose si sono svolte più velocemente rispetto a come le avevo programmate (soprattutto la questione Ron-Herm-Harry volevo farla spuntare fuori un po’ più avanti), ma in fondo va bene anche così…

Come vi pare il chap? Commentate, commentate…

 

Ah, COMUNICAZIONE DI SERVIZIO: nel capitolo scorso Harry dice di aver letto “Romeo e Giulietta” alle medie. Fatte conto che io non l’abbia scritto (l’ha letto, punto. Come dove e perché non ci è dato saperlo): rileggendo quello che avevo scritto mi sono resa conto del fatto che Harry (come tutti gli studenti di Hogwarts) non ha mai frequentato le scuole medie. E questo mi ha anche illuminato su un’altra questione: perché chi va ad Hogwarts poi lavora comunque in ambienti che hanno a che fare con la magia o simili. Insomma, già è difficile trovare lavoro fra noi poveri e comuni babbani, poi figurati se hai solo la quinta elementare (quando nemmeno basta più il diploma per essere assunti, a momenti).

 

Dopo aver fatto tali importantissime scoperte esistenziali, vi saluto.

Continuate a seguirmi!

Fra un po’ si scoprirà anche qualcosa di Shiva…

 

 

Ringrazio chi continua a leggere e – soprattutto – a commentare questa roba.

Vi avviso che nonostante i numerosi sforzi io non riesco proprio a scrivere il capitolo 6, non mi viene proprio, per cui dopo il 5 non so quanto vi toccherà aspettare per il successivo… sorry, ma voi continuate a leggere, ok?

Ora passo alle risposte, comprese quelle per il capitolo 2 che la volta scorsa non ho potuto inserire

 

 

Terry  Thanks, in realtà non ho ben capito nemmeno io perché il 1° chappy mi è venuto così ‘largo’ … i misteri della vita… Per i personaggi, sto meditando su Blaise, ma ancora non ne sono sicura… e poi qualcun altro… ma tanto ancora ci manca parecchio –credevate che vi sareste liberate/i di me facilmente, eh? – alla recita (che si svolgerà a fine anno, qui siamo appena agli inizi…), per cui ho ancora un po’ di tempo ^^

 

Jennina  Thanks a lot ^^ Beh, come hai visto anche se davanti a Ginny se la ride, non è che in realtà Harry fosse molto contento della notizia (rosicone, rosicone!!!)

 

Seienne  complimenti! Per il momento la tua è la rece più lunga che la mia ficcy abbia ricevuto! Sono contenta che ti sia piaciuta! Sì , hai indovinato, sinceramente non ho mai letto altre ficcy su recite o simili, anche se ero sicura che ce ne fossero in giro, ma forse è meglio così almeno non ne sarò influenzata >____< … grazie della fiducia, spero di essere all’altezza… Come vanno i tuoi ‘37 tondi’ ? a me la febbre è passata, anche se il giorno dopo aver postato ho raggiunto il mio massimo (x quest’anno) con 39,8… Ehehehe io kle cose o le faccio bene o non le faccio per niente…

 

ruka88  Ma no poverina, non è idiota, solo un po’ ingenua… Harry è suo amico e lei si fida, è normale dopotutto, no? Comunque stai tranquilla che anche se il moretto a volte può sembrare buono e gentile, in fondo la sua vena bastarda ce l’ha anche lui, e tutto ciò che viene detto o fatto dai vari personaggi prima o poi avrà le sue conseguenze… A buon intenditor

 

Mirai  è già, viva Dracuccio! Anche se in genere io lo faccio mettere con Harry :-P, ci ho goduto anch’io a farlo rifiutare da Ginny… e soprattutto a farlo rifiutare ahahaha (si lo so sono un po’ str---, ma che ci vuoi fare se sono tutti felici e contenti io non mi diverto)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 5
*** Un angelo biondo ***


05 - un angelo biondo

Juliet Ginny

Cap 5 – Un angelo biondo

 

 

I personaggi non sono miei ma della Rowling e bla bla bla… La mia fan-fiction non è a scopo di lucro… Il copyrighting… ecc. ecc. ecc.

L’opera Giulietta e Romeo non è mia ma di un certo Guglielmo (William) Shakespeare che quel giorno non aveva nulla di meglio da fare …

Il personaggio di Shiva invece si (Shivy sei la mejooo!!!) per cui spero che la apprezziate (anche se all’inizio non sarà facile)

 

 

 

Ginny p.o.v.

 

La mattina dopo trovai un pacco davanti al mio letto. Mi sembrò strano, dato che non eravamo sotto le feste, ne aspettavo qualcosa; la curiosità era comunque troppo forte e decisi di aprirlo.

Mi ero svegliata particolarmente presto, per cui ero la sola ad essermi alzata, cosa che mi fece sentire parecchio sollevata, dato che in questo modo non avrei dovuto (cosa che non potevo fare comunque) dare spiegazioni.

Il pacco, verde chiaro, era legato da un sottile nastrino argentato; fu forse per questo che la prima cosa che mi venne in mente fu che dovesse essere da parte di un serpeverde, ma la mia testa ricacciò subito indietro quell’idea assurda. Lo aprii lentamente, come se essere troppo impaziente avrebbe potuto farlo svanire, e con delicatezza deposi a terra il coperchio.

