Black Paper Moon

di Lilim Sophie
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Black Paper Moon


Soul era steso in salotto e con sguardo fisso ammirava il soffitto immerso nei suoi pensieri più profondi, quando ad un tratto la porta si spalancò. La sua coinquilina, di ritorno da uno sfrenato pomeriggio di shopping, fece irruzione nella stanza.

-Sempre la solita grazia da elefante-, mormorò tra se l'albino mentre la ragazza avanzava a tentoni verso l'interruttore della luce.

-Ah sei tu, mi hai fatto prendere un colpo-, gli aveva rivolto poggiando le chiavi di casa sul tavolino. -Stavi dormendo?-.

-No, stavo pensando-

Maka lo raggiunse sul divano e si accoccolò sul suo petto. -A cosa?-, ma lui non le rispose. Si limitò ad accarezzarle la testolina bionda con una mano.

-Accidenti, sono quasi le sette, sarà meglio che mi sbrighi-. Fece poi la ragazza rialzandosi e correndo nella stanza accanto.

-Vai da qualche parte?-. Anche Soul si era alzato, e con le mani nelle tasche l'aveva seguita in camera sua.

-Tsubaki mi ha chiesto di accompagnarla ad una festa di Halloween, pare che l'abbia organizzata Blair!-.

-Non ne sapevo nulla, beh divertiti allora-.

Maka vide comparire sul suo viso un espressione da cane bastonato e non resistette oltre, dopotutto non era da Soul trascorrere la notte di Halloween chiuso in casa. -Ehi Soul, che ne dici di venire con me?-

-Cosa? …pff ma dai, ho ben altre cose da fare che venire ad una stupida festa di Halloween-.

-Ad esempio?-, lo provocò lei cacciando fuori dal guardaroba un vestitino in stile charleston.

-Niente-, sentenziò lui sentendola scoppiare in una fragorosa risata. -Ma solo perché Black Star mi ha piantato in asso. Ha altre priorità ora-.

-Dai Soul non fargliene una colpa, infondo io te l'ho sempre detto che prima o poi lui e Tsubaki sarebbero finiti insieme-. Maka scartò il vestito mettendolo nel mucchio dei forse.

-Quello mi piaceva-.

Maka arrossì e si schiarì la gola. -Hai intenzione di rimanere sulla porta per tutto il tempo? Sai dovrei cambiarmi-.

Soul allora rise malizioso. -Ho detto fuori, brutto pervertito!-, Maka gli sferrò contro un Maka-chop e lo scaraventò fuori dalla stanza.

Quando l'albino si riprese, tornò a bussare alla porta della sua camera, lui era già pronto e tra le mani teneva la cornetta del telefono. -E' per te, è Tsubaki-.

Maka agguantò l'apparecchio telefonico e ritornò davanti allo specchio, era quasi pronta, le mancava solamente un filo di trucco per essere perfetta.

-Si lo so, sta tranquilla…-

Soul rimase ad osservarla dal buco della serratura mentre con grande agilità la ragazza si destreggiava tra i cosmetici, e contemporaneamente reggeva la cornetta del telefono. Ma la cosa che più di tutte attirò la sua attenzione fu il suo fisico da bambolina, fasciato in quel vestito nero che tanto le piaceva, ma che non aveva mai avuto il coraggio di indossare.

Quando la telefonata terminò Maka era pronta ad uscire e raggiungendo Soul in salotto esclamò: -Andiamo?-

Lui la guardò esterrefatto, ancora più di prima. -Wow sei bellissima-. Maka ebbe un sussulto, ma non disse niente e ciò fece scattare in lui qualcosa, non l'aveva mai vista così bella ma lei era pur sempre la sua maister e lui non poteva... -Ma i trampoli erano proprio necessari?- fissò con un ghigno le sue scarpe, tanto per sdrammatizzare.

Quella stupida battuta fece mutare il sorriso della ragazza in una smorfia irritata, facendogli così meritare un ennesimo Maka-chop. -Cretino!- .



Qualche minuto dopo, si ritrovarono tutti insieme a percorrere il viale alberato, che illuminato da incantevoli luci dorate, portava alla casa di Blair. In lontananza, Death City era avvolta come sempre dall'oscurità, vegliata dall'alto dalla Shibusen, mentre la Luna metteva in mostra i suoi denti dritti, ridendo con la sua solita espressione inquietante. Un rivolo di sangue le scese dalla bocca.

Black Star e Tsubaki li precedevano stretti l'uno a l'altra, amoreggiando tra un passo e l'altro.

-Fortuna che Tsubaki mi aveva assicurato che questo non sarebbe accaduto- biascicò Maka a bassa voce suscitando una sonora risata dell'albino accanto a lei.

-Sai, potremmo farlo anche noi- sentenziò scherzosamente Soul mettendole una mano sul fianco. Ma lei con il suo sguardo assassino lo fece congelare all'istante. -Idiota!-.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


-Benvenuti nyan!- esclamò Blair stringendosi sulla porta. -Oh ma c'è anche la mia piccola falce-, aggiunse avvinghiandosi al ragazzo e stampandogli un bel bacio sulla fronte.

Maka fece roteare gli occhi e seguì Tsubaki all'interno di quella stravagante casetta a forma di zucca. Dentro tutti i mobili erano spariti e un enorme sala da ballo era stata allestita come in una discoteca, inoltre sembrava quasi che Blair avesse invitato tutta Death City, tanto era gremita di gente. Subito la ragazza riconobbe Liz e Patty e poco più lontano Kid, che ammirava esterrefatto una statua di ghiaccio perfettamente simmetrica.

La bionda allora si fece strada tra la folla attraversando la sala da ballo e raggiungendo le amiche. -Ehi ragazze!- esclamò salutandole con la mano.

