La bella addormentata di nen (/viewuser.php?uid=112539)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1: Il più è convincerli ***
Capitolo 2: *** 2: Preparativi ***
Capitolo 3: *** 3: Si va in scena ***
Capitolo 4: *** 4: Sweet sixteen! ***
Capitolo 5: *** 5: Tragedia a lieto fine ***
Capitolo 1 *** 1: Il più è convincerli ***
Capitolo1
LA BELLA ADDORMENTATA
DISCLAIMER: I personaggi qui proposti (grosso modo quelli di fine
seconda stagione) non sono miei, ma del loro creatore Tim Kring; io mi
sono limitata a prenderli in prestito per un po'. E non sono di mia
proprietà nemmeno le comparse che entrano ed escono dalla storia
senza il mio permesso, anche loro sono solo a prestito (Tranquillizzo i
proprietari: prima o poi le vostre creature torneranno a casa con le
loro gambe). Io non ci guadagno niente, solo qualche momento di risate.
Capitolo 1: Il più è convincerli
- Insomma, dovremo aspettare ancora per molto? - La procuratrice
distrettuale Rene-Renè-o-Renee (l'ho visto scritto in tutti e
tre i modi nda) non-so-di-preciso-quante-T-ci-vogliono-nel-cognome (Ma
non sai un tubo ndlettori) batteva freneticamente le unghie sul tavolo
della sala riunioni. Insieme a lei, seduti attorno al tavolo c'erano
tutta la combriccola al servizio di Macy, il detective Woody Hoyt e il
padre di Jordan, Max Cavanaugh.
- Qualcuno sa perché siamo qui?- Non ce la faceva più;
aveva bisogno di una sigaretta. Lily, dal canto suo, stava meditando
l'omicidio previa estirpazione di quelle unghie maledette che non
accennavano un secondo a smettere con il loro dannato ticchettio.
Chissà se qualcuno le avrebbe dato una mano ad occultare il
cadavere... Sicuramente sì.
- Non ne ho la più pallida idea - si intromise Jordan, sperando
di farla stare zitta. - Garret mi ha solo detto di radunarvi tutti in
sala riunioni. -
- Sì, ma io che c'entro? - domandò l'ex poliziotto che sedeva a fianco della figlia.
- E che ne so io papà. Taci e aspetta - rispose stizzita lei
lanciando un'occhiata a Renee (Hai cercato su Wikipedia? ndlettori; No,
ho fatto ambarabàciccìcoccò nda) augurandosi che
comprendesse il messaggio.
- Ma siamo qui già da venti minuti. - Evidentemente non lo aveva recepito. "Ti si spezzassero quelle unghie di..."
- Scusate l'attesa. - Finalmente Macy entrò nell'ufficio ed
andò ad occupare l'ultima sedia rimasta, a capotavola.
Poggiò una valigetta ai suoi piedi.
- Allora, perché siamo qui? - chiese Hoyt. Anche lui era
piuttosto spazientito, per non dire che aveva un principio di
incazzatura tale da far apparire le sfuriate di Ade, il cattivo di
"Hercules", semplici brezze di vento.
Sembrava che il capo medico legale non sapesse bene come cominciare;
continuava a guardarsi le mani posate sul tavolo. Pareva... imbarazzato.
A salvarlo dalle occhiate curiose e in parte furiose dei presenti ci
pensò la segretaria che entrò portando un vassoio con una
tazza per ciascuno di loro.
- E il caffè? - chiese Bug che, nel prenderne una, l'aveva scoperta vuota.
- Un momento. Ho solo due mani. - La tizia tornò fuori e dopo qualche secondo dal corridoio iniziarono a
udirsi versi che di umano avevano ben poco.
- Che succede? - chiese Nigel sporgendosi dalla sedia e allungando il collo verso il corridoio per tentare di svelare l'arcano.
- Ti serve una mano? - Macy aveva alzato la voce per farsi sentire.
- No. Ce la faccio. - rispose la voce disumana tra un ansito e l'altro.
La "voce disumana" si scoprì essere della segretaria che
trascinava con fatica una damigiana da settanta litri. Tra gli sguardi
basiti di tutti, la donna riuscì in una qualche maniera a far
arrivare il contenitore nell'ufficio. Dopo aver ripreso fiato per
qualche secondo, dal nulla fece apparire un tubo di gomma, di quelli di solito
usati per travasare il vino. - Passatemi le tazze - ordinò. Erano
tutti troppo stupiti per ribattere o fare alcunché se non
obbedire.
Dopo il primo sorso ci fu uno sputo generale, a parte Macy ovviamente, che bevve tranquillo dalla sua tazza di Jigglypuff.
- Cos'è questa roba? - chiese la procuratrice più stronza
del circondario (Si nota che mi sta sulle balle? nda; NOOOO ndlettori)
- Infuso di camomilla e valeriana. - (Noto calmante nper lettori ignoranti; Guarda che non siamo mica tutti come te ndlettori)
- E che fine ha fatto il caffè? - chiese il babbo di Jordan.
- Credetemi, vi servirà - disse la segretaria chiudendosi la
porta alle spalle, non prima però di aver rivolto a tutti un
ghigno uguale a quello dello squalo bianco di "Alla ricerca di Nemo".
La confusione più totale regnava nella mente dei nostri cari
sfig... ehm amici.
- Dottor Macy? Ci puoi spiegare cosa sta succedendo? - si
azzardò a domandare il giovane detective posando disgustato la
sua tazza.
Prima di cominciare a parlare Macy sospirò rumorosamente. -
Avete presente la recita che ogni anno si svolge nel palazzo? -
L'atmosfera nell'ufficio si fece improvvisamente tesa.
- Vuoi dire quelle ridicole pantomime aziendali a cui non ci si
può sottrarre e i cui copioni vengono distribuiti solo il giorno
prima in modo così da avere la figuraccia assicurata? -
sbottò Nigel sogghignando. L'atmosfera nell'ufficio si
raggelò. Non volava una mosca. Le termiti che rosicchiavano il
tavolo decisero improvvisamente di cambiare stanza ed iniziarono a
migrare verso luoghi migliori. L'unico rumore che si sentì fu un
BLUB proveniente dalla damigiana che, vista la situazione, sembrava
stupita pure lei.
- Già - fece Macy.
- E a quali sfigati di quale ufficio tocca quest'anno? -
Occhiata molto significativa da parte del medico legale. Un'ombra di
comprensione da parte di Nigel che dopo aver lanciato uno sguardo alla
damigiana e aver posato gli occhi sulla sua tazza di infuso di
camomilla e valeriana, capì quello che tutti avevano già
capito 10 righe fa. - Oh - fu la risposta che si diede da solo.
- E a noi cosa tange di questa buffonata? - chiese la Walcott (Di nuovo
ambarabàciccìcoccò? ndlettori; No. Youtube
^-^ nda) riferendosi a se stessa ovviamente, al detective Hoyt e
a Max.
- I vostri nomi sono scritti sul copione, e una volta scritti siete vincolati. -
- E la miseria, cos'è? Un contratto con Satana? - fece Woody.
Uno strano tic all'occhio destro l'aveva colto già da qualche
minuto.
- Più o meno - sospirò Macy mentre beveva lunghe sorsate di infuso.
- Che esagerato - sbuffò una voce sconosciuta proveniente dall'aere.
- Chi ha parlato? - sbottò Peter parlando per la prima volta
dall'inizio della fanfic e guardandosi intorno, come tutti del resto (Mi
ero dimenticata che c'era anche lui, scusate).
- Come "chi ha parlato?" Io ho parlato. - Rumore tipico del
teletrasporto. In un angolo apparve... - L'autrice. - Silenzio di
tomba. BLUB da parte della damigiana sempre più stupita.
Senza prestare la minima attenzione a quelle povere vittime che la
guardavano con più o meno questa espressione O__O , l'autrice
parlò di nuovo. - Dottor Macy, vuoi per favore distribuire i
copioni? - L'uomo obbedì sconsolato. Prese la valigetta, la
posò sul tavolo, la aprì e cominciò a far passare
i suddetti copioni.
Di nuovo Renee saltò su, incavolata come una biscia: - Ripeto: e
noi cosa c'entriamo? Se questa ridicola farsa riguarda solo quelli di
questo ufficio... -
- Mi servivano attori - dichiarò l'autrice candidamente.
- Non so se te ne sei accorta, ma qui c'è tanta gente che lavora
- fece notare timidamente il papà di Jordan che si stava
riprendendo solo ora dallo shock.
- Sono solo comparse. A me servivano persone conosciute per lo
spettacolo. La gente verrà a vedervi solo se avrà la
possibilità di ridere dei protagonisti di questo telefilm. E' la
regola principale di una fanfiction comica: usare i personaggi
principali di una serie, di un cartone animato o di un libro e far fare
loro cose incredibilmente assurde in modo da far ridere i fan -
recitò a memoria l'autrice.
- E se ci rifiutassimo? - proruppe Hoyt con la sua solita, quanto mai fuori luogo, irruenza.
- Verrete licenziati in tronco - fu la risposta ancora più candida.
- Allora io mi salvo. Il bar dove lavoro è di mia proprietà; non puoi licenziare il padrone. -
- Intendi quel grazioso localino in cui vi riunite spesso dopo aver
risolto un caso o per cercare il tuo consiglio? - domandò
l'autrice che proprio in quel momento si mise a giocare con un
telecomando con un singolo bottone rosso circondato dalla strana
scritta BOOM!!!!!!
- Già - sospirò Max, che aveva capito l'antifona e si era diligentemente rassegnato all'inevitabile.
- Ma questa è una cosa totalmente assurda. Chi è il
cretino che ha dettato questa regola idiota per cui non possiamo
rifiutarci di recitare? - volle sapere la procuratrice che, da bravo
avvocato, cercava ogni possibile scappatoia.
- L'architetto che ha progettato il palazzo. Vedi, lui adorava ogni sua
creazione ma detestava profondamente chiunque ci andasse ad abitare,
perciò in ogni suo stabile ha lasciato un contratto vincolante
che obbliga qualsiasi persona che ci vive o ci lavora a fare le cose
più insensate. -
- Ah-ha - esclamò Renee con il dito puntato contro l'autrice. - Chi vive o lavora nello stabile, perciò... -
- Il contratto vincola anche chiunque entri nel palazzo - rivelò
l'autrice distruggendo sul nascere qualsiasi possibilità di
replica da parte della donna.
- E' come una maledizione - borbottò Bug abbattuto.
- Non sai quanto hai ragione. In effetti quel vecchio rincoglionito si
è ispirato alla maledizione che i faraoni erano soliti lanciare
sulle loro tombe. Ma tranquillo, a voi è andata pure bene. Poco
lontano da qui c'è un palazzo in cui per viverci devi per forza
avere un gatto strabico di nome Eubezio ed essere sempre vestito di
giallo - e si mise a ridere coma un'invasata, neanche avesse fatto una
battuta. La verità è che trovava il nome Eubezio molto
divertente. (Mi scuso coi possibili Eubezio all'ascolto...... mpf...
Bwuhahahahahahahaha... Eubezio nda; ......... ndtutti)
- Questo però vuol dire che anche tu farai parte dello spettacolo. Sei anche tu nel palazzo ora - le fece notare Lily.
L'autrice smise di ridere e si asciugò le lacrime: - Sì,
ma io avrò una parte più marginale. Una parte che mi
eviterà il più possibile di fare figure di m...
figuracce. Al contrario di voi, temo. -
- Perché? - chiese il medico indiano, sospettoso.
L'autrice gli rivolse un sorriso sornione. - Vedrai. - Poi, rivolta a
tutti: - Prego, signore e signori, se volete cortesemente aprire i
copioni che il buon dottor Macy vi ha così gentilmente
fotocopiato, noterete che a pagina 2 ci sono i vostri nomi con a fianco
i ruoli che interpreterete. - Nessuno accennò a muoversi. - Beh?
Che c'è? -
- Starai scherzando spero - fece Renee. - Non vorrai farlo davvero. -
Sembrava non riuscire a staccare gli occhi iniettati sangue dal titolo
in prima pagina.
- Perché no? Io sono l'autrice, posso fare quello che voglio. -
- Ma questa è una favola. -
- Lo so. -
- Non possiamo impersonare i protagonisti di una favola. -
- Perché no? Le favole piacciono a tutti. E poi mica fari uno dei protagonisti. -
- Ma... -
- Ma un paio di scatole. Ho già parlato anche troppo. A
quest'ora i lettori avranno già lasciato perdere la fanfiction
visto che non è ancora successo niente in questo prologo
(Già, già ndlettori che se ne vanno; NUUUUU nda)
Però forse riesco ancora a recuperarli. - Tornò
nell'angolino in cui era apparsa. - Voi tutti, e sottolineo TUTTI -
disse posando su di loro la sua occhiata più gelida, - andare a
domani vorrei che aveste almeno la decenza di leggere il copione. Che
quella di domani non sia proprio una disfatta totale. E ricordate che
ci sarà tutto il palazzo a vedervi. - Si mise in posizione per
essere teletrasportata.
In quel momento Nigel si alzò e le andò vicino. - Permetti una domanda? -
- Che c'è? -
- Tu sei la stessa autrice di tutte le recite aziendali che si sono
svolte nel palazzo ma di cui nessuno sentirà mai parlare sia per
esigenze di copione sia perché gli altri uffici non sono quasi
mai stati nominati nella serie e pertanto sono solo delle comparse? -
Lo disse proprio come sta scritto, senza neppure una virgola per
riprendere fiato.
- Sì, perché spilungone? - era curiosa.
- Beh - le sorrise, accattivante. - Volevo solo complimentarmi con te.
Non ho mai riso tanto in vita mia. - L'autrice si sporse in tempo per
vedere che tutti gli altri dietro di lui stavano tentando di trattenere
i conati di vomito.
Tornò a posare lo sguardo sull'uomo: - Grazie, che gentile - gli
sorrise. - Carina la sviolinata, ma con me non attacca, Ciccio. La
parte non te la cambio. - Coro di sghignazzi trattenuti dietro di loro.
- Ah - ribatté lui improvvisamente demoralizzato. Poi tornò alla carica: - Nemmeno se mi metto a piangere? -
- No - replicò l'autrice irremovibile. Si rivolse anche agli
altri: - Fatevi trovare domani alle 10 nel seminterrato per la prova
costumi. -
- Perché nel seminterrato? - Finalmente anche la procuratrice sembrava aver accettato il suo triste destino.
- Perché era l'unico posto in cui potevo allestire lo
spettacolo. - E all'ordine di - Teletrasportami Scotty - sparì
nella nebbiolina tipica del trasporto interstellare.
- Siamo fregati, vero? - fece Nigel tornando a girarsi verso i suoi compagni di sventura.
- Temo di sì - gli rispose il dottor Macy incollandosi alla
tazza del suo pokemon preferito come se fosse il calice della vita.
Di cosa parlarono i nostri sfortunati amici nel lasso di tempo che
rimasero chiusi in quell'ufficio, non ci è dato sapere.
Assassinare l'autrice? Suicidarsi in massa? Affogare i dispiaceri
nell'infuso di camomilla e valeriana? Piegarsi all'ineluttabile? Mah!
(La verità è che mi si è rotto il binocolo per cui
non ho potuto spiarli, sigh nda)
Note di fine capitolo: Lo ammetto, come capitolo introduttivo è
un po' scarno... Vorrà dire che mi rifarò con i
prossimi.
Io mi sono divertita a scrivere, spero che voi vi divertiate a leggere. A presto ^__^
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Capitolo 2 *** 2: Preparativi ***
Capitolo2
Ed eccomi tornata con un nuovo capitolo. Credevate che non ce la facessi vero? (Veramente lo speravamo ndtutti; C.ç nda).
Come senz'altro avrete già notato, lo stile di scrittura
è cambiato rispetto al capitolo precedente. Questo perchè
ho immaginato l'intera recita come un testo teatrale (parole grosse,
sono la prima ad ammetterlo).
Mi scuso per eventuali errori di battitura e ringrazio in anticipo
tutti quelli che leggeranno e che, se ne avranno voglia, commenteranno
(le critiche sono ben accette, le mazze ferrate no).
Buon divertimento!
Capitolo2: Preparativi
IL GIORNO DOPO...
All'ora prestabilita tutti, chi più e chi meno felice (Fidati,
nessuno qui è felice ndBug; Dettagli nda), si presentarono nel
seminterrato del palazzo che ospitava l'ufficio di medicina legale.
Autrice: Buongiorno! Buongiorno a tutti. Vedo che siete puntuali.
Renee: Sai com'è, quando rischi di perdere il posto che ti sei guadagnata con tanti sacrifici...
Autrice: Guarda che nessuno ti ha obbligato a diventare un procuratore
distrettuale... acida per giunta. Potevi darti al giardinaggio.
Renee: Ehi!!!
Autrice: Su, basta chiacchiere inutili. Filate a provare i costumi. Lo
spogliatoio è di là - indica un angolo di muro separato
dal resto dello scantinato da due tende da doccia con disegnato
Spongebob appese ad un filo da bucato.
Peter: Dobbiamo cambiarci lì?
Autrice: Nello sgabuzzino delle scope non c'era abbastanza spazio per tutti.
Bug: Tutti? Perché, è anche unisex?
Autrice: Sì, perché? Avete tutti le basilari nozioni di
anatomia sulle differenze tra uomo e donna; non credo che ci saranno
grandi sorprese per nessuno.
Nigel: Per alcuni esiste anche il senso del pudore, sai?
Autrice: TU che vieni a parlare di pudore a ME? Ma pussa via. Comunque, basta ciance. Sbrigatevi!!!
S'incamminano controvoglia, strascicando rumorosamente i piedi e
sbuffando come i pensionati che commentano i lavori nei cantieri.
Autrice: Quanto entusiasmo...
Dopo mezz'ora...
Autrice: Uscite da quel bugigattolo sì o no?
Tutti: NO!!!!
Autrice: E perché di grazia?
Peter: Perché siamo ridicoli conciati così. Io mi vergogno.
Autrice: Su, su. Tanto, a parte tutto il palazzo e i milioni di lettori
(Cala, cala Merlino ndunici due lettori presenti; Beh, almeno due ci
sono nda; Veramente siamo capitati qui per sbaglio ndlettori;
ç.ç nda), non vi vedrà nessuno.
Garret: Tu sì che sai mettere a proprio agio la gente.
Autrice: Adesso uscite?
Tutti: NO!!!!
Autrice: Come volete.
Estrae dalla tasca una fialetta e la getta sulla tenda di Spongebob
(Sì, muori spugna di merda Mwahahahahahahahahaha nda). Questa,
infrangendosi (Contro una tenda di plastica? ndlettori; PIGNOLI! nda),
rilascia un liquido che prende immediatamente fuoco. In pochi secondi
la tenda va in fumo rivelando i nostri eroi alquanto perplessi.
Max: Che diavolo era quella roba?
Autrice: Boh. Non so come si chiama; l'ho rubata a Lupin III.
Prende fuoco a contatto con l'aria - finalmente nota che si sono
cambiati ed ora indossano i costumi - ......... mpf...... Bwahahahaha. Fate troppo ridere. Vedrete che avremo un successo
strepitoso. Oh, quasi mi dimenticavo - Da un'altra tasca (Ma quante ne
hai? ndlettori; Ho preso a modello la giacca di Hagrid, però la
mia non fa così schifo nda) tira fuori 3 bacchette che porge a
Lily, Nigel e Bug - Fate attenzione perché sono vere. Fred e
George Weasley le hanno sgraffignate per me a Piton, Hermione e Ron.
Nigel: Perché a me dai quella di Piton? Mi sta antipatico.
Autrice: E me lo chiedi anche? A parte il fatto che tu ti lavi i
capelli, sei la sua copia sputata. L'unica
differenza palese è che non ti comporti come una zitella
inacidita.
Bug & Lily: Ahahaha.
Autrice: A quello ci pensa già Bug.
Bug: Antipatica!
Lily: Curiosità: come hai convinto i gemelli?
Autrice: Ho dato loro 5 euro dicendogli che equivalevano a 50 galeoni.
Lily: Che tirchia.
Autrice: Guarda che è ben un terzo del budget disponibile per lo spettacolo.
Lily: Sul serio?
Renee: Che barbona.
L'autrice fa "inavvertitamente" cadere una fialetta infiammabile ai piedi della procuratrice.
Renee: Ahaaaaaaaaaaaa - dallo spavento si arrampica sulla testa di Woody che sta tentando di sistemarsi la calzamaglia.
Autrice - con uno sguardo alla Kaede Rukawa: Che non ricapiti
più - torna a dedicarsi ai tre dell'Ave Maria (EHI!!! ndBug,
Lily e Nigel) - Ripeto, le bacchette sono vere, perciò non fate
cose idiote tipo usarle per grattarvi la schiena o cose disgustose tipo
mettervele su per il naso o nelle orec...
Bug: Ahaaaaaaa!
