Neon Genesis Evangelion, the Rebirth

di Ryoga84
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Intro ***
Capitolo 2: *** Ep. 25 - Un mondo che finisce ***
Capitolo 3: *** Ep. 26 - Il mio sentimento più puro per te ***
Capitolo 4: *** Ep. 27 - Sola ***



Capitolo 1
*** Intro ***


Neon Genesis Evangelion

the Rebirth





Dunque, prima di cominciare, solo un paio di cose riguardo i dialoghi:

Le frasi scritte così:
- StupiShinji ! - sono i dialoghi;

- StupiShinji ! - sono le frasi pensate;

+ StupiShinji ! + sono i dialoghi via radio



Detto questo magari aggiungo un altro paio di cosette:
Neon Genesis Evangelion e tutti i personaggi ivi compresi sono copyright esclusivo della Gainax eccetera eccetera…
Se per caso uscissi un po’ dallo spirito di qualche personaggio, per piacere, i suoi fans più accaniti non mi demoliscano l’e-mail a suon di insulti (se poi proprio ci tenete, magari potete farlo…)
I primi due episodi, sono una mia manipolazione del film “The End of Evangelion” e pertanto contengono numerosi spoiler (io vi ho avvisati), ma in fondo dato che tutta questa fanfiction è ambientata dopo la fine della serie, gli spoiler saranno un po’ dappertutto...
Se il signor Hideaki Anno è interessato alle mie idee è liberissimo di contattarmi... ^__^



PS:Grazie per avermi dedicato un po’ di tempo...

Fatemi sapere cosa ne pensate ^__^


Ryoga84

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Capitolo 2
*** Ep. 25 - Un mondo che finisce ***


Neon Genesis Evangelion

the Rebirth


Ep.25


Un mondo che finisce – Air of life




Act. I: Un mondo che finisce



Era il tramonto, due sagome erano sulla riva del terzo lago Ashino, che sorgeva in quello che un tempo era stato il centro commerciale di Neo-Tokyo3. Shinji era seduto sul bagnasciuga e fissava una statua ormai quasi distrutta che sorgeva nel centro delle acque.

La massa di pietra aveva rappresentato l’imponente figura di un angelo, con le sue grandi ali che un tempo si allungavano verso il cielo, ma adesso mancava sia un’ala che la testa a quella figura.

- Nonostante tutto… solo adesso ricorda i veri angeli, tutto ciò che è rimasto di Kaworu nella mano dello 01, nella MIA mano, è paragonabile a quella statua. Che ironia - pensò il ragazzo - l’unica persona che aveva cercato di capirmi era il più acerrimo nemico della razza umana, e lui stesso non era neanche umano -

Shinji - Kaworu, aveva, aveva detto di volermi bene, proprio a me. Per la prima volta, per la prima volta qualcuno aveva detto di volermi bene.

Lui mi assomigliava.

E assomigliava anche ad Ayanami.

Gli volevo bene.

Era Kaworu, era lui che doveva sopravvivere. Era un persona molto migliore di me. Era Kaworu a dover sopravvivere. -

Misato: - No. Un sopravvissuto deve avere la volontà di sopravvivere. Lui ha desiderato morire, ha abbandonato la volontà di vivere, ed ha contato su false speranza. Shinji, non eri in errore. -

Shinji: - Com’è fredda, signorina Misato. –

La donna si allontanò in silenzio, lasciando il ragazzo solo con i suoi foschi pensieri.



SALA DEL COMANDANTE

ORE 11,00


Gendo e Fuyutsuki erano in riunione con la Seele.

Lorentz - Il tempo stabilito è ormai giunto, abbiamo perso la Lancea Longinii e non possiamo andare avanti con Lilith, ma possiamo procedere con l’Eva, figlio di Lilith. -

Gendo - Il mio copione è diverso da quello della Seele. Noi potremmo vivere in un mondo nuovo e differente da quello che vediamo oggi, questa è la ragione per l’esistenza della serie degli Eva. Ciò che voi ambite, la morte, non porta a niente. –

Lorentz – Ikari, sei sicuro di queste tue affermazioni? –

Gendo – Sì –

Lorentz - E allora sarà a voi tutti che daremo la morte. -

Le luci si spensero e nella stanza rimasero solo Gendo e il suo vice

Fuyutsuki - È pericoloso giocare con i vecchi della Seele, Ikari. -

Gendo - Non importa, oramai loro non possono più fare molto. -

I due si avviarono verso l’ascensore che li avrebbe portati alla postazione di comando.



OSPEDALE NERV, NEO-TOKYO3, GEO FRONT

STANZA 303

ORE 10,20


Shinji si avvicinò tremante al letto dove giaceva Asuka, la ragazza era pallidissima, e se i numerosi macchinari di cui era circondata non avessero segnalato diversamente, sarebbe parsa morta.

Era successo tutto così in fretta, lei era scappata di casa dopo il combattimento con il 16° angelo ed era riuscita ad eludere per ben una settimana i servizi di sicurezza della NERV.

Non gli erano stati riferiti i particolari, ma Shinji sapeva che lei non aveva mangiato né quasi bevuto per tutta quella settimana e sospettava che poi avesse anche tentato il suicidio. I servizi della NERV l’avevano trovata in fin di vita e da allora lei era lì, in quel letto d’ospedale, ridotta ad un vegetale, nutrita da quei macchinari e con un espressione di sofferenza che non rendeva giustizia a quella che era stata l’usuale vitalità della ragazza.

Due giorni dopo era arrivato Kaworu… quello era il sesto giorno da quando la ragazza era stata ricoverata.

- Potevano sbrigarsi anche prima quelli dei servizi speciali, io sono stato trovato in un giorno quando sono scappato via! È così pallida e gracile ora… -

Shinji, ignaro che lei potesse o no ascoltarlo, cominciò a parlare a bassa voce, quasi piagnucolando –Sai, sono spaventato da Ayanami… e anche dalla signorina Misato… loro sono diverse da come le pensavo. In questo momento ho davvero bisogno di aiuto. – E poi, reprimendo delle lacrime che gli salivano agli occhi, aggiunse - Aiutami... aiutami, Asuka –

Le mise una mano su una spalla, scuotendola delicatamente – Ti prego svegliati, ti prego... ti prego Svegliati...ti prego. –

Il suo autocontrollo andò letteralmente a rotoli quando capì che lei non lo avrebbe neanche sentito, cominciò così a strepitare, scuotendola quasi violentemente.

– Asuka, ti prego, svegliati! Aiutami! Aiutami! Dammi dello stupido come hai sempre fatto! Ti prego! Dammi dell’idiota e del verme senza spina dorsale! Ti prego! Solo tu sei sempre riuscita a svegliarmi in questa maniera! Ti prego!–

Ma anche quell’ultima supplica andò a vuoto, il ragazzo lentamente lasciò la presa sulla spalla dell’ex pilota e scivolò a terra, piangendo.

Pianse parecchio, forse per quasi un’ora, poi si alzò lentamente e, sedendosi alla sedia vicino al letto della ragazza, cominciò a singhiozzare – Allora cosa dovrei fare io? Continuare ad andare avanti senza potermi fermare? Continuare a soffrire? Continuare a perdere le persone per cui provo affetto? Continuare a venire ingannato da quelle di cui mi fido? Io non ce la faccio… non ce la posso fare… NON CE LA VOGLIO FARE!!! -

Le lacrime cadevano pian piano sulla sua solita camicia bianca, bagnandola.

- Però… ora nessuno può più guidare gli EVA, solo io… Asuka è in queste condizioni e lo 00 è saltato in aria… non posso permettermi di fuggire ancora, sono l’unico ancora in condizioni di combattere… ma cosa posso fare io dopotutto? Non sono capace neanche di badare a me stesso… sono solo un essere inutile… sono unicamente bravo a far soffrire quelli che mi stanno vicino… -

Continuava a ripetersi che non doveva fuggire, mentre il suo sguardo vagabondava per la camera d’ospedale. A un certo punto i suoi occhi caddero sulle volto della ragazza, poi si fermarono sulle sue labbra, la mente di Shinji ritornò a quando, forse per prenderlo in giro o più probabilmente perché si stava annoiando, lei l’aveva baciato.

Scosse la testa – Devo smetterla di pensare a questo genere di cose… mi danno solo un senso di perdita, è solo inutile sofferenza che si va ad aggiungere ad altra sofferenza… -

Stava per alzarsi e andarsene, quando il suo portatile squillò.

Senza molto entusiasmo rispose - Chi è?-

Misato -Sono io Shinji, presentati subito in Sala Controllo, e prima passa dagli spogliatoi ad infilarti la plug-suit-

Shinji -Ma signorina Misato...-

Misato - Niente ‘ma’, il comandante ha ordinato un allerta bellico di primo grado e tutti i piloti disponibili (vale a dire solo tu) pronti per il lancio-

Shinji -Ma non è suonato nessun allarme che riguardasse l’attacco di un angelo!-

Misato - Neanch’io so niente, Shinji, cerca soltanto di muoverti!-

Il ragazzo chiuse la comunicazione, rassegnato – questa volta ho davvero un brutto presentimento -

Poi fissò nuovamente la ragazza e, con uno slancio che non era proprio del suo carattere, le si avvicinò, chinando il viso verso di lei.

La baciò con un innocente e casto bacio sulle labbra, della durata di un attimo, ma quando rialzò la testa, lui era comunque rosso per la vergogna - Non avrei dovuto farlo, però… - e arrossì ancora di più…

Poi si avvicinò velocemente alla porta per mascherare quella che ora era una vera e propria fuga, oltrepassò la soglia e corse verso gli spogliatoi - Dannazione! Sto fuggendo ancora! Tanto lei non tornerà... esattamente come la mamma! Nessuno torna mai da me. Se ne vanno sempre tutti, continuano tutti ad abbandonarmi, lasciandomi sempre solo! -



SALA COMANDO NERV

ORE 11,30


Gendo -Il pilota dell’unità 01 non è ancora arrivato?-

Misato -Arriverà a momenti, Comandante-

Gendo -Le condizioni delle unità Eva?-

Makoto -Unità Eva01, riparazioni completate, elemento S2 inerte. Unità Eva02, riparazioni al 98%, saranno completate entro un’ora. -

Gendo -Rei è arrivata?-

-Sì- rispose una voce inespressiva alle sue spalle.

Gendo -Maggiore Katsuragi, qual’è il numero di effettivi di questa base al momento?-

Misato - Err.. all’incirca novecento guardie, al momento, più altre seicento che possono essere richiamate nell’arco di qualche minuto, centotrenta tecnici e trecento meccanici. –

Gendo – Richiami tutti, allora.-

Maya - Comandante! Un tentativo di hacking nel MAGI System! -



CENTRAL DOGMA

CELLA DI ISOLAMENTO

ORE 11,40


La porta venne aperta e un ufficiale entrò, seguito da due guardie con i fucili spianati.

- Dott.ssa Ritsuko Akagi, per ordine del Comandante Supremo, le accuse a suo carico sono ritirate e pertanto lei potrà riprendere IMMEDIATAMENTE le sue mansioni.-

Ritsuko -Alla fine anche una donna abbandonata come me, può tornare utile, vero?- Dall’enfasi con cui l’uomo aveva pronunciato la parola ‘immediatamente’ lei capì che quello di riprendere le sue mansioni era un vero e proprio ordine.

L’uomo la liberò dalle manette che le imprigionavano i polsi, dopodiché le offrì una mano per alzarsi, ma la donna lo ignorò e si alzò da sola.

Si avviarono verso la porta, mentre le guardie abbassavano i fucili e si spostavano.



