with Jill

di _ L a l a
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** dopo Narnia ***
Capitolo 2: *** l'intervallo ***
Capitolo 3: *** malato ***
Capitolo 4: *** 04 . casa Pevensie ***
Capitolo 5: *** 05. Natale ***
Capitolo 6: *** 06. carnevale ***



Capitolo 1
*** dopo Narnia ***


Titolo: dopo Narnia

Autore: SkAnNeRiZzAtA

Fandom: le Cronache di Narnia

Personaggi: Eustachio Clarence Scrubb, Jill Pole

Avvertenze: raccolta

Desclaimer: i personaggi della raccolta non sono miei, ma appartengono alla fantasia di C.S.Lewis,

 

- buongiorno Scrubb -

- ‘giorno –

Guardo in giro. Tu non sei ancora arrivata.

Mi siedo nel mio solito banco, infondo all’aula, come se nulla fosse successo.

Infondo cosa vuoi che sia cambiato da ieri?

Sarà tutto come prima: io me ne starò seduto zitto, a guardarti da lontano mentre fissi il cielo fuori dalla finestra.

È strano pensare che tu non abbia amiche. Forse ti reputano troppo strana.

O forse sei tu che allontani tutti?

Sospiro e tiro i libri fuori dalla cartella. Credo che oggi pomeriggio andrò a trovare Edmund. È l’unico che riesce a capirmi veramente.

Mi viene da ridere. E dire che lo odiavo. Anzi, no. Lo invidiavo, con tutta probabilità. 

Gli racconterò un po’ del nostro viaggio. E forse anche di quello che provo. Tanto lui è Edmund il Giusto pure qui a Londra, e non ha bisogno di essere a Narnia per sapere cosa fare e per dire le cose giuste.

Entri in classe. Faccio finta di niente. Tanto a che servirebbe salutarti? Solamente a mettermi in imbarazzo. Guardo di sfuggita l’orologio. Due minuti e inizia la lezione.

- Scrubb… – alzo lo sguardo sorpreso.

- Jill.. ? –

- posso sedermi vicino a te? – mi chiedi con un sorriso timido, indicando il banco vuoto affianco al mio.

- eh? Certo..! –

Qualche compagno ci addita, bisbigliando stupito. Tu fai finta di niente e riordini le tue cose.

- beh? Che hai adesso? – mi chiedi, notando che ti sto fissando da un pezzo. Sento le guancie diventare bollenti.

- perché ti sei seduta affianco a me? –  ti chiedo. Non so nemmeno da dove mi sono uscite le parole.

- beh, ora siamo amici, no? – dici sorridendo. Credo che in questo momento la mia bocca formi una “O” perfetta.

- a..amici? –

- certo! Ne abbiamo passate troppe insieme, per poter continuare a ignorarci a vicenda, giusto? –

Annuisco con la testa e fisso il mio libro sconvolto.

- allora, che facciamo oggi pomeriggio? – chiedi come su nulla fosse.

Oggi pomeriggio? Perché, c’è un uscita di gruppo oggi pomeriggio?

- quello che preferisci – ehi! Ma quella che sta parlando è la mia voce?

- andiamo al cinema? È uscito un film bellissimo proprio ieri! –

- ok. –

Cavolo. Mi sa che oggi non vado da Edmund. Però appena ci vado sarà sommerso dai miei discorsi sconvolti. Mi fa quasi pena.

- che ne dici per le tre e mezza? -

- va bene –

Il professore entra in aula e mette a tacere i discorsi della classe. Sono praticamente shockato.

Certo che Narnia fa proprio miracoli.

 

Rieccomi qua, gente! Ho deciso che mi piace scrivere raccolte^^

E visto che l’ultima volta non li ho praticamente nominati ho deciso che questa raccolta sarà dedicata a Jill e Eustachio. Spero gradiate.

P.S. ringrazio Alchimista per aver commentato l’ultimo capitolo de “il ritorno”… grazie mille!

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Capitolo 2
*** l'intervallo ***


Titolo: l’intervallo

Autore: SkAnNeRiZzAtA

Fandom: le Cronache di Narnia

Personaggio: Eustachio Clarence Scrubb, Jill Pole

Avvertenze: raccolta

Desclaimer: i personaggi della raccolta non sono miei, ma appartengono alla fantasia di C.S.Lewis,

 

Driiiin!!

