Revenge

di tenny_93
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I capitolo ***
Capitolo 2: *** Il segreto dello Sharingan... ***



Capitolo 1
*** I capitolo ***


Revenge,David Bizzarri...

Tenten ansimava. Sasuke era molto più forte di quanto lei potesse credere, la sua spada era un’arma terrificante e lei non era assolutamente in grado di contrastarlo. L’Uchiha la fissò senza un briciolo di emozione, come se stesse guardando un insetto, la debolezza della ragazza in confronto a lui era palese.

- Ridicolo - mormorò Sasuke. - E con una tecnica così scarsa, osi definirti una Maestra d’Armi ?!? Mi vergogno solo al pensiero di aver sguainato la mia spada per nulla…

Gli occhi di Tenten si accesero improvvisamente di rabbia. Le sue mani strinsero con maggiore determinazione la lancia e sferrarono un altro attacco violentissimo contro l’Uchiha, il quale tuttavia restò ad osservarla immobile. Tenten vide con sorpresa il suo micidiale colpo fendere l’aria e, subito dopo, la spada di Sasuke spezzò in due l’arma della ragazza spedendola a terra con un sordo lamento.

- Penoso - fu il commento di Sasuke. - Hai sprecato la tua ultima occasione!
- U… Uccidimi - esclamò la kunoichi tra i denti. - Che aspetti ? Dammi… Il colpo di grazia…

Sasuke sollevò la punta della satana contro la gola di Tenten, tuttavìa si fermò di colpo.

- Hmpf - fece lui con un sorriso crudele. - Troppo facile, così dopo avrei anche l’ulteriore “seccatura” di avere a che fare coi tuoi compagni! No, ho in mente un’idea migliore invece…

Tenten non capì. L’ultima cosa che ricordò, prima che la sua mente si riempisse di nebbia, furono gli occhi di Sasuke che brillavano di una luce sinistra.

***

Sia Neji che Rock Lee arrivarono sul luogo del combattimento alcuni minuti più tardi. Tenten era ferma al centro della radura in ginocchio, con gli occhi incollati al terreno, e sembrava addirittura in trance. Subito Rock Lee si precipitò a vedere come stava, mentre Neji invece si guardò attorno con il Byakugan cercando di cogliere qualche segno della presenza di Sasuke lì intorno.

- Tenten, ehi Tenten - ripeté Rock Lee, cercando di scuotere la compagna inerte.

Purtroppo nulla dava a intendere che Tenten fosse in grado di reagire in alcun modo, completamente sorda a ogni richiamo, Rock Lee provò a svegliarla in tutti i modi senza risultato. Intanto Neji, estendendo il suo campo visivo a 360° gradi, riuscì a percepire chiaramente una presenza malvagia e un pericolo imminente, tuttavia rimase scioccàto quando comprese che la fonte negativa proveniva dal corpo apparentemente privo di sensi di Tenten.

- Rock Lee - gridò. - Presto, allontanati da lei!
- Cosa

Purtroppo l’avvertimento di Neji giunse in ritardo. Rock Lee fece appena in tempo a scorgere con la coda dell’occhio il volto di Tenten e un rapido guìzzo di lame squarciargli la spalla sinistra. Tuttavìa fu abbastanza veloce da ritirarsi indietro prima che la lama venisse spinta in profondità e, con un balzo, fu subito a fianco di Neji.

- Ma che accidenti le è preso - esclamò Rock Lee.
- Questa è opera di Sasuke - sibilò Neji tra i denti. - Solo lui può essere capace di…

Prima che potesse aggiungere altro, Tenten sollevò entrambe le lame e si lanciò all’attacco contro i suoi stessi compagni, cercando di sgozzarli. Sia Neji che Rock Lee evitarono entrambi i colpi ma erano sconcertati, confusi… Gli occhi di Tenten erano spenti, come se fosse ipnotizzata, e l’espressione del suo volto era indurita da uno sguardo di follìa omicida. Rock Lee si stupì incredibilmente di quanto la forza della ragazza sembrasse aumentata: malgrado la sua ben nota agilità, era come impotente di fronte alle lame che Tenten sventolava con grande maestrìa cercando di colpirlo.

- Dannazione - Rock Lee si rincantucciò in un angolo, tenendosi la ferita che Tenten gli aveva appena inferto alla spalla. - Tenten non è mai stata… così forte…
- Tenten non c’entra - rispose Neji. - Lei sta combattendo per uccidere, noi invece ci stiamo contenendo per timore di farle del male… Per questo ci sembra di colpo diventata più forte, in pratica stiamo combattendo contro i nostri stessi scrupoli!
- Complimenti Neji - gridò una voce dall’alto in risposta.

Neji evitò l’ennesimo attacco di Tenten per un soffio, dopodiché sollevò lo sguardo con rabbia.

- Sasuke - urlò. - Fatti avanti, maledetto!

