Mielandia

di FataFallita
(/viewuser.php?uid=2853)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I Personaggi ***
Capitolo 2: *** dicembre 2004 ***
Capitolo 3: *** gennaio 2005 ***
Capitolo 4: *** febbraio 2005 ***
Capitolo 5: *** marzo 2005 ***
Capitolo 6: *** aprile 2005 ***
Capitolo 7: *** maggio 2005 ***
Capitolo 8: *** giugno 2005 ***
Capitolo 9: *** luglio 2005 ***
Capitolo 10: *** agosto 2005 ***
Capitolo 11: *** settembre 2005 ***
Capitolo 12: *** ottobre 2005 ***
Capitolo 13: *** novembre 2005 - la fine. ***



Capitolo 1
*** I Personaggi ***


«Labelle Dorotea Snape

Labelle, sedici anni. Frequenta il sesto anno a Hogwarts nella casa dei Serpeverd.
Figlia di Severus Piton, il nuovo insegnante di difesa contro le arti oscure, Labelle è orfana di madre che morì quando aveva due anni.
Ha sempre studiato a Durmstrang fino a quest'anno quando il padre ha deciso di portarla con sè ad Hogwarts.
Le sue materie preferite sono pozioni e difesa contro le arti oscure.
Non ha nè fratelli nè sorelle.
Il secondo nome di Labelle è Dorotea, il nome della defunta madre. Molto intelligente, ma si applica poco nelle materie scolastiche che non sono di suo gusto.
Piuttosto alta e minuti, Labelle ha gli occhi verdi e i capelli neri del padre (seppur non perennemente sudici come i suoi). Il suo fiore preferito è il non-ti-scordar-di-me che usa talvolta come segnalibro nei libri di scuola.
Labelle adora il Quidditch ed arrivata ad Hogwarts ha preso subito il posto di cercatore nella squadra di Quidditch di Serpeverde.
I suoi rapporti nella scuola sono piuttosto complicati in quanto cugina di Draco Malfoy. Inoltre ha un pessimo rapporto con quasi tutti i Grifondoro specialmente con Hermione Granger ed Harry Potter, migliori amici del suo )tra alti e bassi) fidanzato Ronald Weasley.
Il suo passatempo preferito è stare sulle rive del lago di Hogwarts a scrivere poesie.

«Celia Allen

nome: Celia Allen
professione: insegnante di Pozioni
età: 25
fisico: mezza veela, davvero bella.
Capelli lunghi e neri, occhi verde chiarissimi, alta e slanciata.
Spesso porta abiti chiari, amuleti e ciondoli in argento.
Possiede un gufo albino chiamato Topazio per il colore dei suoi occhi.
carattere: Corvonero quando era a scuola, rispecchia perfettamente gli ideali di questa casa: seria, diligente e introversa, forse un po' troppo pignola. Ama la foresta, bere the in casa di hagrid e gli animali, ai quali dedica la maggior parte del suo tempo.
storia personale: figlia di una veela e figlia un mago, è cresciuta nella casa del padre allevata dalla nonna. Istruita a Hogwarts nella casa di Corvonero, ha poi fatto ritorno alla scuola per insegnare pozioni, all'età di 25 anni.

«Alice Spencer Von Kleinst

Alice è nata in Baviera 13 anni fa, da madre tedesca e padre inglese. Sono stati i suoi a decidere di farle frequentare Hogwarts, per continuare la tradizione di famiglia del padre. Come da tradizione, infatti, anche lei è stata smistata nella Casa di Serpeverde. Ha un carattere piuttosto mite, nessuno a scuola l'ha mai vista veramente infuriata, e non piange più di fronte a qualcuno da quando era piccola. Riesce però a coltivare parecchie amicizie, non solo fra i Sepreverde, dimostrando di riuscire ad essere anche parecchio diplomatica, ma non accetta che qualcuno le sbarri la strada... Molto ambiziosa nonostante la giovane età, come ha già dimostrato grazie all'unica cosa babbana che le piace: le moto. Non ha una grande simpatia per i babbani, la sua è piuttosto indifferenza. O, forse, pensa piuttosto di essere superiore a loro e basta.

«Cecilia Adams

Una ragazza vivace, testarda, infantile.. ha sempre vissuto in Francia, ha i genitori separati, suo padre è scozzese e sua madre francese, ha sempre vissuto con la madre di cui era molto legata. Adesso che la madre è morta per malattia, è costretta a trasferirsi in scozia con il padre a cui vuole molto bene, ma non come alla madre. la morte della madre l'ha shockata e da sorridente e vivace è diventata una ragazza abbastanza seria e silenziosa. Discendente di una famiglia di maghi non ha mai avuto a che fare con i babbani. casa: Grifondoro.

 

 

«Dita von Teesse

Minuta e riservata ragazzina del sesto anno della scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, residente nella casa dei Corvonero
Perennemente composta, pignola con le manine in grembo o intenta a reggere un tomo di incantesimi.
Silenziosa e scostante dal mondo che le gira intorno.
I particolari per lei hanno perso importanza, i fatti sono quasi irrilevanti. Esiste solo lei e il suo tomo.
Presunzione, arroganza e intelligenza racchiuse in un corpicino candido, non ancora maturo, dai grandi occhi grigio opaco e corte chiome nere.
Troppo piccola e infantile per essere una sedicenne, graziosa e carina come una bambola di porcellana, ma altrettanto silenziosa e fredda.
A sempre studiato a Hogwarts, raramente si è avvicinata a una qualche 'amica', per ogni progetto o iniziativa deve essere trascinata a forza da una di quest'ultime.
Vive a Salisbury, in Inghilterra, con la famiglia: Madre, padre e un fratello più piccolo di un anno.
Quest'ultimo è l'eccezione che conferma la regola. Il bene più prezioso e importante per Dita.

«Naiadi Montague

Fredda, egocentrica, ambiziosa e opportunista, falsa e straviziata. Di corporatura magra ma non eccessivamente, capelli biondi e lisci e occhi azzurro ghiaccio; il volto quasi mai sorridente lascia trasparire la sua freddezza. Frequenta il 5° anno ad Hogwarts e fa parte della casata serpeverde, ama molto tutti i memvri della sua antichissima famiglia purosangue soprattutto suo fratello che frequenta anche lui il 5° anno ad Hogwarts. Non è molto socievole con chiunque non sia serpeverde e soprattutto mezzosangue. Odia essere trascurata o essere messa in imbarazzo.

«Fay Connolly
Fay Connolly, 17 anni, nel Casato dei Corvonero. Alto e magro, dai capelli castano scuro, occhi marroni. Fratello del campione della Squadra Irlandese di Quidditch, Connolly. Ama i temporali
e la pioggia fitta d'Autunno, le nuvole, lo stemma del suo Casato, il rumore di una matita che incide su una pergamena, la metropolvere, il Quidditch. Gioca nella Squadra dei Corvonero nel ruolo di Battitore. Ha perso i genitori a causa di Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato. Il fratello si occupa di lui. Ha una bella amicizia con Luna Lovegood, tant'e' che spesso si trovano a parlare e a congetturare in modo assurdo riguardo l'esistenza e le fattezze dei piu' strambi animali magici, come i Cornuncoli di Cornovaglia.

«Utopia Virginia Coleman

Utopia Virginia Coleman è una ragazzina di tredici anni e mezzo anche se il più della gente crede che abbia solamente undici anni. Figlia di babbani, Utopia a undici anni ricevette la lettera di ammissione alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts scatenando la felicità della madre e l'ira del padre, che disprezzava ogni persona non fosse esattamente come lui. Utopia è molto goffa ed impacciata, piuttosto bassa, ma di corporatura esile. Ha gli occhi verdi e i capelli biondissimi di sua madre. Predilige sopra ogni altra materia rune antiche iniziate il terzo anno di permanenza nella scuola ed odia con tutto il cuore pozioni, ma sta cominciando ad apprezzarla grazie al cambiamento di insegnante durante l'anno. Il suo secondo nome, Virginia, proviene dalla sua trisnonna da parte di madre, unica donna oltre ad Utopia ad avere poteri magici.
Una delle sue migliori amiche era Hanna, la ragazza recentemente trovata morta ad Hogwarts. Per Utopia è stata una perdita difficile e da quel momento si è chiusa in sè stessa e parla di rado e con poche persone.
Grifondoro, pensava che sarebbe stata smistata in Tassorosso, ma il cappello parlante trovò in lei una straordinaria tenacia e molto coraggio.
Utopia proviene da Little Wandigton un piccolo paesino situato al nord della Scozia, anche se molti dei suoi parenti, come anche la trisavola che le diede il secondo nome, sono di origine italiana.

«Marguerite Etienne

Nata in Francia, si trasferirì in Inghilterra pochi mesi dopo la sua nascita.
Smistata nella casa dei Corvonero, essendo figlia di padre babbano e madre strega era spesso oggetto di offese da parte dei compagni Serpeverde.
Non troppo alta, è comunque magra e slanciata, con la pelle chiara, le lentiggini e i capelli rossi.


 

«Andréa Alexis Black

Andréa, come si nota dal cognome, risale all'antichissima famiglia dei Black, infatti, Sirius era suo zio di secondo grado.
Da poco è rimasta orfana anche della madre (suo padre morì poco dopo la sua nascita, o almeno, lei sa così).
Ha sempre avuto un odio verso i suoi genitori, in quanto erano entrambi mangiamorte e fedeli servitori del signore oscuro, odio che poi è aumentato quando questi ultimi hanno ucciso il suo ex-ragazzo Mezzosangue.
Proprio quest'ultimo evento ha forgiato ancora di più il carattere ribelle della ragazza, il chè è più una maschera che usa, in quanto lei è molto timida, insicura, introversa e solitaria.
Ha studiato nella prestigiosa scuola di magia e stregoneria di Beauxbatons e ora, dopo la morte della madre, è stata costretta a trasferirsi in
Inghilterra, dove presto entrerà a far parte della famosa scuola di Hogwarts.
E' una ragazza molto carina, ha occhi verdi e capelli neri che le arrivano poco più sopra delle spalle, l'unico difetto è il suo modo di vestire, molto dark.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** dicembre 2004 ***


venerdì, 03 dicembre 2004

E' davvero strano trovarmi di nuovo qui, a Hogwarts.
Sinceramente, mai avrei pensato di rimettere piede in questo posto, e invece...
Silente mi ha chiesto di prendere la cattedra di Pozioni, ed eccomi qui.
L'arrivo è stato come un sogno.
Silente mi ha accolto, gioviale come sempre, e mi ha accompagnato nel castello.
E' tutto esattamente come l'ho lasciato, otto anni fa. E' strano essere accolta dagli insegnanti come collega, quando, fino a poco tempo fa, ero loro allieva.
Comunque, nel complesso, mi trovo bene qui, anche se l'aula di pozioni è davvero buia e tetra...
Bhe, è ovvio, è stata dominio di Piton per anni e anni...
Negli armadietti ho trovato filtri davvero strani...dovrò analizzarli prima o poi! Chissà che faceva Piton in questa stanza...
Domani avrò la mia prima lezione qui, alla scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts...non posso nascondere che ho un po' paura!

Celia Allen

venerdì, 03 dicembre 2004

Benvenuta ad Hogwarts, Labelle, benvenuta ad Hogwarts! I cori si levavano dal castello stamattina al mio arrivo. Il preside Silente è venuto di persona a farmi scendere dalla carrozza e a darmi il benvenuto. Che bello essere di nuovo qui. Non che avessi cominciato i miei studi ad Hogwars, ma mio padre ogni tanto mi portava as Hogwarts, quando doveva fare gli esami ai suoi alunni, soprattutto dopo che mia nonna è morta dato che nn poteva lasciarmi a casa da sola.

Oggi a darmi il benvenuto c'era anche la neve, come se a Durmstrang non ne avessi avuta abbastanza! Cinque anni a Durmstrang! Non vedevo l'ora di tornare a casa.. nella cara e vecchia Inghilterra. Dopo il saluto del preside, che a mio parere sembra molto gentile, non come dice Draco, ho appunto, rincotrato Draco. Non era da molto tempo che lo vedevo, infatti due anni prima ero andata ad Hogwarts per il torneo Tremaghi e avevamo parlato un po'.

Draco mi ha fatto conoscere i suoi compagni e la sua ragazza, Pansy, che sembra una ragazza molto dolce ed è anche molto carina. Non sono narcisista, però anch'io mi definisco carina, certo non ho la bellezza di Pansy, però solo alta, snella, i capelli neri (non unticci come quelli di mio padre) il naso piccolo (per fortuna u.u) e gli occhi verdi. Insomma, non sono proprio da buttare. Comunque la professoressa McGrannit mi ha fatto sedere su uno sgabello in sala grande e mi ha posto in testa un cappello consunto che doveva smistarmi. Mi ha fatto un discorso del tipo che sono una ragazza coraggiosa, che sa quello che vuole, che ha passato un'infanzia difficile e che quindi.. sono serpeverde! Era naturale, con la famiglia che mi ritrovo alle spalle.. Così sempre la professoressa mi ha portata a mostrarmi il mio dormitorio, anche se avrebbe dovuto accompangarmi papà dato che è lui il "capo" dei serpeverde, ma "Labelle, scusami tanto ma non posso proprio accompagnarti a fare il giro perchè Potter deve fare ripetizioni di pozioni" grazie papà, ci siamo visti dopo 4 anni due anni fa e solo per pochi mesi e tu ora mi saluti in questo modo? STai con me soltanto per qualche minuto? Tra l'altro papà non ha detto a nessuno che aveva una figlia. Perchè? Soltanto perchè mia madre era una mezzosangue grifondoroche è scappata quando avevo due anni lasciandomi sola con te? Comunque sono in camera con Pansy. Per fortuna, quella Millicent non mi sembra troppo simpatica. Comunque quando eravamo in camera Pansy ha cominciato a singhiozzare e a dire che in questi giorni sta litigando tantissimo con Draco, ma non sa perchè, per cose futili, tipo cosa comprare per Natale a Lucius e Narcissa.

Oggi ho fatto solo due ore di lezione perchè il resto della giornata l'ho passata a parlare con il preside dei miei anni passati a durmstrang e mi sono resa conto di essere molto più avanti di loro in pozioni e difesa contro le arti oscure, ma meno preparata in trafigurazione e divinazione. Nelle altre materie sono più o meno alla pari degli studenti di Hogwarts.

Poi ho dovuto disfare i miei bagagli. Le camere di Hogwarts sono molto più spazione e motlo meglio arredate. A Durmstrang c'era solo il minimo indispensabile: un letto e un armadio. Qui è tutto molto più sfarzoso, i letti a baldacchino, scrivanie, armadi enormi. Veramente molto bello.

Oggi mentre andavo a lezione di trasfigurazione ho visto un ragazzo che mi ha motlo affascinata.. alto, capelli rossi, un sacco di lentiggini, veramente, come dire, non era bello, ma era molto affascinate, un po' bambinesco nel modo di essere.. però era abbracciato ad una ragazza bassina e anche bruttina.

Ho chiesto informazione su di loro a Draco, senza dirgli del ragazzo... bè Draco odia quei due, ma soprattutto odia il loro amico harry, harry Potter. Lui si chiama Ron Weasley ed fa parte della famiglia Weasley, una famiglia puro sangue che tenta però a mischiarsi con i babbani e sono molto poveri. Invece quella ragazza si chiama Hermione Granger ed è una mezzosangue. Loro due si sono messi insieme all'inizio dell'anno. Non è possibile che un ragazzo come ron stia con la Granger, che da quello che dice Draco non è di sicuro una ragazza molto affidabile. Effettivamente ricordo vagamente che Viktor aveva conosciuto Hermione durante il torneo Tremaghi e lei dopo pochi mesi si era già dimentica di lui. Comunque domani abbiamo pozioni insieme, quindi cercherò di presentarmi. Bè stanotte lo sognerò.

Le lezioni con la Mc Granit sono davvero estenuanti, pretende troppo! Comunque è veramente una bravissima insegnante! A cena ho rivisto mio padre, mi ha invitata nella sua stanza dopo cena e abbiamo chiacchierato un po' di tutto, di come mi trovavo a Durmstrang, delle amicizie che ho fatto lì e qui ad Hogwarts, ma anche di mia madre e abbiamo pianto abbracciati. Manca a tutti e due moltissimo. Lui si sente solo, non ha mai più avuto nessuna dopo di lei e io non ho praticamente mai avuto una madre. Dopo ero stanca così sono andata a letto, Pansy ha visto che stavo piangendo e mi ha chiesto cosa avevo. Le ho detto che Piton è mio padre e lei mi ha fissato sgomenta. Non lo sapeva neanche lei. E ci sono rimasta male e ho ricomnciato a piangere. Anche lei ha pianto per Draco e ci siamo abbracciate anche noi. Poi sono andata a letto pensando a mia madre e anche un pochino a Ron

Labelle

venerdì, 03 dicembre 2004


Ed eccomi di ritorno dalla mia prima lezione: Serpeverde-Grifondoro, sesto anno.
E' stato davvero stranissimo, vedere questi ragazzi che praticamente pendevano dalle mie labbra...
Mi è piaciuto?
Sì e no.
Insomma, insegnare è sempre stato il mio sogno, e soprattutto Pozioni, la mia materia preferita da sempre, però...
Però sono nate delle ostilità con le ragazze Serpeverde.
Una in paricolare, o forse due: una, biondina e slanciata, penso non mi vedesse di buon occhio perchè il ragazzo seduto accanto (il suo fidanzato, immagino) si era incantato a guardarmi, ed un'altra, Labelle, penso si chiami, figlia di Piton.
Probabilmente pensa che abbia rubato il posto a suo padre...bhe, pensi quello che vuole, non m'importa.
Certo, se continuerà a fare come oggi, durante la lezione, dovrò prendere provvedimenti...è davvero indisciplinata, ma probabilmente voleva farsi notare dai suoi nuovi compagni, quindi, per ora, non le farò nulla.

Invece le impressioni che ho avuto sull'altra ala della classe (Grifondoro) sono più che ottime: una ragazza paffutella e coi capelli castani un po' crespi (Hermione? oddio, non riuscirò a ricordare i nomi ancora per un bel po', penso...) interveniva spesso con interesse, e questo mi è piacuto molto.
Non ho potuto che dare 5 punti in più alla loro casa...

Sto cominciando anche ad ambientarmi in questo posto che mi sembrava così ostile: ho fatto amicizia con la professoressa Sprite (che continua a chiamarmi signorina Allen, come tutti i miei vecchi professori del resto), dato che mi servivano alcune erbe per una pozione e con Hagrid, cordiale come sempre, con il quale ho avuto una lunga chiacchierata nella sua bellissima capanna, nella quale non ero mai entrata.
Hagrid ha detto, mentre prendevamo il the, che se volevo mi avrebbe portato nella foresta...
Oh, quanto mi piacerebbe...ha detto che, quando vorrò, sarà pronto a farmi da guida...

CeliaAllen

venerdì, 03 dicembre 2004


Quella... quella... quella sottospecie di donna. Mio padre è infuriato. Certo ha avuto il posto di insegnante di Difesa contro le Arti Oscure, ma quella schifosissima mezzosangue professoressa Celia Allen, mezza Veela ha rubato il posto che mio padre ha avuto per più di quindici anni. Il suo laboratorio nascosto nei meadri del castello è sempre stato suo, era il luogo in cui si rinchiudeva a pensare dopo la morte di mia madre. Era suo quel posto. Avrà smaniato per il posto di difesa contro le arti oscure, ma pozioni era la sua arte. Sua, sua, e solo sua, non di questa Allen, ma chi si crede di essere. La Veela,, anche Draco ha cominciato a fissarla, Pansy per poco non si metteva di nuovo a piangere. Anche io per poco non mi mettevo a piangere, Ron era totalmente perso o nella bellezza della nuova professoressa o in quella (bellezza? stiamo definendo Hermione una bellezza) della sua amichetta Hermione. Oggi non ho neanche avuto una lezione con mio padre. Lo vedrò anche oggi solo dopo cena. Ha sempre qualcosa da fare. Oggi sicuramente dovrà litigare con la professoressa Allen, spero le dica qualcosa, mio padre sa essere molto cattivo, visto che mentre parlavo con Draco cercavo di captare le conversazioni di Ron e dei suoi amici: sono molto contenti che mio padre non insegni più pozioni, sono veramente entusiasti di avere un'altra insegnante che soprattutto da punti a grifondoro senza che alzino un dito, o meglio alla signorina so-tutto-io-hermione-granger basta alzare la mano e rispondere a qualcosa che subito "5 punti a grifondoro" "10 punti a grifondoro". Non vedo l'ora che domani arrivi la lezione di difesa contro le arti oscure così "100 punti a serpeverde" e riderò a vedere la faccia della granger.

Oggi ho cercato di attaccare bottone con Ron "Ciao ehm, io sono Labelle, tu sei?" "Ron, bè sei venuta qui per prendermi in giro? Oppure per origliare i nostri discorsi per poi dire tutto a tuo padre?" grazie, l'unico che non avrebbe dovuto sapere di chi ero figlia lo è venuto a sapere.. wow "a dire la verità, questa Allen non mi ispira molto, così, come dire, non ho avuto tempo di seguire la lezione e mi chiedevo se potevi darmi i compiti per la prossima lezione" "ma perchè non vai a chiederlo a tuo cugino, Labelle? Dai vai a prendere in giro qualcun'altro"..

Oh, grazie Ron, cerco di fare amicizia con qualche Grifondoro e tu mi liquidi così.. grazie mille. Che giornata. Oggi ho conosciuto Hagrid. Ms perchè l'hanno preso come insegnante? E' veramente.. veramente un essere ripugnante, spaventoso e non sa parlare quasi. Per favore. Come tutti gli altri Grifondorofili non mi ha degnata di uno sguardo anche se sono appena arivata. Non che alla fin mi interessi molto parlare con un ibrido come lui, ma un po' di educazione per favore.

Al pomeriggio sono stata tutto il tempo in biblioteca a recuperare le lezioni grazie a Ron che non ha voluto darmi i compiti. Dopo cena finalmente ho rivisto mio padre. ha detto che non ha urlato contro la Allen solo perchè lui è molto educato, ma avrebbe voluto dirle qualcosa quando ha cominciato a parlare di me: quella -- non definiamola ha detto a mio pare che durante la lezione di oggi non sono stata attenta e che soprattutto cercavo di attirare l'attenzione. E' NATURALE che io cerchi di attirare l'attenzione: io sono nuova di qui, come potre fare a farmi conoscere se non cerco di mettermi in mostra? e ha detto che sn indisciplinata.. io? che a Durmtrang sono stata anche prefetto? Indisciplinata? Quella donna ha veramente dei cetrioli sugli occhi!

Oggi Pansy ha definitivamente lasciato Draco dopo mesi di tira e molla. Mi ha fatto davvero pena. Lei lo ama davvero. DOmani proverò a parargli. Spero di passare una nottata migliore di quella di ieri.

Dimenticavo domani farò il provino per la squadra di Quidditch.. non vedo l'ora!!

Labelle

sabato, 04 dicembre 2004


Oggi Piton mi è venuto a parlare della situazione di Labelle...

Dio quanto odio quell'uomo...

Mi ha trattato come una sua alunna colta in flagrante mentre copia i compiti...E ormai quella ragazza mi ha stancato, probabilmente domani le assegnerò la mia prima punizione...

E’ una ragazza strana, davvero egocentrica.

Sì, egocentrica, indisciplinata e contraria a tutte le regole della scuola.

E in più, come ogni bravo Serpeverde, disprezza i cosiddetti “mezzosangue” (comprese me ed Hermione, la ragazza Grifondoro) e i Weasley: ricordo come trattavano Bill i Serpeverde quando ero io a scuola, e ho potuto constatare che le cose non sono cambiate; Labelle, dopo la lezione, si è avvicinata velocemente al piccolo Weasley (Ron mi pare, Weasley perfetto…mi chiedo se quelli li facciano con lo stampo…è una sorta di piccolo Bill con le spalle meno grosse e le orecchie più a sventola), per poi essere cacciata da lui in malomodo.


Oggi ho anche avuto la mia prima lezione con i Corvonero, al settimo anno, assieme ai Tassorosso.

Ragazzi diligenti, silenziosi ed attenti, è bello notare come le vecchie abitudini non cambiano mai!

Spero che, anche nel Quiddich, siamo sempre i migliori, ma lo vedrò alla prima partita di quest’anno, tra due settimane, Corvonero contro Serpeverde!

Devo contattare il capitano della squadra Corvonero,m devo farmi dare qualche sciarpa scura…si, lo so che un insegnante non dovrebbe tifare per nessuna squadra ma…

Al termine della lezione una ragazza davvero bella, coi tratti lievemente asiatici mi si è avvicinata: “Mi scusi professoressa Allen…io…volevo chiederle se…ecco, se era parente di Fleur.”

“Fleur…? No, non mi pare…perché?”

“Non so, ci assomiglia lievemente, così, mi chiedevo se…”

“No, mi spiace…”

E la ragazza ha alzato le spalle, ha sospirato ed ha seguito le amiche che la stavano aspettando fuori dal grosso portone.

Mah, strano tipo…e chissà chi è questa Fleur…

CeliaAllen

domenica, 05 dicembre 2004


Ok..un respiro profondo, calma,, sììììì!! Mi hanno presa nella quadra di Quidditch! Somo il nuovo cercatore, visto che Draco *chissà come mai* ha abbandonato la squadra l'anno scorso. Comunque non vedo l'ora di cominciare gli allenamenti. Domani i sarà il primo e poi questa settimana giocheremo contro Corvonero. Vediamo.. cos'è successo oggi? Bè durante la mattinata niente di interessane ho incrociato Ron un paio di volte ma non l'ho degnato di uno sguardo. Cme si può essee così immaturi alla nostra età, tanto da avere tutte queste ostilità verso i miei confronti solo perchè sono la figlia di Piton? Poi, sarò anche come lui, ma per me nei confronti di Ron è tutto diverso!

Mentre al pomeriggio ho avuto due lezioni molto interessanti: quella di pozioni e quella di difesa contro le arti oscure. Bene, la Allen disse a mio padre che mi avrebbe presto messa in punizione? Detto fatto, solo perchè, accidentalmente ho fatto cadere la mia pozione Irritante sulla mano di Hermione; ma io non ho fatto apposta, a volte so essere così distratta, io e Pansy continuavamo a ridere perchè la mano di Hermione ha cominciato a diventare rossa, poi le sono uscite delle bolle viola che alla fine sono diventate bluastre che probabilmente dovevano prudere moloto, solo che, sfortunatamente, più le grattava, più le bolle dalla mano assvano al braccio, alle spalle, al collo e alla fine a furia di grattarsi aveva tutta la faccia blu. Peccato che Hermione si sia messa a urlarmi dietro tante di quelle maledizioni che la Allen se n'è accorta ed ora dovrò fare due ora di pulizia del laboratorio, più un tema di 70 centimetri per domani e andare domani sera nel suo "studio" per parlare "di quello che non va in lei, signorina? Cos'ha contro i Grifondoro?" contro i grifondoro niente signorina Allen, ma contro Hermione.. comunque.. seconda lezione interessanente, la prima di mio padre. Inizialmente vedendo entrare Hermione ancora bluastra i faccia ha deto "mi pare migliorata signorina Granger, ha tagliato i capelli per caso?" poi ha cominciatoa spiegare, ma dato che sento che quest'anno in difesa contro le arti oscure avrò un buon voto mi sono messa a parlare con Draco della faccenda di Pansy. Lui dice di non aver fatto niente, è solo che da qualche settimana lei non gli lasciava il fiato, così ha cominciato a non passare più tempo con lei, e quel poco che trascorreva con Pansy cercava di non stare da solo con lei. E' stato veramente terribile! Povera Pansy.. stasera le dirò quello che mi ha confidato Draco.

Ora devo andare

Labelle

domenica, 05 dicembre 2004


Davvero bellissima la partita di ieri, era da un sacco che non ne guardavo una!
A fine lezione la capitana della squadra Corvonero (Cho Chang, la ragazza che mi era venuta a chiedere se ero parente di Fleur), mi ha portato una grossa sciarpa grigia e nera, con un piccolo corvo cucito in un angolo.

“Visto che me l’aveva chiesta, professoressa Allen…”

L’ho ringraziata, le ho fatto gli auguri per la partita che sarebbe stata nel pomeriggio, ed è scappata via.
Continuo a pensare che sia strana, è come perennemente triste…
Il pomeriggio mi sono avviata con Hagrid verso il campo da Quiddich (che è stato rinnovato, ora è davvero splendido!) e abbiamo assistito alla prima partita di campionato: Corvonero-Serpeverde, come avevo già accennato.
Ho notato che Labelle è davvero abile sulla scopa, ma è stata battuta sul tempo dall’altra cercatrice, Cho appunto…Evvai, Corvonero in testa!
Approposito di Labelle, sue giorni fa ha rovesciato un calderone di pozione irritante su Hermione, che è dovuta correre in infermeria…
Non sopporto quando i Serpeverde offendono e maltrattano i “mezzosangue”, forse perché mi ricordo quando mi prendevano in giro…Sta di fatto che la cara Labelle, fra pochi minuti, arriverò qui nel mio ufficio, per due orette di sana punizione…Era davvero stizzita quando gliel’ho detto.

“Labelle, mercoledì ti voglio nel mio ufficio alle otto in punto.”

“Ma professoressa, mercoledì ho gli allenamenti di quiddich!”

“Labelle, ringraziami che la punizione non te l’ho data nel pomeriggio della partita, cosa che potrei fare!”

“oh, si, grazie!”

Ed è uscita sbattendo la porta, bofonchiando qualcosa.
Quella ragazza è davvero insopportabile.
Almeno, dopo queste due ore che si preannunciano estenuanti, potrò andare da Hagrid, a fare una passeggiata nella Foresta Proibita. Vedi i vantaggi di essere insegnante?

CeliaAllen

lunedì, 06 dicembre 2004


allora, cominciamo. Ieri mattina avevo lo stomaco completamente in subbuglio, perchè dopo qualche ora avrei avuto la mia prima e seria partita di Quidditch. A Durmstrang non potevo giocare, perchè lì fa troppo freddo e posso giocare solo i ragazzi dal sesto anno in su. Mio padre prima della partita mi ha fatto un in bocca al lupo, il più gradito della giornata. Mi ha detto che quest'anno dobbiamo vincerla noi la coppa di Quidditch e dato che non la vinciamo da quando Potter e in Grifondoro! All'inizio abbiamo giocato piuttosto bene, eravamo 100 a 20 quando quella smorfiosetta di una Cho Chang mi ha rubato il boccino da sotto il naso. Ok ragazzi, mi sono fatta un'altra nemica, tanto uno più, uno meno.. Alla fine papà mi ha detto che sono stata prava, ma la prossima volta devo solo riuscire ad essere un pochino più veloce e così ha detto che mi comprerà una scopa nuova, quella che voglio io! Mi piace così tanto essere nella squadra di Quidditch! Sto facendo amicizia con molti ragazzi, soprattutto serpeverde uno mi ha addirittura chiesto di uscire anche se mi conosce si e no da 3 giorni, un certo Adrian.. bo, per il momento gli ho risposto di no, bisogna anche vedere un po' come va la storia con Ron, oh, ma prima o poi riuscirò a parlargli senza essere insultata, statene certi! Comunque ho un piano. A dicembre ci sarà una festa, qualcosa tipo il ballo del ceppo e dato che di sicuro Ron ed Hermione si saranno lasciati.. entrerò io in scena e chiederò a Ron di venire al ballo con me.. lo so che è un sogno campato per aria, ma almeno facciamo finta di crederci! Dopo la partita e una sana doccia ristoratrice mi sono messa a parlare con Pansy. Lei dice di non essere soffocante (come no) e che ha lasciato Draco perchè lui si vedeva con un'altra. Ma così le due versioni non collimano.. Chi starà dcendo la verità? e chi no? Bella domanda.. abbiamo pensato anche un po' ai regali di Natale visto che manca poco all'inizio di dicembre. A papà pensavo di regalare quello scaldino per il naso tanto caruccio che ho visto da Madama Gownan e che gli sarebbe davvero utile. Non mi ricordavo che avesse un naso così lungo! Per fortuna non ho preso da lui, e neanche i capelli, a parte il colore! In pratica non ho preso niente da lui fortunatamente!

Dopo la discussione con pansy mi è toccato andare dalla signorina Allen per la mia punizione. Mi ha trattata veramente male. Le ho mai fatto qualcosa? Sono stata così sgarbata con lei? No, a lei non ho fatto niente, ma soltanto perchè ho qualche ostilità con Hermione lei mi odia. E anche perchè sono figlia di mio padre. Bello stress stare qui e sapere che tutti quando passi dicono: "guarda, la figlia di Piton. Ma sarà cattiva e perfida come lui?" ma non capiscono che mio padre non è perfido! E neanche cattivo. E' una brava persona. Forse odia un pochino pochino i Grifondoro, ma alla fine è tutta colpa di mia madre. Ad ogni modo: lo studio della professoressa Allen è molto carino, anche se appartiene a lei. Non per niente, però, era quello di mio padre! Mi ha fatto sedere e mi ha fatto il solito discorsetto: "deve comportarsi meglio signorina, altrimenti rischia grosso!" e io: "di sicuro, proprio con mio padre che insegna a Hogwarts" " non faccia la spiritosa! E veda di consegnarmi il tema." " non l'ho fatto signorina, non ho avuto tempo, c'era il quidditch" "il tempo llo trovavi: invece di andare in giro con i tuoi amici a dare fastidio ai grifondoro potevi stare in camera a fare il tema. In questo caso oggi invece di darti solo delle frasi da scrivere andrai da Hagrid a pulire le gabbie degli Ofinigi" "ma sono quegli stupidi animali che rilasciano l'ingrediente principale per la pozione irritante" "appunto per questo pulirai quella gabbia e non un'altra" e così ho dovuto passare tutta la serata a pulire gabbie e quando sono rientrata ho dovuto anche sopportare le risate di Ron e amici per le mie mani bluastre. Grazie signorina Allen.

Ma tanto mio padre appena ha visto le mie mani mi hadetto che sarebbe andato di nuovo a parlare cn la professoressa Allen. Sarà che è da anni che nn ci vediamo, ma mio padre è diventato molto protettivo nei miei confrtonti: soprattutto quando si parla di signorina Allen che mi dà problemi. Bè mio padre è un grande. A domani

Labelle

martedì, 07 dicembre 2004


Che giornataccia.

Oggi lezione regolare, con i ragazzi del quinto, del primo e del secondo anno.

Appena ho avuto un attimo di tempo, alla fine dell'ultima lezione, sono scappata da Hagrid, dovevamo studiare delle cose (penso fossero uova, ma non ne sono sicura) che avevamo trovato ieri nel bosco.

Ho bussato alla porta, e mi ha aperto Hagrid, gentile come sempre.

“Vieni, vieni pure Celia! Penso di avere capito cos’è!”

Sono entrata nella capanna, e sono stata investita da un coretto di “Buoooongiooorno professoressssa Alleeeeeeen!”…

Quei tre Grifondoro del sesto anno, Ron, Hermione e Harry (Harry Potter) erano scattati in piedi, salutandomi (Potter ha pure fatto cadere la tazza di the, ma subito Thor ha operato per nascondere le tracce), con un sorriso da orecchio a orecchio (Ron continuava a tenere gli occhi fissi a terra).

Mah.

Comunque, dopo Hagrid ha notato il disagio e si è affrettato a portarmi una tazza di the, a prendermi per mano e a portarmi in giardino.

“Vieni, Celia, vieni a vedere che belli! E venite anche voi ragazzi! Sono davvero uova!”

E in effetti, viste alla luce del sole, sono davvero uova…ma ormai avevano perso ogni interesse per me. Sono quindi passata al lato professionale:

“Si Hagrid, sono uova, di qualche serpente immagino.”

Harry ha fatto un passo indietro.

“Si, è quello che stavo pensando anche io. Harry, perché indietreggi? Che ci trovi di male?”

“Nono, niente…”

Mi ero stancata. Ho guardato l’orologio, e ho esclamato:

“Hagrid, mi raccomando, tienile al caldo, e chiamami appena si saranno schiuse. Penso che il loro veleno possa servire per qualche filtro. Grazie mille per tenerli e…”

il mio sguardo si è posato sulle gabbie.

“Bhe, vedo che Labelle ha fatto un buon lavoro. Allora qualcosa lo sa fare…”

Al nome di Labelle Ron è arrossito. Se non sapessi che lei è Serpeverde e figlia di Piton, e lui Grifondoro e figlio di generazioni e generazioni di Weasley, penserei che c’è sotto qualcosa.


Comunque, mi sono avviata verso al castello, rotta più che mai e…

…e indovina chi c’era ad aspettarmi davanti al mio ufficio?!

Piton!

“Buongiorno Severus” (so che quando lo chiamo per nome lo faccio imbestialire….insomma, sono una sua alunna!) “Avevi bisogno di me?” (un altro palo: odia anche quando gli do del tu)

“Si, signorina Allen. Sono qui per conto di Labelle.”

“Mi dica…cosa non va bene alla sua adorabile figlioletta?”

“Non parli così di mia figlia.”

“Sua figlia è una mia alunna.”

“Sì, e mi ha riferito che lei fa delle distinzioni. Dice che, solo perché è figlia del vostro vecchio professore di Pozioni, la trattate peggio degli altri alunni.”

“Le ricordo, professor Piton che io ero una delle poche che non faceva troppo notare quanto la odiava, e soprattutto, se io tratto male sua figlia, è solo perché se l’è cercata!”

Qui ha ridotto gli occhi a fessura…non è abituato che un suo alunno (vecchio o nuovo) lo tratti in questo modo…

“Se è così….arrivederci.”

“Arrivederci!”

E se n’è andato.

Mamma mia quanto lo odio…

CeliaAllen

martedì, 07 dicembre 2004


Papà ha parlato di nuovo con la Allen. Mi sento un po' un burattino. La Allen mi usa per vendicarsi di mio padre. Mio padre mi usa per vedicarsi della Allen. Draco mi usa per parlare con Pansy e Pansy mi usa per parlare con Draco. Che situazione! Oggi è successo un evento strepitoso: mentre ero in biblioteca a fare il tema di 70 righe della Allen, che ancora vuole, nonstante io abbia pulito tutte le gabbie di Hagrid, ho sentito Pansy, che parlando con Millicent diceva "Guarda è entrato Potty lo sfregiato!" e Millicent "Già Potty, Weasleiuccio e la Mezzosangue" appena ho sentito Weasleiuccio devo aver fatto un movimento brusco, visto che con il gomito ho fatto cadere tutta la boccetta di inchiostro. "Niente Pansy, sono solo un po' distrattatta!"
E poi sono andata in fissa e mentre le due pettegole continuavano a fare battutine sui tre amici io continuavo a guardare Ron.
"Labelle, che ti succede, sei andata in fissa? ma che stai guardando?"
Pansy ha visto che stavo fissando il più piccolo dei Weasley e ha detto:
"Ma ti sei presa una cotta per Potter?"
"Per Potter?! Ma ti prego! Neanche fosse l'ultimo ragazzo rimasto sulla terra!"
"Eppure stai guardando prorpio lui" a ha cominciato a canticchiare una stupidissima canzoncina del tipo "a labelle piace Potty, a Labelle piace Potty" e allora per zittirla le ho detto.
"Pansy, calmati ok. Ti dico una cosa se giuri, ma dico, giuri di non dirlo a nessuno, neanche a Millicent" che nel frattempo era andata a prendere i libri nel dormitorio.
"D'accordo,lo giuro dimmi, dai!"
"Ok.. mi sono presa una cotta stratosferica per Ronald Weasley"
Pansy è stata zitta per qualche secondo e poi ha urlato a voce altissima: "Ronald Weasley?!"
Come nei film: tutti i ragazzi che erano seduti in biblioteca si sono voltati verso di me e per salvarsi la faccia Pansy ha detto "Hai proprio ragione; è veramente patetico vestito così oggi" sempre ad alta voce.
Bè grazie Pansy, ho pensato, se già prima non mi rivolgeva la parola figuriamoci ora!
"Come diamine fa a piacerti Weasleiuccio" ha detto poi, parlando fortunatamente a voce più bassa.
"Bè sembra così dolce, un po' bambino, bo, non lo so. E' dolce. Punto!"
"Anche Draco è dolce, ma non è così sfigato come Weasley! Insomma, pensaci, ok, è purosangue. Ma frequenta Potter e soprattutto la Granger, a cui tral'altro è inseme, è veramente, veramente povero, e dai, come fa a piacerti uno con quelle orecchie, con quei capelli e quelle lentiggini!"
"Ma Pansy, non capisci, è proprio per quello che mi piace!"
"Ma pensa cosa direbbe Draco, o peggio tuo padre se sapesse chi ti piace"
"Non sono così stupida da dire a mio padre che mi piace Weasley!"
"Bè, già che ti piace vuol dire che un po' stupida lo sei!"
"Non sono io che scelgo chi mi piace, al cuore non si comanda!"
"ma il mio cuore è un po' più intelligente del tuo"
"Ehm, Pansy, il cuore non ha un cervello"
"Ehm, Labelle, era una battuta, va bè, vedo che sei un po' nervosetta, meglio che me ne vada"
"D'accordo, ci vediamo a cena. E ricordati.. hai giurato!"
"Giurin Giurella,, Dio,sembro una tassorosso"


Così sono rimasta sola in biblioteca.. bè, sola, io e un'altra ventina di persone.
Mentre ero totalmente immersa nello studio di quegli esseri ripugnanti di cui ho pulito tutte le gabbie.

Ad un certo punto la Granger si è messa a urlare in mezzo alla Biblioteca "Certo, non fai altro che parlare di lei, e piantala una buona volta!"
"Hermione, siediti"
"Mi siedo se hai finito di parlare di lei"
"Sì, ho finito, ma non capisco proprio il tuo comportamento! Sei troppo gelosa"
"Io troppo gelosa? Sei tu quello a cui non frega niente della nostra storia, bè se la pensi così è meglio se la finiamo qui"
Si è tolta l'anello che aveva sul dito e la lanciato in faccia a Ron e se n'è andata.
Harry ha guardato Ron e ha detto: "Potevi anche evitare" e se ne è andato pure lui.
A quel punto Ron si è alzato ed è venuto verso il mio tavolo.
Si è seduto davanti a me e mi ha detto
"Ora penserai che qui siamo tutti matti"
e io cercando di fare la sostenuta "Ti sbagli, voi grifondoro siete tutti matti, è diverso!"
Ron è diventato tutto rosso, soprattutto le orecchie e io mi sono sentita terribilmente in colpa per quello che ho detto
"Ehm scusa Ron, era una battuta"
Il rossore dalle sue orecchi scomparve un po'
"Bene, senti, ehm, domani mi daresti ripetizioni di pozioni per piacere?"
"Certo, volentieri, non ti preoccupare"
"Allora ci vediamo domani qui verso le cinque, sei d'accordo?"
"Perfetto, a domani"
E a quel punto arriva la solita guastafeste, la Allen
"Labelle, finiscila di dare fastidio ai Grifondoro"
e Ron "Labelle ha solo accosentito di darmi ripetizioni di pozioni, tutto qui"
"Ma Ron, tu quest'anno vai benissimo in pozioni!"
"Ehm sì, ma ho avuto qualche problema con la pozione irritante, mentre direi che a Labelle è venuta benissimo" disse guardando le mie mani e mettendosi a ridere.
Così ci siamo salutati e... non vedo l'ora che sia domani!

Labelle

giovedì, 09 dicembre 2004


Oggi ho approfittato della mancanza di accompagnatori per fare un giro a Hogsmeade…

Gli altri professori erano tanto scocciati di dover portare i ragazzi che ho colto la palla al balzo…

Era da un sacco di tempo che non facevo un giro là, e sono passata a salutare Madama Rosmerta ai Tre Manici di Scopa, e indovina chi ho trovato?

Stavo bevendo placidamente la mia Burrobirra (odio le altre coe, odio l’alcool perché non posso essere pienamente cosciente di me…) quando ho sentito qualcuno che, da dietro, ha detto, con voce forte e decisa:

“Signorina Allen, le pare questo il momento di scambiare figurine delle cioccorane?!”

Mi sono girata lentamente ridendo:

“Mi scusi professoressa Mc Granitt, ma la sua lezione è così noiosa! Ciao David! Ma cosa ci fai qui?!”

Eh si, caro diario, proprio David Gallmann….Il mio compagno di corso di Hogwarts!

“Oh, bhe, potrei chiederti la stessa cosa Celia” E mi ha abbracciato!

Fa uno strano effetto ritrovare amici che si avevano lasciati da molto tempo…e, se devo ammetterlo, ho sempre avuto una cotta per David…

Mentre ci abbracciavamo, è entrato Hagrid in taverna, ci ha guardato malissimo e si è seduto cupo ad un tavolo…chissà cos’ha…

Comunque, dopo il caloroso abbraccio David mi ha chiesto:

“Allora, che ci fai qui a Hogsmeade? Se non sbaglio abiti dall’altra parte dell’Inghilterra…”

“Bhe, veramente abito in Irlanda, ma Silente mi ha chiesto di venire al castello per sbrigare un compito…”

“Che genere di compito?”

“Scambiare cioccorane.”

Mi ha fulminato con gli occhi.

“Daaaiiiii…..daaaaiiii…non penso che sia una cosa tanto segreta da non dirmela, no?”

“Uffa…Se te la dico mi prendi in giro per tutta la vita.”

“Giurin giuretto, non riderò…te lo prometto!”

“Ok…”

“…”

“Sono qui per…”

“siiii?!…”

“ok, Piton ha avuto il posto per Difesa Contro le Arti Oscure e io ho preso il suo posto per Pozioni.”

“mpfffffff….”

“…”

“AHAHAHAHAHAHAH! La professoressa Allen”

“David, ti odio.”

E così, ho passato due piacevoli ore, diverse dal solito. Alle sei ho guardato l’orologio, e devo aver fatto uno scatto davvero veloce, tanto che ho rovesciato la Burrobirra…

“Cazz…emm….”

“Professoressa, non si dicono le parolacce!”

“Sono in ritardo…”

“Vabè professoressa, allora è meglio che se ne vada!”

“Eh si! Ciao David! Accipicchia, è da un sacco che non ti vedevo! Ci sentiamo eh! Ciao!”

E sono scattata fuori dalla taverna.

CeliaAllen

venerdì, 10 dicembre 2004


Ebbene, eccoci qui... Quest'anno ho deciso di mettere tutto per iscritto, così terrò i conti e mi ricorderò a chi devo dei favori e a chi botte... Eh eh eh...
I corsi ormai sono cominciati, e proseguono già con un ritmo frenetico... Per non parlare poi del fatto che al terzo anno si aggiungono nuove materie, e quindi la fatica sarà centuplicata...
Per il resto qui è tranquillo... Fin troppo tranquillo... Mai vista una sala comune di Serpeverde così tranquilla... Più che tranquilli i miei compagni sembrano preoccupati, non so' se in positivo o negativo...
Ora metto via questa pergamena, e ne prendo un'altra, quella dei compiti...

Viele Grüße... Alice*

.Alice.S.vK.

venerdì, 10 dicembre 2004


Sono appena arrivata a Hogwarts.. Il preside mi ha presentato stamani mattina a colazione, sono stata smistata alla casa di griffondoro, spero che i miei compagni siano delle persone a modo. Quando mi trovav li davanti a tutte quelle faccie sconosciute che mi guardavano credevo di morire o di svenire per l'emozione. Non mi è mai piaciuto essere al centro dell'attenzione, ma sono sicura che cambierò molto quest'anno. Già mi sento diversa da stamattina! Dopo la morte di mia mamma credvo che non avrei mai più sorriso, invece il preside di questa scuola appena mi ha parlato mi ha fatto ridere. E' un vecchietto vispo e allegro, spero però che sia all'altezza dellla sua fama. Questa scuola mi piace, credo che mi adatterò subito, devo solo conoscere un pò meglio i miei compagni, cosa che mi riusulterà più difficile di tutte.. sono cambiata troppo da quel giorno, da un estremità all'altra, chissà se mai riuscirò a rornare come prima. Adesso ti lascio perchè è meglio che inizi a prendere appunti sennò il professore di storia della magia si incavola e non mi sembra 1 tipo.. solido. va beh.. baci..

Cecilia.

Cecilia-Adams

venerdì, 10 dicembre 2004


Sono veramente furiosa!
Ma lasciate che vi racconti tutto dall'inizio.
Oggi mi sono svegliata tutta contenta dato che quella che mi aspettava sarebbe stata la migliore da quando sono arrivata qui.
Stamattina, dopo colazione, la professoressa Allen ci ha accompagnati a Hogsmeade dove per la prima volta ho visto Mielandia e me ne sono innamorata.
Io amo i dolci.
Avevo anche comprato qualcosa a mio padre per addolcirlo un po', ma probabilmente quel lecca-lecca a forma di cuore me lo mangerò io!
A Hogsmeade mi sono divertita a vedere Ron ed Hermione che litigavano ogni secondo: per il regalo da comprare a Harry, per il voto che la Allen ha dato ad Hermione, mentre a Ron ne ha dato uno più basso e altre piccole cose.
E intanto pregustavo l'arrivo di oggi pomeriggio quando saremmo stati solo io e Ron .. e i libri di pozioni.
Ad un certo punto Ron si è finalmente staccato da Hermione raggiungendo Harry presso il laboratorio di Zonko mentre Hermione è andata a parlare con la nuova arrivata, Grifondoro naturalmente. Come si chiama? Ah già, Cecilia.
mentre io sono stata tutto il tempo con Alice a sparlare dietro ad Hermione perchè Pansy era rimasta ad Hogwarts con Draco.
Penso proprio che abbiano fatto pace!
Alice non sa della mia cotta per Ron e speravo che nessuno lo avrebbe saputo a parte Pansy.
Dopo pranzo, anche se sinceramente non ho mangiato dopo che mi ero riempita di dolci da Mielandia, ho cominciato a preparare i libri per Ron e mi sono diretta verso la biblioteca.
Dopo qualche minuto è arrivato Ron.
Penso di essere arrossita o qualcosa del genere perchè Ron ha cominciato a ridere
"Scusami tanto, ma cosa c'è da ridere?"
"Niente, bè prima di iniziare forse è meglio se ci presentiamo. Ron, Ron Weasley. Ultimo ragazzo dei Weasley, non so se hai presente e se tuo padre te ne ha parlato, tutti con i capelli rossi, lentiggini.."
"No, a dire la verità è da un sacco di anni che non vedo mio padre, quindi non ha avuto il tempo di parlarmi di te!"
"Oh, scusa"
"Non fa niente, la mia è una storia veramente lunga! Comunque io sono Labelle Piton, figlia del vostro amato insegnante di Pozioni, ehm no, visto che la Allen gli ha rubato il posto, di difesa contro le arti oscure, serpeverde."
"Serpeverde, io odio Draco Malfoy"
"E' mio cugino"
"No, ma non è proprio antipaticissimo.."
"Non ti preoccupare, mica me la prendo! Vogliamo cominciare con queste ripetizioni?"
In quel momento entra la McGrannitt
"Ragazzi ho appena affisso in bacheca un nuovo avviso, il 23 dicembre ci sarà il Ballo per il 90esimo compleanno del preside Silente.
Per questo tutte le ragazze, badate bene, le ragazze, non i ragazzi, dovranno invitare qualcuno al ballo.
Dimenticavo, il ballo è aperto ai ragazzi dal terzo anno in su"
"Wow, un ballo" ho detto a Ron
"Già peccato che io non ho nessuno con cui andarci, mi sono appena lasciato con la mia ragazza"
"Mpf, la Granger, miss so-tutto-io.. ops, scusa"
"Non ti preoccupare, mica me la prendo" mi disse facendomi il verso "te l'ho detto, non è più la mia ragazza!"
"Bè visto che io sono sola e tu sei solo, che ne dici di venire con me?"
"Una serpeverde e un grifondoro insieme al Ballo?!"
Già cominciavo ad arrossire
"Bè.. è un'idea.. ma se non vuoi.."
"Bè, perchè no! Va bene!"
"D'accordo, ma ora cominciamo con la nostra lezione! Per prima cosa la pozione irritante.."
Dopo mezz'oretta di ripetizione, mentre continuavamo a ridere qualcuno arrivò alle mie spalle:
"Signorina Labelle, io non le ho mai dato il permesso di uscire con un grifondoro" era mio padre.
"Oh, papà, stavo dando una mano a Ron con le pozioni irritanti"
"Se Weasley ha un problema con la pozione irritante può andare dalla professoressa Allen, non da te. Ora prendi le tue cose e vieni in camera mia!"
"Ma papà.."
"Niente ma! Fila!"
"Scusa Ron, ci vediamo domani a lezione, abbiamo pozioni insieme, se vuoi ti do una mano!"
"D'accordo, a domani!"
In seguito nella stanza di mio padre:
"Labelle, nessuno ti ha dato il permesso di frequentare quel ragazzo"
"Papà, non lo sto frequentando, gli stavo dando ripetizioni"
"non è vero, ho visto che ridevate"
"E allora, non si può ridere?!"
"Certo, ma non con un ragazzo"
"Tu non capisci! Ron è un ragazzo molto gentile ed è l'unico Grifondoro con un po' di cervello"
"Non m'importa delle tue spiegazioni, fila in camera tua!"
"Va bene!"
Arrivata in camera c'era Pansy ad aspettarmi.
Era tutta eccitata perchè si era rimessa con Draco, ma non me ne importava niente e mi sono buttata sul letto a piangere.
Pansy si è ricordata che avrei dovuto vedere Ron e ha voluto sapere tutto.
"Effettivamente Ron è un po' sfigatello, ma hai visto che lentiggini, però tuo padre è stato veramente.. ehm stronzo!"
"Pansy, non capisci niente, le lentiggini sono sexy"
"Sì, sexy come le calze usate di Draco"
"Che per te sono sexy di sicuro"
"Bè effettivamente"
"Pansy.. che schifo!!"
"Comunque domani ti farò parlare con Weasleiuccio, fosse l'ultima cosa che faccio!"
"Grazie Pansy, sei una vera amica!"
"Tu mi hai aiutato con Draco, io ti aiuto con Weasleiuccio, anche se è un weasley e soprattutto Grifondoro!"

