Problemi Adolescenziali

di Makie Kojima
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Vecchi Amici ***
Capitolo 2: *** Ricordare... ***
Capitolo 3: *** Ritrovarsi ***
Capitolo 4: *** Segreti ***
Capitolo 5: *** Rivelazione ***
Capitolo 6: *** Il padre ***



Capitolo 1
*** Vecchi Amici ***


Era una giornata soleggiata e in una casa in periferia di Yokohama…

Era una giornata soleggiata e in una casa in periferia di Yokohama…

Oliver:Gianni!!!Sbrigati!!!

Gianni:Arrivo!!!

Oliver:Muoviti!!!

Gianni:Non devo renderti conto in quanto tempo faccio le cose!!!

Oliver:Ok,ma sbrigati!!!!!!!

Gianni:Arrivo!!!

Oliver:Io m’incammino

Oliver iniziò ad incamminarsi verso la scuola

Gianni:E-ehi,aspettami!!!

Oliver incominciò a correre

Oliver:Prova a raggiungermi

In poco,Gianni lo raggiunse.Oliver si mise a correre all’indietro

Oliver:Sei veloce,quasi come me

Gianni:Eddai,fermati

Oliver:N…

Oliver inciampò in un sasso e cadde,Gianni non si fermò in tempo e gli crollò sopra. Si fissarono,i visi a pochi centimetri l’uno dall’altro.

Oliver”Ma…che mi prende?Io…mi sento diverso…come se…potessi stare così all’infinito…Allora é vero...

Gianni:Scusa,non volevo…

Oliver:Nulla…

I due si rimisero in cammino

Gianni”Prima mi sono sentito strano…In quel momento mi sentivo…felice!Ero felice di quel contatto…Ma allora…lo desideravo?Desideravo che Oliver mi toccasse?Ma allora…deve essere così…”

Oliver:Gianni?Gianni!

Gianni:Cosa?Scusa,stavo pensando a…

Oliver:A prima?

Gianni:Si…

Oliver:E’ stata colpa mia,sarei dovuto stare più attento,scusa…

Gianni:Mi sarei potuto fermare…

I due arrivarono alla loro meta.Oliver si fermò di colpo a leggere un foglio sulla porta d’ingresso e Gianni non poté vedere

Gianni:Oliver,che c’è scritto?

Oliver:Se ti dicessi che…oggi non c’è scuola?

Gianni:Ho capito…giorno di assemblea…

Oliver:Già…

Gianni:Che facciamo?Io non torno a casa…

Oliver:Ti va di andare al Luna Park?

Gianni:Ci sto!

Oliver e Gianni si avviarono verso il Luna Park

Entrati…

Gianni:Guarda!Le montagne russe!Ci andiamo?

Oliver:No!Assolutamente no!

Gianni:Eddai fifone!

Oliver:No!!!!

Gianni posò lo sguardo su una bancarella e vide Yuri e Boris

Gianni:Guarda chi c’è!Yuri!Boris!

I due ragazzi chiamati si volsero e li videro

Yuri:Gianni,Oliver,ciao!

Oliver:Ciao!

Boris:Che ci fate qui?

Gianni:Non avevamo voglia di tornare a casa,così ci siamo diretti qui…

Oliver:Che ne dite di andare a giocare alla bottiglia?

Yuri:Solo noi quattro?

Gianni:Andiamo a chiamare Ralph,Andrew,Kei e Rei

Boris:Rei mi sembra un po’ piccolo,ma vada per gli altri tre!

I quattro incontrarono Kei e Ralph a metà cammino

Gianni:Venite anche voi due a giocare alla bottiglia?

Ralph:Mi spiace ma non posso,ho da fare

E così dicendo,se n’andò

Kei:E-ehi,aspetta!Voglio venire con te!

Oliver:Chissà dove devono andare…

Gianni:Vabbè,andiamo?

I quattro amici si avviarono verso la casa del francese e si diressero verso la sua stanza

Boris:Ok,inizio io

Boris girò la bottiglia che si fermò su Oliver

Boris:Bene…

Oliver:Sii clemente

Boris:Certo…dicci solo chi ti piace

Oliver:Chi…mi piace?N-nessuno

Boris:Si vede che menti.Dai,diccelo!

Oliver:Ok…é…é…

Yuri:E’…????????

Oliver:……………Gianni………………U//////////////U

Il silenzio calò istantaneamente sulla stanza

Gianni: bhe...//////////////////

Boris:Ok...andiamo avanti...

In quel momento la porta si aprì di scatto e vi comparvero Kei e Ralph

Boris:Ciao ragazzi

Kei:Ciao,possiamo giocare anche noi?

Yuri:Certo!Tocca a me girare la bottiglia

Yuri girò la bottiglia che si fermò su Kei

Yuri:Ok...

Kei:Sii clemente ^^

Yuri:Certo!Dicci chi ti piace e baciala...

Kei:Ma a me non piace nessuno

Yuri:Hai detto la verità,allora...bacia Ralph!

Ralph/Kei:COSA???

Yuri:Baciatevi

Ralph:Mai!

Kei:Yuri,che ti salta in mente??!!

Yuri:Eddai,è solo un bacio sulle labbra!

Oliver/Gianni/Boris:FORZA!

Kei:Non ci resta che accettare...

Kei si avvicinò lentamente a Ralph e lo baciò.

Yuri:HAHAHAHAHAHAHAHAHAHA

Ralph/Kei"La paga..."

Yuri:Credevo avreste fatto più resistenza!Allora è vero che state assieme!

