Processo ad una nonsense

di winry8827
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** citazione in giudizio ***
Capitolo 2: *** Pensieri differenti ***
Capitolo 3: *** in Tribunale ***
Capitolo 4: *** L'Udienza ***
Capitolo 5: *** L' Accusa ***
Capitolo 6: *** Apologia ***
Capitolo 7: *** Verdetto ***
Capitolo 8: *** Riflessioni....Si ricomincia! ***



Capitolo 1
*** citazione in giudizio ***


Processo ad una nonsense
 
Citazione in giudizio
 
 
 
Una mattina d’autunno, una piccola Nonsense come sempre assonnata si preparava ad affrontare una dura giornata.
Fece una ricca colazione, si preparò con cura, ma poco prima di varcare la soglia del palazzo dove abitava notò che una Lettera infestava la casella, si notava che  non portava buone nuove, perché si agitava furiosamente, ma che poteva fare? Doveva andare a lavorare?
Risapute sono le doti di una Nonsense, arguta, ironica e tal volta sarcastica, ma purtroppo la curiosità la divorava, più pensava alla Letteraccia più sentiva un buco al centro della pagina.
Decise di leggerla così, libera da ogni curiosità avrebbe cominciato la solita giornata.
-Inviata dal tribunale!
La Nonsense non capiva! Era una cittadina modello, si impegnava nel sociale, non mancava mai di suscitar ilarità, ma soprattutto non aveva offeso mai nessuno.
Si sentiva strappata in mille pezzi, era stata privata della fiducia che riponeva in un suo lettore?
La Lettera diceva.
 
Citata in giudizio da una Poesia per:

  • Disturbo ad Opere Superiori
  • Atti osceni ai danni della LETTERATURA
 
 
Ma come che ingiustizia! Una collega mi denuncia!
 
 
 
Spazio dell’autrice:
Questa storia racconta di una nonsense che viene citata in giudizio, nella storia tutte le opere letterarie sono personificate, ognuna ha un carattere specifico che determina le loro azioni e per ciò hanno la lettera maiuscola.
Prometto che sarà breve quattro cinque capitoli, piccoli, al massimo.
 
Volevo poi spiegare che nasce dalla necessità di difendere un genere per me valido e da molti ignorato.
 
Spero vi sia piaciuto.
 
Vorrei ringraziare chi legge e chi commenta, sperando lo farete.

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Capitolo 2
*** Pensieri differenti ***


 Processo ad una Nonsense

Pensieri differenti

Pensieri di una Nonsense tradita
 
Che tristezza, una collega, ma come!
Posso capire un lettore, magari con gusti particolari, forse potrei non piacere ad un intellettuale infondo io sono semplice, schietta e facilmente comprensibile, magari ad un tipino aulico e sofisticato sembrerei superficiale.
Forse potrei risultare antipatica ad un ingegnere, architetto, chimico uff! Pensandoci potrei non piacere a molte persone, tutte quelle amanti della logica!
 Allora anche i matematici!
Che ingiustizia!
Capisco le critiche, ma una denuncia! Che esagerazione!
Tra colleghi ci vuole rispetto, tutti noi Generi siamo uguali lo dice il terzo articolo della Costituzione Letteraria

’ Tutti i Generi hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge e soprattutto dinanzi al Lettore ‘’

Ma sono tutelata dalla legge non dovrei preoccuparmi.

La piccola Nonsense era delusa più che preoccupata, delusa che un genere così importante come la Poesia non la accettasse.
Provava un immenso dispiacere nel comprendere di non essere rispettata.
Poverina, trafitta alle spalle con un pennino appuntito da chi tanto apprezzava ed ammirava.

 
Pensieri  di una Poesia superba
 
Proprio non capisco come possa esistere un Genere simile, la sua esistenza è un’ offesa al mio essere sublime.
Pensa d’ esser sagace ma non è altro che un ignorante che si erige a lucido osservatore della realtà.
La sua distorta realtà!
Viviamo in un mondo ricco di bellezza di arte e di fascino, perché parlare di reietti incivili che deturpano la grazia da me cantata!
 
A sua volta la Poesia superba è infinitamente  irritata dalla realtà raccontata dalla Nonsense, lei crede con tutta se stessa che il canto spetti alla sola beltà!
 
Nota dell’autrice [ …se così posso essere definita… ]
Spero di non offendere nessuno e soprattutto nessun genere, io credo fortemente nella validità del terzo articolo della costituzione letteraria.
Ringrazio chi legge e chi commenta, sperando lo farete.