Prima di tutto Neji vide due occhi rossi fiammeggianti comparire in mezzo al nulla poi, un attimo dopo, la sagoma di Sasuke si materializzò sospesa nel vuoto.

- Allora Hyuga - sorrise Sasuke. - Che cosa si prova ad essere uccisi da un tuo compagno ?

Neji strinse i denti con rabbia. Tenten gli fu nuovamente addosso e dovette muoversi repentinamente per evitare che la lama della ragazza gli tranciasse di netto la testa.

- Che cosa le hai fatto ?!?
- Niente di speciale - rispose Sasuke tranquillo. - Ho semplicemente pensato che sarebbe stato più “divertente” chiudere i conti con voi in questo modo, uccidervi semplicemente era troppo facile…
- Neji, attento!

Neji colse l’avvertimento di Rock Lee un attimo prima che Tenten gli fosse di nuovo addosso, la lama recise alcuni dei suoi capelli e, afferrandole entrambe le mani grazie al Byakugan, il ragazzo riuscì ad assorbire l’impeto del suo attacco. Gli occhi di Tenten lo fissavano freddamente e con odio, ormai lei era solo un burattino nelle mani di Sasuke, subito la spinse via e si rimise in guardia.

- Tenten svegliati - gridò Neji. - Per favore, torna in te…
- E’ inutile - lo schernì Sasuke dall’alto. - In questo momento lei è completamente “sorda” ad ogni tipo di richiamo e i suoi occhi vedono solo nemici da abbattere ad ogni costo!

Purtroppo Sasuke diceva il vero, le parole di Neji giungevano alle orecchie di Tenten sotto forma di suoni incomprensibili. La ragazza sembrava un’automa privo di volontà e continuava a muovere le sue lame cercando di uccidere sia Neji che Rock Lee.

- Andiamo Tenten, basta - fece Rock Lee disperato, schivando un colpo che, per poco, rischiava di pareggiargli il caschetto.
- Tenten, smettila - urlò Neji.

Tenten spiccò un agile balzo in avanti, Neji la bloccò in aria ma, quando entrambi ricaddero al suolo, si ritrovò entrambe le lame a un centimetro dalla gola. Tenten stava usando tutta la sua forza per spingere a fondo. Fortunatamente la reazione di Neji fu tanto veloce quanto disperata: il suo piede scivolò rapido sotto l’addome della ragazza spingendola via e, rialzandosi con uno scatto, si mise in posizione.

- Non costringermi a farlo - l’ammonì Neji, preparandosi a eseguire la sua tecnica speciale per chiudere i canali del chakra.
- Accomodati - esclamò Sasuke beffardo. - Dal momento che il suo corpo è sotto il MIO controllo, non appena la priverai del chakra, otterrai semplicemente di accelerare la sua morte…
- Che vuoi dire ?!?
- Tenten è animata da un unico ordine: uccidere! Anche se il suo chakra si dovesse esaurire, continuerà comunque a combattere fino a spegnersi come una candela sciolta!

Lo shock per la rivelazione bloccò Neji proprio nell’attimo in cui stava per sferrare il suo attacco. Tenten gli fu sopra pronta a colpirlo alla testa, di nuovo riuscì a evitarla ma non sapeva come fare per fermarla.

- Eppure ci dev’essere un modo per spezzare l’ipnosi!
- Oh sì che c’è - rispose Sasuke. - Ed è incredibilmente semplice… Basta che uno di voi due si lasci uccidere, come vedi non è poi così complicato!
- Cosa ?
- Precisamente - spiegò Sasuke. - Quando ho usato lo Sharingan Ipnotico, le ho impartito chiaramente questo ordine: “uccidi i tuoi compagni!” L’unico modo per sciogliere l’ipnosi dunque è che, almeno in parte, lei riesca a portare a termine il comando alla lettera!

Con un urlo terribile, Tenten si lanciò infuriata verso Neji con tutta la forza che aveva in corpo. Di nuovo lo Hyuga le afferrò entrambe le mani e, per qualche istante, rimase fermo a guardarla negli occhi. Quella che aveva davanti assomigliava terribilmente a Tenten ma NON era Tenten: I suoi occhi erano spenti e privi di quella luce che illuminava il suo volto ogni volta che si allenavano insieme; il suo volto dai lineamenti delicati era contratto in una smorfia terribile e feroce; i muscoli della ragazza tremavano per la rabbia e lo sforzo… Neji impallidì ancora di più, sovrapponendo mentalmente l’immagine che aveva davanti a quella della sua amica Tenten.

- Tenten - esclamò. - Tenten, ti prego… Torna in te, guardami!