Autrice: Appena finito di dire....... Che hai combinato?
Bug: Mi davano fastidio le ali.
Sulla schiena di Bug sta spuntando una distesa di funghi porcini.
Tutti: Che schifo!
Autrice: Ghe pensi mi - prende il cellulare e compone un numero -
Pronto? Severus? Abbiamo un problema. Funghi sulla schiena di un povero
fesso... Sì, era la prima volta che prendeva in mano una
bacchetta... Sì, sì, hai ragione, dove andremo a finire di
questo passo... Sarai qui appena finisci la lezione? Splendido, a tra
poco. Ciao. - Ripone il telefono e guarda l'orologio - Questo vuol dire
che abbiamo cinque minuti. Tu, nascondi la bacchetta di Piton.
Nigel: Dove?
Autrice: Dove ti pare, basta che non la trovi. Mettila alla giarrettiera.
Nigel: Ho una giarrettiera?
Autrice: Era in dotazione con ogni costume da fatina.
Prontamente l'inglese si solleva la gonna rivelando una brillante giarrettiera rosso fuoco che gli circonda la coscia destra.
Nigel: Oh, è vero, ho una giarrettiera. - Ci sistema la bacchetta e si rimette a posto l'indumento.
Tutti: ..........
Nigel: Che c'è?
Autrice: C'è che questo spettacolo poco edificante ce lo potevi pure risparmiare.
Nigel: E' che siete solo invidiosi!
Autrice - ancora schifata: Eh già, chi non vorrebbe i boxer con sopra i porcellini vietnamiti? -.-'
Annunciato da un CRACK si materializza tra la folla il prof più lugubre di Hogwarts.
Autrice: Uff, appena in tempo.
Piton: Dov'è l'incompetente?
Autrice: Che pezzente; neanche un saluto?
Piton: Non ho tempo né voglia di stare qui a perdere ore preziose; ho cose più importanti da fare IO.
Autrice - sottovoce: Simpatico come un gatto rosso attaccato ai maroni
- si schiarisce la voce. - Vieni, l'impedito è qui.
Bug: Ma la smettete tutti di insultarmi? Me tapino...
Notando l'occhiata truce e disgustata che la controfigura di Renato
Zero lancia al costume del portatore sano di porcini, l'autrice spiega:
Recita aziendale, non farci caso.
Piton: Li capisco. A natale Silente mi ha fatto fare il lupo cattivo in Cappuccetto Rosso.
Autrice: Chissà che carino con le orecchie e la coda tipo
Inuyasha - l'autrice sghignazza alla sola idea. (Veramente Inuyasha non
ha la coda ndsorella appassionata di manga e rompiballe a sproposito;
Uff, che piattola. Allora come la tipa delle Mew Mew, va bene? nda; Ok
ndsorella)
Il prof le lancia un'occhiata assassina che poi estende anche a tutti
gli altri nel caso fosse venuta voglia di ridere pure a loro. Quando
arriva a Macy si ferma e lo squadra da capo a piedi.
Piton: Quella non è una delle mie vesti?
Autrice: Eh? No, no, ho solo preso a modello il tuo stile. Ho cucito
tutto con le mie manine sante - afferra Macy per un braccio e lo
trascina vicino allo sgabuzzino delle scope. - Tu occupati di Bug -
urla all'insegnate da lontano.
Garret. Tu sai cucire?
Autrice: Ho la faccia di una che sa cucire? Ho chiesto ai Weasley se prendevano anche questa già che c'erano.
Garret: E ti pareva.
L'autrice apre la porta dello sgabuzzino e tira fuori un bastone lungo
1 metro e 80: Toh, e trattalo bene che è vero anche questo.
Garret: A chi l'hai rubato?
Autrice: A nessuno!!! Gandalf me l'ha prestato per l'occasione.
Garret: Lo stregone?!?
Autrice: E' in pensione adesso. Sai, a Valinor non è che ci sia
molto da fare. Ora ha uno stand alla fiera dell'erba-pipa. "Mithrandir
il cannato" credo che si chiami.
Garret: A Valinor hanno l'erba-pipa?
Autrice: L'hanno introdotta Bilbo e Frodo. Ora i Valar sono tra i
consumatori più accaniti. Vedessi che piantagioni... A confronto
il campo da calcio di Holly e Benji sembra piccolo.
Il dottor Macy nota che il bastone ha qualcosa di strano: E questa cos'è?
Autrice: Gandalf aveva finito le lampadine da 250 watt che ci
incastrava di solito (vedi nelle miniere di Moria nda), e così
ci ha messo quella - indica la pallina di gomma, di quelle che una
volta lanciate non smettono più di rimbalzare.
Garret: ?!?
Autrice: Lascia stare... Se lo stand si chiama "il cannato" ci sarà il suo motivo.
Bug: Ahaaaaaaaaaa!
Autrice: Piton deve avere finito. Andiamo, va.
Tornano dagli altri. Bug è in un angolino, più
scazzato di una vipera, che lancia maledizioni un po' a tutti.
Autrice: Tutto fatto?
Piton: Sì, anche se ho dovuto usare una delle mie pozioni
più potenti. Pensa che è composta di tre parti di
fungicida e ben otto, dico otto, di Frontline.
Autrice: Sì, certo, è tutto molto interessante, ma a me importa solo che il mio attore sia in grado di recitare.
Piton: Ingrata, nemmeno un grazie? Ora devo tornare a Hogwarts, i miei studenti mi aspettano (Ma dove? ndtutta la scuola).
L'autrice fa CIAO CIAO con la manina, impaziente che se ne vada.
Piton: Prima che mi dimentichi, non è che per caso hai visto la mia bacchetta? Non la trovo più.
Autrice - facendo la gnorri: Chi? Io? Nooo. L'avrai lasciata nella
camera da letto di Lucius Malfoy. Sei sempre là ultimamente.
Tutti: O.O
Piton: .......Meglio che vada ora - si smaterializza.
Autrice: Dunque, abbiamo finito con questi futili disguidi?
Jordan - che si sistema per l'ennesima volta la parrucca bionda: Una
distesa di porcini che cresce sulla schiena di un povero cristo lo
chiami "futile disguido"?
Autrice: La definizione corretta sarebbe "rottura di palle inutile e
fuori luogo" ma siccome sono una persona fine... (In che film? ndtutti;
BASTARDI!! nda; Ora sì che ti riconosciamo ndtutti)
Tutti le lanciano un'occhiata che vuole dire "ma a chi vuoi darla a bere?"
Autrice: Vabbè, lasciamo perdere... Siete pronti?
Bug: No - che continua a tentare di mettersi a posto le ali, senza usare la bacchetta stavolta.
Autrice: Bene. Tutti sul palco, si comincia.
Woody: Adesso? Non facciamo neanche una prova prima?
Autrice: Ma che prova e prova, non senti che il pubblico è impaziente?
Tutti tendono l'orecchio verso la parte opposta del seminterrato (Ma
quanto è grande? ndtutti; Misteri della vita nda). Si sentono
brusii, borbottii, rumore di sacchetti di pop-corn e di lattine di
bibite varie che vengono aperte, e qualcuno che ogni tanto grida:
Allora sfigati, uscite sì o no?
Autrice: Visto? La folla è in delirio. Ora filate dietro le quinte così vi annuncio e possiamo iniziare la recita.
Peter: No, no e no. Io non lo faccio!
Autrice: Why Ciccio?
Peter: Sono vestito da Ape Maia.
Lily: In effetti non ha molto senso. Perché è conciato così?
Autrice: Nel cartone re Stefano era vestito di nero e giallo; ho voluto ricreare l'atmosfera.
Renee: Tzè.
Peter - piagnucolando: Ma sono vestito da Ape Maia.
Autrice: Su, su, tanto compari solo all'inizio e alla fine - gli fa PAT-PAT sulla schiena fingendo spudoratamente comprensione.
Peter - con gli occhioni tipo gatto con gli stivali di "Shrek": Ma sono vestito da Ape Maia.
Autrice - sbuffando: Tanto non mi commuovi. Adesso andate.
Peter: Ma...
L'autrice tira fuori da dietro la schiena la spada di He-Man (Per la
forza di Greyskull nda gasatissima mentre parte la sigletta del
cartone; ............ ndtutti): Allora?
Tutti: Va bene, va bene - si dirigono verso il palco.
Autrice - rinfoderando l'arma: Un'ultima cosa.
Lily - speranzosa: Hai cambiato idea?
Autrice: No, ma che dici? Piuttosto, qualcuno ha studiato il copione?
Tutti fischiettano guardandosi le scarpe o le unghie o interessandosi
ai fregi provocati dalla muffa che cresce sul soffitto. Palle di rovi
sbucate da chissà dove iniziano a rotolare per lo scantinato.
Una cicala comincia a cantare ma dopo tre secondi muore di solitudine.
Autrice: Capito il concetto. Qualcuno lo ha letto?
Timidamente si alzano le mani di Lily, Max e Peter.
Autrice: Nessun altro?
Woody: Io ho noleggiato il cartone animato.
Autrice: ?!? E con che coraggio ti sei presentato davanti al tizio del noleggio?
Woody: Ho detto che era per mia nipote.
Autrice: E ti ha creduto?
Woody: No, mi è scoppiato a ridere in faccia.
Autrice: Ben ti sta. Le bugie non si dicono.
Renee: Da che pulpito...
Un'altra fialetta cade a due millimetri dai piedi di Renee che stavolta
tenta la fuga nascondendosi dietro a Macy; ma lui, da brava persona che
pensa ai fatti suoi (e gli conviene) si discosta.
Renee: Ma come? Dopo tutto quello che c'è stato tra noi.
Garret: Peccati di gioventù.
Renee: Ma se è successo un mese fa.
Autrice: Basta con queste menate - prende un respiro profondo - MUOVETEVI!!!!
Dalla potenza dell'urlo, degno di una Banshee, tutti volano e rotolano
direttamente dietro le quinte (Però, che mira ndlettori).
Si spengono le luci, il brusio cessa e per qualche secondo gli
spettatori smettono di sgranocchiare patatine e pop-corn. Nel silenzio
carico di attesa (Sì, come no? ndlettori) parte una bestemmia
irripetibile pena la scomunica. L'autrice si è spatasciata
contro un pilone portante mentre si avvicinava al palco.
Autrice - arrivata a destinazione un po' malridotta: Almeno un misero lumicino potevate lasciarlo acceso.
Nel rinnovato silenzio un po' meno carico di attesa si sente
distintamente il rumore della puntina che si posa su un LP e il
giradischi che entra in funzione. Comincia una canzoncina:
A mille ce n'è
Nel mio cuore di fiabe da narrar (da narrar)
Venite con me
Nel mio mondo fatato per sognar (per sognar)
Non serve l'ombrello,
Il cappottino rosso o la cartella bella
Per venir con me
Basta un po' di fantasia e di bontà (e di bontà)
Si accende un faro ad illuminare l'autrice alquanto disgustata che guarda verso le quinte.
Autrice: Che cacchio di intro - sospira. - Vabbè - scrolla le
spalle e si volta verso il pubblico, sorridendo. - Signore e signori,
benvenuti. State per assistere ad una rappresentazione di cui io me
medesima sono, modestamente, autrice e narratrice. Assieme ad un gruppo
di attori non professionisti che si sono gentilmente prestati...
Woody - da dietro le quinte: Non è vero! Ci ha costretto!! Siamo delle vittime innocenti!!!
L'autrice, con nonchalance, si toglie un anfibio militare con punta in
acciaio e lo scaglia con la precisione di un cecchino verso la fronte
del detective. Un tonfo sordo fa capire che l'obiettivo è stato
raggiunto e abbattuto.
L'autrice recupera la calzatura tirandola per il laccio: Dove ero
rimasta? Ah sì, grazie a questi simpatici, dolci e soprattutto
REMISSIVI - occhiataccia verso gli interessati - attori non
professionisti, potrete assistere quest'oggi alla rappresentazione di
una fiaba vecchia come il cucco a dire la verità, la cui trama
è stata usata e sfruttata in fin troppe occasioni ma che, grazie
alle nostre vittime sacrif... ehm, ai nostri suddetti amici, potrete
tornare ad apprezzare, spero. - Poi sottovoce - Anche perché,
visto che nessuno ha studiato, non ho idea della vaccata che
sicuramente verrà fuori. - Torna ad alzare la voce - Ma basta
annoiarvi, che lo spettacolo cominci. Signore e signori, "La bella
addormentata".
Uno del pubblico: E il bosco dove lo hai lasciato?
Autrice: A casa sua; ci stava tanto bene.
Tipo del pubblico: Dì piuttosto che non c'avevi soldi per una scenografia decente.
L'autrice prende un telecomando, schiaccia un bottone e la sedia del
rompiscatole viene sparata, insieme al suo occupante, nello spazio
siderale.
Autrice: Qualcun altro ha un commento da fare? - La cicala di prima
resuscita per cantare un paio di volte, poi muore di nuovo. - Bene.
Dateci solo qualche secondo per gli ultimi ritocchi.
Dopo un inchino sparisce dietro il sipario e raggiunge il gruppo
riunito attorno al detective Hoyt. Bug e Peter stanno tracciando la
sagoma di Woody sul pavimento con i gessetti colorati; Nigel sta
trafficando con il suo computer (Ma che ci farai mai poi con 'sto
computer? nda; I solitari ndNigel; E i risultati dei test? E le
informazioni che prendi? nda; Me li invento ndNigel; ......... nda);
Jordan, Lily e Renee hanno tirato fuori dei fazzoletti e piangono
disperandosi come delle prefiche; Max sta a guardare sbuffando di tanto
in tanto (Perché io non faccio niente? ndMax; Sei o non sei
pensionato? nda); Macy invece sta parlando al telefono.
Garret: Preparate la sala autopsie 2. Saremo lì tra poco.
Woody: @___@
Autrice: E' morto davvero?
Jordan - soffiandosi rumorosamente il naso: Purtroppo sì.
Autrice: Sei sicura?
Jordan: Sono medico legale, no?
Autrice: E' la tua risposta definitiva?
Jordan: Sì.
Autrice - con sorriso sadico: La accendiamo?
Woody: @__@'
Il "cadavere" comincia a sudare freddo. Tutti si fermano a guardare.
L'autrice estrae da una delle sue molteplici tasche una fialetta contenente un liquido trasparente.
Woody: o_o'
La fialetta dondola sopra la faccia del poliziotto.
Woody: O-O'
La fialetta inizia a cadere. Con una mossa alla Matrix e un pizzico di
break dance Woody riesce a schivarla e a rimettersi in piedi.
Woody: Ma sei scema? Mi vuoi far morire?
La fialetta si disintegra al suolo senza effetti collaterali; era solo acqua.
Autrice - imitando Lucarelli: Paura, eh? - li squadra uno per uno. -
Pensavate davvero di riuscire a fregarmi con questi simili mezzucci? Mi
credete così idiota? (Veramente sì ndtutti; BRUTTI
#*/^!#°@!!!!!! autocensura nda). Andate a mettervi in posizione che
stiamo per iniziare.
Peter: In posizione? Perché, giochiamo alle belle statuine?
Autrice: No, ma se non ti spicci ti mando a giocare a mosca cieca in autostrada.
Peter: Volo. (E vola vola vola vola vola l'Ape Maia, gialla e nera,
nera e gialla e tanto gaia nda momentaneamente impazzita; ........La
stiamo perdendo ndlettori)
Molto poco contenti vanno a prendere posto, mugugnando imprecazioni più o meno colorite all'indirizzo dell'autrice.
Autrice. Pronti?
Tutti: NO!!!
Autrice: Su il sipario.
Note di fine capitolo:
Una Banshee è uno spirito irlandese che annuncia un lutto
imminente in famiglia (di solito nobile) urlando tutto il suo dolore.
Frontline è una marca di antiparassitario per animali.
Per chi non avesse mai posseduto una cassetta o un LP di fiabe sonore
sappiate che quella canzoncina, purtroppo, era la sigla... I primi
tempi la usava anche il Principe Cacca di Colorado Cafè.
Sperando che abbiate apprezzato, arrivederci alla prossima.
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Capitolo 3 *** 3: Si va in scena ***
Capitolo3
Sono di nuovo qui con un nuovo capitolo. Finalmente vedremo i nostri
amici recitare... recitare... Che parola esagerata. Li vedremo
atteggiarsi ad attori, ecco così suona meglio. Anche
perché con una psicotica che li dirige non ci si può
certo aspettare chissà che.
Cosa succederà in questo capitolo lo scopriremo solo vivendo. Buona lettura!
Capitolo 3: Si va in scena
Si apre il sipario. Sullo sfondo, disegnato alla bell'e meglio, il
castello arroccato su una collinetta. Su un trono di cartone è
seduto Peter e vicino a lui c'è una seggiolina con appoggiata una Barbie.
Vicino alla coppietta, una culla da bambolotto.
Peter: Dì un po', l'hai fatto a Pisa 'sto disegno?
Autrice: Perché?
Peter: E' tutto storto, non si capisce da che parte si guarda.
Autrice: Osi insinuare che non sono brava a disegnare? - Fissa il
dipinto per qualche secondo. - Effettivamente... E' che ho dovuto
disegnarlo a memoria.
Renee: Fatti delle compresse di fosforo la mattina.
L'autrice esegue la presa al collo vulcaniana sulla procuratrice e questa stramazza al suolo.
Autrice: Sorvoliamo. - Si schiarisce la voce e inizia a narrare. - Tanti anni fa, in una terra lontana...
Bug: Dove?
Autrice: Non lo so - gli tira un pestone su un piede e riprende come se
l'omino di fianco a lei che fa il balletto degli ippopotami di
"Fantasia" saltellando su un piede solo non esistesse - ...vivevano un
re e la sua bella regina. A lungo essi avevano desiderato la nascita di
un erede finché un giorno, finalmente nacque loro una figlia...
Peter: Fecondazione in vitro?
Bug: Corna?
Autrice: SILENZIO!!! Uff... Nacque loro una figlia a cui dettero nome
Aurora (Sarà, sarà l'Aurora... Per me sarà
così ndEros Ramazzotti; Anche tu ti ci metti? Fila via! nda che
lo defenestra). La chiamarono così perché da quel momento
la loro vita sembrò rischiarata dalla luce del sole.
Nigel: E se non la volevano come la chiamavano? Palla al piede?
Autrice: Basta! E' appena iniziato e già non ce la faccio più. Siete uno strazio.
Lily: Questo vuol dire che la recita non si fa?
Autrice - puntando risoluta un dito verso il soffitto muffoso:
GIAMMAI!!!! - si schiarisce nuovamente la voce (Bevi uno sciroppino
tesoro, se no non ci arrivi a domattina ndNigel; Ma che ho fatto di
male per meritarmi tutto questo? nda) - E il re proclamò in tutto
il suo regno una grande festa perché tutti, di alto o basso
rango, potessero rendere omaggio alla principessa.
Jordan: Sì, vai coi regali!
Autrice: Materialista... La nostra storia comincia in questo giorno gaudente.
Parte un nastro registrato di cori da stadio; vengono buttati sul palco
un po' di coriandoli avanzati dall'ultimo carnevale; un unico palloncino,
tra l'altro con su scritto "Buon S.Valentino", viene lanciato da dietro
le quinte ma, essendo stato gonfiato con una comune pompa da bicicletta
e non con l'elio, invece di volare si adagia mollemente al suolo e
rotola giù dal palco.
Bug: Che squallore.
L'autrice gli tira un altro pestone su un piede e la danza degli ippopotami zoppi ricomincia.
Bug: Almeno potevi cambiare piede, ho l'alluce ridotto a una frittella
(ricordiamo ai gentili telespettatori che l'autrice è provvista
di anfibi rinforzati).
Autrice: Così, in questo grande giorno di festa, tutto il regno
celebrava la tanto attesa nascita reale e il buon re Stefano e la sua
regina dettero il benvenuto ai loro più cari amici.
Entra in scena un tizio con un sorriso da idiota e un monocolo
all'occhio destro. Suona una trombetta da carnevale, una di quelle che
si srotolano e fanno la pernacchia.
???: O_^ Le loro altezze reali il re Uberto e il principe Filippo.
Il tizio esce (Gli otaku avranno già capito di chi si tratta
nda). Entrano Max e Woody; Max vestito da giullare, con tanto di
cappello con campanelli, Woody invece vestito completamente di azzurro,
dalla punta della piuma sul berretto alla suola delle scarpe.
Max: E la motivazione del mio costume qual è?
Autrice: Non ho trovato niente di meglio.
Max: Ah. E cosa dobbiamo fare adesso?
Autrice: E meno male che avevi letto il copione. Andate a salutare il
re e tu lo abbracci come se foste a "C'è posta per te".
Max: Ok.
Si dirigono verso il trono.
Woody - che per fare l'effetto "bambino" cammina in ginocchio con delle
scarpe attaccate alle rotule e il mantello a coprire i piedi: Asp...
aspettami!
