Blind Game

di Perrii
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** CH1 ***
Capitolo 2: *** CH2 ***
Capitolo 3: *** CH3 ***



Capitolo 1
*** CH1 ***


Blind Game.


[Sanji POV]

Dio solo sa come siamo riusciti a farci convincere.

Tra le tante cose che possono capitare durante un viaggio del genere, questa era proprio l’ultima.

E non credo di essere l’unico a pensarla così.

Usopp e Chopper eseguono sempre gli ordini del Capitano, ed anche ‘sta volta non si sono tirati indietro, nonostante un po’ titubanti lo fossero.

La bellissima Robin-chwan, purtroppo, non da segni nè di disprezzo nè di entusiasmo.

Franky e la favolosa Nami-swan hanno capito bene, invece, come funzionano le cose: hanno combattuto quasi letteralmente contro questa cosa, talmente alto era il grado dell’assurdità che aveva raggiunto.

Io, dal canto mio, vorrei semplicemente scendere da qui.

Non vedo perchè debba sottostare sempre alle decisioni di questo babbeo.

Anche in casi come questi.

Ah, poi c’è il marimo.

Bè, indecifrabile.

Credo comunque che la cosa non gli vada per niente giù.

Ma ritengo anche che qualunque cosa vada al di fuori di dormire, bere, litigare e fare sesso, non sia di suo gradimento.

Che testa bakata.

Fattosta che però, nessuno si è potuto sottrarre alle accuse di Luffy.

Esattamente dopo essere riusciti a recuperare la nostra bandiera e fuggire dal Mare di Ghiaccio -quindi Lovelyland-, proprio lui ci aveva accusati di non essere una ciurma unita.

Lui, che non è neanche considerabile come persona normale !

Il fatto di non avere protetto la nostra identità di pirati non appena scoperto il furto, lo aveva fatto infuriare.

... di certo non quanto quando ha scoperto che eravamo stati tutti catturati perchè non eravamo riusciti a collaborare.

Quindi, arrivando al punto, ha indetto un gioco.

Un gioco che avrebbe lo scopo di accrescere i legami di fiducia tra di noi.

Una cosa che, vista in questo modo, potrebbe essere piuttosto ragionevole, ma non lo è per il semplice fatto di come è stata organizzata.

Tutti sarebbero partiti da collocazioni diverse sulla Sunny, e all’ordine del Capitano, si sarebbero bendati e avrebbero cominciato a girare per la nave.

La stessa figura che farebbe un branco di zombie.

In più, sarebbe stato vietato parlare, quindi ci saremmo dovuti arrangiare su come riconoscere la persona incontrata per sbaglio.

Se avessimo proferito parola, saremmo stati squalificati

Abbiamo le mani legate contro le sue decisioni.

Quello che potevamo fare, l’abbiamo fatto, ma abbiamo perso.

Che la pazzia abbia inizio, battezzata come “Blind Game”.


... un nome talmente stupido, da sembrare coerente.




Hola a tutti :D

Sono tornata con un'altra creazione che era lì, nella cartella, ristagnante ..

Così ho pensato di proporvela~ (tanto per rifilarvi qualche schifezza)


Non fatevi ingannare da questo capitolo, è solo l'input ;)

Gli svolgimenti sono già stati decisi dalla mente superiore *muhahha*


Spero di avervi convinti,

anche se siamo solo all'inizio !

Arigato. çVç

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Capitolo 2
*** CH2 ***


[Sanji POV]

< ci siiieeeteee~? >

La voce del Capitano arrivò squillante alle orecchie di tutti i bendati.

Furbamente, lui aveva deciso di non partecipare.

Avevamo provato a costringerlo, cercando di fare seguire la triste sorte anche al creatore, ma lui aveva fermamente ammesso di conoscerci fin troppo bene.

Avrebbe dato la vita per noi e la sua fiducia era inscalfibile.

Una cosa commovente, in sè.

Ma in quel momento lo avremmo volentieri buttato in mare, come avremmo pucciato un biscotto nel latte.

Un mormorio d’assenso percorse la Sunny.

Il mio gioco sarebbe stato rimanere in poppa, in sola compagnia della mia amata sigaretta.

Un peccato però, avrei potuto incontrare per sbaglio la dolce Nami-san e ... e ...


