Me And My Shadow

di manubibi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** •••••• ***
Capitolo 2: *** ••••• ***
Capitolo 3: *** •••• ***
Capitolo 4: *** ••• ***
Capitolo 5: *** •• ***
Capitolo 6: *** • ***
Capitolo 7: *** •# ***



Capitolo 1
*** •••••• ***


Eh sì, quello lì sembrava proprio un pesciolino. Una macchia bianca sul marmo rosso del pavimento, a casa Downey.
-Ma Rob, quello lì mi sembra proprio un pesce, sai.
Robert, un bimbo vispo e dall'aria furba, lo guardò di sottecchi beffardo.
-Ma allora sei stupido!- esclamò prendendolo in giro. -Come fai a vedere un pesce? Quella è solo una macchia!
Jude, grattandosi il nasino, guardò ancora quella macchia e fece una smorfia, inclinando la testa di lato e sporgendo il labbro, con aria concentrata, poi alzò le sopracciglia, un pò rassegnato eppure insistente. Guardò Robert dal fondo degli occhi grigi, limpidi, ed insistette.
-Ma a me sembra un pesce.
Robert allargò le braccia teatralmente guardando all'insù, poi scoprì i canini da latte e ghignò, poi trotterellò dal padre, tirandolo per i pantaloni.
-Robert! Cosa c'è?!- grugnì.
Robert indicò la macchia.
-Papà, vero che quello non è un pesce?
Suo padre non guardò nemmeno, ma assunse un'aria annoiata.
-No, Rob, non è un pesce.
Robert squittì saltellando e tornò tronfio e trionfante dall'amichetto.
-Visto? Mio papà dice che non è un pesce e mio papà ha sempre ragione perché lui è un regista!
Jude non capiva come il lavoro di Senior influisse sulle verità dell'Universo, ma comunque perse un pò della sua convinzione e tornò a guardare quella benedettissima macchia bianca su sfondo rosso ed annuì lentamente.
-Mmh, forse non è un pesce.
Robert inarcò tutte e due le sopracciglia e rise apertamente di lui.
-Forse? Forse?!- rimarcò, e Jude un pò si sentì a disagio, sentendosi trattare da stupido, provò una vaga sensazione di dolore e di rabbia nello stomaco.
-Beh, posso sbagliarmi anch'io, Rob!- replicò con voce secca e acuta.
Robert, divertito, rise di nuovo, sbeffeggiandolo.
-Io non sbaglio mai!- affermò, sicuro di sé.
Jude guardò in basso, sempre con aria risentita e carico di tristezza. Si era abituato al fatto che Robert lo trattasse così solo perché era troppo timido per reagire.
-Andiamo a giocare!- propose poi il bambino americano, scuotendo la testa. Jude lo guardò inclinando la sua di lato.
-Però stavolta decido io a cosa giocare!- brontolò.
Robert sogghignò.
-Okay. Tanto vinco lo stesso.
Jude fece una smorfia riducendo gli occhi a due fessure.
-Vedremo- sibilò con aria di sfida come aveva visto fare nei film d'azione che piacevano a sua mamma.
-Allora?- lo canzonò l'altro sbuffando d'impazienza.
-Giochiamo...a ladro e poliziotto!- propose l'inglesino, illuminandosi.
Robert rise cristallino e gli lanciò un'occhiata divertita.
-Va bene, allora io faccio il poliziotto.
Jude aggrottò le sopracciglia in un broncio morbido e sincero.
-No, lo faccio io!
Robert alzò gli occhi al cielo, sempre in modo drammatico.
-Ma così non è divertente, tanto ti prendo subito!
Jude assunse un'aria ancora più offesa e rispose con una vocetta acuta.
-Non è vero!
-Sì che è vero- ribatté subito l'altro.
-No!
-Sì!
Pausa.
-Mille volte no!
Robert rise.
-Milleuno volte sì!
Jude grugnì di frustrazione, mentre Robert si divertiva palesemente a prenderlo in giro.
-E va bene! Faccio il ladro!- si arrese Jude.
Jude si arrendeva sempre.
Robert squittì di nuovo e sorrise.
-Beh? Che aspetti? Scappa!
Jude gli lanciò un'altra occhiata scocciata prima di buttarsi nel gioco e correre via.
Robert distese il sorriso e corse dietro di lui, su e giù per le scale, le loro risate si intrecciavano nell'aria, acute e cristalline.
Dopo appena qualche minuto Jude si sentì afferrare per un braccio.
-Preso! Sei in arresto!- ululò Robert in tono vittorioso, strattonandolo.
Jude passò dalla sorpresa alla rabbia delusa.
-Uffa!- esclamò quasi urlando. -Basta! Con te non ci gioco più!
Era davvero arrabbiato!
Robert lo fissò ed addolcì la sua espressione.
-Dai, andiamo a giocare fuori.
Jude ci pensò subito, arricciando il labbro inferiore e guardandolo con un'aria da cucciolo che sapeva vittoriosa e che ogni volta faceva pentire o convincere Robert. Come in questo caso.
-Dài, non ti prendo più in giro!- esclamò, roteando gli occhi.
Jude si rilassò e sorrise.
-Okay. Aspetta che prendo il giubbotto...
Corse via e tornò imbacuccato ed imbronciato, con la mamma che insisteva per chiudergli il giubbotto.
-Dài, mamma, tanto non fa freddo!
Elsie guardò fuori e sapeva che mancavano solo i pinguini in giardino.
-Robert...- disse con aria supplichevole, il bambino annuì e si rivolse a Jude.
-Vieni qui, cucciolino- disse in tono autorevole ma più dolce.
Jude lo fissò ed assunse un'aria imbronciata.
-Non chiamarmi "cucciolino"- bofonchiò avvicinandosi.
Robert sorrise appena e guardò la zip incastrata con la sciarpa, sistemò bene il colletto e con aria concentrata tirò la zip chiudendo adeguatamente il giubbottino, poi vi lasciò un paio di pacche soddisfatte.
-Ecco fatto.
Jude seguì tutta l'operazione rimanendo immobile, poi gli sorrise.
-Adesso possiamo andare a giocare?- chiese in tono vagamente acido alla mamma, che sospirò ed annuì.
-Stai attento a non cadere, se sporchi i jeans te li lavi tu!- minacciò puntandogli un dito contro.
Il biondino roteò gli occhi e strascicò la voce rispondendo.
-Sì, mamma...
I bambini corsero finalmente fuori, perdendosi nel gioco ed ogni tanto atterrandosi a vicenda.
Elsie pensò che dovevano essere proprio pazzi e poi che Robert sarebbe stato una spina nel fianco per lei, se già a cinque anni riusciva a persuadere suo figlio così facilmente.

 

[Cominciamo col dire che quasi niente di questa flash è inventato. Io sti due bimbi me li sono trovati davanti per davvero ed erano proprio un seme ed un uke perfetti e ben definiti, mi sarei messa a *squee*are lì davanti a loro per quant'erano carini, davvero *ama* ed ovviamente vedendoli ho pensato a dei chibi Rob&Jude, per poi renderli due bambini.

Cioè, chiaramente non mi sono venuti neanche lontanamente così carini, ma io ci ho provato...Ora, so che se facessi una long sarebbe un plagio palese a Growing Up Together (Giada, aggiornala prestoooo!! <3), ma la stessa autrice e barbydowney mi hanno caldamente raccomandato di scriverla, perciò eccola qui, sì. Rob e Jude hanno inverosimilmente la stessa età, mi era più comodo così...e volete vederli da piccoli? Eccoli! :D

Jude: http://img2.timeinc.net/people/i/2008/database/judelaw/judelaw1_240.jpg (con gli anni è decisamente MIGLIORATO ù.ù)

Rob: http://www.nabou.com/celebrities/robert_downey_jr/photo_galleries/young_robert_downey/young_robert_downey_14.jpg *coccola e strizza fino alla morte*

Ecco, fatte le dovute precisazioni.

Risposte per Always thinking dirty!

Ladywho: Yea I know LOL Thanks! :D x) Britanniaaaaaaaaa /o/

SeptemberRain: Robert bimbominkia è la cosa più irrazionale di tutto il fandom, credo XDDDD E sì, immagino che glieli abbia scritti Indio! *crepa* Seguito? Non saprei. In realtà ho un minuscolissimo pezzettino di idea, ma non saprei proprio, cioè, non è neanche un embrione XD Loro SONO una coppia di gorilla, nella notte di luna piena si trasformano AHUHAUHAHUAHUHAHAUHAHU XDDDD non farmici pensare che poi scrivo long fantasy sui gorilla mannari D:

BlackCobra: Sì, sembra che la manina di Guy sul ginocchio di Jude abbia portato tutte quante a reagire con toni violenti di gelosia portata XD JUDE E' DI ROOOOOOB *sclera* LOL

KinkyFucker: La tua recensione l'ho letta tante volte, mi commuovo sempre quando me ne lasci una, grazie mille! Prego, le foto comunque sono di dominio pubblico, ormai. Anch'io non vedo l'ora che esca, come tutte noi! Grazie mille per le note, fanno davvero piacere! :) Ecco, come vedi ho scritto qualcos'altro, anche se non è sicuramente nel mio solito regime...Sono un pò senza ispirazione! :(

Barbydowney: XD immaginavo che qualcuno ci avesse già pensato, per questo l'ho scritta in fretta per essere la prima *ride* La mano di Guy diventerà un antagonista a sé nel fandom, me lo sento D:

Come sempre, grazie innanzitutto a chi SCRIVE per il fandom, poi chi legge, segue, preferisce o legge e basta le mie fic, vi amo TUTTE.

