Impudico e Crudele

di RedLolly
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Parte I: Ritratto di nudo disteso al chiaro di Luna ***
Capitolo 2: *** Parte II: Ritratto di giovane nobile in abito da camera ***
Capitolo 3: *** Parte III: Allegoria dell'Amor Profano ***
Capitolo 4: *** Parte IV: Il Banchetto del Vecchio Vizioso ***
Capitolo 5: *** Parte V: Caduta degli Angeli Ribelli ***



Capitolo 1
*** Parte I: Ritratto di nudo disteso al chiaro di Luna ***


C’è uno squarcio di luce in quell’oscurità oppressiva

Ecco cosa succede quando una si annoia, costretta a casa da una giornata piovosa… Nascono fan fiction come questa!XD

Scherzi a parte, spero vi piaccia! Non so bene come mi sia venuta l’idea, è stato tipo un flash! Sarà che il personaggio di Alois Trancy mi ha stregata, con i suoi modi di fare tanto sconci! E’ un concentrato di depravazione! Però fa anche tanta pena, in un certo senso riesco anche a comprenderlo, dopo tutto quello che ha passato. Il suo interesse morboso per Ciel è un argomento affascinante a mio parere! Spero di essere riuscita a descriverlo con questo corto spaccato di situazione. Davvero, spero che vi piaccia!

Ah, le parole di Alois scritte in grassetto, per la cronaca, sono prese dall’episodio 5 della seconda serie di Kuroshitsuji, quando, vestito con gli abiti di Hanna incontra Ciel nel giardino della sua villa. Immaginate che questa fan fiction si svolga qualche tempo dopo quell’episodio!*

Ho in mente ovviamente una parte II, in cui la situazione è inversa (leggendo, capirete!), e se fa successo, magari potrei inventarmi una parte III… Vedrò dalle recensioni! Sarei molto felice di riceverne, positive o negative che siano!

Grazie in anticipo, anche solo a chi da una lettura!

Un bacio [insanguinato] a tutti!

LoLLy<3

 

 

Impudico e Crudele

 

 

Parte I: Ritratto di nudo disteso al chiaro di Luna

 

 

C’è uno squarcio di luce che illumina quelle membra nell’oscurità oppressiva.

Quella pelle rosea è licenziosa, presuntuosa per essersi infiltrata in quel modo tra quelle cortine d’ombra.

L’unico occhio ceruleo del Conte di Phantomhive osserva quei tratti fini, efebi, insolenti, con crudele disappunto. Si morde un labbro infantile, una goccia di sudore gelido percorre coraggiosa la sua tempia sinistra.

 

“Questa… Questa è pura sfacciataggine… Non posso perdonare questo affronto! Come ha osato provocarmi ancora… Come ha osato, quel verme, quel, quel… Quel depravato!”

 

Le sue gote si tingono di porpora, la sua unica pupilla tenta invano di distaccarsi da quei tratti insopportabili.

Quale disprezzo si legge in quella sua espressione severa! Avrebbe lui mai potuto compiere un tal gesto? No, mai. Perché egli sa di essere maledetto, di essere condannato, eppure è certo di non essere malato come il suo rivale. Malato di perversione, malato di indecenza… Una mente così contorta deve essere eliminata.

Potrebbe quasi fargli pena, quello squilibrato. Peccato che egli non sappia più nemmeno cosa sia la compassione. Non è più capace di provarla, come per la gioia, l’affetto, o anche solo la paura. E’ la rabbia, che lo domina.

Certo, spedirgli quel regalo grottesco… Non avrebbe mai pensato che sarebbe arrivato a tanto, pur di offendere la sua dignità. Non possiede di certo alcun tipo di ritegno, il Conte di Trancy!

La sua immagine lo osserva beffarda, il sorriso malizioso impresso sulla tela. Non può fare a meno di scrutarlo, il giovane Ciel, nonostante lo trovi un oltraggio esacerbante.

Quei capelli biondi sparsi su un cuscino scarlatto, quelle mani perfette appoggiate mollemente sopra il suo capo, quel torso nudo filiforme, androgino, e quelle cosce languide adagiate sulla dormeuse di broccato rosso, semiaperte a mostrare l’intimità viziosa di chi non possiede alcun senso del pudore… Che nudità irriverente, illuminata da un fascio di pallida luce lunare tra l’oscurità abissale dello sfondo!

E’ irritato, Ciel Phantomhive, perché non riesce a distogliere la sua iride da quell’inguine acerbo lievemente arrossato, e da quelle pennellate morbide che fanno risaltare in maniera morbosa i minuti capezzoli rosei di Alois Trancy.

La cosa che più lo sconvolge è che quasi avrebbe voglia di sfilare la benda nera che cela l’occhio segnato dal Marchio del suo Demone, per poter fissare meglio quelle forme squisite, androgine, impudiche.

Forse lo sta trovando piacevole? O addirittura grazioso? No, questo non è possibile…

E’ un’immagine oscena di un maniaco dalla mente distorta dalla depravazione. Con quel dono volgare, Alois Trancy ha voluto solamente insultarlo.

Questo, non può in alcun modo tollerarlo.

Gli tornano in mente le sue parole, quella voce muliebre che disturba il suo dormiveglia in certe sere inquiete, bussando alle porte delle reminiscenze e obbligandolo a vagheggiare su immagini viziose di sé stesso e l’odiato rivale, interpreti di erotici grovigli tra i loro giovani corpi svestiti e lucidi di sudore:

 

 

 

 

“Stai soffrendo?

Ti fa male?

Se ti fa male, leccherò via la tua sofferenza e guarirò la tua ferita...

 

 

 

 

“Sebastian! Fai sparire questo ritratto ripugnante dalla mia vista! Mi fa venire da vomitare! Non voglio più vederlo, chiaro?”

 

Quell’ordine è stranamente stridulo, innaturale.

 

Yes, my Lord.

 

Il maggiordomo si inchina leggermente prima di afferrare il dipinto dalla cornice. Lo farà bruciare nel giardino posteriore del palazzo del Conte. Di quel ritratto scandaloso, non rimarrà che cenere. Questa è la volontà del suo unico signore, vittima e carnefice degli altri e di sé stesso.

Sebastian si allontana a passi calcolati, con un ghigno sul volto.

Al Demone non è sfuggito il rossore d’imbarazzo sulle guance cesellate del suo capriccioso padrone.  