E ora sono qui a deprimermi!
Aspetto domani con ansia!

Labelle

sabato, 11 dicembre 2004

il 23 dicembre ci sarà il Ballo per il 90esimo compleanno del preside Silente, tutte le ragazza dovranno invitare un ragazzo.. le ragazzo??? ma dove sta che sono le ragazze a invitare i ragazzi????? la trovo un idea stupidissima. Poi una persona come me non si abbasserà a invitare un ragazzo se vogliono venirci con me dovranno chiedermelo.. ma chi voglio prendere in giro.. Io voglio per forza andarci con il ragazzo più carino della scuuola. E' una questione psicologica, devo riuscire ad invitare il ragazzo più carino della scuola prima di chiunque altro. Ieri siamo andati a Hogsmade con la professoressa Allen ci ha portati a Hogsmade, un simpatico paesello di maghi, c'è un negozio bellissimo di dolci.. sono stata dentro mezz'ora. Poi Hermione, una mia compagna di dormitorio con cui ho molto legato è cenuta da me "hai sentito del ballo?" mi ha chiesto "si certo.. le ragazze devono invvitare i ragazze, che stupidaggine" ho detto contrariata "non dire così sarà divertente!! Cecilia perchè quei capelli non li levi dal viso? hai così 1 viso carino.. perchè lo tieni coperto?" mi ha detto cambiando completamente discorso.. io sono rimasta un pò perplessa da quella domanda, non mi piace che la gente critichi i miei capelli anche perchè sono l'unica cosa in me che non cambierei mai. Poi il fatto che mi li abbia criticati 1 ragazza con i capelli come Hermione, ma mi sono trattenuta.. "a me piacciono così, a volta li lego, ma nn mi tornano" ho detto alzando le spalle poi mi sono diretta al laboratorio di Zonko, dove c'erano Harry Potter e Ron Weasley. Quell'harry opotter è davvero carino, poi ha un color degli occhi spettacolare, conosco tutta la sua storia.. ma non credo che sia disturbato mentalmente per questo. Questo sarebbe solo un pregiudizio, comunque mi sono fermata a parlare con loro, sono simpatici, tanto. Forse può darsi che inviterò Harry al ballo..
Cecilia-Adams

sabato, 11 dicembre 2004


Ecco, ora mi è tutto completamente chiaro: il male che sta' divorando questa scuola sono... I SENTIMENTI!! Non so' come sia la situazione a Corvonero e Tassorosso [cosa che dovrò scoprire al più presto se voglio evitare scontri], ma vedo che Serpeverde e Grifondoro sono agli sgoccioli. Draco, speravo che almeno lui e la Parkinson non avrebbero avuto di questi problemi ed invece no!! Conosco il ragazzo da prima di cominciare a frequentare Hogwarts, grazie ai parenti di mio padre. Non mi ricordo chi è cugino di chi, ma, a quanto pare, siamo parenti mooooolto alla lontana. Anche se la sua famiglia è un po' troppo esposta per frequentarla apertamente. Insomma, per quella storia di Vold... Tu-sai-chi. Sta' di fatto che, per come lo conosco, non avrebbe mai il coraggio di piantare una ragazza senza che ci sia qualcosa di grosso sotto. Quindi, o è stata Pansy, oppure il bimbo sta' architettando qualcosa... O magari sono solo io che mi faccio questi romanzi solo per il gusto di avere la certezza che potrei senza dubbio rimettere tutto a posto con uno schiocco di dita. Cosa che sono convinta di saper fare! Oggi comunque non li ho visti in giro, magari si sono rinchiusi da qualche parte a "fare pace"... speriamo...

La situazione sulla sponda Grifondoro mi è invece molto più chiara... Proprio oggi ne ho parlato con Fred e George Weasley. Sono due persone molto alla mano, almeno con me, e, se devo dirla tutta, hanno orecchie ovunque nel castello, quindi dispongono sempre di un gran numero d'informazioni utili!! Oltre ad essere veramente divertenti! Li ho conosciuti al primo anno, incappando per sbaglio in una loro invenzione... Inizialmente li avrei uccisi, ma poi ho cambiato idea!... Ma mi sto' dilungando.
Dicevo, mi hanno detto che loro fratello (Ron, del quinto anno) si è appena lasciato con la sua ragazza, la Granger, e pare che la causa sia Labelle Snape, una ragazza del quinto che si è appena trasferita qui da Durmstrang! Almeno, questo è quello che si dice in giro, null'altro che pettegolezzi, ma pare siano stati visti insieme in biblioteca... Ho avuto l'occasione di conoscerla, e ci parlo spesso, (anzi, direi proprio che mi diverto a parlare con lei, anzi a sparlare con lei di qualcuno!) ma non credo gioverebbe alla sua reputazione se si mettesse con Weasley. Perlomeno dovrebbe farlo di nascosto... Non che io abbia qualcosa contro, ma ha già attirato le antipatie dei Grinfondoro, e i Serpeverde non la vedrebbero di buon occhio nel caso decidessero di fare qualcosa di pubblico. Ma non gliel'ho ancora detto... Meglio che gliene parli prima o poi...
Tra l'altro ho visto Labelle in azione alla partita... E' stata scelta come cercatrice. Per poco non prendeva il boccino!! Ma, si sa, la Chang ha una grande esperienza, mi avrebbe stupito piuttosto che fosse stata Labelle a sopraffarla!
Uff... Mi piacerebbe occuparmi di problemi di diversa natura!!

Ma un'altra cosa mi consuma: ci sarà un ballo il 23... E fin qui tutto bene, ottimo, almeno ci si diverte un po'! Stavo leggendo l'avviso in bacheca quando mi salta all'occhio che è riservato agli studenti dal terzo anno in su!!
Sarà che è per i 90 anni di Silente [che, per inciso, avrei scommesso ne avesse parecchi in più...], quindi avranno pensato di non invitare i più giovani per non farlo sentire troppo vecchio. Baggianate. Quelli del primo e del secondo metteranno della porzione urticante nei cioccolatini.

Nota positiva: (ebbene sì, c'è anche questa!) ho girovagato un po' per Hogsmeade ieri... Ho comprato un sacco di dolci!! *_*

Viele Grüße... Alice*

.Alice.S.vK.

sabato, 11 dicembre 2004


"Buon Compleanno"
Ecco come mi sono ritrovata questo diario fra le mani, mentre mio fratello, Dorian, con un sorriso raggiante sulle labbra sottili, si apprestava a tirarmi le orecchie – inutilmente.
“Il mio compleanno è in Marzo” Freddo proferir da parte mia, mentre li porgevo il diario.
Lui per tutta risposta scrollò le spalle e rispose sempre sorridendo
“Non ho resistito, l’avevo comprato qualche tempo fa, poiché a Marzo mi è impossibile tornare a casa per farti un regalo migliore, così ora puoi appuntare i tuoi pensieri fin dall’inizio dell’anno!”
“Mi è inutile” Mi maledì da sola per aver risposto in maniera così secca e nel vedere il dolce viso di Dorian rabbuiarsi e sussurrare, scrollando nuovamente le spalle.
“Fa niente”

Indi mi sento in debito. Devo a mio fratello almeno una decina di pagine.
Ma l’inutilità di questo diario mi pare ancora enorme.
Non sono portata a riportare i pensieri su una qualsiasi superficie, sono abituata a tenere tutto per me, e nono sono nemmeno sicura delle vere funzioni di esso.
Talvolta, guardandomi intorno, vedo molte ragazze della mia casa, Corvonero, impegnarsi a buttar giù poche, o molte che siano, righe e custodirle come un bene prezioso. Non ho mai compreso il perché…
Non ne ho mai avuto uno, gli unici libri che le mie mani hanno retto erano tomi di studi e la mia penna d’oca non ha mai graffiato altro che fogli di pergamene o piccole lettere – raramente.
Ma ora devo fare questo sforzo.

Con questa premessa finisco.

Dita Von Teesse.

sabato, 11 dicembre 2004


Mioddio...
Oggi, mentre ero a fare niente in sala professori (no, teoricamente stavo correggendo i compiti in classe della terza, ma proprio non ne avevo voglia) mi ha raggiunto la Mc Granitt praticamente correndo:
"Celia! Celia! Vieni al ballo il 23 vero?!"
"emm...che ballo?"
"ci sarà un ballo per i 90 anni di Silente!"
solo 90?!
"Ah, non lo sapevo professoressa, comunque penso di esserci!"
"Bene...ah, e tocca a te invitare il tuo accompagnatore..."
"Eh? No...professoressa, sa che a me non e mai..."
"Eh, Celia, lo so...ma..."
"E poi, chi dovrei invitare? Piton? Nick quasi-senza-testa? o magari il mio gufo?"
"Bhe" disse guardando fuori dalla finestra "Qualcuno ci sarebbe!"
ed è andata via ridendo.
Distrattamente ho guardato anche io fuori dalla finestra...C'era Hagrid che portava una classe ai margini del bosco.

IONONCIVOGLIOANDAREALBALLO!


CeliaAllen

sabato, 11 dicembre 2004


Ah i serpeverde! Non sapevo fossero talmente ottusi e idioti! Mi sono imbattuta in un gruppettto oggi malfoy, Parkinson, Nott, Greengrass, pucey, warrington e zabini credo (sono sempre stata brava a memorizzare i nomi, ehm.. i cognomi). Stavo camminando e loro mi seguivano.. quando sento malfoy dire a Nott "questa è la nuova griffondoro.. non se ne avevano abbastanza di quiei griffoschifi?" proocando risate.. mi sono voltata di scatto e essendo una persona che non sa incassare il colpo e poi ignorare facendosi superiore ho reagito "perchè tu ti credi migliore biondino?" ho detto gelida "ha pure la lingua aguzza" ha detto la ragazza con i capelli neri e i lineamenti duri, la Parkinson "cosa volete?" ho chiesto "drti fastidio bionda" ha detto il ragazzo magro e alto chiamato Theodore nott.. prima che potessi ribattere una voce femminile interrompe, era Lebelle Piton, un'altra serpeverde "non ce'è n'era abbastanza di questa serpi in giro?" ho cercato di fare il verso a Malfoy, che mi ha lanciato uno sguardo di fuoco, mentre Labelle mi ha ignorato e ha detto "siete sleali, così tanti contro una! non giusto! Anche se è una griffondoro!" Mi difendeva! c'era sicuramente qyuealcosa sotto infatti la Parkinson ha detto "Ma Labelle, lo dici solo perchè a Griffondoro c'è Weasley!" Lebelle, al contrario di quello che avrei fatto io è rimasta zitta, un pò pewrchè come è capitato a me è stata interrotta dall'arrivo di qualcuno, Harry Potter sbuca dall'angolo e da dietro gli occhiali tondi lancia un'occhiataccia a Malfoy e co. "malfoy" sussurra.. "Potty!" dice Malfoy fingendosi felice di vederlo "lasciala stare ok? lei non ti ha fatto niente!" mi ha difeso, il mio cuore ha fatto 1 salto "è nata.. " ha detto malfoy con disprezzio coem se in vita mia avessi ucciso la persona che ama di +.. ma cosa vuole da me questo biondo eh?? io nn lo conoscevo nemmeno prima di arrivare a Hogwarts! alla fine della litigata Harry riesce a mandare via i Serpeverde, compresa Labelle.. io mi limito a ringraziarlo.. accidentaccio alla mia timidezza!!! Al diavolo! Lui mi sorride come se apettasse che lo invitassi.. ma cosa vuole da me? "cosa c'è?" chiedo come se nn lo sapessi già.. "niente niente" dice sarcastico.. quindi decido di farmi coraggio "Harry,.. tu.. vai già con qualcuno al ballo??" tutto di un fiato lo dico "no non mi ancora invitato nessuna.. dice indifferente sfilanosi gli occhiali e pulendoli con uno straccio, ma ridendo dootto i baffi "ah perchè.. io, sai non conosce bene nessuno qua a Hogwarts e diciamo che te sei la persona che conosco meglio..." ho detto girando un pò attorno al concetto "e allora?" mi chiede impaziente "vuoi venire al ballo con me????" sputo fuori queste parole difficilissimi da dire e lui alimente il suo sorriso dicendo "va bene Cecilia, ne sarei felice" non so come mai ma mi sento come arrossire.. e dopo averlo ringraziato di nuocvo e salutato vado.. rossa come un peperone noto che il gruppo di serpeverde da dietro l'angolo aveva visto tutto, anche Labelle, ma lei eppuura sembra così diversa dagli alytri serpeverde! Comunque.. fatto sta che.. Harry mi sta simpatico, ma io non voglio provare per lui altro che simpatia, poi credo sia già occupato con Hermione..

Cecilia-Adams

sabato, 11 dicembre 2004


Uffa oggi non è successo niente di interessante. A parte la lezione di pozioni.

Bè innanzitutto mi sa che Hagrid ha una mezza cotta per la professoressa Allen! Mpf.. ce li vedo proprio loro due insieme, ma mi sa che la Allen non la pensa allo stesso modo, visto che quando Hagrid è entrato con due galline semi sgozzate che colavano sangue ovunque non è stata proprio contenta, anzi, gli ha subito urlato di uscire dalla sua classe perchè "io non insegno Cura delle Creature Magiche, bensì pozioni! Vada a chiedere alla professoressa Caporal!" u.u la professoressa è un po' nervosetta, forse perchè non sa chi invitare al ballo e ha paura di avere come unica scelta Hagrid.

Oggi come già detto ieri appena entrata in aula c'era Ron che mi aspettava: mi aveva addirittura tenuto il posto. Che carino! La Allen come al suo solito pensava che io fossi andata lì a dargli fastidio! Comunque mi sono sfogata con lui dicendo che mio padre non può impedirmi di dargli ripetizioni quando voglio e Ron ha detto che a lui non importa se mio padre continua ad urlare contro di lui dicendo un sacco di sciocchezze, tanto ci è abituato, perchè è da sei anni che fa così. Io non capisco, Ron è un ragazzo così gentile, anche piuttosto timido e arrossisce facilmente. Non ha mai dato fastidio a nessuno.. e allora perchè accanirsi contro di lui? Abbiamo anche parlato del ballo. Io sono agitatissima, anche se alla fine so ballare, mentre Ron è davvero preoccupato perchè dice che è totalmente scordinato e odia il suo abito da cerimonia! Ma a me non importa un granchè, a me Ron piace lo stesso. Insomma, a parte la faccenda del ballo.. io non gli ho detto chiaro e tondo che mi piace! In teoria dovrebbe saperlo solo Pansy.

Comunque settimana prossima in occasione del ballo ci sarà un'altra uscita a Hogsmeade e andrò a comprare il vestito con Pansy, Alice e Millicent. Non so.. all' "Enporio di Vivica" ci sono un sacco di bei vestiti. In particolare mi sono innamorata di un vestito nero composto da un corsetto e una gonna piuttosto ampia, ma l'ho visto di sfuggita dalla vetrina, quindi non mi ricordo molto bene i particolari.

Oggi non avevo molta voglia di parlare con papà e fortunatamente non l'ho visto.

A presto

Labelle

domenica, 12 dicembre 2004

Oggi mi sono ritrovata a passeggiare nei corridoi… da sola, stavo pensando al ballo che ci sarà fra pochi giorni, credo proprio che non ci andrò, Millicent ha insinuato che non ci volessi andare perché nessuno mi ha invitata. Ma non è così, Warrington ad esempio mi ha chiesto se volevo andare con lui, e anche Higgs ma io ho semplicemente rifiutato. Comunque… Sono arrivata in un passaggio in cui non ero mai stata in 5 anni di scuola, davanti ad una statua di un goblin. Credo di essermi persa..

Da un angolo buio della statua è venuto fuori un ombra scura e lungiforme. La verità: ho avuto paura. M dopo pochi passa compiuti dall’ombra mi sono accorta che era solamente Draco Malfoy. Ho sospirato, tranquillizzandomi “Hei Naiadi ti ho forse spaventato?” mi ha chiesto ghignando con la sua solita fredda voce “Cosa te lo fa pensare Malfoy? Stavo solamente facendo un giretto… tu piuttosto che diavolo ci facevi dietro una statua?” guardandolo con disappunto “Stai attenta Montague, non usare quel tono con me, e comunque non sono affari tuoi” ho alzato un sopracciglio “Non c’è bisogno di essere così scortese… che c’è? Il tuo caro paparino non ti ha più insegnato le buone maniere?” ho detto freddamente “..me le ha insegnate fin troppo bene…” ha borbottato sottovoce Draco abbassando lo sguardo di ghiaccio. “Che c’è Draco?” gli ho chiesto allora gentilmente, pensando che infondo anche lui avesse un cuore con i sui mille problemi. “Allora non hai proprio capito che non sono affari tuoi Naiadi!” “Certo, dovevo aspettarmi una reazione del genere.. in perfetto stile Malfoy” ho scosso la testa e sono andata via.

Sono andata in Sala Grande a cena, dopo due minuti è arrivato mio fratello Kain seguito da una fila di ragazzine sorridenti, l’ho guardato con disgusto “Cosa ci fai con quella fila di bambinette?” in tono brusco, “Ma Naiadi abbiamo vinto la partita di quidditch contro in Girfondoro!!” in effetti non avevo notato che mio fratello era pieno di fango e teneva ancora in mano la sua nimbus 2001 “Complimenti” ho detto semplicemente, Kain mi ha guardato contrariato e deluso per la mia reazione, così ha mandato via il branco di ragazzine urlanti e si è seduto vicino a me “Che hai sorellina?” “assolutamente niente… con chi andrai al ballo Kain? Spero non con una di quelle bambine” “No. Ho intenzione di invitare Sally-Anne Perks” “Bè…mi sembra una ragazza carina, e soprattutto serpeverde” “già.. niente di speciale…. Tu invec….” Ha lasciato cadere a metà la frase vedendo il mio sguardo di fuoco che lasciava intendere benissimo che non era lecito farmi quella domanda; ho visto Labelle una mia compagna di casata,così ho salutato mio fratello e mi sono alzata per dirigermi da lei, dovevo chiederle gli appunti di pozioni. Adesso sono in dormitorio ma è meglio se vado, sento delle voci, saranno gli altri che tornano dalla cena, non ho voglia di far sapere in giro che tengo un diario, potrebbe essere interpretato come un segno di debolezza.

NaiadiMontague

domenica, 12 dicembre 2004

Credo che oggi sia stata una delle poche volte in cui il sorriso è fiorito sulle mie labbra - anche se temo sia stata una risata fragorosa e non troppo aggraziata.
Io, Padma, Marietta e Cho. Semplice chiacheratta notturna fra compagne di stanza.
Non è mio solito partecipare. Ma questa volta fù diverso.
Marietta e Padma si erano perse nell'elencare ogni singola azione della presa del boccino d'oro da parte di Cho, che, da parte sua, nanscondeva la felicità della vittoria passata, con una maschera di falsa modestia. Il tutto mi sembrara patetico e inutile, preferendo così gli ultimi -e decisamente più interessanti- appunti di pozioni, dati dalla professoressa Allen.

Non ricordo precisamente quando Padma tirò fuori l'argomento, ma dell'enteusiasmo della sua spiegazioni non riuscì a trattenermi dal ridere.

"Quest'anno saranno le ragazze a far da cavaliere al ballo!"

La faccia attonita e confusa delle mie compagne mi fecero ritornare alla realtà, procurandomi un lieve rossore sulle guancie.
"E' la prima volta che ti vedo così interessata Dita"
"Il tono e il modo in cui è stato detto" Repplicai io, abbasando il capo sulla pergamena scritta
"Aveva qualcosa che non andava il mio tono?" Mi chiese preoccupata Padma
"No. Era buffo. Tono, modo e la notizia" Abozzai un sorriso, sperando di non causare una qualche scenata da parte di Padma.
"Capisco...tu a chi farai da cavaliere?"
"Non penso di partecipare al ballo"
"Non puoi non partecipare!" Intervenne Cho
"Giusto! E' una occasione unica!" Giunse anche Marietta
Sinceramente. Non ho capito ove si potesse trovare, nel tutto, un'occasione così unica.
Ritornai per l'ennessima volta sugli appunti, ma vuoi nuovamente interotta
"Dorian è carino...potresti invitare lui"
Gli occhi calarono a calamita su Marietta, aspettando con ansia la sua risposta.
"Potrei, ma ci sono anche altri occhi puntati su di lui, confesso però che non mi dispiacerebbe"
"Ron o Harry?" Propose nuovamente Padma
"No!" Urlo quasi Cho, portandosi a dosso le occhiate attonite delle compagne - me compresa.
"Beh. Pare che siano già impegnati"
"E con chi?"
"Sembrano essere solo voci, una serpeverde, Labelle Snape con Weasley e una grifondoro, Cecilia Adams, con Harry"
"Cecilia..." Sussurò fra i denti con un tono al quanto strano Cho.

A quanto pare la nostra amata cercatrice non ha dimenticato la sua storia con il famoso Potter, ma, in quel preciso momento, avevo ben altri pensieri, chiedendomi se fosse stato possibile invitare il proprio fratello al ballo, pur di non farlo cascare fra le grinfie di Marietta...

Dita.Von.Teesse

domenica, 12 dicembre 2004

Oggi è stata davvero una giornata divertente... sono stata tutto il pomeriggio con Ron e arry mentre Hermione era in Biblioteca a studiare, non capisco come quella ragazza abbia sempre questa voglia sfrenata di studiare! Comunque stamani mattina appena mi sono svegliata c'erano on e Harry che giocavano a scacchi in sala grande chiacchierando su Labelle, che doveva andare l ballo con Ron.. io mi sono avvicinata "Labelle al ballo con te ron?" ho chiesto sedendomi accanto a Harry.. "si.." mi risponde il rosso arrossendo.. "vi vedo bene insieme" ho contatato a voce alta causando ancora di puì l'arrossamento di ron "e voi due andate insieme?" chiede oron accennando me e Harry.. fu il mio turno di arrossire "si ron" dice harry rosso quanto me.. "e cho?" chiede ron "chi è Cho?" chiedo io automatiicamente.. come se mi importasse "Cho è acqua passata! quella frignona!" si affretta a dire harry.. per il resto della giornata l'ho passata con Harry, quando Ron va da Labelle non so a fare cosa e ci lascia soli, abbiamo passato il pomeriggio nel cortile.. faceva freddo, il cortile bianco era davvero bello e il lago ghiaccciato mi ha fatto tornare in mente quando con mia mamma passavo le giornate a pattinare sul ghiaccio. Quindi mi sono rattristata.. eravamo seduti su una panchina vicino al lago "perchè sei triste?" mi chiede a un certo punto Harry "è che pensavo..." ho detto con uno strano tono della voce "a cosa pensi? si può sapere..?" ha chiesto con dolcezza "alla mia mamma.." ho detto con un pò di tenerezza nella voce.. "tua mamma?" ha detto un pò confusiìo nn aspettandosi questa risposta "e dov'è adesso?" ha continuato.. "è morta" gli ho detto tristemente lasciando sul suo volto un misto di imbarazzo e dispiacere "ah.. non lo sapevo.." ha detto poi harry.. "anche i miei genitori sono morti!" ha continuato. "lo so, ma per te è diverso è stato più terribile immagino, primo, a te sono morti entrambi, poi per mano sua" poi ho cercato di cambiare discorso dicendo "perchè Hermione studia sempre?" ho chiesto "beh lei è fatta così.. se non studia no.." l'ho interroto lanciandogli una pallata di neve, poi sono scoppiata a ridere vedendo la sua faccia innevata "ah si??? vuoi la guerra???" quindi è iniziata una guerra a pallate di neve.. mi sono divertita troppo.. è un ragazzo talmente dolce, no.. non posso, mi sto pinnamorando. Non è da me, la sera quando ci siamo separati perchè lui doveva andare in bagno ho incontrato quella Cho Chang, ovvero la ex di harry.. "tu sei cecilia Adams?" mi ha chiesto freddamente.. "in persona e tu sei?" ho chiesto altrettanto fredda.. "Cho Chang" ha risposto mantenendo la stessa freddezza.. "ah sei tu la pagniucolona?" ho chiesto pungendola sul vivo "ascoltami bene tu.." interrotta dall'arrivo di harru se ne va.. poi la sera.. a cena la inontro di nuovo in sala, e mi lancia un occhiata velenosissima...

Cecilia-Adams

lunedì, 13 dicembre 2004

Comunque sia, questa cosa che bisogna per forza invitare qualcuno al ballo mi sembra ridicola. Dico, sono ancora giovane per fare una cosa del genere!! E poi chi posso invitare?! Non voglio farmi accompagnare dal primo che passa, che poi potrebbe essere un perfetto idiota!! No, no, voglio mantenere una certa reputazione... Quindi escludo quelli del mio anno: sono TUTTI dei perfetti idioti. E in tuttp il castello non ce n'è uno solo che possa dirsi degno della mia persona!! Stò esagerando? No! E' anche per questo che non mi trovo un fidanzato!! Stare ai ritmi di qualcun'altro... No, non fa per me, assolutamente!!

Mhhh... Credo che al ballo inviterò Blaise Zabini... Non che sia uno normale, d'altrocante è stato smistatoa Serpeverde ma... Perlomeno mi fa ridere. Giusto ieri mi ha domandato se sarei riuscita a tenere fuori il naso dagli affari altrui, almeno la notte del ballo.
"Impossibile. - gli ho risposto io seria - Hai idea di quanti piccioncini ci saranno in giro?! Sarà uno spasso infastidirli!"
Pregusto grasse risate!!

Viele Grüße... Alice*

.Alice.S.vK.

mercoledì, 15 dicembre 2004

Piove.
Grosse gocce sbattono contro il vetro del mio ufficio, è tardi ma non ho voglia di dormire.
Ho appena parlato con Silente, vuole raddoppiare la guardia al castello: dice che, durante il via vai natalizio, il castello potrebbe essere più vulnerabile, e Voldemort potrebbe inserirsi, mandando qualche suo mangiamorte. A detto che, durante le vacanze di Natale, gli studenti saranno una quindicina e sarebbe meglio raggrupparli tutti in un'unica sala comune. Mah, questo mi sembra un po' troppo, ma è lui il capo... Fattostà che ha pregato noi insegnanti (noi...eheh, è strano essere dall'altra parte del tavolo) di guardare con attenzione i ragazzi, e di vegliare notti prestabilite a coppie per pattugliare la scuola...spero vivamente di non capitare con Piton.

Oggi siamo tornati a Hogsmeade (come si suol dire...io do un dito e questi si prendono il braccio...uffa, io la disponibilità l'avevo data solo per l'altro giorno...vabè) e, dopo aver lasciato i ragazzi davanti a Mielandia mettendoci daccordo che alle sei si sarebbero fatti TUTTI ritrovare lì per tornare al castello, sono tornata al Tre Manici di Scopa, dove so che David lavora.
E' bello avere finalmente qualcuno con cui parlare da pari a pari, a Hogwarts si, mi piace, ma sono tutti troppo vecchi o troppo giovani...
Ho trovato David che portava su e giù delle bottiglie contenenti un liquido verdastro.

"Mi scusi, signor barista, mi può dare la cosa più alcolica che avete?"
"un attimo, non vede che sto lav...signora professoressa! cosa posso fare per voi?"
"vorrei qualcosa da bere..."
"ok, te la porto al tavolo, poi magari ti vengo a fare compagnia, tanto non ho un cazzo da fare..."
"ecco, bravo, poi ti tolgo pure 5 punti alla tua Casa per la finezza."
"Ma prof, sono nella sua stessa Casa!"
"Chissenefrega. Muoviti!"
"arrivo, arrivo..."
ho aspettato 5 minuti, quando David è arrivato al tavolo con un vassoio sopra al quale c'erano 2 bicchieri ricolmi di una sostanza grigiolina.
"che è, cianuro?"
"ti piacerebbe...bevilo, è la mia specialità!"
e in effetti non era neanche cattivo...
"allora, non mi hai risposto l'altra volta...che ci fa uno della tua importanza qui a Hogsmeade, il cameriere?"
"non posso dirtelo Cel, non chiedemelo."
"occheeeeeeeii......"
"non fare quella faccia."
"quale faccia?"
"lasciaperdere..."
"oki...sai che a scuola ci sarà un ballo? e prova ad indovinare con chi mi tocca di andare?!"
e lui, urlando: "PIIITOOOOOON?!"
parecchi studenti si sono voltati...e io fra i denti:
"cazzoDavidcontieniti..."
"ooops, scusa....allora, chi è? Piton?!"
"naaa, Piton non viene, si vergona a ballare davanti a sua figlia..."
"sua figlia? Figlia di PITON? cazzo se l'avessi avuta tra le mai a tempo debito..."
"David, sei crudele...e comunque da brava serpeverde ti avrebbe dato filo da torcere..."
"Non mi hai detto con chi vai al compleanno di Silente..."
"Hagrid" risata fragorosa di David "sono stata obbligata, scemo. Ma tu, scusa, come facevi a sapere del compleanno di Silente?"
"Me ne ha parlato lui, devo venire a suonare col vecchio gruppo."
"EEEEEEH? Tu, Finngal e Keeys?!"
"emm...si..."
"uuuuh...e io potrò dire alle mie allieve impazzite per la vostra bellezza che vi conosco"
"tu scherzi, ma guarda che siamo bravi eh!"
eh, David, lo so........
"Devo scappare, allora ci vediamo il 23!"
"Si! ciao Cel...emm, professressa!"
"eheh...ciao!"

Ovviamente i ragazzi non c'erano tutti...una di queste volte li ammazzo...ho passato un'ora a girare per Hogsmeade a catturare gente...

CeliaAllen

mercoledì, 15 dicembre 2004

Non ho quasi mai usufruito del permesso per Hogsmeade. Non ho mai riso. Non ho mai avuto un diario. Non ho mai avuto tanti pensieri così futili per la testa.
Ma oggi eccomi sulla carozza per Hogsmeade, con Marietta al fianco e il suo continuo fiume di parole.
Davanti Padma Patil, Cho Chang e Mandy Brocklehurst, altrettanto intente a chiaccherare.
Ho maledetto Marietta. Ho maledetto le mie compagne. Ho maledetto quella dannata corazza e avrei usato volentieri una qualche magia pesante per tappare la bocca alla prima citata di questa lista.
Ma il tutto non ha cambiato il fatto di trovarmi a Hogsmeade e girare per negozi.
Marietta continuava a sommergermi di domande e su cosa potesse piacere a Dorian - infine ha invitato mio fratello, ma non la fecevo lo stesso così loquace - e io mi limitavo a rispindere 'non l'ho so'

Il tutto finchè lei non è scoppiata
"Possibile che tu non conosco niente di tuo fratello?"
Sono rimasta in silenzio qualche momento e poi risposi con un si, secco e amaro.
Ero veritiera. Non conosco nulla di mio fratello, ne mi sono interessata a farlo, come non mi sono mai interessata di nessun altro. Non mi è mai parso tanto preoccupante o utile.
A me almeno. Ma a vedere le faccie contrariate di chi mi stava intorno, sembrava che io stessi commetendo un grande errore - o per meglio dire un atto ignobile e ingiusto.
Io non ne vedo alcuno.
"Non andiamo molto daccordo" Mi trovai a dire. Una bugia. Non sopportavo più gli sguardi accusatori delle mie compagne.
"Oh! Non lo sapevo! Pensavo che eravate uniti!" Si scusò Marietta, ma guardandomi con un'aria non troppo convinta.
"Suvvia, non perdiamoci proprio adesso nelle chiacchere! Non dovevamo andare all'Emporio di Vivaca?" Non so come, ringrazia di cuore Padma per essersi presa tutta l'attenzione e aver guidato tutta la marea al negozio - e sfortunatamente me compresa, poichè trascinata a braccietto da Marietta, ignara delle occhiata di fuoco che le ho lanciato svariate volte.

Avrei voluto sottrarmi al tutto. Staccarmi da Marietta, uscire dal negozio, urlare di rabbia e prendere un libro, un qualsiasi libro, e occultarmi in esso.
Ma la fortuna sembrava avermi dimenticato...

Dita.Von.Teesse

mercoledì, 15 dicembre 2004


Anche oggi siamo stati tutto il giorno a Hogsmade.. La professoressa Allen si è arrabbiata perchè all'ora prevista del rientro alcuni non sono tornati in tempo. Io compresa, Harry, ron e Hermione sembrano parlare in codice.. io non capisco nulla quando parlano, quindi a un certo punto mi sono arrabbiata e mi sono ammutolita... Mi hanno portato alla stamberga strillante. Non mi piace quel posto! Però Hermione mi ha fatto troppo ridere quando per evitare un pallata di neve di Ron è cascata in terra sulla neve.. non mi riuiva smttere di ridere. Devo dire che sono nmolto cambiata in questo periodo, quando la mia mamma è morte credevo di non riuscire più a sopportare lo shok.. la persone che più amavo di più mi aveva lasciata, non avevo piiù nessuno con cui confidarmi quando ero triste, con cui spettegolare la notte prima di andare a letto, nessuno con cui ridere, nessuno con cui piangere.. nessuno da coccolare. Mi viene troppo da piangere pensandoci, quando è morta il pavimento mi è crollato sotto i èiedi e mi sono sentita cadere nel vuole. Cioè, si ho sempre mio padre, ma con lui non ho lo stesso feeling che avevo con mia mamma.. ma gli voglio bene lo stesso. La sera prima di venire qua a scuola, ero in camera mia che guardavo fuori dalla finestra. Una camera 1 pò sgangherata ma abitabile, è entrato in camera e mi ha iniziato a dire cosine dolci, cercndo in qualche modo di farmi sentire "a casa".. ha cercato di farmi le coccole come faceva mia madre.. ma non sarà mai come lei. Papà è stato davvero carino quando sono arrvata qui, anche lui stava male per la perdita della mamma, anche se non l'amava più.. le voleva lo stesso bene, un lutto dfa male a kiunque.

Ma a Hogwatrs ho incontarto delle persone stupende che hanno fatto tornare sulle mie labbra il sorriso..

Cecilia-Adams

giovedì, 16 dicembre 2004


Ieri sono andata ad Hogsmeade con Pansy e Millicent anche se è una ragazza veramente odiosa. Come al solito ci ha accompagnati la professoressa Allen che ormai ci ha preso gusto ad accompagnarci. Per prima cosa sono andata all'emporio di Vivica a comprare il vestito per il ballo: proprio così; il vestito che ho visto l'altro giorno ora è nel mio armadio, a prendere tutta la polvere di Hogwarts! Allora .. all'inizo dovevo andare solo con Pansy, ma lei ha insistito perchè venisse con noi anche Millicent. E' una ragazza davvero odiosa, e penso che Pansy le abbia detto che ho invitato Ron al ballo, visto come si comportava oggi, ovvero ogni volta che lo incrociavamo continuava a fare battutine stupide o su di me o su di lui. Grazie Pansy! Sempre con loro per prima cosa siamo entrate nell'emporio dove ho visto il mio vestito: corsetto nero di seta e velluto e gonna ampia anche quella di seta nera. Moolto bello, ma soprattutto sexy!

Papà non deve dire niente: è un regalo che mi sono fatta e lui non c'entra nulla!

Ron oggi è stato tutto il tempo con harry ed Hermione, poteva almeno salutarmi! No, neanche questo! Ogni volta che ci incrociavamo voltava la testa dall'altra parte e faceva finta di non vedermi. Certo, quando è con hermione non può mica far vedere che esce con qualcun'altra!

Così qualche minuto prima di tornare al castello l'ho bloccato davanti a Mielandia :

"Ron, senti, ti devo parlare!"
"Sì, dimmi pure"
"Lo so che sembra stupido detto così, ma mi sembra che quando sei con Hermione, detto senza giri di parole, non te ne freghi niente di me!
Insomma, oggi non mi hai neanche salutato.
Lo so, è da bambini fare questi discorsi, ma è così"
"Scusa, non pensavo che ti avrebbe dato fastidio, è solo che Hermione pensa che ci sia ancora qualcosa tra di noi, e non mi va di ferirla"
"Grazie, ma così ferisci me"
"Te l'ho detto, non pensavo che ti avrebbe dato fastidio: insomma io ed hermione ci conosciamo da cinque anni, mentre io ti conoso solo da poco più di una settimana!"
"Con questo vuoi dire che io non conto niente"
"Labelle, ma cosa stai dicendo? Ti pare un discorso serio?"
"Bè, io ci tengo a te" ho detto arrossendo
"Anche io"
e per la prima volta mi ha abbracciata.
Mi ha stretto forte a sè e mi ha sussurrato:
"io ci tengo a te, scusa se oggi non ti ho neanche salutato.
Potrai mai perdonarmi?" l'ultima domanda me l'ha fatto prendendomi in giro.
"Che fai, mi prendi in giro?"
"Sì e no"
"Cosa no?"
"Che ci tengo a te, altrimenti non avrei mai lasciato Hermione"
E così ci siamo diretti mano nella mano verso il castello.
E la Allen si è addirittura arrabbiata perchè siamo arrivati in ritardo, ma non mi importava un granchè.
Ron a me ci tiene!

Labelle

giovedì, 16 dicembre 2004


Misericordia. Non mi ero accorta di quanto questo vestito mi faccia apparire una bambola. Ma il problema è che dimostro qualche anno in meno di quelli che ho in realtà. Il che potrebbe essere un bene in età avanzata, ma non ora!! La prima a farmelo notare è stata Millicent, gentile come al solito.
Poi la mia compagna di stanza, Sally-Anne Perks, ma in modo molto più delicato.
Non che sia infantile, anzi, è fin troppo da adulta per me! io l'avevo detto: meglio qualcosa di meno vistoso, adatto alla mia età! Invece ho questo.
E' bello, non c'è proprio nulla da dire! Mi piacciono molto le maniche: sono di tulle trasparente rosso, come il colletto. Il resto è tutto di velluto rosso scuro...
Il trionfo del rosso! Sì!!... Contegno, Alice. La verità è che mi piace troppo... E' molto settecentesco... Sì! Sono io! E' davvero mio!... Anche se sembro una bambola.
Blaise potrebbe non essere felice di andare in giro con una bambola... Affari suoi!

Sì... sarò un perfido giocattolino al ballo...

.Alice.S.vK.

sabato, 18 dicembre 2004

da domani iniziano i turni di guardia e, ovviamente, io non potevo che capitare con Piton!
Secondo me Silente l'ha fatto apposta...sisi, ne sono quasi sicura...
Qualche giorno fa ho chiacchierato con Labelle, pare che vada al ballo con Weasley...sembra proprio cotta, ma io non mi fido molto...Ho già avuto esperienze con i Serpeverde, e mi sono bastate per capire come sono fatti davvero...
Sicuramente non passerò la serata a spiarli, e non lo farò neanche durante le lezioni, nè mai, non sono affari miei, e la cosa neppure mi interessa, spero solo per Ron che Labelle abbia intenzioni serie...
Ieri, mentre ero da Hagrid (tanto per cambiare...penso mi santificheranno...: "Santa Celia dell'omone rompiballe") ha ricevuto un gufo da un a certa Madame Maxime...pare che costei venga al ballo, e Hagrid sembrava piuttosto imbarazzato a dirmelo...magari è una sua vecchia fiamma...magari...
così me lo scavo per tutta la sera, tiè...
Chiacchierando del più e del meno, Hagrid mi ha pure raccontato che spesso il trio (ormai quartetto) Potter-Granger-Ron-Cecilia va a trovarlo, e che sempre più spesso discutono della mia natura!
E me l'ha detto tutto tranquillo...
"Sai Celia, io e i ragazzi ci chiediamo spesso chi sei..."
"prego?"
"Si, cosa sei tu, Celia? una semplice donna, o hai radici particolari? Hermione sostiene che tu abbia una qualche antenata Veela, ma non è possibile...insomma, noi l'anno scorso l'abbiamo vista una quasi Veela, e quella attirava a suo piacere file di uom..." e si è interrotto. Mi sa che si è accorto di aver detto una gran cazzata.
"Bhe, vedi Hagrid, uno può avere il potere e non usarlo, cosa che la tua amichetta inparteveela non faceva..."
"quindi..."
"quindi sì, Hagrid, anzi, molto di più. Mia madre era una Veela, pura Veela.
Qui al castello lo sanno solo i miei vecchi professori, e ora anche tu, ma gradirei molto che nessuno, in particolare i miei studenti, lo vengano a sapere. Neanche il bel quartetto grifondoro."
Che palle, anche questa ci voleva...
Bhe, ti lascio, vado a finire il compito in classe per la terza...
CeliaAllen

martedì, 21 dicembre 2004


Gira in giro la voce che la professoressa Allen abbia per parente una Veela.. quanto le odio quelle creature, sembra che siano la cosa più bella di questo mondo. Non è vero, ci sono animali molto più belli: fenici, pegasi, unicorni e Sirene. Comunque io credo di stare antipatica in qualche modo a Hermione Granger, forse sto troppo in compagnia di Roon e Harry e allora loro due la evitano.. ma cosa?? a me non sembra che la evitano, anzi a volta mi sembra di essere la 4° in comoda.. Sembra che mi nascondano miriade di segreti quei tre. Oggi ho parlato con Labelle, di serpeverde.. è stata lei a dirmi che in tutta la casa di serpeverde si dice che io ci proi sia con Ron che con Harry e Hermione è gelosissima perchè le piace harry.. MA COSA DICONO?? Poi Labelle è quasi fidanzata con Ron, Ron ne parla sempre.. dice che è una ragazza magnifica. Comunque sembrava davvero più simpatica degli altri serpeverde.. a parte il fatto che c'è sempre qualche collegamento con il carattere dei serpeverde.. infatti alla fine mi ha detto che se solo ci provo davvero con Ron mi uccide... io le ho semplicemente "chi te lo tocca ron? si è simpatico e tutto, ma non è il mio tipo".. che altro dire? Poi me ne sono andta.. non ho altro da scrivere.. la festa di natale si avvicina.. e sono troppo felice!

Cecilia-Adams

mercoledì, 22 dicembre 2004

Il Ballo! Il Ballo! Il Ballo!

Tutti parlano del ballo, tutto parla del ballo- io sto scrivendo del ballo!

Ne ho, semplicemente, la nausea!

Non posso muovere passo senza essere inghiottita da uno sfarzoso mondo di colori e luccichii.

Da piccola ne andavo entusiasta, amavo mescolarmi a esso, ma ora non riesco a fare altro se non restare nauseata da tutto ciò.

Marietta non ha resisto all’attesa, finendo con il provare il vestito.

Un corsetto verde, con soggetti floreali ricamati su di esso, con un sottile filo nero, per poi essere decorato minuziosamente da vari pizzetti di tonalità leggermente più scure sui bordi e le maniche a bombetta.
Esso si allacciava a un’ampia gonna, sempre verde, ricamata, più o meno nella medesima maniera.
Altro non ricordo, se non il suo continuo volteggiare e io che le facevo notare, con così tanto gusto che quasi me ne spaventai, che le si era strappata una manica.
Ma penso che ne valse la pena nel vedere la sua faccia inorridita da tale notizia.
Non so se poi è riuscita o meno a sistemare il vestito, poiché e corsa in bagno ed all’ora di cena non ne era ancora uscita.
Ho cominciato a pensare che forse sarei potuta essere un ottima Serpeverde e non ho ancora capito se tale idea mi piaccio o meno.
In ogni tal caso spero che il ventiquattro possa arriva presto, prendere i mie bauli e caricarli su una qualsiasi carrozza e tornare a casa.

Dita.Von.Teesse

giovedì, 23 dicembre 2004


Quanto sono felice!
Hagrid mi è appena venuto a parlare: pare che quella pandorona con la puzza sotto il naso che è appena arrivata al castello sia la sua fidanzata, o almeno credo, lui mi ha appena detto che "non può venire al ballo con me perchè altrimenti Mdame Maxiqualcosa si sarebbe offesa"...sono troppo contenta!
Finalmente non devo passare questa noiosissima festa a ballare con una specie di montagna con le gambe...
La tipa è arrivata sta mattina, mi ha squadrato dall'alto al basso come se fossa una nobile dama che sceglie la nuova domestica...mi sta davvero antipatica, ma se piace ad Hagrid!
E' una sorta di Hagrid senza barba, con l'erre moscia e i vestiti firmati.Bla!
Comunque, questa sera potrò stare sola soletta a guardare Dav e gli altri che suonano...
Sono davvero bravi (hanno inciso anche un disco 5 anni fa, ed erano diventati abbastanza popolari!), peccato che Dav e Finngal abbiano optato per il lavoro al Ministero, mentre quell'altro, Keeys, giochi a Quiddich...
Spero che piacciano ai ragazzi, anzi, ne sono più che sicura, anche perchè, detta tra noi, sono tutti e tre dei gran pezzi di gnocchi...
ok, sto delirando.
Passando agli argomenti seri, mi sono accorta più o meno 10 minuti fa che non ho uno straccio di vestito da mettermi.
Non chi avevo pensato...opterò per il mio classico abitobianco, è davvero bello, anche se semplice!

Mi sa che i professori si stiano approfittando di me...vabè che sono giovane, vabè che amo andare ad Hogsmeade e stare coi ragazzi, ma, oltre a farmi accompagnare i ragazzi in paese e addobbare la Sala Grande per Natale, ora devo anche stare qui per le vacanze perchè, all'ultimo momento, la professoressa Mc Granitt deve partire...santo cielo, ma proprio io dovevo sostituirla con tutto il lavoro che ha da fare?!
E anche quest'anno i programmi natalizi vanno in fumo.
Passerò uno splendido Natale con Hagrid, la pandorona, Piton e qualche alunno, a riempire scartoffie su scartoffie in qualità di supplente della vice preside...che allegria...

(più tardi, molto più tardi, ormai sono le 5 di mattina...)

ed è passata la festa.
Allora, alle nove, come prestabilito, ci siamo presentati, tutti puliti e lucidati, in sala grande, dove erano stai poprtati via i tavoli delle case (non so come, sinceramente...), al posto dei quali c'era un piccolo palco sulla sinistra, e sul lato opposto parecchi divanetti con dei tavolini.
Silente ha fatto le cose in grande, c'era pure un bancone dove servivano qualsiasi cocktail o bibita (rigorosamente non alcolica!)...
Mi sono seduta ad un divanetto riservato, vicino al palco, ancora vuoto, salvo una coppia di fantasmi che cantava una Mazurca o qualcosa di simile.
Mi sentivo a disagio, a causa del vestito, che, come mi hanno sempre detto, mi sta molto bene.
Lo so, è stupido, ma quando so di essere *bella* mi sento a disagio...
Intorno alle nove e mezza è arrivato Hagrid, mi ha lanciato un'occhiata nervosa (alla quale ho risposto sorridente) ed a incominciato a ballare con Madame Pandorona.
C'era da morire dal ridere...tutti gli studenti si allontanavano, per paura di essere pestati...
Alle dieci Dav e gli altri sono saliti sul palco, accolti dall'applauso del pubblico (mi sa che ne avessero abbastanza dei fantasmi melanconici...).
Saliti sul palco, attivissimi come sempre, sono saltati ai microfoni:"grazie...grazie...siamo molto felici di essere qui sta sera, e vorremmo ringraziare il professor Silente (al quale facciamo un sacco di auguri!)"
e hanno attaccato Happy Birthday To You in stile Punk...strani ragazzi...
A metà serata, guardandomi, Dav ha detto: "ad una mia ex ragazza, la più bella di tutte le Corvonero..."
E ha cantato una loro vecchissima canzone, davvero malinconica, che avevano composto più o meno al 4°anno...mi ha fatto tornare in mente davvero tantissime cose...e soprattutto mi ha fatto capire quanto Dav mi piaccia ancora...
Non ho saputo trattenere le lacrime e, mentre mi asciugavo una lacrimucia che scendeva dalla guancia, mi si è avvicinato un mio studente, Goyle, completamente ubriaco.
"Ma bellezza, non puoi piangere...vieni fuori a fare un giro?! la notte è ancora giovane!"
"Goyle, intanto tolgo 20 punti a Serpeverde e, se non vuoi andare sedutastante dal preside, ti conviene dirmi dove hai trovato da bere..."
"E' Draco Prof..."
ed ho tolto altri 50 punti a Serpeverde, sempre sovrappensiero.
Non ce la facevo più...la voce di David nelle orecchie, che cantava quella canzone...per me, solo per me...
Sono andara fuori, in giardino.
Schivando accuratamente le siepi e compagnia bella, sono andata diretta nella foresta, a pensare.
Quando sono tornata al castello, ho trovato il palco vuoto, la sala grande poco affollata e le luci quasi tutte spente.
Mi è venuta incontro Padma Patil, dicendo: "professoressa! La stava cercando quel gran figo del cantante ...professoressa ...
professoressa?"
ma ero già sulle scale, diretta alla mia camera.

CeliaAllen

giovedì, 23 dicembre 2004


Il ballo è stato magnifico, davvero, peccato che dopo tutto sia precipitato clamorosamente.. Al ballo appena sono arrivata harry mi aspettava nella sala comune, avevo un vestito rosa scuro e i capelli sciolti, puliti morbidi e profumati. Harry mi ha accolto sorridendo lui aveva un elegante abito nero. "sei bellissima lo sai?" mi ha detto alchè io sono arrossita un poco sorridendo.. Scesi già cercavo di evitare le occhiataccie della maggior parte delle ragazze come Cho Chang, Calì Patil o Hermione Granger.. a Hogwarts Harry fa un bel pò di furore tra le ragazze, e il pensiero che tra tante spasimanti abbia scelto me mi fa sorridere.. Abbiamo ballato tutto il tempo.. o almeno ci abbiamo provato e quando Hermione gli ha chiesto di andare un attimo dda lei, lui le ha detto di no! Ah, preferiva stare insieme a me! Ad un certo punto mentre tutti sbavavano dietro al cantante noi due siamo usciti..