Non so se fu maggiore la gioia o lo stupore: all’interno c’era un bellissimo abito da damina babbana medievale (in perfetta sintonia col mio ruolo) su cui erano state posate una decina di rose bianche. Lo presi, notando che all’interno c’era un bigliettino, con su scritto

 

“ Avevo pensato a regalarti delle rose rosse, ma poi ho pensato che quelle bianche fossero più in sintonia con la tua purezza e il tuo candore. Per ora non posso dirti chi sono, ma ti prego di accettare quest’abito come segno dei miei sentimenti per te. Auguri per lo spettacolo; D. ”

 

Istintivamente mi venne in mente Malfoy, forse per via della conversazione del giorno prima, ma pensai che fosse solo per via di ciò che provavo per lui, e non diedi peso a quell’impressione. Tuttavia era bellissimo sapere che c’era qualcuno innamorato di me, cominciavo finalmente a smetterla di sentirmi il brutto anatroccolo di un tempo.

Forse avrei fatto meglio a rifiutarlo, per non illudere il misterioso ammiratore, ma d’altra parte era così bello che non resistetti.

Andai subito in bagno a provare quel meraviglioso vestito in seta scarlatta. Era ancora più bello di come sembrava in vetrina…

Eppure… l’unico che avrebbe potuto regalarmelo era proprio Draco, per quanto mi sembrasse impossibile. Non riuscivo a crederci… DracoDraco… era forse innamorato di me? No… se fosse stato così, che senso avrebbe avuto farmi quel regalo senza dirmi nulla?

Volevo farlo vedere a qualcuno… mi sentivo così felice!!! Cercai Hermione… ma non era nel suo letto. E non potevo certo andare nel dormitorio dei ragazzi a quell’ora…

Decisi di andare a cercare Herm, incurante del modo in cui ero vestita.  

Scesi di corsa le scale, e senza volerlo andai a sbattere contro qualcuno… ma chi…

 

D-d-draco!?

 

– WEASLEY!!! C-che – farfugliò lui rialzandosi

 

– Non si era detto di chiamarci per nome?

 

– Sì, certo, Ginny… Ma tu cosa… cosa…

Poi, sollevando lo sguardo, notò come ero vestita.

Perfetto.

Ci mancava solo questa.

 

C-c-come caspita ti sei vestita?

Balbettò imbarazzato

 

– Ah… questo. Cercavo Herm per farglielo vedere e…

 

– Ti sta benissimo.

 

– Come?

 

– Ti sta benissimo. Sei davvero… splendida.

 

… grazie.

 

E tu – continuai – che cosa ci facevi vicino alla torre dei grifondoro?

 

I-i-i-io? N-n-n-niente! Passeggiavo, tutto qui.

 

– Sai, mi stavo giusto chiedendo come un serpeverde potesse entrare nella torre dei grifondoro, tra l’altro nel dormitorio delle ragazze, lasciare un pacco e poi andarsene indisturbato. Ma ora che ci penso, Hermione non era nel suo letto. E se il serpeverde, incrociandola, le avesse chiesto la parola d’ordine? O più semplicemente potrebbe averle chiesto di recapitare il pacco al suo posto. Tu quale credi che sia la versione corretta?

 

Chiesi, tentando di sembrare convincente. In realtà non ero affatto sicura che il regalo fosse suo, ma ci speravo molto. Anche perché non osavo immaginare che razza di figura avrei fatto se non fosse stato così.

 

– Scusami, ma non ti seguo – mi rispose, probabilmente tentando di mantenere un tono neutrale, ma in realtà si vedeva che avevo fatto centro.

Non sapevo se ritenermi più felice per il fatto che il vestito fosse da parte sua, o per il suo atteggiamento così… carino.

Era tenerissimo quando era imbarazzato, e sapere di fargli quell’effetto… 

 

– Niente, niente, solo supposizioni. Perché il biglietto che accompagnava il pacco non era firmato, ma… sai, non avevo parlato a nessuno del vestito, e ieri, dopo che me ne sono andata, c’è stato qualcuno che è rimasto da solo in negozio…

A quel punto Draco cambiò letteralmente colore.

 

– Io… non so davvero di che parli.

 

– Sai… Trovo che non sia molto intelligente firmare un biglietto con la propria iniziale quando non si vuol far conoscer e il proprio nome…

 

– Forse il ragazzo in questione non voleva mantenere l’anonimato… voleva solo vedere se la ragazza a cui era destinato il regalo avrebbe capito da sola da chi lo riceveva.

 

Ma come, tu non eri quello che non ne sapeva nulla?

 

– Oh, ma anche le mie sono solo supposizioni.

 

– Allora, poniamo il caso che sia così… perché avrebbe dovuto farlo?

 

Sembrò pensarci un’eternità.

Cominciavo a sentirmi molto più imbarazzata di quanto avrei voluto, ma non potevo farglielo vedere.

Non in quel momento.

 

– Forse… e dico forse…  – cominciò a rispondere – se il serpeverde fosse innamorato della grifondoro, e volesse sapere se lei ricambia… O forse solo per vederla sorridere… avrebbe potuto farle un regalo in semi-anonimato. In modo che lei non potesse rifiutarlo.

 

Mi sentii il cuore in gola.

 

E tu credi che il serpeverde sia innamorato della grifondoro? Perché qualcosa mi dice che la grifondoro ricambi i suoi sentimenti.