< ahn ! ... Sanji-kun, ti prego! ... non lì ... non ... aah~! >

< non ti preoccupare, mia dolce principessa dei mari, non ci sentirà nessuno ... >

< oh, Sanji-kun~ ... le tue mani sono magiche ! aah~! >


Kyyyaaah~! ♥

Forse allora un giro l’avrei fatto.

Accidenti però, dentro non avrei potuto fumare.

Sarei stato riconosciuto troppo facilmente.

Sbuffo e cerco di godermene una il più possibile.

< ... e allora VIIIIIAAA~!! >

Fu l’ultimo grido di Luffy.

A quel punto il gioco era cominciato, ma avrei ci messo la mano sul fuoco che nessuno si fosse mosso.

E dire che io ci tengo parecchio alle mie mani.

Mi accomodo sulla balaustra, prendendo varie boccate.

La rabbia iniziale era passata, ma non vedevo l’ora che venissero squalificati tutti.

In questo modo, sarebbe finito tutto.

Infine, getto il filtro alle mie spalle; era ora di partecipare a questa pagliacciata.

Comincio a camminare, partendo dalla mia destra e seguendo la forma della nave.

Mi tengo all’esterno, per poi riuscire a penetrare all’interno.

Secondo quello che ho imparato -in questo poco tempo- della nave, una volta nella parte centrale, si ramificano le scale, che portano anche fino alla mia cucina.

Ma quale scala era ?

Io, arrivando da destra, probabilmente avrei dovuto prendere la prima.

Comincio a sentire l’erba sotto i miei piedi.

Allungo le mani davanti a me; era il momento di scegliere.

Cerco a tentoni il corrimano, che sembra non trovarsi più dove sono io.

Ma ... dove sono io ?

Sfioro inavvertitamente un qualcosa di metallico.

Una maniglia.

Qualunque stanza sia, mi ci fiondo dentro.

Almeno adesso ero sicuro di essere effettivamente da qualche parte.

Faccio scorrere le dita sulle pareti.

L’entrata è stretta, le mie braccia riescono a strisciare contro il legno che mi circonda.

Non riesco davvero a capire dove sono.

Avanzo con piedi di piombo, ma a passo sostenuto.

Nemmeno l’olfatto, per quanto fine possa essere quello di un cuoco, mi aiutava.

Giusto; per Chopper saper riconoscere sarebbe stato come bere un bicchier d’acqua.

... e il marimo.

Ovviamente lui avrebbe fatto a fettine chiunque avesse avuto la sfiga di arrivargli davanti.

Un altro passo, distratto dai miei stessi pensieri.

Mi accorgo di non sentire più il legno sotto ai piedi, ma una nuova consistenza, particolareggiata da uno scrichiolare alquanto agghiacciante.

< --- AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHIIIIIIIIIIIIIIIIIIIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA !!!!! >

Indietreggio involontariamente, finendo steso per terra, assordato da quel grido.

Nessuno non avrebbe riconosciuto quella voce.

... Usopp.

< AHIA-AHIA-AHIA-AHIA-AHIA-AHIAAAA !! Il MIO nasooo~!!! Luuuufffyyyyy !!! >

Avrei voluto urlargli contro a mia volta, ma lo squalificato doveva essere lui.

Che diavolo ci faceva lì per terra ?

Aspetto in silenzio l’arrivo del Capitano.

Avrebbe messo le cose a posto e io me ne sarei andato tranquillamente.

Stupido Cecchino.

Sento la porta sbattere e qualcuno correre dalla mia parte.

< ohi, Usopp !! Ma cosa hai fatto ? >

La voce di Luffy non era per niente preoccupata.

Anzi, vi si coglieva una nota d’ilarità.

< io ... io ... > esitò un attimo < ... sono stato attaccato da un mostro !! lo giuro, non respiravo più ! poi c’era tanto sangue e ... non ho potuto combattere ... >

Come al solito si era inventato una storia delle sue !!

Percepisco bene le mie vene pulsare, e mi alzo in piedi, furente.

Gonfio i polmoni d’aria, in modo quasi teatrale, ma una mano mi blocca subito la bocca.

< tu devi continuare il gioco. Ihhhi~ >

Era evidentemente rivolto a me.