Niente. Gli occhi di Tenten erano lo specchio della furia incontenibile che aveva in corpo, davanti a lei non c’era Neji ma il nemico da abbattere… e lei lo avrebbe abbattuto!
Neji non se ne accorse ma alcune lacrime cominciarono a scorrergli sulle guance. L’ultima volta che aveva pianto, quando morì suo padre, giurò che non lo avrebbe mai più fatto… Tuttavìa Tenten era molto più di una semplice compagna,nel corso del tempo,si era reso conto di provare verso la kunoichi qualcosa di più che semplice amicizia,un sentimento più forte che fino a quel momento non aveva mai provato prima. Ora che si trovava in quella situazione, sul punto di fare una scelta così difficile e al tempo stesso rapida e immediata, rimpianse tutte le occasioni in cui avrebbe potuto dimostrarsi più vicino e solidale nei confronti dei suoi compagni, ma soprattutto verso Tenten che non aveva mai perso un occasione per confortarlo nei suoi momenti difficili.
 Nel momento in cui la lama di Tenten affondò nel petto di Neji, il ragazzo afferrò saldamente le braccia della ragazza per impedirle di allontanarsi: sarebbe già stato troppo doloroso per lei comprendere e accettare il suo sacrificio per permetterle di avere sulla coscienza anche il sangue di Rock Lee. La ferita era mortale, Neji se ne accorse subito, tuttavìa concentrò tutta la forza che gli rimaneva per costringere Tenten a guardarlo negli occhi… Non poteva morire senza avere davanti almeno un’ultima volta l’immagine della SUA Tenten. Mentre il sangue sgorgava lungo la lama, la nebbia che avvolgeva la mente di Tenten cominciò a diradarsi e gli occhi della ragazza ripresero a brillare di luce propria… L’effetto dello Sharingan Ipnotico di Sasuke era finalmente cessato.

- Ne… Neji ?!?

All’inizio osservando i candidi occhi del ragazzo, non capì esattamente cosa era successo, pensava di essersi appena svegliata da una specie di sogno… Poi improvvisamente avvertì il contatto del metallo nelle sue mani e il caldo rivolo che scorreva lungo le sue dita e, abbassando lo sguardo, il “sogno” diventò un incubo.

- Neji !!!

L’urlo disperato di Tenten, nel momento in cui si rese conto di ciò che aveva appena fatto, ruppe di fatto quella gelida atmosfera di morte. Rock Lee osservava impotente la scena, piangendo lacrime amare, incapace di muoversi a causa delle ferite profonde. Neji osservò la compagna senza emettere un solo lamento, aveva solo due possibilità di scelta: la sua vita o quella di Tenten… Evidentemente il cuore scelse per lui.

- Tenten - mormorò Neji con un filo di voce.

Pur con la consapevolezza che stava per morire, il ragazzo non poteva negare l’immensa gioia di stringere fra le braccia colei che aveva più cara di qualsiasi altra cosa al mondo. Era tornata in sé, pallida e sconvolta, ma era Tenten… La SUA Tenten, la ragazza che amava, non la fredda e spietata “marionetta” nelle mani di Sasuke.

- Neji… Che cosa ho fatto - domandò Tenten, con voce rotta dai singhiozzi. - Perché… Perché non mi hai fermata ? Avresti potuto evitare il mio attacco in qualsiasi momento… Perché ?!?

L’ombra di un sorriso comparve per un attimo sulle labbra di Neji, prima che un rivolo di sangue cominciasse a colargli all’angolo della bocca. Lentamente sentì che le forze venivano a mancargli, adesso era Tenten che, stringendolo tra le braccia, cercava disperatamente di sorreggerlo.

- Tenten…

La voce di Neji era poco più di un rantolo.

- Neji - ripeté lei. - Ti prego… Dimmi che non è vero, che è solo un incubo… Ti prego!
- No… Non sei stata tu, Tenten…
- Cosa ?!?
- Eri ipnotizzata - si sforzò di dire Neji. - Lo Sharingan Ipnotico… Sasuke ti ha…

Un improvviso fremito e lo Hyuga si sentì quasi soffocare dal sangue che cominciava a riempirgli la gola. La vista cominciava ad appannarsi e anche i suoni e le voci erano ormai distanti alle sue orecchie.

- Neji… NO - gridò Tenten. - Perché… Ti supplico, dimmi solo “perché!”
- Era… l’unico… L’unico modo - rispose Neji. - L’unico modo per “svegliarti”…
- Ma potevi fermarmi - ribatté Tenten con rabbia. - Ha sempre fermato tutti i miei colpi… Perché non hai fermato anche questo ?!?
- Perché - si sforzò di sollevare la testa, in modo da guardarla negli occhi. - La tua vita… dipendeva da quel colpo… Se io ti avessi fermata, saresti… morta!

Tenten spalancò gli occhi. Possibile, Neji aveva scelto di “sacrificarsi” per lei… Per quale motivo ? Cosa poteva averlo spinto a compiere un gesto simile: amicizia; affetto ? Oppure…

- Ti amo… Tenten!