Kei si alzò di scatto e se ne andò sbattendo la porta,le lacrime agli occhi.

Uscito,iniziò a correre verso la propria casa

Kei”Non la passa liscia!Come…come…lo credevo più…avrei dovuto replicare invece di scappare via così!

Kei arrivò nel giardino di casa sua e notò,seduta sull’erba a piangere,sua sorella

Kei:Hanna,che ti prende?

Le domandò,avvicinandosi,prendendola per le spalle e voltandola in modo da guardarla in faccia

Hanna:L-la mamma…

Kei:Cosa ti ha fatto?

Hanna:Mi ha picchiata…io non ho fatto nulla…e poi..

Kei:Che altro ti ha fatto?

Hanna:Mi ha portata a…a…

Kei:Calmati,forza…hai avuto paura,vero?

Hanna:

La porta d’ingresso della casa si aprì lasciando comparire Johan,la madre,una donna sui trent’ anni,lunghi capelli blu elettrico sempre sciolti,gli occhi castani a mandorla sempre pronti a cogliere ogni minimo infrangimento delle regole dei figli e una scusa sempre pronta per punirli.

Appena li vide gli si avvicinò

Johan:Ah,eccoti,Kei. Hai fatto quei due lavoretti che ti avevo chiesto

Kei:No,me ne sono dimenticato…scusa…

Johan:Scusa?Allora,hai consegnato ALMENO l’iscrizione alla scuola di tua sorella?

Kei…No…

Johan:No?Non importa,ora imparerai ad ubbidirmi

Johan prese Kei per un braccio e lo trascinò in casa e poi in camera da letto,con non poca fatica.

Kei:Lasciami!Cosa mi vuoi fare?

Kei era terrorizzato. La madre lo guardò maliziosa,poi lo prese in braccio e lo buttò sul letto…

Circa 2 ore dopo Kei si svegliò. Si sentiva intontito,ma non capiva il perché. Sentì qualcosa singhiozzare vicino a lui e vide sua sorella. Le si avvicinò

Kei:Hanna…cosa è successo?

Hanna:Mamma ti ha…

Kei:Cosa mi ha fatto!?Non sarà…

Hanna:Sì…

Kei si mise seduto e si guardò intorno:si accorse di essere in salotto,sul divano. Si alzò di scatto,spaventando la sorella. Si diresse verso la porta e scappò il più veloce possibile dalla casa. Le lacrime agli occhi,che aveva trattenuto,gli scivolarono sulle guance. Non ci credeva!Sua madre…Avrebbe dato chissà cosa pur di svegliarsi da quell’ incubo.

Correva.Non sapeva dove stava andando,ma non gli importava molto.All’improvvisò,si scontrò con qualcuno.Cadde a terra.L’altro ragazzino gli si avvicinò e Kei,alzando lo sguardo,vide Andrew.

Andrew:Ehi,Kei cosa ti è accaduto?

Kei:Nulla…

Kei si alzò e gli venne in mente di dirigersi verso il bosco.Lì non avrebbero potuto trovarlo facilmente.Si rimise a correre verso il bosco,inseguito da Andrew.Si inoltrarono sempre di più.Erano sul ciglio di un baratro. Kei rallentò l’andatura,facendo avvicinare Andrew

Andrew:Anfanf…ma che ti prende?

Kei:Nulla.Ti spiacerebbe lasciarmi in pace?

Andrew:No!Prima..

Andrew notò una persona alle spalle di Kei: Rei

Andrew:Rei,cosa ci fai qui?

Rei:Girovagavo.Cosa vi è capitato?

Andrew:Chiedilo a lui

Rei:Kei?

Kei:Nulla di nulla!

Kei ricominciò a correre,ma prese dentro Andrew.L’inglese perse l’equilibrio e cadde.Fortunatamente c’erano dei rami che sporgenavo dal terreno e li afferrò.Kei e Rei lo aiutarono a tirarsi su e Andrew,appena in salvo,svenne.

Kei riportò Andrew a casa,poi s’incamminò per le strade di Yokohama,sempre seguito da Rei,insistente nel voler sapere cosa gli era accaduto

Rei:Eddai dimmelo!!!Ti prego!!

Kei:Ok,ma…non qui

Rei:Ho un posto che fa per noi!Vieni!

Rei prese Kei per la mano e lo condusse in mezzo al bosco,vicino ad un grosso albero,sulla cui cima c’era una casetta di legno

Rei:Lì non ci può trovare nessuno

Kei:Ma...come vuoi...

Rei e Kei vi salirono. Rei si appoggiò al muro,sempre restando in piedi,mentre Kei rimase al centro dell'unica stanza

Rei:Dai,inizia pure

Kei:Bhe...p-prima...

Rei:Coraggio!Non ti mangio mica

Calò il silenzio che persisté per un quarto d'ora circa

Rei:E' così difficile parlarne?

Kei:Non proprio,ma...

Rei si mise seduto

Rei:Sciogliti i capelli e sdraiati qua

Kei aveva i capelli raccolti in una piccola coda,avendoli lunghi molto oltre le spalle

Kei:Eh???

Rei:Ti vergogni?

Kei:No...ok...

Kei si sciolse i capelli,si sdraiò e pose la propria testa sulle gambe dell'amico.

Rei iniziò ad accarezzagli i capelli

Rei:Forza,non avere paura

Kei fece un profondo respiro,quindi iniziò

Kei:E' imbarazzante parlarne...mi fa sentire debole e incapace...

Rei:Io non ti voglio giudicare,ricordalo

Kei:Prima sono stato...obbligato a...baciare Ralph...poi...sono scappato di casa

Rei:Perché sei scappato?

