il ritorno di Jareth

di daliakate
(/viewuser.php?uid=113599)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo ***
Capitolo 2: *** la sposa confusa ***
Capitolo 3: *** ritorno al labirinto parte prima ***
Capitolo 4: *** ritorno al labirinto (seconda parte) ***
Capitolo 5: *** secondo Jareth ***
Capitolo 6: *** l'attacco dei fireys ***
Capitolo 7: *** Il dono e la disfatta(parte prima) ***
Capitolo 8: *** il dono e la disfatta(parte seconda) ***
Capitolo 9: *** tradimento e alleanza ***
Capitolo 10: *** ghiaccio e fuoco ***
Capitolo 11: *** fuoco e ghiaccio seconda parte ***
Capitolo 12: *** balla con me ***



Capitolo 1
*** prologo ***


 

Nella luna spesso vedevo riflesso il suo viso,nel corso di dieci da quegli eventi avevo ceduto all'impulso d'invocarlo più di una volta e con il cuore in gola avevo atteso che si materializzasse davanti a me o che almeno arrivasse sottoforma di barbagianni,ma nulla era accaduto.

Ero arrivata persino a pensare che fosse stato tutto un sogno,ma i sogni non facevano male o ingannavano.

Perchè portavo dentro il cuore un maledetto tarlo?Dovevo odiarlo per quello che aveva fatto:per aver rapito Toby ,per aver costretto Hoogle a tradirmi;Eppure se lui non avesse portato nel labirinto il mio fratellino io sarei rimasta la ragazzina ostile che non sapeva di voler così bene a quel bambino fino al punto di sfidare il re dei goblin..

Stanotte però avrei detto addio a lui per sempre,avrei voltato le spalle ai miei fantastici amici per diventare una moglie normale.

Si!Sarah Williams domani sposerà Julian Metcalf e diventerà una persona normale.

Questo flusso di pensieri è più doloroso di una lama così mi concendo un flashback di quelle tredici ore passate in sua compagnia,per l'ultima volta desidererò e temerò e amerò e odierò quel viso perfetto.

In un sussurrò e con una lacrima ti dico “addio”

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** la sposa confusa ***


Questo è il primo capitolo che sto scrivendo in collaborazione con black soul,è la mia prima fanfiction e spero che vi piaccia.
Tutte le critiche sono bene accette anzi gradite.
Amo visceralmente labyrinth e spero che non discordi troppo dall'originale e soprattutto che vi appassioni.
 
"Non hai che da temere, amarmi e fare ciò che io ti dico e io diventerò il tuo schiavo" -
"...Amarti..." - ho biascicato nel sonno - "Sarah? Sarah, tesoro, sei sveglia?"
Ho aperto gli occhi lentamente, cercando di mettere a fuoco qualcosa.
Accanto a me, seduta sul mio letto c'era lei, la mia matrigna; prova vivente che dieci anni
non sono sufficienti per mandare giù la sua presenza.
 
-"Sì...sono sveglia...credo...cosa c'è?" -
-"Sarah vuoi svegliarti?! Ricordi o no che oggi ti devi sposare?!"
 
Il mio gran giorno...come dimenticarlo...
 
-"No, tranquilla, ora mi alzo."
-"Bene! Perchè quel caro ragazzo non merita il tuo ritardo e oggi dovrai essere radiosa!
Ti preparo la colazione?"
-"solo un caffè andrà benissimo."
-"Va bene, allora ti aspetto di sotto." 
 
E così è finita la nostra conversazione, una delle più lunghe che abbiamo mai avuto.
scendo giù dal letto e apro la finestra. L'aria è così dolce e confortante nonostante
sia abbastanza presto.Guardo l'enorme orologio a cucù appeso alla 
parete:le 06.30 in punto.Assurdo! Mi devo sposare alle 14 che bisogno c'è di
farmi alzare così presto?"
Una delle mie poche gioie mattutine sta nel sedermi sul bordo della finestra e godermi il 
dolce tepore. Questa mattina però, mi ritrovo a scrutare attentamente il 
paesaggio; paesaggio a me estraneo, come questa stanza, come questa casa....
Non sono abituata a questi eccessi! Eppure lei ha
insistito così tanto...
Giusto ieri pomeriggio mi ha chiamata dicendomi "Sarah, cara, ho fatto preparare per te la 
stanza migliore della casa! Devi assolutamente dormire da noi stanotte,naturalmente c'è 
una stanza pronta anche per tua madre.
 
E come rifiutare? Così, con toni sommessi ed un accondiscendente "Grazie signora...troppo
disturbo davvero..." 
Ho accettato di dormire qui, a casa del mio fidanzato, Julian Metcalf.
 
Julian è un uomo d'affari, ha molta esperienza nel suo settore ed è una persona temuta e
rispettata allo stesso tempo. Ho molta stima di lui. Sono certa che sia un bravo ragazzo 
ed un ottimo compagno. Ho conosciuto Julian grazie alla mia matrigna, me lo ha presentato al
mio 19°compleanno; e da allora non ci siamo più lasciati. 
 
Cosa penso di Julian? sinceramente non lo so.
So che è un ottimo partito e che la mia matrigna lo adora.
Può bastare?...
Siamo insieme da sei anni ed è arrivato il momento di sposarci, è arrivato
il mio momento di crescere e maturare, di prendere parte in questa società e di diventare
un'ottima moglie e presto madre.
 
Ho gli occhi vitrei di chi è sovrappensiero, me ne sono accorta quando ho visto il mio
riflesso nel vetro della finestra e ho notato anche che i miei capelli corvini sono tutti arruffati.
Silenziosa allora mi dirigo verso la mia toeletta e inizio a spazzolarli. 
10...11...12...
Continuano i colpi di spazzola, e intanto i miei pensieri tornano al sogno, lo avevo sognato
ancora. Ogni volta che lo sogno me ne pento. Mi pento di non aver scelto lui,
di non aver preferito i suoi occhi, il suo amore, i miei sogni, la mia felicità e la sua 
presenza nella mia vita.
E' così, per quanto io mi sforzi non riesco a dirgli addio, desidero con tutta me stessa
rivederlo, almeno un'ultima volta, per poter capire se sono innamorata di un sogno, di un
ricordo o semplicemente del primo amore.
 
Nella stanza c'è tutto l'occorrente, tutto ciò che mi può servire nell'arco di questa
giornata. Mia suocera ha pensato davvero a tutto.
Persino il mio abito nuziale è lì sulla sedia, lì che mi guarda e mi ricorda che a breve
diventerò la signora Sarah Metcalf. Sì, Julian ci tiene tanto che io rinunci al mio cognome
da nubile, dice che nella loro famiglia s'è sempre fatto così e perchè mai dovrei 
interrompere questa tradizione? Forse perchè a me non sta bene? Nemmeno so più cosa mi
sta bene oppure no, non ricordo neppure come sono arrivata a comprare un abito da sposa 
tanto pomposo, non è da me! In questi sei anni mi sono accorta che ho iniziato a rinunciare
a parecchie cose, soprattutto a me stessa, ogni desiderio di Julian è un mio desiderio,
ogni sua scelta è una mia scelta e così in questi anni sono diventata un riflesso più
che una persona pensante. Un riflesso di un uomo potente, un riflesso di una famiglia 
facoltosa, un riflesso di una suocera matriarcale, il riflesso di una matrigna che non odio 
nemmeno più perchè da quando è morto mio padre, lei e Toby sono gli unici affetti su cui io 
possa contare. 
Ormai è arrivato il momento d'indossare l'abito da sposa,accarezzo la stoffa mentre lo lascio scivolare sul mio corpo,
la stoffa non ha la stessa morbidezza dello splendido abito che avevo indossato dieci anni prima al ballo in maschera.
L'abito che mi avvolge è austero e pomposo al tempo stesso con quei merletti ruvidi che mi grattano il collo,
 aderente sui fianchi mi fa sembrare più magra di quel che sono.
Mi guardo allo specchio e vedo questa giovane donna, bella per i canoni imposti dall'attuale
moda.Titubante e seria allo stesso tempo,mentre mi faccio prendere da mille pensieri,
la porta si spalanca e fa capolino Karen, la mia matrigna. 
 
