PROLOGO

-Dai Bella andiamo!!- mi dice con prepotenza Alice.

-Si. Un attimo.- dico sbuffando e dando un altro bacio al mio amore.

-Oooh!!- mi dice urlando stavolta, -sta arrivando tuo fratello. Poi dici che si incazza!-

-Oh cavolo!- la mia dolce metà se ne va immediatamente; fortunatamente quella stanza aveva due uscite, così non c’è stato il rischio di incontrare mio fratello.

Vorrei sapere perché fa così. Ok, sono sua sorella più piccola –la più piccola di casa in realtà!-, ma non ha l’esclusiva su di me. Capisco che possa essere preoccupato per me ma sono grande abbastanza da capire quello che sto facendo, o che in realtà desidero fare.

Vengo distratta dai miei pensieri nel momento in cui sento la voce di mio fratello che dice:

-Ehi bellissime..!- voglio sapere perché lui può fare il cascamorto con Alice e io invece.. mah!

-Ciao.- diciamo entrambe senza alcun entusiasmo.

-Speravo di incontrare tuo fratello,- dice rivolto a Alice –pensavo che oggi tutti i fratelli facessero la prova del vestito.- Ecco qui il mio fratellone che con la sua finta innocenza indaga…

-Hai pensato male su tutto carissimo. Mio fratello verrà più tardi. Anzi, sbrighiamoci perché così tu ti porti via Bella mentre io vado a prendere il mio fratellino.

Ah benedetta Alice che trova sempre le soluzioni a tutto!!

CAPITOLO 1

L’armadio sembra voglia dirmi “vattene perché mi hai rotto, e prendi vestiti, e rimetti vestiti, e prendi vestiti e rimetti vestiti”. 

Sono due ore e mezza che sto davanti questo benedetto armadio e stare due ore e mezzo per è davvero troppo perché ci tengo a vestire bene ma di solito l’attenzione la rivolgo quando acquisto i vestiti così l’importante è aprire l’armadio e infilarsi qualcosa. 

Ma non stavolta. 

Sono due ore e mezzo che mi chiedo o lo chiedo all’armadio? Boh! Non lo so! Comunque da quando sto qua davanti a contemplare ciò che è rimasto del mio armadio sempre in ordine non faccio che chiedermi “Elegante? No” e rimetto a posto il completo giacca e pantalone. “Sexy? Un po” e rimetto a posto anche la minigonna con il top a paillettes che ho messo solo una volta per la disco. “Giovanile? Ma già lo sono…” e rimetto a posto, non so in che modo, tutti i miei vestiti. 

Perché tutta questa ansia?? 

Perché da quando ieri pomeriggio mia sorella Rosalie ha detto a me e mio fratello che saremmo andati a cena fuori con lei e il suo ragazzo, Emmett, e con i suoi fratelli sono andata nel pallone. 

Perché? Perché uno dei fratelli del mio caro cognato è il ragazzo dei miei sogni, quello di cui sono innamorata, credo, da due anni. E quindi ci sarà anche lui. Quindi, cosa mi metto?? 

-Roseeee!! Vieni immediatamente qui!!- Per avere 17 anni so essere abbastanza autoritaria con mia sorella che invece ne ha 21. Con lei… che invece con mio fratello… 

Ha 18 anni ed è atroce dividere la stanza con lui. Specie se io parlo nel sonno. E non posso nemmeno tornare tardi perché c’è sempre lui che rompe con “Dove sei stata??” “Con chi sei stata??” “Che hai fatto??”. 

-Oh che c’è??- Rose… finalmente!! Neanche abitassimo in una villa che c’ha impiegato tutto questo tempo per arrivare! 

-Non so che mettermi.- le dico con una faccia tristissima. 

-Dai! Tutto quello che hai è bellissimo. Che problemi ti fai. Siamo tra noi.- 

-Oh la fa facile lei. Non sa che c’è LUI. Cioè lo sa, ma non sa che mi piace suo cognato. 

Tutte le volte che sono stata a casa di Emmett, lui non c’era mai. Uffi! 

-Ehm… ma… sai… è sempre un ristorante. Ci tengo a fare bella figura.- Fiù! Scampata per un pelo! 

-Vabbè ok… vediamo un po’.- 

Iniziamo a mettere tutto fuori, dopo che in qualche modo io avevo rimesso tutto quanto dentro. E alla fine optiamo per una camicetta rossa, scollata al punto giusto, una maglia grigia da metterci sopra, con una spalla scesa, larga sotto le braccia, che scende morbida con una bella molla sotto. E un pantalone nero che mi valorizza i fianchi e il sedere. E per completare stivali bassi di camoscio, grigi. 

Alla fine capelli mossi, un filo di trucco. Et voilà! Mio fratello è rimasto senza parole. (Spero di far colpo anche su Lui!!) 

Anche mio fratello sta da Dio. Jeans, camicia nera con la giacca di pelle sopra. E’ proprio un bel ragazzo!

Mia sorella è un incanto. Alla faccia della semplicità!! 

Indossa un vestitino blu elettrico che arriva sopra il ginocchio. Ciò la rende più alta di quello che è già. Poi ha una scarpetta color argento con la borsa e le scarpe dello stesso colore. 

Dopo di che scendiamo e ci infialiamo in auto. Anch’io vorrei poter guidare!! 

Ed eccoci arrivati.

Emmett ha inviato un sms a Rose. 

“Stiamo arrivando. La colpa è di mio fratello. Ma anche di mia sorella. Di tutti e due insomma.” 

Rose ride del messaggio mentre io invece impallidisco. Fortuna che c’è il fard a coprire tutto.

Intanto mi è arrivato un mal di pancia, le ginocchia mi tremano e ho paura. Cosa accadrà quando sarà qui??

Perché queste paranoie??! Sapevo che sarebbe arrivato prima o poi.

Ragazzi io sto pubblicando la mia storia anche su fb e dato che piace ho pensato di postarla anche qui!

Spero possa piacere!!

Bacioni!

CAPITOLO 2

EMMETT

*POMERIGGIO: ORE 14:30*

-Fratelli!!- li richiamo tutti. Che poi in realtà sono solo un fratello e una sorella. Poi notando la faccia scontrosa di Alice aggiungo, -e sorelle!!- Ora la vedo sorridere. E’ tremenda!

Dopo qualche minuto sono tutti e due seduti sul grande divano nero del salotto.

-Allora ragazzi, stasera siete impegnati con me.-

-E dove?-

-A cena. Con me, Rosalie, e i suoi fratelli.-

-E noi che c’entriamo?- ecco il rompi palle di mio fratello!

-Vi dobbiamo parlare di qualcosa.-

Alice è contenta di poter conoscere i miei cognati, ma in un attimo si rabbuia. –Che hai?- le chiedo.

-Non so che mettere!! Potevi dirmelo almeno stamattina. Mi sarei preparata meglio…-

-Mè che siamo solo noi!! Quanti problemi!-

-E tutto il ristorante???- mi dice con un po’ di isteria nella voce.

Sento sbuffare mio fratello ma non faccio in tempo a voltarmi che lo vedo salire su per le scale.

*POMERIGGIO: ORE 18:30 – l’appuntamento è alle 21:00*

-Alice tesoro, hai deciso te cosa mettere?- le dice con tono ironico il mio fratellino.

-Oh certo!! Un pantalone viola, lucido, con una cinta nera tutta particolare, con sopra una maglia bianca tutta decorata con paillettes viola e le scarpe nere, con il tacco, anch’esse con decorazioni come quelle della cinta.- Uhauhau!! E se l’avessi avvertita prima?? Ahahah!!

-Mi fa piacere che ti sei vestita.- è l’unico che sa sempre come far star zitta quell’uragano di mia sorella. Ma non stavolta.

-Grazie!! Ma ora tocca a te vestirti.-

-Certo certo… ma… ci penso io!-

-Ma no no no no!! In quanto mio fratello devi essere mio accompagnatore. E devi anche vestirti come dico io: vestito blu, camicia nera e cravatta bianca.-

Oh poveretto. Tranquillo. Ti salvo io!

-Alice tesoro. Ti cercava mamma. Deve uscire e non si ricorda cosa ti doveva prendere.- e scende di corsa.

-Grazie fratè! Senti, io esco. Credo che vi raggiungerò direttamente al ristorante.-

-Ok. Ci vediamo dopo.-

*SERA: mancano dieci minuti alle 21:00*

Mio fratello è tornato e Alice l’ha obbligato a vestirsi come un damerino.

Però non è finità là. E’ entrato in macchina, è risceso ed è salito su in camera sua a cambiarsi.

E io sto sopportando Alice.

-Oh eccolo lo stronzo Non capisci niente. Non ti sai vestire. Non percepisci i bisogni altrui. Scemo!- e via altri insulti!!

Per fortuna che la sua schizofrenia la sta indirizzando a lui e non a me.

Ma a lui poco importa, sembra non sentirla.

Anzi, per tutta risposta accende la radio. 

Invio un messaggio a Rose e ce ne andiamo. 

Me la pagherete per questo ritardo!! 

Speriamo che dopo tutte le urla di ora, dopo Alice se ne starà buona buona. 

Ma lo dubito fortemente!!

CIAOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!

@3things - Ciao! mi fa piacere che ti piaccia la mia storia e spero che continuerai a seguirla! Bacioni!

Ringrazio PATRIZIA70 per aver aggiunto la storia tra le preferite!!

E ringrazio 3things e Diavoletta090 per averla aggiunta tra le seguite!!

E ringrazio anche chi legge soltanto!!!

Uh quanti ringraziamenti!!

Ci si sente al prossimo capitolooo!!! XD

Siete pronte a scoprire l'incontro??

Mi auguro di si quindi... tutti a leggereeee!!!!

Posto spesso perchè questa storia l'ho scritta già fino al 16° capitolo!!

CAPITOLO 3

BELLA

Oh eccoli..

Calma. Parlare poco. Eh già. Parlare poco perché se sono nervosa o parlo troppo veloce o mi blocco oppure dico cose senza senso e poi faccio delle figure poco idonee ad una ragazza… e devo bere poco. O meglio, non bere troppo. Anche perché sennò Jake si arrabbia. Avere un fratello che assomiglia ad un padre non è tanto bello. Io amo i fratelli protettivi ma fino ad un certo punto. 

-Ehilà!! Scusate se siamo arrivati in ritardo ma è colpa di questi due.- ed Emmett indica con il dito due persone dietro di se. 

Alice. 

Edward. 

Il cuore non so quanti battiti fa al minuto, anzi, al secondo. Sembra voglia uscirmi dal petto ed andare dritto da Edward. 

Ora muoio. 

Alice si avvicina a Rose e le da un bel bacio sulla guancia. Poi mi si avvicina e urlando il mio nome dà un bacio sulla guancia e fa lo stesso anche se la conoscenza non è molta. A Jake anche da un bacio sulla guancia. 

E Edward?? Cosa farà Edward?? Anche lui mi darà un bacio sulla guancia? 

Bella – dico a me stessa, al mio cervello e anche al mio cuore, - devi stare calma e sembrare molto tranquilla perché altrimenti agli occhi di tutti sembreresti una fuori di test… 

-Ciao.- eccola la sua voce. Anche lui è imbarazzato, non quanto me ovviamente, ma lo è. 

Alza il viso e ho modo di poter scrutare quegli occhi splendidi. Sono di un verde acceso, sembra quasi smeraldo. E per un attimo mi è sembrato che anche lui stesse scrutando i miei occhi. Abbasso subito la testa. Dio fa che non sia vero. Se è vero che mi ha guardato avrà avuto modo di capire quello che provo per lui?? Allora decido di placare qualunque dubbio in lui, sempre se è nato. E mi faccio più sfacciata. 

-Ciao! Solo noi due non ci conosciamo, e nessuno di loro ci ha presentati. Quindi lo faccio da sola. Bella.- e allungo la mano. 

Lui per tutta risposta mi fa un sorriso che avrebbe fatto sciogliere anche l’iceberg che ha distrutto il Titanic. Di Caprio era bellissimo, ma non può niente contro Edward.

Dopo si avvicina a me, a me che sto ancora con la mano tesa, ma mi da un bacio sulla guancia e mi sussurra –Spero di non essere stato scortese. In un certo senso facciamo parte della stessa famiglia e siamo gli unici a non conoscerci, proprio come hai detto tu, quindi saltiamo le formalità. Ti dispiace?- 

Secondo me sto sognando. Forse dopo che Rose mi ha detto della cena sono andata a dormire e ora sto sognando. 

No, invece no, perché io rispondo a Edward –No ma figurati. Hai ragione tu.- e gli sorrido. Peccato che il mio sorriso è spento rispetto al suo. Anche se dentro di me ogni cellula è talmente felice da creare delle scintille e il mio corpo sembra elettrizzato. 

E quando mi sento mettere la mano sulla schiena da Edward tutto mi sembra impossibile. L’ha fatto come per dirmi “vai avanti tu”, ma per paura di inciampare, o di sembrare goffa, o magari per paura che lui veda il mio sedere che io trovo troppo grande gli dico -Prima i grandi…- e lui mi precede. 

Resto imbambolata a guardarlo. Ha un pantalone marrone chiaro, largo, quelli tipo hip-hop e una maglia nera con un piccolo cavallo rosso sulla parte sinistra, Rose mi aveva detto che amava i cavalli. Anch’io. Ed è da tanto tempo che mi voglio fare una cavalcata. 

Jake nel frattempo mi ha fatto uno sguardo che sinceramente non ho decifrato. 

-Cosa c’è?- gli intimo mentre stiamo entrando. 

-Chi è quello per prendersi le confidenze con mia sorella??- ecco ci risiamo. Mio fratello geloso.

La sua gelosia è fondata, ma lui non sa niente. 

-Ma perché scusa? Che ha fatto?- 

-Lo sai che non mi piace per via del suo passato e della gente che frequenta. Aro, Marcus e Caius. Sai che quelli sono stati dentro? Lo sai vero? Quindi poca confidenza.- 

Non gli rispondo nemmeno e mi incammino all’entrata. Prima di sedermi mi scuso e vado in bagno. Avevo bisogno di elaborare un attimino tutto e stare tranquilla durante la serata. 

Torno e trovo Edward in piedi. 

-Allora dove vuoi sederti? Quando sono arrivato ho trovato solo questi due posti liberi.- 

L’unica cosa che io ho notato è che quei due posti liberi erano vicini. La mia fine è vicino secondo me. 

Scruto velocemente il tavolo, Jake, Emmett e Rose, Alice. Dovevo scegliere se sedermi vicino a mio fratello o vicino alla ragazza che mi sembra tanto simpatica per il poco che la conosco.

Visto il precedente battibecco con Jake opto per Alice, mi dispiace per Edward perché Jake lo terrà tutta la sera sott’occhio ma poco m’importa. Io do la confidenza a chi mi pare e piace!

Piaciuto?? Spero di SIIIIII!!

LA FF E' TRA LE STORIE PREFERITE DI:

1 - debby 92
2 - Elieth
3 - gegge_cullenina
4 - mary96twilight
5 - PATRIZIA70
6 - Sfosfy4ever

LA FF E' TRA LE STORIE SEGUITE DI:

1 - 3things
2 - angioletto86
3 - benny1
4 - Diavoletta090
5 - fede1207
6 - love_vampire
7 - rakyprincipessa
8 - serr
9 - tenerona

---> THANKS!!! <---

@ Rebussiii - Grazie x il tuo sostegno!! Spero che ci sarai a recensiere anche questo capitolo!

Grazie anche a chi legge soltanto!!

SALVEEEEEEEEE!!!!!!!!!!

Vi ringrazio per le recensioni!!

volpessa22 - Ciaoooo!! Siamo in 2 ad essere pazze!!!! uahuahau!! Jake come fratello?? Forse perchè lo desidero io!!!!!! Spero che questo capitolo nn ti deludi! Ah... comunque aggiorno spesso perchè questa storia è già scritta fino a metà capitolo 17 quindi, tempo permettendo potrei aggiornare tutti i gg!!

MissKelly - Ciao!! E' bello sentirsi dire che si è bravi nello scrivere... Amo leggere e provare emozioni quando lo faccio. Non sarò forse così brava ma voglio provarci!! Grazie!

Rebussiii - Ciao anche a te!!!!!! Jasper... arriverà!! Per i capitoli che ho scritto non ancora ma ho un'idea abbastanza precisa di quando farlo intervenire!! Spero che la sua assenza continui comunque a farti leggere la storia!