" sei particolarmente bella staresa tee l'ho già detto?" mi ha detto sedendosi a fianco a me sulla panchina.. "si Harry più di una volta".. che altro potevo dire.. beh abhbiamo parlato un pò di tutto come se fosse un giorno qualsiasi. Però quando stavamo per entrare lui mi ha bloccato, mi ha guardato negli occhi e mi ha spinto addosso a lui baciandomi con passione! Hai capito il tipo? Comunque io ci sono stata.. non potevo non farlo, i miei muscoli si sono immobilizzati e ho chiuso gli occhi... Dopo che lui si stacca mi sorride, gli sorrido a mi a volta e non sapendo cosa fare dico "questo cosa significa harry?" "che mi piace Cecilia, mi piaci davvero tanto". così fnisce la sera del ballo. Una serata migliore non poteva essere, ho ricevuto il mio primo bacio da Harry Potter.

La mattina dopo Hermione non faceva che tenermi il bronio e poi mi sono imbattuta in quele galline delle Corvoonero come Marietta e Cho. Che non facevano che ridermi alle spalle e spettegolare sul fatto che Harry mi ha baciata. Poi i Serpeverde, non ne parliamo.. insomma la serata del ballo è stata magnifica, ma poi tutto precipita: Hermione non mi parla +, inoltre sono presa di mira da Corvonero e Serpeverde!

Cecilia-Adams

venerdì, 24 dicembre 2004


Sono una ragazza felice.
Stanotte avrò dormito cinque ore, se è tanto.
Ero agitatissima e non vedevo l'ora di andare al ballo.
Mi sarò addormentata attorno alle tre di notte e alle sette già dovevo svegliarmi perchè anche se stasera c'è stato il ballo, di mattina ci sono state lezioni regolari (doppie pozioni e trasfigurazione).
Dopo aver mangiato, io e la Pans ci siamo rifugiate nel bagno del dormitorio per prepararci.
Ovvio: la pans aveva un vestito magnifico.
Piuttosto corto, azzurro e con le spalle scoperte.
Il mio vestito però faceva più scena, anche se mi faceva bassissima.
Comunque; all'inizio abbiamo cominciato a truccarci: la pans voleva un trucco sexy e aggressivo (povera pans u_u") invece io ho optato per in trucco leggero, solo matita per gli e mascara nero e una specie di lucidalabbra che mi ha prestato Millicent che aveva un colore strano; tipo un carne, ma più scuro. Non ho ancora capito che nome strano ha.
Poi la Pans mi ha pettinata. Innanzi tutto mi ha tirato i capelli che se no sarebbero qualcosa tipo paglia; quella ragazza sa fare miracoli con phon e spazzola.
Ha detto che se quest'anno la bocciano va dai babbani a fare la parrucchiera.
Contenta lei.
Mi ha tirato su i capelli in una specie di crocchia dalla quale uscivano ciocche che andavano dove volevano.
Alla fine però ero abbastanza soddisfatta del risultato.
Sono andata da mio padre che stava quasi litigando con la Allen per i turni della festa e l'ho salutato.
Mi ha detto che stavo bene, ma che se fossi uscita con lui non mi avrebbe mai comprato quel vestito.
La Allen si è messa a ridere dietro a mio pa' e gli ha detto -Ma a sedici anni vuoi ancora sceglierle tu i vestiti?
Ahah. Mio padre non c'era quando avevo l'età in cui poteva scegliermi lui i vestiti.
Che simpaticona.
Comunque: alle sette Ron /*_* me ha gli occhi sbirluccichenti. è passato a prendermi. In realtà è stato fuori dal dormitorio per mezz'ora ad aspettare che finissi di prepararmi. Poverino.
Ehm capisco perchè Ron si lamentava del suo abito da cerimonia, ma non mi importava un granchè visto che mi ha presa sottobraccio e mi ha accompagnata verso la sala grande.
All'inizio ci siamo seduti di fianco a un caminetto ad abbuffarci di dolci e ad ascoltare un vecchio gruppo che penso sia quello delgli amici della professoressa Allen.
Abbiamo preso in giro la gente tutta messa in tiro per l'occasione (specialmente Hermione, che cosa divertente) e mio padre che continuava a urlare contro la Allen e a guardare me e Ron.
Ad un certo punto gli ho chiesto di ballare un po' con me, ma lui ha voluto aspettare, perchè effettivamente è un po' goffo quando tenta di ballare, a così alla fine, quando hanno finalmente suonato un lento, mi ha invitata a ballare.
Non l'avesse mai fatto.
Era talmente imbarazzato che continuava ad inciampare nella sua veste e a tirarmi verso un angolo della sala.
Ma le mie "amiche" di serpeverde, a parte la Pans hanno cominciato a riderci dietro, perchè io, una serpeverde ero andata al ballo con un grifondoro.
Specialmente con Ron.
La pans e Draco hanno smesso di ballare e cercavano /dato che alla fine sono loro i "capi" per così dire della casa. di farli smettere.
Ma niente da fare.
Così Ron mi ha presa per mano e mi ha accompagnata in uno sgabuzzino.
Lì ho cominciato a piangere dicendogli /poverino. che era tutta colpa sua se ora sarò la zimbella dei serpeverde, che non avrei mai dovuto cominciare a frequentarlo.
Ma Ron è stato molto comprensivo. Ha detto che mi capiva, che era difficile anche per lui, dato che tutti i grifondoro, nessuno escluso, pensano che io usi ROn, non so per arrivare a che cosa.
E a quel punto ho capito che anche per lui è difficile stare con me, ma ci prova.
Mi ha detto un sacco di belle parole che mi hanno fatto calmare e ha detto che anche quando piango sono bella /*_* .
Così, in quello sgabuzzino umido e pieno di polvere /me è allegrichissima alla polvere. Ron mi ha accarezzato la guancia, e mi ha baciata /sulla guancia.
Io l'ho guardato. Lui mi ha guardata. Io mi sono messa a ridere.
Lui ha cominciato ad arrossire.
Poi si è schiarito la voce come quando deve dire una formula magica che non sa molto bene e mi ha detto:
-Ormai è da un po' che ci frequentiamo. E mi chiedevo se, insomma
-Siiiiiiii /*_*
-Volessi metterti con me.
Silenzio. Lo guardo. Mi guarda. Rido. Fa per parlare. Lo blocco. Con un bacio.
Il nostro primo bacio.
Paccato che è stato disturbato dall'entrata di Hermione e della professoressa Allen
-Eccoli professoressa, lo sapevo che erano nello sgabuzzino
-Grazie Hermione.

Morale della favola?
SOno di nuovo in punizione dalla Allen, ma stavolta starò in punizione con Ron.
Con cui ormai faccio coppia fissa. Sìììì *_*

Labelle

venerdì, 24 dicembre 2004


Oggi la scuola si è svuotata, orde di alunni urlanti sono scappati fuori per tornare alle loro case.

Fortunati loro, l'unica cosa positiva è che finalmente c'è un po' di silenzio...gli alunni rimasti sono davvero pochi, una decina al massimo, sparsi per le varie case. Poco fa, mentre controllavo (al posto della McGranitt che è partita ieri sera dopo il ballo) i ragazzi che partivano, Ron mi si è avvicinato assieme a Potter, che penso vada a casa Weasley per Natale, tutto rosso, e ha balbettato

"prof...prof...mi scusi per ieri sera, ecco, io..."

E sono scoppiata a ridere, non mi sono riuscita a trattenere

"oh, non preoccuparti Ron, Hermione mi ha stressato tanto che sono dovuta venire a vedere..."

"ah, quindi non è che..."

"oh, no, non sono arrabbiata, non ne parlerò con i tuoi genitori od altro. La punizione ve l'ho data solo a causa di Hermione...non preoccupatevi, non vi farò fare niente di perfido!"

"Ah, ok prof, ora sono più tranquillo..."

"Eheh...buone feste ragazzi!"

Si, sicuramente tra tre settimane, la data prefissata per la punizione, sarò davvero buona....in effetti è vero,a causa dell'insistenza di Hermione li ho dovuti punire, non per altro...non ci vedo niente di male, anche io da ragazza con Dav...

no, basta.

Cambiamo discorso, devo pensare a qualcos'altro.

Tipo il turno che stanotte, la notte di Natale, dovrò fare con Piton.

Penso di odiare quell'uomo con tutto il cuore.

CeliaAllen

venerdì, 24 dicembre 2004


eccomi qui, è la sera di Natle e adesso sono in sala grande seduta al tavolo di Griffondoro seduta in grembo a harry.. un pò per fare la maliziosa e un pò per fare ingelosire ancora di più quella galline, prima Harry mi ha fatto rimanere senza parole.. non credevo provasse davvero qualcos adi serio per me, con tutte le ragazze che gli svolazzano intorno pensavo che io sarei stata solo l'ennesimo divertimento. Ma no, prima si è seduto al mio fianxco salutandomi con un bacio "ciao brutto" gli ho detto ironicamente "sei arrabbiata?" subito lui l'ha presa sul serio "per che cosa?" ho chiesto.. "perchè adesso tutte le tue amiche non ti parlano più" mi ha detto con una voce dolcissima "no.. non sono arrabbiata con te, perchè dovrei esserlo? non me ne importa niente, poi quelle di Corvonero non sono mie amiche e Hermione.. beh lei è solo gelosa e se non mi parla più vuol dire che non mi considera una vera amica, perchè io non la considero così.. se era davvero un'amica mi avrebbe capito. E' gelosa non solo di noi ma anche di ron e Labelle!" ho dtto, lui mi ha guardato perplesso "e perchè dovrebbe essere gelosa sia di me che di Ron? o uno o l'altro!" mi ha detto "siete i suoi migliori amici, lei ha paura che se adesso voi avete trovato la ragazza la lascierete sola!" ho detto come se fosse ovvio "hai ragione Cecy, Dovrò parlarci con Hermione poi.." non ho detto niente, io conosco da poco e non so che rapporto abbiuano tra di loro. Anmche lui mi guaradava e mi ha baciata talmente con passione che mi veniva una voglia pazzesca di fare l'amore con lui, ah.. si lo so sono una perveritta ma io, lo amo, tanto, talmente tanto che ho sentito il bisogno di farglielo sapere.. di dirglielo così gli ho detto "io.. ti amo Harry, ti amo tanto, troppo, sei la mia droga" tutto di un iato ho pronunciato queste parole , allora lui ha sorriso e ha detto "anche io ti amo, non solo mi piaci, ti amo tantissimo e a volte, quando i guardo mi viene una voglia tremenda di fare l'amore con te!" rispecchiava pienamente i miei sentimenti.. che bel natale, che bel regalo mi hai fatto Harry, il più bello di tutti: il tuo amore...

BUON NATALE A TUTTI!!

Cecilia-Adams

domenica, 26 dicembre 2004


Bene, ballo archiviato... Finalmente. Anche se, tutto sommato, mi sono abbastanza divertita...
Prima di tutto c'era, devo ammetterlo, della buona musica, anche se mi ricordava troppo un genere babbano. Ma i ragazzi che suonavano, se devo dirla tutta, non erano poi così male... Anche se mi hanno dato l'impressione di essere conosceti della prof. Allen... Bha, m'informerò!
Secondo: cibo ottimo!! Come al solito, ma per è una cosa basilare che ci sia da mangiare!!

Ma la cosa più divertente della serata è un'altra!!
Ero rientrata in fretta e furia in sala grande, causa Draco e il suo alcool... Pansy mi aveva fatto chiamare perchè "quell'idiota di Goyle!!!" era andato a spifferare alla Allen che girava alcool [oltre al fatto che pare abbia tentato di rimorchiarla... qui l'appellativo idiota è troppo poco!], quindi a chi toccava rimediare??
Ma ormai il danno era fatto. Anche se siamo riusciti a salvare un paio di bottiglie di non-so-che dalle grinfie inquisitorie della prof... LE hanno occultate in sala comune, e credo che quei pochi che rimarranno qui per il natale [me compresa] sapranno cosa farne!!
Ma stavo dicendo... La Allen è venuta a confiscare le bottiglie, e con lei si è avvicinata anche la Granger... Mi ha preso da parte, strattonandomi, tra l'altro, in modo davvero poco carino... Aveva l'aria piuttosto seccata, anzi, era furente direi, e mi ha rivolto solo poche parole:
"Tieni le tue serpi lontano da noi grifondoro oppure..."
"Oppure?" le ho risposto con il tono più sarcastico possibile
"Oppure te ne pentirai bambinetta!!"
No, non è stata per nulla carina...
"Cara Herm... Non fare così... se hai problemi ne possiamo parlare... Dopotutto non sono mica la balia dei miei compagni... Sono solo una mocciosetta..." e le ho sorriso ironica.
"Lo vedremo Spencer!!"
e se n'è andata a grandi passi bloccando la Allen... Ho visto la nostra prof di pozioni fare una faccia del tipo "non-ne-posso-più"... Poveretta, la stanno uccidendo!!

Mi sono fatta una nemica. Dovrò stare attenta... E avvisare Labelle di non chiudersi più in sgabuzzini ah ah ah!!
Ma a parte gli scherzi... Labelle deve stare attenta.. Quella Granger è dura, ma io sono più cattiva.

Viele Grüße... Alice*

.Alice.S.vK.

martedì, 28 dicembre 2004


Che periodo del cavolo.
Ho passato il mio Natale in questo splendido modo: nottata passata con quell'amore di Piton, a letto alle 5, sveglia alle 7 per sbrigare i lavori della McGranitt che se n'è andata non si sa per dove. Alle 9 colazione con i superstiti (una ventina di ragazzi, e tutti i professori) e pomeriggio a lavorare, vaffanculo.
Quando finalmente sono potuta tornare in camera ho trovato Topazio appollaiato alla tastiera del letto, accanto a qualche regalo.
Senza notare che aveva una lettera legata alla zampa sono andata stancamente ad aprire i regali.
Prima sorpresa: mamma Weasley ha ricominciato a fami i regali. dev aver saputo che sono a scuola e magari pensa che mi rvoglia mettere con Charlie.
Gran bravo ragazzo Charlie, ma non condividevo questo suo amore viscerale verso i draghi.
Gli altri regali erano i soliti: sciarpona da parte della nonna e libro "come difendersi da qualsiasi nemico senza andare contro alle leggi del ministero" da papà.
Classico dei classici.
La sorpresa numero due mi ha scioccato: stavo per andare a cena quando ho notato che Topazio aveva una lettera legata alla zampa, l'ho presa e ho fatto per aprirla: appena però ho letto il mittente ho lasciato perdere: no, una lettera di David no.
L'ho lasciata sulla scrivania, magari domani la apro.
oppure dopodomani.
Mah, ne dubito.
Mi ha comunque fatto passare la fame, sono andata giù in sala grande tanto per fare numero.
E, terza sorpresa (e secondo shock) Madama Bumb ha organizzato, oltre ad un'uscita ad Hogsmeade giovedì (dove, ovviamente, dovrò andare) anche una splendida partita di Quiddich per mercoledì (e quindi domani).
Per ora tutto bene, peccato che sarà Corvonero-Grifondoro contro Tassorosso-Serpeverde e...
Parteciperanno non solo gli alunni, ma anche i PROFESSORI SOTTO LA CINQUANTINA.
ovvero Madama Bumb, Piton, qualche altro professore e IO.
Non so se lo notizia l'ha presa peggio piton o io.
Bhe, in qualcosa io e lui siamo daccordo...Lui si è alzato dalla tavola come se fosse appena morto (ed è stato poi assalito da sua figlia con un "allora, giochi papà?giochi?giochi?giochiii?"), mentre io sono andata spedita da Madama Bumb, per informarla che non avrei preso parte, almeno, non direttamente.

"professoressa, volevo dirle che io domani non..."
"non? Celia, cosa stai dicendo? Abbiamo bisogno della miglior cacciatrice che abbiamo mai avuto..."
"mmmpppfffff...AHAHAHAH! miglior cacciatrice?! prof siamo seri, ormai non saprò neanche più stare sopra una scopa..."
"Celia, sai cosa dicono i babbani? che non si disimpara mai ad andare in bichiletta. e la stessa cosa vale per la scopa!"
"Bichiletta?"
"si, è una specie di scopa che non vola con le ruote"
"Ah, wow...comunque io mercoledì non gioco..."
"Giocherai giocherai...te l'assicuro...tutti gli allievi superstiti, anche se non fanno parte di alcuna squadra giocheranno, e la stessa cosa vale per te!"
"cos'è, una minaccia?"
"più o meno...buonanotte Celia!"

Anche la partita mi tocca.
Bhe, buonanotte. Vado a dormire, magari poi mi sveglio ed è tutto un brutto sogno...

Bichiletta?


CeliaAllen


mercoledì, 29 dicembre 2004


Tutto qui è estremamente noioso.
Già il 24 mattina Ron partiva con Harry verso casa sua.
Mi manca terribilmente.
Insomma, anche se è da poco che ci conosciamo..
La mattina dopo il ballo sono andata al tavolo di grifondoro a dargli il suo regalo. Era una scatola di cioccolatini di Mielandia.
Appena gliel'ho consegnato ha cominciato come al solito ad arrossire e a dire "non dovevi" io l'ho rassicurato "figurati, è una stupidata".
Alla fine ci sono rimasta un po' male per il fatto che Ron non mi avesse comprato il regalo, ma me ne sono fatta una ragione.
Bastava vedere il vestito che aveva al ballo.
Così abbiamo fatto colazione insieme e poi intorno a mezzogionro se n'è andato.
che cosa molto triste.
non ho pianto, insomma non è mica morto, però è stato lo stesso molto triste.
Non saranno la stessa cosa le lezioni della McGrannitt in cui ci scambiavamo le cravatte.
Anzi, ora che ci penso, a Natale non ci sono lezioni; ad ogni modo, sarà tutto molto triste!!!
Ho passato cinque giorni a far niente.
a parlare con Pansy.
Solo ieri c'è stato un momento diverso.
Quando Madama Bumb ci ha detto che si sarà una partita i Quidditch a cui avrebbero dovuto partecipare anche i professori sotto la cinquantina tra cui anche mio padre che detto tra noi, non sa giocare assolutamente per niente!
Ha cercato di dirlo a Madama Bumb quando gli sono praticamente saltata addosso a dirgli "Allora giochi? Sì,sì,sì" .
Alla fine ha acconsentito perchè sapeva che era una cosa che poteva tirarmi su il morale dalla partenza di Ron.
Grazie papino.
Ma prima di parlare della partita..
parliamo dei regali..
allora primo in assoluto e più gradito il bacio di arrivederci di Ron
poi papà mi ha regalato una nuova sciarpa con i colori di Serpeverde, e ha finalmente approvato che io esca con Ron.
mentre Pansy e Draco mi hanno regalato una collana.
Ok ora possiamo tornare a parlare della partita.
Serpeverde - tassorosso.
Corvonero - Grifondoro.
Risultato?
Papà ha una gamba ingessata, ma abbiamo vinto e la squadra della Allen pure così ora lei se la gironzola in infermeria a controllare Hermione che è caduta dalla scopa o qualcosa del genere e continua a prendere in giro mio padre
"alla tua età non dovresti giocare con le scope severus"
simpatica. ma almeno Ron mi ha detto che non ci darà una vera e propria punizione per.. ehm.. il fatto dello sgabuzzino!
Labelle

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** gennaio 2005 ***


sabato, 01 gennaio 2005

tutto continua noiosissimamente.. Harry e Ron sono pertiti per chissà dove e io con pochi individui sono rimasta a Hogwarts, al momento in cui sono partiti ho accompagnato aharry alla sala grande, vedevo Ron che parlava con Labella di Serpeverde, la sua attuale ragazza.... li ho visti baciarsi e poi Ron dire ad Harry "mi invio fuori ti aspetto nel cortile c'è Bill che ci aspetta" E poi andarsene sorridendo a Labelle.. Harry mi sussurra "ciao bellissima ci vediamo a Gennaio, e buon anno!" e dopo avermi baciato dolcemente se ne va.. Questi giorni sono stati abbastanza noiosi tranne la partita di quiddich tra prof dove ho potiuto vedere il vekkio prof di pozione, brutto è brutto, beh fa 1 pò paura, divertentissimo vederli sulla scopa, anche la professoressa Allen! che ridere.. adesso vado a trovare Hermione che è in infermeria, poveretta le porta 1 pò di cioccorane, le faranno bene.
Cecilia-Adams

domenica, 02 gennaio 2005


Hogwarts a volte è davvero deprimente.
Mi sta venendo un'apatia pazzesca.
Ho passato il Capodanno con la professoressa Allen, vi rendete conto?
Allora vediamo un po' cos'ho fatto dal giorno in cui ho scritto l'ultima volta sul diario..
ah già, allora, il 30 sarei dovuta andare a Hogsmeade, ma ho preferito non andarci, visto che c'era solo Millicent, o peggio, Cecilia di Grifondoro, veramente non mi va di mischiarmi con loro se Ron non c'è.
Ho fatto una fatica a consegnargli il regalo l'altro giorno, con tutti quei mezzi babbani che mi fissavano.
già, perchè pansy è andata a casa e Draco, bo, Draco, non avevo molta voglia di andare a Hogsmeade con lui.
Ogni volta che cominciamo a parlare comincia con "Ma come fai a stare con un Weasley?".
Sa essere veramente fastidioso a volte!
E così sono stata tutto il pomeriggio in dormitorio ad assistere mio padre.
Sgniek, che noia, continuava a lamentarsi della gamba che gli fa male, della Allen con cui deve fare i turni di guardia e che ora che si è fatto male, la professoressa continua a lamentarsi perchè deve fare tutto il lavoro da sola.. che noia.
E mi ha detto che devo studiare di più trasfigurazione che potrei beccarmi un brutto voto. ogni volta che apre bocca parla di scuola.
ma non c'è nient'altro nella sua vita? effettivamente no.
E quando ron tornerà a scuola mi dirà di aver conosciuto un'altra e mi lascerà e io diventerò l'insegnante di pozioni di Hogwarts aspirando per vent'anni al posto di difesa contro le arti oscure e tutti i ragazzi mi odieranno e io vivrò un'esistenza da parassita come mio padre.
ragazzi speriamo di no.
cervello zitto! non pensare! ho detto zitto!
ok, ok alla fine nn mi sono proprio annoiata con mio padre. non che mi sia divertita con lui, sia ben chiaro, ma in infermeria c'era anche Hermione che stava per essere dimessa e così abbiamo fatto due chiacchiere.
Bè io ho fatto due chiacchiere.. lei ha solo pianto tutto il tempo. ops
"Eilà Hermione, come stai?"
"Dici a me?"
"Bè c'è qualcun'altro con questo assurdo nome a Hogwarts?!"
"C'erano già troppi serpeverde rompiscatole senza che arrivassi qui anche tu, Piton.
Tu e tuo padre siete fatti della stessa stoffa.
Siete odiosi."
"Carina, non ti conviente parlare cos' qui, si dà il caso che questo luogo pulluli di insegnanti."
"Già, come tuo padre, che non sa neanche andare su una scopa"
Quasi mi mettevo a ridere. Anzi, l'ho fatto.
"Mio padre non sa andare su una scopa? Sì effettivamente, ma neanche tu, mi pare" ho detto guardandole ironicamente il braccio fasciato.
"Ti credi tanto superiore a me perchè fai parte della squadra di Quidditch?"
"No, bellezza, mi credo tanto superiore a te, perchè io ho Ron e tu no"
Hermione cominciava ad avere gli occhi lucidi.
"Suvvia bambina mia, non è mica una tragedia. C'è chi nasce fortunata e chi no"
"Ron prima stava con me"
"Sì, ma perchè io ancora non c'ero. Dimmi se mi sbaglio.. appena quattro giorni dopo il mio arrivo qui a Hogwarts Ron ti ha lasciata"
Le prime lascrime scendevano.
"Non pensavo di ferirti tanto, ma sai com'è la verità fa molto male"
E in quel momento Draco è entrato, sono andata verso il letto di mio padre, l'abbiamo

salutato e siamo andati in sala grande a cenare.
Il giorno dopo c'è stata una specie di festa.
Ron mi ha mandato un gufo con scritto
"Buon Capodanno Labelle. Spero di passare un 2005 fantastico insieme a te. E ricorda che chi non bacia a capodanno non bacia tutto l'anno, ma per noi due questo detto non vale.
mi manchi già. un abbraccio. Ron"
e io gli ho risposto:
"Buon Capodanno anche a te! Penso che non ci sarà un anno bello come quello passato, dato che ho incontrato te.
anche tu mi manchi tantissimo.
un bacio (così non passeremo il 2005 in astinenza) Labelle"

E così alla festa ho deciso che anche se Ron non c'era mi dovevo in qualche modo divertire.
Visto che perlopiù eravamo tutti ragazzi dal quinto anno in su a parte qualche eccezione, la professoressa Allen ci ha concesso una bottiglia di spumante, che ganza quella prof.
una bottiglia si fa per dire, Draco, non contento di quello che era successo a Natale ha portato a scuola qualche altra bottiglia di spumante.
ho ballato un po' con Draco, che sa ballare molto meglio di Ron.
dopo il conto alla rovescia abbiamo fatto il tradizionale "Scambio degli Incantesimi".
Tradizionale per quelli di Hogwarts, ma per me era una novità.
In pratica ogni alunno (per fortuna eravamo in pochi) doveva far vedere agli altri un incantesimo che solo la famiglia in questione conosce.
E' molto divertente e si imparano un sacco di nuovi incantesimi.
Io ne ho fatto uno di quelli che ho imparato a Durmstrang, ovvero come scaldarsi il naso senza bisogno di uno scaldanaso, che è molto più comodo e soprattutto esteticamente migliore.
Dopo lo scambio ognuno è andato a fare quello che voleva.
Draco mi ha passato una bottiglia di spumante e mentre andava in una sgabuzzino (maledetti sgabuzzino) con una ragazza (ahia puzza di bruciato, povera Pans, a casa ignara di tutto ciò) io mi sono seduta da sola a un tavolo pensando a Ron (e si che avrei dovuto divertirmi) e a scolarmi la bottiglia di spumante.
Quando ero più o meno a metà bottiglia (più una di prima) è arrivata la Allen visibilmente ubriaca che si è seduta di fianco a me.
(questo discorso è stato fatto mentre io e la professoressa eravamo completamente ubriache. nessuna di noi due avrebbe mai fatto un discorso del genere se sobrie)
"Sei triste Labelle?"
"Sì"
"Ti manca mister carota?"
"Ma professoressa.. è un suo alunno. Comunque, sì, mi manca"
"Ma voi vi conoscete da poco"
"E allora? Io penso di essere innamorata."
"Non ti sembra di essere un po troppo affrettata?"
"Ho detto che penso di esserlo."
"Anch'io penso di essere innamorata"
e mi ha fatto uno strano discorso su un certo David che aveva visto il giorno prima a Hogsmeade e che conosceva quando frequentava Hogwarts, ma metà non l'ho seguito visto che ero quasi copletamente ubriaca.
Così alla fine della bottiglia ho dovuto accompagnare la Allen sottobraccio nella sua camera e arrivata nella mia ho vomitato l'anima sul tappeto.
Grazie all'incantesimo di Neville sono riuscita a pulire tutto prima dell'arrivo di mio padre che voleva salutarmi.
Appena andato via mi sono schiantata di sasso sul letto e mi sono svegliata il giorno dopo più o meno alle due.
Poi ho passato due giorni ancora con mio padre in infermeria.
La Allen non l'ho ancora vista.
Mi vergogno un casino.
Penso di aver finito.
Un bacio

Labelle

martedì, 04 gennaio 2005


Oh, caspita, mi ero proprio scordata di te!
*salvatemi, sto' parlando con un manipolo di fogli di carta che dovrebbe essere il mio diario*
In questi giorni non ho avuto nulla di meglio da fare che andare a zonzo per il castello.
I miei mi hanno trafitto il cuore. Se ne sono andati a zonzo da qualche parte e mi hanno lasciata sola, qui, senza la mia moto!! Doloooore!
E non sono nemmeno potuta andare a casa con Draco, perché anche lui è rimasto qui [perché poi? Non è giusto!]... Ma a proposito di Draco... Lo elimino!! Quello sgabuzzino sta' diventando un albergo ad ore!!
Povera Pansy... Va bhe... Povera... Diciamo che a me non piacerebbe se il mio ragazzo sparisse con la prima smorfiosa che passa...
*Alice non puoi saperlo, non hai mai avuto un ragazzo.*
Tutto questo me lo hanno riferito e... devo cercare conferme!!
Questo a capodanno. Mi sono divertita parecchio a far "magicamente" sparire quello che avevamo occultato con tanta sapienza dopo il Ballo del 23... Ho avuto un momento di "buio" totale, non mi ricordo assolutamente nulla. Mi sono riavuta solo in sala grande...
Non ne vado molto fiera... A parte il fatto che ho solo 13 anni, mi pare di aver esagerato stavolta... Non voglio più sentir parlare di alcool almeno fino alla prossima festa!! Con me c'era anche Draco, anche lui non stava palesemente benissimo [e ci credo, aveva fatto baldoria in uno sgabuzzino!!], e insieme ci siamo trascinati in sala comune alle... bho, non mi ricordo l'ora ma era piuttosto tarda...

C'è stata la partita di quidditch naturalmente.
Non sono male come portiere... Anche se non avevo mai cavalcato una scopa in maniera... come dire... agonistica. Assomiglia alla mia moto, ma non ha la sella comoda. Ma a questo ho saputo rimediare: l'incantesimo imbottito mi ha salvato le chiappe [è proprio il caso di dirlo]!
L'ultima volta che avevo giocato a quidditch è stato in uno degli ultimi viaggi con i miei prima di cominciare la scuola.
Comunque sia abbiamo vinto [anche grazie alle mie valorose parate, e alla mia modestia] contro tassorosso, mentre corvonero è riuscita nell'impresa di asfaltare grifondoro...
Però mi sono presa un bolide sul sopracciglio... Meno male che non hanno dovuto mettermi i punti, come ai babbani, sennò ora sarei anch'io sfregiata... gh gh gh!

La Granger è in infermeria... Mi sono detta: passiamo da lei e proviamo a ricucire lo strappo. Altruismo? Senso di umanità? No. È che più la tengo sotto controllo meglio è. Ma le cose erano più complesse del previsto.
Anche perché prima di me pare fosse passata Labelle. Hermione era in lacrime. Ho il sospetto che abbiano parlato di ragazzi, di uno in particolar modo...
Anche stavolta non è stata per niente gentile, ed ho lasciato perdere...

Per oggi è tutto, ti scriverò presto di nuovo, non voglio che diventi triste!!
*sto' parlando DI NUOVO con il mio diario!?*

Viele Grüße... Alice*

martedì, 04 gennaio 2005


DUrante questa settimana non ho ancora visto la provessoressa Allen!
Chissà dov'è.. forse in uno sgabuzzino...
ma smettiamola di parlare di cose futili.
Ieri a Hogsmeade molta gente ha affermato di aver visto Bellatrix Lestrange, una dei mangiamorte che, così dicevano, era stata bloccata e rispedita ad Azkaban l'anno scorso.
Dicono che ha farfugliato qualcosa sul ritorno del Signore Oscuro.
Insomma, il padre di Draco sarà anche un mangiamorte ed è tutto l'anno che cerca di nascondersi dal ministero, ma non tutti i serpeverde sono così!
Mio padre fa parte dell' Ordine della Fenice e questa notizia l'ha messo in subbuglio.
In realtà questa notizia ha messo tutti in subbuglio.
Quasi tutti i serpeverde (me esclusa) sono eccitati, compreso Draco che spera nella salvezza del padre.
Gli altri invece sono tutti molto preoccupati.
Anch'io daltronde lo sono.

Labelle

mercoledì, 05 gennaio 2005


Riecco la mia amica Granger...
E' uscita dall'infermeria... Ed è venuta filata da me... Perchè poi non lo so', forse perchè i suoi amichetti sono andati a casa e lei non aveva nessuno con cui prendersela...
Ero in biblioteca, gironzolando per cercare libri con cui finire il compito di pozioni, quando me la sono ritrovata alle spalle.
Non è stato un momento d'oro, era arrabbiata... come al solito. Avrei voluto diventare più alta di lei per osservarla dall'alto al basso come stava facendo con me... Giuro che non sopporto più il suo fare così arrogante... Non ce l'ho fatta a fare la solita faccia tranquilla. Quando mi ha piantato quei suoi odiosi occhi addosso avrei voluto saltarle al collo e prenderla a testate... Eppure non l'ho fatto... Ma cominciamo dal principio...
"Che vuoi Granger?!"
Non ho fatto in tempo a finire la frase che mi ha tirato uno schiaffo... COME DIAVOLO HA OSATO?!
"Voglio che tu la smetta d'intrometterti negli affari altrui!! Soprattutto nei MIEI piccola smorfiosetta!"
Non ho capito assolutamente cosa volesse dire, ma non ho risposto e le ho tirato un calcio sullo stinco... Devo averle fatto male, ho visto i suoi occhi diventare lucidi, ed ha cominciato a mordersi il labbro... Ovviamente questo grazie anche al fatto che fosse appena stata dimessa dopo essere volata dalla scopa... Ma non mi dispiace per niente.
"Non ho paura di te Granger! - le ho urlato raccogliendo i libri che mi aveva fatto cadere, mentre gli voltavo le spalle - e ti assicuro che la prossima volta che OSI mettermi addosso le tue sporche mani mezzosangue la pagherai molto cara!!"
Non volevo dirlo... No. Solo che me le ha tirate fuori con le pinze... Poi credo stesse arrivando qualcuno, ho sentito dei passi affrettati, e me ne sono andata di corsa... L'ultima cosa che le ho sentito urlare singhiozzando è stato:
"Sei solo una schifosa serpeverde!!!"
Può darsi Granger, ma l'hai voluto tu... Io, in fondo, non ho fatto nulla di male... Mi fa pena, non ha il coraggio di prendersela con Labelle, e schiaffeggia me solo perchè appartengo alla sua stessa casa... Perchè PENSA di conoscere il mio carattere...

Mentre scrivo ho appena finito di parlare con Draco... E' molto buffo, in questi giorni Draco è l'unica persona a cui posso parlare...
Anche se non in maniera molto seria, visto che quando gli ho detto di aver chiamato la Granger "mezzosangue" si è illuminato riempiendomi di complimenti... Non era proprio questo che speravo di sentire da lui ma tant'è...
Poi mi ha detto che Bellatrix Lestrange è stata vista ad Hogsmeade. La sua famiglia è in subbuglio, anche perchè pare che la Lestrange abbia affermato cose abbastanza pesanti su tu-sai-chi.
Ma dico, è impazzita? A parte il fatto che era stata impacchettata per bene ad Azkaban, e non so' come sia potuta fuggire, andare in giro così a urlare ai quattro venti cose del genere... No, qualcosa non mi quadra...
O è impazzita in prigione o sento davvero puzza di bruciato..
Ho un po' paura a dire il vero...
Ma di certo non sarò io il suo bersaglio...

Viele Grüße... Alice*
 

mercoledì, 05 gennaio 2005


Scrivo davvero di fretta, mi spaice ma tra neanche dieci minuti devo partire.
Due giorni fa Silente mi ha chiamato nel suo ufficio, faceva molto il misterioso, con i suoi "chiudi bene la porta", "parla piano" eccetera...mi ha fatto sedere, e mi ha parlato.
"Celia, come saprai l'anno scorso è accaduto un fatto tremendo. Voldemort è ritornato e..."
"Si, ne ho sentito parlare, ho letto qualche cosa sui giornali. E se non sbaglio da allora sono cominciati ad evadere da Azkaban parecchi mangiamorte..."
"esatto. Sai perchè vi facciamo controllare il castello ogni notte?"
"Immagino proprio per questo"
"...Sì...Da quando Voldemort è tornato la scuola non è più al sicuro. E non parlo solo di Harry...no, ma di tutti i ragazzi...temo che possa succedere qualcosa di brutto..."
"Ma...ma Vold..." anche se David ha sempre cercato di farmi pronunciare quel nome, la mia voce trema ancora a dirlo "..demort non la teme?..non entrerebbe mai nel castello in sua presenza...no?"
"Voldemort no...ma i suoi mangiamorte si. Ed è per questo che ti ho chiamato qui, oggi...Io devo vigilare, sempre, soprattutto ora che i ragazzi cominciano a tornare. E per questo tu devi fare una cosa per me. Hai mai sentito parlare dell'Ordine della Fenice?"
"N-no...no, non mi pare..."
"Bene, vuol dire che la nostra segretezza è ancora inviolata. Ti sei mai chiesta perchè il ministero sta facendo così poco contro Voldemort? Perchè c'è l'ordine. L'ordine combatte costantemente contro Voldemort e i suoi seguaci...ed è stata convocata una riunione speciale, alla quale io non posso partecipare. Ho valutato tutti i professori che potrebbero prendere il mio posto aderendo all'ordine, e tu sei la più indicata. Ovviamente non sarai costretta a fare parte dell'ordine, ma ti verrà chiesto, questo sì...se deciderai di non farne parte, cancelleremo la tua parte di memoria che ricorda l'ordine. Allora, che ne pensi? Andrai alla riunione?"
"io...s..si, se è questo che vuole..."
"Benissimo! Partirai dopodomani con la figlia di Piton, lui arriverà più tardi!"
"Piton? Piton fa parte dell'...dell'Ordine?! Ma piton è un mangiamorte...lo sapevano tutti ai miei tempi..."
"si, il PROFESSOR piton è stato mangiamorte, ma ora non più, te lo assicuro io."
"Se me lo dice lei professore..."
"Ora vai piccola" Mio sguardo verso il preside...piccola? "che sta notte ti tocca il turno di guardia! E temo che sta notte ci sarà qualcosa da fare, mi prude terribilmente l'alluce sinistro...capita sempre così quando sta per arrivare un mangiamorte! Magari veglio con voi, eh?"
Cavolo, l'alluce divinatore...lo voglio anche io! Comunque, come predetto da silente, anzi, dall'ALLUCE di silente, ieri notte c'è stato un tentativo di penetrazione al castello, probabilmente la Lestrange. Dio, spero non fosse lei...la ricordo ancora quando...no, tempi passati, non si ripeteranno e più ci voglio pensare. Bellatrix ora è dalla parte di Voldemort, non ci posso fare più niente.
In quanto il tentativo di entrata di (forse) Bellatrix era segretissimo, lo è venuto a sapere tutta la scuola, allarmando praticamente tutti...a Silente il compito di calmare le acque...io devo partir...ODDIO! sono in ritardo, porc...

CeliaAllen

mercoledì, 05 gennaio 2005


Ieri notte c'è stato un tentativo di entrata nella scuola.
Tutti pensano che sia stata Bellatrix.
Spero vivamente di no.
Ad ogni modo alla mattina sono salita sulla carrozza con la professoressa Allen la quale ha fatto finta che non fosse successo niente durante il Capodanno, e così ho deciso di fare anch'io.
Papà è salito con noi per fare le ultime raccomandazioni alla Allen: non perderla di vita, falle mangiare tutto, non farla stare da sola con Weasley, tienila lontana dagli sgabuzzini ecc. ecc. come se avessi tre anni.
Quando finalmente se n'è andato per raggiungere la carrozza degli altri insegnanti ho detto:
-professoressa lei non farà quello che mio padre le ha detto di fare vero?
-no, figurati, mica ho tempo di stare dietro a te.
Contenta lei.. a me tutto va bene.
Le carrozze erano dei regali di Madame Maxime che, da quello che mi ha raccontat Ron, è una specie di fidanzata di Hagrid.
In pratica appena si intravedeva un babbano subito la carrozza diventava invisibile. Molto utile soprattutto perchè non abbiamo dovuto prendere la scopa o altre scomodità simili.
Abbiamo avuto un piccolo disguido tecnico con l'invisibilià della carrozza così siamo arrivate (io e la professoressa) quando la riunione aveva già avuto inizio.
E così siamo arrivati a Grimmauld Place numero 12.
Mi aspettavo una casa molto più piccola, invece si è rivelata una molto grande, ma soprattutto piena di polvere e come mi pare di aver già detto io sono allergichissima alla polvere.
Ho fatto tutta la giornata a stare male e a starnutire ogni mezzo secondo.
La cosa più rivoltante era un odiosissimo quadro reffigurante una donna che continuava ad urlare contro ron e famiglia.
simpatica la vecchia.
Appena arrivata è venuta Hermione ad aprirci la porta.
La professoressa Allen è dovuta scappare alla riunione, i ragazzi stavano giocando a quidditch in giardino e così Hermione mi ha dovuto far fare il giro della casa.
Parlava come se fosse un guida turistica, come se ci conoscessimo a malapena e non avessimo nulla a che fare l'una con l'altra.
Mi ha mostrato dov'era la camera di papà, quella di Harry e Ron, quella dei gemelli e .. la mia, sua e di ginny.
Non erano molto entusiaste a dividere la stanza con una serpeverde.
Ginny non lo dava molto a vedere, ma Hermione lo esplicava senze fatica e con frecciatine che, sinceramente, non mi facevano nè caldo nè freddo.
Così ho appoggiato i miei bagagli al letto, ho ringraziato molto freddamente Hermione che si è poi allontanata e sono rimasta in stanza con Ginny.
-tu devi essere la famosa Labelle Piton.
-Famosa? in che senso.
-bè innanzitutto sei figlia di Piton e in secondo luogo Ron non ha smesso un attimo di parlare di te.
non posso dire che non fossi compiaciuta dalle parole che ginny aveva appena pronunciato.
-e quindi vieni da Durmstrang giusto?
-sì, proprio così. devo dire che hogwarts è proprio una bella scuola e ci sono insegnanti molto competenti.
inoltre ho più tempo per stare con mio padre e per me è molto importante.
-non che qui ti sia fatta molte amicizie.
-bè quasi tutti i serpeverde. gli altri mi sembrano un po' ostili, solo perchè sono la figlia di Piton.
-io non ho ancora avuto molte occasioni di parlarti, ma così a pelle non mi sembri come dice Hermione.
-bè solo perchè io sto insieme a ron e lei non più.
-lei ha sofferto molto.
-ma io non c'entro niente, è stato ron a scegliere.
-lo so, ma lei è ancora innamorata di ron e non le va di prendersela con lui!
-ho capito. comunque adesso dove mi porti di bello?
- a vedere i miei fratelli e harry che giocano a quidditch.
-ma come, i tuoi fratelli non sono maggiorenni ora? non possono partecipare alle riunioni?
-no, mamma non vuole.
-capisco .. e harry? ma com'è questo Harry? a me sembra solo un piagnone.
-a me piaceva, ma quando avevo undici anni. non è un piagnone, insomma, ha avuto un'infanzia difficile e ora è morto anche il suo padrino.
-non posso giudicare dato che ancora non lo conosco.
e così siamo arrivate in giardino.
mi sono seduta su un tronco e ginny mi ha detto.
-no, non lì, così ron ti vede.
-e perchè non dovrebbe vedermi?
-pechè così si emoziona e sbaglia tutto.
-ah, ok.
e così mi ha fatta sedere dietro un albero.
e già sbagliava senza che mi vedesse, figurarsi se lo faceva.
povero ron.
ho aspettato che finisse la partita e appena è venuto verso l'albero, sono uscita dal mio nascondiglio e gli sono saltata al collo.
-lab, era ora. ma quando sei arrivata?
-dieci minuti fa.
-mi hai visto giocare?
-ehm sì.
-ok ora Labelle ha tutti i motivi per lasciarti - ha detto uno dei due gemelli.
Ron è arrossito come al suo solito
-comunque lab. questi sono i miei fratelli, e questo è Harry - mi ha detto presentandomeli -e penso che tu abbia già conosciuto mia sorella Ginny. e hermione - pronunciando il suo nome è arrossito ancora di più - dovrebbe essere nel salone-
-sì, ma ad ogni modo io ho già conosciuto hermione, non te l'ha detto?
-oh sì- è intervenuto l'altro gemello -ha passato ore a maledirti-
-che bellezza, ho già una nemica-
-noi ce ne andiamo- ha detto Harry.
-george- ha detto fred al gemello - hai chiuso tutti gli sgabuzzini a chiave come ha detto Piton, vero?-
e così tutti se ne sono andati ridendo e ci hanno lasciati soli sul tronco.
siamo rimasti così, nel giardino, abbracciati a parlare di quello che era successo durante questi giorni.
abbiamo solo parlato. e ci siamo abbracciati.
non ha neanche provato a baciarmi.
e così prima di andare a cena l'ho fatto io.
-perchè non fai come tutti i ragazzi ron?
-perchè io non sono come gli altri, io ti rispetto. è per questo che stai insieme a me no?
-certo, però mi farebbe piacere se ogni tanto manifestassi quello che provi per me.
e così mi ha baciata.
-così va meglio.

dopo cena. dopo aver chiacchierato un po' con Lupin e Tonks sono andata insieme a Ginny in camera.
Ron mi ha fermata mi ha dato il bacio della buonanotte e si è diretto in camera sua.
dopodichè mi ha raggiunta mio padre,
.
-Labelle. dobbiamo stare qui anche domani. non abbiamo finito la riunione.
-non mi puoi dire niente vero?
-assolutamente no! ti diaspiace stare qui ancora un giorno?
-assolutamente no!

Labelle

venerdì, 07 gennaio 2005


Noia, noia, noia, noia.. sarebbe tutto da suicidio se non mi fossero arrivate le lettere di Harry e mio padre.. quella di mio padre chiede semplicemente ome sto, mi augura buona epifania e buon anno, e ci sono pure dellle caramelle di mielandia.. in quella di Harry c'è scritto:


"Ciao Cecilia, come va a Hogwarts? ti starai annoiando tantissimo anche io i primi anni rimanevo a scuola per natale, una noia! Mi manchi.. lo ammetto, mi manca il tuo sorriso.. so che sto per fare una cavolata ma io sento il bisogno di dirtelo... Appena finisci di leggere questa lettera distruggila, me lo prometti??? Il fatto sta che io adesso non sono a casa di Ron. come saprai un anno fa Voldemort è tornato al potere, non ti chiederai perchè i giornali ne parlano così poco? Il fatto è che esiste un ordine segretissimo chiamato "l'ordine della fenicie", dove un gruppo di maghi di cui non ti dico il nome tanto non li conosci, fatto sta che sono per la maggior parte Auror. Queste persone lottano contro mangiamorte e contro di Lui. Cosa c'entro io? Beh.. te lo dico subito, io sono la persone che voldemort vuole uccidere e non so perchè mi tengano qua, questa è quasi una secondo casa per me.. la vecchia casa del mio padrino Sirius Black.. si l'assassino. Ma lui non era pericoloso, il Ministero voleva farlo sembrare pericoloso. Adesso Sirius non c'è più e così sono completamente solo.. bello eh? Per questo che desidero aiutare l'ordine per poi diventare un auror e aiutare a uccidere Voldemort!
Fatto sta che ho voluto dirtelo.. perchè, Cecilia tu mi piaci davvero. Ma devi prometterlo che non lo dirai a nessuno.. Capisci adesso perchè io Ron e Hermione parlavamo sempre in codice? Ron e Hermione adesso sono con me all'ordine e anche la professoressa Allen e Labelle Piton. Vorrei tanto che tu fossi qui con me.. ciao Cecilia..
Harry"

Ecco fatto... ho capito adesso tutti questi segreti, ma perchè Harry me l'ha detto? adesso sento un peso sulla coscienza.. e se qualche mangiamorte viene a sapere che io lo so? già c'è stato un attacco a Hogwarts da parte di mangiamorte..
Non ho paura ma sono preoccupata per Harry, Ron, hermione, Labelle e anche per tutti i membri dell'ordine.. vorrei poter esserer utile pure io.
CECILIA

Cecilia-Adams

sabato, 08 gennaio 2005


E la riunione è passata.
Che dire?
E' stato scioccante, credo. Mi si sono aperti gli occhi...Si è parlato (per meglio dire: HANNO parlato, io ascoltavo a bocca aperta e basta).
In 3 ore e mezza di riunione, con l'aiuto dei due gemelli Weasley, sono riuscita a, almeno, capire che cos'è l'Ordine della Fenice(Devo tenerli da conto quei due ragazzi...sanno talmente tante cose e conoscono tanti modi per scoprirne altre...): comunque, l'ordine è un gruppo di maghi e Auror che combatte Voldemort da quando è ritornato. Ne fanno parte la McGranitt (i suoi lavori per le vacanze di Natale...ora capisco...), ovviamente Silente, i genitori Weasley, parecchie persone che non conosco e, ovviamente, tutta la schiera degli Auror, tra i quali spiccavano David (purtroppo per la sottoscritta) e una strana strega con un naso davvero particolare, con dei capelli di un rosa accecante e una maglietta delle Sorelle Stravagarie. Appena l'ho vista le sono saltata letteralmente in braccio urlando "Nimphadoraaa!"...per fortuna non mi ha visto nessuno tranne lei...deheheh...comunque, la carissimissima Tonks ha ricambiato l'abbraccio urlando a sua volta "Signora Professoressa! Signora Professoressa!"...cavoli, era da un sacco che non ci vedevamo...cinque anni almeno...Tonks è sempre stata una delle mie migliori amiche, rivederla dopo così tanto tempo è così...strano...rivederla! Dopo la riunione siamo riuscite a chiacchierare un po'...mi sono accorta quanto mi mancava!
La riunione è cominciata, e l'argomento del giorno era: attaccare per primi i mangiamorte o meno?; pare abbiano una qualche base segreta, come i "buoni" del resto, piuttosto vicina ad Hogwarts, e siano pressochè pronti ad attaccare il castello: le incursioni delle altre sere probabilmente erano giri di perlustrazione, tanto per vedere come potranno muoversi...non si sa ancora cosa vogliano fare, se uccidere Silente rapire uno studente...Pensano tutti a Harry, ma non ne sarei tanto sicura, dopotutto Harry non gli serve più a niente...non so però, dovremo vedere..."chi vivrà vedrà", come ha detto Molly, più cupa del solito.
Partecipando a questa riunione ho scoperto parecchie cose, come il fatto che, da ormai 2 anni, è in atto una vera e propria guerra, con tanto di morti e feriti.
Un uomo vecchiotto (con la faccia che assomigliava stranamente ad un lupo...non so, non aveva niente di "lupesco", ma a vedere il suo viso balza agli occhi l'immagine di un lupo...chissà...) mi ha narrato dell'anno scorso, quando Sirius Black (il padrino di Harry) è stato ucciso...è una cosa atroce, sentire di questi martiri la quale morte non sarà ricordata, onorata, e nemmeno conosciuta...
E un altra cosa, che i ha davvero spiazzato: i mangiamorte hanno orecchie e occhi nella scuola 24 ore su 24, attraverso i loro figli, che li tengono costantemente aggiornati. Ho spie di voldemort con visi angelici in classe. Cazzo. Ci sono rimasta davvero malissimo.
Mi è stato anche chiesto, come ha predetto Silente, se volevo far parte dell'Ordine. Ci ho pensato su parecchio ma, alla fine, ho deciso di sì, valutando i pro e i contro, ho deciso di tentare. La morte non mi fa paura, se è per una giusta causa.
Mi è stata consegnata una piccola pergamena sulla quale c'era l'indirizzo di una casa, LA casa in cui eravamo adesso.
"Memorizzalo" Ha detto Arthur "e ritroverai sempre l'Ordine" Strano a dirsi, il foglietto si è cancellato nel momento esatto in cui l'ho impresso nella memoria. Mah, vallo a capire tu Silente...
Come rito di iniziazione i gemelli Weasley mi hanno fatto fare un giro della casa, con tanto di "sposta quella tenda e vedrai uno splendido quadro" con conseguenze abbastanza assordanti, e giro tra i ragni della soffitta. Qui sono inciampata in un piccolo diario, che ho accuratamente messo in borsa, senza farmi vedere dai gemelli. Non si sa mai cosa può servire...
Intorno alle sei mi è corsa incontro Labelle, implorandomi di dire a suo padre che era stata imbronciata in camera sua tutto il giorno e non era voluta uscire con degli zotici Grifondoro.
Come predetto da Labelle, neanche mezz'ora dopo Piton è arrivato, con quell'aria simpatica dicendo: "Labelle cos'ha fatto oggi?" e io, diligente al massimo, ho riferito parola per parola tutto quello che mi aveva detto di dire Labelle...uh, mi santificheranno...eheh...

