Caos di Carol24 (/viewuser.php?uid=32577)
Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il caloroso benvenuto di Pix ***
Capitolo 2: *** Sedotta e abbandonata [Signora Grassa] ***
Capitolo 3: *** Incertezza [Draco Malfoy] ***
Capitolo 4: *** Invidia [Argus Gazza] ***
Capitolo 5: *** Un terribile segreto [Tiger e Goyle] ***
Capitolo 1 *** Il caloroso benvenuto di Pix ***
Tematica:
confusione
Personaggio: 48. Pix
Il caloroso benvenuto di Pix
Il primo settembre
Hogwarts riapriva le porte agli studenti. Pix non aspettava altro.
Insomma, d’estate il castello era così barboso.
Poteva sempre infastidire i fantasmi, ma non c’era gusto.
E poi
l’assenza di Gazza, che lo rincorreva in giro per il
castello, rendeva tutto molto noioso. Niente gli dava più
felicità di uno scherzo ai danni dei ragazzini del primo
anno.
Fu così che
la sera del primo settembre Pix se ne stava appollaiato sul lampadario
nella Sala d’Ingresso.
Stava aspettando gli
alunni più giovani per accoglierli. Tra le mani teneva una
manciata di caccabombe. Aveva distratto la vicepreside lanciando due
frisbee zannuti nelle cucine e tra gli elfi domestici era scoppiato il
caos, mentre quelli gironzolavano mangiucchiando tutto quello che
trovavano. Pix sghignazzò al pensiero. La confusione era il suo regno.
In lontananza scorse
delle figure dirigersi verso il castello. Non appena
varcarono il portone, Pix lanciò le caccabombe
sghignazzando. Un odore estremamente sgradevole si diffuse
all’Ingresso del castello e gli alunni si tapparono il naso
tossicchiando.
-
Cos’è questo baccano? –
La professoressa
Leverage arrivò nell’atrio corrucciata. Non appena
vide Pix ridacchiare allegro comprese il motivo di tanto chiasso.
–
È stato lui! – disse Albus Severus Potter
indicando il poltergeist saltellante.
Pix lo
fissò per un attimo in silenzio e subito dopo
cominciò a canticchiare:
“Abbiamo
un altro Potterino
Il figlio del papino!
Potter
Potterino”
Albus
arrossì furiosamente, qualche altro ragazzino
ridacchiò e in molti lo fissarono.
- Potter
Potteri… -
La professoressa
Leverage gli aveva lanciato contro una fattura e al poltergeist gli si
arricciò la lingua.
Tutto quello che
diceva era incomprensibile. Pix si mise una mano intorno alla gola e
poi cerco di sistemare la lingua con le dita, senza nessun risultato.
Gli alunni scoppiarono
a ridere e Albus guardò la professoressa ammirato.
– Ma resterà così per sempre?
– chiese Rose Weasley un po’ preoccupata.
- Non si preoccupi
signorina Weasley, tra meno di un’ora sarà di
nuovo in grado di parlare, purtroppo. -
* * *
Nda : Allora, come ho
già specificato nell'introduzione questa raccolta partecipa
alla Character & Themes Challenge indetta da Vogue91 sul forum
di Efp.
Ovviamente, la prima
fanfic non poteva non essere su Pix, lo spirito del caos! Tra l'altro
è la prima volta che sperimento una flashfiction.
Sono un tipo che si
dilunga molto con le descrizioni, solitamente! Be' comunque lascio a
voi l'ultima parola!
E spero vi sia
piaciuta e che vi abbia strappato almeno un sorriso!
Alla prossima! ^^
I personaggi di questa storia
non mi appartengono, ma sono proprietà di J. K. Rowling;
questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 2 *** Sedotta e abbandonata [Signora Grassa] ***
92. Signora Grassa
Tematica: Confusione
Personaggio scelto: 92. Signora Grassa
Sedotta e abbandonata
La vita di un ritratto non era molto interessante, a meno che non si trattasse di un ritratto appeso a Hogwarts.
Così la pensava la Signora Grassa. Il suo dipinto si trovava in una delle torri e svolgeva anche una funzione cruciale.
Custodiva l’accesso alla Sala Comune Grifondoro. Proprio dietro
di lei infatti c’era un buco attraverso la quale tutti gli
studenti appartenenti a quella casa dovevano passare se volevano
arrivare ai loro dormitori, dopo aver pronunciato la parola
d’ordine, ovviamente.
Quante volte aveva visto qualcuno
lasciare la Sala Comune durante la notte, quante volte aveva visto
qualcuno dimenticare la parola d’ordine e stare lì davanti
a lei anche per ore, e quante altre aveva visto il tenero ‘bacio
della buonanotte’ di due innamorati proprio lì di fronte a
lei.
La Signora Grassa sospirò sognante.