*e così concluse con le note più lunghe della stessa fic O_O*

*si vergogna*]

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Capitolo 2
*** ••••• ***



Era proprio arrivato il momento.
E così, anche se avevano cercato di non pensarci, anche se avevano fatto finta che non fosse successo niente, anche se si erano illusi che all'ultimo momento qualcosa cambiasse, che il tutto si rovesciasse e non ci fosse più bisogno di prendere una decisione così drastica. Come nei Goonies.
Ma quei signori stavano stipando scatole e scatole in un furgone bianco asettico, senza nemmeno guardare quei due bambini di dieci anni che li fissavano scioccati, perché nessuno faceva caso a loro. Nessuno li aveva ascoltati quando avevano supplicato che non succedesse.
Jude lo guardò con gli occhi pieni di lacrime, bastava un battito di ciglia perché cominciassero a scendere. Robert teneva gli occhi fissi in un punto sul pavimento. Una macchia a forma di sardina.
-Non voglio che vai via- pigolò con la voce rotta.
Robert rimase a fissare quel punto, come in trance.
-Che tu vada via- lo corresse, cinico.
Jude tirò su col naso, fissando sua mamma.
-Ma...Mamma, io voglio restare qui.
Lei lo fissò e sospirò addolorata.
-Jude...Non possiamo, dobbiamo tornare a casa per forza...
-Questa è casa mia!!- strillò lui, battendo i piedi per terra e lasciando che le lacrime scendessero liberamente giù per le guance. Robert continuava a guardare in basso, cercando di apparire sempre freddo e distaccato, ma quando Jude aveva cominciato a piangere aveva sentito qualcosa risalire dallo stomaco alla gola.
-S...Smettila, Jude.
L'inglese alzò lo sguardo e lo puntò un pò rabbiosamente su di lui.
-Io non voglio andare via...- insistette, sempre con la vocetta rotta e guardandolo con gli occhioni azzurri.
Robert strinse i pugnetti e lo guardò, compiendo uno sforzo notevole per trattenersi.
-Beh, devi.
-Ma io non voglio!- insistette, trascinando la voce.
La madre di Jude intervenne prendendolo per mano e cominciando a trascinarlo via.
Jude pianse più forte, tirando dalla parte opposta con tutte le sue forze, strizzando gli occhi e fissando Robert, tendendo una mano verso di lui, come per chiedergli aiuto, di non abbandonarlo e di aiutarlo a convincerla a non andarsene.
Robert lo fissava, sentendo un dolore muto crescere dentro il petto, eppure non lo capiva. Semplicemente rimase in piedi dentro la casa, guardando il suo migliore amico sparire impotente.
Improvvisamente corse fuori in giardino ed in strada, guardando la vecchia Volvo che si allontanava.
Guardò il finestrino posteriore, scambiando uno sguardo con Jude, che stava inginocchiato sul sedile con le mani premute contro il vetro e piangeva disperatamente.
L'avrebbe più rivisto?
Quando pensò a questa domanda e vide la macchina avvicinarsi alla curva in fondo al quartiere, non capì più nulla.
No no no no no no no!
Si mise a correre veloce, più veloce di quando lo inseguiva per gioco, perché questa volta sapeva che si trattava di un addio. E non gli aveva mai detto che gli voleva bene.
Jude saltò sul sedile, mettendosi a strillare e battere le mani contro il vetro, strattonando la mamma finché la macchina non si fermò. Scavalcò le sue ginocchia ed aprì freneticamente la portiera, correndo verso l'amico ed abbracciandolo d'impatto.
Robert non sapeva che quella sensazione era un vuoto. Sapeva solo che la pancia gli faceva male.
Lo strinse forte forte, sussurrandogli qualcosa all'orecchio.
Jude lo guardò negli occhi marroni, con uno sguardo a metà fra il felice e lo stupefatto che gli illuminò il viso rosso.
-Ciao, Jude.
Jude singhiozzò e si asciugò gli occhi, annuendo.
-Ciao...- sussurrò, con un broncio triste.
Robert per un momento ebbe voglia di abbracciarlo di nuovo, invece lo lasciò andare e gli diede una piccola spinta.
-Dài, cucciolino, vai in macchina.
Jude lo guardò per qualche secondo, poi annuì.
Jude faceva sempre quello che diceva Robert.
Si voltò e tornò lentamente in macchina, appollaiandosi di nuovo sul sedile posteriore e facendogli un triste ciao ciao con la mano.
Appena svoltò l'angolo, l'auto ruggì via.
E Robert rimase lì, sul marciapiede, sentendosi le gambe molli. Deglutì a vuoto un paio di volte, poi anche lui scoppiò in lacrime, stropicciandosi gli occhi.


[Sì, denunciatemi pure D: ebbene, avevo detto che sarebbe stata una one-shot, però poi mi è presa l'idea di raccontare spezzoni di questa bromance che si sviluppa. E di nuovo, mi sento fin troppo debitrice a Jadina94! Per quanto riguarda la storia, ho in mente una mezza idea per la prossima flashfic, quindi probabilmente ce l'avrete entro venerdì prossimo, ma potrei anche scriverla per Domenica perché ho per le mani una certa long sui Muse e so che ho una spada di Damocle pendente sulla testa se non la finisco. *piange* Poi dovrei anche cominciare a studiare, sapete com'è. Ma okaaaaaay.

Devo anche dire che non mi aspettavo UNDICI recensioni per il primo capitolo, accidenti O/////O ma grazie, grazie, grazie!!! Siete bellissime. *ama profondamente* Spero che vi sia piaciuto anche questo seguito! Ed ora, le risposte:

barbydowney: Mi fa piacere che ti ho dato un incentivo a sopportare la lezione XD Sì, so che sono identici a loro da grandi, ma non è servito nemmeno caratterizzarli perché quei due bimbi erano così! *piange e muore*

WhereIsMyMind: Awwwwww! Sì, io stavo awwwando come una scema a vedermi sti due bimbi, figurati!!! XDDD

Ilaria1993: Lo sooooooo!!! *balla e piange* io cioè boh, anche se mi sentivo un pò pervertita a shippare due bambini di fronte ad una chiesa.

KinkyFucker: Eh si, lo so che i bambini sono difficili, per questo un pò mi spaventa scriverne, anche se in un certo senso immaginare le loro reazioni ed i pensieri mi viene facile perché ho vent'anni solo all'anagrafe, ecco! Guarda, questi due sono identici a Rob e Jude solo e soltanto grazie a quei bambini che ho visto, perché giuro che erano caratterialmente uguali! Non sai quanto mi fa piacere leggere commenti come i tuoi, ti stimo proprio tanto! Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto, comunque. :) Ah, dalla regia mi dicono che hai appena postato, corro a leggere!!!

MsMontana: Vero? Non è da uccidere di coccole? *strapazza*

Jadina94: No, non hai idea di quanto fossero carini, davvero *_________* LOL prego! XD *abbraccia forte forte te e Gianni* GRAZIEEEEE!!! Si, sono una rompipalle e voglio il capitolo nuovoooo!! *agita le braccia* DDDx e grazie per gli sproloqui sottintesi :DD *rotola*

Barlowen: Anch'io amo Rob e Jude. *annuisce* Me And My Shadow per me è quella di Robbie Williams, anche se so di dire un sacrilegio in quanto Sinatra è un Dio, però a Robbie ci sono immensamente affezionata, capiscimi D: vedendo cos'è diventato, si può dire che si tratta di un caso riuscito di C.B.C.R. (Cresci Bene Che Ritorno) *ama e piange* Grazie!!! :DDD

aXce: Erica! :D Beh, lo sappiamo che Rob stronzetto è IC al massimo *ride* come ho già detto, non sono neanche lontanamente carini quanto quelli che ho visto. *singhiozza*

BlackCobra: Awwwwww, ma grazieeeee!! *si immerge nel caramello e sguazza felice* Jude, per quanto mi riguarda, è una parabola. Era abbastanza mediocre da piccolino, IMMENSAMENTE BELLO fra i '90 ed il 2004, ed ora si sta un pò decomponendo. *piange disperatamente* Però va bene, sempre bono è.  Rob invece ha la stessa espressione paracula di oggi *corre in strada urlando e ridendo e agitando le braccia rincorsa dai neuroni zombie* :D

_Bina90_: solo che nel caso particolare il prepotentissimo è il piccolo e il povero succube che ci resta sempre fregato è il grande cavolo, sembriamo io e mio fratello allora °A° Rob è da prendere, sequestrare e spremere fino a che non si consuma *.* *ama* Guarda, se non ricordo male lui ha detto di essere stato un teppista da piccolo, quindi penso ci stia XD

SeptemberRain: *saluta e segna sul registro* Portami la giustificazione domani! ù.ù ...LOL, jk. *trattiene gli istinti da zia coccolona che strizza le guance* *guarda male* Ecco, che è una cosa odiosa xD Grazie mille carissimaaaaaa!!! *salta in braccio e coccola*

Cavolo, ci ho messo più tempo a rispondere che a scrivere il capitolo :DDDDDDDDDD *ringrazia ancora tutte quante*]

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Capitolo 3
*** •••• ***


-Jude, ti vuoi sbrigare?- urlò Jonathan, tirandogli addosso una scarpa che lo centrò in piena fronte.

-Ouch! Jonny, stronzo!- rispose, strofinandoci sopra una mano. -Sei proprio uno stupido, sai?!

Jonny roteò gli occhi. Stavano per andare a vedere il loro gruppo preferito e ancora quel poltrone di Jude dormiva. Lui, invece, era in sollucchero.

-Dai, Jude, muoviti! Quanto ti ci vuole?- insistette poi, mentre l'amico si svestiva e cercava qualcosa di decente da mettere. Quando poi lo vide dubbioso con due paia di jeans, gli tirò un'altra scarpa, mandandola sibilante vicino al suo orecchio. Jude si girò e si accigliò.

-Calma! Cinque minuti...

Jonathan sbuffò e lo fissò impaziente. Lo faceva proprio uscire dai gangheri quando faceva il pigro, oltre al fatto che si facesse sempre difendere dagli altri. Lui stesso l'aveva dovuto coprire un sacco di volte ed aveva ingaggiato risse fra ragazzini al posto suo. Però era il suo migliore amico, l'aveva conosciuto appena trasferitosi da New York. All'epoca era un bimbo solo e triste, molto triste. Non gli aveva mai detto perché lo fosse così tanto.

Erano passati otto anni, ormai di quel Jude era rimasta traccia solo negli occhi chiari e nella timidezza riservata. Per il resto, era migliorato sempre più, in tutti i sensi. Qualche volta Jonny si sorprendeva a fissarlo, ancora sorpreso da quel mistero. Come un bambino così potesse diventare un ragazzo brillante, socievole e tuttavia pudico come lui. Ovviamente, pudici non lo erano fra di loro.

-Cinque minuti? Il concerto comincia fra due ore e dobbiamo farci un'ora e mezza di viaggio! 

Jude lo guardò.

-Okay, sono pronto.

 

Come previsto, si ritrovarono in fondo alla venue, proprio fra le ultime file. Jonny lo guardava in cagnesco, pentendosi di non esserci andato da solo, a quel cavolo di concerto. 

Nell'aria di ansia, tensione ed eccitazione che precedevano l'abbassarsi delle luci, Jude e Jonathan sembravano due mocciosi il giorno di Natale. Si guardavano sorridendo, adoravano letteralmente quella band. Era stata proprio la comune passione ad unirli, entrambi si sentivano legati da un comune sentire, un senso estetico bizzarro ed estroso: inutile trovare altri motivi per cui proprio i Muse fossero il loro comun denominatore.