Questi sta ricordando una lingua umida di saliva che sfiora delicata il lobo di un suo orecchio.

 

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Capitolo 2
*** Parte II: Ritratto di giovane nobile in abito da camera ***


Impudico e Crudele

Impudico e Crudele

 

 

Parte II: Ritratto di giovane nobile in abito da camera

 

 

Alois Trancy osserva estasiato l’oggetto che si trova davanti ai suoi occhi celesti come laghi tersi. Le sue iridi sembrano brillare a causa di una miriade di pagliuzze argentate e cangianti. La sua bocca, schiusa in un sorriso affascinato, non riesce a pronunciare alcun suono, ad esclusione di fievoli sospiri intermittenti.

Non può quasi credere di esserci riuscito. Davanti a lui si trova la cosa che forse più al mondo desidera, la persona che più brama di possedere, di toccare, di accarezzare, di addomesticare.

Quell’occhio, quell’unico occhio di cobalto che sembra poter riuscire da solo a scrutare le perversioni più recondite occultate nei pensieri altrui, lo fissa con aria severa ed accigliata.

Quella bocca tirata in una linea seria è deliziosa già al solo sguardo. Che gusto avrebbero quelle labbra lucide, se solo potesse morderle, o anche solo leccarle? Alois se lo chiede, afflosciandosi sulle proprie fragili ginocchia, tremante, ammutolito.

E’ così bello, il Conte di Phantomhive, crudele nel cuore e nell’iride, freddo come il ghiaccio di novembre. La sua ferocia è un’accattivante richiamo, irresistibile per un animo autolesionista come il suo.

No, sicuramente non è Amore, ciò che Alois prova per lui. E’ puro Desiderio, unito all’Odio e alla Libidine.

 

“Guarda, Claude…  Guarda che volto serico, che capelli fini, che pelle perfetta… Per poco non riesco a sentirne il profumo… E’ quasi più bello del ritratto che mi hai fatto tu! Dove hai trovato questa meraviglia?”

 

“Era nascosto nella soffitta, coperto da un telo.”

 

“Che spreco, che affronto! Ciel Phantomhive non ha la minima idea di cosa voglia dire gioire delle dolcezze terrene! Non esporre un tale capolavoro, non volerlo nemmeno osservare…

 

Quel corpo coperto a tratti da un vestaglia di un blu cangiante sfida impudentemente la sua capacità di contenersi.

E’ semplicemente un oltraggio, il fatto che tale meraviglia sia rimasta celata al suo sguardo avido per così tanto tempo.

Non riesce a trattenersi dall’accarezzare dolcemente l’interno di una coscia morbida, cedevole. Le dita proseguono fino all’infossatura dell’inguine, lambendolo discrete, finendo per oltrepassarlo e terminare la loro corsa poco più in alto, sulla curva ossea di un’anca scavata.

Ciel…

Ora è proprio davanti a lui, così vicino eppure irraggiungibile nella sua immobilità plastica. Tutto questo fa scaturire in lui un dolore violento, proprio sotto le sterno, insanabile.

Una mano tremante sfiora la superficie granulosa della tela in corrispondenza del petto dipinto.

Sembra quasi pretendere superbo di farsi toccare, lì, seduto sul bordo del letto, voltato leggermente verso sinistra verso un pallido barlume luminoso, la cui fonte non è ritratta. Le sue mani sono appoggiate pudicamente in grembo, come se volessero proteggere un’intimità fragile, una sensualità effimera ed inesperta, la quale tuttavia traspare, grazie a quella veste da camera calata che scopre una spalla destra spigolosa illuminata da rapide pennellate concentriche e una timida porzione di torso latteo, minuto, solcato dagli incavi tra le costole delineati ad arte da una mano sapiente.

A discapito della sua espressione grave, in quel ritratto tradisce tutta la sua delicatezza.

 

“Pare fatto di pan di zucchero! Mi viene voglia di succhiare la pelle del suo collo, per degustare il suo sapore… Poi potrei spezzarlo, sbriciolarlo, oppure scioglierlo lentamente in una tazza di latte, pian piano, pezzo dopo pezzo, fino ad annullare la sua esistenza…

 

Immediatamente, forse per un’amara improvvisa reminescenza, Alois porta le braccia al petto. Ricordare è troppo angosciante per lui, giocattolo perverso per troppo tempo, Angelo dall’Anima putrida di lascivia e depravazione.

 Si accoccola tra le braccia e nasconde il viso più in profondità nel freddo petto rigido di colui che lo sta reggendo seduto sul pavimento, scrutandolo con un’espressione severa da dietro le lenti degli occhiali.

 

“Ciel si starà tormentando tanto quanto me? Il pensiero del mio volto farà ribollire i suoi visceri? Mi immaginerà mai di notte, mentre si concede qualche attimo al piacere della propria carne, nascosto sotto le coperte per non mostrare a nessuno i suoi viziosi segreti?

 

“Non saprei dire, Danna-sama.”

 

Alois ha pensato a Ciel tante, tante volte. Ha immaginato di saziarsi di lui, di strappare via ogni sua stilla vitale, di accontentare finalmente gli appetiti occulti appartenenti ad entrambi… E renderlo suo, suo totalmente, ammaestrarlo, domarlo, coccolarlo prima per ferirlo subito dopo, ridurlo ad un inerme animaletto scodinzolante, prima di ucciderlo…

In fondo, non era stato così anche per lui? Jim non era stato a sua volta ammaestrato, domato, coccolato e ferito, ridotto ad un inerme animaletto scodinzolante, prima di morire… E di trasformarsi in Alois Trancy?

 

“Verrà a riprenderlo… Verrà a riprenderselo di persona. Non vedo l’ora che arrivi quel momento, per tenerlo con me…

 

Stringe i fianchi di Claude, Alois, sfiorando il suo collo con la punta del naso, voltandosi un poco. Lo scricchiolio delle vertebre cervicali intorpidite dall’immobilità rimbomba nel denso silenzio di quella camera da letto.

Il Demone sa che le spezzerà una ad una, un giorno… Ma Alois non sembra preoccuparsene al momento.

E’ impegnato a scrutare di sottecchi il viso crudele impresso sulla tela, prima di concentrarsi su quel collo troppo freddo per essere umano. Vi lascia impressa un’umida scia di baci che arrivano fino alla clavicola destra.