 

Draco mi sorrise.

Era così bello e dolce…

 

– Sì, credo di sì – rispose solamente, prima di posare le sue labbra sulle mie

 

 

 

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Ciao a tutti!!! In realtà questo chappy è un po’ corto, ma mi piaceva lasciarlo così…

Ma non è stato dolce Draco? mi è piaciuto tanto scrivere questo chappy (modestia a parte :-P)

Temo che ultimamente sto diventando un po’ troppo sentimentale però…

Ah, comunque:

DLIN DLON!!! Angolino della pubblicità!!!

Leggete la one-shot Diary: lo so che non è il mio lavoro meglio riuscito, ma se avete il tempo di dargli un occhiatina-ina-ina e magari di lasciare un commentino mi farebbe tanto piacere…

 

 

Ringrazio chi legge e commenta, continuate a farlo, anche se non so quando posterò il prossimo capitolo, che ancora devo scrivere

 

 

 

Jennina : Grazie! Per quello che riguarda Ron, penso che anche Ginny sia stata del tuo stesso parere, infatti non è stata molto dolce con lui… eheheh… però devo ammettere di essermi divertita parecchio nel farlo maltrattare dalla sorellina, per cui valeva la pena di interrompere il “momento magico”, tantopiù che i nostri due piccioncini hanno recuperato in questo chappy

 

 

Seienne : Holè sono tornata! Hai visto che non hai dovuto aspettare sei mesi? , forse Draco è molto più OOC qui, ma è così cariiinooo… e poi si comporta così solo con Ginny se ci hai fatto caso, per cui non credo di essere uscita troppo fuori dagli schemi, anche perché la Rowling non ci ha ancora dato il piacere perlomeno per quanto ne so io, che comunque sono un po’ indietro nella lettura) di vedere il lato da innamorato di Draco, e tutti si addolciscono un po’ quando lo sono, no? Un bacio a te!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 6
*** Sentimenti svelati (intermezzo) ***


06 - sentimenti svelati

Juliet Ginny

Cap 6 – Sentimenti svelati (intermezzo)

 

 

I personaggi non sono miei ma della Rowling e bla bla bla… La mia fan-fiction non è a scopo di lucro… Il copyrighting… ecc. ecc. ecc.

L’opera Giulietta e Romeo non è mia ma di un certo Guglielmo (William) Shakespeare che quel giorno non aveva nulla di meglio da fare …

Il personaggio di Shiva invece si, per cui spero che la apprezziate (anche se all’inizio non sarà facile)

 

 

 

Draco p.o.v.

 

Non riuscivo a credere a quello che stava succedendo. Stringevo Ginny fra le mie braccia, mentre ci stavamo baciando con una dolcezza che non avrei mai creduto possibile, e che di sicuro non avevo mai avuto con nessuna delle mie precedenti ragazze.

Sembrarono attimi eterni, e non avrei saputo dire per quanto tempo eravamo rimasti uno stretto all’altra, ma di sicuro non era abbastanza.

Ci staccammo solo quando sentimmo qualcuno tossicchiare alle nostre spalle.

Ed in quel momento seppi che non sarei più riuscito ad allontanarmi da lei. – Hermione! Ehm… ciao… disse Ginny a voce sempre più bassa, mentre la mora guardandola ridacchiava qualcosa su una certa “Anna dai capelli rossi”, accennando alle lunghe trecce che probabilmente aveva fatto la sera prima

 

– Buongiorno Ginny! Draco… Sapete ragazzi, capisco perfettamente che al cuore non si comanda, ma perlomeno evitate di dare spettacolo così, in pubblico…

 

Vidi Ginny arrossire leggermente, mentre chiedeva

 

D-draco? Da quando lo chiami così? E poi, tu come …

 

– Faccio a sapere che ti piace? Mi è bastato guardarti, piccola, ti assicuro che non è poi tanto difficile da capire, non sei molto brava a mascherare i sentimenti… Senza contare che dopo aver sentito Harry sbraitare dopo il tuo rifiuto, sospettavo che ci fosse qualcun altro. Come faccio a sapere che TU piaci a LUI? , ti assicuro che senza un aiuto esterno non sarebbe mai riuscito ad entrare…

 

Questa volta fui io a sentirmi tremendamente in imbarazzo.

Certo, oramai Ginny aveva capito di sicuro ciò che provavo, ma sentir mettere a nudo i miei sentimenti di fronte a lei…

Ma non potevo rispondere male ad Hermione.

Non dopo tutto quello che aveva fatto per me, credendomi sulla parola ed accordandomi fiducia solo perché glielo stavo chiedendo (cosa che mi era risultata parecchio difficile), senza rinfacciarmi il modo in cui l’avevo trattata per anni.

Distolsi lo sguardo, e probabilmente se ne accorse, perché si avvicinò a me e Ginny sogghignando

 

Che c’è, Draco? non ti ho mai visto così pudico… ne timido… Però devo ammettere che sei piuttosto carino così.

 

– Grazie, molto gentile Hermione. Ma tanto per chiarezza, io NON SONO TIMIDO. E a parte il fatto che sono bellissimo sempre, gradirei che la smettessi con questi discorsi.

