Come Amélie

di teti
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** CAP ! ***
Capitolo 3: *** CAP ” ***
Capitolo 4: *** CAP £ ***
Capitolo 5: *** CAP $ ***



Capitolo 1
*** Prologo ***




[NdA:solo due parole, spero che vi piaccia ovvio, e spero di ricevere qualche commento, la storia come si può notare a molte scene ispirate al mondo cinematografico del film"Il favoloso mondo di Amélie"scritto e diretto da jean-Pierre Jeunet. Film che mi fa sempre sorridere e sognare, a chi non lo ha ancora visto consiglio la visione...ed ora vi lascio alla storia.....commentateXD!!!
P.S.: mi scuso ancora spero sia la stesura finale, dato i consigli di una lettrice sto rivedendo la punteggiatura e alcune parti]


INTRO

 
E’ il  ventidue Settembre dell’anno corrente, sono le undici e trentadue minuti e otto secondi, di una mattinata soleggiata ed il professor Poulain il cui volto è ormai segnato dall’età siede con aria pacata sulla panchina di un viale di Hyde Park  come di consueto al primo sorso del suo caffèlatte d’asporto i baffi presentano un delizioso contorno di schiuma nella parte inferiore...

Nel medesimo istante un insignificante sacchetto di plastica sta danzando indisturbato in aria nella zona di Whitechapel...

Pochi  secondi più tardi il cane di piccola taglia della edicolante di Earls Court sta lasciando un ricordino inappropriato sulla stampa giornaliera all’insaputa dell’anziana padrona, in quel momento un impiegata giovanile ed esuberante sta consegnando, con volto di cortesia, delle comunissimi chiavi nelle mani di una ventenne, dall’aria stravolta, di nome Camilla Marzi.

Una comunissima ed anonima ragazza di origini italiane, presumibilmente di provenienza da un piccolo medio centro, comunque non rilevante hai fini di questa storia.
 
-Sono certa vi troverete benissimo, avete il mio numero, ricordate ogni primo del mese ritiriamo ,l’affitto!!Arrivederci- con questo frettoloso discorso buttato un po’ la come capita l’avvenente impiegata dell’agenzia sta scappando giù per la tromba delle scale, ed così con un aria confusa Camilla richiude con gesto non curante la porta di camera alle sue spalle, il borsone viene gettato, e la ragazza sconfitta dalla gravita si riversa col volto contro un angolo letto, esausta.
 
Per il momento pare sia il caso di lasciare qui la nostra protagonista, domani è un altro giorno si consolava Rossella e domani per noi è un'altra storia….

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Capitolo 2
*** CAP ! ***


[NdA:Vi sta piacendo...speriamo...si va col secondo!  mi chiedo se ci capirete qualcosa o mi prenderete per pazza!chiedo scusa per le imperfezioni sto correggendo!]

CAP !

Sono le sei e quarantadue di notte o forse dovremmo dire del mattino, un corpulento inserviente procede a cavallo di un insolito mezzo delle pulizie, Maurizio è questo il nome che pare decifrarsi su una malmessa etichetta di stoffa cucita sopra il taschino della divisa.

Fa il suo dovere con un susseguirsi di movimenti ormai di routine è meccanizzato da un lavoro mal pagato e scarsamente appagante.

Pochi passi da lui, eccola Camilla, seduta a gambe incrociate sulla panchina, percepiamo il caldo della stagione dal suo vestiario leggero e da quei jeans tagliuzzati a shorts che danno un tocco personale al suo look.


IL drummino preparato poco prima viene aspirato con calma apparente, mentre lo sguardo di tanto in tanto osserva le rotaie del binario, l'aria fin troppo pensierosa, di chi pur non volendo si sta arrovellando il cervello di paranoie.

Sette un quarto e un minuto....

L’orologio di Camilla viene osservato con costante agitazione, quel minuto di ritardo sembra gettare il suo animo in allarme.


-Cami!!- Schiamazzi, saluti, abbracci e una quantità inconcepibile di sorrisi ed entusiasmi di ogni genere, il gruppo di amici o conoscenti pare essere piacevolmente riunito, ma a noi non interessa soffermarci oltre su come o chi siano tutti i presenti.