SALA COMANDO NERV

ORE 12,00


Gendo - Controllate la sincronia tra il First Children e l’unità 02-

Makoto - L’unità 02?-

Gendo - Sì. Controllate IMMEDIATAMENTE la sincronia tra il First Children e l’unità 02!-

Makoto - Sì Comandate! Rei, presto, alle gabbie!-

- Sì – rispose la ragazza avviandosi verso l’ascensore

Misato - Ma cos’avrà in mente ora quell’uomo, ci vorrebbe un miracolo perché Rei riuscisse ad attivare lo 02 al primo contatto, perché provarci proprio ora? -

Gendo - Fuyutsuki, lascio tutto nelle tue mani - e detto questo premette un pulsante sulla consolle della sua postazione, che sparì dalla vista degli altri membri dello staff Nerv, discendendo molti settori più in basso

Fututsuki - Sì Ikari, saluta Lorentz da parte mia –

Pochi attimi dopo la porta della sala comando si aprì

– Signorina Misato! Signorina Misato!- strepitò Shinji mentre arrivava con un gran fiatone.

Misato – Che c’è Shinji?-

Shinji – Ehm... mi avevate mandato a chiamare, ma non è ancora arrivato nessun nemico -

Misato – Per ora no, Shinji, ma il Comandante ci ha messi in allarme continuo, dobbiamo essere preparati ad approntare un’unità Eva in meno di 300 secondi in qualsiasi momento 24 ore su 24 a limite indeterminato - rispose la donna con fare accondiscendente

Shinji – E io cosa devo fare allora? -

Misato – Stai un po’ buono e siediti! Ora abbiamo problemi più gravi da risolvere!- gridò il maggiore, spazientita. Il ragazzo, cercò allora un posto dove sedersi e cominciò ad osservare, circospetto, quello che gli succedeva attorno.

Misato - Maya, hai trovato il modo di aggirare il tentativo di hacking? -

Maya - Non ancora maggiore -

Misato - A che livello siamo arrivati? -

Maya - 48% del sistema operativo invaso -

Misato – Ci sono modi per arrestarlo? –

Maya – Non ne intravediamo –

Ritsuko entrò allora velocemente nella sala – Misato, convoca subito una squadra di tecnici e inviali immediatamente alla sala del MAGI System! Maya, setta i MAGI su un ciclo di 15 minuti-

Maya – Sì, sempai – rispose la ragazza dopo un attimo di esitazione fissando la scienziata come una figura comparsa magicamente lì davanti a lei

Misato – Ritsuko! Si può sapere dov’eri scomparsa in tutto questo tempo?

Ritsuko – Ne parleremo in un altro momento, ora fai quello che ti ho detto!- e si avviò anche lei, velocemente, verso un ascensore

Misato – Grr… oggi c’è troppa gente che mi sta dicendo di obbedire e basta… -


Alcuni minuti dopo...

Ritsuko rientrò – I tecnici hanno finito il loro lavoro- e si sedette ad un terminale cominciando a digitare una serie di codici – Maya! Digita i codici di arresto operativo –

Maya – Fatto –

Ritsuko – Ora lancia il programma 666 –

Maya – 666? –

Ritsuko – Esattamente, muoviti! –

Maya : - Sì-

Dopo alcuni secondi il tentativo di hacking si arrestò e cominciò a regredire, mentre la tensione calò improvvisamente in tutta la sala comando

Maya – Tutti i sistemi sono di nuovo sotto controllo, sempai! -

Ritsuko – Molto bene, Maya -

Misato – Ritsuko! Adesso mi dovrai dare delle spiegazioni! - Ora non ce la faccio proprio più! Qualcuno mi deve dare dei chiarimenti, e anche subito! -

Ritsuko – Al momento no, sono un po’ stressata e penso che mi andrò a riposare. Ci vediamo dopo, Micchan... -

Misato rimane confusa dall’insolito comportamento ANCHE di Ritsuko - Ma è possibile che mi debbano trattare tutti così, in fondo sono pur sempre il comandante operativo... - poi cominciò ad abbaiare ordini a destra e a sinistra

Misato: - Maya! Si può risalire all’identità del nemico? -

Maya: - Ehm... pare di no, tutte le postazioni che stavano trasmettendo hanno interrotto l’afflusso di dati appena dopo l’inserimento del programma della dott.ssa Akagi -

Misato – Insomma, non sappiamo niente? -

Maya – Non esattamente, maggiore, sappiamo che il tentativo di hacking è stato scatenato contemporaneamente da un certo numero di postazioni, esse dovrebbero essere di numero compreso all’incirca tra le dieci e le trenta unità e per quanto riguarda l’ubicazione, pare che fossero sparse su tutti i continenti... -

Misato – Quali sono le aree in cui si riscontra la maggiore densità di questi luoghi? -

Maya – Europa e Stati Uniti –

Misato – E le altre?-

Maya – Pare che si trovino comunque nelle aree più sviluppate del globo -

Misato - Mmmh, quindi non si tratta di una organizzazione clandestina… se hanno così tante postazioni sparse per il pianeta vuol dire che hanno agganci molto in alto… - ma la sua riflessione fu bruscamente interrotta dall’intervento del vicecomandante

Fuyutsuki – Maggiore Katsuragi, quanti sono gli effettivi dei reparti militari presenti in questo momento?-

Misato – Be’ dunque – consultò brevemente un piccolo schermo posto sulla sua postazione – Ci sono più o meno tutti, signore-

Fuyutsuki – Li mantenga in costante allerta, dopo che il tentativo di un’invasione informatica è andato a vuoto, c’è un’alta probabilità che tentino un attacco fisico - poi l’uomo uscì velocemente dalla sala comando

Misato: -Sissignore...- Avrebbe almeno potuto dirmi CHI ci sta attaccando, non credo siano angeli stavolta e poi... -

Makoto – Maggiore!-

Misato – Che cosa c’è ora? - rispose la donna, più stressata che altro

Makoto – Sono arrivati i valori della sincronia tra Rei e lo 02 -

Misato – Bene. Allora, Rei può pilotare lo 02? -

Makoto – Valori inferiori al 12%, non superano la soglia necessaria perché l’Eva si avvii -

Misato – Shinji! Hai sentito? Tu puoi guidare l’unico Eva funzionante al momento e quindi... -

Ma poi la donna si accorse che Shinji si era già trovato un posticino comodo su un divano, sul fondo della sala comando, e ora dormiva della grossa

Il maggiore si mise una mano in faccia, pensando - Ma perché oggi non sono rimasta a letto... – Scusa, Makoto, mi potresti andare a prendere qualcosa dal bar, per piacere? –

- Un caffè, maggiore? -

- Be’, se riesci a trovarmi una o due birre è meglio…-

- Sì, maggiore… - rispose l’operatore osservandola con un’aria esterrefatta



Frattanto, in una zona di Neo-Tokyo 3 rimasta miracolosamente intatta, una parte del terreno si sollevò, rivelando un piccolo campo di atterraggio aereo. Da esso partirono, non visti, una ventina di aerei stealth da combattimento, diretti in altrettante zone del globo; Gendo era su uno di questi.





Act II: Air of life



DINTORNI DI NEO-TOKYO3

ORE 16,00 ca.


Un uomo in divisa militare si alzò leggermente dal sottobosco, tirò fuori da una delle sue numerose tasche un binocolo e lo mise a fuoco, osservando tutt’intorno. Poi lo mise a posto e parlo nella piccola ricetrasmittente che teneva nell’altra mano – Procedere come stabilito –

Dalle colline tutt’intorno incominciarono a muoversi nel massimo silenzio (per quanto gli era concesso) carri armati e carri lanciamissili, si posizionarono come gli era stato precedentemente ordinato e poi fecero fuoco. Una a una cominciarono a saltare in aria tutte le postazioni da cui la NERV prendeva i rilevamenti dell’esterno. Frattanto numerosissime pattuglie di militari si mossero nella boscaglia verso gli ingressi del Geo-Front.



SALA COMANDO NERV


Shigeru – Maggiore, non riceviamo più dalla postazione numero 11! -

Makoto – È saltata anche la numero 4! Neanche la numero 27 risponde più! -

Maya – Confermato: Truppe nemiche hanno invaso il limite di difesa assoluto di Gora! -

Makoto – Sono state individuate truppe in arrivo anche dalla direzione di Gotenba! -

Misato - Dannazione, non avrei mai pensato che il nostro ultimo nemico fossero proprio degli uomini – Allerta rosso! Tutte le truppe all’interno del Geo-Front si predispongano alla difesa, quelle all’esterno si ritirino subito! -

In quel momento il vicecomandante, seguito dalla dottoressa Ritsuko, rientrò nella sala Comando, che echeggiava dei rumori della battaglia ormai in pieno svolgimento.

Misato – Vicecomandante, siamo sotto attacco! Bisogna avvisare immediatamente il governo giapponese!–

Fuyutsuki – Ho già provveduto io, maggiore Katsuragi, ma hanno risposto con titubanza fino a quando non sono cadute tutte le linee. In pratica il governo appoggerà la fazione che uscirà indenne da questo scontro –

Misato – Fazione? – domandò la donna, esterrefatta - Insomma, chi è che ci sta attaccando? –

Fuyutsuki – È la SEELE – poi si mosse verso la poltrona del comandante che si trovava in posizione rialzata rispetto al resto della sala e ci si sedette.

Misato - Come può essere? La SEELE era l’organizzazione che ha creato la NERV, perché ora dovrebbero cercare di distruggere il loro stesso operato? -

Ritsuko, che gli si era fermata accanto, sembrò leggergli in faccia le sue preoccupazioni e rispose per lei – Un giocattolo che non serve più non ha ragione di esistere – poi, dando un’occhiata a Shinji, che ancora dormiva sul fondo della sala, aggiunse – Forse sarebbe il caso di svegliare il nostro bell’addormentato, se la situazione dovesse precipitare solo gli Eva potrebbero toglierci dai guai –

Misato si mosse per raggiungere il ragazzino, ma nel frattempo pensava - Non credo che Shinji abbia ancora la volontà di combattere sull’Eva, tanto più se c’è la possibilità di uccidere altri esseri umani -

Alle sue spalle Maya mormorò – Stavolta il nemico è umano, come noi... -

Di ritorno ci fu solo la brusca risposta di Makoto – Io spero che loro la pensino nello stesso modo –



INGRESSO 8 DELLA PIRAMIDE DEL GEO FRONT


Uomini in divisa nera correvano tra gli stretti corridoi dopo aver sopraffatto le poche guardie che c’erano all’ingresso. A un certo punto una parete scese bloccando il corridoio di fronte a loro, un’altra scese alle loro spalle. Ma i militari, ben preparati, non si persero d’animo e approntarono immediatamente il bazooka di cui era provvista ogni unità. Stavano quasi per caricarlo quando un liquido incandescente cominciò ad uscire a getti improvvisi da alcuni piccolissimi fori nelle pareti, il primo investì in pieno il militare che teneva il bazooka. Chiunque venisse toccato da quel liquido moriva in pochi attimi per il calore e per di più il liquido si solidificava quasi subito, trasformando i cadaveri in grottesche statue e rilasciando nell’aria pericolosi gas, che nello stretto spazio di quel corridoio saturarono immediatamente l’aria, rivelandosi dannosi anche per chi aveva avuto la fortuna di non venire toccato dai getti di quel liquido letale. Quando i loro compagni che si trovavano oltre la parete riuscirono ad abbatterla trovarono solo cadaveri, chi colpito dal liquido, chi morto per l’intossicazione delle vie respiratorie.

In tutti gli ingressi della piramide, che era stata attaccata contemporaneamente da ogni lato, si ripeteva la medesima scena.