Tenten ebbe come la sensazione che il suo cuore stesse per spezzarsi in due: anche lei lo amava e lo aveva sempre amato; non riusciva a credere che il “Genio dagli Occhi di Ghiaccio” potesse ricambiare il suo stesso sentimento, arrivando addirittura a dare la vita per lei… L’aver avuto la prova dei sentimenti di Neji in un modo così spietatamente drammatico le dette l’impressione che avessero colpito “lei” al petto con quella lama che adesso fuoriusciva appena dalla ferita sanguinante del ragazzo. Neji sussultò. In cuor suo desiderava almeno tentare di recuperare il tempo perduto in quei brevi attimi; tutti gli anni trascorsi insieme senza nemmeno una parola o un gesto di affetto nei confronti dell’unica persona che invece lo aveva sempre amato per quello che era; adesso però era tardi per quello, non poteva sperare di aggiustare le cose con lei in così breve tempo e soprattutto davanti a questa terribile separazione… Tutto ciò che riuscì a dirle, prima di spegnersi, fu un lieve sussurro.

- Tenten… Chiudi… Chiudi gli occhi…

Tenten tentò a stento di soffocare le lacrime, Neji odiava le manifestazioni di debolezza, ma non ci riusciva.

- Pe… Perché, Neji ?
- Perché… Ho già visto morire… troppa gente…

La mano di Neji tremò per un ultimo istante tra le dita morbide di Tenten coperte di sangue.

- Non è un… bello spettacolo…

Riuscì appena a dire quelle ultime parola, prima che il suo corpo divenisse freddo. Tenten strinse il suo corpo, quasi volesse tenerlo a sé nell’estremo tentativo di non farlo andare via, ma era già troppo tardi… Quel volto pallido, dai lunghi capelli scuri e con le palpebre socchiuse, non l’avrebbe guardata mai più. Neji sembrava felice di aver potuto vedere Tenten un’ultima volta, era vissuto nel suo amore ed era morto nel suo amore, e il suo mondo adesso era silenzio e pace…
Tenten chinò il capo, nascondendo gli occhi sotto i ciuffi ribelli che le scendevano dagli chignon sfatti. Le lacrime caddero senza più freni ormai, dando libero sfogo a tutto il suo dolore, avrebbe pianto fino a che non gli sarebbe rimasta una sola lacrima da versare: dopo aver perso Neji, più nulla poteva essere anche solo paragonabile. Anche Rock Lee soffriva in silenzio la perdita dell’amico, tuttavìa non ebbe né la forza né il coraggio di avvicinarsi e, dentro di sé, si sentiva forse addirittura più colpevole di quanto non fosse Tenten. Nello stesso momento in cui Neji chiuse gli occhi per sempre, qualcosa parve “accendersi” invece in quelli di Tenten: una voce che solo lei era in grado di sentire e che gli gridava incessantemente la stessa parola… VENDETTA !!!
Una risata cupa e cavernosa giunse alle orecchie della ragazza che, nonostante gli occhi colmi di lacrime, alzò il capo per incontrare gli occhi freddi e sanguigni dell'Uchiha che era rimasto ad osservare la scena impassibile e ora la stava deridendo, stava rendendo futile il sacrificio del suo compagno.

-Che scenetta commovente, mi sono venute le lacrime agli occhi-disse Sasuke,scoppiando poi a ridere- Non credevo che un tipo come Neji Hyuga, molto simile a me, potesse essere capace di un gesto simile. Davvero patetico.-rise ancora.

Tenten fremeva di collera. Quelle parole l'avevano colpita come un schiaffo,così strinse i pugni fino a far sbiancare le nocche, conficcando le unghie nei palmi fino a farli sanguinare.Non solo l'aveva ''usata'' per i suoi sporchi fini, ma si concedeva anche il lusso di insultare  loro e il dolore che provavano in quell'istante. Il dolore che Lei stava provando.

-Tu..-disse in un sibilo minaccioso-..tu non meriti nemmeno di pronunciare il suo nome!!- gli urlò in faccia,piena di collera.- Sei solo un vigliacco che si serve di altri per fare il lavoro  al posto suo,perchè nemmeno tu hai il fegato di uccidere.Sei solo uno sporco traditore- La vista cominciava ad annebbiarsi e le forze le venivano a mancare, ma non voleva svenire o mostrarsi debole di fronte a lui.
Sasuke le ghignò nuovamente in faccia, voltandole le spalle con noncuranza.

-Il mio compito qui è concluso, non vedo perchè dovrei continuare a sprecare il mio tempo con dei falliti come voi...-disse tagliente, ignorando bellamente le parole della kunoichi, lanciando un occhiata ad entrambi- Addio - e sparì, inghiottito dall'oscurità.