Proprio quando le luci si abbassarono e le urla si fecero acute, mentre tutti gli spiriti comunicavano magicamente nella suspance e nella teatralità di quella musica, si sentirono entrambi a casa. Troppo poco cercare di essere capiti a casa, quella era la serata perfetta. Quelle note comunicavano qualcosa che aveva a che fare col Destino, con l'Anima e tutte le idee più alte dell'uomo.

E così furono risucchiati dall'esibizione ineccepibile sotto tutti i punti di vista, dai giochi di luce, dal carisma del frontman.

Durante un pezzo, però, l'attenzione di Jude fu catturata da qualcos'altro.

Si era girato solo un attimo, per osservare il pubblico e stupirsi della partecipazione, quando i suoi occhi ne avevano incrociato un altro paio, così, mentre un fascio di luce proveniente dal palco li colpiva.

Grandi, scuri eppure quasi luminosi, regolari. Profondi, misteriosi.

Vi rimase letteralmente avvitato, respirando piano e rimanendo lì in piedi con un'espressione basita.

Quegli occhi, lui, sembrava riconoscerli, ma non voleva credere ad una coincidenza così ben architettata. Anche l'altro continuò a fissarlo, per quei pochi secondi che sembravano stiracchiarsi fino a diventare un paradosso temporale. Non percepiva più niente, Jude, se non la vista di quegli occhi. Improvvisamente, però, la musica lo trafisse al cuore.

 

 

All of the love we left behind
watching the flash backs intertwine,
memories I will never find
so I'll love whatever you've become
and forget the reckless things we've done,
I think our lives have just begun,
I think our lives have just begun...

 

Non era uno straniero. Lui, quel ragazzo della sua stessa età che presenziava al concerto della stessa band preferita, lo conosceva.

Lo conosceva fin troppo bene, dato che era una parte di sé, una parte del passato che aveva cercato di seppellire in una casa disabitata dall'altra parte del mondo.

L'aveva dimenticato, sì, ed ora tornava da lui nel modo più crudele possibile: in silenzio. Non l'aveva più contattato, non gli aveva nemmeno telefonato o mandato un messaggio, nemmeno una lettera. Eppure lui era l'unico a sapere dove avrebbe potuto mandarla. Si sentiva in colpa, anche se sapeva che cancellare una persona dalla propria vita è crudelmente più facile che affrontare il senso di nostalgia, il pensiero in loop che si è lontani, che non si può più giocare insieme.

Quegli occhi lo colpevolizzavano, lo sapeva, eppure lo attraevano, come avevano sempre fatto.

Lo sillabò soltanto.

-R...o...b…e…r…t.

L'altro capì, annuì.

 

...and I'll feel my world crumbling
I'll feel my life crumbling
I'll feel my soul crumbling away
and falling away,
falling away with you...

 

Improvvisamente tutta la sua vita si annullò. Tutto quello che aveva fatto nell'adolescenza fu spazzato via da un solo sguardo, da un'altra esistenza che così tanto aveva marchiato la propria. Erano nati insieme, da quel momento sapeva che non si sarebbero mai più lasciati. Qualsiasi misera scusa avesse addotto, Robert l'avrebbe accettata, lo sapeva. 

Jonny al suo fianco era diventato un estraneo, si era azzerato in pochi momenti e non lo sapeva.

Jude continuò a fissare Robert, ancora pieno di sorpresa e di paura. Una paura strana, che lo attraeva verso la sua fonte.

Lentamente, con passi misurati e timidi, senza staccare gli occhi dai suoi, si fece largo fra i ragazzi imbambolati, spingendoli delicatamente di lato, sempre più sorpreso che lui fosse reale. Che l'avesse inconsciamente idealizzato tanto che era arrivato a coincidere con il passato, di conseguenza con un sé che aveva dimenticato. Il bambino.

Il Jude timido e docile che si faceva prendere in giro, quello che si nascondeva dai temporali mentre Robert rideva, quello che diceva frasi sgrammaticate pronto ad essere corretto. Un bambino, sprovveduto ed impaurito da qualsiasi cosa.

A diciott'anni, Jude era tornato indietro, perché posto di fronte al suo migliore amico. O meglio, alla metà separata della sua anima.

Quando ci si trovò a pochi centimetri di distanza non seppe cosa fare, sentendosi uno stupido per tutta quella maldestrezza.

Robert lo fissò sempre con la stessa espressione mentre si avvicinava, poi si limitò ad annuire. L'aveva riconosciuto anche lui.

Sorrise e Jude si sentì morire.

Lo abbracciò d'impeto, stringendolo forte a sé. Non gli importava di passare per finocchio, per un emotivo, per un pazzo. Non gli importava, no.

Ora che erano di nuovo insieme.

Robert, lentamente, lo allontanò da sé e sorrise, poi urlò spezzando forse un pò la magia.

-Vuoi parlare fuori?

Jude si voltò verso il palcoscenico mormorando un piccolo ed insensato "grazie" ai tre uomini sopra il palco, poi lo seguì.

Perché Jude faceva sempre quello che diceva Robert.

 

 

 

[Rieccola! :D Personalmente sono molto soddisfatta di questo capitolo, mi è uscito esattamente come lo volevo e addirittura cinque righe almeno più lungo XD

Come avrete capito, la mia passione per i Muse non conosce barriere, era da settimane che volevo scrivere una scena da colpo di fulmine così, proprio così, e con questa specie di long ne ho avuto la possibilità \m/ si vede che scrivevo sui Muse, dalle cagate pseudo-filosofico-psicologiche che ho scritto per tutto il capitolo? XD

Sì sì, sono proprio contenta e spero piaccia anche a voi!

No, comunque io non vi merito. 11 e 10 recensioni per i capitoli precedenti, ma io vi amo tantissimo davvero. DAVVERO. Fate di me una donnina felice, e pensare che questa non volevo nemmeno cominciarla XD quindi grazie ancora a jadina94 e barbydowney per avermi convinto! *abbraccia*

Jonny è Jonathan Lee Miller, che è uno stretto amico di Jude e che sto shippando con lui da tutta una giornata, quindi aspettatevi una sua entrata sconvolgente nel fandom e il mio circolo di donnine di Facebook ha già capito :DDD

La canzone è questa, Falling Away With You, dall'album Absolution: http://www.youtube.com/watch?v=fINsjNUZmqo

Non è bellissima? Sì che è bellissima. I Muse sono meravigliosi. Dedico questo capitolo a WhereIsMyMind e barbydowney, dato che ci sono loro :)

CONSTATATO questo, passo alle recensioni XD

 

Ilaria1993: Eeeeh, non è meglio così? Farli ritrovare dopo tutto questo tempo in questo modo? xD spero ti sia piaciuto questo meet-cute! *ama inserire a caso citazioni da The Holiday xD*

 

WhereIsMyMind: Ma grazie, mamma *manda amore* !! Spero ti piaccia anche questo!! ^^

 

barbydowney: anch'io volevo tanto prenderli e portarli via per non separarli mai :( sono una mammina cattiva >.< La spada di Damocle penderà un altro pò, però sto rileggendo SP, vedo se mi rivengono in mente tutte le centinaia di idee che avevo!!

 

_Bina90_: Oh, ma come sei amore *O* addirittura??? Tranquilla, ho capito XD

 

jadina94: Oddio, ho preso veramente paura alle prime due righe O_O ero già pronta a cancellare la storia XD Comunque sì, sono rimasti traumatizzati a vita XD Per il capitolo nuovo? Non so, un saltello temporale al matrimonio direttamente? :DDD 

 

Barlowen: Sì, però volevo che il rapporto fosse un pò ambiguo, come lo è per i nostri reali Rob e Jude :D Tu mi capisci. Robbie. *piange* è stato il mio primo amore musicale...tu c'eri a San Siro nel 2006?

 

Haarp_C: Visto? Accontentata XD che poi era la mia intenzione dall'inizio, perciò.

 

SeptemberRain: i Goonieeeeees!!! *abbraccia* Che chicchini meravigliosi. Sì, Robert è precisamente così nella mia testa, duro fuori e tenero come un marshmallow *fame* dentro *////* 

 

BlackCobra: In realtà non dirò mai a chiare lettere cos'ha detto Rob a Jude, ma puoi immaginare che sia un "ti voglio bene" o un "ti amo", dico solo che a 10 anni dire "ti amo" è un pò precoce. Ma Robert non è un tipo completamente normale, nemmeno nella storia, perciò... ;D 

 

KinkyFucker: Ma figurati! Piuttosto, sono felice che ti disturbi a recensire le mie storie! Come avrai capito amo le scene di dramma, disperazione e sentimenti portati all'estremo, un pò un barocchismo, se vogliamo (non dovrebbe essere una sorpresa che il mio film preferito è Moulin Rouge!) quindi mi piace descrivere scene così, tristi fino ad essere quasi deprimenti. La tua fic è seriamente una delle più belle che abbia mai letto in sei anni di frequentazione del sito, è veramente un capolavoro nell'ambito delle fanfiction e ripeto che dovresti farlo di professione, scrivere, perché ti riesce stupendamente, davvero! Inutile dire che aspetto il prossimo capitolo con un'ansia che non puoi neanche immaginare, non vedo l'ora di leggere della reazione di Jude quando scoprirà del passato di Robert!

 

Grazie mille a tutte, vi adoro! :D]

 

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Capitolo 4
*** ••• ***


Lo svegliò un bacio svelto e leggero sulla spalla, assieme ad una carezza fra i capelli.

Sorrise a sua volta, girandosi pigramente e dedicandogli uno sbadiglio. Robert sorrise e si alzò, dirigendosi verso il bagno; Jude lo seguì, abbracciandolo da dietro mentre si lavava i denti. Appoggiò un bacio sul suo collo e sospirò piano.

-Buongiorno.

Robert emise una specie di sbuffo fra la schiuma e rispose dopo aver sputato.

-Buongiorno.

-Perché così presto? E' Domenica- buttò lì l'inglese, buttando un'occhiata alla sveglia posta su uno scaffale.

Robert sciacquò e si girò, prendendogli il viso.

-Perché mi piace infastidirti- rispose, sghignazzando.

Jude roteò gli occhi e prese un sorso di collutorio.

-Oh, sì, ho avuto un pò d'anni per accorgermene. Ma adesso torniamo a letto?- tagliò corto con aria speranzosa.

-Vuoi tornare a letto?

Annuì vigorosamente. Robert ghignò e lo prese per mano.

-Va bene, allora.

Lo tirò verso di sé sul materasso ed aspettò che vi si sdraiasse prima di sedersi sulle sue cosce ed osservarlo soddisfatto dall'alto. Jude sorrise ed allungò le mani per aggrapparsi alle sue spalle e tirarlo verso di sé, ma Robert lo prese per i polsi, che portò sopra la testa del castano, bloccandole delicatamente. Jude lo guardò, un'aria da cerbiatto - per questo Robert lo chiamava "Bambi" - e scosse la testa.

