Two Hearts Forever

di TouchingFromADistance
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Serata degli Oscar.. ***
Capitolo 2: *** Lui è il mio cielo!... ***
Capitolo 3: *** Mobili da collaudare... ***
Capitolo 4: *** Ogni volta una nuova scoperta! ***
Capitolo 5: *** Il temporale. ***
Capitolo 6: *** Flu. ***
Capitolo 7: *** I'm afraid! ***
Capitolo 8: *** Lontananza ***
Capitolo 9: *** Natale con i tuoi ***
Capitolo 10: *** Jealousy ***
Capitolo 11: *** Re-start ***
Capitolo 12: *** I will never let you go ***
Capitolo 13: *** Beside You ***
Capitolo 14: *** Are you ready, Rob? ***
Capitolo 15: *** Tutta il padre! ***
Capitolo 16: *** Ciao lettrici! (: ***



Capitolo 1
*** Serata degli Oscar.. ***


Chapter One

 "Serata degli Oscar"
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POV Kristen:

Sono appena tornata dagli Oscar, sono dovuta andarci con Taylor perchè la Summit ovviamente non mi ha permesso di andarci insieme a Robert, dicono che sarebbe stata una dichiarazione troppo ovvia.
Taylor molto gentilmente mi ha accompagnata sotto casa mia e di Robert con la limousine con la quale siamo andati agli Oscar, e non con il taxi poichè l'autista avrebbe potuto scriversi l'indirizzo e farci invadere casa dai paparazzi.
Ringrazio Taylor, gli auguro la buona notte, e mi avvio verso la porta di casa, metto la chiave nella toppa aspettandomi di trovare tutte le sicure chiuse, invece, Robert aveva lasciato la porta praticamente aperta, senza  nessun tipo di sicura, non mi ascolta mai quando gli dico di chiudersi dentro, è una cosa che mi fa impazzire il solo pensiero che gli possa accadere qualcosa!
Entro dentro casa, chiudo la porta con due mandate, metto la catena e l'allarme.
Devo ammettere di essere un pò paranoica ma, trovandosi la casa in un posto isolato la prudenza non è mai troppa.
Mi tolgo le scarpe con il tacco, per non fare rumore, e salgo silenziosamente le scale. 
Entro in camera da letto e trovandomi al buio mi dirigo nella cabina armadio, rimetto a posto le scarpe e il vestito lungo, blu, di seta che indossavo quella sera e che faceva impazzire Robert.
Poso in un cassettino il bracciale d'argento che portavo quella sera e che mi aveva regalato mia madre per la serata.
Apro uno dei suoi cassetti e gli rubo una delle tante magliette che ha.
Con mio stupore mi capita tra le mani proprio la mia preferita quella con scritto dietro "Get Off My Dick", me la infilo e vado in bagno.
Mi strucco, poi girandomi verso la camera, lo vedo, che dorme come un bambino nella mia parte di letto, abbracciando il mio cuscino, mi avvicino piano piano, e delicatamente, sciolgo dal suo abbraccio il cuscino e tra le sue braccia mi ci metto io e gli dò un bacio. Se ne accorge e mi stringe forte, aprendo i suoi meravigliosi occhi azzurri.
"Mmmh, ciao amore, eri bellissima sta sera, ti ho vista in tv" dice mugugnando e strofinando il viso sulla mia spalla.
"Bella serata ma si è sentita la mancanza delle tue solite cazzate, Rob."
Sorridi.
"Ahahaha, simpatica lei! Vedrò di rimediare alla prossima occasione!"
"Non vedo l'ora!" dico ridendo
"Che fai mi rubi le magliette?!" mi guardi con occhi falsamente severi.
"E' che mi piacciono, e mi piace indossarle! U.U" lo guardo con un'espressione da bambina. Lui mi sorride, e mi da un bacio, piano, leggero.
"E a me piace ancora di più togliertele!"
"Ehi depravato, sempre a pensare a quello stai!" dico dandoti un morsetto sulla spalla, in modo delicato, ma neanche tanto.
"Ahia! Che fai, ora mi rubi anche il lavoro!? E poi depravato a chi?! Zitta che lo fai anche tu, e poi ti piace!" dici scoppiando a ridere.
Effettivamente non mi piace, mi fa letteralmente IMPAZZIRE. Lui e tutto ciò che fa, non ho controllo su me stessa quando mi sfiora anche solo con un dito.
Mi accuccio con il viso sul suo petto, lui mi circonda le spalle con il braccio e io continuo a strusciare il viso contro il suo petto.
"Ehi Stew, che fai le fusa?!"
Divento rossa e abbozzo un sorriso, tolgo il viso dal petto di Rob e mi allontano leggermente.
"Ma che ti sei offesa?! Mica mi dai fastidio!"
Mi compare in faccia un'espressione da ebete, che mi sarei voluta seppellire dalla vergogna, anche se ero davanti a lui.
Scoppia a ridere e imbarazzata rido insieme a lui.
Riappoggio la testa sul suo petto, e mi ritorna subito in mente una scena di Eclipse con Bella e Edward nel letto, e Bella che si addormenta abbracciata a lui nella stessa posizione nella quale ci troviamo noi ora.
"Stew a cosa pensi? Ti vedo assorta"
"A noi due che giriamo Eclipse, ti ricordi quante risate?"
"Come potrei dimenticarlo? Nikki che rosicava come una matta perchè a volte ci beccava in atteggiamenti "poco professionali" come li chiamava lei! Ahahah"
"Come se lei fosse una santarellina!"
"Ahaha è vero, a volte glielo facevamo apposta!.."
"Ti ricordi la scena del bacio nella radura di fiori?"
"Ricordarmela??! Scherzi? E' stata una delle più difficili per quanto mi riguarda!"
"Perchè? Non facevamo niente di impegnativo.." lo guardo maliziosamente.
"Si, ma per me il problema era non saltarti addosso!"
"Scemo!" e invece nella mia mente penso, altro che scemo, non sai la fatica che ho fatto io per trattenermi!
E con quel bacio nella mente mi addormento tra le braccia di Robert. 

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Capitolo 2
*** Lui è il mio cielo!... ***


Chapter Two

                                                         
 

                                "Lui è il mio cielo"                               


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 POV Kristen:

 

Sono in macchina, sola, sulla strada costiera di Los Angeles, sto tornando a casa mia e di Robert, quella che abbiamo affittato insieme; anche se tu non sei a casa, sei a Londra a fare visita ai tuoi genitori.
Ad un certo punto un idiota alla guida di un enorme Suv nero cerca di tagliarmi la strada, io ho solo una Mini quindi non posso tagliargli la strada a mia volta,quindi sterzo verso il gard-rail; non ho calcolato però che ha piovuto da poco e l'asfalto è tutto bagnato, le ruote scivolano e io sbando contro un albero che sta sul ciglio della strada.
Fortunatamente non mi faccio nulla, apro la portiera e esco dalla macchina, ma appena metto un piede a terra avverto un fortissimo mal di testa, forse causato dalla botta che ho preso, mi siedo a terra, la vista mi si offusca, sento i rumori ovattati come se li sentissi da molto lontano, vedo il viso dell'uomo alla guida del Suv che mi si avvicina e mi fa delle domande ma io non lo sento molto bene.
Dopo minuti che mi sembrano interminabili, vedo i paramedici arrivare, uno si avvicina a me e mi chiede: "Signorina, mi sente? Come si chiama?"..
Poi più nulla, il buio, il silenzio, intervallato a tratti dalla sirena dell'ambulanza.
La prima cosa che vedo quando riapro gli occhi è una forte luce, che quasi mi acceca, sento un bip continuo provenire dall'elettro-cardio gramma che è vicino a me.
Distolgo lo sguardo dalla camera che è piena di fiori e piccoli peluche.
Stanca, e indebolita richiudo gli occhi e riappoggio la testa sul cusino, sospirando piano.
All'improvviso mi ricordo che quando ho avuto l'incidente, tu eri a Londra, e una voglia icontrollata di averti lì e di stringermi a te, si impossessa del mio cuore.
Sempre ad occhi chiusi cerco di alzarmi, ma qualcosa di pesante me lo impedisce, che io ricordi non mi sono rotta nulla quindi non dovrebbe essere una gamba ingessata la cosa pesante.
Leggermente infastidita dall'impossibilità di sgranchirmi le gambe, apro gli occhi e guardo ai piedi del letto. Il mio cuore perde un battito dalla gioia.
Sei lì!, seduto su una sedia attaccata al letto, che mi tieni la mano, stai dormendo su un cuscino che hai appoggiato sulle mie gambe.
Hai i capelli arruffati, sei più pallido del solito, porti una maglietta bianca e un paio di jeans neri.
Cerco di sistemarmi meglio nel letto, per godermi quella dolcissima immagine, ma evidentemente mi muovo troppo bruscamente perchè alzi la testa di scatto, aprendo i tuoi occhi, il mio cielo personale! Purtroppo però oggi il mio cielo è solcato da venuzze rosse, chissà da quanto tempo non dormi amore mio...!
Rimango ad osservarti come se ti vedessi per la prima volta.
Tu ancora mezzo addormentato\incredulo ma improvvisamente torni in te e mi fai uno dei sorrisi che sono solo miei, quelli felici, a 32 denti, con gli occhi che brilliano.
Ti alzi, esci dalla stanza e ti sento dire oltre la porta :"Jules, Kristen si è sveglita!!"
Ti vedo rientrare con mia madre, mio padre, i miei fratelli, le tue sorelle e i tuoi genitori. Ci sono proprio tutti, che cosa tenera.
Tua mamma mi dice sorridendo :"Hai visto?! Siamo tutti qui!"
"Non eravate obbligati a venire"
"Non dire sciocchezze! Ci hai fatto prendere un tale spavento! Quando hai avuto l'incidente a Londra era notte fonda, Robert ci ha svegliati come se stesse andando a fuoco la casa e ci ha fatto prendere l'aereo!"
Tu nel frattempo di sei avvicinato a me mi accarezzi un braccio.
"Dai lasciamoli un pò soli tanto io, tuo padre e Cam veniamo a trovarti domani quando Robert ti riporta a casa vostra." dice mia madre.
"Okay, mamma, a domani!" dico salutandola con un sorriso.
La mamma di Robert si avvicina e mi dà un bacio sulla fronte, tuo padre mi stringe la mano e le tue sorelle mi abbracciano.
"Invece noi andiamo all'aereoporto, torniamo a Londra, ci vediamo quando venite questa estate in vacanza!"
Io annuisco e le saluto. Appena si chiude la porta, in un sussurro mi chiedi:
"Ehi, Amore.. ti sei svegliata finalmente! Hai dormito tanto..anzi troppo, per i miei gusti, un altro giorno e sarei impazzito!"
"Per quanto tempo ho dormito?!" dico appoggiando il capo sul tuo braccio.
"Sei stata una settimana in coma farmacologico, i medici volevano farti delle analisi interne, per vedere se era tutto a posto.."
"Mmh, okay." sentenzio poco interessata alla mia salute, visto che ora mi sento bene. In questo momento voglio solo stare con te.
Il contatto fisico con la tua pelle mi è mancato troppo, quindi come una bambina che, dopo essersi sbucciata un ginocchio, cerca conforto e consolazione tra le braccia della mamma, mi giro verso di te e tendo le braccia, tu sorridi accettando con un sorriso la mia muta proposta.
"Non sai quanto mi sei mancata e quanto ho avuto paura di perderti!"
"Robert, ho solo avuto una leggera commozione celebrale!"
"Sì, lo so! Ma sai bene, quanto sono paranoico io per la tua salute!"
"Neanche fossi mia madre!! Ma comunque ora sono qui, sto bene, e non vedo l'ora di tonare a casa nostra. E poi questo letto non è comodo come il nostro e non c'è nessuno a tenermi compagnia!"  
Mi sta leggermente venendo voglia di saltarti addosso sedutastante, visto che ho dormito per una settimana ho recuperato tutte le forze.
"Rimedieremo appena possibile!"
*MUAHAHAHA* I miei ormoni stanno facendo la conga.        
Mentre il mio cervello si fa un viaggetto, tu hai aperto l'armadio scorrevole accanto al letto e hai preso un altro cuscino, e lo hai appoggiato vicino alle mie gambe.
"Che fai scemo?!" dico.
"Mi preparo per dormire un pò!" mi rispondi tranquillo, come se fosse la risposta più normale del mondo, e io fossi una povera rincoglionita.
"Vorresti dormire qui?!" domando ridendo.
"Si, perchè?!"
"E' inutile che usi quel tono saccente, non è una cosa normale dormire sulle gambe della propria fidanzata Pattinson!"
Ridi divertito. Ah! La tua risata! Era così bella anche prima?!
"Ora sto bene, puoi anche andare a casa a farti una dormita come si deve!" continuo, seria questa volta.
"Tu non sei lì con me quindi non riuscirei nemmeno a dormire, e poi ho dormito qui vicino a te una settimana, un giorno in più non mi ucciderà!" dici sorridendo.
Esibisco uno dei miei migliori sorrisi da ebete (-.-") e poi mi accoccolo vicino a te.
 


 


 

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Capitolo 3
*** Mobili da collaudare... ***


Chapter Three

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"Mobili da collaudare"


 

POV Kristen:
 


Sono sull'aereo che da New York mi sta portando a Londra, da te.
Sono due settimane che non ci vediamo e la tua mancanza cominciava a farsi sentire così ho deciso di farti una visita a sorpresa, non vedo l'ora di vederti, ma soprattutto di vedere la faccia che farai appena comparirò davanti alla tua porta.
Sono partita alle 7AM (ora di New York) per arrivare qui alle 19PM (ora di Londra), sono in classe economica, come sempre, ci sono poche persone, solo qualcuno che sonnecchia o parla al telefono.
Ad un tratto molto dolcemente (che strano), l'aereo atterra e sulle note "Closer" dei Kings of Leon arrivo nella tua città.
Prendo un taxi che dopo una mezzora di viaggio  -sono atterrata in un aereoporto secondario vicino Londra, dove ci sono meno probabilità che le persone mi riconoscano perchè c'è meno movimento- mi lascia davanti alla porta di casa tua, che è un pò lontana dal centro abitato e quindi fortunatamente più isolata.
Quando scendo dal taxi, vedo che alla finestra che c'è tua sorella Liz, -che sa della sorpresa che ti sto per fare e spero non si sia lasciata sfuggire nulla- .
Mi apre la porta e mi abbraccia:
"Ehi, Kristen! Come stai?!" domanda a bassa voce.
"Perchè sussurri?!"
"Robert dorme" 
"Ah,ok" 
*Cervello di Kristen: Dormi finchè puoi caro Robert perchè ne avrai mooolto poco di tempo per dormire in questi giorni! MUAHAH (delirio di onnipotenza)*
"Beh,comunque tutto bene, sono un pò stanca per il viaggio..."
"Beh, avrai modo di riposarti questi giorni!" risponde sorridendo.
"Credo di si.." dico poco convinta.
*C.Kristen: COSAAAAAA?!??! RIPOSARMI?!? Dopo ben DUE settimane che non vedo Robert? Stai scherzando? Kristen Jaymes Stewart se provi solo un secondo a riposarti, giuro che ti farò diventare matta! Questa settimana il tuo unico pensiero deve essere : Kristen e Robert, SOLI, con una casa a disposizione per una settimana, che è arredata con dei mobili molto resistenti..mmh ora che ci penso dobbiamo ancora "collaudare" il pianoforte del Roberto! MUAHAHAHAHA* Questo pensiero è così forte nella mia mente che sto avendo paura che Liz riesca a sentirlo, e se non ci riesce, sicuramente starà vedendo i miei occhi a forma di cuore.
Infatti Liz dopo il minuto di stop del mio cervello mi chiede:
"Kris, va tutto bene?!"
"Sisisisi una meraviglia!" rispondo frettolosamente.
"Ma...quindi...quando tornano i tuoi e tua sorella?!" chiedo con tono da bimba innocente..cosa che non sono visto che i miei ormoni stanno facendo la ola.
"Beh, io ho il tour che mi durerà una settimana in giro per locali dell'Inghilterra, mio padre è fuori città per lavoro, mia sorella è in vacanza e quindi mia madre è da sua sorella visto che in casa non c'è nessuno del quale preoccuparsi" risponde candida e senza capire il fine che è celato nella mia domanda...o almeno spero non lo abbia intuito.
"Perfetto!" rispondo io.
"Beh, io vado che il viaggio per arrivare al locale è un pò lungo! Divertitevi e fate i bravi!" dice ridendo.
Merda! Ha colto il secondo fine!! Kristen fai la vaga, fai la vaga...
"Ehm sisi, auguri per i concerti!" rispondo io imbarazzata, cercando i cambiare discorso.
*C.Kristen : Certo Liz ci divertiremo mooooltissimo, cercando di fare i bravi e di non rompere nulla. Non preoccuparti, ora VAI Liz, ESCI e chiudi la porta!*
"Grazie!" risponde chiudendosi la porta alle spalle.
*C.Kristen :Finalmenteeeeee*
Mi dirigo verso la porta d'ingresso dalla quale è appena uscita Liz e metto tutte le sicure possibili, mannaggia a me e alle mie manie! Ma tanto credo non usciremo nei prossimi giorni, avremo MOLTO da fare! *-*
Dopo aver "messo al sicuro" la casa, vado verso le scale che portano prima al secondo piano e poi alla mansarda-cameretta di Robert, sulle pareti che costeggiano le due rampe di scale ci sono le foto di famiglia: tutti insieme appassionatamente, quella di Natale, i vari compleanni, Liz e la sorella al saggio di danza, Robert da piccolo...ha ancora gli stessi occhi, solitamente ai bambini gli occhi si scuriscono dopo la nascita, ma a Rob gli occhi sono rimasti esattamente uguali: azzurri come il cielo, a tratti blu come il mare in tempesta durante l'inverno.
Arrivo al pianerottolo della mansarda dove c'è la camera di Robert, il cuore mi batte forte, e questa cosa mi sorprende, batte come se non riuscisse a reggere l'idea di incontrare Robert, come se lo vedesse per la prima volta! E' proprio vero amore mio, mi fai sempre lo stesso effetto.
Prendo il coraggio da non so quale parte di me, apro silenziosamente la porta e rimango folgorata dalla sua bellezza.
Dorme tutto raggomitolato dalla mia parte di letto, quella nella quale dormo io quando siamo a casa. *-*
La camera è invasa da una luce dorata, che colora i suoi capelli con riflessi ramati e dorati la sua pelle è illuminata dagli ultimi raggi di sole che filtarno dalla finestra..mi avvicino al letto, è inverno e Robert è sotto il piumone, lo alzo dolcemente, mi tolgo il cappotto e le scarpe e mi infilo sotto e accarezzo piano piano il suo corpo intorpidito dal tepore delle coperte, lui mugugna qualcosa e si gira verso di me, ancora con gli occhi chiusi, mentre sono assorta a coccolarlo distolgo un attimo l'attenzione dal corpo di Robert
Poggio lo sguardo su una foto che Robert ha incorniciato sul muro: io che dormo con il viso nella sua clavicola e lui che mi cinge la vita con il braccio, quella foto l'aveva scattata Tom quando eravamo in macchina mentre andavamo verso l'appartamento che lui e Robert avevano comprato quando erano ancora ragazzini, io avevo appena passato 12h in aereo e così sono crollata tra le sue braccia.
Appena riporto lo sguardo su di lui, praticamente mi sta sovrastando e mi bacia il collo e la spalla.
Io rido sommessamente e lui mi sorride improvvisamente più sveglio che mai.
Sei bello, davvero davvero bello.
Ha un sorriso dolcissimo di quelli che vorresti sapere come è possibile che tutta quella bellezza sia concentrata solo in 32 denti;
Due occhi che brillano come diamanti;
E quei capelli, così morbidi. *-*
Ad un certo punto rompo il silenzio:
"Rob ti ricordi che manca ancora un mobile alla lista?"
Ride, mi morde piano la pelle morbida del collo. Rabbrividisco, e lui sorride soddisfatto.
"Eh, si" dice ridendo e prendendomi in braccio con tutto il piumone avvolto addosso.
"Avremo un bel da fare, mia madre ha comprato dei mobili nuovi!" contiuna scendendo le scale
Arrivati davanti alle scale, mi poggia dolcemente a terra, mi toglie il piumone e mi dà un bacio.
Addio mondo! Il mio cervello è passato oltre!