La campanella interrompe a metà del discorso il prof. di scienze, che rimane con la bocca spalancata mentre gli alunni si fiondano fuori.

- Eustachio, ti aspetto fuori –

Annuisco.

Sistemo le mie cose sotto il banco, con più calma possibile.

- muoviti Scrubb. O finirà l’intervallo – sbotta il professore, irritato.

- si, mi scusi prof. –

Mi alzo ed esco.

- quanto ci hai messo! – sbuffi alzando gli occhi al cielo.

- non mi piace lascare il banco in disordine –

- precisino! – ridi, incamminandoti lungo il corridoio.  

- ehi, Jill, aspettami! – dico, raggiungendoti.

- visto? Oltre che precisino sei pure lento! –

- ehi! Meglio precisini e lenti che casinisti e rumorosi. –

- e con questo cosa vorreste insinuare, signor Scrubb? –

- assolutamente nulla signorina Pole –

Arriviamo al distributore automatico, dove ormai non c’è più nessuno. Si portano tutti la merenda da casa, adesso.

Beh, meglio così. C’è meno coda.

Inserisci la monetina e clicchi i tasti. Scende la solita merendina al cioccolato mezza ammuffita.

- ormai questo coso va solo per noi – rido, mettendo dentro una moneta e digitando il codice.

Tu annuisci, masticando.

- ehi Eustachio. –

- si? – dico, prendendo il pacchetto di patatine che è sceso.

- sono davvero rumorosa? –

- quando mastichi si - 

Sgrani gli occhi e mi fissi, con la bocca aperta.

- scherzavo! –

Richiudi, quasi violentemente, la bocca.

- Eustachio Clarence Scrubb, ti odio! – urli brandendo la tua merendina.

- anche io – rispondo in tutta calma, aprendo il sacchetto delle patatine. Me ne metto un paio in bocca.

- ne vuoi una? – chiedo porgendoti il pacchetto.

- ma va al diavolo! – strilli, non riuscendo a trattenere però una risata. Sorrido. Alla fine da Edmund non ci sono ancora andato. Forse non basterà un pomeriggio per raccontargli tutto quanto.

Prendi qualche patatina dal sacchetto, dopo aver buttato via la carta della merenda.

- sta per suonare.. ci incamminiamo? –

Annuisco, sgranocchiando le ultime briciole e buttando il sacchetto nella pattumiera.

Mi ficco le mani in tasca, fischiettando.

- quando mi presenti i tuoi cugini? –

- eh? –

- i tuoi cugini. Quelli che ti hanno portato a Narnia. –

- perché, ho detto che te li avrei presentati? –

- no, ma voglio conoscerli –

- ah, non sono nulla di interessante – dico ironico.

- fa niente –

Driiiin!!

 

Salve^^

Oggi doppio aggiornamento!

Beh, ringrazio chi ha recensito lo scorso capitolo^^

Baci e buon natale

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Capitolo 3
*** malato ***


Titolo: malato

Autore: SkAnNeRiZzAtA

Fandom: le Cronache di Narnia

Personaggio: Eustachio Clarence Scrubb, Jill Pole, Edmund Pevensie

Avvertenze: raccolta, il personaggio di Edmund è un po’ OOC

Desclaimer: i personaggi della raccolta non sono miei, ma appartengono alla fantasia di C.S.Lewis,

 

Apro gli occhi e vedo tutto offuscato.

Accidenti. Anche oggi ho la febbre.

Ho la fronte che mi scoppia

E dire che ieri ho assicurato a Jill che oggi sarei andato.

Accidenti.                 

- Eustachio.. forse è meglio se resti a casa anche oggi – dice Alberta.

- va bene… -

- ah, Edmund ha chiamato stamattina presto. Ha detto che verrà a trovarti questo pomeriggio. E che forse porta anche Lucy –

Annuisco. Perlomeno avrò qualcosa da fare di meglio che guardare il soffitto come ieri.

La mattinata mi passa lenta. E sono ormai le quattro quando il suono tanto atteso del campanello mi trapana le orecchie.

- buongiorno zia Alberta – la voce allegra di Ed, mi rimbomba nelle orecchie.

- posso salire da Eustachio o dorme? –

- vai, pure –

Si affaccia alla mia camera con un sorrisone stampato sul viso.

- cavolo Ed, la tua frangetta è sempre più lunga! – commento, tirandomi su. Scoppia a ridere.