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Capitolo 3
*** in Tribunale ***


Processo ad una Nonsense

 In Tribunale
 
La piccola Nonsense si preparava per l’udienza, si era vestita con una sovracopertina  blu molto elegante.
Si guardava allo specchio comprendendo solo in quel momento di essere in pezzi, non materialmente ma psicologicamente.
Le sue parole erano sbiadite, le lacrime quasi le avevano cancellate.
Tutta la sua saggezza non bastava a consolarla.
Preso coraggio uscì di casa, avrebbe raggiunto la sua destinazione camminando, l’aria sul suo titolo le avrebbe schiarito le idee.
Salutò svariate amiche, tra quelle una Poesia.
‘’ Dove vai così triste! ‘’
‘’ Al Tribunale, una tua sorella mi ha denunciata! ‘’
‘’ Ma come… è un’ingiustizia ‘’
La piccola  proseguì nel suo cammino, si avvicinava sempre più al suo misterioso destino.
 
Finalmente era arrivata, dinanzi si ergeva maestoso un Tribunale di cartone, un solido cartone resistente alle intemperie.
 
Se solo la mia casa fosse così solida! Potrei sentirmi più sicura!
Pensò rispettosa ma anche un po’ invidiosa, delle mura solide avrebbero mai potuto colmare quel senso di sfiducia?
Aveva bisogno di pagine più spesse, magari impermeabili e di una sovracopertina rigida e rivestita!
 
Entrò nell’aula 3, che buffo destino! Un numero importante non solo nella Costituzione ma anche nella stessa letteratura, il 3 della Divina, naturalmente la Commedia.
 
 
Note dell’autrice […se cosi posso essere definita…]
Ringrazio tutti voi che leggete ma un grazie speciale va a chi con tanta pazienza commenta.
Concludo dicendo, scusate scrivendo che lo stile di questa storia è volutamente semplice e non banale, è chiaro che parteggio per la Nonsene, una Nonsense umile, semplice e diretta indi sarebbe assurdo scrivere paroloni aulici, sublimi , periodi lunghi o complessi o quant’altro potrebbe arricchire.
Ripeto è una scelta voluta scriverla in questo modo, mettiamola così sono quella piccola Nonsense che apprezza tutto e tutti, mi diletto scrivendo ed è chiaro che uno scritto sia l’espressione materiale di una personalità o di un pensiero come in questo caso.
Grazie a tutti voi che dedicate un po’ del vostro tempo a questa piccola storiella.

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Capitolo 4
*** L'Udienza ***


 Processo ad una Nonsense

L’ Udienza
 
L’udienza era da poco iniziata e la Nonsense si era accomodata al posto a lei designato, le pagine tremavano per la tensione, sentiva la sovracopertina stretta, ma il problema non era il soprabito ma il suo animo, ormai da tempo turbato. Da giorni aveva la sensazione di essere ingrassata, ma lo scritto in essa presente era sempre lo stesso, forse le lacrime avevano ingrossato le sue pagine!
 
La piccola era spaesata, si trovava in un edificio storico e dinanzi aveva una figura imponente, quella dell’ Epica, designata al giudizio.
 
Al suo fianco sedeva la superba Poesia, sicura di se stessa e della sua vittoria.
Arrogante nel suo essere guardava saccente la piccola Nonsense, sempre più intimorita.
 
L’Epica iniziò l’udienza chiedendo alla Poesia di illustrare le sue motivazioni, supportate da eventuali testimonianze.
 
L’accusa

 
Buona Sera Illustrissimo Giudice, chiedo venia per il disturbo, capisco che la questione sia alquanto superficiale, ma sento il dovere, da Buon Cittadino, di difendere l’onore della nostra Grandezza.
Sono secoli e secoli di tradizione a spingermi e motivarmi in questa Lotta Sociale.
Le Nonsense chiedono sempre più diritti, la pubblicazione, il rispetto e soprattutto l’uguaglianza.
Credo fortemente nell’ordine gerarchico, Noi generi superiori abbiamo una lunga tradizione e riconoscimenti indi abbiamo il diritto alla maggior importanza.
Chiedo Illustrissimo l’ausilio di un testimone, affido l’oneroso compito di rappresentare una diffusa opinione ad una mia collega.