CeliaAllen

sabato, 08 gennaio 2005

Mmm. comincio ad adorare la professoressa Allen.
Ha fatto bere tante di quelle cose a mio padre in questi giorni, mentre passavo tutte le mie giornate con Ron.
Mi è dispiaciuto tantissimo tornare ad Hogwarts, insomma, certo, dopodomani rivedrò Ron, ma ormai mi ero così abituata a stare giorno e notte con Ron.
Insomma, non fatevi strane idee, giorno e notte era un modo di dire, per ora!!
E così sono tornata alla vita di tutti i giorni, a litigare con Hermione eccetera eccetera.
Ok, lo so che a volte so essere proprio una stronza, ma che ci volete fare, io odio Hermione.
Eravamo nella Sala Grande e stavo parlando con Draco.
Hermione era dietro di noi che ripassava non so quale materia.
Sa essere così secchiona a volte.. scusate, sempre.
Avrei voluto parlare con Draco di quello che avevo fatto durante i miei giorni di assenza, ma nn volevo mettergli la pulce nell'orecchio.
Insomma, suo padre è un Mangiamorte, mai e poi mai dovrà scoprire quello che c'è dietro, dell'ordine e di cosa fa.
Non avrei mai potuto rischiare, e coì ho inventato che la signora Weasley voleva conoscermi e che papà mi ha portata a casa loro per passare del tempo diversamente.
"Sai Draco, in questi giorni io e Ron siamo stati tutto il tempo insieme." e frasi del genere hanno fatto diventare Hermione livida di rabbia.
Alla fine della conversazione mi sono girata.
"Oh ciao, Herm" e le ho fatto ciao con la mano.
SO essere proprio stronza a volte.
MA sono o non sono serpeverde?
Labelle.

domenica, 09 gennaio 2005

Le lezioni sono ricominciate Harry è tornato questa mattina, lo aspetavo alla sala d'ingresso, non avevo rispost alla sua lettera, ma adesso tutto era più chiaro, quando è entrato gli sono andata incontro, era insieme a Ron, Hermione, Ginny e Labelle..
Non so come mai ma Hermione mi ha guardato malissimo quando mi sono dieretta da loro..
"Ciao" ho detto
"Ciao Cecy" he detto Harry dandomi un bacio sulla guancia..
tutti mi stavano guardando e quindi ho detto a Harry.. "devo parlarti!"
"ok" ha detto trascinato via dalla mia morsa..
"non ho risposto alla tua lettera perdonami.." ho dettto
"non importa.. ma cosa ne pensi?"
"penso chge adesso è tutto più chiaro, mi dispiace Harry, vorrei poter essere utile pensavo solo di essere la 3° in comoda tra te Ron e Hermione"
"Ma cosa dici Cecilia! Te l'ho detto perchè voglio che tu faccia parte della mia vita, tu mi sei utile esistendo.." detto questo mi ha baciato e poi ha detto "vado in sala comune ti aspetto!" e se n'è andato
Sono rimasta un pò li poi sentendo dei passi andarsene ho voltato l'anglo cper vedere chi potesse essere.. ho visto Hermione che si allontanava di corsa..
Cecilia-Adams

venerdì, 21 gennaio 2005


Scrivo assolutamente di fretta.
Errori di grammatica, sintassi o che so io assicurati, ma devo assolutamente appuntarmi quello che sta succedendo adesso.
Partiamo con ordine, perderò un po' di tempo, ma, data la situazione, penso che scrivere tutto possa servire a chi verrà dopo di me, nel caso io...oddio, non ci voglio neanche pensare.
Comunque, dicevo, dalla fine dell'incontro all'Ordine sono successe parecchie cose.
Intanto ho capito perchè un Auror fa il barista ad Hogsmeade, e ho capito anche perchè il suddetto Auror era alla festa di natale/compleanno di Silente: mangiamorte, mangiamorte ovunque.
Mangiamorte alla taverna, mangiamorte mentre chiacchieri con i tuoi amici e pensi di essere solo e, la cosa più traumatica, mangiamorte nella scuola.
Si, ad Hogwarts, hanno orecchie ed occhi dappertutto.
Conoscono tutte le mosse che facciamo...T U T T O.
E come?
I miei alunni. Cazzo, non ci voglio pensare.Dei ragazzi, di 11, 12, 16 anni, che aiutano Voldemort e i suoi amichetti...mamma mia, mi vengono i brividi.
Si muovono, qui intorno, e non sappiamo perchè. E' questo che preoccupa Silente, i Mangiamorte si stanno instaurando intorno alla scuola...ma perchè?
L'Ordine si è fatto più attento, gli Auror sono ovunque, e io e Piton siamo sempre al lavoro.
Perchè io e Piton?
Piton è annoverato fra i mangiamorte, lo è ancora, e questo ci permette di sapere relativamente le loro mosse.
E io? Cosa diavolo centro io? Me lo sono chiesta per settimane, e i gemelli Weasley (che, come già detto, sanno tutto), mi hanno semplicemente detto: "Recluta. Nuova. Novellina. Dì come vuoi, ma dato che sei qui da poco e sei pure straniera, certo non sospettano di te. Ci scommettiamo quanto vuoi che non sanno neanche che esisti. E non esistere è comodo, ricordatelo..."
In effetti hanno ragione. Sono sempre all'azione, in movimento, ma quello che faccio è sempre innoquo, come entrare in un negozio, procurarmi un incantesimo o un'informazione...ma tutto alla luce del sole, perchè sono cose che potrebbero essere fatte da chiunque, normalmente e in buona fede.
Questa situazione di attesa è finita sta notte, verso le due.
Ero nello studio di Silente, mi stava spiegando cosa avrei dovuto fare.
Entrambi stavamo guardando fuori dalla finestra. Il cielo era splendido,senza nuvole e ricoperto di stelle, quando...
"Morsmordre!" ha gridato Silente, seguito da un "Porca..." mio;
Il cielo si era illuminato di verde; un teschio scuro era apparso e un orrendo serpente gli strisciava intorno.
Senza una parola siamo corsi in sala grande, seguendo le voci degli studenti che, gridando, correvano verso la sala di ritrovo dei Corvonero.
Si erano tutti riuniti davanti alla porta di ingresso, tentando di entrare, mentre Penelope (il prefetto corvonero) e il quadro li tenevano fuori.
Ho guardato Penelope negli occhi. Era terrorizzata, ma non lo dava a vedere. E' una ragazza davvero coraggiosa, mi serberò di dirglielo...
Comunque, dentro la sala di ritrovo, con Madama Bumb che ci si era affiancata non so quando, una bimba del primo anno ci è corsa incontro piangendo e gridando "Hanna...Hanna Light...l'hanno...l'hanno..."
Madama Bumb è sgusciata via, cominciando a gridare per la sala: "Tutti in sala grande! tutti in sala grande, non c'è niente da vedere!"
E Silente è corso nei dormitori delle ragazze, lasciandomi con la piccola Elisabeth che piangeva, impaurita.
L'ho abbracciata e l'ho portata in uno dei tanti divani. Si è calmata, anche se non troppo. Appena è riuscita a parlare mi ha detto tra i singhiozzi: "Hanna...è...oddio...è arrivata una donna, l'ha presa ed è scomparsa...poi è apparso quel teschio...io..." ed ha ricominciato a piangere.
Bellatrix. Ancora. Mioddio, ma cosa vuole da una ragazzina?!
Appena la massa di studenti è faticosamente uscita (e ce n'è voluto di tempo) Penelope è corsa dentro.
"Professoressa, cos'è successo? Dov'è Hanna?!"
"Penelope...non lo sappiamo."
La ragazza mi ha fissato con quei suoi occhi azzurrissimi.
"Cosa vuol dire che non lo sapete?! Dove cazzo è mia sorella?!"
"Te l'ho già detto Penelope...Silente sta facendo il più possibile."
"Bhe, si vede che non è abbastanza! Dov'è?"
"Non lo so."
"proverò a trovarlo allora."
"Tu Penelope non ti muovi."
"Cosa vuol dire "non ti muovi"?! io voglio trovare mia sorella, e ora andrò a parlare con Silente, e non sarà lei a fermarmi."
"Oh, si che ti fermerò. Silente non ha tempo. Non guardarmi così...intendo, non ha tempo per parlare. Ti dico che è da due ore che corre avanti e indietro, e comunque, qualsiasi cosa vuoi sapere, posso dirtela io."
"Io...va bene."
Le ho portate tutte e due, Penelope e Elisabeth (che continuava a singhiozzare in silenzio) nel mio studio.
Ho convinto Elisabeth a dormire nel mio letto, e, appena si è appoggiata al letto, ha cominciato a ronfare.
Penelope si è seduta in modo composto in una sedia. Io, con calma, ho portato due tisane e ho aspettato. Come previsto, dopo qualche minuto di silenzio,Penelope ha cominciato a parlare, a chiedere, a sfogarsi.
Io le ho risposto quanto ho potuto, non molto in verità, ma è sempre qualcosa. Le ho promesso comunque che, nel caso avessi saputo qualsiasi cosa su sua sorella gliela avrei detta, anche minima. Poi, un'oretta fa, sfinita dal piando, dalla rabbia e dall'ansia si è appoggiata alla scrivania, dormendo.
Sono riuscita ad accompagnarla alla bell'e meglio a letto, insieme ad Elisabeth, ed ora scrivo qui. E' tremendo, chissà perchè hanno rapito Hanna?!
Oddio...appena possibile parlerò con Silente...dobbiamo trovare la piccola, e rischierò la vita per farlo. Lo giuro, Penelope, sappilo...

CeliaAllen

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** febbraio 2005 ***


venerdì, 11 febbraio 2005

L'Ordine lavora giorno e notte. L'Ordine è compatto, unito, e pieno di mebri capaci, esperti, pronti all'azione. L'Ordine sta cercando una bambina. Una misera, piccola bambina. E non la trova. E' assurdo. Comincio a dubitare della capacità dell'Ordine. COSA serve, se non è capace di trovare una bambina? E non stiamo parlando di, chessò, Harry Potter, famoso e utile ai loro fini...no, una semplice bambina undicenne, figlia di un'umile famiglia...non possono averla nascosta tanto bene...e allora perchè non la si trova?! C'è inefficienza nell'Ordine, si lavora poco, poco e male, perchè in effetti quella bambina non è niente. Non serve, e quindi la si cerca con calma. E sono andata a parlarne con Silente. La risposta che ho avuto è stata: "Beh, Celia, stiamo facendo di tutto. La stiamo cercando quella bambina! Ma l'ordine ha anche altre cose a cui pensare. Ma, vedrai, la troveremo, sapremo perchè è stata presa..." "Ah, è così...si, insomma, la bambina si deve ritrovare per sapere perchè ce l'hanno, non perchè, appunto, è una bambina! E, immagino, questa scuola non serve per creare un futuro a questi ragazzi, ma per fare tanti, piccoli silente! E' un assurdità. I fini dell'Ordine non sono solo quelli di distruggere i Mangiamorte. Si devono tutelare gli innocenti, penso sia più importante questo!" "Se i Mangiamorte non vengono uccisi ci saranno sempre innocenti da salvare." "ma se non li si salva, alla morte dell'ultimo Mangiamorte non sarà rimasto più nessuno." "Sono già le undici. Non ha lezione, professoressa Allen?" Congedata in malo modo da Silente. Che non è mai stato tanto irritante, da 7 anni che lo conosco. Inutile dire che, durante l'ora successiva, sono stata particolarmente acida. Beh, vorrei vedere... Verso le sette, mentre andavo verso la sala grande, ho visto Penelope che usciva piangendo dall'ufficio del preside. E' stato qui che ho deciso di intervenire personalmente. L'Ordine era inutile, e la bimba si doveva trovare. Feci dietro-front e corsi in ufficio. Scrissi una lettera a Tonks, nella quale era scritto per filo e per segno il mio problema. Sapevo che Tonks avrebbe capito, lei è come me. Speravo in una risposta nella quale mi diceva cosa avrei potuto fare. E invece...Quella CRETINA ha deciso di andare a cercare la piccola Hanna da SOLA! E ovviamente, come è andata a finire? Silente mi ha chiamato nell'ufficio, la settimana dopo l'arrivo delle lettera a Tonks. "Celia, so che sei molto amica di Ninphadora." "Si, infatti..." "Non so come dirtelo...ecco, Tonks è uscita qualche sera fa, e non è ancora tornata." Demente. Tonks è una cretina. Presa dai Mangiamorte. Non so più che pensare. L'unica cosa positiva è che ora l'Ordine si muoverà a cercarla, e quindi cercherà meglio anche Hanna, ma... Tonks, ma perchè?

CeliaAllen

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** marzo 2005 ***


giovedì, 24 marzo 2005

Ciao.. è da tempo che non scrivo su di te..
Solo che sono successe talmente tante cose.
Tanto per cominciare ho fatto litigare Harry con i suoi migliori amici..
Credo che a loro non vada a genio che Harry mi abbia raccontato dell'ordine della fenicie, e allora? Sono anche io un essere umano. Pensano forse che abbia qualcosa a che fare con chi-so-io! E alla fine ho litigato anche io con Ron e Hermione.
Hermione soprattutto...
Invece Ron non mi pare poi così arrabbiato ma viene modellato da Herm che lo spinge a litigare con noi!
Allora perchè nn si sn arrabbitai quando è venuto a saperlo labelle?
scusa per le quattro righe striminzite ma devo andare.. ciao diario

Cecilia Adams

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** aprile 2005 ***


martedì, 12 aprile 2005

Giusto una settimana fa mi e' stato regalato questo diario... Da chi questo regalo inatteso? Da Michael. Si', Michael Connolly, mio fratello.
Devo ammettere che e' dura essere il fratello minore di un campione del Quidditch. Lui e' il battitore della Nazionale Irlandese. Voglio dire... Spesso vengo paragonato a lui.
E' che abbiamo alcune cose in comune, come il fatto di essere entrambi Corvonero, visto che anche lui era in questo Casato quando studiava qui ad Hogwarts. Ancora, io gioco nella squadra di Quidditch come battitore e lui ha iniziato la sua carriera di giocatore proprio cosi'. Quindi vivo il confronto quotidianamente...
Ieri dopo gli allenamenti sono andato in Biblioteca a studiare. Gia' gli allenamenti sono stati non poco difficoltosi, poi... uscito dagli spogliatoi, non mi e' rimasto altro da fare se non correre nei giardini del castello mentre una pioggia primaverile, tanto inattesa quanto fitta e battente, mi ha bagnato completamente, inzuppando il mio libro di Rune Antiche che gelosamente custodivo e cercavo invano di riparare sotto il braccio.
Ho gia' scritto una lettera a mio fratello. E' lui che pensa sempre a tutto, nonostante i suoi impegni.
Forse vedro' solo arrivare un gufo che plana sul tavolo della Sala Grande e che mi lascia un pacco: il nuovo libro tanto atteso...
Mi manca. Mio fratello. Al di la' di tutto... Dovrebbe dedicarmi piu' tempo, o quanto meno permettermi di dedicarne di piu' a lui...
FayConnolly

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** maggio 2005 ***


mercoledì, 18 maggio 2005

Hanna? Hanna è morta. due giorni fa. l'hanno portata via in barella e il suo volto era coperto da un velo bianco in segno della sua innocenza. mezzosangue. anche se ormai queste cose non dovrebbero più importare a voldemort eppure è stato di nuovo così. tutti sono in allarme. a volte mi chiedo perchè sono così fortunata, cos'ho fatto per meritarmi questo. invece hanna? e i suoi familiari? i suoi amici? loro cos'hanno fatto di male? in questo periodo penso solo a questo, mi sono chiusa, non parlo più con nessuno. la storia con ron va avanti ma è come lasciare andare un carretto senza freni giù da una collina.. prima o poi sbatterà contro un albero e si romperà, così anche la nostra storia. è inevitabile.
ci stiamo lasciando andare tutti e due, non c'è più quell'amore che ci teneva uniti come prima. e poco più di un amico ora. e mi dispiace, a volte mi prenderei a pugni da quanto mi faccio schifo. lui mi cerca sempre, vuole che io sia lì con lui, o meglio lui vuole sempre essere lì con me. forse lui mi ama ancora, ma io non lo so. forse neanche prima era amore, forse è stato sempre e solo qualcosa in più di una semplice amicizia, forse era semplicemente empatia, ma non era amore. invece forse lo era. chi lo può dire, se non io. ma non lo so, ho le idee troppo confuse. la scuola va male e tra un po' finirà l'anno e sarò sicuramente bocciata in rune antiche. è inevitabile. ma almeno avrò un voto ottimo in difesa contro le arti oscure, trasfigurazione e pozioni, e voti mediocri in tutte le altre materie. quest'anno ha fatto schifo. e non vinceremo neanche la coppa delle case. forse avremmo potuto vincere quella di quidditch, ma con la morte di hanna tutte le partite sono state annullate.
è appena passato il quinto mesiversario mio e di ron e mi sento male. sì, sì, lo amo, lo amo davvero e l'ho trattato così male..
meglio che vada, è fin troppo tardi e devo parlare con Ron
Labelle

giovedì, 19 maggio 2005

Un sogno. L'unico modo di capacitarmi di quello che sta succedendo.
Come un incubo compaiono nello scenario delle mie palpebre chiuse le immagini di questo ultimi giorni; il corpo di una bambina nell'erba, una ragazza che cerca di buttarsi nel lago trattenuta dalle braccia delle sue amiche, un uomo tanto saggio che volta le spalle a chi ha bisogno.
Sono successe così tante cose dall'ultima volta che ho scritto in questo diario...da più di un mese si cercava la piccola Hanna, e due giorni fa, la sera, Hagrid ha trovato il suo piccolo corpicino bianco nell'erba. E' corso a chiamare me e gli altri professori fuori in giardino, ma, data la bella stagione, molti studenti sono accorsi e hanno assistito alla scena; madama chips, aiutata da qualche professore, ha caricato la piccola su una barella è l'ha portata via.
Non li ho seguiti, avevo altro da fare. Come sospettavo, anche Penelope ha visto, ed è corsa via per uccidersi. Voleva buttarsi nella fredda acua del lago. L'ho trovata che cercava di divincolarsi dalla stretta delle sue amiche, e l'ho riaccompagnata al castello.
Mi piace Penelope, è una ragazza matura e con la testa sulle spalle, e, forse anche per questa dannata faccenda di Hanna, siamo diventate quasi amiche, non c'è più quello stupido rapporto professore-alunno...ad ogni modo, l'ho accompagnata nella sua camera, e mi sono assicurata che alcune sue amiche stessero sempre con lei. Modi di morire ce ne sono tanti, se solo avesse voluto di nuovo. Era meglio non rischiare.
Dopo ciò sono corsa da Silente, per sentire il suo parere...Silente è sempre stato una persona che da spiegazioni e aiuti, ed era proprio di quello che avevo bisogno. Io e Penelope.
Ho bussato allaporta del suo ufficio.
Mi ha fatto entrare, con aria scocciata, e quando ho cominciato a parlare, mi ha congedato freddamente, dicendo che "non aveva tempo".
Non so cosa stia succedendo qui al castello, ora che neppure Silente è di aiuto.
E Ninphadora ancora non si trova.
Ho paura. Tanta.
CeliaAllen

lunedì, 23 maggio 2005


basta, non ce la faccio più. abbiamo iniziato gli esami. trasfigurazione. ho fatto schifo. ok, la pratica è andata bene, ma la teoria no di sicuro. non ho neanche aperto il libro. non sono dell'umore giusto. tutto va da schifo qui. voglio tornare a durmstrang dai miei vecchi amici. non vorrei mai essere arrivata a hogwarst e non avrei voluto conoscere nessuno.
vorrei non aver mai fatto amicizia con pansy e non avrei mai voluto litigare con hermione. nessuno mi sopporta qui. perchè ci dovrei rimanere allora? non ho mai capito perchè mio padre abbia insistito a portarmi a Hogwarts. domani ho anche l'esami di pozioni. con la professoressa Allen. di sicuro andrà male e sarò bocciata in un'altra materia. e tutto va da schifo. e ho fatto una cosa terribile. sì, ho lasciato ron, e non so il perchè. l'altro giorno.
Eravamo in sala grande e stavamo studiando insieme trasfigurazione. Ad un certo punto è arrivata Hermione e ha cominciato a dire a Ron di andare a studiare con lei e Harry e io non ci ho visto più anche se lei era andata lì solo per parlargli e ho cominciato a urlare a dire cose tipo "brutta stronza stagli lontana". Lui però ha cominciato a difenderla e io mi sono arrabbiata ancora di più e l'ho lasciato.
e non l'ho più cercato. ogni volta che lo incontro scappo e ho paura di parlargli. ho paura perchè so che l'ho fatto soffrire.
ma soprattutto ho fatto soffrire me stessa. perchè forse all'inizio non pensavo, ma ora ci sto male. mi manca tantissimo e non riesco a concerntrarmi su niente. mi sento vuota. passo le giornate a guardare fuori dalla finestra e a litigare con mio padre e la professoressa Allen.
ancora non mi sopporta, anche dopo tutto quello che è successo negli ultimi tempi.
domani devo parlare di nuovo con ron, non sopporto questa situazione, non riesco a stare a hogwarts senza qualcuno che mi voglia bene e che mi dia una mano a sopravvivere qui.
devo finire di studiare.. meglio che vada
Labelle

mercoledì, 25 maggio 2005

Si avvicinano le vacanze, finalmente. Dopo quest'ultima faticata degli esami, finirà la scuola. Si può dire però, che gli esami sono capitati proprio nel momento giusto: ora gli alunni avranno poco tempo per pensare a qualcosa che non è la scuola...io però non ho questa fortuna: vivo 24 ore al giorno nella paura, continuo a chiedermi dove sia Tonks e perchè hanno voluto Hanna, per poi ucciderla. Silente non risponde, ormai non gli parlo più.
L'unica consolazione è che fra due settimane neanche potrò finalmente dedicarmi anima e corpo all'ordine, senza l'intralcio della scuola.
Tonks, diavolo, dove sei?!
CeliaAllen

venerdì, 27 maggio 2005

Oggi mentre mi avviavo in sala grande ho avuto la sensazione di non essere più ad Hogwarts, con mio padre, con le persone a cui volevo bene, ma in un luogo a me sconosciuto, che mi faceva paura. Ogni volta che mi voltavo c'erano facce nuove che mi guardavano ancora con sospetto dopo ormai nove mesi di permanenza nel castello. Mentre spalmano il burro sul mio pane tostato Ron è venuto a parlarmi.
«Cos'era quella sfuriata che hai fatto l'altro giorno in sala grande?»
« Di che sfuriata stai parlando?»
« Forse quando hai cominciato ad urlare dietro a Hermione senza che abbia fatto nulla di male?»
« Ora Hermione può fare quello che vuole con te visto che ormai è tutto finito fra noi»
« Quante volte te lo devo dire che tra me e Hermione è finita quando sei arrivata tu?»
« Sì, ma evidentemente adesso qualcosa è ricominciato, o no?»
« No, sei tu che ti fai un sacco di paranoie. Quando eravamo in sala grande Hermione doveva solo parlarmi ed ha preso un pretesto per allontanarmi. »
« Adesso io dovrei credere a queste scuse? Sentiamo allora, di cosa dovevate parlare?»
« Appunto per quello voleva parlarmi in privato, perchè non ne potevamo parlare davanti a tutti.»
« E allora non potevo ascoltare anch'io?»
« Certo che avresti potuto» Ron abbassa la voce « perchè riguardava l'Ordine. Però lo sai benissimo che Hermione nei tuoi confronti non nitre una grandissima simpatia.»
Ho alzato lo sguardo, che fino a quel momento era stato fisso sulla mosca che mangiava la marmellata caduta dal coltello sul tavolo. Ho guardato Ron e ho pensato ai bei momenti passati insieme.
«Ron, io..io» ho riabbassato la testa e una lacrima è caduta sul piatto. Col dorso della mano mi sono asciugata gli occhi e o alzato la testa verso Ron, che con il pollice mi ha asciugato l'ultima lacrima; gli ho preso la mano e l'ho guardato negli occhi e ho cominciato a singhiozzare.
« Ron, è finita.»
Ho tirato indietro la sedia e mi è caduto il coltello sporcandomi il vestito. Ho preso i libri e sono corsa in camera mia.
Durante la mattinata abbiamo avuto l'esame di pozioni. La teoria è andata bene, ma quando sono arrivata alla pratica mi sono ricordata quando avevo insegnato a Ron la pozione irritante e ho cominciato a piangere di nuovo.
La professoressa Allen si è interessata a quello che avevo, ma non ho voluto parlargliene. Alla fine mi sono ripresa e sono riuscita a finire l'esame.
La sera l'ho passata tutta con Pansy, ma non è stato per niente divertente.
« Te l'avevo detto io che con Weasley sarebbe andata male! Dovevi metterti con qualcuno più simile a te, della tua stessa casa almeno.»
L'ho guardata cercando a stento di trattenere le lacrime, con il naso rosso che colava in continuazione. Pansy mi ha passato un fazzoletto e ha continuato:
« Insomma, era inevitabile! Siete davvero troppo diversi! Lui sta bene con la Granger, mica con te. Tu meriti di meglio..»
« E anche se mi fossi messa insieme ad un Serpeverde? Guarda, tra te e Draco è andata male lo stesso,no?»
Mi sono tappata la bocca con le mani sperando che in quel modo le parole sarebbero rientrate in gola. Volevo non averlo mai detto, volevo strozzarmi con quella frase. Volevo che gli occhi di Pansy non avessero cominciato a lacrimare.
« Scusa, Pansy, non volevo»
« No, meglio, così almeno ora so davvero quello che pensi» e fece per uscire dal dormitorio
« Aspetta, Pansy, oggi è stata una giornata orribile, davvero, non volevo dire quello che ho detto. Sono davvero stressata, ho lasciato Ron, ma sono ancora innamorata, rischio di essere bocciata in almeno due materie..» ma le mie scuse non sono servite a nulla.
Se n'è andata anche lei e così ora io sono qui sola in camera a pensare.
Labelle

domenica, 29 maggio 2005

Il tramonto sul lago è splendido.
In questi giorni pieni di così tanta tensione non posso fare a meno di guardarlo. Cammino verso la capanna di Hagrid, tanto per vedere una faccia amica e per fargli vedere il mio gufo, che ha qualcosa, non so che. Mi sento bene, sono calma, tranquilla, con una tazza di tè (anche se è caldo...) in mano.
Hagrid prende in braccio il gufo. "Vedi Celia, io...non capisco cos'abbia. Sembra teso, come se stesse aspettando qualcosa."
"Qualcosa?"
"sì, è come se...non so, hai presente quando i gatti sono irrequieti, e sta per arrivare iun terremoto? Uguale."
"ma cosa potrebb..."
Un grido interrompe le mie parole.
Corriamo fuori, e Topazio, il gufo, mi segue volando.
Fuori, vicino alla foresta, Labelle è accasciata a terra, piangendo.
E' vestita da quiddich, probabilmente aveva finito l'allenamento.
"Labelle, cos...?"
"Bellatrix, professoressa, sono sicura fosse Bellatrix...è arrivata, e ha preso..."
le parole le muoiono in gola, ma vedo una vecchia scopa vicino alla sua, nuova fiammante.
"..Ron" completo la frase. "Senti, non abbiamo tempo da perdere, sali sulla scopa che 'sta volta li prendiamo. Hagrid, corri ad informare silente, dì che il piccolo Weasley è stato preso, e che li stiamo seguendo. Tra non molto manderò indietro Topazio, cosicchè gli possa indicare la strada..."
Hagrid continua a fissarmi.
Salgo sulla scopa di Ron, e grido "su, vai!"
E così, mentre Hagrid corre goffamente al castello, io e Labelle prendiamo quota.
"non possono smaterializzarsi, non nei confini di Hogwarts, almeno, e comunque non è possibile smaterializzarsi con un ragazzo che non sa farlo svenuto tra le braccia. Li troveremo."
La foresta sotto i nostri piedi. Voliamo ancora un po', finchè quattro figure scure ne escono.
"eccoli..." Sussurra Labelle.
"Speriamo solo che non abbiano passaporte. Se siamo fortunate prendono la scopa..."
le quattro figure si alzano in volo.
"siamo fortunate, prof. Lei come se la cava con i voli?"
"abbbastanza bene, perch..."
ma Labelle è già volata avanti, ad una velocità notevole. La raggiungo a fatica, la scopa di Ron non è molto buona, ma va lo stesso.
"Prof, dove ha impartato a volare così veloce?"
"oh Labelle, vedo che ti sei ripresa, e comunque sono stata cacciatrice per ben sei anni ad hogwarts..."
"...Nel periodo della pietra."
Sorrido. Cerca di essere così forte, quando invece so che è terrorizzata.
"bene signorina, aspettiamo qui per una decina di minuti, poi scendiamo. Quelli sono atterrati vicino a quella vecchia casa."
Un brivido percorre la mia schiena, e lo stesso sembra succeda a Labelle.
Perchè l'ho fatta venire?
Richiamo Topazio, e gli sussurro qualcusa all'orecchio. Tra al massimo un'ora Silente sarà qui.
Mentre il gufo vola, scendiamo lentamente.
Confesso che ho paura.
Lasciamo le scope nascoste fra gli alberi, e camminiamo in silenzio.
La casa è un'enorme villa vittoriana, incolta, ma bellissima.
Un'edera si arrampica su tutta una facciata, e una casetta -forse quella del custode- è semi-nascosta tra le erbacce.
Cercando di fare più silenzio possibile, entriamo da una porta secondaria, che dà sulla cucina.
Si sentono delle voci al piano di sopra.
Labelle fa per salire le scale, ma la fermo.
"Labelle, cosa fai?!" Grido sussurrando.
"Ron è là, e conto di andarci."
La ritrascino in cucina.
"Tu stai qui. Almeno, finchè non arriva Silente. Teoricamente saresti dovuta restare a scuola."
"ma c'è Ron..."
"Non mi intaressa. Se è per questo probabilmente c'è anche la mia migliore amica. Ma non dobbiamo agire in fretta. Capisci che se ci trovano ci ammazzano? o peggio, ci torturano finchè non tradiamo l'Ordine?"
"ma..."
"niente ma, Labelle. Tu resti qui."
"Ma se non ci sono, se è tutta una finta?"
Non rispondo. E' lo stesso dubbio che è venuto a me.
"Senti, facciamo così. Tu stai qui, mentre io vado a vedere, e torno giù. Se capisci che mi hanno preso o cose simili, corri fuori, prendi la scopa e torna a scuola, intesi?"
"ma...perchè lei sì e io no...?"
"perchè io sono maggiorenne, vaccinata, ho finito la scuola, sono membro dell ordine..."
"Sìsì, ho capito. Ma quando arriva Silente vengo anche io su."
"Vedremo. ora stai qui. Nascosta, per favore."
Infinitamente cauta salgo le scale, bacchetta alla mano. Una porta è chiusa, ma la luce dentro è accesa, e guardo dal buco della serratura.
Un serpente sul pavimento, Ron svenuto a destra. Bellatrix, tanto cambiata che probabilmente per strada non l'avrei riconosciuta, e altri tre mangiamorte, alcuni seduti, altri in piedi. In un angolo...Tonks.
Legata ad una sedia, nessuna traccia di quel suo bel sorriso.
La devono aver torturata, e non poco. Una strisciolina di sangue le scende dai capelli fino a poco tempo prima tanto curati.
Non riesco a non piangere.
"Ho sentito un rumore!" Sussurra Bellatrix.
"No, saranno i topi, questa casa è una catapecchia" dice una voce che ho già sentito. Qualcuno risponde, ma io non lo sento, so già correndo giù dalle scale.
"Allora prof...?"
"Allora Labelle, aspettiamo Silente."
CeliaAllen

domenica, 29 maggio 2005

Tensione. Tensione e pentimento. Era questo quello che sentivo mentre aspettavo che arrivasse Silente. Intanto io e la professoressa Allen stavamo in silenzio nella piccola cucina polverosa cercando di captare ogni minimo rumore provenisse dal piano sopra quello in cui ci trovavamo. E quando Bellatrix cominciava ad inveire contro gli altri mangiamorte e la professoressa sapeva che non l'avrebbero sentita mi raccontava di quello che aveva visto quando aveva salito le scale. Ed era stata colpa mia. Io avevo portaro Ron fuori dal giardino per discutere sulla situazione che stava andando a crearsi.
Io avevo voluto seguire la profossoressa Allen, ma in quel momento mi stavo pentendo: volevo essere forte ma non riuscivo. Trattenevo a stento le lacrime pensando a quello che stava succedendo a Ron e Tonks in quella stanza.
E chissà se dopo questa avventura riuscirò a vedere ancora la signorina Allen solo come una professoressa. Chissà se usciremo vive da questa storia. Siamo circondate da mangiamorte che vogliono ucciderci.
Silente è arrivato dopo un'ora, doveva riunire l'ordine. Sono entrati tutti nella cucina silenziosissimi a parte qualche eccezione: la signora Weasley continuava a singhiozzare. C'era anche mio padre. Gli sono praticamente saltata al collo. Gli ho detto che avevo paura e lui mi ha rassicurata dicendomi che ora c'era lui lì con me a proteggermi.
C'erano davvero tutti. Anche Harry ed Hermione però. Il preside non era riuscito a farli rimanere fuori da questa storia. La professoressa Allen ha preso il timone e ha cominciato:
"Allora, al piano di sopra ci sono Bellatrix ed altri mangiamorte, ma non sono riuscita a riconoscere nessuno a parte Malfoy mi pare. Ron è svenuto" qui la professoressa viene interrotta dal singhiozzio sommesso della signora Weasley "e Ninfadora è stata sicuramente torturata. Dobbiamo agire, ma come?"
Silente continuò "Dobbiamo dividerci, qualcuno deve rimanere qui con i ragazzi, e gli altri verranno con me al piano di sopra"
"Signor preside, io ed Hermione vogliamo venire con voi. Ci siamo già trovati in situazioni simili e poi Ron è il nostro migliore amico" intervenne Harry "e poi Bellatrix ha ucciso Sirius."
"Giovane Potter non siamo qui per la vendetta, ti ricordo. E comunque questa volta è troppo pericoloso. Sanno dell'Ordine e sono preparati ad attaccarci"
"Ma signore..." urlò Harry . Si accorse di quello che aveva appena fatto. Ora i mangiamorte sapevano che c'era qualcuno nella casa. Harry cominciò a balbettare qualcosa, ma era troppo tardi ormai per le scuse, pensai.
"Potter è troppo tardi ormai per scusarti" aggiunse mio padre leggendomi nel pensiero.
"Non perdiamo altro tempo. Dobbiamo agire, e subito!" disse la McGrannit "Potter, Granger, Piton.. ahem Labelle Piton quando cominceremo a lanciare i primi incantesimi vi copriremo e correrete a svegliare Weasley e a liberare Tonks, intesi? Albus, Severus, Molly, Arthur e Remus noi staremo davanti e scaglieremo impedimenta sui mangiamorte, mentre voi altri starete dietro ai ragazzi pronti a scagliare stupeficium, intesi?"
"Piano perfetto Minerva" disse Lupin.
Così siamo saliti al piano di sopra. I mangiamorte sono stati presi alla sprovvista e molti sono stati colpiti dai primi incantesimi. Così io Harry ed Hermione per una volta uniti ci siamo messi a correre senza essere visti verso Ron e Tonks per cercare di liberarli.
Harry è riuscito a far rinvenire Ron e io ed Hermione cercavamo di slegare e sbavagliare Tonks, ma non ci riuscivamo perchè evidentemente le corde erano incantate. Hermione cercò di utilizzare tutte le sue conoscenze, ma non ci riusciva.
"Hermione non hai in mente niente?"
"Labelle, non so cos'altro fare.. ho fatto tutto quello che sapevo, non so proprio cosa fare ora"
"Hai un coltello, qualsiasi cosa?"
"No, ma possiamo usare questo" e si tolse il fermaglio che le legava i capelli. Fece un incantesimo che lo rese appuntito e riuscimmo a tagliare la prima corda.
"Hermione più in fretta" urlò Harry che cercava di far alzare in piedi Ron. Intanto attorno a noi l'inferno: incantesimi venivano pronunciati in continuazione. Molti erano accasciati a terra ed altri erano feriti. Mio padre faceva fatica a stare in piedi quando Bellatrix gli si avvicinò:
"Severus vedo che ora stai dalla parte dei buoni" e tentò di scagliarli una maledizione. Urlai e l'attenzione di Bellatrix si spostò su di me. A quel punto la professoressa Allen si staccò da McNair e venne verso di noi. Bellatrix anche che alzò la bacchetta...
Labelle

lunedì, 30 maggio 2005

Intorno a me l'inferno.
I Mangiamorte combattono inferociti, non che l'Ordine sia da meno.
Silente e gli altri cobattono con una forza e una tenacia che mai avrei immaginato.
Un rumore dietro di me mi fa trasalire. Bellatrix si avvicina ai ragazzi, con la bacchetta puntata verso di loro.
"ed ora, piccoli stronzetti, è finito il divertimento. Comincerò da...te!"
Sorride a Labelle, e mormora qualche parola.
Non ho tempo di pensare. Alzo la bacchetta e lancio il primo incantesimo di protezione che mi viene in mente. Forse un po' troppo debole.
Il raggio viola scaturito dalla bacchetta di Bellatrix, deviato dal mio incantesimo, colpisce la spalla di Harry, che sviene.
"E siamo a due..." Sospiro, mentre Lupin ci raggiunge e comincia a combattere con Bellatrix, distraendola.
Faccio un cenno a Labelle e a Hermione, e trasciniamo Harry e Ron (ancora mezzo addormentato) in una stanza vicino, dove Molly si era riparata.
"Scusami Celia, io..." dice tra i singhiozzi. Si vergogna di non essere venuta a combattere, si vergona di essere stata lì, a piangere.
"Non preoccuparti Molly. Ora resta qui con i ragazzi, proteggili."
Corro di nuovo nella stanza, dove il combattimento continua.
Tonks è ancora lì, svenuta o quasi, sta molto male. Faccio per andare verso di lei, ma Bellatrix mi sbarra la strada.
"Tu. Bambina. Non ti sopporto, davvero. Ora ti ammazzo e siamo a posto." E mi punta la bacchetta sul petto.
Le lancio un incantesimo, e si distrae un attimo, ma riparte subito alla carica.
Non conosco le parole che mormora. Non so che lingua sia. L'unica cosa che vedo e che sento, è un raggio rossastro che mi colpisce, facendomi cadere a terra. Bellatrix ne approfitta, e mi provoca una profonda ferita nel braccio.
Sorrido rialzandomi "Mancava poco e mi ammazzavi"
"Oh, ora lo faccio, tranquilla"
Il braccio pulsa, sto perdendo sangue.
Mi concentro, e colpisco Bellatrix, il più violentemente possibile. La donna cade a terra, con un grido e qualche bestemmia.
"AAAH....Brutt...io ti ammazzo, giuro che ti ammazzo..."
"Oh, stai zitta!" Dice Arthur, e le lancia un incantesimo soporifero. "dormirà per un bel pezzo!" Lo ringrazio, e mi avvicino a Tonks.
La ferita continua a sanguinare, ma non ci faccio caso. Quasi mi viene da piangere a vedere il viso di Tonks, pieno di tagli e ferite.
Appena si sente le mani libere, Socchiude un occhio.
"...Celia..."
"Ninphadora..." Le sorrido, dopotutto, è ancora la vecchia Tonks.
"Ho paura...mi hanno fatto del male...Lui..."
"Tranquilla Ninphadora, ora ti porto via da qui..."
Si stringe al mio collo, che si bagna di lacrime. Non pesa praticamente niente, la porto da Molly, dove i due ragazzi si sono quasi ripresi del tutto.
"Molly, qui ce n'è un'altra!"
Lascio Tonks sul pavimento, e le appoccio il mio mantello sotto la testa, a mo' di cuscino. Faccio per tornare a combattere, quando Harry si alza bacchetta alla mano.
"Potter, tu cosa vuoi fare?"
"Vengo a combattere!Ne ho già vissute di esperienze simili, so come cavarmela!"
Sorrido ironica. "Potter, tu resti qui. Capito?"
"Ma prof...?"
"Tu-stai-qui. Se ti vedo mettere piede in quella stanza, giuro che ti boccio."
Appena entro nella stanza, mi accorgo che il combattimento è ancora più acceso. Bellatrix è ancora stesa a terra, e i Mangiamorte, in minoranza, sono i seria difficoltà.
Quando...un sonoro schioppo accompagna una materializzazione.
Un uomo, alto e magro, si è materializzato in mezzo alla stanza.
Un cappuggio gli copre il volto, ma lo riconosco lo stesso. Un brivido mi sale sulla schiena, e la bacchetta quasi mi cade dalla mano.
"Mio signore!" Grida Malfoy.
Tutti si bloccano, Hermione cade a terra, Labelle balbetta "Vol...vol..."
C'è un silenzio tombale, venti occhi fissano quella figura tanto umana quanto soprannaturale, finchè un grido lo interrompe: "Lui è mio!" Grida Silente.
CeliaAllen

martedì, 31 maggio 2005

È da molto che non scrivo più su questo diario. Non ne sfogliavo più nemmeno le pagine. Ma ho dovuto riprenderlo. Perché, qui posso scriverlo, mi sarei vergognata a morte se non ci fossi più riuscita. Penso di essermi lasciata prendere un po' troppo dal panico negli ultimi mesi. E non parlo solo degli esami di fine anno (che, per inciso, vanno più o meno bene in tutte le materie). Parlo di me, del fatto di avere SEMPRE avuto in mano ogni tipo di situazione, di essere sempre riuscita a gestire tutto. E invece stavolta sono crollata, proprio nel momento in cui avrei dovuto ergermi a sostegno degli altri, di tutti gli altri. Una ragazza è morta. Non la conoscevo benissimo, ma Hanna era comunque una persona con cui avevo avuto spesso a che fare, e che non mi aveva mai causato problemi, anzi. Ed ora non c'è più. Quando l'ho saputo non volevo crederci. Ci ho messo dei giorni per convincermi che dovevo andare avanti. Non era una mia amica Hanna. Ma era una persona. Chi può avere fatto questo? Ora sono molto più calma, si può dire che stò tornando come prima, all'incirca. Fra i serpeverde c'è molta, molta agitazione. Più che nelle altre case. Ma non parlo dello sconforto per la morte di una ragazzina ovviamente. Non voglio fare di tutta l'erba un fascio, ma in sala comune ormai tutti aspettano ansiosi il ritorno di tu-sai-chi, e magari la morte di qualche altro Mezzosangue. È orribile a dirsi, ma è questo quello che sento dire. Ed è molto più difficile del solito, perché le altre Case evitano ormai tutti noi. Me compresa. Ormai riesco a parlare solo con quelli che sono sempre stati miei amici. Solo da loro riesco a comprendere quello che succede negli altri dormitori, e questo è umiliante. Una volta non c'era bisogno che facessi la portinaia per sapere che succedeva, erano gli altri che venivano da me!! Tutto questo perché io sono una serpeverde, sono FIERA di esserlo, ed ho quindi legato il loro nome a quello di Lord Voldemort. Ah, l'ho scritto. Sono riuscita a scrivere il nome del Signore Oscuro. È già un primo passo.
Poi, l'altro giorno, hanno rapito Ron Weasley. Non è mia abitudine spiare, e, per inciso, me ne vergogno parecchio per averlo fatto, ma ho carpito delle cose interessati su tutta questa faccenda. Appena saputo di Ron sono corsa a cercare Labelle. L'avevo vista veramente poco in forma negli ultimi tempi, ed è per questo che volevo esserle vicina. Ma non sono riuscita a trovarla. Stavo ancora correndo fra i corridoi quando una voce amplificata è risuonata fra le mura del castello, la voce della professoressa McGrannit.
"Tutti gli studenti sono pregati di dirigersi nella propria sala comune IMMEDIATAMENTE"
Poi, nient'altro. Quelle parole, e il tono della professoressa, mi turbano ancora molto. Non credevo che il pericolo fosse ad Hogwarts, se un alunno era stato rapito non poteva certamente trovarsi dentro ai nostri confini. Chiuderci nelle sale comuni era un modo per tenerci d'occhio. Quindi mi feci coraggio, e, invece di imboccare la via per i sotterranei, mi fermai nell'atrio davanti al portone principale. Avevo ragione, dopo pochi minuti, infatti, un drappello di professori, fra cui il preside Silente, giunsero con passo svelto. Mi nascosi dietro ad un piedistallo, sperando di non farmi notare. Poco dopo li raggiunse la McGranitt seguita da Potter, dalla Granger e da Ginny Weasley. Infine il portone si aprì. Sobbalzai, perché, tentando di capire qualcosa nei loro discorsi fatti a bassa voce, non avevo sentito che stava arrivando qualcuno. Fecero il loro ingresso un uomo ed una donna che non conoscevo, e, dietro di loro... il professor Lupin?! Ginny saltò al collo della donna singhiozzando, cosa che, combinata al rosso accesso dei capelli dei due sconosciuti, mi fece capire che quella era la signora Weasley, l'altro suo marito. Parlarono della professoressa Allen e di Labelle, che avevano mandato un gufo da non so' dove.
"Professore, vogliamo venire anche io ed Hermione." fece Potter rivolgendosi a Silente, ricevendo però la risposta della signora Weasley
"Harry, voi due non siete Membri dell'Ordine della Fenice, stavolta è troppo pericoloso!"
"Se davvero ci tenete... Ma siate prudenti." concluse Silente
Ma ad un certo punto la Granger mi vide. Mi fissava, ed io facevo altrettanto, non pesando al fatto che avrebbe potuto riferire a Silente che ero lì, che avevo disobbedito all'annuncio. Ma, con mia grande sorpresa, non lo fece. Nonostante le volte che ci eravamo accapigliate, non disse una parola. Ho notato il suo volto, più di quello di tutti gli altri. Era pallida, con gli occhi lucidi. Il lato umano di Hermione Granger. Mi balenò per un nanosecondo l'idea di far pace con lei, ma fu solo un attimo, nulla di più. Ma fu la voce di Silente a riportarmi alla realtà.
"Ora è meglio che la signorina Weasley torni nel proprio dormitorio. Potrebbe accompagnarla la signorina Spencer."
Il tonfo che riecheggiò nell'atrio era il mio fondoschiena che cadeva pesantemente sul pavimento. Solo allora Silente si volse verso di me. Cercai di assumere un atteggiamento tipico dell'ingenuo che passa di lì per caso, ma gli occhi del preside mi fecero capire che non mi stava condannando, che chiedeva solo di riportare Ginny Weasley nel suo dormitorio. Mi portai dunque vicino al gruppo, a testa bassa seguendo le linee del pavimento. Solo una volta trovatami davanti a Ginny alzai lo sguardo. Nessuno dei presenti mi fissava con sguardo di rimprovero, tranne i signori Weasley, che dovevano aver visto lo stemma di Serpeverde sulla mia divisa. Allora ripresi la calma.
"Non si preoccupi professore, la riporto subito nel suo dormitorio."
"Bene, signorina Spencer, poi lei veda di fare lo stesso. Mi raccomando."
Annuii, incrociando lo sguardo del professor Piton. Mi fece cenno di congedarmi, ed io obbedii, prendendo Ginny per una mano.
Quando sono rientrata in sala comune ho incrociato Draco. Mi sono stupita di trovarlo seduto e tranquillo, e non in pieno svolgimento di uno dei suoi personali comizi sullo sterminio dei mezzosangue. Mi sono avvicinata, con uno sguardo interrogativo e incredulo. Lui lo capì, e, prima che potessi aprire bocca, mi prese il braccio per farmi abbassare fino alla sua altezza, per non farsi sentire dagli altri.
"Papà mi ha scritto di starmene tranquillo."
Capii che voleva dirmi. Lucius stava tramando qualcosa, insieme agli altri seguaci di Lord Voldemort. Mi prese una strana sensazione, quasi angosciosa, e Draco, notandolo, mi fece sedere vicino a lui. Non pensai nemmeno per sbaglio a riferirgli quello che avevo sentito.
Ora che ho finito di scrivere i fatti, mi piacerebbe sapere come mai il professor Lupin sia tornato e, soprattutto, che diavolo sia l'Ordine della Fenice, e se il fatto che l'abbia sentito nominare non mi porti altro che guai. Staremo a vedere. Silente si fida di me, me lo ha fatto capire chiedendomi di scortare Ginny. Ha capito che io so'. E sa' che non dirò nulla a nessuno.
.Alice.S.vK.

martedì, 31 maggio 2005

e l'oscuro signore era davanti a me. almeno venti uomini vestiti di nero ed incappucciati si inchinarono dinnanzi a voldemort. I membri dell'Ordine approfittando di questo momento attaccarono i mangiamorte. cercai di chiudermi gli occhi con le mani, ma non riuscii. la preoccupazione di vedere mio padre ferito o peggio mi faceva tenere lo sguardo verso la porta che divideva me, ron, harry ed hermione dalla stanza dove veniva combattuta la battaglia.
" Lui è mio!" urlò Silente e scagliò un incantesimo addosso a Voldemort. Scintille colorate da ogni dove venivano lanciate. Due mangiamorte perdevano sangue, Lupin si avvicinò e tolse loro i cappucci. Uno di loro era il padre di Draco.
Seguii ogni movimento di mio padre sperando che non gli succedesse niente, che non succedesse niente a nessuno dell'Ordine della Fenice. Harry ed Hermione facevano piani su come entrare di nuovo in scena, mentre Ron e Tonks erano riusciti ad alzarsi, ma prima che andassi da loro la la signora Wealsey mi aveva lanciato un'occhiataccia e se n'era andata al piano di sotto cercando probabilmente dell'acqua per i due feriti.
Non riuscivo più a sopportare di rimanere lì senza far niente, con i grifondoro che continuavano a pianificare teorie stupide. Volevo agire, volevo fare qualcosa per aiutare l'Ordine, ma Voldemort era troppo forte anche per Silente, figuriamoci per una ragazzina come me.
Non posso dire con precisione cosa stesse succedendo in quella stanza, nè tantomeno se ci fossero vincitori o vinti, so solo che avevo paura. Ad un certo punto mi sono sporta a guardare.
Voldemort si è avvicinato a Silente che non riuciva già più a bloccare i suoi colpi.
"Allora nonno, come va? Forse sei un po' stanco, vista l'età dovresti già essere in pensione"
"Tom, perchè sei diventato così? Non capisci che pur avendo tutto il potere che vorrai, non riceverai da nessuno un minimo d'amore?"
"Ho la devozione dei miei servi, i mangiamorte"
"Ma prima o poi tutti ti lasceranno, sei solo assetato di potere Tom"
"Non sono tutti come come Severus, Albus!" disse guardando mio padre.
"Lui è stato l'unico ad avere un po' di coraggio, e non sarà l'ultimo di sicuro"
"Stai zitto silente" dalla bacchettà di Voldemort uscì un raggio di luce violetta che colpì Silente su un braccio, ma nessuno se ne accorse tanto erano occupati a combattere contro gli altri mangiamorte.
Cercai di alzarmi ma Harry mi bloccò "cosa pensi di fare, Labelle?"
"Tento di fare qualcosa"
"Non ci provare neanche Silente ha detto di stare qui, e qui starai. Figuriamoci, non ci andiamo neanche io ed Hermione e dovresti andare tu?"
"Non è il momento di litigare, e poi voi non avete vostro padre lì a combattere"
Mi accorsi della gaf fatta, ma non me ne interessai. Appena Harry tentò di ribattere Bellatrix si alzò e lanciò un altro lampo violetto sul braccio di Silente che si accasciò per terra. Voldemort si avvicinò a Silente, pronunciando le parole fatali "Avada Kedavra".
Un raggio di luce verdastra uscì dalla bacchetta di Voldemort. Mi ritirai dietro al muro. Metà dei mangiamorte e dei membro dell'Ordine si accasciò per terra.
Ma la morte del preside aveva scaturito una forza tale che tutti i mangiamorte vennero scagliati fuori dalla casa assieme a Voldemort.
La casa era ridotta a macerie. Completamente distrutta. Silente giaceva esanime in mezzo alla stanza ed era circondato da quasi tutti i membri dell?Ordine escluse due o tre donne ferite. Io Harry e Hermione saltammo fuori dal nostro nascondiglio. Harry ed Hermione si lanciarono al capezzale del preside, io invece mi buttai tra le braccia di mio padre piangendo. In quel momento mi interessava solo che lui fosse vivo. Il signor Weasley chiamò qualcuno (probabilmente qualcuno del ministero della magia) che arrivò in un momento e portò via con sè il preside.
La professoressa McGrannit ci portò tutti in una stanza e fece una sorta di appello per controllare quante persone fossero morte o ferite. Non c'erano molte vittime.
Eravamo tutti molto scossi. Molte donne piangevano e anche Hermione per la morte del professor Silente. Era stata una perdita durissima per tutti. Ora Voldemort avrebbe potuto prendere con molta più facilità il predominio sul mondo dei maghi e su Hogwarts.
La professoressa Allen versò dell'acqua nei bicchieri di noi ragazzi e qualcosa di alcolico in quelli dei membri dell'Ordine. In quel momento entrarono Ron e Tonks seguiti dalla signora Weasley. Appena li informarono della morte di Silente, la signora Weasley che si era appena ripresa riscoppiò in lacrime. La signorina Allen abbracciò Tonks e Harry ed Hermione andarono da Ron.
Mio padre mi appoggiò le mani sulle spalle e mi sussurrò all'orecchio "Lab, perchè non vai a salutare Ron?"
"Papà ci siamo lasciati e lui non mi vuole più"
"Io non ne sarei così certo. La signora Weasley mi ha parlato... dai, vai da lui"
Aspettai che Harry ed Hermione si spostassero e mi avvicinai.
"Labelle io.."
"Aspetta, lasciami parlare" respiro profondo "ti devi dire qualche cosa. Ma tu ascoltami prima di parlare, ok?!
Scusami, scusami, scusami, mi sono davvero comportata male con te, ero solo stressata, non mi riconoscevo più neanch'io e metà delle cose che ho detto non le pensavo davvero.
In secondo luogo, mi sei mancato tantissimo e .. ho bisogno di te. L'ho capito davvero solo ora, quando Bellatrix di ha rapito. Il solo pensiero di non porterti mai più rivedere mi ha praticamente uccisa. E se non ti amassi davvero ora non sarei qui"
"Io.. non so che dire, mi hai tolto le parole di bocca" e si mise a ridere.
"Piantala, guarda che mi sono spaventata tantissimo, davvero!" gli passai la mano tra i capelli e sulla ferita che aveva sulla fronte che sanguinava. Fece un urletto e si tirò indietro.
"Guarda che fa male!"
Radacchiai "Lo so, è per questo che lo faccio, perchè mi hai fatto spaventare e ora devi soffrire".
Ci sedemmo di nuovo al tavolo e aspettammo che l'Ordine decidesse sul da farsi.
Labelle

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** giugno 2005 ***


mercoledì, 01 giugno 2005

"Silente ucciso dal Signore Oscuro, il ministero della magia barcola nel buio"
Questo il titolo principale nella gazzetta del profeta, nell'edizione speciale dedicata interamente all'altra sera.
Non vengono menzionati i nomi dei mangiamorte, ma ci sono pagine e pagine legate al dolore e alla paura del castello eccetera.
e non una parola, una soloa parola contenuta in quel diavolo di giornale si avvicina MINIMAMENTE a come ci sentiamo ora, tutti.
Persi, senza guida.Con la paura di uscire dall'ufficio, col la paura per i propri cari o i propri amici. Cosa ferma ora il signore oscuro dall'entrare al castello? l'unica cosa positiva è che fra qualche giorno i ragazzi se ne andranno...e noi, o almeno, chi non sa dove andare, ci trasferiremo nella vecchia casa Black. Tonks piano piano si sta riprendendo. Ha cominciato a parlare, almeno, con me.
Mi ha raccontato che era una trappola, avevano rapito la piccola Hanna solo per attirare un membro dell'ordine...per poi farlo parlare.
L'hanno torturata, ma lei non ha detto una parola. E l'hanno torturata ancora.
La mia piccola Tonks, la mia migliore amica...Chi l'avrebbe mai fatta così forte?
Ora devo scappare, la MC Granitt ha bisogno...è ancora molto scossa, come lo siamo tutti daltronde.