-Aspetta!- gli urlò dietro Tenten- Non finisce qui Uchiha,mi hai sentito?! Io vendicherò Neji e quando ci incontreremo ancora,l'unico a lasciare questo mondo sarai tu!- Fece qualche altro passo,quasi a volerlo raggiungere, poi le forze la abbandonarono definitivamente e intorno a sè vide solo l'addensarsi delle tenebre, prima di perdere conoscenza.

Furono tutti  riportati a Konoha. Tenten e Rock Lee  trascorsero alcune settimane in ospedale; Rock Lee aveva solo qualche ematoma lieve e ferite superficiali, quindi fu subito dimesso. Tenten invece,oltre a presentare tagli profondi e ematomi violacei  aveva subìto il grave shock dovuto alla perdita. Non parlava,non mangiava e non voleva vedere nessuno,nemmeno il sensei. La stessa Tsunade-sama non potè fare molto poichè come spiegò spesso a Gai  era un problema interiore della ragazza e le ci sarebbe voluto del tempo per metabolizzarlo.
Il funerale di Neji si svolse nella piazza principale,dove erano state posizionate grandi corone di fiori e nella quale si era raccolta l'intera popolazione a rendere omaggio al Jonin. Tenten rimase in disparte, all'ultima fila fissando la bara con sguardo assente; non riusciva ancora a crederci, le sembrava impossibile che lo Hyuga non ci fosse più e che ora il suo corpo giaceva,freddo e immobile, in quella cassa di legno scuro,che non avrebbe mai più rivisto quel suo sguardo di ghiaccio...Non aveva più lacrime,quindi non pianse, racchiudendo tutto il suo dolore all'interno di sè, le pareva di non avere più nulla per cui lottare, che fosse rimasta sola.Lunica cosa che, forse,le era restata era un pensiero fisso nella sua mente: LA VENDETTA!
Di lì a pochi giorni, cambiò radicalmente il proprio modo di essere e di vivere: oramai vestiva esclusivamente di nero, portava i capelli sciolti o legati in una coda bassa ed era diventata apatica, insensibile,fredda, allontanandosi  da tutti i suoi compagni ed amici, persino da Rock Lee.Il suo sguardo che era sempre stato acceso,allegro e vivace,ora appariva spento e privo di qualsiasi emozione. La kunoichi era solita allenarsi da sola incessantemente con ogni tipo di arma, soprattutto nel perfezionare la sua già ottima mira.
Tenten utilizzava i sai ( lunghi pugnali da combattimento ) come estensioni delle proprie braccia, il suo colpo era volto a centrare un punto determinato... Oramai non si accontentava più di "centrare" un qualunque bersaglio, mirava per "uccidere!" Così come gli occhi di Neji rimanevano freddi e impassibili davanti al nemico da abbattere, così ora Tenten sentiva dentro di sé lo stesso spirito che animava colui che aveva sempre amato... Che fosse sopravvissuta o meno allo scontro, il giorno in cui lo avrebbe reincontrato, Sasuke sarebbe morto comunque!






Salve a tutti!! Eccomi tornata con una nuova fanfic...
C'è da dire  che questa storia non è tutta farina del mio sacco,ma la sto scrivendo insieme a telesette!
Spero che sia di vostro gradimento,faremo il possibile per rendervela piacevole...Aspettiamo le vostre recensioni e i vostri pareri,le critiche sono ben accette!

Alla prossima!

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Capitolo 2
*** Il segreto dello Sharingan... ***


Revenge..capitolo 2... Wake me Up Inside
....
Ogni giorno per Tenten era un lungo e interminabile attimo che la separava soltanto dalla sua vendetta. Per quanto forte potesse ancora diventare, non era sufficiente… Sasuke avrebbe potuto comunque batterla con facilità, grazie al potere dello Sharingan Ipnotico. Poteva allenarsi fino allo sfinimento, sottoporsi ad esercizi massacranti, ma non poteva “allenare” la propria mente contro un avversario capace di attaccarla con lo sguardo.
Nel silenzio del campo di addestramento durante la notte, Tenten teneva gli occhi chiusi e le orecchie all’erta: i bersagli scattarono insieme, Tenten roteò all’'indietro con un salto mortale e impugnò i sai; le lame scintillarono nel buio con un secco rumore metallico, la kunoichi sferrò i suoi colpi con micidiale precisione; sia le sagome di legno che i sacchi di sabbia cadevano a terra, man mano che la sua velocità cresceva e la sua rabbia aumentava…. Niente sembrava in grado di fermarla, neppure le lance e i congegni letali sistemati apposta per scattare al suo passaggio, ogni cosa che le veniva scagliata contro finiva per crollare miseramente a terra con uno schianto. Tenten fece roteare abilmente i sai nelle mani e schivò la pioggia di shuriken, lame e kunai che le apposite macchine le lanciavano contro; il suo corpo snello e agile era incredibilmente flessibile, e i suoi movimenti fin troppo rapidi per poterli distinguere.
La kunoichi scattò in aria con un balzo, girando vorticosamente su sé stessa, allargò le braccia e scagliò il suo lungo proiettile affilato al centro del fantoccio sotto di lei; il pugnale si conficcò esattamente in mezzo agli occhi rossi del pupazzo e la ragazza lo osservò dondolare per qualche istante… prima di far roteare la sua arma nell’altra mano e “staccargli” la testa con un unico movimento.