Max: Sbrigati. Prima cominciamo e prima finiamo.
I due sovrani tentano di abbracciarsi in una qualche maniera ma i
costumi sono un po' d'impiccio. A Peter finisce uno dei campanelli
nell'occhio mentre a Max rimane la manica incastrata nella zip del
costume da apetta.
Autrice - spiaccicandosi una mano sulla faccia: Ma dove sono capitata?
- Ignorando i due, riprende a raccontare - I due monarchi avevano
sognato di poter un giorno unire i loro regni, perciò oggi la
figlia di re Stefano sarebbe stata solennemente promessa a Filippo,
figlio ed erede di re Uberto.
Jordan: Aspetta un secondo, e la mia libertà di scelta? Se il
principe si rivelasse un puzzolente buzzurro spaccone maschilista e
fedifrago?
Autrice: E poi? Hai altri pregi da aggiungere? E comunque penso che
l'emancipazione femminile a quei tempi non sapessero nemmeno dove
stesse di casa. Rassegnati.
Jordan: SGRUNT!
Max e Peter: Un aiutino sarebbe gradito.
Woody - che guarda in basso: ......
Autrice: Portandole il suo dono, Filippo...
Woody: ......
Autrice - alzando un po' la voce: Portandole il suo dono...
Woody: ......
Autrice: Woody, sei connesso?
Woody: Ma porca miseria. Mi si è smagliata la calza.
Tutti: ................................
Autrice: Fingo di non aver sentito. Come on, the show must go on. (E'
inutile che fai la sborona, tanto l'inglese non lo sai ndBug; ^///^ Me
very ignorant purtropp. I know, sigh nda) Portandole il suo dono,
Filippo non sapeva ancora di rimirare la sua futura sposa.
Woody arranca sempre in ginocchio fino alla culla: Ma che schifo, cos'è?
Autrice: Cosa? La bambola?
Woody: Ha la bava alla bocca. E' idrofoba per caso?
Autrice: E' una Sbrodolina. E' fatta apposta per sbavare come i bimbi.
Woody: A me sembra che sbavi come un mastino napoletano.
In effetti la "bavetta" della bambola comincia a gocciolare sul pavimento.
Autrice: Spicciati a lasciarle il tuo regalo, così ce la togliamo di torno.
Il detective appoggia dentro la culla un orsetto spelacchiato, senza un occhio e con l'imbottitura che esce dalle cuciture.
Autrice: Ma da dove l'hai riesumato quel rudere pulcioso?
Woody: E' il mio Teddy Teddino, ce l'ho da quando ero piccolo.
Autrice: .........Ogni secondo che passa sei una nuova sorpresa.
Rientra in scena il tizio col monocolo e il sorriso da fesso. Suona di nuovo la trombetta.
??? (I fan di Saiyuki avranno capito dalla paralisi facciale che si
tratta di Hakkai nda): O_^ Le molto onorate e venerate eccellenze, le
tre buone fate. Signora Flora, signora Fauna e signora Serena.
Entrano Nigel e Lily vestiti da fatine con cappello a punta con
stelline di brillantini, bacchetta alla mano e ali fatte di fil di ferro e
Domopak.
Nigel - lanciandogli una moneta di mancia: Chiamaci signorine Cocco. Non siamo mica ancora sposate.
Autrice: Ehi, guarda che devi entrare anche tu.
Bug - attaccato alla tenda del sipario tipo koala: No! Non ci vado a fare una figuraccia davanti a tutti.
L'autrice lo convince con un'efficace pedata nel sedere. Dalla spinta
Bug piomba addosso agli altri due che, raggiunta ormai la culla,
scivolano sulla poccia di bava finendo tutti e tre a gambe all'aria.
Autrice: Ops.
Bug: Te lo do io "ops". Aspetta che ti prendo.
Dopo qualche tentativo a vuoto riescono a rimettersi in piedi.
Autrice: Ora porgete omaggio alla bimba e poi andate dal re.
I tre danno un'occhiata al contenuto della culla. Lily lancia uno strillo e corre a nascondersi dietro a Bug.
Lily: Cos'è quell'orrore?
Autrice: La bambola o l'orso?
Lily: Tutti e due.
Woody: Ehi, lascia stare il mio Teddy Teddino.
Autrice: Tranquillo, che nessuno te lo tocca... anche perché sicuramente si prenderebbe la rogna.
Woody: Non è vero!
Autrice: Comunque, la tua battuta doveva essere: "Oh, che tesoro".
Lily: Non ci riesco. Mi fa troppo schifo.
Le fatine giungono ai, si fa per dire, troni spintonandosi e pattinando
sull'eccesso di salivazione riuscendo pure ad eseguire un paio di
numeri da "Holiday on ice". Si inchinano ai reali, che nel frattempo
sono riusciti a liberarsi... Max ha perso tutta la manica, che si trova
ancora impigliata nella cerniera sulla schiena di Peter.
Nigel: Ciascuna di noi può regalarle una virtù, ma
una soltanto, né meno né più - torna dalla
neonata, facendo attenzione a non scivolare. - Principessina, il mio
dono è il dono della beltà.
Armeggia un po' con la bacchetta e la bambola prende fuoco.
Nigel: Azz!
Woody: TEDDY TEDDINO!!!!!
L'autrice entra in scena con un estintore e spegne l'incendio: Vi
avevo detto di fare attenzione - dà un'occhiata ai resti del
falò. - Almeno adesso non sbrodola più.
Il poliziotto gattona fino alla culla e riesce a ritrovare
miracolosamente il suo orsetto che ora è pure bruciacchiato,
sporco e puzzolente di fumo e schiuma chimica. Lo abbraccia.
Woody - con voce da bimbo di quattro anni: Il mio Teddy. Non ci lasceremo mai più.
Autrice: A volte sei imbarazzante, te ne rendi conto, vero? Andiamo avanti, che è meglio - se ne torna dietro le quinte.
Nigel: Lily, tocca a te.
Lily: Io non mi avvicino a quel mostro - si attacca alla gonna del trampoliere. - Vacci tu.
Nigel - staccandosela a viva forza dalle gambe: Su su, che non ti fa niente.
Lily si avvicina trepidante alla culla: Principessina, il mio dono
è il dono del canto - fa volteggiare la bacchetta per un
nanosecondo poi torna a nascondersi dagli altri due.
La bambola emette un rutto degno di un tirannosauro reduce dal pranzo di Natale.
Tutti: ?!?!?!?
Autrice: E quello cos'era? Un assolo di stomaco? Ora vai tu Bug.
Bug: Devo proprio?
Autrice: Sì, se vuoi tornare a pastrocchiare con gli insetti nel tuo laboratorio.
Bug: Uffa - si accosta all'obbrobrio ancora fumante. - Il mio dono
è quello... - viene fatto volare via da una folata di vento.
Volteggiando leggiadro fuori dalla scena come una palletta di stracci
azzurra - Ma porc...
Autrice: Scusa, ho esagerato con la macchina del vento.
Come un fulmine a ciel sereno appare il dottor Macy completamente
vestito di nero, bastone di Gandalf sotto braccio e un paio di finte
corna da stambecco in testa.
Tutti: ............Bwahahahahahaha!!!
Garret: Scusa, ma perché le corna?
Autrice: Fanno parte del costume di Malefica.
Garret: Ma non erano così grandi nel cartone.
Nigel: Magari sono un presagio della tua futura vita di coppia - e
dà il cinque all'autrice che in fatto di battutine bastarde,
quando ci si mette, non è certo da meno.
Un po' esitante esce anche Renee, vestita con una tuta aderente marrone
con attaccate un sacco di piume del medesimo colore. A completare il
tutto una cresta rossa sulla testa.
Tutti: .........Bwahahahahaha. E tu chi saresti?
Renee: ...Il corvo.
Autrice: Che però è stato retrocesso a polletto ruspante per l'occasione.
Renee: Io ti sto proprio antipatica vero?
Autrice: In effetti sì, ma per farti il costume dovevo decidere
se spennare un piumino da polvere o un cappello da bersagliere e la
risposta mi sembrava ovvia.
Renee: Almeno potevi togliere i gatti prima - inizia a tossire come se
stesse per sputare un polmone. (Dicesi "gatti" i batuffoli di polvere
che rotolano in casa nda con in sottofondo la sigla de "Il mondo di
quark")
Garret - rivolto all'autrice: E adesso che devo dire?
Autrice: Pure il suggeritore mi tocca fare, ma pensa te. - Esce sul
palco, gli bisbiglia qualcosa all'orecchio e torna nell'ombra.
Garret: Che splendida adunanza re Stefano. Reali, nobili e... - guarda le fate - ...che buffo, persino la plebe.
Bug si lancia con fare omicida sulla strega, ma viene bloccato da Nigel tramite sgambetto.
Lily - accovacciata accanto alla salma, pungolandola con la bacchetta: Credo che bastasse tirarlo per il vestito, sai?
Nigel: Così è più efficace.
Garret: Mi ha molto addolorato non ricevere invito.
Bug - rialzandosi: Non ti vuole nessuno qui. Smamma cornuta.
Autrice: Non era proprio così la battuta.
Garret: E ora?
Autrice: Uffa, leggitelo la prossima volta - esce nuovamente a suggerire le battute.
Garret: Non ero gradita? Che situazione imbarazzante. Speravo si
trattasse solo di un malfunzionamento delle poste... colpa del piccione
viaggiatore che si è perso magari... Ma quand'è
così, meglio che torni a vegetare nel mio castello con 76 stanze
da letto, 8 bagni, megaschermo 3D, parabola, adsl 20mega e Jacuzzi.
Autrice: Ma cosa ti suggerisco le battute a fare se poi le cambi come pare a te?
Tutti: ..........
Autrice: .....
Tutti: ..........
Autrice: Nessuno ha niente da dire?
Peter: Veramente dovrebbe parlare la regina adesso...
L'autrice afferra il copione: Ah sì? - lo sfoglia. - Eh
già, tocca alla regina. - Lancia un'occhiata alla Barbie, poi a
Peter. - Falla tu la regina.
Peter: Come? Anche questo devo fare?
Autrice: Non potevo mica perdere tempo a cercare qualcuno per dire due
battute. Dai, su. (Ma scusa, e Hakkai allora? ndlettori; Mi è
venuto a cercare lui. Aveva bisogno di staccare un po' dagli altri tre,
se no impazziva nda che apre l'ombrello; Ah, allora è
così ndSanzo, Goku e Gojyo che impugnano rispettivamente
Shoreiju, Nyoibo e quella specie di ascia bipenne con catenella del
water incorporata: No ragazzi, posso spiegare... No, fermi... Nooooooo
ndHakkai; Mi sa che non lo rivedremo per un po' nda che scuote
l'ombrello per liberarlo dagli schizzi di sangue).
Peter - sospirando sconsolato e facendo la voce da donna: E non vi siete offesa vostro onore?
Autrice: Ma che "vostro onore"? Mica è un giudice.
Peter: Avvocato?
Autrice: No.
Peter: Commendatore?
Autrice: ........Lasciamo perdere.
Garret: In effetti sono incazzato come una iena, ma per dimostrarvi che
non serbo rancore, anche io voglio offrire un dono alla... - guarda la
bambola e trattiene un conato - ...a quella cosa lì.
Le fate si fiondano a fare da scudo alla culla come una squadra di bodyguard con tanto di occhiali scuri e auricolari.
Garret: Ascoltate tutti quanti - sbatte il bastone per terra ma si
prende in pieno il piede, perciò inizia a saltellare di qua e di
là come un canguro epilettico.
Autrice: Tu e Bug andate dallo stesso insegnante di ballo a quanto vedo. Ritenta, sarai più fortunato.
Garret: Ascoltate tutti quanti... La principessa crescerà bella e brava...
Jordan - da dietro le quinte: E intelligente.
Garret: ...E intelligente, amata e riverita da tutti quelli che la
circondano. Ma... - agita la mano sulla palletta di gomma incollata al
bastone come se fosse la sfera di cristallo - ...prima che il sole
tramonti sul suo sedicesimo compleanno, ella si siederà sul fuso
di un arcolaio e morrà.
Autrice: MA NO!!!!! Ci si deve pungere il dito, somaro, non ci si deve sedere.
Garret: Scusa, ma a mia figlia la raccontavo così. Che risate si
faceva. Ah, era così carina. Naturalmente avevamo ancora un buon
rapporto.
Autrice: Rimandiamo il momento "ricordi felici" ad un'altra occasione; continua a recitare che andavi bene.
Garret: E cosa devo fare adesso?
Autrice: Devi ridere in maniera sguaiata e crudele come tutti i cattivi che si rispettino.
Garret: Mwahahahahahahaha.
Autrice: Perfetto. Regina, vai con la battuta.
Peter - con voce da donna: Oh, no. - Riprende la voce normale. -
Arrestate quella strega! - indica il dottor Macy, ma prende male le
misure e gli infila un dito nell'occhio.
Garret: /_- Indietro, schiappe.
L'autrice lancia un fumogeno sul palco, ma quando il fumo si dirada Macy è ancora lì.
Autrice: Beh? Cosa aspetti, l'invito scritto? Dovevi sparire.
Garret: Ma non si vedeva niente. E se cadevo giù dal palco?
Autrice: Sai che tragedia, sono solo 50 centimetri - sospira. - Ma
perché tutti a me gli squinternati? Uffi... Raccatta il tuo
pollo e sbaracca.
Garret - rivolto e Renee: Vieni mio diletto, lasciamo questo posto ripugnante e ritiriamoci nella nostra magione.
Renee salta in groppa a Macy attaccandosi stile bradipo.
Garret: Non c'era altro modo?
Renee: Taci e portami via.
I due escono.
Nigel: Non disperarti amico, la nostra qui presente Serenella deve ancora offrire il suo dono.
Peter: Allora può fermare la maledizione di quella megera?
Bug: Ma per chi mi hai preso? Per Ransie la strega?
Nigel: I poteri di Malefica sono troppo potenti.
Peter: E che cacchio, siete in tre e non riuscite a fermare una che
come animale domestico si porta in giro un pollo? Ma dove a avete
studiato, al CEPU?
Lily: Però qualcosa può fare - spinge Bug verso la culla.
Bug: Oh, ma ce l'avete con me oggi? Tutti che spingono.
Lily: Fa quel che puoi cara.
Bug: "Cara" a chi?
Autrice: Smettila di lamentarti e spicciati a dire la tua parte.
Bug: Mhmmmh... Com'è che fa la battuta?
L'autrice, stanca di apparire continuamente in scena, si mette a sventolare dei cartelloni.
Bug - leggendo spudoratamente: Se la triste profezia si avverasse bimba
mia... "Bimba"? 'Sto cesso mezzo liquefatto? E poi dai, che
maledizione del menga. E' evidente che il tizio che ha scritto la
favola era in preda ai fumi di qualche erba strana.
Autrice: CONTINUA E NON POLEMIZZARE SU TUTTO!!!!!!
Bug: Va bene, va bene... Che sclerotica. - Ricomincia a leggere. - Se
la triste profezia si avverasse, non per questo morirai, ma nel sonno
tu cadrai - smanetta con la bacchetta. - E il tuo sonno cesserà
se l'amor ti bacerà. Sia questo il più fulgido dei tuoi
doni, che la speranza mai ti abbandoni.
Nigel: Che poeta.
Bug: Sfotti?
Nigel: Chi? Io? Mai.
La bambola inizia a russare.
Tutti: ?!?
Autrice: E' inquietante, mette quasi paura - rabbrividisce, poi
ricomincia a raccontare. - Ma re Stefano, tuttora preoccupato per la
vita della figlia...
Bug: Che bastardo! Prima chiede aiuto e poi non si fida.
Autrice: Basta commentare! Preparate il palco per la prossima scena.
Max: Pure i manovali dobbiamo fare?
Autrice - facendo schioccare una frusta: Ovvio.
Max: E io stupido a chiedermelo.
Ignorando il commento sarcastico l'autrice continua: Re Stefano
ordinò seduta stante che ogni arcolaio del suo regno venisse
immediatamente bruciato. E così fu fatto.
Renee: Le importazioni di stoffa avranno avuto un'impennata stratosferica.
Autrice: E a te cosa frega? Tanto fai parte dei cattivi; anzi, dovresti gioire delle loro disgrazie.
In scena sono rimaste solo le fatine. Lily e Bug seduti per terra, mentre Nigel fissa il vuoto.
Autrice: Cosa stai facendo?
Nigel: Faccio finta di guardare il falò degli arcolai.
Autrice: Ah.
Nigel: Perché?
Autrice: No, niente. E' che sembravi uno di quei drogati che si vedono ogni tanto alla stazione dei treni.
Nigel: ...... Meglio andare avanti, che voglio tornarmene a casa.
Bug: Non sei l'unico, fidati.
Lily: Già, già.
Autrice: E allora sbrigatevi!
Nigel riprende a fissare il vuoto con espressione un po' più
viva. Dopo qualche secondo sbuffa: Oh, che ridicolaggine, tutto quel
fuoco sprecato. Sai che grigliata poteva venirci fuori?
Autrice: Veramente dovresti essere preoccupato perché sai che
tanto tutto questo non potrà fermare la vostra acerrima nemica.
Nigel: Ah.
Autrice: Non te ne può fregar di meno, vero?
Nigel: Già.
L'autrice gli fa un gestaccio e gli intima di continuare.
Lily: Lascia perdere le grigliate e vieni a prendere un caffè -
fa dondolare la bacchetta e, incredibilmente, appaiono una moca fumante
e tre tazze. - Ce l'ho fatta davvero?!? Che figata! Credete che mi
accetterebbero ad Hogwarts?
Bug: Credo che sembreresti una pluriripetente.
Lily: Cattivo! Hai infranto il mio sogno.
Autrice - tossicchiando per farsi notare (Lo vuoi un po' di Tantum
Verde ndNigel; Sai dove te lo devi infilare il Tantum Verde? nda):
Possiamo lasciar perdere la scuola di magia? Dovreste proseguire.
Lily - versando il caffè: Che impaziente.
Anche Bug prova a usare la bacchetta e riesce a far apparire una fiaschetta d'argento.
Autrice: Che fai?
Bug: Correggo il caffè - versandone nelle tazze di tutti e tre.
Autrice: Dovevi far apparire un biscotto, non della grappa.
Bug: Se facessimo tutto uguale al cartone sarebbe plagio.
Autrice: -____- Se mai dovessi trovare qualcosa di uguale qui fammelo sapere.
Lily: E se provassimo a ragionarci?
Nigel: Con chi? Con Malefica?
Bug: Pfui.
Lily: Oh, scusate se esisto. Il mio era solo un suggerimento. E
comunque, a differenza di voi due, almeno io ho proposto qualcosa.
Bug: E se la trasformassimo in un calzascarpe? Così non farebbe del male a nessuno e sarebbe anche socialmente utile.
Lily: Suvvia, non è una cosa molto carina da dirsi - muove un
po' la bacchetta e caffettiera e fiaschetta spariscono. - Di nuovo?
Evvai, sono un genio. - Si atteggia come Hanamici Sakuragi.
Nigel: E poi sai che la nostra magia non è efficace in quel senso.
Lily: Può solo portare gioia e felicità.
Bug: Che spreco di poteri... Beh, farebbe molto felice me. Io non valgo?
Nigel: Mumble mumble...... - si siede per terra, tira fuori dalla tasca
del costume un computer portatile (?!? ndlettori; Licenza poetica nda)
e inizia a digitare tasti a caso.
Autrice: Si può sapere cosa stai facendo? Ti sembra il momento
di... - sbircia da sopra la sua spalla - ...di provare i caratteri di
Word? Ma sei deficiente?
Nigel: Mi fanno concentrare.
Autrice: Contento tu...
Nigel: EUREKA! Ho trovato la soluzione.
Bug: Di che?
Nigel: Per la principessa.
Autrice - rivolgendosi all'altrettanto basita Lily: Ma stava ancora recitando?
Lily: Boh. E chi lo capisce quello lì?
Nigel: Ma non qui. Possono sentirci - prende la bacchetta e inizia ad agitarla.
Autrice: Ehm, io non lo farei fossi in te. Non sei pratico.
Troppo tardi. Ora le tre fatine si sono trasformate in tre tafani.
Autrice: Ma cosa devo fare per farmi capire? Appendere cartelli in
giro? E sì che non mi pare di parlare in modo così
criptico.
Una vocina: Aiuto.
L'autrice entra in scena e osserva per un po' i tre mosconi; uno rosso, uno verde e uno azzurro: Certo che siete proprio brutti.
Bug: Ha parlato Miss Italia.
L'autrice tira fuori una bomboletta di insetticida.
Tafani: Ahaaaaaaaaaaaaaa, RAID. Perdono, perdono - incrociando le zampine a mo' di preghiera.
Lily: E adesso?
Autrice: Fate la scena mentre io strolico qualcosa - porge loro una scatola di biscotti. - Entrate qui.
Zampettando in fila indiana raggiungono il contenitore di latta.