L’inizio di qualche atto perverso è lampante per l’ennesima volta. Non può farne a meno, nonostante faccia sempre così male… I suoi visceri grondano sangue quando succede, dalla cute straziata dalle unghie al cuore stritolato nella morsa delle sevizie passate, tuttavia non può non essere in altro modo per Alois Trancy.

E’ convinto di essere nato al fine di sanguinare per l'eternità.

 

“Sei stato bravo, Claude! Un maggiordomo degno della famiglia Trancy… Rubare questo ritratto senza che nessuno se ne accorgesse… Dobbiamo festeggiare! Ti farò qualcosa che non riuscirai mai a scordare, nell’attesa che Ciel venga a reclamare ciò che gli appartiene.

 

Una lieve carezza districa un nodo tra i capelli d’oro del Conte, non per gentilezza, piuttosto per dovere.

Claude si sente quasi divertito da tutta quella situazione particolare. Il suo corpo e quello del suo padrone nudi, abbracciati di fronte al dipinto che raffigura la sua più grande bramosia, prima dell’avvento dell’inevitabile notte di passione perversa…

Alois Trancy ha davvero la mente ottenebrata dal vizio. Una follia, magari anche molto umana, aleggia nel suo spirito inconsapevole, rapito dalle frivolezze e dalla ricerca estenuata della soddisfazione fisica, di cui mai sarebbe sazio. Discernere l’erotismo dalla pura prestazione, magari quella è l’unica cosa che ancora può fare, anche se in gran parte la sua Anima è consunta, rovinata dai deliri, dalle violenze subite, dal puro sesso che costringe il suo corpo a perpetuare come tortura ancora ed ancora, fina alla disperazione…

E’ dannatamente stravagante, quest’Anima perduta.

Certo, in quanto a bizzarrie, Claude ne ha viste abbastanza da non arrivare più a stupirsi. Ad esempio, quell’altro Demone, il servitore di Ciel Phantomhive

 

 

Perché non ha impedito

Che il ritratto

Venisse trafugato?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

† ANGOLINO SANGUINANTE DELL’AUTRICE! †

 

Salve a tuttiiiiiiiii!!!^^ OMG, non pensavo che il primo capitolo avrebbe riscosso tutto questo successo! Sono a dir poco commossa! Molto si sono lamentati per il fatto che fosse breve, ma era una scelta ponderata (tutto è spiegato nella risposta a redseapearl.). Questa seconda parte è stata un po’ più lunga. Ma sapete una cosa? Tutte queste recensioni mi hanno fatto venir voglia di fare non solo una parte III, ma anche una IV, e magari una V se proprio mi prendo bene!** Insomma, grazie a tutti per avermi fatto tornare tutta questa voglia di scrivere!<3 Grazie, grazie, grazie! Spero che non vi abbia deluso questo capitolo!^^ L’ultima frase vi preannuncia ciò che succederà nel prossimo… Sembra che Sebastian sia stato un po’ sbadato a lasciare Claude rubare quel ritratto… Ma ora vi ringrazio uno per uno:

 

redseapearl: anche io sono stata letteralmente rapita da questa coppia!** La trovo davvero stupenda, ma purtroppo non ne trovo molte… Sinceramente, sono davvero contenta che qualcun altro l’apprezzi! Alois è davvero intrigante come personaggio! Eh, sì, il suo desiderio morboso per Ciel è un punto cardine di questa storia! Lui come hai potuto leggere, non è propriamente innamorato, il suo è un sentimento diverso… E’ puro desiderio, bramosia, lo vuole per sé prima di ucciderlo per vendicarsi… E Ciel invece è molto combattuto con sé stesso! L’emozione che prova pensando ad Alois lo disturba non poco, contrastando in quel modo con il comportamento che è abituato a tenere. Cederà? Ahah, non te lo dico!XD Ti ringrazio anche per i complimenti!^^ Piace anche a me scrivere in linguaggio aulico, per Kuroshitsuji poi, mi sembra quasi obbligatorio! Sulla lunghezza, mi dispiace ma è voluta: ho deciso che sarebbero stati capitoli brevi, come delle veloci immagini rubate ai protagonisti… Hai presente quando si guarda di nascosto da una serratura? Immaginavo una cosa del genere… Ah, e ho corretto gli errori, mi sono scappate le lettere dalla tastiera! Spero che recensirai ancora! Un bacio!<3

 

Cieliria: Ooooh, qualche altra fan di Alois, sììììì!** Io lo trovo adorabile, proprio perché è sadico! Ma ovvio che gliel’ha fatto Claude il ritratto! Mi immaginavo tantissimo la scena (*LoLLy PeRveRt MoDe On*XDD), chissà, magari potrei quasi descriverla in un’altra fanfiction… Ci penserò!** Grazie per la recensione, spero che anche questo capitolo con Alois e Claude ti sia piaciuto!<3

 

Tensi: Grazie mille per aver apprezzato!** Ah, sì, il nostro Sebastian aveva proprio da ghignare, sapendo cosa Ciel stesse pensando!XD Poverino, nemmeno i pensieri sono più al sicuro quando c’è quel Demone in giro! Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto!<3

 

WindOfTheNight: Sooooooociaaaaaaaaaaa!!! *urla agitando le orecchie neko* Sì, lo sai che io amo essere cattiva con Ciel! Ma in questo lo sono stata anche con Alois, per parcondicio o come diavolo si scrive…XD E sono contentissima che apprezzi!** Mi fai sentire meno una pazza maniaca! Solo una cosa però… Un po’ mi vergogno per quella frase, non me ne sono nemmeno accorta, ti giuro! L’ho messa senza pensare, ma non voglio che pensi che ti ho rubato l’idea, perdonami!T_T Non ci ho davvero pensato, l’ho messa così… Spero che non ti sia arrabbiata per questo… Ci vediamo dal vivo!<3

 

KaienPhantomhive: OMG, graaaazieee!** Quello che hai scritto come recensione mi ha davvero emozionata!** Cioè, io Oscar Wilde *si rotola nello zucchero* Davvero, grazie ancora! Spero che continuerai a seguire la storia! Comunque, anche io sono una gran fissata di Kuroshitsuji, adoro sia il manga che l’anime!** Lo trovo davvero straordinario! Yana Toboso è un genio del male!>///< Alla prossima!<3

 