 
 

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Capitolo 4
*** Ogni volta una nuova scoperta! ***


Chapter Four

 

"Ogni volta una nuova scoperta!" 



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POV Kristen:



Socchiudo gli occhi, non riesco ad aprirli completamente perchè dalla parete-finestra che io e Rob abbiamo in camera arriva una forte luce.
Mi stiracchio, oggi sono di buon umore.
Mi alzo dal letto e vedo che tu sei già uscito per andare a prendere l'aereo diretto a Londra.
Scendo le scale e mi dirigo verso la cucina attirata dalla colazione che mi hai preparato, vicino alla tazza del caffè, dei biscotti e di altri piccoli manicaretti che hai messo sul tavolo per me, c'è un vaso con una grande rosa rossa dentro e accanto al vaso c'è una lettera con spillata insieme una foto, con sotto scritta a penna l'ora e la data di quando è stata scattata: 6.30AM, Monday 16th December 2010. Oggi.
Nella foto ci sono io che dormo raggomitolata da una parte del letto, stringendo il tuo pigiama-felpa, poichè a Los Angeles durante l'inverno fa freddo e io sono freddolosa U_U.
Poi comincio a leggere la lettera allegata alla foto:

Dear Kristen, :
My love, questa mattina quando mi sono svegliato, tu dormivi ancora placidamente, con un sorriso beato sul viso, i capelli scompigliati dalla strana posizione che hai assunto durante la notte e le mani strette sul mio petto, ti eri attaccata a me così saldamente che per sottrarmi al tuo abbraccio ho dovuto fare molta attenzione a non muovermi troppo velocemente, perchè ti avrei sicuramente svegliata e tu mi avresti ricoperto di amorevoli insulti. <3
Mi sono sfilato la felpa e l'ho appoggiata sul tuo corpo, e quando hai sentito il calore raggiungere la tua pelle, l'hai afferrato e te lo sei stretto vicino al viso, strofinandoci leggeremente la guancia sopra, continuando a sorridere..chissà cosa stavi sognando...forse me...non ho resistito e ti ho dato un bacio e tu hai emesso un suono gutturale, strano, che però comunicava una risposta positiva al mio gesto.
Probabilmente mentre leggi ti starai chiedendo perchè non ti ho svegliata, ma eri così bella, piccola, sembravi così fragile ma allo stesso tempo così forte che strapparti al sonno mi avrebbe fatto sentire in colpa, guarda quello scricciolo che sei nella foto come avrei potuto farti una cosa del genere?! Ancora non riesco a credere che tu riesca a far affiorare dalla mia anima, sostanzialmente cupa delle emozioni così diverse, nuove, contrastanti e coinvolgenti. Non c'era mai riuscito nessuno. Questo è il segno che tu mi completi, e spero sia la stessa cosa anche per te.
Non avevo mai scritto cose del genere alle persone alle quali ero stato legato prima di te anche se in confronto alla persona che riempie i miei giorni e da un senso alla mia vita ora; non sono niente.
Penserai: "Robert Thomas D. Pattinson come cavolo ti sono venute queste cose alle 6.30 del mattino?!" In realtà me lo chiedo anche io, non mi succede mai, tranne quando scrivo le mie canzoni, che praticamente sono tutte su di te, oppure quando scrivo un biglietto d'auguri, ma sempre a te.
Quando mi sono svegliato e ti ho visto, queste parole mi sono venute di getto, mi hai ispirato.
Sei la mai vita ora. (Cosa ti dice questa frase?) :P
Ti amo da morire. Flippy
PS: Ti chiamo quando atterro. Già mi manchi!

Finito di leggere, non so se ridere o piangere,però resto a fissare per dieci minuti buoni,le parole su quel foglio che scorrono sotto i miei occhi come un fiume...e poi ad un tratto qualcosa mi distrae..è il mio cellulare che squilla. Sei tu.
" 'Giorno Stew! Sono appena atterrato!" dice con un misto di euforia e tristezza, ama tornare nella sua Londra ma io non sono con lui, e so che questo le rende un po' triste.
" 'Giorno, poeta!"
"Ma allora ti è piaciuta la mia sorpresa!"
"Come potrebbe non piacermi! L'hai scritta tu!"
"Beh, sono contento!"
"Com'è il tempo lì?"
"Non male, molto londinese!" e scoppia a ridere come un idiota.
"AHAHAHAH! -.-" Battute infelici di Robert Pattinson, part 3534373537"
Ridi ancora.
"Seeeenti poeta, ci sentiamo più tardi! Saluta i tuoi, ti amo."
"Me too"

Poso il telefono,piego la lettera e la metto nel diario nero, che porto sempre con me, e, che quando siamo separati riapro, e rileggo tutte le dediche che mi hai scritto. Anche tu hai un diario uguale dove scrivi i testi delle tue canzoni o delle tue poesie, quasi sempre su di me o sul tuo passato.
Mi balena in testa un'idea: e se ti facessi una sorpresa anche io?!
*Sisisisissisisi*
Ho deciso: preparo lo zainetto e tra vengo da te!
Salgo velocemente le scale verso la nostra camera e apro il tuo armadio.
C.Kristen: Delirio di onnipotenza, tu non ci sei, quindi posso vestirmi completamente (o quasi) con le tue cose. *w*
Non che tu non me lo permetta quando ci sei, però ora posso mettermi le mie (tue) cose preferite.
Indosso la maglietta "Get Off My Dick", la camicia a quadri bianchi e neri, e il giacchetto grigio, vorrei mettermi anche la mia sciarpa ma vedo che me l'hai rubata, quindi mi metto il tuo cappello nero. Metto altri due cambi nello zainetto, prendo le chiavi, le sigarette, gli occhiali e l'i-pod ed esco.
Mentre sono in macchina chiamo mia madre:
"Ehi, mamma come stai?"
"Tesoro! Tutto bene e tu?"
"Tutto ok!"
"Dove sei?"
"In macchina..."
"Allora stai arrivando!"
"Ehm,mamma mi dispiace...ma.." non faccio in tempo a finire la frase..
"Non puoi venire.."
"Esatto.."
"Perchè no? Robert è malato e vuoi fargli compagnia?"
"Ehm, veramente sono io quella che sta un po' male.."
"Da quanto tempo è partito Robert?!" chiede con un tono tra l'esasperato e il divertito.
"Questa mattina alle 6.30...si capisce così tanto che mi manca?!"
"Si tesoro, ma ti perdono, sei innamorata! Queste cose le facevo anche io alla tua età" risponde amorevolmente.
"Mmmh, non me ne avevi mai parlato, appena ci vediamo vuoterai il sacco! Oh, e grazie!"
"Niente tesoro! Chiamami quando arrivi e ti voglio bene!" dice amorevolmente prima di attaccare.
Metto il cellulare in tasca, parcheggio la macchina davanti all'aereoporto e pago il posto auto per tre giorni, sapendo già che Robert dovrà per forza tornare entro tre giorni visto che ha un film da girare.
Entro nell'aereoporto e siccome ho solo uno zainetto non devo fare il check-in e quindi salgo direttamente in aereo, mi siedo in un posto defilato sperando che nessuno mi riconosca, tiro fuori l'i-pod e metto "Fallin in love for the last time" l'hai scritta tu, ma non la canti personalmente, perchè se così fosse il nostro fidanzamento diventerebbe ancora più evidente di quanto non lo è già dopo il bacio a Montreal di questa estate.
Anche se la canzone parla dell'amore che provavi per me nell'estate subito dopo Twilight, che ancora non poteva essere ricambiato pienamente poichè c'era ancora Michael di mezzo, i suoi versi mi piacciono molto, finita la canzone, metto su la playlist dove ci sono solo canzoni tue anche quelle dove tu che suoni il piano.
Ogni volta quelle note mi fanno venire i brividi, il ricordo di te che con le tue dita affusolate sfioravi i tasti e mi facevi vivere un'emozione, il ricordo del tuo vergognarti di suonare davanti ad un pubblico, il ricordo di me che silenziosamente senza farmi vedere mi sedevo alle tue spalle per ascolatare quella musica soave, il ricordo di quando tentasti ivano di insegnarmi a suonare, mi ricordo le tue risate, davanti alla mia opposizione ferrea nell'imparare, continuavo solo a premere i tasti in successione: dal suono più acuto a quello più grave, mettendo le dita sugli stessi tasti dove le avevi tu, costringendoti a smettere di suonare per poter continuare a fare la cosa senza senso nella quale mi ero cimentata.
Con quella melodia nella mente mi addormento, ripensando a noi due che giriamo Twilight, a quanto gongolavi quando riuscivi a far arrabbiare\ingelosire Mike, la cosa che ti rendeva ancora più felice era che io non prendevo le difese di Mike ma ridevo ai tuoi giochi e questo ti rendeva ancora più propenso e autorizzato a prenderlo in giro.
Dopo non so quanto tempo, una hostess mi sveglia e mi comunica che siamo all'aereoporto di Londra.
Scendo dall'aereo, avverto mia madre che sono arrivata a destinazione tutta intera e poi chiamo un taxi che mi porta davanti casa tua.
Appena scendo, essendo notte vedo tutte le luci di casa tua accese, e dalla cucina tua sorella mi saluta mi apre la porta e mi fa entrare, quando la porta si richiude dietro di me, dalle scale si sente una voce che riconoscerei anche tra la folla:
"Ehi, Liz chi era alla porta?!" dici urlando dalle scale.
"Nessuno Rob non ti preoccupare avevo aperto la porta per far entrare il cane!" urla di risposta Liz, facendomi l'occhiolino.
"Ok, io esco a prendere un pò.." dici scendendo le scale, ma appena mi vedi interrompi la frase e ti catapulti addosso a me felice come un bambino.
Mi abbracci e mi baci come se non ci vedessimo da anni e non solo da poche ore, io ricambio con la stessa foga e passione il tuo bacio che interrompo contro voglia solo quando mi manca l'aria.
Scordandoti completamente che siamo davanti a tua sorella, continui a tenermi tra le tue braccia. Ad un certo punto Liz ci interrompe:
"Va bene ragazzi, ho capito, io è meglio se vado a dormire dal mio ragazzo questi tre giorni! Ci vediamo!" dice ridendo e chiudendo la porta alle sue spalle.
Le urliamo un "Grazieeeee" con tutto il fiato che abbiamo e lei ci saluta dal vetro, prima di salire in macchina e sparire nel buio della notte.
Appena non sentiamo più il rumore della macchina riprendiamo da dove ci avevano interrotti, mi prendi in braccio, allacci le mie gambe intorno alla tua vita, e le mie braccia intorno al tuo collo. Le mie mani finiscono tra i tuoi capelli come al solito. Arrivati al tuo "pianerottolo" mi fai scendere. Mi togli il giacchetto, il tuo cappello-sciarpa nero e poi mi riprendi in braccio e chiudi la porta.
Tutto quel che successe al di là di quella porta resterà un ricordo unico nella nostra memoria, perchè farlo con Robert Pattinson è una scoperta ogni volta, e diciamo che io non ho nessuna voglia di smettere di imparare! :)
 






 

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Capitolo 5
*** Il temporale. ***


Chapter Five


"Il Temporale"


 


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POV Robert:
 

 

Fuori diluvia che Dio la manda, una consuetudine per Londra.
Noi siamo sotto il piumone abbracciati, tu sei coperta con una maglietta e una felpa di mia proprietà naturalmente, perchè non sei abituata al freddo natalizio di Londra invece io sono solo in mutande perchè questo freddo non mi è nuovo, sto abbracciato a te e con le braccia ti circondo la vita, con la testa sul tuo petto. Mi piace da impazzire abbracciarti così, perchè posso sentire il battito del cuore.
Ad un certo punto però mi sveglio e decido che voglio fare la doccia e senza avvertirti ti trascino con me, e ovviamente tu non opponi resistenza perchè l'idea ti alletta.
Entro in bagno, apro la doccia, e faccio scorrere l'acqua per farla diventare più calda, nel frattempo ti spoglio, ti tolgo la felpa, la maglietta e l'intimo, la stessa cosa faccio con me, poi ti prendo in braccio e allaccio le tue gambe intorno alla mia vita.
Entro nella doccia, ti faccio poggiare la schiena sulla parte fredda dove ci sono le piastrelle, e l'improvviso contatto della tua pelle con questo freddo pungente, ti produce i brividi lungo la schiena e il tuo corpo scatta involontariamente senza il tuo controllo e questa cosa mi fa ridere, e tu mi tiri un buffetto sulla spalla, per farmi perdonare mi avvento sulle tue labbra mozzandoti il fiato, un bacio lento e molto lungo, tutto questo sempre sotto un getto d'acqua fortissimo che ti impedisce di sentire i rumori circostanti. Chiudo la porta scorrevole della doccia e ci isoliamo dal mondo per un paio di ore.
Dopo un tempo interminabile, usciamo dalla doccia esausti, ma con un sorriso stampato sulle labbra.
"Ehi, Stew ti va se ti faccio vedere un pò la mia Londra?!"
"Mi piacerebbe, ma piove fortissimo!" rispondi sconsolata.
"E con questo?!? Con la pioggia è anche più bella!" rispondo io tranquillo. Mi guardi con una faccia perplessa.
"Daiiii, Stew per favoreeeeeeee" dico io implorante.
"NO!" dici seriaTi sorrido.
Cerchi di non scoppiare a ridere, distogli lo sguardo e ti passi una mano tra i capelli. Cedi.
Mi sorridi a tua volta.
"Ok,ma solo perchè sei tu!"
"Ma che onore mi fai!" ti dico buttandomi addosso a te, dandoti un bacio sulla guancia e abbracciandoti, tu mi stringi forte e chiudi gli occhi.
"Dai amore finisci di vestirti che andiamo!"
"Ok!" rispondi.
Scendiamo velocemente le scale, cercando di non fare troppo rumore, entriamo in cucina, rubiamo qualcosa da mangiare, scrivo un post-it a mia madre e poi lo attacco sul frigo:

"Hi Mum! Buongiorno.
Porto Kristen a fare un giro di Londra! Si, anche con la pioggia.
Non preoccuparti del nostro rientro, ci vediamo questo pomeriggio."
                                                                                                    Rob

Chiudiamo la porta, e una pioggia fortissima ci travolge, tu spalanchi gli occhi tra l'incredulo e lo spaventato, io cerco di attirare il tuo sguardo, sorridendo e cercando di tranquillizzarti. Ti prendo per mano, tirandoti e facendoti correre, forte.
Ad un tratto ti metti a ridere, di botto, tirando indietro la testa; la tua è una risata fragorosa e liberatoria tanto sai che non c'è nessuno che ti può sentire tranne me.
Adesso me ne rendo conto.
Tu stai ridendo.
In me si scatena un'emozione.
Forte, riflessa alla tua, improvvisamente sono felice, la tua gioia mi contagia.
Se tu sei felice, lo sono anche io.
Non che prima non lo fossi insieme a te, ma ora è una felicità pari a quando ti ho vista vincere i BAFTA, quando ho visto illuminarsi il tuo viso con un sorriso incredulo, credevi di non meritarlo..ma come potevi solo pensare una cosa del genere?!
Anche sotto quella coltre di pioggia fittissima riesco a scorgere i tuoi occhi verdi e penetranti che cercano con forza i miei, mi scrutano in ogni mio piccolo particolare e movimento, cercano le reazioni ai tuoi gesti, ai tuoi sentimenti che sono così intensi che li vedo comparire nei tuoi occhi.
Ti mostro la Londra che solo io conosco, la Londra nascosta.
In giro non c'è nessuno, ma con questa pioggia siamo completamente soli; ti dirigo verso le sponde del Tamigi sotto al London Eye.
Prendiamo un piccolo battello, piove ma il Tamigi non si è gonfiato troppo quindi non è pericoloso.
Dopo un'oretta attracchiamo ad un'isoletta piccola, deserta e sconosciuta.
Mi guardi con un misto di curiosità, paura, adrenalina, perplessità ed eccitazione.
A quel punto rompo il silenzio fatto di sguardi e sorrisi incerti che si era creato tra noi:
"Ehi, Stew tranquilla, so quello che faccio!"
Allora mi prendi la mano e sorridi, la pioggia rallenta, all'unisono con i nostri respiri, che, mentre raggiungiamo la casetta che la mia famiglia usa per l'estate ma che oggi sarà solo per noi due, tornano regolari.
Il cielo è sempre scuro, ma ora piove un pò meno, siamo completamente zuppi, e tu tremi, però so che non ti importa perchè hai troppa voglia di sapere quello che accadrà a breve.
Raggiungiamo la casetta a due piani, piccola, bianca con il tetto grigio, quelle classiche casette dei sobborghi isolati di Londra e dintorni.
Apro la porta e un caldo impressionante, rispetto alla temperatura che c'è fuori, ci investe.
E' tutto perfetto proprio come avevo previsto:
La luce aranciata e calda, l'odore dolce dell'icenso, la varietà di bevande calde che sono sul vassoio: cioccolata di tutti i tipi, tè di tutte le varietà e poi il tuo amato caffè americano lungo.
Ti raggiungo, hai un'espressione incredula sul viso, riesci a dire solo "wow" che a me basta e avanza.
Ti seguo mentre sali le scale, apri la porta del bagno e vedi l'enorme vasca che ti ho preparato, con le candele, le rose, la schiuma, e le luci soffuse, ti faccio un gesto con la mano invitandoti ad entrare nell'acqua bollente, ti spogli, poggi i vestiti a terra ed entri cautamente, poi chiudi gli occhi.
Io ridiscendo le scale, mi faccio una doccia, mi cambio, e dopo un'oretta ti vedo apparire alla porta della cucina, con adosso una canottiera e gli slip.
Ti siedi raggomitolandoti tra le mie braccia e togliendomi dalle mani la tazza di caffè che stavo bevendo. Ti indico che sul vassoio ce ne sono altre ma tu sussuri:
"Voglio la tua"
"L'erba del vicino è sempre più verde eh?!"
"Già" mi dici sorridendo.
Prendi tra le mani la tazza e poggi le labbra esattamente dove le avevo io, proprio nel punto in cui c'è il segno della condensa. Bevi un pò, poi posi la tazza.
Mi prendi per mano, le tue dita sono calde a causa del contatto con la tazza, incroci le dita con le mie e poi mi trascini su per le scale, fino alla camera da letto dove c'è un enorme letto con un voluminoso e caldo piumone, lo alzi, entri nel letto e ti ci siedi.
"Vieni qui!" con gli occhi che brillano e un sorriso furbo sul viso.
Eseguo senza fiatare. Ti lanci addosso a me, io ti prendo e inzio a farti il solletico, sapendo che lo soffri da morire, infatti come mi aspettavo cominci a ridere e a divincolarti:
"Rooooob, ti pregooo! Sto soffocando dal ridere!" dici tra le risate.
Allora io mi fermo e mi sdraio accanto a te, che cerchi di riprendere fiato, poi ti accocoli vicino a me e dici:
"Ma tutto ciò?"
"Volevo farti rilassare, ci sono riuscito?!"
"Alla grande!"
"Sai, la pioggia non era prevista!"
"Però è servita!"
"Davvero?"
"Certo, ha dato quel tocco perfetto alla nostra giornata, grazie amore di tutto, davvero! Come potrò mai renderti il favore?"
"Sei con me e questo basta!" 
Mi dai un bacio, poi chiudi gli occhi e ti addormenti abbracciata a me, questa volta tu però. Io non riesco a dormire, il tuo pensiero non abbandona la mia mente.
E così mentre il temporale infuria e tu dormi, io ti penso.