Kei:Non sopportavo più mia madre...come se la potessi chiamare così...

Rei:Perché dici questo?

Kei: Quando avevo quattro anni i miei genitori morirono...da allora io e Hanna abbiamo avuto quella...quella...donna

Rei:Cosa ti ha fatto?

Kei si strinse nelle spalle e gli occhi gli s’inumidirono. Rei notò che qualcosa nell'atteggiamento di Kei era cambiato

Rei:Kei,cosa ti prende?Ho detto qualcosa che non dovevo?

Kei:No,tu...tu non c'entri

Rei:Tua madre?

Kei:Non chiamarla così!!!

Gridò,alzandosi in piedi

Rei:Kei,calmati,per favore

Kei:Scusa,ma non ce la faccio più!

Kei cadde in ginocchio e si prese il viso tra le mani,trattenendo a stento le lacrime

Rei:Vieni qua

Rei lo abbracciò

Rei:Fatti forza,reagisci!Ora calmati e dimmi cosa ti ha fatto

Kei scosse lentamente la testa,cercando di calmarsi

Rei:Dai,confidati. Ti voglio solo aiutare

Kei:Va bene...

A poco a poco il ragazzo dai capelli blu si calmò e iniziò a raccontare

Kei:E' iniziato tutto quattro anni fa. La mia vera madre morì per una malattia rara e incurabile...Poco dopo morì anche mio padre in un incidente stradale...

Una lacrima gli solcò il viso rosso per la rabbia

Rei:Forse...preferisci raccontarmelo domani?

Kei fece un piccolo cenno affermativo con la testa

Rei si alzò e si avvicinò alla piccola botola del pavimento,da cui tirò fuori un futon e lo distese

Rei:Resterai nascosto qui fino a quando non ti sarai rimesso in sesto,poi tornerai a casa tua

Kei:Va bene                                                                                                                                                             

Rei:Io torno a casa,è tardi. Buonanotte

Kei:'Notte

Rei fissò per un attimo i lunghi capelli blu, un poco illuminati dalla luna,poi se ne andò

Una settimana dopo...

Kei era ancora nella casa di legno. Non voleva ancora incontrare sua "madre",ma si sentiva in colpa ad aver lasciato sola sua sorella.

Rei entrò con una scatola in mano

Rei:Ciao!Ho un regalino per te!

Kei:Una piccola arena di Beyblade??

Rei:No!Qualcosa di più impegnativo!!

Kei:Cosa??

Rei gli porse la scatola,aprendogliela

Rei:I tuoi compiti di scuola,naturalmente

Kei:Ne faccio volentieri a meno

Rei:NO!Boris non voleva fotocopiarli,ma l' ho convinto,anche se non proprio...pulitissimamente...in ogni modo,tu ora li fai tutti!

Kei:Uffa!!!Per forza???

Rei:Fai come vuoi,tanto ci andrai tu a scuola

Kei:Lo so!

Rei:Dai,non sono difficili

Kei:Parla,parla,tanto non ti ascolto

Rei:Va bene,mettiamola come vuoi tu!Senti,io devo andare via,non tornerò che stasera tardi. Non uscire!

Kei:Tranquillo,non mi accadrà nulla!Fidati!

Rei:Dovrai saltare la cena.Vabbè,vado.Ciao ciao!

Rei uscì in tutta fretta lasciando un Kei alquanto sbigottito.

2.30 di notte...

Rei:Kei,Kei,svegliati!

Kei si svegliò piano piano. Si accorse che la stanza era fiocamente illuminata e che,oltre a Rei,c'erano anche Yuri,Boris,Andrew e Ralph.

Kei:Ragazzi...che ci fate qua?

Rei:Noi dobbiamo andarcene

Kei:Come...andarcene?

Ralph:Ci trasferiamo in altri stati. Tutti noi

Kei:Vi...trasferite?E quando?

Andrew:Io parto domattina alle 10.30,Ralph il pomeriggio alle 16.00,Yuri e Boris tra due giri/sec,tu quando?

Rei:Io fra cinque ore

Kei:Così presto?Perché non me l' hai detto prima?Anche voialtri,dirmelo no,eh?

Yuri:Ci spiace,ma l'abbiamo appena saputo pure noi!

Kei:Bella scusa...

Boris:Ma é la verità!

Kei:Dovrei credervi?

Andrew:Certo che si!

Kei:...

Rei:Ti prego,non prendertela troppo!

Kei:Cosa!?COSA!?Non dovrei arrabbiarmi?Dopo che mi avete mentito per non so quanto??

Ralph:Non ti abbiamo mentito!!

Kei:Sì,invece!Dite la verità!

Rei:Quanto sei scemo! è_é

Kei:Che cosa hai detto!? è_é

Rei:Ho detto che sei scemo!E per di più sei una femminuccia che piange per tutto!

Kei:Ti riferisci ancora quella storia?

Rei:Sì!

Boris:Che storia? O_o

Kei:Sta zitto,Rei!

Rei:Parlo,invece!Da tre anni si lascia picchiare dalla madre e piange in silenzio. Ha continuato a mentirci!E per di più...

Rei non finì la frase che uno schiaffo lo buttò a terra

Kei:Bastardo!Ti avevo detto di non dirlo!

Kei saltò addosso a Rei,ma Ralph e Yuri lo afferrarono quasi subito

Kei:Lasciatemi!

Ralph:Calmati!Abbiamo poco tempo per stare assieme

Kei:Hai ragione...