Tragedie: Mi fai arrossire… Davvero ti sono mancata??? Purtroppo ho perso l’ispirazione per un sacco di tempo, non avevo nessun’idea brillante…Ora invece mi sono come risvegliata dal letargo è ho un sacco di roba che bolle in pentola! Anche a me piacciono le ClaudeXAlois, ho anche indetto un contest, l’hai visto? (Mi linceranno per questa pubblicità occulta? Spero di no…ç.ç) Amo tutti e due i paring! E’ proprio Alois che mi fa morire… Lo adoro!XD peccato che non si trovino molte fan fiction su di lui…T_T Spero che questo nuovo capitolo ti abbia soddisfatto!** Hai visto, è stato ben Claude a dipingere il ritratto precedente!XD Come stile di scrittura ho ovviamente usato quello dell’introduzione precedente! Kuro è fatto apposta per scriverci sopra scene dark-erotiche tormentate… Mi ispira moltissimo in questo senso, è la sua ambientazione e i personaggi come Ciel e Alois! Così cupi, così dannatamente sensuali secondo me! Sisi, ispirano da morire! Spero che recensirai anche questo capitolo! Ciaoooo<3

 

Harira: Ahah, beh, dai, ci hai quasi azzeccato! Visto che Ciel non gli ha inviato nessun quadro, Alois ha mandato direttamente Claude a prenderne uno!XD Povero Ciel… Lui cerca di non pensare ad Alois, e Alois fa di tutto perché venga a casa sua… Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto!<3

 

Al prossimo capitolo!**

Un bacio insanguinato a tutti, anche a chi si limita a leggere!

LoLLy_DeAdGirL

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Capitolo 3
*** Parte III: Allegoria dell'Amor Profano ***


Impudico e Crudele

Impudico e Crudele

 

 

 

Parte III: Allegoria dell’Amor Profano

 

 

Un colpo. Un solo uno colpo, e la pelle risuona percossa da uno schiaffo fulmineo.

Non prova dolore il Demone. Quella sberla è come una carezza, quasi ridicola per essere stata perpetuata verso di lui. Potrebbe sviscerare quel Signorino arrogante in una manciata di secondi, se solo lo volesse… Tuttavia quel contratto è troppo dilettevole per mettervi fine in quel modo prematuro. Perché rovinare un periodo di tale sollazzo situato in una vita di eterna noia? Quale altra vittima potrebbe essere più interessante? Mai ne ha incontrata una simile, una altrettanto singolare. Un concentrato di impertinenza ed arroganza in un corpo talmente gracile… E’ come un topolino che ancora si dibatte furioso tentando di mordere stretto tra gli artigli di un’averla*, quando il suo destino di carogna infilzata su un rovo è un’immagine imminente.

L’Anima perfetta forse esiste, e sicuramente appartiene a Ciel Phantomhive, il bambino dal cuore di latta. Quasi pare strano che ce l’abbia davvero, un cuore, dall’analisi approssimativa dei suoi comportamenti rigidi… Ma Sebastian Michaelis è tutto, fuorché un osservatore superficiale.

 

“Perché è scomparso? Dov’è il mio dipinto? Voglio sapere dov’è finito! Rispondi, idiota! E vedi di far sparire subito quel sorriso ebete dalla tua faccia! Non lo sopporto!”

 

Le gote del giovane Conte sono chiazzate di macchie purpuree dalla rabbia che lo pervade. Trema, scrutando il maggiordomo a cui ha appena regalato uno schiaffo con un’espressione furente. 

 

“In questo momento, suppongo che sia nelle mani di Alois Trancy. Anzi, più precisamente ritengo che si trovi appeso al muro della sua camera da letto in questo momento, proprio di fronte al baldacchino in cui il Conte…

 

Un secondo schiaffo schiocca nell’aria come un colpo di frusta interrompendo il flusso di parole fonte di tale angoscia per Ciel.

Non doveva succedere. Quel dipinto non doveva uscire da quel palazzo. Tutti gli altri avrebbero anche potuto essere bruciati, ma non quello. Quel Ritratto di giovane nobile in abito da camera è troppo importante per lui.

 

“Ti avevo detto di nasconderlo! Quel depravato non avrebbe mai dovuto vederlo! Mai, mai e poi mai!”

 

“Esattamente. Io l’ho nascosto come mi avevate ordinato, Bocchan. Dovevate chiedermi di proteggerlo, se era questo il vostro vero desiderio, e io l’avrei fatto. Che le vostre prescrizioni siano più chiare, la prossima volta…

 

“Non fare l’impertinente con me, Sebastian! Non ti permettere! Non ti permettere mai più! Quel quadro raffigura la mia debolezza! Doveva essere separato da tutto e da tutti, anche da me stesso!

 

Una fragilità occulta catturata su una tela. Qualcosa che doveva rimanere imprigionato nel buio di una soffitta. Nemmeno la luce fioca di una candela avrebbe mai dovuto sfiorare la delicata pelle dipinta di quel ragazzo seduto su un letto. Quella parte di lui è un pezzo d’Anima estirpato e allontanato dalla persona che deve apparire.

Non ha potuto distruggerlo per paura di liberare quell’essenza ormai in catene. Insabbiarlo è stata l’unica possibilità di mantenerne il controllo.

Quel Ciel Phantomhive non deve esistere. Non deve essere visto da nessuno, meno di tutti da quel tormento angosciante, colui che turba senza ritegno i suoi giorni e le sue notti. Potrebbe quasi ferirlo. Quasi. Peccato che egli non sia il tipo di persona che è possibile far sanguinare facilmente. Il più grande dei difetti è ben rinchiuso tra gli angoli dorati di una cornice barocca, anche se si trova lontano dal luogo in cui dovrebbe riposare…

Gliela farà pagare. Alois Trancy subirà una vendetta terribile per tutti gli affronti che si  permesso di perpetuare contro di lui, dalle sue parole sporche ai suoi gesti oltraggiosi. Ancora si ricorda di quella sera, di quel ballo in maschera in cui ha odorato quel suo profumo dolciastro e ha percepito la sua lingua sul lobo dell’orecchio. Portava un abito da cameriera… Pareva una fanciulla innocente ed un poco maldestra, non è neanche riuscito ad adirarsi con lei quando ha sporcato il suo costume. Si ricorda di averla osservata mentre tentava di lavare la macchia dal cappotto da pirata, si era persino chiesto, in quegli istanti, se qualcuno avesse mai sfiorato la sua pelle d’Angelo…

Dal momento che aveva scoperto la sua vera identità aveva avuto risposta ad ogni quesito. Il Conte di Trancy è solo un povero squilibrato, tanto attraente d’aspetto nella sua androgina bellezza quanto distorto nello spirito.