3things - Bè!! Tu hai recensito il capitolo 2 e aspettavi l'incontro... Che te n'è parso?? Ora vedrai cosa ne pensa Edward!!

ChiaraBella - Ciaoooo!! Certo che continuo così!!! Graziee!!

Questa storia è tra le preferite di...

Ah... ragà!! Oggi doppio aggiornamento!!!!!

CAPITOLO 4

EDWARD

Finalmente siamo arrivati. Speriamo non sia una rottura di scatole questa cena. Che poi vorrei sapere cos’hanno da dirci Emm e Rose. 

Vedo Alice salutare una ragazza che ogni tanto ho intravisto a scuola. Fa il terzo come me, sapevo che lei è la sorella di Rose e mi pare si chiama Bella.

Si, si chiama così perché Alice da pazza qual è l’ha chiamata urlando. 

La vedo timida. Conosco suo fratello, siamo stati in classe insieme, e mi pare che noi due siamo gli unici a non conoscerci. La guardo negli occhi. Sono splendidi. Ha l’iride marrone, ma sembra tendente al verde. Sono meravigliosi e resto a guardarli ma all’improvviso 

-Ciao! Solo noi due non ci conosciamo, e nessuno di loro ci ha presentati. Quindi lo faccio da sola. Bella.- e allunga la sua mano verso di me.

Bella che bellissima mano che hai. 

Ma vorrei sapere a cosa sto pensando. E’ la cognata di mio fratello. In più non la conosco affatto. 

Ma invece di contraccambiarle la stretta di mano le sorrido. E la vedo un attimo persa. Allora accorcio le distanze e le do due baci sulle guance. E nel farlo ho anche sfiorato la sua mano, anche se penso non se ne sia accorta visto che sono stato così… come dire… istintivo. Allora per scusarmi gli dico: 

–Spero di non essere stato scortese. In un certo senso facciamo parte della stessa famiglia e siamo gli unici a non conoscerci, proprio come hai detto tu, quindi saltiamo le formalità. Ti dispiace?- 

-No ma figurati. Hai ragione tu.- e mi sorride. Dio che bella. 

Ma perché mi sento così attratto da questa ragazza?? Meglio che non abbasso lo sguardo sul suo corpo o altrimenti sembrerei un maniaco. 

Allora le appoggio delicatamente una mano sulla spalla sottile come per incitarla ad entrare ma mi dice: 

-Prima i grandi…- 

Chissà come mai… e mentre mi avvio la sento battibeccare con Jake. 

Mentre Emm e Rose si informano su quale sia il nostro tavolo Bella si scusa e va in bagno. Mi sembra troppo rigida, chissà che le ha detto il fratello.

 Ma che stupido! Che ne so io di come cammina… mah! 

Essendo l’ultimo trovo tutti già seduti. Jake, Emmett e Rose e Alice. Non voglio sedermi né vicino a lui e né vicino a quell’isterica di mia sorella! Allora resto in piedi dicendo che faccio scegliere a Bella dove sedersi. 

La vedo arrivare verso il tavolo ed è molto bella. Ha un fisico proporzionato, un bel culetto… un seno che mmh… deve essere una quarta… lo scoprirò.

Lo scoprirò??? Oddio questa ragazzetta mi ha stregato, eppure la incrocio tutti i giorni per il corridoio della scuola… 

Appena arriva le dico: -Allora dove vuoi sederti? Quando sono arrivato ho trovato solo questi due posti liberi.- 

In un nanosecondo, appena vede che le alternative sono il fratello e mia sorella si siede vicino ad Alice. 

E vicino a me. Ho paura di morire. 

Prima di voltarmi verso Bella, per non restare incantato nel guardarla, osservo il locale. E mi è familiare.

Ah si, sono venuto qui con Aro, Caius e Marcus. E questo vino è fortissimo… me lo ricordo bene… e mi sfugge un sorriso ripensando a quella serata e a tutte le altre passate insieme. 

Mi giro e vedo i suoi occhi nocciola fissarmi. Mi sembrano trasparenti e sembra che nel suo sguardo ci sia solo io e nient’altro.

CAPITOLO 5

BELLA

Dopo essermi seduta di fianco ad Edward parlo con Alice del ritardo e mi scappa un risolino a tutte le imprecazioni che manda a suo fratello. 

Però le dico: -Io trovo che sia più bello così sportivo e non come lo volevi conciare tu!- 

-Ma guarda tesoro, i vostri vestiti sono in sintonia.- e la mia mente naviga felice a quella parola “sintonia”… 

-Si?? Ah non me ne sono accorta.- bugia!! Ho notato bene com’è vestito. E ho anche notato i suoi muscoli scolpiti e quel suo sederino… e vengo distratta da una risata trattenuta di Edward. 

Sembra un coro d’angeli… lui sembra un angelo… e m’incanto a guardarlo. Sembra che davanti a me non ci sia nient’altro che lui, e sembra che il ristorante sia svanito. 

-Che c’è?- mi chiede divertito. Oddio mi ha visto!! 

-Oh niente, pensavo.- una scusa migliore?? 

-Oh… a cosa?- sembra… deluso?? E mi sembra sinceramente interessato a cosa pensavo. E che gli dico?? A quanto sia bello?? No, decisamente no! 

-Che sembra strano che…- cosa mi sembra strano?? Che lui mi stia parlando? Anche! 

-Che?- mi incita a continuare. 

-E’ strano che non ci siamo conosciuti prima.- dico tutto d’un fiato, -in una città così piccola come Forks e oltretutto sono venute molte volte a casa tua…- quello che ho detto lo classifico mezza bugia o mezza verità? Bo… però in parte è vero…

EDWARD

Sono deluso, pensavo mi stesse guardando… però quello cha detto è vero. E glielo dico. 

-Giusto. Vero. Allora se mi dai il tuo numero, la prossima volta che vieni me lo fai sapere così mi faccio trovare a casa.-

Ma che sto facendo?? Cerco di flirtare con una semisconosciuta? Mi sono rincoglionito nell’ultimo paio d’ore… 

-O-o-k… segna.- e mi porge il suo telefono. Allora dopo essermi salvata il suo le memorizzo il mio. Ma non glielo dico. 

-Allora, come va a scuola?- cerco d’intavolare una discussione per conoscerla meglio. 

-Oh, abbastanza bene. Ho un po’ di problemi con trigonometria. La odio!!- mi dice proprio con la faccia di una che se potrebbe, debellerebbe la trigonometria come fosse peste. Che ragazzina adorabile. 

-Così mi ferisci.- 

-E perché mai? Sei parente con il prof?- 

-No, ma sono innamorato della trigonometria.- 

-Oddio, che faccio, ti faccio allontanare perché è come se fossi un alieno? O ti faccio avvicinare cosicché divento l’amante della tua ragazza?- mi dice ridendo. 

-Meglio la seconda.- e le avvolgo le spalle con un braccio, -e se vuoi posso darti ripetizioni.-

BELLA

Oddio, vorrei ridergli in faccia. Gli piace la trigonometria?? Ahahahah!!! 

-Oddio, che faccio, ti faccio allontanare perché è come se fossi un alieno? O ti faccio avvicinare cosicché divento l’amante della tua ragazza?- gli dico non riuscendo a reprimere le risate. 

-Meglio la seconda, e se vuoi posso darti ripetizioni.- ora muoio. 

1 perché mi ha messo un braccio sulle spalle.

2 perché si è offerto di farmi ripetizioni. 

Che faccio? 

-Ne devo parlare con mia madre ok?- 

-Oh certo certo, tanto se lei è d’accordo puoi chiamarmi, ti ho memorizzato il mio numero sul telefono.- mi dice con un ghigno divertito. Mi ha salvato il suo numero. Mai mi sarei aspettata una serata migliore di questa. 

-Ma quando?? Ah ho capito, prima, stronzo!- E gli tiro un pugno scherzoso! 

-Vado a fumare. Chi viene?- ma guarda me. 

-Non fumo. Thanks!- 

Lui a varcare la soglia del salone e Jake che inizia a rompere. 

-Ma la pianti si o no di fare la cascamorta con il fratello di tuo cognato?- 

-Non faccio la cascamorta, ma al contrario tuo imparo a fidarmi della gente, a conoscerla. Ma adesso non mi rompere con le tue solite ramanzine.- Ma continua a ciarlare. Non ce la faccio più. 

E mi alzo. 

Mi viene da piangere. 

Ed esco. 

Vado da lui. 

-Mi fai fumare?- 

Mi porge il pacchetto. 

-Voglio la tua, voglio fare un tiro soltanto, non so nemmeno se sono in grado di farlo.- 

Mi porge la sua sigaretta e provo ad aspirare, l’unico risultato che ottengo è tossire. 

Gliela restituisco. 

-Grazie…- gli dico tornando improvvisamente timida. 

-Cos’è successo?- me lo chiede con fare non curante, come se mi avesse chiesto se ho dormito stanotte. Nella sua voce non c’è curiosità, ma pura formalità. 

-Non sopporto mio fratello. S’intromette sempre nella mia vita. Non capisco perché faccia così… io-io…- 

-Shh… tranquilla…- mi dice buttando a terra la sigaretta, -Cambierà!- 

-Grazie.- e mi stringo a lui. 

Non mi sembra vero. Vorrei che questo istante non terminasse mai. Vorrei stringermi ancora di più a lui. 

Sento le sue grandi braccia avvolgermi. Vorrei poter ricambiare l’abbraccio ma credo non sia giusto. Domani soffrirei di più rendendomi conto che non posso averlo. Ma mi godo questo momento.

EDWARD

Quest’aria fresca mi serve a schiarirmi le idee. 

Io che non mi faccio mai prendere la testa per una ragazza. 

Io che non sono mai disponibile con una ragazza fuorché sia mia sorella. Questo perché temo l’amore. 

Io che non sono mai stato interessato a quello che una ragazza pensa o dice. 

Io che non ho mai fatto i giochetti per avere un numero di telefono di una ragazza. 

Stasera sono un altro io. 

Stasera io mi sono fatto prendere la testa per una ragazza che tra l’altro non conosco. 

Stasera io sono stato disponibile con Bella. 

Stasera io mi sono interessata ai suoi pensieri e a quello che diceva agli altri commensali. 

Stasera io ho giocato con Bella per avere il suo numero. 

Per farci che poi? 

Eccola, è qui. 

Viene spedita verso di me. Anch’io vorrei andarle incontro e chiederle cosa mi ha fatto. 

-Mi fai fumare?- mi dice con una voce e uno sguardo spento. 

Evito di guardarla dritto negli occhi e le porgo il pacchetto. 

-Voglio la tua, voglio fare un tiro soltanto, non so nemmeno se sono in grado di farlo.- mi stupisce la sua richiesta. 

Ma il solo pensiero di poter appoggiare le labbra dove lei ha appoggiato le sue mi manda in fibrillazione e le porgo la mia sigaretta. Provo ad aspirare ma tossisce soltanto. E me la restituisce. 

-Grazie…- mi dice con un’altra luce negli occhi. E la vedo timida. 

-Cos’è successo?- lo chiedo con fare distaccato ma in realtà vorrei che non soffrisse. 

-Non sopporto mio fratello. S’intromette sempre nella mia vita. Non capisco perché faccia così… io-io…- 

-Shh… tranquilla… Cambierà!- le dico gettando la sigaretta. 

Ho deciso di non finirla più. Avevo paura che sentire il suo sapore non mi avrebbe fatto restare lucido. 

-Grazie.- è un sussurro quasi. E si stringe a me. 

All’inizio resto impassibile. Ma sento una strana elettricità. 

Allora la stringo di più a me. 

E lei sembra gradire. 

Ma non possiamo. 

-Che ne dici di tornare dentro?- 

La sento allontanarsi da me con malavoglia ma entrambi ci dirigiamo dentro.

ALICE

-Eccovi!! Aspettavamo soltanto voi perché la coppia dell’anno deve parlarci!!- dico a Ed e a Bella appena rientrati. 

-Oh finalmente!!- fa Bella sedendosi al suo posto, accanto a me, sorridendomi. 

-Dai si meno male!- le fa eco Edward. 

-Allora ragazzi…- inizia Emmett.

Allora?? Vi è piaciuto?? Ditemi di si pleaseeeeeee!!!!

Vabbè ragazze... io vi saluto!!

Ah! Un'altra cosa... ho aggiornato anche l'altra mia ff...

Ha uno stile diverso e forse un pò confuso ma poi la capirete.. sempre se ci date una svista!

IL PASSATO RITORNA SEMPRE… PER FORTUNA!

Ciao ragazze!!

MissKelly la lettura secondo me, è la passione più bella che si possa avere insieme alla musica. E per me poi c'è la passione per i cavalli e per i cani!! Io sono gongolante di felicità se mi dici che ti faccio provare emozioni perchè è quello che voglio fare!! Grazie per il tuo sostegno!! Un abbraccio!

volpessa22 ti dico GRAZIE!! E poi nn voglio affatto liberarmi di te!! Il tuo entusiamo mi contagia!! Bacioni!

CAPITOLO 6

BELLA

-Allora ragazzi… vi abbiamo qui riunito per…- 

-E che è un matrimonio fa mio fratello?- 

Emmett si volta verso Rose e iniziano a ridere. 

Io mi volto verso Ed prima, e poi verso Alice come per chiedere per quale motivo stessero ridendo e poi non ce la faccio più e chiedo: - Ehi ma allora?? Fate ridere anche noi!- 

Mi risponde Rose: -Aveva ragione Jake, ci sposiamooooo!!!!!!- 

All’inizio ci guardiamo tutti sconcertati, ci è voluto mezzo minuto per metabolizzare la frase “ci sposiamo”. 

Intendiamoci, sono contentissima per mia sorella, anche perché ama davvero Emm e lui ama lei.

E’ una bellissima coppia. Credo non ne esistano di migliori. Sono ognuno parte completante dell’altra. Si capiscono al volo. Basta un solo sguardo. Basta una carezza per far tornare all’altro il sorriso. Trasmettono amore. E poi sono così giocosi… Sogno anch’io una favola come la loro… 

Ci alziamo, ci abbracciamo tutti e tutti ci complimentiamo con Rose ed Emmett. 

-Diventeremo cognate Rose!- trilla Alice. 

-Complimenti fratello!- semplice e conciso Edward, ma dal suo sguardo trapela l’emozione del momento. 

-Brava sorellina.- fa Jake, e rivolgendosi ad Emmett -trattami bene mia sorella, mi raccomando!- 

Sempre il solito stronzo. Come se Rose avesse accettato di sposare Emm se non stava bene con lui.

Qualcuno mi potrebbe dire che sono frasi di circostanza… forse sono troppo acida nei confronti di Jake, devo guardare il tutto da un altro punto di vista. 

Io invece abbraccio Emmett e Rose e gli dico: -Sono proprio contenta per voi. Davvero! Non sapete quanto. E poi posso trasferirmi in stanza di Rose.- dico ridendo per evitare di piangere. Sono troppo emotiva. E’ un mio difetto… o pregio? Vabbè dipende dalle occasioni. 

Cerco Edward. Ma dov’è? Non lo vedo…

Mi ricorda quest’estate che con le mie amiche andavo in cerca di Ed, e speravo di non vederlo con altre ragazze, anche se sapevo che lui nemmeno esistevo. Ora lo sa, ma a parte l’abbraccio di poc’anzi, non cambia molto la situazione. 

Ma comunque non lo vedo. 

Forse è meglio che esco, mi serve rinfrescare le idee. 

Però… fa freddo stasera. Prima non me n’ero accorta. 

Prima… 

Che figura con le sigarette… Però le sue braccia che mi avvolgevano… 

Troppi ricordi. Faccio dietro-front. 

Ma mi sento tirare per un braccio. 

-Dove pensi di andare signorina?- E’ Edward. Mi sta tenendo un braccio con il viso a pochi millimetri dal mio. 

Riesco a sentire il suo alito freddo sul mio viso. Sta aspettando una mia risposta. 

-Vado dentro.- 

-E perché una bella signorina esce fuori tutta sola?- Co-come come?? “Bella Signorina”? Secondo me mi sta confondendo. 