Tipo del pubblico: E come facciamo a sentire?
Autrice - spazientita: Un secondo! - Da una delle tante tasche della
giacca estrae un microfono che posiziona direttamente nella scatola (E
che è? La giacca di Mary Poppins? ndlettori; E se anche fosse?
nda): Non ronzate troppo però, altrimenti non si capisce niente.
Bug: Ma guarda cosa ci doveva capitare. Tante grazie idiota.
Nigel: Guarda il lato positivo. Sei diventato quello che hai sempre
studiato. Ora proverai anche l'ebbrezza di vivere come un insetto.
Bug: Tu...
Segue l'enunciazione di svariati epiteti che il nostro Bug lancia
all'indirizzo del sopraccitato idiota. Per evitare che i possibili
giovani lettori subiscano il blocco della crescita a causa dello shock
dovuto a linguaggio tanto scurrile, l'autrice ha preferito non
riportare il deplorevole monologo.
Dopo un quarto d'ora...
Autrice - che si sta limando le unghie: Hai finito?
Bug: Anf anf...
Autrice: Ti sei sfogato?
Bug: Sì. Ma come hai fatto a sentire?
Autrice: Il microfono era aperto.
Bug: Oh.
Pubblico: O__________O
Bug: -//////-
Autrice: Possiamo continuare?
Bug: ........ok.
Autrice: Vai col tuo piano Nigel.
Nigel: ...Eh? Ah, giusto, il piano. Com'era il piano? Ah, sì. Trasformeremo la principessa in un fiore.
Lily: Per qual motivo?
Nigel: Un fiore non ha le dita. Cosa potrebbe pungersi?
Bug: E se dessero il diserbante? E se ci fosse un'invasione di locuste?
E se dovessero disboscare per fare un campo da calcio? E se arrivasse
un bimbo stronzo che per fare un regalo alla mamma pensa bene di
raccoglierle un mazzo di fiori? E se un cane ci facesse i suoi
bisognini sopra?
Nigel: Ok, ho capito, era un'idea stupida.
Autrice: Oh, hai detto tutte le possibili cause di morte di un fiore tranne quella giusta.
Bug: Quale?
Autrice: Una gelata.
Bug: Ah già, me l'ero scordato. E se venisse una gelata?
Nigel: Ma cosa ho fatto di male nella vita?
Lily: La vaccata di trasformarci in tre tafani CRETINO!
Nigel: .......
Lily: Come vedi, anche trasformata in fiore la principessa può morire.
Nigel: Eh già. E poi Malefica prevederà sicuramente che facciamo qualcosa del genere.
Garret: Io dovrei prevedere che trasformino una neonata in un fiore? Ma chi è che pensa una cosa così malata?
Autrice - consultando il Libro delle Ombre delle Halliwell: Eh? Magari
Bug ha ragione e l'autore era un drogato. Shhhh, che mi deconcentri.
Garret: Ci vuole concentrazione per guardare le figure?
L'autrice gli fa lo sgambetto e lo calpesta un paio di volte, sempre col naso tuffato nel libro.
Garret - rantolando: Va bene, non parlo più.
Nel frattempo nella scatola... (Perché vedi un po' di anni fa,
vedevo mamma e papà dentro una scatola dietro a dueeeeeeeeeee...
ndMondo Marcio che vola fuori dalla finestra andando a fare compagnia a
Eros).
Lily: A proposito di gelate: e se la mettessimo in sonno criogenico?
Nigel: No, dopo sedici anni lei sarebbe ancora piccola e non potrebbe sposare il broccolone con l'orsacchiotto.
Woody: Eh? Stavate parlando di me?
Autrice: No. Continua pure a giocare con l'orsetto, su. Ti chiamo quando tocca a te.
Woody: Ok - fa CIAO CIAO con la zampetta del peluche.
Autrice: .........
Bug: E se la clonassimo e facessimo pungere il clone al posto di quella vera?
Lily: Credo che la clonazione umana sia illegale qui.
Nigel: Ho trovato. E' la sola cosa che non prevederà mai. -
Inizia a parlare da solo camminando lungo il bordo della scatola di
biscotti. - Casa spaccalegna... bosco... come zitelle... senz'altro il
re dirà di no, ma quando gli spiegheremo che è l'unico
modo...
Bug: Spiegare cosa? Che sei impazzito improvvisamente?
Nigel: Spiritoso. Gli spiegheremo la storia delle tre contadine che allevano una pargola nel folto del bosco.
Lily: Evviva la sicurezza. E se cadesse in un cespuglio di ortiche? E
se mangiasse funghi allucinogeni? E se si perdesse e venisse trovata e
allevata dai lupi? E se...
Nigel: Oh, cominci a gufare anche tu come Bug adesso?
Bug: E chi dovrebbe accollarsi la pupetta?
Nigel: Noi.
Lily e Bug: Prego?!?
Nigel: Vivremo da mortali per sedici anni e ci occuperemo di una
bambina non nostra che appena potrà ci mollerà per andare
a vivere in un palazzo megagalattico senza nemmeno dirci grazie. In
più eviteremo al re gli strilli, i pannolini, le poppate e le
levatacce agli orari più assurdi.
Bug: E naturalmente nemmeno lui ci ringrazierà.
Nigel: Ovvio.
Bug: Ma vai a... - fortunatamente Lily gli ficca una zampina in bocca prima della conclusione.
Autrice - alzando gli occhi dal libro: Non ti facevo così
sboccato, sai? E, Nigel, guarda che la battuta per convincere le altre
due fate non era così.
Nigel: Però è la realtà. Hai visto uno sputo di ringraziamento per quelle povere donne tu?
Autrice: Ma sai che c'hai ragione? Non ci avevo mai fatto caso.
Comunque, credo di aver trovato la formula per farvi tornare normali.
Uscite.
Le tre mosche trottano fuori dalla scatola.
Autrice: Pimpulu pampulu parimpampù. Pampulu pimpulu
parimpampù. Magia dei fiori dai mille colori, fai tornare
normali 'sti tre babbioni.
I nostri amici tornano quelli di sempre.
Jordan: Sul Libro delle Ombre c'è scritta una boiata simile?
Autrice: No, me la sono inventata due secondi fa.
Jordan: ......
Nigel: L'esperienza più sconvolgente della mia vita. Riuscivo a
guardare davanti a me e allo stesso tempo potevo vedermi le chiappe.
Autrice: Potresti almeno evitare di parlarne col tono di chi ha appena avuto un'esperienza mistica.
Nigel: Che stronza.
Autrice - puntandogli una pistola: Dicevi?
Nigel: Niente.
Autrice: Proseguite.
Lily, Bug e Nigel: Subito.
Nigel: Allora, tutte d'accordo?
Bug: A far che?
Nigel: A occuparci della piccola finché non compie sedici anni.
Bug: E' strettamente necessario?
Lily: Se no la storia non finisce e noi non possiamo andare a casa.
Bug: Dov'è quella cara, dolce, innocente creatura?
Lily: E chi è che laverà, cucinerà, si
occuperà della bambina? Come fatine non abbiamo mai fatto una
fava senza magia.
Nigel: Faremo a turno.
Bug: E tu sei capace di fare tutte 'ste cose?
Nigel: Abbiamo sedici anni per imparare.
Lily: L'ottimismo è il profumo della vita... (Hai rubato la mia
battuta ndnonnino della pubblicità dell'Euronics; Meno male,
così la smetti di chiamarmi per rompermi i maroni ndGianni).
Bug e Lily fanno per andarsene.
Nigel: Aspettate un secondo - impugna la bacchetta. - Se dovremo vivere come mortali dovremo anche vestirci da mortali.
Lily: FERMO!
Bug: Non ti pare di aver già fatto troppi danni?
In men che non si dica i due poveri sventurati si ritrovano vestiti da
conigliette con tanto di orecchie morbidose e codina a batuffolo rosa.
Tutti: ?!?!?!
Nigel: Scherzetto - fa "marameo" e fugge dietro le quinte
Bug: Brutto... - Si lancia al suo inseguimento tallonato da Lily.
Autrice: Non è l'uscita di scena che mi aspettavo, ma è sempre meglio di niente. Tanto ormai ci ho rinunciato.
Peter è buttato sul palco con la Barbie in mano.
Autrice: E così il re e la regina, col cuore pieno di emozione...
Peter: In che senso "pieno di emozione"?
Autrice: Che sei commosso.
Peter: E non potevi dire che ero commosso?
Autrice: Era per mantenere un tono alto.
Peter: Ma cosa vuoi tenere alto qui?
Autrice: Inizio a chiedermelo anch'io - ma non demorde. - E così,
il re e la regina, con il cuore pieno di emozione, videro il loro
più prezioso tesoro, la loro unica figlia, sparire nella notte.
Parte una musichetta caraibica.
Peter - ballando: Tutti a fare il trenino.
Autrice: Non dovevi essere commosso tu?
Peter: Ehm... E' il mio modo di affrontare il dolore della separazione?
Autrice: ...............Cambiate la scena che è meglio.
A ritmo di musica lo sfondo viene sostituito con uno scorcio del
castello di Dracula mentre l'autrice tenta di continuare a raccontare:
Trascorsero molti anni tristi e solitari per il re e il suo popolo...
Woody: Facciamo una gara di limbo?
Tutti: Sìììì!
Autrice - lanciando un'occhiata truce alla manica di deficienti: Ma con
l'avvicinarsi del sedicesimo compleanno della principessa, l'intero
regno cominciò a rallegrarsi poiché tutti sapevano che
finché dal cartello...
Jordan: Castello.
Autrice: Eh?
Jordan: Hai detto "dal cartello".
L'autrice rilegge quello che ha appena scritto: Oh, hai ragione. Grazie.
Jordan: E tu volevi far leggere a qualcuno la fanfiction con 'sti errori?
Autrice: Siete solo buoni a criticare. Non sbagliate mai voi?
Nigel: No.
Autrice: Ha parlato quello che credeva che quel demente megalomane
fosse realmente un vampiro. Quello che lavorava alla banca del sangue e
diceva di essere arrivato nella stiva di una nave qualche secolo fa. E
tu hai abboccato alle sue baggianate come una trota. Com'è che
si chiamava il tizio? (Vedi l'episodio 3x10 "Svelato" nda)
Nigel: ......Come non detto. Vai pure avanti.
Autrice: Tutti sapevano che finché dal castello delle tenebre
sulla montagna incantata, dominio di Malefica, fossero echeggiati la
sua rabbia e il suo disappunto, la triste profezia non si sarebbe
avverata.
Garret: Un nome più decente per questo posto no?
Autrice: Mica gliel'ho dato io. Tu piuttosto, le sai le tue battute?
Garret: Più o meno. Me le sono lette mentre aspettavo.
Autrice: Davvero? Che bravo.
Nigel: E' la paura per le tue possibili rappresaglie, mica per altro.
Autrice: L'avevo intuito da sola, ma grazie per averlo puntualizzato.
Garret: Tu quoque, Nigel.
Pubblico: Avremmo una vita da vivere qui.
In un secondo un altro spettatore è sparato là dove nessuno
è mai giunto prima. (Questa però mi sa che la capiscono
solo quelli che hanno visto qualche episodio di "Star Trek" ndlettori:
Non sono mica fatti miei, che si adeguino U_U nda; .........Non
diventerà mai famosa ndlettori; C.ç nda).
Pubblico: ...............
Autrice: Continua pure dottor Macy.
Il patologo avanza fino al suo trono (lo stesso di re Stefano per
questioni di riciclo). Arranca facendo lo slalom in mezzo a qualche
pokemon, un paio di digimon, tre uruk-hai, quattro goblin, un troll, i
nove nazgul e due dissennatori che si sono accodati all'ultimo secondo.
Garret: Chi è tutta 'sta gente?
Autrice: Sono i tuoi lacchè.
Garret: E c'è da fidarsi? - fissa preoccupato i dissennatori, o
sono i nazgul? Boh, col mantello straccioso addosso sembrano uguali.
Autrice: Tranquillo, non ti faranno niente. Sembrano cattivi, ma in
realtà sono innocui... Quando non si svegliano con la luna di
traverso come stamattina... E poi mi dovevano dei favori.
Garret: Cioè?
Autrice - con in sottofondo la musica del "Padrino": Vai avanti e non fare domande.
Garret: !!! ...E' incredibile. Sedici anni e nessun segno della
principessa. Non può essere svanita in una nuvola di fumo.
(Qualcuno ha parlato di fumo? ndMerry e Pipino; Pure i drogati adesso.
Mancano solo Shrek e Ciuchino per fare una gara di rutti e poi da casa
mia sono passati proprio tutti nda che inizia ad inseguirli brandendo
una scopa). Sei sicuro di avere guardato dappertutto?
Coso - con forte accento tedesco: Ja ja, dappertutto, io e altri -
anche gli altri cosi brutti fanno di sì con la testa.
Garret: Hai frugato bene la città? I boschi? Le montagne? Tutti i tipici luoghi di villeggiatura? Mirabilandia?
Autrice: Capirai se non ci mette qualcosa di suo.
Coso di prima: Abbiamo cercato in città, nei boschi e... in tutte le culle.
Garret: Le culle?!?
C.d.p: Ja, ogni culla.
Garret: MA TI SEI RINCRETINITO? SONO PASSATI SEDICI ANNI!! CREDI CHE
SIA RIMASTA UNA NEONATA DOPO TUTTO QUESTO TEMPO? IDIOTA!!!!!!
C.d.p: Ma veramente io...
Autrice: STOOOP! - Entra in scena facendosi largo tra la folla di
mostriciattoli e si mette a squadrare da capo a piedi il "coso".
Questi ha la pelle totalmente blu, come nemmeno un puffo caduto in una
boccetta di inchiostro potrebbe avere, gli occhi gialli, le orecchie a
punta, degli strani ghirigori in faccia, la coda da diavolo, le mani
con tre dita e indossa un vestito che neanche un pagliaccio depresso
metterebbe mai. (Sputami anche in un occhio già che ci sei...
ndCoso)
Autrice: Mi sembrava bene che ci fosse un clandestino. Chi sei?
Coso: Il mio nome è Kurt Wagn...
Autrice: Ti ho chiesto il nome, non la storia della tua vita. Smamma, che qui si sta facendo teatro.
Renee - sbucando da dietro il trono dove se ne stava nascosta: Che parolone.
L'autrice la paralizza con una freccetta intinta nel curaro e sparata mediante cerbottana.
Kurt: ...............Bwuhaaaaaaaaaaaa.
Autrice: Perché piangi?
Kurt: Almeno qui, in mezzo a voi ignobili, inutili e inferiori esseri
umani speravo di riuscire a dire quella schifosissima battuta che ho
tentato di pronunciare per tutta la durata di "X-Men 2".
Al velato complimento tutti, pubblico compreso, impugnano torce e
forconi e li puntano minacciosamente verso il mutante che si rannicchia
dietro l'autrice.
Autrice - guardandolo da sopra la spalla: Ti faccio notare che anche io sono umana.
Renee - appena ripresasi: Ah sì?
In meno di un secondo una nuova freccetta sbuca dal collo della procuratrice.
Kurt - deglutendo preoccupato: Gulp!
Autrice: Se ti faccio dire la tua battuta, poi ci lasci stare?
Il puffo con problemi all'ormone della crescita annuisce vigorosamente
(Noi puffi siam così, noi siamo i puffi blu, puffiamo
suppergiù due mele o poco più nda partita per la
tangente; Mi sa che si è fatta il the con la nostra erba-pipa
ndMerry; Ti avevo detto di non nasconderla nella scatola del suo Earl
Grey. E adesso che facciamo? ndPipino che fissa l'autrice mentre balla
da sola ridendo come un'idiota; Ci uniamo alla festa ndMerry che sta
versando the per tutti e due).
Autrice: Allora vai, il palco è tuo.
Si fanno tutti un po' indietro, un faro lo illumina, il resto delle
luci si spegne. E' il suo momento. Fa un respiro profondo per
infondersi coraggio.
Kurt: Il mio nome è Kurt Wagner, ma al circo di Monaco ero conosciuto come "L'incredibile Nightcrawler".
Tutti: ................
La solita cicala si reincarna in una nuova cicala, canta tre volte poi
muore di nuovo, si spera per l'ultima volta perché inizia ad
essere veramente insopportabile.
Si riaccendono le luci.
Autrice: Sei felice adesso?
Kurt: Shi.
Autrice: Pussa via allora. Sciò! - Fa per tornarsene dietro le
quinte ma viene tirata per la giacca. - Cosa c'è ancora?
Kurt: Visto che nel terzo film io non c'ero e visto che al circo non mi rivogliono, posso rimanere qui?
Autrice: A far che, scusa?
Kurt: Non lo so... Posso fare l'effetto fumo.
Autrice: ?!?
Kurt: Peffavoe - FLAP FLAP di ciglia.
Autrice - sospirando: E va bene. Vedrò di farti fare qualcosa verso la fine.
Il mutante felice inizia a saltellare qua e là lanciando immaginari fiorellini.
Autrice: ......Non è che avrò fatto uno sbaglio?
Bug: Solo uno?
Autrice: Gli Uruk dovranno mangiare prima o poi; cosa potrei mai
offrirgli? - lanciandogli un'occhiata che vale più di mille
parole.
Bug: °-°'
Autrice - battendo le mani per attirare l'attenzione: Tutti a posto. Si
riprende. Puffo, vieni dietro le quinte assieme agli altri.
Kurt: Arrivo.
In scena restano Garret, Renee che si sta risvegliando solo ora dalla paralisi e l'accozzaglia di sgorbi.
Garret: E cosa devo dire adesso? Mi sono perso.
Autrice: Tu ti sei perso molto tempo fa... - sbuffa, - Devi lamentarti
del lavoro dei tuoi sottoposti e poi devi incaricare la gallina di
cercare la principessa.
Garret: Ah sì, adesso ci sono - si accascia sul trono come se
stesse per svenire. Sono una rovina, una vergogna per le forze del male.
Renee: Anche tu però, cosa pretendevi con dei pokemon come sgherri?
Garret: Almeno ci fosse Jigglypuff... Oh, mio diletto, sei la mia unica speranza. Sorvola tutta la regione...
Renee: Ti ricordo che, a causa di qualcuno, sono un pollo, e un pollo
non può volare - occhiata non proprio amica verso l'autrice.
Garret: Ah già. Allora razzola per tutta la regione e cerca una
ragazza con i capelli color dell'oro e le labbra rosse come una rosa.
Renee: Una bionda truccata da battona. Qualche altro dettaglio? - prende nota su un taccuino.
Garret: Va'. E non deludermi - la afferra per la collottola e la lancia fuori scena.
Fortuna vuole (o sfiga, dipende da quale prospettiva lo si guardi), che la procuratrice cada proprio ai piedi di Jordan.
Jordan - rimboccandosi con calma le maniche del costume: Chi sarebbe truccata da battona?
Iniziano ad azzuffarsi come due gatti in calore.
Autrice: Voi su chi scommettete?
Kurt: 10 euri sulla bella addormentata.
Max: Allora io 5 sul polletto.
Bug: Ci sto.
Woody: Anch'io.
Lily: Dove sono i pop-corn?
Nigel: Eccoli amore - le passa la ciotola.
Peter: Ehi, lasciatemene un po'.
Autrice - rivolta alle lottatrici: Attente a non rovinare i costumi.
Pubblico: Ehi, Ci stiamo fossilizzando qui.
Autrice: Uff, che rompiscatole. - Suona un gong per far fermare la
lite. - Andate a cambiare la scenografia, se no qua non finiamo
più.
Note di fine capitolo:
_ Holiday on Ice organizza spettacoli di pattinaggio su ghiaccio.
_ Se non sapete come sia fatto uno stambecco e non avete voglia di
cercarlo su Google immaginate un animale con delle corna MOLTO grandi.
_ Infine, se siete a digiuno di manga e anime sappiate che Hanamici
Sakuragi e Kaede Rukawa (vedi capitolo precedente) fanno parte del
medesimo cartone animato "Slam Dunk".
Ed anche questa è fatta. Come dite? Ho interrotto il capitolo in
maniera troppo brusca e vi ho lasciato la voglia di sapere come
continua? Meglio!
Scherzi a parte, grazie a chi legge e continuate a seguirmi. A presto!
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Capitolo 4 *** 4: Sweet sixteen! ***
Capitolo4
Il titolo di questo capitolo fa riferimento a quel programma di MTV (a
mio parere orrendo e decisamente discutibile, ma poi ognuno ha i suoi
gusti) in cui figli oltremodo viziati e pieni di boria di genitori
più o meno straricchi organizzano il loro sedicesimo compleanno.
Capitolo 4: Sweet sixteen!
Sottotitolo: Che compleanno del menga...
Mentre gli altri cambiano lo sfondo con una veduta della casa del
mulino bianco (?!? ndlettori; Guardatevi il film e ditemi che la
casetta del taglialegna non è uguale nda), l'autrice beve un
sorso d'acqua poi riprende la narrazione.