-"Sarah ma vuoi scendere? Il caffè ormai s'è freddat.." - Non conclude neppure la frase,
mentre si porta una mano alla bocca prodigandosi in numerosi sospiri. Infine si
ricompone e si dirige verso di me, posizionandosi alle mie spalle. La vedo riflessa
nello specchio, con le lacrime agli occhi, mentre tenta di dire qualcosa tra i singhiozzi.
"Sei bellissima.." riesco a capire solo questo, quelle lacrime coprono
tutte le frasi di senso compiuto. 
Mi spinge verso la toeletta e tra un fiume di parole senza fine mi inizia a sistemare i 
capelli.
Per il mio matrimonio avrei voluto i capelli sciolti, magari con
i boccoli larghi alle punte e con un semplice fermacapelli che mi tenesse su le ciocche
davanti. Ma neppure questa piccola scelta ho potuto fare, perchè Karen ha pensato per me
un'acconciatura alzata, con un'enorme fiore bianco che parte dal centro della testa; punto
esatto in cui avrebbe a breve collegato il velo.
Non so cosa sta dicendo, non so neppure se ha finito di parlare.
Tutto quello che so è che è giunta l'ora di pensare un po' a me! Non mi tocca se porta 
sfortuna che lo sposo veda l'abito prima del matrimonio. Io ho bisogno di parlare con Julian.
 
Senza dire nulla mi alzo di scatto e mi dirigo verso la porta, sento Karen che mi urla
"Sarah! Ma dove vai?!" e senza nemmeno risponderle sono già diretta alla porta del mio 
fidanzato. Busso un paio di volte con energia, decisa a mettere chiarezza su alcuni punti.
 
"dobbiamo parlare"lui mi fissa incredulo e un pò imbambolato,i suoi lineamenti sono alquanto banali in quella smorfia di stupore.
"Ma sei impazzita,cosa ti salta in mente!Karen non ti ha detto che lo sposo non deve vedere la sposa prima della cerimonia".
E'adirato tanto  che le guance paffute, sono imporporate.
"Julian i..io non so se me la sento"lacrimoni grossi rigano il mio viso,lui si avvicina e addolcisce l'espressione.
"Piccola,piccola Sarah quand'è che crescerai,è tardi ormai per i ripensamenti"
Mi attira a sè baciandomi con brutalità,sono quasi disgustata e trovo il suo gesto prepotente.
"Julian ti prego"gli appoggio le mani al petto e lo spingo con forza.
Improvvisamente una folata di vento apre l'enorme finestra che dà sul parco.
Il Cielo che prima era sereno di colpo diventa plumbe mentre s'innalza una nebbia innaturale dal colore dell'oro;
Sento un nodo in gola quando un enorme barbagianni irrompre nella stanza;Tutti i suoni mi arrivano ovattati.Anche lo strillo di Julian 
sembra lontano.
Non può essere,non può essere!
Il barbagianni si mescola alla nebbia oro per prendere forma umana e in pochi istanti si materializza davanti a me.
"Jareth"sussurro.
"Che bella sposa,che bella donna sei diventata my precious thing*.
"Sa..arah chi è costui?"
Mi sono quasi dimenticata di Julian ,istintivamente mi volto a guardarlo,è in fondo alla stanza rannicchiato sul pavimento.
E' spaventato.
"Così la mia piccola Sarah ha deciso di metter su famiglia!Pensavo che avessi più gusto"
Il viso di Jareth è come lo ricordavo,tutto di lui è come ricordavo:Bello,fiero e arrogante.
Indossa una camicia bianca dalle maniche ampie su di essa un panciotto di pelle nera che mette in risalto il ciondolo.
I pantaloni grigi fasciano le gambe sottili e lunghe.
"Perchè sei qui"
Sul viso d'alabastro si disegna un sorriso perversamente divertito pianta i suoi occhi spaiati e felini nei mie.Le nostre bocche sono vicine,
sento il suo respiro.
"Julian questo è il tuo nome, vero?"
In pochi istanti il suo interesse si sposta sul mio promesso.
"Si..si"
"Avresti dovuto scegliere una sposa migliore".
"signore lei non ha diritto di offendere Sarah"Incredibilmente Julian sembra aver riacquisto coraggio o almeno un pò di orgoglio.
La scena che mi appare è grottesca,Jareth è più alto di Julian ma anche molto più magro eppure sembra torreggiarlo,la robustezza non vale contro
l'imponenza del re.
"se tu la conoscessi come la conosco io"posa uno sguardo glaciale su di me facendomi rabbrividire.
"avanti diglielo Sarah,digli di tutte le notti in cui m'imploravi di venirti a prendere,per portarti lontano dalla tua squallida vita.Diglielo come sognavi 
di fare l'amore con me"
"Sta zitto,sta zitto Jareth".Una rabbia mista alla vergogna mi assale fino a farmi scagliare contro di lui.
"E' vero Sarah?"la voce di Julian è incolore la sua espressione dura,si avvicina a me e Jareth.
"Julian è per questo che non volevo ancora sposarti,io sono confusa"
Julian solleva la mano per schiafferggiarmi ma Jareth con un gesto gli blocca il braccio.
"Non osare farlo"lo dice quasi in un sibilo.
"Ho una proposta da farvi"ha riacquistato il freddo controllo.
"Io non sono il mostro che Sarah pensa e voi mi sembrate alquanto confusi,quindi vi propongo di superare insieme il mio labirinto.
Se alla fine sarete  ancora insieme io vi lascio in pace."
"perchè dovremmo farlo"Parlo anche a nome di Julian che mi sembra confuso,quasi assente.
"perchè se rifiuti io porto via il tuo sposo,non trovi che sarebbe un goblin alquanto paffuto.
"Sei la solita serpe"
"avanti Sarah si onesta! è più facile accusare me che guardarti dentro.
se sei riuscita da sola a superarlo dovrebbe esser uno scherzo farlo in compagnia del tuo amato.
"Accettiamo"
La sfida che mi lancia è il prezzo che devo pagare per far luce nella mia vita.
"tu sei impazzita"
Julian è furioso e mi prende per un braccio.
"fidati di me,ti prego.Ne usciremo più uniti che mai."
"Ora basta"La voce di Jareth tuona nella stanza prima che una sfera di cristallo ci colpisca.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** ritorno al labirinto parte prima ***


ragazzi recensitemi perchè non so se la strada che ho intrapeso piace o meno tutte le critiche sono bene accette

Ritorno al labirinto(parte prima)

Bastano un paio di secondi con gli occhi chiusi per ritrovarmi sulla collina che sovrasta il labirinto,l'alba colora d'arancio il cielo e dona una luce fatata alle mure del labirinto.Mi tremano le gambe dall'emozione.

dove diavolo siamo finiti?”

Julian è a dir poco sconvolto.

Dobbiamo parlare”gli prendo la mano e cerco di raccogliere le idee.

Dobbiamo parlare!”mi canzona.

In che razza di posto ci troviamo Sarah,è tutto assurdo e va aldilà dell'umana comprensione.Io voglio tornare a casa”

Julian ho bisogno che creda a ciò che ti dico,anche perchè hai visto con i tuoi occhi che si tratta di magia”.

Mi presta tutta la sua attenzione.

dieci anni fa ero ossessionata da una favola che parlava di un labirinto da superare e di un re dai poteri magici.Una sera mentre facevo da baby sitter a mio fratello,bhè sai allora ero viziata ed egoista”.

Le ultime parole mi procurano una fitta di dolore.

comunque pronunciai una frase,insomma espressi il desiderio che il re dei goblin portasse via mio fratello.E fu così.Lui lo portò via e mi sfidò a risolvere il labirinto in tredici ore”.

Diciamo che creda a questa pazzesca fandonia,mi spieghi allora perchè lui ha detto quelle cose di te”

L'ira gli imporpora di nuovo le guance.

Julian io mi sono sentita molto sola in questi anni,ho fatto sempre e solo ciò che ti aggradava bhè ecco..io .non so”

Delle tue non spiegazioni non so cosa farmene!ora trova un modo per portarmi fuori di qui”

Allora mettiamoci in cammino”

tra noi cala il silenzio.

L'atteggiamento di lui mi ferisce e non riesco a perdonargli il gesto che ha fatto,se Jareth non fosse intervenuto mi avrebbe schiaffeggiato.

 

Questa volta la porta del labirinto è aperta e del mio caro Hogle nemmeno l'ombra,chissà se Jareth tiene prigionieri i miei preziosi amici;Spesso ho pensato che li avesse puniti per avermi aiutati;Ora non c'è tempo però.

Dove passiamo io vedo solo un muro”

vedi Julian la cosa più importante che devi sapere è che nel labirinto nulla è ciò che sembra”

Gli prendo la mano e attraversiamo il muro;

non posso credere che tu a soli quindici anni abbia affrontato un posto terrificante come questo.”

non è terrificante è solo ambiguo,qui nulla è totalmente buono o totalmente cattivo”

Sei completamente fuori di testa.Quando torneremo ti sottoporrai ad una terapia pschiatrica.”

Ora basta,mi hai scocciato.Siamo qui da meno di un'ora e tu non hai fatto altro che darmi addosso,giudicarmi e soprattutto fartela sotto.Tu dici di amarmi che vuoi sposarmi ma in realtà vuoi avere solo il controllo!Qui le regole le detto io fattene una ragione e ora aspetta qui,devo togliermi questo coso da dosso.

C..certo Sarah,scusa”

sembra davvero mortificato dalle mie parole.