 

Oooooh, ma checcariiiiiiiiiiiiiinooo… Si vergogna a mostrare i suoi sentimenti…

 

“Bastarda… me ne ricorderò, Granger, stai tranquilla. Anzi, potri giusto cominciare col fare un bel discorsetto a Potter… ho notato che lo guardi con parecchio interesse, ultimamente…”

 

Dai Herm, smettila.

 

Intervenne Ginny prima che io potessi dire anche solo una sillaba di quello che avevo pensato. Meglio così, dopotutto, o avrei combinato un casino.

 

– Va bene, Gin. Ora però vi consiglio di andare in un posto un po più appartato se volete continuare.

 

Grande Granger!

 

Ginny annuì, e mentre ci allontanavamo vidi Hemione strizzarmi l’occhio e sillabare “Buona fortuna”.

La ringraziai, mentre passavo un braccio intono alle spalle di Ginny.

Della MIA Ginny.

 

 

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Lo so. Dovrei scavare una buca profondissima e ficcarmici dentro.

Scusate.

In realtà non volevo star così tanto tempo senza aggiornare, ma la verità è che questo capitolo non voleva proprio saperne di uscire fuori.

L’avevo pensato migliaia di volte, ma continuava a non piacermi. E continua a non farlo.

E così mi ero imposta di non andare avanti fin quando non sarei riuscita a migliorarlo, almeno un po’, e di andare avanti in una maniera decente.

Poi un paio di Giorni fa mi è arrivata un’ Email. Ed allora mi sono resa conto che era veramente tanto che non postavo nulla, e mi sono sentita decisamente in colpa.

Così ho deciso di postare questa parte così com’è, e se il seguito proprio non ne vuole sapere di migliorare, lo manderò così come è stato pensato.

Fatemi sapere come vi pare questo pezzo. Lo so è cortissimo, ma… ç__________ç meglio di così non veniva…………………………………………………………………

Grazie Terry per l’Email, e grazie a tutti quelli che hanno letto, e leggeranno questa fic.

Thanks anche a tutti quelli che hanno commentato il precedente chap, nel prossimo (che non sarà tra altri due mesi, ve lo prometto) vi risponderò singolarmente.

Nella speranza che qualcuno si ricordi ancora di questa fanfic.

 

Un bacio a tutti/e

Vahly.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 7
*** Love and hate ***


07 - Love and hate

Juliet Ginny

Cap 7 – Love and hate

 

 

I personaggi non sono miei ma della Rowling e bla bla bla… La mia fan-fiction non è a scopo di lucro… Il copyrighting… ecc. ecc. ecc.

L’opera Giulietta e Romeo non è mia ma di un certo Guglielmo (William) Shakespeare che quel giorno non aveva nulla di meglio da fare …

Il personaggio di Shiva invece si, per cui spero che la apprezziate (anche se all’inizio non sarà facile)

 

 

 

Hermione p.o.v.

 

Li vidi allontanarsi, felici.

In quel momento mi si strinse il cuore. Ero certamente contenta per loro, che potevano stare insieme alla persona che amavano… come avrei potuto dire la stessa cosa di me.

Mi chiesi al contempo se avessi fatto la scelta giusta decidendo di aiutare Draco.

Certamente era innamorato di Ginny, glielo leggevo negli occhi, ma se Ron lo avesse saputo probabilmente non me l’avrebbe mai perdonata. Avrebbe fatto fuori Ginny, Draco e me. E non necessariamente in quest’ordine.

Erano un paio di giorni che sia Draco che Ginny mi sembravano un po’ strani. Poi, inaspettatamente, ebbi un’illuminazione: e se fossero innamorati? Certo, avrei anche potuto sbagliarmi, ma decisi di tenerli d’occhio.

E a ragione.

Non ci volle molto per capire che la mia deduzione era esatta. Se Draco, come un vero Malfoy, era perfettamente in grado di celare i propri sentimenti, non si poteva certo dire lo stesso di Ginny. E così l’unico dubbio che continuai ad avere era semplicemente questo: Draco la ricambia veramente?

Ci pensai un po’ su, ma alla fine decisi di attendere un suo “passo falso”.

Identificabile con quello che era successo quella mattina.

Il biondino era in piedi, davanti al dormitorio grifondoro, con un grosso pacco in mano.

Io ero uscita per fare un salto in biblioteca prima dell’inizio delle lezioni, e non mi sarei mai aspettata di trovarlo lì.

Quando lo vidi, mi prese un colpo.

Idem per lui, ovviamente.

Poi, prendendo un po’ di coraggio, gli chiesi se per caso avesse bisogno di aiuto. Della parola d’ordine, magari.

Lui mi guardò stizzito, per poi negare.

Figuriamoci se un Malfoy avrebbe mai ammesso di trovarsi in difficoltà… piuttosto la morte, credo che sia il loro pensiero comune.

Ma quando misi nella stessa frase le parole “pacco”, “Ginny” e “innamorato”, capì che sapevo. E che non me ne sarei andata senza una più che valida spiegazione.

Così mi disse ciò che provava per la ragazza, che aveva visto un vestito che sembrava fatto apposta per lei e che avrebbe voluto vederglielo addosso per la recita, tantopiù che la sua coprotagonista non poteva certo sfigurare al suo fianco, o avrebbe oscurato la luce immensa della sua bellezza.

Ridacchiai, e mi sembrò piuttosto infastidito.

Ma non lo fu più quando in un orecchio gli sussurrai la parola d’ordine.