Autrice: E così, per sedici anni nessuno aveva scoperto il
nascondiglio della principessa. Mentre nel folto del bosco, nella
capanna di uno spaccalegna...
Lily: A proposito, ma questo povero boscaiolo che fine ha fatto?
Autrice: Boh, qui si parla sempre e solo di casa sua.
Bug: Magari le fate lo hanno accoppato per potersi servire dell'abitazione.
Autrice: SHHHHH! Le buone fate avevano messo in opera il loro astuto progetto...
Jordan: Se era davvero così astuto 'sto piano avrebbero
aspettato che la principessa compisse almeno diciassette anni prima di
riportarla a casa, così tutto il casino non sarebbe successo.
Autrice - riducendo a coriandoli il suo copione: Riuscirò mai a dire una frase intera senza che qualcuno mi interrompa?
Nigel: Vuoi davvero che ti rispondiamo?
Autrice sulla strada della depressione: No... Le fate avevano tirato su la bimba come una figlia e l'avevano chiamata Rosaspina.
Jordan - entrando in scena: Porta in alto la mano... - facendo
sventolare uno straccio come fosse un pon-pon - Segui il tuo
capitano... Muovi a tempo il bacino... Sono il Capitano Uncino.
Autrice: Ma cosa stai facendo?
Jordan: La ragazza non doveva entrare canticchiando e spolverando?
Autrice: Sì.
Jordan: Lo sto facendo. Qual è il problema?
Autrice: E ti pare normale cantare "La canzone del capitano"?
Jordan: La canzoncina originale non la so.
Autrice: .........Soprassediamo. Oggi, per il suo compleanno, le fate
avevano preparato una festa e qualcosa di molto speciale per farle una
sorpresa.
I tre diretti interessati stanno confabulando come ladri attorno ad un tavolo.
Bug: Allora, come sopprimiamo l'autrice?
Autrice: Prego? Credo di non avere capito bene - sguaina una katana.
Bug: Le facciamo questo vestito per il compleanno?
Autrice: Così va meglio.
Nigel: Sì, ho scelto questo. Che ve ne pare?
Lily: Non ti pare un po' troppo scollato e troppo corto? E poi di che colore è? Verde mucillagine?
Nigel: Infatti volevo farci qualche modifica.
Lily: Altro che qualche...
Jordan - arrivando a tiro delle fatine: Un passo avanti ondeggiando, un
altro indietro ballando... Ehi nonnine, cosa state facendo?
Lily: Veramente saremmo le tue zie.
Jordan: Davvero?!? Beh, chi se ne frega. Che state facendo voi tre?
Bug: Niente che ti riguardi. Anzi - le pianta un cestino di vimini
nello stomaco - visto che non ti concerne, vai cortesemente a
raccogliere i funghi.
Jordan: A giugno?
Bug: Allora vai a raccogliere del mirto.
Autrice: Ma che mirto e mirto!
Nigel: Ecco sì, brava, il mirto, che così poi ci facciamo il liquore.
Autrice: Ma non doveva raccogliere il mirto, razza di ignoranti!!!
Lily: Prendine tanto, mi raccomando - la spinge verso l'uscita.
Jordan: Il mirto in una foresta? Ma non fa parte della macchia mediterranea?
Lily: E che ne so io? Il sapientone qui è Nigel. L'importante è che te ne vai per un po'.
Tutti e tre riescono a farle lasciare la casetta, buttandola praticamente fuori dal palco.
Bug: E non affrettarti troppo che tanto abbiamo da fare.
Lily: Ma non allontanarti.
Nigel: E non parlare con gli estranei, che se no la copertura salta.
Autrice: Ma che copertura d'Egitto!!!
Nigel: Non eravamo nel programma di protezione testimoni?
Autrice: ......Babbeo.
Jordan - ormai dietro le quinte: Ciao nonne.
Bug, Lily e Nigel: ZIEEE!!!!
Lily: Credete che abbia dei sospetti?
Nigel: Ma figurati. L'abbiamo solo buttata fuori di casa senza motivo
il giorno del suo compleanno. Come potrebbe intuire qualcosa?
I tre si guardano per un secondo poi, all'unisono: Meglio muoversi.
Nigel si dirige verso un baule, lo apre e inizia a rimestarne il
contenuto. Lily invece va verso il tavolo e comincia a riempirlo di
scodelle, pentole, pentolini e ingredienti vari.
Bug: Ho paura a dirlo.
Autrice: Cosa?
Bug: Prendo le bacchette magiche.
Autrice: Visto? L'hai detto. Dove stava il problema?
Bug: Pretendi che le usiamo di nuovo dopo tutto quello che abbiamo combinato?
Autrice: Siete fatine, no?
Bug: Posso dimettermi e restituire la tessera associativa?
Autrice: No, ormai siamo a metà, tanto vale che arrivi fino alla fine.
Bug: Perché?
Autrice - sorridendo: Perché se non concludi la recita domani
puoi anche stare a casa dal lavoro. E anche i giorni a seguire.
Bug: Perfida!
Autrice: Grazie. Ora proseguite.
Nigel: Cos'è che prendi tu?
Lily: Oh no, non di nuovo.
Nigel: Niente magia.
Bug: Ma i sedici anni sono quasi finiti.
Nigel: Abbiamo fatto trenta, facciamo trentuno. Aspetta fino a stasera;
sbolognamo la frugoletta al suo paparino e prima che tu te ne accorga
saremo su una spiaggia di Bora-Bora a goderci il sole con un cocktail in
mano - gli getta addosso qualche chilometro di stoffa.
Bug: Ma io non ho mai fatto una torta.
Nigel - prendendo altra stoffa per sommergerlo: E chi ha mai detto che la devi fare tu?
Lily: Ci penserò io.
Bug - riaffiorando dallo tsunami colorato che lo ha investito: Tu?
Lily: Sì perché? Qualche problema?
Nigel - prendendo il necessario per cucire: Su, non litigate piccole.
Lasciale fare la torta, in fondo è la sua ultima occasione.
Bug: Ma lei non ha mai cucinato e tu non sai cucire - riesce a schivare
per un pelo il cuscinetto portaspilli a forma di mucchina che gli viene
lanciato contro.
Nigel: Ti ricordo che io a tempo perso creo vestiti.
Bug - sottovoce: Proprio tempo perso...
Nigel - riemergendo dal baule con un paio di forbici affilatissime in mano: Hai detto qualcosa? Non ti ho sentito.
Bug: Niente.
Nigel: Monta qua su cara - gli tira uno sgabellino in faccia.
Bug: Ma sei stupido? Mi hai fatto male.
Nigel: Su su, che non abbiamo molto tempo - inizia a mummificare l'amico con il tessuto rosa.
Lily - rompendo le uova e impastandole con la calce: Senti un po'
autrice, ma se nessuna sa cucire né cucinare, come sono
sopravvissute per sedici anni? - aggiunge la pasta d'acciughe.
Autrice: A me lo chiedi? Lamentati con l'autore della favola.
Bug: A quei tempi la stoffa costava. Se nessuna lavorava come pagavano?
Autrice: Boh! In natura?
Nigel - tagliando e cucendo a caso: Che fatine birichine.
Autrice: E poi perché chiedete tutto a me? Sono forse un'enciclopedia?
Nigel continua il taglia-incolla sul povero Bug che inizia a somigliare
sempre più ad un...... un... non ne ho la più pallida
idea ma posso assicurarvi che il vestito sta venendo veramente una
schifezza. Lily mescola ingredienti a casaccio senza sapere che
continuando così creerà una bomba atomica. In poche parole
stanno combinando un gran casino. (Che poi toccherà a noi pulire
ndelfi domestici; Volete forse tornare dai Malfoy? nda; NOOOOOOO
ç__ç ndelfi)
Lo scienziato indiano comincia a piangere.
Nigel: Che ti prende cara? Sei triste perché domani la nostra
piccola Rosaspina sarà una principessa e non la potremo vedere
mai più?
Bug: No...
Nigel: Perchè allora?
Bug: MI HAI PUNTO, DISGRAZIATO!!!
In effetti il poveretto somiglia molto ad una bambolina vudu post-macumba.
Lily: Oh, povera cara.
Bug: "Povera cara" un paio di scatole - tenta di azzannarlo visto che
le braccia sono imprigionate. - Io ti stronco razza di imbecille!
Aspetta che mi liberi e ti riduco in maniera tale che tuo padre
potrà riconoscerti solo col DNA!!!!
Immediatamente Nigel gli ficca in bocca un ritaglio di stoffa per non dover sentire altre minacce.
Bug: Mmhmhmhmhmhmhmhpf!!!!!!!!!!!!!!!!! (Meglio non tradurre nda)
Nigel: Su su, sapevamo tutte che questo giorno sarebbe arrivato.
Lily - che ha assistito alla scena: ?!?
Nigel - dandole di gomito: Tocca a te.
Lily: Ah sì. Ma doveva arrivare così presto?
Nigel - con tono nostalgico: Dopotutto ce la siamo goduta per sedici anni.
Lily - coccolando lo strano miscuglio che sta impastando: Sedici bellissimi anni.
Bug: Mmhmhmhmhmhmhmhmhmhpf!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! (Idem come sopra nda)
Nigel: Ma ora basta frignare. Dobbiamo finire prima che la bimba ritorni - ricomincia a piantare spilli al povero Bug.
Autrice: Bene. Ora toglietevi dai piedi che c'è la scena del bosco.
Nigel - caricandosi il collega su una spalla e calciando fuori scena lo sgabello: Sempre gentile, mi raccomando.
In pochi secondi tutte le carabattole presenti sul palco vengono fatte
sparire. Comincia una registrazione con il canto delle balene.
Jordan: Ma che razza di cassetta hai messo?
Autrice: Non ne avevo una con i suoni della foresta. Ora vai.
Jordan: Ti posso fare un'altra domanda?
Autrice: Che sia l'ultima.
Jordan: Non che mi dispiaccia portare i pantaloni anzi... Ma perché sono vestita in jeans e camicia da boscaiolo?
Autrice: Siccome le fatine non sapevano cucire... - con un rovescio
degno della Navratilova rimanda al mittente la mucchetta portaspilli -
...hanno riciclato i vestiti dello spaccalegna. Adesso fila!
La patologa entra in scena ancheggiando in maniera evidente e
canticchiando: Mi piaci se ti muovi, mi piaci se ti muovi, mi piace
quel che muovi... e allora...MUOVI!
Autrice: Hai visto anche tu "Madagascar" di recente?
Jordan: Sì.
Autrice: Tocca a te Woody.
Il poliziotto sale sul palco a cavallo di una scopa con attaccata una
testa di cavallo fatta di cartone. (Spero tu abbia usato abbondante
colla vinilica ndGiovanni di Art Attack; Fatto ^-^ nda)
Woody - trottando: Heyaaa. Al galoppo Silver.
Tutti: ?!?!?!?!?
Autrice: Ma voi vi eravate accorti di questa sua malattia?
Tutti scuotono la testa in segno di diniego.
Jordan: Lo ignoravo... Poverino.
Nigel: Magari è colpa della scarpata che gli hai tirato prima.
Autrice: Dici? Vorrà dire che una volta finita la commedia gliene tirerò un'altra per rimetterlo in sesto.
Tutti: ............
Woody: Furia il cavallo del West, che beve solo caffè, per
mantenere il suo pelo il più nero che c'è... Ehi, hai
sentito cavallino? Che voce meravigliosa ha eseguito
magistralmente la canzone di "Madagascar". A quale eterea e femminile
creatura apparterrà? Forse ad uno gnomo dei boschi? Mah, chi lo
sa. Lo voglio scoprire.
Jordan: Ma che gnomo e gnomo!!!! Ti sembro forse uno sgorbio piccolo, sporco, peloso e puzzone?
Autrice: Almeno la sua battuta l'ha detta.
Woody: Oh, che voce da cigno.
Jordan: MA SEI SCEMO? Il verso dei cigni sembra una tromba stonata!
Finalmente il detective raggiunge l'altro lato del palco. Max, nascosto dal sipario, gli tira una secchiata d'acqua.
Woody - sputacchiando: Ma perché?
Autrice: Non avevo a portata di mano un laghetto in cui farti cadere.
Ora togliti mantello e cappello e mettili ad asciugare, così poi
gli animali della foresta te li rubano per ballare con Rosaspina.
Jordan: A proposito, dove sono gli animaletti?
Autrice: Non ci sono. All'inizio avevo pensato che tu parlassi da sola
per un quarto d'ora e poi arrivasse il principe, attirato dalla tua
voce. Ma ora ho cambiato idea. - Si volta verso il mutante
momentaneamente disoccupato. - Puffetto, hai voglia di fare l'animale?
Kurt: Quale?
Autrice: Quello che ti pare, tanto coda e orecchie a punta ce le hai già perciò non hai bisogno di costume.
Kurt: Ok ^-^
Autrice: Visto? Dovreste prendere esempio da lui. Non si lamenta mai e fa tutto quello che gli si chiede.
Bug - che è riuscito a liberarsi del bavaglio: Guarda che è solo perché è terrorizzato da te.
Autrice: Hai paura di me?
Kurt: Sì ^-^
Autrice: Ti sembro così cattiva?
Kurt: Sì ^-^'
Autrice: Ritiro tutte le belle cose che ho detto e pensato di te. Al lavoro ora!
Lo sciagurato umanoide viene spinto malamente sul palco. Si avvicina a quattro zampe al medico legale.
Jordan: Ciao bestiolina. Sei venuta per ascoltare i problemi
esistenziali di una ragazza cresciuta senza vedere mai nessuno a parte
le sue adorate nonne?
Lily, Nigel e Bug: ZIEE!!!
Kurt - scodinzolando: BAU BAU.
Autrice: Ci sono migliaia di bestie in un bosco e tu mi fai il cane? Ma sei normale?
Kurt: No, se no non sarei un mutante.
Autrice: .........Ma perché non sto zitta?
Kurt: Tu hai detto che potevo fare quello che volevo.
Autrice - sbuffando: Continuate.
Jordan: Perché devi sapere che io sono cresciuta senza mai
incontrare anima viva. Le tre mummie non vogliono che io veda nessuno.
Chissà poi perché? Non mi pare di essere così
racchia da spaventare la gente. Figurati che quando arriva il postino
devo pure nascondermi in solaio per non farmi scoprire. Uffa, io ho
voglia di uscire, andare a divertirmi in discoteca, conoscere gente,
fare vita sociale, fare le gare di playstation e quelle a chi rutta
più forte... Insomma, ho sedici anni mica ottanta come quelle bacucche
brontolone.
Bug, Nigel e Lily: EHI!!!!
Autrice: Non era mica così la battuta.
Jordan: A differenza di loro io ho tutta la vita davanti.
Bug - saltellando di qua e di là: Dove sono le bacchette? Datemi una bacchetta.
Nightcrawler è costretto a seguire imperterrito i vaneggiamenti
della ragazza. Di tanto in tanto annuisce, fingendosi interessato, ma
presto ci rinuncia; si accuccia in un angolo e abbraccia il cesto della
ragazza come se fosse un cuscino. Dopo mezz'ora lei è ancora
lì che parla mentre lui si è appisolato, la punta della
coda in bocca come se fosse un ciuccio.
Jordan: Ehi, mi stai ascoltando?
Kurt - svegliandosi di soprassalto: Come no?
Jordan: Bene. Perché ancora non ti ho detto che...
L'ominide, stanco del continuo ciarlare della finta bionda, cerca
disperato una via di fuga. (E qua non mi potete dire niente. Anche nel
cartone si vedeva che Aurora era tinta... Aveva le sopracciglia scure!
nda; E chi ha parlato? Per una volta che ce ne stavamo buoni buoni ad
ascoltare ndlettori). Trova la salvezza in un mantello e un cappello
messi ad asciugare su un ramo.
Kurt: Perfetto. Mi travesto da principe, la convinco a giocare a
nascondino e dopo che lei si è nascosta mi sbarazzo del costume
e me ne torno nella mia umile tana.
Autrice: E questo soliloquio tanto inutile quanto privo di senso cosa sarebbe?
Kurt: I pensieri di un essere disperato che stava meditando il suicidio.
Autrice: Oh, capisco. Procedi pure.
Max - che sta facendo il ramo: Vi sbrigate? Mi sta andando in cancrena il braccio.
Wagner raggiunge i cenci appesi alla mano dell'ex piedipiatti e li indossa.
Max - ritirando l'arto in preda ai crampi: Dio sia ringraziato.
L'omino blu torna dalla principessa.
Jordan: ......Quelle tre sono solo delle vecchiacce inacidite. - Lo
nota. - Oh, e voi chi siete messere? Ma io vi conosco. Non vi ho
già visto da qualche parte? Massì, vi ho incontrato nei
miei sogni.
Kurt: Veramente sono il miserabile che fino a cinque minuti fa ha ascoltato i tuoi discorsi senza capo né coda.
Jordan: Lo so razza di salame!!! Stavo solo recitando la mia battuta.
Kurt: Oh, scusa. Ti va di ballare?
Jordan: Ok.
I due improvvisano una sequenza di rock acrobatico.
Nel frattempo il principe azzurro con il quoziente di intelligenza di
un ramarro in catalessi si accorge che i suoi vestiti sono scomparsi.
Woody: Se becco chi mi ha derubato faccio estinguere lui e tutta la sua
progenie - fa finta di guardarsi un po' intorno. - Ah, ti ho trovato
lurido mariuolo delle selve. Ora ti sistemo. - Nota la ragazza. - E chi
è la bella taglialegna in sua compagnia? Voglio conoscerla.
Garret: Con me ti lamenti perché cambio una parola e a lui che stravolge il copione non dici niente?
Autrice: E' che sembra tanto convinto di quello che fa e dice... mi
dispiace interromperlo. E poi lo sai che quelli come lui vanno
assecondati.
Woody si avvicina alla coppia di ballerini e con una presa da wrestler mette fuori gioco il ladro.
Kurt - strisciando fuori scena: La prossima volta sto a casa.
Il poliziotto comincia a ballare insieme alla patologa ma questa,
accortasi che il compagno è cambiato gli rifila una gomitata
nello stomaco, una ginocchiata ai gioielli di famiglia e conclude con
un calcio in culo, il tutto condito da urli tipo Xena.
Woody - agonizzando e sventolando un fazzoletto smoccolato che una volta doveva essere stato bianco: Pietà, ti prego.
Jordan: Oh scusa. Pensavo fossi un maniaco.
Woody - riprendendosi: Non volevo spaventarti.
Jordan: Non è questo. E' che tu sei...
Woody: Uno strafigo? Uno gnocco da paura? Scegli tu il termine che preferisci.
Jordan: Ma no imbecille!!! E' che sei un estraneo. Io non dovrei parlare con te.
Woody: Ma noi ci siamo già conosciuti. L'hai detto prima alla
scimmia antropomorfa cianotica... ci siamo conosciuti nei tuoi sogni.
Jordan: Che fai? Origli le conversazioni degli altri? Allora lo vedi
che sei un maniaco? - Inizia a picchiarlo con il cestino che si era
portata da casa.
Dopo cinque minuti di pestaggio sfrenato, i due fanno amicizia,
organizzano una gara di karaoke e passeggiano per il bosco tubando come
tortorelle.
Woody: Come ti chiami?
Jordan: Alleluia. E' tutto il pomeriggio che siamo insieme e me lo chiedi solo ora? Comunque, non posso dirtelo. Addio.
Woody: Ma come? Quando potrò rivederti?
Jordan - fuggendo: Mai più.
Woody: Come mai più? Mi devi ancora i soldi del gelato.
Jordan: Uffa, che taccagno che sei. Allora vieni questa sera alla casa
dello spaccalegna. Non puoi sbagliare, è l'unica in tutta la
foresta - se ne va mollandolo lì.
Woody, lasciato solo come un cane, si guarda un po' intorno poi recupera la sua cavalcatura ed esce di scena: Heeeeeya!!!
Autrice: Ok. Fatine? Tocca di nuovo a voi.
I tre, aiutati dagli elfi domestici sfuggiti alla famiglia Malfoy ma
caduti nelle mani dell'autrice (e non so chi sia peggio tra i due),
ritornano sul palco portandosi dietro gli accessori di scena (Che
termini eccessivi per quelle quattro cianfrusaglie ndlettori; >.<
nda).
Bug viene rimesso sul suo sgabellino ancora legato come Imhotep poco
prima che sigillassero il sarcofago: Credete che prima o poi mi
tornerà la circolazione in qualche parte del corpo?
Lily - rimirando l'orrore che ha cucinato e che ha guarnito con glassa
rosa, fiorellini di zucchero, orsetti gommosi al sapore di peperone
grigliato e la scritta "Buon compleanno" fatta con il wasabi: Che ve ne
pare? E' o non è una torta coi fiocchi?
Nigel - con un sorriso tirato: E' una torta un pochino insolita. E del mio vestito cosa ne pensi?
