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Lista capitoli: Capitolo 1: *** Parte I: Ritratto di nudo disteso al chiaro di Luna *** Capitolo 2: *** Parte II: Ritratto di giovane nobile in abito da camera *** Capitolo 3: *** Parte III: Allegoria dell'Amor Profano *** Capitolo 4: *** Parte IV: Il Banchetto del Vecchio Vizioso *** Capitolo 5: *** Parte V: Caduta degli Angeli Ribelli ***
Capitolo 1 *** Parte I: Ritratto di nudo disteso al chiaro di Luna ***
C’è uno squarcio di luce in quell’oscurità
oppressiva
Ecco cosa succede
quando una si annoia, costretta a casa da una giornata piovosa… Nascono
fan fiction come questa!XD
Scherzi a parte,
spero vi piaccia! Non so bene come mi sia venuta l’idea, è stato
tipo un flash! Sarà che il personaggio di AloisTrancy mi ha stregata, con i suoi modi di fare tanto
sconci! E’ un concentrato di depravazione! Però fa anche tanta
pena, in un certo senso riesco anche a comprenderlo, dopo tutto
quello che ha passato. Il suo interesse morboso per Ciel è un argomento
affascinante a mio parere! Spero di essere riuscita a descriverlo con questo
corto spaccato di situazione. Davvero, spero che vi piaccia!
Ah, le parole di Alois scritte in grassetto, per la cronaca, sono prese
dall’episodio 5 della seconda serie di Kuroshitsuji, quando, vestito con
gli abiti di Hanna incontra Ciel nel giardino della sua villa. Immaginate che
questa fan fiction si svolga qualche tempo dopo quell’episodio!*ç*
Ho in mente
ovviamente una parte II, in cui la situazione è inversa (leggendo,
capirete!), e se fa successo, magari potrei inventarmi una parte III…
Vedrò dalle recensioni! Sarei molto felice di riceverne, positive o
negative che siano!
Grazie in anticipo,
anche solo a chi da una lettura!
Un bacio
[insanguinato] a tutti!
LoLLy<3
Impudico
e Crudele
Parte I: Ritratto di nudo disteso
al chiaro di Luna
Quella pelle
rosea è licenziosa, presuntuosa per essersi infiltrata in quel modo tra
quelle cortine d’ombra.
L’unico
occhio ceruleo del Conte di Phantomhive osserva quei tratti fini, efebi,
insolenti, con crudele disappunto. Si morde un labbro infantile, una goccia di
sudore gelido percorre coraggiosa la sua tempia sinistra.
“Questa…
Questa è pura sfacciataggine… Non posso perdonare questo affronto!
Come ha osato provocarmi ancora… Come ha osato, quel verme, quel,
quel… Quel depravato!”
Le sue gote si
tingono di porpora, la sua unica pupilla tenta invano di distaccarsi da quei
tratti insopportabili.
Quale disprezzo
si legge in quella sua espressione severa! Avrebbe lui mai potuto compiere un
tal gesto? No, mai. Perché egli sa di essere maledetto, di essere
condannato, eppure è certo di non essere malato come il suo rivale. Malato di perversione, malato di
indecenza… Una mente così contorta deve essere eliminata.
Potrebbe quasi
fargli pena, quello squilibrato. Peccato che egli non sappia più nemmeno
cosa sia la compassione. Non è più capace di provarla, come per
la gioia, l’affetto, o anche solo la paura. E’ la rabbia, che lo
domina.
Certo, spedirgli
quel regalo grottesco… Non avrebbe mai pensato che sarebbe arrivato a
tanto, pur di offendere la sua dignità. Non possiede di certo alcun tipo
di ritegno, il Conte di Trancy!
La sua immagine
lo osserva beffarda, il sorriso malizioso impresso sulla tela. Non può
fare a meno di scrutarlo, il giovane Ciel, nonostante lo trovi un oltraggio
esacerbante.
Quei capelli
biondi sparsi su un cuscino scarlatto, quelle mani perfette appoggiate
mollemente sopra il suo capo, quel torso nudo filiforme, androgino, e quelle
cosce languide adagiate sulla dormeuse
di broccato rosso, semiaperte a mostrare l’intimità viziosa di chi
non possiede alcun senso del pudore… Che nudità irriverente,
illuminata da un fascio di pallida luce lunare tra l’oscurità
abissale dello sfondo!
E’
irritato, Ciel Phantomhive, perché non riesce a distogliere la sua iride
da quell’inguine acerbo lievemente arrossato, e da quelle pennellate
morbide che fanno risaltare in maniera morbosa i minuti capezzoli rosei di
Alois Trancy.
La cosa che
più lo sconvolge è che quasi avrebbe voglia di sfilare la benda
nera che cela l’occhio segnato dal Marchio del suo Demone, per poter
fissare meglio quelle forme squisite, androgine, impudiche.
Forse lo sta
trovando piacevole? O addirittura grazioso?
No, questo non è possibile…
E’
un’immagine oscena di un maniaco dalla mente distorta dalla depravazione.
Con quel dono volgare, Alois Trancy ha voluto solamente insultarlo.
Questo, non
può in alcun modo tollerarlo.
Gli tornano in
mente le sue parole, quella voce muliebre che disturba il suo dormiveglia in
certe sere inquiete, bussando alle porte delle reminiscenze e obbligandolo a
vagheggiare su immagini viziose di sé stesso e l’odiato rivale,
interpreti di erotici grovigli tra i loro giovani corpi svestiti e lucidi di
sudore:
“Stai soffrendo?
Ti fa male?
Se ti fa male, leccherò via la tua sofferenza e
guarirò la tua ferita...”
“Sebastian!
Fai sparire questo ritratto ripugnante dalla mia vista! Mi fa venire da
vomitare! Non voglio più vederlo, chiaro?”
Quell’ordine
è stranamente stridulo, innaturale.
“Yes, my Lord.”
Il maggiordomo
si inchina leggermente prima di afferrare il dipinto dalla cornice. Lo
farà bruciare nel giardino posteriore del palazzo del Conte. Di quel
ritratto scandaloso, non rimarrà che cenere. Questa è la
volontà del suo unico signore, vittima e carnefice degli altri e di
sé stesso.
Sebastian si
allontana a passi calcolati, con un ghigno sul volto.
Al Demone non
è sfuggito il rossore d’imbarazzo sulle guance cesellate del suo
capriccioso padrone.