- cavolo Eustachio, tu invece sei sempre più smorto- fa ironico.

- oh, beh, sai sono malato.. perché stai sulla porta? Entra dai! –

Entra, nascondendo qualcosa dietro la schiena.

- Edmund! –

Scoppia a ridere e mi porge un pacchetto.

- to’ tieni. È da parte di Lucy, che non è potuta venire perché la sua “adorabile” insegnante di matematica le ha dato dieci espressioni. –

- eh, quelle di matematica sono le peggiori – commento poggiando il pacco sul comodino.

- ti spiace se lo apro dopo? Ora avrei un sacco di cose da raccontarti. –

Mi fissa stupito e annuisce. Gli racconto del viaggio a Narnia, di Rilian, della Strega Verde, di Pozzanghera e.. di Jill. Lui mi ascolta serio.

- allora? Responso del giudice sulle questioni sentimentali? –

- umh… che roba strana… beh, dai, cosa vuoi che ti dica? Hai ammesso tutto da solo, e già questo è un passo avanti… e poi hai scelto la persona sbagliata per consigliarti: avresti dovuto chiedere a Susan, è lei il genio in questo campo –

Faccio una smorfia. Susan è l’unica che trovo ancora antipatica. Peter magari è un po’ tronfio di tanto in tanto e Lucy un po’ troppo ingenua, ma nessuno è perfetto infondo! Però Susan… non riesco proprio a farmela piacere..

- dai, sono felice che tu sia riuscito a tornare a Narnia! La prossima volta, però, ricordati la macchina fotografica! – il solito sorriso è tornato sulla bocca di Edmund. Sbuffo scuotendo la testa.

- sei sempre il solito.. –

Din don dan.

- il campanello? Aspetti qualcun altro? – mi chiede Ed, girandosi verso la porta.

Faccio segno di no con la testa.

Mia madre appare sulla soglia.

- Eustachio, c’è Jill con i compiti. –

Sgrano gli occhi. Jill?

Edmund sorride sornione. E quel sorriso significa solo guai.

- Edmund, non ci provare! – gli bisbiglio, cercando di tirargli un calcio.

- a fare che cosa? – mi chiede con aria innocente. Lo fulmino con lo sguardo.

- emh... Eustachio? Ciao.. – entri, dalla porta, timidamente, con dei libri in mano.

- ciao Jill! – esclamo. Tu guardi interrogativa Edmund. Lui sorride.

- piacere, sono Edmund. Uno dei cugini di Eustachio. E tu quindi sei Jill… -

- oh, emh.. si – abbassi lo sguardo, rossa. Poi appoggi i libri sulla mia scrivania e prendi una sedia.

- beh, continuiamo un'altra volta, ti va cuginetto? Anche perché vedo che quei compiti ti terranno molto occupato – mi fa l’occhiolino e si alza.

- vieni a casa mia mercoledì prossimo, ok? Dovrebbero esserci anche gli altri… Ah, vieni anche tu Jill, se vuoi. –                                                                 

Annuisci sorpresa, e completamente rossa. Sei sempre così con gli estranei. Diventi come un pomodoro.

Ed recupera il giaccone e la borsa di scuola.

- allora io vado. A mercoledì! –

E scende le scale.

Tu lo segui con lo sguardo.

- non pensavo fosse così grande… - mi dici, riacquistando il solito colore.

- e pensa che lui è il terzo – sorrido.                                     

- allora, iniziamo? -

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Capitolo 4
*** 04 . casa Pevensie ***


Titolo: casa Pevensie.

Autore: SkAnNeRiZzAtA

Fandom: le Cronache di Narnia

Personaggio: Eustachio Clarence Scrubb, Jill Pole, famiglia Pevensie

 Avvertenze: raccolta, il personaggio di Edmund è leggermente OOC 

Desclaimer: i personaggi della raccolta non sono miei, ma appartengono alla fantasia di C.S.Lewis,

 

dling dlong.

Ti stringi nella tua sciarpa rossa, mentre tengo con una mano l’ombrello e con l’altra pigio insistentemente sul campanello.

La porta si spalanca e la faccia sorridente di Edmund appare.

- accidenti che freddo – commenta, arricciando il naso.

- alla buon ora! – sbotto, entrando e scrollandomi di dosso la neve.

- potete appoggiare lì i cappotti – ci indica lui, entrando nella cucina.

- ehi, Ma’, sono arrivati – dice poi, rivolto alla madre, presa a fare la cioccolata.

