I – No More Wonder
- S-sta’ lontano da me!
Sebastian sospira e si sfiora le tempie con due dita in un gesto esasperato.
- B-Bard, Bard, si sta avvicinando!
E non è soltanto perché i domestici hanno abbandonato i loro compiti per dedicarsi a ben altro – ancora.
- L’ho vista, dannazione, l’ho vista!
Semplicemente, vedere Bard, Finian e Maylene, armati rispettivamente di lanciafiamme, sequoia – sequoia? – e pistole, chiedere pietà ad una vespa è indefinibile anche per un demone.
- Mi pungerà! Per favore, Bard, ammazzala, ammazzala!
Ma Sebastian, oramai, ha smesso di domandarsi tante cose.
Anche se non gli dispiacerebbe sapere perché Grell Sutcliffe si stia strusciando oscenamente contro la sua gamba. O perché tutto ciò accada ogniqualvolta tenta di svolgere i suoi doveri.

II – British Erotic Practice
Se Sebastian non conoscesse bene il suo padrone e non fosse un demone avvezzo ai peccati più spregevoli, adesso probabilmente darebbe le dimissioni e si ritirerebbe in un convento.
Al contrario, si limita a sollevare appena le sopracciglia e a rivolgere uno sguardo preoccupato ad Agni, che osserva Ciel correre fuori dal bagno – con le guance imporporate d’ira ed una mano impegnata a sorreggere all’altezza della vita i pantaloni sbottonati – all’inseguimento di Soma, che si sistema orgogliosamente sul capo il nuovo turbante di carta igienica, commentando apprezzamenti a proposito della sua sorprendente morbidezza.
- Soma, fermati!
- Oh, Ciel, non trovi che questo bianco splendente mi doni?
Il maggiordomo indiano boccheggia, come incerto se permettere o meno alla mascella di cadere e frantumarsi sul pavimento, ed il collega si chiede se non sia il caso di chiarire che la carta igienica non fa parte d’una pratica erotica tradizionale britannica.

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III – Poor Naked Thing In The Middle
- Arancio e giallo indubbiamente vi doneranno, signorino Ciel!
- Se posso permettermi, miss, i colori scuri sarebber…
- No, non potete permettervi! - Nina riduce gli occhi a due fessure torve, portando le mani sui fianchi. - A voler essere precisi, non dovreste nemmeno permettervi d’intralciare così il mio lavoro! Qui sono ammessi soltanto ragazzini e ragazze giovani!
Sebastian aggrotta la fronte. - Se non è il mio signorino ad ordinarmelo, non mi sento in dovere di andarmene, miss Nina.
Ciel si stringe nelle spalle, lugubremente consapevole che il diverbio si protrarrà per l’intera durata della visita della sarta.
In fondo, non sono loro a dover rimanere nudi sino al termine della discussione.

( Uaoh, che affluenza! XD
Non me lo sarei mai aspettato da questa raccolta, nata più per gioco che per altro, e sono davvero felice di poter rispondere a ben sei recensioni in una volta sola e del fatto che evidentemente non sono poi così male con il genere comico/demenziale!

ladyNoire: Come le penso? Be', quanto alla carta igienica, io sono ossessionato dalla carta igienica. Se mi si chiede un prompt, all'85% sarà sulla carta igienica. Non so perché. *-* E le altre... non ne ho idea. XD Grazie del commento! <3
Lusty: Ti dirò, ho già scritto sette capitoletti, e la prossima è proprio su Sebastian e i gatti... ma molto particolare. XD Grazie di leggere. <3
Aya Lawliet: Qualcun altro che adora Soma! Yep, mi sento realizzato! *-*
Sebastian che va in convento è la parte che più è piaciuta a tutti... ha fatto morire anche me, ad essere sinceri. XD
Grazie dei complimenti ed anche semplicemente di leggere. <3
Saruwatari_Asuka: Tu meriteresti tre pagine di ringraziamenti soltanto perché hai recensito praticamente tutte le mie fanfictions in cui uno dei protagonisti era Grell, e non sai quanto, ogni volta che controllavo e trovavo una tua recensione, tu mi abbia reso felice con i tuoi commenti. Forse dopo un po' uno dovrebbe esserci avvezzo, non saprei, ma io non riesco a smettere di sentirmi commosso ogni volta... quindi grazie, davvero. <3
Aphordite: Tutti i complimenti del mondo per così poco? *blushblushblush* Grazie! >//<
Grell vestito da suora? XD Ma non c'avevo pensato! XDD Secondo me gli salterebbe addosso, quali che siano le loro vesti... Muah, Grell vestito da suora! *fangirla*
Grazie per la recensione. <3
Sachiyo: Tu! Non hai idea di quanto mi faccia piacere trovarti qui e sapere che ti è piaciuta una mia storiella scema! *-*
Ma perché rompi? Sapere che la carta igienica esisteva e che non si pulivano con le foglie può essere molto utile. u__u
Grazie per aver recensito! <3