Intanto giro l'angolo e mi sfilo l'ingombrante vestito,preferisco rimanere in sottoveste e scalza piuttosto che imbacuccata e con scomodissime scarpe.

Nel frattempo sento le urla poco virili di Julian e mi precipito da lui.

cos...è questo coso”

coso a me ma chi sei tu brutto babbeo”

La voce stridula di Hogle sembra il suo più bello del mondo.

Hogle!Hogle!amico mio che bello rivederti.

 

 

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** ritorno al labirinto (seconda parte) ***


ciao a tutti ecco la seconda parte del ritorno al labiritno spero che vi piaccia,ho bisogno dei vostri consigli
 baci a tutti e grazie ai miei recensori.

 


Ho le lacrime agli occhi,vedo lui: il mio amico Hogle.
Identico a come lo ricordavo, con i suoi abiti consumati, mille "tesori" legati alla cintura
e il mio bracciale ancora al polso.

Non sono mai stata così felice di rivedere qualcuno:il suo enorme faccione rugoso,il suo simpatico
nasone che ho adorato dal primo istante ed i suoi occhi grandi, sinceri e inquisitori
allo stesso tempo.
E'qui in piedi davanti a me, col dito puntato verso Julian con fare minaccioso tenta
di elevarsi al massimo della sua statura.
"E allora? Non sai più parlare? eh! hai paura?"

Julian allibito e balbettante continua a fissarlo incredulo.
Mi giro verso di lui e noto con disappunto la smorfia di disgusto.
Poggio le ginocchia al suolo e gli getto le braccia al collo. Non posso fare a meno di
piangere.
"Hogle! Amico mio! Che bello rivederti, non hai idea di quanto mi sei mancato!"

Il viso di Hogle cambia espressione, meravigliato e pensieroso mi scosta da sè; con un
sopracciglio cespuglioso alzato mi scruta da cima a fondo; infine fissa i suoi occhi
nei miei e dice:
"Ci conosciamo?"
Quelle parole mi feriscono talmente tanto che rimango allibita conla bocca spalancata,
quasi a voler imitare Julian.
Com'è possibile che non si ricorda di me?Ma il suo sguardo non mente è sincero.

Mi alzo e gli poggio entrambe le mani sulle spalle, lo fisso negli occhi
quasi a voler essere riconosciuta:
"Hogle...sono Sarah!"
Hogle indietreggia, ma non distoglie lo sguardo da me, per alcuni interminabili istanti
continua a fissarmi in silenzio. Poi, quasi offeso dalle mie parole, mi lancia un'occhiata
di disprezzo.
"Sarah? ...E' impossibile!tu sei una donna,la mia Sarah è poco più di una bambina e poi sono passati
pochi mesi dalla nostra avventura.
La sensazione che provo in questo momento è paragonabile solo ad una tenaglia che stringe
fortissimo il mio cuore, lo comprime, quasi a volerlo far esplodere,sento la testa girarmi
sento il bisogno di aggrapparmi al muro muschioso,le mie dita toccano un groviglio di piantine,
emetto un gridolino sommesso e istintivamente ritraggo la mano, groviglio di occhietti mi fissa
grato di esser libero dalla pressione del mio palmo.
Fino a questo momento ho mostrato poco interesse ai luoghi della mia precedente avventura.

Pochi mesi fa...poco più che una bambina...

Le sue parole riecheggiano nella mia mente e un'ipotesi mi balena all'istante, come un
fulmine a ciel sereno:Il tempo qui scorre diversamente.
Eppure non era così dieci anni fa!

C'è un'unica spiegazione a tutto questo,Jareth.

"Jareth..." sibilo a denti stretti, quasi provando disprezzo per quel nome.
Come aveva potuto?
Manipolare il tempo affinchè i miei amici non mi riconoscessero.
Solo ora capisco quanto mi siano mancati,sono stata così occupata a farmi sottomettere da
abbandonarli,forse il vero mostro sono io.Jareth sta solo giocando secondo le sue regole.
Avrei dovuto preoccuparmi di più delle loro sorti.
"Hogle non è così credimi! Come pensi che io sappia il tuo nome? Ricordo ancora
dettagliatamente il momento in cui ti ho regalato il mio bracciale, semplice scambio per il
tuo aiuto all'epoca, ma pegno della mia amicizia poco dopo."
Hogle alza il polso, scosta con le sue manone la manica della camiciola, china goffamente
il capo verso il bracciale.Torna a fissarmi, stavolta più morbidamente.
"Sarah..."
"So quanto ti piacciono i gioielli di plastica."
Sorrido e cado sulle ginocchia, con le braccia spalancate in attesa del suo abbraccio.
Hogle mi stringe forte a sè, quasi si aggrappa ai miei capelli.
"Ma..cosa ti è successo?"
Mi chiede senza neppure sciogliersi dal mio abbraccio.
sono così felice per questo momento che voglio godermelo a pieno, respiro a pieni polmoni
quel suo strano odore, di terriccio misto ad erba bagnata. Chissà quale punizione gli aveva
inflitto Jareth.
"Sono cresciuta!nel mio mondo sono passati dieci anni"
"dieci anni"sgrana gli occhioni azzurri.
"Dunque questo abominio della natura è un amichetto che ti sei fatta precedentemente"
Julian si pone tra me e Hogle facendo quasi da scudo.
"ora ti riduco a brandelli brutto pallone gonfiato"
Hogle si scaglia adosso a Julian come un fulmine e tutte e due ruzzolano per terra.
"Smettetela voi due"Il mio comando mette fine alla zuffa.
"Hogle lui è il mio futuro marito"a questa mia frase Hogle scocca un occhiataccia all'avversario
che si sta rialzando.
"Insomma stavamo per sposarci e Jareth ci ha rapiti e portati qui,vuole che risolviamo
il labirinto insieme"
"tu vuoi sposare quest'allocco"
"Hogle stiamo sprecando tempo prezioso mi serve il tuo aiuto,ti prego"
"c..certo Sara"
"bene in che parte siamo precisamente nel labirinto?"
"se seguiamo questa curva a breve apparirà la piazza del vecchio saggio"
"bene procediamo per questa direzione"
Nel frattempo Hogle e Julian si guardano in cagnesco.Nell'aria si sente una melodia struggente,
ricorda la canzone che io e Jareth avevamo ballato.Il cielo ora ha il colore della porpora
qualcosa mi dice che avremo visite sgradite a breve.
Non finisco nemmeno il pensiero che una botola inghiotte tutti e tre.

 

CIAO HO AGGIUNTO UN PICCOLO PEZZETTINO PER OMAGGIARE UNA SCENA A ME MOLTO CARA SPERO VI PIACCIA.  

Magnifico il pozzo delle mani.

Ciao Sarah,come stai”?

ed eccole a sorreggermi mentre mi sbeffeggiano,queste mani fredde e dure.

dieci anni fa a proteggermi c'era parecchio tessuto ora invece sento bene la fredda consistenza,visto che la sottoveste non mi copre abbastanza.

Sarah benvenuta”.

Una voce isterica fuoriesce da un -viso-di-mani -vagamente somigliante ad un uccello.

Sarah giù ;Sarah su ;Esordisce un altro -viso-di-mani.

Alzo il capo ma non vedo nessuno su di me mentre guardare giù mi è quasi impossibile.

Attente mi fate male!”La luce fioca che perpetra nel pozzo le rende ancora più inquietanti,loro intanto si divertono a stringermi.

Ora basta voglio andare giù”

Come l'altra volta”.Ride la prima.

si giù giù”.Le fa eco un'altra.

Sento la pelle delle cosce e delle braccia dolere ma non è niente di fronte al capitombolo che mi aspetta.

 



 

 

 

 

 

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** secondo Jareth ***


Ho scritto questo capitolo insieme alla mia preziosa collaboratrice con il cuore in mano spero vi piaccia e che arrivi qualche sana recensione baci a tutti.

Nel cuore della foresta appollaiato su di un albero se ne sta Jareth,vi è arrivato come barbagianni ma ora ha riacquistato la forma umana.

L’albero, il più alto di tutta la foresta, è esattamente al centro di essa,come se tutto il resto gli fosse cresciuto intorno.

La foresta è rigogliosa e selvaggia,proprio come il suo regno,proprio come Sarah.

La notte cala lenta e i primi raggi di Luna illuminano il viso del re.

Quanto odio si può provare verso chi si ama?

Questo si chiede Jareth mentre gioca con la sfera di cristallo. Essa danza leggera fra le mani inguainate da pelle nera.

Si è sentito morire tre volte da quando l'ha conosciuta e per un essere immortale come lui è stata un'esperienza terribile;La prima volta quando lei rifiutò il suo amore :avvertì in petto un bruciore violento,come se una palla di fuoco lo colpisse senza sosta. Per molto tempo si chiuse in sé consumandosi poco a poco,poi un giorno vide che anche il labirinto e i suoi esseri stavano morendo e decise di riprendersi ciò che era suo.