- buongiorno zia Helen. –

- ciao Eustachio. Come stai? –

- bene zia. Grazie –

- Eusatchioooo! – Lucy mi salta al collo, abbandonando i suoi compiti. Una volta staccatasi da me ti guarda.

-e tu devi essere Jill, giusto? Io sono Lucy, piacere! –

- emh… piacere – fai arrossendo.

- Lucy! I compiti! – la rimprovera la zia.  – voi salite pure… Lucy vi raggiunge dopo aver finito i compiti. –

Saliamo le scale.  Entriamo nella camera di Peter, che è anche quella di Edmund.

- ciao a tutti! – esordisco entrando. Peter è seduto sul suo letto mentre Susan sta alla scrivania, a guardarsi le unghie.

- ciao Eustachio! Ma allora non sei morto! – mi dice Peter ironico.

- no, non ancora! –

- ciao. – Susan solleva appena lo sguardo dalle sue unghie laccate di rosso. Arriccio il naso. Edmund sospira.

- emh.. lei è Jill. La mia migliore amica. – dico presentandoti.

- oh… si. Ciao. – dici, con un sorriso timido.

- allora sei tu Jill! Siete tornati davvero a Narnia? – chiede Peter. Annuisco. Susan sbuffa impercettibilmente.

- Edmund ci ha raccontato un po’ di cose. -  e mi lancia un’occhiata strana. Mi volto di scatto e mi trattengo dal tirare un pugno a Ed, che non si da la pena di nascondere il risolino che gli è salito alle labbra.

- che cosa c’è? – mi chiedi curiosa. Scuoto la testa.

- nulla… -

- ragazzii!! – Lucy entra correndo nella stanza. Susan la guarda con rimprovero.

- hai finito i compiti? – le chiede.

- emh… no. però papà ha detto che mi aiuta stasera. –

- mmm –

- ah, Sue, c’è Katy al telefono che ti vuole. – comunica con aria solenne.

- finalmente! – Susan esce dalla stanza, velocemente.

Chiudo la porta, stando attento a non farla cigolare come al solito. Cala uno strano silenzio.

- beh? Ci sarà pur qualcosa di cui parlare! – sbotta Edmund. Mi viene in mente come qualche anno fa lui odiasse parlare. Accidenti come cambiano le persone.

- Jill? Ti va di venire in camera mia? – chiede Lucy, saltando su improvvisamente. Poi ti afferra per una manica e ti trascina fuori, dicendo:

- lasciamo che parlino di cose da maschi. –

La guardiamo uscire saltellando, allibiti.

- ma che le è preso? –

******************************************************************

- brr.. che freddo! – esclami, stringendoti nel cappotto. Apro l’ombrello.

- ci vediamo presto! – le facce sorridenti di Ed e Lucy ci salutano mentre usciamo sotto la neve. La porta viene richiusa.

Sospiri.

- allora, come ti sembrano i miei cugini? – chiedo, mentre ti attacchi al mio braccio pur di stare sotto l’ombrello. La neve intorno a noi continua a fioccare.

- sono… strani. A parte Susan. Lei mi sembra più che normale. –

Annuisco.

- e quindi? –

- quindi… li adoro. – fai un gigantesco sorriso, mentre le tue guancie si colorano per il freddo. È un bellissimo sorriso il tuo. Non riesco a smettere di fissarlo.

- bene – dico, un po’ imbarazzato, distogliendo lo sguardo prima che tu te ne accorga.     

Arriviamo a casa tua. Suoni al citofono e aspetti che i tuoi ti aprano il cancello. Poi ti volti verso di me.

- grazie mille Eustachio. –

- e di cosa? – rido io.

- per tutto. Se non mi avessi consolato quella volta in palestra non sarei mai andata a Narnia, e io e te non saremmo mai diventati amici. Grazie. – ti avvicini e mi stampi un timido bacio sulla guancia. Mi irrigidisco completamente. Sorridi e attraversi il cortile di casa tua. Arrivata alla porta ti giri e mi saluti. Poi entri e scompari dalla mia vista.

Mi avvio meccanicamente verso casa, ancora mezzo shockato. Ultimamente ci sono molte cose che riescono a sorprendermi. Prima o poi mi verrà una sottospecie di infarto. Sorrido inconsciamente. Grazie a te, Jill.