Boris:Ma che altro ti fa tua madre?

Kei:Non vi interessa

Rei:Finiamola con questa discussione,ok?

Boris:Sarà meglio

Kei:Bhè...allora dobbiamo dirci addio?

Yuri:Già,pare proprio di si...

Rei:Ho un'idea!Facciamoci una promessa!

Boris:Che promessa?

Rei:Io ho preparato queste fasce,una per ognuno

Kei:E ci promettiamo di trovarci qui tra otto anni,proprio come siamo ora,ok?

Kei distese il braccio all'interno del cerchio che avevano formato,imitato dagli altri

Tutti:SI'!!!!!!!

 

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Capitolo 2
*** Ricordare... ***


8 anni dopo

8 anni dopo...

Il campionato mondiale era terminato da un mese e i Bladebreakers erano ospitati dagli European Dream,su richiesta di Rei.

Era mattina presto quando Kei si svegliò e si ritrovò un Rei abbastanza arrabbiato davanti a se

Kei:Buongiorno,Rei!Cosa...?

Rei:Ricordi che giorno è questo?

Kei:Certo,martedì

Rei:Non ti ricordi ciò che accadde otto anni fa?

Kei:No...perché?

Rei:Proprio...nulla?

Kei:Assolutamente

Rei:Non ti ricordi di me?Di Andrew,Ralph,Yuri e Boris?

Kei:Vi ho conosciuti tutti durante il torneo

Rei tirò fuori una piccola fascia e la sventolò davanti al russo

Rei:Non ti ricordi neppure di questa?

Kei:No

Rei:Lo sapevo...

A Rei cadde qualche lacrima

Kei:Ehi,che ti prende?

Rei:Scusa,io...non volevo...

Rei si asciugò le lacrime

Rei:Tu...non ricordi nulla?

Kei:Nulla...e solamente per colpa di quel bastardo di mio nonno...

Rei:Perché?Che ti ha fatto?

Kei:Io...non ricordo nulla dei miei primi sette anni...me li hanno fatti dimenticare...lavaggio del cervello...

Rei:Ma...potresti ricordare?

Kei:Si...avevano detto che poteva durare al massimo una decina o meno di anni...

Rei:Potresti iniziare a ricordare anche...oggi?

Kei:Si

Rei:Va bene...andiamo dagli altri,la colazione sarà già pronta

I due amici raggiunsero i loro compagni e gli European Dream in cucina,dove Andrew e Oliver stavano litigando per l'ennesima volta

Andrew:Ti dico che è così!

Oliver:Si vede benissimo che stai mentendo!Chi era la fortunata?

Andrew:Nessuna!!! >_<

Oliver:Dai!!!Sputa il rospo!!!

Rei:Stanno litigando ancora?Qual è l'argomento,stavolta?

Takao:Oliver afferma che Andrew è andato a letto con una ragazza

Andrew:Quanto sei scemo…

Kei,che aveva iniziato a bere il suo cappuccino del tutto indifferente alle urla di Oliver e Andrew,lasciò cadere la tazza,che si frantumò sul tavolo

Rei:Kei,va tutto bene?

Kei non rispose,si alzò di scatto e uscì

Takao:Bello scorbutico!Uno si preoccupa per lui e non risponde nemmeno!Bha,lasciamo stare…

Ralph:Rei,Andrew…?

Ralph,Rei e Andrew seguirono Kei all’esterno del castello

Lo trovarono in riva del grande fiume che delimitava il terreno di proprietà di Ralph

Rei:Kei…che ti prende?

Kei non rispose e continuò a fissare il fiume che scorreva impetuosa davanti a loro

Ralph:Stai cominciando a ricordare?

Kei:Credo…di si…

Rei:Cosa ricordi?

Kei:Mi ricordo di voi,di Yuri,di Boris e di…Hanna…

Andrew:Ti eri dimenticato anche di lei?

Kei:Si…purtroppo…

Andrew:Non hai idea di dove possa essere?

Kei:No. Sarà stata adottata da qualche famiglia o da qualche istituto

Rei:Sai benissimo che potrebbe essere morta

Andrew:Rei!Ti sembrano cose da dire?!

Kei:No!Lei…lei non può essere morta

Rei:Lo sai meglio di me che il 98% delle possibilità la da per morta

Kei strinse i pugni e cominciò a tremare

Kei:Lo so!Lo so benissimo!Ma esiste anche quel 2% che si divide in orfanotrofio e famiglia!

Rei:Ragiona!E’ quasi impossibile che sia viva!

Kei:Lo so,ma…

Rei:Non c’è ma!Io lo so per certo!

Kei si voltò verso il cinese,gli occhi spalancati la bocca aperta

Kei:No,tu…tu stai mentendo!E’ una menzogna!

Rei:E’ la verità!

Kei:Te la dico io la verità!Tu SAI dove è!Dimmelo!

Rei:Non lo so!So solo che è morta!

Kei:No!Dimmi dove si trova!

Rei:Non ne ho la più pallida idea,visto che è morta!

Rei,incazzato nero,spinse Kei nel fiume,che era largo 5 m e profondo 4 m

Ralph:Attento!

Kei cadde in acqua e pestò la testa sopra ad un masso appena sporgente. Dal punto colpito gli uscì del sangue e perse i sensi,affogando lentamente.

Andrew si tuffò istantaneamente e portò in salvo Kei,aiutato da Ralph,mentre Rei se ne stava impalato a piangersi addosso.

Poco dopo,nel castello…

Rei stava piangendo disperatamente,confortato da Max

Max:Rei,calmati!Non è mica morto!