Questi sta
ricordando una lingua umida di saliva che sfiora delicata il lobo di un suo
orecchio.
Capitolo 2 *** Parte II: Ritratto di giovane nobile in abito da camera ***
Impudico e Crudele
Impudico
e Crudele
Parte II: Ritratto di giovane
nobile in abito da camera
AloisTrancy osserva estasiato l’oggetto che si trova
davanti ai suoi occhi celesti come laghi tersi. Le sue iridi sembrano brillare a
causa di una miriade di pagliuzze argentate e cangianti. La sua bocca, schiusa
in un sorriso affascinato, non riesce a pronunciare alcun suono, ad esclusione
di fievoli sospiri intermittenti.
Non
può quasi credere di esserci riuscito. Davanti a lui si trova la cosa
che forse più al mondo desidera, la persona che più brama di
possedere, di toccare, di accarezzare, di addomesticare.
Quell’occhio,
quell’unico occhio di cobalto che sembra poter riuscire da solo a
scrutare le perversioni più recondite occultate nei pensieri altrui, lo
fissa con aria severa ed accigliata.
Quella
bocca tirata in una linea seria è deliziosa già al solo sguardo.
Che gusto avrebbero quelle labbra lucide, se solo potesse morderle, o anche
solo leccarle? Alois
se lo chiede, afflosciandosi sulle proprie fragili ginocchia, tremante,
ammutolito.
E’
così bello, il Conte di Phantomhive, crudele
nel cuore e nell’iride, freddo come il ghiaccio di novembre. La sua
ferocia è un’accattivante richiamo,
irresistibile per un animo autolesionista come il suo.
No,
sicuramente non è Amore, ciò che Alois
prova per lui. E’ puro Desiderio, unito all’Odio e alla Libidine.
“Guarda,
Claude…Guarda
che volto serico, che capelli fini, che pelle perfetta… Per poco non
riesco a sentirne il profumo… E’ quasi più bello del
ritratto che mi hai fatto tu! Dove hai trovato questa
meraviglia?”
“Era
nascosto nella soffitta, coperto da un telo.”
“Che
spreco, che affronto! Ciel Phantomhive non ha la
minima idea di cosa voglia dire gioire delle dolcezze terrene! Non esporre un
tale capolavoro, non volerlo nemmeno osservare…”
Quel
corpo coperto a tratti da un vestaglia di un blu
cangiante sfida impudentemente la sua capacità di contenersi.
E’
semplicemente un oltraggio, il fatto che tale meraviglia sia rimasta celata al
suo sguardo avido per così tanto tempo.
Non
riesce a trattenersi dall’accarezzare dolcemente l’interno di una
coscia morbida, cedevole. Le dita proseguono fino all’infossatura
dell’inguine, lambendolo discrete, finendo per oltrepassarlo e terminare
la loro corsa poco più in alto, sulla curva ossea di un’anca
scavata.
Ciel…
Ora
è proprio davanti a lui, così vicino eppure irraggiungibile nella
sua immobilità plastica. Tutto questo fa scaturire in lui un dolore
violento, proprio sotto le sterno, insanabile.
Una mano
tremante sfiora la superficie granulosa della tela in corrispondenza del petto
dipinto.
Sembra
quasi pretendere superbo di farsi toccare, lì, seduto sul bordo del
letto, voltato leggermente verso sinistra verso un
pallido barlume luminoso, la cui fonte non è ritratta. Le sue mani sono
appoggiate pudicamente in grembo, come se volessero proteggere
un’intimità fragile, una sensualità effimera ed inesperta,
la quale tuttavia traspare, grazie a quella veste da camera calata che scopre
una spalla destra spigolosa illuminata da rapide pennellate concentriche e una
timida porzione di torso latteo, minuto, solcato dagli incavi tra le costole
delineati ad arte da una mano sapiente.
A
discapito della sua espressione grave, in quel ritratto tradisce tutta la sua
delicatezza.
“Pare
fatto di pan di zucchero! Mi viene voglia di succhiare la pelle del suo collo,
per degustare il suo sapore… Poi potrei spezzarlo, sbriciolarlo, oppure
scioglierlo lentamente in una tazza di latte, pian piano, pezzo dopo pezzo, fino
ad annullare la sua esistenza…”
Immediatamente,
forse per un’amara improvvisa reminescenza, Alois
porta le braccia al petto. Ricordare è troppo angosciante per lui,
giocattolo perverso per troppo tempo, Angelo dall’Anima putrida di
lascivia e depravazione.
Si accoccola tra le braccia e nasconde il
viso più in profondità nel freddo petto rigido di colui che lo
sta reggendo seduto sul pavimento, scrutandolo con un’espressione severa
da dietro le lenti degli occhiali.
“Ciel
si starà tormentando tanto quanto me? Il pensiero del mio volto
farà ribollire i suoi visceri? Mi immaginerà mai di notte, mentre
si concede qualche attimo al piacere della propria carne, nascosto sotto le
coperte per non mostrare a nessuno i suoi viziosi segreti?”
“Non
saprei dire,Danna-sama.”
Alois
ha pensato a Ciel tante, tante volte. Ha immaginato di saziarsi di lui, di
strappare via ogni sua stilla vitale, di accontentare finalmente gli appetiti
occulti appartenenti ad entrambi… E renderlo suo, suo totalmente, ammaestrarlo,
domarlo, coccolarlo prima per ferirlo subito dopo, ridurlo ad un inerme
animaletto scodinzolante, prima di ucciderlo…
In
fondo, non era stato così anche per lui? Jim non era stato a sua volta ammaestrato, domato, coccolato e ferito,
ridotto ad un inerme animaletto scodinzolante, prima di morire… E di
trasformarsi in AloisTrancy?
“Verrà
a riprenderlo… Verrà a riprenderselo di persona. Non vedo
l’ora che arrivi quel momento, per tenerlo con me…”
Stringe
i fianchi di Claude, Alois, sfiorando il suo collo
con la punta del naso, voltandosi un poco. Lo scricchiolio delle vertebre
cervicali intorpidite dall’immobilità rimbomba nel denso silenzio
di quella camera da letto.
Il
Demone sa che le spezzerà una ad una, un
giorno… Ma Alois non sembra preoccuparsene al
momento.
E’
impegnato a scrutare di sottecchi il viso crudele impresso sulla tela, prima di
concentrarsi su quel collo troppo freddo per essere umano. Vi lascia impressa
un’umida scia di baci che arrivano fino alla clavicola destra.