C'è l'1% di possibilità - oggi sono fissato con le percentuali, sì °A° - che la prossima volta ci siano di nuovo così tante recensioni, ma io provo a sperarci lo stesso ed ho anche deciso di darvi le anticipazioni! Uaooooh, le anticipazioni! *stupido mode* XD

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'til next time, chu. )

- Se-Sebastian! - Potrebbe essere un richiamo imperioso, quello del conte Ciel Phantomhive, se non fosse intervallato da uno starnuto. - Che diavolo è quello?
- Quello, mio signore? - gli fa eco il maggiordomo in tono disinvoltamente innocente.
- Sì, quello. - conferma il giovane conte, incrociando le braccia al petto, in attesa di spiegazioni.
Per qualche istante conserva un aspetto severo ed autorevole, ma poi un secondo starnuto lo costringe a portare repentinamente le mani al viso.
- Oh, questo. - Il demone getta un’occhiata distratta al gatto comodamente seduto nel suo grembo. - Suppongo sia un gatto, signorino. Devo cacciarlo?
Il ragazzino fa per assentire con veemenza, quando una serie di starnuti lo piega in due, con le mani premute sul naso e sulla bocca nel vano tentativo di contenersi.
Sebastian muove un passo in avanti e la violenza dell’allergia aumenta, tanto che Ciel arretra.
- Perdonatemi, temo di non aver udito il vostro ordine. - sogghigna il maggiordomo. - Significa forse che il gatto può rimanere?
Il giovane conte vorrebbe potergli rispondere che quel coso deve sparire all’istante dalla sua vista, tuttavia il demone muove un secondo passo in avanti e ancora una volta lui deve indietreggiare.
E Sebastian sorride, amabilmente compiaciuto, accarezzando l’animale dietro le orecchie.

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Non è che Sebastian non abbia fatto l’abitudine alle provocazioni quotidiane del suo padrone.
Semplicemente, quando lo vede sputare un fiotto di the caldo sulla giacca, lavata quella stessa notte, mentre legge il giornale, deve inarcare un sopracciglio ed esalare un sospiro esasperato.
- Qualche problema, signorino? - vuole sapere, accostandosi di qualche passo alla sua scrivania.
Dipinta sul volto di Ciel, v’è l’espressione più stravagante che si sia mai profilata sul suo viso mentre, palesemente incurante della macchia scura che si sta espandendo sul suo abito, appoggia il giornale sul ripiano in legno perché anche il maggiordomo possa leggere l’articolo sulla prima pagina.
“Annunciato l’arrivo della seconda stagione di Black Butler in tutti i teatri di Londra” recita il titolo a caratteri cubitali.
Nel proseguire la lettura, la fronte del demone si aggrotta un poco in più ad ogni parola.
“A seguito della morte del protagonista, Ciel Phantomhive, nella seconda stagione appariranno due nuovi personaggi principali: Alois Trancy ed il suo servitore, Claude Faustus, il maggiordomo bianco”.
Adesso Sebastian capisce che cosa significhi l’espressione del giovane conte, perché è all’incirca la medesima palesatasi sul suo volto.
Ma che diavolo…?!

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- È meglio che metta fine a questa mia inutile esistenza!
Maylene strofina un panno pulito sulle lenti degli occhiali. Bard mastica l’estremità d’una sigaretta. Persino Finian, solitamente tanto empatico, gli getta a stento uno sguardo distratto.
- Quando avrete terminato, per favore, ripulite il sangue dal pavimento, altrimenti il signor Sebastian si arrabbierà. - si limita a ricordargli, del tutto incurante che un morto non può ripulire proprio nulla.
E Grell, sconsolato, sospira e ripone il coltello nel cassetto della cucina.
Quella del taglio della gola, oramai, è proprio una vecchia storia.
Forse, la prossima volta, dovrebbe minacciare di incenerirsi con il lanciafiamme con il quale Bard sta preparando il pranzo.

