[Sanji POV]
< ci siiieeeteee~? >
La voce del Capitano arrivò
squillante alle orecchie di tutti i bendati.
Furbamente, lui aveva deciso di non
partecipare.
Avevamo provato a costringerlo,
cercando di fare seguire la triste sorte anche al creatore, ma lui
aveva fermamente ammesso di conoscerci fin troppo bene.
Avrebbe dato la vita per noi e la sua
fiducia era inscalfibile.
Una cosa commovente, in sè.
Ma in quel momento lo avremmo
volentieri buttato in mare, come avremmo pucciato un biscotto nel
latte.
Un mormorio d’assenso percorse la
Sunny.
Il mio gioco sarebbe stato rimanere in
poppa, in sola compagnia della mia amata sigaretta.
Un peccato però, avrei potuto
incontrare per sbaglio la dolce Nami-san e ... e ...
< ahn ! ... Sanji-kun, ti prego!
... non lì ... non ... aah~! >
< non ti preoccupare, mia dolce
principessa dei mari, non ci sentirà nessuno ... >
< oh, Sanji-kun~ ... le
tue mani sono magiche ! aah~! >
Kyyyaaah~! ♥
Forse allora un giro l’avrei
fatto.
Accidenti però, dentro non avrei
potuto fumare.
Sarei stato riconosciuto troppo
facilmente.
Sbuffo e cerco di godermene una il più
possibile.
< ... e allora VIIIIIAAA~!! >
Fu l’ultimo grido di Luffy.
A quel punto il gioco era cominciato,
ma avrei ci messo la mano sul fuoco che nessuno si fosse mosso.
E dire che io ci tengo parecchio alle
mie mani.
Mi accomodo sulla balaustra, prendendo
varie boccate.
La rabbia iniziale era passata, ma non
vedevo l’ora che venissero squalificati tutti.
In questo modo, sarebbe finito tutto.
Infine, getto il filtro alle mie
spalle; era ora di partecipare a questa pagliacciata.
Comincio a camminare, partendo dalla
mia destra e seguendo la forma della nave.
Mi tengo all’esterno, per poi
riuscire a penetrare all’interno.
Secondo quello che ho imparato -in
questo poco tempo- della nave, una volta nella parte centrale, si
ramificano le scale, che portano anche fino alla mia cucina.
Ma quale scala era ?
Io, arrivando da destra, probabilmente
avrei dovuto prendere la prima.
Comincio a sentire l’erba sotto i
miei piedi.
Allungo le mani davanti a me; era il
momento di scegliere.
Cerco a tentoni il corrimano, che
sembra non trovarsi più dove sono io.
Ma ... dove sono io ?
Sfioro inavvertitamente un qualcosa di
metallico.
Una maniglia.
Qualunque stanza sia, mi ci fiondo
dentro.
Almeno adesso ero sicuro di essere
effettivamente da qualche parte.
Faccio scorrere le dita sulle pareti.
L’entrata è stretta, le
mie braccia riescono a strisciare contro il legno che mi circonda.
Non riesco davvero a capire dove sono.
Avanzo con piedi di piombo, ma a passo
sostenuto.
Nemmeno l’olfatto, per quanto
fine possa essere quello di un cuoco, mi aiutava.
Giusto; per Chopper saper riconoscere
sarebbe stato come bere un bicchier d’acqua.
... e il marimo.
Ovviamente lui avrebbe fatto a fettine
chiunque avesse avuto la sfiga di arrivargli davanti.
Un altro passo, distratto dai miei
stessi pensieri.
Mi accorgo di non sentire più il
legno sotto ai piedi, ma una nuova consistenza, particolareggiata da
uno scrichiolare alquanto agghiacciante.
< ---
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHIIIIIIIIIIIIIIIIIIIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
!!!!! >
Indietreggio involontariamente, finendo
steso per terra, assordato da quel grido.
Nessuno non avrebbe riconosciuto quella
voce.
... Usopp.
< AHIA-AHIA-AHIA-AHIA-AHIA-AHIAAAA
!! Il MIO nasooo~!!! Luuuufffyyyyy !!! >
Avrei voluto urlargli contro a mia
volta, ma lo squalificato doveva essere lui.
Che diavolo ci faceva lì per
terra ?
Aspetto in silenzio l’arrivo del
Capitano.
Avrebbe messo le cose a posto e io me
ne sarei andato tranquillamente.
Stupido Cecchino.
Sento la porta sbattere e qualcuno
correre dalla mia parte.
< ohi, Usopp !! Ma cosa hai fatto ?
>
La voce di Luffy non era per niente
preoccupata.
Anzi, vi si coglieva una nota
d’ilarità.
< io ... io ... > esitò un
attimo < ... sono stato attaccato da un mostro !! lo giuro, non
respiravo più ! poi c’era tanto sangue e ... non ho
potuto combattere ... >
Come al solito si era inventato una
storia delle sue !!
Percepisco bene le mie vene pulsare, e
mi alzo in piedi, furente.
