semplicemente noi...

di Bonnies
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo ***
Capitolo 2: *** CAPITOLO 1 ***
Capitolo 3: *** CAPITOLO 2 ***
Capitolo 4: *** CAPITOLO 3 ***
Capitolo 5: *** CAPITOLO 4 ***
Capitolo 6: *** CAPITOLO 5 ***
Capitolo 7: *** CAPITOLO 6 ***
Capitolo 8: *** CAPITOLO 6 PDV AKITO ***
Capitolo 9: *** CAPITOLO 7 ***
Capitolo 10: *** CAPITOLO 8 ***
Capitolo 11: *** CAPITOLO 9 ***
Capitolo 12: *** CAPITOLO 10 ***
Capitolo 13: *** CAPITOLO 11 ***
Capitolo 14: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** prologo ***


Sana e Akito.

Akito e Sana.

Due nomi.

Due persone.

Due cuori.

Due anime.

E se fossero destinati ad unirsi?

E se Sana cambiasse radicalmente dopo il fidanzamento di Fuka e Akito?

Sana e Akito.

Akito e Sana.

Due nomi in uno.

Due persone, due cuori ma una sola anima.

 

____________________________________________________________________________________________________________________________

questo è il prologo della storia e spero che vi faccia capire qualcosa. La storia è già completa, ma ho deciso che pubblicherò un capitolo una volta o due a settimana per dare spazio alle recensioni.

spero tanto che deciderete di seguire la mia storia. come vi ho detto nell'introduzione sono particolarmente affezionata a questo manga e la vostra opinione negativa o positiva per me è fondamentale, perchè vorrei capire se ne sono stata all'altezza. un bacio e grazie a tutti quelli/e che hanno letto e che decideranno di seguirmi. ;)

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Capitolo 2
*** CAPITOLO 1 ***


  

Distrutta. Ecco come mi sento totalmente  distrutta. Dire che il mondo mi è caduto addosso è un eufenismo. Mi sento vuota completamente svuotata. E sapete qual è la parte più divertente?! Il mio migliore amico-nemico si è fidanzato con Fuka la mia migliore amica...la cosa mi da’ alquanto fastidio e sapete perché?! Perché ho appena scoperto che la fitta al cuore che ho sentito quando Akito mi ha detto “ora sto con Fuka”, è semplice gelosia, perché sì, ho scoperto di amare Akito Hayama. Ho scoperto che sono follemente innamorata di lui... della persona che ho tanto odiato e che poi ho iniziato a “volere bene”(si perché credo di amarlo fin dalla prima volta in cui l’ho visto in questo momento)...della persona che dal mio nemico numero uno...si è trasformata nel mio migliore amico...della persona che dietro tutto quell’atteggiamento cupo nascondeva dolore....della persona che ha vissuto in un inferno per undici anni per poi riuscire a risalirne...di Akito Hayama in due semplici parole. Credo che il telefono mi sia caduto di mano là fuori...non importa...tanto meglio così non potrò più digitare il numero che mi ha causato questo vuoto...almeno finché rimarrò qui a girare il film con Naozumi.

Sento delle voci.

Probabilmente sarà Rei o Asako che mi staranno chiamando. Non ho voglia di sentire nessuno. Vedo Rei muovere la bocca davanti a me e Asako alquanto preoccupata. Non me ne importa. Voglio soltanto pensare...soltanto pensare.

 

Sono passati un paio di giorni da quella telefonata ormai sono sul set e cerco di lavorare ma le battute mi sfuggono continuamente dalla mente,continuo a pensare a quelle parole Sto con Fuka adesso...sto con Fuka adesso. È possibile morire con delle semplici parole? Credo di no...ma allora perché continuo a sentirmi morire? Si ok è vero sono innamorata di un ragazzo che ora sta con la mia migliore amica, ma è normale sentire tutto questo dolore? Non sono mai stata brava nelle questioni d’amore...l’ultima volta mi hai aiutato TU ma adesso certamente non puoi,perché ora non è Rei il mio problema, ma TU.

....

Mi sembra di aver capito che il regista mi ha dato del tempo per rimettermi.

Non credo che ce la farò. Ma potrei approfittarne per pensare.

Pensare. Pensare. Solo pensare. Ultimamente solo questo mi riesce bene. Pensare. Pensare e pensare e il centro dei miei pensieri sei sempre TU. Akito Hayama.

 

______________________________________________________________________________________________________

hola gente!!!! come vedete ho pubblicato il primo capitolo.

inanzittutto mi scuso se il capitolo ( o i capitoli) sono corti, ma credo che non sarà un problema visto che aggiornerò abbastanza frequentemente.

sono molto contenta di avervi incuriosito e ringrazio

  Roxas95 e  So smile che hanno recensito il prologo; rita90 che ha inserito la storia tra le seguite e  Roxas95 che l'ha messa nelle preferite... ve ne sono davvero molto grata :D

spero proprio di non deludervi andando avanti con la fic.

un bacio a tutti ;)

ah ringrazio anche chiha letto, legge o legerà qst capitolo o gli altri :) vvb

grazie mille

sara xD

 

 

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Capitolo 3
*** CAPITOLO 2 ***


 

È passato quasi un anno dalla conclusione del film “la casa del lago” (scusate se è il titolo è sbagliato ma non ricordo bene qual era ^^’ ndme) e ho completamente ignorato la scuola e il luogo in cui abito pur di non vedervi. Non mi importa cosa state pensando di me. Se ridete alle mie spalle. Se pensate che la stronzata che i giornalisti hanno scritto di me e Naozumi sia vera o falsa. Non me ne fotte. Oramai sono completamente cambiata, la ragazzina tutta sorridente e sempre ottimista è diventata un muro impenetrabile a chiunque, una persona del tutto chiusa, asociale, scocciata indifferente…ironia della sorte ho provato a dimenticarTI e ora mi ritrovo col tuo stesso carattere senza nemmeno volerlo o accorgermene. Ah-ah. Come è bella la vita !!! così bella che in un modo o nell’altro ti ferisce sempre.

È vero i mesi sono passati ma una cosa non è cambiata…ho ancora voglia di pensare…pensare…pensare e pensare…guarda un po’ che coincidenza a…TE! Credo di essere profondamente masochista ma lasciamo stare credo che Rei mi abbia detto qualcosa, meglio ascoltare almeno per questa volta…o provarci.

<< […] sei d’accordo?>>

<< si va’ bene come vuoi tu>> ok  è vero che dovevo ascoltarlo ma ultimamente lo trovo estremamente noioso..uff.

<< davvero??!!! Ne sono felicissimo!!!>>

<< mphf >> chissà cosa avrà da essere tanto felice…bah chi se ne frega sicuramente avrà i suoi motivi.

                                                   ~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Siamo tornati a casa.. wow che bello! Sto facendo i salti di gioia! Si come no! Saluto mama e la signora Shimura e salgo in camera mia, non ho alcuna intenzione di uscire di casa, non se il rischio è quello di vedere loro due sorridenti e me una merda. Ma cosa cazzo sto dicendo? Perché dovrei avere paura di rivederli in fondo il mio carattere è cambiato e tutto grazie a loro… bene grazie Fuka e grazie Akito per avermi reso così..così..non so nemmeno bene io come descrivermi.

Scendo al piano di sotto.

<< io esco addio a tutti >>

<< dove vai Sana? >>

<< non credo siano fatti che vi riguardino >> e punto verso di loro un occhiata gelida. Poi fisso la mamma. Mi dispiace mamma per il mio comportamento ma non riesco a cambiare, o almeno, non di nuovo, sono sicura che tu mi hai già capito.

<< d’accordo ma cerca di tornare presto, o almeno per cena >> questo è Rei.

<< non spetta a te decidere quando devo o non devo tornare! Vi saluto.ciao. >>

Esco di casa. Un venticello fresco mi accoglie. Inizio a camminare automaticamente senza preoccuparmi di dove vado, senza badare più di tanto che probabilmente i miei piedi mi condurranno da lui…non importa stasera sono piuttosto coraggiosa e non ho voglia di pensare se li incontrerò o meno.

Dopo un po’ mi ritrovo al gazebo…già il vecchio e bellissimo gazebo dove ho finto di essere sua madre, mi viene da piangere. No! Sana Kurata non piange. Sana Kurata ha perso e versato tutte le sue lacrime un bel po’ di tempo fa. Mi siedo. Chiudo gli occhi, e penso, penso alle NOSTRE sfide, penso alle volte in cui ci siamo sostenuti a vicenda, penso quando tuo padre è stato male e a quando i giornalisti hanno assediato casa mia, penso a come sarebbe stata la mia vita se noi due ci fossimo fidanzati, semplicemente penso a TE…

Di scatto apro gli occhi senza sapere nemmeno il perché forse il mio cervello è rimasto schifato da tutti questi pensieri, chi lo sa, in ogni caso indovinate un po’ chi mi ritrovo davanti??? Esatto Akito Hayama. L’ho detto che sono terribilmente masochista?! Bene!

<< Sana?! >>dice inarcando un sopracciglio.

<< si esattamente! Hai qualche problema per caso? No non credo che tu abbia problemi! Perfetto addio >> per quanto il mio carattere ora assomiglia a quello di Hayama la mia ‘adorata’ parlantina non del tutto è scomparsa e capita a volte, che quando sono nervosa sputo veleno…si ma parlando a raffica!

Faccio per alzarmi ma mi blocca mettendomi una mano sulla spalla.

<< da quando sei di nuovo qui fra noi? >>

<< da oggi >>

Silenzio. Lo guardo negli occhi. Vorrebbe sapere perché sono scomparsa per così tanto tempo anche se non lo dice glielo leggo in faccia.

<< non credo siano fatti che ti riguardano >>

Inarca un sopracciglio, poi si rilassa deve aver capito che gliel’ho letto in faccia.

Sempre col mio sguardo perennemente duro e indifferente faccio uno sforzo immane e glielo chiedo

<< come va con Fuka? >> dico questa frase con un leggerissimo disprezzo nella voce, fortunatamente sembra non accorgersene

<< bene…>>

<< bene allora credo che io possa anche andare Hayama, a mai più vederci >> dico indurendo ancora di più lo sguardo. Mi lascia andare, e lentamente (si avete capito bene, lentamente perché non ho più voglia di fuggire) mi allontano dal nostro gazebo e torno a casa.

 

Entro senza salutare nessuno e vado in camera mia. Mi sdraio sul letto e scivolo in un sonno senza sogni.

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HOLA GENTE!!! xD

oggi sono partikolarmente di buon umore...vbb lasciamo stare.

come vedete ho pubblicaato...spero proprio di non aver fatto passare troppo tempo ^^.

il capitolo è un po' più lungo del primo, e spero -anche- che non siate rimasti delusi da come è iniziata la fic ;) le kose più in là cambieranno,,ah mi scs in anticipo per i salti temporali xD

So smile : come hai detto tu quel capitolo era solo di passaggio, giusto per far capire un po' come era la situazione v.v

ti ringrazio moltissimo per la tua recensione...e aspetto con ansia un tuo giudizio, negativo o positivo ke sia... anke se la storia è già finita - nella mia cartella eh! xD - terrò conto dei tuoi giudizi per tentare di migliorare ^^

qnd ke dire... ti ringrazio molto ^^

Roxas95 : grazieee *-* si hai ragione poteva rendersene conto prima, la nostra Sana è un po' ritardata xD ( ehi nd Sana). comunque parlando seriamente come ho detto a So smile il capitolo era più di passaggio giusto per far capire i sentimenti e le emozioni ke Sana ha provato dopo la telefonata con Akki ^^. ciao ciao spero di sentirti ancora ;)

bene, ringrazio anke ki legge soltanto.... grz milleeee !!!! =) a presto

un beso a tutti

sara

P.S. ho rimesso il capitolo...ditemi se adesso i dialoghi si vedono bn ;)

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Capitolo 4
*** CAPITOLO 3 ***


È mattina sento un suono incessante nelle orecchie, probabilmente la sveglia. Strano non avevo messo nessuna sveglia, vabbeh mi alzo le stesso. Spengo la sveglia e vado in bagno. Apro l’acqua della doccia e mi lego i capelli con un mollettone per non bagnarli, li laverò oggi pomeriggio adesso non ho proprio voglia di asciugarli. Entro nella doccia e mi lavo. Esco. Mi asciugo e cerco qualcosa da mettermi. Opto per una minigonna nera di pelle e una felpa sempre nera, non ho voglia di vestirmi elegantemente, non mi trucco. Scendo giù per fare colazione, un crossaint con una tazza di caffè. Finita la colazione trovo Rei ad aspettarmi che mi dice di salire in macchina, senza- stranamente- obbiettare lo seguo salendo in macchina. Una volta entrata caccio dalla borsa il mio, ormai, inseparabile i-pod e ascolto delle canzoni per il 95% ‘deprimenti’, così le chiamerebbe qualcuno che non capisce il mio stato d’animo. Arriviamo davanti alla scuola media. Rei scende e mi fa cenno di seguirlo. Senza dire niente,e  con la musica nelle orecchie, lo seguo. Appena entrati Rei chiede qualcosa alla segretaria dopodichè raggiungiamo l’ufficio del preside, che ci invita, probabilmente ad entrare, Rei accoglie l’invito mentre io resto qui in corridoio.