< mhh ... Usopp. Mi dispiace, ma sei squalificato. Togliti la benda ora. >

Il suo tono era totalmente cambiato; suonava imponente ed autoritario.

Mi libera nuovamente.

< SAN --- !!! ... mgmnmgnm !!! mhnm ghn !! >

Mi acciglio.

Probabilmente il Capitano gli stava proibendo di rivelare la mia identità.

< TU !! > lo sento riuscire a dire < tu; assassino !! Io so chi sei, ohhh, sì che lo so ! Me la legherò al dito ! Non la passerai liscia ! >

Neanche avessi commesso un crimine.

Fattosta che a me così non ci si rivolge.

Impossibilitato in tutto il resto, gli rivolgo un medio, alzando un angolo della bocca.

Mi appoggio al muro per ritrovare l’uscita.

Non mi è difficile.

Ben presto il vento mi passa di nuovo tra i capelli e continuo a vagare in cerca di un’altra stanza.

Il senso dell’orientamento ormai era andato.

Più presto del previsto -anche se mi rendo conto di avere forse sorpassato anche l’albero maestro- tocco un’altra maniglia.

Già di primo impatto mi sembra molto più grande.

Ma l’olfatto mi tradisce un’ennesima volta.

Sarà meglio che nessuno dorma steso per terra, a questo punto.

Mi stacco dal muro, avventurandomi verso quello che doveva essere il centro.

Mi fermo dopo un tot di passi.

Tendo l’orecchio.

Non sono l’unico.

E anche l’altro sembra se ne sia reso conto.

Se solo sapessi che stanza è ... avrei più indizi per capire chi c’è qui.

Anche se, prendendo ad esempio me, io non ero riuscito ad arrivare alla cambusa.

Faccio un altro passo in avanti.

È una sfida.

Sento infatti altrettante falcate verso di me.

Escluso Chopper -non gli era permesso trasformarsi- ; le gambe sono due e di ragionevole peso.

Fingo di avanzare, sbattendo semplicemente le scarpe sul posto.

Non ci casca.

Non sento più nessuno muoversi.

La curiosità mi stava torturando.

Le avrei provate tutte per capire chi fosse; c'erano ancora troppe persone plausibili.

Indietreggio un poco e stranamente incontro il muro.

Secondo quello che ricordo, se ho davvero passato tutta la parte centrale, sono nella stanza macchinari.

... Franky ?

Batto il ritmo coi piedi.

Se fosse stato lui avrebbe risposto involontariamente, non avrebbe resistito.

E invece no, avevo addirittura dato la possibilità all'altro di escludere anche lui Franky.

Improvvisamente i passi si fanno forti, uno dietro l'altro, rivolti verso la mia parte.

Che avesse già capito .. ?!

La presenza incombe su di me, tenendomi la testa inchiodata tra la sue due braccia appoggiate al muro.

Mi spiaccico il più possibile, fingendo di non essere davvero lì.

Tutta quella violenza mi stava inquietando.

Ero quasi sicuro di aver capito chi avevo davanti.

Preferivo però non ammetterlo ancora a me stesso.

Sento che si avvicina, è all'incavo del mio collo e annusa.

Ma che ... !?!

Non riesco a capire, mi confonde ancora di più.

Si stacca, sospira, poi riprende a far scorrere il suo naso a fior di pelle.

I brividi arrivano automatici.

Sono ad un passo dalla risposta.

Alzo una delle braccia che avevo lasciato penzolanti sui fianchi e mi attacco a una di quelle che mi teneva bloccate.

Il contatto è caldo, sento i muscoli tesi, un braccio troppo grande per essere di una ragazza.

Scorro con la mano con un obbiettivo ben preciso.

Una fascia di stoffa.

Nel percorso mi aveva ostacolato.

Un sorriso malizioso compare spontaneo.

Chi poteva essere ora, senz'ombra di dubbio, se non un stupido, idiota, verde


... Zoro.




Nmaaa~

Siamo sicuri che sia Zoro ?

*risata suuuper-malefica*


Vi voglio proprio lasciare con questo tarlo xD

Questi sono pensieri di Sanji,

può essere che abbia preso un granchio anziché un marimo


Ci tengo a dire che mi sono divertita un sacco

a scrivere quelle tre righe SanjixNami.