 


 

 

 

 


 



 

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Capitolo 6
*** Flu. ***


Chapter Six  


 

"Flu"


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Shot ispirata all'influenza che ha avuto Robert dopo i PCA "People Choice Awards".  Spero vi piaccia!
Ci vediamo a fine capitolo!
 

   

 

POV Kristen:


 

Mi sveglio nel cuore della notte. Ti stai "lamentando" silenziosamente da quando siamo andati a dormire. Cattivo segno.
Infatti ti sento respirare in modo irregolare, segno che il tuo semplice raffreddore sta peggiorando.
Senza svegliarti definitivamente, mi alzo, faccio il giro del letto per venire dalla tua parte, mi accosto vicino a te e metto una mano sulla tua fronte:
Avrai come minimo 38 di febbre.
Lo sapevo, i People Choice Awards non ti hanno fatto per niente bene, ma tu ci sei voluto venire per forza, per potermi sostenere, che tenero!
Senza contare il volo di otto ore che abbiamo dovuto fare per tornare a Baton Rouge!
Ora tutti pensano che non stiamo più insieme solo perchè ai PCA siamo sembrati un pò distaccati ai loro occhi e perchè io mi ero scordata di mettere l'anello!
Ridicoli. Ma noi siamo ancora serenamente insieme. Però la cosa mi fa alquanto incazzare! Uno non si può nemmeno scordare di indossare un anello, oppure sbagliare posto e sedersi in un altro che subito ci ricamano sopra! Ma fatevi una vita e lasciateci perdere!
Torno al mio problema principale:
Come posso farti abbassare la febbre? E' notte fonda, ergo è tutto chiuso in giro per la città, quindi almeno per i medicinali dovrò attendere fino a domani mattina. Però potrei sfruttare il vecchio trucco che usava mia madre con me: asciugamano e acqua fredda.
Riempio una bacinella con dell'acqua e prendo un asciugamano, mi siedo sul bordo del letto accanto a te, appoggio il panno sulla tua fronte e il contatto improvviso con il freddo ti fa letteralmente trasalire. Ti sussurro che non è niente e che va tutto bene e tu torni a dormire. Passo la notte così bagnando ad intervalli l'asciugamano e dandoti da bere acqua e zucchero, poichè la febbre ti ha fatto disidratare e perdere le forze.
Alle 8.00 am sono già pronta per uscire diretta verso un negozio di prodotti naturali, acquisto delle goccie che sono fantastiche, fanno passare tutti i sintomi in poco tempo, senza "avvelenarti" poichè sono composte solo da piante ed erbe.
Torno all'albergo e ti ritrovo tutto scoperto. Sbalzi di temperatura, adesso al contrario di prima avrai un caldo tremendo.
Ti cambio l'asciugamano e mi dirigo nel salottino che abbiamo nella suite. Prendo le gocce e le verso in un bicchiere, hanno un odore molto forte, essendo anche parzialmente alcoliche. Rientro nella camera e mi avvicino a te, che subito inizi a dirmi:
"Io quella roba non la prendo, ha un sapore orribile!" ti impunti.
Alzo gli occhi al cielo, sei peggio di un bambino di cinque anni, che devo fare io con te!
Prendo la zuccheriera dal carrellino della colazione che ci hanno portato, ne metto due cucchiaini nel bicchiere e torno da te.
"Lo zucchero ora ha assorbito l'amaro Rob, lo puoi bere" dico leggermente divertita dai tuoi modi infantili.
Di malavoglia bevi il contenuto del bicchiere, facendo comunque una faccia orripilata come se ti avessi dato dell'olio di ricino.
"Non fare quella faccia! Sono solo delle gocce! Hai quasi 25 anni Robert! Non fare il bambino!" ti riprendo dolcemente.
Ti rimando mi arriva una linguaccia e una voltata di spalle.
Fingo di essere arrabbiata e mi allontano dal letto.
Ho quasi raggiunto la soglia della camera quando tu mi dici:
"Ehi, tu dove stai andando?!" con una voce supplichevole proprio come quella di un bambino.
"Mi allontano da quest'area infetta di batteri" ribatto facendoti la linguaccia.
Metti il broncio e ti abbandoni sbuffando sul cuscino.
All'ora di pranzo stai già meglio, hai recuperato l'appetito visto che ti sei spazzolato via anche metà della mia porzione, sotto il mio sguardo divertito. La febbre è scesa e ti è rimasto solo un pò di raffreddore.
Tu domani essendo ancora convalescente non andrai sul set, invece io purtroppo dovrò andarci anche se mi si chiudono gli occhi dalla stanchezza.
Telefono a Bill (il regista di Breaking Dawn) per avvertirlo che anche per i prossimi due giorni non potrai essere sul set.
"Pronto?!"
"Bill, sono io, Kristen" dico assonnata.
"Oh, scusa! Non ti avevo riconosciuta! Dimmi"
"Robert non potrà essere sul set per i prossimi due giorni, mi dispiace"
"Come mai? E' malato?"
"Beh, ora sta un pò meglio ma questa notte ha avuto la febbre e so quanto tu ci tenga che sia al meglio per interpretare Edward"
"Hai ragione Kris, va bene, due giorni di malattia per Rob"
Nel frattempo sento che ti sei alzato dal letto e mi stai raggiungendo, dopo pochi secondi infatti sei alle mie spalle e mi abbracci.
Sbadiglio, sto morendo di sonno, questa notte non ho chiuso occhio.
Bill sente il rumore del mio sonoro sbadiglio:
"Tutto bene Kris?! Ti sento stanca.."
"In realtà lo sono, questa notte non ho dormito, perchè il signorino qua, stava male" dico leggermente scocciata girandomi verso di te che sei imbarazzato e guardi per terra, facendo il vago.
Bill ride.
"Ok, Kris se sei proprio tanto stanca, prenditi anche tu altri due giorni di vacanza, tanto abbiamo tante altre scene da girare dove voi siete assenti. Ci vediamo Mercoledì, e vi voglio in forma mi raccomando!"
"Grazie mille Bill, ti sono debitrice!"
"E qualcuno lo è a te!" risponde Bill con un tono di voce un pò più alto per farsi sentire anche da Rob, che arrosisce e dice prendendomi il telefono dalle mani:
"Si, si lo so Bill, non so come farei senza Kristen.." aggiungi per salvare un pò la tua situazione
Ora quella ad arrossire sono io. Ma perchè anche dopo quasi tre anni di fidanzamento se dici anche solo una cosa così semplice, divento rossa?!
"Mh, almeno lo sai..e..un'altra cosa: se domani ti sei ripreso non farmela stancare di nuovo, mi raccomando!" aggiunge Bill con tono allusivo.
Adesso arrossiamo tutti e due e cercando di uscire da quel silenzio imbarazzante.
"Ceerto, Bill non ti preoccupare!" diciamo frettolosamente e sinceramente imbarazzati
Bill ride di gusto questa volta:
"Ok, ragazzi mi fido, ci vediamo tra due giorni!" prima di chiudere la conversazione
Poso il telefono sul tavolo e mi giro, sei ancora in piedi dietro di me, che guardi per terra per non farmi vedere che sei ancora imbarazzato.
Mi avvicino a te, e alzi lo sguardo.
Ti bacio dolcemente, rispondi al mio bacio e poi mi dici:
"Ehi, Stew hai sentito che ha detto Bill?! Non devo farti stancare!" dici serio.
"Ma chissenefrega!!" dico ridendo.
Ridi insieme a me mi trascini verso la camera.

 

Allora ragazze com'era?! Vi è piaciuto? Spero di si.

Sapete..in realtà non so se continuare la fanfiction, ho tante idee per le shot sui Robsten, però poi quando le leggo o ne leggo altre di altre ragazze mi rendo conto che non so raccontarli in modo giusto, almeno dal mio punto di vista, voi che dite? 


 

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Capitolo 7
*** I'm afraid! ***


Chapter Seven


"I am afraid"


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Sssalve ragazze! :) How are you?
Io ho la febbre, e tutto ciò è stato scritto a braccetto con lei, quindii..se fa schifo o non ha senso è perchè non sono lucida! :D
La canzone all'interno del testo è: "Follow you, follow me" dei Genesis, sentitela è splendida *-*
Anyway, spero vi piaccia ee... la storia della stalker, purtroppo è vera! Sta tormentando Kris da un pò di tempo :(


 

POV Kristen:

 

 

Ho paura, sembro una ragazza forte, ma ho una paura fottuta, questa volta.
Sono in un angolo della camera, al buio, a Baton Rouge. Robert non c'è, è uscito.
Sono in questo angoletto, piango, questo pianto è così profondo che mi sento scuotere da ogni singhiozzo tanta è la loro forza dentro di me.
Tengo con me le uniche due cose che mi calmano quando Robert non c'è: una sigaretta (che ancora non ho fumato, visto che sono in lacrime) e il mio amato ipod.

 

Stay with me,
My love I hope you'll always be
Right here by my side if ever I need you
Oh my love

In your arms,
I feel so safe and so secure
Everyday is such a perfect day to spend
Alone with you

I will follow you will you follow me
All the days and nights that we know will be
I will stay with you will you stay with me
Just one single tear in each passing year..

 

 

Ad un tratto, il buio viene scacciato via dall'entrata di Robert nella stanza, lo sento chiamare il mio nome, ma il volume della canzone è troppo alto perchè ne sia certa.
Ora i miei singhiozzi si fanno più forti, perchè so che lui mi può sentire, faccio un pò come i bambini, quando cadono magari non piangono, ma appena vedono un genitore iniziano a piangere disperati, ecco, io sto facendo la stessa cosa: mi sto comportando come una bambina.
Sento Robert correre verso di me, si ferma a controllare la mia situazione e poi con un gesto veloce e sicuro, mi prende tra le braccia e mi tira su, mi aggrappo a lui con forza, come se fosse la mia unica salvezza...ma perchè uso il condizionale? Lui E' la mia salvezza ormai.
Ha stravolto tutto ciò di cui nella mia vita ero sicura, ha infranto le mie certezze con i suoi occhi splendidi, e non lo ringrazierò mai abbastanza per averlo fatto.
Le cuffie penzolano, e adesso il nostro silenzio è riempito dai miei singhiozzi che si sono fatti più silenziosi, dalla canzone che continua ad andare avanti e dalla sua voce che mi culla e mi calma.:

 

 

With the dawn,
Oh I see so very clearly now
All my fears are drifting by me so slowly now
Fading away

I can say
The night is long but you are here
Close at hand, oh I'm better for the smile you give
And while I live

I will follow you will you follow me
All the days and nights that we know will be
I will stay with you will you stay with me
Just one single tear in each passing year there will be

I will follow you will you follow me
All the days and nights that we know will be
I will stay with you will you stay with me
Just one single tear in each passing year...

 

 

Lo sento prendere l'ipod dalla mia tasca e spegnerlo, per poi prendermi di peso e adagiarmi sul letto.
Siamo ancora abbracciati, io ho quasi smesso di piangere, lui continua a sussurrarmi parole dolci e rassicuranti, aspettando il momento in cui vorrò parlargli e spiegargli cosa succede.
Lo bacio, lui come sempre risponde, ma questa volta è un bacio dolce, tranquillo, senza forzature ne fretta.
"Rob..?" dico dopo un po'.
"Dimmi amore, che succede?" mi chiede dolce.
"Ho paura Rob, molta paura.." dico presa dallo sconforto.
"Di che cosa?" mi chiede preoccupato.
"Beh, non te ne ho ancora mai parlato..però da qualche tempo c'è una stalker che mi minaccia di morte, e questa volta ho veramente molta paura, perchè non si è limitata alle lettere, ma dice di essere la TUA ragazza, che mi "toglierà da mezzo" per poter stare con te, che mi segue in ogni mio spostamento, che sa sempre dove sono.." e ricomincio a piangere silenziosamente, bagnandogli la maglia con le mie lacrime amare.
"Ehi, ehi, Stew è tutto okay, non preoccuparti! Risolveremo anche questo, siamo forti insieme no? Quante situazioni abbiamo attraversato e superato insieme?.." mi chiede dolce.
"Tante.." dico sorridendo.
"Bene, allora attraverseremo e superermo anche questa, vedrai.." mi dice con un dolcissimo sorriso sulle labbra.
Tiro su col naso e mi passo una mano tra i capelli appoggiando le mani ai lati delle sue spalle per poterlo guardare negli occhi.
Ha la testa poggiata sul cuscino e mi osserva, mi pulisce dalle ultime lacrime il viso.
"Kris, abbiamo una bella fortuna in banca, che non spendiamo, vorrà dire che la lapideremo tutta in impianti per la sicurezza" dice sorridendo.
"Grazie..amore, come sempre!" dico strofinando il viso sulla sua maglia e strigendolo più forte a me.
"Vado a prenderti qualcosa da bere, così ti si rilassa anche un po' la gola" dice alzandosi.
"Dooove vai, baldo giovine!?!" dico ridendo e tirandoti la maglia per farti ricadere sul letto.
Ricadi sul letto ridendo e venendomi ad abbracciare.
"Beh, ma una piaccola pausa noi due ce la possiamo prenedere no?" dico facendoti l'occhiolino.
"Ma ceerto!" dice sorridendo prima di baciarmi.


Vi è piaciuta?! Spero di sì.
Alla prossima!
 



 

  


 

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Capitolo 8
*** Lontananza ***


Chapter Eight


 

"Lontananza"



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Ssssalve ragazze! :)
Se vedete nel testo errori "non gravi" vi prego di perdonarmi, ma vado di fretta e qualche errore scappa sempre!
Ci vediamo alla fine del capitolo.



POV Kristen:


 

Ventuno giorni , quattro ore, e venti minuti.
Il tempo esatto da quando quella porta si è chiusa alle tue spalle.
Io a Los Angeles. Tu a New York, un intero Stato che ci separa, cinque ore di fuso di differenza, scombinano le nostre giornate.
Io Joan Jett, tu Tyler, due mondi e realtà diverse.
Sono sul set, in una stanza dove teoricamente non dovrei entrare, spalle al muro, ipod nelle orecchie. Adesso sono anche -momentaneamente- tornata a vivere con i miei genitori, e a dormire nella mia camera, sono tornata perchè casa nostra senza di te, sembra così vuota..
Impersonare Joan mi aiuta, lei sì che sa fregarsene di tutto! Le battute del film, mi impegnano la mente e un po' mi distraggono dal pensiero di te insieme a Emilie, se solo ci prova..giuro che vengo a New York solo per ..!!@#!#*!
Stare così a contatto con Joan mi sta facendo diventare ancora di più una scaricatrice di porto!..
Kristen, calmati..Robert non ti tradirà, lo sai..per conquistarti ha "resistito" per quasi un anno, non ti tradirà con una a caso, per un mese di riprese..
Ma lei è così bella, e...bionda! Okay ora lo chiamo..così mi tranquillizzo..
Uno squillo, due, tre..ma perchè diavolo non risponde?! Vabbè dai, forse starà girando, richiamo tra un pò..
"Kristen vieni, dobbiamo ricominciare.." mi chiama un assistente aprendo la porta.
Tolgo le cuffie. Mi alzo. "Sisi arrivo subito Mary.."
 Esco dalla stanza, spengo l'i-pod e lo poso. Getto la sigaretta e mi dirigo verso le telecamere.
"Allora Kris, adesso dovrai correre lungo questa strada il più velocemente e "disperatamente" possibile, come se qualcuno a cui tieni molto si trovi alla fine della strada e tu lo debba raggiungere prima che vada via..tutto chiaro?"
"Certo, Mary" perfetto in sincro col personaggio insomma!
"Ok, allora iniziamo.."
Inizio a correre, arrivata a metà, ho come un mancamento, un crampo, non so esattamente cosa, però cado, mi sdraio praticamente a terra, e con i gomiti cerco di attutire la caduta. Rimango diversi minuti a terra, poco dopo Mary mi chiede:
"Kristen, va tutto bene?! Ti sei fatta molto male?"
"Nono Mary, va tutto bene, sono solo molto stanca.."
"Capisco Kris, facciamo così oggi è Venerdì, prenditi il week-end libero e poi torni Lunedì noi intanto giriamo le altre scene..riposati."
"Grazie Mary,.." dico alzandomi e pulendomi la tuta di pelle nera alla bene e meglio.
Vado verso il mio camerino e mi cambio, vado a recuperare il mio i-pod, prendo la Mini e torno a casa dei miei, non senza aver mandato a quel paese qualche guidatore per la strada.

 

Entro a casa. "Mamma, papààà!? Sono tornata prima! C'è qualcuno a casa?" non ricevendo risposta mi dirigo verso la cucina, dove trovo un biglietto:

 

"Dear, siamo andati dagli zii, torniamo Lunedì." J e J (Jules e John)

"Che palle! Anche questi tre giorni sto sola!" dico spazientita dirigendomi verso il frigo e prendendo una lattina di coca-cola.
"O forse no, Stew!.." mi arriva una voce, la SUA voce.
 

"Adesso sono anche diventata pazza, andiamo bene Kristen, evviva!" dico ancora più demoralizzata di prima.
E' mai possibile che siccome oggi non ho sentito la voce di Robert, mi sono ridotta così? Faccio pena -.-."Kristen, non sei pazza! Sto qui!!" dice ridendo e uscendo dal buio del salone.
Il mio cervello ci mette un pò per mettere a fuoco la sua immagine: Pantaloni neri, maglia grigia e camicia a quadri blu e righe rosse, e poi continua a sorridere..il suo sorriso, Dio quanto mi è mancato!
Quando il mio cervello collega immagine e persona, corro verso di lui, e mi getto tra le sue braccia, avvinghiandomi al suo corpo e baciandolo famelicamente come una matta.
"Ehi, ehi, Stew ti sono mancato vedo!" dici col fiato corto, un sorriso malizioso, e due labbra rosse per bacio.
"Ehm, si parecchio direi..!" dico imbarazzata e rossa, scendendo dalle tue braccia.
Sorridi e poi riprendi a baciarmi, prima è un bacio lento e passionale, poi diventa sempre più forte fino a quando non ti sento spingermi verso il centro del salone, verso le scale o il divano, non so..
Senza fiato, mi stacco "Letto o divano?!"
"Non so, Stew, il più vicino?"
"E divano sia!" dico ridendo e spingendoti su di esso.
Cerchi di sollevarmi la maglia di pelle nera, attillata, che indosso, ma non sai che è cucita ai pantaloni, praticamente una tuta..
Ti vedo armeggiare con la mia tuta, ma notando la tua faccia perplessa, mi alzo:
"Aspetta Rob, faccio io." dico facendo scorrere la zip lungo il corpo
Mi fissi, sento i tuoi occhi correre lungo il mio corpo ed esplorare ogni centimetro
"Rooob, smettila di fissarmi! Lo sai che non amo essere osservata!" dico imbarazzata
"Amore mio, non posso nemmeno pià osservare la mia ragazza..?" dici sorridendo
Ti sorrido e mi vengo a riappoggiare sul divano a fianco a te, mi tiri su e mi appoggi addosso a te, facendo aderire i nostri corpi
"Ma tu sei ancora vestito! Non va mica bene!!.." dico pizzicandoti la maglietta
"Hai ragione, rimediamo subito!" dici sorridendo e togliendoti la maglia
Capovolgi le posizioni venendo a metterti sopra di me, e iniziando a baciarmi...