Dopo un quarto d’ora vedo Rei uscire e ringraziare; poi mi prende per un braccio e mi ferma davanti un’aula, chiama l’insegnante da fuori la porta mentre io spazientita continuo ad ascoltare la mia amata musica. L’insegnante fa un sorriso forzato mentre Rei mi toglie le cuffie dalle orecchie, in mia risposta riceve un occhiata del tutto incazzata e molto minacciosa. Mi ignora dicendomi di entrare in classe. Non gli rispondo male solo perché non voglio dare spettacolo in fondo sono pur sempre un personaggio famoso e in pubblico mi conviene trattenermi.

<< prego seguimi >> dice la prof con sguardo apatico. La prof è abbastanza in carne e sul suo viso si presentano molte rughe, i capelli sono crespi e trasandati legati dietro in una crocchia, avrà tra i 50 e i 60 anni. Credo che dopo io e Rei faremo un discorsetto, certo ho capito il perché mi trovo qui ma questo non significa che io sia d’accordo. Stupido Rei!

<< ragazzi vi presento una nuova alunna…Sana Kurata >> dice la vecchia senza entusiasmo.

Vedo lo stupore della classe e non posso fare a meno di ghignare.

<< sign.na Kurata ci dica qualcosa di lei e poi vada a mettersi al suo posto, là, infondo, ultimo banco a sinistra. >>

<< piacere sono Sana e non vorrei affatto trovarmi qui ma sono stata obbligata, vi saluto vado a sedermi >> dico con un tono molto infastidito.

Seguo le indicazioni della prof e per poco non mi viene un infarto…il mio vicino di banco è Akito! Cazzo e io che volevo ignorarlo uff, vecchia meggera del cavolo spero seriamente che ti venga un infarto mentre spieghi, brutta t… i miei pensieri vengono interrotti da una voce esterna alla mia mente che mi dice di sedermi.

Mi siedo posizionando i piedi sul banco e infilando le cuffiette per distrarmi dal mondo. Volto la faccia verso Akito che mi sembra piuttosto stupito anche se qualcuno che non lo conosce non se ne accorgerebbe proprio. Fisso i suoi lineamenti fino ad arrivare al suo torace, mi sbaglierò ma mi sembra ancora più informa dell’ultima volta, credo che sia l’effetto dei suoi continui allenamenti… mmm mi piace; continuo a scendere con gli occhi più in giù e mi accorgo solo ora che è nella mia stessa posizione, cioè coi piedi sul banco.

Un urlo disumano si sente per tutta l’aula.

<< HAYAMAA, KURATA DOVE CREDETE DI ESSERE AL BAR PER CASO??? TOGLIETE IMMEDIATAMENTE I PIEDI DAL BANCO O VI BECCATE UNA NOTA!!! >>

<< fottiti vecchia meggera non sono ai tuoi ordini >> rispondo. Al diavolo l’immagine pubblica Si sente un mormorio di sottofondo per lo stupore generale. Alla vecchia è venuto uno strano tic all’occhio, mentre muove nervosamente la testa. Akito mi fissa. Io fisso Akito. Solo ora noto che l’espressione di serenità che aveva acquistato quando lo avevo aiutato è scomparsa di nuovo lasciando spazio al suo vecchio sguardo da bullo. L’idea non mi piace, ma con che diritto mi lamento se sono nella sua stessa posizione? Nessuno! Bene!

<< KURATA IMMEDDIATAMENTE FUORI DALL’AULAAAA!!!!!!! >>

<< finalmente! Almeno non sarò costretta a seguire le sue lezioni mentre usa quella sua voce gracchiante! >>

<< KURATA QUESTO LE COMPORTERÀ UNA NOTA DISCIPLINARE! E LEI HAYAMA CHE CI FA ANCORA COI PIEDI SUL BANCO PER CASO È DIVENTATO SORDO ALL’IMPROVVISO???? FUORI ANCHE LEI! FUORI TUTTI E DUE SUBITOOOO!!!! >>

<< non le conviene gridare o le sue rughe da vecchia rimbambita aumenteranno >> dice lui calmo ma con cattiveria. Prima di assistere all’esplosione del vulcano entrambi usciamo dall’aula ed andiamo in corridoio.

Passano alcuni minuti finché…

<< dimmi perché ti comporti così! Non è da te! >>

<< non credo che siano affari che ti riguardano, Hayama. è la mia vita e ne faccio quello che voglio! >>

<< non sono d’accordo, finirai per farti bocciare così >>

<< pensa al TUO di rendimento scolastico Hayama, nel caso non te ne fossi accorto sono cambiata non poco, e non ho intenzione di farmi mettere i piedi in testa da nessuno, io! >>

<< me ne sono reso conto che non sei cambiata poco, si vede… >>

<< bene allora perché invece di pensare a me e al mio cambiamento non pensi a Fuka che sicuramente non avrà di questi problemi! >> detto questo mi alzo e mi dirigo verso il bagno. Lui mi segue.

<< vado in bagno Hayama, non credo proprio che ti sia permesso entrare nel bagno delle ragazze >> dico piuttosto sarcastica

<< non credo che siano affari che ti riguardano, Kurata >> colpita e affondata con la mia stessa frase wow!

<< fa come vuoi.. >>

Stiamo per entrare in bagno quando passa il preside davanti a noi e notando che non siamo in classe e che stavamo per entrare tutti e due nel bagno delle ragazze, la sua faccia assume un colorito che passa dal rosso al rosso scuro e dal rosso scuro al viola scuro, finchè non esplode

<< CHE COSA CI FATE VOI DUE QUI E NEL BAGNO DELLE RAGAZZE? NEL MIO UFFICIO! SUBITO! >>

<< ok non c’è bisogno di scaldarsi tanto >> diciamo stranamente in coro

<< e poi non siamo ancora dentro tecnicamente >> aggiunge Hayama. Sogghigno. Lui mi imita.

<< NON MI IMPORTA! Subito nel mio ufficio ed evitate di fare commenti! non siete nella posizione di fare sarcasmo o checchessia tipo di comicità. >>

Di malavoglia lo seguiamo. Uff com’è noioso questo tizio preferivo l’altro preside, era molto più tranquillo e se ne fregava se eravamo al posto sbagliato nel momento sbagliato, perché diamine l’hanno  trasferito?! La vita è proprio ingiusta!

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HOLA!

volevo aggiornare un po' più tardi ma non ho resistito >< xD scusate gli errori ma questo capitolo non l'ho riletto nè ora nè quando l'ho scritto. v.v

ringrazio chi ha messo la storia tra le seguite preferite...grz di tutto cuore;)

 

 So smile  grazie mille!!! ^^  purtroppo non posso -voglio :p - dirti niente su come andrà avanti la fic xD spero che però non la prendi a male xD sto scherzando! ti ringrazio di nuovo moltissimo, le tue recensioni per me - come anche le altre- sono fondamentali ;) kissoni tvb a presto ;)

 elenafire mi fa piacere che la storia ti incuriosisce ^^ . si lo so i capitoli sono un po' corti, i dialoghi invece li ho aggiustati. per quanto riguarda Hayama... certo che però poteva anche fermarla eh! no però poi non avrebbe avuto senso...mmm lasciamo stare se no tra poco prendo fuoco xD per quanto riguarda Fuka nel manga la tollero di più v.v ma nell'anime... ti dico soltanto che mi sono fatta la "bua" perchè ho dato un pugno alla scrivania tanto ero nervosa per colpa sua xD si lo so nn sono tnt normale comunque...grazie mille !spero che mi seguirai nonostante i miei pasticci :) un beso, tvb, a presto. ^^

 Roxas95 prego ti do il permesso di picchiarlo...solo non prenderlo in viso perchè altrimenti non posso continuare la fic v.v xD sono contenta che ti è piaciuto lo scorso capitolo. ci sentiamo al prox chappy - sempre se vorrai esserci- un beso enormeeee!!! tvb ;)

PICCOLO SPOILER PRIMA DI ANDARE...

Mi riscuoto dai miei pensieri e cerco un appiglio per rimproverarmi ma non lo trovo, in fondo ho già detto che sono innamorata di lui, e allora che male c’è se fantastico un po’?! niente! Quindi ritornando a noi…

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Capitolo 5
*** CAPITOLO 4 ***


Eccoci qui al patibolo nell’ufficio del preside.

3.

2.

1.

Diamo il via alla predica!! Che palle!! Distraiamoci. Mmm vediamo…no! Non c’è proprio niente di interessante in questo ufficio sembra fatto apposta anti-distrazione. Che meraviglia.

Mi è venuta un’ idea! Potrei sempre pensare a mille e più modi per uccidere il preside o alle 3000 e più morti del preside o ai 100 e più suicidi. Sono molto allegra in questo momento eh!

Mentre faccio questi pensieri e ignoro categoricamente il preside guardo Hayama. È da parecchio che non lo vedo escludendo ieri sera e stamattina. È diventato molto più alto, mi supera di almeno una ventina di centimetri, i suoi meravigliosi capelli biondi sono sempre della stessa lunghezza. Passo ai suoi splendidi occhi color miele e profondi in cui mi perdo ogni volta, poi passo alle sue labbra, pensare che ho assaggiato il loro sapore per ben due volte. Mi riscuoto dai miei pensieri e cerco un appiglio per rimproverarmi ma non lo trovo, in fondo ho già detto che sono innamorata di lui, e allora che male c’è se fantastico un po’?! niente! Quindi ritornando a noi… oh accidenti si è voltato a fissarmi; sostengo il suo sguardo ma non posso fissarlo come prima.

 

Dopo 40 minuti buoni di predica il preside conclude riassumendo quello che credo abbia detto prima, in pratica che non possiamo comportarci così che è stupito dal fatto che sono appena arrivata e già mi comporto male e del fatto  che non pensava potesse esserci qualcuno al pari di Akito Hayama in tutta Tokyo se non  in tutto il mondo. Wow! Ne sono davvero lusingata. Certo che però sei ripetitivo vecchio!!  

<< […] e quindi, per questo motivo meritate entrambi una sospensione almeno che non siate così gentili da rimanere tutti i giorni a scuola per due mesi a ripulire l’intero istituto.>>

Io e Hayama ci fissiamo, credo che la pensiamo tutti e due allo stesso modo sul fatto di pulire.

<< scegliamo la punizione >> dico sospirando. Bene ora devo rimanere per due mesi più tempo a scuola in compagnia di Akito Hayama per ripulirla. Ottimo davvero! Però forse l’idea non è poi tanto male…

 

Siamo fuori in cortile le ore di lezione sono passate e chissà come siamo riusciti ad ignorarle senza farci sbattere di nuovo fuori. Sono veramente sorpresa.

Vedo Tsu, Aya e Fuka venirci incontro.

<< ciaoo Akito >> dice Fuka andandogli incontro e abbracciandolo, poi mi nota.

<< ciao Fuka >> dico io

<< S-s-Sana??? >>

<< mh-mh >> annuisco.

<< come sei…cambiata… >> poi il suo sguardo da me passa ad Hayama e viceversa per qualche secondo.