LOL.

Sapete, no,

fantasia-perversa-che-non-si-realizzerà-mai”

Povero Cuoco *patpat*


GRAZIE;

PrincessTrunks

Dready

QueenCamelia13

tensai88

yuki89


Alla prossima, miei prodi seguaci :D



PS: amo il naso di Usopp, non volevo fargli davvero del male ):

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Capitolo 3
*** CH3 ***


[Zoro POV]

Sento i suoi muscoli facciali tirare.

Sta sorridendo.

Ghigno a mia volta.

Avevo aspettato che anche lui mi riconoscesse, perchè stupido com'è, non ha eguagliabili capacità.

Sin da quando era entrato, l'avevo percepito distintamente.

Quante volte avevo combattuto ad occhi chiusi ?

Non si potevano contare sulla dita.

E poi, lo conoscevo troppo bene quel Cuoco; lo osservavo da troppo tempo.

Ho fatto in modo più volte di confonderlo, ma alla fine ho deciso di giocare sporco.

E ora, sa chi ha davanti, finalmente.

Continua a far scorrere le mani sulle mie spalle, sul collo, con un dito far tintinnare volutamente i pendenti dorati -che sapeva si trovassero lì- e accarezzarmi i capelli.

Mi tira verso di sé e non posso fare a meno di accontentarlo.

I suoi soliti capricci.

Quando mi ero avvicinato mi era stata data la conferma che fosse davvero lui -anche i migliori possono sbagliare, a volte- dal suo odore.

Tabacco, come sempre.

Quel suo stupido vizio che lo accompagnava anche nelle notti di passione.

... a meno che non minacciato da fendenti.

Fattosta che era inconfondibile.

O almeno per me, lo era.

Infilo la lingua nella sua bocca e lo bacio fino a far venire il fiatone a entrambi.

Mi stringe i capelli e gli mordo le labbra.

Occhio per occhio.

Riusciamo a litigare in qualunque campo.

E in quel momento mi balena un'idea in testa.

Un'idea fantastica, modestamente.

L'avrei fatto infuriare come non mai, o perlomeno davvero tanto.

Faccio scendere le mani sul suo corpo, seguendone la forma al di sopra dei vestiti.

Affondo nella sua bocca, facendolo ansimare ancora di più.

La sua presa su di me si stringe, il suo stesso corpo cerca altro contatto.

L'ho sempre detto io che quel Cuoco è un pervertito.

... ma non mi stanco mai di dargli ciò che vuole.

Gioco con la fibbia della cintura, stuzzicando il basso ventre.

Riesco a slacciarla ed aprire finalmente i pantaloni.

Vi infilo una mano all'interno, cominciando ad accarezzare il suo membro sopra alla stoffa dei boxer.

Con quella libera gli alzo la camicia, sfregano su ogni centimetro del suo torace.

Stupido Cuoco, si è lasciato trasportare.

È veramente troppo prevedibile, e questo di certo non gioca a suo favore.

L'unica, potrebbe essere che io non mi riesca più a fermare; le sue reazioni ai miei gesti mi fanno letteralmente impazzire.

Ma non posso lasciarmi sfuggire un'opportunità del genere, proprio non posso.

Lo schiaccio definitivamente tra me e il muro, cominciando a passare la lingua sul suo collo.

Lo costringo a staccarsi dalla mia bocca.

Allargo la scollatura della camicia, facendo saltare qualche bottone.

Si sarebbe sicuramente arrabbiato, ma era solo l'inizio.

Gli scopro una spalla e inizio a morderlo.

Essendo ancora bendato, non potevo averne la certezza, ma sicuramente gli avrei lasciato degli evidenti segni rossi.

Infine, a giudicare dai suoi ansiti, stava per succedere ...

< ahhn ... Zo-ro ... >

Improvvisamente mi fermo.

Il gusto della vittoria ha già cominciato a diffondersi.

Lascio a metà ogni occupazione, porto di nuovo le mani al muro e cerco il suo orecchio.

< hai perso >

... e con un ghigno mi stacco definitivamente da lui.

Questione di tempo prima che la bomba scoppi.

Pochissimo tempo.

< CHHEEEEEEE COOOOOOSAAAA ?!??!?! >

La sua voce pare rimbombare anche dentro la mia testa.