SALA COMANDO NERV


Misato - Pensavate davvero che la NERV fosse ingenua a tal punto da permettervi di entrare così impunemente in questo luogo? E non avete ancora visto niente! - Poi sbraitò – ordinate alle truppe di sparpagliarsi nei punti di blocco preordinati e di cercare di fermare lì il nemico – Ma sapeva che le loro truppe non potevano certo competere con i reparti d’assalto della SEELE, anche il trucco della bachelite speciale era servito solo a guadagnare tempo, perché il numero di vittime tra le fila nemiche ammontava ora forse a un centinaio, troppo poco per azzerare il dislivello numerico con le forze che loro potevano mettere in gioco.

Il maggiore urlò – Preparate il Second Children per il lancio e catapultatelo nel lago di fronte alla torre con lo 02! –

Makoto – Ma maggiore..-

Misato – L’interno di un Eva è il posto più sicuro, al momento, se il loro obbiettivo sono gli Eva non devono far altro che uccidere i piloti, e lei è in pericolo se rimane qui – erano parole dure, ma in fondo erano parole del tutto sensate, e tutti lo capirono. Poi Misato si diresse verso Shinji che, ancora non del tutto sveglio cercava di capire cosa stesse succedendo. Guardando l’espressione che si trovava sul volto della sua tutrice, il ragazzo ebbe quasi un brivido.

Misato – Shinji, ci stanno attaccando- disse la donna di fronte allo sguardo smarrito del ragazzo, poi si sedette accanto a lui e continuò – stavolta i nostri avversari sono degli altri esseri umani, se non dovessimo farcela gli Eva saranno la nostra ultima risorsa, hai capito? –

Nei suoi occhi vide allora un’ombra di paura, mentre il ragazzo rispondeva – Ma... ma io… NON POSSO uccidere altri esseri umani! –

Misato – Lo so Shinji, ma cerca di pensare a una cosa – e detto questo gli prese il volto tra le mani – preferiresti vedere morti loro o noi? – È una cosa meschina quella che sto dicendo, anche se in fondo non è nient’altro che la verità, solo gli EVA costituiscono la nostra più reale speranza di sopravvivere, adesso - D’altronde sapeva che gli Eva sarebbero potuti risultare utili solo in un combattimento all’esterno, non certo negli angusti spazi della piramide. Poi aggiunse al Third Children – Noi cercheremo comunque di fare in modo che non sia necessario usare gli Eva, ma pensaci bene, vorresti morire? O vorresti vedere tutti gli altri morire? – Disse indicando alle proprie spalle tutti quelli che erano nella sala e poi incalzò – o vorresti morissero anche Asuka e Rei – a questo punto il ragazzo ebbe come un lampo negli occhi, che il maggiore non riuscì a cogliere, perché immediatamente dopo vi tornò quella maschera di paura. - Tu pensaci – concluse e si allontanò verso il centro della sala.


Maya – Il Second Children è stato lanciato nel lago –

Misato – Bene... un momento, dov’è Rei? –

Makoto – Sarà qui entro pochi minuti –

Misato - Forse possiamo farcela - poi gettò un’occhiata al Third Children, che sembrava essere ancora in preda ai suoi dubbi di coscienza, e tornò a seguire l’andamento della battaglia



CORRIDOIO 5X, 2° LIVELLO SOTTERRANEO


- Ritirata! – Gridò il sergente della pattuglia NERV a ciò che restava della sua unità; i pochi uomini rimasti si ritirarono in ordine mentre, più avanti, i soldati della SEELE avanzavano con circospezione.

I combattimenti si protraevano ormai da più di un’ora e a quel punto i corridoi della base della NERV erano cosparsi di cadaveri di entrambi gli schieramenti. L’addetto alle comunicazioni lo informò di una comunicazione dal Quartier Generale. Quando rispose alla piccola radio da campo, una voce femminile, ferma e decisa, gli diede degli ordini precisi da eseguire alla svelta. Rispose con un secco – Sissignore! – e chiuse la comunicazione.

Allora gridò ai suoi uomini – Muovetevi, dobbiamo arrivare alla zona 5S! – Gli ordini erano stati scrupolosissimi, arrivare in quella zona, e fare finta di creare una difesa all’ultimo sangue, poi, dopo qualche minuto, ritirarsi velocemente.

Arrivarono alla zona 5S. Era in realtà una grande sala adibita a mensa, ma che comunque poteva essere utilizzata bene per il loro scopo. Dispose i suoi dodici uomini in fretta, sul fondo della sala e attese l’arrivo dei mercenari della SEELE. Quando questi arrivarono cominciò uno scontro a fuoco che però si protrasse solo per alcuni minuti; quando il sergente vide che i suoi uomini stavano venendo decimati, ordinò la ritirata, e senza farsi notare fuggirono da quella sala.

I soldati della SEELE si avviarono circospetti tra i resti dei tavoli della mensa fino a quando non furono sicuri che non vi fossero pericoli, così segnalarono ai commilitoni di entrare, ma quando fecero per avviarsi nella zona successiva, le paratie avanti e dietro di loro si abbassarono velocemente, mentre il locale veniva inondato dalla bachelite speciale.



SALA COMANDO NERV


Shigeru – La bachelite speciale è terminata, maggiore –

Misato – Questo vuol dire che dovremo inventarci qualcos’altro... qualcuno ha un’idea? –

Makoto – Maggiore! Hanno invaso l’hangar dello 00! –

Misato - Ma certo! - e cominciò così a lanciare ordini ai tre sottoposti.



HANGAR UNITÀ EVANGELION00


I soldati della SEELE avevano ormai occupato tutta la zona inferiore della gabbia dell’EVA e stavano cercando di risalire le scale per arrivare fino agli ingressi superiori. Gli uomini della NERV riuscivano a stento a contenere l’attacco, facendo uso della posizione sopraelevata, ma cominciarono a retrocedere quando due carri armati leggeri fecero il loro ingresso in scena, calpestando le saracinesche ormai abbattute.

A un certo punto, però, il ponte oscillante che si trovava sopra le teste degli uomini della SEELE cominciò a scorrere sui propri binari e cadde rovinosamente alle loro spalle, bloccando l’uscita. Poi le due pareti che erano inizialmente destinate a bloccare l’Eva cominciarono ad avvicinarsi l’una all’altra schiacciando uomini, mezzi e tutto ciò che si trovava fra di loro come se fosse di cartapesta. Alla fine si unirono, chiudendo definitivamente quell’ingresso.

Un lago di sangue si allargava verso il corridoio...


SALA COMANDO NERV


Makoto – Zona 4 liberata –

Shigeru – Anche la zona 2 è libera –

Misato – Convogliate le forze verso le zone 1 e 5 –

Ritsuko – Dov’è Maya? –

Shigeru – Ha detto che si sentiva poco bene ed è andata un attimo in bagno –



SEELE


Membro inglese – Pare che le nostre forse d’assalto siano risultate insufficienti all’impresa –

Membro statunitense – Senza contare il numero di risorse che abbiamo gettato in questa azione! –

Membro francese – Se non dovessimo riuscire a piegare la NERV ora non ci riusciremmo più…

Lorentz – Non c’è da temere, la loro vera forza sono gli Evangelion e sarà per opera degli Evangelion che periranno…–



SALA COMANDO NERV


Misato – Come stiamo procedendo? –

Shigeru – Li stiamo rigettando indietro su tutti i lati-

Maya – Artiglierie e mezzi armati terrestri nemici all’esterno del Geo Front, distrutti dal fuoco concentrato degli edifici corazzati !-

Makoto – Pare ci sia ancora un nucleo di truppe nemiche che resiste nel settore 3 –

Misato – Allora inviate subito altre tr... –

Maya – Maggiore! Venga subito a vedere! –

Misato si avvicinò alla postazione della giovane e vide che uno schermo inquadrava il cielo al di fuori del Geo-front, il suo sguardo si fissò su un gruppo di caccia che sfrecciarono velocemente sullo schermo per poi rilasciare delle bombe, queste caddero al suolo e subito dopo lo schermo si spense, mentre di diffondeva un gigantesco boato.

Misato - Erano mine N2 – Shigeru, i danni? –

Shigeru – È stata scoperchiata la volta del Geo-Front –

Misato - Dannazione! - Poi il suo sguardo si fissò su un altro schermo, che dava una visuale dell’interno del Geo-Front – Ma quelli sono dei Valkirye! – urlò, riconoscendo i nove grandi bombardieri bianchi che stavano scendendo all’interno della fortezza della NERV.

Shigeru – No. Credo siano degli YB49 statunitensi – i Valkirye erano infatti bombardieri di esclusivo appalto della NERV

Misato – Questo non cambia niente! –Ma che ci fanno qui dentro, noi usiamo aerei del genere solo per gli Eva.. non può essere che… no… non può essere -

Ma le sue suppliche non furono esaudite, infatti dalla parte inferiore di ogni velivolo spunto il muso di una creatura bianca che poi si distaccò dall’aeroplano e, stendendo un paio di gigantesche ali, cominciò a planare sul terreno.

Misato – Eva01, lancio immediato! –

Shinji (che era ancora nella sala comandi) – Signorina Misato! Non posso! Non voglio! Non voglio uccidere o fare del male ai piloti! –

Misato stava per sbraitare qualcosa al ragazzo quando fu interrotta dal vicecomandante.

Fuyutsuki – Questo è assolutamente impossibile, tutti i possibili Children identificati si trovano in questo momento a Neo-Tokyo2 guardati a vista dai nostri agenti – dopodiché digitò alcuni codici su una tastiera e gli schermi della sala comandi passarono a visualizzare i ragazzi che in gran parte si erano trovati nella classe di Shinji, c’era perfino Toji su una sedia a rotelle. Il comandante digitò un altro codice e gli schermi tornarono alle loro precedenti funzioni – Perciò quegli Eva non possono essere guidati da altri se non da dummy plug. Questo basta ad appianare i dubbi della tua coscienza, Ikari? –

Il ragazzo non poté fare altro che annuire debolmente con la testa, non del tutto persuaso.

Misato – Hai sentito, Shinji? Non sono esseri viventi, sono solo bambole, corpi senz’anima –

Il ragazzo assentì con una faccia ancora poco convinta e cominciò a correre verso la porta dell’ascensore che portava all’hangar dell’Eva01 sparendo immediatamente alla vista.

Misato sentì in quel momento un rumore alle sue spalle e vide una figura candida dai capelli azzurri che usciva da un altro ingresso - Rei! Me ne ero completamente scordata! – Qui occupatevi voi del resto - e rincorse la ragazza, che si era nel frattempo eclissata.

La trovò poco più avanti in un sottoscala, mentre, ranicchiata in posizione fetale si stringeva le gambe con una forza tale da farsi quasi male, il volto reclinato e appoggiato contro le ginocchia.

- Coraggio, Rei – disse, mentre le metteva una mano sulla testa – torniamo dagli altri -

La First Children rimase muta per qualche secondo, poi si alzò lentamente e tornò al suo solito atteggiamento – Sì – E si avviò lentamente verso la sala Comando, con un volto inespressivo, al maggiore per un attimo sembrò di aver visto una lacrima su quel viso…



INTERNO DEL GEO FRONT


- Sono nove, io sono uno solo, non ce la farò mai -

+ Shinji! Muoviti! Se ce la fai a non farti accerchiare e li attacchi separatamente puoi farcela! +

+ Si, signorina Misato +

L’Eva01 prese il Sonic Grave* che era appena fuoriuscito dal terreno e si avvicinò di corsa a uno degli Eva nemici, dai volti quasi animaleschi. Lo infilzò al basso torace e lo alzò sulla punta della lancia, poi lo fece volare da un lato, disincastrando l’arma.

Si diresse velocemente al prossimo nemico.