Rei:Lo so,ma mi sento in colpa!Lo sapevo e lo so benissimo che non sa nuotare!Sono uno stupido…uno stupido…

Max:Calmati!Non può giovagli se ti disperi!

Max:Ma mi sento uno stupido…uno stupido…

Andrew:Ehi,Rei,si sono invertite le parti?Lui il duro e tu il frignone?Siete cambiati molto,forse troppo. Lui troppo chiuso e tu…troppo femmina…

Rei:…

Ralph:Andrew ha ragione. La promessa intendeva anche di non cambiare i caratteri. Cerca di tornare com’eri prima e riferiscilo pure a Kei. Scusate,ma ho da fare

Ralph si alzò e se ne andò,seguito da Andrew

P.K:Che cosa volevano dire?Di che promessa parlavano?

Rei:Nulla che v’interessi

Takao:Rei,puoi fidarti di noi!Siamo tuoi amici!

Rei:Fidarmi?Takao,te lo dirò schiettamente: io non mi sono mai fidato di te,non del tutto,almeno

Takao:Cosa?Bell’ amico che sei!Io mi fidavo di te!Ma ora come faccio a fidarmi di uno che non si fida di me?

Rei:Bhè,decidi tu. Comunque non ve lo direi cosa intendeva per promessa

Max:Fidati!Non lo diremo a nessuno

Rei:No!Voi non dovete assolutamente sapere

Max:Rei,siamo tuoi amici!Non faremmo nulla contro di te!

Rei:Io…vorrei parlarvene,però…non so se gli altri siano d’accordo…

Max:Tu lo faresti in buona fede?

Rei:Certo!

Takao:Allora lo sarebbero

Rei:E va bene,mi avete convinto

Il cinesino iniziò a raccontare tutto ciò che accadde otto anni prima.

A fine racconto…

Max:E’…tutto vero?

Rei:Si…

Dalla camera uscirono Oliver e Gianni

Rei:Come sta?

Oliver:Sta bene. Si è anche svegliato e ha chiesto di te

Rei:Ci vado subito

Rei entrò nella stanza. Kei era sdraiato sul letto,la testa fasciata appoggiata su due cuscini,lo sguardo perso fuori dalla finestra

Rei:Kei,mi volevi?

Kei non rispose,lo guardò un attimo,poi riportò lo sguardo fuori

Rei:Mi dispiace,non volevo,perdonami!

Rei scoppiò in lacrime di nuovo

Kei:Smettila di piangere

Rei:S-si…

Rei si asciugò lentamente le lacrime

Kei:Perché?Eppure sai che non so nuotare

Rei:Non lo so…ero fuori di me…non ragionavo!Ti prego,perdonami

Kei:Rei,calmati,sei perdonato,solo voglio sapere se è vero

Rei:Cosa?

Kei:Che mia sorella è morta

Rei:Bhè…non proprio…cioè,no

Kei:Perché l’hai detto,allora?

Rei si sedette affianco

Rei:Io volevo farmi vedere da Ralph e Andrew…Loro sono ricchi sfondati…Anche tu lo sei…mentre io…

Kei:Rei,ma che diavolo dici?

Rei:La verità…io non sono ricco,anzi tutt’altro

Kei:Questi otto anni ti anni rincitrullito,forse?La ricchezza delle persone non si conta con le cose materiali,ma con ciò che hanno dentro!Tu sei più ricco di me,Ralph ed Andrew messi assieme

Rei:Non è affatto vero comunque!Voi siete ricchi,intelligenti e avete una lunghissima coda di ragazze che vi fanno il filo. Io non ho nulla di tutto ciò

Kei gli da uno schiaffo,non molto forte

Kei:Primo: io non ho affatto quell’ intelligenza che dici tu e secondo: ti sei mai guardato dietro?Hai talmente tante ragazze che se non ci fosse Mao ne potresti avere una per ogni giorno!

Qualcuno bussa alla porta:Takao

Takao:Rei,puoi venire?

Kei:Deve venire per forza?

Takao:Certo,altrimenti non l’avrei chiamato

Rei:Vado,prima che si arrabbi di più

Kei:Va bene…

Rei uscì e Kei restò solo a pensare

 

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Capitolo 3
*** Ritrovarsi ***


Quella notte

Quella notte...

Rei aprì gli occhi e fissò il soffitto.No,proprio non riusciva ad addormentarsi. Voleva sapere se Kei,ricordando il passato,era tornato quello di prima e,ancora più importante,se aveva ricordato veramente tutto. Si alzò e si diresse in camera di Kei.

Aprì lentamente la porta.Capì immediatamente che l'amico era sveglio. Decise di coglierlo di sorpresa,ma fallì. Vicino al letto inciampò in qualcosa: Dranzer. La raccolse

Rei”Cosa ci fa qui in terra?Non l’ha mai trattata così!”

Rei si avvicinò al suo compagno di squadra

Rei:Kei…

Kei:Cosa vuoi?Vattene

Rei:Cosa ti prende?Dranzer era in terra

Kei:Lo so,ce l’ho buttata io

Rei:Cosa non va?

Kei:Nulla...

Rei si accorse,dalla voce,che l'amico aveva appena finito di piangere. Si sedette sul letto e gli pose u7na mano sulla spalla

Rei:Non fare finta di niente!

Kei:Veramente!Stavo... mettendo in ordine i ricordi...

Rei:Capisco... vuoi parlarne?

Kei:Non,non ce n'è bisogno

Rei:Come vuoi…

Kei:Perché sei qui?