-No, no, coccolino, non te la rendo facile- sogghignò.

Jude esasperò l'espressione allargando gli occhi, cosa che fece ridere l'altro uomo.

-Sei troppo dolce.

Jude sorrise.

-Lo so. E' per questo che stai con me: perché te la dò sempre vinta!

Robert inclinò la testa di lato e si sdraiò lentamente su di lui, intrecciando le dita sul suo petto e guardando in sù verso di lui.

-Non è vero.

Jude iniziò ad accarezzargli i capelli: morbidi, folti, non troppo lunghi e odorosi di sudore.

-Allora perché stai con me?- chiese, sorridendo. Robert fece lo stesso, sapendo che Jude voleva sentirsi dire qualcosa di carino.

-Perché sei bravo a cucinare.

Jude sapeva che non era così, ovviamente, quindi si limitò a roteare gli occhi. Robert rise piano e rotolò di lato, guardandolo dalla sua spalla. Jude riprese a parlare, continuando ad accarezzargli distrattamente i capelli.

-Quando ti sei innamorato di me?

Questa volta fu il turno di Robert, di alzare gli occhi al cielo. Jude era così melenso, delle volte! Poi però tornò a guardarlo negli occhi, per poi abbassare lo sguardo e prendere l'altra mano, giocando con le sue dita.

-Io sono sempre stato innamorato di te, Jude.

L'inglese lo fissò sentendosi riempire il cuore di gioia e sorrise, senza nemmeno accorgersene. Robert tornò a guardarlo nelle pupille e sorrise timidamente, a sua volta.

-Tu?

Jude ci pensò su, arricciando le labbra, poi si illuminò.

-Oh, è stato quando mi hai difeso da quei bulli a scuola. Quanti anni avevamo?- chiese, stringendo la sua mano.

Robert guardò altrove, assumendo un'aria un pò triste.

-E' stato qualche giorno prima che tu partissi per Londra.

Il cuore di Jude fece una capriola, i suoi occhi tornarono su di lui ma rimase in silenzio. Lo sguardo di Robert si fece duro mentre tornava a guardarlo.

-A proposito...

Il cuore di Jude sobbalzò di nuovo, questa volta per la paura.

-...Non ti ho mai chiesto perché non mi hai mai chiamato. Per otto fottuti anni, Jude.

Abbassò lo sguardo per il disagio e pigolò in risposta.

-Io...Io speravo...Io volevo dimenticarti, se...Ci fossimo tenuti in contatto avrei sofferto molto di più...Ero un bambino, Rob!

Robert serrò le mascelle e deglutì.

-E ci sei riuscito, a dimenticarmi.

Jude attese, pur sentendosi trafiggere mortalmente dai sensi di colpa. Era stato meschino ed egoista.

-...Io invece non l'ho mai fatto, sono venuto a Londra apposta per cercarti, quella volta. Ho messo da parte i soldi per anni, perché volevo trovarti e vivere con te.

Jude sospirò e fece per alzarsi, ma Robert lo trattenne, fissandolo.

-Non vai da nessuna parte, tu. Non sono arrabbiato. Solo, ho sofferto tanto.

Jude si rassegnò e tornò a poggiare la testa sul suo petto, senza guardarlo.

-Jude, non avere paura di me.

Quella era la frase più utilizzata fra loro ed era il metro della loro intimità.

Jude lo guardò di nuovo con sguardo colpevole.

-Non mi piace quando sei arrabbiato con me.

Robert, al sentire quel pigolio sommesso, sorrise di riflesso.

-Ti ho detto che non sono arrabbiato! Sono solo...dispiaciuto.*

Jude sospirò di nuovo.

-Spiace di più a me- ammise, carezzandogli il mento con un dito. Robert lo prese e lo portò alle proprie labbra, lasciandovi un bacio delicato.

-Non abbandonarmi mai più, va bene?- minacciò, più in tono di supplica che d'autorità, a dire il vero.

Jude sorrise appena, sollevandosi per baciarlo e possedendo le sue labbra. 

-Coccole mattutine- constatò a vuoto Robert, dopo qualche chiacchiera sul più e il meno, dei minuti dopo. -Mi ci hai fatto diventare dipendente, checca inglese.

Jude ghignò divertito.

-Tu mi hai fatto diventare dipendente a tutto il resto!

-Intendi le scatole di cioccolatini, gli orsacchiotti giganti, le cene a sorpresa con le candeline o il sesso selvaggio e fantastico?- precisò Robert, ghignando di più.

Come previsto, Jude arrossì violentemente. A Robert piaceva imbarazzarlo, perché amava il colorito rosa tenue che prendeva il suo viso bianco.

-Io...Io...

Robert lo strinse a sé in un moto di tenerezza.

-Ma guardati, sei bellissimo.

Se possibile, Jude arrossì ancora di più, sentendo il cuore bussare contro il petto e lo stomaco attorcigliarsi. Sembrava aver perso il dono della parola. Robert rise intenerito e lasciò un bacio soffice fra i suoi capelli.

-Davvero- sussurrò. -Sei bello da impazzire.

Jude avrebbe tranquillamente potuto morire in quel momento, non capiva più niente, dove fosse il sopra e dove fosse il sotto - Robert si divertiva palesemente a mandargli in pappa il cervello.

-Anche...Anche tu- disse, accoccolandosi contro di lui.

Rimasero in silenzio per qualche minuto, poi Robert si accorse che l'altro stava prendendo di nuovo sonno.

-Facciamo l'amore- propose, sentendo il cuore accelerare. Jude si svegliò di nuovo dalla fase di dormiveglia, guardando in su, sbattendo le ciglia.

-Adesso?

Robert fece scendere una mano lungo i suoi fianchi, avvertendo con piacere i brividi della sua pelle. Annuì e cambiò espressione, diventando desideroso.

-Adesso- mormorò, annuendo.

Jude prese a respirare più in fretta: dopo anni ancora si emozionava all'idea di concedere il proprio corpo a lui.

Annuì e prese ad accarezzargli il petto, giocando con la lingua sulla sua pelle. Robert si rilassò, guardandolo e spettinandolo lentamente.

E mentre scendeva con la bocca lungo il suo corpo, Jude si stupì di come provasse piacere nel fare quello che diceva Robert.


[*pseudo-citazione da Che Pasticcio, Bridget Jones! XD


Rieccomi! :DDD Allora, questo capitolo è fluff in un modo esasperato, ma c'è un motivo che scoprirete negli ultimi due capitoli. Sì, la fic è già pianificata ed amo le idee che ho per concluderla, perciò avete la sicurezza che la concluderò e che avrete i capitoli il prima possibile. In realtà mi stupisce molto il livello di gradimento della storia, non pensavo potesse piacervi così tanto! Grazie!! *ama e distribuisce caramelle* unico spoiler per il prossimo capitolo: armatevi di fazzoletti. So anche che mi odierete a morte, ma pazienza, l'idea mi piace troppo. Qualcuno sa già di cosa parlo xD
EDIT: Rob e Jude in questo capitolo hanno circa 27 anni :)

Ooooooh, veniamo alle risposte! 

Ilaria1993: Sì, ultimamente vivo per il fluff, di sicuro non si è notato LOL!! Comunque io tendo ad essere così, come Jude, è uno dei miei tanti difetti...

laurarom89: Mi fa piacere! :) Grazie!

Haarp_C: Eh, mi sono basata su quello che si prova ai concerti dei Muse, è una cosa veramente magica *//////* A San Siro (che poi Chris ha detto che è stata la sua data preferita di tutto il tour, su Twitter, AD UN FRANCESE MANGIABAGUETTE MUAHAHAHAHAHAHAHAHA *gode e ama Chris anche più di prima XDDD*) ho pianto tantissimo quando è finita ç_______ç Perfetto, addirittura?? *si commuove* E questo ti è piaciuto? :D

_Bina90_: ahuahuhuahuha XDDD Allora, Jonathan è Jonny Lee Miller, un amico di Jude dei tempi che furono, ha fondato la Natural Nylon (poi sciolta nel 2003) con lui, Ewan, Sadie e un altro che non ricordo LOL si sono anche baciati, alla prémière di Velvet Goldmine *muore* quindi, ecco, ho intenzione di far entrare Jonny come personaggio stabile nel fandom! XD comunque grazie mille! *rotola*

WhereIsMyMind: Ma sai che non me ne ero accorta? LOLOLOL comunque si, la dedica era necessaria! :D Mi raccomando, non dire niente a nessuno sui prossimi 2 capitoli! ù_ù

BlackCobra: Ma quale calcione, Jonny ha tutti i diritti di accaparrarsi Rob e ho tutta l'intenzione di pucciarcelo assieme prima o poi, sapevilo ù___ù lui era sick boy in Trainspotting, your argument is invalid LOL, jk. ami i Muse? *balla* E' MERAVIGLIOSO trovare così tante loro fan fra le downers, significa che abbiamo tutte buon gusto!! :DDD Effettivamente la cifra dei personaggi è il fatto che il qualche modo restino sempre un pò bambini, malgrado la crescita e quello che succede loro..

barbydowney: Vabbè, tu lo sai che complimenti del genere mi mandano in brodo di giuggiole. Grazie mille, davvero *///////////* non me lo merito *O* *speechless*

Blue_Rose: Beh, è una dolce condanna allora!! *____________* guadagnare nuove lettrici è SEMPRE un piacere enorme! Il che non significa "gotta catch 'em all", eh XDDD *pubblicità corner* Ho anche scritto tante fanfic sui Muse, se ti interessa! ;D *fine spam e fine ammiccamenti* XD

Ladywho: Ciao, dolcezza. *occhiolino* EFFETTIVAMENTE Rob forse mi è andato un pò OOC in questo capitolo, che dici? Ewan avrei potuto mettercelo, ma allora c'era troppa gente di mezzo LOL No, la verità è che non ci ho pensato, d'istinto mi è venuto da metterci solo Jonny! Oddio la mannaia. *occhieggia spaventata* me la sono risparmiata? D: comunque LA GEOMETRIA NON E' UN REATOOOOOOO *dondola e rotola via*

aXce: Ciao anche a te! :DDD Waaaaa, ma a te non si può nascondere niente, eh? XD Grazie mille, comunque. E grazie. E grazie ancora :D *lotta contro sé stessa per non spoilerare* entro settimana prossima credo avrete entrambi i capitoli finali! ^^ ma fidati, basterà il prossimo a mandare tutte KO, me per prima...