Lily: Che brutto.
Nigel: Ma come? Io sono gentile e tu mi ringrazi così? Cattiva!
Lily: Ma è totalmente diverso da come appare sul libro.
Nigel - attaccando con la colla stick l'ennesimo fiocco di pizzo color carota muffita: Certo. L'ho migliorato.
Lily: Se lo dici tu...
Nigel: E tu come la pensi Serenina?
Bug: Io penso che fa cagare - si muove di tre centimetri e il "vestito"
va in pezzi. - Visto? - salta giù dallo sgabello. - ............
Autrice: Coraggio. E' facile.
Bug - sull'orlo delle lacrime: ......Vado a prendere le bacchette
magiche. - Si dirige a capo chino verso l'autrice che gliele sta
porgendo.
Autrice: Dai su. Ormai non manca molto.
Bug: E meno male. - Torna dagli altri. - Eccole qui, più pericolose che mai.
Lily: E io che speravo di non vederle mai più, sigh.
Nigel: Non dobbiamo correre rischi, però. Presto, chiudete la
porta, le finestre e tappate ogni possibile fessura. Non devono
scoprirci.
Bug: Ma se nel raggio di 80 chilometri c'è solo questa casa. Chi vuoi che ci scopra?
Nigel - consegnandole la bacchetta: Lily, vedi di fare una torta decente stavolta.
Lily: Screanzato!!
Bug: E io che faccio?
Nigel: Dai una pulita a 'sto porcile. Mentre io...
Bug: No.
Nigel: Prego?
Bug: Ho detto che non lo faccio.
Autrice - che rialza gli occhi dalla Nintendo DS: Che sta succedendo?
Lily: Bug si rifiuta.
Bug: Ce l'avete tutti con me.
Nigel: Dai...
Bug: Taci! Tutti ce l'avete con me. E' tutt'oggi che non fate altro che insultarmi.
Lily: Ma...
Bug: TUTTI! Nessuno escluso! Mi si spinge, mi si minaccia, mi si fanno
fare cose stupide e umilianti. Non lo sopporto più! - L'aria
comincia a caricarsi di elettricità statica; la luce funziona a
intermittenza; la terra comincia a tremare.
Lily - preoccupata: Autrice? Che succede?
Autrice - con tono drammatico: Oh no. Non può essere.
Un'aura nera ora circonda Bug come una bolla e un mezzo guscio d'uovo
crepato è comparso sulla testa: E' un'ingiustizia! Io sono
piccolo e nero. - Inizia a ripeterlo come un mantra con voce acuta e
petulante.
Autrice - con tono sempre più drammatico e mettendosi in posa
tragica: Come temevo. E' la sindrome di Calimero il pulcino nero. -
L'aura malefica comincia a espandersi. - Fuggite, sciocchi!!! (Giusto
per ribadire che ti piace "Il signore degli anelli"... ndlettori; ^__^
nda). Se venite a contatto con la sua aura diventerete depressi e
inizierete a comportarvi come lui.
Nigel: Tutti a comportarsi come Bug? Scappiamo!!!
Fuggi-fuggi generale. Attori e pubblico raggiungono la parte opposta del seminterrato.
Jordan: C'è qualcosa che possiamo fare? O dovremo per forza abbatterlo?
Autrice - spiando la situazione da oltre la barricata di sedie
costruita a tempo di record: Forse ho la soluzione. Ma devo riuscire ad
arrivargli vicino. Puffolino, mi devi trasportare oltre quella barriera.
Kurt: Ma la smetti di chiamarmi così? Io ho anche una dignità.
Autrice: Ma Puffolino mi piace di più.
Kurt: E poi lo sai che devo vedere dove sto andando. Se sbaglio potrei trasportarci direttamente all'interno del vostro amico.
Autrice: Cretino, guarda che l'aura è semitrasparente. Ci si può benissimo vedere attraverso.
Kurt: Eh O_o? Oh, è vero, non l'avevo notato.
Renee: E se vi sparassimo con una catapulta?
L'autrice la mette K.O. con una mossa di kung fu.
Woody: Non potremo semplicemente cambiare continente e lasciare che se la sbrighi qualcun altro?
Autrice - con tono che più drammatico non si può: No. Se
non lo fermiamo adesso la sua aura depressiva si
espanderà fino ad avvolgere il mondo intero. (Esagerata
ndlettori; Non capite la mia vena artistica ù_ú nda;
......... ndlettori) - Si rivolge al mutante - Andiamo?
Kurt: Ok - dopo averla presa per mano, i due spariscono in uno sbuffo
di fumo blu e riappaiono all'interno della bolla. - Ora che si fa?
Autrice: Stai indietro, potrebbe essere pericoloso. - Tira fuori da
una tasca un sacchetto di tela. Prende una manciata del contenuto e
comincia a recitare strane e arcane parole. - Sembra talco ma non
è, serve a darti l'allegria. Se la mangi o la respiri ti
dà subito l'allegria - soffia una polverina bianca di dubbia
origine sullo scienziato, ma l'unico effetto che si registra è
uno starnuto.
Kurt: Tutto qui?
Autrice: Mannaggia! Eppure Pollon mi aveva assicurato che funzionava.
Kurt: Chi?!?
Autrice: La figlia di Apollo, il dio del sole.
Kurt: ?!?
Autrice: Lascia perdere. Piuttosto, se questo non ha funzionato non mi resta che una sola cosa da fare.
Kurt: Vuoi dire...
Autrice - con tono grave: Sì.
Kurt: Ma quella tecnica è troppo pericolosa. Non puoi usarla.
Rischi di esserne annientata tu stessa... Aspetta almeno che mi metta
al sicuro.
Autrice: Non c'è più tempo. Devo agire ora o sarà
la fine dell'esistenza così come la conosciamo. (E poi? -__-
ndlettori; Shhhhh!!!!! Che uccidete l'atmosfera nda; Sai che tragedia
-.- ndlettori) - Avanza con passo fermo e sicuro fino a trovarsi
proprio di fronte a Bug che continua a ripetere la sua insistente
cantilena. I due si squadrano in cagnesco per qualche secondo; la
tensione è palpabile. Poi l'autrice chiude gli occhi e fa un
respiro profondo per prepararsi psicologicamente all'impresa che sta
per compiere. Quando si sente pronta e caricata inizia a cantare - Se
sei triste, ti manca l'allegria e vuoi scacciare la malinconia. Vieni
con me, ti canterò la canzone della felicità...
POPOMPOPOMPO'.
L'espressione di Bug cambia impercettibilmente; inizia a recitare il mantra con più veemenza.
Autrice: Se sei triste, ti manca l'allegria... dammi una mano Puffolino... e vuoi scacciare la malinconia...
Kurt: Vieni con me, ti canterò la canzone della felicità...
Autrice&Kurt: POPOMPOPOMPO'!!!
I due continuano col loro coretto, presto seguiti da tutti gli altri.
Dopo cinque ore e mezza di canzoncina...
Autrice - posando le mani sulla testa dell'uomo: Esci da questo corpo!!! (Pure pranoterapeuta sei adesso? ndlettori).
Con un sospiro un Bug definitivamente esorcizzato si accascia al suolo
come una pera cotta. A riprova, il mezzo guscio d'uovo scompare.
Jordan: Ora sta meglio?
Autrice- ormai senza voce: Sì.
Nigel - aiutandolo a rimettersi in piedi: Ehi amico, come ti senti?
Bug - con sorriso radioso: Bene, grazie.
Nigel: Meno male.
Bug: Tante coccole!
Tutti: ?!?!!!
Autrice: Ops. Piccolo effetto collaterale.
Nigel - guardando schifato il collega: E parlerà come Tinky Winky per il resto della sua vita?
Autrice: No, tranquillo. Tra pochi minuti tornerà ad essere il
solito malmostoso che conosciamo. - Tirano tutti un sospiro di
sollievo. - Tanto vale approfittarne. Tutti ai propri posti, la recita
riprende.
Cast di Crossing Jordan+Kurt: Ma porc...
Bug: Tante coccole!
Il pubblico disfa la barricata improvvisata e torna a sedersi. Gli
attori tornano alle loro postazioni decisamente poco entusiasti.
Autrice: Eravamo rimasti che le fatine dovevano preparare la roba per
la festa. Giandone, vai. ("Giandone" vuole indicare una persona molto
alta nda che imita Piero Angela; Allora per te sono tutti giandoni
ndlettori; Stronzi!!! nda)
Nigel - sbuffando: Flora, tesoro, tu farai la torta.
Autrice: Guarda che Flora sei tu. Lei è Fauna.
Lily: Sul serio? Anche io ho sempre creduto il contrario.
Autrice: Tutto esattamente come prima... Sono circondata da una massa di incompetenti...
Bug: E io ^-^?
Nigel: Pulisci la stamberga - gli passa la bacchetta. - Mentre io penserò al vestito.
Bug: Un secchio e tutto il resto per pulire bene e presto. Tante coccole.
Autrice - schivando il mocio vileda e la scopa accorsi all'incantesimo: Almeno adesso le battute le sa.
Lily - degnandosi finalmente di leggere il ricettario di Suor Germana:
Uova... Latte?!? Farina?!?!? Ma che sta scritto su 'sto libro di cucina? Che
strane sostanze... Vabbè. - Muove un po' la bacchetta e gli
ingredienti prendono ad impastarsi da soli. - Tzè. In confronto
a me Harry Potter è una pippa!
Autrice: .........No comment.
Nigel - rivolto ai suoi strumenti da cucito: Ok ragazzi, vediamo di
fare le cose per bene. - Agita la bacchetta e questi prendono vita.
Bug: Almeno stavolta fai qualcosa che si possa indossare.
Nigel: Sei tornato normale, finalmente. - Lo abbraccia fino a soffocarlo.
Bug: Tante coccole... Se non la smetti ti disfo i connotati... Tante coccole.
Nigel - rimettendolo giù: Che succede?
Autrice: Sta solo tornando alla normalità un po' alla volta.
Tranquillo, presto la sua personalità avrà il sopravvento
e ucciderà quella fastidiosa del Teletubbies. E tu riavrai
qualcuno con cui litigare.
Nigel: Non vedo l'ora.
Autrice: Andate avanti adesso altrimenti a capodanno siamo ancora qui.
I tre si rimettono a comandare gli oggetti incantati e,
incredibilmente, tutto va per il verso giusto, tanto che anche
l'autrice ne è stupita.
Autrice: Forse si può ancora salvare qualcosa di 'sta pagliacciata ignobile.
Garret: Tu dici?
Autrice: Shhhhhhh, non portare scalogna!
Ma si sa, le cose belle durano sempre poco.
Bug: Rosa? Ma di che razza di colore lo stai facendo quel vestito?
Così sembrerà un confetto. Facciamolo giallo limone.
Autrice: Ma che giallo limone!!!!! - Nota il sorriso strafottente di chi ha parlato. - Sei rinsavito finalmente. Bentornato.
Bug: Cosa dovrebbe succedere adesso?
Autrice: ...Ti preferivo in modalità Teletubbies; almeno
conoscevi le battute - sospira sconsolata. - Tu e Nigel dovete litigare
per il colore del vestito.
Bug muove la bacchetta e il vestito diventa blu.
Nigel: Blu? Non sia mai - con un colpo di bacchetta lo fa tornare rosa.
Bug: Ma che schifo! - ridiventa blu.
Nigel: Rosa!
Bug: Blu!
L'inglese trasforma il vestito dell'amico; ora Bug è vestito da Zorro.
Bug: Questa me la paghi - in un secondo Nigel si ritrova conciato come un personaggio di "Cats".
Lily, felice che i suoi amici siano tornati a bisticciare come
Marilù e Giustino di "Leone cane fifone", smette di fare quello
che stava facendo (cioè poco o niente) e li osserva.
I due continuano così per un po'. Tra i molteplici e variopinti
cambi d'abito si può notare un costume da infermierina sexy, da
pagliaccio, da Spiderman, Pikachu, tenente Colombo, Lupin III, involtino
primavera e Sailor Moon.
L'autrice tossicchia per farsi notare.
Si susseguono un vestito da Power Ranger, drag queen, ballerina classica in tutù rosa, sibilla cumana, ET e Quasimodo.
Autrice: Ragazzi?
Non viene considerata. I due si stanno fronteggiando in un duello alla
Sergio Leone. In sottofondo si sente la colonna sonora di "Il buono, il
brutto e il cattivo".
Autrice: RAGAZZI!
Centurione romano, squaw, babbuino, netturbino, Gollum (Il mio
tesssssssoroooo ndGollum; Sciò! Bestiaccia! nda che lo spedisce
fuori dalla fanfic a calci nel didietro), David Gnomo, Asterix, suora
di clausura, Dante, scoiattolo sfigato di "L'era glaciale", guerriero
maori, mostro di Loch Ness, Cupido, Lupo Alberto, cavoletto di
Bruxelles, supposta...
Autrice - urlando con tutte le sue forze in un megafono: RAGAZZI!!!!!
I vetri dell'intero palazzo vanno in frantumi insieme a quelli del
resto dell'isolato, ma finalmente i nostri eroi si accorgono di lei.
Autrice: Oh, finalmente. Vi ricordo che qui comando io. Mi si deve
rispetto e obbedienza. Quando vi chiamo dovete scattare sull'attenti.
Bug: Tzè.
Nigel: Non prendo ordini da una pigmea. - In effetti se messi uno
affianco all'altra è possibile notare che tra i due esiste un
dislivello di quasi mezzo metro...
Autrice: Devo rammentarvi che la creatrice di questa fanfiction sono io
e pertanto le leggi che la governano sono dettate e applicate da me?
Nigel: E con ciò?
Autrice - con sorriso mefistofelico: O fate come vi dico o questa
fanfic comica si trasformerà in una fanfic yaoi. Su voi due.
I "due" in questione si lanciano un'occhiata preoccupata. Deglutiscono a vuoto.
Nigel: Cosa vuol dire yaoi?
Autrice - tirandosi una manata in faccia: Ignoranti. - Gli lancia un dizionarietto di termini manga.
I due sfogliano il libricino arrivando alla pagina desiderata. Leggono
con attenzione il significato della parola yaoi sbiancando
progressivamente. La seconda occhiata che si lanciano è
spaventata e disgustata. Inconsciamente si discostano un poco. Poi...
Nigel: E chi dei due dovrebbe stare sopra?
Tutti: STONK!!! (Caduta in puro stile manga)
Autrice - alzandosi: ZOZZONE!!!!! La mia era solo una minaccia. Non le sai riconoscere quando ti si presentano?
Bug si è nascosto dietro l'autrice attaccandosi alla sua giacca: Aiuto.
Autrice: Tranquillo. - PAT PAT sulla spalla - Nessuno ti tocca. Dovranno passare sul mio cadavere.
Bug - coi lucciconi agli occhi: Davvero?
Autrice: No. Era solo per farti stare buono. Ora torna a finire la scena.
Bug: E ti pareva. - Ritorna al suo posto rimanendo però a debita distanza dall'amico.
Autrice: Riprendiamo dal punto in cui il vestito viene rovinato. Vai Nigel!
Nigel: Guarda cosa hai combinato - con un veloce sventolio di bacchetta
trasforma il vestito nel costume da Arlecchino. (Non ci saranno
sventolii di bacchetta o stupidi incantesimi in questo corso ndPiton
che entra nella camera dell'autrice sfondando la porta; Ed eccone un
altro che entra in casa d'altri senza chiedere il permesso nda che lo
spara fuori dalla stanza con un cazzotto sui denti)
Autrice: Ora tu Jordan. Devi tornare a casa.
Jordan - urlando da dietro le quinte: Nonnine? Sono tornata.
Lily, Bug e Nigel: ZIEEEE!!!
Lily: Oh no. E' già qui.
Nigel: Presto!
Con gli ultimi tocchi di bacchetta la torta viene terminata, il vestito
riparato, mocio e scopa tornano nella loro tana polverosa non prima di
aver tentato di colpire l'autrice (Ma lo fai apposta? nda; Sì
ndBug; GRRRRRR nda) e gli abiti delle due fatine transgeniche tornano
quelli di prima. Si nascondono per fare una sorpresa alla principessa.
Jordan entra in scena: Ziette? Ci siete? - Vede torta e vestito (un
completo da boscaiolo nuovo di zecca) - Oh che figata. Tanti auguri a
me. Tanti auguri a me.
Fatine: SORPRESA!
Nigel: E' il nostro regalo d'addio.
Jordan: Come regalo d'addio?
Bug: Oggi te ne torni a casa tua. Al palazzo di re Stefano.
Jordan: Chi?
Lily: Tuo padre. Colui che ti ha generato insieme a tua madre. Ti serve un disegnino?
Jordan: Ma non ero orfana?
Nigel: No. Te l'abbiamo tenuto nascosto per non farti soffrire.
Jordan: Mi avete detto che ero orfana invece di dirmi che avevo un padre e una madre?
Lily: Sì. Inoltre noi non siamo nemmeno tue zie.
Jordan: Pure! C'è altro?
Autrice: Non erano proprio le battute che speravo ma ormai mi
accontento di arrivare alla fine. - Sbuffa. - Tocca a te polletto. Devi
entrare in scena e spiare la conversazione.
Renee: Ma se tutti sapevano dove stava 'sta casetta del cacchio perché ci hanno messo sedici anni per trovarla?
Autrice: Se no la storia finiva prima. Vai! - la butta sul palco.
Renee: Oh, una casetta nel bosco. Chissà chi ci sarà.
Autrice: Un po' più partecipe per favore.
Nigel: Indovina? Sei una principessa. La principessa Aurora.
Jordan: Carramba che sorpresa.
Renee: Ma cosa mi dici mai? Ora lo vado a riferire a malefica - esce.
Autrice: Guarda che non sei Topo Gigio.
Jordan: Fatemi capire bene. Io sarei di sangue reale, giusto?
Lily: Sì.
Jordan: Questo vuol dire che sono ricca.
Lily: Già.
Jordan: E ALLORA PERCHE' MI AVETE FATTO VIVERE IN QUESTA BETTOLA PER SEDICI PIDOCCHIOSISSIMI ANNI?
Bug: Ingrata. Quella è la porta. Ciao, scrivi ogni tanto.
Autrice: MA NO!! Dovete discutere del fatto che la principessa ha conosciuto un uomo nel bosco e l'ha invitato a cena.
Jordan: Uffa. Ho conosciuto un tizio nel bosco. Stasera viene qui.
Nigel: Hai conosciuto un estraneo?
Jordan: Sì. E' carino, ma in quanto a cervello deficita un po'. Ma si sa, non si può avere tutto dalla vita.
Lily: Ma è terribile.
Jordan: Come sarebbe a dire? E' per il fatto che è stupido?
Bug: Tu sei già fidanzata.
Jordan: Prego?!?!?
Nigel: Il giorno in cui sei nata sei stata promessa al principe Filippo.
Jordan: E se fosse brutto e vecchio?
Bug: Fatti tuoi.
Jordan: Me tapina .................Ehm, autrice?
Autrice - che sta facendo un castello di carte: Che c'è? - Il
castello cade miseramente al suolo. - Uffi, me ne mancavano solo due.
Jordan: Dovrei buttarmi a piangere sul letto.
Autrice: Fallo.
Jordan: Dove sta il letto?
Autrice: Mi sembrava di aver dimenticato qualcosa.
Bug: Sì, il cervello.
L'autrice gli lancia un aeroplanino di carta arancione nell'occhio: Toh
- getta sul palco una palata di segatura. - Ecco il letto.
Jordan: Sprecati, mi raccomando.
Autrice - sfoderando gli artigli di Wolverine: Vai avanti.
Jordan - gettandosi sul mucchio di segatura: Bwhaaaaaaaaaaaa!
Autrice - parlando da sola mentre si rattoppa le mani: Bestia che male. Ma come fa lui ogni volta?
Bug - appena uscito di scena assieme alle altre fate: -__ Ti sta bene.
L'autrice gli fa una linguaccia e lo manda a quel paese con un gesto poco educato.
Dall'altro lato del palco sbuca un bimbo in pigiama.
Bambino: Posso venire nel lettone con voi?
Jordan - alzando lo sguardo, incuriosita: Con voi chi, scusa?
Bambino: Posso portare anche Fuffi?
Jordan: Chi?!?
Bambino: FUFFI - si butta addosso alla patologa assieme ad un elefantino africano di tre tonnellate.
Autrice: Cambio di scena. Giullare e Ape Maia, tocca a voi due adesso.
Peter: Ne facevo volentieri a meno.
Lo sfondo viene nuovamente rimosso e sostituito con quello del castello
sbilenco. Gli elfi domestici portano in scena un tavolo apparecchiato
dopo aver scrostato con la spatola Jordan dal pavimento.
Peter: Che dobbiamo fare?
Autrice: Il papà di Filippo mangia e beve come un suino mentre tu sei preoccupato per tua figlia che non arriva.
Max: A proposito. Perché io devo fare il padre del patatone?