Rei:Non riuscivo a dormire e così ho pensato che volessi parlare…

Kei:Toglimi una curiosità: perché sei dovuto partire?

Rei:Vedi…come sai io sono originario della Tribù della Tigre Bianca. La legge proibiva contatti esterni. Mio padre aveva una malattia che le sole cure del villaggio non bastavano a guarirlo,così mia madre convinse il capo-villaggio a lasciarci partire. Mio padre guarì quell’anno e siamo tornati in Cina. Solo che i miei genitori non vennero riammessi…da allora non gli ho più visti

Kei:Capisco

Rei rabbrividì improvvisamente

Kei:Che ti prende?

Rei:Ho freddo…

Kei:E ci credo!Non sei molto abituato a questo clima

Rei:Già…

Kei:Meglio che tu vada

Rei:Si,’notte

Rei se ne andò

La mattina seguente

Kei sentì bussare: era Rei

Rei:Kei,svegliati,forza!

Kei:Che succede?

Rei:Sbrigati e basta

Kei sentì l’amico allontanarsi. Chissà perché non aveva voluto spiegargli nulla. Si vestì e scese in cucina

Takao:Eccoti,finalmente!Sei pronto?

Kei:Perché dovrei esserlo?

Takao:Tocca a te e Rei andare a fare rifornimento di cibo!

Kei:Di già?

Max:Si!Takao e Rei hanno dato fondo a tutto!

Rei:Eccomi,possiamo andare

I due ragazzi raggiunsero la città alle 11.00 passate. Camminarono per le vie di (????????),ma non trovarono neppure un negozio di alimentari aperto

Kei:Fantastico!E adesso?

Rei:Non ci resta che continuare a cercare…

Kei:Bhè,ricordati che abb…

A Kei si mozzò il fiato

Rei:Kei,che ti prende?

Kei:No…nulla

Rei:Comunque,peggio di così non può andare

In quel momento iniziò a piovere a catinelle

Kei:Stai zitto,è meglio

Rei:Ok…Ce ne torniamo a casa?

Kei:Tu cos…

Ancora una volta Kei restò senza fiato. Una ragazza alta,capelli lunghi,lisci e blu del mare,occhi rosso rubino gli stava correndo incontro. Era Hanna

Hanna:Kei!Kei!

Kei:Hanna!Cosa ci fai qui?

Hanna:Vivo con nostra madre qui in Germania…Sono felice di averti ritrovato

Lo abbracciò e lui fece altrettanto

Kei:…

Hanna:Perché mi hai abbandonata?

Kei:Io non ti ho abbandonata

Hanna:Perché,allora,appena il nonno ti ha chiesto di entrare al monastero,hai accettato immediatamente?

Kei:Io…non sapevo che non ti avrei più rivista,ma non avevo intenzione di abbandonarti…

Hanna:No,eh?Allora perché da quando sei uscito non mi hai cercata?

Lei era in lacrime,la voce suonava disperata

Kei:…Non ricordavo nulla…

Hanna si staccò velocemente dal fratello maggiore

Hanna:Bella scusa!E come avresti fatto a dimenticare?Battuto la testa,immagino!

Kei:No,ti sbagli…il nonno mi ha fatto il lavaggio del cervello

Hanna:Dovrei crederti?

Kei:Certo

Hanna:Te la dico io la verità!Non vuoi ammettere di esserti dimenticato di me!Anche nostra madre è più brava di te!Sei uno…

Kei le mollò uno schiaffo

Kei:Credi come vuoi,ma io ti ho detto la verità!Perché non la accetti?

Hanna:Kei…tu…tu…

Hanna si lasciò andare sul petto di Rei,che l’abbracciò

Rei:Kei,devi capirla!Anche se non era tua intenzione,l’hai abbandonata

Kei:Anche tu?Andate a farvi fottere,entrambi!

Kei si voltò e a passo spedito si diresse verso il parco che costeggiava il lago. Raggiunse una collinetta isolata e si appoggiò alla balaustrata.

Kei”Stupida!Sono passati otto anni,ma non è cambiata per nulla,anzi,è restata la stessa testarda di un tempo!Sa bene come sono andati i fatti,allora perché cerca di cambiarli?Dobbiamo chiarirci e al più presto. Se negherà ancora le prenderà!E poi,fare quella scena era esagerata!”

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Capitolo 4
*** Segreti ***


Kei cadde sulle ginocchia e una lacrima gli solcò il viso,seguita da altre

Kei cadde sulle ginocchia e una lacrima gli solcò il viso,seguita da altre. Yuri se ne accorse e corse ad abbracciarlo

Yuri:Kei,hai…ascoltato tutto?

Kei fece un cenno affermativo col capo e Yuri se lo strinse di più a se.

Poco dopo il medico li congedò e i due russi si diressero verso l’auto. Kei continuava silenziosamente a piangere e  Yuri gli circondava le spalle con un braccio.

A poco a poco Kei si calmò e smise lentamente di piangere. Arrivato al castello Kei si rintanò in camera,dicendo di volere stare un po’ da solo.

Si distese sul letto nella speranza di prendere sonno ma pareva che il suo organismo fosse contrario. All’improvviso sentì la porta aprirsi. Qualcuno lo prese per le spalle e lo voltò: Boris

Kei:Boris…cosa ci fai qui?Non dovresti essere a letto?

Boris:…Yu’ me l’ha detto…

Kei:Non riesce nemmeno a mantenere un segreto?

Boris:Non ti preoccupare,ne ha parla…

Si dovette interrompere a causa di alcuni colpi di tosse,dai quali uscì del sangue

Kei:Cos…sangue?Questo è sangue?