<< hey Sana! >> esclama Aya<< sei tornata e sei cambiata…moltissimo…wow…sei..>>

<< identica ad Akito >> finisce Tsu <<  insomma, avete lo stesso sguardo >>

Noi, diretti interessati, ci fissiamo e poi torniamo a fissare Tsu, il quale distoglie il suo sguardo da noi e lo passa ad Aya.

Fuka ripresasi dallo shock iniziale mi si avvicina felicissima e mi abbraccia, abbraccio che non viene ricambiato. Quando si stacca da me, senza salutare nessuno me ne vado, nel silenzio tombale del gruppo, mentre come sottofondo si sente il chiacchiericcio degli altri studenti felici per la fine delle lezioni.

 

Sto tornando a casa, si lo so non mi sono comportata molto bene con loro, ma è stato più forte di me soprattutto con Fuka, io vorrei provare ad andare d’accordo con lei ma proprio non ci riesco,è anche vero però che la colpa è  stata mia che non ho capito subito quello che provavo per Akito, ma non posso fare a meno di trattarla così, dopo tutto se la vedo mi viene in mente l’anno scorso che ho passato piangendo e disperandomi, è stato già un miracolo se sono riuscita ad andare avanti con la carriera, con tutto quello che avevo dentro. Ah.. basta! Pensare mi fa decisamente male. Penso mentre entro dentro casa. E adesso troviamo Rei…guardo in cucina ma di lui non c’è traccia e nemmeno in salotto, così salgo fino al piano superiore e lo trovo  nella sua camera.

<< Rei come cavolo ti sei permesso di iscrivermi a scuola senza che io ne sapessi niente?? >>

<< Sana io te l’ho detto in macchina ricordi??? >>

Un improvviso flashback mi attraversa la testa…

*inizio flashback*

   […]          ancora voglia di pensare…pensare…pensare e pensare […]

credo che Rei mi abbia detto qualcosa, meglio ascoltare almeno per questa volta…o provarci.

<< […] sei d’accordo?>>

<< si va’ bene come vuoi tu>> ok  è vero che dovevo ascoltarlo ma ultimamente lo trovo estremamente noioso..uff.

<< davvero??!!! Ne sono felicissimo!!!>>

<< mphf >> chissà cosa avrà da essere tanto felice…bah chi se ne frega sicuramente avrà i suoi motivi.

*fine flashback*

 Oh-oh! Credo che in questo momento io abbia una faccia piuttosto scioccata(si a volte trapelano emozioni dalla mia indifferenza , ma che ci posso fare?! Sarò pure un attrice ma non sono mica Akito Hayama eh!)

<< come pensavo non mi stavi ascoltando >> dice Rei con aria affranta<< aah, non so più come fare con te, e tutto per colpa di quell’Akito, ma se lo prendo tra le mani quel ragazzo grrrr..e che gli faccio!! >>

<< sisi interessante, ciao Rei >>

<< aspetta! Cosa hai intenzione di fare con le lezioni Sana? Sei in terza media ed hai saltato un anno e mezzo scolastico tra riprese, pubblicità e quant’altro >

Sbuffo. <<  la frequenterò! Ma non così frequentemente,e ora CIAO >>

Esco dalla sua camera e chiudo la porta. Lo sento borbottare qualcosa a cui decido di non dare troppa importanza. Credo proprio che a scuola mi annoierò a morte…mmm..vediamo…potrei sempre creare un gruppo simile a quello del ‘capo scimmione’ …magari le ore passeranno più in fretta e chi se ne frega se non è un idea originale, voglio solo divertirmi un po’. Bene, domani cercherò di fare baccano. Che abbia inizio l’operazione DiVeRtImEnTo!

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HOLAA!!!

scusate tanto il ritardo ma sono statar piena di impegni e il computer non sono proprio riuscita a toccarlo T.T

spero che questi 8 giorni non siano pesati troppo !

per quanto riguarda le recensioni vi ringrazierò direttamente per posta ^^

un beso a tutti quelli che mi seguono e che hanno letto e recensito la storia!!!!

ciaoooo al prox chappy!!!!! ^^

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Capitolo 6
*** CAPITOLO 5 ***


 È mattina sento la sveglia del cellulare suonare. Lascio squillare il telefono per altri dieci minuti, dopodichè mi alzo. Con la lentezza di un bradipo vado in bagno ed entro nella doccia; mi faccio lo shampoo e poi mi lavo. Sono passati altri dieci minuti quando vado in camera mia e mi vesto, stavolta metto la divisa della scuola. Esco di casa senza salutare nessuno. Durante il tragitto cerco di distrarmi con il mio amato i-pod, non ho proprio voglia di pensare a LUI, quindi metto qualche canzone un po’ più movimentata del solito.

Senza nemmeno rendermene conto mi ritrovo di già di fronte all’edificio scolastico. Attraverso il cancello. Vedo Tsu e Aya sbracciarsi verso di me, di malavoglia mi avvicino.

<< ciao Sana!>> dicono pieni di entusiasmo. Borbotto uno mhp in risposta.

<< ieri te ne sei andata subito e non siamo riuscite a parlare >> dice Aya << allora come ti vanno le cose? >> una merda. Una merda totale. << tutto bene con il lavoro. >> rispondo alquanto scocciata.

Osservo Hayama e Matsui ignorando del tutto Aya. Stanno parlando tra  di loro, o meglio Fuka parla e Akito ascolta. Mi sembra di vedere me  un po’ di tempo fa…no! Basta con questi pensieri!  Vedo il biondo girarsi verso di me e fissarmi.

<< Kurata stamattina cerca di non esagerare siamo già stati puniti dal preside e per quanto mi riguarda non voglio essere espulso. >> Fuka sembra indispettita dal fatto che il suo ragazzo mi abbia rivolto la parola.

<< mi dispiace deluderti ma avevo tutt’altro in mente >> inarca il suo famoso sopracciglio e detto questo me ne vado. Ad un certo punto sento una mano afferrarmi, è una situazione fin troppo familiare ma stavolta non  mi troverà piangere. Mi volto sicura di trovare lui dietro di me ed infatti… << perché ti comporti così Sana? >>

<< mi sembra di averti già detto che non sono affari che ti riguardano Hayama >>

<< non credo proprio >>

<< davvero?! io invece credo di si >> mi sbatte contro il muro della scuola e mi intrappola alla parete poggiandoci sopra due mani all’altezza del mio collo; fortuna che gli altri non sono qui.

<< rispondimi Sana.. >> sostengo il suo sguardo, ma dopo un po’ sono costretta ad abbassarlo, continuando a fissarlo avrei finito per rispondere alla sua domanda.

<< non voglio che tu ti comporti come me >>

<< e chi me lo impedirà, tu forse? O Tsu o Aya? O forse magari Fuka ??? rispondi! Ho avuto le mie ragioni per cambiare e non intendo tornare indietro! >>

<< te lo impedirò io, tu hai aiutato me in sesta elementare e io non voglio che  tu ti ritrovi in una situazione come la mia, ti posso garantire che non è bello >> dice incupendo lo sguardo ma senza smettere di fissarmi.

<< non saranno le tue parole a farmi cambiare >> dico in un soffio. Ma che mi succede???

<< promettimi che almeno oggi non combinerai niente… >> mi alza lo sguardo, non posso resistere.

<< d’accordo >> mi lascia andare. E torna indietro.

DRRIIINN la campanella è suonata, segno che le lezioni stanno per iniziare.

Entro in classe e mi accomodo vicino ad Hayama, gli ho promesso che non farò niente, e niente farò, ma non ho nemmeno intenzione di seguire la prof, quindi… Metto la testa sul banco  e inizio a pensare – ok forse sto diventando monotona, però è la cosa che mi fa stare meglio ultimamente, e mi fa molta chiarezza-.

“Perché ti comporti così Sana” “non voglio che tu ti comporti come me” “te lo impedirò io […]” “promettimi che almeno oggi non combinerai niente” ‘ d’accordo’  ma che mi succede??? Non capisco. Perché non sono riuscita a sostenere nemmeno il  suo sguardo eppure credevo di esserne capace adesso. Guardo i suoi occhi color miele, in cui puntualmente mi perdo. È inutile mentire a me stessa non ne sono mai stata capace e mai lo sarò.

* mi sbatte contro il muro della scuola e mi intrappola alla parete poggiandoci sopra due mani all’altezza del mio collo; fortuna che gli altri non sono qui.

<< rispondimi Sana.. >> sostengo il suo sguardo, ma dopo un po’ sono costretta ad abbassarlo, continuando a fissarlo avrei finito per rispondere alla sua domanda.

<< non voglio che tu ti comporti come m e>>

[…]<< non saranno le tue parole a farmi cambiare >> dico in un soffio*.  Mi è tornato in mente l’episodio di poco fa. Prima non riuscivo a capire il perché del mio comportamento. Do un altro sguardo ad Hayama che stavolta viene ricambiato. Lui è l’unico contro cui la mia maschera non funziona. in fondo a che serve una maschera contro un persona che – come se avesse la vista  araggi x-  la distrugge passando oltre? A niente, assolutamente a niente. È vero il mio comportamento con Hayama è del tutto inutile ma non ho intenzione di smettere, questo è anche colpa sua…

<< Kurata, mi rispieghi la prima legge di Keplero visto che è così attenta! >>

<< mi spiace deluderla prof ma non ho ascoltato una sola parola. >>

<< bene allora fuori dall’aula, o me la sa spiegare lei Hayama visto che era troppo impegnato ad osservare la sua compagna di banco? >>

<< no! >> e senza dare il tempo all’insegnate di ribattere esce fuori dall’aula seguito da me.

Magnifico sono due giorni che ho iniziato la scuola e sono già due volte che sono stata cacciata fuori.

<< dimmi una cosa Hayama, da quando io me ne sono andata ti sei comportato sempre così, o hai fatto il bravo studente? >> mi ghiaccia con lo sguardo. Peccato che questi sguardi così non mi hanno mai fatto effetto. Kurata 1 – Hayama 0.

<< nohofattotuttoiltempocosìperchèmimancaviedovevosfogarmiinqualchemodo >> borbotta a bassa voce e molto velocemente, tanto che sono costretta a chiedergli cosa ha detto.

<< non ho intenzione di ripetermi Kurata. >> ooook credo che siamo in una pericolosa parità. Non mi piace la cosa.

<<  vaffanculo  >> è un sussurro ma  credo che mi abbia sentita. Alza lo sguardo verso di me e ci fissiamo intensamente negli occhi.

In quell’istante passa Fuka.

<< ragazzi che ci fate qua fuori? >>

In risposta la fissiamo con uno sguardo molto duro.

<< la professoressa vi ha cacciato fuori? Perché? Che avete combinato? E tu Sana? >>

Silenzio totale.

<< grrrr con voi due non si può proprio parlareeee >> grida.

<< Matsui, le ricordo che è vietato gridare nei corridoi, questo lo farò presente alla sua insegnante.>> la riprende una prof. Vedo Fuka abbassare lo sguardo e pronunciare un ‘d’accordo farò più silenzio’ con molto astio nella voce, dopodichè ci saluta e torna in classe. Akito riprende a fissarmi, e sarà una mia impressione ma mi sembra che si avvicini ogni secondo di un millimetro.

DRIIIIIN. La prof esce dall’aula e ci dice di rientrare. Ci sediamo al nostro banco aspettando che l’altra insegnante si presenti. Dannata campana proprio adesso dovevi suonare?!

________________________________________________________________________________________________

eccomiii sono tornataaaa :D

ok prima di tutto vi diko... per favore nn uccidetemiiiiii, visto ke ho ftt saltare l'operazione idvertimento, fatt o saltare un bacio, e qualche altra cosa che non ricordo xD

comunque credo   di aver aggiornato abbastanza presto. bene ringrazio

1 - LadyNarcissa
2 - MirsBlueMoon
3 - Roxas95 ke hanno inseguito la storia tra le preferite

 

 LeleChan97 ke l'ha inserita tra quelle da ricordare

1 - Bettinellina
2 - elenafire
3 - jo9000
4 - rita90
5 - vane08
6 - venus 189 ke l'hanno inserite tra le seguite... vi ringrazio molto siete unike <3

un grazie  anke a ki legge soltanto ciao al prossimo chappy

sara ;)

 

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Capitolo 7
*** CAPITOLO 6 ***


Sono le cinque del pomeriggio, decido di andare a fare un giro qui in città -giro si fa per dire!-. stavolta non vado al solito gazebo, lì mi verrebbero in mente troppi ricordi che ho voglia di cancellare. Gironzolo un po’, ma dopo un’ora  decido di fermarmi in un bar. Prendo una coca-cola e un pacchetto di gomme che mangerò più tardi. Esco fuori dall’attività e mi scontro con qualcuno.