Un odio profondo lo alimentò e sostenne. Purtroppo l'impulso di vederla,di spiarla era troppo forte e così ne divenne schiavo.

Spiava Sarah mentre cresceva,la sentiva piangere,ridere e un brutto giorno la sentì innamorata. Quella fu la seconda volta che il buio invase la sua anima impura. Solo che fu diverso poiché dirottò il dolore verso l'odio e scoprì un modo per tormentarla,invase i suoi sogni.

Sogni che ogni notte diventavano più audaci.

Ora Sarah arrossiva molto meno e lo desiderava sempre di più,tanto da invocarlo anche da sveglia.

La terza volta fu quando quell'essere patetico la chiese in moglie.

Allora capì che era arrivato il tempo di metter da parte l'orgoglio,proprio come quando le aveva dichiarato il suo amore,non c'era altro modo!senza di lei,lui era finito e con esso anche il suo popolo e il suo labirinto.

 

Seduti sotto l’albero come diligenti scolaretti ci sono i Fairy,Le rossastre e strane creature ridacchiano rumorosamente.

Alcuni si decapitano a vicenda, altri canticchiano, e altri ancora fanno smorfie con le lingue di fuori.

Adesso Basta!!

L’intimidazione del re fa tacere l’intera foresta.

Ci scusi signore..”

Rispondono i Fairy all’unisono e a testa bassa tentano di non ridere.

Jareth si aggiusta il mantello sulle spalle e poi fissa la sfera intensamente:

Sarah perchè non ti accorgi di aver scelto un imbecille,guarda sei ferita e seminuda e lui non ti offre nemmeno la sua giacca”.

Dà voce al suo pensiero,mentre l'immagine di lei con addosso solo una sottana strappata lo turba,sente il groviglio di desiderio,lo stesso che provava mentre lei si struggeva nei sogni.

E' quasi un male fisico la voglia che lo dilania,come sarebbe facile andare da lei e stringerla tra le sue braccia,sentire il calore della sua pelle,il battito del suo cuore.

Ma non è la strada facile che porta alla vittoria e poi lei deve pagare Jareth,ricorda deve pagare per il male che ti ha fatto.

 

Ma a cosa starà mai pensando il nostro signore?”.Esordisce il più impavido dei Fayri.

ahahah! Ma la notate la sua espressione?”

Sì sì! Io direi che è cotto a puntino!”

Mille risate si innalzano al suono di queste frasi.

Non vi avevo già detto di tacere!”Scocca un'occhiataccia a quelle stupide e infide bestie.

Piuttosto, ho un lavoretto per voi, è ora di rincontrare la vostra vecchia amica…ma questa volta voglio la testa del suo compare!”

subito siiiiiiire”.

Quelle bestiacce sono infide e perfide al punto giusto,pensa soddisfatto. Poi agilmente si tramuta di nuovo in barbagianni e spicca il volo con le sue ali dorate nel buio della notte.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** l'attacco dei fireys ***


Un Grazie speciale a daydreamer: cercherò di non sbagliare troppi nomi,a saliman e a shinigami noir. - Sono l'ultima a capitombolare finendo direttamente sui miei compagni di sventura.

"Ehi ehi ehi!" Sbraita Hoggle. La vocina proviene proprio sotto di me.

"Oh no! Hoggle scusami tanto!" Gli rispondo alzandomi di scatto.

"Ti ho fatto male?"

"No Sarah, tranquilla, non è nulla".

"Mmh!fammi indovinare ,siamo nelle segrete”.Sorrido sarcastica,pensando che non è stato originale.

"Ok, ok non ci allarmiamo, ci sarà un'uscita da qualche parte"

Sento la voce di Julian provenire dal fondo della grotta.

"Infatti c'è!"

Risponde prontamente Hoggle e con fare deciso si avvicina alla porticina e la apre,questa volta non sbaglia,non apre la porta dello sgabuzzino.

"Su..andiamo!"Con un gesto molto teatrale della mano ci intima a seguirlo.

Ho il tempo di fare solo un passo che mi sento stringere il braccio ,mi giro e ho il viso di Julian a pochi centimetri dal mio.

"Ti posso parlare?" Mi chiede in un tono gentile.

"C...certo..." Riesco a malapena a balbettare. Quel suo tono dolce mi sorprende .Solo ora fissandolo mi accorgo di come sia provato,il viso è pallido e ombre scure appaiono sotto i suoi occhi.

"Ti chiedo scusa?"

Scusa?!”

Non ci sono parole per giustificare il mio atteggiamento,sono stato disgustoso e mi vergogno a morte di aver alzato le mani...”

Julian..”lo interrompo.

Lasciami finire ti prego!”.Impiega qualche secondo come se volesse raccogliere i pensieri.

In questi sei anni ho vissuto con il costante terrore di perderti,ho cercato di legarti il più possibile a me ed ho forzato il tutto. Sapevo che non eri pronta a sposarmi però sapevo anche non ti saresti mai tirata indietro.”

Si gratta il capo abbassandolo leggermente,è un piccolo tic che fa quando si sente in imbarazzo.

perdonami,ti prego perdonami.”Mi prende le mani e io mi rendo conto che

l'amore più essere anche più delicato ,che la passione brucia in fretta mentre ciò che rimane è la delicatezza di un rapporto mite.

Quando tutto questo sarà finito ci prenderemo del tempo,solo tu ed io. Magari faremo un viaggio e ti giuro che riuscirò a riconquistarti.”

Sarebbe bello”.Sussurro.

Sarà bello!”.

Teneramente mi dona un bacio,le sue labbra sono timide e una piacevole sensazione di tepore mi riscalda.

Dateci un taglio voi due.”Sbotta furente Hoggle,la scena a cui ha assistito lo avrà turbato molto.

In Fila indiana attraversiamo la piccola porta;

Con grande sorpresa non ci ritroviamo nelle fogne.

Hoggle che significa?Dovremmo essere nei sotterranei,perchè siamo nel bosco.”

Sarah ti sei rincitrullita!il labirinto cambia secondo la volontà di Jareth”

Cosa?!”Julian mi circonda le spalle con un braccio,quasi a proteggermi.

Dobbiamo lasciar presto questo posto”.Il mio tono cupo smorza ogni sua curiosità.

Procediamo con grande difficoltà,le radici degli alberi sono grosse e il fatto di esser scalza mi rallenta.

Ti prego Sarah ,sono esausto fermiamoci due minuti”.

Julian ha dato fondo alle sue energie da un pezzo.

Sciocco questo è il bosco dei Fireys”.Hoggle è nervoso.

Cosa sono i Fireys ?”Domanda spaventato Julian.

Cala un silenzio innaturale poi delle risate isteriche quanto sinistre riempiono il bosco.

Questi sono i Fireys;Sarah!Julian! Correeeteeeeeeee!!”

Ci lanciamo in una fuga a dir poco rocambolesca ,ma quelle dannate creature devono averci accerchiato,sento le loro risate provenire da ogni direzione.

Sbuchiamo in una radura:Julian ha il fiatone e noto che ha un brutto taglio sulla gamba,Hoggle ha gli occhi più sgranati del solito.

Avanti bestiacce mostratevi”.Urlo decisa.

Obbedienti sbucano otto Fireys ,due sono alle spalle di Julian e Hoogle ,altri accerchiano me.

Salve senoritaaaa!”dice squillante uno che assomiglia ad una scimmia.

Senorita ha portato altri giocatori”

hi,hi,hi.”

altri giocatori”

Si sbellicano dalle risate.

Hey,che bel testone ha questo qui!”Un Fireys più grosso si avvinghia a Julian. Tenta di decapitarlo.

Il poverino urla come un forsennato.

Hoggle dobbiamo aiutarlo”.

Ci lanciamo un occhiata d'intesa e iniziamo a staccare le teste e gli arti di quelli che ci accerchiano. Lanciamo i pezzi lontano,poi afferro il testone del Fireys che sta su di julian e gli sferro un violento calcio

andiamo c'è poco tempo”.i,

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Il dono e la disfatta(parte prima) ***


Grazie a tutte voi non mi stancherò mai di ripeterlo e spero che troverete interessante questa prima parte del capitolo.

Superiamo i fitti alberi a gran velocità e ci ritroviamo davanti l'enorme muro di cinta,esso

separa il bosco dalla gora dell'eterno fetore.

Hoggle tasta le mure muschiate in cerca di una liana abbastanza robusta.

"Sbrigati,sono alle nostre calcagna". Continuo a guardarmi alle spalle mentre Julian è appoggiato a me.

"Ok, sembra reggere bene".Sentenzia il piccolo nano. "Allora vado avanti io, d'accordo?"

