Oh, grow up!

di hacky95
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Oh, grow up! ***
Capitolo 2: *** Fottuta Matita, Fottuto Russo! ***
Capitolo 3: *** Passaparola! ***



Capitolo 1
*** Oh, grow up! ***


Hey there! 
Oggi mi sentivo parecchio spiritosa, perciò ho scritto questa penosa fanfiction. 
Buona lettura! 


Lunedì mattina. 

Questo clima mi porterà solo ad ammalarmi, lo so benissimo. 

Non è solo il clima che mi causa problemi qui. Magari fosse solo quello. 

Tanto per dare un esempio, adesso ho ginnastica. 

Cammino a passo svelto in direzione della sala pesi, quel posto oscuro e pericoloso nel quale una ragazza come me può solo combinare guai. 

Le Timberland che indosso potrebbero davvero sembrare fuori moda in Italia, a casa mia, ma in Colorado sono perfette. Perfette per evitare terribili ed imbarazzanti ruzzoloni sul sottile e scivoloso strato di ghiaccio che ricopre ogni millimetro di strada in questo maledetto campus. 

Vedo altre ragazze che, come me, sono dirette al patibolo. Questa mattina sono di poche parole, perciò non bado a loro. Anzi, pur di non avere a che fare con nessuno, alzo al massimo il volume dell' iPod. 

Foo Fighters, perfetto. 

Il volume non è abbastanza alto, riesco a sentire ancora quel fastidioso vociare di coetanei diretti a lezione. 

E sento il mio nome. La pronuncia è orrenda, ma capisco subito che mi stanno chiamando. Non loro, le ragazze, ma quei bei giovanotti che hanno il fisico e la fortuna per appartenere alla squadra di football della scuola. 

C'è anche Clay, Clay Rogers fra loro, ed è proprio sua la voce che sta urlando il mio nome. 

Cazzo, anche solo a guardarlo,  quel tipo sembra urlare "Abbassami i pantaloni!"

E sta chiamando me. 

Il un movimento repentino, tolgo gli auricolari e mi giro. Forse il movimento è troppo rapido. Decisamente una stronzata. 

Beh, in meno di cinque secondi il mio reale posteriore sbatte violentemente a terra, fra le risate generali. Anche quel deficiente ride, scommetto che lo ha fatto apposta. 

Bastardo. 

Mi alzo, lentamente. Porto i capelli dietro la schiena e "sussurro" qualche parola gentile nella sua direzione. 

-Shut the fuck up, son of a bitch. 

Alzo anche Il Famoso Terzo Dito, per enfatizzare il concetto. 

Poi mi volto, e continuo ad avanzare verso quella fottuta palestra. 

Le ragazze dal sangue latino sono vendicative. 

Clay Rogers non lo sa ancora. Poco male, lo scoprirà presto. 

 

Arrivo, decisamente incazzata, alla porta della palestra, e noto con immensa gioia che Caroline, la buona e paziente insegnante di educazione fisica, non c'è. 

Brad, l'istruttore ventenne della squadra di football la sostituisce, apparentemente. 

Altro che Clay! Sarò schietta. Brad Wilsonn potrebbe fare party nelle mie mutandine ogni volta che desidera. 

Che non si pensi che sono una pervertita, per carità! 

Sono sicura che ogni esponente del sesso femminile la penserebbe come me, alla vista di quell'essere. 

 

Nemmeno il tempo di dirigermi allo spogliatoio, che la magia si rompe. 

-Hey, you! 

-Erm... Me? 

-Yeah! You are in a fucking late! 

-...

- What the fuck are you waiting for??? HURRY UP! 

Sorrido, mostrando tutti i denti. 

- Oh, I'm sorry! Brutto stronzo figlio di puttana! Spero che un gatto assatanato di sodomizzi al più presto. 

-What? What did you say?

Allargo il sorriso. Prima Regola del Bravo Ragazzo. Non irritare una ragazza di lunedì mattina. 

-Oh, I've just said that I love working out SO MUCH! 

-So HURRY UP! YOU ARE AS SLOW AS A DEAD SNAIL! 

 

Si comincia ad andare sul pesante. 

Appoggio la borsa con i libri e filo in spogliatoio. Mi cambio nel giro di tre millesimi di secondo, poi prendo le scarpe da ginnastica ed esco. 

Mi accomodo per terra, lentamente, sentendo gli occhi di Brad fissi addosso. Sorrido fra me e me, e rallento ulteriormente ogni mio movimeto. 

 

-Are you fucking kidding, right? 

- Of course not, ignobile figlio di mignotta! Finiscila si scassare e torna ad alzare pesi con i tuoi allievi celebrolesi, testa di cazzo. 