<< accidenti stia più attento a dove mette i piedi, per poco non mi cadeva la coca addosso! >> sbraito.

<< in realtà sei stata tu ad intralciarmi il percorso >> riconosco questa voce.

<< Akito >> dico sorpresa. Lui fissa la mia lattina credo che ne vorrebbe un po’.

<< no,non te ne do un sorso >> mi ignora categoricamente e beve dalla mia cannuccia

<< prego serviti pure eh! Senza complimenti  mi raccomando, fa come se l’avessi comprata tu! >>

<< visto che insisti tanto >>

<< ehi non provare ad avvicinarti alla mia coca-cola!! >> lo avverto.

<< che ne dici di  andare al gazebo? >> proseguo spontaneamente senza rendermene nemmeno conto

<< ok >>

 

Il gazebo, continuo a ribadire che questo posto è pieno di ricordi. Ci accomodiamo uno vicino all’altro. E iniziamo a parlare per lo più di notizie superflue che non ci riguardano da vicino. Ad un certo punto Hayama sbadiglia e si stende sulla panchina accomodando la testa sulle mie gambe e chiudendo gli occhi.

<< Akito, hei Akito stai dormendo? >>

<< si >> aargh che nervi questo ragazzo mi fa proprio infuriare.

E di nuovo la domanda mi sorge spontanea.

<< come ti va con Fuka, cioè andate d’accordo, uscite cose così.. >>dico cercando di mascherare il mio tono di voce facendolo risultare indifferente. Odio il mio ‘ sciogliermi’ di fronte ad Hayama.

<< non credo ti interessi >> risponde ad occhi chiusi. Uff stai perdendo colpi Akito, anche tu sei diventato monotono. di scatto apre gli occhi, e non capisco perché ma mi mette una mano sul viso, carezzandolo, dopodichè non so come mi ritrovo le sue labbra sulle mie. Il bacio non rimane casto e viene notevolmente approfondito. Sento la sua lingua entrare nella mia bocca e mentre con una mano dietro al collo fa sì che io rimanga china su di lui, con l’altra mano mi accarezza la zona collo-schiena. Le mie mani rimangono sulla panchina finché non lo faccio mettere seduto prendendo il suo posto, sdraiandomi. Credo di riuscire al toccare il cielo con un dito, anzi sono salita completamente al settimo cielo, è una sensazione bellissima baciare Akito Hayama. Dopo qualche minuto siamo costretti a staccarci di malavoglia per rifornire i polmoni di ossigeno. Lui guarda me e io fisso lui. È in momenti così che non abbiamo bisogno di parole, ci basta guardarci. Ma stavolta sono costretta a parlare; è vero che non mi piaceva vedere Fuka e Aki insieme ma non voglio proprio fare la parte dell’amante!

<< perché lo hai fatto? >> chiedo, sicura di pentirmene subito dopo.

<< perché non mi dispiaci >>

<< stai cercando di dirmi che ti piaccio? >>

<< forse >> ok ci sono volte che non bastano neanche gli sguardi, ci vorrebbe un interprete o un dizionario in lingua Akito Hayama – giapponese ; giapponese- Akito Hayama.

<> chiedo.

Mi guarda non c’è bisogno di dire altro. O forse si, per quanto male mi faccia.

<< e Fuka? >>

<< ci siamo lasciati >>

<< lo so che non ti piace parlare, ma… perché? >> 

<< … >> lo incito con lo sguardo a proseguire. La sua carnagione del viso passa da color carne ad un adorabile colore rossiccio. È arrossito…

<< perché….tu….io….cioè…>>

<< io… ti…amo…Aki…e tu? >>dico diventando improvvisamente più rossa di un pomodoro maturo.

Fa un senno di assenso e finalmente per la prima volta dopo un anno posso tornare a sorridere. Tutto grazie ad una persona… Akito Hayama.

Riprendiamo a baciarci e quando ci accorgiamo che è tardi mi riaccompagna a casa tenendomi per mano. Davanti al cancello mi da’ il bacio della buonanotte e a malincuore lo lascio andare. Stanotte credo che riuscirò a dormire serena, rivolgendo ancora i pensieri a TE ma stavolta non in modo malinconico.

 

__________________________________________________________________________________________________

salveeee!!!

come vedete ho aggiornato però non linciatemi per il capitolo corto per favore ;)

visto che nessuno - purtroppo- ha recensito ringrazio tutti coloro che hanno letto la storia

grazie infinite, mi fate ogni volta più felice :)

naturalmente mi fanno ancora più felici quelli che recensiscono anche se negli ujltimi due capitoli non si è mostrato nessuno T.T vabbè non fa niente vi ringrazio comunque ;) un bacione

sara

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Capitolo 8
*** CAPITOLO 6 PDV AKITO ***


 

Ad   elenafire che mi ha fatto venire l'idea

spero di non averti deluso con questo chappy =)

CAPITOLO 6 POV’S AKITO

Sono le quattro del pomeriggio, ormai le lezioni sono finite. Decido di andare un po’ in giro per la città prima di tornare a casa.

Sana, la mia Sana è tornata, ed è totalmente cambiata, ed io non posso far altro che pensare che forse un po’ è colpa mia.

All’improvviso vengo sommerso dai ricordi, sin da quando eravamo in sesta elementare fino ad oggi.

 

Ricordo di quando mi ha scattato quella foto in mutande, minacciandomi poi per tutto il tempo…

 

<< Hayama Akito…ormai sei finito maledetto! Ti ho immortalato nella tua vergognosa figura in mutande! >>

<< KURATA?! >>

 

Quando le ho chiesto di uccidermi…

 

<< Sai, io vorrei vivere nel modo più gioioso e felice con tutti! Dimmi se c’è qualcosa che posso fare per aiutarti! Nei limiti delle mie possibilità farò qualunque cosa per te! >>

<< qualunque cosa? >>

<< certo! >>

<< allora uccidimi >>

 

Quando si è finta mia madre…

 

<< Acchan, la tua mamma… si è impegnata con tutta se stessa per farti nascere. Quindi anche per la tua mamma impegnati con tutto te stesso nel vivere >>

 

E tante altre situazioni, soprattutto quando l’ho baciata.

Decido di soffocare questi pensieri, che non si addicono per niente a me.

È passata quasi un’ora, quando mi squilla il cellulare. È un messaggio.

 

“Akito devo parlarti. Vieni a scuola” è Fuka. Rispondo lapidariamente.

“ok.”

Strano che Fuka voglia parlarmi. Decido di non curarmene troppo, infondo non è che parliamo poi così spesso.

 

Ed eccomi arrivato a scuola, mi appoggio con la schiena al cancello in attesa della mia ragazza.

Sento una voce chiamarmi, mi giro, è lei.

<< ciao Akito >> dice avvicinandosi.

<< mhp >>

<< ecco, io volevo sapere….cioè insomma…ora che è tornata Sana… >> mi guarda speranzosa che io continui la frase. Non mi da’ nemmeno il tempo di rispondere che però, prendendo coraggio prosegue.

<<  cioè…Akito… io so che tu provi qualcosa per Sana. Nel periodo che è stata via, devo ammettere che ho pensato di prendere il suo posto perché tu stavi male, ti vedevo sempre così giù di morale, sapevo che amavi lei, ma in ogni caso speravo che non ti fossi indifferente. E devo dirti la verità per tutto questo tempo questa speranza si è fatta sempre più grande in me, fino ad illudermi del fatto che ormai Sana era il passato, ed io il presente. Ma sono stata troppo cieca, ignorando il tuo comportamento a scuola, e tutte le volte che cercavi di evitare il discorso ‘Sana’. Ora capisco però che non è così. Perché è bastato un giorno, il giorno in cui Sana è tornata, per vederti…non so…diverso. Sempre a guardarla, a fissarla, ad essere cacciato dalla classe insieme a lei, e tral’altro io ho visto tutto…ho visto quando l’altro giorno l’hai intrappolata al muro. Credo che per me non ci sia spazio in questo triangolo. Non voglio soffrire, e soprattutto non voglio vederti di nuovo ‘depresso’ Akito. Perché la situazione è questa non è vero? >>  mi dice con un sorriso triste.

Io, per quel poco di tempo che passa ragiono molto sulle parole pronunciate da Fuka, e lei ha pienamente ragione. È vero sono innamorato di Sana, ho dichiarato guerra a Tsu e a mr. Occhiali da sole in sesta elementare, abbiamo passato tante cose insieme. E a confermare il tutto ci sono gli strani pensieri di poco fa.

Non mi resta altro che annuire di fronte alla sua constatazione.

Vedo una lacrima solitaria solcarle il viso, ed un sorriso modesto apparire.

<< beh, allora è proprio finita Akito >> dice facendo il punto della situazione. << ci vediamo domani a scuola, e ah! Quasi dimenticavo… mi permetterai di restare tua amica? >>

<< si >>

<< bene, a domani >> dice prima di darmi un bacio sulla guancia e attraversare il cancello.

 

Ora sto di nuovo camminando per le vie di Tokyo, ripensando a quello che è successo poco fa.

Infondo Fuka è buona, non mi meritava.

Sto ancora camminando quando qualcuno o qualcosa mi viene contro.

 

<< accidenti stia più attento a dove mette i piedi, per poco non mi cadeva la coca addosso! >> sbraita questa. A quanto pare è una ragazza…la guardo in faccia…ed è Sana.

<< in realtà sei stata tu ad intralciarmi il percorso >> le dico di rimando.

<< Akito >> sembra sorpresa di vedermi. Ha in mano una coca-cola, me ne andrebbe proprio un sorso.

<< no,non te ne do un sorso >> mmm…a quanto pare mi ha scoperto, vabbè ne prendo comunque un po’ dalla sua cannuccia.

<< prego serviti pure eh! Senza complimenti  mi raccomando, fa come se l’avessi comprata tu! >>

<< visto che insisti tanto >>

<< ehi non provare ad avvicinarti alla mia coca-cola!! >> mi avverte.

<< che ne dici di  andare al gazebo? >> prosegue.

<< ok >> rispondo nascondendo il mio lieve stupimento.

 

Il gazebo, questo posto mi ricorda quando si è finta mia madre. Ci sediamo, parliamo, di cose superflue, molto superflue, cose che non mi interessano molto. Sbadiglio e mi stendo con la testa sulle sue gambe, chiudendo gli occhi.

<< Akito, hei Akito stai dormendo? >> mi domanda.

<< si >> rispondo, sicuro di farla arrabbiare. All’improvviso una domanda che mi sconvolge un po’…

<< come ti va con Fuka, cioè andate d’accordo, uscite cose così.. >>

<< non credo ti interessi >> risponde sempre ad occhi chiusi, anche se la tentazione di vedere lo sguardo buffo che – sicuramente- ha.

Apro gli occhi di scatto, e le metto una mano sul viso, carezzandolo, ho un’idea in testa. La bacio. Era da parecchio che desideravo farlo. Stavolta però, a quanto pare Sana non ha intenzione di gridare, visto che mi fa strada nella sua bocca. Nel frattempo con una mano dietro al collo la trattengo china su di me, massaggiandole delicatamente con l’altra mano la schiena e il collo.

Ad un tratto fa qualcosa che non mi sarei mai aspettata da lei…mi trascina, senza staccarsi, facendomi sedere sulla panchina, mentre lei si sdraia sulle mie gambe. Bambina furba e maliziosa. Devo ammettere che bacia proprio bene…che abbia già baciato un ragazzo? No! Impossibile, decido di tranquillizzarmi a questo inutile pensiero e di concentrarmi su Sana.