2 hours later:

Siamo ancora sdraiati sul divano, mi accarezzi i capelli passando le dita tra le ciocche e baciandomi il collo..
"Non ti piacciono?" dico un po' scoraggiata.
"Ti stanno molto bene, lo sai che ti adoro in qualunque modo possibile, però ti preferisco con i capelli lunghi.."

Mi stringo un po' di più a te.
 

"Quando devi ripartire?" già triste pensando alla nostra nuova separazione.
"In realtà, non devo tornare a New York.."
"Come no?!"
"Se vuoi che torni lì da Emilie, dimmelo eh!" dici facendo finta di alzarti.
"Dooove credi di andare?! Dico spingendoti il petto con la mano di nuovo giù, per poterci riappoggiare la testa.
"Tornando al discorso di prima, perchè non devi tornare?" dico riaccolandomi sul tuo petto.
"Beh, in questi giorni ho fatto un full-immersion così da poter girare le ultime scene tutte insieme, per poter risparmiare tempo.." dici sorridendomi.
"Mmh, bene..questo vuol dire che possiamo tornara a casa nostra?!" dico baciandoti leggermente.
"Esatto, non vedo l'ora! Mi ero stancato di vivere in una roulotte, e di dormire solo.." dici mettendo un finto broncio.
"Povero il mio Flippy!" dico accarezzandoti i capelli e sorridendoti.
"Allora rimediamo appena torniamo a casa.." dico con uno sguardo malizioso.
"Mmmh, che bel programma per il week-end!" dici ridendo e io con te.

 


Allora ragazze, cosa ne pensate di questa shot?
Lasciate un segno del vostro passaggio, mi fa sempre piacere.. :)


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Allora ragazze, cosa ne pensate di questa shot?
Lasciate un segno del vostro passaggio, mi fa sempre piacere.. :)


 

 



 

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Capitolo 9
*** Natale con i tuoi ***


Chapter Nine

 

"Natale con i tuoi"

 

Come potrete immaginare questo capitolo è sul Natale, lo pubblico in ritardo (perdonoooo xD) ... ma spero vivamente che vi piaccia!
PS: Durante il tragitto in macchina di Robert e Kristen elencherò la prestenza di determinate cose lungo le strade, non preoccupatevi non sono così fantasiosa, però avendo percorso le strade inglesi, mi piace far tornare alla memoria quei luoghi! :)
 


POV Kristen:
 

 


Non posso crederci, IO Kristen Jaymes Stewart passerò il Natale, con la famiglia di quel gran fico che non è altro di Robert Thomas D. Pattinson!
Tendenzialmente la cosa che mi spaventa maggiormente è che dovrò confrontarmi con un'intera famiglia dal sangue puramente Inglese! Per me che sono un'Americana il problema non è affatto piccolo, considerando poi che io non sono proprio lo stereotipo di "Americana modello" sono rispetto ai modi educati e galanti degli inglesi un vero "maschiaccio".
Ovviamente mi so controllare e moderare, mia madre mi ha insegnato l'educazione, ma il problema è che la cultura Inglese e quella Americana sono completamente differenti!..
Come posso venirne a capo?!
Mentre mi scervello su questi miei "problemi", una voce suadente e roca  -che riconoscerei persino in un mare di folla-  mi riporta alla realtà e mi distrae dai miei pensieri:
"Ehi, Stew che hai?!" esordisci con la tua suadente voce, e con uno sguardo un pò preoccupato e un pò perplesso.
"Nulla, riflettevo sulle nostre vacanze.."
"Tesoro, ma di che ti preoccupi?! La mia famiglia ti adorerà! E poi il volo è appena cominciato, hai tempo per preoccuparti, ti dico anche che al  "grande evento" come lo chiami tu  -neanche ci dovessimo sposare-  mancano ancora un paio di ore! Stai tranquilla, e rilassati!" dici tranquillo e sorridente come se i miei "trip" mentali fossero sciocchezze.
"Beh, si forse hai ragione, c'è tempo!" dico leggermente più sollevata.
Poggio la testa sulla tua spalla, chiudo gli occhi e mentre tu mi accarezzi i capelli mi addormento.
Qualche colpetto sulla spalla, e un viso che si struscia sul mio collo, mi sveglia e mi comunica che l'aereo sta atterrando, ancora insonnolita prendo le mie cose e scendo dall'aereo.
Appena poggio un piede a terra rischio di cadere a causa del "sottile" strato di ghiaccio che ricopre il suolo.
La scarica di adrenalina prodotta dalla quasi caduta, mi fa svegliare del tutto, infatti Robert quando mi raggiunge mi ritrova con gli occhi spalancati come quelli di un gufo.
"Kris, va tutto bene?!"
"E che non si vede?" dico sarcastica.
Sghignazzi e scuoti la testa divertito dalla mia battuta.
Saliamo su una macchina nera, vetri oscurati, e portiera scorrevole, da perfetto gentiluomo fai scorrere la portiera e mi fai cenno di entrare.
Saliamo nella vettura e dopo pochi minuti si parte.
"Stew, il viaggio è lungo quindi se vuoi puoi finire di fare il tuo sonnellino  -durato qualcosa come 8 ore- .." dici sorridendo e cercando di trattenere una risata.
"Ah, ah molto divertente!" ribatto facendo finta di essere offesa.
Poggio la testa sulla tua spalla, volgo lo sguardo verso il finestrino e vedo l'Inghilterra sfrecciare sotto i miei occhi: le pale eoliche altissime e bianche, i cartelli pubblicitari raffinati ed eleganti  -so british- , la strada sottostante la nostra (ci troviamo su una sopraelevata) trafficata e coloratissima, la diversa e strana forma dei taxi che la percorrono, e  -anche se sono freddolosa-  la tanto amata neve che non sono abituata a vedere, vivendo a Los Angeles.
La neve però mi ricorda i viaggi che facevo con Michael, lui fissatissimo e amante di questi ultimi, io un pò meno.
Questo ricordo porta con sè un pò di fastidio, ma anche tanto affetto per gli anni spensierati della mia adolescenza. Nonostante ciò, il fastidio prende il sopravvento e quindi cerco di scacciare questo pensiero dalla mente, voltandomi verso di te, che guardi felice il tuo tanto amato paesaggio inglese, inconsapevolmente sfugge un sorriso anche a me, causato dalla tua felicità, mi sento bene quando ti vedo così contento.
Mi accocolo meglio su di te, che ti giri e mi sorridi, tornando poco dopo, a guardare fuori.
Dopo forse un'oretta, non riesco a rendermene conto, poichè quando sono in vacanza con te, perdo completamente la cognizione del tempo!
La macchina si ferma davanti ad una carinissima casa tipicamente inglese, con i mattoncini bianchi e il tetto grigio, con tre scalini davanti alla porta.
Appena vedi la casetta apparire nel tuo campo visivo, sorridi felice, e i tuoi occhi si illuminano arrivando ad un colore azzurro - bianco, dire che è splendido è un eufemismo!
Mi trascini letteralmente fuori dalla vettura, tanta è la tua -comprensibile- voglia di rimettere piede a casa.
Appena metto un piede fuori, vengo scossa da un brivido, che mi destabilizza leggermente e che rischia quasi di farmi cadere a terra rovinosamente, ma all'ultimo momento riesco a recuperare l'equilibrio. Nel frattempo tu cerchi di non ammazzarti dal ridere, e questa cosa ti sta facendo diventare paonazzo.
Stizzita dalla tua presa in giro, mi volto e ti tiro uno scalpellotto.
"Ahia!" mi dici massaggiandoti la parte che ho colpito.
"Ma non fare l'idiota, Rob! Non ti ho nemmeno sfiorato! E ringrazia il cielo che non avevo nulla in mano! Lì si che ti saresti lamentato per il dolore!" dico ridendo.
Metti un adorabile broncio, che passa dopo poco, poichè vedi arrivare verso di noi tua sorella Liz, che ha visto tutta la scena da lontano e si rivolge a me:
"Che ha fatto mio fratello questa volta?!" mi chiede scuotendo leggermente la testa (come per dire "E' un idiota, lo so, ma non lo ami anche per questo?!") e successivamente rivolgendo uno sguardo assassino al fratello, che si difende:
"Ma perchè mi guardi così?! Io non ho fatto nulla" ti ribelli rimettendo quell'adorabile broncio di prima.
"Seh, seh, ci credo io! Se Kristen è infastidita qualcosa devi averla fatta per forza..." ribatte severa Liz
Ma prima che possa continuare il suo terzo grado al fratello, appaiono "Vic" Victoria e la madre di Robert, Clare, una delle donne più dolci, affettuose, e adorabili che abbia mai conosciuto, non contando il fatto che era stata lei una la prima a dire al figlio di "mettersi con me" dopo avermi vista alla Premiere di Twilight con lui.
Ovviamente il suo infallibile senso materno, ci aveva azzeccato alla grande, infatti quelche mese dopo lasciai Michael per lui.
"Lasciatemelo stare il mio Robeeert!!" Clare urla divertita, andando ad abbracciare il figlio come se fosse un bambino piccolo, che i bulli stanno prendendo in giro.
"Si, queste due sono delle streghe!" dice Robert facendo finta di piagnucolare, facendomi la linguaccia.
"Come stai Kris?!" mi chiede Clare, lasciando il figlio che va a salutare le sorelle.
"Tutto bene, Clare, grazie. E tu?" rispondo sorridendole e sentendo Robert abbracciarmi e accompagnarmi insieme a loro all'interno della casa.
"Non c'è male.." risponde sorridendo di rimando.
Appena entriamo in casa, Robert prende il mio giacchetto e il suo e li porta nella cabina armadio.
"E papà?" chiede Robert.
"E' fuori per lavoro.." risponde Clare dalla cucina.
"Ma torna domani per Natale?"
"Sisi, domani prima di pranzo"
"Ok, io porto le borse e Kristen in camera, abbiamo fatto tante ore di volo e vorremmo dormire" dice Robert con una voce assonnata e stanca.
"Sisi certo, capisco! Non c'è problema ragazzi! Svegliatevi anche all'ora che volete tanto saremo tutti a casa!" dice Clare accarezzando la mia guancia e baciando il figlio.
Io e Robert sorridiamo: lui felice, ed io imbarazzata da quell'accoglienza così calorosa.
Saliamo le scale fino alla camera di Robert, quando apre la porta e guardo l'interno della stanza, me la ritrovo proprio come l'avevo immaginata: semplice, disordinata, con tanti poster di gruppi musicali attaccati al muro, e varie chitarre in giro per la stanza.
"Ehm, entra.." dice Robert ridendo imbarazzato e sistemando i primi oggetti che gli capitano a tiro.
Io scoppio a ridere divertita, e tu mi guardi ridendo ma senza comprendere il motivo di tanta ilarità.
"Perchè ridi?!"
"No dico! Ma ti sei visto?! ahahaha, stai cercando di mettere a posto ora?! Ora mai quello che è incasinato resta così!" dico ridendo
"Beh, allora tu non guardare!" dici coprendomi gli occhi e buttandomi sul letto.
"Mantienili chiusi amore" dici serio.
"Ok.." dico perplessa ma anche molto divertita
"Ehi, Stew quanti sono questi?!" mi chiedi serio, sventolandomi la mano davanti al viso, mi accorgo di questo movimento per lo spostamento d'aria che si è creato davanti al mio viso.
"Rob, non vedo ho gli occhi chiusi, fidati di me!"
"Uhm, ok.."
Ti sento trafficare nella tua valigia.
Dopo un pò ti siedi sul letto accanto a me, e mi dici:
"Ora puoi aprirli gli occhi Stew!"
Apro gli occhi e mi ritrovo te davanti con un pacchetto rosso, con un nastro dorato in mano. Mi sorridi. Arrosisco.
"Beh, non sono molto bravo in queste cose..quindi apri!"
"Rob, ma Natale è domani!"
"Beh, in realtà no Stew, guarda l'ora!" dici con il tuo sorrisetto sghembo
Rivolgo lo sguardo alla sveglia sul comodino e mi accorgo che effettivamente è 1.20 AM.
"Ah, hai ragione.." dico con una faccia stupefatta.
Ridi della mia espressione e mi porgi il pacchetto
Comincio a scartarlo delicatamente, è una scatola rettangolare bianca, la apro e dentro c'è una cornice d'argento con una nostra foto, con sotto inciso "Noi, 7 Aprile 2009, Ti amo"  la stessa che, noto solo ora hai sul comodino: io che dormo tra le tue braccia e nell'altra metà della foto, noi due che facciamo gli scemi.
Alzo lo sguardo e mi accorgo che ho gli occhi inondati di lacrime, mi prendi il viso tra le mani e mi baci dolcemente:
"Ehi, non piangere è solo un regalo"
"Ma il bigliettino non lo leggi, mi sono impegnato tanto!" dici con la tua adorabile voce infantile.
"Tesoro mio, se adesso leggo quel bigliettino, qua ci ritroviamo in un lago!"
"Oook amore, decidi tu"
"Beh, allora ti dò anche il mio" dico elettrizzata e asciugandomi le lacrime rimaste con le mani.
Ti lascio un momento sul letto e poi inzio a frugare nella mia borsa disordinata e ne tiro fuori un pacco verde con il nastro argentato.
Te lo porgo mordendomi il labbro.
"Spero ti piaccia.." dico agitata
"Sicuramente mi piacerà" dici sorridendo
Apri il pacco e leggi la scritta sulla scatola "I-phone 16GB".
Sorridi = allora ti piace = mi sento realizzata *-*
"Allora ti piaceeee!!"
"Certo, te lo avevo detto che mi sarebbe piaciuto!"
"Sono molto contenta!" dico buttandoti le braccia al collo
Mi dai un bacio.
"Dai amore andiamo a dormire che è molto tardi"
"Ok, allora mi preparo" scendo dalle tue braccia, mi dirigo verso la tua valigia e comincio a frugarci dentro, sotto il tuo sguardo divertito e curioso, dopo un pò ne tiro fuori una delle tue maglie, che indosso e poi ritorno dalle tue braccia, rilassata e senza tutti quei dubbi che mi assillavano solo poche ore prima.
Mentre mi vedi che mi dirigo verso di te, allarghi le braccia e mi stringi portandomi sotto le coperte. Mi stringo al tuo corpo.
" Finalmente!.."
"Cosa?!"
"Beh, per la mia felicità, finalmente sono riuscito a portarti a Londra!"
Sorrido.
"E' dai tempi di Twilight che sogno di portarti qui con me, come la mia ragazza però!"
Sorrido di nuovo e poi ti dò un bacio stringendomi a te.

The Morning After:

La mattina dopo due labbra morbide e calde mi danno il buongiorno:
"Mhh, se il buongiorno si vede dal mattino, questa sembra essere una giornata magnifica!" dico sorridendoti e rispondendo al bacio.
Mi sorridi e mi dici di vestirmi e poi mi trascini giù nella sala da pranzo.
"Ben alzati!" e "Buon Natale" ci dicono i tuoi famigliari sorridendomi.
Arrosisco leggermente e sorrido.
Ad un certo punto tua sorella dice a voce alta: "Una fotooooooooo, voglio una fotoooooooooo!"

E così che immortaliamo il nostro Natale, il primo di una lunga serie.

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Capitolo 10
*** Jealousy ***


Chapter Ten


 

"Jealousy"



 

Ragazzuole perdonooooooo!! *Si getta a terra e comincia a cantilenare: Mea culpa, mea grandissima culpa* lo so, lo so, vi ho abbandonate per un mese e passa, sono un mostro! D: *LOL*
Anyway, la one-shot questa volta non è più "carini e coccolosi" ma più che altro "se ti metto le mani addosso di faccio a pezzi" l'ho scritta così per cambiare un pò.
Ci sarà un altro capitolo dopo questo, oppure due non lo so.
Ho aggiunto un pò di foto in ogni capitolo e quelle che saranno alla fine di questo, sono le "foto incriminate".
Spero che la one-shot vi piaccia, aspetto un vostro parere. Ci vediamo alla fine del capitolo.
Scusate ancora.
PS:Dimeticavo! Ad un certo punto del racconto cambierà il POV forse anche più di una volta.
 




POV Kristen:





Io ti ammazzo.
Chi cazzo è quella biondina mezza brilla che ti sta appiccicata addosso??
-Sei via da due giorni per il Galà AMFAR di Cannes, e tornerai oggi.-
Io sono stata occupata tutto il giorno sul set quindi non ho visto nessuna tua intervista o foto, e oggi quando sono rientrata a casa e ho acceso il pc per rivedere la serata ho trovato queste splendide foto di te e quella lì, e mi è salita una rabbia tale che mi sono completamente scordata di cercare l'intervista che ti hanno fatto.
Tra un paio d'ore dovresti tornare a casa.
Non ho risposto per tutta la serata di ieri e la mattinata di oggi alle tue telefonate e ai tuoi messaggi, sicuramente sarai molto preoccupato, ma ti sta bene, e non sai quello che ti aspetta quando tornerai a casa, Pattinson.
Sento un rumore di chiavi girare nel buco della serratura, poi ti sento entrare, chiudere la porta e posare il borsone da viaggio per terra, buttare lo zaino sul divano e salire le scale verso la nostra camera.
"Kriiiis?!" urli
"Kristen? Rispondi! So che sei a casa, la tua macchina è nel vialetto e so che non stai dormendo perchè non hai tirato le tende del muro- finestra quindi sei sveglia"
Io sono comodamente seduta su letto con il pc ancora sulle gambe, sto solo aspettando che entri nella camera.
Lo hai appena fatto.
In questo momento ti ODIO, ma devo ammettere che sei BELLO ma proprio tanto, dannazione!
"Kristen!" dici alzando un po' la voce. Sei incazzato. Mentre parli ti togli il giacchetto e lo posi su una sedia, togliendo dalla tasca chiavi di casa, cellulare, sigarette e occhiali da sole.
"Ma perchè è da ieri sera che tieni il telefono staccato? Lo sai che mi preoccupo, in più ero quasi dall'altra parte del mondo!" dici riprendendo il discorso, gesticolando e guardandomi fisso negli occhi.
"Allora?! Vorrei delle spiegazioni! Che ti ho fatto?!" continui muovendoti nervosamente per la stanza.
Resto ferma e in silenzio, impassibile, ma dentro di me la rabbia sta per esplodere.
Scendo lentamente dal letto e mi metto di fronte a te, ti fermi anche tu.
"Kristen, ti prego! Di qualcosa!" dici con un tono supplichevole. Provi ad accarezzarmi il viso, ma mi scosto. Sbuffi e ti allontami un pò.
"Ho capito va! Me ne vado, quando ti sei fatta passare lo scazzo, e sarai tornata trattabile mi chiami, okay?" dici voltandomi le spalle e dirigendoti verso la porta.
"Ah, certo quella intrattabile sono io! Mi fai incazzare e poi ti lamenti pure!" sbotto urlando.
Ti volti. Torni verso di me.
"Ma che ho fatto questa volta?! Dimmelo! Non riesco a capire cosa ho sbagliato! Spiegati!" dici urlandomi contro e passandoti nervosamente le mani tra i capelli.
"Ah, ti devo dire anche che hai fatto! Pensa quanto eri ubriaco che nemmeno te lo ricordi!" dico urlando a mia volta.
"Kristen, ma che stai dicendo?! All'after-party di Cannes ho bevuto UNA birra, non ero mica ubriaco! Mi spieghi cosa diavolo stai dicendo?"
Sbuffando mi dirigo verso il letto e allugo le braccia per prendere il pc ancora aperto sulla pagina dove c'è l'articolo con le foto di te e quella lì.
"Parlo di lei, Robert. Questa biondina che ti sta attaccata al braccio!"