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Capitolo 5
*** 05. Natale ***


Titolo: Natale

Autore: _L a l a

Fandom: le Cronache di Narnia

Personaggio: Eustachio Clarence Scrubb, Jill Pole, famiglia Pevensie, Polly Plummer

Avvertenze: raccolta, il personaggio di Edmund è leggermente OOC 

Desclaimer: i personaggi della raccolta non sono miei, ma appartengono alla fantasia di C.S.Lewis (purtroppo, altrimenti sai che gli avrei fatto fare io … >.>)

 

- Eustachio! – mi raggiungi raggiante nel tuo vestito rosso, con al giacca ancora slacciata. Vedo i tuoi genitori osservarci dalla finestra. Mamma mia che imbarazzo!

- ciao Jill… bel vestito. – faccio imbarazzatissimo. Il tuo sorriso si allarga ancora di più.

- l’ho comprato l’altro ieri apposta. Sono felice che ti piaccia -  chiudi i bottoni della giacca.

- andiamo? – ti chiedo, porgendoti un braccio. ti aggrappi allegra e saluti i tuoi con la mano.

- dove vengono a prenderci? –

- a casa di Ed. credo che sarà lo zio a portarci con la macchina. - 

- è la prima festa di Natale a cui vado! – sorridi entusiasta.

- anche io… - dico abbassando lo sguardo. Stringi ancora di più il mio braccio.

- e hai visto quanta neve che è caduta ieri? È bellissimo! –

- già… è proprio Natale. – commento, fermandomi a raccoglierne un po’.

- sarebbe bellissimo giocare a palle di neve – sussurri.

- si… peccato che se arriviamo tardi Edmund mi strangola. – dico ironico.  Ridi, iniziando a correre. La casa dei Pevensie appare e schiacci il campanello con insistenza.

Peter ci apre la porta.

- ragazzi! Aspettavamo solo voi! – esce, mostrando la sua giacca elegante. Subito dopo appare Susan, con un vestito blu. Si chiude bene il giubbotto e entra in macchina. 

- Eustachio! Jill! – Lucy esce di corsa, facendo volteggiare la gonna viola. Dietro di lei appare zia Helen a braccetto di zio Andrew. La porta rimane spalancata dietro di loro. Zia Helen sbuffa.

- Edmund! Non fare il bambino! –

- non farei tutte queste scene se i miei capelli tornassero normali- dice lui, uscendo e chiudendo la porta con una mano. l’altra sta tenendo un cappello pigiato sulla testa.

- perché, cos’hanno i tuoi capelli ? – chiedo curioso, mentre Lucy ti bisbiglia qualcosa all’orecchio. Sgrani gli occhi e ridacchi.

- mi ha tirato indietro la frangia! La mia frangia! – sbotta Ed irritato. Susan fa uscire la testa dal finestrino.

- oh, Edmund, stai molto  meglio senza quella sottospecie di matassa sulla fronte. –

- taci, Susan . –

- Edmund! Non rispondere così a tua sorella! – esclama zia Helen. Zio Andrew ride.

- bene ragazzi, voi tre siete con me. – dice poi, facendoci segno di seguirlo. Zia Helen mette in moto la macchina mentre noi seguiamo zio Andrew.

Entriamo in un garage e saliamo su una macchina che sembra nuova.

- Jill, vieni pure a sederti davanti – ti dice lo zio. Tu annuisci e ti siedi sul sedile anteriore. Ti giri e ci saluti con la mano. Edmund continua a tenere il cappello sulla testa.

- ma perché non te lo togli ? –

- perché sto malissimo –

- e da quando ti importa dei tuoi capelli? –

- ma, Eustachio, così sto veramente male.–

- altro che viso versatile*, eh? – ride zio Andrew, guardandolo dallo specchietto retrovisore. Edmund gli fa una linguaccia.

- ma almeno in macchina toglilo! Non hai caldo? – insisto.

- no –

Rinuncio alla mia impresa e mi accascio sul sedile. Alla radio passano diverse canzoni natalizie. Una volta arrivati zio Andrew parcheggia e ci fa scendere. È una casa abbastanza grande, e sulla porta c’è Polly Plummer ad accoglierci.

Sorrido: ho conosciuto Polly solo quest’estate, ma mi piace molto il suo modo di fare.

- ciao zia Polly – dice Ed entrando.

- Edmund, togli il cappello. Immediatamente – gli ordina zia Helen, già dentro casa. Edmund sbuffa risentito e se lo toglie. Trattengo un risolino e gli do una pacca sulla spalla.