 

 

Non ucciderlo, Claude!

Catturalo vivo! Vivo!

 

 

E’ forse quella dissonanza intrinseca a rendere il suo solo pensiero una feroce tortura? Quei pensieri osceni e vergognosi sono causati sicuramente dall’avvenenza cacofonica, come di una torta all’apparenza deliziosa, ma di cui si può già percepire le guarnizioni di panna inacidite e l’odore di putredine aleggiare nell’aria… La voglia di un boccone da parte di un povero miserabile che mai torte ha assaggiato è pienamente comprensibile… Per questo deve fermarsi prima che sia troppo tardi.

Laverà l'onta. Il supplizio terminerà prima o poi. Con il passare del tempo quelle immagini triviali scompariranno, non ci saranno più ragazzi biondi e pallidi a tentare di lenire un dolore troppo infiltrato nel suo cuore per essere alleviato. E’ una fantasia sciocca ed inutile, che in quanto tale deve essere rimossa.

Alois Trancy è solo una sgualdrina repellente, un pervertito che agisce alla stessa maniera di una cagna in calore. Semplicemente è stomachevole, e il solo fatto di entrare nella sua testa durante la notte per fargli quelle cose è una prova sufficiente della sudiciume che prolifera nel il suo corpo appetibile.

Nella sua mente il modo per costringerlo a supplicare il suo perdono sta già prendendo forma.

Un angolo della bocca si muove impercettibilmente a formare quello che a Sebastian Michaelis pare un sadico sorriso.

 

 

Il pennello scorre sulla tela chiara illuminando qua e là gli ultimi particolari con spiragli di luce tenue.

Il maggiordomo sorride lievemente, mentre dipinge, dilettato dalla piega che hanno preso gli eventi. Non c’è stato mai padrone tanto crudele eppure tanto fragile, continua a ripetersi.

Gli ha chiesto di rivelare ogni particolare della vita di Alois Trancy, o forse sarebbe più corretto chiamarlo Jim Macken, per potergli regalare un diabolico contrappasso in cambio delle sue provocazioni, e Sebastian di certo non si è tirato indietro.

Affascinante.

Quel Signorino è proprio qualcuno di speciale… 

La sua copia perfetta è quasi terminata. E’ proprio lì davanti ai suoi occhi, identico in tutto e per tutto all’originale semiseduto su una poltrona, con lo sguardo dell’unico occhio perso verso il soffitto in una bizzarra estasi orgasmica. La sua pelle è opaca, uniformata da uno strato spesso di cipria che copre ogni imperfezione rendendola simile alla ceramica. Nulla è naturale ora, in quel corpo di eterea e giovane bellezza. Le gote sono sfumate di rosso cremisi, le ciglia sono esageratamente lunghe, i capelli sono stati lavati e pettinati con cura fin a renderli splendenti.

Un piccolo neo disegnato risalta sotto la benda sull’orbita destra. Osservato da vicino ha la forma di un minuscolo cuore nero.

Un nastrino di seta rossa lega mollemente i polsi, terminando con un piccolo fiocco.

Quelle costole sporgenti, quel ventre glabro e incavato, quelle gambe gracili sono ben diverse dal ritratto rubato, seppur altrettanto allettanti. Non c’è debolezza, non c’è nessuna traccia di uno spirito friabile: è un corpo artificioso, una marionetta brutale adagiata sul suo scranno, con le braccia sollevate sopra il capo e le cosce lattee leggermente dischiuse per rivelare un’intimità aggraziata ed illibata, forse la parte più pudica di tutto l’insieme.

Pare voler dire “prendimi” quella figura svergognata.

Alois Trancy incassato nei suoi pensieri malati di perversione apprezzerà sicuramente, quell’allegoria di sentimenti volgari… All’inizio. Da quando riceverà quel regalo comincerà per lui un angosciante incubo di reminescenze passate.

Ciel Phantomhive si bea al pensiero della propria vendetta. Qualsiasi cosa, anche quella posa imbarazzante nella completa nudità pur di arrivare al fine ultimo.

Non si sentirà soddisfatto finché non avrà osservato personalmente il dolore e il patimento straziare le carni di quel parassita notturno, colui che ha osato spingersi troppo oltre nelle sue folli bramosie.

 

 

Alois voleva un ritratto

e riceverà un ritratto.

Peccato che sarà dipinto

dalla mano del mio Demone.”

 

 

* L’averla è un uccello della famiglia dei passeriformi che si nutre di insetti, anfibi e piccoli mammiferi. Infilza le carcasse delle sue prede sui rovi per conservarle e difenderle da altri predatori.

 

 

 

 

†ANGOLINO INSANGUINATO DELL’AUTRICE†

 

Ed eccomi di nuovo qua! Wow, questo capitolo è stato un parto, ragazzi… Nemmeno mi convince molto, ma spero di averlo reso bene, e soprattutto che vi abbia incuriosito!^^ La vendetta di Ciel sono sicura che non riuscite ad indovinarla, è una cosa che sinceramente non so come mi sia venuta in mente!XD Vedrete nella parte IV!<3

Ringrazio:

 

redseapearl: ecco, hai scoperto perché Sebastian ha lasciato prendere quel ritratto!XD Un puro ordine sbagliato! Sebastian secondo me è fatto così, come quando non disse al suo Bocchan di Grell perché gli aveva chiesto di fare una lista di esseri umani… Si deve divertire proprio un mondo! Sulle tue AloisXCiel non vedo l’ora di leggerne! Anche se secondo me la coppia deve essere abbastanza angst… Spero di trovare sempre più fan fiction su quei due in ogni caso! Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto e ti abbia incuriosita sulla vendetta del Mastino della Regina!XD Un bacio!<3

 

Cieliria: Sisi!!!! Amo tantissimo anche la ClaudeXAlois!** Sarà che Alois mi affascina da morire con i suoi modi di fare lascivi, è un personaggio triste ma intrigante! Grazie mille per i tuoi complimenti! Spero ti sia piaciuto il capitolo!<3