Al suo sguardo riconoscente mi sentii sciogliere per la commozione. Ah, Draco Malfoy che mi è grato per qualcosa… e che mi deve un favore. Me ne sarei dovuta ricordare, per eventuali usi futuri, pensai… Idea sicuramente dovuta alla sua cattiva influenza serpeverde.

Poi, prima di scendere le scale, gli dissi che sarei stata una ventina di minuti in biblioteca, giusto il tempo di dare un’occhiata all’ultimo argomento di erbologia, e che se non lo avessi trovato per il mio ritorno probabilmente non mi sarei ricordata della sua intrusione, e quindi non  avrei potuto dirlo a qualche insegnante.

Ero seriamente convinta che una volta fatta la sua consegna, se ne sarebbe tornato giu nei sotterranei a gambe levate aspettando che fosse Ginny a cercarlo per i ringraziamenti.

Ed invece mi sbagliavo.

Dovevo averlo giudicato male.

 

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Ginny p.o.v.

 

Draco era davanti a me, vedevo le sue spalle larghe ondeggiare mentre avanzavamo.

Arrivammo fino alla torre di astronomia, lì ci fermammo.

Non avevamo detto una sola parola lungo il tragitto, e la tensione si tagliava con un coltello. Anche con una bacchetta, volendo.

 

Draco si girò verso di me, sorridente ma nervoso.

E bellissimo, ovviamente.

 

Ginny – esordì, la voce un po’ tremante

 

– Sì?

 

Respirò profondamente un paio di volte prima di parlare nuovamente

 

 – Ti amo. Vuoi essere la mia ragazza?

 

“Certo amore!” pensai.

Ma non riuscii a dirlo.

 

In compenso gli gettai le braccia al collo con una foga tale da buttarci entrambi a terra, mentre sentivo i miei occhi farsi sempre più umidi e le guance solcate da lacrime calde. Insomma, per quanto in pratica si fosse già dichiarato da sì e no venti minuti prima, sentirmi chiedere così direttamente se volevo stare con lui mi aveva emozionato come nulla mai prima d’ora.

 

– Lo prendo per un sì?

Ridacchiò Draco sotto di me

 

– Sì! Sì !!!

Esclamai non appena recuperata la voce.

 

Lui mi guardò intensamente negli occhi, ed accarezzandomi le guance e asciugandole lentamente con il pollice, mi sussurrò dolcemente

 

– Ora però alzati, non sei esattamente una piuma.

 

 

Evviva il romanticismo.

 

 

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Shiva p.o.v.

 

 

Era la prima volta che entravo ad Hogwarts. Non ci ero mai stata, neppure come studentessa.

Questo perché a causa della mia …diversità, come la chiamavano i miei, era meglio che non mi facessi vedere troppo in giro.

E così mi istruirono loro, su ciò che ritenevano fosse importante sapere.

 

Così vedevo i miei coetanei, anno dopo anno, crescere ed aumentare i loro poteri, mentre io, schifosa maganò, ero costretta a vivere ai margini della società magica senza mai poterne far parte completamente.

I miei amici cominciarono ad allentarsi, e piano piano si formò il vuoto attorno a me.

In tutto ciò non mi aiutò di certo la mia famiglia, che faceva del tutto per far scordare gli altri della mia esistenza.

Perfino quando erano invitati a delle feste, evitavano di portarmi.

 

Loro e la stupidissima idea che i maghi purosangue siano gli unici degni di esistere.

È proprio perché sono nata in una famiglia come la loro, che ho sofferto.

 

È per questo che li odio, li odio tutti.

 

Loro e tutti gli sciocchi falsi ideali in cui credono.

 

Ciononostante, riuscii lo stesso a farmi una vita.

 

Scappai di casa a quindici anni, e proseguii gli studi fra i babbani, di nascosto.

 

I miei non vennero mai a cercarmi, salvo un paio di eccezioni in cui i loro tentativi si rivelarono talmente fiacchi e disinteressati da essere totalmente vani.

 

La mia presenza fra i babbani fu comunque molto utile durante l’ascesa di Voldemort –sì, lo pronuncio senza problemi- in quanto assieme a molti altri come me riuscii a lavorare in incognito. Inoltre il fatto che nessuno mi conoscesse fra i maghi, unito all’odio per i seguaci del “lord oscuro” (puah, che schifo) ed alla voglia di proteggere quelle persone che, sebbene prive di ogni potere magico tanto facilmente mi avevano accettato, mi rese una degli oppositori più attivi e coraggiosi. Anche se qualcuno ebbe a dire che il mio non era coraggio, ma follia.

 

Aiutai l’ordine, qualche volta.

 

E spiai Harry ogni tanto, quando la signora Figg stava poco bene.

Ovviamente non mi feci mai vedere, per cui il bimbo sopravvissuto non seppe mai della mia esistenza.

 

Tuttavia devo ammettere che per quanto mi sia dispiaciuto non partecipare alla vita di questo mondo, anche vedendolo non provavo nostalgia, ne dispiacere.

Nessuna emozione all’infuori del risentimento che ancora provavo per la mia famiglia.

 

Un giorno Mi arrivò una lettera di Silente, cercava un’insegnate di babbanologia.

Mi sentii male, nel vero senso della parola.

 

Ed il cuore mi battè più forte per l’emozione.

 

… io… avrei visto Hogwarts?