-Per prendere una boccata d’aria. Sai, mia sorella ha detto che si sposa e non posso certo piangere davanti a lei…- 

-Ma non stai piangendo.- e mi passa un dito sullo zigomo… 

A quel contatto migliaia di scosse irradiano il mio corpo. E giungono agli occhi. Alle labbra che vorrebbero poggiarsi sulle sue. Alle mie mani che vorrebbero entrare in quella massa scompigliata di capelli… Basta. Mi scrollo della sua mano. 

-Sono uscita appunto per non piangere. L’aria fresca mi ha aiutato. Ma ora rientro perché ho freddo.- 

-Vengo con te.- 

Non gli rispondo neanche. Non so perché, ma ho paura. Non ho paura di lui. Ma di quello che potrebbe accadere. So che viaggio molto con la fantasia. Ma l’atmosfera c’era tutta. E se ci scappava un bacio? Il giorno dopo quella che ci sta male sono io perché per domani sarò una semplice ragazzina che ha potuto ammaliare con il suo fascino.

E già soffro troppo perché sono innamorata di lui. 

E anche stasera mi chiedo se è possibile innamorarsi di una persona che non si conosce. Con cui non hai mai parlato. Di cui ammiri gli occhi anche se lui non nota nemmeno i miei sguardi fugaci. Di cui consideri la sua voce musica. Di cui trovi il suo profumo il migliore, l’unico. E la risposta che mi do è: si è possibile. Perché io sono la fessa che si trova in questa situazione. 

Entriamo e Jake mi guarda nuovamente male. Ho perso il conto di tutte le occhiatacce di stasera. Ma non me n’è importata di nessuna. Le ho sempre ignorate. Come quest’ultima. Ma non passa inosservata da Edward che mi chiede cosa c’è e gli rispondo che glielo spiegherò domani.

Domani?? Ma che dico! 

-Si certamente!- 

Certamente? Vedremo. Meglio non farmi castelli in aria. 

-Noi andiamo a pagare.- dice Emmett, -poi andiamo tutti a casa Cullen perché Esme e Carlisle non ci sono e continuiamo lì la serata.- continua Rosalie. 

-Scusate, ma io domani ho scuola. Preferirei andare a casa. Però visto che di là si allunga posso andare a piedi.- Domani mattina ho un’interrogazione di biologia alla prima ora e dopo tutte le ore passate a studiare, ci tengo ad andare bene. 

-No, macché a piedi. E’ tardi, non sai chi c’è in giro.- tuona Jake. Ovviamente. Anche se stavolta ha ragione. 

-Facciamo così Jake, Alice e Emmett vengono con la nostra macchina e Edward con la sua riaccompagna Bella a casa.- mia sorella l’idea buona ce l’avuta. Ma con Ed in macchina… andiamo all’obitorio per un mio arresto cardiaco?? 

Ma vedo mio fratello fare una faccia da funerale… però non può opporsi anche perché Alice dice: 

-Siiiiiiiii!! È l’unica soluzione adatta.- 

Ok tutti sono d’accordo, anche il mio cuore e metà cervello. Perché l’altra metà del mio cervello, la razionale, non vorrebbe. Ma Edward? 

-Si ok ragazzi, anche per me va benissimo.- eccola la voce d’angelo. 

Ci dirigiamo in macchina. L’auto è la sua. Una Aston Martin Vanquish v12. Io non ne capisco di auto, ma questa la trovo molto molto bella. 

Entriamo e Edward una volta dentro mi dice: 

-Pronta? Spero ti fida di me.- e mi regala uno dei suoi bellissimi sorrisi. Anzi, da oggi lo definisco il “suo sorriso sghembo”. Perché è particolare. E’ unico. Come lui.

Ringrazio le 16 persone che hanno messo la storia tra le preferite e le 18 che l'hanno messa tra le seguite.

E ringrazio per le 154 visite del capitolo precedente.

BACIONI!!!

Allora ragazze....

Innanzitutto Ciaoooooooooooooo!!!

Grazie per le 193 visite per il capitolo 6!

I Preferiti sono saliti a 26 e le seguite a 28!!!! GRAZIEEEEEEE!!!

Per rispondere alle recensioni oggi purtroppo non ho proprio tempo... ma vi ringrazio!!

Vi rispondo a una constatazione generale.

Bè si!!! Posto spessissimo!! Sto scrivendo il 17° capitolo e vi giuro che è il più difficile che abbia scritto fin'ora.

Jasper arriverà per il matrimonio.. tranquille!!

E grazie a chi mi ha fatto i complimenti e mi ha detto che ogni capitolo è migliore del precedente!!!

BACIONI!!!!!!

CAPITOLO 7

EDWARD

Sono in macchina con Bella. Devo riaccompagnarla a casa e ciò mi fa incredibilmente piacere.

-Pronta? Spero ti fida di me.- le dico per spezzare il silenzio. E le sorrido.

-Non so. O mi fido o no dovrò venire con te. Però dopo stasera saprò se tornare in auto con te.- in macchina con me? Magari.

I pensieri che girovagano liberi nella mia mente non sono affatto casti.

Penso a tutti i modi possibili per poter possedere Bella in questa macchina.

Ma scrollo via questi pensieri. Se ci sarà modo di stare con lei non sarà di certo in quest’auto.

Modo?? Il vino inizia a dare i suoi segni.

Mi volto verso Bella. E’ concentrata.

-A che pensi?-

-A Rose. Non mi sembra vero che si sposi…- e lascia cadere la frase.

-Io in realtà me lo immaginavo. E trovo che tua sorella sia perfetta per Emmett.- lo pensavo davvero.

-Sono entrambi perfetti l’uno per l’altro.- e si volta a guardarmi.

E restiamo così. Occhi negli occhi.

Ma non posso pensare ad una ragazza, se non per fare sesso. Non posso legarmi alle donne con quello che ho da fare.

-Edward…- mi volto nella sua direzione, -mi dici perché stasera mi dedichi tutte queste attenzioni?-

Cosa posso dirle? Che stasera ho potuto fare quello che desideravo perché non c’era nessuno a “controllarmi”? E che non mi avrebbe visto nessuno quindi la mia reputazione resta intatta?

O piccola Bella. Vorrei che questa notte non terminasse mai. Domani sarà tutto diverso.

-Perché?- che risposta sciocca.

-Odio quando qualcuno ad una domanda mi risponde con un’altra domanda. Quindi per favore rispondimi.- sa essere autoritaria la ragazza.

-Perché… perché così mi sentivo di comportarmi. E bada che l’invito a darti ripetizioni è ancora valido.- se sapesse i miei voti resterebbe scioccato. Amo davvero la trigonometria ma i test li faccio andare male appositamente, per la mia reputazione.

-Lo so. Ho visto che eri sincero.- che abbia capito i miei pensieri da quando l’ho vista stasera? Da quando ho notato le sue forme così sensuali… Decido di non risponderle, per non tradirmi ulteriormente ma resto semplicemente a guardarla.

E il mio sguardo credo sia trasparente per lei.

-Siamo arrivati.- mi dice. Mi dispiace lasciarla qui.

-Ops, vero. Non ricordavo bene la casa, e poi con questo buio.-

-E’ vero. Ma non fa niente. Edward, grazie per la serata. E scusa la mia sparata prima fuori dal ristorante.- sorrido a quel pensiero e alla sigaretta gettata per non sentire il suo sapore.

-Non ti preoccupare.-

-Ok. Allora ciao. Ci vediamo.-

Sta per chiudere lo sportello quando la richiamo: -Bella…-

Si gira spaesata. L’ho colta di sorpresa. -S-si?- e vedo una luce diversa nei suoi occhi. Sembra speranza.

E cosa le dico ora? –Niente… di importante… ricorda le ripetizioni.-

Mi sorride e se ne va. Affranta stavolta.

BELLA

Sono già più di dieci minuti che sono in macchina con lui e abbiamo scambiato si e no sette parole.

Però è bello davvero. Ad un certo punto penso ad una cosa e do immediatamente sfogo ai miei pensieri:

-Edward, mi dici perché stasera mi dedichi tutte queste attenzioni?- gli dico tutto d’un fiato, imbarazzandomi immediatamente. Fortuna che nell’abitacolo della macchina è buio e non riesce a notare le mie guancia imporporatesi di rosso.

Lui intanto mi guarda come se avessi parlato in arabo…

-Perché?- mi dice poi. Che risposta stupida. O mi fornisci una spiegazione o non lo so. Ma rispondere perché? è davvero frustante.

-Odio quando qualcuno ad una domanda mi risponde con un’altra domanda. Quindi per favore rispondimi.- rispondo leggermente irritata e lasciando da parte l’imbarazzo.

-Perché… perché così mi sentivo di comportarmi. E bada che l’invito a darti ripetizioni è ancora valido.- ma non mi guarda. Continuo a guardare fisso per la strada.

-Lo so. Ho visto che eri sincero.- e stavolta si gira, e mi guarda con quegli occhi che se potessero mi trapanerebbero l’anima. E per sfuggire a quegli occhi mi volto e vedo casa mia a dieci metri.

-Siamo arrivati.- dico con una nota di rammarico nella voce. Spero non abbia colto questa sfumatura.

-Ops, vero. Non ricordavo bene la casa, e poi con questo buio.-

-E’ vero. Ma non fa niente. Edward, grazie per la serata. E scusa la mia sparata prima fuori dal ristorante.-

-Non ti preoccupare.- e sorride tra se e se.

-Ok. Allora ciao. Ci vediamo.-

Ma mentre sto per richiudere lo sportello mi sento richiamare: -Bella…-

Ci metto più del dovuto a girarmi. Che fosse come nei film? Lui riaccompagna Lei a casa. Quando Lei scende Lui la chiama. Si baciano. E vivono felici e contenti. Ma questo non è un film. E’ la mia vita che ha fatto sempre schifo.

Decido di voltarmi, con un pizzico di speranza dentro di me: -S-si?-

-Niente… di importante… ricorda le ripetizioni.- le ripetizioni?? Ma va va!! Gli sorrido debolmente e vado via.

Rientrata a casa opto per una bella doccia.

Mamma e papà dormono. Jake e Rose non ancora tornano e chissà a che ora lo faranno. Sempre se Rose torna…

Jake… meglio se quando torna mi faccio trovare addormentata. Non lo sopporterei.

Nel frattempo mi sono spogliata e infilata nel box della doccia.

Regolo la giusta temperatura e mi siedo a terra.

E penso ad Edward.

Chissà se starà tornando a casa.

Forse starà ridendo di me, stupida insulsa ragazzina.

Sento un rumore improvviso.

-Chi è??-

-Bells tesoro, sei tu?- è Renee.

-Si mamma, sono io.-

-Ma che fai a quest’ora sotto la doccia?-

-Forse mi lavo?!- dico ironicamente e un po’ arrabbiata. Ah benedetta privacy, vorrei abitare da sola con mio padre.

Con lui si che si può vivere. E’ silenzioso, lascia i tuoi spazi come io gliene lascio a lui. Forse è perché è sempre fuori, al lavoro. E’ lo sceriffo di Forks e lui è tanto orgoglioso di esserlo.

Mentre mamma non lavora e sta sempre a casa, forse è per questo che la trovo sempre troppo… “opprimente”. Anche se nessuno lo è quanto Jake!

Esco dal box della doccia e m’infilo l’accappatoio arancione che al mio scorso compleanno mi ha regalato Mike, un mio amico di classe. E anche di questo è stato geloso Jake. “Ti vuole vedere con indosso solo quello?” mi ha detto.

Non è servito a niente spiegargli che me l’ha regalato perché mi lamentavo sempre di indossare il suo. Anzi, mi ha risposto “che problema c’è se usi il mio di accappatoio?” ma vaffanculo, fratello e buono.

Vado in camera mia e mi infilo la tuta che uso per dormire e scendo dabbasso per prendermi un bicchiere di latte.

Trovo mamma in cucina. Scommetto vuole chiedermi della serata.

-Allora Bells, com’è andata?- avrei vinto miliardi se c’avrei scommesso.

-Oh abbastanza bene. E’ stata una piacevole serata. Ma ora sono troppo stanca. Domani ho interrogazione di biologia.- ometto di dirle del matrimonio. Credo lo faranno i novelli futuri sposi.

-Vai a dormire allora. Ma Rose e Jake?-

-A casa di Emmett, loro non erano stanchi.- e mi prendo un bicchiere vuoto che riempio di latte fino all’orlo.

-E a te chi ti ha riaccompagnata?-

-Edward, il fratello di Emm.- e mi sono finita tutto il latte del bicchiere, come per spegnere il fuoco nato all’interno del mio corpo subito dopo aver pronunciato il Suo nome. Ne riempio un altro.

-Ok,- mia madre non si crea alcun tipo di problema, -allora vado a letto. Va anche tu mi raccomando. Che se hai l’interrogazione devi essere fresca.-

-Si mamma.- dico imitando la voce di una bambina. E lei va via.

Io sciacquo il bicchiere. Salgo su in camera, mi copro con le coperte fin sopra la testa. Lo faccio sin da piccola. E’ un modo per isolarmi da tutto e da tutti. E la coperta è come se mi proteggesse da tutti i pericoli. Da tutte le sofferenze che ci sono fuori dal mio letto, dalla mia casa. Il letto, il mio letto, è il posto in cui mi rifugio ogniqualvolta sto male, fisicamente e psicologicamente. Il cuscino è il mio migliore amico. Lui conosce tutto di me, gioie e sofferenze. Conosce il sapore delle mie lacrime salate versate nel cuore della notte. Conosce i miei sogni e i miei incubi.

Conosce tutti i miei pensieri e inizio a rimuginare sulla serata passata.

E in un attimo mi addormento.

Ciao!!! L'ultimo giorno del 2009 vi saluto con un altro chappy!!

Rebussiii se ti dico che reputazione ha finisce il mistero no?? Tranquilla.. penso che non gliela vorrai tirare la sedia addosso nei prossimi capitoli!!

volpessa22 GRAZIEEEEEEEE!!!

ChiaraBella sono come te.. amo leggere subito subito i nuovi capitoliii!!!

Sfosfy4ever non è il classico rubacuori.. vedrai vedrai...

Ringrazio per le 159 visiteeee!!!!!!

Ringrazio le 22 persone che mi hanno aggiunto tra i preferiti!

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E ringrazio le 31 persone che mi hanno messo tra le seguite!!

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CAPITOLO 8

EDWARD POV 

Arrivo a casa in un baleno. Ho sfogato la mia cretinaggine di stasera andando a 120-130-140… non so a quanto sono arrivato. 

Appena entro in casa sento le risate di Alice e Rose che prendono in giro Jake non so per che cosa. Emmett è andato in bagno. 

Passo per il salone e sfoderando il mio miglior sorriso saluto tutti. 

Guardo Jake disperato. Guardo i suoi occhi e rivedo quelli di Bella. 

Bella, Bella… devo piantarla a pensare sempre a lei. Sono un emerito idiota. 

Come arriva Emm, saluto tutti. 

-Ragazzi buon divertimento. Domani ho scuola e già si è fatto tardi. Ci vediamo.- 

Salgo sopra e di nuovo Bella mi torna in mente. Riconfermo quello che ho detto prima. Sono un idiota.

Come mi comporterò domani?? Stasera sono stato troppo impulsivo ma domani non potrò esserlo. 

Mi spoglio. La mia giacca ha il suo odore. Deve essere stato quando si è abbracciata a me fuori, o meglio, quando io l’ho abbracciata. Ora basta! Devo dormire. 

Il sonno, forse causa la forte emozione, arriva molto velocemente. 

-Bella?-

Siamo in macchina. Lei sta per scendere ma io la richiamo.

-Si?- mi dice sussurrando.

-Vieni qui.- e la prendo per un braccio.

Lei si avvicina pericolosamente al mio viso.

-Perché?- e mi passa una mano sul mio jeans… molto vicino al piccolo eddy che esulta immediatamente.

Non so che risponderle.

-Perche…- e le passo una mano dietro la schiena attirandola di più a me.

Lei di tutta risposta si mette cavalcioni su di me.

Non può andare più indietro perché c’è il manubrio.

-Perché?- me lo richiede con malizia.

Ha uno sguardo eccitato. Si passa sensualmente la lingua sulle sue labbra invitanti.

Al che non resisto.

E mi getto come un leone sulle sue labbra e le nostre lingue iniziano una piacevole lotta.

O una sensuale danza?

Nel frattempo inizia a strusciarsi sulla mia intimità e io mi muovo con il bacino  con le mani sui suoi fianchi e insieme iniziamo a muoverci come se io la stessi penetrando.