CeliaAllen

martedì 7 giugno 2005

Dopo la morte di Silente a Hogwarts regna il disordine, ma soprattutto il panico. Tutti hanno paura che Voldemort riesca ad entrare nel castello e che la McGrannitt non sia sufficientemente pronta per rimpiazzare il vecchio e amato preside. Draco è preoccupatissimo per suo padre, che è stato ferito da un Hermione e Ron sono in infermeria. Hermione è stata ferita gravemente da un incantesimo lanciato da Bellatrix e presto la porteranno al san Mungo. Io invece fortunatamente mi sono solo rotta il polso che però funziona ancora decentemente ed è stato sufficiente che madama chips mi somministrasse una strana pozione biancastra dall'odore insopportabile e dal sapore anche peggiore. Molti membri dell'ordine come Lupin e Tonks sono ricoverati d'urgenza al san Mungo per lesioni da incantesimi e maledizioni. Tonks è davvero in condizioni pessime, non si sa se supererà la notte, anche se da quello che mi raccontano lei è una ragazza forte e riuscirà a guarire.
Tornando alla McGrannit. Ora lei è la preside, la seconda nella storia di Hogwarts dopo Corvonero e Tassorosso, e per lei il compito è ancora più difficile perchè dovrà riamministrare tutto l'ordine scolastico per l'improvvisa morte di silente.
Ci saranno dei licenziamenti e la riorganizzazione di alcune case, anche se sinceramente non ho ancora capito in che modo. Le quattro case rimarranno le stesse, ma ci sarà qualche cambiamento.
Harry invece non parla più. Non che abbia perso la voce o altro, ma si è chiuso nel suo dormitorio da quando Silente è morto. Probabilmente visto che sia il preside che black sono stati uccisi per la stessa mano. Certo, il colpo finale gli è stato inflitto da voldemort, ma è stata sempre Bellatrix a distrarlo. E Harry non si da pace, continua a dire che avrebbe potuto fare qualcosa eccetera eccetera, le solite paranoie che si fa quel ragazzo. Pensa sempre che tutto quello che accada debba succedere per colpa sua, vuole sempre essere al centro dell'attenzione, riuscire a risolvere ogni situazione. Ma non capisce che in fondo è un ragazzo come tutti gli altri? Ha solo una cicatrice! E ha queste manie di protagonismo che non riesco a sopportare, e non mi spiego come Ron riesca a sopportarlo. Ora andrò in infermeria.

Labelle

sabato 11 giugno

Non mi sembra ancora vero che Silente sia morto. Non è possibile, la mia mente non riesce a concepirlo. Insomma, ora colui-che-non-deve-essere-nominato riuscirà ad entrare indisturbato ad Hogwarts o peggio potrebbe addirittura riuscire a conquistare il mondo dei maghi.
Ancora non riusciamo a capire bene quello che sia successo, sappiamo solo che durante una battaglia contro dei mangiamorte Silente è stato ucciso probabilmente da Voldemort stesso.
Girano molte voci su questa presunta lotta: molti dicono che Voldemort abbia attirato Silente in una trappola, altri dicono che Harry era in pericolo e Silente sia accorso a salvarlo, ma per ora non si sa ancora nulla a parte che quella sera c'è stato un grande scompiglio e che mancavano all'appello molti professori, il preside, Harry, Hermione e Ron e mi pare una ragazza Serpeverde di cui però non ricordo il nome.
Qualcuno mormora anche su un certo rapimento di Ronald Weasley, ma nessuno è certo e di sicuro il quei ragazzi non verranno di certo a raccontare a me cosa sia successo quella notte.
Comunque ora le cose sono un po' migliorate, stiamo riprendendo tutti a trascorrere una vita normale. Oggi noi del terzo anno abbiamo avuto l'esame di rune antiche.
Sì, perchè gli esami continuano dato che la McGrannitt ha subito preso il posto di Silente ed ha cominciato a riamministrare tutta la scuola partendo dagli esami e dal quidditch.
Pensa che distrarci con gli sport sia il metodo migliore per non pensare al pericolo che corriamo. Sinceramente non mi importa molto. Odio gli sport in generale e particolarmente il Quiddith dato che sono di famiglia babbana non trovo assolutamente nulla di bello nel cavalcare manici di scopa rincorrendo palle che fluttuano nell'aria.
Anche quando abitavo ancora a Little Wandigton mio padre aveva insistito affinchè entrassi nella squadra di pallavolo della città, ma io aevo preferito iscrivermi al corso di pittura che ho dovuto abbandonare solamente due mesi dopo la prima lezione.
Mentre andavo verso la biblioteca per ripassare trasfigurazione mi si è avvicinata Lottie Hill per parlarmi.
"Hey Utopia, fermati"
"Ciao Lottie"
"Dove stai andando?"
"Mmm in biblioteca, niente di interessante, devo ripassare Trafigurazione per domani, non sono molto preparata, soprattutto nella parte quinta del libro"
"Oddio, anch'io non mi ricordo niente di quella parte, che ne dici se studiamo insieme?"
"Certo, non c'è problema"
Così ci siamo sistemate in un angolino della biblioteca per cercare di studiare nonostante la moltitudine di ragazzi che si era creata nel giro di poche ore nel locale, visto l'imminente arrivo degli esami.
Mentre ci stavamo concentrando su un esercizio particolarmente difficile entrarono nella sala la professoressa Allen seguita da Harry Potter Ronald Weasley e Labelle Piton.
"Senti Utopia, non so tu, ma io sono curiosissima e vorrei proprio sapere cosa sta succedendo in questa scuola e soprattutto quanto la signorina Allen, Harry, Ron e la figlia di Piton centrino in questa storia."
"Lotti, non dovremmo interessarci di questa storia, dobbiamo pensare all'esame di domani" ma era troppo tardi, Lottie già si era avvicinata a loro portando con sè i miei libri, così dovetti per forza seguirla.
Mentre facevamo finta di studiare i quattro parlavano di Hermione che era finita al San Mungo, ma si accorsero della nostra presenza e si allontanarono.
"Io qui sento puzza di bruciato. Cos'è successo a Hermione di tanto grave per essere finita al san Mungo?"
"Non lo so e per ora non lo voglio sapere" ho detto "voglio solo studiare per l'esame di domani"
Ma in realtà volevo davvero saperne di più.

UtopiaColeman

martedì 14 giugno

l'unica cosa positiva, è che tra neanche una settimana tutti andremo a casa. I ragazzi avranno la possibilità di dimenticare...e noi? noi che abbiamo visto, noi che abbiamo sofferto...dimenticheremo mai?
Quasi piango a vedere Hermione, nella sua stanza bianca, in quel letto bianco e con quella vestaglia bianca...è candida anche la sua pelle, ma i dottori dicono che nel giro di due mesi si riprenderà...
Tonks invece è ancora in condizioni critiche. Ha sofferto molto...la mia piccola Ninphadora...
Prima ho parlato con la mc Granitt. Quella donna è davvero forte, ha preso in mano la situazione in una maniera davvero lodevole. Mi ha detto che ora noi dell'Ordine dobbiamo lavorare di più, ed essere più uniti...e per questo mi ha chiesto se voglio passare le vacanze nella nostra *base*...sicuramente Lupin e lei ci saranno...probabilmente ci andrò, anche perchè non ho altro posto in cui andare (di tornare in irlanda non se ne parla)...e così potrò stare vicino a Tonks...

Celia Allen

domenica 19 giugno

avviso a tutti gli studenti: la scuola terminerà il giorno 30 giugno. Nel pomeriggio potrete tornare alle vostre case. I risultati degli esami vi verranno comunicati via gufo, così come le liste dei libri per l'anno prossimo. Fate buone vacanze!

Professoressa Mc Granitt

domenica 19 giugno

freddo. stanchezza.
perchè faccio fatica ad aprire gli occhi?
intorno a me è buio.
ho paura, dove sei?
un vento lieve mi accarezza.
quanto ho dormito?
Perchè faccio fatica a ricordarmi il tuo viso?
Mi inginocchio a terra, le gambe sono così intorpidite...
perchè sento così freddo?

Marguerite Etienne

domenica 19 giugno

C'è già aria di vacanze tra gli studenti di Hogwarts. La preside ha appena affisso al tabellone la data della fine delle lezioni fissata per il trenta giugno.
E continuano anche gli esami. Gli ultimi sono andati davvero molto bene, probabilmente perchè per ora qui ad Hogwarts non abbiamo più preoccupazioni, o meglio, l'Ordine continua a lavorare, ma non si prevedono nuovi attacchi di mangiamorte per i prossimi mesi. Non so come facciano a saperlo, ma mi fido dell'Ordine.
Hermione è ancora al san Mungo. L'altro giorno sono andata a trovarla assieme a Ron. Era semi incosciente.
Ha un braccio rotto e un taglio sul volto. Dovevano rimandarla a casa giorni fa, ma è completamente sotto shock e non possono portarla a Hogwarts almeno fin quando non ricomincia a parlare.
Io e Ron in questo periodo passiamo molto tempo insieme, soprattutto per studiare per gli ultimi esami.
Ci sediamo in riva al lago e cerchiamo di ripassare. Ultimamente ci gira intorno una ragazzina bionda che Ron mi ha datto si chiami Utopia ed è una grifondoro del terzo o quarto anno.
Pensiamo tutti che o si è presa una cotta per Ron oppur è la cugina di voldemort che vuole scoprire tutti i nostri segreti.
Comunque piano piano tutto sta tornando alla normalità. L'altro giorno siamo andati a Hogsmeade con la signorina Allen.
"Lab, pochi giorni è il tuo compleanno"
"Lo so Ron, non ricordarmelo per piacere"
"Cosa vorresti che ti regalassi?"
"Niente, non voglio niente."
"Non è possibile che non voglia niente!"
"Ho detto che è così!"
"Va bè, allora ti porto in uno dei miei negozi preferiti qui a Hogsmeade"
Mi ha afferrato il polso e condotta in una viuzza.
Un enorme insegna diceva "Mielandia"
"Stai qui ci metto due minuti"
E cos'ha fatto? Mi ha comprato un lecca-lecca tondo e multicolore con scritto auguri.
Dopo aver fatto un breve giro per gli altri negozi siamo tornati ad Hogwarts e abbiamo finito di studiare per gli esami.
Ma manca poco alla fine della scuola.
Possiamo sopravvivere.

Labelle

domenica 19 giugno

e così, piano piano, la tranquillità sta tornando al castello. Per distrarci, la mc Granitt ci ha mandati tutti a Hogsmeade, professori compresi. Tutte le cose che sono capitate mi hanno buttato giù, ma devo dire che queste orette passate a Hogsmeade con hagrid mi hanno risollevato. Quell'enorme gigante buono ha il potere di far sorridere, anche quando proprio uno non se la sente.
Insomma, sono tornata a hogwarts, se non felice, quasi.
Ma...
ad un tratto, camminando nel castello, ho sentito una folata gelida percorrermi il corpo. Ad un tratto, ho creduto di essere dentro al lago, ho sentito come se dell'acqua fredda mi entrasse nei polmoni...
Tutto è durato pochi secondi. Neanche, forse, ma mi ha lasciata davvero scossa.
Cos'è successo? Un incantesimo? o semplicemente un'illusione della mia mente? Forse non mi sento molto bene...dovrei parlarne con Madama Chips...anche se non credo possa aiutarmi...

Celia Allen

domenica 19 giugno

Io e Lottie ormai non facciamo altro che seguire Ron e Labelle per scoprire novità su quello che sta succedendo, ma per ora le cose sembrano non avere risvolti interessanti.
Anche loro parlano solo di scuola e di esami. Seguiamo loro due perchè Harry ha un'altra delle sue crisi ed è continuamente nella sua camera e quando esce dalla camera ha degli schizzi isterici tipi lanciare i libri per terra, insultare chiunque gli passi di fianco.
Hermione, bè, Hermione è al San Mungo per non so quale malattia e qui siamo tutti all'oscuro di tutto.
Abbiamo provato a chiedere qualcosa alla professoressa Allen ma non ci vuole dire niente a parte:
"Ragazze dovete studiare per gli esami!!"
E così io, Lottie e qualche altra ragazza della nostra età passiamo le nostre giornate a cercare di studiare e a parlare di quello che può essere successo nelle ultime settimane.
Ad esempio oggi mi trovavo in sala grande con Lottie, Sally Anne, una ragazza di Serpeverde, e Rose Zeller di tassorosso.
"Secondo voi cosa sta succedendo nel mondo dei maghi? Insomma, niente più è normale" ho detto alle ragazze.
"Bè di sicuro la morte di Silente vorrà dire qualcosa. Ci dev'essere stata una lotta tra il preside e i nostri per così dire e i cattivi"
"Dato che sono di serpeverde ho sentito spesso Draco parlare di una battaglia in cui c'entra suo padre che ora è anche lui in ospedale. Potrei provare ad ascoltare quello che si dicono Labelle e Draco, di sicuro c'entrano qualcosa"
"Sì, ma Labelle è dalla nostra parte! Non da quella dei seguaci di voldemort!" ho interrotto Sally.
"Certo che noi di tassorosso e anche quelli di corvonero siamo proprio lasciati da parte. Noi non sappiamo niente.
Almeno i corvonero hanno Cho, che da quel che so io tempo fa stava con Potter. Ma da quando Cedric è morto i tassorosso non sanno niente di quello che succede tra le mura di Hogwarts"
"Non che noi sappiamo di più, ovviamente" ha detto Lottie "è solo che io e Utopia ci stiamo dando da fare per scoprire qualcosa.
In riva al lago Ron e Labelle parlano di qualsiasi cosa, e prima o poi parleranno anche degli ultimi avvenimenti."
"idea" dissi interrompendo la mia amica "dovremmo darci dei turni e cercare di 'pedinare' chi potrebbe sapere qualcosa!"
"Bella idea" tutte erano d'accordo.
"Allora io seguo Ron e Labelle al lago, Lottie tu invece dovrai tenere sott'occhio potter" cominciai.
"Ma Potter è pericoloso".
Ripresi scocciata dall'interruzione di Lottie "... Rose, anche se sei di tassorosso potresti provare a seguire cho chang, mentre Sally tu ti occuperai di Draco e Pansy"
"Ok"
"Aspettate" ripresi "nessuno deve sapere di questi pedinamente, d'accordo?"
"D'accordo"
e così lasciammo la sala grande. da domani cominceremo.

Utopia Coleman

lunedì 20 giugno

Ormai è da ore che sono sveglia...
i miei occhi piano piano si sono abituati al buio, ora vedo la stanza in cui sono; la riconosco, è una stanza del piano terra...io sono già stata qui..almeno, credo.
Con la mia mente cerco di tornare indietro...qual'è l'ultima cosa che mi ricordo?
Immagini sfocate compaiono ora nella mia testa...ricordo...ricordo...questa stanza. Molto più illuminata però. Ricordo Madama Chips chinata su un corpo. Cerca di rianimarlo, forse? Tanto non ce la fa. erchè ne sono così sicura? Una ragazza, lì vicino, piange. Martine. Martine, perchè piangi? Cerco di ricordare gli altri visi, le altre persone che popolano il mio ricordo...non focalizzo nessuno. Cerco di vedere almeno in faccia l'ormai cadavere tra le braccia di Madama Chips...tutta fatica sprecata. Anche se so che, chiunque sia, mi farà capire come mai sono chiusa qui dentro, e come mai qui ho dormito.

Marguerite Etienne

lunedì 27 giugno

Non riesco a smettere di piangere.
Io...non capisco.
Ho paura, voglio qualcuno che mi stia vicino. Io...Ma forse è meglio che, per quanto difficile, racconti dall'inizio.
Dopo essermi svegliata, sono rimasta in questa stanza buia per giorni. A chiedermi dov'ero, e cosa stavo facendo lì. Ancora me lo chiedo, ma ora ho scoperto qualcos'altro...dio, ma perchè? Chiedo scusa a chiunque stia leggendo questo diario per le frequenti macchie, ma le lacrime continuano a rigare il mio viso...ero seduta qui, su questo freddo pavimento, al buio...avevo paura, ma non come adesso...pensavo...oh, ma che importa? Sta di fatto che, quella mattina di qualche giorno fa, la porta che credevo sprangata si è spalancata, e sono entrate due ragazzine, ridendo.
"Dai Lottie, devo dirti una cosa...questa stanza dovrebbe essere vuot..." Si è bloccata nel vedermi. Volevo dirle qualcosa, ma la luce che proveniva dalla porta mi aveva accecato, e la vista di due bambine a me sconosciute mi aveva ammutolito.
La ragazzina, bionda, era stata raggiunta dalla sua amica, una bimbetta bruna con ancora il fiatone per la corsa. Appena mi ha vista, ha sorriso, amichevole."Ciao!"
A fatica, ho sorriso anche io, i miei occhi si stavano riabituando alla luce del sole. Ora, a rivedere la stanza illuminata, i miei ricordi riguardo ad essa si stavano facendo più definiti. Eccola lì, Martine, che piange disperatamente...e Madama Chips, con in braccio quel corpo inanimato del quale non ricordavo l'identità...mentre ricordavo mi guardavo intorno. La luce faceva ricomparire particolari scoparsi nel mio ricordo. Martine con i capelli bagnati, pozze di acqua per terra...Così, mentre i miei occhi vagavano, io ricordavo. Le bombette in piedi davanti a me, in silenzio. Finchè...finchè ho postato gli occhi sullo specchio. La mia pelle chiara, piena di lentiggini, i capelli rossastri....Come mai lo specchio non funzionava? Riuscivo quasi a vedermi attraverso...un ricordo comparso all'improvviso mi ha fatto cadere in ginocchio. Tenevo la testa fra le mani, non poteva essere vero...ora ricordavo il viso della ragazza tra le braccia dei Madama Chips. Il mio. Dio, cosa mi è successo? Perchè...appena ho realizzato quello che mi è successo, sono svenuta. Non so cosa sia accaduto dopo, so solo che ora, che mi sono risvegliata, le due ragazzine non ci sono. Forse è meglio, non voglio stare con nessuno.
Nessuno, soprattutto se è vivo.
Ma...sento dei passi fuori dalla porta, e delle voci...chi...?
"Poi, Utopia, mi spiegherete perchè siete entrate..."
"Ma professoressa, noi..."
La porta si spalanca, e entra una donna sui 25 anni, accompagnata dalle due ragazzine.
Mi sorride, gentile. "Ciao...tutto bene?"
che domanda stupida.

Marguerite Etienne

lunedì 27 giugno

Stavo mettendo a posto alcune schede degli esami, quando Utopia e Lottie mi hanno raggiunto correndo.
"Professoressa....nella stanza...quella al piano terra..."
"Ah, bene Lottie, quella nella quale non si può entrare?"
"Emm...sì..."
"Ragazze, se in questa scuola ci sono delle regole bisogna rispett.."
"Sì, prof, dopo eh!"
"Utopia, come ti permetti?"
"Prof, ci deve seguire...poi dopo può sgridarci quanto le pare...!"
Ho alzato gli occhi al cielo, e mi sono lasciata trascinare.
"Bene, che c'è?"
"Una ragazza..un fantasma...ma non è come gli altri..."
le ho guardate con aria interrogativa "Non è come tutti gli altri?"
"Beh, credo sia svenuta..."
"E mi avete trascinato via dalla correzione dei compiti per un fantasma? E chi è?"
"non lo sappiamo."
"Come non lo sapete? Dopo tre anni qui si dovrebbero conoscere tutti i fantasmi..."
"Prof, non è come gli altri, gliel'ho già detto!"
"Sì, immagino...poi, Utopia, mi spiegherete perchè siete entrate..."
"Ma professoressa, noi..."
La ragazzina si è ammutolita quando ho spinto il portone della stanza.
Immaginavo questo 'fantasma'...sarebbe stata sicuramente Mirtilla Malcontenta, non l'avranno riconosciuta...sorridevo tra me e me, pensando all'ingenuità che si ha quando si è così piccoli, finchè...l'ho vista. Una ragazza sui diciassette anni. Indubbiamente un fantasma, anche se un po' meno..invisibile, se si può dire.
Mi mancavano le parole.
"Ciao...tutto bene?" Ho sussurrato.
Mi ha guardato con aria interrogativa, con un "secondo te?" sottinteso.
Aveva gli occhi rigati dalle lacrime, mi ha lasciata senza parole.
"Ragazze, grazie. Ora uscite però."
"Ma prof...?"
"Fuori. E oggi pomeriggio discuteremo sul fatto che siete entrate qui."
"Ma..."
Mi sono girata, e dalla mia espressione hanno capito che proprio dovevano andarsene. Poverine, le ho cacciate via...ma credo di aver fatto bene.
"E una è fatta" ho detto, avvicinandomi sorridendo alla ragazza. "Scusami, non mi sono presentata...sono Celia Allen, professoressa di pozioni!"
Lei ha riso, tra le lacrime, borbottando "Di pozioni? Sono mancata per così tanto..?"
"Mancata?"
"Ai miei tempi" ha risposto "Il posto di Pozioni era a un professore brutto, serpeverde e assolutamente purosangue..."
"Ai tuoi tempi..."
Non ha risposto. Credo fosse confusa quanto me.
"Senti ma...è da molto che sei al castello? Non ti ho mai visto, e sono stata qui per otto anni..."
"Oh, beh, sono al settimo ann...oh, intendo così..." Si è guardata, e ha ricominciato a piangere.
Ho aspettato che finisse, e appena è successo, ha continuato: "Non lo so...io...mi sono svegliata da poco...non..."
"Tranquilla. E come ti chiami?"
"Marguerite."
"Bene Marguerite, e ricordi qualcosa?"
"Ricordo Madama Chips che cercava di rianimarmi, in questa stanza. E ricordo tanta acqua nei polmoni...acqua fredda..."
Ho sbarrato gli occhi. Acqua fredda, nei polmoni. Non è quello che ho sentito passando davanti a questa stanza qualche settimana fa? La mia metà non umana è più sensibile, forse passando accanto a Marguerite che si stava svegliando l'ho percepita...o l'ho svegliata io?
"Acqua fredda. Nient'altro?"
"No...ho paura però"
"Tranquilla, ora non può succederti niente. Vuoi che andiamo a parlare con Madama Chips? Dici che potrebbe sapere qualcosa?"
"No, non mi conosceva...forse Martine...oh, ma che dico, chissà in che epoca siamo, Martine potrebbe essere morta da un pezzo, se una mezza Veela è prof di pozioni..."
"Scusa?"
"Non sei mezza Veela?"
"Sì ma...come fai a saperlo?"
"Io...non lo so...non so niente...."
"Pensi che a parlare con un quanche professore potresti ricordare qualcosa?"
"Non credo, forse con silente..."
"Sei arrivata tardi...è morto un mese fa."
"Mor..."
"ucciso. Da voldemort"
"Voldemort...ma...in che anno siamo?"
"Duemilacinque."
"Duemila..."
"Senti, ti accompagno nel mio ufficio. E' più caldo, e ti puoi sedere. Ok?"
"Penso sia l'unica alternativa."

Celia Allen

mercoledì 29 giugno

Sono sconvolta. Sì, sconvolta è proprio la parola giusta!
Ieri stavo cercando una stanza nella quale avrei potuto parlare tranquillamente con Lotti di quando a Hogsmeade, Dimitri mi abbia chiesto di uscire con lui, quando entrate in questa stanza buia, piena di ragnatele e molto umida ci siamo trovare davanti un'apparizione.
Un fantasma.
Sì, un fantasma, ma non uno come quelli che scorazzano liberamente per il castello.
No, no, quello era una specie di semi-umano, anzi potrebbe essere stata un'umana tranne per quella trasparenza del suo corpo che rendeva la cosa inquietante.
Era una ragazza probabilmente dell'ultimo anno, anche se pareva molto più grande, capelli rossi, pallidissima e aveva il vestito che continuava a grondare d'acqua, come se si fosse immersa in una pozzanghera.
SIamo scappate a chiamare la professoressa Allen che ci ha poi cacciate dalla stanza e ci ha proibito di rientrarci più inoltre mi ha chiesto che andassi da lei nel pomeriggio per discutere della mia punizione.
"Professoressa Allen, posso entrare?"
"Certo Utopia, accomodati pure"
"Signorina Allen io.. io.. sono andata in quella stanza non perchè volessi trasgredire qualche regola, ma volevo che nessuno sentisse me e la mia amica e poi abbiamo trovato quella ragazza. Avete poi scoperto qualcosa? E soprattutto che cos'è?"
"Bè, per prima cosa non siete assolutamente autorizzate ad entrare nelle stanze in cui è proibita l'entrata.
In secondo luogo.. quella ragazza è un fantasma. Insomma, non sappiamo per quale motivo sia rimasta nascosta per tutto questo tempo, anche se qualche idea ce l'ho, ma non verrò certamente a dirlo a voi"
"Ah, bene. Comunque, la mia punizione?"
"Ah già. Per tua sfortuna dovrai passare il tuo tempo assieme a una serpeverde, Labelle che si è chiusa nella stessa stanza in cui abbiamo trovato il fantasma assieme a Weasley.
Ah, quella ragazza, ci farà impazziere tutti. Comunque domani alle undici in sala grande dovrete lucidare tutte le ultime coppe di Quidditch. Anche se mi chiedo come mai lei non abbia visto nulla. Domani le parlerò. Ora puoi andare"
"Grazie signorina, a domani"
"sìsì" disse con aria assente consultando polverosi libroni.
E me ne sono andata per raccontare a Lottie quello che la signorina Allen mi aveva riferito e che domani avrei scoperto di più su quello che succede qui ad Hogwarts potendo finalmente parlare con Labelle Piton.

Utopia Coleman

mercoledì 29 giugno

L'ultima nota che lascio su questo diario prima di tornare a casa. La scuola finisce domani, e non so' se sia un bene o un male. Gli esami sono andati bene, anche se non ero proprio concentratissima nello studio, dopo tutto quello che è accaduto. Non voglio tornare a casa, ho paura di quello che potrebbe accadere lontano dal castello. Ma nello stesso tempo voglio assolutamente andare via di qui, per dimenticare tutti gli orrori di quest'anno. Tutti questi avvenimenti hanno creato un'atmosfera veramente ostile nel castello, soprattutto nel periodo appena successivo alla morte di Silente. E questo mi ha fatto perdere parecchi contatti nelle altre Case, perché molti ormai non si fidano dei Serpeverde. Forse fanno bene, o forse no, non tocca a me dirlo. Non ancora per lo meno. Draco mi ha detto che suo padre è stato dimesso dal San Mungo, ma che non sta' ancora bene. Mi ha fato capire che non vuole tornare a casa, non vuole "sorbirselo con quel suo carattere, soprattutto quando non sta' bene!!". Non sono riuscita a farmi dire nient'altro, purtroppo, ma non credo che Draco sia al corrente delle faccende di Lucius Malfoy. Questa storia mi sta' incuriosendo sempre di più. Il discorso che ho sentito quella sera, la stessa sera che Silente è stato ucciso... Che sia qualcosa collegato all'Ordine della Fenice? E se così fosse, con chi ne potrei parlare? Non con Labelle, non con la professoressa Allen. Loro non me lo direbbero mai. Forse con la Granger. Abbiamo avuto qualche incomprensione in passato, ma sono disposta a dimenticare tutto, se mi aiuta a chiarirmi le idee. Certo, però lei è al San Mungo, e non si sa il perché... Magari i Wealsey. Sì, perché no? Magari Ginny Weasley. Proviamoci, sì dai, in fondo da quella sera mi saluta quando ci incrodiamo nei corridoi. Spero di poter scrivere qualcosa di nuovo al più presto. Viele Grüße... Alice*
.Alice.S.vK.

mercoledì 29 giugno

Domani finisce la scuola e io non vedo l'ora.
Infatti oltre la fine di questa tortura, del continuo studio eccetera eccetera, probabilmente starò tutta l'estate a grimmauld place assieme all'ordine.
Quindi ci sarà anche Ron.
Gli esami sono andati complessivamente abbastanza bene, a parte i primi due, ma avevo davvero la testa fra le nuvole.
Comunque in questi giorni si respira un'aria davvero strana. A parte gli avvenimenti che sono accaduti nelle settimane scorse...
La professoressa Allen è più agitata di prima e questa Utopia continua a girarmi attorno.
Anche ieri.. ero in sala grande per scontare una punizione per aver festeggiato il mio compleanno assieme a Ron in una stanza in cui a detta della professoressa sarebbe assolutamente vietata l'entrata.
Per cui mi trovavo in sala grande quando arriva questa biondina che comincia a parlarmi.
"Ciao io sono Utopia, tu sei?"
"Come se non lo sapessi" ho sbuffato "sono Labelle Piton, figlia del professore di difesa contro le arti oscure"
"Ah. Bene, io sono grifondoro e frequento il quarto anno"
"Sembri più piccola"
"Lo so, me lo dicono tutti"
"Ragazze, ragazze" disse la signorina Allen entrando dalla porta principale con un'aria davvero preoccupata "dovete cominciare subito a pulire le coppe, io devo andare subito. Ah, avete quattro ore di punizione e vedete di terminare il lavoro in tempo"
Quando la signorina Allen se ne fu andata io cominciai in silenzio a spolverare la coppa vinta nel 1978 da Corvonero, quando Utopia ricominciò a parlare
"Hey, ma come mai sei finita in punizione?"
"Stavo festeggiando il mio compleanno"
"Aaaah. Ma non si viene messi in punizione solo perchè si stava festeggiando un compleanno. E poi con chi lo stavi festeggiando?"
"Senti, non sono affari tuoi! Renditi utile e pulisci le coppe dal 1980 al 1990"
"Va bene, va bene, stavo solo cercando di fare conversazione."
Dopo un quarto d'ora di silenzio Utopia ricominciò a parlare
"Io sono finita in punizione perchè io e la mia amica Lottie stavamo parlando di Dimitri, lo conosci?, in una stanza in cui in teoria non saremmo potute entrare"
"Sì, so chi è dimitri se intendi quello sfigato biondiccio di tassorosso, ma sinceramente non mi interessa minimamente"
"Non ti interessa neanche se facessimo uno scambio di informazioni?"
"Quando dici scambio di informazioni, esattamente cosa intendi?"
"Bè, io ti dico cos'ho visto nella stanza se tu mi dici cosa sta succedendo in questi giorni ad Hogwarts e cosa c'entrate tu e Ron con la morte di Silente"
Ci pensai su un attimo e poi la mia cattiveria da sarpeverde ebbe il sopravvento.
"Ok, ci sto, ma comincia tu"
Utopia facile da convincere cominciò
"C'è un fantasma in quella stanza"
"Ahah, bè grazie, sai quanti fantasmi ci sono ad Hogwarts?"
"Sì, ma non è un fantasma normale è un semi-fantasma"
"Sinceramente non mi interessa. Non mi stai dicendo nulla che io già non sappia, per come tu hai fatto, neanch'io manterrò la promessa"
"Ma..ma.."
"Pulisci e stai in silenzio se non vuoi che ti faccia perseguitare da Draco e i suoi amici"
E così è finita la nostra discussione.
MA cos'è questa storia del fantasma?
E che la professoressa Allen c'entri qualcosa?

Labelle

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** luglio 2005 ***


venerdì, 01 luglio 2005
Marguerite mi sta incuriosendo molto. Sia per la sua natura, non-fantasma ma neppure non-viva, sia perchè non ricorda nulla. E' molto spaventata, e voglio aiutarla come posso. Non ricorda praticamente nulla, a parte come si chiama e che è morta annegata...ma come mai è comparsa adesso? Ha parlato di un professore di pozioni...questo non è un grande indizio, perchè, a quanto ne so, io sono la prima donna ad insegnare pozioni...Ha accennato a Madama Chips, dice che è all'interno del suo unico ricordo...Andrò a parlarle...qualsiasi piccolo particolare potrebbe farle tornare la memoria...e forsene sapremo di più su questa storia.
Dopo averla accompagnata nella mia stanza, cerco di corsa Madama Chips.
"Madama Chips! Madam..."
"Eccomi, Celia, non gridare che poi ti viene mal di gola! Hai bisogno di qualcosa?"
"Sì..in effetti, volevo chiederle un'informazione"
"Dimmi, cara."
"Beh...mi chiedevo se...lei si ricordava qualcosa di..."
"Di?"
Non volevo parlarle di Marguerite...almeno, non del fatto che era ricomparsa. Una cosa del genere avrebbe portato sicuramente altre domande...e comunque Madama Chips non era certo una tomba..nel giro di un'ora, un'ora e mezzo tutta la scuola lo avrebbe saputo...
"Di una certa Marguerite...una ragazza annegata qui a scuola..."
Madama Chips subito mi guarda, rabbuiata.
"Come poterlo dimenticare...ma...come mai ti interessa?"
"Così..."
"Così...comunque, Marguerite era una studentessa molto capace. Credo frequentasse il settimo...no, il sesto anno ad Hogwarts.Non so che problemi avesse...è sempre sembrata così...normale! Come tutte le altre! Nessuno lo avrebbe mai immaginato..."
"Immaginato che cosa?"
"Che si sarebbe buttata nel lago!"
Questa notizia mi ha ammutolito. Buttata? Si è uccisa...buttandosi nel lago?
Cercando di essere più impassibile che potevo, ho continuato:
"Ah...e...in che anno è morta?"
"Oddio...non lo so...credo nel quarant...no...non lo so, tra il quaranta e il quarantacinque."
"Ed era al settimo o al sesto anno?"
"Che importa?"
"Per favore..."
"Direi al sesto! Ma poi che ti servirà?"
"Lascia perdere...grazie mille!"
E di corsa sono andata nella zona proibita della biblioteca...se era al sesto anno tra il 40 e il 45, il primo anno lo ha fatto tra il 1934 e il 39...dopo aver preso gli elenchi degli alunni entrati a scuola tra questi due anni, sono tornata nella mia stanza, per cercare di scoprire qualcosa di più su Marguerite, insieme a lei.
Celia Allen 

 

venerdì, 01 luglio 2005
io, seduta nel letto di una donna che non ho mai visto, che però, non capisco perchè, conosco.
Mi ha appena accompagnato qui, e mi ha lasciato sola...ha detto che sarebbe tornata subito. E' davvero gentile, l'unica persona amica in questo mondo un tempo mio, ma ora...? La porta cigola lentamente, ed entra la donna, la professoressa Allen mi pare. Tiene fra le braccia cinque enormi libroni, sembra faccia molta fatica...faccio per alzarmi, provo ad aiutarla, ma appena le mie mani attraversano le sue, sorride dicendomi "Dai, fa lo stesso Marguerite!"
Mi abbandono sul letto, non mi ci abituarò mai a questo stato di fantasma.
"Ok, ora ho bisogno del tuo aiuto" Dice, sorridendomi di nuovo. Quel suo sorriso mi infonde sicurezza, forse perchè la sento amica, forse perchè è l'unica persona che so possa aiutarmi...
Guardo i libroni. "Cosa...cosa sono?"
"Gli elenchi degli alunni entrati ad Hogwarts tra il 1934 e il 1939. Entusiasmante eh?"
sorrido ironica "Da matti. E io cosa dovrei fare?"
"Darmi una mano. Intanto, tu in che Casa eri? Questo lo ricordi?"
"Certo! Corvonero."
"ok, questo restringerà il campo di ricerca. E ti ricordi in che anno sei nata?"
No, non me lo ricordo. Lo so che è stupido, ma non me lo ricordo...
"Non preoccuparti. Ora comincio a cercarti, poi vediamo! Questi libroni venivano aggiornati ogni anno...troveremo qualcosina su di te!"
Annuisco, senza parlare.
La donna inizia la ricerca...e sfoglia, piano piano, gli elenchi degli alunni, dal '34 al '39. poveretta, si deve annoiare immensamente. E tutto questo per me...
Dopo parecchie ore, un gridolino esultante mi sveglia dal mio stato di dormiveglia.
"Etienne, Marguerite. Nata il 19 aprile 1928 a Parigi, Francia. Ha frequentato Hogwarts dal 1 settembre 1939. Prefett..."
"Prefetto dal 1944 al 1945. Me lo ricordo. Sì, ora ricordo Hogwarts. Le sere passate a mandare nelle camere gli studenti...ricordo...tutto! O quasi...c'è una persona che continua a venirmi in mente..Non ricordo il suo viso, ma per me è importante...importantissima...io...oddio" Cado a terra "Perchè non ricordo come si chiama?"
"Calmati. Allora, non ricordi come si chiama. Ma aveva la tua età?"
"...credo...no, un anno in più. Sono quasi certa."
"Ed era un ragazzo?"
"S-sì"
"Un ragazzo, nato nel...1927, direi. Corvonero?"
"Mmmh...direi di...no."
"Tassorosso?"
"Oh, certo che no!"
"Ok, restano solo i Serpeverde e i Grifondoro. Quale, ricordi?"
"...no. E' strano però, non è vero? Insomma...sono case tanto diverse!"
"No, non direi...ma iniziamo...ora ti leggerò forte i nomi dei ragazzi grifondoro e serpeverde del 1938...tu dimmi se un nome non ti è nuovo, ok?"
Annuisco, e quasi scoppio a piangere dalla gioia.

Marguerite Etienne

 

venerdì, 01 luglio 2005
So che ci stiamo avvicinando. Che fra poco Marguerite saprà davvero chi è.
Non le ho detto del suo suicidio, credo la sconvolgerebbe troppo. Voglio che se lo ricordi lei.
E così, inizio a leggere tutti i ragazzi iscritti nel 1938 ad Hogwarts, Grifondoro e Serpeverde.
"Ashley, Robert. Barr, Michael..."
e così passa il tempo. Due ore a ripetere nomi sconosciuti. Passano i Grifondoro, i Serpeverde stanno finendo. Temo che Marguerite non ricordi per niente il nome di questo ragazzo, e anche lei sembra scoraggiata.
"Samper, Jonatan... Spencer, Joshua... Syrett, Donald...Talbot, Eric...Rid...oh, questo no..."
Marguerite si illumina. "Chi é?"
Tom Riddle. Il signore Oscuro. Ho quasi paura a dire questo nome, avrei potuto saltarlo, a Marguerite non avrebbe fatto nessuna differenza.
"No, niente..."
"Per favore..."
Faccio un sforzo enorme per pronunciarlo.
"Riddle..."
"Tom" completa la ragazza. "Tom..tom Riddle"
Ripete piano questo nome...e poi comincia a piangere...prima in silenzio e poi, sempre più disperatamente.
La guardo, non so che fare, non so che dirle. La prima vittima di Voldemort...

Celia Allen 

 

venerdì, 01 luglio 2005
Oggi sono tornata a casa e in questi giorni arriveranno i risultati degli esami, ma so per certo di essere andata egregiamente.
Mamma e papà mi hanno accolta con un bellissimo regalo: "I fantasmi e i semi fantasmi: come riconoscerli" del professor Silente.
I miei genitori non sapevano praticamente nulla di quello che è successo ad Hogwarts in questi mesi e sopratutto non sapevano nulla della morte di Silente perchè nelle lettere non avevo per niente voglia di parlargliene, soprattutto perchè mi avrebbero di sicuro fatta rispedire a casa.
Così appena mi diedero il regalo intavolai il discorso
"Mamma, papà vi devo dire una cosa"
"Dicci pure tesoro"
"Bè, mentre studiavo per gli esami, a scuola è successo una cosa molto spiacevole. Il professor Silente è morto, è stato ucciso, si vocifera di Voldemort, il signore oscuro, ricordate? Ve ne ho parlato quando ho incontrato Harry Potter, colui che è sopravvissuto."
"Sì, ci ricordiamo. E come è potuto succedere?"
"Questo ancora non lo sa nessuno. O meglio.. lo sa un gruppo di persone che sfortunatamente non frequento, come Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley, Labelle Piton con cui sono stata messa in punizione assieme"
"Utopia, sei stata messa in punizione? E come mai signorina?"
"Ci stavo appunto arrivando.. Stavo parlando con Lottie, una mia amica che ho conosciuto a scuola, ve la ricordate, vero? Quella castana, bassina ..
Comunque siamo entrare in questa stanza in cui era vietata l'entata quando io e la mia amica vediamo un fantasma..."
"Un fantasma?! Ma non è possibile.. i fantasmi non.."
"Sì mamma, un fantasma, perchè i fantasmi come ti avrò detto mille volte, esistonno e a Hogwarts ce ne sono davvero tantissimi quindi non è stato questo lo shock, ma piuttosto quando abbiamo capito che questa 'ragazza' perchè sembrava davvero una ragazza in carne ed ossa era in realtà morta. Continuava a coggiolare acqua da tutte le parti ed era praticamente trasparente.
Comunque vi ringrazio davvero molto per il regalo perchè ora mi sarà davvero molto utile soprattutto per scoprire qualcosa di nuovo su questo fantasma."
"Ah bene, siamo contenti che questo regalo ti sia piaciuto, ma sono un po' sconcertato. Insomma, non è pericoloso mandare Utopia ancora ad Hogwarts, Jenny?"
"Ma certo, caro. E' una scuola come un'altra. Insomma, è solo come dire, un po' più strana, ma è comunque una scuola seria.
A proposito, quando arriveranno i risultati degli esami?"
"Oh, a giorni, mamma, non ci metteranno molto. Ah, posso invitare in questi giorni la mia amica Lottie? Per scoprire qualcosa in più sul fantasma?"
"Ma certo, fai pure, ma ricordati che stiamo partendo!"
"Non vi preoccupate!"
Così mi misi in camera e chiamai Lottie che conosceva fortunatamente il telefono dato che la zia di sua madre era una babbana.
"Lottie? Ciao, sono io, Utopia"
"Ciao! Come stai?"
"Io molto bene! Senti i miei genitori mi hanno regalato un libro sui fantasmi, vuoi venire a dare un'occhiata a casa mia .. vediamo.. settimana prossima?"
"Certo, ci mettiamo a posto più tardi, scusa ma devo andare, i miei genitori mi chiamano, a presto"
"Ok, ci vediamo"
E ora comincerò a leggere il mio libro...

Utopia Coleman

 

venerdì, 01 luglio 2005
Odio questa situazione, domani dovrò partire per l'Inghilterra...non so dove mi porteranno, da quanto ho capito nella casa di mio zio Sirius. Il punto è: dove si trova sta casa?! Non so perchè mi hanno spedito là, con tanti parenti ancora in giro, proprio in una casa vuota e desolata mi dovevano infilare?!
Ieri mi è arrivata una lettera da Hogwarts, direi che è molto esauriente....si sono sprecati, quatto righe e delle condolianze, senti qua:

"Cara Signorina Black,
date le circostanze e la recente morte di vostra madre, la invitiamo a trascorrere l'estate nella casa di suo zio di secondo grado, il defunto Sirius Black.
Il luogo non vi verrà detto per questioni di riservatezza, una squadra speciale la verrà a prendere con una PassaPorta alla sua attuale dimora.
Ancora sentite condolianze.
Minerva McGranitt"

Grazie, delle condolianze non me ne faccio niente, meglio che siano morti i miei....
Bè, fondamentalmente qui non lascio nessuno di importante....anche se un po' mi dispiace non rivedere più Fleur, era l'unica che mi accettava per quello che ero e non mi prendeva in giro come tutti gli altri...
Penso che più tardi le manderò un gufo per avvertirla.

Ora meglio che mi prepari.

Andrea Black

 

sabato, 02 luglio 2005
Miroslava è tornata! Ancora non ci credo! E' quasi più bello avere lei qui che la scuola sia finita!
Quando sono dovuta partire l'unica cosa che mi è mancata di Durmstrang sono stati lei e il fratello Dimitri.
Loro vengono dalla Russia, da San Pietroburgo e hanno sempre frequentato Durmstrang ma da quello che mi ha detto Leeta ora verranno tutti e due ad Hogwarts.
Mi ha detto che dopo la mia partenza ha avuto una specie di depressione che non riuscivano a curare e l'hanno dovuta portare qui!
Finalmente un'amica dopo sei mesi di solitudine.
Anche se probabilmente non li vedrò molto spesso perchè papà mi ha portata qui a Grimmauld Place assieme all'Ordine.
Ebbene.. ieri è finita la scuola e tra un po' arriveranno i risultati degli esami, anche se io li so già, perchè papà li ha avuti in anteprima.
Tutti voti più che soddisfacenti a parte trasfigurazione in cui ho sfiorato la bocciatura. Papà dice che mi hanno salvata solo perchè lui è un professore della scuola altrimenti mi avrebbero bocciata sicuramente!
Va bè, meglio così.
Oggi sono arrivata a grimmauld place. Papà mi ha fatto vedere un foglietto che poi ha fatto sparire o una cosa del genere e mi sono trovata per magia davanti a questa casa che sembrava quasi compressa dalle due che le stavano affianco.
Appena entrati una nuvola di polvere ci ha sommersi, seppur è da due anni che la signora Weasley non fa altro che riordinare, pulire, spazzare e spolverare.
"Labelle, rimani qui un attimo" ha detto mio padre "vado a dire due paroline alla signora Weasley e torno subito"
"Va bene" così rimasi sola in quella stanzona buia piena di orride teste di elfi domestici a contare le ragnatele attaccate alle finestre quando mi padre tornò da me infuriato
"Ma dove diavolo sono finiti tutti? In questo posto non c'è nussuno!"
"Bè dai sediamoci su quel divano e aspettiamo che arrivino. Non tarderanno"
Infatti dopo due minuti che c'eravamo seduti arrivò la signorina Allen.
"Signorina Allen? Che cosa ci fa qui?"
"Sai com'è Labelle, io faccio parte dell'Ordine ed è un dovere per me passare le vacanze in questa topaia.. Dio che schifo, ma la signora Weasley mica pulisce praticamente tutto il giorno"
"Tu potresti darle una mano, però" intervenne mio padre.
"Bè perchè allora non lo fai tu?"
"Sì da il caso che io sia un uomo e anche molto più vecchio e con più esperienza di te che fa parte dell'Ordine da tempi immemorabili"
"Già, ma prima stavi sotto il comando di qualcun altro, come si chiama? Ah sì, Voldemort!"
"Non ti permetto di rivolgerti così a me, ti ricordo che sei stata una mia alunna e esigo rispetto da una come te.."
Finalmente arrivò la signora Weasley
"Ma che cos'è tutto questo baccano? Signori facciamo un po' di silenzio!"
"Molly, come mai tutto questo ritardo?" disse la professoressa.
"Niente un problema con il passaporta, niente di che"
A quel punto entrarono anche Ron e i due gemelli che portavano con sè un enorme baule.
"Ron, ma cosa diavolo.." cominciai
"Lascia... perdere... questo coso è davvero pesante.. è di una ragazza, bo, una certa A.. An.. bo qualcosa del genere"
"Ron, ma come ti permetti" lo ammonì la signora Weasley.
"Mia cara" disse questo guardando verso di me "questo è il baule di Andrea, Andre Black, la nipote di secondo grado del nostro amato Sirius.
La poverina ha perso sia madre che padre ed ora è praticamente sola.
La preside McGrannit ce l'ha affidata qui, dato che lei deve svolgere le ultime burocrazie dalla morte di Silente."
"Oh, capisco" dissi.
Dopo aver pranzato i gemelli, Ginny, Harry ed Hermione cominciarono una partita a Quidditch, così io e Ron potemmo allontanarci un po' dal gruppo.
Ci spostammo verso la riva del lago che si trovava presso la villa dei Black.
"Ti ricordi l'ultima volta che siamo stati qui insieme? Era Natale.. Sembra tutto così lontano.. ne sono successe di cose" dissi.
"Già, il rapimento e la morte di Annah, il mio rapimento, la battaglia, la morte di Silente e tra tutti questi avvenimente siamo anche riusciti a lasciarci una volta" disse ridacchiando verso l'ultima parte. Presi anch'io parte a quella testa allegria.
"bè, forse è stato un bene che mio padre mi abbia iscritta a Hogwarts, non credi?"
"Bè questo è sicuro.." Ron guardò verso il lago e il suo sguardo si perse nelle acque scure..
"Ron c'è qualcosa che non va?"
"No, nulla.. è solo che ho sentito mia madre che parlava di qualcosa che riguardava una morte, un lago.. e la professoressa Allen c'entra qualcosa."
"Ma.. io ho sentito parlare di un fantasma. Me ne ha parlato quella biondina, sai, Utopia, quella che ci segue sempre"
"sì, ho capito. Bè ora abbiamo tutta l'estate per scoprirlo e stando in così stretto contatto con i membri dell'Ordine non sarà difficile scoprire qualcosa in poco tempo"
"Hai ragione.."
"E se andassimo a giocare a Quidditch con gli altri?"
"No, io preferisco entrare ma tu vai pure se vuoi"
"Va bene allora ci vediamo dopo"
Mi schioccò un bacio sulla guancia e si dileguò lasciandomi sola davanti alla porta sul retro della casa.
Entrai cercando di fare poco rumore sperando di scoprire qualcosa di interessante sul fantasma o meglio, sul semi fantasma che si aggira per Hogwarts, ma sfortunatamente era appena arrivata la nuova ragazza e nella stanza si era creato un po' di fermento.
La signora Weasley stava parlando con Andrea quando mi vide.
"Oh, andrea, ecco Labelle, la ragazza di cui ti parlavo."
"Ciao" dissi.
"Labelle lei è Andrea, viene da Beauxbatons e non parla molto bene inglese, ma tu lo sai il francese, vero?"
"Certo che lo so signora Weasley"
"Bene, allora sedetevi sul divano e fate un po' conoscenza"
"Certo signora Weasley"
"E.. Labelle?"
"Sì?"
"Ron dov'è?"
"E' con i suoi fratelli e i suoi amici a giocare a Quidditch"
"Ah, bene, ora andate pure"
Io e andrea ci sedemmo su un sudicio divano e cercai di intrattenerla con il mio pessimo francese
"Bene Andrea, tu hai frequentato Beauxbatons, giusto? Io invece prima andavo a scuola a Durmstrang, hai presente?
"Sì certo, ma adesso non ho voglia di parlare, ho sonno, voglio andare a letto, mostrami la mia stanza"
La accompagnai e tornai a giocare a Quidditch con Ron.
Riuscirò a farmela piacere questa Andrea?