Boris:Si,ma non ti preoccupare

Kei:Come mai?Non stai bene?

Boris:No…per nulla

Kei:Che cos’hai?

Boris:La tua stessa malattia,solo più grave. Mi avevano dato due mesi di vita e ora me ne rimane solo uno

Kei:Mi spiace

Boris:Volevo dirti che ti amo,che sei la cosa più importante con mio fratello…

Kei:Tu hai un fratello?Chi è?

Boris:Yuri. Stessa madre. Ma non sono venuto qui per questo. Volevo dirti di non avere paura della tua malattia,va bene?Non fare il mio errore…

Una lacrima gli rigò il viso aperto in un sorriso triste e contemporaneamente sollevato

Kei:Non piangere…

Boris:Io non voglio morire,Kei,non voglio…

Kei:Tu non morirai,te lo prometto

Boris:Se dovessi morire,voglio portare con me una delle tue cose più belle

Kei aprì la bocca per chiedere cosa,ma fu interrotto dal bacio dell’amico.

Quando si staccarono si guardarono intensamente l’uno negli occhi dell’altro

Kei:Ti prometto che ti aiuterò a guarire

Boris:Oramai io non ho più speranze,ma tu si,se ti farai curare da medici specializzati

Kei:Se tu vieni con me

Boris:Non posso. Altrimenti Yuri lo scoprirebbe

Kei:Non lo sa?E come mai?

Boris:Non ho voluto faglielo sapere…

Kei:Hai paura di diglielo?

Boris:Si,molta. Lui non mi ha mai portato rispetto,soprattutto quando ero malato

Kei:Ti aiuterò io a diglielo. Per ora vieni qui

Kei gli fece spazio nel letto e l’altro gli si sdraiò accanto. Non passarono che pochi minuti che la porta si aprì di scatto,facendo comparire Yuri

Yuri:Scusa,Kei,hai…Boris!

Kei/Boris:Yuri!

Yuri:COSA STAI FACENDO?

Boris:Nulla!Ho solo…

Yuri gli si avvicinò furiosamente,lo prese per un braccio e lo buttò giù dal letto. Rialzatolo,lo voltò verso la porta e,messogli un braccio dietro la schiena,lo trascinò in corridoio e lo ributtò a terra. Kei li raggiunse sconcertato

Yuri:Allora,cosa stavate facendo?!?

Boris:Nulla di male!Te lo giuro!

Yuri:Dite la verità!Kei?

Kei:Non abbiamo fatto niente!

Yuri:Cosa ti ha detto questo stronzo?

Kei:Lascialo andare!

Yuri mise un piede sulla testa del fratello,facendogli sbattere la fronte a terra.

Yuri:Forza!Chiedi scusa per quella che volevi fare!

Kei:Yuri,smettila!

Yuri:Perché dovrei?

Kei:Perchè sta male!Ha solo un mese di vita!

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Capitolo 5
*** Rivelazione ***


Kei cadde sulle ginocchia e una lacrima gli solcò il viso,seguita da altre

Kei cadde sulle ginocchia e una lacrima gli solcò il viso,seguita da altre. Yuri se ne accorse e corse ad abbracciarlo

Yuri:Kei,hai…ascoltato tutto?

Kei fece un cenno affermativo col capo e Yuri se lo strinse di più a se.

Poco dopo il medico li congedò e i due russi si diressero verso l’auto. Kei continuava silenziosamente a piangere e  Yuri gli circondava le spalle con un braccio.

A poco a poco Kei si calmò e smise lentamente di piangere. Arrivato al castello Kei si rintanò in camera,dicendo di volere stare un po’ da solo.

Si distese sul letto nella speranza di prendere sonno ma pareva che il suo organismo fosse contrario. All’improvviso sentì la porta aprirsi. Qualcuno lo prese per le spalle e lo voltò: Boris

Kei:Boris…cosa ci fai qui?Non dovresti essere a letto?

Boris:…Yu’ me l’ha detto…

Kei:Non riesce nemmeno a mantenere un segreto?

Boris:Non ti preoccupare,ne ha parla…

Si dovette interrompere a causa di alcuni colpi di tosse,dai quali uscì del sangue

Kei:Cos…sangue?Questo è sangue?

Boris:Si,ma non ti preoccupare

Kei:Come mai?Non stai bene?

Boris:No…per nulla

Kei:Che cos’hai?

Boris:La tua stessa malattia,solo più grave. Mi avevano dato due mesi di vita e ora me ne rimane solo uno

Kei:Mi spiace

Boris:Volevo dirti che ti amo,che sei la cosa più importante con mio fratello…

Kei:Tu hai un fratello?Chi è?

Boris:Yuri. Stessa madre. Ma non sono venuto qui per questo. Volevo dirti di non avere paura della tua malattia,va bene?Non fare il mio errore…

Una lacrima gli rigò il viso aperto in un sorriso triste e contemporaneamente sollevato

Kei:Non piangere…

Boris:Io non voglio morire,Kei,non voglio…

Kei:Tu non morirai,te lo prometto

Boris:Se dovessi morire,voglio portare con me una delle tue cose più belle

Kei aprì la bocca per chiedere cosa,ma fu interrotto dal bacio dell’amico.

Quando si staccarono si guardarono intensamente l’uno negli occhi dell’altro

Kei:Ti prometto che ti aiuterò a guarire

Boris:Oramai io non ho più speranze,ma tu si,se ti farai curare da medici specializzati

Kei:Se tu vieni con me

Boris:Non posso. Altrimenti Yuri lo scoprirebbe

Kei:Non lo sa?E come mai?