 
La Poesia superba aveva richiesto l’aiuto di un’altra Poesia.
Una Poesia ricca di metrica e retorica.
 
Note dell’autrice […se così posso essere definita…]
Salve a tutti vorrei ringraziare chi mi segue, siete tutte gentilissime, quindi grazie a Beeble, Miss Dark e NonnaPapera.
Poi ringrazio _Ansel_ per averla inserita tra le storie da ricordare. Ringrazio Ilarione, Beeble, Miss Dark e NonnaPapera per i loro commenti.
Vi ringrazio per il tempo dedicato.
Ringrazio poi chi semplicemente legge  e chi commenta, sperando lo farete.

Le parti in corsivo rappresentano il discorso dell'accusa.
Il prossimo capitolo riporterà la testimonianza dell’accusa e della difesa, mancano pochi capitoli alla fine di questa Nonsense con un suo particolarissimo Senso, perché tutto ha senso basta solo cercarlo!
 
 

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Capitolo 5
*** L' Accusa ***


 Processo ad una Nonsense
 
L’ Accusa
 
Il testimone dell’accusa era una splendida Poesia ricca di metrica e retorica, i suoi movimenti erano sinuosi come le sue parole. Ricoperta da una sopracopertina rossa e rigida, appariva elegante e serena, ma qualcosa nel profondo del suo cuore di carta la turbava.
Anch’ella non sapeva bene cosa fosse.
 
La piccola Nonsense osservava attentamente la Poesia, il suo sguardo era ricolmo di rispetto ed ammirazione, ma allo stesso tempo velato di tristezza.
 
La testimonianza dell’accusa
[…una splendida Poesia…]

 
 
Illustrissimo Giudice la saluto con riverenza.
Sono qui per testimoniare a favore della mia collega, ma devo essere sincera non condivido pienamente il suo pensiero.
Ritengo che tutti noi Scritti abbiamo il diritto alla pubblicazione e al rispetto, ma sinceramente Illustrissimo credo anche che  in una società civilizzata sia giusto stabilire una  gerarchia d’importanza.
Lo stile, la metrica e la retorica non possono esser ignorate, se l’accusa è superiore all’imputato io lo sono ad essa e Lei ci sovrasta!
 
La magnifica Poesia era divisa, il suo giudizio altrettanto.
Appoggiava l’amica ma non completamente, rispettava la Nonsense ma non al punto da ritenerla all’altezza della sua magnificenza.
 
 
 
La Poesia superba aggiunse
 
Illustrissimo concludo dicendo che temi sublimi spettino alle Poesie, la cruda e scarna rappresentazione della bassezza umana alle Inchieste.
Un genere con tale nome ‘’nonsense‘’ è un paradosso, perché scrivere opere insensate? Qual è la loro utilità? Non cantano e mai potranno farlo, non commuovono e mai potranno farlo, potrei così continuare, ma ciò non avrebbe senso ed esisto già loro per questo!
 Sono il paradosso della storia cartacea, offendono la nostra Tradizione!

 
Con ciò concluse un’accusa indirizzata non solo all’imputata ma all’intero genere.
Quel processo doveva -per lei- esser d’esempio, tutti avrebbero dovuto comprendere che lei era importante e soprattutto più di ciò che non aveva senso!
Incredibilmente soddisfatta della sua arringa, ma altrettanto insoddisfatta del suo testimone, che aveva dichiarato una verità scottante che bruciava le sue orgogliose pagine, andò ad accomodarsi alla sua sedia.
 
 
L’intero genere Poetico era macchiato di superbia, poche elette avevano abbandonando il passato,  ritenendolo un ricordo e un’esperienza dai quali attingere con coscienza ed umiltà, per vivere nel presente. Poche elette possedevano uno spirito critico capace di osservare e denunciare una realtà straziata dall’odio, dal pregiudizio e dalla superbia.
Ma forse è l’opposto! Molte sono le Poesie di denuncia oggi giorno e poche quelle insensatamente superbe, nella loro solitudine ed incomprensione cercano la rivalsa in un mondo dove metrica e retorica sono quasi abbandonate, i loro valori sono sostituiti da nuovi quali il sentimento e la capacità di emozionare.  Capisco il loro odio!

 
Questo fu il pensiero del Giudice dopo aver ascoltato l’accusa.
Aveva compreso il motivo che spingeva la superba Poesia, ma come accettarlo?
Ognuno aveva le sue ragioni, ma non tutte possono essere giuste, il movente non è una giustificazione, ma una scoperta necessaria per rasserenare l’animo di chi diversamente ragiona e agisce.
 