Noi posiamo con Camilla lo sguardo su un soggetto ben definito, una figura maschile e longilinea ,oggettivamente, delineata da bei tratti e da un certo gusto nel vestire, gusto non classe! stiamo comunque parlando di un giovane uomo che si ostenta a tenere la camicia aperta sotto un giacchetto di pelle nero ormai vecchio.

Mostrando con disinvoltura la sua t-shirt preferita di qualche gruppo indipendente, sotto la stoffa di una camicia rigorosamente a quadri o righe.

Dei pantaloni a sigaretta un po’ sbrindellati nell’orlo che coprono le immancabili All-Stars ormai segno di una generazione di musicisti e poeti maledetti, il fascino dell’artista.


Ma torniamo a quel momento, quell’istante appena scorso in cui, come nella canzone di Cocciante, i due sono “con gli occhi negli occhi” l’uno nell'altro e con un solo sguardo accompagnato da un lieve imbarazzato sorriso  si sono salutati e raccontati una marea incontrollata di emozioni.

Finché come di consueto la vivacità della combriccola non interrompe bruscamente quel contatto, senza tocco, ed i due tornano ad essere partecipi della realtà mondiale.

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Capitolo 3
*** CAP ” ***



[NdA:Si il capitolo precedente scritto lievemente pendente perché rappresenta il  futuro anche se è scritto come se lo vivesse in quel momento...bizzarro, non trovate?quante volte ho detto scritto mi sto ripetendo?]

CAP ”

Tre Novembre duemiladieci...

Una foglia gialla, di un albero tinto d'autunno, si stacca dalla chioma per volare sino alla finestra di una camera da letto al terzo piano di un vecchio edificio in tipico stile inglese...

Dietro il mattonato rosso, dentro le calde mura casalinghe un impiegato demotivato, si deprime cucinando un semplice uovo al tegamino; l’unica pietanza della sua dieta culinaria che è migliorata con la sua nuova vita da scapolo.

Nella stessa casa ma a qualche gradino di differenza una francese sta litigando animatamente con l’armadio; come se quei vestiti improvvisamente si fossero coalizzati quella  determinata mattina per farla apparire più tonda di fronte allo specchio, giudice mostruoso di un ammutinamento organizzato da oggetti inanimati.

E' in quel bizzarro e anonimo contesto che vive Camilla condividendo bagno e spazi comuni con individui unici nel loro genere.

Ma non è certo ciò che pensa ora mentre richiude la porta d’ingresso, avviandosi poi verso le scale.

Il suo unico pensiero è collegarsi al suo portatile e chiamare casa, vi pare strano?

Anche a noi!
Ma sappiamo bene che sta mentendo, mente di continuo specialmente a se stessa.

Come se quello scrutare nella chat non fosse ovvio, lui non ce, un sospiro mentre la mano cerca le cartine nella borsa, sono due settimana che non si parlano, dove sono i filtri?? ma come darli torto un rapporto tra due conoscenti non si può basare sulla freddezza mono tono di una chat.

Attenzione Camilla stai andando oltre…è questo che sarebbe giudizioso dirle in un momento del genere, ma voi purtroppo non sapete come si sono conosciuti e quindi non riuscite a capire,ma fidatevi...ritenetevi fortunati!

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Capitolo 4
*** CAP £ ***


[NdA:Lo sò è una storiellina breve...vi starò annoiando?? scusatemi gli errori la ricontrollerò la sto postando di getto tutta....scusatemi!]

CAP £

Le corde di una chitarra vengono sfiorate, e lo sguardo di un musicista in cerca di fama si alza piano a scrutare la coetanea che ha affianco...

Un sorrisetto da divo del cinema gli si dipinge in volto, facendosi lustro del suo talento  da musicista,ormai comunissimo tra i giovani.

Lei ingenua lo guarda sognante ma non costantemente, parrebbe sfacciato! Camilla si rivela abbastanza pianificatrice su questo, tanto da abbassare ogni qual volta lo sguardo, o posandolo astutamente su qualcun'altro dei presenti.

