INU-KUN A ROMA

di Yashachan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** CAPITOLO 1- IL RITORNO IN PATRIA ***
Capitolo 2: *** CAPITOLO 2- IL COLOSSEO ***
Capitolo 3: *** CAPITOLO 3- INU-KUN ***
Capitolo 4: *** CAPITOLO 4: AMBASCIATRICE ROMANA ***
Capitolo 5: *** EPILOGO ***



Capitolo 1
*** CAPITOLO 1- IL RITORNO IN PATRIA ***


CAPITOLO 1: IL RITORNO IN PATRIA
- Zio Traiano!- esclamai, appena scesa dalla biga.
- Anna, nipote mia, come stai?-
- Io bene, e tu?-
- Anche, ma entra, non vorrai restare fuori?-
Seguii mio zio, l'imperatore Traiano, all'interno del palazzo. Erano anni che non ci mettevo piede e mi sembrava incredibilmente diverso, essendomi abituata agli stili orientali. Mi zio si sedette sul trono mentre io me ne rimanevo in piedi.
- Mi sei mancata molto, nipote.-
- Anche tu, zio.-
- Ti ricordavi della tua vecchia casa?-
- Un po', ma mi ricordavo soprattutto te, come sta lo Stato?-
- Ci sono molti briganti anche tra le legioni. Tu come sei stata in quel remoto Paese?-
- Mi sono subito abituata alle tradizioni, come puoi vedere.-
- Sei passata illesa attraverso il territorio dei Parti?-
- Sì, zio.-
- Le mappe come sono state?-
- Molto apprezzate dall'Imperatore di quel Paese.-
- Voglio farti conoscere delle persone. Sono i membri del gruppo "I Figli di Roma".-
Mi si presentarono personalmente e anch'io mi presentai.
- Zio, potrei ritirarmi a riposare?-
- Come vuoi, ricordi dov'è la tua stanza?-
- Sì, zio.-
Feci un inchino e mi allontanai. Entrai nella mia stanza e fiutai se c'erano trappole. Non c'era niente di niente. Chiusi la porta e mi tolsi il kimono, tenendo accanto a me la katana, la mia spada, e, come toccai il letto, mi addormentai. Erano giorni che non dormivo, cavalcando giorno e notte. Ormai sapevo perfettamente il giapponese, la lingua del Paese in cui ero andata, e, sì, mi ero anche innamorata di un mezzo spettro che era scomparso dopo aver finito il lavoro di mappatura.
Era stata una scomparsa piuttosto strana, visto che, ogni volta che si allontanava per più tempo dell'andata al gabinetto, mi avvertiva. Dopo era arrivata quella voce telepatica che mi diceva di non preoccuparmi per lui. Il giorno dopo avevo consegnato il lavoro e avevo potuto tornare a casa per chiedere a mio zio la possibilità di fare l'ambasciatrice romana presso l'Imperatore. Così ero tornata a casa il più velocemente possibile per poter tornare a salvare il mio amico.
Anna, se rivuoi l'hanyou devi uccidere l'Imperatore romano. mi disse una voce telepatica.
Mi sedetti di scatto.
Chi sei? Perché lo vuoi morto? gli chiesi.
Ascoltami se lo rivuoi vivo, l'hanyou, devi fare come ti dico, altrimenti lo vedrai morto nel Colosseo.
Dimmi, chi sei?
Uno che vuole la tua morte.
La mia morte... perché la vuoi?
Tu mi hai rifiutato.
Allora... tu... sei...
Sì, sono il nipote dell'Imperatore giapponese.
Tu... maledetto... perché volevi proprio me?
Perché sei romana e hai meravigliosi capelli...
SEI UN PORCO!
Può darsi... fa' come ti dico e il tuo amico vivrà. Ah, ah, ah...
Mi ridistesi. Come potevo fare per salvare il mio amico e mantenere vivo mio zio? Strinsi la katana.
Yasha chiama Inu, Yasha chiama Inu, Inu rispondi, passo. chiamai.
Yasha era il nome che mi avevano dato grazie alle caratteristiche combattive.
Qui Inu, felice di sentirti, Yasha-chan.
Mai quanto me. Sentimi, riesci a percepire qualcosa?
Sì, l'odore dell'acqua dolce, un fiume, e pesce.
Il nipote dell'Imperatore giapponese ti ha catturato e ti trovi al mercato del pesce. Chiederò a mio zio quando si faranno i giochi e troverò il modo di tirarti fuori.
Io ti aspetto.
Non credo che tu possa fare altro... ci sentiamo domani sera.
Mi riaddormentai più serena di prima.