 

POV Robert:

 

Improvvisamente la mia mente ricollega i frammenti di memoria.
La ragazza bionda della quale parla Kristen, (non ricordo nemmeno il suo nome) e una fan che era all'after-party con la quale ho parlato un pò e che poi mi ha chiesto un paio di foto. Nulla di più. Non ho proprio idea di cosa abbia detto ai giornalisti per farsi pubblicità.
"Kristen.." provo a dire.
"KRISTEN, UN CAZZO! Appena manco ad un evento eccoti spuntare le solite ragazze : "Robert, I love you, you're awesome, marry me!" dici in lacrime.
"Ovviamente tu non ti sei tirato indietro perchè lei è bionda, e molto più carina di me! E' come dicono le tue fan, io sono brutta e una ragazza qualsiasi andrebbe bene per te, ammesso che quella ragazza non sia io ovviamente, perchè non sono alla tua altezza, non ti merito!" dici continuando a piangere e mordendoti il labbro.
"Kristen, ma che vai farneticando?! La pianti di dire cavolate? Lasciami spiegare..quella ragazza è solo una fan che mi ha chiesto delle foto, tutto qui, non c'è stato nulla, ti pare che io possa mandare il nostro rapporto a rotoli, dopo tutto il tempo che ho aspettato e le sofferenze che ho passato, solo per quella ragazza?" dico cercando di essere il più dolce possibile.
"Si, ma.." dici perplessa muovendo nervosamente la gamba.
"Ma cosa?!"

"Se l'articolo fosse vero?" dici a bassa voce, quasi avendo paura delle tue stesse parole.
"Ah, perfetto! Nemmeno mi credi ora! Grazie mille per la fiducia che hai in me! Grazie davvero!" dico seriamente incazzato, ma soprattutto deluso, non credevo non ti fidassi di me.
"Ma non è quello il punto Robert" dici cercando di recuperare la situazione, per quanto possibile.
"E dimmi, quale sarebbe?"
"Il fatto è che già mi hai tradito una volta, cosa mi dice che non lo farai di nuovo?" dici abbassando lo sguardo e voltandoti leggermente verso il letto.
"CHE COSA CAZZO HAI DETTO?! CHE AVREI FATTO IO?!" dico prendendoti per il braccio e facendoti voltare.
"Robert, non fare tanto l'innocente, me lo hanno raccontato le tue sorelle, delle tue belle serate al pub!" dici urlando nuovamente.
"Kristen, era dopo Twilight, noi non stavamo nemmeno insieme!"
"Si ma tu mi avevi detto che mi amavi, quando eravamo a Roma, TE LO RICORDI VERO?!" dici ricominciando a piangere.
"Certo che me lo ricordo Kristen! Ma che dovevo fare?! Aspettare che ti decidessi? E poi tu stavi ancora con Michael, io ero ancora solo il ripiego al quale ti rivolgevi quando stavi male, pensi che mi abbia fatto piacere?!"
"Certo, che no Robert! Lo so, ma cosa averi dovuto fare? Lo sai come è andata, eravamo insieme da quasi quattro anni! Non potevo chiudere la mia storia con lui così in fretta! Non è stato semplice"
"Si, ma anche tu quindi mi hai tradito visto che eri con lui, e non credo tu gli abbia potuto dire di no!"

"E invece si! E' da lì che abbiamo iniziato a litigare! Perchè appena mi sfiorava o mi baciava, io mi allontanavo come scottata, e lui lì ha cominciato a capire.."
"Fine, my faul!" mi riavvicino per abbracciarti, ma ti scosti ancora.
"Le tue fan hanno ragione! Io non vado bene per te! Insomma, guardami! Cioè.." farfugli qualcosa che non riesco a capire.
"Basta, Kristen sono stufo di queste stupide scenate senza fondamento.." dico allontanandomi da te, prendendo le sigarette, gli occhiali e le chiavi della mia macchina
"D-ddove vai?" mi chiedi preoccupata.
"Fuori, a prenedere un po' d'aria, quando sarai tornata la Kristen senza queste inutili paranoie, fammi un fischio!" dico uscendo.


Alloooooora, che ne dite? Non si può leggere, è orrendo lo so! ç__ç
Comunque il prossimo arriverà tra un paio di giorni, ammesso che siate disposte a leggere ancora tutte le cavolate che scrivo!
 
 

Alloooooora, che ne dite? Non si può leggere, è orrendo lo so! ç__ç
Comunque il prossimo arriverà tra un paio di giorni, ammesso che siate disposte a leggere ancora tutte le cavolate che scrivo!


 

Spoiler del prossimo:

POV Kristen:
Esci dalla stanza, scendi velocemente le scale e poi ti sento uscire sbattendo la porta, mi avvicino all'enorme finestra che abbiamo in camera e ti vedo nel vialetto inforcare gli occhiali da sole e salire in macchina..dove starai andando che di Los Angeles conosci poco e niente??..

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Capitolo 11
*** Re-start ***


Here I am again! :)
Non so a quante di voi, possa far piacere, ma ho deciso ri riprendere a scrivere e per farmi "perdonare" cercherò di pubblicare almeno due capitoli insieme questo weekend.

Ringrazio quelle 17-20 anime pie che hanno deciso di mettere la mia storia chi nelle seguite, chi nelle ricordate, chi nelle preferite. Grazie infinite, spero che le mie nuove one-shot vi piacciano! A prestissimo, Martina. 

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Capitolo 12
*** I will never let you go ***


Chapter Twelve


 

"I will never let you go"


Eccomi di nuovo qui a rompervi le scatole care mie! :)
Alloooora, riprendiamo da dove avevamo lasciato:
Robert che va via infuriato, faranno pace? Chi leggerà saprà!

PS: Lasciatemi un commento se vi fa piacere, sapete è sempre bello avere l'approvazione di qualcuno! :)
Grazie a Daddyaya76 che mi ha commentato gli ultimi due! Grazie, davvero! :) <3
 



POV Kristen:



Esci dalla stanza, scendi velocemente le scale e poi ti sento uscire sbattendo la porta, mi avvicino all'enorme finestra che abbiamo in camera e ti vedo nel vialetto inforcare gli occhiali da sole e salire in macchina..dove starai andando che di Los Angeles conosci poco e niente??Ad un tratto è successo: la luce, si è spenta.
In pieno giorno. E' come se i miei occhi si fossero chiusi.
Niente più suoni, colori, parole.. è come se fossi diventata sorda e cieca.
La scatola dove tu eri riuscito a far entrare luce e vita, si è chiusa, sono tornata la Kristen di due anni fa, quella insicura che sorride poco e niente, silenziosa, timida, che si tiene tutto dentro, che sembra una ragazza insensibile e superiore agli occhi degli altri.
Sono un satellite senza pianeta, ho perso il mio punto fermo.
I dubbi mi assalgono, siamo ancora fidanzati? Ti sei preso implicitamente un periodo di pausa da me? Mi hai lasciato? E se torni, riuscirò a fidarmi di nuovo?
Eccole di nuovo: le mie paranoie, le stesse che ti hanno fatto allontanare da me. Smettila Kristen, smettila. In fondo aveva ragione, penso sempre a cosa provo io, ai miei sentimenti, ma mai a ciò che gli altri possono provare o quali sentimenti sentono gli altri a causa dei miei capricci e dei miei comportamenti.
Sarà stato malissimo a causa mia e non me lo ha mai detto! Magari avrà pensato di essere un peso raccontandomi le sue paure, io non gli ho mai nemmeno chiesto se aveva paura riguardo il nostro futuro o se si sentisse insicuro.
Come un'egoista non mi sono mai fatta particolari problemi, nel confidargli tutte le mie paure, le mie insicurezze, i miei problemi, i miei dubbi...
Lui mi ha sempre ascoltata e rassicurata, invece io?! Che cosa ho mai fatto per lui? Ci sono stata per lui?..
Ecco. Adesso mi sento ancora di più una merda. Sono esageratamente egoista, eppure, vorrei.. vorrei davvero aiutarlo, confortarlo e consolarlo, quando ne ha bisogno però non mi ha mai detto nulla...




Pov Robert:


Vorrei davvero non avrelo fatto, ma devi capire come mi sono sentito quando sei stata tu ad andare via, perchè lasciare Michael era troppo difficile, non volevi far crollare tutte le tue certezze, per me che ero...il nulla, non potevo darti certezze riguardo al futuro come faceva il tuo ex, però sapevo già allora, come adesso che ti amo veramente moltissimo, più della mia stessa vita. Quindi ora devi renderti come ci sente ad essere abbandonati, e creduti bugardi dalla persona che ami di più.
Inforco gli occhiali da sole e salgo in macchina, con la coda dell'occhio ti vedo, affacciata all'enorme finestra della nostra camera da letto, con la mano poggiata sul vetro, stai piangendo. So che resterai li finchè non vedrai la macchina sparire nel verde che circonda casa nostra.
Accendo l'auto, faccio un respiro profondo e poi esco dal vialetto, dentro sto morendo, mi sento male solo a pensare quanto piangerai appena io uscirò dalla nostra proprietà. Il cuore mi urla di spegere la macchina, salire da te abbracciarti forte, quasi a farti male.
Ma la piccola parte razionale che mi è rimasta nel cervello mi dice che è necessario.
Se ho ragione o no, lo scoprirò andando avanti.
Cerco il telefono in tasca ma non c'è, nel giubbotto nemmeno, ma dove diavolo l'avrò messo?!
Aaah, ora ricordo! L'ho lasciato sul mobile in camera nostra, cerco il telefono d'emegenza che tengo in macchina e cerco il numero di Tom..
Dopo tre squilli risponde:
"Ehi amico!"
"Bella Tom! Sei a Los Angeles?"
"Si, ti serve qualcosa Rob?"
"Ti devo parlare, dove possiamo vederci?"
"Tra la 4th e la 18th strada va bene?"
"Ehm, e dove diavolo sarebbe?"
"Rob certo che quando sei qui in città con Kristen, state sempre in camera!"
"AHAHA molto spiritoso il ragazzzo, devo ricordarti che sono Robert Pattinson e che appena metto il naso fuori di casa, c'è qualcuno che mi fotografa o che mi chiede un autografo?! Non esco perchè non posso, non perchè non voglio!"
"Ehi, ehi! Keep calm man! Dimmi dove sei"
"Sulla 72th.."
"Fermati al bar che trovi all'angolo della strada, ti raggiungo tra 10 minuti"
"Okay, ci vediamo tra un pò."
Chiudo la chiamata e accosto la macchina davanti al bar indicatomi da Tom, dopo 20 minuti sto ancora aspettando..
"Chi non muore si rivede, eh! dico fulminandolo
"Eh scusa, ma c'era traffico.." tenta di giustificarsi
"Ma se non c'è un' anima in giro oggi!!"
"Eh, vabbè magari ho fatto una strada diversa dalla tua..tornando al discorso di prima, di cosa dovevi parlarmi?"
"Kristen è convinta che io l'abbia tradita.."
"Non lo faresti mai.."
"Eh, lo so, se ne è accorto tutto il mondo, anche le pietre, che lei è tutto ciò per cui ora non sono più un barbone che beve, fuma e suona nei bar, tranne lei!"
"E tu falle capire questa cosa allora.."
"Ma come?! Lo sai che non sono molto bravo in queste cose!"
"Ma non dire cazzate, non ho mai conosciuto una persona più fottutamente romantica di te, e poi tra i due sei tu quello che si faceva le peggio.."
"TOM!!"
"Ah, si scusa.."
"Allora tornando a noi, ho lasciato.."
"Che hai fatto?!"
"Fammi finire! Non ho "mollato" Kristen, abbiamo litigato per la bionda del galà AMFR, e io le ho detto che finchè non si faceva passare le sue stupide paranoie, non sarei tornato.."
"Ma sei idiota?! Quella mi cade in depressione nel giro di un pomeriggio!!"
"Non ti preoccupare Kristen è una ragazza sveglia, capirà ciò che intendevo dirle.."
"E se così non fosse?"
"Troverò il modo di farla ragionare..ma non credere, ci arriverà da sola alla conclusione.."
"Lo spero per te amico!"
"Senti Tom, potresti farmi un favore?"
"Si, Claudia dimmi!"
"Tom, quante volte ti ho detto di non chiamarmi più con quel nome??"
"AHAHAH va bene, Claudia, come vuole lei! AHAHAH"
"Molto divertente, credo che farò per caso una telefonata alla tua dolce e ignara fidanzata, caro il mio Tom, che nasconde, ciò che so io in una certa scatola sotto al letto"
"Ooookay amico, dimmi tutto!! Ma, aspetta, come fai a saperlo?"
"Sei prevedibile Tom, fin troppo."
"Parla lui che tiene i regali per la fidanzata nel suo zaino!"
"Eh, vabbè capita, comunque dovresti chiamare o Lizzy o Victoriai dire di mandare a Kristen quella cosa.."
"Quella cosa, cosa?!"
"Loro sanno di cosa sto parlando, chiama una delle due e basta"
"Va bene, ma tu non dire nulla della scatola alla mia ragazza.."
"Si, Tom tranquillo, non scoprirò i tuoi altarini, io vado a fare una giro sulla spiaggia per mettere un pò in ordine le idee..keep in touch man!"
"Okay, Pattz, cerca solo di non incollarti qualche palo della luce sulla strada del ritorno!"
"Carino che sei!" mi allontano ridendo e salutando Tom, risalgo in macchina e mi dirigo verso la spiaggetta deserta che mi ha fatto conoscere Kristen qualche mese fa..

 

FLASHBACK:
 


"Daaai, Rob!" dici tirandomi per il braccio
"Non mi va di fare il bagno! L'acqua è fredda!" dico mettendo il broncio anche se in realtà è tutta una farsa, per farti arrabbiare, visto che quando ti arrabbi sei troppo tenera
"Parla il british, che da lui l'inverno a Gennaio fanno anche - 10 gradi!"
"Gne, gne!.. se proprio vuoi fare il bagno ti accontento subito!" dico prendendola di peso e correndo verso l'oceano.
"Roobert, metti mi giùùù! ORA!" dici scalpitando e tirandomi pugni sulla schiena
"Ma come Stew, non volevi fare il bagno, io sto solo facendo quello che mi hai chiesto!" dico facendo il mio sorrisetto sghembo
Metti il broncio, ma ti vedo trattenere una risata, ma pochi secondi dopo quel sorriso sparisce perchè io ti ho buttata in acqua, completamente vestita.
"Robert!! Questa me la paghi!" dici seria, ma poco dopo scoppi in una risata fragorosa
Inizi a schizzarmi, ti prendo di peso e ti porto sott'acqua con me, per evitare di bere, ti aggrappi alle mie spalle, ma io ti scrollo via e tu cadi, inizio a ridere.
Cerchi di affogarmi ma io sono più forte di te e non ci riesci.
Passiamo il pomeriggio sulla spiaggia a ridere e ad affogarci a vicenda.



 
FINE FLASHBACK.


La spiaggia è deserta, proprio come quel pomeriggio, e pensare che è anche una bella giornata! Beh, in realtà meglio per me, non ci sarà nessuno che mi darà fastidio.
Cammino ancora per qualche metro e poi mi siedo sulla sabbia, leggermente calda al tatto.
Prevedò che sarà un pomeriggio molto pieno di riflessioni.




Pov Kristen:


Da quando sei uscito di casa ho cercato di non cadere subito in depressione, passando tutto il tempo ad ascoltare musica triste -magari proprio le tue canzoni per sentire la tua voce ed essere il più masochista possibile- fumare, piangere o dormire.
E devo dire che il mio intento è riuscito molto bene, poichè cosa fa Kristen Stewart quando non ha nulla da fare, si annoia, è triste o non c'è Robert?
Cucina, si esatto, cucina, coltiva una delle sue passioni.
Detto ciò, vado in cucina, accendo lo stereo, cerco un Cd tra quelli che ci sono sul ripiano accanto, sono indecisa tra Interpol e The Smiths.
Vada per gli Smiths, metto la mia canzone preferita a ripetizione: "Vicar In A Tutu" e mi dirigo alla credeza della cucina.
Tiro fuori tutti gli ingredienti che servono per fare una torta, ma poco dopo mi accorgo che senza pensarci sto preparando proprio la tua torta preferita, -quella al cioccolato- beh, vorrà dire che nel caso appena rientri a casa te la lancio addosso con tutta la teglia, così poi vediamo se continua a piacerti!
Dopo un'oretta e mezza, ho i vestiti, le mani, i capelli e il viso, completamente ricopreti di farina e cioccolato in polvere, metto la torta in forno e salgo le scale, verso il piano di sopra dove c'è la nostra camera e il bagno, passando davanti alla camera da letto noto dal pc, che è ancora acceso, che mi è arrivata una e-mail, vabbè appena esco dalla doccia vado a vedere chi me l'ha mandata.
Mi dirigo verso il bagno; accendo la luce, mi spoglio, metto i vestiti nel cesto dei panni da lavare e faccio scorrere un pò l'acqua della doccia prima di infilarmici sotto, per cercare di riflettere un pò.
Appena l'acqua calda sfiora la mia pelle, sento i muscoli del mio corpo distendersi, e il dolore e la rabbia che si sono insinuati nel cuore, diminuire un pò.
Sarà una lunga e difficile doccia, per la mia mente, e per il mio cuore, ma almeno avrò la certezza che le mie lacrime si confonderanno con l'acqua della doccia.
Molta acqua e lacrime dopo, esco dalla doccia vado n camera a vestirmi, ovviamente apro il tuo lato dell'armadio, la fase "depressione" sta iniziando, ho cercato di ritardarla il più possibile ma non è possibile per me non farla arrivare.
Dopo essermi vestita, scendo in cucina per tirare fuori la torta dal forno, la poggio in un piatto sul tavolo, lascio il forno leggermente aperto per farlo raffreddare.
Spengo lo stereo, torno su verso la camera da letto, lo avevo detto io che la fase musica triste - letto, alias depressione stava iniziando, ma mentre mi infilo sotto le coperte con la l'i-pod nelle orecchie, ho come quella sensazione di quando si parte e si ha il dubbio di lasciare il gas aperto, so che mi sono scordata di fare qualcosa, ma non ricordo cosa...
Tra le note di Pioneer to the Falls degli Interpol, mi addormento.



POV Robert: 
 


Ho deciso.
Torno a casa, e risolvo tutto non posso stare senza Stew, ormai è parte di me, e poi io la amo, come potrei lasciarla!?
Molte parlolacce e semafori rossi dopo, sono di nuovo nel vialetto di casa, ma ora sono le nove di sera, non vedo nessuna luce accesa in casa, forse Kristen è uscita.
L'ansia mi assale, voglio trovarla a casa, le devo parlare adesso, senò credo che impazzirò, non voglio immaginarmela in qualche pub ad ubriacarsi con i suoi fratelli.
Disinserisco l'allarme e entro in casa, accendo la luce.
Lo sento di nuovo finalmente, quel profumo di casa, misto alla mia colonia e al tuo bagnoschiuma, quello che vorrei sentire ovunque vado, e che quando sei con me ti sento addosso.
Vado in cucina e trovo la mia torta al cioccolato preferita, posata sul tavolo in un piatto.
Awww, che dolce che sei! Un'immagine di te in cucina, sommersa di farina dalla testa ai piedi, mi fa sorridere, e mi distoglie per un momento dal mio intento...fare pace con te.
Salgo le scale e arrivo in camera e con mia somma gioia ti vedo raggomitolata nel letto con l'i-pod nelle orecchie e la mia maglia addosso.
Mi sflio il giacchetto e le scarpe, e mi infilo sotto le coperte vicino a te, ti accarezzo la guancia con la mia, e siccome ho un filo di barba, ti sento mugolare per il pizzicore che ti produce sulle guance.
Ti giri verso di me e ancora assonnata mi chiedi:
"Ma quanto ho dormito? Che ore sono?"
"Mmmh, credo tu abbia dormito parecchio, visto che quando hai inserito l'allarme erano le 4.00.." dico sorridendoti e baciandoti ogni centimetro di pelle dal viso alla spalla.
I miei baci ti svegliano del tutto e all'improvviso mi stringi forte poggiando il viso sul mio petto, e sussurrando:
"Ho capito, quello che cercavi di dirmi questa mattina. Ti prego Robert perdonami! Sono stata una stupida, mi sono sempre e solo preoccupata dei miei sentimenti e mai dei tuoi, ti prego perdonami! Perdonami!.." continui a ripetere tra le mie braccia
"Ehi, ehi! Calma, va tutto bene! Shhh, non ti preoccupare!"
"Sono stata così stupida, ma ti prego non mi lasciare, non riuscirei a sopportarlo!"
Ti stringo più forte tra le mie braccia e riconoscendo la canzone degli Interpol che stavi sentendo mentre dormivi ti dico:
"I will never let you go.."     (Non ti lascerò mai andare).
 