- STOP SWEARING IN ITALIAN! 

- Oh, I will! Vai a fare il culo, pezzo di merda, odioso insetto vermicoloso assillante! Imbecille, idiota, scemo, cretino, imbeota, stronzo, e chi più ne ha più ne metta. 

- Oh, Grow up!

 

Ecco, mi ha smerdato. 

Strafigo Stronzo 1 - Italiana Incazzata 0. 

Fanculo. 

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Capitolo 2
*** Fottuta Matita, Fottuto Russo! ***


Mmmmh, eppure l'avevo progettata per essere una One-shot! 

Comunque, ero piuttosto annoiata e senza fantasia, perciò ho deciso di dare un seguito a "Oh, grow up! "

Se questo esperimento mi riesce, pubblicherò altri capitoli...

Questa volta ho tradotto i dialoghi in italiano, per facilitare la lettura, anche se in inglese rendeva più l'idea... 

Buona lettura! :D

 

 

 

Guardo fuori dalla finestra dell'Aula, con fare decisamente svogliato. 

La Biologia non è la mia più ardente passione, per farla breve. 

Mordicchio distrattamente la parte finale della matita, prima di cominciare a scarabocchiare sul foglio che un'alunna diligente avrebbe già riempito di importanti e preziosi appunti. 

Non sono un'imbecille a scuola, di solito se prendo una A- è una catastrofe, è solo che oggi mi sento un po' pigra. 

Riprendo a mordicchiare la matita, come se avesse chissà quale delizioso ed esotico sapore. Sono proprio una deficiente. 

Dovrei davvero mettermi a seguire la lezione, porca puttana! Ma è venerdì, ed è l'ultima ora del pomeriggio. Sospiro, e lancio una veloce occhiata alla classe. 

Dalla mia postazione in ultima fila ho un'ampia e strategica visuale del resto dei miei compagni. Incrocio lo sguardo con Clay ( sì, quel pezzo d'idiota ), e mi becco un patetico occhiolino. Sbarro gli occhi, sbatto le ciglia una o due volte e scuoto la testa. Perchè tutte le disgrazie a me? Non Lui. Non quel... quell'essere! Arriccio il naso, e trattengo un conato di vomito. Mio Dio. 

 

Torno a mordicchiare la matita, quando una voce mi distrae. 

Bassa, modulata, seducente. L'unica nota che stona è che il pesante accento russo è inconfondibile. 

-Laura...

Il mio nome. Pronunciato come si deve: non "Loora", proprio Laura. 

Non ho comunque voglia di voltarmi. Benché il mio compagno di corso di Mosca sia incredibilmente figo, mi fa paura. Ha un'espressione che è a metà fra il pericoloso mafioso e il pervertito/maniaco. 

Forse vuole solo la gomma , o una penna funzionante. Eh eh, non ho nessuna delle due, perciò posso permettermi di ignorarlo. 

Faccio finta di prendere appunti, ma invece mi ritraggo con una testa enorme, un corpo minuscolo e un paio di occhi annoiati privi di iridi. Molto simpatico, come disegnino inutile. Eh eh! Ma guarda! Ci somiglio per davvero! Stessa espressione idiota, stesso sguardo assassino! Eh eh! Ma che carino questo disegnino!

Riprendo a mordicchiare la matita, molto allegramente. 

-Laura... 

Cazzo. Mi ero dimenticata del maniaco qui di fianco! Forse se mi giro mi lascia in pace una volta per tutte...

E così faccio. 

Merda. Perché non toglie da quella sua fottuta faccia imbeota quel sorrisetto e mi chiede in prestito la gomma, o il righello,o qualsiasi cosa????

Comincio a preoccuparmi. 

-Mmmmh... il modo in cui succhi la matita è molto sexy...

O Cristo. E adesso? Adesso che  faccio parte delle fantasie sessuali di un diciassettenne russo che non stacca gli occhi dalla mia bocca? 

E non ho ancora lasciato andare la matita, che diamine!!! 

Quasi la sputo, mentre tengo gli occhi sbarrati ( spavento? terrore? orrore? schifo?) 

e balbetto qualcosa come "Ehm, sì, ok..." e mi giro dall'altra parte, cercando di non badare più al Russo. 

Torno al mio disegnino idiota. Certo che mi è venuto proprio bene...  La testa sembra un po' un uovo schiacciato, ma fa lo stesso. Ridacchio fra me e me, molto contenta e soddisfatta del mio lavoro. 

-Laura.

Oddio! Ancora???

Gli lancio un'occhiata piena di disgusto e torno al mio meraviglioso capolavoro. Nemmeno il tempo di rifinire la testa\uovo che torna alla riscossa. 