ATTENZIONE: vale per tutte le mie fanfic: niente recensioni = niente capitoli nuovi!!!

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Capitolo 2
*** CAPITOLO 2- IL COLOSSEO ***


CAPITOLO 2: IL COLOSSEO
- Zio, quando ci saranno i giochi?- gli chiesi.
- Fra poche ore, perché?-
- Ti hanno detto se ci sarà qualcosa di speciale?-
- Sì, un ragazzo dalle orecchie da cane.-
- Grazie mille, zio.- gli sorrisi.
Uscii dalla sala, lasciando sbigottito mio zio, che probabilmente si stava chiedendo a che mi servivano quelle informazioni.
"Bene, allora stasera mi metterò in contatto con Inu-kun, ma ora devo controllare com'è il Colosseo per dopo fare un piano di fuga." inconsapevolmente andai al Colosseo. "Ah, sono già qui, bene. Allora lo zio mi vorrà accanto a lui in o kimono o tunica, preferisco il kimono, con quello sono più abituata..."
- Che sguardo assorto...- commentò Livia, una del gruppo "I Figli di Roma".
- Eh? Stavo pensando...-
- Su, siediti.- mi sedetti accanto a lei su una panca del Colosseo.- C'è qualcosa che non va, vero?-
- Eh? No, no, niente ^.^'.- sorrisi.
- Su, c'entra qualcosa qualcuno che hai conosciuto laggiù?-
Arrossii.- Sì.- ammisi.
- E quel qualcuno si esibirà tra poco, vero?-
- Co... come fai a saperlo?-
- Ho ascoltato la discussione tra te e tuo zio, è un ragazzo molto particolare.-
- Sì, è un hanyou, un mezzo spettro, che mi ha accompagnato nei miei viaggi di mappatura del Giappone e che mi ha insegnato a combattere.-
- Con quella spada?- indicò la mia katana.
- Con questa katana, anche lui ne ha una come la mia.-
- Se dovrà gareggiare oggi, allora sarà già di sotto, seguimi.-
La seguii e mi condusse di sotto.
Inu-kun, sono Yasha-chan, dove ti trovi?
Yasha-chan, ci sono molte bestie, qui.
- Livia, dove si trovano le bestie?-
- Le bestie? Laggiù in fondo.-
Mi fece strada fino a una gabbia dove vidi il mio amico. Aveva ancora il suo kariginu rosso e guardava sperduto il posto in cui era, annusando l'aria in cerca del mio odore.
- Sono qui, Inu-kun.- lo chiamai, correndo da lui.
Inu-kun si girò verso di me e sorrise.
- Yasha-chan, disperavo di rivederti.-
- Anch'io, Inu-kun. Senti, combatterai tra poche ore, non usare la Tessaiga per combattere, non ci saranno altri spettri, quando sarà il momento urlerò "Inu-kun, la Tessaiga", capito?-
- Sì, Yasha-chan.- tirò fuori una mano e gliela presi dolcemente.
- Inu-kun, ora devo andare, ci rivediamo dopo.- mi alzai per andarmene di malavoglia e mi girai.
- Yasha-chan!- mi chiamò.
Voltai la testa per vederlo.
- Aishiteru, Yasha-chan.-
- Watashi mo, Inu-kun.-
Livia mi accompagnò fuori e ci sedemmo nuovamente sulle panche.
- Che ti ha detto?- mi chiese.
- "Aishiteru"?-
- Sì.-
- "Ti amo".-
- E cosa gli hai risposto?-
- "Watashi mo", "anch'io", è giapponese.-
- Parli spesso in giapponese con lui?-
- Parliamo perfettamente entrambe le lingue, solo abbiamo delle difficoltà con gli alfabeti. Io, ad esempio, non riesco a scrivere bene con i kanji, gli ideogrammi.-
- Be', torniamo indietro, tuo zio si starà preoccupando.-

N.d.Yc: attenzione, vale la solita formula 0 recensioni = 0 capitoli nuovi
N.d.YC: io e Aki siamo praticamente la stessa persona

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Capitolo 3
*** CAPITOLO 3- INU-KUN ***