ESTERNO DEL GEOFRONT

QUARTIER GENERALE MOBILE DEI REPARTI SEELE


Colonnello – Allora hanno trovato il “rosso”? –

Tenente – Sì, pare che sia sul fondo del lago del Geo-Front, ma non si sa se il pilota sia all’interno, né, in tal caso, se sia ancora vivo... –

Colonnello – Non importa, distruggetelo! –

Un attimo dopo piovvero altre bombe all’interno del Geo-Front.



UNITÀ EVANGELION02


La ragazza si svegliò da quel suo torpore - Sono ancora viva? -

Immediatamente dopo, esplosioni cominciarono a fioccare attorno all’unità 02, Asuka prima rabbrividì, poi, quando una delle bombe esplose di fronte al volto dell’Eva, urlò per il dolore improvviso.

Un solo pensiero le attraversava la mente in quei momenti, un pensiero che diventava man mano sempre più incalzante

Non voglio morire

Non voglio morire

Non voglio morire

Non voglio morire

Non voglio morire

Non voglio morire

Non voglio morire

Non voglio morire

Non voglio morire

Non voglio morire

Non voglio morire

Non voglio morire

Ma, forse dai recessi della sua coscienza, una voce pian piano comincio a risponderle, diventando sempre più forte e sicura

Non voglio morire [Continua a vivere..]

Non voglio morire [Non lascerò che tu muoia..]

Non voglio morire [Devi essere forte…]

Non voglio morire [Devi essere sincera con te stessa…]

Non voglio morire [Non morire..]

Non voglio morire [Continua a vivere.. non lascerò che tu muoia..]

Non voglio morire [Sii forte.. sii sincera..]

Non voglio morire [Non morire!]

Non voglio morire [Continua a vivere! Non lascerò che tu muoia!]

Non voglio morire [Devi essere forte… sincera!]

Non voglio morire [Non morire!]

Non voglio morire [Continua a vivere.. non lascerò che tu muoia..]

Non voglio morire [Non morire!]

Non voglio morire [Continua a vivere!]

NON VOGLIO MORIRE!!!



INTERNO DEL GEO FRONT


L’Eva01 era alle prese con il terzo Eva nemico, dopo che anche il secondo era stato squartato. Stavano quasi duellando, utilizzando il Sonic Grave e la pesante lancia dell’altro Eva.

Colpo. Parata. Colpo. Parata. Shinji colse il momento opportuno e con il colpo successivo recise il collo dell’avversario fino a quasi i tre quarti.

Shigeru + Shinji, attento! Ne hai un’altro alle spalle! +

Il ragazzo si girò, cercando di liberare la propria lancia, ma quella era rimasta ben infissa nel corpo dell’avversario. L’Eva gli fu addosso, abbrancandolo; Shinji cercò di muoversi, di allentare la presa, poi sentì uno strattone alle spalle e un altro Eva gli si attaccò dietro. Si trovò così per terra mentre gli altri due lo colpivano ripetutamente con i pugni. Shinji urlò.

Ai nemici si aggiunsero gli altri quattro che erano ormai sopraggiunti.

I sei si accanirono sul corpo steso a terra e pian piano l’armatura dello 01 cominciò a cedere.



UNITÀ EVANGELION02


La ragazza ebbe la visione di molte immagini che si susseguirono veloci, il suo cadavere miserevolmente abbandonato, lei da piccola, lei da sola, lei sempre e soltanto da sola.

Poi vide la superficie del mare, la voce che prima sembrava parlarle ora la chiamava.

Asuka – Mamma – Vide, nella luce di quella visione onirica, se stessa da piccola, forse aveva appena cinque anni, una persona le si avvicinò a braccia aperte - Mamma, sei qui! - dopo la figura allungò una mano che prese quella della bambina e la trasse verso di sé. In quel momento la mano della bambina divenne la mano dell’Asuka adolescente. - Mamma! Allora eri qui, sei sempre stata qui!

I quattro occhi dell’Eva si illuminarono e l’acqua tutt’attorno cominciò a surriscaldarsi.



INTERNO DEL GEO FRONT


L’armatura dello 01 era a brandelli e ormai i sei Eva stavano scavando nella carne viva dell’umanoide. Shinji vide il Prog Knife, caduto da uno dei sostegni che gli erano stati strappati e lo afferrò con la mano destra, si diede lo slancio con tutte le forze che gli rimanevano e colpì la parte inferiore del corpo di un’Eva che si stava accanendo su di lui.

Una gamba cadde a terra e così anche il bianco Eva a cui questa apparteneva

Shinji - Non voglio morire - ma poi riuscì solo a urlare, quando un’altro dei candidi nemici gli staccò il braccio che impugnava il coltello con un colpo di lancia mentre un altro, a morsi, staccava una delle gambe dell’umanoide.

Shinji svenne.

I cinque Eva rimasti stavano per accanirsi nuovamente sull’indifeso 01, quando, alle loro spalle, si sentì un’esplosione.

Quattro di loro furono colpiti dalla massa della gigantesca nave che la NERV teneva (chissà per quale motivo) nel lago del Geo-Front, il quinto fu assalito da una furia rossa.



SALA COMANDO NERV


Misato – È Asuka! –

Ritsuko – Ma non ... NON È POSSIBILE! –

Misato – Makoto! Apri subito la comunicazione con lo 02!

Makoto – Sì! –

Misato + Asuka, mi senti? +

In quel momento l’Eva02 riuscì a rompere il collo dell’avversario bianco e poi si sentì la voce della ragazza rispondere

Asuka +Sì, Misato! +

Misato + Asuka! Shinji non può più combattere, trascina lo 01 sul condotto C12, è lì vicino, a 400 metri in direz...+

Asuka + Me lo ricordo benissimo dov’è! +

Misato - È tornata la solita Asuka di sempre – pensò, con un mezzo sorriso

Asuka - Ma può essere che questo StupiShinji non sappia fare niente senza di me? -

Poi posizionò il corpo inerte dello 01 su una piattaforma, che scivolò subito nel sottosuolo, portando Shinji nei recessi della base NERV

Misato – Makoto! Invia subito delle squadre di operai dall’ingresso 8, in quella zona dovrebbero non esserci più soldati nemici, io vado ad assicurarmi della situazione del pilota! – e scomparve dietro una porta.

Shigeru + Attenta Asuka! Alle tue spalle +

Asuka + Li ho visti, quattro mostriciattoli bianchi +

Shigeru + No Asuka, guarda gli altri! +

La rossa volse allora lo sguardo sugli altri Eva, che erano stati colpiti prima da Shinji e vide che si stavano rialzando in piedi, con un po’ di fatica.

Asuka + Ma che diavolo succede qui??? +

Maya + Si stanno rigenerando! +

Makoto – EVA02, Umbilical Cable reciso! –

Ritsuko – Com’è possibile? –

Gli schermi focalizzarono l’ultimo Eva colpito da Shinji, quello a cui era stata staccata una gamba, che ora giaceva agonizzante, con ciò che rimaneva dell’Umbilical Cable in bocca, mentre l’energia che sarebbe dovuta arrivare allo 02, si scaricava al suo interno ottenendo effetti distruttivi. L’Eva bianco si accasciò definitivamente, mentre il suo entry-plug esplodeva per colpa dell’ingente quantità di elettricità assorbita.

Ritsuko + Presto Asuka! Avvicinati ad un’altra presa del generatore! +

Shigeru – È troppo tardi, dottoressa... –



GEO FRONT


Lo 02 era ora circondato, sei Eva bianchi gli si stringevano attorno

Asuka + E così una convalescente dovrebbe batterli tutti in meno di 5 minuti? +

Ma non aspettò la risposta di nessuno e si gettò all’attacco con un sorriso da lupo, aggiungendo in cuor suo – Sarà divertente!




CONTINUA…





*: Quella specie di lancia basata sul medesimo principio del Prog Knife che usa lo 02 all’inizio dell’episodio 9.

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Capitolo 3
*** Ep. 26 - Il mio sentimento più puro per te ***


Neon Genesis Evangelion

the Rebirth


Ep.26


Il mio sentimento più puro per te – Take care of yourself





Act. I: Il mio sentimento più puro per te



GEO FRONT


Asuka si lanciò verso il primo EVA che vide, alla sua sinistra, prese la rincorsa, saltò, unì le mani, e con tutta la forza che aveva colpì il mostro sulla testa, il sangue schizzava in tutte le direzioni, frammisto alla materia cerebrale dell’umanoide. Mentre l’essere cadeva lo 02 si chinò e lo prese sulle spalle; da quella posizione Asuka mise una mano sulle spalle, all’altezza del collo, e una all’attaccatura delle gambe dell’EVA avversario e cominciò a stringere, dopo due secondi al massimo la corazza e le ossa dell’essere cominciarono a cedere, mentre il sangue schizzava nell’aria, colando abbondantemente sul gigante rosso.

Immediatamente dopo la ragazza si mosse verso il nemico più vicino, estraendo il Prog Knife dal supporto verticale del braccio sinistro, snudò la lama e colpì il mostro bianco prima che questo potesse alzare la pesante lancia che brandiva, il coltello penetrò profondamente nella carne del braccio, staccandolo di netto all’altezza della spalla. La ragazza liberò velocemente la lama e poi colpì la testa del mostro che resistette per alcuni secondi alla forza dell’arma per poi cedere. La lama penetrò nel cranio dell’EVA, aprendolo in due parti; nel contempo si ruppe, rendendo il coltello inservibile.

La ragazza abbandonò il cadavere e si diresse velocemente verso il prossimo avversario.



SALA COMANDO


Ritsuko – Quali sono le condizioni dello scontro? –

Shigeru – EVA 01 in arresto operativo nell’ingresso 8, stiamo ancora lavorando per estrarre il pilota. Lo 02 sta combattendo. -

Makoto – Tempo operativo rimasto 3 minuti e 52 secondi –

Maya – Sincronia 88% e sta ancora aumentando! –

Ritsuko – Condizione degli EVA nemici? –

Shigeru - EVA 06 in arresto totale, non emette più segnali...-

Ritsuko – Logico! È scoppiato l’entry-plug! -

Shigeru – EVA 07 10 e 13 momentaneamente fermi per i danni inferti dallo 02, ma si stanno rigenerando velocemente, EVA 09 e 12 illesi, EVA 08 e 11 sono quasi del tutto rigenerati dai danni inferti dallo 01, EVA 05 del tutto rigenerato, sta affrontando ora lo 02 –



GEO FRONT


Asuka raccolse da terra il Sonic Grave lasciato cadere da Shinji e con quello parò il fendente della lancia dello 05, assestò lei il colpo successivo, facendo sbilanciare l’avversario, la cui arma era molto più pesante. Lo 05 non riuscì a rimettersi subito in guardia e così il colpo successivo gli squarciò il torace; mentre la ragazza cercava di estrarre l’arma dal corpo del nemico, un altro EVA le arrivò addosso, bloccandola da dietro. Lo 02 si spostò velocemente, ponendo il supporto verticale del braccio destro sotto il mento; il supporto si aprì e dei proiettili al titanio schizzarono fuori, perforando la testa dello 09.

Asuka – Questo non lo fermerà per molto, ma almeno ho guadagnato un po’ di tempo – poi guardò il contatore dell’energia – Dannazione! Ho solo altri 3 minuti! -

Ritsuko + Asuka, lo 08 ha completato la rigenerazione! +



SALA COMANDO


Makoto – Dottoressa, come mai quegli EVA sono così deboli? Anche se si tratta di Asuka non dovrebbe essere possibile riuscire a tenere testa in uno contro nove! –

Intervenne il vicecomandante Fuyutsuki – Questo è perché gli EVA Series sono stati completati in fretta e furia per sopprimerci prima che avessimo il tempo di riprenderci dagli attacchi degli altri Angeli –

Maya – Gli “altri” Angeli? –

Ritsuko – Noi, l’umanità, siamo il diciottesimo Angelo, secondo il Testamento della Seele, i loro Rotoli del Mar Morto, e quegli EVA, costruiti dall’uomo sono il frutto delle nostre perverse ricerche...