Dopo ci stacchiamo di malavoglia per riprendere fiato.

Io la guardo e lei mi fissa. Mi guarda negli occhi, credo che voglia provare a capire i miei pensieri.

<< perché lo hai fatto? >> chiede.

<< perché non mi dispiaci >> risposta stupida, ma devo ammettere che mi diverte vederla scervellarsi sulle mie risposte.

<< stai cercando di dirmi che ti piaccio? >> cavolo…è diventata perspicace, mi piace.

<< forse >> vediamo come reagisce.

<> chiede.

Mi guarda non c’è bisogno di dire altro.

<< e Fuka? >> naturale facesse questa domanda.

<< ci siamo lasciati >>decido di parlare il meno possibile, non voglio coinvolgerla.

<< lo so che non ti piace parlare, ma… perché? >> 

<< … >> mi incito con lo sguardo a proseguire, ma una cosa mi viene in mente e non posso fare a meno di arrossire.

<< perché….tu….io….cioè…>> ti amo… cazzo perché non l’ho detto?!

<< io… ti…amo…Aki…e tu? >>mi dice arrossendo.

 Faccio un cenno di assenso e la vedo sorridere finalmente.

Riprendiamo a baciarci e quando ci accorgiamo che è tardi la  riaccompagno a casa tenendola per mano, questo significa che chiunque di sesso maschile dovrà capire che lei è mia!

 Davanti al cancello di casa sua le do il bacio della buonanotte e solo dopo che è entrata in casa me ne vado anche io, felice perché dopotutto lei mi ama.

________________________________________________________________________________________

ed ecco qui un capitolo extra appena sfornato!

OK non è un granchè, però almeno è più lungo del sesto...

inoltre trovo che...no so...Akito non mi sia uscito poi così bene, gli ho fatto fare dei bruschi 'voltafaccia' mmm :/

beh... spero di non avervi deluso, come detto prima dedico il capitolo ad  elenafire sperando di essere riuscita nel mio intento e di averti soddisfatta ^^

un enorme beso a tutti quelli che leggono, hanno letto e leggeranno la storia, coloro che recensiscono e che l'hanno inserita in uno degli elenchi...grazie di tutto cuore <3  =)

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Capitolo 9
*** CAPITOLO 7 ***


La sveglia suona come tutte le altre mattine, ma stavolta mi alzo immediatamente, decisa ad essere il più presentabile possibile e di arrivare il più in fretta possibile a scuola. Come le altre mattine mi faccio la doccia, ma stamattina uso un bagnoschiuma alla pesca – fragranza che non usavo più da tempo- faccio colazione. E credo che per tutto  il tempo ho tenuto sul volto un sorriso a 32 denti, come imbambolata al solo pensiero di ieri sera. Osservo mia madre, che sorride contenta, anche la signora Shimura, invece Rei a quanto pare ha un’aria piuttosto nervosa, credo che se si ritrova il mio ragazzo davanti agli occhi prima gli farà un interrogatorio di terzo grado dove Akito uscirà vincitore e dopo lo ucciderà. Rido al pensiero. Il mio ragazzo…l’ho veramente chiamato così? E lo siamo davvero? Io non ci posso credere sono ancora sconvolta, ma sono sicura che quello che è successo ieri sera non sia frutto della mia immaginazione, o forse si.? Suonano al campanello vado ad aprire, davanti a me si presenta Akito in tutto il suo splendore non era un sogno Mi bacia lievemente –decisamente no - perché sa che c’è mia madre in casa che poi inizierebbe a sghignazzare e dire cose alquanto strane e  imbarazzanti. Prendo il mio zaino e saluto tutti col mio sorriso.

Durante il tragitto da casa a scuola non ci scambiamo troppe effusioni perché ci vergogniamo un po’, ci teniamo semplicemente per mano. Non siamo dei tipi troppo sdolcinati in stile Aya e Tsuyoshi.

Al nostro passaggio tutti rimangono sbalorditi. Nessuno si sarebbe mai aspettato Sana Kurata ed Akito Hayama insieme.

 

<> nessuno. Tranne qualcuno. Tsuyoshi per l’appunto.

<< a fare che scusa? >> dico con un sorriso alla ebete in volto

<< a fidanzarvi>> dice come se la cosa  fosse più che ovvia. Il mio volto si tinge di rosso e i miei  amici se la ridono sotto i baffi. Uff.

Ad un certo punto un ragazzo mi si avvicina.

<< ciao Sana-chan io sono Ishida, un tuo grande ammiratore, ecco mi chiedevo se potevi farmi un autografo…>>

<>

<<…e se ti andava di uscire, qualche volta, magari stasera, per prendere qualcosa insieme e poi ti riaccompagno a casa, ecco se ti va naturalmente…>> nemmeno il tempo di rispondere che Akito mi bacia davanti a tutti i nostri amici, naturalmente rispondo al bacio. Dopo un po’  però mi viene in mente che ci sono i nostri amici e metà istituto che ci staranno fissando. Oh cazzo. Lo stacco da me e la mia faccia diventa di un rosso molto più scuro dei miei capelli, direi un rosso scarlatto. Ishidora ci guarda stupefatto, così come tutti gli altri che si trovavano ‘nelle nostre vicinanze’. Akito poi dirige uno sguardo omicida verso tutti i ragazzi che mi stanno fissando. È geloso… senza esitare prendo Hayama per mano e lo trascino letteralmente dietro la scuola.

<< Akki tu per caso sei geloso?>> arrossisce un po’ ma non mi risponde

<< di cosa hai paura? Guarda che io sono solo tua!>> se è possibile è diventato ancora più rosso di prima, ma che ci posso fare non sono proprio riuscita a trattenermi da questa frase, sentivo il bisogno di dirla anche se un po’ mi imbarazza chiaramente. Lo osservo ancora un po’. Com’è bello!

<> borbotta << epoilosobenissimochetuseimianontifaròtoccaredanessunaltro>>> borbotta sottovoce e velocemente, ma io l’ho capito lo stesso e per questo gli do un bacio. È così dolce!

DRIIIIIIIIIN. La campanella. Uff.  perché suoni sempre nei momenti sbagliati?.

Entriamo sempre sotto lo sguardo sbigottito di tutti. Ci sediamo al nostro banco e io gli tengo la mano. È irrigidito, ma dopo un po’ si scioglie e passiamo tutte le ore scolastiche ad accarezzarci la  mano. È vero non siamo dei tipi romantici, ma a volte, raramente, si può anche fare un’ eccezione no?!

 

Le ore scolastiche passano e adesso ci tocca pulire scuola, uff. in questi pochi giorni durante le pulizie l’ho evitato ma ora che siamo insieme non mi dispiace affatto passare un po’ di tempo extra con lui.

E così anche queste ore passano tra pulizie, scherzi, baci, e attentati maniaci di lui, ricompensati sempre con un colpo di scopa- sostituisce il mio martelletto rottosi per tutte le volte che gliel’ho lanciato addosso in meno di dieci minuti- in testa.

La giornata si conclude e non poteva andare meglio di così a mio parere.

Un ultimo pensiero prima di sprofondare tra le braccia di Morfeo. Buonanotte Akito. Non immagini nemmeno quanto ti amo!

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ok l'ammetto...anche questo chappy è corto... T.T

però vi assicuro che dal 9 fino alla fine saranno più lunghi.

vi avviso invece che il prossimo chappy sarà accessivamente corto perchè sarà solo 'di passaggio'.

oggi mi sento buona e quindi vi do anche un piccolo spoiler ( veramente le altre volte me lo sono dimenticata T.T) xD

 

SPOILER

Suonano alla porta, è Akito [...]

Gli do il solito bacio mattutino. Nel mentre di questa azione mi viene un brivido lungo la schiena. Decido di non pensarci, sicuramente non sarà niente di che.

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Capitolo 10
*** CAPITOLO 8 ***


Anche questa mattina la sveglia continua a suonarmi nelle orecchie. Mi alzo e mi preparo per scuola col mio solito sorriso da ebete in volto. Faccio colazione.

Suonano alla porta, è Akito. Ormai sono già due mesi che stiamo insieme, incredibile come passa veloce il tempo, spero che potremmo stare insieme per l’eternità.

Gli do il solito bacio mattutino. Mentre lo faccio mi viene un brivido lungo la schiena. Decido di non pensarci, sicuramente non sarà niente di che.

Ci dirigiamo a scuola. Stiamo attraversando la strada. Io sono già dall’altra parte ma lui si ferma notando che mi è caduto un bracciale e lo raccoglie.

Nel frattempo sento uno strano rumore,come di una macchina che sfreccia sull’asfalto. Mi giro in direzione del suono. Un uomo al volante mette la testa, e una mano che racchiude una lattina di birra, fuori dal finestrino. Urla. “ Ssshhhhonoooo il rueeeee duelllll muondooooo hic.. uuuuhuuuuu”. Sbarro gli occhi è diretto verso le strisce pedonali.

<< Akitooooooooooo>> un solo grido si solleva nell’aria, un grido di dolore misto a sorpresa e terrore.

 

POV AKITO

Sento Sana gridare il mio nome, mi volto verso di lei e seguo il suo sguardo. Un’ auto al voltante un tizio sicuramente ubriaco. Corro verso il marciapiede. Un altro centimetro mi separa da esso. sono salvo, Sana non piangere. Ma nemmeno il tempo di formulare questo pensiero che sento qualcosa che urta contro di me, il resto è un flash, accade tutto così velocemente che non riesco a capire cosa sia successo, credo che sia rimbalzato sul cofano ma non ne sono sicuro, so solo che ora mi ritrovo per terra senza forze, col bracciale di Sana nella mano. La fisso. Ti amo Sana, da morire. E dopo questo pensiero il buio più totale.

 

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come avevo detto questo capitolo è mooooooolto corto... ma è solamente di passaggio... alla fine il brivido era un avvertimento di pericolo....

chiedo scusa per gli enormi salti temporali...ce ne sarà qualcun'altro.

per quanto riguarda la scena in cui Akito viene investito spero di essere stata il più realistica possibile... non so perchè ma ci sono volte in cui mi da' un senso di finto e volte in cui mi sembra realistico...mah... l'unica cosa di cui sono certa però è il flash...ne so qualcosa per esperienza personale....torniamo a noi xD

prometto però che pubblicherò il 9 tra un paio di giorni per non farvi aspettare troppo
^^

ringrazio tutti coloro che mi seguono 

un bacione enorme ^^ 

SPOILER 

<< credimi Tsu, ci sto provando ma non ce la faccio, non ce la faccio a vederlo qui, in questo stato, mentre io sto bene, dovrei esserci io al suo posto >> dico piano.

SCIAFF. Uno schiaffo mi colpisce in pieno volto.

 

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Capitolo 11
*** CAPITOLO 9 ***


Tre anni sono passati. Tre anni di puro dolore. Le mie espressioni credo siano andate del tutto perdute. Non riesco più a sorridere. Sono barricata in casa ed esco tutte le volte che c’è orario di visita all’ospedale; mattina, pomeriggio, sera dal primo all’ultimo secondo rimango lì a parlarti , a guardarti, a piangere, ma SEMPRE  spero che tu possa svegliarti e che io riesca  a vedere il  tuo volto curioso di sapere dove si trova, mentre io piangente ti butto le braccia al collo e ti bacio, ti dico di amarti, e chiamo l’infermiera a voce più alta possibile per dirle che tu ti sei svegliato. La notte sogno spesso la mia speranza, ma questa nonostante tutto non diventa mai realtà. I miei amici soffrono come me, ma cercano sempre di tirarmi su di morale dicendomi di sorridere, di farlo per Akito che amava il mio sorriso- quest’ultima frase me la dice Tsu, anche se credo che il mio Akki non gliel’abbia mai detta esplicitamente- ed io ci provo, provo a sorridere quando vado a fargli visita in ospedale, ma non ci riesco, come faccio a sorridere sapendoti in coma, a lottare, magari tra la vita e la morte, senza mai riuscire a svegliarti, mentre io sono qui, sana e salva. Tutto questo è accaduto per colpa mia, se io non avessi perso il bracciale di sicuro non sarebbe successo, e mi incolpo, continuamente, notte  e giorno,anche se so che probabilmente tu mi avresti già rimproverata solo per aver formulato questa ipotesi; ma non posso non incolparmi.