Boris:Non ho voluto faglielo sapere…

Kei:Hai paura di diglielo?

Boris:Si,molta. Lui non mi ha mai portato rispetto,soprattutto quando ero malato

Kei:Ti aiuterò io a diglielo. Per ora vieni qui

Kei gli fece spazio nel letto e l’altro gli si sdraiò accanto. Non passarono che pochi minuti che la porta si aprì di scatto,facendo comparire Yuri

Yuri:Scusa,Kei,hai…Boris!

Kei/Boris:Yuri!

Yuri:COSA STAI FACENDO?

Boris:Nulla!Ho solo…

Yuri gli si avvicinò furiosamente,lo prese per un braccio e lo buttò giù dal letto. Rialzatolo,lo voltò verso la porta e,messogli un braccio dietro la schiena,lo trascinò in corridoio e lo ributtò a terra. Kei li raggiunse sconcertato

Yuri:Allora,cosa stavate facendo?!?

Boris:Nulla di male!Te lo giuro!

Yuri:Dite la verità!Kei?

Kei:Non abbiamo fatto niente!

Yuri:Cosa ti ha detto questo stronzo?

Kei:Lascialo andare!

Yuri mise un piede sulla testa del fratello,facendogli sbattere la fronte a terra.

Yuri:Forza!Chiedi scusa per quella che volevi fare!

Kei:Yuri,smettila!

Yuri:Perché dovrei?

Kei:Perchè sta male!Ha solo un mese di vita!

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Capitolo 6
*** Il padre ***


Yuri si bloccò di colpo e alzo il fratello,che aveva iniziato a piangere,gli occhi sbarrati

Yuri si bloccò di colpo e alzo il fratello,che aveva iniziato a piangere,gli occhi sbarrati

Yuri:Perché non me l’hai detto?

Boris:Io…avevo paura…

Yuri:Di che cosa?

Boris:Tu non mi hai mai portato rispetto,specialmente nei periodi in cui stavo male e…

Yuri:Ma è logico!Borkov e Hito ci costringevano a comportarci in quel modo

Ma anche dopo la nostra fuga hai continuato a…

Yuri:Oramai tutto è finito!Smettila di comportarti come una vittima!

Kei:Yuri,smettila di trattarlo come se valesse meno di zero!

Yuri:Lui è solo un moccioso che si crede vittima di chi sa cosa!

Kei:Non trattarlo così!

Boris:Smettetela tutti e due!Kei,non ne val…

Non finì la frase che delle vomitate di sangue lo fecero crollare a terra

Kei:Boris,che ti succede?

In quel momento,Ralph comparve in fondo al corridoio  e raggiuntoli,li allarmò di un possibile arrivo di Hito

Kei:Possibile che quel vecchio non se ne può stare rinchiuso nel suo dannatissimo monastero?

Ralph:Vuole riprendersi ciò che è suo

Boris:No…non voglio…tornare…là dentro…

E dicendo ciò,svenne. Yuri lo prese in braccio

Yuri:Ralph,perdonaci,ma dovresti nasconderci. E subito

Ralph:Sicuro?Non mi pare che Boris stia bene. Avrebbe bisogno di un medico

Yuri:Tu nascondici e basta. Mi aiuterà Kei a curarlo

Kei:Cosa?E come?

Yuri:Ti nasconderai con noi

Kei:Va bene…

Ralph:Allora non c’è tempo da perdere. Forza,andiamo

I quattro scesero velocemente le scale ma,arrivati al pianterreno,Kei bloccò il tedesco

Kei:Ehm,Ralph,io…

Ralph:Che c’è?

Kei:Dovrei dire una cosa piuttosto delicata…a tutti…

Ralph:;E’ molto urgente?

Kei:Si,molto. Sai dove si è cacciato Alex?

Ralph:Dev’ essere in camera di Rei,perché?

Kei:Gli devo parlare prima in privato per…bhè,lo scoprirai dopo

Yuri:Sei sicuro di farcela da solo?

Kei:Non sono così debole!Rintraccia Hanna e portala qua

Kei corse in camera di Rei. Doveva assolutamente parlagli e digli che era suo padre. Strano,certo,avere una differenza d’età così minima,ci credeva a stento lui. Ma era la verità!

Kei entrò nella camera e trovò Alex seduto sul letto,le spalle alla porta,quasi lo stesse aspettando.

Kei:Alex,devo parlarti…urgente

Alex:Yuri me l’ha detto…che devi parlarmi

Kei:Ok…

Gli si sedette accanto e gli prese una mano

Devo darti due notizie…una riguarda me,l’altra…entrambi

Alex:Parla,dai

Kei:L-la prima è che…ho solo 3 mesi di vita…

A quelle parole Alexander trasalì e si portò una mano davanti alla bocca,scioccato

Alex:No!Non possibile

Kei:Purtroppo è così

Alex:La seconda…qual è?

Kei fece un profondo sospirò,poi iniziò

Kei:Tu hai detto di non aver conosciuto tuo padre,giusto?

Alex:Si,è morto prima che io nascessi…O almeno,mi hanno detto così

Kei:E sbagliavano. Io ho…trovato la persona che ti ha messo al mondo e che poi se n‘è andata. E’ viva

Alex saltò in piedi,sbalordito

Alex:Davvero?L’hai trovata?Chi è?

Kei teneva ancora saldamente la mano del fratello e quando esso si alzò,la strinse ancora di più.

Kei:Alexander,sono io tuo padre

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