- Ora - mormorò. - C’è ancora una cosa che devo fare… prima!

***

Lo Sharingan era sostanzialmente una “derivazione” del Byakugan, l’'abilità innata del clan Hyuga. Dal momento che il clan degli Uchiha era stato interamente sterminato da Itachi, il fratello di Sasuke, c’'era solo una persona al Villaggio in grado di fornire a Tenten le risposte di cui aveva bisogno.

- Altolà - esclamò il cadetto di guardia all' ’ingresso di Villa Hyuga. -Chi sei, che cosa cerchi davanti alla casa del Sommo Hiashi a quest’'ora ?
- Levati di mezzo - rispose Tenten con un sussurro, nascondendo lo sguardo sotto i capelli. - Devo parlare col tuo padrone, adesso!

Per tutta risposta, l’'uomo sollevò la lancia e la puntò contro la gola di Tenten.

- Se non te ne vai subito, ti infilzo!

Tenten non fece una piega. L'’uomo avvertì un leggero sussulto e, spalancando la bocca per lo stupore, la sua arma cadde a pezzi come se qualcuno avesse improvvisamente “tagliato” l’'asta in più punti.

- …Aah…

Alzando gli occhi, vide la ragazza far roteare i suoi lunghi sai prima di rinfoderarli nuovamente dietro la schiena.

- Non ho tempo da perdere - mormorò Tenten decisa. - Vai a chiamare il tuo padrone adesso, oppure lo vado a cercare io…
- Gua…- Guardie, aiuto! Accorrete !!!

L' ’uomo si precipitò all'’interno del cortile, inciampando per la fretta. Subito l' ’allarme risuonò nel padiglione esterno della villa e una dozzina di cadetti circondarono la figura della ragazza avvolta di nero.

- Chiunque tu sia, stai cercando guai ?!?
- Se non te ne vai subito, saremo costretti a ucciderti qui!

Tenten non rispose, né sollevò lo sguardo. I cadetti la stavano fissando con un misto di rabbia e preoccupazione… Chi era, che cosa poteva mai volere da Hiashi Hyuga a quell'’ora della notte ?

- Rispondi - la incalzarono i cadetti. - Chi sei, che cosa vuoi ?

Vedendo che non ottenevano alcuna risposta, costoro pensarono di risolvere la faccenda in un altro modo. Nello stesso momento in cui il primo di loro si lanciò addosso a Tenten, la kunoichi fece scivolare il pugnale nella mano destra e lo colpì allo stomaco utilizzando il manico. L'’uomo cacciò un lamento e crollò a terra sulle ginocchia.

- Dannata insolente - gridarono gli altri. - Avanti, attacchiamola tutti insieme!

Vedendoseli arrivare contro, Tenten lasciò cadere a terra i sai, conficcandoli nel terreno, e si limitò a “stordire” i suoi avversari colpendoli a mani nude. Nonostante fossero Hyuga in possesso di abilità innata e forza considerevole, non poterono nulla contro lo stile e la velocità della ragazza che, con pochi colpi ben assestati, li spedì ben presto al tappeto a leccarsi le ferite.… L'’ultimo provò a prenderla alle spalle; Tenten reagì rapidamente e, con un pugno istintivo, gli spaccò il setto nasale e lo scaraventò a terra con un calcio a spazzare. Gli Hyuga rimasero sbalorditi della sua forza e, ancora increduli per l’'accaduto, videro la ragazza chinarsi per raccogliere e rinfoderare le sue armi.

- Qualcuno di voi vada a chiamare Hiashi - esclamò lei. - Oppure comincerò a fare sul serio!

Non fu necessario avvertire il padrone di casa. Hiashi Hyuga infatti, svegliato dal frastuono che era scoppiato in giardino, si affacciò immediatamente sulla porta per capire cosa stava succedendo.

- Avete perso il lume della ragione - gridò. - Cosa vi salta in mente di…...

Tacque. Non era certamente preparato a quell’' immagine: dodici valenti cadetti del clan Hyuga atterrati e sconfitti da un unico avversario. Hiashi vide Tenten in piedi davanti a lui, senza tuttavìa capire chi fosse né tantomeno cosa volesse.

- Chiunque tu sia - esclamò severo. - Spero proprio che sarai in grado di giustificare questo!

La mano di Hiashi accennò agli uomini inginocchiati, tuttavìa Tenten non batté ciglio.

- Ho bisogno di informazioni - esclamò lei, sollevando lo sguardo.