Non riesco a smettere di ridere.

< hai perso, stupidissimo Cuoco ! Ahahah !! >

< e questo cosa significa ?!?! TU ! Non ti pare di stare parlando, fottuto marimo ?!? >

Merda.

Non ci avevo pensato.

< ahahah !! > continua < Capitan Furbizia è atterrato ! >

Eh ?!

Ma come si permette ?!

Mi strappo la benda dagli occhi e lo vedo dinnanzi a me, fare la stessa cosa.

Lo squadro un attimo.

Avevo fatto davvero un bel lavoro.

La sua eleganza era andata a farsi un giro e l'avevo lasciato spettinato e sbottonato.

Un senso d'ilarità placa la rabbia che mi era salita.

< taci, Punto Interrogativo, quello che ci è cascato sei proprio tu >

< non è colpa mia se sei così tanto pervertito, marimo ! >

< parla lui ! >

Comincia a ringhiare.

Ha poco da scaldarsi; non sa accettare la sconfitta !

Ma dopotutto, era andato tutto secondo come avevo progettato.

Si gira, dandomi repentinamente le spalle e spalancando la porta.

La luce entra, accecandoci entrambi; ma questo non lo ferma.

Procede avanti a falcate decise, mentre io lo seguo con nuova indifferenza.

Si piazza al centro del ponte, dopo essersi allontanato.

Deve aver preso debita distanza.

< tutta colpa di questo stupido gioco e quel babbeo del Capitano ! Mai più ! > sclera nuovamente.

< ... sempre per non parlare di te, che non hai altro che alghe putrefatte in testa ! >

Eh no.

Non può sempre tirarmi in ballo nei suoi discorsi e passarla liscia !

< MH ?! Che cavolo vuoi da me, damerino da strapazzo ? >

< voglio, voglio ! > mi rimbecca < vorrei che sparissi una volta tanto, invece di stare sempre tra i piedi alla gente >

< perchè tu rispetti sempre i tuoi spazi, non è vero ?! >

Alludo a qualcosa di più profondo, che lui coglie comunque.

< fatti i cazzi tuoi, marimo ! Sai quante potrei rivoltartene contro io ?! >

< straparli come sempre, torciglio. Poi alla fine si sa che non concludi niente >

Apre la bocca, furibondo, poi la richiude.

Pare aver preso aria, ma invece ha deciso di non rispondere.

Tsè; perchè, ovviamente, avevo ragione.

Tira fuori uno di quei suoi dannati amici cancerogeni e comincia a trafficare con l'accendino.

Probabilmente crede di poter mandare giù la sconfitta, fumando.

< sai un cosa, marimo > proferisce infine, inalando dalla sigaretta < visto che le cose stanno così, non contare su di me stanotte >

Un sorriso perfido gli si dipinge in volto.

< ... e neanche quella dopo, quell'altra dopo e quella dopo ancora ! >

E così dicendo si gira e si dirige dalla parte opposta rispetto a me.

...

ACCIDENTI !

Stringo forte il manico della Shuusui -l'ultima arrivata- cogliendo l'impeto di farlo a fettine.

Mi aveva lasciato lì sul ponte, con quella stupida presa d'atto.

Avrei voluto dargliele di santa ragione fino a fargli ammettere la sua sconfitta, ma, questa volta, avrei invece dovuto pensare a un modo per fargli cambiare idea.



... tutto per colpa di quel dannatissimo gioco !




LOL.

Oddei, quanto diamine mi sono divertita !

( ovviamente a spese di loro due [ ci avete preso, era Zoro :3 ] xD )


Con questo capitolo concludo :D

Ebbene sì,

so dalle recensioni che vi aspettavate qualcosa di più lungo,

con più incontri e vicende varie,

ma vi confesso che questa storia l'avevo finita da tempo,

perciò non era modificabile~

Gomen !


Chiedo pubblicamente scusa al Marimo-kun,

poiché ora dovrà rimanere in astinenza per un po'

*yohohoho*


Vi ringrazio con tutto il cuore delle stupende recensioni.

Davvero, siete capaci di farmi spuntare sorrisi che farebbero invidia ad un cocomero !

( viva il nosense~ );

CiOccia

QueenCamelia13

angela90

tensai88


Alla prossima !


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