L’inizio
di qualche atto perverso è lampante per l’ennesima volta. Non
può farne a meno, nonostante faccia sempre così male… I
suoi visceri grondano sangue quando succede, dalla cute straziata dalle unghie
al cuore stritolato nella morsa delle sevizie passate, tuttavia non può
non essere in altro modo per AloisTrancy.
E’
convinto di essere nato al fine di sanguinare per l'eternità.
“Sei
stato bravo, Claude! Un maggiordomo degno della famiglia Trancy…
Rubare questo ritratto senza che nessuno se ne accorgesse… Dobbiamo
festeggiare! Ti farò qualcosa che non riuscirai mai a scordare,
nell’attesa che Ciel venga a reclamare ciò che gli appartiene.”
Una
lieve carezza districa un nodo tra i capelli d’oro del Conte, non per
gentilezza, piuttosto per dovere.
Claude
si sente quasi divertito da tutta quella situazione particolare. Il suo corpo e
quello del suo padrone nudi, abbracciati di fronte al
dipinto che raffigura la sua più grande bramosia, prima
dell’avvento dell’inevitabile notte di passione perversa…
AloisTrancy ha davvero la mente ottenebrata dal vizio. Una
follia, magari anche molto umana, aleggia nel suo spirito inconsapevole, rapito
dalle frivolezze e dalla ricerca estenuata della soddisfazione fisica, di cui
mai sarebbe sazio. Discernere l’erotismo dalla pura prestazione, magari
quella è l’unica cosa che ancora può fare, anche se in gran
parte la sua Anima è consunta, rovinata dai deliri, dalle violenze
subite, dal puro sesso che costringe
il suo corpo a perpetuare come tortura ancora ed ancora, fina alla disperazione…
E’
dannatamente stravagante, quest’Anima perduta.
Certo,
in quanto a bizzarrie, Claude ne ha viste abbastanza da non arrivare più
a stupirsi. Ad esempio, quell’altro Demone, il servitore di Ciel Phantomhive…
Perché non ha impedito
Che il ritratto
Venisse trafugato?
† ANGOLINO SANGUINANTE
DELL’AUTRICE! †
Salve a tuttiiiiiiiii!!!^^ OMG, non pensavo che il primo capitolo avrebbe riscosso
tutto questo successo! Sono a dir poco commossa! Molto si sono lamentati per il
fatto che fosse breve, ma era una scelta ponderata (tutto è spiegato
nella risposta a redseapearl.). Questa seconda parte
è stata un po’ più lunga. Ma sapete una cosa? Tutte queste
recensioni mi hanno fatto venir voglia di fare non solo una parte III, ma anche
una IV, e magari una V se proprio mi prendo bene!**
Insomma, grazie a tutti per avermi fatto tornare tutta questa voglia di
scrivere!<3 Grazie, grazie, grazie! Spero che non vi abbia deluso questo
capitolo!^^ L’ultima frase vi preannuncia ciò che succederà
nel prossimo… Sembra che Sebastian sia stato un po’ sbadato a
lasciare Claude rubare quel ritratto… Ma ora vi ringrazio uno per uno:
redseapearl: anche io
sono stata letteralmente rapita da questa coppia!** La trovo davvero stupenda,
ma purtroppo non ne trovo molte… Sinceramente, sono davvero contenta che
qualcun altro l’apprezzi! Alois è
davvero intrigante come personaggio! Eh, sì, il suo desiderio morboso
per Ciel è un punto cardine di questa storia! Lui come hai potuto
leggere, non è propriamente innamorato, il suo è un sentimento
diverso… E’ puro desiderio, bramosia, lo vuole per sé prima
di ucciderlo per vendicarsi… E Ciel invece è molto combattuto con
sé stesso! L’emozione che prova pensando ad Alois
lo disturba non poco, contrastando in quel modo con il comportamento che
è abituato a tenere. Cederà? Ahah, non
te lo dico!XD Ti ringrazio anche per i complimenti!^^ Piace anche a me scrivere
in linguaggio aulico, per Kuroshitsuji poi, mi sembra
quasi obbligatorio! Sulla lunghezza, mi dispiace ma è
voluta: ho deciso che sarebbero stati capitoli brevi, come delle veloci
immagini rubate ai protagonisti… Hai presente quando si guarda di
nascosto da una serratura? Immaginavo una cosa del genere… Ah, e ho
corretto gli errori, mi sono scappate le lettere dalla tastiera! Spero che recensirai
ancora! Un bacio!<3
Cieliria: Ooooh, qualche altra fan di Alois,
sììììì!** Io lo
trovo adorabile, proprio perché è sadico! Ma ovvio che
gliel’ha fatto Claude il ritratto! Mi immaginavo tantissimo la scena (*LoLLyPeRveRtMoDeOn*XDD), chissà, magari potrei quasi
descriverla in un’altra fanfiction… Ci
penserò!** Grazie per la recensione, spero che anche questo capitolo con
Alois e Claude ti sia piaciuto!<3
Tensi: Grazie mille per aver apprezzato!**
Ah, sì, il nostro Sebastian aveva proprio da ghignare, sapendo cosa Ciel
stesse pensando!XD Poverino, nemmeno i pensieri sono più al sicuro
quando c’è quel Demone in giro! Spero che anche questo capitolo ti
sia piaciuto!<3
WindOfTheNight: Sooooooociaaaaaaaaaaa!!! *urla
agitando le orecchie neko* Sì, lo sai che io
amo essere cattiva con Ciel! Ma in questo lo sono stata anche con Alois, per parcondicio o come
diavolo si scrive…XD E sono contentissima che apprezzi!** Mi fai sentire
meno una pazza maniaca! Solo una cosa però… Un po’ mi
vergogno per quella frase, non me ne sono nemmeno accorta, ti giuro! L’ho
messa senza pensare, ma non voglio che pensi che ti ho rubato
l’idea, perdonami!T_T Non ci ho davvero
pensato, l’ho messa così… Spero che non ti sia arrabbiata
per questo… Ci vediamo dal vivo!<3
KaienPhantomhive: OMG, graaaazieee!** Quello che hai scritto come recensione mi ha
davvero emozionata!** Cioè, io Oscar Wilde *si rotola nello zucchero*
Davvero, grazie ancora! Spero che continuerai a seguire la storia! Comunque,
anche io sono una gran fissata di Kuroshitsuji, adoro
sia il manga che l’anime!** Lo trovo davvero
straordinario! YanaToboso
è un genio del male!>///< Alla prossima!<3
Tragedie: Mi fai arrossire… Davvero ti
sono mancata??? Purtroppo ho perso l’ispirazione
per un sacco di tempo, non avevo nessun’idea brillante…Ora invece
mi sono come risvegliata dal letargo è ho un sacco di roba che bolle in
pentola! Anche a me piacciono le ClaudeXAlois, ho
anche indetto un contest, l’hai visto? (Mi
linceranno per questa pubblicità occulta? Spero di no…ç.ç) Amo tutti e due i paring!