Nessuno di noi due parla.

Si odono i nostri gemiti e i nostri ansiti…

Osservo il suo viso trasfigurato dal piacere e la trovo meravigliosa. Sembra una dea.

-Perché non lo facciamo sul serio?- oddio questa Bella è alquanto arrapante…

Mi piace…

-Edward… Edward??- sembra un’altra voce.

-EDWARD!!!- 

-Oh…che è successo?- apro gli occhi e trovo Esme, mia madre, -finalmente ti sei svegliato!- 

-Mamma??- chiedo con stupore. Non capisco. 

-Dai che sei in ritardo. Su!- 

Stupido stupido. Era tutto un sogno…

BELLA POV

Driiin! Driiin! Driiin!!

Credo sia la sveglia. Non la sopporto!! 

Allungo la mano per spegnerla. L’unico risultato che ottengo è il mio sbilanciamento e la relativa caduta.

Ohi che botta!! 

Jake non ha sentito niente per fortuna. Sembra un porcellino per quanto russa. Meglio così!

Mi rialzo e oddio… sono le 7e35. Fra 20 minuti devo essere davanti scuola. 

M’infilo velocemente sotto la doccia. Dopo di che mi vesto al volo. Prendo una brioche. La mangerò strada facendo. 

7e53. 

Anche due minuti di anticipo! Mitica Bella!! Ahahah 

Scendo dal mio vecchio pick-up e Jessica mi viene incontro. 

-Giorno Bella!- 

-Ehi Jess! Buongiorno anche a te! Stamattina ho volato!- le dico mentre cerco di rendere più presentabile la mia “non” coda. Alla fine opto per i capelli sciolti. 

-Si nota! Comunque la sai la novità?- 

-Direi di no… sai com’è… sono appena arrivata.- certe volte mi stupisco di quanto non ci arrivi più di tanto. Non so se è ancora il sonno o è proprio così. Secondo me è proprio così. 

-Vabbè vabbè. Comunque arriva uno nuovo nelle ore di biologia e di trigonometria. O nuova.- 

Il mio unico pensiero è che durante quelle ore non ho nessun vicino di bianco e a trigo poi, faccio piangere. 

Trigonometria. 

Edward. 

Forse dovrei chiamarlo. 

Forse meglio di no. 

-Ah. Chissà chi è lo sfortunato appena arrivato a Forks. Andiamo a vedere và!-

E prendo la mia migliore amica sotto braccio. Che poi migliore non è. E’ l’unica. Non ho molte amicizie. Questo a volte mi pesa tanto. Certo con Mike ho un bel rapporto ma non posso certo raccontargli di Edward. Non l’ho fatto nemmeno con Jess. Conoscendola Forks ci metterebbe meno di un minuto a sapere della mia cotta. E dopo mezzo minuto mi ritroverei segregata in casa. Ovviamente se Jake lo sapesse forse non mi segregherebbe in casa, ma in camera. Ancora peggio! 

Entriamo. Prima ora biologia. Qui vado bene! Mi piace. 

Il banco di fianco a me è ancora vuoto e spero resterà tale. 

Ad un certo punto ecco che arriva il prof, stranamente in ritardo. Al suo seguito c’è un ragazzo.

Un tuffo al cuore… quei capelli… solo Lui ce li ha così. 

-Buongiorno ragazzi. Accomodatevi tutti!- dice il prof facendo tornare in ordine l’aula. 

Spostandosi verso la sua cattedra lascia libera visuale al ragazzo dietro di lui.

Ed ecco qua il mio David di Donatello…

Il mio Edward. 

Forse è meglio omettere mio… 

In un primo momento osservavo estasiata Edward, solo dopo mi sono resa conto che lui ora è in classe come me. 

Impossibile. Il mio cuore fa ventimila tuffi e ogni volta torna a galla senz’aria. 

-Lui è un vostro nuovo compagno. Edward Cullen. Ha avuto problemi con il professor Carter, - e poi rivolgendosi a lui -spero non ne avremo anche noi. Siediti lì. Accanto a Swan.- e mi indica. 

Edward si volta a guardarmi e il suo magnifico sorriso sghembo sparisce dal suo volto dai lineamenti perfetti.

Perché? Sapevo che tutto quello successo ieri sera è stata un’eccezione… però sono affranta lo stesso per questo suo comportamento. 

Si avvicina. Si siede. Mi guarda per meno di un nanosecondo. 

Ma io masochista quale sono mi volto e gli dico: 

-Ciao Edward! Che ora avete fatto ieri sera?- Mi guarda con una maschera di cera sul suo volto perfetto.

Ma perché? Sembro una bambina piccola che non vuole andare a scuola e nessuno le spiega il perché, ma le risponde soltanto che ci deve andare e basta. E la bambina si rassegna ma resta comunque triste. 

Io non voglio essere quella bambina.

Io voglio essere l’adulta che si informa sul perché delle cose. 

Ma in questo momento sono l’una e l’altra. 

-Non lo so. Sono tornato e sono andato a dormire.- mi dice dopo quasi 5 minuti. 

Lo guardo stupita, ma stavolta sono io a non rispondergli. 

Mentre il professore spiega, ma cosa sta spiegando??

Non lo so.

Sono talmente arrabbiata che non riesco a trovare la forza per seguire la lezione.

Di solito se sono arrabbiata per non pensarci mi butto a capofitto nello studio. 

Ma stavolta il problema mi è talmente vicino. 

Comunque nel frattempo sento che lui mi sta osservando e la tentazione di guardarlo è tanta.

Ma la ragione domina gli istinti.

Anche se non sempre. 

La campanella suona e mi alzo. 

Lui mi sorride ed io invece svio lo sguardo. Anche se dentro di me sono contenta. Lui mi ha donato uno di quei suoi magnifici sorrisi che mi mandano in tilt. 

Tanto in tilt che faccio cadere tutti i libri. Li raccolgo e siamo rimasti solo noi due in aula. 

-Ci vediamo dopo a trigonometria.- mi sussurra all’orecchio Edward. 

Come si respira? Come si parla? Come si cammina? Oddio! 

-Ma che vuoi da me?- trovo la forza di dirglielo. Ma non saprei descrivere il mio tono.

Era un misto tra lo stupore, tra l’arrabbiatura, tra la felicità… tra tanti sentimenti contrastanti che provavo in quell’istante. 

Lui mi sorride maliziosamente. 

Mi da una pacca sul sedere. 

E se ne va. 

Mi ha toccato veramente il culo? 

O.Mio.Dio. 

Questo Dio greco vivente mi vuole morta e non so nemmeno perché. 

Ma troverò delle risposte. 

Intanto andiamo a fare inglese.

ALLORA?? BUON 2010 RAGAZZE!!!

RAGAZZE HO UNA FRETTA MADORNALE QUINDI VI POSTO IL SEMPLICE CAPITOLO.

GRAZIE PER TUTTO... COMMENTI, VISITE, PREFERITI E SEGUITE!

CAPITOLO 9

BELLA

L’ora di inglese è passata velocemente.

Mike parlava parlava. Mi faceva delle domande e si rispodeva pure da solo. Ma non so cos’abbia detto!

Al suono della campanella io resto seduta, intatta, al mio banco con un unico pensiero fisso in testa.

O meglio, un’unica persona fissa in testa. Edward.

Io non ho voglia di giocare con lui (ammesso che abbia intenzione di farlo).

Anche perché non credo di essere in grado di farlo realmente.

Una volta sola, a malapena, Mike mi ha baciato. Se così si può dire. E’ stato proprio un leggerlo contatto fra le nostre labbra. Definirlo “a stampo” sarebbe un sacrilegio.

So che Mike ha da sempre un debole per me ma io non ce l’ho per lui. No, decisamente no.

-Bella! Bella!- proprio lui mi riporta alla realtà strattonandomi.

-Mike…- lascio cadere la frase nemmeno iniziate. Che altro potrei dirgli. Sai, sto impazzendo per un ragazzo perché ieri sera con un semplice abbraccio mi ha fatto conoscere il paradiso. Poi oggi mi ha ignorato fino a che non mi ha toccato il culo. Mike andrebbe fuori di testa. Anche perché io ho fatto tante di quelle storie per quel pseudo-bacio, mentre per una palpata al sedere non ho fatto nemmeno “a”, anzi, l’ho quasi gradita…

-Andiamo a pranzo. Hai bisogno di forze. Ti vedo un po’ palliduccia.- Normale che mi veda pallida.

Il pensiero costante che ho di lui mi sta divorando l’anima.

-Si andiamo.-

Durante il pranzo sembro un automa.

Tutti che parlano e scherzano mentre io non so quanto faccia 1+1.

Ora sto pensando solo a trigonometria.

Ultima ora. Trigonometria.

Sto andando in aula da sola. Nessuno dei miei “amici” ha lezione con me.

Entro e mi posiziono al mio solito posto. Dietro dietro all’angolo.

Prendo i libri e mi maledico da sola ad alta voce per essere così stupida da non saper fare degli esercizi.

-Ehi ehi… calma… quanta acidità!-

Mi volto più adirata che mai. Lui mi piace ma le prese per il culo non le sopporto.

-Che vuoi?-

-Aiutarti negli esercizi.-

-Non dirmi che hai cambiato classe perché volevi aiutare me.-

-No no… non sapevo nemmeno che ti avrei trovata.- devo credergli?

Mi volto e mi concentro sul libro. Lui mi sfila il quaderno e mi fa tutti gli esercizi ad una velocità incredibile.

Ma mi tocca anche ringraziarlo ora?

-Cosa vuoi in cambio ora?-

-Un’altra toccata di culo…- ma vaffanculo!

Prendo il quaderno e strappo la pagina con gli esercizi. –Così non devo ringraziarti!-

Ma dov’è finito il ragazzo dolce di ieri sera?

-Tanto lo so che ti ha fatto piacere…- non sa quanto ha ragione! Ma ovviamente non posso dargliela vinta.

-Invece no. Nessuno mai prima si è azzardato a far…-

Una sua mano si riallunga sul mio sedere. Ma stavolta non lo “accarezza” e basta, lo stringe, come a verificarne la consistenza.

E io da idiota resto ferma.

E mentre lui continua a palpare il mio fondoschiena si avvicina al mio viso e quasi senza voce mi dice:

-Non ti ha fatto piacere? Eh? Eh?- e ad ogni eh rafforzava la sua presa. E di eh ne dice parecchi…

Io mi volto rossa in viso… un po’ perché sono in imbarazzo e un po’ perché un piacere strano mi stava avvolgendo…

Mi sentivo accaldata… e il centro del mio fuoco interno era proprio lì… al centro del mio essere… in quel fiore chiuso che aspetta solo di sbocciare per essere esplorato.

-Swan!- mi chiama il professore, -si sente poco bene?-

-No, tutto bene.- Edward lascia la sua presa. Possibile che per questo contatto il mio corpo ha risposto in questa maniera così… così…? Non so descriverla perché è la prima volta che provo questa sensazione.

-Non è vero professore. Le gira un po’ la testa. Potrei accompagnarla fuori?- No professore, no! Edward no. Per favore…

Lui scruta il viso di Edward e il mio. Il mio e quello di Edward.

-Certo Cullen. Accompagni la signorina fuori a prendere una boccata d’aria. So che lei è bravo quindi non ci sono problemi…- ma perché perché??

Ora fuori con lui cosa potrà accadere?

PIACIUTO?? SPERO DI SI!

RAGAZZUOLE! UN BACIONE A TUTTE!!

CAPITOLO 10

BELLA POV

Siamo nel cortile sul retro della scuola.

Il mio cuore palpita, ma non so cosa voglio davvero.

Le sue attenzioni mi lusingano.

Anche se mi spaventano.

-Bella…- mi chiama Edward con la sua voce angelica.

-Che c’è Edward?- mi stupisco da sola per il mio tono di voce poco coinvolto.

-Vogliamo andare via da qui? Eh? Che ne dici?-

Ho deciso. Sarò io a giocare con lui.

Anche se non so con quali risultati.

-Casa tua… o casa mia?- penso che questa non se l’aspettava.

-La mia macchina?- caro… vorresti averla vinta subito ma non sarà così.

-Se devo scegliere una macchina… opterei per il bagno della scuola…- credo di essere stata abbastanza provocante.

Infatti mi guarda con certi occhi neri, carichi d’eccitazione.

Peccato che con questi vestiti messi al volo non posso essere affatto sexy.

-Bella Bella… allora non mi vuoi…- mi dice con finta malinconia ma con voce estremamente roca.

-Ma chi ti ha detto che ti voglio?- e mi giro per tornarmene i classe.

Ma non faccio in tempo a fare un passo perché lui in un attimo mi è affianco e presami per un polso mi sbatte contro il muro.

E’ ufficiale. Questo ragazzo è uscito da qualche film.

-N-no-n  e-entrar-e.- dice queste due semplici parole in modo spezzato… quasi avesse paura a pronunciarle.

-Edward…- si avvicina pericolosamente al mio viso.

-Bella…- stavolta la sua voce è roca.

Si avvicina con il suo corpo al mio e riesco a percepire la sua eccitazione che fa capolino dai suoi jeans scuri.

Io abbasso lo sguardo e poi lo sposto imbarazzatissima.

Lui invece mi sorride maliziosamente.

Da quanto sogno questo momento?

Non lo ricordo.

E perché ora ho paura?

Che sia tutto un sogno?

Persa nelle mie domande e risposte sento le sue labbra appoggiarsi sulle mie.

Sono morbide.

Sanno di muschio.

Io non so che fare. Riprendo in considerazione il film immaginario e schiudo leggermente le labbra.

Sembra gradire questa mia mossa perché mi succhia il labbro inferiore.

Istintivamente, e forse un po’ bruscamente, infilo la mia lingua dentro la sua bocca.

Le nostre lingue, una nella bocca dell’altro, intraprendono un valzer che via via lascia la musica classica per arrivare al rock aggressivo.

Non ci separiamo un attimo, nemmeno per respirare.

Ma un cellulare squilla. Non me ne importa.

-Bella.- mi dice ansante.

-Mmh?- gli rispondo anch’io senza fiato.

-Il tuo telefono…- E’ il mio.

Vaffanculo telefono.

E vaffanculo pure a chi mi sta chiamando.

E vaffanculo pure a me che anche a scuola non lo spengo questo cazzo di telefono.

-Pronto?- dico un po’ brusca.

-Sono Rose.-

-Ehi Rose! Che c’è? Non lo sai che sono a scuola a quest’ora?- bugia.

-Adesso mi vengo a prendere il pick-up. Tu verrai a casa di Emmett con mio cognato. Emm sta chiamando anche lui.-

Io con suo cognato. Tradotto: Io con Edward.

Dopo questo bacio. Non è fattibile.

-Va bene. Ok. Ma perché?- ha già messo giù.

Mi volto verso Ed e anche lui ha appena terminato la sua chiamata.

-My lady, in macchina con me devi comunque venirci.- e mi guarda, -ma dove eravamo rimasti?-

-Ad una scoperta.-

-Quale? Che so baciare bene?- Io non lo so. Anche se mi è piaciuto molto questo bacio.

-No. Come si bacia.- Mi scruta bene fino a che si rende conto che ciò che ho detto è reale.

-E allora perché ti sei fatta baciare da me? Non sei come le altre ragazze?-

-Mi andava. E ora mi va di rientrare.- E me ne vado lasciandolo lì abbastanza sorpreso.

***

Allora ragazze? Che ve n'è parso?

Spero vi sia piaciuto!

Ringrazio le 24 persone che mi hanno aggiunto tra i preferiti e le 36  persone che mi hanno aggiunto tra le seguite!

Ringrazio anche i lettori silenziosi e le 204 visite!!

Rebussiii Bella ha tenuto testa secondo te? O quel bacio non glielo doveva dare??

Sfosfy4ever mi fa davvero piacere che ti piaccia il "mio" Edward!!

UN BESO A TODOS!!

Ah... mi faccio pubblicità....

IL PASSATO RITORNA SEMPRE… PER FORTUNA!   ff su Robert Pattinson... date una guardata e spero vi piaccia!!

I preferiti sono saliti a quota 25 e le seguite a 38!

Ragazze però... mi è dispiaciuto aver poche recensioni.

RINGRAZIO DI VERO CUORE Rebussiii e Sfosy4ever per esserci state anche questa volta!