 

Non ero sicura, ma decisi di accettare.

 

Finalmente avrei conosciuto il mondo che mi aveva respinto.

 

 

 

Note dell’autrice

 

Nuovo p.o.v.!!! che vi sembra?

Ovviamente il “li odio tutti” di Shiva è riferito ai purosangue.

Ginny e Draco hanno poco spazio qui… ma era parecchio che volevo scrivere il p.o.v. di Shivuccia mia povera anima sofferente…

Chissà, potrebbe nascere qualcosa con Gazza, almeno lui la capisce AHAHA!!! No, scherzo, non potrei mai fare una cosa del genere ^^’’’’’

 

Thanks a chi ha commentato:

 

Mirai _ scusa, nel 5 mi ero scordata di risponderti ^///^ sorry… Sì, Harry-Ron-Hermione sono un po’ un casino… in realtà nemmeno io ho ben deciso con chi farla mettere ^^’’’’’, terry (non so bene con chi la farò mettere… anche se ho una mezza ideuzza), Moonlight (Grazie!), Blackmoony, Minako-chan.

 

Danke danke a tutti ^^

 

Al prox capitolo!!!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 8
*** Appuntamento ***


08 - Appuntamento

Juliet Ginny

Cap 8 – Appuntamento

 

 

Ginny p.o.v.

 

 

Dolce. Non c’era un modo più adatto per descrivere il suo carattere.

Era semplicemente ed irrimediabilmente dolce.

 

Il giorno dopo esserci messi assieme era stata programmata una gita ad Hogsmeade. Naturalmente, ci andai con alcune compagne della mia casa, ma fortunatamente anche gli alunni del sesto anno ebbero il permesso di recarsi lì.

Così, grazie anche all’aiuto di Hermione che provvide a tenere a bada Ron ed Harry, riuscii ad incontrarlo.

Ci vedemmo in un locale vicino al piede di Porco, aperto da poco e praticamente senza clienti. Il locale aveva più sale, così Draco mi disse di raggiungerlo in una delle salette sul retro.

E quello che vidi mi lasciò di stucco.

 

Le luci soffuse puntate su un unico tavolo al centro della sala, e qualche candela qua e là la cui luminescenza dorata avvolgeva la figura magra e perfetta di Draco. Lui mi venne incontro, con un mazzo di rose in mano il cui profumo si espandeva per tutta la stanza cullandoci nel soffice tepore di quest’ultima, ed il suo sorriso mi irradiò di luce.

Era tutto straordinariamente magico e speciale.

Ed io mi sentivo come la protagonista di una favola.

 

Draco mi porse il mazzo di fiori, e non appena io lo presi mi condusse mano nella mano fino alla sedia, facendomi sedere per poi prendere posto di fronte a me.

 

– Non dici niente?

 

Mi chiese dolcemente.

Già, era stata tale la sorpresa che non avevo aperto bocca da quando ero entrata… che scema!

 

È… è stupendo, Draco! io… oddio, non me l’aspettavo, davvero!

 

– Sono contento di essere riuscito a stupirti

 

Ridacchiò.

 

“Non sai neanche quanto, amore mio…”

 

– Hai fatto tutto questo per me? Chiesi in un sussurro.

 

Fra tutte le cose che potevo dire, questa forse era la più idiota…

Lui mi prese la mano, accarezzandone dolcemente il dorso con il pollice per poi baciarla delicatamente.

 

E per chi, sennò?

 

Arrossii.

E molto.

 

– Grazie. Draco, io…

 

Ma non feci in tempo a dire nulla, che una musica lenta e romantica cominciò ad avvolgere la stanza.

Draco si alzò, e inchinandosi al mio fianco mi chiese

 

– Posso avere l’onore di questo ballo?

 

Sentii il cuore battermi all’impazzata

 

– Io… non posso… non so

 

Ma lui mi tirò dolcemente a sé, impedendomi di dire altro, e cominciò a muoversi a tempo di musica, costringendomi a fare altrettanto.

Più di una volta gli ho pestato il piede, in effetti, o ho io stessa rischiato di cadere…

Ma lui ogni volta riusciva a riprendere in mano la situazione, ed incredibilmente alla fine riuscii a ballare quasi bene. senza che ce ne rendessimo conto, erano trascorse più di due ore.

Dovevo andare, maledizione, o qualcuno avrebbe notato la mia assenza.

Draco sembrò accorgersene.

 

– Devi andare ora, vero?

 

Io annuii.

 

– Allora ci rivediamo a lezione. Spero che ti sia piaciuto questo pomeriggio.

 

– È stato fantastico… grazie Draco

 

Bisbigliai.

Lui allora mi alzò il volto con le dita e mi baciò delicatamente.

Il tempo sembrò essersi fermato, e tutto intorno a noi non aveva più importanza. Al diavolo Harry, al diavolo Ron, al diavolo tutti… sarei rimasta un’altra ora lì solo per poter sentire ancora il suo tocco lieve su di me.

 

– Ciao, Draco. E grazie.

 

Corsi via.

Se non l’avessi fatto, non sarei mai riuscita a separarmi da lui. era così difficile dover nascondere tutto l’amore che provavo per Draco… e, pensai, era incredibile come gli amori che più ci sconvolgono, sono quelli inaspettati che arrivano all’improvviso e ti entrano dentro in breve tempo.