Nota dell’autrice […se così posso essere definita…]
Ho deciso di dedicare questo capitolo esclusivamente all’accusa.
La testimonianza è in corsivo, il discorso dell’accusa in corsivo blu, il pensiero del giudice in grassetto!
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto ma aspetto i vostri commenti!
Ringrazio Beeble, Miss Dark, NonnaPapera e Day_Dreamer che mi seguono e commentano, grazie mille! Poi ringrazio _Ansel_ per averla inserita tra le storie da ricordare!
Grazie anche a chi legge silenzioso!
Ps: il prossimo capitolo sarà dedicato interamente alla difesa e si intitolerà ‘’ Apologia ‘’. [ oggi mi sono sbizzarrita con l' html  ^-^ ]

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Capitolo 6
*** Apologia ***


Processo ad una Nonsense

 Apologia

 
La piccola Nonsense era molto emozionata le pagine tremavano e le parole iniziavano a sovrapporsi, rischiava così di rendere la sua lettura difficile e quasi incomprensibile, aveva bisogno di recuperare la serenità, altrimenti la sua esistenza sarebbe stata inutile. Uno scritto vive per essere letto e compreso.
Aveva bisogno di quella parola, doveva averla, non credeva che si fosse cancellata, così con insistenza la cercava.
Forse stampata nell’ultima pagina, nell’ultima riga, in quell’ultima parola, ma l’avrebbe trovata e nel peggiore dei casi riscritta.
Si, era scritta: Coraggio, sapeva ora di poter lottare e vincere la sua causa, la sua libertà, il rispetto.
Poteva vincere il pregiudizio nei confronti della sua famiglia, del suo genere, lo avrebbe fatto perché doveva!
Doveva vincere, dimostrare di valere, di essere all’altezza, lo avrebbe fatto perché poteva ed ora voleva quel processo perché aveva compreso che avrebbe riscritto le pagine della cattiveria, della superbia, dell’arroganza e del pregiudizio.
Avrebbe ottenuto una legittimazione legale, la Libra l’avrebbe appoggiata e nessun altra poesia avrebbe potuto sbilanciarla.
 
La Libra dinanzi aveva, rappresentata nella sua estrema bellezza e giustizia alle spalle dell’Epica.
 
La difesa della piccola Nonsese
 
Illustre giudice con umiltà mi difenderò, ma prima vorrei chiedere l’ausilio della mia Testimone.
 
Una piccola Poesia di un’unica pagina e libera da schemi.
Visibili le sue parole raccontavano
 
Pregiudizio
 
Stantio pensiero, che non
può essere abbandonato,
erige massi pesanti
lungo gli argini
dell’anima.
Mente,già, dall’odio murata
vive errando in un mondo
straziato.
Pregiudizio è chiamato!

 
Sicura del suo pensiero la piccola testimone cominciò la sua Apologia
 
Questo processo è nato dal pregiudizio di una stimata Collega ed affettuosa amica. Conosco e comprendo, ma non accetto il suo pensiero.
L’ Uguaglianza non è solo un diritto, ma una necessità primaria, è il fondamento del vivere civile.
Dal pregiudizio nasce la diversità.
Siamo Uguali per la Costituzione, dovremo esserlo per la Legge ed anche per il Lettore.
La mente è murata, l’animo serrato,errando vive, così come l’Uomo, la Poesia dal pregiudizio corrotta in un Mondo straziato, da chi come lei ha urlato il suo pensiero.
La mia Amica Nonsense ha il diritto al Rispetto, all’Uguaglianza, alla Pubblicazione.
 Ha diritto di non esser letta con pregiudizio!
Ha diritto a non esser trattata con pregiudizio!
E’ unicamente originale, ha il suo senso incredibilmente sensato!
E’ Sensatamente Nonsense.

 
La piccola Imputata era incredibilmente soddisfatta della sua Testimone, sempre più serena affrontò l’accusa iniziando la sua arringa.
 
La mia Amica è sincera, le sue parole visibili contrastano forte l’oscurità del pregiudizio che regna nella Letteratura, egli si nasconde e si annida marcendo le pagine più belle.
Io sono una piccola Nonsense che vive cercando di esser compresa, il  senso è la ricerca  e cercando lo si può trovare. La ricerca è il mio messaggio.
L’ultima mia frase in grassetto raccomanda:
Non limitarti ad osservare ma guarda oltre, ricerca, Coraggio!
Con ciò concludo, con riverenza mi accomodo.
 