Anche oggi sono in ospedale. Sono seduta su una poltroncina affiancata al letto. Le mie mani stringono le tue mentre ti racconto la mia giornata, e ti dico- come ogni volta- che mi manchi da morire, che è tutto vuoto senza di te. Che sto peggio di quando ti sei fidanzato con Fuka. Adesso non so nemmeno se ti riavrò indietro vivo. Scaccio immediatamente questo pensiero con stizza, io devo essere ottimista, ormai sono l’unica a parte la famiglia Hayama che continua a sperare.  Sono sicura che ti risveglierai.

La porta dietro di me si apre. Non mi volto sicuramente saranno i familiari di Akito o Tsu e company.

<< Sana, sono Tsu, ho portato con me anche Aya e Fuka >> come immaginavo. Annuisco col volto continuando a fissare lui. Sento le due ragazze singhiozzare, e l’altro cercare di darsi un contegno.

Quest’ultimo si avvicina a me, mi mette una mano sulla spalla.

<< devi reagire Sana. Tu sei la prima che dovrebbe reagire se non per te, almeno per Akito >>

<< credimi Tsu, ci sto provando ma non ce la faccio, non ce la faccio a vederlo qui, in questo stato, mentre io sto bene, dovrei esserci io al suo posto >> dico piano.

SCIAFF. Uno schiaffo mi colpisce in pieno volto. È Fuka.

<< non provare più a dire una cosa del genere. Se lo sentisse Akito probabilmente andrebbe su tutte le furie. Quindi cerca di reagire. Non ti sto dicendo di non piangere e di non sfogarti, ma almeno di ricominciare ad uscire di casa non solo per venire all’ospedale, oppure riprovare a lavorare, solo questo. >>

<< non posso ricominciare a lavorare. Da quando è successo quel che è successo ho fatto un paio di lavori, ma i registi mi hanno subito scartato dicendo che non avevo espressioni. Certo capisco che non riesca più a sorridere, ma sono pur sempre un attrice e riesco a fare un sorriso falso quando ne ho bisogno. >> i miei amici non si stupiscono per niente di quello che ho appena detto. Si guardano in faccia mortificati.

<< Sana…ecco.. >> inizia Fuka. Poi però si blocca vedendo che gli altri negano con la testa.

<< no…niente…lascia stare. >>. Torno a fissare Akito.

Passa un’ora e i ragazzi se ne vanno, non dopo aver cercato -inutilmente- di farmi entrare in una conversazione qualsiasi. Lo sto ancora fissando, adesso che se ne sono andati posso anche parlargli.

<< ciao amore mio! Sono sempre io, la tua Sana e continuerò a parlarti finché non ti sveglierai. Scusami se sono un po’ fastidiosa e se parlo sempre ma lo faccio perché sono sicura che tu possa sentirmi… così quando ti risveglierai saprai tutto quello che è successo in questi tre anni, a partire dalla mia vita e dei tuoi cari fino ad arrivare a qualsiasi attività sportiva. Lo so, sono tre anni che ti ripeto questa frase, ma ne sento il bisogno, quindi scusami ancora se sono ripetitiva. Mi manchi tanto sai?! Ormai sono una delle poche che crede ancora in te e nel tuo risveglio, ma io ci crederò fino alla morte, e sappi che se la tua vita dovesse finire, automaticamente finirebbe anche la mia, non ce la farei proprio a sopravvivere>> dico facendo un sorriso forzato. Faccio per proseguire ma la porta si apre dietro di me e riesco a distinguere le voci della famiglia Hayama. Questa volta mi giro.

<< salve signor Hayama. Ciao Natsumi.>>

<< ciao Sana, ancora nessuna novità su mio fratello? >>

Scuoto il capo.

<< capito >> è delusa, come del resto ogni volta che non ci sono miglioramenti, cioè da tre anni a questa parte per l’appunto.

<< bene allora io me ne torno a casa, credo di essere stata abbastanza per oggi. Vi lascio soli >>

Dico. Mi avvicino ad Akito e dopo avergli sussurrato uno “ ciao amore, verrò domani” in modo che solo lui ed io possiamo sentirlo gli schiocco un bacio sulla fronte, saluto entrambi i suoi parenti stretti e mi dirigo fuori. Decido di fare la strada a piedi, almeno Rei non si preoccuperà della mia salute e non inizierà a farmi domande sciocche.

Dopo un po’ di tempo sono di nuovo a casa. Saluto tutti con un “ciao” privo di qualsiasi entusiasmo. L’ho detto! Da quando Akito è in quelle condizioni non sono felice per nulla.

Entro nella mia camera. Mi spoglio, faccio una doccia veloce e mi metto il pigiama. Mi infilo nel letto spegnendo la luce, lasciando accesa solo la lampada del comodino.

Senza nemmeno rendermene conto mi riviene in mente la scena di oggi pomeriggio…

 

<< credimi Tsu, ci sto provando ma non ce la faccio, non ce la faccio a vederlo qui, in questo stato, mentre io sto bene, dovrei esserci io al suo posto >> dico piano.

SCIAFF. Uno schiaffo mi colpisce in pieno volto. È Fuka.

<< non provare più a dire una cosa del genere. Se lo sentisse Akito probabilmente andrebbe su tutte le furie. Quindi cerca di reagire. Non ti sto dicendo di non piangere e di non sfogarti, ma almeno di ricominciare ad uscire di casa non solo per venire all’ospedale, oppure riprovare a lavorare, solo questo. >>

 

Fuka amica mia, non sai quanto desideri reagire, ma ogni qualvolta che ci penso l’idea mi muore sul posto. Perché reagire se anche il mio ragazzo non lo fa? Perché dovrei provare ad andare avanti senza di lui?

Ed un altro cambiamento si aggiunge alla mia vita. Torno indietro nel tempo pensando a quello che mi è successo.

Sono sempre stata una ragazza solare, piena di allegria e con la voglia di vivere. Dopo la telefonata di Akki che mi informava del suo fidanzamento con Fuka sono diventata una ragazza cupa, fredda,distaccata, indifferente a cui non importava se era viva o morta. Quando, poi , io e lui ci siamo fidanzati sono ritornata al mio carattere iniziale. Ora invece sono una persona incapace di reagire ma con la voglia di vivere finché lui starà sotto il mio stesso cielo.

Prima di dormire altri pensieri mi vengono in mente dei due mesi passati insieme; dei rari momenti romantici che mi/ci colpivano o dei nostri litigi.

*inizio flashback *

 

<< Aki pensi mai al futuro? >>

Si gira e mi guarda in  faccia con un espressine indecifrabile sul volto.

<< cioè insomma al nostro futuro. A me e te insieme quando saremo più grandi e magari avremo una famiglia…>> dico imbarazzata.

Diventa improvvisamente più rosso di un peperone dicendomi la solita frase “ ma che razza di domande fai?” sorrido, o meglio rido, ed anche di gusto mentre lui sembra essersi offeso.

 

 

 

 

<< Akki tu per caso sei geloso? >> arrossisce un po’ ma non mi risponde

<< di cosa hai paura? Guarda che io sono solo tua! >> se è possibile è diventato ancora più rosso di prima, ma che ci posso fare non sono proprio riuscita a trattenermi da questa frase, sentivo il bisogno di dirla anche se un po’ mi imbarazza chiaramente. Lo osservo ancora un po’. Com’è bello!

<< ma cosa dici >> borbotta << epoilosobenissimochetuseimianontifaròtoccaredanessunaltro >> borbotta sempre sottovoce e velocemente, ma io l’ho capito lo stesso e per questo gli do un bacio. È così dolce!

 

 

 

 

<< non essere geloso solo perché vado a prendere un gelato con Naozumi! Siamo soltanto amici! >> dico.

<< e perché dovreste andare a prendere un gelato mentre io sono all’allenamento di karate? >>

<< per parlare meglio di te! >> rispondo come se fosse la cosa più ovvia del mondo… ehi un momento…l’ho detto ad alta voce? Merda!

<< quindi voi mi parlate alle spalle mentre io non ci sono? >>

<< certo che no! Facciamo solo degli accenni su di te niente di che! >> cerco di essere vaga.

<< ripetimelo guardandomi in faccia >> dice alzandomi il volto.

<< ecco…io…noi…uff... >> mi arrendo guardandolo negli occhi, mentre lui avvicina di più il suo viso al mio. “ vittoria” mi soffia ad un millimetro dalle labbra., dopodichè… prendo il mio affidabile martelletto e glielo rompo in testa!

<< ahio mi hai fatto male! >>

<< così impari a costringermi a guardarti negli occhi quando devo mentire e a non farmi uscire da sola con un mio amico!  >>

<< quindi preferisci la compagnia di quel damerino alla mia? >>

<< certo che no! E non chiamarlo dam…>> non riesco a finire la frase perché le sue labbra si poggiano sulle mie. Adoro il modo in cui mi zittisce.

 

 

 

 

 

<< ci siamo lasciati >>

<< lo so che non ti piace parlare, ma… perché? >> 

<< … >> lo incito con lo sguardo a proseguire. La sua carnagione del viso passa da color carne ad un adorabile colore rossiccio. È arrossito

<< perché….tu….io….cioè…>>

<< io… ti…amo…Aki…e tu? >>dico diventando improvvisamente più rossa di un pomodoro maturo.

Fa un senno di assenso e finalmente per la prima volta dopo un anno posso tornare a sorridere. Tutto grazie ad una persona… Akito Hayama.

Riprendiamo a baciarci e quando ci accorgiamo che è tardi mi riaccompagna a casa tenendomi per mano. Davanti al cancello mi da’ il bacio della buonanotte e a malincuore lo lascio andare.

 

 

 

Calde e copiose lacrime mi rigano il volto. Akito continua a mancarmi ogni volta di più, a volte mi sembra di perdere la speranza, ma poi mi do della stupida da sola, si dice sempre “la speranza è l’ultima a morire”, alcuni non ci credono, ma io si! La speranza è sempre l’ultima a morire, assolutamente! Deve essere così! Io ho ancora la speranza che Akito si risvegli e soprattutto ho fiducia in Akito  perché so che si risveglierà. Mentre penso questo scivolo in un  sonno pieno di ricordi.

 

Speranza.

Attesa viva e fiduciosa di un bene futuro.

Mai parole furono più vere.

____________________________________________________________________________________________________________________________

HOLAAAA!!!

visto?! l'ho detto che avrei postato subito v.v

con questo capitolo sono ormai note le condizioni di Aki... e diciamocela tutta...Sana sarebbe sul punto di suicidarsi se succedesse qualcosa ad Aki...e a me servono vivi....

non so se ve ne siete accorti, ma c'è un accenno alla malattia della bambola.... si! lo so! non è un'idea originale...ma questa dal mio punto di vista è stata quasi...fondamentale nel manga...e quindi ho voluto riportarla anche qui...

un beso enorme a tutti quelli che mi seguono!!! =)

Sara

 

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Capitolo 12
*** CAPITOLO 10 ***


Questa mattina – come tutte le altre- mi sveglio più tardi visto che non ho scuola. Lentamente inizio a prepararmi. Mi faccio un lungo bagno rilassante. Ne ho proprio bisogno dopo tutti i pensieri e i ricordi che stanotte sono riaffiorati in sogno.

Dopo un’ora e mezza sono pronta, guardo l’orologio, è ancora presto per l’orario di visita. Decido di fare un salto dal fioraio.

Sembrerà strano, ma stanotte tra tutti i pensieri che ho avuto mi è tornato in mente il suo primo compleanno passato insieme, quando siamo andati al cimitero. Un’idea mi balena in mente. Mi dirigo al camposanto e vado verso la lapide della madre di Hayama. Metto i fiori che ho comprato insieme agli altri. Mi inginocchio ed è qui che inizio il mio pensiero-preghiera. Salve signora Hayama, sono Sana la fidanzata di suo figlio, forse lei si ricorda di me, sono venuta  anche un’altra volta a farle visita ma allora c’erano anche sua figlia, suo marito  e Akito. Credo che lei sappia in che condizioni è suo figlio, glielo chiedo per favore ed in ginocchio, ridoni la vita ad Hayama, è vero che da bambino si è comportato male, ma questo è stato solo perché è stato sempre trascurata da tutto e da tutti, non crede che abbia già pagato i suoi errori?! Le chiedo ancora una volta, per favore, faccia in modo che Akito guarisca, se non dovesse farcela io finirei col togliermi la vita per stare sempre insieme a lui, la prego!