 

Tragedie: Hai ragione per questo suo pensiero perverso sul sesso Alois è un personaggio che fa una pena infinita… Almeno a me colpisce molto questo suo modo di vedere le cose così distorto. Secondo me è così perché è stato troppo condizionato (e vorrei vedere il contrario!) dal suo passato orribile… Sullo Shota, lo accetto solo se la cosa ha senso, tipo tra Sebastian e Ciel o Claude e Alois va bene secondo me, se non non è che mi piaccia molto… Ah, spero che il capitolo ti abbia fatta riflettere ancora!** Grazie per la recensione!<3

 

 Ichigo wehara: Grazie mille per tutti i tuoi complimenti!^^ Sono felcie che apprezzi la coppia, è una delle mie preferite! Ahah, e finalmente un’altra yaoista si è aggiunta alle schiere! Spero di leggere un’altra tua recensione!<3

 

Myrose: Oddeo, mi hai fatto un complimento stupendo!!! Sono felice che tu abbia notato quanto mi piaccia prodigarmi nei particolari! I quadri sono qualcosa di estremamente affascinate e spero di aver dato loro un giusto tributo con questa fanfiction! Grazie per la recensione, spero di vderne ancora!<3

 

Himura: Mi piace molto descrivere tutta l’opposizione che c’è tra quei due! Sono proprio l’uno il contrario dell’altro, però non sono convinta che avrebbero potuto mai comprendersi… Sono nati per essere angst, secondo me!^^ Poi io sono per le relazioni che finiscono male!XD Dai, spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto! Un bacio!<3

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Capitolo 4
*** Parte IV: Il Banchetto del Vecchio Vizioso ***


Parte IV: Il Banchetto del Vecchio Vizioso

Impudico e Crudele

 

 

 

Parte IV:  Il Banchetto del Vecchio Vizioso

 

 

Spesso la notte rivela agli occhi

ciò che nasconde davvero la realtà.

 

 

E’ davvero crudele, la Luna.

La sua luce filtra ogni fonte di illusione, lasciando gli individui soli, faccia a faccia con la loro repellente natura bestiale. Nella notte si è abbandonati.

Alois Trancy non riesce a dormire. Non si infila nemmeno di nuovo sotto le coperte, non ne è più in grado. Nessun arto sembra rispondere alla sua volontà, non può fare altro che rimanere immobile rannicchiato, con le gambe incollate al petto e la lunga camicia da notte color avorio sollevata fino ai fianchi. Sembra un infermo infettato dal morbo della meningite*, rinchiuso nel sanatorio ad aspettare il terribile trapasso.

Forse sarebbe meglio correre via, sbattere la porta e rifugiarsi in giardino tra i cespugli di rovi spogli, o magari all’interno della fontana. La sensazione delle spine conficcate nella carne sarebbe una dolce tortura, e il lento collasso dei polmoni asfissiati dall’acqua stagnante un patimento piacevole. Peccato che questo non servirebbe a cancellare il passato: la sua personalità marcia fino al midollo lo seguirebbe ovunque. La sua è un’ombra di perversione depravata.

Non può fare altro che tentare puerilmente di dissolversi schiacciandosi contro la parete, rendendosi il più piccolo possibile.

Alois piange.

Le sue non sono urla disperate, ma piuttosto lunghi lamenti tormentati, angosciati, che fanno accapponare la pelle come i gemiti degli spettri.

E’ amaro rendersi conto di essere tanto orribile! Fa così male essere costretto a rivivere ciò che gli è stato fatto! Quel vecchio gli ha rubato l’innocenza, gli ha strappato via ogni briciola di pensiero felice che ancora poteva albergare in lui dopo la morte del fratello Luca…

Le lacrime colano sul viso fradicio, unendosi al muco e alla saliva. Le membra sono scosse da tremiti spastici, le mani afferrano il cranio talmente forte da far penetrare le unghie nel cuoio capelluto. I suoi occhi arrossati e dolorosamente gonfi non smettono di fissare quell’immagine martirizzante.

La notte rivela cosa si cela dietro la sensuale immagine regalatagli dal suo più grande desiderio.

Che Ciel Phantomhive sia maledetto!

Nascosto da una pittura demoniaca, sotto i raggi della Luna compare il vero soggetto del quadro. Si sente un povero stupido per non averlo capito prima.

Ciel dimostra tutto il suo disprezzo per lui. In quella tela c’è sarcasmo, spregio e vendetta. Questo è ciò che ha voluto dirgli, come risposta alla catena di eventi che egli stesso ha innescato.

Il soggetto del vero ritratto è un giovane dai capelli d’oro ben riconoscibile nella figura del Conte di Trancy. Il suo corpo è inginocchiato su un grande piatto di peltro opaco e ammaccato, posato su una tavola imbandita che la piccola lampada a petrolio perennemente accesa sul comodino fa ardere di un tono sanguigno. Intorno a lui ci sono mele tarlate, uva rinsecchita, funghi mefitici, orrende zucche bitorzolute, e disgustose carcasse di selvaggina che vomitano dagli squarci sui loro ventri grumi di larve e nugoli di mosche.

Alois stesso pare un trancio di carne esposta ad un pubblico vorace. Delle corde stringono violentemente i suoi polsi tirandoli verso l’alto, altre imprigionano nella loro stretta il torace e l’addome. Quel corpo sudato non è altro che un grottesco arrosto lucido d’olio e coperto di lividi nerastri. L’espressione è un muto pianto disperato, evidenziato dalle lacrime dipinte in modo meticoloso, sadico. Tutti i particolare sono finemente ricercati, minuziosi.

Nelle parte alta si staglia un ironico cartiglio dipinto come se fosse di pergamena incartapecorita su cui si legge a lettere gotiche:

 

 

Il Vecchio Vizioso ama le carni tenere ed innocenti.

Venite al suo Banchetto, assaggiatene le disgustose pietanze.

Dilaniate il suo pupillo, svisceratelo e ne sarà felice,

 ma non troverete altro che vermi e putredine.

 

 

Alois sa che è tutto vero. Se il Ritratto di nudo disteso al chiaro di Luna rappresenta la sua facciata esteriore, questo invece coglie tutto ciò che ha dentro. E’ così diverso dall’intimità di Ciel, dove non c’è nulla di marcio e disgustoso… Possibile che in lui ci sia solo carne panicata e nient’altro?