Non farlo sentire desiderato, ma  avvolte e proprio un nostro gesto a tradirci e forse più di uno, nel caso della nostra eroina è quel lieve tamburellare nervoso con le punte delle dita sul ciondolo di legno che le pende al collo.


-Quando riparti?- le chiede lui con fare amichevole -Sono appena arrivata e vuoi già che me ne vada!- cerca di ironizzare lei.

Ma i suoi modi appaiono tutto tranne che naturali, fortunatamente per noi lui pare abbastanza cotto da lasciarla gesticolare, chi sa! magari trovare qualcosa si carino anche in quel comportamento cretino.

Un sorriso, qualche battuta, no non le dirà parole dolci e smielate non le dirà di amarla in eterno, ma le racconterà tutto con un bacio...

Quella stessa sera quando dopo il caffè andranno in terrazzo assieme ad accendersi una sigaretta, questa volta anche lei ne fumerà una, sarà lui ad offrigliela con aria galante ma pur sempre con complicità amichevole.

Ed eccoli lì, già li vedo!
Provate a immaginarli poggianti alla ringhiera...

Lei guarda fuori, lui pare fare lo splendido poggiandovi la schiena, ma dentro sta aspettando il momento,quel istante in cui quel gesto cade a pennello, lei si gira lievemente li sorride forse per qualcosa di stupido che lui ha detto...eccolo!


Un legame suggellato da un bacio, cento domande trovano un'unica risposta, mesi di distanza vengono a mancare nei ricordi.

Sono lì è questo che conta, ora.

L’uno accanto all’altro, feilici e a modo loro  innamorati e impauriti.

Un lieto fine che meriterebbe una canzone.

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Capitolo 5
*** CAP $ ***



[NdA:Ci rivediamo in fondo!^_^]


CAP $

I ricordi sono mostruosi perché incontrollabili, tutto ti può ricordare qualcosa o qualcuno!

La metro, un  Ipod, un gesto fatto tra due estrani e anche quella sigaretta spenta sul marciapiede può riportarti alla mente qualunque cosa, o forse sarebbe più lecito ammettere che siamo noi, in realtà, artefici di voler rimembrare a qualunque costo qualcosa che abbiamo a cuore.

Per quanto questo ci possa far star male o forse ci renda felici, ma ciò è raro l’animo umano ama crogiolarsi nei drammi specialmente se sentimentali...

Quale animo migliore di quello di una giovane donna che incontra quegli occhi scuri per puro caso...si lei non vuole é vuole ricordare, che contraddizione!

-Dovevo attraversare il mare per dire che un ragazzo mi piaceva veramente- destino che si burla...

Trovare qualcuno per pochi giorni non più di tre probabilmente anche meno, conoscerlo così poco e sentire quel fulmine che ti desta il cuore come non accade ormai da tempo, e se fossero più giorni?!

Seguendo la reale trama lui tornasse nella sua terra le medesime origini o similari della nostra protagonista, che sorte avversa perché conoscersi così, proprio adesso che lei aveva progettato un'altra vita proprio in quella capitale turistica dove lui era vacanziero.

Ma forse la trama si evolve e  ci consola a suo modo sapere che questa novella ha un lieto fine, che l’amore ha trionfato immancabilmente. Ad ogni cuore un Happy Ending.

Non trovate?

Ma questa lettori è solo una serie di parole senza condizione reale, mai mettere una penna tra le dita di una donna, potrebbe raccontarvi l'illusione dei suoi sogni e il finale alternativo a una vita che tutto sommato è felice anche senza questa parentesi d’amore.






[NdA:Sera Gente!

"Il mondo esterno appare così morto che Amélie preferisce sognare una sua vita in attesa di avere l'età per andarsene." Cit. la voce narrante del film di Amélie.

Non credo di aggiungere altri capitoli, che ve ne pare di questo scorcio, vi ho forse raccontato qualcosa di mio? beh di mio ce il film che preferisco...cos'altro??
Nella speranza che qualcosa abbia lasciato o che almeno la breve lettura vi sia gradita io vi ringrazio e attendo qualche commento!]

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