Labelle

 

sabato, 02 luglio 2005
Eccoli lì, stamattina una squadra di maghi (sono maghi?!) mi sono venuti a prendere....C'erano anche dei ragazzi tra loro, e che buffo avevano tutti i capelli rossi e le lentiggini!!!
Una signora abbastanza paffuta me li ha presentati: i due gemelli si chiamano Fred e George, mentre il più piccolo si chiama Ron se non mi sbaglio...bè lui non era molto entusiasto di vedermi....mi ha squadrata da capo a piedi e a stento si ricorda il mio nome.
Comunque abbiamo usato una passaporta (difettosa...-.-) che ci doveva portare fino a Londra, ma qualcosa è andato storto perchè ci siamo ritrovati a Berlino, poi a Roma e dopo un bel po' siamo finalmente arrivati a destinazione.
A Londra poi abbiamo dovuto continuare il tragitto sui nostri manici di scopa e siamo arrivati in una squallida piazzetta con... case Babbane?!Mah....comunque quella signora dai capelli rossi, la signora Wea....was...vabbè, quella lì mi ha consegnato uno strano foglietto in mano mentre un altro mago con uno spegnino levava le luci dai lampioni.
"Tieni cara, leggilo e poi straccialo"mi ha detto con uno strano francese.
"Il Quartier Generale dell'Ordine della Fenice si può trovare al numero dodici di Grimmauld Place, Londra "
Ok....ma perchè vedevo il numero undici, il dieci, il nove, ma del dodici non c'era traccia?
"Ma cosa...?!"stavo chiedendo quando una porta malconcia affiorò dal nulla tra il numero undici e il dieci....una casa stava emergendo facendosi spazio tra le due e nessuno sembrava aver notato niente.
Mentre ero ancora perplessa il foglietto andò in fiamme e i gemelli entrarono in quella strana casa, li seguii solo dopo un bel pò.
Che strano edificio....buio, polveroso e con teste di elfi morti appesi alle pareti....ok, gli elfi c'erano anche in casa mia, ma...brrrr...mi venivano quasi i brividi.
La Signora Weasley mi ha portata in cucina e mi ha fatto mangiare qualcosa, poi è andata a cercare i suoi figli....è tornata poco dopo con una ragazza, mi sembra che si chiami Labelle....bè perchè tutti continuano a credere che io non parli l'Inglese?Sono convinti che io parli solo francese, non si sono nemmeno preoccupati di chiedermelo, sono partiti dal presupposto che io so solo questa lingua, ma lasciamoli in questa loro convinzione ancora per un pò, in tanto mi diverto a vedere come questa Labelle cerca di parlarmi con la mia lingua.
Sinceramente, non ho voglia di ascoltarla.
Sono stanca e voglio andare a dormire.
"Bene Andrea, tu hai frequentato Beauxbatons, giusto? Io invece prima andavo a scuola a Durmstrang, hai presente?"mi disse.
"Sì certo, ma adesso non ho voglia di parlare, ho sonno, voglio andare a letto, mostrami la mia stanza"
Così mi sono fatta accompagnare nella mia nuova stanza, è al terzo piano, è piccola e buia, ma un pò meno sporca del resto della casa, con me ci deve essere qualcun'altro dato che ci sono altri due letti..
Ma ora sono stanca per cercare di capire qualcos'altro....ci sarà tutta l'estate....e comunque voglio dormire.
Un bacio.

Andrea Black

 

domenica, 03 luglio 2005
Un diario, non mi ricordo nemmeno più quand'è che ho iniziato a scriverlo...è stato l'ultimo regalo di Christian, poco prima della sua morte.
Ucciso, ancora non me ne capacito, ed è stata mia madre.... e ora sono qui, nella casa dei parenti di suo marito, mio padre.
Odio il cognome che porto.

E scrivo, questo diario è pieno di insulse pagine della mia vita....mah!sto divulgando!

Stamattina Ron è venuto a svegliare Labelle (è una delle mie compagne di stanza), con tutto il rumore che ha fatto ha svegliato anche me, ma non fa niente, tanto era da un paio d'ore che continuavo a svegliarmi.

Pensavo che ieri ho trattato proprio male Lab, voleva solo fare conoscenza con me e invece io mi sono limitata a chiederle di mostrarle la mia stanza, il punto è che quando mi sento in soggezione mi comporto sempre così...e mi dispiace...

Tra un pò dovrò scendere giù e ci saranno tutte le presentazioni, odio questa specie di rituale, e qui ci deve essere un bel po' di gente dato che si sente un via vai continuo e poi ci sono dei tremendi strilli che provengono dal piano terra....
Non ho voglia di scendere giù.
Qualcuno sta salendo le scale, mi sa che continuo a scrivere dopo.

******************************************

L'ho detto e lo ripeto, odio le presentazioni.

Tutti che mi sqadravano da capo a piedi.

La Signora Weasley mi ha fatto sedere in cucina mentre ancora tutti gli sguardi erano puntati su di me e mi ha messo davanti qualcosa da mangiare.
Mi sentivo tremendamente osservata, per non parlare poi di quando la madre di Ron mi ha presentata....

"Ragazzi, questa è Andréa Black, si Harry hai capito bene, Black, è la nipote di secondo grado del nostro defunto Sirius....Non parla bene l'Inglese e..."a quel punto l'ho interrotta, mi ero stancata di quella situazione in cui tutti credevano che io non sapessi la loro lingua e quindi ho cominciato in un perfetto Inglese:
"Mi scusi se la interrompo, ma io parlo benissimo l'Inglese, mia madre ha voluto che lo imparassi dato che faccio parte dei Black e sapete tutti benissimo che loro sono originari della Gran Bretagna, quindi se solo me lo aveste chiesto, io vi avrei tolto l'impiccio di sbiascicare qualcosa in francese." e diciamo che ho finito quasi in un sibilo dato che tutti mi fissavano ancora di più.
"Oh, si scusa Andréa, non immaginavo, comunque spero in tutti voi, soprattutto mi sto rivolgendo ai ragazzi, di farla ambientare bene dato che ha perso da poco anche la madre e dato che l'anno prossimo sarà anche una vostra compagna di scuola."
"E dove hai studiato?"una ragazza dai capelli castani con in braccio un gatto ha preso in mano il discorso.
"A Beauxbatons"
"Con Madama Maxime?ah, io sono Hermione!"
"Si"
"E hai incontrato anche Fleur Delacour?Comunque piacere io sono Ginny "
"Si, è una mia amica, e da quando è tornata dal torneo TreMaghi non fa altro che parlare del trio di Hogwarts e di come Harry Potter abbia salvato sua sorella dalla seconda prova."
"Ragazzi, ora non tempestatela di domande, avrete un'estate intera per conoscervi, comunque, passiamo alle presentazioni: partendo dalla tua destra ci sono la tua futura insegnante di pozioni, la professoressa Allen, il professor Piton che ti insegnerà Difesa Contro le Arti Oscure, Labelle, Ron, Harry, Hermione, Ginny, Fred, George, Tonks..."
"Lei è una Metamorphomagus?"chiesi a quest'ultima.
"Si, come hai fatto a capirlo?"mi rispose
"Bè, mia mamma lo era...."
"Bè, ragazzi, ora si lavora.....oggi mi aiuterete a pulire il terzo piano...."annunciò la Signora Weasley
"O no mamma!!"protestarono in coro Fred e George.

E alla fine siamo andati tutti a pulire e a disinfestare il terzo piano, George mi ha spiegato che lo fanno da un paio di anni per ripulire la casa che è rimasta abbandonata per molto tempo.
Intanto ho trovato alcune cose che appartenevano alla famiglia Black, tra cui una foto in cui c'erano i miei genitori...non avevo mai visto mio padre, posso dire che era un bell'uomo, ma il sol fatto che era anche lui un Mangiamorte mi dava sui nervi, e sapevo di odiarlo come odiavo mia madre, così quando la Signora Weasley ha visto che ero intenta a guardare qualcosa e quando ha scoperto l'oggetto che aveva provocato la mia attenzione mi ha chiesto se volevo tenere la foto, ma categoricamente ho risposto di no.
Intanto qualche volta qualcuno dei ragazzi mi veniva vicino per chiedermi qualcosa e così li ho conosciuti tutti un pò meglio, non ho ancora avuto il tempo però di parlare con Labelle.....ho la sensazione di non esserle troppo simpatica.

Ora vado, un bacio.

Andréa

 

lunedì, 04 luglio 2005
Diario..
fa quasi seso riprendere e riscrivere su questa pagine ingiallite..
Sono sparita dalla circolazione da tempo..
Mio padre si è ammalato grvemente ed adesso è quasi sempre al san mungo o a letto..
Io ho lasciato hogwarts per un pò per stare dietro a lui..
ho perso i contatti con tutti, tranne che con harry.. forse.. lo sentivo raramente via gufo.

Adessso che mio padre è guarito, sono tornata e anche più serenamento..
credevo di rimanere del tutto solo guardandolo mentre era dormiente su quel letto..
Sono appena arrivata. Vado subito a cercare Harry e gli altri!

Cecilia

 

martedì, 05 luglio 2005
Ahh!!Devo fare in fretta, tra un pò la Signora Weasley ci chiamerà per la cena, non ho molto tempo per scrivere!
Qui continua ad esserci una confusione terribile, e non riesco mai a trovare un momento per stare sola a scrivere qualcosa.
Comunque, è arrivata un'altra ragazza, si chiama Cecilia, anche lei è Francese, me la sono ritrovata davanti ieri, mentre scendevo per le scale e mi ha fermata.
-ciao!sei nuova di qui?io sono Cecilia, hai visto per caso Harry?-
-si sono nuova, mi chiamo Andréa, se non mi sbaglio Harry è fuori con i gemelli.-
-ah, grazie mille!ma, tu sei francese?!-
-si, perchè?-
-bè, anche io lo sono!!Comunque, ti va di accompagnarmi fuori?!-
-Ok, tanto ci stavo andando!-

E così siamo andate fuori in giardino, è molto vivace come ragazza, ed è anche molto carina, comunque, deve essere la ragazza di Harry, perchè quando si sono visti, bè, lei gli è saltata al collo...
Ah, i gemelli mi hanno invitata a giocare a Quidditch!!!Che bello, era da tempo che volevo rifare una partita!Il Quidditch è sempre stato il mio gioco preferito e fortunatamente era l'unica cosa che mia madre mi lasciava fare, così, mi sono messa in sella al mio fidatissimo manico di scopa e ho giocato come Cacciatrice, direi che devo la vita a Fred, mi ha salvata da un Bolide di George!

Oh no!ora devo andare, la signora Weasley è arrivata...comunque, inizio a divertirmi, soprattutto ora che posso rigiocare a Quidditch!

Forse scrivo qualcos'altro più tardi se Lab se ne va un pò nella stanza di Ron, ma ne dubito dato che ora con Harry ci sarà Cecilia.
Un bacio!

Andréa

 

mercoledì, 06 luglio 2005
Eccomi arrivata a Grimmauld Place. Marguerite vuole stare un po' da sola, per ricomporre i pezzi del suo passato...le ho trovato una stanza nella quale non andrà nessuno, anche perchè ho messo una sorta di lucchetto, che posso aprire solo io...una o due volte al giorno la vado a trovare, tanto per vedere come sta...si sta riprendendo, piano piano...
Ne devo parlare con l'Ordine, credo che possa essere importante...mentre scendevo le scale ho visto Harry mano nella mano con una ragazza del sesto, Cecilia, mi pare si chiamo...ho alzato gli occhi al cielo: questo posto sta diventando una pensione per le vacanze, più che una base segreta...vabè, comunque, ho raggiunto il pian terreno e la signora Weasley mi ha bloccato.
"Celia! Ci sarebbe giusto da ripulire la soffitta!"
"Ma...dovrei parlare all'ordine!"
"Ma sì, tanto ci sarà una riunione domani mattina...intanto..." E mi ha mollato in mano una spugna "..la soffitta aspetta!"
E quindi...eccomi qui, a combattere contro orde di polvere...mi sa che ho già perso in partenza!

Celia Allen

 

mercoledì, 13 luglio 2005
Il suo odore.. era tantissimo che non sentivo quella sensazione..
Il suo abbraccio, il suo bacio mi hanno fatto sentire di nuovo a casa..
mi hanno fatto dimenticare per un attimo la confusione e il dolore di questo mondo..
Harry mi sei mancato tantissimo!

Ho conosciuto una ragazza qui, si chiama Andréa, ed è francese come me! Cioè io lo sono per metà.
A quanto pare è discendente della famiglia dei Black, questo me lo ha detto Harry..

Sono felice di avre recuperato quasi tutto il tempo in cui non sono stata con Harry, anche se un pò di imbarazzo c'0è stato in questi giorni..
non c'erano camere vuote e avrei dovuto per forza dormire con qualcuno.. io avrei preferito non farlo ma Harry ha insistito che dormissi con lui..
"harry caro sei sicuro?" ho sentito la signore weasley sussrrare dietro di me
"Signora Weasley, Cecilia è la mia ragazza!" ha sussurrato Harry
"si caro.. lo so ma.. non credi sia troppo presto per rapporti sessuali?" ho sentito il cuore traboccarmi in gola e mi sono voltata di scatto
"MA COSA DICE?" Harry e io abbiamo gridato assieme abbastanza forte perchè tutta la stanza s'è girata.. sentivo le vene pulsarmi forte e il volto prendermi fuoco.. la signore weasley ci guardava a occhi serrati
"signora weasley noi.. cioè,.. dobbiamo solo dormire!" dice Harry ricomponendosi
"avete ragione cari.. sono io che sono un pò prevenuta, sapete con 7 figli!" ha detto lei
"ok signora.. noi, cioè io vado in camera dico! Scusi.."
così salgo le scale di corsa diretta alla camera di harry.. così viene notte rabbrividisco quando sento il contatto con il corpo di harry..
Tutto succede in un lampo, parole.. discorsi, sussurri, baci.. carezze..
forse la signora weasley aveva ragione ricordo solo una cosa.. l'amore..
Una notte silenziosa.. solo sussurri e ansimi... raramente.
io lo amo..
sentire il corpo della persona amata tutt'uno con il proprio è la cosa più bella del mondo,,
i deboli raggi di sole mattutini ci svegliano
"buongiorno" sussurro
"salve." dice lui stirandosi e afferrando gli occhiali..
per dispetto glieli levo di mano.. lui mi guarda interrogativo.. io lo bacio per poi metterglieli dolcemente..
Il peggio arriva dopo.. ero cullata dal suo abbraccio e carezzata dalle sue labbra quando sento la porta aprirsi.. mi giro di scattto coprendomi con le lenzuola..
La ragazza è impalata alla porta con gli occhi sbarrati rossa come un peperone
"ANDREA?!?!? COSA FAI QUI???!
Cecilia Adams

 

mercoledì, 13 luglio 2005
Ok....voglio urlare....che figuraccia....per la barba di Merlino!!!!Mi manca il respiro....a stento riesco a mettere a fuoco quello che è appena successo...
Cioè, io...non volevo!!!!Stavo solo cercando quello stupidissimo libro che avevo lasciato nella camera di Harry e....che imbarazzo!!!!
Fatto sta che sono andata a cercarlo e bè, quando ho aperto la porta mi sono ritrovata Cecilia mezza nuda nel letto con Harry, che situazione imbarazzantissima!!Immagina, io bloccata sulla soglia della porta di un colore che si avvicinava sempre di più al rosso fuoco, muta....E Cecilia che mi urla "ANDREA???! COSA FAI QUI???!!".

Non sono risucita a dire molto.....solo un misero "Scu....scusate, no...non volevo!!!Ero, ero venuta a cercare un....un libro!M....mi dispiace!!!" e sono corsa via verso la mia stanza.
Labelle mi stava ammazzando, ho sbattuto la porta e l'ho svegliata, ho preso il diario e sono fuggita via senza dire "A" ancora di un colore rosso acceso...e ora sono in soffitta....mi sembrava l'unico posto dove potevo restare tranquilla a scrivere...La prof. Allen ha da poco finito di ripulirla....

Mi dispiace per Cecilia e Harry, non volevo disturbarli, che figura...devo imparare a bussare.
E ora come diamine faccio a tornare giù??!

Giusto questo mi serviva, non solo vengo squadrata dalla testa ai piedi ogni volta che passo, ora quei due poveretti saranno furiosi con me!

E....aspetta un attimo....che strano!Ho avuto una strana sensazione, ho sentito uno strano vento gelido...eppure è piena estate e qui fa un caldo da pazzi...mah, me lo sarò immaginato...

Intanto mi sento ancora più sola....riuscirò mai ad andare d'accordo con qualcuno qui dentro?!
Perchè sono così?perchè capitano tutte a me?!

Mi manchi Chris.

Andrea Black

 

giovedì, 14 luglio 2005
Mi avvicino alla ragazza.. mi spiace da morire per lei, ma forse è anche colpa nostra.. non sono cose da fare li con la porta aperta proprio quando la signora weasley ci aveva avvertito!
"Andrea?" le pogggia una mano sulla spalla
"Ciao Cecilia". dice in too triste a imbarazzato
"volevo chiederti scusa..." mi siedo accanto a lei
"sono io che devo scusarmi.. dovevo bussare"
Ha ragione.. ma nn posso dirgleilo
"!lasciamo stare.."
"siete arrabbiati con me vero?"
"e perchè dovremmo?" chiedo sorpresa
"perchè ho fatto.. quella cosa"
"ma certo che no.. ascolta noi non ci conosciamo bene perchè io sono partita poco prima che tu arrivassi, però mi sembri una ragazza a modo.. davvero, non c'è motivo di prendermela sono cose che capitano.. io voglio che tu sia mia amica Andrea!" dico quello tutto d'un fiato.. la mora mi guarda stralunata per poi sorridermi
"anche io cecilia"
l'abbraccio

Cecilia Adams

 

giovedì, 14 luglio 2005
Sono contenta!Si, sono davvero felice...mentre ero rinchiusa in soffitta è venuta Cecilia a cercarmi e mi ha chiesto scusa, infondo non doveva, non era colpa sua...
E...devo dire che sono rimasta alquanto sorpresa, quando si è seduta accanto a me mi ha detto che voleva essere mia amica...non me lo sarei mai aspettata, è stata davvero gentilissima, infondo, forse dovrei essere io a farmi un pò più avanti con gli altri...

Eppure....mi è così difficile...non ci sono abituata, mia madre mi ha sempre educata alla noncuranza e al disprezzo degli altri e anche se ho sempre cercato di rifiutare i suoi insegnamenti in me è rimasto qualcosa, bè non è facile fare amicizia con qualcuno quando tua madre ti tiene sotto controllo...
Ancora non riesco a spiegarmi come ci sia riuscito Chirstian.

Comunque, fortunatamente all'ora di pranzo Cecilia è riuscita a tirarmi giù da quella soffitta, così siamo scese insieme a mangiare, per le scale abbiato incontrato Harry che mi ha sussurrato uno "Scusaci" imbarazzatissimo, gli ho risposto con un semplice gesto della mano e un "non ti preoccupare, devo imparare a bussare!!!", bè devo averlo detto con una faccia buffissima perchè sia Harry che Cecilia sono scoppiati a ridere!!!

Per il resto il pomeriggio è andato abbastanza bene, la signora Wealsley ci ha costretto a ripulire l'ennesima stanza di quella immensa casa (ma non finisce mai?!) ed è stato buffissimo quando dall'armadio accanto alla porta è spuntato un ragno davanti alla faccia di Ron che è scattato subito all'indietro con un urlo secco!Dovevi vedere la sua faccia!

Poi, le cose si sono messe male...abbiamo trovato alcune foto di amici e parenti della famiglia Black, e mentre ne guardavo qualcuna riconoscendo alcuni miei zii, ho trovato una foto mia e di....Chris di quando eravamo piccoli, sono rimasta paralizzata...mi ricordo quando mi venne fatta quella foto, in quel periodo ancora non mi ero rifiutata di usufruire del dono che avevo ereditato per metà da mia madre, la capacità di cambiare il mio aspetto esteriore, essendo una Metamorphomagus, anche io per metà potevo trasformare alcune cose di me, e quel giorno mi stavo divertendo a cambiare i miei capelli in strani colori per far ridere Chris.
Ecco, sentivo le lacrime che pungevano i miei occhi.
Poi quando ho girato la foto e ho letto quello che c'era scritto sono scoppiata in lacrime...

"Una foto della piccola Andréa, purtroppo è sempre in compagnia di quel Mezzosangue e non ho potuto fare a meno di fotografare anche lui...Ma non sopporto l'idea che mia figlia passi il suo tempo con quel...quel ragazzo....troverò il modo per allontanarlo, in nome della famiglia Black."

Odio, rabbia, ira...tradita, pensavo che mia madre avesse ucciso Chris per il ritorno del Signore Oscuro, non che la volessi giustificare, anzi, ma...

"NO!"

Sento che tutti si sono voltati verso di me mentre strappo quella dannatissima foto.

"Andréa, cosa succede?" era Cecilia che mi si era avvicinata.

Andrea Black

 

mercoledì, 27 luglio 2005
Cosa ci fa lei qui? Ma perchè questa casa si sta riempiendo di gente così inutile? Sarò anche piuttosto irascibile, egoista e chi più ne ha più ne metta, ma davvero, l'Ordine fa entrare cani e porci (me compresa) e non mi stupirei se qualcuno li tradisse.
Non che per qualcuno mi faccia piacere, sia ben chiaro, ma altri.
E passi Andrea, e passi il signor Rostislav e famiglia, ma Cecilia? Cosa c'entra lei con l'Ordine?
Sarà anche la fidanzata di Harry, potrà anche esserselo portata a letto quante volte vuole, ma a me non interessa.. mi farebbe solo piacere capire cosa c'entra lei qui!
Insomma, io sono qui perchè mio padre, Piton, fa parte dell'Ordine della fenice, lo stesso vale per Andrea, e soprattutto per il "fantastico e mirabolante trio di grifondoro della scuola quale Harry, Hermione e Ron" ma Cecilia?
Tra un po' ci mandano qui anche Utopia che facciamo prima.
Sono sicura che qualcuno ci tradirà, me lo sento.
Comunque, lasciamo perderei discorsi futili e parliamo d'altro.
Ovvero Fred e George: no, non mi sono innamorata di loro.
Hanno scoperto qualcosa di importante, di davvero importante..
Ancora non so bene, ma di sicuro riguarda un fantasma e lord Voldemort.
Da quello che hanno sentito con le orecchio oblunghe (no, la signora Weasley ancora non li fa partecipare alle riunioni dell'Ordine) la professoressa Allen presentava a i membri una certa.. Mag, Marg.. comunque un nome francese, che è un fantasma!
Probabilmente quello di cui parlava Utopia!
Questo pomeriggio ho cercato di parlarne con papà.
"Papà, ho una domanda da farti"
"Certo, dimmi pure"
"Lo so che non vuoi che io abbia a che fare con l'Ordine, ma l'uccellino mi ha detto che, bè insomma, che qui a Grimmauld Place c'è un fantasma e che c'entra anche lord Voldemort.. per caso tu ne sai qualcosa?"
"Certo che ne so qualcosa, ma ovviamente non ti dirò niente"
E detto ciò mi ha sbattuto in mano un Doxicida.
"Bene, la signora Weasley mi ha detto di togliere i Doxy dal divano, ma visto che ci sei tu qui a fare niente..
Ci vediamo stasera a cena"
"ma papà..."
"Ho detto che ci vediamo stasera a cena!"
E se n'è andato fischiettando.
Mio padre che se ne va in giro fischiettando? Qui sta succedendo qualcosa di davvero molto strano.
Riguardo invece alla famiglia Rostislav.
Si sono "trasferiti" anche loro qui.
Miroslava è davvero cambiata.
E' così fredda, quasi non mi rivolge più la parola.
Sta sempre in un angolino con Dimitri a parlare di non si sa cosa.
Si raccontano segreti di continuo, parlottano tutto il giorno e appena qualcuno passa di fianco a loro tacciono e cominciano a fissare il soffitto.
Così passo tutte le mie giornate a pulire casa Black assieme ad Andrea, che si è rivelata piuttosto simpatica anche se passa gran parte del suo tempo con Cecilia.
Ron invece gioca tutto il giorno a Quidditch. Ogni tanto partecipo anch'io, ma molto raramente.
Sto cercando di scoprire di più su questo fantasma.

Labelle

 

mercoledì, 27 luglio 2005
Finalmente a casa... E' una gioia aver rimesso piede in Germania! Finalmente riesco a parlare nella mia lingua. Ormai, frequentando Hogwartsm ero arrivata ad un punto in cui non pensavo nemmeno più nella mia lingua!.. Quin invece stò riprendendo l'abitudine, per fortuna. L'unico che, di tanto in tanto, mi parla in inglese è papà. E, detto fra noi, preferisco di gran lunga lui a molti altri inglesi che c'erano a scuola. Qui, come al solito, è bellissimo. Ogni volta che torno a casa la trovo sempre più bella. E' un peccato che riesca a godermela solo nei mesi di vacanza. L'altro giorno mi è arrivato un gufo piuttosto mal messo. Mio padre mi ha chiamato in terrazza, indicandolo "E' per te...". Dall'espressione sembrava basito. Infatti anch'io rimasi piuttosto sconcertata. Più che un gufo quello era un reperto di guerra. Alla zampa aveva legati un pacco e una pergamena. Presi il gufo e mi misi a leggere. Era un messaggio di Ginny Weasley. Il gufo si chiama Errol. Bene, gli serve sicuramente da mangiare! La pergamena non era molto chiara, insomma, mi dice che sta bene, che Fred e George mi salutano (a proposito, il pacco conteneva dei piccoli involucri colorati che non ho ancora avuto il coraggio di aprire..temo sia un loro esperimento...), e che è molto indaffarata nei.. lavori domestici... Era una spiegazione piuttosto evasiva. Anzi, direi che non mi ha detto proprio nulla. Ora che ci penso non mi ha nemmeno detto dove si trova. Che abbia a che fare con l'Ordine della Fenice?.. Mh... provo a scriverle. Girerò intorno al discorso. Ma sono troppo curiosa di sapere qualcosa!!!
Ora scappo. Ho scoperto che c'è un posticino fuori città adatto ad una scampagnata a due ruote.

Viele Grüße... Alice*

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** agosto 2005 ***


giovedì, 04 agosto 2005

Sono esasperata. Queste "vacanze" mi stanno stressando più di ogni altra cosa...a parte la signora Weasley che insegue chiunque trova con spray doxicida, neanche fosse sua questa casa...e decine di studenti che scorazzano tranquilli per la casa, come se fosse un centro estivo...e in più c'è Marguerite. Ne abbiamo parlato tante volte con l'ordine, Non riusciamo a capire come sia comparsa, così, dal nulla...lei non ricorda niente, o quasi...ogni tanto passo una giornata con lei, mi fa così tristezza, dev'essere talmente difficile accettarsi così com'è...Ma deve c'entrare con Voldemort. Forse...sento che qualcosa ci lega, ricordo la sensazione che ho avuto quando sono passata davanti alla sua porta, prima di trovarla...potrei averla evocata io, ma come?
Se non ricordo male Voldemort mi ha colpito con un incantesimo durante il combattimento, l'anima di Marguerite potrebbe averlo sentito...devo andarne subito a parlare con l'Ordine!

Celia Allen

venerdì, 05 agosto 2005

Altre giornate passate con in mano doxycida e con la signora Weasley a gridarmi dietro.
Insomma, le sto davvero così antipatica?
Ieri ho partecipato alla mia prima partita di Quidditch al di fuori di Hogwarts.
Abbiamo deciso di fare una specie di partita adulti contro ragazzi.
Le squadre erano così formate:
harry cercatore (ovviamente mi aveva soffiato il posto.. io sono il miglior cercatore di serpeverde, ma no, facciamo giocare Potter), ron portiere, ginny, io e andrea cacciatrici e i gemelli come battitori.
mentre l'altra: la professoressa Allen come carcatore, papà (che strano ma vero partecipava, visto quello che gli era sucesso qualche mese fa) e il signor Weasley battitori, tonks, remus e il signor rostislav (?) come cacciatori e una strega che non avevo mai visto di cui neanche mi ricordo il nome come portiere.
Inizialmente gli adulti hanno avuto la meglio. Ron infatti non ha parato un sacco di colpi e ginny ha rischiato di cadere dalla scopa un paio di volte, ma dopo qualche battuta di Fred (o George, me li confondo sempre), la caduta (di nuovo!!) di mio padre dalla scopa e dopo che Harry ebbe preso il boccino il punteggio era di 210 a 190 per noi.
Alla fine me la sono cavata abbastanza bene, certamente meglio di mio padre, che ad un certo punto ha lanciato un bolide che avrebbe dovuto colpire Potter, solo che Fred l'ha visto e l'ha tirato di nuovo in direzione di mio padre, che non accorgendosi se l'è ritrovato praticamente in pancia ed è crollato dalla scopa rompendosi nuovamente il piede sinistro.
La professoressa Allen, al suo solito, se l'è cavata egregiamente scatenando l'ira di mio padre. La rivalità tra loro non è mai stata celata effettivamente. Ha giocato molto il fatto che la cattedra di pozioni sia passata da mio padre a lei.
Dopo la partita noi ragazzi ci siamo riuniti nel salone a bere tè ghiacciato con una foglia di menta che il signor Weasley aveva imparato da un babbano finito al san Mungo. Infatti mentre curava Hermione ancora ferita da Voldemort nella stessa stanza alloggiava un babbano, sposato con una strega, quindi per così dire innoquo, che passava il suo tempo in uno stato di semi-coma a recitare delle ricette davvero deliziose, tra cui questo buonissimo tè alla menta.
Stavamo parlando di un argomento abbastanza delicato, di cui sapevo ben poco visto per quanto tempo sono stata lontana da Hogwarts, ovvero la scorsa battaglia compresa la morte del padrino di Harry, Sirius. A metà del racconto di colui-che-è-sopravvissuto Andrea ha cominciato a singhiozzare. Andrea infatti era da molto tempo che non veniva a trovare suo zio, soprattutto perchè i genitori (mangiamorte) le avevano impedito di avere rapporti con un tale traditore.
Inoltre Miroslava, che fino a quel momento aveva seguito la discussione assieme al fratello, si era alzata e senza una parola si era chiusa in camera sua. Allora tutti i ragazzi Weasley avevano cominciato a farmi domande su com'era vivere a Durmstrang e come avevo conosciuto Miroslava.
-Labelle- cominciò George -ma com'è esattamente andare a scuola a Durmstrang? Cioè, due anni fa abbiamo provato a chiederlo ai ragazzi che partecipavano al torneo tremaghi, ma non abbiamo avuto risposte esaurienti.-
-Bè, non è molto diverso dallo stare qui. Insomma, anche noi abbiamo un castello, ma molti di noi raggiungono la scuola solo ed esclusivamente per le lezioni. Pochi ragazzi stanno lì anche la notte.
Io ero una di questi. Ho sempre vissuto a Durmstrang, tranne che per le vacanze estive, ma molto raramente. Solitamente rimanevo sempre al castello, dato che oltre mio padre e Draco penso di non aver nessun altro parente ancora in vita.
Mmm vediamo, non ci sono altre differenze. Bè, anche noi ovviamente giochiamo a Quidditch, ma possono partecipare solo i ragazzi (non le ragazze) dal sesto anno in su; viene presa questa misura per il clima particolarmente rigido. Inoltre non facciamo più ore di difesa contro le arti oscure e pozioni. Molte volte ci venivano insegnate anche le arti oscure, ma avevamo davvero poche ore alla settimana, perchè abusarne è rischioso. Molti figli di Mangiamorte frequentavano e tutt'ora frequentano Durmstrang.
Due anni fa ero anch'io qua per il torneo tremaghi. Probabilmente non mi avete notata.-
- Se ti avessi visto ti avrei notata sicuramente- aggiunse Ron.
I gemelli Weasley e Harry cominciarono a ridere, Hermione si rabbuiò e Ron arrossì.
-Ma Miroslava? Insomma, mica eravate migliori amiche?- disse Ginny.
-Effettivamente io credevo che fossimo ancora migliori amiche, ma evidentemente non è così. Ci siamo scritte per tutto l'anno. Miroslava è entrata in una forma di depressione dopo la mia partenza, o meglio, tutti credevano fosse stata la mia partenza, ma dato che sta ancora male.. Insomma, sono due settimane che non mi parla, quando ci incrociamo mi evita. Neanche Dimitri mi ha ancora parlato.-
A questo punto entrò la signora Weasley.
-Ragazzi, la cena è pronta-

---

Dopo aver dato a Ron il bacio della buona notte salii le scale assieme a Ginny e ad Hermione.
Arrivate in camera mi sentii in dovere di parlare con Hermione.
-Hey Herm, aspetta un attimo, ti devo parlare-
-Cos'hai da dirmi?- disse un attimino distaccata.
- Io.. io volevo solo scusarmi. Ok, mi sono comportata piuttosto male con te, soprattutto all'inizio. Ma cosa ci posso fare se Ron ha preferito me a te? E cosa ci posso fare se non riesco a trovarti particolarmente simpatica?-
-Se è per questo neanche tu mi stai..-
-Aspetta, per favore. Dicevo, anche se non diventeremo migliori amiche vorrei solo che vivere sotto lo stesso tetto non diventi troppo difficile nè per me, nè per te. Quindi, tregua?
Insomma, non è colpa mia se io e Ron ci piacciamo e per ora penso che non lo lascerò nemmeno tra un milione di anni, per cui di devo dire di rassegnarti, ma non per questo non possiamo essere amiche. Non possiamo litigare tutti i giorni solo per un ragazzo, non lo pensi anche tu?-
-Tu dici questo solo perchè hai Ron. Se ti trovassi tu nella mia posizione, probabilmente reagiresti anche tu come me. Anche tu non vorresti avere nulla a che fare con me...-
-Io, pensavo..-
-Nonostante tutto quello che ti ho detto, io sono una persona ragionevole e penso che potremmo cominciare a non lanciarci frecciatine ogni volta che incrociamo il nostro cammino e si potremmo parlarci ogni tanto senza insultarci, sei d'accordo?-
-Sono felice che tu abbia capito-
-Anch'io sono felice-
E così mi addormentai pensando che avevo una nuova semi-amica.

Labelle

sabato, 06 agosto 2005

Ho la brutta sensazione che tutti qui ce l'abbiano con me, mi sento di troppo.
Tutte le mattine quando mi sveglio mi avvicino al gruppetto delle ragazzema loro appena mi vedono trovano subito una scusa per alzarsi.. tranne Andrea.
l'altro giorno hanno fatto una partia a quiddich adulti vs ragazzi.. nn ci crederai ma partecipava anche piton! Mamma che risate.. peccato che non hanno fatto giocare anche me... so di non essere bravissima sulla scopa ma va beh..
Alla fine della partita Harry è venuto da me..
"allora sono stato bravo?" mi ha chiestoprendendomi le mani e baciandomi sulle labbra
"bravo.." ho detto con un pò di disctacco
"ehi ma che hai?" dice sfilandosi gli occhiali per pulirli
"niente" alzo le spalle
"ti prego non fare così.." si rimette gli occhiali acarezzandomi il volto.. riesco a perdermi per l'ennesima volta nei suoi occhi color smeraldo, poi trorno alla realtà.
"va bene" sussurro per poi baciarlo
in quel momento passano Ginny ed Hermione.. riesco a vederle con la punta dell'occhio ci guadano e ridono.. sento qualcosa rompersi dentro di me.. mi stacco di botto
"che c'è?" chiede harry sorpreso
"ni-niente" sento gli occhi pizzicarmi.. nn devo piangere, non davanti a harry.
scappo diretta in bagno ma sbatto contro Labelle.. non l'avevo ancora vista..
"la-labelle?" la voce mi trema ma riesco a trattenere le lacrime
"ciao cecilia" la sua voce pè fredda.. lo sapevo anche lei ce l'ha con me..
"scu-scusa.. ciao" così scappo per la seconda volta rinquidendomi in camera, non chiudo a chiave e mi butto sul letto di herry abbrccio il cuscino piangendo.. sento il suo odore.. così mi addormento non sarei andata a cena quella sera

la mattina quando mi sveglio harry dorme ancora.. sono le nove "quanto ho dormito?" mi chiedo sttovoce
scendo.. la signora weasley è già in piedi
"oh ciao cara" mi dice voltandosi verso d me
"buongiorno signora weasley"
"come mai già in piedi?" la sua voce è gentile, materna.. come mi manca quel tono d voce
"così.."
"non sei venuta a cena eravamo tutti preoccupati.. soprttutto harry"
la guarda un pò scettica, impossibile che iano stati proprio tutti preoccupati.. poi le sorrido
"non stavo bene.. comunque adesso sto molto meglio, vuole che faccia qualcosa per lei?"
gli occhi della donna si illuminano "no grazie cara.. visto che stavi poco bene vatti a riposare"
"ma.." cerco di ribattere ma lei insiste
"insisto cara.." per poi allontanarsi..
mi siedo su una poltrona..
quando sento una voce alle mie spalle
"come mai già in pied?" una voce femminile
"ciao Labelle"

Cecilia Adams

mercoledì, 31 agosto 2005

Uao, è da un sacco che non scrivo sulle tue pagine...scusami...è solo che qui non c'è mai un attimo di pace....la Signora Weasley oramai è diventata una vera persecuzione, ti insegue da tutte le parti con bottiglie di Doxita....e qui sembra davvero un circolo ricreativo...mi spiego, c'è un via vai di gente continuo, il quadro della Signora Black urla e bestemmia sempre e in più i rapporti tra noi ragazzi non sono dei migliori...
Da quanto ho capito questa casa non è mai stata così affollata, tra tutta la famiglia Weasley, Harry, Hermione, Labelle, i vari professori, Cecilia e ora anche la famiglia Rostislav...direi quasi che la casa è al completo!Approposito dei Rotislav....quei due ragazzi mi incuriosiscono...se ne stanno sempre per fatti loro a confabulare e ti squadrano sempre da capo a piedi...vorrei tanto capire il perchè...
Tra l'altro è da un pò che vedo Cecilia giù di morale e mi dispiace, Labelle è incavolata perchè dice che lei non c'entra niente qui in mezzo...Mah, più tardi provo a parlarle è da un pò che non riesco a stare sola con lei!
Approposito, sembra che i rapporti tra me e Lab siano migliorati, infondo è simpatica, ancora devo capire come mai abbiamo cominciato con un rapporto di ostilità....anzi, devo dire che quando giocammo a Quidditch (finalmente!) mi sono fatta un sacco di risate insieme a lei...bè, c'è da dire che comunque era una partita ragazzi contro grandi!Che spasso...io e Lab giocavamo come cacciatrici, abbiamo segnato un bel pò di punti!
Vabbè, queste sono cose passate, anche se una cosa ancora la devo capire...Fred e George hanno sentito parlare di un fantasma....la cosa mi incuriosisce, vorremmo saperne di più ma sembra che tutti qui si divertino a tenerci all'oscuro.


Oggi, poi, è l'ultimo giorno di vacanza, domani si torna a scuola....bè, più che tornare, direi che si inzia, dato che è la prima volta che vedrò Hogwarts, Fleur me ne ha sempre parlato bene, l'unica cosa che mi spaventa è che c'è questa divisione in case...come fanno a far decidere ad un cappello parlante quale casa è migliore per te?
Qualche giorno fa arrivò anche la lista dei libri....tutti testi diversi da quelli che usavo a Beuxbatones, ma c'era da aspettarselo, ieri siamo andati finalmente a Diagon Alley, è davvero bella come città magica, in Francia non ce ne sono di così grandi, molte si, ma piccole!

Aspetta, bussano alla porta...

"Ehy Andréa, ti va di fare l'ultima mega partita a Quidditch prima dell'inzio della scuola?!"
"Ma certo Lab!Quali sono le squadre?!"
"Non lo so ancora, dobbiamo ancora decidere, allora vieni?!"
"Eccomi!"
"Ragazze, dove credete di andare?" era la Signora Weasley..
"Signora, vi prego, l'ultima partita a Quidditch tutti insieme!" ho detto!
"Avete sistemato tutta la vostra roba?!"
"Si" questa volta rispose Lab....
"Vi prego!"
"E va bene....andate, ma non fatevi male!"

Andrea Black

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** settembre 2005 ***


venerdì, 02 settembre 2005

Hogwarts è stupenda!E' proprio come me l'avevano descritta!Immensa....che dire, sono senza parole, e ieri tra lo smistamento e il banchetto non ho avuto proprio il tempo di scrivere qualcosa....

Si, ok, dico dove sono finita...allora, le case sono quattro: "Grifondoro, Tassorosso, Corvonero e Serpeverde" e io sono nell'ultima!

Non so ancora quali sono le differenze tra le varie case, ma mi sembra di aver capito che ci siano un pò di contrasti tra i Serpeverde e i Grifondoro, che strana cosa.

Cecilia si è dispiaciuta che sono finita qui, dice che è la casa dal quale escono solo maghi oscuri, bè, non penso che sia una casa che forgia il carattere delle persone...infondo ognuno ha la capacità di gestire e modellare il proprio futuro. Solo che da quanto ho capito ci vedremo poco, i Serpeverde non sono contenti di avere una Griffondoro tra i piedi e questi ultimi sono dello stesso parere...mah!

Non vi dico, poi, Harry come c'è rimasto quando ha saputo che un'altra Black sia finita tra gli Slyterin...tutti i miei parenti, tranne Sirius appartenevano a questa casa. Tutti maghi oscuri e Mangiamorte, io non voglio diventare una di loro...figurati, io Andréa Alexis Black una Mangiamorte?Nooo...impossibile, dovrebbe solo crollarmi il mondo addosso, non seguirei mai il percorso di mia madre...no, no, no e ancora NO.

E comunque, per dirla tutta, quello strano cappello parlante era indeciso se smistarmi tra i Grifondoro e i Serpeverde.

Vabbè, ora basta parlare della mia casa...anzi, vorrei solo cercare di entrare a far parte della squadra di Quidditch...penso che non sopravviverei senza stare su una scopa. Da quanto ho capito il Cacciatore dell'anno passato ha terminato gli studi, quindi un posto libero ci sarebbe, devo solo superare i provini...Domani vado dal professor Piton (direttore della mia casa) e gli chiedo qualcosa.

E tra l'altro devo anche decidere che corsi seguire...o mamma!Qualcuno mi aiuti!

AndreaBlack

 

sabato, 03 settembre 2005

Tornata ad Hogwarts. Non ci credo che sono già finite le vacanze e, per di più, sono già in quarta!! Non che non sia felice di ritrovarmi fra queste mura ma... devo ancora digerire alcuni eventi dello scorso anno e già mi manca casa terribilmente. Come ogni anno hanno smistato i nuovi studenti.. non è una novità, ma ci tenevo molto a scrivere che ho notato una cosa strana... c'è una nuova ragazza a Serpeverde, di cognome fa Black. Insomma, la cosa non mi è di certo passata sotto il naso senza incuriosirmi... Penso che parlerò con lei, m'interessa molto... Se riesco ad avvicinarmi, certo, perchè mi ha dato l'impressione di conoscere molto bene alcune persone. Perdipiù non ho ancora avuto l'opportunità di parlare con Ginny. La risposta alla mia ultima lettera era ancora più misteriosa della prima. Non mi va di essere tenuta all'oscuro, sia questo un segreto di stato o meno. Che vuoi farci, sono fatta così... Scappo già, ho un sacco di cose da fare...

Viele Grüße... Alice*

 

sabato, 03 settembre 2005

Hogwarts.. finalmente!

Adesso mi sento molto più rilassata.. non avendo le urla di quella vecchia pazza nelle orecchie!

Andrea ha fatto lo smistamento.. Serpeverde..

Una nota di acida ironia esce dalla mia bocca quando lei mi passa accanto per raggiungere il suo tavolo..

le sorrido amaramente..

Harry è scioccato..

Torna accndo a lui prendendogli la mano..

-Harry..- gli dico!

-si?- amarezza nella sua voce

-vedrai che non finirà come con gli altri Black.. Andrea è una ragazza forte-

.si ma...-

-Harry- gli carezzo il volto -vedrai-

-speriamo..- si rassegna

-me sono sicura- dico poi

mica tanto però..

Cammino per i corridoi.. a un cero punto Noto Labelle insieme alla Prkinson.. mi guardano e ridono..

Ho deciso! Mi avvicino..

-ciao Labelle- sorriso a 32 denti

-ciao cecilia-

La parkinson fa uno suardo interrogativo poi guarda prima me poi Labelle..

-vi chiamate per nome?- sussurra poi  a Labelle..

-si Pans..- dice Labelle

-scusa Labe..- dico -ma per caso ti ho fatto qualcosa?-

Tocca a lei rispondermi..

Baci

Cecilia

 

lunedì, 05 settembre 2005

Ed eccomi di nuovo qui, ad Hogwarts.

Lo stress accumulato nei giorni passati si sta cominciando a far sentire...Stimo ancora discutendo per Marguerite: abbiamo tentato di farle tornare la memoria con vari incantesimi, ma invano. Sappiamo solo che ha un legame con il Signore Oscuro...in questi giorni sono tornata due volte a Grimmauld Place, volando subito dopo le lezioni oltre il confine di hogwarts, mer poi smaterializzarmi fino a là. Una faticaccia, ma ora che siamo tanto vicini a capire chi è Marguerite, devo farlo.

Dio, che sonno, penso correrò a letto...

Celia Allen

 

lunedì, 05 settembre 2005

Bene...non sono arrivata nemmeno da cinque giorni e già odio questa scuola...non pensavo che potessero esserci persone così meschine...per non parlare poi della mia casa...ci sono certe persone che...non voglio pensarci.

Ora capisco perchè Cecilia non voleva che capitassi nei Serpeverde...sono per la maggior parte dei futuri Mangiamorte, e sono così odiosi verso le altre persone, si credono di essere i migliori in questo mondo. Per non parlare poi di come trattano i Grifondoro...a Cecy le rompono le scatole solo perchè sta con Harry...ma dico...che assurdità!

E poi c'è quel Draco...ma chi si crede di essere?E siamo anche parenti...ieri mi è venuto vicino, stavo con Cecilia:

 

"Ehy, ciao Andréa...un'altra Black nei Serpeverde, mi fa piacere, anche se vedo che le tue amicizie non sono delle migliori....non ti preoccupare, ti presenterò io i veri maghi, quelli degni di praticare la magia. E non la feccia." ha detto con un tono di superiorità squadrando Cecilia da capo a piedi.

"Draco, giusto?Ho sentito parlare di te...dicono che sei il ragazzo più cretino della scuola....sempre con due, vediamo come posso chiamare quei due cosi che ti stanno vicini?No...non possono essere identificati...comunque, si dia il caso che sia adulta e vaccinata e che so riconoscere da me le amicizie migliori....e sta tranquillo che la prima persona che ho escluso dalla mia lista dei *futuri amici* sei proprio tu."

"Ehy....bellezza, vacci piano....la tua lingua non è proprio adatta al tuo bel visino....ma dovevo aspettarmelo, è una pura caratteristica dei Black"

"Io non sono una Black"

"oh, no, certo è il tuo cognome da dove esce fuori...comunque, chiuderò un occhio per quello che hai detto....infondo siamo cugini, se pur lontani....ma nelle nostre vene scorre lo stesso sangue. A presto Andréa. Ho l'impressione che ci ricontreremo molto presto"

"Già, purtroppo ho avuto la grande sfortuna di capitare nella tua stessa casa"

 

E poi se ne andato con un ghigno sul viso e un cenno della mano....Mi fa saltare i nervi.

Poi c'è il fatto che tutti mi identificano già come una futura seguace di Lord Voldemort solo per il cognome che porto.

Vorrei non essere mai nata per non avere questo inutile, sporco e macchiato cognome.

Andrea Black

 

lunedì, 05 settembre 2005

Tornata a Hogwarts ormai da cinque giorni. Di nuovo a casa.

Andrea Black è Serpeverde! Era praticamente scontato a parer mio, visto la sua famiglia. Ma ne lei ne Cecilia ne sembrano molto contente. Draco l'altro giorno ha provato a fare amicizia con lei, ma lei l'ha praticamente insultato. E solo perchè aveva fatto qualche commento non troppo simpatico su Cecilia.

A proposito. L'altro giorno stavamo camminando per i corridoi quando mi ha fermato mentre stavo parlando con la Pans. Mi ha chiesto se mi ha fatto qualcosa.

"Sì, il solo fatto che sei nata ti rende irritante" e me ne sono andata ridacchiando con la mia amica.

Oggi ad esempio stavo facendo i compiti di pozioni assieme a Ron (che ha ancora qualche problema con questa materia, nonostante il cambiamento di professore, da mio padre alla professoressa Allen) e Cecilia ha continuato a gironzolare attorno a noi due per tutto il pomeriggio, con la scusa che anche lei e Potter stavano studiando in biblioteca non lontani da noi.

Così ho preso parola "Ascolta Cecilia.Tu non mi stai simpatica. E' inutile che tu ti chieda il perchè. Siamo completamente diverse! Tu sei l'incarnazione della perfetta Grifondoro e a me la maggior parte della tua casa non mi piace! Il discorso è chiuso"

Ha girato la testa facendo finta che io non avessi neanche parlato.