 

N-non è colpa mia… Non l’ho voluto io… M-mi faceva c-così schifo… Schifo… Schifo…

 

I suoi guaiti sconnessi sono una nenia angosciante che nessuno ascolta.

Come lo invidia, quel piccolo Conte… E’ così innocente, nonostante sia crudele, non ha capito niente di come gira il mondo. Ci sono solo il sesso e i soldi di importante, Alois si è solo adeguato, ne è stato costretto. Sono quelle le due uniche cose che vuole la gente, ed egli non ha fatto altro che accontentarla. Ciel invece è diverso…

E’ un mentecatto spietato, che prima o poi gliela pagherà. Sì, gli restituirà tutto ciò che gli ha tolto fino all’ultima briciola.

Con questo dono disumano non ha fatto altro che aumentare la sua efferata bramosia, la sua voglia di sangue e vendetta. 

Alois si concentra. Ricaccia in gola i singulti, piega le labbra tremolanti in un sorriso folle bagnato da filamenti vischiosi.

 

N-non hai capito niente, Ciel… Sarai mio, ti farò a pezzi lentamente… I miei r-ragni divoreranno la tua Anima, dopo che l’avrò resa più ripugnante della m-mia… Ti renderò sporco, mi sazierò del tuo c-corpo e della tua sofferenza… 

 

Immagina che dovrà far produrre a Claude un ritratto, quando quel momento arriverà. E? sicuro che farà per lui l’immagine più orrenda e meravigliosa che i suoi occhi traviati possano degustare.

Gli basterà aspettare il momento giusto.

Dimostrerà a Ciel Phantomhive che Alois Trancy sa essere il più crudele. Le sue iridi scintillano dal desiderio di carne e sangue.

La sua carne e il suo sangue.

 

 

 

 

* L’individuo affetto da meningite, per lenire il dolore provocatogli dall’infezione meningea, assume una postura tipica di chi è affetto da questa malattia infettiva chiamata “posizione a cane di fucile”: gambe contro il petto, dorso rigido e disteso, capo flesso all’indietro in iperestensione. 

 

 

 

†ANGOLINO INSANGUINATO DELL’AUTRICE†

 

Siamo quasi alla fine, ragazzi… Terminerò la storia con il prossimo capitolo, incentrato su Ciel…

Spero che questo capitolo un po’ crudo vi sia piaciuto!^^ Sì, sono stata spietata, ma credo che Ciel sarebbe davvero potuto arrivare a tanto! E’ la vendetta fatta persona!

Uhm, non so le lo posso fare, ma mi faccio un po’ di pubblicità: ho indetto un contest su Kuroshitsuji, solo che ho pochi iscritti… Uhhhmmm, spero di non venir bannata a vita da efp per questo intermezzo!XD

Ed ora le risposte alle recensioni:

 

Myrose: Sì, Ciel è davvero come dici: sadico, capriccioso, vendicativo… Dentro di sé non riesce ad accettare l’onta, lo smacco perpetuato dal suo rivale, che proprio non riesce a comprendere. E’ troppo diverso da lui… Com’è possibile che Alois sia così sfacciato e senza vergogna? Secondo me è una cosa inconcepibile per lui, oltre al fatto che l’attrazione provata lo disturbi. E’ una macchia sulla sua impeccabilità, così come lo sarebbe l’essere fragile, come del resto considera Alois. Qualcuno che non riesce a contenere i propri appetiti non è altro che un debole a tutti gli effetti, no? Per questo era sicuro che la vendetta sarebbe andata a buon fine! Perché è possibile trovare il punto in cui è possibile ferire Alois! Un bacio!<3

 

redseapearl: in un certo senso ci sei andata vicina!^^ Far ricordare a Alois il suo passato sarebbe stata una degna tortura per l’affronto subito… Sui tuoi complimenti mi sento davvero lusingata!!! Cioè, dai, non è che io sono questo granché!>///<  Basta trovare le parole giuste!^^ Ho aggiunto l’asterisco, suonata come sono, mi ero dimenticata di integrarlo nella pagina quando l’ho incollata… Ma era mezzanotte quando ho pubblicato, ero rimbambita!XD A prestoooo!<3

 

Cieliria: Come hai potuto vedere è stato così! Ha dovuto rivivere tutto, ma ho cercato di dare alla vendetta un qualcosa di decisamente paranormale e demoniaco! Non so bene perché ho avuto quest’idea, forse perché mi sembrava molto crudele!XD Ciel è in grado di vendicarsi nei modi più terribili!Grazie mille per la recensione!^^ Un bacio!<3

 

WindOfTheNight: Sì, lo so, quando abbiamo un momento libero siamo sempre assieme!XD Aaaaah, sono contenta che il mio stile ti piaccia!>///< Alois è troppo affascinante, davvero, anche tu dovresti provare a scriverci su! Ha un’Anima così perversa, e purtroppo non senza motivo! Dai, socia!!! Ci vediamooooooo!<3

 

Ichigo wehara: Il probelma è che davvero nessuno gli vuole bene tranne Hanna… T_T Che tristezza, sono del tuo stesso parere su di lui, poverino, però ammetto che non mi piacerebbe così tanto se non fosse un personaggio tormentato! Spero che la vendetta ti sia piaciuta!<3

 

KaienPhantomhive: Oddeo, grazieeeeee!*____* I tuoi complimenti mi fanno arrossire! Sono davvero felice che le mie storie ti piacciano! Paragonata addirittura a Tsugumi Ohba! Cioè, lei è una maestra, cavolo, non lo posso accettare! Tanto prima o poi un libro lo scriverò!XD Grazie, grazi,e grazie ancora! Spero che questo capitolo piuttosto spietato (sì, mi sono impegnata!) ti sia piaciuto! Un bacioooo!<3

 

Himura: Ciel pur di vendicarsi per me non ha alcun limite! Farebbe qualsiasi cosa… Hai visto che crudeltà, gliel’ha proprio fatta grossa… Nel prossimo capitolo vedrai la risposta di Alois!^^ Grazie per aver recensito!<3

 

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Capitolo 5
*** Parte V: Caduta degli Angeli Ribelli ***


Impudico e Crudele

Impudico e Crudele

 

 

Parte V: Caduta degli Angeli Ribelli

 

 

Nella soffitta del palazzo dei Conti di Phantomhive esiste un luogo nascosto a cui solo poche persone possono accedere. E’ una stanza senza finestre, una camera oscura come la notte. Lì dentro sono racchiusi due segreti, al sicuro da sguardi indiscreti, oggetti che secondo la stolta apparenza andrebbero mostrati, ma che il proprietario della dimora mantiene al sicuro. Sono due quadri, due semplici quadri.