La piccola Nonsense era pienamente soddisfatta, provava la stessa emozione di quando la prima volta fu letta.
 
Spazio dell’autrice….
Allora dato che dal pregiudizio nasce l’avversione di molte Poesie/Lettori nei confronti delle Nonsense [e purtroppo non solo] ho pensato di incentrare l’Apologia su questo concetto, la trasparenza della piccola e libera Poesia è già quello un manifesto! L’ho scritta io ‘’ Pregiudizio ‘’ è in versi liberi e senza metrica, ciò che scrivo è libertà di pensiero che non può rientrare in schemi definiti
–anche troppo difficili da rispettare-  non sono molto brava nello scrivere poesie, ma ci provo e questa era adatta a ciò che desideravo esprimere nelle difesa! In corsivo blu l'Apologia della testimone, in corsivo il discorso della piccola Nonsense.
La storia sta quasi terminando, un paio di capitoli alla parola Fine, peccato!
 
Ringrazio….
Beeble, Miss Dark e NonnaPapera per ave inserito la mia storia tra le seguite, ma ringrazio tutti voi che mi seguite.
Day_Dreamer e _Ansel_ per averla inserita tra le ricordate, grazie mille.
Ilarione, Beeble, Miss Dark, NonnaPapera e Day_Dreamer per tutti i commenti di incoraggiamento!
Spero di non aver dimenticato nessuno.
Grazie mille a tutti voi che leggete silenziosi, grazie di cuore.
Grazie mille a chi lascierà un commentinino, grazie, grazie e mille volte grazie.
 
Ps: Ho in mente un’altra Nonsense, che pubblicherò al termine di questa, spero tanto mi seguirete!

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Capitolo 7
*** Verdetto ***


Processo ad una Nonsense

 Verdetto

 
Incredibilmente emozionata la piccola Nonsense attendeva il giudizio dell’Epica, che momentaneamente si era ritirata per poter decidere il giustoVerdetto.
Era soddisfatta di se stessa, della sua arringa e del suo testimone, aveva apprezzato anche l’altra testimonianza che aveva dimostrato carattere e personalità concordando solo in parte con la sua amica.
 
La Poesia superba era incredibilmente piena di sé, soddisfatta della sua arringa e amareggiata dalle parole di chi doveva appoggiarla, ma purtroppo se ciò fosse accaduto nulla sarebbe cambiato nel suo pensiero, la superbia la caratterizzava, lei è migliore e nessuno, compresa la sua amica, avrebbe potuto superarla.
Ormai assolutamente convinta di vincere il suo ego gonfiava le pagine, come un pavone dispiega la sua coda così la Poesia mostrava le sue pagine in tutta la loro splendida bellezza.
 
Appena il giudice rientrò entrambe si alzarono, quel gesto aveva però valore differente, per una rappresentava solo il rispetto per le regole del tribunale, all’altra invece si aggiungeva il rispetto per un Genere ammirato, apprezzato e rispettato in quanto tale e non solo per il compito svolto in quella situazione.
 
Con voce possente cominciò così il suo discorso:
 
Potete accomodarvi.
Oggi mi ritrovo a dover giudicare una Piccola Nonsense accusata di

  • Disturbo ad Opere Superiori
  • Atti osceni ai danni della Letteratura
L’accusa è molto grave ed il processo in questione ha un’importanza maggiore di quel che può apparire.
E’ l’espressione di un disagio e indi può assumere caratteristiche di una vera lotta sociale.
Procedendo con ordine, entrambe avete esposto le vostre motivazioni e vi siete avvalse di importanti Testimonianze.
Ho apprezzato la sincerità della Splendida Poesia, il suo giudizio moderato mi ha mostrato e dimostrato il motivo che ha spinto la Superba Poesia alla citazione in giudizio. Ritengo che questa sia mossa a causa di una posizione minoritaria che provoca insicurezza e voglia di rivalsa nell’accusa.
E’ la Tradizione che denuncia i Nuovi Generi, che diffondendosi raccolgono sempre più consensi e apprezzamenti.
La testimonianza della difesa ha dimostrato come il pregiudizio sminuisca e ostacoli la Lettura del Genere delle Nonsense.
La Piccola Nonsense non ritengo abbia commesso atti gravi quali quelli sopraccitati.
Il suo esistere non disturba l’esistenza di nessun Genere.
Il singolo accusatore avrebbe dovuto considerare il terzo articolo della Costituzione Letteraria, tale protegge e tutela ogni singolo individuo rispettando la sua integrità, la sua uguaglianza, la sua parità di diritti.
Esso afferma :
‘’ Tutti i Generi hanno pari dignità sociale e sono eguali dinanzi alla legge e al Lettore ‘’
Detto ciò posso procedere con il verdetto.
 
