L’insostenibile violenza della passioni

ed amori mortiferi

Ecco una piccola raccolta di poesie, brevi ed un po’ tragiche, con un filo conduttore se vogliamo piuttosto deprimente. Non sono mai riuscita a scrivere nulla di allegro, perdonatemi

La mia prima raccolta.

Racchiude, si può dire, alcuni momenti crucciali dei miei anni delle superiori (ah…vecchi tempi); non stupitevi quindi se questi brevi (o brevissimi) componimenti avranno un taglio ingenuo e poco incline a cogliere le sfumature. Tutto è bianco e nero, e trattando dei miei momenti bui, qui è narrato solo il nero…al massimo con qualche schizzo di rosso qua e là!

Bene, ora vi lascio alla lettura…

_Vermiglio_

…mi accostai troppo al tuo fuoco,

ne rimasi scottata…

…a nulla valsero i miei sforzi

mi penetrasti profondamente

nelle carni…

…le ferite fanno ancora male

e le cicatrici restano…

_Porpora_

Scivola

Una goccia di vita

Sul vetro appannato del mio sguardo

Un sorriso

Come un’amara ferita

Appare

Ma subito muore

Timido tentativo di felicità

Spento

Come un libero pensiero

(troppo pericoloso).

Il respiro mi è impedito

da un sussurro delle tue labbra

Come dopo una tempesta

finalmente spiro

udendo un tuo

“basta”.

_Amaranto_

Se il mio esser sola ti da gioia

O un qualche tipo di sollievo

Dimmelo…e sarà fatto

Marcirò nell’inferno dei tuoi silenzi.

_Corallo_

Sperando non sia rimpianto

Mi trovo seduta a ripensare a

Momenti felici

Momenti passati

Travagliati, da suicidio

Passionali, strazianti

Momenti dalle lacrime facili

Di gioia

Di terrore

Scanditi da chitarre elettriche

Voci acute e batterie frastornanti..

Chi dice che quiete sia pace?

Destino forse che follia torni a me?

..non voglio pensare..

_Cremisi_

Datemi la morte se le sue labbra mi nega

Cola caldo fra le membra isteriche

Inutile seno si gonfia d’attesa

Internamente corroso da sterili spasmi

Pietoso guerriero abbagliato si scioglie

 Alle prime luci dell’alba in polverose lacrime

E una ferita crudele sul suo volto appare

Si allarga inesorabilmente segnando la mia  sconfitta.

Notte improvvisa dentro di me.

Fluente passione

si districa piano

fra gemiti soffocati.

In tanto rumore

una mano

sibilando avanza

 le dita scivolano lente.

Penetra il tuo nome fra i miei fiori chiusi

che fremono

ma tu ignori.

Ora

piango e mi odio

sapendo di amarti.

_Scarlatto_

I tagli dell’anima purificano

col sangue

le mie colpe…

…ma il fallimento è vicino

ed inesorabile avanza.

_Cadmio_

Semplici incomprensioni

parole sussurrate

appena accennate

capaci di ferire

far morire…

sorrisi stirati.

E poi urla, grida

parole scagliate con violenza

per far male…

E silenzi

tuoi silenzi interminabili

E poi lacrime e rimorsi

tante lacrime amare

che scottano sui nostri volti…

E mai più nulla

sarà come prima.

_Ruggine_

Non amo più

Ma odio, detesto

Forsennatamente

Disperatamente

Con le unghie e fra i denti

Finchè non sanguineranno le mani

Finchè una voce non sussurrerà

Nel buio

“è finita,

non lottare,

sei morta”.

_Sangue_

Visita la mia mente e vedrai

mostri dai mille occhi

oscuri e scrutatori

labbra assassine

esotici fiori equatoriali

bramose dita intrise di sogni

innocenti recisi sul nascere

speranze mutate in avida vendetta

fredda e paziente che attende il momento.

Ascolta la mia mente e sentirai

parole affilate come coltelli

sibilanti e fulminee

babeliche bestemmie

urla strazianti di un condannato

che chiuso in segrete prigioni

conosce le peggiori torture

e invano invoca la morte…

Questa era l'ultima.  Ho pensato  che, data l'impossibilità da parte mia di aggiornare sino al prossimo weekend, fosse carino mettere i due capitoli conclusivi insieme.  Ringrazio infinitamente tutti coloro che mi hanno accompagnata sin qui, leggendo e condividendo con me i loro pensieri e ciò che le poche righe da me scritte hanno saputo suscitare il loro. Un abbraccio grande ed ancora...GRAZIE INFINITE.