 

Eccoci alla fine della litigata gente!! :)
Vi è piaciuta? A me devo dire di si.. fatemi sapere eh!

PS: Il primo http di youtube è della canzone "Vicar In A Tutu" degli Smiths, che è la canzone che Stew sente mentre prepara la torta, e quella è davvero la sua preferita.
Invece il secondo http è della canzone "Pioneer To The Falls" degli Interpol, la canzone che ascolta quando sta per addormentarsi, nel quale testo c'è la frase "I will never let you go" .
Ah, e gli Interpol sono il gruppo preferito di Kristen. :D


http://www.youtube.com/watch?v=iuScm5aqL6c

 
http://www.youtube.com/watch?v=hZmLdBOS2aI

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Capitolo 13
*** Beside You ***


Chapter Thirteen

 

"Beside You"
 

 

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  Eccomi qua di nuovo!!
Lo so, sto aggiornando "presto", ma devo farmi perdonare no? :D
PS: Vi ho deluse con il capitolo precedente?! :S
Vi sono piaciute le canzoni che ho inserito nel capitolo precedente?
Spero vi piaccia, ci leggiamo sotto! :)

 
  
POV Kristen:


 

Los Angeles: casa nostra, sono accoccolata sul divano a guardare un programma di cucina, per i quali sono sempre presa in giro sia dai miei amici che dai familiari, ma non capiscono che li adoro?! E poi se mi dovessi vendicare di qualcuno so come avvelenarlo! *-*
Osservo lo chef che cucina un piatto italiano, è stata proprio la cucina italiana a farmi appassionare all'arte culinaria e al cibo.
Quando sento il telefono squillare, sussulto perchè il trillo è improvviso e forte. Mi allungo di malavoglia e prendo il telefono sul tavolino di fronte al divano:
Sul display appare, "Tom", premo il tasto verde e rispondo:
"Ehiii, TomStu da quanto tempo!?" rispondo contenta di risentire un amico.
"Ehii, piccola Stew come va?" risponde tranquillo.
" -.-" Piccola un cavolo, che sono anche più forte di te!" dico scherzando, ma nemmeno tanto.
"Se se come no.." dice svagando.
"Beh, come mai questa telefonata?" dico sospettosa.
"Cos'è non posso nemmeno più chiamare una mia amica, nonchè fidanzata del mio migliore amico, per sapere come sta??
"Mmh, tu hai sempre bisogno di qualcosa, ma per questa volta mi fido.." dico ridendo.
"Volevo sapere se tu e Rob eravate liberi il 21 Agosto per venire al matrimonio di mia cugina.."
Sgrano gli occhi. "Ehm, Tom?! Io non l'ho nemmeno mai vista questa ragazza e tu mi inviti al suo matrimonio?!" dico shockata
"Beh, nemmeno Robert la conosce.."
"Ecco appunto, quindi cosa vuoi da noi?!" dico perplessa.
Odio i matrimoni, bisogna mettersi in tiro, ed è una cosa che non mi fa fare i salti di gioia, e oltretutto potrebbero farci delle foto che sicuramente finirebbero sul web..
"Dai, Kris sarebbe anche un modo per farti conoscere un pò meglio la mia famiglia, visto che Rob qualcuno lo conosce già.."
"Si, okay. Ma come la mettiamo con le foto?"
"Kristen, ormai  lo sanno tutti che siete fidanzati, di che ti preoccupi? E poi così uscite e la smettete di giocare in continuazione a twister!"
"AHAHAHAH -.- Almeno noi giochiamo, a differenza di qualcuno!" dico tagliente e sapendo di ferire l'orgoglio di Tom visto che è un continuo tira e molla con la fidanzata.
"Sisi, ho capito, vi divertite, e pensare che non lo avevo capito."
"Ah, e poi Tom per andare al matrimonio dovrei mettermi in tiro, e anche Rob, e lo sai che la cosa non ci alletta particolarmente!"
"Beh, se è per quello state tranquilli, il matrimonio di mia cugina in quanto ad abiti degli invitati sembrerà un raduno hippie, quindi non c'è problema, vestitevi come vi pare"
"Uhm, se è così posso pensarci su. Seeeeenti facciamo una cosa, chiedo a Rob quando torna e poi ti faccio sapere Stu!"
"Okay, ma vedete di non accannarmi, visto che poi la sera devo trovare un posto dove dormire!"
"Aaaaaaah!! Lo sapevo io, che volevi qualcosa opportunista, ruffiano che non sei altro!! Altro che: "Cos'è non posso nemmeno più chiamare una mia amica, nonchè fidanzata del mio migliore amico, per sapere come sta??" dico ridendo.
"Va bene mi hai sgamato, però fammi sapere, senò rischio di restare sotto un ponte!"
"Va bene...però te lo meriteresti!" dico ridendo e salutando Tom.
Poso il telefono accanto a me, e riprendo a scrivere le ricette bizzarre che il programma propone.
Dopo una mezz'oretta sento un rumore di chiavi che vengono lasciate nello svuota-tasche dell'ingresso, e un fischiettante Rob giungere dietro al divano dove sto seduta io, e chinanandosi alle mie spalle, mi da un bacio sul collo. Mi vengono i brividi.
C. Kristen: *cerca di non saltargli addosso se possibile*
"Allora Stew, che hai fatto mentre il sottoscritto non c'era?!"  mi chiedi sorridendo.
"Ma, nulla di speciale, sono stata un pò da mia madre, poi sono tornata a casa e mi ha chiamato Tom, vuole sapere se andremo al matrimonio di sua cugina il weekend del 21-22 Agosto.."
"Tra due settimane quindi.."
"Già.."
"Ma per il matrimonio dovrò cercare un.."
"Shh! Non dirlo nemmeno!! Niente vestiti da premiere *-*, possiamo vestirci come sue barboni-hippie, senza problemi!" dico contenta pensando che non sarò costretta ad indossare un odioso paio di tacchi, per tutto il weekend.
"Beh, allora chiama Tom e digli che andiamo"
"Va bene, però mi ha detto che dopo deve dormire qui perchè non ha nessuno che lo ospita.."
"Gli pago una suite d'albergo per una settimana, o per il tempo che gli serve, così almeno può chiamare la ragazza e farci pace senza che si tirino piatti nella nostra cucina" dici serio.
"Okay, per me va bene.." dico riprendendo il telefono e scorrendo la rubrica fino ad arrivare al nome di Tom.
Dopo una buona mezzora di telefonata idiota -in vivavoce- piena zeppa di risate, doppi sensi, e battute da ragazzini di tre anni, riesco ad attaccare.
"AHAHAHAH Rob, non ce la faccio più! Mi fa male la pancia dalle risate! AHAHA" dico stringendomi la pancia per cercare di attutire le scosse provocate dalle risate.
"Abbiamo un amico molto simpatico.." dici ridendo anche tu.
"E io nel pacchetto "amici simpatici e barboni" ho anche "fidanzato bellissimo, simpatico, e barbone" un sogno praticamente!" dico guardandoti dolce.
Mi dai un bacio che mi toglie il fiato, proprio ora che ero riuscita a controllare il respiro dopo tutte quelle risate..
Machissenefrega! Per quanto mi riguarda può anche soffocarmi di baci, morirei felice! *-*
Ad un tratto, mi sento mancare la terra sotto ai piedi..
"Roooooooooobert!? Mettimi giù!" dico con due occhi spalancati e una risata tra l'isterico e il divertito.
"Ma cos'è, non ti fidi?!" dici con quella faccia da cucciolo bastonato.
"No, in realtà no, perchè non ti reggi sulle tue gambe, pensa se riesci a tenere qualcuno in braccio!" dico leggermente stizzita, va a finire che il giovane qua, mi fa fare un bel volo giù per le scale.
"Eddaaaai! Fidati del tuo Flippy!" mi dice con gli occhi del gatto con gli stivali.
"Rooobeeert! LA PORTA!!" dico io urlando all'improvviso.
In una manciata di secondi riesce a spostare le mie spalle dallo spigolo della porta, altrimenti mi avrebbe impalettata come una cretina.
"Beh, almeno hai i riflessi pronti!" dico sorridendo lievemente.
Dopo aver superato la porta del salone dove eravamo prima e le scale per andare in camera nostra, arriviamo finalmente a destinazione, e io stranamente non ho nulla conficcato nella schiena. *EH che culo!*
Mi butta sul letto e le molle del materasso mi spingono in su, a causa del mio peso.
"Ehi! Non sono mica un sacco di patate! Sii più gentile con la tua ragazza, inglese, perchè senò fa i bagagli e se ne va!" dico incrociando le braccia al petto e mettendo il broncio da bambina alla quale non hanno comprato le caramelle, ma in realtà me la rido sotto i baffi.
"Va bene, amore" dici sorridendo e facendomi stendere completamente sul letto.


*CENSURED*           (LOL)  

*CENSURED*       (LOL) 




15 days later, giorno del matrimonio: 

 

"Robert, alza il culo che è tardi!"  dico tirandoti giù dal letto.
"Relax, my love! Non è mica il nostro matrimonio!" dici scendendo moooooolto lentamente dal letto, e sorridendo placidamente ancora mezzo addormentato.
"Si, lo so, ma sai che non amo arrivare in ritardo!"
"Non ti preoccupare saremo puntuali!" dici tirandomi il braccio e portandomi sulle tue ginocchia per darmi un bacio.
"Dai dormiglione vai a prendere il gel, che ti sistemo la criniera!" dico con il fiato corto cercando di alzarmi per permetterti di andare alla ricerca del gel per capelli.
"Ehi, ma tu sei già pronta!" dici sorpreso.
"E solo ora te ne accorgi!? Comunque si, ho già fatto la doccia e ora sto solo aspettando te..però.." sbuffo
"Beh, ero concentrato ad ammirare ciò che c'è sotto la camicetta. Però...?!"
"Questa cazzo di tinta che mi sono fatta per On The Road mi ha rovinato tutti i capelli! Sembra stoppa! Cioè anche se li lavo e li pettino sembra che siano sporchi e impicciati! E mi tocca sempre legarli!" dico leggermente infastidita, odio farmi tinte particolari e con variazioni particolari di colore, tipo quello che porto ora "Strawberry blonde" -.- ma che razza di colore è?!
Durante le mie passeggiate per stanza e i miei sproloqui mentali, Robert è andato in bagno, si è fatto la doccia, ha preso il gel, e ora mi guarda leggermente perplesso, con il barattoletto in mano e un paio di pantaloni neri addosso.
"Ehm, ehm" ti schiarisci la voce per attirare la mia attenzione.
"Eh, sisi ci sono! dico sorridendo.
"Ti sei asciugato un po' i capelli?"
"Sisi, tanto sono corti. Non preoccuparti, non gocciano sul tuo amato pavimento di marmo che hai pulito con tanta dedizione"
"Beh, in realtà ha sistemato mia madre. Anyway prendi la sedia che sta davanti alla scrivania, mettila davanti a me e siediti di spalle con la testa reclinata all'indietro, please"
"Si, signore!" dici facendo il saluto militare
"Eddaiii, fai poco lo spiritoso che siamo assurdamente in ritardo!"
"Kristen, ti calmi per piacere?! La chiesa è a 10 minuti di macchina da casa nostra, e considerando come guidi!"
"Gne, gne! Guarda che ti taglio i capelli mentre dormi! E non guido tanto veloce, poi parli tu che vai a 20 all'ora!"
"Chi va sano, va piano, e va lontano! U.u  A tuo rischio e pericolo se mi tagli i capelli! Poi non avrai più il tuo anti-stress, cara!"
"Mmh, in effetti!..però posso sempre sfregiarti la capigliatura mentre dormi!"
"Sese certo, non lo faresti mai!" dici facendo un sorrisetto strafottente.
"Vogliamo vadere?!" dico mentre vado in bagno cerco le mie forbicine nella trousse.
Torno davanti a te, mostrandoti le forbici che brillano sotto un raggio di sole che filtra dall' enorme finestra.
"Okay, okay, NO. Mi fido!" dici leggermente pallido.
"AHAHA Ho sempre ragione io Pattinson! Facci l'abitudine!" dico sorridendo sorniona.
"Mh, mh!" mugugni mettendoti la camicia blu e sedendoti sulla sedia.
Ti vedo chiudere gli occhi, e reclinare la testa. Apro il barattolo e raschio il fondo. Devo ricordarmi di andare a comprare il tuo gel per capelli, non resisti neanche un giorno senza.
Passo le dita tra i tuoi capelli morbidi e profumati, cercando di dargli una forma decente e meno da scenziato pazzo.
Ti sei completamente rilassato, e credo che con la mente tu sia completamente su un altro pianeta.
"Ehi, Pattz! Torna sul pianeta terra!" dico continuando a massaggiarti lievemente la cute, e sorridendo.
"Sei tu che mi vizi, io non c'entro nulla!" dici ancora ad occhi chiusi e con un sorriso rilassato sul volto.
"E poi dovresti sentirti onorata visto che tu sei la seconda persona dopo mio padre che può pettinarmi i capelli!" dici sorridendo.
"Tuo padre a quasi 25 ti pettina ancora i capelli?!" dico facendo la finta stupita, ma in realtà tu non lo sai, ma io conosco un sacco di episodi divertenti sulla tua infanzia grazie ai tuoi genitori e alle tue sorelle. 
"Ma noo! Poteva farlo solo quando ero piccolo! Dai 21 anni a data da definirsi, il compito è passato a te cara mia! Ribadisco sentiti lusingata" dici continuando a sorridere.
"Io mi sento lusingata anche solo ad avere al mio fianco un persona come te..tutto il resto è un piacere" dico in momento di improvvisa dolcezza.
Apri gli occhi di scatto e il tuo sorriso di allarga, scoprendo quasi tutti tuoi bianchissimi denti.
Ti alzi dalla sedia con un gesto veloce, mi abbracci forte e mi dai un bacio sotto l'orecchio, una scarica di brividi mi percorre la spina dorsale.
"Aww, che fidanzata romantica che ho" dici sondandomi l'anima con i tuoi occhi di ghiaccio.
Prendo letteralmente fuoco per l'imbarazzo.
"Ehii! Non arrossire, è solo la verità!" dici sorridendo e carezzandomi la guancia con il palmo della mano.
E' da un paio di giorni che hai cambiato modus operandi delle carezze.
Ma devo dire che la cosa non mi dispiace affatto! *w*
Dopo tre minuti buoni di coccole, riesco a staccarmi da lui.
Prendiamo le nostre cose e usciamo nel vialetto, ci fermiamo nel garage.
"Allora chi guida?" dico guardandoti negli occhi.
Non rispondi. Tiro fuori una monetina dalla tasca e chiedo:
"Testa o croce?"
"Croce" rispondi indifferente.
Lancio la monetina in aria e dopo aver volteggiato due volte la riafferro e la giro sul dorso della mano.
Alzo l'altra mano e guardo il risultato.
"Testaaaaaaaaaaaaaaaa!! Guido io!! MUAHAH" dico saltellandoti intorno.
Sbuffi.
"Povero piccolo mio!!" dico canzonandoti leggermente e pizzicandoti la guancia.
 Mi fulmini con lo sguardo.
"Dai che la prossima volta guidi tu!"
"Dici sempre così!" ti lamenti mettendo un broncio adorabile.
"Awww, quanto sei adorabile" dico passandoti una mano tra i capelli.
Guardandomi male ti allontani e sali in macchina.
Mi metto al posto di guida, metto la cintura, indicando quella che si trova sul tuo lato destro per ricordare anche a te di indossarla. Senza parlare ti volti leggermente e tiri la cinghia fino ad allacciarla.
Ti allunghi fino al cruscotto e accendi lo stereo.
L'ultimo cd che ho inserito è "Astral Weeks" di Van Morrison, la canzone che parte è "Beside You" la nostra canzone preferita di Van, ci fa sentire felici, anche quando siamo separati.


http://www.youtube.com/watch?v=8k-sTG7dRsk  (La canzone)


Little Jimmy's gone                                                                                   
Il piccolo Jimmy se n’è andato

Way out of the backstreet                                                                         
A poca distanza dal vicolo

Out of the window                                                                                  
Fuori dalla finestra

Through the fallin' rain                                                                               
Nella pioggia battente

Right on time                                                                                            
Giusto in tempo                                                                             

Right on time                                                                                            
Giusto in tempo

That's why Broken Arrow                                                                         
E’ per questo che Freccia Spezzata     

Waved his finger down the road so dark and narrow                                  

Agitava il dito giù per la strada così scura e tortuosa                                                           

In the evenin'                                                                                            
La sera            

Just before the Sunday six-bells chime, six-bells chime                               
Proprio appena prima che suonassero le sei campane, le sei campane della domenica,        

And all the dogs are barkin'                                                                       
E che tutti i cani abbaiassero,             

Way on down the diamond-studded highway where you wander                
Giù, lungo la strada incastonata di diamanti dove vaghi 
                                                                                                                             
 

                                                                                                                

Ti vedo sorridere e guardarmi contento, mi torna subito alla mente il concerto che abbiamo visto insieme a Londra.
E' l'unico concerto durante il quale ho pianto, mi è venuto letteralmente naturale.
Le canzoni di Van Morrison non hanno un ritmo veloce o forte, ti rilassano, per questo ho passato l'intero concerto tra le tue braccia, e con la tua voce nell'orecchio che mi canticchiava le canzoni. E' stato così..non riesco a nemmeno a descriverlo..era tutto così perfetto, mi sentivo una persona qualsiasi che assiste ad un concerto abbracciata al fidanzato, mi sono sentita me stessa, Kristen Jaymes Stewart, ma non l'attrice di Twilight..solo una ragazza normale insieme al suo ragazzo.
Una delle serate più belle della mia vita in assoluto.
"Pensi anche tu al concerto Stew..?" dici sorridendomi dolce.
"Già.." rispondo con voce stranamente felice, non c'è nulla da fare "Beside You" mi fa stare bene. Come te ovviamente.


And you roam from your retreat and view                                                  
E giri dal tuo rifugio e guardi

Way over on the railroad                                                                           
La strada da sopra la ferrovia

Tomorrow all the tippin' trucks will unload                                                 
Domani tutti i camion ribaltabili scaricheranno

Every scrapbook stuck with glue                                                               
Tutti gli album (di ricordi) attaccati con la colla

And I'll stand beside you                                                                           
Ed io sarò accanto a te

Beside you child                                                                                       
Accanto a te, bimba

To never never never wonder why at all                                                     
Per non doversi chiedere mai mai mai il perché

No no no no no no no no                                                                          
No no no no no no no no

To never never wonder why at all                                                              
Per non doversi chiedere mai mai perché

To never never wonder why at all                                                              
Per non doversi chiedere mai mai perchè  

To never never never wonder why it's gotta be                                           
Per non doversi chiedere mai mai perchè deve essere così

It has to be                                                                                               
Deve essere


"And I'll stand beside you, beside you child.." canti insime alla voce di Van Morrison.
("E io sarò accanto a te, accanto a te piccola..")