-Ma tu succhi solo matite o anche ....? 

....

?????

....

Gli mollo un pesante ceffone. 

- Ma che cazzo?????????????????????????

Ok, ho urlato troppo forte. Decisamente troppo forte. Tutti i miei compagni ridono, e l'insegnante incrocia le braccia al petto, con fare decisamente poco amichevole. 

- Guardi, è colpa sua! 

- Lo spiegherai per bene al preside, nel suo ufficio. 

- Senta, la questione è semplice e possiamo chiarirla anche qui. Questo... tipo, si fa delle strane fantasie erotiche sul mio conto. Questo è decisamente perverso! 

- Il tuo compagno se ne stava in silenzio ad ascoltare la lezione. Adesso alzati e vieni con me.

-Ma...ma...

-Niente ma! 

 

Italiana Incazzata 0 Russo Perverso 1. 

 

Fanculo. 

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Capitolo 3
*** Passaparola! ***



Papparapaaaa! E rieccola! L’Italiana all’estero torna alla riscossa.
Ed è ancora più incazzata.
 
È venerdì sera. Passeggio nei corridoi del dormitorio, con l’Ipod ficcato nelle orecchie. Odio il collegio. Indosso la classica Uniforme da Cazzeggio: leggins, felpa grigia (acquistata per 35 Euro all’aeroporto di Amsterdam), occhiali, capelli sciolti.
Non ho una meta precisa, a dire la verità. Volevo solo evadere per qualche minuto dalla mia stanza, perché si da il caso che la mia compagna di stanza abbia deciso di fare amicizia con il Demonio. Mac Donalds. Si chiama proprio così, Mac Donalds. Ok, forse ho storpiato leggermente il nome della flaccida vaccona. Il suo vero nome è Mackenzie Donald.
Credetemi, non esiste essere più odioso. È la troia di turno, anche se sembra l’incrocio fra Barbie ( ingrassata di almeno 80 chilogrammi) e una scrofa assatanata. Bionda (tintissima, direbbe mia sorella), occhi piccoli e diabolici, triplo mento e dentini piccoli e affilati. E si fa in media un ragazzo a settimana.  Mistero. Oh, e per non parlare delle sue manie di protagonismo. E dei suoi brufoli. E della sua incomprensibile ossessione per gli anelli di cipolla fritti della mensa. Senza dimenticare che racconta un sacco di finti aneddoti per far in modo che la sua vita sembri interessante. E che ti parla alle spalle appena giri l’angolo. Sono sicura che i suoi genitori pensino che sia la ragazza più dolce del mondo.
 