Visto che lo ero già, non potevo fare il genitore di Jordan?
Autrice: Sai com'è, nel cartone re Uberto è un po'
cicciottello mentre Stefano è una specie di manico di scopa.
Max: Volevi ricreare l'atmosfera?
Autrice: Esatto! Vedi che ci intendiamo noi due?
Max: Facciamo 'sta scena e lasciatemi tornare a casa.
Peter: Ma guarda te 'sta ragazza. Ci rivediamo per la prima volta dopo
sedici anni ed è già in ritardo. Ah, ma faremo i conti.
In punizione per un mese senza TV e internet, e vediamo se si
presenterà di nuovo a casa dopo il coprifuoco.
Autrice: Ma che cacchio stai dicendo?
Peter: Non era così la battuta?
Autrice: No. Vai tu Cavanaugh.
Max: Tranquillo che arriva. Facciamoci una bevuta nel frattempo. - Si
rivolge ad un elfo - Tizio, porta la bottiglia migliore che dobbiamo
fare un brindisi.
Haldir: Guarda che io non sono un elfo domestico... Sono solo un elfo.
Autrice: Non lamentarti e servili. - Mette tra le mani del mutante un mandolino. - Tu invece farai il menestrello.
Il biondone entra in scena e versa da bere ai due uomini mentre il
povero Kurt inizia a strimpellare lo strumento improvvisando un
motivetto stonatissimo.
Peter: E a te come ti ha incastrato l'autrice?
Haldir: Ho perso contro di lei a Scala 40.
Max: Quante partite?
Haldir: 60.
Max: Porello. E per quanto resterai in schiavitù?
Haldir: 8 anni.
Peter: Che iella.
Haldir: Non mi ci fate pensare. In ogni modo, al ritmo con cui l'autrice
scrive, sarà già tanto se comparirò in un paio di
fanfiction.
Autrice: Basta fraternizzare scansafatiche!
Peter: E cosa dovrebbe succedere adesso?
Autrice: Vi è stato versato da bere. Secondo te?
Max: Alla salute.
Bevono per dimenticare quello che stanno sopportando per far felice una
pazza furiosa; Haldir tracanna direttamente dalla bottiglia. Kurt
continua a suonare visto che ormai ci ha preso la mano.
I regnanti brindano e cantano come se fossero già ubriachi.
Peter si mette a cantare "Romagna mia" ballando il tango da solo (uno
spettacolo, ve lo assicuro nda); l'ex poliziotto ride e lo applaude.
Autrice: Che gli hai dato da bere?
Haldir: Lambrusco. Con le piadine e i ciccioli che ci sono in tavola ci sta bene.
Autrice: Non sapevo che fossi anche enologo.
Haldir: Sai com'è, in qualche migliaio di anni fai in tempo a impararne di cose.
Autrice: A parte Scala 40...
Haldir: Continua a rigirare il coltello nella piaga.
Max e Peter in coro con accento romagnolo: VIVA LA GNOCCA!
Autrice: BASTA!! Un po' di contegno per cortesia. Principe, vai sul
palco ad annunciare che hai incontrato l'amore della tua vita.
Woody - trotterellando in groppa al manico di scopa: Babbo!
Max: Figlio, finalmente sei tornato. Presto, vai a cambiarti che devi incontrare la tua futura moglie.
Woody: Ma chi se ne frega di una che non ho mai visto. Io ho deciso che mi sposo con la tipa che ho incontrato oggi.
Max: E chi è?
Woody: Boh! Non mi ha voluto dire come si chiama.
Max: E se fosse l'affiliata di una gang di rapper? Della Mafia? Della Yakuza?
Autrice: E la Triade cinese non ce la metti? Ormai le hai dette tutte...
Woody: Non credo fosse una gangster, era vestita da boscaiolo. E
comunque ho già deciso che sarà lei la mia sposa.
Jordan: E se io non volessi?
Woody: Ç.ç
Max: No, non lo permetterò. Tu devi sposare Aurora, che se no
Stefano mi fa pagare una penale perché non ho rispettato il
contratto.
Autrice: Ma di cosa stai parlando?
Max: Non era quello il motivo?
Autrice: No.
Woody: Ciao babbo. Io vado a trovarla e a organizzare il matrimonio - galoppa fuori lasciando l'altro solo soletto sul palco.
Autrice: Cosa aspetti? Vai via che devono entrare le fate.
Max: Con calma e per favore - esce in una sinfonia di campanelli.
Ennesime note di fine capitolo: ......... - l'autrice ha appena finito
di rileggere - ......E' terrificante... L'andamento della mia salute
mentale sembra essere inversamente proporzionale al proseguimento della
storia... Chissà come finirà? Bah.
Ma veniamo a noi:
- Martina Navratilova: tennista formidabile
- Haldir di Brethil compare nella "Compagnia dell'anello" e la prima
volta che ho guardato quella faccia da spocchioso ho riso come una scema (da notare che ero al cinema quando è successo).
Visto che mi è dispiaciuto un sacco quando è morto nel
secondo film ho deciso di farlo rivivere qui. (Vista la figura da
idiota che mi fai fare potevi anche lasciarmi dov'ero...ndHaldir; Si
può sempre rimediare nda che richiama gli Uruk-hai; AHAAAAAAAAA ndHaldir)
Il prossimo sarà l'ultimo capitolo. Non perdetevelo. Ciao!
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Capitolo 5 *** 5: Tragedia a lieto fine ***
Capitolo5
Ed eccoci finalmente all'ultimo capitolo (Alleluia Alleluia!!! Pepe-pepepepe, Pepe-pepepepe... ndcast
di Crossing Jordan che non vede l'ora di fuggire; .................. -___-' nda).
DIVERTITEVI! (da leggere col tono del grande Caio Giulio Cesare, imperatore massimo nda)
Capitolo 5: Tragedia a lieto fine
Le fatine salgono sul palco accompagnando la non troppo entusiasta principessa.
Jordan: Perché "non troppo entusiasta"? Sto per ereditare un regno.
Autrice: Sei triste perché non vedrai mai più il tizio del bosco.
Jordan: E chi se ne frega. Ora c'ho i miliardi. Ne posso trovare centinaia come e meglio di quello là.
Woody: Sei crudele!
Autrice: Per usare una frase del compianto Hakkai: ecco una perfetta schiava della materialità... A chi tocca adesso?
Nigel: Eccoci qui. Chiudete tutto sorelle, non possiamo certo farci scoprire ora. Tu principessa, siediti.
Jordan: Dove?
Autrice: Mi sono dimenticata di nuovo. Siediti per terra.
Jordan: L'ultima volta che l'ho fatto ho rischiato la vita per colpa
del pachiderma di uno spot pubblicitario. Stavolta chi arriverà
per tentare di uccidermi? L'ippopotamo dell'Happy Hippo? (...auimmaue
auimmaue, auimmaue auimmaue... In the jungle, the mighty jungle, the
lion sleep tonight... nda+Merry+Pipino che ballano come il cagnetto
della pubblicità, ancora vittime dell'Earl Grey stupefacente;
......ormai non c'è più niente da fare... Ora della morte
cerebrale dell'autrice: 19.06... -__-' ndlettori)
Autrice: BASTA LAMENTARSI!!!
Nigel: Quest'ultimo dono Cocca è per te - tutti e tre muovono le bacchette e compare un casco da moto.
Tutti: Ehm...
Ritentano ma questa volta appare un passamontagna.
Tutti: .........
Al terzo tentativo ottengono un cappello da Babbo Natale con le lucine intermittenti.
Tutti: ...
Al quarto un elmo da conquistadores.
Tutti: ......Durerà ancora per molto?
Al quinto esperimento arriva un cerchietto di plastica verde vomito fosforescente.
Autrice: Va bene quello. Andate avanti.
Nigel: La corona che ti spetta e che al momento della dipartita di tuo
padre ti darà il diritto di ereditare tutta la baracca.
Autrice: Ma non era così la battuta!!!!
Nigel: Venite ragazze. Lasciamola sola per un po'. Tanto cosa volete che succeda?
Lily: Le ultime parole famose...
Bug: Che gufata terrificante - si porta una mano sui cosiddetti per precauzione.
Autrice: Che menagramo - mentre i tre escono fa le corna in gesto scaramantico.
Garret: Autrice?
Autrice: Cosa c'è?
Garret: Come attiro l'attenzione della principessa?
Autrice: Boh. Inventa.
Il capo medico legale si mette a fischiettare il motivetto di "Robin Hood".
Jordan: Oh, una melodia proveniente dal nulla... Adesso la seguo.
Autrice: Sei coinvolgente come guardare la vernice che si asciuga... Fatine?
Nigel: Oh no. E' Malefica!
Lily: E l'avresti riconosciuta per come fischia?
Nigel: Cosa vuoi farci? Quando uno ha una mente superiore come la mia...
Bug: ...Beota.
Si mettono ad inseguire la principessa, ma non riescono a raggiungerla
nonostante ci sia una sola strada da seguire. Ogni tanto si fermano per
guardare il muro, giusto per perdere un po' di tempo.
Nel frattempo Malefica e Rosaspina si trovano faccia a faccia.
Garret: Siamo alla resa dei conti signor Neo.
Autrice: MA CHE CAZZO DICI IMBECILLE!!!!! Non sei mica l'agente Smith.
Garret: Uffa, volevo movimentare un po' la storia.
Autrice: Perché? Non ti sembra già abbastanza movimentata così com'è?
Garret porge un ago alla ragazza: Pungiti.
Jordan - incrociando le braccia sul petto: No!
Garret: Pungiti ho detto!
Jordan: Ma sei scemo? Potrei prendermi il tetano.
Garret: Autrice, che succede se la vittima non collabora?
L'autrice soffia nella sua fidata cerbottana e la patologa si accascia
al suolo iniziando a russare come uno scaricatore di porto: Ecco fatto.
Garret: Prima il curaro, adesso cos'hai usato?
Autrice: Il sudore della raganella pigmea dell'Honduras mischiato alle secrezioni nasali del rospo cornuto dello Zimbabwe.
Garret: ?!?!?!?!?!?!!!
Autrice: Si sveglierà solo quando le darò l'antidoto.
Finalmente le fatine si degnano di arrivare sul luogo del delitto.
Autrice: Ridi in maniera sguaiata e beffati di loro.
Garret: Mwahahahahaha. Povere rimbambite. Siete arrivate tardi e io ho
avuto la mia vendetta. Ecco la vostra adorata principessa - la indica.
- Mwahahahahahaha - se ne va.
Nigel: Siamo arrivate tardi. E' tutta colpa tua. Se non ti fossi fermata a fotografare ogni singolo monumento che vedevi...
Lily: Non prendertela con me. Se tu avessi avuto il telepass non avremmo dovuto fare la fila ai caselli in autostrada.
Nigel: Non guardare me. E' Serenella che ogni cinque minuti chiedeva di fermarsi all'autogrill.
Bug: Oh, io che c'entro?
Autrice: Veramente dovreste essere preoccupati per la reazione del re.
Lily: Ah già. Dite che lo noterà se gli ridiamo la figlia
in queste condizioni? Non potremmo dirgli che è narcolettica?
Nigel: Ho un'idea migliore. Addormenteremo tutti finché la
principessa non si sveglia, così nessuno se ne accorgerà e
noi non ci andremo di mezzo salvaguardando così la nostra
reputazione. Che ve ne pare?
Bug: Idea geniale. Procediamo.
L'autrice lancia loro tre badili.
Lily, Nigel e Bug: O_o?
Autrice: Con le bacchette ci vorrebbe troppo tempo.
Intanto re Stefano e re Uberto rientrano in scena.
Max: Pensa che quel disgraziato di mio figlio mi ha detto di voler sposare una tizia conosciuta oggi pomeriggio.
I tre li abbattono a badilate.
Nigel: Ferme! - Prende Max per il colletto del vestito e lo scuote come se fosse una bambola. - Ripetilo, vecchio.
Max - parlando nel coma indotto artificialmente: Vecchia sarà tua sorella.
Nigel: Sorry, mi sono lasciato trasportare. Chi è che avrebbe conosciuto tuo figlio?
Max: Una tipa che vive nella foresta.
Nigel: La puoi descrivere in maniera precisa e dettagliata?
Max - uscito dal coma ma caduto in un sonno profondo: Era vestita da
boscaiolo. - Nigel lo lascia andare facendogli sbattere la testa sul
pavimento. - Che ti venisse un accidente.
Nigel - senza considerarlo: Dobbiamo tornare alla capanna. Presto! Il principe è in pericolo!
Bug: E come la sai te 'sta cosa?
Nigel: Sesto senso.
Bug: Sarà...
Nigel: C'hai da ridire?
Autrice: Finitela di litigare! Rimettete il fondale della casetta. Principe, fila!
Mentre le fatine eseguono l'ingrato compito, gli elfi domestici
caricano i tre belli addormentati su una carriola e li trasportano fuori.
Woody - galoppando per il palco: Fermo cavallino, siamo arrivati finalmente. Ecco la casa della mia futura sposa.
Jordan - nel sonno: Scordatelo.
Il principe più fesso di tutti i regni fa finta di bussare: Toc-toc.
Garret: Con 'sta pioggia e con 'sto vento, chi è che bussa a 'sto convento?
Woody: Oh scusi sorella, ho sbagliato casetta.
Autrice: MA NOOO!!! Razza di babbuino digievoluto male! Ti stava solo
prendendo in giro. E tu dottor Macy, evita per favore; non vedi che
è già abbastanza confuso di suo?
Garret - sghignazzando: Mea culpa, non ho resistito. Avanti, entra pure.
Woody: E' permesso? - viene attaccato dai galoppini di Malefica e in meno di un secondo si trova legato come un insaccato.
Garret - con tono altezzoso mentre gli punta la palletta illuminata del
suo bastone negli occhi: Ehi raga, è arrivato Action Man. Ehi
Action Man, dove l'hai parcheggiata la Micro Machines?
Autrice: Mmmmmmh.......
Garret: Cosa ho fatto di sbagliato stavolta?
Autrice: Se proprio devi fare battute evita almeno di plagiare Aldo, Giovanni e Giacomo.
Garret: Si è notato?
Tutti: Noooo.
Garret: ^__^ Scusate. - Riprende un minimo di contegno - Portatelo via!
Appena i mostri se ne vanno arrivano le fate.
Nigel: Che macello.
Bug: Senz'altro i responsabili avranno lasciato delle tracce.
Nigel: Giusto, scopriamo i colpevoli.
I due tirano fuori da sotto la gonna (e non voglio sapere dove lo
tenevano) un kit per analisi. Si infilano guanti e occhialetti di
plastica arancione, impugnano la torcia a ultravioletti e cominciano ad
esaminare la scena del crimine spargendo polvere per impronte a palate
e affogando il tutto, platea esterrefatta compresa, di Luminol. Tutto questo con in
sottofondo la sigla di CSI (a voi la scelta di quale, io le adoro tutte
e tre nda).
Lily+Autrice: O.o?
Bug: Qui ho un'impronta parziale.
Nigel: Io invece ho trovato dei capelli. Deve esserci stata una
colluttazione. Lily, mandali al DNA; forse ci diranno a chi appartengono.
Lily: Ok, adesso vad... MA COSA MI FAI DIRE!!!
Autrice: Raga, vi siete immedesimati troppo.
Nigel - esaminando una piuma impolverata con una lente di
ingrandimento a mo' di Sherlock Holmes: Posso affermare senza ombra di
dubbio che qui c'è lo zampino di Malefica.
Bug: E questa brillante deduzione da dove salta fuori?
Nigel: Elementare mia cara Serenina. C'è la sua firma inconfondibile.
Bug. Dove?
Nigel: Sul muro dietro di te.
Tutti e tre voltano le spalle al pubblico (cosa che non si dovrebbe mai
fare in un teatro serio, ma qua di serio non c'è e non ci
sarà mai nulla) e finalmente anche Lily e Bug notano il murales
7 metri per 3 con scritto "Malefica the best" in caratteri gotici color
fucsia metallizzato illuminato da luci stroboscopiche.
Bug: ......Mi hai convinto. Ora che dobbiamo fare?
Autrice: Dovete andare a salvare il principe.
Lily: Ma che razza di eroe è se deve essere salvato?
Autrice: Che razza di eroe è uno che dorme ancora con l'orsacchiotto mi chiedo io. Bah, adesso andate su.
Nigel - assumendo la posa tipica del supereroe: Alla Batmobile!
Autrice: IDIOTA!!!!!!
Nigel: Scusate... Alla montagna proibita!
Lily: Ma non possiamo andarci.
Bug: E perché?
Lily: Perché è proibita.
Tutti: ......................
Bug: Andiamo e facciamola finita.
Escono di scena. Gli elfi schiavizzati allestiscono alla meglio il
palco. Woody è incatenato ad una parete di polistirolo con
l'anima di cemento armato ( o_o? ndlettori; Se no volava via nda). Il
dottor Macy è mollemente stravaccato sul suo trono mentre
osserva la sua combriccola di mostriciattoli che balla la macarena al
ritmo della "Danza delle streghe" di Gabri Ponte attorno ad una
candelina tipo sabbat.
Garret: Peccato che il principe non sia qui a festeggiare con noi. Che
ne dici mio diletto? Andiamo a rompergli i maroni in cella infierendo
sulla sua condizione di prigioniero impossibilitato a fuggire?
Renee: Certo, perché no? Io adoro rompere le scatole alla gente.
Autrice: Non l'avrei mai detto...
Nel frattempo arrivano le fatine che, senza farsi vedere, riescono ad
intrufolarsi nel castello e a spiare tutto quello che succede.
La strega e il pollo si avvicinano al prigioniero.
Garret: Ma guarda; perché sei così triste principe? Non sei felice qui con noi?
Woody: No! Ci sono gli scarafaggi, la polvere e quella ponga (ratto
nda) là nell'angolo mi sta fissando famelica da un quarto d'ora.
Garret: Suvvia, per così poco...
Woody: In più sto scomodo, mi si sta bloccando la circolazione
ai polsi e mi stanno venendo le piaghe alle chiappe a furia di stare
seduto. E poi ho sete, fame e ho bisogno di andare in bagno.
Garret: Oh, questa è una segreta, mica una suite di un hotel di
lusso. Porta pazienza e subisci in silenzio come ogni eroe che si
rispetti.
Woody: Ma mi scappa... Non ce la faccio più!
Autrice: PAUSA! Prima che succeda l'irrimediabile slegatelo e
accompagnatelo in bagno. - Sale sul palco e si rivolge al pubblico -
Vogliate scusare l'interruzione. Le trasmissioni riprenderanno al
più presto - fa un inchino e se ne va.
Dopo cinque minuti abbondanti (leggasi tre quarti d'ora) durante i
quali l'autrice ha organizzato una partita a Cluedo in cui il povero
Haldir ha riportato un'imbarazzante sconfitta (prolungando
ulteriormente la sua prigionia), Woody torna e viene nuovamente
incatenato.
Autrice - riponendo le pedine: Era ora. Pensavo ci fossi caduto dentro.
Woody: Visto che c'ero, ho fatto anche merenda.
Autrice: ......Riprendiamo prima che commetta un detectivecidio.
Garret: Mi dai una mano con le battute? Quella specie di filastrocca non mi entra in testa.
Autrice: Eh già, la ruota per criceti occupa tutto lo spazio che
c'è - ricomincia a sventolare gli striscioni con le battute da
suggerire.
Garret: Guarda, il castello di re Stefano - passa la mano sulla palla
di gomma del bastone e immediatamente compare sullo sfondo un filmino
fatto col cellulare (Cazzarola, che effettoni speciali... ndlettori; >.
Autrice: E daje che ricomincia ad inventarsi le battute.
Garret: Eddai, volevo solo vivacizzare e sdrammatizzare la cosa. Mi perdoni?
Autrice: Se me lo chiedi con quel tono... No. Continua!
Garret: Essa ha l'oro nei capelli...
Woody: Chissà che testa pesante, poverina.
Garret: ...labbra rosse come rosa...
Woody: Le spine le faranno molto male.
Garret: ...e in sonno eterno essa riposa.
Woody: Amen.
Autrice: Per favore, tappategli la bocca se no lo sopprimo sul serio.
Garret: Suggeritore? Battuta!
Autrice: Arrangiati! Io me ne lavo le mani.
Garret: ...Gli anni si susseguono, ma ad un vero amore cent'anni
equivalgono a poche ore. Ed ecco... si aprono le porte della
prigione... ehm... - si guarda la mano pensando di non essere visto -
...e il nostro principe se ne va. Si allontana... uhm... sulla sua
nobile cavalcatura, eretto, con la sua stupenda figura.
Nel frattempo il filmato continua a scorrere. Dal primissimo piano
dell'interno delle narici della principessa si è passati ad Haldir travestito da principe
invecchiato, con una barba da far invidia a Mago Merlino, che se ne
torna a casa per ritirare la pensione da eroe.