Sorrido, e tu insieme a me.

Way across the country where the hillside mountain glide                                             Lontano, aldilà dei campi, ove il pendio della montagna scema,

The dynamo of your smile caressed the barefoot virgin child to wander                       
La forza del tuo sorriso accarezzò il bimbo della vergine scalza, che vagò

Past your window with a lantern lit                                                                               Oltre la tua finestra, con una lanterna accesa,

You held it in the doorway and you cast against the pointed island breeze                     
La tenevi all’entrata e la esponesti alla brezza tagliente dell’isola

Said your time was open, go well on your merry way                                                    Disse che c’era ancora tempo, di andare tranquillo lungo la tua strada festosa    

Past the brazen footsteps of the silence easy                                                                 Supera senza problemi le orme penetranti del silenzio

You breathe in you breathe out you breathe in you breathe out you breath in                 
Inspira, espira, inspira, espira, inspira

You breathe out you breathe in you breathe out                                                           
Espira, inspira, espira

And you're high on your high-flyin' cloud                                                                    
E sei in alto, sulla tua nuvola che volteggia ad alta quota

Wrapped up in your magic shroud as ecstasy surrounds you                                        Avvolto nel tuo magico manto, come l’estasi che ti circonda

This time it's found you                                                                                               Stavolta ti ha trovato

You turn around you turn around you turn around you turn around                               Ti volti, ti volti, ti volti, ti volti

And I'm beside you                                                                                                    
Ed io sono accanto a te

Beside you                                                                                                                 Accanto a te

Oh darlin'                                                                                                                  
Oh cara

To never never wonder why at all                                                                               
Per non doversi chiedere mai mai il perché

"You turn around and I'm beside you, beside you, oh darlin', to never never wonder why at all.." continuo io cantando.
("Ti volti, e io sono accanto a te, accanto a te oh cara, per non doversi chiedere mai mai il perchè...")


No no no no no                                                                                                           
No no no no no                                                                                             

To never never never wonder why at all                                                                         Per non doversi chiedere mai mai il perchè

To never never never wonder why it's gotta be                                                               Per non doversi chiedere mai mai il perchè deve essere (così)

It has to be                                                                                                                  
Deve essere (così)

And I'm beside you                                                                                                      
E sono accanto a te

Beside you                                                                                                                   Accanto a te

Oh child                                                                                                                      
Oh bimba

To never never wonder why at all                                                                                  Per non doversi chiedere mai mai il perchè

I'm beside you                                                                                                             
Sono accanto a te

Beside you                                                                                                                    Accanto a te

Beside you                                                                                                                    Accanto a te

Beside you                                                                                                                    Accanto a te

Oh child                                                                                                                       
Oh bimba

Appena le ultime note della canzone suonano noi arriviamo davanti alla chiesa gremita di persone, completamente in pace con noi stessi, e senza pensieri su ciò che potrebbe succedere al matrimonio, ci dirigiamo mano nella mano verso la chiesa, cercando con lo sguardo Tom..appena lo vediamo tu gli fai un cenno con il capo e lui si avvicina.
"Ehi piccioncini!" ci apostrofa scherzosamente indicando con lo sguardo le nostre mani interecciate.
"Come ve la passate?!"
"Bene, bene" diciamo come spesso accade all'unisono, sorridendo anche nello stesso istante.
"Lo sapete che quando fate così mi fate paura!" dice Tom ridendo.
Ridiamo anche noi con lui, e iniziamo ad entrare nella chiesa e a prendere posto il più lontano dall'altare, non ci importa nulla se ci faranno delle foto, solo che per nostra natura non vogliamo dare nell'occhio e distogliere l'attenzione dagli sposi.

1 hour later:

Mentre usciamo dalla chiesa, ho ancora quella sensazione strana che mi è rimasta da quando eravamo in macchina ad ascoltare "Beside You", sarà per quello che durante la cerimonia mi sono un pò emozionata, ricordando la proposta "senza fretta" che mi hai fatto tu qualche mese fa..ho passato tutto il tempo a giocare con la fedina che porto al medio.
"Il pranzo si terrà all'aperto e il piccolo parco è a cinque minuti da qui, volete andare a piedi o venire con noi in macchina?" dice Tom indicando una coppia di ragazzi che si tengono per mano, vestiti in modo davvero strano: lei ha un tatuaggio tutto colorato sulla spalla, lui una massa indomabile di capelli trattenuti da una fascia, più hippie di noi mi dicono.
Ci presentiamo e saliamo tutti in macchina, dopo tre minuti la macchina si ferma e ci lascia davanti ad un piccolo parco, pieno di alberi e addobbato con tante lanterne di carta gialla, c'è un sole caldo e piacevole, i tavoli bianchi e raffinati sono sparsi nel prato.
Ci sono molti invitati, con bambini che si rincorrono, persone che si salutano dopo tanto tempo o che si conoscono per la prima volta.
Prendiamo posto ai tavoli e conosciamo meglio la famiglia di Tom, e gli invitati che siedono al tavolo con noi.
Il pranzo procede tranquillo tra sigarette, piatti deliziosi e Rob che oggi è proprio in vena di coccole.
Ogni tanto si sporge verso di me e mi accarezza la guancia con fare sorridente, e io mi sciolgo come sempre.
Dopo il pranzo ci alziamo per prendere qualcosa da bere e rincontriamo quella coppia di ragazzi che erano con noi in macchina, decidiamo di fare una foto, e magari anche di uscire una sera a bere qualcosa, tanto sono amici di Tom quindi non sarà difficile da organizzare.
Verso le 11.15 dopo aver detto a Tom che gli abbiamo pagato una camera d'albergo per lui e la fidanzata per un settimana, riprendiamo la macchina e torniamo a casa, appena entriamo in camera, praticamente sveniamo sul letto, per la stanchezza.
Dopo essermi infilata una tua maglietta e averti costretto sotto tortura a fare la barba, perchè cominciava a darmi veramente sui nervi, ci siamo infilati sotto le coperte, e dopo aver appoggiato la testa sul tuo petto ho sorriso lievemente.
"Come mai sorridi?!" mi hai chiesto curioso.
"Nulla..ripensavo alla tua proposta.." dico lievemente imbarazzata.
"E' sempre un sì vero!?" dici con una punta d'ansia nella voce.
"Certo sciocco!" dico voltadomi verso di te.
"Fiùù!"
Rido.
"Il mio è sempre un sì Pattinson però promettimi che il nostro matrimonio sarà più semplice e più intimo" dico guardandoti dritto negli occhi.
"Tutto ciò che desideri Kris, a me basterà la tua presenza, tutto il resto sarà solo una cornice.."
"Ci sarò non preoccuparti.." dico dandoti un bacio e stringendomi un pò più a te, prima di cadere in un sonno lungo e tranquillo.


 

Alloooooooora bellezze vi piace?! Devo dire che io sono soddisfatta delle ultime one-shot, spero sia lo stesso anche per voi :D Non potete immaginare quanto tempo ho impiegato per scriverlo! >.<
L'http è della canzone "Beside You" di Van Morrison, della quale ho inserito il testo nella one-shot
Alloooooooora bellezze vi piace?! Devo dire che io sono soddisfatta delle ultime one-shot, spero sia lo stesso anche per voi :D Non potete immaginare quanto tempo ho impiegato per scriverlo! >.<   

Alla prossimaa!! :)

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Capitolo 14
*** Are you ready, Rob? ***


Chapter Fourteen


 

"Are you ready, Rob?!"


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Ciao! :D   
Da quanto teeeempo! Li avete visti gli MMA 2011?! *-* Credo che presto o tardi scriverò una shot anche su quello..ma adesso se vi va, leggetevi questa, che ahimè, non ha (ancora) riscontro nella realtà, ma confidiamo nella perseveranza del Roberto (A buon intenditor poche parole :D)
Ci leggiamo sotto.



POV Kristen:


Los Angeles: Mercoledì 20 Gennaio 2015


Spalanco gli occhi. Devo vomitare. Di nuovo.
E' la 5° volta in una notte, e Robert naturalmente, non si è accorto di nulla, quando si addormenta non lo svegliano nemmeno le cannonate.
Scosto il lenzuolo e il braccio di Robert che mi cinge la vita e corro, cercando di fare il più velocemente e silenziosamente possibile, verso il bagno.
Dopo essermi lavata i denti, piano piano, con la testa che mi gira, e con la sensazione che anche la stanza si muova, mi rimetto a dormire.
Dopo essermi infilata sotto le lenzuola, giro la sveglia con i numeri rossi, e la lucetta fastidiosa, verso di me e guardo l'ora: 5.15 AM.
FUCK! E chi dorme più ora?! Avrò dormito si e no tre ore questa notte... e questa è già la terza notte che succede!
Conscia di non riuscire più a riaddormentarmi, scendo dal letto, prendo la felpa e la tuta grigio topo di Rob che è sulla poltrona, infilo entrambi e scendo giù in salone
cercando di fare meno rumore possibile.
Arrivo in salotto, accendo l'abajour, che fa una luce gialla e tenue che mi piace tanto.
Vado in cucina, prendo la sedia e la metto davanti alla credenza, ci salgo sopra e apro lo sportello in alto, quello dove ci sono il cacao in polvere, la farina..e dietro ai barattoli, anche il mio amato thé inglese, beh, ora è "amato" perchè prima di conoscere Rob lo fuggivo neanche fosse sciroppo per la tosse, ma da quando mi ha fatto conoscere lui il thé, il suo modo di prepararlo.. beh è diventato quasi una droga, quasi.
Tiro giù la bustina, e metto dell'acqua dentro al thermos che la scalda da sola. E mentre aspetto che l'acqua inizi a bollire, mi accoccolo sul  divano con le gambe piegate da una parte, e riprendo il libro che ho cominciato a leggere qualche giorno fa: "In the Country of Last Things" di Paul Auster.
Leggo qualche pagina, ma poi il dubbio torna. Lo stesso dubbio che mi attanaglia da Domenica pomeriggio: "Quando diavolo penso di dirglielo!?"
Sono riuscita a fingere per un po' di tempo, ma so che le scuse tra un altro paio di giorni non saranno più credibili.
Per poco non mi scopriva Lunedì sera quando siamo usciti con Tom e gli altri, quando alla sua domanda:  

 

 

FLASHBACK


 
"Amore, tu cosa prendi?!"
"Nulla, grazie" per poco non gli cadono gli occhi sul tavolo, per quanto è stupito, e Tom si strozza con la birra per la sorpresa.
Sam, come suo solito, non mi prende mai sul serio, mi risponde:
"Ahahah Stew, ci hai provato a fare una battuta! Ma non sei portata per quelle ad effetto! Dai su torna seria, cosa prendi, la solita birra?!"
"No, Sam, davvero, per questa volta passo"
"Amore?! Ti senti bene?! Misà di no, perchè non è da te non bere nemmeno una birra quando sai che il giorno dopo non devi lavorare"
"Davvero, Rob tutto okay, solo che ora non ne ho voglia, può succede no!?" rispondo, forse un po' troppo irritata. Forse. Fottuti ormoni dimmerda.
"Va bene, va bene, scusa!" mi dice Rob alzando le mani in segno di resa, facendomi un sorriso cercando di raddolcirmi.
"No, colpa mia, scusa tu, ma oggi mi girano un po'" rispondo con un sorriso timido, ma sincero.
"Sai che novità!"
"Cazzo, Tom! La vuoi smettere!" gli urla Rob fulminandolo con lo sguardo.
Tom mima un "Sorry" con le labbra, e si mette a parlare con Sam delle loro solite cazzate da maschi.
"Ehi scricciolo, ti vedo un po' strana e più pallida del solito stasera, vieni qui ...sei sicura di non avere la febbre?" mi dice allargando le braccia per farmi sedere sulle sue gambe.
Appena mi poggio su di lui, automaticamente metto la testa nell'incavo del suo collo e gli circondo il collo con le braccia, accarezzandogli la base del collo dove i capelli sono un po' più corti e le dita posso scorrere senza intoppi.
"Mmmmh, non lo so! Forse.." dico mugolando leggermente sulla sua pelle, mordendogli leggermente la cartilagine dell'orecchio, sempre con quella lentezza e ripetitività molle di chi, ha un bisogno inifinito di coccole.
La serata procede così, con me che cambio continuamente umore, a causa di questi dannatissimi ormoni, e con Sam e Tom che chiacchierano tranquillamente, beh, forse "tranquillamente" è una parola grossa.
Arrivati alla fine, Tom e Sam sono ubriachi, non la smettono di ridere nemmeno un secondo e si appoggiano a qualsiasi cosa gli capiti sotto mano, perchè non si reggono nemmeno più sulle gambe.
Rob è rimasto lucido, per poter guidare, senza rischiare incidenti, anche se considerando come guida "male" guiderei meglio io, che sono mezza addormentata.
Moolto faticosamente riesco a arrivare alla macchina, a mettermi vicino al posto di guida, e ad indossare la cintura di sicurezza. Ma prima di cadere in un sonno profondo, (o almeno lo spero, ma ne dubito) Robert mi dice:
"Aspetta qui Stew, che metto i due inglesi in un taxi, prima che si mettano a dormire su qualche panchina, quei due barboni"
Sorrido, o per meglio dire mi esce una smorfia che vorrebbe essere un sorriso, ma credo che non lo sembri nemmeno da lontano, e tiro su la mano in segno di assenso, che poi faccio ricadere stancamente con un tonfo sul sedile dell'auto.
Poi credo di essermi addormentata, anche se ad un certo punto del tragitto verso casa, il telefono di Robert squilla:
"Ehi Tom! Siete vivi, o quell'altro te lo sei perso per strada?!" lo sento sussurrare per non svegliarmi, awww, com'è tenero!
Tom gli risponde qualcosa dall'altro capo del telefono, credo che sia una frase affermativa.
"Okay, Tom. Ora mettetevi a dormire, anche vestiti, anche nel corridoio, non me ne frega nulla, basta che chiudete la porta di casa e dormite"
Sì, sono tornati a casa, almeno quello. A svegliarli dal coma nel quale li troveremo domani mattina, sarà tutt'altra cosa.
Ad un tratto la macchina si ferma, ma il motore non si spegne, probabilemente siamo ad un semaforo, perchè Rob ha giusto il tempo di accarezzarmi una guancia e spostarmi una ciocca ribelle dietro l'orecchio, che la macchina riparte.
Dopo 5 minuti...o 10 o 30 non lo so..la macchina si ferma e il motore si spegne.
Robert si sfila la cintura di sicurezza, apre la portiera, scende dalla macchina, e poi la richiude.
Dopo poco lo sportello del passeggero, si apre, Robert si china su di me, mi da un bacio leggerissimo sulle labbra, sgancia la mia cintura, mi prende in braccio e chiude la portiera, che secondo il mio udito distorto dal sonno, sbatte anche troppo forte.
Barcolla leggermente verso la porta di casa, e imprecando un paio di volte, qualche "fuck" riesce, senza farle cadere (che strano oh!), a prendere il mazzo di chiavi, a disinserire l'allarme e ad aprire la porta di casa.
Dopo aver richiuso tutto con tre mandate, la catena e l'allarme (gli ho attaccato la mia mania della sicurezza, visto che abbiamo preso casa in un posto sperduto), sale le scale, e arriva in camera nostra.
Piano, piano, mi poggia sul letto e inizia, facendo il più piano possibile, a spogliarmi; poggiando una scarpa per volta a terra, sotto al bordo della coperta del letto, me ne accorgo perchè anche se sono nel dormiveglia e con gli occhi chiusi, riesco a percepire i rumori, e purtroppo, a mio parere, anche amplificati.
Risale con le mani sul mio corpo e slaccia i jeans, facendoli scorrere lungo le mie gambe, fino alle caviglie, per poi prenderli per i bordi, e tirarli via. Lo sento mentre li appoggia sulla sedia bianca che sta vicino alla tenda dell'enorme finestra.
Sgancia la zip del mio cappotto e me lo sfila un braccio alla volta, appoggiandolo sempre sopra ai jeans.
Dopo avermi sfilato cappotto e jeans, lentamente mi prende per i polsi e tira su (fino a farmi appoggiare le mani sul cuscino) le braccia.
Fa salire la maglietta fino all'altezza del gancetto del reggiseno, mi solleva leggeremente il busto mettendomi una mano sulla schiena, la fa salire fino al collo, scioglie il nodo che faccio a tutte le mie maglie e poi me la sfila, accatastandola sopra a tutti gli altri vestiti che sono sulla sedia.
Mi sgancia il reggiseno e sono certa, anche al buio e con gli occhi chiusi, che sta indugiando sul mio seno con gli occhi che gli brillano, se non lo amassi così tanto, dovrei urlare al maniaco.
Sento l'aria provocata dallo spostamento del lenzuolo investirmi il corpo, che poi viene coperto dal lenzuolo e dalla coperta, siamo a Los Angeles, ma è pur sempre il 18 Gennaio!
Lo sento allontanarsi verso la cabina armadio, accendere la luce che si trova al suo interno, sfilarsi, scarpe, pantaloni, maglietta e felpa, lasciarle da qualche parte, aprire un cassetto e prendere qualcosa, probabilemente uan maglia per dormire. Un fruscio. E poi sento il click dell'interruttore della luce nella cabina scattare di nuovo.
Infatti dopo poco il lenzuolo e la coperta si rialzano. Mugolo infastidita per il freddo che mi ha colpita all'improvviso, Rob mi risponde sussurrando:
"Dai, Stew lo so che hai freddo, aspetta un altro minuto, devo metterti qualcosa per dormire no?! Non puoi stare praticamente nuda, fa freddo!" sembra stia parlando con un bambino di cinque anni che fa i capricci.
"Mmh, okay mamma!"
"Bravo il mio scricciolo" Dannazione Rob, non ho cinque anni, sul serio!
"Mmh, Robert?!" dico tirando su una mano e socchiudendo leggermente gli occhi, per vedere dove mettere le mani, ah si ecco, sul collo di Robert..ma al posto di incontrare la sua calda pelle sotto la mia mano, trovo il cotone di una maglia. Ecco cos'era il fruscio di prima!
"Dimmi amore" sussurra baciandomi lievemente il collo e la nuca.
"Grazie, Flippy, ti amo tanto, sai? Ah, un'altra cosa.. non guardarmi le tette mentre dormo!" dico tutta convinta, o almeno io lo sono, ma a giudicare dalla risata sommessa di Robert, il mio è stato più il tono di una che ha un sonno che se la porta via.
"Sisi, ridi pure" continuo, okay datemi una botta in testa, voglio dormireee!
"Okay, amour..adesso che sei vestita anche tu, possiamo andare a dormire"
Uhm, Mi ha vestita! Sono più addormentata di quanto credessi per non essermene nemmeno resa conto.
"Va bene" dico affondando il viso nel cuscino morbido.
Mi copre nuovamente, e lo sento fare il giro del letto, sollevare le coperte dalla sua parte di letto e infilarsi anche lui al caldo vicino a me.
Si mette su un fianco e mi cinge con il braccio il fianco, mi attira a sè finchè la mia schiena non tocca il suo petto, allora mi giro verso di lui e allaccio le mie mani dietro il suo collo, prendendo come sempre a massaggiargli i capelli. Lo sento sospirare stanco.
Mi rannicchio contro il suo corpo, e lui mi stringe ancora di più, trasmettendomi tutto il suo calore. E' così che finalmente ci addormentiamo tutti e due, come ogno sera, abbracciati e vicini.
La mattina dopo, mi sveglio e mi ritrovo nella parte di letto di Robert, mentre stringo tra le mani un lembo della federa del suo cuscino per sentirne il profumo che lascia la sua pelle.
Mi alzo, mi infilo una delle 3647398 tute che ha Robert, e stiracchiandomi scendo le scale, fino ad arrivare alla soglia della cucina, e appoggiandomi con la spalla allo stipite della porta, lo osservo mentre, assorto, prepara un vassoio di cose da mangiare: due muffin, due tazze di thé, una di succo, una di caffè, un piatto con due uova strapazzate e qualche fetta di bacon..il tutto coronato da un piccolo e lungo vasetto di cristallo con dentro una rosa rossa.
Alza un momento lo sguardo, fa per riabbassarlo, ma poi connette chi è appoggiato allo stipite e mi sorride.
"Buongiorno amore mio!"
"Buingiorno" dico avvicinandomi e dandogli un bacio.
"Dormito bene? Ti ho visto stanca ieri sera" dice accarezzandomi un fianco con la mano.
"Era da tempo che non dormivo così bene" dico sorridendo rilassata
Sorride. "Mi fa piacere"
"Ma che ore sono? Come mai hai preparato una colazione così abbondante?"
"Sono le 11,15 amore... siccome ieri sera a cena non hai mangiato molto, perchè dicevi di non avere molta fame, ho pensato che appena alzata ti saresti mangiata anche me..ho preparato qualcosa in più...oltretutto non sapevo cosa ti andava.." dice continuando a sistemare i cibi nel piatto.
"Ma io ho sempre voglia di mangiarti!" dico mordendoti il labbro inferiore.
"Ecco vedi che avevo ragione" dici ridendo
"Tom e Sam sono vivi?"
"Si, credo di sì anche se più tardi svegliarli dal loro coma sarà molto difficile"
"Non preoccuparti conosco un metodo molto veloce e infallibile"
"Basta che non contempli l'uso della seduzione da parte tua, puoi fare ciò che vuoi"
"Scemo, ma ti pare!? Una secchiata di acqua gelida sarà abbastanza" dico ridendo
"Okay, per me va bene"
Ci sediamo e mangiamo tranquillamente, molto rilassati e senza fretta come non accadeva da tempo.