GRAZIE MILLE PER I VOSTRI COMMENTI E BUON ANNOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!

CAPITOLO 11

BELLA

Fra qualche minuto andremo via insieme.

Non ce la posso fare ad entrare in quella cazzo di macchina con lui al mio fianco.

Non è pensabile. Ma lo devo fare.

Ecco, è suonata.

Mi muovo con esagerata lentezza.

Impiego più del dovuto a mettere a posto i libri nello zaino.

Impiego più del dovuto a mettermi la giacca.

Pur di non uscire dall’aula controllo i compiti per domani. Niente.

Pur di non uscire da questa fottuta stanza mi faccio venire sete.

Mi faccio venire perplessità sull’argomento e chiedo al prof.

Ma ho esaurito tutte le possibilità.

Devo uscire.

Mi reco nel parcheggio e proprio dove prima c’era la sua bellissima auto ma… non c’è.

Metto più a fuoco la mia visuale ma non compare. La sua auto e soprattutto lui non ci sono.

NON C’E’.

Sto per avere una crisi di nervi.

Riaffilo lo sguardo e non c’è…

Maledizione Edward. Maledizione. Ma te la farò pagare. Quant’è vero che chiamo Bella.

Per essere fiscali, Isabella.

Quant’è vero che mi chiamo Isabella Swan, carissimo Edward Cullen, te la farò pagare. Non so come, ma lo troverò il modo!

Mi avvio verso casa. Da lì mi farò venire a prendere da qualcuno.

Oltrepasso il cancello del complesso scolastico. Faccio due-tre metri circa e qualcuno suona il clacson di una qualche macchina.

Mi volto e c’è Edward che mi fa cenno di salire.

In quel momento la mia collera è alle stelle.

Ho degli istinti omicidi.

Entrerei in macchina solo per strozzarlo. Ma penso che il contatto con la sua pelle fungerebbe da deviazione ai miei pensieri.

E inizio a guardarlo stralunata dritto negli occhi.

E il mio sguardo vaga su tutto il suo viso.

Dio che labbra… sembrano disegnate. E il loro sapore…

E il suo sorriso sghembo poi.

Lui mi fa di nuovo cenno per farmi salire e per un attimo sto cedendo, ma m’impongo di non farlo.

NO! NON DEVO ENTRARE!

-Grazie. Ma vado a piedi visto che sono rimasta tale!- e continuo a camminare.

Lui cammina parallelo a me, ma in auto. Ad un certo punto si ferma più avanti rispetto a me. Scende e mi viene incontro, mentre io imperterrita continuo a camminare.

-Scusa, ma non ti ho lasciato a piedi. Ho dovuto riaccompagnare una… persona… a casa.- Udite udite: mi ha chiesto scusa.

-Ah si??!! E dimmi… chi è questa persona?- ahi ahi ahi… Forse non avrei dovuto fare questa domanda.

-Bella, devo accompagnarti a casa mia. Non dirti i fatti miei. Quindi fammi il piacere di salire su questa cazzo di macchina e non fare storie inutili. Tu non sei niente per me. Quindi non devo darti alcuna spiegazione.- e mi invita ad entrare aprendomi la portiera.

-Non serve fare i galantuomini. Me la chiudo da sola la porta!- e dopo aver quasi urlato tutto ciò sbatto la porta.

Dentro l’auto sento le lacrime pungermi gli occhi

“Non sei niente” mi ha detto.

Nemmeno nessuno, ma niente. Mi ha considerato una cosa.

Eppure prima… prima sembrava che mi volesse davvero.

Il suo corpo parlava da solo.

E se fossi entrata in questa cazzo di macchina prima?

Che stupida che sono ad aver pensato che potessi un minimo interessargli.

Un rumore, un colpo, mi riporta alla realtà.

Ma cosa?

E’ stato lui a frenare.

Affilo lo sguardo ma davanti all’auto non c’è niente e non vedo nemmeno un cane che possa esserci uscito davanti.

Mi volto nella sua direzione e c’è lui che mi guarda stralunato.

E come dovrei guardarlo io? Eh? Me lo spiega lui come dovrei sentirmi io?

-Bella… io… io…- lo guardo impaziente ma non aggiunge altro.

-Tu? Non m’importa cos’hai da dire.- mentre invece muoio dalla voglia di saperlo.

-Ok. Allora possiamo andare.- Se avesse voluto dire realmente qualcosa l’avrebbe detto.

Mah! Mi volto verso il finestrino e mi lascio cullare dalle fusa delicate del motore.

ROSALIE

-Emm, secondo te come la prenderanno i nostri genitori?-

-Sciocchina,- e mi da un tenero bacio, -la prenderanno benissimo, anzi, di più!-

E rido. So che i miei adorano Emmett e che io per Esme e Carlisle sono come un’altra figlia però mi spaventa ugualmente metterli al corrente del matrimonio.

Sia nella mia famiglia, che nella sua, siamo i primi figli a sposarci.

-Amò, fai finta che sei padre e che tua figlia ti venga a dire che deve sposarsi, come la prenderesti?-

-Rose, lo sai che sei paranoica? Comunque dipende da chi è il tizio. E qui possiamo stare tranquilli perché altrimenti tuo padre non ti avrebbe mai fatta uscire con me.-

Sorrido di quella frase ricordando quella sera.

***

-Pà, stasera posso uscire?-

-Esci sempre, stasera chiedi..?!-

-Papà, non ho finito. Stasera posso uscire con un ragazzo?- ovviamente lui pensava fosse la prima volta che uscivo con un ragazzo, tsk! Era la prima volta che uscivo con un ragazzo dopo che ci eravamo frequentati e avevamo capito che la nostra, potesse essere una storia seria. E io avevo pensato di mettere al corrente di ciò mio padre. Cattiva idea!

-Tu?? tu cosa??- si era alzato e mi puntava un dito contro, -tu con chi dovresti uscire?? Con un ragazzo? Siediti lì e non oltrepassare quella porta!- il suo tono di voce era aumentato di 7-8 ottave, sentivo il battito del suo cuore fin troppo distintamente per il silenzio venutosi a creare, e non so a quanto battesse. Avevo paura che gli venisse un infarto.

Negli occhi di mia sorella leggevo quasi terrore, io non mi aspettavo un “vai piccola e divertiti” ma tutto questo era troppo.

E con calma gli rispondo: -Papà, per caso pensi che sia la prima volta che esco con questo ragazzo? O con qualunque altro ragazzo? No. E’ bene che tu sappia che sono quasi 3 mesi che mi vedo con questo ragazzo, e stasera ho pensato di dirtelo perché sembra che le cose si stiano facendo serie. Quindi non preoccuparti.-

Il suo viso che stava tornando ad un colore normale si era fatto di colpo bianco per poi ritornare a un rosso accesso, tendente al fucsia.

-Cosa-come? Io non… non mi hai detto niente, ma-io-tu…- borbottava cose incomprensibili finchè si ributtò sulla sedie e quasi calmo mi chiese: -Ma chi è?- finalmente una domanda sensata!

-E’ Emmett Cullen, figlio del Dottor Carlisle Cullen.- e via ad altre polemiche circa la sua età e poi appurato che era mio coetaneo non gli andava bene questo, e poi quell’altro… uh!

***

-Oh certo certo!- rispondo ad Emm dopo aver ricordato quel primo litigio con mio padre.

Sentivo intanto parlottare Esme e mamma, erano in cucina.

Renee si era offerta di aiutare la mia futura suocera a preparare la cena.

Charlie era ancora in centrale e Carlisle in ospedale.

Jake invece non verrà, aveva un impegno di vecchia data con i suoi amici di La Push, mentre Alice tornerà per cena.

Bella e Edward invece arriveranno insieme.

Spero che per lei non sia un problema venire con Edward, e lo spero anche per lui.

Certo, che ho una bella famiglia…

-Tesoro,- mi chiama Emmett, -sono arrivati Eddy e Bellina.- troppo forte lui e i suoi nomignoli!

Usciamo fuori insieme e vedo Edward scendere dall’auto furioso che urlando ci dice:

-Faccio un giro in moto. Torno prima di cena!-

Cosa sarà successo?

Questo capitolo sarà chiarificatore, in parte però. E devo dirvi, che ho amato molto scriverlo, anche se non so perchè!!

Un bacione!!

CAPITOLO 12

EDWARD

Scendo dall’auto furiosamente e mi dirigo in garage con un solo pensiero in testa.

Bella.

Un giro in moto servirà a calmarmi. DEVE calmarmi!

Avrei preso volentieri Spirit, il mio cavallo, ma fino a quando sarei arrivato alle scuderie, avrei sellato il cavallo e tutto quanto, la mia rabbia si sarebbe triplicata e non era giusto sfogarla su Spirit.

Perché io adoro il mio cavallo, e quando corro con lui sono un’altra persona.

Mentre ora, correndo con la mia moto, con l’aria fredda e il vento che mi sbatte sul viso, riesco a schiarirmi un po’ le idee.

Anche se continuo a pensare a lei.

Bella mi dispiace averti ignorata a biologia, ma forse sarebbe stato un bene farlo anche dopo.

Bella mi dispiace anche di averti “torturata” a trigonometria.

Ma mi attiri troppo.

Bella, le tue labbra, le bacerei per ore.

Il tuo profumo… che delizia!

Ma siamo diversi.

Non possiamo stare insieme.

Non posso.

Ho degli impegni da rispettare.

Però io continuo a non capire cosa mi leghi a te.

Non si tratta solo di attrazione fisica, no! C’è qualcos’altro, ma non capisco…

Non può essere amore.

No.

Assolutamente, non può essere.

Io credo di non essere in grado di poter amare.

Bella, tu con me soffriresti.

Come sto soffrendo io.

Però non posso, non devo e soprattutto non voglio essere stronzo con te.

Sono stato io ad iniziare la danza.

E devo essere io a concluderla.

Non bastano le parole “tu non sei niente per me”.

Anche perché non sono vere, non è così.

Tu sei tanto per me.

Starti lontano, sta diventando quasi un dolore fisico.

E io posso permettermi di soffrire per te, ma tu non puoi.

Non posso immaginarti triste, né per me, né per nessun’altra persona al mondo.

E non posso nemmeno coinvolgerti nella mia vita.

Vita di merda!

Vita fatta da persone che non meritano nemmeno un tuo sguardo, e fra queste ci sono anch’io.

Ogni volta che mi guardi con i tuoi splendidi occhi mi sento sporco, e non voglio mai più sentirmi così.

Purtroppo la mia vita è fatta solo di risse, di notte dove domina solo l’alcool e il sesso, e talvolta anche la droga.

Bella io voglio uscirne.

Non mi piace più quell’ambiente.

Ma oltre al fatto che non so come uscirne, non posso.

Tu sei l’unica persona che mi ha fatto capire in che schifezza vivo.

Mi è bastato entrare un attimo nel tuo mondo immacolato e farmi capire che tu non puoi rovinarti stando al mio fianco.

Tu sei la mia ancora di salvezza.

Ma non posso correre il rischio di trascinarti nel fondo insieme a me.

Non lo meriti.

Io ti ammiro.

Ammiro il coraggio con cui fai le tue scelte.

Ammiro come ieri hai tenuto testa a tuo fratello.

Dovrei rivoltarmi anch’io.

Ma forse non sono abbastanza coraggioso per farlo.

Sono una delusione per tutti.

Per mio padre. Per mia madre. Per Emmett e per Alice.

Ma non voglio esserlo anche per te.

Quindi ho deciso: parlerò con te e ti spiegherò tutto.

O almeno in parte.

Nel bel mezzo delle campagne sperdute sulla mia Honda inverto la traiettoria e sfreccio in mezzo alla natura.

Questa è la mia ancora di salvezza in momenti come questi. La natura.

Se, dopo che avrò salvato me stesso, un giorno, tu vorrai darmi ancora un opportunità, ti porterò qui.

E adesso corro verso la meta.

La mia meta.

La mia Bella.

*Poco Dopo: CASA CULLEN*

Dopo aver ricoperto la mia moto con un telo, sono più o meno pronto ad andare da Bella.

Forse meno che più.

Ora sembro un bimbetto che ha paura. Ma paura di cosa?

Forse ad aprirmi. A mostrare la facciata più debole di me stesso. La fragilità.

Ecco la parola esatta: FRAGILITA’.

Ogni essere umano è fragile.

E tutti ci costruiamo una corazza.

E questa maschera che ci trasciniamo dietro non ci mostra per quello che siamo realmente, e nemmeno per quello che vorremmo essere.

Ci nasconde e basta. E dovremmo trovare un po’ tutti il coraggio di toglierla.

E con te Bella, voglio trovarlo questo coraggio, e voglio mostrarmi per quello che realmente sono.

Mi dirigo all’interno della casa.

-Ciao.- tutti, Emmett e Rose, ricambiano il mio saluto senza chiedermi niente di quello che è successo prima. Grazie.

-C’è Bella? Dovrei parlarle.-

-Edward!- mi chiama Rose, -mia sorella è… è fuori.- Ho come l’impressione che volesse dirmi qualcos’altro.

-Grazie!...e Rose…- e la guardo come per dirle di non preoccuparsi.

Esco fuori e la vedo sul dondolo.

E’ cosi soave.

Quei capelli che svolazzano al vento… sembra uscita direttamente da qualche quadro di botticelli.

Mi avvicino. Ho timore a chiamarla. Ho paura che possa andare via.

Cazzo di paura. Te ne vai o no? Non mi stressare! Io non ti ho invitata ad entrare nella mia vita quindi cortesemente… e allungo una mano come per dire “quella è la strada…”.

Stupido! Stupido due volte! E pure tre!

Faccio un respiro lungo.

-Bella?- non mi ha sentito. Ci riprovo aumentando un tantino il tono di voce. -Bella?-

Finalmente si volta.

-Ciao. Posso sedermi?-

Si sposta verso destra quindi interpreto il suo gesto come un si.

-Grazie.-

Restiamo così per un tempo che mi pare interminabile.

Restiamo a guardare il tramonto.

Invidio il sole che tutti i giorni va via così, senza salutare. Ma che tutte le mattine, puntualmente, torna a dirci che un nuovo giorno è iniziato e in un modo o nell’altro, lui ci è accanto.

-Bella senti,- mi guarda negli occhi. –Io… io ti devo parlare di…- mi mancano le parole, -devo parlarti di me.-

-Non devi.- e non guarda me, guarda altrove. Credo di sapere che il suo deviare il mio sguardo è sinonimo di disagio. E continua, -Noi, io e te,- con cura ci divide… Tutto ciò mi spezza il cuore. –non abbiamo alcun tipo di… legame, non ci conosciamo. L-la prima volta che ho parlato con te è stata ieri sera. Per delle coincidenze ci siamo incontrati e ce ne saranno delle altre… coincidenze, fra cui tutti i giorni a scuola. Ma non hai nessun obbligo nei miei confronti.-

Bella, perché mi stai facendo rinunciare a tutto ciò che ho da dirti?

Io devo chiarirti la mia situazione, devo aprirti il mio cuore.

No, forse il cuore no, ma la mia anima si.

Questa devo mostrartela!

-Invece Bella non è così! Tra noi c’è stato qualcosa. E io devo spiegarti il mio comportamento. Ma non perché mi sento in dovere di farlo, ma perché voglio farlo!- dico tutto d’un fiato dando più enfasi alle ultime parole.

Lei mi guarda allibita.

-Bella ieri sera sono stato istintivo. Ho fatto ciò che in quel momento il mio cervello mi diceva di fare. E oggi… bè… è… è difficile… è rischioso per te… farti vedere con me.- Cerco di sforzarmi nel trovare le giuste parole anche se capisco dal modo in cui mi guarda che non ha afferrato bene l’ultima parte.

-R-rischios-so?-

-Bella, la mia cattiva reputazione mi precede. Così come mi precedono le voci sulle, diciamo cattive, compagnie che frequento.- Sembra triste per tutto ciò.

Vorrei carezzarle il viso per rassicurarla. Vorrei poterla stringere a me. Ma non posso…

-Ragazzi!! E’ pronto!- è Charlie, il padre di Bella.

-Facciamo che dopo cena, o appena possibile, ti chiarisco tutto.-

Lei mi guarda in un modo come per dirmi che non è necessario, come per dirmi che apprezza il gesto e sta anche per dire qualcosa, ma la precedo.