Il tonfo di qualcosa che cadeva dietro di lei la costrinse ad abbandonare quei pensieri.
Quel ruolo, infatti, aveva anche
dei lati negativi. Come quella sera per esempio, i Grifondoro avevano
vinto una partita di Quidditch e ora stavano festeggiando. Cori, risate
allegre, applausi, grida. Insomma, c’era una tale
confusione che non riusciva a dormire. Pochi istanti dopo fu costretta
a scostarsi per lasciar uscire qualcuno.
Seamus Finnigan barcollò
dal buco del ritratto ridendo. Tra le mani stringeva una bottiglia di
Firewhiskey quasi vuota e a stento riusciva a stare in piedi. - Oh, per Merlino! – esclamò la Signora Grassa portandosi una mano alla bocca.
Seamus si fermò un attimo e
guardò nella sua direzione. Poi si avvicinò al dipinto
biascicando frasi incomprensibili. Lentamente focalizzò lo
sguardo sulla Signora Grassa e sorrise.
– Sei proprio carina, lo sai?
– sussurrò lievemente e portò una mano ad
accarezzare le guancie paffute della Signora Grassa. Questa si
scostò scandalizzata, Seamus però non demorse e
continuò a tracciare con dita tremolanti la linea del suo viso. - Rovinerai il colore, così! – si lamentò la Signora Grassa senza però scostarsi.
Seamus continuò a dirle
frasi dolci per un paio di minuti, poi emise degli strani versi prima
di scivolare a terra e addormentarsi russando. La Signora Grassa
pensò che di cose ne aveva viste in quegli anni a Hogwarts, ma
una scena del genere era davvero la prima volta che le capitava!
- Uomini! – esclamò poi alzando le braccia contrariata.
* * *
Nda: Non so nemmeno io come mi sia venuta in mente questa storiella,
però ho riso molto scrivendola! La scelta di Seamus è
stata molto casuale, non volevo scrivere di un personaggio in
particolare. Spero abbia divertito anche voi, in ogni modo!
Voglio ringraziare chi ha letto la scorsa flashfiction, chi ha messo la raccolta tra i preferiti e tra i seguiti!
E soprattutto chi ha commentato!
vogue91: Grazie, sono contenta che ti sia piaciuta! Ho deciso di
ambientarla con i personaggi della nuova generazione perchè mi
piaceva l'idea di un Pix sempre uguale, anche dopo anni! ^^ Grazie
ancora della recensione! E per aver indetto la challenge!
Paytonsawyer: Ecco! Ho pubblicato la Flashfic che ti dicevo! Anche se
tu ormai sei a quota 8! :) Sono contenta che ti sia piaciuta la storia
e grazie per i complimenti! Be' per la caratterizzazione di Rose e
Albus sono contenta ti siano sembrati credibili! ^^
Alla prossima!
|
Ritorna all'indice
Capitolo 3 *** Incertezza [Draco Malfoy] ***
11.Draco Malfoy
Tematica: Confusione
Personaggio scelto: 11. Draco Malfoy
Incertezza
Lì, in quel bagno si ritrovava a commiserare se stesso e i suoi infruttuosi tentativi.
Strinse la presa intorno al lavandino e vide le nocche sbiancare. Chiuse gli occhi e respirò profondamente. Non poteva farlo, non ci riusciva, non voleva. Questi pensieri si accavallavano gli uni sugli altri nella sua mente stravolta.
E lui lottava contro se stesso perché doveva farlo. Doveva uccidere Albus Silente, perché così gli era stato ordinato.
Ma come sarà la sua vita se riuscirà nella sua missione?
Una vita da servo.
Era quella la vita a cui era destinato?
Lui che ripugnava chiunque non
potesse definirsi un purosangue o le creature, inferiori a lui, che
popolano il mondo magico. Onore e gloria. Quasi gli veniva da ridere
ripensando a quello che credeva il destino gli avrebbe riservato. E
poi, era arrivato il momento di aprire gli occhi e rendersi conto che
la realtà era ben diversa da quella che aveva sempre creduto.
La frustrazione di non poter
scegliere, di non essere l’artefice del proprio destino ma solo
una marionetta, lo travolse in un impeto di dolore e rabbia.
E così cedette a quelle emozioni: i muscoli si tesero e un brivido lo scosse.
Permise alle lacrime di sgorgare
dai suoi occhi turbolenti, spogliandosi della sua tracotanza e
rivelando la sua insicurezza e la sua paura.
Alzò il viso e in quel
momento scorse il riflesso di Potter nello specchio e la rabbia lo
assalì, perché proprio lui l’aveva visto nudo.
* * *
Era giunto il momento. Draco teneva la bacchetta puntata contro Silente sulla Torre di Astronomia.
Doveva solo pronunciare la Maledizione senza perdono e tutto sarebbe finito.