Mi rimetto in piedi mentre una lacrima mi solca il viso. Cerco di darmi un contegno e fortunatamente ci riesco. Guardo l’orologio. L’orario delle visite si sta avvicinando, meglio sbrigarsi. Do un’ ultima occhiata alla tomba - La prego – dopodichè mi dirigo all’ospedale.

 

Ed eccomi qui all’ospedale, chiedo all’infermiera se la famiglia Hayama è già dentro, questa mi risponde di si, la ringrazio e le lascio un biglietto da recapitare ai due.

 

Natsumi-chan, signor Hayama, vi auguro buongiorno,

stamattina ero venuta, ma ho deciso di lasciarvi soli, vi

ho già rubato troppo tempo con vostro figlio/fratello.

Ci sentiremo domani mattina o durante la giornata, ma non credo che verrò, è meglio che vi lasci soli almeno per un po’

Con affetto

Sana-chan.

 

Faccio ritorno a casa e non appena varco la soglia un improvviso sonno mi sorprende, decido di accoglierlo dirigendomi in camera mia ed infilandomi sotto le coperte.

 

Quando mi risveglio guardo la sveglia sul mio comodino e noto che sono passate ben sette ore dalla mia visita all’ospedale. A volte mi viene sonno improvvisamente e dormo moltissimo, non so spiegarmene il motivo. Credo che sia lo stress. Ho un certo languorino, quindi scendo in cucina per mettere qualcosa sotto i denti. Nemmeno il tempo di arrivare in cucina che squilla il telefono. Sento Rei rispondere. Mi affaccio verso di lui e vedo che sorride chissà cosa è successo. Mi si avvicina e con quel sorriso sul volto mi dice una frase, una frase…stupenda per me.

<< Sana, era l’ospedale>> il mio sguardo si fa curioso e speranzoso << si tratta di Akito…lui è…lui si è risvegliato!>> dopo lo shock iniziale un sorriso enorme si fa largo sul mio volto. Lacrime di gioia  mi bagnano le gote. Corriamo subito all’ospedale. Come un tornado entro nella stanza di Akito, dopo che l’infermiera mi ha detto che hanno già finito gli accertamenti.

<< Akitooo!!!>> gli corro incontro, lo abbraccio e lo bacio, non mi importa del medico, dei parenti di Hayama e di Rei ( con uno sguardo omicida) che ci guardano. Ci stacchiamo e mi guarda, dopo un po’ inarca un sopracciglio. Le lacrime di gioia ritornano sul mio viso. E mentre sono in piedi vicino al letto un capogiro mi coglie all’improvviso e fortemente. Poi il buio.

 

POV’S AKITO

La goffa ragazzina di cui mi sono innamorato adesso è una donna! Il medico mi ha spiegato quello che è successo tre anni fa, e devo dire che questo risveglio mi è piaciuto molto. Anche se però ho notato che nonostante piangesse aveva un’aria inespressiva, sembrava triste o annoiata, poi lo svenimento.Cosa è successo?

Mi guardo intorno con aria interrogativa, finché “mr occhiali da sole”, mentre viene aiutato da Nat  a mettere Sana sull’altro lettino della stanza, non si decide ad aprire bocca.

<< vedi Akito>> comincia << quando tu sei stato investito e sei entrato in coma, Sana è andata in una sorta di depressione e ha contratto la malattia della bambola; questa malattia le impedisce di fare qualsiasi tipo di espressione. Solo che Sana non ne  è al corrente e quando si guarda allo specchio non lo fa con gli occhi ma con la memoria. Capisci?>>

Annuisco.

La malattia della bambola. Nessun tipo di espressione, nessun sorriso. Ed è tutta colpa mia. Il mio sguardo diventa cupo. Sana…

 

 

POV SANA

 

Mi sveglio. Chissà cosa è successo ricordo solo che Akito si è svegliato, che sono andata da lui in ospedale, ricordo di averlo baciato, di aver pianto e poi il buio. Spero solo di non essere svenuta per la gioia, me ne imbarazzerei troppo. Mi guardo in torno, sono in camera mia, come ci sono arrivata? Mah decido di lasciar stare questo interrogativo e di scendere al piano di sotto alla ricerca di Rei o di Mama.

<>  questa è la voce della mia adorata mammina, mi volto verso di lei sorridendo.

<< invece credevi male! >> le faccio una linguaccia. All’inizio mi sembra un po’ stupita, anche se non ne vedo il motivo. Mi abbraccia di slancio. E sussurra un “Sana mi sei mancata tantissimo”. Non capisco il significato di questa frase, in fondo sono sempre stata qui no?!  Decido di infischiarmene di questa frase e di godermi il caldo abbraccio di mia madre.

 _______________________________________________________________________________________________________________________

HOLAAAAA ahahahha!!!

vistoo?!? ho mantenuto la promessa xD

beh.. sono le 0.38 quindi... auguri a tuttiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

spero ke vi siate dati alla pazza gioia stasera ;) xD

io anke dentro casa =P... forse però ho esagerato un po'.. ho bevuto un bikkiere e mezzo di spumante ( brindando con la mia adorata " cuginetta" ( è più grande di me) di 17 e mezzo xD) e un po' di fragolino fatto in casa ke ci hanno regalato.. ke sinceramente sapeva di grappa uahahah

ok basta...

auguri a tuttiii  buon nataleeeeeeeeeeee

qui da noi si gioca ancora a tombola uahah <-- ke c'azzekka non lo so xD

 

ciaooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo

tantiximiiiiiiiiiiiiiiiiiii auguriiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii ;)

Sara ;) xD uahaha

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Capitolo 13
*** CAPITOLO 11 ***


visto che è vietato in EFP di mettere scene erotiche con raiting arancione.. ho tolto la nota "erotico". però dato che ero nel dubbio e non sapevo se la scena descritta da me rientrasse in questa nota, ho messo avviso di raiting rosso ( anche se, come detto, non ne sono sicura) verso la fine del chappy. Buona lettura =)

 

Akito è stato trattenuto quasi un’ altra settimana ( perdonatemi se i tempi non sono esatti ma non so qnt tempo ci mettono per fare degli accertamenti dopo essere usciti da un coma di tre anni xD nd me) ma adesso finalmente è fuori. Tutto è tornato alla normalità, e per quanto riguarda la scuola non so se continuare con le lezioni private, ma non ho proprio voglia di pensarci. Domani che è sabato potremo finalmente riuscire insieme come una coppia, prima però voglio andare a trovare la madre di Hayama per ringraziarla. Sono sicura al cento per cento che è merito suo.

Mi dirigo verso il fioraio e prendo un mazzo di fiori composto da iris, ibisco, violette, gigli e al centro un girasole. Ho scelto questi fiori perché credo che sia contenta anche lei per la guarigione di suo figlio.

 

Sono davanti alla lapide, poggio i fiori nel vaso. Spero proprio di non aver sbagliato, magari sono troppo allegri… faccio un respiro profondo. Mi inginocchio e chiudo gli occhi.

Salve signora Hayama, sono sempre io Sana, come vede sono tornata. Volevo ringraziarla per aver fatto guarire Akito, non so proprio come avrei fatto altrimenti. Spero che i fiori non siano troppo sgargianti. La ringrazio ancora, io sono sicura che è solo merito suo…

<< che ci fai qui?>> riconosco subito questa voce. Il mio cuore inizia a palpitare.

<< ciao Akito, io?! Niente ero solo venuta a ringraziare tua madre per averti fatto guarire>> rispondo sfoggiando uno dei miei migliori sorrisi. Dopo avergli sorriso, sembra quasi sorpreso, è strano, è la terza persona dopo Mama e Rei, chissà che avranno tutti.

<< spiegati meglio>> dice inarcando, come sempre, un sopracciglio. In brave gli racconto tutta la storia, del fatto che fossi disperata senza di lui - non senza arrossire -, che ero una delle poche che credeva nel suo risveglio, della mia visita alla madre, della preghiera, e del suo ritorno tra noi.

All’inizio mi fissa negli occhi, poi dopo pochi secondi mi abbraccia di slancio. Dopo un po’ di smarrimento ricambio l’abbraccio e avvicino il mio viso al suo per baciarlo.

È tutto così bello!

Dopo aver salutato anch’egli sua madre ci dirigiamo fuori dal cimitero per fare quattro passi.

 

Camminiamo mano nella mano, senza vergogna, voglio mostrare a tutto il mondo che Akito Hayama è solo mio. E me ne frego anche se qualche giornalista decide di scattarci una foto. Si è vero! Non sono più un personaggio tanto famoso! Ma i giornalisti farebbero di tutto, potrebbero anche ricordarsi improvvisamente di me per uno scoop.

Senza che me ne renda conto ci ritroviamo sempre al nostro solito gazebo. Ci sediamo sulla panchina. Ma una domanda mi passa per la mente e decido di porgliela.

<< Senti Akito, ma tu…cioè quando io…venivo all’ospedale ti parlavo…e…mi chiedevo…per caso ti ricordi qualcosa di quello che ti ho detto?>> si gira verso di me e mi fi ssa. Trattengo il respiro finché non parla.

<< può darsi>> può darsi??? Ma che risposta è può darsi??? Grrr. Estraggo il mio inseparabile martelletto e glielo rompo in testa

<< ahio>>

<< ma che razza di risposta è può darsi???>> decido di dar voce ai miei pensieri.

<< significa che non lo so, non ricordo. Fammi un esempio>>

Arrossisco di botto. Accidenti a me e alla mia boccaccia.

<< beh ecco…una frase che ti ripetevo tutti i giorni era…ciao amore mio! Sono sempre io, la tua Sana e continuerò a parlarti finché non ti sveglierai. Scusami se sono un po’ fastidiosa e se parlo sempre ma lo faccio perché sono sicura che tu possa sentirmi… così quando ti risveglierai saprai tutto quello che è successo in questi tre anni, a partire dalla mia vita e dei tuoi cari fino ad arrivare a qualsiasi attività sportiva. Lo so, sono tre anni che ti ripeto questa frase, ma ne sento il bisogno, quindi scusami ancora se sono ripetitiva. Mi manchi tanto sai?! Ormai sono una delle poche che crede ancora in te e nel tuo risveglio, ma io ci crederò fino alla morte, e sappi che se la tua vita dovesse finire, automaticamente finirebbe anche la mia, non ce la farei proprio a sopravvivere>>

La mia faccia diventa ancora più rossa di prima, e per cercare di non farmi notare mi giro nella direzione opposta ad Hayama.

<< allora ti viene in mente niente>> proseguo flebilmente.

Lo guardo di sottecchi e sembra quasi stupito.

<< mi manchi tanto sai?! Questa frase ha qualcosa di molto familiare.>>

<< questa era la frase che ti ripetevo notte e giorno.>> e con la mente torno indietro di tre anni. Il mio sguardo si incupisce ed una lacrima mi solca il viso. Lui sembra accorgersene, poiché mi solleva il volto ed asciugandomi la lacrima col pollice mi da un bacio estremamente dolce e carico di amore, ma anche di tristezza, come a volersi scusare per avermi fatto piangere.

<< ti amo >> gli dico quando ci stacchiamo.

<< anche io>> risponde un po’ imbarazzato. E faccio un enorme sorriso sincero .

Rimaniamo ancora un bel po’ lì, sotto al gazebo, a coccolarci, poi mi riaccompagna a casa.

Ci salutiamo come nostro solito con un bacio, dopodichè ci ‘separiamo’. Lo osservo fino a che non esce dal cancello e mi è possibile. Saluto tutti quanti non appena entro in casa. Dopo aver cenato mi dirigo in camera mia col mio sorrisetto perenne.