-Voglio farlo…- e mentre le dico due semplici parole la guardo con occhi carichi di fuoco… di passione.

E intanto ci incamminiamo verso casa.

Distanti, ma vicinissimi.

Ragazze Grazie per la vostra costante presenza, in particolare Sfosy4ever, ChiaraBella, Rebussiii e MissKelly!!

Sfosy4ever non dovrei essere felice di farti impazzire ma un tantino lo sono perchè vuol dire che la storia è interessante e non banale!!! Ho postato presto comunque, visto?? Spero che il capitolo ti sia piaciuto!!

ChiaraBella Ciao!! tranquilla... Comunque spero che questo capitolo ti faccia capire un pò il punto di vista, insomma della situazione, di Edward!!

Rebussiii Eddino è troppo stronzino mi ha fatto ridere troppo!!!!! Grazieeeeeeeeeeee

MissKelly Si è abbastanza stronzo ma ha i suoi motivi. Jasper arriverà per il matrimonio!!

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COME MIO SOLITO AGGIORNO PRESTISSIMO......

Purtroppo è ricominciata la scuola e non vi garantisco il frequente aggiornamento...

CAPITOLO 13

BELLA

Tornata da scuola, dopo la sfuriata di Edward, io e mia sorella abbiamo parlato un po’.

Non le ho detto chiaramente che mi piaceva Edward ma più o meno gliel’ho fatto intendere.

Non le ho detto nemmeno del bacio, ma della litigata si, anche se le ho raccontato solo a grandi linee i motivi.

-Tesoro avevo capito che c’era qualcosa tra te e Eddy. Ma non avrei saputo dire cosa, anche perché fino a ieri sera non vi conoscevate. Lui, è un ragazzo particolare. Con una vita particolare. Emm cerca di farlo cambiare ma i suoi tentativi sono vani. Prima mi stava raccontando che erano anni che la sera non usciva con i suoi amici a far baldoria. Crede che sia per te.-  penso si riferiva a ieri sera.

-Per me?- chiesi titubante.

-Sorellina, non lo so. Emmett mi dice tutto ma di suo fratello parla poco. E si scusa sempre per tutto ciò. E’ lui che ha architettato il “piano” della macchina. Crede che la tua vicinanza faccia bene ad Edward. Ma non credo sia così.- e sui suoi occhi cala un velo di tristezza.

-Rose, io-io… non lo so. Ma ci sono tante cose che tu non sai e io… non so se posso essere d’aiuto a Edward… Non ci riesco. Mi dispiace per Emmett…-

-Tranquilla sorellina.- e ci abbracciamo come forse non facevamo da tantissimo tempo ormai.

Però ora molti interrogativi su cui volevo far luce mi ronzavano in testa.

Dopo la chiacchierata con Rose passo a salutare Esme e la mamma, alle prese con i fornelli e tante cose buone da mangiare!

Dopo di che esco fuori.

Mi siedo su una panca a dondolo.

Mi siedo e penso.

Penso che oggi ho dato il mio primo bacio ad una persona che forse amo ma che in meno di 48 ore già mi sta facendo soffrire.

E cullata dal dondolo, mi perdo in un sonno senza sogni. Senza incubi.

Niente di niente.

Mi risveglio perché qualcuno mi sta chiamando.

-Bella!- questa voce… la Sua voce.

-Bella!- mi volto. E neanche questa volta ce la faccio a resistere alla sua bellezza disarmante.

-Ciao. Posso sedermi?- e mi faccio piccola piccola su questa panca… Ho quasi paura ad avvicinarmi a lui… il mio ormone pazzo potrebbe uscire fuori!! Infatti, nonostante ci sia quasi un metro a dividerci penso in modo poco coerente.

Mi dice che vuole parlarmi del suo comportamento ma io gli dico che non è in dovere di farlo.

Ma replica dicendomi che non si tratta di dovere, ma che lui vuole farlo.

Questa cosa mi regala una sensazione simile alla felicità.

Se vuole raccontarmi i motivi del suo comportamento vuol dire che vuole chiarirsi con me.

E se ci tiene a farlo è perché forse, anche se in quantità piccolissime, qualcosa per lui rappresento.

Purtroppo mio padre mi richiama all’ordine, anzi, ci richiama.

L’unica cosa che è riuscito a dirmi è che si è comportato così per me, per il mio bene.

Ha detto che è rischioso per me stare vicino a lui, per via della sua cattiva reputazione.

Ho intenzione di saperne di più.

Ha detto che dopo cena o appena possibile mi avrebbe chiarito tutte le ragioni del suo modo di comportarsi di oggi.

Non vedo l’ora di scoprire tutto.

Ma non per una morbosa curiosità, ma proprio perchè… forse mi sento ferita, ecco perché.

In più voglio sapere il motivo per cui ha tanta premura di fornirmele queste spiegazioni.

Forse però devo finirla di nutrire false speranze.

Entriamo insieme nella grande sala da pranzo.

A capotavola c’è Carlisle, alla sua sinistra Charlie mentre alla sua destra c’è Esme.

Di fianco a papà c’è la mamma che ha di fronte Emmett che al suo fianco ha Rose.

Nel posto di fronte a Rose c’è Alice con al suo fianco un posto vuoto per Edward.

Io sono vicino a Rose.

Ma cosa più rilevante sono occhi negli occhi con Edward.

Il mio stomaco è pieno di… di farfalle.

Dopo che tutti ci siamo accomodati, abbiamo scoperto i piatti stracolmi dell’antipasto iniziamo a cenare.

L’atmosfera è più che piacevole.

Ogni tanto Edward mi sorride, ma nulla di più.

Fino a che non sento qualcosa sfiorarmi il piede.

Lo sposto, ma questa “cosa” mi perseguita.

Faccio cadere accidentalmente il mio tovagliolo e mi abbasso sotto il tavolo.

E trovo il piede di Edward che perseguita il mio.

Il bravo ragazzo di poc’anzi è scomparso ed è ritornato quello “cattivo” di stamattina.

Vuole giocare di nuovo con me?

Iniziamo!

Una volta raccolto il tovagliolo nemmeno lo guardo.

Continuo a parlare con Rose ed Alice.

Ad un certo punto mi sfilo lentamente una delle due scarpe e inizio a strofinare il mio piede sulla sua caviglia.

Noto nel suo sguardo la sorpresa ma gli sfugge un sorriso compiaciuto, forse per la mia, diciamo, intraprendenza.

Con il piede inizio a risalire.

Il suo polpaccio.

Arrivata alla piegatura del ginocchio, struscio più e più volte il mio piede in mezzo a quella piegatura.

Sembra gradire.

La sua postura è talmente rigida…

E quasi non parla più.

Io continuo a conversare con le mie vicine come se nulla fosse.

Ad un certo punto si parla di scuola.

Io parlo dei miei problemi a trigonometria e Alice dice:

-Oh… sai, mio fratello è davvero bravo. Vero Edward?- dice rivolgendosi a lui.

-Edward!- lo richiama Alice.

Io lo fisso negli occhi e sorrido.

Con il piede mi sono spinta molto più in alto rispetto al lecito, sempre se esiste un lecito su questi “contatti”.

E oltre a strofinare il mio piede sul suo interno coscia, a intervalli regolari passo anche sul suo membro eccitato, che a ogni tocco, mi pare diventa sempre più duro… e anche grande.

Anche se con la mia inesperienza non posso certo fare paragoni.

Mentre io a ogni tocco sento delle scariche partirmi dal basso ventre e propagarsi in tutto il resto del mio corpo e…

-Bella!- Rose mi sta sventolando una mano davanti al viso.

-Emh? Si? Che c’è? Mi hai chiamata?- Dio mi sono lasciata prendere da queste nuove sensazioni.

-Stavo dicendo del mio nuovo trasferimento di alcune ore nella tua sezione. Non hai detto nulla a Rose. Come mai?- e touchè! Mi guarda sghignazzando.

E cosa racconto ora?

Distolgo lo sguardo dal suo viso prima che il suo sorriso mi faccia andare in estasi.

-Si. E’ vero.- e se hanno detto qualcos’altro? –scusatemi ma ero sovrappensiero.

-Infatti si vedeva che eri distratta da qualcos’altro.- Edward Cullen sei uno stronzo!

E sento il suo corpo muoversi come se stesse trattenendo una risata.

Quindi ho ancora il piede su di lui. Oh cazzo!

Lo ritraggo immediatamente!

La cena si conclude nel migliore dei modi e io sto ancora a pensare alla chiacchierata prima di cena fatta con Edward, e il durante la cena.

Inizio davvero a essere impaziente nel voler sapere cos’ha da dirmi Edward.

Credo di star diventando paranoica.

Sono le 22:30 e Edward si alza da tavola.

-Signori, ho degli amici che mi aspettano. Vogliate scusarmi.- e mentre esce dalla stanza lo seguo con lo sguardo.

Dopo una decina di minuti torna, ma indossa una giacca di pelle, quella che aveva ieri sera.

-Bella? Perché non vai anche te con Edward?- lo vedo irrigidirsi dopo le parole di Emmett.

Ciò vuol dire che non mi vuole.

-Non voglio disturbarlo.- dico fissando un punto indefinito della stanza. Non voglio che dal mio sguardo si capisca che qualcosa non mi sta andando bene. Anche se gli altri presenti non sanno cosa.

-Nessun problema.- lo dice a fior di labbra. E i suoi occhi si tradiscono da soli.

Non mi vuole?

E ci andrò.

Voglio sapere cos’ha di tanto segreto.

Voglio sapere che problemi ha con me.

-Ok. Allora vengo. Prendo la giacca.- saluto tutti e a grandi passi mi dirigo all’ingresso.

Lui mi segue senza dire una parola.

E mentre indosso la giacca, sento il suo cuore pulsare forte, allora gli dico:

-Se vuoi che non venga con te non c’è problema. Basta dirlo.-

-Non è questo Bella. E’…- mi sembra in difficoltà, -ricordi ciò che ti dicevo prima?-

Si che me lo ricordo!

-Si. E voglio capirci di più!-

-Testarda!- dice fra se e se, io l’ho sentito, ma lascio correre.

Usciamo ed entriamo in auto.

Al che inizia a parlare.

-Tu ricordi cosa ti ho detto. Io ricordo cosa mi hai fatto.-

Forse non è stato molto saggio decidere di uscire con lui.

GIRLS!! Allora?? 30 PREFERITI E 42 SEGUITE.. MA CHE BELLEZZAAAA!!!!

ChiaraBella sono contenta di avervi fatto capire come si deve il suo modo di essere... Però ci sono ancora delle cose in sospeso che capirete più avanti!

Sfosy4ever non hai detto alcuna fesseria... TUTTO VERO!! Hai visto? Anche oggi ho postato.. spero di poterlo continuare a fare!!

Rebussiii ahahah!! lo metti in gata buia? Credo che tutti i suoi uomini l'andranno a prendere!!

Ragazze un GRAZIE PARTICOLARE A VOI 3 PERCHE' CI SIETE SEMPRE... E VI DEDICO QUESTO CAPITOLO.

Ragazze scusatemi se ieri non ho aggiornato ma impegni improrogabili...

CAPITOLO 14

EDWARD

Cavolo.

Bella verrà con me.

Da una parte mi fa un immenso piacere.

Ma da un’altra parte no.

Stasera ci sarà la festa dell’ingresso nel nostro gruppo di James.

E io che balla m’invento con quelli??

Se dico che è la mia ragazza sono sicuro che la tratteranno benissimo.

Ma non posso dire una simile stronzata, anche perché altrimenti devo mettere al corrente di questa bugia anche Bella.

Dio che dilemma a stile “amleto”.

Ma non potevi restare a casa a goderti le chiacchierate sul matrimonio?

Erano più salutari.

Ma devo intavolare un discorso altrimenti che facciamo?

Lei ha detto che vuole sapere di più rispetto a quello che le ho detto pomeriggio.

-Tu ricordi cosa ti ho detto. Io ricordo cosa mi hai fatto.- e le sorrido malizioso.

La vedo farsi bordeaux nonostante nell’abitacolo della macchina ci sia poca luce.

-Rilassati Bella. Non ti farò niente, anche se mi hai fatto venire strane voglie.-

Ma perché diavolo mi lascio sempre andare quando c’è lei a meno di mezzo metro da me??

-E-edw…-

-Ti ho detto di non preoccuparti. Solo che mi auguro che non faccia così con tutti i ragazzi seduti al tuo stesso tavolo…-

Non risponde e continuo a parlare.

Forse è anche meglio che non m’interrompe.

-Però devo chiederti un favore, e non pensare sia gelosia, perché non ho motivo di essere geloso. Stasera con i miei amici stai buona, ok? Non ti cacciare in pasticci. E’ una serata particolare. E per favore, per favore, non raccontare niente a nessuno. Ci siamo intesi?-

Mi guarda un po’ spaurita.

Forse è il caso di riportarla a casa.

-Bella? Vuoi che ti riporta a casa?-

-No. Non ho paura.- anche se la sua voce la tradisce.

-Bella, non ti ho chiesto se hai paura, quindi, anche se inconsciamente, hai paura. Senti. Io ho capito che sei troppo testarda, e ti porterò con me. Altrimenti non mi rivolgerai più la parola.- ed io ho bisogno della tua voce, -E per concludere, non ti succederà niente. Ma se c’è qualche persona che ti dà fastidio, non dire che sei mia amica, e nemmeno che sei la cognata di mio fratello. Vieni da me a dirmelo. Se proprio non vuoi venire da me puoi dire che stiamo insieme. Ok Bella? E’ importante che tu mi prenda sul serio.-

Ad ogni mia parola la vedevo accigliarsi e sembrava si sforzasse di seguire il mio discorso.

-No- mi dice dopo aver fatto un respiro lunghissimo.

-No cosa?-

-Non posso dire che stiamo insieme.- accidenti Bella, accidenti!

-Ma non ti sto dicendo queste cose per sport. Ti sto dicendo queste cose per te. E anche perché ci tengo… che non ti accada niente. Loro non lo sanno se in realmente stiamo insieme o no, e poi non ho detto mica che siamo fidanzati o cosa… E poi se ti preoccupi di non voler usare questa scusa vuol dire che sei preoccupata. Lo vedi? Non ti richiederò se vuoi andare a casa. Ti chiedo solo di fare quello che ti ho detto. E se non vuoi usare nessuna scusa, basta che vieni da me. Qualunque cosa stia facendo. Ok? Non te ne fregare, e non fare l’eroina.-

-Va bene. Edward. Io. Io ho deciso di venire. E non me ne andrò. Ed è vero. Ho paura. Però lo sto ammettendo, quindi un punto in più per me. Edward. Se penso sia il caso di usare la tua scusa la userò. Però c’è un ma. Cosa dirai ai tuoi amici quando ti vedranno arrivare con me?-

E’ vero, non ci avevo pensato.

-Beh, dirò che sei una mia amica.-

-Ma prima avevi detto che amica non va bene…- tesoro, sei così intelligente, sforzati di venirmi dietro…

-Se lo dici se qualcuno ti sta dando fastidio… e cerca di pensare al fastidio che intendo io per favore… penseranno che sei un altro genere di amica.-

-Ah… Edward senti, ma che… niente lascia stare…- che amici ho?? Questo intendevi? Perché non mi hai creduto prima? Eh? Perché?

-Che amici ho Bella? Questo volevi chiedermi? Amici che non fanno per te, e che non voglio nemmeno facciano parte della tua vita. Bella. Io sono come loro. Non merito niente di te. Nemmeno il piacere che mi stavi donando prima. Se avessi potuto… Bella… l’importante è che fai quello che ti dico io. Dai poca confidenza a tutti. Specialmente a qualche ragazza, se c’è. E non ti prendere niente da bere se ti offrono qualcosa. Ti porterò io qualcosa, sempre se la vuoi.-

La guardo sempre negli occhi e per far ciò rallento, quasi fino ad andare a passo d’uomo.

Io che faccio le corse…

-Ok. Scusami se ho insistito nel venire. Posso stare con te durante la serata? Puoi già usare la scusa che ci frequentiamo.-

Mi dispiace… ma sei tu che hai deciso di venire nonostante gli avvertimenti.

Vedo il pub dei genitori di Aro a 200 metri da noi.

-Bella, siamo arrivati.- e senza pensarci le stringo la mano.

Nemmeno dovesse andare a morire.

Un po’ forse lo è.