Ma il vecchio parlava, gli chiedeva spiegazioni, non capiva. Non poteva capire che lui doveva.
Ascoltò la sua proposta di aiuto per sé e sua madre, il suo tono di voce era rassicurante.
Uno spiraglio di luce nel buio più totale.
La sua concentrazione vacillò e con essa i suoi propositi, forse poteva salvarsi.
Allentò la presa sulla
bacchetta, abbassandola di qualche millimetro. Forse, avrebbe potuto
fare la sua scelta.
Poi, arrivò sua zia Bellatrix incitandolo a
finire ciò che aveva iniziato.
Draco rinsaldò la presa sulla bacchetta cercando di trovare le parole che gli servivano.
- Avada kedavra –
Non era stata la sua voce a
pronunciarle, si voltò e vide Piton con la bacchetta ancora
alzata. Diverse emozioni gli riempivano il cuore, in quel momento. Pena
per il vecchio e sollievo per la sua anima.
Poco dopo lasciò la Torre
insieme agli altri Mangiamorte, chiedendosi per quanto ancora la sua
anima sarebbe rimasta integra. Ignaro della presenza di Harry
pietrificato sotto il mantello dell’invisibilità a pochi
metri da lui. Harry che l’aveva visto di nuovo nudo.
* * *
Note dell'autrice: be' rispetto alle altre due flahfic, questa è di sicuro più... introspettiva! ^^
Io ho provato abbastanza pena per Draco Malfoy e ho immaginato il suo conflitto interiore, tra bene e male.
Tra l'essere un mangiamorte, un servo di Voldemort e forse qualcos'altro!
Questa flash è ambientata, ovviamente, al sesto anno.
Ringrazio _madduz_ e Joey Potter per aver messo la raccolta tra le seguite! ^^ E chiunque legga le storie, ovviamente!
Paytonsawyer: Sono felice ti sia piaciuta! E che ti abbia sorpreso per
l'originalità! Come ho già detto neanche io ho idea di
come abbia avuto quell'idea! Credo sia dovuto al fatto di dover pensare
a cosa scrivere su certi personaggi e questo stimola la fantasia (o nel
mio caso la stupidità! xD). Grazie dei complimenti! A presto, un
bacio!
Cambierai idea quando ti invierò le due drabble... u.u
Vogue: :D che bello! Il mio scopo era proprio quello di far divertire e farsi una sana risata!
Anche io mi sono divertita tantissimo a scrivere quella flash... e poi il finale è venuto da sé!
Ho cercato di rendere il più possibile la Signora Grassa credibile, mi fa piacere esserci riuscita! ^^
Grazie mill! A presto, un bacio!
_madduz_: Ciao! ^^ Grazie! Sono contenta ti siano piaciute entrambe!
Si, Seamus che ci prova con la Signora Grassa è davvero
divertente da immaginare! xD Be' spero che con questa flash più
introspettiva e triste non ti dispiaccia! ^^
Grazie, ancora! A presto, un bacio. :)
|
Ritorna all'indice
Capitolo 4 *** Invidia [Argus Gazza] ***
71. Argus Gazza
Tematica: Confusione
Personaggio: 71. Argus Gazza
Invidia
Ricordava bene le ore passate a cercare di muovere gli oggetti
fissandoli intensamenmte, di vedere un bicchiere esplodere o una
qualunque manifestazione della sua magia; magia che possedeva, ne era
certo.
Ricordava altrettanto bene la
delusione malcelata del padre e le carezze quasi caritatevoli della
madre nel costatare gli insuccessi del figlio.
Ricordava il suo undicesimo
compleanno; il giorno in cui le sue speranze vennero infrante.
Nessuna lettera indirizzata a lui arrivò da Hogwarts.
La sua confusione che a poco a poco si tramutò in consapevolezza.
La consapevolezza della sua non-magia, di essere un Magonò.
Probabilmente quello era stato il giorno in cui l’invidia si era fatta largo nel suo cuore.
Invidia verso i suoi amici, i quali avevano ricevuto la lettera e avrebbero frequentato Hogwarts.
Invidia, molti anni dopo quando
trovò un impiego come custode alla Scuola di magia e
stregoneria, verso gli studenti che la frequentavano. Insulsi ragazzini
che infestavano la scuola con i loro scherzi, la loro sporcizia e il
loro sudiciume. L’unica compagna che aveva trovato era Mrs. Purr,
la sua adorata gatta.
A questo pensava Gazza mentre
stringeva tra le mani la busta viola della SpeedyMagic, il corso di
magia per corrispondenza. Lettera che Potter aveva sicuramente letto,
pensò frustrato rivolgendo lo sguardo alla sua adorata
collezione di catene e manette. Sospirando rimpianse i bei vecchi tempi
in cui queste venivano usate per punire gli studenti.
E quelle sì che erano punizioni.