ED ORA, SCUSA UFFICIALI E DOVUTE. Allora, vi sarete sicuramente accorte che recensisco poco, o a volte non recensisco affatto. Ora, lo so che recensire non è un obbligo ma sarebbe meglio farlo, primariamente perché so quanto sono utili e quanto fanno piacere i commenti, di tutti i tipi, specialmente dato che sono una drogata di recensioni e che sono la prima ad aspettarle, contarle, leggerle e rileggerle. A volte anche a pretenderle. Lo so, sono una brutta persona e non ho scuse, ho tutto il tempo del mondo per recensire, ma semplicemente non lo faccio perché la maggior parte delle volte non mi va, tutto qui. Siete liberissime di incazzarvi e di smettere di recensire me, mea culpa. Però sappiate che leggo tutto quello che scrivete, proprio tutto tutto, a volte vengo a dirvelo su Facebook, anche se so bene che è un tipo di commento praticamente inutile e lascia il tempo che trova. Però ecco, è un mio difetto ed è nella mia ampia gamma di difetti caratteriali, tutto qui. Mi scuso ancora, davvero! Per il resto, ringrazio chi legge, preferisce, segue, chi perde tempo a recensire e chi semplicemente legge. Vi amo <3]

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Capitolo 5
*** •• ***


"E se un giorno dovessi morire?"
Gliel'aveva chiesto qualche volta, con lo sguardo un pò divertito ed un pò triste, come stessero parlando dell'ineluttabile. Lui aveva sempre evitato il discorso, cambiando argomento o solo lasciando un lieve bacio sulle sue labbra per poi coccolarlo, pensando che porre quella domanda fosse una richiesta d'affetto.
Lo guardò alla luce fredda dell'inverno, ripensando a quei momenti e sentendosi stringere il cuore. Era sempre scappato dall'affrontare quella possibilità, vigliaccamente, ma ora la doveva affrontare, volente o nolente.
Jude dormiva. Una creatura debole, fragile, stanca eppure dolorosamente bella. Il viso più pallido del solito era violato da segni di decadenza come le occhiaie, la pelle screpolata, le labbra asciutte. Respirava lentamente con le labbra dischiuse, muovendosi piano in chissà quali incubi.
Gemette nel sonno, allungando la mano inconsciamente verso di lui, Robert avvicinò la sedia e la prese.
Era lì da settimane, quasi ogni giorno e notte, quando orde di amici non si riversavano nella stanza per fargli compagnia, allora l'americano si dileguava discretamente.
Quando erano soli invece Jude si rilassava, chiacchierando piano e sempre con un sorriso sulle labbra.

Jude mugolò lievemente e dopo qualche secondo aprì gli occhi. Anche quelli sembravano più pallidi, come se riflettessero il suo stato: stava morendo.
Lentamente e dolorosamente, mentre lui stava a guardare impotente.
Sorrise debolmente, stringendo la sua mano vigorosa.
-Ciao...- soffiò, stropicciandosi un occhio. Robert inclinò la testa e distese le labbra a sua volta in un piccolo sorriso.
-Hey...- mormorò, carezzando il dorso della sua mano fredda con un pollice. -Come va?
Era una domanda stupida, lo sapeva. Jude si strinse nelle spalle.
-Sto morendo- rispose, in tono indifferente. Ormai aveva accettato l'idea, mentre Robert ancora non voleva, non poteva farlo.
Infatti scosse la testa, infastidito.
-No, voglio dire...Ti fa male?- ribatté, accennando alla sua testa. Al suo male.
-Tutti i giorni- disse Jude, assumendo un'espressione dolorante.
A Robert faceva male il cuore, nel vederlo così. Si avvicinò con la sedia e gli fece la classica domanda.
-Hai bisogno di qualcosa?
Jude lo guardò e rimase a fissarlo per qualche secondo, riflettendo.
-Sì.
Robert scattò in piedi.
-Dimmi.
Negli occhi di Jude passò un lampo di preoccupazione e la sua mano si allungò verso di lui come quella di un bambino che chiede di essere preso per mano dalla mamma.
-No...Stai qui. Ho bisogno di parlare con te.
Robert rimase a guardarlo stupito, poi si sedette sospirando e prendendo di nuovo la sua mano, in attesa.
Jude fece lo sforzo di spostare l'altra mano, appoggiandola sulle due intrecciate, stringendole forte o almeno con quanta forza poteva. Tenne gli occhi chiusi per un pò, per poi fissarli in quelli scuri dell'amico, dell'amante, del fratello.
-Rob, lo sai che non mi piace che mi guardi in quel modo.
Il cuore dell'americano fece una capriola e subì una morsa gelida.
-In che modo?- bisbigliò.
Jude sospirò tristemente.
-In quel modo pietoso. Come se...Non lo so, come se ti facessi pena.
Robert rimase qualche istante in silenzio.
-Non voglio vederti morire.
-Ma succederà, fattene una ragione- rispose tranquillamente l'altro.
Davanti alla prospettiva realistica del futuro, Robert sentì gli occhi bruciare ed il cuore raffreddarsi.
-Stai rendendo tutto più difficile, così- riprese Jude, con uno sguardo un pò di rimprovero, ma velato di dolcezza.
Robert sentì chiaramente la propria voce incrinarsi rispondendo.
-E cosa dovrei fare?
Jude sospirò di nuovo, facendosi profondamente triste.
-Forse dovresti smettere di venire qui a vedermi peggiorare ogni giorno.
Rimase basito, sentendosi quasi cancellare i pensieri.
-No- rispose d'impulso. -Non esiste, Jude, io starò con te fino alla fine. Se sarà la fine...- aggiunse, in tono più basso.
-Amore, mi hanno dato due settimane. Non possono fare niente, possono solo fare in modo che soffra un pò meno. Lo capisci?
Robert deglutì, stringendogli più forte la mano, come se potesse trattenerlo o salvarlo. Annuì debolmente.
Jude gli rivolse uno sguardo agrodolce, alzando un pò la testa. Robert lo fissò e pose l'altra mano dietro la sua nuca, attirandolo lentamente a sé mentre si chinava su di lui e lasciava un bacio lieve sulle sue labbra. Mentre riapriva gli occhi, Jude sorrise ancora.
Robert emise un sospiro strozzato dall'angoscia, mentre si stupiva di come, nelle sue condizioni, Jude riuscisse ancora a sorridere.
-Rob, dovresti davvero smettere di venire ogni giorno, puoi lasciarmi qui- ripeté Jude, con aria preoccupata.
Cazzo, stava morendo e si preoccupava per lui!
-No, Jude, non lo farò.
-Ma stai soffrendo, io lo vedo che per te è una pena stare qui.
Robert liberò entrambe le mani e le strinse attorno al suo viso, guardandolo dritto negli occhi.
-Voglio vedere tutto, fino all'ultimo respiro, io sarò qui con te e non mi manderai via, piccolo. Hai capito? Non ti liberi di me- concluse, trovando la forza di ghignare un pò scherzosamente.
-Allora smettila di fare il bambino- disse Jude in tono scherzoso.
-Ci proverò- sussurrò, per poi baciarlo di nuovo e ancora. -Ti amo- aggiunse.
Jude sorrise tristemente.
-Lo so.
Rimasero in silenzio per dei minuti, solo fra carezze e sguardi.
-Come sta mia mamma?- chiese Jude, abbassando lo sguardo.
Robert ci pensò su. Sua madre soffriva in silenzio, rimanendo chiusa in casa e trattando Robert come fosse un altro figlio.
-Cosa vuoi che ti dica...? Prova ad immaginarlo.
Jude abbassò lo sguardo.
-Poverina...
Robert annuì, poi gli accarezzò la guancia.
-Perché non ti preoccupi un pò per te?- chiese, aggrottando le sopracciglia.
-Per cosa dovrei preoccuparmi? Io me la sto passando meglio di tutti voi, sai. Io me ne vado, voi restate- rispose lucidamente.
Robert zittì, era vero. Soffriva come non pensava di poter fare. Di notte non si disturbava nemmeno ad andare a letto, ma la passava sul divano a guardare a vuoto la televisione, cercando inutilmente di distrarsi e pensando che forse mentre lui stava lì Jude magari stava avendo una crisi di qualche tipo. Non poter rimanere in ospedale di notte quindi lo faceva impazzire ed era la cosa peggiore di tutte. Aveva chiesto ed insistito, ma non essendo un parente stretto non poteva rimanere. Aveva pensato a sposarlo, ma poi si era detto che comunque non avrebbe avuto il diritto di rimanere. E sapeva che altri mariti potevano rimanere con le mogli tutto il giorno, ad ogni ora. Questo lo faceva soffrire ed arrabbiare, ma dopo un pò aveva smesso di pensarci, per il proprio bene.
-Non lo so...Riposa.
Jude con gli occhi gli fece capire che si stava stancando.
-Dormo tutto il giorno e tutta la notte, fanno di tutto per farmi dormire, quindi smettila di dirmi di riposare, per favore.
Robert sospirò, frustrato.
-Va bene...
Jude lo guardò addolcendosi di nuovo.
-Sai, vorrei poter fare di nuovo l'amore con te. Solo un'altra volta...- mormorò, arrossendo e guardando in basso.
Robert sentì il cuore stringersi in una morsa.
-Non...ti bastano più le coccole?- rispose, tentando un sorriso.
-Le coccole sono fantastiche, amore, ma insomma...- troncò, sorridendo con gli occhi un pò velati di malizia.
-Potrei provare ad accontentarti, sai...- disse Robert, ghignando scherzosamente.
Jude ridacchiò e lo guardò di nuovo.
-Però potresti sdraiarti un pò qui vicino a me...Tanto il letto non crollerà se lo fai.
Robert lo guardò tornando serio e si guardò attorno.
-Dovrei...chiedere...
Jude si accigliò.
-Fanculo le regole! Sto morendo, mi possono lasciar fare un pò quello che voglio, no?- esclamò agitando una mano.
Robert rimase a guardarlo per un pò, infine sospirò ed annuì. Jude sorrise raggiante e sollevò le lenzuola ed il piumino della mamma, per fargli spazio. Robert si tolse le scarpe e lentamente andò a sdraiarsi vicino a lui, abbracciandolo stretto, sentendo l'istinto protettivo risvegliarsi in sé. Lo strinse al proprio petto affondando il viso fra il collo e la spalla, sentendo del calore doloroso spargersi dal petto al resto del corpo. Jude fece lo stesso, annusandolo e rimpiangendo il non aver goduto appieno di lui quando stava bene. Ma scacciò i rimpianti: non poteva davvero lamentarsi di niente, aveva avuto tutto quello che desiderava...
-La parte più difficile è lasciare te- mormorò debolmente, stringendolo con tutta la forza che aveva.
Robert sentì un'ondata di dolore cancellare tutta la dolcezza e gemette, accoccolandosi istintivamente attorno al suo corpo.
Jude accarezzò i suoi capelli, sentendosi uno schifo per averlo detto.
-Non voglio lasciarti andare...- rispose la voce di Robert, ridotta ad un sussurro.
Jude rimase in silenzio, poi pigolò debolmente, sentendo gli occhi riempirsi di lacrime.
-Ho paura...
Robert si immobilizzò, desiderando improvvisamente di poter fare di più, di poter morire al posto suo piuttosto di vederlo così, indifeso, impaurito e predestinato.
-Andrà...Andrà tutto bene...- sussurrò scaldando la propria voce. -Sarò con te, ti accompagnerò...
Avrebbe voluto dire qualcos'altro, ma stava già piangendo.
Jude annuì debolmente, mordendosi il labbro e poi lasciando a sua volte che le lacrime scendessero dagli occhi azzurri e ancora bellissimi, pur pieni di vita.