Insomma io sono una Serpeverde! Già ho macchiato irrimediabilmente la mia reputazione mettendomi insieme a Ron.

Lui comunque ha capito che a parte lui, la sua casa non mi piace, così quando usciamo io e lui evita di portarsi dietro Potter o la Granger, e io non invito la Pans o men che meno Draco!

Ed è una cosa che questi Grifondoro non riescono a capire. Va bè, lasciamo perdere.

Ultimo anno di scuola. Però un po' mi dispiace. E vuol dire che sto crescendo. Ancora non so coa farò dopo Hogwarts, cosa voglio essere. Non posso neanche contare sull'appoggio economico di mio padre. Dovrò andare a lavorare al Paiolo Magico.

O diventare Mangiamorte.

Ho tutti i requisiti necessari.

Potrei anche pensarci seriamente.

Ad ogni modo.

Potrei diventare capitano della nostra squadra di Quidditch, ma ancora non so nulla. Tra un po' ci saranno le nuove selezioni.

Parteciperà anche Andrea.

Labelle

 

mercoledì, 07 settembre 2005

Stò frequentando sempre più spesso Ginny. È una brava ragazza, dopotutto è sorella di Fred e George, avrei dovuto aspettarmelo. Inizialmente lo facevo, diciamo, per convenienza. So' che è una cosa orribile da dire, ma, in fondo, era così. Solo che non sono riuscita a scucirle nulla in merito all'Ordine. Sotto questo aspetto non assomiglia affatto ai suoi fratelli, quei due mi spifferavano tutti di tutti!! Forse avrei dovuto scrivere a loro, ma non volevo far capire che questa storia stava quasi diventando un'ossessione... Ma ora, ora è diverso. Temo di essermici affezionata un po' troppo. Probabilmente potrei parlare di amicizia. Con una Grifondoro. Questo non me lo sarei mai aspettato!

Per il resto l'altro giorno ho parlato con Draco, mi ha detto di aver avuto uno... scontro verbale diciamo, con Andrea Black. Ha fatto l'altezzoso come al solito, ma so' quanto in verità lo abbia ferito quella ragazza. È divertente vederlo in questo stato!! Non è abituato ad essere respinto. Fra l'iscrizione ai corsi ed il resto non ho ancora avuto il tempo per parlare con lei. Non mi sembra si trovi bene nella nostra Casa. Comunque le ho mandato un biglietto poco fa, anche se non sapevo bene che scriverle. Le ho chiesto se aveva del tempo da buttare con una del quarto anno. Non mi ha ancora risposto, vedremo...

Viele Grüße... Alice*

giovedì, 08 settembre 2005

Uff...sono distrutta, ho un'ora di pausa e dopo mi aspettano ben tre ore di trasfigurazione....il giovedì è bruttissimo!

Non riesco nemmeno a reggere la penna in mano per scrivere qualcosa di sensato...sto scrivendo ininterrottamente da stamattina.

E non ho mai tempo per fare niente...finite le ore di lezione via a studiare....ormai passo più tempo nella sala comune e nella biblioteca che altrove!

Vabbè, ieri Alice, una del quarto, mi ha mandato un biglietto chiedendomi di passare un pò di tempo con lei per conoscerci...devo ancora risponderle, ma penso che accetterò, anzi, ora appena finisco di scrivere qui le mando una risposta.

Alla fine le novità sono tutte qua...niente di nuovo, dopo l'incontro con Draco tutti quelli della casa mi odiano leggermente....iniziamo bene!

Ah, ho fatto il provino per il Quidditch, non mi sembra di essere andata molto male, ma mi devono ancora far sapere qualcosa, intanto Lab potrebbe diventare il capitano di Serpeverde....lo spero per lei, quando andai alle selezioni mi disse che ci teneva molto.

E niente, tutto qui, infondo cosa vuoi che scriva se passo la maggior parte del tempo a finire quei dannatissimi compiti?Penso di non aver mai studiato così tanto in vita mia.

AndreaBlack

 

 

venerdì, 09 settembre 2005

Eccomi qui, in Inghilterra, ad Hogwarts. La scuola è iniziata da alcuni giorni, eppure mi sento ancora molto scombussolata. E' successo tutto così in fretta... La lettera, il trasloco, la nuova scuola...

Non dimenticherò mai quel giorno. Papà lesse quella lettera in fretta, con aria preoccupata. In casa regnava un silenzio soprannaturale.

"E' una lettera del Ministero della magia inglese. Mi hanno richiamato a Londra."

Da quanto sono riuscita a capire un certo Voldemort, un mago oscuro potentissimo è tornato e sta seminando morte e distruzione. E' per questo che hanno richiamato papà.

"Dobbiamo trasfercirci a Londra." quando sentii questa frase venni presa da una specie di vertigine. Trasferirmi a Londra. Lasciare la mia città, i miei amici, la mia casa e andarmene in un altro paese. Non avevo mai pensato di lasciare il Giappone prima di allora.

Trovammo un appartamento a Londra e traslocammo. Quando, prima di andarmene, diedi un'occhiata all'appartamento in cui avevo vissuto per 17 anni, gli occhi mi si riempirono di lacrime. Un tempo era così pieno di vita, ora così vuoto... Mi chiusi la porta alle spalle.

Rika e Aya, le migliori amiche, mi vennero a salutare.

"Ci terremo sempre in contatto!" promise Rika, sforzandosi di non piangere. Aya annuì, il viso rigato dalle lacrime. Come me non riusciva a parlare. Le ho abbracciate. Mi mancano tanto...

Qui è tutto così diverso, c'è un'atmosfera così tesa che mi sento quasi soffocare. L'ho notato quando siamo andati alla stazione per prendere l'Espresso per Hogwarts. Maghi e streghe si guardavano sospettosi, tutti molto nervosi, come se il pericolo si celasse dietro l'angolo... Anche qui a scuola la situazione non è delle migliori. Nonostante tutti cerchino di vivere normalmente, si nota un certo nervosismo.

Hogwarts è molto diversa dalla mia scuola. E' situata in un castello con un grande parco e un lago. Inoltre gli studenti vengono smistati in quattro case: Corvonero, Grifondoro, Serpeverde, Tassorosso. Io sono stata smistata la prima sera con i primini, mia sorella Amy e una ragazza di nome Andrea Black. Io sono finita in Grifondoro, Amy in Corvonero. Non ci vediamo molto spesso. Lei ha già fatto amicizia con le sue nuove compagne, io invece no. Gli altri mi guardano un po' incuriositi, alcuni mi si avvicinano e mi chiedono notizie sulla mia vita in Giappone. Io rispondo in modo vago e tento di sottrarmi al dialogo. Non ho voglia di stare con gli altri e fare amicizia, per il momento. Ora ho bisogno di tranquillità e di tempo per riflettere.

Ruby Halliwel

 

lunedì, 12 settembre 2005

E anche l'estate è passata.

Lunga e tremenda.

Mi hanno nascosta in una stanza in soffitta, "perchè è meglio che i ragazzi non ti vedano" come ha detto la signora con i capelli rossi...Dicevano che mi avrebbero lasciato tranquilla, a pensare e a riposarmi. Hanno detto un sacco di cose, poche delle quali vere.

In soffitta era tremendamente caldo. Loro però hanno detto che io il caldo non lo sento. Sarà, ma spesso quasi non resistevo. E c'era un tremendo rumore. Grida, soprattutto. Venivano a pulire, mi ha detto la signora con i capelli rossi. Più che un paio di ragazzi che pulisce sembrava un'esercito di bufali impazziti.

E quasi ogni notte venivano a trovarmi, per parlarmi e fare degli esperimenti.

Hanno detto che sono l' "Ordine della Fenice", e che stanno combattendo contro l'Oscuro Signore. Quando ho provato a chiedere di più, hanno solo scosso la testa. Sono un gruppo strano: la signora con i capelli rossi, un signore con i capelli rossi che presumo sia suo marito, la professoressa Mc Granitt (sì...la professoressa Mc Granitt! La stessa di cinquant'anni fa...anche se ora sembra un po' più cadaverica di quando la conoscevo io...), un sacco di persone di circa trent'anni, la professoressa Allen, una coppia presumo russa e un uomo dai capelli unticci e dal naso adunco. Ha degli occhi tremendo. Mi fa paura. Tutte le volte mi guarda in un modo strano, penetrante...e poi i suo braccio. Ha qualcosa nel braccio, che non mostra mai. Una volta però, alzando una mano, la manica si è lievemente abbassata e l'ho intravisto. Penso sia un tatuaggio...Ne sono attratta, correi toccarlo, sento la stessa sensazione che ho provato quando mi sono risvegliata...

Ad ogni modo, sono ancora qui, in questo posto polveroso.

Hanno ritenuto più saggio lasciarmi qui, e non farmi tornare a scuola.

Spesso la Allen viene a trovarmi, è l'unica che mi presta un po' di attenzione, forse perchè si sente responsabile della mia ricomparsa. Comunque, adesso che non ci sono più i rumorosi bison...pardon, i ragazzi, ho molta più libertà. Posso girare per la casa, dato che, oltre a me, quasi sempre c'è solo la signora dai capelli rossi.

Spero solo che tutti questi esperimenti che stanno facendo su di me servano a capire qualcosa, perchè io, per quanti sforzi faccia, non ricordo molto di più.

Forse dovrei vedere o sentire qualcosa, come è capitato mesi fa con la Allen, quando ho risentito il suo nome...Tom...Tom, dove sei? E' per te che sono qui, ora e in questo modo...Tom? So che sei ancora vivo, sento la tua presenza sulla pella...se mi concentrassi forse potrei dire dove sei! Tom...anche tu mi senti?

Non riesco a trattenere le lacrime. Lo amo, lo amo con tutto il cuore, anche se ora non batte. Ma non ricordo il suo viso, almeno, non distintamente. Lo vedo un po' sfuocato, senza forma...Sì può amare tanto una persona che non si ricorda? Tom! Tom mi senti? Diavolo, vienimi a prendere da questo posto, è tremendamente buio qui, e ho paura...Tom, se mi ami vola qui...

Ma tanto non verrà. Mi ha lasciata morire, non mi amerà da morta.

Margherite

 

venerdì, 16 settembre 2005

Eccomi qui di nuovo a scrivere sul mio diario.

Esultando. E sì. Sono diventata capitano della squadra di Quidditch di serpeverde.

Bè mi hanno presa solamente perchè nella nostra squadra sono quella che ha più autorità sugli altri, grazie a mio padre.

Mi rispettano, ecco tutto.

Hanno paura che lui possa dare loro dei brutti voti, o qualcosa del genere.  E lo stesso gli avversari. Si avvicinano con riluttanza e con ancora più timore cercano di buttarmi giù dalla scopa.

E per prima cosa ho preso Andrea alle selezione. E' una delle nuove cacciatrici.

E' stata una giornata estenuante quella delle selezioni. Tutti che volevano partecipare, far parte della squadra, e io che dovevo scegliere solo due cacciatori e un portiere.

Anche se mi sono un po' pentita di averla presa. Insomma, non per come giochi, è davvero brava, ma per come si sta comportando.

Come se non fosse serpeverde, se il sangue puro che possiede per lei non sia una fortuna, ma una disgrazia.

Santo cielo, come fa a pensarlo.

Io non sono purosangue! Cosa darei per esserlo. E a volte mi pare che lei quasi voglia rinnegare questo privilegio.

Magari è pazza.

E ha cominciato a fare comunella con Cecilia. Era quello che mi aspettavo, ma speravo che Andrea fosse più intelligente.

Anche quella nuova, Ruby, Grinfondoro.

Anche lei fa parte del nuovo fantastico trio.

Come se Harry, Hermione e Ron non bastassero.

No, due gruppi di Grifon-eroi.

Che schifo.

Il problema è che Ron posso anche capirlo perchè è Grifondoro, ma Andrea?!

Lei è destinata ad essere Serpeverde, non può mettersi contro il destino, come fa a non capirlo?

Ora devo andare, devo sistemare le prime strategie di gioco.

Domani Serpeverde contro Grifondoro.

Labelle

 

sabato, 17 settembre 2005

Accidenti! Sono qui da poche settimane e già odio questo posto. Ma perchè sono dovuta venire qui?

Stavo studiando in biblioteca da sola, quando ho sentito dei passi avvicinarsi. Si sono fermati davanti al tavolo a cui ero seduta e ho scorto le ombre di due persone. Ho fatto finta di niente.

"Prima o poi se ne andranno." ho pensato.

E invece no. Sono rimaste lì. Dopo un po' una delle due persone si è schiarita la voce e ha tossito rumorosamente. A quel punto non potevo più ignorarle. Ho alzato lo sguardo e mi sono trovata davanti due ragazzi della mia stessa età. Uno, quello che aveva tossito, era piuttosto alto e aveva i capelli rosso fiamma. L'altro era un po' più basso, portava gli occhiali e aveva i capelli neri molto arruffati e gli occhi verdi. Erano Grifondoro, come me. Ora che avevo alzato lo sguardo il rosso sembrava imbarazzato.

"Ehm... volevamo presentarci. Mi chiamo Ron Weasley." mi disse impacciato tendendomi la mano. Gliela strinsi senza entusiasmo.

"Ruby Halliwell".

"Io sono Harry, Harry Potter" disse l'altro, tendendo a sua volta la mano. Harry Potter, un nome come tanti. O almeno così credevo. Mentre stringevo la sua mano i miei occhi scorsero sulla fronte del ragazzo una strana cicatrice a forma di saetta.

"Come ti sei fatto quella cicatrice?" gli chiesi, incuriosita. Ma mi accorsi subito di aver fatto una domanda stupida. I due ragazzi mi guardarono sconvolti. Probabilmente ero l'unica ad ignorare la storia di Harry Potter. Mi sono sentita malissimo. Ecco perchè non volevo stringere amicizia con gli altri: io sono cresciuta dall'altra parte del mondo, non sono niente di ciò che è successo in Inghilterra in passato. Se avessi parlato con gli altri avrei fatto la figura della stupida, come ora.

Prima che i due potessero dirmi qualcosa ho raccolto tutta la mia roba e sono uscita di corsa dalla bibblioteca. Nella foga ho quasi travolto una delle mie compagnie di dormitorio, Cecilia credo si chiami. Sono corsa fino alla Torre di Grifondoro e mi sono rintanata nel dormitorio delle ragazze.

 

Ho preso una decisione. E' inutile continuare ad evitare gli altri. Mi documenterò su ciò che è successo negli ultimi tempi in Inghilterra. E anche su questo Voldemort. Non posso andare avanti così.

Ruby Halliwell

 

martedì, 20 settembre 2005

Le cose peggiorano sempre di più....di giorno in giorno, ora in ora....forse....forse dovrei iniziare ad accettare un pò di più la mia casa...infondo...se si sono creati questi disguidi in tanti anni, non posso di certo cambiarli io in meno di due settimane....anzi penso che non si potranno mai ricucire i rapporti tra Grifondoro e Serpeverde, infondo non ci sono poi tutte queste persone malvagie, o almeno non tutte...ma, se decido di far parte completamente della mia casa, vuol dire che mi dovrò allontanare dai Grifondoro....e quindi da Cecilia...e mi dispiace, perchè anche se la conosco da poco, sento di volerle bene....forse non dovrei legarmi così ad una persona e dovrei saperlo, ma nonostante tutto lei mi è sempre stata vicina e non sopporto che venga insultata....

Non so come fare....so solo che odio indistintamente questa scuola per tutti i disguidi che ci sono al suo interno....

Vabbè, passiamo ad altro....sono diventata la nuova cacciatrice dei Serpeverde!!!E devo ringraziare Labelle, lei è diventata capitano e mi ha scelta quasi subito...anche se non la vedo molto convinta di questa scelta....mah, forse sempre per il fatto che io rifiuto di essere una Slytherin......

Ah!c'è stata la prima partita della stagione Grifondoro contro Serpeverde....che dire, mi dispiace per i Grifoni, ma una cosa la devo dire....siamo troppo forti!!!Infatti abbiamo vinto!!230 per 220....dieci punti...Lab ha preso il boccino all'ultimo in una lotta all'ultimo fiato contro Harry....e diciamo che non l'hanno presa molto bene, sono coinvinta che preferivano giocare quando c'era Draco Malfoy come cercatore!

Ok.....calma Andréa....non ti esaltare troppo!Abbiamo avanti ancora tutto il campionato.

Con Alice non sono riuscita a parlare, l'altro giorno ero ultra occupata tra gli allenamenti e i compiti di punizione di storia della magia....solo perchè sono arrrivata in ritardo di due minuti...ho sempre odiato quella materia.....Oggi in sala comune le ho chiesto se ci va di incontrarci domani ha detto di si, sono proprio curiosa di sapere cosa vuole dirmi...

AndreaBlack

 

venerdì, 23 settembre 2005

Prima partita vinta!

Grazie a me! Io e Potter fino all'ultimo su quel boccino maledetto.

Quell'esserino che continuava a sfuggirmi dalle mani come se fosse stato intinto nell'olio.

Pioveva e questo ha reso il gioco più difficile.

Ma alla fine i Serpeverde hanno vinto, come al solito.

Cioè, non come al solito.. da quando c'è Potter in quadra noi serpeverde non abbiamo più vinto una coppa.

Non che io sia qui da tanto, ma papà e ron mi hanno raccontato tutto.

Ad ogni modo.. la scuola sta andando a rotoli.

Questo fantasma, non fa che creare problemi, la McGrannit non riesce a gestire la scuola dopo la morte di Silente e papà sente il marchio nero che brucia ancora.

Per lui il signore Oscuro sta tornando.

Dopo Silente vorrà prendere qualcun altro.

Abbiamo tutti paura. Soprattutto quelli che erano presenti a Grimmauld Place.

Sappiamo tutti com'è essere davanti al signore Oscuro.

La professoressa Allen è una degli insegnanti più preoccupati.

E' molto giovane e far parte dell'Ordine per lei è difficile. Anche più che per gli altri.

Ha poca esperienza..

Anche noi ragazzi abbiamo paura.

Ron cerca di farmi forza, ma è difficile. Non so cosa potrei fare se ci fosse un nuovo scontro con Lord Voldemort.

Ma per parlare di frivolezze.. Draco ci sta provando con Andrea!

Ma sul serio! Non l'avrei mai pensato! Allora il prenderla in giro era tutta una scusa. Chissà come la prenderebbe lei se lo sapesse...

Pansy sta malissimo. Anche lei lo sa.. Praticamente tutti i Serpeverde tranne l'interessata lo sanno.

Ora vado,  abbiamo un allenamento di Quidditch..

Labelle

 

lunedì, 26 settembre 2005

Non so cosa sta succedendo, ma qui c'è sotto qualcosa.

Ieri quella Parkinson mi ha preso da parte in sala comune.

"Ehy Black, vedi di stare lontana da Draco....lui è mio."

Draco, e chi è che lo pensa a Draco?!

"Scusa, Pansy, ma non penso di aver fatto qualcosa contro Draco che ti avrebbe potuto dare fastidio. Quindi vedi di girare a largo e di non rompere!"

"Brutta mocciosa....sei solo una....:"

"Ehy Pansy, allora vieni?!" Millicent Bullstrode, quando si dice la gente arriva sempre nel momento giusto, o sbagliato...dipende dai casi.

Avrei tanto voluto sapere cosa voleva quella Parkinson...e inizio seriamente a meravigliarmi di me....questa casa sta facendo proprio un brutt'effetto su di me!Io che rispondo in questo modo?!Impossibile, eppure mi è uscito così naturale.

Forse, in me c'è una parte che ho sempre voluto nascondere. La mia parte cattiva, quella dei Black che solo qualche volta è uscita allo scoperto. Quella parte che solo con Christian riusivo a tenere a bada.

Forse. Forse se sono qui c'è realmente un motivo.

Andréa!Smettila di farti questi problemi, tu non sei cattiva.

Alla fine ho incontrato Alice, quella del quarto, abbiamo passato un pò il pomeriggio insieme, in riva al lago, mi ha fatto quache domanda, cioè, mi ha tempestata di domande!Voleva sapere come mai ero qui, cosa si provava a essere una Black, quali erano i miei rapporti con Cecilia e con il fantomatico trio....E poi mi ha detto una cosa che mi ha lasciata perplessa.

"Sai, non è facile avere un rapporto con i Grifondoro quando sei di Serpeverde, ma devi stare attenta, non contraddire mai la tua casa, non si sa mai cosa può succedere!E tu non sei vista bene da tutti. Ti stai cacciando nei guai solo perchè non accetti di essere una Slyterin. Guarda che non è un pegno, sono solo pregi che hai, se il cappello ti ha scelto è perchè in te c'è qualcosa di molto forte che ti riconduce a questa casa. Ci sono molte persone che vorrebbero avere la fortuna di essere una Purosangue come te. Pensa a Labelle, lei è Mezzosangue, è rispettata solo perchè è la figlia di Piton, ma non avrebbe avuto vita lunga se non aveva qualcuno che le proteggesse le spalle come il padre."

Qualità, quali qualità che mi riconducono a questa casa?!Vorrà dire che diventerò anche io come loro?!

Approposito di Grifondoro....Cecilia non si è più fatta sentire, da quando è arrivata quella Ruby Halliwell sta sempre con lei. Il trio è passato prima al quartetto e ora al quintetto...o mamma!Quanti fantomatici eroi avremo in questa scuola?!

AndreaBlack

 

martedì, 27 settembre 2005

Ruby Halliwell.. è davvero una persona d'oro!

Stavo finendo i miei compiti e avevo mandato per l'ennesima volta a quel paese i serpeverde quando delle mani calde mi sorprendoo tappandomi gli occhi

<> la voce di harry è allegra e squillante

<> dico ridendo

<> mi stappa gli occhi, mi volto notando una ragazza che non avevo mai visto...

prima che potessi dire qualcosa le labbra di HArry incontrano le mie..  poi dice ron

<>

mi alzo <> le sorrido <>

<> la ragazza inclina un poco le testa..

<> dico notando lo stemma sulla sua giacca <>

<> mi chiede ... un colore rosso invade il mio volto.. lo sento..  La ragazza si rende conto di aver fatto una domanda sbagliata

<> si porta le mani sulla bocca

<> diciamo all'unisono io e Harry

<> conclude poi il mio ragazzo..

Lo adoro..

Inutile dire che ho passato l'intero pomeriggio con Ruby.. e ormai siamo diventate inseparabili! Poi la sera sono stata con Harry in sala comune..

 

Andrea la vedo sempre più distaccata in questo periodo e mi dispiace.. sarà che sono sempre stata con ruby in questi tempi.. l'altro giorno mi stavo avvicinando ad Andrea e appena mi ha visto si è allontanata...

Boh..

Labelle adesso è capitano della squadra di quiddich di serpeverde.. approposito di quiddich..

La prima partita noi grifoni l'abbiamo persa clamorosamente..

Labelle ha soffiato da sotto il naso il boccino ad Harry.. ci sono vuoluti barili e barili di camomilla babbana per calmare Harry poi..

Si era innervosito un casino!

Povero amore mio..

Adesso devo andare ruby mi aspetta giù.. baci

{Cecilia}

 

mercoledì, 28 settembre 2005

Sto finalmente cominciando ad ambientarmi. Ho fatto amicizia con Harry e Ron alla fine, nonostante la mia figuraccia. Mi hanno aggiornato sugli ultimi eventi e mi hanno presentato a Cecilia, la ragazza di Harry. E' una ragazza davvero simpatica, siamo diventate subito amiche ed ora siamo inseparabili! Sono veramente felice di aver fatto amicizia con lei, anche se credo che questo dia fastidio ad Andrea Black. Continua a guadarmi storto ogni volta che ci incrociamo. Harry mi ha spiegato che tra Grifondoro e Serpeverde c'è un odio profondo da tempo immemorabile. In effetti avevo notato una certa ostilità dei Serpeverdi nei miei confronti... Mi ha anche spiegato che loro credono che solo i maghi purosangue siano degni di studiare la magia.

"Soprattutto quella testa vuota di Malfoy." ha commentato Ron, intento a finire il suo tema di Trasfigurazione.

"Malfoy?"

"Sì, Draco Malfoy... è un Serpeverde del nostro stesso anno, e gira sempre con i suoi due scimmioni Tiger e Goyle."

"Quello con i capelli biondi? Ho già avuto il dispiacere di parlare con lui..."

"Ti ha parlato?" mi ha chiesto Cecilia, un po' preoccupata "Cosa ti ha detto?"

"Mi ha chiesto se i miei genitori erano maghi purosangue. Ora capisco il perchè."

Pazzesco. Ci sono persone che credono che il semplice fatto di essere purosangue li renda migliori di altri. Non ha senso. Tiger e Goyle ad esempio sono purosangue ma non sanno eseguire nemmeno l'incantesimo più semplice, Hermione Granger invece, una ragazza grifondoro del mio anno, ha genitori babbani eppure è una delle studentesse più brave di Hogwarts. A proposito, sto facendo amicizia anche con lei. Non è facile parlarle perchè è sempre con la testa china sui libri, ma è sempre disponibile a darmi una mano quando sono in difficoltà con i compiti. E sto cercando di fare amicizia anche con il resto della mia casa.

Vorrei parlare anche con Andrea, però. Non vorrei che l'amicizia tra lei e Cecilia si rovinasse per colpa mia. Credo che le parlerò la prossima volta che ci incrocieremo.

RubyHalliwell

 

mercoledì, 28 settembre 2005

Sono due giorni che fuggo dal mondo intero, non ho voglia di vedere nessuno...ho bisogno di stare da sola, solo questo. Oramai vivo solo tra i corridoi di questo castello, le vecchie aule abbandonate e la mia stanza, quando non è popolata dalle mie compagne. E a volte scendo a fare una passeggiata giù al lago.

Evito tutti, se vedo qualcuno che arriva mi nascondo, non so perchè sto facendo questo, solo non ho voglia di vedere nessuno.

Ed è da un pò che oramai rifaccio il corridoio del quinto piano....forse sarà la settima volta che lo percorro...o forse di più, ho perso il conto.

Inizio ad essere stanca, ma non ho per niente voglia di tornare nella mia stanza, a quest'ora tutti si staranno preparando per la cena...penso che invece, io, la salterò nuovamente.

Quel quadro, ogni volta che ci passo davanti mi colpisce...nero, e vuoto. Sembra la mia anima, vuota e in realtà nera, come il cognome che porto.

"Ehy, guarda qui chi si vede..."

Ecco, quando si dice la fortuna...cavolo, proprio lui mi dovevo ritrovare qui sopra?!

"Malfoy..."

"Oh, vedo che ricordi il mio cognome..."

"Come potrei dimenticare il cognome di una persona così fredda come te e..."

"Così sensuale?"

"Manie di grandezza?!Fose tu ti sopravvaluti leggermente..."

"Mi è sempre piaciuta questa tua lingua tagliente, una caratteristica di tutti i Black"

"Mi sembra di averti già detto che io non sono una Black"

"Si, forse per la millesima volta, ho perso il conto...ma dimmi, cosa ci faceva la bella Andréa qui sopra tutta sola soletta?!"

"Non penso che siano affari tuoi..."

Andarmene, ecco qual'era ora il mio unico scopo....così ho preso a camminare, aumentando leggermente il passo.

"Ah, no, non andrai via, questa volta"

Una morsa al braccio, fredda, dura, solida, salda.

"Lasciami, mi fai male!"

"Ehy, non ti hanno mai insegnato che non si va via se una persona non ha finito di parlare?non è buona educazione."

"Con te è difficile usare le buone maniere"

Una stretta ancora più forte

"Ahia!Mi fai male, lo vuoi capire?!LASCIAMI"

Avevo iniziato a dimenarmi, ma niente, era come lottare contro un muro.

Ancora non sono sicura di quello che è successo dopo.

So solo che mi sono sentita tirare e avvolgere da quel braccio che io tanto odiavo. E poi le sue labbra sulle mie. Strano, a differenza di tutto il suo corpo, quelle labbra erano calde, sensuali. Pressione, sempre più forte. Lacrime.

I miei occhi si sono velati di lacrime e non ne capisco neanche il motivo, anzi, lo so....nonostante l'odio profondo che provo per quel Draco, una parte di me era felice per quel bacio, perchè a quella parte di me era piaciuto, ed era questo che mi spaventava. Mi era piaciuto il bacio del male.

Ho dato un ultimo strattone per allontanarmi da quel corpo, da quelle labbra e sono corsa via, senza voltarmi. Solo piangendo.

Non so nemmeno come mi sono ritrovata nella torre di astronomia.

Mi sono solo gettata in un angolo, con le gambe al torace e le braccia che le cingevano, a piangere, lacrime....lacrime di paura, lacrime di consapevolezza che qualcosa in me stava cambiando.

AndreaBlack

 

giovedì, 29 settembre 2005

Mi mancava la Granger. Dopo il ricovero al San Mungo è tornata più dirompente che mai. Quando la incrocio in giro per la scuola da sola mi rivolge sguardi agghiaccianti, non parliamo di quando mi vede con Ginny. Ma per lo meno non mi tocca più. Deve ricordarsi del calcio che le ho dato. Uh uh. Rido ancora se ci penso!

Finalmente Andréa Black ha risposto al mio invito. Ci siamo incontrate in riva al lago, lontano da occhi indiscreti. Abbiamo parlato molto, mi è sembrata una ragazza a posto, senza smanie di grandezza o conquista del mondo, e questo è un bene. Le ho chiesto molte cose, forse troppe, forse le sono sembrata invadente ma sono fatta così, volevo conoscerla e l'ho fatto! Ad un certo punto mi ha detto di quanto non le piaccia essere stata spedita a Serpeverde, di quanto odi essere guardata in un certo modo solo per il cognome che porta. Questa cosa mi ha meravigliato molto. Praticamente tutti quelli della nostra Casa vanno fieri della propria famiglia, delle proprie origini, e, soprattutto, di indossare la casacca di Serpeverde, me compresa. Ha avuto una vita terribile fino ad ora, questo lo capisco, e capisco anche che odi tutto quello che ha a che fare con la nostra Casa, ma le ho detto che non si diventa seguaci del Signore Oscuro perché lo ha deciso un sudicio cappello! Lo si diventa perché lo si vuole. E noi diventiamo quello che vogliamo, nel bene o nel male. È un discorso complicato, il mio pensiero è complicato. Non sono sicura di aver usato le parole giuste con Andréa, e spero che non mi abbia fraintesa. Ma credo di no. Deve capire che non è un peso quello di essere stata indirizzata a Serpeverde, ma una grande opportunità. Ho anche pensato che fosse meglio metterla in guardia. In guardia da tutto. Non è una situazione facile. Molti Serpeverde la disprezzano, dicono che non è degna del cognome che porta, poco carino da parte loro. La Parkinson non la può vedere. Pensa che Draco sia interessato a lei. Pensa il giusto in effetti. Infatti Draco sapeva che mi dovevo incontrare con lei, ed ha fatto di tutto per venire con me. Non pensarci nemmeno caro cugino, voglio una conversazione civile con una persona che devo conoscere meglio, quando la vedi non fai altro che tentare di attirare la sua attenzione in tutti i modi... Mi spieghi come riuscirei a parlarle!! Quindi l'ho seminato. Si vendicherà di certo, ma io ho Fred e George dalla mia, se solo il cuginetto prova ad inventarsi qualcosa lo riempio di caccabombe eh! Ma mi stò dilungando. Tornando ad Andréa, ormai anche il suo rapporto con i Grifondoro è mooooolto tirato. Pensavo che la sua migliore amica fosse la Adams, ma ultimamente non si incontrano più. Bho. Ah, non sono riuscita a scucirle nulla sull'Ordine della Fenice... Questa storia mi stà facendo fumare il cervello... non ce la faccio più a tenermela dentro...

Mi appunto la vittoria delle serpi sui grifoni grazie a Labelle e chiudo il diario.

Viele Grüße... Alice*

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** ottobre 2005 ***


domenica, 09 ottobre 2005

I giorni passano lenti qui a Hogwarts, gli eventi scivolano sulla pelle senza neanche entrare nella nostra anima.

Sembra quasi che il tempo sia rallentato. Le giornate sono lunghe e qui non facciamo altro che studiare.

Questo è il nostro settimo anno ormai, l'ultimo e ci dobbiamo impagnare per raggiungere un risultato decente.

I professori sono più severi anche mio padre non me ne risparmia una.

Oggi mi ha dato un'insufficienza perchè non sono riuscita a scacciare un folletto della cornovaglia.

I favoritismi non esistono più al settimo anno.

Mentre la vita sentimentale?

Male molto male, non per me intendo, diciamo che a me va tutto alla grande.

O meglio io e Ron ormai sembriamo quasi una coppia sposata; stiamo praticamente sempre insieme.

Invece è successo un gran casino tra Draco e Andrea.

Mi aveva detto che provava qualcosa per lei, ma lui è andato oltre.

Insomma, stava ancora con Pansy, caspita! E ha praticamente violentato Andrea! Cioè ha tentato di baciarla, ma contro la sua volontà, è comunque violenza!

E lui me l'aveva detto praticamente col sorriso sulle labbra; era sicuro di averla conquistata.

Gli ho detto in faccia che era un deficiente che Andrea poteva benissimo non provare niente per lui e che a forzarla in questo modo le avrebbe soltanto reso la vita impossibile, un segno che avrebbe ricordato per la vita.

Ripeto, era solo un bacio, ma è stata comunque una violenza.

E lui si è messo a ridere.

"Io gli piaccio!"

"LE piaccio, si dice Draco!"

"Gli.. Le... è la stessa cosa! Il concetto è questo! Lei è solo timida.. Ma mi vuole, io lo sento"

"Draco non dire cazzate! E poi come mai lei ha cominciato a piacerti da un giorno all'altro? Pansy? Dove l'hai lasciata quella povera ragazza?"

Il pensiero di Pansy lo fece rabbuiare un attimo.

"E' acqua passata"

Ma io sapevo che lui provava ancora qualcosa per Pansy..

E la povera Andrea?

Dovevo parlarle..

Labelle

 

lunedì, 10 ottobre 2005

Dolce profume di pesca.. ecco di cosa sanno le sue labbra

<> mi volto dall'altra parte

<> anche lui si gira stizzito dall'altra parte

<>

<>

Povero piccolo, è così dolce con me e io lo tratto male..

<> gli do un bacino piccolo piccolo sulla fronte poi ki alzo..

<>

<> gli faccio l'occhiolino poi sparisco dietro l'angolo...

Corro per i corridoi cercando Andrea..

<>

La trovo mentre sta per entrare in un'aula..

<> dice secca

<> perplessa

<>

il suo tono.. è dannatamente freddo..

<>

<>

mi afferra per un braccio e mi porta dietro l'angolo..

<>

Spalanco gli occhi

<>

<> la mia amica ha le lacrime agli occhi

<>

<> capiose lacrime le rigano il volto mentre porta le mani sulle orecchie

<>

 

Mi spiace per la situazione di Andrea.. non mi piace che  i serpeverde obblighino la mia amica a non frequentare più le altre case..

Quella Labelle!

Sicuramente c'entra qualcosa..

mmmmmmmmh come la odio>.<

Stiamo finendo di cucire gli ultimi dettagli dei nostri vestiti io  e Ruby.. sono rsite e assente e lei lo sente..

<>

<> dico..

<> chiedo poi prima che possa ribattere..

<> dice <>

<>

<>

alza il suo vestito è davvero bello.. un vestito da strega nerocon strass viola..

<> lo alzo.. ed ecco qui un bozzetto..

Cecilia-Adams

 

mercoledì, 12 ottobre 2005

L'ho vista. Sono sicura. Era lì, davanti a me. Non riesco ancora a spiegarmi bene. Sinceramente non sono nemmeno sicura che fosse un sogno o la realtà.

L'altra notte non riuscivo a dormire. Mi sentivo male, continuavo a rigirarmi nel letto. Tutto era tranquillo nel dormitorio, tutto tranne me. Era appena passata la una di notte quando l'ho vista.

Una donna alta, con lunghi capelli neri che le incorniciavano un viso pallido e segnato, ma di una bellezza fuori dal comune, anche se così incredibilmente provato. Scattai a sedere sul letto, ansimante, probabilmente dallo spavento ero più pallida di quella donna. Ma l'avevo già vista. Ero sicura di averla già vista. Lei non si muoveva, mi fissava con uno sguardo a cui era impossibile sottrarsi. Dovetti raccogliere tutto il mio coraggio per parlare.

"Chi.. Chi sei?"

Che domanda sciocca, in realtà avevo già capito, anche se non volevo pensarci. E lei lo capiva. Le sue labbra s'incresparono in un sorriso perfido, fino a che le dischiuse per dire qualcosa.

"Alice, piccola mia, tu fai sempre troppe domande.."

Parlava piano, quasi sibilando. Ma fu allora che la riconobbi.

 

Bellatrix Lestrange.

 

"Be.. Bell.."

"Hai indovinato.. Dunque.."

Trattenni il respiro quando si avvicinò a me, fino a portare la sua longilinea figura ammantata fino al bordo del mio letto. Si sedette di fianco a me. Mi misi a tremare quando le sue lunghe dita affusolate mi sfiorarono la guancia.

"Io e te dobbiamo parlare."

Non so che mi successe. Una parte di me voleva ascoltarla, aiutarla se possibile. Era pur sempre una mia parente. Ma, d'altro canto, sapevo quanto quella donna era perfida. E quanto male aveva fatto e poteva continuare a fare se le prestavo ascolto. Fu allora che sentii le lacrime che mi bagnavano le guance.

"No.." dissi io con un filo di voce

"Cos'hai detto, mia cara?" fece Bellatrix con un tono vagamente irritato

Non so' che mi prese. Digrignai i denti e diedi voce alla mia rabbia. Alla rabbia che provavo per essere così spaventata.

"Sei.. sei sorda zietta?"

"Come osi mocciosetta!?"

"L'ultima persona che mi ha chiamato così ha preso un brutto colpo."

"Dunque è così. Bene, se non mi aiuti, sei inutile. Addio."

Con uno scatto mi mise le mani attorno alla gola. Vedevo nei suoi occhi una luce folle, che aumentava mentre stringeva sempre più la mia gola.

"NO!" gridai con il poco fiato che mi rimaneva.

 

Quando mi svegliai, la mattina dopo, ero ancora nel mio letto, e di Bellatrix Lestrange non c'era traccia.

Devo dirlo a qualcuno. A Ginny? No, non lei. Ne ha già passate tante, non mi va di metterla di nuovo in pericolo.

Draco? Sì. A questo punto lui è l'unico. O forse no. Ora che è invaghito di Andrèa pensa solo a lei. Quanto è stupido. No, non posso dirgli di avere visto sua zia.

È buffo. Ho passato anni a coltivare amicizie ed ora mi ritrovo a non avere nessuno con cui confidarmi.

Non so' che fare. Per la prima volta nella mia vita non so' che diavolo fare.

Alice.S.vK

 

giovedì, 27 ottobre 2005

Ho la sensazione che qui le cose peggiorino sempre di più. Va tutto male. TUTTO! Diamine, ma perchè mi trovo qui?Perchè sono in questa dannatissima scuola?Preferivo starmene a Beauxbatons, almeno lì non ero la causa delle liti tra tutti quanti.

Oramai sono poche le volte che esco da questa stanza, resto qui, rinchiusa e a volte, mi rifugio nella torre di astronomia. Se esco cerco di restare vicino a qualcuno e sento gli occhi di Draco puntati costantemente su di me. Ovunque, mi sento osservata, ho paura di uscire da sola, perchè ovunque io sono, c'è anche lui. E' come se fosse diventato la mia ombra. E io non so cosa fare, da un lato non posso negare che quel bacio non mi sia piaciuto, ma dall'altro, sto male al solo pensarci.

La volta scorsa ho incontrato Cecilia. Non ce l'ho fatta, sono scoppiata in un pianto disperato, tutto quello che mi ero tenuta dentro da giorni è uscito fuori, in un secondo. Mi sento tremendamente sola, quella sensazione di calore che iniziavo a provare a Grimmauld Place, sembra sparita del tutto. Con Cecilia è difficile scambiarci quattro chiacchere, o sono io che non mi faccio trovare, o e lei che sta in compagnia della Halliwell e non so perchè, ma quella ragazzina mi dà sui nervi.

Se i rapporti con Labelle si stavano, diciamo, avviando, ora sembrano persi. Lei ha le sue amicizie, ha Ron, il Quidditch a cui dover pensare e di certo non viene a perdere tempo con una come me che rinnega la propria famiglia.

Già, il quidditch, forse è l'unica cosa che ancora mi mantiene in piedi. Quando sono su una scopa non penso più a niente ed è liberatorio. Vuoto nella mia mente, vuoto nel mio cuore, vuoto nel mio animo. Vuoto assoluto.

Ah, giusto per dire, non che i rapporti con le altre serpeverdi vadano meglio. Cioè la notizia del bacio tra me e Draco si è diffusa in meno di un secondo, a macchia d'olio e la carissima Parkinson, mentre percorrevo il corridoio per arrivare all'aula di trasfigurazione, mi ha letteralmente buttato per aria, ghignando e sussurrandomi malignamente uno

"Stai lontana da lui, sgualdrina da quattro soldi. Lui è MIO".

Bene.

 

Tra meno di quattro giorni ci sarà la festa di Halloween. Non ho nessuno che mi accompagni. E non mi interessa. Se ci andrò starò lì per poco e poi tornerò nella mia stanza.

Tra le mie vecchie cose ho trovato anche il vestito che comprai per festeggiare la notte di Halloween a Beauxbatons, vestito mai usato, dato che in quel periodo morì Christian. Ho deciso di usarlo. E' nero, senza spalline e corto, è tutto ricamato da un motivo lineare in pizzo sempre nero e alla fine dalla gonna i pizzi terminano in una miriade di fili di varia lunghezza.

E' inutile abbandonarlo lì dentro.

Spero solo di non attirare maggiromente l'attenzione di Draco su di me.

AndreaBlack

 

giovedì, 27 ottobre 2005

Addio Hogwarts.

Dopo la notte di Halloween non farò più parte di questa scuola. Papà ha già parlato con Madame Maxime, la preside della scuola di beauxbatons. Lì passerò il mio ultimo anno. Tutti questi spostamenti non mi fanno bene, per niente, ma papà non lo capisce.

Da Durmstrang a Hogwarts e da Hogwarts a Beauxbatons; sto facendo il giro di tutte le scuole più importanti del mondo.

Ho sempre studiato in russo e con l'inglese non era un problema perchè papà mi parlava in inglese ogni volta che ci vedevamo, ma con il francese sarà un altro paio di maniche.

E come sarà passare tutto quel tempo senza ron vicino? Come potrò mai farcela a vivere senza di lui?

E' stata tutta colpa di papà.. e del signore oscuro ovviamente.

Non vuole che io stia a vedere mentre lui si ricongiunge con Voldemort. Che schifo che mi fai papà. Ancora dalla parte dei cattivi, il tempo non ti ha cambiato, vero?

E così mi spedisci lontano da te, in Francia, a farmi imparare una nuova lingua, a fare nuove amicizie, a frequentare nuovi corsi, senza di te e senza Ron. Sei di una crudeltà indicibile, non fai nulla per farmi stare bene, almeno un po'.

Per quanto tempo mi hai tenuto con te? Neanche un anno. Mi odi papà? Non puoi vedere la mia faccia perchè ti ricorda quella di quella babbana che era la mamma?

Sei stato tu a far entare Bellatrix nella scuola.  L'abbiamo vista, sai papà. Quella ragazzina, Alice, lei l'ha vista. E anche io, e tutti sappiamo che sei stato tu, l'ho sa anche Silente, che non ha il coraggio di cacciarti dalla scuola.

Bravo, bravo fai la stessa fine di Lucius Malfoy, il tuo amico Lucius.

Io non diventerò mai come Draco, non sarò mai una mangiamorte, mai papà, hai capito.

E perchè tutte queste cose non riesco a dirtele in faccia?

Perchè quando mi hai detto che dovevo cambiare scuola ho detto "Sì papà" come faccio sempre?

Io non ce la faccio più a continuare così. Io voglio una madre, anche se stronza come la mia.

Che non mi voleva. No, non voglio una madre, voglio qualcuno che mi ami come un genitore qualsiasi.

Solo che tu non ci riesci, vero papà.

Non ho detto a nessuno che sarei partita. Anche Ron lo scoprirà il giorno stesso:

E forse mi odierà per questo, ma non m'importa; io continuerò ad amarlo, per sempre.

E invece continuerò ad odiarti papà. per sempre.

Labelle

 

sabato, 29 ottobre 2005

La situazione si è aggravata. Stavolta è successo qualcosa che mi ha spiazzato. Mai avrei creduto di perdere così il controllo degli eventi. E soprattutto, di me stessa. Mi ero giurata di non fare mai nulla che fosse contro le mie convinzioni. Ed invece no.

Dopo aver visto Bellatrix sono completamente cambiata. Il mio atteggiamento è diventato schivo. Sono totalmente irriconoscibile. I primi giorni non e ne rendevo conto. Ero troppo presa dai miei pensieri, dalle mie ansie. E quando qualcuno me lo faceva notare diventavo irascibile, scontrosa. Non è Alice questa. Se ne sono accorti tutti, anche i professori.

Il primo è stato Piton. Lui, la causa di tutto. Era un po' di giorni che mi guardava strano. Mi fissava con quei suoi occhi odiosi. Non ho mai pensato che fosse odioso, ma negli ultimi tempi mi ha praticamente preso di mira.

Finché ieri, appena finita la lezione di Difesa contro le Arti Oscure, si avvicinato al mio tavolo. Stavo mettendo via i libri e gli appunti, in modo automatico, come faccio da quattro anni.

"Signorina Spencer."

Sobbalzai. Non mi ero accorta che si era avvicinato a me. Rimasi bloccata, con la boccetta d'inchiostro in mano, a mezz'aria.

"Che le prende signorina Spencer?"

"Cosa.. Cosa intendete professore?"

Facevo finta di cadere dalle nuvole, ma stavolta il mio talento d'attrice sembrava scomparso nel nulla. Quello che ottenni fu una pallida imitazione di una persona tranquilla, con la coscienza a posto.

"Non faccia finta di niente. Le è successo qualcosa. E visto che lei, come tutti i serpeverde è sotto la mia tutela, ha il dovere di dirmelo."

Aggrottai la fronte. Da quando il gelido professor Piton s'interessava dello stato emotivo degli studenti?? Mi limitai ad arricciare il naso ed alzare le spalle. Lui non gradì il mio atteggiamento.

"Bene signorina. Siete convocata nel mio ufficio dopo le lezioni."

"Ma! Professor Piton! Non ho fatto nulla di male!"

Piton girò sui tacchi, imboccando la porta del sotterraneo. Non si voltò nemmeno quando mi rivolse l'ultima frase:

"Non è del tutto esatto. Ficcare il naso è una faccenda che può portare più guai di quanti se ne possano immaginare."

 

Passai il resto della giornata più assente del solito. Sempre distratta. Sono andata a sbattere contro le porte almeno due volte, e mi sono anche dimenticata di andare alla lezione di astrologia. Cosa diavolo voleva Piton da me!? Non gli avrei mai detto che avevo visto Bellatrix Lestrange! Ne avevo abbastanza di tutte queste storie. E anche dell'ordine della Fenice! Fra qualche giorno c'è il ballo di Halloween, voglio pensare solo a quello! Non ho ancora un cavaliere.

Finalmente mi ritrovai davanti alla porta dell'ufficio di Piton. Non avevo paura, ero troppo curiosa di sapere cosa voleva dirmi e che punizione aveva in serbo per me. Ma, per quante congetture mi fossi fatta, non immaginavo nemmeno quello che mi aspettava. Bussai.

"Entrate, signorina Spencer."

Mi affacciai dalla porta, dopo averla scostata lentamente. Piton era già seduto, dietro alla scrivania, osservandomi con una mano davanti al viso.

"Venga avanti signorina, sieda pure lì."

M'indicò la sedia. Molto lentamente, feci quello che mi aveva indicato, in totale silenzio. Quando mi fui sistemata cominciò a parlare.

"Dunque.. mi sono giunte voci riguardanti alcune domande che pone ossessivamente ad alcuni membri di questa scuola. Ho una chiara idea di come lei sia venuta a conoscenza dell'esistenza dell'Ordine della Fenice, anche se non sa ancora di cosa si tratta."

Deglutii.

"Sì, sì, è vero professor Piton. Dalla notte in cui vidi per l'ultima volta il professor Silente."

"Ebbene, prima che questa faccenda venga udita da studenti che non c'entrano nulla con questa storia, chiarirò i suoi dubbi. - sgranai gli occhi, spalancando la bocca - A patto che.. non ne faccia parola con nessuno. Nessuno. È chiaro?"

Non ci potevo credere. Quello che per mesi era stato un incubo stava per finire. Anuii con la testa.

"Bene. Cominciamo allora. Ah, ma prima mi dovrebbe promettere un'altra cosa. È un impiego della massima segretezza."

Anuii di nuovo, con più vigore. Anche se sapevo che probabilmente sarebbe stato qualcosa di pericoloso, avendo a che fare con tutta questa faccenda. Ma non m'importava. Questo ed altro per far carriera. E per evitare una punizione, o, peggio, un espulsione! Mi spiegò allora cos'era e che compiti svolgevano i membri dell'Ordine, che però non scriverò qui, per maggior sicurezza. Infine prese a spiegare anche in cosa consisteva il mio incarico.

"Ne ho già parlato con i suoi genitori. Quindi non si preoccupi, mi hanno dato il loro consenso, non farà nulla di illegale. Prenda."

Mi avvicinò un foglio di pergamena, in cui, quella che era distintamente la scrittura di mia madre, con la firma sua e di papà, autorizzava il professore ad affidarmi una cosa così delicata, in quanto io ero sicuramente un persona competente nonostante la giovane età, e lo ringraziavano di questa opportunità. Lessi attentamente e riportati lo sguardo su Piton.

"Sono venuto a conoscenza di una cosa che le è successa poco tempo fa signorina. E sono costernato che non sia venuta subito a riferimelo. Saprà anche lei di che razza di persona sia Bellatrix Lestrange."

"Co.. Cosa!? Professor Piton voi come.."

"Come lo sappia non è un suo problema Spencer. Mi stia bene a sentire. Il suo incarico non sarà nulla di fisicamente insopportabile. So' da fonti attendibili che Bellatrix Lestrange tornerà. Tornerà a cercarla. E voglio che lei la assecondi, che faccia tutto quello che vuole."

"Ma professore! Si rende conto di cosa mi stà chiedendo!? È una criminale! Mi accuseranno di chissà quali reati!!"

Ero basita. Mai avrei pensato di sentirmi dire una cosa simile!

"Di questo non deve avere paura. L'Ordine è già stato avvertito. E poi ci sarò o a coprirle le spalle, nulla andrà storto."

"Ci.. ci posso pensare?"

"Suvvia Spencer - riprese con un tono canzonatorio - Non vorrà mica tirarsi indietro? I patti sono patti, e le do' la mia parola d'onore che non vi accadrà nulla."

"Onore?! Proprio voi parlate di onore?! Voi che avete tradito il vostro padrone quando le cose si mettevano male!? Proprio voi!?"

Avevo esagerato. Me ne accorsi e spalancai gli occhi. Me l'avrebbe fatta pagare. Lo sentivo. Lui sospirò, prese a fissarmi quasi con odio.

"E' la nostra ultima speranza di catturare la Lestrange. Lo farà e basta. È deciso."

"Va.. Va bene professor Piton."

 

Questo è quanto. Tutto ciò è ben lontano dal convincermi definitivamente ma.. Devo farlo. Ho una paura infinita.

 

Viele Grüße... Alice*

 

domenica, 30 ottobre 2005

Un vento gelido mi accarezza i capelli.

E' freddo qui, ma non ho la forza di muovermi.