Entrambi gli Scritti si alzarono nuovamente in piedi.
Così il Giudice proseguì:
 
Dichiaro l’imputato innocente per tutti i capi d’accusa ed invito la Superba Poesia a ragionar sull’uguaglianza.
Lessico, Sintassi, Retorica, Argomento e quanto altro dipendono dall’appartenenza ad un determinato Genere, quindi simili discriminazioni sono appunto insensate.
 
Battendo il martelletto l’Epica concluse il Processo.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Note dell’autrice […se così posso esser definita…]
Salve a tutti mi scuso per l’immenso ritardo, ma non ho avuto molto tempo per scrivere, o meglio quel poco che avevo l’ho dedicato ad alcune storie che avevo un po’ accantonato ( che cosa brutta da dire ). Vi annuncio ufficialmente che il prossimo capitolo sarà l’ultimo e si intitolerà ‘’ Riflessioni ‘’ mi sembrava giusto concludere con i pensieri della protagonista!
WWWW abbiamo, scusate ha vinto la Nonsense.
Piccole spiegazioni…
In corsivo è il discorso del Giudice.
Paragono all’inizio le pagine della superba Poesia alla coda di un pavone, perché esso con questo gesto mostra tutta la sua bellezza per conquistare la compagna, se il pavone ha uno scopo nel mettersi in mostra la Poesia non lo ha, lo fa solo per puro egocentrismo, mette in mostra le sue pagine per mostrare la sua bellezza!
I capi d’accusa sono forti ( e già citati nel primo capitolo) troppo ma rendono l’assurdità della vicenda! L’articolo 3 è giusto ed era giusto, appunto, che anche il mondo della letteratura lo possedesse.
Ringraziamenti…
Ringrazio…
Beeble, Miss Dark e NonnaPapera per ave inserito la mia storia tra le seguite, ma ringrazio tutti voi che mi seguite.
Day_Dreamer e _Ansel_ per averla inserita tra le ricordate, grazie mille.
Ilarione, Beeble, Miss Dark, NonnaPapera e Day_Dreamer per tutti i commenti di incoraggiamento!
Spero di non aver dimenticato nessuno.
Grazie mille a tutti voi che leggete silenziosi, grazie di cuore.
 

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Capitolo 8
*** Riflessioni....Si ricomincia! ***


 Processo ad una Nonsense
 
Riflessioni
 
 
La Poesia superba profondamente indignata dal verdetto uscì dall’aula del tribunale sbuffando come una bambina indispettita, nessuno l’aveva mi contraddetta, nessuno l’aveva mai criticata e mai in vita sua aveva perso una competizione, anche se quella situazione non si poteva definire tale comunque aveva perso, un Giudice l’aveva eguagliata ad una Nonsense.
Tutto ciò era accaduto in una sola giornata, ma forse nel profondo delle sue pagine sapeva che la sua era una battaglia persa in partenza, conosceva perfettamente l’articolo tre della Costituzione Letteraria
‘’ La Legge è Legge, anche se avesse voluto l’Epica non avrebbe mai potuto farmi vincere ‘’
Nonostante avesse capito che la Libra tutelasse tutti i cittadini si sentiva ugualmente offesa, non aveva chiesto una condanna a morte per quell’operetta insensata, ma che fosse considerata come dovrebbe esser vista ‘’ Un  accostamento sgrammaticato  di Parole, solo questo è! Doveva riconoscere la mia superiorità! Sono migliore di quelle misere paginette senza forma e stile!  ‘’
La Poesia superba non aveva compreso il Verdetto ed infondo nemmeno se stessa, la sua era semplicemente paura.
Paura di non esser più letta a causa della nascita di nuovi e più  accessibili Generi, ma se ammettesse i suoi timori cambierebbe mai il suo giudizio?
Era superba non lo avrebbe mai fatto!
 