Cause the hardest part of this

is leaving you...*

 

[Oddio, è stata dura. Su queste ultime righe stavo piangendo... Per favore, non uccidetemi! Sapevo che sarebbe stato di un angst allucinante, perciò il capitolo precedente era così esageratamente fluff e felice, capite? Vi prego, comprendetemi *piange* no, ecco, DOVEVO buttare giù questa idea di Jude che sta per morire, ce l'avevo in testa da settimane ormai, e non sapevo come usarla finché non ho avuto l'illuminazione qualche sera fa parlando con WhereIsMyMind, a cui dedico il capitolo!
Okay, lo so che mi state odiando. Vi vedo tutte, pronte col machete, torcia e forconi, ma...insomma...*scappa a Malibu a chiedere asilo politico a Robert*

Scherzi a parte, spero che nonostante la tristezza esagerata vi sia piaciuto. Il prossimo capitolo sarà l'ultimo e diciamo...beh, potrebbe piacervi un pò di più :) non illudetevi troppo, però...Oh, volevo precisare una cosa sul capitolo precedente: Hanno solo parlato. Per un pò non hanno fatto assolutamente niente, si sono messi insieme solo moooooolto dopo :) magari ci scriverò uno spin-off, su tutti questi momenti tagliati XD


Informazione: in questo capitolo Rob e Jude sono quasi sui quaranta, la malattia di Jude è qualcosa di indefinito ma siccome ho avuto anch'io una specie di malattia al cervello parlo con cognizione di causa, ecco. Quindi sono andata sul personale, come al solito .-. Tranquille, ora sto benissimo! :D

*da Cancer, dei My Chemical Romance, una delle canzoni più emo e deprimenti che abbia mai sentito T_______T

Veniamo alle risposte! :D

Ilaria1993: risposto alla curiosità XD comunque il fluff esagerato ci voleva, è il mio miele <3

barbydowney: Okay. Sai, volevo solo dirlo apertamente, non voglio che qualcuno si offenda o pensi che sono ipocrita e cattiva...Probabilmente Rob è quello un pò più convinto, sai, perché per i timidi come Jude (e come me) è un pò più difficile buttarsi nelle relazioni...Però Jude lo ama altrettando intensamente, no tu preoccupa :D

_Bina90_: So che mi stai odiando, credimi, lo so bene. Aiutooooo! Comunque grazie mille anche per la recensione su LJ, carissima :DDD Comunque avevi ragione a turbarti, mi sa. Jonathan? Non lo so, la mia mezza idea è di ficcarlo da qualche parte, in futuro.

Haarp_C: :DDDDD awwwwww!!! Anch'io amo Chris. Oh si, un sacco *____________* Avevi una mezza idea, era più o meno questa?

Barlowen: No, non sapevo di Scrubs XD è stato un caso! Comunque anch'io ho visto i Myooze sia a Milano che a BoloNiaaaaaa!!! *abbraccia* ma quanto amore sono? "turn on your lighters, your TELEFONINIS!" *muore* Ficcare i Muse in una ff era il mio obiettivo da MESI, sai xD

BlackCobra: Sai, non riesco a incolpare Jude per come ha affrontato la separazione, è troppo fragile per sopportare il distacco tutti quegli anni :'( Robert è un pò più forte <3 AHUAAHUAUHUAHUAHUAHAHUAHUA MA COSA ANDATE A PENSARE TUTTE QUANTE!!! PERVERTITE!!! LOOOOOL!!!! XDDDDDD

Laurarom89: Ma no, ma davvero, ma avete tutte pensato cose sconcie D: grazie, comunque XD

SeptemberRain: arrosTisce *muore* !!! LOL  -Sei bello da impazzire. ambè gioia, hai scoperto l'acqua calda u_u <<< maaaaaa!!! XD stava solo facendo una constatazione, no? Alla vecchia zitella che guarda la telenovela non piace questo elemento >_< *si prepara al verdetto* e..?

Va bene, gente, vado a preparare le valigie e ad esercitarmi nel mio tono implorante per Rob. Non mandatemi lettere minatorie, sono facilmente impressionabile DDDDD:

Però vi amo, sisi :*]

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Capitolo 6
*** • ***


 

Se n'era andato un mese dopo. Aveva avuto il doppio del tempo che gli era stato diagnosticato. Di notte, mentre le emergenze entravano in corsia, fra urla e grida concitate delle infermiere (sembrava ci fosse stato un brutto incidente in metropolitana) Jude era morto nel sonno.

Robert aveva passato ogni giorno lì al suo fianco, fissandolo costantemente preoccupato come se avesse potuto morire da un momento all'altro lì, sotto i suoi occhi.

La mattina dopo, prima di uscire per andare in ospedale, ignaro si era trovato sua madre davanti, aprendo la porta. Era in lacrime e lui capì subito. Rimase a fissarla qualche secondo, incredulo e sconcertato, impallidendo prima di sentire un vuoto enorme, forse infinito, fra la gola e la bocca dello stomaco. Abbracciò la donna, stringendola forte, carezzandole la schiena mentre cercava in ogni modo di trattenere le lacrime. Doveva consolarla quando sentiva di non averne la forza.

Era rientrato in casa ed allora sì, una volta solo, si lasciò andare. L'impotenza era insopportabile, perciò finì per distruggere tutto in casa, tutto. Rovesciò gli oggetti, ne lanciò altri contro le finestre. Distrusse tutto, compresi i loro ricordi, le foto, tutte tranne una che si salvò perché sepolta in un cassetto. Molte ore dopo si trovò seduto al centro del salotto devastato, stringendo fra le dita quella foto che li ritraeva abbracciati e sorridenti ad un Hard Rock Café, con un sosia di Freddie Mercury. 

Rimase a fissarla a lungo, finché non si addormentò proprio lì, sul pavimento, stretta al petto. Quando si svegliò trovò tutto distrutto e impiegò qualche secondo a capire cosa fosse successo. 

Il funerale sarebbe stato tre giorni dopo; all'inizio aveva pensato di non andarci, era convinto che non ce l'avrebbe fatta, poi la sorella di Jude lo chiamò. Gli disse che avrebbe dovuto esserci, almeno per salutarlo, dato che non ne aveva avuto modo.

Capì che era giusto. Lui conosceva Jude meglio di chiunque altro e sapeva che l'avrebbe voluto, che non avrebbe dovuto abbandonarlo.

Ma una volta lì non riuscì a parlare, non sapeva cosa dire.

E poi Jude sapeva già tutto.

Aveva fatto testamento ed aveva insistito fino alla resa per dare i soldi a Robert, ma lui era rimasto fermo nel rifiutarli, dicendo che la casa era abbastanza e che la sua famiglia ne avrebbe avuto sicuramente bisogno più di lui.

"Testardo come sempre, eh?".

Fino alla fine, gli aveva risposto. Jude l'aveva guardato intensamente, gli aveva carezzato una guancia e non aveva più toccato l'argomento.

Lo straziava rimanere a casa, ma quello era l'unico luogo dove poteva sentirsi al sicuro.

Sentiva ovunque il suo odore, questo lo feriva e lo rassicurava ogni volta.

Stava passeggiando fuori per Londra dopo il lavoro, trafitto dall'aria fredda, quando il lettore musicale riprodusse una canzone: la loro canzone.

 

Highway run, into the midnight sun

wheels go round and round, you're on my mind.

Restless heart sleep alone tonight,

sending all my love along the wire.

 

Si fermò, in mezzo al marciapiede, il cuore che batteva forte.

Avevano anche una canzone, già. I Journey erano il suo gruppo preferito e Jude ci si era affezionato, scegliando quella come canzone che rappresentasse il loro rapporto. Già, alla fine si erano scoperti entrambi dei romantici esagerati!

Sorrise e sentì il magone salire su per la gola. Deglutì per respingerlo, guardò in alto.

Mi vuoi dire qualcosa?

Sapeva che c'era qualcosa sotto, lo sentiva nelle mani, nelle orecchie, nello stomaco.

 

Through space and time, always another show,

Wondering where I am, lost without you.

And being apart ain't easy on this love affair

Two strangers learn to fall in love again.

I get the joy of rediscovering you,

Oh girl you stand by me.

I'm forever yours, faithfully.

 

Rimase lì immobile, ansimando lievemente, troppo scioccato dall'ondata di ricordi che lo stava sommergendo.

Improvvisamente la sua mancanza si fece sentire in tutta la sua forza. Avrebbe voluto disperatamente poterlo toccare, potergli dire che stava ascoltando quella canzone e vederlo sorridere intenerito di rimando; avrebbe voluto cantarla con lui e poi baciarlo lì, in mezzo alla strada, stringerlo forte e sussurrargli quellle parole all'orecchio: "I'm forever yours, faithfully", per rassicurarlo. Jude aveva sempre avuto bisogno di essere rassicurato, protetto e guidato. Era come se per certi versi non fosse mai cresciuto. A lui non dava fastidio, essendo forte poteva sostenerlo e spingerlo nella direzione giusta. Solo che ora non sapeva più quale fosse.

Jude non c'era più. Lo pensò con mente improvvisamente lucida.

Tutto l'amore del mondo non l'avrebbe riportato indietro.

Tutte le lacrime che poteva versare, tutta la rabbia che poteva covare non sarebbero servite a niente.

Si guardò intorno, sentendosi come un bambino che ha perso di vista la mamma, pieno d'angoscia. 

Quella città non gli apparteneva più. Sentì il bisogno di tornare a New York, ricominciare in qualche modo. Non ne aveva alcuna voglia, eppure una settimana dopo si era già risistemato nella vecchia casa. Aveva trovato un nuovo lavoro che lo stimolava creativamente; ma non lo dimenticava, non avrebbe mai potuto.