E’ proprio Alois che mi fa morire… Lo
adoro!XD peccato che non si trovino molte fan fiction su di lui…T_T Spero che questo nuovo capitolo ti abbia soddisfatto!**
Hai visto, è stato ben Claude a dipingere il ritratto precedente!XD Come
stile di scrittura ho ovviamente usato quello dell’introduzione
precedente! Kuro è fatto apposta per scriverci
sopra scene dark-erotiche tormentate… Mi ispira moltissimo in questo
senso, è la sua ambientazione e i personaggi come Ciel e Alois! Così cupi, così dannatamente sensuali
secondo me! Sisi, ispirano da morire! Spero che
recensirai anche questo capitolo! Ciaoooo<3
Harira: Ahah, beh,
dai, ci hai quasi azzeccato! Visto che Ciel non gli ha inviato nessun quadro, Alois ha mandato direttamente Claude a prenderne uno!XD
Povero Ciel… Lui cerca di non pensare ad Alois,
e Alois fa di tutto perché venga a casa
sua… Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto!<3
Al prossimo capitolo!**
Un bacio insanguinato a tutti, anche a
chi si limita a leggere!
Capitolo 3 *** Parte III: Allegoria dell'Amor Profano ***
Impudico e Crudele
Impudico
e Crudele
Parte III: Allegoria
dell’Amor Profano
Un
colpo. Un solo uno colpo, e la pelle risuona percossa
da uno schiaffo fulmineo.
Non
prova dolore il Demone. Quella sberla è come una carezza, quasi ridicola
per essere stata perpetuata verso di lui. Potrebbe sviscerare quel Signorino arrogante in una manciata di
secondi, se solo lo volesse… Tuttavia quel contratto è troppo
dilettevole per mettervi fine in quel modo prematuro. Perché rovinare un
periodo di tale sollazzo situato in una vita di eterna noia? Quale altra
vittima potrebbe essere più interessante? Mai ne ha incontrata una
simile, una altrettanto singolare. Un concentrato di impertinenza ed arroganza
in un corpo talmente gracile… E’ come un topolino che ancora si
dibatte furioso tentando di mordere stretto tra gli artigli di un’averla*, quando il suo destino di carogna infilzata su un
rovo è un’immagine imminente.
L’Anima
perfetta forse esiste, e sicuramente appartiene a Ciel Phantomhive,
il bambino dal cuore di latta. Quasi pare strano che
ce l’abbia davvero, un cuore, dall’analisi approssimativa dei suoi
comportamenti rigidi… Ma Sebastian Michaelis
è tutto, fuorché un osservatore superficiale.
“Perché
è scomparso? Dov’è il mio dipinto? Voglio sapere dov’è
finito! Rispondi, idiota! E vedi di far sparire subito
quel sorriso ebete dalla tua faccia! Non lo sopporto!”
Le gote
del giovane Conte sono chiazzate di macchie purpuree dalla rabbia che lo
pervade. Trema, scrutando il maggiordomo a cui ha appena regalato uno schiaffo
con un’espressione furente.
“In
questo momento, suppongo che sia nelle mani di AloisTrancy. Anzi, più precisamente ritengo che si trovi
appeso al muro della sua camera da letto in questo momento, proprio di fronte
al baldacchino in cui il Conte…”
Un
secondo schiaffo schiocca nell’aria come un colpo di frusta interrompendo
il flusso di parole fonte di tale angoscia per Ciel.
Non
doveva succedere. Quel dipinto non doveva uscire da quel palazzo. Tutti gli
altri avrebbero anche potuto essere bruciati, ma non
quello. Quel Ritratto di giovane nobile
in abito da camera è troppo importante per lui.
“Ti
avevo detto di nasconderlo! Quel depravato non avrebbe mai dovuto vederlo! Mai, mai e poi mai!”
“Esattamente.
Io l’ho nascosto come mi avevate
ordinato,Bocchan. Dovevate chiedermi di proteggerlo, se era questo il
vostro vero desiderio, e io l’avrei fatto. Che le vostre prescrizioni
siano più chiare, la prossima volta…”
“Non
fare l’impertinente con me, Sebastian! Non ti permettere! Non ti permettere
mai più! Quel quadro raffigura la mia debolezza! Doveva essere separato da tutto e da tutti, anche da me
stesso!”
Una
fragilità occulta catturata su una tela. Qualcosa che doveva rimanere
imprigionato nel buio di una soffitta. Nemmeno la luce fioca di una candela
avrebbe mai dovuto sfiorare la delicata pelle dipinta di quel ragazzo seduto su
un letto. Quella parte di lui è un pezzo d’Anima estirpato e
allontanato dalla persona che deve apparire.
Non ha
potuto distruggerlo per paura di liberare quell’essenza ormai in catene.
Insabbiarlo è stata l’unica possibilità di mantenerne il
controllo.
Quel
Ciel Phantomhive non deve esistere. Non deve essere
visto da nessuno, meno di tutti da quel tormento angosciante, colui che turba
senza ritegno i suoi giorni e le sue notti. Potrebbe quasi ferirlo. Quasi. Peccato che egli non sia il tipo
di persona che è possibile far sanguinare facilmente. Il più
grande dei difetti è ben rinchiuso tra gli angoli dorati di una cornice
barocca, anche se si trova lontano dal luogo in cui dovrebbe riposare…
Gliela
farà pagare. AloisTrancy
subirà una vendetta terribile per tutti gli affronti che sipermesso di
perpetuare contro di lui, dalle sue parole sporche ai suoi gesti oltraggiosi. Ancora
si ricorda di quella sera, di quel ballo in maschera in cui ha odorato quel suo
profumo dolciastro e ha percepito la sua lingua sul lobo dell’orecchio.