Garret - che continua a guardarsi insistentemente la mano: Col suo
primo bacio la sua bella sveglierà, poiché il vero amore
tutto potrà. Mwahahahahahahaha!
Autrice: Si può sapere cosa stai facendo? - entra in scena e gli
prende la mano. - Che cosa...? Ma ti sei scritto il copione sulla mano?
Ma dai! Ma vergognati! Io neanche nei compiti in classe lo facevo.
Nigel: Perché, tu che metodo avevi?
Autrice: I bigliettini naturalmente.
Nigel: Domanda retorica...
Autrice: Per questa volta lascio correre, ma la prossima ti becchi una nota sul registro.
Tutti: ?!???
Autrice: Che c'è? Fate tutti gli spiritosoni qui, non posso farlo anche io?
Bug: Peccato che a te riesca male.
Autrice: Bastardo dentro, fuori e nelle immediate vicinanze - gli tira
un calcio negli stinchi, gli fa lo sgambetto e se ne torna dietro le
quinte.
Bug - a diretto contatto col pavimento: Che permalosa...
Woody: E adesso che succede?
Autrice: Uff, devi dimenarti tentando di liberarti dalle catene. Fai attenzione però perché...
Ma non fa in tempo a finire la frase che l'uomo si lancia con furia
omicida sulla strega tentando di strangolarla. La scenografia
naturalmente viene giù e lo spappola al suolo.
Autrice: ...il muro a cui sei incatenato non è fissato... Ma io
quasi quasi me ne torno a casa. Tanto non mi ascolta mai nessuno qui...
Cosa ci sto a fare?
Renee: Che facciamo? - pungola il poliziotto con un rametto trovato per caso.
Autrice: Mmmmh... - schiocca le dita. - Trovato! - Prende una corda, due carrucole e due mollette da bucato.
Fissa col chewing gum le carrucole sulle due pareti opposte, ci fa
passare la corda, si fa aiutare ad issare il detective perché
neanche con la scaletta riuscirebbe ad arrivarci e lo attacca alla
corda con le mollette. Poi fa scorrere la corda in modo che Woody entri
in scena come una tovaglia stesa al sole.
GNICCHIGNIC GNICCHIGNIC GNICCHIGNIC (cigolio delle carrucole)
Woody: ............
Lily: Bella trovata!
Autrice: Ho visto tutte le puntate di MacGyver quando ero piccola ^-^
Bug: Non mi sembra il caso di vantarsene.
L'autrice gli fa una pernacchia: Ora Malefica e il pollo lasciano il
principe a sbollire la rabbia. Però arrivano le fate e lo
salvano. Via!
Garret: Vieni mio diletto. - Renee salta di nuovo in groppa al medico legale - Lasciamo il principe ai suoi lieti pensieri.
Woody: ............
Garret: Questa è una giornata da ricordare. Per la prima volta dopo sedici anni dormirò decentemente.
Renee: Ti hanno mai detto che esistono i sonniferi?
Lily: Poverino, chissà che occhiaie.
Non appena Malefica esce, entrano le fate che staccano i resti del
detective dallo stendino improvvisato e lo depongono sul pavimento.
Lily: E adesso come lo svegliamo?
Sopra di loro si materializza per qualche secondo Nightcrawler; giusto
il tempo di rovesciare sul poliziotto un secchio pieno di acqua gelata.
Woody: Ahaaaaaaaaa!!! E' freddaaaaaaa!!!
Nigel: Tutto ok?
Woody: Chi sono? Dove sono? Quando sono? Perché sono? Come sono? Chi mi ha mandato?
Autrice: Se non la smetti so io dove mandarti.
Nigel: Shhhhh. Non c'è tempo di spiegarti.
Woody: Andiamo a salvare la principessa!
Nigel: Frena Bello. E come vorresti andare a salvarla?
Woody: A piedi?
Bug: Cretino...
Nigel: Intendo come la salverai se non hai armi?
Woody: Io sono per la non violenza.
Nigel - che sta per infilargli la bacchetta nel naso: ...In questo momento a me ne ispiri tanta però.
Autrice: Fai come me: tenta di ignorarlo e prosegui per la tua strada.
Nigel: La via per il vero amore è cosparsa di tanti pericoli che tu dovrai affrontare da solo.
Woody: Perché? Voi non mi aiuterete?
Lily+Bug - vestiti da ragazze pon-pon: Noi faremo il tifo!
Nigel: Perciò armati di questo scudo di virtù... - gli lancia il coperchio di una pentola.
Woody: Come fa uno scudo ad essere virtuoso?
Nigel: ...e di questa possente spada di verità - gli tira un cucchiaio di legno per mescolare la polenta.
Autrice: Così sembra che debba andare ad affrontare il cuoco
Vissani... Toh va. - Gli toglie il cucchiaio e gli dà una
spada laser di plastica. - Usa la forza Luke.
Woody: Ma io non mi chiamo Luke.
Tutti: ............................
Autrice: .......Lasciamo perdere. Proseguite.
Woody: Venite con me, conosco la strada.
Bug: E come fai a conoscerla se sei sempre stato qui dentro?
Woody: Ho le planimetrie tatuate addosso. - Si apre la camicia turchina rivelando un disegnino spastico fatto col pennarello.
Autrice: Lo sai che quel pennarello era indelebile, vero? Lo scarabocchio non ti andrà più via.
Woody - in posa come "L'Urlo" di Munch: Nuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu!
Autrice: Così impari a prendere in giro "Prison Break".
I nostri eroi fanno per uscire dalla segreta ma appena messo piede in corridoio vengono scoperti dal polletto di Malefica.
Fatine+principe: D'ho!
Renee: Oh, i prigionieri sono scappati. Presto guardie, accorrete.
Autrice: Non potresti far finta di recitare almeno per un attimino?
Giusto per quelle due battute in croce che devi dire. In fondo non ti
chiedo mica tanto - lentamente un mirino laser va a prendere posto
proprio in mezzo agli occhi della procuratrice.
Renee - dopo aver deglutito sonoramente: PRESTO ACCORRETE! I
PRIGIONIERI STANNO SCAPPANDO!!! - si mette a suonare una trombetta da
stadio per fare ancora più casino. Corre fuori.
Autrice: Grazie per avermi prestato il tuo laser, sapevo che avrebbe funzionato.
Kurt - riprendendosi il portachiavi: Non c'è di che.
Arrivano gli sgherri di Malefica che si mettono a combattere contro il principe.
Woody - che continua a colpire i cattivi brandendo la spada giocattolo
come fosse la clava di Fred Flinstone: Una manina potreste anche
darmela.
Bug e Lily ancora vestiti da ragazze pon-pon inneggiano alla sua vittoria.
Woody: Ma quanto so' gnocco, ma quanto so' figo, tu mi attacchi e io ti derido.
Autrice: Gasati meno e scappa di più. Devi andare a salvare la principessa.
Woody - che evita il bacio di un dissennatore spruzzandogli lo spray al
pepe: Eh? Ah sì, la mia promessa sposa; me ne stavo scordando. Al
castello miei prodi!
Le fatine lo seguono camminando mentre lui corre avanti e indietro per il palco come il povero pirla che è.
Intanto Renee rientra in scena continuando a suonare la tromba da stadio.
Bug: Ora mi ha veramente stufato. - Inizia ad inseguirla
lanciando incantesimi a destra e a manca con la segreta e recondita
speranza di colpire l'autrice.
Purtroppo per lui la sottoscritta intercetta i suoi pensieri usando la
telepatia (O.o?!?!? ndlettori e della stessa autrice che ignora come le
sia uscita simil boiata) e si premunisce usando uno specchio come scudo
per riflettere i sortilegi. Uno di questi, rimbalzando sullo specchio,
colpisce Renee trasformandola in una statua di sale.
Autrice: Oh cacchio.
Bug: E ora che si fa? Non ho idea di come rimetterla a posto.
In quel momento entra in scena Garret, richiamato dal bordello che
stavano facendo i due. Ha i bigodini attaccati alle corna di stambecco,
la maschera di bellezza al rabarbaro e zucchino sul viso e indossa un
pigiamone azzurro con stampati tutti i personaggi di Winny the Pooh.
Per finire, ai piedi porta delle babbucce a forma di paperella che
fanno QUA-QUA ad ogni passo.
Garret: Cos'è tutta 'sta cagnara? Io sto tentando di dormire!
La statua di Renee, rivolta verso il medico legale, inizia a tremare visibilmente e a sgretolarsi.
Bug: C'è da preoccuparsi?
Autrice: Boh.
Lo strato di sale che imprigionava la procuratrice si disintegra rivelando la summenzionata viva e vegeta.
Renee: Bwahahahahahahahaha! Ma come ti sei conciato? Sembri un
deficiente - e ricomincia a ridere sputtanando senza ritegno il povero
dottor Macy.
Garret: Chiedi all'autrice, lei mi ha fatto avere il costume...
Tutti: Mwahahahahahahaha. Che schifo che fai!
Garret: Possiamo continuare?
Tutti: Mwahahahahahahahahahaha. Che brutto!
Garret: Per favore ç__ç
Autrice: Va bene, continuate adesso. Ora devi salire sulla torre più alta e lanciare anatemi a quei quattro là.
Garret: E dov'è la torre?
Gli elfi portano in scena una scaletta della Foppapedretti.
Garret - agitando il bastone dalla cima della scala: La sua tomba
sarà una foresta di rovi, folta e intricata, che nessuno la
scovi - nuvole nere si ammassano sulla sua testa. - Ora và e
porta nella tua spira l'oscura forza della mia ira. Mwahahahahahaha!
Autrice: Miracolo. Sei riuscito a dire una battuta paro paro com'era sul copione. Dobbiamo festeggiare.
Sul palco iniziano a sbucare rovi rampicanti che si abbarbicano un po' ovunque.
Garret: Ehm... mi sa che ho esagerato.
Autrice: Mi sa anche a me. - Si rivolge a Woody - Prendi - gli lancia una sega elettrica.
Woody: Grazie. - In breve tempo abbatte il bosco spinato. - Uffa.
Autrice: Cosa c'è adesso?
Woody: Mi si è rovinato il vestito.
Autrice: Certo che i tuoi momenti di gloria durano veramente poco...
Coraggio, ormai sei al castello, vai a salvare la tua bella.
Woody: Ah, è vero. Avanti miei prodi!
Bug: L'hai già detta questa battuta.
Woody: Ma fa sempre effetto!
Autrice: Tocca a te Malefica.
Garret: Non è possibile! - Scende dalla scala e corre per
mettersi davanti al gruppetto di pseudoeroi. - Ora dovrai vedertela con
me principe. Fatti sotto.
L'autrice gli butta il costume da drago.
Garret: Mi devo cambiare qui? Davanti a tutti?
Autrice: Ti vergogni?
Garret: Sì.
Autrice: Puffolino, pensaci tu.
Non succede niente.
Autrice: Puffetto?
Nada.
Autrice: Nightcrawler?
Il mutante compare all'improvviso a fianco dell'autrice facendole prendere un mezzo infarto.
Autrice - raccattando il cuore che se ne stava andando a spasso per
conto suo: Non farlo mai più! Ma dove diavolo sei stato?
Kurt: A fare merenda - addentando l'ultimo boccone di pizza.
Autrice: Anche te? Ma è un vizio. Comunque, il dottor Macy dovrebbe cambiarsi e io ho finito i fumogeni. Ci pensi tu?
Kurt: Ok - inizia a scomparire e riapparire velocemente intorno al
medico legale in modo da creare una cortina di fumo che lo protegge da
sguardi indiscreti.
Dopo un paio di minuti...
Autrice: Allora, hai fatto?
Garret: Non riesco a chiudere la lampo! Ma proprio sulla schiena dovevi metterla?
Wagner riappare un'ultima volta per chiudere la zip del costume, poi se ne torna dietro le quinte in uno sbuffo bluastro.
Autrice: Bravo. Toh lo zuccherino.
Kurt: Non sono mica un cavallo.
Autrice: Tzè. Permaloso.
Haldir: Ha parlato quella che non se la prende mai.
Autrice: Zitto tu!
Il dottor Macy è vestito da draghetto Grisù: Farò il pompiere!
Autrice: Ma che dici?
Garret: Ops, sono entrato troppo nel personaggio. In guardia principe!
I due iniziano a combattere.
Woody: Prendi questo!
Garret: E tu questo!
Woody: E tu riprendi questo!
Garret: Ah, dannato. Te lo restituirò con il 100 % degli interessi!
Autrice: Vedo che non sono l'unica seguace di Saiyuki qui. Evita
però di scomodare quel povero piromane sfigato e mammone di
Kougaiji.
Segue uno scontro talmente brutto e inutile che non perdo nemmeno tempo a raccontarvelo.
A seguito dell'evidente superiorità del feroce drago, il piccolo
principe è costretto a ritirasi su una piccola rupe che passava
di lì (perché come insegnano i film dell'orrore, quando
sei in pericolo devi rifugiarti in posti in alto come il piano
superiore di una casa o la cima di un albero, sperando che il
mostro/maniaco di turno non ti trovi). Mentre procede con la scalata,
incontra un tizio barbuto con una bottiglia in mano.
Messner: Altissima, purissima, Levissima!
Woody: AH, LO YETI!
Poco più su spunta una bambina con in braccio una capra.
Heidi: Vuoi vedere la capretta che mi fa ciao?
Woody: No, grazie.
Quasi in cima un gruppo di alpini.
Alpini: Sul cappello, sul cappello che noi portiam... C'è una lunga, c'è una lunga penna nera...
Il coro provoca una minivalanga che rallenta il principe ma finalmente, sul far del tramonto, giunge sul cucuzzolo.
Il drago, arrivato due ore prima grazie al comodissimo sentiero, con un colpo di coda gli fa perdere il prezioso scudo.
Garret: Ora sei finito, principe dei miei stivali!
Woody: Non sapevo che i draghi portassero gli stivali.
Tutti: ...........A fine spettacolo abbattetelo per piacere.
Nigel: Porgimi la tua arma - Woody lo fa. - Spada di verità, vola diritta...
Woody: La mia spada vola?!?
Bug: Decerebrato.
Nigel: ...del male provoca la sconfitta.
Tutti: ......
Woody: ......
Tutti: ......
Woody: ......
Autrice: Ehm, dovresti lanciare la spada in modo che colpisca il cuore del drago.
Woody: Ma io non voglio fargli del male; è solo una povera bestia impaurita.
Autrice: Se lo fai poi andiamo a prendere lo zucchero filato, va bene?
Woody:
Sìììììììììììì!!!!!!!
- scaraventa la spada in fronte al drago.
Garret: Ahio!!!
Autrice: Va bene, fa lo stesso, fai finta di morire.
Garret: Ah, muoio! - e stramazza al suolo.
Autrice: Riportate la principessa sul palco.
Gli elfi domestici la scaricano dalla carriola e la adagiano al suolo.
Già che ci sono, poco più in là si sbarazzano anche
dei due re ancora privi di conoscenza. Peter ha la bavetta alla bocca
mentre Max sta russando come un trattore.
Woody: Oh, mia cara boscaiola, finalmente ti ritrovo - si china per baciarla.
Garret - strisciato dietro le quinte tipo marines in missione: Ma non
hai detto che c'era bisogno di somministrarle l'antidoto per svegliarla?
Autrice: Cacchio, è vero! Meno male che me l'hai ricordato. - In
fretta e furia arma la cerbottana e spara un dardo nel collo della
patologa.
Garret: E stavolta cos'era? Il cerume del gibbone nano della Manciuria?
Autrice: Bravo! Come hai fatto ad indovinare?
Garret: ?!?!?!?!!!!!
Jordan: Ah, che bella dormita che mi sono fatta - vede Woody a due
centimetri da lei. - AHHHH! UN MANIACO!!! - gli spiaccica una mano in
faccia talmente forte da lasciargli il bassorilievo sulla guancia.
Woody: Ahi ahi ahi... Ma che è successo? Dove sono? E' già iniziata la recita?
Autrice: Veramente è quasi finita. Perché? Non ti ricordi niente?
Woody: L'ultima cosa che ho davanti agli occhi è la suola di un anfibio che mi sta arrivando in fronte.
Autrice: Nient'altro?
Woody: Ho voglia di zucchero filato.
Autrice: Però, è rinsavito con una sberla... Jordan, hai le mani d'oro tu.
Renee: O forse sei tu che hai le scarpe di piombo.
Autrice: Ti lascio stare solo perché siamo alla fine. Su principessa, vai ad abbracciare i tuoi ritrovati genitori.
Max e Peter vengono fatti rinvenire mettendogli sotto il naso il vasetto di Vicks Vaporub.
Peter - sbadigliando come un ippopotamo: Ma che ora è?
Autrice: E' ora che ti alzi e che finiamo questa sottospecie di rappresentazione.
Max: Di già? Che bello!
Peter: Figlia mia, finalmente ti ritrovo - fa per abbracciarla.
Jordan: Frena bambolo. Come faccio a sapere che sei tu il mio vero
padre? Fa' vedere la carta d'identità. Anzi, facciamo il test
del DNA per essere più sicuri.
Autrice: Lascia perdere i test. Abbraccialo e facciamola finita.
Jordan: Papuzzo mio! - Le viene porta la barbie - E 'sta roba cos'è?
Peter: Tua madre.
Jordan: Mamma - la stringe.
Da un angolo sbuca la Carrà: Dall'Argentina è qui!
Autrice: Ma vacci tu in Argentina - ce la manda sparandola con un cannone.
Jordan: Papà 2 - abbraccia Max.
Max: Veramente dovrei essere il tuo futuro suocero.
Jordan: Aspetta e spera; prima che mi sposo ne passa di tempo.
Woody: Ma veramente la favola diceva...
Jordan: Siamo nel 2010, anche le favole cambiano.
Woody: Uffi.
Parte "Asereje" delle Las Ketchup a tutto volume.
Nigel: Coraggio! Tutti a ballare per festeggiare la fine del supplizio!
Tutti: Sììììì ^-^
Tutti gli esseri che hanno partecipato allo spettacolo, sia umani che non, si mettono a ballare in maniera sfrenata.
Autrice - entrando in scena: E con questa caduta di stile finale - tira
fuori da dietro la schiena un cartello con la scritta THE END - vi
salutiamo e vi diciamo arrivederci. - Si inchina, presto seguita da
tutti gli attori.
Mentre il sipario si chiude, l'allegra canzoncina viene sostituita da un'altra presa dal solito vecchio LP:
Finisce così
Renee: Meno male.
Questa favola breve se ne va (se ne va)
Bug: Era ora.
Woody: Ehi, questa cos'è?
Autrice: Miseriaccia!
Il disco fa click
E vedrete fra un po' si fermerà (si fermerà)
Garret: Se non si ferma lo disfo io.
Woody: Una telecamera?
Autrice: Mi sa che è meglio filare - si dirige verso il ripostiglio delle scope cullando la speranza di non essere vista.
Ma aspettate, e un'altra ne avrete
Nigel: Ma anche no!
Woody: Perché c'è una telecamera nascosta? Uh guarda, un'altra.
Lily: Che? Telecamere? Dove?
Si guardano un po' intorno e scoprono svariate telecamere nascoste in punti strategici.
C'era una volta il canta fiabe dirà
Peter - visibilmente incazzato: Autrice? Perché stavi filmando di nascosto?
Tutti si voltano verso l'accusata che è salita su una Firebolt
precedentemente mimetizzata da comune ramazza e si sta apprestando alla
fuga.
Autrice: Ero indecisa se mettervi su Youtube o mandare tutto a Paperissima.
Peter - che si fa scrocchiare minacciosamente le dita: Autrice? Sai che non la passerai liscia, vero?
Finalmente Lily, Nigel, Bug e il dottor Macy si rendono conto di
impugnare strumenti magici perfettamente funzionanti e decisamente
pericolosi se messi in mano a gente imbestialita come lo sono loro al
momento (Complimenti per il tempismo... ndlettori). Con un incantesimo
di richiamo fanno apparire delle scope per prepararsi all'imminente
inseguimento.
Autrice - guardandoli preoccupata: Veramente speravo di cavarmela - la sua scopa si alza da terra.
Peter: Ragazzi? Al mio segnale scatenate l'inferno (MASSIMO! MASSIMO!
nda+Merry+Pipino che inneggiano al gladiatore;
...................che qualcuno chiami la neuro ndlettori)
E un'altra favola comincerà.
Peter: STERMINIO!!!!
Autrice: VIIAAA!!!
FINE
Note finali: Ah, che bello poter scrivere meritatamente la parola fine
dopo una faticata del genere (Questo lo dovremo dire NOI, non TU!!
ndcast di attori finalmente liberi).
Con la speranza di aver allietato un po' del vostro tempo vi ringrazio
per avermi seguito fin qui e vi do appuntamento alla prossima.
Non ci sperare troppo presto... ndcast sbucato nella stanza dell'autrice bardato come l'armata unna pronta alla battaglia.
Aiuto.........
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