- poteva andarti peggio – rido. Lui mi guarda male.

- e questa signorina chi è? – chiede Polly.

- oh.. emh… sono Jill. Sono un’amica di Eustachio.- dici, arrossendo. Annuisco.

- sei Jill! Come sei carina! Prego cara, entra… ci sono dei regali anche per te.. – spalanchi gli occhi.

- eh? – fai.

- zia Polly ha fatto dei regali a tutti. E l’ultima volta le ho promesso che saresti venuta alla festa, così li ha fatti anche a te – ti sussurro.

- davvero? Grazie! – sorridi, stringendo il mio braccio. Edmund mi fa l’occhiolino, prima di andarsi a sedere accanto all’albero di Natale allestito al centro del salotto. Sorrido. Questo è il più bel Natale della mia vita.

 

* mi sono basata sul fatto che, nei commenti audio del primo film, William Mosley si lamenta del taglio di capelli da “bambino troppo cresciuto ” (non so se le parole erano quelle, ma il concetto c’era..) Skandar Keynes a quel punto ribatte, dicendo di non aver avuto problemi perché ha “un viso versatile”. Si, non c’entra veramente con Edmund, ma alla fine il viso è lo stesso, no?

Bene. Si. So perfettamente che Helen non dovrebbe saper guidare, ma mi è venuto in mente solo dopo che avevo finito. Quindi lo lascio così, anche perché non ho altre idee.

Thank you to:

 VesiSchwartz: Ehilààà :)

se devo essere sincera il personaggi di Susan non è mai piaciuto un granché neanche a me, però la sopporto xD mentre le Susaspian non sono male, solo che spesso ci si dimentica della vera moglie di Caspian, pora stella senza nome xD e poi, capisco l’entusiasmo iniziale, ma dopo un po’ io mi annoio a leggerle >.< Edmund viene considerato pochissimissimo! >.<

Eustachio è un personaggio che, stranamente, mi è sempre piaciuto. Con Jill, poi, sono da: *___* …

 e, se proprio-proprio devo essere sincera, non so neanche io da dove salta fuori questo mio umorismo inglese. Scrivo solo quello che mi viene in mente, cercando di farlo risultare almeno un po’ divertente (infatti, noto che ho scritto solo cose piuttosto assurde. Le FF diciamo, serie, non sono mai state concluse xD)

Eppoi.. Ed è Ed *___* e poi ho sempre sognato un Edmund un po’ più attivo *___*

Grazie mille per i complimenti ^^

 

 

Eve_Cla84: ahaha, Dear, ti perdono xD neanche io vado mai nelle pagine indietro, lo facevo solo agli inizi, per recuperare un po’ il tempo perduto xD basta che non vai a leggere qualche altra mia schifezzuola, che sennò il tuo entusiasmo verso le mie storie potrebbe calare (e drasticamente, mi sa) xD

L’idea di spupazzarsi Eustachio non è male, non c’è che dire *___* però poi, magari, Jill è gelosa .. evvabbè xD

Istinto materno all’attaccooooooooooooooo! Penso che ogni tanto capiti a tutti xD

Mi fa piacere che ti piaccia (mi fa piacere che ti piaccia . . . o.O) il modo in cui relaziono l’allegra famigliuola.  

Chissà come mai, quando scrivo io, a Edmund saltano fuori mille sfaccettature del suo carattere che non stanno né in cielo né in terra. Vabbè. Che si accontenti un po’. xD

 

 

 

Come al solito perdonate il ritardo. Volevo postare martedì, ma poi due mie amiche mi hanno trascinata a mangiare fuori e.. mi sono dimenticata xD se la Cla non avesse recensito c’avrei messo altri trent’anni a ricordarmi che avevo il capitolo pronto – eheh­ –

 

_ L a l a

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Capitolo 6
*** 06. carnevale ***


Titolo: carnevale

Autore: _ L a l a

Fandom: le Cronache di Narnia

Personaggio: Eustachio Clarence Scrubb, Jill Pole

Avvertenze: raccolta 

Desclaimer: i personaggi della raccolta non sono miei, ma appartengono alla fantasia di C.S.Lewis,

 

Entro in palestra, che ora sembra quasi un salone per le feste.

Mi sembra strano che quest’anno abbiano organizzato la festa di carnevale.