CAPITOLO 3: INU-KUN
Mio zio mi aveva voluto accanto a sé, così come immaginavo. Vidi Livia mescolata tra la folla e mi sorrise.
- E ora, gentili signori e signore, dall'estremo oriente, luogo in cui è andata la nipote dell'Imperatore, un ragazzo dalle orecchie da cane!-
"Inu-kun!"
Inu-kun fu portato dentro in una gabbia. Lo vidi sicuro di sé, come sempre, appoggiato con noncuranza a una parete, con il kariginu ancora intatto e nessuna ferita addosso. Lo fecero scendere e inginocchiare davanti a me e mio zio. Mi vide e gli sorrisi. Dopo si alzò.
- Ave, Caesar, moriterum te salutant.- disse, voltandosi e andando verso il centro del Colosseo.
Ridacchiai e mio zio mi guardò, sorpreso.
- È quello il ragazzo di cui mi chiedevi?-
- Sì, zio, lui è Inu Yasha, colui con il quale ho tracciato le mappe.-
- E che ci fa qui?-
- Combatte. È stato catturato e lo hanno portato qui pur non sapendo la sua forza, potrebbe distruggere il Colosseo con un solo colpo di spada, se non è migliorato.-
Inu-kun si preparò a combattere e furono fatti entrare dei leoni.
"Sono solo dei grossi mici, li batterà in tre secondi tutti quanti."
Infatti vidi Inu-kun prendere un leone per la collottola e guardarlo negli occhi.
Sono questi quelli che devo battere? mi chiese.
Tra un po' ne arriveranno altri. risposi.
Inu-kun fece sbattere uno a uno i leoni contro il muro e gli sorrisi e, vedendolo arrossire, ridacchiai mentalmente. Entrarono molti gladiatori e Inu-kun li mandò a dormire in un colpo solo mentre aspettava il mio segnale. Alla fine lo vidi. Lui. Il nipote dell'Imperatore entrò nell'arena, pronto a colpire Inu-kun con uno spadone: la Tokijin.
Si avvicinò a Inu-kun.
- Inu-kun, la Tessaiga.- gli urlai, entrando nell'arena.
- Sta' ferma, Anna!- mi gridò lo zio.
Corsi verso il nipote, mentre Inu-kun si voltava troppo lentamente, estraendo la mia spada, la Tensaiga, e bloccai il colpo del nipote con la mia lama. Un "Oooh!" si levò dal pubblico.
- Che ti prende, Inu-kun?- gli urlai, tirando un calcio al nipote e portandomi al suo fianco.
- Sotto il suo kariginu c'è un incantesimo che lo rallenta.- rise il nipote.
- Inu-kun, togliti come riesci quell'incantesimo, intanto combatto io.-
Inu-kun annuì e cominciò a tirarsi via la giacca mentre Tensaiga e Tokijin si incrociavano nuovamente. Il nipote mi tirò un calcio, ma lo parai con lo stinco e gli risposi con un calcio dall'altra parte, mandandolo a sbattere contro un muro. Tornai da Inu-kun e gli strappai l'incantesimo.
- Arigatou.-
- Di niente, Inu-kun, ora muoviamoci.-
- Sali sulla mia schiena.-
Salii sulla sua schiena, dopo aver messo via la katana, e mi portò fuori.
- Sta' tranquillo, zio.- gli dissi.
Indicai tutte le strade per fuggire a Inu-kun e dopo ci sedemmo sotto un albero, nel bosco.
- Mi sei mancata, Yasha-chan.-
- Anche tu, Inu-kun.-

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Capitolo 4
*** CAPITOLO 4: AMBASCIATRICE ROMANA ***