Fuyutsuki – Sì, altri Angeli, questo era solo un tentativo di affrettare le cose – Rispose laconico l’uomo

Per un attimo il silenzio scese fra i presenti, rotto però da Ritsuko che osservò – Comunque sia, la vera forza di questi EVA è che hanno sviluppato al massimo il sistema del Dummy Plug e che sono riusciti ad installare con successo l’elemento S2 in tutti i nove Evangelion. Ora hanno delle perfette macchine assassine, prive di sentimenti e scrupoli, che non tengono conto del dolore e che non sono in grado di disobbedire né ribellarsi – disse la donna, tacendo il fatto che anche la NERV aveva cercato di fare altrettanto.

Shigeru – Ma... lo 02 può farcela, vero? –

Fuyutsuki – Comunque, è la nostra sola speranza – Il peggio è già stato evitato, ora a essere in pericolo sono solo le nostre vite -



CONTEMPORANEAMENTE, HANGAR N.8


Tecnico – Maggiore, siamo riusciti a prendere il segnale! Il pilota è vivo e cosciente, tra poco dovremmo riuscire anche a ristabilire il contatto audio/video –

Misato con un lieve movimento della testa assentì e poi si volse verso uno schermo, qualche secondo più tardi comparve l’immagine dell’interno dell’entry-plug, qua e là aleggiavano nell’ LCL macchie di sangue, probabilmente vomitato dal ragazzo quando era stato colpito.

Misato + Shinji! Mi senti?! Shinji!!! +

Il ragazzo aprì lentamente gli occhi e mise a fuoco l’immagine della sua tutrice, poi rispose +Signorina Misato... +

Misato, quasi con le lacrime agli occhi + Shinji!!! Stai bene, Shinji?!!? +

Dopo un minuto che parve lungo quanto l’eternità il ragazzo rispose + Sì, credo di sì, come è finito il combattimento? +

Ritsuko (inseritasi nel sistema di comunicazione dalla Sala Comando) + Asuka sta combattendo ora al posto tuo... +

Shinji – Asuka... si è risvegliata???

Ritsuko + ... purtroppo l’autonomia del suo EVA durerà altri 2 minuti circa, e si trova da sola contro otto EVA +

Misato, tornata improvvisamente seria e controllata ordinò + Questo è il piano, Shinji, allo scadere degli ultimi 45 secondi di autonomia tu uscirai allo scoperto con il fucile e le darai il tempo di ricollegarsi a uno degli alimentatori di emergenza, anche con un solo braccio e una gamba dovresti potercela fare, poi lei penserà a coprirti la ritirata e riprenderà il combattimento. Hai capito? +

Shinji + S..Sì! +

Misato + Ne sei sicuro? +

Shinji + Sì! + rispose il ragazzo con una sicurezza maggiore di quanto Misato si aspettava

Misato + Bene + Poi rivolta al tecnico – Posizionate subito l’EVA e il Pallet Gun sul ponte di lancio numero 47 –



GEO FRONT


Asuka si precipitò verso l’EVA successivo, colpendolo con un pugno al centro del petto, la mano penetrò nel morbido ventre dell’essere, mentre il sangue schizzava per aria – ancora 110 secondi – il gigante rosso rinserrò la presa mentre il mostro avversario emetteva gorgoglii di dolore.

Ritsuko + Asuka, il numero 11 si è ripreso +

Asuka + Molte grazie! L’avevo visto da me +

Shigeru + Attenta alle spalle!!! +

La ragazza si girò e vide un altro EVA Series che le scagliava addosso una delle pesanti lance –Mpf ... una cosa del genere non può fermarmi – Si girò per metà, ancora stringendo l’altro EVA con la mano sinistra, e istintivamente innalzò l’AT Field con la destra. La lancia sembrò fermarsi – Meno 100 secondi – ma allora successe l’incredibile, la lancia mutò di forma, si assottigliò, l’estremità si divise in due punte, che poi cominciarono a vibrare mentre l’arma penetrava lo scudo dell’anima dello 02.



SALA COMANDO


Ritsuko – La lancia di Longinus? –

Makoto – Non è lei, si trova ancora infissa nella superficie lunare! –

Ritsuko +Asuka! Togliti di lì! +



GEO FRONT


Asuka + Subito!!! +

Ma quando la ragazza cercò di muoversi, si accorse che l’EVA che prima stava sbudellando l’aveva abbrancata. La lancia penetrò l’AT Field e poi la testa dell’EVA rosso. La ragazza gridò mentre i tre EVA ancora in piedi le si radunavano attorno e poi le si gettavano addosso, dilaniando le carni dello 02 con i denti e con le mani, in un raccapricciante banchetto di vittoria.



HANGAR N.8


Misato vide la scena da uno schermo nell’hangar, mentre Shinji la seguiva dall’interno dell’Entry-Plug.

Tecnico – Ancora 15 secondi al lancio –

Misato – No! EVA 01 lancio immediato! Shinji, tira subito Asuka fuori di lì! -

L’EVA viola partì verso l’alto.




EMPIRE STATE BUILDING, NEW YORK


L’Empire State Building, orgoglio della nazione statunitense svettava ancora su di una città che era ormai molto cambiata. L’immenso edificio che era riuscito a resistere alla furia del Second Impact come poche altre costruzioni al mondo era stato poi utilizzato come base per la rinascita della città; ora sorgeva nel nucleo del centro commerciale newyorkese, una metropoli che non esisteva più, sommersa dalle acque. Ormai l’edificio dominava su una città che era un grottesco incrocio fra un villaggio di palafitte e una piattaforma marina. Infatti le sue fondamenta e quelle degli altri pochi edifici rimasti illesi erano state rinforzate e rinnovate, per renderlo ancora più sicuro. Tutt’attorno il manto stradale era stato steso su uno spesso strato di acciaio, sotto cui si trovava il mare. Questo era stato fatto, ancora una volta, per dimostrare la presunta superiorità della scienza dell’uomo sulla natura, e in quell’edificio il capo indiscusso della Seele e uomo più potente del pianeta aveva la sua sede.

Lorentz Keel contemplava divertito lo scontro che avveniva nel Geo Front - Quell’assurda ragazzina tedesca si è intromessa una volta di troppo nei nostri piani e questa volta avrà ciò che si merita - Lo scontro sarebbe durato ancora solo un paio di minuti, il tempo perché quella sciocca bambinetta scaricasse le batterie interne del suo giocattolo, e allora...

In quel momento si sentì un tremendo boato molti piani più in basso; Keel si irrigidì e provo a chiamare il suo attendente all’intercom, ma la comunicazione non aveva luogo, come se non ci fosse linea. Pochi secondi più tardi si sentirono alcune deflagrazioni più piccole, accompagnate da colpi di arma da fuoco, sempre più vicine...

L’uomo estrasse una pistola di grosso calibro da una fondina che aveva alla cintura, nascosta sotto il soprabito e si avvicinò cautamente alla porta della gigantesca camera, ora vuota e semibuia. A un tratto una forte esplosione mandò a pezzi la pesante lastra di acciaio che chiudeva l’entrata al “sancta sanctorum” del leader della Seele. Keel volò via, sbattuto contro la parete.

Quando pochi istanti dopo riprese coscienza si ritrovò a fissare un uomo che lo guardava con aria di sufficienza e con una pistola in mano, sulle labbra aveva un macabro sorriso che assomigliava troppo ad un ghigno e la sua fisionomia era molto ben conosciuta.

Il capo della Seele, l’uomo più potente del pianeta, produsse una sola parola, a metà fra un grido strozzato e un mormorio terrorizzato – Ikari!!! -




GEO FRONT


Lo 01 emerse dal terreno, accasciandosi su un lato per avere una buona posizione di tiro. Shinji fissò allora i tre EVA bianchi che si accanivano sull’inerme avversario: denti strappavano lembi di carne, mani laceravano tessuti, il ragazzo esitò un attimo – È la stessa cosa che io ho fatto a Toji

Poi con l’ultimo sprazzo di una vita che non voleva assolutamente spegnersi, lo 02 concentrò tutta la sua forza in un calcio che prese in pieno il petto di uno degli avversari. La cassa toracica si fracassò, mentre i tessuti interni si sperdevano per l’aria e il corpo bianco volava via; la gamba del gigante rosso si agitò un’altra volta, interrompendosi a metà del gesto, e ricadde stancamente.

Shinji riuscì solo allora a darsi finalmente una mossa – ASUKAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!! – sparando ai due EVA rimasti in piedi. I corpi furono trapassati dai letali proiettili al titanio e caddero pesantemente al suolo; Shinji smise di sparare solo quando ebbe terminato le munizioni, e allora si avvicinò al corpo dello 02 strisciando come poteva sugli unici due arti che gli erano rimasti. Allora vide com’era ridotto il corpo dell’Evangelion di cui Asuka era sempre andata così fiera: le due braccia mancavano totalmente, un piede era stato staccato di netto e dalla testa, ormai trafitta e sfracellata si poteva intravedere fuoriuscire la materia cerebrale, il torace era stato invece dilaniato e il core frantumato. L’entry-plug non era da nessuna parte.

Shinji + Signorina Misato!!! Dov’è Asuka!?? +

Ma non ricevette alcuna risposta, allora cercò con lo sguardo la piramide della NERV e vide che l’ultimo EVA, quello abbattuto da Asuka nel suo ultimo impeto di vita, era stato scaraventato proprio lì sopra, sfracellando l’edificio. Gridando il nome della propria tutrice, Shinji si trascinò con difficoltà vicino alla costruzione e cercò inutilmente di rimuovere il gigantesco corpo.

Dalle carni smembrate, cadde un entry-plug che precipitò alcune decine di metri più in basso; Shinji abbassò istintivamente lo sguardo a fissare l’oggetto, e allora vide rotolare via, tra le lamiere aperte una testa dai capelli grigi. Quando la testa mutilata si fermò sul terreno, il ragazzo poté vedere il volto sorridente di quel cadavere – Kaworu... no! NOOOOOOOOOOOOOOO!!!! –





Act II: Take care of yourself



EMPIRE STATE BUILDING, NEW YORK


Keel era sempre più pallido– Ikari! Perché sei qui? –

Gendo si avvicinò, mentre alle sue spalle alcuni uomini dei servizi speciali NERV irrompevano nella stanza, con un calcio allontanò la pistola che per colpa dell’esplosione era caduta di mano al capo della SEELE e poi rispose con calcolata lentezza – Sono soltanto venuto a ricambiarvi il favore. In questo momento tutte le altre sedi di voi membri SEELE sono state espugnate e tutti i loro occupanti eliminati –

Keel con la voce resa sempre più roca dal terrore disse – Perché? –

Gendo – Non mi eravate più necessari – e così dicendo si avvicinò verso la cassaforte di massima sicurezza che sorgeva dall’altro della stanza e digitò sul tastierino elettronico di questa una combinazione elettronica a venticinque cifre che avrebbe dovuto essere nota ai soli membri della SEELE.