Dopo qualche mese iniziò a vedere la faccenda in modo differente, accettandone la scomparsa. Si guardava attorno e vedeva un pò ovunque piccoli segni di Jude, che lui c'era ancora, in qualche modo. Sentiva il suo odore, così a caso, mentre camminava o lavorava. Lo sentiva sussurrare le risposte ai propri problemi, quando in realtà si immedesimava e pensava a cos'avrebbe fatto se fosse stato in lui. Sentiva costantemente il suo abbraccio.

Continuando a camminare vide due bambini, uno moro ed uno castano, bisticciare per un giocattolo. Li guardò e si riconobbe, riconobbe sé stesso e Jude nelle loro abitudini da adulti, si rese conto che dopotutto, insieme, non erano mai del tutto cresciuti.

E lui, in qualche modo, era lì con lui, non l'aveva mai lasciato solo.

 

 

[Premetto che questo è il finale "negativo", ma ne sto scrivendo un altro in "positivo", dato che credo questo mi porterà molto odio da parte vostre ç_ç è che mi piaceva l'idea di far morire Jude, sarebbe stato più realistico. E comunque, vedete, non è poi così disperato come finale, no? :D Premetto anche che questo non mi è venuto come volevo, l'avrei voluto più intenso. L'idea all'inizio di questo capitolo, poi, me l'aveva data Federica (ormai la conoscete tutte, è WhereIsMyMind :DDD), sarebbe stata di far tornare Jude sotto forma di fantasma, o una cosa del genere, ma poi ho pensato di farlo essere presente in modo più sottile eppure quasi tangibile.

Non so se possa esservi piaciuto, io non ne sono onestamente del tutto soddisfatta. Però ci ho provato! Penso non mi sia venuto abbastanza angst perché l'ho scritto in treno, subito dopo aver letto dell'avventura di Barbara alla prémière di Due Date, cosa che mi ha fatto venire voglia di sognare ancora. Insomma, ero troppo di buonumore per scrivere qualcosa di davvero triste XD ma a voi non dispiace, vero?

Vediamo se con il finale alternativo riesco meglio :) (socia: "cominci già a fare i director's cut?" LOL)

Il capitolo non lo considero abbastanza riuscito da dedicarlo a qualcuno, però lo faccio, e di nuovo lo dedico a WhereIsMyMind (che dici, è venuto abbastanza malinconico?) e a Shadowolf (mi sa che ti sarebbe piaciuto più angst, eh? ç.ç Come canzone volevo usarci Don't Stop Believing, ma stavo ascoltando Faithfully, perciò...e poi mi sembra adatta. Mi fa tanto RP *__________* si, ma noi non uccideremo mai né Rob né Jude ù.ù anche se la scena dell'ospedale me la sono immaginata anche in termini di roleplay e mi è piaciuto troooooppo. Sì, sono un pò fissata con l'angst ò.ò s'è visto? :D LOL).

Ah, a chi può interessare...sul mio LiveJournal ho postato un 102 parole di drabble che qui non ho il coraggio di postare da quant'è stupida e inutile, ma se vi va di compatirmi potere perdere sti 20 secondi su http://manubibi.livejournal.com

Ecco, spam finito, passiamo alle risposte alle recensioni (che comunque mi commuovono ogni volta di più, cioè, io non so più come ringraziarvi *__________* con qualche fic sto restituendo il favore, anche se le mie recensioni stanno facendo altamente schifo ò.ò):

 

 barbydowney: comincio con la sfilza di "scusa" °A° ho fatto piangere un pò di gente, vedo...eh, quella canzone è LA DEPRIMENZA.


laurarom89: Mi spiace! :( se ti consola ho pianto anch'io scrivendolo!


Ilaria 1993: *tenta di fuggire* Purtroppo no, è tutto vero...però ripeto, magari il finale alternativo ti piace di più :D lo sto già scrivendo ed effettivamente mi sta piacendo di più. E si, i pallini sono il countdown XD per il prossimo capitolo ne metto di nuovo uno, mi pare giusto XD


Haarp_C: anche per te un "mi dispiace" ed un biscottino consolatorio ç_ç si, anche per me è difficile piangere leggendo!


Barlowen: Effettivamente Rob...anche lui viene dalla mia esperienza. Non nel senso che stavo morendo, ma che le persone che stavano attorno a me, specialmente mamma e papà, hanno fatto di tutto per essere con me ogni giorno, loro si facevano un'ora di macchina di andata e una per il ritorno ogni santo giorno...mi spiace deluderti con questo capitolo :( spero che quello alternativo ti piacerà di più!


aXce: lo spin-off lo sto già pensando, sarebbe una fic analoga a questa con i missing moments XD Grazie comunque! :DDD


BlackCobra: Effettivamente il mio piano malefico era precisamente di fare il massimo del fluff per poi metterci dell'angst brutale. Eh, lo so, sono una brutta persona. *piange e si butta dalla finestra*. *risorge* sappi che ho avuto paura di te però °A° *fugge*


_Bina90_: ...oh, cavolo. Mi dispiace. Sapevo che morte, malattia e cose del genere sono argomenti delicati, solo speravo non toccassero nessuno :( mi spiace tantissimo se ti ho fatto tornare in mente brutti ricordi...che poi credici o no ma non ci ho pensato al fatto che la stavo scrivendo il giorno dei Mort .-. però ti ringrazio della recensione, mi hai fatto pensare. E il prossimo capitolo lo dedicherò anche a te :)


CheNeSo_: Guarda, appena ho letto della gente che ho virtualmente ucciso col capitolo precedente, mi sono sentita in colpa D: mi spiace! E mi fa piacere che ti sia piaciuta :DDD 


KinkyFucker: Tranquilla :) è bello che sei tornata a casa! Comunque esatto, hai capito tutto, il mio obiettivo era riassumere una relazione in poche scene, in pochi quadri, ecco. Mi fa piacere esserci riuscita! 

 

 SeptemberRain: credimi, mi fa piacere non avere un'altra donnina sulla coscienza *O* grazie mille, comunque! *saltella, poi corre a consolarti*

 

 

Ecco. Ci vediamo al prossimo ultimo capitolo! :DDD Poi mi direte quale vi è piaciuto di più. ;^j <<< le faccine che si imparano dal twitter di Jim Carrey .-. ]

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Capitolo 7
*** •# ***


ALTERNATIVE ENDING: DON'T STOP BELIEVING


 

 

Jude è morto.

Se n'è andato, non lo vedrai più.

Non vedrai più i suoi occhi, non lo guarderai più dormire, non toccherai più il suo corpo.

Il destino ti ha fottuto.

 

 

Si svegliò di soprassalto alle tre di mattina, sudato e con le lacrime agli occhi, il cuore che batteva a mille. Quella mattina avrebbero portato il suo Jude in sala operatoria. "Per un ultimo tentativo" avevano detto. L'assicurazione permetteva un altro intervento oltre alle due biopsie che erano già state effettuate e questa volta era stato chiamato il miglior neurochirurgo d'Europa, dicevano. 

Si stropicciò gli occhi, con il cuore che batteva a mille.

I rischi erano alti, l'intervento era delicato e gli avevano già detto di aspettarsi il peggio; lui l'aveva fatto. Ma il dubbio ti porta a pensare sia il positivo che il negativo, non sapere è la tortura peggiore, più del sapere per certo che andrà male, perché potrebbe anche andare bene...

I giorni precedenti, per strada, tornando dall'ospedale, aveva visto di sfuggita una chiesa.

Robert non aveva mai pregato in vita sua, ma quel giorno aveva deciso di farlo. Era entrato ed aveva subito sentito una strana forma di conforto e pace, qualcosa che fuori non si poteva trovare. Si era seduto e aveva guardato l'altare...Ti conviene farlo guarire, figlio di puttana. Ti conviene, o te la vedrai con me. Non era esattamente una preghiera, in effetti. Ma erano le uniche parole che sentiva. E il Tizio doveva sapere che dietro quella sfida presuntuosa da formichina che si solleva contro il piede umano c'era una supplica.

"Io me ne vado, voi restate". Quelle parole l'avevano tormentato i giorni successivi: appena pensava a come sarebbe stato se Jude fosse morto, si sentiva annullare.

No. Non poteva succedere. Il Destino li aveva messi insieme da piccoli, li aveva fatti ritrovare da adolescenti, aveva concertato le loro vite in modo che potessero stare insieme tutti quegli anni senza problemi - possibili moglie, fidanzate, figli, impegni lavorativi.

Li aveva presi in giro tutto il tempo? Sperava di no.

 

Ormai il permesso dal lavoro aveva sfiorato i limiti, quella mattina sarebbe dovuto andarci per forza e Jude l'aveva chiamato la sera prima obbligandolo ad andarci.

Avrebbe saputo tutto la sera.

Chiaramente non riuscì a dare nemmeno il minimo indispensabile ed il suo capo gli disse a chiare lettere che lui era completamente inutile, con aria bonaria, e che andasse pure in ospedale.

Guidò con impazienza e bruciò un paio di semafori ma arrivò sano e salvo in corsia. 

Il suo cuore mancò un battito quando la capo-reparto, Lucy, lo riconobbe e sorrise solare.

Rimase impietrito dalla sorpresa e tutto il suo corpo si bloccò.

Che...?

Fece per entrare, ma Lucy coi suoi occhi verdi riuscì, non sapeva come, a fermarlo.

-Fermo, Robert. Lui sta bene.

Il suo cuore si fermò per dei lunghi istanti, sentì tutto il corridoio girare e dovette appoggiarsi al muro.

-Cosa...?- mormorò al massimo della confusione.

-Sta bene, Rob. Tranquillo. Ma adesso non può entrare nessuno, è appena uscito dalla sala operatoria...E comunque non è qui.

Alzò gli occhi, improvvisamente spossato.

-Dove...?

-In terapia intensiva.

Robert ansimò. Non pensava più a niente, fu assalito dal terrore che fosse tutto falso, un sogno. Scivolò lungo il muro e Lucy dovette chiamare un collega per aiutarlo a sedersi in attesa.

-Robert, sarebbe meglio se tornassi a casa. Resterà lì tutta la notte, per ora non c'è niente da fare- disse lei, azzardandosi ad accarezzargli i capelli.

Ormai lì dentro gli si erano affezionati tutti.

-...Sorridi! Va tutto bene!- esclamò poi lei, sorridendo di nuovo. Robert la guardò come fosse un alieno, ancora completamente fuori di sé.

-Va...Va bene- soffiò, posandosi una mano sul cuore che, sorprendentemente, galoppava. -Non...Posso nemmeno guardarlo da fuori? Perché...Potrei fare un infarto in questo momento.

Lucy ridacchiò intenerita.

-Lo ami davvero...- disse, un pò malinconica.