CAPITOLO 4: AMBASCIATRICE ROMANA
Inu-kun mi raccontò come era stato catturato, non voleva che il nipote dell'Imperatore mi portasse a letto e così s'era offerto al posto mio. Gli tenni una mano, guardando il cielo.
- Inu-kun, secondo te, questo cielo è molto diverso da quello giapponese?-
- No, Yasha-chan, perché il cielo è unico, solo quello giapponese è più segnato dal sangue, non come qua.-
Vidi i membri del gruppo "I Figli di Roma" avvicinarsi e mi alzai, salutandoli e presentandoli a Inu-kun e presentando loro Inu-kun.
- Scusa, Anna, come mai ti chiama "Yasha-chan"? Ti ha chiamato così anche prima.- mi chiese Livia.
- "Yasha" significa "spettro femmina" mentre "-chan" sta per "piccolo, piccola" quindi il nome giapponese è "piccola Yasha".-
- Tuo zio ti aspetta.- disse Marcus.- Non farlo aspettare.-
- Posso venire anch'io?-
- Sì, ha chiesto anche di te.- rispose Sirio.
Ci scortarono dall'Imperatore romano e lì, io e Inu-kun, facemmo un breve inchino com'eravamo abituati in Giappone.
- Anna, cos'hai in mente di fare?-
- Per quale motivo me lo chiedi, zio?-
- L'Imperatore giapponese ti ha mandato a chiedermi se puoi essere l'ambasciatrice romana, giusto?-
- Giusto, zio.-
- Vuoi diventarlo?-
- Posso?-
- Se questa è la tua volontà, così sia.-
- Grazie, zio.-
- Tu, se non sbaglio, sei Inu-kun, come ti chiama mia nipote.-
- Sì, signore.-
- Per favore, proteggila mentre tornate all'Imperatore giapponese.-
- Non mancherò.-
- Anna, vuoi partire con abiti romani?-
- Sì, zio, ma preferisco portarmi dietro il mio kimono.-
- I cavalli sono pronti, partite pure e fate buon viaggio.-
- Grazie, zio.-
- Grazie, Imperatore romano.-
Preparai il mio zaino e, quando uscimmo, salutammo di nuovo mio zio, dopo salimmo in groppa ai cavalli e partimmo.
- Ehi, hai imparato a andare a cavallo!- commentai.
- Ho dovuto, Anna.-
- Già.-

IN GIAPPONE
- Buongiorno, Imperatore.- salutai.
- Sei tornata, Anna.-
- Sì, come ambasciatrice romana.-
- Sei benvenuta sia come Anna sia come ambasciatrice romana.-
- Arigatou, Imperatore.-
Io e Inu-kun uscimmo dopo aver riferito i saluti di mio zio. Ci fermammo sotto un ciliegio in fiore e Inu-kun mi baciò dolcemente...

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Capitolo 5
*** EPILOGO ***


EPILOGO
K: oh, non si riesce a leggere altro.
Sh: (sospiro) chissà se sono riusciti a coronare il loro sogno d'amore. (altro sospiro)
Mir: Inu Yasha, tu ne sai qualcosa?
IY: no, che ne dovrei sapere, io?
Yc: ragiona, Miroku. La ragazza, Anna, parla nel periodo di Tiziano, è ovvio che né io né lui potevamo essere nati, Inu Yasha è solo un omonimo.
Sa: be', intanto pensiamo al nostro periodo: ricordatevi che Naraku ha un bel pezzo della Shikon no Tama.
Yc: già, in fondo è meglio se la storia non ha un termine e, Inu Yasha, ricordati che non sei come Miroku ^.^
Mir+IY: che intendi dire?!?!?!?!
Yc: niente (risatina nervosa)
K: su, lasciatela in pace, in fondo ha detto la verità. Inu Yasha, riesci a brandire la Tessaiga?
I: magari!
Sh: INU-KUN, LA TESSAIGA!
Yc: che vuoi dire, Shippo-chan?
Sh: non ricordi la frase di Anna? Ha detto proprio "INU-KUN, LA TESSAIGA!" quindi la Tessaiga esisteva già prima del padre di Inu Yasha e anche la Tensaiga e la Tokijin.
Yc+IY: COSA?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!
K: in effetti Anna ha nominato tutte e tre le spade.
Yc+IY: (tirano fuori le loro spade) non è possibile.
Miy: su, muoviamoci, signorino Inu Yasha...
Yc: cos'è, hai paura, vecchio Miyoga -.-?
Miy: ma lo sa che giorno è?
Yc: sì (ringhiando)...
K: non scaldarti ^.^'...
(Yc se ne va)
Sh: ma dove va?
IY: non sai che giorno è oggi?
Sh: no.
IY: che cucciolo ignorante...
Sh: cosa? Come ti permetti?
IY: stanotte diventa youkai, per questo non vuole rimanere accanto a noi, teme di ucciderci.
K: "povera ragazza" buona notte.
IY+Sa+Mir+Sh: buona notte
(IY, Sa, Mir, Sh e K si mettono a dormire)
Miy: povera ragazza
I: sta' zitto, Miyoga (lo prende e lo schiaccia, gettandolo dopo via)
Miy: buona notte
(Anche Miy si addormenta)

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