Gonfio i polmoni d’aria, in modo
quasi teatrale, ma una mano mi blocca subito la bocca.
< tu devi continuare il gioco.
Ihhhi~ >
Era evidentemente rivolto a me.
< mhh ... Usopp. Mi dispiace,
ma sei squalificato. Togliti la benda ora. >
Il suo tono era totalmente cambiato;
suonava imponente ed autoritario.
Mi libera nuovamente.
< SAN --- !!! ... mgmnmgnm !!! mhnm
ghn !! >
Mi acciglio.
Probabilmente il Capitano gli stava
proibendo di rivelare la mia identità.
< TU !! > lo sento riuscire a
dire < tu; assassino !! Io so chi sei, ohhh, sì
che lo so ! Me la legherò al dito ! Non la passerai liscia ! >
Neanche avessi commesso un crimine.
Fattosta che a me così non ci si
rivolge.
Impossibilitato in tutto il resto, gli
rivolgo un medio, alzando un angolo della bocca.
Mi appoggio al muro per ritrovare
l’uscita.
Non mi è difficile.
Ben presto il vento mi passa di nuovo
tra i capelli e continuo a vagare in cerca di un’altra stanza.
Il senso dell’orientamento ormai
era andato.
Più presto del previsto -anche
se mi rendo conto di avere forse sorpassato anche l’albero
maestro- tocco un’altra maniglia.
Già di primo impatto mi sembra
molto più grande.
Ma l’olfatto mi tradisce
un’ennesima volta.
Sarà meglio che nessuno dorma
steso per terra, a questo punto.
Mi stacco dal muro, avventurandomi
verso quello che doveva essere il centro.
Mi fermo dopo un tot di passi.
Tendo l’orecchio.
Non sono l’unico.
E anche l’altro sembra se ne sia
reso conto.
Se solo sapessi che stanza è ...
avrei più indizi per capire chi c’è qui.
Anche se, prendendo ad esempio me, io
non ero riuscito ad arrivare alla cambusa.
Faccio un altro passo in avanti.
È una sfida.
Sento infatti altrettante falcate verso
di me.
Escluso Chopper -non gli era permesso
trasformarsi- ; le gambe sono due e di ragionevole peso.
Fingo di avanzare, sbattendo
semplicemente le scarpe sul posto.
Non ci casca.
Non sento più nessuno muoversi.
La curiosità mi stava
torturando.
Le avrei provate tutte per capire chi
fosse; c'erano ancora troppe persone plausibili.
Indietreggio un poco e stranamente
incontro il muro.
Secondo quello che ricordo, se ho
davvero passato tutta la parte centrale, sono nella stanza
macchinari.
... Franky ?
Batto il ritmo coi piedi.
Se fosse stato lui avrebbe risposto
involontariamente, non avrebbe resistito.
E invece no, avevo addirittura dato la
possibilità all'altro di escludere anche lui Franky.
Improvvisamente i passi si fanno forti,
uno dietro l'altro, rivolti verso la mia parte.
Che avesse già capito .. ?!
La presenza incombe su di me, tenendomi
la testa inchiodata tra la sue due braccia appoggiate al muro.
Mi spiaccico il più possibile,
fingendo di non essere davvero lì.
Tutta quella violenza mi stava
inquietando.
Ero quasi sicuro di aver capito chi
avevo davanti.
Preferivo però non ammetterlo
ancora a me stesso.
Sento che si avvicina, è
all'incavo del mio collo e annusa.
Ma che ... !?!
Non riesco a capire, mi confonde ancora
di più.
Si stacca, sospira, poi riprende a far
scorrere il suo naso a fior di pelle.
I brividi arrivano automatici.
Sono ad un passo dalla risposta.
Alzo una delle braccia che avevo
lasciato penzolanti sui fianchi e mi attacco a una di quelle che mi
teneva bloccate.
Il contatto è caldo, sento i
muscoli tesi, un braccio troppo grande per essere di una ragazza.
Scorro con la mano con un obbiettivo
ben preciso.
Una fascia di stoffa.
Nel percorso mi aveva ostacolato.
Un sorriso malizioso compare spontaneo.
Chi poteva essere ora, senz'ombra di
dubbio, se non un stupido, idiota, verde
... Zoro.
Nmaaa~
Siamo
sicuri che sia Zoro ?
*risata
suuuper-malefica*
Vi voglio proprio
lasciare con questo tarlo xD
Questi sono pensieri di
Sanji,
può essere che
abbia preso un granchio anziché un marimo ♥
Ci tengo a dire che mi
sono divertita un
sacco
a
scrivere quelle tre righe SanjixNami.
LOL.
Sapete,
no,
“fantasia-perversa-che-non-si-realizzerà-mai”
Povero
Cuoco *patpat*
GRAZIE;
PrincessTrunks
Dready
QueenCamelia13
tensai88
yuki89
Alla
prossima, miei prodi seguaci :D
PS:
amo
il naso di Usopp, non volevo fargli davvero del male ):
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