"D'accordo". Gli rispondo con un deciso cenno del capo.

"Non è che poi ci lasci qui?"Chiede Julian sospettoso.

"Te magari, ma non farei mai una cosa simile a Sarah!". poi si gira e inizia la sua arrampicata.

"Smettetela voi due,non mi sembra il momento".

Le urla dei fireys sono vicine.

In un lasso di tempo che mi sembra eterno Hoggle raggiunge la vetta.

"Sarah sali prima tu".Gli occhi di Julian sono animati dalla forza della disperazione.

"Sei sicuro?".

"Certo, dai sbrigati".

La rampicata è ardua,ad ogni movimento sento la pelle delle mani e delle cosce lacerarsi,ma proseguo stoicamente.

"Aggrappati alla mia mano!"Hoggle mi tira su con poco sforzo,è dotato di una forza straordinaria.

"Tutto bene?" Urla Julian ancora nella foresta.

Mi affaccio per rassicurarlo ."Sì! Tutto bene, sali!".

Subito comincia la sua scalata e con non poca difficoltà arriva anch'egli in cima.

Siamo stremati dallo sforzo fisico,ma almeno siamo fuori pericolo.

Le mura sono larghe diversi metri e dotate di parapetto. Ci concediamo giusto qualche istante di riposo.

"Ragazzi dobbiamo andare!".Nonostante sia la più malridotta sento di dover dar animo agli altri,poi interpello Hoggle:

"Dobbiamo attraversare la Gora o c'è un'altra strada?".

Riflette qualche istante prima di rispondere:

"Credo che la strada più breve sia discendere le pareti e attraversare la gora"

"Bene,allora in marcia".

Julian si solleva a fatica mentre io e il nano tiriamo su la lunga liana.

La gora suscita in me sentimenti contrastanti;E'il posto più nauseabondo in cui io sia mai stata ,ma al tempo stesso mi ricorda Sir Didimus e il mio adorato Bubo.

Qualcosa di freddo sfiora il mio piede,riportandomi alla realtà.:

Una piccola e perferra sfera di cristallo.

"Cos è?".Chiede Julian perplesso.

"Un dono di Jareth!"esclamo.

"No !non toccarla potrebbe esser pericolosa"

"Tranquillo Julian, non c'è da temere....

Mi chino a raccoglierla.

Al mio tocco scoppia come una bolla di sapone e tra le mie mani si materializza un ciondolo simile a quello che porta Jareth.

Non so perchè ,ma sento l'esigenza d'indossarlo.

Qualche istante dopo Un lampo di luce mi avvolge,il tutto dura pochi secondi.

Riapro gli occhi e mi ritrovo vestita come dieci anni prima.

Julian e Hoggle sono rimasti a bocca aperta e anch'io Sono incredula ,ma al tempo stesso sollevata.

Non ne potevo più di affrontare quell'avventura svestita e con i piedi esposti.

Però non capisco il motivo di quel gesto,perchè mai quell'accortezza.

Mi ha trascinato in quell'inferno e si preoccupa di rivestirmi?

Devo dire che è proprio nel suo stile!

"Hai apprezzato Sarah?".

La sua inconfondibile voce proviene da dietro di noi,facendoci sobbalzare.

"Sì ho apprezzato, grazie.." gli rispondo imbarazzata.

"Ma ora basta tergiversare, questo labirinto sta diventando una farsa...una passeggiata nel bosco direi. Avete persino il tempo di amoreggiare!".

Nella sua voce c'è una massiccia dose di sarcasmo.

Ci gira intorno scoccando un'occhiata piena di odio a Julian ,che nel frattempo mi fa da scudo.

"Dì e fà ciò che vuoi re dei Goblin. Finchè io e Sarah saremo insieme, non avremo nulla da temere."

Jareth solleva il mento arrogantemente.

"La metti così?... Bene, allora rendiamo le cose più interessanti...vi va?"

Hoggle, che fino a quel momento è rimasto zitto, si porta una mano

alla fronte ed esclama:"Oh no!"

Sorpasso il mio fidanzato e mi avvicino a Jareth, pianto i miei occhi nei suoi. Sono quasi alta come lui ora.

"Puoi giocare sporco quanto vuoi ,ma ti batterò lo stesso e tu lo sai!"

sorride beffardamente e fa comparire un grande orologio, che rapido e silenzioso ruba 3 ore.

"No! Ancora!" esclamo sbattendo i piedi a terra.

"Sei sempre la solita bambina capricciosa".Mi fissa dritto negli occhi.

"Che tu sia dannato!" .Impreca Julian pronto a aggredirlo.

Jareth si scansa senza troppa fatica e sbatte il tacco dello stivale con energia al suolo.

Le pietre sotto di noi cedono e ancora una volta ci ritroviamo ad urlare dallo spavento.


 


 


 


 


 

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** il dono e la disfatta(parte seconda) ***


Ed ecco la seconda sudatissima seconda parte un grazie a saliman per l'ultima recensione.



la gora rigurgita i suoi malsani reflussi che m'investono in pieno,cerco di aggrapparmi alle rocce, ma sono troppo lisce

e finisco solo col grattarmi i polpastrelli a sangue. E' bruttissima la sensazione che provo, cadere senza

riuscire a fermarmi, senza trovare un appiglio o una mano amica che mi sorregga.

"Non voglio annegare nella palude della gora!".

è l'ultimo pensiero che riesco a formulare prima di schiantarmi a pancia in giù su di una roccia.

Il fetore è insostenibile,mi spezza il respiro.Stimo mentalmente i danni subiti dalla brutta caduta prima di raccogliere le energie necessarie per reagire.

Non molto lontano da me c'è Julian,è in piedi su un lastrone staccatosi dal muro.Ci separano si e no due metri ma il lento movimento della melma lo allontana da me.

"Sarah stai bene!"

"Si tutto bene o meglio niente di rotto".

"Mio dio non si respira".Reprime a stento un conato di vomito.

"Cerca di resistere e sta attento,se ti bagni puzzerai vita natural durante".

"Splendido!.

non riesco a pensare,intanto rumori molesti ,provengono dalle escrescenze presenti sulla melma.

"Ti giuro che appena esco di qui,lo ammazzo".E' a dir poco furente,la cosa che odia di più al mondo è la sporcizia. E'talmente fissato con l'igiene

da risultare addirittura paranoico.

"E' solo una sfida vedrai che ne usciremo,lui non mi farebbe mai del male".

"Ma ti ha dato di volta il cervello,quello è malato è un mostro e tu lo difendi!Ma sentitela!Stiamo qui ad annegare nella

cacca e lei fa la ottimista.

Il lastrone ondeggia pericolosamente mentre lui inveisce contro di me.

"Calmati o finirai nella melma. Io non lo sto difendendo è solo che lo conosco."

"Ah lei lo conosce,già! e visto che ci siamo ,dimmi quanto profondamente lo conosci?"Un lampo di pura cattiveria

passa attraversa i suoi occhi."Lo conosci bene perché magari gli hai concesso qualcosa che a me hai negato per sei anni!."

Uno schiaffo farebbe meno male:

"Tra me e lui non c'è stato niente,non mi ha mai nemmeno sfiorato".

"E pensi che me la beva,tra voi c'è un legame perverso".

"Sei fuori di te, riprendi il controllo".Sibilo a denti stretti.


 

Cala il silenzio tra noi. Ognuno sulla propria zattera di fortuna,ognuno con il proprio bagaglio di pensieri.

Julian si è dimostrato per quello che è: fragile,vigliacco,tenero,onesto,possessivo. Dopo sei anni solo ora lo inizio a conoscere!

Ma io?Io cosa voglio!Jareth è venuto perché gliel'ho chiesto,come gli ho chiesto di portar via Toby.

Lui fa tutto quel che voglio eppure non mi sono voluta assoggettare. A quindici anni un amore così violento spaventa,confonde.

Ma quanto poi l'ho rimpianto quell'amore?

Mi sono legata a Julian perchè lui mi dominava quasi quanto lo avrebbe fatto Jareth.

"Sarah,Sarah torna sulla terra".

Si è calmato o meglio dire rassegnato al sudiciume,un giorno la potrà considerare una terapia d'urto.

"Riflettevo".

"Su quanto sia idiota?".Julian è ancora più lontano,tra i fumi della palude mi appare sfocato.

"L'idiota sono io."Quanta verità in questa affermazione.

"Hoggle è sparito".

"Già nel trambusto non me ne sono accorta".

Effettivamente Hoggle è svanito quando il ponte è crollato,che mi stia tradendo di nuovo?


 

"OOOOOOooooohh".Un lamento roco e vibrante squarcia il silenzio della palude,la melma inizia a ribollire e spuntoni di roccia affiorano in superficie.

"Bubo,è bubo siamo salvi!".

L'urlo del mio peloso amico mi ridà speranza.