Portava un abito da cameriera… Pareva una fanciulla
innocente ed un poco maldestra, non è neanche riuscito ad
adirarsi con lei quando ha sporcato il suo costume. Si ricorda di averla
osservata mentre tentava di lavare la macchia dal cappotto da pirata, si era
persino chiesto, in quegli istanti, se qualcuno avesse mai sfiorato la sua
pelle d’Angelo…
Dal
momento che aveva scoperto la sua vera identità aveva avuto risposta ad
ogni quesito. Il Conte di Trancy è solo un
povero squilibrato, tanto attraente d’aspetto nella sua androgina
bellezza quanto distorto nello spirito.
Non ucciderlo, Claude!
Catturalo vivo! Vivo!
E’
forse quella dissonanza intrinseca a rendere il suo solo pensiero una feroce
tortura? Quei pensieri osceni e vergognosi sono causati sicuramente
dall’avvenenza cacofonica, come di una torta all’apparenza
deliziosa, ma di cui si può già percepire le guarnizioni di panna
inacidite e l’odore di putredine aleggiare nell’aria… La
voglia di un boccone da parte di un povero miserabile che mai torte ha
assaggiato è pienamente comprensibile… Per questo deve fermarsi
prima che sia troppo tardi.
Laverà
l'onta. Il supplizio terminerà prima o poi. Con il passare del tempo
quelle immagini triviali scompariranno, non ci saranno più ragazzi
biondi e pallidi a tentare di lenire un dolore troppo infiltrato nel suo cuore
per essere alleviato. E’ una fantasia sciocca ed inutile, che in quanto
tale deve essere rimossa.
AloisTrancy è solo una sgualdrina repellente, un
pervertito che agisce alla stessa maniera di una cagna in calore. Semplicemente
è stomachevole, e il solo fatto di entrare nella sua testa durante la
notte per fargli quelle cose è
una prova sufficiente della sudiciume che prolifera
nel il suo corpo appetibile.
Nella
sua mente il modo per costringerlo a supplicare il suo perdono sta già
prendendo forma.
Un
angolo della bocca si muove impercettibilmente a formare quello che a Sebastian
Michaelis pare un sadico sorriso.
†
Il
pennello scorre sulla tela chiara illuminando qua e là gli ultimi
particolari con spiragli di luce tenue.
Il
maggiordomo sorride lievemente, mentre dipinge, dilettato dalla piega che hanno
preso gli eventi. Non c’è stato mai padrone tanto crudele eppure
tanto fragile, continua a ripetersi.
Gli ha
chiesto di rivelare ogni particolare della vita di AloisTrancy, o forse sarebbe più corretto chiamarlo
Jim Macken, per potergli regalare un diabolico
contrappasso in cambio delle sue provocazioni, e Sebastian di certo non si
è tirato indietro.
Affascinante.
Quel Signorino è proprio qualcuno di
speciale…
La sua
copia perfetta è quasi terminata. E’ proprio lì davanti ai
suoi occhi, identico in tutto e per tutto all’originale semiseduto su una
poltrona, con lo sguardo dell’unico occhio perso verso il soffitto in una
bizzarra estasi orgasmica. La sua pelle è opaca, uniformata da uno
strato spesso di cipria che copre ogni imperfezione rendendola simile alla
ceramica. Nulla è naturale ora, in quel corpo di eterea e giovane
bellezza. Le gote sono sfumate di rosso cremisi, le ciglia sono esageratamente
lunghe, i capelli sono stati lavati e pettinati con cura fin a renderli
splendenti.
Un piccolo
neo disegnato risalta sotto la benda sull’orbita destra. Osservato da
vicino ha la forma di un minuscolo cuore nero.
Un
nastrino di seta rossa lega mollemente i polsi, terminando con un piccolo
fiocco.
Quelle
costole sporgenti, quel ventre glabro e incavato, quelle gambe gracili sono ben
diverse dal ritratto rubato, seppur altrettanto allettanti. Non
c’è debolezza, non c’è nessuna traccia di uno spirito
friabile: è un corpo artificioso, una marionetta brutale adagiata sul
suo scranno, con le braccia sollevate sopra il capo e le cosce lattee
leggermente dischiuse per rivelare un’intimità aggraziata ed
illibata, forse la parte più pudica di tutto l’insieme.
Pare
voler dire “prendimi”
quella figura svergognata.
AloisTrancy incassato nei suoi pensieri malati di
perversione apprezzerà sicuramente,
quell’allegoria di sentimenti volgari… All’inizio. Da quando
riceverà quel regalo comincerà per lui un angosciante incubo di
reminescenze passate.
Ciel Phantomhive si bea al pensiero della propria vendetta. Qualsiasi
cosa, anche quella posa imbarazzante nella completa nudità pur di
arrivare al fine ultimo.
Non si
sentirà soddisfatto finché non avrà osservato
personalmente il dolore e il patimento straziare le carni di quel parassita
notturno, colui che ha osato spingersi troppo oltre nelle sue folli bramosie.
“Alois
voleva un ritratto
e riceverà un ritratto.
Peccato che sarà dipinto
dalla mano del mio Demone.”
* L’averla
è un uccello della famiglia dei passeriformi che si nutre di insetti,
anfibi e piccoli mammiferi. Infilza le carcasse delle sue prede sui rovi per conservarle
e difenderle da altri predatori.
†ANGOLINO INSANGUINATO DELL’AUTRICE†
Ed eccomi di nuovo qua!