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Undertaker scoppia a ridere fragorosamente.
Si accascia sul ripiano di legno del tavolo, poi rotola da un lato e cade sul pavimento, supino, stringendosi la pancia.
All’esterno, i corvi si affrettano ad allontanarsi dall’insegna della bottega – quella un po’ sbilenca, dove sul legno in parte graffiato e marcio è dipinta la scritta Undertaker, e che adesso sta tremando pericolosamente.
Sono in molti a chiedersi come riesca, il perfetto maggiordomo dei Phantomhive, a far ridere così il becchino. Nemmeno il suo stesso padrone, tuttavia, ne è a conoscenza.
- Uahahaha! Non mi sarei mai aspettato che proprio voi, signor maggiordomo…!
Sebastian sospira, domandandosi quando Undertaker cesserà di ridacchiare – e, in particolare, di schernirlo.
Intimamente, forse, un poco si pente d’avergli raccontato di come Madame Red abbia allegramente salutato il suo sedere.

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VIII – Have You Heard, Dear Earl…?
- Oh, suvvia, conte, fatemi questo favore. Non vi chiederò una risata da funerale di stato, se sarete così gentile…
Ciel leva gli occhi al cielo, tuttavia acconsente a distendersi sulla stoffa morbida.
- State comodo? - vuol sapere Undertaker, studiandolo con attenzione, sebbene un ghigno divertito distorca la sua espressione assorta.
- Non capisco perché…
Ma il becchino l’interrompe mentre il coperchio della bara scivola su di lui con un tonfo.
- In questo modo dovreste vivere la medesima esperienza d’un cadavere. Allora, che ve ne sembra?
- Che importanza ha se sia confortevole o meno, per un morto?
Undertaker increspa le labbra in un sogghigno e si accomoda sopra il feretro.
- Ma come, mio caro conte, non avete mai sentito parlare di coloro che vengono sepolti vivi?

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IX – Romeo Is In A Bad Mood
- Sebastian.
Il maggiordomo non risponde: rimane immobile, affonda le unghie nei braccioli della poltrona sulla quale è seduto, scruta il nulla dinanzi a sé con occhi spiritati.
Ciel non capisce né lui né la palese esultanza di Grell, né tantomeno il sorriso sornione di Lau o Soma, che gesticola allarmato nella sua direzione, come se volesse avvertirlo di qualcosa.
- Sebastian!
Quando il demone solleva la testa, ha uno sguardo tanto torvo che il conte ammutolisce.
Soma si batte una mano sulla fronte, alle sue spalle, ma in fondo è anche colpa sua: avrebbe dovuto dirglielo prima, che Sebastian avrebbe dovuto impersonare il ruolo di Romeo e Grell quello di Giulietta, nella prossima rappresentazione teatrale.

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X – Completely In Order With The Rules
- Il prossimo.
Si odono soltanto quest’ordine, ripetuto come fosse una litania, ed il fruscio della penna sulla carta.
William solleva a malapena lo sguardo freddo dal registro che sta compilando ogniqualvolta un nuovo impiegato si presta all’ispezione.
- Grell Sutcliffe, quella Falce…
- Ma Will…!
- … ah, lasciamo perdere. Ne parlerò con i superiori.
Quando Grell Sutcliffe e la sua motosega abbandonano la sala, soltanto il suo rigido contegno gli impedisce di concedersi un sospiro di sollievo – perlomeno, da adesso in avanti dovrà occuparsi solo di Shinigami comuni ed in regola.
E nuovamente è il suo contegno ad ostacolare la caduta della sua maschera distaccata – e della mascella – quando un nuovo collaboratore si ferma dall’altro lato della sua scrivania.
- Ronald Knox.
- Ronald “To Die” a rapporto, capo!
- Quella cosa, esattamente, che cosa sarebbe?
- La mia falce, capo.
William sfrega stancamente le dita sulle tempie.
- Dunque, a tuo parere, un tagliaerba sarebbe una Falce della Morte perfettamente regolamentare?

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