Questa volta Julian preferisce non chiedere,si limita a percorrere in fretta il ponte di rocce che arriva alla terraferma.

"Bubo!" Corro tra le braccia del mio morbido amico stringendolo forte.

"Sharah...amica!" biascica lui ricambiando il mio abbraccio.

Che bello,che bello poter accarezzare il mio enorme peluche vivente.

Bubo alza gli occhi e guarda Julian poco distante da noi con circospezione:

"Ahh paura!"

"Di cosa hai paura?" Lo guardo perplessa stringendogli la manona. tutto tremolante indica Julian dicendo:

"Cattivo.." al che non posso fare a meno di ridere di cuore.

" No lui è il mio fidanzato!lui è buono."

"Dovrei esser io ad aver paura di te ,bestione".Lo schernisce bonariamente intanto si avvicina e prende ad accarezzarlo

"Va tutto bene...Non ti farò del male!"

 



 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** tradimento e alleanza ***


Anche questa avventura sta per finire,ancora un grazie a:Shinigami noir,daydreamer,saliman,lady stardust.Spero che mi aiuterete ancora e spero che questo capitolo vi piaccia.E' il penultimo anche ci sarà una sorpresa baci.






Ed ecco le porte della città. Si stagliano contro il cielo arancione dell'alba,austere, ma ricoperte da una sottile patina dorata. Polvere di fata,

polvere di Jareth.

"Così queste sono le porte della città". Sospira Julian, è al mio fianco e mi stringe la mano,lo fa come se volesse incoraggiarmi.

Insieme rimaniamo lì sulla soglia della nostra ultima sfida,silenziosi e timorosi di varcarle.

"Ci sta aspettando vero?"Nel tono di lui non c'è paura ma voglia di sfida. Il labirinto lo ha aiutato

"Si".

"E' strano che non ci sia nessuno a guardia di questo posto".

"Credo che ormai anche Jareth sia stanco di giocare".

Senza pensarci ho dato voce al mio pensiero.

"Lui non ti ama !". un'ondata di emozioni mi trafigge,lo guardo smarrita.

"Lui non ti ama".Questa volta afferra il mio viso tra le mani. I nostri nasi si schiacciano i nostri occhi si confondono,vorrei smentirlo ma lo ferirei,vorrei smentirlo ma non sono sicura del contrario.

"Bubo vuole andare".Sono grata al mio peloso cucciolo,ha rotto un momento pericoloso.

C'inoltriamo nella cittadella,tutti e tre in silenzio e in fila indiana. Un'atmosfera irreale regna tra le casupole e i vicoletti deserti.

"E'meglio fare attenzione,potrebbe essere una trappola. Tu e il bestione state dietro di me".L'eroe che è in Julian non ammette repliche.

"Non mi piace,non mi piace".Scuoto la testa."dove sono tutti i Goblin?"

"Sarah non capisco se è un bene o un male che non ci siano Goblin".

"Più che altro è strano,loro si divertono un mondo a nascondersi solo per poi spaventarti e fare scherzi. Sono chiassosi anzi rissosi.

Ci lanciamo uno sguardo interrogativo,continuando a camminare. Arrivati alla piazzetta della cittadella ci fermiamo.

Da lì abbiamo una visuale maggiore del posto. Se c'inoltrassimo in qualche vicoletto saremmo di sicuro esposti ad un agguato. Alle mie spalle c'è la strada che porta al castello,è più grande delle altre ed è lastricata dal marmo .Il nostro passo è spedito mentre la imbocchiamo,sia sulla destra che sulla sinistra ci sono abitazioni,e propria da una di essa improvvisamente spunta il faccione di Hoggle.

"Sarah! Sarah! Qui dentro!". Urla il mio amico tentando di farsi notare con ampi movimentidelle braccia.

"Lascia stare il nano dobbiamo andare".L'astio di Julian nei confronti Hoggle è sempre palese,ma io nemmeno ascolto ciò che dice.

"Sei tu! non ci credo".Afferro la mano del mio fidanzato costringendolo a seguirmi.

Hoggle apre la porta e ci intima di entrare... ma appena io e Julian mettiamopiede in casa, dietro di noi la porta si chiude lasciando Bubo fuori.

"Ma cosa sta succedendo?"Lascio la frase a metà quando noto che nella piccola stanza c'è anche sir Didimus.

"dolce donzella come il mio cuore non può non fremere dalla gioia."La cavalleresca puzzola si china in una riverenza teatrale.

Subito gli getto le braccia al collo:felice,felicissima di quel insperato incontro.

"Tesoro non per fare il guasta festa, fra meno di un ora il tuo amichetto folletto c'intrappola qui per sempre."

"Babbeo sta zitto e rispetta il momento".Tuona Hoggle,fisso sulla porta chiusa.

"Hey sgorbio spera che Sarah non ti lasci mai solo con me".

La diatriba verbale dei due attira la mia attenzione:"E' bello che ci siamo ritrovati tutti,ma il tempo sta per scadere!dobbiamo andare al castello".

Noto un cambiamento d'espressione sui visi di Hoggle e Sir Didimus.

"Perchè quelle facce?".

"Temo che non andrete da nessuna parte."La determinazione del tono di Hoggle mi fa capire che non scherza.

"Visto Sarah questo mostro è solo uno sporco traditore".

"Non scherzare Hoggle facci uscire".Quasi gli rignhio contro,non può essere che l'abbia fatto ancora...

"Sir Didimus scorta Il prigioniero nella cantinola".Il nano impartisce l'ordine con tono altezzoso.

Julian non accenna nemmeno ad una reazione,mentre la puzzola continua a pungolargli le gambe per farlo camminare.I due svaniscono dietro una

porticina alle mie spalle.

"Perchè Hoggle".In bocca ho l'amaro di un tradimento pesante come un macigno:"E questa volta hai convinto anche Bubo e Sir Didimus".

"Sarah lasciami spiegare".

"Cosa?...Cosa vi ha promesso in cambio?"

"Per favore siediti e sforzati di capire".

Non voglio assecondarlo ma sento le gambe pesanti e la testa mi duole,mi accomodo alle meglio su una seggiola troppo piccola per me.

Anche Hoggle si siede e così ci troviamo faccia a faccia intorno ad un tavolino di legno marcio.

"Quando sei andata via,Jareth si è spento...Insomma Ci ha abbandonati tutti. Ha abbandonato il suo regno .Solo allora abbiamo capito quanto ti amasse!"

"Amore!Ma quale amore".Sbatto con veemenza i pugni sul tavolo.

"Ascoltami cocciuta che non sei altro."Ha le guance rosse dalla rabbia.

"Lui ha iniziatola a morire e anche il labirinto ha iniziato a fare lo stesso. Tutti noi abbiamo iniziato a morire con lui."

Riacquista il controllo,deglutisce e poi continua le sue spiegazioni.

"Così siamo andati a parlargli o sarebbe meglio dire che lo abbiamo supplicato di reagire .E sai la cosa più bizzarra qual è?".

"Sentiamo".Il mio tono di sufficienza non lo tocca.

"Ci ha dato ascolto, ma lo ha fatto solo perchè è un re. In realtà non faceva altro che struggersi per te,ti spiava,ti cercava."

"Si e soprattutto tormentava i miei sogni"

"Per favore non esser ipocrita,l'abbiamo sentito tutti quando lo hai chiamato!"

Arrossisco violentemente al pensiero di quella notte in cui morì mio padree l'unica persona che desideravo avere accanto era proprio Jareth.

"Si ho pensato anch'io a lui e con questo!"

"Siete entrambi troppo orgogliosi,questo è il nocciolo. Noi sapevamo che eri cresciuta e sapevamo che stavi per sposarti. Io,Bubo e Sir Didimus

siamo i suoi consiglieri."

"Cooosa?!Questa poi."Mi alzo e inizio a girovagare per la stanza.

"Siamo stati noi a supplicarlo di fare qualcosa per impedire le nozze,fortunatamente ci ha dato ascolto."

Afferro i lembi del collo della camicia di Hoggle e lo attiro al mio viso:"Vuoi dire che è anche colpa tua!"

"Sarah,amica mia lo abbiamo fatto per il tuo bene".Un lacrimone grosso nasce dai i suoi occhioni azzurri.

"Dovevate lasciarmi scegliere invece avete preferito lo stile Jareth!".

Lo libero dalla presa e poi mi accascio al pavimento,non ho più la forza di reagire.

"Mi dispiace ma non volevamo perderti".

"AAAAAAhhh,marrano".L'urlo proviene dalla cantina ed è quella di Sir Didimus.

"Cosa succede?"Chiedo spaesata ma Hoggle si è già precipitato a vedere.


 


 

 



 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** ghiaccio e fuoco ***


PRIMA PARTE DEL CAPITOLO FINALE SPERO CHE SIA ALL'ALTEZZA DELLE VOSTRE ASPETTATIVE BACI A TUTTE .