 

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Harry p.o.v.

 

Ero andato a cercare Ginny per cercare di parlarle un’ultima volta, quando capii di non avere speranze.

La vidi chiaramente allontanarsi dalle sue compagne grifondoro, per poi far ritorno due e passa ore più tardi senza nessuna spiegazione sull’argomento.

Nonostante Hermione avesse fatto di tutto per non farcelo notare, sapevo benissimo che era andata da lui.

Facevo ancora fatica a crederlo, ma leggevo nei suoi occhi un’emozione nuova, diversa.

E potevo riconoscerla, l’avevo già vista in Cho Chang nel periodo in cui stava con Cedric… era quell’espressione che con me non aveva MAI avuto.

E mi faceva rabbia, una rabbia immensa.

Naturalmente non potevo essere certo del fatto che stessero insieme, almeno prima di quel giorno, ma quando se ne andò e tornò con aria circospetta di chi aveva appena commesso un crimine, allora ebbi la conferma che aspettavo.

Ed io, che da perfetto idiota, avevo ceduto la mia parte a Malfoy nella speranza che conoscendone i lati negativi si scordasse di lui, e magari arrivasse perfino ad odiarlo!

Invece ora avevano un pretesto per poter stare assieme tutto il tempo che volevano.

D’altra parte, chi poteva immaginare che anche lui si fosse innamorato… a meno che non la stesse solo usando e prendendo in giro… ma sì, non poteva esserci altra spiegazione. Come potevo credere che davvero l’amasse?

Prima di tutto però, dovevo fare in modo di separarli.

Ero con Ron ed Hermione, quando mi venne un’idea.

 

Stavamo parlando del più e del meno, quando buttai lì in tono quasi casuale

 

– Ah, ho visto Ginny tornare ora… Hermy, non sai mica che cosa ha fatto queste ultime due ore? C’era una sua compagna che la cercava, prima…

 

Hermione sembrò quasi spaventata dalla mia domanda.

 

– No, Harry… non saprei.

 

Ma Ron reagì come aspettavo.

 

– DUE ORE?! NON DITEMI CHE HA UN ALTRO RAGAZZO!!!

 

Ma non credo… sarà andata con qualche amica a fare shopping…

 

La protesse Hermione.

Ma Ron sembrava piuttosto irato.

 

– BENE. ME LO DIRÀ STASERA COS’HA FATTO TUTTO QUESTO TEMPO… E SE MI DOVESSE MENTIRE, GIURO CHE LO SCOPRIRÒ CON CHI È CHE ESCE ORA!

 

Perfetto…

 

 

 

Note dell’autrice

 

Ciao a tutti! Che ne pensate del nuovo capitolo? Stavolta mi sono buttata sullo smielato ^///^’’’’ …

Grazie a chi legge e chi commenta! Scusate se oggi non vi rispondo, la prossima volta lo faccio, promesso!

Un bax gigante a tutti/e

E al prossimo chap!

 

 

  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 9
*** La casa stregata - parte I ***


Juliet Ginny

Juliet Ginny

Cap 9 – La casa stregata parte I

 

 

Ginny p.o.v.

 

 

Quando tornammo ad Hogwarts, mio fratello mi fece letteralmente il terzo grado.
Per fortuna che Hermione, che era dalla mia parte, alla fine lo costrinse a desistere convincendolo che osa avevo fatto in fondo non lo riguardava e che ero abbastanza grande da badare a me stessa.
Con un sospiro di sollievo tornai al mio dormitorio, pregando che non avesse capito qualcosa.


La mattina dopo non riuscii a vedere Draco: fra pozioni, dada e trasfigurazione ero stata molto impegnata, e sapevo che anche che non sarei riuscita ad incontrarlo neppure nel pomeriggio, dato che non avevo babbanologia quel giorno e le materie che avevo non mi consentivano di allontanarmi dalla classe.
Così fu una vera sorpresa per me quando i partecipanti al progetto teatrale vennero convocati dalla professoressa Malfoy (Dio, quanto mi faceva strano chiamarla così!!!) per andare a visitare un posto di cui al momento non sentii nemmeno il nome.
Non riuscivo a credere a tanta fortuna: ero felicissima!

Così uscii saltellando – ed ora che me ne rendo conto, come un’idiota – dalla classe.

I miei compagni credevano fossi felice perché avrei saltato storia della magia (un vero tedio) e divinazione (cominciavo ad odiare la Cooman, soprattutto dopo che aveva previsto la mia morte per parto al tredicesimo figlio e mi aveva costretto a svolgere un tema sull’argomento lungo minimo trenta pergamene).
Fortunatamente nessuno di loro conosceva la verità.



Quando arrivai salutai con un cenno della mano Harry e Ron per poi avvicinarmi con noncuranza al MIO Draco.

– Buongiorno Gin. Com’è andata stamattina?
Mi bisbigliò

– Abbastanza bene. sono così felice che la proff ci abbia fatti venire qui…

Risposi arrossendo leggermente.

Anch’io.

Sussurrò prima di stringermi la mano, per poi ascoltare quello che diceva la professoressa.

– …e vi ho chiamati qui per questo motivo. Il ministro ci ha dato finalmente il permesso di usare questa casa… o meglio, il suo giardino, per la nostra rappresentazione. E visto che mi piacerebbe sapere la vostra opinione prima di prendere una decisione definitiva, eccovi qui. Tantopiù che molti di voi avevano materie abbastanza pesanti oggi… per cui non credo vi dispiaccia molto la cosa.