SALA COMANDO


Ritsuko – Maya! Presto, elenco dei danni! –

Maya – L’impatto dell’EVA avversario con la piramide ha provocato il crollo di tutti i piani superiori, in pratica l’edificio è stato appiattito... –

Ritsuko - Meno male che questa sala di comando si trova più in basso del livello del terreno…

Maya – ...il sistema di comunicazione esterno è stato gravemente danneggiato, i sistemi di trasmissione sono inutilizzabili e quelli di ricezione danneggiati al 48%. –

Ritsuko – Possiamo comunicare con lo 01? –

Maya – Negativo, sempai –

In quel momento Misato arrivò di corsa – Allora, cosa è successo??!!? –

Ritsuko rispose sinteticamente – Asuka è stata abbattuta e lo 02 reso inutilizzabile, Shinji ha abbattuto temporaneamente tutti i nemici rimasti, ma ora, inspiegabilmente lo 01 sta andando fuori controllo –



EVA01


Shinji – No... Kaworu... Asuka... signorina Misato... Ayanami... Mamma, Papà! Perché tutte le persone che mi sono vicine mi devono sempre abbandonare!?! Perché io devo rimanere qui senza poter fare altro che guardarli scomparire? Non ce la faccio. Non voglio più vedere tutto questo... – Il suo sguardo si spostava di mano in mano dalla testa fuoriuscita dall’entry-plug, ai resti di ciò che ormai era lo 02, alla piramide della NERV, totalmente distrutta e in cui avrebbero dovuto esserci i corpi di Misato, Rei e tutti gli altri. – ...io non voglio più rimanere qui, non voglio più soffrire, vorrei soltanto che tutto questo sparisse... – e mentre pensava queste cose i secondi trascorrevano tremendamente veloci e i sette EVA Series sopravvissuti alla furia della Second Children lentamente si rialzavano, stringevano un cerchio attorno a quel corpo monco che era l’EVA01 e si avvicinavano sempre di più



SALA COMANDO


Misato – Che cosa è successo a Shinji? Perché non si muove? –

Maya – Sempai, non riusciamo a trovare l’entry-plug dello 02! –

Makoto – Maggiore, guardi questo! – e subito proiettò su uno schermo la visione dell’entry-plug dell’EVA11 con la testa del Fifth Children a pochi metri di distanza

Ritsuko – È solo un dummy-plug, perché Shinji dovrebbe avere dei problemi per un clone inanimato? –

Misato – Per lui non era soltanto un dummy-plug! – Ora tutti i conti tornano – Possiamo metterci in contatto con lo 01? –

Makoto – Negativo, tutti i sistemi di trasmissione distrutti –

Misato – Quindi non possiamo neanche fargli sapere che siamo vivi o dirgli di mettersi a riparo... ci dev’essere un qualc... -

Shigeru – Maggiore! Tutti i sette EVA Series rimasti si sono completamente rigenerati! -



GEO FRONT


Shinji ora non stava più soltanto piangendo in silenzio, urlava e si disperava, ma il microfono rimaneva comunque in silenzio, all’esterno vedeva gli EVA Series rialzarsi e avvicinarsi a lui in maniera circospetta, ma non faceva niente per allontanarsi da quei sicari di morte – Ormai non è rimasto nessuno...NESSUNO... non voglio neanche vivere in questo modo, in questo mondo... e anche se volessi non potrei certo oppormi a tutti loro senza un braccio e una gamba... loro sono riusciti a vincere Asuka, io non posso certo sperare di batterli... lei era la migliore… io non sono capace di fare niente, COME AL SOLITO!!!! - mentre questa marea di pensieri sconnessi attraversava la sua area di pensiero cosciente, a dispetto dei suoi propositi una rabbia crescente gli saliva su per il petto e la sua stessa faccia ora era irrigidita in un’espressione d’ira.



SALA COMANDO


Misato – Si può sapere che diavolo sta combinando? –

Makoto – Non lo sappiamo, non riusciamo più a ricevere dati dallo 01 –

Maya – È come se il pilota abbia voluto isolarsi totalmente dal mondo –

Misato – Conoscendo Shinji, potrebbe anche essere, ma perché adesso? – Riprovate! Dobbiamo trovare un modo per contattarlo! -

Shigeru – Maggiore! Gli EVA Series hanno cominciato a muoversi!



GEO FRONT


I sette EVA Series rimasti avanzarono di qualche passo verso lo 01, che dopo quella apparizione di qualche minuto prima, ora si teneva la testa con l’unica mano rimastagli e il moncherino del braccio mutilato, mentre era appoggiato con il tronco al cadavere dell’EVA 11, su quella che era stata la piramide della NERV.

Shinji non sembrava dar loro conto.

Mentre la sua testa gli diceva di rimanere fermo a morire il suo cuore gli diceva di seguire i suoi istinti più ferini e abbandonarsi alla rabbia e alla distruzione, per quanto gli fosse possibile.

L’EVA12, l’unico ancora del tutto illeso dopo lo scontro con la Second Children si trovava direttamente di fronte allo 01; si mosse lentamente, e non degnandolo di uno sguardo mise un piede su un orticello che era stato coltivato lì perché fosse al sicuro, poi avanzò noncurante sui resti dello 02, il piede si poggiò su quanto rimaneva della testa dell’umanoide, e dopo una frazione di secondo si udì un sonoro CRAAK e il teschio andò in pezzi riversando materia grigia e sangue all’esterno.

Lo 01 cercò allora di alzarsi, ma l’unica gamba non lo resse, si abbatté per terra.

Shinji ora gridava di rabbia contro un destino che lo aveva privato contemporaneamente di tutte le persone che lui riteneva importanti, degradando ogni più infimo ricordo di loro che il ragazzo serbasse nel cuore.


Una sera illuminata dalla luce della luna

- Senti, perché tu piloti l’EVA?-

-Perché è il mio unico legame-


I bagni della NERV

-…il tuo animo, meritevole d’affezione…-

-Affezione?-

-Cioè… ti voglio bene, Shinji-


Un grosso telone su una nave da carico

- …ma il mio 02 è diverso, è un vero Evangelion, il primo al mondo concepito per il combattimento effettivo! Il modello definitivo!


La porta d’ingresso di un appartamento

- Shinji, questa è casa tua, hai capito?

- Allora eccomi a casa… -

- Ben arrivato! –


- Sei stato bravo, Shinji -


La cucina di casa

- Senti Shinji, perché non ci baciamo? -


Un gigante blu emerge dal terreno, gli manca un braccio

- Ayanami, e senza neanche un fucile? -

L’unità si lancia all’attacco dell’angelo…


Un luogo rosso, caldissimo, il cui contatto lo ustionava anche dall’interno dell’EVA, lo 02 stava cadendo sul fondo del vulcano, Shinji allunga un braccio e lo afferra per una spalla, una voce più dolce del normale gli sussurra all’interfono – Stupido… non dovevi…-


Un ascensore

- Senti.. -

- Che c’è? -

- Tu perché piloti l’EVA? -

- Mi pare evidente, per dimostrare il mio valore al mondo intero-

- Per dimostrare che esisti? -

- Sì… penso che si possa dire anche così -


Una gigantesca testa bianca e rossa distugge un fianco del rifugio –Asuka…-


Il terrazzo di un palazzo di Neo-Tokyo3, il pilota dello 02

- Sei stata fortunata, Asuka -

- Sta zitto! Ma quale fortuna… per di più venire salvata da quella ragazza.. venire salvata da una ragazza come quella! Piuttosto che una cosa simile avrei preferito morire! Vi odio! Vi odio! Vi odio tutti! IO VI ODIO!!!-


Un piccolo campo di cocomeri ai margini di un campo di battaglia, in quello che può sembrare il tramonto

– Shinji, io non posso fare altro se non stare qui ad innaffiare queste piante, ma per quanto riguarda te c’è qualcosa che puoi fare, che soltanto tu puoi fare, ma non c’è nessuno a costringerti, pensa tu solo, decidi tu solo che cosa tu debba fare in questo momento…

Be’ spero che non avrai mai a rimpiangerlo… -

Tutt’attorno si susseguono le esplosioni


Il ponte oscillante dello 01

- ..si può sapere cosa vuoi da me? Non mi hai sempre cosiderato un essere inutile? -

- Esatto, ma ora mi servi, perciò ti ho chiamato…

Adesso sali a bordo oppure vattene subito! -


Ancora una volta il ponte oscillante dello 01

- .. fatemi salire a bordo dello 01! ..Papà!.. -

- Perché sei venuto qui? -

- Io sono.. io sono il pilota dell’unità Evangelion01,

SONO SHINJI IKARI!!!! -


Gli occhi dell’EVA si illuminarono e il grido di dolore che aveva urlato insieme al suo pilota si trasformò in un sommesso ringhio mentre le orbite assumevano una bianca luce malevola.



SALA CONTROLLO


Misato – E ora che diavolo succede?!!? –

Makoto – Lo 01 sta mantenendo il totale silenzio, sembra che non emetta nessun segnale di alcun tipo –

Maya – I sensori esterni hanno rivelato la presenza di un AT Field in rapida espansione... è dello 01! –

Ritsuko – Sta succedendo tutto per la seconda volta... –

Misato ebbe paura di sapere a cosa si stesse riferendo la scienziata.



GEO FRONT


Gli occhi dello 01 diventarono luminescenti, poi dalla posizione in cui si trovava, si acquattò sull’unica gamba rimastagli, e spiccò un balzo verso l’EVA12, che si trovava ancora sui resti dello 02. L’EVA avversario fu spinto violentemente a terra, mentre lo 01 gli si avvicinava e con un unico, poderoso pugno, gli fracassava il torace, afferrava l’entry-plug al suoi interno e lo buttava a sfracellarsi contro il terreno; poi con un altro balzo l’EVA viola fu ad alcune centinaia di metri di distanza. Gli EVA Series si erano lanciati ora all’inseguimento, ma furono intralciati dal corpo del compagno appena abbattuto, lo 01 si girò verso i suoi inseguitori con un colpo di reni e poi, con la mano aperta, vibrò un colpo nell’aria, di fronte a sé. All’inizio sembrò non succedere niente, ma un istante più tardi gli EVA bianchi furono colpiti da un colpo di AT Field che ne lacerò le carni; i sei giganti si afflosciarono per terra, mentre lo 01 afferrava la gamba tagliata da Shinji a uno degli assalitori poco prima di perdere coscienza ed essere soccorso da Asuka. Accostò il moncone a ciò che restava della sua gamba e quando i due pezzi coincisero, delle lingue di carne partirono da entrambi i lati per unire le due masse, poi la gamba si plasmò, passando dalla forma un po’ aggranchita che era tipica degli EVA della Seele a quella longilinea, umana, che era propria dello 01.

L’EVA della NERV, nuovamente su due gambe si gettò sulla sinistra, evitando uno degli EVA Series, che si era rialzato e aveva provato a venirgli addosso. Rotolando via, afferrò da terra un pezzo di carne ricoperto da un’armatura rossa e se lo avvicinò al moncherino del braccio.



SALA COMANDO


Ritsuko – Quella... è una delle braccia dello 02!

Maya, cercando di dominare l’ennesimo conato di vomito che le stava salendo su per l’esofago, gridò – Sempai! Abbiamo trovato l’entry-plug dell’EVA 02! –

L’entry-plug si trovava pochi metri a lato dell’orticello di Kaji (che era stato distrutto dall’EVA Series che per primo aveva subito l’ira dello 01), e parzialmente nascosto da alcuni alberi che gli erano crollati affianco.

Ritsuko precedette Misato chiedendo – È illeso? –

Maya – Non dovrebbe aver riportato danni interni –

Misato – Il pilota è ancora in vita? –

Maya – Rilevo la presenza del battito cardiaco, anche se molto debole –

Misato quasi cominciò a piangere per la gioia, poi la sua fredda mentalità da militare riprese il sopravvento – Maya, è possibile azionare i retrorazzi? –

Maya – Credo di sì... ma perché? –

Misato – Azionali! Makoto, spalanca leggermente l’apertura della rampa 49, si trova a poche decine di metri da lì... –

Makoto – Ma così l’entry-plug si schianterà sul fondo del pozzo! –

Misato terminò, impassibile – ... Shigeru apri le pompe del liquido di raffreddamento sul fondo della rampa, questo dovrebbe frenare la caduta! – Poi, di fronte all’occhiata perplessa degli operatori spiegò – In superficie sta per scatenarsi l’inferno, ed è meglio che Asuka sia il più lontano possibile di là... IMMEDIATAMENTE! – Aggiunse quest’ultima parola con un’enfasi che ricordava molto il tono di Gendo.