Julian corre....corre su per la salita. Il battito del cuore gli martella i timpani.Lo spadino della stupida puzzola gli brucia tra le mani.

Lo Ucciderà,ma prima lo costringerà ad implorare.

Sire,sire è quasi alle porte”.Un goblin appartenente alla guardia reale si affanna a fare rapporto.

Lasciatelo passare”.Il tono perentorio e gelido stupisce l'essere.

Co..co.come?!”.

Hai sentito bene lascialo passare”.Questa volta è un sibilo minaccioso.

La guardia corre a nascondersi.

Jareth è seduto sul trono con la schiena ben eretta,i piedi piantati a terra.Le dita tamburellano sul marmo del bracciolo.

Avanti!”.

Mentalmente conta i secondi che mancano alla comparsa dell'umano, nella sala del trono.

Quattro,cinque,sei,set...”

Il sette rimane a metà,Julian compare ansimante a pochi metri da lui,sulla soglia della sala rotonda.

Jareth per la prima volta gli presta davvero attenzione:E' abbastanza alto ma con il ventre leggermente pronunciato,anche il viso è paffuto quasi da bambino. I lineamenti sono delicati e gli conferiscono un fascino discreto.

Sarah avrebbe potuto avere qualsiasi uomo perchè accontentarsi di te?

Jareeth!!!”

Un urlo bestiale gli sale dalla gola ma lui neanche sobbalza,continua a giocherellare con il ciondolo che porta al collo.

Cosa pensi di fare con quella specie di spiedino?”

Il tono per quanto beffardo è anche gelido. Ora Julian è a pochi passi da lui e la mano che brandisce la piccola spada trema convulsamente.

Ucciderti”

Ahahaha”

La risata fragorosa rimbomba per la sala.

Uccidermi!”

Furente si alza dal trono e inizia a girare intorno a Julian.

Tu essere inferiore pensi di uccidere me!Io re dei Goblin,essere fatato,discendente di Mab*.Se non fosse così divertente ciò che hai detto ti avrei già trasformato in un maiale.”

Il coraggio abbandona del tutto Julian quando la gelida mano di Jareth gli stringe la gola.La morsa gli spezza il fiato e le energie.

Ascoltami bene,ringrazia Sarah se non metto fine alla tua stupida e misera vita,ora implorami!”

Con un gesto leggero delle dita scaglia Julian contro una parete.

Ha il viso completamente contratto dall'ira e i lineamenti tesi in un' espressione di pura malvagità ma il tutto dura pochi secondi,infatti riacquista il completo controllo di sé dopo pochi istanti.

Ti ti prego non farmi del male,ti scongiuro”.

La voce flebile è poco più di un sussurro,Julian è raggomitolato e tremante,non osa alzare nemmeno il capo,il re gli si china accanto e con dolcezza gli accarezza i capelli,poi avvicina le labbra all'orecchio di Julian e gli sussurra con dolcezza:

Solo uno di voi lascerà il labirinto”.

Julian sbarra gli occhi e con tutte le energie rimaste gli si aggrappa alla camicia: “No!!no ti prego lascia andare me,io non sopravviverei qui. T'imploro t'imploro”.

Piange disperatamente,ma non commuove il cuore di ghiaccio di Jareth che con un gesto netto si divincola dalla disperata presa.

Sei un vile lasceresti Sarah qui con me!La donna che stavi per sposare.”

Lei conosce il posto si adatterebbe meglio”.

Singhiozzante si è rimesso in piedi e spera con tutto se stesso che la sua giustificazione convinca Jareth.

Alla perdita di Sarah potrebbe adattarsi ma restare in quel mondo sarebbe peggio che morire.

Il silenzio è calato nella sala,il re è davanti la porta d'ingresso ha le braccia allargate con i palmi delle mani appoggiate alle porte,anche le gambe sono divaricate,sembra una x umana.Julian invece è vicino al trono,può quasi sentirne il potere.

Ripetilo Julian”.

La voce arriva placida e melodiosa.”

Incredulo sbatte le palpebre umettate dal sudore poi cerca un contegno da dare alla frase:

Scegli me fa tornare me nel mondo reale.”

Quindi condanni Sarah a rimanere qui?”.

La domanda suona retorica,ma forse fa parte del gioco sadico che diverte il sire.

Si tieniti Sarah.”

Qualcosa impercettibilmente cambia nell'aria e Julian avverte una sensazione che poi diventa certezza...Sarah è lì e Jareth l'ha coperta con il suo corpo.Quando l'ha sentita arrivare si è messo davanti l'entrata in quell'assurda posizione, così gli ha impedito di verderla e poi lo ha costretto a parlare.


 


 

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** fuoco e ghiaccio seconda parte ***


Care amiche siamo giunte alla fine,visto che ho scritto la fiction a più mani vorrei che foste voi a darmi una dritta per l'epilogo,ufficialmente la storia dovrebbe finire a questo capitolo ma non voglio lasciarvi a metà quindi sarete voi a consigliarmi la fine.Spero vi piaccia e v'ispiri l'abbiamo scritto con il cuore.
 
 
 
 

Hai sentito Sarah?”.Non c'è arroganza nel suo tono,né trionfo nei suoi occhi.

Si”.

Fa male parlare ,fa male pensare che si è stati sul punto di sposare un codardo. Entrambi mi fissano aspettando una mia reazione;Al mio fianco

il ghiaccio:freddo,spietato ma puro.A pochi metri da me il fuoco:caldo,vivo e traditore.

Il mio corpo ora sembra non appartenermi,una volontà aliena percorre la distanza tra me e lo sconosciuto con cui ho condiviso gli ultimi sei anni.Uno sconosciuto a cui ho donato i miei baci e la mia innocenza,uno sconosciuto che mi chiamava amore.

Ora siamo l'uno di fronte l'altro,vicini tanto da sfiorarci.

Sarah ti posso spieg..”.

Non lo lascio finire,ci pensa la mia mano a zittirlo con uno schiaffo rancoroso.

Le lacrime appannano la vista,lacrime dure come pietre.

Dimmi Jareth sei felice,avanti rimanda il codardo nel mondo reale”.

Lui scuote la testa e si avvicina a me,più lui si avvicina più Julian indietreggia.

Non mi è mai piaciuto vederti piangere,credimi”.Gli occhi spaiati sono limpidi e sinceri,forse per la prima volta.

Cosa volevi dimostrarmi?”

Che stavi commettendo un errore!”.Sussurra attirandomi a sé.Il suo corpo emana scossette elettriche e un brivido mi scuote nel profondo,devo allontanarmi dal suo tocco. E' una violenza a me stessa ma devo:

Ci hai trascinato qui per questo”.

Ho di nuovo messo il mondo sottosopra per te;cosa ti aspetti che faccia un uomo innamorato.”

Ingoio un groppo grosso quanto una pietra.Innamorato.

Sei stata tu ad insegnarmi questo sentimento duro,che fa male.Mi hai tolto tutto e dato in cambio disperazione ma non tornerei indietro mai!

Parole sognate,volute,insperate ma può il cuore contenere una gioia violenta,può il cuore accettare un dolore dolce.Non mi sarei aspettata una resa da parte di un essere ambiguo per natura.Jareth mostra le sue fragilità senza chiedere nulla?

E' questa sua nuova forma che ha convinto i miei amici a tradirmi,ne sono certa.

Si lascia cadere sul trono e gira la testa nella direzione opposta al mio sguardo.Fuori nasce un nuovo giorno e la luce dorata illumina il profilo alabastro:

Siete liberi il tempo è scaduto”.

Il re scrolla le spalle ha l'aria rassegnata ma ferma.

Davvero ci lasci andare?”.

Un incredulo Julian chiede conferma.Che nausea.

Si ,siete liberi”.

Vorrei poter dir qualcosa ma non ho argomenti certi,non ho più certezza di nulla.

La chiara sfera c'investe e tutto svanisce.


 


 

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** balla con me ***



Ciao a tutte seguendo il consiglio di voi amiche abbiamo deciso di dare la nostra impronta a quest'ultimo capitolo.E' stata una bella avventura e io e black soul stiamo già meditando ad un'altra fantafiction sul nostro re preferito.Per ora vi dedichiamo il più bello dei capitoli.Bacii
 
 
 
 

In un lampo di luce io e Julian ci ritroviamo a casa, in camera sua, esattamente nello

stesso punto in cui eravamo prima della nostra avventura nel labirinto.

Un rintocco inatteso mi riporta alla realtà, le 9 in punto, possibile che il tempo si sia

fermato? Con aria stupita guardo il mio futuro marito, in piedi dinanzi a me che ricambia

i miei sguardi perplessi. "Cos'è successo?" dice Julian guardandosi intorno

"Non ne ho idea! Sembra che il tempo non sia mai trascorso.." gli rispondo guardando il mio

vestito, è il mio abito da sposa! Di scatto mi porto una mano al collo, il mio primo pensiero va al ciondolo di Jareth, per fortuna è ancora qui, non mi sarei mai perdonata se l'avessi perso!