Si levò un mormorio di consenso generale, mentre la donna sorrideva compiaciuta.

– Allora credo che ora possiamo anche andare, no?

E detto ciò, ci fece strada fino… al suo ombrello!

– Questa è una passaporta. Credo che molti di voi sappiano come si usa. In realtà Silente non era molto d’accordo, ma io non credo che sia una cosa poi molto pericolosa. È il vecchio che vede rischi dappertutto… comunque, per chi non lo sapesse, vi basterà toccare il mio ombrello per ritrovarvi all’ingresso della casa. State fermi, intanto che non arrivano i vostri compagni, mi raccomando. Io arriverò per ultima, per accertarmi che tutti vengano. Ora, chi vuole essere il primo?

Blaise Zabini, che aveva da poco ottenuto il ruolo del padre di Romeo, si fece avanti, seguito dalla Bullstrode, la sua compagna nella tragedia, e dalla Pakinson, a cui avevano dato il ruolo di Tebaldo.

A quel punto anche Draco li seguì, lasciando la mia mano con un sorriso dolcissimo, sillabando con le labbra

– A dopo.

Dopo di lui andarono Tiger e Goyle, seguiti poi dai grifondoro: Harry e Ron, Hermione ed infine io. Quando arrivai mi ritrovai seduta sull’erba bagnata.
Hermione mi aiutò a sollevarmi, bisbigliandomi poi in un orecchio

Draco è
con i suoi compagni di casa… stai attenta, Ron sospetta qualcosa. E anche Harry ha un’aria strana.

Io annuii, grata per avermi avvisata.
Anche se dopo la sfuriata di mio fratello del giorno precedente, avevo immaginato ci fosse qualcosa che non andava.
La casa non era male, anzi.
Il portone in legno di mogano molto lavorato secondo uno stile tardo-barocco sfoggiava sé stesso in tutta la sua imponenza sulle pareti esterne di un pallido rosa salmone.
Quando arrivò, la proff. ci fece entrare in un ampio atrio dal pavimento in marmo bianco, fiancheggiato da elaborati mobili in legno laccato di nero. Ci spiegò la storia di quella casa, sempre abitata da babbani finché nel700 non venne acquistata da un potente mago alchimista. Si dice che quel mago sia morto ai primi del900, senza lasciare eredi, e da allora nessuno aveva più abitato lì. Così la casa era stata acquisita dal ministero che l’aveva usata per alcune riunioni all’inizio del secolo fino agli anni ’50. dopodiché non era più stata utilizzata in alcun modo.

E allora come fa ad esere così pulita? Non c’è un solo granello di polvere in giro!
Notai io.

La Malfoy ridacchiò

– No, infatti. È opera del mago che vi abitò. Occupato tutto il giorno nelle sue ricerche, non aveva mai il tempo di pulire. Ovviamente non poteva prendersi una colf… era rischioso per la segretezza degli esperimenti che compiva. Così fece un incantesimo di pulizia… che dura tutt’oggi.

Eppure per me c’era qualcosa che non andava. Perché portarci lì, in una casa ancora coperta da un incantesimo? Chissà quanti altri ce n’erano ancora in giro…
Sembrava che Draco avesse avuto la mia stessa idea, infatti chiese

– E così noi siamo in una casa dove c’è un incantesimo fatto più di 200 anni fa, probabilmente. E non sappiamo se ce ne sono altri contro gli intrusi o roba del genere.

– Non ce ne sono.
Rispose secca l’insegnante

– E allora perché il ministero ha interrotto le sue riunioni qui così presto? E perché nessuno ci ha più abitato?

Sono SOLO COINCIDENZE.
Ribatté lei, piuttosto spazientita.

Draco sbuffò, ma non disse nulla.
Così continuammo ad andare avanti, fino a trovarci in un ampio salone.

– Qui è dove allestiremo il rinfresco dopo lo spettacolo.
Disse la professoressa entusiasta.

E lì – continuò, indicando una porticina a destra – Vi cambierete. Quella stanza da accesso sia al giardino che al balcone sul retro, per cui è perfetta. Ora non è sistemata, ma appena lo sarà visiteremo anche quella. Allora, che ne dite?

La Parkinson, la Bullstrod, Zabini Tigher e Goyle sembravano unanimi nel acconsentire allegramente.
Solo noi di grifondoro e Draco sembravamo perplessi, ma la donna sembrò non farci caso.
O non volerlo fare.

***Continua…***

Note dell’autrice

 


Ciao!!! Scusatemi, poto un capitolo al secolo… cercherò di essere più veloce.
In realtà questa cosa della casa (perconatemi il gioco di parole) non era nemmeno prevista… è nata da un sogno che ho fatto, in cui visitavo una casa sconosciuta dalle pareti esterne rosa salmone.
Gli abitanti, nel mio sogno, erano tutti morti di peste… chissà, forse userò questa cosa anche nella storia. O fors no, è da vedere.
Che ne pensate? Commentate!!!!!!!!!!!!!

Un big thanks a chi legge e commenta… la prossima volta vi rispondo, promesso!!!

Ciao-ciao!

Al prossimo capitolo!

 






 

 

 

 

 

 

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