* * *
Note dell'autrice:
Ecco un'altra flash! Questa mi piace meno delle altre... non so se sono
riuscita a rendere la confusione di Gazza nello scoprirsi un
Magonò!
Ovviamente i riferimenti ai genitori sono frutto della mia fantasia! ^^
Ringrazio chi ha letto e
recensito! E ho già utilizzato la nuovissima funzione del sito
per rispondere alle recensioni!
E la utilizzerò per le eventuali recensioni a questa flash! :)
Alla prossima!
|
Ritorna all'indice
Capitolo 5 *** Un terribile segreto [Tiger e Goyle] ***
Tiger e Goyle
Personaggi scelti: 16.Vincent Tiger e 17.Gregory Goyle
Tematica: Confusione
Un terribile segreto
Tiger e Goyle non avevano mai
brillato per intelligenza, per questo né Harry né Ron si
stupirono molto quando usciti dalla Sala Grande non si posero domande
nel trovare un paio di pasticcini galleggianti per aria. Prima di
stramazzare al suolo svenuti quei due si erano scambiati
un’occhiata perplessa.
Quell’occhiata non aveva
niente a che fare con quella che si scambiarono quando ripresero i
sensi, mezzi nudi in un ripostiglio delle scope.
Tiger, il primo ad aprire gli occhi, si era massaggiato la testa prima di mettere a fuoco la situazione.
Sentiva una fastidiosa pressione
sulla pancia e quando abbassò lo sguardo per cercare la causa di
quel malessere un’espressione di puro orrore si dipinse sul
suo volto.
Una grossa mano era appoggiata proprio all’altezza dell’ombelico.
Lentamente voltò la testa e
un basso gemito gli sfuggì dalle labbra quando vide Goyle
disteso lì accanto a lui, ancora profondamente addormentato.
Tiger chiuse gli occhi incapace di guardare oltre quella scena terrificante.
In un attimo di lucidità cercò di ricordare come era arrivato lì dentro e soprattutto il perché.
Confuso, si rese conto di non riuscire a ricordare nulla dopo che lui e Goyle avevano messo piede fuori dalla Sala Grande.
Uno strano brontolio interruppe il corso dei suoi pochi pensieri.
Al ricordo del pranzo il suo stomaco aveva infatti espresso il suo parere: appetito.
Quel rumore destò Goyle che stiracchiandosi e sbadigliando sembrò svegliarsi.
Il richiamo del familiare brontolio, infatti, era stato così potente da strapparlo dalle braccia del sonno.
La reazione di Goyle fu più lenta rispetto a quella di Tiger. Lenta e traumatica.
Goyle, infatti, dapprima si
massaggiò lo stomaco promettendogli presto il suo giusto
compenso, poi rendendosi conto della presenza dell’amico gli
rivolse un grugnito in segno di saluto.
Poco dopo un urlo squarciò l’aria e Tiger lo imitò meccanicamente.
Come davanti uno specchio i due si allontanarono l’uno dall’altro e goffamente si alzarono.
Trovarono i loro vestiti ammucchiati in un angolo e senza rivolgersi la parola s’infilarono le divise.
Entrambi erano molto confusi ma
ugualmente terrificati dall’idea di quello che era potuto
succedere lì dentro. Strane immagini vorticavano nella loro
ristretta mente e più cercavano di scacciarle più quelle
si prendevano gioco di loro. Efficacemente, riuscirono a distrarsi
pensando al buon cibo in cui avrebbero presto annegato i loro peccati.
Prima di uscire dallo sgabuzzino
Tiger e Goyle si scambiarono una tacita promessa: non una parola su
quello che era accaduto sarebbe uscita dalle loro labbra.
Non una parola.
* * *
Note dell’autrice: ehm… ehm… credo di non aver mai scritto una scemenza simile! ^^
Il tutto è nato per colpa di random.org che come numero mi aveva tirato fuori il 17, cioè Goyle!
E io ho pensato: beh non riuscirei proprio a scrivere di Tiger e Goyle separati.
Quindi ieri che avevo voglia di scrivere qualcosa mi è venuta in mente questa scemenza!
Volevo inoltre
precisare che l’ho scritta pensando più che altro alla
scena del film della Camera dei segreti, quando Harry e Ron prendono i
capelli da Tiger e Goyle per la pozione polisucco, e dopo rileggendo il
libro mi sono resa conto di aver cambiato qualcosina! ^^
Per esempio nel libro Harry e Ron toglievano a Tiger e Goyle solo le scarpe.
Spero perdonerete la mia piccola licenza poetica!
Infine mi rendo
conto che hanno solo 12 anni e ovviamente non è successo niente
lì dentro, però è stato divertente immaginare cosa
abbiano potuto pensare!
|
Ritorna all'indice
Questa storia è archiviata su: EFP /viewstory.php?sid=585310
|