Julian cerca di darsi un tono e lentamente si avvicina a me, mi prende per mano e inizia

a parlare in modo pacato "Sarah, so che abbiamo avuto delle divergenze in passato e recentemente sono accaduti molti avvenimenti che hanno fatto venir fuori la nostra vera natura; ma siamo stati insieme 6 anni, magnifici a mio parare, e potremmo passare altri mille momenti stupendi insieme, se me lo permetterai. Faremo il nostro bel viaggio dove tu vorrai e primadi tutto andrò a posticipare le nozze, sempre se sei d'accordo.."

Il pensiero di Julian che implora è ancora vivo nella mia mente, sono certa che non rimuoverò facilmente questa immagine dalla mia testa, è stata troppo scioccante e rivelatrice.

"Sarah...ti prego dì qualcosa..." Julian dolcemente mi allontana dai miei pensieri.

"Scusami ero sovrappensiero..."

"Dicevo, tu davvero vorresti buttare all'aria tutto quello che abbiamo costruito? Nonostante tutto lo sai che ti amo."

"Nonostante tutto, cosa?" - "Beh, lo sai..." - Le sue parole mi innervosiscono e quasi non riesco più a capire se mi sta mentendo oppure no .

"Voglio sentirtelo dire!" Con un gesto fulmineo tolgo la mia mano dalla sua e lo guardo con fare accusatorio:"Oh andiamo Sarah!Dimmi un po', tu che fai tanto la preziosa, che avresti fatto al posto mio?"

Anche i toni di Julian sono diventati più infuocati.

"Sai, su due piedi non saprei proprio cosa risponderti, ma sicuramente non mi sarei messa ad implorare."

China lo sguardo e non mi risponde affatto, cosa che mi irrita ulteriormente.

"Come immaginavo" mi giro dandogli le spalle e faccio per andarmene quando lui mi blocca per un braccio.

"Sarah, io..." Mi volto e lo fisso dritto negli occhi

"Diciamoci la verità tu non mi ami e io credo di non amare te, non più almeno. Siamo stati bene insieme ma la realtà adesso è un'altra. Non potrei mai stare con una persona come te, tu non saresti mai capace di realizzare tutti i miei desideri,non avresti mai sovvertito l'ordine del tempo. Io ho bisogno di qualcuno che metta sottosopra il mondo intero, solo per me.”

"Hai sempre voluto lui vero?Io sono stato sempre un contentino!".

E'acida la sua osservazione.

"Ora basta!ci siamo trovati insieme perchè entrambi non avevano personalità ed ho commesso una marea di errori.Ma mai ti avrei abbandonato. L'amore ha tante forme, a volte ambigue,sbagliate ma è pur sempre passione"

La mia arringa accorata colpisce ulteriormente il suo orgoglio,ma non provo pena né rimorso:"Eh un'altra cosa...Si ho sempre voluto Jareth.

"Questo non lo avresti dovuto ammettere".

Mi stringe forte le spalle mentre un lampo di cattiveria passa nei suoi occhi.

"Lasciami".

Mi divincolo dalla sua presa:"E' finita,addio."

Esco dalla stanza in fretta,intanto mi libero dell'abito strada facendo rimanendo nuovamente in sottoveste. Mi aspetta una scelta importante e questa volta mi fiderò,sono libera.

La mia vita ha avuto veramente senso solo quando ero nel labirinto,io appartengo a Jareth, appartengo al labirinto.

Una volta mi disse che se mi fossi lasciata dominare da lui,lui sarebbe stato mio schiavo per sempre. All'epoca mi suonava come una minaccia,oggi so che era un' appello d'amore.

Dinanzi a me uno specchio,dinanzi a me il mio futuro,il mio re.

Jareth portami via.....


 


 

Il mattino entra nelle stanze,illumina la pietra nuda,illumina l'alabastro.Tutto nel castello è uguale e diverso al tempo stesso.Il labirinto segue l'umore del re ecco perchè oggi è tutto così radioso.

Mi specchio e sono soddisfatta dell'immagine riflessa,l'abito è lo stesso del ballo;Allora era un'allucinazione oggi è reale:la seta morbida è stata tessuta dalle fate,non quelle che Hoggle uccideva,ma quelle appartenenti alla razza di Jareth.Mi è stato spiegato che ci sono diverse specie di esseri fatati.

Sorrido beata,mi crogiolo nella gioia come un gatto al sole;Incredula di poter realizzare i sogni che lui voleva mostrarmi.

Toc,toc.

Avanti”.Esclamo tornando alla realtà.

Fa capolino Sir Didimus,indossa una specie di alta uniforme ed ha un'aria più pomposa del solito.

Vostra grazia è attesa per la cerimonia.”

Sono pronta andiamo”.

Il castello ha i colori dell'oro e dell'alabastro,luce ovunque luce che viene dal cuore del re.

La sala del trono è agghindata da fiori immacolati,drappi avorio,lampadari di cristallo e gremita da Goblin,ma anche da elfi,fate reali ed altri personaggi che ho conosciuto durante la traversata del labirinto.

Lui è in piedi affianco ai due troni,indossa una giacca blu notte con le maniche ricamate d'oro,i pantaloni sono stretti ,infilati in stivali lucidi neri alti al ginocchio.L'espressione è la stessa che aveva durante l'allucinazione del ballo e cioè :carica d'attesa e di promesse,sensuale e tentatrice.Mi sorridono gli occhi spaiati,non sono mai stati così belli.

Nel labirinto non ci sono preti ad officiare le nozze,ma solo due sposi che si promettono amore,la cosa più semplice del mondo.

In prima fila Hoggle e Bubo mi fanno cenni d'incoraggiamento,sono colmi di gioia quasi quanto me.Gli sorrido respiro profondamente e raggiungo il mio re.

Sei pronta Sarah?”Mi sussura deciso.

Annuisco,emozionata e ansiosa.Lui lascia le mie mani per prendere una tiara fatta di cristallo e pietre blu,al centro c'è lo stesso simbolo del ciondolo.La alza per mostrarla a tutti e poi prima di posarla sul mio capo mi dice:”T'incoro mia regina e ti giuro eterno amore,eterna fedeltà.”

Un brivido innaturale attraversa la testa appena la tiara tocca i miei capelli,so che lascio la mia natura umana per diventare come lui.Lo guardo interrogativa in cerca di una conferma.

Ora sei come me,sei una di noi,sei del labirinto!”.

Le parole arrivano da un posto lontano della mia anima.

Ti giuro fedeltà mio re,ti dono il mio cuore,ti appartengo”.

Il tempo è sospeso,siamo solo io e lui vicini come non mai. Mi abbraccia teneramente,mi stringe al suo petto.

Calore e pace,isola e approdo,amore e passione.

Così le mie labbra incontrano le sue. Sa di miele e rose il suo bacio,più bello di quanto la mia immaginazione avesse potuto partorire,più eterno di un secondo. Mi sciolgo completamente al suo abbraccio e desidero solo di stare con lui ma gli applausi e il fragore si elevano nella sala. Là seduti sui troni contempliamo i nostri sudditi che si lanciano in bizzare danze.

Balla con me Sarah!”

La musica cambia e come il più dolce dei deja vu come il ricordo di un sogno,ci avviamo al centro della sala mano nella mano. Danziamo sulle note della nostra canzone.

There's such a sad love

Deep in your eyes.

A kind of pale jewel

Open and closed

Within your eyes.

I'll place the sky

Within your eyes.


 

There's such a fooled heart

Beatin' so fast

In search of new dreams.

A love that will last

Within your heart.

I'll place the moon

Within your heart.


 

As the pain sweeps through,

Makes no sense for you.

Every thrill is gone.

Wasn't too much fun at all,

But I'll be there for you-ou-ou

As the world falls down.


 

Falling.

Falling down.

Falling in love.


 

I'll paint you mornings of gold.

I'll spin you Valentine evenings.

Though we're strangers 'til now,

We're choosing the path

Between the stars.

I'll leave my love

Between the stars.


 

As the pain sweeps through,

Makes no sense for you.

Every thrill is gone.

Wasn't too much fun at all,

But I'll be there for you-ou-ou

As the world falls down.


 

Falling

As the world falls down.

Falling

As the world falls down.

Falling.

Falling.

Falling.

Falling in love

As the world falls down.

Falling.

Falling.

Falling.

Falling.

Falling in love

As the world falls down.

Makes no sense at all.

Makes no sense to fall.

Falling

As the world falls down.

Falling.

Falling in love

As the world falls down.

Falling.

Falling

Falling in love

As the world falls down.


 


 


 


 


 


 


 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=588794