 

FINE FLASHBACK 


Un lieve 'biiip, biip' e una lucetta ad intermittenza rossa mi avverte, che l'acqua dentro il thermos è pronta.
Sposto il plaid dalle gambe, poso il libro e vado in cucina e accendo la lucetta sulla cappa dei fornelli.
Prendo una tazza grande dallo sportello in basso, sopra al lavandino e ci verso l'acqua dentro.
Apro la scatola del thé, ne estraggo una bustina, la tolgo dalla carta che la avvolge, che butto nel cestino, e metto la bustina legata al filo, con dentro le foglie di thé alla vaniglia dentro l'acqua che prende subito il tipico colore giallo scuro, e quel profumo dolce che mi piace tanto.
Rimetto il thermos sulla piastra per mantenere l'acqua calda e spengo la luce sulla cappa e con la mia tazza fumante mi dirigo di nuovo verso il divano, poso la tazza sul tavolo di vetro che è lì davanti, facendo attenzione a posare la tazza sopra un giornale e non direttamente sul vetro, perchè senò va a finire che mia nonna mi uccide che le ho rovinato il tavolo che ci ha regalato lei e che le piace tanto.
Mi rimetto il plaid sulle gambe e mentre sto per ripendere la tazza in mano mi ritrovo un Robert con i capelli sconvolti, che si stropiccia gli occhi con un bambino.
"Ehi amore che ci fai a quest'ora ancora sveglia?"
"Parla più piano che già il tuo accento inglese è incomprensibile, se hai sonno peggio ancora, e mi hai fatto anche prendere un colpo!"
"Scusa"
"Comunque non riesco a dormire"
Ho deciso! Glielo dico ora! Via il dente, via il dolore. Speriamo almeno.
"Robert senti...ti devo dire una cosa, siediti per favore" forse l'ho detto con un tono troppo serio..
"Kristen, mi devo preoccupare?! Stai male?"
Ecco, appunto, ha frainteso.
"Ehi, ehi, ehi! Stop! Niente di tutto questo! Sto bene! Va tutto bene!"
"Mi hai fatto preoccupare!"
"Rob, quanto sei lucido da 0 a 10 in questo momento?"
"Ehm, diciamo 8,5..perchè?"
Non basta. Lo bacio all'improvviso, adesso vedi come sei sveglio!
"E adesso?"
"Beh, direi decisamente 11!"
Ecco, ora va bene...
"Robert ti ricordi cosa hai detto quasi sei anni fa all' "Oprah Winfrey Show"?"
"Ehm...???"
"Che poi quando siamo tornati a casa, mi sono incazzata?"
"Ah, si! Che volevo essere un padre giovane.."
"Ti consideri ancora giovani a 29 anni?"
"Direi di si..ma perchè?"
Dai su! Arrivaci Robert! Che ti devo fare la mappetta?!?
"Sei incinta per caso?"
Si, per caso! Grazie allo spirito santo! Beh, dai almeno c'è arrivato!
"Ehm, si!" dico con un sorriso imbarazzato, ma felice..alzo lo sguardo e...impietrito. E' rimasto impietrito.
Eccalà! Lo sapevo io! Adesso che sono rimasta incinta sul serio ha cambiato idea!..Appena vedono..
Non faccio in tempo a finire di formulare questo penisero che lui mi ha già abbracciata così forte da togliermi il fiato.
Stupida! Come ho fatto a dubitare di lui anche solo per un momento?!
"Oddio Kristen sei incinta!"
"Eh, già! Sei padre!"
"Oddio non ci posso credere! Ora sono ufficialmente l'uomo più felice sulla faccia della terra!!"
"C'è ancora un'altra cosa"
Mi guarda perplesso.
"Beh, ti ricordi che nei miei momenti di tranquillità, ti permettevo di fantasticare su un nostro eventuale figlio?"
"Si, certo"
"Beh, ricordi quale cosa ti avrebbe fatto moolto felice?"
"Che fosse stato concepito a Londra.."
"Esatto!"
"Quindi nostro.."
"Esatto! E' stato concepito a Londra, durante queste vacanze di Natale quando eravamo lì"
"Rettifico, ORA sono l'uomo più felice della terra"
Mi nasce un sorriso sul viso che va da orecchio a orecchio praticamente.
"Senti mammina (*w*), andiamo a dormire che sono quasi le 6.30 del mattino"
"Va bene" dico prendendoti la mano e alzandomi dal divano, e mano nella mano ci dirigiamo verso la nostra camera.
 


The Morning After:


La mattina dopo mi sveglio verso le 11.10 e quando scendo, trovo Robert che suona il piano. Contenta per questo fatto vado in cucina, mi preparo un'enorme tazza di latte cereali e mi metto sul divano a sentire Robert comporre qualche nuova melodia.
Dopo una decina di minuti che suona, si alza e mi toglie la ciotola dalle mani:
"Ehi, ma io stavo mangiando! Ho voglia di cereali ora! Non vorrai far venire una voglia da qualche parte a tuo figlio, vero Robert!?"
"Nono, dieci minuti e riavrai di nuovo la tua tazza"
Sparisce in corridoio e lo sento accendere lo stereo, e dopo pochi secondi parte "Every Teardrop Is A Waterfall" dei Coldplay
(Ascoltate la canzone ora :D)  http://www.youtube.com/watch?v=1Kf_6BWcOOg

Poco dopo arrivandomi alle spalle, mi copre con una mano entrambi gli occhi e poi mi dice:
"Questo è per te! O meglio per noi, però le foto le farai tu, visto che sei brava e ti piace"
Quando toglie la mano dai miei occhi mi accorgo che nella mano libera ha un album di foto, antico, bellissimo, con una carta spessa e ingiallita dal tempo, che profuma di quel particolare odore di libro antico. Ovviamente l'album è vuoto, ma sulla prima pagina c'è scritta una dedica con una stilografica nera, con la calligrafia inconfondibile di Robert:



Kristen,
Amore della mia vita, vedi che alla fine avrai un figlio da me?!
Spero non ti dispiaccia troppo! :)
Tu da anni sei parte della mia vita, sei il mio passato, ora sei il mio presente e con mia immensa gioia ora sarai parte anche del mio futuro.
In quest'album, le quali foto scatteremo insieme, raccoglierà i momenti più importanti dei primi anni della nostra nuova vita come famiglia a tutti gli effetti.
Come crescerà la tua pancia di mese in mese, le prime foto di nostro figlio, i primi giorni a casa, i primi mesi, le prime impronte stampate sulla carta con il caffè, i primi dentini, il primo Natale, il primo compleanno, il suo primo piatto di pasta cucinato dalla mamma, la prima situazione nella quale mostrerà il medio, e sospetto che lo farà molto precocemente, ma proprio non so da chi abbia preso! :)
Ci fotograferai mentre gli insegnerò a suonare il piano, e la chitarra...
Tutto questo commentato dalla sagace ironia del padre sotto forma di commenti sotto le foto!
Ti amo Kristen, non immagini nemmeno quanto! Siete tutta la mia vita!
                                                                                                              Tuo, per sempre, Robert.


 
"Ehi, amore! Non piangere!"
"Ma che mi prendi pure per il culo?! Con tutto quello che hai scritto piangere è praticamente impossibile!"
Sorridi.
"E poi non vorrei piangere così ma sono questi dannati ormoni!" e scoppio a ridere, mentre piango, è un pianto di gioia naturalmente.
La scena deve essere molto comica perchè scoppi a ridere anche tu, con quella risata che mi piace tanto.
"Are you ready, Rob?"
"Of course, I am!"
Mi basta solo questo, sapere che tu sei pronto a "combattere" con me, per tutta la vita.



Finalmenteeeeeeeeeeeeeeee ho finito di "ricopiarlo"!!! Sembrava infinitooo! Spero tanto che vi piaccia, sul serio! Fatemi sapere eh!
Cià!        Martina
 
 

 

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Capitolo 15
*** Tutta il padre! ***


                                                       Chapter Fifteen

                                                        "Tutta il padre"

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Sssalve gente, come va?! :)
Per prima cosa vorrei ringraziare tutte le persone che seguono silenziosamente la mia storia, chi lascia un segno al suo passaggio, chi l'ha messa nelle preferite, seguite e ricordate.
Inoltre vi chiedo 463757356735302549 volte scusa per essere sparita per più di quattro mesi, ma non ho passato un bel periodo perciò l'ispirazione dire che non c'era è poco. Grazie a chi ha aspettato (se ci siete ancora) xD


POV Kristen:


Londra: Venerdì 9 Settembre 2016


Oggi è il giorno del primo compleanno di Joy Pattinson. Nostra figlia.
Naturalmente, neanche a dirlo, Robert ha voluto festeggiare a Londra. Ma non credevo sarebbe stato così semplice convincermi.

Three Days Before: (FLASHBACK)

"I miei hanno preparato già tutto" mi dici mentre sto dando da mangiare a Joy.
"Ancora con questa storia Robert?! Insomma nostra figlia ha quasi un anno, direi che è un po' presto per farle prendere l'aereo!"
"Kristen, ma non è la prima volta che lo prende! Ricordi la piccola vacanza che abbiamo fatto quando aveva sei mesi?!"

"Certo che la ricordo, ma abbiamo dovuto prendere l'aereo per nemmeno due ore! Questa volta invece, da Los Angeles a Londra, ci voglio quasi 12 ore!"
"Lo so che sono tante, ma puoi dirmi qual'è il problema?"
"Qual'è il problema?! Robert ha un anno, insomma cazzo, è piccola! Si stranisce tutte quelle ore seduta.."
"Beh, ma per la maggior parte del tempo dormirà"
"Sì, okay. Ma dimmi.. cosa le facciamo fare per le restanti ore visto che non si può alzare? Oltretutto il fuso la stranirebbe, il freddo al quale non è abituata..Ormai ho deciso Robert, è ancora presto magari l'anno prossimo o tra due.."
"Va bene...chiamo i miei genitori e sento se riescono a venire loro qui da noi"
Mentre ti allontani in corridoio, prendo Joy e la poso nella sua camera tra tutti i suoi giochi, e mentre sto cercando una fiaba da leggerle, gattona fino alle mie caviglie e tira il bordo della tuta che indosso.
"Dimmi amore, vuoi dormire senza la storia oggi?"
La vedo fare no con la testa.
"Nonna!" trilla all'improvviso battendo le manine e sorridendo.
"Vuoi andare dalla nonna?!"
Scuote convinta il capo, intendendo un sì.
"E zia Lì e Vic" mi dice guardandomi con gli occhioni da cerbiatto che usa per arruffianarmisi come fa il padre, e i suoi occhi sono anche dello stesso colore di quelli di Rob. Come posso resisterle? E' più forte di me. Non ci riesco proprio.
Le scompiglio un po' i capelli e poi mi allontano per cercare Robert.
"ROBEEEERT!" urlo mentre salgo le scale.
"Uhmm" dice facendo capolino con la testa dalla nostra camera.
Adesso mi tiene il muso perchè non voglio portare Joy a Londra. Macchetenero!
"Musone hai già chiamato i tuoi?!
"No, non ancora. Lì è notte fonda, chiamerò nel pomeriggio"
"Puoi anche non farlo. Si va a Londra"
Ti si illuminano gli occhi e fai un sorriso a 32 denti. Io non ho solo una figlia, ho anche un figlio. Il mio fidanzato \ bambino di cinque anni.
"E' stata Joy vero?!"
"Sì...quell'arrufianatrice nata e per ora inconsapevole di tua figlia"
"Muahahahah, lo sapevo! E' tutta il padre! Non sai resistere al fascino dei Pattinson amore mio. Fattene una ragione!"
"Oh, ma è da molto tempo che mi sono rassegnata" dico dandoti un bacio sulle labbra. Rispondi al mio bacio e quando non hai più fiato ti stacchi piano.
"Vieni qui tesoro!" dici scendendo velocemente le scale.
Tiri su da terra Joy e le fai fare una giravolta in aria.
"Tutta tuo padre, io l'ho sempre detto! Brava piccola!" dici facendole il solletico con la barba. Joy naturalmente, come tutte le donne, ma in particolare come le donne della famiglia Stewart, pende letteralmente dalle tue labbra, ridendo felice.
"Ehi, voi due!" dico scendendo le scale anche io ed avvicinandomi a voi.
"Ma a me niente coccole?! Mi sento esclusa" dico voltandovi le spalle con un gesto di stizza, ma appena mi giro non riesco a trattenere un sorriso.
Poco dopo sento due piccole manine arpionarmi il collo da dietro; facendo attenzione a non farla cadere le prendo delicatamente il busto e la sollevo in aria fino a riportarla davanti al mio viso.
Mette subito la testa nell'incavo del mio collo, e si stringe a me, le accarezzo la testa e dopo pochi minuti mi accorgo che si è addormentata.
Prima che riesca a spostarmi per riportare Joy nella sua cameretta, Robert mi abbraccia da dietro, cingendo la mia vita con le braccia, e mettendo il viso tra i miei capelli, lasciandomi un bacio sul collo. Lo sento inspirare il mio profumo.
Lascio andare la testa sul suo petto e per un momento chiudo gli occhi.
"Portiamo Joy nel suo letto, poi avremo qualche ora per noi" mi sussurra nell'orecchio.
Sorrido e annuisco piano, salendo le scale con Robert al mio fianco.
Arriviamo alla camera di Joy e dolcemente la lasciamo nel suo lettino.
Usciamo dalla sua stanza e andiamo verso la nostra, sdraiandoci poi sul letto. Sbadiglio abbandonandomi tra le braccia di Rob.
"Dormi tesoro, che sei stanchissima" mi sussurra poggiando il mento sulla mia testa.
Mi stringo forte a lui espirando, lo sento ricambiare il mio abbraccio chiudendo gli occhi insieme a me.

Three hours later:

Ci svegliamo che è pomeriggio inoltrato.
Mentre Robert chiama i suoi genitori io vado a controllare Joy e la trovo, ancora, stranamente addormentata. Meglio così, abbiamo più tempo per preparare le cose per il viaggio.
Dopo aver riempito due trolley solo per le cose di Joy e aver preparato un borsone per me e Robert, mi accascio letteralmente sul divano stanca morta.
Dopo qualche minuto Robert si siede sul divano e poggia la testa sulle mie gambe, accarezzandogli i capelli, mi sistemo meglio per far star comodi entrambi.
"Che cosa hanno detto i tuoi?"
"Sono molto felici che abbiamo deciso di festeggiare il compleanno di Joy lì, è molto che non la vedono..Liz e Victoria sono euforiche" dice completamente rilassato ad occhi chiusi.
"Ahahah me le immagino, avranno già sistemato tutto per "l'evento", e sono sicura anche del fatto che non mi permetteranno di mettere a Joy quelle meravigliose piccole Vans che le ho comprato, per il suo compleanno"
"E infatti hai ragione, le hanno comprato un vestitino delizioso, a sentir loro.."
"Immagino...hanno buon gusto per l'abbigliamento le tue sorelle.. faranno diventare nostra figlia una British chic appena avrà qualche anno"
"Ahahah ci proveranno..ma so che vincerai tu con i tuoi jeans e le Vans" dice ridendo leggermente.
"Ovvio" dico sorridendo.
"... Sai, ogni tanto ci penso...ma se Cath non mi avesse permesso di fare il provino, visto che erano chiusi quando mi sono presentato, e se non ti avessi vista in "Into The Wild" qualche giorno prima, chissà cosa seremmo ora.."
"Saremmo esattamente ciò che siamo, secondo me"
"Magari io sarei un cantante Inglese che non riesce a decollare con la cirrosi epatica"
"Aahaha dai! Non essere idiota! Io dico e sottoscrivo che saremmo la stessa cosa"
"Ma come potremmo?! Tu magari saresti ancora fidanzata con Michael" dice con una nota di fastidio nella voce.
"Oh, nono! Anche se non ti avessi incontrato, Michael lo avrei lasciato in ogni caso...era il mio fidanzato dall'età di 14 anni, non sarebbe potuta durare oltre"
"Mh, chissà come mai ma mi sento molto meglio!"
"La smetti!" dico senza riuscire a non ridere e tirandogli un leggero schiaffo sulla spalla.
Michael non riesce proprio a sopportarlo, anche se sa che ora è fidanzato, anche se abbiamo una figlia, ha sempre paura che ricompaia. Che sciocco che è. Non ha ancora capito che per me esiste solo lui.
"Stew, non è colpa mia! E' più forte di me!"
"Tornando al discorso di prima, saremmo esattamente gli stessi, perchè due persone, se sono destinate a stare insieme, alla fine si trovano"
"Aaah, la mia piccola poeta!" dice mordendomi piano il braccio con il quale gli accarezzavo i capelli.
Sorrido timidamente e arrossisco.
Si gira e mi abbraccia, poggiando la testa sul mio petto.
Ricambio l'abbraccio e gli sollevo la testa, mi sorride e mi da un leggero morsetto sul naso.


Allora, come sarà questo primo compleanno Inglese?!
Se vi va, lo scoprirete nella prossima puntata (che non sarà tra quattro mesi, tranquille xD).
Cià.
 


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Capitolo 16
*** Ciao lettrici! (: ***


                                                     I'M REALLY SORRY!       

                                                 

 
 
Sto per eliminare la storia, con tutti i capitoli.
Ringranzio tutte le persone alle quali è piaciuta, che hanno letto, recensito e inserito nelle preferite\ricordate.
 
Magari più avanti pubblicherò qualche originale, forse potrei esserne più soddisfatta.
Un bacio a tutte. 
Martina 

 

 

 

 

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