Hiashi rimase sorpreso nel riconoscere quegli occhi color nocciola, nonostante la luce sinistra che emanavano.

***

Per circa qualche minuto, nessuno parlò. Hiashi rimase in piedi verso la finestra, dando le spalle alla sua interlocutrice; Tenten invece si mise a sedere davanti alla tazza di tè che le era stata offerta.

- Sulla mia famiglia deve incombere una specie di maledizione - osservò Hiashi gravemente. - La morte di mio fratello Hizashi, sacrificato alle ragioni del clan, e poi Neji…...-

Hiashi sospirò.

- Se non sbaglio, tu eri assieme a lui nel Team Gai… , ricordo di averti vista mentre vi allenavate insieme!

Tenten fece per sorseggiare il suo tè ma, dopo aver esitato un istante, posò immediatamente la tazza.

- Non sono venuta per parlare di Neji…

Hiashi la osservò, inarcando un sopracciglio.

- Voglio sapere tutto ciò che può dirmi sul conto dello Sharingan Ipnotico!

Un’'ombra attraversò per un istante il volto di Hiashi, forse stupito forse semplicemente seccato, tuttavìa prima di rispondere pensò bene a scegliere le parole.

- Capisco - esclamò. - Dunque sai già che sia il Byakugan che lo Sharingan hanno la stessa origine, nonostante le differenze evidenti… E che cosa vorresti sapere esattamente ?
- Voglio conoscere il suo segreto - esclamò Tenten. Ho già sperimentato di persona i suoi effetti…

Tenten strinse le mani sulle ginocchia, al ricordo di ciò che aveva provato.

- Quello che voglio sapere adesso è: lo Sharingan ha un punto debole e, se la risposta è sì, come posso fare per neutralizzarlo ?

Hiashi chinò il capo leggermente, riflettendo sulla domanda, dopodichè guardò Tenten negli occhi.

- Prima di rispondere alla tua domanda, ho bisogno di conoscere le tue ragioni….E'’ importante perché “il segreto dello Sharingan Ipnotico” equivale a sprofondare dentro a un INFERNO dal quale, una volta entrati, non è più possibile uscire…
- Benissimo allora - replicò Tenten decisa. - Perché è lo STESSO LUOGO dove ho intenzione di mandare Sasuke Uchiha!

Hiashi scosse la testa.

- Lo Sharingan Ipnotico va OLTRE la semplice Arte Illusoria, come sicuramente avrai già capito: il suo effetto agisce “direttamente” sul cervello, insinuando immagini capaci di distorcere, confondere la mente e annullare ogni tipo di contatto con la realtà…
- In pratica - azzardò Tenten. - Più cose si temono, maggiore è il rischio che lo Sharingan possa alterarle e ritorcerle contro!
- Precisamente - concluse Hiashi. - Infatti si tratta di un'’arma che non lascia scampo…
- Non provi a mentire - lo interruppe Tenten bruscamente. - Ha parlato di un “segreto”, dunque ESISTE un modo per annullare il suo effetto, parli !!!

Lo Hyuga emise un lungo sospiro.

- Un occhio come il Byakugan, in grado di separare la verità dall’'inganno, può passare agevolmente OLTRE l’' illusione… Ma per contrastare lo Sharingan Ipnotico occorre qualcosa di più della “vista”: un dolore talmente intenso, una tristezza talmente forte da ridurre qualsiasi immagine ipnotica a ciò che è realmente ,… solo “immagine” appunto!
- L'’unica cosa concreta è il dolore - mormorò Tenten a voce bassa. - E’ questo dunque il segreto…, il dolore ?!?
- Un dolore straziante - precisò Hiashi. - Capace di lacerarti l'’anima e renderti insofferente a qualsiasi altra cosa e non solo: per quanto la tua mente provi dolore, lo Sharingan tenterà SEMPRE di ritorcerlo contro di te… Per questo motivo, dovrai toccare il fondo nell’'abisso della tua mente da sola e usarlo come appoggio per risalire, solo così otterrai una valida difesa!
- Credo di aver capito - annuì Tenten. - Se non altro, adesso so quello che devo fare…, la ringrazio!

Hiashi non disse niente, non cercò di fermarla o di dissuadèrla, tuttavìa non poté fare a meno di avvertire un forte disagio anche dopo che la kunoichi se ne fu andata.