Wow, questo capitolo è stato un parto, ragazzi… Nemmeno mi
convince molto, ma spero di averlo reso bene, e soprattutto che vi abbia incuriosito!^^ La vendetta di Ciel sono sicura che non
riuscite ad indovinarla, è una cosa che sinceramente non so come mi sia
venuta in mente!XD Vedrete nella parte IV!<3
Ringrazio:
redseapearl: ecco, hai scoperto perché Sebastian ha
lasciato prendere quel ritratto!XD Un puro ordine sbagliato! Sebastian secondo
me è fatto così, come quando non disse al suo Bocchan
di Grell perché gli aveva chiesto di fare una
lista di esseri umani… Si deve divertire proprio un mondo! Sulle tue AloisXCiel non vedo l’ora di leggerne! Anche se
secondo me la coppia deve essere abbastanza angst…
Spero di trovare sempre più fan fiction su quei due in ogni caso! Spero
che anche questo capitolo ti sia piaciuto e ti abbia
incuriosita sulla vendetta del Mastino della Regina!XD Un bacio!<3
Cieliria: Sisi!!!! Amo tantissimo anche la ClaudeXAlois!**
Sarà che Alois mi affascina da morire con i
suoi modi di fare lascivi, è un personaggio triste ma intrigante! Grazie
mille per i tuoi complimenti! Spero ti sia piaciuto il capitolo!<3
Tragedie: Hai ragione per questo suo pensiero perverso sul sesso Alois è un personaggio che fa una pena
infinita… Almeno a me colpisce molto questo suo modo di vedere le cose
così distorto. Secondo me è così perché è
stato troppo condizionato (e vorrei vedere il contrario!) dal suo passato
orribile… Sullo Shota, lo accetto solo se la
cosa ha senso, tipo tra Sebastian e Ciel o Claude e Alois
va bene secondo me, se non non
è che mi piaccia molto… Ah, spero che il capitolo ti abbia fatta
riflettere ancora!** Grazie per la recensione!<3
Ichigowehara: Grazie mille per tutti i tuoi
complimenti!^^ Sono felcie che apprezzi la coppia,
è una delle mie preferite! Ahah, e finalmente
un’altra yaoista si è aggiunta alle
schiere! Spero di leggere un’altra tua recensione!<3
Myrose: Oddeo, mi hai fatto un complimento stupendo!!! Sono felice che tu abbia notato quanto mi piaccia
prodigarmi nei particolari! I quadri sono qualcosa di estremamente affascinate
e spero di aver dato loro un giusto tributo con questa fanfiction!
Grazie per la recensione, spero di vderne ancora!<3
Himura: Mi piace
molto descrivere tutta l’opposizione che c’è tra quei due!
Sono proprio l’uno il contrario dell’altro, però non sono
convinta che avrebbero potuto mai comprendersi…
Sono nati per essere angst, secondo me!^^ Poi io sono
per le relazioni che finiscono male!XD Dai, spero che anche questo capitolo ti
sia piaciuto! Un bacio!<3
Capitolo 4 *** Parte IV: Il Banchetto del Vecchio Vizioso ***
Parte IV: Il Banchetto del Vecchio Vizioso
Impudico
e Crudele
Parte IV:Il Banchetto del Vecchio Vizioso
Spesso la notte rivela agli occhi
ciò che nasconde davvero la realtà.
E’
davvero crudele, la Luna.
La sua
luce filtra ogni fonte di illusione, lasciando gli individui soli, faccia a
faccia con la loro repellente natura bestiale. Nella notte si è abbandonati.
AloisTrancy non riesce a dormire. Non si infila nemmeno di
nuovo sotto le coperte, non ne è più in grado. Nessun arto sembra rispondere
alla sua volontà, non può fare altro che rimanere immobile rannicchiato, con le
gambe incollate al petto e la lunga camicia da notte color avorio sollevata
fino ai fianchi. Sembra un infermo infettato dal morbo della meningite*, rinchiuso nel sanatorio ad aspettare
il terribile trapasso.
Forse
sarebbe meglio correre via, sbattere la porta e rifugiarsi in giardino tra i
cespugli di rovi spogli, o magari all’interno della fontana. La sensazione
delle spine conficcate nella carne sarebbe una dolce tortura, e il lento
collasso dei polmoni asfissiati dall’acqua stagnante un patimento piacevole.
Peccato che questo non servirebbe a cancellare il
passato: la sua personalità marcia fino al midollo lo seguirebbe ovunque. La
sua è un’ombra di perversione depravata.
Non può
fare altro che tentare puerilmente di dissolversi schiacciandosi contro la
parete, rendendosi il più piccolo possibile.
Alois
piange.
Le sue
non sono urla disperate, ma piuttosto lunghi lamenti tormentati, angosciati,
che fanno accapponare la pelle come i gemiti degli spettri.
E’ amaro
rendersi conto di essere tanto orribile! Fa così male essere costretto a rivivere
ciò che gli è stato fatto! Quel vecchio gli ha rubato l’innocenza, gli ha
strappato via ogni briciola di pensiero felice che ancora poteva albergare in
lui dopo la morte del fratello Luca…
Le
lacrime colano sul viso fradicio, unendosi al muco e alla saliva. Le membra
sono scosse da tremiti spastici, le mani afferrano il cranio talmente forte da
far penetrare le unghie nel cuoio capelluto. I suoi occhi arrossati e
dolorosamente gonfi non smettono di fissare quell’immagine martirizzante.
La notte
rivela cosa si cela dietro la sensuale immagine regalatagli dal suo più grande
desiderio.
Che Ciel
Phantomhive sia maledetto!
Nascosto
da una pittura demoniaca, sotto i raggi della Luna compare il vero soggetto del
quadro. Si sente un povero stupido per non averlo capito prima.
Ciel
dimostra tutto il suo disprezzo per lui. In quella tela c’è sarcasmo, spregio e
vendetta. Questo è ciò che ha voluto dirgli, come risposta alla catena di
eventi che egli stesso ha innescato.
Il
soggetto del vero ritratto è un giovane dai capelli d’oro ben riconoscibile
nella figura del Conte di Trancy. Il suo corpo è
inginocchiato su un grande piatto di peltro opaco e ammaccato, posato su una
tavola imbandita che la piccola lampada a petrolio perennemente accesa sul
comodino fa ardere di un tono sanguigno. Intorno a lui ci sono mele tarlate,
uva rinsecchita, funghi mefitici, orrende zucche bitorzolute, e disgustose
carcasse di selvaggina che vomitano dagli squarci sui loro ventri grumi di
larve e nugoli di mosche.
Alois
stesso pare un trancio di carne esposta ad un pubblico vorace. Delle corde
stringono violentemente i suoi polsi tirandoli verso l’alto, altre imprigionano
nella loro stretta il torace e l’addome. Quel corpo sudato non è altro che un
grottesco arrosto lucido d’olio e coperto di lividi nerastri. L’espressione è
un muto pianto disperato, evidenziato dalle lacrime dipinte in modo meticoloso,
sadico. Tutti i particolare sono finemente ricercati,
minuziosi.
Nelle
parte alta si staglia un ironico cartiglio dipinto come se fosse di pergamena
incartapecorita su cui si legge a lettere gotiche:
Il Vecchio Vizioso ama le carni tenere ed innocenti.
Venite al suo Banchetto, assaggiatene le disgustose
pietanze.
Dilaniate il suo pupillo, svisceratelo e ne sarà felice,
ma
non troverete altro che vermi e putredine.