Dopo essermi lavata e cambiata mi infilo sotto le mie coperte che sono calduccie calduccie e sempre col mio solito sorriso mi addormento immaginando che bel giorno sarà domani.

 

Ormai è pomeriggio e sto iniziando a pensare che cosa mettermi per l’appuntamento con Hayama. Apro l’armadio,ma qualunque cosa prendo in mano mi sembra troppo infantile per i suoi gusti. Accidenti. Gettando tutti i panni dall’armadio al letto – ma la maggior parte a terra – in poco tempo svuoto completamente il mobile e mi ritrovo a sospirare sedendomi sul letto a riflettere. Mmmm…cosa posso mettere??? . un improvviso colpo di genio mi sorprende, e tutta contenta inizio a prepararmi per uscire.

Sono appena uscita dalla doccia quando il suono del campanello mi sorprende. Decido di non scomodarmi sicuramente sarà per Rei o per la mia mammina. Detto questo vado in camera e ripescando gli indumenti che ho deciso di indossare gli do una bella botta si stiro. Sicuramente si saranno stropicciati.

<< Sanaaaa c’è Akito-kun ( mi sembra fosse questo l’onorativo di Akki Ndme) che ti aspetta qui in soggiorno.>>

<< ok mama ho capito! >> riprendo il ferro in mano, decisa a ripassare il ferro sugli indumenti per renderli più perfetti. Ripenso a quello che mi ha detto Mama. Akito. Aspetta. Soggiorno. oh cazzo! Akito è di sotto. Inizio a prepararmi nel modo più veloce possibile, stando attenta a non perdere l’equilibrio in qualsiasi modo. Mi do una passata veloce di piastra arricciando le prime ciocche vicino al viso. Un velo di trucco. Le scarpe. E voilà sono pronta per uscire. Scendo le scale che separano il piano di sopra dal piano in cui in questo momento si trova Akito. Scendo lentamente le scale per evitare di inciampare nei miei tacchi. In questo momento mi sento una principessa, anche se chiaramente non lo sono, ma, non so scendendo le scale sotto gli occhi di un Hayama alquanto compiaciuto, mi fa battere il cuore a mille e mi fa sentire importante; e non perché un tempo ero una famosa attrice ma perché mi sento amata nel profondo, perché ci capiamo e ci amiamo, nessun’altro motivo.

Una volta scese le scale il mio bellissimo ragazzo mi si avvicina e mi sussurra un “andiamo”. Annuisco col capo, osservando, poi,divertita, un Rei alquanto geloso e in procinto di uccidere. Mi volto anche verso mia madre e noto che ha un sorriso malizioso che non mi piace per niente. Subito arrossisco leggermente, e dopo aver salutato tutti ci dirigiamo all’esterno. Solo fuori Akito mi dice con voce bassa e roca che sono bellissima e io non posso far altro che toccare il cielo con un dito, ripetendomi mentalmente che ho proprio fatto una scelta intelligente ad indossare quest’abito.

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( in realtà non so se va bene ma mi è sembrato abbastanza adatto ^//^nd me)

 

Non appena usciti dal cancello ci incamminiamo ad un ristorantino dove prendiamo qualcosa di leggero da mangiare. Siamo seduti uno di fronte all’altro con una candela al centro tavolo. Lo trovo romantico, anche se per me lo è di più guardare nelle sue iridi dorate. Finito di mangiare il cameriere ci porta il conto; faccio per prenderlo in mano ma Akito mi blocca e paga al posto mio. Usciti dal locale lo ringrazio dicendogli che è stato gentilissimo e che lo amo tanto.

Lui mi risponde con un bacio.

Camminiamo per le vie di Tokyo stretti l’uno all’altra ogni tanto ci scambiamo qualche effusione sedendoci su qualche muretto magari, mentre i bimbi piccoli che passano ci guardano curiosi. Sorrido mentre penso ai bambini. Sorrido perché immagino la mia vita con Akito tra qualche anno, magari sposati o con un bambino…sarebbe la cosa più bella per me. Ci stacchiamo mentre io sorrido. Lui mi guarda ammaliato ma anche un po’ confuso.

<< perché hai un sorriso ebete in faccia?>> mi domanda.

<< no niente è che pensando ai bambini mi è venuto da immaginare come sarebbe la mia vita se noi… un giorno avessimo un bambino >> nel pronunciare quest’ultima frase arrosisco irrimediabilmente. Ma a quanto pare non sono l’unica. Piccola vittoria per me.

<< sarebbe meraviglioso >> sussurra piano sulle mie labbra con un rosso che gli colora le guance. È proprio bellissimo penso.

<< si sono d’accordo >> e detto questo ci scambiamo un altro bacio più dolce ma comunque carico di passione. Restiamo a baciarci tutta la serata, ridendo, scherzando, abbracciandoci, pensando; dopodichè lui mi riaccompagna a casa. Ma un foglio vicino alla porta mi lascia un po’ perplessa. Ci avviciniamo e lo prendiamo in mano.

Ciao Sana,, ciao Akito-kun

Volevo dirvi che io, Rei e la sig. Shimura siamo usciti e torneremo domani mattina tardi, perché….beh perché ci va ahah.

Mama.

Mama, solo lei avrebbe potuto dire siamo usciti perché ci va.

<< Sana c’è una nota infondo al foglio >> dice Akito indicandola.

P.S.

Usate delle precauzioni ahahha.

Entrambi arrossiamo immediatamente. L’avevo detto io che Mama aveva un sorriso malizioso che non mi piaceva per niente. Chissà cosa avrà fatto per convincere Rei.

<< senti Hayama, in ogni caso puoi salire, magari resti a dormire qua visto che è tardi. Infondo mamma non si stupirebbe più di tanto trovandoti qui visto quello che ha scritto.>> il solo pensiero della lettera mi fa arrossire di nuovo.

<< d’accordo.>>

Lo faccio entrare in casa.

<< fa come se fossi a casa tua mentre vado a prepararti la stanza.>> faccio per salire ma mi blocca il polso con una mano.

<< voglio dormire con te>> annuisco non senza un po’ di imbarazzo e ci dirigiamo in camera mia.

prendo il pigiama e prima che lui possa bloccarmi vado in bagno. Quando ne esco sono rossissima in viso. Avendo preso il pigiama troppo in fretta non mi sono accorta di che tipo di pigiama si trattasse, ma a quanto pare è stata un’idea di Mama che mi ha lasciato un biglietto con su scritto che il mio pigiama era in lavatrice, e che la lavatrice era in funzione.

In fondo chi mi dice che non succeda qualcosa, abbiamo sedici anni e dormire nello stesso letto, da soli in casa, con una vestaglia come pigiama è un po’ “pericoloso”, inoltre sto seriamente iniziando a pensare che mamma sia un po’ pervertita.

Facendo un bel respiro profondo entro in camera, e per poco non svengo vedendo un Akito in soli boxer. ( *ç* nd me xD) senza dire una parola mi infilo sotto le coperte e lui mi imita. Accendo la tv, cercando qualche canale che trasmetta qualche film interessante. Finalmente lo trovo, ma non sono molto interessata, la mia attenzione è catturata dal ricordo di Hayama in mutande. Mi giro verso di lui e mi accorgo che anche lui mi sta fissando con uno sguardo che sembra quasi voglia spogliarmi con gli occhi. Senza nemmeno accorgercene finiamo per baciarci. Il bacio da prima casto ( ma mooooolto prima nd me)diventa appassionato e lui mi fa distendere sul letto mentre si posiziona su di me.

DA QUI IL CAPITOLO È A RATING ROSSO!!!

Ci baciamo con sempre più foga, ed ad un certo punto sento la sua eccitazione tra le gambe, mentre io inizio a sentirmi piuttosto bagnata. E capisco che è l’eccitazione, arrossisco un po’. Dopo poco lui, rendendosi conto della situazione, alza lo sguardo colpevole verso di me, ed io per tutta risposta, presa da chi sa quale coraggio, inizio a togliermi la vestaglia. Capisce subito le mie intenzioni e mi aiuta a slacciare il reggiseno e a togliermi gli slip. Ora davanti ai suoi occhi sono completamente nuda, e tocca a lui spogliarsi. Quasi leggendomi nel pensiero si sfila i boxer e li getta da qualche parte. Riprende a baciarmi, lambendo con la lingua il mio collo, strappandomi un gemito che sembra eccitarlo ancora di più. Poi scende sul mio seno e inizia a giocare con i miei capezzoli facendoli inturgidire. Sento di non farcela più ma proseguo lo stesso, prendendo il suo membro in mano accarezzandolo, facendolo impazzire e gemere. Non vado troppo oltre e ribaciandolo lo fisso per fargli capire che voglio che mi faccia sua. Senza farselo ripetere due volte avvicina il suo bacino al mio mentre lentamente mi penetra. All’inizio sento un po’ di dolore, ma poi il dolore fa spazio al piacere mentre accelerando il ritmo delle spinte grido il suo nome. Alla fine raggiungiamo l’orgasmo insieme e esausti ci addormentiamo abbracciati uno all’altra

___________________________________________________________________________________________________________________

ok...

punto zero( xD) lo so sono in ritardooo T.T

punto primo... Misako così pervertita mi è sembrata adatta... insomma basta dare un' occhiata all'ultimo volume del manga ^^

punto secondo... la scena.. ehm.. finale...spero sia andata bene... visto che è la prima che scrivo e che è stato anche moolto imbarazzante v///v

punto terzo... eccoci arrivati al penultimo chappy.. dopo di questo seguirà l'epilogo... incredibile vero?? beh x me si xD

ciaooo a tutti

un beso enorme e al prossimo aggiornamento ;)

sara

 

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Capitolo 14
*** Epilogo ***


La mattina seguente ci risvegliammo mezz’ora prima dell’arrivo di Mama e gli altri,  e pensammo bene di cambiarci e lavare le lenzuola anche se non servì a molto.

 

Due settimane dopo quella notte, scoprii di essere incinta. Inutile dire che non appena Rei lo venne a sapere cercò di uccidere in tutti i modi il mio ragazzo, ma fortunatamente riuscii a convincerlo a cambiare idea.

 

 

 

 

 

Sono passati sei anni da allora e oggi vivo la mia vita felicemente insieme alle mie figlie Aiko e Fujiko, e a mio marito: Akito Hayama.

 

Il mio sogno alla fine si è realizzato e quattro anni fa, non appena compiuta la maggiore età ci siamo sposati, prima di allora abbiamo vissuto insieme alle nostre bellissime figlie, che allora avevano quasi due anni, in una casa comprataci da Mama.

 

Che dire di me, non ho nessun rimpianto per essere diventata madre a soli sedici anni, anche se a volte è stato difficile. Ma con Akito che insegna karate, ed io che lavoro a teatro, e a volte come comparsa in tv, riusciamo a mantenere la famiglia , e come già detto siamo super felici.

 

E alla fine il nostro futuro è proprio come l’avevamo immaginato –se non meglio-,e ci è bastato solo volerlo per farlo avverare.

 

__________________________________________                                                                                                                                                                

 

HOLAAA

 

ed eccoci arrivati qui...all'epilogo della storia...sigh...

 

quindi ne approfitto x ringraziare tuttii!!!

 

chi ha messo la storia tra le preferite:

 

1 - akira96 
2 - 
cucci cullen 
3 - 
giusymbarelaudato 
4 - 
LadyNarcissa 
5 - 
MirsBlueMoon 
6 - 
osito 
7 - 
Roxas95 

 

chi ha messo la storia tra le ricordate:

 

1 - Oo_Alice_oO 
2 - 
Roxas95

 


chi ha messo la storia tra le seguite:

 

 

1 - Bettinellina 
2 - 
CicciaAlex 
3 - 
demimylove 
4 - 
elenafire 
5 - 
fiore di ren 
6 - 
googletta 
7 - 
jo9000 
8 - 
Lala69 
9 - 
Marissa_Salvatore 
10 - 
Noe89 
11 - 
rita90 
12 - 
vane08 
13 - 
venus 189 
14 - 
_Sama_ 

 

e naturalmente chi ha recensito!!!

 

grazie a tutti ragazzi siete stati essenziali<3

 

sara

 

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