Ho portato tante ragazze con me in questo posto, e nessuna è mai ritornata con me.

Ma erano tutte ragazze che non si facevano nessuno scrupolo, facevano sesso con chiunque.

Magari prima l’hanno fatto con me, poi al pub si passavano a qualcun altro e per finire se ne andavano con qualcun altro.

Io so che Bella non è così.

E poi conosco i miei amici, so che ci provano con tutte e che non sono abituati a nessun tipo di rifiuto.

Poi se hanno anche il bicchiere non sono certo raccomandabili, nemmeno se la donna è consenziente.

Infatti nessuna ragazza è mai tornata.

Le uniche che vengono sempre sono la sorella e la cugina di Aro.

Rispettivamente Jane e Leah.

Credo che più di una volta Aro sia stato anche con loro.

Anche se mi chiedo chissà se se lo ricordano, conciati com’erano.

Arrivati davanti al locale, parcheggio e Bella scende.

Io mi avvicino a lei e le mimo un “non preoccuparti”.

Lei di tutta risposta mi prende la mano e me la stringe.

-Se vuoi andare via, in qualunque momento, non esitare a dirmelo.-

Entriamo e Aro mi viene incontro.

-Cullen!! Stasera in ritardo, ieri sera ti abbiamo aspettato… ma non sei arrivato. Come mai?-

-Aro… impegni…-

-E questa bella giovincella chi è?- e indica Bella con il suo sguardo libidinoso.

Sono disgustato da tutto ciò.

Stasera sarò attaccato a Bella come una cozza.

-E’ la ragione per cui ci sono mancato.- e guardo Bella sorridendo. Un sorriso di incoraggiamento più che altro.

-E ci hai portato a conoscere la tua amichetta?- sento Bella irrigidirsi al mio fianco. Stringo la presa sulla sua mano.

-Non è una mia amichetta. E’ un po’ che mi frequento con lei.-

Vedo gli occhi di Aro farsi due fessure, forse non mi crede.

Ma i miei occhi dicono la verità…

-E tu,- dice a Bella, -come ti chiami?-

Stavo per dire Bella ma lei mi blocca, dicendo con voce ferma e salda.

-Mi chiamo Isabella.-

-Io Aro, da come avrai capito. Scusami ma non posso stringerti la mano. Ce le ho impegnate.- e si guarda le mani. In una mano ha una sigaretta non tanto sigaretta normale, e nell’altra un boccale di birra.

Lancio uno sguardo al resto della truppa e mi accorgo che stanno tutti ballando intorno a James.

Stringo un’altra volta la mano a Bella e ci incamminiamo.

Allora?? ve gusta il capitolo!!

Espero que ve guste...

Sfosfy4ever GRAZIE!!! e scusami se ieri non ho aggiornato!

ChiaraBella ogni tanto si cambia! Bella è molto tranquilla ma si sa che a quest'età gli ormoni fanno la loro parte!!

_la sua bella_ grazie tante anche a te! kiss!

Rebussiii secondo me ora lo vuoi mettere in cella con Charlie.. ma non disperare!!

MissKelly ti capisco abbastanza bene e ti perdono!! ahahah!! l'importante è che la storia ti piaccia!!!

GRAZIE A TUTTI!!

CAPITOLO 15

BELLA

Ho deciso di venire con Edward e non tornerò sulla mia decisione, anche se più volte Ed mi ha proposto di riportarmi a casa.

Mi ha detto di comportarmi in un certo modo, e dal suo sguardo capisco che mi sta dicendo la verità.

E ho un po’ paura.

E lo ammetto.

Arrivati al locale, un certo Aro si avvicina.

Ha un non so che di viscido.

Ha in mano un boccale di birra e sta fumando, credo sia marijuana.

Ma dove sono finita?

Questo Aro parla con Edward, gli chiede chi sono io, se sono una sua amica.

Ha usato proprio le stesse parole di Edward di poco fa.

Ma lui gli dice che ci stiamo frequentando da un po’.

Mi da un po’ di sicurezza.

E inoltre, mi fanno davvero piacere queste parole.

E’ una vita che vorrei essere presentata come una sua “amica speciale”, e anche se per finta, mi fa davvero piacere.

Mi guardo intorno e mi stringo di più a Edward.

Stanno tutti ballando.

Aro ci fa strada e lo seguiamo.

Edward rafforza la stretta di mano.

Tutti si voltano dalla nostra parte.

Edward mi guarda e mi lascia al mano.

Si avvicina ad un ragazzo biondo, quello che stava al centro del balletto e gli stringe la mano.

Mi pare che gli faccia i complimenti, anche se non ho capito per cosa.

Io nel frattempo mi siedo e dopo un po’ scendono delle ragazze dal piano superiore.

Appena si accorgono di me mi guardano di traverso…

Cazzo vogliono??

Si muovono sculettando… ma andate a quel paese.

Una delle due si avvicina a Edward e gli cinge la vita con le braccia da dietro…

Sento le guance andarmi in fiamme per il nervoso…

Ma chi è quella oca??

Edward ride con dei ragazzi e appena lei lo abbraccia, si volta e sul suo volto si apre un sorriso meraviglioso, il mio sorriso sghembo…

La rabbia mi divora.

Possibile che sia gelosa di qualcosa, in questo caso qualcuno, che non mi appartiene?

Si, è possibile… lo sto verificando su me stessa.

Continuo ad osservare il loro chiacchiericcio e i suoi continui sorrisi…

Non si è voltato nemmeno una volta ad osservarmi.

Stronzo.

Sento le lacrime pungermi gli occhi.

Ma non posso piangere. Non devo.

E soprattutto non voglio.

Ad un certo punto, mentre sto con gli occhi chiusi, sento una presenza al mio fianco.

Apro gli occhi di scatto e mi volto.

C’è il biondino del balletto.

-Ciao. Sono James.- ha due occhi azzurri che mi ricordano il mare, per quelle pochissime volte che ci sono stata.

-Io sono Bella.- cavolo. Prima con quell’Aro avevo detto il mio vero nome, Isabella. –In realtà mi chiamo Isabella ma preferisco farmi chiamare Bella.-

-Io non ho nessun diminutivo invece!- e mi sorride. Io gli sorrido di rimando.

Al diavolo Edward che sta civettando con quella stronzetta.

Lui getta un’occhiata al tavolino dove sono seduta, mi guarda e mi chiede se voglio qualcosa da bere.

Acconsento e mi fa cenno di seguirlo.

Arriviamo al bancone del bar.

-Ehi Laurent!-

-Ohi James, finalmente ce l’hai fatta!-

-Si si!! Dai a Bella qualcosa da bere…-

-Una diet coke grazie.- mi guardano allibiti entrambi.

-Scusa ma noi serviamo solo alcolici.- mi dice il barista.

-Be allora mi dia una birra.- azzardo. Non sono tanto brava a reggere l’alcool.

Mi porge la birra e si allontana.

Io e James ci sediamo su degli sgabelli e parliamo.

Mi dice che ha 20 anni, che non ha completato gli studi.

Ha provato a lavorare ma il lavoro non fa per lui.

Fino a quando ha conosciuto Aro che gli ha permesso di entrare nel suo gruppo.

Gli dico di sorvolare su questo argomento perché non ne so niente e non ne voglio sapere.

Al che lui mi chiede con chi sono venuta.

-Con Edward Cullen.- gli rispondo. Lanciando un occhiata truce a Edward.

-Ti da fastidio che stia con Jane?-

-Jane? Sarebbe quel mezzo nanetto?-

-Suppongo che ti dia fastidio. Comunque si, Jane è il mezzo nanetto.- mi dice parafrasando le mie stesse parole.

Con James mi ritrovo a parlare di cose importanti e di quelle di poco conto.

Credo sia una bella persona.

Ma non capisco cosa ci faccia in questo branco di… non saprei come descriverli.

Vabbè all’inizio avevo pensato la stessa cosa di Edward però ora posso affermare che mi sbagliavo perché si trova bene in questa compagnia.

Mentre non so perché, ma fatto sta che James, in questo momento, sta parlando con me.

Guardo distrattamente l’orologio e mi accorgo che sono l’1 passate.

Guardo Edward ma lo vedo cantare con i suoi amici.

Vorrei restare qui con James e vorrei sapere qualcosa su quella Jane e fare qualche altra domanda che non sono stata in grado di fare finora.

Ma ora oltre ad essere spazientita per il comportamento di quello stronzo laggiù che sta sorridendo beffardo, ho anche sonno.

Riguardo nuovamente l’orologio e sbuffo.

-Bella che c’è? Devi andare via?- forse prima di arrivare qui Edward è stato premuroso ma ora lo è di più James.

-Be si. Devo perché mio padre, lo sceriffo di Forks, mi aveva detto che alle 11e30, massimo mezzanotte dovevo essere a casa e poi voglio anche. Un po’ perché ho sonno e domani ho scuola. E un po’ perché mi sono stancata.-

-Se vuoi ti accompagno io. Mi dici dove abiti.-

-Ma no guarda, tranquillo. E’ la tua festa e già sei stato tutta la sera con me ad annoiarti quindi ora vai a divertirti. Ok?-

-No, ma che scherzi? Primo, sono stato bene a chiacchierare con te. E secondo sarebbe un piacere e un onore riaccompagnarti.-

-Ma Edward?- non so perché voglio usare delle scuse. Mi stanno tornando in mente le parole di Edward che mi ha detto quando eravamo in macchina.

-Edward? Pensi che tornerà ora a casa?-

-Bo. Glielo chiedo. Altrimenti chiamo un taxi.-

-Di qui non passano i taxi.- freddo e distaccato.

-Vuol dire che aspetterò Edward.- Ho sinceramente paura. Mi sembra che non sia semplice cortesia il suo volermi riaccompagnare.

Alzo lo sguardo in cerca di Edward.

Stranamente, forse da quando siamo arrivati qui stasera, mi sta guardando.

Nel mio sguardo forse ci vede del panico perché con una camminata rapida ma pacata mi è immediatamente accanto.

Arriva, mi cinge le braccia con il suo braccio destro.

Dalle sue labbra sento odore di alcool.

-Ehi bellissima! Non è ora di andare a casa?- Stop… mi ha chiamata bellissima ed è arrivato immediatamente al mio fianco anche se per tutta la serata non mi ha prestato un minimo di attenzione. Sono un tantino confusa.

-Io in realtà aspettavo te. Anche se vedevo che eri alquanto impegnato.-

-Avevamo delle cose di cui discutere. Ma non ti lamentare. Ti sei trattenuta per tutta la serata il festeggiato!-

-Io non ho trattenuto nessuno. E nessuno è venuto a reclamarlo. Quindi… anzi, fortuna che c’era lui.-

-Sai Eddy, voleva accompagnarla a casa ma ha detto che avrebbe chiamato un taxi. Gli ho detto che di qui non passano e ha detto che ti avrebbe aspettato.- interviene James che fin’ora non ha proferito parola alcuna.

-Grazie James, ma ho promesso a Charlie e alla signore Renee che avrei riportato io la loro figlia a casa.-

Edward va a salutare gli amici e mentre James mi dice che una di queste sere potremmo rivederci, non ho capito se da soli o con tutti questi pazzi, io, oltre ad annuire a tutte le cose che mi dice quest’ultimo, fisso Edward.

Saluta tutti con una stretta di mano, quando arriva ad una ragazza, mi pare Leah, le dà un bacio sulla guancia, mentre quando arriva a quella Jane, mentre lui si sporge per dare anche a lei un bacio sulla guancia, lei le va incontro ma con direzione le sue labbra.

Lui se ne accorge e svia il viso anche se comunque le loro labbra si sono scontrate.

Infelice di quel tocco, o forse invidiosa, sono comunque contenta per il rifiuto di Edward.

E mi piace pensare che il motivo di tutto ciò sono io.

Ritorna da me.

Salutiamo James e ci avviamo verso l’uscita.

Incrocio le braccia al petto ma Edward mi sfiora la spalla e scende fino ad arrivare alla mia mano.

Tutte le resistenze crollano senza che io lo voglia.

Infine mi stringe la mano.

E così come siamo entrati, così usciamo dal locale…

@Rebussiii allora cosa ne fai di Eddino dopo questo capitolino?? ahahah! ho fatto pure la rima!! Un bacio!!

@ChiaraBella so che ieri era domenica e che avrei potuto aggiornare ma mi sono goduta il fine settimana!! Comunque... riesco a soddisfare la tua curiosità con questo capitolo?? P.S. La verifica come è andata? kiss!

@Sosfy4ever come sempre ti ringrazio con tutto il cuore per i tuoi complimenti!!! (ti adoro!!) un abbraccio!

@MissKelly devo ringraziarti... per cosa?? Ecco ieri leggendo la tua recensione mi è venuto in mente un pov di Jacob per il 19° capitolo. Avevo intenzione di farlo rientrare nella storia ovviamente... però ho pensato di farlo tornare proprio ieri!! ahahah!! e grazie a te!! un bacioneee!!

SCUSATEEEEEEEEEEEEE!! Lo so che merito il linciaggio ma non mi si apriva la pagine dell'editor htlm... scusateeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!!!!

Eccovi il capitolo tesorine mie!!!

CAPITOLO 16

EDWARD

Sono Stronzo. Sono Stronzo e Sono Stronzo.

Ho lasciato la mia Bellina tutta sola.

Mia??

Forse per un attimo lo sarà stata ma dopo quest’altra mia mossa mooooolto intelligente non lo sarò più.

Jane mi sta attaccata e non posso allontanarmi.

Aro mi lincerebbe se sua sorella si sentisse rifiutata da me.

E Aro ha il potere di farmela pagare come si deve, o di scontarsela con Bella.

A quel pensiero rabbrividisco e faccio il cascamorto con Jane.

Ma con un occhio tengo a bada Jane e con l’altro invece, osservo Bella.

Stiamo ballando e Jane mi si struscia addosso, non voglio che Bella pensa che non la voglio più.

Devo andare da Aro, perché se secondo la sua concezione, sua sorella viene prima di tutto e di tutti, ma è sempre seconda a lui.

Quindi, posso lasciarla per andare da lui.

Si, ok, vado.

Ma che cazzo gli dico?

L’importante è che mi allontano da Jane.

Districandomi tra i ballerini non tanto in gamba, perdo un attimino l’occhio che avevo su Bella.

Arrivato vicino ad Aro, mi volto e non la vedo.

Il panico in un attimo si fa padrone di me.

Tutte le paure che avevo in macchina mi tornano a far visita.

Tante opzioni si affacciano nella mia mente mentre esplorando in un lampo tutta la sala la vedo seduta al bancone con James.

E ha una birra in mano.

Bella? Sta bevendo una birra??

Non ci credo.

Ma poi resto incantata nel vedere la sua presa ferrea al collo della bottiglia e la semplicità con cui la beve.

La trovo estremamente sexy…

E mi perdo nei sui sorrisi…

Sorrisi che sta rivolgendo a James però.

La gelosia mi viene a fare visita.

Mai provata una cosa del genere.

E’ un fastidio… fastidioso.

Sento un dolore alla bocca dello stomaco e una strana rabbia che mi viene voglia di andare lì, tirare un pugno a James e baciare la mia Bella principessa, rivendicandola.

Rivendicare??

Ma che cosa…

Se da quando siamo entrati non le ho rivolto una, anche minima, attenzione.

Mi faccio schifo da solo.

Comunque Aro mi si avvicina e mi dice che la sera precedente hanno scatenato una rissa a Seattle.

Fosse stato qualche settimana fa sarei stato contento di tutto ciò e avrei pensato subito che anch’io ci sarei voluto essere.

Ma oggi no.

Perché non voglio più picchiarmi con nessuno.

E poi ieri sera ho conosciuto Lei.

Il mio angelo.

Che ora guarda dalla mia parte e ha negli occhi quasi il terrore.

Non so cosa dico ad Aro ma mi precipito subito da lei.

Cammino veloce ma senza far trasparire l’ansia che sento in questo momento.

Arrivo e le cingo le spalle con un braccio.

-Ehi bellissima! Non è ora di andare a casa?

-Io in realtà aspettavo te. Anche se vedevo che eri alquanto impegnato.- frecciatina… Ah Bella io stasera non ci volevo proprio stare qua…

-Avevamo delle cose di cui discutere. Ma non ti lamentare. Ti sei trattenuta per tutta la serata il festeggiato!- dico con un fare tranquillo anche se dentro muoio di gelosia.