Mentre penso alla Flaccida, per poco non mi scontro con Kristen. Un’altra di quelle giuste.
- Oh, ciao Laura! Come va?- dice sbattendo le ciglia, tremendamente sovrabbondanti di mascara.
- Erm, ciao Kirsten. Che fai?
- Ti stavo cercando! Dobbiamo parlare!
Mi viene da piangere.
- Oh, erm… Fantastico, ma devo andare…erm, segreto. – sono disperata. So già come andrà a finire.
-Uh, Laura! Non dirmi!- e ammicca. Si guarda intorno circospetta, poi riparte.
-Stai per sgattaiolare fuori dal dormitorio? Per vedere Clay? Uh, è così romantico! Ho sentito un bel po’ di pettegolezzi. È vero che gli hai fatto un pompino dietro l’ufficio postale?
La guardo con gli occhi sbarrati. Dopo l’incidente di qualche settimana fa ( la caduta sul ghiaccio davanti all’intera scuola) , l’unica cosa che voglio fare a Clay è lo scalpo, altro che pompino.
-Eh eh, Laura, birichina! Ti giuro, ho sentito un sacco di cose!
Deglutisco. Non voglio sapere. Anzi, sì. Se me la lavoro bene, forse riesco anche a scoprire chi ha riferito a Miss Spetteguless tutte queste stronzate.  Perché sono stronzate, sia chiaro.
- Per esempio?- ecco, mi sono scavata la tomba. La vedo fremere d’eccitazione, pronta per raccontarmi tutte le storie che girano sul mio conto. NON VERE, ripeto.
- Ok, preparati. Qualcuno mi ha detto che piaci molto a Clay, tipo…tre settimane fa.
- Va bene. Continua.
- Questo lo sapevi già, certo…- no. Non ne avevo la più pallida idea. -… ma poi mi sono arrivate voci sul fatto che anche a te piaccia, e che abbiate limonato il secondo dopo che lui ti abbia dichiarato il suo amore più profondo davanti alla statua di San Giorgio in giardino.
Cielo, mi viene quasi da ridere.
- Ma ho sentito la notizia piccante solo qualche ora fa.
- Tutta questa storia è fottutamente ridicola.- dico sovrappensiero. Ma Kristen sembra non ascoltarmi. Mi preparo psicologicamente a sentire la cazzata del secolo.
- Qualcuno mi ha detto che tu e Clay avete fatto sesso selvaggio nei bagni. E…– Kristen guarda con un espressione amorevole il mio stomaco. Oh, no, non può essere!
-…sei incinta! -urla la stupida ficcanaso.
Chiudo gli occhi. Conto fino a dieci. Uno, Due, Tre, … Non funziona. Faccio un bel respiro, e poi sorrido a trentadue denti.  La cretina continua a guardarmi con fare premuroso e simpatetico. Vai a fare il culo.
-Ok, ascolta, Regina del Gossip,-faccio un passo avanti, minacciosa. – Ognuna di queste storie, non è altro che una colossale stronzata. A Clay non piaccio affatto…
-Oh, non dire così!
-SILENZIO!- finalmente ammutolisce. Oh, adesso si ragiona!
-Dunque, a Clay non piaccio, lui non mi piace, non gli ho fatto nessun pompino, non abbiamo fatto sesso selvaggio nei bagni della scuola e soprattutto NON SONO INCINTA. Chiaro? E la prossima volta che vieni a raccontarmi una di queste cazzate, sarà peggio per te. Ci siamo intese? Ah, e tanto per chiedere, chi ti ha raccontato tutte queste cose?
Sbatte le ciglia, e deglutisce.
-Mi…mi ha detto tutto Mackenzie. Ha detto che vi ha visto… - lo immaginavo. La vaccona c’entra sempre.
-SONO TUTTE STRONZATE! Basta, non voglio sentire altro! Queste storie sono false, false! Capito? Non c’è niente di vero in tutto questo!
Con orrore, noto che il mio ultimo sfogo non ha avuto l’effetto desiderato. Sul viso di Kristen si dipinge un sorrisetto malizioso. Porta le mani sui fianchi, e alta la testa.
-Se tutte queste cose sono false, come mai continui a negare?
-C…cosa?-sono stupefatta. Mi sono fregata da sola! Adesso questa crederà ancora di più a quella sfilza di puttanate! Oh, Cristo. Sono proprio idiota.
-Ah-a! Allora è vero anche che avete fatto il bagno nudi in piscina! E che ti sei nascosta in camera sua ogni sera! E che lui ha picchiato Dimitri perché ha tentato di provarci con te! È TUTTO VERO!
Sono stremata. Qualcuno mi dia un’accetta.
-Per l’ultima volta, sono tutte cazzate. E il russo pervertito ha anche meno a che fare con tutta questa storia. Ascoltami, Kristen, non cercare di spargere queste voci infondate sul mio conto, perché è tutto falso. TUTTO.
Ma la cretina non mi ascolta, è già partita alla riscossa. Vedo che mi pianta in asso, per correre da Jessica , che ha ascoltato la nostra conversazione.
-Hai sentito, Jessy? Ha confermato tutto!
- Beh, te l’avevo detto che sarebbe uscita allo scoperto. Mac mi ha detto tutto  la settimana scorsa, e io sapevo già da allora come sarebbe andata a finire. Mary lo sa?
-Ovvio! E Shannon?
-Naturalmente. L’avrà già detto a Brittany e Alex a quest’ora.  E loro avranno oramai provveduto a riferire all’intera scuola. Esiste Twitter per una ragione, no?
Jessica prende un respiro, e incrocia le braccia al petto. Cielo, Laura, trattieniti. Non tirarle un cazzotto sul suo nuovo nasino. Non vuoi finire in tribunale. Calmati. Ascoltami, sono una vocina molto simpatica. Anche se non mi faccio viva spesso devi darmi retta. Mi chiamo COSCIENZA.
-Erm, hai accennato a Laura il fatto che sappiamo che Clay ha deciso di chiedere la sua mano a suo padre? E che sappiamo che lui stava per scappare con Josè, l’addetto della piscina? Prima di incontrare Laura. Volevo dire, prima della famosa videochiamata su skype nella quale lei gli mostra le tette.
Non ce la faccio più. Mi avvicino, incazzata.
-Adesso basta! Sono tutte stronzate! Andate tutti a fan culo, voi e le vostre telenovele! Brutte troie ficcanaso! E basta scassare le palle, accicazzo!
-Attenta! Non puoi arrabbiarti così! Potrebbe nuocere ai tuoi tre gemelli!
 
Me ne vado, mestamente.
Puttanelle Pettegole 1-Italiana Incazzata 0.
 
Accicazzo.

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