Alois
sa che è tutto vero. Se il Ritratto di
nudo disteso al chiaro di Luna rappresenta la sua facciata esteriore,
questo invece coglie tutto ciò che ha dentro. E’ così diverso dall’intimità di
Ciel, dove non c’è nulla di marcio e disgustoso… Possibile che in lui ci sia
solo carne panicata e nient’altro?
“N-non è colpa mia… Non l’ho voluto io… M-mi
faceva c-così schifo… Schifo… Schifo…”
I suoi
guaiti sconnessi sono una nenia angosciante che nessuno ascolta.
Come lo
invidia, quel piccolo Conte… E’ così innocente, nonostante sia crudele, non ha
capito niente di come gira il mondo. Ci sono solo il sesso e i soldi di importante, Alois
si è solo adeguato, ne è stato costretto. Sono quelle le due uniche cose che
vuole la gente, ed egli non ha fatto altro che accontentarla. Ciel invece è
diverso…
E’ un
mentecatto spietato, che prima o poi gliela pagherà. Sì, gli restituirà tutto
ciò che gli ha tolto fino all’ultima briciola.
Con
questo dono disumano non ha fatto altro che aumentare la sua efferata bramosia,
la sua voglia di sangue e vendetta.
Alois
si concentra. Ricaccia in gola i singulti, piega le labbra tremolanti in un
sorriso folle bagnato da filamenti vischiosi.
“N-non hai capito niente, Ciel… Sarai mio, ti farò a pezzi
lentamente… I miei r-ragni divoreranno la tua Anima, dopo che l’avrò resa più
ripugnante della m-mia… Ti renderò sporco, mi sazierò del tuo c-corpo e della
tua sofferenza…”
Immagina
che dovrà far produrre a Claude un ritratto, quando quel momento arriverà. E? sicuro che farà per lui l’immagine più orrenda e
meravigliosa che i suoi occhi traviati possano degustare.
Gli
basterà aspettare il momento giusto.
Dimostrerà
a Ciel Phantomhive che AloisTrancy sa essere il più crudele. Le sue iridi
scintillano dal desiderio di carne e sangue.
La sua carne e il suo sangue.
*
L’individuo affetto da meningite, per lenire il dolore provocatogli
dall’infezione meningea, assume una postura tipica di chi è affetto da questa
malattia infettiva chiamata “posizione a cane di fucile”: gambe contro il
petto, dorso rigido e disteso, capo flesso all’indietro in iperestensione.
†ANGOLINO INSANGUINATO
DELL’AUTRICE†
Siamo quasi alla fine, ragazzi… Terminerò
la storia con il prossimo capitolo, incentrato su Ciel…
Spero che questo capitolo un po’ crudo vi
sia piaciuto!^^ Sì, sono stata spietata, ma credo che Ciel sarebbe davvero
potuto arrivare a tanto! E’ la vendetta fatta persona!
Uhm, non so le lo posso fare, ma mi faccio
un po’ di pubblicità: ho indetto un contest su Kuroshitsuji, solo che ho pochi
iscritti… Uhhhmmm, spero di non venir bannata a vita da efp per questo
intermezzo!XD
Ed ora le risposte alle recensioni:
Myrose: Sì, Ciel è davvero come
dici: sadico, capriccioso, vendicativo… Dentro di sé non riesce ad accettare
l’onta, lo smacco perpetuato dal suo rivale, che proprio non riesce a
comprendere. E’ troppo diverso da lui… Com’è possibile che Alois sia così
sfacciato e senza vergogna? Secondo me è una cosa inconcepibile per lui, oltre
al fatto che l’attrazione provata lo disturbi. E’ una macchia sulla sua
impeccabilità, così come lo sarebbe l’essere fragile, come del resto considera
Alois. Qualcuno che non riesce a contenere i propri appetiti non è altro che un
debole a tutti gli effetti, no? Per questo era sicuro che la vendetta sarebbe andata a buon fine! Perché è possibile trovare il
punto in cui è possibile ferire Alois! Un bacio!<3
redseapearl:
in un certo senso ci sei andata vicina!^^ Far ricordare a Alois
il suo passato sarebbe stata una degna tortura per l’affronto subito… Sui tuoi
complimenti mi sento davvero lusingata!!! Cioè, dai, non è che io sono questo
granché!>///<Basta trovare le
parole giuste!^^ Ho aggiunto l’asterisco, suonata come sono, mi ero dimenticata
di integrarlo nella pagina quando l’ho incollata… Ma era mezzanotte quando ho
pubblicato, ero rimbambita!XD A prestoooo!<3
Cieliria:
Come hai potuto vedere è stato così! Ha dovuto rivivere tutto, ma ho cercato di
dare alla vendetta un qualcosa di decisamente paranormale e demoniaco! Non so
bene perché ho avuto quest’idea, forse perché mi sembrava molto crudele!XD Ciel
è in grado di vendicarsi nei modi più terribili!Grazie mille per la
recensione!^^ Un bacio!<3
WindOfTheNight:
Sì, lo so, quando abbiamo un momento libero siamo sempre assieme!XD Aaaaah, sono contenta che il mio stile ti
piaccia!>///< Alois è troppo affascinante,
davvero, anche tu dovresti provare a scriverci su! Ha un’Anima così perversa, e
purtroppo non senza motivo! Dai, socia!!! Ci vediamooooooo!<3
Ichigowehara:
Il probelma è che davvero nessuno gli vuole bene
tranne Hanna… T_T Che tristezza, sono del tuo stesso
parere su di lui, poverino, però ammetto che non mi piacerebbe così tanto se
non fosse un personaggio tormentato! Spero che la vendetta ti sia
piaciuta!<3
KaienPhantomhive:
Oddeo, grazieeeeee!*____* I
tuoi complimenti mi fanno arrossire! Sono davvero felice che le mie storie ti
piacciano! Paragonata addirittura a TsugumiOhba! Cioè, lei è una maestra, cavolo, non lo posso
accettare! Tanto prima o poi un libro lo scriverò!XD
Grazie, grazi,e grazie ancora! Spero che questo capitolo piuttosto spietato
(sì, mi sono impegnata!) ti sia piaciuto! Un bacioooo!<3
Himura: Ciel pur di vendicarsi per
me non ha alcun limite! Farebbe qualsiasi cosa… Hai visto che crudeltà,
gliel’ha proprio fatta grossa… Nel prossimo capitolo vedrai la risposta di Alois!^^ Grazie per aver recensito!<3
Capitolo 5 *** Parte V: Caduta degli Angeli Ribelli ***
Impudico e Crudele
Impudico
e Crudele
Parte V: Caduta degli Angeli
Ribelli
Nella
soffitta del palazzo dei Conti di Phantomhive esiste un luogo nascosto a cui
solo poche persone possono accedere. E’ una stanza senza finestre, una
camera oscura come la notte. Lì dentro sono racchiusi due segreti, al
sicuro da sguardi indiscreti, oggetti che secondo la stolta apparenza
andrebbero mostrati, ma che il proprietario della dimora mantiene al sicuro.