I tre si misero al lavoro, e pochi istanti dopo l’entry-plug era in salvo

Misato – Inviate subito una squadra medica di pronto intervento – Per lei non possiamo fare altro, ora tutto è nelle mani dello 01 – pensò aggiungendo poi – e di Shinji -



GEO FRONT


Il braccio dello 02 aderì immediatamente al braccio monco e sanguinante dello 01 e non ebbe il bisogno di riformarsi, essendo i due EVA del medesimo modello. Un momento più tardi lo 01 era di nuovo completamente funzionante e alle massime prestazioni. L’EVA che aveva cercato di attaccare lo 01 pochi istanti prima si slanciò di nuovo all’attacco, ma la sua corsa fu fermata da un pugno che lo colse nello stomaco, l’EVA ricadde all’indietro e questo bastò allo 01 per distruggerne la testa con un calcio, poi la mano sinistra, quella dello 02, affondò nel torace del gigante bianco e ne estrasse l’entry-plug, che venne immediatamente distrutta. Lo 01 fronteggiò allora gli avversari che gli stavano correndo incontro all’unisono, saltò verso quello che si trovava al centro e con una ginocchiata ne distrusse il fragile scheletro che si era appena rimarginato; i due corpi rotolarono molto più in là, ma lo 01 si rialzò immediatamente, calpestando selvaggiamente il torace dell’avversario, fino a quando non ebbe la sicurezza che l’entry-plug fosse stato ridotto in frantumi.

L’EVA della NERV si girò verso i quattro nemici rimasti che ora lo avevano circondato, aprì nuovamente la mano destra e scagliò un potente AT Field verso l’avversario alla sua destra, poi scattò in avanti e colpì con il pugno sinistro l’avversario di fronte a sé, l’EVA08, che si sbilanciò e cadde di schiena a terra. Lo 01 gli fu subito sopra ma all’ultimo momento si gettò di lato.

Un istante dopo il fendente della lancia dell’EVA che aveva cercato di prenderlo alle spalle giunse nel punto in cui si era trovato poco prima lo 01; il colpo calò così sull’inerme corpo dello 08, che venne aperto in due metà esattamente speculari. Mentre l’avversario bianco cercava di estrarre la lancia dal corpo del compagno, lo 01 lo afferrò per la testa, attirandolo in avanti e quindi mandandolo a infilzarsi sulla propria stessa arma. Poi si scansò dall’attacco del quarto EVA della Seele, evitò di essere afferrato e, preso l’avversario alle spalle, con il braccio destro lo afferrò dalla gola stringendogliela, mentre con il sinistro fece forza sulla copertura dell’entry-plug fino a farla saltare, poi lo agguantò saldamente e lo estrasse.

L’EVA si accasciò, e l’entry-plug venne sbattuto sul terreno, finendo calpestato il momento successivo. Infine lo 01 si slanciò verso l’EVA10, quello che era stato abbattuto per primo e che aveva un solo braccio poiché l’altro gli era stato troncato dallo 02. Dopo una brevissima colluttazione lo 01 sbatté a terra l’avversario, salendogli a cavalcioni, e dopo avergli strappato il braccio rimanente, lo colpì fino a quando il suoi pugni non penetrarono nella gabbia toracica, distruggendo tutti gli organi interni, compreso il core e l’entry-plug.

Infine il gigante viola si alzò e prendendo la rincorsa, saltò sull’ultimo EVA rimasto in piedi, lo 09, che stava ancora cercando inutilmente di estrarre la grossa lancia dal proprio corpo; il colpo sbatté a terra l’Evangelion bianco e l’ingombrante arma che era infissa nel suo corpo fu strappata via dallo 01, mentre le interiora si disperdevano sul terreno. Poi l’Evangelion viola gettò via l’arma, afferrò l’avversario per la gola e lo sollevò; dopo un istante, lo sbatté di nuovo a terra e standogli accanto, lo tempestava di colpi, infine con rapidità e crudeltà, infilò le mani un taglio che c’era sullo sterno e lo aprì, mentre lo spacco si allargava, lo 01 vi infilò la testa quasi dentro, cominciando a strappare i tessuti con i denti. Pochi istanti dopo la grande testa riemerse dal corpo dell’avversario, mentre fra i denti si intravedevano i resti dell’ultimo entry-plug e pendeva il braccio dell’ultimo dummy-plug di Kaworu Nagisa.




EMPIRE STATE BUILDING, NEW YORK


Gendo sorrise crudelmente alla vista di ciò che stava succedendo agli EVA Series, orgoglio e vanto della SEELE mentre Keel, ormai legato alla sua sedia, sbiancava.

Gendo rimase in silenzio ancora per qualche minuto, godendosi la scena, e quando lo 01 massacrò l’ultimo avversario, incominciò – Voi SEELE avete cercato un futuro sicuro, una fine veloce e sbrigativa, ma sui rotoli delle pergamene del Mar Morto c’è scritto molto di più – Tacque un attimo, godendosi l’espressione terrorizzata di Keel - … noi lo sappiamo –

Dopo una breve pausa aggiunse – Perciò da questo momento nessuno sentirà più parlare della SEELE. Le pergamene vengono con me a Neo-Tokyo3 e voi membri della SEELE, come la vostra organizzazione, cessate ufficialmente di essere – Si girò allora verso i suoi uomini che stavano portando via alcuni schedari di reperti, i database di alcuni computer e degli antichi rotoli di papiro, dentro alcune teche. Soddisfatto di quello che vide, girò attorno alla scrivania di Keel, si mise affianco a colui che era stato l’uomo più potente del mondo e, direttamente di fronte a lui, pose una bomba a tempo, facendo bene in modo che il display fosse visibile al vecchio – A proposito, i più sentiti saluti da Fuyutsuki –

Mentre Keel urlava, Gendo uscì dal palazzo e con i suoi uomini salì sul grande aereo stealth, che decollò verticalmente e partì alla volta di Neo-Tokyo3… alle sue spalle il gigantesco palazzo crollava per l’esplosione devastante.




SALA DEL COMANDANTE


Il comandante Ikari, con a fianco il vicecomandante Fuyutsuki, era in colloquio con la dottoressa Akagi, quest’ultima aveva appena finito il resoconto dello scontro.

Gendo – In ultima analisi, quali sono le nostre condizioni? –

Ritsuko – La funzionalità del Geo Front è al 15%, le perdite sono state i due terzi del totale dei militari e circa la metà dei civili presenti; l’EVA01 è rigenerato al 98%, ma in stato di blocco operativo, l’EVA02 è integro per il 24%; il Third Children è all’interno dello 01, in una situazione analoga a quella verificatasi con il quattordicesimo angelo e il Second Children è entrato in coma vegetativo per le ferite e gli sforzi provocati dalla battaglia... –

Gendo – Questo basta, date ordine di ripristinare ogni cosa, lasciate lo 01 in blocco operativo, fate lo stesso con lo 02 quando sarà completamente rigenerato e chiedete al governo, a Neo-Tokyo2, di inviare dei fondi e degli esperti per ricostruire la città. Puoi andare –

Quando la porta si fu chiusa, il comandante parlò ad un microfono – Rei, hai sentito tutto? –

Rei rispose con una voce inespressiva – Sì –

Gendo – Adesso tutto dovrà poggiare su di te –

Rei – Sì –

Il comandante tolse la comunicazione, e allora Fuyutsuki parlò – Quello che abbiamo fatto oggi non è stato come andare contro la volontà di Dio? –

Per tutta risposta il comandante recitò il motto che capeggiava sullo stemma della NERV – Che Dio rimanga nel suo cielo, per il mondo questa è la cosa migliore –

- Per il mondo o per noi uomini, Ikari?-

- Noi siamo il mondo -


CONTINUA…

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Capitolo 4
*** Ep. 27 - Sola ***


Neon Genesis Evangelion

the Rebirth


Ep.27


Sola – The calm before...





Act. I : Sola



Shinji era perso in un mare oscuro... vagava da tanto tempo in quell’oceano di pace che ormai pensava solo a darsi totalmente a quel luogo di tranquillità, tranquillità che in realtà aveva sempre cercato nella sua vita.

Vagava nella più pura incoscienza.

In uno di quei momenti in cui gli pareva di riprendere forza sul suo essere, si ritrovò sul vagone della metropolitana in cui si era rifugiato quando era scappato la prima volta da casa di Misato.

Era il tramonto. Lui era seduto su uno dei posti vicino all’ingresso del vagone, più in là una ragazza con addosso l’uniforme scolastica era appoggiata alla porta divisoria con il vagone successivo, una gamba piegata e appoggiata distrattamente alla porta e le braccia conserte, il viso in ombra… Shinji non si diede il pensiero di fissare più attentamente quella figura per capire chi fosse, tutto ciò che voleva era svuotare la sua mente, pensare a qualcos’altro o non pensare a niente….

A un tratto una figura entrò nel suo campo di percezione visiva, Shinji alzò lo sguardo dal pavimento e vide che si trattava di una ragazza, dai capelli azzurrini...

– Ayanami? –



NEO – TOKYO 3


Rei Ayanami aprì lentamente gli occhi, cosicché la rarefatta luce del suo appartamento non le potesse ferire gli occhi. Li richiuse, ma dopo qualche attimo li riaprì per guardare l’orologio, le 7.15.

- Ikari…- pensò – È strano, in questo periodo continuo a vedere in sogno sia lui che Soryu…-

I suoi occhi vagavano annoiati per la camera, osservando quella immutabile stanza che ormai conoscevano a memoria. Le pareti grigie, la luce soffusa, i colori smorti la polvere posata su alcuni mobili e, qua è là, mucchietti di vestiti e documenti, in perenne disordine.

- Una volta Ikari ha messo ordine qui… mi chiedo perché l’abbia fatto, forse lui in tal modo pensava di rendere più gradevole questo luogo… forse dovrei provare a…- i suoi occhi si fermarono sulla sveglia accanto al letto, la cifra riportava 7.28 – E’ tardi, la dottoressa mi aspetta al quartier generale per i test… - e quindi si avviò velocemente verso la toelette e, dopo essersi fatta una doccia ed essersi asciugata sommariamente, sì vestì con la solita divisa scolastica ed uscì dalla porta dell’appartamento.

Sul pianerottolo fu inquadrata dall’obbiettivo di una telecamera

-Buon giorno, Ayanami! – Proruppe la voce squillante di un ragazzo

Rei – Salve, Aida – e continuò a camminare verso l’ascensore, ma l’altro le si accostò, continuando a parlare, mentre lei premeva il pulsante di chiamata

Kensuke – Senti, mi chiedevo, tu sei un pilota della Nerv, quindi puoi accedere a certe notizie che di certo non verranno divulgate al pubblico… - cominciò il ragazzo, ma venne bruscamente interrotto

Rei – Quelle sono informazioni riservate… - Affermò la ragazza, ormai abituata a quel genere di interrogatorio ogni volta che incontrava il suo nuovo vicino di casa.

Kensuke – Ehm, senti, e di Shinji e Asuka si sa niente? Anche il Maggiore Katsuragi non mi vuol dire che fine abbiano… - ma non finì neanche la frase, visto che le porte dell’ascensore gli si chiusero in faccia…



Rei uscì nell’abbagliante sole della primavera di Neo-Tokyo3.