- Eustaaaachio! – mi volto e rimango allibito.

- ti.. ti sei messa il vestito che avevi a Narnia? –

Tu annuisci allegra.

- certo! Non aspettavo altro che un’occasione per rindossarlo! Tu invece da cosa sei vestito? Sembri una via di mezzo tra Zorro e un pirata –

Ridacchio.

- dovrei essere un pirata, ma mi sono messo anche la mascherina di Zorro perché fa molto “chic” –

Scoppi a ridere, con la tua solita risata cristallina.

- togliti quella maschera, che è meglio! –

- come vuole lei, principessa –

Ridacchi divertita.

- allora, mi inviti a ballare si o no? –

- ma a dir la verità non sono mica tanto bravo.. –

- ma fa niente! Chi vuoi che ti riconosca con addosso sto coso? –

- ma non è il fatto che qualcuno mi riconosca! È che io non so proprio ballare! C’è, so fare qualche passo di tip tap, ma dubito che serva in una serata come questa! –

Sbuffi, scuotendo i riccioli biondi.

- Eustachio, giuro che se non mi inviti a ballare mi arrabbio! –

- brr… sto già tremando di paura..  non oso immaginare che cosa potresti farmi! – faccio ironico. Mi fulmini.

- Eustachio! –

- che ne dici? Lo vuoi un po’ di punch? –

- no che non lo voglio! –

- allora vado a prendertelo! – rido, mentre mi avvio verso il bancone.

- Eustachio! – mi segui, sollevando il vestito per non schiacciarlo.

Quando arrivi ti porgo un bicchiere, colmo di liquido.

- t’ho detto che non lo voglio! –  .

- dai, Jill.. un po’ di punch mica ti uccide – ridacchio, appoggiando il bicchiere sul tavolo

- voglio che mi inviti a ballare! –

- ehi, calmati signorina! Si dice vorrei che tu mi invitassi a ballare –

- vorrei che tu mi invitassi a ballare … allora, andiamo? –

- ma scusa, con tutti i bei ragazzi che ci sono qui proprio con me devi ballare? –

Ma che sto facendo? Il mio comportamento è controproducente! E dove ho imparato la parola controproducente? Ah, l’influenza di Edmund e di tutti i suoi libri mi fa male.

- eh? Bei ragazzi? E dove li vedi? – fingi di scrutare interessata la sala piena di gente.

- Eustachio, dovresti metterti gli occhiali: secondo me non ci vedi bene - 

Scoppio a ridere.

- sei proprio ostinata, eh? -   annuisci seria. Sospiro rassegnato.

- va bene… -

- siii! – mi prendi per mano e mi trascini nel centro della pista da ballo. Cerco di ballare con risultati disastrosi.

- ma come hai fatto a stare a Narnia senza saper ballare? – mi chiedi ridendo, mentre usciamo dalla pista. Metto su un finto broncio.

- ehi! Io a Narnia non sono mica andato per imparare a ballare il valzer! Ci sono andato per lanciarmi nell’avventura! -  proclamo con aria solenne, brandendo una spada invisibile. Ridacchi.

- uh? Che c’è di così divertente? È vero! Puoi chiedere a Edmund se vuoi! –

Scoppi a ridere fragorosamente e un paio di coppie si voltano a guardarci. Ti fisso stranito.

- ma che cosa ho detto di tanto divertente? –

 

* * * * *

 

Trallalàà..

Avrete ormai capito che, o aggiorno tutto d’un botto o non aggiorno per niente XD

Questa fic non mi convince, però è uscita così e non ho voglia di riscriverla.

Thanks to:

 Eve_Cla84: certo che puoi chiamarmi Giu ^^ (ok, scusa il ritardo nel rispondere, ma se dovessi rispondere a tutte le recensioni in una volta scriverei un mucchio di scemenze assurde dimenticandomi probabilmente qualcosa. Quindi vado con ordine xD) sicura che l’interesse non sia calato? Ò.o .. no, perché mi rendo conto che ogni tanto scrivo cose che non stanno né in cielo né in terra xD Dio, spero che la capigliatura di Edmund non rimanga così per tutto il film, perché non potrei sopportarlo >.< io amo la sua frangia. Beh, direi che è il caso di iniziare a scrivere qualcosa per quella fic su Halloween. Preparati a venire assillata su MSN, perché – ti assicuro-  so essere un’incredibile sanguisuga, quando voglio xD

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