Seduta, nella stanza di astronomia che da qualche settimana non viene più utilizzata, a causa delle nuvole in cielo.

Sembra che questo posto non sia stato toccato da nessuno per anni, mentre invece so che fino a pochi giorni fa mandrie di ragazzi urlanti giravano qui, chiacchierando.

La polvere si è posata in fretta. Le grandi finestre sono state chiuse, ma una evidentemente è stata dimenticata.

Devo essere qui da un paio di ore, ormai.

Abbiamo scelto questa stanza per Marguerite, ho convinto i membri dell'ordine a non lasciara sola in quel posto triste che è Grimmauld Place.

E li sto aspettando.

Ma

Mi sento strana.

Cosa mi sta succedendo?

Ho paura. E sono triste.

Sento che qualcosa si avvicina. Qualcosa di cattivo.

Davanti ai miei occhi scorrono, come in un film babbano, le immagini degli ultimi due anni.

...Il ballo, David, la morte di Silente, il ritrovamento di Marguerite...

A volte mi sembra che la mia vita si intrecci con quella di Marguerite, che sia un tutt'uno. A volte mi sveglio la notte, dopo aver sognato persone che non avevo mai visto.

Chissà se Marguerite prova lo stesso, e soprattutto, chissà cosa l'ha fatta tornare...

Un ricordo come un lampo di luce, una sensazione strana al petto.

Sono stata colpita dal signore oscuro durante il combattimento, e forse una parte di lui, del suo incantesimo mi è restata in corpo...se lo spirito di Marguerite avesse sentito ciò? Se l'amore di Marguerite l'abbia risvegliata?

Mi sento tanto in colpa. Non avrei mai dovuto farla tornare qui.

Sta cominciando a piovere, e il vento porta alcune gocce contro il mio viso.

Dovrebbero essere arrivati ormai, anche se credo che trasportare un fantasma tra le vie babbane non sia tanto semplice.

 

il viso bianco di Annah, il corpo di Tonks svenuto.

 

Comincio a piangere, non riesco a smettere.

Un rumore alle mie spalle mi fa sussultare.

"siete arrivati, era ora."

La botola chigola, ma nessuno parla.

Mi volto piano e socchiudo gli occhi arrossati.

 

"professoressa...?"

Labelle.

Sorrido a fatica, mentre abbasso lo sguardo a terra.

"Ciao Labelle. Hai bisogno?"

La ragazza chiude la botola, in silenzio, e l'unico rumore è quello dei tacchi delle sue scarpe, che rimbombano cupi nella stanza.

"Le devo parlare, signorina Allen..."

Torno a guardare fuori.

"Dimmi..."

E taccio, mentre la ragazza, piano, siede accanto a me.

CeliaAllen

 

domenica, 30 ottobre 2005

{A N S I A}

 

Cammino avanti a indietro nella sala grande davanti al tavolo di grifondoro... ansia, solo immensa straziante ansia..

<> Harry è seduto e mi fissa camminare avanti e indietro davanti a lui per minuti infiniti

<> pronuncio queste parole tra ansimi amari...

<> mi chiede poi Harry, mi volto interessandomi all'argomento.. lui si alza da dove era seduo avvicinandosi mi prende la mani con dolcezza avvicinando la sua bocca al mio orecchio <>

sussulto..

<> sussurro a mia volta quasi sibilando.. ricordo quel nome, me lo ha detto Ron, è la donna che ha ucciso Sirius Black..

<  se per caso capitasse nel mio raggio d'azione io la ucciderò, nel modo più doloroso possibile>> harry mi stringe le mani mentre mormora questa parole..

timore..  ho paura di lui quando si comporta in questo modo, paura vera... mi ritraggo lievemente spaventata

mi ritraggo leggermente, lui poggia la testa sulla mia spalla abbracciandomi.

<>

queste parole.. bastano per far tornare sul mio volto il sorriso che da un pò mancava... <>

poi lo bacio

 

{A Love for a Nature Boy}

 

<> mi dice Ruby mentre cadiamo per caso nel discorso "serpeverde" in sala comune

<> dico con tono velenoso... per poi sentire una fitta in gola vedendo Ron poco distante da noi..

<> mi mordo il labbro inferiore..

Ruby fa spallucce <> mi chiede poi

<> sorrido arrossendo poi per cambiare discorso esclamo <>

<>

così ci dirigemmo verso la biblioteca

.. per i corridoi ci imbattemmo nel gruppetto di amati serpeverde tra cui Malfoy.

Al biondo sembra piaccia Andrea e la Parkinson è gelosissima, che vacca, come fa a garbarle quel biondino acido e forse pure frigido!

<> mi sento chiamare, una voce fredda e infantile

<> arriccio il nasino schifata.. cosa può volere da me a parte prendermi in giro?

ma sembrava abbastnza serio

<> scandisce la parola con freddezza mi fissa..

scambio uno sguardo con significativo con Ruby che mi guarda preoccupata

<> dico mentre stringo tra le mani la bacchetta sotto il mantello..

Ruby mi guarda come per dire "sei sicura?"

le annuisco.. e seguo il biondino.. camminiamo abbastanza zitti e rigidi per quei corridoi che sembrano tutti uguali..

Malfoy entra in un aula apparentemente vuota.. stringo la bacchetta più forte in modo da essere pronta a difendermi..

lui si volta verso di me ha le braccia lungo i fianchi e  mi fissa

<> più che una richiesta sembra un ordine

<>

Faccio per andarmene ma non so chi possa essere stato a chiudere la porta, è chiusa dall'esterno a chiave

merda..

<>

scuoto la testa

<>

tira fuori la sua bacchetta dalla testa, ma non la punta verso di me.. la gira disinvolto dicendo

<>

<>

lui scoppia a ridere...

<>

<> disinvolta <>

<> si avvicina.. mi preoccupo, <> menzogne, solo menzogne, harry dove sei?

<> sibilo a denti stretti..

uno schiaffo bollente improvviso sul mio volto, mi ha picchiata!

<>

<>

<>

rimango immobile silente lo fisso.. inizio a preoccuparmi

<> sussurra il biondo stringendomi i polsi

un soffio freddo mi avvolge il fegato

<> abbasso lo sguardo.. onde evitare violenza inutile..

<>

<> gli occhi iniziano a lacrimare..

stronzo

Bastardo

<>

mi volto.. facendo per uscire

<> di nuovo la voce schifosa di quel viscido serpeverde.. mi volto pronta a essere di nuovo colpita verbalmente  ma non faccio in tempo a voltarmi che le sue labbra sono sulla mie, mi ritraggo spaventata, schifata.. non faccio in tempo a farlo parlare che scappo via..

 

Attraverspo Hogwarts in nenache un secondo arrivata al dormitorio mi getto sul letto..

{ c r y }

Cecilia-Adams

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** novembre 2005 - la fine. ***


martedì, 01 novembre 2005

Sentivo il bisogno di parlare con qualcuno, ma con chi?

Con chiunque, mi sarebbe andato bene anche l'elfo Dobby.

Andai a cercare la Pans ma non c'era, così come anche tutte le altre mie compagne serpeverde che sembravano essersi dileguate nel nulla.

Così cercai Draco, ma era impegnato con la Adams.

Papà? Era proprio di lui di cui mi dovevo sfogare.

Ron? L'avrei solo messo in ansia e non avrei mai voluto avvisarlo della mia partenza.

Corsi verso l'aula di astronomia, avevo sentito dei passi.

Spalancai la porta. Una figura, una donna che piangeva.

"Professoressa...?" la professoressa rannicchiata in un angolino al buio, l'avevo riconosciuta.

Lei, la professoressa Allen, colei con cui avevo avuto probabilmente più scontri quest'anno.

Dalle prime volte che si siamo viste. Lei ha rubato il posto a mio padre. Pozioni. E da quel momento l'avevo odiata. Ma una volta ci siamo anche quasi ubriacate insieme, era riuscita a farsi volere bene anche da me. Così decisi.

Avrei parlato con lei, con la mia nemica/amica professoressa Allen.

"Ciao Labelle. Hai bisogno?" certo che ho bisogno signorina! Non mi vede? Questa è la fine.

"Le devo parlare, signorina Allen..."

Mi siedo accanto a lei, mentre la professoressa volta la testa verso la finestra.

Piove.

Il tempo perfetto per la fine di tutto ciò che deve finire.

"Dimmi.."

"Io.." comincio a piangere come una bambina, non lacrimucce, niente pianto sul latte versato. Lacrime grandi, calde, vere che scivolano leggere sulle mie guance finendo sul mio vestito.

Piango per tutto quello che sta succedendo.

Io che ritrovavo mio padre, felicità, l'incontro con Ron, l'amore che provo per lui e la paura che ho avuto di perderlo.

La morte di Silente e quella di Annah. Ho visto il signore oscuro in faccia, l'ho visto. So chi sono i suoi mangiamorte e so anche che non mi farebbero nulla dato che mio padre ha venduto la scuola, gli insegnanti, il preside, l'Ordine della fenice e tutti gli studenti a Voldemort e ai suoi scagnozzi. Che schifo, che schifo.

E tutto questo è successo in un solo anno, in un anno di permanenza qui, ad Hogwarts, dove pensavo di avere tutto, di aver ritrovato tutto. Io questa scuola non la voglio lasciare, voglio rimanere qui, stare con Ron, ma soprattutto aiutare mio padre, aiutarlo, perchè adesso sì che sarà nei guai, fino al collo.

Il ritorno dal signore oscuro, era meglio quando tutti lo ritenevano un codardo per aver lasciato il signore Oscuro quando quest'ultimo stava per cadere.

E perchè non ci avevo pensato prima? Era ovvio che mio padre era ancora sotto le grazie di Voldemort, dato che ancora non era stato ucciso.

Non voglio lasciare il mio posto di capitano della squadra di Serpeverde, perderanno. Perderanno tutte le partite senza di me.

E Potter vincerà di nuovo.

Potter, Potter e la Granger. Bè loro sicuramente non mi mancheranno, per niente.

Granger, mi hai reso la vita impossibile, lo sai? Tu che volevi sempre avere Ron al tuo fianco. Io non posso soffrirti, sei l'unico motivo che mi rallegra all'idea di dovermene andare.

I miei pensieri vengono fermati da un singhiozzo della professoressa.

Starà pensando quello che sto pensando anche io?

"Io.. professoressa, devo dirle molte cose. Non so da che parte cominciare. Io mi trasferirò a Beauxbatons, lo sa?"

La professoressa annuì.

"Ma non sa il perchè, vero?"

Annuì di nuovo.

"Mio padre è un mangiamorte"

La professoressa si mette a ridere e mi dice che mio padre è stato un Mangiamorte, ma non lo sarà mai, mai più.

Fa parte dell'Ordine della fenice ed è lì per aiutare Silente, non per dargli contro.

"Anche io pensavo così, signorina. Mi sono sempre e dico sempre fidata di mio padre, non ho mai neanche pensato che potesse nascondermi qualcosa, e invece l'ha fatto. Farà entrare dei Mangiamorte a scuola, lo sa professoressa? Già ha fatto entrare la Lestrange, non ci metterà molto a farne entrare degli altri. Mi sta ascoltando?"

La Allen aveva la faccia tra le mani e piangeva.

Non sapevo cosa dire, cosa fare.

Anche lei lo sapeva, ma faceva finta di non vedere quello che succedeva attorno a lei come molti facevano.

"Io non me la sento di tradire mio padre, non posso, ma lei faccia qualcosa, la prego. Non so quando attaccheranno, non so niente. Mi aiuti lei professoressa, per favore!"

Ma lei stette zitta.

"Lei è forte, è l'unica che può fare qualcosa"

"Labelle, non posso fare nulla. Io, la mia persona, non cambierà nulla, nessuno crederebbe a me, nessuno. Finchè il professor Silente era in vita, forse, ma ora no. E' la fine Labelle, la fine, non capisci?"

Capisco benissimo, professoressa, ma non voglio che finisca tutto. Voglio che il bene vinca sul male, non lo capisce questo?

No, evidentemente no. La pensavo più forte.

L'abbracciai, non mi interessava se era la mia professoressa di Pozioni, ormai non mi interessava più nulla.

"Non ci dobbiamo arrendere, professoressa, non dobbiamo!"

Sciolsi l'abbraccio e andai nell'ufficio di mio padre.

"Papà io so tutto"

Silenzio. Silenzio. Silenzio.

Mio padre che si siede alla scrivania, accavalla leggermente le gambe e aggrotta la fronte.

Sta pensando.

Un respiro per cominciare a parlare. So che non mi farebbe niente.

So che non mi farebbe niente. Vero papà, non mi farai niente.

"Lo so Labs e posso dirti una cosa: hai due possibilità. O stare dalla mia parte e combattere al mio fianco oppure stare dalla parte dell'ordine della fenice e combattere al loro fianco.

A me non interesserà cosa farai, capito? Non mi interesserà, per niente. Io ti voglio bene Labelle, a prescindere da che parte starai."

Si alzò per abbracciarmi, ma io mi ritrassi.

Pensai. Io volevo bene a mio padre, tanto, lo amo più di chiunque altro al mondo. Ma voglio anche che i ragazzi qui non siano in pericolo, non voglio che il signore oscuro vinca.

"Papà, io scelgo di stare con te. Ma non parteciperò ad alcuna battaglia."

Lo abbracciai, in un abbraccio che non finì più.

"Non mandarmi a Beauxbatons, papà"

"Devo, Labs. Non voglio che tu mi veda fallire un'altra volta."

Piango di nuovo, per la seconda volta in un giorno. Asciugo le lacrime con la manica della camicia ed esco dallo studio di mio padre.

 

--

 

Halloween. Il ballo.

Tutti sono in sala grande a ballare.

Io sono l'unica triste, con le lacrime agli occhi.

Ho le braccia attorno al collo di ron, devo dirglielo, devo dirglielo ora, non posso aspettare.

"Io lascerò Hogwarts"

"Lab che stai dicendo?"

"Mio padre mi sta spedendo a Beauxbatons.."

"Ma tu stai scherzando"

Ricomincio a piangere, singhiozzando. Qualche ragazzo attorno a me si volta.

"Oddio, non dirai sul serio.. come può..? Io..! Piton!"

"Stai calmo Ron, non posso farci niente, sarà così. Devo andarmene, non..non potresti capire."

"Io, d'accordo, non dirò niente." e mi abbracciò. Avrei voluto che il tempo si fermasse per rimanere lì con lui per sempre.

Ma questo momento magico venne interrotto.

La professoressa McGrannitt si fece spazio tra la folla.

"Cosa ci fa qui signor Rostislav?"

"Ahahahah, secondo lei cosa ci faccio qui?"

"Non saprei, ma è pregato di uscire da questa Sala, la festa di halloween è privata. Solo per gli alunni di Hogwarts e lei dovrebbe ben saperlo!"

"Oh certo lo so bene, ma sinceramente non mi interessa"

La McGrannit e il signor Rostislav continuarono a parlare, anzi a litigare. Papà si avvicinò ai due e lo stesso fece la professoressa Allen. Aveva capito cosa stava facendo papà e anche il signor Rostislav. Stavano per fare qualcosa di brutto. Molto brutto.

Io intanto guardavo le persone attorno a me. Tutti erano rimasti fermi a bocca aperta, tranne Alice che stava sgattaiolando assieme a una donna dai lunghi capelli corvini.

Sapevo che era Bellatrix ma avevo promesso a mio padre che non avrei fatto niente, che sarei stata ferma e zitta.

E così feci, anche quando per non so quale motivo Draco cominciò a litigare verbalmente con Andrea Black.

I serpeverde e i Grifondoro cominciarono a lanciarsi schiantesimi od altri piccoli incantesimi. Piano piano anche le altre due case parteciparono alla lotta, tutti tranne me probabilmente, che mi nascosi dietro una statua e mi tappai le orecchie con le mani.

Non volevo nè vedere nè sentire, volevo far finta che nulla stesse succedendo.

Vidi solo arrivare i mangiamorte e subito dopo anche i membri dell'Ordine della Fenice. Vidi mio padre lanciare uno schiantesimo contro la professoressa Allen e quest'ultima riuscire a schivarlo.

La battaglia continuò per una ventina di minuti, fin quando da una nube nera comparve una figura pallidissima con occhi rossi e sguardo malvagio. Era voldemort, sapevo chi era ormai.

Tutti erano a bocca aperta. Molti ragazzini piangevano, come ormai avevo cominciato a fare anche io.

Voldemort attaccò la professoressa McGrannit e la rissa ricominciò; ma ad un certo punto da uno scrigno che avevano portato i membri dell'Ordine della Fenice ne uscì una figura semitrasparente.

Era una ragazza dai capelli rossi, che fece indietreggiare Voldemort.

Non riuscii a sentire bene quello che dicevano dalla mia posizione.

Voldemort aveva una faccia spaventatissima, ma allo stesso tempo addolcita.

la ragazza/fantasma invece aveva solo paura e rabbia dentro di sè.

Odiava Voldemort e lo amava allo stesso tempo.

Voldemort era shockato. Non riusciva più quasi a muoversi, neanche quando la ragazza dai capelli rossi entrò nel suo corpo.

Preso alla sprovvista il signore Oscuro rimase come pietrificato.

Tutti i membri dell'Ordine e anche qualche ragazzino lanciarono degli incantesimi a Voldemort posseduto, che venne praticamente sbriciolato.

I mangiamorte non la presero molto bene e cominciarono a tirare schiantesimi a destra e a manca senza vedere dove andavano a finire.

Molti ragazzini furono feriti, o addirittura morirono.

Io non volevo guardare, non volevo.

Ad un certo punto i membri dell'Ordine riuscirono a scacciare i mangiamorte e cominciarono a raccogliere i ragazzini che giacevano a terra. Papà era fuggito insieme ai mangiamorte.

Io ero sola, di nuovo.

Andai in camera presi le mie valige.

Scesi le scale piangendo. Quasi non avevo più lacrime.

Vidi Ron, che mi raggiunse.

La baciai, di slancio e lo salutai.

"Questa è la fine, Ron. E' la fine. La fine di tutto ciò che amiamo"

 

e me andai, salutando per sempre Hogwarts.

Labelle

 

giovedì, 03 novembre 2005

Per una volta nella mia vita ho dato ascolto a qualcuno, mi sono fidata. Ed è successo il finimondo.

La sera di Halloween. Il ballo. Quest'anno nessuno mi ha chiesto di accompagnarlo. Nemmeno Blaise. Passo le mie giornate da sola, a pensare. Coppie che ballavano. In mezzo a loro ho scorto Labelle e Ron. Labelle ha aperto gli occhi, e mi ha visto. Stava piangendo, piangeva come me in quel momento. Gli stessi occhi arrossati. Probabilmente anche lo stesso terrore, anche se per due motivi diversi. Quanto mi sono sentita simile a lei in quel momento. Eppure io e lei non  potremmo essere più diverse.

Ho distolto lo sguardo e ho continuato a camminare. Ma da chi stavo andando? Non avevo nessuno da cui andare. Nessuno. Pensavo alle parole del professor Piton. Come facevo da giorni in effetti.

Improvvisamente, l'atmosfera, fino ad un attimo prima festosa, si fece incredibilmente tesa.

Sentii delle urla, e mi voltai in direzione di quelle. Il signor Rotislav e il professor Piton avevano estratto la bacchetta, e la puntavano contro la McGranitt e la Allen. Anche loro impugnavano la loro. Panico, studenti che urlavano. Non capivo più nulla. Chiusi gli occhi e mi misi a singhizzare. Che comportamento indecente!

All'improvviso un brivido alla schiena. Una mano mi accarezza la guancia. Aveo già sentito quelle dita sulla mia pelle. Mi volto di scatto. Dietro di me c'era di nuovo lei. Bellatrix Black. Mi mise le mani sulle spalle. Ma i suoi occhi non guardavano me. Era incredibilmente seria. Osservava i movimenti di Rotislav e Piton, suppongo.

"Fra poco succederà di tutto qui mia cara. Vieni con me."

Le credetti.

Il sibilo di un incantesimo nell'aria.

Bellatrix Black che mi sbatteva contro il muro in un angolo appartato dietro al ad uno dei camini.

I suoi occhi di ghiaccio nei miei.

Mi sentivo debole. Stavo per venir meno.

"Aiutami Alice."

Deglutii.

"Voglio Potter. Portami da lui."

Obbedii. Nemmeno mi accorsi di quello che accadeva intorno a noi. Incantesimi ovunque. Bellatrix dietro di me. Un incantesimo mi sfiorò una guancia. Sangue. Ma nemmeno ci feci caso, la mia paura era maggiore. Poi lo vidi. La sua ragazza era con lui.

"Potter!"

Urlai rivolta a lui. Un urlo come un altro in quel momento nella sala grande. Lui non mi senti, ma la sua ragazza sì. Cecilia Adams. Ci guardò con odio, e si mise fra noi.

"Adams.. Spostati." Non volevo si facesse del male.

Cecilia aveva gli occhi lucidi, stringeva la bacchetta in mano. Si morse le labbra, ma non si mosse di un millimetro. Fù Potter che, notandoci, si portò comunque davanti a lei. Puntava la sua bacchetta su Bellatrix, l'aveva riconosciuta. Lei faceva lo stesso. La confusione in sala grande era insostenibile. Bellatrix mi scansò con un braccio, facendomi barcollare dietro a lei.

"Sei morto." Sibilò Bellatrix

Ma qualcosa mutò di nuovo. Il rumore scese, anche se non scomparve del tutto. Non riuscivo a vedere, ma Bellatrix aveva portato er qualche istante lo sguardo al centro della sala. Spalancò gli occhi dalla sorpresa, ma poi li rimise addosso quel ragazzo che tanto odiava.

"NO! Ce l'ho in pugno!! Non ora! È qui!!"

Due figure incappucciate corsero verso di noi, ma Bellatrix sembrava non vederle. Il suo sgardo, carico di odio, era diretto verso Potter. Il ragazzo dal canto suo non desiderava altro che farla fuori. Un mangiamorte però puntò anche la sua bacchetta su Potter, mentre l'altro prese Bellatrix per la vita portandola via. Lei strepitava, agitava le braccia. Fu terribile. Il suo bel viso, sebbene provato, era contratto dalla rabbia. Si allontanarono da noi, e nella sala grande tornò il silenzio.

Scoppiai in singhiozzi. Non avevo mai avuto così tanta paura nella mia vita. Caddi in ginocchio. Nella mente l'ultimo sguardo che mi aveva lanciato Bellatrix Lestrange, la pericolosa mangiamorte. Misi la testa fra le mani. Che mi sarebbe successo ora!? Secondo il professor Piton nulla, ma lui era fuggito a gambe levate! Comincia ad ansimare. Che mi avrebbero fatto? Avevo aiutato i mangiamorte! Lord Voldemort! Mi aspettava Azkaban! No, avevo già visto i dissenatori! Mi prese il panico. Mi alzai per scappare via, ma qualcosa mi prese per il braccio. Era Potter.

"Non ti muovere Spencer! Non ti muovere! Tu devi spiegarci molte cose!!"

Lo guardai con un odio infinito. Mi faceva male. La sua stretta era terribile. Ma io lì non rimanevo. Feci finta di calmarmi e, quando allentò la morsa, con la mano libera gli tirai un pugno in faccia. Gli occhiali gli si ruppero, ed io corsi finalmente via. Attraversai la sala grande, c'erano corpi daappertutto. Morti? Erano morti quelli!? Ad Hogwarts!! Non potevo guardare! In men che non si dica mi ritrovai nel mio dormitorio.

Sul mio letto c'era una pergamena.

 

"L'ho fatto per mia figlia. È in pericolo qui. Non dirle di questo messaggio. L'ho fatto perché non facessero del male a lei. Mi hanno ricattato, mi creda signorina Spencer. Le avevo dato la mia parola d'onore. Faccia in modo che la professoressa McGranitt trovi una busta indirizzata a lei sulla mia scrivania, nel mio studio. Spiego tutto lì e lei sarà riabilitata. Bruci questa pergamena dopo aver letto il messaggio. Mi fido di lei. Per quanto riguarda la sua situazione, non tema.

Firmato, Severus Piton."

 

Credergli o no? Non importava, io non avevo fatto nulla di male. Far trovare la lettera alla McGranitt, ora che mi ero calmata, fu facile, e, in effetti, Piton si assumeva tutta la colpa. Era il minimo che potesse fare.

.Alice.S.vK.

 

sabato, 05 novembre 2005

Ho una strana sensazione addosso...come se qualcosa dovesse improvvisamente finire.

Sono un paio di giorni che ci penso e mi sento strana. E mi fa paura provare certe sensazioni.

Successe anche quando stava per morire Christian, era come se me lo sentissi.

Ho paura che domani potrebbe essere tutto diverso.

Recupero una cosa dal mio baule e mi avvio verso la lezione di storia della magia. Che noia, non ne ho per niente voglia.

Draco e lì, fermo sulla soglia della porta del suo dormitorio, faccio finta di non vederlo e proseguo tenendo lo sguardo basso, so che mi sta fissando, sento i suoi occhi color del ghiaccio su di me.

Sono alla ricerca di una persona, l’unica che mi è stata vicina quando non avevo nessuno, anche se in questo periodo i nostri rapporti si sono, come dire, allentati, mi sento in dovere di ringraziarla. Non chiedetemi perché, so solo che voglio farlo.

“Ehy!Ehy Cecy!Aspetta un attimo” sorrido avvicinandomi alla ragazza.

Resto quasi stupita nel vedere il suo volto, è come se avesse un peso che le grava addosso.

“Ehy, cosa succede?”

“Niente…come va Andréa?” mi risponde in tono distaccato.

Quel tono mi ferisce, forse è proprio vero che si è dimenticata di me.

“Cecy, ascoltami, volevo semplicemente darti questo” dissi prendendole la mano e poggiandovi al suo interno un sacchetto “tu, mi sei sempre stata vicina e mi sento in debito con te, diciamo che questo è solo un modo per dirti grazie!” sorrisi guardando l’espressione del suo volto mutare.

Iniziò ad aprire il sacchetto rosso, estraendone un ciondolo.

“E’ forse l’oggetto più caro che ho, e voglio che lo tenga tu”

“Ma, Andréa, non posso”

Sorrido, allontanandomi.

“Ti voglio bene Adams”

“Andrè!Aspetta!” mi voltai fermandomi “Malfoy” sussurrò a denti stretti.

“Malfoy cosa, cosa ha fatto?” il suo nome mi provocava scosse, ma scosse di rabbia.

“Ha detto che se non vado al ballo con lui e lascio Harry, lui vi farà del male, ha detto che mi vuole, che non è interessato a te e….” alcune lacrime cominciavano a rigarle il volto.

“Ehy” la abbracciai “tu non puoi andare al ballo con lui, Cecy, dovesse succedermi qualcosa, tu non andrai al ballo con lui!Chiaro?non ne voglio discutere, con lui ci parlo io, tu vacci con Harry!ok?!”

“Ma…ti farà qualcosa”

“Non ti preoccupare” mi voltai nuovamente iniziando a correre per i lunghi corridoi di Hogwarts, passai l’aula di storia della magia, non sarei andata a lezione. Quel, quel Malfoy, come si permetteva di fare una cosa del genere ai miei amici?

Correndo verso la mia sala comune mi scontrai con Labelle. Aveva uno strano sguardo affranto. Le sorrisi continuando nella mia corsa.

 

********

 

Il ballo…..immense zucche volteggiano sospese a mezz’aria per tutta Hogwarts, la sala grande è cambiata, i lunghi tavoli sono scomparsi e al loro posto piccoli divanetti percorrono tutto il perimetro di quell’immensa stanza. Sola, senza accompagnatore. Seduta su una sedia ancora in anticipo, la stanza è ancora vuota, il vestito nero cade morbido sul mio corpo. I capelli tirati indietro e il collo e i polsi cinti da collane e bracciali borchiati.

“Black, cosa ci fai già qui?” mi volto, la professoressa Allen mi siede davanti nel suo abito splendido.

La strana sensazione della mattina si era accentuata ancora di più.

“Non avevo molta voglia di stare in sala comune.”

“Capisco” risponde. Anche la professoressa Allen sembra strana. Come se fosse assente.

“Professoressa?”

“si Andréa?”

“Le è mai capitato di provare una strana sensazione?”

“In che senso?” chiese incuriosita.

“Come se stesse per succedere qualcosa di strano, di grande, troppo grande anche per voi professori?”

“Mhh….” La professoressa Allen non fece a tempo a rispondermi che i primi alunni si fecero strada nella grande sala.

“Ne parliamo dopo, ok?” m disse allontanandosi verso la professoressa McGrannit appena entrata.

 Fissai per un po’ il pavimento, persa nei miei pensieri, forze una buona mezz’ora, quando rialzai lo sguardo la sala era già gremita di gente e io ero ancora là, ferma su quel divanetto, ferma fin quando la voce di Malfoy non si fece spazio, violentemente nei miei pensieri.

“Malfoy” chiamai avvicinandomi al biondino.

“Ahah, la bella gattina si fa viva”

Odio quel suo tono beffardo, mi fa andare sui nervi.

“Sta zitto e taci, dico, come ti sei permesso di fare una cosa simile?”

“Cosa intendi Black”

“Lascia in pace la Adams

“Immaginavo si trattasse di lei, la salva grifondoro è arrivata, sai dovresti stare tra quella rozza gente piuttosto che tra i serpeverde”

“Non sono gente rozza, siete solo voi che non sapete far altro che elogiarvi da soli”

“Abbassa il tono ragazzina e…piuttosto vieni a ballare con me!” disse afferrandomi per un braccio e tirandomi in mezzo alla pista, dietro di noi altre voci si confondevano tra le note della musica. Distinsi solo la voce della McGrannit che rimproverava qualcuno che si era infiltrato.

Draco mi avvolgeva le braccia intorno alla vita, mentre io, ancora stupita del suo gesto, non sapevo come reagire, da un lato non volevo abbandonare quella pista e quel ballo, si, insomma, Malfoy faceva un certo effetto anche su di me…ma dall’altro il pensiero mi riportò al viso affranto di Cecilia, così mi scostai bruscamente da lui. “smettila” dissi stizzita “come ti permetti di giocare con la vita degli altri”

“Oh, avanti, se ti riferisci alla Adams, io volevo solo arrivare a te”

“Sei un lurido bugiardo, schifoso….”

“Sta zitta”

“No”

Mi voltai, un sacco di persone si erano riunite attorno a noi, mentre dall’altra parte la McGrannit discuteva animatamente con un tizio.

All’improvviso ci fu un enorme boato e la porta della sala si spalancò permettendo l’accesso a delle figure incappucciate. I Mangiamorte, sapevo bene chi erano, per casa mia ne erano passati tanti.

E subito dietro di loro tutti i membri dell’Ordine, non fui in grado di capire cosa stava succedendo, all’improvviso tutti i ragazzi avevano iniziato a lottare tra di loro, Grifondoro, Tassorosso e Corvonero contro Serpeverde.

Mi girai nuovamente, il volto di Draco mi si parò davanti, si avvicinò sfiorandomi le labbra e sussurrando.

“E’ la fine per voi” e sgattaiolò via prendendo in mano la sua bacchetta e iniziando a lanciare incantesimi.

Ero spaesata, confusa, incantesimi di basso livello volavano a destra e a manca. Ero terrorizzata.

“Andréa” la voce di Harry mi riportò alla realtà, mi voltai verso di lui vedendo una Cecilia spaventatissima.

Poi il silenzio nuovamente, tutti fissavano il centro della sala, dove una figura pallidissima guardava spaventata e stranita la stanza in cui si trovava e soprattutto la persona che le si stagliava di fronte.

Lord Voldemort in persona.

Poi il nulla, questa figura che si avvicina al Signore Oscuro, che entra in lui, attimi di silenzio e mille fasci verdi che partono in direzione del più potente dei maghi.

Un’altra figura che ne esce dal suo corpo prima di finire in briciole.

E ancora, di nuovo panico. Mangiamorte infuriati che iniziano a tirare incantesimi alla cieca, persone che cadono a terra inermi.

“ANDREA SPOSTATI”

Non faccio a tempo a capire la frase di Cecilia e Harry che un fascio verde percorre la stanza alla velocità della luce, senza via di scampo, senza soluzione.

In un momento tutto mi ritorna alla mente, io da piccola, io con Christian, io a Beauxbatones, mia madre, io a Grimmauld Place, io e Cecilia, la prima partita di Quidditch qui ad Hogwarts, il tempo si ferma.

Il raggio verde dell’Avada Kevadra si blocca ad un centimetro dal mio petto mentre una lacrima triste e solitaria scivola sulla mia guancia. Ho capito. E’ la fine. Draco, avevi ragione, non c’è via di fuga per me.

Il tempo riprende a scorrere veloce e l’intensità di quella maledizione senza perdono si scaglia sul mio petto centrando il cuore. Mille fortissime scosse mi percuotono il corpo.

Poi, in un sospiro il mio corpo cade a terra, le gambe hanno ceduto, gli occhi si fanno pesanti.

Un grido, una voce….”Andréaaaa!”

Cecilia. Ti voglio bene.

Addio.

 

Silenzio.

 

 AndreaBlack

 

domenica, 06 novembre 2005

<> sussurr, la mia voce trema spudoratamente <> un sibilo accompagnato dalle lacrime che carezzano il mio viso poggiandosi amare sulle mie labbra

<> si alza di scatto fissandomi <>

spaventato, turbatomi fissa prendendomi le braccia.. io mi scosto..

L'ho già detto a d Andrea.. che se lo confessassi a Harry lui con il suo carattere impulsivo andrebbe da Malfoy  succederebbe un casino.. non voglio..

lo faccio per salvarti Harry, nonostante le parole di Andrea..

<> secca, falsa.. mi allontano di corsa..

<> la voce di Harry risuona dietro di me.

tra le mani stringo il ciondolo di Andrea.. un ciondolo stupendo.. sembra scolpito dagli angeli..

Lo stringo al petto tra le lacrime..

mi sento.. mi sento come se i giorni felici siano contati..

Harry.. Andrea..

 

Lego al collo sennò nudo il ciondolo di Andrea, i miei capelli legati in una stretta crocchia.. un abito nero che contorna le mie esili forme femminili ed eleganti.. dinanzi allo specchio mi sneto come una sposa cadavere.

Dietro di me Hermione si sta preparando a sua volta truccandosi.. sta molto bene con quel trucco leggero e quell'abito roseo.. sorrido lievemente fissandola dallo specchio..

i miei lineamenti adesso sembrano meno dolci e più secchi.. i miei occhi più vuoti.. le pesante matita nera attorno agli occhi e le trosse labbra di rossesso socchiuso..

il cuuore mi duole.. a malavoglia mi alzo..

Harry, prefeirei che tutto questo fosse dedicato a te, tutta la cura che metto sempre nel prepararmi questa volta manca..

mi alza reggendomi su i tacchi a spillo, ormai abituata a stare in bilico su un tacco finissimo e alto mi avvicino alla sala grande, i miei passi risuonano nei corridoi vuoti.. quando entro nlla sala..

Zucce candele e allegria mi investono non contagiandomi..

il ragazzo freddo biondo che mi aspettava è dinanzi a me, mi porge la mano fissandomi dai suoi occhi di ghiaccio rridotti a fessure..

<> mente e si vede..

<> anche io mento, non voglio i suoi complimenti..

 

<> mentre siedo da sola su una sedia in disparte sento una voce conosciuta vicina a me

<> gli occhi chiari mi si illuminano..

<> abbasso lo sguardo vedendolo sedersi vicino a me..

è ora di dirgli tutto..

<> tengo lo sguardo basso

<> lui con una carezza mi fa alzare il volto costringendomi a guardarlo neI suoi occhi verdi smeraldo..

mi sorride lievemente, ricambio, anche se mi riesce poco

<> mi abbraccia stringendomi con forte dolcezza..

>

le lacrim nere di matita gli sporcano il vestito..

<> anche la sua voce trema..

< alzo lo sguardo quando rumori e grida forti e improvvisi fanno si che entrambi scattiamo in piedi..

Harry mi stringe a se mentre attorno degluomini incappucciati ci accerchiano

<> sussurra uno... avvicinandosi con la bacchetta sguainata

harry estrae alla velocità della luce la sua bacchetta stringensomi a se.

Sento il suo cuore battere all'impazzata, come il mio..

sembra quasi che siano all'unisono..

<> grida e l'uomo incappucciato viene scaraventato via..

<> grido..

<> risponde lui mentre approfittiamo della distrazione di tutti momentanea per scappare verso Andrea..

<> Harry la chiama mentre io riconosco difficilmente la sua figura tra mille fasci luminosie persone che scappano..

ho paura..

non faccio in tempo a intedere di volere quando gli sguardi di tutti compreso il mio saettano verso il centro della stanza dove la figura scheletrica e pallida di LUI si inalza minacciosa..

Avada Kevadra iniziano a essere lanciti alla cieca..

le mie mani fredde stringono la iacca di Harry che tenta in qualche modo di proteggerci!

<>

Harry grida, quando vedo quel fascio maledetto, verde smeraldo colpire la mia amiche cade a terra senza vita..

il modo mi crolla addosso

Andrea è morta!

<> Grido tra le lacrime allontanandomi da Harry, ingenue avventata..

<> Harry non fa in tempo a riafferrarmi il braccio quando una voce sconosciuta nella mie direzione grida <>

Non so cosa sia accaduto ma una forza potentissima mi spinge via facendomi schiantare contro la parete.. cado in terra..

Addio giorni felici

addio Andrea

...buio...

Cecilia-Adams

 

domenica, 13 novembre 2005

Ritta in piedi stringo tra le mani una rosa scarlatta. Le spine acuminate trapassato i guanti scuri, piantandosi nei miei palmi.

I miei occhi, arrossati e spenti, fissano l'erbetta verde ai miei piedi.

Ninphadora mi stringe, sento la sua testa appoggiata alla mia spalla.

Ma non riesco a guardarla. Non riesco neppure ad alzare la testa.

I maghi e le streghe davanti a noi, anch'essi qui per assistere alla cerimonia, si alzano in silenzio,  e se ne vanno, lentamente.

Faccio un profondo respiro, e piano piano mi avvio verso la lastra di marmo davanti a me. Tonks resta indietro con le mani dietro la schiena. Mi aspetta, forse non mi vuole lasciare sola.

Guardo di sfuggita la lapide, e le lacrime che ho trattenuto a stento ora scendono lente dalle mia guance bianche.

Poso la rosa a terra, sfiorando l'incisione nel marmo. Il suo nome è scritto a lettere grandi, segnate da un sottile filo di metallo, forse argento, forse bronzo. Le lacrime nei miei occhi mi impediscono di vedere con precisione...

Con fatica mi alzo, e faccio per andare verso Tonks. Per un'ultima volta mi volto, aciugando con una mano il viso bagnato.

Il suo nome, inciso nel marmo. L'immagine di quella tomba mi si stampa nella mente, non la dimenticherò mai più.

 

David Olsen

che contribuì alla sconfitta di Voldemort.

 

Sorrido. Ora che non c'è più, il nome del Signore Oscuro viene pronunciato da alcuni quasi senza paura. Viene scritto, anche. Ma solo perchè costoro non ci sono stati, quella notte. E perchè non hanno visto, come ho visto io.

 

Tonks mi stringe forte la mano, e assieme andiamo verso le automobili che ci stanno aspettando.

Abbiamo deciso di venire fino qui con mezzi babbani, un po' perchè le passaporte sono scomode, e un po' perchè nell'ultimo periodo i maghi sono stati un po' troppo azzardati, molti hanno rischiato di farsi vedere da babbani...ma chi può biasimarli? Chi non condivide la gioia che provano?

In silenzio arriviamo fino a Grimmauld Place, e veniamo scaricati davanti alla porta del numero 13. L'uomo dentro al taxi ci guarda, interrogativo.

«Avete detto il numero dodici, vero? Ma qui non c'è...»

«Lasci perdere, ci siamo sbagliati!» Dice Molly premurosa. E felice in una maniera quasi irritante, ultimamente.

Scendiamo e, appena il taxi si allontana, Molly fa comparire il numero 12.

«Dentro! Dentro! Ora prepariamo un po' da mangiare, vi va?»

A solo sentire parlare di cibo quasi vomito, ma non dico niente.

Grimmauld Place è cambiata, ora che l'Ordine è sciolto. Le finestre sono sempre aperte, e -strano ma vero- è tutto più pulito.

E' da un pezzo che non venivo qui. O almeno, mi sembra un eternità. Pensare che sono passati neanche due mesi dall'inizio della scuola mi fa stare male. Sono successe troppe cose da allora.

Siedo nel piccolo salotto antistante la cucina, mentre tutti si avviano verso la sala da pranzo, dove Molly ha già apparecchiato.

Sento una mano che mi si posa sulla spalla ed io, involontariamente, rabbrividisco.

Sentire quella mano lì, sulla mia spalla, viva, mi fa paura. E' troppo strano, sono troppe le cose che non capisco.

Sirus deve sentire questo mio scatto, e ritrae subito la mano.

«Come stai, Celia?»

Sentire qualcuno che mi parla mi fa tornare le lacrime agli occhi.

«Sto.» Sussurro, guardando a terra.

«SIIIRIIIIUUUUUUS! CEEELIIIIAAAAA!!!MAANNCAATEEE SOOLOOOOO VOOOOOII!» la stridula voce di Molly mi perfora i timpani.

Sirius si siede di fronte a me, senza curarsi di Molly che stride. «Senti, se posso fare qualcosa per te...ecco, dimmi pure.»

«RAAAAGAAAZZIIIII!VEEENIIIIIIIIITEEEE???»

Alzo le spalle, ancora guardando a terra, poi un pensiero mi sfiora la mente e, mentre Sirius già stava andando verso la cucina lo chiamo, piano.

«dimmi.» Sorride, tornando indietro.

«Sirius.» ripeto. «come mai tu sei qui?»

Egli sorride ancora, premuroso. «Non mi hai chiamato?»

«No, intendo...come mai tu sei qui, ora?» mi interrompo un attimo. la mia voce trema. «come mai sei vivo?»

«OOOOOH, NOOOI ABBIAMO INIZIIIAAAAATOOOO! VI DECIDEETEE A VENIIIREEEEE??» Molly gracchia, iperterrita.

«DIAVOLO, MOLLY, AVETE BISOGNO DI NOI PER MANGIARE??? CREDEVO CI RIUSCISTE DA SOLI!» Risponde Sirius, zittendola. «Credevo tu fossi presente quando è successo.»

«Sì c'ero ma...» le parole mi si bloccano in gola. «Sirius, tu eri...eri morto! Come hai fatto a tornare? E'...è possibile?»

Gli occhi dell'uomo si addolciscono, e mi sorride, triste.

«Io non ero morto Celia. Due anni fa caddi in una delle tante porte per gli inferi. Ma caddi vivo...il giorno...il giorno di Halloween deve esserci stata una convergenza, o chessò io...si è creato un passaggio, e io sono riuscito a tornare.»

Lo guardo, gli occhi pieni di lacrime. «E i morti non possono farlo?»

Sirius scuote la testa, triste.

Copro il viso con una mano, e ricomincio a piangere.

David. Non lo rivedrò mai più. E' morto. Morto. Ricordo ancora il suo corpo freddo tra le mie braccia...e tutto per colpa mia...

Mi alzo, asciugando gli occhi per l'ennesima volta con la manica del maglione.

«Sirius...io...io vado di sopra, puoi dire a Molly che non mangio?»

 

Salgo in fretta le scale fino alla soffitta, dove una grande finestra, rotta, permette di salire sul tetto.

Siedo sulle tegole gelide e bagnate, mentre il vento soffia cattivo, gelandomi le guance e, uasi senza pensarci, i miei ricordi volano a quella sera.

 

Era la sera di Halloween, e ci sarebbe stata la festa.

Insieme ad Hagrid avevo decorato la sala grande, dove ora delle zucche volteggiavano lente, accompagnate da tante luci tenui.

Lungo i tavoli erano state disposti candelabri, che illuminavano tetramente i tavoli. Tutti gli studenti erano vestiti con i loro abiti migliori, ed erano tutti allegri, pregustando il ballo che si sarebbe tenuto di lì a poco.

L'atmosfera era tranquilla e rilassata, ed io chiacchieravo con Hagrid delle nuove uova che aveva trovato nel bosco. Oh, se sono avessi saputo...

Ad un tratto la porta sbattè, ed entro a passo veloce il signor Rostislav,accompagnato da Piton. Si fermarono in mezzo alla sala, con le bacchette alzate.

Nella sala grande si fece silenzio assoluto, e la Mc Granitt, lentamente, si alzò.

«Signor Rostislav, esigo delle spiegazioni.» Disse, acida.

Per tutta risposta i due si guardarono, sorridendo, e Rostislav disse: «La situazione in questo castello è peggiorata...non ensavo fosse possibile...» i suoi occhi grigi guardarono i tavoli, uno dopo l'altro, fermandosi su quello Tassorosso.

«Sempre la casa peggiore...» ridacciò, e dalla sua bacchetta uscì veloce un raggio di luce scarlatta, che sfiorò l'orecchio di uno degli studenti.

Appena si resero conto di quello che stava facendo, tutto gli insegnanti si alzarono di scatto, me compresa, estraendo le bacchette.

«Signor Rostislav, lei...»

«Io cosa?» chiese, sorridendo, mentre dalla grande porta spalancata entra uno sciame di uomini incappucciati.

«Professoressa Mc Granitt, è ora di cambiare un po' le cose qui!» Ridacchiò Rostislav, raggiungendo i compagni mangiamorte.

E inizò la battaglia.

Alcuni studenti scapparono verso le sale comuni, altri estrassero le bacchette, poveri sciocchi.

Buona parte dei Serpeverde saggiunse i propri genitori tra le file dei mangiamorte, ed altri, sentendosi eroi, cominciarono ad attaccarli.

Noi eravamo in netto svantaggio, sia per il numero, sia perchè i mangiamorte, più che colpire noi, si divertivano ad attaccare i ragazzi.

Dopo una decina di minuti giunsero in fretta i membri dell'Ordine, capitati per caso per portare Marguerite, e cominicarono a combattere al nostro fianco.

Grazie a loro riuscimmo quasi a vincere i mangiamorte, quando comparve una figura magra e slanciata che, purtroppo per me, avevo già incontrato un'altra volta.

Intorno a me si fece silenzio. Tutti quanti avevano gli occhi puntati sull'uomo appena comparso. Un bambino del primo anno sbiancò e svenne, e si sentì un grido acuto dal fondo della sala: «Oh Signore, è giunto, finalmente!»

Voldemort.

I Mangiamorte, rincuorati dall'arrivo del loro signore, combatterono con una nuova forza. Intorno a me i ragazzi cadevano, e i mangiamorte ridevano, torturandoli.

Ci guardammo intorno, smarriti. Non sapevamo più cosa fare...Hogwarts sarebbe finita così?

Poi, da un angolo un'ombra si levò. Una ragazza, magra e splendida, si avvicinò in silenzio al Signore Oscuro. Piangeva.

Egli subito non la notò ma, quando la vide, sbiancò, abbassando la bacchetta.

Marguerite continuò, scalza, a camminare verso di lui.

Un'altra volta nella sala si fece silenzio.

«Non sei cambiato, Tom.» Sussurrò, in lacrime. «Non sei cambiato.»

Egli aprì la bocca, ma non riuscì a parlare.

Non ci riuscì, e c'è chi giura di averlo visto piangere.

La ragazza, in silenzio, continuò a camminare. E gli entrò dentro.

Voldemort non oppose resistenza. Lasciò che la ragazza lo possedesse, fermo immobile.

In quel momento capii. Capii che Marguerite stava facendo tutto ciò per salvarci. Capii che si stava uccidendo, un'altra volta, e per noi.

Alzai la bacchetta, e gridai «Avada Kevadra!», e tanti altri gridi seguirono il mio. Decine di raggi smeraldo colpirono l'uomo, che rimase sospeso per qualche secondo.

Attorno a lui gli incantesimi formarono un cerchio di luce, entro il quale Riddle scivolò dentro, morto.

Il cerchio lo inghiottì, in silenzio, e da quello uscì una figura, svenuta.

Non mi accorsi subito di chi si trattava, ma se ne accorse Harry, che gli saltò al collo.

Non avevo tempo per curarmene. I mangiamorte, terrorizzati per quello che era appena successo, fecero per scappare ma, vedendo le uscite bloccate, cominciarono a lanciare incantesimi a destra e a manca. Io, intenta a combattere con un mangiamorte, non mi accorsi che Lucius Malfoy mi stava lanciando una maledizione.

Accadde tutto in un attimo... Malfoy alzò la bacchetta, gridando l'incantesimo, e subito Daniel, che combatteva accanto a me, mi si mise davanti. Prese l'incantesimo in pieno petto, cadendo a terra, senza vita.

Per un attimo non capii, o non volli capire. Scivolai accanto a lui, stringendolo.

Intorno a me la battaglia finì, e gli auror riuscirono a bloccare la maggior parte dei mangiamorte, che finirono in seguito ad Azkaban. Ma non mi resi conto di nulla.

Rimasi con il corpo esanime di Daniel tra le braccia, piangendo.

 

Ancora immersa nei miei ricordi, non mi accorgo della voce gentile di Lupin che mi chiama.

«Celia...?»

Mi volto piano, sorridendo per mascherare le lacrime.

«Celia...Giù c'è la professoressa Mc Granitt...sta tornando a Hogwarts, dice che è ora di ricominciare le lezioni...ha chiesto se vuoi andare con lei.»

«Ho scelta?» chiedo, giocherellando con un sassolino. Lupin mi sorride. «Beh, dal tono con cui l'ha detto, direi proprio di sì.»

Penso un attimo.

Abbandonare Hogwarts, ricominciare una nuova vita?

Tornare a scuola per me sarebbe un enorme sofferenza. Non credo riuscirei a sopportarlo.

«E i ragazzi?»

Lupin fa per pensare un attimo. «Scherzi? Dirgli che non ci sarà più pozioni per tutto l'anno...sprizzeranno gioia da tutti i pori, te lo dico io.»

Alzo le spalle. «Non so...ora anche il posto di Difesa Contro le Arti Oscure è vacante...»

L'uomo ridacchia. «Non più...è di nuovo mio!»

«Ehy, complimenti!» sorrido, per un attimo dimenticandomi di tutto ciò che mi affligge «Finalmente un professore decente per quella materia!»

«Allora...cosa farai?»

Alzo le spalle. «Non so. Dopotutto, mi piace insegnare, però...»

«...Hogwarts ti fa del male, eh?»

«Non sai quanto.»

«Senti..» Lupin salta fuori dalla finestra, sedendomisi accanto. «Vai da un'altra parte, no? Dumstrang...o Beauxbatons...quelle scuole hanno bisogno di un'insegnante capace come te!»

Sorrido. «Capace? e tu come lo sai?»

«Mah, ogni tanto Tonks mi racconta di quando eravate a scuola...» Ridacchia.

«ehm...comunque» dico in fretta, per cambiare discorso «penso che non tornerò ad Hogwarts...non so cosa farò, ma ad Hogwarts non tornerò, almeno, non stabilmente. Forse tornerò un po' a casa, in Irlanda, o forse andrò in Francia come mi hai suggerito. Non resterò qui...questo posto mi fa troppo male.»

Lupin annuisce, ora serio. «Rispetto la tua scelta, anche se sarebbe stato bello averti come collega...scendi tu a parlare con la Mc Granitt

«Un secondo.»

«Tutto il tempo che vuoi» dice, tornando in casa.

Rimasta sola, guardo i tetti delle case sotto di me.

Sì, ho fatto la scelta giusta, ad Hogwarts non tornerò.

Ora...chissà cosa farò. Non so nulla sul mio futuro, tranne che inizia per me un nuovo capitolo. Forse come insegnante in Francia, forse come Auror, o forse come...

Sì, sono sempre più convinta. E' la soluzione giusta.

Da oggi, da questo momento, per me, inizia una nuova vita.

Addio Hogwarts, addio.

 

Addio.

 

CeliaAllen

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=44731