-Io non ho trattenuto nessuno. E nessuno è venuto a reclamarlo. Quindi… anzi, fortuna che c’era lui.- altra frecciatina.

Vorrei dirle che ora ci sono solo io per lei e nessun altro, ma non posso, anche perché James dice qualcosa al proposito che voleva riaccompagnare Bella a casa, parla di taxi…

Io resto con gli occhi incollati al viso di Bella e rispondo solo che la devo riportare io a casa perché l’ho promesso ai suoi genitori.

La lascio un attimo e vado a salutare tutti i presenti.

Una formale stretta di mano.

A Leah un bacio sulla guancia.

Con Jane sono dello stesso avviso ma lei si lancia sulle mie labbra, che prontamente schivo, anche se finisce per sfiorarmi l’angolo della bocca.

In questo momento desidero solo le labbra di Bella sulle mie, e di nessun altro!

La guardo e vedo che mi sta fissando mentre James sta blaterando qualcosa.

Nei suoi occhi vedo rabbia e sollievo.

Che dia fastidio anche a lei Jane?

Lo spero vivamente!

Arrivo, salutiamo James e ci avviamo all’uscita.

Lei si mette con le braccia conserte, ho ancora voglia di sentire l’elettricità che passa dal mio corpo al suo e viceversa, allora scivolo lentamente sul braccio fino a catturarne la mano.

Sembra felice di questo contatto e la stringo di più.

E’ meraviglioso sentirla così vicino a me.

Ma devo farmi perdonare per stasera.

Entriamo in macchina.

Manca poco alle 2.

Se i suoi genitori non l’hanno ancora chiamata vuol dire che sono tranquilli, o che dormono, quindi abbiamo tempo per noi.

Un’idea mi balena nella mente…

Stasera c’è luna piena e la posso portare nel mio rifugio segreto…

Nel posto dove cerco di isolarmi da tutto e da tutti…

E quel posto non lo conosce nessuno.

Dopo un po’ di strada Bella si è accorta che non siamo diretti a casa sua e dopo essere stata dieci minuti e più in silenzio finalmente parla.

-Edward?? Ma… ma dove stiamo andando??-

-Bella… io stasera non sono stato certamente il miglior cavaliere della storia, ma voglio rimediare. Ora!-

Lei mi guarda alquanto sconcertata… ovvio…

-Senti Edward… ho sonno. Sono stanca, e anche alquanto irritata per come è andata la serata, e non mi va di giocare a guardie e ladri alle due di notte quindi… quindi non lo so cosa cazzo sto dicendo, ma voglio andare a casa.-

Quelle parole, mi arrivarono dritte al cuore come un pugnale…

Sentivo qualcosa di caldo scorrermi nelle vene, e di certo l’alcool che scorreva libero nel mio corpo non aiutava di certo.

Mentalmente mi obbligo di guardare dritto davanti a me e istintivamente rafforzo la mia presa sul manubrio combattendo contro la forza, la voglia e il desiderio di fermare l’auto e abbracciare Bella e baciarla, anche per fermare quel fiume di parole che per me sembrano condite al veleno.

Che mi fanno male.

Accelero e in 5 minuti arriviamo vicino alla radura.

Bella continua a guardarmi, e non decifro il suo sguardo.

Quando spengo l’auto si guarda intorno.

Io, facendo finta che prima non abbia detto niente, scendo dall’auto e vado dalla sua parte, le apro la portiera e le dico, evitando accuratamente di non guardarla negli occhi.

-Bella, stasera sono stato alquanto stronzo, lo so, non c’è bisogno che me lo fai pesare. Comunque, non trovo le parole Bella, ma… ma io da quando ti ho conosciuta, non faccio altro che pensare a te. E voglio essere sincero, alcuni pensieri non erano tanto casti, mentre altri erano fin troppo dolci anche per me… Bella, stasera voglio mostrarti un pezzo di me, un pezzo del mio cuore e della mia anima. Un pezzo che mi rappresenta.- adesso abbasso lo sguardo e la osservo di sottecchi. Dio, sembro un bimbo che ha rotto il vaso pregiato della mamma…

Nota che mi sono fermato, come per attendere una sua reazione.

-Vai avanti Edward. Ora che mi hai portata fin qui finisci di dirmi tutto…- vuole sembrare sdegnata, ma dalla sua voce mi accorgo che è contenta e anche estasiata dalle mie parole…

-Bella, forse per te questo posto non… non significherà niente, ma per me è tutto, o quasi…- e qui abbasso completamente le difese e le regalo un sorriso, sincero, vero, fatto con il cuore.

E il mio cuore sussulta quando lei lo contraccambia.

Si alza e scende dalla macchina.

Si mette di fronte a me e guardandomi dritta negli occhi mi dice:

-Ora mostrami questo posto e non devi spiegarmi cosa significa per te. Perché già il fatto che vuoi condividerlo con me, significa tantissimo.-

Io sostengo con piacere il suo sguardo e prendendola per mano le mostro il mio personale paradiso terrestre…

Allora?? Che ne dite di questo Pov di Edward?? Spero proprio che vi piaccia!!!

@Rubussiii E' non è un pericolo James?? Chi lo sa!! Non lo so nemmeno io!! Auahauahu!! Sto parlando serio!! Allora... la solita domanda: dopo questo capitolo che ne fai di Edward?? Aspetto con ansia di saperlo!! Ahahah!! Un bacio! :*

@ChiaraBella La verità?? Non lo so nemmeno io se tornerà a far parte della storia!! Dio che autrice screanzata che sono!!! Aahahah!! Pardon per il mio ritardo!! Un bacione!!

@MissKelly anche a te rispondo quello che ho detto alle tue "colleghe"... Spero davvero che ti sia piaciuto il capitolo... e sono contenta di farti emozionare! Un bacio!!

@Sfosy4ever eccoti qui il capitolo di Edward!! Va bene?? Comuque grazieee!!! Un bacione anche a te!!!

Ringrazio le 42 persone che hanno aggiunto la storia tra le preferite e le 55 che l'hanno aggiunta alle seguite. Spero vi piaccia la storia!!

Dai ci vediamo al prossimo capitolo. Spero quanto prima!!

Ma ciaoooooooo!!! Scusate.. è un pò che manco ma purtroppo ho il caricabatterie del mio portatile fuso e ancora arriva il nuovo!! Uffi... infatti sono dalla mia amica a postare...

Bè... inutile chiacchierare ed eccovi il capitoloooo!!!

CAPITOLO 17

BELLA

Invece di portarmi a casa Edward mi ha portato in mezzo al bosco per mostrarmi qualcosa a cui tiene molto e anche se non lo do a vedere sono molto curiosa e lusingata…

Mi prende per mano e mi dopo un ventina di metri entriamo in uno spiazzo circolare che… talmente bello che non esistono parole per descriverlo.

Unico.

Meraviglioso.

Spiazzante.

Raro.

E tante emozioni iniziano a farmi visita.

In quel momento mi dimentico tutta la serata passata con James mentre ero corrosa dalla gelosia.

Mi dimentico della vita di Edward e penso a noi.

A lui, che mi ha mostrato un pezzo di se stesso.

Non so cosa rappresenti per lui questo luogo, ma fatto sta che ha scelto di condividerlo con me.

Ammiro lo spazio che si apre davanti ai miei occhi.

Ci sono tantissimi tipi di fiori selvatici che emanano un profumo particolare e molto, molto buono.

Sembra un arcobaleno particolare.

Solo per noi.

Ma il profumo d’improvviso mi sembra niente quando Edward mi si avvicina posando la testa sulla mia spalla.

Inspiro tutto il suo profumo e l’odore dei fiori non lo percepisco nemmeno più.

Faccio per voltarmi ma Edward mi ferma stringendomi la vita con le sue possenti braccia e mi sussurra piano all’orecchio

-Bella… sai perché ti ho mostrato questo posto? Perché è bellissimo. Non lo guardare adesso, immaginalo di giorno, con la luce del sole… E’ un’immagine strepitosa. E quindi associo la bellezza di questo posto a te… alla tua bellezza e alla tua purezza. Alla tua semplicità e a quello che sei. Perché dietro una corazza, c’è una persona splendida che voglio conoscere; così come dietro il bosco, si nasconde questo posto. Però senza la luce del sole o della luna non sarebbe niente. E così è per me. Io non sono niente, anzi, sono una persona da allontanare, ma tu sei il mio sole e la mia luna. Con te sto diventando migliore. Certo, se tu pensi a stasera non vedi una persona che sta migliorando, ma lo è, te l’assicuro. Avrei voluto restarti vicino ma c’era Jane…- e la sua voce s’incrina, -e dovevo restare lì perché suo fratello Aro vuole che tutti diano importanza a lei. E se non l’avessi fatto… se la sarebbe scontata con te.-

La bellezza e la profondità delle sue parole mi hanno travolto e ora, come mai in questi mesi, mi accorgo davvero di essere innamorata di lui e mi volto posandogli un dito sulle sue labbra.

-Ssh… non parlare di stasera. Ok? Ora siamo qui ed è questo quello che conta. Ti dico che le tue parole hanno fatto crollare il muro che mi ero costruita prima di arrivare qui e devi esserne fiero, perché le mie difese crollano dopo giorni e dopo una miriade di gesti e parole. Ma con te no.- e mi sorride sghembo…

-Non volevo… io… tu…- e non lo lascio parlare e mi avvicino alle sue labbra chiudendo gli occhi.

E lui, con mio grande piacere, colma la poca distanza posando le sue labbra sulle mie che fremevano per quel contatto dalla mattina a scuola.

Io dischiudo le mie labbra e prontamente infila la sua lingua nella mia bocca esplorandomi.

Mi aggrappo ai suoi capelli, forse un po’ violentemente e il nostro bacio diventa più passionale.

Ci trasmettiamo a vicenda tutto quello che proviamo l’uno per l’altro.

Sicurezze e incertezze caratterizzano ogni nostro sfioramento.

Lui che aveva le mani sul mio girovita rafforza la presa passando dai miei fianchi alla mia schiena e durante il nostro bacio ci muoviamo a ritroso arrivando alla macchina.

Mi appoggia all’auto, quasi mi spinge…

Ma non m’importa…

In questo momento amo sentire la sua frustrazione… a tratti sembra che si senta in difetto a baciarmi ma io lo stringo a me e ricominciamo la danza.

E che danza!

Appoggiata alla macchina lui è su di me…mi sovrasta e mi piace essere in balia delle onde del suo mare sconosciuto.

Scende a baciarmi l’incavo e del collo e scende ancora di più…

Io gemo di piacere… amo tutto questo.

Quello che mi fa provare questo ragazzo non l’ho mai provato, ma credo che nessuno sia migliore di lui.

E lo chiamo con la voce spezzata.

Mi afferra la mano e me la stringe.

E con l’altra mano mi sfiora il seno, il ventre, il sedere…

E’ un via vai continuo… se il mio corpo fosse stato terra avrebbe scavato un solco.

Ma io ho bisogno delle sue labbra, di sentire il suo sapore e afferrandogli il viso lo riporto all’altezza del mio e mi fiondo di nuovo su di lui.

Mi prende una gamba e se la porta al fianco accarezzandola dal ginocchio al fondoschiena, e talvolta mi stringe e amo questa sua possessività…

A sorreggermi tanto c’è la macchina…

E poi mi fido ciecamente delle sue braccia possenti…

Restiamo così, l’uno a contatto con l’altro, non so per quanto tempo…

Nell’abitacolo della macchina mi pare che siano passate delle ore.

Dopo lo scatto di passione, entrambi, senza parlare, siamo entrati in auto.

Ma Edward non la rimette in moto e restiamo lì.

Per sbaglio lui accende l’autoradio e parte una sinfonia classica.

So che è Debussy ma non so quale opera sia.

Non mi sono accorta di aver sussurrato “Debussy”, ma lui mi ha sentita perché mi dice:

-Claire de Lune.-

-Chiaro di luna…- gli rispondo io traducendo il titolo della sinfonia che ci sta accompagnando…

-Proprio come stasera.-

-Si infatti… Guarda lì com’è bella la luna piena.- dico alzando la testa verso quella luna che troppe volte mi ha accompagnato nelle mie notti di pagnistei fatti pensando ad Edward…

-No… cioè, è bella si, ma confrontata a te non può niente. Non può reggere proprio il confronto.-

Sorrido per quel complimento leggero e lo ringrazio.

Poi accorgendosi della tarda ora rimette in moto la macchina e velocemente arriviamo a casa mia.

Non vorrei scendere ma devo farlo.

Non so proprio come comportarmi con lui.

-Bè… buonanotte.- non so proprio cosa dirgli.

-Sogni d’oro Bella…- e si volta a guardarmi e posso perdermi nel verde dei suoi occhi.

Vorrei stringermi a lui per sentire di nuovo il suo profumo sulla mia pelle.

Ma sembra che lui non sia dello stesso avviso.

E mi sento male… di nuovo.

Come stasera al pub quand’ero con James.

Scendo e mi dirigo verso casa ma, colpa delle mani tremanti, mi scivolano le chiavi di mano.

Mi abbasso per raccoglierle e vedo che ci ha già pensato Edward.

E sceso dalla macchina…

Oddio! Oddio!!

-Tieni…- e mi porge il mazzo con le mie 3 chiavi.

-Grazie. Io vado…- e mi sento prendere per un polso.

-Edward??- inutile dire che sono contenta di questo suo gesto. Anche se non so a che cosa porterà.

-Bella…- e mi cammina contro. E io, non so perché, retrocedo. Fino a che tocco il muro.

Lui mi prende entrambi i polsi e me li appoggia al muro dietro le mie spalle.

E stavolta non mi cadono solo le chiavi, ma anche la borsetta.

Lui gettando un’occhiata alle cose cadute a terra mi rivolge un sorriso.

Il MIO sorriso sghembo e il cuore parte frenetico.

Restiamo in silenzio.

A guardarci.

Io sono ancora sovrastata dal suo corpo possente e inizio a squadrarlo dalla testa ai piedi.

Tutto di lui grida sesso.

Oddio… in un momento pseudo-romantico sto pensando al sesso.

E sono eccitata.

Oh mio Dio.

Lui sembra vedere i miei pensieri poco casti perché avvicina le sue labbra al mio collo e inizia a baciarlo teneramente.

E poi sento mordicchiarlo e risale al lobo del mio orecchio e qui inizia una lenta tortura con labbra, lingua e denti.

Amo questo ragazzo che credo avrà delle potenzialità nascoste.

Oddio… sono pazza e per reprimere i miei gemiti mi mordicchio le labbra.

-Ci penso io a queste…- dice tuffandosi nella mia bocca con mio estremo piacere.

E ci lasciamo andare in un bacio m-e-r-a-v-i-g-l-i-o-s-o.

Ci stacchiamo ansanti.

Sono ancora attaccata al muro e poso le mie mani sui suoi pettorali, ed è lui a parlare.

-Forse è il caso che vai davvero a dormire… Buonanotte e… ecco, non so se dirti grazie o chiederti scusa per la serata.-

-Diciamo che mi hai chiesto scusa per la prima parte della serata e che ti sei fatto perdonare piuttosto bene.- gli dico ridacchiando spensierata.

-Questa versione mi piace. E mi piace il modo in cui accogli le mie scuse…-

-Quando vuoi… puoi chiedermi scusa sempre.- forse ho fatto trapelare troppo la mia felicità per questo bacio. Ma al diavolo! Prendiamocela come viene!

-Ok… scusa.- disonesto.

Mi avvicino per un bacio leggero ma lui preme le sue labbra sulle mie ma mi trascino davanti al portone, dopo aver raccolto borsa e chiavi.

Mentre faccio per aprire la porta mi dà altri baci leggeri sul viso, ma mi giro, e dopo avergli sorriso gli chiudo la porta quasi in faccia, e rido.

Riapro la porta e ridendo gli dico scusa.

-Domani te la faccio pagare…-

-Ok.. va bene.. ma domani è già adesso. Vai a dormire e non dare confidenza agli sconosciuti.- e rido davvero divertita.

-Se se… dormi che se ti prendo…- e lo vedo infilarsi in auto sorridente.

Io in camera mia non ci trovo Jake… anche lui fa le ore piccole…

Bè meglio così!!!

E infilandomi nel letto mi addormento serena e contenta!

Spero di essere perdonata con questo capitoloo!!! smack!!!

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