Per un attimo rimase accecata da quella luce, che ferì i suoi delicati occhi da albina. Quando riuscì a riaprirli, si avviò velocemente verso il più vicino punto di accesso alla metropolitana privata della NERV.

Camminò per la strada evitando tutte le buche e i segnali che indicavano LAVORI IN CORSO, di cui era tappezzata mezza città.

Erano passati solo sei mesi dall’attacco della SEELE, eppure la città era praticamente rinata, grazie agli ingenti capitali che erano affluiti in seguito allo scioglimento del Consiglio. I migliori ingegneri del Giappone erano affluiti nelle fila della NERV per riempire i posti di quelli che erano caduti sotto i colpi dei mercenari.

La città era così rifiorita al di sopra del Geo Front, per coprirlo e mascherarlo, come aveva fatto fino ad allora. Sullo squarcio aperto dalle bombe N2 era stato steso un ampio strato di cemento armato, intervallato da ventidue lastre corazzate, poste a difesa del cuore pulsante della NERV.

Erano stati ristabiliti sia i palazzi armati che quelli corazzati, e anche i grattacieli che facevano da collettori per l’energia solare erano stati ripristinati, ormai mancava poco perché tutte le abitazioni civili venissero ristabilite e gli abitanti potessero tornare alle loro legittime occupazioni, la maggior parte delle quali erano, tralaltro, allacciate in qualche maniera alla medesima agenzia che reggeva la città. Il personale direttamente legato alla NERV era stato alloggiato in città, in palazzine già ricostruite oppure miracolosamente salvatesi dalle ultime battaglie, come ad esempio quelle nella periferica zona in cui si trovava il condominio in cui abitava Rei… ed era così che l’elusiva ragazza si era trovata come vicino di casa il più espansivo dei suoi ex-compagni di classe.

Rei entrò in una delle porte che si affacciavano sulla strada, scese le scale e poi passò la sua scheda di riconoscimento all’interno dell’apposito dispositivo, che la riconobbe e fece scattare la sicurezza della saracinesca. La grata si alzò in un paio di secondi e mentre la pilota passava oltre, cominciò a riabbassarsi.

Rei aspettò poi per qualche minuto, fintanto che un veicolo della metropolitana fosse arrivato alla fermata e avesse frenato, fino ad arrestarsi. La ragazza entrò quindi in una delle porte e, sedendosi di nuovo, aspettò che il veicolo cominciasse la sua corsa verso il basso.

I finestrini si oscurarono per alcuni minuti, mentre il treno attraversava il profondo strato di cemento che si trovava tra la città e il Geo Front, per poi rendere di nuovo visibile l’esterno, quando il treno sbucò all’interno del territorio NERV.

Rei guardò il finestrino e vide di nuovo quella piramide, farsi sempre più vicina, per l’ennesima volta.





Act. II : The calm before...



SALA COMANDO NERV

ORE 8,30


Fuyutsuki stava leggendo l’ultimo rapporto sulle condizioni della NERV, stilato dai tre tecnici operativi della plancia di comando.

“CONDIZIONI DEL CENTRO OPERATIVO: La parte superiore del centro è stata completamente ripristinata, per quanto riguarda la difesa di Neo-Tokyo 3, le costruzioni difensive sono state implementate; sono state inoltre rimesse in funzione tutte le altre strutture, comprese quelle civili.

EFFETTIVI MILITARI E CIVILI: Ripristinati tutti i componenti dell’apparato militare, per ritornare alla piena funzionalità, mancano novantotto civili tra tecnici, medici e altro personale.

CONDIZIONE DEI CHILDREN: First Children: costantemente monitorata dagli agenti della sezione servizi speciali; Second Children: in condizioni cliniche tali da non permetterle la connessione ad un EVA; Third Children: all’interno dell’EVA01, condizioni sconosciute.

CONDIZIONE DEGLI EVANGELION ATTUALMENTE IN USO: Unità Evangelion 01: in totale arresto, non reagisce a nessun impulso, al pari di materiale inerte; Unità Evangelion 02: rigenerata ora al 98%, e quasi tornata alle sue normali funzionalità. Entrambe le unità sono in condizione di blocco operativo.”

Dopo aver piegato il rapporto e averlo infilato in tasca chiese

– Bene, oltre a questo anche oggi niente da segnalare? –

Shigeru & Makoto – Assolutamente niente, signore. –

Il vicecomandante uscì lentamente dalla sala, lasciando i due operatori al loro monitoraggio.

Makoto – Aoba? –

Shigeru – Sì? –

Makoto – Secondo te per quale motivo ci fanno fare questo controllo ogni giorno da sei mesi a questa parte? –

Shigeru – Avranno le loro ragioni, e poi in fondo si tratta solo di un controllo di routine –

Makoto – Probabilmente hai ragione –

Shigeru – E poi in questo periodo non abbiamo molto da fare, no? –

Makoto – Non so come darti torto –

Shigeru – Piuttosto, Hyuga, sai che fine ha fatto Maya? –

Makoto – Ah, a quest’ora Ibuki dovrebbe stare assistendo la dottoressa Akagi in un controllo sui valori della sincronia di Rei, anche il maggiore dovrebbe essere con loro –

Shigeru – Ma se non c’è più nessun EVA operativo, con quali dati confrontano la sincronia di Rei?

Makoto – Non ne ho idea…comunque da qualche dato devono pur ricavare dei risultati –

Shigeru – Lo so –

Makoto – A proposito, guarda un attimo qui, penso di aver trovato un punto morto nella nuova linea di telecamere, nel settore 4-8 della città –

Shigeru – Passami i dati sui monitor…-



SALA CONTROLLO SINCRONIA

ORE 9,06


Ritsuko - Maya, come procede il controllo? –

Maya – Sincronia di 76.4, sempai –

Ritsuko - Bene, sono sufficienti, dato che questi sono solo dati approssimativi –

In quel momento si aprì la porta della sala e apparve Misato, arrivando tutta trafelata – Ragazzi, proprio non riesco ad orizzontarmi nella nuova base…. -

Ritsuko - Guarda che la piantina della nuova base è identica a quella vecchia, sei tu che non hai il minimo senso dell’orientamento – le rispose la scienziata, beffardamente

Misato, inacidita dal commento della collega rispose – Spiacente di essere così maldestra! Piuttosto Ritsuko, potrei sapere perché questo controllo sulla sincronia così all’improvviso? –

Ritsuko – È stato un ordine del comandante, maggiore – ribatté con un sorrisetto di sfida

Misato – Tsk, questo in pratica vuol dire informazioni top-secret… - poi cambiando argomento disse – come va l’esame? –

Maya rispose con la solita efficienza – Ottimamente! Ora siamo arrivati a 76.8, maggiore. –

Ritsuko – Così va bene – tagliò corto la scienziata, poi accese l’interfono +Rei, puoi uscire +

Rei + Sì +

Appena la ragazza fu uscita dalla capsula in cui si tenevano i test, la dottoressa aggiunse:

Ritsuko – Bene Rei, puoi andare a cambiarti, per oggi abbiamo finito –

Rei – Sì – e si allontanò con passo lento e fermo

La dottoressa stava rileggendo i dati del rapporto, quando Misato le si avvicinò, sussurrandole in un orecchio – Noi dobbiamo parlare, dottoressa –

Ritsuko si girò e colse un’espressione che ormai ben conosceva negli occhi di Misato, l’espressione di chi si è scocciato dei giochi d’ombra attorno a sé e vuole finalmente un po’ di luce…

Ritsuko – Maya… -

Maya – Sì, sempai? –

Ritsuko - Va a controllare che i dati siano stati inseriti correttamente nel sistema MAGI –

Maya rimase titubante per un attimo – Il sistema di inserimento dati è automatico… però… se la dottoressa mi ha detto di controllare allora c’è la possibilità che ci sia un problema – Allora accennò un sorriso e disse – Certamente! – E, preso il fascio di carte su cui erano stati appena stampati i dati di sincronia, si avviò verso la sua postazione di monitoraggio, nella sala comando.

Quando l’operatrice si fu allontanata e la porta automatica si fu richiusa alle sue spalle Ritsuko rivolse un’occhiata significativa all’amica.

Misato – Dove possiamo parlare tranquillamente? –

Ritsuko rispose in maniera sibillina – In tutta la base è uguale… -

Misato – Bene, allora se un posto vale l’altro possiamo parlare anche qui…- Poi cominciò – Io posso anche essere all’oscuro di tutti i dati tecnici riguardanti gli EVA, ma una cosa la so bene, per controllare la sincronia di un Children bisogna avere un unità Evangelion con cui confrontare i valori del pilota… -

Ritsuko la interruppe – Ti ringrazio per avermi dato queste delucidazioni, ora mi potresti dire cosa vuoi? –

Misato – IO voglio sapere cosa state tramando nei confronti di quella ragazzina! Sono rimasti due sole unità EVA e di queste una sola potrebbe accettare Rei! E se dopo che Rei fosse stata messa a pilotare lo 01 questo non la accettasse e cercasse di ucciderla? O se questo invece la accettasse? Allora noi perderemmo definitivamente la speranza di riavere Shinji! – Si fermò un attimo per riprendere fiato – Che cosa rispondi a tutto questo? –

Ritsuko – Innanzi tutto che a volte dovresti limitarti alle tue mansioni di comandante operativo, maggiore – accennò la scienziata, ma di fronte alla rabbiosa serietà di cui brillavano gli occhi dell’altra, rinunciò a stuzzicarla e rispose – Poi come hai detto tu, sei all’oscuro di gran parte delle conoscenze tecniche riguardanti gli EVA, e quindi non puoi certo formulare ipotesi come quelle che hai fatto; ipotesi che, anche se ideate dando libero sfogo alla fantasia, si avvicinano molto alle possibili reazioni che potremmo ottenere… - Tacque qualche secondo poi aggiunse – E in tutta sincerità, Misato, per quanto riguarda Shinji penso che dovresti capire che lo stesso miracolo non può succedere due volte –

Osservò allora l’amica, vedendo come a stento dominasse le lacrime che ormai minacciavano di uscire – Gli volevi veramente bene, eh, Micchan? - poi pensò di cambiare discorso – Comunque per quanto riguarda Rei non ti devi preoccupare, non abbiamo intenzione di designarla come pilota dello 01… -

Misato – E di cosa, allora? –

Ritsuko – Forse non sarai felice di saperlo, comunque, seguimi… - E si avviò fuori dalla sala, tallonata dall’altra.

A un certo punto arrivarono a una grande porta ormai disusata

Misato – L’hangar dello 00… ma era stato ufficialmente sigillato!

Ritsuko digitò allora un codice sul tastierino numerico affianco al massiccio ingresso, che si aprì senza impedimenti, poi la donna si avventurò nell’oscurità.

Misato fu costretta a seguirla alla cieca, e quando la raggiunse le andò letteralmente a sbattere contro, minacciando di trascinarla a terra, ma la dottoressa sostenne l’altra senza troppi problemi

Misato – Vuoi accendere la luce o no? –

Ritsuko – Aspetta ancora qualche secondo… – Poi, come allo scattare di un timer, tutte le luci del gigantesco hangar si accesero abbaglianti simultaneamente davanti agli occhi della stupita Misato

Di fronte a loro un Evangelion con quattro occhi e senza mandibole, completamente azzurro, un bizzarro ibrido tra lo 00 e lo 02, si stagliava contro la parete. A Misato apparve gigantesco e terrificante come a Shinji era apparso la prima volta lo 01, sulla sua spalla si leggevano due numeri

Misato – Uno e … quattro?

Ritsuko – Prima o poi lo avresti dovuto sapere, quindi ti presento l’Evangelion 14 Production Model, pilota designato Ayanami Rei – Annunciò la scienziata con aria beffarda, come di chi la sapeva ancora lunga.




CONTINUA…

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