Sono due quadri, due semplici quadri.
Ciel
Phantomihive li osserva con espressione severa alla luce di un candelabro
appoggiato sull’unico mobile presente, ovvero un tavolino di legno. In
realtà se un osservatore esterno potesse spiare quel volto fanciullesco,
noterebbe leggere strie umide sulle sue gote pallide e un lieve gonfiore
arrossato appena al di sotto dell’unico occhio scoperto.
Il primo
ritratto una volta è già stato perduto. Ora è di nuovo al
suo posto, dove nessuno può vederlo.
Quel
ragazzino dal petto scoperto, glabro e ossuto è tornato a casa, troppo
debole per vivere fuori, troppo gracile per non essere divorato
all’istante da tutti quei lupi famelici.
Nella
sua prigione di mattoni, però, non è più così solo.
Accanto a lui ora c’è un altro quadro.
La
pittura ad olio è ancora brillante, poiché fresca. E’ stato
eseguito da poco dal grande artista venuto
dall’Inferno senza utilizzare nemmeno un modello.
“Dipingil’ossessione che mi divora, Sebastian. Tu sai di cosa parlo.”
Gli ha detto, ed egli ha eseguito l’ordine senza battere ciglio, forse
solo sorridendo un poco, mentre iniziava a disegnare le sagome con un
carboncino. Nessuno avrebbe saputo rendere meglio ciò che tanto opprime
l’animo del padrone.
Ciel
osserva il dipinto senza riuscire a staccarsi. In quei giorni gli capita spesso
di sentirsi costretto ad andarlo a vedere, colpito da una folle forma di
assillo che lo rende altresì irritabile più del solito.
Prima
che tutto accadesse, aveva pensato che il giorno della morte di Alois Trancy si
sarebbe liberato del tormento della sua immagine di diafano tentatore e della
sua voce incorporea e seducente. Quel verme insulso non è nemmeno
riuscito a vendicarsi per lo sprezzante regalo che gli ha fatto, prima di
morire, meschino e miserabile fino all’ultimo respiro.
Il Conte
avrebbe dovuto essere felice di quella prematura dipartita, magari incentivata
dalla lama di una spada conficcata nella tenera carne del suo addome. In
effetti un lieve sorriso soddisfatto è scappato tra sue labbra, nel
momento in cui Sebastian lo ha prontamente informato sulla notizia…
E allora perché quell’amaro in bocca?
Perché quel macigno pesante incastrato nello
stomaco?
Avrebbe
voluto eliminarlo con le sue stesse mani, serrare le dita attorno al suo collo
fino a vedere quegli occhiimbrattati dal fango dei vizi spegnersi, e le pulsazioni delle arterie
affievolirsi fino a cessare, mentre un liquido scarlatto sarebbe stillato dal
suo inguine violato per l’ultima sadica volta da un ipotetico strumento
di tortura fatto costruire appositamente per lo scopo.
Ormai
però nulla ha importanza… Alois è morto, ma il suo ricordo
maledetto non è sparito come si aspettava.
Ciel si
morde il labbro inferiore, inquieto. Non è cambiato niente dopo quella
dipartita, anzi, la situazione è peggiorata. Il cadavere è ancora
caldo e i suoi sogni proibiti sono infarciti dalla sua immagine depravata. Gli
sembra di sentirlo sempre di più, mentre lo sfiora, lo accarezza, lo
stringe, e, diamine, lo lambisce con
la punta della lingua, calda e umida sulla pelle sottile della sua spalla per
forzarlo ad emettere qualche piccolo gemito singhiozzante… Vergognoso e
deplorevole.
Un
brivido gli percorre la colonna vertebrale per tutta la sua lunghezza. Un
disonore macchiato dallo spirito di un cadavere putrido già in
vita…
Non
può controllare cosa sta accadendo, questo lo rende furioso. Ciel
Phantomhive è abituato ad avere tutto tra le mani, tutti i pezzi della
scacchiera tra le dita. Nemmeno Sebastian gli è parso utile
all’inizio.
All’inizio.
Il
giovane Conte accarezza con i polpastrelli della mano destra i due Angeli nudi
stretti in un abbraccio disperato, volgare, i visi rapiti dall’estasi
passionale, le loro labbra lucide incollate febbrilmente l’una
all’altra. Sono ripugnanti, immersi nel nero abisso del completo Nulla, avvinghiati come serpenti senza
onori né glorie. Uno con i capelli di piombo, l’altro biondo come
un campo di grano, hanno fattezze puerili e delicate, completamente
contrastanti con i loro gesti macchiati di turpe abominio, entrambi
inconsapevolmente già reclutati tra le schiere del Demonio.
Il pallore
della loro pelle, la finezza dei loro lineamenti non possono coprire
l’impudenza di chi sceglie di essere dannato.
Ciel
vorrebbe fare a pezzi quel quadro orribile, che lo spaventa e attira allo
stesso tempo.
Non lo
farà.
Gli
Angeli Ribelli rimarranno celati per sempre al sicuro nel loro palazzo di tela
e intonaco, in modo da non torturare oltre il Conte di Phantomhive.
Fine
†ANGOLINO INSANGUINATO
DELL’AUTRICE†
Scusate il ritardo!
Ecco il capitolo
finale, spero non vi abbia delusi!^^
Il nostro Ciel ha
seppellito in soffitta anche un quadro che raffigura la sua debolezza verso
Alois, deluso e adirato per la fine del loro “gioco” di
crudeltà e sensualità. Chissà se riuscirà a
dimenticarlo in questo modo come è successo con la sua parte puerile…
Voi che ne dite? Sono curiosa di sapere le vostre opinioni!
Adesso
pubblicherò qualche fan fiction che partecipa a dei contest, appena mi
arrivano i risultati!