Ciel Phantomihive li osserva con espressione severa alla luce di un candelabro appoggiato sull’unico mobile presente, ovvero un tavolino di legno. In realtà se un osservatore esterno potesse spiare quel volto fanciullesco, noterebbe leggere strie umide sulle sue gote pallide e un lieve gonfiore arrossato appena al di sotto dell’unico occhio scoperto.

Il primo ritratto una volta è già stato perduto. Ora è di nuovo al suo posto, dove nessuno può vederlo.

Quel ragazzino dal petto scoperto, glabro e ossuto è tornato a casa, troppo debole per vivere fuori, troppo gracile per non essere divorato all’istante da tutti quei lupi famelici.

Nella sua prigione di mattoni, però, non è più così solo. Accanto a lui ora c’è un altro quadro.

La pittura ad olio è ancora brillante, poiché fresca. E’ stato eseguito da poco dal grande artista venuto dall’Inferno senza utilizzare nemmeno un modello.

Dipingi l’ossessione che mi divora, Sebastian. Tu sai di cosa parlo.” Gli ha detto, ed egli ha eseguito l’ordine senza battere ciglio, forse solo sorridendo un poco, mentre iniziava a disegnare le sagome con un carboncino. Nessuno avrebbe saputo rendere meglio ciò che tanto opprime l’animo del padrone.

Ciel osserva il dipinto senza riuscire a staccarsi. In quei giorni gli capita spesso di sentirsi costretto ad andarlo a vedere, colpito da una folle forma di assillo che lo rende altresì irritabile più del solito.

Prima che tutto accadesse, aveva pensato che il giorno della morte di Alois Trancy si sarebbe liberato del tormento della sua immagine di diafano tentatore e della sua voce incorporea e seducente. Quel verme insulso non è nemmeno riuscito a vendicarsi per lo sprezzante regalo che gli ha fatto, prima di morire, meschino e miserabile fino all’ultimo respiro.

Il Conte avrebbe dovuto essere felice di quella prematura dipartita, magari incentivata dalla lama di una spada conficcata nella tenera carne del suo addome. In effetti un lieve sorriso soddisfatto è scappato tra sue labbra, nel momento in cui Sebastian lo ha prontamente informato sulla notizia…

 

 

E allora perché quell’amaro in bocca?

Perché quel macigno pesante incastrato nello stomaco?

 

 

Avrebbe voluto eliminarlo con le sue stesse mani, serrare le dita attorno al suo collo fino a vedere quegli occhi  imbrattati dal fango dei vizi spegnersi, e le pulsazioni delle arterie affievolirsi fino a cessare, mentre un liquido scarlatto sarebbe stillato dal suo inguine violato per l’ultima sadica volta da un ipotetico strumento di tortura fatto costruire appositamente per lo scopo.

Ormai però nulla ha importanza… Alois è morto, ma il suo ricordo maledetto non è sparito come si aspettava.

Ciel si morde il labbro inferiore, inquieto. Non è cambiato niente dopo quella dipartita, anzi, la situazione è peggiorata. Il cadavere è ancora caldo e i suoi sogni proibiti sono infarciti dalla sua immagine depravata. Gli sembra di sentirlo sempre di più, mentre lo sfiora, lo accarezza, lo stringe, e, diamine, lo lambisce con la punta della lingua, calda e umida sulla pelle sottile della sua spalla per forzarlo ad emettere qualche piccolo gemito singhiozzante… Vergognoso e deplorevole.

Un brivido gli percorre la colonna vertebrale per tutta la sua lunghezza. Un disonore macchiato dallo spirito di un cadavere putrido già in vita…

Non può controllare cosa sta accadendo, questo lo rende furioso. Ciel Phantomhive è abituato ad avere tutto tra le mani, tutti i pezzi della scacchiera tra le dita. Nemmeno Sebastian gli è parso utile all’inizio.

All’inizio.

Il giovane Conte accarezza con i polpastrelli della mano destra i due Angeli nudi stretti in un abbraccio disperato, volgare, i visi rapiti dall’estasi passionale, le loro labbra lucide incollate febbrilmente l’una all’altra. Sono ripugnanti, immersi nel nero abisso del completo Nulla, avvinghiati come serpenti senza onori né glorie. Uno con i capelli di piombo, l’altro biondo come un campo di grano, hanno fattezze puerili e delicate, completamente contrastanti con i loro gesti macchiati di turpe abominio, entrambi inconsapevolmente già reclutati tra le schiere del Demonio.

Il pallore della loro pelle, la finezza dei loro lineamenti non possono coprire l’impudenza di chi sceglie di essere dannato.

Ciel vorrebbe fare a pezzi quel quadro orribile, che lo spaventa e attira allo stesso tempo.

Non lo farà.

Gli Angeli Ribelli rimarranno celati per sempre al sicuro nel loro palazzo di tela e intonaco, in modo da non torturare oltre il Conte di Phantomhive.

 

 

Fine

 

 

 

 

†ANGOLINO INSANGUINATO DELL’AUTRICE†

 

Scusate il ritardo!

Ecco il capitolo finale, spero non vi abbia delusi!^^

Il nostro Ciel ha seppellito in soffitta anche un quadro che raffigura la sua debolezza verso Alois, deluso e adirato per la fine del loro “gioco” di crudeltà e sensualità. Chissà se riuscirà a dimenticarlo in questo modo come è successo con la sua parte puerile… Voi che ne dite? Sono curiosa di sapere le vostre opinioni!

Adesso pubblicherò qualche fan fiction che partecipa a dei contest, appena mi arrivano i risultati!

Lascio a chi lo vuole il mio indirizzo msn: lollyelo@msn.com

Potete contattarmi se volete!

Grazie a tutti per avermi seguita, sono stata davvero incoraggiata dalle recensioni!

Grazie ancora, e a presto! Spero che mi seguirete ancora!^^

Un bacio sanguinoso!<3

 

LoLLy_DeAdGirL

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