Piccole storie

di prudence_78
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Fate ***
Capitolo 2: *** Fuffina ed il gelato ***
Capitolo 3: *** I monaci e gli animali ***
Capitolo 4: *** Avviso ***



Capitolo 1
*** Fate ***


Raccolta di storie, nata così senza pretese, sono storie che mi raccontavano i miei parenti per farmi addormentare o mangiare quando ero piccola.
Questa è una mia piccolissima shot per la notte di Halloween

«Nonna, posso dormire con te?»

«Certo tesoro, ma come mai mi chiedi questo?»

«Ho paura, stanotte è la notte di ognissanti, la notte in cui gli elfi e le fate vengono a rapire i bambini per portarli via con loro...Ma io non voglio andare via, voglio restare con te».

«Tesoro ma dove hai sentito queste assurde storie? Non c'è nessun elfo o fata che verrà a portarti via.»

«Perché non esistono?»

«Perché non sono creature malvagie. Entra sotto le coperte piccola mia che ti racconto una storia.

Tanto tempo fa le fate vivevano tra gli uomini, passavano il tempo con loro li aiutavano ed andavano molto d'accordo. Solo che a stare così a lungo con gli esseri umani le fate impararono i loro difetti, cominciarono a fare degli scherzi ed alla fine non si fecero più vedere dagli esseri umani.

Per gli uomini fu un brutto colpo, d'improvviso avevano perso le loro migliori amiche, e senza il loro aiuto tutto andava a rotoli. Per molto tempo gli umani chiesero alle fate di tornare fino a che loro, non accolsero la loro richiesta. Da anni oramai, nella notte di ognissanti le fate salgono nel mondo degli uomini, si aggirano silenziose, aiutano dove possono e poi ritornano nel loro mondo.»

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Capitolo 2
*** Fuffina ed il gelato ***


Questa me la raccontava sempre mia nonna, quando non volevo mangiare...
Sono passati 8 anni, 9 mesi e qualche giorno... Ma sei ancora qui con me...

In una calda mattina di agosto la gattina Fuffina con il suo amico gatto Tommy decisero di andarsi a comprare un gelato per rinfrescarsi dal caldo cittadino.

La padrona diede loro i soldi e chiese se potevano portarsi dietro anche il cane Martino visto che lei non aveva tempo per portarlo fuori.

I due mici accettarono di buon grado e si portarono dietro anche il cane...

Arrivati dal gelataio i due decisero di comprarsi una coppetta piccola al gusto crema e cioccolato mentre per Martino che aveva il muso più grosso pensavano di comprare la coppetta più grande, ma Martino cominciò a fare i capricci sostenendo che il suo muso era uguale al loro e che voleva la coppetta piccola anche lui.

Invano Fuffina e Tommy cercarono di farlo ragionare, non c'era verso che gli entrasse iin testa a quel testardo di un cane di avere il muso più grosso.

Alla fine per quieto vivere decisero di comprargli anche a lui quella piccola.

Come previsto appena Martino mise il muso nella ciotolina rimase incastrato e fu necessario l'aiuto di un passante per sfilargli la coppetta dal naso e pulirgli il muso alla meglio. 

Prima di rientrare a casa i due gattini decisero di concludere il pomeriggio comprando anche dello zucchero filato, facendo ovviamente i conti senza il cane che come sentì le parole zucchero filato prese a fare le bizze volendolo anche lui.

Ancora una volta i due lo accontentarono ma Martino non sapendolo magiare se lo ritrovò tutto appiccicato sul muso...

Tornati a casa la padrona vedendo Martino in quello stato prima lo schiaffò in vasca e poi lo spedì a letto senza cena, possibile mai che non sapesse stare lontano dai guai lui?

Fuffina però che aveva un animo sensibile era rimasta male per la punizione del suo amico e così decise di spartire la sua cena con lui, facendosi promettere che non avrebbe più fatto i capricci come quel pomeriggio.

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Capitolo 3
*** I monaci e gli animali ***


E' una vecchia leggenda, neanche una vera e propria storia, più una drabble forse, me la raccontava sempre mio nonno quando tutte le estati ci ritrovavamo in vacanza in quei luoghi, i luoghi della sua infanzia e della mia, visto che ci trascorrevo sempre le estati... Spero piaccia, a me fa sorridere.

Nel casentino sul monte della Verna, che fu donato nel 1213 dal Conte Orlando Catani a San Francesco. E' santuario molto famoso perché proprio lì nel 1224 San Francesco ricevette le stigmate, ed è tuttora abitato da monaci francescani molto devoti.

Una vecchia leggenda racconta che questi monaci così devoti fossero abituati a recarsi tutti i giorni in processione presso la cappella del Santo per pregare, ma una notte nevicò talmente tanto che per i frati fu impossibile compiere la loro processione quotidiana.

Al mattino dopo, quando si alzarono per vedere se fuori continuasse a nevicare, trovarono sulla neve le impronte di tutti gli animali del luogo che avevano fatto la processione al posto loro.

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Capitolo 4
*** Avviso ***


Salve, scusate il ritardo ma sono stata parecchio incasinata, sono in pieni corsi e concorsi alla ricerca di un lavoro, sappiate che non intendo mollare le mie storie. Sto per tornare, anche con la raccolta di fiabe e con una robsten. Spero ci sarete ancora tutti, vi chiedo solo di essere pazienti ancora un po'... Sono anche entrata in crisi per un po' non ve lo nascondo. Ma ho delle persone speciali che mi hanno fatto capire che mi hanno spronato a continuare

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