***

Ogni mattina, Hinata usciva presto per andare a visitare Neji e a portare un fiore fresco sulla sua tomba. Da quando suo padre le aveva raccontato la triste storia del ragazzo, lei non riusciva in alcun modo a serbargli rancore. Certo, in passato Neji aveva addirittura tentato di “ucciderla” ,ma molto tempo fa. La verità era che Neji era una persona a cui erano capitate molte cose brutte: la morte di suo padre, l’'essere asservito alla casàta capostipite, le umiliazioni, il disprezzo, l'’odio e il rancore… Nessuno aveva il diritto di giudicarlo per il modo in cui aveva vissuto, bensì per il modo in cui era morto: donando la propria vita per proteggere quella dei suoi compagni, il più grande atto d’'amore che si possa concepire. Solo adesso che lui non c’'era più, Hinata poteva finalmente comprendere quel suo cugino sfortunato e pregare per lui, affinché la sua anima potesse trovare pace.
Una volta raggiunto il cancelletto, Hinata si rese conto che era già aperto. Chi poteva essere entrato nel cimitero a quell’'ora ?
Qualcuno sostava in piedi e in silenzio davanti alla tomba di Neji. Hinata rimase immobile, nascosta dietro una delle tombe a osservarlo per capire di chi si trattasse. La figura era completamente vestita di nero, il fisico esile e le forme facevano intendere che si trattava di una figura femminile; il suo volto era chino in preghiera  e in mano stringeva un candido giglio bianco…

- Ciao, Neji...

Hinata riconobbe subito quella voce sottile, era Tenten.

- Probabilmente, se avessi ancora lacrime da versare, adesso potrei piangere.… Meglio così! Tu non sopporti quelli che piangono, giusto Neji ?

La risposta Tenten la conosceva già, ma aveva bisogno di quel silenzio per prendere coscienza del proprio dolore fino in fondo.

- Ho bisogno del dolore, Neji - esclamò. - Lo stesso “dolore” che ti aveva reso così forte, lo stesso “dolore” che ti sei portato dentro per tanto tempo…. Oramai quel dolore non ti serve più, io invece ne ho bisogno!

Hinata ascoltò quelle parole senza tuttavìa capire cosa significassero.

- La forza che mi occorre è il dolore - proseguì Tenten. - Il mio dolore sei TU, Neji. … Lo sarai sempre, è inutile nasconderlo, comunque mi tormenterà per sempre! Tutto quello che posso fare è “accettarlo” - tacque. La sua mano si posò sulla lapide e le dita strinsero forte la nuda pietra. - Un dolore così intenso da spaccarti l’'anima e da divorarti il cuore, il dolore per la tua assenza e per il fatto che io non posso ancora raggiungerti. 

Tenten strinse piano il bianco fiore che aveva tra le dita e continuò a parlare.

- Tu sai cosa voglio, lo sai cosa sto per fare, giusto ? Un desiderio puro e semplice, come questo fiore, voglio la mia vendetta!

Dal suo nascondiglio, Hinata tremò.

- Vendetta, Neji: vendetta verso colui che ha provocato tutto questo; vendetta per tutta l’'angoscia e la sofferenza. Vendetta...…

La voce di Tenten era carica di rabbia, nessuno poteva anche solo lontanamente immaginare quello che stava provando.

- La forza non mi basta, Neji, ho bisogno di quello che avevi tu… Mi occorre il tuo dolore, tutto quello che puoi darmi per sconfiggere Sasuke, tutto il dolore di cui ho bisogno per “vincere!”

Detto questo, Tenten depose il fiore sulla tomba del suo innamorato, sfiorandone prima i petali con le labbra. Dopodiché si voltò in silenzio e, mentre si allontanava da quel luogo, scorse Hinata seminascosta.

- Abbi cura della sua tomba - esclamò Tenten. - E dì una preghiera anche per me…

Hinata rabbrividì. Aveva visto il suo volto solo per un ’istante e le era parso di scorgere la stessa espressione di Neji. Quello sguardo gelido e privo di emozione negli occhi color nocciola della kunoichi avrebbe messo paura anche al diavolo, figuriamoci a una ragazza timida come Hinata…. Tenten si allontanò dal cimitero con passo leggero, ora che aveva deciso di utilizzare il proprio dolore anziché nasconderlo, l'’unica cosa davanti a sé era la vendetta!





Buonasera a tutti cari lettori e care lettrici..
Eccovi pronto il secondo capitolo di ''Revenge'' per la vostra felicità ^__^. Questo capitolo  chiarisce molti dubbi e fa da collegamento con il prossimo capitolo..
Ovviamente ringraziamo tutti quelli che l'hanno letta,recensita,messa tra le seguite/preferite.


Pinkpunk: Ciao carissima! Neji purtroppo è dovuto morire per esigenze di copione,ma non ti preoccupare Tenten lo vendicherà.
Telesette ricambia i tuoi saluti ^___^ Alla prossima,baci.


Dubious3: Ciao! Ci fa molto piacere che la nostra storia ti sia piaciuta,abbiamo fatto di tutto per poter rendere al meglio le caratteristiche e le emozioni dei personaggi.Speriamo che questo capitolo risolva i tuoi dubbi.Alla prossima,un bacione!


E infine,ringrazio ancora telesette per avermi aiutata con questa fanfic e di avermi resa partecipe delle sue idee.Ti voglio bene! <3

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