-Maka- pronunciarono le due all'unisono contente di vederla. -Finalmente sei arrivata-.

Si guardò intorno. -Già, ho portato anche Soul con me, è all'entrata con… Blair!-. Maka scoppiò in una risata cristallina, Blair stava quasi per strangolare la sua Buki. Scosse la testa e rise ancora.

-Maka-chan!- anche Kid si era accorto del suo arrivo e avvicinandosi lentamente le baciò la mano con delicatezza. -Incantevole come sempre-.

La maister arrossì riflettendo nei suoi occhi smeraldini il suo sorriso compiaciuto.

-Dai Maka andiamo a ballare-, Patty la trascinò con se mentre lui era ancora lì a fissarla.

-Ricorda che sei prenotata per un ballo con me-. Kid la lasciò andare e lei sparì inghiottita dalla calca.

Mentre ballava Maka iniziò a domandarsi il perché di quell'insolito comportamento dello Shinigami, e una buffa idea le balenò in mente. Più che un'idea, era un presentimento e la cosa la rendeva ben poco tranquilla.

-Qualcosa non va?-, le chiese Patty fermandosi di scatto. -Non vuoi più ballare?-.

Maka ritornò in se e scosse la testa. -Ma che dici, sono venuta qui per questo. Dai scateniamoci!-.

Più tardi quella sera, dall'altro lato della sala Soul era finalmente riuscito a liberarsi di Blair e seduto al bancone del piccolo bar che la gatta aveva fatto allestire, guardava la sua maister ballare al centro della sala con quel bellimbusto di Kid.

-Sembra divertirsi-, l'assassino s'era seduto accanto a lui.

-Già!-.

-Non hai ancora trovato il coraggio di dirglielo vero?-. Il barman portò loro due Martini.

-E come potrei, guardala è così dannatamente bella-.

-Lasciatelo dire amico, tu sei un vero idiota-.

-È probabile!-, rispose lui sospirando.

-Dai amico ma che ti è preso, che fine ha fatto il Soul che conosco. Devi darti una mossa o Kid te la porterà via-. Soul fissò Black Star. -E tu sai questo cosa significa!-.

-Hai ragione, tutto questo è molto poco fico-. Soul buttò giù il suo Martini e saltò giù dallo sgabello. -Ora vado lì e…-, ma quando si girò vide Maka allontanarsi con Kid verso il piano di sopra.

-Dannazione!-, strinse un pugno e lo battè con violenza sul bancone.



Quando Maka e Kid ricomparvero, Soul notò che una delle spalline dell'abito della sua maister era abbassata e la sottana era spiegazzata. Guardò lo Shinigami con rabbia, ma poi quando la ragazza gli si avvicinò si voltò e infilò le mani nelle tasche.

-Soul…-, Kid prese per un braccio Maka e le sussurrò qualcosa all'orecchio.

L'albino allora si allontanò dai due deciso ad andarsene, non ne poteva più.

-Soul aspetta!-.

La buki si girò verso di lei. -Oh vedo che ti sei ricordata di me-, esclamò con fare ironico.

-Dai piantala Soul, stai andando via?-.

-Si, ho pensato che forse saresti stata più contenta se Kid…-.

-Già Kid, lui è andato a prendermi qualcosa da bere, ma se tu vai via io vengo con te. Lui capirà-.

-Fà come vuoi-, Soul salutò Black Star con un cenno del capo e tenendo ancora le mani infilate nelle tasche andò via seguito da Maka.

Erano quasi le 2:00 e le strade di Death City erano deserte, erano abituati a quei silenzi, ma quella sera c'era una strana tensione nell'aria.

-Vuoi dirmi cos'hai?-, Maka si sfregò le mani e si csolse i capelli che prima aveva raccolto in una coda alta.

-Non ho niente…-, Soul si tolse la giacca e gliela porse. -Metti questa sta per piovere-.

-Non si tratterà mica di Kid? So che un tempo eravate rivali, ma ora è diverso-, Maka prese la sua giacca e ci si avvolse dentro.

-Non è Kid okay? E ora basta non ne voglio più parlare-. Il cielo s'incupì e si riempì di nuvoloni neri.

Maka si zittì e lo fissò perplessa, per quale motivo si comportava in quel modo?

Arrivati a casa Soul tirò fuori le chiavi ed entrarono nell'appartamento, la luce però era saltata.

-Ci mancava solo un blackout, la notte di Halloween con questo schifo di tempo-, sbuffò la shokunin rimanendo sulla porta.

D'improvviso si udì un enorme boato, e dei lampi solcarono il cielo. Maka non si muoveva più, il cuore le batteva terrorizzato. -Soul…-

-Si un'attimo prendo una torcia-, il ragazzo si diresse verso la cucina mentre un'altro tuono risuonò violento.

-Soul…-, Maka chiuse gli occhi e si coprì le orecchie con le mani.

Certo, lei poteva anche sconfiggere demoni e mostri senza alcun timore, ma ciò che sin da bambina la spaventava più di ogni altra cosa erano i temporali, ne era terrorizzata.

Soul vide il suo riflesso contro il muro, era ancora ferma sull'uscio. Lasciò perdere la torcia all'istante e corse verso di lei. Le cinse la vita con un braccio, la sua testa affondò contro il suo petto palestrato e con fermezza la strinse tra le sue braccia.

-Oh Soul!- Maka riaprì lentamente gli occhi.

-Shhhh, ci sono io ora- la rassicurò lui passandole una mano tra i suoi capelli dorati.

-Non litighiamo più ti prego- singhiozzò mentre la sua buki la teneva ancora contro il suo corpo caldo e robusto. Non era più un ragazzino.

-No!-, concluse Soul tenendo a freno i suoi istinti e specchiando i suoi occhi rossi in quelli della ragazza.

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