La piccola Nonsense felicissima della sua innocenza saltellando di gioia ritornò a casa, immensamente stanca si rannicchiò nel letto, ma un pensiero le rubava il sonno
’ Pregiudizio, odio, cattiveria, perché? Perché essere così crudeli con Operette che non si conoscono e che non sono state Lette? La Poesia superba non mi ha mai conosciuto e non ha mai voluto farlo e allora come fa a giudicarmi paradossale ed insensata? Di chi posso fidarmi? ‘’
Nonostante avesse vinto la Nonsense era ferita e sfiduciata, colleghe intelligenti si erano dimostrate ipocrite e cattive
’ Perché non mi ha mai detto cosa pensava? Perché denunciarmi? ‘’
Si chiedeva la piccolina che proprio non trovava una logica spiegazione.
Le elucubrazioni mentali continuarono a tormentarla non solo per quella notte, ma anche nei successivi giorni.
Dopo il processo era più sicura delle sue doti, delle sue capacità e del suo valore, insomma era più sicura di se stessa, ma …un MA grande come una casa c’è sempre…
Ma adesso non sapeva più di chi fidarsi! La fiducia ormai persa non poteva esser restituita.
 
 
 
Sproloquio dell’autrice […se così posso essere definita…]
In blu tra virgolette sono i pensieri della Poesia e della Nonsense.
Salve a tutte spero che questa storiella vi sia piaciuta come si capisce da questo capitolo la Poesia non cambia ed è ciò che penso io, naturalmente è un pensiero opinabile, ma ritengo chi nasce Superbo non muore Umile!
[…mio personale adattamento del proverbio: chi nasce tondo non muore quadro –o il contrario non ricordo bene!-…]
La Nonsense è ferita nel profondo delle sue paginette ed è giusto che lo sia, non essendo superficiale è normale che perda la fiducia nelle Opere!
Ammetto a voce alta sono io la Piccola Nonsense non sono mai stata denunciata, ma ho incontrato nella vita l’incarnazione umana della Superbia, che tristezza!
Se c’è una cosa che amo sono le critiche costruttive, quelle che ti aprono gli occhi su gli errori non le offese gratuite, queste proprio non le accetto!
Ho letto recensioni, non indirizzate a me, del tipo
‘’Risparmiaci ‘’
‘’ Se non sai scrivere non farlo! ‘’ ecc…potrei continuare e scrivere un poema! Bhe per me questa è la Superbia travestita da commento!
Quasi dimenticavo ho scritto un altro capitoletto ……..
 

Processo ad una Nonsense
 
Si ricomincia!
 
Come sempre la piccola Nonsense era in ritardo per il lavoro, si vestì velocemente e uscì correndo
‘’ La sopracopertina! L’ho dimenticata! Brrrr che freddo! ‘’
Risalì in casa per prender il cappotto e quando riscese trovò il Postino che le diede le bollette ed una Lettera molto familiare.
La piccola Nonsense sbiancò immediatamente, per un momento le sue parole scomparvero, un velo di tristezza ricoprì il suo volto di cartoncino.
 
‘’ Inviata dal Tribunale! ‘’
Sospirò, poi l’amico Postino le chiese
‘’ Cosa farai adesso? ‘’
 
La Nonsense non sapeva rispondere a quella domanda, lo guardò intensamente e disse
 
‘’ Mi presenterò in Tribunale più forte e sicura! Il pregiudizio e la cattiveria non hanno limiti! Purtroppo si ricomincia! ‘’
 
                                                                      
                                                                   Fine
                                           [Della storia, ma non della cattiveria altrui!]
 
 
Note dell’autrice [….hihihih colpo di scena!....]
Scusate ma volevo prima rilassarvi con lo sproloquio, lo so sto impazzendo!
Questa fine per me ha un senso nelle parole della Nonsense ‘’ Il Pregiudizio e la Cattiveria non hanno limiti ‘’
Dato che penso che le uniche cose immortali siano queste del tipo Highlander ho ritenuto dare alla storia una fine purtroppo verosimile!
Perdonate questo finale amaro!
 
Ringrazio di cuore….
 
Beeble
NonnaPapera
Day_Dreamer
Ilarione-
Miss Dark
Na_mari_na
_Ansel_


Spero di non aver dimenticato nessuno!
Grazie di cuore a tutte voi! Avete reso un’acerba scrittrice felicissima!

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