Robert annuì. -Se...Se morisse, io...- cominciò, ma dovette interrompersi. Qualche giorno prima sarebbe riuscito a finire la frase, ma in quel momento si sentiva troppo sottosopra per pensarci.

-Devi aver sofferto tanto...- pigolò lei, guardandolo con tenerezza e simpatia.

La guardò e con un solo sguardo cercò di esprimere la risposta senza parole, lei allargò gli occhi e si commosse.

-Però vedi, è andato tutto bene, no? Davvero, Robert...Torna a casa. 

-Qando...Quando potrà tornare anche lui?- mormorò, dopo qualche secondo.

-Oh, non presto. Almeno due settimane- disse lei, in tono improvvisamente distaccato.

La guardò e finalmente annuì.

Quella sera riuscì a dormire e dormì per tutto il giorno successivo, svegliandosi solo per cenare.

Spossato, riuscì anche a lavorare, con il solo pensiero di Jude vivo che lo spingeva ad agire.

Poi la sera si diresse in ospedale, di nuovo. Quasi si mise a correre e fermò un'altra infermiera, chiedendo a frasi spezzate dove lui fosse.

Lei lo guardò ed incrociò lo sguardo di Lucy che passava ed annuì.

Aveva paura di entrare, improvvisamente. Ma mise piede nella stanza e guardò.

Jude era sdraiato, la schiena appena alzata, un tubetto di plastica nel braccio collegato ad una fisiologica; un altro tubo un pò più grande che usciva dal cranio e drenava il sangue in un altro contenitore appoggiato al letto; una macchina che monitorava il battito cardiaco. Ma soprattutto, gli occhi aperti e vigili.

Si fermò sulla soglia, sentendo i suoi riempirsi di lacrime.

Non dissero nulla, Robert si limitò ad avvicinarsi di qualche passo, ma subito sentì qualcosa trillare. Jude impallidì e lo fissò, con gli occhi sgranati, come se si sentisse male. Quasi subito un infermiere entrò nella stanza e con qualche parola lo costrinse di nuovo fuori chiudendo la porta dietro di sé.

Robert cadde nel panico e si chiese cos'era successo, ma lo venne a sapere solo dieci minuti dopo, quando l'infermiere uscì e lo guardò severo.

-La tachicardia è aumentata di colpo quando lei è entrato. Non so perché, ma comunque è meglio che lei resti fuori, oggi.

Robert lo fissò. Si sentì trafiggere al pensiero che Jude si era emozionato tanto da sentirsi male. Forse era meglio rimanere ancora un giorno lontano, si disse. Improvvisamente si sentì più disposto a farlo.

Sentì però la sua voce da dentro la stanza, flebile ma decisa.

-Ro...bert...

Non sapeva cosa fare. Si guardò intorno col cuore in gola.

-Rob...- supplicò di nuovo la voce dall'interno.

Si morse il labbro e sospirò. Non voleva farlo stare male di nuovo, ma alla fine si costrinse ad entrare. 

Jude lo guardò ed emise un lungo respiro per calmarsi, continuando a fissarlo, gli occhi che brillavano.

Robert rimase immobile un paio di secondi, poi si avvicinò al letto con espressione seria, come se temesse che Jude potesse ancora morire da un momento all'altro. Jude seguì tutta l'operazione, raddrizzandosi sul letto.

Robert si sedette e non parlò. Poi guardò in basso e si coprì il viso, cercando di trattenere le lacrime e sospirando ancora, cercava di controllarsi. Era troppo, tutto in un colpo.

Jude lo guardò malinconico, poi maldestramente si allungò verso di lui, toccandogli un braccio.

Robert scoprì il viso bagnato ed affondò nei suoi occhi. Erano aperti, erano vivi.

-Jude...- mormorò impaurito.

Temeva ancora che fosse tutto irreale, un inganno. Fino a due giorni prima pensava che fosse tutto finito...

-Sono qui.

Lo fissò e finalmente decise che era tutto vero, che poteva abbandonarsi. Scattò in piedi e si chinò su di lui, premendo le labbra sulle sue, pur con prudenza, sentendole muoversi ed aprirsi docilmente; con una mano accarezzò la sua guancia, sospirando sulla sua bocca e cercando di trasmettergli tutta la gioia che pian piano stava cominciando a provare da sotto lo strato di incredulità. Il sapore era orribile, ma quel bacio era il più intenso di tutta la sua vita e si sentì girare la testa, i pensieri annullati.

Jude semplicemente iniziò a piangere, singhiozzando istericamente mentre ancora le loro bocche erano unite. Robert sentì il cuore gonfiarsi e quasi scoppiare, staccando le labbra dalle sue. Sentì un moto di tenerezza nel petto mentre continuava ad accarezzargli le guance, entrambe, mentre lo osservava piangere, perché d'ora in poi non avrebbe voluto più perdersi niente, neanche i momenti imbarazzanti.

Jude non si preoccupò nemmeno di coprirsi il viso ma lo guardava negli occhi mentre piangeva come un bambino. Robert si limitò a stringergli la mano libera dalla flebo, troppo impacciato dalla presenza del drenaggio e di tutti quei fili.

Ci mise venti minuti buoni a calmarsi, ma finalmente Jude smise di singhiozzare e sospirò di nuovo, gli occhi ancora lucidi.

Poi sorrise. 

Il cuore di Robert fece un balzo quasi doloroso mentre le sue labbra si distendevano a loro volta senza che lui ne sapesse niente.

-Ciao- disse semplicemente.

Jude rise debolmente.

-E' il massimo che riesci a tirare fuori? "Ciao"? Diavolo...

Robert sorrise ancora.

-Non mi prendere in giro, ho rischiato di svenire troppe volte in questi giorni per tirare fuori qualcosa di meglio- ribatté. -E comunque non mi rubare le battute, questa è la mia attitudine!

Jude alzò una mano per portarla al suo viso e Robert la prese, tenendola lì. Non era più fredda come prima.

-Beh...Adesso siamo qui.

Lo guardò ed annuì, baciando il palmo della mano, lentamente e col prudenza, come se anche quella fosse fragile come un vaso di porcellana.

Jude lo osservò sempre più intenerito.

-Dov'è finito il tuo orgoglio, Rob?

Lo guardò quasi con aria di sfida.

-Lascia che mi riprenda, appena i neuroni funzioneranno di nuovo vedrai che tornerà anche lui.

Jude rise debolmente eppure Robert si sentì bene. Se avesse avuto una coda avrebbe scodinzolato.

Rimasero qualche minuto a guardarsi negli occhi, Robert che non osava toccargli nemmeno la fronte o guardare il tubo un pò più grande di una flebo che trasportava liquido rosso vivo.

-Ho avuto paura- sussurrò Jude, sentendo quasi gli occhi inumidirsi di nuovo. Robert assunse un'aria lievemente triste e gli accarezzò la guancia col dorso della mano; Jude socchiuse gli occhi come un gatto.

-Anch'io.- affermò, sospirando brevemente poco dopo. -Ho avuto paura di...venire in ospedale e non trovarti più. Avevo paura di non poterti neanche sal-

Si interruppe prima che la voce gli si incrinasse ed abbassò lo sguardo.

Jude sorrise appena con aria triste e gli toccò confusamente i capelli.

-Non potevo lasciarti solo dopo tutta una vita, no?

Robert alzò lo sguardo e lo fissò nel suo: non gli pareva vero che avrebbe ancora potuto guardarlo negli occhi.

-No. Non te l'avrei mai perdonato. E nemmeno a lui- aggiunse, indicando in alto.

Jude ridacchiò con voce flebile, poi sospirò.

-Ho...Mi sento stanco, sai...- disse.

Robert dichiarò che sarebbe rimasto lì a vegliare su di lui e Jude si addormentò lentamente, assumendo la sua solita aria cristallina.

Più Robert lo guardava più si stupiva di quanto fosse bello e, intimamente, forte. Dopo aver passato una vita a pensare di doverlo proteggere, Jude aveva dimostrato resistenza, forza, vitalità.

Qualcuno gli aveva detto che se pensi di non farcela è più facile che le cose vadano male, anche nelle operazioni chirurgiche.

Jude, evidentemente, aveva creduto di potercela fare.

E Robert, fino all'ultimo, da qualche parte aveva sempre immaginato che le cose sarebbero andate così.

Alla loro età, potevano ancora essere bambini e i bambini hanno sempre ragione.

 

 

[Ed ecco la versione alternativa .-. effettivamente preferisco l'altra, sisi. Però boh, ho pensato di pubblicarla comunque, dato che ultimamente amo il mio fluff XD però non m'è venuto bene e qui non potete contraddirmi ò.ò anche perché preferisco un positivo raggiunto attraverso la sofferenza piuttosto che un lieto fine dove si ottiene la situazione perfetta. Però ci ho provato. Diciamo che volevo scriverlo perché per me è andata così. Più o meno .-. non ero in fin di vita ma sono stata spaventata anch'io all'idea di morire ç_ç perché lo sto scrivendo qui? O_O

Ho anche in mente una one-shot, una scena di sequel per questa fic, basata sul "vero finale" come l'avete battezzato voi :D

E ascoltando In My Dreams rispondo alle vostre recensioni XD 


Ilaria1993: Cavolo! O_O allora sono contenta di non essermi dilungata in pippe psicologiche XD mi spiace :(


Barlowen: Grazie a te per aver colto i temi e per aver capito quello che volevo dire *_____________* io cerco sempre di metterci qualcosa, un pseudo-messaggio, è bello quando qualcuno lo coglie <3


CheNeSo_: Sai, una volta ero specializzata in crack!fic .-. non so perché questa svolta °A° Eccoti il finale allegro! ripeto, non è un gran ché, però ci ho provato XD sarà che ero più convinta in quello precedente...


_Bina90_: Si, l'immagine dei due bambini ce l'avevo in testa già da giorni <3 ho pensato che Rob si riconoscesse in loro per pensare che anche loro sarebbero finiti come lui e Jude <3<3<3 ma quanto sono romantica? Mi faccio schifo LOL Quindi a te la dedica di questo capitolo, anche se hai preferito l'altro spero non ti dispiaccia :(


barbydowney: Ma io ti amo. Scusa, non so che altro dirti *__________* fiera di essere la tua amante *O* anche se vorrei qualcosa di più :'(

LOL, jk xD


SeptemberRain: Per fortuna! A dire il vero cerco sempre di dilungarmi sulla introspezione XD GRAZIE MILLE!!!! *________________*


laurarom89: spero ti sia piaciuto! :D


BlackCobra: Grazie a te *commossa* Sono contenta che il capitolo vi sia piaciuto e che lo consideriate il "vero" finale, questa è un'appendice xD grazie mille davvero!!! *si inquina* 


Grazie donne...alla prossima! ;D *rotola via*]

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